Kiss you

di Moony_4
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 4: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 5: *** Quarto Capitolo ***
Capitolo 6: *** Quinto capitolo ***
Capitolo 7: *** Sesto Capitolo ***
Capitolo 8: *** Settimo Capitolo ***
Capitolo 9: *** Ottavo Capitolo ***
Capitolo 10: *** Nono Capitolo ***
Capitolo 11: *** Decimo Capitolo ***
Capitolo 12: *** Undicesimo Capitolo ***
Capitolo 13: *** Dodicesimo Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Ciao. Io sono Tiffany Payne. Non sono figlia unica. Ho un fratello. Il suo nome è Liam. Ecco, lui è cambiato da.... da quando i nostri genitori non ci sono più. Sono morti in un incidente stradale quando io avevo sei anni e lui sette. Abbiamo vissuto con nostra zia per tre anni. Ci hanno mandato ad un college privato a Londra sin dalle elementari ed io, essendo nata i primi di marzo, sono andata un anno prima a scuola, con Leon (il soprannome di Liam, che gli davo quando eravamo piccoli. Lui mi chiamava “Tiffy”). Da quando siamo andati alle medie lui è come... Cambiato. Ha conosciuto Zayn e Niall e mi ha prima allontanato, poi dimenticato. Adesso frequentiamo entrambi il terzo anno di college e siamo chiusi qui da quando abbiamo nove anni io e dieci lui. Siamo chiusi in questo fottuto college da sei anni io e cinque lui. In questi anni lui si è fatto una nuova vita, lontano da me. Insieme a quei due coglioni dei suoi amici lui è diventato il più popolare. Zayn (io ed Ambra lo sfottiamo chiamandolo il kebabbaro) lo ha inserito in un “giro” di fumo ed alcool. Io sono stra-preoccupata per questa cosa. Niall invece lo ha avvicinato alle ragazze e questo non mi... preoccupava. Fino a quando non l'ho visto con una ragazza diversa ogni sera. Non ho mai approfondito la ricerca su quello che facevano. Si può facilmente immaginare. Io non sono come mio fratello. Non ci assomigliamo neanche. Lui è biondo, alto e con gli occhi marroni. Io sono bassina, Con i capelli neri,lunghi e lisci e gli occhi verde smeraldo. Al contrario di lui, io sono TOTALMENTE SFIGATA. Sono la barzelletta della scuola. Perciò ogni ragazzaragazzoinsegnantebidello che mi incontra nei corridoi mi riconosce. I bidelli e gli insegnanti perchè vengo sempre mandata dalla preside. Sono diventata questo per colpa di Hellyson, la “più popolare” della scuola. Io preferisco chiamarla la “putroccola” della scuola. Lei mo odia perchè era abituata ad avere tutti ad i suoi piedi. Io ed Ambra, la mia migliore amica, siamo state le uniche a non piegarci al suo volere. Da allora lei si vendica mettendoci tutti contro. Ma io non sono nella stessa classe di Ambra, bensì in quella di Hellyson, e per questo sono ancora più soggetta al suo odio. In questa vita da schifo, però, c'è una nota positiva. Anzi, due! Ambra, mia compagna di stanza da un anno, ed Harry, il mio migliore amico e l'unico maschio che mi caga non per sfottere. Sono i miei migliori amici. I miei UNICI amici.

In amore sono sempre stata sfortunata. Per questo ci ho rinunciato e le uuniche persone di cui mi fido sono Ambra, Harry ed... Io.

 

 

 

 

Ehy ehy ehy!! *si va a sotterrare* scusate se fa schifo, ma è la mia prima fic da directioner perchè non lo sono da molto!! Vi prego, fatemi sapere QUANTO fa schifo così la tolgo in fretta!! Moony_4

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Capitolo 2
*** Primo Capitolo ***


Capitolo 1

 

*Bradford, Inghilterra. Dieci anni prima...

Un letto. Una casa enorme, buia. Due bambini. Il maschietto tiene in braccio la femminuccia, che sussurra da sotto le coperte

Leon?”

Si Tiffy?”

Dove sono mamy e papy??”

Sono... partiti. Per un viaggio lungo.”

Al bimbo cade una lacrima.

Leon, torneranno?”

Si Tiffy, ora dormi.”

Lei si accuccia.

Va bene, Leon. Me la racconti una storia”

Leon sorride.

Va bene,” sussurra”te la racconto. C'era una volta una bimba che si sveglia....sveglia....sveglia...”

 

Sveglia!! Sveglia!! Sveglia!!”

Sento qualcosa saltare sul mio letto. Era solo un sogno.

AMBRA!!! SE NON SCENDI DAL MIO LETTO ADESSO IO...” Mi metto ad urlare.

Ehy, principessa! Calmati ed abbassa la voce!” Dice lei arrendendosi e scendendo dal mio letto “Finirai per svegliare tutto il college”

Porca. Ma che ore sono? Cosa gli è saltato in testa a quella?

Mi puoi spiegare cosa ci facciamo sveglie alle.. Sei del mattino?” Dissi sbadigliando dopo aver dato una sbirciatina alla sveglia.

Ricordi? Ieri sera mi hai promesso che stamattina PRESTO mi avresti portata a mangiare un cornetto e a bere cappuccino. Il tutto PRIMA della scuola!!”

Cazzo. Mi ero scordata della sua capacità. Saranno state le sue origini italiane, ma quella riusciva a farti dire cose che non volevi dire quando non le volevi dire.

E va bene. Mi vado a vestire. Siamo solo tu ed io o viene pure Harry?” Le chiedo dal bagno.

No, mattinata tra amiche.” mi rassicura.

Mi vesto con un jeans nero, una felpa “I LOVE NY” e le mie converse viola. Ombretto, matita, mascara, et voila! Tiffy è pronta!!

Allora, andiamo?” Dico impaziente ad Ambry

Andiamooo!” Usciamo dalla nostra stanza e ci dirigiamo verso il bar.

Oh, cazzo. Il bar è chiuso!” Esclama Ambry

Ci credo, il sole non è ancora sorto. Anche andando in città, non penso che troveremo un buon bar aperto.” Le faccio notare io. Poi mi viene un'idea.

 

Inizio flashback

Leon, che ore sono?” Chiede la bimba assonnata.

Sono le sei.”
“Ma il sole... non c'è!”

Già. Lo vuoi vedere nascere?”

Si!!”

Una volta la mamma mi ha portato sul tetto e me l'ha fatto vedere,sai?” Disse il ragazzino. Era piccolo, aveva si e no otto anni, ma la mancanza dei genitori, una zia quasi assente ed una sorella da badare lo avevano fatto crescere.

Va bene.”

Aspetta e vedrai. Hai paura del buio?”

Prima si. Adesso che mi hai fatto vedere come il buio va via non ho più paura. E' bellissimo, fratellone.”

Fine flashback

 

Vuoi vedere il sole sorgere?” Chiedo ansiosa ad Ambry.

Va bene, perchè no?”

E' uno spettacolo bellissimo. Il buio se ne va e la luce invade gli occhi. Rimango accecata dall'improvvisa luce. Parliamo e scherziamo ed alla fine si fanno le sette. Andiamo a fare colazione al bar del college.

Cosa desiderate, signorine?” Ci chiede un cameriere abbastanza perplesso. Sarà sorpreso per l'orario.

Una crepes al miele, un cornetto al cioccolato e due cappuccini al caffè” Ordina Ambry.

Da portare?”

No, da consumare, grazie.” Afferma Ambry con un sorriso smagliante. L'ordinazione arriva e finiamo di consumarla alle otto.

Allora, non manca qualcuno?” Chiedo curiosa.

Wow, uscite una volta da sole e vi dimenticate di me? Grazie, ma non uscite MAI PIU' se è questo il risultato!” Dice una voce calda e divertita alle mie spalle.

Harry! Mi sei mancato!” Gli salto addosso e per poco non lo faccio cadere.

Ahahahahahah, smettila! Così mi schiacci, pesi!” Grida lui ridendo. Sono ancora le otto, quindi andiamo nella sua camera per stare un po'.

Vieni qui!” Grida Ambry appena entriamo. Lo abbraccia e gli da un bacio. Eh, si. Harry ed ambry stanno insieme. L'unica che lo sa sono io. Fuori sono io che lo abbraccio e me lo coccolo. Qel mondo.uando siamo da soli... Bhe, loro sono la coppia più affiatata del mondo.

 

 

Spazio Autrice

MA SCIAOOO BELLII!! Allora, come va? *Si va a buttare da un ponte* Lo so che fa schifo ma... abbiate pietà, io sono directioner da poco!! Nel prossimo capitolo un SACCO di colpi di scena!!
(W Louis *W*)

 

La vostra Moony_4.

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Capitolo 3
*** Secondo Capitolo ***


Capitolo 2

Dopo che ho salutato Harry ed Ambry mi dirigo verso la mia classe e guardai l'orario

 

*Terza D: orario.

Prima ora: Prof.ssa Jhonson

Seconda Ora:Proff.ssa Jhonson

Terza ora...*
Che palle. L'avvoltoio. E sono pure in ritardo. Entro in classe guadagnando l'occhiata assassina della professoressa di letteratura.

Mmmhh... Payne! Chissà perchè non sono affatto sorpresa...”
'Perchè arrivo sempre in ritardo, cogliona di un avvoltoio' Penso.

Non ne ho idea, signora” Le rispondo.

Signorina Payne, si vada a sedere al suo posto, ma che sia l'ultima volta che ti vedo arrivare in ritardo. Segnalazione alla preside e basta. La prossima volta andrà lei a dirlo di persona alla signora preside”

'Ma come no!' Mi vado a sedere al mio posto, che è accanto alla finestra. Da dietro di me arrivano risatine varie, probabilmente Hallyson e le sue leccaculo. Noto che accanto al mio banco c'è n'è un'altro. Nel momento in cui me ne accorgo entra in classe un ragazzo affannatissimo, con una borsa piena di libri a tracolla.

Lei sarebbe...?” Domanda l'avvoltoio, con ottime ragioni.

Io, uff, sono, anf...” Cerca di dire il ragazzo.

Ah, si. Lei sarebbe Tomlinson. Dato che è il tuo primo giorno di corso, sorvoleremo sul suo enorme ritardo. Ssi presenti, prego.” Dice la prof.

Ok, il mio nome è Louis Tomlinson ed è il mio primo giorno di corso. Ho 17 anni.” Si presenta velocemente Louis. E' carino. Ha gli occhi verde-azzurro e i capelli marrone-dorato. Si avvicina a me e si siede al banco accanto al mio. Da dietro arrivano vari mormorii, probabilmente Hallyson e le sue amiche scommettono su chi riuscirà a conquistarlo per prima. Certo, è carino, ma io non ci vedo niente di speciale. Mi guarda e sorride.

Piacere, Louis” Mi sussurra sempre sorridendo.

Tiffany” Dico io poco interessata. Passa poco più di un ora e suona la ricreazione. Vado al distributore di limonata, dove mi aspettano Harry ed Ambra. Louis mi segue.

Ehy, ciao!” Mi grida Ambra appena mi vede. Ci abbracciamo.

Ma chi è quello?” Mi sussurra indicando con un dito Louis, che ci stava raggiungendo.

Oh, un... amico, penso. Fa il mio stesso corso ed è arrivato più tardi di me. Non lo conosco bene però.” Sussurro a mia volta. Mi giro per parlare con lui, certa che fosse dietro di me, ma mi accorgo che non c'è. L'hanno fermato Liam ed i suoi amici.

E tu chi saresti, novellino?” Chiede Zayn in un ghigno.

S-sono nuovo...” Risponde Louis terrorizzato.

Penso che il tuo amichetto sia morto” Commenta Harry che nel frattempo ci aveva raggiunte.

Lo so, spero che non gli facciano male” Gli dico. Si sono intromessi altri studenti della cerchia di 'amici' di mio fratello. Pensano ci sarà una rissa ed alcuni già incitano Zayn.

Vado ad aiutare” Dice Harry. Io ed Ambry cerchiamo di opporci, ma lui è irremovibile.
“Oh, merda!” sussurra disperata Ambra.

No, vedrai che tutto si sistemerà e nessuno le prenderà. Harry riesce a portare via Louis prima che si scateni davvero una rissa.

Stai lontano da loro. Sono Zayn Malik, Niall Horan e Liam Payne” Lo avverte Harry, mentre cerca di staccarsi Ambry di dosso.

Payne?” Chiede Louis guardandomi interrogativo.

Si, è mio fratello, ma non farti ingannare: in comune abbiamo solo il cognome.” Dico io abbastanza tetra.

L'atmosfera si calma ed incominciamo a parlare tutti e 4: Io ed Ambry parliamo di trucchi e vestiti, Louis ed Harry di macchine sportive. Parlano perchè hanno appena saputo che saranno insieme in stanza. Noto che Louis ogni tanto mi manda occhiate fuggitive. E' irritante, col suo sorrisetto. La campanella suona e torniamo ognuno nelle rispettive classi.

La giornata passa noiosissima. Solo più irritante, per la presenza di Louis. A metà lezione circa si mette a parlarmi.

Cosa fai?” mi sussurra. Non rispondo facendo finta di essere interessata alla lezione. Dopo pochissimo mi arriva un biglietto : 'Cosa fai?' E' irritante. Non rispondo e lo butto nel cestino, che è proprio davanti a me. Me ne arrivano altri due, con su scritto la stessa cosa. Li butto. Al terzo che mi arriva gli rispondo :'Non rompere' Lui lo guarda, contento che io abbia risposto, ma appena legge si scurisce in faccia. Ci scribacchia qualcosa e me lo restituisce

'Perchè rispondi così?'

'Sto cercando di prestare attenzione alla lezione.'

'Davvero? A me sembra così noioso...'

'Lo so, la prof è una rompi.'

'Me ne ero accorto'. Sorrido.

'Non solo tu'

'Ma cosa sta spiegando?'

'Letteratura'

'Wow, non riesco a seguire.'

'Neanche io. Sarà per colpa della prof'

'Bha. A me sembra un avvoltoio'

'Lei E' un avvoltoio'

'Giusto. Sennò come si spiega la bruttissima cera?' Sorrido. Quando sto per rispondere una mano rugosa mi toglie il biglietto dalle mani.

Cosa è questo?” Chiede l'avvoltoio.

Payne, Tomlinson, in presidenza.” Io e Louis usciamo dalla classe e andiamo nel piano più alto dell'istituto. Sono incazzatissima con lui.

Scusami, non dovevo...” Mi sussurra. Non lo rispondo. La preside ci accoglie nella sua aula.

Payne, Payne, Payne... Quante altre volte dovrai salire qui!” Chiede disperata la preside.

