Lights will guide you home

di Change_Your_Life_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Could it be worse? ***
Capitolo 2: *** Nothing it's always what it seems. ***
Capitolo 3: *** Another World ***
Capitolo 4: *** You are my change. ***
Capitolo 5: *** I'm in love. ***
Capitolo 6: *** I always will be here for you. ***
Capitolo 7: *** Fix you. ***
Capitolo 8: *** Harry, you can do it! ***
Capitolo 9: *** I wish. ***
Capitolo 10: *** This is the end or a new begin? ***



Capitolo 1
*** Could it be worse? ***



Nella casa degli Styles a Holmes Chapel, quella mattina si respirava un’aria tutt’altro che felice per Harry, appena sveglio, dalla sua camera, aveva sentito i suoi genitori discutere, ancora ignaro del perché. Sceso dal letto si dirigeva subito in cucina per fare colazione come tutti i giorni. Arrivato in cucina salutava i genitori con un buon giorno e fingeva di non aver sentito nulla accennando un sorriso falso, che però i genitori ignorarono. Una volta pronto, dopo aver salutato nuovamente i genitori, uscì di casa e nonostante fosse tardi arrivò in tempo per prendere l’autobus per la scuola. Arrivato a scuola salutò subito i suoi migliori amici: Paul, Sam e Kevin e insieme a loro si diresse in classe per iniziare la noiosissima lezione di biologia con quella scorbutica della Parker, che lui odiava più delle ‘’battute’’ di Sam! Dopo altre due ore di letteratura si recò in mensa e sedutosi accanto ai suoi amici, mentre Paul guardava Bridget, una delle cheerleader, del tutto inarrivabile per lui, Harry ripensò alla discussione dei genitori. Si pose delle domande: << Cosa sarà successo?! Sono forse io il problema? Magari avranno scoperto che l’altro giorno ho fatto sega insieme a Sam! >>. Ad interrompere i suoi pensieri fu Kevin, che preoccupato dal comportamento strano di Harry, gli chiese
''Harry, qualcosa non va? Sei strano da questa mattina!''
''Niente!'' esclamò lui!
"Come sarebbe niente? Non sono mica scemo! Tutti abbiamo capito che c’è qualcosa che non va!"
"Devo andare! Adesso ho inglese e sapete tutti che Jhonson mi odia! Ah.. Non mi aspettate dopo scuola!"
Kevin stava per replicare ma fu interrotto dalla campanella ed Harry scappò in classe.
 
Alla fine delle lezioni si diresse subito a casa e una volta arrivato, vide  i genitori aspettarlo seduti in salotto. Sua madre lo guardava un po’ dispiaciuta, invece suo padre aveva la solita faccia fredda da menefreghista!
"Io e tua madre ti dobbiamo parlare! Quindi siediti"
Harry spaventato si sedette senza esitare e ascoltò i genitori.
"Non voglio farla lunga. Ho ricevuto una promozione e domani ci trasferiremo a New York!"
E la madre aggiunse: "Con la scuola ci ho già parlato io, quindi non preoccuparti di questo tesoro"
Harry, ancora sconvolto, gridò "NO!"
Il padre cominciando ad alterarsi lo sgridò e gli disse: "Non fare storie, domani si parte! Quindi va in camera tua e fa le valigie!"
Harry ancora più arrabbiato, guardò la madre, che abbassò lo sguardo dispiaciuta e salì in camera.
 
Il giorno dopo Harry si svegliò a causa della sveglia che continuava a suonare e si riuscì ad alzare a stento, a causa della notte che aveva passato in bianco. Si alzò, spense la sveglia e si diresse in bagno per prepararsi. Una volta pronto, disse ai genitori che andava a salutare i suoi amici e uscì in fretta e furia, per arrivare prima del suono della campanella. Arrivato a scuola corse subito dai suoi amici, che lo guardarono in attesa di spiegazioni.
Harry senza troppi giri di parole disse:
"Mi dispiace per ieri! Ma è arrivato il momento dei saluti."
I ragazzi lo guardarono confusi finché lui non aggiunse: "Mi trasferisco a New York e ho l’aereo tra poco, credetemi l’ho saputo non appena sono arrivato a casa e non ho avuto il tempo di avvisarvi! Ci continueremo a sentire e vi vorrò sempre bene!"
 
Due ore dopo Harry prese l’aereo che lo avrebbe condotto ad una nuova vita. Ma lui era davvero pronto a viverla?



Ciaoooo a tutti/e :D Questa è nostra prima storia, ci piacerebbe ricevere qualche recensione per capire se vi piace o no! Accettiamo commenti di ogni tipo.


Baci M&G :*

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Capitolo 2
*** Nothing it's always what it seems. ***


Dopo quasi otto ore di volo Harry era riuscito a recuperare le ora di sonno perse. Si sentiva ancora troppo scosso per tutto quello che era successo negli ultimi due giorni: la discussione dei suoi genitori, la notizia della partenza e l’addio ai suoi migliori amici.
Sceso dall’aereo prese un taxi insieme ai genitori ancora incredulo di essere li, a migliaia di chilometri di distanza da quella che era sempre stata la sua città, la sua casa!
Dopo venti minuti il taxi si fermò davanti a un grande palazzo, che non era minimamente paragonabile alle case che c’erano in Inghilterra.
Per lui si era, improvvisamente, ingrandito tutto, adesso si ritrovava a vivere in una città cento volte più grande e dove non conosceva nessuno, così ripensò ai suoi amici, quelli che c’erano sempre stati per lui e lasciarli era stato davvero difficile!
Mentre pensava non si era reso conto che sua madre lo stava chiamando e risvegliatosi seguì i genitori nella sua nuova casa.
“Eccoci arrivati finalmente.” Disse suo padre.
“Wow” furono le uniche parole che riuscì a dire sua madre, ancora colpita dalla bellezza di quella città, ma anche della nuova casa!
Harry, invece, non proferì parola, essendo arrabbiato con lui e per la freddezza che dimostrava ogni volta che parlava con suo figlio, e si diresse in quella che sarebbe stata la sua nuova camera!
 
Il giorno dopo si alzò di malavoglia, perché il giorno prima oltre ad aver disfatto le valigie, aveva ricevuto la notizia che tra due giorni sarebbe dovuto ritornare a scuola e quindi gli toccava prepararsi psicologicamente ad affrontare il primo giorno di scuola in quella nuova città!
Appena fu pronto si fece accompagnare a scuola da sua madre, visto che suo padre era già troppo impegnato con il lavoro, che gli sussurrò un in bocca al lupo baciandolo sulla guancia e lui per rassicurare la madre che sarebbe andato tutto apposto le sorrise come sapeva fare solo lui, mostrando le sue adorabili fossette.
Una volta entrato si diresse in segretaria dove gli consegnarono l’orario e la chiave dell’armadietto; dopo aver posato i libri, dato che era ormai suonata la campana, mentre cercava l’aula improvvisamente si scontrò con qualcuno..
Era una ragazza e anche bella, pensò subito Harry che, per un momento, non capì nulla perché si perse nei suoi occhi color caramello. Era davvero bella, aveva dei capelli lunghissimi rossi e ricci, non era molto alta e sul viso aveva delle lentiggini.
‘’ Ehi! Cerca di stare più attento la prossima volta!’’ disse lei.
‘’E-ehm.. scusami non ti avevo proprio vista! Sono nuovo qui!’’
Lei alzò il sopracciglio e se ne andò senza rispondergli, dicendo tra se e se ‘’Che imbranato.. carino ma imbranato!’’
Harry ancora sconvolto e imbarazzato, scosse la testa e si aggiustò i capelli come era suo solito fare del resto e continuò la ricerca della sua classe.
‘’Trovata finalmente!’’ esclamò tra se e se!
Non appena entrò indovinate un po’ cosa vide, o meglio chi vide?!
Proprio quella ragazza con la quale si era scontrato e aveva ‘’parlato’’.
Facendo l’indifferente si sedette, un po’ intimidito, nell’ultimo banco e si presentò alla classe non appena la professoressa, dall’aria tutt’altro che simpatica, lo chiamò.
‘’Salve! Io.. sono Harry, Harry Styles e vengo da Londra, ciao a tutti!’’

Al suono della campanella Harry passando dalla bacheca della scuola notò un annuncio in particolare, quello della squadra di calcio che cercava nuovi giocatori e gli occhi gli si illuminarono! Ripensò, con nostalgia, alla squadra che aveva formato insieme ai suoi amici a Holmes Chapel, che in poco tempo era diventata la squadra più forte di tutto il Cheshire. Il calcio era sempre stata la sua passione ed era felice di poterla condividere con i suoi amici così prese subito la palla al balzo e si iscrisse ai provini che si sarebbero tenuti fra due giorni in palestra. Dopo di che si diresse in mensa.

