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Rieccomi…ho deciso di cimentarmi in una fic un po’ particolare…la storia è raccontata in prima
persona, da Bulma stessa. Io spero vivamente che vi piaccia, vi incuriosisca…
Recensite
please….
Vostra
Lua.
Era
una giornata uggiosa e triste. Mi stringevo le ginocchia al petto, appollaiata
sul divano del mio salotto, di fronte ad un caminetto scoppiettante. Un nodo in
gola mi impediva di parlare e costringevo le lacrime a non uscire dai miei
occhi azzurri. Era già un anno che mantenevo il segreto tutto per me…non
resistevo più. Sapevo che era egoistico da parte mia cercare qualcuno a cui confidare il mio peso ma…non c’è un limite alla
sopportazione.
Cell
era appena stato sconfitto, quanto era passato? Un mese forse…Mio figlio era
appena ripartito per tornare al suo futuro. Pensai alla me stessa che aveva
mandato indietro il proprio figlio per salvare la
Terra. Lo aveva mandato a cercare lui. Lui.
Perché proprio lui?
Non
riuscì più a trattenere le lacrime che sgorgarono ora a fiotti sul mio viso
pallido.
Afferrai
una capsula contenente il mio elicottero personale e mi gettai sotto il
temporale.
Volai
alla massima velocità…volevo disperatamente condividere il mio peso con
qualcuno.
Avvistai
la Kame House,
minuscolo barlume in un mare in tempesta. Scesi dal mio mini-jet e mi
infradiciai tutta. Bussai violentemente contro la porta –Aprite vi prego! Sono
Bulma!- Finalmente Crilin venne alla porta, mi slanciai all’interno –Che ci fai
qui!? Sei impazzita ad uscire con questo tempo?-gridò il ragazzo
gettandomi una coperta sulla spalle. Io mi guardai con circospezione intorno
–Il Genio dov’è?- -Dorme- -O, tanto meglio, volevo
parlare con te- -Con me? Ma non potevi aspettare che smettesse di piovere?-
Io
incominciai a piangere –No- Crilin mi si avvicinò, mettendomi un braccio
intorno alle spalle –Che c’è, amica mia?- -Ti prego Crilin, preparami un te caldo-
Lui
acconsentì, dirigendosi verso la dispensa, io intanto incomincia a parlare
–Quello che sto per dirti ti coinvolgerà…mi dispiace ma…non
riuscivo più a tenermi tutto dentro. Tu sei l’unica personaa cui io possa confessare questa cosa.
Crilin si voltò stupito –Io?- -Si…tu-
Mi
porse una tazza fumante di te al limone, io vi soffiai sopra per raffreddarla
–Sono egoista Crilin ma…non c’è la faccio a essere
sola con questo fardello- Lui mi appoggiò una mano rassicurante sul braccio
–Parla Bulma-
Presi
fiato e socchiusi gli occhi –Tu credi che Trunks sia figlio di Vegeta?- la mia
più che una domanda era una affermazione, lui mi
fissò, sorpreso –Certo e di chi altri se no?-
Silenzio…cercavo
la forza per continuare il mio racconto.
-Vegeta
non è il suo vero padre- Se il giovane rimase sconvolto, non lo diede a vedere –Non
dirmi che tu e Yamcha…-Ma io scossi la testa decisa –No,
Yamcha non centra nulla…- -Se non è di Yamcha allora…Insomma Bulma! -Aveva ragione, non
aveva il diritto di farlo stare sulle spine –Il padre in questo momento non è
più fra noi- -Di chi stai parlando?- lui forse non aveva sinceramente compreso,
sorseggiai la calda bevanda –Sto parlando del nostro migliore amico, il nostro
eroe, il nostro salvatore- Crilin strinse il bordo del divano con forza –Goku?-
-Già…proprio così- Mi sentivo già
meglio, ora che qualcun altro sapeva. Ma Crilin non era della stessa opinione,
un lampo squarciò il cielo –Come è potuto accadere Bulma? Voi siete sempre
stati migliori amici!-
Appoggiai
la testa contro le mie ginocchia –Lo so…infatti è
stato un errore imperdonabile.
Ero
triste, la mia storia con Yamcha era finita da poco e io avevo incominciato ad
innamorarmi di Vegeta. Si, di quel principe tenebrose e sanguinario.
Non volevo ammetterlo a me stessa ma…io lo volevo. Con
tutta me stessa. Ma lui mi trattava come se fossi stata un oggetto fastidioso davanti
suoi occhi. La sua indifferenza mi inquietava, mi turbava. Stavo male Crilin-
-Vuoi
dirmi cosa centra Goku in tutto questo?- Io annuì, continuando il mio racconto –
Avevo bisogno del conforto del mio migliore amico, la persona migliore che conoscessi…per cui andai da lui. Lo trovai
che si stava allenando con suo figlio e Junior. Appena lo vidi la mia tristezza
sembrò svanire, offuscato dal suo tenero sorriso. Salutò gli altri e mi raggiunse.
Mi chiese come stavo, come mai ero andata a trovarlo e mi chiese anche come
stava quel simpaticone di Vegeta.
Io
gli raccontai che tra di noi le cose non andavano
tanto bene e la tristezza al pensiero del principe mi invase nuovamente il
cuore.
Lui
mi sorrise e mi disse che ben presto le cose tra di
noi si sarebbero sistemate. Sembrava convinto di ciò che affermava. Ma io non
gli credevo, Vegeta non mi avrebbe mai amata, scoppiai in lacrime. Lui mi
abbracciò per consolarmi “Vedrai Bulma, andrà tutto bene” mi disse “ Se Vegeta
fosse come te Goku…Perché lui non è come te?” gli
risposi io, lo guardai negli occhi e per la prima volta vi scorsi l’uomo e non
il bambino. Assomigliava terribilmente a Vegeta, solo che i suoi occhi erano
più buoni. Avevo un disperato bisogno di un conforto maschile. Lentamente avvicinai
la mia bocca alla sua. Lui si irrigidì, sorpreso –Che stai facendo, Bulma?- Ma io non mi fermai e lo baciai con decisione.
In
quel momento immaginai che fosse Vegeta l’uomo che stavo baciando “Bulma, io
non posso…” mi disse lui, disperato “ Si scusami…” gli risposi e incominciai al
allontanarmi. Ma con mia sorpresa,mi afferrò per un braccio e questa
volta fu lui a baciarmi.
Non
so cosa lo spinse a farlo. Forse non era più contento di Chichi…non
so…pensò che mi desiderasse in quel momento.
Ben
presto finimmo abbracciati nel prato, privi dei nostri indumenti. Una passione inaspettata
e violenta ci aveva colto.
Momenti
di stordimento dopo “Che abbiamo fatto?” Gli chiesi inorridita “ E stato un
errore…” continuai. Lui sembrava estraneo e perso “Non dovrà accadere mai più…Bulma.
Non è possibile fra noi due” Io fui d’accordo con lui. Non riuscivo a capire
cosa mi fosse preso-
Notai
che il mio amico Crilin era evidentemente imbarazzato –Non credevo…davvero, non
pensavo che alla fine…-
-Non
capitò mai più dopo quella volta, Crilin. Sia io che lui capimmo che era stato
uno sbaglio. Durante i restanti anni che ci separavano dai cyborg, non ci rivedemmo
mai più-
-Ma
come fai ad essere sicura che Trunks non sia veramente
di Vegeta?-
-La
prima volta che io e lui abbiamo fatto l’amore io ero già incinta-
Crilin
abbassò gli occhi –non giudicarmi, ti prego, amico. Io ho sempre amato Vegeta,
con tutta me stessa. Sapevo che non poteva essere ma desiderai
di cuore che il figlio che portavo in grembo fosse suo. Me ne convinsi e
convinsi anche lui. Inizialmente credetti nella mia ansia che lui sospettasse
qualcosa. Impossibile naturalmente. Ho capito quanto lo ama dopo che si è
gettato contro Cell, disperato perché il mostro aveva fatto fuori suo figlio. Ecco,
ora sai tutto amico mio-
-Sai
che peso è questo per me, vero?- rispose lui –Lo so, ma tu capisci bene che eri
la sola persona a cui avrei potuto raccontarlo. Vegeta
non deve mai saperlo…mai…potrebbe decidere di fare una pazzia e io non voglio. Continuo
a vivere nell’illusione che Trunks sia figlio suo. Per quando riguarda Goku…bè
lui ormai non c’è più…-
Scoppiai
a piangere, un po’ per sollievo per essermi liberata da quel peso, un po’ per
la tristezza che mi albergava nel cuore.
Eccomi con il secondo cap…so che questa story è un po’ particolare…spero
che vi attiri
Eccomi
con il secondo cap…so che questa story è un po’
particolare…spero che vi attiri! Ringrazio le mie recensitici:
minisirena, a
Gohan proprio no…era ancora un bambino! Cmq sn contenta ke ti piaccia!
emyc, o
ciao…spero ke tu ora stia meglio? (nn mi sn
dimenticata ke stavi male…) cmq, lo so che sto un po’ sconvolgendo tutto ma….per quanto riguarda “LA promessa” sto finendo di scriverla e
aggiornerò! 1 kiss
videl93, vedrò di dare un’occhiata anche alla tua allora!
francyssj, mi fa
piacere ke la mia story ti interessi…però devo dirti ke nn tratterò un
probabile amore tra i due ma cosa succederebbe se Vegeta scoprisse una cosa del
genere. Per quanto riguarda i personaggi, Chichi non
piace neppure a me ma…Vegeta è il mio idolo! Spero di
non averti smontata, continua a seguirmi ke mi fa piacerissimo
liri,
interessante, perché credi ke bra nn sia figlia di
Vegeta? Sn curiosa…
Erika93,thanks! Anche se questa nn è proprio incentrata su una loro
possibile relazione
gokuccia, grazie mille! Eccoti l’aggiornamento!
Lia, Tu hai perfettamente ragione. Infatti se io trattassi il tema di una relazione extra
coniugale fra Goku e Bulma dovrei mettere la nota OOC. Ma io tengo a precisare
che non si tratta di questo, tra loro due c’è stata quella volta soltanto,
fatale purtroppo. La mia storia poi è ambientata alla fine della Z come
scoprirai se avrai voglia di leggere questo cap
(personalmente spero di si!) I miei personaggi non
sono quindi fuori dal loro carattere. Mi sono posta infatti
la questione: cosa succederebbe se Vegeta avesse cresciuto il figlio del suo
miglio rivale? Una relazione tra Bulma e Goku centra poco, anzi nella mia
storia è inesistente. Sn stata esauriente? spero…ti
prego, continua a seguirmi!
Buona
lettura
Richiusi
il mio diario con foga. Basta, per quel giorno avevo rievocato abbastanza.
Non
riuscivo a capire perché ogni tanto mi ostinassi a
rileggere i dettagli di quella sera. Immagino fosse
per noi dimenticare mai la mia colpa.
Mi
sistemai meglio sul mio letto e ripensai agli ultimi avvenimenti.
