He’s my romeo,but i’m not his Juliet.

di xalison
(/viewuser.php?uid=239632)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** you look like an angel. ***
Capitolo 2: *** he's a good person. ***
Capitolo 3: *** that moment. ***
Capitolo 4: *** who are you? ***
Capitolo 5: *** the beginning. ***
Capitolo 6: *** the most beautiful sad magic tragic moment. ***
Capitolo 7: *** klaus isn't the only one who wants elena. ***
Capitolo 8: *** we saved each other. ***
Capitolo 9: *** misunderstandings. ***
Capitolo 10: *** tell me the truth. ***
Capitolo 11: *** the last moment of happiness. ***
Capitolo 12: *** the moment I knew. ***
Capitolo 13: *** rebekah's plane. ***
Capitolo 14: *** together for a little while. ***
Capitolo 15: *** Goodbye. ***
Capitolo 16: *** I miss you. ***
Capitolo 17: *** Welcome back. ***
Capitolo 18: *** can you remember? ***
Capitolo 19: *** as if that were not enough. ***
Capitolo 20: *** I remember everything. ***
Capitolo 21: *** Rebekah? ***
Capitolo 22: *** epilogo. ***



Capitolo 1
*** you look like an angel. ***


He’s my romeo,but i’m not his Juliet. 

Primo Capitolo.

Oggi era un grande giorno.Tutta la corte era in festa,tutti i servi,compresa me,si adoperavano in tutti gli angoli del palazzo per far si che tutto fosse pulito e in ordine per un occasione così speciale.Anche il duca,Giuseppe Salvatore,pareva interessarsi,diamine,allora era davvero qualcosa di speciale.
Oggi il conte Salvatore,Damon Salvatore,avrebbe fatto ritorno dopo dieci anni di guerra in Francia.
Io ero felice,solamente perché essendo la dama di compagnia della madre,non avrei potuto desiderare altro per vederla più felice di quanto lo è oggi.Non si direbbe per il marito della contessina Caroline,che sembrava tutt’altro che contento.Era agitato e nervoso,eppure aveva un ottimo rapporto con il fratello,ma qualcosa lo turbava.
‘’Elena’’-mi chiamò dolcemente Caroline.
Io ero una semplice dama di compagnia non ero una nobile eppure Caroline,Stefan e la contessa mi trattavano come se lo fossi,mi sentivo in famiglia con loro,di certo non si poteva dire lo stesso del duca Salvatore,il padre dei due conti,che trattava tutti male,eccetto suo figlio Stefan.
‘’Dimmi Caroline.’’-Mi permettevano sia lei che Stefan il pregio di dargli del tu,eravamo amici ormai,e consideravo la contessa come una madre,quella che non avevo mai avuto,quella di cui non avevo memoria.
‘’La madre di Stefan,la contessa,non si sente molto bene ha uno dei suoi soliti attacchi,pare sia grave.’’-mi disse preoccupata.
‘’Speravo che con il ritorno dell’altro figlio le cose sarebbero migliorate,sembrava così serena.Corro subito da lei.’’ Mio padre era un medico,e fin quando ha potuto,mi ha insegnato molte cose,a leggere,a scrivere,parlavo tre lingue ed anche alcuni trucchi e rimedi in medicina,che mi erano stati molto utili nei cinque anni di soggiorno alla reggia. 
  
 
Eccomi,sono davanti il cancello dell’imponente reggia,della mia reggia,dopo dieci lunghi anni.Il provo volto che riconobbi fu quello di Jenna,la serva più gentile,saggia ed affidabile.Accanto a lei c’era Alaric,suo marito,lo stalliere uomo onesto,per questo mio grande amico ed anche perché aveva sempre del bourbon a portata di mano.
Li salutai entrambi con un abbraccio affettuoso e consegnai il mio cavallo ad Alaric,lui lo avrebbe fatto mangiare e lo avrebbe pulito.Salutai la cuoca,che era presa da alcune strane erbe,davvero non era cambiato nulla in dieci anni.Quando  avrebbe capito,Bonnie,di essere una strega?Forse lo aveva capito,ma non lo diceva.Chiunque affermava di esserlo veniva bruciato al rogo senza esitare. 
Vidi mio fratello e sua moglie,troppo nevrotica per i miei gusti,ma se lui era felice lo ero anche io. 
‘’Ciao fratellino,vedo che non sei invecchiato di un giorno,chissà perché.’’ 
‘’Damon,forse perché siamo vampiri?In dieci anni neanche la tua ironia è mutata,noto.’’
‘’Stefan,tesoro,abbassa la voce.’’ –lo rimproverò Caroline,si era decisamente pazza,molti sapevano dell’esistenza dei vampiri ma nessuno voleva ammetterlo o sfidarci,eravamo la famiglia più potente del luogo e d’Italia,dopo il re,anch’esso uno di noi.A questo pensiero mi venne subito in mente,la regina,Katherine e la sua bellezza,dove neanche in un occasione non veniva messa in mostra,avrei dovuto farle una visitina,come era mia abitudine.
‘’Dovresti andare da nostra madre,le sei mancato molto,ed è malata gravemente.Ti consiglio di passare del tempo con lei.’’
‘’Stefan,lei non morirà.’’dissi con rabbia,scandendo le mie parole.’’Io la trasformerò,si,ora.’’
Mi fermò e mi disse con tristezza ‘’Damon,tu sai che lei non vuole…’’ ‘’Si,lo so.Ora lasciami,vado a trovarla.’’
Stefan prima di farlo rivolse uno sguardo a Caroline,quando mi voltai per raggiungere mia madre.Sentii ancora qualche parola sul mio conto,ma non importava ora dovevo andare da lei,l’unica donna che abbia mai amato per davvero.
‘’Madre!Oh scusate..’’
Oggi sarei tornato a casa,dopo dieci anni di guerra,ed avrei rivisto mia madre,la mia cara e dolce madre malata,non era nei programmi incontrare un angelo al suo fianco.
 
ANGOLO AUTRICE.
CIAO A TUTTI ED ECCOMI CON UNA SECONDA STORIA,AMBIENTATA IN UN ALTRO SECOLO IL 700,STA VOLTA NON SONO UMANI.
HO AVUTO QUESTA IDEA ALLE DUE DEL MATTINO,RIVENDENDO ELISA DI RIVOMBROSA,VI HO DETTO TUTTO AHAHAHAHAHAH
QUINDI SCUSATE SE FA UN PO’ PENA,MA SONO SEMPRE RIMASTA AFFASCINATA DAI SECOLI PRECEDENTI,SPERO VI PIACCA,ASPETTO VOSTRE RECENSIONI. C:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** he's a good person. ***


Capitolo due.  
Detestavo il fatto che mia madre non volesse diventare un vampiro,lei ha sempre nutrito molto rispetto e fiducia nei miei confronti e sapevo che le piaceva tutto di me,ma è come se rifiutasse quella parte ed era stata lei insieme ad Esther a donarla a me e mio fratello.
‘’Madre!Oh scusate..’’ rimasi paralizzato dalla bellezza che mi ritrovai di fronte.Era in piedi accanto al letto di mia madre,aveva dei lunghi capelli ricci e castani,degli occhi dello stesso colore e una pelle olivastra,senza alcun difetto.Indossava un vestito bianco con ricami celesti,il corpetto bianco che indossava con fiori azzurrini metteva in risalto le sue forme,non si poteva dire lo stesso della grande e lunga gonna che ricopriva completamente le sue gambe,indossava un casaquin,doveva essere una domestica ma aveva un libro in mano,quindi si,era la dama di compagnia.
Non avevo visto mai una donna più bella e di donne ne avevo viste.
Ho distolto lo sguardo solo al richiamo di mia madre.
‘’Damon,oh finalmente.’’
‘’Sono tornato madre e sta volta resterò.’’
‘’Vi lascio soli,con permesso.’’ Una dolce voce pronunciò quelle semplici parole ma non mi erano mai sembrate così magiche.
‘’Certo Elena,va pure,non dimenticare la nostra lettura più tardi.’’
Elena,il suo nome era magnifico.Ma cosa non lo era in lei?
Fece di si con la testa ed uscì,dopo aver salutato mia madre dovevo andare subito alla sua ricerca.
 
Sentivo il sangue fluirmi in faccia,oh si,ero rossa,rossa più di un pomodoro,più delsangue.Avevo visto molti suo quadri nella camera della contessa,ma nessuno di loro eguagliava  la sua bellezza,anche le donne in paese parlavo di lui,ma quando l’ho visto mi sono trovata davanti una persona completamente diversa.Quando i suoi occhi azzurri si erano posati sul mio corpo,rischiavo un mancamento,fortunatamente le finestre erano aperte,avevo bisogno d’aiuto:Caroline,Bonnie  e Jenna dovevano aiutarmi.
La prima che mi trovai davanti fu Bonnie che mi portò fuori dalla reggia,lei diceva che i vampiri poteva udirci anche a distanza,conoscevo Stefan e Caroline e il loro segreto,ma non ne avevamo mai parlato.
Ci sedemmo in un bellissimo prato fiorito,la primavera era da sempre la mia stagione preferita.
‘’Allora,Elena,abbiamo poco tempo tra poco il duca e i conti avranno fame,dimmi tutto sembri così felice ed emozionata,cosa è successo?’’
‘’Bonnie,io,so che è assurdo ed è impossibile da pensare e che mi porterà solo guai.Ma ho incontrato il conte,Damon,ed io,insomma in me è scattato qualcosa voglio dire in entrambi.Io vorrei…’’
‘’Elena,cosa?ma sei impazzita?’’ disse in un tono così allarmante che fece sparire tutta la mia felicità. “Tu non puoi  e non devi permettere che questi pensieri ti sfiorino neanche per un momento,tralasciando che il legame serva-conte è praticamente impossibile.Ma lui non ti merita non è lui giusto per te,è spregevole,gentile a volte con alcuni amici,e non ha rispetto per nessuna donna eccetto sua madre e dovresti sentire ciò che succede tra suo padre e lui,le loro discussioni fanno tremare l’intero palazzo.E poi tu sai cosa sono,Stefan e Caroline hanno rispetto per la vita umana,infatti si nutrono di animali,lui no,lui succhia via la vita dalle persone non solo il sangue,ovviamente dopo essersene approfittato.Inoltre manca sempre di rispetto al re,tutti sanno che ha una relazione con la regina:Katherine.’’
“NO,non è possibile,lui non può essere così,il suo viso ricorda quello di un angelo e poi quando ha visto sua madre i suoi occhi trasmettevano tristezza e dolcezza,una persona così non può essere altro che buona,se fosse davvero come hai detto tu i suoi occhi non mi avrebbero trasmesso nulla se non ribrezzo.’’
“Elena stai scherzando?non ti fidi di me ma di uno sconosciuto?e poi credi davvero che un conte si interessi a te?”
“Ma certo,io sono solo una serva giusto?Non merito niente e nessuno.’’ La liquidai fredda.Ma come poteva aver detto una cosa del genere?Lei era la mia migliore amica e quelle parole mi avevano ferito,sapevo che per la società  non ero nulla rispetto alle donne nobili ma fa sempre male sentirselo dire,e per i miei principi valevo molto di più di tutte loro messe insieme.
“Elena,io non volevo dire questo,mi dispiace davvero,sai che non potrei mai pensare una cosa del genere.”
Ormai ero già di ritorno alla villa sentì  a stento le sue parole.Corsi in camera dovevo restare sola.Ma qualcuno mi toccò la mano poggiata sulla maniglia,un brivido percorse tutto il mio corpo e lei mie guance tornarono rosse come prima se non peggio,non poteva che essere lui:Damon.
‘’Conte.’’ 
ANGOLO AUTRICE
ECCO IL NUOVO CAPITOLO,SCUSATE SE FINISCE IN FRETTA MA NON HO ANCORA STABILITO UNA TRAMA,NEL PROSSIMO CAPITOLO OVVIAMENTE CI SARANNO MOLTI PIU’ PERSONAGGI AVRO’ SCELTO UNA TRAMA (FINALMENTE AHAHA) E LE COSE SI METTERANNO IN MOVIMENTO.
GRAZIE A TUTTE COLORO CHE SEGUONO LA MIA STORIA E CHE LA RECENSISCONO. :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** that moment. ***


Capitolo tre.

Ancora la sua voce,mi stava facendo impazzire.Come era possibile?Aveva pronunciato la parola che tutti mi rivolgono da sempre ‘conte’ eppure detto da lei sembrava un verso di una poesia.Durante la sua assenza,mia madre mi aveva parlato molto di lei,anche troppo avrebbe pensato un qualsiasi essere umano,ma io invece,non avevo mai abbastanza di sapere su di lei la descriveva bene,ansi eccellentemente.Secondo mia madre questa ragazza non aveva un difetto,eccetto la testardaggine,ma quello non è un difetto secondo me anzi è seducente.
 
“Allora,tu sei Elena,come sta mia madre?’’pronunciai le parole freddamente,volevo capire se anche lei provasse qualcosa per me,ovviamente come tutte era stata meravigliosamente colpita dalla mia bellezza,ma aveva sentito quello che avevo provato io?L’avevo provato una volta con una ragazza Rebekah,eravamo entrambi giovani,testardi,egosti,la trovavo perfetta.Fin quando io non sono cresciuto ed i miei difetti sono rimasti ma non così amplificati come rimasero a lei.Quando le “osai” parlare seriamente,scappò e da quel momento non l’ho più rivista.
 
‘’Mi dispiace avvisarvi,ma voglio essere sincera con voi,vostra madre è davvero malata,credo dobbiate trasformala al più presto.’’
Lei voleva essere sincera con me?Piccolo indizio,davvero piccolo dettaglio ma ciò significa che anche lei ha provato,quella scossa,elettricità,scintilla non so come chiamarla,perché non mi è mai accaduta,neanche con Rebekah era stata così forte e più la guardavo più me ne convincevo.O forse significa che è semplicemente la persona sincera e genuina che ha descritto mia madre.
‘’Grazie per la tua sincerità,ma mia madre non vuole,sai lei ama mio padre e lui odia i vampiri e quindi preferisce non farlo.Anche se mio padre odia un po’ tutti.Le ho chiesto molte volte di trasformarsi per me e Stefan,ma lei dice che è giusto così,durante il corso naturale della vita i figli vedono morire i nostri genitori,ma noi siamo vampiri cosa c’è di naturale in questo?”Le avevo rivelato tutta la verità,mi ero aperto a lei sinceramente,avevo abbattuti tutti i miei muri ed è stato così naturale.Era impossibile mentire guardando i suoi occhi castani,trasmettevano dolcezza e dopo che ebbi pronunciato quelle parole mi trasmisero anche sicurezza,ma erano occhi,degli splendidi occhi,ma rimanevano pur sempre occhi,com’era possibile?  
‘’Sapete io sono molto affezionata a vostra madre e quando arriverà il momento,il momento in cui lei non sarà più qui con noi,non so come farò ma sopravvivrò.E’ questo il corso naturale della vita di cui parla,sopravvivere ogni giorno.Ed i figli senza genitore sopravvivono,i genitori senza figli no,ecco perché vi ha trasformato in vampiro,lei non poteva accettare l’idea di perdervi come nessuna madre o padre.E vostro padre non vi odia ne voi,ne nessun altro,è triste perché vostra madre è malata,e avete qualche debito,il suo modo di reagire e sfogare tutto con l’ira.’’
Le sue parole in qualche modo mi avevano rassicurato facendomi sentire meglio.Era davvero ingenua come diceva mia madre,mio padre odia tutti e non perché è triste ma perché un grande figlio di buona donna.
“Mia madre mi ha raccontato tantissimo di te,mi ha detto cosa sei e mi ha detto che tu hai perso tua madre da bambina e tuo padre dopo qualche anno..voglio solo che tu sappia che a me dispiace molto,la vita è ingiusta.Da quanto ho appreso da mia madre il tuo modo per sfogarti è andare a cavallo,mi ha detto del tuo amore per il cavallo Joseph.Anche io amo il mio cavallo sai?Prima di rispondere sappi che io voglio che tu mi dia del tu,Elena.”
Divenne rossa in un battibaleno,cercava invano di nasconderlo,la sua innocenza poteva intenerire tutti,anche il cuore più freddo,come il mio.
“Si è vero,amo davvero il Joseph,cont..scusa Damon.’’
‘’DAMON!’’ una voce che odiavo,furiosa e fastidio,ci interruppe: mio padre.
‘’E’ stato un piacere conoscerti Elena.’’pronuncia il suo nome maliziosamente e sfoggiai il mio sorriso più provocante,sarebbe impazzita,stava impazzendo di fronte i miei occhi,ed io non potevo esserne più felice.  
Camminai lentamente verso la camera di mia madre,era da lì che proveniva la voce i miei sensi da vampiro erano davvero utili.
 
Si allontanò ed io seguì la sua sagoma lungo il corridoio della reggia,ricco di quadri,statua,mosaici sui muri e perfino sui pavimenti,amavo quel casato,sembrava di camminare in un posto incantato.
Entrai nella mia stanza,ed ero ancora rossa,sperai inutilmente che non l’avesse notato,quando pronunciò il mio nome sentì una fitta allo stomaco,ma non di quelle brutte,di quelle che non hai mai sentito in tutta la tua vita.Ero totalmente assorta ed affascinata da lui,e sembrava che lui provava lo stesso per me.
Per un momento le parole di Bonnie percossero la mia mente e mi scappò un sorriso.Come aveva potuto Bonnie,descrive il conte,insomma Damon,in tale mondo?Era una persona straordinaria,lo leggevo nei suoi occhi.Oh,i suoi occhi ghiaccio,non c’èra nulla di più bello al mondo.
‘’ELENA,TI PREGO,CORRI,AIUTAMI..IO!’’
Caroline?Cosa poteva essere successo? 
Corsi velocemente,non essendo umana,arrivai lì più in fretta del previsto.La scena che vidi fu straziante.
Stefan piangeva accasciato sul letto e Damon aveva uno sguardo,quella non era tristezza,era disperazione,il momento era arrivato la contessa era morta ed io non ho potuto neanche salutarla.
Sentivo tutta la servitù accorrere,ma non ebbi tempo di versare la seconda lacrima che un mano mi prese per il braccio talmente forte che non potei fare a meno di emettere un piccolo urlo e quando vidi il suo viso mi spaventai.Mi diede uno schiaffo sul viso e finì in un momento a terra:Giuseppe Salvatore stava sfogando la sua ira su di me.
Stava per darmi un calcio sull’addome,quando qualcuno intervenne e gli diede un pugno,poi sentì Stefan dire: ‘’Ma siete impazziti,entrambi?Damon siamo davanti al cadavere di nostra madre buon Dio,abbiate un po’ di rispetto.Padre cosa vi è saltato in mente?Elena non c’èntra nulla.’’Le sue parole erano mozzate dalle lacrime.
‘’E tutta colpa sua,lei era la dama di compagnia di vostra madre,lei le doveva stare accanto ed impedire questo.’’
‘’STA ZITTO!Se è morta la colpa è tua,è per colpa tua che lei non si è trasformata perché tu odiavi i vampiri e lei ti amava troppo per deluderti,se vuoi prendertela con qualcuno prenditela con te brutto figlio di’’ rispose Damon,non avevo mai visto nessuno così governato dalla rabbia.
‘’Basta,vi prego,Stefan ha ragione.’’ Caroline interruppe la lite,tra Damon che teneva fermo contro il muro Giuseppe,il suo sguardo era pieno d’ira ora,sembrava una persona completamente diversa,Stefan era dietro Damon cercando di farli smettere e Caroline con la sua forza mi prese,mi alzai e poi vidi solo nero.     

ANGOLO AUTRICE.
SALVE A TUTTI. 
MI DISPIACE AVER FATTO FUORI LA MADRE,MA E' QUESTO CHE METTERA' LE COSE IN MOVIMENTO,MA NON VOGLIO ANTICIPARVI NULLA.SAPPIATE SOLO CHE DA ORA INIZIANO I PROBLEMI E ARRIVERANNO TANTI ALTRI PERSONAGGI.
A PRESTO E GRAZIE MILLE A TUTTI PER LE VOSTRE RECENSIONI. :) 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** who are you? ***


Capitolo quattro.

Oh la testa,quanto mi faceva male,la botta che avevo preso doveva essere stata forte le ‘persone’ come me non sentono dolore fisico molto facilmente.Non riuscivo a capire dove mi trovavo,ne tantomeno riuscivo ad aprire gli occhi.
“Elena,andiamo!Elena!’’
Quella voce doveva essere di Caroline,ma sentivo altre persone intorno e sguardi puntati su di me aprì gli occhi solo quando la voce,quella più bella che avessi mai sentito,disse:
“Elena,per favore,apri gli occhi o parla,ti prego.’’
Lo disse così mestamente e con preoccupazione che non potei fare a meno di spalancarli,eravamo nella mia stanza sul mio letto,lui era accanto a me,io ero tra le sue braccia.
Ecco,stavo per svenire di nuovo,mi sentivo così bene,non mi sarei voluta alzare mai avrei solo voluto che tutti gli altri intorno al mio letto scomparissero.
C’erano proprio tutti:Stefan,Caroline,Bonnie,April,Jenna e Alaric.
‘’Cos’è successo?’’ dissi,senza muovermi dalle braccia di Damon,anzi ‘involontariamente’ mi ero stretta ancora di più a lui e tutti ci fissavano,ma non importava anche se la stanza era piena in quel momento eravamo solo noi due.
“Eri nella stanza della contessa dopo aver appreso la tragica notizia e il duca Salvatore,ingiustamente,ti ha dato la colpa e ti ha…’’
Qualcuno interruppe Alaric.
‘’Ha fatto una cosa davvero sbagliata e la pagherà per questo,non la passerà liscia Elena,non glielo permetterò,ferirti è stato troppo,non accadrà più perché lo manderò via.” Mi disse sicuro Damon fissandomi negli occhi,si decisamente stavo per svenire di nuovo.
Gli altri ci guardavano,o meglio ci fissavano perplessi,ero imbarazzata non sapevo che dire,ne cosa fare,volevo solo restare da sola con Damon…ma la contessa.
La contessa era morta,la proprietà era sua e tutto ciò ora era di Damon l’aveva scritto nel testamento e l’aveva sempre detto,lui era l’unico erede.E avrebbe cacciato via il padre,solo per avermi ferito,questo significa che io,insomma,lui si interessa a me.
Ma la contessa non c’era qui con me,ne con lui,elaborai il pensiero di una vita senza la contessa e convivere con Damon e Stefan tristi e disperati,piansi involontariamente.
‘’Io,mi dispiace,siete qui a prendervi cura di me,ma non dovreste esserci nessuno di voi,dovete andare dalla contessa.’’
‘’Non dire sciocchezze,per lei non c’è più niente da fare,per te si.’’ disse Stefan dolcemente,con al dolcezza che lo ha sempre distinto,guardai Damon,e lui fece di sì con la testa.
‘’Ora,riposa se ti senti meglio,vieni nel salotto centrale,altrimenti resta qui.’’ Disse Caroline,e tutti compreso Damon uscirono dalla stanza,riuscì a sussurrargli ‘grazie’ lui mi sorrise,di nuovo ed il suo sorriso era sincero,come i suoi occhi.
 
 
Avevo appena lasciato la stanza di Elena,sentivo alle mie spalle Stefan e Alaric,sicuramente volevano farmi una ‘’ramanzina’’ perché avevano notato ciò che era successo tra me ed Elena,un conte ed una serva,scandaloso.Ma loro non sapevano che a me non importava nulla di ciò che pensavano ne loro ne gli altri,mi piace Elena e voglio andare fino in fondo con lei,ed io sono Damon Salvatore,ottengo ciò che voglio.
 
