50 First Dates

di somochu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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50 First Dates

 

1.

 

 

 

 

 

 

"Sai, Alex, ieri sera ho incontrato un uomo che..."

"Perché ora stai sospirando, Louis?

 

 

"Sebastian Smythe è assolutamente affascinante, davvero, Mark. Ho passato la serata più bella della mia vita."

 

 

"Non immaginerai mai con chi ho passato la notte, Lily."

"Chi?"

"Sebastian Smythe."

 

 

"È stato dolcissimo a cena."

"Oh, e immagino che quindi il dopo cena sia stato anche meglio, sbaglio?"

"Eccome se è stato ancora meglio."

 

 

 

"Quindi lo rivedrai?"

"... Non so, la mattina dopo mi ha detto che doveva prendere un aereo per andare a controllare che la sua nonnina stesse bene. C'è stato un maremoto nella sua città natale."

 

 

"Che cosa ti ha detto, Liam?"

"Che suo zio mentre guidava ha avuto il colpo della strega e doveva andare ad aiutarlo."

 

 

"Ha detto che doveva recuperare la sua cuginetta che la sera stessa sarebbe uscita dall'armadio che porta a Narnia."

 

 

"Ha detto che gli faccio schifo."

 

 

 

 

 

"Sono stato bene."

Sebastian pensa che deve essere stato davvero sbronzo quando l'ha conosciuto, per essersi imboscato in un Taxi con questo biondino piuttosto bruttino e scialbo. Non sa perché, ma la sera prima gli era sembrato molto carino e attraente, ma ora come ora non può fare a meno di rimanere stupito di quanto i suoi gusti peggiorino dopo solo due GinTonic.

"Anche io," mente, sorridendo di circostanza. "Davvero molto bene."

Qualcuno gli ha detto, una volta, che la sua faccia tosta è talmente incredibile che dovrebbe fare l'attore. Non ricorda chi glie l'abbia detto – uno dei suoi amanti forse? -, ma ricorda di per certo di aver risposto che lui una carriera nel cinema non la vuole. Non per un film che non fosse porno, almeno.

"Quindi ci rivedremo?"

La faccia del biondino è quasi carina, tutta speranzosa, pieno di aspettative...

"Vorrei, davvero vorrei tantissimo, ma purtroppo..." e per questo lui deve distruggergliela. "... Questo è stato tutto un grosso sbaglio, io... Io sono innamorato di una ragazza, ma lei... Lei ora è andata via per sempre e ho pensato che andando con altri sarebbe stato più facile... Ma non lo è stato, scusami."

La faccia di Simon (O Silver?) è davvero epica e Sebastian deve mordersi l'interno della guancia per non scoppiargli a ridere in faccia. È ridicolo come certi uomini pensino che una nottata passata insieme faccia di lui l'amore della propria vita.

E ora mentre lo guarda con quegli occhioni capisce di averlo fregato per bene. Davvero ci è cascato con la solita storia del povero ragazzo mollato?

"Oh, io... Non so cosa dire, mi dispiace molto."

Facile come rubare le caramelle a un ragazzino.

"Figurati, anzi, ti ringrazio per avermi tolto ogni dubbio: io amo e amerò per sempre solo lei," sa di essere stronzo, ma, insomma, è così divertente... "Comunque spero di rivederti in giro, Sauron."

Perché si chiama Sauron, no?

"Mi chiamo Shane," risponde quello, ma non sembra arrabbiato. Forse è ancora dispiaciuto per la storia della ragazza.

"Lo so, però lei si chiama Sarah, e chiamarti Sauron mi ricorda lei..."

In realtà gli ricorda il Signore degli Anelli, ma non lo esprime ad alta voce, continuando a tenere aperta quella messa in scena, mettendo a disposizione per la sua stupenda sceneggiata anche gli occhi da cucciolo bastonato più da abbipietàdimetipregosonobuono del suo repertorio.

Sauron sembra ancora più mortificato e Sebastian riesce a fare un gesto con la mano per salutarlo e voltarsi per lasciarselo alle spalle, prima di non riuscire più a trattenere una risata che stava urlando per uscire da troppo tempo.

I ragazzi stupidi sono sempre i più divertenti.

 

 

 

 

 

 

"La verità è che sei uno stronzo."

Quando Adam, suo fratello, sputa certe sentenze di solito ha sempre ragione. E di fatti anche questa volta non sbaglia mentre, spaparanzato sul divano – i popcorn come sempre incorporati – guarda qualche replica di Sex and The City.

