Moments

di Distorted Soul
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inaccettabile ***
Capitolo 2: *** Disposizione ***
Capitolo 3: *** Muro ***
Capitolo 4: *** Affinità ***
Capitolo 5: *** Capelli ***
Capitolo 6: *** Codini ***
Capitolo 7: *** Calore ***
Capitolo 8: *** Lana ***
Capitolo 9: *** Occhi ***
Capitolo 10: *** Cicatrice ***
Capitolo 11: *** Pazienza ***
Capitolo 12: *** Momento sbagliato ***
Capitolo 13: *** Protezione ***
Capitolo 14: *** Spinta ***
Capitolo 15: *** Segreto ***
Capitolo 16: *** Stretta ***
Capitolo 17: *** Ingiusto ***
Capitolo 18: *** Casa ***
Capitolo 19: *** Ormoni ***
Capitolo 20: *** Cognome ***
Capitolo 21: *** Non vedere ***
Capitolo 22: *** Suono ***
Capitolo 23: *** Fiducia ***
Capitolo 24: *** A prima vista ***
Capitolo 25: *** Tortura ***
Capitolo 26: *** Paura ***
Capitolo 27: *** Divisa ***
Capitolo 28: *** Perfetto ***
Capitolo 29: *** Normale ***
Capitolo 30: *** Accoglienza ***
Capitolo 31: *** Astio ***
Capitolo 32: *** Preludio ***
Capitolo 33: *** Cucinare ***
Capitolo 34: *** Quotidianità ***



Capitolo 1
*** Inaccettabile ***


~ Inaccettabile

 

 

 

Aveva visto di tutto, nella sua vita da Buki; aveva affrontato qualunque tipo di situazione, soprattutto dopo che era diventato una Deathscythe.

Ma quello…

Quello non poteva accettarlo!

Era incapace di muoversi, gelato da ciò che gli si presentava d’avanti.

« La... mia... bambina...» fu tutto ciò che riuscì a dire, vedendola in quelle condizioni.

E d’un tratto la forza che sembrava bloccarlo svanì, le mani si strinsero a pugno mentre gli occhi venivano inondati dall’astio.

« Papà…posso spiegarti! » la voce di Maka, per la prima volta, tremò parlando al padre.

Ma questo sembrava non averla per niente ascoltata, troppo sconvolto da ciò che aveva di fronte: Soul, mezzo nudo, si trovava ad una distanza quasi nulla da sua figlia, anch’essa mezza nuda e semi-sdraiata sotto di lui.

Trasformò il proprio braccio in falce, mentre avanzava lentamente puntando l’albino.

E in quel momento Soul capì che Spirit, quando voleva, poteva davvero far paura…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

155 parole e primo tentativo di scrivere qualcosa su Soul Eater.

Non ho intenzione di prefissarmi un numero di capitoli per questa raccolta, quindi potranno essere 10, come 15, come 20 o spero di più…tutto dipende dall’indulgenza della mia ispirazione… (=

Ce ne saranno di diverso genere con diversi personaggi o coppie.

Mi auguro di aver cominciato bene con questa flash, ispirata da una fan-art.

A voi la sentenza! xD

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Capitolo 2
*** Disposizione ***


~ Disposizione

 

 

 

Si accasciò sulle ginocchia portandosi le mani ai capelli: come era potuto succedere? Dove aveva sbagliato?

Errori del genere non potevano capitare!

Colpì il pavimento con un pugno e serrò le labbra: « Perché...? » proferì a denti stretti.

Un senso di ansia e di impotenza si impadronì totalmente di lui, mentre si accasciava a terra come senza forze.

« Sono inutile…»

Aveva fallito.

« Si può sapere che ha Kid? » chiese Maka a Liz. Quella sospirò: « Il solito: si è solo accorto di non poter disporre i tavoli degli invitati in maniera simmetrica… sono sette. »

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

100 parole *-* (certo…secondo il mio pc…)

Okay, forse fin troppo scontata… ma è venuta fuori da sola perché recentemente, ad una festa, è capitato che uno dei tipi responsabili del locale ha fatto spostare un tavolo perché per come era disposto rovinava l’ordine xD

Così ho rielaborato la cosa “sfruttando” il caro Kid.

Beh, spero sia piaciuta.

Ringrazio: Midnight_Rose: Grazie per i complimenti ^-^ Davvero hai pensato fosse Soul? Ahah, mi chiedo come si sarebbe comportato lui, di certo sarebbero stati guai conoscendolo xD… Spero tu abbia gradito anche questa drabble!

Momocchan: Grazie anche a te, sono contenta ti abbia fatto ridere xD Anche tu pensavi si trattasse di Soul quindi…xD In ogni caso se fosse stata sua figlia non penso se ne sarebbe molto fregato del cool o non cool xD L’immagine comunque è questa http://yfrog.com/mwbustedxdbyladymartaj (fammi sapere se si vede ^^’). Beh, spero ti sia piaciuta anche questa!

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Capitolo 3
*** Muro ***


~ Muro

 

 

 

Lui voleva diventare forte…

Anzi, lui voleva diventare il più forte!

Ed era sicuro ci sarebbe riuscito, sarebbe diventato più forte degli dei. Era il suo desiderio e per raggiungerlo avrebbe superato qualunque difficoltà, qualunque muro si fosse frapposto fa lui ed il suo obiettivo: non si sarebbe fermato davanti a niente e nessuno, qualunque – o chiunque – fosse stato l’ostacolo.

 

E Tsubaki aveva piena fiducia nel proprio Shokunin, credeva in lui e nella sua forza di volontà.

Per questo, ogni volta che lui gridava mettendosi in strane pose per poi proclamare a gran voce il suo obiettivo, non poteva che sorridere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

101 parole

Non penso di essere molto in grado di analizzare Black*Star:

la verità è che lo trovo…complicato. Non lo conosco così bene, in fondo…

Ma apprezzo moltissimo la sua determinazione, e volevo scrivere lo stesso su di lui, quindi…

questa cosa è il risultato.

Non mi convince ma…a voi!

Ringrazio: Midnight_Rose: ah si, chissà che intenzioni aveva lui! Ma hai ragione ci piace così, altrimenti non sarebbe Kid! Grazie mille per il commento ^-^

Sakura___Nice: sono tanto contenta che tu abbia commentato entrambi i capitoli! Per quanto riguarda Spirit, purché condivida la tua opinione nell’essere un menomato mentale, ammetto che effettivamente rimane una Deathscythe…anche se attribuirei gran parte del merito alla madre di Maka! Per quanto riguarda Kid…posso dirti che in parte si è ripreso, in parte cerca ancora la simmetria perfetta. Oh, vedesse la mia di stanza, in cui l’unica cosa simmetrica che c’è sono le ante dell’armadio…o forse nemmeno quelle xD Ti ringrazio tanto per i tuoi commenti ^-^

 

Beh, a presto!^-°

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Capitolo 4
*** Affinità ***


~ Affinità  

 

 

 

Quando Balck*Star aveva cercato di afferrarlo nelle sembianze di falce, e nel momento in cui si era accorto che non ci sarebbe riuscito, Soul aveva compreso che per essere partner l’amicizia non era sufficiente.

La prima cosa necessaria, per una buona risonanza d’anima, era l’affiatamento.

L’affinità.

Certo, quella tra lui e Maka era strana: di solito si è affini quando si ha qualcosa in comune, ci si somiglia… ma lui e la ragazza erano decisamente diversi!

Eppure la complicità che li aveva fatti diventare compagni riusciva a superare le differenze che c’erano, permettendo loro di raggiungere una risonanza dell’anima che, Soul lo sentiva, vibrava come le corde di un pianoforte ben accordato.

 

La loro affinità riusciva a diventare musica…

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

119 parole…

Hmm…non lo so.

Sarà un ragionamento strano, forse nemmeno molto condiviso…ma la vedo così.

Diciamo che, pensando al loro rapporto, poi è uscita fuori quasi da se.

Beh, spero vi piaccia…

 

Midnight_Rose: ti ringrazio, mi fa piacere che ti sia piaciuta. Si, effettivamente solo Tsubaki ha la santa pazienza di sopportarlo tutti i giorni xD Di questa che dici?

Sakura___Nice: ma no! Perché dovresti far schifo come recensionista? xD Davvero ho reso bene lo spirito di Black*Star? *-* Saperlo non può che rendermi felice! Eppure quel personaggio mi sfugge lo stesso! Davvero ti sembra un cane volpino? Ahah xD Qui invece? Come li ho trattati questi due?

 

Beh, allora? Sono gradite recensioni! :P

A presto! ^-^

 

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Capitolo 5
*** Capelli ***


~ Capelli  

 

 

 

Era la sua Buki, per lei avrebbe fatto di tutto. Già aveva rischiato una volta la vita per lei, e non avrebbe esitato a farlo di nuovo, se necessario.

Era suo partner, suo coinquilino, suo amico, forse l’unico uomo di cui lei si fidasse… ma non era una giustificazione…

Non poteva accettare… quello!

 

Andava bene dividersi i turni per cucinare, poteva andar bene anche accompagnarla con la moto nei posti più distanti… ma ora si sfiorava il ridicolo!

D’accordo che si era slogata un polso ma…

« Soul, hai fatto un codino più avanti e più in basso dell’altro… fa attenzione! »

Tutto quello non era per niente cool.

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

109 parole.

Si passa a toni totalmente diversi con questa…

Hem…hehe. Da dove è uscita? Non lo so.

