le maniche lunghe nascondono il mio mondo.

di xcutter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


'Christine,muoviti'.
Era mia mamma,Jane,che si lamentava,come del resto faceva ogni mattina.
Dormivo a casa perche non siamo riusciti a mandare l'assegno per dormire in una stanza del college.
Questo strazio durerà solo fino al primo semestre però,fortunatamente.
Erano le sette quando mi chiamò dicendomi di muovermi,diamine.
Ma comunque non faceva nulla perche ero gia pronta,percio presi l'i-Pod e le solite cuffiette.
Salutai mamma e Chase,mio fratello.
Chiusi il portone,e cominciai ad ascoltare la musica.
Ma non musica qualunque; la sua musica.
Di chi? Beh,di Justin Drew Bieber.
Quell'angelo.
Quella persona che,unica nell'universo,riusciva a farmi star bene.
Era distante,ma non importava.
C'era sempre,con la sua musica.
Con il suo essere cosi dannatamente perfetto.
Lo amavo,come non ho mai amato nessun altro.
Ma beh,quella mattina arrivai tardi e mal conciata a scuola.
Perche? Lasciatemi raccontare.
Erano in un angolo; forse era gia tutto programmato,non lo so.
Ma li conoscevo,di vista.
Probabilmente loro sapevano esattamente chi ero,ma io non sapevo chi fossero loro.
Mi presero per un braccio,facendomi cascare prima le cuffiette,insieme a loro l'i-Pod,e per finire la cartella.
Mi attaccarono al muro,e cominciarono a darmi cazzotti,calci,e chi ne ha piu ne metta.
Non respiravo,non piu.
Credevo di finire la mia vita li,cosi,quel giorno.
Ma dopo qualche minuto mi lasciarono andare dicendomi di non raccontare nulla a nessuno.
Corsi.
Corsi via piangendo.
Tremavo.
Ma non so con quali forze,arrivai lo stesso a scuola.
Avevo lividi sulle gambe e sulle braccia,ma nessuno si accorse di nulla.
Come però non se ne sono mai accorti.
Io sorrido fingendo da quasi un anno.
Persi mio padre per colpa di un tumore ai polmoni a ottobre dell'anno passato.
Cominciai ad entrare pian piano nell'autolesionismo,che però oramai preferisco chiamare 'buco nero'.
E beh,se prima ancora non c'ero pienamente dentro,dopo quel giorno si.
Tornando alla scuola,come dicevo nessuno si accorse di nulla.
A pranzo quei tre ragazzi mi passarono davanti,lanciandomi un'occhiata folgorante.
Ero con Jazmyn e Claire.
Feci finta di niente,ma dentro di me la paura saliva sempre di piu.
A pranzo non mangiai nulla ed usai come scusa 'la colazione abbondante'.
No,non era stata una colazione abbandante; anzi,quella mattina non l'avevo proprio fatta.
Ma avevo lo stomaco chiuso,quel giorno.
Tornai a casa dopo le ore stressanti di Matematica e Fisica e non dissi nulla a mia mamma,ne lei si accorse che stavo male.
Andai in camera,accesi il computer.
Entrai su ask,e qualcuno firmatosi 'anonimo' mi scrisse:'sei una cessa,devi farla finita. che sei trans? uh,sembra e sai perche? ascolti quel gay di Justin Bieber.'
Aprii la porta del bagno,e presi quella lama.
Incisi,su me stessa; di nuovo,e di nuovo ancora.
Il sangue usciva,indirottamente.
Ma non provavo dolore,perche cio che avevo dentro andava ben oltre.
Piangevo.
E alcune mie lacrime,salate,finivano sui tagli.
E quest'ultimi bruciavano in una maniera incredibile.
Ma asciugai tutto; sia lacrime che sangue.
Uscii dal bagno,e chi mi trovai davanti? Chase.

-xcutter.


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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Uscii dal bagno,e chi mi trovai davanti? Chase.
Mio fratello.
Colui che mi ha sempre capito,e c'è sempre stato.
Chiusi la porta del bagno,mi girai verso di lui e lo guardai.
Poi cominciai a camminare e quasi involontariamente abbassavo sempre di piu la testa.
Chase mi seguì,e mi prese per un polso.
Me lo strinse fortissimo; un dolore abnorme.

