["Al di là dello specchio"] di kagome123 (/viewuser.php?uid=6291)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata come le altre....o forse no!! ***
Capitolo 2: *** Una...tranquilla gita in montagna ***
Capitolo 3: *** La Battaglia ***
Capitolo 4: *** Solo noi due... ***
Capitolo 5: *** Momenti imbarazzanti... ***
Capitolo 6: *** Dichiarazioni e... ***
Capitolo 7: *** Nuove avventure ***
Capitolo 8: *** E arrivò l'inverno... ***
Capitolo 9: *** Obiettivo: Tornare a casa! ***
Capitolo 10: *** ...e vissero per sempre felici e contenti ***
Capitolo 1 *** Una giornata come le altre....o forse no!! ***
hhh
AL DI LA’
DELLO SPECCHIO
di Kagome123
Era una mattina come le altre nell’epoca Sengoku: il sole primaverile
riscaldava l’aria fresca e pura, la quale diventava a poco a poco più calda,
preannunciando l’estate, ormai vicina.
Da ormai due settimane camminavano senza sosta poiché Inuyasha aveva fiutato
l’odore del loro più grande nemico Naraku, un mezzo demone molto potente nato
dall’unione di altri demoni che bramava la sfera dei quattro spiriti per
ottenere un potere illimitato. In mano sua, infatti, vi era la maggior parte
della sfera ma gli mancava l’ultimo frammento, il quale attualmente era in mano
a Kagome, l’unica persona rimasta in grado di purificare la sfera e di lanciare
frecce sacre, armi letali per lui.
Naraku, nascosto in una grotta molto distante, bramava nell’ombra pensando ad
un piano per poter finalmente impossessarsi del frammento e porre fine alla
vita dell’odiato Inuyasha e dei suoi compagni. Negli ultimi duelli che avevano
avuto, aveva notato che i cinque ragazzi erano diventati molto uniti e con ciò
avevano fatto accrescere di molto la loro forza. Bisognava dividerli! Ma come
fare? Qualche tempo prima era riuscito a metterli l’uno contro l’altro ma era
stato tutto inutile perché già allora il loro sentimento d’amicizia, seppure
ancora ad uno stato iniziale, era così forte da contrastare la suggestione e il
suo potere.
Mentre Naraku era immerso nei suoi pensieri apparve Kanna al suo cospetto…
Ka : “Naraku…usa gli “specchi paralleli”…..”
N : “Oh…Kanna, sei tu… Cosa sono gli “specchi paralleli”?”
Ka : “Essi sono degli specchi molto potenti….con i quali è possibile spedire
qualsiasi persona in un luogo diverso da quello nel quale si trovavano poco
prima ed è possibile che rimangano per sempre li….ma….”
N : “Ma….su continua!”
Ka : “Una volta dentro non è possibile più intervenire dall’esterno…tutto si
svolgerà come desidera il demone che gestisce i due specchi….che ha un grande
potere….”
N : ”Capisco……potrebbero essermi molto utili. Kanna ora va e trova gli
specchi!”
Ka : “Si…….”
N : “Bene ora non mi rimane altro che recuperare la scheggia…..e so già come
fare!!!!!! Wa ha ha ha aaaaaa! (risata malefica^.^’ )”
Ignari di tutto, Inuyasha e gli altri continuavano a correre velocissimi
seguendo la scia di odore lasciata da Naraku.
All’orizzonte il sole stava già tramontando, colorando di rosso-arancione tutto
il paesaggio circostante. I nostri amici erano esausti: avevano camminato
ininterrottamente per tutto il giorno e si erano fermanti solo per pochi minuti
a mangiare qualcosa. L’unico però che non era per niente stanco era Inuyasha il
quale, non appena iniziò a sentire i lamenti dei suoi amici, ma soprattutto
quelli di Shippo, non potè fare a meno di alterarsi.
I : “Siete proprio deboli voi umani che vi stancate per un po’ di ore di
cammino! Su forza in piedi Pelandroni!!!!!!! Io non sono per niente stanco!”
Sh : “Inuyasha ti prego non ce la faccio più!! Mi si chiudono gli occhi!” e
mentre diceva questo, Shippo si andò ad accoccolare tra le braccia di Kagome.
I : “Fhè, Shippo proprio tu parli? Tu che hai fatto PIU’ della METÀ del viaggio
o in groppa a Kirara o in braccio a Kagome?? Shippo tu sei un demone e non
dovresti stancarti!!!!!!!!!!!”
K : “Inuyasha lo sai che Shippo è ancora un cucciolo!!!!!! Si stanca
facilmente, lui!!! E poi non dovresti parlargli così visto che anche noi siamo
nelle sue stesse condizioni!!!”
M : “La divina Kagome ha ragione Inuyasha!!! Fino ad adesso abbiamo stretto i
denti e abbiamo continuato a camminare, ma ora….siamo giunti al limite!!”
S : “E’ vero! Siamo esausti e sporchi di fango fino alle ginocchia!!!! E poi
dovremmo pur risparmiare energie per poter arrivare preparati allo scontro
finale con Naraku! Non ci hai pensato?”
K : “Non farci caso, Sango. Si vede che è proprio un egoista!!! Non si
preoccupa minimamente di noi. Inuyasha…sei proprio uno STUPIDO!!!!!!!!!!!!!!!”
I : “Cos….TU…DANNATA come osi rivolgerti così a me??????????? Tu sei solo una
debole UMANA!!!!!”
K : “E TU SEI SOLO UNO STUPIDOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Sh : “StupidoStupidoStupidoStupidoStupidoStupido……..ha ha ha!“
I : “Maledetto…….ora ti…..”
Inuyasha non ebbe nemmeno il tempo di parlare che……..
K : “Inuyasha!!! Lascia stare il piccolo Shippo!!!!!!!!! OSUWARIII!
Lo urlò con una tale potenza che il povero Inuyasha rimase spiaccicato al suolo
per cinque minuti buoni.
I : “MALEDETTA………….”
K : “Bene! Ragazzi, che ne dite di accamparci qui per la notte?” (N. B. le è
ritornato il buon umore!!!)
M : “Per me è un ottima idea!!! E poi qui vicino c’è una sorgente!! Potremo
rilassarci un po’…… (allunga minacciosamente la mano verso Sango)…non sei
d’accordo mia dolce Sango?”
S : “Maledetto monaco pervertito !!!!!! Togli subito quelle manacce dal mio
fondoschiena!!!!!!!!!!” BONG! (L’Hiraikotsu era finito sulla testa di Miroku!)
M : “Ouch che male……….Sango non vuoi nemmeno che ti lavi la schiena?” (Glielo
chiede con le lacrime agli occhi)
S : “NOOOOOOOOOOOOOO! SPARISCI!!!!!!!!!! Andiamo Kagome e….SE SOLO TI PESCO
NELLE VICINANZE DELLA SORGENTE A SPIARE………..SEI MORTO!!!!!!!!!!!!”
M (tremando): “o……o…o….k…….”
K : “Arrivo Sango! Solo un attimo….prendo lo shampoo….A proposito……..Inuyasha, LA STESSA COSA vale per
te! Non provare a spiarci!”
I : “Fhè! E io dovrei spiare una che inutile umana con un corpo da bambina?????
Ma non farmi ridere! E’ l’ultimo dei miei pensieri!”
K : “Come ti permetti!!!!!!!! Non ho un corpo da bambina IO!!!!! E poi mi dici
come faresti a trovare i frammenti senza di me????????…..IO……”
S : “Kagome…..su….calmati….se no il bagno non lo faremo più…..” (dice questo
con un gocciolone sulla testa)
K : “Si scusa Sango….Andiamo….POI NOI DUE FACCIAMO I CONTI!!!!!!!”
I : “Fhè………(Kagome fa una paura quando si arrabbia)” (tremando)
K : “Ahhhhhhhhh……che bello!!!! Come si sta bene…..ci voleva proprio!! Hai avuto
una grande idea Sango-chan…….Mmmmmmm!”
S : “Di nulla……….Come si sta bene!!!!! Ti senti quasi rinascere!”
Sh : “Si è vero!!!……..Ahaawww, sono
così stanco però…… ragazze io me ne torno
all’accampamento…..Buona notte!”
K : “Buona notte piccolo Shippo!”
S : “Buona notte!”
E così Shippo si rivestì e saltellando si diresse verso Miroku e Inuyasha, i
quali però……NON erano lì, ma lui era troppo stanco per accorgersene! Si infilò
nel sacco a pelo di Kagome e fu subito tra le braccia di Morfeo.
Le due ragazze, ignare di tutto, si stavano godendo fino in fondo il lungo
bagno ristoratore. Sango, approfittando del fatto che erano sole, rivolse
all’amica una domanda, cogliendola del tutto impreparata.
S : “Kagome-chan cosa ti doveva dire Inuyasha di così importante qualche giorno
fa e in privato per giunta?” (qui si riferisce all’ultima puntata dove Kagome e
Inuyasha sono su un albero e lui la ringrazia per il fatto di essere sempre al
suo fianco ^.^)
Kagome arrossì tutta. K : “Cosa? Ahh…l’altro
giorno? Bhè nulla di importante……”
S : “Allora perché sei diventata tutta rossa? Pensi che non me ne sia accorta?
Tu dici di voler molto bene ad Inuyasha……..ma secondo me tu provi per lui un
sentimento MOLTO più profondo…….per me tu sei INNAMORATA COTTA!”
Kagome diventò viola
“Bhè……….ecco…………..io…….
COME POTREI ESSERE INNAMORATA DI
QUELLO STUPIDO CHE NON CI PENSA DUE VOLTE PRIMA DI
INSULTARMI,……CHE…che…”
S : “…….Che?”
K : “………….che… quando mi
guarda……a me sembra quasi di toccare il cielo con un
dito mentre mi perdo nello splendore dei suoi
occhi……..Oh…. O MIO DIO! CHE STO
DICENDO!!!!!!! NON SONO ASSOLUTAMENTE INTERESSATA A QUELLO LI!”
(arrossisce
ancora di più)
S : “Bhè….a me però sembra il contrario…….Suvvia Kagome! Io e Miroku lo abbiamo
capito subito che tra voi c’era del tenero già dalla prima volta che vi abbiamo
conosciuti!! Il fatto è che siete così timidi……..soprattutto Inuyasha…..anche
se tu non sei da meno…..”
K :
“Ecco…………..io………..io…….non
so………..a dire il
vero…….ehmmmmmmmm………
‘////’ ”
S : “Su Kagome! Ti ci vuole solo un po’ di coraggio…….uno di voi dovrà pur fare
la prima mossa! Tu mi hai raccontato che nella tua epoca sono le ragazze che
scelgono i ragazzi facendo la prima mossa….”
K : “Sango…tu non hai la minima idea di quello che fanno le ragazze della mia
stessa età per accaparrarsi un ragazzo carino…….In confronto a loro io sono una
Santa!! E poi non ci riuscirei mai, neppure impegnandomi al massimo…….mi
vergognerei da morire….!”
S : “Ora mi stai incuriosendo……..cos’è che fanno di preciso le ragazze della
tua epoca????”
Nascosti poco lontano da lì vi erano Miroku ed Inuyasha che sembravano molto
interessati al discorso delle due ragazze………soprattutto Miroku……
M : “Il discorso sta diventando moooolto interessante…….non sei d’accordo anche
tu Inuyasha? Lo so che stai ascoltando…….sei completamente rosso in volto…….”
I : “Non è vero…….(il kimono di Inuyasha in confronto alla sua faccia era
rosa)…e poi sei tu che mi hai trascinato qui con la forza……NON SONO UN
PERVERTITO COME TE IO!!!!!”
M : “Inuyasha………..pensi che non ti abbia visto girarti a guardare la divina
Kagome mentre sono distratto????? Mmmmmmmmmm……(gli da un pacca con il gomito e
lo guarda con occhi da pervertito) Ammettilo….anche tu ti fai dei “pensierini”
su Kagome!”
I(più rosso di prima) : “………….Mi….Miroku !!!!!! ma che cosa stai dicendo?????
IO NON STO GUARDANDO QUELLA LI!!! COME POTREBBE INTERESSARMI UN’UMANA COME
LEI?”
M : “Shhhhhh…. Non urlare!!! Comunque so già che stai mentendo…..ma ti sei
visto? Sei completamente rosso dalla testa ai piedi, ogni tanto sospiri mentre
la guardi……..e poi…..(guardando verso il basso) anche il tuo “amico” si sta
lentamente aggiungendo alla festa!”
Inuyasha ora poteva fare concorrenza ad un pomodoro maturo! Preso dal panico,
inizio ad indietreggiare guardando in basso: non si era reso nemmeno conto di
quello che stava accadendo al suo corpo e adesso…..non sapeva come
comportarsi….era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere……!
I : “………O…o….oh
cazzo……cosa cavolo mi succede?????? Dannato bonzo
pervertito!!!
E’…….è tutta colpa
tua……e…..ora che faccio????”
M : “Non dirmi che è la prima volta che ti succede??? Oh…beata gioventù ! IO
alla tua età ero molto più esperto di te!!”
I : “Senti…….non me ne frega niente della tua vita………dammi una mano
piuttosto………mi sta pure cominciando a fare male……!”
M : “Bhè io non posso fare niente……cerca di calmarti e scenderà da solo……ma ti
devi calmare….!!”
Inuyasha iniziò a respirare profondamente e dopo un paio di minuti tutto
ritornò normale. Ora lui voleva sapere……voleva conoscere il motivo di questa
REAZIONE inaspettata del suo corpo.
I : “ehmmmmmmmm….Miroku?
M : “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????????? Vorresti sapere perché ti è successo
questo? Bhè è una cosa NORMALE…….A te piace MOOOOOOLTO Kagome, tu la DESIDERI, ma, visto che a
parole non lo ammetti, il tuo corpo ha voluto fartelo capire in questo modo. E
poi questo succede a tutti i ragazzi……..è una cosa normale…..”
I : “………………….MA IO SONO UN MEZZO-DEMONE!!!!!”
M : “Questo non centra niente……..sei anche un uomo!”
Pensiero di Inuyasha: “Questo vuol dire che….che io sarei
attratto
da…..Kagome….ma….COSA STO PENSANDO! NON E’
POSSIBILE CHE IO…….io….però…quando
lei mi guarda io …mi sento morire…..il mio cuore batte a
mille…….quando lei mi
sorride io ……..mi sembra di volare….il suo odore
poi……è così buono…….mi sembra
di perdere la testa quando lo sento…..Mi sa proprio che
io…..sia innamorato
cotto di lei…..E’ buffo ma, solo adesso me ne rendo
conto…”
M : “Vieni Inuyasha, presto!!! Hanno ricominciato a parlare!”
Sango attendeva con impazienza la risposta dell’amica.
K : “Bhè……….ecco….indossano vestiti molto aderenti ma soprattutto molto corti
per mettere in risalto il corpo…..e usano un trucco abbastanza deciso…”
S : “In che senso corti? Vorresti dire come la tua…ehm…come si chiama…gonna?”
K : “Diciamo….ma ancora più corta….dove addirittura si possono vedere le
mutandine fuoriuscire…..E poi non parliamo delle maglie cortissime o
addirittura trasparenti dove ti si vede praticamente tutto!!! Però non pensare
male….non sono molte le ragazze che se ne andrebbero in giro così….”
S : “Wow…mi piacerebbe un sacco vederle…..”
K : “Secondo me tu saresti benissimo con addosso una gonna corta e un top….sei
alta e hai un bel corpo….Faresti un figurone nella mia epoca e….UNA STRAGE DI
CUORI tra i ragazzi!!!”
S(rossissima) : “Ma cosa ti salta in mente ?????? Io….mi vergognerei tantissimo
anche ad indossare la tua gonna….e poi non ho un bel corpo…”
K : “E’ vero invece!!!!!! Ma guardati…..Se no, secondo te, per quale motivo il
sommo Miroku non ti toglie mai gli occhi (o meglio qualcos’altro) di dosso?
Ummmmm….. Dai, su…..ammettilo!!! Ti piace quando ti guarda o
“involontariamente” ti tocca!” (Le si avvicina e le da una pacca sulla spalla)
S :
“………*////////*…..KAGOME….!!!
MA…..MA COSA STAI DICENDO??????….Non è che in
questo modo ti stai vendicando per quello che ti ho detto prima ?”
Kagome stava cercando di trattenere disperatamente le risate dovute alla
reazione dell’amica, quando Sango se ne accorse.
S : “Ahhhh…è così allora!…. VIENI QUI!”
Sango e Kagome iniziano a rincorrersi e a schizzarsi l’acqua ridendo come due
matte, non sapendo che però Inuyasha e Miroku le stavano osservando. Infatti
l’effetto dell’acqua e della luce della luna combinati davano ai loro corpi
maggior risalto e bellezza, lasciando i due giovani a bocca aperta.
Inuyasha era imbambolato davanti a quel corpo…non riusciva a pensare più a
niente. Stava avendo nuovamente un’erezione ma questa volta provava anche un
grande desiderio….Se fosse rimasto lì sicuramente si sarebbe lanciato su Kagome
e l’avrebbe fatta sua in cinque minuti…No…Doveva controllarsi! Non voleva fare
del male a Kagome! Con uno sforzo sovraumano si volto dalla parte opposta e,
accortosi che anche Miroku era nella sua stessa condizione, lo prese con forza
e lo strascinò di peso verso l’accampamento, non curandosi dei suoi
lamenti….Oggi avevano visto abbastanza!
Sango e Kagome, dopo essersi asciugate e rivestite, si diressero verso
l’accampamento e li, vedendo che tutti i loro amici dormivano beatamente, si
misero a dormire anche loro.
La mattina dopo le due ragazze e il piccolo Shippo erano già in piedi mentre
non si poteva dire questo dei ragazzi, i quali non erano riusciti a dormire un
gran che quella notte. Inuyasha aveva riflettuto molto su ciò che gli era
capitato, sulle sensazioni che aveva provato ed era giunto ad un conclusione:
si sarebbe dichiarato a Kagome anche se sapeva che avrebbe avuto lottare contro
il suo orgoglio e la sua timidezza. Doveva però trovare il MOMENTO GIUSTO!
In una grotta molto distante da lì, Naraku attendeva con impazienza il ritorno
di Kanna, la quale era via da molte ore.
N : “Finalmente potrò liberarmi di loro….non vedo l’ora! Spero proprio di non
dover aspettare ancora a lungo altrimenti….Oh Kanna, sei tornata, finalmente!”
Il demone bianco fece la sua entrata con in mano due specchi non molto più
grandi di quello che portava sempre con sè; l’unica differenza era il colore:
gli specchi erano completamente neri ma si distinguevano l’uno dall’altro
grazie ad una sottile striscia bianca che uno aveva sul lato destro mentre
l’altro sul lato sinistro. Però si poteva sentire chiaramente che entrambi
emanavano un’aura potentissima.
Naraku ne fu un po’ sorpreso: non si aspettava una tale potenza. Si avvicinò
lentamente a Kanna e si mise ad osservare meglio gli specchi. All’improvviso
apparve su uno si questi l’immagine riflessa di un demone metà caprone e con
due corna sulla testa il quale, appena vide Naraku, gli domandò:
d : “Sei tu il demone che chiamano Naraku? Ho saputo cose incredibili sul tuo
conto e sulla tua grande forza che ti deriva in buona parte dalla sfera dei
quattro spiriti.”
N : “Vedo che già conosci le mie imprese”
d : “Mi domando in cosa potrò mai esserti utile dato che il tuo demone non è
molto loquace…”
N : “E’ mia intenzione far fare un…viaggetto ad un gruppo di mocciosi insolenti
che mi hanno dato non poco filo da torcere negli ultimi tempi e, con il tuo
aiuto, potrò fare in modo che il viaggio sia…SENZA RITORNO!”
Bè, che ne dite? E questo è solo l'inizio!!
Alla prossima!!! ^___^
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Capitolo 2 *** Una...tranquilla gita in montagna ***
jhkjj
Salve a tutti. Piaciuto il primo capitolo?
Si,
è vero questa fanfic la scrissi tempo fa su manganet e ora ho
deciso di farla conoscere anche qui. Spero piaccia a molti di voi.
Buona lettura ^__^
Una...tranquilla gita in montagna
Il nostro
gruppo di amici era in marcia da un bel pezzo quando giunsero ai piedi di una
montagna altissima. Kirara si trasformò, fece salire Sango, Miroku e Shippo e
iniziò a salire la montagna saltando da una roccia all’altra. Inuyasha fece
salire sulle spalle Kagome e iniziò a saltare agilmente come Kirara. Kagome
adorava quei momenti quando era sulle sue spalle: si sentiva così vicina a lui,
protetta dalle sue braccia forti che la sostenevano senza alcuno sforzo durante
i suoi salti. Poteva sentire i suoi muscoli tendersi per far in modo che lei
non cadesse e i suoi lunghi capelli argentati solleticarle il viso e inebriarla
con il suo odore selvatico.
Per Inuyasha era la stessa cosa: anche lui amava tenerla sulla schiena e poter
sentire il suo corpo morbido premere sul suo. Era così rilassante!
Mentre facevano questi pensieri entrambi si lasciarono scappare un piccolo
sorriso.
Non passò molto tempo che erano già arrivati in cima. Lo spettacolo che si
trovarono di fronte li ripagò di tutte le loro fatiche: tutto era completamente
ricoperto da un folto strato di neve soffice e i timidi raggi del sole che
facevano capolino ogni tanto dalle nuvole davano a tutto il paesaggio un non so
che di artistico.
Shippo velocissimo scese da Kirara e iniziò a giocare con la neve, urlando e
ridendo come un matto.
Sh : “KE BELLO !!!!!! LA NEVE!!!!!!!
Inuyasha ci fermiamo qui a giocare?”
I : “Fhè! Bambini! Pensano sempre a giocare! No! Non ci penso nemmeno!”
Kagome intanto si era unita a Shippo che stava iniziando a costruire un pupazzo
di neve.
K : “E DAI INUYASHA! Fermiamoci qui per oggi. Abbiamo già fatto molta strada e
poi……è bellissimo qui! Su vieni a giocare anche tu!”
I : “Cos…Kagome ora fai la bambina anche tu?????? No! Sango…..Miroku…. anche
voi!”
M : “E’ così divertente! Unisciti a noi! E poi….è quasi il tramonto! La notte
la passeremo in quel rifugio laggiù!”
I : “Ma…..V..”
Inuyasha non ebbe il tempo di rispondere che venne colpito in pieno da una
palla di neve lanciatagli da Kagome, la quale ora rideva come una pazza insieme
al piccolo Shippo.
Sh : “Inuyasha….dovresti vedere la tua faccia! AH AH AH!”
K : “Sei buffissimo!!!!!!!”
Inuyasha era furioso! Una grossa vena pulsante si ergeva sulla sua testa. Non
poteva farliala passare liscia! Doveva vendicarsi! Prese un bel po’ di neve tra
le mani e la lanciò contro Kagome, la quale, non appena si accorse del
pericolo, si abbassò, lasciando che la palla andasse a colpire la povera Sango!
I : “OOOOPS…. Scusa tanto Sango…….io non volevo colpire te!”
Sulla testa di Sango apparve una vena pulsante.
S : “AHHHHHHH…….VERAMENTE????????????? PRENDI QUESTO ALLORA!!!!!!!!!!!!”
Sango lanciò una palla di neve che Inuyasha prontamente evitò ma, per sfortuna
(o fortuna) andò a colpire il povero Miroku che si era seduto un po’ più in là.
Ebbe inizio così una frenetica battaglia delle palle di neve e tutti, nel giro
di poco tempo, si ritrovarono bagnati e completamente ricoperti da esse.
