The way I loved you.

di sopra_al_rumore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anno 1993; ***
Capitolo 2: *** Welcome to Los Angeles; ***
Capitolo 3: *** Hi, we are One Direction; ***
Capitolo 4: *** My name is Niall and I'm an Irish boy! ***
Capitolo 5: *** Misunderstandings; ***
Capitolo 6: *** We remember you; ***
Capitolo 7: *** I don't understand; ***
Capitolo 8: *** Friendship is a good thing; ***
Capitolo 9: *** So we can we do it all over again; ***
Capitolo 10: *** He doesn't know about us; ***
Capitolo 11: *** Are you engaged with me? ***
Capitolo 12: *** Everything will start now; ***
Capitolo 13: *** Want to bet? ***
Capitolo 14: *** Idol, I'm in love with you; ***
Capitolo 15: *** Two weeks to falling in love with you; ***
Capitolo 16: *** Dreams come true; ***
Capitolo 17: *** Inexplicable; ***
Capitolo 18: *** Brain Vs Heart; ***
Capitolo 19: *** Is it a dilemma? ***



Capitolo 1
*** Anno 1993; ***


Anno 1993; 

Elisa e Mark erano solo due giovani innamorati dell'estate e di quelle piccole follie adolescenziali quando scoprirono di essere inevitabilmente legati per sempre.
Come ogni anno Mark durante il periodo caldo dell'anno andava in Italia dove i suoi nonni avevano un'immensa casa in riva al mare.
All'età di vent'anni, in una delle sue vacanze incontrò Elisa, una ragazza originaria del posto che amava tanto lettura. E così giorno dopo giorno s'avvicinarono.
-Che leggi oggi?-
-Piccole donne...-

-Interessante.- rispose sincero Mark sedendosi su uno scoglio accanto ad Elisa che beata continuava la sua lettura.
-Il tuo accento migliora di giorno in giorno, tra qualche settimana potrai passare per un qualunque italiano del posto...-
-Oh, mi fa piacere! Sarà dura tornare a casa e riprendere il mio accento da perfetto inglese...-

-Figurati se perdi il tuo accento originario, non dire sciocchezze...-
Risero entrambi ed Elisa posò il libro nella borsa.
Mark colse l'occasione: -Ti va una passeggiata?- 
-Non aspettavo altro...- sorrise Elisa prendendo la mano del giovane e iniziando a camminare sulla sabbia semi calda di metà pomeriggio.

I pomeriggi di Elisa e Mark passavano in questo modo fino a che un giorno non decisero di provare e iniziare una romantica avventura insieme, che purtroppo terminò presto, entrambi dovevano necessariamente tornare alle loro vite. Dopo la fine dell'estate per riprendere i loro studi. Questo però non li divise e nonostante la distanza continuavano a sentirsi spesso.
Dopo appena 3 mesi dalla partenza di Mark, Elisa notò che qualcosa in lei stava cambiando.
Vedeva i suoi fianchi più rotondi, il seno più prosperoso, sentiva una fame costante e anche la nausea l'accompagnava pasto dopo pasto.
Il suo ciclo le sembrava regolare anche se sempre più scarso, l'ultima volta le era durato solo due giorni.
Così insospettita dalla situazione comprò un test di gravidanza e la risposta positiva sulla scatoletta in plastica, cambiò per sempre il suo futuro.
Era felice, tanto felice che avrebbe voluto prendere il primo volo per l'Inghilterra e correre da Mark per dargli la notizia di persona, 
ma si ritrovò a piangere seduta in un angolino del suo bagno maledicendo l'estate passata.
Non voleva compromettere la vita di Mark e per questo mantenne in silenzio e due mesi prima del parto, decise di non avere più contatti con Mark,
tutto ciò era fatto in buona fede, ma Elisa non aveva il coraggio di distruggere, per così dire, una vita altrui e di questa decisione ne parlò solo con sua madre.

-Allora è deciso che non gli dirai nulla?- chise la donna impaziente.
-Si, oggi l'ho chiamato...- disse Elisa con un filo di voce e gli occhi arrossati dal pianto -...gli ho detto che non volevo più continuare la nostra relazione, ha fatto un po' di polemiche,
ma alla fine ha lasciato perdere. Mamma...spero di aver fatto la cosa giusta...-
disse
dubbiosa questa volta la ragazza, abbracciando la mamma che le accarezzava i lunghi capelli biondo cenere,
e al contatto sentiva la creaturina nel ventre della sua bambina crescere sempre più.
-Vedrai, andrà tutto bene, ci siamo noi qui, e dopo il parto potrai proseguire gli studi, non temere bambina...-

La mamma di Elisa sapeva essere una donna dal cuore d'oro quando qualcuno necessitava del suo aiuto, ma la maggior parte delle volte preferiva tenere per se le sue doti caritatevoli e prendeva sempre un po' tutto sul serio, in particolar modo da quando suo marito era venuto a mancare alla giovane età di 65 anni per un banalissimo infarto.

Molto presto Elisa si ritrovò a fare i conti con il nono mese di gravidanza e il parto imminente, pensava a Mark di tanto in tanto, e il pomeriggio quando si sdraiava per riposare un po', raccontava alla sua piccola dei pomeriggi passati in spiaggia da lei e suo padre, ma quando sentiva le gote arrossarsi, pronte al pianto, smetteva di parlare e chiudeva gli occhi per riposare.

-Mamma, credo che mi si siano rotte le acque...- gridò la ragazza dal suo letto.
In un batter d'occhio lei e sua madre erano in macchina dirette all'ospedale e quando giunsero a destinazione, Elisa in meno in qualche ora diede alla luce la sua bambina, che chiamò Summer.

Una volta tornate a casa, Elisa guardava le piccola e cercava di capire da chi avesse preso i capelli pel di carota e gli occhi verdi.
Sorrideva e stringendosi a sua madre piangeva lacrime di gioia perché quella bambina inattesa era un regalo della natura,
tanta bellezza le riusciva difficile da credere che fosse venuta fuori da lei e Mark.

Qualche notte dopo il parto Elisa non riusciva a prendere sonno, si girava e rigirava su quel materasso ma proprio non riusciva a chiudere occhio.
Si alzò di buon mattino e dopo aver fatto pulizie diede la solita poppata a Summer e poi la lasciò in compagnia della nonna mentre lei si dirigeva al supermercato per comprare il 
necessario che serviva alla sua bambina.
La giovane però non sapeva che un destino straziante l'attendeva dietro l'angolo, e quando appunto si voltò per imboccare la strada del ritorno a casa, fu travolta da un pirata della strada.
Per terra, dicevano i giornali, giaceva una giovane senza vita, circondata da prodotti per l'infanzia.

Tutto il Paese cadde in lutto e la mamma di Elisa, non sapendo come comportarsi, decise di chiamare Mark.
Sua nipote non aveva più una madre, ma non avrebbe permesso che la figura paterna in vita l'abbandonasse senza nemmeno saperlo.
D'altro canto Mark incredulo alle parole di Maria, la madre di Elisa, prese il primo aereo disponibile e si catapultò da lei.
Gli si rivelò davanti una creaturina indifesa che piangeva affamata in attesa della seconda poppata che non sarebbe mai arrivata.

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Capitolo 2
*** Welcome to Los Angeles; ***


Dieci anni dopo, Summer era una bambina prodigio, sapeva parlare e scrivere in due lingue, italiano e inglese,
si dedicava allo studio ottenendo una media impeccabile e amava leggere nel tempo libero,
non adorava molto lo sport ma per non arrugginirsi partecipava a diversi corsi di pallavolo,
l'unico sport che a suo parere che non la faceva sembrare sgraziata.
Mentre tutti i bimbi della sua età erano abituati a viaggiare in macchina e a giocare con i modellini di treni e aerei,
lei conosceva questi ultimi come unico modo per spostarsi e di conseguenza viaggiare da sua nonna Maria,
che ogni sei mesi l'attendeva a braccia aperte e ogni settimana, quand'erano distanti la chiamava per farsi raccontare
ciò che si perdeva per la lontananza.
Mark era un papà modello, ma anche un uomo di successo, la sua carriera procedeva a gonfie vele e per questo doveva in un certo senso
ringraziare Elisa che mantenendo il segreto gli aveva permesso di finire gli studi e tentare la fortuna.
Mark Shelley, produttore discografico, un pezzo grosso nel mondo della musica londinese, vantava a suo favore un certo numero di nomi famosi in tutto il mondo,
e la piccola Summer, dovunque andava riceveva complimenti per il lavoro e l'importanza del suo papà.
All'età di 13 anni però, Summer fu costretta a trasferirsi a Los Angeles con suo padre e le visite dalla nonna diminuirono ad una all'anno.
Questo non nuoceva certo al loro rapporto ma Summer amava l'Italia, il cibo, e la spensieratezza che s'impadroniva di lei quando era lì.
In Italia nessuno conosceva 'Summer Shelley la figlia di Mark Shelley', in Italia lei era la nipote inglese di Maria, e questo la rendeva felice.
Anche abbandonare l'Inghilterra le costò uno sforzo, ma non mostrò a nessuno il suo dispiacere e accompagnò suo padre senza troppe polemiche.

-Da quando hai lanciato quel ragazzo...Justin Bieber si chiamava?- chiese dubbiosa Summer -...non fanno altro che cercarti papà, non possiamo mai prenderci un periodo di pausa da tutto questo...vero?-
-Tesoro, questo è il mio lavoro, io sono felice di farlo e grazie a questo stressante, come tu lo definisci, lavoro, possiamo permetterci di tutto. I viaggi in Italia, nel resto del mondo, i corsi di musica che ti piace tanto frequentare, lo shopping in Oxford Street...-
-Già, Oxford Street...- ripetè Summer con un filo di malinconia nella voce.
-Non sarà per sempre bambina, torneremo a Londra in men che non si dica!-
-Se questo tuo 'men che non si dica' comporta un paio d'anni, preferisco una brutta e cruda ma sincera verità.-
-Non essere pessimista, l'America è il sogno di milioni di ragazzi in tutto il mondo, è anche la tua grande occasione di sfondare come pianista, perché non gli concedi una possibilità a questa terra che tutti accoglie senza chieder nulla in cambio?-

'è anche la tua grande occasione di sfondare come pianista', quella frase bastò per convincere Summer che non sarebbe stato poi così male.
-Che inizi quest'avventura...- disse sorridente Summer scendendo dalla Range Rover di suo padre e prendendo la sua valigia.
Mark le sorrise soddisfatto prima di prendere la sua valigia e chiudere l'auto. 

Era facile convincere Summer a fare qualcosa introducendo nel discorso l'argomento 'pianoforte' e questo suo padre lo sapeva bene infatti ogni volta che c'era da discutere,
per giostrare tutto a suo favore usava i sogni di Summer contro se stessa in modo da convincerla senza farla soffrire.
Il sogno di Summer era per l'appunto diventare una pianista famosissima in tutto il modo, 'semplice' pensava chi udiva il cognome Shelley, difficile per chiunque stesse in quel giro,
suo padre era più propenso per lanciare cantanti e sua figlia non si era mai cimentata in quest'ambito, per cui continuava solo a sperare che un giorno il lavoro a cui si dedicava
ogni pomeriggio da quando aveva cinque anni, fruttasse la pena di continuare.

Passarono 4 anni da quando Summer atterrò per la prima volta a Los Angeles, quattro anni da quella chiacchierata in macchina che l'ormai ragazza, non ricordava neanche più.
Londra comunque continuava a mancarle e anche tutte le sue conoscenze, una volta all'anno, per una sola settimana estiva andava da sua nonna, non le bastava ma da persona educata accettava i compromessi che suo padre le proponeva e continuava la sua vita tra speranza e sogni.
Il fatto di essere orfana di madre non la rattristiva più di tanto, Summer di Elisa non aveva nulla, se non qualche foto che il tempo aveva invecchiato in una scatola dei ricordi.
Considerava sua nonna Maria la figura materna che le era da subito mancata e non ne faceva un dramma, avrebbe voluto conoscere sua madre,
ma era abbastanza intelligente da capire che questa non era una cosa fattibile e che lei non era l'Aladdin della situazione che strofinando la lampada del genio magico
avrebbe colmato tutte le sue mancanze.

-Mi piacerebbe passare il Natale al mare...- disse suo padre mentre l'accompagnava a scuola.
-Ma no papà, il Natale è fatto per la neve, le luci colorate, la cioccolata calda e gli abbracci e auguri sinceri che scaldano il cuore...!-
-Forse hai ragione, magari sarebbe più opportuno andare in qualche luogo vicino all'equatore un po' dopo Natale...-
-Decisamente...-
sorrise Summer giunta a destinazione.
-Tesoro questa sera abbiamo una serata di Gala a tema, molto importante, e tu devi esserci, sai, mi serve una donna che mi accompagni...- sorrise Mark,
evidenziando così le prime rughe da quasi quarantenne che gli segnavano il volto.
-Colori?- rise Summer felice che suo padre fosse rimasto single dopo la morte di sua madre e che non le fosse capitato di finire come in una specie
di film squallido dove la compagna del suo babbo fosse una matrigna cattiva pronta a cacciarla di casa.
-Blu e argento, sarai bellissima.-
Summer sorrise e scese dall'auto dirigendosi alla porta d'entrata salutando suo padre con la mano, mentre i primi fiocchi di neve scendevano lenti pronti a sommergere Los Angeles.


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Care lettrici, sono tornata all'attacco con una nuova FF su Niall Horan, ho scelto lui in primis per fare un regalo ad una mia cara amica e  poi perché sono troppo poche le fan fiction sul nostro angelo Irlandese e questo mi lascia davvero turbata, come può non essere l'ispirazione delle giovani scrittrici? E' così perfetto! *-*
Ma torniamo a noi, spero che vi piacciano i capitoli e che mi seguirete nel racconto, vi prometto che non lo farò durare in eterno e che cercherò di non essere monotona.
Ringrazio particolarmente le lettrici che mi hanno già seguita nelle altre storie e che sto ritrovando in questa e do un grande benvenuto a chi mi legge per la prima volta.
Ora vado, domani posto il prossimo, cercherò di aggiornare ogni giorno per rendere più scorrevole la lettura.
Un grande bacio a tutte, buona scuola (?) xx 



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Capitolo 3
*** Hi, we are One Direction; ***


-Papà sono le 21:00 che ne dici di darti una mossa?-
-Cos'è tutta questa fretta?-
-Non è fretta, è astuzia: prima arriviamo e prima potremo andarcene!-
-Dai, non è poi così male conoscere gente che diventerà famosa davanti a un buon piatto caldo e musica classica!-
-Si, detto così sembra quasi carino e invitante...quando hai quarant'anni!-
-Ti divertirai, ne sono certo.-
-Ci sarà la sala musica come in ogni Galà vero?-
-Sicuramente, perché?-
-Se non mi trovi sono lì...-
-Andiamo dai, ci aspettano!-


Mark indossava un morbido completo in cashmere marrocino chiaro con un maglioncino color panna,
poca gelatina teneva fissati i suoi capelli e un sorriso smagliante privo di peluria sulle guance lasciava splendere i suoi denti bianchissimi.
Summer invece sembrava una principessa, come sempre, qualsiasi cosa lei indossasse, era sempre stupenda ma quella combinazione di colori,
quella sera le donava particolarmente.
Il suo era un vestitino blu molto semplice che le scendeva a pennello lungo le cosce e che poi lascia spazio ad un leggins lungo fino alle ginocchia, ricamato in pizzo.
Summer non adorava i tacchi, ragion per cui quella sera indossò un paio di Converse grigie abbinate al golfino dello stesso colore che avevano la funzione di sostenere il color argento
richiesto per la serata. Aveva leggermente arricciato i capelli posando su un lato un fiocco blu come quelle studentesse giapponesi presenti in ogni cartone animato che sfoggiavano la loro divisa scolastica come un perfetto completo casual per andare in giro.
Anche il trucco per lei era un optional, di fatto sulle sue labbra giaceva solo un velo di lucido color carne, nulla di vistoso.

Quando Mark e Summer entrarono nella sala, un mix di odori prettamente culinari invasero i loro sensori olfattivi.
-Son certo che questa sera il cibo sarà dalla nostra parte...-
-...dipende da quale parte intendi papà...!-
sdramatizzò Summer subito dopo aver udito l'esclamazione superflua di suo padre.
-Dai, andrà tutto bene, un paio di strette di mano, qualche sorriso e saremo fuori in men che non...-
-...no papà, non dirlo! Ogni volta che dici quella frase ci passo anni di mezzo!-
sorrise debolmente Summer.

-Mark!- una voce maschile lontana chiamò il padre di Summer che si allontanò dalla figlia fermandosi a chiacchiarare con un suo ipotetico collega.

"Bene Summer, ora devi solo trovarti un angolino schifoso in cui passare il resto della serata, non può essere così difficile..."
Come un flash-back la ragazza ricordò la sala musica e si apprestò a raggiungerla scontrarsi suito dopo sulla soglia della porta,
con un ragazzo esile, di media statuta, un cespuglio al posto dei capelli e due pozzi verdi, anche detti occhi, in cui annegare.

-Scusami...- disse il giovane sfoderando un sorriso mozzafiato ma da cascamorto.
-Non fa niente, la prossima volta sta più attento!- disse Summer per niente intimidita.
-Beh, a cosa serve l'attenzione se poi non incontro ragazze come te?-
-Sai, se non odiassi i Don Giovanni da strapazzo forse ti avrei concesso di lusingarmi per tutta la serata, ma si dia il caso che proprio non sopporto la gente così, per cui...-

Summer passò oltre e il giovane rimase incantato nel guardare la disinvoltura con il quale era stato liquidato, sentendosi anche un po' offeso perché mai nessuna lo aveva 
allontanato in meno di tre minuti mostrando così scarso interesse.
-Sono Harry!- gridò infine il ragazzo, tentando l'ultima carta di approccio.
-E io Summer!- sorrise la ragazza continuando a camminare verso la sua destinazione.

Harry tornò ad aggiustarsi i cappelli e proseguì il suo ingresso in sala,
con gli occhi cercava i suoi amici giunti anch'essi al Galà, ma per quanto si sforzasse di scovare i suoi compagni,
nella sua mente riusciva a identificare solo il volto di quella Summer tanto acida che lo aveva perplesso per qualche minuto.

-Ehi amico, che succede?- chiese un altro ragazzo poco più alto di Harry, con grandi occhi celesti e capelli brizzolati senza una precisa forma o direzione.
-Nulla Louis, nulla.- sorrise educatamente -Dove sono gli altri?-
-Siamo laggiù al tavolo 9, dobbiamo fare una chiacchierata con un produttore discografico, un certo Mark Shelley!-
-Un certo? Amico sai di chi stiamo parlando vero?-
domandò Harry stupito dalla superficialità con il quale Louis aveva presentato Mark.
-Diciamo, Niall dice che è stato colui che ha lanciato Justin Bieber...-
-E ti sembra poco?-
ribadì Harry.
Louis fece spallucce e s'incammino seguito dall'amico verso il loro tavolo.

Summer intanto aveva trovato il suo paradiso personale, una piccola sala registrazione.
I microfoni e le chitarre non le interessavano, corse subito verso il pianoforte e non appena sfiorò quei tasti bianconeri si sentì a casa.

Intanto la cena procedeva a gonfie vele:

-Ragazzi, lui è Mark Shelley...- annunciò un uomo imponente ma dal volto dolce scortando i 5 ragazzi dietro di lui alle presentazioni.
-Io sono Harry...- avanzò il riccio seguito da Louis,Niall,Liam e Zayn.
-Piacere ragazzi, io sono Mark Shelley. Prima di tutto voglio congratularmi per il vostro terzo posto all'ultima edizione di X-Factor UK...-
Tutti e cinque sorrisero lanciandosi occhiate complici,poi l'uomo delle presentazioni riprese:
-Comportatevi bene piccole pesti, da quest'uomo potrebbe dipendere il vostro futuro!-
E con quell'esclamazione si allontanò, subito dopo Mark invitò i ragazzi a prendere posto al suo tavolo.
Chiacchierarono molto fino a che come succede la maggior parte delle volte, dal lavoro si va a finire nel personale.
-E lei è qui da solo? Mi sorprende vedere che non c'è una bella signora al suo fianco...- chiese educatamente Liam, uno dei componenti del quintetto, ragazzo di una bellezza comune,
il classico castano con gli occhi scuri ma in compenso con una grazia e un'eleganza nel parlare che lo differenziava dal resto del gruppo.
-In verità mia moglie è venuta a mancare molto giovane subito dopo aver dato alla luce la nostra prima e purtroppo unica figlia...-
I ragazzi di colpo abbassarono gli occhi verso i loro piatti e Liam si scusò immediatamente.
-Ma non fate quelle facce tristi, sono cose che capitano, in realtà sono qui con l'unica donna della mia vita ormai, mia figlia...-
-E lei dov'è?-
domandò svelto Harry con un certo interesse, classico dei bambocci come lui.
-Non ne ho idea, di solito non gradisce queste serate per cui si apparta sempre da qualche parte aspettando che giungano al termine...-
-Son certo che sia una persona estremamente tranquilla, un po' come suo padre, se posso permettermi...-
cercò di sdrammatizzare Liam.
-Si, Summer è abbastanza tranquilla, ma guai a contraddirla, potrebbe essere fatale!-
-Lo immagino!-
Scherzò Liam prima di prendere il suo calice di vino e mandarne giù un sorso.
Intanto a Harry andò l'acqua di traverso. 
''Summer?" pensò il riccio. "No, non può essere la Summer con cui ho flirtato qualche ora fa, non ci posso credere di aver fatto l'imbecille con Miss. il vostro futuro dipende da mio padre!"

