Dal giorno in cui ti ho incontrato, tutto è cambiato.

di _HaroldsEyes_
(/viewuser.php?uid=190568)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 3: *** Un altro ragazzo ***
Capitolo 4: *** Quella telefonata ***
Capitolo 5: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 6: *** Loro sono amici ***
Capitolo 7: *** Buon compleanno Emma ***
Capitolo 8: *** Hello Rome! ***
Capitolo 9: *** Facciamo una scommessa? ***
Capitolo 10: *** Mi sono innamoratO ***
Capitolo 11: *** Non complicare le cose, ti prego ***
Capitolo 12: *** Ti Voglio Bene ***
Capitolo 13: *** Lascialo ***
Capitolo 14: *** Grazie ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Due genitori. 
Uno più cretino dell'altro.
Nessuno dei due che si preoccupa per me. E' da quel giorno che ho iniziato. Disturbi alimentari. I medici dicono che sono depressa, ma non è così. Sono solo...sì, in effetti sono un pò depressa.
Ma questo non significa che non sia una persona qualunque, una persona normale. 
I miei non la pensano così.
Londra. Grande città, bellissima come dicono tutti. Ma io non la penso così. Londra per me è stato un inferno.
Un incubo da cui mi sono svegliata molto tardi. Un anno di tristezza e malinconia con me stessa.
Un anno dove io ero contro me stessa. 
Non volevo accettarmi  e non volevo accettare neanche le persone che mi stavano attorno. 
A 14 anni ho iniziato col fumo mentre un anno con delle pasticche anti-depressive prese da gente estranea. 
Perchè le prendevo, vi chiederete. Per me la risposta è semplice. Genitori di merda. Si proprio così. Genitori di merda.
Genitori che non pensano ad altro che a se stessi, al sesso e ai soldi. 
Io mi chiedo: perchè proprio a me? Dio, cosa ho fatto di così tanto sbagliato da avere due persone che dovrebbero essere importanti nella mia vita, così ottusi e coglioni? 
Altri di voi invece si chiederanno cosa mi avranno fatto di così tanto male da incominciare a prendere quelle merdose pasticche.
Bhè allora ragazzi mettetevi ben comodi, perché sta per iniziare la
schifosissima vita di Cassie Williams.



 
Angolo scrittrice: 

Ciao ragazze :) 
Questa è la mia prima FF! Cioè veramente è la seconda ma l'altra l'ho cancelata perché non mi piaceva.
Comunque...ghsjhfhds sono felice perchè credo che questa storia, almeno spero. piaccia a tante persone.
Mi è venuta l'ispirazione guardando Skins la prima stagione, infatti se andate a vedere Cassie è la stessa persona del telefilm :) 
Recensite perchè mi farebbe molto piacere. 
Se entro due ore avrò almeno una recenzione metterò anche il prossimo capitolo.
Lo metterò anche se non ci saranno recensioni, ma mi farebbe piaccere averne almeno una :) 
Grazie
Eleonora
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'inizio di tutto ***


L'inizio di tutto è stato a inizio seconda superiore.
Avevo appena compiuto i 15 anni e non smettevo di essere ottusamente incazzata con il mondo intero.
Non avevo nessuno accanto.
Ne amici, ne parenti, ne genitori ne niente. Niente di niente. 
Solo un po di ragazzi lecca culo che mi stavano appiccicati, peggio delle calamite sul frigorifero.
A scuola ero passata come la puttanella di turno. E questo io non lo capivo, perchè per quanto ne sapessi, ero ancora una verginella.
Andavo in giro vestina da ragazza normale, Jeans e felpona XXL. 
A volte mettevo quelle che mio fratello mi aveva lasciato. Forse quando gli altri mi vedevano pensavano che lafelpa era del ragazzo che mi ero fatta la sera prima. Strana gente.
A scuola ero una merda sciolta. L'unica materia in cui andavo bene era matematica. Mi piaceva un sacco. Perché? Ok, la risposta è un po sciocca ma la dico lo stesso, perché la matematica è uguale in tutto il mondo. Tutti i ragazzi studiano lo stesso argomento uguale e identico agli altri ragazzi degli altri paesi e questo non mi faceva sentire diversa. 
Quando rientravo da scuola il pranzo non era mai pronto. Voi penserete che i miei non ci siano ed è per questo. Ma invece vi sbagliate di brutto. I miei c'erano. Ogni giorno. Ogni ora. Ogni fottutissimo minuto della mia inutile vita. 
Loro non stavano mai in cucina. Lo sapete dove passavano il loro tempo? A letto. E se non era a letto, allora era in bagno, nella scrivania, nel tappetto, nel divano, nello scantinato o addirittura in camera mia. Cosa facevano? Bhè provate a immaginarvelo un po. 
Sesso. Loro erano delle macchine del sesso. Tutto il giorno a tutte le ore in tutti i posti. Non si preoccupavano se io ero in casa o no. Non fotteva niente a nessuno di me. 
Un bel giorno decisi che sarei cambiata. Che non sarei rimasta la Cassie di sempre. 
Sarei cambiata in tutto. 
Modo di vestire, di essere. 
Iniziai a vestirmi con qualcosa di più attillato e a essere più disponibile con le persone. Dopo tutto mi avevano soprannominato puttanella tanto valeva esserlo alla fine. 
Ho perso la mia verginità con un ragazzo che non conoscevo. Ma non uno di scuola. Uno di strada.
Un uomo vecchio che mi pagava per quello che facevo.
Dicono che la prima volta è bellissimo ma per me fu un orrore. Era vecchio e puzzava di capra.
Continuai così per uno o due mesi.
Avevo racimolato un bel po di soldi. Da li incominciai con pillole. Ma non una al giorno. Buttavo giù un intero barattolo di pillole. In quel periodo mi sentivo in gravo di poter fare tutto.
Continuavo a vendermi però. 
Non per la strada ma a scuola. I miei compagni, i professori e una volta anche il preside.
Continuai così per mesi. in estate piena crollai.
Mi dicono che hanno dovuto ripulirmi lo stomaco e che stavo per andare in overdose.
Dimessa dall'ospedale i miei mi diedero la grande notizia che cambiò la mia vita, ma non del tutto. Mi sarei trasferita a Bristol. Una cittadina non troppo lontana da Londra. 
Avevo già sentito parlare di Bristol durante le lezioni di geografia. Dicevano che era una città cupa, come se Londra non lo fosse, vabbè.
Ci trasferimmo li a fine Agosto. La casa era decisamente grande. I miei decisero di darmi la camera che stava in mansarda. Era enorme e io l'addobbai con fotografie perlopiù di mio fratello. Io adoravo Chris.
Comunque un giorno notai che fuori c'era il sole da spaccare le pietre così decisi di uscire e scoprire Bristol. 
Trovai una specie di grande giardino dove un mucchio di gente si rilassava. Decisi di entrarci per vedere un po. Avevo il cellulare in mano e cercavo una canzone ma mi scontrai con qualcosa, o meglio dire Qualcuno. 
-Oh porca..- disse e si bloccò.
-Cazzo! Non puoi stare un po più attento? Dove hai la testa?- ero particolarmente incazzata e nervosa.
-Scusa bellezza- disse aiutandomi ad alzarmi e tirandomi tra se. Che voleva uno sconosciuto? Avevo finito di vendermi.
-Bellezza? E che siamo? Migliori amici?! Abbassa la cresta bello e fammi passare-
-Scusa piccola non volevo farti incazzare. Lasciamo almeno presentare e chiederti scusa. Sono Tomlinson, Louis Tomlinson e mi dispiace tanto per essermi scontrato contro tutta questa bellezza- disse prendendomi la mano e baciandola come un vero gentleman. 
Io ero al quanto disgustata ma nello stesso tempo lusingata. Non era male come ragazzo ma non ero mica in cerca di ragazzi. 
-Ok piace. Devo scappare, ciao- gli lasciai la mano e corsi via. Senti urlare.
-Dimmi almeno come ti chiami piccola-
-Williams, Cassie Williams. dissi girandomi per urlarlo.
-Ok ma io ti chiamerò piccola e credimi questa non sarà la prima volta che ci vedremo- urlò anche lui. 
Io risi e continuai a camminare per la mia strada. Ok bene. secondo giorno e già incontro un ragazzo che mi lecca il culo. 
Dai in effetti Bristol non era così tanto diversa da Londra.


Spazio scrittrice:
Ciaoooo bellissime :)
Vedo che nessuno a recensito il mio primo capitolo.
Ma fa niente :) Mai pensare negativo! fhjafaghjgfj ho visto che però ha avuto tanti visualizzattrici e naturalmente vi ringrazio tutte :*
Nell'altro 'spazio scrittrice' vi avevo detto che mettevo il secondo capitolo dopo due ore, ma non ho avuto tempo!
La mia camera era un casino e ho dovuta sistemarla, so che non ve ne frega niente, anche perchè il 90% delle persone non leggerà quello che sto scrivendo :)
Comunque vi ringrazio tutte per leggere questa mia FF ee....EE niente :9 RECENSITE VI PREGO :)
Eleonora_

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un altro ragazzo ***


Mattina presto e già mia madre a urla. E cosa voleva?
-Alza le chiappe e scendi in cucina che devi andare a fare la spesa- urlava in continuazione quella donna. Ma non le fanno male le corde vocali?!?!?
Comunque entrai veloce nel bagno di camera, mi feci una doccia al volo e mi vestii.
Come ogni mattina vestirmi era un impresa. Avevo un sacco di vestiti ma non sapevo mai cosa indossare. 
Alla fine, dopo circa 20 minuti optai per dei vestiti alquanto semplici. Una felpona XXL della Duff, jeans stretti e le mie adorate converse bianche. 
Scesi in cucina e mia madre mi diede la lista della spesa.
-Ecco- disse porgendomela -prendi tutto. Non dimenticarti niente- mi diede un bacio sulla fronte e mi accompagnò alla porta.
Perchè era così gentile? Si era alzata con il piede giusto questa mattina? Chi lo sa, quella donna per me è un mistero.Ma non importa.
 
Ci misi un'eternità per trovare il mercato.
Quando lo trovai feci un sospiro di sollievo. MI immersi in quell'edificio. NOn era tanto grande.
Estrassi la lista dalle tasca e lessi:
Acqua naturale, latte, pane, pomodori, zucchero, sale...
Mentre leggevo mi scontrai contro qualcuno. Ecco, la mia solita fortuna.
Sperai con tutte le mie forse che non fosse quel Tomlinson.
Come mio solito caddi a terra e il mio piccolo culo si fece alquanto male. 
Qualcuno cadde su di me e i suoi capelli mi fecero il solletico sul viso.
-Ahi!- urlai.
-Oh Dio scusami tanto, ero distratto non volevo..wow!- disse alzando il viso per guardarmi e sbarrando gli occhi. Era ancora sopra di me e mi fissava.
Mi schiarii la voce. Era un bellissimo ragazzo. Occhi verde smeraldo, capelli ricci e sorriso mozzafiato.
Si alzò da sopra di me e mi aitò ad alzarmi.
-Grazie- dissi un pò imbarazzata. Ma che stava succedendo ? Io imbarazzata? Non si è mai visto.
-No veramente scusa!- Come posso farmi perdonare?- mi disse guardandomi dritta negli occhi.
Era il primo ragazzo che quando parlava con me invece di guardarmi il balcone mi guardava gli occhi.
-No, davvero fa niente. Non mi sono fatta male. Scusa ora devo andare-
Sentii che mi prese il polso e mi fece girare.
-Ti aiuto a fare la spesa se vuoi- disse sorridendomi.
Non ce la feci a resistere al suo sorriso. Ora che lo guardavo meglio il suo fisico non era niente male. Accettai.
 
