I'm sorry, but I don't remember

di SameGioeCa1D
(/viewuser.php?uid=241138)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Nulla accade per caso, tutto ha un senso ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Sei un angelo? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Strane richieste ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- Il vestito ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- Organizzando le giornate... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5- E tu chi sei? ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6- Liam e il ranch ***



Capitolo 1
*** Prologo - Nulla accade per caso, tutto ha un senso ***


Image and video hosting by TinyPic
 

-Cara mamma, da quando non ci sei più, tutto è cambiato. Papà ha deciso di sposare Lucy, la sua fidanzata, dice che mi vorrà bene come me ne hai voluto tu, ma io non la voglio, lei è cattiva, mi odia. Voglio una mamma che mi voglia bene come te, ti prego, aiutami...-
Queste erano le parole che la piccola Megan, bambina di soli sei anni, molto matura per la sua età, rivolgeva a sua madre, morta circa due anni prima durante un incidente stradale.
Le chiedeva aiuto, che suo padre sposasse una donna che le avrebbe voluto bene come una vera madre, una persona che sostituisse il posto che Lucy, quella che a breve sarebbe diventata la sua matrigna, aveva occupato nel cuore dell'uomo.
-Megan, tesoro, è tardi, dovresti andare a dormire.- dice un uomo, entrando nella stanza della piccola.
-Certo papà, stavo solo parlando con la mamma.- risponde la bimba.
All'affermazione della piccola, il padre sorride.
-La mamma è sempre con te, ti ascolterà ogni qual volta vorrai, ma ora dormi, domani devi andare a scuola.-
-Va bene papà, buonanotte.-
afferma la bambina, infilandosi sotto le coperte.
Il padre le da un bacio sulla fronte e spegne la luce sul comodino accanto al letto, dirigendosi verso la porta della camera, pronto ad uscire.
-Ti voglio bene.- sussurra la piccola.
-Anche io Megan, anche io.- risponde l'uomo, salutando la bambina, per poi uscire dalla camera.

***
Dall'alto, una donna, un angelo, Rose, osservava attentamente la scena che si stava svolgendo nella piccola casetta nel centro di Londra.
Era stata portata via dalle due persone che più amava a causa di un tragico incidente.
Ogni sera, ascoltava le preghiere della sua bambina, Megan, ed era sempre più desiderosa di volerla aiutare.
Lucy non era la donna adatta a Louis, lei odiava la bambina, la considerava solo un intralcio e non avrebbe mai permesso che suo marito l'avesse sposata.
Occorreva una ragazza dolce, in grado di amare padre e figlia con tutto il suo cuore e Rose, l'angelo custode della famiglia Tomlinson, l'aveva trovata.
Il suo nome è Summer Evans.


***
Per le strade di Londra, sotto la pioggia incessante, una giovane ragazza, proprietaria di una boutique, correva per raggiungere il suo negozio, in cui aveva dimenticato la borsa con tutti gli effetti personali.
La ragazza, una tale, Summer Evans, era del tutto ignare di quello che le sarebbe accaduto di li a poco.

***
Alla dolce Rose, era stata concessa una settima per ritornare sulla Terra, assumendo sembianze umane, per far incrociare le vite di Louis e Summer. ***
Louis Tomlinson, padre della giovane Megan, era stato costretto ad uscire di casa per comprare del latte, necessario per lo svolgimento della colazione del giorno seguente.
Lasciò la bambina nelle mani della sua dolce vicina di casa, Marie, e, dopo aver indossato la sua giacca, necessaria a proteggerlo dal freddo pungente di quella gelida serata londinese, uscì di casa.
Il supermercato si trovava non molto lontano da casa, era soltanto necessario attraversare la strada.

***
Summer Evans era quasi giunta al suo negozio, doveva solamente attraversare la strada, prendere la sua borsa e tornare a casa, dove la attendeva il suo ragazzo, di ritorno da un viaggio di lavoro.
Il suo cellulare inizia a squillare, la ragazza risponde.
-Zayn, tesoro, sto arrivando a casa. - dice lei, facendo partire la chiamata.
-Summer, amore, non è necessario che tu vada di fretta.- afferma il ragazzo, dall'altro capo del telefono.
-Sono ansiosa di rivederti!- esclama Summer.
-Ecco, c'è un problema...- inizia a dire lui.
Summer scuote il capo, sconsolata, sa che neanche questa sera rivedrà il suo fidanzato.
-Quanto devi rimanere ancora via?- domanda lei.
-Una settimana, ma ti prometto che dopo non potrà separarci più nulla.- risponde lui.
-Lo spero...- mormora Summer.
La ragazza, troppo presa dalla sua conversazione, non si accorge di una macchina che sta per andarle contro.
In un attimo, viene travolta e si ritrova stesa, priva di sensi, sul gelido asfalto.

***
Alla guida della macchina c'era il destino, o meglio, Rose.

***
Louis, aveva appena assistito alla scena e, preoccupato, era corso, senza esitazione, dalla giovane.
La schiaffeggia, cercando di risvegliarla, ma invano.
E' preoccupato per la sorte di una sconosciuta.
Lascia da parte l'intenzione di comprare il latte ed accoglie la ragazza fra le sue braccia, deciso a portarla a casa sua, al sicuro.

***
Louis' pov.
Sono davanti alla porta di casa, suono il campanello, sperando che vengano ad aprire il più in fretta possibile.
Ero sul marciapiede quando ho visto questa ragazza essere travolta dalla macchina.
Lo sciagurato alla guida, non ha nemmeno pensato di aiutarla, maledetto!
E' scappato via, velocemente, senza curarsi della vita di questa giovane.
Marie viene ad aprire la porta, guardando sconvolta la ragazza che reggo fra le braccia.
-Grazie per essere rimasto con Megan.- dico.
-Louis, chi è questa ragazza?- mi domanda.
-E' una lunga storia, te la racconto domani.- rispondo.
Bacio la fronte dell'anziana donna che per me, ora, è come una madre e chiudo la porta alle mie spalle, dopo che è uscita.
Adagio, con cura, la sconosciuta sul divano che c'è nel soggiorno.
Le accarezzo i soffici boccoli castani, poi afferro il suo polso.
Sento il cuore battere, è solo svenuta.
Vado nella mia stanza, prendo una coperta e torno da lei, posandogliela sul corpo.
Domattina, al suo risveglio, l'accompagnerò dalla sua famiglia, a patto che la abbia, a casa sua, insomma, dove desidera, ma questa sera resterà con me, non posso lasciarla sola, oramai, sono coinvolto in questa situazione.

***
-Papà, svegliati, vieni a vedere!- esclama mia figlia, strattonando le coperte che mi avvolgono.
Indosso le pantofole e la seguo, fino ad arrivare in soggiorno.
-Guarda, è un angelo.- dice, indicando la ragazza sul divano.
Sorrido e accarezzo i capelli della mia bambina.
-No, tesoro, è solo una ragazza come tante altre. Ieri è svenuta è l'ho portata a casa. - le spiego io.
-E' bella, sembra un angelo, sono sicura che l'ha mandata la mamma!- esclama poi Megan.
Sorrido dinanzi alla sua ingenuità.
Guardo la ragazza, è bella, Megan ha ragione.
E' minuta, la sua pelle e rosea come le labbra.
I capelli sono castani con dei boccoli alle punte.
Si muove lentamente, si sta svegliando.
Apre gli occhi, che riesco a vedere per la prima volta, sono neri, come la pece.
-Dove sono?- mi domanda, spaventata.
-Sei a casa mia, io sono Louis, Louis Tomlinson, e lei è mia figlia, Megan.- rispondo io.
Megan la saluta, sorridendo in modo smagliante, mostrando la piccola finestrella che si è venuta a creare con la caduta di un incisivo.
-E tu, chi sei?- le chiedo poi.
-Summer, ho vent'anni...- mi risponde.
- Il tuo cognome?- domando ancora.
-Non lo so, non lo ricordo, so solo che mi chiamo Summer e ho vent'anni.- afferma, reggendosi la testa con le mani.
-Oh oh, papà, mi sa che siamo nei guai. - dice la piccola Megan.
Ha ragione, questa ragazza soffre di amnesia, spero sia momentanea.
E ora, cosa devo fare?
Non posso abbandonarla in mezzo alla strada, non sa nulla di sé, è sperduta, come un uccellino caduto dal nido.