Continuando a ridere come matti, si avviarono verso il rifugio. Il freddo
cominciava a farsi sentire dato che erano completamente fradici. Inuyasha prese
un po’ di legna ed accese subito il fuoco per riscaldare l’ambiente, anche se
lui non ne aveva proprio bisogno. Non voleva che i suoi amici prendessero
freddo MA soprattutto non voleva che Kagome prendesse freddo. Annusò un attimo
l’aria e ascoltò il vento: lì vicino doveva esserci una sorgente calda!
Infatti, essa si trovava proprio dietro il rifugio. Così non appena rientrò,
comunicò a tutti ciò che aveva scoperto.
K(tremando per il freddo) : “Veramente? Ci voleva proprio! In questo modo
possiamo rilassarci finche non si asciugano i vestiti, non è vero Sango?”
S : “Si, è proprio una bella idea!”
I : “Hey voi! Chi vi dice che farete prima voi il bagno? Vieni, Miroku!!”
K : “COOOOOOSA? Vuoi fare morire di freddo queste due povere fanciulle? Non ci
pensare nemmeno! Andremo prima noi!”
Sh : “Invece di litigare perché non facciamo il bagno TUTTI INSIEME? La
sorgente è abbastanza grande!” disse Shippo come se fosse la cosa più naturale
del mondo.
Kagome, Inuyasha e Sango diventarono immediatamente rossi mentre Miroku aveva
cominciato a considerare l’idea.
M : “Shippo ha ragione ragazzi! In questo modo nessuno prenderà freddo e ci
terremo caldo a vicenda……che ne dici mia adorata Sango?”
Sango lo fulminò con il suo sguardo facendo rabbrividire il povero Miroku.
S : “Ti piacerebbe non è così??……GRRRRRRRRRR!”
K(con un enorme gocciolone sulla testa) : “Ehmmmm….Piccolo Shippo, non lo sai
che uomini e donne non possono fare il bagno insieme?”
Sh : “E perché, Kagome ? Il mio papà e la mia mamma lo facevano sempre insieme
a me e poi ricordo che lei mi cullava fino a farmi addormentare tra le sue
braccia. Non vedo cosa ci sia di male!” disse innocentemente
I : “Quelli erano i tuoi genitori, marito e moglie. È normale per una coppia di
sposi fare il bagno insieme al proprio figlio…..!”
M(con occhi da pervertito ed avvicinandosi a Shippo) : “E poi….ti sei mai
chiesto perché ti facevano addormentare? Mmmmmmmm?”
Sh : “Si, perché volevano rimanere soli. Una volta, infatti, mi svegliai e vidi
mio papà e mia mamma mentre si abbracciavano e si baciavano! ”
I quattro rimasero a bocca aperta, soprattutto Miroku, il quale non si
aspettava una tale risposta dal piccolo. Ma il bello doveva ancora venire……
Sh : “Non vi preoccupate, il mio bagno sarà veloce in modo tale che voi
possiate rimanere da soli! Non sono uno stupido! So benissimo come nascono i
bambini e non vedo l’ora di avere tanti fratellini e sorelline!” Shippo, nel
dire quest’ultima cosa, aveva stampato in faccia un sorriso a trentadue denti!
Sango e Kagome diventarono completamente rosse…ma anche Inuyasha non era da
meno. Miroku invece guardava compiaciuto il piccolo Shippo.
M : “Questi bambini d’oggi! Conoscono già tutto della vita! Beata innocenza…!”
I quattro rimasero immobili davanti alla sorgente non sapendo che fare. Shippo
allora, vedendo che non si decidevano, lanciò il suo KITSUNEBI prendendoli alla
sprovvista: tra le urla generali, i quattro si ritrovarono ben presto in acqua
mentre cercavano di spegnere le fiamme sui vestiti. Contento del risultato, il
piccolo Shippo si spogliò e si getto in acqua in mezzo a loro.
I : “M…ma..ledetto!!!! sei impazzito per caso? Ora siamo completamente
bagnati!”
Ma Shippo non gli dava ascolto, nuotando tranquillamente tra Kagome e Sango e
non curandosi degli sguardi omicidi dei ragazzi.
Mentre continuavano a guardarlo lo sguardo dei due non poté fare a meno di
notare che la maglietta di Kagome e il leggero yukata di Sango si erano
appiccicati ai loro corpi mostrando bene le loro forme! Inuyasha deglutì
rumorosamente e diventò completamente rosso. Miroku, invece, aveva un sorriso
da maniaco stampato in faccia e lentamente iniziava ad avvicinarsi alle
ragazze.
Kagome si sentiva stranamente osservata e solo allora si accorse che Inuyasha
non toglieva gli occhi dal suo petto ormai “scoperto” davanti a lui.
Subito cercò di coprirsi con le braccia e iniziò ad urlare…così tanto che il
povero Inuyasha dovette tapparsi le sue sensibilissime orecchie con le mani.
Sango urlava allo stesso modo ma contemporaneamente dava dei pugni in testa a
Miroku che era riuscito a palparle il seno!
I due ragazzi furono costretti alla ritirata e si diressero completamente
fracidi verso il rifugio. Shippo, intanto, rideva come un matto ma…dovette
smettere dato che i due ragazzi poco prima di uscire dall’acqua lo avevano
preso per la coda e portato con loro. Ora erano dolori! Sapeva in cuor suo che le
avrebbe prese di brutto!
Grazie a Kirara, Kagome e Sango poterono recuperare i vestiti asciutti e, dopo
essersi vestite, si diressero verso il rifugio. La vergogna provata era stata
tale che i quattro non si guardarono più in faccia fino al giorno dopo.
Intanto nascosto nella caverna Naraku lavorava ad un piano per poter attirare
nella trappola degli specchi Inuyasha e i suoi amici. Kagura si presentò al suo
cospetto.
Ka : “Naraku…ora che Inuyasha è in grado di usare un nuovo e potente colpo con
la sua spada, sarà molto difficile prendere il sopravvento…anche per te!”
N : “Però, per quante volte mi ridurrà in pezzi io potrò sempre rigenerarmi….lo
sai anche tu questo…Kagura va e controlla che non si avvicinino troppo al luogo
dove è nascosto il mio cuore!”
Ka : “Si! (Questa potrebbe essere una buona occasione per liberarmi finalmente
di lui ed essere libera!)”
Così Kagura partì senza sapere che Kanna la stava seguendo di nascosto.
La montagna innevata era ormai lontana e i nostri
amici ora stavano attraversando un immenso bosco ricoperto da una folta
vegetazione che causava loro non poca difficoltà nel camminare. All’improvviso
videro Inuyasha fermarsi ed iniziare a ringhiare.
I : “GRRRRR! Questo è l’odore di Kagura!”
Ka : “Salve Inuyasha! Quanto tempo! Vedo con dispiacere che siete ancora vivi!”
I : “Dannata! Dicci subito dove si trova Naraku e il suo cuore!”
Ka : “Forse ve lo potrei anche dire….ma non prima di essermi divertita un po’!”
Così Kagura cominciò a lanciare le sue lame e i suoi vortici di vento contro
Inuyasha che le schivò con molta agilità….forse troppa. Inuyasha notò che i
suoi attacchi erano strani: era come se non volesse combattere ma solo….far
finta! Infatti chiuse quasi subito il suo ventaglio e volò via molto
lentamente: voleva essere seguita!Questa era l’unica spiegazione al suo strano
comportamento. Senza aspettare oltre Inuyasha prese Kagome e cominciò ad
inseguire Kagura. Ben presto i nostri amici arrivarono nelle vicinanze di una
piccola grotta scavata all’interno di una montagna. Miroku avvertì un aura
molto potente provenire da lì e, prima che potesse aprire bocca, Kagura disse:
“In quella grotta c’è il cuore di Naraku. Dovete distruggerlo ora, altrimenti
sarà troppo tardi!”
I : “Fhè! E tu pensi che siamo così stupidi da cadere nella tua trappola?
Secondo me lì non c’è un bel niente…”
M : “Invece Kagura dice la verità, Inuyasha! Avverto una forte aura maligna
provenire da lì….ed è molto simile a quella di Naraku!”
Ma prima che potessero gioire per la scoperta apparve Naraku.
I : “Naraku! TU……..DANNATO!”
N : “Mi dispiace per voi ma….non riuscirete mai a distruggerlo!”
Ka : “Ma…. Naraku! Ma come è possibile…….!! Io….non mi sono accorta di nulla!”
N : “Sapevo di non potermi più fidare di te, Kagura, e così ti ho fatto seguire
da Kanna….e ciò è servito allo scopo!”
Ka : “MALEDIZIONE!!!”
N : “Hai paura di morire, Kagura? Non ti preoccupare non soffrirai molto!”
E così dicendo la tagliò in due con la sua lancia, lasciando a terra una lunga
scia di sangue. Kagome e Sango si coprirono gli occhi per non vedere la scena:
era troppo crudele!
N : “Ed ora….passiamo a voi. Mi dispiace avervi fatto aspettare! Si è vero, lì
c’è il mio cuore ma….non riuscirete mai a prenderlo perché…MORIRETE MOLTO
PRESTO!”
M : “DANNATO!”
N : “…però non prima di essermi preso ciò che mi appartiene!” e mentre diceva
queste parole guardava Kagome che fu subito difesa da Inuyasha che le si mise
davanti.
I : “NON RIUSCIRAI NEMMENO A TOCCARLA! GRRRRRRR!”
N : “ EH eh eh! Questo lo vedremo! Combatti, lurido mezzo-demone!”
La battaglia finale stava per aver inizio.
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Capitolo 3 *** La Battaglia ***
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La Battaglia
Inuyasha sfoderò Tessaiga
e si lanciò all’attacco seguito da Miroku e Sango.
I : “Miroku….Sango…voi..”
S : “Vogliamo combattere anche noi Inuyasha!”
M : “Non sei l’unico qui che vuole vendicarsi!”
Inuyasha sorrise. I suoi amici erano davvero coraggiosi. Così si lanciarono
tutti e tre verso il nemico ma Naraku li sorprese all’improvviso facendoli
andare a sbattere contro la parete di roccia.
N : “Stolti! Cosa credete di poter fare?”
Ma i nostri amici non si persero d’animo, continuando a combattere con tutte le
forze.
Sango lanciava ripetutamente il suo Hiraikotsu, Miroku lo colpiva con i suoi
sigilli esorcizzanti e con il bastone e infine Inuyasha lo colpiva o con il
KAZE NO KIZU o con il BAKURYUHA (spero che si scriva così). Lo attaccarono così
per ben quattro volte ma ben presto la stanchezza cominciò a farsi sentire.
Infatti sia Sango che Miroku erano quasi allo stremo e Naraku non si era fatto
alcun graffio! I loro sforzi erano stati inutili.
N : “Mi sto annoiando…sapete? Che ne dite se animiamo un po’ la festa?”
E mentre parlava lanciò un potentissimo attacco contro i tre ragazzi che, presi
in pieno, caddero inermi al suolo. Kagome urlò il nome dei compagni con tutto
il fiato che aveva in gola e iniziò a piangere. Inuyasha era stato colpito ma
non aveva subito gravi danni, a differenza degli amici. Subito gli andò vicino
insieme a Kagome la quale, notando che respiravano ancora, tirò un sospiro di
sollievo.
I & K : “DANNATO!!!!!!!”
Inuyasha si lanciò subito all’attacco e pur colpendolo diverse volte, Naraku
continuava a rigenerarsi. Ma questo non importava per niente ad Inuyasha: lui
avrebbe vendicato i suoi amici ad ogni costo! Così si decise ad usare il nuovo
attacco il KONGOSSHOHA (AHHHHHHH non so come si scrive!!!!!!!!!!!), il quale
era stato in grado di mettere Naraku in difficoltà la prima volta che lo aveva
usato. Naraku però non si lasciò cogliere impreparato: infatti nello stesso
momento in cui Inuyasha aveva sferrato il suo colpo, Naraku ne aveva sferrato uno
di uguale potenza. All’inizio Inuyasha era in vantaggio ma poi Naraku decise di
giocare sporco utilizzando il potere della sfera dei quattro spiriti in suo
possesso ribaltando così la situazione!
Kagome era molto preoccupata per la sorte di Inuyasha ma…non poteva rimanere
più con le mani in mano! Silenziosamente lei e il piccolo Shippo si
avvicinarono alla grotta dove vi era il cuore di Naraku. Kagome aveva estratto
l’arco ed era più decisa che mai a disintegrare quel cuore ma…fu scoperta e
Naraku sferrò un attacco potentissimo verso di lei mentre combatteva ancora
contro Inuyasha!
I : “KAGOMEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlò con tutto
il fiato che aveva. Avrebbe voluto andare da lei ma non poteva altrimenti
sarebbe stato sconfitto. “MALEDETTO BASTARDO………..TU………COME HAI
POTUTO???????????”
N : “Oh…quanto mi dispiace….Non ti preoccupare Inuyasha, non soffrirai ancora
molto perché……TU MOLTO PRESTO LA RAGGIUNGERAI!! Ho intenzione di mandare te e i
tuoi compagni in un luogo dal quale non potrete mai più uscire……”
I : “COSA????”
N : “STA A VEDERE….”
In meno di un secondo Inuyasha fu scaraventato contro la parete con una potenza
tale che si formò un enorme crepa. Inuyasha si riprese subito ma…aveva il
braccio destro rotto e perdeva molto sangue.
N : “ Preparati…..Kanna porta qui gli specchi !”
Apparendo dal nulla, Kanna posizionò i due specchi uno vicino a Kagome e
Inuyasha e l’altro vicino a Sango e Miroku, i quali nel frattempo avevano
ripreso conoscenza ma, a causa delle ferite riportate, non potevano muoversi.
Non appena le immagini delle due coppie vennero riflesse al loro interno, gli
specchi sprigionarono una luce potentissima che illuminò tutto il paesaggio
circostante.
N : “Bene…manca poco alla partenza a quanto vedo. Quindi devo affrettarmi se
voglio recuperare la…..NO! NON E’ POSSIBILE!”
Kagome infatti, approfittando della distrazione di Naraku era arrivata vicino
al cuore di Naraku e stava per distruggerlo!
K : “BASTARDO!!!!! MUORI!!!!!!!” e così dicendo lanciò la freccia che frantumò
il cuore in tanti piccoli pezzi. Naraku cadde al suolo, e la sfera dei quattro
spiriti gli scivolò lentamente dalle mani.
N : “NON….NON E’ POSSIBILE!
IO………..SCONFITTO DA UN….. UN’UMANA!
DA UNA DANNATA
RAGAZZINA!!!!!!! NOOOOOOOOOO!”
Il colpo di grazia non mancò ad arrivare: infatti Inuyasha si era rialzato e
con un solo colpo della sua Tessaiga lo fece scomparire per sempre.
I : “Ce lo fatta….CE LO FATTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!! YUUUUUUUUUUU! CI SIAMO
RIUSCITI!!!! ABBIAMO SCONFITTO NARAKU !!!!!!”
Miroku sorrise. Il suo sguardo cadde sul vortice della mano destra che
lentamente si stava chiudendo fino a scomparire del tutto! Sango sorrise anche
lei: adesso aveva vendicato la morte dei suoi compagni e la distruzione del suo
villaggio ma…sapeva anche che d’ora in poi non sarebbe più stata sola perché ci
sarebbero stati i suoi amici con lei. Il suo pensiero cadde inaspettatamente su
Miroku e arrossì vistosamente.
“Ma perché mi è venuto in mente quello lì??? */////*”
Kagome lentamente si avvicinò alla sfera dei quattro spiriti e questa si
purificò completamente al solo tocco della sua mano.
Sembrava che tutto fosse finito ma all’improvviso apparve Kanna che, prendendo
tutti di sorpresa, azionò l’incantesimo di uno dei due specchi, quello vicino a
Kagome, la quale iniziò subito ad essere risucchiata. Inuyasha le fu subito
accanto e l’afferrò per la mano ma, per quanti sforzi facesse, l’incantesimo
dello specchio risultò essere troppo forte. Senza che gli altri potessero far
nulla i due vennero risucchiati all’interno dello specchio.
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Capitolo 4 *** Solo noi due... ***
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Solo noi due...
Buio e ancora buio. Non si sentiva alcun rumore se non il
suo respiro. Lentamente il suo corpo iniziò a prendere contatto con il mondo
circostante, mentre cominciava a dare i primi segni di risveglio. Molto
lentamente aprì gli occhi ma li dovette richiudere subito, dato che la calda
luce del mattino gli procurava non poco fastidio.
Quando finalmente si fu abituato alla luce, si accorse di stringere forte la
mano di qualcuno disteso accanto a se. Si alzò di scatto e vide Kagome che era
immobile vicino a lui.
I : “KAGOME! (Oh mio Dio fa che non sia…..meno male respira…!)”
Tirò un sospiro di sollievo e iniziò a guardarsi intorno. Lui e Kagome erano su
un immenso prato fieno di fiori; poco lontano si poteva intravedere un bosco e
poco più in là una piccola capanna. Inuyasha prese delicatamente in braccio
Kagome e la condusse verso la capanna. Là almeno avrebbe potuto stenderla su un
letto decente e non avrebbe preso freddo. Entrò. La capanna era disabitata da
molto tempo dato che vi erano un po’ di ragnatele sparse qua e là ma il letto
era ancora in buone condizioni. La adagiò delicatamente su di esso e la copri
con la parte superiore del suo kimono. Dopo uscì a prendere un po’ di legna ed
accese il fuoco. Solo in quel momento si ricordò che si era rotto un braccio e
gemette dal dolore. Prese allora qualche erba medica lì vicino e si fece un
impacco. Poi si fasciò il braccio alla ben meglio…non poteva fare un granché
con un braccio solo. Come avrebbe voluto che Kagome lo curasse in quel momento!
Si soffermò a guardarla. Era così bella e la debole luce del fuoco dava al suo
viso un colore caldo e armonioso. Le accarezzò la guancia delicatamente con la
mano, seguendo i contorni del suo viso. Poi il suo sguardo si soffermò sulle
sue labbra di poco dischiuse e di colore rosa. Non poté resistere oltre e,
senza quasi rendersene conto, aveva posato le sue labbra su quelle di lei!
La sensazione era indescrivibile e le sue labbra così morbide….quanto aveva
desiderato farlo!
Kagome, intanto, si stava lentamente svegliando. Aprì gli occhi e…..vide
Inuyasha che la stava baciando!!!!!! Diventò completamente rossa ma….decise di
rimanere immobile! (ORA SE NE APPROFITTA!!!)
“(Oh mio Dio! Se questo è un sogno non
svegliatemi!!!!!!!!! Inuyasha mi
sta…..LUI MI STA………BACIANDO!!!!!!!
E’…………BELLISSIMO!!!! MI SENTO AL
SETTIMO
CIELO!!!”) E mentre pensava queste cose non si accorse di
muoversi lentamente e
di rispondere al suo bacio!
I : “(Ma cosa????…..Oh mio Dio! Kagome si è svegliata ma….STA RISPONDENDO AL
BACIO!!!!! E ora che faccio….continuo?…..però se collabora vuol dire che
lei……vuole che continui!!!!….no…forse è meglio di no…)”
Kagome si accorse che Inuyasha si era fermato e che si stava sciogliendo dal
bacio.
Lentamente aprì gli occhi contemporaneamente ad Inuyasha e entrambi si
specchiarono negli occhi dell’altro! Inuyasha allontanò le sue labbra da quelle
di lei e si girò dall’altra parte completamente rosso da testa a piedi.
I : “Scu….scusa….!
Mi…dispiace….ecco…io…è stato un
impulso….non pensare a
male…..”
Kagome si stava ancora riprendendo….come poteva un piccolo e casto bacio
sconvolgerla a tal punto? Forse perché, pensò, questo era il primo!
Kagome si alzò lentamente e guardò nella direzione di Inuyasha che adesso le
stava dando le spalle. Notò subito che il suo kimono bianco era abbassato e il
braccio destro fasciato molto malamente. Scese dal letto e gli si avvicinò,
prendendolo di sorpresa, iniziando a fasciare meglio il braccio.
K : “Come ti sei messo queste bende? Così non faranno un bel niente! Vieni qui
che te le aggiusto!”. Disse tutto questo tenendo accuratamente gli occhi
abbassati perché sapeva che se adesso lo avesse guardato in faccia sarebbe
arrossita di brutto!
Inuyasha era diventato un pezzo di marmo e cercava in tutti i modi di non
guardarla tenendo la testa in alto. Kagome cercava di fare lo stesso ma, la sua
vicinanza e il fatto che lo stesse toccando, peggioravano di molto le cose. Il
cuore di Kagome batteva all’impazzata rimbombando come un tamburo nelle sue
orecchie.
(“Possibile che Inuyasha non lo senta? Sembra quasi che voglia uscire dal mio
petto! Mi sento così…..strana e poi…Inuyasha ha una pelle così morbida! ”)
pensava Kagome.
Inuyasha non poté fare a meno di sentire che il cuore di Kagome batteva alla
stessa velocità del suo e che il suo respiro diventava sempre più corto.
All’improvviso un altro odore inizio a solleticargli il naso….un odore strano
e…molto particolare. Inuyasha non capiva ma ben presto uno strano formicolio
sotto i pantaloni gli fece comprendere ogni cosa. Kagome si stava eccitando,
forse inconsapevolmente..ma…lo stava facendo.
Inuyasha entrò nel panico più totale “(Oh cazzo e….e adesso? Se non la smette
subito io….non sarò più consapevole delle mie azioni! Come vorrei che entrasse
qualcuno….chiunque…!)”.
Inuyasha stava quasi per cedere quando sentì un rumore provenire dall’esterno.
Si alzò in piedi rompendo l’incantesimo che si era creato tra lui e Kagome e
iniziò a ringhiare.
K : “Inu…yasha cosa succede?” riuscì a dire a sforzo Kagome che non si era
ripresa ancora del tutto dalle miriadi di sensazioni che l’avevano avvolta
pochi istanti prima.
I : “Grrrrr! C’è un demone lì fuori e anche molto potente!”
K : “Inuyasha cosa pensi di fare ridotto in quel modo?”
I : “Fhè! Mi è sufficiente solo la mano sinistra per distruggerlo! Ci vorrà
solo un secondo!”
E così dicendo uscì fuori e cominciò a combattere. Non ci volle molto e pochi
minuti più tardi il demone era morto.
Kagome stava per andargli incontro quando dal nulla spuntò un nuovo demone,
ancora più grande del precedente, che fu velocissimo nell’afferrarla.
$ : “Oh..ma guarda che bel…bocconcino!”
I : “METTILA Giù DANNATO!”
$ : “Perché? CHI TI CREDI DI ESSERE? SEI SOLO UN MOCCIOSO! Non ti preoccupare
farai anche tu compagnia a questo bel bocconcino…nella mia pancia!!!!!!!!!”
E mentre diceva così aprì le enormi fauci nella direzione di Kagome.
K : “AHHHHHHHHH! INUYASHA AIUTO!!!!!!!!!!!”
Inuyasha, veloce come un fulmine, sguainò Tessaiga e tagliò con un solo colpo
la mano che tratteneva Kagome la quale, però, ora la stava schiacciando!
Inuyasha corse velocemente ad aiutarla, approfittando del momento in cui il
demone si contorceva per il dolore. Mentre spostava l’enorme mano da sopra la
gamba di Kagome notò che questa sanguinava parecchio.
Furioso come non mai, Inuyasha non fece nemmeno riprendere il demone che già lo
aveva tagliato in due. Subito dopo si diresse verso Kagome.
I : “Stai bene?”
K(con le lacrime agli occhi) : “Certo che no!! AHI! CHE MALE ! Non riesco
nemmeno ad alzarmi!”. All’improvviso vide che Inuyasha la stava sollevando con
il solo braccio sinistro e divenne paonazza.
K : “HEY! MA CHE FAI?! Non devi sforzarti!”
I : “Fhè! Sforzarmi? Sei leggera come una piuma!”.
Kagome arrossì ancora di più a quel complimento ma si lasciò trasportare fino
al letto, dove lui l’adagiò con delicatezza.