Dopo le lezioni corse a prendere l’autobus e una volta arrivato a casa disse alla madre che avrebbe partecipato ai provini per la squadra di calcio della scuola.
“Sono felice per te tesoro, ma sai bene che tuo padre non vuole che tu giochi a calcio!”
“Lo so mamma, ma ti prego mantieni il segreto. Per me è davvero importante e poi, ancora non so nemmeno se entrerò nella squadra!”
“D’accordo tesoro!”.
Harry dopo aver abbracciato la madre per ringraziarla, corse in camera sua e si buttò sul letto ripensando al suo primo giorno e pensò che in fondo non era andata così male, poi inevitabilmente ripensò a quella ragazza e allo strano incontro che avevano avuto e sorrise!













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Ed ecco una foto del nostro Hazza *-* Non è bellissimooo :D





Grazie a quelle 4 persone che hanno recensito il primo capitolo :D Ragazze siete fantastiche shsjdjsjs :3
Spero vi piaccia il secondo capitolo e magari lascierete anche una bella recensioncina *____*
Baci M&G

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Capitolo 3
*** Another World ***


Nei giorni successivi Harry aveva già cominciato ad ambientarsi nella scuola e aveva stretto amicizia con alcuni ragazzi, con due in particolare : Zayn, un ragazzo dai capelli scuri con un ciuffo biondo all'insù e gli occhi color nocciola; Louis invece aveva gli occhi azzurri ed i capelli castani. Amava vestirsi con magliette a righe e soprattutto con le sue fidate Vans.  Ad entrambi non piaceva molto giocare a calcio, tuttavia erano molto simpatici e avevano reso i primi giorni di scuola di Harry piacevoli ma anche divertenti. Con Emma, invece, che era la ragazza con cui si era scontrato il primo giorno, aveva scambiato si e no solo qualche parola.
Il giorno del provino era finalmente arrivato ed Harry era più nervoso del solito, si presentò al capitano che si chiamava Liam e al suo vice Josh. Oltre a loro conobbe anche un altro ragazzo, Niall, che come lui stava facendo il provino. Quando chiamarono il suo nome Niall gli augurò in bocca al lupo e gli diede una pacca sulla spalla come segno di incoraggiamento! Entrò in campo e mostrò a tutti di essere veramente abile nel giocare facendo già da subito un goal. Andò da Liam che sorpreso si congratulò con lui per il suo talento. Il giorno seguente Harry, arrivato a scuola, si precipitò a vedere i risultati che erano appena stati affissi sulla bacheca e lì incontrò Niall che in quel momento saltava di gioia perchè era entrato in squadra ed esclamò: 
''Harry finalmente sei qui! Siamo entrati entrambi, ce l'abbiamo fatta! '' Harry felice abbracciò l'amico.

Harry appena la scuola finì corse a casa felice e diede subito la notizia alla madre dicendo:
''Sono stato preso! Sono entrato nella squadra, dicono che ho davvero talento'' 
''Non ne avevo dubbi tesoro, congratulazioni! E non preoccuparti, questo resterà il nostro piccolo segreto!'' 
''Thanks mummy''


Un mese dopo la vita di Harry era totalmente cambiata ed era finalmente felice, aveva conosciuto dei nuovi amici con cui aveva legato molto, ma era ancora in contatto con i vecchi amici e nella squadra faceva quasi ogni giorno dei progressi. Però c'era ancora qualcosa che non andava, infatti nelgi ultimi giorni aveva cominciato ad interessarsi di più ad Emma e sentiva il bisogno di avvicinarsi di più a lei. Così chiamò subito a rapporto Zayn , Louis e Niall e quando arrivarono si misero subito al lavoro per escogitare un piano di ''avvicinamento''. Improvvisamente a Zayn si accese la lampadina e disse: 
''Puoi far finta di aver bisogno di un tutor, in quale materia lei è particolarmente brava?''
''In matematica, si può dire che sia una piccola Einstein! Zayn sei davvero un genio, ti ringrazio!'' E abbracciò gli altri. 

La mattina dopo era giunta l'ora di mettere in pratica il piano di Zayn. Harry alla fine delle lezioni si avvicinò a lei che stava posando i libri nell'armadietto.
''Ehi Emma! Posso chiederti un piccolo favore?''
''Ciao Harry! Dimmi.. '' rispose lei sorridendo.
''In matematica,come avrai ben notato, ho qualche problemino, non è che potresti .. ecco .. aiutarmi?''
''Certo! Che ne dici di vederci oggi dopo scuola?''
''Si! Facciamo a casa tua?''
''D'accordo, ci vediamo alle tre! Ti do il mio indirizzo''  Emma prese un bigliettino e scrisse su di esso un indirizzo. 
''Ok allora a dopo!''
Harry sorrise mostrando le sue fossette e andò via.

''Ce l'ho fatta!'' Pensò Harry tra se e se canticchiando Another world.
 








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Ehiii ciaoooo bellezze :D Come va? A noi tutto bene, però abbiamo notato soltanto due recensioni nel secondo capitolo.. Non vi è piaciuto? 
Allora adesso entrano in gioco anche gli altri membri, anche se ancora con uno non ha stretto molta amicizia, ma non preoccupatevi arriverà anche il loro momento! xD 
Grazie a tutte quelle che hanno recensito ed ecco per voi il terzo capitolo :D
Un bacio G&M :*

 

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Capitolo 4
*** You are my change. ***


Harry appena rientrato in casa, con un sorriso a trenta due denti, salutò la madre e le disse, giocherellando con una mela:
“Oggi studio da Louis. Studieremo matematica, quindi non so a che ora ritorno!”
“Ok tesoro” gli rispose la madre sorridendo. Harry, allora, salì in camera e si poggio sul letto e ripensò a quello che era appena successo e un sorriso rispuntò sul suo volto: Emma gli piaceva davvero e sperava che quel pomeriggio sarebbe servito ad avvicinarli.                              
 
Appena fu ora di uscire, corse giù, salutò la madre e uscì velocemente di casa per arrivare il prima possibile a casa di Emma! Uscì il bigliettino e una volta letto, si diresse a casa della ragazza, che non era poi tanto distante dalla sua. Una volta arrivato, suonò il campanello con un sorriso smagliante sul volto: ad aprire fu la madre che lo salutò sorridendo.
“Ciao tu devi essere Harry, entra Emma sta scendendo!”
“Grazie mille” rispose lui.
All’improvviso vide Emma scendere le scale dicendo
“Ehi Harry vieni, studieremo in camera mia!”
Harry le sorrise e la seguì di sopra.
Appena entrato in camera un profumo di mente lo invase, poi osservò la camera: c’era una grandissima finestra, contornata da delle tende viola, che mostrava tutto lo Skyline della città, una libreria colma di libri di tutti i generi: dal fantasy ai grandi classici ai romanzi, sulla scrivania vi erano uno sopra l’altro tutti i libri di scuola e su una mensola posta li sopra due bicchieri di Starbucks ormai vuoti, molto probabilmente era un’appassionata di quella catena di caffetterie, e una palla di vetro con dentro tutto Central Park inondato di neve. Insomma era davvero una camera accogliente. Quella camera sembrava mostrasse ogni singolo particolare di lei ed Harry pensò che avesse l’arredata accuratamente!
A distrarlo dai suoi pensieri bastò la voce di Emma:
“Allora iniziamo o vuoi stare tutto il pomeriggio ad osservare la mia camera?” gli disse lei sorridente.
“Certo” rispose lui sorridendo.

Dopo quasi due ore di studio, decisero di scendere di sotto per fare uno spuntino e magari guardare un film. Quando arrivarono giù, Harry vide Liam in cucina e rimase stupito!
“Ehi Harry, che sorpresa, che ci fai a casa mia… Insieme a mia sorella?” chiese Liam molto curioso.
“Ciao Liam.. Niente sono venuto qui per studiare matematica con tua sorella, dato che non sono molto bravo!” ammise Harry al quanto imbarazzato.
“Voi vi conoscete?” chiese Emma.
“Si!” rispose Liam, “Fa parte della mia squadra di calcio: è davvero un ottimo giocatore!” esclamò Liam entusiasta!
“Ah ho capito! Bene noi adesso mangiamo qualcosa e ci guardiamo un film.. Liam ti unisci a noi?” disse la sorella.
“No sorellina sto uscendo con Danielle!” rispose il fratello, “Bene io vado… Harry ci vediamo agli allenamenti! Ciao ragazzi diveritevi!”
“Certo Liam.. Anche tu!” esclamò Harry e, non appena Liam uscì dalla porta, lui fece un sospiro di sollievo.