***
Rose, dall'altra parte della città, sorride soddisfatta, pensando al lavoro ben svolto.
Di li a poco, le preghiere della piccola Megan si sarebbero avverate.

 Spazio autrice:
Eccomi con questa storiella che ha prodotto la mia mente contorta.
Non sono convinta di volerla continuare, fatemi sapere se volete che lo faccia ;)
Ho pensato a Summer come Selena Gomez.
A presto :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1- Sei un angelo? ***


Image and video hosting by TinyPic
 

Louis' pov.
-Papà, papà, possiamo tenerla con noi?- mi domanda Megan, strattonandomi la manica del pigiama.
Sorrido dolcemente e accarezzo i capelli della mia bambina.
-Tesoro, Summer non è un cane.- le dico, riuscendo a strappare un sorriso alla ragazza.
-Ti ringrazio, Megan, ma non vorrei disturbarvi.- afferma Summer.
-Ehi, non preoccuparti, puoi rimanere con noi fino a quando non riacquisterai completamente la memoria.- sentenzio io.
-Davvero fareste questo per me?- ci chiede.
Megan, sorridente, annuisce.
-Certo, non posso lasciarti in mezzo alla strada, non ricordi nulla.- rispondo io.
-Grazie, siete due angeli.- ci dice, sorridendo.
-No, noi non siamo angeli, ma tu si, giusto? Ti ha mandata la mia mamma?- le domanda Megan.
-Megan, non dire sciocchezze...- affermo.
-Non ricordo chi sono, ma sono sicura di non essere un angelo.- risponde Summer, stringendo le piccole mani di mia figlia.
-Vuoi venire a scuola con noi? E' il mio primo giorno!- esclama Megan, entusiasta.
-Tesoro, forse Summer vuole riposare...- inizio a dire io.
-Mi farebbe molto piacere.- afferma la ragazza, contrastando quello che avevo appena detto.
Meravigliato, guardo Summer.
Megan è al settimo cielo, non la vedevo così felice, da non so quanto tempo...

***
Dopo essermi preparato, come ha fatto anche Megan, io, lei e Summer, siamo scesi di casa per accompagnare la piccola a scuola.
Ora, siamo davanti al grande cancello di ingresso dell'istituto.
Ci sono tanti bambini, tutti accompagnati dai loro genitori.
Lucy, la mia fidanzata, ha promesso di venire a salutare Megan prima che possa entrare nella sua aula.
-Papà, andiamo!- esclama Megan, tirandomi per la mano.
-Un attimo, Megan, Lucy sta arrivando.- le dico io.
-Io non voglio vedere Lucy!- esclama mia figlia con disprezzo.
-Megan, non fare così.- affermo, cercando di calmarla, anche se, a quanto pare, non serve a molto.
-E' cattiva!- insiste.
-Lei ti adora.- dico io, accarezzandole i capelli.
Dall'altra parte della strada, vedo Lucy.
Indossa degli occhiali da sole, nonostante oggi sia una giornata nuvolosa, una gonna nera, delle scarpe con il tacco del medesimo colore e una camicia.
I suoi lunghi capelli neri, ondeggiano con il vento.
Attraversa la strade e ci raggiunge.
Si toglie gli occhiali e, dopo avermi dato un bacio a fior di labbra, cerca di salutare Megan che, invece, si allontana da lei, avvinghiandosi al braccio di Summer.
-Tu sei?- domanda Lucy, rivolta a Summer.
-Un 'amica di Megan.- risponde la ragazza.
-Non sei un po' troppo grande per essere sua amica?- domanda ancora la mia ragazza.
-E tu non sei un po' troppo stupida? Indossi gli occhiali da sole quando il cielo è nuvoloso!- esclama mia figlia, prima che Summer possa rispondere alla domanda.
-Megan!- la richiamo io.
-E' vero, guardala!- insiste la piccola, guardando con disprezzo Lucy.
-Louis, proporrei di mandare tua figlia in un collegio, credo che li le insegneranno l'educazione.- afferma la mia ragazza, guardando la piccola con aria di sfida.
-Lucy, io...- cerco di dire.
-Papà, lei è cattiva!- esclama Megan.
-Megan, ora basta, non credi di essere un po' troppo cattiva con lei?- domando, arrabbiato.
Sul viso di mia figlia, iniziano a scendere, copiosamente, delle lacrime.
-Tu non vuoi ascoltarmi, lei non ti vuole bene! Sei cattivo anche tu!- esclama poi, scappando via.
-Megan, aspetta!- dico, iniziando a correrle dietro.
Lucy mi blocca per un braccio.
-Lasciala sfogare, vedrai che le passerà.- afferma poi.
Summer, invece, inizia a correre verso il cortile della scuola, cercando di raggiungere Megan.

Summer's pov.
Non conosco questa famiglia, non mi ritengo in grado di poter giudicare i loro comportamenti, ma credo che Louis non debba dare ascolto a tutto quello che dice quella donna.
Impulsivamente, inizio a correre per raggiungere la piccola.
E' seduta sotto il tronco di un albero, la testa è poggiata sulle ginocchia.
Lentamente, mi avvicino e vado a sedermi accanto a lei.
-Megan, devi andare a scuola, non piangere.- le dico, accarezzandole i capelli.
-Papà non mi vuole bene!- esclama, continuando a piangere.
Istintivamente, l'abbraccio, cercando di farla calmare.
-Tuo padre ti vuole bene, lui ti adora, e credo che te ne voglia anche Lucy.- affermo, poco convinta di quello che ho appena detto su quella donna.
Ma chi lo sa, forse ha un modo stano di manifestare il suo affetto.
-Lei non mi vuole bene, non è come la mia mamma! E' cattiva, vuole solo liberarsi di me per stare con il mio papà!- dice Megan.
Le asciugo le lacrime.
-Non devi piangere, sono sicura che tutto andrà bene.- affermo, cercando di rassicurarla.
Conosco questa bambina da pochissimo tempo, ma vorrei fare qualsiasi cosa per aiutarla.
-Sicura di non essere un angelo?- mi domanda ancora, strofinandosi gli occhi con le mani.
-Sicura.- rispondo, sorridente.
-Megan...-
Ci giriamo, notando che Louis è in piedi nel cortile.
Si avvicina lentamente a noi, venendosi a sedere per terra, appoggiando la schiena sulla corteccia dell'albero.
-Piccola, mi dispiace.- le dice.
Lascio Megan, in modo da poterle far abbracciare il padre.
-Scusa se sono scappata.- afferma la bambina, stringendosi forte a Louis.
Il papà le accarezza i capelli.
-La scuola ti aspetta, dobbiamo andare.- dice poi lui, alzandosi in piedi, seguito a ruota da me e Megan.
La bambina ci afferra le mani ed inizia a correre verso l'edificio.
-Papà, sbrigati, faremo tardi!- esclama poi, continuando a correre.