Forse è colpa di una fan art, o forse solo del caldo.

Fatto sta che non potevo lasciarla marcire da sola, quindi…poveri voi xD

 

krystal86: grazie della recensione! Concordo in pieno, quei due non potrebbero stare con nessun altro! Grazie ancora!

Sakura___Nice: puoi essere ripetitiva quanto ti pare, perché i tuoi complimenti non possono che farmi piacere! E mi fa piacere che tu abbia apprezzato la scorsa flash e la similitudine con la musica, ci tenevo particolarmente *-* Concordo sul fatto che, anche se non a primo acchitto (?), quei due siano più simili di ciò che sembra, forse in una maniera che non riesco nemmeno ad esprimere però xD Mi auguro che questa ti abbia divertita!

Midnight_Rose: ma grazie! Addirittura poetico? Mi lusinghi *-* Oh, senza dubbio, ciò che conta di più è l’anima, e quelle di loro due non possono che stare insieme V.v Spero ti sia piaciuta questa ^-^

 

La prossima settimana non ci sarà l’aggiornamento perché martedì prossimo vado in vacanza, se così si può chiamare la noia mortale che mi assalirà per una settimana. =.=

Nel frattempo cercherò di scrivere ancora, e magari di abbozzare anche l’idea per la long-fic che mi gira in testa…

Detto questo, vi saluto! Ciao ciao! =D

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Capitolo 6
*** Codini ***


~ Codini

 

 

 

Anche la prima volta che aveva incontrato Maka lei portava i capelli legati in quella maniera forse un po’ bambinesca.

« Così sono più comoda in battaglia. » aveva detto una volta, spiegando il perché di quella pettinatura.

« E allora perché non li tagli? »

« Perché lunghi sono più femminili…»

Già, perché altrimenti potrebbero scambiarti per un ragazzo, visto la violenza e la piattezza, si era astenuto dal dirle quelle parole, o l’enorme libro che stava leggendo se lo sarebbe ritrovato in testa.

 

Ma in fondo a Soul piacevano, quelle codine – anche se non l’avrebbe mai ammesso. O meglio, gli piaceva scioglierle dopo averla portata a letto ogni volta che trovava Maka addormentata sul divano con uno dei suoi libri ancora tra le mani, e il sorriso assonnato che prontamente lei ogni volta gli donava per ringraziarlo.

 

 

 

 

 

 

 

~

 

139 parole.

E giustamente dopo “Capelli” ci stava “Codini”…che fantasia, eh?

Ma comunque, buona notizia sono tornata dalle vacanze!...ah, vabè, questo secondo i punti di vista.

Questa, da dove sia uscita, precisamente non ne ho idea. Tra l’altro questa raccolta sta diventando più SoMaka che altro… ma i prossimi due capitoli saranno diversi, voglio dare spazio un po’ a tutti! (anche se poi ci sarà maggiore concentrazione su loro due…).

Basta cianciare! È tempo dei ringraziamenti!

Sakura___Nice: ti ringrazio tanto! Sono contenta che ti sia piaciuta! ^-^ Sulla shot riguardo il masochismo di Soul ci stavo lavorando…poi mi sono bloccata purtroppo <.< potrai aspettare ancora? Anche perché sto cercando di buttar giù anche una long-fic su Soul Eater…chissà se il progetto andrà a buon fine! Grazie ancora ^-^

krystal86: eh, Maka come tutte le ragazze ha le sue pretese xD far diventare Soul il suo parrucchiere però, effettivamente, è stato esagerato da parte sua! Ma che vuoi farci, in quel momento la scenetta mi si è visualizzata in testa quasi da sola!

Midnight_Rose: grazie mille ^-^ guarda, continuo a guardarmi ogni fan-art con la maggiore attenzione possibile sperando che mi ispiri! Effettivamente a volte sono un grande aiuto per l’ispirazione! Spero che anche questa ti sia piaciuta!

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Capitolo 7
*** Calore ***


~ Calore

 

 

 

Non aveva mai compreso appieno il motivo della sua esistenza; non aveva mai saputo come comportarsi. Nessuno gliel’aveva mai insegnato.

Chi avrebbe dovuto farlo non si faceva chiamare nemmeno mamma.

Non capiva i sentimenti. Conosceva l’obbedienza, la confusione, la paura – del buio aveva tanta paura – ma ugualmente non li comprendeva. Ma d’altronde doveva solo uccidere.

 

Non è necessario provare sentimenti

quando uccidi…

 

Poi, però, aveva sentito qualcosa all’altezza del petto, un calore strano, piacevole, nell’abbraccio di lei.

« Chrona, ora ci sono io con te. »

Ogni cosa, in quel momento, aveva cambiato tono.

Continuava ancora a non sapere come comportarsi, ma se Maka era al suo fianco, allora, avrebbe anche potuto imparare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

113 parole.

Questo personaggio mi fa tanta pena e tenerezza.

So di non avergli dato la giusta giustizia (?) in queste poche parole, e che magari avrei potuto fare di meglio ma forse sapete meglio di me che quando le cose escono sole qualunque cosa poi si faccia non fa che peggiorare il tutto =.=

Avrete notato la (voluta) mancanza di alcun tipo di riferimento al suo sesso, questo perché nonostante io creda che sia una ragazza (da vari motivi che non sto nemmeno qui ad elencare…cacchio, c’è gente che si scanna su questo argomento O.o) l’autore non ha comunque dato nessun tipo di certezza al riguardo. E io ho voluto rimanere su quella linea.

Spero comunque vi sia piaciuta, nonostante non sia affatto il massimo.

Passiamo ai ringraziamenti!

Silver_Alchemist: Una nuova commentatrice!*me gongola felice* ma grazie! *-* Mi fa così piacere sapere che il mio stile ti piace! Non preoccuparti, hai interpretato più che bene! Spero che anche questa sia stata di tuo gradimento ^-^

Sakura___Nice: come sempre i tuoi commenti mi fanno molto piacere, e mi fa ancora più felice sapere che questa raccolta continua a piacerti! In effetti le drabble (o flash-fic che siano in alcuni casi) sono ciò che più preferisco scrivere, soprattutto per l’impatto che riescono a dare al lettore in poche parole. Io spero di riuscire in quest’effetto ^^’ Della long-fic ho già scritto 10 capitoli, e fortunatamente la linea base c’è tutta, spero di riuscire a pubblicarla presto! Per ora che mi dici su questo capitolo su Chrona? Grazie ancora!

Midnight_Rose: grazie come sempre! Soul nasconde bene il suo romanticismo, in effetti…probabilmente mostrarsi romantico per lui non sarebbe cool. Guarda, sono convinta che nel momento in cui Maka tirerà fuori la sua femminilità (speriamo non dover aspettare troppo xD) Soul rimarrà stecchito. Rimarrebbe secco già a vedere la copertina delle ultime scan, in effetti! Mi auguro che anche questa ti sia piaciuta.

 

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Capitolo 8
*** Lana ***


~ Lana

 

 

 

Gli occhi divennero due fessure, mentre indietreggiava puntando l’obiettivo; lo osservava con attenzione, valutando il momento giusto per attaccare. Tutti i sensi erano all’erta.

Cominciò ad avanzare furtivamente, non producendo nemmeno il più piccolo rumore.

Si spostò sulla destra, ritenendo che da quell’angolazione le sarebbe stato più facile, poi, lanciarsi.

Pochi metri la dividevano dal suo bersaglio…

Un sorrisino soddisfatto le nacque spontaneo, mentre con uno scatto veloce si mosse in avanti.

In un attimo gli fu addosso…

 

Il gomitolo di lana cominciò a rotolare ad ogni suo tocco e lei ad inseguirlo divertita.

D’altronde rimaneva pur sempre una gatta!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

100 parole (sempre secondo il mio pc!)

Che dire su questa...beh, in realtà non c’è molto da dire. Un capitoletto anche per Blair ci voleva.

Passo subito ai ringraziamenti:

Sakura___Nice: ma tu non fai che lusingarmi così >///< non merito tutti i tuoi complimenti! Mi ha fatto piacere sapere che lo scorso “capitolo” ti è piaciuto, Chrona è un personaggio così complicato e ho avuto il timore di aver scritto solo cavolate ^^’ Medusa è semplicemente imperdonabile. Spero che anche questo, con toni decisamente differenti, ti sia piaciuto ^-^

Silver_Alchemist: ti ringrazio ^///^ il sapere che sono riuscita a caratterizzare bene Chrona non ha potuto che farmi piacere. Mi sento soddisfatta xD Grazie ancora ^-^

Midnight_Rose: già, Chrona non può che fare tenerezza per come è stato/a trattato/a, Maka dev’essere stata una specie di ancora a cui aggrapparsi, perché non ha avuto altro. Speriamo le cose si risolvano anche nel manga... Ti ringrazio, per la recensione e i complimenti ^-^

 

Nel prossimo dovrebbero tornare Maka e Soul. Per ora riesco a buttare giù soprattutto su loro due, ma spero di riuscire a scrivere qualcosa su tutti i personaggi, alla fine (la vedo ardua la cosa...).

Alla prossima!

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Capitolo 9
*** Occhi ***


~ Occhi

 

 

 

Aveva sempre trovato gli occhi di Soul davvero particolari, per via di quel rosso acceso. Era stata la prima cosa a colpirla, quando l’aveva incontrato.

In quel momento le era sembrato che quel rosso potesse arrivarle dentro l’anima, per come era intenso, e aveva ammesso a se stessa che un po’ l’aveva intimorita.