-Scusateci, noi ci assentiamo per qualche minuto, saremo di ritorno a breve...- annunciò il moro che fino ad allora non aveva preso parola.
-Noi?- Chiese Louis, non capendo a chi fosse riferito quel plurale.
-Io e Niall!- disse il moro alzandosi e trascinando il suo amico con se.
Zayn e Niall, i più silenziosi della band, e probabilmente i più tranquilli, togliendo Liam che era per lo più un papà adottivo fissato con le regole.
Il primo aveva grandi occhi neri, e nella sua capigliatura alla Elvis Presley altrettanto scura come la pece, spuntava un ciuffo biondo ossigenato,
aveva un fisico più tosto esile e una statura nella norma, o forse un po' sotto la norma per i suoi 19 anni.
L'altro invece era un biondissimo Irlandese che sembrava reincarnare un angelo celestiale, proprio come i suoi occhi, di un celeste color ghiaccio,
dalla pelle bianchissima come la neve e le gote rosee per l'impatto tra il caldo della sala e il freddo della Hall dove Zayn lo aveva condotto per poter fumare in pace la sua sigaretta.
-Credi che stiamo facendo una buona impressione?- Chiese il biondo guardo l'amico 'intossicarsi' come ogni volta che era nervoso.
-Non lo so, lo spero, per me è già abbastanza essere arrivati fin qui...-
-Un disco potrebbe cambiarci la vita!-
-O rovinarcela...-
-Quando parli così non ti capisco proprio Zayn!-
-Lascia stare, non mi capisco neanche io!-
-Vado a cercare un bagno, una volta che hai finito ti conviene raggiungermi, non vorrai certo presentarti a tavola puzzolente di tabacco!-

Zayn annuì e tornò alla sua sigaretta guardando il biondo allontanarsi.

Niall camminò per qualche minuto prima di scorgere la scritta Toilette e affrettarsi perché aveva proprio bisogno di eliminare tutti i liquidi che aveva bevuto tra una chiacchiera e l'altra.
Dopo essersi lavato le mani, non trovando Zayn all'uscita del bagno, cercò di raggiungere la sala ma una melodia proveniente da una stanza là vicino lo distolse dal suo intento a tal punto che fece marcia indietro camminando a ritmo di musica fino ad una grande porta marrone.

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Hi girls, I'm back! Ahahahah xx
Allora, spero che vi piaccia il capitolo e spero di trovare le vostre recensioni.
Del resto non so che altro dirvi se non ringraziarvi perché 9 recensioni per due capitoli mi sembrano un traguardo, e poi siete tutte così dolci e gentili *cawbduawdub*
ora vado, domani posto il seguito che forse molte di voi avranno già immaginato nella loro testolina. :*

Ci 'leggiamo' domani! :) 
Buon inizio di week-end <3





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Capitolo 4
*** My name is Niall and I'm an Irish boy! ***


Quando il biondo cercò di sbirciare da un angolino chi ci fosse nella sala dalla quale proveniva la musica non vide nulla ma poteva udire benissimo il suono del pianoforte.
Lì per lì pensò che dovesse essere una melodia registrata e che da qualche parte ci fosse un aggeggio a riprodurla,
poi però guardando attentamente si accorse che dietro le chitarre e i microfoni c'era una ragazza che suonava il piano.
S'incantò a quella scena, era come sotto incantesimo, non aveva visto il volto di quella ragazza ma il solo fatto che stesse suonando lei in quel modo divino,
bastò per farlo sedere poco distate, senza far rumore e dimenticarsi della cena in corso nella Sala.
Ma proprio quando Niall si era messo comodo per godersi lo spettacolo, la ragazza smise di suonare alzandosi in piedi e risistemando tutto ciò che aveva toccato.
Quando ebbe finito il biondo per istinto applaudì e Summer si spaventò non capendo da dove provenisse quel rumore.
-Chi c'è?- chiese la ragazza come quelle attrici nei film horror terrorizzate dal suono anomalo.
-Scusami, non intendevo spaventarti!-
-Ah, allora sei un umano, bene, fatti avanti!-
esclamò Summer cercando di localizzare il punto da cui provenisse la voce.
-Sono Niall Horan...- disse piombando davanti agli occhi della ragazza che rimase strabigliata da tanta bellezza.
-E io sono Summer... Summer Shelley!-
-La figlia di Mark?-
chiese perplesso Niall.
-Già...- disse lei con tono deluso da quella domanda così ovvia.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-No, tranquillo...- sorrise debolmente la ragazza -.
..è solo che ogni volta che mi presento mi associano sempre a 'la figlia di Mark Shelley' nessuno capisce che ho una mia indentità!-
-Dovresti essere fiera di portare un cognome così importante, insomma...tuo padre ha lanciato Justin Bieber...non so se mi spiego!-
-Justin...già beh buon per lui...-
-Qualcosa mi fa pensare che non ti piace molto l'ambiente in cui vivi...-
-...non so nemmeno perché ne sto parlando con uno sconosciuto!-
disse Summer facendo rammaricare il biondo.
-Hai ragione, faccio troppe domande...- disse lui, prendendosi una colpa inesistente.
Lei sorrise e imbarazzata cercò di superarlo per tornare in Sala ma giunta sulla soglia della porta Niall esordì dicendo:
-...però se vuoi, possiamo parlare fino a quando ne hai voglia.-
Quella frase fece scattare in Summer un  assoluto bisogno di parlare, Niall era solo uno sconosciuto,
non lo avrebbe mai più rivisto, le sembrava abbastanza piccolo per essere un giornalista per cui decise di fermarsi a chiacchiere,
il massimo che poteva succederle era sfogarsi, il ché non le avrebbe fatto male per niente.
-E allora ti chiami Niall Horan eh!- disse facendo marcia indietro sorridente come non mai.
-Già, e tu Summer, senzailcognomecheodi, solo Summer!- disse lui sedendosi su una delle tanta poltrone sparse nella stanza.
-Cosa ti porta qui biondo!?-
-La tua musica...-
-Che?-
-Vedi, ero appena uscito dal bagno quando ho sentito una melodia a dir poco stupefacente, ho seguito la scia che lasciavano le tue note ed eccomi qui...
- rise
-Quindi deduco che sei qui per la serata di Gala no?-
-Come fai a saperlo?-
-Beh perché se tu alloggiassi qui useresti il bagno della tua Suite...-
-...hai fatto centro ragazza, sono qui con la mia band...-
-Oh, fai parte di una band?-
chiese realmente interessata Summer.
-Si, noi siamo gli One Direction, siamo arrivati terzi all'ultima edizione di X-Factor UK...-
-United Kingdom eh? Però hai un accento così buffo per essere un inglese...di dove sei?-
-Oh io non sono Inglese, io sono Irlandese!-
disse lui con un filo d'orgoglio in voce.
-Quindi siete una boyband Irlandese che ha vinto una buona posizione in un programma Inglese, che figata.-
-Oh no no no, gli altri quattro, Louis,Zayn,Liam e Harry sono Inglesi!-
-Oh, ho capito, allora dovete essere proprio in gamba...-
-...questo toccherà a tuo padre constatarlo!
- disse ingenuamente Niall.
-Ah, siete qui per lui?-
-In verità eravamo a cena al vostro tavolo o meglio siamo, solo che io sono qui con te da un bel po' mentre loro sono lì che mangiano e discutono sul nostro futuro...-
-Ti andrebbe di raggiungerli?-
-Come desideri! Magari non chiameranno la Polizia se rientro entro 10 minuti...-
-Scusami, non volevo trattenerti...-
-...non potevo certo ignorare il richiamo della tua musica...-
-Lo prendo per un complimento!-
sorrise Summer.
-Devi! Lo è in tutti i sensi!-

I due giunsero insieme al tavolo dove Mark e gli altri quattro cenavano tranquillamente.
-Vi sono mancato?- chiese il biondo, mentre Summer sussurrò qualcosa all'orecchio del padre e poi prese posto.
-Scusate se ho interrotto la vostra conversazione...- esordì la ragazza -...e scusate il terribile ritardo ma ho avuto un imprevisto da risolvere...-
-Immaginiamo, fortuna che il nostro Niall ti ha riportata indietro sana e salva!- commentò a doppio fine Harry guardando incuriosito Summer.
Lei in compenso non lo degnò di uno sguardo, sorseggio un po' di vino dal suo bicchiere e lasciò che il silenzio s'impadronisse della tavola,
lasciando di stucco Harry e facendo sembrare la sua frase terribilmente fuori luogo.
Louis lanciò un'occhiataccia a Harry confuso dal suo comportamento mentre Niall, Liam e Zayn si guardarono altrettanto confusi
e in cerca di un argomento per riaprire il dialogo venuto a mancare.

A fine serata Mark e Summer potevano raccontare di avere goduto della splendida compagnia di cinque ragazzi davvero spiritosi e ben educati,
mentre la boyband non poteva far altro che sperare in una buona parole di Mark che avrebbe senz'altro condizionato il loro futuro.

-Ragazzi, noi ora dobbiamo andare, è stato un vero piacere e spero di potervi rivedere e vedervi in azione...- sorrise Mark stringendo a turno la mano di ognuno dei cinque.
-Mark, se posso permettermi, anche noi non vediamo l'ora di rivederla e di dimostrarle quanto siamo dediti alla nostra passione!- rispose Liam come se stesse recitando.
-Oh, non ho dubbi!-  sorrise l'uomo per poi allontanarsi e lasciare Summer salutare tutti.
-Bene credo che noi dovremmo presentarci...- disse la ragazza.
-Infatti...- rispose Liam per poi stringerle la mano.
A turno Louis e Zayn finché arrivati ad Harry lui le baciò la mano come se non l'avesse mai vista prima e con il solito tono da pesce lesso esordì:
-Piacere, io sono Harold Edward Styles...- 
-Anche detto il più insopportabile del gruppo, che ci prova con tutte e non ottiene mai nulla!-
commentò Summer sfilando la mano subito dopo,
con una certa confidenza.
-E noi due ci siamo già presentati...- arrossì Niall.
-Quindi dobbiamo salutarci!- sorrise lei.
-Ciao...- disse imbarazzato il biondo incerto sul da farsi...
-Ciao...- disse delicatamente lei, con un filo di voce mentre posava le sue labbra sulla guancia destra dell'Irlandese.
Inutile dire che Harry rimase a bocca aperta mentre gli altri improvvisarono un sorriso educato facendo qualche passo indietro sentendosi di troppo.
Subito dopo Summer raggiunse il padre e andò via, i ragazzi invece s'incamminarono verso la Hall pronti per uscire e tornare al loro Hoterl che distava qualche minuto da quello incui si trovavano.

-Allora, come fai a conoscere quella serpe?- chiese Harry rivolgendosi a Niall.
-Non è una serpe se non fai il cascamorto con lei!- la difese il biondo.
-Oh, ma che ti sei preso una sbandata?-
-Non dire sciocchezze, più tosto spiegami cosa ti è preso a tavola! Tu la conosci? Perché quella frase fuori luogo!?-

Tutti nella Limousine si girarono a guardare il battibecco tra Niall e Harry e tutti erano ansiosi di ascoltare la risposta che il riccio avrebbe dato,
poiché quell'affermazione non era piaciuta proprio a nessuno in quanto da quell'uomo e qualsiasi cosa si collegasse a lui, dipendeva il loro futuro.
-Già Harry, cosa cazzo ti è saltato in mente? I tuoi doppo sensi da pervertito tienili per te, hai rischiato grosso!- disse Zayn.
-Non hanno torno Harry, ci devi delle spiegazioni!- commentò Louis mentre Liam si limitava ad annuire curioso come i suoi compagni.
-Ho fatto una cazzata...- ammise il riccio vedendo che erano in quattro contro uno -...non capiterà più, scusatemi.-
La discussione terminò lì ma almeno per quella notte i pensieri di Harry e Niall non si sarebbero calmati.

Dall'altra parte Summer invece pensava all'estrema gentilezze di Niall e finì per sognarlo, rivegliandosi il mattino dopo,
con il dolce gusto della felicità immotivata che le rese la giornata perfetta anche se non sapeva quando avrebbe rivisto quel ragazzo.

---
Sera, scusate per il ritardo ma sono esausta T.T
Pubblico e scappo perché il sonno si è impossessato di me e proprio non reggo, scusate gli eventuali errori grammaticali,
correggerò domani! :) intanto fatemi sapere cose ne pensate del loro incontro e come sempre se avete suggerimenti,
basta scriverlo nelle recensioni! 
Ci sentiamo domani xx buona notte a tutte <3 


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Capitolo 5
*** Misunderstandings; ***


-Buongiorno Summer!- esclamò il padre sorseggiando il poco caffè rimasto sul fondo della tazza.
-Ciao papà, tutto ok?-
-Si e tu? Mi devi raccontare dove ti sei rifugiata ieri sera e come hai fatto a tornare in compagnia del biondo!- disse Mark dando un'occhiata al giornale sul tavolo.
''...e come hai fatto a tornare in compagnia del biondo!''
I pensieri di Summer si bloccarono su quella frase, o forse dovrei dire ricominciarono.
Sorrise voltandosi per prendere la sua tazza dal ripiano e subito dopo averci versato un po' di latte all'interno prese posto a tavola vicino suo padre.
-Ho trovato una sala con una sacco di strumenti, c'era anche il pianoforte, così sono rimasta lì per un po'...- 
-...e il ragazzo? Non mi pare che vi siate incontrati solo giunti a tavolo...-
-Infatti...-
disse seria Summer -In realtà ha sentito la musica mentre usciva dal bagno per tornare a tavola, voleva scoprire da dove provenisse e così ci siamo incontrati...- addentò una brioche continuando -...abbiamo scoperto per puro caso che eravamo già predestinati ad incontrarci...ci siamo presentati e ovviamente il mio cognome non è passato inosservato...come sempre....-
Mark sorrise, posò la tazza e si alzò per prendere giacca e valigetta, lo attendeva un'altra giornata di lavoro, mentre Summer poteva riposare, finalmente era week-end.

-Credi che Mr. Shelley ci contatterà nuovamente?- chiese Niall a Liam uscendo da Starbucks,
dove ogni mattina faceva colazione con uno dei suoi amici, diciamo a turno per non dire con il primo che si svegliasse.
-Non lo so, ma credo che gli abbiamo fatto una buona impressione...-
-...se togliamo la frase inopportuna di Harry si!-
disse l'Irlandese pacato sorseggiando il suo cappuccino e non distogliendo gli occhi da esso.
-Credo che se Mr. Shelley si fosse offeso, avrebbe interrotto la cena all'istante...invece non è successo quindi rilassati, abbiamo già rimproverato Harry ieri...
è inutile tartassarlo sai benissimo com'è fatto...-

-Si ma credo che le donne meritino un tantino di rispetto, specialmente se non le conosciamo...-
-Anche questoè vero, ma non mi sei mai sembrato così interessato a difendere qualcuno, specialmente se quel qualcuno è uno sconosciuto!- 
-Non mi è sembrato un comportamento corretto, tutto qui, forse hai ragione, abbiamo già chiarito ieri sera, sarà meglio metterci una pietra sopra!-
sorrise Niall cambiando discorso.

Liam rimase perplesso chiedendosi se la reazione dell'amico fosse puramente spontanea e per giusta causa o se sotto sotto covava uno strano tipo di gelosia dovuta ad una infatuazione flash.
Ma se da una parte voleva scoprire cosa Niall tramasse, dall'altra desiderava capire il reale motivo dell'affermazione del riccio su quella stessa ragazza per l'appunto sconosciuta.
Entrambi i comportamenti per il ragazzo apparivano estranei ai loro soliti modi di essere, ma avrebbe lasciato perdere poiché sicuro che non avrebbero mai più rivisto Summer Shelley.

"L'unico ragazzo che non puoi avere, è sempre quello per cui provi qualcosa."
 

I giorni passarono ma Summer non smise per un momento di pensare a Niall, si sentiva stupida perché con quel ragazzo ci aveva passato solo qualche minuto, non si erano detti nulla, eppure lei desiderava tanto rivederlo.
Sarebbe stata disposta a qualsiasi cosa pur di passare altro tempo in sua compagnia ma non sapeva come fare, il punto è che sentiva sufficiente pensare di dover passare altri dieci minuti con il biondo, anche senza dire nulla,
anche nel silenzio più totale, per sentirsi felice. Le sarebbe bastato anche l'inutile per star bene, purché fosse con lui.

Niall invece tra i vari impegni dopo qualche tempo iniziò a dimenticare quell'incontro, la sua carriera era appena iniziata e non poteva mettere a rischio il futuro della band per qualche parola di troppo su una ragazza che nemmeno conosceva, sapeva solo il suo nome, nulla di più. Sentiva paura al sol pensiero di cercare un modo per contattarla, gli piaceva è vero, ma non voleva offenderla, per come la vedeva lui, corteggiarla poteva apparire come un modo per corromperla e sfruttarla solo per ottenere una grazia da suo padre. Questo teatrino che Niall aveva messo su gli aveva permesso di cancellare a poco a poco il volto di Summer dalla sua mente, ma in cuor suo sapeva che se mai si fosse imbattuto nuovamente negli occhi di lei, sarebbe scoppiato ad amare!

''I ONE DIRECTION ALLA CONQUISTA DEL MONDO''
''ONE DIRECTION? I NUOVI IDOLI DELLE TEENAGERS DI TUTTOIL MONDO''
''LA BAND ANGLO-IRLANDESE FA IMPAZZIRE IL MONDO''

Summer era stanca di dover imbattersi in titoli come quelli ogni santo giorno, ovunque si girasse c'era qualcosa che parlava di quella band, qualcosa che parlava di Niall,
qualcosa che per quanto ci provasse non riusciva a dimenticare!
I ragazzi diventavano sempre più famosi e quella cena ormai iniziava a perdere i colori e a diventare sempre più vaga nella mente di Summer.
Non ricordava molto, nemmeno com'erano vestiti o cosa accadde a tavola, ricordava solo l'incontro con Niall anche se era l'unica cosa che voleva dimenticare perché non aveva ne capo ne coda come capriccio,
si perché Summer aveva iniziato a vedere il suo interesse per il biondo bello e impossibile come un capriccio e al sol pensiero di milioni di ragazze innamoratei di lui e della sua voce la turbava piscologicamente,
voleva chiedere a suo padre di organizzare un'altra cena, ma non voleva apparire la solita 'figlia di' a cui tutto è concesso grazie al paparino, per cui scartava quell'opzione ogni volta che le occupava la mente come un flash geniale.

I mesi continuavano a passare, la boyband diventava sempre più famosa e conosciuta e Summer segretamente era diventata una Directioner, sapeva tutto di loro,
non si perdeva nessuna notizia o aggiornamento sulle vite dei ragazzi, ma questo non le faceva bene, al contrario la feriva sempre più,
perché col tempo si rese conto di aver incontrato la perfezione e averla lasciata andare. 




 




Buon sabato sera ragazzeeeeeee :) 
Come state? Tutto ok? Pronte per fare le ore piccole e svegliarvi tardi? :P
Io intanto vi posto il capitolo, spero vi piaccia e quando raggiungerò le 20 recensioni continuerò.
Intanto fatemi sapere cosa ne pensate e come sempre, se avete qualche suggerimento per la storia basta dirlo, ascolto tutti, la storia la costruiamo insieme! <3
Ora vado! Buon proseguimento a tutte! :*


 

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Capitolo 6
*** We remember you; ***


-Ricordi i One Direction? Quei ragazzi con cui cenammo circa un anno fa?- Gli occhi di Summer s'illuminarono al sentir provenire quella frase dalle labbra di suo padre.
-Mh...si, vagamente ma si, non si fa altro che parlar di loro...- 
-Torneranno qui tra qualche settimana, devon incidere il loro secondo album!-

-Ah, sono contenta per loro...-
-Credevo ti stessero antipatici!
- ammise confuso Mark.
-Chi? I One Direction?- Niall pensò lei - A me? Antipatici? Ma non farmi ridere!-
-Giusto giusto, le ragazzine sono tutte impazzite per loro!-
-E con questo cosa vuoi dire? Mi credi una stupida ragazzina con gli ormoni a mille?-
disse Summer posando il suo piatto nella lavastoviglie -Tu davvero credi che sia felice per il loro successo
solo perché mi piacciono i loro cinque faccini? Bene papà, ti dirò una cosa che forse nessuno ti hai mai detto, ascolto la loro musica nelle mie cuffiette, non i loro volti...-

Mark rimase strabigliato dalla reazione della figlia, non intendeva nulla da cui lei si era prontamente difesa, ma questa scenata lo lasciò senza parole.
-Evidentemente ho toccato un tasto dolente...mi dispiace Summer, non so cosa tu abbia capito ma io non intendevo offenderti o offendere loro, ma da quando fai parte del loro fandom?
Se me lo avessi detto magari ti avrei rimediato un' altra cena!- 

-Papà, stai toccando il fondo! Pensi che io abbia più diritti di altre loro fans solo perché di cognome faccio Shelley!? No papà io non voglio incontrarli una seconda volta, non voglio rivederlo, non voglio nulla da loro!- e con questo Summer andò a rifugiarsi in camera sua dove nel suo letto piangeva lacrime ingiustificabili per chiunque.
"Un momento...ha detto non voglio rivederlo o ho sentito male?" con questo pensiero Mark finì di sbarazzare la tavola e avvio la lavastoviglie,
lasciò a sua figlia tutta la privacy che in quel momento desiderava perché lui era un uomo molto intelligente e capì al volo dopo l'ultima frase che l'unica cosa opportuna da fare,in certi casi,
è lasciare che le cose vadano come devono andare, solo il tempo può guarire ogni ferita.

Ogni fan-page annunciava l'imminente arrivo della band a Los Angeles come Mark aveva già anticipato a Summer, lei però non voleva l'aiuto di suo padre e per questo decise di andare in aeroporto,in incognita ovvio, non avrebbe permesso che i ragazzi la riconoscessero destinando chissà quale trattamento speciale. 
Summer voleva solo rivedere Niall, anche se da lontano e con altre centinaia di ragazze, l'unica cosa che desiderava era incontrare i dolci occhi del suo angelo irlandese.


