Bloody sunset

di Zazune
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Valentina e Theresa ***
Capitolo 2: *** memorie del passato ***
Capitolo 3: *** Lussuria ***
Capitolo 4: *** primi pericoli ***
Capitolo 5: *** il passato di Edward ***
Capitolo 6: *** Un nuovo amico ***
Capitolo 7: *** Krad ***
Capitolo 8: *** Dangerous mind ***



Capitolo 1
*** Valentina e Theresa ***


E' una giornata cupa, le nuvole oscurano il cielo. Una ragazza dai capelli castani, che le giungono sin sopra le spalle, e con dei bellissimi occhi azzurri, sta piangendo. Corre a casa, entra e, una volta toltasi il sopprabito nero, si tuffa letteralmente sul letto, e piange disperatamente. Il funerale del padre non poteva svolgersi in modo peggiore di quello. Non bastava il dolore della perdita del genitore, ci si doveva mettere anche il suo ragazzo con il suo ennesimo scatto di superbia. Era proprio necessario che, proprio durante la funzione funebre, si mettesse a gridare che non è Dio a decidere per gli uomini e che lui non crede in alcun essere superiore? Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La ragazza ha deciso di lasciarlo, nonostante lui l'abbia presa piuttosto male, ma d'altra parte se l'aspettava. Dopo alcuni minuti si calma, poi il suo cellulare squilla.

Lo squillo del telefonino sveglia la giovane, ancora dormiente nel suo letto. Dopo il primo attimo di smarrimento, come a voler capire se si trattasse di sogno o realtà, la bruna si mette seduta. Come mai ha sognato quel bruttissimo giorno di cinque anni fa? Il giorno in cui lasciò il suo fidanzato, dopo il suo ennesimo scatto di superbia. Dopo che aveva completamente rovinato il funerale di suo padre. Il cellulare squilla ancora. La ragazza, ora divenuta una bellissima trentenne, prende il telefono e risponde.

" P.. pronto? " dice, ancora un pò assonnata.

" Vale! Ti ho disturbata? " chiede una voce femminile allegra.

" Theresa! No, non mi disturbi affatto. Dimmi, ti serviva qualcosa? "

" Ti va se più tardi ci incontriamo al centro commerciale e ci scateniamo nelle compere? "

" Va bene, ci vediamo tra poco ". Risponde Valentina. Una volta salutata Theresa, riattaccca. Theresa è sempre stata sua amica, sin dai tempi delle scuole medie. Hanno condiviso gioie e dolori della vita, sino a divenire ormai inseparabili. La donna si alza dal letto e si da una sistemata ai capelli, che sono completamente arruffati. Dopo di che, indossa la sua gonna viola e la camicia blu. Un velo di trucco sugli occhi ed un leggero velo di rossetto sulle labbra, mascara ed ombretto in tinta con i vestiti, e via. Si dirige verso il centro commerciale in cui ha appuntamento con Theresa. All'entrata, ad aspettarla vi è una ragazza, vestita con pantaloni rossi e maglia bianca, i lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo, ed i suoi vispi occhi verdi puntati su una borsetta esposta in vetrina.

" eccomi qui, Theresa! ". la chiama Valentina. Theresa si volta e le sorride " Vale, ciao! " le dice con il suo solito sorriso solare. Le ragazze, riunitesi, entrano nel grande centro, ed iniziano a fare compere, allegre e spensierate.

Qualcuno sta osservando la scena, ed un'altra persona l'affianca. Il primo fa un ghigno.

" Dopo così tanto tempo, ti ho ritrovata... a quanto pare non sei cambiata molto "

" Ora parli da solo? Non è da te " gli dice la seconda persona. Il ragazzo si gira, e fa un sorriso ironico " ma come da solo? C'eri tu ad ascoltarmi, no? "

" Si, ma la frase non era di certo rivolta a me, o mi sbaglio? "

" Non sbagli. Stavo guardando quella ragazza. Sai, la cercavo da un pò di tempo. Peccato che sia sempre insieme a quell'altra, odiosa ragazzina "

" Non dire così, dopo tutto è carina ". Segue un momento di silenzio, in cui il primo ragazzo fissa il secondo. Incrocia le braccia. " Cosa c'è? Ti sei innamorato di quell'umana? "

" Tu non sei tanto diverso da me, e comunque.. non mi sono innamorato ". Il secondo ragazzo punta lo sguardo sull'altra ragazza. Si, è vero che è carina, ma da qui a dire che si è innamorato... come sempre il suo amico esagera. " a proposito.. dove sono gli altri? " chiede poi, cambiando argomento.

" credo siano già alla villa. Non gli piace molto il mondo umano ".

" A te piace? "

" Diciamo solo che mi ci sono abbituato... al momento "


Nel frattempo, Valentina e Theresa si stanno dedicando alle compere, quando all'improvviso, la bruna si sente improvvisamente spiata e si ferma. Theresa gliene chiede la ragione. Valentina risponde di sentirsi come spiata, ma l'amica dice che, probabilmente, è solo una sua impressione. L'amica decide di darle ascolto. Forse è solo stata una sua impressione. O forse no?


  
Salve a tutti miei lettori! Allora, vi premetto che questo è il primo capitolo, per cui si, potrà sembrare confuso, ma... man mano che la storia andrà avanti, prometto che tutto sarà molto più chiaro :D so che fa schifo, ma vi prego, siate clementi e recensite >.< Allora.. secondo voi chi è che sta spiando Valentina e Theresa? Cosa sta per accadere? Che ne pensate? :D spero di avervi incuriosito almeno un pò! Per altri dettagli, non vi resta che aspettare il secondo capitolo :) Bacioni
 

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Capitolo 2
*** memorie del passato ***


Valentina e Theresa stanno camminando tranquille, quando la bruna si sente stranamente spiata. Si gira de scatto, ma non vede nessuno. Squote il capo, pensando di essersi immaginata tutto.

In una meravigliosa villa dallo stile settecentesco, cinque persone sono riunite in una stanza. Una donna dai lunghi capelli castani cammina nervosa.

" Phoebe, mi stai facendo girare la testa! Ti vuoi sedere e calmarti? " Sbotta un ragazzo dai capelli castani. La ragazza si volta di scatto, e sembra fulminare con lo sguardo il compare.

" Puoi anche girarti dall'altra parte se la cosa ti disturba! Io finchè non torna mio fratello non mi calmo affatto ".

" Brutta impertinente, cos'è che hai detto? Tu dai ordini a me? " Il castano si alza. A sedare la lite è un'altra donna, dai capelli a caschetto rosso fuoco, gli occhi del medesimo colore.

" basta voi due! Phoebe, cerca di tranquillizzarti, tuo fratello ed il capo sanno ciò che fanno. E tu, Moritz, vedi di darti una regolata, chiaro? ". Li ammonisce. La bruna si siede, mentre Moritz sembra innervosirsi.

" Io non prendo ordini da nessuno, Lucrezia, mettitelo bene in testa! Men che meno da una donna ".

Spazientita, la rossa prende tra le mani un bicchiere di cristallo. Una cosa apparentemente innoqua. Ma quando lo punta contro il compagno, questo inizia a sentirsi debole.

" Ho detto di sederti, Moritz. Non me lo far ripetere ".

I due si guardano, ed alla fine Moritz è costretto a cedere. Se solo avesse avuto la sua arma con sè avrebbe reagito.

" Non posso allontanarmi un momento che iniziate a litigare? " Dice, facendo la sua comparsa, un ragazzo dai lunghi capelli color dell'ametista, e dagli occhi del medesimo colore, seguito a ruota da un ragazzo dai capelli neri come l'ebano e dagli occhi di ghiaccio. Immediatamente, alla loro entrata, tutti si inchinano.

" Capo, non era mia intenzione, è stato Moritz ad iniziare " si scusa la rossa. La ragazza dai capelli castani invece, si precipita dal moro, e lo abbraccia forte.

" Ed! Mi sei mancato! Ero preoccupata! "

" Sorelina, non dovevi preoccuparti ".

Phoebe guarda il gemello maggiore per un pò. Poi entrambi si mettono a sedere.

" Allora, caro fratello, l'hai vista? " Chiede, ironico come sempre, Moritz. Per un secondo, sembra che il maggiore lo voglia fulminare con lo sguardo, ma si calma all'istante.