Col tempo, però, quegli occhi erano diventati un punto di riferimento: se era abbattuta vi trovava  la sua determinazione; la incoraggiavano, la sostenevano, ma soprattutto Maka vi leggeva un’incondizionata fiducia.

 

Ma era quando non guardava – o forse non se ne accorgeva – che quegli occhi si velavano di una strana ombra.

Rimpianto...? Angoscia…?

passato?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

106 parole.

Allora, questa sinceramente non mi convince granché, ho provato anche a modificarla un po’ ma... bah, sarà l’effetto “è-ricominciata-la-scuola”, ma non sono riuscita a metterci mano, quindi chiedo venia in partenza!

Il punto è che adoro il colore degli occhi di Soul, e sono tremendamente curiosa di sapere qualcosa sul suo passato, qualche semplice flash-back non mi basta! Ecco perché è nata questa drabble.

Ringrazio:

Sakura___Nice: continui a lusingarmi tu! >///< Smettila che poi mi monto la testa! xD Mi fa piacere che la scorsa drabble ti abbia sorpresa, era quello l’intento xD Attendi la long fic? Beh, appena finita avrà bisogno di una luuunga revisione, poi forse vedrà la luce. Grazie ^-^

Silver_Alchemist: ma grazie! Non te lo aspettavi c’entrasse Blair, ne? Haha! Ho raggiunto il mio obiettivo allora! Piccole cose per grandi soddisfazioni xD Grazie ancora!

 

Bene, vi avverto, la prossima sarà un pochettino più lunga, ma sempre entro le 500 words.

A presto!

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Capitolo 10
*** Cicatrice ***


ATTENZIONE: SPOILER CAP. 75

(io vi ho avvertiti...)

 

~ Cicatrice

 

 

 

Ogni qualvolta le capitava di scorgere la cicatrice sul petto di Soul, Maka sentiva stringersi qualcosa dentro di se; ogni volta che vedeva quel lungo taglio solcare la sua pelle tornava coi ricordi a quella notte.

E si sentiva male perché il quel frangente era stata debole, incapace, e Soul per difenderla aveva rischiato di morire. Non lo avrebbe mai dimenticato: il sangue, le grida, il dolore. D’altronde era per questo che aveva deciso di diventare forte.

Si era ripromessa che non avrebbe più permesso alla sua Buki di rischiare così la vita per lei.

 

E allora perché, mentre Soul veniva sbalzato via da un calcio di Giriko, lei non riusciva a muoversi?

Stupida. Inutile. Codarda.

Sapeva che era colpa dell’influsso del libro, ma nonostante questo non faceva niente. Soul stava combattendo, da solo, e lei non stava facendo assolutamente nulla.

 

«Non sei adatta ad essere la sua partner*»

 

Un altro colpo lo fece finire lontano, dopodiché Giriko spostò la sua attenzione su lei cominciando ad avvicinarsi. Pochi passi li separavano, e l’uomo-motosega l’avrebbe anche colpita se la Buki non fosse intervenuta in tempo.

«Non toccare la mia Shokunin...*» soffiò sprezzante verso il nemico. Il suo sguardo era determinato.

Giriko gli si avvicinò, e dopo averlo colpito lo afferrò con un braccio conficcandogli le lame della motosega nel petto.

L’urlo del ragazzo si levò nell’aria, mentre l’altro rideva malefico e soddisfatto, poi con l’ennesimo calcio lo lanciò lontano.

Ed ora era lì, a terra, col sangue che sgorgava dalla quella nuova ferita che si trovava esattamente dov’era la prima.

E ancora una volta per colpa sua. Non sarebbe dovuto più succedere, maledizione!

Lo vide tentare di rialzarsi ancora. Si sarebbe fatto uccidere!

« Soul...» sussurrò, mentre sentiva i suoi occhi bruciare e le lacrime pronte a uscire.

« Sono debole...*» l’aveva sentito dire.

No. L’unica debole era solo ed esclusivamente lei! Debole per essersi fatta influenzare così facilmente, e sciocca.

Ma era abbastanza.

« SOUL! » gridò, mentre le onde della sua anima ricominciavano a vibrare. Il ragazzo se ne accorse; un ghigno comparve sul suo viso.

« Era ora...»

« Scusa. » disse solo lei, mentre le loro mani si afferravano con sicurezza e le loro anime tornavano a risuonare in armonia.

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

* Queste frasi in corsivo sono citazioni riprese direttamente dal capitolo.

 

373 parole...O.o (che asimmetria questo numero! xD)

Ok, questa è decisamente più lunga xD Ma entro le 500 è ancora da considerare come flash-fic quindi...salva! (non è baseball! …ok se volevo fare una battuta ho fatto schifo!) xD

In realtà avrei voluto realizzare una triple – drabble (300 words) ma ho sforato di ben 73 parole xD

Purtroppo non ho potuto non tentare di descrivere le sensazioni di Maka in quei momenti.

Io leggevo il capitolo del manga e avevo questa faccia -» O.O  Baaaka – Maka... <.<

Ok, ok, la smetto di ciarlare e passo ai ringraziamenti:

Silver_Alchemist: Sono contenta che il pezzo finale ti sia piaciuto, sinceramente era la parte che meno mi convinceva! Quindi sono doppiamente contenta =D

Krystal86: Maka è fortunata, e come darti torto! Mi ha fatto piacere sapere che ti è piaciuta! Grazie!

Midnight_Rose: Ah, non preoccuparti succede di saltare i capitoli! Doppiamente grazie per averli recensiti entrambi! Quando troverò qualcuno come Soul (quando le anatre balleranno la samba) non avrà più scampo...

Sakura___Nice: Prima di tutto grazie come sempre. Concordo, forse sapere tutto toglierebbe molto del suo strato di mistero (e vale per tutti), ma nonostante questo la curiosità è dura a morire >.< Beh, siamo nelle mai di Ohkubo!  

 

Perdonate le risposte brevi e striminzite, la prossima volta mi ci metterò con più impegno!

Beh...quando ci sarà una prossima volta, visto che non ho altri capitoli pronti per ora.

Spero solo di non tardare troppo! E di riuscire a variare con i personaggi...

Detto questo, vi saluto!

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Capitolo 11
*** Pazienza ***


~ Pazienza

 

 

 

A volte aveva l’impressione di non avere la pazienza necessaria a sopportare le manie perfezioniste di quello Shinigami e i suoi improvvisi momenti di depressione cronica, che spuntavano fuori sempre nelle situazioni meno opportune.

Spesso la tentazione di prenderlo a calci era talmente tanta che non sapeva quale forza superiore riuscisse a trattenerla.

Poi guardava sua sorella ridere ed allora anche le sue labbra si incurvavano all’insù. E in quei momenti capiva: senza Kid le lacrime che in quel momento si trovavano ai bordi degli occhi di Patty avrebbero potuto non essere provocate dalle risate.

In fondo sopportare le fissazioni di uno Shinigami perfezionista non era poi un fardello così grande.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

 

111 parole.

Che dirvi... È stata ispirata da uno degli ultimi capitoli del manga, ma non mi convince nemmeno un po’ (diciamocelo in faccia, a mio parere fa alquanto schifo xD).

Ma avevo bisogno di scrivere, e di aggiornare questa raccolta. Tra l’altro non penso di essere così in grado di scrivere sul rapporto di questi tre, ma un piccolo spazio per i pensieri di Liz pensavo fosse dovuto.

Scusate se ci ho messo tanto, colpa della scuola che non mi lascia respirare.

Ringrazio immediatamente:

Kimly: Grazie mille, sono veramente contenta che ti sia piaciuta =D Spero che questa non abbia fatto troppo schifo xD Grazie ancora.

Midnight_Rose: Grazie come sempre! Come vedo non sono stata l’unica ad insultare Maka in quel frangente. Insomma, come si fa a lasciare a combattere Soul da solo? Spero che anche questa sia stata di tuo gradimento.

krystal86: Soul nasconde bene ciò che prova a mio parere per la propria partner, e quel ‘Non toccare la mia Shokunin’ (che nella mia testa è detto con un tono incazzato nero) va ben oltre ciò che sembra. Spero non sia tutto nella mia mente… Grazie per il commento!

Sakura___Nice: Oh, su, guarda qui che razza di ritardo ho io con l’aggiornare! In realtà nemmeno io mi aspettavo di scrivere sui capitoli del manga, è stata una cosa totalmente di getto! E Maka, sì, a volte è parecchio idiota. Ti ringrazio tanto per i complimenti, e non preoccuparti, in quanto ad essere ripetitiva posso pure batterti xD

 

Mi auguro vivamente di non fare più così tardi, e soprattutto di scrivere qualcosa di meglio la prossima volta. Il problema è che l’ispirazione è ancora per strada, e spero si sbrighi ad arrivare insieme ad uno spazio di tempo per scrivere!

Per ora vi saluto, alla prossima! (speriamo…)

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Capitolo 12
*** Momento sbagliato ***


~ Momento sbagliato

 

 

 

 

 

Sgranò gli occhi e fece un passo indietro, portandosi una mano alla bocca: non ci credeva, non se lo sarebbe mai aspettata… non .

« Tsubaki...»

Sobbalzò sentendo il proprio nome pronunciato da quella voce rauca che quasi non riconobbe, e arretrò ancora: « I-io... ecco...»