Mi voltai.
'Piccola,sono qui,che succede?' disse,quasi urlando.
Non gli risposi,ma mi fiondai immediatamente nelle sue braccia.
Scoppiai in un pianto colossale.
Dopo qualche minuto,credo,mi staccai da lui e andammo in camera.
Chiusi la porta e gli confessai tutto.
Lui mi ascoltava,quasi incredulo.
Finche non pronunciò quella parola..
'Denunciali'.
'Non posso. Mi avevano detto di non raccontare nulla a nessuno,figuriamoci se li denuncio.' risposi.
Mi si fiondò addosso,facendomi cascare sdraiata sul letto e cominciò a farmi il solletico.
Riuscì a farmi sorridere.
Per qualche minuto dimenticai cio che successe quella mattina; solo grazie a lui.
Ma dopo ricominciarono i 'ricordi'.
Perche? Mentra mi faceva il solletico,per errore,mi alzò la manica sinistra.
Quella; proprio quella dove c'era tutto il mio mondo.
Mi guardò,non l'aveva mai saputo.
'Giurami di non farlo mai piu,perfavore. Odio vedere la mia piccola sorellina cosi'.
'Non posso giurartelo; ti deluderei soltanto'.
Cominciò a piangere,davanti ai miei occhi.
Non l'avevo mai visto cosi,dio mio.
Davvero gli faceva cosi tanto male? A quanto pareva,beh,si.
'Perche lo fai,amore?'
'E' solamente un mio sfogo,tutto qui. Devi stare bene,occhei? Asciugati quelle lacrime,stupidone,e ricomincia a sorridere; amo il tuo sorriso con quei denti storti'.
E giu con il solletico,un'altra volta.
Amavo passare il mio tempo 'libero' con lui.
Mi faceva star bene.
Mi faceva sentire..viva.
'Su,dai,è pronta la cena,scendete' era la mamma.
Chase si alzò,per primo; stava per aprire la porta..
'Grazie,davvero. Non saprei come fare senza di te. E perfavore,non dire nulla di cio che ti ho detto qualche minuto fa ne alla mamma ne a nessun altro' sussurrai.
Si voltò verso di me.
'Piccola,non lo farò mai. E shh,non ringraziarmi; farei questo ed altro per te' rispose con un sorriso a trentadue denti.
Sorrisi insieme a lui,e contemporaneamente m alzai di scatto e andai ad abbracciarlo fortissimo.
'Muovetevi,diamine'
Scoppiammo a ridere e borbontammo insieme 'sembrava troppo strano che non ci richiamasse'.
Appena arrivati a tavola,mamma era gia seduta e ci guardava con aria insospettita.
'Mamma siamo fratelli' le dissimo sorridendo.
Scoppiò a ridere; fecimo lo stesso anche io e Chase.
Finito di mangiare,sparecchiai e lavai i piatti.
Dopo averli lavati e percio mentre li stavo asciugando sentii 'Never let you go',in sottofondo.
Mi girai di scatto,e vidi lui.
Era li,ma in pixel; era solo un fottuto video.
Posai il piatto che stavo asciugando e corsi in salotto,dove c'erano mamma e Chase.
Mi piazzai davanti la televesione e le lacrime cominciarono a scendere.
Sentii qualcuno stingermi i fianchi; chi poteva essere? Chase,ovviamente!
Mamma era seduta sul divano,dove fino a pochi istanti prima c'era anche Chase.
Dopo avermi afferrata per i fianchi,mi sussurrò nell'orecchio non facendosi sentire da mamma 'è per lui(indicando Bieber)che oggi è successo cio che mi hai raccontato,vero?'.
Chinai il capo,e lui capì che quello fosse un 'si'.
Mi prese le braccia e cominciò a farmi ballare.
'I'll never let u go,baby' bisbigliò,vicino il mio orecchio.

Piansi ancora di piu.
Dopo poco la canzone finì,e chi poteva rovinare quel meraviglioso momento? Jane,mia mamma.