"Senti, quello se l'è cercata. E poi, insomma, non è che solo perché mi piace prendere in giro qualcuno ora sono da impiccare."

Adam sbuffa, prendendo una manciata dalla sua scodella e mettendo in pausa, capendo che è uno di quei momenti in cui Sebastian è in vena di parlare.

"Io ti impiccherei, invece, lo sai."

Sebastian lo fulmina con lo sguardo, allungando il braccio per fregare qualche popcorn al fratello. Questi lo fulmina a sua volta e gli dà uno schiaffetto leggero sulla mano.

"Hey!" risponde al gesto Sebastian, indignato. "Che razza di fratello sei se non sfami il tuo povero fratellino indifeso?"

"Tu? Indifeso?" gli risponde a sua volta Adam, facendogli la linguaccia. "Tu sei un demone, altroché."

Sebastian ghigna un pochino, prima di prendere la testa del fratello sotto il braccio e stringerlo abbastanza da far sì che la testa si abbassi alla portata della sua altra mano; finalmente può far scorrere le nocchie su quella testa di legno e dargli una bella lezione per averlo chiamato stronzo.

"Sebastiaaaaan, lasciamiii," urla Adam e Sebastian, impietosito, lo lascia andare con un sorriso da sadico in volto.

"E questo ti sia da lezione," dice, ridacchiando e guardandolo massaggiarsi la testa con un broncio adorabile.

"Vaffanculo," gli risponde Adam, ancora imbronciato.

A volte Sebastian fa fatica a credere che suo fratello ha solo un anno in meno di lui: sembra così piccolo...

"Me ne vado a lavoro," dichiara, alzandosi dal divano e scoccando ad Adam un'occhiata ammonitrice. "Non fare danni e non mangiare tutta la marmellata, o te lo taglio, quanto è vero che mi chiamo Sebastian Smythe."

 

 

 

 

 

 

 

La verità è che da quando lui e Adam hanno deciso di andare a vivere insieme in quell'appartamento a New York tutto è più difficile. Insomma, il collage glielo paga loro padre, questo sì, ma per sopravvivere hanno tutti bisogno di cibo, no? Soprattutto contando quando diamine mangia quell'idiota di suo fratello.

E... Diamine, fare il Dog Sitter in fondo non è così male.

Davvero.

... Ma a chi vuole darla a bere?

Fa schifo. Completamente. Soprattutto per ritrovarsi a guardare cani in una città bellissima e piena di opportunità come la Grande Mela.

E poi lui odia i cani, i bambini, i vecchi e qualsiasi cosa al mondo che non sappia vivere senza essere accudito, servito e riverito. I cuccioli non gli fanno pietà e tanto meno tenerezza, ogni volta che ha in mano quei guinzagli, anzi, la voglia di strozzare qualche cosetto pulcioso che gli viene affidato è sin troppa.

Anzi forse in effetti lui odia qualsiasi cosa in quel mondo di svitati - fatta eccezione per il caffè.

E poi i cani... Puzzano. Dio, quanto puzzano.

Non tutti, ma alcuni davvero gli fanno desiderare un rifugio antiatomico il più vicino possibile. Sono un'arma batteriologica.

Per questo in questo momento Sebastian è piuttosto innervosito, mentre accompagna gli adorabili cucciolotti a fare una passeggiata in giro per Central Park – l'unico luogo in cui sono calmi e abbastanza posati da non costringerlo a tirarli tutto il tempo.

Sono in sei quel giorno, compreso il cane puzzolente della signora Finnigan. E Sebastian ha passato mezzora a cercare di ricordarsi tutti i nomi e decide in quel momento di fare un ripasso: Bob Dylan c'è, Pill c'è, Anakin c'è, Beethoven c'è, Pilaf c'è...

Qual'è il sesto nome? Cerca di ricordarsi, Sebastian, senza però farselo venire in mente dopo.

Dai, un cane nero che... Oh cazzo.

Dove diavolo è il cane nero?

Preso leggermente da un momento di panico – giusto un pochino – riconta di nuovo i cani costatando dopo qualche minuto di apatia totale che ne manca uno. Si è fatto sfuggire un cane.

La padrona lo ucciderà.

Si guarda intorno, di nuovo impanicato e nota che c'è un piccolo bar, lì vicino, e Sebastian si avvicina pregando ogni Dio possibile e immaginabile che il tizio losco che sta ora consegnando una bottiglia d'acqua a una ragazzina abbia visto dove sia sparito il suo cane

Non è suo, ma...