-Hei scusa mi..aiuti a prendere quello? E' troppo in alto- volevo sprofondare. L'avevo detto veramente? Ero passata per un nano da giardino. Lo sentii sghignazzare. Che fa? Si prende gioco di me?
-Ecco, tieni- disse porgendomi il detersivo.
-Grazie. Io ho finito. Grazie per l'aiuto. Ci vediamo in giro- dissi girandomi per alzare i tacchi ma di nuovo mi bloccò per il polso. 
-Harry, mi chiamo Harry, tu?- mi stava porgendo a mano.
Era dolcissimo questo ragazzo.
-Cassie piacere- dissi stringendo la sua mano. Mi erano saliti i brividi lungo la schiena. Ma che cazz..?
-Se vuoi ti offro qualcosa da bere-
-Pago e poi andiamo ok?- non ci credo. Avevo accettato l'uscita con uno sconosciuto.
Vorrei morire.
 
Pagai la spesa. Oddio pesava un sacco. Uscii dal mercato e mi avviai verso Harry.
-Dai ti aiuto. Vedo che stai soffrendo come un cane- disse prendendomi una busta dalla mano.
-Grazie-
-Di niente piccola- mi ha chiamato piccola.
Come Tomlinson. Ma non è che per caso quei due si conoscono? Ma no. Erano diversissimi tra loro. Harry non era sfacciato come Tomlinson. Perché lo chiamo Tomlinson? Non mi ricordo il nome. Vabbè, fa niente, non era importante. Intanto non lo incontrerò mai più nella mia vita.
Forse si accorse che rimasi un pò sotto shock dalla parola che aveva usato in fatti mi disse -Scusa, troppo affrettato- abbassando la testa.
Stavo per scoppiarli a ridere in faccia. Questo ragazzo era la tenerezza fatta a persona. Non ce la feci e incominciai a ridere. 
Tra le risate dissi -Dai, tranquillo. Comunque dove mi stai portando?- tornando seria.
-Da Gino. E' un bari italiano. Il proprietario è così simpatico! Lo conosco da quando ero piccolo. In estate passavo pomeriggi interi insieme a lui...- era una parlantina 'sto ragazzo.
La vecchia Cassie l'avrebbe bloccato baciandolo e portandoselo a letto e poi non l'avrebbe più cercato.
La tentazione c'era ma non potevo più farlo.
 
-Ecco siamo arrivati- disse aprendomi la porta.
-Grazie- entrai per prima e notai che i muri erano unicamente di tre colori: verde, bianco, rosso. La bandiera Italiana.
Mamma da piccola mi aveva insegnato un pò di italiano e mi aveva detto come era la bandiera. Sorrisi involontariamente.
Senti Harry urlare.
-Gino! Ciao!-
-Hazza! Come stai? E chi è questa bellissima ragazza? La tua nuova fidanzata?- cosa? Alzai un sopracciglio e scoppiai a di nuovo a ridere insieme a Harry. 
Ok, eravamo in sintonia.
-No Gino. E' una ragazza che ho fatto cadere al mercato. Mi dovevo scusare in qualche modo no?!- disse sorridendo e portandomi in un lato del bar.
-Certo Hazza!- urlò Gino.
Hazza?
-Perché ti chiama Hazza?- chiedi molto sfacciatamente.
-E' un nomignolo che mi diede da piccolo. Non riuscivo a dire il mio nome così dicevo Hazza e lui mi chiama così praticamente da sempre- sorrise. Dio quanto era bello il suo sorriso.
Basta Cassie. Non sono a Bristol per 'innamorarmi' di qualcuno. Sono a Bristol per avere una nuova vita. Una vita  migliore.
Ordinò un succo all'albicocca e un panino da divide in due. Finimmo di bere e di mangiare e uscimmo fuori dal bar.
-Grazie per tutto. Ora devo davvero scappare. E' quasi ora di pranzo. Ci...sentiamo!-
-Aspetta. Ti accompagno a casa-
-Ma non sei obbligato. Ti ho già scusato per avermi fatta cadere- dissi bloccandolo e guardandolo dritto negli occhi.
-Non ti voglio accompagnare per farmi scusare. Lo voglio fare e basta. Per passare più tempo con te- sgranai gli occhi. 
Cosa.aveva.detto?
-Perchè mi stai simpatica. Non pensare male tranquilla-
Sorrisi un pò e sentii le guance andarmi a fuoco.
-oh, andiamo allora..- dissi.
 
Arrivammo a  casa.
-Bhe grazie Harry. Sono felice di aver incontrato un ragazzo come te. Sei davvero un bravo ragazzo- dissi.
Lui sorrise grattandosi la testa e abbassandola.
Forse l'avevo messo in imbarazzo.
Ops.
-Grazie. Ti lascio ora- stava andando via quando tornò indietro e mi prese il cellulare. 
-Ti ho salvato il mio numero. Fammi uno squillo se hai bisogno di un amico ok? Ciao- disse baciandomi la guancia. 
Quel ragazzo mi voleva far morire.
-Ciao- dissi un pò impacciata.
Entrai dentro casa e mi chiuso la porta alle spalle. 
Portai la spesa in cucina.
Mamma e papà non erano in casa.
Decisi così di cucinare da sola il pranzo, fino a quando non arrivò una telefona. 
 
 
 
 
Spazio scrittrice:
Hola a todossssss!
Scusate il ritardo ma non avevo il tempo! Comunque la nostra bella Cassie ha incontrato Harry **
Chissà chi sarà quello della telefonata! 
mmh.. ascoltate lascerò passare un pò di distanza tra un capitolo e l'altro.. 
AH.. VOLEVO RINGRAZIARE UN SACCO L'UNICA PERSONA CHE MI HA RECENSITO: LondonLove. Praticamente ora ti amo!  ♥
Recensite e se volete seguitemi su twitter, mi chiamo @_OhHarold_
 
Grazie! Baci
Eleonora_ ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Quella telefonata ***


-Pronto?- risposi tranquillamente.
-Pronto, mi scusi, lei è la signorina Williams?- disse una voce a me totalmente sconosciuta.
-Si si sono io, chi è lei?-
-Sono il Dottor Smith dell'ospedale di Bristol. Devo darle una brutta notizia. I suoi genitori hanno avuto un incidente e ora sono ricoverati..- non lo lasciai finire di parlare che chiusi la telefonata e lasciai cadere il telefono per terra.
I miei ricoverati? Hanno avuto un incidente? Come? Perché? 
Dovevo andare da loro, ma non sapevo dov'era l'ospedale e soprattutto non avevo una macchina. 
Presi il mio cellulare e composi il numero di Harry. 
Non schiacciai il tasto verde.
forse avevo troppa paura o forse troppa vergogna, ma mi serviva un passaggio. 
Dovevo andare dai miei, loro per me c'erano stati quando ero ricoverata e ora io ci sarò per loro.
Presi coraggio e schiacciai il tasto verde.
Uno, due, tre squilli e poi rispose.
-Pronto?- la sua voce angelica.
-Pronto Harry. sono Cassie-
-Oh ciao Cassie. Che bello sentirti-
Dovevo chiederglielo. Mi serviva un passaggio.
-Senti Harry devo chiederti una cosa importante-dissi tutta d'un fiato.
-Certo dimmi pure-
OK. ora glielo dico, ora glielo dico.
-Volevo chiederti se per caso tu sapessi guidare..-
-Si ho la patente, ma perché me lo chiedi?- dalla voce sembrava molto tranquillo mentre io tremavo come un chihuahua.
Sia per la vergogna, ma forse un pò di più per la paura.
-Perchè mi servirebbe un passaggio all'ospedale se non ti crea problemi- chiesi sperando che non mi facesse domande ma la speranza non serve. 
Ecco le domande.
-Si ti accompagno, ma scusa perché devi andare all'ospedale? Cassie è successo qualcosa?- dal suo tono di voce mi è sembrato preoccupato.
-I miei hanno avuto un incidente- dissi con un filo di voce, ma lui capì.
-Cosa? Oddio Cassie arrivo tra due minuti- riattaccò.
Forse l'avevo fatto preoccupare un pò. 
Lo stavo facendo entrare nella mia vita con quella telefonata e non volevo. Era un ragazzo d'oro e non volevo che si rovinasse stando in mia compagnia.
Andai in tutta velocità in bagno e mi bagnai la faccia con l'acqua fredda.
Scesi in cucina e presi le chiavi quando suonò il campanello.
Andai ad aprire e mi trovai davanti un bello spettacolo.
-Cassie dai dai, non abbiamo tempo da perdere, sali in macchina- mi incitò, ma io lo bloccai e lo abbracciai.
Mossa sbagliata.
-Grazie- gli dissi all'orecchio.
Quando mi staccai entrai dentro casa per prendere il cappotto e poi entrai in macchina.
Durante il viaggio non ci scambiammo nessuna parola.
Il silenzio fu interrotto da me.
Iniziai a piangere e singhiozzare. Lui non disse niente. Mi strinse solo la mano, come per farmi capire che andrà tutto bene e che lui starà al mio fianco fino a quando non passerà tutto.
Arrivati scendemmo dalla macchina.
Mi precipitai al bancone all'entrata e chiesi dei miei. Mi dissero che erano al quarto piano. 
E come mia fortuna gli ascensori erano guasti cosi mi sono dovuta fare quattro rampe di scale tutte a piedi.
Finite le immense scale chiesi a un infermiere dove potevo trovare il Dottor Smith.
Quell'uomo me lo indicò e io mi avvicinai.
-Scusi, sono Cassie. Come stanno i miei genitori?-
-Oh Cassie. Mi dispiace così tanto. Noi abbiamo fatto tutto il possibile ma suo padre non..-
-La prego non dica quello- diventai bianca come i muri di quell'ospedale. Non mi sentivo affatto bene e mi era venuta la nasue. 
Mi voltai verso Harry e lo spinsi via avventandomi su un cestino e vomitandoci dentro.
Il dottore mi prese e mi fece sedere su una poltrona.
Intanto le lacrime presero la loro parte nel mio viso.
-Senta, deve restare forte per sua madre. Lei ha avuto un altro problema-
-Quale dottore? Me lo dica- dissi guardandolo negli occhi.
-Ha avuto una grande perdita della memoria ed è molto difficile che la riprenda. E lei la deve aiutare a riconquistarla-
Io guardai un punto fisso senza parlare.
Harry mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi.
Solo dopo capii che il dottore parlava ancora.
-Lei vuole?- mi chiese. 
Io sbattei le palpebre.
-Come scusi?- chiesi.
-La vuole vedere o aspetta ancora?- mi chiese mettendo una mano nella mia spalla.
Io annuii senza emettere nessun suono.
-Vuoi che entri anche io?- mi chiese Harry.
-Scusa Harry, vorrei entrare da sola se non ti dispiace- 
-Non mi dispiace affatto, tranquilla- mi baciò la fronte e mi lasciò la mano che mi teneva stretta.
Entrai. La vidi.
Era attaccata a una macchina e aveva una benda che le avvolgeva la testa. Non sembrava nemmeno lei. I capelli erano spariti. Lei era più bianca de solito e le labbra erano diventate viola.
Avvicinai una sedia al suo letto e le presi la mano.
Era fredda.
Sembrava morta, ma sapevo che era viva perché lo segnava la macchina. 
Avevo già perso papà, non volevo perdere anche lei. 
Iniziai a parlare.
-Hey mamma- non sapevo che dire -ricordi quando ero piccola e tu e papà mi prendevate per le mani e mi facevate l'altalena umana? Oppure ricordi quando ero caduta in strada giocando a pallone e mi ero tutta tagliata le ginocchia? Voi mi avete soccorso e mi avete detto che sarebbe passato tutto e che un giorno avrei riso di tutto quello. Ripensandoci mi viene un pò da ridere, ma p complicato vedendoti qua, appoggiata a un letto di uno schifoso ospedale, attaccata a una macchina che ti tiene in vita. Lo sai che io odio gli ospedali, specialmente dopo l mio 'incidente' e..-mi bloccai.
Notai che stava apprendo gli occhi.
-Mamma?- chiesi con le lacrime che rigavano il mio volto.
Lei girò la testa e mi guardò un pò stranita.
-Tu chi sei?- mi chiede guardando le nostre mani.
-Mollami!-
-Mamma, sono io. Sono Cassie, tua figlia- ma lei iniziò a muoversi troppo e mi spaventai.
Le lasciai la mano e mi alzai dalla sedia allontanandomi da lei.
-DOTTORE, C'E' GENTE NELLA MIA STANZA. DOTTORE PORTI VIA QUESTA SCONOSCIUTA- urlava mia madre. 
Dalla porta entrò il dottore con una siringa. Forse era un calmante. 
Io non ce la feci e scappai via.
-Cassie, dove vai?-era la voce di Harry, ma io la ignorai. 
Continuai a correre fino a quando non mi ritrovai in mezzo all'autostrada. Avevo una macchina che correva verso di me, ma qualcuno mi tirò per un bracco buttandomi a terra fuori dall'autostrada.
Sentivo qualcuno sopra di me.
-Cassie ma che ti è saltato in mente?!- era Harry e dal suo tono di voce capii che era terrorizzato più che arrabbiato.
-Harry scusa- iniziai a piangere.
Lui si distese affianco a me.
Eravamo nel lato dell'autostrada, sopra il prato.
Mi ripresi un pò e alla fine parlai. Dovevo sfogarmi con qualcuno.
-Harry-
-Dimmi piccola- mi aveva appena chiamato piccola.
-mia madre non si ricorda nemmeno di me. Mi  ha urlato in faccia sconosciuta- mi prese la mano -mi sono sentita malissimo. Io come faccio ad aiutarla se neanche sa chi sono. Come faccio senza papà? Sono figlia unica e tutti i miei parenti non ne vogliono sapere di noi. Harry ti prego! Aiutami. Dimmi che posso fare. Dimmi che tutto andrà per il verso giusto e che..- non riuscii a finire la frase che sentii un contatto.
Harry mi stava baciando.
Ma non era un bacio normale.
Era un bacio speciale. 
Un bacio che mi diceva quello che avrei voluto sentire in quel momento.
Un bacio che non dimenticherò mai. 
 