***
-Ciao Summer, ciao papà.- ci saluta Megan, andando a sedersi in un banchetto infondo alla classe, vicino ad una bambina con lunghi capelli biondi, legati in due treccine.
Osservavo la scena, poi vidi Louis, gli stava scendendo una lacrima.
-Che cosa è successo?- chiesi preoccupata.
-A Rose piacerebbe essere qui...- mi risponde lui.
-Rose?- domando.
-La madre di Megan, mia moglie.- mi risponde lui.
-E' fuori città?- chiedo.
In effetti, non ho mai visto questa donna, ho solo sentito parlare di lei.
-No, è morta.- mi risponde, rabbuiandosi.
-Louis, non volevo!- esclamo, cercando di scusarmi.
-No, non preoccuparti, non potevi saperlo.- afferma, sorridendo flebilmente.
Estrae una foto dal suo portafogli.
-Eccola!- esclama, porgendomi il pezzo di carta.
La fotografia mostra una donna dai lunghi capelli biondi, bellissimi occhi azzurri.
Sorride, felice.
-E' molto bella.- affermo.
Annuisce.
-E' morta due anni fa, durante un incidente. Stava andando in aeroporto per prendere il volo che l'avrebbe condotta a Parigi. Era una stilista, disegnava vestiti bellissimi. Ma, durante il tragitto, si trovò coinvolta in un brutto incidente. L'auto era distrutta. Quando ho saputo la notizia, io...- inizia a dire, ma, delle lacrime, minacciano di scendere dai suoi occhi azzurri.
Senza pensarci, lo abbraccio.
-Lei vive sempre nel cuore di te e Megan, sono sicura che, in questo momento, sta osservando la sua bambina mentre alza la mano per fare domande alla maestra.- dico.
Louis sorride e si stacca dall'abbraccio.
-Sai, forse ha ragione Megan.- afferma, asciugandosi le lacrime.
Lo guardo confusa.
-Credo che tu sia un angelo.- mi dice.
Sorrido anche io.
-Beh, al momento non ricordo, ma quando mi tornerà la memoria sarò felice di farti sapere se avevi ragione.- dico.
-Ehi, è tardi, devo assolutamente andare a lavorare!- esclama, guardando il suo orologio da polso.
-Credo che andrò a fare un giro per Londra.- dico poi.
-Se vuoi puoi venire con me. Organizzo matrimoni, potresti darmi qualche consiglio.- afferma, sorridendomi. Sorrido a mia volta e, felice, accetto. Così, insieme, ci dirigiamo verso la sua auto.

***
Rose sorrideva, era sempre più sicura che Summer fosse la ragazza adatta alla famiglia Tomlinson.

Spazio autrice:
Visto che mi avete detto con le recensioni che la storia vi piace, ho deciso di continuarla :)
Questo capitolo dovrebbe essere triste, ma gli altri saranno più allegri.
Ringrazio vittoria mahomie, _SSWeasley_,RikaKaulitzIM5, GEMELLINI23, Ary_Styles97, RiaLovesNiall_, gasparella e DJ_Malik_ per aver recensito il capitolo precedente :)

Poi ringrazio italian_BTR98 , RiaLovesNiall_ ,RiKaKaulitzIM5 e Summer__97 per averla fra le preferite.
E, infine, ringrazio:
angy_tomlinson, DJ_Malik_, DreamLover ,Giuggiola__ e Zannina92 per aver messo la storia fra le seguite.
Spero che continuerete a seguirla, fatemi sapere che ne pensate del capitolo :)
A presto, baci xx

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2- Strane richieste ***


Image and video hosting by TinyPic
 

-Summer, lui è Harry, il mio collega, ma, prima di tutto, il mio migliore amico.- mi dice Louis, appena arrivati nella sua agenzia, presentandomi un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi.
-Harry, lei è Summer.- sentenzia poi, rivolto al riccio.
Saluto timidamente il ragazzo che fa lo stesso.
-Louis, prima ha chiamato una donna, una certa Courtney Black, ha detto che ha bisogno del nostro aiuto per organizzare il suo matrimonio. La sua. però, è una richiesta strana. Ha detto che è in viaggio, non potrà mai venire ad incontrarci, ha aggiunto che si affida al tuo gusto per organizzare " Il giorno più bello della sua vita" e...- spiega Harry.
-E?- domanda Louis.
-Beh, come dire, abbiamo una sola settimana di tempo per svolgere questo compito...- risponde il riccio.
Louis spalanca gli occhi.
-Una settimana?! E' impossibile! Abbiamo bisogno del suo aiuto e poi, chi proverà il vestito?!- domanda poi, alterato.
Beh, effettivamente, è difficile organizzare un matrimonio in una sola settimana...

***
Courtney Black, la misteriosa donna che aveva chiesto l'aiuto dell'agenzia di Louis per organizzare il suo matrimonio, era in realtà Rose, era certa che la sua fosse un'idea brillante, che riuscisse a far avvicinare Summer e Louis...

***
Louis' pov.
Come farò ad organizzare un matrimonio in così poco tempo?!
Ho bisogno dell'aiuto della sposa, chi proverà il vestito?
E' necessario un parere femminile, a chi potrei chiedere aiuto?
Lucy?
Megan?
Improvvisamente, mi accorgo di avere accanto la mia unica ancora di salvezza, Summer.
Potrebbe aiutarmi, infondo, ho deciso di tenerla con me fino a quando non recupererà la memoria.
E se fosse davvero un angelo, piombata nella mia vita quando avevo più bisogno di lei?
-Summer...- mormoro.
La ragazza si gira verso di me, guardandomi confusa.
-Saresti disposta ad aiutarci?- le domando.
-Ehi, è un'ottima idea!- esclama Harry.
Summer ci osserva, poi, annuisce.
-Certo, mi farebbe molto piacere. Infondo, tu stai facendo tanto per me...- risponde, sorridendomi.
-Benvenuta a bordo.- afferma Harry, posandole una mano sulla spalla.

Summer's pov.
La porta dell'agenzia si spalanca improvvisamente, facendo comparire la figura di Lucy.
Corre incontro al suo ragazzo, portandogli le braccia al collo e baciandolo.
Sono sicura che sarebbero un'ottima famiglia, se solo lei amasse Megan tanto quanto ama Louis...
-Winter!- esclama la mora, salutandomi.
-Summer...- la correggo io.
-Scusami, non volevo.- afferma, sorridendomi.
-Non ti preoccupare.- dico, facendo un sorriso falso.
-Cosa ci fai qui?- mi chiede poi.
-Lavora con noi.- mi anticipa Louis, rispondendo alla domanda.
-Ragazzi, scusatemi, devo andare, buon lavoro.- afferma poi Lucy, salutandoci.
-Non lavora?- domando a Louis.
Mi guarda confuso.
-A quest'ora non dovrebbe essere a lavorare?- chiedo ancora.
-Passa di qui tutte le mattine, certe volte mi chiedo anche io se abbia un lavoro. - mi risponde Harry.
-Vuole solo salutarmi, non credevo ti desse fastidio la sua presenza, Harry.- afferma Louis, infastidito.
-Oh, no, la mia era solo un'affermazione. Su, tutti a lavorare!- esclama poi il riccio.
Lucy mi è sembrata più, dolce.
Lei e Louis formano una bella coppia.

***
Rose, invece, non la pensa affatto come Summer.
Lucy odia Megan, non permetterà mai che lei sposi Louis.
Quella donna, nasconde una doppia personalità e lei, osservandola, può garantirlo.
Agli occhi di Louis, si mostra dolce, gentile, ma con Megan è cattiva, vuole solo liberarsi di lei.