‘’Sei impazzito o cosa?’’
‘’Cosa vuoi Stefan?In fretta ho da fare.’’ Cercai,inutilmente,di liquidarlo.
‘’Cosa vogliamo?Sei tornato da circa quanto?quattordici ore?ed hai già messo gli occhi sulla tua prossima ‘’preda’’,non azzardarti neanche a pensare ad Elena,lei non merita questo e poi pensavo non ti interessassero le schiave.’’ Alaric pronunciò queste parole così severamente,sembrava suo padre,mia madre mi aveva raccontato anche di questo,Alaric e Jenna per Elena erano tutta la sua famiglia.
‘’Sentite non mi pare il momento di parlarne e non sono cose che vi riguardano sinceramente.’’
‘’Oh caro mio,ci riguardano eccome.Entrambi vogliamo bene ad Elena,ma a parte questo,anche se per miracolo le tue intenzioni fossero serie,sai che il vostro amore è impensabile e impossibile,verrete emarginati dalla società,ci saranno solo voci su di voi e se qualcuno viene a scoprire cos’è in realtà Elena e che è ancora viva la perseguiterà,Damon insomma ragiona.’’
‘’Stefan,a me non interessa essere emarginato dalla società,vivrò per sempre cosa potrebbe mai importarmi di qualche decennio da solo,se con lei?Ed inoltre non permetterò a nessuno di farle del male,so che il suo dono,la rende una persona speciale,ma la proteggerò se qualcuno dovesse venire a saperlo chiaro?’’
‘’Signori salve,signor conte c’è una visita per voi’’,April interruppe la conversazione.
‘’La voce della scomparsa di vostra madre deve essersi diffusa,ma così in fretta?Insomma nessuno è uscito dal palazzo.’’
‘’Non lo so Alaric,magari qualche stalliere deve esser uscito,andiamo Stefan.’’  
 
‘’Tu?Che diavolo ci fai qui?’’
“E buonasera anche a te.Ho saputo del tuo ritorno,tutti in paese e anche tutti i nobili ne parlano,il conte Damon Salvatore è tornato,appena l’ho saputo,sono venuta per vederti.’’
“Grazie per il pensiero ma non c’è ne bisogno davvero,puoi ritornatene da dove sei venuta Rebekah.’’
‘’Per favore.’’ aggiunse Stefan.
‘’Ah,una vecchia ‘amica’ viene a trovarti e tu non la inviti neanche a cena?’’
“No,arrivederci.’’
‘’Perché tutti stanno piangendo?sei davvero tremendo’’. Aggiunse maliziosamente,avvicinandosi a me ignorando del tutto Stefan.
‘’La contessa,mia madre,è morta.Quindi,se non ti dispiace,potresti andartene?’’Replicò Stefan fin troppo gentile per i miei gusti,Rebekah non lo degnava neanche di uno sguardo i suoi occhi erano puntati su di me.
“Io non lo sapevo,mi dispiace.A presto,allora.’’disse ma non sembrava per niente sorpresa,magari sapeva della malattia.
‘’Damon,andiamo.Non è il momento per pensare a lei,dobbiamo occuparci del funerale di domani.’’
‘’Bene,andiamo.’’
 
 
Mi alzai dal letto,ero ancora un po’ dolorante per lo schiaffo ricevuto,ma non avevo voglia di starmene a letto.Mi alzai e decisi che l’unica cosa da fare era andare a cavallo,se fossi andata da loro per aiutarli mi avrebbero rimandata a letto in batter d’occhio.Arrivai al cancello della villa e una maestosa carrozza stava uscendo,una ragazza bionda si affacciò dalla tenda che copriva la piccola finestrella e disse:
‘’E tu chi sei?’’ era molto incuriosita,mi scrutava attentamente.
Era bellissima,aveva gli occhi verdi ,i capelli ricci e biondi raccolti,con due ciuffi ribelli che le incorniciavano il viso,in capo portava un cappello viola con dei fiori e per quello che vedevo del vestito,era viola anch’esso.
‘’Io,sono Elena.’’ Risposi intimidita.  
“Hai anche un cognome,Elena?” disse,come se fosse disgustata da me.
“Ovvio,Petrova.” Stavolta,pronunciai le parole freddamente.
Chiuse la tenda e andò via.Avevo detto a quella sconosciuta il mio vero cognome che sbadata ma avevo troppi pensieri per la testa e provavo troppe emozioni per pensare al suo strano comportamento,ero sconvolta per la morte della contessa e ancora confusa dopo le emozioni provate mentre ero tra le braccia di Damon.Di certo non grazie al mio cognome capirà chi sono.
 
 
 
“Re,scusatemi davvero se mi sono permessa di chiedere un incontro prima del previsto,ma è davvero importante.’’
“Rebekah,calmatemi,ditemi pure non c’è problema.’’
‘’Sono andata dai Salvatore,ed ho ucciso la loro madre come mi avete chiesto,anche se era malata sarebbe morta in fretta.Comunque al cancello della villa ho incontrato una ragazza e si chiama Elena,Elena Petrova.”
“Ho sentito bene?Voi mi state dicendo che potrebbe ancora essere viva la sua specie,dopo tutti questi anni a cercarla ne ho trovato uno?Ho trovato un oracolo della dinastia Petrova?”
 
ANGOLO AUTRICE.
QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE VOLTO,UN PO’ LUNGHETTO FORSE,MA NON SAPEVO BENE DOVE FARLO FINIRE.ALLORA NEL PROSSIMO SPIEGHERO’ DECISAMENTE MEGLIO COME HO COSTRUITO LA FIGURA DI UN ORACOLO E PERCHE’ ELENA NON HA PREDETTO TUTTO QUELLO CHE E’ SUCCESSO.
SPERO VI PIACCIA,SE NON VI PIACE L’ORACOLO COME FIGURA MITOLOGICA LO CAMBIO,MA A ME PIACCIONO.
 
GRAZIE,UN GRANDE ED IMMENSO GRAZIE,ALLE RAGAZZE CHE RECENSISCONO E A QUELLE CHE SEGUONO LA MIA STORIA,SIETE L’UNICO MOTIVO PER CUI CONTINUO A SCRIVERE,GRAZIE DI CUORE.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** the beginning. ***


Capitolo cinque.  

Dopo la mia passeggiata a cavallo,ero tornata al casato dei Salvatore e Bonnie mi aveva avvisato che Giuseppe era andato via qualche ora prima e che Damon mi aveva cercato tutto la sera.Ero andata a cercarlo per la reggia,una volta così piena di luce e splendente ora nera e cupa,ma non l’avevo trovato.
Perse le speranze di vederlo,andai in camera della contessa per prendere alcune delle sue cose che ha sempre detto che avrei dovuto porre nella cassaforte,apri delicatamente la porta ma prima di riuscire ad entrare una voce,quella voce,mi chiamo.
“Elena,ti ho cercato tutta la sera,pensavo stessi nel tuo letto,ma quando sono venuto a vedere come ti sentissi,non c’eri.”
Mi aveva cercato,si era preoccupato per me,spruzzavo felicità da ogni poro della mia pelle,ma non potevo farglielo vedere,era del tutto fuori luogo.
‘’Grazie per esserti preoccupato per me,ma non volevo essere un peso scusami.’’
“Spero tu stia scherzando.Non è stato affatto un peso per me,tu non sei un peso.Vieni con me.’’
 
 
Senza aspettare una mia risposta,mi prese per la mano e in quel momento i battiti del mio cuore aumentarono a dismisura se fossi stata un umana,sarei morta.Mi condusse all’enorme terrazzo del secondo piano,si potevano ammirare le stelle,incantevoli e luminose,ma neanche loro brillavano più dei suoi occhi di ghiaccio.  
 
“Come mai mi hai portato qui?”chiesi intimidita,non ero neanche sicura che avesse sentito.
“Volevo parlarti,ma prima devo farti una domanda,se tu sei un oracolo,come mai non hai previsto la morte di mia madre o la reazione di Giuseppe?”
“Perché non voglio.Bonnie ha spento i miei poteri,o almeno solo quelli che mi permettono di vedere il futuro,molto ma molto tempo fa.Avevo dieci anni quando accadde,vedevo tutto,era orribile non un dono,come tutti dicono,ma una maledizione.Le persone parlavano di un ballo,di una guerra,di qualsiasi cosa ed io vedevo tutto nella mia testa,la notte era la mia più grande nemica,gli incubi mi tormentavano.E se qualcuno se ne fosse accorto di queste mie visioni,il re Klaus o qualsiasi altro potente mi avrebbe cercato,trovato e sfruttato ed io non posso permetterlo.Da secoli molte delle guerre accadute sono state a causa dei pochi oracoli che si trovano in giro ed io non voglio che le persone muoiano a causa mia,gli oracoli sono uno dei più antichi poteri,cento streghe si sacrificarono su un altare di sangue per donare i loro doni ad una donna,la capostipite della mia famiglia  e con un incantesimo i loro poteri sono diventati solo uno:poter leggere il futuro.Lo fecero per proteggersi dal male,ma per il troppo dolore la maggior parte degli oracoli si suicidò e io non volevo fare come loro.”
“Oh,io non sapevo tutto questo,ho sempre pensato che vedere il futuro fosse meraviglioso.”
“E’ tutto meno che meraviglioso,sai tutto,quando crescerai,quando morirai,insomma non c’è nessuna sorpresa o azione inaspettata,è inutile vivere conoscendo già quello che dovremmo fare.”
“Non puoi immaginare quanto mi dispiaccia,Elena.Hai detto che Bonnie,ha spento solo alcuni dei tuoi poteri giusto?Quali altri possiedi?”
“Nulla,sono leggermente più forte degli umani e non mi ammalo,un po’ come te,ma io invecchierò e morirò,tu no.”
“Quindi non hai mai pensato,circondata da vampiri,di voler vivere per sempre?”
“Perché vuoi sapere tutte queste cose?”
 
 
 
Elena,aveva appena cambiato discorso.Con me?Quel trucco l’avevo inventato praticamente io per sbarazzarmi di mio pad..di Giuseppe.
“Perché voglio conoscerti e mi piace sapere di te,parlare con te e se devo proteggerti devo sapere tutto il possibile,su di te.”  
“Tu vuoi proteggermi e perché?”
Ero totalmente immerso nei suoi occhi,non riuscivamo più a staccare i nostri occhi,ne tantomeno a parlare.
 “Fai un po’ troppe domande Elena.”rise,la sua risata era un suono melodioso e soave.
“Non c’è bisogno che tu mi protegga,nessuno sa di me.Solo gli abitanti della villa ed oggi per sbaglio,ho detto ad una ragazza il mio cognome,ma non mi sembrava affatto sveglia,non credo abbia importanza” dissi ironicamente e sorridendo,era quasi impossibile non sorridere quando lui mi era accanto.
 
 
Elena sorrideva,era di una bellezza disumana, soprattutto quando sorrideva.Ho paura che quando lo fa tutti gli uomini del mondo possano innamorarsi di lei. 
“Elena a quale ragazza?Una incontrata qui?”
Non poteva essere,insomma era assurdo che l’avesse detto a Rebekah,lei era un vampiro millenario sapeva degli oracoli ed era grande amica del re,se l’avesse detto qualcosa,eravamo in grossi,enormi guai. 
“Si,stavo per uscire dal cancello ed una ragazza bionda,credo fosse una marchesa dalla carrozza e i vestiti che portava,ha chiesto come mi chiamassi ero stordita e le ho rivelato il mio cognome.”
“Dio Elena!Cosa hai fatto?Sei impazzita?Non dovevi parlare con lei,è l’ultima persona a cui dovevi dirlo,perché non dirlo direttamente al re allora?”
Ero stato duro,ma solo dopo me ne resi conto,cercava inutilmente di nascondere le lacrime che le rigavano il suo grazioso e dolce viso.Avevo sbagliato ma ero davvero preoccupato,sarebbero venuti a prenderla ne ero sicuro.Cercavo le parole per scusarmi,ma prima ancora che potessi aprir bocca la sentì stringersi a me,io ricambiai l’abbraccio e restammo così per alcuni minuti,lei smise di piangere quando le posai le labbra sulla fronte,quei pochi minuti contavano più di tutta l’eternità che avessi vissuto.
“Non permetterò che ti accada del male,ti proteggerò.Ma per proteggerti non puoi farti “scappare’’ il tuo cognome,domani mattina ci sarà il funerale di mia madre,verrà sicuramente lei ed il re o la regina o peggio entrambi,cercheremo di parlargli o altrimenti li uccideremo.”
“No,non pensarci nemmeno.Sono vampiri forti,e se non mi consegnassi a lui,lui potrebbe uccidere tutti voi e non posso permetterlo.E poi so proteggermi da sola.”
Era davvero sicura di se,sembrava così innocente  e tenera,ma sotto il suo grande cuore c’era una donna forte.
“Davvero più forte dei vampiri millenari che sono?Più forte di tutti quelli ai piedi del re?Non credo.Non lo sono neanche io,soprattutto perché da quando sono tornato mi sto nutrendo solo di sangue animale e quindi non sono in grado di proteggerti,dovrò dire basta alla dieta di Stefan, “purtroppo”.”
“No,non devi farlo per proteggermi.”
“Elena,basta storie.Io voglio farlo.”
“Bene,ma se devi nutrirti di persone per proteggermi voglio che ti nutri di me,nessuno deve soffrire a causa mia.”
 “Cosa?Non posso farti del male.”
“Ed io non posso permetterti di farlo ad altre persone.”  
 
 
Quella era stata di sicuro la miglior serata della mia vita,dopo aver convinto Damon a nutrirsi di me ed essere riuscita a farlo smetterle di opporsi,ha posato le sue labbra sul mio collo,ho chiuso gli occhi pronta per il dolore,lui ha piantato i suoi denti nel mio collo.All’inizio fu un dolore atroce,non urlai solo per non farlo sentire in colpa ma poco dopo fu piacevole.Mi lasciò un bacio subito dopo sul morso e mi chiese di bere il suo sangue per far guarire la ferita, ed io così feci.Poi rimanemmo fino all’alba a parlare,della scomparsa della madre,dell’imminente arrivo del re e di noi.
 
 
 
 Decidemmo di non parlare con il re dell’argomento fin quando lui non ne avrebbe parlato,eravamo tutti riuniti nel salotto centrale che il giorno prima era stato guarnito.
 
Come spesso succedeva nella nostra società i servi erano in piedi in fondo alla sala,mentre i nobili,tutti i nobili,erano seduti e vicino alla tomba,che strano.Coloro che l’amano di più e che l’erano stati accanto tutta la vita erano in fondo mentre coloro che aspettavano solo la sua morte per potere mettere le mani sul casato Salvatore erano lì,sembravano disperati appunto sembravano ma Stefan e Damon lo erano davvero,anche se il maggiore dei fratelli voleva nasconderlo,volevo stargli accanto ma non potevo,i miei occhi erano fissi sui suoi tristi.
 
 
Quando all’improvviso tutti si alzano in piedi il re e la regina erano arrivati.
Subito gli occhi di Klaus furono su di me,era venuto per me,e anche quelli della sua compagna Katherine,di una bellezza indicibile.  
Una mano prese la mia era Damon.Tutti i nobili,ignorando la salma della contessa avevano gli occhi puntanti su di noi  e le loro bocche erano già aperte e pronte a creare scompiglio,ma a noi non importava avevamo parlato anche di questo la sera precedente.
Ci allontanammo dalla sala spostandoci verso il giardino,il re e la regina,ci seguirono.Fu la regina a parlare per prima.
“Buongiorno conte Salvatore,mi dispiace per la vostra perdita,ma come avete ben capito,siamo qui per altro,sono sicura che non vi dispiacerà esaurire un mio desiderio,come avete sempre fatto in passato.”
Ma cosa intendeva dire?E perché era così vicina a Damon?Lui aveva esaurito i suoi desideri,ma non aveva vergogna di ammetterlo dinanzi a suo marito?Ma cosa mi prende?Non è il momento di fare la gelosa,Damon non è mio,e può fare tutto ciò che vuole.
Però mi avvicinai a lui e gli strinsi la mano,le nostre mani erano tutt’uno in quel momento.Lui mi sorrise.
 
 
 
Elena era gelosa,perfetto.Provava qualcosa per me,ora l’unico problema è sbarazzarci di questi due e ci riuscirò ad ogni costo.  



ANGOLO AUTRICE. 
CAPITOLO DI PASSAGGIO E BREVE,SCUSATE.E' SOLO CHE VOLEVO SPIEGARE UN PO' DI STORIA DEGLI ORACOLI (COMPLETAMENTE INVENTA AHAHAH SCUSATE) E LA SITUAZIONE DI ELENA,E AVERE QUALCHE BEL MOMENTO TRA DAMON ED ELENA.  
DAL PROSSIMO CAPITOLO CI SARA' PIU' AZIONE LO GIURO AHAHAH 
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE SEGUONO O RECENSISCONO LA MIA FORZA DAVVERO UN ENORME GRAZIE ALLA PROSSIMA. 

P.S. AVETE VISTO LA 4X10?AHDJKSDNHJDKSJD. *-----*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** the most beautiful sad magic tragic moment. ***


Capitolo sei.

“Non vedo vostro padre.Sta bene?”   

Katherine sembrava quasi dolce,se la situazione fosse stata da un punto di vista differente dove loro non voglio soffiarmi via Elena,potrei anche riderne:Katherine ed Elena avevano gli occhi puntati su di me,io su Elena e Klaus su Elena e nessuno di noi eccetto Katherine parlava.
Era davvero una situazione assurda ed imbarazzante,così mi decisi a parlare. 

“E’ stato mandato via e di certo la sua assenza non ci rattrista.A cosa devo l’onore della vostra visita?”
Enfatizzai la parole onore,ero ironico in una situazione di grande pericolo,solo io potevo fare una cosa del genere.
“Basta con i giochetti,insomma sono stati divertenti per un po’,voglio che mi consegni l’oracolo delle Petrova,o come si chiama?Ah,Elena,che delizioso nome comunque.”
Come osava essere ironico su Elena?Io lo ero stato ma non su di lei.Stavo per aggredirlo verbalmente ma Elena mi fermò e parlò.
“Mi dispiace deludervi sua altezza,ma i miei poteri non hanno alcun valore,sono stati bloccati è stata una strega a farlo,io non voglio riaverli e non li riavrò.”
“T’oh,che peccato,ma pensa a me non importa tu cosa vuoi,ne se i tuoi poteri sono bloccati:ho all’incirca dieci stregoni al mio cospetto,te li farò riavere in un batter d’occhio.Andiamo ora.”
“NO,caro re,non viene da nessuna parte con voi.”  
Dissi in preda alla rabbia,ora doveva andarsene o l’avrei ucciso.
“Non oserei mettermi contro il re,so che avete problemi economici e mi spezzerebbe il cuore vedervi ridotti a schiavi.” Sorrise. “Ma se questa è la tua scelta,ho aspettato tanto per trovare un oracolo ora che lo ho trovato,non ho intenzione di perderlo per nulla al mondo ma qualche giorno lo perdo a giocare con te,la mia vita ultimamente era così noiosa,prima o poi Elena sarà con me e tu lo sai,un piccolo consiglio:prima ti arrendi meglio è,vi parò passare le pene dell’inferno.
 
E in un attimo scomparve insieme a Katherine,Elena tremava e le sue lacrime stavano per scendere riuscì a calmarla,quando l’abbracciai ma neanche questo bastò come la sera prima.
 
“Andiamo al castello,io mi consegnerò è la cosa giusta da fare,non posso permettere  che ti ferisca ha usato il plurale quando ha detto che ce la farà pagare,non posso permettere che tu soffra.”
“Elena,non pensarlo neanche.Niente mi farebbe soffrire di più nel vedere te sua schiava e te soffrire a causa della tua maledizione,non pensarci nemmeno proveremo ad ucciderlo,proveremo di tutto,alla fine del funerale andremo da Bonnie e ne parleremo con i pochi fidati.”
“Damon ma non posso permetterlo,io non voglio che..”
Questa volta mi aveva ‘stufato’,non le lasciai terminare la frase poggiando dolcemente le mie labbra sulle sue.Avevo desiderato questo momento da quando l’avevo incontrata,ero un vampiro,ero immortale e vivo da più di cinquecento anni eppure quel momento significava molto di più di tutto quello di bello che mi era mai potuto succedere in tutti i secoli,solo in questo momento per la prima volta ero vivo e felice.  
Le sue mani erano tra i miei capelli,le mie erano intorno al suo bacino,non avrei mai voluto allontanarmi da lei e nessuno lo avrebbe fatto.Sentivo il sangue fluirle in viso e il cuore che le batteva all’impazzata,per la prima volta dopo cinquecento anni,sentivo che le mie gambe non potevano reggere ancora a lungo e sentivo i brividi ed emozioni pure e vere,notai che le nostre labbra combaciavano perfettamente,a malincuore mi staccai da lei,le mancava aria ma non lo avrebbe mai detto e le vidi gli occhi brillare come i miei stavano facendo,rimanemmo a fissarci senza parole e questo momento terminò con un abbraccio,il migliore di sempre.
La presi per la mano e la portai in cucina dove avremmo sicuramente trovato Bonnie a fare qualcosa con le erbe del giardino.
 
 
 
 
Avevo la pelle d’oca  ovunque,in quel momento capii che per tutta l’eternità avrei potuto stare li,senza cibo o acqua,solo io e lui.Non riuscivo ancora a capire come potevo stare ancora in piedi,i brividi continuavano ed il cuore non era deciso a fermarsi,con tutto quello che era successo alla contessa,con la faccenda del re e della regina,quello era stato il giorno migliore della mia vita.
Arrivammo alla porta della cucina ed io gli lasciai la mano,mi guardò confusa,ma ricordai le parole di Bonnie su Damon e in quel momento doveva concentrarsi solo su ciò che le stavamo dicendo,gli mimai un ‘dopo ti spiego’.
 
 
 
 
 
 
“Andiamo Klaus,sai che c’è qualcosa di più efficace della vendetta e della violenza per ferire quella stupida servetta.”
“Katherine,ti prego non ora.”
“Non per mettere in dubbio i tuoi metodi tesoro ma i miei possono essere più efficaci in questa situazione.”
“Lo spero,sentiamo.”
“Sai i Salvatore stanno attraversando un periodo economico difficile,Damon è legatissimo alla sua casa e al suo territorio farebbe di tutto per tenerlo,la coppia è giovane Damon è qui da solo pochi giorni,lui farebbe di tutto per salvare la casa e chi potrebbe mai aiutarlo?”
“Rebekah.Un piccolo cedimento da parte del conte ed Elena lo lascerebbe immediatamente,senza di lui,io minaccerò le persone a lei care e lei non potrà fare altro che venire qui.”
“Esatto,ma abbiamo bisogno di tempo Rebekah l’ha ferito,lui è un tipo orgoglioso e pare davvero interessato a quell’Elena.Puoi aspettare per un po’?”
“Si,Katherine per un po’ solo un po’,le tragedie romantiche hanno un non so che di bello e vederla triste perché il suo grande amore l’ha tradita sarà molto soddisfacente vederla pentirsi di non essere venuta qui subito,poi però passiamo ai miei metodi.”
“Invio una lettere a Rebekah,con permesso.”
 
 
“Cara marchesa Rebekah,
Avete la possibilità di riavere Damon e la sua eredità,vi interessa?
                                A presto Katherine
.” 


ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI,PROMETTO DI AGGIORNARE PIU' IN FRETTA ANCHE PERCHE' HO FINITO LA STORIA E' TUTTA SUL MIO COMPUTER,MA SONO CIRCA VENTICINQUE CAPITOLI QUINDI VI TERRO' IMPEGNATI ANCORA UN PO' :) 
QUESTO CAPITOLO E' DI PASSAGGIO,ERA PER PARLARE DEL PRIMO BACIO DI DAMON ED ELENA E DEL PIANO DI KLAUS E' ANCHE UN PO' BREVE SCUSATE I PROSSIMI SARANNO PIU' LUNGHI CON L'ARRIVO DI REBEKAH.  
GRAZIE A TUTTE LE LETTRICI CHE SEGUONO E RECENSISCONO LA MIA STORIA,NON SMETTERO' MAI DI RINGRAZIARVI. *---*

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** klaus isn't the only one who wants elena. ***


Capitolo sette.   

“Bonnie,io devo parlarti.” 
 
“Elena,mi dispiace tantissimo,io non so come si potuto succedere ma nessuno era di guardia alla stalla eravamo nel soggiorno dai nobili e quando sono tornata per dargli da mangiare Joseph era a terra,io non sapevo che fare ne come dirtelo.”
“Cosa?” 

In quel momento ignorai tutto ed eccole di nuovo le lacrime,da quando la contessa era morta per un motivo o l’altro non facevano altro che scivolare dai miei occhi.
Ed era lì,il mio amato cavallo,pugnalato da un coltello con lo stemma del re sopra “vi farò passate le pene dell’inferno” le sue parole rimbombarono nella mia testa,Damon stava per avvicinarsi ma Bonnie lo fermò,lei era la mia migliore amica e aveva capito che in quel momento volevo stare da sola. 