« Non hai visto nulla, okay? »

Il tono le parve alquanto minaccioso. Annuì con energia, mentre l’idea di andare via facendo finta di niente diveniva sempre più allettante.

« Scusate! » esclamò prima di voltarsi e andarsene.

 

« Te l’avevo detto che non era il luogo, questo! Tsubaki era scandalizzata! » si lamentò una Maka alquanto infastidita riabbottonandosi la camicia.

Soul ghignò: « Sbaglio o sei stata tu a saltarmi addosso? »

La giovane Shokunin provò a colpirlo, ma lui la bloccò: « Ci interrompono sempre sul più bello... che cosa poco cool! » esclamò, per poi tornare a baciarla e riprendere da dove erano stati interrotti.

 

 

 

 

 

 

 

 

~

154 parole.

È la seconda volta che vengono interrotti, a quanto pare...

Non è per nulla il massimo ed è abbastanza banale come cosa, sono d’accordo. Purtroppo l’ispirazione mi ha abbandonato ultimamente, e sembra non essere intenzionata a tornare, quindi non faccio che scrivere schifezze.

Spero comunque che vi sia piaciuta.

Ringraziamenti:

Lady Maryon: Un piacere trovarti anche qui! Lo sapevo, a Soul Eater non si resiste, eheh… Concordo, Liz e Patty ne devono passare per sopportarlo, ma in fondo gli vogliono bene. La simmetria per Kid è un’ossessione convulsiva, forse l’ipotesi di tuo fratello potrebbe non essere così errata xD Grazie per la recensione ^-^ Di questa che dici?

Hero Athena: ti ringrazio tantissimo =) mi fa piacere sapere che ti è piaciuta! Rendere bene quei tre è un’impresa, sapere che almeno un po’ ci sono riuscita mi conforta! Grazie ancora ^^

Midnight_Rose: esatto, l’ispirazione è tratta proprio da lì! Grazie mille per i complimenti. Già, Liz e Patty devono molto a Kid, ma forse anche lui deve molto a loro. Spero tu abbia gradito anche questa!

 

Mi auguro che l’ispirazione torni un po’ con le vacanze, visto la disponibilità di tempo che avrò. Intanto vi saluto, alla prossima!

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Capitolo 13
*** Protezione ***


~ Protezione

 

«Leggo per legittima difesa».

Woody Allen

 

 

 

 

L’amore per la lettura era nato in lei fin da bambina: all’inizio si trattava di fiabe con più immagini che altro, poi col tempo i volumi avevano cominciato a divenire più grandi e ciò che leggeva più difficile. E un semplice passatempo si era trasformato in qualcosa di diverso.

Quando l’idealizzazione costruita intorno alla figura di suo padre era andata in frantumi, tutte le storie lette, i “vissero per sempre felici e contenti” che aveva incontrato da piccola si erano rivelati menzogne: la vita era diversa, non sempre aveva un lieto fine.

Ben presto, forse senza nemmeno rendersene conto, leggere era divenuto un modo per allontanarsi dal mondo.

Per difendersi.

Si, perché quando leggeva si sentiva protetta, forte e niente poteva scalfirla.

Si sentiva al sicuro, dietro quel muro fatto di parole. Quel muro che nessuno poteva oltrepassare.

 

Tranne Soul.

 

 

 

 

 

 

 

 

~

140 parole.

Stavolta sono riuscita ad aggiornare prima. Ringraziate Woody Allen (poi dipende sempre dai punti di vista xD).

Personalmente avrei potuto ricavare qualcosa in più da questa flash-fic, sarebbe potuta diventare anche una one-shot volendo, perché è come se fosse incompleta così, mentre avrei potuto aggiungere qualcos’altro. Poi mi sono detta “meglio non forzare, rimani concisa e immediata” beh, bisogna sempre vedere se la concisione e l’immediatezza ci sono...

Spero di aver espresso bene quello che volevo.

Ma il giudizio, come al solito, lo rimando a voi.

Lucindaes: Grazie mille per i complimenti =)

krystal86: xD è rimasta alquanto sconvolta, si. Ma su, in fondo doveva aspettarselo! Grazie per la recensione.

Hero Athena: Grazie mille =) Sono contenta di sapere che ti ha divertito, ha sorbito l’effetto sperato, allora!

Lady Maryon: Eccomi qui, anche se non so se leggerai l’aggiornamento da dove sei ora xD Eh beh, lo sai che devi aspettarti di tutto. No, non è posseduta, ha semplicemente Soul dinanzi. Lui la trova cool, ma pensi lo direbbe mai apertamente? Grazie come sempre =)

 

Buone feste a tutti!

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Capitolo 14
*** Spinta ***


A Giorgia,

perché ci tenevo sul serio a regalarti qualcosa.

Avrei dovuto farlo in occasione del tuo compleanno ma…

beh, Buon Natale! (di nuovo =D)

Spero ti piaccia.

 

 

~ Spinta

 

 

 

 

 

Accadde tutto così velocemente che prevederlo sarebbe stato impossibile, così come l’evitarlo.

Il suono delle voci che fino a poco prima riempiva l’ambiente cessò, lasciando risuonare solo il motivetto natalizio a cui nessuno, in realtà, prestava reale attenzione.

L’interesse di tutti era concentrato unicamente su un punto preciso della sala.

« Avanti, chi è stato? – urlò Kid con tono arrabbiato – Allora? »

Maka si portò una mano alla bocca e con l’altra si appoggiò al braccio del proprio partner, poi posò la testa sulla sua spalla a nascondere il viso: non poteva guardare…

 

« Patty! Cos’hai combinato? – chiese una Liz sottovoce un po’ più distante dagli altri – Erano Soul e Maka quelli da spingere sotto il vischio, non Kid e Black*Star! » disse indicando i due ragazzi, il secondo dei quali era intento a leccare il pavimento farfugliando un “Che schifo! Che schifo!”

« Ah? Ma così è stato più divertente! Non trovi anche tu, sorellona? » domandò ingenuamente mentre una risata generale, fin troppo a lungo trattenuta, si levava dalla folla andando a coprire i lamenti dei due malcapitati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

180 parole.

Aggiornamento flash.

In realtà per una dedica avrei preferito qualcosa di diverso, ma la mia testa non partorisce molte idee decenti. L’idea originaria era quella di una SoMa, e magari one-shot, e invece è uscita solo questa nuova flash xD Mi auguro ti sia piaciuta, comunque, e che tu non l’abbia trovata banale.

 

Ringraziamenti veloci a Lucindaes e krystal86, per i commenti alla scorsa flash: grazie mille!

 

Auguro a tutti Buon Natale!

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Capitolo 15
*** Segreto ***


~ Segreto

 

 

 

 

 

Richiuse l’anta dell’armadietto e concentrò la sua attenzione sulle buste che aveva tra le mani, cinque per la precisione. Lesse velocemente i mittenti sul retro senza soffermarsi più di tanto: non si sarebbe mai ricordato tutti quei nomi, né aveva l’intenzione di farlo.

« Ehi Soul! »

Sobbalzò sentendosi chiamare. Voltandosi trovò la sua Shokunin guardarlo curiosa.

« Maka, che ci fai qui? »

La ragazza inarcò un sopracciglio, dubbiosa: « Dobbiamo andare a casa, no? Piuttosto – disse puntando gli occhi sulle buste bianche che il ragazzo aveva tra le mani – altre richieste di partnership? »

Le piegò tutte insieme, infilandole nella tasca del retro dei pantaloni.

« Ah, si. Sai, conseguenze dell’essere cool! »

Maka sospirò, scuotendo la testa. Aprì il suo armadietto per posarvi i libri che non le servivano, poi tornò a guardarlo: « Io continuo a non riceverne nessuna… ma perché? »

Soul ghignò: « Te l’ho già detto, no? Perché non hai sex-appeal! »

Preciso come sempre, anche quella volta il fianco di un libro non tardò nell’incontrare la sua testa.

« Ahia! Maledizione Maka! » si lamentò

La ragazza richiuse con forza il proprio armadietto e se ne andò, accigliata, gridando un “Soul, non imparerai mai!”

 

Quando fu abbastanza lontana il ragazzo ritirò fuori dalla tasca le buste che aveva trovato, mentre con l’altra mano si massaggiava il nuovo bernoccolo. Rilesse i mittenti, tutti maschili.

Ghignò. Maka non avrebbe mai conosciuto il vero perché dell’assenza di richieste per lei.

Le strappò, tutte, prima di raggiungere la ragazza.

Quello sarebbe stato il suo piccolo segreto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

260 parole O.o

 

Non sto nemmeno a scusarmi sul ritardo, perché potrei tirar fuori tanti perché, perché ci sono tanti perché... quante volte ho detto perché?

Ispirata da una fan-art, l’ennesima.

Persone stimate mi hanno detto che è fluff... non pensavo di averla resa fluff xD

Sono in maledetta astinenza da SoMa, quindi è uscita fuori questa.

Non sono molto soddisfatta del risultato finale ma, ehi, non mettevo mano a una fan fiction da un bel po’... ho deciso di accontentarmi.

Spero vi sia piaciuta almeno un po’.

Ringrazio chi continua a seguirmi.

Alla prossima!

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Capitolo 16
*** Stretta ***


~ Stretta

 

 

 

 

 

« Maka! » gridò Soul stringendo forte la presa sul polso della sua shokunin per evitare che cadesse nello strapiombo in cui l’uovo di Kishin l’aveva spinta. Di quello, in quel momento, se ne stava occupando Kid.