***
Summer's pov.
Louis è stanco, come Harry.
Lavorano incessantemente da questa mattina, cercano di trovare un luogo adatto in cui celebrare il matrimonio.
Effettivamente, quella donna, non ha espresso preferenze, capisco la loro difficoltà.
-Vado a prendere un caffè.- afferma Harry, uscendo dalla stanza.
-Basta, sono esausto!- esclama Louis, lanciando una matita sulla scrivania.
-Sai, ho avuto un'idea. - affermo.
Mi incita a continuare.
-Credo che a questa donna potrebbe piacere un matrimonio in spiaggia. Sarebbe meraviglioso. Il vento che fa ondeggiare i capelli della sposa, il rumore del mare, le onde che si infrangono contro la spiaggia... Sono sicura che le piacerà molto!- esclamo, esponendo la mia idea.
-Summer, credi che se questo fosse realmente il desiderio della sposa, ma suo marito decidesse di stravolgere i suoi piani, celebrando il matrimonio in una semplice chiesa in città, lei lo odierebbe? Insomma, le rovinerebbe "il giorno più bello della sua vita", io non lo perdonerei mai...- mi domanda poi lui.
-Rose non ti avrebbe mai odiato, quando stai per sposare la persona che ami, la località non è essenziale.- rispondo io.
Mi guarda meravigliato.
-Come hai fatto a...- inizia a dire.
-L'ho capito dal tua sguardo malinconico. E' andata così al tuo matrimonio, vero?- domando io.
Annuisce.
-Rose voleva sposarsi in spiaggia, ho stravolto i suoi piani, ritenendo una chiesa di città più adatta come luogo per celebrare un matrimonio.- mi risponde.
-Vi è venuta qualche idea?- ci domanda Harry, tornando nella stanza.
Louis annuisce.
-Sapevo che Summer era la persona adatta per aiutarci. Il matrimonio si celebrerà in spiaggia!- esclama poi.
-Ehi, come abbiamo fatto a non pensarci prima!- afferma Harry, portandosi una mano sulla fronte.
-Megan! Sta per uscire da scuola!- esclamo, guardando il mio orologio.
Louis si alza dalla scrivania, afferra la sua giacca e la infila velocemente.
Prende le chiavi della macchina ed inizia a correre verso la porta, trascinandomi con se.
-A domani!- ci saluta Harry, posando la tazza con il caffè sulla scrivania di Louis.

***
-Papà!- esclama Megan, correndo fra le braccia di Louis.
-Summer!- dice poi, abbracciando anche me.
-Come è andato il tuo primo giorno di scuola?- le domando.
-E' stato bello!- afferma la bimba, sorridendomi.
-La maestra mi ha fatto disegnare la mia famiglia.- aggiunge poi.
-Ora prendo il disegno!- esclama, posando la sua cartella sul marciapiede, chinandosi poi per cercarne il disegno all'interno.
Estrae, poco dopo, un piccolo foglio di carta.
Su di esso, sono disegnate cinque persone.
Una bimba, che regge la mano del suo papà e, contemporaneamente, la mano di una ragazza dai lunghi capelli castani.
Dall'altra parte, il padre, stringe la mano ad una donna con i capelli biondi.
Al margine del disegno è disegnata un'altra ragazza, ha lunghi capelli neri, delle corna e un forcone, presumo sia Lucy.
La ragazza bionda e quella castana, invece, hanno delle ali.
-Papà, questi due siamo noi. Questa donna che ti da la mano è la mamma, poi c'è Summer, guarda, l'ho disegnata vicino a me. - spiega Megan, mostrandoci il disegno.
-E questa?- chiede Louis, indicando con il dito la donna al margine del foglio.
-Questa strega è Lucy. - afferma Megan, sorridendo soddisfatta.
Non riesco a non ridere, questa bambina è troppo simpatica.
-Ridi della mia ragazza?- mi domanda Louis serio, per poi scoppiare a ridere.
-Assolutamente!- mento io.
-Stavo ridendo di te, sei proprio brutto!- esclamo, prendendolo in giro.
-Ehi, almeno la mia testa è proporzionata al corpo.- afferma, riferendosi al disegno.
-Ehi, Megan mi ha disegnata bene!- dico.

***
Rose osserva la scena dal marciapiede di fronte.
La piccola Megan sorride, guardando i due ridere e prendersi in giro.
Ogni tanto, la bambina volge gli occhi al cielo.
Rose è sicura che la piccola vuole ringraziarla per aver fatto entrare Summer nella vita della famiglia Tomlinson.


***
Summer's pov.
-Ho fame!- brontola Megan, strappandoci il disegno dalle mani per attirare la nostra attenzione.
-Beh, ho perso la memoria, ma credo di ricordare come cucinare un'ottima pizza.- affermo, sorridendo.
-Credi di ricordare o ricordi? Sai, non vorrei morire intossicato.- dice Louis.
-Cercherò di dimenticare come cucinare la pizza, giusto quando preparerò la tua!- esclamo, rispondendo alla sua provocazione.
Megan inizia a ridere e, poco dopo, anche Louis.
-Vuoi uccidermi?- mi domanda il moro.
-Credo che una lavanda gastrica possa bastare.- affermo, ghignando.
Megan si rimette la cartella sulle spalle e ci afferra per le mani.
-Andiamo, voglia assaggiare la pizza di Summer!- esclama, trascinandoci verso la macchina.
Sono stata fortunata, ho perso la memoria, ma ho incontrato questa straordinaria famiglia.

Spazio autrice:
Scusatemi per eventuali errori, non ho potuto rileggere il capitolo prima di postarlo.
Prima di tutto ringrazio le 10 preferite, la ragazza che ha messo la storia fra le ricordate e le 9 che l'hanno messa fra le seguite :)
Ringrazio anche le autrici delle 7 recensioni del capitolo precedente.
Che ne pensate della storia?
Spero che vi piaccia :)
Se nel caso, fra chi sta leggendo questa storia, ci sono lettrici dell'altra storia che sto scrivendo, La ragazza con la valigia, volevo dire che il nuovo capitolo dovrei postarlo domani, in questo momento sto finendo di scriverlo :)
Ringrazio anche:

ChiaraStyles_love1D , Forever_Alone,  hopeandbelieve, Lilo_ama_Alte, mimmi98, Mrs hazzandtommo, Potatooooooooo e Ro_Directioner per averci messe fra le autrici preferite :)
Grazie a tutti, ora vado, a presto :D