 
 
 
 
Spazio scrittrice.
Ciao bellissime....
Ecco finalmente il mio 4 capitolo :) 
prima di tutto volevo ringraziare la mia amica Laura per aver recensito l'altro capitolo :))
Comunque ecco il bacio, ecco la tragedia, ecco la nostra Cassie che si mostra per quello che è realmente. Fragile.
Ringrazio anche le mie lettrici silenziose (GRAZIE RAGAZZE**) 
Bhe io ho finito....metterò appena posso l'altro capitolo :)
AH! RECENSITE PLEASE :))
Eleonora ♫

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Primo giorno di scuola ***


Ecco. Era arrivato. Nuova scuola. Nuovi compagni. Nuovi amici da cercare di fare. 
Erano le 7.00 quando quella maledetta sceglia mi svegliò.
Aprì gli occhi e mi alzai dal letto. Entrai velocemente in bagno per fare una doccia fredda e vestirmi. Presi lo zaino e scesi al piano di sotto. 
Erano passati quindici giorni dal giorno dell'incidente e mia madre aveva ricordato poco e niente. Almeno si fidava di me. 
-Buongiorno mamma- dissi sorridente mentre prendevo una fetta di pancake.
-Oh, buongiorno Cassie. Dormito bene?- bhè in realtà non dormivo bene da un pò di tempo per colpa di quel bacio tra me e Harry. Da quel momento non ci siamo più parlati.
-Bene, te?- chiesi.
-Bene bene- non avevamo molto da parlare quindi rimanemmo in silenzio per qualche minuto poi ricominciò a parlare.
-Senti Cassie...vai a piedi a scuola? Perché se vuoi ti presto la mia macchina visto che io non potrei usarla e visto che tu hai passato l'esame di guida la settimana scorsa..- disse gesticolando.
Le mie labbra si aprirono in un enorme sorriso da ebete. 
Corsi verso l'altra parte della cucina e l'abbracciai. 
-Si si si, grazie mamma- le diedi un bacio sulla guancia e uscii fuori di casa, andando a scuola con la 'mia' nuova macchina. 
Arrivata al parcheggio, mi diedi un'ultima occhiata allo specchietto, presi la borsa e uscii fuori dall'auto. 
Era come la mia vecchia scuola.
Da una parte i ragazzi e le ragazze popolari e dall'altro lato gli sfigati. 
Entrai dentro quell'edificio e guardando una specie di mappa della scuola andai a sbattere contro una ragazza.
-Scusa-mi disse.
-No no sto bene, scusami te- dissi sorridendo.
Lei si mise a ridere. 
Era una ragazza piuttosto carina. Avevo gli occhiali stile nerd, capelli biondi lunghi e ricci, e degli occhioni verdi da far invidia a tutte le donne. Era alta quanto me e devo dire che aveva un certo gusto nel vestire.
-Sei nuova, vero?- mi chiede indicando la mappa che avevo fra le mani. 
-Si, sto cercando la segreteria per farmi dare gli orari delle lezioni, ma questa mappa è più complicata di quanto pensassi- dissi girandomela tra le mani.
-Ti accompagno io se vuoi. Piacere io sono Emma e tu seii..- disse porgendomi la mano.
-Cassie, mi chiamo Cassie- dissi prendendo la sua mano.
-Credo proprio che diventeremo amiche- disse prendendomi per mano e trascinandomi verso un corridoio ridendo.
Questa ragazza era molto diversa da me.
Era tutta felicità e divertimento mentre io ero tipo se non mi parli è meglio.
Mi accompagnò alla segreteria e mi diedero il mio orario.
-Che hai alla prima ora?- mi chiese.
-Chimica- risposi sbarrando gli occhi. Odiavo la chimica. Non la capivo e non volevo capirla. 
La guardai e lei sorrise. 
-Anche io. Dai andiamo, ci sediamo vicine- disse prendendomi per mano e trascinandomi per la seconda volta in un corridoio a me sconosciuto. 
Pensai che forse stando con lei mi sarei addolcita un pò e che magari mi avrebbe fatto bene un pò di positività.
Ci sedemmo negli ultimi banchi.
Entrò un uomo alquanto anziano che mi presentò a tutta la classe.
-Ragazzi, da quest'anno abbiamo una nuova alunna, la signorina Williams, Cassie Williams. Prego si faccia avanti- mi indicò e con il dito mi fece segno di avvicinarmi a lui per presentarmi.
Mi alzai e ci fu il silenzio più totale. Quando stavo per arrivare vicino a lui ecco che arriva la prima figura di merda. 
Una specie di ragazzo mi fece lo sgambetto e per un pelo stavo per cadere con la faccia spalmata sul pavimento. 
Mi girai per vedere chi fosse.
Era lui. Quello del parco. Tomlinson...non ricordo il nome.
-Tu- dissi.
-Ciao piccola, quanto tempo- mi disse facendomi l'occhiolino e sorridendo. 
Aveva un sorriso bellissimo, tanto bello da farmi venite il latte alle ginocchia. 
-Voi due vi conoscete già?- chiese il professore
-Si prof, ci conosciamo- rispose lui.
-Bene, allora Tomlinson le farai fare un giro turistico della scuola-
-COSA!?- uscì dalla mia bocca.
La classe si mise a ridere e il prof mi fece segno di andare a sedermi. Abbassai il capo e tornai al mio posto. 
L'ora passò veloce e quando sentii la campanella mi alzai di scatto ritirando tutti i miei libri.
 Alzai lo sguardo e già tutta la classe era fuori eccetto una persona. Tomlinson. Sbuffai.
-Muovi le chiappe che ti devo far vedere la scuola- disse guardandomi. 
Presi la borsa e andai verso di lui.
-Andiamo?- chiesi scocciata.
-Certo piccola-
-Basta chiamarmi piccola, ho un nome- non so ma questo ragazzo non mi sta simpatico e si poteva capire benissimo dal mio tono di voce. 
-Scusa ma non so come comportarmi con le belle ragazze-  notai che abbassò la teste e che le mie guance incominciarono a prendere fuoco. Sorrisi lusingata.
-Dai andiamo. dissi dandoli una pacca sulla spalla come per dire 'ora muovile tu le chiappe'.
Mi fece vedere la scuola fino ad accompagnarmi all'aula di inglese, vale a dire la mia classe dove avrei dovuto passare due ore.
-Ci vediamo all'ora di pranzo- disse allontanandosi.
-Certo a dopo- dissi entrando in classe. 
Per fortuna quelle due ore passarono veloci. 
Alla quarta ora avevo scienze e all'aula ci arrivai da sola.
Quell'ora passò lenta, molto lenta. Il suono della campanella di pranzo mi sembrò il suono più bello che avessi mai sentito. Presi la borsa e ci buttai dentro il libro avventandomi sulla porta trovandomi davanti un Tomlinson tutto felice e pimpante. 
Non era il ragazzo che pensavo che fosse. Era un ragazzo carino e gentile che voleva fare amicizia con una ragazza.
-Hei Cassie-
-Hei...- il suo nome?
-Louis, mi chiamo Louis- disse ridendo.
-Ricordavo il tuo nome, che pensavi?- dissi cercando di nascondere l'imbarazzo. 
Lui continuò a ridere. Madonna aveva una risata bellissima. 
-Si si come no. Avanti andiamo- mi spinse avanti. 
Sorrisi.
Mi accompagnò nell'aula mensa. Era enorme.
-Vieni ti presento qualche amico- disse portandomi su un tavolo con un sacco di gente.
-Ragazzi lei è Cassie. La ragazza nuova-
Si girarono tutti ma i miei occhi ci persero nei suoi. 
Quegli occhi verdi smeraldo.
I suoi rissi.
Quel bacio.
-Cassie- parlò.
 