Finalmente
anche l’ultima minaccia di terrore per la terra era stata sconfitta. Finalmente
io e Vegeta ci eravamo sposati. Mio marito aveva finalmentecompreso cosa volesse dire essere un
uomo. Ci aveva messo molto a capire ma alla fine i
buoni sentimenti avevano prevalso anche su di lui. Certo, non lo avrebbe mai ammesso…ma io che lo conosco bene, so che è così.
Accarezzai
il mio ventre e sorrisi, ero incinta da tre mesi, finalmente! Avevo desiderato
un altro bambino con tutta me stessa, volevo dare un figlio a Vegeta.
Anche
se lui uno lo aveva già. Mi morsi un labbro, e mi imposi di non pensare.
Il
mio segreto era rimasto sepolto per più di dieci anni.
Crilin
non mi aveva tradita, avevo fatto bene a fidarmi di lui. Ero una
donna soddisfatta sotto tutti i punti vista, completa, ma con quella
perenne ombra sul mio cuore. Mi impediva di essere veramente felice. Speravo
con la nuova maternità, di riuscire a liberarmi, per sempre.
-Bulma!
Bulma dove diavolo sei!- sentì che il mio saiyan
affamato mi chiamava.
Sorrisi
mi alzai del letto. Vegeta sapeva già che mi trovavo in stato interessante.
Naturalmente lui aveva reagito nel suo solito modo di fare ma…io
sapevo che in realtà era felice. Molto.
Mi
diressi in cucina e li lo trovai, seduto davanti al
tavolo da pranzo con la sua solita espressione corrucciata in viso, gli sorrisi
e lui mi rispose con un ghignò affamato.
Lo
amavo come la prima volta, come all’inizio e non avevo bisogno di parole che mi
confermassero il suo amore. Chi ama davvero non ha bisogno di parole.
Un
suo sguardo riconoscente valeva più di mille parole.
Improvvisamente
fecero capolino in cucina mio figlio Trunks, splendido adolescente e il suo
migliore amico, Goten. Amici e fratelli.
-Ciao
mamma! C’è qualcosa da mettere sotto i denti anche per noi? Abbiamo giocato a
calcio e abbiamo fame!- -Ma strano? Comunque si, vi preparò dei toast ragazzi-
Ammirai
quei due giovani saiyan, così diversi eppur così simili…
Vegeta
sbuffò –Tsk, giocare a calcio! Io alla loro età avevo
già conquistato centinaia di pianeti!- Trattenei una risata e lo abbracciai da
dietro –Non ci sono più i giovani di una volta, vero tesoro?- -Che fai, mi
prendi in giro?- Scoppiai a ridere contro alla sua spalla –Non potrei mai! A
tesoro…- -Che c’è?- -Ho deciso di invitare un po’ di amici a casa domani sera-
-Amici?- mi ripose lui scettico –So già di chi stai parlando, il non più testa pelata, la sua donna d’acciaio, il vecchio
pazzo, Kakaroth e famiglia, mi sbaglio?- -No…ci divertiremo un sacco vedrai!-
-Immagino…- ripose lui –Devo dare a tutti la lieta notizia…- Lui afferrò per un
braccio –Questa è una cosa che riguarda solo la nostra famiglia, perché lo
devono sapere anche loro?- -Perché sono nostri amici- -Tuoi- puntualizzo lui
–Si…certo, certo- -Allora, sono pronti questi toast?- mi rimbeccò il principe
–Tieni tesoro- -E tutti gli altri?- mi chiese, vedendo che mi allontanavo con
un altro piatto pieno –Questi sono per i ragazzi-
Lo
salutai, ammiccante.
Avevo
veramente voglia di rivedere tutti i miei amici ed ero veramente contenta di
poter dare loro una notizia così lieta. Se però avessi saputo a cosa sarei
andata incontro, non l’avrei fatto.
Preparai
tutto con precisione e mi feci aiutare da mia madre, in cucina.
Ogni
tanto mio figlio faceva capolino sulla porta con i suoi bellissimi occhi
azzurri, era felice di avere tutti in casa, felice di poter stare con il suo
amico Goten.
Costrinsi
Vegeta a partecipare alla cena e gli feci persino indossare una camicia. Blu.
Mentre
ci preparavamo, lui mi guardava torvo –Perché ti metti
sempre quegli abiti minuscoli?- mi chiese, ammirando nonostante tutto il mio
abitino verde acqua –Perché voglio continuare a essere giovane mio caro. Tu in
questi anni non sei invecchiato per nulla, guardati, sembri ancor un
ragazzino…- gli accarezzai una guancia –Non dire fesserie Bulma, tu non sei
vecchia!- mi rispose lui, con ardore –Mi fa piacere che tu me lo dica- Lo baciai sulle labbra e lui rispose con la solita
passione. Bastava una scintilla fra noi due –Non ora…tesoro- Lui si staccò con
un grugnito –Già, dobbiamo andare ad intrattenere gli “amici” terrestri-
Notò
il quadernetto che avevo sbadatamente lasciato sul comodino
il giorno prima –Cos’è quello?- io divenni pallida e lo afferrò
velocemente –Nulla…nulla caro- Lo infilai nel mio cassetto. C’era mancato un
pelo.
Non
notai il lampo di curiosità nei suoi occhi color tenebra.
Avevano
suonato alla porta, mi diressi ad aprire, con il sorriso sulle labbra –Crilin,
amico mio! C18…bella come sempre, ciao Marron!-
Crilin mi abbracciò festoso, C18 fu scostante come al
solito. Poco importava, mi dissi.
Crilin
salutò Vegeta con un certo calore al ché mio marito rispose con un –Ciao non
più testa pelata-
Attesi
gli altri amici, ben presto arrivò anche il vecchio Genio che abbracciandomi, approfitto per darmi una strizzatine al posteriore. Non
sarebbe cambiato mai!
Di
seguitò giunse anche la famiglia Son al completo,
Goku, Chichi, Goten, Gohan e Videl.
Salutai
calorosamente tutti quanti –Bulma! Spero tu abbia cucinato parecchio perché io ho una fame da lupi!- mi disse Goku. Io scoppiai a ridere
–Certo! Con tutti questi saiyan era il minino che
potessi fare-
Il
principe salutò l’eterno rivale con un cenno del capo. Ci accomodammo tutti a
tavola. Io ero seduta tra mio marito e Chichi,
davanti a me c’erano Goku e Trunks di fianco a lui “Perché quei due si sono sistemati proprio vicini? “
Mi
imposi di non pensarci, conversai amabilmente con Chichi
perché con gli altri non c’era speranza, il loro unico obbiettivo era spazzolare
più piatti possibili.
Durante
un piatto e l’altro, Goku e Trunks parlavano come due vecchi amici, ma poi, chi
non si troverebbe a suo agio con bonario come Goku di
fianco?
Si
rideva e si scherzava (Vegeta a parte) e quando portai il dolce, il buon umore
era alle stelle. Goku aveva incominciato a cercare di intavolare una
conversazione con Vegeta –Alla fine ti sei sposato anche tu, eh amico!- -Tsk…non sono affari tuoi Kakaroth!- Goku scoppiò a ridere
–Sempre il solito simpaticone!-
-Ora
ragazzi, ecco la torta…attenzione però, aspettate che la tagli prima di
divorarla tutta!- Ma i saiyan era già con lingua di
fuori. Dopo aver fatto delle “abbondanti porzioni” per loro, distribuì il resto
agli altri commensali. Crilin mi sorrise e io feci lo stesso verso di lui.
Complici silenziosi.
Dopo
che si furono tutti ben abbuffati, mi schiarì la voce e cercai di attirare
l’attenzione generale – Io e Vegeta abbiamo un annuncio da farvi- il mio
compagno si limitò a mantenere la sua solita espressione impassibile –Cosa
Bulma?- mi domandò Goku sorridente.
Per
un attimo mi bloccai, persa in un ricordo lontano che scacciai in fretta dalla
mia mente –Aspettiamo un figlio-
Vampate
di congratulazioni da parte della donne –Che notizia
straordinaria! TI sei dato da fare, eh Vegeta?- commentò Goku, ironico –Certo
Kakaroth, cosa ti credevi-
Crilin
mi strinse un braccio, amichevolmente –Sono felice per te- io annuì.
Anche
mio figlio Trunks era molto felice, lui naturalmente sapeva già tutto.
Era
stata la prima persona a cui lo avevo detto.
Goku
appoggiò una mano sulla spalla di Trunks –Sei felice figliolo? Avrai un
fratellino! –O sorellina- lo corresse Goten
“Figliolo?”
Mi morsi il labbro, scacciando l’ombra del rimorso dal mio cuore.
Vegeta
si gasava, io lo sapevo. Risi sotto i baffi.
Fino
a quando Crilin non disse –Sei felice Vegeta? finalmente avrai un figlio anche tu!- Lo fissai sbigottita,
non me ne ero accorta ma il mio amico aveva bevuto troppo
-Tsk! Che sciocchezze, io un figlio già c’è lo! Sei sbronzo amico- Fortunatamente nessuno sembrava aver
fatto caso all’allusione.
Dopo
cena Goten, Goku e Trunks presero a giocare alla play…(alla
play dico io!)
Mentre
noi altri ce ne restammo tranquillamente a conversare in salotto.
emyc, nn ti
dico nulla ma…anche se dovesse scoprirlo in questo cap…sta
tranquilla ke ce ne saranno ancora molti altri…
Buona lettura!
Ridemmo e scherzammo ancora per un po’. Però
ero un po’ preoccupata, turbata. E non riuscivo neppure a spiegarmene la
ragione. Mio figlio, il suo migliore amico e Goku continuavano incuranti a
giocare alla play. Non potei fare a meno di notare che
in quel momento si trovava insieme a tutti e due i
suoi figli…Mi alzai di scatto –Torno subito ragazzi, vado a controllare dove si
è cacciato quell’associale di mio marito-
Salì
di corsa la scale e aprì la porta della nostra stanza.
Mi dissi che lo avrei trovato steso sul letto a rimuginare, come spesso
accadeva. Aprì con cautela, era buio e inizialmente non scorsi nulla di strano.
Accesi la luce, sbarrai gli occhi per la sorpresa, sul letto erano sparsi i
resti di quello che un tempo era stato il mio diario segreto –No!- gridai. Era
stato fatto a brandelli, da una mano molto arrabbiata –Vegeta! Dove sei?-
urlai, guardandomi attorno spaurita. Poi notai una cosa a cui
prima non avevo fatto caso. La finestra era spalancata.
Lui
se era andato. Mi gettai sul letto a piangere –Hai scoperto tutto…non è
possibile…amore mio…- Dire che ero disperata era poco, mi precipitai giù il
salotto e chiamai Crilin con un cenno.