Intanto fuori, nel mondo reale Sango, Miroku ma soprattutto il piccolo Shippo
erano molto preoccupati per gli amici.
S : “Oh Mio Dio! Sono spariti nel nulla! Maestro, cosa facciamo?”
M : “Non lo so! Speriamo che almeno stiano bene! Inuyasha aveva un braccio
rotto, se ben ricordo….”
Sh(piangendo) : “Kagome Kagome! Dove sei?”
All’improvviso uscì dall’atro specchio un demone con le gambe da capro e con le
corna in testa e si avvicinò loro
d : “Mi dispiace per i vostri amici ma…noi da qui non possiamo fare nulla per
aiutarli!”
S : “E tu chi saresti? Come fai a dire certe cose?”
d : “Io sono il demone custode degli specchi paralleli ed ero stato ingaggiato
da Naraku per distruggervi!”
M : “Cosa????? E hai perfino il coraggio di parlare con noi????? Tu sei un
nostro nemico! Se ci tieni alla pelle, libera subito da lì i nostri amici!”
d : “Mi dispiace ma…ora come ora non posso fare nulla! I miei poteri hanno
effetto solo quando i due specchi hanno utilizzato i loro poteri nello stesso
momento…e questo…non sembra che sia il nostro caso…”
Sh : “Non puoi far proprio niente?”
Il demone fece di no con la testa.
M : “Se ciò che dici è vero….allora…Inuyasha e Kagome non potranno uscire più
da lì!”
Sh(piangendo come un forsennato) : “NOOOO! NON E’ VERO!!!! KAGOMEEEEE!!!!!
WEEEEEEE!”
d : “Non ho detto questo. Ho detto soltanto che io non posso far nulla per
farli uscire ma non che non possano uscire!”
S : “Quindi…ESISTE UN MODO PER USCIRE DALLO SPECCHIO???”
d : “Si, ma non sarà facile…dovranno camminare molto e capire gli indizi che
troveranno durante il loro cammino….e alla fine giungere ad una porta che li
condurrà al presente.”
S : “Quindi noi non possiamo…far nulla per aiutarli?”
d : “No, dovranno cavarsela da soli.”
M : “Precisamente dove si trovano, ora?”
d : “Loro si trovano in un luogo molto simile al nostro solo….in un'altra
epoca. Da quel che vedo posso dirvi che sono di circa 400 anni indietro
rispetto a noi….un gran brutto periodo per gli umani….costretti a lottare
contro demoni di ogni sorta per sopravvivere!”
S: “Sono così preoccupata! Maestro…secondo te se la caveranno?”
M : “Non ti preoccupare Sango. Kagome è una ragazza forte…e poi c’è Inuyasha
con lei! La proteggerà a costo della sua stessa vita!”
S : “Speriamo!!!”
Intanto dall’altra parte dello specchio, Kagome sedeva su un letto di paglia in
preda a forti dolori. Aveva una profonda ferita che andava dalla caviglia al
polpaccio e non smetteva di sanguinare! Inuyasha cercava con dei panni bagnati
di pulire la ferita e di fermare l’emorragia ma, per quanti sforzi facesse, la
ferita continuava a sanguinare. Inuyasha allora prese delle erbe mediche e
preparò un impacco. Appena le erbe furono a contatto con la pelle, Kagome sentì
un forte bruciore. Trattenne i singhiozzi stringendo i denti….non voleva far
preoccupare ancora di più Inuyasha che, seppure ferito, stava facendo così
tanto per lei.
Poco dopo l’emorragia si fermò e Inuyasha poté finalmente tirare un sospiro di
sollievo. Ora Kagome era salva! Per finire prese delle bende pulite dallo zaino
di Kagome, che stranamente aveva trovato accanto a lei al suo risveglio, e
iniziò delicatamente a fasciare la caviglia.
Per Kagome era come se le stessero facendo un massaggio rilassante e…lentamente
si lasciò profondare in quel mare di emozioni. Le mani di Inuyasha, forti e
letali per i demoni, la toccavano ora con una delicatezza tale da farla sentire
come un oggetto fragile e prezioso.
(“Mio dio è…..meraviglioso!!!! mi sembra quasi di volare! Mmmmmmmmmm……..)”.
Quel suono che credeva aver pensato era invece uscito dalle sue labbra come un
sussurro ma era arrivato forte a chiaro alle orecchie di Inuyasha.
Sorrise. (“Deve davvero piacerle il mio massaggio….chissà se….”). ad Inuyasha
gli venne un’idea Lentamente, mentre la massaggiava, la sua mano stava salendo
pericolosamente verso il ginocchio movendosi con movimenti circolari.
Kagome era pervasa da mille brividi che le salivano su per la schiena,
completamente in un altro mondo…Si…voleva che continuasse….che non si fermasse
mai.
Intanto la sua mano era arrivata alla coscia e Inuyasha stava notando che man
mano che saliva la pelle di Kagome diventava sempre più morbida…
(“Wow….è…così morbida….MA COSA
STO FACENDO? Se….se non mi fermo subito…non
credo che riuscirò più a farlo…MALEDIZIONE!
FERMATI!”). Facendo uno sforzo
sovraumano, tolse la mano dalla sua gamba, lasciando Kagome sul
più bello…e si
voltò dalla parte opposta completamente rosso in viso.
All’improvviso Kagome aveva sentito come un vuoto assalirla nel momento stesso
in cui lui aveva tolto la mano. Aprì lentamente gli occhi e notò con dispiacere
che lui le voltava le spalle.
(“Uffa! Perché ha smesso!!!!!!!!! A volte proprio non lo capisco….stavo così
bene……)” e arrossì di colpo al pensiero della mano di Inuyasha che la toccava.
Avrebbe potuto descrivere centimetro per centimetro i punti dove questa l’aveva
toccata…era come se le avesse lasciato una scottatura sulla pelle.
Rimasero così in silenzio per parecchi minuti poi fu Inuyasha a rompere il
silenzio.
I : “Ehmmm…Che ne dici di mangiare qualcosa?”
K : “…Si…Credo sia una buona idea! Ho una fame!”
Kagome uscì dallo zaino due confezioni di ramen istantaneo e iniziarono a
mangiare, mentre ormai fuori scendeva la sera. Intanto il pensiero di Kagome
volò ai suoi amici.
K : “Chissà cosa fanno gli altri in questo momento. Saranno sicuramente molto
in ansia per noi!”
I : “Sango e Miroku sicuramente; credo invece che Shippo sarà piangendo come un
fontana!”
K : “Inuyasha!”
I : “E dai stavo scherzando! Comunque dobbiamo trovare un modo per uscire da
qui! Non appena sarai guarita ci muoveremo, d’accordo?”
K : “Ok! Però anche tu sei ferito! Dovresti perlomeno riposarti un po’!”
I : “Fhé! Entro domani il braccio sarà tornato come nuovo! Non sono un debole
essere umano, IO!”
K : “Inuyasha, SEI UNO STUPIDO! OSUWARI!!!!!!!”
I(spiaccicato a terra) “DANNATA!!!!!!!”
K : “Così impari! Scemo!”
Si avvicinò allo zaino e iniziò a cercare il suo sacco a pelo ma…..
K : “Ma dov’è? Non lo trovo! Eppure ero sicura di averlo messo! E adesso?”
Inuyasha, sinceramente dispiaciuto per averla offesa prima, decise di farsi
perdonare. Si tolse il pezzo di sopra del suo kimono e lo posò delicatamente
sulla testa di lei. Kagome rimase piacevolmente sorpresa. Un gesto così dolce
da parte di Inuyasha era un evento più unico che raro!
I : “Copriti con questo. Stasera fa freddo e con quei vestiti così leggeri lo
prenderai tutto….non preoccuparti per me…io non ne ho bisogno…..”. e mentre
diceva queste cose, il suo viso si colorò lentamente di rosso.
Kagome, sfoderando uno dei suoi più dolci sorrisi, lentamente gli si avvicinò
e, prima che Inuyasha potesse far qualcosa, posò le sue labbra sulla sua
guancia, ormai rosso fuoco!
K : “Grazie……e scusami per prima….Buonanotte!”
Detto questo si sdraiò sul letto e si addormentò felice.
Inuyasha intanto era rimasto pietrificato per parecchi minuti con gli occhi
spalancati. Il bacio di Kagome lo aveva colto decisamente impreparato! Quando
fu nuovamente in grado di muoversi, il suo sguardo cadde su Kagome che ormai
dormiva profondamente. Sorrise. Kagome era così bella quando dormiva! Con la
mano si sfiorò la guancia dove prima lei lo aveva baciato e sorrise nuovamente.
Lentamente avvicinò il suo viso a quello di lei e gli diede un dolcissimo bacio
sulla guancia. Poi gli sussurrò dolcemente all’orecchio : “Buonanotte, amore
mio!”
Si alzò, si sedette vicino alla porta e ben presto cadde anche lui tra le
braccia di Morfeo.
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Capitolo 5 *** Momenti imbarazzanti... ***
fhgf
Momenti imbarazzanti...
La mattina non tardò ad arrivare. Inuyasha si era
svegliato molto presto per andare a raccogliere la legna. Il suo braccio ora stava
decisamente meglio e questo gli aveva facilitato alquanto le cose. Mentre
camminava verso la capanna notò una piccola sorgente termale.
I : “Mmmmm….Mi ci vuole proprio un bel bagno rilassante! E poi, sono vicino
alla capanna.”
Si spogliò e si immerse rilassandosi completamente.
Intanto Kagome si era svegliata e, non vedendo Inuyasha nelle vicinanze, iniziò
a preoccuparsi. Prese un bastone e, aiutandosi con questo, uscì dalla capanna.
La ferita le faceva ancora un po’ male ma poteva camminare senza difficoltà
grazie al bastone. Mentre camminava, udì il rumore di una cascata e decise di
andare a controllare.
Quello che vide la fece rimanere senza parole: Inuyasha era lì….COMPLETAMENTE
NUDO DAVANTI A LEI!! Kagome iniziò a mangiarlo con gli occhi mentre le sue
guance lentamente si infuocavano.
(“OH MIO DIO! E’…..è
bellissimo….è
stupendo……è…….UN
DIO!!!!!)”pensava.
In quel momento anche Inuyasha era perso nei suoi pensieri.
(“Quando l’ ho lasciata questa mattina, Kagome era davvero carina! Come vorrei
potermi svegliare accanto a lei tutte le mattine e vederla sorridere sempre in
questo modo! Ieri sera quando mi ha sorriso mi è sembrato di toccare il cielo
con un dito,…e poi le sue labbra……il suo bacio è stato così dolce! Come avrei
voluto che fosse stato sulla bocca! L’altra volta è stato così…..Perché sono
così tremendamente timido????????? Qui siamo completamente soli, non dovrebbe
essere difficile farsi avan..”).
Il pensiero di Inuyasha si interruppe bruscamente perché un rumore aveva
distolto la sua attenzione: infatti, Kagome aveva messo piede su un ramo secco,
facendosi così scoprire. Kagome divenne paonazza e mentre cercava
disperatamente di allontanarsi inciampò su una radice e cadde in acqua!
Inuyasha cercò subito di aiutarla: la sua ferita non si era ancora
completamente rimarginata e non avrebbe potuto mai rialzarsi da sola. Mentre
l’aiutava, Inuyasha si accorse con stupore che i suoi vestiti erano
completamente appiccicati al suo corpo, mostrandogli benissimo le sue dolci
forme! Ad Inuyasha quasi non venne un colpo, ma cercò di mantenere un po’ di
autocontrollo. Alzando gli occhi al cielo trasportò Kagome fino al bordo e la
fece sedere e, dopo aver controllato che la ferita non si fosse riaperta, si
allontanò un poco.
I : “Si può sapere perché ti sei alzata dal letto? La ferita si sarebbe potuta
riaprire! Stupida!”
K(completamente fradicia) : “Bhè……ecco…..volevo camminare un po’, tutto qui!
Ero stufa di stare a letto!”.
I : “E perché sei venuta qui? Mi volevi spiare……di la verità!!!” (guardandola
con occhi maliziosi)
K(completamente rossa e con gli occhi serrati) : “NO……NO…MA..CHE COSA
DICI!!!!!! IO…….”.
Kagome non sapeva più che cosa dire e poi Inuyasha era ancora lì nudo davanti a
lei che la guardava con i suoi bellissimi occhi ambrati che erano in grado di
farle perdere la ragione! Questa volta però, il suo sguardo aveva un che di
diverso….ma Kagome non riusciva a capire cosa. Decise allora di seguire il suo
sguardo e solo allora si accorse che la sua divisa era diventata come un
seconda pelle e le si vedeva tutto!!!!!!!!!! Diventò ancora più rossa e, dopo
essersi coperta il petto con le braccia, iniziò ad urlare. Avrebbe voluto
scappare da lì, ma la ferita glielo avrebbe sicuramente impedito.
Inuyasha fu risvegliato dall’urlo di Kagome.
I : “Ahhhhh! Che ti urli! Mi hai quasi rotto i timpani!……dai calmati….prendi il
mio kimono!”e glielo pose dolcemente sul capo “Se vuoi ti aiuto ad alzarti….un
attimo che mi vesto.”
Uscì dall’acqua e si vestì. Quando si avvicinò a Kagome notò che aveva ancora
gli occhi serrati.
I : “Hey, ora puoi aprire gli occhi!”
Kagome timidamente gli aprì e, vedendo che Inuyasha era vestito, si calmò. Lui
le pose la mano e l’aiutò ad alzarsi. Poi, poggiandosi su di lui, si avviarono
lentamente verso la capanna.
Il resto della giornata passò tranquillamente, se non fosse stato per il
continuo borbottio di Inuyasha che si lamentava del fatto che la ferita di
Kagome non si era ancora rimarginata completamente. E così, dopo aver mandato
il povero Inuyasha “A CUCCIA” per ben venti volte, Kagome poté finalmente stare
tranquilla.
Il giorno dopo Kagome stava decisamente meglio, tanto da poter camminare senza
sforzo. Inuyasha ne era felicissimo, ma a causa del suo orgoglio, naturalmente,
non lo diede a vedere.
Dopo aver sistemato la borsa ed essersi rifocillati, si incamminarono verso il
bosco. Ora dovevano trovare un modo per uscire dallo specchio, anche se
sapevano che non sarebbe stato facile.
Camminarono per oltre quattro ore di fila, senza mai fermarsi, finché non
giunsero nei pressi di quello che sembrava un piccolo villaggio contadino.
Kagome, esausta ed affamata, si avvicinò ad Inuyasha : “Inuyasha, che ne dici
di fermarci qui per la notte? Tra poco il sole tramonterà e mi piacerebbe
dormire su un futon visto che non ho il mio sacco a pelo! Tu non sei stanco?
Abbiamo camminato tantissimo! E dai!!!! Di di si!!!”(guardandolo con occhi
supplichevoli).
I : “Fhé!…….e va bene! Speriamo che almeno non facciano troppe storie per
ospitarci! E poi…….(abbassando la testa)…oggi è il primo del mese….staremo al
sicuro in questo modo! ”
È vero! Quella notte Inuyasha sarebbe diventato un essere umano! Kagome se ne
era completamente dimenticata! Infatti non finì nemmeno il pensiero che già
Inuyasha iniziò a trasformarsi e, dopo qualche minuto, era diventato un normale
essere umano.
Inuyasha odiava quella situazione: si sentiva debole e inutile, senza contare
il fatto che non avrebbe potuto difendere Kagome al meglio, e questo lo faceva
stare malissimo.
Furono ospitati da una coppia di contadini anziani molto gentili, che
insistettero moltissimo per offrire loro la cena.
Dopo che ebbero mangiato, l’anziana donna accompagnò i due ragazzi nella stanza
accanto dove era già stato preparato UN futon. Inuyasha e Kagome sgranarono gli
occhi: quello non era un semplice futon, era un LETTO MATRIMONIALE!
Arrossirono.
V : “Che cosa succede ragazzi miei? La stanza non è di vostro gusto?”
K : “No….no…non è questo. La stanza è…molto bella….”.
V : “Oh, bene ! Allora non c’è nessun problema! Buonanotte figlioli!”
E detto questo, la vecchietta sparì senza dare il tempo ai due di rispondere.
Kagome, ancora rossa in viso, alzò timidamente gli occhi verso Inuyasha.
K : “E…ora? Che facciamo?”.
I(completamente rosso anche lui) : “Tsé…non ti preoccupare io….dormirò per
terra….dormi tu nel letto.”
K : “Ma Inuyasha, non senti il freddo che fa? Ti prenderai un malanno così,
dato che ora sei un essere umano!”.
I(con occhi maliziosi) : “Vorresti che io dorma con te? Non sarà mica una
proposta indecente questa? Mmmmm?”.
K(rossissima) : “INUYASHA, MA CHE COSA VAI A PENSARE!!!! Comunque il letto è
molto grande, basta dormire ai lati!!”
I : “Oh…forse hai ragione!”. E detto questo si ficcò velocissimo sotto le
coperte. Kagome rimase lì ferma, non sapendo che fare. Si era scavata la fossa
da sola! Timidamente si mise anche lei sotto le coperte, controllando però che
fosse abbastanza distante dal corpo di Inuyasha.
K : “Guai a te se provi ad avvicinarti!!!!!!!!!!!”
I : “Tsé ! Non ci penso nemmeno!” E detto questo, si girò dall’altro lato.
Passò un ora ma nessuno dei due era ancora riuscito ad addormentarsi. Dopo
un’altra interminabile ora, la stanchezza prese facilmente il sopravvento su
Kagome, facendola addormentare profondamente. Inuyasha, sentendo il respiro
calmo e regolare di Kagome, capì che doveva essersi addormentata e, rassicurato
da questo, ben presto anche lui cadde nelle braccia di Morfeo.
Il sole era appena sorto quando Inuyasha, ormai ritornato demone, si svegliò.
Allungò un braccio per stiracchiarsi ma, mentre muoveva il suo corpo, urtò
contro qualcosa. (“Mmmmm…..Ma che cosa?…..)
I suoi sensi erano ancora addormentati e non gli permettevano di percepire al
meglio il mondo circostante. Decise allora di aprire gli occhi e, man mano che
metteva a fuoco, notò con molta sorpresa che Kagome dormiva abbracciata a lui
con il viso premuto sul suo petto! Inuyasha sgranò gli occhi. (“Ma….ma…cosa ci
FA lei qui? Oh cazzo!….e adesso? Se…se adesso si sveglia….mi prenderà per un
maniaco!…Oh mio Dio!!!!!!!!….”). Mentre pensava si accorse ben presto di un
PICCOLO particolare: infatti Kagome teneva le sue gambe tra quelle di lui e ciò
non fece che aumentare ancora il suo imbarazzo.
Inuyasha, con il viso praticamente in fiamme, non sapeva più che pesci
prendere….poi il suo sguardo cadde sul viso di Kagome: aveva un espressione
così serena e rilassata, sembrava quasi un angelo. Inuyasha sorrise e
lentamente iniziò ad accarezzarle la guancia. (“Come è bella…..vorrei rimanere
così per sempre….”) pensò. E così, cullato dal respiro della sua dolce Kagome,
Inuyasha si riaddormentò.
Era passata quasi un’ora quando finalmente Kagome si svegliò e subito venne
avvolta da una sensazione bellissima di calore e di protezione. (“Mmmmm….come
si sta bene! È così caldo qui…..mi sento al sicuro!”) e senza accorgersene si
accoccolò meglio sul petto di Inuyasha. Questo piccolo movimento fece svegliare
anche Inuyasha dal suo dolce sonno. (“Non ho mai dormito così bene…..e poi il
suo profumo è così dolce!”) pensò e la strinse meglio tra le sue braccia.
Ma a rovinare quel bel momento ci pensò l’anziana signora che li aveva
ospitati.
V : “Buongiorno figlioli! Il sole è già alto! Su venite che è pronta la
colaz…….”.
Solo in quel momento l’anziana signora si rese conto del modo in cui si trovano
i due. Sorrise.
V : “Oh…scusate figlioli! Vi ho interrotto?”
In quel momento Kagome e Inuyasha aprirono gli occhi e, rossi come due
peperoni, schizzarono come fulmini ai capi opposti del futon.
(“Oh mio Dio….. Oh mio Dio! Che imbarazzo!!!!!!!!!! Io ero……io ero….abbracciata
ad Inuyasha…..e…anche lui mi abbracciava!!!!!!! Cos…cosa penserà adesso
l’anziana signora di noi?????????? Oh mio Dio….. Oh mio Dio!”) pensava Kagome
mentre le sue guance si coloravano di un rosso sempre più acceso.
V : “Come siete carini, figlioli!!!!! Mi ricordate me e mio marito quando
eravamo appena sposati! Non dovete essere così imbarazzati! Se volete me ne
vado e vi lascio finire……”.
I : “Cos…cosa ti sei messa in testa, vecchia? Io e Kagome…..state
fraintendendo!!!!!!!!”.
K : “Signora, Inuyasha ha ragione!! Noi non siamo…due…..sposini…” e nel dire
questo diventò ancora più rossa.
L’anziana signora sorrise.
V : “Va bene….Ora su venite a mangiare, altrimenti si raffredderà tutto! Dovete
recuperare le energie!”.
Ad Inuyasha e Kagome comparve un grosso gocciolone sulla testa. (“Questa non ha
capito niente!”) pensarono all’unisono.
Dopo un’abbondante colazione, salutarono i due vecchietti e si incamminarono
verso il sentiero. L’anziana signora aveva dato a Kagome una mappa della
regione grazie alla quale, ora, avrebbero potuto muoversi più velocemente.
Durante il cammino i due non si rivolsero per niente la parola, ancora
imbarazzati per quanto era successo quella mattina.
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Capitolo 6 *** Dichiarazioni e... ***
kk
Dichiarazione e.....
Verso sera i due giunsero nelle vicinanze di un fiume sul quale si specchiava
bellissima la luna. Kagome, affascinata da quel paesaggio così incantevole,
convinse Inuyasha a fermarsi lì per la notte.
La vecchia aveva dato a Kagome
delle coperte, quindi per quella notte non avrebbe avuto problemi a dormire
all’aperto.
Accesero un fuoco per riscaldarsi e per cucinare qualcosa da
mangiare. Meno male che Kagome l’ultima volta che era tornata a casa aveva fatto
rifornimento di ramen, altrimenti sarebbero morti di fame visto che stranamente
in quel mondo non vi era alcun animale che non fosse un demone.
Dopo essersi
rifocillati, Kagome si voltò a guardare la luna che si specchiava sul
fiume.
K : “E’ così bello qui, non trovi Inuyasha?”
I : “Fhè!
Sarà…..”.
K : “Uffa, Inuyasha! Non potresti essere un po’ più romantico? Ti
comporti come se tutto quello che ti circonda non ti coinvolgesse
affatto!”.
I : “Cosa ci sarà mai di bello in questo? Mmmmm… non capirò mai le
donne!”.
Kagome sbuffò e si rigirò a guardare la luna. (“Inuyasha perché non
capisci? Perché sei così rozzo?….Stasera c’è l’atmosfera giusta! Come vorrei che
fosse come nei film…dove il principe si dichiara alla principessa sotto un cielo
stellato…..”) pensò Kagome. Inuyasha intanto la guardava, incantato dalla sua
bellezza che veniva ancor di più esaltata dalla luce della luna (“Come è bella!
Vorrei stringerla forte tra le mie braccia….baciarla….ORA! DEVO DICHIARARMI! Ora
o mai più!”).
I : “Kagome…..Io…..” Kagome si voltò verso di lui. “….devo
dirti assolutamente un cosa…..è una cosa molto importante per me…”. Inuyasha
fece un respiro profondo e deglutì rumorosamente, mentre ancora gli occhi di
Kagome lo guardavano.
K : “Dimmi……”. Kagome senti il battito del suo cuore
aumentare e la sua agitazione crescere all’improvviso.