In un anno ovviamente molte cose erano cambiate, specialmente fisicamente, di fatto Summer iniziava ad avere forme molto più scolpite e i suoi capelli che ormai le toccavano le cosce, considerando il suo metro e settantacinque di altezza, erano di un misto tra il miele e il pel di carota, i suoi occhi erano ancora verdi ma un velo di tristezza li ricopriva spesso da quella maledetta cena un anno prima.
In compenso il suo modo di vestire era cambiato radicalmente, infatti ormai comprava abiti solo dalle boutique per donne over 30, non perché si sentisse tale, ma per non apparire come le sue coetanee, le piaceva differenziarsi per questo vestiva in modo bizzarro per i suoi 18 anni.

''Ci siamo, a breve sarà qui, ho solo bisogno di vederlo, voglio solo rendermi conto che lui è reale...'' questa era l'unica frase che fluttuava nel cervello di Summer mentre sola si dirigeva verso l'aeroporto.
Per quell'occasione decise di legare i suoi lunghi capelli in uno chignon poco ordinato e indossare un enorme paio di occhiali con montatura nera e lenti finte (poiché lei non usava occhiali da vista), si truccò al massimo, con tutti i trucchi che possedeva, anche se davvero pochi e mise abiti larghi in modo da sembrare più rotonda di quel che era.
Perché tutto questo? Non voleva essere riconosciuta.

-Ragazzi, vi ricordo che da qui iniziò tutto, siate grati a questa città!- disse Liam appena sceso dall'aereo!
-Ma se siamo diventati famosi in Inghilterra!- disse come uno stolto Zayn.
-Perché devo sempre spiegarti tutto Malik?- sospirò Liam -E' qui che ci permettono di incidere album, è qui che abbiamo inciso il nostro primo album, quindi taci e sorridi a tutte le fans!-
-Lo avrei fatto comunque, se non fosse per loro noi non saremmo famosi...- esordì il moro.
-Veramente dobbiamo ringraziare le nostre voci se siam giunti fin qui!- Intervenne Harry provocando quattro sguardi severi contro di lui.
-Tu ringrazia che non sanno leggere il labbiale altrimenti saresti fritto!- disse Niall un po' assonnato dopo il faticoso volo Londra - Los Angeles.

Non appena i ragazzi uscirono allo sbaraglio per raggiungere l'auto che gli attendeva fuori dall'aeroporto, una marea di fans li investì provocando un po' di scompiglio generale.
Anche se la Security era allarmata, ma i ragazzi continuavano a sorridere e a fare foto o autografi per le fans, solo giunti alla porta d'uscita, Summer s'imbattè nei cinque che poco prima aveva solo visto da lontano.
Nessuno di loro la riconobbe, solo Harry inizialmente la guardò alzando un sopracciglio, poi una fan lo chiamò per una foto e lui corse da lei lasciando l'imbarazzante connessione che si era creata tra i suoi occhi e quelli di Summer.
La ragazza cercò di avvinarsi a Niall, scartò Liam, Louis e in fine Zayn ma proprio non riusciva e incrociare gli occhi di Niall, troppo dispersi nella folla in loro onore.
Decise così di fare marcia indietro e tornare a casa poiché i ragazzi erano già ad un passo dall'auto che gli avrebbe condotti lontano, uscì e s'incamminò fino alla prima fermata del bus disponibile,
quell'auto che trasportava il suo amore le passò davanti e lei come un flash riuscì solo a vedere i ragazzi che ridevano di gusto, non si accorse però che due volti, tra le risate, incrociarono i suoi occhi che seguivano la macchina come un'ancora di salvezza.

-Che strano...- disse Harry interrompendo le risate.
-Cosa?- chiese Liam non capendo l'interruzione dell'amico.
-Vi è mai capitato di vedere una persona, trovarla maledettamente somigliante e qualcun'altra di vostra conoscenza, ma non ricordarvi chi è questa prima persona?!-
-Harry, tu mi confondi...- disse Louis guardando il riccio turbato.
-Si Harry, mi è appena capitato.- disse Niall per poi mettersi i suoi cuffioni e isolarsi dal resto del gruppo.
In macchina calò in silenzio, Louis, Liam e Zayn estranei alla questione e confusi lasciarono perdere e si concentrarono sui loro cellulari,
Harry continuò a fissare Niall per qualche minuto, poi distolse lo sguardo  cercando di fare mente locale, voleva assolutamente ricordare ciò che la sua mente aveva dimenticato,
perché il riccio ne era certo: c'era qualcosa da ricordare.

Niall al contrario del suo amico ricordò tutto di colpo e si maledisse per non aver fermato l'auto, convincendosi che la ragazza alla fermata del bus non fosse Summer Shelley.


Hi girls!! I'm back!! :D 
Che dire, questo inizio settimana è stato abbastanza faticoso, come tutti i Lunedì ma vabbe' :33 
Eccomi qui con un nuovo capitolo e pronta a ringraziarvi *mettendomi in ginocchio* per le 34 recensioni! Davvero non so come ringraziarvi, siete tutte così gentili!!  
Allora a 40 posto il capitolo che segue! 
Come sempre sono aperta ad ogni suggeriemento, quindi se avete qualcosa da dirmi per migliorare la storia, sono qui! :D 
Ora vado, al prossimo! :P xx 

O



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Capitolo 7
*** I don't understand; ***


"Brava Summer, l'hai visto, è reale, non è stato un sogno ora puoi anche calmarti...non lo rivedrai mai più.''
Summer tornò a casa sua con pensieri come questo che le riempivano la mente e la rendevano incapace di pensare ad altro,
suo padre provò a dirle qualcosa non appena lei entrò ma per via degli auricolari Summer non sentì nulla e dopo averlo salutato con un cenno si ritirò in camera sua.
Un bel bagno caldo avrebbe risolto tutto, le avrebbe liberato un po' la mente e magari ora che aveva fatto avverare il suo desiderio, si sarebbe dimenticata di esso dedicandosi ad altro.
Si augurava solo questo...

Intanto i ragazzi giunti in Hotel iniziarono a sistemare le loro cose per potersi poi godere la serata.
-Niall, posso parlarti?- disse Harry invitando l'amico a farsi un giro con lui per il corridoio dell'undicesimo piano, nell'hotel super lussuoso in cui avrebbero soggiornato.
-Certo...- acconsentì il biondo uscendo dalla stanza.
Niall capì subito che Harry voleva parlargli di qualcosa di serio, realmente grave dal momento che lo aveva invitato ad uscire fuori per non permettere al resto del gruppo di udire la loro conversazione.
-Io so che oggi in macchina mi hai capito al volo...ammetto che non me lo aspettavo...mi hai davvero colpito con quella frase...-
-Ah si? - Niall
fece il vago incuriosito da ciò che l'amico gli stava dicendo e non capendo il punto della questione.
-Si...ecco...lei non era Summer Shelley vero? Ci siamo sbagliati! Vero?-
-Che importa?-
chiese il biondo con tono serio ma interiormente preoccupato -Non so se era lei, non credo, non riesco a pensare che lei sia una nostra fan accanita...- concluse Niall.
-Già, forse è vero...ma quindi...anche tu hai penso a lei!?-
Niall sorrise -Non ha importanza...-
-Si invece, io voglio solo sapere se era lei, tutto qui!-
-Perché?-
chiese esasperato Niall
-Perché?!- Harry spalancò gli occhi -Non lo so perché ma so per certo che mi tormenterò se non lo scopro, ho bisogno solo di una certezza...-
-Cosa ti cambierebbe?-
-Nulla...-
riprese il riccio tornando verso la porta della sua camera -...o forse tutto.- disse, lasciandosi alle spalle l'amico innervosito.

''Non capirò mai Harry Styles, può averne quante ne vuole, sono tutte pazze di lui, e si fa problemi su una che ha visto per cinque secondi, che ha insultato e da cui è stato prontamente liquidato..."
Era l'unica cosa a cui Niall riusciva a pensare voltandosi per la centesima volta nel suo letto, poi all'improvviso si addormentò lasciando riposare la sua mente.

''Se quella era Summer Shelley, mi deve delle spiegazioni, su quant'è vero che amo il mio mestiere, io rivedrò quella ragazza...''
Harry invece non pensava altro se non questo, voleva un chiarimento che in realtà non poteva esserci poiché alla base non c'era nessun elemento concreto da parte della ragazza o dei loro precedenti incontri che avrebbe dovuto comportare delle spiegazioni!

Quella notte fù un rincorrersi senza mai raggiungersi di pensieri da parte di Niall, Harry e Summer, nessuno dei tre sapeva se il destino avrebbe deciso di farli incontrare nuovamente,
ma tutti e tre speravano questo e chi più chi meno, nel profondo covava un sentimento inspiegabile ma sempre più forte che stava per arrivare al limite della sopportazione silenziosa.

-Ehi Mark, pensavamo ad un duetto tra Justin Bieber, il tuo gioiellino e i One Direction, saresti d'accordo?-
-Chiama tutti e sei i ragazzi e discutetene con loro, io metto a disposizione ogni mio potere, ma sono loro chedevono decidere...-
disse Mark al suo collaboratore.
-Eventualmente organizziamo una cena, la boyband è già qui, contattiamo Bieber e lo facciamo arrivare, sono certo che i loro fandom impazzirebbero...-
-Ah...i fandom...-
Mark ricordò la scenata di Summer e si abbandonò ad una confidenza con il suo collaboratore -Paul, secondo te, è normale innamorarsi tanto di qualcuno a tal punto da rifiutare la possibilità di rivederlo ancora...-
-Ehi Capo, con tutto il rispetto, non sono una quindicenne con gli ormoni a mille, ma se ti riferisci al rapporto pop-star / fan, credo che sia solo paura quella di cui mi parli, comunque ti garantisco che di tutti i concorsi che abbiamo fatto, nessuno mai ha rifiutato la possibilità d'incontrare il proprio idolo, alcune ci avrebbero pagato per sabotare le estrazioni per cui...-
-Lascia stare Paul, non so nemmeno io cosa intendevo con quella domanda. Cancella tutto. Portami le risposte dei ragazzi e organizzami un cena per sabato prossimo nel loro stesso hotel, fai in modo che Bieber alloggi nello stesso Hotel dei One Direction e per favore, vediamo di non spargere la voce...-
concluse infine Mark con tono autoritario.
Paul obbedì senza lamentele e sparì poco dopo lasciando l'uomo alla sua fila di documenti da compilare con una frase più che chiara:
-Non è un po' troppo grande la tua bambina per innamorarsi di qualche mocciosetto viziato che vive grazie al denaro che le minorenni sottraggono ai loro genitori furtivamente...?-
Mark rise ignorando il ragionamento contorto di Paul, sperava solo che i ragazzi accettassero e sperava che Summer gli spiegasse cosa c'era di sbagliato nel suo buon tentativo di aiutarla nell'incontrare gente lei stessa stimava.



Heeeeeeeeeeeeeeey lettrici, sono qui :PP
Spero vi piaccia il capitolo, awn quante cose che succederanno in questa FF!!! Spero che continuerete a seguirmi e colgo l'occasione per ringraziarvi tutte!
Recensite i capitoli e mi incoraggiate, consigliate e soprattutto vi complimentate con me, non credo di meritare tutto questo, ma siete comunque molto gentili e io...vi adoro! *cowhfou*
Ora vi lascio :) Al prossimo capitolo xx 
♥ ♥ ♥
Alle 65 recensioni continuo! 

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Capitolo 8
*** Friendship is a good thing; ***


"La nostalgia per chi non rivedrai e l'allegria che poi ritroverai..."
Sola - Francesca Michielin

 

-Summer, noi dobbiamo assolutamente andare al Centro Commerciale! Io devo assolutamente comprare il nuovo cd di Ed Sheeran!-
Lidia, una delle poche ma buone amiche di Summer, ossessionata da Ed Sheeran, uno che quando cantava, non faceva altro che dare una melodia alle poesie che lui stesso scriveva.
-Certo, ho il pomeriggio libero, dopo scuola pranziamo fuori e andiamo. Va bene?- Summer ci teneva sempre ad accontentare le sue amiche,
per questo era vista di buon occhio da tutti, lei era la ragazza tranquilla e generosa ma sapeva fiutare gli incastri, per questo chi voleva solo sfruttarla,
non provava neppure ad avvicinarsi a lei, perché sapeva che in un batter d'occhio la ragazza avrebbe cambiato rotta lasciandoli lì di stucco.
-Io ti adoro, sei un tesoro, guarda non so più come ringraziarti!-
-Bene allora te lo dico io! Mi offrirai un gelato!-
disse ridendo Summer alla sua coetanea per poi abbandonarla dirigendosi verso la sua classe.


Intanto Harry e Niall dopo la chiacchierata della sera prima non si guardavano più come due buoni amici,
al contrario, si sentiva aria di sfida. Anche gli altri componenti avevano notato questo cambiamento e di conseguenza questa pressione che offuscava il loro normale lavoro di gruppo.
In sede separata Liam, Louis e Zayn decisero di provare a chiedere il perché di tutto questo ma non erano molto convinti e avevano paura di peggiorare la situazione.
Liam, che era quello che con i ragionamenti pacifici ci sapeva fare, andò da Niall mentre Louis andò a cercare Harry, da lontano Zayn si godeva la scena restando in disparte,
ma augurandosi il meglio perché voleva bene ai suoi amici e alla band ci teneva più di quel che mostrava.
-Niall...è tutto ok?- chiese Liam al biondo.
-Certo, perché cosa c'è non va?-
-Nulla, insomma...tu e Harry non vi guardate nemmeno in faccia, poi ieri lui ha fatto quella strana domanda, tu gli hai dato quella strana risposta...è tutto collegato vero?-
-Liam...amico mio...forse non sei ai livelli si Sherlock Holmes, ma saresti di sicuro un suo perfetto braccio destro...-
-Quindi...mi stai dicendo che ho indovinato?-
-Ma Liam, il punto è proprio questo! Non c'è nulla da indovinare perché non c'è nulla di cui discutere, ieri in macchina Harry ha fatto quella strana domanda,
io ho dato quella strana risposta semplicemente perché ho capito ciò che intendeva...non so cosa passi per la mente al riccio, ma son certo che con me non abbia alcun problema!-
-E se non è con te....allora è con uno di noi il problema?-
-Ma no Liam, Harry non ha nessun problema con nessuno di noi, siamo una band, siamo fratelli, cosa potrebbe essere tanto importante da dividerci?-
-Oh no, non voglio nemmeno sentire quella stassa parola in una frase con 'band'...-
-Visto amico? Non c'è da preoccuparsi...-
-Avrò frainteso tutto allora...-
-...ma si, magari ieri qualcuna lo ha rifiutato e lui ora sta piangendo ancora su un dramma inutile, ma non credo sia nulla di grave...insomma è Harry Styles,
si rimetterà in carreggiata in men che non si dica!-

-Hai ragione...- sussurrò Liam accompagnando la sua affermazione con un pacca sulla spalla del biondo -...scusami se ho pensato male...-
-Tranquillo!-
disse Niall e poi entrambi si girarono verso Zayn mezzo addormentato come se stesse assistendo ad una soap opera.
-Buona notte Pakistan...-
-Ehi imbecille che non sei altro...-
all'improvviso il moro scattò in piedi e rincorse Liam per quel soprannome che gli aveva attribuito,
mentre Niall si sbellicava dalle risate sentendo la voce drammatica di Liam mentre implorava il suo amico di fermarsi dicendogli:
-Ma Zayn, io ti amo! Anche se assomigli ad un Kamikaze, io ti amerò sempre, sei il mio terrorista preferito!-


-Harry, sono Louis mi apri?-
-E' aperto Tommo!-
-Tutto bene?-
-Si, che ti serve?-
-Mh nulla, che il mio amico mi spieghi perché non guarda più in faccia un altro mio amico da ieri sera...insomma i tuoi litigi durano al massimo due ore Hazza...-
-Ma di cosa stai parlando Louis?-
chiese il riccio con aria confusa.
-Non serve a nulla fingere con me!- disse Louis con un sorriso sicuro di se.
-Cosa vuoi sapere?-
-Mi sembra chiaro...e fai una cosa veloce riccio, non ho tutta la mattinata...-
-Ricordi la cena da Mark Shelley circa un anno fa?-
-Oh si certo...e questo cosa centra?--
-Fammi finire...ricordi Summer Shelley...sua figlia...-
-Oh...-
Louis si mise comodo sulla sedia accanto alla scrivania.
-Ecco, credo di essermi imbattuto in lei ieri...-
-Ma com'è possibile, ieri siamo atterrati e venuti di corsa qui in hotel....-
-...l'ho vista nell'aeroporto, e successivamente quando eravamo in macchina, mentre tornava a casa sua credo...-
-Mi stai dicendo che la figlia di Mark Shelley è una directioner e che per vederci non ha sfruttato il potere di suo padre ma è venuta in quel posto affollato di sue coetanee?!-
-Si, questa è una parte...-
sospirò Harry.
-E va bene, ammettiamo che sia così, anche se è una cosa strana per una che ha il potere di vederci solo schioccando le dita, comunque, a te cosa importa?
Quel giorno a tavola la insultasti sotto mentite spoglie senza pensarci due volte...fortuna che ti ha ignorato...-
-Anche ieri lo ha fatto se vogliamo dirla tutta...-
-Va bene, posso crederci, magari non sei tu il suo preferito del gruppo...ma non riesco a capire a te cosa importa! E soprattutto cosa centra il legame tra te e Niall con tutto questo...-
-Lei quel giorno arrivò in ritardo al nostro tavolo, ma comunque arrivò, ti ricordi in compagnia di chi?-
-Si, di Niall...ma non dirmi che ce l'hai con lui perché l'accompagnò al tavolo più di un anno fa!-
disse perplesso Louis
-Io incontrai Summer prima di lui quella sera, ecco perché poi a tavola non riuscì a trattenermi dal dirle quella frase...-
-Harry mi stai facendo venire mal di testa! Ti prego, arriva al punto!-
-Lei mi liquidò all'istante, credevo fosse una stronza senza cuore, un'asociale per cui ogni persona all'infuori di se stessa fosse zero, poi mi resi conto che mi sbagliavo,
perché lei con Niall si era aperta...insomma a tavola si guardavano come...come...- 
-E tu mi stai dicendo che stai facendo il coglione mettendo a rischio la band perché Niall ha avuto più fortuna di te con una ragazza? No, ti prego, ti credevo più maturo!-
-Ha parlato Peter Pan!-
disse il riccio -Vedi Louis, io non so cos'ha quella ragazza, ma dal primo momento che incrociai i suoi occhi mi entrò dentro,
ma conosci i miei modi, e credo che per questo lei mi abbia allontanato immediatamente...sono arrabbiato con me stesso per questo,
ma sono arrabbiato anche con lei perché subito dopo si è aperta con un mio amico!-
-Che discorso contorto Harry! Ad ogni modo, sai che Niall è il tuo opposto, se lei ha preferito lui è evidente che ha gusti che non corrispondono alla tua persona sia esteriormente che interiormente!
E poi, magari ha anche un fidanzato e noi siamo solo i suoi idoli, magari voleva sentirsi come tutte le altre directioners venendo lei in aeroporto e non coinvolgendo suo padre come farebbe una bambina viziata...-
-Quindi...tu ti eri accorto del mio allontanamento?-
-Tu sei imprevedibile Harry, ma noi sappiamo riconoscere quando chi ci circonda non è a suo agio...-
-Noi?-
-Io, Liam e Zayn...abbiamo fatto una mezza riunione prima di decidere che dovevamo parlarvi in modo imminente prima che scaturisse l'impossibile da risolvere.-
-Mi dispiace avervi fatto preoccupare inutilmente!-
ammise il riccio uscendo dalla stanza per raggiungere il resto del gruppo.
-Tranquillo bimbo, noi siamo qui per questo!-

Giunti nella sala prove, tutti e cinque s'incontrarono, Niall e Harry sotto gli occhi di Louis, Liam e Zayn si guardarono e si scambiarono due chiacchiere sul futile,
quello che nessuno sapeva però è che una persona nel gruppo stava facendo buon viso a cattivo gioco, avrebbe trovato Summer e avrebbe vinto quella piccola battaglia personale,
o almeno così si augurava.

-Eccolo, eccolo, eccolo, non posso crederci, guarda che splendore!- disse Lidia perdendosi nelle sue stesse parole stringendo tra le mani il cd del suo cantante preferito.
Summer sorrise educatamente e si guardò intorno, One Direction ovunque, come sempre...
-Dai andiamo a pagare e usciamo di qui, voglio andare alla Hollister mi servono delle cose...-
-Cambio guardaroba?-
chiese incuriosita Lidia
-No no, devo fare alcuni regali per delle mie amiche italiane, a breve sarà il loro compleanno!-
-Ah, va bene...-

-Ho bisogno d'aria...
.- disse Zayn uscendo dall'hotel travestito in maniera tale da non essere riconosciuto.
-Io voglio andare al Centro Commerciale...- disse Niall dirigendosi verso l'auto.
-E Centro Commerciale sia...- acconsentì il moro.

-Che taglia portano?- chiese Lidia guardando delle magliettine nuova collezione.
-Una Media, cerca qualcosa di allegro e colorato, loro sono molto solari...-
-E tu che fai? Resti li a guardare? Il regalo è per le tue amiche...-
disse Lidia con tono scherzoso
-Uffa, non mi piace fare shopping!- brontolò Summer avviandosi in cerca di qualcosa...

-Ho bisogno di andare ha Hollister...- disse Zayn non appena entrarono nel Centro Commerciale.
-Ma tu sei un bisogno vivente Zayn Malik!- disse divertito Niall.
-Ehi momento...che intendi per bisogno?!- 
-Si hai capito bene, sei un enorme bisogno vivente, e non è una cosa buona...-
-Sai Niall, tu ti nascondi dietro il faccino tenerino da Irlandese alias angelo caduto dal cielo, ma sai essere peggio di Liam...-
disse Zayn ridendo ed entrando nel negozio.