Mi scusi, signora. Le giuro che stavolta non...”

Non è stata colpa sua. Sono stato io che le ho inviato un biglietto durante la lezione. Lei mi ha risposto solo per dirmi che dovevo stare zitto. La perdoni” Si intromette Louis. Cazzo se è coraggioso. Ero stata mandata altre volte in presidenza con qualcun'altro, ma mi avevano sempre addossato tutta la colpa. Prendo un grande respiro e dico

Signora, non è stato solo lui. La colpa è anche mia perchè non l'ho lasciato perdere.”

La preside ci guarda. Annuisce.

Quindi, suppongo che la colpa sia di... “

Entrambi” Rispondiamo insieme io e lui. Strano. Mentre lo dicevamo il mio cuore si è messo a saltare.

Ok, stavolta ve al acavte un avvertimento. Payne, non seguire la strada di tuo fratello. Sembra che Tomlinson sia un bravo ragazzo. Magari frequentarvi non vi farebbe malissimo” Dice convinta la preside. Tutto il mio corpo grida 'Bleach! MA MANCO PER IDEA!!!!', il mio cervello dice 'Pensaci Tiffy, potrebbe essere un'opportunità. E' carino.' Ma cosa pensa il mio inconscio?? E' tremendo solo pensarlo! SPARATEMI, LO PREFERISCO!!! Mentre in me c'è un conflitto interno, Vedo Louis sorridermi. E se stesse pensando lo stesso lui? Usciamo dalla presidenza alla fine della giornata e lo semino nella folla. Nel frattempo mi metto a cercare Harry; Ambry ci aspetta in mensa. Prima di uscire mi accorgo che Hallyson e le sue amiche sgualdrine mi mandano degli sguardi assassini. In mensa mi siedo al tavolo insieme ad Ambry ed Harry. Accanto a me si siede Louis. Cazzo, mi ha trovata. Nel frattempo Hallyson e le sue sgualdrine ni lanciavano sguardi assassini. So che per essermi seduta accanto all'oggetto della scommessa e ricevre le sue attenzioni mi dovrei aspettare una vendetta, che non tarda ad arrivare.

Ciao!” Cerca di attaccare discorso Louis. Io rispondo anonima “Ciao.” Mi da fastidio il suo sorrisetto irritante, sempre stampato sulla faccia. Mi sembra sfottente. Mi alzo per andare a prendere il pranzo quando ad Hellyson cade accidentalmente il piatto. Su di me.

Oh, scusa. Non ti avevo vista, sarà che sei così brutta con questa maglia. Bhe, adesso non ce l'hai più” Mi dice lei.'Calmati Tiffany. Calmati Tiffany. Calma...'

EH NO!! CHE CAZZO, MO ME LA RICOMPRI, PUTTANA!!!” Scoppio. Prendo la mia aranciata e gliela verso su quei brutti capelli.

CHE COSA?? COME TI SEI PERMESSA??” Grida lei. Prima che scoppi una vera rissa, si intromette mio fratello.

Basta litigare! TU... “ Dice indicandomi. “Chiedi scusa. Adesso.”

Cosa? La sta proteggendo?

No. E' lei che deve chiedere scusa a me” Mi oppongo.

No. Tu non sei nessuno. Lei è qualcuno. Quindi...”

Cosa? Ma...Ma... Lui mi ha detto questo? Non credo alle mie orecchie. Non può essere. Lui non mi ha detto che non sono nessuno. Lui... Lui aveva promesso...

 

Inizio Flashback

Ehy Leoon!” Il grido di una bimba risuona nella grande casa.

Leoon! Dove sei Leon?? Vieni ti prego, ho paura...”

Sono qui Tiffy. Non ti preoccupare.” Risponde il bimbo.

Oh, Leon!” Grida la bimba saltandogli addosso.

Avevo paura che tu non mi volevi più bene e quindi te n'eri andato perchè volevi bene ad un altra bambina!” Gli sussurra lei all'orecchio.

Ma no! Io ti vorrò sempre bene, ricordalo.”

La rassicura. Si siedono sul divano.

Davvero??” Chiede incredula.

Davvero.” Risponde il ragazzino.

Promesso?” Chiede la sorella abbracciandolo , cercando conforto.

Promesso. Ti proteggerò per sempre, sorellina.” Risponde lui, ricambiando l'abbraccio.

Fine Flashback

 

 

Angolo autrice

Daii eccomi qua! Vi piace? Non ne ho idea, assolutamente... Quindi recensite!!

 

Moony__4

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Capitolo 4
*** Terzo Capitolo ***


Capitolo 3

Sento le lacrime negli occhi. Come ha potuto? Io mi chiedo solo questo. Scappo via dalla mensa, prima di scoppiare definitivamente a piangere davanti a tutti i ragazzi, compreso LUI. Non volevo che mi vedesse piangere.

'Non ci puoi fare niente. E' cambiato definitivamente.' Mi sussurrò una vocina dentro la mia testa.

'No. L-lui non è cambiato. Lui mi vuole bene...' Risposi io per convincere la vocina. Era la mia coscienza e qualcosa mi diceva che aveva ragione. Oh, aspetta... era lei.

'Lo sai che ho ragione, no?' Mi sussurrò nuovamente.

Mi andai a sedere sotto una quercia e sollevai la mia felpa per togliermi le lacrime dagli occhi. Me la guardai e vidi tutto nero. Oh, cazzo. Il mascara e la matita si erano mescolati ed erano colati sulle guance. Adesso sembravo un panda. Di sicuro. Sentii dei passi alle mie spalle.

Ambra?” Chiesi.

 

Dieci minuti prima...

#POV LIAM

Non riesco a capire cosa è successo. Lei aveva versato dell'aranciata sui capelli di Hallyson, ed io devo proteggerla. Avevo scommesso con Niall ed avevo perso. Ma quando l'ho vista tremare e scappare via... Non sono più sicuro di aver fatto la cosa giusta. Parentela a parte, ho fatto soffrire una ragazza. Viene verso di me la sua amica bona. Fa karate, mi hanno detto. Meglio non rischiare e non provocarla.

Cosa vuoi da noi?” si intromette Zayn, con aria di sfida.

ALLORA...

1° punto: Io da voi non voglio niente.

2° punto: Voglio parlare solo con Liam.

3° punto: Non mi provocate, ok?” Ci fa la ramanzina e poi si avvicina a me.

Carissimo Liam...” Comincia” Non pensi di aver fatto soffrire TUA, E DICO TUA sorella? Per proteggere... lei?” Chiede indicando Hallyson incredula.

Si. Perchè Lei non è niente. Anzi, ha sporcato Hallyson ed io l'ho solo protetta.” Cerco di giustificarmi, ma inizio a ragionarci su. Perchè Tiffany avrebbe riempito Hallyson di aranciata?

Oh oh oh, cosa sento adesso!!” Mi sussurra piano lei. Come fa a non essere fidanzata?

Sai, Liam, la tua amichetta ha rovinato la maglia di Tiffany e Tu le hai rovinato la vita. Se vuoi, in qualche modo, aiutarla, vai da lei e scusati. Per tutto.” Mi consiglia. Non so perchè, ma sento che le mie gambe se ne vanno via dal comando del cervello e mi incammino verso il giardino.

 

#POV TIFFANY

Ambra?” Chiedo.

No. Non sono Ambra.” Riponde una voce, calda come non la ricordavo. Oh, quella voce. Non la dimenticherò mai. Mi giro e mi trovo faccia a faccia con...

L-Liam?” Chiedo, incredula. No sto sognando. Non può essere. Ah, si. Me la vuole far pagare per la sua amichetta.

Si,... Tiffy.” Mi risponde sorridendo. Non lo ricordavo sorridere, ma quel sorriso contento mi riempie il cuore. Sorrido anche io.

Scusa. Ho sbagliato... in tutto. Ho sbagliato con te. Tu non sei un 'nessuno'. Tu sei tutto, sei l'unica persona che mi è rimasta sempre vicina. Puoi perdonarmi... per tutto?” Mi chiede.

Ci penso. Lui che mi chiede scusa? Ma neanche nei sogni più sfrenati. Eppure era li. Con me. Lo guardo con lo sguardo più truce che posso. Poi...

Ma certo, Leon!!” Dico, saltandogli al collo.

Ehy, tiffy!! Così mi distruggi!!” Mi gridò ricambiando l'abbraccio. Un abbraccio con tutto il cuore. Mi scendono le lacrime dagli occhi. Oh, il mascara cola di nuovo. Mi pulisco alla maglietta di Leon, che se la guarda.

Ehy, era la mia maglietta preferita!” Mi dice guardandomi con faccia da cucciolotto.

Io torno a mensa... oh, merda.” Dico guardandomi la maglietta sporca di sugo.

Toccherà a tutti e due lavarsi allora!” Mi guarda e scoppia a ridere. Ci dirigiamo ridendo verso le stanze, mano nella mano. Non ricordo neanche l'ultima volta che mi ha preso per mano.

Allora ciao, ci vediamo a mensa!” Gli dico entrando in stanza, ridendo. Mi faccio una doccia, mi cambio e torno a mensa. Vedendomi entrare, Ambra ed Harry mi vengono incontro.

Ma... Dov'è Liam?” Mi domanda subito lui.

No... è venuto a scusarsi ed è andato a cambiarsi” Rispondo, raggiante di felicità e con tranquillità.

CO-COSA??” Chiede incredula Ambra “Parliamo da un'altra parte, ti va?” Mi prende dal braccio e mi porta fuori. Harry ci segue.

Cosa è successo, dove e quando!” Mi ordina.

Parlo e le racconto tutto, come se fosse una cosa normale. Poi, alla fine del racconto, mi guarda esterrefatta.

Suppongo che adesso... io e tuo fratello possiamo essere amici...” Dice Harry, con il suo sorriso che fa sempre incantare parecchie ragazze dell'istituto. Io non ci trovo niente di speciale. Niente in confronto a quello di...

'Ma che cazzo pensi, Tiffy? Lo odiavi fino a poco tempo fa ed adesso dici che il suo sorriso è meglio di quello di Harry?' Mi sgrida il mio subconscio. Di nuovo. Devo dargli un nome. Mi parla un sacco di volte. Il pomeriggio passa tranquillo, fino a quando un avviso della preside ci dice di trovarci in palestra per la prossima mezz'ora...

 

SPAZIO AUTRICEEEE RAGA

ehyyyyy sono qui (Purtroppo nd Tutti) Scusate per il ritardo, ma ai mie genitori è morto un parente... vabè ecco il nuovo capitoloooo ditemi se vi piace!! Recensite se leggete!! Perchè sennò non vado avanti, non c'è nessuno...

Moony_4

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Capitolo 5
*** Quarto Capitolo ***


Capitolo 3

Io ed Ambry (Che da adesso chiamerò Amy, perchè il suo secondo nome è Amalia, il suo nome completo Ambra Amalia Barone) ci guardiamo negli occhi, siamo sorprese dall'annuncio della preside. Ci prepariamo ed usciamo. Tutti i ragazzi sono fuori, quindi per trovare Harry e Liam ci vuole tempo. Io ed Amy ci dividiamo. Lei cerca il suo ragazzo ed io mio fratello. Ma mi ritrovo davanti...

Louis!” Dico, sorpresa di trovarlo davanti. Lui mi sorride.

Ehy, Tiffy. Ti posso chiamare Tiffy, vero?” Mi chiede.

Si, ma... andiamo in un posto meno affollato!” Urlo cercando di farmi sentire in tutto quel fracasso. Lo afferro dal braccio e lo porto vicino ai bagni pubblici.

Cosa ci vuole dire la preside secondo te?” Mi chiede. Sorrisetto irritante. Gli do un pugno. Adesso gli tiro un pugno...

'Non puoi' mi sussurra Meg. Voi vi starete chiedendo chi sarebbe 'meg'. Meg è la voce del mio cervello. Lo avevo detto che un nome glielo davo.

'Oh, si che posso, se vuoi lo faccio!' La sfido.

'No, tu non vuoi.'

'E perchè non dovrei volere?'

'Perchè lui tiiiiiii.... devo continuare?'

'NON TI AZZARRDARE...'

Tiffy?” Una voce mi riporta alla realtà.

Non... non lo so.” Gli rispondo.

Mi dai il tuo numero?” Mi domanda. A quel punto ci scambiamo i numeri.

Bhe... io vado a cercare Amy e Harry”

Ehy... ma ti piace il ricciolino?” Mi chiede con disappunto.

NO!!” Rispondo scandalizzata.

Il fatto è che... vedi, lui ed Amy...” comincio. Non so perchè glielo sto dicendo. Apro la bocca per continuare ma lui mi mette delicatamente un dito sulle labbra.

Shh... ho capito.” Mi sussurra. Mi allontano da lui. Era una scena insopportabile. Eravamo soli, ed a meno di dieci centimetri. Non so perchè, ma Meg si fa risentire.

'Speri che ti chieda di uscire?'

'Oh, Meg, non sai quanto.'

'Invece lo so'

'Certo. Era IRONICO.' Trovo Harry e Amy ed andiamo in palestra.

Appena arrivati Louis si siede vicino a me. Non sembra arrabbiato. Dopo un bel po' la preside inizia il suo discorso. Mentre parla, sul viso di Amy compare un sorrisetto divertito. Non mi piace. La conosco come le mie tasche. Chissà cosa trama... mi giro e vedo Louis a pochi centimetri da me. Il suo sorrisetto... cazzo.

... per queste ragioni abbiamo scelto di fare la festa di Halloween. Questa grande idea è della signorina Ambra Amalia Barone. Vieni pure, cara” La invita la preside. Me lo dovevo aspettare. Amy si alza dal suo posto, dando un bacio sulla guancia ad Harry DAVANTI A TUTTI. Vedo il volto di Harry passare da almeno sei diverse sfumature di rosso, per poi fermarsi sul rosso pomodoro. Ok, quello non me lo aspettavo. Scende tranquillamente dalle scalinate. La palestra è nel più completo silenzio. Si sente solo il rumore dei suoi tacchi rieccheggiare nell'ampia volta in cemento. Il rumore cessa e lei si accomoda accanto alla preside.

Bene. La signorina ha alcune idee da esporvi.” Riprende la preside.

Bhe, io ho pensato che potessero organizzarsi della festa tre persone. Queste persone sono state sorteggiate. E sono...” Dice Amy, Prendendo un foglio. Tutti i ragazzi si guardano. Chi sarebbero stati?? Amy si schiarisce la voce e comincia a leggere.