Inuyasha prese una sua
mano e la strinse delicatamente. Kagome a quel tocco fu pervasa da mille brividi
lungo tutta la schiena.
Inuyasha le si avvicinò lentamente tanto da potersi
specchiare nei suoi occhi.
K : (“Mamma mia quanto è bello……e i suoi occhi
sono così…..stupendi!”).
I : “Kagome……io……ti……”
Ma proprio in quel momento
uscì dal fiume un demone pesce gigantesco che catturò Kagome e si rigettò
nell’acqua.
“Kagomeeeeeeeeeee!” urlò Inuyasha con tutto il fiato che aveva e
si tuffò subito in acqua.
Iniziò così una lotta all’ultimo sangue tra i due.
Inuyasha doveva sconfiggerlo velocemente altrimenti Kagome sarebbe soffocata, ma
non era facile. Il mostro infatti si muoveva più veloce in acqua mentre lui
aveva un po’ di problemi. Ci volle un po’ più del previsto, ma alla fine
Inuyasha riuscì a tagliare in due il demone. Kagome intanto aveva perso i sensi
e Inuyasha, senza perdere tempo, la trasportò sulla riva.
I : “( Oh mio Dio!
Non respira!) KAGOME! KAGOMEEEEE! APRI GLI OCCHI, TI PREGO!!!!!!!!”
Inuyasha
non sapeva più che cosa fare e iniziò a scuoterla. Poi all’improvviso si ricordò
di quando Kagome gli aveva spiegato “le norme del primo soccorso” e della
respirazione bocca a bocca. Posò delicatamente sul terreno il corpo di Kagome e
iniziò a farle un massaggio cardiaco; poi avvicinandosi a lei, iniziò a soffiare
fra le sue labbra semiaperte.
(“TI PREGO, KAGOME SVEGLIATI!!!!!!!!”) urlava
nella sua mente Inuyasha.
Poi, quando ormai stava per perdere le speranze,
Kagome si riprese e si liberò di tutta l’acqua che aveva bevuto.
Inuyasha
rimase per qualche minuto immobile a guardarla. Kagome, che ormai si stava
velocemente riprendendo, si girò verso Inuyasha e quello che vide la lasciò
molto sorpresa: Inuyasha stava……PIANGENDO!
Non ebbe nemmeno il tempo di
parlare che, improvvisamente, Inuyasha la strinse forte tra le sue braccia.
K
: “Inuyasha, ma cosa….?”
I : “Kagome…..Kagome….SEI VIVA! Non immagini nemmeno
quanto io sia felice! Oh, se ti fosse accaduto qualcosa io……”
K :
“Inuyasha….io….”.
I : “Non dire niente, ti prego, fammi finire!….Kagome….tu
sei la persona più importante per me….tu sei il mio sole…tu mi hai insegnato a
stare con gli altri, tu mi hai aiutato a non essere più solo….Ti prego,
promettimi che non mi lascerai mai più! IO…HO BISOGNO DI TE!”.
Calde lacrime
di felicità scendevano sulle guance di Kagome, la quale non riusciva ancora a
credere alle sue orecchie. Prese la testa di Inuyasha e l’abbracciò teneramente,
mentre con la mano gli accarezzava dolcemente un orecchio.
K : “Su…adesso
calmati! Sto bene ora…e tutto grazie a te!”
Inuyasha piangeva e rideva
contemporaneamente. Non era mai stato in vita sua così felice.
Kagome
intanto continuava ad accarezzargli le tenere orecchie che si muovevano
velocemente ad ogni suo tocco. Inuyasha si sentiva in paradiso. Gli piaceva così
tanto quando lei le massaggiava le orecchie! Infatti aveva persino iniziato a
fare le fusa!
Kagome sorrise vedendo l’espressione di piacere dipinta sul
volto di lui. (“Come è bello….sembra quasi un cucciolo indifeso!”)pensò. Poi si
accorse che Inuyasha aveva iniziato a respirare più velocemente e che le sue
guance erano leggermente arrossate. Inuyasha infatti stava lentamente perdendo
il controllo, sconfitto ormai dalla miriade di sensazioni che lo stavano
avvolgendo in quel momento; e così, seguendo ciò che il suo istinto gli diceva
di fare, si ritrovò quasi senza rendersene conto a baciare con passione
Kagome.
Kagome inizialmente rimase immobile, poi timidamente iniziò a
rispondere al bacio, avvolgendo le sue braccia intorno al collo di
lui.
Inuyasha l’abbracciò anche lui, mentre cominciava a passare sensualmente
le mani sulla sua schiena, seguendone i contorni.
Kagome era pervasa da mille
brividi: sembrava che le mani di Inuyasha la stessero modellando come fosse
creta, facendole perdere lentamente il controllo. Inuyasha cominciò a leccare le
labbra di Kagome implorandola di schiuderle per rendere più profondo il bacio.
Ci volle meno di mezzo secondo perché Kagome gli desse il permesso. E così le
due lingue incominciarono timidamente a danzare e a rincorrersi senza fermarsi
mai.
Inuyasha era estasiato dal suo sapore così dolce e dal suo profumo che
stava diventando per lui peggio di una droga.
Kagome non capiva più niente,
il suo cuore nel petto era come impazzito e sembrava quasi che sarebbe uscito di
li a poco.
Poi, per necessità di ossigeno, furono costretti a rompere il
bacio. I loro respiri erano accelerati, come se avessero corso per una distanza
lunghissima, e i loro visi imporporati di un rosso acceso.
Rimasero
abbracciati e si guardarono negli occhi. Negli occhi di ognuno dei due si poteva
leggere la passione e il desiderio.
Con la mano Inuyasha iniziò ad
accarezzarle il viso dolcemente, seguendo i contorni con le dita. Kagome chiuse
gli occhi per assaporare meglio quelle sensazioni. Inuyasha si avvicinò al suo
viso e iniziò a baciare teneramente ogni punto: la fronte, il naso, le guance,
il mento, l’orecchio ed infine la baciò con una dolcezza infinita, facendo
nuovamente giocare la sua lingua con la sua.
Poi quando il bacio fu finito,
le si avvicino all’orecchio e, con un filo di voce, le sussurrò: “Kagome…..io ti
amo!”
Kagome spalancò gli occhi e, felicissima come non mai, gli buttò le
braccia intorno a collo e lo strinse forte, mentre il suo viso era rigato da
copiose lacrime di felicità. “Inu……yasha……..ti amo
anch’io!!!!!!!!!!”
Rimasero così per un tempo che sembrò loro un eternità,
finché non caddero addormentati l’uno tra le braccia dell’altro.
Il sole era sorto da poco quando Inuyasha si svegliò. Kagome aveva la testa
poggiata sul suo petto e dormiva profondamente. Inuyasha sorrise. Era così bello
sentirla così vicina. Avvicinò lentamente una mano al suo viso e iniziò ad
accarezzarlo dolcemente. Kagome si mosse leggermente e poi aprì gli occhi. Gli
occhi ambrati di Inuyasha la guardavano con una dolcezza infinita.
I :
“Buongiorno…..dormito bene?”
K : “Mmmmm…..mai dormito meglio!”. Kagome gli si
avvicinò e gli diede un bacio veloce sulle labbra.
Inuyasha rimase immobile
per qualche istante, poi si portò vicino a lei dandole anche lui un bacio ma
molto più profondo!
(“……WOW..!!!”) pensò Kagome mentre rispondeva al bacio.
Poi entrambi si alzarono e dopo aver fatto un abbondante colazione si
rimisero in viaggio. Secondo la mappa a poche ore di cammino avrebbero trovato
un villaggio e lì degli indizi per poter uscire dallo specchio.
Il sole era
già alto nel cielo quando giunsero nelle vicinanze di un villaggio molto grande
e pieno di gente. Inizialmente la gente del villaggio fu un po’ intimorita da
Inuyasha ma dopo che Kagome ebbe spiegato loro che non si trattava di un nemico,
furono lasciati liberi di entrare.
Inuyasha e Kagome furono ricevuti dal
capovillaggio al quale raccontarono la loro situazione.
Dopo averci
riflettuto un po’, il capovillaggio raccontò loro dell’esistenza di una porta
che si diceva portasse in un’altra dimensione. Essa era situata sulla cima di
una montagna altissima, che nessuno mai era riuscito a scalare. Ma non era
facile arrivarci: bisognava infatti sconfiggere ad uno ad uno i nove demoni
soprannominati da tutti come “I Demoni dell’Apocalisse” per la loro disumana
crudeltà verso qualsiasi essere vivente. E non era tutto. Per poter aprire
questa porta bisognava avere una chiave molto particolare: essa, secondo la
leggenda, doveva essere fatta di ossa di drago, una creatura quasi del tutto
estinta e difficilissima da trovare.
I : “Sempre più difficile, mmh?”
K:
“Inuyasha! Lo scusi….comunque ci è stato di grande aiuto. Grazie!”
C : “Di
niente….vi prego però di stare attenti! Siete così giovani…..sarebbe davvero un
peccato se vi accadesse qualcosa per essere andati dietro a delle dicerie!”
E
così, dopo aver nuovamente ringraziato l’anziano capovillaggio, i due si
rimisero in cammino.
Il resto della giornata trascorse tranquillamente salvo
per un paio di demoni che Inuyasha uccise in pochi secondi. Era ormai sera
quando giunsero nei pressi di una capanna abbandonata. Dopo che Inuyasha ebbe
controllato che lì non vi fosse alcun pericolo, decisero di fermarsi. Inuyasha
accese il fuoco e mangiarono. Poi quando ebbero finito, Kagome si avvicinò ad
Inuyasha e lo abbracciò. All’inizio Inuyasha si bloccò ma poi pure lui si decise
a ricambiare l’abbraccio. Siccome nessuno dei due si poteva ritenere un esperto
per quanto riguardava queste situazioni e siccome erano entrambi molto timidi,
non fecero nient’altro. Rimasero così abbracciati per un bel po’, godendo del
reciproco calore. Un po’ riluttante, Kagome ruppe l’abbraccio.
K : “Wahaaa!
(sbadiglio) che sonno! Bhè…io me ne vado dentro a dormire. Vieni anche tu?”
I
: “No, non ti preoccupare. Io rimango qui a fare la guardia…non si sa mai…”
K
: “Brrrr! Con questo freddo? Vieni almeno dentro a fare la guardia…si sta più
caldi!”
I : “Hey! Per chi mi hai preso? Io non sento né caldo né freddo! Sono
un haniyu io!”
K : “Si, si….pensi che non ti abbia sentito tremare prima?
Mmmmm?”
I : “Ehhhh? I….io….tremare? Ma QUANDO MAI!!!!!!!!!!”
K (ridendo) :
“Va bene, io vado dentro. Scommettiamo che al massimo cinque minuti tu verrai
dentro implorandomi di darti una coperta?”
I : “Non credo proprio!
Fhè!”
Kagome rise nuovamente ed entrò nella capanna. Prese due coperte: una
la distese per terra e con l’altra si coprì. Uscì una terza coperta: sapeva che
tra poco sarebbe entrato Inuyasha tremando come un pulcino!
Infatti non ci
volle molto e, come aveva detto Kagome, Inuyasha si avviò tremante verso
l’entrata della capanna. Entrò molto silenziosamente: non voleva che Kagome lo
vedesse e si prendesse gioco di lui. Ne valeva del suo orgoglio!
Ma mentre
camminava non si accorse di una scarpa di Kagome. Inuyasha cadde ritrovandosi
sopra ad una Kagome mezza-addormentata che lo guardava con gli occhi sgranati!
Inuyasha e Kagome divennero tutti e due rossi come pomodori.
Inuyasha era
nell’imbarazzo più totale! La posizione in cui si trovava ora era più che
compromettente e poi a complicare ancor di più le cose c’era il fatto che una
sua mano era poggiata su un seno di Kagome!
I : “Ehmmmmm…….Scusa……io……”.
Inuyasha deglutì rumorosamente e si accorse che cominciava a sudare, non per il
caldo però. Infatti stava cominciando ad eccitarsi!
Kagome inizialmente non
si accorse di nulla, dato che era ancora un po’ addormentata. Poi un piccolo
movimento fatto dalla mano di Inuyasha le fece intendere pienamente ciò che
aveva fatto arrossire così tanto il ragazzo. Kagome a quel punto divenne
paonazza! Voleva abbassare lo sguardo, fare qualcosa per liberarsi ma, per
quanti sforzi facesse, non ci riusciva. I suoi occhi erano in grado di
catturarla senza lasciarle scampo, travolgendola in una miriade di emozioni.
I loro visi si avvicinarono lentamente fino a fare fondere le loro labbra in
un tenero bacio. Lentamente quel bacio si trasformò in uno sempre più
passionale, che quasi non lasciava respiro. Kagome alzò la coperta permettendo
ad Inuyasha di intrufolarsi, senza però mai staccare la mano dal suo seno. Le
loro lingue iniziarono a giocare e a rincorrersi mentre i baci non avevano quasi
fine. Timidamente Inuyasha iniziò a massaggiare il seno di Kagome la quale
gemette quasi immediatamente all’interno del bacio. La mano sinistra si
impossessò dell’altro seno e entrambe cominciarono a massaggiare. Kagome gemeva
e il suo respiro si faceva più frammentato ogni minuto che passava. Avvolse le
braccia attorno alla testa di Inuyasha e, prese le sue orecchie, iniziò a
massaggiarle quasi in sincronia con il movimento delle mani di Inuyasha. Anche
lui gemette rumorosamente al suo tocco dopo aver rotto il bacio. Aprì gli occhi
e il suo sguardo cadde su Kagome che, con il viso rosso e respirando
affannosamente, gli sorrideva. Nei loro occhi si poteva leggere il loro enorme
desiderio. Si baciarono nuovamente con passione e ardore, poi Inuyasha sfilò la
maglietta a Kagome, lasciandola in reggiseno. Inuyasha guardò incuriosito lo
strano oggetto che gli impediva di vedere interamente Kagome e, timidamente
iniziò a cercare un modo per toglierlo. Vedendo la sua difficoltà, Kagome
sorrise e presa prima una mano poi l’altra, le guidò fino ai ferretti. Con
movimenti impacciati, Inuyasha riuscì ad aprirlo anche se gli ci volle qualche
minuto. Ma ne era valsa la pena. Lo spettacolo che ora gli si pareva davanti lo
ripagava di tutte le fatiche fatte. Kagome per vergogna si coprì il petto con le
braccia ma Inuyasha la bloccò.
I: “No…..fammi
vedere….sei….bellissima!”
Kagome arrossì e timidamente sorrise al
complimento. Inuyasha avvicinò nuovamente il viso al suo e la baciò. Poi scese a
baciarle e leccarle il collo fermandosi dove sentiva le vene pulsare in preda
all’eccitazione, dandole brividi di piacere. Scese lentamente fino al petto e
riempiendolo di caldi baci. Prese un capezzolo tra i denti e iniziò a succhiarlo
facendo urlare Kagome. Con la mano sinistra intanto massaggiava l’altro seno. La
mano destra cominciò a scendere lentamente facendo dei movimenti circolari fino
ad arrivare alla gonna. Kagome se ne accorse e l’aiutò a toglierla, rimanendo
con solo le mutandine addosso. Inuyasha si alzò solo per togliersi la parte di
sopra del kimono per poi riprendere subito la sua lenta tortura sui seni. Mentre
baciava e leccava il suo petto la mano destra di Inuyasha si intrufolò tra le
mutandine. A quel tocco Kagome gemette più forte e inarcò la schiena.
Timidamente Inuyasha iniziò a massaggiarla nella sua parte più intima, inserendo
prima un dito e poi un secondo seguendo dei movimenti circolari. Kagome era in
estasi, il piacere che le stava dando quel semplice tocco era indescrivibile!
Senza quasi accorgersene iniziò a muovere il bacino verso quelle dita seguendo
il loro ritmo e andando sempre più veloce.
Inuyasha non poteva fare a meno di
guardarla: era così bella e sentire le sue urla di piacere lo faceva eccitare
ogni minuto di più.
Il suo membro era già del tutto eretto e aveva iniziato a
pulsare in sincronia con il suo respiro accelerato. Sentiva una voglia, una
voglia che doveva soddisfare al più presto ma, essendo la sua prima volta,
giunto a quel punto non sapeva più cosa fare. Allontanò, allora, la sua mano
dalla femminilità di Kagome e iniziò a pulirla con la lingua dai suoi umori,
sorprendendosi di quanto fosse dolce il suo sapore. Kagome come risvegliatasi da
un bellissimo sogno lo guardò con occhi pieni d’amore e, dopo avergli messo le
braccia intorno al collo, lo baciò con una passione tale che neanche lei credeva
di possedere. Mentre lo baciava, con le mani scese lungo la schiena delineando i
suoi muscoli e premendosi ancora di più su di lui. Con una spinta ribaltò le
posizioni (Kagome ora era sopra di lui) e iniziò a baciarlo sensualmente sul
petto. Scese fino agli addominali e lì si fermò. Il suo sguardo cadde sul grosso
rigonfiamento dei pantaloni. Il desiderio di Kagome era tale in quel momento che
quasi non si accorse di aver cominciato a slacciargli i pantaloni. Inuyasha era
rimasto immobile e si sorprese moltissimo quando vide Kagome “armeggiare” con i
suoi pantaloni. Ora Kagome era lì davanti al suo membro ormai scoperto e lo
osservava timidamente.
Avvicinò lentamente una mano fino a sfiorarlo con la
punta delle dita. Inuyasha a quel tocco gemette e inarcò la schiena. Era come se
in quel momento fosse stato colpito da un fulmine. Kagome intanto con la punta
delle dita ne delineò i contorni, studiandolo attentamente. Poi afferrò il suo
membro con tutta la mano iniziando a massaggiarlo delicatamente con dei
movimenti circolari per tutta la sua lunghezza. Kagome si stupì di quanto calda
e morbida fosse la sua pelle in quel punto e, aggiunta una seconda mano,
cominciò ad andare più veloce. Inuyasha era in estasi: il suo corpo era
attraversato da milioni di scariche elettriche che lo facevano rimanere a terra
senza forze. E ogni minuto che passava sentiva che si stava avvicinando sempre
più all’apice del piacere. Kagome avvicinò lentamente la bocca al suo membro e
timidamente ne leccò la punta, non interrompendo mai il massaggio. Questo era
troppo! Inuyasha era quasi sul punto di perdere la ragione e sarebbe successo se
non si decideva a fare qualcosa subito! Con uno sforzo sovraumano si alzò e,
preso delicatamente il volto di Kagome, lo baciò con passione. Ribaltò le
posizioni e dopo essersi saziato della sua bocca cominciò nuovamente a scendere
verso i suoi seni, lasciando segni rossi dappertutto. Poi dopo essersi saziato
anche di quella parte del corpo, cominciò ad andare più giù verso la sua
femminilità. Quando fu ormai vicino cominciò a riempire di baci tutta la parte
circostante facendole aprire le gambe. In quel preciso istante fu avvolto da un
odore fortissimo, un odore dolcissimo e inebriante, l’odore della sua Kagome.
Senza aspettare un minuto di più cominciò a baciarla lì inserendo quasi subito
la lingua dentro di lei. Kagome urlava e gemeva come una pazza, inarcando la
schiena 100 volte al minuto e spingendolo sempre più dentro di lei. Quando
Kagome venne, Inuyasha fu travolto dai suoi umori che sgorgavano copiosi da
dentro di lei. Dopo essersi cibato di quel miele divino, Inuyasha si alzò e
guardò Kagome. La ragazza tremava ancora per il forte orgasmo appena avuto ma
nei suoi occhi lui poteva ancora leggere la sua enorme passione.
Dopo
essersi baciati nuovamente Kagome sussurrò ad Inuyasha: “Inuyasha…….ti
prego…..”.
Inuyasha sorrise e lentamente cominciò a posizionarsi verso la sua
apertura. Poi lui si avvicinò all’orecchio di lei e le sussurrò: “Kagome….ho
bisogno di te……ti prego guidami!”. E così Kagome prese il suo membro e lo guidò
fino alla sua femminilità sfiorandola. A quel tocco entrambi gemettero.
Timidamente Inuyasha cominciò ad entrare dentro di lei centimetro per centimetro
con piccole spinte fino ad entrare completamente. Kagome fu attraversata da un
improvviso dolore e si irrigidì. Inuyasha vide che le guance di Kagome erano
attraversate da copiose lacrime e non sapendo cosa fare per alleviare il suo
dolore di fermò. Kagome però in preda ai singhiozzi lo esortò a continuare:
“Inuyasha….ti..prego…continua…non ti fermare…altrimenti il dolore non se ne
andrà…..”. e così Inuyasha cominciò a muoversi prima lentamente e poi, vedendo
che Kagome si rilassava, sempre più veloce e più forte. Poco dopo i due bacini
avevano cominciato a muoversi seguendo uno stesso ritmo che aumentava ogni
secondo di più.
“Inuyashaaaaaaaaaaaaaaaaaa!………….!!!!!!!!!!!!!!!”
“KAGOMEEEE….!!!!!!!”
I
due amanti urlavano come pazzi il nome dell’amato/a mentre il loro ritmo
diventava sempre più veloce. Kagome lo stringeva sempre di più a se
scompigliandogli con le mani i capelli. Inuyasha giocava con un suo seno con la
lingua. Inuyasha stava quasi per venire ma prima doveva assolutamente fare una
cosa. Spintosi ancora di più dentro di lei si portò tra il collo e la spalla e
lì, con un morso veloce e leggero, vi impresse il suo marchio.Poco dopo Inuyasha
venne, liberando il suo seme dentro di lei fino in fondo e facendo venire anche
Kagome. Stanchi e sudati i due si accasciarono tra le coperte, addormentandosi
quasi subito l’uno tra le braccia dell’altro.
La mattina dopo il sole era
già alto quando Kagome apri gli occhi. Cercò lentamente di alzarsi ma due
braccia forti la avvolsero in un caldo abbraccio. Si girò e vide Inuyasha che le
sorrideva teneramente.
I : “Buongiorno…..Dormito bene?”
K(ricambiando il
sorriso): “Magnificamente…..!!!”. Kagome gli si avvicinò e gli diede un veloce
bacio sulle labbra.
I : “Mmmmmm…..tutto qui?”e senza perdere un secondo baciò
Kagome con passione, facendo giocare la sua lingua con quella di lei. Dopo che
il bacio fu finito, Kagome non resistette alla tentazione di toccare le sue
orecchie, e con un movimento veloce ne afferrò una cominciando a massaggiarla.
Inuyasha emetteva piccoli mugolii di piacere, simili a fusa.
Inuyasha e
Kagome avrebbero desiderato rimanere così per sempre ma….dovevano alzarsi!
Avevano moltissima strada da fare!
Riluttante, Kagome lasciò andare le sue
orecchie mentre Inuyasha la scioglieva dal suo abbraccio. Lentamente si
rivestirono, non distogliendo mai lo sguardo l’uno dall’altro. Poi dopo aver
raccolto le loro cose e rimesso a posto, i due si incamminarono verso il bosco
come era indicato nella mappa.
Quando arrivarono nelle vicinanze del bosco
Inuyasha si fermò di scatto. Aveva percepito l’aura di un demone ma questa era
diversa…… non ne aveva mai percepita una così prima d’ora.
I :
“Kagome….stammi vicina!”
K : “Inuyasha? Cosa succede?….”
Ma non ebbe
nemmeno il tempo di finire la frase che davanti a loro apparve un ombra.
Inuyasha cominciò a ringhiare forte e sguainò Tessaiga.
I : “TU…..DANNATO!
CHI SEI? FATTI VEDERE!!!!!!”
$: “Con piacere, hanyou! Io sono Chu, il primo
dei nove Draghi dell’Apocalisse! Sapevo che ben presto saresti arrivato!”