« Soul! Credo di avere qualcosa di rotto… e non mi sento più le gambe! » gli disse accorgendosi di non poter fare affidamento su di esse.

« Non preoccuparti, ti tirerò su! » dichiarò facendo leva sul braccio sinistro. Era stato colpito e gli faceva un male cane, e ciò gli rendeva difficile utilizzarlo come appoggio.

Soffocò un rantolo di dolore. Doveva tirarla su a qualunque costo.

« Soul, non ce la faccio più! »

Avvertì la presa della ragazza farsi meno decisa e scivolare in basso. Di riflesso strinse più forte.

No! ...no, no, NO!

« Cacchio Maka, tieni duro! »

Sforzò ancora il braccio sinistro, usando tutta la forza che aveva; il dolore era insopportabile ma decise di ignorarlo. Non aveva intenzione di arrendersi. Non poteva. Non voleva. E non soltanto per adempire ad uno stupido dovere di buki.

Non avrebbe mollato quella mano per nessuna ragione al mondo. Non l’avrebbe lasciata andare, mai.

 

Perché era tutto ciò che aveva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

200 parole: double-drabble!

Quanto tempo, eh?

Finalmente sono libera! E magari potrò tornare ad aggiornare con frequenza... beh si, si spera.

Ringrazio ancora chi ha commentato la scorsa flash.

Questa non è davvero il massimo ma spero sia riuscita ed esprimere quello che volevo.

Probabilmente non molto.

Sono stata indecisa fino alla fine se pubblicarla o meno, poi ho optato per il si.

Comunque… mi auguro di tornare al più presto con qualcosa di più decente. Che magari non sia un’altra SoMa, visto che non è una raccolta SoMa ma lo sta diventando...

Ci vuole varietas, diamine...

Alla prossima!

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Capitolo 17
*** Ingiusto ***


SPOILER CAPITOLO 88

(siete avvertiti ù.ù)

 

 

 

~ Ingiusto

 

 

 

 

 

« Chrona ora è  sulla lista di Shinigami-sama, e voi... voi avete ricevuto l’ordine per la sua esecuzione. »

Quelle parole continuavano a rimbombarle nella testa come il motivo di una cantilena macabra.

Maka era rannicchiata sul divano, le gambe strette al torace e il viso nascosto tra di esse; faceva di tutto per evitare alle lacrime di cadere e al dolore di sgorgarle furioso dal petto.

« Non è giusto… » disse in un flebile sussurro. Avrebbero dovuto uccidere Chrona e forse, chissà, sarebbe stata lei stessa a porre fine alla sua vita.

Era una studentessa della Shibusen, era suo dovere obbedire agli ordini di Shinigami-sama anche se non voleva, anche se la cosa le faceva male terribilmente.

Sentì una mano posarsi sulla sua spalla e quando alzò il viso incontrò gli occhi cremisi della sua buki.

« Soul… »

Lui non disse nulla. Qualunque cosa non sarebbe stata abbastanza, o adatta, o si sarebbe trattato di una bugia, e sapeva che Maka non voleva che le mentisse, non lui. Non aveva senso dirle che sarebbe andato tutto bene quando lei stessa era cosciente che così non sarebbe stato.

Perciò si limitò ad abbracciarla e ad accarezzarle i capelli, per farle almeno sentire che c’era, che era lì, con lei e per lei, anche quella volta. E che qualunque fosse stato l’esito avrebbero affrontato la cosa insieme, sarebbero rimasti insieme.

La sentì singhiozzare contro il suo petto, non riuscendo più a trattenersi dal piangere, mentre le sue mani gli afferrarono la maglia. La strinse più forte a se, come per una sorta di istinto protettivo – perché voleva proteggerla, a tutti i costi, da quel dolore che le opprimeva il cuore, seppur sapesse meglio di lei che fuggire dalla sofferenza era impossibile… ma l’avrebbe potuta aiutare ad affrontarla.

Pose il mento sul suo capo, senza però pesarle in alcun modo.

« Sono qui, Maka… Io ci sarò sempre. » le sussurrò.

 

Perché quella non era una bugia.

 

 

 

 

 

 

 

~

327 parole.

Che dirvi, volevo scriverla e l’ho scritta.

Direi che stavolta non ho nemmeno fatto tardi, nuovo aggiornamento dopo solo 4 giorni dal precedente! Direi che ho battuto me stessa!

Sono un po’ indecisa su qualche tempo verbale, ho riletto settecentosettantasette volte (si Kid, antisimmetria pura) ma da quando ho chiuso con la scuola sto cominciando a perdere le mie facoltà. E sto diventando dislessica anche O.o

Beh comunque… mi auguro che sia piaciuta, ho fatto del mio meglio con questa, davvero, e spero ne sia venuto fuori qualcosa di decente.

Avevo detto che sarebbe stato meglio variare coi personaggi invece del solito SoMa, eh? Come vedete non ci sono riuscita.

Ringrazio ancora chi ha commentato la scorsa flash.

Alla prossima! Ma non vi prometto un altro aggiornamento così veloce…

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Capitolo 18
*** Casa ***


~ Casa

 

 

 

 

 

L’ambiente in cui Soul era cresciuto era rigido e severo, ricco di una musica opprimente in cui era continuo il confronto con suo fratello. Col tempo aveva cominciato a domandarsi se avrebbe potuto continuare a definire casa quel luogo così ostile e soffocante.

Scoprire di essere una buki gli aveva fornito la possibilità di abbandonarlo, di liberarsene, e di intraprendere il suo nuovo destino – un destino solo suo, che non riguardava Wes stavolta.

E ora poteva dirlo: l’enorme villa in cui aveva vissuto per quasi tredici anni non poteva più in alcun modo essere definita casa.

Tale era un luogo accogliente, familiare, in cui vi era il desiderio di tornare.

Casa era il piccolo appartamento dalla forma ambigua e dai colori accesi, dalla porta cigolante e dal rubinetto difettoso.

 

E soprattutto casa era con Maka.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

135 parole.

Beh...vi dico solo che nell’ultimo periodo scarseggio d’ispirazione, questo è il meglio che sono riuscita a tirar fuori.

Non so se la porta cigola e il rubinetto scorre, in realtà, ma concedetemelo ^^’

Eee... niente. Oggi sono laconica.

Spero che le vostre vacanze stiano procedendo bene.

Saluti a tutti!

 

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Capitolo 19
*** Ormoni ***


~ Ormoni

 

 

 

 

 

Picchiettava nervosamente l’indice sulla pagina del libro che, ormai, non stava più realmente leggendo. Le gambe accavallate, lo sguardo serio e il sopracciglio tremante erano tutti evidenti segni della sua irritazione.

E la causa era ovviamente Soul.

Se ne andava bellamente passeggiando per casa con indosso soltanto i pantaloncini, senza il benché minimo senso del pudore. Non che ci fosse realmente qualcosa per cui lui dovesse vergognarsi, quella a sentirsi realmente in imbarazzo era lei. Perché poi vederlo mezzo nudo per casa le provocasse quella sensazione non voleva nemmeno chiederselo.

Lo vide aprire il frigo, prendere una bottiglia d’acqua e bere direttamente da quella.

Bastava così.

« Soul! Quante volte ti ho detto di usare i bicchieri? »

In risposta le rivolse solo uno sguardo annoiato e un “che palle”.

« E abbi almeno la decenza di metterti una maglia addosso! » gli urlò raggiungendolo.

« Ehi, sono a casa mia e fa un caldo del diavolo! Non rompere! »

Maka incrociò le braccia al petto, nervosa: « Beh allora che penseresti se anche io girassi per casa mezza nuda? »

Lui le lanciò un’occhiata, come per squadrarla dalla testa ai piedi, poi rispose: « Per quanto tu sia una senza-tette dire che mi dispiacerebbe sarebbe una bugia quindi... fa pur- »

« Maka-CHOP! »

« Ahhhh! Che cacchio! Ma quando la finirai di colpirmi? »

« Forse quando t’infilerai una dannata maglia! – esclamò voltando il capo di lato. Soul vide le sue guance tingersi di un lieve rosa – Sai com’è, anche io sono una ragazza con gli ormoni e... tutto il resto. » proferì in tono più basso, ma che lasciava comunque trapelare irritazione.

Soul ghignò, soddisfatto di sapere che le facesse quell’effetto, e senza che lei avesse modo di accorgersene, le si avvicinò cingendole i fianchi e poggiando la fronte sulla sua.

« Potresti mostrarmi questo resto, allora... »

 

Riverso sul pavimento freddo sentì gridare un “idiota pervertito!” e poi una porta sbattere.

« Che cosa poco cool. »

 

 

 

 

 

 

 

 

~

331 parole.

Questa non mi piace moltissimo, in realtà non volevo nemmeno pubblicarla.

Di solito è sempre Soul a “sbavare” dietro Maka, ma pure lei è umana e fatta di carne, diamine (stupida, ma appunto fornita di ormoni). Quindi stavolta è lei a sbavare – sempre a modo suo – dietro Soul (e qui alzi la mano chi non lo fa...). Non penso che Maka in realtà sia una ragazza che si lascia sconvolgere da così poco… ma chissà, il caldo, gli ormoni… oh beh.

Ah, e il “sono una ragazza con gli ormoni è tutto il resto” è tratto da un mio sogno SoMa.

Si, a volte sogno SoMa.

Però no, il risultato nell’insieme non mi convince nemmeno un tantino.

A voi giudizi.