“Bene Harry, allora lo guardiamo o no questo film?” chiese lei.
“Certo, cosa guardiamo?” chiese lui ancora scosso. Non si aspettavo proprio che il suo capitano fosse il fratello di Emma!
“Beh io ho molti film tra cui scegliere, ma a me piacerebbe vedere Love Actually!” rispose lei sorridendo.
“Adoro quel film!” rispose lui sorridendo. Allora Emma prese il film e insieme cominciarono a guardarlo. Harry stava cominciando a sentire sempre qualcosa di più forte per lei e stava già cominciando ad abituarsi a stare con lei e questo lo rendeva molto felice!

Ad un certo punto puntò lo sguardo su lei e notò che si era addormentata appoggiata al suo petto e vedendola sorrise spontaneamente: era davvero adorabile mentre dormiva!
Così cercando di non svegliarla, la prese in braccio e la portò in camera poggiandola sul letto. Poi guardò l’orologio e vide che era tardi, così le diede un bacio sulla fronte e le scrisse un bigliettino. Poi scese le scale e quando stava per uscire incontrò Liam, che era appena rientrato.
“Ehi Harry stai andando via?” gli chiese Liam.
“Si Liam è tardi e poi tua sorella si è appena addormentata, quindi vado via!” gli rispose Harry.
“Ho capito.. Allora Harry ci vediamo a scuola!”
“Certo Liam”
“Ah Harry?” lo richiamò Liam.
“Dimmi….”
“Sai ho notato che mia sorella ti piace. Vedi di non farla soffrire!”
“Tranquillo Liam, lei mi piace davvero e non le farò mai del male!” ammise lui, un po’ imbarazzato. Poi salutò Liam e uscì diretto a casa. Mentre camminava sorrise felice: adesso sapeva che lei era svolta che aspettava da tanto, nella sua vita!









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Ecco Emma :D


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Ecco il nostro Hazza :D





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Ed infine Liam *-*




Ciao ragazzuole, come va? Beh non penso bene dato che domani rinizia la scuola e io non la miniva voglia di ritornarci!
Come al solito ringrazio le persone meravigliose che hanno recensito il capitolo precendente! Vi amo ragazze, grazie *-*
Beh ecco il quarto capitolo! Spero vi piaccia e magari lasciate una piccola recensione :D
Baci M&G :*

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Capitolo 5
*** I'm in love. ***


Da quel pomeriggio Harry ed Emma diventarono praticamente inseparabili!
Adesso il gruppo si era allargato, perché oltre ad Emma si erano uniti anche Liam e Sarah, la migliore amica di Emma. Erano diventati un gruppo davvero molto unito e si volevano tutti davvero un gran bene.
Un giorno prima delle lezioni Emma stava prendendo i libri dall’armadietto e all’improvviso dal libro di matematica uscì qualcosa che catturò subito la sua attenzione: era il bigliettino che Harry le aveva scritto qualche tempo prima, quando era venuto la prima volta a casa sua! Così lo rilesse per milionesima volta e ogni volta si commuoveva sempre di più, perché poteva sembrare anche un bigliettino banale, ma per lei era diventato qualcosa di estremamente importante, come tutte le cose che le aveva regalo Harry d’altronde.
Mi sono divertito tantissimo con te, questo è stato in assoluto il pomeriggio migliore che abbia passato da quando sono arrivato qui! Non vedo l’ora di passare un altro pomeriggio così!
PS: Eri troppo dolce mentre dormivi e quindi ho preferito non svegliarti!    
                                                                                                                                             Baci Harry”

 
Ogni volta quelle parole regalavano ad Emma una sensazione di felicità enorme. Ad un certo punto si accorse che Sarah era accanto a lei e anche lei aveva letto di nuovo il bigliettino. Sarah vedendo l’amica così felice, soltanto per un bigliettino, pensò che la sua migliore amica si fosse davvero innamorata! Emma dal canto suo ormai non poteva neanche più negarlo, quel ragazzo con un solo sguardo le aveva rubato il cuore e solo vederlo sorridere scatenava in lei qualcosa dentro che ogni volta la faceva sorridere a sua volta!
Harry nel mentre la stava osservando dal suo armadietto e si chiedeva come mai ogni giorno era sempre più bella, con quel sorriso che lo faceva sciogliere ogni volta; quei capelli di cui amava sentire il profumo dello shampoo alla menta; i suoi occhi, o i suoi occhi erano qualcosa che lui amava, erano così belli e lui ogni volta vi si ci perdeva dentro, lui attraverso i suoi occhi riusciva a vedere ogni sua emozione e questo gli piaceva, perché poteva vedere come si sentiva soltanto guardandola negli occhi!
Era totalmente innamorato di lei e di questo se ne erano accorti anche i ragazzi, persino Liam, che fortunatamente non si era arrabbiato anzi lo aveva addirittura incoraggiato a farsi avanti con lei, ma lui per paura di rovinare la loro amicizia si era fatto indietro.
 
Durante l’intervallo Liam aveva convocato tutti membri della squadra dicendo che il mister aveva una notizia davvero importante da dare! Così appena tutti si furono seduti nelle panchine dello spogliatoio, il mister aveva iniziato a parlare:
“Allora ragazzi vi ho chiamati qui per ricordarvi che tra pochi giorni ci sarà la partita finale e mi aspetto che tutti voi siate in gran forma e giochiate come meglio sapete fare! Ma non vi ho chiamati solo per questo. Sta mattina mi hanno chiamato dal gruppo degli scout e mi hanno comunicato che cercano nuovi campioni, chi sarà scelto potrà studiare in una delle più importanti università e diventare un campione! Tutto questo grazie, ovviamente, ad una borsa di studio!”
Tutti i ragazzi erano a bocca aperta, non si aspettavano una cosa del genere e adesso erano ancora più motivati a dare il meglio di loro!
Harry intanto appena il mister aveva congedato tutti, era corso a dare la notizia alla persona a cui teneva di più e non appena la vide accanto a Sarah vicino agli armadietti, corse da lei e l’abbracciò da dietro, la ragazza invece sobbalzò per la sorpresa e si girò verso di lui.  
Sarah intanto, vedendo lo sguardo felice di Harry, capì che voleva parlare con Emma e inventando una scusa si allontanò e si diresse verso Niall e gli altri.                                                
“Allora vuoi dirmi cosa è successo di così bello da farmi prendere, quasi, un infarto?!” chiese lei ancora un po’ su di giri.
“Scusa ma sono troppo felice. Comunque il mister ci ha convocati  e oltre a ricordarci che tra pochi giorni ci sarà la partita, ci ha comunicato che alla partita ci sarà uno scout che ci valuterà e sceglierà tre di noi che poi avranno una borsa di studio per andare in una delle più importanti università! Sono così emozionato!” esclamò Harry felice.
“Oh Harry sono così felice per te! Sono sicura che vincerai tu! E poi chi lo sa magari un giorno ti vedrò alla Tv e potrò dire “Ehi, ma io l’ho conosciuto!” disse lei scherzando.
“Certo e magari dirai anche che da vicino i miei ricci sono ancora più belli!” rispose lui scherzando a sua volta.
E guardandosi negli occhi, scoppiarono in una fragorosa risata. Harry finalmente si sentì fortunato ad averla conosciuta, lei lo capiva meglio di chiunque altro e sapeva farlo sorridere quando nessuno ci riusciva.
Ad un certo punto, però, Harry ritornò subito serio e questo fece preoccupare Emma, che gli chiese cosa avesse.
“Ehi Harry cosa è successo?” gli chiese lei preoccupata.
“Niente, sono solo preoccupato! Per mio padre intendo. Tu comunque acqua in bocca, mio padre non deve sapere niente e tu sai bene che non sa niente e sai anche che non mi farebbe più giocare se lo venisse a scoprire!” le disse lui ancora preoccupato.
“Tranquillo Harry, sai bene che puoi fidarti di me!” gli rispose lei per farlo tranquillizzare e lo abbracciò per dimostrargli che non lo avrebbe mai tradito!
 
Ma nessuno dei due poteva immaginare che qualcuno li stesse sentendo, quel qualcuno era Josh, il vice-capitano della squadra , che sin dall’inizio era sempre stato geloso di Harry e del suo grande talento, e avendo paura che lui gli potesse rubare uno dei posti per la borsa di studio, andò via e decise di fare qualcosa che di sicuro a lui avrebbe fatto solo comodo, ma al nostro Harry? Secondo voi cosa farà?