Il
drago fece un passo in avanti e venne illuminato dalla luce del sole. Davanti
agli occhi stupiti di Inuyasha e Kagome apparve un traghetto verde, poco più
alto di Shippo, che li guardava con aria di sfida.
I (con un enorme
gocciolone sulla testa): “E….tu? Cosa credi di fare?……”
K : “Ohh! Com’è
carinoooooooooo! E’ un cucciolo di drago!”
C (con una vena pulsante sulla
testa) : “Co….Come OSATE!!!!!!!! ANCHE SE PICCOLO SONO FORTE COME I MIEI
FRATELLI!!!!!!!!!!!!!!!!! LA PAGHERETE CARA PER AVERMI
SOTTOVALUTATO!!!!!!!!”
E senza aspettare si gettò all’attacco in direzione di
Kagome.
I : “Non osare toccarla!!!!!!!! Dannato!!!!!!!”
Inuyasha si mise
davanti a Kagome per parare il colpo ma, per sua enorme sorpresa, il colpo era
più forte di quanto non si aspettasse!Infatti furono entrambi scaraventati verso
degli alberi vicini ma Kagome non si fece assolutamente nulla dato che Inuyasha
le aveva fatto prontamente da scudo.
K: “Inuyasha…….Stai bene?”
I (un po’
ammaccato) : “Si…..non…ti preoccupare. Ora rimani qui…..devo dare una bella
lezione a quel dannato!”
K : “Stai attento! Anche se piccolo è molto
forte!”
I : “Sta tranquilla!….E ora A NOI DUE, MICROBO!”
C : “Fatti sotto,
CAGNOLINO!”
Il drago era velocissimo nei movimenti tanto che il povero
Inuyasha venne colpito due volte e rimase ferito ad una gamba. Inuyasha capì ben
presto che non sarebbe mai riuscito a prevedere i suoi attacchi facendo uso
della vista. Chiuse gli occhi e, dopo essersi concentrato al massimo, lasciò che
fossero le sue sensibilissime orecchie e il suo naso a guidarlo.
C : “Oh,
che succede cagnolino? Ti arrendi forse?”
I : “……..”
C : “Hai perso la
lingua? Bene, meglio….PERCHE’ NON TI SERVIRA’ A NULLA DA MORTO!!!!!!!!!
PRENDI!!!!!!!”
Il drago si era lanciato verso Inuyasha.
I : “Fhè! Sei
caduto nella mia trappola! Kaze No Kizu!!!!!!!!!!!!”
Il drago fu colpito in
pieno e poco dopo cadde a terra privo di forze.
C : “Non…..no….è un
…..hanyou……solo un….debole…..mezzosangue…..!”
Mentre parlava il drago si
disintegrò disperdendosi nella foresta. La battaglia era finita!
I : “Ho
vinto!” e cadde a terra sfinito. Kagome iniziò subito a correre verso di lui
preoccupatissima.
K : “Inuyasha, sei ferito? Stai bene?”
I : “Non è
niente….è solo un graffio, non ti preoccupare….Uff..Sono sfinito!”
Kagome
sorrise e gli accarezzò il viso facendo arrossire furiosamente Inuyasha.
K :
“E così il mio cucciolo è stanco, mmhhhh? Ci penso io! Che ne diresti di un po’
di ramen?”
I(rossissimo) : “(….il suo CUCCIOLO???!!!!!!!)……Si…..sono così
affamato che divorerei un cavallo intero!” disse, mettendosi subito
seduto.
Kagome raccolse il suo zaino e uscì due porzioni di ramen istantaneo.
“Ecco a te….” E sorrise. Inuyasha amava il suo sorriso. Era in grado di farlo
sentire meglio e di fargli toccare il cielo con un dito. Sorrise anche lui e
cominciò a mangiare.
Dopo che i due ragazzi furono sazi, decisero di
riprendere il cammino.
Inuyasha voleva uscire assolutamente da quella
foresta almeno prima del calare della sera. Non era un luogo sicuro per Kagome.
Se le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato! E poi…ora Kagome
era la sua compagna, colei con la quale avrebbe vissuto il resto della vita. Il
suo bene più prezioso.
Il sole era già calato da un pezzo quando finalmente
giunsero fuori dalla foresta. Davanti a loro ora vi era un’estesa pianura divisa
a metà da un fiume dove si specchiava una luna meravigliosa.
K : “WOW!!!! CHE
BELLO!!!!!!!!!! Inuyasha ci fermiamo qui, stanotte? Ti
prego!!!!!!!!!!”
Inuyasha annusò l’aria e drizzò le orecchie. Il luogo
sembrava abbastanza sicuro.
I : “Ok! Per me va bene!”
Kagome gli buttò le
braccia al collo e gli diede un bacio appassionato sulle labbra. Inuyasha
inizialmente rimase immobile ma poi rispose anche lui al bacio mettendoci tutta
la passione possibile. Nel giro di pochi minuti i due erano già distesi l’uno
sull’altra e stavano cominciando a togliersi i vestiti. Quella notte fecero
l’amore tre volte poi, stremati, si addormentarono sotto il cielo
stellato.
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Capitolo 7 *** Nuove avventure ***
Nuove avventure
La mattina dopo Inuyasha fu il primo ad aprire gli occhi. La prima cosa che vide
fu Kagome, che dormiva beatamente tra le sue braccia e coperta solo dal suo
kimono. Sorrise e l’abbracciò più forte, respirando a pieno il suo delizioso
odore. Era bellissimo svegliarsi così. (“Come vorrei svegliarmi così ogni
giorno!”) pensò. Poi si spostò lentamente giù lungo il collo e iniziò a leccare
sensualmente il suo marchio sulla pelle di lei. Kagome si mosse lentamente e
gemette nel sonno. Poi aprì lentamente gli occhi e si ritrovò a specchiarsi in
quelli di lui che la guardavano con amore.
I : “Buongiorno, amore. Dormito
bene?”e mentre diceva questo scese fulmineo a baciarle nuovamente il collo.
K
: “……mmmmmhhhhhhh! Si.......divinamente!.....anche se…..a dire il vero…non ho
dormito molto!!”e lo guardò maliziosamente, passando sensualmente il suo dito
sul petto di lui e ansimando leggermente a causa delle carezze che le stava
facendo.
I : “…..preferivi forse dormire? Mmmmhhh?”
Kagome sorrise e lo
baciò. Era felicissima come non lo era mai stata. Inuyasha le aveva
completamente cambiato la vita. Chissà come sarebbe stata la sua vita senza di
lui! No…non voleva nemmeno pensarci!
Si alzò e nuda come era si diresse
verso il fiume lì vicino, facendo segno ad Inuyasha di seguirla. Inuyasha
arrossì ma poi sorrise, cominciando a seguirla. I due fecero un bagno rilassante
l’uno tra le braccia dell’altro. Poi dopo essersi asciugati e rivestiti decisero
di fare colazione. Kagome diede ad Inuyasha una porzione di ramen ma proprio
mentre stava per prenderne una anche per lei, l’odore del cibo le fece venire la
nausea. La sensazione si intensificò non appena Inuyasha aprì la sua confezione
e Kagome non poté trattenersi oltre. Lasciò tutto e corse vicino ad un albero
dove vomitò tutto, anche l’anima.
Inuyasha si alzò e corse subito da lei, ma
per quanto facesse Kagome stava sempre peggio. Dopo circa un quarto d’ora
finalmente la nausea cessò, lasciando però il posto a una forte emicrania.
Kagome, sfinita, si accasciò tra le braccia di Inuyasha e perse i sensi.
Inuyasha era preoccupatissimo e non sapeva più che fare. Decise allora di
dirigersi verso il più vicino villaggio dove avrebbe sicuramente trovato aiuto.
Iniziò a correre velocissimo tra i campi ma quasi subito fu costretto a
fermarsi.
Davanti a lui ora vi era un enorme drago vestito con una possente
armatura e con una grandissima spada in mano.
$ : “Ti aspettavo, mezzosangue!
Io sono Ling il secondo dei nove Draghi dell’Apocalisse. Sono qui per vendicare
la morte di mio fratello Chu! Voglio proprio vedere quanto sei forte! FATTI
SOTTO!”
Inuyasha in un altro momento avrebbe accettato la sfida all’istante,
ma adesso Kagome era più importante!
I : “Giocheremo un’altra volta! Ora non
ho proprio tempo!” e detto questo cominciò ad incamminarsi.
L : “Eh no! Tu
non andrai da nessuna parte! La tua compagna dovrà aspettare finché non mi
sconfiggerai!”
Il drago Ling sfoderò la spada e lanciò un colpo potentissimo
in direzione dei due ragazzi. Inuyasha l’evitò per un
pelo.
(“Maledizione!!!!!!!!! Con Kagome non posso muovermi come vorrei! Devo
metterla in un posto sicuro e sconfiggerlo alla svelta!”) pensò. Indietreggiando
raggiunse una piccola grotta dove decise di lasciare Kagome.
I : “Kagome,
tesoro, ti prego aspetta qui. Mi ci vorrà qualche minuto e poi sarò subito da
te!” e detto questo Inuyasha si lanciò all’attacco del drago. La sua enorme
spada fu l’unica a dargli un po’ di problemi ma non gli ci volle molto per
sconfiggerlo.
Quando il drago di disintegrò disperdendosi nell’aria, Inuyasha
ritornò nella grotta dove aveva lasciato Kagome, la quale aveva finalmente
ripreso i sensi.
K : “Cos…Cosa è successo?….Dove sono?”
I : “Kagome!
Finalmente ti sei ripresa! Come ti senti ora?”
K : “Non molto bene. La testa
mi gira e ho ancora un po’ di nausea!….Ma tu….Inuyasha, tu sei ferito!”
I :
“Dove….ahhh, questo! No è solo un graffio, non ti preoccupare! Ho dovuto
combattere contro un altro drago, ma non era un granché! Ci vuole ben altro per
farmi fuori! A proposito, ti stavo portando al villaggio qui vicino…tu non ti
svegliavi…e così…”
K : “Oh scusa se ti ho fatto preoccupare!….Io…se vuoi
possiamo andare lo stesso al villaggio. Non mi sento ancora molto bene….forse è
meglio che qualche dottore mi visiti….per non esserti poi un peso…”
I : “Tu?
Un peso? Tu non sarai mai un peso per me Kagome! Mi sta molto a cuore la tua
salute….ehmm…(arrossisce)”
Kagome sorrise e gli diede un dolce bacio sulle
labbra. “Su andiamo al villaggio!”
E così, dopo che Inuyasha si fu ripreso,
la prese in braccio e insieme si avviarono verso il villaggio.
Il
villaggio era molto grande e pieno di bambini che correvano di qua e di là. Dopo
aver chiesto loro indicazioni, Inuyasha si incamminò verso la capanna
dell’anziana sacerdotessa del villaggio, la quale avevano detto essere anche un
bravissimo medico.
L’anziana signora sedeva sull’erba circondata da bambini e
ragazzi di ogni età che l’ascoltavano con un’attenzione tale da fare invidia a
qualsiasi classe dell’epoca moderna. Ma non appena si accorse dei due ragazzi,
si fermò, e dopo aver salutato tutti i suoi “alunni” esortò i due giovani ad
entrare nella sua capanna.
S : “Venite avanti…..su….non abbiate
paura!”
Kagome ed Inuyasha entrarono nella capanna e furono avvolti da un
forte odore di zuppa appena cotta.
S : “Prego, non fate complimenti….se
volete servitevi pure!”
Inuyasha non se lo fece ripetere due volte ma Kagome
dovette a suo malgrado rinunciare dato che le stava ritornando la nausea.
K :
“Per me no, grazie…”
S : “Che ti succede, bambina? Hai la nausea?”
I :
“Si…è per questo motivo che siamo venuti fin qui a cercarla. Stamattina, quando
stavamo per fare colazione lei, appena ha sentito l’odore del cibo, ha iniziato
subito a vomitare e a sentirsi male.”
K : “Si, è vero. Non mi era mai
capitata una cosa simile prima. Ho anche una forte emicrania e a volte mi gira
anche la testa!”
S : “Capisco….senti ragazzo, ti dispiacerebbe andare a
raccogliere un po’ di legna? Ho quasi finito la mia scorta e tu, a quanto vedo,
sei molto forte.”
I : “Va bene. Torno subito, Kagome!”
K :
“Ok!”
L’anziana sacerdotessa, dopo essersi assicurata che Inuyasha si fosse
allontanato abbastanza, cominciò a parlare a Kagome.
S : “Dimmi….tu e quel
demone siete compagni?…..compagni di vita, intendo.”
K (un po’
imbarazzata) : “Bè…a dire la
verità….si….ci siamo dichiarati da poco il
nostro…amore….non so se posso considerarmi la sua
compagna….”
S : “Il tuo amico è un demone cane,
giusto? La loro specie è l’unica che sceglie una ed una sola compagna per la
vita e le rimane accanto fino alla morte. Di solito i maschi di questa specie
marchiano le loro compagne con un segno simile ad una cicatrice lì tra il collo
e la spalla. E a quanto vedo tu hai il suo marchio.”
Kagome si stava solo
adesso rendendo conto di cosa significasse quel segno che prima aveva scambiato
per qualcosa di molto meno importante. Ora era ufficialmente la compagna di
Inuyasha, la sua “compagna di vita”. Arrossì al pensiero.
S : “Sai, bambina,
sono molto felice per te. Quel ragazzo deve volerti molto bene. Mi sembrava
sinceramente preoccupato prima quando mi raccontava quello che ti era successo
questa mattina (sorrise). Ma ora, veniamo a noi e al tuo malessere. Dimmi, oltre
al mal di testa e alla nausea senti qualcos’altro?”
K : “Si. Mi sento
stranamente stanca e poi…..i miei seni sono diventati più morbidi, non
so…..”
S : “Sei in ritardo con il tuo ciclo?”
K : “….ora che ci
penso…forse di qualche giorno! Forse è dovuto al fatto che ho perso da poco la
verginità…ops!! ” La ragazza si accorse di quello che aveva appena detto e
diventò completamente rossa.
S : “Oh! Adesso mi è tutto chiaro!”
K :
“Davvero? Cos’è? Influenza?”
S (ridendo) : “Bhè..non credo proprio! Tu
aspetti un bambino!”
L’anziana sacerdotessa l’aveva detto così velocemente
che dapprima Kagome non aveva capito.
K : “Cosa….COSA AVETE
DETTO???????????”
L’anziana sacerdotessa sorrise e l’abbracciò. “Tu aspetti
un bambino!!!” le disse nuovamente.
In quel momento era appena arrivato
Inuyasha e la notizia non tardò ad arrivare alle sue orecchie.
Corse
velocissimo in direzione della capanna e quando vi entrò vide Kagome che
piangeva e tremava.
I : “KA…..KAGOME!”
K : “Inuyasha!!!!!!!” gridò
gettandosi tra le sue braccia.
I : “Kagome….è vero? È vero…..quello che ho
sentito???????”
Kagome in cuor suo era felice come non mai, ma aveva anche
paura. Lei era ancora una bambina, non si sentiva pronta per una responsabilità
così grande!
I : “Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti prego, rispondimi!!!!!!!!!”
K : “Si………” disse, con un filo di voce.
Inuyasha rimase immobile per
alcuni minuti, continuando a tenere stretta Kagome tra le sue braccia.
La
sacerdotessa decise di lasciarli soli e si allontanò lentamente in direzione del
villaggio.
Kagome continuava a piangere mentre Inuyasha era ancora immobile.
Dopo parecchi minuti di silenzio Inuyasha si decise a parlare.
I :
“….Kagome….tu sei stata la luce che ha scacciato la mia oscurità….tu mi hai
insegnato a stare con gli altri….tu mi hai insegnato ad amare ed ad essere
riamato….e ora…(prende il suo viso tra le mani e le passa dolcemente le dita
sulle guance rigate dalle lacrime guardandola negli occhi)…e ora mi stai
rendendo l’uomo, anzi il mezzo demone più felice della terra…donandomi un
bambino….frutto del nostro amore….”
K : “Inuyasha…” disse commossa e
trattenendo a stento le lacrime “…io…ho paura, Inuyasha”.
Inuyasha sorrise e
l’abbracciò più forte. “Non devi avere paura! Ti prometto che non ti lascerò un
solo secondo, ti rimarrò sempre accanto e ti difenderò a costo della vita da
chiunque voglia farti del male!”
Kagome sorrise e lo baciò dolcemente sulle
labbra. Poi rimasero abbracciati fino a quando non fu tornata l’anziana
sacerdotessa.
S : “Come va? Ti senti meglio, ora?” disse la sacerdotessa
rivolgendosi a Kagome.
K : “Si, va molto meglio. La medicina che mi avete
dato ha fatto subito effetto!”
S : “Sono felice per te! Ora non avrai più
problemi durante questi mesi. Ma mi raccomando…non devi sforzarti troppo nelle
tue condizioni! So che avete un lungo viaggio da fare…”
I : “Oh, per questo
non c’è problema! La porterò io per tutto il tragitto!”
K : “COSA?????
INUYASHA IO NON SONO UN INVALIDA!!!!!! POSSO BENISSIMO CAMMINARE, IO!!!!”
I :
“Hai sentito cosa ha detto la sacerdotessa? Non devi sforzarti!!!!”
K : “Bhè,
ora posso ancora camminare….forse tra qualche mese….”
S : “Bambina, lo sai
che le gravidanze youkai durano molto meno di quelle umane? Dato che tu porti in
grembo un mezzo demone la gravidanza potrà durare dai 5 ai 6 mesi!”
K :
“COS…COSA?????????? Vuol dire che io….sarei già al secondo mese…PUR ESSENDO
INCINTA DA POCHI GIORNI!!!!!?????”
I : “….(con un gocciolone sulla testa)…io
non sapevo nulla….”
S : “Ah, beata gioventù. Mi ricordi tanto me, quando ero
giovane. Dovete sapere che molti anni or sono mi innamorai di un bellissimo
demone volpe, ma il nostro amore doveva a tutti i costi rimanere segreto, dato
che ero una sacerdotessa. La nostra relazione durò circa tre mesi poi lui,
purtroppo fu ucciso da uno dei Nove Draghi dell’Apocalisse e io scoprii di
essere incinta.”
K : “Deve essere stato difficile per lei….mi dispiace averle
ricordato questo periodo bruttissimo della sua vita.”
S : “Non ti
preoccupare. Purtroppo la storia non ha avuto un lieto fine. Infatti perdetti il
bambino durante il parto….”
K : “Oh, mi dispiace, mi dispiace tantissimo…!”
disse Kagome con le lacrime agli occhi.
S : “Non è nulla. Ormai sono passati
così tanti anni….Promettimi che le starai sempre accanto (rivolgendosi ad
Inuyasha), non voglio che a Kagome capiti un cosa così orribile….come perdere il
suo bambino…”
I : “Non la lascerò per un solo minuto!!! La seguirò
sempre!!!!!!! Lo prometto!”
S : “Sei proprio un bravo
ragazzo….”
Rimasero al villaggio ancora per qualche giorno poi, dopo aver
salutato l’anziana sacerdotessa si rimisero in cammino. La giornata era
insolitamente calda per quel periodo nonostante fossero ancora agli inizi di
aprile. I due stavano ora attraversando una palude la quale contribuiva ad
aumentare il caldo intorno a loro. Kagome non riusciva più ad andare avanti
perché il caldo, date le sue condizioni, era come triplicato per lei. Kagome non
aveva mai sentito così caldo in vita sua, le mancava persino il respiro.
Inuyasha si accorse subito che qualcosa non andava.
I : “Kagome! Cosa
succede…?”
K : “Inu….non c’è la faccio più….fa troppo caldo…non riesco….a
respirare….!”
I : “KAGOME!!!!!!!!!!!!!!!! Su, stai tranquilla! Sali sulle mie
spalle! Ti porto via da qui! SUBITO!”
E così, dopo essersi assicurato che
Kagome fosse ben posizionata sulle sue spalle, spiccò un salto più in alto che
poteva, quasi fino a toccare il cielo. Kagome già cominciava a sentirsi meglio.
L’aria lassù era fresca e pulita. Inuyasha ne fu felice e continuò a saltare tra
le paludi dirigendosi verso le montagne che si intravedevano all’orizzonte.
Giunto lì si fermò, facendo scendere Kagome. Ora l’aria non era più soffocante e
calda come nelle paludi, poteva stare tranquillo.
I : “Come va?”
K : “Va
molto meglio, ti ringrazio……scusa ma il caldo era troppo….”
I : “Non importa.
Ciò che conta è che tu stia meglio!”
K : “Inuyasha….”. Kagome sorrise e si
avvicinò a lui baciandolo dolcemente sulle labbra. “Ti amo,
Inuyasha”
Intanto dall’altra parte dello specchio
S : “Houshi
sama, è ormai passato più di un mese da quando Kagome ed Inuyasha sono finiti là
dentro! Che sia successo loro qualcosa? Oh mio Dio! E se fosse impossibile
uscire da lì? E se il demone dello specchio ci avesse mentito? Sono così
preoccupata!”
M : “Non temere, Sango. Sono preoccupato anch’io ma, come ha
detto il demone dello specchio, noi non possiamo fare nulla per aiutarli.
Dobbiamo continuare a credere in loro. Questo è tutto ciò che possiamo
fare….”
Sh : “KAGOME !!!!!!!!!!! INUYASHA!!!!!!!!!! Vi prego tornate…mi
mancate tanto….”
d : “Non disperate. A quanto vedo i due giovani hanno fatto
molta strada e si stanno avvicinando sempre più all’uscita.”
Sh :
“Davvero????????????”
S : “Veramente? Oh! Sono felicissima!!!!”
M : “Sono
felice. Credo che molto presto potremo riabbracciarli!”
Alla prossima ^___^
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Capitolo 8 *** E arrivò l'inverno... ***
hhhhhh
E arrivò l'inverno...
Erano giunti ormai sulle montagne e Inuyasha aveva sconfitto altri quattro dei
nove Draghi Dell’Apocalisse. Non era stato affatto facile sconfiggerli ma lui
doveva difendere Kagome, la sua Kagome, e il bambino che cresceva sempre di più
dentro di lei. Kagome stava per terminare il secondo mese ed il pancione era
ormai evidente. E già da qualche settimana il piccolo aveva cominciato a tirare
dei forti calci. Inuyasha era felicissimo di poter sentire il bambino e non
perdeva mai l’occasione di appoggiare il suo orecchio sul grembo di Kagome.
‘
Giunta la sera, i due decisero di accamparsi in una piccola capanna
abbandonata lì vicino. Inuyasha aiutò Kagome a sistemare le coperte per la notte
e, dopo essersi assicurato che fosse ben coperta, si diresse verso la porta
della capanna.
I : “Vado a prendere qualcosa da mangiare, sono stufo di
mangiare solo e soltanto ramen ogni giorno…e poi non fa bene al bambino! Tu non
muoverti di qui! Faccio in un attimo!”
K : “Va bene, non preoccuparti! Torna
presto però…”
Inuyasha sorrise e sparì nel buio della notte.
K : “Mamma
mia! Se non fosse per il fuoco acceso qui sarebbe tutto buio! Brrr…Che paura!
Spero che Inuyasha torni presto!”
In quel momento il bambino tirò un forte
calcio. “Mmmm? Che c’è? Anche a te manca il tuo papà?” e mentre diceva queste
parole arrossì e accarezzò dolcemente il pancione. Tutto era successo così
velocemente: prima avevano sconfitto Naraku ed erano finiti nello specchio, poi
lei ed Inuyasha si erano dichiarati il loro amore e adesso lei aspettava un
bambino da Inuyasha. Sorrise a questo pensiero e al fatto che molto presto
avrebbe potuto abbracciare il suo bambino. (“Chissà se sarà un maschio o un
femmina? Dalla forza con cui tira i calci penso proprio che sarà un maschio! Ma
non mi dispiacerebbe avere un femmina…forse ad Inuyasha si…”) e immaginando la
faccia che avrebbe fatto Inuyasha se fosse nata una bambina, cominciò a ridere.