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3- Il vestito ***


Image and video hosting by TinyPic
 

Giorno 1:
2.00 p.m.
-Sono curioso di assaggiare la tua pizza.- mi dice Louis, appoggiandosi al tavolo con i gomiti.
-La preparerai con me. - affermo, porgendogli un grembiule.
-Così potrai essere certo che non l'avvelenerò.- aggiungo poi.
-Ehi, scherzavo, mi fido di te. - dice.
-Io non scherzo, indossa quel grembiule!- esclamo.
-No, non se ne parla.- afferma, ridandomi indietro l'indumento.
-Ti tiri indietro?- gli domando, con aria di sfida.
-Non so cucinare...- mi risponde, volgendo lo sguardo alla punta delle sue scarpe.
-Se non cucini, tu e Megan come mangiate tutti i giorni?- chiedo ancora.
-Marie ci porta il pranzo...- dice.
-Marie?- domando confusa.
-La nostra vicina di casa!- esclama Megan, entrando in cucina.
Improvvisamente, bussano alla porta.
-Eccola!- esclama Louis.
-Vado io. - dico.
Aperta la porta, compare un'anziana donna, paffuta, con le guancie rosse.
I capelli, grigi come l'argento, sono corti e, a stento, le ricadono sulle spalle.
Regge fra le mani una teglia fumante di lasagne.
-Lei deve essere Marie, giusto?- domando.
La donna annuisce.
-Tu sei la ragazza di ieri sera!- esclama.
-Louis ti teneva fra le braccia.- aggiunge poi.
Annuisco.
Non ricordo quello che è successo ieri, ma sono sicura che questa donna si riferisca a me.
-Ti senti meglio?- mi chiede.
-Si, ora sto molto meglio.- rispondo, sorridendo cordialmente.
-Ho portato il pranzo a Louis e alla piccola Megan. Tesoro, scusami, posso darlo a te?
Devo correre in cucina per preparare il pranzo per me e mio marito.-
spiega, porgendomi la teglia.
-Non si preoccupi, oggi cucina Louis, può pranzare con le lasagne, sono sicura che sono deliziose!- esclamo.
-Louis cucina?!- mi domanda, meravigliata.
Annuisco.
-Marie, buongiorno.- saluta Louis, raggiungendomi.
Poco dopo, arriva anche Megan che, alla vista della donna, corre felice ad abbracciarla.
Marie stringe la bimba fra le braccia.
-Marie, lei è Summer.- mi presenta Megan.
Sorrido, porgendo una mano alla donna.
-Io devo andare, divertitevi a cucinare.- ci saluta Marie, riprendendo la sua teglia di lasagne.
Ritorno nell'appartamento, seguita a ruota da Megan e Louis.
-Perché il nostro pranzo è andato via con lei?- mi chiede Louis, incredulo.
-Perché quello che mangerai oggi lo cucinerai tu, con me e Megan.- rispondo, sorridendo soddisfatta.
La piccola esulta e corre in cucina ad infilarsi un cappellino da cuoco.
Porgo il grembiule a Louis e lui, arrendendosi, lo indossa.
***
Megan stende l'impasto con le sue piccole manine, Louis, invece, apparecchia la tavola.
-Papà non cucina!- protesta la bambina.
-Vado a prenderlo io. - dico, dirigendomi verso la sala da pranzo, con un pacco di farina fra le mani.
-Louis, vieni.- lo chiamo io.
-No, ti ripeto che non so cucinare.- afferma, riponendo i bicchieri sulla tavola.
-Se non vieni ti cospargo di farina!- esclamo, minacciandolo.
-Non vengo e poi, non lo farai mai.- mi dice.
Louis, mi dispiace, ma ti sbaglia.
Prendo una manciata di farina e gliela lancio addosso.
Il suo viso è bianco, proprio come i suoi capelli castani.
Mi guarda incredulo, probabilmente non se lo aspettava, ma io l'avevo avvertito!
Mai sfidare Summer... Summer... Pazienza, non ricordo il cognome.
Improvvisamente, Megan arriva nella sala da pranzo, colpendo Louis con un pomodoro.
Il padre la guarda sconvolto.
-E' una tua complice?- mi chiede, avvicinandosi pericolosamente.
Scuto la testa, iniziando a ridere.
-Iniziate a correre!- ci minaccia lui.
Prendo Megan in braccio e inizio a correre verso la cucina, richiudendomi la porta alle spalle.
Ci nascondiamo dietro la tenda.
Non è il posto ideale, ma non possiamo certo infilarci nel frigorifero!
Louis spalanca la porta della cucina.
-Vi troverò...- ci dice, iniziando a passeggiare per la stanza.
Si ferma davanti alla tenda e la spalanca con entrambe le mani.
Megan inizia a ridere e nasconde la testa nei mie capelli.
Anche Louis inizia a ridere e prende Megan in braccio.
-Ora sei il mio ostaggio!- esclama, baciando la fronte della bimba.
Lei ride, cercando di liberarsi dalla sua presa.
-Lasciala!- dico, iniziando ad inseguirlo.
***
Rose è sempre più sicura della sua scelta, Summer è la ragazza adatta a Louis.
***
Summer's pov.
-Papà, Summer, ho finito i compiti!- esclama Megan, con aria trionfante,  entrando in soggiorno con in mano un quaderno.
Louis la prende in braccio e l'appoggia sulle sue ginocchia.
La bimba inizia a giocare con i capelli del padre, io, seduta accanto a loro, gli osservo.
-Papà, dove dormirà Summer?- domanda, improvvisamente, la bambina.
Louis si porta una mano sulla fronte.
-Già, dimenticavo!- esclama poi.
-Megan, ti dispiacerebbe se Summer dormisse nella tua camera?- chiede poi Louis, rivolto alla figlia.
Megan sorride.
-Certo!- esclama, felice.
I due si alzano dal divano.
La piccola mi prende per mano.
-Summer, andiamo, devi aiutarci a preparare la tua stanza.- afferma poi, trascinandomi con lei e suo padre nella camera.
***
Il pomeriggio passa velocemente.
Dopo aver sistemato la camera, decido di aiutare Megan a colorare dei disegni con gli acquerelli.
Per sbaglio, il colore mi si rovescia sulla maglietta.
Dovrei cambiarla, ma ho solo questi vestiti.
Pensandoci, dovrei comprarne altri, ma io non ho soldi, non ho niente con me.
-Summer, ti do dei vestiti puliti!- esclama la bimba, uscendo dalla cucina in cui ci eravamo sistemate per colorare.
Torna poco dopo con un vestito azzurro.
-Tieni, cambiati.- mi dice, porgendomi l'indumento.
Mi dirigo verso il bagno e, dopo essermi cambiata, lavo la maglietta e la metto ad asciugare.
Apro la porta, scontrandomi contro Louis.
 
Louis' pov.
Mi dirigo verso il bagno, scontrandomi con Summer che è appena uscita.
La guardo meravigliato.
Indossa un abito azzurro che le ricade morbido lungo i fianchi.
Non è un vestito qualsiasi, era di Rose, il suo preferito.
E' bellissima.
 
Summer's pov.
Louis mi guarda con gli occhi spalancati.
Cosa ho che non va?
-La mia maglietta si era bagnata, Megan mi ha dato questo vestito, visto che non ne ho altri...- spiego, prima che possa arrabbiarsi, perché sono sicura che lo farà, questo vestito deve essere di Rose.
-Non preoccuparti.- mi dice.
-Puoi indossare gli abiti di Rose, sono sicura che ti starebbero molto bene...- aggiunge poi.
-Davvero?- domando.
Annuisce.
-I suoi vestiti ti piaceranno molto, aveva un ottimo gusto nello sceglierli.- aggiunge poi.
-Grazie, Louis.- dico, sorridendogli.
Io non sono un angelo, lo sono i membri di questa famiglia, stanno facendo così tanto per me, per una sconosciuta...

Spazio autrice:
Mi scuso con tutti quelli che seguono la storia per non aver aggiornato prima.
Sono sicura che il capitolo è pieno di errori, non ho potuto ricontrollarlo.
Non mi piace molto, ma gli altri saranno più interessanti :)
Grazie a chi sta leggendo la storia e a chi ha recensito il capitolo precedente, a presto n.n

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4- Organizzando le giornate... ***


Image and video hosting by TinyPic
 

Giorno 2
9:00 a.m.
-Quindi, secondo quello che mi state facendo capire, abbiamo il luogo per il matrimonio e oggi dobbiamo comprare il vestito?- domanda Harry, rivolto a me e Louis.
Annuiamo.
-Dobbiamo anche prenotare un locale per la festa...- inizia a dire poi Harry.
-Trovare un prete...- continuo io.
-Ritirare le fedi e tutto questo in una settimana.- conclude Louis.
-Dovremmo rinunciare.- propone il riccio.
-E' praticamente impossibile riuscire a fare tutto.- aggiunge Louis.
-Ehi, state sentendo le vostre parole?! Non possiamo lasciare quella ragazza in un mare di guai, sarà il giorno più bello della sua vita ed ha chiesto il nostro aiuto! Dobbiamo provare e, collaborando, sono sicura che riusciremo ad organizzare tutto.- affermo decisa.
-Ma...- prova a dire Harry.
-Niente ma! Potremmo iniziare preparando una lista con le cose da fare, il lavoro sarà più fluido.- esclamo io.
-Va bene, prendo un foglio.- concorda Louis.
***
-Ecco qui, fatto!- esclamo, posando la penna sul tavolo.
-Contando che il matrimonio è lunedì e oggi è martedì, ci mancano sei giorni e ho organizzato tutto in modo da poter completare tutti i compiti.- dico.
-Leggi quello che hai scritto.- mi incita Harry.
-Giorno 1: comprare il vestito da sposa.
  Giorno 2: cercare un prete disposto a celebrare il matrimonio in spiaggia.
  Giorno 3: trovare un luogo adatto per organizzare la festa del matrimonio.
  Giorno 4: beh, potremmo riposarci.
  Giorno 5: ritirare le fedi per gli sposi.
  Giorno 6: organizzare la spiaggia in modo da renderla adatta alla celebrazione del rito. -
leggo sul foglio.
-Quindi è tutto organizzato, ora andiamo, dobbiamo comprare il vestito.- afferma Louis.
***
Scesa dalla macchina, osservo la vetrina di una boutique dall'altra parte della strada.
Non siamo molto lontani da casa di Louis.
Il mio istinto dice di andare in quel negozio, così, mi avvio verso le strisce pedonali, ma Louis mi riporta indietro, afferrandomi la mano.
-E' qui che sei stata investita, questa strada è molto pericolosa, devi fare attenzione.- mi dice.
-Louis , possiamo andare in quel negozio?- domando, indicando la boutique dall'altra parte della strada.
***
Rose, osservando la scena dall'alto, decide di agire.
Se Summer entra in quel negozio, nel suo negozio, riacquisterà sicuramente la memoria e si separerà da Louis, tornando alla sua vita.
Così, decide di prendere le sembianze di una poliziotta e, mentre i due discutono dall'altra parte della strada, entra nel negozio e, dicendo alla commessa, amica di Summer, che presto verranno effettuati lavori di manutenzioni lì vicino, fa chiudere la boutique.

