Rhythm Of Love.

di Azzurra_Love ya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le mezze misure, sono adatte alle mezze persone. ***
Capitolo 2: *** Ci siamo arresi al destino. ***
Capitolo 3: *** Quando la ragione, prevale sull'amore. ***
Capitolo 4: *** Quando l'amicizia attraversa il cuore, lascia un'emozione che non se ne va. ***
Capitolo 5: *** Ogni riccio, è un capriccio. ***
Capitolo 6: *** E se potessi fare a meno del suo amore? ***



Capitolo 1
*** Le mezze misure, sono adatte alle mezze persone. ***


*We may only have tonight, but till the morning sun you’re mine, all mine..
Play the Music low and sway to the rhythm of love*
 
         Le mezze misure, sono adatte alle mezze persone.
 
“Sei l’unica persona che probabilmente mi mancherà sempre. Più del dicibile. 
Più di tutto. Più del mondo. E non importa quanto tempo sia passato, della distanza che ci separa, della gente. E non importa come sia andata a finire e come finirà. Perchè tu mi mancherai comunque, anche se non ci fossimo mai conosciuti.”
 
Quel fottuto messaggio
Quel maledetto messagio, mi tormentava da settimane ormai.
Non sapevo come togliere dalla mia mente quelle parole, che prepotentemente si inoltravano nella mia mente, facendo si che sul mio volto, ci fosse perennemente un sorriso totalmente spento e forzato.
-E che cazzo!- esclamai di colpo.
- Come dici, Nath?- disse la mamma, dopo avermi ascoltato imprecare.
- Niente mamma! Perchè, ho parlato?- dissi quasi incredula delle mie stesse parole.
- Mmh si..imprecavi,per la precisione! E sai che non mi va di sentirti pronunciare certe parole.
Piuttosto, è successo qualcosa? In questi giorni sei alquanto strana.- disse la mamma passando da un tono di rimprovero, ad uno più preoccupato. 
- Ah, scusa mamma. Ero sovrappensiero.. e istintivamente ho detto ciò che pensavo.-dissi io, giustificandomi.
Non mi ero accorta di aver imprecato ad alta voce, dovevo essere seriamente immersa tra i miei pensieri...o meglio lui, era il mio pensiero costante. E non ne voleva sapere di lasciarmi in pace. Quel messaggio stava diventando un tormento, a cui dovevo trovare un rimedio il prima possibile.
- Ah bei pensieri insomma..- ribattè la mamma.
- Già..-
- Dai, parlamene! Forse ho già intuito con chi hanno a che fare questi pensieri.. è Zayn vero? Si tratta di lui, non è così?-
Io abbasai istintivamente la testa, prima di annuire, facendo un cenno col capo che desse la conferma a mia madre, su ciò che aveva appena affermato.
- Tesoro, so quant'è stato difficile per te doverti separare all'improvviso da lui..ci tenevi e tanto, si vedeva. Come lui teneva a te. Però la vita a volte, ci presenta delle situazioni poco chiare, alle volte ingarbugliate e tremendamente difficili..sta a noi scegliere ad un certo punto e capire cos'è meglio in quel momento. Anche se questa scelta potrebbe farci stare male, dobbiam oprenderla, per forza. Perchè è la stessa che ci permetterà di andare avanti, crescere e maturare
con l'esperienza poi. Abbiamo bisogno anche di sconfitte sai? Non può sempre prevalere il lieto fine, perchè sappiamo tutti che non c'è solo quello. E non è un discorso pessimista il mio, ma è solo per farti capire la realtà delle cose e della vita.-
Le parole della mamma mi avevano fatto riflettere, nello stesso istante in cui le aveva pronunciate.
- Sai mà, non credevo fosse così difficile..non fino a questo punto. Perchè rinunciare a qualcosa a cui si tiene veramente? Non è pensabile una cosa così-
- Perchè a volte..bisogna e basta, Natasha. Senza comprenderne a tutti i costi il motivo. Nel vostro caso, tuo e di Zayn, siete stati costretti da alcune circostanze.
- E' vero, hai ragione! Doveva andar così, evidentemente!- affermai sconfitta.
- Tesoro, non doveva andar così. Lo sai tu, lo so io.. e lo sapete entrambi. Solo, la partenza di lui inaspettata, ha sconvolto i vostri progetti e avete deciso di chiudere la vostra relazione, perchè vi sembrava la decisione migliore da prendere.-
- Giusto, proprio così. La distanza, me l'ha portato via.- 
- Ma cos'è che leggevi poco fa, sul display del celulare? Ti ho visto concentrata nel leggere e subito dopo, hai imprecato. Era lui?- disse mia madre, riferendosi al precedente episodio. 
- Si, era lui. Cioè, era un messaggio di 2 settimane fa. Dopo un anno dalla sua partenza! Ma come fa a pretenedere una risposta? Dopo che mi sono sentita abbandonata ed esclusa dalla sua vita?-
- Ascoltami- disse la mamma prendendomi la mano.- Zayn ti vuole bene, più di quanto immagini-
- Si lo so..ma non basta. Adesso non c'è!- dissi con un tono amaro e leggermente alterato.
- Allora rispondigli.- disse sicura la mamma.
-No!- 
- Devi invece! Non posso vederti così. Vedi almeno cos'ha da dirti, no? Non accetti questa cosa giusto? Tu stessa l'hai detto. Allora rispondigli! Poi, potrai anche metterti l'animo in pace e voltare pagina, definitivamente.-
- Non ho il coraggio..non saprei cosa dirgli. A lui manco ed anche a me manca lui. Ma voglio lasciarlo libero di intraprendere la sua strada. Non ha più senso ormai.-
- Ha senso, Nath! E tu lo sai meglio di chiunque altro. Se non vuoi avere il rimpianto di non averci provato almeno una volta, fallo! Rispondi a quel messagio. Dopo di che, sceglierai per l'ultima volta, cosa fare.
- Ci penserò su, ok? Promesso!- 
-Va bene Nath. Mi fido di te! So che prenderai la decisione giusta. Ne sono più che sicura!- disse la mamma stampandomi un bacio sulla guancia e lasciandomi da sola, rifelettere per qualche istante.
 
"Ok Natasha, ce la puoi fare..non è difficile". Mi trovavo nella mia camera e dopo essermelo ripetuta, non so per quante volte, decisi di prendere in mano nuovaemente il celulare, e inizia a digitare: 
          "Ciao Zayn, ho letto il tuo messaggio e.. ".. mmh, no! ELIMINA
          "Ehi, da quanto tempo! Ho letto il tuo messaggio, sai! ..no no, assolutamente! ELIMINA
          "E che cazzo Zayn! Dopo un anno...un anno esatto! Cosa me ne faccio di queste parole adesso
           eh? Me lo spieghi?" .. no non va bene neanche così, proprio no! ELIMINA

"Natasha, calmati. Respira. Fai un respiro profondo, trova le parole giuste..e digita questo fottuto messaggio una volta per tutte!"
 