Poi improvvisamente si fermò. Un pensiero le aveva attraversato la testa come un
fulmine. La sua famiglia! Se n’era completamente dimenticata! Come avrebbero
reagito a una tale notizia? Come avrebbero reagito soprattutto sua madre e il
nonno? Un brivido le attraversò la schiena.Doveva assolutamente parlare con
Inuyasha. Forse insieme avrebbero trovato sicuramente un soluzione.
Pochi
minuti dopo arrivò Inuyasha con in mano una coppia di conigli.
I : “Kagome!
Ecco qui! Un po’ di carne fresca ci farà bene! Preparo subito il fuoco!….ma
Kagome che hai?…Perché stai tremando?”
K : “Inuyasha….ecco…io…abbiamo un
problema….”
I : “Che succede, Kagome? Ti senti male? È successo qualcosa al
bambino?…”
K : “No non è questo….Inuyasha…stavo pensando alla mia famiglia….e
a come prenderà la notizia che io avrò un bambino. Nella mia epoca non è una
cosa normale che una ragazza di soli quindici anni partorisca un bambino…Non è
che io non ne sia felice, per me infatti è la cosa più bella che mi sia capitata
ma….non so se la mia famiglia mi vorrà più bene…”
I : “Kagome…”
Kagome gli
si avvicinò abbracciandolo e posando la testa suo petto. “Ho paura, Inuyasha.
Non voglio perderli!”
I : “Kagome, perdonami…è tutta colpa mia se adesso sei
in questa situazione! Ti prego non odiarmi!”
K : “No, Inuyasha, che dici? Non
è affatto colpa tua! Noi non potevamo evitare che questo accadesse…il bambino
che porto in grembo è il frutto del nostro amore…io ti amo, Inuyasha. Non potrei
mai odiarti!”
I : “Ti amo anch’io Kagome ma, non voglio che per causa mia tu
perda la tua famiglia! So già quando è doloroso…Facciamo così: parlerò io con
tua madre e tuo nonno! Non preoccuparti, ci penserò io!…e spero che mi lascino
vivere….(gocciolone sulla testa)”
K : “Ohhhh, Inuyasha!!!!
Grazie….grazie…snif…”
I : “Bene! Ora mangiamo, prima che si freddi
tutto!”
K (sorridendo) : “Si!”
Il paesaggio, man mano che salivano tra
le montagne, si andava coprendo da una spessa coltre di neve e il freddo
diventava sempre più pungente. Kagome si trovava sulla schiena di Inuyasha con
addosso due coperte pesanti. Il calore del corpo di Inuyasha combinato con
quello sprigionato dalle coperte la faceva stare perfettamente al caldo. E lui
ne era molto felice. Improvvisamente arrivò al suo sensibilissimo naso un odore
che gli era diventato familiare negli ultimi tempi : l’odore di drago.
I :
“Abbiamo compagnia!”
K : “Cosa?”
Infatti apparve quasi subito una grande
ombra che cominciò ad attaccare i due lanciandoli contro piccoli coltelli
affilatissimi. Inuyasha abilmente li schivò tutti e si preparò all’attacco
sguainando la sua Tessaiga.
I : “Fatti vedere, BATARDO!!!”
$& : “Hey!
Vacci piano con le parole, maledetto mezzo sangue! Nessuno tratta in questo modo
i terribili fratelli Myu e Ryu!
K : “Sono due!!”
I : “Grrrrrrr….!!!!Fatevi
sotto! Voglio proprio vedere se siete così terribili! Kagome, tu rimani qui…ci
penso io a loro!”
K : “Stai attento”
I : “Non preoccuparti. Ci vorranno
solo pochi minuti!” e detto questo si getto subito all’attacco.
I due draghi
si muovevano così velocemente che era quasi impossibile vederli, attaccando da
tutte le parti il povero Inuyasha e colpendolo ripetutamente con i
coltelli.
In poco tempo Inuyasha era coperto di ferite dalle quali usciva
copioso il sangue. “Maledizione!!!!” urlò Inuyasha “se almeno non fossero così
dannatamente veloci!!”
Man mano che passavano i minuti Inuyasha respirava
sempre più affannosamente man mano che le ferite aumentavano.
$& : “Te lo
avevamo detto, mezzo sangue! Noi siamo troppo forti per te! Non riesci nemmeno a
vederci….di questo passo morirai dissanguato!”
I : “Maledizione…anf…anf…se
non trovo subito un modo per fermarli….anf….qui ci lascio le penne…”
$& :
“Cos’è?? Il cagnolino non ce la fa più? Se vuoi ti diamo subito il colpo di
grazia così….potrai riposarti per molto, molto tempo!! Ah ah ah !”
I :
“GRRRRRRR…….lo vedremo!!!!! KAZE NO KIZU!!!!!!”
$& : “Cosa credi di fare
con quel misero vento? Ora ti facciamo vedere noi il vero vento!”
Dopo che i
due draghi ebbero pronunciato una frase in una lingua incomprensibile, si formò
davanti a loro un enorme tornado che iniziò a risucchiare ogni cosa con una
forza tale da risucchiare persino enormi alberi secolari tra cui anche quello
vicino al quale si trovava Kagome.
K : “AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!
INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! AIUTOOOOO!!”
I :
“KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
Con uno sforzo enorme Inuyasha si gettò in
aiuto di Kagome ma a causa delle ferite che non smettevano di sanguinare stavano
rischiando di finire all’interno del tornado.
K : “Inuyasha, ho paura!!!!!!”
Kagome tremava e si teneva stretta a lui. Inuyasha non sapeva più cosa fare
ma non poteva permettere che succedesse qualcosa a Kagome e al bambino. Il
tornado intanto li stava risucchiando al suo interno sempre più velocemente.
Inuyasha doveva agire ora e quando stava ormai perdendo le speranze ebbe
un’idea.
I : “Kagome, sali sulle mie spalle e cerca di tirare una freccia
verso il centro del tornado. Poi mantieniti forte a me!”
Kagome fece come le
aveva detto e tirò la freccia verso il centro del tornado. Grazie alla freccia
scoccata da Kagome si era creata una crepa all’interno del tornado.
I :
“Bene!! Adesso Kagome stringiti a me più forte che puoi!!!”
Inuyasha si gettò
nel tornado e usando la Tessaiga rafforzata dal Kongossoha lo tagliò in due. La
potenza restante del colpo servì a distruggere i due draghi cogliendoli di
sorpresa.
$& : “NON E’ POSSIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!” e si disintegrarono.
I :
“C’è…..l’ho….fatta…..!….!” e svenne.
K : “Inuyasha, sei stato
grande….Inuyasha?? INUYASHA!!!!!!!!!!!!”
Kagome era disperata. Cominciò a
scuoterlo ma niente. Inuyasha non accennava a svegliarsi. Lo guardò: Inuyasha
era tutto ricoperto di sangue e respirava a fatica.
Usando tutta la forza che
disponeva trasportò Inuyasha in un luogo riparato, dato che si era alzato
improvvisamente un vento gelido e aveva cominciato a nevicare.
Lentamente gli
tolse la parte di sopra del kimono e lo medicò.
Poi, esausta, dopo aver
coperto entrambi con la coperta che li era rimasta, si addormentò abbracciata al
suo Inuyasha.
Non era ancora l’alba quando Kagome si svegliò. Aveva
nevicato per tutta la notte e il paesaggio era completamente ricoperto da un
folto strato di neve. La luna era ancora alta nel cielo ma si potevano già i
primi raggi di sole che preannunciavano l’inizio di una nuova
giornata.
Kagome aveva dormito poco quella notte a causa dell’ansia e per i
calci del bambino che non aveva smesso per un solo attimo di muoversi. Si alzò
stancamente da terra, anche a causa del peso del pancione che aumentava ogni
giorno di più, e si girò verso Inuyasha. Dormiva ancora ma per fortuna il suo
respiro era tornato normale. Sorrise e gli accarezzò delicatamente una guancia.
Lentamente iniziò a cambiare le fasciature ad Inuyasha. Le ferite più
superficiali si andavano già rimarginando mentre quelle più profonde
sanguinavano ancora. Prese il disinfettante dalla borsa che miracolosamente si
era salvata e lo passò sulle ferite ancora aperte. Il viso di Inuyasha si
contorse per un momento in un espressione di dolore ma poi tornò quasi subito
serena. Kagome infatti stava cercando di fare più delicatamente possibile.
Quando ebbe finalmente finito lo coprì con la coperta. Sospirò: si sentiva già
stanca pur non avendo fatto niente quella mattina. Accarezzò dolcemente il
pancione e non passò un minuto che subito il bambino le rispose tirandole un
forte calcio.
K : “Sei sempre sveglio tu, eh? Non sei ancora stanco dopo
quello che hai combinato stanotte?….sei proprio instancabile, come tuo padre…” e
mentre diceva questo una lacrima scese lungo il suo viso.
I :
“Inuyasha…promettimi che non metterai più così a rischio la tua vita!! Io…non
voglio perderti…snif…”
Kagome pianse a lungo abbracciata ad Inuyasha poi,
esausta, si addormentò.
Erano passate molte ore quando finalmente
Inuyasha si svegliò. Il suo sguardo cadde subito su Kagome che dormiva
beatamente tra le sue braccia. Sorrise e si chinò su di lei baciandole la
fronte.
I : “Kagome…non so come tu abbia fatto a trasportarmi fin qui e a
curarmi nel tuo stato….ma ti ringrazio” e la baciò nuovamente questa volta però
sulla bocca.
Le dolci dimostrazioni d’affetto di Inuyasha fecero svegliare
Kagome che non perse tempo a rispondere a quel dolcissimo bacio.
K :
“Inuyasha…..snif….sei tornato da me!…..snif! Sono così felice!!! Promettimi di
non fare più cose così azzardate!!”
I : “Kagome….tu sei la cosa più bella
della mia vita. Pensavi che ti avrei lasciato proprio ora che manca poco alla
nascita del nostro bambino? Non ci penso proprio!!! Noi staremo insieme per
sempre!” e si baciarono di nuovo questa volta con più
passione.
Improvvisamente lo stomaco di Inuyasha tuonò.
I : “OPS!
Bè….scusa ma…ho una fame che non ci vedo!”
Kagome rise. “ Bè….ora che mi ci
fai pensare, anch’io non ho mangiato nulla questa mattina!”
I : “COSA?????
NON HAI MANGIATO NIENTE??? Aspetta qui vado subito a prenderti qualcosa di
sostanzioso da mangiare!”
K : “HEY! Tu sei ferito!!!! Dove pensi di
andare?”
I : “Fhè! Ma se sono soltanto quattro graffi! Faccio subito!!!” e
uscì come un fulmine. Pochi minuti dopo era già di ritorno con in spalla un
enorme cinghiale.
K : “WOW! È enorme!!! Come faremo a mangiarlo tutto?….ah,
già! Ora ricordo che tu hai uno stomaco senza fondo!”
I : “Fhè! Pensa a
mangiare anche tu un po’ di più! Mangi come un uccellino, e poi ti lamenti del
fatto che ti senti stanca! È naturale che poi il bambino si nutra della tua
energia! Come farai quando dovrai partorire? Ti ricordo che tra una settimana
entrerai nel quarto mese!”
K : “Uffa! Sei peggio di mia madre, quando ti ci
metti! E va bene! Farò uno sforzo!”
I : “Brava!”
Era calata la notte e
i due stavano abbracciati godendo del calore sprigionato dal fuoco.
I :
“Domani mattina ci metteremo in cammino! Tra qualche giorno, al massimo una
settimana giungeremo sulla cima della montagna più alta, dove c’è la
porta!”
K : “Cosa????? Vuoi già muoverti??? Ma….le ferite non si sono ancora
rimarginate del tutto! Ti ricordo che manca ancora un altro drago da sconfiggere
ed essendo l’ultimo sicuramente sarà il più forte! E se ci attaccasse
all’improvviso? E se tu non fossi ancora in piena forma? Aspettiamo ancora
qualche giorno!!”
I : “Non ti preoccupare. Entro domani le ferite saranno
tutte guarite e poi qualcosa mi dice che troveremo l’ultimo drago quando saremo
arrivati sulla cima della montagna! Ma ora non è questo il problema più
importante: dobbiamo assolutamente trovare un villaggio e prenderti dei vestiti
pesanti per te e qualcosa per il bambino! Sarà sempre più freddo man mano che
andremo avanti…e non voglio che tu muoia assiderata!”
K : “E va bene!…sai
Inuyasha, sei diventato così premuroso nei miei confronti che quasi non ti
riconosco più!”
I ( con le guance in fiamme) : “Bhè…..ecco….io….credo che sia
normale che il compagno si preoccupi della sua compagna e del suo
bambino….”
Kagome iniziò a ridere. Era troppo buffo quando arrossiva!
Sembrava un cucciolo! Poi gli si avvicinò ancora di più e lo baciò sulla
guancia.
K : “Inuyasha, ti amo” gli sussurrò dolcemente.
I : “Ti amo
anch’io, Kagome” e le accarezzò dolcemente una guancia. Poi lentamente scese sul
pancione e si sorprese non poco della potenza con cui il piccolo tirava i suoi
calci. Sorrise e scese a baciarla là dove era arrivato il calcio. Poi vi posò
l’orecchio e rimase a lungo così, cullato dall’odore di Kagome.
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Capitolo 9 *** Obiettivo: Tornare a casa! ***
jj
Obiettivo: tornare a casa!
La mattina dopo partirono molto presto; aveva smesso di nevicare ed era uscito
anche il sole. Lentamente attraversarono un fitto bosco e una grande pianura.
Kagome si stancò quasi subito ma Inuyasha fu ben lieto di prenderla sulle sue
spalle.
K : “Non sono troppo pesante? Mi sembra di essere diventata una
enorme palla!
I : “No che dici! Per me sei leggera come una piuma!”
K :
“Oh,…bhè...grazie. Comunque non credevo che il pancione sarebbe diventato così
grande! Quando mia madre era incinta di Souta il pancione non era così
grosso!”
I : “Bhè, io ho visto parecchie donne incinte e ti posso dire che
ogni pancione era diverso dall’altro. E poi non devi dimenticare che nostro
figlio ha sangue youkai nelle vene!”
K : “Umm? Sarà…. Parlando d’altro, pensi
che il piccolo avrà le orecchie come te?”
I : “Ecco…io…non so…forse…”
K :
“Sai, a me piacerebbe moltissimo!”e mentre parlava afferrò un orecchio di
Inuyasha e iniziò ad accarezzarlo.
I : “Hey! Ma che fai?….lo sai che non
riesco a sentire i rumori di qua intorno se tu fai così? E se per caso arrivasse
qualche demone?”
K : “Uffa! E va bene, ma lo sai… a volte non riesco proprio
a trattenermi! Sono così morbide!”
I : “Fhè! Le donne! Comunque tra un po’
arriveremo ad un villaggio. Sento distintamente l’odore di molte persone”
K :
“Cosa? Esiste veramente qualcuno che vive su queste montagne?”
I : “A quanto
pare si. Sento anche l’odore dell’acqua. Deve esserci un fiume o un lago lì
vicino al villaggio. Sarà un villaggio di pescatori. Ora tieniti forte! Si
balla!!”
Inuyasha iniziò a saltare da un albero al un altro e poi da una
roccia ad un’altra correndo come un pazzo.
K : “Hey! Ma….Inuyasha vai
piano!!! Non correre così….!!!…Aiuto!!”
E così in meno di cinque minuti erano
già arrivati. Il villaggio era più grande di quel che si aspettavano e molto
popolato. Inuyasha fece scendere Kagome e si inoltrarono al suo interno. Vi era
una specie di fiera e ad ogni lato della strada vi erano commercianti di ogni
genere. Kagome avrebbe voluto comprare qualcosa di carino ma si ricordò che non
aveva soldi o almeno lo stesso denaro che veniva utilizzato in quell’epoca.
K
: “Inuyasha, guarda! Che bello! Ci sono anche dei vestiti! Peccato che non
abbiamo neanche un soldo!”
I : “E chi l’ha detto? (fruga nella tasca) Guarda,
questi l’ho fregati a Miroku poco prima che sconfiggessimo Naraku! Non pensavo
però che mi sarebbero serviti….”
K : “Davvero? Oh, Inuyasha! Sei un tesoro!
Dai avviciniamoci e compriamo qualcosa! Mi sembra quasi di essere in una strada
piena di negozi!”
I : “Hey, hey…vacci piano! Credo che questi saranno appena
sufficienti per poter comprare qualche vestito, niente di più!”
K : “Che
peccato! Mi stavo già immaginando tutte le cose che avrei potuto
comprare…”
Così cominciarono a camminare tra le “bancarelle”. Kagome
trascinava con se il povero Inuyasha ogni volta che vedeva qualcosa che le
piaceva, urlando come una pazza. Inuyasha rassegnato e con un’enorme gocciolone
sulla testa cercava di assecondarla seguendola. Dopo due ore finalmente, quando
ormai Inuyasha aveva perso quasi completamente la pazienza, Kagome si decise. La
sua scelta ricadde su un kimono a fiori di lana abbastanza largo e su uno
scialle coordinato anch’esso di lana.
Poi usarono gli ultimi spiccioli che li
erano rimasti per comprare qualcosa da mangiare.
Alla fine della giornata i
due erano entrambi stremati. Kagome, dopo aver indossato i suoi nuovi vestiti e
aver conservato la divisa scolastica che aveva indossato fino a poco tempo
prima, stava già dormendo sulle spalle di Inuyasha.
Inuyasha sorrise
sentendo il dolce peso della sua amata sulle spalle. Ora doveva trovare un luogo
riparato dove passare la notte dato che stava iniziando di nuovo a nevicare.
Mentre camminava tra le stradine del villaggio ormai addormentato arrivò nelle
vicinanze di una locanda. Forse lì avrebbe trovato una stanza o un
giaciglio.
Bussò alla porta e pochi minuti dopo arrivò alla porta un anziano
signore leggermente addormentato.
v : “Chi è che disturba nel cuore della
notte?”
I : “Mi dispiace disturbarla….io e la mia compagna cercavamo un luogo
caldo dove passare la notte…”
v : “Oh,…mi dispiace ragazzo ma durante la
fiera dei mercanti il mio locale è sempre pieno…non ho nemmeno un letto
libero…mi dispiace…” e fa per chiudere la porta.
I : “Ma…aspetti! La mia
compagna è incinta! La prego…fuori nevica sempre più forte e a quest’ora nessuno
vorrà ospitarci!”
v : “Mmmm….Potete stare nella stalla con i cavalli. Non ho
nessun altro posto. Ma tu ragazzo, hai dei soldi?”
I : “No…però potrei fare
qualcosa per ripagarla…sono…ehmm…molto forte…”
v : “E va bene! Entrate! Vieni
con me che ti mostro dove è la stalla”
I : “La ringrazio!!!!”
L’anziano
signore condusse Inuyasha e Kagome in una piccola stalla piena di cavalli. Dove
vi era un grande giaciglio di paglia Inuyasha posò delicatamente Kagome, che
ancora dormiva, e la coprì con la coperta perché stesse più al caldo. Dopo
averle dato un bacio sulla fronte si voltò verso il vecchio.
I : “Allora mi
dica, cosa vuole che faccia?”
v : “Dovrai riempirmi l’intera dispensa di
legna e tutto entro domani mattina. Se lo farai non ti chiederò nient’altro,
anzi vi offrirò ad entrambi la colazione!
I : “Ok! (Sarà uno scherzo per me!
In questo modo avremo anche un pasto gratis!)”
E così, dopo aver lasciato il
fodero della spada vicino a Kagome per proteggerla, si diresse verso il bosco.
Diversamente da quello che pensava, il compito non fu affatto facile: infatti
quella notte si scatenò una tempesta fortissima che diede non pochi problemi ad
Inuyasha. Dopo molte ore di duro lavoro, cioè quando ormai cominciava a fare
giorno, Inuyasha era riuscito a riempire completamente l’intera dispensa.
Stremato e mezzo assiderato (infatti le orecchie erano diventate viola!) si
distese sotto le coperte vicino a Kagome, addormentandosi quasi
subito.
Quando Kagome si svegliò, erano passate un paio d’ore. Inuyasha le
era accanto e dormiva tenendola stretta tra le braccia. Kagome sorrise e si
guardò intorno: sembrava una stalla, anzi era una stalla piena di cavalli che la
guardavano con curiosità. Si alzò lentamente e in quel momento entrò il vecchio
padrone della locanda.
v : “Buongiorno! Ti sei svegliata! Hai dormito
bene?”
K : “Oh, sì…la ringrazio. Come mai ci troviamo nella stalla? E perché
Inuyasha ha le orecchie così fredde pur essendo molto caldo qui?”
v : “Quel
ragazzo deve volerti un’infinità di bene. Mentre tu dormivi lui è andato nel
bosco a raccogliere la legna sfidando persino la grande tempesta ed è tornato
solo poche ore fa. E tutto questo l’ha fatto per darti una stanza calda dove
dormire e un pasto! Ora lascialo dormire. Quando si sveglierà vi preparerò da
mangiare! A dopo!” e ritornò nella locanda.
Calde lacrime cadevano sulle
guance di Kagome. Inuyasha aveva rischiato di morire assiderato per lei! Gli si
sdraiò accanto e l’abbraccio forte dandole tutto il calore possibile. Lo baciò
sulle labbra e strinse la testa sul suo petto, soffiando leggermente nelle
orecchie.
Inuyasha era cambiato moltissimo dalla prima volta che lo aveva
conosciuto, quando voleva ucciderla per avere la sfera dei Quattro Spiriti tutta
per se. Era cresciuto molto negli ultimi mesi e molto maturato. Sarebbe
diventato sicuramente un perfetto padre per il piccolo. Kagome sorrise al
pensiero di lui con in braccio il bambino e lo strinse ancora di più. Inuyasha
sussultò, chiaro segno che si stava svegliando.
I : “Mmmm….”
K(sfoggiando
uno dei suoi più bei sorrisi) : “Buongiorno! Sei abbastanza caldo?”
I :
“Si….(premendosi di più su i suoi seni)…meravigliosamente…caldo!”
Kagome
sorrise nuovamente e prese ad accarezzargli le soffici orecchie.
K :
“Inuyasha, volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto…”
I : “Di
nulla. Per te farei di tutto…anche sfidare una bufera di neve!”
Non appena
Inuyasha ebbe finito di parlare, Kagome ruppe la distanza che c’era tra le loro
bocche e lo baciò. Inuyasha, superata l’incertezza iniziale, le rispose con
uguale fervore e passione. Le loro lingue danzavano e lottavano senza fermarsi,
i loro corpi cercavano di avvicinarsi sempre più, le loro mani tracciavano
sentieri di fuoco sui loro corpi. La passione cresceva sempre di più man mano
che i baci e le carezze aumentavano. Una mano di Inuyasha si era spinta
all’interno del kimono di Kagome e aveva iniziato a massaggiare il seno. Kagome
gemette subito al leggero contatto. I seni erano diventati ipersensibili a causa
della gravidanza.
Lentamente cominciarono a spogliarsi godendo del calore
sprigionato dal contatto dei loro corpi. Gentilmente Inuyasha fece sdraiare
Kagome, non lasciando nemmeno per un secondo la sua bocca. Poi cominciò a
scendere fermandosi ogni tanto tra i suoi seni e sul pancione. Quando fu sazio
di quella parte del corpo, si diresse verso la sua femminilità ormai in fiamme e
vi giocò a lungo con la lingua. Kagome quando sentì il suo alito caldo e la sua
lingua entrare dentro di lei gemette più forte, avvicinandosi sempre più, man
mano che aumentava il ritmo delle sue ministrazioni, verso il piacere assoluto.