-Devo anche prendere qualcosa per mio padre, ultimamente l'ho trattato male e voglio farmi perd...- ma Summer non riuscì a finire la frase che l'amica la interruppe.
-Tu, Summer Shelley, hai trattato male qualcuno?-
-Si, ma avevo i miei buoni motivi, solo che ora sono pentita, è pur sempre mio padre...-
-Che ne dici di una cravatta?-
domandò subito Lidia non volevo entrare nei particolari e farsi spiegare il perché della discussione tra Summer e suo padre.
-Si...può andare...-
Entrambe si avviarono verso il reparto uomo, Summer venne distratta da un ragazzo, era di spalle ma aveva un fisico a lei ben conosciuto,
non era certa che fosse Niall, il suo Niall, poiché il biondo era di spalle indaffarato a guardare le magliette davanti a lui.
Lidia intanto proseguì con accorgendosi di aver perso l'amica qualche passo più dietro...
vide delle cravatte davvero carine ma era indecisa tra due modelli che l'avevano da subito colpita.
Li prese ma voltandosi per chiedere consiglio alla sua amica si accorse di averla persa così le posò e si voltò nuovamente per cercare con lo sguardo Summer,
ma qualcuno alle sue spalle la spaventò:
-Penso che dovresti prenderle entrambe, sono davvero belle...-
La voce maschile intimidì Lidia, aveva l'accento inconfondibile di un Britannico atterrato a Los Angeles da poco,
ma quando la ragazza si voltò non avrebbe mai pensato di trorvarsi un membro dei One Direction davanti.
-Si...ma...- cercò di spiegare invano per poi accorgersi che davanti ai suoi occhi c'era Zayn Malik.
-Ti prego non svenire...- intervenne lui  preoccupato per la faccia incredula di Lidia dopo averlo guardato bene.
-...oh, se accade sappi che non era mia intenzione...-
Lui rise e lei lo guardò ancora, il moro riprese:
-Non mi piace far svenire le ragazze, all'inizio mi sembrava una cosa carina...ora mi fa sentire in colpa...-
-Se ti vede la mia amica, ti assicuro che non se ne starebbe qui viva e vegeta davanti a te...lei, lei vi ama!-
disse Lidia alludendo a Summer.
-Lei non è qui vero?- chiese Zayn preoccupato.
-Oh si invece, solo che l'ho persa...- si alzò sulle punte e da lontano vide la figura della sua amica guardarsi attorno allarmata -...Summer, Summer sono qui...- gridò Lidia mentre Zayn si preparò a dover affrontare una directioner .... contemporaneamente Niall si voltò sentendo una ragazza pronunciare quel nome a lui tanto caro, vide una ragazza che ne raggiungeva un'altra e decise di rincorrerla... due minuti dopo si ritrovarono tutti e quattro nello stesso punto.
-Summer...lui è Zayn!- disse Lidia non appena l'amica li raggiunse.
-Si, lo conosco...- disse lei mostrandosi poco interessata e soprattutto una non directioner sicura che Zayn l'avrebbe riconosciuta come la figlia di Mark Shelley.
-Summer Shelley? Non ci credo...- disse il moro -...qual buon vento?-
-Potrei chiederti lo stesso, ma non lo farò, non m'interessa...-

Lidia guardava la scena a bocca aperta, era sicura che a Summer piacessero i One Direction, ma subito dopo fu distratta dall'arrivo di un altro componente della band: Niall.
-Ehi Zayn, ti lascio solo due minuti e tu inizi a far conquiste...-
Summer riconobbe all'istante quella voce e di scatto si voltò:
-Niall?-
-Summer?-

Zayn con faccia confusa almeno quanto quella di Lidia guardò la scena sentendosi di troppo.


Gooood afternoon girlsssssssss :)
Scusate se ieri non ho aggiornato ma non mi sentivo molto bene però oggi sono tornata (con netto anticipo rispetto all'orario in cui pubblico gli altri giorni) con un capitolo più lungo,
spero chiaro e di grande importanza perché Niall e Summer si sono finalmente incontrati con Harry fuori dalle palle (?) lol
Ok va bene vi lascio... Ci leggiamo al prossimo capitolo?! :)
Ps: grazie a tutte per le recensioni, siete fantastiche e a fine storia passerò da tutte quelle che mi hanno chiesto gentilmente di passare dalle loro per dare un mio parere :)
A 70 recensioni continuo 


 

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Capitolo 9
*** So we can we do it all over again; ***


-Tu...che ci fai qui?- chiese subito Niall
-Ehm...ci vivo?!- rispose sarcastica Summer
-Vivi nel Centro Commerciale?- la domanda di Zayn fù così stupida che Lidia alzò gli occhi al cielo mentre Niall e Summer lo ignorarono.
-Oh, già è vero, tu sei di Los Angeles, lo avevo dimenticato...-
-...e voi che ci fate qui?-
chise la ragazza
-Shopping...- sorrise Niall -...qualcuno era diventato caustrofobico in hotel e aveva bisogno d'aria...- indicò Zayn che ricambiò lo sguardo con superficialità.
-Intendo qui in America...- disse pacata Summer
-Nulla...- rispose Zayn -...ci andava di fare un viaggietto così abbiamo preso il primo volo disponibile ed eccoci qui...-
-Ma sei serio?-
chiese Lidia -Non ti facevo così stupido, mi sto ricredendo...-
-A Zayn piace fare il cretino, imparate ad ignorarlo, come facciamo noi...-
disse Niall riferendosi alla band, poi continuò -...impegni di lavoro...-
-Già, ho fatto una domanda sciocca...-
disse Summer fissando il pavimento, non voleve incontrare gli occhi del biondo, aveva paura.
-Oh no, nessuna domanda è sciocca...- la consolò Niall -...vi andrebbe di prendere un gelato con noi?- esordì tutto d'un fiato sperando nel meglio.
-Summer?- domandò Lidia facendo cadere tutta l'attenzione sull'amica.
-Ehm si, io non ho problemi...e gelato sia...- disse lei sorridendo verso Niall.
Lidia, che aveva già capito tutto, decise però di lasciare il gruppo sperando che anche quello stoccafisso di Zayn capisse che dovevano lasciarli soli.
-Summer tu vai con Niall, io devo trovare i regali che stavo cercando per le mie amiche, ricordi?- disse Lidia con tono abbastanza ovvio.
-Ma...- poi Summer capì... -...va bene, allora ci vediamo domani a scuola?-
-Si si, tranquilla!-

Niall sorrise e s'incamminò con Summer ma proprio quando il piano o meglio, l'aiuto, di Lidia sembrava essere andato a buon fine, vide Zayn sorriderle e poi allontanarsi,
stava per raggiungere i due più avanti: -Ehi tu! Dove credi di andare?-
-Io?-
si voltò il moro.
-Si tu!-
-Con il mio amico, ovvio...-
-No, tu non vai proprio da nessuna parte! Tornatene in hotel, nasconditi in un bagno per non farti riconoscere dalle fans, fai quello che vuoi ma non andare con loro!-
-Perché?-
chiese ancora Zayn
-Ah ma tu sei proprio idiota allora, LASCIALI SOLI, va bene così?-
-Ok, ho capito...voi ragazze siete così ovvie, tutte con gli stessi piani diabolici alla Lizzie McGuire...-
-Beh almeno noi ci sforziamo di mettere in moto il cervello a differenza di qualche ragazzo che conosce il cervello solo come parola su Wikipedia!-
-Oh, odio quei tipi!-
-Bene, allora odi te stesso, alla grande!-

Lidia si girò per andar via ma Zayn la fermò:
-Ehi, nessuno offende Zayn Malik per poi voltargli le spalle in questo modo!-
-Ah si?-
disse Lidia -Beh guardami mentre lo faccio...-
La ragazza continuò a camminare lasciando dietro di se il membro della boyband più famosa del Regno Unito, dimenticandosi che proprio quel ragazzo idiota, era un ottimo amico del suo adorato Ed Sheeran.

-Allora, è un anno circa che non ci vediamo...- disse Niall
-Si, più o meno...-
-Tutto bene dalle tue parti?-
-Si, tutto tranquillo, voi invece! E' cambiato parecchio da quando vi vidi quella prima ed ultima volta...-
-Beh, no, teoricamente le nostre vite sono cambiate, mai noi siamo sempre gli stessi...-
-Tu sei sempre lo stesso?-
chiese Summer, pur sapendo che la sua domanda poteva creare più imbarazzo del dovuto tra di loro.
-Cambiare non m'interessa, mi piace ciò che sono, non credo che i soldi, il successo o qualsiasi altra cosa, saranno in grado di farmi dimenticare il sogno da cui è partito tutto questo...-
-Sai, mi sei mancato molto da quella sera a cena...-
sospirò Summer -...lo so che hai tantissime persone che magari ti dicono quello che sto per dirti ogni giorno...ma...parlare con te mi fa stare bene, anche se non ci diciamo nulla di speciale...-
-Allora già che siamo in tema di confessioni insicure sappi che per tutto questo tempo non ho fatto altro che sperare di rivederti, perché io quella sera, in quei dieci minuti con te, mi sono sentito veramente a mio agio...-
-Hai provato a cercarmi dopo quella sera?-
-No...-
-Hai chiesto notizie su di me?-
-No...-
-Allora dimmi, perché due secondi fa mi hai detto quella frase?-
-Perché è vero, però potrei farti le stesse domande, le tue risposte sarebbero uguali alle mie e se ti dicessi perché mi hai detto che ti faccio star bene mi risponderesti che sei stata solo sincera...quindi Summer Shelley, ricominciamo tutto dall'inizio...-
sospirò sorridendo -Io sono Niall Horan e ti prometto che anche se sarò 6 giorni su 7 in giorno per il mondo, avrò sempre tempo per passare due minuti con te, parlarti e farti stare bene così che anch'io mi senta bene...-
-E' un piacere conoscerti, Niall Horan...-
 concluse Summer sorridendo e prendendo sotto braccio il biondo, dirigendosi alla gelateria più vicina a loro.


-
Oooook, so che questo capitolo è corto, e magari non vi piace nemmeno ç.ç ma...
questa è la svolta tra Summer e Niall, forse un po' troppo smielata e svelta in confronto ai film d'amore ma pur sempre una svolta lol
Spero vi piaccia e ringrazio come sempre ognuna di voi per le gentili recensioni che lasciate a fine capitolo.
A 80 recensioni continuo xx, buon fine settimana e al prossimo capitolo! xx 


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Capitolo 10
*** He doesn't know about us; ***


Inutile dire che da quel giorno tra Summer e Niall tutto cambiò, si vedevano quasi ogni giorno, lui appena finiva le prove la raggiungeva dovunque lei si trovasse.
Summer era felice, felice davvero, a tal punto che il suo amore inspiegabile nei confronti del biondo diventò spiegabile, ora lo conosceva davvero.
Ora sentiva il suo profumo nell'aria, il suono della sua voce vicino al suo orecchio, poteva vedere chiaramente la sua pelle bianchissima con quelle sfumature rosee sulle guance che solo un Irlandese poteva avere e non doveva più immaginare nulla davanti ad un pc.

Mark intanto procedeva con il suo lavoro, Justin Bieber era arrivato a Los Angeles, i One Direction c'erano già e tutto era pronto per la loro collaborazione.
La cena si sarebbe tenuta come oraganizziato da Mark e Paul in hotel e così accadde.

-Ragazzi, sono davvero contento di vedervi tutti e sei qui, credo che il motivo di questa convocazione sia abbastanza ovvio ma vi darò ogni chiarimento vogliate...-
-Mark, scusa se ti interrompo, hai davanti a te sei cantanti, credo che la tua richiesta riguardi una sottospecie di duetto a sei...-
disse Liam sorridendo verso l'amico Justin.
-Per me si può fare...- esordì il Canadese.
Niall sorrise fiero della risposta di Justin e  tutti i ragazzi si guardano a vicenda convinti.
-Oh, non credevo che sarebbe stato così facile...- commentò Mark sorridendo -...possiamo goderci la cena allora!-
-Davvero pensavi di ricevere un rifiuto?- chiese
Justin
-Voi pop-star emergenti siete parecchio difficile e capricciosi...-
-Ehi, questa è un'offesa!-
rise Justin 
Tutti a tavola risero, fino a che Summer non fece il suo ingresso a sorpresa.
Niall sapeva che sarebbe arrivata, era pronto, e sapeva anche del suo ritardo, di sicuro si era fermata a suonare prima di raggiungere il ristorante dell'hotel.

-Buona sera...- esordì lei -...scusate il ritardo...-
-Ci siamo abituati...-
sorrise Louis facendole l'occhiolino, a quanto pare Louis non si era dimenticato di lei o forse Harry gli aveva rinfrescato la memoria appena qualche giorno prima.
Il riccio a sua volta rimase senza parole, non si aspettava di vederla o meglio, di rivederla.
Sapeva della cena con Mark Shelley ma non pensava che Summer ne avrebbe preso parte.
-Summer?- chiese incredulo, provocando la reazione 'occhi addosso' spontanea di tutti i commensali.
-Harry...giusto?- sorrise lei.
Niall rise alla risposta di Summer, ma nessuno eccetto Harry, Liam e Louis capì il perché di quella reazione da parte del biondo.
-E' un piacere rivederti...- intervenne Liam per evitare sguardi assassini tra Niall e il riccio che avrebbero di certo infastidito la serata.
La cena proseguì al meglio dei modi ma Harry stette zitto per tutto il tempo, nessuno gli chiedeva nulla e lui a sua volta non interveniva nei discorsi intrapresi dai commensali.
-Ragazzi, vi ringrazio tutti, ci teniamo aggiornati per la collaborazione ok? Ora devo scappare!- disse Justin  -...E' stato un piacere rivedervi tutti, così come è statto un piacere conoscerti Summer,
sei una ragazza in gamba, ma non mi sorprendo conoscendo tuo padre...- 
-Piacere mio Justin, comprerò il tuo disco...
- rise -...mi sono riufitata così tanto tempo di ascoltare la tua voce perché ero convinta che mi avevi rubato il papà...-
-Scusami allora, non è mai stata mia intenzione...-
disse Justin portando una mano sul cuore in segno di giuramento.
-Bene, ragazzi, anche per noi si è fatto tardi...- disse Mark -...temo proprio che dobbiamo lasciarvi...-
-Io scappo, arrivederci Mark...-
disse Justin -...Summer...- baciò le guance della ragazza in modo estremamente educato e poi si allontanò.
-Accompagno Justin, Summer torno tra poco, preparati che andiamo via...-
-Certo papà...- 

Mentre i due si allontanavano, Summer rimase a tavola con tutti i componenti della band, Liam e Louis di guardarono allarmati,
Niall e Harry con aria di sfida, anche se il biondo sapeva che avrebbe avuto la meglio perché da una settimana ormai frequentava Summer in ogni momento libero.
Zayn invece se ne stava seduto con la pancia piena a pensare a chissà cosa, come sempre estraneo da tutto e da tutti.
Sembrava realmente il babbeo della situazione, o forse lo era.

-Allora, voi e Bieber eh? Le fans saranno in delirio...- disse Summer sorridendo.
-Fai parte di qualche fandom?- chise incuriosito Liam.
-Io?- domandò Summer -No, non proprio...-
-Guarda che vale anche il fandom 'viva me stessa'...-
intervenne Zayn come se si fosse appena svegliato dal suo letargo.
-Malik ma tu ci pensi prima di sparare stronzate o le dici e basta?- disse Louis divertito.
-Ehi, secondo me prima di appartenere a qualsiasi fandom bisogna essere fan accaniti di se stessi, è l'unica persona che resterà con noi per tutta la vita...-
-Momento filosofico Zayn?
- disse Harry, parlando per la prima volta dopo il suo intervento alla vista di Summer.
-Uhm...si ma sono stanco, quella frase l'ho sudata, andrò in stanza a riposare...buon proseguimento ragazzi...ci vediamo Summer...- disse il moro alzandosi, poi continuò -...ah e riferisci alla tua amica che la nostra conversazione non è finita lì e che le serve una consulenza sui prossimi regali che farà...se ha ancora intenzione di comprare quelle cravatte...intendo...-
-Ehi, le avevi detto che ti piacevano!-
ribattè Summer ridendo.
-Nah, non è vero...- rise lui -...quello era il mio modo 'approccia ragazze', ma poi siete arrivati tu e Niall e avete rovinato tutto...- 
Zayn si allontanò definitivamente e Louis non perse occasione per dire:
-Tu e la tua amica siete andate a fare shopping con Niall e Zayn? Poverine...-
-Oh no, ci siamo incontrati per caso...- spiegò
tranquilla Summer.
-Si infatti, rivedere Summer dalla prima volta ad un Galà, alla seconda volta in un Centro Commerciale è stato abbastanza scioccante...- rise il biondo.
Mentre la ragazza stava per replicare ridendo, Harry esordì in maniera tagliente: -Io dire la terza volta...-
Summer impallidì, sapeva benissimo a cosa alludeva il riccio.
-Harry...- disse Liam credendo di trattenere il suo amico.
-Ma forse la ragazza dai mille modi d'oro si vergogna di dire che è una directioner e che è corsa in aeroporto il giorno in cui atterrammo a Los Angeles?-
-Stai delirando amico, andiamo a prendere un po' d'aria...-
disse Louis scattando in piedi piazzandosi alle spalle di Harry.
-Credo...- disse Niall vedendo la reazione intimidita di Summer -...che in ogni caso, non siano affari tuoi.-
-Oh, è arrivato il suo avvocato...-
-Harry stai esagerando, và con Louis...-
disse Liam prendendo le difese di Niall e Summer.
-Cosa ti costa dire che eri lì perché sei nostra fan, che appartieni al nostro fandom?- disse Harry ignorando il commento precedente di Liam -O che stupido che sono...- sorrise a se stesso -...ma è ovvio che non appartieni al fandom, sei venuta lì solo per assicurarti di rivedere uno di noi....non è vero Summer?-
-Credo che se avesse avuto bisogno di questo non si sarebbe mischiata con le fans, avrebbe chiesto a suo padre...- rispose Niall al posto della ragazza che imbarazzata non sapeva cosa dire.
-No, è questo il punto, lei non ha voluto l'aiuto di suo padre perché non voleva mostrare il suo interesse per qualcuno di noi, voleva rimanere anonima e probabilmente non sapeva neanche che avrebbe partecipato ad una seconda cena con noi...ma poi la fortuna l'ha assistita no? Ha trovato Niall e Zayn al Centro Commerciale e di lì tutto è andato a gonfie vele, non è vero?-
-Niall va via, porta Summer con te...-
disse Louis non sapendo più come trattenere Harry.
-Ottima idea, andiamo Summer...-
La ragazza si alzò, guardò Harry e disse: -Ringrazio i tuoi amici per avermi difeso e ringrazio anche te per aver esplicitamente reso pubblica la mia situazione prima di rincontrarvi...- la voce si ruppe ma continuò ugualmente -...non hai tralasciato alcun dettaglio, in questo sei un vero Inglese Harry Styles, eppure mi risulta difficile spiegarmi come mai sei esploso in questo modo dopo aver passato la serata chiuso in te stesso...forse soffri di manie di protagonismo che in pubblico non potevi manifestare...oppure la gelosia ti sta mangiando vivo?-
Con questo Summer sorrise a Liam e Louis, che a bocca aperta ricambiarono mentre Harry strinse i pugni poiché rimasto senza parole per controbbattere.
Niall allungò un braccio sulle spalle della ragazza e insieme si allontanarono.
Per quella serà finì lì, ma Harry non l'avrebbe passata liscia, tutti i componenti della band, eccetto Zayn che dormiva già erano furiosi con lui.

-Mi dispiace per tutto quello che è successo stasera...-
-No, non deve dispiacerti, non è colpa tua...-
-Harry delle volte esagera...-
-Harry è solo geloso...gli passerà, prima o poi...-
-Summer...tu sai che prima o poi dovrò tornare in Inghilterra....-
-Si certo...-
sospirò la ragazza -...ma per ora non mi va di pensarci...-
-Non cambierà nulla, nulla! Solo sarò più distante, ma ci sentiremo comunque...-
-Lo so che non mi abbandonerai...-
-Guardami negli occhi...- 
-Perché?-
-Fallo!
-
Summer alzò lo sguardo e incrociò gli occhi limpidi del biondo: -Fatto...- disse con un filo di voce.
-Tu, dal primo giorno in cui ti ho vista, tu mi hai cambiato la vita...-
-Se non ci fossimo rincontrati ora saresti da qualche altra parte, con qualcun'altra, e magari le avresti detto lo stesso...-
-...è difficile avere un dialogo romantico con te...ma ci sono abituato ormai...-
-Perché dovremmo avere dialoghi romantici...siamo due ottimi amici...va bene se non ci vedremo spesso, avremo comunque modo di sentirci...-
-Non credo che gli amici facciano quello che sto per fare...-
-Cosa?-

Immediatamente Niall posò le sue labbra su quelle di Summer e mentre qualsiasi persona avrebbe ricambiato il bacio con una stretta più forte, lei scoppiò a piangere.
-Tu...tu non sai quanto ho atteso questo momento...-
-Scusa il ritardo...-


Holaaaaaaaaaaaa (?)
Scusate il ritardo, ecco qui il capitolo, è più lungo di quello di ieri e anche moooolto movimentato, spero vi piaccia.
Scusate ma sono stanchissima per cui scappo, domani lo rivedrò e correggerò eventuali errori grammaticali o di battitura.
Nulla, spero che arriveremo a 85 recensioni e torno a ringraziarvi come sempre per TUTTE le bellissime recensioni che lasciate.
Cerco di rispondere sempre a tutte, ma scusatemi se delle volte non vi ringrazio singolarmente, è che sono sempre di fretta.
Beh nulla, vi lascio al vostro sabato sera e buona domenica! 

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Capitolo 11
*** Are you engaged with me? ***


Di solito diamo delle cose a coloro che amiamo. Parole, riposo, piacere. Tu mi hai dato la più preziosa di tutte: la mancanza.
Mi era impossibile fare a meno di te: anche quando ti vedevo, continuavi a mancarmi.