***
-Summer, dobbiamo comprare il vestito da sposa, ti ci porterò dopo.- mi risponde lui.
-Ti prego, Louis.- lo supplico io.
Qualcosa mi attrae verso quella piccola boutique.
-Va bene, se per te è così importante...- cede infine.
Sorrido e lo ringrazio, ma, quando stiamo per attraversare la strada, noto che la commessa sta abbassando la serranda del negozio.
Che tempismo!
-Mi dispiace, ti ci porterò un'altra volta.- dice il ragazzo al mo fianco.
-Grazie, Louis, non so cosa mi abbia attirato verso quella boutique, mi dispiace. Per colpa mia, abbiamo perso tempo, andiamo a comprare il vestito.- mi scuso.
Il moro scuote la testa e mi sorride.
-Ehi, non preoccuparti.- sentenzia.
***
Louis' pov.
-Buongiorno, dovremmo comprare un abito da sposa.- dico, entrando in un negozio, seguito da Summer.
-Certo, venite con me.- ci dice la commessa, una donna di mezza età, con dei capelli biondi che le arrivano sulle spalle, non molto alta, ma minuta.
-Tesoro, scegli pure il vestito.- dice poi, rivolta a Summer, indicandole una sfilza di abiti.
Guardo Summer, una ciocca di capelli le ricade sulla fronte, corrugata per l'indecisione nella scelta del vestito.
Vorrei darle una mano, così inizio a guardare gli abiti.
Il mio sguardo si posa su vestito con un corpetto stretto, con scollatura a cuore e un'ampia gonna.
-Questo!- esclamiamo all'unisono io e Summer, afferrando il vestito e facendo unire le nostre mani.
Subito, lei, ritrae la sua, per quel che pare a me, arrossendo leggermente.
-Vorrei provare questo...- mormora poi, porgendo il vestito alla donna.
Vado a sedermi su un sedia situata vicino ai camerini, in attesa che Summer si cambi.
-Sa che il marito non può vedere la sposa prima del matrimonio?- mi chiede la commessa.
Spalanco gli occhi.
Che gran malinteso, crede che io e Summer siamo fidanzati!
-No, io e lei siamo solo amici, dobbiamo scegliere il vestito per una ragazza che sta per sposarsi.- mi affretto a spiegare io.
-Capisco, scusatemi.- dice la donna.
-Vado a cambiarmi.- ci congeda Summer, entrando nel camerino e richiudendo la tendina alle sue spalle.
 
Summer's pov.
Mi osservo allo specchio con indosso il vestito.
Ho le gote visibilmente rosse a causa della precedente affermazione di quella donna.
Esitando leggermente, apro la tendina alle mie spalle, mostrandomi con il capo di vestiario addosso.
Louis si alza dalla sedia sulla quale era seduto e, lentamente si avvicina a me.
Mi afferra per una mano, facendomi girare su me stessa e, contemporaneamente, facendo volteggiare la gonna del vestito.
-Credo sia perfetto.- afferma, guardandomi con i suoi meravigliosi occhi azzurri.
Sorrido imbarazzata.
Sciocca, non era un complimento a te, parlava dell'abito!
-Il vestito ti sta benissimo.- mi dice, sorridendomi.
Come non detto...
-Grazie...- mormoro, grattandomi il capo.
-Quindi, comprate questo vestito?- ci domanda la commessa, distogliendomi dai miei pensieri.
Mi giro verso di lei ed annuisco.
-Vado a toglierlo, potrei rovinarlo.- sentenzio poi, tornando nel camerino.
Sono ancora rossa in volto, non reggo proprio i complimenti!
***
9:30 p.m.
-Summer, mi leggi una favola?- mi domanda Megan.
Annuisco e vado a sedermi sul suo letto.
-Quale storia vuoi che ti racconti?- le chiedo.
-La tua preferita!- esclama.
Rifletto, poi afferro un libro dalla libreria che si trova nella camera.
-La bella e la bestia?- mi domanda la bimba.
-Si, mi è sempre piaciuta questa storia.- affermo, iniziando a sfogliare le pagine.
***
Mentre leggo, mi accorgo che Megan si è addormentata.
Poso il libro sul comodino e le do un bacio sulla fronte.
-Dorme?-
-Si, Louis, da poco.- rispondo.
Il papà si avvicina al letto e rimbocca le coperte della bimba.
-Chissà, magari hai una famiglia, ma non ricordi di loro.- afferma poi Louis, venendosi a sedere accanto a me.
Le sue parole mi turbano.
E se avessi davvero dei figli ed un marito che mi aspettano a casa?
E se i miei bambini desiderassero rivedere la loro mamma, come la piccola Megan vorrebbe rivedere Rose?
Una lacrima, al solo pensiero, mi scivola lungo il volto.
Louis mi abbraccia e mi accarezza i capelli.
-Ehi, scherzavo, non preoccuparti.- mi dice.
-E' terribile non ricordare nulla! E se davvero avessi una famiglia che mi aspetta a casa?- domando, mentre le lacrime continuano a bagnare la sua maglietta.
-Potresti anche essere sola come una cane. - mi risponde.
Mi aggrappo alla maglia, continuando a piangere.
Che triste prospettiva di vita!
-Ehi, tranquilla, se, quando riacquisterai la memoria, ricorderai di essere sola, ti terrò sempre qui con me. - afferma, asciugandomi le lacrime con le mani.
-Non credo che a Lucy farebbe piacere.- sentenzio, sorridendo.
-Ora sei di famiglia, ogni volta in cui avrai bisogno dell'aiuto di me e Megan, noi per te ci saremo.- dice, sorridendomi.
-Grazie...- mormoro infine.
Lentamente, la bambina apre gli occhi.
-Summer, papà...- sussurra.
-Rimanete qui con me?- ci chiede.
-Vi prego.- aggiunge poi.
-Va bene.- dico io, senza esitazioni.
Louis sospira e si infila sotto le coperte insieme a noi.
-Si sta stretti.- commento.
-Ora chi va a spegnere la luce?- chiede Louis, facendo ridere Megan.