"Ciao Zayn. Ho letto le tue parole e solo adesso, ho trovato il coraggio per risponderti...sai, mi mancavano terribilmente le tue dolci parole! In realtà, come negarlo, mi manchi tu, più di ogni altra parola, frase o messaggio. Tante sono le cose che avrei da dirti, non basta un semplice messaggio per racchiuderle tutte. Avrei bisogno di guardarti negli occhi, col rischio di incantarmi e non riuscire a parlare neanche. Ma non importa, l'importante sarebbe riuscirea vederti, anche solo una volta..ancora. Sai, dopo un anno saranno cambiate sicuramente tante cose, però forse i nostri sentimenti no..forse c'è ancora una speranza, che non voglio perdere. Se devo essere sincera, non so neanche come sono riuscita a risponderti, visto il terribile imbarazzo che provo e la paura di aver sbagliato in qualche modo, ad esternarti ancora una volta delle parole importanti. 
Cerca di capirmi, non voglio che rimangano solo parole.. tutto qui."
 
Una volta finito di scrivere il messaggio, premetti sul tasto INVIA..e alla vista, dell"invio in corso" ero tentata nel mandare tutto all'aria, cancellarlo e non rispondergli più.
Ma oramai non potevo. Quel che è fatto, è fatto.
Non voglio vivere di rimpianti, occasioni perse e sprecate. Preferisco almeno averci provato, tentare in qualche modo di risanare le cose, senza dovermelo rimporverare poi.
Giusto o sbagliato che sia, io adesso ho sentito di farlo e l'ho fatto.
Che vada al diavolo l'orgoglio e tutto il resto. 
Nella vita non bisogna usare mezze misure, mai.

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Capitolo 2
*** Ci siamo arresi al destino. ***


   Ci siamo arresi al destino.
 
ATTENZIONE: Care lettrici, volevo avvisarvi che per quanto riguarda le caratteristiche fisiche di Natasha(personaggio protagonista della storia), non darò nessuna descrizione al riguardo, così che ognuna di voi possa immedesimarsi in lei. Invece per le sue abitudini, i nomi dei suoi amici, la scuola, il luogo dove risiede, sono tutte informazioni che scoprirete man mano che andrete avanti con la storia. Tipo puzzle: ogni pezzo mancante, lo ricostruirete voi stesse. Spero di essere stata chiara, per qualsiasi delucidazione o chiarimento, chiedete pure.
BUONA LETTURA e RECENSITE ;) 
 
 
Finalmente era sabato. 
Adoro il fine settima, mi rilassa come non mai.
Appena sveglia, non avendo scuola fortunatamente, di scatto rivolgo la mia attenzione alla sveglia, posta sul mio comodino. Segnava precisamente, le 11:10. Si lo so, sono pigra, ma quando si tratta di dormire purtroppo non mi controllo ed esagero.
Amo ancora di più però, trascorrere altro tempo nel letto, al caldo e sveglia.
Si, perchè è fantastico poter passare qualche altro minuto tra il caldo delle lenzuola, senza scuola, ad oziare tranquillamente.
Dopo una ventina di minuti circa, decisi però di alzarmi. 
Alzatami dal letto infatti, con molta fatica e di forza, decisi di raggiungere il bagno. Mi preparai in fretta e dopo aver fatto colazione....oddio. Un pensiero all'improvviso, si fece spazio nella mia mente
-Noooo,cazzo! Non posso essereneme dimenticata!-esclamai di prima mattina, lasciando il cornetto appena addentato sul tavolo e correndo al piano di sopra, per ritornare in camera mia, dove avevo lasciato il cellulare.
"Il messaggio, il messaggio, il messaggio..Zayn, Zayn, Zayn" continuavo a ripetere, salendo le scale.
Arrivata sulla soglia della porta, mi bloccai di colpo. Mi girai, poichè sentii dei passi provenire da dietro le mie spalle.
A questo punto, vidi Jocelyne, con le mani ben distese in avanti, tipo staventa passeri e gli occhi chiusi, vagante per casa.
Vi starete chiedendo chi è Jocelyne, vero? E' mia sorella minore. A cui voglio veramente molto bene, a patto che non si metta a girare per casa, da sonnambula.
"E adesso cosa faccio? Non posso svegliarla, non si svegliano i sonnambuli."
Con cautela mi avvicino a lei, perchè sarebbe stato un disastro se incosciamente si fosse avvicinata alle scale, che portavano al piano di sotto..con gli occhi totalmente chiusi.
- Jocelyne, Jocelyn- mormorai, strattonandola leggermente.
All'imporvviso si bloccò, smise di camminare e iniziò a parlare.
- Ho detto di no, no, no, no e no. Non vengo!-
- Jocelyne, ma mi senti? Stai parlando con me?- dissi io, sempre con la dovuta cautela.
Non ricevetti nessuna risposta da parte sua. Così, decisi di riportarla nella sua camera e lasciarla dormire lì. Non poteva vagare per casa, si sarebbe fatta sicuramente male, da qualche parte o sbattendo contro qualcosa. D'altronde i miei genitori erano già fuori, per lavoro e nessuno avrebbe potuto badare a lei in quel momento.
 
Uscita da camera sua, ripresi a camminare in fretta, per raggiungere la mia di stanza e una volta dentro, inizialmente mi tappai gli occhi, non avevo il coraggio di guardare il display. Subito dopo mi sedetti sul letto, con entrambe le mani che stringevano il telefono. Dovevo guardare quello schermo.
Ero lì per quello, non potevo sottrarmi.
"Al 3 Natasha, al 3..allora, e 1, e 2..e 3!"
Coooooooosa,cosa,cosa?! Non c'era niente. Neanche una minima traccia, di un fottuto messaggio.
"Natasha sei un ebete, lasciatelo dire! Perchè cazzo mi era venuto in mente di scrivergli, perchè?! Anche il sabato pomeriggio rovinato...bene." Continuai a blaterare con me stessa, quasi a volermi rimproverare per l'errore commesso.
Zayn non aveva risposto al mio messaggio.
"Ok, non avrà avuto tempo..no no, non lo ha letto..sicuro..si..ma certo, altrimenti mi avrebbe dato una risposta." 
Mille erano i pensieri che girovagavano nella mia mente, quasi si prendevano a pugni, poichè l'uno voleva prevalere sull'altro.
Finchè alla fine, quasi afflitta, mi lasciai prendere dalla malinconia. Zayn mi mancava in una maniera inconcepibile. Quel ragazzo, che avevo amato per 3 lunghi anni, fin da quando avevo 14 anni.
Eravamo piccolissimi, era il primo anno delle scuole superiori. Eh si, quel ciuffo appena accennato allora, ma cresciutissimo col passare del tempo, mi mancava tanto. Quegli occhi profondi, caldi e tremendamente belli, mi avevano attirata, affascinta e persuasa al tempo stesso.
E vogliamo parlare delle sue labbra? 
Quelle erano una droga.
Ed io ero in astinenza. La sua dose di baci, mi mancavano da morire.
Quanti ricordi. Tutti racchiusi nel mio cuore e nella mia mente, ogni singola immagine di noi era incancellabile. 
Chissà quando lo rivedrò e se lo rivedrò, soprattutto. Lui era tornato nel suo paese d'origine, in Pakistan e da quel giorno non avevo avuto più sue notizie, fino a 2 settimane fa, quando ricevetti quel messaggio.
Dopo un anno intero.
Dopo aver pianto per intere notti, per intere settimane, mesi..da sola. Lui dov'era? Lui non c'era.
Aveva dovuto seguire i suoi genitori, nel suo paese, lasciamndomi qui tutta sola. 
L'ho odiato per questo, ma l'amavo al tempo stesso. In me, si mescolavano emozioni continue, difficili da reprimere. Il dolore però, quello prevaleva sempre. 
Tre anni, gettati al vento. Tre anni persi.
Tre, meravigliosi anni, completamente cancellati da una partenza.