Image and video hosting by TinyPic Ecco Emma e Hazza :D Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPicLei è Sarah :D






Ehi ciaoooo bellissime, come è andato il primo giorno di scuola? A me bene.. Mi aspettavo di peggio xD
Bene vorremmo innanzi tutto ringraziare tutte quelle magnifiche persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate!
Poi a tutte quelle che hanno recensito la nostra storia e a tutte quelle silenziose.. A MASSIVE thank you :D
Ed ecco per voi il 5 capitolo... Speriamo vi piaccia.. Baci M&G :*

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Capitolo 6
*** I always will be here for you. ***


Josh era arrivato davanti al grande palazzo, dove aveva scoperto che lavorasse il padre di Harry. Varcò la porta e dopo di che si fece dire a quale piano il signor Styles lavorasse, poi andò verso l’ascensore e salì fino al 5 piano.
Non appena uscì dall’ascensore, bussò alla porta e da dentro sentì un’avanti e così si decise ad entrare.
“Salve Signor Styles.. So che non mi conosce, ma sono un amico di suo figlio e dovrei parlarle di una cosa che lo riguarda.”
“Oh bene, dimmi ragazzo…”
“Volevo dirle che tra due giorni ci sarà la finale di calcio della squadra della nostra scuola. Suo figlio come me, fa parte della squadra. È davvero un ottimo giocatore ed è di sicuro la nostra carta vincente! E in qualità di vice-capitano della squadra, sono venuto per dirle che anche i genitori sono invitati a guardare la partita!”
“Cosa hai detto? Mio figlio non gioca a calcio e tanto meno mi disubbidirebbe sapendo che non voglio che giochi! E adesso sarei grato se tu te ne andassi!”
“Bene io quello che le dovevo dire l’ho detto! Allora arrivederci signor Styles.” E andò via soddisfatto. Aveva appena rovinato la vita di Harry e il futuro della squadra, ma a lui non importava, gli importava soltanto di essere notato e poter vincere quella borsa di studio!
 


Harry, non appena tornò a casa, notò il padre che discuteva con la madre e appena vide la madre in lacrime, il sangue gli si rigelò nelle vene e strinse i pugni: non riusciva a vedere la madre così per colpa di suo padre!

Quando i genitori si accorsero di lui, la madre lo guardò triste e dispiaciuta, invece il padre aveva lo sguardo più freddo e duro del solito.
“Si può sapere cosa sta succedendo? E non mentitemi vi ho visto litigare!” chiese Harry arrabbiato. Voleva risolvere una volta per tutte quella situazione, non c’è la faceva più! Se fosse stato necessario, sarebbe andato via da quella casa insieme alla madre o avrebbe cacciato direttamente il padre, ma era una cosa poco probabile visto che non era nemmeno maggiorenne.
“Vuoi sapere cosa è successo, Harry? Bene oggi ho scoperto che tu giochi a calcio, ti rendi conto che mi hai disubbidito? Ti avevo detto che non volevo che giocassi, e come se non bastasse hai anche infilato tua madre in questa storia!” gli rispose il padre freddo come il ghiaccio. Questa risposta Harry non se l’aspettava! Si aspettava di essere rimproverato per il 4 di chimica, o per aver fatto tardi la sera precedente, ma questa no! Questa risposta lo fece rimanere fermo, ma quando il padre aveva nominato la madre, incolpandola ingiustamente, andò su tutte le furie.

“Questa sono scelte mie, non tue papà! Scelgo io quale sarà il mio futuro… Non voglio essere come te! Non voglio essere l’uomo freddo che a male pena si ricorda il compleanno della moglie o quello del figlio! Non voglio tornare dal lavoro la sera e ignorare del tutto la mia famiglia che, nel mentre, mi aspettava impaziente! Non voglio diventare come te papà! E poi non mettere in mezzo la mamma. Lei al contrario tuo, vuole che io realizzi i miei sogni e vuole che io sia felice come io voglio, seguendo la mia strada e non quella decisa da qualcun altro!” gli disse questo tutto d’un fiato, quelle erano le parole che avrebbe voluto dirgli tanto tempo prima, ma per paura della sua reazione era sempre restato zitto. Ma adesso era come se una parte di lui si fosse stancata di tutte quelle pressione che suo padre gli dava, tutta quella tristezza e freddezza che c’era in quella casa quando c’era suo padre.                                                                                                                                                                                                                                                                                     Lui voleva un padre che lo consigliasse, che lo appoggiasse, che gli volesse bene anche se commetteva degli errori. Non un padre che lo giudicasse anche per un errore che non aveva commesso, che non lo guardasse mai negli occhi e che non gli aveva mai detto ti voglio bene, se non quando da piccolo prendeva un bel voto! Era stanco e adesso aveva solo dato sfogo alle sue emozioni, ma soprattutto alla sua rabbia.
Ma suo padre non la pensò allo stesso modo: infatti appena Harry finì di parlare, fece qualcosa che in ,quasi, diciotto anni non si era mai permesso di fare. Gli diede uno schiaffo talmente forte da far finire Harry a terra.                                                                                                                                                                        Quest’ultimo non si aspettava minimamente questo gesto e quando riaprì gli occhi poté vedere la madre accanto a lui ,in lacrime, che cercava di guardare la guancia arrossata violentemente, ma lui non glielo lasciò fare e con un balzo uscì da quella casa. Lontano da quell’umo che faceva soffrire sia lui che la madre e andò diretto dall’unica persona che lo poteva capire in quella situazione così brutta e complicata: Emma!


Una volta arrivato a casa di Emma, bussò alla porta e subito un Emma sorridente apparve dalla porta, ma non appena vide il volto di Harry, le venne un groppo in gola e il suo sorrido svanì completamente. Harry ,vedendola, si buttò nelle sue braccia e ricominciò a piangere come un bambino a cui è appena caduto il lecca-lecca! Ma a lui non era caduto il lecca-lecca, no, tutto il suo mondo era crollato in un secondo.
 Emma, però, era sempre più preoccupata e confusa allo stesso tempo, si chiedeva come mai stesse così se fino a qualche ora prima, sorrideva felice ed emozionato per la grande notizia!
Così, appena, Harry si fu calmato, Emma lo guardò negli occhi e cercò di capire cosa fosse successo, ma soprattutto voleva vedere e capire come si stava, perché vederlo così le spezzava il cuore!
“Harry, cos’è successo? Perché piangi?” chiese lei preoccupata.
“M-mio padre ha scoperto t-tutto!” rispose lui balbettando e ancora sconvolto per quello che era appena successo!
A Emma non bastò altro, capì tutto e strinse di più Harry a se, che poggiò la testa sul suo petto.

Dopo qualche minuto, Harry ruppe il silenzio e decise di chiederle qualcosa, che lo tormentava da un po’.
“Sicura che non sei stata tu vero? Sai che non lo potrei sopportare! Io mi fido di te.. Ma non-“
Ma lei lo interruppe prendendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarla negli occhi.
“Harry sai bene che tengo a te più di chiunque altro e di certo l’ultima cosa che voglio è vederti soffrire o non farti realizzare il tuo sogno.. Non ne avrei motivo!” rispose lei sinceramente. Harry annuì e fu felice di quella risposta, lui l’amava e non voleva perderla per un incomprensione!
“Grazie Em, t-ti voglio bene!” le disse lui all’improvviso.
“Anche io Harry e non devi ringraziarmi di niente.. Io sono e sarò sempre qui per te, sempre! E poi tu sai che non devi farti sottomettere da nessuno, nessuno hai capito? Tu sei forte Harry, sei una ragazzo come pochi e davvero io non-“ ma si interruppe vedendo il segno rosso, ancora molto evidente, sulla guancia di Harry e guardò Harry preoccupata. Quest’ultimo abbassò lo sguardo e le raccontò quello che era successo e le disse anche di quando il padre lo aveva colpito!
 
Emma si irrigidì, pensava che il padre fisse un tipo duro e freddo, ma no che arrivasse a dare anche schiaffi al figlio! Così si alzo di scatto dal divano, prese la giacca e uscì di casa diretta a casa Styles! Harry nel mentre le era corso dietro cercando di fermarla, ma Emma quando si impuntava, era difficile convincerla a fare il contrario e, quindi, dovette cercare di starle dietro.  
Arrivata davanti casa Styles, Emma bussò insistentemente e quando la porta si aprì spunto fuori una donna dagli occhi verdi e dei capelli castani sopra le spalle, questa aveva gli occhi rossi e non appena vide il figlio dietro la ragazza, fece entrare entrambi.
Quando arrivarono in salotto Emma andò verso il signor Styles, che nel mentre era seduto sul divano che fissava il vuoto. 