(C. Bobin)


 

Sebbene Summer e Niall tra una difficoltà e l'altra avevano trovato il modo di darsi il loro primo bacio, nessuno avrebbe garantito per loro due un futuro duraturo da fidanzati.
Per intraprendere una relazione a distanza ci vuole coraggio, e questo entrambi i ragazzi lo sapevano, ma se oltre alla distanza si fossero messe di mezzo altre problematiche come
gelosia altrui, paparazzi indiscreti e giudizi poco opportuni per le appartenenze sociali dei due?

-Summer...- la voce di Mark si affermò potente alle spalle dei due ragazzi estremamente vicini che si sussurravano frasi d'amore.
-Papà...!?-
-Credo che dobbiamo andare, si è fatto tardi...-
disse suo padre leggermente imbarazzato dalla scena.
Mark non avrebbe fatto scenate, era un padre moderno e capiva che vietare ad una ragazza di diciotto anni di avere una relazione con il sesso opposto era come come aspettare la pioggia nel Sahara.
Inutile e deludente. L'unica preoccupazione di suo padre era che il ragazzo in questione non era uno studente o il vicino di casa, ma Niall Horan, una pop star emergente, membro di un gruppo altrettanto noto in tutto il mondo, insomma uno che avrebbe potuto ridurre il cuore della sua povera bambina in brandelli dopo averla usata a suo piacimento.
Ma ogni sbaglio aiuta a crescere, per questo Mark non avrebbe mai allontanato i due, anche se per ora nemmeno i ragazzi stessi sapevano se erano legati l'un l'altro o meno.

-Allora ciao, ci vediamo...- disse sorridente ma rosea in volto Summer.
-Aspetta, vediamoci domani. Alle 16:00 al parco dietro l'hotel ok?-
-Ok...-
sorrise Summer e si allontanò con suo padre.

-E così...tu e Niall...- incalzò suo padre una volta entrati in macchina.
-Si, forse, ah papà non lo so...- 
-Non è male come ragazzo, probabilmente è il più carino tra quelli a tavola...-
-Mi stai dicendo che qualcuno è riuscito persino a battere il tuo Justin Bieber?-
rise Summer
-Mah, la bellezza è relativa,in caso con Niall non funzionasse, Justin è libero!-
-Eddai papà...Hai mai pensato di adottarlo quel Canadese?-
chiese sarcastica Summer
-Mh non credo che Pattie acconsentirebbe...-
-Pattie?- domandò Summer
-Si, la mamma di Justin...-
-Ok, non ti chiedo nemmeno come fai a saperlo...non m'interessa...-


La conversazione finì così tra i due, pacificamente e tra una risata sincera ed una sarcastica.


I ragazzi tornati nelle loro stanze invece ebbero tanto da dirsi:
-Harry, Niall...io, Louis e anche Zayn se fosse cosciente, vogliamo chiare una volta per tutte le cose. Quello che è accaduto a tavola, non deve più succedere.-
Il riccio non obiettò, si limitò a guardare il pavimento mentre Niall invece rassicurò tutti:
-Ovviamente ragazzi, non accadrà mai più nulla del genere, dal momento che Summer è la mia ragazza!- sorrise fiero mentre Harry alzò di colpo lo sguardo.
Louis istintivamente si piazzò tra i due mentre Liam si congratulò subito con l'amico Irlandese.
-Niall, siamo tanto, tanto, tanto felici per voi...ma devi assolutamente raccontarci come sia successo tutto questo...-
-Ma certo, però domani, ora sono molto stanco e poi non vorrei disturbare il sonno di Zayn, è l'unico momento in cui sembra quasi beato e intelligente...-

Tutti nella stanza risero, tutti tranne il riccio ovviamente.
-Allora buona notte ragazzi...- disse infine Louis portando Harry con se, mentre Liam e Niall si guardarono dolcemente complici per poi ritararsi nelle loro sistemazioni.


-Andiamo a fare un giro ok?- disse Louis all'amico che era caduto nel silenzio profondo da quando a tavola Summer lo aveva azzittito.
-Non ho voglia di girovagare, ne tantomeno di parlare...-
-Andiamo Harry, non puoi fare così, cosa ti succede amico?!-
-Louis, voglio solo andare a letto, per stasera è anche troppo.-
-Ma troppo cosa? Hai visto Summer 3 volte in vita tua e ora appendi il muso perché un altro componente della band ha una storia con lei?!-
-Perché lui si ed io no? A me non ha dato nemmeno una possibilità, invece con Niall si è addirittura frequentata...-
-Harry ti rendi conto di cosa stai dicendo? Il tuo è uno stupido capriccio, e fino a che questa messa in scena non finirà, non smetterò mai di ripetertelo!-
replicò Louis.
-Io voglio bene a Niall e anche alla band, ma lei, quando io vedo lei non capisco più nulla, non so cosa mi prende ma il desiderio di vedere i suoi occhi illuminarsi per me prende il sopravvento...-
Louis sospirò, non sapeva cosa dire dopo questa confessione da parte del riccio.
-...è stupido, insensato, darò ragione a tutto quello che dirai amico, ma non chiedermi, non chiedetemi di essere felice per il loro fidanzamento perché non posso.Non ci riesco.- continuò Harry per poi concludere e avviarsi nella sua stanza lasciando Louis ancora una volta senza parole.

Almeno per quella notte tutti sarebbero andati a dormire provando qualcosa:
Summer e Niall felicità.
Harry tristezza e gelosia.
Louis e Liam preoccupazione per il futuro della band.
E Zayn...beh Zayn avrebbe dormito e basta dato che era l'unico modo per non fargli dire idiozie a tempo di rap.

-Buongiorno bellezza...- Lidia piombò alle spalle di Summer pronta per farsi raccontare le novità in merito alla sera prima.
-Lidia...- la neo-fidanzata  l'accolse con un sorriso che solo chi è felicemente innamorato o innamorato da fa schifo, vedete un po' come preferite, sa fare.
-Devi raccontarmi qualcosa?- chiese l'amica curiosa.
-Oh, non puoi immaginare...- 
Le due si avviarono verso l'aula di Biologia mentre una parlava e l'altra ascoltava attentamente.
-Quindi mi stai dicendo che ora sei la fidanzata di Niall Horan?-
-Ecco, io non lo so se stiamo insieme ma, ci siamo baciati...-
rispose Summer arrossendo.
-Niall è troppo un bravo ragazzo per baciarti e poi far finta di nulla...vedrai che oggi, al vostro appuntamento, ti darà la conferma che stai cercando...-
-Oh Lidia, che farei senza di te!?-
-Eh, lo so, se non ci fosse...bisognerebbe inventarmi!-
rispose fiera l'amica nel più classico dei modi che una persona più fare, una persona egocentrica ovviamente.
-A proposito, Malik ha un conto in sospeso con te...-
-Chi?-
-Zayn... hai presente? Il moro dei One Direction...? Quello che abbiamo incontrato quel giorno al Centro Commerciale?-
-Si, lo avevo capito anche quando avevi detto solo il suo cognome!-
-Allora perché hai risposto chi?-
-Per accertarmi che non avessi sentito male...-
-Perché avresti dovuto?-
-Perché non avrei mai immaginato di avere un conto in sospeso con una pop-star!-
rise l'amica per poi concludere la loro conversazione una volta entrate in classe.

I ragazzi invece quella mattina si svegliarono tutti di buon umore, Harry come al solito fece ritardo ma fingendo un sorriso e non accennando alla sera prima riuscì a cavarsela e a non mostrare il suo rancore nei confronti del nuovo amore sbocciato. Forse doveva il merito di questa credibile finzione ad un bigliettino lasciato da Zayn, si colui che dormiva con un ghiro...

Styles, una volta ho letto in un libro che: "E' meglio essere feriti dalla verità che consolati da una menzogna." 
                                                                                                                     Non ci pensare, passerà.
                                                                                                                                       Zayn   :) x
 

Salve girlssssssssssssssssss, eccomi qui con un nuovo capitolo.
Scusate, so che anche questo è corto ma l'inizio settimana è sempra una tortura poi mi sento anche poco bene quindi non uccidetemi (?)
Grazie a tutte per le recensioni e appena arriviamo a 90 recensioni pubblico il seguito.
Se poi arriviamo a 100 prometto che vi pubblico due capitoli in un giorno, tanto so perfettamente cosa deve accadere,
è tutto scritto nelle mia testolina lol 
Comunque ancora una volta grazie a tutte, siete troppo gentili :) 
Al prossimo capitolo xx





 

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Capitolo 12
*** Everything will start now; ***


-Summer!- sussurrò Niall vicino ad una panchina, mentre la ragazza si guardava attorno smarrita poiché riconoscerlo era impossibile grazie al suo travestimento.
-Niall..?- chise lei dubbiosa -...sei tu? Dove sei?-
-Albero - panca - colombi - dietro di te...-

Summer si girò ridendo per poi imbattersi nella figura di Niall in veste di pop-star in incognita.
-Oh, buon pomeriggio Mr. Irlanda!-
-Ciao principessa!-

Summer arrossì e Niall si avvicinò a lei e gli stampò un bacio sulla fronte. -Tutto ok?- domandò il biondo.
-Certo, sono solo un po' stanca per via della scuola ma va tutto benissimo, specialmente ora!- sorrise la ragazza.
-Andiamo a fare una passeggiata?- propose Niall.
-Non è forse un po' troppo rischioso?-
-Beh, non possiamo certo nasconderci come Bonnie e Clayde...-
-...aspetta, fammi indovinare, questa è Stuck in the moment...Bieber mi perseguita!-
-E' il mio idolo quel ragazzo!-
sorrise Niall
-E il figlio maschio che mio padre desidera...- rise Summer -...ma è un bravo ragazzo, solo che me lo ritrovo dappertutto, è un tantino fastidioso...-
-Se reputi la presenza di Bieber fastidiosa, non hai mai passato una giornata con Zayn e Harry contemporanemente euforici!-
-Oh, qualsiasi cosa succederà, non permettere che accada!-
sorrise Summer, poi continuò -...e a proposito di Harry, mi dispiace per quello che è successo a tavola...-
-Tranquilla lui è un'idiota, non sa mai quando si deve controllare...-
-Già...può essere ma sono certa che voi ragazzi dopo la serata lo avrete ripreso e un po' mi dispiace, è tutta colpa mia, forse sono stata troppo dura e sbrigativa nel rispondergli,
effettivamente non ha detto nulla di falso, è andata esattamente come lui ha immaginato ricollegando i fatti ma se solo si fosse espresso in altri modi...-
Summer sospirò -...di sicuro avremmo finito pacificamente la conversazione...ora mi sento un po' in imbarazzo, so che un giorno mi toccherà rivederlo e so che mi odierà perché magari pensa che io gli abbia messo la band contro...-
-Summer...sei davvero una brava persona, probabilmente rivedrai Harry...ma sono certo che vi stringerete la mano e vi chiarirete, siete persone abbastanza mature, confido in voi...-
-Spero che il tuo amico sia abbastanza maturo da buttarsi il passato alle spalle!-
disse sorridente la ragazza. 
-Che intendi con...passato?-
-Si, vedi...ricordi la cena, il Galà o come vuoi chiamarlo dello scorso anno?-
-Certo...-
-Beh io e Harry ci scontrammo, lui fece il cascamorto e io lo liquidai già da allora...credo che non gli sia mai andato a genio che poi io abbia socializzato con te...-
-Wow, tu hai rifiutato Harry Styles? Ora capisco tutto...-
rise di gusto Niall -...e perché non hai liquidato anche me?- chiese curioso.
-Non lo so, delle volte me lo chiedo anch'io ma torno comunque a lasciare un punto di domanda sui miei pensieri, non lo so davvero...-
Summer si fermò e lo guardò -...tu sei tu, e credo che questo mi basti a tal punto da rifiutare anche un come Harry Styles, a cui personalmente non hai nulla da invidiare, anzi è lui che dovrebbe invidiare te...-
-Forse non mi conosci bene Summer, ci sono molti miei aspetti che potrebbero deluderti...-
-...forse, lo scopriremo solo vivendo!- 


-Louis sei disgustoso, non puoi mangiare in questo modo!- disse Harry entrando nella stanza del suo amico per prendere i testi delle loro canzoni.
-E tu sei solo invidioso perché io posso mangiare tutto quel che voglio e avere un corpo da Dio Greco mentre tu resti comunque uno scheletro...- rispose lui fiero di se.
-Dove sono gli altri?- chiese il riccio sorvolando ciò che gli era stato risposto.
-Allora, Liam e Zayn probabilmente sono in palesta mentre Niall è uscito con Summer...-
-Oh...quale spreco di tempo...-
commentò in modo menefreghista Harry.
-Taci Hazza, pagheresti oro per stare al posto suo...-
-...Louis, non ho bisogno di pagare oro, io potrei essere al suo posto anche domani stesso ma...m'importa del futuro della band, le ragazze vanno e vengono!-
-Oh, piccoli gelosi crescono...cosa ti ha fatto cambiare idea così radicalmente? Fino a ieri non t'importava di nulla...-
-Amico, non rendermi le cose più difficili, sto davvero pensando solo al nostro futuro...-
-Abbastanza maturo da parte tua Harry, sono fiero di te...-
-...e poi, prima o poi ritorneremo a casa, inizieranno i tour e tutto il resto, questa coppia finirà sul nascere, vedrai...-
disse il riccio uscendo dalla stanza e lasciando Louis con l'amaro in bocca per essersi illuso anche per pochi secondi che il suo amico fosse cambiato.

-Liam, tu credi che il fidanzamento di Niall potrebbe costare caro alla band...?- chiese Zayn dubbioso.
-Non lo so, spero di no, stiamo vivendo un sogno e...guarda non ci voglio nemmeno pensare...-
-E Liam, già che siamo in tema di domande...secondo te è mai possibile essere liquidati da una che cinque minuti prima sarebbe potuta svenire tra le mie braccia..?-
-Oh no, anche tu con Summer?-
-No...non è lei...-
-Ah ah...lei chi è?-
-Non lo so...-
-Come non lo sai?-
-E' un'amica di Summer suppongo, era con lei quella volta al Centro Commerciale...-
-Bene, e a te cosa importa? Se ti ha liquidato significa che non le interessi...-
-Non che volessi interessarle Payne!-
disse orgogliosamente Zayn -Ma non è normale comportarsi così con me, insomma, guardami!-
-Si, ti guardo Zayn, ti guardo da ben due anni ormai, e sono anche abituato ai tuoi modi vanitosi ed egocentrici ma forse dovresti accettare la realtà, non puoi piacere a tutto il mondo.-
-Certo, ma ad odiarmi ci sono gli Haters, lei mi ha liquidato, lei che poco prima era emozinata solo perché le avevo detto che aveva buon gusto nella scelta delle cravatte...-
-Tu stavi cercando di rimorchiare complimentandoti sulla scelta di...cravatte? Oh Malik, sei caduto proprio in basso!-
-Ma no idiota, non stavo rimorchiando, mi diverto ad andare vicino alle adolescenti, dirgli qualcosa di carino e poi vederle delicatamente finire per terra dopo che si accorgono con chi stanno parlando...-
-Non so se definirti perfido, malato mentale...credimi, ho finito gli attributi!-
-Ehi ogni tanto voglio divertirmi anch'io...-
si difese il moro sollevando alcuni pesi.
-Si, ma non puoi far svenire gente solo perché vuoi divertiti...è alquanto strano...-
-Liam non ti ho chiesto di darmi una definizione sul mio comportamento, ti ho chiesto come sia possibile che una persona cambi umore, emozione o chiamala come vuoi, da un secondo all'altro...-
-Le hai parlato per più di due minuti?-
-Credo di si, poi si è intromessa Summer...è arrivato anche Niall successivamente...-
-Bene, allora è tutto chiaro! Si è resa conta di che razza di idiota sei. Malik...-
Liam poggiò una mano sulla spalla del moro -...avrai anche un bel faccino e una voce super sexy, ma l'apparenza non è tutto, in particolar modo quando il tuo cervello non è altro che un ammasso di 'Me stesso', 'Me stesso', e oh, non vorrei dimenticare 'Me stesso.'-
-Sei crudele Liam, tanto...-
-...è amica di Summer no? Trova un modo per rivederla e per dimostrarle che non sei ciò che gli è apparso davanti al Centro Commerciale, se le fai cambiare pensiero, ti chiedò scusa per la diagnosi che ti ho fatto, se lei resterà della stessa opinione su di te, significherà che non sarò stato crudele ma semplicemente realista...-

Il moro lo guardò con aria di sfida: -Affare fatto!- disse poi, stringendogli la mano -Penserò dopo alla penitenza che dovrai patire mio caro Payne!-
-Oh, non essere troppo spietato Malik, altrimenti rimarrai sempre con quel desiderio ormai irrealizzabile...-
disse divertito Liam per poi lasciare la palestra.


Hey Girlsssss, capitolo piccolo piccolo però vedete il lato positivo, è da qui che la storia inizierà a intrigarsi.
Forse fino ad ora, tranne nel prologo, vi sarà sembrato tutto 'schifosamente' dolce e felice, e in effetti all'inizio di qualsiasi relazione è sempre così...
ma non vi anticipo nulla vedrete o meglio leggerete in seguito! :))
Grazie come sempre a tutte per le recensioni, mi piace scrivere per voi, siete sempre così gentili :') mi dispiace solo per una cosa,
molte ragazze che hanno recensito i primi capitoli non le ritrovo più in questi ultimi e sono davvero mortificata perché vuol dire che la storia non sta piacendo molto...
ma non sono una di quelle che lascia le cose in sospeso per cui la porterò a termine (anche per rispetto a chi la segue dal primo capitolo) e spero che arriveremo numerose alla fine,
come sapete parlo al plurale perché mi piace che la storia la costruiamo insieme per cui se avete qualche consiglio da darmi o se volete che ripoduca qualche scena,
o inserisca qualche citazione famosa a inizio o fine capitolo, insomma qualsiasi cosa, basta scriverlo nella recensione e io provvederò!
Ora scappo perché ho un sacco da studiare e sono solo a metà lavoro.
Scusate eventuali errori di battitura ma non ho mai il tempo di correggere :33 
Baci xx 


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Capitolo 13
*** Want to bet? ***


Quando Summer tornò a casa chiamò immediatamente Lidia, solitamenta aspettavano di vedersi a scuola per raccontarsi gli eventi che acadevano quando erano separate,
ma quella sera la ragazza proprio non riuscì a trattenersi.
Niall l'aveva chiamata principessa, le aveva dolcemente baciato la fronte come tutti i più grandi uomini romantici fanno nei film sdolcinati,
si era travestito solo per incontrarla e infine avevano passato una bellissima serata.
-Lidia, credo di aver passato il più bel pomeriggio della mia vita...-
-Sono le 22:00, da quando hai problemi con il tempo?-
chiese l'amica turbata guardando l'orario.
-Ma no sciocca, so benissimo che sono le 22:00, non ho alcun problema con il tempo, è che sono rientrata solo poco fa...ricordi? Dovevo vedermi con Niall alle 16:00...-
-Ah, lo avevo dimenticato...beh se mi hai chiamata deduco che sia successo qualcosa di veramente importante, altrimenti avresti aspettato domani...-
-Infatti...-
rispose prontamente Summer ma subito dopo perse l'entusiasmo -...cioè in verità non è successo molto, ho solo passato del tempo con Niall...-
-Summer...-
sospirò Lidia dall'altra parte della linea -...sei proprio cotta...o peggio, innamorata...-
-Un giorno accadrà anche a te Lidia, è solo questione di tempo...-
-Ma io sono schifosamente innamorata Summer, del mio bellissimo, fantastico, dolcissimo Ed...solo...-
-...solo che non sa ancora che tu esisti...?-
chiese Summer provocando il silenzio dell'amica.
-Ma insomma, sono davvero sfigata, ho un'amica che conosce Bieber, i One Direction e mezzo mondo ma non ha modo di incontrare Ed Sheeran...-
-...ehi, mi sento usata!-
rise Summer -...dov'eravamo rimaste?-
-Il biondo...-
commentò Lidia mentre sgranocchiava qualcosa.
-Ah si, Niall, il mio Niall...-
-Sei vomitevole Summer...-
-Lo so, ed è assolutamente fantastico!-
-Se lo dici tu!-
l'assecondò Lidia e ascoltò poi pacata tutto ciò che l'amica aveva intenzione di dirgli.
Le due ragazze passarono il resto della serata al telefono, addormentandosi dopo qualche ora tra un fatto accaduto ed uno sognato.

 "Sei il principe azzurro, quello che non è mai arrivato."
-Nicholas Sparks-

 

-Niall, questa sera tu e Summer vi vedrete vero?-
-Cosa vuoi Malik? Si, forse ci vedremo, ma no, non sei invitato!-
-Ma io non voglio fare la candela...-
-Ah no? E cosa vorresti fare tra una coppia di fidanzati?-
-Voglio ridevedere la sua amica...-
-Lidia?-
-Quella del Centro Commerciale...-
-Zayn vuoi rivedere una ragazza di cui non ricordi nemmeno il nome...?-
-Per favore Niall, aiutami, solo tu puoi...-
-Non farmene pentire Malik, non so quale secondo contorto fine tu abbia, ma son certo che ci sia per cui sta molto attento a non fare cazzate...-
-Cosa ti fa pensare che io abbia un ''secondo contorto fine'', non sono poi così spietato...-
-Forse sono saltato troppo presto alle conclusioni sbagliate...scusami Zayn, vedrò cosa posso fare...-
-Grazie Niall, sei un vero amico...-
sorrise il moro allontanandosi, e sentendosi tremendamente in colpa perché il suo non era interresse vero e proprio verso quella Lidia,
al contrario era un modo per dimostrare a Liam che oltre in Zayn Malik c'era molto di più oltre al suo ego.
Tutto però sarebbe stato tremendamente difficile e complicato, lui non s'innamorava, non era fatto per le cose sdolcinate o peggio, per correre dietro alle ragazze,
solitamente era il contrario e questa scommessa in cui si era cacciato, non gli andava a genio, ma la voglia di dimostrare di essere comunque e sempre il migliore, 
lo incentivava a portare a termine la sfida intrapresa con Liam.

