Futuri impossibili

di Harriet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il rito del gelato in gennaio ***
Capitolo 2: *** Aggettivi ***
Capitolo 3: *** Il mostro ***



Capitolo 1
*** Il rito del gelato in gennaio ***


Il rito del gelato in gennaio


Una volta ci ha provato, Grace, a prendere un gelato in gennaio.
Ci ha provato circa un anno dopo l'incidente, sicura di poterselo permettere, di poter ricordare con un sorriso Harold, il loro passato bello e il loro futuro impossibile. E' stata una cosa istintiva. La mattina fredda, i primi tratti ancora informi sulla tela, il camioncino del gelataio sempre nello stesso posto... E' andata, ha sorriso, ha preso il gelato.
L'esperimento è fallito, però.
Nascosto dietro l'occhio freddo di una telecamera nel parco, Harold ha seguito tutto il percorso della lacrima, dall'occhio azzurro di Grace fino alle sue labbra.

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Capitolo 2
*** Aggettivi ***


Aggettivi


Sarà una piccola vita tranquilla, pensa Jessica, sentendosi realmente sicura per la prima volta di quell'affermazione. Non ci sono più aggettivi che si adattino alla vita che ha scelto, ma se li farà bastare. Costruirà la sua piccola vita su una mezza verità non proprio stabile, ma meglio di niente.
Le sue labbra toccano il viso di Peter, e lei si sforza di non avere nostalgia di un altro viso, molto diverso, più ruvido, meno incline a sorrisi rassicuranti, il viso di una persona che avrebbe potuto aggiungere diversi aggettivi alla sua vita, ma non le ha chiesto di aspettarla.

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Capitolo 3
*** Il mostro ***


Il mostro


E' già abbastanza imbarazzante che alla tua età tu sia geloso del tuo migliore amico.
Lo specchio rimanda l'immagine della persona solida e razionale di sempre.
Questa amicizia si è sempre basata su una fondamentale fiducia, mai intaccata nemmeno dalla paranoia di Harold o dalle implicazioni del nostro lavoro. Del resto, non saremmo mai potuti arrivare a questo punto, a queste conquiste, senza fiducia.
Nathan si annoda la cravatta, abbottona la giacca, si ricorda di ricordarsi una telefonata che continua a dimenticare da tre giorni.
E Harold non l'ha mai tradita, questa fiducia.
Esce di casa che il mondo è tornato nei suoi binari di normalità – anche se la normalità di Nathan è certamente peculiare.
Quindi continua a fidarti.
Non c'è bisogno di farsi appesantire dai pensieri. Lui e Harold non sono due sciocchi. Il loro progetto è sicuro, il loro futuro protetto.
E' solo una macchina.

Avrà modo di ripensare a quel presentimento, poi. Quando il mostro di Harold sarà ormai diventato troppo grande per essere fermato, e la fame dei suoi cacciatori terribile.
E' solo una macchina.
Se solo avesse avuto il coraggio di ammettere quanto fosse falsa quell'affermazione rassicurante.

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