Spazio autrice:  
Salve :) Premettendo che è la mia prima FF, spero veramente che come inizio almeno, possa piacervi.
In più, spero abbiate letto ciò che ho scritto all'inizio della storia e che vi piaccia come idea. Non voglio dilungarmi più di tanto, più che altro spero che continuiate a seguirmi, a leggere e a recensire soprattutto. Voglio sapere cosa ne pensiate, mi farebbe veramente piacere ricevere delle vostre opinioni, positive o negative che siano.
Un bacio e grazie a tutte indistintamente. Anche alle lettrici silenziose. Ciaaao <3

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Capitolo 3
*** Quando la ragione, prevale sull'amore. ***


                                  Quando la ragione, prevale sull'amore.

-Alex, io cosi non ti capisco! Accorgermi di cosa scusa?-
-Boh, non vedi nuovi arrivati? Guarda li.- e cosi dicendo, fece per indicare la persona ed io seguii alla perfezione la direzione del suo dito , finche' la mia bocca prese una forma alquanto strana. Era completamente spalancata, gli occhi totalmente fuori dalle orbite e nello stomaco un groviglio di emozioni, mi bloccarono del tutto la voce.
-Ehi, sicura di star bene?- disse Alex, cercando di farmi tornare alla realta’.
- Nath- continuo’ strattonandomi –ma seriamente non te ne eri accorta per niente? Io pensav-
-Sentite, voi due li in fondo, avete finito di chiacchierare? - disse interrompendoci inaspettatamente, il professore.
-Mi scusi professore, e’ colpa mia, ho chiesto una cosa a Natasha.-
-Va bene! Ma che non si ripeta piu’, sto spiegando e pretendo la massima attenzione!- disse con un tono abbastanza severo.
Annuimmo insieme, come per ammettere di aver sbagliato e subito dopo, sentii pronunciare queste parole, dal banco in fondo alla classe.
 –Professore, mi scusi se la interrompo, potrei spostarmi vicino a Natasha, non vedo bene.-
Quelle parole..si, erano le sue. Si, erano di ZAYN.
Zayn era tornato, era nella mia classe e stava per prendere il posto di fianco al mio, nel mio stesso banco e per ben DUE ORE PRECISE.
No, non avrei resistito neanche mezzo secondo con lui vicino a me.
La mia reazione infatti, non appena lo vidi li seduto, come i primi tempi..era stata decisamente devastante. Per un attimo, avevo creduto seriamente di aver perso i sensi.
-NO!- dissi urlando e senza accorgermene.
L’intera classe, da che aveva lo sguardo rivolto a Zayn, passarono direttamente a fissarmi interdetti. Persino il professore rimase un po’ stranito, per la mia reazione.
–Come dici Natasha?-
-Ho detto di no! Preferisco restare da sola. Seguo meglio-
“Ma dove sta Aly in questi momenti, dove? Proprio oggi con Alyssa non dovevo avere le due ore in comune con le mie? Possibile che quando avevo bisogno del suo aiuto, non c’era mai? Chiamasi, sfiga" pensai.   
-Allora, intanto si calmi signorina Garcia! Qui il professore sono io e se Malik ha deciso, per motivi alquanto giustificati, di cambiare posto perche’ da quella posizione non vede, mi pare piu che giusto concederglielo.- disse senza distaccare gli occhi da me e riprese subito dopo –E poi, le sembra il modo di accoglierlo questo? Le ricordo che lei stava fuori, quando Zayn e’ entrato in classe e per di piu’ si e’ presentata un quarto d’ora dopo. Quindi, mi pare anche giusto che adesso non faccia obiezioni al riguardo. Si segga Malik e mi faccia riprendere la lezione senza ulteriori interruzioni.-
-Ma professore..-dissi io tentando nuovamente di cercare disperatamente, di non accogliere questa decisione.
-Ma niente Natasha! Non e’ la fine del mondo se un compagno prende il posto vuoto accanto al tuo.. e poi, non penso che ti dispiaccia piu’ di tanto. Su, non faccia altre storie, siamo al liceo non all’asilo, signorina Garcia!-
La classe intera scoppio’ in una risata rumorosa, dopo aver sentito le parole pronunciate dal professore, che senza rendersene conto, aveva toccato un argomento che sarebbe stato meglio non prendere in considerazione ed io ero piu' che imbarazzata a quel punto.
In ogni caso, stavo per iniziare a spostare la borsa, per lasciargli il posto, ma il mio cuore aveva preso un ritmo irregolare. Batteva, batteva e batteva..ogni minimo battito lo sentivo in gola, mentre i suoi passi si facevano sentire sempre di piu..fino a che una mano tocco’ la mia in contemporanea, mentre spostavo la mia borsa.
Al contatto rabbrividii, d’istinto portai la mano all’indietro e dopo di che afferrai nuovamente la cartella e aggiunsi senza perder tempo -Faccio io!-
Lui senza proferir parola, si sedette e per un attimo, lo vidi aprire la bocca come a voler rispondermi, ma non so cosa di preciso lo trattenne. Cosi, stanca di questi inutili giochetti, gli parlai io, dal momento che la scelta di dover cambiare posto gliel’aveva suggerita la sua testolina e non di certo il professore aveva deciso di cambiare disposizione –Senti Zayn, quest’idea e’ stata pessima! Potevi benissimo restare dov’eri.-
-No, avevo voglia di starti vicino..e queste due ore non me le sarei perse, restando li in fondo.- disse quasi sorridendomi.
-Smettila, non mi compri con queste parole!-
-Non voglio fare niente di tutto cio’ infatti..e’ la verita’, semplicemente la verita’.- disse lui piu’ sicuro di prima.
-Di certo non sarei restato a deprimermi all’ultimo banco, guardandoti da lontano senza poter fare niente!- riprese.
-Perche’ adesso che ti cambia? A me, pare niente!-
-Cambia! Se ne ho voglia, posso sempre stringerti la mano, o semplicemente guardarti negli occhi, o anche solo vederti concentrata a scrivere, mentre prendi appunti..- poi si blocco’ di colpo, vedendo che la mia attenzione non era piu’ rivolta ne' a lui, ne' tanto meno alle sue parole.
-..e come adesso, fai finta di non ascoltarmi continuando a guardare fissa in un altro punto, pur di non darmi la soddisfazione di..- ma ad un tratto, decisi di interromperlo -Hai finito? Non faccio finta, il tuo discorso sugli sguardi, sul tocco delle mani e tutto il resto non mi interessa per davvero, non fingo per niente!- ribadii decisa.
-Ah no? E allora com’e’ che seguivi la lezione, ma sai alla perfezione cos’e’ che ti dicevo intanto?-
“CHE FIGURA. CHE GRANDISSIMA FIGURA…. che avevo fatto.
-Va bene Zayn, ho ascoltato! Ma adesso voglio ascoltare la lezione. Ti va bene cosi?-
-Va bene, parleremo piu’ tardi, non c’e’ fretta! Ma non fingere di odiarmi.- disse lui, assumendo un tono rigido.
Per l’ultima volta in quella lezione, i miei occhi si incrociarono con i suoi, poiche’ io non seppi rispondere..se non dandogli quell’unica risposta che ero stata in grado di fornirgli in quel momento: uno sguardo d'intesa.
Poi entrambi abbassammo lo sguardo e almeno io, mi concentrai del tutto e finalmente alla lezione.
Fino a che, dieci minuti prima del suono della campanella che avrebbe dovuto segnare la fine delle lezioni, mi venne in mente Liam.
Si, Liam perche’ finita la ricreazione aveva inserito nei miei jeans un bigliettino che mi aveva suggerito di leggere, ma purtroppo ero stata distratta da ben altro in classe e me ne ero dimenticata.
Cosi’, conservammo i libri nelle rispettive cartelle e subito dopo aver dato una controllata fugace al display del cellulare, presi il bigliettino nella tasca.
Cominciai ad aprirlo e mentre stavo per leggere le prime righe, Zayn mi si avvicino’ e con un gesto abile della mano, mi sottrasse il biglietto.
–Ridammelo Zayn!- dissi, guardandolo in modo truce.
-Ah bene..ricevi anche bigliettini adesso. Di chi e’?- disse ridacchiando e stringendolo ancora tra le mani.
-Non e’ divertente, ridammelo! Sono fatti che non ti riguardano.- ribattei seccata.
-Dai Nath, tutto questo rancore, smettila!-
-Smettila? A me dici smettila? Tu non dovresti neanche parlare! Dammi il bigliettino e basta!-
-Allora sfogati. Dimmi cos’e’ che hai da dirmi, che ti ho fatto? Del bigliettino non me ne importa nulla, possibile che non lo capisci?-
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.
-Non ho niente da dirti, dammelo dai..devo andar via! E’ suonata Zayn!-
-Ok, come vuoi..tieni.-
Mi diede il bigliettino accartocciato ormai e subito dopo afferrata la cartella, uscì fuori dall’aula furioso.
Forse ero stata leggermente dura, lo ammetto. Ma rivederlo, mi aveva causato l’effetto contrario.
Se fino a qualche giorno fa, avrei fatto i salti di gioia e probabilmente gli sarei saltata addosso, adesso dopo non aver ricevuto neanche una risposta a quel famoso messaggio, proprio non ci riuscivo a comportarmi come avrei voluto.
E’ vero, stavo sbagliando. Stavo soffocando i miei sentimenti, le cose vere che provavo, ma evidentemente la ragione in quel momento stava prevalendo sulle emozioni che il cuore provava.. e a me, andava bene cosi.
Mi ero ripromessa di non soffrire nuovamente per lui, dovevo esser forte più che mai..ma dovevo riuscirci.