" Si. Direi che si è ripresa bene dalla delusione che ha ricevuto da te, sai? "

" Che hai detto? " Moritz scatta in piedi.

" Siediti, non abbiamo tempo da perdere a discutere. Ci serve un piano, e ci serve adesso. Prima che quelle due risveglino i loro veri poteri "

" Sentite, ma è proprio necessario stare a discutere? E' alquanto noioso ". Si fa avanti un ragazzo che avrà all'incirca 17 anni, dai capelli biondi e gli occhi verdi. Deve essere senza dubbio il più giovane dei sette peccati.

" stavolta Leo non ha torto, qui c'è poco da discutere. Allen, bisogna che eliminiamo quelle due, e bisogna farlo in fretta ". Risponde una ragazza bionda.

" No, Jane. Il piano resta lo stesso. Voglio che almeno LEI rimanga viva. Dell'altra non mi importa ". Allen lancia uno sguardo ad Edward, che rigira tra le mani la sua arma, il coltello. " ma forse a qualcun altro interessa. Edward, ti affido il compito di occuparti di speranza. A giustizia penso io ".

Moritz, Jane, Leo, Lucrezia e Phoebe guardano i due, come se non si aspettassero una cosa del genere. Moritz, che rappresenta la superbia, scatta in piadi all'improvviso.

" Non è giusto! Noi dovremmo fare il lavoro sporco di portarvi qui quelle due e a voi il resto? Tanto lo sappiamo tutti che non avete alcuna intenzione di ucciderle "

Allen guarda il fratello minore per un momento. Stavolta, a calmare le acque è Leo, che rappresenta l'accidia.

" Quello che conta, è ciò che dice il capo, niente di più. Noi dobbiamo solamente obbedire ".

Phoebe, l'invidia, osserva la scena e gira e rigira le forbici, che sono la sua arma nella sua mano. Sembra nervosa. Ma non esterna i suoi pensieri. Sia Jane, che rappresenta l'avarizia, che Lucrezia, la gola, osservano la compagna. Lei è la più debole del gruppo, non ha mai combattuto. Loro le sono sempre state vicine, la conoscono. Sanno che è nervosissima, altrimenti non rigirerebbe le forbici in quel modo. Ma perchè? Cosa ci sarà che non va?

" Adesso voi starete a guardia della villa. Io ho una cosa da fare ". Dice ad un certo punto Allen, il capo dei peccati. Lussuria. Edward lo guarda.

" vengo con te "

" tranquillo, non ci metterò molto... " detto questo, sussurra qualcosa al suo migliore amico. " tieni d'occhio Moritz, mi raccomando... non mi fido di lui " . Detto questo esce di nuovo.


Valentina e Theresa hanno passato una piacevole giornata, e sono arrivate ad un parco giochi, stranamente deserto, un pò abbandonato. Valentina accarezza il bordo di una delle giostrine con nostalgia. Theresa la guarda.

" Vale, sembri malinconica. Perchè sei voluta passare da qui oggi? Questo parco giochi è abbandonato da anni a quanto vedo ".

" Tanto tanto tempo fa, avevo un amico. Era molto timido e, nonostante fosse più grande di me, lo difendevo perennemente dai bulli che lo prendevano ingiro. Dicevano che era uno " sfigato "... ed io non lo potevo sopportare ".

" Come si chiamava il tuo amico? E che fine ha fatto ora? "

" Ti sembrerà assurdo, ma non ricordo nulla di lui. So solo che aveva dei bellissimi occhi ametista. L'ultima volta che l'ho visto è stato esattamente... "

" 4 Febbraio 1985. Avevi cinque anni allora, me lo ricordo ancora... " Conclude la frase di Valentina una terza persona. Lei rimane impietrita, non ci può credere. Quegli occhi ametista li riconoscerebbe tra mille. Dei flash back iniziano a farsi strada nella sua testa. " Non sei cambiata da allora, Valentina ". Le dice lui con un sorriso, che però ha tutta l'aria di essere un ghigno.

" cosa? E tu chi sei? Come fai a sapere queste cose? "

" Diciamo che... conoscevo quel bambino. Il tuo migliore amico ". Le risponde lui facendo il vago. Theresa li osserva. Qualcosa non va. Chi sarà mai questo ragazzo? perchè sa queste cose sul passato di Valentina?


  
Salve a tutti voi <3 cme va? Allora, vi è piaciuto il mio nuovo capitolo? :D Secondo voi che cosa succederà adesso? E chi sarà questo ragazzo misterioso che ha gli stessi occhi di Allen e dell'amico d'infanzia di Valentina? Vi siete un pò fatti un'idea? sono curiosa di sapere :) Mi raccomando recensitemi, ci tengo molto! baci baci, alla prossima
 

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Capitolo 3
*** Lussuria ***


Valentina rimane sconcertata: chi è quel tizio incappucciato? Come mai conoscerà il suo amico d'infanzia, di cui nemmeno lei ricorda niente? " chi sei? " chiede agitata la castana. Lui sogghigna un pò, per poi ridere alquanto maleficamente.

" io sono il tuo sogno più proibito, il tuo desiderio più nascosto ". Le si avvicina in modo che solo lei possa sentire. " Io sono lussuria ". Valentina, per istinto, arretra, andando accanto a Theresa, che interviene nella discussione.

" lascia in pace la mia amica e dicci chi sei, altrimenti chiamo aiuto ". Fa decisa la bionda, ma una quarta voce la fa voltare di scatto.

" Credi forse che dei patetici umani potrebbero qualcosa contro me ed il capo? Ti credevo più furba, speranza... ". Theresa osserva il proprietario della voce: dannazione, è dannatamente bello! Occhi color del ghiaccio e capelli neri come la notte più profonda. Ma ciò che la lascia perplessa è il nome con cui l'ha chiamata: speranza. Non è forse una delle sette virtù cristiane?

" Come mi hai chiamata? Ma si può sapere chi diamine siete voi due? " Continua la bionda, mettendosi accanto all'amica.

" Io sono ira " Risponde il moro, facendo comparire dal nulla la sua arma,il coltello. " Ma il mio nome mortale è Edward ".

" Ed io sono Allen, la reincarnazione della lussuria ". Risponde l'altro ragazzo, fissando Valentina. " Giustizia, non dirmi che non avevi percepito la mia presenza qui in questa città? Eppure sei una virtù ".

" Io non so cosa diamine tu stia dicendo, ma se è uno scherzo... " Fa Vale, confusa. Ma viene interrotta prima di terminare la frase.

" Non è uno scherzo. Tu è la tua amichetta non siete comuni mortali, ma due incarnazioni divine, proprio come noi siamo due incarnazioni demoniache. Voi siete la speranza e la Giustizia, due delle sette virtù cristiane ". Non perde la calma, si vede subito che è il leader del grupo dei loro avversari, che entrambe ancora non conoscono. " Ci sarà una sola fazione vincitrice, e quella saremo noi, i peccati capitali. Voi siete sole contro sette, non vincerete mai ". Sembra sicuro, ma finalmente Valentina lo affronta, facendo un passo avanti.

" ma le virtù cristiane sono sette, proprio come voi ". Ribatte, ma in tutta risposta lui si mette a ridere. E' una risata crudele, ma lei stavolta non perde la calma.

" Siete sole: il vostro capo, la Fede, è scomparso anni fa, sarà morto probabilmente, così come forza e carità. Per quanto riguarda prudenza e temperanza... beh, quelle due sono fuori gioco ormai, rinchiuse nei sotterranei della nostra villa e senza possibilità di fuga ". Continua a ridere, sembra sicuro di sè. Stavolta è Theresa a prendere parola.

" Vi sconfiggeremo! In un modo o nell'altro vi rispediremo da dove siete venuti, anche se siamo due contro sette! " . Edward la fissa qualche istante, giocando con il suo coltello, che poi scompare in un lampo rosso, teletrasportato probabilmente alla villa.

" Si, arrabbiati... trasformati in ira anche tu, dammi altro potere ". La fissa sicuro, sa che se il suo opposto, ovvero la speranza, perdesse le staffe e lui riuscisse a prenderne il potere, diventerebbe imbattibile. La bionda lo guarda arrabbiata, ma è Valentina a metterle una mano sulla spalla, calmandola. Guarda lussuria, come se lo conoscesse, non sa nemmeno lei perchè.