Il primo è... Louis William Tomlinson!” Dice entusiasta. Louis mi guarda, con sguardo interrogatorio. Io sorridendo gli faccio cenno di lazarsi ed andare. Si alza e si avvia, con gli sguardi invidiosi degli altri maschi addosso.

Eccoti, Louis. Vediamo con chi collaborerai. Con... Zayn Jawaad Malik!” Esclama contenta. Ma non mi sembra contenta perchè Zayn e Louis erano usciti. Mi guarda, come se si aspettasse qualcosa da me. Guardo Zayn di soppiatto. Non mi piace quel ragazzo. Ha qualcosa di...magnetico. Ma non mi attira. Lui si alza e raggiunge Louis al centro, guardandolo con disprezzo.

Ambra è impaziente di continuare a leggere.

Bene... si ottimo. Il prossimo, anzi LA prossima è... Tiffany Payne!! Yuppi!” Esulta. A questo punto mi pare che il sorteggio non era stato proprio sorteggio. Ci ha messo lo zampino. Con rabbia mi alzo ed vadro accanto a Louis, che così è in mezzo a me ed a QUELLO. Lo detesto. Assolutamente. La palestra si svuota e rimaniamo io, Louis, Zayn ed Amy, che ci spiega come organizzare il tutto. Poi ce ne andiamo. Mi arriva un messaggio da Louis.

'Tranquilla, con DJ Tomlinson non c'è da preoccuparsi', dice.

'DJ Tomlinson un cazzo' è la mia risposta.

'Gentile.'

'Visto? Sono la migliore.'

'Vabbene, ti va di uscire stasera?'

'Con chi?'

'Con me'

'Non so'

'Dai, andiamo dove vuoi tu.'

'Vabbè, accetto.'

'Sono contento. Alle otto davanti al cancello della scuola.'

'ok'

Arrivai alla mia stanza, felice come una pasqua. Mi andai a fare la doccia canticchiando. Mi misi a cantare. Adoro cantare.

 

We are gonna dancing to the sea,

all I want is you,

you're ma cherie

 

Never seen the girl that so Jolie

all I want is you

you're ma cherie...

 

Chiudo l'aqua e sento la porta sbattere. Mi metto l'asciugamano e lo lego sopra il seno. Metto un asciugamano sui capelli e lo lego. Spio dalla porta chi è entrato ed esco con calma. Sul letto ci sono Amy ed Harry. Non si sono accorti di me.

Tra poco esco. Non mi sporcate il letto, se sporcate qualcosa cambiate tutto e non mettete disordine.” dico spaventandoli a morte. Arrossiscono fino all'osso.

Ehm... e... dove andresti... di bello?” Mi chiede Harry, per bloccare quel silenzio imbarazzante.

Oh... bhe, da nessuna parte...” Mento. Cazzo, non ci ho pensato. Non ho preso in considerazione di dirlo a qualcuno.

Ehy! Conosco quello sguardo! Tu devi uscire... con qualcuno. Puoi dircelo, sai?” Mi disse Amy.

Oh, bhe... forse... può darsi che io stasera … esco con Louis?” Dico arrossendo e con un sorrisino ebete sulla faccia.

Ahhhhhhhhhhh!!!” Urla Amy, contenta.

'Ti piace eh??' mi dice Meg.

'Oh, certo che mi piace.'

'LO SAPEVOOOOO'
“HARRY!! NON SEI FELICE PER LEI???? SI STA PER FIDANZARE!!” urla Amy in preda all'euforia abbracciando -anzi, stritolando- il povero Harry.

Non mi piace! Bhe, forse un pochino...” ammetto.

E' L'AMORE TROVERAAAAA'” Si mette ad urlare Amy.

Calmati!” Dico sbirciando l'orologio. Sono le sette e trenta.

Aiutami a scegliere i vestiti piuttosto” Mi dispero. Sto per cadere in una crisi isterica, e per evitare il peggio Harry mi abbraccia. Quando Amy mi porge i vestiti, mi accorgo che sono nuda. Sto abbracciando Harry nuda. Ah, no. Ho l'asciugamano. Nonostante questo prendo i vestiti e vado in bagno a vestirmi. Amy è un genio. Mi infilo i Jeas stretti, la t-shirt nera e sopra una maglia a righe viola e blu. Metto le converse e mi finisco di truccare con matita e mascara. Prendo la borsa e mi metto il giubbino corto. Mi guardo allo specchio prima di uscire ma noto un'imperfezione nella matita: è sbafata. Non posso farmi vedere da Lou (Il soprannome che gli ho dato. Non è adooorabile?? Come lui) così!! Vado a rifarmi il trucco. Vado di nuovo davanti allo specchio del bagno e sento Harry

Tiffyyy, noi usciamo. Lascia la chiave sotto la portaaa!!” Mi grida. La porta sbatte nuovamente. Mi rifaccio l'acconciatura. Caspita, non ci mettevo mai così tanto per prepararmi. Guardo l'orologio e sbianco.

Le otto e un quarto. Scappo via dalla stanza ed arrivo al cancello. Non c'è nessuno.

'Ecco, hai fatto tardi e se n'è andato. Contenta?'

Mi domanda Meg.

'Ma tu ci sei quando non devi esserci!'

'Rispondi'

'No, non sono affatto contenta.'

Mi siedo a gambe incrociate su un'aiuola appena fuori il cancello e guardo la luna. E' bellissima.

Ehy” Dice una voce dietro di me.

Il suono di quella voce mi fa salire un brivido sulla schiena.

Ciao Lou... is” Rispondo girandomi. E' appoggiato alla colonna, con le braccia incrociate e una gamba appoggiata alla colonna. E' bellissimo. Mi sorride, con quel suo sorrisetto che una volta trovavo irritante, adesso era nei miei sogni. Mi porge òla mano, la prendo per alzarmi ma lui mi tira verso di sé, abbracciandomi. Adesso i nostri visi sono a meno di due centimetri, come il pomeriggio. Gli sorrido, ma mi allontano.

Bhe, andiamo, o daranno il nostro tavolo a qualcun altro, dato che siamo in ritardo di un ora” Mi dice Lou ridendo. La sua risata è contagiosa, così mi metto a rodere pure io.

Ok... dove mi porti, Monsieur?” Dico ridendo, per scherzare un po'.

Spero che la pizeria sia di suo gusto, Mademoiselle”

Scherzando e ridendo arriviamo ad una macchina lucidata e nera come la pece.

Sono senza parole.

Wow ma... dove l'hai presa, Lou?” Mi lascio scappare. Un mezzo sorriso si accende sul suo viso. Cazzo se è bello.

Lou?” Chiede divertito.

Non ti dispiace vero?”

No, Tif” Mi rassicura. Entriamo in macchina ed un dubbio mi attraversa la mente.

Hai la patente?” Gli domando.

No, ma so guidare, tranquilla!” Andiamo davanti ad una pizzeria.

Entriamo ed ordiniamo una pizza alla cameriera. Ci sediamo al nostro tavolo, che era discostato dal centro della pizzeria.

Allora... tuo fratello è Liam?” Mi domandò per rompere il ghiaccio. Domande personali. Pessimo argomento.

Si... lo conosci?” chiesi.

Si, è simpatico. Anche l'irlandese... Niall, giusto? E' simpatico. Molto simpatico.”

Ah, Niall... se ti dico un segreto, lo sai mantenere?”

Si.”
“Ecco... Lui era il nostro migliore amico -mio e di Liam- da piccoli, ma mi ha dimenticata. Come mio fratello.” Confessai.

Oh... bhe, con Harry?” Chiese con una punta di rimpianto nella voce. Era geloso. Probabilmente per me si vedeva come un fratello maggiore. Io lo vedevo come il mio ragazzo, ma non importa.

Te l'ho detto. Sta con Amy.” Ripetei.

Ah, certo. Com'è la tua famiglia?” Cercò di informarsi. Tasto dolente. Alla parola 'famiglia' un dolore mi percosse il petto. Con riluttanza bofonchiai

Sono solo io. Bhe, io e Liam. E tu?”

Io ho quattro sorelle”

Famiglia numerosa?”

Si”

La pizza arrivò.

Fa di... fcarfa vecchia” Commentò Lou. Lo guardai cercando di fare la faccia più seria che potevo, ma aveva in bocca due fette di pizza più grandi di lui. Aveva una faccia buffissima e scoppiai a ridere. Lui rise e sputò la pizza in faccia... al direttore della pizzeria. Cinque minuti fuori eravamo fuori dal locale a ridere e a tenerci come degli ubriachi. Stavo per cadere quando lui mi prese tra le braccia, come un casquè (Non so come si scrive scusateee ND AUTRICE). Ci fermammo e ci guardammo negli occhi. Verde nell'azzurro. Era bellissimo, con un sorriso timido sul volto. Si avvicinò piano piano a me, chiusi gli occhi e... si mise a piovere!

 

 

SPAAAAAZIO AUTRICE, BABE (?)

Ciaooooo ecco il nuovo capitolo. So che fa schifo, recensite per farmi sapere cosa cambiareeee!!!

Sto facendo una One-Shot divertente!! Seguitela mi raccomando!!!

E ricordate sempre che...

I LAVA YOU (?)

SCLERO CONCLUSO, GAME OVER.

 

Moony_4

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Capitolo 6
*** Quinto capitolo ***


Ehylàà!! Sono qui per dirvi che cambieranno parecchie cose.

  1. Al posto di mettere il “”” Mentre parlano ci sarà questo “--” (Sperando che si veda...)

  2. Al posto della storia narrata al presente, sarà al passato c:

Bene, cominciamo!!

Capitolo 4

Ci mettemmo al riparo sotto un portico, ridendo. A un certo punto ci mettemmo a parlar del più e del meno e, parlando con lui, mi lasciai scappare:
-Certo che sei adorabile, Lou!- lui mi squadrò con diffidenza e poi cautamente mi chiese:

-Ma, lì dentro, che ti sei bevuta?- Lo guardai a mia volta, rendendomi conto che avevo detto troppo.

-Bhe, niente... il fatto è che...- Cominciai.

-No, non voglio saperlo!- Disse storcendo la faccia in una smorfia di disappunto. Mi arresi e ci accorgemmo che il cielo si era fatto di nuovo sereno.

In mente mi balenò un'idea.

-Ti va di andare in spiaggia?- Gli chiesi.

-Certo. Copriti però che fa freddo- Mi disse severo.

-Non sono mica una bambina!! Ho 15 anni!- Gli ricordai. Poi gli feci una frecciatina malefica. Mhuahahah.

-Sembri mia mamma- Gli dissi con una punta di malvagità ed un sorriso malefico che mi andava da un orecchio all'altro.

Mi guardò stranito.

-Tuo padre, semmai.-
Bingo.

-Nono. Proprio mia mamma- Dissi, mantenendo il sorriso. Ma mi guardava ancora stranito. Ah. Forse pensava che io mi sarei messa a piangere se avessi sentito la parola “Mamma” o “Papà”. Il che probabilmente sarebbe stato vero se fossi stata con Amy, Harry o Liam. Però ero con lui, ed io sono forte di carattere. Poi mi fece una domanda che stranì me.

-I tuoi... come... ecco, come sono venuti...- Faticava. Forse cercava le parole giuste per chiedermi come erano morti. Lo precedetti.

-Incidente stradale. Quando io e Liam eravamo piccoli.-

-Ah... ok.- Mi rispose guardandomi negli occhi.

Poi mi disse:
-Sei brava a cantare.- Arrossii fino all'osso.

-E tu come sai che so cantare?- Gli chiesi.

-Stavo passando sotto la finestra della tua stanza mentre cantavi- mi rispose arrossendo. Cazzo, avevo la finestra aperta.

-Ti va di cantare qualcosa? Giusto per dimostrarmi che non mi sbaglio... - Mi propose malizioso.

-A costo che dopo canti tu.- Gli dissi.

-Mi arrendo. Vai. Cosa canti?- Mi chiese. Ci pensai un po' su. Non ne avevo idea. Poi puntai sulla mia canzone preferita.

-Die Young, di Ke$ha- Risposi sicura. Poi iniziai a cantare...

 

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
We're gonna die young
Let's make the most of the night like we're gonna die young

Let's make the most of the night like we're gonna die young

Young hearts, out our minds
Runnin' till we outta time
Wild childs, lookin' good
Livin' hard just like we should
Don't care who's watchin' when we tearin' it up (you know)
That magic that we got nobody can touch (for sure)

Lookin' for some trouble tonight (Yeah)
Take my hand, I'll show you the wild side
Like it's the last night of our lives (uh huh)
We'll keep dancin' till we die

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
We're gonna die young
Let's make the most of the night like we're gonna die young

Let's make the most of the night like we're gonna die young

Young punks, takin' shots
Strippin' down to dirty socks
Music up, gettin' hot
Kiss me, gimme all you got
It's pretty obvious that you got a crush (you know)
That magic in your pants, it's makin' me blush (for sure)

Lookin' for some trouble tonight (Yeah)
Take my hand, I'll show you the wild side
Like it's the last night of our lives (uh huh)
We'll keep dancin' till we die

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
We're gonna die young
Let's make the most of the night like we're gonna die young

 

Conclusi. Lui mi guardò e dopo un po' riuscì a dire:
-Wow. Sei... bravissima! Non credo alle mie orecchie- Mi disse incredulo. Arrossii di nuovo violentemente.

-Adesso tocca a te!- Gli gridai. Lui scrollò le spalle.

-E va bene. Canterò Look After You, dei The Fray-

Iniziò a cantare...

 

-I don't say this now I will surely break 
As I'm leaving the one I want to take 
Forgive the urgency but hurry up and wait 
My heart has started to separate 

Oh, oh, 
Be my baby 
Ohhhhh 
Oh, oh 
Be my baby 
I'll look after you 

There now, steady love, so few come and don't go 
Will you won't you, be the one I'll always know 
When I'm losing my control, the city spins around 
You're the only one who knows, you slow it down 

Oh, oh 
Be my baby 
Ohhhhhh 
Oh, oh 
Be my Baby 
I'll look after you 
And I'll look after you 

If ever there was a doubt 
My love she leans into me 
This most assuredly counts 
She says most assuredly-

 

Conoscevo il testo, quindi cantammo insieme...


-Oh, oh 
Be my baby 
I'll look after you 
After You 
Oh, oh 
Be my baby 
Ohhhhh 

It's always have and never hold 
You've begun to feel like home 
What's mine is yours to leave or take 
What's mine is yours to make your own 

Oh, oh 
Be my baby 
Ohhhhh 
Oh, oh 
Be my baby 
I'll look after you 

You are so beautiful to me-

 

Ci guardammo negli occhi sorridendo. I nostri visi si avvicinarono e successe quello che avevo desiderato da tutta la sera: le nostre labbra si toccarono e percepii il suo sorriso lieve. Era bellissimo. Era il mio primo bacio. Ok, sembra strano ma all'età di quindici anni non avevo mai baciato nessuno. Ci staccammo e lui mi abbracciò.

