il mistero del padre della principessa samantha

di Annarita 1998 love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il padre e la figlia ***
Capitolo 2: *** Leo e guai di gioco ***



Capitolo 1
*** il padre e la figlia ***


La vita della principessa Samantaha era come vivere in una gabbia,ma in realtà viveva in una reggia,tutto il giorno doveva stare chiusa in casa,perchè il padre,che si chiamava Leo,non voleva farla uscire da casa a causa che potessero rapirla,ma la principessa non capiva gli faceva sempre delle domande,ma il padre non voleva rivelare il suo segreto a nessuno e perfino la moglie che da poco gli era morta non sapeva niente,ma comunque aveva dei dubbi. Samantha si sentiva sempre sola non aveva amici,c'erano solo i suoi maestri a farla compagnia i cuochi e i domestici. Non sapeva cosa fare aveva tanti giochi ma aveva bisogno di amici di persone che parlassero con lei. La ragazza insisteva tanto ma il padre non ne voleva parlare,un giorno la principessa insistè tanto ma talmente tanto che litigò con il padre e la sera stessa scappò,Samantha era furba,lei scappò perchè il padre si allarmasse e andava a cercarla senza dire niente. E così fu,il padre la andò a cercare nella sua stanza per dargli la buona notte ma non c'era, la cercò in tutta la casa ma no non c'era nemmeno nelle altre stanze. Il padre era disperato e non poteva chiamare le guardie e la polizia perchè non poteva dirgli il motivo per cui si allarmava,si la figlia era scappata è un valido motivo,ma agitarsi così tanto tanto da vomitare ogni tre quarti d'ora era esagerato. Allora il padre si armò di molta pazienza e coraggio,prese le armi di quando era più giovane,indossò il giubotto anti proiettili e partì con molta ansia:sia per la figlia,perchè chi sà dove si era andata a cacciare,e sia per lui. Uscì dalla reggia piano per non farsi sentire da nessuno si incamminò in un fitto bosco che si apriva subito dopo la reggia. Era molto buio e sentiva strani rumori,lui non sapeva a che cosa pensare era confuso non sapeva da dove iniziare a cercarla,cominciò a pensare al posto in cui sarebbe voluta andare se sarebbe potuta uscire dalla regia,lei gliene aveva sempre parlato,per lei era un posto magico e molto romantico,questo posto era Parigi dove lei aveva sempre sognato di vivere.  Samantha aveva quasi finito di attraversare tutto il bosco,quando ad un tratto incontra una ragazza che le chiede e Samantha le rispose < io sono Elisabeth Rich e vengo da una piccola casetta nella città più indietro al bosco,conosci biancaneve la mia casetta è quasi così > le disse sorridendo per farla sorridere un pò,perchè aveva un espressione molto triste. Elisabeth gli chiese dove stava andando,Samantah esitava a raccontarglielo,ma dopo un pò si convinse egli raccontò tutto,allora Elisabeth le porse ospitalità e lei accettò con piacere,e si incamminarono verso la casa che sembrava di biancaneve.

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Capitolo 2
*** Leo e guai di gioco ***


Leo finito di attraversare il bosco,prosegui fino a che non trovo’un motel. Il motel che trovo’era piccolo,ma a lui bastava perche‘era solo per una notte e poi doveva partire. Entrò nel Motel era più tosto carino Andò vicino al cassiere e gli chiese una stanza per una ma abbastanza grande,quando il cassiere si girò Leo fece due passi indietro e si spaventò. Leo si spaventò perchè il cassiere era uno dei suoi amici che voleva rapire e uccidere la figlia. L'amico che si chiamava Matteo Mazino voleva rapire e uccidere la figlia perchè Leo aveva dei debiti con lui,a causa del vizio del gioco d'azzardo. Leo era molto fortunato in questo gioco ma proprio in quella giornata freddo d'inverno ebbe sfortuna. Leo cominciò a giocare da quando era giovane aveva venti ventidue anni e come ho detto prima era fortunato,ma il trenta gennaio ebbe molta sfortuna. Quando Leo entrò nella sala da gioco era convinto che anche questa volta avrebbe avuto fortuna ma si sbagliava. Leo si sedette e cominciò a puntare molti soldi a poker,stava vincendo ma ad un certo punto un suo amico fece scala reale e Leo perse tutto. Tutta la somma di denaro che aveva giocato non l'aveva con se. Allora cominciò a correre a scappare

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