Ci fu il tramonto e Damon mi avvolse in una coperta ordinandomi di tornare al chiuso l’aria era troppo fredda e tentò di rassicurarmi,ma trovai pace solo fra le sue braccia.
Klaus mi avrebbe fatto soffrire e quello era solo l’inizio,il prossimo sarebbe stato un amico o amica,o i miei adorati ‘zii’,come li chiamavo io,Alaric e Jenna fino ad arrivare a Damon.Non potevo permetterlo,questa notte sarei scappata.
 
Rientrammo e parlammo con Bonnie dell’accaduto con Klaus,lei ci spiegò che i poteri possono essere di nuovo efficienti ma solo se la stessa strega che mi ha tolto i poteri pronuncia l’incantesimo e Bonnie non l’avrebbe mai fatto.Klaus doveva saperlo quindi almeno lei era al sicuro.
Quella sera abbracciai tutti e li ringraziai,tutti pensarono che fosse perché ero scossa ancora dall’accaduto ma non era così,quello era il mio addio. Più tardi baciai Damon e passai le ultime mie ore al castello con lui, Damon propose di fare turni di guardia ma mi rifiutai categoricamente,lui dopo un po’ si arrese almeno speravo si fosse arreso.
Calò la notte e con essa calò il silenzio al castello. 

Presi alcune cose e mi avviai,non per il castello ma per il porto.Scappare per tutta la vita era sempre meglio che stare da Klaus,silenziosamente arrivai alle porte del cancello,nessuno dei guardiani fortunatamente mi notò,uno solo quello vicino al cancello ma lo colpii,una volta assicuratami che si fosse ripreso scappai,l’unica vera cosa che mi mancava e mi sarebbe sempre mancata era solo Damon,realizzai che senza di lui non avrei vissuto avrei sopravissuto,persino respirare risultava più difficile da quando ero lontana da lui. 
Non può andare peggio di così, no? 

“Elena,cara,vai da qualche parte?No,non rispondere,tu vieni con me”. 

Ovviamente, può.
 
 
 
 
Ero nella mia stanza che era abbastanza distante da quella di Elena,non riuscivo ad udire nulla,probabilmente dormiva ma è  meglio accettarmene.
Aprì la porta,attraversai il lungo corridoio,passai davanti la camera di mia madre,e un improvvisa tristezza mi avvolse,con tutte le cose che erano accadute a malapena avevo pensato alla sua morte,meglio così.
Un rumore proveniente dalla camera di Elena mi fece sobbalzare e corsi da lei,ciò che i miei occhi videro era l’unica cosa che non mi aspettavo di vedere.Ma lei dov’era?  
 
“Katherine,che ci fai qui a quest’ora?”
“Non si usa più dare del voi per di più ad una regina molto più potente di te?”
“Andiamo smettila.Dov’è Elena?”
“Elena non sento parlare di altro.” Sospirò infastidita."Al castello Klaus parla solo di lei,vengo qui per te e tu parli di lei.”
“Dov’è?” stavolta quasi urlai impadronito dalla rabbia.
“Io non lo so ero venuta un po’ qui a giocare  con lei ma è scomparsa,non c’è nulla di suo,forse a deciso di consegnarti,almeno è più intelligente di te.Lasciare un oracolo in una casa dove tutti i vampiri possono entrare” rise di gusto.
La ignorai ed andai alla ricerca di Elena,si fece giorno andai al castello ma tutto pareva normale Elena non era lì,ma allora dove si era cacciata?
 
 
 
 
 
“Elijah allora ha preso la ragazza?”
“Si,ma Kol non mi pare giusto.”
“Andiamo non è il momento ora,chiudi il tuo libro degli onori,grazie a lei riusciremo ad arrivare a Klaus ed ucciderlo,come lui ha ucciso la nostra famiglia ed esiliato noi lontano da qui.Da quel che ho capito spiandoli alla villa i suoi poteri sono bloccati,se un incantesimo li riattiva,noi sapremo come andrà a finire,sapremo se vinceremo.”
“Si,ma soffrirà.E’ innocente non può soffrire a causa nostra.”
“No,non è innocente è l’arma per uccidere Klaus.Ricordi ciò che ha fatto alla nostra famiglia?Ci ha allontanati perché desiderava il potere.Non DEVI ripensarci,soffrirà un po’ poi la riporteremo ai Salvatore.”
“D’accordo ma poi la riportiamo ai Salvatore.”
“Certo,te lo prometto.” 
 
Quanto era facile prendere in giro Elijah quando si trattava della famiglia,avrei trasformato quella ragazza ed dopo aver ucciso Klaus,sarei stato io l’erede con un oracolo al mio fianco.  


ANGOLO AUTRICE. 
TATATAN (?) ELENA E' STATA RAPITA (CHE NOVITA' LOL) MA NON POSSO FARCI NULLA AMO LE SITUAZIONI 'PRINCIPESSA IN PERICOLO',QUINDI COME ANTICIPAVA IL TITOLO DEL CAPITOLO KLAUS NON E' L'UNICO A VOLERE ELENA,DELLA STORIA DI ELIJAH SCOPRIRETE MOLTO DI PIU' TRA QUALCHE CAPITOLO E SCOPRIRETE ANCHE PERCHE' KATHERINE E' CON KLAUS MA NON VOGLIO ANTICIPARVI NULLA.  
MI E' DISPIACIUTO UCCIDERE IL CAVALLO çç MA KLAUS E' UN CATTIVO IN QUESTA STORIA HO DOVUTO. 
SPERO VI PIACCIA E GRAZIE DI CUORE A TUTTE LE RAGAZZE CHE LO SEGUONO,HO AGGIORNATO PIU' IN FRETTA. C:

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** we saved each other. ***


Capitolo otto. 

Erano passati dieci giorni,non facevo altro che cercarla.Non potevo parlarne con nessuno,l'avrebbero detto al re e se l’avrebbe trovata sarebbe stata la fine.In questi giorni Klaus e le sue “pene dell’inferno” si fecero sentire.
Bruciò tutto il raccolto e morirono molte delle serve,aveva anche tentato di attaccare Alaric ma ero nei paragi e sono riuscito a guarirlo in tempo.
 
La reggia stava morendo con mia madre ed io,senza Elena,con essa. 

Non potevo permetterlo,ma se dovevo occuparmi della villa chi si sarebbe occupato della ricerca di Elena?Alaric,Jenna,Stefan e Caroline mi aiutavano molto ma nulla fu abbastanza,Bonnie non si trovava da giorni e questo faceva aumentare la mia preoccupazione.
Ci riflettei su,c’era un'unica soluzione:affidare le entrate ed uscite economiche della villa a Stefan e Caroline.Eravamo vampiri potevamo semplicemente soggiogare qualcuno e farci dare tutti i suoi beni ma mia madre non ha mai voluto,io le ho fatto una promessa di guadagnarmi da vivere onestamente ed ho intenzione di rispettarla.
 
“Stefan,devo parlarti.”
“Cosa succede?Notizie su Elena?Caroline e Jenna stanno impazzendo ed Alaric è preoccupatissimo ti prego dimmi che sai dove si trova.”
“Io,no,non lo so ancora ma lo saprò puoi contarci.Volevo parlarti di una cosa,so che nostra madre ha affidato tutto a me,essendo il maggiore e detto tra noi anche il suo preferito…”
“Damon!” una voce squillante rovinò la mia ironia.
“D’accordo Caroline,non ero il suo preferito.Comunque vorrei che prendeste voi in mano le redini della villa,io non ho tempo,vorrei dedicarmi con tutto me stesso,ma sapete devo cercare Elena.”
“Dici davvero?E con Elena?Come farai da solo?”
“Ci riuscirò,tu occupati della villa e ricorda la promessa fatta a nostra madre ‘onesti anche se maledetti’ e con questa bionda eccentrica al tuo fianco ci riuscirai.”
“Damon!” e nuovamente mi rimproverò.
Adoravo stuzzicarli.
 
Eravamo nella grande libreria del casato con più di 20.000 libri,secondo mia madre li avevo letti tutti,in realtà una decina.Sorrisi a  quel dolce ricordo di un infanzia felice,voltai gli occhi alla finestra ed un uomo mi fece segno di uscire e non dirlo a nessuno,così feci.
 
“Smettila di preoccuparti per l’oracolo d’accordo?E’ con me,ci serve per un po’ poi te la riportiamo,sono qui solo perché mi ha pregato interrottamente tutti questi giorni di dirtelo,arrivederci.”
 
Elena era viva questo mi fece tirare un sospiro di sollievo per un secondo,prima ancora che potessi risponderlo scomparve,era un vampiro.
Avevo bisogno di lui:Alaric.
Sapeva tutto di questa città,ogni singola abitazione dove era posta e chi vi abitava,chi era umano e chi meno,decisi di andare a parlargli alla stalla.
 
“Alaric,ho bisogno ancora di Bourbon e del tuo aiuto.”
“Mh,che novità” mi rispose ironico.
In breve tempo mi informò di tutti i vampiri in città e le loro abitazioni li avrei bruciati vivi se avessero tenuto Elena per tutto questo tempo.   
 
 
 
Era la tredicesima casa che visitavo,non avrei avuto fortuna,ma era perfetta per tenere nascosto qualcuno:una persona,la mia persona. Abbandonata e vecchia nessuno ci avrebbe mai fatto caso,Elena doveva essere li.Bussai,nessuno rispose,non era un buon segno e smisi di essere educato in tre secondi,entrai nel soggiorno e la scena che vidi fu agghiacciante.
Elena era in un angolo legata ad un vecchio palo della casa e quel tipo stava abusando di lei,del suo fragile corpo,lei piangeva ed era ferita,lui rideva e Bonnie che urlava di smetterla.Era lui,colui senza nessun valore,il peggiore,quello di cui mi aveva parlato Alaric:Kol.
 
Non provai mai tante emozioni orribili in tutta la mia vita:rabbia,ira,frustrazione e gelosia,erano così forte e avevano un tale controllo su di me,che agii senza pensare in un momento lo uccisi.Ma dopo continuai a ferirlo con il paletto ovunque fin quando Elena urlò di smetterla.
 
La presi in braccio,le diedi il mio sangue per guarirla e si addormentò.Bonnie invece prese alcune erbe dalla terra,senza farsi vedere da nessuno e guarì,decise di tornare da sola,l’altro compagno sarebbe tornato per vendicarsi ma stavolta non avrei permesso a nessuno di portarmela via.
 
 
 
Era sera ormai,era nel mio letto ed io la stavo fissando da molto,le ferite erano guarite,sarebbe stato più difficile guarire quelle interne,ma ci sarei riuscito.
Stava sbattendo le palpebre fin quando non apri del tutto gli occhi,mi fiondai da lei e la strinsi in un abbraccio,le sue lacrime scendevano e anche le mie,ma nessuno poteva vedermi neanche lei,la sua testa era sul mio petto,dopo giorni di agonia fui felice,sussurrò un “mi dispiace”.
Ma come poteva pensarlo non era colpa sua,così le dissi,ma lei mi rispose tristemente dicendomi la verità,che era scappata,ero confuso come aveva potuto pensare di salvarmi se lei fosse andata via?
 
“Mi hai salvato la vita.” mi disse.
Le sorrisi come mai prima d’ora,era vero l’avevo salvata.   

“Ci siamo salvati l’uno l’altro.” 

Ci baciammo,restammo un po’ sul letto a scambiarci baci,poi si addormentò tra le mie braccia.
 
 
 
 
 
 
 
Cara Katherine,
Non c’è cosa che vorrei fare di più,l’idea di farmi uccidere la madre per mandarli in banca rotta è stata geniale,solo io posso salvare il suo amato casato e ora so cosa potrei chiedere in cambio.
                                                                                                Arriverò al castello,a presto.
” 
 

 
 
“Klaus,visto?Rebekah è qui,ci è voluto un po’,ma lei ama tenermi sulle spine.Il piano è in azione.” 

“Spero per te che funzioni,ho aspettato già troppo.Perchè se per caso Damon non si allontanasse da Elena,o viceversa,lei non verrà qui.Quindi dovrò uccidere tutti,inclusa te per avermi fatto attendere con questo gioco che sta diventano noioso,quando iniziano a soffrire?” 

“Ora,con l’arrivo di Rebekah.Te lo assicuro.” 



ANGOLO AUTRICE. 
STO AGGIORNANDO DAVVERO IN FRETTA SCUSATE MA IL FATTO E' CHE HO UN'ALTRA STORIA CHE VORREI PUBBLICARE AL PIU' PRESTO E QUINDI ECCOMI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO DI PASSAGGIO,SCUSATE DI NUOVO. 
E' SOLO DAMON CHE SALVA ELENA (NOVITA' AHAHAHAHHAHA) MA MI SERVIVA CHE KOL MORISSE PERCHE' QUESTO METTERA' IN AZIONE UN PO' DI COSE.  
VI PROMETTO CHE E' L'ULTIMO CAPITOLO DI PASSAGGIO CHE PUBBLICO NEGLI ALTRI SUCCEDERANNO SEMPRE PIU' COSE E SCOPRIRETE MOLTO SULLA STORIA DI ELIJAH E BONNIE E CAPIRETE ANCHE IL PERCHE' DI KLAUS E KATHERINE SE IN REALTA' COME VEDETE,NON SI AMANO.MA NON VOGLIO ANTICIPARVI NULLA AUHDNMSKJ. 
VI DICO SOLO CHE KLAUS E' DAVVERO STANCO DI ASPETTARE U.U 
OKAY MI FERMO. 
SPERO VI PIACCIA,GRAZIE PER LE RECENSIONI E ALLA PROSSIMA. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** misunderstandings. ***


Capitolo nove. 

Passammo il mese più bello della nostra vita,senza Klaus e senza Elijah.Decidemmo di rendere pubblica la nostra relazione e tutti ne furono felici eccetto Bonnie che l’unica cosa che disse fu “questo porterà solo morte.”  ed Alaric che era costantemente preoccupato per me.

Ma eravamo troppo felici per pensarci,c’era ogni secondo il flagello “Klaus” ma imparammo a goderci i nostri momenti,passavamo insieme ogni giorno ed ogni giorno era speciale a modo suo.Avevo persino acquistato un nuovo cavallo ed insieme a lui andavamo a cavalcare,siamo stati spesso al lago trascorrendo giornate magiche,eravamo andati perfino fuori città a visitare Parigi,addirittura siamo stati molti pomeriggi in biblioteca lui odiava leggere ma amava sentire me farlo.La notte mi sentivo al sicuro,dormivo in camera con Damon e riuscivo ad addormentarmi meglio.Lui si nutriva solo di me e non faceva più tanto male anzi l’opposto,era diventato un bisogno per entrambi.Ci desideravamo,era sempre più difficile restare in un letto vicini.
 
 
Stefan grazie alle sue abilità diplomatiche era riuscito a migliorare leggermente gli affari della villa,ma non abbastanza.Quella mattina stavamo scendendo le scali imponenti del casato pronti per andare nel bosco “al nostro albero”,quando quella ragazza bionda apparve ai nostri occhi.
 
“Oh,salve Damon e tu devi essere la sua fidanzata giusto?Elena Petrova.”
Quella donna aveva uno strano effetto su Damon,era teso riuscivo a percepirlo.Ma le nostre mani erano più unite che mai,come i nostri cuori.  
Lei era davvero una bella donna,lo ricordavo,ed oggi lo sembrava anche di più.
Indossava uno splendido abito rosa antico ed una collana d’oro che le cadeva sulla scollatura,davvero troppo per una semplice visita ad un conte,ma per lei non doveva essere una semplice visita.
“Salve Rebekah” lasciò la mia mano per baciare la sua.
 
So che era così che i nobili si salutavano tra loro,avevo letto moltissimi libri sul bacia mano,ma quella donna era strana nascondeva qualcosa,lo percepivo.Si fissarono negli occhi,ero completamente invisibile.
“E’ stato un piacere conoscervi marchesa,ora devo andare,con permesso.”
Damon mi guardò in modo strano e per la prima volta in tutta la mia vita,lo guardai freddamente,cercò di inseguirmi ma lei gli poggiò una mano sul petto,come osava?   
Non mi allontani molto,riuscivo a sentirli,sbagliato o corretto che fosse era il mio Damon nessuno a meno che lui non volesse me lo avrebbe portato via.
 
 
 
“Allora,sei stato emarginato dalla società a causa di Elena,poveri nobiletti di provincia,non capiscono nulla.”
“Grazie Rebekah,ma ho tutto ciò di cui ho bisogno,siamo vampiri ricordi?Abbiamo l’eternità davanti,non mi interessa.”
“Oh andiamo,so che è così,ma ricorda che sono tuoi amici,ti aiuterò io a farti ‘’riammettere’’ al circolo,vieni con me stasera al ballo dalla contessa Pearl.”
“Perché tutta questa gentilezza?”
Perché vuole portarti a letto,pensai,ma non lo dissi,dal suo sorriso capii che la bionda pensò lo stesso.Dovevo smetterla di essere invidiosa,non c'era una ragione valida per esserlo.
“Perché ho sbagliato negli anni passati,voglio rimediare e voglio provartelo.”
“Non sarà così facile Rebekah.”
“Accetto la sfida.”
 
Stavo morendo di gelosia,ecco sono un’immatura.Una voce mi distrasse dai miei pensieri:Caroline.
“Elena,cosa stai combinando?Dimmi che non è quello che penso ti prego.”
Scoppiò a ridere.Non c’era nulla da ridere.Le confessai la verità e lei mi spiegò la storia tra i due,Damon mi aveva parlato di tutto ma non di lei,non dal nostro primo incontro.Strano.Sentivo ancora la fastidiosa risata della bionda ridere alle sue battute ed ogni mio sbuffo Caroline rideva.
 
 
Stefan ci interruppe dicendomi che c’era una visita per me.
Uscii dalle grande scale e Damon che era in giardino con Rebekah mi guardava insospettito,di nuovo non risposi al suo sguardo,non sapevo ciò che mi stava succedendo,quando mi voltai e trovai Elijah.
Damon fu accanto a me in un batter baleno e la biondina sembrava sconvolta,chi di spada ferisce di spada perisce pensai,ma non c’era tempo per prendermi la mia vendetta:Elijah era lì.
 
“Tranquilli,io voglio parlarvi e scusarmi,non sapevo delle intenzioni di Kol,io sono qui per aiutarvi.”
“A fare cosa precisamente?”disse Damon freddo.  
“Se permetti ne vorrei parlare con Elena.”
“Bene andiamo.” risposi,era tremendamente pericoloso ma non volevo rimanere con Damon,ero confusa e risposi senza riflettere.
“Cosa?no!Hai dimenticato ciò che ti hanno fatto quattro settimane fa?”
“No Damon,non l’ho dimenticato affatto.” lo liquidai freddamente e la bionda fu di nuovo vicino a Damon,Elijah la guardò sbalordita,pensai che fosse stato meglio se si fossero innamorati,la levava di torno. 
 
 
 
 
 
 Ancora non riuscivo a credere a cosa fosse successo qualche minuto prima,Elena era stata così irresponsabile e il suo comportamento indescrivibile,ma cosa le era preso?Avevo smesso di ascoltare Rebekah da molto,quanto era insopportabile,ma avevo bisogno di nobili dalla mia parte per la crisi al casato,speravo solo di poter stare al più presto con Elena.Il tempo passava lei e signor.Capellone non tornavano.
 
 
“Abbiamo un accordo Elena?”
“Si,Elijah.”
“Bene e perdonami di nuovo non sapevo ciò che ti accadeva.”
“Non preoccuparti,ti sei scusato abbastanza e lo hai fatto per una causa a te a cuore,anche se la prossima volta potresti usare metodi diversi.”
Risero di gusto,lui continuava a farle complimenti e sentivo il suo cuore battere ad ogni sua parole,riuscì a sentire solo quello,Elena lo aveva perdonato,spero stia scherzando.
Finalmente Rebekah se ne andò e da quel che avevo capito mi aspettava un ballo stasera,sbuffai all’idea.Elijah era ancora qui,basta sarei intervenuto.
 
“Allora abbiamo finito di confabulare?” dissi ironico.
“In realtà no.”rispose lui con il mio stesso tono,ora mi stava stufando.
Lo fulminai con lo sguardo.Salutò Elena e fece un cenno a me,era andato via anche lui,ora potevamo essere solo io e lei,solo noi.
“E sono andati via tutti,ora possiamo stare soli.” le dissi dolcemente. “E puoi anche dirmi cosa è successo con Elijah e come hai potuto perdonarlo,non prendi la verbena per donarmi il sangue,sicura che non ti abbia costretto a perdonarlo?”
“No,non hai sentito la sua storia,ora devo andare da Jenna è malata da questa mattina,pare grave,sai che lei non vuole il sangue di vampiro,siamo alla ricerca di una cura con Bonnie.”
“Ma io dopo devo andare ad un ballo,quando staremo insieme?”
“Oh,allora ci vediamo.”
 
CI VEDIAMO?
Era impazzita o era soggiogata,ma scomparve così in fretta dalla mia vista.Andai da Alaric per vedere come si sentiva,a causa della malattia di Jenna e mi aspettavo di vedere Elena accanto a loro,ma non c’era,chiesi ad Alaric e mi disse che Elena era andata nel bosco.Mi aveva mentito?Un orribile sentimento mi attraversò,non mi aveva mai mentito prima d’ora,doveva esserci una spiegazione,ma ora dovevo andare al ballo per rimediare al guaio del casato.
 
 
 
 
“So che sei qui,sono venuta al bosco come hai detto.”
“Brava Elena.”
“Katherine,ti prego sono venuta ora guarisci mia zia.”
“Certo ,appena avrai sentito cosa ho da dirti,non guardarmi con quello sguardo accusatorio farò in fretta devo andare ad un ballo,ma questo già lo sai vero?”
 
 
 
 Poco dopo.
 
“Elena tesoro,non preoccupati,è normale avere incomprensioni sarebbe assurdo non averne.”
“Lo so zia,ma sai è così strano in sua presenza.”
Da quando trascorrevo le mie serate con Damon non avevo avuto molto tempo di stare con Zia Jenna,ora avevo bisogno di lei.
“Sai,conosco Damon da molti anni ed una cosa che so per certo è che quando lui ama,ama con tutto se stesso e con tutte le sue forze,non permetterebbe mai alla persona che ama di lasciarla soffrire preferirebbe morire,fidati di me.”
“Cosa ti fa pensare che Damon mi ami?E se amasse lei?Ora mi sento solo un ripiego.”
“Sai,so anche un’altra cosa di Damon è stato con tante donne,ma non ha mai guardato nessuna come guarda te.”
“Ma tu come stai?”
“Molto meglio.Il rimedio di Bonnie alle erbe deve aver funzionato.”
Si,il rimedio di bonnie al sangue di Katherine.Era questo il nostro patto,io la ascoltavo ed andavo con lei da sola,lei mi avrebbe donato il suo sangue.Alla reggia nessuno avrebbe mai fatto una cosa del genere,Stefan e Caroline la rispettavano e Damon aveva promesso ad  Alaric non darle il suo sangue.
 
 
 
 
Ero arrivato alle porte del ballo,desideravo solo poter andare da Elena o vederla apparire lì,eravamo stati distanti tutto il giorno.  
La stanza dove si sarebbe svolto il ballo era meravigliosa,Pearl era una delle donne più ricche nonché un vampiro.I lampadari emanavano una luce così forte che risplendeva sul pavimento,avrebbe consumato sicuramente metà delle candele del paese e avrebbe lasciato gli schiavi senza nulla,così funzionava la nostra società,nessuna regola,i forti comandavano.C’era l’orchestra,che suonava una musica armonica e soave,centinaia di nobili con in migliori vestiti del paese,alcuni di loro già erano ubriachi. 

Rebekah scese dalla carrozza,dovevo ammetterlo, era splendida.A differenza delle altre,i suoi capelli erano sciolti e ricci le cadevano sulle spalle ed il vestito davvero scollato offriva un ottima vista,le metteva in risalto gli occhi grazie al colore così chiaro,quasi dimenticai tutto quello che era successo,ma non dimenticai per un attimo Elena.
I nobili mi squadravano dal capo ai piedi,la cosa buffa era che a me non interessava,ovviamente tutte le donne erano voltate verso di me.Avrei voluto che ci fosse Elena e la sua dolce gelosia con me,solo ora mi venne in mente di non averla neanche invitata e di non averci pensato neanche a farlo quando le ho detto del ballo era sottointeso che lei sarebbe dovuta venire con me,ma questo non l’aveva capito.Sarebbe stata meravigliosa,da far invidia a tutte,ma in  quel momento non sapevo neanche dov’era.
Rebekah fu gentile e premurosa con me tutta la serata,bevemmo,ma io non quanto lei,ricordai i vecchi tempi quando eravamo due giovani che facevano e prendevano tutto ciò che volevano sorrisi all’idea.Se fosse accaduto qualcosa ad Elena,sarei ritornato così,lei era l’unica a tenermi lontano da quella vita futile e spensierata.
 