Spazio autrice:
Non so proprio che dire oggi...
Vediamo, sono stata interrogata in tutte le materie, quindi posso concentrarmi di più sui capitoli ed evitare di scrivere schifezze D:
Spero che almeno a voi, lettrici, il capitolo piaccia :)
Grazie a chi legge e recensisce la storia :D
A presto, baci xx
  

  

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5- E tu chi sei? ***


Image and video hosting by TinyPic
 

Summer's pov.
Giorno 3
8:00 a.m.
Schiudo lentamente le palpebre, ritrovandomi con la testa sul torace di Louis.
Mi allontano di scatto da lui, scontrandomi contro il muro retrostante al letto e facendolo svegliare.
-Megan?- mi chiede, aprendo gli occhi.
-Non lo so...- rispondo io, visibilmente imbarazzata per l'accaduto di poco tempo prima.
La bimba, improvvisamente, entra in camera, saltando si slancio sul letto.
-Buongiorno!- esclama felice, sorridendo in modo smagliante.
-Ho preparato la colazione.- afferma poi.
Louis spalanca gli occhi e si alza velocemente, infilando le ciabatte e correndo via dalla camera.
-Deve avere molta fame...- commento.
Un urlo lacera i miei timpani.
-Non credo sia per quello...- mormora la bambina.
-Urla ogni volta che preparo la colazione.- aggiunge poi.
Sorrido divertita e raggiungo Louis in cucina.
La tavola è sporga di latte e cereali.
C'è un po' di marmellata sulle tazze, sulle posate e sui tovaglioli puliti.
Sorrido, notando una fetta di pane tostato su cui è spalmata della marmellata in modo da far apparire un sorriso e due occhi.
-Mangiamo?- domando, cercando di smorzare la tensione ed alleggerire la situazione.
Così, mentre Louis si passa una mano sulla fronte, sconvolto e sconsolato, io e Megan mangiamo la colazione da lei preparata.
-Louis, vieni a mangiare.- lo chiamo io.
Triste, annuisce ed addenta la fetta di pane che sorride.
-No!- esclama Megan, riprendendo il toast dalle mani del padre.
Louis la guarda confuso.
-Hai ucciso Mr. Toast!- afferma la bimba, compiangendo il pane.
Inizio a ridere, che stramba famiglia.
***
Dopo aver accompagnato Megan a scuola, giungo con Louis allo studio dove ci aspetta Harry.
-Buongiorno. Louis, c'è una visita per te. - dice il riccio, venendoci incontro.
Il moro annuisce, dirigendosi verso il suo studio.
-Courtney Black ha deciso di farsi viva?- chiedo curiosa, facendo riferimento alla donna che ci ha commissionato di organizzare il suo matrimonio.
Harry scuote la testa.
-No, è la disoccupata.- risponde, scribacchiando qualcosa su una cartellina.
Lo guardo confusa.
-Lucy, ti ho detto che è sempre qui...- si spiega meglio.
Annuisco.
-Cosa dice oggi la lista?- domando poi.
-Giorno 2: cercare un prete disposto a celebrare il matrimonio in spiaggia.- legge lui.
***
Dopo circa dieci minuti, Lucy, allegra e pimpante, saluta me e Harry per poi uscire dall'agenzia.
Subito dopo, il suo ragazzo, Louis, ritorna da me e Harry, cercando di aggiustarsi al meglio la cravatta.
Afferro un fazzoletto dalla mia tasca, pulendogli un segno di rossetto dalla guancia.
-Eri sporco.- affermo, mostrandogli il segno al lucidalabbra alla ciliegia.
Visibilmente imbarazzato, si gratta il capo.
-Cosa dobbiamo fare oggi?- domanda, cercando di cambiare argomento.
-Trovare un prete disposto a celebrare il matrimonio.- risponde Harry, anticipandomi.
Lui annuisce.
-Vieni con me?- mi chiede.
-Si. - rispondo.

Louis' pov.
Summer è intenta a guardare fuori dal finestrino della macchina, io invece, sto attento alla strada.
Ripenso all'imbarazzo che ho provato questa mattina.
"Summer afferra un fazzoletto dalla sua tasca, pulendomi la guancia.
-Eri sporco.- affermo, mostrandomi il segno al lucidalabbra alla ciliegia impresso sul fazzoletto."
Non so perché, ma in quel momento avrei preferito nascondere la testa sotto la sabbia, come uno struzzo, piuttosto che mostrare a Summer i segni delle "effusioni" che mi ero scambiato con Lucy nel mio ufficio.
Purtroppo, non riesco a comprenderne il motivo, infondo, è normale, Lucy è la mia ragazza, ma mi sono comportato come se avessi cercato di nascondere la nostra relazione a Summer.
-Tutto bene?- mi domanda, posandomi una mano sulla gamba, per poi ritrarla immediatamente.
Annuisco, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi neri, per tornare a guardare il percorso.
-Siamo arrivati...- mormoro dopo poco, fermando la macchina.
***
Ho chiesto al prete che aveva celebrato il matrimonio fra me e Lucy di celebrare anche quello della signorina Black.
E' ancora molto presto, così, propongo a Summer di andare a fare una passeggiata.
-Facciamo un giro in barca?- le domando, osservando la barca che si trova nel laghetto, che inizia a riempirsi di persone.
Lei annuisce, sorridendomi.
-Aspettami li, vado a salutare un mio amico.- le dico, notando una testa bionda, appartenente ad un mio amico di infanzia, Niall, sbucare da dietro un albero.
-Va bene, allora, io vado.- afferma, allontanandosi da me.
***
Nello stesso parco, un ragazzo, appena tornato dal suo viaggio di lavoro, ha appena deciso di fare una passeggiata.
-Summer!- urla il moro, intravedendo la sua ragazza salire su una barca.
Rose, però, deve ostacolare questo incontro, così, fa salpare l'imbarcazione.
***
Summer's pov.
-Un momento, deve salire il mio amico!- protesto, rivolta al conducente.
-Ragazzina, poteva pensarci prima, non ho tempo.- mi risponde lui, distaccato.
-Si fermi!- insisto io.
-Ehi, ora ti butto in mezzo al lago. - mi minaccia, indicandomi di sedermi.
Demoralizzata, ascolto i suoi ordini.
***
Louis' pov.
-Summer! Summer!- vedo urlare un ragazzo.
Congedo Niall, avvicinandomi a lui.
Un momento, dov'è la barca?
-Scusami, hai visto per caso un'imbarcazione? Era qui fino a poco fa. - gli domando, grattandomi il capo, confuso.
-E' appena salpata, maledizione!- esclama lui, furioso.
-E, hai per caso visto una ragazza dai lunghi e ondulati capelli castani, minuta, salirci sopra?- chiedo poi, preoccupato.
-Stai forse parlando della mia ragazza?!- mi chiede, alterato.
-Non conosco la tua ragazza.- affermo.
Chi è questo buffone? Cosa vuole da Summer?!
-Oh, beh, è quella ragazza di cui parli!- mi risponde, agitato.
-Cosa vuoi da Summer?!- chiedo io, a mia volta, alterato.
-E' la mia ragazza, cosa vuoi tu da lei?!- domanda ancora, furioso.
***
Poco dopo, mentre sono intento a litigare con il ragazzo, Summer ritorna dal giro in barca.
-Ehi, Louis, mi dispiace, ho cercato di fermare il conducente, ma...- inizia a dire.
-Non preoccuparti.- affermo, sorridendole.
-Summer!- esclama lo sconosciuto, afferrandola per un polso e attirandola a se.
Afferro Summer per la vita, portandola fra le mie braccia.
-Ehi, lascia la mia ragazza!- esclama, avvicinandosi pericolosamente a me.
-Ha perso la memoria, non ho prove del fatto che voi due stiate insieme, non la lascerò venire via con te. - affermo, deciso.
-Pagliaccio con la maglia a righe, lasciala andare o te la vedrai con me. - mi minaccia.
Allontano Summer da noi, accorciandomi le maniche fino ai gomiti.
-Fatti sotto, buffone!- esclamo.
Poi, però, vengo colpito ed inizio a vedere nero, tutto nero.
***
-Louis, Louis, ti prego, svegliati!-
Apro lentamente gli occhi, ritrovandomi faccia a faccia con Summer.
Mi abbraccia, stendendosi sul prato in cui mi trovo, accanto a me.
-Mi hai fatta preoccupare, non dovevi litigare con quel ragazzo.- mi dice, accarezzandomi il labbro che, al suo tocco, duole.
Gemo.
-Scusa, non volevo.- afferma, dispiaciuta.
Sorrido, cercando di contrarre il meno possibile il ferito labbro inferiore.
-Grazie per avermi difesa.- mi dice poi.
-Ehi, non potevo certo lasciarti con lui.- affermo, sincero.
 -Ha detto di chiamarsi Zayn e che mi aspetterà...- sentenzia poi Summer, volgendo lo sguardo verso il cielo.
Beh, che aspetti a lungo, non puoi andare via, non ti lascerò nelle mani di uno sconosciuto, fino a quando non avrai recuperato la memoria, Summer.
 