C'era un momento nella giornata di tutti i ragazzi coinvolti in un modo o nell'altro nella storia tra Niall e Summer in cui ognuno di loro si ritrovava a riflettere su cosa stava accadendo.
Liam era incuriosito da come si sarebbe svolta la vicena, Louis era preoccupato per Harry, quest'ultimo non vedeva l'ora di lasciare l'America per porre fine al suo calvario ovvero la visione esplicita di un suo compagno di band con la ragazza che lo aveva stregato e liquidato da subito, Summer appunto, che passava tutto il tempo a pensare a Niall e lui che si divideva tra il bene della band e la magia che lo avvolgeva in quel momento, forse l'amore...poi c'era Zayn che passava ogni momento davanti allo specchio a improvvisarsi estremamente innamorato di Lidia e quest'ultima infine che non sapeva quale rivoltante inganno l'aspettava e come sempre passava il suo tempo sognando sulle note che il Ed scriveva per poi cantare.
Un vero intrigo per chi di Fiction televisive non se ne è mai inteso. 

-Penso che il mio amico sia interessato alla tua amica...- disse Niall arrivando subito al dunque dopo aver salutato e accolto in macchina Summer.
-Buona sera anche a te, sto bene grazie e...un tuo amico...interessato ad una mia amica? Chi è costui?-
-Zayn...credo che abbia un debole per Lidia, mi ha chiesto personalmente un'opportunità...-
-Vuole lei ma si rivolge a te?-
-Beh, tecnicamente io sono vicino a te e tu sei automaticamente vicina a lei...-
-Giusto...vedrò che posso fare...-
-Chissà come andrà a finire...-
-Non lo so, Lidia è imprevedibile e il tuo amico, Zayn, beh mi sembra un po' scemo, insomma sono entrambi strani, probabilmente di piaceranno...-
-E se non dovesse andar così? Mi dispiace deluderti piccola ma il tuo discorso non fa un piega...-
-Cinque dollari che si metteranno insime in men che non si dica...-
propose Summer con aria di sfida.
-Dieci che non durano più di una settimana...- concluse il biondo, stringendo la mano della sua ragazza come accordo e poi baciandogliela come segno di galanteria.
Ancora una volta, qualcuno aveva scommesso sul destino di Zayn e Lidia.

Dopo essere stati a cena in un famoso ristorante di Los Angeles per i due piccioncini era ora di tornare a casa ma nessuno dei due avrebbe realmente voluto lasciarsi.
-Il tempo che passiamo insieme e sempre così poco...- disse Summer perdendosi come sempre negli occhi del suo fidanzato.
-...ma noi lo sfruttiamo al meglio, dobbiamo essere positivi...- disse Niall per poi baciarla dolcemente e scortarla fino alla porta di casa.
-Credo che mio padre potrebbe ucciderti Horan...- disse lei tirandolo a se per ricambiare il bacio.
-Mark Shelley che uccide qualcuno?! Ma sei seria?!- sorrise il biondo e subito dopo la finestra del piano superiore dell'abitazione si aprì:
-Caro il mio Niall, per mia figlia potrei diventare un Killer senza alcun rimorso!- disse sarcastico il padre di Summer affacciandosi per spiare meglio i due.
-Oh, buona sera Mr. Shelley...- disse Niall arrossendo e allontanandosi subito dalla sua ragazza.
-Va a casa Horan, il tuo tempo con lei per oggi si è esaurito, e non dimenticarti che a breve ci sarà l'incontro con Bieber per fissare la data d'incisione della canzone...-
-Canzone?
- chiese perplesso l'Irlandese 
-Si, il testo vi è stato gentilmente offerto da Ed Sheeran!-
-Ed Sheeran?- urlò Summer sconvolta -Ed Sheeran e tu non mi dici nulla?-
disse sempre riferendosi a suo padre.
-Credevo che a te piacesse lui...- rispose sincero Mark
-Si...cioè, non è per me...- "oddio" mormorò Summer tra se e se, poi guardò Niall: -Se Ed Sheeran, il sogno di Lidia, sarà nei paraggi...il tuo amico Malik non avrà nessuna speranza...-
-Lidia ama Ed?-
domandò il ragazzo, mentre Mark richiudeva la finestra e tornava in casa.
-E' una lunga storia, domani prometto che ti spiegherò tutto!-
-Va bene, allora...-
il biondo sospirò -...buona notte Summer...- ancora una volta la baciò delicatamente, le accarezzò il volto e con occhi felici andò via.
Summer a sua volta entrò casa e guardò suo padre sorridendogli:
-Papà, non ti ho mai detto abbastanza quanto io ami il tuo lavoro...-
-Ah, l'amore...-
commentò Mark incredulo alle parole di sua figlia -Buona notte Summer, fai bei sogni...-
-Non potrebbe essere altrimenti papà...-


E quella notte mentre Summer avrebbe sognato ciò che la rendeva momentaneamente felice, Mark avrebbe sognato la mamma di sua figlia,
in quel momento che come unico desiderio voleva solo sua moglie, quella che sarebbe dovuta diventare sua moglie, al suo fianco, per guardare insieme la loro bambina crescere.


Buona sera fanciulle, sono qui solo per postarvi questo capitolo e scappare, il mio letto mi aspetta lol
Sono stanchissima per cui scusate gli eventuali errori che trovere nel capitolo ma non ho tempo, voglia e forza di correggere.
Ci 'leggiamo' al prossimo capitolo, a 110 recensioni continuo!
Grazie di cuore a tutte per il sostegno xx


 

 


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Capitolo 14
*** Idol, I'm in love with you; ***


-Quindi mi stai dicendo che Lidia è follemente innamorata di Ed da quando lui è diventato il suo idolo/amore?- chiese Niall mentre Summer gli spiegava la situazione.
-Si, in pratica è così...- confermò la ragazza.
-Però, magari se conoscesse Ed, non le piacerebbe più di tanto...- Summer lo guardò dubbiosa e lui continuò: -Intendo, innamorarsi di un idolo non è certo una cosa astuta,
non credo ci si possa innamorare di una persona che non si conosce, si possono provare emozioni, non lo metto in dubbio, ma amore no...-
-Niall, so cosa stai cercando di fare...vuoi spianare la strada al tuo amico e sei tanto dolce per questo, ma al cuor non si comanda, non inventare fandonie...-
-Ma non sto dicendo stupidaggini Summer, lo penso anche sulle nostre fans, loro dicono di amarci ma ogni volta penso che se magari ci frequentassero si ricrederebbero, e poi noi siamo dei normalissimi ragazzi, non abbiamo nulla di speciale o diverso dai ragazzi non famosi...probabilmente siamo ugualmente stronzi e tutti gli aggettivi che voi ragazzi ci affiancate quando vi scarichiamo...-
-Si, anch'io penso che i ragazzi siano tutti uguali, ma ciò non toglie che noi ragazze possiamo innamorarci di un'idea, delle volte un volto attaccato al muro da' più soddisfazioni di qualsiasi persona sia al nostro fianco...-
-E tu dici questo perché sei fan di qualcuno in particolare o perché vuoi solo difendere la tua amica e non indirizzarla nelle braccia di Malik?-
-No...-
rise Summer -...io sarei contenta di vedere Lidia felicemente fidanzata, per quanto mi riguarda può anche mettersi con un poveraccio, l'importante è che sia felice...-
-Quindi se hai scartato una delle due opzioni, ne rimane una, di chi sei fan Summer Shelley?-
domandò Niall con aria da ispettore convinto giunto alla conclusione di un caso.
-Mh, forse lo conosci...è un cantante...- sorrise la ragazza
-Oh beh allora lo conosco, me ne intendo di musica...- sorrise Niall
-Si, anch'io sono certa che tu lo conosca...-
-Che tipo di musica fa?- 
-Ecco, lui canta parole d'amore, suona la chitarra, ed è divertente perché nei suoi album trovi canzoni che potrebbero essere perfette per un lento e subito dopo ne trovi altre perfette per una serata in discoteca, poi ha un milione di fans, io sono solo una su un milione...-
-Non l'hai mai incontrato?-
chise curioso Niall 
-Beh...l'ho incontrato diverse volte ma la prima volta che mi scontrai con lui, non sapevo che sarebbe diventato il mio idolo e tanto meno che me ne sarei innamorata perdutamente...-
-Inizio ad essere geloso...chi sarebbe questo tipo?
- chise divertito Niall
-Beh non ti ti dirò il nome ma, ha grandi occhi azzurri, ogni volta che li guardo ci vedo il mare, sai, riescono a farmi sentire libera, poi ha buffi capelli biondi, in realtà erano più scuri prima che diventasse famoso ma poi il successo gli ha dato alla testa ed ora corre ogni mese dal parrucchiere, poi è alto, quanto basta più di me, ed è sempre affamato, è generoso e dolce, è gentile ed educato...-
-Insomma, il ragazzo perfetto...-
commentò Niall un po' deluso e geloso per la descrizione fatta da Summer.
-Si, e poi è anche un po' stupido perché lui...- disse Summer avvicinandosi -...è proprio qui davanti a me e non si è accorto che l'ho descritto e soprattutto è davvero cieco perché non si è accorto di essere perfetto e che non ha nulla da invidiare a nessun altro...- poi la ragazza prese coraggio e prima che il biondo potesse sorridere alla sua dichiarazione, lo baciò.
Ci volle qualche minuto prima che i due si distaccassero e Niall finalmente rispose alla chiara dichiarazione d'amore: -Quindi tu sei innamorata di me?- 
La ragazza fece spallucce, aveva lo sguardo rivolto a terra e le gote rosse dall'imbarazzo.
Il cuore le batteva velocissimo, quasi non riusciva ad aprire bocca e le sue gambe avevano iniziato a tremare.
-L'ho detto, no?- disse infine Summer
-Ed io che pensavo fosse troppo presto per dirti ti amo, ho aspettato questo momento troppo a lungo Summer, io ti amo e voglio che lo sappia...-
La ragazza alzò lo sguardo e si scontrò con il volto di Niall pronto per baciarla nuovamente ma prima di unirsi lui le ripetè le due magiche paroline:
-Ti amo..-
-Io, sono innamorata di te Niall, ti ho amato dal primo momento, ti amo ora e probabilmente, comunque vada, ti amerò per sempre...-



-Tu e Niall vi siete detti 'ti amo', amica tu sei fuori di testa!- disse Lidia telefonicamente mentre Summer preparava i libri per l'indomani a scuola.
-No, siamo innamorati!- ribattè convinta Summer
-Va bene ok, sono tanto, tanto, tanto felice per voi...-
-Lo so che sei felice ma tutta questa cosa ti sembra irreale, forse troppo frettolosa, ma quando l'amore arriva ti travolge, non si ferma a chiedere indicazioni al cervello, arriva dritto al cuore.-
-Summer cara, la prossima settimana dovrei scrivere una tesi sull'amore, vuoi fare il lavoro sporco al posto mio?-
chiese Lidia sperando che la sua amica facesse la tesi al posto suo,
poiché dopo l'ultima frase l'aveva sentita particolarmente predisposta per quel compito.
-Lidia, la prossima settimana, in quella tesi, avrai molto da scrivere! Fidati...-
-Cosa sei? Una veggente forse?-
chiese perplessa l'amica.
-Ma no, ho solo una sorpresa per te...- 
-Ti prego, nessun patetico incontro combinato!-
-Oh, nulla di che, sta tranquilla...-
-Le tue parole non mi convincono, per cui in tal caso, ti perdonerò solo se mi porti Ed in carne ed ossa...-

Summer rise di gusto dopo la frase dell'amica che ingenua non sapeva che l'incontro combinato che non voleva avere, l'avrebbe portata proprio da Ed Sheeran in persona.

-Harry...- Louis bussò alla porta del suo amico ma non udì nessuna risposta così entrò senza permesso.
Lo spettacolo che gli si presentò davanti non era nei migliori, certo Harry era solito ad andare a letto con ragazze di cui il mattino dopo non ricordava nemmeno il nome,
ma non avrebbe mai pensato che alle 22:00 lo avrebbe già trovato a letto mentre dormiva con due ragazze completamente nude al suo fianco.
-Oh Harry, sei caduto proprio in basso...- commentò a bassa voce l'amico non sapendo cosa fosse opportuno fare.
Sulla scrivania della stanza c'erano anche diverse bottiglie di alcolici il ché non migliorava di certo la situazione.
Cauto Louis si avvicinò alla due ragazze completamente diverse tra loro, le svegliò con il massimo della dolcezza che un ragazzo può avere nei confronti di una sconosciuta di pochi costumi,
e le invitò gentilmente a lasciare la stanza senza far rumore.
Le due si rivestirono in fretta imbarazzate dall'arrivo di Louis e uscirono con abiti poco consoni per mostrarsi in pubblico in un orario in cui Los Angeles era ancora popolata.
Dal corridoio si udivano le voci delle due ragazze fermare per aspettare l'ascensore e subito dopo Louis si ritrovò a ridere perché all'apertura delle porte i suoi amici, Liam e Zayn, si ritrovarono le medesime ragazze davanti.
-Wow...- riuscì a riconoscere la voce di Zayn che probabilmente non riusciva a staccare gli occhi dalle due.
-Signorine, siete sicure di voler attraversare la Hall in questo stato?- quello di sicuro doveva essere Liam pensò Louis mentre metteva un po' d'ordine nella stanza del suo amico prima di svegliarlo.
Probabilmente Liam avrebbe dato qualche sua giacca alle due ragazze o magari gli avrebbe ceduto anche qualche maglia che se pur larga per l'esile corporatura delle due, avrebbe coperto tutte le loro forme, mentre Zayn si sarebbe limitato a guardare, magari avrebbe chiesto anche il numero ad una di loro e poi avrebbe discusso con Liam poiché lo avrebbe reputato pazzo a trattarle da principesse le due ragazze senza avere doppi fini.
Spesso Louis si ritrovava a pensare come fosse possibile che Liam e Zayn andavano d'amore e d'accordo, erano gli opposti, nessun loro pensiero s'incontrava, nessuna loro azione si assomigliava, anche in fatto di gusti erano completamente diversi, ma forse il trucco era proprio questo, Liam e Zayn si completavano a vicenda ed è risaputo che questa è la cosa fondamentale alla base di ogni rapporto umano, amore, fratellanza o amicizia che sia.

-Harry...amico, svegliati...-
Il riccio mugognò qualcosa voltandosi, poi aprì gli occhi pensando di trovare le ragazze che attendevano la loro ricompensa di buon mattino, invece si ritrovò davanti Louis.
-Che ci fai tu qui? Che ore sono?-
-Probabilmente sono le 23:00, e poi sono io qui quello che dovrebbe fare domande!-
disse serio Louis.
-Io non devo darti alcuna spiegazione per ciò che faccio in privato...-
-Non mi riferisco al fatto che avevi due ragazze nel tuo letto Styles, ma l'alcool, insomma potresti cadere più in basso di così...?!-
-Che ti importa!? E' la mia vita, decido io cosa farne!-
-Hai ragione, è la tua vita e per quanto mi riguarda potresti anche diventare un alcolizzato ma ti ricordo che fai parte di una band e quando stai con noi,
per lavorare ovviamente, devi dimenticare le tue abitudini e concentrarti su quello che quest'oggi ti ha dato la possibilità di andare a donne o di comprarti alcolici...!-

Subito dopo Louis lasciò la stanza e Harry si rigirò nel suo letto, non avrebbe comunque trovato nulla da dire che potesse eguagliare le parole del suo amico.
Un po' in colpa di sentiva, ma ci avrebbe pensato l'indomani, o probabilmente con tutto l'alcool che aveva ingerito, l'avrebbe dimenticato.


Buona seraaaaaaa piccole ^^
Mi auguro che il capitolo vi piaccia, a me la parte tra Niall e Summer piace molto *-* 
spero di essermi espressa al meglio!
Aspetto con ansia le vostre recensioni e torno come sempre a ringraziarvi tutte per essere un ottimo 'pubblico'.
al prossimo capitolo xx
(A 120 recensioni posto) <3 

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Capitolo 15
*** Two weeks to falling in love with you; ***


-Secondo te dobbiamo dire al resto della band in che condizioni si trova ultimamente Harry?- chiese Liam dopo che Louis gli ebbe confessato tutto quello che era accaduto la sera prima.
-No, non ora almeno...voglio dargli un occasione, io credo in lui, so che può rimediare, lui non è quello che ho visto ieri sera...-
-Forse hai ragione, probabilmente dire dei suoi problemi anche a Niall e Zayn che di sicuro commenterebbero in modo inappropiato non lo aiuterebbe ad uscire, anzi...-
-...Liam credimi, non sono mai stato così preoccupato per Harry.-
-E anche il più piccolo della band, noi più grandi abbiamo dei doveri verso di lui, siamo suoi amici ed è nel momento del bisogno che dobbiamo dimostrarci tali...-
-Sai, io credo che tutto questo sia dovuto alla relazione tra Niall e Summer...-
-No Louis, non puoi credere questo, Harry nemmeno la conosce, ha solo un immagine di lei e pure abbastanza scontrosa nei suoi confronti quando casualmente si incontrano!-
Perché dovrebbe farsi del male mettendo anche a rischio il futuro della band, solo per rincorrere uni idea.-
-Hai ragione Liam, hai realmente ragione, è tutto sensato ciò che dici ma se ci rifletti è più o meno da allora che Harry è cambiato, in peggio...-
Louis sospirò
-...e se così fosse...cosa possiamo farci noi tutti coinvolti in questa storia?-
-Non lo so, non so nulla Liam, sono un grande punto interrogativo vivente in certi casi, vedere Harry così mi fa stare male e il fatto di non riusce a trovare una soluzione mi fa stare peggio...-
-Ehi, che combinate?-
chiese Niall entrando nella stanza.
-Nulla...-  rispose prontamente Liam -...discutevamo sull'incisione con Justin Bieber...-
-Ah, dovrebbe essere tra tre giorni, abbiamo anticipato i tempi poiché Ed ci ha gentilmente ceduto uno dei suoi testi...-
disse il biondo.
-Bene, ragazzi io scappo ho da sbrigare alcune commissioni...- disse Louis abbandonando immediatamente la stanza.
-E Liam per caso tu hai visto Zayn?-
-No, non lo vedo da stamattina, è successo qualcosa?-
-No nulla, ho solo da comunicargli una cosa che lo renderà felice...-
-Se lo vedo gli riferirò che lo stai cercando...-
sorrise in modo rassicurante Liam prima di abbandonare anche lui il suo amico.
E mentre il biondo rimase solo, Liam andò a cercare Harry, avrebbe fatto finta di non sapere cosa Louis gli aveva riferito, voleva semplicemente trascorrere del tempo con lui e magari capire la causa della momentanea autodistruzione intrapresa dal riccio.

-Summer...!- urlò Lidia a metà corridoio raggiungendo l'amica.
-Che succede?- chiese la ragazza dopo che l'amica arrivò col fiatone davanti ai suoi occhi.
-Niente, a parte che ripensavo a ciò che hai detto l'altra sera...-
-E quindi?-
-La mia sorpresa?!-
disse con tono ovvio l'amica.
-Arriverà molto presto, forse insieme a qualcos'altro...-
-Del tipo...?-
Lidia era sempre più confusa mentre Summer parlava in quel modo alludendo non solo all'incontro con Ed Sheeran ma anche all'interesse di Zayn nei confronti della sua amica.
-Capirai tutto molto presto...-
-Non ti voglio più sentire Summer, mi fai perdere la pazienza. Andiamo in classe...-
concluse l'amica con aria offesa.
Summer rise, sapeva che i litigi tra lei e Lidia non duravano più di due ore, qualsiasi fosse la ragione.

 

"Quando o amor vos chamar, segui-o,
embora seus caminhos sejam agrestes e escarpados;"
Khalil Gibran
 
-Buongiorno ragazzi...- annunciò la professoressa delle due ragazze entrando in classe -...oggi ci dedicheremo alla poesia e in particolar modo a Khalil Gibran...-
Tutti nella stanza guardarono la donna corrugando la fronte. -Nessuno di voi l'ha mai sentito nominare...non è vero?-
Immediatamente la maggior parte dei volti, quelli interessati, annuirono.
-Su di lui non c'è molto da dire, vi risparmio la parte riguardante la sua vita privata e salto subito al dunque, per conoscere Gibran, bisogna leggere le sue opere...-
esordì la donna incuriosendo i suoi studenti poi continuò: -Quest'oggi vi ho portato una sua poesia, probabilmente una delle più lunghe, meno conosciute e in una lingua straniera nella quale lui stesso non si è cimentato più di tanto durante la realizzazione dei suoi capolavori...- la professoressa sorrise e poi scandì la voce e iniziò a tradurre le prime righe della poesia di cui parlava in precedenza:

"Amore.
Quando l'amore vi chiama, seguitelo,
anche se i suoi percorsi sono aspri e forti;"

Come d'incanto la maggior parte della classe sembrò svegliarsi e interessarsi a ciò che la donna stava leggendo,
tutti sembravano illuminarsi frase dopo frase e la professoressa sorrideva entusiasta guardando di soppiatto i suoi alunni.
Nella mente di Summer quelle parole assumevano un significato dolce e sincero che facevano andare i suoi pensieri ben oltre la poesia,
nella sua mente il volto di Niall si faceva sempre più nitido e la sua fantasia viaggiava già lontana verso l'incontro che avrebbe avuto dopo la scuola con il suo ragazzo.
Lidia invece ascoltava incantata la poesia ma le era difficile pensare a qualcuno in particolare,
certo lei aveva Ed, ma lui era solo il suo idolo che per quanto amasse era solo una fantasia lontana, quello che gli adulti definivano 'amore platonico'.
La ragazza era certa che per quanto quella poesia l'avesse colpita, l'avrebbe altrettanto in fretta dimenticata poiché accanto a quelle parole non riusciva a collegarci nessun volto in particolare.
In fin dei conti la vita da single le piaceva molto ma in momenti come quello avrebbe voluto avere l'aria, gli occhi e la mente sognanti come quelli di Summer.

