Quegl'occhi azzurri come l'oceano,che amo tanto.

di Nobody compares to you
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza. ***
Capitolo 2: *** Ed incontrai i tuoi occhi. ***



Capitolo 1
*** La partenza. ***


Zia Emy: "Verrai da me, quest'estate. Una vacanza studio. "
Blondie: "Un mese da te? A Londra, la città che amo!"
Zia: "La ami perchè ci sono quei cinque ragazzi.. come si chiama quel gruppo ..Oh,si! One Direction."
Blondie: "Si, anche per loro." *piccola risatina*
Zia: "Studierai però lì per un mese, per potenziare il tuo inglese, e potrai uscire solo dopo aver finito di studiare.
Ricordati che hai 16 anni ed hai ancora tanto da imparare."
Blondie: "Accetto!"

#Giorno prima della partenza. *Luglio.*
Blondie: "Bene, allora.. Porterò solo le cose necessarie, i vestiti che indosso spesso e le cose che uso di più!
Mmh,vediamo.. oh, si!
Camicie a scacchi, giacca letterman, giacche di jeans, giacchette alla Niall, giacche alla Harry e Converse..
Ehm, poi? Oh, si!
Maglietta a righe e pantaloni colorati."
Blondie: "Adesso, forse è meglio che io vada a dormire. Domani mi aspetta un grande giorno!"
La mattina seguente la luce che penetra dalle finestre della mia stanza, sveglia il mio volto ancora un pò assonnato.
Dopo essermi preparata, mi affretto a mettere in valigia le ultime cose da portare, perchè fra meno di un'ora dovrò essere in aereoporto per dirigermi verso quella magica città!

*Qualche minuto prima della partenza*
Blondie: "Ciao mamma."
Le dico, mentre le sorrido.
Mamma Anne: "Ooh, Blondie, mi mancherai tanto .. Con chi litigherò dalla mattina fino alla sera?!"
Blondie: "Mi mancherai tanto anche tu, mamma. E tranquilla, tornerò prima che tu ti accorga che io sia partita."
Subito, mi prende e mi stringe forte a sè.
Io l'abbraccio più forte che posso, perchè sò che nonostante tutte le nostre litigate, mi mancherà tantissimo.
Ma quelle teste calde di fratelli che ho, interrompono il momento di dolcezza fra me e mia madre.
Harold e Ronald: "Ciao scemina." *salutano in coro*
Blondie: "Ooh, ciao piccole pesti."
In fretta, li prendo e li abbraccio, sbaciucchiandoli uno ad uno.
Mio padre, però anche lui interrompe i nostri saluti. Come sempre.
Papà Jim: "Stai attenta lì.. e non fare stupidaggini."
Mi dice con autorità. E' spaventato, lo leggo nei suoi occhi.
Blondie: "Si, papà.. Ti voglio bene."
Gli dico per rassicurarlo.
Papà Jim: "Te ne voglio anch'io".
Mi risponde.
Di colpo mi prende e mi abbraccia.
E' una cosa che non faceva da tantissimo tempo. Per questo fatto, sul mio viso inizia a scorrere una lacrima, che asciugo prima che lui la veda.
Papà Jim: " Adesso vai, prima che l'aereo parta senza di te."
Blondie: "Okay, papà!"
Subito m'incammino e dopo guardo ad occhi spalancati la mia famiglia che ancora mi saluta.
Mi volto e dopo circa 10 minuti salgo sull'aereo.
Inizia l'avventura!