Quando Kagome venne, Inuyasha, dopo essersi cibato di quel nettare divino,
iniziò a posizionarsi in direzione della sua apertura. La baciò nuovamente con
fervore e poi entrò lentamente in lei. Non voleva fare del male al bambino, così
cercò di essere il più delicato possibile senza però far affievolire la sua
passione. E così i due amanti vennero, entrambi urlando e gemendo e stetti in un
forte abbraccio. Stanchi ma felici rimasero così uniti per molti minuti, stretti
ognuno nelle braccia dell’altro.
Era ormai l’ora di pranzo quando Kagome ed
Inuyasha si alzarono e si diressero nella locanda. Il vecchio padrone della
locanda prontamente diede loro un tavolo e fece preparare subito da mangiare.
C’era molta gente a quell’ora tra cui molti dei mercanti che avevano visto
durante la fiera del paese il giorno prima. Inuyasha si sentiva un po’ a disagio
in mezzo a tutta quella gente: lui era pur sempre un mezzo demone e presto o
tardi qualcuno dei commensali avrebbe sicuramente detto qualcosa nei suoi
riguardi. Kagome notò subito il suo nervosismo.
K : “Inu…che ti
succede?”
I : “Niente…è solo che non sono mai stato in una locanda e in mezzo
a tante persone…ehm…esseri umani. Mi sento un po’ a disagio! E se qualcuno
capisse che non sono come loro…cioè un demone…e mi cacciasse?”
K : “Dai, non
ti preoccupare! Noi siamo ospiti del padrone della locanda! Stai tranquillo! Non
diranno nulla…”
Ma Kagome dovette subito rimangiarsi quello che aveva detto.
Infatti molti gruppi di uomini avevano notato le orecchie di Inuyasha e avevano
incominciato a rivolgere verso di loro sguardi poco amichevoli. (“Come non
detto….Mamma mia che sguardi!”) pensò Kagome.
Gli uomini avevano già
cominciato ad alzarsi quando giunse inaspettatamente il vecchio padrone della
locanda.
v : “Se i lor signori non gradiscono la presenza di un demone tra
noi, sono pregati di lasciare questa locanda. Non sopporto la gente che vive di
pregiudizi. Questo ragazzo ha quasi rischiato di morire assiderato pur di dare
alla sua compagna incinta un luogo caldo dove passare la notte. Ma è un demone,
direte voi! Si, è un demone, ma si è comportato come nessun essere umano avrebbe
mai fatto… Quindi signori, fate la vostra scelta!”
Tutti i clienti della
locanda rimasero per molti istanti a bocca aperta poi, prima timidamente e poi
sempre con più entusiasmo, cominciarono a levarsi elogi e applausi tra la folla.
Inuyasha diventò completamente rosso e intanto stringeva le mani o ringraziava
chiunque lo applaudisse. Era la prima volta che gli accadeva una cosa del
genere: lui era abituato ad essere disprezzato e non elogiato! Anche Kagome era
diventata completamente rossa dato che era stata assalita da ragazzine che si
congratulavano con lei e le auguravano buona fortuna per il parto. Poi, superata
l’euforia iniziale, il pranzo proseguì tranquillamente.
Appena finito di
mangiare e aver salutato il vecchio locandiere, i due si rimisero in cammino. La
strada era completamente sommersa da metri di neve e Inuyasha trovò non poca
difficoltà a camminare. Rischiava ogni volta di sprofondare completamente nella
soffice neve a causa del peso di Kagome sulle spalle. Alla fine si arrese: non
avrebbero fatto molta strada in quel modo e poi si era già fatto scuro. Poco
distante da dove si trovavano Inuyasha intravide l’entrata di una grotta,
controllò che non vi fosse nessuno al suo interno e entrò. Era un luogo perfetto
e riparato per passare la notte. Fece scendere Kagome e accese il fuoco. I due,
esausti, ben presto si addormentarono abbracciati e riscaldati dal tepore del
fuoco.
A causa della neve che cadeva abbondante ogni notte, li ci volle più
di una settimana per arrivare in cima. E così dopo 16 giorni di cammino erano
giunti finalmente sulla vetta più alta. Lì avrebbero trovato la porta che li
avrebbe riportati a casa ma…prima dovevano sconfiggere l’ultimo dei nove
draghi!
Il paesaggio era completamente bianco colorato solo dai pochi alberi
che crescevano in quei luoghi e…completamente deserto. Né Inuyasha né Kagome
percepivano alcuna aura maligna nei dintorni.
K : “E’ strano, Inuyasha. Non
c’è nessuno qui!”
Inuyasha annusò l’aria e drizzò le orecchie ma per quanto
facesse non sentiva alcun rumore o odore sospetto. Era veramente strano.
I
due cominciarono ad avanzare lentamente facendo attenzione ad ogni piccolo
rumore.
I : “Fhè! Vuoi vedere che quel vecchio bastardo si è sbagliato e che
i draghi sono otto anziché nove?”
K : “Bhe…se fosse veramente così, allora
adesso avremmo già dovuto avere per le mani la chiave fatta di osso di drago!
Non credi?”
I : “Mmmm….hai ragione o forse non esiste alcuna chiave!”
K :
“NO, NON DIRE COSI’! Io…IO NON VOGLIO PASSARE IL RESTO DELLA VITA QUI…e non
voglio che nostro figlio…”
I : “Non ti preoccupare, Kagome! Troverò un altro
modo per uscire di qui! Se davvero qui non c’è alcun drago…”
Improvvisamente
la terra cominciò a tremare, il vento aumentò di colpo e una fortissima luce
rossa illuminò tutto il paesaggio circostante.
Kagome si aggrappò forte ad
Inuyasha. “Ma….ma cosa succede????????????”
I : “Grrr! Credo proprio che il
drago si sia deciso a venire fuori!”
Un forte boato echeggiò per tutta la
vallata facendola tremare. In lontananza si poteva vedere una folta coltre di
fumo avvolgere qualcosa, qualcosa di enorme. Due occhi rossi apparvero
all’interno poi, man mano che il fumo si diradava, due enormi ali.
% : “COME
OSATE ENTRARE NEL MIO TERRITORIO?” urlò con voce spettrale l’enorme drago.
I
: “Siamo qui per prendere la chiave! Se ti preme la vita, ti conviene darcela
subito!”
% : “TU, MOCCIOSO! COME OSI RIVOLGERTI A ME CON QUEL TONO? SEI SOLO
UN MISERO MEZZO DEMONE!”
I : “Tsé! Per me sarà uno scherzo farti fuori come
ho già fatto per tutti i tuoi fratelli! Su fatti sotto!!!!!!!!!!!”
% :
“PICCOLO INSOLENTE! ALLORA SEI STATO TU…!!!!! MALEDETTO!!!!! Te la farò
pagare!!!!!!!!!!!!!!!” e detto questo si lanciò all’attacco.
Kagome si andò a
rifugiare vicino ad un albero con in mano il fodero della Tessaiga che le
avrebbe fatto da scudo.
Inuyasha si lanciò anche lui all’attacco ma il drago
era troppo grande e forte. Infatti venne subito sbattuto a terra da una zampata
del drago.
% : “NON SO PRIOPRIO COME HAI FATTO A SCONFIGGERE I MIEI
FRATELLI…GUARDATI! SEI GIA’ CON UN PIEDE NELLA TOMBA!”
I : “Non ti illudere!
Ci vuole ben altro per sconfiggermi! KAZE NO KIZU!!!!!!”
Il colpo lanciato da
Inuyasha colpì in pieno il drago, cogliendolo di sorpresa. Dopo un po’ il drago
si alzò e si accorse di avere un taglio profondo sul braccio.
% :
“DANNATO!!!! COME HAI OSATO!!!!!” urlò più furioso che mai “ADESSO TI FACCIO
VEDERE IO!!!!”
Il drago lanciò dalla bocca una potentissima onda di energia,
che diventava sempre più grossa man mano che avanzava. Inuyasha rispose all’onda
con un altro KAZE NO KIZU ma questa risultò essere troppo forte. Il povero
Inuyasha fu colpito in pieno!
K : “INUYASHA!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOO!” urlò
Kagome con tutto il fiato che aveva in gola. In lacrime, si avvicinò al corpo
esanime di Inuyasha.
K : “Ti prego, Inuyasha, rispondimi! Non morire…snif…ti
prego…”
% : “CHE SCENA COMMOVENTE! NON IMMAGINI QUANTO MI DISPIACE, DONNA! HA
AHA AHAH! FINALMENTE HO VENDICATO I MIEI FRATELLI!!!”
K : “MALEDETTO!!!!!!!!
Come hai …SNIF.. potuto! Io…io..ADESSO TE LA VEDRAI CON ME!”
% : “ COSA? UNA
DEBOLE UMANA VORREBBE COMBATTERE CONTRO DI ME? E IN QUELLE CONDIZIONI? HAHAHA
HAA! MA NON FARMI RIDERE!!! IO NON COMBATTO CONTRO LE DONNE SPECIALMENTE SE SONO
IN QUELLE CONDIZIONI!”
K : “Non mi sottovalutare, drago! Potrei stenderti a
terra con una SOLA freccia!”
% : “OHHH, DAVVERO? STO TREMANDO DI PAURA!
GUARDA, MI SI SONO ADDIRITTURA DRIZZATE LE SQUAME! HAHAH HAAA!”
K : “Vediamo
se dopo avrai ancora il fiato per ridere, drago!” e detto questo si alzò e,
impugnato l’arco, si preparò a colpire.
Il drago continuava a ridere come un
pazzo, non curandosi minimamente della donna. Improvvisamente, però, vide
formarsi intorno alla ragazza un aura violacea molto potente che si ingrandiva
sempre di più. Il suo corpo fu attraversato da un brivido. Non era possibile che
una debole umana sprigionasse un’aura così potente. Chi era in realtà quella
donna? Per riflesso cominciò ad indietreggiare… la potenza sprigionata da quella
donna stava rapidamente raggiungendo i suoi livelli. Il drago era incredulo e
immobilizzato dalla paura.
K : “Mi sembra che adesso tu stia tremando! Dove è
andata a finire tutta quell’arroganza di poco fa? Mmmm?”
Il drago continuava
ad indietreggiare. La sua aura era diventata quasi il doppio della sua…non
avrebbe avuto alcuna possibilità contro quella donna!
K : “ORA VENDICHERO’
INUYASHA! PREPARATI A MORIRE E A SOFFRIRE LE PENE DELL’INFERNOOO!!!!”
Kagome
scagliò la freccia con inaudita potenza contro il drago, che intanto stava
cercando di darsi disperatamente alla fuga, colpendolo in pieno petto. Una luce
fortissima illuminò tutto il paesaggio circostante nel momento preciso in cui la
freccia aveva colpito il drago. Ora questo giaceva a terra con più della metà
del corpo disintegrato. Ai piedi della enorme testa vi era una piccola chiave
bianca. Esausta, Kagome si accasciò al suolo e si avvicinò ad Inuyasha. Aveva
sconfitto il drago ma adesso era sola. Lo abbracciò forte e pianse sul suo
petto.
K : “Inuyasha…svegliati, ti prego! Non voglio che nostro figlio cresca
senza un padre! Non voglio vivere da sola…INUYASHA!!!”
Una lacrima cadde sul
viso di Inuyasha che come per magia aprì gli occhi. “Kagome…” disse Inuyasha con
un filo di voce.
Kagome si bloccò. Non poteva credere alle sue orecchie.
“Inuyasha…SEI VIVO?”
Inuyasha le sorrise e rispose all’abbraccio baciandola
teneramente sulle labbra. Kagome rispose al bacio piangendo come una
fontana.
K : “Inu..snif…yasha…sniff…NON LASCIARMI MAI PIU’!!!!!! Non immagini
nemmeno quanto mi sono spaventata…snif…snif!”
I : “Su, su… Non piangere…Dai!
Anche se me la sono vista brutta, ora sono qui!”
K : “Inuyasha…snif…non sei
ferito?”
I : “Ho sbattuto forte la testa ma, per il resto, va tutto bene…sono
immortale, io! Ma…cosa è successo al drago?”
K : “Bhè…forse rimarrai un po’
sorpreso…ma me ne sono occupata io!”
I : “TU??????? MA COME?…COSA?….”
K :
“Non lo so nemmeno io. All’improvviso ho sentito una grande forza avvolgermi e
non ho fatto altro che trasferirla tutta nella freccia! Poi l’ho colpito e…il
resto la vedi da solo J”
I (con la faccia sconvolta) : “Ah…”
K : “BHE’?
NON DICI NULLA? L”
I : “…scusa …mi hai sorpreso…ma da te avrei dovuto
aspettarmelo. Tu sei una ragazza diversa dalle altre!”
Kagome sorrise e lo
abbracciò.
I : “Che ne dici se ora ce ne andiamo? La chiave dovrebbe essere
ai piedi del drago.”
K : “Si non vedo l’ora di riabbracciare gli altri e di
dargli la bella notizia. Riesci ad alzarti?”
I : “Si, ce la faccio. Tu invece
stai bene? Non sei stanca dopo tutte le energie che hai usato per sconfiggere il
drago?”
K : “No, mi sento bene. Su dai andiamo, Inuyasha!”
E così
tenendosi per mano i due si avviarono verso il corpo, o meglio quello che era
rimasto, del drago. Appena Inuyasha prese la chiave apparve magicamente davanti
a loro una porta.
I : “Andiamo?”
K : “SI!!!!!!” e saltarono nel tunnel
spazio-temporale.
Si ritorna a casa!!!
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Capitolo 10 *** ...e vissero per sempre felici e contenti ***
kj
....e vissero per sempre felici e contenti
Intanto Sango e Miroku, che nel frattempo si erano sposati, e il
piccolo Scippo vivevano al villaggio della vecchia Kaede e attendevano
da ormai più di 4 mesi il ritorno dei loro amici.
Sh : “Sango, pensi che Kagome e Inuyasha torneranno? Mi mancano tanto”
S : “Non so più cosa pensare, Shippo. Ormai è passato troppo tempo.”
M : “Io invece sono sicuro che torneranno molto presto. Non dobbiamo perdere la speranza! ”
Sh : “Spero che tu abbia ragione, Miroku. Ma…guardate! Una luce…!”
M : “…e proprio nella direzione della casa di Kaede! Andiamo a vedere!”
I ragazzi si diressero velocissimi verso la casa di Kaede dove avevano
lasciato lo specchio. Quando erano ormai arrivati Shippo fu avvolto da
un odore, anzi due odori molto familiari…
Sh : “SONO LORO!!!! INUYASHA…KAGOME!….SONO TORNATI!!!!!!!”
M & S : “COSA??????????”
Shippo corse come un fulmine ad aprire la porta. Nessuno poteva credere ai propri occhi. I loro amici erano finalmente tornati!
S : “Oh mio Dio!”
M : “Inuyasha….divina Kagome! Siete proprio voi?”
Inuyasha e Kagome sorrisero e si avvicinarono ai loro amici, sebbene fossero un po’ intontiti per il viaggio.
Shippo in preda ad una grande gioia saltò tra le braccia di
Kagome piangendo forte. “ Kagome…snif…sei
tornata…sei tornata…snif…”
K : “Su non piangere, piccolo Shippo. Ora sono
qui…su…su…” gli disse accarezzandolo
dolcemente sulla testa.
I : “Hey, moccioso! A me non mi saluti?”
Shippo sorrise e con ancora le lacrime agli occhi si gettò tra
le braccia di Inuyasha. Nel frattempo Kagome corse a salutare Sango,
ancora incredula del ritorno dell’amica. Poi neanche lei
riuscì a trattenere le lacrime che per lungo tempo aveva tenuto
soppresse piangendo a lungo sul petto dell’amica. Fu proprio in
quel momento che Sango si accorse del pancione di Kagome. (e non solo
lei)
S : “Ma cosa????….Kagome…”
M( con sguardo indagatore) : “Divina Kagome, ma… cosa vi
è capitato? Mi sembrate alquanto ingrassata…”
Sh : “E’ vero! E poi perché sento l’odore di Inuyasha dentro la tua pancia?”
Inuyasha e Kagome arrossirono per quello che aveva detto il piccolo Shippo.
K : “Bhe…ecco…”
I : “Si…dunque…ehmmmm……”
Miroku e Sango, vedendo la reazione dei due, sorrisero (avevano capito
tutto!!). Poi Miroku, con sguardo da pervertito, si avvicinò ad
Inuyasha e dopo avergli messo un braccio sulla spalla gli disse :
“Mmmm…ma bravo, Inuyasha! Sai, da te tutto mi sarei
aspettato tranne questo! Mi hai sorpreso…e non poco! Che ne dici
se…MI RACCONTI TUTTI I PARTICOLARI?????….AAAHHHIIIII,
Sango!!!” ( Sango gli ha tirato l’Hiraikotsu sulla
testa!!!)
S : “Non starlo a sentire…comunque…CONGRATULAZIONI Kagomechan!!!!! Sono così felice per te!!!!”
K : “Grazie, Sangochan!!” e l’abbracciò nuovamente.
M : “Inuyasha, Inuyasha….vecchio volpone!!! Su, vieni qui! Fatti abbracciare!”
Inuyasha tutto rosso ricambiò l’abbraccio.
Intanto Shippo che era rimasto sulla testa di Inuyasha a guardare tutta la scena, non aveva capito bene le cose.
Sh : “Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa succede? Non ho ancora capito niente!!!!”
S : “Ma Shippo! Non hai capito? Kagome aspetta un bambino da Inuyasha!!”
Shippo appena sentite queste ultime parole cadde a terra. “COSAAA????”
K : “Si Shippo, è così! E nascerà anche molto presto!”
Shippo in preda alla gioia corse ad abbracciare di nuovo Kagome.
“Che bello! Che bello! Finalmente avrò dei fratellini con
cui giocare!!!”
S : “ Molto presto? Ma Kagome…a che mese sei? Io non penso più di cinque mesi…”
K : “Sono esattamente quattro mesi e mezzo, ma siccome il bambino
ha sangue youkai nelle vene potrà nascere al massimo tra due o
quattro settimane.”
M & S : “COSA??????? VERAMENTE?????”
I & K : “SI!! J J”
Ci fu un abbraccio collettivo e poi si diressero tutti dentro la capanna felici come non mai.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Kagome e Inuyasha
raccontarono agli amici tutte le loro avventure e di come avevano
sconfitto ad uno ad uno tutti i draghi dell’Apocalisse. Sango e
Miroku fecero lo stesso e quando dissero che si erano sposati Inuyasha
e Kagome quasi non credettero alle loro orecchie. Ora toccava a loro
due prenderli in giro!! Tra risate e abbracci poi toccò a Shippo
parlare. Adesso lui viveva con alcuni parenti sulle colline non poco
lontano da lì e si trovava molto bene. Raccontò a Kagome
e Inuyasha tutto quello che aveva fatto e che aveva imparato.
“E sono diventato più forte di prima!!!” disse Shippo alzandosi in piedi.
I : “Ah si? Voglio proprio vedere quanto sei migliorato! Su
andiamo, ti sfido!!! Fatti sotto!” e prendendo alla sprovvista lo
colpì sulla testa con un pugno.
Tutti risero come matti. Tutto era tornato esattamente come prima o quasi…
K : “A proposito… ma la sfera dei quattro spiriti che fine ha fatto?”
Ka : “Non preoccuparti, bambina. È al sicuro tra le mie mani!”
Kagome vedendo la vecchia Kaede si alzò e con gli occhi gonfi
lacrime l’abbracciò forte. “Nonna Kaede!!! Mi siete
mancata tanto!!!”
Ka : “Anche tu e Inuyasha, ma a quanto vedo stai molto bene! Congratulazioni!” e sorrise ai due.
Kaede diede in mano a Kagome la sfera dei quattro spiriti ormai
completa. “ Ora è tua. Tocca a te decidere cosa
farne”
Kagome la prese e la guardò. Era passato così tanto tempo
dall’ultima volta che l’aveva vista così e le venne
in mente la prima volta che conobbe Inuyasha…che nostalgia! Poi
il suo sguardo cadde sul pancione e sorrise. Quella piccola sfera aveva
fatto in modo che accadesse tutto questo ma non voleva che allo stesso
tempo finisse. Ormai nessuno dei suoi amici desiderava più
utilizzare il gioiello. Il fratello di Sango era ormai morto e Sango
aveva accettato la sua morte, Shippo aveva trovato tanti amici che gli
volevano bene come dei genitori e Inuyasha non desiderava più
diventare un demone completo.
Ora l’unico suo utilizzo era quello di permetterle di oltrepassare il pozzo per andare nella sua epoca.
K : “Nonna Kaede, se a te non dispiace io vorrei utilizzare la
sfera per poter continuare a venire in questa epoca per sempre. In
questo modo perderà tutti i suoi poteri e non potrà
essere più causa di dolore per nessuno” e si voltò
verso Inuyasha che le sorrise dolcemente.
Ka : “Sono d’accordo! Allora è deciso domani esprimeremo il desiderio davanti al pozzo mangia ossa!”
S : “ E’ bellissimo, Kagomechan!”
Sh : “Sono così felice! In questo modo potrò vederti sempre!”
M : “Non potevo aspettarmi altro dalla Divina Kagome.”
Inuyasha le si avvicinò e l’abbracciò dolcemente.
“Naturalmente anch’io potrò attraversare il pozzo
vero?”
Kagome ricambiò l’abbraccio e disse : “Ma
naturalmente! Pensi che mi sarei potuta dimenticare di te? Devi parlare
con i miei, se non ti ricordi! J”
I : “Ah, già! E’ vero! Brrrrrr, ho una paura!!!”
Tutti risero. Poco dopo Kaede preparo la cena e dopo che tutti si
furono saziati andarono a dormire. Quello era stato un giorno magnifico
per tutti.
La mattina dopo l’appuntamento era a mezzogiorno vicino al pozzo mangia ossa. Tutti furono puntualissimi.
Kagome si avvicinò lentamente al bordo del pozzo e una lacrima
le rigò il volto. Non credeva che l’avrebbe mai più
rivisto poi dopo aver tirato un sospiro alzò la sfera in alto e
chiuse gli occhi.
K : “Ti prego, o potente sfera dei Quattro Spiriti! Fa in modo
che io, Inuyasha e tutti i nostri discendenti possano ora come in
futuro attraversare il pozzo mangia ossa, luogo di incontro tra due
epoche. Per i Kami, ascoltami ed esaudisci questo mio unico
desiderio!”
Appena Kagome ebbe finito di parlare la sfera emise una luce
potentissima e accecante. Il tempo cambiò improvvisamente e il
cielo, prima sereno, si riempì di enormi nuvoloni minacciosi.
Kagome indietreggiò un po’ e si avvicinò ad
Inuyasha che le era rimasto accanto fino a quel momento. Un fulmine
colpì il pozzo e un bagliore accecante si sparse per tutto il
paesaggio circostante. Poi tutto finì veloce come era iniziato.
Dovettero passare alcuni minuti perché tutti fossero in grado di
riaprire nuovamente gli occhi. Kagome fu la prima e subito il suo
sguardo cadde sulla sfera: aveva perso il suo bel colore rosa ed era
diventata completamente bianca.
K : “Il desiderio è stato esaurito! E ora la sfera non ha più alcun potere!”
S : “L’incubo è finito! Finalmente potremo vivere in pace per il resto della vita!”
M : “Niente più Naraku! Sono così felice!”
Sh : “Anch’io! Anch’io!”
Kagome sorrise e si voltò verso Inuyasha. “E tu non dici niente?”
I : “E che altro dovrei dire, scusa? Io sono già felice!”
K : “Mmmm?”
I : “Tu sei tutta la mia felicità! Che altro dovrei desiderare di più?”
K : “Oh, Inuyasha!” e i due si baciarono con passione
davanti agli occhi degli amici che gli guardavano con un po’ di
malizia (specialmente Miroku).
Ora rimaneva una sola cosa da fare. Andare dall’altra parte del
pozzo e parlare con i suoi genitori del bambino. Come l’avrebbero
presa? Kagome cominciò ad agitarsi.