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Capitolo 20
*** Cognome ***


~ Cognome

 

 

 

 

 

Maka non aveva dato poi tanto peso al motivo della decisione di Soul di non usare il suo vero cognome alla Shibusen. Lì ognuno poteva chiamarsi come voleva, e tutti lo conoscevano come Soul Eater, ormai. Mangiatore d’anima, niente di più azzeccato di così per lui.

Ma fu soltanto qualche anno dopo che la ragazza si rese realmente conto di quanto effettivamente fosse indovinato quella sorta di cognome; tra urla di piacere, gemiti e sospiri e la testa del suo partner tra le proprie gambe, comprese che la buki non avrebbe potuto scegliere di meglio.

 

Si, Eater era assolutamente perfetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

100 parole.

Ehm… uscita di getto.

Avrei potuto partorire qualcosa di meglio ma come ho detto è venuta fuori di getto.

E non mi andava di cestinarla, così…

Oh beh, dopo gli ormoni di Maka… e poi sono 100 parole esatte, no?

È questo quello che conta.

…seriamente, dovrei smetterla.

 

Ancora grazie a tutti, alla prossima (forse?)

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Capitolo 21
*** Non vedere ***


~ Non vedere

 

 

 

 

 

Maka era intelligente, era una secchiona. Non c’era cosa che non memorizzasse, problema che, senza un po’ di ragionamento, non riuscisse a risolvere. Era razionale e pragmatica, e a volte Soul era convinto che avesse un vocabolario al posto della bocca.

Tuttavia anche la shokunin più brillante della Shibusen aveva un lato che lui amava definire stupido. Nonostante l’occhio continuamente attento e il cervello sempre attivo c’erano cose che anche Maka Albarn non riusciva a cogliere.

Era sempre troppo attenta a prendere appunti, a preoccuparsi per Chrona, a leggere, a pulire, a prenderlo a librate, o a fare qualunque altra cosa, per accorgersi degli sguardi che spesso – molto spesso – la sua buki le rivolgeva, o delle occhiatacce che indirizzava ai ragazzini a cui ogni tanto veniva in mente di osservarla per un po’ – un po’ troppo.

Non capiva quello che a volte nascondevano suoi particolari gesti o parole – o insulti – e certo non si sarebbe mai accorta di cos’altro provava per lei. E indubbiamente non aveva per niente fatto caso alla sua versione femminile senza-tette nel capitolo della lussuria del libro di Eibon.

Certe cose Maka semplicemente non le vedeva.

 

Eppure i suoi occhi, invece, erano sempre puntati verso lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

200 parole.

Schifosamente ooc. Ne sono più che consapevole.

La stragrande maggioranza di questi pensieri non potrebbe mai appartenere a Soul, lo do per certo.

Diciamo che è nata soltanto da una mia convinzione e nient’altro. Beh, una quasi-convinzione.

Sarebbe stupido pensare che sia solo Soul a “guardare” Maka e mai viceversa, sicuramente si “guardano” a vicenda. Solo che ultimamente il pensiero di Maka è fisso su Chrona, sempre e solo Chrona, al che a volte mi domando se non debba farsi squarciare un’altra volta in due, quel poveretto, per ricevere nuovamente un minimo di attenzione. Insomma tutto ciò che ha ricevuto dopo quella, chiamiamola “presa-di-posizione-della-follia” è stato un colpo in testa talmente duro da fracassargli il cranio, quasi.

Quindi tutto ciò sono le pure e semplici supposizioni e congetture di una fan incallita e irrecuperabile, di conseguenza questa flash continua a essere ooc – e per questo chiedo perdono.

L’unica cosa vera, però, è che Maka è lenta di comprendonio, su questo non ho dubbi.

Nonostante tutto spero sia piaciuta comunque.

Alla prossima!

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Capitolo 22
*** Suono ***


~ Suono

 

 

 

 

 

Il suono del violino appariva acuto alle sue orecchie, quasi aspro, ma allo stesso tempo la melodia rimaneva delicata e piacevole da ascoltare. Wes era bravo, anzi bravissimo a suonare quel particolare strumento; dava vita a suoni con una maestria incredibile: la mano che teneva l’archetto si muoveva sempre più veloce sulle corde facendole vibrare. Le veniva in mente una risonanza d’anime in crescendo, mentre ascoltava il ritmo delle note divenire più spedito, più irriverente.

Eppure avvertiva che quella melodia di cui non conosceva il nome e quel suono così lacerante non sarebbero rimasti a lungo nella propria anima.

Non riuscivano a giungere a fondo, la sfioravano per poi tornare indietro.

 

Il suono intenso del pianoforte di Soul, invece, non l’aveva mai abbandonata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

123 parole.

“La musica è l’armonia dell’anima” citando A. Baricco: solo la musica di Soul riesce ad essere armonia dell’anima di Maka, a parer mio. Non so perché dovrei pensarla così – colpa del SoMa. Il fatto che Maka dica di non comprendere la musica non significa che non la possa ascoltare e lasciarsi trasportare da essa.

Questa cosetta è venuta fuori da sé mentre tentavo di dare un senso a Forced Engagement e vita ad un possibile finale – inutilmente.

È senza pretese, ma sentivo il bisogno di aggiornare di nuovo la raccolta.

Le servirebbero miglioramenti, ma poi non l’avrei più pubblicata.

Quindi, sperando che vi sia piaciuta, alla prossima!

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Capitolo 23
*** Fiducia ***


~ Fiducia

 

 

 

 

 

Era stata la prima a tendere la mano.

Come se gli stesse dicendo “ecco, da oggi in poi proverò a fidarmi di te; per favore fa lo stesso e non tradirmi”, lei che di fare affidamento sugli altri aveva smesso da tempo.

Ma aveva voluto tentare un’ultima volta.

E lui l’aveva afferrata e stretta, quella mano, stilando quel tacito accordo che era poi divenuto il loro legame.

Erano diventati shokunin e buki, il loro rapporto era ben più profondo di una semplice amicizia, ma meno complicato di una relazione.

Erano partner.

Non si erano soltanto permessi di darsi fiducia a vicenda, avevano affidato la propria vita all’altro.

E seppur tra alti e bassi, tra litigi e riappacificazioni, tra parole non dette, mal celate o urlate in faccia, erano entrambi consapevoli che non si sarebbero mai pentiti di aver stretto la mano dell’altro quel giorno.

 

Perché erano sicuri che non l’avrebbero mai lasciata andare.

 

 

 

 

 

 

 

 

~

153 parole.

Maka è stata la prima a tendere la mano verso di lui.

Punto.

Per quanto ogni volta io tenti di dare una spiegazione a quello che li lega non ci riesco mai.

E non penso di voler dire altro, ho dell’irritazione da sbollire.

Spero vi sia piaciuta.

 

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Capitolo 24
*** A prima vista ***


~ A prima vista

 

 

 

 

 

Soul non aveva avuto dubbi fin dal primo momento in cui l’aveva vista: aveva immediatamente capito che non avrebbe desiderato altro che lei.

Che non ci sarebbe stata che lei.

Sorprendeva spesso qualcuno guardarla con occhi insistenti e invidiosi, e lui, con un ghigno stampato sulle labbra, li osservava tutti con sguardo beffardo: era sua. Sua e di nessun altro.

Nessuno doveva avvicinarla troppo, toccarla o anche solo sfiorarla per sbaglio, ma bastava una sua occhiata per tenere alla larga chiunque.

C’era sempre stata per lui, ci sarebbe stata ancora.

 

Lui, certamente, non avrebbe mai abbandonato la sua amata moto…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

100 parole

Tralasciando il fatto che nel complesso non mi piace ma che volevo assolutamente mantenere le 100 parole, quindi non ho apportato modifiche…

Ho seriamente vergogna per quello che ho appena pubblicato.

Forse è la cosa più idiota che io abbia mai scritto e pubblicato.

Davvero… è imbarazzante.

Non so davvero che altro dire… se dopo aver letto questa cosa commentate anche, beh, siete dei santi. Oppure semplicemente – e molto più probabilmente – ispiro pietà.

Con tanta vergogna vi saluto.

 

PS: covo l’ardente desiderio di cambiare nick, quindi se d’un tratto trovate un altro autore alla raccolta, don’t worry, sarò sempre io.

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Capitolo 25
*** Tortura ***


~ Tortura

 

 

 

 

 

Non pensava sarebbe stato... così; che avrebbe mai provato una sensazione del genere.

Dopo la prima volta aveva cominciato a domandarsi come ignorare tutto quello, ma si era reso immediatamente conto che far finta di niente si dimostrava piuttosto impossibile. E inutile.

Ogni volta sentiva il sangue arrivargli alla testa e il calore propagarsi in tutto il corpo, mentre tentava di scacciare gli strani e inadeguati pensieri che gli riempivano la mente.

« Soul, ti senti bene? »

« Una meraviglia, Maka. »

Volare si era rivelato difficile, ma avere Maka così a diretto contatto col suo manico – lì dove solitamente percepiva la presa salda delle sue mani – si era rivelata una vera tortura.

 

Una tortura tremendamente deliziosa, che presto gli avrebbe fatto perdere il controllo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

126 parole.

Ispirazione fornita da più di una fan-art, ma il risultato non è dei migliori.

Non mi soddisfa per nulla.

Spero che voi, invece, abbiate gradito.

Alla prossima.

 

PS: ah, si, sono sempre io ma con un nick diverso. Vi avevo avvertito no?