L’uomo
aveva già smaltito, ora era abbastanza lucido –Bulma! Hai pianto?- -Crilin…è
successo una cosa terribile…- -Cosa!!??- -Vegeta ha scoperto
tutto!- -Non può essere!- Ci ritirammo in cucina, non volevo che gli altri si
accorgessero della mia disperazione –Deve essersi insospettito con la tua
affermazione poi…io avevo lasciato il mio diario.. lui lo deve aver visto e…Mio
Dio Crilin è terribile! Sono sicura che lui non si aspettava
di leggere quanto c’era riportato…avrà pensato a cose banali invece…deve essere
sconvolto- - Dov’è ora?- -Non lo so…se ne andato- -Come? Andato?- mi domandò
Crilin, stupito – Io credevo che sarebbe venuto qui e
avrebbe distrutto mezza casa!- Lo guardai preoccupata –Lui se ne è andato
perché…perché temeva di uccidermi-
Silenzio,
non c’era bisogno di parole.
Forse
gli altri avevano capito che c’era qualcosa che non andava, presero
una scusa e tornarono a casa loro. Ma Goku si avvicinò a me –Qualcosa non va?-
Perché doveva sempre capire che c’era qualcosa che non andava? –Nulla Goku…vai-
Non
credo che fui convincente. Crilin prima di andarmene
mi sussurrò –Lascia passare questa notte, domattina tornerò da te e vedremo il
da farsi- Ma io lo afferrai per una mano –Ho paura,
Crilin- Lui abbassò lo sguardo.
Vi
lascio immaginare come mi sentivo in quel momento. Avete presente l’espressione
“mi è caduto il mondo addosso” ? A me sembrava essere
caduto l’universo intero. Non riuscì a dormire, tremavo, piangevo e aveva
paura.
Avevo
voluto allontanare Trunks, lo spedì infatti a casa con
la famiglia Son a dormire dal suo amico. Non sapevo cosa potesse provocare una
notizia del genere in uno come Vegeta ma era meglio
non rischiare, mio figlio non era al sicuro alla Capsule Corp.
Immersa
nel buio della mia stanza piangevo, interrogandomi e struggendomi –Vegeta…ti
prego…scusami amore mio…- Come se lui potesse sentirmi.
Credevo
che davvero se ne fosse andato perché aveva paura di farmi del male.
Ma
io stavo già molto male.
La
notte sembrò non finire mai. Attesi Crilin con impazienza ma lui alla 8 era già
da me. –Hai dormito?- mi chiese, ma credo che conoscesse già la risposta.
Non
osavo guardarmi allo specchio ma dovevo avere davvero
un aspetto terribile.
Lui
era serio, gli preparai un caffè –Bulma, devo dirti una cosa- lo fissai
allarmata –Mio Dio! Cosa?- Mi piazzai di fronte a lui, tutta orecchi –Ieri
sera…bè Goku mi ha chiesto cosa c’era che non andava…Io ho sviato, gli ho detto
che avevi avuto un battibecco con Vegeta. Lui mi rispose “Un battibecco? Deve
essere stato molto pesante visto che percepisco l’aura di Vegeta a centinaia di
Km da qui” Io non sapevo cosa rispondergli, finché lui mi disse “Io so”. Sono
rimasto paralizzato dallo stupore, ma lui non mi ha detto altro e si è
allontanato con la sua famiglia-
-Come…come
è possibile che lui sappia?- chiesi, incredula.
-Non
lo so, Bulma- -Io ho bisogno di parlargli! Ti prego, andiamo da lui!-
Crilin
acconsentì con un cenno del capo.
Provavo
un dolore quasi fisico, sperai si trattasse di un incubo.
Ma
gli incubi prima o poi finiscono.
Trovammo
Goku sui montoPaoz, intento
a pescare con Goten e Trunks, appena ci vide ci gridò –Oh salve ragazzi!- -Ciao
mamma! Non è che sei venuta a prendermi? Io sto bene
qui con Goten e lo zio Goku…- Sorrisi debolmente mentre Crilin faceva cenno a
Goku di avvicinarsi.
Rivangare
un passato che a vista sembrava perfettamente dimenticato, non è cosa facile,
soprattutto per una donna nella mia situazione.
Lui
sorrideva –Allora, tutto bene?- -No, non va affatto bene e a quanto pare…tu lo sai-
Goku
divenne improvvisamente serio, cosa che gli succedeva
solo quando doveva combattere contro qualche nemico.
-Vegeta
ha scoperto tutto?- mi chiese, io lo fissai stralunata –Piuttosto tu, come hai
fatto a scoprirlo?-
-
E’ una lunga storia- si sedette su di un sasso –Raccontami-
Lui
mi gettò una rapida occhiata e si accinse a farlo.
Salve
amiche! Finalmente oggi è sabato!!! Allora, dopo aver
terminato “LA promessa” pubblico un nuovo cap di
questa story e poi mi preparo per uscire!!!
Ringrazio:
emyc, prima
o poi…cmq ti ringrazio anche per la tua recensione nella mi altra fic!
francyssj,
infatti è solo ingenuo, lo penso anche io…1 bacio!
liri,
infatti tutti si sarebbero immaginati la reazione di Vegeta più disastrosa…per
questo non lo fatto…sarebbe stato troppo scontato…ma non tarderà a venire…
Gokuccia,
grazie mille! Mi fa piacere ke mi segui!
paie, si, avrebbe potuto
dirglielo prima però…poi lui non l’avrebbe mai voluta orgoglioso comè…
hannon, oh…le
tue recensioni mi fanno sempre piacere! Ho aggiornato il prima possibile…1 kiss
dertylamp, e
XD=XD,
grazie! Una naturalmente è cm sempre mia sorella…eh mondo…
-Ero
morto, non era stata una scelta facile. Non è mai facile scegliere di morire.
Ma ormai ci ero dentro. Anche se alla fine non era servito a niente, Cell fu
fortunatamente sconfitto da mio figlio Gohan. A quel punto, io sarei potuto
tornare indietro, con le sfere del drago- -Ma tu
scegliesti di rimanere nell’aldilà, giusto?- lo interruppe Bulma –Si,
inizialmente però ero indeciso, ricordo bene il mio colloquio con re Kahio. “Seconde lei, re Kahio,
dovrei tornare indietro?” “Bè ragazzo, sappi che se non lo farai, mancherai
molto ai tuoi figli” Io sospirai “ Um…Gohan ormai è grandicello. Mi dispiace solo per il figlio che non
conoscerò mai” “E che mi dici di Trunks?” mi rispose lui “Trunks? E cosa centra
con me, scusi!” Lui mi appoggiò una mano sulla spalla “Come ragazzo, non lo
sai?” “Sapere cosa???” “Trunks è tuo figlio” “Mio mio…Figlio! Ma cosa sta dicendo? È assurdo!”
Lui
scosse la testa “Non sei partecipe delle tue azioni, figliolo? Dunque non lo
sapevi” IO ero scioccato, come poteva Trunks essere mio figlio? Dopo
quell’unica volta…Pensai che se tu Bulma me lo avevi tenuto
nascosto, avevi i tuoi buoni motivi.
Se
la cosa si fosse saputa due famiglie si sarebbero rovinate per sempre. Per cui
decisi di noi tornare. Presi la mezza verità del “Bulma una volta mi disse che
ero io ad attirare le forze negative e i nemici” e rimasi li.
Non
fu facile per me all’inizio, ma giurai su me stesso che il segreto me lo sarei portato dentro la tomba. In effetti
è stato proprio così…-
Il
saiyan si grattò la testa, come era solito fare –Ma
ora sono tornato e non per colpa mia ma…è successo quel che è successo. Vegeta
sarà furioso-
Mi
rigirai le mani, dunque era così che Goku era venuto a conoscenza della realtà!
Da morti si conoscono molte cose che da vivi si ignorano.
-E
cosa che facciamo?- intervenne Crilin –Ora,
aspettiamo- rispose Goku.
Io
lo guardai, triste –Cosa aspettiamo? Io ho paura di perderlo, anzi, lo già
perso…- mi voltai dall’altra parte perché no volevo
mostrare le lacrime che iniziavano a bagnarmi le guance –Ragiona Bulma, Vegeta
tornerà per forza quando si sarà sbollito, allora vorrà sicuramente
affrontarmi. E questo sarà un duello all’ultimo sangue.
Ha
sempre voluto sconfiggermi e ora ha un motivo in più poi…è arrabbiato. –
-Tu
non devi batterti con lui Goku!- esclamai –Io non voglio perdere ne mio marito ne il mio migliore amico!-
Fortunatamente
Crilin intervenne –Goku ha ragione Bulma, Vegeta vorrà battersi per salvare il
suo onore, tu non puoi impedirlo- -Lui si batterà per il suo onore, io per
pagare il mio errore- -Ma non è giusto…- risposi io. Era
solo colpa mia…io mi sentivo la causa di tutto…non era giusto che pagassero gli
altri.
Crilin
mi si avvicinò –Bulma, rimarrò io con te questi giorni, fino a
quando lui non tornerà…va bene?- Io annuì, mi sentivo debole, avevo
bisogno di un amico –E a C18 che dirai?- -Oh, lei capirà, tranquilla-
Goku
si alzò in piedi e mi guardò dall’alto della sua statura –Non tarderà ad arrivare-
Passarono
tre giorni e di lui nessuna traccia. Chiesi a Goku di mantenere il segreto con
Trunks e soprattutto di tenerlo ancora un po’. Lui non fece obbiezioni e Chichi, che ignorava tutto e credeva solo in una lite tra
me e Vegeta, accettò di buon grado.
Crilin
non mi lasciava mai sola e io gli fui davvero molto grata
per quei giorni in cui mi dimostrò di essermi veramente amico.
Ma
io contavo i minuti, le ore, i secondi…volevo rivedere Vegeta, l’ansia mi
distruggeva. A nulla serviva il conforto della creatura che cresceva dentro di
me, mi sentivo morire.
Eravamo
entrambi seduti in giardino, in silenzio. Improvvisamente Crilin sbarrò gli
occhi e si voltò verso di me –Che succede?- gli chiesi
nervosa –Sta arrivando-
Chiusi
le palpebre e respirai lentamente, non dormivo da quattro notti temendo il suo
arrivo, ora ero pronta. O quasi.
Prima
vidi solo un puntino in cielo, poi la figura si fece sempre più vicina.
Atterrò
elegantemente sulla superficie erbosa davanti a me.
-Vegeta!-
-Ti stupisce vedermi, sgualdrina?- Le sue parole mi ferirono come lame
taglienti, soprattutto notare che lui era stranamente calmo. –Vegeta, non hai
il diritto di parlarle così- intervenne il mio coraggioso amico –Oh…ex testa
pelata…non dirmi che te la sei fatta anche tu?- -Ti prego Vegeta…smettila…lascia
che ti spieghi…-
-Io
ho già capito tutto! Non me lo avresti mai detto vero?- ora gridava, mi tappai
le orecchie –No! Come avrei potuto confessarti che nostro figlio in realtà è
figlio del tuo peggior rivale???- -Non è mio figlio!!!
E’ solo il TUO BASTARDO!- Ora gridavamo entrambi, anche io mi stavo scaldando
ma ero sul punto di scoppiare, sarei morta, pensai.