Cazzo.

Maledizione.

Spera di riuscire a calmare il tono: è sin troppo nervoso e non vuole avere a che fare con le persone, quando quei cani che si deve portare appresso obbligatoriamente bastano per mandare i suoi nervi a mille.

"Scusa hai visto un cazzo di cane pe-"

Si ferma un attimo, le parole che gli muoiono in gola quando, voltandosi, trova seduto a uno dei tavoli del bar un ragazzo forse della sua età e con un sorriso bellissimo che per un attimo gli fa perdere il filo dei pensieri. Il ragazzo sta leggendo un libro, in quel momento, e sembra molto, ma veramente molto preso.

Si rende conto che vuole sapere cosa ha fatto nascere quel sorriso disarmante, e quasi non fa caso all'uomo del bar che continuava a domandargli se stia bene.

Lui non sta bene. Per niente.

Ha appena trovato la sua nuova preda e si fotta pure il cane sperduto. Lui ha da fare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eeeeed eccomi qui con una long. Non so perché, ma è da un po' che mi frulla per la testa quest'idea di scrivere una Seblaine su 50 Volte il primo bacio, uno dei miei film preferiti. E quindi niente, ho deciso di prendere spunto dal film sulla trama generale. Trama generale, giusto quella, perché per il resto se ne distaccherà molto per episodi, reazioni etc! Spero comunque di non fare un casino e non rovinare questo film che è meraviglioso.

 

Le mie ultime parole famose sono state: “le mie prossime long saranno molto più angst o comunque intense” e invece eccomi qui con l'ennesima commedia romantica. Ma che devo fare? Sono una dipendenza per me!

 

Ah! Aggiornerò ogni sabato, se riesco. Non ho esattamente pronti molti capitoli, ma confido di farcela. Mah, staremo a vedere.
La nuova modifica è il bannerino che mi ha fatto la Ila (quello che vedete lassù in cima), aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah. Lo amo e non la ringrazierò mai abbastanza per questo <3 <3 è sempre bravissima.



 

E... Boh, ringrazio Marzietta per tutto e per essere semplicemente lei e tutte le ragazze del Kink perché... Loro sanno perché.
Un saluto a tutti!

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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50 First Dates

2.

 

 

 

 

Dimenticato completamente il cane perduto, Sebastian si avvicina lentamente al tavolo dove il tizio sconosciuto e attraente sta leggendo ancora con un sorriso sulle labbra.

Nella sua testa, nel frattempo, elabora almeno settanta modi per tentare un approccio, ma decide che optare uno diretto non è la scelta migliore: ha l'aria di essere qualcuno di abbastanza timido, quel ragazzo.

Forse è il caso di farne uno casuale, pensa, e sentendo Bethoveen tirare verso la direzione del ragazzo, ecco che l'idea geniale arriva.

Tutti amano i cani, no?

Scusa,” tossisce leggermente, cercando di attirare la sua attenzione.

Lo sconosciuto non lo sente, anzi, sembra completamente assorto in ciò che sta facendo e quindi Sebastian è costretto a schiarirsi di nuovo la gola, ma stavolta molto più forte.

Finalmente lo sguardo dell'altro viene catturato dal suo e Sebastian viene investito da un paio di occhi marroncino chiaro.

E... però... Wow.

Scusa,” dice di nuovo, un sorriso felino sul volto. “Non posso farci niente, ma il mio cane, qui, sta quasi svenendo per essere accarezzato da te."

Quando lo sconosciuto abbassa lo sguardo, Sebastian vede il sorriso tornare sulle sue labbra al trovarsi davanti un cane scodinzolante come pochi; Sebastian guarda le sue mani carezzare dolcemente il pelo sensibile dell'animale, e un leggero brivido gli attraversa il corpo.

E non è l'unico,” sussurra.

L'altro alza lo sguardo su di lui, “come hai detto?” gli chiede, lo sguardo incerto.

No, niente, dicevo: ti piacciono molto i cani, vedo,” ghigna, certo di aver centrato il punto.

Infatti quegli occhi marroncini ora sono completamente su di lui e un sorriso fantastico sulle labbra sembra chiamarlo a gran voce.