-Ti amo- Gli dissi sussurrando piano. Mi diede un bacio sulla fronte e rise piano.

-Anche io. Dalla prima volta che ti ho vista.- Mi confessò. Lo abbracciai ridendo.

-Io no. La prima volta che ti ho visto ti odiavo- Confessai alzandomi e tenendomi in equilibrio sui talloni e con le mani dietro la schiena. Lui si alzò di colpo.

-Madai?- Disse con un sorrisetto ironico sul volto.

-Preparati a correre, piccola- Mi disse. Mi piaceva piccola, quindi mi misi a saltellargli davanti gridando -Non mi prendi! Non mi prendi!- Dissi, sfottente. Ci mettemmo a correre sulla spiaggia ridendo. Alla fine lui mi prese e ci buttammo a peso morto sulla sabbia. Era caduto su di me ed io finsi di farmi male. Cosa impossibile perchè si teneva con le braccia sollevato da terra e dal mio corpo.

-Sei pesante, Lou! Così mi schiacci!- Gridai fra le risate. Lui non ci fece caso e si fiondò sulle mie labbra. Era la sera più bella della mia vita. Si stese accanto a me, ridendo lievemente. Il mio volto si fece serio. Lui se ne accorse.

-Che c'è?- Mi chiese alzandosi su un braccio e mettendosi di fianco, con una faccia mista tra il serio e il preoccupato.

-Lou...- Cominciai girandomi verso di lui. -Non mi abbandonerai mai, vero- Chiesi, preoccupata di fare una domanda troppo esagerata. Lui mi abbracciò dandomi un leggero bacio sulle labbra.

-Ma certo che no. Io ti amo davvero. E non lascio andare via le cose che amo- Mi disse. Lo abbracciai anche io. E mi sentii felice. Davvero felice. Lui mi rendeva felice. Lo baciai e lui ricambiò. Non so quanto durò, so solo che per tutto il tempo che durò toccai il cielo con un dito. Tornammo al college tenendoci per mano. Ma, disgrazia delle disgrazie, il cancello era chiuso.

-Cazzo, adesso come entriamo? Gli domandai. Lui incrociò le braccia e valutò la situazione attentamente. Poi sorrise ed alzò un dito.

-Bingo!- Esclamò. Lo guardai ansiosa.

-Allora?- Chiesi.

-Scavalchiamo!- Disse.

-Mi stai prendendo per il culo?- Domandai, sperando che fosse uno scherzo.

-No. Guarda quanto è facile!-Mi disse. Poi scavalcò senza difficoltà. Ma certo, lui era un ragazzo! Più grande di me, e pure palestrato.

-Aiutami almeno!- Gli gridai. Lui sbuffò, riscavalcò per raggiungermi e... gli irrigatori si accesero! Dopo mille prove per la rete bagnata, riuscimmo a scavalcare la rete. Mi accompagnò fino alla porta della mia stanza e, dopo un bacio, se ne andò in stanza. Io restai fuori finchè non vidi che era entrato in stanza. Stavo per entare, quando qualcuno dall'ombra mi chiamò.

-Tiffy-

Mi girai ed un ragazzo alto venne verso di me...

 

 

AAAWWW!!! Devo dire di essere lusingata dalle recensioni tutte positive!! Sto aggiornando a tempo di record!! Spero continuiate a seguirmi e a seguire la storia... ho bisogno di qualche suggerimento...

  1. vi piace il nome “Tiffany” O lo cambio?

  2. Vi piace il nome “Amy” O lo cambio??

Grazie dell'attenzioneee!!

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Capitolo 7
*** Sesto Capitolo ***


Capitolo 6

Mi girai, per vedere chi mi chiamava. Era una figura poco distinta, ma avrei riconosciuto quel sorriso dappertutto.

-Leon!- gridai saltandogli praticamente addosso.

-Calmati! Che ci fai, piuttosto, qui fuori? Sono le undici! Il coprifuoco è alle otto...- mi disse con consapevolezza, abbracciandomi. Lo guardai.

-Niente.- mentii. Perchè lo stavo mentendo? Bhe, perchè non potevo mica dirgli che il giorno stesso che avevamo fatto pace mi ero elevata da “Forever Alone” a “Fidanzata”. Avrebbe creduto che fosse stato per merito suo.

-Ah, niente? Ok, allora non avrai problemi a dirmi cosa ci facevate tu e Louis da soli, dopo il coprifuoco?- mi domandò, per mettermi in difficoltà. Solo allora mi accorsi che aveva una sigaretta accesa in bocca. Lo guardai contrariata.

-Butta quell'affare, o non saprai niente.- gli ringhiai. Lui fece spallucce, la spense e la rimise nel pacchetto.

-Va bene. Adesso posso sapere?- Mi chiese con la faccia da cucciolo. Non ho mai saputo resistere a quella faccia.

-Va bene. Io e Louis stiamo insieme e ci amiamo.- confessai. Mi guardò sospettoso.

-Dovrò dire a Louis di non farti soffrire, o lo ucciderò.- mi disse convinto.

-Va bene. Ti voglio bene, brò- dissi io allontanandomi per entrare in stanza.

-Anche io, Tiffy.- Mi rispose prima di andarsene. Entrai in stanza, finalmente. Sentii qualcuno russare. Chissà cosa avevano fatto Harry ed Amy. Accesi la luce e guardai verso il letto di Amy. C'era solo lei. Presi il mio pigiama giallo a cuoricini verdi e lo indossai. Mi struccai e mi buttai sul letto, ricevendo la protesta di questo. Aspetta un momento.

Il letto...

Che sbruffa?!

E si muove!?

-AAAAHHHH SI SONO IMPOSSESSATI DEL MIO LETTOOOOOO!!- Urlai. Amy si alzò gridando peggio di me. Dal mio letto arrivò un sibilo soffocato. Ero terrorizzata e mi misi a gridare in un angolo, quando Amy ebbe la geniale idea di accendere la luce. A quel punto ci avvicinammo terrorizzate al letto che tremava. Presi il phon e Amy si impossessò del libro di Biologia, che era enorme e che doveva fare un male cane. Io, coraggiosamente mi ero avvicinata al letto brandendo il phon tipo spada. Stavo per suonarlo sulla testata del mio letto, che si era ingrossato e che sembrava contenere una persona, quando Amy gridò.

-Ferma!- Mi urlò. Io la guardai incredula e lei mi sorpassò, scuotendo leggermente il letto.

-Harry, amore, svegliati- sussurrò con dolcezza.

Harry!?

Ora capisco. Harry ha dormito nel mio letto. Dalle mie lenzuola emerse un Harry piuttosto assonnato. Morto di sonno. Ci guardò con la faccia più sorpresa che potesse fare, considerando che si era svegliato da dieci secondi e aveva trovato la ragazza e la migliore amica pronte a picchiarlo.

-Eh?- Chiese stupefatto. Amy con un sorriso gli spiegò tutto, mentre io me ne stavo a guardarli e a pensare che impressione avremmo fatto io e il mio Lou. Amy parve leggermi nel pensiero, perchè mi guardò ansiosa.

-Aloooora....- cominciò, estasiata. Finsi di non capire. Certo che avevo capito. Harry si girò verso di lei e face una faccia molto curiosa. Lei si avvicinò e glielo sussurrò, il tutto sotto il mio sguardo più curioso possibile.

-Vuoi dirci cosa avete fatto tu e Louis?- Chiese stando attenta a sottolineare la parola “Louis” con gesti e voce, scatenando le risatine trattenute di Harry. Come faceva a piacergli? Se non fosse stata la mia migliore amica l'avrei uccisa senza ripensamenti. Ma lo era, ed è bello avere qualcuno di pazzo vicino. Ti allontanava dalla realtà. Mi misi a ridere e mi guardò male. Abbassai lo sguardo e raccontai tutto. Stettero in ascolto con le braccia incrociate. Poi Amy mi guardò, con le lacrime di felicità agli occhi. Mi abbracciò, forse più contenta di me e ci mettemmo a saltare strillando. Harry fece una evasione della stanza degna di un ladro. Poi andammo a letto. Il giorno dopo ci avviammo a scuola. Harry ci raggiunse, dovevano parlare di qualcosa. Io andai al mio armadietto per poggiare l'enorme libro di Biologia con cui poche ore prima avevo minacciato Harry. Al ricordo mi misi a ridere come una scema. Scossi la testa, divertita, e mi girai per cercare Lou con gli occhi. Non lo vedevo, sarà in ritardo. A proposito, con chi era in stanza? Glielo avrei chiesto dopo la lezione di matematica. Controllai il mio orario.

Due ore di estenuante matematica, un ora di filosofia, lingua latina e per ultimo educazione fisica. Ah. Io, Zayn e Lou dovevamo guardare nel magazzino della palestra per prendere tutto quello che ci serviva per la festa di Halloween. Era il 28 di ottobre. Avevamo poco tempo. Presi il cellulare per mandare un messaggino a Lou. Uno romantico, tipo “Ma dove cazzo sei che mancano cinque minuti alla lezione!?”. Mentre scrivevo molto velocemente, chiusi l'armadietto con l'altra mano quando una voce mi chiamò da molto vicino.

-Ehy, baby, cosa ci fai qui tutta sola?- Mi chiese Zayn con fare minaccioso. Lo squadrai con odio. Che cazzo voleva da me? Poi assunse un'aria offesa.

-Non si saluta?- Mi disse con un ghigno. Voleva portarmi a letto come una delle sue solite “Amiche”. No, io ero fidanzata. Anche se non lo sapeva nessuno.

-Io non parlo agli sconosciuti- risposi, acida. Okay, forse stavo esagerando un tantino. Ma non mi importava affatto.

-Nemmeno a quelli sexy? Mi chiese, malizioso. Gli sorrisi. Un sorriso freddo, distaccato. Nel frattempo gli mostrai il mio bellissimo dito medio. Poi suonò la prima campanella. Segno che avevamo circa cinque minuti prima di entrare in classe. Qualcuno mi abbracciò da dietro, cingendomi i fianchi. Riconobbi quell'abbraccio, mi girai e baciai Lou, abbracciandolo davanti a tutti. Indovinate chi stava passando in quel momento?

Massì, proprio lei!
Hallyson!!

E quando vide me e Louis abbracciati, diventò verde, viola e poi rossa e corse a raccontare tutto alle sue amichette. Quanto ero soddisfatta! La seconda campanella suonò ed io entrai in classe mano nella mano con Lou, sotto lo sguardo di Liam che ci guardava da lontano sorridendo. Quando me ne accorsi gli mandai un bacio con la mano e lui lo acchiappò al volo. Tipico di fratelli. Mi girai nuovamente verso Louis, che faceva il finto offeso.

-Tu non me li mandi i baci però!- disse, con la faccina più dolce che poteva. Risi e lo baciai.

-Per te ci sono quelli veri!- gli ricordai staccandomi ed entrando in classe. Lui non frequentava il mio stesso corso. Mi andai a sedere sbuffando al mio posto, aspettando il compagno che si sarebbe seduto accanto a me. Zayn entrò in classe e si spaparanzò sulla sedia accanto alla mia. Alzai gli occhi al cielo, sentendo il suo sguardo cercare il mio. Chissà quante volte doveva essere stato rimandato. Lo detestavo. Durante quella lezione cercò di parlarmi, ma io evitai tutti i contatti, alzando gli occhi al cielo e sbuffando più o meno ogni trenta secondi. Cosa mi ricordava quella scena?

Ma certo!!

Con Louis era stato lo stesso!!

Prima lo odiavo ed adesso lo amavo! Sembrava un deja-vu. No, non poteva piacermi lui. Era un segno del destino, però. Tuttavia, dalla mia parte c'era il carattere insopportabile e puttaniere.

Qualcuno mi chiamò da dietro.

Oh, ma che era? Il giorno prima ero la più sfigata ed adesso mi cercavano tutti i ragazzi della scuola ed in più ero fidanzata?

Mi girai.

 

Welà! Ciao!!

Che bello! Grazie delle recensioni bellissime!! Ho deciso di tenervi un po' sulle spine, quindi ho bloccato questo capitolo così, in tronco.

Non uccidetemi per questo!!

Lo saprete entro domani!!

Voglio ricordare che questa è IL SECONDO AGGIORNAMENTO IN UN GIORNO!!

RECOOOOORD!!

Grazie per seguirmi anche durante lo sclero, io vi amuuu!!
Moony_4

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Capitolo 8
*** Settimo Capitolo ***


Capitolo 7

Mi ritrovai davanti un sorriso angelico che, accompagnato da quei due occhi azzurri e da quei capelli biondi, si meritava l'appellativo. Non credevo ai miei occhi.

-Niall... !?- chiesi fra l'incredulo e lo stupito. Lui abbassò lo sguardo ed arrossì. Pensavo si fosse dimenticato di me. Proprio in quel momento ricordai di averlo visto con mio fratello, ma mai con una sigaretta in bocca o con una ragazza.

-Bhe... si. Sono qui!- mi disse arrossendo ancora di più. Non sapevo se sentirmi sfruttata o felice.

-Ci vediamo dopo, ok?- Gli dissi, notando le occhiate assassine del prof. Mi girai e pensai ad una cosa.

Con Louis non ero andata troppo in fretta? Cioè, ci conoscevamo da si e no una settimana e già mi ero innamorata? Era sbagliato, lo sentivo. E sentivo che anche per lui era lo stesso. Decisi di andargli a parlare fra l'ora di matematica e quella di filosofia. Non so come, ma mandando a fanculo Zayn e guardando curiosa Niall, due ore passarono. Andai al mio armadietto, riponendo i libri di matemaica e biologia e prendendo quello di filosofia. Vidi Louis venire verso di me con aria funerea. Presi fiato e dissi:

-Ti devo parlare- mi accorsi che lo avevamo detto insieme. Un lieve sorriso si dipinse sulla sua faccia, mentre la mia rimaneva seria.

-Parla prima tu- dicemmo. Nuovamente insieme. Nessun sorriso, ne da parte mia ne da parte sua. Cominciò a parlare.

-Ecco, io penso che abbiamo fatto troppo in fretta. Ci conosciamo pochissimo, e da troppo poco. Io ti chiedo... se ti va di riprovarci fra un poco. Solo amici?- Mi chiese porgendomi la mano. Io la strinsi, sorridendo. Aveva fatto più male del previsto, ma era sopportabile. Alla vista del mio sorriso, rise pure lui. Aveva fatto male pure a lui, ne ero sicura.