Improvvisamente
però, una figura si materializzò davanti a noi –Goku!- gridò Crilin –Appena ho
avvertito l’aura di Vegeta mi sono teletrasportato- -Kakaroth…ma
che piacere rivederti- proruppe Vegeta, sarcastico. Io
scoppiai a piangere –E’ arrivato anche il tuo amante, donna- Solo allora notai
i cerchi che oscuravano gli occhi di mio marito, segno che anche lui doveva
aver passato parecchie notti insonni
-Calmati
Vegeta, sai benissimo che Bulma e io non siamo amanti- Vegeta
gli si avvicinò, fino ad arrivare a due centimetri dal suo viso –Che fai
Kakaroth, SFOTTI! Come facevi tu a sapere che Trunks non è
mio figlio? Perché IO NON SAPEVO NULLA!!!????- Goku
non si allontanò, mantenendo lo sguardo fisso sul suo rivale di sempre –Tu hai
perfettamente ragione, Vegeta. Ma non è stata Bulma ha confessarmelo, io lo
scoperto per caso, da re Kahio-
-Se
io non te lo mai detto…è perché avevo paura di perderti! Vegeta ti prego, per
una volta, ascoltami!- intervenni io.
-Mi
hai sempre umiliato Kakaroth, sei sempre voluto essere un gradino sopra di me e
ora scopro che ti sei preso anche mio figlio!!! Ti
odio con tutto me stesso!- Improvvisamente si trasformò in Super Saiyan, aumentando
vorticosamente la sua aura –Voglio sfidarti, voglio ucciderti!- Goku lo guardò,
serio –Pensaci bene, Vegeta-
Oramai
troppo sconvolta per badare alla precauzione, mi avvicinai a lui –Ti prego
Vegeta non farlo…io ti amo…durante questi anni non ti ho mai tradito…-
Lui
mi fissò, i suoi occhi erano iniettati di sangue –Come puoi
parlare così? Tu mi hai tradito dall’inizio!- la sua aura si illuminò e io venni scaraventata a terra, gridai per lo stupore e per il
dolore –Tutto bene Bulma?- mi chiese Crilin –E’ la fine…-
-Kakaroth
andiamo a combattere in altro posto, o preferisci che io distrugga tutta la
città dell’Ovest?- -Va bene Vegeta, accetto la sfida-
Mentre
si alzavano in volo Vegeta disse a Goku –Ricordati,
solo uno di noi ne uscirà vivo-
Sparirono
oltre le nubi che incominciavano ad addensarsi in
cielo.
Heleamicachipss, a…Bulma
può fare poco per impedirgli di partire…cmq spero ke questo cap
ti piaccia!
Emyc, si Vegeta c’è andato giù pesante
ma…io me lo immagino così…cmq scoprirai presto ki
sarà il vincitore! 1 kiss
lilianevans, lo sai ke mi chiedevo dove tu fossi
finita? Mi ha fatto davvero piacere ritrovare una tua recensione!
martozza,
grazie…cmq Bulma nn ha potuto dirlo subito a Veggie perché
se no lui non l’avrebbe mai voluta…sapendola incinta del suo peggior nemico
(XD)
hannon,
grazie! Cm al solito sei gentilissima! 1 bacio
bulma_92, ciao Bulmetta! Finalmente
sei tornata! Ti ringrazio per tutte le tue recensioni (intendo anche quelle
delle altre story…) cmq sn contenta ke tu abbia deciso di leggere anche questa fic!
francyssj, grazie
grazie…in effetti sembra una cosa plausibile ke lui
sia rimasto per quello…sn contenta ke l’idea ti piaccia! Leo, finalmente 1 ragazzo ke
recensisce le mie storie!!! Wow…cmq mi disp per gli errori di battitura…io
rileggo ma ha volte nn me ne accorgo lo stesso…allora pensi ke sia possibile
una relazione tra Bulma e Goku?
Mela, sn
contenta ke ti rispecchi un po’ nella mia fic…vedrai
presto cosa farà il veggie…
ladyhawke, mi
disp per gli errori grammaticali, il fatto è ke io rileggo sempre ma molte
volte mi sfuggono cmq, io ho sempreodiato la grammatica… ke ne pensi della mia
storia?
BULMA_007, molto gentile! Eccoti l’aggiornamento
paie, eh
si..la situazione andrà sempre in peggiorando…
Buona lettura
Li
seguì con lo sguardo, poi abbassai il capo “Alla fine li perderò entrambi”.
Mi
sedetti e continuai a guardare il terreno sotto di me. Perché il mondo aveva
voluto rivoltarsi contro di me in un momento perfetto? Il matrimonio, una nuova
gravidanza…quanto tempo ci avevo messo a farmi sposare da quello scorbutico di
un saiyan! E ora andava tutto a puttana… -Bulma, come ti senti?- mi sussurrò
Crilin accantoa
me –Mi sento come se avessi ricevuto un pugno in pieno stomaco-
-Sta
arrivando qualcuno- continuò l’amico. Io sospirai, ormai mi sentivo arrivata al
limite. Ma non c’è mai un orizzonte definito verso la fine. Pensi di averlo raggiunto ma poi…esso si sposta come uno scherzo di cattivo
gusto.
Fu
questo che pensai quando mi vidi davanti il mio
ragazzo dai capelli lillà.
-C’è
qualcosa che non va?- chiese, passando lo sguardo da me a Crilin –Sei tornato ragazzo?-
chiese l’amico –Si, avevo nostalgia di casa…da Goten si sta bene
ma avevo voglia di tornare. Non sei contenta mamma?- Evitai di guardarlo,
sorridendo appena. –Papà dov’è?- chiese ingenuamente. Io non mi trattenei e
piansi ancora.
Trunks,
visibilmente stupito, mi accarezzò i capelli –Mamma, che c’è?
Hai litigato con papà?- -Si…si Trunks…- -Perché?-
Dovevo dirgli la verità? Dovevo raccontargli che l’uomo che aveva sempre
creduto suo padre, che l’aveva cresciuto, fatto piangere, ridere, combattere,
che l’aveva a modo suo amato, non era il suo vero genitore? Che era figlio del
padre del suo migliore amico?
-Trunks,
figliolo, devo parlarti- meglio che lo venisse a
sapere da me che dalle parole acide di Vegeta.
Gli
accarezzai i capelli, alzandomi dalla sedia, Crilin capì e si allontanò di
soppiatto.
-Tesoro,
devi sapere che un tempo tra me e tuo padre le cose non andavano bene.
Lui
era qui solo Terra solo per allenarsi, solo per
diventare il migliore, più forte del suo acerrimo rivale Goku. Io lo ospitai a
casa mia e non fu solo un gesto di bontà.
Ben
presto mi accorsi che provavo qualcosa verso di lui, che andava oltre
l’attrazione fisica. Volevo scavare nel suo animo contorto e oscuro. Volevo che
fosse mio e io volevo essere sua-
Osservai
la reazione che provocavo in mio figlio, nulla, a parte un leggero rossore
sulle gote, continuai.
-Ma
lui mi ignorava, trattandomi come una cosa inutile dedita solo a preparargli il
pranzo e Gravity room. In realtà per lui era più che
normale comportarsi così, abituato com’era a non cedere né mostrare i suoi
sentimenti.
Profondamente
delusa e scossa dalla sua noncuranza, mi rivolsi al mio migliore amico, Goku.
Lui era sempre stato una colonna portante per me, per tutti.
In
breve…io e lui ci amammo, per una volta soltanto. Ormai sei grandicello,
non ti scandalizzerai per queste cose, vero?-
Lui
annuì –Ma Goku al tempo era sposato!- -Lo so…infatti
fu un errore che non si ripeté mai più. Anche perché poco dopo Vegeta incominciò a cedere…aveva capito che era inutile cercare di
ignorare l’attrazione che anche lui provava per me-
Sorrisi
involontariamente, ripensando a non due…- Ma Trunks…ti
prego, non odiami per quello che ti dirò…- cercai il suo sguardo, incerta. Lui
provava un leggere timore, glielo leggevo negli occhi, ma annuì, almeno ci
provò.
-Quando
mi “misi” con tuo padre, io ero incinta- silenzio, aspettavo che dicesse
qualcosa. Lui rimase in silenzio, che non avesse compreso?
Poi
parlò –Eri rimasta incinta di Goku?- mi sorprese –Si, hai capito. Non lo dissi
a tuo padre, lui mi avrebbe odiata, rifiutata e io lo amavo troppo. Per cui tu
nascesti, come figlio suo. E sei figlio suo! Per me lo sarai sempre…-
Mio
figlio stringeva forte i suoi pugni, mentre una forte sensazione saliva in lui
–Perché non me l’hai mai detto?- -Come potevo? Ti avrei sconvolto- -E ora papà
l’ha scoperto?- -Si…e ha deciso di battersi con Goku-
-Come
hai potuto farci questo mamma? Come? Come avete potuto
tu e Goku…tradire i vostri affetti…tradire…- incominciò a piangere anche lui.
Io
cercai di abbracciarlo, ma lui mi scansò –No! Lasciami stare! Come hai
potuto…Io ho sempre venerato mio padre, lo sempre considerato un semi-dio. E ho
pianto per causa sua, perché non mi sentivo alla sua altezza, perché non mi
abbracciava, perché era duro…Ora scopro che lui…lui non è affatto mio padre!-
-Perdonami
Trunks, avresti preferito che ti crescessi privo dell’affetto di un padre?-
-Tu
lo hai preso in giro! Come hai potuto…mamma?-
-Perdonami
Trunks…ti prego…prova a capire…io l’ho fatto solo per amore-
-Dove
sono ora?- scossi la testa –Non lo so…-
Lui
si concentrò, provò a percepire le loro aure –Non andare ti prego!- gli urlai,
conscia della sua intenzione –Tu non puoi impedirmelo-
Il
suo sguardo ora era terribile, impersonava perfettamente la rabbia di una
saiyan.
E
per la terza volta nel giro di mezzora, vidi partire un’altra parte del mio
cuore, verso il cielo.
Poi
presi una decisione. Ero stata io a combinare quel macello, io dovevo fermarlo.
Fermare
i tre saiyan prima che si distruggessero da soli, per
colpa mia.
Solo
per colpa mia.
Afferrai
la capsula contenente il mio mini-jet che con un “poff”
mi apparve davanti appena schiacciai il bottone. Chiamai Crilin, il quale mi
raggiunse subito –Che vuoi fare Bulma?- -Rimediare questo casino pazzesco. So
che non è facile per te, ma ti chiedo di starmi ancora vicino…ti prego Crilin…-
Lui sospirò –Ormai ci sono dentro fino al collo. Andiamo-
A
bordo, Crilin cercò di concentrarsi sulle aure dei saiyan. Non fu difficile
localizzarle, combattevano alla massima potenza e Crilin le percepiva
distintamente –Hanno un’aura spaventosa…- proclamò, stupito.