Spazio autrice: Ehiii :) scusate per il ritardo! Lo so, ci ho messo un po' per aggiornare questa volta, lo ammetto, ma ho avuto poco tempo veramente. Spero comunque che non mi abbiate abbandonata, ma che stiate continuando a seguire la storia.
Grazie innanzitutto a chi lo fa, a chi continua a recensire e a seguirmi come sempre. Le visualizzazioni sono aumentate e sono contenta, ma mi raccomando non fate mancare le RECENSIONI, perche' tengo molto a quelle, le vostre opinioni sono fondamentali per il proseguimento della storia.
Non mi rimane che dirvi, buona lettura e un grazie a tutte quante :) 
Ps. Scusate, per gli eventuali errori di scrittura nei capitoli.

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Capitolo 4
*** Quando l'amicizia attraversa il cuore, lascia un'emozione che non se ne va. ***


Quando l'amicizia attraversa il cuore, lascia un'emozione che non se ne va.
 
-Ok, non ti voltare...stai tranquilla, siediti.- disse la persona che mi aveva letterelamente stritolata da dietro.
-O-ok!- Risposi io a malapena, con un filo di voce. Non avevo riconosciuto per niente quella voce.
Nel frattempo, i miei amici e mia sorella che si trovavano seduti come me, ma con la differenza che almeno loro potevano vedere con chi io stessi parlando, alternavano facce stranite e risate soffocate e un attipo dopo i loro occhi, furono completamente ricolmi di stupore.
-Senti, posso sapere chi sei! Posso girarmi?- Dissi leggermente stranita, poichè rimanere allo scuro di tutto, mi dava veramente fastidio.
Tutti sapevano, tranne io.
-No che non puoi. Non provarci, per favore! Aspetta, te lo dirò io quando, fidati. Lo so che sei curiosissima, chi non lo sarebbe al tuo posto? E soprattutto so che stai morendo dalla voglia di vedere il mio volto, ti conosco, più di chiunque altro. Ma dovrai aspettare, Natasha.-
E dopo aver soffiato queste parole sul mio collo, andai letteralmente andata in tilt. Eppure non riuscivo a identificare la sua voce. Era impossibile questa cosa. Lui diceva di conoscermi, come nessun altro ed io faticavo addirittura a riconoscerlo.
La curiosità mi stava completamente invadendo.
-Senti, proprio perchè mi conosci saprai anche.. che sto per girarmi, vero? Si che lo sai. Guarda che sto per girarmi. Mi volto? Ma rispondimi almeno!-
Silenzio, non ricevetti nessuna risposta. E continuavo a guardare le persone che mi stavano di fianco, mentre ridacchiavano, per cercare una spiegazione..e se da un lato ero contenta, perchè se evidentemente loro ridevano la sorpresa doveva per forza essere positiva, dall'altro ero infastidita da tutto quel silenzio e quel mistero che mi stavano rendendo frenetica. 
-Ah no, non rispondi..bene, allora mi gir..- Stavo per voltarmi, quando le mani di Harry, che si trovava seduto di fronte a me attorno al tavolo della mensa, mi fermarono.
-Nath ma è possibile che tu debba per forza parlare sempre tanto e rovinare le sorprese? Abbi un pò di pazienza, aspetta! E poi non ti accorgi che non ti risponde perchè non c'è? Non è dietro di te, è andto via perc..- questa volta lo interruppi io.
-Come è andato via? Ma io non l'ho visto nemmeno! Ma siete imbecilli? E adesso non saprò chi..-
-Calmati, Nath!- disse la mia migliore amica, guardandomi divertita.-E' tornato. Ma non voltarti.-
Disse così e di colpo si alzarono dal tavolo: lei, seguita da Harry e mia sorella.
Così cercai di alzarmi e di fermarli, ma subito delle mani con molta delicatezza, si posarono sulle mie spalle e mi invitarono nuovamente a sedermi.
-Ok, ho capito che devo rimanere seduta, su questo ci siamo! Ma vuoi mostrarti gentilmente? Tutto questo mistero mi ha scocciato!- dissi io, con un tono alterato quanto basta e leggermente incattivito.
Lui senza neanche rispondere e ignorando totalmente le mie parole, prese a massaggiarmi il collo.
Con una lentezza e una delicatezza assurda. Eh si, le sue intenzioni erano chiare: non mi aveva risposto, ma avendo intuito il mio umore, col massaggio avrebbe dovuto calmarmi..e così fu, infatti.
Chiunque esso sia, sapeva farci. Ebbene si, dovevo ammetterlo!
-S-senti- dissi con fatica, cercando di non pensare a quelle mani sul mio collo -possiamo mettere fine a questa tortura? Posso girarmi?-
Si avvicinò al mio orecchio e con un sussuro disse -Certo che puoi girarti Nath!-
Non me lo feci ripetere una seconda volta, che sobbalzai dalla sedia sulla quale ero stata costretta da inizio ricreazione a dover restare seduta e mi voltai, finalmente. Le parole per un attimo si bloccarono, ma la gioia devastante, prese subito il sopravvento.
-LIAM? COSA CI FAI QUIIII?- gli urlai addosso e al tempo stesso le mie braccia lo avvolsero in un abbraccio caloroso.
Restammo in questa posizione per una decina di minuti, senza fiatare.
In quell'abbraccio erano racchiuse tantissime parole, che sicuramente avrei faticato a dirgli direttamente.
E lui lo capì.Si, capì che in quell'abbraccio metà del discorso che avremmo dovuto affrontare, era già stato praticamente detto.
Mi staccai controvoglia e lo guardai negli occhi-Ma da quando..- e fui interrotta da lui- Nath, io..- che pronunciò altre parole nella stessa frazione di tempo, in cui le avevo pronunciate io.
Entrambi scoppiamo in una fragorosa risata e poi lui riprese -Vai, prima tu. Sappi solo che mi sei mancata da morire!- e lasciò la parola a me.
-Si, perchè non sai quanto tu, mi sia mancato. Anzi devo scusarmi. Scusa, veramente non ti ho riconosciuto. La tua voce è cambiata tantissimo. L'ultima volta avevamo 14 anni entrambi, si è trasformata insomma, è una voce da..-
-Uomo?- disse lui sorridendo-
-Si, esatto! Da uomo, da asulto Liam-aggiunsi io, ricambiando il sorriso.
Liam era stato il mio migliore amico, fin dall'asilo. Praticamente condividevamo tutto, era come un fratello per me, lo adoravo. Era stato lui a farmi conoscere Zayn, eravamo in classe insieme fino al 1° superiore, fino a che lui dovette abbandonare la città e trasferisi altrove.