" Cos'è che volete esattamente? " Chiede poi la ragazza.

" Vogliamo la spada di Dio, l'arma celeste con la quale riusciremo a conquistare il mondo, se convertita nella spada di lucifero ". Rivela senza mezzi termini Allen. " Ora capisci? Se otterremo quella spada avremo un potere enorme ".

" Dovrai prima uccidermi, non ti lascerò fare una cosa simile. Il mondo sotto il vostro dominio sarebbe finito ". Fa decisa ed orgogliosa. Allen fa un ghigno malefico.

" Questa è la mia Vale ". Quella frase lascia un pò perplessa la ragazza, ma lui continua il discorso. " E sotto il vostro dominio? Come sta andando il mondo sotto il dominio di Dio? " Rigira la domanda a Valentina, che non capisce proprio dove voglia arrivare. " La razza umana ha bisogno di leader forti, non di rammolliti come voi virtù. Non siete neppure in grado di far rispettare le vostre leggi, come pretendete di sconfiggerci? ". E' deciso anche lui, ma Valentina scuote il capo.

" Esiste il libero arbitrio, gli umani sono liberi di decidere come comportarsi. Risponderanno delle loro azioni quando sarà ora, di fronte al Creatore ".

" Risponderanno tra non molto, e lo faranno a noi. E se si opporranno alle nostre leggi moriranno, semplice ". Semba convinto, eppure sembra ci sia altro sotto. Valetina sembra decisa.

" Te l'ho detto, se vuoi fare una cosa simile, prima mi dovrai uccidere ".

" ma io non voglio ucciderti, è vile e barbaro ". La sorprende con questa risposta. " Il mio scopo non è privarti della vita. Voglio che tu ti unisca a me. Insieme daremo vita al mondo perfetto. Ci stai, giustizia? ". Lei rimane sconcertata da quell'improvvisa ed inaspettata proposta di alleanza: cosa farà?


In un vicolo della città, un ragazzo dai lunghi capelli rossi osserva un altro giovane, dai lunghi capelli biondi. " Signore, percepisco la presenza di quei sette, sono in questa città ". Dice solamente. L'altro annuisce.

" Lo so bene, martino. Lo so bene. E' per questo che siamo qui, no? ". L'altro annuisce. Il biondino tiene in mano una lancia, e guarda un punto impreciso della strada. " Noi siamo i soli in grado di poter cambiare le cose, e lo faremo. Anche al costo di scontrarci con Giustizia e Speranza ". Conclude il discorso, piantando la lancia a terra. Cosa accadrà ora? 


Salve a tutti voi <3 cme va? Allora, vi è piaciuto il mio nuovo capitolo? :D Secondo voi che cosa succederà adesso? Vi siete un pò fatti un'idea?Chi saranno mai i nuovi arrivati che sembrano cercare i peccati? Perchè li cercano? Valentina accetterà di unirsi ad Allen? sono curiosa di sapere che ne pensate voi :) Mi raccomando recensitemi, ci tengo molto! baci baci, alla prossima

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Capitolo 4
*** primi pericoli ***


Nel frattempo, alla villa.

Lucrezia cammina su e giù per la stanza, sembra alterata. Leo la guarda per qualche istante, stringendò a sè una bambola immobile, ovvero la sua arma: la bambola di Sloth. " mamma, siediti. Non risolvi nulla camminando su e giù per la stanza "..

" Non capisco proprio cosa passi per la testa a tuo padre! " Fa lei, innervosendosi ancora di più. " correre dietro a quella virtù, è una cosa assurda! Tanto lei non accetterà mai di unirsi a noi ".

" Sai che ha sempre avuto un debole per quella ragazza... " Tenta di calmarla il biondino. Si alza, e mette una mano su quella della madre. " Ma io sarò sempre al tuo fianco, mamma. Non ti devi agitare così ". Lucrezia guarda per qualche istante il figlio, il suo unico figlio. L'unico legame che ha con il suo ex marito, Allen. Si sono lasciati molto tempo prima, ma lei non l'ha mai mandata giù fino in fondo. Si sente usata e tradita, un ripiego di quella volgare virtù. Valentina. La ragazza che, inconsapevolmente, è riuscita a distruggere il suo matrimonio, a portarle via l'amore dell'unico uomo che abbia mai amato. la odia, la odia profondamente. E' sempre stata l'unico pensiero fisso di Allen, sempre e comunque, e lei l'ha sempre saputo. Alla nascita di Leo, quando lei aveva solo 16 anni, giurò che non avrebbe permesso che qualcuno lo facesse soffrire, come invece alla fine successe, facendolo chiudere in sè stesso. non che prima fosse un ragazzo espansivo, ma forse l'accidia ha iniziato a prendere più potere in lui da quando i suoi genitori si sono separati. Moritz dice che è un bene, ma per Lucrezia invece è una sofferenza, anzi, solo il fatto che l'ultimo peccato si sia reincarnato in suo figlio la agita: avrebbe preferito tenerlo fuori da questa battaglia, che crescesse come un ragazzo normale, invece di vederlo perennemente depresso e solo, abbracciando sempre e solo la sua bambola, di cui ancora nessuno conosce gli esatti poteri. La rossa si stacca dal figlio dopo un pò, e lo guarda.

" Ed Edward? Dove si è cacciato? Doveva tenere d'occhio Moritz se non sbaglio ". Fa la donna, rivolta al figlio.

" E' andato con papà, credo volesse vedere quella Theresa ": Lucrezia ci riflette, per poi ridere un pò.

" credo proprio che gli piaccia quella ragazzina insignificante. Allora è vero quel detto umano, gli opposti si attraggono ". Ride di nuovo, mentre Leo sorride appena, quasi senza interesse, quasi come stesse solo seguendo il copione che gli è stato imposto, come un attore. Una voce, tuttavia, fa ammutolire la reincarnazione di Gola.

" Smettila! Non dirlo mai più, hai capito!? Ed non ama quella schifosa ragazzina, non la ama!! " Si mette a gridare la ragazza dai lunghi capelli castani, per poi cadere a terra in ginocchio, come avesse fatto chissà quale sforzo. Lucrezia smette all'istante di ridere, e corre da lei, soccorrendola.

" Phoebe, calmati. Ti fa male agitarti, specialmente nel tuo stato ". La aiuta ad alzarsi, ma la ragazza scuote la testa.

" Lui non la ama! Non la ama, non la ama, non la ama!! Non può fare questo! " Si sorregge a Lucrezia, ma si sente malissimo. L'altra la fa sedere su una sedia, cercando di far respirare regolarmente l'amica.

" Leo, per favore, porta qualcosa da bere a Phoebe, e speriamo che Edward torni alla svelta ": Leo obbedisce alla madre, mentre lei rimane con l'amica.

" Non la ama, non è possibile. Non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme ". Ripete la bruna, quasi non ascoltando Lucrezia e con lo sguardo fisso su una parete.

" Sta calma, non è successi niente ". Risponde Lucrezia, abbracciandola forte. Non sa molto del legame di Phoebe e di Edward, non sa cosa sia accaduto esattamente quando avevano solo 17 anni e lui scoprì di essere la reincarnazione di ira, e lei di invidia. Sa solo che da allora Phoebe è sempre stata molto cagionevole di salute, sia fisicamente che psicologicamente. E' per questo che rimane sempre alla villa, e non combatte mai in prima persona. Phoebe riprende a singhiozzare e piangere, mentre fa comparire le forbici nelle sue mani, in un lampo verde. Le stringe forte, come fossero un peluches. Lucrezia cerca di prenderglele, prima che si possa ferire, ma lei reagisce con rabbia, e si alza.

" Lasciami! Non toccare le mie forbici! " Trema, ma riesce a reggersi in piedi. " E' andato da quella ragazzina dici? Bene, ci vado anche io. Voglio proprio vedere in chi si è reincarnata la speranza! ". E' fuori di sè, e si vede bene. Lucrezia la ferma, tentando di farla ragionare.

" non puoi, sai bene che il capo e tuo fratello ti hanno proibito di uscire dalla villa! Sei troppo debole ". Le dice decisa, ma l'altra si mette a ridere, in modo un pò isterico.