Aumentai
la velocità e percepì l’impatto contro il mio sedile. Ero sempre stata amante dell’ alta velocità.
Ben
presto infatti raggiungemmo il luogo dello scontro,
atterrando su un rilievo roccioso che sovrastava di qualche metro la conca il
cui i due Super Saiyan combattevano.
Notai
subito le due figure intende in una lotta iniziata tanti anni fa e mai finita.
Ero
abbagliata dalla luce emanata dai loro corpi, stordita dalla velocità impressionante
di come si muovevano.
In quel momento Vegeta stava ripetutamente colpendo Goku all’addome,
l’altro saiyan però si riprese e riuscì a sferrare un calcio al fianco di
Vegeta.
Il
mio cuore era stretto in una morsa d’apprensione, i due super Saiyan si
squadravano ora, ponderando sicuramente la prossima mossa.
Riuscivo
a vederli abbastanza bene, sembrava che esistessero solo loro due e il loro
combattimento mortale.
Vegeta
creò poi una sfera luminosa e la lanciò contro Goku, il quale la evitò
mandandola a scontrarsi contro un masso nei paraggi.
Una
grande esplosione sollevò l’aria, i capelli turchini mi ricaddero pesantemente
sul viso –Finiranno per uccidersi entrambi- disse Crilin, assorto nel
combattimento.
Io
volevo fare qualcosa ma…non riuscivo a ragionare
lucidamente e non sapevo proprio come intervenire.
Vegeta
ci riprovò, questa volta sfoderò il suo Big Bang Attak.
Goku si fece scudo con il corpo e cercò di difendersi dal potente attacco infertogli
dall’avversario ma…
La
forza della sfera era enorme, Goku indietreggiò fino a trovare dietro di sé solo
una parete rocciosa che si frantumò all’impatto con la sfera. Il giovane Goku
gridò e io mi portai una mano alle labbra come per soffocare un grido che
altrimenti non sarebbe mai uscito.
Non
riuscivo a distinguere più nulla, il fumo e la luce erano troppo intensi.
Poi
lentamente apparve una figura distesa a terra, immobile e con le vesti
strappate.
lilianevans, grazie per i tuoi complimenti! Fortunata
te ke 6 andata in vacanza…vabbè,
cmq allora ti piace anche “la promessa” ? Sono molto contenta! Baci baci
Queen of... Fantabosco's
Club, mia sorella…alla quale ho dovuto anticipare tutta la story…
hannon, o
ciao…ti ho lasciata senza parole? XD mi fa piacere…
francyssj, tranqui per goku…nn ti do anticipaz
ma…
martozza, bo!!! Cmq sn contenta ke ti piaccia!!!
Buona lettura
Vegeta
scese lentamente a terra, fino a trovarsi di fronte al suo eterno rivale.
Io
non sapevo se Goku fosse davvero morto…o soltanto svenuto.
Vegeta
sembrava rientrato in possesso della sua antica crudeltà, mi si strinse il
cuore a vederli entrambi in quello stato, ma presi la mia decisione.
Mi
feci scivolare giù dall’ammasso roccioso, graffiandomi tutta la gamba –Ferma
Bulma! dove vai?- mi gridò Crilin da dietro, prima di
seguirmi.
Vegeta
intanto aveva appoggiato il piede sulla schiena del povero Goku…doveva essere
ancor vivo…dovevo fermare Vegeta.
Corsi
incontro ai due saiyan, il principe mi vide e la sua
espressione mutò, mostrando per un attimo stupore assoluto. Poi di nuovo la
maschera di rancore –Che ci fai tu qui? Sei venuta ad assistere alla morte del
tuo amante?- Appoggiai le mani sulle mie ginocchia e ansimai per la corsa
appena fatta –Vegeta, fermati…-
Goku
respirava ancora e avvertivo i suoi gemiti di dolore, mio marito aumentò ancora
più la pressione sul corpo martoriato dell’altro –Dunque non mi sono
sbagliato…tu mi hai sempre tradito con Kakaroth e vuoi pure che io lo risparmi?
Ma come…come ho potuto credere nell’amore? Come ho potuto credere che qualcuno
potesse amarmi? Come ho potuto credere di amare!!!???-
gridò e la sua aura esplose con violenza –Ti prego Vegeta…ascoltami…Goku non ha
colpa, non è giusto che paghi lui per un errore mio…ti prego, devi credermi. Io
l’ho fatto solo per amore…ti amavo troppo, non avrei mai potuto dirti la
verità…- -Tu menti!- Vegeta era fuori di sé…dalla disperazione, dalla rabbia
–Vegeta ti prego…risparmialo, lui non centra nulla…punisci me…ti prego!-
gridai, in preda all’isterismo.
In
realtà, nel mio inconscio speravo di salvare Goku ma
io mi sentivo veramente l’unica responsabile, era giusto che fossi io a pagare.
-Sono
io che ti ho ferito…so che non puoi perdonarmi…non uccidere Goku. Uccidi me-
Non
crediate che io fossi pazza, per me vivere o morire in quel momento non faceva differenza. Avevo perso ciò che avevo di più caro al
mondo, mio marito e mio figlio e ora un’altra vita stava per essere spezzata al
posto mio. Forse ero pazza, forse no, chi può giudicare?
Impossibile prevedere la nostra reazione in momenti simili.
Ma
Vegeta si irritò maggiormente – Tu daresti la vita per lui! - -Non è questo, ti
prego Vegeta…- mi avvicinai a lui, gli occhi pieni di lacrime, incontrai i suoi
iniettati di sangue.
-Voglio
dimostrarti che ti amo! Sono pronta a morire per dimostrartelo!-
Vegeta
vacillò, poi formò una piccola sfera di energia in mano, impossibile dire dove
l’avrebbe puntata. Per un attimo temetti che mi avrebbe uccisa per davvero…ma poi la puntò su Goku –No…Vegeta…-
sussurrai debolmente. Era la fine.
-Papà,
fermati!- alzai lo sguardo verso il cielo, un ragazzino dai capelli violetti
gridava –Trunks!- urlai, avendo notato mio figlio –Cosa ci fai
tu qui? Vattene!- gli gridò Vegeta, di rimando. Io notai una vibrazione della
sua voce, come quando una persona si commuove –Non te lo ha
detto tua madre? Io non sono tuo padre! –
Trunks
scese a terra, scuotendo la testa –No, non è vero. Tu sei mio padre. Non me ne
importa niente del sangue, tu sei mio padre, papà-
Vegeta
scosse la testa –Io non posso essere tuo padre Trunks. Non preferisci Kakaroth?
Lui è un “eroe”, tutto lo adorano. Io sono soltanto un assassino Trunks, lo
sono sempre stato. Non farti ingannare, io sono quello di un tempo-
Ma
il giovane sembrava sicuro di sé –No, non è vero. Tu sei cambiato papà, tu non
sei affatto peggiore di Goku, tu sei e sarai sempre il mio eroe-
-Non
sono mai stato un buon padre per te…come puoi amarmi?-
Vegeta
fece sparire la sua sfera di energia e strinse forte il suo pugno –Voi due
eravate tutto per me…io, io…non sono più certo di niente-
Mi
sentivo malissimo…soffrivo per me e per lui, mi sentivo e giustamente ero, la
causa di tutto il suo dolore.
Credo,
si forse scese una lacrima dal suo viso da duro, il
viso che tanto amavo.
Il
viso della persona che aveva sacrificato la sua vita per salvare la mia e
quella di Trunks. In nome dell’amore e dell’amicizia.
Improvvisamente
volò via, ancora, lasciandoci tutti sbigottiti.
Trunks
repentinamente lo seguì, sparendo ben presto alla vista, come il principe.
Dopo
un iniziale momento di smarrimento, io e Crilin ci occupammo di Goku. Era
ridotto davvero male, poveretto. Siccome non avevamo più fagioli magici al
momento, lo caricai sul mio mini-jet e lo portai alla Capsule
Corp.
Sembravo
un automa. Guidavo solo perché era una vita che lo facevo, era un gesto
meccanico. Curai Goku solo perché era naturale che lo facessi. Ma rifiutai di
mangiare.
Quando
il saiyan fu debitamente fasciato e constatato che non c’erano danni gravi, io
mi sedetti su un gradino e mi fumai un pacco intero di sigarette. Dire che
avevo smesso, appena avevo saputo di essere nuovamente incinta.
Non
me ne importava più di niente, Vegeta non mi avrebbe più voluta. Solo quel
pensiero fisso vorticava nella mia testa in fiamme. “Vegeta, Vegeta, Vegeta”
Crilin
venne ad avvisarmi che Goku ora dormiva e sembrava stare meglio, io annuì
–Bulma, so che sei scossa ma…fumare non fa bene alla
tua gravidanza-
Io
non lo ascoltai e terminata quella che stavo fumando, me ne accesi un’altra.
Passò
una notte intera, di Vegeta e di Trunks ancora nessuna traccia.
Al
mattino Goku era già sveglio, stava già molto meglio, incredibile la stoffa dei
saiyan. Quando andai a portargli la colazione, mi riservò uno sguardo lungo,
che sottintendeva molte cose.
Mangiò
in silenzio, senza bisogno che io lo aiutassi, poi,
senza troppa fatica, si alzò dal letto –Mi dispiace, Bulma- disse semplicemente
–Lo so- risposi io, in un sussurro.
Si
alzò e mi appoggiò le sue mani sulle mie spalle –Devi farti forza…ti stai
sciupando, pensa alla creatura che porti in grembo- Io annuì –Puoi stare
tranquillo, non dirò nulla a Chichi- -Non avevo dubbi, amica mia-
Lo
accompagnai alla porta, uscimmo incontrò alla luminosa giornata che ci si parò
davanti, perfettamente in contrasto con il mio animo nero.
-Di a Trunks che…- si bloccò un attimo, indeciso –Di a Trunks che
gli voglio bene-
-Forse
in un’altra vita…Goku- risposi, triste. Lui si voltò un attimo a guardarmi, il
suo solito sorriso nascondeva tutta la tensione e la drammaticità del momento,
si grattò la testa come era solito fare –Forse…-
Si
puntò due dita sulla fronte e scomparve, così come era venuto.
Ora
ero veramente sola. Mi rigirai per casa, incerta sul da farsi. Per cui non feci
nulla, forse piansi, forse no.
Ad
un certo punto mi addormentai, risvegliandomi che era già sera inoltrata.
Scusate se nn ringrazio una per una ma
devo andare via!
Buona lettura e nn uccidetemi a fine cap!!!
Fu
Trunks a riportarmelo a casa. Entrambi cupi, entrambi provati, ma entrambi in
carne e ossa.
Non
riesco a descrivere la felicità che provai quando l’ho
rividi, avrei voluto saltargli addosso ma…avevo paura della sua reazione. Per
cui cercai il suo sguardo a lungo, ma lui era sfuggente. Non mi guardò.
Trunks
invece sembrava saperla lunga ma non mi disse mai
quello che si dissero durante l’intero giorno in cui stettero fuori casa. Se ne
uscì soltanto che era affar suo e di suo padre. Padre, dunque si erano ritrovati.