Era per quello che con Zayn avevamo legato tantissimo, con la perdita di Liam il nostro trio si era sgretolato. E pian piano, io e Zayn creammo una coppia: la stessa che adesso, non esisteva più.
Per ragioni simili, entrambi erano scomparsi dalla mia vita.
Liam, conoscendolo da più tempo però, praticamente da quando entrambi avevamo 5 anni, la nostra amicizia col passare del tempo si era consolidata. Dopo ben 9 anni d'amicizia, sapevamo fin troppo l'uno dell'altro. Fino a che i nostri contatti però, furono interrotti dopo la sua partenza, o comunque si erano ridotti di tanto.
-E quindi sei cresciuto eh?- 
-Anche tu a quanto vedo! Sei bellissima. Lo eri anche prima, ma permettimi di dirti che sei veramente cresciuta bene.-
-Grazie, sei un amore.- e gli diedi un bacio tenero, sulla guancia.
-Ma con..Zayn?- disse lui titubante, prima di pronunciare il nome.
Sapevo me l'avrebbe chiesto, lo sapevo. In fondo, era sempre il mio migliore amico. A lui potevo dirlo che tra noi era finita.
-E' finita.- dissi piegando il capo. Quasi ero abituata a quest'azione, quando si toccava l'argomento "Zayn".
-Ehi piccina, guardami.- e mettendo una mano sotto il mio mento, mi costrinse a guardarlo ancora.
-Mi dispiace tanto!- disse imbarazzato.
-Stai tranquillo, oramai...è passato!.-
-Mmh, conoscendoti..stento a crederci. Ma so che sei forte, che non ti arrendi, che sei sempre stata una tipa attiva e responsabile tu.- 
-Sai, in effetti proprio passata.. forse non è.. in realtà ci sono tante cose che avrei da raccontarti. Ma piuttosto, da quando sei qui?-
-Ah, da poco..pochissimo. Ma la prima persona che mi è venuta in mente, passando da qui, sei stata tu. E ricordando ancora la scuola, ovviamente e l'orario della ricreazione, ho pensato di venirti a fare una sorpresa qui, direttamente.-
-Hai fatto benissimo. Scelta migliore, non potevi fare. Ma sei venuto fin qui, da solo?
-No..non proprio!-
-E con chi? E poi perchè tutto quel mistero prima? Perchè non potevo voltarmi, cos'è che mi nascondi?-
-Beh, in realtà qualcosa che dovrei farti vedere c'è!-
-E cosa aspetti a farmelo vedere? Dai lo sai..mi hai tenuto sulle spine fino ad ora, adesso è anche giusto se..-
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.
-La campanella! No, cazzo devo andare!-
-Tranquilla, lo so! Vorrà dire che la vedrai più tardi.- 
E dopo esserci salutati ancora, decisi di dirigermi verso il mio armadietto, per prendere i libri delle successive ore.
Ma Liam, fece in tempo a fermarmi e mi mise un bigliettino in tasca.
-Leggilo Nath, a dopo! Ciao.- disse fuggendo, tanto che non mi diede il tempo neanche di rispondergli.
Dopo di che, raggiunsi il più in fretta possibile l'armadietto, presi i libri e incamminandomi per raggiungere l'aula, incontrai Niall Horan.
Niall lo conobbi qui, a scuola, come tutti gli altri. Lui era dolcissimo, non ero in grado di resistergli quando i suoi occhi entravano in contatto coi miei. Tra di noi però, c'era solo una bella amicizia.
-Garcia! Sei bellissima.- disse avvicinandosi, mentre sgranocchiava un twix.
-Horan, sei il mio principe azzurro- dissi io, muovendomi nella sua direzione e levandogli dalle mani il twix, gli diedi un assaggio finale.
-Nooo Natasha, hai finito il twix! L'ultimo pezzetto..- disse simulando una faccia tristissima, ma tenera allo stesso tempo.
-Ma dai Horan, sei sempre il mio principe azzurro. E i principi azzurri, quando le loro principesse sono affamate, gli lasciano mangiare l'ultimo pezzetto di twix-
Sentendo queste parole, scoppiò a ridere, mi prese a braccetto e subito dopo prese a parlare -E' vero, sta volta devo ammettere che hai ragione! Ma piuttosto, perchè dici affamata? Non hai mangiato a mensa?-
-Mmh, no..diciamo che ho avuto da fare!-
-Ah, capisco! E adesso, in che aula devi andare?-
-Ho inglese, due ore di seguito. Le ultime due e poi finalmente torno a casa. Tu?-
-No, non siamo insieme. Ho storia dell'arte adesso.Peccato-
-Eh vabbè dai,vorrà dire che ci vedremo dopo, all'uscita. Devo andare, sono seriamente in ritardo. Ti voglio bene biondo, ciao.- dissi dandogli un pizzicotto leggero sulla guancia e correndo velocemente verso l'aula d'inglese.
Aprii la porta, col fiatone e salutai il professore, che però ricambiò con una ramanzina- Signorina Garcia, ha fatto esattamente un quarto d'ora di ritardo, dov'è stata tutto questo tempo e come mai ha il fiatone? Cos'è che la preoccupava di più della mia ora?-
-Ne ha due veramente, professore!-lo corressi io. 
Correzione che gli diede fastidio..come immaginavo.
-Ah bene, fa anche la spiritosa adesso? Che fa, mi corregge? L'insegnante sono io! Si sieda per favore! E segua in silenzio.-
-No, non voleva correggerla, semplicemente ricordarglielo. Non volevo mancarle di rispetto.-detto questo mi sedetti e iniziai a seguire la lezione anch'io.
Mentre cercavo la pagina, per poter seguire meglio, la classe mi fissava tutta, quasi mi sentivo in sogiezione e dopo neanche dieci minuti, uno dei miei compagni alle mie spalle, iniziò a picchiettarmi sulla spalla e di scatto mi voltai, per vedere cosa volesse.
-Dimmi Alex, cosa c'è?-
-Ma sul serio non te ne sei accorta o fai finta?-
-Ma di che stai parlando?-

Spazio autrice:  Ciaooo a tutte :) :) Allora, a parte il fatto che se siete arrivati fin qui, vi devo tanto. Vuol dire che avete letto la storia, quindi vi dovrei ringraziare già a priori. Tralasciando questo, spero veramente che la storia vi stai continuando a piacere!
Inutile dirvi che per qualsiasi chiarimento potete chiedere, la stessa cosa vale se avete qualche idea in più o preferenza. In ogni caso, spero rilasciate qualche RECENSIONE in più e che non siate solo dei lettori silenziosi, anche se a me fa piacere lo stesso, a patto che la leggiate. Nient'altro, vi ringrazio ancora tutte, indistintamente. :)
   

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Capitolo 5
*** Ogni riccio, è un capriccio. ***


Ogni riccio, è un capriccio.