Inuyasha percependo il suo cambiamento d’umore le strinse la mano
: “Non devi preoccuparti Kagome. Andrà tutto bene!”
K : “Lo spero proprio. Tu restami vicino, però!”
I : “Si…(tanto sarò io quello a essere linciato dai tuoi!!!! Brrrr!!!)”
E così dopo aver salutato tutti ed aver ricevuto un amuleto porta fortuna da Miroku, i due saltarono nel pozzo.
Appena arrivati Kagome fu avvolta da rumori familiari che non udiva da
ormai molti mesi: il rombo delle macchine, la campanella della scuola,
l’aereo…
Una lacrima solitaria le rigò il volto. Fino a poco tempo fa
credeva che non li avrebbe mai più uditi. Poi una voce giunse
alle sue orecchie, la voce di suo fratello Sota.
So : “Ciao mamma! Sono tornato!”
E quella di sua madre.
M : “Bentornato. Come è andata la scuola, oggi?”
Kagome non poteva più attendere oltre. L’ansia e la gioia
di poterli finalmente riabbracciare era troppa. Inuyasha percepì
la sua agitazione e prendendola per mano la esortò ad andare.
Kagome ricambiò la stretta e cominciò ad avviarsi verso
l’uscita. Aprì lentamente la porta e, dopo aver tirato un
profondo respiro, urlò con tutto il fiato che aveva in gola:
“MAMMA, SONO A CASA!!!”
La mamma e Sota, appena udirono queste parole, si girarono contemporaneamente in direzione del pozzo.
M : “Ka…Kagome??
S : “Sorellina sei tornata!!!!”
K : “MAMMA!!! SOTA!!!!”
Kagome corse verso di loro piangendo e li abbracciò. Anche Sota
e la mamma stavano piangendo. Rimasero così per molti minuti
finché la madre di Kagome e Sota non notarono il pancione.
So : “Sorellina, come sei ingrassata!!”
M : “Kagome, ma…tu…?”
Kagome indietreggiò un po’ in direzione di Inuyasha e gli
strinse la mano. “Mamma, io e Inuyasha dobbiamo qualcosa di
importante da dirti.”
M : “Entriamo in casa. Anche il nonno sarà felice di
vederti. E poi si discute meglio davanti ad una tazza di the!”
Il nonno appena vide la sua nipotina entrare incominciò a
piangere come un pazzo e corse ad abbracciarla. Poco dopo anche lui
notò il pancione.
N : “Ma…che…?
Poi il suo sguardo cadde su Inuyasha.
N : “TU, MALEDETTO DEMONE!!! COSA HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA??
Sapevo di aver fatto un grave errore accogliendoti in questa casa e ora
ne sto ricevendo conferma!!!! Avrei dovuto sigillarti
subito…”
K : “NO! NONNO SMETTILA!!!!!” urlò Kagome
“Non…ti permetto di trattare così Inuyasha! Lui
è il mio compagno…”
N : “COMPAGNO? I demoni non hanno sentimenti, questo è
risaputo! Lui ti ha solo usato come strumento di piacere! E guarda con
che risultato!!”
K : “No! Nonno tu non capisci! Noi ci amiamo…questo bambino è frutto del nostro amore…”
N : “BASTA!!!!!!!!!” e diede uno schiaffo così forte a Kagome da farla cadere.
Inuyasha che fino a quel momento era rimasto fermo e zitto, vedendo la
sua amata cadere, perse la ragione. D’istinto si gettò
addosso al vecchio, bloccandolo a terra. Il suo sangue youkai stava
ribollendo e stava lentamente perdendo la ragione. Kagome si accorse
che i suoi occhi stavano diventando completamente rossi e un brivido le
attraversò la schiena. Doveva fermarlo…doveva fare
qualcosa! E così pochi istanti prima che potesse attaccare lo
abbracciò. Inuyasha nel sentire l’odore della sua Kagome
così vicino si calmò all’istante e tornò
normale.
K : “Inuyasha, non è successo niente…calmati adesso…”
I : “Kagome…scusami….io…forse tuo nonno ha ragione quando dice che sono un mostro…”
K : “No, Inuyasha tu non lo sei! Se tu fossi veramente un mostro
adesso non sarei qui. Tu hai fatto delle cose che nessun altro essere
umano avrebbe mai fatto: mi hai difeso e hai messo a repentaglio la tua
vita per me così tante volte che è impossibile contarle
tutte. Io ti amo così come sei, Inuyasha!” e mentre diceva
questo sorrise.
I : “Kagome…”disse e l’abbracciò forte.
La mamma sorrise nel vederli così innamorati. Poi parlò.
M : “Nonno, a me non interessa nulla se lui è un demone.
Lui l’ha sempre difesa e voluta bene e ora che il loro affetto si
è tramutato in amore vorresti che si separassero? Vorresti che
il piccolo che Kagome porta in grembo cresca senza padre? Kagome e Sota
hanno sofferto e continueranno a farlo per il resto della vita dato che
non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Non voglio che mio nipote
cresca senza conoscere le sue origini. E poi, ammettilo, anche tu ti
sei affezionato ad Inuyasha…”
N : “Io…no…cosa dici…ehmmm…”
So : “Colpito nel segno, nonno! Inuyasha adesso è
diventato davvero mio fratello, vero?” disse, rivolgendosi alla
mamma.
La donna annuì e Sota corse subito ad abbracciare il suo nuovo
fratello maggiore. “Inu no nii-chan! Inu no nii-chan!”
urlava mentre teneva stretta la manica del suo kimono. Inuyasha e
Kagome sorrisero. Poi la donna si avvicinò ad Inuyasha e
accarezzandoli dolcemente il volto disse: “Benvenuto in famiglia,
Inuyasha!”
I(completamente rosso) : “Bhè…ecco io…grazie”
M : “Su, dobbiamo festeggiare! Forza Sota, aiutami! Vieni anche tu, nonno! Kagome non deve sforzarsi!”
Il nonno prima di andare in cucina, si avvicinò ai due.
“Ragazzo, perdonami per prima…Sei il benvenuto nella
famiglia Higurashi!”
I : “Grazie…anche io le chiedo scusa per…”
N : “Non è niente ragazzo, è già tutto passato! Goditi la festa!”
Inuyasha era un po’ disorientato ed incredulo dopo quello che era
successo ma anche felice. La famiglia di Kagome aveva accettato sia lui
che il piccolo e d’ora in poi sarebbe potuto rimanere con lei per
sempre.
Kagome pianse a lungo. Era felice come non mai. Ora Inuyasha faceva parte della famiglia.
Il festino casalingo durò fino a tarda sera. Kagome ed Inuyasha
avevano raccontato tutto quello che era successo in quei lunghi mesi e
la madre di Kagome fu felicissima di sapere che il bambino sarebbe
potuto nascere da un giorno all’altro. Poi esausti andarono a
dormire. Inuyasha e Kagome dormirono insieme nella stanza di lei che
d’ora in poi sarebbe diventata la loro e del bambino…
Il giorno dopo Kagome ed Inuyasha si svegliarono di buon ora. Dovevano
andare tutti insieme a fare spese e a comprare le prime cose per il
piccolo. Inuyasha rimase a casa con il nonno e Sota mentre la mamma e
Kagome andarono al centro commerciale a fare spese. Le due donne
tornarono parecchie ore dopo con un sacco di buste.
I(con un enorme gocciolone) : “Ma…cosa sono tutte quelle buste?”
K & M : “Il minimo indispensabile per la crescita del bambino!”
I : “Eh?”
K : “Vedi Inuyasha, questo è un biberon, questo è un ciuccio, questo….”
Inuyasha guardava stupito tutte le cose che continuavano ad uscire
dalle buste e che Kagome minuziosamente gli faceva vedere. Alla fine,
dopo che ebbe montato il lettino e il fasciatoio, inuyasha si
avvicinò e cominciò a studiare ogni cosa attentamente.
I : “Non credevo che per un bambino così piccolo
servissero tutti questi “strani aggeggi”! Mmmm….mia
madre non ha usato tutte queste cose…”
K : “Bhè…naturalmente perché la maggior
parte di queste cose non esistono nell’epoca SenGoku!”
I : “Hai ragione! I bambini di quest’epoca sono molto fortunati…”
K : “Inuyasha? Cosa c’è? Se così….pensieroso”
I : “No…niente!”
K : “Inuyasha, sai che con me puoi parlare liberamente”
Inuyasha rimase qualche minuto in silenzio poi, dopo aver fatto un
respiro profondo, si girò verso Kagome, che intanto si era
seduta sul letto vicino a lui e cominciò a parlare.
‘I : “Kagome…è da un po’ di tempo che
ci sto pensando. Tu credi veramente che nostro figlio potrebbe vivere
nella tua epoca?”
K : “E perché non dovrebbe, scusa?”
I : “No, non volevo dire questo...il mio più grande
desiderio è che il bambino possa crescere in un mondo dove non
ci sia né morte né guerra ma…”
K : “Ma, cosa?”
I : “Kagome nostro figlio non è uguale agli altri bambini! Lui è un…”
K : “Mezzo demone?”
I : “Si. Kagome, io non voglio che il piccolo cresca solo e
allontanato da tutti, non voglio che diventi come me…”
K : “Inuyasha…”
I : “…io, prima di conoscere te e gli altri, ero
introverso, spesso mi isolavo, facevo tutto di testa mia senza
ragionare e a causa di questo mio stupido carattere ho messo molte
volte a rischio la vostra vita! Per questo, Kagome, voglio che nostro
figlio vada a quella tua scuola, si faccia degli amici e impari un
sacco di cose utili che gli serviranno sicuramente ovunque
andrà! Almeno in questo modo non crescerà ignorante come
me…”
Kagome rimase molto colpita da quello che Inuyasha aveva appena detto. Sorrise dolcemente e poi l’abbracciò forte.
K : “Oh, Inuyasha non mi sarei mai aspettata queste parole da te!
Tu che elogi la scuola! Sei veramente cambiato…”
Inuyasha arrossì. “Bhè…per questo devo ringraziare solo te…”
Kagome sorrise nuovamente e lo abbracciò più forte:
“Però non è vero che sei ignorante! Hai imparato a
maneggiare Tessaiga tutto da solo e con le tue sole forze! Bisogna
elogiarti per questo!”
I : “Si…è vero…però…”
K : “Niente ma! Voglio che quando nostro figlio sarà
cresciuto tu gli insegni ad usare la Tessaiga così che diventi
forte e coraggioso come te! Anche se nascerà una bambina!”
I : “Cosa????? Una…bambina?”
K : “Bhè non possiamo sapere il sesso del bambino
finché non sarà nato…potrebbe anche
essere…”
I : “NO NO NO E ANCORA NO! Sarà sicuramente un maschio! Ne sono sicurissimo!”
K : “…e se invece fosse una bambina?”
I : “In questo caso
allora….bhè…ecco…potremmo avere un altro
bambino…sempre che tu sia
d’accordo…ehmmm”(arrossisce completamente).
Anche Kagome era diventata completamente rossa dalla testa ai piedi.
Non si aspettava una proposta del genere ma in cuor suo sarebbe stata
felicissima di avere altri bambini…in fondo lei e Inuyasha erano
“sposati”.
I : “Hey, non fraintendere! Questo non vuol dire che io non sia
felice di avere una femmina, anzi….ne sarei
onorato…
K : “Inuyasha…”
I : “Si? (Oh mio Dio! Adesso mi dirà che sono un maniaco o
peggio mi manderà “A CUCCIA” per almeno venti
volte…Aiuto!)”
K : “Sai, fin da quando ero piccola ho sempre cercato di
immaginare come sarebbe stata la mia vita dopo il matrimonio. Ma il mio
più grande desiderio è sempre stato quello di avere tanti
bambini con l’uomo che amo (mentre dice questo guarda verso
Inuyasha). Quindi…non vedo niente di male nell’avere altri
bambini! Solo che vorrei aspettare un po’ prima di averne un
altro…finire la scuola…”
I : “Non sei arrabbiata con me?”
K : “Perché dovrei esserlo? Credo che sia una cosa naturale…e poi siamo compagni di vita, no?”
I : “Forse hai ragione!”
In quel momento la voce della madre di Kagome li risvegliò dai
loro pensieri: “Kagomeeeee! Inuyashaaaaa! Su venite giù,
la cena è prontaaaaaa!”
I : “Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?”
K : “Oh, si! Ho una fame che non ci vedo!!!!!!!”
I : “Bene! È così che ti voglio!!!! Su salta
su!” e così si diressero in cucina ridendo come matti.
Erano passate ormai due settimane e, dato che erano a Luglio, il caldo
diventava ogni giorno sempre più asfissiante. Kagome era sul
letto attanagliata da un fortissimo mal di testa che non sembrava
volersene andare e cercava di combattere il caldo stando rinchiusa
nella sua camera con l’aria condizionata accesa al massimo.
Inuyasha non riusciva a stare fermo un minuto. Era molto preoccupato
per Kagome ma sua madre cercava di tranquillizzarlo dicendogli che era
perfettamente normale per una donna all’ultimo mese di gravidanza
soffrire di forti emicranie. Questo era un chiaro segno che Kagome
avrebbe potuto avere le doglie da un giorno all’altro.
Era notte inoltrata quando Kagome si svegliò in preda a forti
dolori. Inuyasha non appena vide che le acque si erano rotte,
capì tutto e corse subito a svegliare gli altri. La mamma fu la
prima ad arrivare e mentre cercava di tranquillizzare la figlia
cominciò a impartire i vari compiti: “Inuyasha, va a
prendere una bacinella d’acqua! Nonno, tu prendi degli
asciugamani! Sota, tu gli antidolorifici! Presto!”
“SI!” urlarono tutti all’unisono e in pochi minuti tutto era pronto.
Per Kagome quella fu la notte più lunga della sua vita. Il sole
era già sorto quando, completamente sudata e stremata, aveva
cominciato a spingere.
M : “Forza, Kagome! Dai!”
K : “Non…ce…la…faccio…più…!”
M : “Kagome! Un ultimo sforzo, su! Oh mio Dio! La testa! Si vede la testa! Non mollare proprio adesso!”
K : “ Mmmm….Mi sento svenire…aaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!”
Kagome urlò con tutto il fiato che aveva in gola e un attimo
dopo si potevano già sentire i primi vagiti del piccolo.
Inuyasha, che era rimasto con lei per tutto il tempo e non le aveva mai
lasciato la mano, cercò di imprimere bene nella sua mente quel
nuovo odore e una lacrima di felicità gli attraversò il
viso.
M : “Congratulazioni, Inuyasha! È un bellissimo maschietto!”
Inuyasha sorrise e timidamente si avvicinò al piccolo ancora un
po’ sporco di sangue. Un ciuffo di capelli argentati gli copriva
gli occhi semichiusi e sopra la testa aveva un paio di orecchiette da
cagnolino come lui solo che avevano delle piccole striature nere. Era
bellissimo! Inspirò a fondo il suo odore e gli accarezzò
dolcemente il pancino.
M : “Ora vado a lavarlo e a medicargli il cordone ombelicale. Non
ti preoccupare per Kagome, lasciala riposare. Sarà stanchissima
come credo anche tu… perché non ti riposi un
po’?”
Inuyasha annuì e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Kagome si addormentò vicino a lei.
Erano passate un paio d’ore da quando era nato il piccolo. Kagome
dormiva ancora mentre Inuyasha era sveglio e teneva in braccio il
bambino. La madre di Kagome lo aveva lavato, medicato e vestito con un
completino di colore azzurro. Poi dopo averlo fatto vedere al nonno e a
Sota lo aveva riportato da Inuyasha, che intanto si era svegliato, e
infine aveva medicato Kagome. Era stanchissima ma non le importava. Lei
avrebbe fatto di tutto per sua figlia. E così dopo aver fatto
alcune raccomandazioni ad Inuyasha andò anche lei a riposare
lasciando Inuyasha felice come non mai.
Kagome aprì lentamente gi occhi ma fu costretta quasi subito a
richiuderli a causa della forte luce mattutina. Mosse un po’ la
testa ma fu attraversata da un forte dolore lungo tutta la schiena.
Sembrava come se tutte le sue ossa fossero rotte. Provò di nuovo
a girare la testa ma c’era qualcosa che le copriva la vista.
All’inizio non capiva cosa fosse poi all’improvviso
ricordò tutto quello che era accaduto la sera prima e la sua
espressione cambiò.
K : “(E’ il mio bambino….il mio bambino)”
pensò e avvicinò la mano verso quel piccolo esserino
vestito di blu. Lo sfiorò dolcemente portandolo verso di se e
facendo attenzione a non svegliarlo. Mentre lo guardava una lacrima le
attraversò il viso: era la cosa più bella che avesse mai
visto! Lo studiò attentamente in tutti i suoi dettagli: il viso
piccolo e paffuto, le manine piccole e rosa, gli occhi e infine le
orecchie, due bellissime e piccolissime orecchie da cagnolino. Sorrise
e una nuova lacrima le solcò il volto.
In quel momento il piccolo si svegliò emettendo piccoli mugolii
e aprendo piano piano gli occhi. Kagome osservò attentamente il
colore dei suoi occhi e sorrise ancora di più quando si accorse
che erano ambrati. Avvicinò lentamente la mano e con un filo di
voce, in cui si poteva leggere tutta la sua commozione, disse:
“Ciao piccolo! Sono la tua mamma!”
Il piccolo girò lentamente la testa in direzione di quella voce,
aprì di più gli occhi e mosse leggermente le piccole
orecchie. Poi, dopo aver fatto un profondo respiro, fece un lungo
sbadiglio. Kagome rise e gli accarezzò la testolina.
K : “Buongiorno! Dormito bene? O sei ancora stanco?”
Il bambino la guardò a lungo come per studiarne la sua immagine
e poi iniziò a muovere il naso inspirando forte l’aria
circostante. Lui però lo conosceva già quel odore e
sorrise.
Kagome lo guardava incredula e intenerita allo stesso tempo. Con un
po’ di fatica si mise seduta e l’abbracciò meglio
senza mai staccare lo sguardo da lui.
K : “Chissà quanto tempo abbiamo dormito. E poi mi piacerebbe sapere dove sono finiti gli altri!”
Proprio in quel momento la porta si aprì e apparve Inuyasha con in mano un vassoio.
I : “…Oh? Ti sei svegliata! Come ti senti?”
K : “Tutta indolenzita ma non è niente! Sto abbastanza bene. E poi è stato un bellissimo risveglio!
Inuyasha sorrise e guardò in direzione del piccolo tra le braccia di Kagome.
K : “Hai visto come è bello?”
I : “Non ho mai visto niente di più bello in vita mia” e si chinò per baciarla dolcemente sulla testa.
Kagome alzò la testa e incrociò il suo sguardo con quello di lui. Poi si baciarono con passione.
K : “Come lo chiamiamo?” disse Kagome dopo qualche minuto.
I : “Bhe…io…non saprei…che ne dici di…ehmmmm….Shinju?”
K : “Shinju?....Shinju Higurashi, suona bene! Ok allora è
deciso! Shinju Higurashi sarà il tuo nome!” e mentre
diceva questo teneva in alto il bambino muovendolo lentamente.
Inuyasha sorrise vedendo lo sguardo del bambino un po’ confuso e disorientato.
I : “Hai fame? Ti ho portato qualcosa da mangiare”
K : “Ti ringrazio…sto morendo di fame! Tienilo tu per favore…”
Kagome diede ad Inuyasha il bambino e dopo aver preso il vassoio
cominciò a mangiare. Pochi minuti dopo arrivarono Sota e la
mamma.
S : “Sorellina, ti sei svegliata finalmente!!” e corse vicino al letto ad abbracciare la sorella.
M : “Come ti senti, cara?”
K : “Sto bene, mamma…mi fanno solo un po’ male le gambe e sento un po’ di bruciore…”
M : “Vorrà dire che stasera ti medicherò di nuovo,
così domani ti sentirai molto meglio. Il bambino si è
svegliato?”
K : “Si, quando ho aperto gli occhi lui era accanto a me e pochi
istanti dopo si è svegliato. È stato bellissimo!!”
S : “Come lo avete chiamato?”
I & K : “Shinju!!!”
S : “Che bel nome!!! Inu no nii-chan me lo fai tenere in braccio?”
I : “E va bene! Fai attenzione, però!”
S : “Non ti preoccupare!”
Il bambino rimase tranquillo e si lasciò dondolare fino a quando non iniziò ad innervosirsi e a piangere.
Subito Kagome lo prese in braccio e cercò in tutti i modi di
calmarlo ma per quanti sforzi facesse il piccolo non accennava a
smettere.
K : “Non capisco! Fino a qualche minuto fa era calmissimo! Su, Shinju adesso calmati! Shhhhh…”
Ma il piccolo non smetteva di piangere anzi…
M : “Kagome, secondo me il piccolo Shinju ha fame, guarda come si stringe al tuo petto!”
Kagome rimase per qualche istante immobile riflettendo sul da farsi.
Poi aprì la camicetta e avvicinò il piccolo a un seno.
Qualche istante più tardi il piccolo stava già succhiando
il latte come un matto.
Inuyasha e Sota rimasero incantati davanti a quella dolcissima scena.
Per Inuyasha era la cosa più bella che avesse mai visto.
K : “Avevi proprio ragione, mamma! Senti come tira! Avevi tanta
fame, tu?” e mentre diceva queste parole iniziò ad
accarezzargli dolcemente i capelli e poi volse lo sguardo in direzione
di Inuyasha che la guardava con occhi sgranati e sorrise.
M : “Bene, ora io e Sota andiamo giù a sistemare un
po’ di cose. Kagome, quando il piccolo finisce di succhiare
alzalo e fagli fare il ruttino! Mi raccomando, ti ricordi come facevi
con Sota?”
K : “Oh, si! Me lo ricordo benissimo! Non ti preoccupare!”
M : “Ok. Allora io sono in cucina...Inuyasha, non farla alzare dal letto, capito?”
Inuyasha, sempre continuando a guardare in direzione di Kagome, fece di
si con la testa. La mamma sorrise guardandolo e dopo aver preso il
vassoio se ne andò insieme a Sota.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Infatti il
piccolo si era addormentato subito dopo aver finito di mangiare e non
aveva dato più alcun fastidio. Quella sera, dopo aver allattato
nuovamente il piccolo e messolo a dormire nel suo lettino, Kagome era
nel letto abbracciata al suo Inuyasha ma non riusciva a prendere sonno.
“Kagome che c’è?”
“Non riesco a dormire…”
“Ti fa male qualcosa?”
“No, non è questo…è solo che sono ancora emozionata per la nascita del bambino…”
“A dire la verità anch’io…Ci ha colto tutti di sorpresa”
“Già…sai non mi sembra vero. Da oggi sono una mamma
anch’io. Ora la mia vita sarà piena di nuove
difficoltà!!”
“Non avere paura…ci sarò io con te da ora in poi.” Disse baciandole la guancia.
“Si lo so. Ti amo Inuyasha”
“Ti amo anch’io”
Da quel momento i due rimasero sempre insieme movendosi tra passato e
futuro. Pochi mesi più tardi anche Sango diede alla luce il suo
primo bambino Toshio, primo di molti molti altri, per la grande
felicità di Miroku. Anche Inuyasha e Kagome, dopo che si fu
finalmente diplomata, ebbero altri bambini, un maschio e due femmine,
tutti con le orecchie da cagnolino.
E come si suol dire alla fine delle storie fantastiche, i nostri amici “vissero per sempre felici e contenti”
Fine
Piacuta??????????? Commentate commentate!!! Non dimenticate di seguire
l'altra mia fanfic "una nuova avventura" che, non preoccupatevi,
cercherò di concludere al più presto, per la vostra e la
mia felicità. Grazie ai tanti che mi hanno seguito e spero che
se aggiungano sempre di più.
Baci*** ^___________________________^
Kagome123
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