Sì, la mia migliore amica è una veterinaria e succede che ogni giorno mi porta a casa qualche nuovo cane e cerchiamo di trovargli presto una famigliola. È una delle persone più belle che io conosca e mi ha trasmesso questa sua immensa passione per i cuccioli.”

Deve davvero voler bene a quella persona...

Sappi che i miei cuccioli sono a tua disposizione quando vuoi,” dice, sperando che lo sconosciuto afferri il senso della sua frase. “Io sono Sebastian, comunque.”

Lo vede sorridere di nuovo, mentre allunga la mano sinistra verso di lui, poiché la destra era occupata a tenere i collari. “Io mi chiamo Blaine, piacere di conoscerti.”

Oh, il piacere è tutto mio.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Da quando Blaine gli ha chiesto di sedersi con lui, Sebastian non ha accennato ad alzarsi da quella sedia; sono due ore che sono lì a chiacchierare, ridere, flirtare...

O meglio, Sebastian lo fa, Blaine si limita ad arrossire e a volte ridacchiare: è così maledettamente adorabile che Sebastian sente quasi il bisogno di morderlo.

Ha già scoperto che Blaine ha studiato all'accademia delle Arti e che sta cercando di sfondare nel mondo della musica, la sua unica e vera passione. Sa quasi tutto, ormai, sulla sua migliore amica Samantha e che ogni mattina lui va lì a fare colazione perché lei abita proprio nelle vicinanze e va a trovarla occasionalmente quando lei non è piena di lavoro.

Sta scoprendo Blaine e questo non gli dispiace.

I cani sono legati a un palo lì vicino dove Sebastian può controllarli – anche se in realtà non li sta controllando affatto - e stranamente sono anche buoni.

Così Sebastian può concentrarsi su quegli occhi chiari senza altre preoccupazioni.

E dopodomani farò il mio debutto al Delacorte come attore protagonista. Canto anche qualcosa,” sta dicendo Blaine, bevendo un sorso dal succo di frutta che gli ha portato il cameriere poco fa.

Trova carino il fatto che Blaine beva succo di frutta, fa tanto di bambino piccolo o ragazzone poco cresciuto.

Anche se dopo averlo visto spogliarsi e rimanere in canottiera – quel giorno fa particolarmente caldo a New York – l'ultima cosa di cui potrebbe dubitare è di quanto ben cresciuto sia.

Addirittura al Delacorte? Dovevi dirmelo prima, verrò a vederti sicuramente.”

Dici sul serio?” Blaine sembra davvero speranzoso e in fondo... Quanto male poteva fare vederlo in azione?

Certo, non mi perderei il tuo didietro sul palco neanche tra mille anni.”

Blaine ridacchia leggermente, scuotendo la testa incredulo e abbassando gli occhi.

Sebastian rimane un attimo a fissarlo con il sorriso sulle labbra, pensando a quanto Blaine sia dannatamente carino e a quanto sia naturale parlare con lui e provocarlo.

Ma a proposito, cosa accidenti stavi leggendo che sorridevi come un beota?” dice, quando tra loro scende il silenzio.

Forse si è preso già un po' troppa confidenza ma vedendo come Blaine sobbalza preso in contropiede e guardandolo mentre si accinge a togliergli il libro dalla sua portata, non può fare a meno di ridacchiare.

Cos'è, ti vergogni?”

Non mi vergogno,” risponde subito, abbassando il braccio. “Leggevo la Kinsella, okay? Le sue storie sono così carine e mi fa sempre ridere e -”

Viene interrotto dalla risata di Sebastian.

Qualche problema?” dice, arrossendo leggermente.

No, è che sei così gay, Blaine.”

Beh, è perché lo sono,” dice, appoggiando le braccia sul tavolo e avvicinandosi leggermente. “Ne hai mai dubitato da quando mi hai conosciuto? Non credo, altrimenti quale motivo avresti per mangiarmi così con gli occhi?”

A Sebastian piace quel giochetto, così sporge a sua volta sul tavolo, poggiando il viso sulla mano così da poter fissare più liberamente Blaine.

E tu non ti sei mai lamentato fino ad ora, o sbaglio?”

Non mi sto lamentando neanche adesso.”

Il sorriso di Blaine è furbetto, e le sue guance leggermente arrossate: insomma, una gioia per la vista.

Signor Anderson, ci sta per caso provando con me?”

 

 

 

 

 

 

 

 

Non avrei dovuto dirti di Rambo.”

Blaine si volta verso di lui, lo sguardo quasi incredulo.