" Io me ne frego delle regole, va bene? Solo io decido cosa devo o non devo fare, e se voglio andare da mio fratello ci vado! ". E detto questo scansa la rossa, che non ha modo di fermarla. Phoebe usa quel poco di potere che è in grado di utilizzare, e localizza subito l'aura di suo fratello. Lucrezia decide di seguirla, non può lasciarla andare da sola, anche se probabilmente, Allen si arrabbierà molto per averla fatta uscire in quello stato.

Theresa guarda Valentina, le prende la mano. " Non cedere. Non devi farlo. Se è vera questa storia, se è vero che siamo reincarnazioni divine, non dobbiamo stare a sentire quei due ". E guarda entrambi. Edward ride sarcastico.

" Sempre molto saggia, vero speranza? Non male per essere consapevole di te stessa da nemmeno un'ora ".

" Sarà anche come dici tu, ma io sto solo seguendo cosa mi dice il mio istinto ". Ribatte Theresa.

" Il tuo istinto? Se mai è la tua virtù che cerca di comunicare con te. Beh, vedo che ci sta riuscendo ". La guarda di nuovo, sembra che voglia trafiggerla con lo sguardo. Intanto, anche Allen e Valentina sembrano impegnati in una discussione importante.

" Sembra che tu mi conosca ". Inizia il discorso la bruna. " Ma io non ti conosco, com'è possibile? E perchè proponi ad una tua nemica di allearsi con te? Non ha senso "

" Ha molto più senso di quello che credi, invece. E a tempo debito saprai tutto. Sappi che ti pentirai di aver rifiutato la mia proposta, oh si che te ne pentirai ". Pare proprio essere sicuro delle sue parole. " Tornerai da me implorando pietà ". Valentina non ha nemmeno il tempo di rispondere, perchè il suo avversario se ne va, così com'è comparso. Chiama Edward con un tono di voce neutrale, ed il moro si volta per seguirlo. Ma improvvisamente, un paio di forbici feriscono di striscio Theresa, al braccio. Ma quella ferita le fa un male pazzesco, tanto che le esce qualche lacrima. Non fa in tempo a voltarsi, perchè le forbici spariscono, per tornare nelle mani della proprietaria, che le punta al collo della bionda.

" Le forbici sono composte da due lame, proprio come una coppia in un matrimonio. Ma se ne spezzi una le forbici non funzionano più ". Le dice una voce femminile, così vicina al suo orecchio da farla spaventare: ma quando si sarebbe avvicinata a lei? " Tu stai troppo vicina all'altra mia metà, ti devo punire ". Theresa reagisce e spinge la ragazza che, essendo debole, cade a terra. Edward la riconosce subito.

" Phoebe! Cosa fai? Dovevi stare alla villa! " Si arrabbia, ma lei ride nervosa.

" Fratello, se qualcuno ti importuna io non me ne sto con le mani in mano. Questa schifosa virtù ti è troppo vicina, la devo punire ". Ride ancora, una risata isterica. Theresa non capisce quale sia il suo torto ma, a giudicare dall'arma, quella ragazza deve essere la reincarnazione dell'invidia. Nemmeno il tempo di chiederlo, perchè Phoebe la prende per i capelli e le ferisce il viso con le forbici. " Allora, mia cara speranza? Che ne diresti se ora sfigurassi questo bel faccino da santa innocente? Piaceresti ancora a mio fratello? ". Per a prima volta, Theresa teme davvero per la sua vita: come farà, senza poteri, a difendersi dall'attacco di invidia?


Quando meno te lo aspetti, ecco che compare un nuovo colpo di scena! E così Phoebe ha deciso di attaccare Theresa, ma perchè la odierà così tanto? Perchè la vorrà tenere lontana da suo fratello? Cosa accadrà adesso che in Theresa si sta lentamente risvegliando la sua virtù? Riuscirà la ragazza a non rimanere sfigurata? E Valentina? Cosa farà adesso? Se volete altri colpi di scena, non vi resta che seguirmi! Bacioni a tutti! E grazie a chi recensirà e mi segue :) aspetto vostri pareri come sempre

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Capitolo 5
*** il passato di Edward ***


Theresa non riesce a fare altro che tremare. Sarà anche vero che è la reincarnazione di una virtù, la speranza, ma è anche vero che non ha alcun potere, almeno per adesso, mentre la ragazza di fronte a lei che la minaccia con una forbice da sarta pare perfettamente consapevole del suo ruolo e dei suoi poteri. Deve odiarla molto: le sta facendo malissimo al viso, e lei non riesce a reagire. Di questo passo finirà sfigurata, ne è consapevole. Mentre la bionda inizia a piangere, qualcuno prende per i capelli Phoebe e la spinge a terra, e quel qualcuno è Valentina. La ragazza è intervenuta a difesa dell'amica, che, lasciata libera dalla presa di invidia, cade a terra. Il volto sanguinante. Phoebe perde le forbici, che Valentina si affretta a prendere prima dell'avversaria. Ma queste sembrano letteralmente avere una propria volontà, e con un'onda d'urto si spostano dalle mani della neo virtù a quelle della padrona. Phoebe la guarda e ride. Valentina non ha compreso cos'è successo, è evidente. " Vedi, giustizia... " Inizia il discorso la minore dei gemelli Cross. " Le armi dei peccati hanno una volontà propria. Non accettano che nessuno le tocchi, se non il loro padrone. Ovvio che le forbici di Envy ti abbiano respinta ". Spiega brevemente la castana. Theresa non può fare a meno di guardarla: indossa un meraviglioso abito verde, colore tipico del suo peccato. Le spalle lasciate scoperte, sulle quali ricadono i lunghi capelli castani, ornati solo da un cerchiello con un fiore accanto. Sembra essere una camellia rosa. L'unica cosa che si differenzia dal resto del vestiario, ma perchè? Anche i guanti sono verdi, ma di una tonalità più scura rispetto all'abito. Sembrano quai dello stesso colore degli occhi della loro padrona. La bionda si rialza ed affianca Valentina.

" lasciala a me. E' me che ha attaccato, sistemerò io i conti con lei ". Dice decisa la reincarnazione della speranza. Edward pare fissarla, e fa un sorriso che nessuno vede. Solo Theresa lo scorge. Ed ora perchè sta sorridendo? Non riesce a capirlo. Phoebe, infuriata, fa per partire all'attacco, ma all'improvviso si sente male e comincia a tossire tenendo una mano al petto. Edward, vedendo la scena, butta a terra la sua arma, il coltello di Anger, e toglie le forbici dalle mani della sorella, per poi abbracciarla.

" Forza, andiamo via. Non avresti mai dovuto abbandonare la villa ". Le dice. Lei cerca di opporsi, ma la tosse non le permette di parlare e le forze stanno quasi venendo meno. Respira un pò a fatica. Theresa e Valentina, a quella scena, rimangono shoccate: ma cosa le sta succedendo? Sembra quasi che il suo stesso peccato le stia prosciugando le energie vitali! Theresa fa un passo avanti, come se volesse avvicinarsi, poi, come scossa da qualcosa dentro di lei, si ferma. Edward raccoglie le due armi e si alza, sorreggendo la sorella, che guarda in cagnesco Theresa. La bionda non ricambia lo sguardo, e sospira. Ha una nemica a portata di mano, poteva anche attaccarla e darle il colpo di grazia, ma non lo fa, non ora almeno. E poi ne è sicura, suo fratello non avrebbe mai permesso che lei portasse avanti il suo proposito. Edward si ferma proprio di ronte a Theresa, e per la prima volta i loro sguardi si incontrano. E così è lui, ira. Il suo opposto? Alla giovane sembra tutto così assurdo, non si capacita di dover combattere, lei che è sempre stata una pacifista per natura. Smeraldo e zaffiro si incontrano per un istante solo, il tempo necessario per far provare un brivido a speranza ed a farla arretrare.  " Sei stata fortunata stavolta, lo ammetto. Ma la prossima volta non ti andrà altrettanto bene, te lo assicuro ". E detto questo sparisce in un lampo rosso, insieme alla sorella. Theresa cade in ginocchio. Valentina le si avvicina e la guarda: ma che succede adesso? Che diavolo ha Theresa?