 
 
Spazio scrittrice:
Sciaoo bella genteee..
Scusate il mio ritardo ma giuro che non avevo ispirazione e mi scuso anche per il capitolo! 
é solo di passaggio. Nel prossimo capitolo mi inventerò qualcosa e spero che sarà più interessante di questo. 
Scusate ancora per il ritardo. Mi farò perdonare :) 
Lasciate una recensione????
Grazie baci <3 Ele. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Loro sono amici ***


Non ci credo. Quei due erano amici? 
Ma era possibile che in tutta Bristol gli unici ragazzi che conoscevo. si conoscessero anche loro?
-Cassie- aveva detto Harry spalancando occhi e bocca.
-Hey-dissi io senza nessun tono.
Mi vennero le farfalle nello stomaco alla vista del riccio.
Dall'ultima volta non mi aveva più chiamata o cercata.
Mi aveva, come dire....abbandonata? 
Si, mi aveva abbandonata.
Dopo quel bacio io mi aspettavo che si facesse vivo e che avremo sistemato tutto e magari saremo diventati amici, ma mi ero illusa troppo.
-Vi conoscete?- chiese Louis.
-Si, più o meno- rispose Harry senza staccarmi gli occhi di dosso.
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante.
_Scusate, io devo andare in bagno- parlai alla fine.
Mi girai e scappai via da quel posto nascondendomi in bagno. Gli occhi incominciarono a pizzicarmi e non capì il perché. 
Mi bagnai la faccia e mi guardai allo specchio.
Dai riflesso vidi Harry che mi guardava.
-Che c'è?- chiesi girandomi. Lui mi guardava e notai che stringeva i denti e aveva gli occhi lucidi.
-Come sta tua madre?- mi chiese. Dal tono di voce pareva leggermente preoccupato.
-Potrebbe stare meglio, lo sai- lo fissavo e lui fissava me. 
La voglia di avvicinarmi e tirargli uno schiaffo era troppa, ma mi trattenni. 
Restammo a fissarci in silenzio per dei minuti che a me parevano eterni.
-Scusa se sono scomparso così all'improvviso- disse togliendomi gli occhi di dosso e abbassando la testa.
Si stava scusando con me e io non sapevo che dire.
-Perchè mi hai baciata?- mi accorsi troppo tardi delle parole che uscirono dalla mia bocca. Perché non riuscivo a controllarmi?
-Non lo so_
-Come non lo sai?! Quindi questo vuol dire che mi hai solo illusa e poi abbandonata? Io stavo iniziando a fidarmi di te dal primo giorno che ci siamo visti e io non sono una che si fida molto facilmente. Pensavo che saresti un mio amico, l'amico di cui avevo bisogno.Ho dovuto superare tutto da sola...- una lacrima scese dal mio volto. 
Vidi Harry avvicinarsi di più a me e asciugarmi la lacrima per poi abbracciarmi e continuare a chiedere scusa.
-Scusa,scusa,scusa..- mi sussurrava carezzandomi i capelli.
Non mi aspettavo quell'abbraccio, infatti rimasi immobile al mio posto. Si staccò da me e mi appoggiò le sue grosse mani nelle mie piccole spalle.
-Sono stato un codardo! Non volevo fare quello che ho fatto. Scusa, mi dispiace un sacco ma ho avuto troppa vergogna dopo quel bacio. Riuscirai mai a perdonarmi, perchè io ti giuro voglio provare a diventare un tuo amico- notai che anche a lui ora scese una piccola lacrima.
Mi guardava con quei due occhi verdi diventati ormai lucidi.
-Anche io vorrei provare a diventare tua amica, Harry- dissi sorridendo.
-Davvero?- chiese sorpreso. Io annuii.
-Grazie- disse abbracciandomi. 
Avevo accettato la sua amicizia, speravo solo di non innamorami di lui.
-Ritorniamo in mensa?-chiesi -Io avrei un certo appetito.
Lui rise un pò.
-Dai andiamo- mi spinse avanti continuando a ridere.
Ritornammo in mensa e Louis e Harry mi presentarono al resto del gruppo di cui faceva parte anche Emma.
Durante tutto il pranzo Louis e Harry non mi toglievano gli occhi di dosso e non mi sentivo proprio a mio agio.
Finalmente arrivarono le tre e questo significava  un altra ora di lezione.
Emma mi prese per il braccio e ormai, come sempre, mi trascinò fuori dalla mensa e all'orecchio mi disse una cosa molto strana.
-Tomlinson e Styles si sono innamorati- disse sghignazzando.
-Di chi?- chiesi aggrottando le sopracciglia. 
-Di TE, stupida- mi disse sorridendo e continuando a camminare.
Quei due innamorati di una come me? 
Cosa? IMPOSSIBILE. RIPETO, IMPOSSIBILE. 



Spazio scrittrice
Ciao Bellissime. ahahahahahha oggi sono molto di buon umore :)
allora ho postato questo capitolo, lo so, non è bellissimo ma ho in mente una cosa molto strana per questa fanfiction e :D 
Allora,vorrei iniziare dicendo scusa perchè questo capitolo fa schifo, peggio dell'altro! 
Vorrei provare ad aggiornare maggiormante ma non ho mai il tempo e quando ho tempo semplicemente la voglia scarseggia AHAHHAHAHAHAHA 
comunque parliamo di Zayn che si è slogato la caviglia AHHAHAHAHAHA coglione!
Pagherei oro per vedere il video AHAHHAHAHAHAHAHHA
Gente che scrive 'Piccolo Zayn, Stay strong' e io che lo prendo per il culooo HAHAHAHHAHAHAHAH 
Parliamo anche della voce che si è sparsa di Harry che si è tagliato i capelli (FALSISSIIIIIMO!) 
non si è tagliato i capelli, era solo per uno spot pubblicitario ;)
anyway....Recensite magari

ps: il 
13 inizio la scuola e voi?? 

Eleonora <3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Buon compleanno Emma ***


Erano giorni che continuavo a pensarci su.
Emma aveva detto che quei due erano innamorati di me, ma ogni volta che lo diceva io mi mettevo a ridere e le dicevo di non dire mai più quelle sciocchezze. 
Nel frattempo il mio legame d'amicizia con Harry e Louis e cresciuto a tal punto da uscire insieme quasi tutti i giorni.
Andiamo continuamente da Starbucks e prendiamo sempre il frullato alla fragola, eccetto Louis che lo prende alla banana. 
La mattina del 18 Ottobre mi sono svegliata super eccitata perchè era il compleanno di quella malata mentale di Emma. 
Ah Emma. Sì, siamo diventate migliore amiche. 
Devo ammettere che sto bene con lei e che la sua compagnia non mi dispiace affatto. 
Fortunatamente era sabato così abbiamo deciso, io Harry e Louis di farle una festa a sorpresa da Gino, il bar dell'amico italiano di Hazza.
Avevamo organizzato tutto.
La mattina le avevamo cantato la canzone di tanti auguri di fronte a tutta la scuola superiore di Bristol. Lei si era perfino messa a piangere.
Con quei due coglioncelli ci eravamo messi d'accordo su come portarla da Gino.
Io alle 4 andavo a casa sua e le dicevo che come regalo per il suo compleanno andavamo a fare shopping al centro e poi con la scusa che avevo fame saremo entrate da Gino e tutti gli invitati avrebbero gridato "SORPRESA" così da farla piangere e divertire tutta la notte come una pazza. Poteva funzionare.
Verso le 4 andai a casa sua. Fortunatamente è molto vicina alla mia quindi ci impiegai circa 15 minuti per arrivare da lei. 
Arrivai di fronte a quell'enorme villa. Sì, lei viveva in una villa (famiglia ricca). E mi aprì una Emma in tuta, maglietta vecchia, sporca e tutta strappata con capelli raccolti in uno chignon che non so se si potrebbe definire proprio così.
-Che ci fai qui?- mi chiese sconvolta dal mio arrivo.
-Sono venuta per ucciderti. Secondo te?!? Dai forza, dati una rinfrescata che andiamo a fare un po di shopping solo noi due- le annunciai spingendola dentro casa chiudendo la porta con un piede.
Lei rise e si sciolse quei meravigliosi capelli.
-Ok, dammi qualche minuto,se vuoi puoi aspettare in camera mia-
Salii nella sua 'piccola' camera da letto e mi lasciai cullare dal suo bellissimo letto appeso al soffitto.
Stavo quasi per prendere sonno quando la vibrazione del mio amato cellulare mi svegliò.
Era un messaggio da parte di Louis.
"STIAMO ANDANDO A PREPARARE IL BAR. APPENA FINIAMO DI AVVISO E INIZIATE A VENIRE. XOXO L."
Risposi in fretta con un semplice 
"OK, A DOPO XX C."
Emma uscì dal bagno tutta vestita a truccata facendomi il segno di alzarmi e andare.
Odiavo fare shopping ma per la mia migliore amica si fa tutto. 
Ci incamminammo verso il centro parlando del più e del meno quando si bloccò di colpo di fronte a me facendomi sbattere. 
-Emma- quasi urlai.
Era ferma, immobile guardando la vetrina di un negozio. Le sventolai la mano di fronte agli occhi e lei si girò di scatto verso di me.
-Pensi anche tu a quello che sto pensando io?- mi chiese.
Ma che si fuma quella la mattina? 
-Veramente io non sto pensando proprio a niente- dissi con molta sincerità.
Lei mi indicò un vestito blu elettrico stretto abbastanza , corto fino a metà coscia e senza spalline.
-A cosa pensi?- chiusi già spaventata dalla risposta che mi avrebbe dato.
-Faresti impazzire Tomlinson e Styles con quel vestito. Pagherei tutto l'oro del mondo per vederli arrapati per te- disse con un tono al quanto serio per lei.
-Ancora con questa storia? Non sono innamorati di me- dissi sorridendo ma facendole capire che ero un po scocciata da questa faccenda.
Lei si girò verso di me e mi prese per mano.
-Senti Cassie, non puoi negare l'evidenza. Forse tu non noti niente, ma io mi accorgo di come ti mangia con gli occhi Harry e come si illuminano quelli di Louis non appena ti vede. Sono innamorati di te e questo lo devi ammettere- io sbuffai e lei mi tirò un colpetto sulla spalla continuando a parlare -Sei una bellissima ragazza con un fisico da urlo, perchè non accetti che un ragazzo si possa innamorare di te?- mi chiese con la sua voce da quasi preoccupata per la sua amica.
-Perché non conoscono il mio passato- sussurrai tanto da non farmi sentire.
-Come?- chiese.
-Perchè non mi è mai successo- sparai in piena al panico.
Il mio cellulare vibrò.
Era un messaggio di Louis
"E' TUTTO PRONTO, VENITE XOXO L."
-Ho fame, dai andiamo c'è un bar qua vicino- la presi per un braccio e la trascinai lungo tutta la via centrale che portava alla sua festa a sorpresa.
Non vedevo l'ora che aprisse quella porta e vedere i suoi più cari amici urlare 'SORPRESA' e lei piangere dalla felicità.
Lei immagina che il mio regalo fosse quello di portarla a fare shopping ma si sbagliava di grosso, e anche Louis e Harry si sbagliavano.
Arrivati di fronte al bar feci un respiro profondo e aprì la porta per farla entrare 
1,2,3...
-SORPRESA!- urlarono tutti.
Era letteralmente sotto shock.
-Emma, stai bene?- le chiesi al suo fianco.
Lei mi saltò addosso e partì a piangere con una bambina. Immagino le lacrime che le scenderanno dopo avere saputo il mio vero regalo.
-Grazie-mi disse tra un singhiozzo e l'altro.
-Che la festa abbia inizio- urlò Styles alzando le braccia in aria e facendo partire la musica.
Tutti gli invitati incominciarono a ballare tranne io. Odiavo ballare, perchè non ne ero capace.
Bastava che mi muovessi un poco e potevo sembrare un rinoceronte in calore.
Ero tranquillamente seduta sul bancone trattenendo la voglia di bere alcolici quando Louis mi prese per il braccio e mi costrinse a ballare con lui
-No Louis, ti prego non so ballare- cercai di divincolarmi senza successo naturalmente.
-Dai Cassie. Prova. Neanche io, caso mai la figura di merda la facciamo in due- disse in mezzo alle sue risate.
-Ok Tommo, ma solo per questa volta- incomincia a 'ballare' se così si può definire.
La musica si spense e così di dire a tutti quale è il mio regalo.
Mi arrampicai sopra un tavolo e chiesi un minuti di silenzio perchè dovevo dire qualcosa di davvero importante.
-Allora, prima di tutto vorrei dire ancora una volta tanti auguri alla mia migliore amica e vorrei ringraziare tutte le persone che sono venuto e soprattutto Gino che ci ha prestato il locale per fare questa favolosa festicciola in onore di Emma- ecco che partono gli applausi e io che divento rossa come un peperone, comunque continuo a parlare -volevo solamente dire che ho in serbo un altro regalo per la mia dolce Emma. Come voi sapete Roma è la sua città preferita, così con il permesso di mia madre, dei genitori di Emma, Harry e Louis, ho programmato un viaggio verso l'Italia, solo noi quattro-
La faccia di quei tre era qualcosa di epico.
-Dalle vostre facce sembra che siate tutti d'accordo, quindi Roma, preparati perchè stiamo arrivando- dissi alzando un bicchiere di Cosa Cola in aria come per brindare. 