Stanno camminando per tutto il Central Park da quasi venti minuti, guardando persino dietro i cespugli per controllare se quel maledetto cane disperso sia nascosto da qualche parte.

Ma sei pazzo? Cioè, hai perso un cane che ti pagano per controllare e portarlo a spasso e tu stai tranquillamente a chiacchierare con me al bar?”

Sebastian vuole rispondere che ci sono alcune priorità nella vita, e insomma, il sorriso di Blaine è già una di quelle; e si conoscono solo da qualche ora.

Un cane puzzolente con la voglia di andarsene in giro non è certo degno della sua attenzione. Ma a quanto pare quelle di Blaine sì.

È solo un cane, dove vuoi sia andato? Lo ritroverò entro stasera come l'altra volta.”

Se solo non fosse squillato il telefono, mezz'ora prima, a quest'ora starebbe ancora a flirtare con Blaine e a farlo imbarazzare. Maledetto cagnaccio e maledetta padrona che sente il bisogno di chiamarlo nel momento meno opportuno.

Almeno ha mentito con un 'sì sì, Rambo è qui con me e devi vedere come scodinzola felice. E forse sta davvero scodinzolando, ma non di certo lì vicino a lui.

Quindi non è nemmeno la prima volta che lo perdi di vista?” Blaine sembra ancora più incredulo e sembra anche volerlo prendere a pugni.

Oh, suvvia.

No, diciamo che Rambo mi dà sempre qualche problema. Un giorno finirà dritto nel mio forno.”

Blaine lo guarda male, sorridendo però leggermente.

È il suo spirito avventuriero: non per niente si chiama Rambo. E se si fosse arrampicato su albero per farci cadere in una trappola?”

Stavolta è il turno di Sebastian di guardarlo male, mentre contemporaneamente cerca di guardare dove cammina per non investire nessuno con i suoi cani davanti a lui a trainarlo.

Ah ah ah. Davvero divertente, Blaine, chi te l'ha scritta questa?”

E a te chi ti ha scritto così privo di senso dell'umorismo?” risponde Blaine, alzando un sopracciglio.

Lo stesso che ti ha disegnato questi orrendi vestiti.”

Al suo ghignetto, Blaine lo guarda male, ma Sebastian è certo che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere.

Sei uno stronzo.”

Non è colpa mia, è che mi disegnano così!”

E mentre Blaine sta per rispondere probabilmente con un 'questa è così vecchia che quando la si usava volavano ancora i Pterodattili' la sua attenzione viene catturata da qualcosa.

Mi hai detto che Rambo è nero, e con una macchia bianca, o sbaglio?”

Sebastian alza un sopracciglio, stranito dall'improvviso cambio di tono di Blaine.

Sì, perché?”

Perché è proprio lì.”

Blaine gli indica un punto non lontano da loro, e voltandosi Sebastian scorge un chiosco degli Hot dog e... Gli Hot dog tutti per terra con Rambo che se li sta divorando come se non ci fosse un domani.

Il padrone del chiosco sembra parecchio arrabbiato e Sebastian immagina che probabilmente gli aspetta una di quelle filippiche che non finiscono più.

Maledetto sacco di pulci,” grugnisce, innervosito.

Sente Blaine ridacchiare al suo fianco e si volta verso di lui con uno strano sorriso.

Ti lascio solo ad affrontare il cattivo e a pagare gli Hot dog. Vorrei farti compagnia anche in questa impresa, ma Samantha mi sta aspettando già da parecchio.”

Sebastian ingoia l'improvviso nodo alla gola per la delusione e lo guarda sicuro.

Tu vieni qui a fare colazione tutte le mattine, no?” gli fa l'occhiolino.

L'altro gli risponde con un sorriso enigmatico che quasi gli fa traballare le ginocchia.

Dovrai scoprirlo tu stesso domattina.”

Mentre lo guarda andarsene, Sebastian pensa che un culo così, in effetti, non si vede tutti i giorni. E a stento trattiene un gesto di vittoria, soltanto per non sembrare deficiente davanti a tutti.

Pazienza per il cane che spolvera gli Hot dog come un' aspirapolvere o del padrone del chiosco: lui ha appena conosciuto Blaine Anderson e niente può rovinargli la giornata.