-Solo amici... per ora- affermai guardandolo con i miei occhi verdi. Non erano simili a quelli di Harry. Era un verde più intenso, con qualche macchiolina marrone. Lui ricambiò lo sguardo, con i suoi occhi verdi ed azzurri al contempo, capaci di far sciogliere qualsiasi cuore. Lo salutai dandogli un bacio sulla guancia e fiondandomi a cercare il mio ex migliore amico. Già, perchè prima del distaccamento tra Leon e me, Niall era uno dei pochi a riuscirmi a capire. Poi, lui aveva scelto Leon, ed io ero rimasta da sola. Eccolo, era seduto sul muretto del giardino, a leggere un libro con una mela in mano. Sembrava una scena di un sacco di secoli fa, e mi piaceva. Niall non era quel tipo di ragazzo che cerca le ragazze, che se ne va in discoteca. È come me. Semplice. Andai dietro di lui, non facendomi notare. Volevo farlo morire di paura. Sarebbe bastato poco, era terrorizzato da parecchie cose. Andai dietro di lui, a pochi centimetri, e gli sussurrai “Buh!” all'orecchio. Già alla “B” si trovava a due metri da terra. Io scoppiai a ridere, sotto il suo sguardo offeso.

-Ma ti sembra il modo di arrivare? Cioè, mi conosci e sai quanto mi spavento, anzi dovresti saperlo e poi...- attaccò. Lo abbracciai per zittirlo e ricambiò l'abbraccio.

-Mi sei mancato!- Gli gridai nell'orecchio. Lui fece una faccia stranita e disse:

-Dove sono? No perchè con quell'urlo mi hai rigirato il cervello!- Mi gridò. Ecco il Niall che conoscevo. Ironico e divertente, anche dopo che non vi siete visti per anni e che hai cercato di ucciderlo. Cominciammo a parlare e gli raccontai di Lou. Con quel ragazzo riuscivo ad aprirmi. Mi fissò con i suoi occhi azzurri come il cielo d'estate.

-Mi dispiace.- mi disse, sconsolato. Abbassò o sguardo.

-Ehy- lo chiamai, per riattirare il suo sguardo verso di me. Tornò a guardarmi con un velo di malinconia negli occhi.

-Non c'è motivo di essere tristi- gli dissi, pur non essendone sicura io stessa. Abbassò di nuovo lo sguardo, chiudendo gli occhi e sospirando.

-Non ne sono tanto sicuro. Sai, io... mi ero innamorato.- mi confessò. Lo guardai per incitarlo a continuare. Poi si decise.

-Di Sharon. Lei era... carina, dolce, simpatica, modesta, gentile... lei era troppo per me. O almeno così credevo. La amavo da un bel po' e decisi di dichiararmi. Avevo già introdotto l'argomento e glielo stavo per dire esplicitamente, quando mi ha detto di raggiungerla un ora dopo in biblioteca. Strano, vero? L'ho raggiunta all'orario stabilito, ma lei non c'era. Aspettai ed arrivò. Glielo stavo per dire di nuovo, quando un fracasso venne da dietro uno scaffale. Io corsi a vedere, dicendomi che sicuramente erano solo caduti dei libri. Ma non mi feci ingannare. Lì qualcosa mi puzzava. Andai a vedere e...-

Strizzò gli occhi. Un tremito lo attraversò. Gli misi una mano sulla spalla, facendogli capire che avrebbe potuto anche fermarsi. Ma si fece forza e continuò.

-Andai a vedere e... dietro quello scaffale... c'era l'intero corpo studentesco. A quel punto capii. Mi stava prendendo per il culo. Aveva radunato tutti per rifiutarmi e farmi ridere addosso. Mi sentivo tradito. Mandai tutti a fanculo e scappai. È successo l'anno scorso. L'esperienza più brutta della mia vita.- mi disse. Poi aprì gli occhi,velati di lacrime. Una lacrima gli scese dall'occhio destro, azzurra come esso. Gliela asciugai con il dito e gli sussurrai:

-Adesso è passato. Adesso ci sono io.- girò il viso verso di me e mi abbracciò. Era come un fratello per me. Guardai l'orario. Non mi ero accorta che fosse passata mezz'ora. Tanto valeva non andare a lezione. Risi.

-Ehy, Niall, che ore sono?- Gli chiesi divertita. Era simpatico, non era un perfettino. Si perdeva spesso nei suoi pensieri. Mi guardò, stranito, e guardò l'orologio di argento che aveva al polso. Vide l'ora e fece spallucce.

-Se te lo dico non mi credi- mi disse, offrendomi una gomma alla ciliegia. Il mio debole. Con un sorriso ne accettai una e passammo il resto dell'ora su quel muretto sul retro della scuolaa, sotto un albero di mele a parlare, ridere e scherzare. Con Niall mi trovavo bene. Verso gli ultimi dieci minuti ci mettemmo d'accordo sulle bugie da raccontare per l'assenza da quell'ora.

Io mi ero sentita male e lui mi aveva accompagnata, dato che stavamo parlando. Poi mi aveva dato dello zucchero ed era passato tutto. Era pure una scusa giusta per non prestare attenzione. Salutai Niall con un bacio sulla guancia, al quale lui arrossì. Com'era dolce... ma anche forte di carattere, lo conoscevo bene. La giornata finì e ci ritrovammo in palestra. Cominciai a cercare Louis. Zayn avrebbe cercato me, ne ero sicura. Una volta trovato Louis, andammo in magazzino. Zayn ci raggiunse. Chiudemmo la porta. I maschi si accomodarono su un divanetto polveroso che doveva essere arancione. Non si riconoscevano bene i colori sotto lo strato di polvere. Io cercai una sedia.

-Allora- cominciai- secondo me dobbiamo cominciare a pensare ai colori- dissi decisa. Indicai ai due “mezzi addormentati in magazzino” dove prendere gli striscioni, i tavoli, le sedie e le tovaglie. Ma cosa c'era in quel magazzino!! Persino le tovaglie! Appena finì l'ora ci mettemmo ad organizzare; cioè io dirigevo e loro lavorarono. Zayn ci provò diverse volte con me, tutte le volte rifiutato. Quando ci provava io mi giravo verso Louis, che guardava da lontano. Indecifrabile. Si era messo un jeans strappato, una maglietta a righe e portava un berretto lungo, che gli lasciava fuori solo il ciuffo, scompigliato. Gli occhi, più grigi che blu o verdi, per colpa del tempo, gli cambiavano colore in base al tempo o all'umore. Come la zia. Zayn invece aveva un jeans nero, una maglia bianca ed un giubbotto di pelle nero con le catene che gli pendevano dai lati. I capelli perfettamente ordinati, con un ciuffo di almeno 30 centimetri fissati con un litro di gel. Gli occhi, neri come la pece, avevano riflessi marrone cioccolato, come quelli di mio fratello. Erano tutto l'opposto l'uno dell'altro. Zayn così sicuro di se, menefreghista, puttaniere, vanitoso, attento.

Louis, impacciato, dolce, timido, distratto.

E poi c'era Niall...

 

 

Ma lo sapete che vi voglio bene!?

Eccomi di nuovo qua! Vi prego non uccidetemi!! si riaggiusterà tutto... Tiffy si sta facendo delle idee su tutti i ragazzi, ecco perchè sono malvagia, muahahah... mi piace tenervi sulle spine! State tranquille lo stesso perchè ho introdotto Niall... vi piace? Almeno in questo capitolo non ho interrotto niente!

Please, non venitemi a togliere la vita per 2 semplici motivi...

  1. Sennò poi non sapete come finisce...

  2. Io vi amo. E vi ringrazio di tutte le recensioni!

Mi eclisso.

Moony_4

ecco, vi lascio alcune foto...

 

Tommo, per farvi sbavare un po'

 

 

Zayn, descritto in questo capitolo e per farvi sbavare un altro po'

 

Qui sotto... Nialler, per fare un mare di bava!!

 

 

 

 

 

e questa è Tiffany...

e con questo, mi dileguo a guardare Mishteroooo...

ciaos

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Capitolo 9
*** Ottavo Capitolo ***


Capitolo 8

Già, Niall.

Era diverso da tutti e due.

Di Zayn, poi, era il contrario. Ma era anche il contrario di Louis. Diciamo che... Niall era un misto tra il carattere forte di Zayn e quello delicato di Louis. Feci queste considerazioni guardandoli, in piedi davanti a me. Io avevo indossato un paio di jeans mimetici, una maglietta nera scollata con sopra un gilet in tinta con i pantaloni ed un cappellino con visiera... mimetico! Sembravo una in guerra, o almeno così mi avevano definito tutti quelli che mi avevano incontrato. Ovviamente in classe non avevo messo né gilet né cappellino, per non farmi richiamare. Non vedevo l'ora di uscire per vedere Niall. La campanella del pomeriggio suonò.

-Non abbiamo fatto praticamente niente!- mi lamentai con Zayn e Louis.

-Ci credo, noi due abbiamo parlato e tu ti sei messa con le cuffie in un angolino.... disse con un ghigno Zayn, avvicinandosi.

-Pensavi a me?- chiese, sollevandomi il mento con un dito. Io mi opposi, ma mi teneva. Capii cosa voleva fare. Voleva baciarmi. Allora mi decisi. Lo fissai negli occhi e lo avvertii.

-L-a-s-c-i-a-m-i.- sillabai, minacciosa.

-Sennò che mi fai?- domandò a un centimetro dalle mie labbra. Per tutta risposta, sorrisi beffarda e gridai:

-Louiiiis!!- Zayn si guardò attorno, certo che Louis non sarebbe venuto. E infatti non venne. Aspettammo qualche secondo, ma nessuna risposta. Se n'era andato. Mi girai verso Zayn, terrorizzata. Ecco la mia situazione.

Bloccata contro un muro, in una palestra, da un pervertito. Da sola con lui.

Meno male che eravamo davanti al vetro della palestra!

Indovinate chi passò proprio in quel momento davanti al vetro?

-Niall!- chiamai, contenta. Lui si girò. Aveva le cuffie, gli occhiali da sole e la chitarra a tracolla. Entrò nella palestra.

-Che succede?- chiese. Poi guardò la posizione mia e di Zayn ed arrossì, come sempre.

-Oh, scusate... spero di non aver interrotto niente... mi hai chiamato?- disse poi, rivolto a me. Finalmente libera da Zayn, mi avvicinai a Niall e lo abbracciai.

-Mi hai salvato la vita, sai?- gli sussurrai. Mi abbracciò.

-Mi devi un favore allora!- disse ridendo. Zayn si intromise.

-Baby... riuscirò a conquistarti- mi disse sicuro.

-Come no!- risposi cercando di non farlo sembrare un “ne sei convinto” ma un serio “come no” sapendo di non esserci riuscita.

-Vedremo...- disse, e si allontanò specchiandosi in uno specchietto da tasca (?).

Appena girò l'angolo, Niall ed io ci rotolammo dalle risate.

-E' la convinzione che fotte la gente- disse Niall fra le risate.

-Hai ragione!- dissi anche io. Poi mi feci seria.

-Che giorno è oggi?- chiesi, d'un tratto. Niall smise di ridere e ci pensò su.

-Mercoledì, perchè?- chiese.

-Cazzo, ho il lavoro.- gridai. Lui mi guardò.

-Lavoro?-

-Certo, senno come farei a fare shopping?- dissi. Avevo un lavoretto serale in un bar al mercoledì e al giovedì e davano anche la mancia! Se andava bene, stavo dalle sei alle dieci e fruttavo, tra mance e paga, anche trecento dollari alla serata. Poco male per una quindicenne, no? Amy faceva lo stesso lavoro in un altro bar, più o meno il rivale. Ultimamente i due bar avevano iniziato una competizione su chi avesse pagato di più le dipendenti quindi... pancia mia fatti capanna! Salutai Niall ed andai in stanza. Erano le cinque, avevo un ora per prepararmi. Amy si faceva la doccia.

-Stronza, sono tornata!- le urlai. Dalla doccia mi arrivò un grido.

-Putty sono nella doccia.- mi rispose. Un ora dopo ci salutavamo per entrare nei rispettivi bar. Quattro ore dopo uscimmo dai bar a pezzi.

-Come è andata?- mi chiese, stremata. Io presi una mazzetta dalla tasca, trionfante.

-Cinquecento!- dissi. Il propietario si era superato.

Lei estrasse la sua mazzetta dalla tasca.

-Cinque e cinquanta- disse, compiaciuta.

-Domani...- iniziai. Finimmo la frase insieme.

-SHOPPING!- urlammo, iniziando a saltare come delle pazze. Una macchina si fermò davanti a noi, che ci guardammo curiose. Il finestrino della macchina si abbassò. Mi parve di riconoscere quella macchina.

-Louis!- gridai, guardando nel finestrino.

-Passaggio?- disse lui, sorridente. Entrammo in macchina e ci accompagnò. Io mi misi davanti, Amy dietro. Dopo poco la sentimmo russare.

-... Ed è crollata- dissi. Louis i guardò e soffocò una risatina.

-Come va?- mi chiese. Perchè me lo chiede?

-Bene, perchè?- risposi.

-Stai legando con Niall- mi disse. Cos'era quello nella sua voce?? … malinconia?

-No, Niall è solo... un amico- gli dissi. Non ne ero sicurissima, ma finche non faceva Niall il primo passo... bhe.

-Allora domani puoi venire con me.- disse.

-Dove?-

-Un giro, ti va?-

-Certo, a che ora?-

-Alle cinque, va bene?-

-Ok.-

-Facciamo una scommessa- propose lui fermando la macchina. Eravamo arrivati.

-Dipende.- dissi io, malefica.-

-Chi si innamora prima, perde!- disse.

-Va bene- fu la mia risposta, mentre tiravo fuori dalla macchina Amy, addormentata. Louis mi aiutò a portarla in stanza. Per fortuna i cancelli non erano chiusi, il coprifuoco non era ancora scattato, quindi potemmo passare tranquilli. Lui la posò sul letto e fece per andarsene.

-Tu che fai adesso?- gli chiesi. Se lo avessero visto in una macchina a 17 anni...

-Vado a lasciare la macchina dal mio amico e vado da Harry.- fu la risposta.