Passarono altri 5 giorni e di lui nessuna notizia. Mi parve di ritornare a quei giorni, in cui di lui non sapevo assolutamente nulla. Quando mi sentivo abbandonata, illusa, presa in giro, dalla persona che ho amato come nessuno mai. Non a caso, dopo un anno intero trascorso senza di lui, mi mancava proprio come il primo giorno.
Ma quel giovedì, non ne volevo sapere di deprimermi ancora. Se non voleva rispondermi o sentirmi, dovevo accettarlo. Ma di una cosa ero certa: ammesso che si fosse fatto vivo nuovamente, con qualsiasi tipo di gesto, promessa, o parola..sta volta no, avrei chiuso definitivamente, ciò che avevamo iniziato esattamente 3 anni fa. Doveva andar così, altrimenti non vi è un'altra spiegazione logica.
Che senso avrebbe avuto altrimenti, scrivermi determinate cose, per poi non rispondermi?
Perchè tornare ad illudermi, dopo che finalmente, dopo diversi mesi ero riuscita in qualche modo a proseguire la mia vita?
Non si può giocare così coi sentimenti delle persone. Bisognava che anche lui si prendesse le sue resposabilità, senza fuggire facendo finta di nulla. Perchè così, era decisamente troppo semplice. 
Tanto cosa ne sapeva lui, di come sono stata? Di come mi sono sentita e continuo a sentirmi?
Lui non c'è, lui non mi vede, lui non può consolarmi, nè amarmi. 
Non può tornare nella mia vita, sconvolgerla per la seconda volta e sparire per l'ennesima volta.
Di tutto questo, mi ero uffucialmente stancata, il mio amore doveva saperselo conquistare prima di tutto.
 
Così, quel giorno, dopo aver fatto colazione ed essermi preparata insieme a mia sorella, uscimmo di casa.
Non era molto distante la scuola, distava circa un quarto d'ora di macchina da casa mia.
Essendo diciassettene però, ogni mattina prendevamo il pullman quindi ci mettevamo un pò di più per arrivare a destinazione.
Mia sorella, fortunatamente, si trovava nella mia stessa scuola. Aveva 15 anni e frequentava il secondo anno di scuola superiore.
Entrambe eravamo iscritte al liceo classico ed entrambe amavamo le materie umanistiche. Si, in effetti si vedeva proprio che era mia sorella. Jocelyne, o Celyne come preferivo chiamarla io, aveva i miei stessi lineamenti, ci passavamo solo 2 anni, ma eravamo praticamente o quasi identiche.
Crescendo assieme, per abitudini, amicizie e hobby, avevamo le stesse caratteristiche in tutto e per tutto. Il nostro rapporto era veramente speciale ed ero seriamente compiaciuta per questa cosa.
- Ehi Nath, a cosa stai pensando?- disse mia sorella, avvicinandosi leggermente, cercando di guardarmi negli occhi.
Quando eravamo in pullman, io sceglievo sempre la parte del finestrino. Guardare al di là del vetro, mi rilassava e inconsciamente finivo quasi sempre per perdermi nei miei pensieri, isolando del tutto ciò che mi stava intorno. Ovviamente, non potevano mancare gli auricolari. Da quelli non mi separavo mai. Specialmente nel tragitto casa/scuola. Gli schiamazzi continui in pullman, di prima mattina, non erano proprio l'ideale.
- Nath?! Gli auticolariiiii, toglili un attimo!- disse mia sorella nuovamente, in modo da attirare la  mia attenzione.
- Cosa ti urli Celyne? Che c'è?- dissi sbruffando.
Mi annoia togliermi gli auricolari, nel bel mezzo di una canzone ed essere interrotta.
- Niente, volevo solo ricordarti che oggi esco un'ora prima rispetto a te. Quindi non aspettarmi alla fermata del pullman, torno da sola.-
- Ah, va bene! -feci una pausa, ripensandoci. -E non potevi dirmelo dopo-?
- Dopo me ne sarei dimenticata.- ribattè lei con un tono divertito.
- Dimenticata, certo. Dovevi farmi smettere di ascoltare la musica. Non ti stavo calcolando, è questo il motivo.- Dissi io, col lo stesso tono usato da lei.
- Pff, figuriamoci. Puoi anche tornare a riascoltare la musica, se vuoi.-
- Eh oramai non ne vale più la pena. Siamo arrivate, dobbiamo scendere.-
- Ah, di già? Che velocità stamattina.- 
- Effettivamente! Vabbè, prima arriviamo, prima icnominaciamo le lezioni, prima usciamo.-
- Si, proprio così. Ciao Nath, ci vediamo a ricreazione.- mi salutò lei con un bacio sulla guancia ed io ricambiai il saluto.
Arrivata in aula, salutai il professore di storia e mi sedetti al solito posto.
Lì mi aspettava Alyssa, la mia migliore amica. Avevamo le prime 2 ore di storia in comune. Per fortuna, riuscirle a passare con lei, sarebbe stato sicuramente meno fatico del solito.
Appoggia la cartella sul banco e salutai Alyssa.
- Ehi, Aly!- dissi stampandole un bacio sulla giancia.-Come stai?- continuai.
- Nath, che bello vederti. Bene, un pò stanca, ma bene. Tu, invece?-
- Ben anch'io..a parte il fatt..-
Ci interruppe di colpo il professor Hais -Le signorine Tanner e Garcia, potrebbero renderci partecipi della loro piacevole  conversazione? Oppure, può anche terminare qui il discorso?-
- No professore, ci scusi..seguiamo!- dicemmo entrambe, un tantino imbbarazzate.
Ebbene si, il mio cognome è Garcia, il suo è Tanner. Ci sentimmo sprofondare per un attimo, quando l'intera classe ci fissava. Subito dopo, ci demmo uno sguardo d'intesa, è un piccolo sorriso apparve sul nostro volto.
Dopo circa 2 ore di storia col professore Hais, che anche se a volte rislutava pesante, era davvero bravo nel spiegare la lezione, cambiai aula, dopo aver salutato Alyssa.
Attraversai un intero corridoio, prima di intravedere una figura piuttosto familiare.
Una folta chioma riccia, delle fossette fantastiche e un sorriso altrettanto bello, che si faceva spazio sul suo volto ad ogni battuta della ragazza di fronte, con cui si stava intrattenendo.
Harry Styles, si parlo proprio di lui. Quel ricciolino dolcissimo e strafottente, capace di rallegrati la giornata con una sciocchezza.
- Harry ciao! Disturbo?- dissi io avvicinandomi ai due.
- Natasha, no! Ma che disturbi. Posso presentarti Kayla?! Kayla, lei è Natasha. Natasha, lei è Kayla.-
- Piacere, Natasha!- dissi io, stringendole la mano.
- Kayla, piacere mio.- disse lei, sorridendomi leggermente.
- E' una mia compagna di corso, è fantastica e bella proprio come te- Disse lui, soffocando una piccola risatina e facendomi l'occhiolino.
- Harry sei il solito! Grazie comunque, ricciolino- dissi io, ridendo.
- Harry è veramente un ruffiano.- aggiunse lei, con un tono serio.
- Non dirmi che te la sei presa!- disse lui, sbarrando gl occhi.
- Naah, stupido! Grazie anzi, scherzavo. Era per vedere il tuo profilo da serio. Sai ultimamente è completamente sparito. Ciao Styles, vi lascio soli. A presto Natasha, mi ha fatto piacere conoscerti- e strizzando l'occhio, voltò le spalle e riprese a camminare.
- Mmh è una tipa strana, o sbaglio?- 
- Un pò. Le persone che frequento io non sono mai normali. Prendi te ad esempio.-
- Fanculo Harry! Sei tu che non sei normale, fidati.- dissi io passandogli una mano tra i ricci e scompigliandoglieli.
- ODIO QUANDO MI METTI LE MANI TRA I MIEI ADORATI RICCI, PER SCOMPIGLIARMELI DI PROPOSITO!- disse lui, facendo una pausa per ogni singola parola pronunciata.
- Daiii riccio. Hai un vantaggio nell'aver capelli così ribelli, ci metti un attimo a sistemarli-
- Certo, certo! Ci metto un attimo a sistemare anche te, lo sai- disse con un tono di sfida.
- Taci, che per oggi hai detto già troppe cavolate.- ripresi -Ah, adesso devo andare alla prossima lezione, quindi ti saluto!- 
- Aspetta Nath, cos'hai adesso?-
- Matematica.- dissi.
- Perfetto, anch'io. Ti seguo.-
- Bene. Sarà una piacevolissima lezione.- dissi io prendendolo in giro.
- Lo so tesoro, con me al tuo fianco, deve esserlo per forza.-
- Smettila!-
- Dai guardami negli occhi. Non ti perdi nei miei meravigliosi occhi?- disse con un tono sognante, cercando di puntare le sue iridi nei miei occhi e sbattendo volutamente le ciglia.
- Si, certo... guarda avanti e cammina che arriviamo in ritardo!-
Arrivammo insieme nell'aula, salutammo la professoressa di matematica e contemporaneamente, scrutando per un attimo l'aula, decidemmo di prendere posto in penultima fila.
- Quanto siamo telepatici?- disse Harry, sfoggiando uno dei suo sorrisi migliori.
- Ovviamente! Che posto volevi prendere a matematica? Io quella già non la sopporto, solo la voce mi irrita.- 
- Anche a me! Però ci tocca, quindi siediti Nath, apri bene le orecchie e prendi appunti anche per me.-  
- Starai scherzando vero? Semmai, fallo tu..per me!-
Non fece in tempo a ribattere che la lezione iniziò e dopo un'ora intera di matematica, arrivò finalmente la ricreazione.
Con Harry, a fine lezione, ci dirigemmo in mensa per mangiare qualcosa.
Iniziammo a fare la fila e dopo aver ordinato, ragiungemmo mia sorella e Alyssa, già sedute al tavolo. Stavo  giusto per sedermi, quando due mani mi circondarono i fianchi e mi strinsero da dietro...