Ecco una Gif del nostro Hazza :(
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Lui è Josh! :)

Ehi scusate davvero per il ritardo, ma i compiti ci hanno sommerse e oggi dato che ne avevevamo pochi, siamo riuscite a pubblicare!
Ringraziamo sempre quelle fantastiche persone che hanno recensito e quelle che l'hanno, anche, solo letta! Chi l'ha messa tra preferite/seguite/ricordate!
Vi vogliamo bene.. Baci M&G :*

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Capitolo 7
*** Fix you. ***


All’improvviso l’uomo, sentendo dei rumori provenienti dalla porta, alzò lo sguardo e una ragazza che non aveva mai visto, gli era venuta davanti e dallo sguardo era piuttosto arrabbiata, ma dietro di essa poté notare la figura del figlio guardare la ragazza in modo strano.
“Salve signor Styles, so che non mi conosce… Sono Emma Stone e sono un’amica di suo figlio, come avrà ben capito. Ma non sono qui per parlare di me, ma di lei e di suo figlio!” disse la ragazza abbastanza nervosa, ma ancora furiosa.
L’uomo, non volle replicare e annuì consenziente e poi lasciò la ragazza parlare.
“Capisco che lei abbia i suoi motivi per non volere che suo figlio giochi a calcio, ma non può vietargli di giocare, soprattutto se lui ama questo sport! Con tutto il rispetto, però, forse, non riesce a capire che suo figlio ha davvero un enorme talento e che quest’occasione potrebbe far realizzare i suoi sogni! Io sono convinta che ogni genitore vorrebbe il meglio per il proprio figlio, ma vuole anche che loro realizzino i propri sogni e che siano felici.. Ma lei così sta facendo tutto il contrario! Così fa solo soffrire le persone che le vogliono bene! Così sta solo rovinando la vita di suo figlio e neanche se ne rende conto… Harry vuole soltanto che suo padre lo appoggi e gli voglia bene! Non vuole né soldi né altro, vuole che solo che suo padre si comporti da tale! E con questo spero che capisca che così non renderà felice proprio nessuno, tanto meno lei stesso!” Emma aveva proprio fatto un bel discorso, quello che Harry in tutti quegli anni, ma in certo senso le era grato, grato perché così aveva dimostrato di tenerci davvero a lui!
 
“Ah e un’ultima cosa.. Anche se mi rimprovererà, non mi interessa. Si permetta di nuovo di toccare suo figlio, e non se la vedrà solo con me! L’avverto faccio karate da quando sono piccola e non mi fermo davanti a nessuno! Detto questo io vado.. Arrivederci signor Styles, grazie per avermi ascoltata!” disse infine sorridendo soddisfatta, guardando anche l’espressione dell’uomo, che la guardava con gli occhi spalancati.
Harry intanto sorrideva, lei lo avevo difeso e aveva anche “minacciato” suo padre solo per lui, e questo lo rese felice. Solo in quel momento Harry capì che era LEI, lei e solo lei la ragione dei suoi sorrisi, della sua felicità! Lei era il sole che illuminava le sua giornate e di certo lui non sarebbe riuscito a farne a meno, fare a meno di lei voleva dire vivere nel buio, senza di lei significava vivere senza amore e felicità!
E si sorprese che in così poco tempo quella ragazza era entrata nel suo cuore e glielo aveva portato via, e lui non aveva fatto niente per fermarla, forse perché lui voleva che lei lo facesse…

Emma ,dopo aver salutato anche la madre di Harry, si diresse verso l’uscita sorridendo, ma venne fermata da un braccio e a quel contatto rabbrividì e le farfalle ripresero a svolazzare nel suo stomaco. Si girò e notò la figura di Harry guardarla intensamente e poi prendere la giaccia e dopo aver sussurrato qualcosa alla madre, uscire di casa insieme a lei.

Usciti fuori da casa Styles, Harry cominciò a fissarla e Emma sentendosi osservata si girò verso di lui e sorrise. Harry vedendola sorridere non poté non sorridere e poi la strinse a se, la voleva ringraziare, ringraziarla per tutto quello che faceva per lui, per stragli accanto, e per farglielo capire la strinse ancora di più a se.  E lei capendo, appoggiò la testa sul suo petto e sorrise.
I loro cuori danzavano una danza che solo ora conoscevano, i loro corpi uniti trasmettevano calore ad entrambi, le farfalle, ormai diventate qualcosa di molto più forte, continuavano a volare libero dentro di loro.
 
Quando si staccarono cominciarono a camminare mano nella mano, come se niente e nessuno li avrebbe potuti separare, nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento così magico, ma loro ancora non si erano dichiarati, quindi questa situazione divenne presto imbarazzante, così Emma per spezzare un po’ quell’atmosfera, decise di parlare.
“Allora che facciamo adesso?” chiese lei.
“Mmm che ne dici di andare a mangiare qualcosa?” disse lui, dopo aver sentito gli stomachi di entrambi brontolare.
“Direi che è proprio una buona idea! Che ne dici se chiamiamo anche gli altri?” propose lei.
“Si, adesso chiamo Louis, che di sicuro sarà insieme agli altri, e gli chiedo se vogliono venire!” rispose lui sorridendo. Dopo un paio di minuti Harry salutò l’amico, che come aveva detto era insieme agli altri, compresa Sarah, e disse ad Emma la pizzeria dove sarebbero dovuti andare. Così cominciarono ad incamminarsi.
 
Insieme ai loro amici, Emma e Harry, riuscirono a passare una normale serata tra amici, nessuno dei due, però, accennò a quello che era il pomeriggio e poi non volevano di certo rovinare la serata ai loro amici.
Non appena tutti si furono salutati, Harry si diresse verso casa insieme ad Emma e a Liam, a cui avevano raccontato tutto, dopo che Liam si era accorto che, quando tutti se ne erano andati, sua sorella ed Harry erano diventati improvvisamente seri e dopo che Emma aveva detto ad Harry di fidarsi di lui. E così fece, raccontandogli tutto.
Arrivati davanti casa Styles, Liam abbracciò l’amico e gli disse che per qualsiasi cosa c’era e Harry annuì, felice di aver stretto una forte amicizia con lui; poi abbracciò Emma, per l’ennesima volta quella sera, il suo profumo era come una droga per lui e non riusciva più a farne a meno! Quando si staccarono Harry li ringraziò di nuovo per averlo confortato e li salutò con un cenno della mano ed entrò in casa…





















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Ecco Emma ed Harry :D










Ehi belle ragazze :D Come sempre eccoci quà con il nuovo capitolo, nonostante il precedente avesse ricevuto soltanto una recensione e ringraziamo chi l'ha scritta! Ma ringraziamo sempre le lettrici silenziose :D Un grazie va anche a chi ha aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Grazie davvero :D
Un bacio G&M :3

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Capitolo 8
*** Harry, you can do it! ***


Rientrato in casa, Harry, vide che la madre era già andata a letto, dato che la cucina era già stata sistemata e dato che sua madre non amava molto guardare la televisione la sere, si diresse in camera sua, ma quando stava per salire la voce di suo padre lo richiamò all’attenzione e ritornò in salotto, dove vide la figura del padre aspettarlo con impazienza.
Per una volta poté notare un espressione diversa dal solito, ma sarà sicuramente una maschera, pensò tra sé e sé, ma fu interrotto dal padre che incominciò a parlare e per un volta Harry sperò che suo padre si comportasse da tale e non lo trattasse come uno dei suoi lavoratori.
“Oggi quando è venuta tua amica, ho pensato che fosse solo una ragazzina viziata, ma quando ha iniziato a parlare ha detto tante cose che mi hanno fatto riflettere e ho capito che essere padre non vuol dire importi i miei desideri per te. Devo soltanto cercare di conoscerti meglio Harry e capire quali sono davvero i tuoi sogni. E penso che di tempo per conoscersi meglio c’è ne sia davvero molto!” gli confessò il padre e questo non poté non fare sorridere il riccio, ma nell’espressione del padre vedeva ancora qualcosa che non lo faceva essere felice del tutto e sapeva che prima o poi avrebbe detto qualcosa che lo avrebbe distrutto.
“Ma..” come non detto, pensò Harry, “ Non per questo ti lascerò giocare a calcio, mi dispiace ma questo sport non è proprio adatto a te e io, personalmente, penso che non ti porterà mai da nessuna parte. Harry sei giovane e hai ancora tante strade davanti a te e magari quella del calcio potrebbe essere quella sbagliata, non pensi?
Magari un giorno ti svegli e dici se ne sia davvero valsa la pena e poi ci rifletti e ti maledici per aver sprecato la tua appresso ad un pallone!” disse infine il padre.
Queste parole lasciarono molto perplesso Harry, che non avendo più la forza di controbattere, annuì e quando il padre andò a dormire, scappò in camera a pensare a tutto quello che gli era successo negli ultimi mesi: l’arrivo nella nuova scuola, l’incontro-scontro con Emma, i nuovi amici Niall, Liam, Louis e Zayn, le partite che aveva vinto insieme alla sua squadra.
Poi però gli ritornarono le parole che gli aveva detto qualche minuto prima il padre e questo non gli fece per niente bene, perché per un attimo pensò davvero che il calcio non fosse la sua strada e questo lo fece sentire inutile. Inutile perché adesso non sapeva più quale era la sua strada, non sapeva più quale era la cosa giusta e quale fosse quella sbagliata! Era confuso, molto confuso.
 