Angolo scrittrice
Ed eccoci con un nuovo capitolo :)
Scusate ma non posso stare tanto al pc, quindi vado via
Recensite vi prego!!! 
Baci Eleonora <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Hello Rome! ***


Londra. 8,30 del mattino. 
Aereo:in ritardo.
Io: leggermente incazzata.
-Che palle!- urlò Louis in mezzo all'aeroporto. 
Io e Emma partimmo a ridere e Harry sobbalzò dallo spavento. 
-Louis abbassa il volume, sto cercando di dormite- era Harry. Dormiva in continuazione quel ragazzo. 
Anche il giorno della festa di Emma. Si era appartato in un angoletto del bar e si era addormentato. Ci sono volute sette persone per svegliarlo.
Louis lo guardò male e continuò a parlare con me.
-Perchè deve essere così stressante aspettare? Io odio aspettare, soprattutto l'aereo- disse gesticolando. 
Emma rise. Sembrava più una risata di gusto.
-Perchè ridi?-le chiesi stranita.
-Non sai della fobia del nostro Tomlinson?- mi chiese continuando a ridere. 
Louis le saltò letteralmente addosso cercando di tapparle la bocca.
-TI PREGO EM NON DIRE NIENTE. ZITTA ZITTA!_urlò Louis. 
-Che cosa non mi dovrebbe dire?- chiesi leggermente infastidita. Eravamo amici da almeno due mesi, ormai mi potevano dire tutto. Non sarei andata a dirlo a nessuno anche perché loro quattro erano gli unici miei amici. 
Tutti e tre si girarono per guardarmi.
-Louis ha paura di volare- disse Harry molto tranquillamente.
Louis si girò immediatamente e iniziò a tremarli l'occhi, segno che era molto infastidito.
-Scusa amico, ma lo deve sapere. Ormai è una nostra amica- annunciò Harry facendo il segno "non è colpa mia".
-Hai paura dell'aereo?- chiesi.
-Non ho paura...-disse.
-E' solo terrorizzato- finì la frase Emma ridendo come una psicopatica.
-EMMA!- la rimproverò Harry -non dire queste cose al piccolo Louis. E' solo che preferirebbe morire piuttosto che volare-disse.
-Non è vero- era Louis che parlava in un angolo con le gambe incrociate e la faccia triste e spaventata.
-Noo! Il nostro piccola Tommo ha paura di volare- lo presi in giro avvicinandomi a lui. Lui fece la faccia del finto offeso ma poi ricominciò a ridere.
Mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai. Volevo bene a Louis, era come un fratello maggiore per me. Mi proteggeva da qualunque cosa e questo mi faceva molto piacere.
-Dai,se vuoi ti potrai sedere vicino a me!- li dissi stringendolo ancora di più in quell'abbraccio.
Lui si staccò e mi guardò stranito. 
-Davvero? Mi terrai anche la mano durante il decollo e l'atterraggio?- mi chiese facendo gli occhi da cucciolo bastonato. 
Li feci uno dei miei migliori sorrisi -Certo, ovviamente- mi abbracciò di nuovo e ci alzammo da terra. 
Notai che Harry guardava in cagnesco Louis ma feci finta di niente. 
 
 
Eccola! Riuscivo a intravederla dal finestrino!
Il Colosseo. La Chiesa. 
Non vedevo l'ora di passare i miei prossimi giorni in questa città meravigliosa. 
Scesi dall'aereo andammo a riprenderci i nostri bagagli e naturalmente ecco la mia prima figura di merda. 
Stavo andando a prendere la mia valigia quando, non riuscendo a prenderla mi sono lanciata sopra di essa lasciando che il nastro mi portasse dall'altra parte. Tutti italiani che ridevano e mi prendevano in giro. Bell'inizio, direi.
-Andiamo direttamente a cercare l'Hotel?- chiesi.
-Assolutamente. Ho sonno e fame- Harry sbadiglio e mi portò con se più avanti rispetto a Louis e Emma che cercavano di capire la cartina.
-Ciao piccola mia!- disse. Piccola mia? E questa da dove è scattata fuori? Va be, sarà l'aria di Roma che li fa brutto effetto.
-Contenta di essere qui?- mi chiese sorridendo e prendendo la mia mano tra le sue.
-Certo! Harry devi dirmi qualcosa?- chiesi assottigliando le sopracciglia.
-Si, Cassie io..-
-Hey, voi due, venite qua!- era Emma che ci chiamava.
Cosa voleva dirmi Harry?
E se avesse ragiona Emma? 
E se Louis e Harry fossero davvero innamorati di me? 
Non ci devo pensare. 
Devo iniziare una vita nuova. 
Niente ragazzi, almeno spero.
 
 
 
 
 
 
angolo scrittrice.
Scusate per la cagata che ho sfornato. ma non sapevo davvero che scrivere e volevo aggiornare perchè stava passando troppo tempo dall'ultimo aggiornamento, quindi, eccomi di nuovooo!
Allora prima di tutto vorrei continuare a chiedervi scusa e seconda cosa: 
AVETE VISTO LA TWITCAM DI NIALL??????? aAAHHAHAHAAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAH io no ;(
Comuqnue ha detto 2 o 3 volte CIAO ITAGLIA AHAHHAHA lol...va bene vi lascio perchè si sta facendo tardi e io domani ho scuola.
Lasciate qualche recensionina???????'
Grazie tante .
un bacio <3 
Eleonora