Erano passate quasi tre ore e Rebekah mi stava addosso,non faceva altro che fissarmi negli occhi,ma cosa aveva da guardare?E poi mi accarezzava la guancia,insopportabile,la scostai diverse volte ma ero ubriaco e non ci misi mai abbastanza forza,speravo solo che la tortura finisse in fretta.  
Davvero ero al limite della sopportazione,le voci dei nobili su Elena,le troppe attenzioni di Rebekah,dovevo andarmene ora.Mi alzai,Rebekah mi inseguì.
“Damon non andartene ti prego.”
“Rebekah,la recita è finita.Cosa vuoi?”
“Non lo hai capito?”
“No.”
“Te.”
“Avresti potuto avermi tanti anni fa,ora è troppo tardi.”
“Ero giovane a quei tempi,i miei sentimenti per te erano e sono così forti che mi spaventavano,Damon io ti amo.”
 
 
 
“Katherine allora?”
“Calmati Klaus,ci vogliamo divertire e vogliamo fargliela pagare giusto?Dai tempo al tempo.”
 “Aspetto solo un’altra settimana poi si passa ai miei metodi,distruzione e morti .”
“Ma Klaus una settimana non ci riusciremo.”
“Peccato per il vostro piano.Ma ora giochiamo a modo mio.”  



ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI. 
ALLORA COME PROMESSO,HO SMESSO CON I CAPITOLO DI PASSAGGIO,SPERO CHE QUESTO NON SIA DI PASSAGGIO SECONDO IL VOSTRO PUNTO DI VISTA. 
HO SCRITTO UN CAPITOLO,LUNGO SOLO PERCHE' NE HO UNITI DUE,ELIMINANDO QUALCHE PARTE FUTILE,MA COMUNQUE SPERO VI PIACCIA ANCHE COME STRUTTURATO. 
KLAUS SI E' STANCATO DI ASPETTARE,ORA INIZIANO I VERI GUAI.E VI STO CHE ME L'AVETE CHIESTO IN MOLTI VI DO UNA PICCOLA ANTICIPAZIONE:LA STORIA DI ELIJAH CI SARA' NEL PROSSIMO CAPITOLO. 
SE STATE CREDENDO CHE ELIJAH SARA' CON REBEKAH PER LO SGUARDO CHE HA VISTO ELENA,NON E' COSI',SCOPRIRETE CON CHI E' DAVVERO ELIJAH.  
"LA MORTE" DI BONNIE SI AVVERERA' PIU' DI UNA IN REALTA' ED UNA MOLTO GRAVE,OKAY BASTA MI FERMO.
ANYWAY MI STO PERDENDO IN CHIACCHIERE INUTILI SCUSATE LOL 
SPERO VI PIACCIA E GRAZIE A TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO OGNI CAPITOLO,SPERO DI NON DELUDERVI. :) 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** tell me the truth. ***


Capitolo dieci. 

“Io no Rebekah,mi dispiace.Io tengo a te ma non ti amo,non più.” 

In un secondo mi portò al retro del castello e mi spinse contro il muro,una piccolissima parte di me la desiderava,era l’alcool ne ero convinto.I nostri visi erano davvero vicini,riuscivo a percepire il suo battito ed il suo respiro,con uno scatto vampiresco la scostai e le urlai “non azzardarti mai più.”
Me ne andai.La sua risposta fu “so che mi vuoi,a presto.”
La peggior serata della mia vita senza dubbio. 
 
 

Ovviamente al peggio non c’è mai fine,tornai al casato ed Elena non era in camera mia,avevo bisogno di scusarmi per il ballo e per essermi comportato male,avevo bisogno di lei ora.Andai in camera sua e la trovai alla finestra,i riflessi della luna la rendevano ancora più bella.Aveva i capelli sciolti,raramente li portava così di solito erano sempre legati,ed indossava la sua vestaglia bianca.Senza neanche bussare entrai di scatto e le parlai.
 
“Elena,mi dispiace.E’ che oggi è successo tutto così in fretta,tu con Elijah,Rebekah che si presenta,Jenna che sta male e non ho avuto tempo di riflettere,di capire che mi stavo comportando male nei tuoi confronti.Ma tu non puoi mentirmi,non ora,non più.Non puoi parlare con Elijah,un uomo che ti ha rapito e che ti ha fatto stare male e non puoi dirmi che sei da Jenna quando in realtà non ci sei.” 
 
 
 
 
Damon era davvero dispiaciuto,davvero non capiva cosa mi stava facendo,ma non poteva venire con delle scuse e passarla liscia,io avevo delle cose da mettere in chiaro.
“Grazie ma se magari non avessi pensato a Rebekah tutto il giorno sapresti perché ho agito in questo modo e perché ti ho mentito.Ma sei impegnato la vita di un nobile è così,giusto?”
Lo stavo ferendo con quelle parole ed io ferivo me stessa il doppio sapendolo,ma non poteva comportarsi così,se io voglio fare una cosa per tenere loro al sicuro deve lasciarmi fare,se gli mento c’è un motivo e non può andare alle feste con altre donne,sarò pure ingenua ma si sanno come vanno a finire le loro “feste”.   
“Ma cosa stai dicendo?Come puoi pensare questo?”
“Io non lo penso questo è quello che è accaduto.Solo sii sincero,tu la ami ancora?Tu ami Rebekah?”
 
Il silenzio ed il suo sguardo puntato sul pavimento,erano la sua risposta,come immaginavo.Uscì dalla porta dopo qualche secondo lasciandomi lì sola.Era peggio delle torture che mi aveva inflitto Kol,era come se mille coltelli avessero trapassato il mio cuore,ero stata un ingenua.
 
 
 
 
 
La guerra mi aveva cambiato,ne ero sicuro.Eppure non mi aveva cambiato abbastanza.Io non amavo Rebekah io ero innamorato di Elena ma,come succedeva in passato,davanti alle cose reali e forti scappavo.Io,un uomo che ha paura dell’amore quando l’amore è tutto ciò che ho sempre cercato.
”Questo comportamento finirà per lasciarti solo” queste erano le parole di mia madre,ogni volta che respingevo le persone a cui tenevo,lo ripeteva,con Rebekah era stato facile,forse perché la maggior parte del tempo eravamo ubriachi in un letto,con Elena era diverso era tutto puro,reale e forte.Mi ero comportato da pavido,volevo solo tornare indietro e dirle che non amavo Rebekah ma invece continuai verso la mia stanza.
 
 
 
 
Ero su tutte le furie,Katherine mi aveva usata ed ora mi stava gettando via.
“Rebekah non so che fare,Klaus ha deciso non posso fare più niente,se insisto mi ucciderà.”
“Diamine Katherine!Io voglio lui vivo,non morto a causa di quella sgualdrina.” 
“Allora non hai capito una parola di quello che ti ho appena detto?Klaus ha deciso,ucciderà e torturerà tutte le persone che lei ama.”
“No,Damon,no.”
“Infatti non accadrà.Ho parlato con Elena,se Klaus ucciderà una sola persona a lei cara,lei si consegnerà.”
“Mi dispiace interrompervi ma nessuno delle due ha ragione.Io sono la soluzione a tutti i vostri problemi.”  
Un uomo interrupe Katherine,sembrava davvero sicuro di se.
“Elijah?Che ci fai qui?Sei impazzito?Se Klaus ti vede,ti uccide.”
“Non preoccuparti per me ,Katherine.” disse dolcemente.
“Aspettate,cosa c’è tra voi?”li interrupi,c’era una strana chimica tra loro.
“Rebekah,lui è Elijah.L’unica vera persona,che io abbia mai amato e che amo ancora.A causa di Klaus,siamo in questa situazione,lui vuole vendetta e anche io.”
“Sono confusa Katherine.Puoi spiegarmi?Se dobbiamo lavorare insieme devo sapere,tutti vogliamo Klaus morto,voi per la vostra vendetta,io per Damon,e il suo unico punto debole è quella ragazza:Elena.”
“Rebekah,ora ti spiego,io e Katherine ci incontrammo nel 1265,ci innamorammo subito.Ma tra me e mio fratello le cose non andavano bene.Lui ha sempre avuto uno spirito vendicativo,seicento anni dopo uccise e disperse tutta la mia famiglia solo perché osai oppormi ad una sua scelta e mi portò via Katherine,che per salvarmi la vita,decise di stare con lui,per Klaus avere Katherine era la sua vendetta personale.Mi risvegliai in una tomba e cinque anni fa sono riuscito ad uscirvi,per un'altra storia lunga e noiosa che non so qui a raccontarvi,e sto progettando la mia vendetta contro Klaus insieme a lei,ma non ci siamo mai riusciti,solo quando siamo venuti a sapere dell’oracolo abbiamo visto finalmente una speranza.Così rapii lei e la strega,l’ho tenuta dieci giorni con me,per costringere la strega a riattivare i suoi poteri ma lei non ha voluto e nel frattempo quel ficcanaso del conte Salvatore,le ha trovate e salvate.Solo dopo sono venuto a sapere che Kol aveva abusato dell’oracolo e per questo è stato ucciso dal conte.Ma devo concentrarmi sulla vendetta,quindi non ho risposto alla loro azione e sono andato a parlare con Elena e abbiamo deciso cosa fare.”
“Cosa?”
“Rebekah,il conte nel mio piano resta con lei,dovrai trovare un altro modo per averlo.” 
“Katherine tu mi hai fatto uccidere la madre per fargli perdere la loro eredità,ma non ha funzionato non è venuto da me a chiedere aiuto.Poi ti ho detto di Elena e anche questo non ha funzionato.E se uccidessi semplicemente la ragazza?”
“No Rebekah ti prego,lascia fare a noi,lasciaci uccidere Klaus poi farai quello che con vorrai con Damon,io ti aiuterò se non toccherai per il momento la ragazza,fidati.Ma per ora devi andare dietro le quinte,ci sarà il tuo momento.”
“Katherine,mi sto fidando di te.Non farmene pentire.”
“Non preoccuparti.”   


ANGOLO AUTRICE.  
ECCOMI CON UN NUOVO BREVE CAPITOLO,SCUSATE,AGGIORNERO' IN FRETTA PER IL PROSSIMO PROMETTO.çç
COMUNQUE QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE PER NIENTE,INSOMMA HO DOVUTO FAR LITIGARE DAMON ED ELENA E VISTO CHE E' UNA SITUAZIONE CHE NON MI PIACE NON CREDO SIA VENUTA AL MEGLIO.
FINALMENTE SAPPIAMO LA STORIA DI ELIJAH,SPERO SODDISFI LE VOSTRE ASPETTATIVE. REBEKAH PER IL MOMENTO,APPUNTO PER IL MOMENTO,VA DIETRO LE QUINTE.
NON VOGLIO PERDERMI IN CHIACCHIERE DI NUOVO AHAHHAHAHAHA
LE MORTI,VISTO CHE TUTTE VOI LO AVETE CHIESTO SARANNO TRE,DUE NELLO STESSO CAPITOLO UN'ALTRA PIU' DISTANTE,DUE SUPERFLUE UNA IMPORTANTE.OKAY MI FERMO SENNO' VI DICO TUTTO.

ANCORA UN IMMENSO GRAZIE A TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO,GRAZIE DAVVERO. ALLA PROSSIMA. <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** the last moment of happiness. ***


Capitolo undici.

Era sera,era da esattamente un giorno che non uscivo dalla stanza,non avrei potuto incontrare Damon ora,non avrei retto il suo sguardo,non facevo altro che ripensare alla sera precedente,al suo silenzio che era la cosa più rumorosa,significava tanto,forse troppo.Non sapevo come comportarmi,non avevo mai vissuto una situazione del genere in precedenza.Avevo sempre pensato che il cuore si spezzasse in un istante,ma il mio cuore si frantumava con tale lentezza,ad ogni secondo il dolore aumentava.
Caroline era stata tutto il giorno con me,ma lei come me,credeva che Damon amasse ancora Rebekah,mi strappò qualche sorriso mentre si concentrava a pianificare qualche vendetta contro Damon che non avremmo mai fatto in realtà.
 
 
 
 
“Stefan?!Cosa vuoi?”
“Damon,Caroline mi ha parlato di te ed Elena.”
Sbuffai,quella biondina irriverente non sapeva proprio tacere e restare al suo posto.Ma in un certo senso le ero grato avevo bisogno di qualcuno con cui parlare,con Alaric non potevo per via del suo forte legame con Elena,mi avrebbe spezzato il collo fino al suo ultimo respiro se avesse saputo cosa avevo fatto. 
“E dimmi,qualche perla di saggezza oppure una bella ramanzina?”
“Nessuno di questi due.Vorrei solo che tu ricordassi le parole di nostra madre,lei ti capiva meglio di tutti noi e ti conosceva così in fondo,non lasciarti sfuggire l’amore,non lasciarti sfuggire Elena.”
E dopo queste parole se ne andò.
Aveva ragione,odiavo ammetterlo,ma era così Elena era una ragazza splendida non ci avrebbe impiegato molto a ritrovare qualcuno ed il solo pensiero di lei con qualcun altro mi fece scattare.
 
 
 
Ero davanti alla sua porta,stavo per bussare,ma l’istinto prese il sopravvento,spalancai la porta e bruscamente mi feci avanti,lei sobbalzò dallo spavento.
“Damon,cosa ci fai qui?”
“Ti prego lasciami parlare.Elena non puoi pensare,e lo sai,che Rebekah sia più importante di te,nessuno lo è.Klaus potrebbe portare via tutti,uccidere tutti,ma non te.Io amo te nessun’altro,io ti amo Elena.” 
Lui mi amava,anche io lo amavo,non c’era più tempo per le spiegazioni,non potevamo continuare ad essere sulla difensiva l’uno contro l’atra,perché ci amavamo.
“Anche io.Damon,io ti amo,credo di averti sempre amato dal primo momento in cui i nostri occhi si sono incontrati.”
 
I nostri occhi brillavano più che mai,in un momento le sue labbra incontrarono le mie,in un bacio passionale,il più bello di sempre.Qualche minuto dopo le nostre labbra si staccarono,lui mi baciò il collo fino ad arrivare alla scollatura della mia veste,poi mi baciò nuovamente.
Gli levai la giacca e strappai la sua camicia,rimase meravigliato da quel gesto,sorridemmo e finimmo sul mio letto.
 
Quella notte fu incantata,eravamo presi da una sorta di incantesimo che non permetteva ai nostri corpi nudi di staccarci l’uno dall’altro,quella notte fui sua e lui fu mio,ci appartenemmo con il cuore,con il corpo e con l’anima. 

La mattina seguente,ero tra le sue braccia,lui dormiva ancora.Mi guardai intorno,il mondo sembrava più luminoso e pieno di gioia,ero felice come non mai.Rimasi poi a fissarlo per un pò,era così dolce mentre dormiva, ero completamente ammaliata da lui.
Decisi di svegliarlo.Iniziai a baciargli il petto,così perfettamente scolpito,sorrise,ero io la ragione del suo sorriso quella fu il secondo momento più bello della mia vita.
“Se ogni volta che ci sono incomprensioni tra noi va a finire così,dovrebbero esserci più spesso,non credi?”
“No,non dirlo neanche per scherzo Damon,non voglio che accada più.”
 “Sei bellissima.” Arrossì in un momento.
 
Elena lo era davvero,i suoi capelli scompigliati,il suo sguardo stanco,eppure emanava luce l’amavo anche per questo.Per la prima volta ero stato con una persona che amavamo,nessuno me l’avrebbe portata via.
“Sarà meglio tornare al dramma quotidiano,abbiamo parecchie cose da fare e da dirci.”
Le dissi serio.
“No,non ancora.”
Sorrise e mi baciò,non sarei più voluto uscire da quel letto. 
 
 
 
Stavo passeggiando con Damon,nel giardino della villa,stavamo parlando dell’ultimo libro letto in biblioteca.
“Elena,puoi dirmi ciò che hai detto e deciso con Elijah ora?”
“Certo Damon,ma non infuriarti.”
“Se tu sarai viva,io non mi infurierò.” 
“Bene,allora lui sa come uccidere Klaus.Ha un libro di magia risalente al 1265,lì c’è un incantesimo che lo immobilizzerà e lui gli strapperà il cuore,l’incantesimo lo farà Bonnie.L’unica cosa che devo fare è lasciare che Bonnie attivi i miei poteri per un po’,deve essere sicuro che andrà bene e dobbiamo far credere a Klaus che lui abbia vinto per fargli abbassare la guardia,si tratta di poche ore non soffrirò molto,ti prego non opporti ho bisogno del tuo sostegno,ho bisogno che mi incoraggi.Anche se credi che sia un pessimo piano,che finirà male,dimmi solo che ce la faremo perché ho bisogno che tu ci creda altrimenti sul serio non riuscirò ad affrontarlo.”
“Elena,io non ti abbandonerò mai,ma non voglio che tu soffra anche se si tratta di poche ore.”
“Cosa sono poche ore,rispetto all’eternità che abbiamo davanti?”
“Come?!Hai deciso?Vuoi che io ti trasforma?”
“Si,damon,voglio trascorrere l’eternità con te.”
“Elena,ti amo.”
“Anche io.”
Sorridemmo e ci abbracciamo,era così che sarebbe stato il mio futuro e non potevo desiderare di meglio.
 
 
Rientrammo per la cena,quando Elijah apparve davanti a noi con Bonnie.
“E’ il momento Elena,dobbiamo farlo ora,prima che Klaus attacchi.Vieni con noi alla reggia,Bonnie è pronta a fare l’incantesimo,siamo tutti pronti forza.”   



ANGOLO AUTRICE. 
QUESTO CAPITOLO E' INTERAMENTE DEDICATO A DAMON ED ELENA,LA COSA NON PIACERA' ALLA CARA DELFS,MA DOVEVO FARLO POICHE',COME AVRETE CAPITO DAL TITOLO E' L'ULTIMO,O UNO DEGLI ULTIMI MOMENTI DI FELICITA' DELLA NOSTRA COPPIA DA QUI IN POI LE COSE NON MIGLIORERANNO MOLTO,QUINDI HO VOLUTO DEDICARE UN INTERO CAPITOLO SOLO A LORO. 
NEL PROSSIMO CAPITOLO IL PIANO DI ELIJAH ED ELENA SARA' MESSO IN ATTO,MA SIAMO SICURI CHE ELIJAH ABBIA DETTO TUTTO TUTTO AD ELENA?IO NON CREDO,MI FERMO DI NUOVO RISCHIO DI DIRVI TUTTO COSI' AHAHAHAHAHAHAHA 
COME HO GIA' DETTO QUESTO CAPITOLO E' IN NOME DELL'AMORE CHE LEGA I GIOVANI,MA VENIAMO A SCOPRIRE QUALCOSA DEL PIANO CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO SI METTERA' IN ATTO E SI QUI CI SARANNO PARECCHIE MORTI..MA ANCHE IN FUTURO OKAY BASTA DI NUOVO SCUSATE AHAHAHAHAHAHAHAH 
ALLA PROSSIMA E GRAZIE DI CUORE PER TUTTE LE VOSTRE RECENSIONI. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** the moment I knew. ***


Capitolo dodici.
“Damon sta tranquillo ti prego.”
“Non posso,se il piano fallisse,tu cadresti nelle mani di Klaus.”
“Non succederà,fidati di me.”
“Elena mi fido di te,ma non di lui,io vengo con voi.”
“No,Damon è troppo pericoloso,ricordi cosa ti ho chiesto prima?ti prego.”
“Mi hai chiesto il mio appoggio non di stare qui mentre tu sei da lui.”
“Damon se dovesse accaderti qualcosa...ti prego stai qui.”
“Non posso prometterlo.”
“Provaci.” 

Ci salutammo e andai con Elijah e Bonnie,sperando e pregando che Damon sarebbe rimasto li. 
Andammo in un luogo non poco distante dalla villa del re,Bonnie prese il suo grimorio e con strane parole in una lingua morta,riattivò i miei poteri.Il dolore fu atroce,ma il pensiero che dopo questo dolore sarei rimasta con Damon,per sempre,alleviò il dolore.
  
Arrivai alle porte del castello, da sola,Bonnie ed Elijah sarebbero arrivati dopo.Io dovevo far finta di essermi arresa ed essere andata lì di mia spontanea volontà,tremavo perché ero impaurita.Damon era lontano,nessuno mi avrebbe salvato ora,se non Elijah e di lui non riuscivo a fidarmi,avevo visto come sarebbero andate le cose,ma il futuro poteva sempre cambiare.
 
“Ma guarda chi si rivede dopo così tanto tempo,finalmente hai deciso.Tempismo perfetto perché ero pronto per uccidere tutte le persone a cui tieni,ma questo già lo sai vero?” disse Klaus quando mi guardò con nonchalance.
“Si,i miei poteri funzionano.”
“Perfetto,vieni pure avvicinati,non rimanere lì impalata,ho alcune cose da chiederti.”
“Fratello,smettila di sorridere è arrivata la tua fine.”
 
Quando vidi Elijah un senso di sicurezza mi avvolse,era quasi finita.Dietro di lui c’era Bonnie che stava pronunciando l’incantesimo da un po’,Klaus tentò di ucciderla ma Elijah e Katherine lo fermarono,avevano già ucciso tutte le guardie di Klaus,lui si fidava di poche persone era stato facile per loro tre ucciderle tutte:il re era solo,stava morendo,e a nessuno sarebbe importato della sua fine.Mi dispiacque per pochi secondi era una persona orribile,ma nessuno lo meritava.
Klaus cadde finalmente a terra.Elijah sembrava,nonostante tutto,distrutto e Bonnie mi bloccò i poteri  nuovamente. 
 
 
“Elena,ti ripeto,questo porterà morte riesco a percepirlo,le cose non finiranno bene per te,il male interferirà e vincerà,scappa via,via devi andare,in un nuovo luogo remoto,lei non si fermerà.”
“Bonnie,mi stai spaventando,ma cosa stai dicendo?”
“Non si possono bloccare i poteri di un’oracolo,io li trasferisco semplicemente dal tuo corpo al mio,ed io ho visto come andrà finire.”
“Bonnie cosa stai dicendo?Bonnie stai bene?”
“La morte,dolore,sofferenze,il tuo futuro.”
“Bonnie no!” gridai.
Il suo corpo fu a terra come quello di Klaus,Elijah era ancora paralizzato vicino al corpo del fratello e Katherine gli era accanto. 
“Elena,cosa è successo?” Era Damon e in un momento fui fra la sue braccia.
 
 
 
 
 
 
 
Bonnie era morta a causa mia,aveva sofferto a causa mia.Non posso accettarlo,non è giusto.  
 
“Elena ti prego,è un mese che non esci dalla tua stanza,Damon è preoccupato,tutti lo sono.”
“Jenna,Bonnie è morta a causa mia.”
“Si,ma è stata una sua scelta,lei è morta tu no,non fare in modo che la sua morte non valga nulla,devi vivere,vivere per entrambe.”
“No,non è vero,non lo merito.”
“Elena ti prego.”
“Lasciami sola,lasciatemi tutti da sola.” 

Jenna uscì dalla stanza e mi sentivo sollevata,non ebbi tempo di sospirare che Damon entrò nella stanza.
“Elena io non ti lascerò sola,te l’ho promesso.Ricordi?Sono stato messo fin troppo da parte ora basta,mi sta uccidendo vederti in questo stato,non lo meriti.”
“Neanche Bonnie lo meritava,Damon.”
“Ma lei non avrebbe voluto vederti così,lei avrebbe voluto che tu vivessi.”
“Lei è morta a causa mia e i morti non vogliono niente.Damon ti prego,ho bisogno di tempo.” 
E anche lui uscì dalla stanza,era quello che si ripeteva da quattro settimane ormai.Un rumore di carrozza mi distrasse dai miei pensieri,era la carrozza di Rebekah,era tornata.  
 