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Capitolo 26
*** Paura ***


~ Paura

 

 

 

 

 

Il solo pensiero che qualcuno potesse arrivare a dipendere da lui, che lui potesse arrivare a significare qualcosa per qualcuno gli aveva sempre fatto paura.

Da cosa dipendesse non se l’era mai realmente chiesto; un po’ come Chrona non sapeva come comportarsi. Così semplicemente aveva tentato in tutti i modi di non legare la propria vita a quella di un’altra persona, di non essere debole.

Per questo aveva scelto Maka.

Gli era sembrato che, come lui, non cercasse qualcuno con cui stringere un rapporto, ma soltanto un’arma per raggiungere il suo obiettivo.

E all’inizio probabilmente era stato così, per entrambi.

Ma inevitabilmente le cose erano cambiate.

Come, non avrebbe saputo spiegarselo; Soul aveva compreso che creare un legame è qualcosa che gli esseri umani non comprendono proprio perché a volte avviene contro la loro volontà. Senza alcun controllo.

E così aveva cominciato a fidarsi di lei e viceversa, e allora ogni muro era crollato, ogni timore era venuto meno.

Ciò che pensava l’avrebbe condotto alla debolezza gli aveva invece donato più forza.

 

E ora l’unica paura che gli rimaneva era quella di perderlo, quel legame.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

185 parole

Semplicemente, ogni tanto, è una paura che affligge anche me.

Non mi soddisfa ma... mi accontento.

Ringrazio infinitamente le persone che continuano a seguire questa raccolta, perché altrimenti continuarla non avrebbe senso.

Un saluto!

E se non aggiorno prima, buone feste =)

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Capitolo 27
*** Divisa ***


~ Divisa

 

 

 

 

 

Maka girò su sé stessa, guardandosi allo specchio soddisfatta. La nuova divisa, quella scelta appositamente da Shinigami-sama per i componenti della squadra Spartoi, le piaceva un sacco. Le dava l’idea di essere una di quelle studentesse protagoniste di qualche manga, visto il richiamo allo stile marinaresco così tanto utilizzato in Giappone.

Si aggiustò le codine e si diresse verso il proprio partner che l’aspettava all’ingresso, anche lui con indosso la nuova divisa.

« Che ne dici Soul? Non la trovi carina? » gli chiese lisciandosi la gonna blu e dandosi un’altra occhiata dall’alto.

Lui la squadrò con sguardo annoiato da capo a piedi, prima di alzare le spalle e risponderle con tono disinteressato: « Preferivo l’altra. »

Maka si accigliò e sbuffò: mai che si sforzasse di essere carino con lei e farle un complimento.

« Sbrigati o faremo tardi. » gli ordinò severa aprendo la porta.

« Guarda che quella che ha tardato davanti allo specchio sei tu, senza-tette! » si lamentò, con la conseguenza di ritrovarsi il sempre presente libro sulla testa: un nuovo bernoccolo da aggiungere alla lista. E mentre Maka usciva nervosa dall’appartamento, con la gonna svolazzante ad ogni suo movimento, non poté che odiare quelle calze nere che le fasciavano le gambe.

 

Gli sarebbe mancata la vecchia divisa, ora non avrebbe più potuto sbirciare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

219 parole.

Questa è uscita fuori proprio da sé, scritta sul cellulare tra l’altro.

Spero abbiate passato buone vacanze.

Saluti =)

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Capitolo 28
*** Perfetto ***


~ Perfetto

 

 

 

 

 

La prima volta che Soul l’aveva baciata non era stato affatto come nei film romantici che ogni tanto si concedeva di guardare, in cui praticamente ogni momento sembrava perfetto.

Avevano appena concluso una missione faticosa, lei era stanca, sudata e sporca di fango e sangue e a malapena si reggeva in piedi. Uno dei codini non esisteva più e i capelli liberi le si erano appiccicati al volto.

Lui, una volta ritrasformato, l’aveva guardata sopprimendo un ghigno, ma non era riuscito a trattenere un principio di risata. Maka si era girata, l’aveva guardato male e aveva urlato: « Lo so che sono penosa, ma potresti almeno avere la decenza di non ridere! » gonfiando poi le guance indispettita.

« Puzzi. » le aveva detto. E l’avrebbe colpito se non fosse stata così stanca, tanto da permettergli di bloccarla.

E baciarla.

Era durato forse solo un istante, ma per lei era stato abbastanza.

 

Abbastanza da capire che non era stato un momento perfetto, ma che non ne avrebbe desiderato uno diverso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

170 parole.

Uuuuh, da quanto non aggiornavo la raccolta.

Anche se non è il migliore dei ritorni. Scritta “a getto”.

Ma poiché non sono mai realmente contenta di ciò che scrivo, stavolta non mi lamenterò.

I giudizi a voi.

E grazie, a chi mi segue ancora.

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Capitolo 29
*** Normale ***


~ Normale

 

 

 

 

 

Era il tramonto. Se ne stavano seduti su un muretto a godersi quel poco tempo prima di mettersi a caccia dell’ennesimo uovo di Kishin. La quiete prima della tempesta.

Erano a Parigi stavolta, agli inizi di Maggio, ed un’aria fresca mitigava la temperatura rendendola piacevole.

Maka puntò lo sguardo sulla strada, dove un paio di ragazze passeggiava ridendo e mangiando gelato, probabilmente dopo un pomeriggio di shopping, date le buste che portavano.

Sospirò.

Quelle ragazze, come tanti altri, vivevano ignare; molti umani erano all'oscuro dell’esistenza dei Kishin, della Shibusen e del suo scopo, di loro. Loro che ad una prima occhiata sarebbero potuti tranquillamente apparire come due ragazzi che avevano deciso di passare un pomeriggio insieme, come tutti gli altri.

Maka a volte ci rifletteva: su come sarebbe potuta essere la sua vita se fosse stata una normale ragazza della sua età, e non una shokunin. Le sue uniche preoccupazioni sarebbero state lo studio, gli amici, magari un ragazzo. Viaggiare solo con l’obiettivo di visitare posti nuovi, incontrare nuove persone, allargare i propri orizzonti.

Senza rischiare la propria vita ogni giorno.

Andare a scuola, uscire con gli amici, fare shopping, divertirsi come una normale sedicenne.

Ma il suo destino era un altro. Un destino che, dopotutto, aveva scelto. Che aveva voluto.

E quindi, anche quella notte, lei e Soul avrebbero affrontato un altro uovo di Kishin, nelle strade più buie di Parigi mentre gli umani, ignari, dormivano.

Avrebbe impugnato la sua falce e lottato; sarebbe tornata a casa stanca e sporca, con la puzza di sangue che le annebbiava anche il cervello. Se fosse tornata a casa – perché quel dubbio era una costante.

« Sei pronta Maka? »

Lei annuì, decisa e sicura come sempre, afferrando la mano del proprio partner.

« Pronta. »

 

Perché la sua vita era quella.

 

 

 

 

 

 

~

300 parole.

Parliamone: sono ragazzini. Ragazzini con un gran peso sulle spalle.

Ci avranno pensato, almeno una volta, a ciò che fanno no?

Beh io sì.

E so che non è il massimo come flash, ma è un periodo senza ispirazione. E non c’è nemmeno del SoMa, ne sono consapevole.

Potevo infilarlo da qualche parte, ma stavolta l’obiettivo era un altro.

E avrei potuto fare di meglio, lo so.

Ad ogni modo… al solito a voi.

 

E come sempre grazie.

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Capitolo 30
*** Accoglienza ***


~ Accoglienza

 

 

 

 

 

Da quando Soul era diventato una Death Scythe gli capitava spesso di dover fare missioni da solo.

E non gli piaceva.

Dare la caccia alle uova di kishin con Maka e poi approfittare del tempo che rimaneva loro per andare in giro a visitare posti nuovi era diventato così normale che lavorare da solo lo annoiava.

Per questo ogni volta tentava di finire ogni incarico il più velocemente possibile e tornare immediatamente a Death City, da lei – anche se Maka stessa, più di una volta, gli aveva dato dell’incosciente perché «la fretta potrebbe costarti un attimo di distrazione che potrebbe rivelarsi fatale!».

E lui sbuffava ogni volta, per quanto era drammatica.

Ma sapeva che in fondo era contenta che lui tornasse presto – sperava tornasse presto.

Perché ogni volta che bussava alla porta di casa la trovava sempre ad accoglierlo con un sorriso, un abbraccio ed un “bentornato a casa” sussurrato all’orecchio. E lui amava sentirselo dire, mentre ricambiava la stretta contentandosi di quel calore che solo la sua shokunin sapeva trasmettergli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

171 parole.

Sta diventando difficile trovare un po’ d’ispirazione decente…

Ma la mia coscienza mi diceva che dovevo aggiornare.

Quindi eccomi qui.

Ancora con questi due che, come dico spesso, sono sposati e non lo sanno.

Una pagina di un capitolo di Soul Eater Not prova la mia tesi.

O forse sono totalmente assuefatta da questi due che vedo SoMa ovunque…

Ah, quanto ciarlare inutile oggi.

Come sempre ringrazio chi continua a seguirmi.

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Capitolo 31
*** Astio ***


~ Astio

 

 

 

 

 

Spirit aveva provato un astio immediato nei confronti di Soul, la prima volta che l’aveva visto accanto alla sua bambina, con quell’aria strafottente e quell’espressione annoiata.