-Harry? Uscite insieme?-

-No, è il mio compagno di stanza-

-Ah, forse Amy lo sa.- feci per entrare quando mi prese per un braccio e mi avvicinò a se. I nostri visi erano ad un centimetro di distanza. Avevo un incredibile voglia di baciarlo, di sentire il sapore delle sue labbra, sempre così perfette. Stava per colmare il vuoto fra le nostre labbra, quando si staccò e mi guardò negli occhi. Per un minuto interminabile i nostri sguardi si intrecciarono, cogliendo tutti i sentimenti che c'erano. Poi si decise e mi baciò. Un bacio passionale, non so quanto durò. Mi piacque un sacco. Ci staccammo e sorridemmo. Lui fece il suo solito sorriso, con solo un lato della bocca alzato. Io quando sorridevo avevo le fossette sulle guance. Mi diede un leggero bacio sulle labbra e se ne andò, dicendomi:

-Non è ancora domani sera, ricorda-

-Certo. Hai già perso Tomlinson.-

-Anche tu Payne, quindi ancora nessuno ha vinto.- osservò. Poi si mise le mani in tasca e se ne andò. Mi venne in mente una cosa.

Composi un numero velocemente.

-Pronto?- rispose.

-Niall! Vieni nella mia stanza!- dissi, quasi alzando la voce.

-E' successo qualcosa?- mi chiese, preoccupato. Com'era dolce.

-No, ho bisogno di qualcuno ,Liam dorme ed anche Amy, quindi...- risposi. La verità era che avevo bisogno di lui. Arrivò dopo poco. Parlammo ed io gli dissi di Louis. Lui fischiò e battè le mani, guadagnandosi uno schiaffo dritto in testa da parte mia. Dopodichè ci mettemmo a dormire. Io sul letto e lui a terra, coi cuscini. Il giorno dopo non c'era scuola.

Alle sei e trenta suonò la sveglia. Sentii uno sbruffo di Amy, poi vidi che prese la sveglia in mano. La guardò come se fosse colpevole e fece un sorrisetto che non mi piaceva...

Prima che potessi dire qualcosa Amy lanciò la sveglia.

Indovinate dove atterrò?

Dritta dritta sulla mia faccia.

Gliela lanciai a mia volta, in testa.

-Stronza- bofonchiai. Sentii la risata soffocata di Niall da sotto il letto. Mi rimisi a dormire. Mi svegliai non so quanto dopo, Niall non c'era. Mi alzai e guardai il cellulare. C'erano undici chiamate perse, fra Liam e Niall. Guardo il calendario.

-Il 30 ottobre? MA DOMANI C'è LA FESTAAAA!!!- gridai urlando e saltellando per tutta la stanza. Mi fermai solamente quando un cuscino di piume mi atterrò sulla faccia, lanciato dalla mia carissima stronza.

-Vaffanculo! Mi hai colpita stanotte! Ti odio!- gridai. Presi la sveglia, che non funzionava più.

Chiamai Liam e mi disse che voleva fare amicizia con Harry, Louis e Niall. Gli dissi di si. Perchè questa decisione? Dopo un po' mi venne a trovare canticchiando.

-Wow, brò! Dissi. Lui si girò verso di me.

-Che cosa?-

-Sai cantare benissimo!! hai mai preso in considerazione di partecipare a qualcosa!? X factor ad esempio!- gli dissi. Lui in tutta risposta rise.

-Ci penserò solo se lo farai anche tu- rispose facendomi l'occhiolino. Risi e mi buttai al suo collo.

-Mi spezzi!- gridò. Ok, eravamo in un corridoio ed io indossavo il mio pigiama giallo coi cuoricini. Leon se ne accorse, mi prese in braccio e mi portò dentro.

-Che ore sono?- chiesi. Ok, ero fissata con l'orario.

-Sono le... nove di mattina.- mi rispose lui. Dal bagno venne un mugolio. Io e Leon ci guardammo negli occhi.

-Vado a vedere.- dissi. Mi avviai verso il bagno e vidi Amy sul water.

-Che succede?- le chiesi. Lei mi guardò assassina ed indicò l'armadietto del bagno. Capii. Dopo poco uscii dal bagno e Leon volle sapere tutto. Non glielo dissi, dissi solo:

-Cose da donne.- (tutte le ragazze hanno capito).

Lui fece spallucce.

-Con chi sei in stanza?- gli domandai.

-Malik- fu la sua risposta. Raggelai a quel nome.

-Uff... d'accordo. Faccio una chiamata, aspettami qua.- gli dissi, scocciata. Presi il mio cellulare (un samsung S II con la copertura viola) e composi il numero di Niall. Al terzo squillo rispose.

-Pronto?- disse in uno sbadiglio. Io trattenei una risatina.

-Niall, mi avevi chiamato?- dissi. Lui parve pensarci un po' su.

-Si, appena sono uscito dalla tua stanza. Ma poi sono tornato nella mia di stanza e mi sono rimesso a dormire- mi disse. Mi misi a ridere.

-Ok, perchè mi hai chiamato?- dissi continuando a ridere.

-Ti volevo chiadere se stamattina vuoi stare un po' con me... ti va?- disse lui sempre assonnato.

-Se riesci a svegliarti... tra quando?-

-Tra... mezz'ora!- disse lui un po' più sveglio.

-Ok- riattaccai. Andai di là.

-Con chi hai parlato?- mi chiese Liam sospettoso, che adesso era con Amy che era uscita dal bagno.

-Uff, con Niall.- al nome Niall Amy sorrise e Liam si scurì.

-Ah... Niall. C'è qualcosa sotto?- mi disse. Io sorrisi.

-Senti, non lo so. Non ancora. Stamattina usciamo, così si vede. Contento?- dissi io. Lui annuì.

-Si, Niall mi piace. È un bravo ragazzo...-

 

 

Ciaooooooooo

Yeah, Buddy! (?) grazie mille a tutte quelle che recensiscono e che hanno messo la loro storia tra segiute\ricordate\preferite.

Vi amo, amo i recensori ed i lettori silenziosi (?)

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Capitolo 10
*** Nono Capitolo ***


Capitolo 9

-Davvero?- chiesi. Lui annuì e sorrise.

-Bhe, io vado a prepararmi- dissi girando le pantofole (?) ed andando in bagno. Mi misi la maglietta lilla con le balze che partivano da un lato e si allargavano, i jeans con i brillanti e le mie fidate nike, che non erano eleganti ma mi avevano accompagnato dal primo anno di college; non mi truccai, misi solo in fondotinta ed un po' di matita viola. Presi la borsetta a mano ed uscii, dirigendomi verso la stanza di Niall e Josh. Notai che c'erano parecchi ragazzi che se ne approfittavano. Avevamo due giorni liberi: il giovedì e la domenica. Arrivata lì davanti bussai alla porta, che era mezza aperta. La spinsi e mi misi una mano sulla fronte, sconsolata. Sui letti, messi a formare un lettone, e rigorosamente sfatti, c'era Niall con i jeans, senza maglietta, che guardava un film con i popcorn accanto. Appena mi vide entrare mi sorrise, con la bocca piena di popcorn. Un sorriso perfetto. Chiusi la porta e mi andai a stendere accanto a lui, rassegnata. Intuii che l'uscita era saltata.

-Che film guardi?- chiesi disinteressata mettendomi a giocare con il telecomando. Mi guardò con la coda dell'occhio.

-The Ring- disse attirando la mia attenzione. Adoravo l'horror. Mi misi accanto a lui. Il film era appena iniziato. Approfittando di un momento di distrazione del biondo, presi la ciotolina dei popcorn, mettendola dietro la mia schiena. Vidi il suo braccio cercare invano i popcorn. Poi si girò e mi guardò. Io sorridendo innocente tirai fuori i popcorn e me li mangiai sotto il suo sguardo, che non riuscivo a decifrare. Appena finirono mi leccai le labbra e lo guardai. Lui mise una mano sotto il letto e... prese un altra busta di popcorn. Mi prese il contenitore dalle mani e lo riempì nuovamente. Cazzo, quel ragazzo mangiava come un panda. Notai qualcosa brillare sul suo petto nudo. Presi in mano la collanina a forma di teschio, esaminandola. Se ne accorse e mi guardò.

Mi accorsi che c'era incisa una M.

-Perchè “M”?- gli chiesi, guardando sempre la collana.

-La “M” sta per Maura, mia madre.- mi disse prendendola in mano e guardandola a sua volta. Era un piccolo teschietto piatto argentato, con una “M” incisa in mezzo, in una grafia sinuosa ed elegante. Pendeva per un laccetto di cuoio sottile, doveva avere si e no un paio di anni. Sospettai che non se la toglieva mai, perchè la porzione di laccetto dietro il collo era un po' scolorita. Il film era quasi finito, ed io dovevo andarmene.

-Io me ne devo andare!- dico ricordandomi dell'orario. Mi stavo alzando quando Niall mi prese per il braccio.

-Aspetta- mi disse -C'è una cosa che devo dirti.-

-Cche cosa?- gli chiedo risedendomi sul letto accanto a lui. Mi lasciò il braccio e mi guardò negli occhi sorridendo. Istintivamente sorrisi. Si avvicinò lentamente a me senza mai lasciare i miei occhi, ed io feci lo stesso. Avvicinò le sue labbra alle mie e si fermò. Probabilmente non voleva rovinare la nostra amicizia, ma io non ci pensai due volte. Intrecciai la mano nei suoi capelli e avvicinai il suo volto al mio, annullando la distanza fra le nostre labbra. Le nostre lingue si intrecciarono. Poi ci staccammo. Lo guardai negli occhi sorridente e lui abbassò lo sguardo.

-Ehy- gli dissi dolcemente alzandogli la testa.-Se ti ho messo a disagio dimmelo, stai tranquillo. La nostra amicizia non cambierà, stai tranquillo!- gli sussurrai all'orecchio per rassicurarlo.

-Sai, io non so se noi due siamo giusti insieme. Cioè, io sento che mi ami, ma...- si bloccò facendo un respiro profondo.-Anche io ti amo. Però sento che ami di più Louis. Ti va di ripensarci dopo stasera?- mi chiese speranzoso. Io sorrisi, di più di prima. Ero felice di avere un amico come lui. Aveva perfettamente capito quello che succedeva. Gli volevo bene. Okay, forse un po' di più ma non importa.

-Perchè sei felice?- mi domandò con un angolo della bocca alzata a formare un sorrisetto. Ci pensai tu.

-Perchè non tutti hanno un Niall Horan- gli risposi sorridente. Lui mi guardò per un momento e poi mi scompigliò i capelli.

-NIALL!! NON TI DOVEVI PERMETTERE!!- urlai toccandomi gli ormai ex capelli piastrati.

-'A biondo tinto!- gli dissi per vendicarmi. Odiavano quando glielo ricordavano. Già, perchè lui è castano, come me. Mi guardò assassino, poi gli si illumino il viso.

-'A stronza naturale!- disse ricordandosi che quello scherzo glielo avevo fatto tempo fa. Però in quel momento ero io la stronza, non lui.

-Touchè.- dissi arrendendomi e stendendomi nuovamente sul letto. Mi girai verso di lui e me lo trovai a due centimetri dalla faccia. Mi alzai, gli sorrisi e me ne andai. Appena tornata in camera però mi guardai allo specchio. Orrore.

I miei capelli erano tutti scompigliati e la maglietta stropicciata.

-Mi vendicherò!- esclamai stringendo i pugni e sbattendo i piedi a terra. In quel momento entrarono anche Harry ed Amy dalla loro uscita mattutina. Da quando avevano confessato a tutti che stavano insieme erano più felici. Mi guardarono ed Amy si mise a ridere.

-Ti abbiamo sentito gridare. Va tutto bene??- mi chiese Harry soffocando le risate.

-Niall- dissi solo prima di scappare in bagno. Ne uscii trenta secondi dopo vestita e piastrata, sotto lo sguardo incredulo di Harry e quello abituato di Amy.

-Andiamo a mangiare?- chiesi prendendo la borsetta ed indossando il piumino. Loro fecero spallucce ed Harry si separò da noi andando da Louis. Quest'ultimo mi guardò malizioso ed io senza farmi vedere feci il gesto del bacio con la bocca facendo l'occhiolino. Lui mimò “a dopo, baby” ed io sorrisi. Appena sedute Amy mi si piazzò davanti, a braccia incrociate.

-Che c'è?- chiesi sorseggiando la mia aranciata. Lei mi guardò con un sopracciglio alzato, bella come sempre.

-Che c'è? Tu chiedi che c'è? Sei uscita alle nove e trenta dalla stanza e sei tornata all'una e mezza. Si può sapere che hai fatto QUATTRO ORE con Niall? Io ed Harry siamo usciti a cercarvi... non siete usciti?- mi bombardò. Parlava a mitraglietta quando era agitata. La rassicurai con un gesto della mano, finendo la mia benedetta aranciata. Dopodichè le raccontai tutto tralasciando il bacio.

-Una collana, dici? Bhe, da come mi racconti sembra che Niall fosse molto provocante... Come hai fatto a non saltargli addosso?- mi chiese divertita, sedendosi.

Sudai freddo. Gli ero saltata addosso, ma lei non lo doveva mica sapere. Mi tempestò di domande del genere finchè non crollai. Era la mia migliore amica, doveva sapere tutto.

-E va bene! Ho baciato Niall, d'accordo?- dissi esasperata alzando le mani, che pochi secondi prima contenevano la mia testa, al cielo. Amy sorrise.

-Lo ami?- mi chiese soltanto. Cazzo, proprio quella domanda? Con tante?.

-Non lo so.- ammisi.

-E Louis?-

-Bhe... amo anche lui. Oggi pomeriggio...- mi misi una mano sulla testa.-Si vedrà- mangiammo e tornammo in camera. Mi misi un jeans scuro ed una maglietta viola a palloncino. Presi le mie ballerine azzurre, la mia borsetta a tracolla lilla ed uscii dalla mia stanza salutando Amy. Era ancora presto, quindi mi misi su una panchina a leggere un libro che avevo pescato da quelli di Amy.

Elton” lessi facendo una smorfia con la bocca. Iniziai a leggere comunque. Ero quasi arrivata al punto cruciale. Era interessante quel libro.

Stavo finendo di leggere un capitolo.

-No! Jimmi protested- disse una voce alle mie spalle. Sussultai, girandomi di scatto. Mi ritrovai con gli occhi in quelli azzurrissimi di...

-Louis!- esclamai, perdendomi nei suoi occhi. Ricordate quando ho detto che i suoi occhi cambiavano a seconda dell'umore? Bhe, in quel momento erano quasi più azzurri di quelli di Niall. E li conoscevo bene quelli di Niall.

-Bel libro!- commentò ridendo. Wow, mi uccideva con quel sorriso! Sorrisi anche io, sapendo di non reggere il confronto.

-Lo so, è interessante.- commentai rigirandomi il libro nelle mani.

-Mi piace molto Jimmi. Lo adoro.- mi disse sognante.-Sarebbe bello protestare con lui- continuò. Io mi misi a ridere.