 

 

 

 

 

Ma buongiorno a tutti :3
Oggi è stata una giornata particolarmente bella (almeno fino ad adesso e non vorrei portarmi sfiga da sola) e quindi sono così di buonumore che vi mando un po' di allegria!
Spero che almeno col capitolo un sorriso sia riuscita a strapparvelo e ci tenevo comunque a specificare che la storia prenderà trama e comincerà a capirsi già dal prossimo capitolo.
Un saluto a tutti!

PS: vorrei rispondere a tutti, ma non trovo molto tempo e appena passa il periodoschifo di scuola, torno a rispondervi perché davvero vi amo :)
PS2: ringrazio ancora la Ila per il banner stupendo <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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50 First Dates

 

3.

 

 

 

Sebastian non ha mai avuto preferenze in fatto di uomini.

Alti, bassi, biondi, mori... Cosa cambia?

Un fisico asciutto e tanta voglia bastano per renderli il suo tipo - e devono essere anche carini, ovviamente.

Non capisce perché la gente si faccia tanti problemi in merito: “no, biondo non mi piace” “è troppo basso per me”. Sebastian è convinto che Dio abbia creato l'uomo come una creatura bellissima e perfetta e lui semplicemente sa apprezzare questa bellezza, in qualunque forma essa appaia.

Quindi fisicamente il ragazzo di fronte a lui non può che apparirgli carino. Un visetto dolce, la frangetta bionda che quasi gli nasconde gli occhi, le spalle larghe.

Ha tutto per il verso giusto e infatti appena il suo amico Nick glielo ha fatto conoscere, due giorni prima, ha subito preso il suo numero, certo che prima o poi si sarebbero rivisti.

Eppure il suo aspetto gli appare così banale, in quel momento. È carino, ma... Scontato.

Quindi lui mi ha lasciato per scappare con una prostit-”

Hai mai pensato di farti i capelli neri?” lo interrompe, sovrappensiero.

Scioccato da un cambiamento così brutale d'argomento, il ragazzo – Jim? John? - si fa un attimo pensieroso, per poi rispondere con sincerità.

No, a dire il vero no, mi piaccio biondo.”

E quindi neanche a provare una nuova acconciatura?”

Non sa neanche lui con precisione perché gli sta dicendo quelle cose, ma si sente stranamente colpito da quella nuova realizzazione: preferisce i mori.

Il che è strano, visto che solo il giorno prima era sicuro di non aver nessun tipo di preferenza.

E hai mai pensato a ingellarti i capelli? Magari un po' di gel li farebbe stare in ordine e metterebbe in risalto il viso.”

No, amico, non ci ho mai pensato e...” le sue sopracciglie scattano verso l'alto in un modo che Sebastian trova al dir poco fastidioso. “Mi stai facendo paura. Perché mai dovrei farmi i capelli neri e poi mettermi tre litri di gel?”

Sebastian alza le mani, con un sorriso sornione sul viso.

Stavo scherzando, amico,” marca l'ultima parola, sperando che l'altro avrebbe capito quanto fastidiosi siano quei nomignoli. “Stai bene così come stai.”

A quelle parole un sorriso si apre sul volto di Jim (o John) e Sebastian si rende conto che dovrebbe essere lascivo, ma lui lo trova solo stupido e quasi scoppia ridere per quanto poco sensuale è quel tipo.

Sai, ho voglia di bere....”

La voce bassa e carica di desiderio del tipo quasi lo schifa. Non sa fare la voce sexy, dannazione. Qualcuno lo fermi, pensa, sconsolato.

E allora ubriacati,” gli dice, sentendo però a sua volta la voglia di darci dentro con l'alcol.

Il tipo chiama un cameriere e si fa portare un bel boccale di una bibita blu che Sebastian beve la mattina prima di andare a lavoro, mentre continua a blaterare su qualche suo ex ragazzo che lo ha lasciato o che è stato stronzo con lui.

Sebastian si accorge improvvisamente che non gli va di uscire con dei ragazzi sconosciuti per un po'. Non gli va di sopportare altre stupide cene con tipi idioti solo per arrivare al dopocena, sperando che almeno per quello ne valga la pena.

Vuole... Qualcosa di più e quel tipo non fa di certo a caso suo, visto il modo in cui sta leccando e succhiando la cannuccia – dovrebbe essere sensuale? Non gli serve questa dimostrazione per capire che è un bravo succhiatore, ce l'ha scritto in faccia che è andato anche con il mondo.

Non che Sebastian scherzi, in questo.

Però almeno lui ha la consolazione di non essere così sfigato e poco sexy.