Mi
avvicinai a Vegeta, volevo disperatamente abbracciarlo e dirgli che lo amavo
alla follia, per cui, senza che lui avesse tempo di
reagire, mi slanciai contro il suo petto e lo strinsi con tutta la mia debole
forza da terrestre.
Mi
sembrò di abbracciare un pezzo di marmo. Lui non si mosse, non mi scostò, ma
non mi abbracciò neppure. Non fece nulla insomma. Indifferenza.
Preparai
un’abbondante cena ai due saiyan ma notai che non
mangiarono con il solito appetito, soprattutto mio marito.
Mangiò
come un comune terrestre e poi si ritirò, senza aver detto neppure una parola.
Senza
aver sbuffato, senza essersi lagnato, senza avermi lanciato le sue solite
sfrecciatine. Senza essere Vegeta, insomma.
“E’
tutto normale Bulma, tutto normale. Anche tu nella sua situazione ti
comporteresti così…” pensavo tra me e me.
Trunks
era cupo ma…sembrava avermi perdonata. Gli dissi ciò
che mi aveva detto Goku. Lui non mi rispose, non seppi mai cosa provò veramente
per il suo vero padre.
Non
lo confessò a nessuno, non ne parlò mai con nessuno.
Seppellì
il segreto, dentro di sé. Lo chiuse in una scatola e fece finta che non
esistesse. Ma negli anni a seguire, avrei notato alcuni sguardi incerti,
scambiati tra il ragazzo e Goku.
Mi
diressi in camera da letto e li vi trovai mio marito,
guardava la luna, alta e piena nel cielo. Lo trovai estremamente malinconico.
Avrei voluto dirgli qualcosa…forse stava pensando al suo pianeta, al suo
passato. In quel momento lo amai con forza incredibile –Vegeta…- Lui si voltò,
solo un attimo.
-Puoi
perdonarmi?- -Non lo so- rispose il saiyan.
In
quelle tre parole, io lessi tutta la tristezza del mondo e volevo piangere.
Mi
stesi sotto le coperte e aspettai che arrivasse anche lui.
Ma
mi addormentai, e lui non era ancora con me.
Il
mattino dopo Vegeta non c’era, Trunks mi disse che aveva lasciato detto che
andava a “farsi un giro”. Io ero sempre più incerta ma
non riuscivo ad ammetterlo a me stessa.
Restò
fuori tutto il giorno, tornò soltanto la sera, all’ora
di cena.
Gli
domandai timidamente –Dove sei stato?- credevo che mi avrebbe infamata e
risposto male, invece disse semplicemente –In giro-
Mangiò
in silenzio e poi si rinchiuse in camera.
Trunks
mi aiutò a sparecchiare, io compivo tutti i gesti in modo meccanico –Stai bene
mamma?- Sorrisi forzatamente –Certo, tesoro- Lui annuì poco convinto, poi corse
al telefono a parlare con Goten. Credo che la consapevolezza che tra di loro esistesse oltre l’amicizia, anche un legame di
sangue, gli avesse uniti ancora di più.
Andai
da Vegeta, lo trovai nella stessa posizione della sera precedente. Lo
abbracciai da dietro –Tesoro…come ti senti?- gli chiesi
e sperai che dicesse qualcosa…Si voltò e per la prima volta da quando era
tornato a casa, mi guardò negli occhi.
Profondi,
neri e tristissimi –Vado a farmi una doccia- io rimasi senza parole, non era
proprio quello hmi
aspettavo di sentire.
Lo
lasciai immediatamente e lo aspettai a letto. Rimasi sveglia fino all’una.
Lui
arrivò e io feci finta di essermi addormentata anche se
sapevo che lui non ci sarebbe cascato.
Si
infilò sotto il lenzuolo e mi diede la schiena. Soffocai un gemito e mi morsi
il labbro. Non dovevo piangere…
Trascorse
così un mese. Un mese fatto di parole essenziali, di sguardi tristi. Vegeta
stava fuori tutto il giorno, mangiava poco, parlava ancora meno e non mi
toccava mai.
Io
avevo rinunciato a farlo visto che i miei tentativi non erano andati a buon
fine.
Vegeta
stava male, Vegeta soffriva.
Si
stava spegnendo lentamente, come una candela che sa di
essere arrivata al limite del suo stoppino.
Per
cui decisi di prendere di petto la situazione.
Era
sera, lui era seduto in giardino, tutto solo, aveva lo sguardo fisso davanti a
sé, nella notte. Mi strinsi nella mia maglia di cotone e preso il mio coraggio,
andai da lui.
Appoggiai
una mano sullo schienale della sua sedia –Vegeta…tu stai soffrendo…-
“Ti
prego amore, insultami e dimmi che non è vero…” pensai.
Lui
si limitò a fare un’impercettibile movimento con il
capo.
Mi
spostai davanti a lui e presi le sue mani tra le mie. Erano gelide.
Dov’era
finito il mio uomo? O meglio, il mio saiyan? Il testando,
arrogante, insolente, virile, antipatico, coraggioso, scontroso principe che
aveva sposato?
Davanti
a me, c’era solo il riflesso di ciò che lui era un tempo.
E
anche il riflesso stava diventando opaco.
-Io
non voglio che tu stia male per me. Stiamo male entrambi. Tu non puoi
perdonarmi, Vegeta?-
Finalmente
parlò –Io…non c’è la faccio. La delusione è terribile Bulma. Non riesco più a
guardati come facevo un tempo, a toccarti, a prenderti in giro…E’ più forte di me-
-Tu
ti stai smarrendo Vegeta…E io non c’è la faccio a vederti in questo stato…-
-Io
ti amo un sacco Vegeta e so che anche tu mi ami o mi amavi…non potrò mai
dimenticare il tuo sacrificio. Quello è valso più di mille parole, è stato la
prova di amore più estrema che tu potessi darmi-
Silenzio…
-Tu
hai offerto la tua vita per me…ora io te la rendo- Lui mi fissò, un lampo di
stupore apparve nei suoi occhi spenti –Sei libero, Vegeta. Vattene, rifatti
un’altra vita, ritorna quello che eri un tempo…fai quello che ti pare, insomma-
Neanche
Dio poteva immaginare quanto mi costassero quelle
parole.
Mi
staccai da lui, alzandomi in piedi –Non voglio che tu soffra ancora, per causa mia-
Lui
si alzò dalla sedia e venne verso di me, appoggiò una mano sul mio ventre,
leggermente prominente poiché ero quasi al quinto
mese.
-E’
una femmina- disse, io lo guardai stupito.
Lui
si alzò in volo, mantenendo lo sguardo fisso sul mio viso. Sembrava confondersi
con le stelle e con la notte.
Il periodo che seguì al suo abbandono, fu il più cupo di tutta la mia
vita
Risalve…eccomi con un nuovo straziante capitolo…(XD) A
dir la verità ho già in mente una nuova fic all’insegna
dell’ironia…Non ci credete vero? Invece si…
Cmq,
ringrazio chi mi segue!
Emyc, so ke lo scorso cap è
stato un po’ strappa lacrime…vedrai in questo…
videl93,
grazie! Sei veramente gentilissima…farò in modo di risolvere questa situazione!!!Smak
francyssj, sbaglio
o almeno un pochino ti sto facendo piacere Vegeta? Dai…un pochino
pochino…
vegeta'sfamily fan,
grazie…non sai che piacere mi facciano i tuoi complimenti! Ci tengo molto ke ci
si immedesimi in ciò che scrivo…
Leo, Ho notato uno certa ironia nella tua
recensione ma…mi hai fatto venire da ridere (in senso buono si intende) Perché,
quando fai” LA tua storia nn è triste, di più!” Sn scoppiata a ridere! In effetti in tutta la mia story si percepisce quel
retrogusto drammatico…XD
Cmq, il fatto ke Vegeta sconfigga
Goku, so che è quasi impossibile ma come tu
giustamente hai notato, era indispensabile per la mia story. Cmq, sn contenta
che ti piaccia…Kissby Lua
bulma_92, o
ciao Bulmetta! Ti sto facendo patire?? Baci bacibaci…
hannon, ciao
mia fan! Sn contenta ke continui a seguirmi!
Buona lettura
Il
periodo che seguì al suo abbandono, fu il più cupo di tutta la mia vita. Non
ricordo infatti di essermi mai sentita così sola,
depressa, giù, avvilita, smunta, pallida…Mi guardavo allo specchio e non mi
riconoscevo più.
Dov’era
finita l’affascinante, sexy, bellissima Bulma Brief?
Magra per il resto del corpo, solo la pancia sembrava avere vita propria.
Continuava a crescere, nonostante io diventassi sempre peggio.
Anche
il ginecologo se ne accorse. Dopo un controllo mi disse –Si vede che lei è depressa, signora- io non ho affatto negato –Questo fa
solo male a suo figlio. Se lo ricordi- Fortunatamente ebbe la decenza di non
chiedermi perché mio marito non fosse accanto a me.
Lasciai
che mio padre si occupasse di tutti gli affari che riguardavano la Capsule Corp.
e io mi occupai solo di piccole cose, per tenere la mente impegnata almeno
qualche ora.
Mio
figlio mi rimproverava spesso, lui sembrava essere diventato molto più maturo
di me. In qualche modo cercava di aiutarmi, di tirarmi su di morale…e non era l’unico,
anche Crilin veniva spesso a trovarmi e mi guardava con fare preoccupato. Mi
raccontava cose buffe sul Genio o sugli altri matti della banda ma…io li per li ridevo, ma appena sola, ritornavo cupa e triste.
Dentro
di me covavo l’egoistica speranza che Vegeta tornasse e risollevasse
le sorti del mio destino. Eppure la vita cresceva dentro di me, la sentivo,
sentivo i calci, i movimenti della mia bambina.
Non
mi ero voluta far dire dal ginecologo il sesso del nascituro, sapevo per certo
che sarebbe stata una femmina.
E
alla fine, era l’ultimo legame che avevo con lui…piccola luce, nel mio mondo di
tenebra.
Al
nono mese, la mia pancia era ormai diventata enorme. Respiravo affannosamente e
facevo fatica ad alzarmi dal letto, però, il pensiero che presto avrei potuto
tenere tra le mani quella creaturina, mi distraeva un
po’.
I miei amici venivano spesso alla Capsule Corp. , anche Goku.
Mi
parlavano con affetto, con la stessa spensieratezza di un tempo. Mi chiedevano
come volessi chiamare la piccola ma io puntualmente
rispondevo che non avevo ancora scelto. Rimandavo e rimandavo e non sapevo
spiegarmene il perché.
Era
notte fonda, dormivo nel mio grande e ormai solitario letto. Improvvisamente mi
svegliai di soprassalto, una fitta lancinante al ventre.
Cercai
di non gridare e strinsi i denti, alzandomi dal letto.