 
Il giorno dopo arrivato a scuola, si diresse subito al suo armadietto e quando vi arrivò poté notare un Niall che fissava il vuoto immerso nei suoi pensieri, con sorriso sul volto che andava da un orecchi all’altro, appoggiato al suo armadietto. Lo guardò per un attimo e un sorrisino spuntò sul suo volto: Niall era molto carino, ma non fraintendetelo, lui dice lo  perché infondo Niall lo era e perché negarlo, e capiva bene come molte ragazze cadessero ai suoi piedi solo con un sorriso, tranne l’unica che era riuscita a rubare al cuore al piccolo Horan.
“Ehi Niall” lo salutò Harry con sorriso sforzato.
“Ehi Hazza” lo salutò l’altro ancora immerso nei suoi pensieri.
“ Niall si può sapere cosa è successo? E perché diamine hai quel sorrisino sta mattina?” chiese Harry senza andare troppo sulle lunghe.
“Beh…  Sai che avevo intenzione di invitare Sarah ad uscire, no? Bene ci ho provato, ma quando l’ho guardata negli, ho cominciato a balbettare e ad un certo punto, non so come, le ho chiesto se voleva vedere qualche passo di danza irlandese! Dio Harry sono davvero un’idiota!” confessò l’amico sospirando.
“Ecco una cosa su cui siamo d’accordo!” gli rispose Harry scherzando. Niall per risposta gli diede un pugno sul braccio, cosa che fece gemere Harry dal dolore e poi lanciare un’occhiataccia all’amico, che ancora una volta fissava il vuoto.
“Certo che fare calcio ti aiuta, non è vero Horan?” chiese Harry scettico.
“Già..” gli disse in tutta risposta Niall.
 
Ad un certo punto qualcosa, o meglio qualcuno, si aggrappò alle spalle del riccio, che non appena sentì l’odore di menta, riconobbe subito la sua migliore amica.
“Buongiorno Hazza, dormito bene?” chiese lei sorridendo e scendendo dalle spalle di Harry.
“Buon giorno anche a te Em. Bene, se avessi dormito!” le rispose cercando di sorridere, cosa che non gli riuscì.
Emma allora, dopo aver salutato Niall con una bacio sulla guancia, prese Harry per un braccio e lo trascinò vicino i bagni.
“Si può sapere cos’è quella faccia Styles?” gli chiese,  non sorridendo sta volta e con un’espressione abbastanza seria.
“Niente Em, che deve essere successo. Ho solo avuto un po’ di insonnia, niente di che! Può succedere un pomeriggio movimentato come quello di ieri!” le rispose lui sbuffando. Lui voleva dirle quello che era successo la sera, ma sapendo che Emma avrebbe fatto di nuovo una scenata, preferì di no.
“Mmm per questa volta voglio crederti, ma guai a te Harry se provi a mentirmi!” gli disse lei con uno sguardo minaccioso, ma anche di una che la sa lunga: infatti Emma aveva capito benissimo, che la storia del giorno prima aveva contribuito solo in parte al fatto che il suo migliore amico non avesse chiuso occhio, ma sapeva che insistere non avrebbe portato a niente e così dopo avergli lasciato una bacio sulla guancia, andò via diretta verso la sua classe, pronta per un altro giorno di tortura!
 
Harry ,intanto, durante gli allenamenti era sempre più distratto e questo fece preoccupare ancora di più Liam, che non appena l’amico sbagliò l’ennesimo, lo prese per un braccio e lo trascinò negli spogliatoi, dicendo al mister che lo avrebbe riportato come nuovo.
Tutto questo stava succedendo, sotto lo sguardo divertito di Josh, che vedendo Harry così, pensò che il suo piano avesse davvero funzionato!
Liam intanto aveva dato una bottiglietta d’acqua ad Harry e non resistendo più ,chiese all’amico cosa avesse e quest’ultimo, riconoscendo la grande curiosità dei due fratelli, gli raccontò tutto, anche del fatto che non avesse detto niente ad Emma.
Liam lo guardò preoccupato, ma anche un po’ arrabbiato, cioè come poteva, suo padre, dopo tutto quello che era successo quel giorno, dirgli quelle cose!
Così abbracciò l’amico e gli disse quello che pensava.
“Senti Harry, capisco che tu sia confuso, ma non puoi continuare a farti manipolare così da tuo padre! Lui, secondo me, ancora non sa quanto tu sia bravo e si basa solo su delle cosa non vere. Solo tu puoi dire cosa è giusto o sbagliato per te, solo tu! Harry tu hai davvero talento, non lasciare che qualcun altro ti impedisca di realizzare i tuoi sogni. E so che questa frase l’hai già sentita, ma è la sola ed unica verità! Credimi, io ti voglio bene amico e farei di tutto per te!” gli disse Liam in tutta sincerità ed Harry apprezzava sempre di più questo suo lato. Così lo ringraziò con un abbraccio e insieme ritornarono in campo per continuare l’allenamento, seriamente sta volta!

















Ecco Emma :D                                                                Ecco Hazza :D
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Ecco Liam :D
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Ed infine il nostro dolcissimo Niall :D












Ehi ciao bellezze, come va? A noi tutto bene :D
Allora vorremmo subito ringraziare quelle fantastiche persone che hanno recensito o anche solo letto il capitolo precedente, grazie davvero :D
Bene questo diciamo che è un capitolo di passaggio.. Il prossimo pensiamo che sia l'ultimo, e se non lo è, comunque siamo quasi arrivate alla fine!
Eh già...
Bene adesso noi andiamo... Baci G&M :*
PS: scusate se ci saranno errori, ma non abbiamo avuto il tempo di rileggerlo! :)

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Capitolo 9
*** I wish. ***


Ormai era passato qualche giorno e il giorno dalla partita era arrivato!
Quella mattina Liam, Louis, Zayn e Niall erano diretti a casa Styles per stare un po’ con Harry e magari poter fare qualcosa per far si che Harry giocasse.
Non appena arrivarono davanti il cancello dell’enorme casa, videro qualcosa che li lasciò letteralmente a bocca aperta: il signor Styles stava parlando animatamente con Josh e quest’ultimo gli sorrideva soddisfatto. Così i quattro decisero di avvicinarsi un po’ di più ai due, per cercare di capire qualcosa della loro conversazione.
“Bene signor Styles sono contento che lei non sia arrabbiato con me per averlo informato della partita e del fatto che suo figlio giocasse. Questo mi fa sentire meglio!” disse Josh sorridendo falsamente, come non mai.
Ma il signor Styles, non conoscendolo, non lo poteva capire, ma i ragazzi si e allora capirono, finalmente, chi c’era dietro tutta quella brutta storia; si perché adesso anche gli altri sapevano della storia di Harry: lui gliene aveva parlato il giorno dopo averlo detto a Liam e, loro erano rimasti sorpresi, ma anche arrabbiati, tutti si chiedevano come un padre, dopo anche il bellissimo discorso di Emma, potesse ancora vietare al figlio di giocare.
“Beh ragazzo come mi sarei potuto arrabbiare con te? In fondo sei venuto soltanto ad invitarmi alla partita di mio figlio. Sono io che mi scuso con te! Bene adesso però vai, penso tu debba allenarti per la partita?!” gli rispose il signor Styles.
“Certo signore, bene io vado arrivederci!” disse infine, Josh, andandosene.

Gli altri intanto, erano scioccati per quello che avevano appena sentiti, non se l’aspettavano da Josh una cosa del genere, soprattutto Liam che, ormai, lo conosceva da tanti anni. Era deluso, molto.
Dopo che Josh se ne fu andato, i ragazzi decisero che, forse, era meglio se avessero parlato dopo con Harry, intanto avrebbero cercato un modo per farla pagare a Josh!

