ll blocco in fondo al bosco

di Lauredol
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Noia ***
Capitolo 2: *** Le escursioni di Samuele ***



Capitolo 1
*** Noia ***


 
Melania si annoiava. Come al solito. Tutti dicevano che l’Italia era bellissima. Forse si, ma di sicuro non d’estate. Faceva un caldo terribile e la natura era tutta morta, appassita, secca: per quel verso l’estate non le piaceva affatto. Era a casa perché suo padre, Marcello, lavorava, e volevano aspettarlo per partire. Era pieno di zanzare. Era in camera sua a cincischiare al computer, quando Carmela la chiamò:
-         Melania, dai, esci un po’! vai a giocare sul prato!Oppure semplicemente a fare una passeggiata qui vicino!…-  Melania rispose biascicando:
-         - Ma mamma! Non mi va per niente…. E poi “qui vicino” non c’è nulla da fare!…-  Carmela le rispose che se non sarebbe andata entro dieci minuti fuori di casa l’avrebbe costretta a fare almeno due pagine al giorno di compiti. Allora Melania prese il telefono e chiamò la sua amica Manuela. Quando rispose Melania fu molto contenta di risentire la sua voce, e le chiese subito se le andava di passare un po’ di tempo insieme quel pomeriggio. Manuela le rispose subito di si e si diedero appuntamento nel campo di S. Samuele, vicino alle case di ognuna. Nel momento in cui si rividero si strinsero subito in un forte  abbraccio e iniziarono subito a chiacchierare del più e del meno, quando all’improvviso da dietro un cespuglio sbucò un ragazzo biondo, alto, vestito da campagna.. lo conoscevano! Infatti il ragazzo gridò:
-         - Eccomi qua! D’altronde non potevo mica mancare! Questo campo porta il mio nome. – Che battuta deficiente, pensò Manuela. Samuele continuò:
-         - Ma voi che ci fate qui? Io vengo ogni giorno qui per lavorare al campo di mio padre, ma se vi interessa io vado anche a fare delle esplorazioni nelle foreste qui accanto. – Manuela rispose:
-         - Grazie , ma per ora non ne abbiamo bisogno. La ricontatteremo appena vorremo fare questo viaggio. A proposito qual è il vostro sito? Il nome della vostra agenzia?-  Tutte e due si misero a ridere a crepapelle e Samuele indignato, disse:
-         - ahaha, che spasso!- e senza neanche salutarle si diresse negli uliveti li vicino. Dopo che ebbero finito di ridere si rimisero a chiacchierare. Ad un certo punto Melania disse:
-         Ma te in questi giorni non ti annoi? Cosa fai? Perché qui non c’è niente con cui giocare e nessuno con cui parlare, a parte te e Samu .-  Dopo un lungo silenzio, Manuela replicò:
-         - Beh, a dire il vero anche io mi annoio a morte. -  Ne seguì un altro lungo silenzio.

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Capitolo 2
*** Le escursioni di Samuele ***


Le escursioni di Samuele La casa di Samuele era in cima ad una grande collina. In questo momento, Manuela e Melania stavano scarpinando per raggiungerla. Era una cosa molto faticosa, anche perché la collina era piena di sassi e bastoncini in cui si inciampava ogni due per tre. Dopo un quarto d’ora di duro cammino le due ragazze arrivarono alla grande casa di Samuele. Alla porta venne ad aprire la mamma di Samuele, una donna bassa e consumata, ma con ancora molta forza e volontà; le accolse felice, come del resto faceva sempre, e le fece accomodare sulle poltrone in salotto. Poco dopo arrivò Samuele, e disse:- Ciao Mel! Ciao Manu! Allora? Avete cambiato idea sulle escursioni? Lo immaginavo… - Mel rispose:- Ciao Samu. Comunque hai ragione, abbiamo cambiato idea. Oggi le fai? Sai… .ci piacerebbe cominciare subito. Samu, compiaciuto, le disse:- Si, oggi le faccio. Partiamo adesso se vi và.- Le ragazze, che avevano previsto la partenza, si erano già preparate, e così i ragazzi partirono per la gita. Si sentiva solo il canto degli uccelli della foresta, e ogni tanto qualche fruscio provenire da dietro i cespugli. Si sentiva soprattutto i passi pesanti degli scarponi dei ragazzi e il loro chiacchericcio. Samu, infatti, disse:- Ehi, state facendo troppa confusione! Nel bosco bisogna fare silenzio. Osservatevi intorno invece di chiaccherare!- poi, con un borbottio aggiunse:- lo sapevo che portarle nel bosco sarebbe stato pessimo. Ah, le femmine…..- Manuela, che aveva colto quel borbottio, aveva risposto: - Che noia, Samu! Sembri mio padre! Siete voi maschi che siete troppo appassionati della foresta. Noi non facciamo nulla di male. E non credo che alla foresta piacerebbe il silenzio! Magari anche lei è una chiaccherona…. Le piace sentire le nostre voci! – seguì un breve silenzio. Dopo tutti scoppiarono in una rumorosa risata per via della frase sensa senso che aveva detto Manuela e Mel aggiunse:- Si, e magari gli piacerebbero anche i panini che sto portando!come sei scemotta!ahahaa… scherzavo! - Più tardi, in seguito alla pausa pranzo e a varie soste, i ragazzini giunsero davanti ad una grossa pietra che bloccava il loro cammino ,e si fermarono di botto. Samu esclamò:- Cos’è st’affare? È gigantesco. Il bello è che non l’avevo mai visto! Ma pensa te…. Comunque, dobbiamo passare. Quindi, visto che siete tanto brave a parlare, ditemi come si fa a togliere st’aggeggio di mezzo. Dai, mettiamoci a capire (capire?? Cosa insolita per Samuele, un ragazzo di campagna.) come facciamo a spostare questo macigno.- Così il gruppetto si mise al lavoro. Dopo un’oretta di ispezione, i ragazzi, stanchi e insodisfatti, si misero a sedere senza dire niente. Ciao a tutti, e scusate per il ritardo. Grazie a tutti quelli che recensiscono. Spero che il nuovo capitolo vi piaccia. Ciao Lauredol

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