ANGOLO AUTRICE.
SALVE A TUTTI,ALLORA LE COSE CON KLAUS SONO ANDATE PIU’ O MENO COME DOVEVANO ANDARE PERCHE’ IL VERO PROBLEMA DELLA STORIA NON E’ KLAUS.LA MORTE DI BONNIE PORTERA’ UNA CONSEGUENZA CON I POTERI DI ELENA E QUINDI CI SARANNO DRASTICHE CONSEGUENZE E ARRIVERA’ LA MORTE PIU’ IMPORTANTE DI CUI VI PARLO DA UN PO’. 
SPERO VI SIA PIACIUTO E GRAZIE DI CUORE A TUTTE PER LE VOSTRE RECENSIONI,AL PROSSIMO CAPITOLO. 
P.S. HO SCRITTO UN’ALTRA STORIA,TOTALMENTE DIFFERENTE DA QUESTA SI CHIAMA ‘IL FANTASMA DELLA WHITEMORE’
ECCO LA TRAMA: La whitemore,il transatlantico più moderno,elegante e sicuro dell’epoca.I signori Salvatori,Damon ed Elena,novelli sposi sono pronti per la loro vacanza oltre oceano ma a metà viaggio la vita di Elena viene sconvolta:Damon viene assassinato sulla nave.Due anni dopo torna sulla nave dopo una sospetta chiamata della polizia,strani e terrificanti avvenimenti le faranno capire che il fantasma del suo grande amore è ancora lì intrappolato,la giovane riuscirà a ricostruire cosa è accaduto davvero quel giorno?riuscirà a riportare Damon con lei?  
MI FAREBBE DAVVERO PIACERE SE LE DESTE UN’OCCHIATA,VI ASPETTO ANCHE LI’,A PRESTO. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** rebekah's plane. ***


 Capitolo tredici.

“Damon,mi dispiace,per il mio comportamento di quella sera,avevo bevuto,non capivo bene e in quel momento sapere che il tuo cuore non mi apparteneva più,mi fece perdere la testa.Ma in tutto questo tempo,ho capito,che se tu sei felice lo sono anche io.Sono qui per scusarmi e per esserti amica,come un tempo.” 
“Rebekah,non riesco a fidarmi di te.”
“Lo capisco,lasciami provare.”
Ero disperato,tutti lo erano,anche Alaric e in quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse,vedere Elena così era davvero troppo per me e mi sentivo impotente.Avevo bisogno d’aiuto e in quel momento avrei potuto parlarne anche con un cane di passaggio,inoltre le cose alla villa andavano di male in peggio,avevo bisogno dell’aiuto di Rebekah. 

Le parlai e cercò,inutilmente,di confortarmi ma apprezzai il gesto.Rimase a cena,poi andammo in biblioteca e continuammo a parlare per il resto della notte,fin quando fu tardi e andò via.Non ci fu un momento in cui Elena non fosse al centro dei miei pensieri,necessitavo della sua luce e della sua forza,di lei.
 
Passai così altri giorni con Rebekah,riuscì a strapparmi qualche sorriso,ma tutto il tempo desideravo fosse Elena.
 
 
 
 
“Elena,sei in piedi,finalmente!”
“No,Caroline,abbassa la voce ti prego.”
“Cosa vuoi fare Elena?Scappare?Di nuovo?Dimmi che stai scherzando.”
“No,Caroline non sto affatto scherzando,ho bisogno di ricominciare,e se rimango qui è peggio.Non posso far soffrire Damon.” mentii.
“Damon soffrirà se tu andrai via.”
“Caroline,ho deciso.Sento le risate e le chiacchiere di Rebekah e Damon da un po’ ormai,se loro diventassero una coppia,la villa sarebbe salva,se io rimango e in questo stato perché ogni singola parete mi ricorda di Bonnie,Damon perderà la casa e sarà con un fantasma per il resto della sua vita ed io non voglio.” e continuavo a mentirle spudoratamente,ma dovevo,se le avessi detto la verità..
“Ma Damon è un vampiro immortale!Le cose cambieranno,avete l’eternità.”
“No Caroline,ha promesso a sua madre di guadagnarsi da vivere onestamente e lo sta facendo,perché è un brav’uomo e non merita di stare con me,io non sono brava,io ho ucciso Bonnie.” Era vero questo ero una pessima persona,avevo permesso ad una persona che amavo di morire per me.
“Elena,Bonnie si è sacrificata per te è stata una sua scelta!”
“E questa è la mia.Rispettala.”
“E dove andrai?”disse disperata.
“Al porto,prenderò una nave,a presto.Ti voglio bene.”
 
 
  
 
 
“Signor Giuseppe,ci siamo quasi,lo so.”
“Lo spero per te Rebekah,voglio tornare a casa mia.”
“Si,ho sentito che l’oracolo è andato via,Damon cadrà ai miei piedi e quando prenderò il possesso della villa lo convincerò a farvi ritornare.”
“Ottimo.”  
 
 
 
 
 
 “Caroline,buongiorno!”
“Damon,come siamo sorridenti,allora verrà anche oggi Rebekah?”
“Si,ma non è per questo che volevo parlarti.Sono andato in camera di Elena e lei non c’è!Allora è uscita,è in giardino o a cavallo?”
“Oh,Damon lei non è qui.”
“Perché sei così triste?E’ a cavallo sicuramente!”
“No Damon lei è andata via.”
“No,lei non è andata via,lei ha detto che avrebbe passato l’eternità con me.” Pronunciai quelle parole con l’innocenza di una bambino e me ne accorsi solo dopo,non era possibile.
“Damon,mi dispiace,lei si sentiva in colpa per te e per Bonnie e ha detto che avresti perso la casa a causa sua e che era meglio se stavi con Rebekah.”
“Cosa?E’ impazzita?Ma no lei non lo penserebbe mai,lei dov’è ora?”
“E’ partita stanotte.”
“E tu glielo hai lasciato fare?”
Continuai a discutere con Caroline per un po’,tutto inutile lei rispettava la sua scelta.Che sciocchezze avevo bisogno d’aiuto. 

“Rebekah,giusto in tempo!”
“Damon sei così preoccupato cosa è successo?”
“Elena è andata via,devi aiutarmi a cercarla,lei si sente in colpa per me e per Bonnie e dice che se lei rimane con me perderò la casa.” 
“Damon,no,lasciala andare.Devi lasciarla andare.E’ giusto così,ha ragione Elena.Ha fatto questo per te,perché ti ama,perché sa che così saresti stato felice avresti sposato una nobile e la villa sarebbe stata salva,ha fatto un gesto d’amore.”
“Cosa?No,non è un gesto d’amore,è pazzia stare al chiuso le avrà dato qualche problema alla testa e ora lei è lontana e sola a causa mia,io devo trovarla.”
“Lasciala andare Damon ascoltami.” 

Mi accarezzo la guancia e avvicino i nostri bacini,in quel momento ero in preda alla disperazione ,capivo le sue intenzioni,mi sussurrò di nuovo all’orecchio ‘lasciala andare’ e le sue labbra erano poco distanti dalle mie,una voce ci distrasse,lei sbuffò.
 
“Damon andiamo presto.”
“Stefan,dove?”
“Da Elena,se ti importa ancora.Ma da quel che vedo andrò da solo con Caroline,Jenna e Alaric.”
Rebekah sorrideva piena di sé,se Stefan non ci avesse interrotto non so che cosa sarebbe potuto accadere.
“Si Stefan,Damon resta qui con me.” rispose al posto mio Rebekah.
“No,vengo con te,Rebekah,lasciami andare.”le lanciai uno sguardo fulminante,come osava intromettersi.
“Ma Damon.”  
“Ma nulla,Rebekah,io vado.”
 
 
 
 
“Allora,dov’è Alaric?” 
“Dal porto non è partito nulla di nulla non partono imbarcazioni di notte, è presto se siamo fortunati è ancora al porto.”
“Bene,andiamo.Stefan sei con me?”
“Aspetta ed io?”
“Tu sei umano Alaric,ci rallenteresti solo.Andiamo noi due.”
Per tutto il tragitto,che durò pochi minuti grazie alla nostra velocità,sperai con tutto me stesso che Elena fosse ancora lì.
Arrivammo al porto,molte navi erano pronte a salpare,soggiogammo alcuni marinai e controllammo tutte le navi di Elena non c’era traccia.Fin quando non la vidi parlare con un capitano della marina a giudicare dal suo aspetto,era biondo con gli occhi azzurri,li sentii parlare stavano patteggiando il suo posto a bordo,si chiamava Matt.
 
“Sorpresa!” le dissi.
“Damon,che ci fai qui?”
“Sono venuto qui a prenderti ovvio.Perchè sei qui?Dovresti essere con me al mio fianco,alla villa,per l’eternità,avevi detto.”
“Mi dispiace,io non volevo farti preoccupare o soffrire,ed è proprio per questo che sono andata via:per te,per far in modo che tu abbia la vita che meriti,non una vita senza una casa accanto ad un oracolo mezzo funzionante.” mentivo a lui proprio come avevo mentito a Caroline la sera precedente.
“Sei andata via per me?Allora avevo ragione sei completamente impazzita,a me non me può importar di meno del casato di mia madre se questo significa perdere te,potrei vivere anche solo dei tuoi respiri,perché no lo capisci?”
“Io lo capisco,perché è lo stesso che provo per te,ma non è quello che meriti.” 

Ci sedemmo sul porto,Stefan rimase più in disparte, e continuammo a parlare di questo per almeno un paio d’ore,era irremovibile.Stavo per perdere la pazienza,legarla e portarla alla reggia.Ma non capivo perché non voleva,non era un tipo che si voleva far pregare anzi l’opposto.Cosa era successo quella sera oltre la morte di Bonnie?Mi teneva nascosto qualcosa?
 
“Elena smettila,dimmi la vera ragione,cosa è successo quella sera?”  
“No,io non posso Damon,ma ti assicuro che è una delle ragioni per cui devo andare,ora.”
“Dimmi cos’è successo,ora.”
“Credimi lo faccio per te.” 
“Elena?”
“D’accordo,Bonnie mi ha detto che lei non ha mai bloccato i miei poteri,li trasferiva dal mio corpo al suo,e prima di morire li ha restituiti alla proprietaria…” 
“Ma perché non me lo hai detto subito?Dio Elena,avrei potuto aiutarti.Troveremo un’altra strega e problema risolto.”
“Non è questo il problema,è ciò che ho visto il problema.”
“Cosa hai visto?”
“Il tuo futuro.”
“Oh.”
Stavo iniziando a preoccuparmi,i suoi occhi diventarono lucidi all’istante,le presi le mani e le strinsi alle mie.
“Elena,dimmelo.”
Tu eri morto,per salvare me,io non posso permetterlo,no, devo andare addio e” 
 
Uscivano parole dalla sua bocca interrottamente dopo il ‘’morto per me’’ non avevo capito molto,era agitatissima,il futuro cambia.E se il mio destino era quello di morire per lei l’avrei fatto,tutto per far si che lei viva. 

“Elena smettila di parlare e vieni con me a casa.”
“Ma hai capito una parola di quello che ho detto?”
“Si e ti dico di venire a casa,ti prego,teoricamente sono quasi morto dovresti esprimere tutti i miei desideri.”
“Smettila di essere ironico non c’è nulla su cui divertirsi.”
“E tu smettila di piangere e vieni con me.”
 
 
 
“Rebekah,come mai già qui?”
“Mi dispiace,Signor Giuseppe ma quei due sono impossibili.Ho passato intere settimane a dividerli e nulla,sembrano sempre più forti anche se sono distanti,lui ora è con lei.”
“Allora,cambiamo i piani,sai cosa fare.”
“Intendi…?”
“Si,attacchermo Elena e la uccideremo."
“Finalmente.”  

ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI! C: 
ECCOMI CON UN NUOVO CAPITOLO,ELENA VA DI NUOVO VIA -PREVEDIBILE SCUSATE MA NON SAPEVO COME FAR USCIRE FUORI LA STORIA DELLE VISIONI,PERDONATEMI- 
REBEKAH LA VUOLE UCCIDERE INSIEME AL SIGNOR SALVATORE,QUINDI COME CAPITE UNA MORTE E' VICINA,CHI MORIRA' MAI?DAMON?ELENA?REBEKAH?GIUSEPPE?STEFAN?CAROLINE?DIPENDE DA CHI CI SARA' QUANDO BEKAH ATTACHERA',MA NON VI DIRO' NULLA MUAHAHAH (?) 
OKAY BASTA,GRAAAAAZIE A TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCO COSTANTEMENTE,SIETE L'UNICO MOTIVO PER CUI CONTINUO A PUBBLICARE,GRAZIE DI CUORE.<3 
 
P.S. HO SCRITTO UN’ALTRA STORIA,TOTALMENTE DIFFERENTE DA QUESTA SI CHIAMA ‘IL FANTASMA DELLA WHITEMORE’
ECCO LA TRAMA: La whitemore,il transatlantico più moderno,elegante e sicuro dell’epoca.I signori Salvatori,Damon ed Elena,novelli sposi sono pronti per la loro vacanza oltre oceano ma a metà viaggio la vita di Elena viene sconvolta:Damon viene assassinato sulla nave.Due anni dopo torna sulla nave dopo una sospetta chiamata della polizia,strani e terrificanti avvenimenti le faranno capire che il fantasma del suo grande amore è ancora lì intrappolato,la giovane riuscirà a ricostruire cosa è accaduto davvero quel giorno?riuscirà a riportare Damon con lei? 
MI FAREBBE DAVVERO PIACERE SE LE DESTE UN’OCCHIATA,VI ASPETTO ANCHE LI’,A PRESTO. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** together for a little while. ***


Capitolo quattordici.       

 
Le persone di solito si allontanano a causa della distanza o di un litigio.   
Noi ci siamo divisi nel modo più crudele,straziante…fatale.
Mi dispiace.
E’ tutta colpa mia,ma il mio perdono non potrai sentirlo.
Non credevo si potesse provare così tanto dolore.
Forse il mio essere vampiro lo amplificava.
Forse è la consapevolezza di aver perso la persona che amo per sempre.
Forse entrambe le cose. 
La cosa peggiore è le cose sarebbero andate in modo diverso se solo avessi…

 
 
Un giorno prima.
 
 
Ero alla finestra della camera di Damon,persa nei pensieri o meglio nelle mie visioni. Era una strana sensazione vivevo in una grande contraddizione:volevo essere lì con Damon e con gli altri ma volevo anche essere il più lontana possibile da lui,le parole di Bonnie e ciò che avevo visto grazie ai miei poteri avevano cambiato tutto per me.
Pioveva,pioveva come mai prima d’ora.L’odore della pioggia,il rumore delle gocce d’acqua mi ricordava qualcosa,qualcosa che avevo già vissuto,qualcosa che avevo visto.
 
 
“Elena,sono ore che siamo a casa,ti prego smettila di piangere.”
“Come posso smettere?Quando so che morirai a causa mia.”
“Abbiamo trovato una strega grazie ad Alaric, e abbiamo bloccato o trasferito o quel che è i tuoi poteri,non pensarci più,il futuro può cambiare.Ma almeno ricordi dove è accaduto?Sai cercherò di evitare quel luogo.”
“Vedo che nulla può farti perdere il senso dell’umorismo” sorrise,ero riuscita a farla sorridere finalmente,il mio prossimo obbiettivo era farla ridere.
“Non ricordo bene,era giorno ed eravamo…non ricordo bene,mi dispiace le mie visioni non sono sempre chiare.”
“Non preoccuparti.”
La strinsi ancora di più tra le mie braccia,mi era mancata molto,ma stavolta non sarebbe più dovuta andar via,stavolta doveva rimanere con me per l’eternità insieme.
“Perché quel sospiro?”chiese incuriosita,amavo i suoi occhi presi da quell’emozione.
“Stavo pensando al fatto che non devi più andar via da me.”
“Non ti abbandonerò,sono pronta,trasformami.”
“Io non ti uccido però,Elena non posso farlo.” 

Ci mise molto a convincermi ma voleva che tutto fosse fatto da me,era testarda,ma l’amavo anche per questo.Ci baciammo,e fu uno dei suoi baci passionali e travolgenti,poi le diedi il mio sangue e malincuore ma anche pieno di felicità,la uccisi.
 
 
Appena compiuto il gesto mi sentii male,il terrore invase ogni minima fibra del mio corpo,avevo paura che non avesse preso il mio sangue o che non si fosse più risvegliata,era sera e le stelle illuminavano tutto speravo solo che avessero illuminato i suoi occhi.
Finalmente li aprì,era confusa e spaventata,farfugliava cose senza un senso compiuto e si guardava intorno come se non fosse mai stata in quel luogo.
Avvicinai la sua testa al mio petto e si tranquillizzò,le spiegai nuovamente come si doveva comportare e le donai un anello diurno che conservavo da un po’.
 
Era tempo di nutrirsi.
Andammo in una locanda frequentata solo dalle fecce della società,il luogo non era molto illuminato e questo era un bene ad Elena dava fastidio la luce ed il calore,per il momento.
Entrammo e la scena che apparve dinnanzi ai miei occhi mi riportò al passato.
Alcool ovunque,uomini che ridono senza alcun motivo,donne mezze nude senza alcun pudore,bicchieri vuoti su tavoli sporchi e ognuno di loro non avrebbe ricordato nulla di quella notte,erano talmente ubriachi che fu inutile anche soggiogarli.
Io mi muovevo con fare familiare,ero abituati a questi posti.Elena tutt’altro.Sembrava spaventata e tutte quelle grosse risate la turbavano,le indicai la sua preda,tentennò per qualche secondo e mi chiese di andare via ma la fame e l’istinto presero il sopravvento.
 
Fu difficile riportarla alla realtà,ma una volta tornati al castello anche se era tardi ci aiutarono Caroline,Stefan,Jenna ed Alaric.
Elena si sentì a casa,di nuovo.
 
 
Quella notte ci appartenne.
Il risveglio fu un incanto ero felice come non mai Elena era mia,e lo sarebbe stata per sempre,restammo per un bel po’ di tempo ancora a stringerci e coccolarci,lei non smetteva di sorridere e riusciva a tenere a bada le sue forte emozioni,ho sempre pensato che fosse una ragazza forte.
Ci alzammo e vestimmo solo quando Stefan e Caroline ci chiamarono:Rebekah era tornata e chiedeva di parlare con Elena.
Ero confuso ed insospettito.
 
 
Quella donna mi aveva sempre un po’ terrorizzato,ma stamattina sembrava diversa,contenta,fu lei la prima a parlare.  
Eravamo in uno dei grandi soggiorni della reggia,dei tappeti persiani con particolari disegni astratti ricoprivano l’intero pavimento della stanza,il muro era ricoperto da librerie con centinai di libri e poi c’èra un'unica grande finestra.Era sempre stata la mia stanza preferita,lì potevi concentrarti ed era appartata.
“Elena,sei un vampiro ora,come ti senti?”
Il suo tono era stranamente dolce.Riuscì ad intravedere anche un bel sorriso sotto il suo cappello,che avevo capito era solita portare.
“Grazie,mi sento un po’ stordita ma con Damon al mio fianco è tutto più facile.Non dovevate preoccuparvi.”
“Dammi del tu,cara.”
“D’accordo.”
“Sai,molti anni fa,tu non dovevi essere neanche nata,passai decenni con Damon,so cosa significa.”
Non riuscivo a capire dove volesse arrivare,la situazione stava diventando imbarazzante.Nonostante tutto lei continuò a parlare.
“Il fatto è che ho passato con lui quasi mezzo secolo,ero così spaventata dalle emozioni che provavo ma ora non più.Poi arrivi tu e lui non pensa a nessun’altra,ti prego non urlare,Damon e gli altri non ti sentiranno Giuseppe li sta intrattenendo lontana da qui,non farà molto male.Ma lui deve essere mio.”  
 
Sorrideva,come se la cosa la divertisse.  

ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI C: 
ALLORA QUESTO CAPITOLO E' DIVERSO DAI PRECEDENTI INIZIANA CON IL FUTURO E POTETE CAPIRE CHE A MORIRE SARA' UNO DEI NOSTRI DUE PROTAGONISTI.IL PROSSIMO CAPITOLO E' STATO UNO DEI PIU' DIFFICILI DA SCRIVERE,QUESTO INVECE SPERO VI PIACCIA,L'HO CAMBIATO SPESSO HO ELIMINATO E AGGIUNTO,SPERO CHE IL LAVORO FINALE VI SIA PIACIUTO C: 
GRAZIE COME SEMPRE A TUTTE LE PERSONE CHE RECENSISCONO E ALLE ALTRE CHE LEGGONO LA STORIA,GRAZIE DI CUORE.<3

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Goodbye. ***


Capitolo quindici.

“Giuseppe,ora vado e no non tornerete alla villa.Parlate con Stefan.”  
“Ho capito i miei errori,chiederò scusa ad Elena,capite un padre vecchio ed amareggiato.Ho amato vostra madre più di ogni cosa a questo mondo,dopo di voi.”
“Ne ho abbastanza delle tue sciocchezze.” risposi disgusato.
“No,Damon figliolo,aspetta.” Pronunciò queste parole con una tale dolcezza e aggiunse anche una carezza.
Mi allontanai dal suo tocco immediatamente,quasi come se la mano fosse di fuoco.
“Mi hai chiamato figliolo?”  
“Fermo damon.”
“taci.” Urlai.
 
Rebekah,aveva vinto,mi teneva per il collo contro il muro continuava a farfugliare frasi su quanto amasse Damon ma non riuscivo a comprendere stavo pensando solo alla mia eternità che sarebbe svanita in pochi secondi.
 
 “Rebekah,ti prego,Damon soffrirà.Se lo ami davvero devi lasciarlo andare.” Parlai per quanto mi era concesso,la sua mano intorno alla gola mi rendeva difficile anche respirare.
Lei di tutta risposa scoppiò in una grande risata.
“Che?Se io sono felice solo con lui,lui lo è solo con me.”
“L’amore non è sempre corrisposto,troverai la tua strada,troverai qualcuno..”
“Sta zitta sgualdrina.” Mi disse seria e fredda.
 
 
 
 
Mio padre mi aveva imbrogliato.Ho sempre saputo che quell’uomo era capace di tutto,a quella specie di uomo importava solo di se stesso e di nessun’altro.Provai compassione per un momento,che vita futile e priva di senso.
Poi questo sentimento fu schiacciato dal disgusto che ho sempre provato nei suoi confronti,ne stima ne affetto solo repulsione. 
“Damon,aspetta,cosa è successo?”mio fratello,ingenuo fratello.E’ vivo da molto e non ha ancora capito come va il mondo.
“Non lo hai capito?Ci ha imbrogliato.’Figliolo’ e carezze,ma chi vuole prendere in giro?Devo andare da Elena,credo sia in pericolo con Rebekah per esser dolce con me Giuseppe deve esserci qualcosa sotto.Tu mandalo via.”
Era stupito dalle mie parole,mi guardava come fossi impazzito.Ma io conoscevo fin troppo bene mio padre.
 
All’improvviso entrò Damon.Cercò di fermala ma lei,anche se era stata scoperta non  ne voleva sapere,era accecata dalla vendetta.
Lo spinse all’indietro lui si alzò e si buttò davanti a me in un battito d’occhio e così Rebekah lo impalettò al mio posto,la mia visione si era avverata.   
 
 
Ciò che avevo temuto,si era realizzato davanti ai miei occhi. 

Sogni,speranze,desideri progetti spenti all’improvviso. 

Un dolore atroce mi costrinse a buttarmi a terra vicino al suo corpo.Avevo un enorme godo in  gola.Non respiravo,non riuscivo a pensare a fare nulla,sentivo solo le lacrime che parevano infinite in quel momento credevo che avrei pianto per l’eternità,Rebekah cercò di scappare ma con le ultime forze rimaste chiamai Stefan,sperando che lui la uccidesse.
Damon,o quello che rimaneva di Damon,era li a terra.Il suo corpo,tanto bramato e tanto amato,era a terra con un paletto nel cuore a causa mia,lui aveva dato la sua vita via per la mia.I suoi occhi di ghiaccio che tanto amavo non si sarebbero più riaperti,le sue braccia non mi avrebbero più accolta,non avrei più dormito sul suo petto,la sua voce non mi avrebbe mai più fatto tremare dall’emozione,lui era morto.
 