-Bhe, cos'è, un confessionario?- dissi cercando di rimanere seria, non riuscendoci.

-Si! Adesso ti dico... che ho paura del buio. Solo Harry lo sa. È il mio migliore amico!- mi informò con un mezzo sorriso. Gli sorrisi. Era bello vederlo sorridere.

-Bhe... devo dire che... amo le carote!- dissi mettendomi a saltare. Lui si mise a ridere e si sedette accanto a me sulla panchina.

-Ed io amo le ragazze che amano le carote.- mi disse mettendo il braccio dietro il mio collo. Mi cercò con gli occhi e mi persi in quei due pozzi azzurri. Non notai che si stava avvicinando pericolosamente a me, finchè non poggiò le sue labbra sulle mie. Nel momento in cui lo fece chiusi gli occhi, ricordando tutte le emozioni passate con lui. Lo amavo, era lui la mia vita. Non mossi le labbra, assaporando quel momento. Lui però, chissà perchè, si staccò guardandomi torvo, gli occhi di un grigio scuro.

-Probabilmente non ricambi. Lo capisco. Troppo in fretta. Hai vinto la scommessa, Tiffany. Io l'ho sempre persa. Sono partito da perso, sperando che fosse così anche per te. Ma non è così.- mi disse girandosi. Io ero a bocca aperta, incapace di proferire parola. Lo vidi andarsene lentamente, sperando che si girasse per tornare da Tiffany, per tornare da me. Io mi alzai, malferma sulle gambe. Il mondo mi era caduto addosso. Mi sentii mancare e mi sedetti sulla panchina, guardando accanto a me. Vidi il suo portafogli. Lo presi e lo aprii, guardando una sua foto sorridente. Una lacrima cadde sul suo viso. Poi un'altra, e un'altra ancora. Scoppiai a piangere in silenzio. Sentii dei passi che arrivavano e sentii una goccia cadere sulla mia guancia. Sollevai lo sguardo al cielo: era grigio, come gli occhi di Lou, del MIO Lou. Sentii qualcuno toccarmi la spalla. Ero nervosa, arrabbiata, confusa.

-Vattene a fare in culo! Tu, Louis, Niall e Zayn! Sono confusa, vattene affanculo, soprattutto con Louis!- mi misi a gridare. Okay, non sembra normale una ragazza che piange sotto la pioggia a qualcuno che non ha visto, ma io stavo male. Il bacio di Niall mi aveva confuso. La reazione di Louis non ne parliamo.

-Dovrei andare a fanculo con me stesso?- chiese una voce dietro di me. Sentendo questa voce, un trattore guidato da Zio Michele (?) mi passò sui resti del mio cuore infranto, invece che sul Pulcino Pio (Ma che cazzo mi so fumata? Aspetta, Zayn mi ha dato la dose più forte...). Si mise davanti a me, mettendomi due dita sotto il mento. Alzò la mia testa delicatamente, costringendomi ad incrociare il mio sguardo con il suo. I suoi occhi adesso andavano verso il verde chiaro e sprizzavano felicità. Potevo immaginare i miei: spenti e tristi. Mi asciugò le lacrime con il dito sorridendo leggermente. Non avevo notato che era inginocchiato su un ginocchio (?). mi sorrise sempre di più e mi diede un bacio leggero, facendomi sorridere.

Tirò fuori dalla tasca una scatoletta di velluto azzurra.

-Ecco, volevo dartela prima. Ma non potevo. Ho pensato male. Scusa.- mi disse aprendola lentamente. Appena fu tutta aperta la mascella per poco non mi cadde. Un luccichio illuminò la scatola: dentro c'era un anello di oro bianco con un brillante incastonato. L'anello era a forma di serpente. Il brillante era incastonato fra la coda e la testa del serpentello.

-Tiffany Payne, vuoi essere la mia ragazza?- mi chiese con la voce leggermente incrinata dall'emozione. Io ero rimasta shoccata. Gli saltai al collo, facendogli quasi cadere la scatolina dalle mani.

-Si- gli sussurrai emozionata. Mi risedetti e mi infilò l'anello.

Gli saltai in braccio, intrecciando le gambe al suo bacino. Misi una mano nei suoi capelli bagnati, baciandolo. Si era rimesso a piovere, ma non importava. In quel momento c'eravamo solo io e lui. Mi fece scendere e mise una mano sotto le mie gambe, mentre metteva il braccio attorno alle mie spalle. Io misi un braccio dietro il suo collo e mi sollevò. Ridendo mi portò alla mia stanza. Eravamo tutti bagnati, quindi lo feci entrare. Non c'era nessuno, vidi solo un biglietto sul minibar che avevamo in stanza.

 

Amore, sono uscita con Harreh (<3). torniamo stasera tardi, non preoccuparti se non torno entro le 11.00. stasera dai sedici anni in su non danno il coprifuoco.

Ciao, ricordati di fare provviste.

Amy”

 

-Lou...- mi girai verso di lui -Stasera non avete coprifuoco?- gli chiesi, leggermente invidiosa. Avrei fatto sedici anni il primo novembre, quindi mancava poco anche per me uscire e non tornare il sabato.

-Si, il sabato se hai più di sedici anni puoi uscire.- mi rispose neutro.

-Quindi... stasera esci, vero?-

-Scherzi?- mi chiese incredulo. Io scossi la testa.

-No.-

-Io stasera non esco. Io stasera sto con la mia ragazza.- mi disse. Io risi leggermente.

-Amore, preferisci me al sabato?-

-Preferisco te a tutto- mi disse sorridendo.

-Vado un attimo a cambiarmi. Stasera guardiamo un film, ne frego uno ad Harry. Ti va bene?- mi domandò toccandosi la maglietta a righe.

-No, non sono d'accordo.- dissi con il broncio. Lui mi guardò preoccupato.

-Voglio che vieni fra un ora. Non devi essere al mio cospetto. Sei libero di fare ciò che vuoi. Non sono possessiva. Io ti amo e basta, non ti voglio condizionare!- gli dissi, mettendo subito in chiaro il mio concetto di amore.

Amore e Libertà, sono due cose concilianti.

Mi guardò e sorrise delicatamente. Mi accarezzò una guancia.

-Mi piacciono le ragazze come te. A me piaci Tu. Va bene, mi vedo a fare una doccia e poi vengo. Stavolta il mio amore è felice?- mi domandò. Io sorrisi.

-Ok, così mi faccio anche un bagno. Ciao amore- acconsentii io guardandolo uscire. Appena uscì e mi fui assicurata che fosse entrato in stanza, mi buttai sul letto.

-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII SONO FIDANZATA!! YEAH!!- mi misi a gridare saltando. Sentii il mio cellulare vibrare. Lo presi e vidi che c'era un messaggio da un numero conosciuto.

'ehy bellezza, stasera sei libera?'

Aggrottai le sopracciglia. Chi poteva essere? Risposi al messaggio.

'No, stasera devo stare con il mio fidanzato. Chi sei tu?'

Il cellulare vibrò.

'Sono Zayn, bellezza. Da quando sei fidanzata?'

'Cazzo te ne fotte? Lasciami in pace' Sputai nel messaggio. Come aveva il mio numero?

Ero incazzata. Riempii la vasca con un litro di bagnoschiuma all'arancia. Fanculo all'ambiente. Mi spogliai ed entrai nell'acqua bollente. Presi il cellulare e misi la musica. Adoravo fare il bagno con la musica. Mi liberava. Presi lo shampoo al mandarino ed il balsamo al limone. Un trionfo di frutta. Una volta finito mi sciacquai e presi l'asciugamano. Misi l'asciugamano piccolo attorno ai capelli e lo fissai. Presi l'asciugamano per il corpo. Mi ero sbagliata, ed al posto di prendere quello lungo avevo preso quello corto. Okay ero da sola, me lo potevo permettere. Canticchiando “Hall of Fame” dei The Script mi legai l'asciuamano sopra il seno. Mi arrivava a metà coscia. Gocciolante, uscii dalla vasca ed andai nella stanza principale. Presi i vestiti e mi girai.

Orrore.

Niall era accanto alla porta rosso come un peperone. Arrossii violentemente.

-C-c'era la porta aperta- tentò di giustificarsi con un soffio terrorizzato. Io entrai in bagno e mi ci chiusi a chiave.

-Accomodati! Vengo subito io!- gridai dal bagno. Mi vestii in fretta. Presi il cellulare.

'Lou, in camera mia c'è Niall. Vieni, ti devo spiegare una cosa!' inviai. Uscii dalla stanza con i capelli bagnati ed abbracciai Niall, che aveva assunto un colorito quasi normale e si era spostato dalla porta al letto. Mi sedetti accanto a lui.

-Scusa, non lo sapevo... bhe, com'è andata l'uscita?- mi chiese sorridente. In quel momento mi resi conto: non mi amava. Ed io non lo amavo. Era tutto a posto.

Sorrisi a 32 denti e gli mostrai l'anello spiegandogli le circostanze in cui lo avevo avuto. Alla fine del racconto rimase con la bocca aperta. Indossava un paio di jeans strappati al ginocchio, una maglietta azzurra ed una camicia a quadretti rossi sbottonata sopra.

-Bhe, che posso dire... Auguri!- mi disse abbracciandomi.

-Grazie!!- gli dissi staccandolo.-Ho chiamato Louis, voglio spiegargli che tu sei il mio migliore amico e che ti devo abbracciare quando e dove voglio- gli spiegai.

Dopo qualche minuto arrivò Lou.

-Loooouuu.- gridai appena entrò. Mi diede un bacio leggero sulle labbra, sorridente.

-Bhe, che mi devi spiegare?- mi chiese guardandomi negli occhi. Io mi persi in quei pozzi multicolori. Ci misi qualche secondo per rispondere.

-Bhe... Niall è il mio migliore amico!- annunciai un po' presuntuosa. Lou mi guardò curioso.

-Spiegatemi- chiese indicando prima me e poi Niall.

-Per usare le sue parole esatte d qualche minuto fa: Ho chiamato Louis, voglio spiegargli che tu sei il mio migliore amico e che ti devo abbracciare quando e dove voglio!-

intervenì il biondo cercando di imitare la mia voce, ma detta da lui sembrava detta da un chipmunks mezzo morto in calore a cui era appena stato dato un calcio nei gioiellini di famiglia. Louis a quello “spettacolo” si mise a ridere.

-Mi stai chiedendo il permesso per abbracciarlo?- mi chiese asciugandosi le lacrime.

-No. Ti sto dicendo che non devi essere geloso!- gli risposi. Lui smise di ridere, ma continuò a ridacchiare.

-Ma certo! Anche davanti a me, non è un problema. Finchè tu hai quello- indicò il mio anello-Sei mia, e chi ti tocca, a parte Niall ovviamente, muore. Ok? Ok.- disse convinto. Mi misi a ridere leggermente e li abbracciai tutti e due. Li strozzai tutti e due.

-Allora, domani c'è la festa, chi ci va?- chiese Niall riprendendosi dal soffocamento.

-Louis ed io si, giusto?- supposi.

-Non lo so se vado. Non mi va tanto. Non credo ad Halloween.- mi disse Lou.

-Neanche io.- ribadì Niall. Io sbuffai.

-Mi lasciate sola?- chiesi stufata. Niall si alzò.

-No. Vi lascio soli, ciao!- ci salutò andandosene. Io mi asciugai i capelli e mi misi sul letto con Lou.

-Bhe, che film ci guardiamo?-

-L'Esorcista.- mi rispose guardandomi malizioso. Impallidii.

-N-no. Non lo guardo.- mi opposi. Lui ridacchiò e mi abbracciò.

-Ci sono io. Tranquilla.- mi sussurrò.

-Appunto- sussurrai. Il film cominciò, ed io ero abbracciata a lui. In una delle scene cruciali ero terrorizzata. Non mi accorsi della mancanza di Lou. Stavano aprendo la porta. Quando nel film la porta fu aperta, sentii due mani fredde afferrarmi per i fianchi. Balzai in aria urlando. Mi girai...

-LOUIS!- gridai trovandomelo davanti. Gli tirai uno schiaffo in faccia.

 

 

Ehyyy ci rivediamo!!
scusate il mio aggiornemento ritardato, ma avevo perso l'ispirazione. Mi è tornata grazie al fatto di essere Directioner. Già, perchè essere Directioner mi ha fatto capire chi sarebbe rimasto accanto a me sempre e chi mi avrebbe accettata per tutto quello che avrei fatto. Poi, essere una Directioner mi ha fatto incontrare persone interessanti!

Ringrazio tutti quelli che recensiscono, che leggono, che seguono e che preferiscono la mia storia.

Ringrazio inoltre aledirectioner4ever

con cui sto stringendo un'amicizia fantastica!

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Capitolo 11
*** Decimo Capitolo ***


Capitolo 10

Il giorno dopo era Halloween. Il giorno degli scherzi. Era ancora notte, Lou ed io dormivamo su un letto ed Amy e Harry su un altro. Guardai l'orologio. Le 4 di mattina. Perfetto.

Mi alzai lentamente dal letto, dando un bacio sulla punta del naso di Lou. Aprii l'armadio e mi ci infilai, vosto che era grande. Presi la lucetta tascabile e la accesi. Presi da una tasca nell'armadio, mimetizzata, il piano.

L'anno prima, ero stata vittima di scherzi da parte di tutti. Quest'anno no. Avevo preparato un piano di scherzi per ognuno dei miei amici. Presi dallo zainetto mimetico lo shampoo preferito di Zayn. Lo riempii con della maionese presa dalla valigia di Niall. Strano, aveva un piccolo frigo nella valigia. Presi il profumo nauseante di Harry e lo versai in sei barattoli di plastica. Poi presi di nuovo il miscuglio di shampoo e maionese e lo riempii con un po' di marmellata e latte. Chiusi il barattolo e versai il composto in tutti e sei i barattoli. Mescolai ognuno dei barattoli e ci attaccai un'etichetta con su scritto “SHAMPOO”. Ne avrei regalato uno a Zayn, Harry, Niall, Liam, Niall ed Amy. Mi trattenni dal fare una risata malefica e misi il colorante nei barattoli. Prima avevano un colorito giallo-verde, adesso era azzurro chiaro. Misi all'imboccatura un po' del mio profumo di vaniglia per non far sentire subito l'odore. Se ne sarebbero accorti. In caso contrario... bhe, non era un problema mio se uscivano con i capelli che puzzavano come una moffetta nel fango.

Rimisi tutto nello zainetto mimetico, comprato per l'occasione, e lo misi a sua volta nello scompartimento dell'armadio mio. Uscii dall'armadio e mi rimisi accanto a Lou, a dormire.