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Facciamo una scommessa? ***


-Harry svegliati immediatamente- continuava a ripetere Emma nelle orecchie del povero Styles che continuava a dormire beatamente.
-Dai Hazza, andiamo,si fa tardi- dissi. Ad un certo punto vedo la sua mano che si avvicina sempre di più al mio viso e mi schiaccia il naso un paio di volte.
-Che stai facendo?- chiese Lou.
-Cerco il tasto per spegnerla- rispose una voce assonnata.
Osava pure prendermi in giro questo ragazzo? Ora gli faccio vedere io.
Mi alzai e andai ai piedi del suo letto, proprio di fronte al piccola Hazza. Presi le coperte ai lati e tirai giù con tutta la mia forza. Di fronte ai miei occhi mi trovai un Harry in boxer dei Simpson. Oddio cosa vedono i miei occhi!, pensai. Madre natura aveva fatto un buon lavoro con questo ragazzo,ma....cosa? No, Cassie, smettila. Ero immersa nei miei pensieri quando ad un certo punto sento le urla di Styles che mi bestemmiano in francese e le grosse risate di Emma e Louis.
-Alzati!- gli ordinai. E lui immediatamente si alzò e entrò in bagno.
Eravamo già due giorni a Roma, e in questi due giorni non avevamo fatto altro che dormire.
In questi ultimi giorni ho anche pensato a cosa mi volesse dire Harry in aeroporto. Notai solo che lui mi fissava sempre e la stessa cosa valeva per Louis. Emma continuava a ripetermi che quei due erano cotti e stracotti di me, ma io continuavo a negare a me stessa che non era vero,ma forse iniziavo un pò a crederci.
Ecco Harry che usciva dal bagno tutto vestito e profumato. Scendemmo al pian terreno dell'albergo per fare colazione  quando poi mi accorsi di aver scordato il cellulare in camera.
-Hey ragazzi!- esclamai.
-Si?-risposero all'unisono.
-Ho dimenticato il cellulare in camera, chi viene con me per prenderlo?-chiesi sfoggiando uno dei miei sorrisi supplichevoli e facendo gli occhi da cuccioli.
-Vengo io!-dissero sia Harry che Louis.
Emma sbarrò gli occhi e rise. Louis e Harry si guardavano come dire.. in cagnesco?
-Louis vai tu con Cassie,vieni Harry, andiamo a prendere il posto.
Louis sorrise ed Harry sbuffò.
Con Tomlinson salimmo le scale di corsa.
-Facciamo una scommessa?-mi chiese.
-Perché?- chiesi aggrottando le sopracciglia.
-Così per divertimento- disse sorridendo.
-Ok, prova a dirmelo- 
Mi prese per il polso e mi fece girare e fermare. Ci guardavamo dritti negli occhi. Erano bellissimi, erano di un azzurro mare, mi ci potevo specchiare in quegli occhi. Sorrideva, madonna quanto amavo quel sorriso in quel momento. Sentii una strana sensazione allo stomaco.
Cosa? Avevo le farfalle allo stomaco? no. Impossibile.
-Allora,facciamo una gara di corsa nel corridoio. Chi arriva primo alla fine del corridoio vince-
-E la scommessa quale sarebbe?- chiesi interessata.
-Se arrivi prima tu mi potrai tirare uno schiaffo, quello schiaffo che desideri a tanto tempo- si,avevo sempre avuto la voglia di tirare uno schiaffo a Louis e lo dicevo sempre.
-E se invece arrivi prima tu?- chiesi sorridendo dopo quello che aveva detto.
-Se arrivo prima io.... ti do un bacio- disse le ultime parola tutte d'un fiato.
Sbarrai gli occhi. Louis mi aveva appena confessato di 'volermi baciare'? Oh mio Dio. 
Ora che faccio? Accetto o no?
-Ok- accettai. 
Perché l'avevo fatto? Se avrei perso sarei stata costretta a baciare uno dei miei migliori amici. Ormai avevo accettato e non potevo tirarmi indietro.
-Pronti....VIA!- urlò Lou.
Cercavo di correvo il più veloce possibile ma il ragazzo era troppo veloce per una ragazza che di sport non aveva fatto praticamente niente.
-Ho vinto io!- sorrise beffardo. 
Ora lo schiaffo glie lo tiro lo stesso.
Feci la finta offesa e mi girai dall'altra parte, ma qualcosa di caldo mi toccò i fianchi e mi fece girare su me stessa. 
Senti qualcosa toccarmi le labbra. 
Era Louis. Non pensavo l'avesse fatto veramente. 
Era un semplice bacio. Ma sentii qualcosa di magico che mi faceva sentire come fra le nuvole. Tutto intorno a me scomparve e riuscivo a vedere solo lui. 
Mi stavo innamorando. O forse ero già innamorata e non sapevo niente. 
Era un bacio che mi travolgeva. 
La sua lingua chiedeva accesso e io la lasciai fare. 
Dopo un pò di minuti infiniti si staccò. 
-Wow!- riuscii a dire tra un sospiro e l'altro.
-Baci bene, Williams- disse sorridendomi e andando verso la porta della stanza e aprendola. 
Non ci credo.
Mi ero fottutamente innamorata di Louis Tomlinson. 
 
 
 
 
 
MY SPACE:
ahahahahahahha eccomi di nuovo qua a rompervi le balle con un nuovo capitolo :)
Allora prima di tutto vorrei ringraziare le cinque meravigliose ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, quindi un grazie va a
AnnyOblivion
Assuntadirectioner
Sheloves1D_
MARTIFR
dems
Vorrei anche ringraziare AnnyOblivion e  Alexandra_ per aver messo la mia storia tra le preferite:)
Tom_Toms per averla messa tra le ricordate e infine queste meravigliose creature per averla messa tra le seguite  MARTIFR mary1D saraTHPMS Sheloves1D_ _glo_  Grazie di cuore:D 
So che non siete tante, ma per me è davvero tantissimo quindi grazie mille a tutte.
Ora passiamo al nuovo capitolo. A me sinceramente piace tanto. Scusa se ho ci ho messo tanto a scriverlo ma l'ho praticamente dovuto partorire questo capitolo (?) 
Mi scuso anche per gli errori come per esempio "glie lo" non so come si scrive :) se lo sapete lasciatemi una piccola recensione anche negativa dicendomi come si scrive cos' lo correggo. 
Ora tralasciando il capitolo....Ho sentito che Zayn e Perrie si sono lasciati, si sono tipo presi una pausa. Non so voi ma a me dispiace un po :) comunque ora vi lascio una foto della nostra protagonista :) 
http://weheartit.com/entry/40185853 vi piace? 
lasciatemi un recensione pleaseeeeee!!!
Se volete ci sono anche su twitter _OhHarold_ 
Un bacio 
Eleonora 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Mi sono innamoratO ***


Perché mi ero lasciata baciare? Non dovevo lasciarglielo fare. No, non dovevo proprio accettare la scommessa. Me l'ero proprio cercata.
Pensavo e ripensavo ogni nano secondo a quel meraviglioso bacio. Avevo promesso niente ragazzi per un pò, ma credo davvero di essermi più o meno innamorata. Non mi era mai successo e non è una bella cosa. 
Hai sempre l'ansia perchè non vedi l'ora di vederlo e di abbracciarlo, guardi le sue foto per ore e ore, ci messaggi sempre e il tuo cuore corre forte e veloce quando ti risponde e invece di mettere il punto ti mette la faccina con il bacio. Quando parla sembra di sentire il suono più bello che tu abbia mai sentito. Ti salgono attacchi di panico quando vedi che parla con un'altra ragazza. Non riesci a sopportarlo e per non far notare che sei cotta e stracotta di lui ti allontani da sola in silenzio. Quando parlo con lui e guardo quei bellissimi occhi azzurri mi sembra di navigare tra mille oceani. Quando sorride, sorridi anche tu perché sei felice. Ma la cosa più brutta è che lui non ricambia. 
Non avevo parlato a nessuno del nostro bacio, e tanto meno ne aveva parlato lui. Almeno spero.
Il giorno dopo tra noi era cambiato qualcosa. Ci lanciavamo occhiatine, ma niente di più. Ero sicura che a lui non piacevo. 
Abbiamo passato l'intero pomeriggio in Piazza per accontentare Emma. Verso le 7.30 decidemmo di tornare in albergo per prepararci ad uscire.
Entrai per prima in bagno e mi lasciai massaggiare dall'acqua calda che sbatteva sulla mia pelle al quanto bianca. 
Pensai e ripensai a come farmi uscire dalla testa quel maledetto bacio, ma non esisteva un rimedio.
Mi avvolsi nel mio accappatoio e con un'altro asciugamano mi assorbii un po di acqua dai capelli troppo bagnati. 
Uscii dal bagno molto rilassata. 
-Emma puoi entrare- dissi continuando a strizzarmi i capelli.
-Oh grazie al cielo- disse scomparendo nel bagno.
Mi sedetti nel letto e iniziai a giocherellare con il cellulare. Sentii qualcuno bussare violentemente contro la porta.
Andai ad aprire convintissima che fosse Harry. ma cosa hanno visto i miei occhi. Era un Louis, al quanto ansimante. 
Volevo saltarli addosso ma mi trattenei.
-Louis che ti è successo?- li chiesi.
Lui mi spinse dentro e senza dire una parola iniziò a baciarmi. 
Oddio di nuovo, non riuscivo a resistere a tutta questa felicità.
Era un bacio molto passionale. Mi teneva intrappolata tra le sue enormi braccia appoggiata al muro. Dopo aver realizzato che mi stava veramente baciando decisi di cingerli il collo e di mettermi in punta di piedi data la mia diversa altezza. Continuò a baciarmi e dopo qualche minuto si staccò da me ancora con un po di fiatone.
-Mi sono innamorato- disse guardandomi dritta negli occhi -di te, Cassie- aggiunse.
Io non sapevo che fare. Rimasi li, immobile, sorridente.
-Che coincidenza, anche io mi sono innamorata, di te Tomlinson- risposi con un po di imbarazzo. 
Lui sorrise e continuò a baciarmi, quando all'improvviso sento qualcuno che tossisce. Emma.
-No, ma fate con comodo- disse alzando un sopracciglio.
Io mi volevo sotterrare,
-Gelosa Emma?- disse Louis stuzzicandola.
-Ma anche no. Ora potete andare a sbaciucchiarvi da un altra parte? Io mi dovrei vestire-
-Tranquilla, sto andando via- rispose Louis dandomi un ultimo bacio.
-Ehi Tommo! Bel colpo- disse Emma riferendosi a me, e Louis uscì dalla stanza lasciandoci sole.
-Lo sapevo, sospettavo da stamattina, tutte quelle occhiate....la mia migliore amica si è innamorata- disse canticchiando. 
La ignorai, naturalmente, e entrai in bagno alzando gli occhi in cielo.
Iniziai a vestirmi e a truccarmi un po.
Per la prima volta ero veramente felice.
 
 
Spazio a moiii!!!!
ahjkfhsgskghka eccomi di nuovo qui a rompere le balle alle mie bellissime lettrici:) incominciamo col dire che a me questo capitolo piace tantissimo e ogni volta che lo leggo sono tipo hdjskgahsk :D 
Spero che la stessa cosa sia per voi...
Il 1 Novembre sarà il giorno più brutto della mia vita, e potete capire anche il perché senza che io ve lo dica :)
Se ci sono errori avvisatemi così correggo subito...detto questoooooo
Eleonora si dilegua :) 
Un bacio
 
 
ps: Chi mi lascia una piccola recensione?
pps: se mi volete seguire sono anche su twitter, mi chiamo @_OhHarold_

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Non complicare le cose, ti prego ***


 Non vedevo l'ora di rivederlo, di sentire le sue bellissime labbra di nuovo sulle mie. in effetti non era così brutto essere innamorata di qualcuno, specialmente se quel qualcuno è uno come Louis Tomlinson e lui ricambia. 
Si erano fatte le 9 di sera così io e Emma decidemmo di scendere ad aspettare i ragazzi nella hall.
-Harry sarà molto geloso!- mi disse Emma in ascensore.
-Di cosa?- domandai un po disorientata.
-Di te e Louis, di chi se no?!- mi disse tirandomi una piccola spinta.
Ancora con questa storia. Emma era assolutamente convinta che anche Harry fosse innamorato di me, ma io ne dubitavo. Un ragazzo a cui io piaccia va bene, ma poi quando se ne aggiunge un secondo le cose non hanno più un senso.
-Ma cosa!?- risposi io.
-Ti dico che ora sarà geloso, staremo a vedere-
Arrivammo al piano terra e seduti nella poltrona trovammo già Harry e Louis.
Erano elegantissimi. Louis appena mi vide mi venne incontro facendomi fare una giravolta su me stessa. Io sorrisi imbarazzata al massimo.
-Sei bellissima stasera- disse dopo avermi dato un leggere bacio a fior di labbra che mi fece venire i brividi.
Mi girai per guardare Emma che aveva una mano sulla spalla si Harry, e lui aveva la mascella serrata e continuava a fissarmi.
-Andiamo?- chiese Emma.
Uscimmo dall'hotel ed ad aspettarci c'era una bellissima macchina dataci in prestito proprio dall'albergo.
-Chi guida?- domandai.
-Guido io! Louis ti siedi davanti con me?- disse Harry.
-Certo, amico-
Io e Emma ci sedemmo nei posti di dietro e mi bisbigliò un 'prendi il cellulare' all'orecchio.
Saliti in macchina lo presi e notai che c'era un suo messaggio.
Emma:RIBADISCO, E' GELOSO!
Io: RIPETO, NON E' GELOSO. E' UNO DEI MIEI MIGLIORI AMICI, COME FAI A DIRE QUESTO?
Emma: ME L'HA DETTO LUI CIRCA DUE MINUTI FA.
Io:COSA??
Emma: ECCO LE SUE ESATTE PAROLE "NON POSSO SOPPORTARE CHE LEI STIA CON UNO COME LOUIS E NON CON ME. SONO GELOSO" ECCO PERCHE' LA MIA MANO ERA SULLA SUA SPALLA.