-Allora, guardando le vostre facce non mi resta che pensare che vi sia piaciuta...- esordì sicura di sè la professoressa.
In molti annuirono e lei continuò: -...vorrei che per la prossima volta...- qualcuno parve deluso al sol udir di quelle parole -...scriviate un testo, molto semplice e breve, usando la terminologia e le metafore che Gibran usa nella sua poesia. Potete dedicarla a chiunque vogliate perché l'amore non è solo quello tra fidanzati, coniugi e quant'altro. Avete due settimane per realizzare il tutto...buon lavoro!- sorrise la professoressa scatenando un vocio di ragazze in fibrillazione per il compito da svolgere, anche Summer era entusiasta e subito andò verso l'amica per esprimere la sua gioia, lei quel testo lo avrebbe dedicato a Niall, ovviamente.
Lidia invece era sconvolta, non sapeva come fare e sembrava proprio che i pensieri che l'avevano distratta durante la poesia avessero preso forma, sotto forma di compito a casa.

-Non dirmelo, parlerai della Love Story tra te e Niall!- esordì secca Lidia.
-Sono così prevedibile?-
-No scusa, sono una stronza, ti ho tolto l'entusiasmo...-
-Ehi, non fare così, tu dedicherai questo compito a Ed...-
-Già...-
sorrise educatamente Lidia cercando di zittire il suo inconscio che la reputava una gran perdente priva di vita sociale nonché amorosa.

-Tra due settimane avrò un bel regalo per te...- disse Summer non appena Niall le si avvicinò per salutarla.
-Il mio compleanno è passato da un pezzo principessa...- disse il biondo confuso.
-Lo so, infatti non è per il uo compleanno...è solo per dimostrarti quanto ci tengo alla nostra storia...-
-Oh, non so che dire ora...-
Niall arrossì e lei lo abbracciò.
-Non devi dire nulla, dovrai solo leggere...- Summer si morse il labbro -...ops, ho già detto troppo...- sorrise poi.
-Qualcosa mi dice che mi piacerà molto, qualsiasi cosa sia...- disse sincero il biondo per poi prendere la mano della sua amata e incamminarsi verso un posto tranquillo dove passare la serata.

-Zayn!-
-Liam?!-
-Niall ti cercava prima, contattalo appena puoi! Ah, per caso hai visto Harry?-
chiese Liam dopo aver passato l'intera giornata a cercare il riccio senza alcun risultato.
-No, sai che voleva Niall?-
-Non lo so amico, ma ti voleva parlare con urgenza...-
-Ho capito, lo chiamo subito...-
Zayn si allontanò digitando il numero del biondo sul display del suo cellulare, Liam invece chiamò Louis pregando e sperando che sapesse dargli notizie su Harry.


-Niall? Sono Zayn, Liam mi ha detto che mi cercavi!-
-Si Zayn tu sei sempre inopportuno!-
disse Niall ridendo e guardando Summer per fargli capire che era al telefono con il suo amico.
-Quindi...? Che volevi dirmi?-
-Nulla, rivedrai Lidia il giorno che incideremo con Justin perché ci sarà anche Ed Sheeran...-
-E cosa centra l'incisione, Ed Sheeran e tutto il resto con Lidia?-
-Nulla o forse tutto, è l'unico modo che hai per rivederla Malik!-
-Si ma non capisco perché proprio in quell'occasione! E' una ragazza, potrei anche portarla al cinema o a cena...-

Summer, che stava ascoltando la conversazione dal momento che Niall aveva messo la chiamata in vivavoce, inorridì dopo le proposte di Zayn.
-La mia amica non è tipa da queste smancerie Malik...- s'intromise la ragazza facendo intuire all'altro componente della band di essere parte della conversazione.
-Va bene piccoli genietti, cosa avete in mente?- si arrese il moro.
Niall restava esterno al dialogo poiché non conosceva Lidia.
-Lei ama Ed Sheeran, è il suo idolo, quel giorno probabilmente non ti calcolerà nemmeno però è esattamente in quel giorno che devi avvicinarti a lei!-
-Non ti capisco Einstein, come faccio ad avvicinarmi a lei se sarà presa dal suo idolo?-
-Malik, tu sei così fastidioso che anche solo per farti mandare a quel Paese troveresti comunque un modo per avvicinarti a qualcosa che t'interessa...-
tagliò corto Niall ottenendo la benedizione di Summer.
-Va bene piccioncini, quel giorno si vedrà...- concluse Zayn salutando i due e riattaccando.

-Ci stiamo mettendo in un bel guaio...- disse infine Niall alla sua ragazza.
-Beh, lo stiamo facendo per il bene dei nostri amici...otterremo comunque un posto in paradiso...- sorrise Summer.

-Liam!- urlò soddisfatto Zayn entrando nella camera dell'amico -Io e Lidia abbiamo un appuntamento, solo che lei non lo sa ancora!- 
Il ragazzo guardò il moro confuso e aspettò che continuasse: -...Vincerò quella scommessa caro il mio Liam e vedrai, sarò spietato nei tuoi confronti!-
-Attendo Malik, a giocare col fuoco potresti scottarti...-
disse saggio Liam mentre l'amico gli aveva voltato le spalle già pronto per andar via -...questa scommessa ti sta entusiasmando più del dovuto...-
Ma nonostante avesse espresso il suo parere il moro non rispose e così lui lo lasciò andar via.
 
Intanto, seduto sul suo letto, Louis ripensava a come Harry in incognita, andava in giro per la città solo e sconsolato.
Liam a sua volta pensava a ciò che gli aveva raccontato Louis quando lo aveva chiamato.
Zayn invece estraneo a tutto ciò che stava accadendo, nonostante conoscesse Ed di persona, cercava informazioni sulla sua carriera pronto a colpire Lidia e a vincere la scommessa da li a breve.
Summer e Niall invece come ogni giorno trascorrevano insieme le poche ore libere a disposizione e si perdevano l'uno nei racconti dell'altra.


Buona sera e buona domenica ragazze!
Scusate se ieri non ho aggiornato ma sto poco bene, stupida influenza.
Nulla, spero che questo capitolo vi piaccia e pff, vado, sono a pezzi, come ogni giorno ç.ç
A 125 recensioni continuo ^-^
Buon inizio settimana per domani! 



 

 

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Capitolo 16
*** Dreams come true; ***


-E' tutto pronto, arriveremo tra cinque minuti...- disse per sms Summer a Niall mentre raggiungeva lo studio di registrazione con Lidia e Mark.
-Noi siamo al completo, aspettiamo solo voi...- rispose il biondo.

Nello studio di registazione tutto era pronto, Niall, Harry, Zayn, Liam, Louis, Ed, Justin...insomma, c'erano proprio tutti,
con l'arrivo di Summer e Mark ci fù un po' di movimento.
Louis e Liam super protettivi com'erano non lasciavano Harry solo un attimo.
Zayn aspettava pazientemente di vedere Lidia anche se a sua volta Summer l'aveva trattenuta, aveva un piano ben preciso:
non appena la band e Justin iniziavano a cantare, Summer avrebbe fatto Lidia entrare in modo che l'amica si sarebbe trovata Ed Shereen davanti esterno alla registrazione e pronto a scambiare qualche chiacchiera con lei, l'unica cosa che poteva impedire la realizzazione del piano messo in scena da Summer era un possibile mancamento da parte di Lidia dovuto ovviamente all'emozione.

-E' qui...- sussurò Harry a Louis non appena Liam si allontanò per raggiungere Zayn.
-Lo so, sapevi che sarebbe venuta...-
-Si, ma non ero pronto a vederla...
-Non lo sarai mai se continui così Harry...-
-Non posso farci nulla, ma tentar non nuoce...-
con quell'ultima frase il riccio si allontanò dall'amico dirigendosi verso Summer.

-Ciao...- disse il ragazzo non appena le fù davanti.
-A meno che tu non abbia un buon argomento di conversazione che non finisca a mio svantaggio, non ho intenzione di parlati...- disse Summer tenendosi sulle sue.
-Infatti, sono venuto solo per chiederti scusa. Mi sono comportato come un bambino e non era mia intenzione, probabilmente ero solo geloso...-
-Questo era stato già assodato...-
disse Summer convinta di se stessa rendendo la conversazione chiusa prima ancora d'iniziare.
-Si, però ci terrei a chiarire che non ero geloso di te...- disse il riccio, meravigliando Summer -...ero solo preoccupato per il mio amico. Per quanto mi riguarda tutte le ragazze che si avvicinano a noi sono sempre in cerca di qualcosa: soldi, popolarità e cose del genere. Detto ciò, spero che tu riesca a farmi cambiare idea perché il mio amico sembra abbastanza preso da te, e se un giorno tutto questo dovesse finire spero che Summer Shelley sia ancora l'anonima ragazzina figlia di Mark Shelley a cui nessuno presta importanza, non perché io ti voglia male, al contrario Summer, benvenuta in famiglia, ma se tutto d'un tratto tu diventassi famosa e la relazione con Niall andasse male, il mio pensiero non si dimostrebbe affatto errato, anzi...- e con questa parole Harry Styes liquidò Summer non dandole neanche la possibilità di rispondere.
Louis estraneo alla conversazione non fece altro se non tenerli d' occhio da lontano, ma stando alle facce che vedeva, il riccio non aveva combinato nessun guaio.

-Zayn...-
-Liam?-
-Sta attento, lascia stare la scommessa, non hai bisogno di dimostrare a nessuno ciò per cui io ti do colpe. Qualcuno potrebbe farsi male e non voglio sentirmi responsabile.-
-Troppo tardi Payne, Zayn Malik non retrocede mai dalla parola data.-

E così anche Zayn liquidò l'amico che in buona fede era andato a ritirare la scommessa che lui stesso aveva messo in testa al moro.

-Justin, ragazzi, tutto è pronto, potete entrare...Ed, tu rimani qui con mia figlia, lì ci sono le cuffie, ci aspettiamo un tuo commento finale...- disse Mark allotanandosi per dirigere il resto.
-Ciao, io Summer...- disse la ragazza sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori -...è un vero piacere conoscerti...-
-Ciao, piacere mio, ho sentito molto parlare di te...-
-Oh, spero che ti abbiano riferito cose belle...-
disse sincera la ragazza.
-Il tuo ragazzo ti vuole molto bene...- sorrise il cantante per poi accomodarsi pronto a mettere le cuffie.
-Ed, scusami, forse ti sembrerò estremamente sfacciata ma...c'è una mia amica, la mia migliore amica, lei non sa che sei qui, e io volevo farle una sorpresa...-
-Falla entrare...-
sorrise lui senza pare polemiche e del tutto sincero.
-Grazie, grazie, grazie...!-

I ragazzi videro Summer allontanarsi, Zayn guardò Liam sorridendo mentre Niall guardò Zayn, all'improvviso Lidia entrò e quando si accorse che la sua migliore amica l'aveva portata a realizzare il suo sogno scoppiò a piangere. Mark da lontano rise di buon cuore e istintivamente sia la boy band che Justin applaudirono facendola arrossire non appena lei notò che anche loro erano lì.
-Non è possibile, tutta questa gente famosa davanti a me...sto per sentirmi male...- commentò Lidia poco dopo asciugandosi le lacrime.
-Oh, non svenire ti prego, lo fanno tutte...- disse Ed sorridendole e andandole incontro per abbracciarla.
-Tu...cioè, tu sei reale!- disse la ragazza ricambiando l'abbraccio felice come non mai.
-Si, sono abbastanza reale...- rise Ed dopo la frase di Lidia.
-Grazie, vorrei dirti tante di quelle cose ma le ho dimenticate tutte, solo grazie!-
-Oh no, devi ringraziare la tua migliore amica...ti vuole così bene che quasi tremava nel chiedermi il consenso per farti entrare...-
Lidia si voltò istintivamente e abbracciò anche Summer mentre Ed tornò a sedersi indossando finalmente le cuffie, mentre i ragazzi sorrident dopo il lieto evento iniziarono a cantare.
Hai presente Michael Jackson?
E i Queen?
Ce l'hai presente le mani in aria ad un concerto?
Un bagno caldo dopo una giornata di lavoro?
Hai presente una cena in riva al mare con tramezzini e Champagne?
Il giorno del tuo compleanno?
I sogni?
Natale?
Hai presente il colore degli occhi della persona della quale sei profondamente innamorato/a?
Una torta di mele fatta dalla zia?
Un goal ai mondiali?
Hai presente la tua canzone p
referita?
L'amore platonico?
I baci proibiti?
Hai presente andare a ballare, fumare, ubriacarsi, rientrare a casa all'alba e fingersi cresciuti?
L'America?
La torre Eiffel?
Il ponte di Brooklin?
Hai presente un'idea giusta?
Una giornata positiva?
Il week-end?
L'attesa delle festività scolastiche?
Prendere l'aereo?
Ecco. Tu, sei di gran lunga superiore
.

Cit: Mia (Vi prego non copiate ^-^) 

 

 

-Sei voci in quattro minuti di canzone, voi potete!- Commentò ironica Summer stretta a Niall mentre tutti uscivano dallo studio. 
-Beh, l'idea è stata di tuo padre...- rispose il biondo intimidito.
-E' un genio incompreso quell'uomo...- disse ridendo la ragazza, mentre Louis, Liam e Harry passarono davanti a loro parlando sotto voce.
-Dov'è finita Lidia?- disse Niall subito dopo.
-Oh, probabilmente sta ammirando Ed mentre lascia l'edificio...-

Subito dopo i due videro Lidia ancora seduta, l'espressione del suo volto lasciava un senso di pace e dolcezza in chiunque la guardasse.
E proprio mentre la coppia stava per avvinarsi a lei, Zayn le piombò davanti facendo indietreggiare Summer e Niall.
-Ora è in buone mani, possiamo andare...- commentò il biondo prendendo per mano Summer.
-Forse le capiteranno troppe cose belle tutte in un giorno, temo per la sua incolumità...- rise la ragazza mentre si allontanavano.


-Allora ce l'hai un cuore...Ed Sheeran eh?- commentò Zayn una volta arrivato davanti a Lidia.
-Non credo che abbiamo mai parlato così a fondo io e te da farti pensare di non avere un cuore...- disse sincera Lidia estremamente tranquilla.
-Magari, se vuoi, possiamo parlare abbastanza tanto da vedere se la mia è stata solo un impressione o meno...- disse il moro sorridendo, provocando nella ragazza una leggera fitta allo stomaco.
-Tu non hai doppi fini...vero?- rispose Lidia senza pensarci e si sorprese anche dell'essere stata così esplicita come mai in vita sua.
A Zayn sembrò di essere stato scoperto prima ancora di iniziare il suo gioco ma non diede il minimo segno di cedimento o preoccupazione:
-E perché dovrei? Sarei un folle ad avvicarmi a te se mi dovessi basare sul tuo comportamento al Centro Commerciale...-
-E con questo intendi...?-
-Beh, in un primo momento credevo che mi saresti svenuta davanti, oppure mi avresti chiesto un autografo e/o una foto, poi subito dopo mi hai trattato come se fossi un ragazzo normale da liquidare...-
-Per quanto mi riaguarda voi tutti siete dei normalissimi ragazzi, solo che avete molti soldini nelle tasche...-
-Intelligente...-
commentò Zayn sorridendo.
-...non immagini quanto!- finì Lidia.


Ora il gioco poteva iniziare sul serio.
Zayn era arrivato a Lidia e Harry aveva psicologicamente confuso Summer.



Alloooooora, scusate se ieri non ho postato ma sono super, iper, mega influenzata.
Stamane stavo un po' meglio per cui ho deciso che dopo tutte le vostre gentili recensioni, il minimo che potessi fare era aggiornare.
Vi informo già in partenza che da domani fino al 9/12 non potrò aggiornare poiché sono fuori Italia.
Vado a Londra, per la terza volta, awwwww London Christmas is the way (?) ahahahah scherzo sono elettrizzata non so che altro aggiungere :))

Bene, con questo vado, spero di trovare molte recensioni al mio ritorno in modo da poter continuare la storia ;) non vi do un limit, sorprendetemi! ♥
Nulla, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e buon proseguimento di settimana.
A presto xx 




 


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Capitolo 17
*** Inexplicable; ***


"Non è quello che provo per te;
E' quello che non mai sentito per nessuno, se non te."
-On.line-

 

-Io credo che faccia realmente troppo freddo per restare qui a parlare del futile, accompagnami a casa Bad Boy...- disse Lidia subito dopo aver terminato la sua tazza di cioccolata calda mentre lei e Zayn erano comodamente seduti in uno dei tanti bar di Los Angeles.
-Davvero senti freddo? Qui dentro ci saranno minimo 35 gradi!- rispose Zayn solo per prolungare la loro permanenza insieme.
-Si, io sento sempre freddo e voglio andare a casa...-
-Sei proprio antipatica!-
-Ma dai? E ti ci sono volute 2 ore insieme per capirlo? Così tanto? Solitamente la gente ci mette molto meno...!-
-Che caratterino...-


Lei si alzò e fece per andare via, c'era qualcosa nel moro che non la convinceva, forse partendo dalla prima volta in cui lo incontrò, dove cercò di rimorchiarla usando la sua fama.
-Almeno ti accompagno, così non congeli strada facendo, sei fin troppo acida senza che ci si metta anche il freddo!-
Lidia sorvolò sull'ultima affermazione del moro e si fece accompagnare, poi una volta entrata in macchina rispose:
-Sai cosa disse una volta Irina Shayk in un'intervista?-
Zayn non rispose, in realtà non sapeva nemmeno chi fosse Irina Shayk, così Lidia continuò:
-"Noi donne siamo fatta nella neve fredda, a prescindere da quale posto veniamo, possiamo resistere a tutto!" e tanto per rispondere alla domanda che mi farai tra due secondi, Irina Shayk è una modella Russa. Hai presente Cristiano Ronaldo? Beh, lei è la sua fidanzata.-

-Interessante storiella...- la provocò il moro -...allora facciamo una cosa, dato che tu e la tua amica...- alluse ad Irina -...siete così sicure di poter resistere a tutto, ti sfido a resistere a me.-
-Che vuoi dire?-
Lidia lo guardò decisamente confusa quanto curiosa.
-Nulla, io non la penso come la tua modella Russa, al contrario. Ti sto solo invitando ad accettare una piccola e innoqua scommessa: io e te ci vediamo ogni giorno per molto giorni, parliamo al cellulare quando non possiamo essere vicini, ci raccontiamo delle nostre giornate, di quello che abbiamo fatto, di ciò che vorremmo fare e di tutto ciò che ci preoccupa o ci frulla nella testa...-
-E poi?-
Lidia ascoltava sconvolta la proposta indecente del moro.
-E poi nulla, ti sfido a non innamorarti, ti sfido a non provare nemmeno un po' di bene nei miei confronti, ti sfido ad essere ancora acida con me per molti altri giorni ancora e ti sfido a sopportarmi tutto il giorno e quindi ti sfido a resistermi...-
-E perché dovrei accettare? In caso di vittoria non ci guadagnerei nulla comunque...-
-Mh, potresti guadagnare due cose Lidia: la ragione, quella di cui necessiti per continuare a trattarmi male e magari, anche se ne dubito, il fatto che io m'innamori di te...-
-Tu vedi troppi film Zayn Malik. Primo: i maschi non s'innamorano. Secondo: non ho bisogno di vincere la tua stupida scommessa per sapere che ho ragione!-
-Allora non hai nulla da perdere no? Dammi la mano e sii coraggiosa!-

Lidia ci pensò sù per qualche istante, poi presa da un'improvvisa adrenalina e voglia di vincere strinse la mano del moro.
-Piangerai moro, piangerai!- sorrise successivamente lei.
Zayn continuò a guidare fino a quando non giunsero davanti all'abitazione della ragazza. 
Il silenzio in macchina era sempre più imbarazzante ma non appena Lidia vide da lontano la sagoma di casa sua iniziò a stringersi nel cappotto e ad indossare la sua sciarpa.

-Bene, grazie per il passaggio. Ci vediamo in giro Malik...- commentò Lidia scendendo immediatamente dalla macchina e dirigendosi verso casa sua.
Subito dopo sentì uno sportello sbattere e alle sue spalle si ritrovò Zayn: -Non hai dimenticato qualcosa?-
Lidia si guardò e vide di aver indossato tutto, controllò nella tasca e si accertò che il cellulare era lì dove lo aveva lasciato per tutti il giorno, così guardò il moro che la guardò con un espressione ovvia dipinti in viso...
-Se tu pensi che ti darò un bacio, puoi scordartelo...- disse Lidia facendo scoppiare a ridere Zayn.
-Ho bisogno del tuo numero, altrimenti come posso indurti a predere la scommessa?- disse strafottente il moro.
-Tieni...- Lidia estrasse un bigliettino dalla tasca e glilo porse poi improvvisamente iniziò a tremare.
Le succedeva sempre quando avvertiva freddo ma non immaginò di tremare proprio davanti al moro permettendo alla sua fantasia di arrivare a conclusioni errate troppo affrettate.
-E tu...- disse Zayn avvicinandosi al suo orecchio -...non pensare che ti abbraccerò solo perché stai tremando dal momento che ti ho chiesto il tuo numero...-
-Oh Malik, io tremo per il freddo! Chiaro? Che non ti salti mai più in mente di dire stronzate del genere perché giuro che ti mollo un ceffone rovinandoti quello per cui sei famoso, il volto...!-
Quell'affermazione lasciò Zayn di stucco, di insulti ne aveva ricevuti parecchi, era abituato in un certo senso ma nessuno era mai arrivato a dirgli che il suo successo era dovuto alla sua faccia carina e non al suo talento.
-Sai che c'è?- disse serio il moro -Non so come faccia Summer a esserti amica, non so come abbia potuto mettere in scena tutta quella commedia solo per farti incontrare il tuo idolo, tu non sei degna di avere un idolo, un'amica come Summer e gente che ti apprezzi e ti voglia bene...- 
Lidia rimase in silenzio guardando la terra ferma sotto i suoi piedi, continuava a tremare e non solo per il freddo, questa volta oltre al gelo centravano le parole di ghiaccio che gli erano appena state dette.
Zayn lo notò subito dopo e fece un passo indietro, lei scese le scale che conducevano alla stradina in cui abitava, ormai batteva i denti a causa del freddo e della rabbia.
-Mi dispiace Lidia...- urlò Zayn, mettendo a nudo per la prima volta il suo lato buono, quello che spesso nascondeva per lasciar spazio al suo ego e al suo orgoglio.
-Sai che c'è? C'è che a me non dispiace proprio, sei uno stronzo, sei come tutti quei ragazzini di strada che dopo aver incontrato il successo che gli ha permesso di riempirsi le tasche dimenticano da dove sono arrivati e sai che altro? C'è che se il mio idolo è come te bene, allora non sono degna di avere un idolo perché mi vergognerei di lui, tanto! E per quanto riguarda le mie amicizie, non sono affar tuo, fino a prova contraria sei tu che sei venuto a cercarmi!- gridò Lidia in risposta e subito dopo Zayn la raggiunse infondo alle scale.
Non appena il moro gli fù davanti l'abbracciò, impedendole di replicare.
Questa volta le due scommesse in corso non centravano nulla, entrambi si resero conto di aver esagerato e la pop-star si sentiva in colpa per aver trattato in quel modo barbaro una ragazza che sarebbe potuta essere sua fan.