Piansi ed urlai,non sapevo bene come in quel momento ero capace di fare,tutti arrivarono nella stanza,Stefan appena vide il corpo del fratello senza vita con uno sguardo agghiacciante cadde sbattendo le ginocchia sul pavimento senza dire nulla,Alaric rimase anche lui paralizzato.
Caroline scoppiò in un pianto molto più silenzio del mio,io non facevo altro che urlare “no,no,no”.
Jenna mi prese e cercò di allontarmi dal suo corpo senza vita,ma mi rifiutai spingendola,forse l’avevo ferita,ma in quel momento non mi importava.
Tenevo stretta la sua camicia tra le mani,così forte da strapparla. 
Lui era lì immobile,io invece,non facevo altro che muovermi disordinatamente,persino la luce mi dava fastidio.Volevo che tutti andassero via,volevo restare sola con lui.
Damon era morto,il mio cuore con lui.  
 
Caroline uscii dalla stanza e portò Stefan con se ed io tra un urlo e una lacrima,chiesi poco gentilmente a Jenna ed Alaric di uscire.
Ero vuota e sola,mi aveva lasciato da sola,per sempre.
Io lo sapevo,sapevo che questo sarebbe avvenuto,l’avevo sempre saputo.
“Voglio morire.” Pensai,ma lui non me lo perdonerebbe mai.
Rimasi lì,in quella stanza con il corpo senza vita di Damon.  
 
Ho sempre sognato di vivere una favola con il “vissero per sempre felici e contenti” e con Damon non era una favola,era qualcosa di più di reale,l’amore aveva superato ogni fantasia su una sorte di principe azzurro ora invece era tutto finito,i miei sogni,i miei progetti si sciolsero come neve al sole.
 
Ora non sentivo amore,ne felicità ne contentezza tutto ciò che sentivo era il sale delle mie lacrime che bruciava sempre di più.
 
 
 
“Stefan di qualcosa ti prego,sono tua moglie,devi parlarmi.Ti prego io..”
“Dobbiamo organizzare un funerale,un bel funerale.Può un funerale essere bello?Lui lo merita bello.”rispose on lo sguardo perso nel vuoto e con un tono di voce così assurdo che pareva fosse ubriaco.
“Stefan,stai delirando,guardami negli occhi e…”
“No,organizziamo un bel  funerale.”   
 
 
Jenna ed Alaric erano nella cucina accanto alla villa,era giorno eppure sembrava che il mondo avesse perso un po’ della sua luce.
Tutti i servi erano lì che si agitavano e bisbigliavano.
“Jenna stai bene?”
“Si,io credo di si.Elena non mi ha fatto così male.Tu invece?”
“Io ho bisogno di Bourbon.” 


ANGOLO AUTRICE. 
CIAAO A TUTTI. 
ALLORA QUESTO CAPITOLO NON SO SE VI POTRA' PIACERE E' STATO DIFFICILE SCRIVERLO PER ME,PER DUE MOTIVI:IL PRIMO E' CHE E' LA MIA PRIMA STORIA E NON HO MAI DESCRITTO UNA MORTE,IL SECONDO PIU' SIGNIFICATIVO E' PERCHE' DAMON E' DA SEMPRE IL MIO PERSONAGGIO PREFERITO E IMMAGINARE LA SUA MORTE PER POI SCRIVERLA NON E' STATO FACILE PERCHE' NON VOLEVO CHE ACCADESSE,IL DOLORE DI ELENA VERRA' AFFRONTATO PIU' APPROFONDITAMENTE NEI PROSSIMI CAPITOLI,HO TRALASCIATO L'INCONTRO DI REBEKAH E STEFAN PER UN MOTIVO. 
HO CERCATO DI IMMAGINARE PIU' O MENO COSA SAREBBE POTUTO ACCADARE ALLA MORTE DI DAMON,SPERO VI PIACCIA. 
ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI BUONE O CATTIVE MA VOGLIO DAVVERO SAPERE COME VI SEMBRA E' STATA UN PO' UNA SFIDA PER ME. :) 
QUINDI,ALLA PROSSIMA. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** I miss you. ***


Capitolo sedici. 

La notte era passata,ora eravamo al suo funerale,Stefan era lì muto ed Alaric non si era nemmeno presentato:nessuno era riuscito a staccarlo dal bourbon. 
 
Erano tutti lì,la tomba non era ancora sotto terra quando il prete avrebbe finito di parlare lo sarebbe stata.
Io ero lì immobile a fissare la tomba che conteneva Damon che presto,troppo presto,sarebbe stato sotto terra.
“Il tempo guarisce ogni ferita” mi ripeteva Jenna,ma non era così più il tempo passava più faceva male,più mi mancava.
Il prete finii la sua predica,erano pronti a portare sotto terra Damon,il mio Damon.
 
“No,aspettate” urlai.
Senza riflettere mi accasciai sulla tomba,no non potevo.
Non potevo permettere di lasciare Damon sotto terra,in una bara.
Strinsi forte lo stemma della famiglia Salvatore di stoffa che c’era sulla tomba e inizia nuovamente a piangere dinnanzi a tutti.
Gli sguardi erano tutti puntati su di me,ma non mi importava,non potevo lasciarlo solo.
 
Stefan venne e cercò di tirarmi,alla fine fu costretta ad allontanarmi mi teneva tra le sue braccia poiché sapeva che se mi avrebbe lasciato sarei ritornata lì.
Così i servi iniziarono a buttare ammassi di terra sulla sua tomba e altri lanciarono alcune rose rosse.
 
 Da quando era finito il funerale nessuno di noi aveva avuto la forza e il coraggio di parlare.
Jenna non faceva altro che cucinare,Stefan era rinchiuso nella sua stanza e Caroline era con me,io in silenzio fissavo il cielo,che non faceva altro che ricordarmi i suoi occhi.Non potevo sopportare tutto questo,era asfissiante tutto questo,non potevo rimanere lì.
 
 
 
Un mese più tardi. 

Ogni giorno ero alla sua tomba,non mi muovevo mai,mi nutrivo di qualche passante,ce ne erano molti.
Caroline,Stefan e Jenna ogni giorno venivano da me a tentare di riportarmi a casa.Ma io non sarei mai andata con loro,avevo promesso l’eternità a Damon,ed io sarei stata con lui un' eternità.
Continuavo a leggere la lapide ed ogni giorno la fissavo e piangevo,ogni giorno era più doloroso,ogni giorno non riuscivo a respirare,era tutto dannatamente nero per me,l’unica cosa che mi riusciva a donare il sorriso era il ricordo,il suo ricordo lui avrebbe vissuto per sempre nel mio cuore,nella mia testa e nei miei ricordi.
Il mio cuore non gli avrebbe mai detto addio.

Conte Damon Salvatore
1705-1735
Che conosceva amore e coraggio*

Era un mese che continuavo a leggere quell’iscrizione ogni momento e ormai le mie lacrime erano un flusso continuo sul mio volto.
Il vuoto che avevo dentro era incolmabile,riuscivo ad essere felice solo quando mi addormentavo e sognavo me e Damon,felici,come non lo saremmo mai più stati.
 
 
 
 
 
“Stefan,dobbiamo fare qualcosa,dobbiamo aiutarla.Tu sei stato così forte.”lo incoraggiò la biona prendendogli le mani.
“Caroline io non sono stato forte,sei tu che ogni giorno mi trattieni dal fare sciocchezze e non sai quanto ti amo per questo.Ma  non sono in grado di aiutare nessuno ora…”abbassò lo sguardo cercando qualcosa,qualcuno forse.
“Devi farlo per tuo fratello,se sapesse che Elena è in quello stato,che tu sei qui solo per  miracolo e che Alaric non fa altro che bere vi darebbe calci nel sedere a tutti,fallo tu per lui.Lui avrebbe voluto Elena,felice sai che è così,esaudiamo questa sua volontà.”rispose prendendo la sua testa fra le mani.
“Caroline io non so se posso”
“Dobbiamo andare da Elena.Vieni.”
 
 
Ed eccola di nuovo Caroline come ogni giorno fastidiosamente in orario era venuta per portami via da Damon ma nessuno lo avrebbe fatto,lui non sarebbe più stato da solo.
“Caroline,ti prego.” Dissi esperata,lei posò una mano sulla mia spalla e se non fosse stato per i suoi riflessi da vampiro sarebbe cascata a terra a causa del lungo vestito nero che indossava. 

Così si faceva,al funerale eravamo tutti in nero,di fronte alla villa c’era un grande stemma della famiglia in nero,quello indicava il lutto.Ma tutto il nero nel mondo non poteva comparare all’oscurità della voragine che Damon aveva lasciato nel mio cuore. 

“Elena ascoltami.Stefan è qui per aiutarti, Elijah possiede libri vecchi millenni,può darsi che lì a differenza dei grimori di Bonnie ci sia qualcosa per riportare in vita i vampiri,dobbiamo chiedere aiuto ad Elijah.”
“Andate voi,io non lo lascio.” dissi posando la testa e  una mano sulla tomba.
Che sciocchezza aveva provato di tutto,sembrava non esserci soluzione,figuriamoci se in un libro più vecchio ci sia qualcosa.
“Elena devi parlare tu con lui,Stefan resterà con Damon va bene?”
“Poco tempo però.”
“Finalmente andiamo.”
 
Mi sorrise e mi abbracciò,in quel momento desiderai tanto che fossero le braccia di Damon. Avrei tanto voluto che fosse stato lui ad abbracciarmi non avevo mai desiderato o immaginato che questo sarebbe potuto accadere,per colpa mia.
 

*scritto in Elisa di rivombrosa,sulla tomba del conte ristori,scusate se l’ho usata ma mi sembrava molto adatta. 

ANGOLO AUTRICE. 
SALVE,VOLEVO RINGRAZIARE DI CUORE TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO IL MIO CAPITOLO PRECEDENTE,ERA UN CAPITOLO A CUI TENEVO PARTICOLARMENTE E GRAZIE. 
QUESTO INVECE E' UN CAPITOLO INTERAMENTE DEDICATO AL DOLORE DI ELENA,NON SUCCEDE NULLA,MA ERA D'OBBLIGO DEDICARE COME MINIMO UN SOLO CAPITOLO AL FUNERALE E ALLA SOFFERENZA DI ELENA. 
CREDO SIA IL CAPITOLO PIU' TRISTE MA LE COSE CAMBIERANNO,ELENA CAMBIERA',NON HO BEN DECISO SE IN MEGLIO O IN PEGGIO.
ALLA PROSSIMA. :)

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Welcome back. ***


Capitolo diciassette. 

Elena e Caroline erano andate dal re,solitamente Elena trasmetteva una luce ed un energia,ora era solo una sagoma che faticava a respirare,e come lei,lo ero anche io.
Mio fratello maggiore mi aveva abbandonato.Avevo Caroline,potevo considerarmi molto fortunato rispetto ad Elena,ma non avevo lui.In un modo o nell’altro in secoli mi era sempre stato accanto,quando avevo un problema di piccole o grandi dimensioni,sapevo di contare su di lui,era il mio pilastro,la mia roccia,la mia casa;ora era semplicemente un cadavere.  
Ricordavo tutto così chiaramente,speravo tanto di dimenticare invece ricordavo sempre più cose.
 
 
 
Entrammo nell’imponente castello.Ci accolsero servi,ben vestiti,anche meglio di noi.
Era tutto perfettamente elegante lì.I salotti erano pieni di nobili con la puzza sotto il naso e per chiedere udienza al re dovevi aspettare giorni.Ma io e Caroline non ci arrendemmo.
 
Andammo dal consigliere del re,fu Caroline a parlare.
“Consigliere,è un onore conoscerla.”
“Contessa Salvatore,si sieda.Mi dica pure.”
“Io ho bisogno di parlare con il nuovo re,ora,la imploro!”
“No..no mi dispiace darvi questa notizia ma il re non può avere udienza da chiunque e all’improvviso.E’ pericoloso.”
La recita era ufficialmente terminata.Io persi le staffe.
Buttai tutti i fogli,l’inchiostro e le piume che erano sulla scrivania,in modo feroce a terra.Misi in mostra la mia espressione da vampiro cattivo e  i canini,lo afferrai per la gola e lo spinsi contro il muro.
“Lei ora ci porta dal re.E’ chiaro?”
 
 
Le porte della stanza si aprirono.
“Elena e Caroline alzatevi pure,dopo quello che hai fatto per me non c’è bisogno di inchinarsi.Non mi hai tradito,e il nostro piano ha funzionato.”
“Altezza,sono qui per chiedere il vostro aiuto,ne ho bisogno.Vi prego non so a chi altro rivolgermi.”
“Lo considero come uno scambio di favori,tu mi aiuti ed io ti aiuto.”
“Si,certo come desiderate.”
“Di cosa avete bisogno?”
A quel punto Caroline parlò al posto mio,non riuscivo a raccontare la storia senza voler morire,così cercai di nascondere le lacrime,quando Caroline ebbe finito di narrare l’accaduto,ci portò in un immensa libreria,grimori ovunque.
“Vi ringrazio Elijah,ma vi prego,ho bisogno di una strega.”
“La vostra è morta a causa mia,quindi sapete,è mio dovere trovarne un’altra.Arriverà presto.”
“Grazie davvero.”
“Scambio di favori,buon lavoro.”
 
Erano passate circa quattro ore da quando eravamo lì,controllavamo tutti i libri,ogni singola riga,ogni singola pagina nulla.Caroline era perfino andata alla villa per portare con se Jenna e gli altri servi,e cercare inutilmente di staccare Alaric dal suo adorato bicchiere,che una volta divideva con Damon,Damon doveva tornare anche da lui.
 
“Caroline,io vado..”
“No,Elena lui non ha bisogno che tu stia attaccata ad una pietra,vuoi riaverlo,rimani qui con noi.”
“Caroline tu non capisci,io non posso lasciarlo solo.”
“Elena è morto,non è una persona,non è solo capisci?non è nulla.”
 
Pronunciò quelle parole con tanta ira che quasi non sembrava lei,corsi a velocità vampiresca e arrivai alla lapide vuota,scoppiai a piangere,ma stavolta grazie alle parole di Caroline il pianto fu peggiore degli altri,dopo un mese realizzai che lui non c’era e che non era solo,probabilmente era con la sua amata madre,ma cose ne era di me senza lui?Rimasi ancora un po’ e tornai al castello.
 
Caroline mi accolse in un abbraccio chiedendomi scusa,la perdonai, lo aveva fatto per me in fondo,Stefan non era alla tomba perché era lì a cercare con noi.L’unica cosa che si udiva erano le pagine di vecchi libri sfogliati,qualcuno che starnutiva per la troppa polvere fin quando Jenna irruppe il silenzio.
 
“Credo di aver trovato qualcosa.” 
Corsi accanto a lei.
“Cosa hai trovato Jenna?C’è una soluzione?Lui tornerà qui con noi?”
Se questo funzionerà,si.”
Dopo un mese di lacrime,un vero sorriso spuntò sul mio volto e un senso di felicità si impadronì di me:c’era speranza.
“Deve funzionare.”
“Elena non darti false speranze ti prego,soffriresti molto di più.”
“No,non è possibile soffrire tanto quanto sto soffrendo io.”
“Tesoro..”
Jenna mi abbracciò,da quando Damon era arrivato non avevo trascorso molto tempo con lei e di questo mi sono pentita,i suoi abbracci mi hanno sempre fatto bene,ma stavolta non era servito a molto.Nulla riusciva a farmi sentire meglio da quando lui non c’era,ma ora sarebbe tornato.
 
 
 
 “No,non farò questo incantesimo,è troppo pericoloso,non restituirò la vita ad un essere della notte,loro meritano tutti di morire.”  
La strega pronunciò questa parole sicura,era minuta ma molto sicura di se.Non doveva essere neanche una nobile a giudicare dalle sua veste.Eppure aveva potere.
“Strano dire questo in una libreria che trabocca di vampiri.” Caroline rispose con aria di minaccia.
“Non potete ferirmi ed io non lo farò,come nessun’altra strega.”
“Sai la verità è che non hai scelta,o riporti in vita mio fratello o lo riporti in vita.” Disse Stefan fulminando la strega con lo sguardo.
“Andate all’inferno maledetti.”
“Ci siamo già,Emily,ci siamo.Io senza di lui,ci sono e nel lato più oscuro e doloroso.Ero un oracolo sai?Ciò significa che molte streghe,cento per essere esatte,sono morte per farmi avere questo dono,io potrei donartelo,l’ho già donato in precedenza,dobbiamo solo cercare una vecchia strega al porto.”
Caroline mi prese per il braccio e bisbigliò al mio orecchio se fossi sicura di aver ritrovato quella strega le dissi di no,ma questo Emily non lo sapeva.
“Abbiamo un patto?”
“D’accordo.”
Ci spostammo verso la tomba di Damon,durante il tragitto fui percossa da brividi di dolore e preoccupazione ma avevo anche speranza forse avrei rivisto i suoi occhi ed il suo sorriso.
“Bene,siamo qui,allontanatevi ho bisogno di spazio,ora creerò un cerchio di fuoco per il momento dovrà accontentarsi di prendere l’energia dalla luna,dalla terra e appunto dal fuoco.Non vi assicuro che tutto andrà bene ci saranno sicuramente effetti collaterali,non succede a tutti di ritornare dal mondo dei morti e tanto meno ai vampiri.”
“Affronterò tutto insieme a lui ora ti prego,fallo.”la pregai.
Stefan e Alaric portarono su la tomba di Damon,ricordo ancora quando al suo funerale rimasi impalata  fissarla come se fossi stata prosciugata della mia felicità ed energia da essa.Ma non dovevo più pensare alle cose brutte,se tutto fosse andato per il meglio,Damon sarebbe tornato.
 
 
La strega pronuncio parole in una lingua ancora più antica di quella di Bonnie,il fuoco divenne più alto che mai,la luce della luna si focalizzo sulla bara e il vento ci circondava mentre la terra sulla tomba iniziava a cadere,fin quando la tomba non si aprì. 
 
 
Fredda e buia,sfumata di nero e grigio.
Così  nell’immaginario collettivo era la morte. 
Non lo era.
Non era fredda,era congelata.Ti impietriva.
Non era buia,era più scura del fondale di un oceano.  


All’improvviso tutto cambiò.
Sentii qualcosa,odori.Poi voci,in seguito riuscii ad aprire gli occhi.Riuscivo a sentire il mio cuore che batteva,il dolore,quell’atroce dolore era scomparso.
Ero in una tomba,istintivamente la aprii e  uscii.
 
 
 
Al buio vidi una sagoma alzarsi la potevo riconoscere tra mille,era la sua,era quella di Damon.Scattai fa le sue braccia e lui scese dalla tomba per abbracciarmi,fin quando scosse le testa e fece una strana espressione.
“Ma tu chi sei?” mi chiese stupito.  

ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI,ALLORA NON RIUSCIVO A LEGGERE LE VOSTRE TRISTI RECENSIONI SULLA MORTE DI DAMON,QUINDI HO CANCELLATO DUE CAPITOLI PER ARRIVARE DIRETTAMENTE A QUESTO,DAMON E' TORNATO MA NON RICORDA NULLA,SI SONO CATTIVA. D: 
SAREBBE STATO TROPPO SEMPLICE E POI CI SONO ANCORA ALTRI CAPITOLI,ALTRE AVVENTURE,OKAY MI FERMO. :) 
SPERO VI PIACCIA,ALLA PROSSIMA. 
SARO' IN GITA QUINDI,SE TORNO VIVA AHAHAH,PUBBLICHERO' IL CAPITOLO NUOVO TRA UNA SETTIMANA.SCUSATEMI.cc

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** can you remember? ***


Capitolo diciotto.  


“Damon,sono io,Elena.”   

Sentivo  le lacrime  che stavano per solcare il mio viso nuovamente,credevo che quando la strega parlasse di effetti collaterali parlasse di un mal di testa o di essere malati,non di perdere la memoria.
“Ma io non ti conosco!Sono morto?E dov’è Rebekah?Devo correre da lei,stasera dovevamo passare la serata insieme.”
Ed eccole quelle parole mi fecero venir voglia di mettermi nella sua tomba ed essere sotterrata,quelle parole spezzarono il mio cuore in mille pezzi come se fosse possibile romperlo più di così.
“Damon,non ti ricordi di me?Sono Elena,sono un oracolo,tu mi hai trasformata e..”
“Tu sei ubriaca.”  
Per la prima volta la sua risata mi rese la persona più triste al mondo,continuò a parlare.
“Caroline,Stefan,Jenna e Alaric tutti qui.Mi spiegate che ci facevo in una bara?E che sono quelle facce?E dov’è Rebekah?”
Stavano tentando inutilmente di spiegargli la situazione ma lui non ne voleva sapere,credeva fosse usciti tutti fuori di testa,guardavo la scena in silenzio provavo troppe emozioni per riuscire a fare un passo.  

Fin quando la strega puntò le sue mani verso di me,mi inginocchiai ed urlai dal dolore che mi stava provocando tutti si girarono cercando di fermarla ma lei accese un altro cerchio di fuoco intorno a noi.
“Ora dimmi dove sono i tuoi poteri bugiarda!Io ho fatto tutto questo per averli,dammeli ora.”
“Io ti prego ti aiuterò a trovarli ma lasciami stare.”
Le risposi implorandola con le ultime forze che mi restavano.Quando all’improvviso Damon scatto dietro la strega e le spezzò il collo cadde a terra e l’incantesimo si interruppe,poi corse da me e mi prese fra le sue braccia,quanto mi erano mancante.   

Si era ricordato di me. 

“Sei troppo carina per morire,scusami ora devo andare dalla mia ragazza.” Mi disse con un sorriso sghembo.
Odio,frustrazione,tristezza pervasero ogni fibra del mio essere.
In un momento scomparve. 
 
 
Eravamo nella cucina del casato.Io,Jenna e Caroline.Nessuna aveva il coraggio di parlare,ma Caroline non resistette.
“Basta con questo silenzio,io non lo sopporto.D’accordo?Si era morto e mi dispiace da morire ma ora è tornato ed è più stolto e irritante di prima.Elena se fossi in te andrei lì e li prenderei a calci,entrambi,quei due.No,non ci sono parole per descriverli.”
Pronunciò quelle parole così velocemente e con tanto nervosismo che a stento riuscii a capire.Avrei voluto fare lo stesso.
“Si anche io lo vorrei Caroline.Ma per quale fine?Damon si è dimenticato degli ultimi anni,di me di tutto.Ma non di lei.Io non posso farci niente.”
“Elena,ma Damon ti ha infettato o cosa?Devi andare lì e costringere quella signora Rebekah a dire la verità a Damon,lui ricorderà vedrai.”
“Per quel che ne so io,lui a quest’ora starà già con lei.”
“Si e tu sei qui a deprimerti,andiamo Elena!”
“Vado a prendere un po’ d’aria.”  
 
Loro volevano che io reagissi,facessi qualcosa,invece ero lì ferma nel prato della grande villa.Stranamente,non provavo nulla.
Tristezza,rabbia,rancore,delusione prima mi governavano ora invece credevo che fosse meglio per Damon,se si sarà ricordato solo di Rebekah significherà qualcosa.
Ricordai,le parole che pronuncia a rebekah “l’amore non è sempre corrisposto,troverai la tua strada,troverai qualcuno.”
Forse sarebbe stato così anche per me,la verità era che ero stufa di combattere.
 
 
Ero confuso.Non ricordavo bene ciò che mi fosse successo e non avevo interesse nel saperlo,volevo solo che Rebekah si donasse a me.Anche se quella ragazza dagli occhi castani...No.Che stupido solo a pensarci era una matta squilibrata.
Bussai alla sua porta,mi aprì un servo e sgranò gli occhi. 

“Voi?Siete,siete vivo?!?Signor conte,cosa ci fate qui?A quest’ora poi.”
“Sono sicuro che per la marchesa non ci saranno problemi.Avvisatela pure.”
“Certo conte.” 

Mi guardai intorno,sembrava che qualcosa fosse cambiato.Scacciai subito via quei pensieri non appena Rebekah apparse davanti alla porta in una vestaglia,che non copriva poi così tanto.Questo non era cambiato,era attraente come ricordavo.Non disse nulla,così parlai per primo.
“Rebekah,che ne dici di andare in una locanda e poi,sarò così gentile,da aprirti la porta della mia stanza?”
I suoi occhi parevano illuminarsi,era così stupita.Ma cosa diavolo prendeva a tutti?!  
 “Certo,aspettami qui.”
Mi lasciò un bacio a fior di labbra prima di tornare in casa.Che strano quel bacio aveva causato in me una strana sensazione di repulsione e non di desiderio come un tempo.Dovevo parlare con mio fratello,forse qualcosa nella sua stramba storia era vero.Ma ci avrei pensato domani mattina.
 