 
Dopo aver letto quel messaggio guardai Emma e non le risposi più. E se tutto era vero? Io ora come avrei fatto?
Dopo pochi minui arrivammo in un piccolo ristorante al centro di Roma.
Harry parcheggiò e scendemmo tutti dalla macchina. Ora come mi potevo comportare con il mio migliore amico? Non potevo fare finta di niente, ma avrei dovuto farlo.
Louis mi aprì la porta e mi aiutò a scendere dalla macchina.
Ci incamminammo dentro al ristorante con sottofondo le litigate di Louis e Emma. Quei due stavano sempre a litigare.
Sentivo lo sguardo di Harry puntato sopra di me. Cercai con tutte le mie forse di non girarmi ma la tentazione era più forte di me, così mi girai a guardarlo e gli sorrisi. Lui fece lo stesso ma non era il suo solito sorriso. era qualcosa che mi fece venire quasi dei sensi di colpa.
Entrammo dentro al ristorante, completamente vuoto-
Ci stavamo per sedere, quando Emma propone una cosa.
-Harry siediti affianco a Cassie, Louis va di fronte a lei- annunciò. Io la fulminai con lo sguardo che lei ignorò completamente.
-Harry, amico, che hai?- chiede Louis improvvisamente.
-Niente, sono solo un po stanco..- rispose.
Louis annuì e continuò a guardare in menù.
Quando arrivò la cameriera ordinammo quattro piatti di pasta ala carbonara. 
-Oddio che figo- esclamò Emma
-Chi?- chiedi io, mostrandomi interessata.
-Quello! Louis, vieni con me, andiamo a pedinarlo-
-No, ma verament...- erano scomparsi lasciando me e Harry soli. 
-Allora....ci hanno lasciato soli, eh Hazza?- dissi cercando di rompere il ghiaccio (?)
-Devo dirti una cosa, Cassie- mi voltai verso di lui. Non mi stava più guardando. Guardava il piatto vuoto di fronte a se.
-Che?- chiesi spontaneamente.
Il mio cuore incominciò a battermi velocemente. A momenti mi usciva il cuore fuori dal petto. Avevo paura di quello che mi avrebbe potuto dire.
-Devo confessarti una cosa davvero importante. Ricordi quel bacio che ti diedi appena ci siamo conosciuti? Bhè, non me lo sono dimenticato così facilmente. Devi sapere che se io bacio una ragazza c'è un motivo ben preciso. Io provo dei sentimenti dei tuo confronti che vanno oltre la nostra semplice amicizia. Quel bacio a significato molto per me. Ma ora che tu stai con Louis, io non riesco a pensare a noi due some due semplici amici, Cassio io....- si bloccò. Era scioccata ma allo stesso tempo felice di quello che provava lui per me. Lo vidi riprendere fiato.
-Cassie...io... Ti amo!- lo guardai sbalordita.
Abbassai la testa e incominciai a massacrarmi le mani. E ora che gli potevo dire? Io non era innamorata di lui, ma non potevo certo dirgli quello. 
Mi girai e lo guardai dritto negli occhi.
-Harry, non complicare le cose, ti prego- gli dissi.
-Scusa, non volevo Fai finta di niente ok?- mi disse. 
Stavo per rispondere quando ci spuntarono davanti Louis e Emma, e Harry mi distolse lo sguardo lasciando la presa delle mie mani che aveva afferrato prima. 






angolo scrittrice:
HIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! 
Scusate come sempre il ritardo am ho un sacco di compiti e questo è l'unico momento libero che ho trovato. 
Una domanda: Come vorreste che questa storia continuasse? Che Cassie continui a stare con Louis oppure che si metta con Emma? o con nessuno e che rimanga zitella a vita? :)
Una altra domandina: Vi è piaciuto questo chapter????????????
Un ultima domanda: Chi di voi deve andare al concerto ed è riuscita a prendere i biglietti?
IO NATURALMENTE CON LA MIA SFIGAGINE NON CI SONO RIUSCITA E ORA STO CERCANDO IN TUTTI I MODI DI AVERLA MA CREDO SIA INUTILE. 
Dovevo andare a Verona e voi?
Spero che recensiate a questo capitolo e che vi piaccia:))Ci tengo.
Un bacio 
Eleonora


ps:Seguitemi su twitter, sono @_OhHarold_ :) Ricambio a tutte naturalmente 

Ciaooooo!!!!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ti Voglio Bene ***


Quella serata passò molto lentamente per me. 
Harry al mio fianco mi lanciava sempre delle strane occhiate e la stessa cosa faceva con Louis.
Quando ritornammo all'albergo non ne volli parlare con Emma così mi misi subito a letto, ma non riuscii a chiudere occhio. Pensavo e ripensavo a quello che mi aveva detto Harry. Era stato troppo dolce e io invece ero stata troppo cattiva e acida. Non avevo avuto il tempo di pensare e di parlare con lui. L'avevo respinto. Avevo un'orrenda paura di perderlo come amico. Lui era quello che sapeva tutto di me. Era quella persona di cui potevo fidarci ciecamente, e ora l'avrei potuto perdere per una stupida cotta che passerà velocemente.
Non lo potevo permettere, Nel bel mezzo della notte, mentre Emma dormiva, presi il cellulare e mandai un messaggio a Harry.
 
IO: Sei sveglio?
LUI: Si, perchè?
IO: Possiamo parlare? Ora, fuori dalle nostre stanze.
LUI: Certo, sono già fuori.
 
Presi una coperta e uscii fuori dalla stanza facendo il meno rumore possibile per non svegliare Emma. 
Lo trovai fuori appoggiato a muro di fronte a me.
-Hey- disse facendo uno di quei meravigliosi sorrisi mozzafiato.
-Ciao- risposi sorridendo anche io, anche se il mio sorriso non era paragonabile al suo.
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante.
-Scusa se ti ho fatto uscire nel be mezzo della notte, ma ho bisogno di parlarti- dissi senza guardarlo in faccia.
Sentivo il suo sguardo puntato su di me.
-Parlare di che? Pensavo che avevamo già chiarito tutto in ristorante- rispose senza togliermi lo sguardo di dosso.
-Non proprio. Volevo parlare del perché tu non me lo abbia detto prima- questa volta alzai lo sguardo e notai che era molto più vicino a me di quanto non lo fosse prima. Ed ecco che il mio cuore iniziò a battere incessantemente.
-Non sò davvero il vero motivo del perchè non te lo abbia detto, ma ho sbagliato. Questo lo ammetto. Avrei dovuto dirtelo molto tempo fa. Ora credo di averti perso perché ormai tu non potrai mai più essere mia. Anche se io lo vorrei tanto. Tu mi hai completamente cambiato la vita Cassie, e me l'hai cambiata in meglio. Grazie. mi abbracciò. 
Perché lo stava facendo? Mi faceva sentire in compra di quando non lo fosse. Fanculo.
Rimase abbracciato a me per un bel po. Io non mi mossi per niente. Sapevo che non avrei potuto muovermi più di tanto perché mi teneva forte a se, e devo dire che quello non mi dispiaceva affatto. Fino a quando non rallentò la presa tenni gli occhi chiusi con la testa appoggiata al suo petto.
-Scusa- furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca. Lui mi guardò come per dire: ma che sta 
dicendo?!?!
-Scusa per cosa? Per non esserti innamorata di me? Stai tranquilla. Al cuore non si comanda. Io me ne farò una ragione- aggiunse. Notai una piccola lacrima scendere dal suo viso e io non riuscii a controllare i muscoli che glie la asciugai e gli lasciai un leggero bacio sulla guancia, mentre lo abbracciavo di nuovo.
-Ti voglio bene, e te ne vorrò per sempre, lo sai?- gli dissi.
-Certo che lo so- disse distaccandosi da me. -Ora va a dormire piccola Cassie- aggiunse lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte.
-Buonanotte- mi disse allontanandosi da me.
-'Notte Hazza- risposi entrando nella mia stanza e chiudendomi la porta alle spalle.
Mi avvicinai al mio letto e notai Emma che si muoveva come una pazza.
-Emma!- dissi avvicinandomi di più a lei.
-EMMA!- urlai.
Cazzo no!
Crisi epilettica. Me ne aveva parlato. E ora che faccio?
 
 
 
 
Spazio a me!!!
HAHAHAHH scusate un pò per il ritardo, come sempre. Ormai lo dirò ad ogni capitolo. 
 Comunque spero che mi perdoniate anche gli errori di battitura, ma siccome è molto tardi non avevo la voglia di rileggere...
Anywayyyyyyy CAZZO! il CD ASDFGHJKJHGFDSDFGHJK CIOè è UNA DROGA PAZZESCA. 
OGGI COME MINIMO L'HO ASCOLTATO 23456789 VOLTE :)
Voi avete il CD? :D) ahahhahahha *immaginatevi una vocina da bambina che ve lo chiede (?)* 
va bene...... spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e scusa per il finale, ma non avevo ispirazione, e siccome mi sono ricordata che la mia è una fanfiction drammatica, allora BOOM mi è venuta un'idea..
Ok io vado a nanna :)
Notte belle bimbe #loveyou
 
su twitter sono @_OhHarold_ se mi seguite ricambio tutte ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Lascialo ***