Edward e Phoebe tornano alla villa, ormai è notte fonda. Finalmente la ragazza può sedersi su una sedia. Sta male ed è evidente, si è sforzata troppo, ma adesso ne sta pagando le conseguenze sulla propria pelle. Edward non la lascia sola, le prende una mano e la guarda un momento. Sospira. ma perchè sua sorella gemella è stata destinata ad essere invidia? Perchè quel peccato si è reincarnato in una ragazza così debole di salute? Qualcosa non va ed è evidente: nessun peccato deciderebbe di rinascere in un corpo malato. Un rumore lo distrae dai suoi pensieri. Sta per prendere il coltello, ma riconosce subito chi è entrato nella stanza e si calma. Riconoscerebbe quegli occhi ametista tra mille.

" Capo... Pensavo di essere l'unico sveglio a quest'ora ". Dice, per poi rimettere a posto la sua arma, accanto a quella della sorella, che sembra essersi addormentata.

" Io sono nottambulo, dovresti saperlo ormai. Piuttosto, perchè ci hai messo tanto a tornare? " Al silenzio del suo braccio destro, Allen sposta lo sguardo, e vede Phoebe. La risposta arriva senza altre parole. " Tua sorella è uscita e ti ha seguito, dico bene? "

" Non la punire. E' stata colpa mia, dovevo stare più attento a lei. Sapevo che essendo invidia, la sua gelosia per me sarebbe aumentata. Ma mi sono comportato da incosciente e l'ho lasciata sola nel suo stato ". E' deciso, non c'è che dire. Allen non dice nulla, sembra serio. Quasi finge di riflettere, e persino Edward ci casca. Poi il suo capo si mette a ridere.

" Saresti disposto a beccarti la punizione di tua sorella? Però, sei più umano di quello che credevo, Ed ". Ma lo sguardo del moro lo zittisce letteralmente. Il viola smette di ridere ed incrocia le braccia. " Stavo scherzando. Figurati se noi siamo paragonabili agli umani ". Guarda ancora Phoebe. Adesso sembra più rilassata, riesce a dormire serena se ha vicino suo fratello. Ma la calma non dura che pochi minuti. Dopo un pò riprende ad agitarsi, sta avendo un incubo terribile, e continua a supplicare qualcuno di lasciarla stare, di non toccarla, e chiama disperata il nome di suo fratello, che le mette una mano sulla sua per farle capire che le è accanto. A quel breve contatto, invidia trova un pò di pace e torna a dormire. Allen guarda Edward un momento. " Senti, Ed... ma tu come hai scoperto di essere ira? " Gli chiede così, senza pensarci. La domanda del suo capo lo spiazza un pò, lo guarda sorpreso, per poi tornare a guardare la gemella.

" l'ho scoperto a 17 anni, quando uccisi mio padre ". Rivela senza mezzi termini. " Era un barbaro, il peggior umano che potesse esistere ". Continua poi il discorso, per poi interrompersi. Ma guarda ancora la sorella, come se ci fosse altro. Il capo dei peccati rimane un pò sorpreso: non sapeva la storia di Edward, non pensava che prima di diventare ira avesse sofferto così tanto. Ma qualcosa gli dice che c'è altro sotto, e che quel qualosa...

" Riguarda Phoebe, vero? Intendo.. il vero motivo per cui hai ucciso tuo padre ". Chiede al suo sottoposto, che rimane senza parole: come ha fatto a capire che c'era dell'altro? Annuisce.

" Mio padre era un depravato. Tentò di abusare di lei quando era solo un'adolescente. Riuscii ad intervenire per un soffio. trovai il coltello di anger, ed una voce mi disse di colpire quel mostro. E lo feci, oh si. Non sai quante volte lo feci. Continuai a colpire e colpire, finchè non riuscii almeno a placare la mia rabbia. Presi mia sorella e fuggimmo da quel posto, e giurai a me stesso che l'avrei protetta. Sentivo che in me qualcosa era cambiato, ma non il grande amore che avevo per questa creatura indifesa che dovevo proteggere al costo della vita. Ecco perchè le resto sempre accanto, persino quando dorme ". Riesce a parlare del suo passato con una freddezza disarmante. non una lacrima, non un rimorso. Ad Allen sfugge un sorriso. Chissà se lui riuscirebbe ad essere così freddo parlando del suo passato e del modo in cui scoprì di essere il capo dei peccati?

" Sei proprio degno di essere il vice capo dei peccati, non c'è dubbio ". Dice solo, rivolto al suo sottoposto, che lo guarda. Il viola fa per alzarsi, ma Edward lo ferma tenendolo per un braccio.

" Aspetta... e tu? Come hai scoperto di essere la reincarnazione della lussuria? " Domanda. Il suo capo sorride di nuovo, e si libera da quella presa con una certa determinazione.

" Diciamo che anche la mia infanzia non è stata tutta rose e fiori. Prese in giro ed umiliazioni possono fare solo due cose: o uccidono o fortificano. io sono diventato forte, ed ora sono il vostro capo. Non ti basta sapere questo? ". Guarda l'amico, che sembra confuso

" No non basta. Io ti ho detto tutto su di me, ho avuto fiducia. Adesso tocca a te, no? " Chiede abbastanza tranquillo. Allen sospira e basta.

" Diciamo che io ho perso tutte le persone che amavo. Credo che l'amore non esista, da quando ho perso un'amica molto importante per me ". Rimane voltato verso la parete. Edward inizia a comprendere: deve essere stato per le umiliazioni subite da piccolo e per un amore mai corrisposto che il suo capo ha iniziato a perdere fiducia nell'amore tra due persone. Crede che l' " amore " si limiti solo al rapporto fisico. Insomma, che sia solo un effimero momento di lussuria.

" Tu... amavi quella ragazza? " Azzarda la domanda. Allen si volta e lo guarda.

" Forse... ". Detto questo se ne va, lasciando un confuso Edward accanto alla sorella, che ancora dorme.

Salve a tutti :3 Intanto scusatemi per il mostruoso ritardo... come va? Che ve ne pare di questo nuovo capitolo? Presto le vere storie dei peccati saranno rivelate, e soprattutto entreranno in azione anche gli altri 4, che sin ora sembrano essere rimasti in disparte :) cosa accadrà adesso? aspettate il prossimo capitolo e lo saprete :3 Stay tuned :D Kiss

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Capitolo 6
*** Un nuovo amico ***


Sono passati alcuni giorni dall'ultimo attacco di Phoebe ai danni di Theresa. Dopo questo, non sono seguiti altri eventi strani, e men che meno atacchi. Questo insospettisce sia la bella dottoressa che Valentina, che decidono comunque di non abbassare la guardia. Nel frattempo, i un vicolo poco distante dalla casa di Valentina...

" Mio signore... " inizia il discorso un ragazzo dai lunghi capelli biondi, sistemandosi al meglio gli occhiali. " Pare si sia mosso qualcosa. Il capo dei peccati è uscito allo scoperto, ed ha aggredito sia Giustizia che Speranza ". Rivela. Il suo capo, un ragazzo che pare un pò più grande di lui, lo guarda, sistemandosi i lunghi capelli biondi. " Anche se definirla un'aggressione non è esattamente la parola appropriata. Diciamo che ha tentato di corrompere Giustizia e portarla dalla sua parte ". L'altro si alza in piedi di scatto, uno strano lampo sembra balenare nei suoi bellissimi occhi azzurri.

" E lei? Dimmi, lei ha accettato? " Chiede, quasi arrabbiato e facendo comparire dal nulla la sua lancia e stringendola. Il rosso scuote il capo ed abbassa lo sguardo.

" No, non ha accettato ". Risponde. L'altro si siede di nuovo.

" La mia Valentina, non avrei dovuto dubitare di lei. Avrei dovuto capire subito che lei non avrebbe mai accetato un accordo con uno di quegli infimi peccatori ". Ghigna un pò, ed il rosso lo guarda.

" capo, avete detto " la mia Valentina "? Che cosa intendevate dire? ". Il biondino non gli risponde, si limita solamente a spostare lo sguardo verso la casa della giovane.