 
 
Ero ancora incantata a guardare le stelle,scatenavano la mia immaginazione e non mi permettevano di pensare.
“Elena..” una voce dolce mi richiamò alla realtà.
“Jenna?Dimmi,anche se non c’è molto da dire.” Le dissi sconsolata.
Si sedette vicino a me e iniziò a parlare dolcemente.
“Ah,piccola mia quante ne hai passate?Ti sembra giusto ora,lasciar semplicemente andar via.Tutta la tristezza,la gioia,i problemi e le loro soluzioni portano a qualcosa di grande,devi avere fiducia nella divina provvidenza,tu devi..”
Era una dei suoi soliti discorsi,voleva aiutarmi,ne avevo bisogno.
“Jenna io ho fatto tutto il possibile davvero ci ho provato.Ho donato tutto per il nostro amore ed ecco dove siamo finiti,lui si è completamente dimenticato di me,Rebekah ha vinto ed io sono qui.Tutto è cambiato,devo lasciar andare.”
“Ma dov’è l’Elena che conosco?L’Elena che ho cresciuto!Ah signorina,io non ti ho tirato su così di certo!Tu provi e fallisci,provi e fallisci ma il vero fallimento è quando smetti di provare!Ora porta le tue gambe da Rebekah e tirale per bene i capelli.”
Sembrava un generale che incoraggiava il proprio esercito.L’amavo anche per questo.Io da bravo soldato risposi.
“Sai cosa?Hai ragione.Non voglio perderlo di nuovo,non posso lasciare che questo mi uccida dentro.Io devo andare e prendermi ciò che è mio.Lui si ricorderà di me,si lo farà.”   



ANGOLO AUTRICE. 
SALVE A TUTTI C: 
QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE MOLTO PER LO PIU' SONO DIALOGHI TRA ELENA E QUALCUNO CHE LA CONFORTA D: PERO' NE AVEVA BISOGNO,IL BACIO TRA DAMON E REBEKAH ERA NECESSARIO SCUSATE,IN SEGUITO CAPIRETE PERCHE'. 
COME VI HO GIA' DETTO HO TAGLIATO MOLTI CAPITOLO PER FAR RIVIVERE (?) DAMON AL PIU' PRESTO,QUINDI TRA POCO CREDO TRE CAPITOLI LA STORIA FINIRA'. 
ALLA PROSSIMA! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** as if that were not enough. ***


Capitolo diciannove.  


Ero stanco e Rebekah non si sbrigava ad uscire dalla sua casa.Quella sensazione di repulsione,quel pensiero nella mia testa che mi diceva di tornare immediatamente a casa e quella piccola parte di me che continuava a ripensare a quella ragazza dagli occhi castani,io dovevo andarmene.
Così feci.
Tornai alla villa,i servi erano a dormire.Così come il resto della mia famiglia,entrai nella mia stanza e mi buttai in modo goffo sul letto,quella giornata doveva finire,presi nella mia riserva personale del bourbon e aspettai di essere così ubriaco da addormentarmi.
 
 
 
 
L’ultima volta che avevo visto Rebekah,era pronta ad uccidermi.Stavo rischiando,stavo rischiando più di quanto volessi ammettere ma entrai lo stesso.Era una battaglia personale quella.
“Rebakah!” urlai.
Il servo mi si pose davanti,ero così infuriata che mi nutrii di lui e arrivai dinnanzi alla sua camera.
“Elena,ci si rivede.Che coraggio a presentarti qui o meglio quanta stupidità.Cosa vuoi?E cosa credi che mi impedisca di ucciderti all’istante?” rispose lei impassibile dinnanzi al mio viso e tono infuriato.
“Devi dire la verità a Damon,su tutto.Lui non merita di essere preso in giro,lui..”
Si alzò di scatto e mi diede uno schiaffo così forte che caddi a terra.
“Sta zitta serva!tu non sai ciò che io devo fare.”
Mi toccai la guancia per placare il dolore e mi alzai prima che potesse avvicinarsi di più.
“Sai che devi dirgli la verità.” Le dissi e me ne ritornai alla villa usando le mie nuove qualità da vampiro:corsi così velocemente che a mala pena vidi la strada.
 
 
 
Mi svegliai ancora più confuso di prima. 
Durante la notte avevo fatto sogni strani e alquanto inquietanti.Avevo sognato la guerra ed io che combattevo,che cosa assurda.
Stavo ripensando a quello strano sogno che pareva essere così reale quando Stefan entrò nella stanza.
“Damon dobbiamo parlare.” mi disse serio,credo di non aver mai visto mio fratello così serio.
“Si,lo so.” risposi con un tono superficiale.
“No,tu non sai nulla.Damon tu sei morto,morto capisci?Questi ultimi dieci anni sei stato in guerra sei cambiato,sei diventato uomo migliore.Sei tornato qui ed hai trovato una donna con cui trascorrere il resto della tua vita.Ora invece sei tornato ad essere l’essere superficiale e presuntuoso che eri.”
Scoppiai a ridere.Mio fratello doveva aver bevuto più di me ieri sera.
“Ma che cosa stai dicendo?”
“Davvero non mi credi?” continuò sempre più nervoso. “Damon nostra madre è morta,tu hai cacciato Giuseppe via,non ricordi nulla?”
“Vai fuori di qui,Stefan.Esci da questa stanza ora.”
Come osava dire una cosa del genere su nostra madre?
“Damon mi dispiace avertelo detto così ma tu non vuoi ascoltarmi.”
“Vai fuori!” urlai.
Ma cosa mi stava succedendo?Cosa mi era successo?
Era tutto così disordinato nella mia testa,guerra,sangue e poi felicità e amore.Quei sogni,le parole di mio fratello,l’orribile sensazione nello stare vicino a Rebekah.E in un modo o nell’altro quella ragazza dagli occhi castani spuntava sempre nella mia testa,avevo bisogno d’aria.
 
 
“Elena sta tranquilla,Stefan è andato a parlargli,rammenterà tutto.” 

Eravamo nella cucina,Jenna era a tagliare le verdure per il pranzo mentre io e Caroline eravamo accanto a lei,era stranamente silenziosa la cucina nonostante i servi uscissero ed entrassero era tutti piatto e calmo,vuoto.
Così vuoto,come se Damon non fosse mai tornato in vita,come se fosse ancora morto.E peggiorava ogni giorno. 

“Hai mai guardato negli occhi qualcuno che ami e aver capito che la persona che conosci non c'è più?All'improvviso,in un solo giorno,è tutto cambiato.” dissi a Caroline fissando gli ortaggi.
“Si,quando Damon  è morto,Stefan non era più lui.Era come se una parte di lui,dello Stefan che amavo era morta con Damon,ma il tempo ha sistemato tutto.” Mi rispose sorridendomi.
“Cosa ti fa pensare che Damon tornerà,su serio?” 
“Tutto si sistemerà.”disse mettendo un braccio intorno al mio collo e appoggiando la sua testa sulla mia.
“Basta ragazze!”ci interruppe Jenna. “Elena tu piuttosto aiutami a pelare le verdure e tu Caroline non devi pensare al casato no?Datevi una mossa.”
L’ottimismo e la forza di Jenna a volte erano sconcertanti.Avrei desiderato avere solo metà della sua grande forza.Facemmo come ci ordinò. 

“Elena,sai io lavoro qui da tanto e Damon,ah Damon!Lui ha fatto tanti errori nella sua vita e se ti lascerà andare sarà il suo errore più grande.”
“Si,ho capito sai?Tu,Caroline non fate altro che ripetermi quando Damon mi ami,in che modo mi guardi ma la verità è che lui non ricorderà nulla,lui starà bene,tutti starete bene.Ma cosa ne sarà di me?Non posso stare qui e guardarlo andare avanti come se nulla fosse,io sono diventata un vampiro per lui,ho messo tutti voi a rischio con Klaussolo perché lui me lo ha chiesto e ora?”
La verità è che ero stufa,stanca come non mai.Dissi queste parole con una tale cattiveria,ero fuori di me.Urlai con zia Jenna e lei mi guardò paralizzata.Lasciai le carote appena pelate sul tavolo e corsi via in giardino.
 
 
“Damon?!”come se non bastasse,dopo Jenna dovevo ritrovarmi lui davanti.  
 “Damon?Per te sono il signor conte,capito?”sospirò senza neanche guardarmi.
“Si,certo..io..mi scusi..devo andare.”blaterai qualche sillaba,poi lui mi prese il polso e mi costrinse a girarmi.
“Aspetta,tu non sei quella donna che era con me quella notte in cui sono stato riportato tra i vivi?”   
“Si ero io..” 
Non ebbi il tempo di terminare la frase che delle guardie accorsero alla villa,vestite di nero e rosso,con le loro spade si fermarono dietro Damon.  
“Cosa ci fate qui?E abbassate queste armi!” urlò Damon,poi una guardia parlò.
“Un mandato d’arresto per la signorina Petrova.
Per ordine del quinto re Elijah,la dichiaro in arresto per tale crimine:assassinio della Contessa Salvatore.Cosa che prevede la morte anche’essa.Sarete processata e giustizia.” 
“Che?” fu tutto quello che uscì dalla bocca di Damon.
Due guardie mi presero e mi iniettarono verbena,dovevano essere a conoscenza ovviamente.
“Damon aiutami ti prego!Damon!” furono le ultime parole che pronunciai prima di perdere i sensi.   
 
 
Stefan e Caroline accorsero in un momento da me,Caroline era più preoccupata che mai.
“Damon ma cosa hai fatto?Che hanno fatto ad Elena?”
 
-Elena
- questo nome si fece spazio tra i miei pensieri e rimbombava nella mia testa,fissavo un punto vuoto nel giardino cercando di ricordare cosa significasse per me,ignorando del tutto Stefan e Caroline che sbraitavano come matti,poi accorsero Jenna ed Alaric. 

“Dio Damon!Sei un tale,un tale…ma che hai fatto?” urlò Alaric.
“Io?E ciao anche a te Alaric nulla,hanno arrestato Elena dicendo che lei aveva ucciso nostra madre.”dissi confuso,ero ancora concentrato sul suo nome.
“Niente?Che cosa stai dicendo?”disse Jenna. “Oh no la mia bambina,lei non ha fatto nulla come hanno solo potuto immaginare che Elena abbia ucciso la sua amata contessa?”
“Io non lo so,dobbiamo aiutarla dobbiamo parlare con Elijah.” disse Caroline sicura.
“Si,Caroline hai ragione e Damon ma cosa stai facendo la smetti di fissare quell’albero?”
“State tutti zitti!” urlai,erano così insopportabili e soffocanti,più cercavo di ricordare più urlavano. 

Mi allontanai dal cerchio di pazzi della villa che mi aveva circondato,camminavo per il giardino e mi avvicinai a quell’albero e scostai un po’ i rami quando la vidi –Damon ed Elena- quella scritta,non so come ma sapevo che fosse li,io sapevo che quella ragazza non c’entrava nulla e sapevo che dovevo usare tutte le mie forze per aiutarla.
“Io vado a dormire.” dissi allontanandomi.
“Tu fai cosa?”urlò Caroline con una voce acuta e con un tono stizzoso.
“Non urlare ti prego." ribattei stufo del suo tono e di lei. "Si avete capito andrò a dormire.Dormire è l’unico modo che ho per ricordare,non sogno io ricordo.Voi pensate qualcosa,un piano o altro su come salvare Elena.” 
Caroline tirò un sospiro di sollievo,Alaric si allontanò con Jenna ancora scossa dopo la notizia e Stefan portò una mano sulla fronte.
“Dobbiamo andare dal re.” disse Caroline,sentii solo questo prima di andare nelle mie stanze.
 
 
 

“Katherine non smetterò mai di ringraziarti abbastanza,sei una vera amica,grazie.”
“Ma non preoccuparti Rebekah,ti avevo detto che dopo aver svolto il nostro piano ti avrei aiutata e l’ho fatto,ti avevo detto che la morte della madre sarebbe servita a qualcosa e cosi è stato,hai troppa poco fiducia in me,sono la regina è tutto in mio potere e di certo Elijah non si opporrà a nessuna decisione.”disse sorseggiando il thè ancora caldo che le aveva dato una schiava.
Rebekah rideva sulla poltrona dinnanzi,erano nel salotto nella villa,nella loro sala dei complotti tutto ciò che escogitavano lì dentro restava lì dentro e funzionava,sempre.
“Non sai quanto ti sono grata,finalmente mi sono liberata di quella schiava insulsa e con la perdita di memoria di Damon  è tutto perfetto,le cose stanno tornando al loro posto.”
“Ne sono felice”rispose,sorseggiando un altro sorso dalla tazza.
“Sai Katherine non ho dubbi su di te ma credo,temo che le cose andranno male in un modo o nell’altro,tu non hai visto Damon ed Elena insieme quei due sembrano legati da una corda indistruttibile e si attraggono come ferro e calamita.”
“Ma no Rebekah,cosa vai pensando?Non ci sono paragoni tra te e quella come si chiama?Ah,si Elena.”  
Risero insieme di gusto.  



ANGOLO AUTRICE. 
CIAAO A TUTTI! :) 
ALLORA IN QUESTO CAPITOLO ENTRIAMO IN TOTALMENTE UNA NUOVA TRAMA DELLA STORIA RISPETTO AI CAPITOLI PRECEDENTI,NON CI SARA' PIU' TRISTEZZA,LA MORTE DI DAMON O ALTRO,CI SARANNO NUOVE COSE IN BALLO E SI STA AVVICINANDO LA NOSTRA COPPIA,SPERO VI PIACCIA E CHE NON LO TROVIATE AFFRETTATO. 
ALLA PROSSIMA! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** I remember everything. ***


 Capitolo venti. 

Avevo appena oltrepassato le grandi porte della prigione.Una guardia in malo modo mi stava portando nella mia prigione quel luogo era squallido e lurido.C’erano ragnatele sulle sbarre e sulle panche,donne sporche sedute ovunque che ridevano e farfugliavano qualcosa fissandomi. 

“Chi sei e cosa  hai fatto?” disse una ragazza avvicinandosi,dovetti allontanarmi da lei e arricciai il naso involontariamente,puzzava da far girar la testa.
“Io sono Elena” dissi abbassa voce. 

-Elena si chiama,hai sentito?-  -Chissà cosa avrà fatto-  -E’ davvero graziosa-  

Altri commenti come questi fecero eco tra quelle mura impolverate,rabbrividii pensando alla presenza di topi e ragni ed iniziavo ad avere anche sete,non di acqua,ma di sangue.
“Cosa hai fatto?”continuò la ragazza mora sempre più curiosa.
“Io non ho fatto nulla.”
Tutte le donne risero e un’altra parlò “si certo dicono tutte così.”
“Sta zitta!Magari è vero!”disse la mora continuando a difedermi.
“Di cosa sei accusata allora?”urlò un’altra voce.
“Di aver ucciso una contessa.”
Tutte sgranarono gli occhi e ricominciò quel mormorio di voci che si era miracolosamente placato prima,fissavano e parlavano.Mi sedetti in un angolino cercando di non impazzire per la fame e per la sete.
 
 
 
Arrivati i due sposi davanti alle imponenti porte del castello presero all’unisono un respiro profondo.
“Ce la faremo?”chieste Stefan preoccupato e incupito.
“Dobbiamo farcela,per Elena.”
“Per Elena.” Ripeté.
Dopo aver atteso alcuni minuti,che a loro erano sembrati secoli,in quei deliziosi salotti perfettamente decorati,dipinti meravigliosamente e arredati in perfetta sintonia,finalmente il consigliere del re li chiamò. 

“Signori Salvatori,fatevi avanti.”
Si alzarono e ancora tremolanti si diressero all’interno della stanza.Il re li accolse disturbato.
“Allora miei cari,a cosa devo la vostra presenza?”disse con finta cortesia.
I due si inchinarono e Caroline parlò.
“Voi dovete scusarmi è un gesto ignobile da parte nostra ritornare qui a chiedervi altro dopo tutto quello che avete già fatto per noi ma è necessario,non fossi qui se non sarebbe davvero..davvero grave la situazione”rispose Caroline con il cuore in mano.
“Si,dite pure allora.”
“Elena è stata arrestata è stata accusate di cose che lei non ha fatto!Come uccidere le contessa,lei non lo avrebbe mai e poi mai fatto,dovete credermi.”
“Cosa?!Come è potuto accadere un tale avvenimento così deplorevole?”
“Io non lo so,noi siamo qui per questo per chiedere umilmente e per implorarla Maestà,abbiamo bisogno di voi.”
“So già con chi parlare,cercherò di fare il possibile ma non posso promettervi nulla.”
“Grazie la ringrazio dal profondo del mio cuore.”
I due si inchinarono e uscirono con un minimo di speranza in più.
 
La sete era il mio pensiero fisso,ero affamata e non potevo nutrirmi,le vene bruciavano,in gola si formavano mille nodi,stavo per perdere il controllo e la persona che si presentò alle mie spalle me lo fece perdere ancora di più.
Ero sudata,avevo sete e stavo impazzendo,il mio aspetto non doveva essere dei migliori e Rebekah lo notò.
“Non stiamo messe molto bene.”disse ironica,tono che conoscendola avrebbe mantenuto per il resto della conversazione.
“Che vuoi da me,ancora?Mi hai portato via tutto,contenta?”dissi fredda.
“Si lo sono davvero e vederti morta lo sarà ancora di più.Sai potevo ucciderti io stessa ma nulla mi avrebbe dato la soddisfazione di vederti soffrire come stai soffrendo ora,sei ridotta davvero male.”
“Ma non pensi a Damon?Quando lui ricorderà,soffrirà.”
Rise per poi parlare nuovamente.
“Ancora con le tue futili speranze?Ancora con i tuoi sogni ad occhi aperti?Ma quando lo capirai Elena?Tu e Damon insieme non lo sarete mai,non siete fatti per questo modo.Lui è un conte,è un signore,è un uomo ha bisogno di una signora,forte,bella e immortale come me non di una lurida serva ingrata e infantile.Lui ha bisogno di me non di te,accettalo.”  
“Lui merita di meglio che una che te,tu lo hai ucciso con quale coraggio sei qui ad incolparmi?”
“Davvero?Lui non la pensa così infatti mi ha baciata.”
Un macigno di ferro sulle spalle avrebbe fatto meno male delle sue parole.La perdita di memoria di Damon ha procurato molti più danni di quanto avessi mai immaginato,il pensiero di lui e Rebekah mi fece rabbrividire.Se andò lasciandomi in quella prigione  a marcire per il resto dei miei pochi giorni.
 
“Non è vero” disse ancora quella ragazza mora.
Sbuffai,ma cosa voleva da me?Si era gentile ma avevo bisogno di stare da sola,lei continuò a parlare.
“Tra poco ci porteranno la cena,nessun complimento mi raccomando ci porteranno del riso in una grande pentola e noi dovremmo mangiarla con le mani,tu però avrai sete,un tipo diverso di sete,giusto?”
“Tu come fai a saperlo?”spalancai gli occhi.
“Sono una strega e sono un oracolo,non ti ricordi di me?Sono io la ragazza a cui hai donato i tuoi poteri,voglio ricambiare il favore,nutriti di me.”
“Cosa?”
“Si dai,non preoccuparti.”
 
 


Mi risvegliai nella mia stanza,ora ricordavo.

Come era potuto accadere?Come era sta possibile?
Queste domande tartassavano la mia mente da quando mi ero svegliato era tornato tutto alla normalità nella mia testa,ricordavo,sapevo e provavo emozioni.Eppure tutto è cambiato,nulla sarebbe stato più lo stesso,non c’era tempo per le domande ora dovevo salvare Elena e dovevo uccidere Rebekah.Lei mi aveva ucciso è un occhio per occhio più che dovuto oserei dire che è lecito.
Rebekah,mi ha stancato è arrivato il momento di scrivere ‘fine’ sul libro della sua vita,ma non senza prima averla fatta patire la metà di quanto mi abbia fatta soffrire lei.
 
“Stefan!Alaric!” urlai dalla mia stanza.
Arrivarono in men che non si dica.
“Allora?Ricordi?”
“Si,io ricordo tutto.” 
Entrambi tirarono un profondo sospiro di sollievo parevano ai miei occhi già più tranquilli. 
“Comunque” continuai seriamente “dobbiamo salvare Elena,qualche idea?”
“Io e Caroline siamo andate dal re ha detto che se ne sarebbe occupato lui.”
Sbuffai,Stefan è la sua ingenuità,la sua ceca fiducia nelle persone questa sarà la sua rovina.
“Stefan dimmi che avete saputo combinare di meglio.” Risposi stizzito.
“No in verità no,questo è l’unico modo legittimo che abbiamo per salvarla:chiedere aiuto.”
“Ah caro fratello!Mai vorrei essere stupido quanto te!”dissi con vena ironica,ma io ero sincero,molto più sincero di quanto dessi a vedere.
“Che vuoi dire Damon?” disse inarcando un sopracciglio.
“Che faremo a modo mio!”
“Quel sorriso sulla tua faccia Damon,non mi è mai piaciuto.Aspettiamo almeno notizie dal re!”
“Non se ne parla!”
 
 
Il re questa mattina si aggirava per gli enormi corridoi del castello molto più furioso del solito,la sua abituale espressione rilassata era del tutto rovinata da preoccupazioni sui Salvatore,non facevano altro che combinare guai e questo strano presentimento che in tutto questo centrasse Katherine rovinava il suo buon umore.
“Katherine!Voi serve,uscite fuori ho bisogno di parlare da solo con la regina!” urlò furioso.
“Elijah ma cosa ti prende?”rispose la regina molto più meravigliata del solito.
“Cosa hai combinato ai Salvatore?Quando la smetterai?Eh?Non è più il regno di Klaus non puoi usare il mio nome per sbattere in un luogo lurido innocenti persone per aiutare le tue amiche stolte ed oche.Smettila Katherine e rimetti tutto a posto!”
“Ma chi ti ha detto che Elena non ha davvero ucciso la madre dei Salvatore?”
“Perché io conosco le persone,io sono il loro sovrano e conosco i miei sudditi,conosco lei e i Salvatore e credevo di conoscere te Katherine,rimetti tutto a posto e dopo lascia il castello.Non voglio rivederti mai più nel mio regno!Persone indegne e avare come te qui,no!” urlò fuori di se.
“Ma Elijah..”rispose la donna forse per la prima volta con il cuore infranto davvero,questa volta era ferita,delusa ed amareggiata e soprattutto aveva sete di vendetta per colei che l’aveva cacciata in questo pasticcio.
“Nessun ma!Nessun “ti amo”!L’unica cosa che voglio da te è giustizia per Elena e voglio che tu esca dalla mia vita!”
“Sarà fatto.”disse tentando di nascondere le lacrime.
 
Era passata la mia prima notte in prigione,grazie a quella gentile strega ero riuscita a sopravvivere era così fiera del suo dono tanto da donarmi il suo sangue.Forse le cose che si hanno fin dalla nascita non sono quelle adatte per noi obbligatoriamente,per me è una maledizione essere un oracolo per quella ragazza è un miracolo dal cielo.
“Ehi,Abby!” la chiamai dolcemente.
“Si?”
“Ciò che sto per chiederti è qualcosa di grande,sconsiderato e sfacciato,ma ho bisogno di sapere.”
“So che vuoi sapere il tuo futuro,Elena!”disse sorridendomi.
“Giusto..”sorrisi per la stupidità,era ovvio che lei sapesse. “E...”
“E?No Elena non ti dirò il tuo futuro.”
“Cosa?!Perchè no?!”
“Perché dovrei?”
“Credevo fossimo amiche..”
“Appunto,non posso dirtelo.Perchè rovinarti il futuro?Perchè conoscerlo?Perchè portarti via la bellezza della vita?”
“Se la pensi così perché per te essere un oracolo è un dono?”
“Perché non c’è nulla di bello nella mia di vita da sapere…ma nella tua!”mise una mano davanti alla bocca in modo teatrale.
“Non devo dirti nulla scusami Elena!”continuò.
Mi fisso con quell’espressione birichina e non potei fare a meno di ricambiare il suo sorriso,entrambe senza un apparante motivo iniziammo a ridere piacevolmente.
 