Harry, intanto, avendo sentito la porta aprirsi e sapendo che la madre non sarebbe rientrata prima di un’ora, scese velocemente le scale, ma solo dopo si accorse della figura del padre, che nel mentre stava sistemando il cappotto nell’appendi abiti. Così, di malavoglia, andò a salutarlo, pensando che magari avrebbero potuto parlare dell’argomento: calcio.
“Oh Harry sei qui, bene volevo proprio parlare con te!” gli disse suo padre, non appena lo vide scendere le scale.
“Beh anche io papà, ma parla prima tu.” Gli rispose Harry, sperando che volesse parlare di quello.
“Bene… Vedi oggi pomeriggio si terrà un’asta di beneficienza sponsorizzata dalla mia compagnia. Quindi sarebbe giusto che noi, come famiglia, andassimo tutti e tre lì!” gli disse suo padre come se quella fosse la cosa più naturale del mondo.
Harry rimase letteralmente stupito, pensava che suo padre si fosse finalmente deciso a farlo giocare, ma a quanto pare non era così!
“Ma papà-” ma venne interrotto dal padre che lo guardò male e gli rispose freddamente, come al solito.
“Niente ma Harry. Non accetto obiezioni! Tu adesso vai in camera tua e quando ti chiamerò dovrai farti trovare pronto!” gli disse poi infine il padre, andando via verso il suo studio.
Harry, furioso e triste allo stesso tempo, salì le scale e entrò in camera sua sbattendo la porta!

Liam e gli altri, nel mentre, erano andati a casa di Liam e quando arrivarono poterono notare un Emma preoccupata che parlava al telefono con qualcuno e dal tono della voce, si capiva benissimo che si trattava di Harry.
Appena staccò la chiamata, Emma, notò il fratello insieme agli amici e poté notare in loro uno sguardo che non aveva mai visto fino ad allora.
Allora i ragazzi le raccontarono tutto e lei fece lo stesso con la chiamata di Harry. Questa situazione stava diventando sempre più complicata: ormai c’era davvero poco da fare, ma una soluzione ci doveva essere, altrimenti Harry non avrebbe potuto realizzare il suo sogno e questa era l’ultimo cosa che i suoi amici, soprattutto Emma, non volevano che accadesse!


Harry, intanto, stava male, davvero male: tutto stava andando per il verso opposto! Non avrebbe, probabilmente, giocato la partita più importante di tutta la sua vita a causa del padre, e così si stava compromettendo tutto il suo futuro come calciatore; ancora non aveva trovato il coraggio di fare quel grande passo, che ormai avrebbe dovuto fare molto tempo prima, ma proprio per paura, era rimasto in silenzio. Doveva confessare ad Emma i suoi sentimenti e prepararsi, eventualmente, ad un suo rifiuto, anche se sperava con tutto il cuore che la ragazza lo ricambiasse. Ancora non riusciva a credere di essersi innamorato, proprio li, in quella città che il primo giorno aveva odiato con tutto se stesso e invece adesso tutto si era trasformato completamente e lui si era ritrovato completamente innamorato di colei che dal primo giorno lo aveva incantato con i suoi bellissimi occhi.
Ma i suoi pensieri furono interrotti dal suono del suo cellulare: messaggio di Emma.

“Ehi Harry, so che abbiamo parlato appena dieci minuti fa, ma c’è qualcosa di molto importante di cui dobbiamo parlare e non ti preoccupare insieme ai ragazzi troveremo un modo per farti giocare, tu devi solo fidarti di noi… O meglio fidati di me!
Sto scherzando, altrimenti gli altri mi uccidono. xD
Ti voglio bene Em :D”

Harry sorrise. Ecco perché l’amava, riusciva sempre a farlo sorridere, quando nessuno ci riusciva. Era davvero la ragazza perfetta per lui!






















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Ecco una gif dei nostri 5 ragazzi preferiti! *-* E invece qua c'è Emma :D


E infine il nostro Louis :D



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Ehi ragazze :D Siamo super felici, cioè quattro recensioni? Abbiamo battuto il record degli ultimi capitoli!
Grazie davvero di cuore a tutte quelle splendide persone che hanno recensito o che hanno semplicemente letto la storia, e poi a chi l'ha aggiunta alle preferite/seguite/ricordate! Grazie davvero :D
Beh siamo un pò tristi, perchè ormai la storia è quasi arrivata alla conclusione! Eh guà mie care, questo è il penultimo episodio e ci dispiace perchè ci eravamo davvero affezionata a questa storia!
Bene adesso vi lasciamo alla lettuta del capitolo *-*
Baci M&G :*
PS: scusate davvero per il ritardo! xD

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Capitolo 10
*** This is the end or a new begin? ***


Dopo quel messaggio, Harry e gli altri erano stati al telefono per un’ora, e dopo che i ragazzi spiegarono ad Harry tutta la storia di Josh, cercarono un piano fattibile per farlo giocare. Ma ogni cosa proposta, veniva sempre scartata!

Ad un certo punto Louis ebbe un idea!
“Bene dato che queste idee fanno veramente schifo, io ne avrei una bellissima!
Liam e Zayn dovranno andare a casa sua e cercare suo padre, dopo di che, mentre loro distraggono il padre, io, Niall ed Emma, aspettiamo Harry dal retro e poi, dando il segnale a Liam e Zayn, scappiamo verso il campo! Simple but Effective… Che ne dite?” disse il moro molto entusiasta di se stesso.
“Beh a me sembra una buona idea!” rispose Niall, seguito da Zayn che annuì anche lui d’accordo con l’amico.
“Anche io sono d’accordo: infondo sembrerebbe l’unico modo per far giocare Harry!” rispose Emma e guardò il fratello in attesa di una risposta. Liam, dopo averci riflettuto, annuì consenziente e poi si rivolse ad Harry, che al telefono, non aveva ancora risposto.
“Allora Hazza che ne dici? Io direi che l’idea è buona! Penso proprio che Louis, sta volta, si sia davvero impegnato!” disse Liam scettico, ma sempre scherzando. Ma in risposta ricevette solo una pacca sulla nuca dal diretto interessato, che lo guardava fintamente offeso, ma subito Liam lo abbracciò per chiedergli scusa e il moro dagli occhi azzurri gli sorrise.
“Beh io dico che è una buona idea!” disse all’improvviso Harry, cercando di riattirare l’attenzione dei suoi amici.
E dopo questa risposta, insieme decisero tutto quello che ognuno avrebbe dovuto fare.

Dopo un paio d’ore i ragazzi erano già pronti per attuare il piano di Louis.
Nel mentre il signor Styles era già pronto e stava aspettando che anche la moglie e il figlio finissero di prepararsi.
Ad un certo punto sentì bussare alla porta e, sbuffando, si diresse alla porta per aprire. Due ragazzi, che non aveva mai visto, gli si presentarono davanti: uno aveva i capelli castani e gli occhi color caramello e uno sguardo serio; invece l’altro i capelli scuri e gli occhi caramello.
“Salve signore. Noi siamo Liam e Zayn, siamo i nuovi vicini. Sa ci siamo appena trasferiti e pensavamo sarebbe stato decoroso far visita ai nostri vicini.” Disse Liam.
“Salve ragazzi, io sono il signor Styles. Benvenuti nel quartiere, spero vi troviate davvero bene qui, però adesso vi pregherei di andarvene. Io dovr-“ ma venne interrotto da Zayn.
“Aspetti ma lei è Steve Styles? Quello della compagnia Styles e Co.? Sa io l’adoro! Mi piace molto quello che fa. Ma mi piacerebbe sentire qualcosa da parte sua, sa io l’adoro!” Disse il moro, visibilmente nervoso.
“Si sono io ragazzo e grazie per i complimenti. Beh sul mio lavoro non c’è molto da dire, però, dato che mi stai simpatico, posso parlarti dell’ultimo progetto che avevo intenzione di proporre…”
E così mentre il padre parlava con Zayn e Liam, Harry, già pronto, scese le scale, prese il borsone, nascosto precedentemente vicino la porte secondaria, e si diresse verso la porte.
Appena l’aprì si guardò intorno alla ricerca dei suoi amici e non appena li vide nella macchina di Louis, corse verso di loro e una volta entrato, diede il segnale ad Emma di chiamare gli altri due.

“…Bene allora ragazzo cosa ne pensi?” chiese infine il signor Styles.
Zayn stava per rispondere, ma il cellulare di Liam lo salvò.
“Si? Sono io. Ah mamma certo io e Zayn torniamo subito! Certo… Ti voglio bene anche io!” rispose Liam, facendo finta di parlare con la madre.
“Mi dispiace signor Styles ma dobbiamo andare. Grazie di tutto. Speriamo di rivederla presto! Arrivederci.” Disse infine Liam, trascinando via Zayn, che stava per addormentarsi per il lungo monologo fatto dal padre di Harry.
Appena uscirono, entrarono in macchina e felici si diressero verso il campo.