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Capitolo 6
*** E se potessi fare a meno del suo amore? ***


E se potessi fare a meno del suo amore?


Le cose tra me e Zayn, si erano messe veramente male.
Non volevo vederlo, non volevo parlarci, non sopportavo in alcun modo la sua presenza. Mi irritava tutto questo, perche’ tendevo a comportarmi da schizzinosa, irrequieta, come una bambina che faceva i capricci.                       
Io fondamentalmente, mi reputo una persona matura, abbastanza sicura di quello che faccio e soprattutto sono consapevole delle mie azioni. Non mi piaceva lasciare le cose in sospeso, far aspettare, o illudere le persone e quindi volevo che lo stesso facessero gli altri con me.
I giri di parole, i mezzi termini, i forse, i ma ed i se, non mi erano mai andati a genio, se devo essere sincera..ma con Zayn purtroppo, non si poteva mai sapere, nulla era sicuro e niente si poteva dare per certo o scontato, quindi ultimamente soprattutto da questo punto di vista, ero irriconoscibile, persino a me stessa.
Questa situazione mi stressava parecchio, ero fuori di me in alcuni casi e la troppa ansia, la forte emozione nel rivederlo dopo un bel po' di tempo e la capacita’ che aveva lui di dirigere i miei occhi, quasi sempre nella sua direzione, mi avevano giocato un brutto scherzo.
Avevo voglia di comportarmi normalmente, senza dover per forza evitarlo, mandargli frecciatine o escluderlo dai miei pensieri, dai quali con fatica riuscivo a non includerlo.

Quel giorno, appena uscita dalla classe, subito dopo Zayn e le lezioni, riuscii finalmente a leggere le fatidiche parole che aveva rilasciato Liam su quel biglietto, di cui avevo dimenticato l’esistenza.
“Piccola, lo so che leggendo queste parole forse non mi perdonerai o sarai arrabbiata con me un po’ ed e' comprensibile.
Oggi a mensa, mi sono comportato in quel modo, perche’ in realta’ sapevo tutto ..di te e Zayn intendo. Sapevo della rottura, della sua partenza e..del fatto che sarebbe venuto oggi qui a scuola, per farti questa “sorpresa” ed e’ per questo che mi sono offerto di accompagnarlo e coprirlo.
Ti prego, prima di saltare a conclusioni affrettate vieni a casa mia oggi pomeriggio e ne parliamo. Ti spieghero’ tutto, promesso. Scusami, ti voglio bene.”

NON CI POSSO CREDERE. E’ riuscito a corrompere persino il MIO MIGLIORE AMICO, CHE MI HA NACOSTO TUTTO!
Cosi non va piu’ bene.
Non so piu’ di chi posso e non posso fidarmi.
L’unica ingenua della situazione ero io praticamente, che non mi ero accorta assolutamente di nulla. Quello che doveva sembrare un puro caso, era gia’ stato  tutto architettato a mia insaputa.
D’accordo, non dovevo arrivare a conclusioni affrettate da sola, cosi diceva Liam almeno.
Voglio credergli, anche se non c’era tanto da spiegare o capire. La situazione mi era abbastanza chiara.
Comunque sia, andro’ a casa sua per vedere cos’ha di preciso da raccontarmi, poi faro’ lo stesso con Zayn.
Non posso venir esclusa da tutto. Nessuno ha il diritto di farlo, dal momento che la situazione riguarda me, quando l'interessata in primis, sono io.