Spazio autrice:
Visto?
E' tornato Zayn :)
Mi dispiace non riuscire ad aggiornare frequentemente questa storia, ma sono impegnata con i compiti e con le altre due storie che sto scrivendo.
Spero che il capitolo vi piaccia, ora sparisco ;)
Baci xx
P.s.
Grazie, come sempre, a chi legge e/o recensisce.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6- Liam e il ranch ***


Image and video hosting by TinyPic
 

Giorno 4
10:00 a.m.
-Louis, dove stiamo andando?- domando, guardo fuori al finestrino della macchina.
-Summer, dobbiamo trovare un luogo adatto a celebrare la festa del matrimonio, ricordi?- mi chiede lui a sua volta.
Annuisco.
-E dove mi stai potando?- domando ancora.
-Beh, ho pensato ad un piccolo ranch, credo che sarà il posto ideale.- mi risponde lui, concentrato a guardare la strada.
-Papà, ci saranno gli animali?- chiede la piccola Megan, euforica, dal sedile posteriore.
La bimba, oggi, non è andata a scuola.
Questa mattina, ha protestano, dicendo di voler venire con me e Louis a trovare un ristorante per la festa e, alla fine, suo padre ha ceduto ai capricci, portandola con noi.
-Si, Megan.- afferma il moro, sorridendo.
La piccola esulta.
-Summer, qual è il tuo animale preferito?- mi domanda poi la bambina.
Il mio animale preferito?
Non ci ho mai pensato.
-La mucca.- rispondo.
-La mucca?- mi chiede, stupita.
-Beh si, poverina, nessuno la sceglie come animale preferito, ma ora ci sono io!- esclamo.
Louis scoppia a ridere.
-Ragioni in maniera contorta, Summer.- commenta, ridendo.
-Ehi, tu guida.- affermo in risposta, facendo ridere Megan.
***
Poco dopo, arriviamo nel luogo di cui mi ha parlato Louis, un piccolo ranch.
-Summer, papà, ci sono i cavalli!- esclama la piccola, strattonando me e suo padre per un braccio.
Le sorrido.
-Vuoi andarli a vedere?- le chiedo.
-Si!- esclama, felice.
-Allora, io vado a parlare con il proprietario, vi raggiungo dopo.- sentenzia Louis, allontanandosi.
La bimba mi prende per mano e inizia a correre, trascinandomi con lei verso il recinto in cui si trovano i cavalli.
-Che belli.- commenta Megan, osservando gli animali, una volta arrivate.
-Vuoi farci un giro, piccolina?- domando un ragazzo dai capelli biondicci, avvicinandosi a noi.
-Summer, vieni con me?- mi domanda la bambina.
-Oh, Megan, il signore è molto gentile, ma non credo di...- inizio a dire.
-Ti prego, andiamo.- mi supplica lei.
-Potremmo disturbare il signore, Megan, sta lavorando.- affermo.
-Non preoccuparti, non mi disturbate affatto. Comunque, io sono Liam, gestisco questo posto.- si presenta il ragazzo.
Stringo la sua mano, presentandomi a mia volta.
-Oh, beh, noi eravamo venute qui per parlare con il proprietario del ranch, sarebbe possibile celebrare una festa per un matrimonio qui?- domando.
-Certo, quando?- mi chiede Liam a sua volta.
-Fra una settimana.- rispondo, iniziando a tossire.
Il biondo spalanca gli occhi.
-Impossibile.- afferma.
-La prego, signor Liam...- inizio a dire.
-Non chiamarmi signore.- mi corregge lui.
-Va bene, Liam, abbiamo bisogno del tuo aiuto!- esclamo.
-Abbiamo?- mi domanda.
-Si, io Louis e Harry.- rispondo.
Un momento, dov'è Louis?
-Ehi, Summer, mi hanno detto che il proprietario è andato via temporaneamente, ritornerà più tardi al ranch...- sentenzia Louis, raggiungendoci.
-Louis, lui è Liam. - dico, presentando i due.
-Il proprietario del locale.- aggiungo poi.
Louis sorride.
-Oh, la stavo cercando, vorrei chiederle...- inizia a dire poi il moro.
-So già tutto, ma non credo sia possibile organizzare il matrimonio in una settimana.- afferma Liam, anticipando il mio amico.
-Potremmo, potremmo aiutarti.- sentenzio, esitando.
Louis sbianca di colpo.
-Summer, come faremo ad organizzare anche questo posto?!- mi domanda poi, sconvolto.
-Domani chiameremo un catering, organizzerà questo posto, dovrai solo cederci il ranch per un giorno, Liam.- dico.
Esitando leggermente, alla fine, il biondo annuisce.
-Va bene.- afferma.
Louis sorride, stringendo la mano del proprietario.
-E' stato un piacere, ora possiamo andare.- dice poi.
-Aspetta!- esclama Megan, afferrando il padre per la manica della giacca.
Louis la guarda confuso.
-Dobbiamo fare un giro a cavallo.- afferma la bimba.
Sorrido, osservando l'espressione sconvolta del moro.
***
-Più veloce!- esclama Megan, stringendosi forte a Louis.
Mentre i due cavalcano, io li guardo, seduta su una staccionata.
-Summer, tocca a te. - afferma Louis, aiutando Megan a scendere dal cavallo.
Lo guardo confusa.
-Vai tu con papà a fare un giro, io resto qui.- mi spiega la bimba, spingendomi verso il suo papà.
Louis mi porge una mano, aiutandomi a salire dietro di lui.
-Hai paura?- mi domanda.
-No. - mento, guardando il terreno troppo distante dai miei piedi.
Mi stingo forte a lui, mentre cavalchiamo, temendo di cadere.
Louis sorride.
-Oh, tu non avevi detto di non aver paura?- mi canzona.
-Non ho paura!- esclamo.
-Perfetto.- afferma, dando un leggero colpetto al cavallo per farlo andare più veloce.
Inizio ad urlare.
-Va bene, ho paura!- urlo cercando di farlo fermare.
Il moro ghigna, andando sempre più veloce.
***
Dopo la lunga cavalcata, dopo aver sgridato Louis per avermi fatta spaventare e aver accompagnato Megan a guardare tutti gli animali del ranch, salutiamo Liam e ritorniamo verso la macchina.
-E' bello cavalcare.- commenta la bimba, durante il tragitto di ritorno a casa.
-Già.- dico io, fulminando Louis con lo sguardo.
Per il resto del viaggio, mi perdo nei miei pensieri.
Chi era quel ragazzo che ho incontrato ieri?
Come fa a conoscermi?
Vorrei tanto scoprirlo, vorrei riacquistare la memoria.
 
Spazio autrice:
Scusate il ritardo, ma ieri non ho avuto tempo per pubblicare il capitolo :(
Nel prossimo capitolo, Summer rincontrerà Louis.
Ora ho Twitter, se volete seguitemi che vi seguo ;)
Sono @_smilest
https://twitter.com/_smilest

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1512743