" Martino, il mondo va salvato da quegli infimi peccatori. E solo io e Giustizia abbiamo il potere necessario per farlo, per portare le virtù verso la vittoria, capisci? Lei deve essere a tutti i costi dalla mia parte, deve capire che la redenzione per quei sette è impossibile ". Ha una strana luce negli occhi, una luce quasi folle, che Martino, oramai, ben conosce. Ma non osa aprire bocca. le decisioni del suo capo non si contestano, anche se ha paura che tutto questo non porterà nulla di buono.

Valentina decide di fare una passeggiata. Ama vedere il sole tramontare seduta sulla panchina del vecchio parco che dista pochi metri da casa sua. La trova una cosa molto rilassante. La bruna indossa un vestitino bianco ed un cappotto, infila i suoi stivali e, dopo alcuni minuti, arriva a destinazione. Il luogo è deserto, e questo non fa altro che aumentare la tranquillità della giovane. Si mette seduta su una delle panchine e chiude gli occhi. Un ragazzo misterioso si siede accanto a lei. La osserva per un paio di minuti, poi capisce che è la ragazza che stava cercando. Sorride.

" Tu credi in Dio? " le chiede poi improvvisamente. Valentina apre gli occhi, è un ragazzo davvero bello: ha i capelli del color dell'ebano, ed i suoi occhi sembrano prendere le tonalità del rosso a contatto con la luce solare. Non è Edward, l'ha capito. Ed a lei quel giovane da una strana e positiva sensazione.

" Perchè questa domanda? " " Chiede la bruna, e lui sorride.

" Perchè tutti credono in lui. Dio, il creatore celeste, colui che diede la vita alle sette cirtù cristiane e le fece rinascere sulla Terra per combattere il male ". E' calmo e rilassato, come se avesse detto la cosa più naturale del mondo. Valentina rimane quanto meno shoccata.

" Ma tu come fai ad essere alcorrente di queste cose? " Crede sia un nemico, si alza in piedi e lo stesso fa lui. Sorride e lei arretra: che sia uno dei sette peccati? " Rispondimi! Come le sai queste cose? "

" come te anche io sono una reincarnazione divina " Rivela lui senza dire se è una virtù o un peccato. " E adesso preparati a combattere! " Fa comparire una spada affilatissima ed attacca la giovane che, presa in contro piede, finisce per cadere a terra, ferita al braccio. Il ragazzo la guarda. " Alzati, Giustizia. Dimostrami la tua vera forza! " Le dice lui. Valentina fa leva sull'altro braccio e, a fatica, si alza da terra, ma il nuovo attacco la fa cadere rovinosamente. " E' proprio come pensavo: tu e la tua amichetta sapete chi siete, ma non siete ancora in grado di usare i vostri poteri appieno. Ci penserò io a farli riemergere come si deve ".

" Ma tu chi sei? Perchè mi hai attaccata? Vuoi uccidermi forse? " chiede Valentina, sconcertata. Lui fa scomparire la spada e le porge la mano. Lei, sorpresa, la afferr e riesce ad alzarsi.

" Mi dispiace, non volevo farti male. Forse ho esagerato con la prova. ma siamo rimasti in pochi, e volevo accertarmi che tu fossi effettivamente chi cercavo " Le rivela. La bruna è sempre più confusa, e lui non le lascia la mano e la attira a sè, facendola arrossire inevitabilmente. " Io sono Sebastian, e sono la virtù della forza. Ti ho cercata per tanto tempo, e grazie agli occhi di Force sono riuscito a localizzare qui la presenza di tutte e sette le incarnazioni demoniache: i sette peccati. Volevo affrontarli, ma non immaginavo che avrei trovato sia te che speranza "

" Aspetta un momento ". fa Valentina, confusa. " Tu.. sei una delle sette virtù? ". Lui annuisce.

" Con gli occhi della mia virtù ho previsto l'attacco di lussuria ai tuoi danni, ma non avevo fatto in tempo a prevedere anche quello di invidia. Volevo intervenire quel giorno, ma non ce ne fu bisogno ". Continua il discorso, e Vale pare ancora più confusa.

" Gli occhi della tua virtù? " Chiede sorpresa. Per la seconda volta,  lui annuisce.

" Si, è questo il mio potere principale: prevedere gli attacchi dei peccati poco prima che avvengano, e questo grazie agli occhi di Force, la mia virtù ". Vale comincia a capire qualcosa, poi si accorge che la spada è sparita. Guarda Sebastian, basita. " Qualcosa non va? " Chiede lui, e lei annuisce.

" dov'è la spada di prima? " Chiede la bruna, seriamente stupita. Lui sorride un pò, poi ridacchia vedendo l'espressione della sua compagna d'avventura.

" La spada è l'arma di Force. Compare solamente quando il padrone, cioè io, la richiama, oppure è in pericolo ". le rivela. " Mi ci sono voluti anni ed anni per riuscire a controllarla ".

" e io? " Chiede Valentina non capendo " Nè io e nè Theresa abbiamo armi ". Lui stavolta non si trattiene, e scoppia in una fragorosa risata, cosa che irrita la ragazza.

" Ma certo che le avete. Ma l'arco di hope e lo scudo di Justice devono essere richiamati da voi due. Finchè non avrete il potere necessario e non sarete pienamente conapevoli delle vostre potenzialità, non riuscirete mai a richiamare le vostre armi. Giustizia, ti credevo più perspicace ". A quella frase, la bruna si offende e fa per andare via. 

" che razza di antipatico " mormora " E lui sarebbe un compagno di battaglia? ". Una presa determinata ma gentile la ferma, tenendola per il braccio, e Valentina si ritrova di fronte a Sebastian.

" Scusami, a volte mi comporto da idiota, ma è il mio carattere. Non ti volevo offendere ". Lei annuisce e lui, in tutta risposta, la tira ancora a sè.

" che ne dici se ti insegnassi io a controllare i tuoi poteri? " Le chiede, spiazzandola e, se possibile, facendola arrossire di più. Lei trova la forza di guardarlo dopo un pò.

" Va bene, ma ad una condizione... "


 

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Capitolo 7
*** Krad ***


" Va bene, ma ad una condizione... " Rsponde la neo reincarnazione della Giustizia. Sebastian fa per risponderle, ma lei continua subito la frase. " Voglio sapere per filo e per segno tutta la storia. Perchè i peccati e le virtù si stanno affrontando? Qual'è la posta in gioco? Lussuria ha parlato di una spada... "

" Non è solo la spada in sè il problema " fa Sebastian. L'ha appena definita un problema? Ma come? Non è forse la spada di Dio? Dovrebbe essere la loro arma di difesa, e non un problema! " Ma non è ora il momento più consono per rispondere alle tue domande. A tempo debito saprai tutto, ma non ora. Adesso la cosa più importante è ricongiungerci con Speranza ed atuare una strategia efficace contro i nemici ". Guarda gli occhi azzurri della giovane. Occhi che chiedono una spiegazione che, per ora, non possono ancora ricevere. Quella ragazza non è pronta per scoprire tutta la verità, non sarebbe in grado di sostenere il peso della sua missione! Il moro guarda la ragazza di fronte a sè. " Che hai? Perchè quell'espressione? "

" Credevo che avresti potuto aiutarmi a capire di più su questa storia: ho accettato di combattere, mi ci sono trovata in mezzo senza ancora be capire cosa devo esattamente fare. So solo che ci sono sette persone da redimere, inquanto reincarnazioni dei peccati capitali, che fino all'altro ieri supponevo fossero menzionati solo nelle sacre scritture ". Sebastian la capisce bene, tuttavia trova le parole adatte a confortarla.

" Valentina, ascoltami attentamente: Dio ha fatto rinascere Justice dentro di te, ed egli sa che è la cosa giusta da fare. Lui è il nostro creatore, non devi dubitare delle sue azioni. Va in chiesa e parlagli apertamente. Prega, e vedrai che riceverai tutte le tue risposte ". Le consiglia. La bruna ci riflette: forse la reincarnazione della Forza ha ragione. Forse in chiesa troverà le risposte che si sta affannando a cercare. Dopo aver salutato il nuovo compagno d'avventura, la giovane si incammina. Dopo alcuni minuti arriva di fronte alla chiesa, che sorge maestosa al centro della città. Valentina entra, e la trova deserta. A quell'ora non c'è nessuno, tuttavia a lei pare strano di non scorgere nemmeno un fedele. In ogni caso, a lei non importa. Si inginocchia di fronte al meraviglioso altare, ed inizia a pregare con devozione il creatore. mentre è totalmente immersa nelle sue preghiere, però, una ventata d'aria calda la investe. Per un attimo le pare quasi di soffocare, fa tanto caldo! Cosa sta accadendo? La bruna si alza, e nota un ragazzo inginocchiato ad uno dei banchi. Ha dei lunghi capelli biondi, ed è vestito di bianco. Se avesse le ai si potrebbe tranquillamente definire un angelo. Che sia forse così? La giovane non si stupirebbe più nemmeno se incontrasse il diavolo in persona, ormai, dati i recenti avvenimenti. Continua ad osservare il giovane che, sentendo quello sguardo puntato su di lui, termina la sua preghiera ed alza lo sguardo. Uno sguardo di ghiaccio, tanto che per un secondo gela il sangue di Valentina, che arretra.