Dopo che i due se ne furono andati, il signor Styles vide scendere la moglie, ma dietro di lei non vide il figlio. Così provò a chiamarlo, ma non ricevette risposta. Andò, pure, in camera sua, ma non c’era traccia di Harry.
Allora capì che il figlio era scappato e dicendo alla moglie, che doveva fare una cosa, uscì di casa più in fretta possibile diretto alla partita, dove di sicuro avrebbe trovato il figlio.

Harry entrato in campo, come pure Niall e Liam, era molto nervoso, ma gli bastò vedere il sorriso incoraggiante di Emma, per poter cominciare la partita nel migliore modo possibile!
Eh già bastava vederla sorridere e tutto andava bene!

Emma, intanto, era seduta sugli spalti insieme a Zayn e Louis, che continuavano a gridare i nomi degli amici, e a Sarah, che non toglieva più gli occhi di dosso al suo Niall. Ebbene si Niall era riuscito a dichiararsi e a dire a Sarah di essersi innamorato di lei e quest’ultima felice gli aveva risposto di essere anche lei innamorata di lui e finalmente si erano messi insieme. Emma, ripensandoci, era un po’ invidiosa, certo era felice che la sua migliore amica potesse stare con il ragazzo che le piaceva, ma si chiedeva perché a lei non potesse accadere tutto questo con il ragazzo che amava! Però cercò di scacciare via quel pensiero e tornò a concentrarsi sulla partita.
In quel momento Harry aveva segnato il primo e senza pensarci, lo aveva dedicato a Emma, che arrossì felice per quel gesto.

Il signor Styles, intanto, era arrivato e si era già diretto verso gli spalti. Una volta entrato, poté vedere che la partita era già iniziata e mancava proprio poco alla fine.
Ad un certo punto vide il figlio e in quel momento pensò di andare li e fermarlo, ma quando vide che suo figlio aveva appena segnato il goal finale, poté finalmente affermare a se stesso che il figlio era davvero bravo e si pentì all’istante per tutto il male che gli aveva provocato. Non si aspettava che fosse così bravo e in cuor suo sperava che il figliò lo perdonasse.

Harry non poteva crederci, la sua squadra aveva vinto e tutto questo grazie a lui, non riusciva proprio a credere che suo padre fosse li e che non lo stesse guardando con disprezzo e delusione, ma con ammirazione e pentimento.
Così dopo esultato un altro po’ per la vittoria insieme ai suoi compagni, andò verso il padre, che lo aspettava sotto gli spalti.
“Papà mi dispiace averti disubbidito, ma come hai visto è questo il mio sogno, il mio futuro e non fare altro, se non il calciatore! Spero che tu lo possa capire e sopratutt-“ ma venne interrotto dal padre, che istintivamente, lo abbracciò. Harry erano rimasto, per un attimo, a bocca aperta, si aspettava un segno rosso in faccia, non questo, ma subito dopo ne fu felice.
“Figliolo mi dispiace così tanto. Ho capito solo adesso quanto tu tieni a questo a questo sport e mi pento per tutto quello che ho fatto. Ti chiedo scusa Harry, scusa perché sono stato un padre assente, perché ho voluto decidere per il tuo futuro senza parlartene, perché non ti ho mai dimostrato quanto io tenga a te. Scusa davvero! E se mi perdonerai sarò felice di appoggiarti in tutto quello che vorrai fare, ti prometto che sarò più presente e rispetterò sempre le tue scelte!”
Harry era davvero felice, non se l’ho aspettava, ma non poteva che perdonarlo. Infondo era pur sempre suo padre e poi si era pentito e aveva chiesto scusa, quindi non c’era motivo di non perdonarlo.
“Tranquillo papà, l’importante è che tu sia qui!” disse, Harry, infine.
“So che non te lo dico spesso, ma ti voglio bene figliolo!” disse, poi, suo padre. Questo non poté non far sorridere Harry.
“Te ne voglio anche io papà!” disse sorridendo.

“Ehm scusate se vi interrompo, ma sono lo scout incaricato di scegliere i tre giocatori che avranno la borsa di studio! Tu sei Harry Styles giusto?” chiese l’uomo, arrivando all’improvviso!
Harry annuì, nervoso e confuso allo stesso tempo.
“Bene. Sono felice di comunicarti che sei uno dei tre! Congratulazioni, ragazzo. Hai davvero talento! E con questo io vado, arrivederci!” e se ne andò, lasciando Harry ancora incredulo di quello che era appena successo. Il suo sogno si era realizzato e tutto questo grazie, soprattutto a una persona: Emma! Senza pensarci due volte, si staccò dal padre e si diresse a cercarla.

Cercò ovunque, ma non riuscì a trovarla. Poi vide Liam e gli chiese dove fosse la sorella, lui gli rispose che l’ultima volta che l’aveva vista era vicino gli spogliatoi insieme a Sarah e Niall.
Harry ringraziò l’amico e corse più velocemente possibile, per arrivare prima che lei se ne andasse.
Arrivato negli spogliatoi la vide. Stava ridendo e Harry non poté non pensare quanto fosse bella, quando lo faceva.
“Ehi Harry finalmente, dov’eri finito?” gli chiese Emma.
“Devo parlarti!” sbottò lui in risposta. Così, Sarah e Niall ricevendo il messaggio, si allontanarono e lasciarono i due a parlare.
“Harry che c’è? Mi stai facendo preoccupare? È successo per caso qualcosa con-“ ma Harry non la asciò finire, che subito la tirò a se e, dopo tutti quei mesi di agonia, finalmente la baciò. La baciò come non aveva mai fatto, la baciò con tutto l’amore che provava e in quel momento poté giurare di essersi sentito davvero felice.
Emma, felice come non mai, continuò il tanto atteso bacio e grazie a quello si sentì, finalmente amata, felice e soprattutto viva!
Quando si staccarono, avevano entrambi il fiato corto, ma per quel bacio ne era valsa veramente la pena.
Harry la guardò negli occhi, per cercare di capire cosa provasse in quel momento, ma lesse soltanto la sorpresa ma anche l’emozione. Cos’ decise di interrompere quel silenzio, che piano piano stava diventando imbarazzante.
“Sai era da un po’ che avevo intenzione di farlo, ma per paura mi sono sempre tirato indietro! Ebbene si avevo paura, paura che la nostra amicizia sarebbe potuta finire, paura di perderti. Ma non potevo aspettare ancora per dirti che sono innamorato di te, Em. Si sono completamente e infinitamente innamorato di te! E adesso non ho più paura di dirti quello che provo.” Le confessò lui emozionato, ma anche timoroso per la sua risposta.
“Sai Harry, quando ti ho conosciuto, pensavo fossi diverso, ma conoscendoti ho capito che persona magnifica sei e proprio per questo, Harry, ti posso dire che sono incondizionatamente innamorata di te Harry Edward Styles!” gli rispose lei ancora su di giri.
Harry non ci pensò due volte e prendendola in braccio, cominciò ad esultare felice. Poi, non riuscendo più a farne a meno, ricollegò le su labbra a quelle della ragazza e, finalmente, tutto stava andando per il verso giusto.
Usciti dalla stanza, beccarono i loro amici che facevano finta di niente, ma poi scoppiarono tutti a ridere e si abbracciarono come dei veri amici.


Adesso Harry aveva tutto quello che aveva sempre voluto, il padre lo aveva appoggiato e gli aveva chiesto scusa; il suo sogno da calciatore si sarebbe potuto avverare; aveva accanto delle persone fantastiche e che per lui saranno sempre i suoi migliori amici; infine, ma non per meno importanza, aveva la ragazza che amava e nessuno, adesso, avrebbe potuto separarli!


“Con il tempo, alla fine, tutti riusciamo a vedere ciò che avevamo davanti e capiamo che non importa quanto tempo ci sia voluto, valeva davvero davvero la pena aspettare!”





The End














Ecco una gif dei ragazzi :D
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Image and video hosting by TinyPicEcco Emma :D
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E Sarah :D







Bene ragazze anche questa storia è finita! A noi, sinceramente, mancherà molto.. é stata la nostra prima FF e speriamo vi sia piaciuta!
Ringraziamo tutte quelle che hanno continuato a recensire:

Hoshi Kudo
Horan_is_panda
Liveforthemoment
Green bow tie


Grazie anche a tutte coloro ceh l'hanno letta e aggiunta tra le preferite/seguite/ricordate!
Ragazze siete davvero magnifiche!

Vi vogliamo bene :D BACIIII M&G :*

PS: Passate da:
Pussy_cats_69... Questo è link della storia, vi posso dire che è bellissima :D http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1518423&i=1
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