Non aveva capito il perché di quella scelta da parte di Maka, ed era arrivato a credere che lo stesse facendo per una sorta di ribellione nei suoi confronti; le aveva detto che quel ragazzino non era il partner adatto a lei, ma lei gli aveva risposto di farsi gli affari suoi e gli aveva voltato le spalle.

« Azzardati a toccarla e ti falcio quelle luride mani che ti ritrovi! » gli aveva urlato più di una volta, ma lui sbuffando ogni volta lo ignorava.

 

Poi, anni dopo, aveva visto Maka piangere per quel ragazzino che lui detestava ma che le aveva salvato la vita. Aveva visto lui stesso velarsi di paura quando, una notte, aveva trasportato sua figlia gravemente ferita alla Shibusen, e le era rimasto accanto fino a che non si era svegliata.

Ma soprattutto aveva visto negli occhi di Maka qualcosa di diverso, l’aveva vista aprirsi a qualcuno e fidarsi di nuovo di un uomo.

 

Forse si era sbagliato, forse Soul era il partner giusto per lei, ma nonostante tutto Spirit continuava ad odiarlo, perché gli stava portando via la sua bambina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

212 parole.

Solo voglia di aggiornare, stavolta nulla da dire.

E aggiornamento anche abbastanza flash direi.

 

Ancora una volta, grazie.

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Capitolo 32
*** Preludio ***


~ Preludio

 

 

 

 

 

Le carezzava piano la schiena nuda, con le dita che sembravano disegnarle ghirigori sulla pelle chiara, mentre a sua volta lasciava che la mano di Maka affondasse nei suoi capelli; sicuramente non erano morbidi quanto quelli di lei, ma non pareva importarle visto che continuava ad arruffarglieli con premura.

Si strinse maggiormente a lui, come per trovare sollievo dal freddo che tuttavia non si sentiva, mentre le lenzuola calde e sfatte seguivano i movimenti del suo corpo minuto.

Soul accettò di buon grado il volto premuto contro il collo, solleticato dal suo respiro caldo, i seni schiacciati contro il petto, le gambe lunghe intrecciate alle proprie e i bacini che si sfioravano; come se l’essersi letteralmente esplorati a vicenda poco prima non fosse stato abbastanza.

Immerse il viso nei capelli biondi che ancora profumavano di shampoo e si ritrovò a sorridere come un idiota, quasi dimentico di tutto quello che avrebbero dovuto affrontare sul campo di battaglia l’indomani.

«Ne Soul…»

«Mh?»

Si discostò di poco, solo il necessario per guardarlo negli occhi carmini velati da una patina lucida. Si domandò se anche i propri apparissero così.

«Domani… non fare nulla di stupido» gli disse, guardandolo con uno sguardo misto di ammonizione e implorazione.

Non riuscì a trattenersi e ridacchiò.

«Sono seria!» lo riprese, con tono fermo. Probabilmente gli avrebbe dato un pugno, se non fosse stata stretta a lui.

Smise di ridere: Soul aveva capito bene a cosa si stesse riferendo, ma non c’era bisogno le dicesse che non avrebbe potuto prometterle una cosa simile, lei lo sapeva: sarebbe stato come prometterle di non proteggerla.

Le sfiorò la guancia col naso, lasciando che le ciglia bionde e i ciuffi della frangia gli solleticassero la fronte.

«Tu rimani tutta intera, poi vedremo».

Maka sbuffò, ma non le fece dire altro perché posò le proprie labbra sulle sue. Fu solo un contatto leggero e nient’altro.

Tirò più su il lenzuolo a coprirli meglio, mentre lei si risistemava in modo diverso al suo fianco, senza però che il proprio corpo si allontanasse troppo da quello del compagno.

«E ora dormi – le disse – che quando domani mi butterai giù dal letto vorrei aver dormito almeno cinque ore».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~

363 parole.

Più lunga del solito, ma è anche vero che non aggiorno da una vita.

È un aggiornamento che non pretende troppo, che nasce solo perché è un periodo in cui non riesco a scrivere roba granché, e questo è l’unico risultato che mi faceva meno pena, ma ho paura che sia OOC.

Momento preludio di una battaglia importante.

Perché gli ultimi preludi di Ohkubo mi sono rimasti in gola.

Al solito, grazie.

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Capitolo 33
*** Cucinare ***


~ Cucinare

 

 

 

 

 

Guarda la sua nuova coinquilina e maestra d’armi con aria stranita, quasi come se avesse di fronte un’aliena con tanto di antenne. Quella continua a parlare spedita come se niente fosse, a spiegargli solo lei sa cosa, ma lui ha smesso di seguirla da qualche minuto, ormai.

«Soul, ma mi stai ascoltando?»

Domanda retoricamente, chiaramente conscia del fatto che no, non la sta ascoltando affatto. Non più. Non dopo quella particolare affermazione.

Lui continua a guardarla, spostando il peso della testa da una mano all’altra: «Ho smesso dopo che hai detto quell’assurdità sul dividerci i turni in cucina» asserisce.

Lei alza un sopracciglio e si porta le mani ai fianchi; gli sembra una maestrina arrabbiata, e per qualche motivo gli viene da ridere, ma non lo fa.

«Non capisco, cosa c’è di tanto assurdo? Mi pare logico dividerci i compiti dal momento che vivremo insieme, e questo riguarda anche il cucinare. Faremo un giorno per uno» gli dice come se fosse la cosa più normale del mondo.

«C’è che io non so cucinare!» esclama. Fino a quel momento l’avevano fatto altri per lui.

«Imparerai» dichiara alzando le spalle, tranquilla. Lo manda sui nervi.

«E se non volessi?»

Un libro lo colpisce, pesante. È la terza volta che lo fa e fa dannatamente male.

Perché si è scelto una compagna così maledettamente secchiona, saccente, senza-tette e violenta?

«Le tue intenzioni sono cambiate?» chiede ironica.

Non. La. Sopporta.

Mugugna qualcosa di insensato, col capo ancora dolorante. E lei torna a parlare, incurante del dolore fisico infertogli.

Pensa che sarà dura convivere con Maka ed essere la sua arma, che non sa ancora se ne varrà la pena, ma anche che è decisamente troppo presto per arrendersi.

Ma una cosa è certa: non le permetterà più di colpirlo sulla testa a quel modo.

 

 

 

 

 

 

 

~

300 parole.

Triple drabble senza pretese.

Ammetto di essere stata ispirata leggendo una lemon in inglese.

Anche se, come pare chiaro, il cucinare poco c’entrava con la lemon xD

Sono io che tiro fuori cose a caso.

Questa è decisamente a caso.

Totalmente.

Spero sia piaciuta.

A presto – si spera – e al solito grazie J

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Capitolo 34
*** Quotidianità ***


~ Quotidianità

 

 

 

 

 

Soul poggiò le due tazze colorate sul tavolino basso, lasciando che l’odore di cioccolata riempisse il piccolo appartamento.

«Né troppo dolce, né troppo amara. Come piace a te, no?»

Maka annuì sorridendo, raggomitolata sotto un plaid blu vecchio e rovinato con un libro sulle gambe. Attese che lui si sedesse al suo fianco prima di prendere la tazza e gioire del suo contenuto.

Erano tornati quel pomeriggio da una missione faticosa e nessuno dei due aveva voglia di festeggiare la notte di Capodanno insieme all’allegra ma fin troppo rumorosa combriccola che era il gruppo di amici che si ritrovavano. Niente schiamazzi, botte, tette in faccia o crisi isteriche sull’orribile asimmetria di qualcosa, quella sera. Solo il loro divano dalla federa rovinata, la cioccolata calda e la compagnia reciproca del proprio partner.

Maka si voltò verso la finestra, dove troneggiava il piccolo alberello di Natale, l’unico addobbo che si erano concessi – Blair aveva anche provato ad abbellire l’intero appartamento con le sue decorazioni anti-convenzionali, ma poi Maka l’aveva minacciata dicendole che se non avesse rimesso tutto com’era prima le avrebbe bruciato la coda, e la gatta aveva obbedito.

Fuori il cielo era limpido. Avrebbe tanto desiderato godersi un panorama innevato, l’ideale in quel periodo, ma l’unico scenario possibile a Death City sarebbe stato sempre e solo il deserto e a lei, in fondo, andava bene anche così.

Rise quando, girandosi verso Soul, notò i suoi baffi di cioccolata. Prese un tovagliolo e glielo mise sulla bocca, ricevendo in cambio uno sguardo annoiato, ma percepì da sotto la carta ruvida le sue labbra incurvarsi all’insù.

Avvertirono le voci dei loro vicini diventare più alte ed euforiche, mentre si preparavano per il conto alla rovescia ormai imminente, e Soul le si fece più vicino. Ricevette un’occhiataccia appena provò a poggiare i piedi sul tavolino, quindi desistette e si accontentò di posarle un braccio dietro la nuca.

Rimasero in silenzio quando tutti cominciarono a contare, e mentre la notte esplodeva di auguri, brindisi e fuochi d’artificio, si scambiarono un laconico “auguri” ed un cin-cin con le tazze di cioccolata, che cozzarono producendo un rumore sordo. Nient’altro.

Nessun proposito, nessun desiderio.

Quella quotidianità, per un altro anno, sarebbe stata tutto ciò di cui avevano bisogno.

 

 

 

 

 

 

*

370 parole

Lo so, sono imperdonabile e non ho nessuna scusa.

Questa flash non è davvero nulla di che, solo un piccolo augurio di buon anno.

Che sia pieno di SoMa.

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