" Sono tanto interessante? Non hai smesso di fissarmi per più di cinque minuti ". Lei scuote la testa, imbarazzata.

" Mi dispiace di averla disturbata. Me ne stavo andando ". Fa per andare via, quel ragazzo la mette a disagio. Ma lui è più rapido e la afferra per un polso, trattenendola.

" Ti stavo cercando, giustizia. Io so tutto di te. So di come lussuria abbia cercato di corromperti, e di come tu ci sia quasi cascata. Sono qui per punirti nel nome di Dio ". Fa comparire dal nulla una lancia. " Una virtù che si fa corrompere da un peccato, anche solo con il pensiero, non è degna di restare nel tempio di Dio. Esci da questa chiesa ".

" Ma tu chi sei, si può sapere? " Chiede lei allarmata. ma chi è quel tizio che le sta puntando addosso una lancia? E come mai sa tutte quelle cose? " Non uscirò dalla chiesa solo perchè me lo imponi tu, mi dispiace! Io non prendo ordini da nessuno. E adesso fa quello che vuoi, non mi importa ". Quale determinazione! Il biondo osserva gli occhi di lei, poi la sua espressione. sulla sua faccia compare un ghigno.

" Oh bene... questa è la mia Valentina! ". La immobilizza con un solo gesto della mano. E' pazzesco! E' come se il suo potere avesse effetto su quello delle altre virtù. Ma chi è in realtà?

" La tua Valentina? Ma che dici? Io non ti conosco ". Fa la ragazza, cercando di liberarsi da quello strano sortilegio che la tiene immobilizzata. Niente, non ci riesce, per quanto ci provi.

" ma io conosco te. E' da tanto che ti sto osservando, e finalmente oggi ci siamo potuti incontrare. Devo ringraziare Sebastian, che involontariamente ti ha portata a venire da me ". Ghigna di nuovo, un ghigno che a Valentina non piace per niente. " Non avere paura. Per adesso la punizione sarà leggera. Non voglio certo che ti spaventi. Sai, noi due dovremo diventare grandi amici ". Gli compaiono due ali bellissime e bianche. Ora non c'è alcun dubbio, non si tratta di uno dei sette peccati. Che sia forse un angelo giustiziere? Valentina comincia a tremare: che ne sarà di lei? Perchè quella creatura che pare angelica la sta aggredendo? " Guardami! " Le ordina all'improvviso il ragazzo di fronte a lei. " Guardami e pentiti di tutti i tuoi peccati ".

" Ma io non ho fatto niente ". fa Valentina, le lacrime iniziano a scendere senza che lei lo voglia. " lasciami andare. Se sei una creatura divina siamo dalla stessa parte! Devi credermi, ti prego ". Tenta di spiegare, ma lui non pare ascoltare. Le asciuga quelle lacrime con un dito.

" No no... così non va, Giustizia. Non devi piangere. La punizione servirà anche a fortificarti, oltre che a mondare i tuoi peccati di quando ancora eri umana. Sii grata di questo ". Valentina però, riesce solo a tremare di più. Si sente perduta, sino a quando una spada non ferisce il misterioso ragazzo biondo al braccio. La lancia gli cade, ed il salvatore di Valentina si fa vedere.

" Chiunque tu sia, non azzardarti a toccare Valentina. Lei è sotto la mia protezione ". Richiama la spada, poi libera la ragazza usando una parte dei suoi poteri. Lei, spaventata, lo abbraccia e piange, il viso è un pò ferito da quella lancia. Sebastian la rassicura, poi parla all'avversario. " Chi sei? come hai immobilizzato una vir... " Si blocca appena vede il viso dell'altro ragazzo. Lo conosce, lo conosce benissimo! Non può credere che sia stato lui ad aggredire Valentina! Ma perchè? " K.. Krad? " Chiede solamente, portando una mano alla bocca.

" Sebastian, vedo che ti ricordi di me allora ". Risponde l'altro. Il moro guarda Valentina, che lo guarda come a volere spiegazioni.

" lo conosci? " chiede poi, e Sebastian annuisce. Ma è Krad a rispondere per lui.

" Oh si tesoro, io e lui ci conosciamo bene. Abbiamo lavorato in squadra per un pò di tempo ". Le rivela. Lei guarda Sebastian: lui e quel tipo in squadra insieme? poi avvampa di botto: l'ha forse chiamata tesoro?

" Fino a quando tu non sei cambiato! " Ribatte Sebastian. " Sei diventato un giustiziere! Non è questo il comportamento di una virtù! Noi non siamo assassini, dobbiamo redimere i peccati, e non ucciderli ". Rivela così che anche Krad è una virtù, una reincarnazione divina.

" Lui è... una virtù? Quale? " Chiede Valentina, non capendo: perchè un suo compagno l'ha aggredita?

" Si, certo che lo sono ". Ancora una volta è Krad a rispondere a Valentina. " Io ho le ali perchè sono il vostro capo: la Fede. Io sono la guida delle sette virtù e nemesi di Lussuria ". Valentina rimane shoccata: ma perchè il loro capo pare essere tutto fuorchè loro alleato? Come mai sta voltando le spalle ai suoi compagni? E' forse una virtù corrotta? No, non può crederci! La Fede è una delle virtù più forti, nonchè quella più vicina a Dio! Come può essere che Sebastian si trovi ora costretto ad impugnare la lancia contro di lui? " Sai, Giustizia, mi hai sempre attratto, sin da quando ti ho vista: hai carattere, per aver scoperto da poco la tua natura divina sembra che tu lo sappia da anni e anni. Ma forse questo è un bene. Devi venire con me, solo io posso insegnarti come combattere i nemicisenza fallire ". E' sicuro di sè, ma Sebastian interviene nella discussione.

" No! Lei rimane con me! Adesso sarò io ad insegnarle come utilizzare i poteri e come combattere. Tu... tu devi ritrovare te stesso, Krad. Poi potrai pensare a guidare noi virtù ". fa determinato la reincarnazione della Forza. Le sue parole alterano il capo delle Virtù, che spazza via il moro con un solo gesto della mano ed usando neppure il 3 % del suo effettivo potere. Ora lui e Valentina sono faccia a faccia. Lei non sa che fare. Sebastian si è ferito, ma si alza subito: sa perfettamente che solo lui è in grado di tener testa a Krad, ora come ora. Ma come fare? E' troppo vicino a Valentina, ma cosa vuole da lei? Da parte sua, nemmeno la giovane capisce: prima la chiama " peccatrice " ed ora vuole che lo segua? Improvvisamente si sente afferrare, e sul suo viso appare un'espressione preoccupata.

" Adesso mio caro tesoro tu vieni con me. Dimenticherai quello che ha detto Sebastian e insieme giustizieremo tutti i peccatori. Libereremo noi il mondo da tutti gli esseri impuri ". Sebastian si rialza, ma ormai è tardi: sono scomparsi! Dove sarà Valentina adesso? perchè il loro capo è ritornato proprio ora e l'ha rapita? E perchè aveva lo sguardo di chi aveva trovato qualcosa/qualcuno che voleva da tanto? Quali sono le reali intenzioni della virtù della Fede? Sarà loro nemico?