Vacci piano,” dice, deridendolo mentalmente. “Potrebbe arrivarti al cerve-alla testa.”

Credo di essere ubriaco,” ridacchia in risposta l'altro, appoggiando il viso su una mano e fissandolo

con sguardo malizioso. “Tu che dici?”

"Dico che..." sogghigna leggermente, la voce pregna di arroganza. "Sei arrapante quanto uno di quei cani che mi porto sempre in giro; sì, faccio il Dogsitter, Nick ti ha detto che sono un avvocato solo perché sapeva che ciò ti avrebbe adescato. Eppure io ho a che fare con bavosi e puzzolenti cosetti ogni giorno e ne vado fiero, così i tipi come te non ci provano in questa maniera così oscena e poco dignitosa. Non stai bevendo alcolici, in realtà, quello è AperolDrink e lo bevo tutte le mattina giusto per gusto. Stai fingendo di essere ubriaco così pensi che io possa approfittarne e sbatterti da qualche parte, ma è qui che ti sbagli: piuttosto mi farei Simon Lebon."

E detto quello, senza nemmeno preoccuparsi di essere stato sin troppo stronzo, lascia una banconota sul tavolo, alzandosi per lasciarlo lì.

"Però mi ha fatto piacere conoscerti."

 

 

 

 

 

 

 

Sta camminando per la strada, Sebastian, tornando dal peggior appuntamento di sempre.

Lo ha esasperato così tanto che non ha trovato la voglia di pagare un taxi e ha deciso di tornare a casa a piedi; si tratta di qualche chilometro e al buio non è esattamente l'idea migliore che abbia mai avuto, ma nella vita bisogna anche saper accontentarsi.

La noia ha il sopravvento e proprio mentre sta per tirare un calcio a un sassolino per terra, la sua attenzione viene catturata da una testa e un'acconciatura familiare.

Blaine?”

Quasi non ci crede nel trovarselo davanti in una vietta buia di New York all'una di notte. Eppure Blaine è in piedi lì davanti e non fa altro che fissarlo e fissarlo e fissarlo.

In realtà Sebastian lo sta trovando piuttosto inquietante.

Blaine?” dice di nuovo, sperando di farlo risvegliare da quella specie di coma.

Sì?” risponde l'altro, un sorriso che sta formandosi sulle sua labbra con una lentezza esasperante.

Sebastian non sa cosa stia accadendo di preciso, ma non gli piace: non gli piace quello sguardo ammaliatore negli occhi dell'altro, non gli piace quel ghigno felino e non gli piacciono quei passetti verso di lui.

O meglio, gli piace troppo tutto questo.

Sebastian,” dice Blaine, lascivo, avvicinandosi così tanto da far bloccare per un attimo l'attività cerebrale di Sebastian.

Sì?” dice lui, imitandolo, la voce arrochita.

Mi hai pensato, oggi?”

Sebastian non fa in tempo a rispondere che Blaine si è alzato sulle punte e ha appoggiato le labbra sulle sue. Il resto poi è il nulla.

Muovere le loro labbra insieme e sentirlo così vicino è il miglior afrodisiaco di sempre.

Ammette a se stesso non di essersi aspettato un Blaine così aperto e disponibile.

Ti ho pensato tutto il giorno,” dice, la voce sempre più bassa. Quando Blaine avvicina ancora di più i loro corpi, poi, non può far altro che gemere e respirare forte per riprendere quelle parole che gli erano rimaste in gola.

Ho pensato a tutte le cose che avrei potuto farti...” ammette, lasciando vagare apertamente lo sguardo e provocandolo con sguardo famelico.

Blaine sorride ancora e... Quello doveva essere una specie di magnifico sogno erotico e lui...

 

E lui infatti si sveglia all'improvviso, proprio mentre Blaine sta sussurrando il suo nome nell'orecchio; non è Blaine, né tantomeno un sussurro. Piuttosto è Adam che deve imparare qualche metodo sulla delicatezza, perché non è possibile che si metta a scuoterlo in questo modo.

Hey, fermati, ho capito!” gli dice, dandogli una leggera spinta. “Sei coglione, per caso?”

Eri tutto preso e non volevi svegliarti,” gli dice, in risposta. “Stavi sognando il tipo di ieri, quel Blaine?”

A quel nome Sebastian sussulta, mentre le immagini del suo sogno gli tornano tutte in mente.