Camminai
un po’ per far attenuare il dolore “E’ ancora presto Bulma, ancora presto”
pensavo. Il dolore mi ritornò, prepotente. Questa volta gridai “Vegeta, se ci
fossi tu qui…mi guarderesti con i tuoi occhi neri sbarrati e mi diresti: Porca
puttana, ma proprio di notte doveva decidere di nascere la mocciosa?”
Un
tiepido sorriso apparve sul mi volto a quel pensiero.
Sentì
qualcosa di liquido e caldo scivolarmi tra le gambe –Merda!
Si sono rotte le acque!-
Qualcuno
mi sentì, perché udì dei passi in corridoio, era il giovane Trunks –Mamma! Che
hai? E’ il momento?- -Credo di si….tesoro…chiama il
nonno, dirgli di preparare la macchina…ahi!- un’altra dolorosa fitta al ventre.
Mio
figlio annuì e corse a chiamare suo nonno.
Nel
giro di poco era già sull’auto, sudata, ansimante, con mio figlio di fianco e
mio padre che guidava a tutta birra.
Intorno
a me, persone con il camice verde –La signora deve partorire?- -Certo! Non
vedete?- rispose nervoso Trunks.
Tra
dolore e intervalli tra le doglie, venni portata in
una stanza e adagiato su un letto bianco. Un medico mi visitò e poi sussurrò al
suo assistente –Non si vede ancora nulla…-
Mio
figlio e mio padre aspettarono fuori, io venni
lasciata con un’infermiera dallo sguardo assonnato.
Il
dolore era atroce, mi accorsi di gridare più volte il nome di Vegeta e di
stupirmene poi.
Ore
dopo era ancora tutto fermo. Un dottore venne a controllare –Come si sente signora?- -Male…-
Notai
che si consultava con un altro e colsi alcune loro parole – Non è più una
ragazzina, ha difficoltà nel partorire…-
Una
spinta più forte mi indusse a rispondere spingendo, il medico mi incitava.
Purtroppo
la testa non usciva e dopo vari tentativi, io ero stremata.
Un’ora
dopo ancora nulla…la forza mi stava abbondando, i medici mi incitavano di spingere. Credo che fosse passata
già una giornata intera dal mio arrivo in ospedale.
-Forse
potremmo procedere con il cesario!- consigliò uno
–No, attendiamo!- rispose un altro.
Altro
tempo, io sentì un grido –La testa! Spinga ancora signora!- Io non avevo più un
briciolo di forza, mi ero prosciugata. In stato di semi- incoscienza, utilizzai
le mie ultime energie per permettere a mia figlia di venire al mondo.
Ero
in completo stato confusionale, ma avvertì comunque una porta che veniva aperta con violenza e un viso amato fino alla
follia…-Vegeta…- sussurrai.
E’ l’amore che si arrende di fronte alla morte, o è la morte che si
arrende di fronte all’amore
E’ l’amore che si
arrende di fronte alla morte, o è la morte che si arrende di fronte all’amore?
Pongo
questo quesito…alla fine del capitolo vi spiegherò perché…Anche le recensioni
oggi sono alla fine!
Buona
lettura
Luce
improvvisa ed accecante; appena strappata da un buio intenso come l’inchiostro,
mi ritrovai immersa nella luce.
Mi
guardai intorno, nulla, a parte la luce. Mi sentivo io stessa inondata di luce,
mi osservai le mani…erano bianche, candide.
Stavo…stavo
bene. Meravigliosamente bene.
“Ma
dove sono?” chiesi a me stessa, mi sembrava di avere la mente vuota, non
ricordavo più nulla.
Feci
qualche passo avanti ma il paesaggio sembrava non
mutare proprio e dava la sensazione di non muoversi proprio, in realtà.
Poi
scorsi qualcosa che non era luce…una sagoma, una figura. Gridai –Ehi! Ehi! Chi va là?- La sagoma sembrò muoversi, stupita.
Si
voltò verso di me, io non riuscivo a capire chi fosse.
Cosa fosse. La luminosità era troppo accecante.
Ma
notai che era una cosa quasi minuscola…si avvicinò a me –Dove sono?- chiesi stupita mentre la sagoma si fermava davanti a me.
Improvvisamente
“la cosa” parlò –Bulma! E tu che diavolo ci fai qui?-
Io,
stupita, mi chiesi come facesse a conoscere il mio nome, sforzai la vista, ora
l’avevo davanti e la riconobbi!
-Baba!
O mondo doloroso…ma che diavolo ci fai tu qui?-
-Bella
domanda! La stessa cosa ti chiedo io! Sei morta per caso?-
Mi
portai una mano alle labbra a quella domanda –Morta…?-
-Bè,
sai che lavoro faccio…figliola-
-Io…non
so…non ricordo nulla al momento-
La
vecchia Baba annuì –Diamo un’occhiata-
Mise
la sua sfera davanti a me e pronunciò alcune parole incomprensibili.
Io
vedevo solo della nebbia –Non si vede nulla…- -Aspetta un attimo! Ormai non è
più tanto giovane questa sfera- Io scossi la testa, evitando una delle mie solite
pepate battute.
-Si
vede qualcosa…- continuò la vecchia, guardai anche io nella sfera.
C’era
una donna, era stesa su di un letto, esangue –Ma
quella sono io!- gridai, Baba annuì –Osserva, ragazza-
Sopra
“di me” c’erano parecchie figure, non sentivo quello che dicevano ma….vedevo
correttamente che spingevano sul mio petto con qualcosa, mi scuotevano ed ad
ogni scossa, il mio corpo sussultava.
Sembravano
tutti molto indaffarati e…improvvisamente ricordai –Cavolo! Stavo
partorendo…Io…sono morta, Baba?-
-Zitta,
figliola, chi è quello?- Osservai ancora, un’altra
figura era riversa sul mio corpo e sembrava gridare con rabbia –Vegeta!-
esclamai, portandomi una mano al cuore.
-Io…io
voglio tornare da lui…Che mi è successo Baba?-
La
maga mi guardò, preoccupata –Stai per morire, Bulma-
Fui
colpita e straziata da quella notizia –Sei tra la vita e la morte e…stanno
cercando di rianimarti, senza successo-
Se
un anima può piangere, non lo so. Io so che lo feci,
io non so cosa fossi in quei momenti –Voglio tornare…Baba,
aiutami…-
-Allora
torna indietro Bulma! In fretta…- -Come faccio?-
-Devi
tornare nel buio, se attraversai il buio, sarai sana e viva-
Io
annuì e mi voltai indietro –Grazie Baba!-
Una
voragine scura si aprì dietro di me, io mi gettai dentro.
Avevo
paura del buio, era sempre stato così.
Mi
strinsi le braccia al petto e camminai… “Vegeta…dove sei?”
Ma
il nulla…l’oscurità “Non tornerò più…”
Non
ero mai stata così spaventata, neppure quandola Terra era in pericolo,
neppure sul pianeta Namecc. Anzi, forse li si…ho
rischiato di morire tante volte.
-Vegeta!-
gridai, illusa che lui potesse sentirmi.
Incominciai
a correre nell’oscurità e a poco a poco sentì del dolore forte al ventre e al
petto –Ahi!- gridai, portandomi le mani sul cuore. Improvvisamente sentivo male dappertutto…Chiusi gli occhi, una luce puntata
direttamente verso il mio volto mi fece trasalire.
Li
riaprì poco dopo, impaurita da quello che avrei potuto trovare davanti.
La
sorpresa fu grande, davanti a me c’era una lampadina da ospedale. Avvertì un
forte dolore al braccio, a stento mi chiesi cosa avessi, notai una flebo che dal mio arto arrivava fino al sacchetto appeso
al suo sostegno.
-Dove…dove
sono?- chiesi incerta, non sapevo neanche bene a chi fosse rivolta quella
domanda. A tutti o a nessuno.
-Finalmente
vi siete svegliata signora! Temevamo di perdervi! Le chiamo subito il medico…-
a parlare era stata un’infermiera. Io la fissai, non capendo.
Ben
presto arrivò un dottore in camice, notai che era uno di quelli che mi aveva
aiutata a partorire…-La bambina!- gridai improvvisamente, come se mi fossi
svegliata da un sogno –Si calmi signora…sua figlia sta bene-
L’uomo
aveva un viso rassicurante, si sedette su una sedia, di fianco a me.
-Voglio
essere sincero con lei: Ha rischiato di morire- io mandai giù la saliva e
ascoltai –Dopo il parto, la stavamo perdendo, lei, me lo lasci dire, non è più
tanto giovane per un parto naturale…Fatto sta che il suo segnare di vita era al
minimo.
Abbiamo
cercato di rianimarla ma sembrava tutto inutile-
Io
lo ascoltai, tra il sorpreso e lo scettico –Poi ad un certo punto è entrato un
uomo…-
A
quelle parole, il mio cuore incominciò a battere furiosamente –Un uomo?- chiesi
con nervosismo. Il medico annuì –Abbiamo cercato di impedirgli l’entrata ma…sembrava una furia e anche molto forte
fisicamente. Ha detto di essere vostro marito, ma non so, io sono un po’
scettico…-
Io
emisi un gridolino di gioia, subito soffocato da un
dolore al ventre –Era mio marito…dov’è ora?- -Non so…appena dentro si è messo a
urlare che se l’avessimo fatta morire avrebbe
distrutto tutto l’ospedale. Siete sicura che fosse
vostro marito?
Aveva
un’aria poco rassicurabile, con i capelli dritti e lo sguardo da assassino-
Io
sorrisi –Si…è lui. Poi che è successo?-
-Poi
voi…ecco, è come se foste tornata, non c’era più segnale di vita.
Improvvisamente però un debole battito irregolare. Eravate ancora tra noi-
-Voglio
vedere mio marito…la prego, lo cerchi…- -Signora, non so…appena gli abbiamo
fatto capire che voi eravate salva ma che avevate bisogno di riposo, se ne è
andato. Ora, non vorreste vedere vostra figlia?- -Oh…si
certamente! Come sta? E’ in buona salute?- chiesi con l’ansia di una mamma. Il
medico annuì, poi però mi lanciò un’occhiata scettica –C’è
una cosa però…non so…ora gliela porto, valuterà lei-
Lo
guardai allontanarsi e mi chiesi cosa intendesse dire.
Qualche
minuto dopo, un’infermiera venne a portarmi la mia neonata. Me l’appoggiò tra
le braccia…ricordo ancora bene quel momento, ero emozionantissima.
La
piccola aveva tutte le caratteristiche di qualsiasi altro neonato, il visetto
minuscolo, la pelle scura, quasi rossastra. Mia figlia aveva i capelli del
colore del cielo, come gli occhi d’altronde.
Le
sorrisi, quando mi fece una smorfietta e cercò il mio
seno –Piccola mia…- sussurrai.
Poi
notai la cosa “anomala”, aveva la coda! Proprio come
un vero saiyan. Senza neppure rendermene conto, scoppiai a ridere.
La
gioia della maternità aveva sostituito tutto il dolore passato.