-Io non ci posso pensare, anzi non voglio pensare al fatto che tu tra poco tornerai a casa tua mentre io rimarrò qui ad aspettare il tuo ritorno...-
-Summer...-
rispose dolcemente Niall accarezzandole i capelli -...non sto andando in guerra, tornerò presto e poi sai benissimo che ti porterei con me,
ma ci tengo a te e non permetterò che tu ti distragga dallo studio a causa mia...-
-Si ma...-
cercò di replicare Summer con scarsi risultati.
-Ma nulla, tuo padre mi ucciderebbe altrimenti...-
-Niall Horan ha paura di Mark Shelley?-
chiese Summer ridendo.
-No, Niall, il ragazzo di Summer, ha paura di Mark, il padre della sua fidanzata...- sospirò il biondo -...io sono solamente Niall quando sono con te...-
-E' bello ciò che dici ma è così difficile vederti come un ragazzo normale quando le nostre foto sono su tutti i giornali...-
-Ai giornali non interessa realmente chi io sia o cosa io faccia, a loro interessa solo fare notizia, vendere e di conseguenza guadagnare, a loro non importa nulla di me, di te, di noi...-
-Però devo dire grazie a
 loro se quando ti avevo perso di vista son rimasta comunque informata sulla tua vita...-
-Oh Summer, piccola e ingenua Summer...I giornali dicono e fotografano solo ciò che può rendergli, quello che si legge su di me la maggior parte delle volte è falso, pura fantasia...-
-Mi spezzavano il cuore ogni volta che ti fotografavano in compagnia di qualche ragazza...-

-...mi si spezza il cuore ogni volta che leggo gli articoli su di me. Loro scrivono cosa vogliono che io sia, non ciò che sono realmente...-
-Non ti è mai capitato, intendo da quando siete diventati famosi fino ad ora, di voler mollare e tornare un po' indietro nel tempo?-
-Forse si, una o due volte. Ormai non so più il significato della parola privacy e delle volte è davvero dura, combatto per mostrare ciò che sono realmente ma loro mascherano sempre tutto e la gente pensa di me tutt'altro...-
-Non importa ciò che pensano, importa ciò che tu sei realmente...-
-E cosa sono?
- domandò il biondo sfiorando le labbra di Summer.
-Sei un fuoco d'artificio Niall, sei l'arcobaleno dopo la tempesta, sei un ancora di salvezza, sei stupefacente e credimi se ti dico che quando canti il mondo si ferma ad ascoltare...-
-Questo è il pensiero da fan o il pensiero da fidanzata?-
-Non lo so ma c'è una cosa che con certezza direi a chiunque m'intervistasse: "Prima di essere la fidanzata di Niall Horan ero una Directioner, una di quelle ragazze che passano le proprie giornate incollate al pc ascoltando la musica  dei propri idoli e sperando di avverare i loro sogni di cui automaticamente ne fanno parte quei ragazzi un po' bizzarri della boyband più famosa del momento...e posso affermare senza ombra di dubbio che solo colui che mi ha fatto credere nei miei sogni, potrà indurmi a smettere di sognare per cui Niall Horan, non deludermi mai...''-

-Non lo farò principessa, non lo farò mai.-
-Mai, in questo caso, è un lungo periodo...-
-Ciò vuol dire che il nostro sarà un lungo amore...-
rispose il biondo rassicurando la ragazza.
-E se il problema non fossimo noi due?-
-Che intendi?-
-Se qualcuno cercherà di dividerci...può essere una ragazza, la distanza, gli impegni, la carriera, il successo...-
-Non permetteremo che accada, l'amore vince su ogni cosa. Nessuna pressione Summer, solo amore, solo noi due...-

Il biondo baciò nuovamente la ragazza che soffocò la sua voglia di raccontargli ciò che Harry le aveva detto nello studio di registrazione.
Per il momento si accontentò del sapore delle labbra di Niall sulle sue, si accontentò delle parole rassicuranti dell'Irlandese e pensò che per andare avanti e sconfiggere tutto e tutti ci sarebbe voluta solo un po' di buona volontà.


-Pronto!- disse Harry non appena dall'altro lato una voce femminile rispose alla sua telefonata.
-Si...Pronto...Con chi parlo...?-
-Sono una voce molto vicina ai One Direction, son certo che lei saprà aiutarmi...-


E mentre Harry si stava per mettere nei guai, guai veramente seri, Liam e Louis discutevano tranquillamente sull'apparente crisi che sembrava ormai risolta, quella crisi che i due consideravano solo un miraggio lontano.
-L'abbiamo scampata bella...- disse l'ormai ventenne con la sindrome di Peter Pan.
-Sono un po' dubbioso ma credo che il peggio sia passato...-
-Tranquillo Liam, Harry è innocuo...ha fatto le sue sfuriate, le sue cazzate, e tutto il resto e anche se per me erano comunque cose ingiustificabili dal momento che non ha mai avuto un vero motivo per destare rancore nei confronti di Niall e Summer, son certo che si rimetterà in gioco alla svelta...-
-Harry deve crescere ancora, siamo ricchi e famosi, ma non tutto si può comprare e prima capirà questo concetto, tanto prima potremo considerarci maturi. Siamo un gruppo e lo dobbiamo essere tutti, insieme, uniti, come fratelli...-
-Come fratelli...-
sospirò Louis guardando il panorama della finestra e sorseggiando la sua 7UP.

-
Ho sonno T.T e nulla, sono tornata.
Scusate ma è un brutto periodo per cui non ho molto da dire, spero che il capitolo vi piaccia e spero di trovare almeno 170 recensioni, continuerò allora.
Grazie comunque a tutte per essermi sempre di conforto, le vostre recensioni sanno sempre come farmi sorridere e i vostri complimenti mi danno una gioia immensa, vi giuro, inspiegabile a parole.
Buon inizio settimana a tutte :)








 

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Capitolo 18
*** Brain Vs Heart; ***


-Pronto!- disse Harry non appena dall'altro lato una voce femminile rispose alla sua telefonata.
-Si...Pronto...Con chi parlo...?-
-Sono una voce molto vicina ai One Direction, son certo che lei saprà aiutarmi...-

 

Proprio quando il peggio sembrava essere passato il riccio era tornato all'attacco:

-Oh, interessate, prego, vuol prendere un appuntamento?- disse la donna dall'altra parte della linea telefonica.
-No, nulla di formale, solo qualche parole sul momento...-
-Allora prego, l'ascolto...-


Harry iniziò a raccontare gran parte dei segreti di Niall, quei segreti che il biondo aveva raccontato solo alla band e a Summer.
Si conoscevano da circa due anni e quei fatti non erano mai usciti allo scoperto, Harry aveva pensato bene alle sue mosse,
avrebbe spifferato tutto proprio nel momento in cui nessuno poteva sospettare di lui, in più, certo che l'amico avesse raccontanto tutto anche a Summer,
si cullò del segreto professionale che la giornalista avrebbe usato nel caso gli venisse chiesto chi fosse la fonte, tutti avrebbero pensato:
''Summer Shelley, la nuova ragazza di Niall Horan, fa luce sulla vita privata della pop-star Irlandese."

Nessun senso di colpa, nessun rimorso, nessuna paura, nulla attraversava la mente di Harry dopo aver compiuto quel gesto folle.
Il riccio desiderava solo una cosa: Il prossimo numero del The Sun, un giornale solito a riportare notizie poco veritiere, ma comunque esperto nel creare scandali.

-Ragazzi, è ora di tornare a casa, tra quattro giorni c'è un volo per Londra, qualcuno desidera tornare indietro con la troupe?- disse il manager una volta raggruppati i ragazzi.
-Io torno a casa ragazzi...- esordì Harry in modo da non destare sospetti.
D'altro canto Liam e Louis ignari di tutti si affiancarono al riccio mentre tutti aspettavano una risposta da Niall e Zayn.
-Posso trattenermi qui ancora qualche giorno?- chiede il biondo.
-Niall, non so quando ci sarà un altro volo, inoltre avete solo cinque giorni da poter passare in Inghilterra perché poi ci saranno altri impegni, in altre parole non so assicurarti quando potrai rivedere la tua famiglia se non torni a casa con il prossimo volo...-
Niall guardò Zayn, il moro non sentiva necessità di tornare a casa, per quanto fosse legato alla sua famiglia, anche se in ritardo, comunque sarebbe tornato a casa, ora la sua unica preoccupazione era vincere la scommessa, o meglio, le scommesse. Quella con Liam e quella che lui stesso aveva proposto a Lidia.
-Noi restiamo...- esordì Zayn, facendo spalancare la bocca a Niall -Andiamo amico...- disse guardando il biondo -...non puoi mollarla così presto...- e con un sorriso malizioso il moro liquidò tutti tornando nella sua stanza.
-Allora?- chiese il manager.
-Io e Zayn restiamo, sarà per la prossima volta...-
-Voi altri invece...-
disse il manager rivolgendosi a Liam, Louis e Harry -...se non avete intrighi amorosi a cui pensare, iniziate a fare le valigie, vado a prenotare il volo...-

 

lo osservavo da lontano. 

I suoi movimenti, i suoi sorrisi e quelle poche volte che ricambiava il mio sguardo, sapevo che era pura casualità e morivo dentro. 
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-Allora, quando partirete?- chiese Summer con un filo di tristezza nella voce non appena vide Niall.
-Buona sera anche a te, si, mi sei mancata...- ironizzò Niall -E se non partissi?-
-Ma come...la band...non dire stupidaggini, loro hanno bisogno di te...-
-Andiamo a cena, ti spiego tutto.-

La ragazza prese la mano del biondo e s'incamminarono, qualcuno da lontano però, scattavo foto senza sosta.

-Quindi mi stai dicendo che tu e Zayn avete deciso di restare? Oddio il tuo amico l'ha presa proprio forte la cotta per Lidia...-
-Momento, e io?-
domandò Niall mettendo su il broncio.
-Ma dai, tu sei scontato, la nostra storia è decollata, è Zayn che sta rinunciando alle sue vacanze per una ragazza con cui non fa altro che litigare...-
-Sai qualcosa che non so?-
chiese Niall dopo l'affermazione di Summer.
-Nulla di che, so che hanno litigato per non ho capito cosa, e so che c'è in ballo una scommessa...-
-Scommessa? Di che tipo?-
domandò preoccupato il biondo temendo che i suoi amici stavano complottando qualcosa su Zayn e Lidia.
-A quanto pare Zayn ha proposto a Lidia di provare a frequentarsi e nulla, chi alla fine s'innamora perde poiché Lidia, la mia cara amichetta, per usare una delle sue citazioni da filosofa ha sfidato in un centro senso il tuo amico che ha colto il tutto proponendo per l'appunto questa scommessa...-
-Oddio, avrò capito il 30% massimo di tutto ciò che hai detto, ma non mi serve una spiegazione più dettagliata, mi serve un'analista! Quei due devono ancora piacersi e già usano questi trucchetti per non mollarsi!-
-Non so che dirti, anzi si...-
disse Summer avvinandosi al biondo -...grazie per aver deciso di restare e ti prometto che sarò paziente durante i tour o gli impegni che ti costringeranno ad allontanarti da me, ma ora solo grazie per tutto Niall.-
-Manca un bacio per sigillare la tua promessa.-

Summer rise e subito dopo baciò il biondo che anche mentre aveva le labbra indaffarate non riuscì a trattenere la risata.
Si ritrovarono entrambi a ridere seduti vicini in uno squallido fast food mentre aspettavano le loro ordinazioni.
I due ragazzi, inconsapevolmente erano la prova che l'amore che tutto può era capace di superare anche il peggio del peggio, come l'odore di unto e frittura di un fast food.

"Saltiamo la parte drammaticamente romantica dell'altra sera...Come stai?" Zayn xx
Lidia aprì il messaggio non aspettandosi ciò che stava per leggere.
"Molto meglio fino a prima di aprire il tuo messaggio!" 
"Brava, continua così e vincerai la scommessa ;)"
"Povero illuso!"
"Dove sei? Ti vengo a prendere!"
"Perché?"
"Perché ho una scommessa da vincere!"


-
Buona seraaaaaaaaaaaaaaa, scusate per il ritardo! 
Purtroppo ho il pc fuori uso e anche il cellulare, ok di quest'ultimo non credo vi interessi ma ve lo dico comunque per sentirmi meno sola u.u
ehmmm nulla, scusate per l'attesa e scusate se il capitolo è davvero corto ma...esprimete le vostre sensazioni/predizioni/voleri e pareri :)

a 185 recensioni continuo!
Ps: mi siete mancate, grazie a tutte u.u 





 

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Capitolo 19
*** Is it a dilemma? ***


C'è un punto nella vita di ogni persona, un momento, in cui ognuno si rende conto di coe sta conducendo la propria vita.
Ci si ferma un attimo a pensare se si è circondati da ciò che si desidera perché ci rende  felici oppure se si è circondati da cose che rendono felici gli altri e per questo ci si accontenta non pensandoci, non ponendosi mai domande, credendo che la vita sia questo: rendere felice chi abbiamo accanto.
Quel momento per Harry Styles, così come gli altri componenti della band, non era ancora arrivato.
Ma il fatidico tempo che tutto può, costretto ad accellerare il momento tanto atteso nella vita di tutti, avrebbe colto il ragazzo di sorpresa vendicandosi della mancanza. 
Ormai tutti i giornali riportavano ciò che il diciottenne aveva spifferato alla stampa.
E i primi litigi di certo non tardorono ad arrivare...

-Io non capisco! Com'è possibile tutto questo?- disse Niall parlando telefonicamente con Liam.
-Amico non riesco a darmi una spiegazione... è tutto così assurdo!-
-Tutte queste cose... solo voi e Summer ne eravate al corrente...-
-Ed è proprio questo che non mi spiego Niall!-
-Liam, sono disperato... e la cosa che pi mi fa male è sapere che chi mi ha tradito è qualcuno di cui mi sono fidato...-
-Con noi sei sempre stato al sicuro Niall, eravamo a conoscenza del tuo passato da ben due anni e non mi sembra che nulla sia mai uscito dalle nostre bocche...-
-Ma... pensare a Summer mi risulta molto difficile...-
-Lo so, comprendo. Non sto dicendo che è stata lei anche perché la reputo una ragazza sveglia rispetto a questi infantili metodi...-
-...però due più due fa quattro... è questo che intendi, no?-
-Esattamente.-
-Forse devo parlarle...-
-Già, forse dovresti.-
-Ti faccio sapere e prendo il primo volo per Londra, ho bisogno di parlarvi, a Zayn ci penso ora dato che è qui...-
-A proposito di Zayn... come va?-
-Lo vedo poco ma è super determinato, non so se questo sia un bene o un male...-
-Lo sai che quando si mette in testa qualcosa... non c'è modo di distrarlo...-
disse Liam con un filo di voce sentendo anche un po' il rimorso di quella scommessa in cuor proprio.
-Ora vado. Ti saluto amico e grazie di tutto...-
-Dovere fratello, dovere!-


Liam intanto come un papà premuroso informò subito Louis dell'accaduto:

-Non capisco, è un enigma!-
-No, è una ragazza e si chiama Summer!-
-Io non credo sia stata lei...-
disse Liam contrariamente a cosa aveva detto a Niall poco prima.
-Cosa stai insinuando Liam? Pensi che sia stato uno di noi?-
-Non lo so, forse...-
-Perché? Spiegami perché qualcuno avrebbe dovuto...siamo stati muti per due anni o sbaglio!?-
-Un conto in sospeso...-
Liam disse solo questo e ciò bastò per illuminare Louis.
-Harry! Ma certo! Come abbiamo fatto a non pensarci...?!-
-Si ma buono fratello, potrei anch sbagliarmi...magari è stata davvero Summer...-
-Come si dice? ... Siamo tra l'incudine e il martello...-
-Esattamente...-
-Zayn cosa dice a riguardo?-
-Non lo so, non l'ho ancora sentito...-
-E il nostro sospettato... qualcuno l'ha informato...?-
-Basta dare un'occhiata ai giornali... non credo che il nostro Harry sia segregato in casa...-
-Comunque dobbiamo renderlo partecipe altrimenti penserà che sospettiamo di lui...-
-Voi intrappolare il ragno nella sua stessa ragnatela Louis?-
-Si, qualcosa di simile... se è stato lui parlerà... non credo che metterebbe a rischio il futuro della band per una ragazza!-
-Se è stato lui significa che ha già avuto il coraggio di mettere in pericolo la band cosa ti farebbe pensare che si confessi tanto facilmente?-
-Ho un piano... dobbiamo solo accertarci che Summer non centri realmente nulla e poi indurla a collaborare...-
-Sembri così sicuro che sia stato Harry... io invece mi sento in colpa...-
-Liam tu ti sentiresti in colpa anche se per sbaglio colpiresti un pallone in modo sbagliato e accidentalmente questo finisse su un chioschetto di formiche!-

Risero entrambi e si lasciarono l'accaduto alle spalle anche se Niall non era della stessa intenzione.

Il biondo parlò con Zayn che allibito ascoltò tutto e come gli altri componenti non riuscì a dire nulla di plausibile a proposito.
-Se è stata Summer, Lidia saprà di sicuro qualcosa... le parlerò...-
-Cosa ti fa credere che Lidia, a cui nemmeno stai simpatico, ti spiefferi i segreti che ha con la sua migliore amica...-
-Oh povero e ingenuo Niall, nessuno resiste al fascino di Zayn Malik...-
-Non credo che Lidia sia una che si fa ingannare dal tuo fisico...-
-...forse dal mio fisico no, ma dalle mia parole si...-
-Zayn come puoi... tu, insomma, lei ti piace no?-
-Certo ed è proprio per questo che crede alle mie parole e non alle mia moine...- 

Per un attimo Zayn stava per commettere il grave errore di parlare con il ragazzo della migliore amica di Lidia e sottovalutare quanto lui ci tenesse ai rapporti umani e a quanto gli avrebbe fatto schifo sapere delle scommesse in corso. La fortuna questa volta fu dalla parte del moro che si trattenne e se ne uscì anche con una frase totalmente rassicurante che sorprese il biondo.
-Mr. Egocentrismo ha forse perso colpi da quando ha incontrato la ragazza giusta per lui...?-
-Non dire sciocchezze amico...-


Così Zayn sparì lasciando il biondo al suo prossimo dovere: parlare con Summer.

-Summer... possiamo vederci? Alle 20:00 ti passo a prendere... va bene?-
-So già di cosa vuoi parlarmi e sono pronta a correre ogni rischio e a dimostrarti che io non centro nulla...-

Il biondo rise dall'altro capo del telefono, ma era una risata dovuta alle circostanze.
-Ci vediamo questa sera Summer...-
Niall riattaccò e si accomodò sul divano pensando alle parole giuste da usare con la ragazza, poco dopo sprofondò in un sonno profondo.

-Scusi, sta aspettando qualcuno?- chiese dolcemente Zayn piombando alle spalle di Lidia che lo aspettava pazienta in strada dopo il messaggio.
-Si, uno squilibrato...-
-Oh, temo di deluderla allora...-

La ragazza si girò facendo un mezzo sorriso.
-Sei bellissima...-
-Lo so Malik, lo so.-
-Di solito rispondono ''Grazie...anche tu lo sei...'' -
disse il moro sorpreso.
-Di solito... hai detto bene, io non sono il ''solito''... o dovrei dire ''le solite''...-
-Gelosa?-
-Affatto, disgustata sarebbe il termine giusto! Io sono qui con te solo perché ho una scomessa da vincere...-
-E le solite invece...? Perché credi che si avvicinano a me?-
-Beh... sei famoso, ricco e hai anche un bel visino per molte riviste per cui... tira le somme genio incompreso...-
-Sono anche una brava persona...-
disse il ragazzo già esausto da quella conversazione.
-Dimostramelo...- rispose pacata Lidia e poi incamminarsi lungo il viale alberato.
-Ti sorprenderò... ti farò innamorare e vincerò quella dannata scommessa...- disse il moro per poi prendere la mano ghiacciata di Lidia.
-Quando però piangerai perché avrò vinto io... non chiamarmi, di te non né vorrò più sapere...-
-Tranquilla che Zayn Malik non ha bisogno di nessuno...-
-Allora perché mi tieni la mano?-
-Perché fa freddo, sei gelata e io sono un ragazzo... sai nei film succede così...-

Lidia rise e continuò a camminare mano nella mano con Zayn.
Forse l'indomani quache paparazzo avrebbe avuto un altro scoop da riportare ma per il momento i due ragazzi giocavano a fare gli innamorati, quelli che non sarebbero mai stati realmente.




Vado a sotterrarmi, perdonatemi per questo capitolo e per l'attesa.
Spero che abbiate passato delle splendide feste e vi auguro tante belle cose per il 2013 anche se con un po' di ritardo! 
Un bacio.

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