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Capitolo 2
*** Ed incontrai i tuoi occhi. ***


Passano le ore che sembrano quasi interminabili, ma finalmente l'aereo atterra. "Sono a Londra!" Esclamo felicemente. Dopo scendo dall'aereo e mi dirigo a prendere le valigie. Passano circa 15 minuti per il tutto e subito cerco di trovare un viso familiare, il viso di mia zia Emy. Disperata la cerco fuori dall'aeroporto ed è lì, accanto alla macchina che mi aspetta! Subito mollo le valigie e corro ad abbracciarla, non la vedevo da circa cinque mesi e mi mancava tanto. Zia Emy: "Hey Blondie! calma, calma." Dice ridendo. Blondie: "Oh, zia mi sei mancata tanto!" Zia Emy: "Anche tu, mi sei mancata tantissimo." Dopo esserci confessate, carichiamo le mie valigie in macchina. Zia Emy: "Allora come è andato il viaggio? Tutto bene?" Blondie: "Ooh,si, si. Tutto tranquillo." Zia Emy: "Bene. Allora, sei pronta ad avventurarti in Londra?" Blondie: "Certo, non aspettavo altro da mesi. Oh, zia: sai dirmi quando le lezioni cominceranno?" Zia Emy: "Certo, se non sbaglio cominceranno fra tre giorni." Blondie: "Perfetto perciò in questi tre giorni posso visitare la città?" Zia Emy: "Oh, si, certo!" Esclama. Zia Emy: "Comunque, adesso andiamo a mangiare. Ti porterò in un posto, dove tu desideri tanto andare." Blondie: "Nando's?" Zia: "yep, baby." Mi risponde. Nella mia testa penso: ' mi conosce proprio bene, eeh..' Dopo dei minuti, siamo lì. Parcheggiamo ed entriamo in quel fantastico ristorante! "Driiin!" suona il telefono della zia. Zia Emy: "Aspetta Blondie, una telefonata importante. Va a sederti in un tavolo intanto." Blondie: "Certo." Le dico. Nel frattempo sfoglio tutto il menù, cercando di scegliere cosa mangiare. Zia Emy: "Oh, Blondie devo scappare subito. Un emeregenza a lavoro! Ti dispiace se mangi e poi per arrivare a casa prendi la metro? " Blondie: "Oh, zia.. avrei voluto tanto mangiare qui insieme a te. Ma tranquilla, va pure. Io ritorno a casa da sola." Zia Emy: "Bene, qui c'è l'indirizzo di casa, il numero e i soldi per la metro." Blondie: "Va bene, okay." Subito si avvicina a me, baciandomi la fronte e dicendomi ancora 'scusa.' Zia Emy: " Allora io vado,okay?" Blondie: "D'accordo, zia. Ciao." Le rispondo sorridendole. Zia Emy: "Ciao!" 'Perfetto! Primo giorno a Londra. Sola.' Dico a bassa voce, dopo che lei si è già allontanata da me. La solitudine è sempre mia alleata. Allora cerco di distogliere i pensieri sull'accaduto e ordino e dopo dei minuti arriva la mia ordinazione ed inizio a divorare tutto. Mentre mangio, però noto un ragazzo che sta entrando all'interno del ristorante. E' un ragazzo biondo, di media statura, che indossa una polo rossa e porta degli occhiali da sole neri. Entra con degl'amici, ma io noto solo lui. Dopo essersi seduto al suo tavolo con i suoi amici, leva gli occhiali e in lontananza noto due diamanti blu, di occhi. Cavolo è Niall Horan, un componente dei One Direction! Il ragazzo che più di tutti mi fa battere il cuore. Penso nella mia testa, nel frattempo che i miei occhi si sono spalancati a più non posso. Blondie: "Oddio, non riesco a crederci! Mantieni la calma, mantieni la calma, cazzo!" Dico agitata, a bassa voce, perchè il suo tavolo dal mio dista di poco e non voglio che lui mi senta. Nonostante tutto, cerco di mangiare, ma lo stomaco mi si è chiuso! Lo guardo costantemente e non riesco a credere che lui sia lì. Vorrei alzarmi per andare al suo tavolo e chiederli se sia possibile fare una foto, ma le gambe mi si sono pietrificate del tutto! All'improvviso, si alza dal suo tavolo e subito abbasso lo sguardo prima che lui veda che io lo stia fissando. Non so, dove stia andando o cosa stia andando a fare! Anzi, adesso lo so. Si sta per avvicinare al mio tavolo. "Oh, madonna!" Penso nella mia testa. Il cuore mi sta per esplodere e non sento più le gambe!

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