-Dovremo
tagliarla, subito- Sobbalzai, chi aveva parlato? Ero
sola, nella stanza.
Ma
il mio cuore batteva forte, troppo.
Lo
vidi.
-Vegeta…-
lui era appoggiato contro il muro, le braccia incrociate al petto, il solito sguardo
che mi faceva impazzire, l’espressione imbronciata.
Avrei
voluto dirgli qualsiasi cosa, gli chiesi invece la cosa più sciocca che potessi
dire –Come hai fatto ad entrare?-
Lui
sorrise, impercettibilmente –non dovresti stupirti di queste cose-
Aveva
ragione…per lui era un gioco da ragazzo infiltrasi senza
essere visto.
-Meglio
tagliare la coda alla mocciosa…- -Eh? o si…- In
realtà, io non ascoltavo affatto ciò che lui diceva. Ero troppo persa a guardalo “Sei tu Vegeta…non sei una visione vero?” pensai.
Lui
mi si avvicinò e afferrò la piccola per la coda, si mise subito a strillare.
-Attento
Vegeta…non farle male-
Lui
gliela strappò, la piccola sbarrò gli occhi, nulla di più. Me la restituì
immediatamente.
Dovevo
sicuramente fissarlo come un’allocca, perché lui mi guardò male e mi disse –Che
hai da guardare, Bulma?-
Io
non gli risposi –Stavi cercando di morire prima, per caso?- mi chiese lui,
improvvisamente.
Lo
guardai, stupita –Io…si, stavo morendo, Vegeta-
-Ma
non avresti mai potuto farmi una cosa del genere, vero?- continuò il principe.
Non
ci capivo più nulla, lui sembrava arrabbiato perché io stavo per morire…
-Oh
Vegeta…non sarei mai potuta morire perché…forse se tu non fossi tornato…ma tu eri li, non potevo andarmene-
Ci
guardammo negli occhi, senza parlare “Ti amo, ti amo…” pensai…avrei voluto
urlarglielo.
Avrei
voluto anche abbracciarlo ma…ero incubata ed avevo ancora la piccola in braccio
–Come vuoi chiamarla, Vegeta?-
-Eh?...bè ecco…- lui sembrava in difficoltà, io gli sorrisi –Non
saprei…non ci avevo ancora pensato, cioè…ma perché non lo scegli tu?-
-No,
ti prego, voglio che sia tu a dargli il nome…-
-
Bra-
-Bra?- risposi scettica
-Perché?-
-Bra e basta-
-Allora
benvenuta al mondo, piccola Bra-
Continua…
Allora,
se avete letto il cap, avreste sicuramente capito perché
mi sono posta quella domanda…vorrei che voi, miei lettori, mi deste la vostra
personale visione…(se avete voglia, naturalmente…)
Io
nel prosscap vi dirò come
la penso…
Vi
è piaciuto questo? Oppure lo avete trovato surreale? D’altronde le esperienze
di premorte esistono e in Dragonball queste cose
abbondano…
Ora
ringrazio i miei lettori:
liri, ho aggiornato il prima poss…spero
ke anche questo cap ti sia piaciuto!
Elechan86, grazie! Mi fa piacere ke tu abbia deciso di
recensirmi!
ary 22,
hai visto? Era davvero Veggie…
paie, eccoti accontentata! Kiss
mel_nutella,
grazie mille! Mi rimetto subito al lavoro allora XD
sirenis,
spero ke anche questo ti sia piaciuto…baci
Leo, Ohi…ciao
Leo. Allora, lo sai ke quando ho letto ke pensavi che
quello nn fosse Vegeta mi hai dato un bello spunto? Stavo quasi per decidere di
cambiare, perché l’idea mi sembrava buona. Non Vegeta, ma un altro…ed ero
indecisa tra Goku e Trunks…ma poi avrei cambiato lo spirito della mia storia per cui ho continuato così…cmq, spero ke anche questo ti sia
piaciuto…baci!
francyssj,
allora nn sono riuscita a farti piacere veggie…mannaggia…kiss
vegeta's family fan,
grazie mille davvero!
lilianevans, olà! Ciao! Bacioni…
bulma_92,
grazie Bulmetta, come sempre sei gentilissima…continua
a seguirmi!
Eccomi raga…premetto che questo sarà il mio ultimo cap…voglio
ringraziare vivamente tutti voi ke mi avete recensito e soprattutto
ringraziarvi per il parere che mi avete dato alla mia domanda
Eccomi
raga…premetto che questo sarà il mio ultimo cap…voglio ringraziare vivamente tutti voi ke mi avete
recensito e soprattutto ringraziarvi per il parere che mi avete dato alla mia
domanda. Ho letto tutto con attenzione, siete fantastiche!
vegeta's family fan, Io
in realtà nn sostengo l’idea che Trunks sia figlio di Goku…la mia storia è
stata scritta ponendosi però questa domanda…nel mio caso quindi Trunks è
veramente figlio di Goku…cmq sn felice che ti sia piaciuta e anche io sono una
fan della famiglia di Vegeta! Baci
dianatabo,
grazie per aver capito dove volevo puntare…spero ke apprezzerai anche il mio
ultimo cap..
Heleamicachipss,infatti è dalle esperienze di cui ho sentito parlare, di
premorte, che ho preso spunto per questo cap! kiss
bulma_92, ciao
Bulmetta! Mi è piaciuta molto la tua recensione! ( per la storia del Bra…nn so dove
lo abbiano trovato quel nome…) Bacioni a presto
hannon, ciao hannon! Tranquilla, ti ho capita benissimo…baci
francyssj, dai…dai
su ke un pochino il veggie si è rifatto, non è così
(me stupita ke continua pensarlo!) XD
Chichi93, no, chichi non lo scoprirà..o succederebbe un
macello!
LousianaLou, mia sore…la scena di parto bè, dopo aver partorito tre
marmocchi qualcosa m,i ricordo! XD XDXD (che pazza ke sn…)
Buona lettura!
Rimasi
in ospedale per un’altra settimana. Se fosse stato un parto normale, sarei
dovuta uscire molto prima…io avevo rischiato di morire per
cui decisero di tenermi di più.
Ma
stare stesa su quel letto era una vera tortura…improvvisamente avevo una gran
voglia di vivere. Sarei voluta correre via, lontano. E
gridare che a tutti che Bulma Brief era tornata. Più
forte di prima.
Vegeta
andava e veniva. A volte la notte mi svegliavo e lo trovavo li, accanto a me.
A
volte invece arrivava e scacciava tutti gli infermieri che si trovavano nella
mia stanza –Tsk, terresti..-
diceva poi scocciato.
Vennero
anche Crilin e tutti gli altri, vederli mi mise una grande allegria. C’erano
proprio tutti, anche Goku. Mi si avvicinò, complimentandosi con me.
Il
suo sguardo la diceva lunga. Stranamente si trovava anche Vegeta tra noi,
appena aveva avvertito che i miei amici e soprattutto Goku, si stavano
avvicinando, si era precipitato nella mia stanza.
Goku
fece i complimenti anche a lui, Vegeta non gli rispose. Tra loro ilconto in sospeso
sarebbe rimasto per sempre.
Mio
figlio Trunks era entusiasta per la piccola ma soprattutto perché suo padre era
tornato.
Il
principe era quello che era ma…noi tutti lo amavamo.
E
la mia stanza si riempì di fiori, di regali, di bigliettini…
La
settimana passò, più o meno in fretta e noi tornammo a casa.
Ero
raggiante, Vegeta non se ne era più andato. Certo, non era stato perennemente attaccato
a me o alla bambina ma…c’era.
Mio
padre mi riportò a casa in auto, assieme a Bra. Trunks
e Vegeta preferirono volare.
Appena
arrivata, misi Bra nella culla e mi gettai sul
divano. Scoppiai a ridere, da sola.
Trunks
entrò dalla porta e mi guardò un po’ sorpreso –Mamma…ti senti bene?-
Io
gli sorrisi –Certo tesoro…Non è che potresti preparare dei tramezzini? Avrei una
certa fame e anche tu immagino, per non parlare di tuo padre…-
-Va
bene- rispose il giovane, allontanandosia fare il suo dovere.
Vegeta
arrivò mezz’ora dopo, giusto in tempo per sedersi a tavola e mangiare. E osservare
sorpreso la mia espressione ebete con il sorriso perennemente stampato sul
volto.
Dopo
cena, presi mia figlia e mi diressi in giardino.
Mi
sedetti su un tavolino al fresco e feci mangiare anche lei, intanto le parlavo.
Non
mi accorsi che qualcuno dietro di me mi stava osservando. Vegeta si spostò di
fronte a me, osservandomi mentre allattavo la piccola.
Io
gli sorrisi –Tutto bene?- Lui storse il naso –Non vuoi sapere cosa ho fatto in questi mesi?-
Io
lo guardai e me lo impressi ben in mente. Decisi che
non mi importava nulla di ciò che lui aveva fatto senza di me –No-
Lui
parve sorpreso –No?-
-No
Vegeta…io voglio però sapere tutto ciò che tu farai da
ora in poi…-
Lui
non rispose, socchiuse gli occhi –Sai che per tornare ho dovuto
mettere ancora una volta a tacere il mio orgoglio…- -Lo so, Vegeta…-
Silenzio…
Poi
decisi di cambiare completamente argomento
-O
cavolo…devo avere davvero un aspetto terribile! Il parto, senza contare che ho
rischiato di morire! Allora, per prima cosa domani devo prenotare la parrucchiera,
poi l’estetista…e che ne dici Vegeta di andare un fine settimana in una beauty farm? Sento di averne bisogno e…-
Mi
bloccai, non me ne ero accorta persa nei miei estetici pensieri, ma lui era
davanti alla mia faccia.
-Che
c’è?- gli chiesi con il cuore a mille, lui aveva un sorrisetto malizioso sul viso –Basta dire sciocchezze
Bulma- -Ma…-
Fui
zittita dalle sue labbra…qualche minuto dopo mi staccai –Allora non credi che
io abbia bisogno dell’estetista?- chiesi, ironica.
Lui
scosse la testa –Io credo che tu abbia bisogno di qual cos’altro…Perché non
chiami Trunks e non gli dici di venirsi a prendere la mocciosa?-
Io
ammiccai –Ottima idea…-
Vegeta
era finalmente tornato.
THE
END
Allora….il
mio parere sul mio quesito dell’altra volta è questo:
Entrambe
le cose. Nel caso specifico della mia storia, l’amore si arrende alla morte perché
probabilmente se Bulma non avesse rischiato di morire
Vegeta non sarebbe tornato, non avrebbe avuto paura di non rivederla più…la paura
della morte lo ha fatto arrendere.
Ma
è anche la morte che si arrende all’amore perché se Bulma non avesse visto
Vegeta nella sua stanza forse non sarebbe tornata, non avrebbe avuto il
coraggio di riattraversare il buio, di tornare indietro.
Concludo
sperando che la mia storia vi sia piaciuta! Non escludo in futuro un continuo…che
dite? Ma ora è da vedere…