-xcutter.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


Dopo poco la canzone finì,e chi poteva rovinare quel meraviglioso momento? Jane,mia mamma.
'Su Christine ora vai a finire di asciugare i piatti e tu,Chase,comincia ad andare a dormire' disse,rovinando tutto.
Chase andò su,ed io nel frattempo finii di asciugare i piatti.
Lo raggiunsi nella nostra camera(si,dormivamo insieme),e non ci misimo a letto!
Ovvero,il pigiama lo indossammo ma non ci importava nulla; avremmo fatto le ore piccole.
Percio chiudemmo la porta e cominciammo a parlare.
Prima della scuola; per quanto riguarda i voti,le interrogazioni,e cosi via.
Poi..poi tornamo su quei due argomenti,quelli che detestavo da morire; il primo cio che subii quella mattina,ossia il bullismo.
Dopo l'altro nel quale ci sono dentro gia da tempo,cioè il 'buco nero'.
-bullismo.
'Sorellina,devi. Devi denunciare quei ragazzi,vuoi capirlo? Loro non ti faranno mai piu del male.' cominciò a dire.
'Fratellone,non posso. Ti ho gia detto che stamani mi hanno cominicato che se l'avessi detto a qualcuno mi avrebbero fatto
di peggio
; pensa se io li denunciassi. E poi,come fai ad esserne sicuro? Come fai a sapere che non mi faranno piu del male?
Sono bulli,e nessuno puo farmarli; neanche la polizia,figuriamoci te,o chiunque altro.' risposi,tutto d'un fiato.
'Piccola,hanno detto cosi,hai ragione,ma chi ne ha la certezza che ti facciano peggio? Nessuno. E beh,neanche io ho la certezza che
non ti facciano piu del male,però ascoltami'
'Dimmi,anche se tanto quasi sicuramente non mi convincerai'
'Zitta e fammi parlare! Dobbiamo denunciarli,occhei? Perche non provare? Noi li denunciamo,e da domani mattina vengo con te a scuola;
sia quando entri che quando esci,cosi stiamo piu tranquilli' riprese a dire.
'No. Non voglio facciano del male,anche a te.' dissi sicura di me stessa,forse per la prima e per l'ultima volta in vita mia.
'A me non faranno del male,cavolo. Guarda che fratellone che hai; non sono un essere umano,sono un roccia con tutti questi muscoli,non riuscirebbero
a farmi del male' disse,atteggiandosi.
'Ma fammi il favore va' dissi senza neanche fare in tempo perche scoppiammo a ridere,entrambi.
Non appena tornammo seri eccola,di nuovo.
Bussò,aprì la porta senza neanche un nostro 'avanti' e..
'Ancora svegli siete? Su,dormite.' disse,la mamma.
'Mamma faremo le ore piccole,abbiamo deciso; almeno oggi lasciacele fare,suddai. Non le facciamo da una vita. Tu riposati,fai cio che vuoi.' disse Chase.
'Occhei ragazzi,ma non fate troppo macello ché voglio riposare.'
'Va bene mamma' dissimo insieme,io e Chase.
Chiuse la porta e di nuovo via per riprendere il discurso che avevamo lasciato in sospeso.
'Quindi? Mi rendi felice?' mi chiese Chase,facendo la faccia da cucciolo.
'Bastardo lo sai che questa faccia,specialmente se la fai tu,mi fa sciogliere. Vabe,si puo fare. Tu però non accompagnarmi ne venire a riprendermi; posso farcela'
risposi,sperando che non mi contraddisse.

'Tappati la bocca; io vengo con te,non mi importa.' affermò; il solito stronzo coccoloso era!
'Bene. Deciso questo possiamo divertirci un po?' gli domandai.
'Non abbiamo ancora finito,ei.'
'E cosa c'è ancora?' chiesi,perplessa.
'Il tuo 'buco nero',ecco cosa c'è ancora.' disse avvolgendomi in un caloroso abbraccio.
'Ma..' non riuscii a finire che continuò,ancora,lui.
'Ma niente; devi sfogarti,ma non su te stessa,e proprio per questo io sono qui' rispose,stringendomi ancora piu forte a se.
'S-s-solo per ora,sei qui?' dissi con voce tremolante,dividendo i nostri corpi per guardarlo intensamente negli occhi.
'Quanto sei stupida? Mado,troppo! Io ci sono ora,ma ci sarò per sempre. E sai perche? Perche come farei io senza di te? Sei la mia forza,baby.' mi rispose,sorridendo.
'Troione,mi hai fatta preoccupare' dissi dandogli un pizzicotto.
'Pft non evitare di parlare di quel discorso,perche sai che ci ritorno,percio ora dimmi; perche..perche lo fai?' chiese diventando improvvisamente triste,debole,e tutto cio che si puo essere negativamente.
'Beh,fratellone,iniziai da quando morì il nostro eroe; papà. Era cosi danntamente buono,perfetto,sincero. E una malattia ce lo ha portato via,lo sai meglio di me. Tu hai passato piu tempo con lui
essendo di tre anni piu grande di me,percio credimi sei stato fortunato. Non lo vedo da un anno,ma sembra un'eternità; lo sai perfettamente. Ma comunque evitiamo di parlare di quest'argomento..'
dissi mentre avevo un noda in gola assurdo,che però non riusii a trattenere; qualche lacrima solcò il mio viso.
'Tranquilla,passa avanti.' disse asciugandomi quelle lacrime che erano apparse.
'Ma amore,non voglio annoiarti; mi sfogo gia abbastanza su me stessa,percio posso anche fare a meno di raccontarti. Davvero,non voglio pressarti,ne farti star male perche io soffro.'
gli risposi alzandogli la testa e guardandolo dritto negli occhi.
'Shh,e continua.' affermò,convinto.

-xcutter.

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