Intorno le 4:00 cosi, mi diressi a casa di Liam, per cercare di capirci qualcosa in piu’. Ero delusa, amareggiata e non riuscivo a capacitarmi di questa cosa.
DLIN DLON.
-Ehi, entra Nath!- mi accolse Liam, con un sorriso fugace che io ricambiai, senza proferir parola.
-Cos’hai da dirmi?- dissi io porgendogli il messaggio letto, presente nel suo biglietto.
- Ehm..ascolta, non voglio dare la colpa  a nessuno o mettere in cattiva luce Zayn, ma.. mi ha detto che avrei dovuto tenerti occupata durante la ricreazione, in modo tale che lui potesse tranquillamente raggiungere l’aula in cui ti avrebbe incontrata poi.
Lo so, ho fatto il demente, comportandomi in questo modo e nascondendoti tutto.. pero’ l’ho fatto anche per te e per voi. Forse dovevo parlartene, ma Zayn non voleva, ci teneva ed ho acconsentito.-
-Ok, hai acconsentito. D’altronde e’ anche tuo amico ed e’ giusto..io e te e’ da molto che non ci vediamo, logico no? Stai dalla sua parte.—
- No, cos’hai capito Nath?! Ho aiutato entrambi. Te lo giuro, era questo il mio intendo, non volevo fare un torto a nessuno, credimi.. e poi, volevo rivederti..-
-Certo. Volevi aiutarci e...lo hai fatto solo con lui pero’! A me hai nascosto tutto! Perche’?-
-Perche’…Zayn mi ha pregato, mi ha quasi costretto. Non voleva fartelo sapere prima,voleva vedere la tua reazione…AH- disse bloccandosi di colpo e riflettendo per un attimo -Mi ha parlato di un messaggio, ora che ricordo. Tu ne sai qualcosa? Non ho capito bene.-
- Si. Mi ha inviato un messaggio un po’ di tempo fa, prima di venire. In cui diceva di essere ancora innamorato di me, nonostante la distanza e tutto il resto. Erano delle parole fantastiche, che mi hanno colpita tanto, ma..-
-Ma?-
-Ma..non mi ha piu' risposta, ovviamente! E poi, non mi aspettavo il suo ritorno! E tra l’altro, non condivido il suo atteggiamento. Forse da
questo dipende il mio umore, le mie risposte ed i miei comportamenti nei suo confronti.
Zayn  ha fatto di tutto per attirare la mia attenzione in classe oggi, ma lo fa nel modo piu sbagliato in assoluto.
Si, tra di noi c’e’ stato Amore. Tra di noi c’era complicita’, passione, c’era la voglia di stare insieme, di amarci ed inevitabilmente completarci…m
a…tutto questo c’era, ma non so se ci sara’ ancora o se potra’ esserci nuovamente.
Liam sentendo queste parole, mi guardo’intensamente, fissandomi per qualche minuto in maniera insistente.
– Ehi, che c’e’?- dissi io, come a volerlo richiamare.
-Niente. Le tue parole sono…emozionanti. E sono sincero, lo penso sul serio. Sei una ragazza d’oro…e ora capisco Zayn, perche’continua ad amarti.-
- Grazie Liam, veramente. In realta’, non sono arrabbiata con te. -
-Ah no? E posso abbracciarti un po’?-
-Certo che puoi. Anzi, devi.- dissi io, assumendo un tono del tutto rilassato, rispetto a quello precedente.
Dopo un paio di minuti, in cui restammo abbracciati, mi staccai lo guardai negli occhi e subito dopo prendendolo in giro, ripresi a parlare –Ah, l’idea del bigliettino era fantastica. Ma, perche’ ha preferito il bigliettino e non le parole dirette, come adesso? Non mi dire che ti vergognavi a dirmelo!-
- No..perche’..pensavo ti saresti arrabbiata tanto…e quando ho visto che non c’era piu’ tempo per spiegartelo, ho preferito scrivertelo e..darti appuntamento.-
-Ah si? Beh, inizialmente lo ero, se devo essere sincera. Riflettendoci pero’, tu non c’entri. Se il mio migliore amico, ti voglio bene e ho capito che hai cercato di non creare situazioni spiacevoli. Hai fatto bene, tranquillo-
-Sinceramente? Secondo me, siete ancora innamorati..!-
-Mmh, sai..le nostre strade si erano interrotte da un po' e il rapporto e' cambiato. Eravamo piu’ piccoli e.. li si, che sapevamo goderci ogni attimo in cui avevamo la possibilita’ di rimanere insieme, perche’ ogni cosa sapevamo renderla unica, la facevamo nostra e senza pensarci, senza troppi problemi o discussioni, a modo nostro andavamo avanti, sempre. -
-Hai ragione. Voi due siete fatti per stare insieme. Non sprecare quest’opportunita’, anche se lo so che e’ difficile ricominciare da capo, provaci. Non costa nulla tentare.-
-Lo so, grazie del consiglio. Ci pensero’! Anche se al momento, non mi sto comportando proprio bene con lui…credo di averlo allontanato. Ma se posso, rimediero’. Anche se, a volte penso di poter fare a meno del suo amore. E' una sensazione strana, che non riesco a spiegarmi..pero', cerchero’ di parlarci e di essere piu’ ragionevole, promesso.-
-Brava, devi fare cosi. Parlatene, oramai siete grandi e potete affrontare determinati argomenti. Fatelo da persone mature, cercando di arrivare ad una soluzione. In fondo e’ la cosa migliore. Evitare di parlarne, non porta a nulla.-
-Esatto! Ne parleremo, grazie ancora tesoro. Ti voglio bene e lo sai..- dissi mettendogli una mano tra i capelli e scompigliandoli.
- Si lo so ed io ne voglio tanto a te..ma, che fai? Resti per cena da me, che dici?-
-Dico di si, per me va piu’ che bene. Pizza?-
-Perfetto, vado a chiamare per ordinarle. Nel frattempo tu scegli il film da vedere, ok?-
-Va bene, tu vai.- dissi sorridendogli.
Vidi Liam andare in cucina, per prendere il telefono e digitare il numero della pizzeria che ci avrebbe portato a domicilio le pizze. Subito dopo, iniziai a rivolgere la mia attenzione allo scaffale presente nel soggiorno di casa sua, dove aveva riposto migliaia di cassette e dvd da guardare e poter scegliere. Avevo davvero l’imbarazzo della scelta. La mia mano continuava a scorrere tra i nomi dei dvd, finche’ il mio sguardo venne attirato da uno in particolare…quando il campanello di casa Payne, suono’ all’impazzata e mi fece sobbalzare.
Corsi verso la direzione della porta, raggiungendola per prima.
-Apro io Liam, tranquillo!- rassicurai Liam, che nel frattempo continuava a parlare al telefono, nella stanza accanto.
-E tu? Cosa ci fai qui?- dissi con un tono di voce del tutto sorpreso e leggermente infastidito.
La figura di fronte alla mia, non accenno’ a rispondere, anzi, abbasso’ leggermente il capo e rialzandolo in un secondo momento, come a voler farmi capire di voler entrare prima di rispondere, disse in tono di sfida:
-Allora? Mi lasci qui, o mi fai entrare?-

Spazio autrice: Ehiii :) Carissime lettrici, lo so, non ho scusanti che tengano, sono in netto ritardo e lo ammetto. Purtroppo, ho avuto pochissimo tempo tra scuola e altri impegni che mi rubano tempo prezioso da dedicare alla FF, quindi non ho potuto aggiornare, ne' scrivere il capitolo prima. 
Comunque sia, sepro che voi non mi abbiate abbandonata :'( Anche perche' sapete benissimo che tengo alle vostre opinioni, ai vostri pareri e commenti, quindi ancora una volta vi invito a RECENSIREEE, per favore. Ho bisogno di sapere cosa ne pensate, per continuare la storia e vedere il vostro interesse.
Ps. RINGRAZIO TUTTE, sempre e comunque :)

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