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Capitolo 8
*** Dangerous mind ***


Valentina si sveglia solamente alcune ore dopo. Pare stordita e confusa, e tutto ciò che ricorda è che Krad, la virtù della Fede, l'ha rapita costrigendola con la forza a seguirlo. Ancora è incredula: se è veramente il loro capo, come mai le ha puntato un'arma addosso? Cerca di alzarsi, ma non ci riesce. Si accorge solo ora di essere legata ad un vecchio altare. Un momento, ciò significa che è in una chiesa? La situazione inizia a preoccupare molto la giovane, che inizia a respirare irregolarmente. Sta avendo un attacco di panico in piena regola, ma che le prende? Non è da lei u comportamento simile. " Fatemi immediatamente uscire da qui!! ". Grida solamente. " Io non ho fatto niente, voglio andarmene! Voglio andare a casa! ". Di nuovo, ua ventata d'aria calda la investe, e trova una piuma bianca accanto a lei. 

" Vedo che hai fretta di andartene, eh? Cos'è, hai timore di stare nel tempio di Dio dopo averlo tradito solo con il pensiero, pensando per un momento di accettare la proposta del nostro nemico? ". Le chiede qualcuno. Lei fatica un pò, ma alla fine capisce di chi si tratta. Le catene che la tengono legata spariscono misteriosamente, e la bruna fa per alzarsi e fuggire, iniziando seriamente a preoccuparsi per ciò che potrebbe accaderle. Ma qualcuno la afferra da dietro tappandole la bocca impedendole di parlare, mentre con l'altra le tiene i polsi, tanto forte che quasi le si ferma la circolazione sanguigna. " No, non dirmi che te ne vuoi andare via? Che scortese. E io che ti ho portata qui proprio perchè ci rimanessi per un pò! ". La spinge a terra, e lei manca di poco il crocefisso, che sta quasi cadendo a terra, Deve essere una chiesa abbandonata da anni, dato lo stato in cui versa. La ragazza si ferisce leggermente ad un braccio tentando di attutire l'impatto. " Qui, davanti a questo altare sconsacrato, dovrai fare ammenda di tutti i tuoi peccati. Dovrai pentirti, e giurare eterna fedeltà a me, che sono il più vicino al Creatore ". Come? Giurare fedeltà? Valentina trova il coraggio di parlare dopo alcuni, interminabili secondi.

" Tu sei la Fede se non sbaglio, no? ". Domanda. Poi riprende a parlare. " Ti sembra questo il modo di comportarti? Ti presenti davanti a me, mi minacci. Dici che non c'è redenzione per i peccati. Li vuoi uccidere senza nemmeno provare a redimerli. E poi vorresti che noi ti considerassimo un capo? No, è impossibile! Io non ti conosco, ma so che Sebastian ha ragione: devi ritrovare te stesso ". Quelle parole non fanno altro che mandare Krad su tutte le furie: lei gli viene a fare la predica? Lei, che è solo una virtù minore? Che ha quasi ceduto alla proposta del capo dei peccati? Che si è lasciata prendere dal sentimentalismo e vorrebbe... com'è che dice? Ah si, redimerli? No, non lo accetta. Con una velocità disarmante mette la giovane a spalle al muro, tanto che persino a lei, per un istante, si mozza il fiato. E' davvero il più forte dei suoi compagni, almeno quelli che ha incontrato sin ora!

" Tu senza di me non sei niente, giustizia! Non sei niente, capito? Hai bisogno di me. Noi due ci completiamo ". Ha uno sguardo che è tutto fuorchè quello di una persona calma ed equilibrata: sembra lo sguardo di un folle. Com'è possibile? Se è la Fede, non dovrebbe cedere a certi scatti d'ira! " Dobbiamo ripulire il mondo dalla feccia che lo abita. Dobbiamo punire i peccatori con la spada di Dio, li dobbiamo mandare all'inferno insieme ai sette peccati capitali. Solo così l'umanità potrà essere libera da ogni peccato ". Quello sguardo non fa altro che impaurire la ragazza, che non ha modo di fuggire in alcun modo. ma che succede? Ha più paura al cospetto del suo capo che quando ha incontrato Lussuria, ma com'è possibile? Dopo alcuni secondi, Krad pare calmarsi. Prende una mano alla ragazza, che trema spaventata. Lui la guarda, per poi riprendere la parola. " Rimani al mio fianco, Valentina. Io e te da soli basteremo, non ci servono le altre virtù per compiere la nostra missione. L'unica che voglio sei solo tu ". La ragazza rimane sconvolta da quella proposta, e fa cenno di no.

" No, è escluso! Io, Theresa e Sebastian vogliamo trovare una soluzione ragionevole. Non è giustiziando le persone che cambieremo il mondo. Dio ci insegna a redimere, non a metterci al pari dei nostri avversari giustiziando umani ed incarnazioni demoniache. Noi non siamo assassini, ma virtù! ". Quelle parole, quella determinazione. Krad non può fare a meno di continuare a fissarla. Al diavolo le regole, al diavolo tutto. Ora sono li, sono soli. Lei è indifesa, non sa ancora usare i suoi poteri, mentre lui li sa perfettamente controllare, ed oltre tutto è più potente di lei.

" Non ti permetterò di essere di qualche peccatore. Tu devi essere solo mia, e di nessun altro ". Le punta la lancia per farla stare praticamente incollata al muro. Sono vicini, forse troppo. La ragazza comincia un pò a tremare. Ma come? Per quello che ne sa, la virtù della Fede non dovrebbe nemmeno guardare le donne! Dovrebbe solo pensare a compiere la missione, con giudizio e con ecquità. Cosa pensa di fare il suo capo? Perchè si comporta così? Odia i peccatori, ma lui sta trasgredendo le regole? Sta per dire qualcosa, ma viene zittita da un bacio improvviso. E ciò che lei vi avverte la sconvolge: avverte... cos'è? Lussuria? No! Senza dubbio si sbaglia! Deve sbagliarsi, non può essere. Se così fosse, significherebbe solo una cosa...

Sebastian torna da Theresa, quasi piangendo: non può credere che il suo capo abbia veramente rapito Valentina sotto i suoi occhi! Lui ha sempre sperato di ritrovare Fede, la virtù più potente, nonchè loro leader. Ha sempre sperato che fosse vivo, e che insieme avrebbero vinto la battaglia con ecquità ovviamente, e liberato anche Prudenza e Temperanza, ancora prigioniere dei peccati alla villa. Ora tutte le sue speranze sono crollate, e lui si sente uno sciocco. Theresa lo vede e gli corre incontro. " Sebastian! Dov'è Valentina? ". Chiede. La ragazza ha conosciuto Sebastian il giorno dopo Valentina, ed anche lei aveva accettato di seguirlo per degli allenamenti. L'aveva visto precipitarsi in chiesa dicendole di aspettarlo li, al parco. Ed ora lui è tornato, ma senza la sua amica. Il ragazzo la guarda stravolto.

" Fede... lui è vivo... è vivo, capisci? ". Lo dice shoccato, e Theresa non riesce a capire: perchè quel tono? Se il loro capo è vivo non è forse motivo di allegria?

" Perchè quell'espressione? Se il capo è vivo per noi è motivo di gioia ". fa la bionda, ma lui la interrompe bruscamente.

" No affatto! Pare che si sia trasformato in un giustiziere implacabile! Ha rapito Valentina per punirla, così dice lui! ". Theresa rimane shoccata: come sarebbe a dire che il loro capo ha rapito Valentina?

" Ma... dobbiamo andare a riprenderla, Sebastian! E dobbiamo farlo subito! ". Una risata alle spalle della giovane la fa ammutolire.

" Non andate, ve lo sconsiglio. Il capo si infurierebbe ". Dice. E' una voce maschile. " E poi, vorreste lasciare qui da solo il vostro avversario? ". Sebastian e Theresa si girano di scatto, trovandosi di fronte un ragazzo dai lunghi capelli rossi e dagli occhi azzurro oceano, che quasi sembrano rossi. Indossa degli occhiali, che non pare avere idea di togliere. " E' molto impegnato con Giustizia in questo momento. Mi ha incaricato di assicurarmi che voi due non creiate problemi. Ed è ciò che intendo fare ". Sebastian riconosce quel ragazzo, mentre Theresa no: ed ora che accade? Che succederà? " Vi restano due opzioni possibili: o state qui fermi e buoni... ". E fa comparire un pugnale. " Oppure dovrete vedervela con me. A voi la decisione ". Ghigna. Theresa incontra il suo sguardo. Ma chi sarà?

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