Beh, in effetti avrebbe dovuto capiro che fosse solo un sogno, Blaine non è così spudorato. Non è... Così e basta. E può dirlo anche se ci ha parlato soltanto per qualche ora.

Uuuuh, ho indovinato,” lo prende in giro, quel sorrisono sfrontato che gli ricorda tanto il suo. A volte gli viene in mente perché sono pur sempre fratelli. “Sebastian è cotto! Sebastian è cotto!”

Sebastian lo guarda male, mentre lo osserva saltellare per tutta la camera come un marmocchio.

Taci.”

Scommetto che hai anche le farfalle nello stomaco!”

No, ora si esagera.

Sta zitto, Pulce, e non dire cazzate,” risponde, lanciandogli un cuscino.

Adam sorride, o meglio ghigna, verso il fratello, con uno sguardo da presa in giro.

Sicuro? Da quel che ricordo, è l'unico ragazzo di cui tu mi abbia mai parlato. Inoltre appena l'ho nominato sei saltato come una molla!”

Sebastian si alza dal letto, senza smettere di guardare male Adam e le sue stupide supposizioni.

No, e anzi, sai che ti dico? Io a colazione con lui oggi neanche ci vado.”

 

 

 

 

 

 

 

Lui è lì per portare a spasso i cani in mezzo alla natura e in un ambiente carino e tranquillo.

Mica per altri motivi. Che altri motivi può avere per portare i suoi cucciolotti in giro per Central Park?

Nessuno. Infatti.

Che siano le nove di mattina precise e che stia andando proprio verso lo stesso bar del giorno prima anche è un caso. Suvvia, dopo una lunga camminata ci vuole un po' d'acqua e gli piace l'idea di sedersi.

E se lì, come da copione, c'è Blaine che sta leggendo il suo libro e sorridendo di nuovo come un ebete non è mica colpa sua.

Ma lui è lì per caso, quindi Adam non avrebbe potuto dirgli nulla: lui sta camminando tranquillo e toh, c'è Blaine, che coincidenza.

E che fa, non saluta?

Si può dire tutto di Sebastian Smythe: che sia stronzo, che sia acido, che sia uno sciupauomini. Ma mai che lui sia maleducato. Mai.

Quindi non deve né sentirsi in colpa – non che lui si senta veramente in colpa, però insomma, lui non è un bugiardo – né raccontare nulla a suo fratello.

Non deve raccontargli nulla perché questo è successo: nulla.

Ha solo incontrato Blaine per caso. E così per caso sta andando verso di lui per cercare la sua attenzione.

Sicuro di sé, sebastian si avvicina a Blaine senza notare il barista che gli stava facendo segno. Ha visto qualcosa con la coda dell'occhio, ma se n'è alatamente fregato, occupato a ghignare verso l'altro ragazzo che ancora non ha notato la sua presenza.

Hey,” dice.

Come a ripetersi del giorno prima, Blaine non sembra neanche accorgersi del mondo esterno.

Tossicchia un attimo e gli sembra di vivere un DejaVu.

A quel punto Blaine si volta e per un attimo Sebastian rimane allibito; l'altro sembra davvero molto sorpreso e incuriosito di vederlo lì, il che è strano perché ricorda vagamente di essere sembrato entusiasta il giorno prima al pensiero di rivederlo.

Però forse è genuinamente sorpreso perché non ha pensato che sarebbe venuto.

Sei pronto per un'accarezzatina a Rambo?”

Gli occhi di Blaine si spalancano ancora di più e Sebastian comincia davvero a ponderare quale sia il suo problema.

Come scusa?”

Niente, dicevo per dire: ieri non l'hai accarezzato e quindi è rimasto moscio tutto il giorn-”

Blaine sembra davvero spaventato ora, a guardarlo come se fosse un maniaco.

Mi scusi, ma io e lei ci conosciamo?”

 

 

 

 

 

 

Scusate l'immenso ritardo, sono imperdonabile.
In realtà c'avevo sta mezza idea di abbandonarla, perché ho avuto una “crisi da scrttrice” se si può dire così, visto che proprio scrittrice non ci sono XD
Diciamo che ho l'autostima sotto i piedi e quindi scrivevo e poi cancellavo e così via.
Mi sono riconvinta a continuarla, perché in fondo è un piacevole passatempo e mi piace scriverla. E amo pensare che almeno un minimo piaccia anche a voi :3
Quindi da qui riprendo ogni sabato, sperando che almeno stavolta non ci siano problemi XD
Un bacio,

 

Somo

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