“Petrova!Esci,ci sono visite per te.” La voce della guardia mi fece sobbalzare dallo spavento,era una voce tetra,profonda e forte.Il mio sguardo si irrigidì.
Mi trasportò sempre con le sue maniere barbare nel luogo dove avrei dovuto incontrare la mia visita,speravo tanto fossero Caroline o Stefan,di certo Damon non sarebbe venuto.
Quando la realtà superò la fantasia,grazia a lui,nuovamente.
Non mi importava se non ricordava,se per lui ero una serva,in quel momento le mie braccia automaticamente furono intorno al suo collo in meno di un secondo e per la prima volta,dopo tanto tempo,piansi ma di gioia.
“Damon!Sei qui!” urlai,avendo la mia bocca vicino al suo orecchio se fosse stato umano sarebbe diventato sordo in quell’istante.
“Si,Elena,io ricordo tutto ogni singolo momento passato con te e voglio scusarmi con te,io non so cosa mi sia preso,non so come sia potuto accadere.Non solo per la perdita della memoria ma anche per averti sottovalutata,mi avevi avvisato della mia morte ed io ho lasciato correre.Voglio solo che tu sappia che amo te,io ti amo Elena.”   
“Ti amo anche io Damon ma non morire mai più e non lasciarmi.”
“Mai.”
 
Queste parole mi fecero dimenticare tutto,la sua morte,le parole di Rebekah,la mia condanna a morte.Tutto scomparve eravamo,io e Damon,dopo tanto tempo felici come un tempo.Eravamo felici anche in un luogo sudicio come quello.
Dopo quel tempo che a me parve un’eternità,ci staccammo e lui fiondò le sue labbra sulle mie.
“Elena,dobbiamo parlare.” Disse dopo.
“Di cosa?Ci sono così tante cos..”
Mi bloccò.
“Elena,dobbiamo uccidere Rebekah.”  


ANGOLO AUTRICE.  
BUONASERA A TUTTI! :) 
ALLORA MANCANO POCHISSIMI CAPITOLI ALLA FINE CHE E' DAVVERO MOLTO VICINA,SONO TRISTE MA ANCHE FELICE INSOMMA E' LA PRIMA STORIA CHE TERMINO E SPERO VI PIACCIA. 
IN QUESTO CAPITOLO SUCCEDONO UN BEL PO' DI COSE,DAMON FINALMENTE RICORDA,MAGARI E' AFFRETTATO MA NON SOPPORTAVO PIU' L'IDEA DI DAMON ED ELENA DISTANTI LO SONO DA TROPPI CAPITOLI E MI SONO LASCIATA INFLUENZARE DALL'AMORE CHE PROVO PER QUESTI DUE PERSONAGGI INSIEME. 
ELIJAH E KATHERINE,VI DIRO' SOLO CHE KATHERINE NON ANDRA' VIA MA METTERA' IL SUO ZAMPINO,INSOMMA NON SARA' FACILE MA AVVERA' IN POCHI CAPITOLI. 
UN'ALTRA COSA,REBEKAH LA VEDIAMO NEL CARCERE MENTRE DAMON CHIAMA ELENA,SE VI SIETE CHIESTE PERCHE',ORA VE LO SPIEGO IN PRATICA SI POTEVA SCEGLIERE ALL'EPOCA SE ENTRARE IN PRIGIONE O RICEVERE IN UN POSTO PIU' APPARTATO E PER DAMON ED ELENA HO PREFERITO SI RIUNISSERO IN UN LUOGO DIFFERENTE,DETTO QUESTO SPERO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO. 
ALLA PROSSIMA.<3

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Rebekah? ***


Capitolo ventuno. 


“Signorina Petrova?”
“Si?”
“C’è un’altra visita per lei.”
Ero ancora in prigione,nel mio solito angolo.Dopo la visita di Damon ero ancora sconvolta,per una qualche strana legge ogni volta che mi sentivo  felice qualcosa doveva rovinare tutto.Così è stato anche stavolta.
Quello che dovevamo fare era semplice:uccidere la vampira dai capelli biondi.
Lei è stata il nostro vero ostacolo,fin dall’inizio,ci ha intralciato da sempre dalla prima volta che la vidi davanti al cancello della villa Salvatore capii che sarebbe stata un problema,la mia intuizione era esatta in tutto e per tutto.
Eppure ucciderla,l’idea di Damon era avventata e impulsiva forse avrà dimenticato che Rebekah è la donna che lui ha amato per decenni e che nonostante tutto anche quando ha perso la memoria,non l’ha dimenticata.
Una domanda fluttuava nella mente:anche se riuscissimo ad attuare il nostro piano,lui avrà il coraggio di ucciderla?
Oltre i sentimenti di Damon ci sono tanti altri problemi,chi sono io per decidere che Rebekah deve morire?Ma sembra l’unico modo per me e Damon di essere felici.E’ cosa che suona talmente egoista,spezzare la vita di una persona per la felicità di altre due.E’ davvero giusto?Anche se questa persona è la reincarnazione del diavolo?
Ricordo ancora lo sguardo di Elijah nel vedere Klaus,suo fratello,morto per mano sua.Anche se Klaus era meschino e crudele,Elijah era distrutto perché era una persona che aveva amato e che probabilmente ama ancora.
Posso permettere che Damon provi la stessa cosa?
Non ebbi tempo di ragione su quest’ultima domanda che la guardia mi riportò alla realtà.
 
Una visita?
Mi recai nuovamente nello spazio apposito e trovai una persona che non avrei mai immaginato:Katherine.
“Tu?” dissi guardandola con stupore.
“Tu?Sono ancora la regina e se farai esattamente ciò che ti dico,lo sarò per molto.” rispose come sempre,sicura di sé,continuò tranquillamente il suo discorso guardandomi disgustata.
“Sai,Caroline e Stefan si sono presentati alla reggia e hanno chiesto aiuto ad Elijah,così il mio piano è andato a rotoli e presto sarai liberata.”
“E cosa dovrei fare per te?”
“Ammettere di aver ucciso la contessa.”
“Che cosa?Non lo farò mai.Non è vero,non ho fatto nulla e poi morirei,io..”
“sta zitta!” urlò infastidita poi riprese il suo solito tono “Se non lo farai,uscirai di prigione e non arriverai all’alba,ti ucciderò lo stesso.Sta a te decidere come morire.”
“Perché fai questo?”ribattei e nella mia voce trapelò paura mista a stupore.
“Perché Elijah mi ha cacciato dal regno,lui crede che tu sia innocente ma se tu ammettessi ciò che hai fatto io potrei continuare ad essere la regina e a stare con lui.Se non rispetti il mio piano,morirai lo stesso a te la scelta,tesoro.”
Così disse per poi lasciare quel luogo sicuramente non adatto ad una persona della sua classe,era nettamente in contrasto con quel luogo.Il suo viso ben truccato,i suoi capelli perfettamente raccolti le sue braccia rivestite dei gioielli più costosi non erano adatte alla prigione,eppure la sua anima valeva poco,neanche la metà delle cose che indossava.
Ritornai al mio angolino,sorridendo per quanto fosse buffa la vita.Katherine aveva dato la risposta a tutte le mie domande a sua insaputa,ora sapevo perfettamente ciò che andava fatto.
C’era un unico modo per far sì che Damon sia felice.  

“Signore,state calme!La lettera che ho in mano salverà solo una di voi,siete pronta ad uscire signorina Petrova?” urlò la guardia. 
“Si.”
Era una lotta contro il tempo,Katherine mi avrebbe ucciso all’alba.Io e Damon dovevamo agire prima di lei,in men che non si dica uscii da quel luogo respirai affondo l’aria fresca che mi era così mancata,poi corsi al casato.
Incontrai subito lo sguardo felice di Damon.
“Elena?Chi l’avrebbe mai pensato che il piano di Caroline avrebbe funzionato” disse abbracciandomi.
“Damon,ho riflettuto su cosa fare con Rebekah.”
“La uccidiamo?”
“No.”
“Cosa?”
“Le uccideremo entrambe.”
Non era egoismo,non era nulla di tutto questo.Con la minaccia di Katherine tutto era diventato un autodifesa,ero stanca di preoccuparmi di  persone che a malapena avevano un cuore,dovevo prendermi ciò che era mio,dovevo farla pagare a chi ha fatto soffrire non me,ma Damon.
Tutti i miei pensieri,tutti i miei gesti,le mie scelte erano solo in funzione di Damon.
Era la sua rivincita.
Il suo sguardo si illuminò e capii che lui non avrebbe sofferto per la morte di Rebekah,o forse sperai ma non avevo tempo per riflettere,dovevo agire.
“Damon,solo noi del casato sappiamo che sei tornato,no?”
Annuì deciso.
“Allora è ora di mettere in atto il piano.”                    
 
 
 


Era il momento,dovevo fare ciò che era giusto per Elena,ciò che l’avrebbe resa felice con me al mio fianco per sempre.Una piccola parte di me,era titubante,Rebekah e Katherine erano forti ma nulla è più forte di ciò che provo per Elena,ed entrambe l’avevano ferita nell’animo,era arrivato il momento di smetterla con i loro trucchetti,abbiamo aspettato abbastanza per ucciderle.E’ ora.
Katherine e Rebekah dopo che le ho invitate con la mia lettera,che usa parole poco caste ma passionali sono corse alla villa in men che non si dica,come biasimarle.
“Benvenute Signore.”
Dovevo mettere in scena la mia più grande opera teatrale,non era difficile,insomma ho finto tanto nella mia vita eppure temevo che avessero notato qualcosa di strano.
Eravamo sul divano io e Rebekah,Katherine nella poltrona dinnanzi nella stessa stanza dove Rebekah mi uccise,sorrisi pensando che lei sarebbe morta tra qualche instante proprio lì.
L’atmosfera era perfetta,passionale e scottante al punto giusto entrambe avevano la guardia abbassata.
Così chiamai una serva per far portare altro alcool,loro erano del tutto ignare di ciò che stava accadendo.Quello era il segnale.
La porta principale che si trovata alle spalle di Katherine si spalancò e apparvero Alaric e Stefan con delle armi,il primo paletto trapassò il cuore di Katherine talmente veloce che a malapena me ne accorsi.
Rebekah spalancò gli occhi e fissò per pochi attimi il corpo senza vita dell’amica a terra,non appena alzò lo sguardo verso di me,feci ciò che andava fatto.
“Addio Rebekah.” Dissi pugnalandola. 
Cadde a terra esattamente come aveva fatto la regina precedentemente,un senso di vittoria mi travolse eppure una parte di me,ne soffrì per brevissimi secondi.
Tutto scomparve quando Elena entrò nella stanza,rimase sconvolta da ciò che trovò nella stanza.
Due donne impalettate ai miei piedi,Alaric e Stefan carichi di darmi e tutto illuminato dal fuoco del camino.
Si gettò tra le mie braccia e riuscì a sentire,che avevamo vinto.Stavolta per sempre.
 
 
Un anno dopo
.  


Era una splendida giornata di primavera il sole splendeva e illuminava  tutto il casato,proprio come la luce negli occhi di Damon,eravamo completamente,follemente e profondamente felici.
Con la morte di Rebekah,si sono aperte davanti a noi numerose porte.
Tutti i suoi beni,sono arrivati nelle nostre tasche e son stati utilizzati per saldare tutti i debiti del casato.Il signor Giuseppe quando ha saputo che la sua alleata era morta,ha lasciato il paese e per sempre.
Dalle voci di paese pare che nessuno sappia della morte di Katherine,tutti credono sia andata via ed Elijah ha trovato una nuova regina al suo fianco,decisamente degna di lui.
Alaric e Jenna,sorprendentemente avevano avuto ciò che Damon e Alaric desideravano di meno:un bambino.
Quando Alaric lo seppe lui e Damon passarono ore vicino alla bottiglia di Bourbon ovviamente ma quando nacque il bambino fu un enorme felicità anche per lui,è domenica mattina tutto è silenzio,riesco a percepire solo il respiro di Damon che mi dorme accanto. 

Quel silenzio,quell’aria mattutina è spezzata dal pianto di Jeremy,il bambino di Jenna.
“Detesto quel bambino.” Sbuffò Damon cercando di coprirsi le orecchie ponendo la testa sotto il cuscino.
Mi avvicinai e tolsi il cucino.
“Sappiamo tutti che lo adori!”
“E buongiorno anche a te!” disse prima di prendermi fra le sue braccia.
 
La mattina era passata come tutte le altre,il pranzo era terminato ed io e Damon eravamo nel giardino della villa,sotto uno splendido gazebo bianco decorato da fiori di ogni colore,idea di Caroline ovviamente.
“Sai,dovremmo passare alla reggia e ringraziare Elijah.” disse Damon.
“Cosa?Perchè?” risposi stupita.
“Sai,hai un titolo.Sei ufficialmente,per la società,una contessa!”
A quella affermazione spalancai gli occhi.
“Perché mai?”
“Perché grazie a te si è liberato di Katherine.”
“No,perché mi serve un titolo?”
“Perché voglio fare una cosa,che valga anche per la società,per tutti insomma.”
“Cosa?” risposi sempre più incuriosita.
Sposami,Elena.”   


Angolo Autrice. 
Buonasera a tutti :) 
Allora potrebbe sembrare l'ultimo capitolo,in effetti lo è ma manca ancora l'epilogo.Ero davvero indecisa sul finale ma ho scelto un lieto fine per svariate ragioni:prima di tutto,uno dei due protagonisti era già morto non potevo far morire uno dei due di nuovo,poi il titolo ricorda molto le favole e questa storia inizialmente doveva esserlo,quindi il prossimo e ultimo capitolo sarà l'epilogo e credo abbiate capito che sarà incentrato sul matrimonio dei due. 
E' davvero triste terminare una storia ma il discorso e i ringraziamente li lascerò per il prossimo ed ultimo capitolo. 
Detto questo,spero vi piaccia! 
alla prossima!

P.s. vi aspetto nelle altre mie due storie,ecco le trame: 
Prima storia: Angels of love-L’inizio di una nuova era
Può celarsi il diavolo dietro qualcuno che ogni volta che ti sorride somiglia così tanto a un angelo?Puoi amare tanto una persona al punto di  odiarla?Puoi trovare la felicità nel luogo più oscuro?Può la persona con l’anima più fredda scaldarti il cuore?
Bene e male,amore e odio,buio e luce,caldo e freddo:tutto è separato da una linea sottile.
La terra è in pace questo perché gli angeli buoni sono più potenti rispetto ai neri e la controllano.Agli angeli bianchi è vietato oltrepassare le colline che portano nel mondo degli angeli neri.Cosa succede quando due angeli di mondi opposti si innamorano?riuscirà il loro amore a spezzare la linea che divide i due mondi?quali conseguenze ci saranno sulla terra? 
 
Seconda storia: Il fantasma della whitemore. 
La whitemore,il transatlantico più moderno,elegante e sicuro dell’epoca.I signori Salvatori,Damon ed Elena,novelli sposi sono pronti per la loro vacanza oltre oceano ma a metà viaggio la vita di Elena viene sconvolta:Damon viene assassinato sulla nave.Due anni dopo torna sulla nave dopo una sospetta chiamata della polizia,strani e terrificanti avvenimenti le faranno capire che il fantasma del suo grande amore è ancora lì intrappolato,la giovane riuscirà a ricostruire cosa è accaduto davvero quel giorno?riuscirà a riportare Damon con lei?  

A presto. :)

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** epilogo. ***


Epilogo. 

Presi un profondo respiro davanti allo specchio,mentre Jenna e Caroline non smettevano di aggiustare il lungo vestito bianco,ancora non riuscivo a crederci.
Indossavo un vestito bianco,il mio,il nostro giorno era arrivato.Avevo letto di questo in tanti libri,della sensazione che hai quando riesci ad incoronare il tuo amore.
E i trecento capitoli che utilizzavano gli scrittori non sarebbero bastati a descrivere ciò che provavo.
 
Amavo il mio vestito,era del tutto bianco e lungo con semplici decorazioni alle spalle e sulla gonna sorrisi al ricordo di quanto ci misi per convincere Caroline che non avevo bisogno di tutti i fiori che lei voleva inserire sul mio vestito e indossavo dei guanti,bianchi anch’essi,ma di pizzo ricamati.I capelli erano legati ma alcuni boccoli sfioravano il mio viso più lucente che mai,in quel momento ero la persona più felice del pianeta,era tutto finito eppure era solo l’inizio di un’eternità al suo fianco.
La chiesa anch’essa era meravigliosa,rose ovunque e davvero tante anzi troppe decorazioni,Caroline,la solita.La cosa più bella in chiesa era lui.Quel giorno era più splendente del solito,se era possibile.Indossava la divisa dell’esercito come di rispetto,anche se era strano,lui non era una persona che rispettava le regole e il nostro matrimonio ne era la prova. 
 
 
 
 
 
La vidi entrare,e in duecento anni di vita non avevo visto nulla di più bello.Tutti la fissavano meravigliati,colpiti dalla sua bellezza ma io ero quello più sorpreso.
Sapevo che fosse già mia,lo era stata dal primo incontro ricordai che pensai così fortemente che avrei dovuto averla al costo di morire,oggi qualcosa sarebbe cambiato oggi la nostra vita insieme sarebbe iniziata.Il bianco le stava d’incanto come tutto d’altronde,non c’era nulla che non andasse in lei.
Il mio grazioso oracolo era salvo,tutto in questo momento è giusto e fin quando avrò lei al mio fianco lo sarà,nulla sarà così brutto o triste perché ora ho lei e l’avrò per sempre.   
 
Lo voglio.” Esclamai.
“Lo voglio.”disse più sicura che mai,Elena,infilando un anello al mio dito come poco prima avevo fatto con lei.
“Conte Damon Salvatore e Contessa Elena Petrova,io vi dichiaro marito e moglie.”
Le campane suonarono,le alzai il velo che per troppo tempo aveva coperto il suo viso e ci baciammo e tutti gli altri intorno applaudirono come se fossimo uno spettacolo,ma noi lo eravamo.  
 
Era il momento di festeggiare,eravamo noi tutti nel giardino della villa,era sera e milioni di candele illuminavano l’immenso giardino.Ballavamo da tanto,ma era arrivato il momento di brindare.
 

Tutti i nobili e i servi in movimento si fermarono,tutti gli occhi erano puntati su di me,che ero sulle scale,con un bicchiere di Bourbon in mano.Ovviamente solo io e Alaric avevamo il bourbon.
Mi schiarii la voce e tra tutta quella folla Elena era avanti,catturai il suo sguardo e parlai fissandola negli occhi. 

“Signori,amici,vorrei fare un brindisi,circa un anno fa il destino mi ha guidato fino a questa ragazza che oggi è diventata mia moglie,Elena.Sapete il suo sguardo,i suoi occhi mi fecero capire che potevo amarla e che non avremmo avuto paura.Mi guardava  in quel modo,non sapeva cosa dire o fare ma sapeva che voleva stare con me.Oggi io ti amo e ti amerò per il resto dei miei giorni.Contessa Salvatore,mia cara Elena,mia moglie e mio respiro,concedetemi questo ballo?”
Elena,salì le scale illuminate dalle candele e sotto gli occhi tutti si avvicinò a me,prese la mia mano e sussurrò:
 “Ti amo da morire,Damon.”
Non sarà facile,non lo sarà affatto.Non sarà sempre tutto così perfetto,ci saranno tanti altri ostacoli ma li supereremo,insieme perché noi vogliamo tutto l’uno dell’altro,noi due ogni giorno della nostra vita.
Ora niente poteva dividerci.
 
 

The End.  

ANGOLO AUTRICE. 
BUONASERA,'BUONASERA PER MODO DI DIRE' SIAMO ARRIVATI ALL'ULTIMO CAPITOLO DELLA MIA PRIMA STORIA E SPERO VI PIACCIA. 
E' UN TRAGUARDO IMPORTANTE,SONO 'CRESCIUTA' NEL MIO MODO DI SCRIVERE SE SOLO LEGGESSI I PRIMI CAPITOLI PENSEREI 'MA CHE AVEVO IN TESTA?' E PER QUESTA ESPERIENZA,DEVO RINGRAZIARE VOI LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO,INSERITO TRA I PREFERITI INSOMMA CHE HANNO LETTO LA MIA STORIA.  
VORREI RINGRAZIERE TUTTI COLORO CHE HANNO RECENSITO:


xpetrova_,delfs (grazie di tutto sabry,sai meglio di me ormai che mi hai aiutata tantissimo),Esperanza97 (tu sei stata la gentilezza in persona sempre,hai recensito ogni singolo capitolo e ti ringrazio davvero davvero davvero -potrei continuare all'infinito- dal profondo del mio cuore), francesca_delena,lucy stoker,chiaradelena1919,_tvdiaries_,_delena7_,_nikotvd_,franceskiwi(per essere stata con noi per tutti i primi capitoli,grazie mille),militerni,somerhalder_,mewanna. 
GRAZIE A TUTTI,HO RAGGIUNTO PIU' DI 150 RECENSIONI E NON POTRO' MAI RINGRAZIARVI ABBASTANZA.

 
VORREI RINGRAZIE TUTTI COLORO CHE HANNO INSERITO LA STORIA TRA LE PREFERITE:  

1 - berna 
2 - chiaradelena1919 
3 - Esperanza97 
4 - francesca_delena 
5 - kebi 
6 - littlegirl96 
7 - Pucciaaa 
8 - Saranasta 
9 - Try_Again 
10 - winter96 
11 - xpetrova_ 
12 - _delena7_ 
13 - _tvdiaries_

 

TUTTI COLORO CHE HANNO INSERITO LA STORIA NELLE RICORDATE:  
 

1 - alera84 
2 - arcangela87 
3 - BloodyMary94 
4 - chiaradelena1919 
5 - francesca_delena 
6 - _delena7_ 
7 - _tvdiaries_  

TUTTI COLORO CHE HANNO INSERITO LA STORIA NELLE SEGUITE: 
1 - arcangela87 
2 - arymiky89 
3 - babe93 
4 - bennina_bennina 
5 - cateyes
6 - chiaradelena1919 
7 - clau98 
8 - delena91 
9 - Delena_96 
10 - Delena_DaSa
11 - delfs 
12 - ElenaDamon18 
13 - FEDEATA 
14 - francesca_delena
15 - Franceskiwi 
16 - Gaspard 
17 - giada cattaneo 
18 - Lenap 
19 - Mae
20 - maryde 
21 - meryforever91 
22 - MewAnna 
23 - militerni 
24 - Serena94 
25 - Smileyoucan 
26 - somerhalder_
27 - Try_Again 
28 - xpetrova_
29 - _delena7_ 
30 - _Layla 
31 - _tvdiaries_ 
 
QUINDI GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE NON POTETE CAPIRE QUANTO MI AVETE RESO FELICE ED AIUTATO. A PRESTO :) 

P.s. vi aspetto nelle altre mie due storie,ecco le trame: 
Prima storia: Angels of love-L’inizio di una nuova era
Può celarsi il diavolo dietro qualcuno che ogni volta che ti sorride somiglia così tanto a un angelo?Puoi amare tanto una persona al punto di  odiarla?Puoi trovare la felicità nel luogo più oscuro?Può la persona con l’anima più fredda scaldarti il cuore?
Bene e male,amore e odio,buio e luce,caldo e freddo:tutto è separato da una linea sottile.
La terra è in pace questo perché gli angeli buoni sono più potenti rispetto ai neri e la controllano.Agli angeli bianchi è vietato oltrepassare le colline che portano nel mondo degli angeli neri.Cosa succede quando due angeli di mondi opposti si innamorano?riuscirà il loro amore a spezzare la linea che divide i due mondi?quali conseguenze ci saranno sulla terra? 
 
Seconda storia: Il fantasma della whitemore. 
La whitemore,il transatlantico più moderno,elegante e sicuro dell’epoca.I signori Salvatori,Damon ed Elena,novelli sposi sono pronti per la loro vacanza oltre oceano ma a metà viaggio la vita di Elena viene sconvolta:Damon viene assassinato sulla nave.Due anni dopo torna sulla nave dopo una sospetta chiamata della polizia,strani e terrificanti avvenimenti le faranno capire che il fantasma del suo grande amore è ancora lì intrappolato,la giovane riuscirà a ricostruire cosa è accaduto davvero quel giorno?riuscirà a riportare Damon con lei?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1512639