Eravamo tutte e tre in ospedale aspettando che qualche dottore uscisse da quell'orribile stanza e ci dicesse che la nostra amica stava bene. Ma niente, nessuno anima viva. 
Ero seduta su una sedia leggermente scomoda tra Harry e Louis che mi tenevano la mano. Avevo pianto per più di due ore e Louis cercava di farmi calmare con pochi risultati.
E' stato Harry a tranquillizzarmi. Lo aveva già fatto in passato e continuava a farlo, era un ragazzo d'oro.
Mi aveva promesso che tutto sarebbe andato per il verso giusto e che, appena tornati a Bristol saremo andati in qualunque festa possibile e immaginabile per cercare di dimenticare questo sgradevole fatto. Sorrisi mentre mi raccontava cosa avremo potuto fare appena tornati e proprio in quel momento uscì un dottore alto poco più di me, grasso, calvo e con gli occhiali rossi. Ci venne incontro e Luois per sdrammatizzare la situazione disse a voce bassa 'palla di lardo pelata'. Sorrisi a quella piccola battuta mentre Harry gli tirò un colpo.
-Allora? Come sta?- chiesi io con un tono di voce freddo.
-Bhe la ragazza ha avuto...- alzai gli occhi al cielo, non avevo molta voglia di ascoltare persone che fanno giri di parole.
-Mi dica solo se sta bene o no, per favore- dissi tutto d'un fiato sentendo la calda mano di Luois prendere la mia. 
-Si sta bene, e la possiamo dimettere tra 2 giorni- disse sorridendo. Poi girò le spalle come per andarsene, ma lo bloccai di colpo prendendolo per il braccio.
-La possiamo vedere?- chisi con gli occhi lucidi per la felicità. Ero sollevata più che felice. Per fortuna non era successo niente di grave. Avevo fatto in tempo a chiamare l'ambulanza, quando eravamo in albergo.
-Certo, ma uno per volta, se non vi dispiace- disse guardando tutti e tre. 
-Louis entra prima tu- disse Harry guardandolo.
-Ok- rispose aprendo la porta per poi richiudersela alle spalle.
-Te l'avevo promesso, ricordi?- sent' dire da Harry.
Risi e poi lo abbracciai.
-Grazie-
-Di niente- disse accarezzandomi la guancia.
Ci furono attimi di silenzio imbarazzante. Non sapevo di che parlare con lui. Ero totalmente senza argomenti e sicuramente anche lui. Ogni tanto lo guardavo e vedevo che si mordeva il labbro così forte tanto da farlo sanguinare e i suoi occhi erano persi nel vuoto.
-Harry- lo chiamai, ma non ottenni risposta. Che gli prendeva?
-Hey ci sei?- gli domandai sventolandogli la mano di fronte al viso.
-Si si scusa, stavo pensando- rispose guardando la stanza in cui era entrato poco prima Louis.
-A che pensavi?- ebbi la sfacciataggine di chiedergli. Solo dopo mi accorsi di averglielo chiesto.
-A tutto. A me, a te, a lui, a Noi.- disse calcando l'ultima parola e svolgendo lo sguardo verso di me. Io abbassai la testa di mia spontanea volontà e iniziai anche io a mordermi il labbro.
-Ho letto che mordersi il labbro è segno di autolesionismo- mi disse sorridendo. Ma quel sorriso aveva un non so che di triste e malinconico.
-Parli proprio tu che fino a due minuti fa ti stavi massacrando- risposi ridendo insieme a lui, ma notai che la sua risata era un qualcosa di più sforzato. Non era una risata spontanea come la mia. Qualcosa di strano. Harry era troppo diverso, troppo serio rispetto a sempre. Si continuava a toccare il polso sinistro e a guardare la stanza di Emma. Non sapevo che fare.
-Harry, tutto a posto?- domandai prendendogli la mano e facendolo girare di colpo.
Lo guardavo fisso negli occhi e notai che gli diventarono lucidi e rossi. Lo guardai con aria preoccupata e come minimo lui se ne accorse, sopratutto da come mi aveva risposto.
-tranquilla, non c'è niente da preoccuparsi. Sono solo un po preoccupato per Emma- rispose distogliendo lo sguardo da me. Avevo ancora la sua mano e la accarezzavo.
Ad un certo punto ebbi l'impulso di alzare la sua felpa e guardare il poso. Notai dei piccoli graffietti, uno sotto l'altro, molto numerosi e "freschi".
Spalancai gli occhi e lui tirò la sua mano e poi abbassò la felpa.
-Ti prego non dirlo a nessuno, non voglio che lo sappiano soprattutto non voglio che sappiano il perchè- mi disse con le lacrime agli occhi.
Non sapevo cosa rispondere. Il mio migliore amico era autolesionista e io non me ne sono mai accorta.
Ma perché? Speravo solo che quei graffi non fossero stati per colpa mia perché se fosse stato così non me lo sarei mai perdonato per nulla al mondo. 
-Perché lo fai?- chiesi continuando a guardare il suo polso ormai coperto dalla felpa.
-Come?- rispose facendo il vago.
-Perché? Perché ti fai del male da solo? Lo voglio sapere- ripetei con le lacrime che ormai rigavano il mio volto.
-No ti prego... Cassie non piangere. Non posso vederti così ok? Ora asciugati gli occhi- rispose asciugandomele lui.
-Dimmi perché, per favore- insistetti guardandolo negli occhi.
-Ti prego, non mi va di parlarne proprio ora, in questo momento. Te ne parlerò più in la se ce ne sarà un'occasione. Per ora stai tranquilla- mi disse sfonzando un sorriso. 
Ma io non trovavo niente di 'sorridente' in tuto quello che stava succedendo.
-Promettimi- dissi
-Cosa?-
-Promettimi che smetterai di farlo, per qualunque cosa tu lo stia facendo. O almeno dimmi come posso aiutarti- dissi continuando a fissarlo e lasciando scendere ancora le mie lacrime nel mio volto.
Lui mi guardava cercando la forza di parlarmene e finalmente si decise.
-Lascialo. Lascia Louis- disse.
Corrugai le sopracciglia e lo guardai come per dire 'ma che cazz?' 



Angolo scrittrice:
hey bellissime ragazzuole che leggono la mia miserata FF :)
Come state? Si lo so... sono un disastro, sono un po in ritardo, ma la scuola mi sta uccidendo e quando ho del tempo libero vorrei solamente riposarmi ascoltando la mia musica:D
Comunque scusate anche per il capitolo... Credo che la bloccherò per non so come andare avanti e come farla concludere, ma ancora non ho deciso:) Magari se voi belle bimbe mi potete dare qualche consiglio mi fareste un enorme piacere...
Non so se mi spiego ma domani quei cinque babbuini canteranno al madison square garden dfghjkjhgfddfghjk
Non voglio parlare di mr x perchè quella cosa mi terrorizza quindi vado avanti...
Allora.... Recensite recensite recensite recesnite recensite recensite...:)
Ora vado a postare l'altro capitolo dell'altra mia fanfiction (se ce la faccio) 
un bacio 

ps: su twitter sono _OhHarold_ 
pps: RECENSITE DIRECTIONERS!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Grazie ***


Non potevo credere che Harry mi aveva detto proprio quello. Come potevo lasciare Louis? Era il mio ragazzo da solo due giorni e già c’era una persona che mi diceva di lasciarlo.
Harry continuava a guardarmi mentre io spalancavo gli occhi ogni volta che realizzavo quello che mi aveva appena detto. Perché mi chiedeva proprio questo? Capisco che era geloso perché lui mi aveva dichiarato il suo amore, ma non capivo come lasciare Louis lo avrebbe aiutato nel suo autolesionismo.
Solo dopo un po’ realizzai quella cosa di cui non avrei mai voluto essere responsabile.
-Ecco per chi lo fai. Lo fai per me.- Dissi fredda e guardandolo negli occhi mentre mi alzavo.
Lui abbassò lo sguardo e iniziò di nuovo a mordersi il labbro con furia.
-Smettila di morderti il labbro e guardami- dissi alzandogli il viso per obbligarlo a guardarmi negli occhi.
Erano pieni di lacrime e dolore. Non avrei mai pensato che un ragazzo potesse stare male per me. Di solito ero io quella che stava male, ma non di certo per una ragazzo.
-Harry, dimmi che non è come dici tu- dissi cercando di trattenere le lacrime che sapevo che avrebbero avuto la meglio su di me.
Harry non mi rivolgeva la parola e non mi guardava in faccia. Solo in quel momento mi incazzai talmente tanto da girare i tacchi e aprire in modo violento la porta della stanza di Emma dove non trovai una bella visuale.
-C-cosa?- cerca di dire qualcosa ma non ce la feci e scappai via correndo.
Uscì dall’ospedale con l’immagine di quei due avvinghiati che mi perseguitava. Perché? Non bastava il sentirmi in colpa per Harry? Ora si aggiunge anche un tradimento fatto dopo solo due giorni, con la mia migliore amica.
Non avrei mai creduto che uno come Louis mi potesse fare una cosa del genere.
Correvo, correvo così tanto veloce da non vedere neanche dove stavo andando e in effetti non mi importava per niente.
Perché dovevo stare male di nuovo? Ora che la mia vita era bella, come modo di dire, uno stupido ragazzo me la rovina in un solo gesto, in un solo microsecondo.
Scoppiai a piangere ed a un certo punto non sentivo più le gambe e crollai. Mi lasciai cadere con le ginocchia a terra e iniziai a piangere come non avevo mai fatto prima. Sentivo rumori di clacson e persone che urlavano ed a un certo punto venni sollevata da terra. Aprii gli occhi, sfuocati dalle lacrime e intravidi una cosa riccia che mi chiamava.
Sentivo la sua voce in lontananza, e poi basta, il buio più totale.
Al mio risveglio mi ritrovai nella camera d’hotel sdraiata nel letto tutta ben coperta. Avevo un mal di testa assurdo e capogiro. Alzai di poco la testa e notai un cespuglio dandomi le spalle.
Guardava la televisione che dava in diretta una partita di calcio.
-No dai, passa a quello- lo sentì dire.
Risi un po’ e lui sicuramente mi sentì e si alzò improvvisamente.
-Sei sveglia- venne verso di me e mi abbracciò. Cosa era successo?
Avevo dimenticato cosa era successo prima.
-Ma che è successo?- gli chiesi leggermente traumatizzata da quello che mi era successo.
-Sei svenuto tra le mie braccia. Prima di svenire hai detto una cosa, però- disse sorridendomi.
-Oddio che avrò detto?  Non so se era più preoccupante il fatto che ero svenuta o quello che avevo detto.
-Mi hai chiesto grazie. Hai detto le esplicite parole “grazie Harry”- sorrise sedendosi a bordo del mio letto.
-Che vergogna- dissi a voce bassa, ma mi aveva sentito lo stesso.
-Ma che vergogna? E’ la seconda volta che ti salvo dalla strada- disse cercando di  ridere.
-Ah, allora quel grazie aveva un senso- dissi sorridendo.
-Eh guà- sorrise per poi sdraiarsi accanto a me.
 
Angolo scrittrice:
Hello people J
Come va?? Lo so che sono da un sacco senza aggiornare, ma non avevo per niente voglia di sedermi al pc e scrivere, ma una mia carissima amica mi ha costretto oggi venendo a casa, ed è proprio  accanto a me HAHAHAHAH ti voglio bene  =)
AHHAHAHAHHA comunque che ve ne pare il capitolo?  A me sinceramente proprio non piace ma ormai l’avevo già scritto quindi J
Va be sto parlando troppo… Lasciatemi qualche recensione ok? Ok J

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1146339