******LA MATTINA******

Mi svegliai guardandomi intorno. Erano le sette. Harry e Louis se l'erano svignata. Avevo infilato nello zaino di Harry la mia giacca, così avrei avuto una scusa per andare a poggiare il barattolo... sono malefica, lo so. Amy dormiva beatamente, stringendo il cuscino. Poi mi accorsi che anche dietro di me, al posto del mio Lou, c'era un cuscino. Mi alzai mettendo il barattolo destinato ad Amy in bagno. Poi le tirai un cuscino in faccia. La migliore sveglia di tutte. Lei sbuffò ed alzò il torace dal letto, buttandomi quel cuscino abbastanza incazzata. Si scatenò una piccola battaglia di cuscini, dopodichè lei si andò a fare una doccia. Io risi sotto i baffi. Mi stavo vestendo.

-Tiffy, vieni in bagno!- mi chiamò Amy. Io corsi in bagno e la trovai nella doccia con il barattolo aperto in mano. Mi misi a ridere.

-Dolcetto o scherzetto?- le chiesi. Lei si incazzò e per tutta risposta mi tirò il barattolo in faccia. Cinque minuti dopo mi stavo facendo io la doccia. Eh già, Amy ha una mira pazzesca. Non per niente era campionessa regionale di tiro alla lattina. Erano le otto meno un quarto, quindi prendemmo i libri ed uscimmo.

-Andiamo a svegliare quei due idioti?-propose. Io annuii sognante. Andammo davanti alla porta e bussammo. Venne ad aprirci il mio Lou, solo con i jeans, senza maglietta e con i pettorali al vento (?). Mlmlmlml.

Adesso, a questa visione ogni ragazza sarebbe svenuta. Ed anche Amy rimase spiazzata. Io mi mostrai forte, ma, dicendo la verità, era magnifico. Jacob Black poteva invidiarlo tranquillamente. Amy non si mosse. Io invece mi avvicinai con un sorriso che voleva sembrare malizioso, ma secondo me è sembrato TAAANTO pervertito. Gli misi un dito sul petto, dandogli un bacio sul naso (mi dovetti alzare sulle punte, era più alto di me) e scostandolo leggermente per permettermi di entrare. Vidi Harry steso sul letto, anche lui solo in jeans. Erano seczi tutti e due, dovevo ammetterlo. Mi buttai praticamente sopra di lui per poin abbracciarlo. Ricambiò l'abbraccio, sorridendo. Mi fece sentire bene come non mi sentivo da tempo. Ci eravamo leggermente allontanati. Lo stritolai praticamente e lo guardai negli occhi. Vi lessi felicità e... ansia. Chissà perchè?

Mi alzai ed andai da Louis, dandogli il meritato bacio del buongiorno.

-Siete già svegli!- osservò Amy.

-Nooooo!! Noi siamo degli ologrammi sexy e che baciano bene di Harry e Louis! Loro stanno dormendo!- ironizzò Harry alzando gli occhi al cielo. Amy lo zittì con un bacio. Mi misi sulle gambe di Lou, che si era andato a sedere sull'altro letto.

-Quei due sono così dolci che mi faranno venire il diabete!- esclamò Louis, ed io mi misi a ridere. Aveva alzato il ciuffo, così aveva un'aria dannatamente seczi. Mi poggiai al suo petto, e mi cinse le spalle con un braccio.

-Bhe, non sono le otto?- mi chiese Amy, alzandosi.

-Certo. Andiamo!- dissi alzandomi e salutando Lou con un bacino. Lo stesso fece Amy con Harry. Ce ne stavamo per anadare quando ricordai.

-Vado un momento in bagno ragazzi, mi aspetti Amy?- le chiesi. Lei annuì ed io andai in bagno mettendo i barattoli nelle loro posizioni. Ce ne andammo ed appena arrivammo davanti alla scuola suonò la prima campanella. Mi avviai al mio armadietto, ma appena ne ebbi una visuale mi misi una mano sulla fronte.

Zayn pensodiesserefigomafacciocagare Malik era appoggiato di schiena al mio armadietto, circondato da un gruppo di gallinelle starnazzanti. Giochiamo ad indovina chi, vi va?

Indovina chi c'era in prima fila davanti a Malik?

Hallyson, naturale.

Mi feci spazio tra quelle gallinelle ed arrivai davanti al ragazzo. Mi scrutò divertito.

-Che ci fai tu qui?- mi chiese. Ok, domanda stupida numero 1. Le conto.

-Forse, e dico FORSE, quello su cui stai poggiando la TUA schiena è il MIO armadietto?- gli domandai ironica. Lui fece spallucce e si spostò.

Io finalmente presi i libri e mi diressi verso l'aula di disegno.

Entrai e mi accomodai al terzo posto. Accanto alla secchiona della classe, che al posto di disegnare studiava, studiava e studiava. Iniziai a fare uno scarabocchio, ma mi annoiai presto. Una voce mi riportò alla realtà.

-Vuoi venire accanto a me dato che siamo soli entrambi?- mi chiese l'irlandese biondo che fa impazzire il mondo.

-Ma sono accanto a Claude...- cercai una scusa per scappare dalla secchiona.

-Si chiama Veronica... e poi siamo soli tutti e due- mi fece l'occhiolino. Gli sorrisi e mi alzai, andando accanto al suo posto. Diedi un occhiata al suo disegno.

-Cos'è?- gli chiesi rivolta allo scarabocchio. Lui fece spallucce.

-Un elefante.- mi rispose.

-Sembra un elefante deforme con un ornitorinco ricchione sulla schiena- commentai.

-Tif e la sua delicatezza: parte uno- mi disse sorridendo. Mi misi a ridere e feci l'errore di girarmi: Hallyson e Zayn si baciano appassionatamente... che schifo! Per fortuna la giornata entrò in fretta. Andai subito in stanza. Passai il pomeriggio a studiare aspettando le sei... che non arrivavano mai! Alle cinque andai a fare una doccia, sperando che il tempo passasse, e nel frattempo Amy sceglieva il vestito della festa. Il mio era un vestito viola, a tubino con il velo che spuntava da sotto la gonna. La maschera era semplice, con le piume viola in tinta con il vestito. Le scarpe erano con dei tacchi pazzeschi, di 15 centimetri! Ovviamente me li aveva imposti Amy, io avevo puntato su delle ballerine argentate... fa niente, le avevo comprate lo stesso, le avrei cambiate a metà serata. Una volta vestite tutte e due, osservai Amy: un abito bianco le scendeva dolce lungo i fianchi e per le cosce, fermandosi a metà polpaccio. I capelli a boccoli le scendevano sulle spalle, e la maschera era semplice, bianca e che le copriva solo gli occhi, con delle piume bianche che le spuntavano da sopra gli occhi. Sembrava una dea, era molto più bella di me!

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo insieme verso la palestra. Entrammo ed io mi sedetti su una poltroncina, il più vicino possibile al tavolo. Vennero delle mie amiche e parlammo per un po', poi andarono anche loro a ballare. Sentendomi sola, salii le scale che portavano al tetto. Arrivai ad una porta, un po' arrugginita e la aprii. Mi misi sul tetto, nel punto più pulito. Guardai la luna per un po', poi mi sentii una mano fredda sulla spalla scoperta. Mi girai e mi trovai davanti un ragazzo con la maschera.

-Chi sei?- chiesi. Lui mi guardò con occhi familiari.

-Non ti importa... credimi. Ti amo, Tiffany Theresa Payne- mi sussurrò, forse per non farsi riconoscere.

-Cosa vuoi da me?- domandai di nuovo. Per tutta risposta si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie, baciandomi. Un bacio passionale, non so dire cosa provai. Si staccò lentamente e si girò per andarsene, ma io gli afferrai il braccio. Speravo che fosse Louis. Si girò verso di me.

-Ti amo. Non dimenticarlo quando scoprirai chi sono- mi disse. Poi se ne andò. Quando fu scomparso nella notte, feci per andarmene quando vidi qualcosa per terra. Lo raccolsi: era un braccialetto di legno intagliato. L'avevo già visto. Dove? Al braccio di chi? Mi alzai e me ne andai in camera.

Le 11.

Mi misi una tuta, la prima che trovai e mi addormentai.

-Ehy, amore- mi svegliò una voce sussurrando. Sorrisi e, sempre con gli occhi chiusi, baciai Lou.

-Che ore sono?- chiesi sedendomi a gambe incrociate nel letto e sbadigliando. Lou guardò l'orologio.

-Le due di notte. Scusa se ti ho svegliata, volevo darti la buonanotte. Ho accompagnato Amy in camera, era sola.- mi rispose.

-Come eri vestito alla festa?-

-Non sono andato alla festa. Ho incontrato Amy per il corridoio e l'ho accompagnata. Stavo andando in bagno- rispose intuendo la domanda successiva. Annuii e mi alzai. Mi misi davanti allo specchio, guardandomi.

-Guardami!- sbottai contro Lou, che si era seduto sul mio letto.- Sono orrenda! Guarda qua, sono piena di brufoli! Ho un neo accanto al naso, e ho una voglia sul collo!- gridai, notando all'improvviso tutte le cose che non mi erano mai piaciute di me. Louis sorrise e scosse la testa. Io chiusi gli occhi e qualcuno mi abbracciò da dietro dolcemente, poggiando le sue braccia incrociate sulla mia vita sui miei fianchi.

-I won't let these little things

slip out of my mouth

but if I do

it's you

oh, it's you

they add up to

I'm in love whit you

and all these little things- mi cantò sottovoce, con la sua voce meravigliosa. Io sorrisi ed aprii gli occhi. Lou mise la testa nell'incavo del mio collo, cominciando a baciarmi. Io ricambiai il bacio. Era bellissimo stare così.

-Devo andare, altrimenti domani non ci svegliamo- mi disse guardando l'orologio. A malavoglia mi staccai e mi salutò con un ultimo bacio prima di andarsene. Chiuse la porta e mi buttai sul letto.

-Non volevo disturbarvi. Eravate così carini insieme!- esclamò una voce accanto a me. Sussultai e mi girai: Amy mi guardava dalla porta del bagno, appoggiata allo stipite. Io feci spallucce e si andò a sedere sul suo letto, accanto al mio.

-E con Harry?- domandai per cambiare discorso. Lei mi guardò infuriata.

-Non me lo nominare! Quello stronzo non è degno neanche di guardarmi in faccia!- gridò buttandosi di peso sul letto. -Che cosa?- chiesi confusa. Fino a quattro ore prima erano felici e contenti.

-Quello lì- accennò al corridoio del lato maschile -Era ubriaco fradicio e me ne ha dette di tutti i colori! L'ho perdonato, “Vabbè, è ubriaco!” mi sono detta. Ma poi mi ha lasciato la mano ed è andato da una bionda slinguazzandola! E quella ricambiava! Mi sono avvicinata, gli ho dato uno schiaffo e me ne sono andata. Meno male che ho incontrato Louis! Mi ha accompagnata fino alla camera promettendomi di farlo ragionare, ma io non voglio averci più a che fare con quello!- sbottò.

-Tranquilla, ci ripenserà!- cercai di rassicurarla. Lei mi squadrò e si stese spegnendo la luce.

-Dormiamo và!- disse prima di addormentarsi. Io chiusi gli occhi e pensai a Lou, consapevole che lui stesse facendo lo stesso.

Mi svegliai affannata. Il sudore mi scendeva dalle tempie ed avevo il fiatone. Il tutto per uno stupido incubo. Guardai l'orologio: le 3 e 30.

Mi alzai ed andai a lavarmi il viso, per rinfrescarmi. Presi il cellulare.

'Vieni in camera mia, ho bisogno di te! Xx' inviai a Niall, sperando che avesse il cellulare acceso a quell'ora di notte. Dopo pochi minuti mi arrivò un messaggio:

'sto benenso swmedkwenjdn' Poverino, doveva avere un sacco di sonno. Aspettai sul letto l'arrivo del biondino. Sentii la porta aprirsi e vidi entrare un Niall alquanto assonnato. Barcollò fino al mio letto e si ci buttò, ignorando del tutto la presenza di Amy nell'altro letto. Chiuse gli occhi e si sarebbe anche messo a dormire, se non gli fossi saltata addosso.

-Sveglia, dormiglione!- gli urlai nelle orecchie.

-Eh? Uh?- borbottò lui con gli occhi a mezz'asta.

-Come mai mi hai chiamato?- mi chiese assonnato. Feci spallucce.

-Mi mancavi e ho fatto un brutto sogno. Ah, e ti devo raccontare una cosa.- gli risposi. Mi fece cenno di continuare.

-Allora. Ieri come eri vestito alla festa?-

-Non ero alla festa, facevano 'Shark Night' e non potevo perdermelo. Perchè?-

-Perchè ieri mi stavo annoiando e sono andata sul tetto...- cominciai. Mi interruppe.

-Cosacosa? Il tetto?- chiese, io sbuffai.

-Era una terrazza. Comunque, sono andata e mi ha raggiunta un ragazzo... che mi ha baciata! Pensavo fossi tu o Louis, ma adesso... non ho alcuna idea di chi possa essere!- conclusi. Lui mi guardò sbadigliando.

-Ci pensiamo domani, ok? Adesso vado, buonanotte. Ti voglio bene!- mi disse abbracciandomi. Poi uscì e mi rimisi a dormire.

Passarono i giorni. Un mese, oramai. Era il quattro dicembre.

Quella mattina il mio telefono squill

-Pronto?- chiesi assonnata.

-CIE LA NIEVAAAA!!- strillò io fratello al telefono. Io mi ritrassi spaventata.

-Quante canne ti sei fatto con Malik ieri sera?- chiesi.

-Solo due, ma...-

-DUE?? COSA TI AVEVO DETTO?? COGLIONE, IO TI SMERDO!- gridai al telefono. Stavolta lui si ritrasse.

-Scherzavo sorellina! Comunque nievica si.- disse. Andai ad accertarmi. Mi affacciai alla finestra del bagno ed un fiocco mi prese sul naso.

-Hai ragione!- dissi a mio fratello che era restato al telefono.

-Senti, la preside ci da le vacanze anticipate quest'anno. Dal 10 dicembre!- cosa?

-Perchè?-

-Perchè, probabilmente, nevicherà così tanto che non sarà possibile andare a scuola!-

-Ok- riattaccai.

-Vestiti! Io vado a parlare col preside!- gridai ad Amy, che si stiracchiava e sbadigliava come un leone.

-Ti saluto Harry- dissi prima di uscire. Sentii le sue grida fin quando non entrai nell'edificio della scuola.

-Signora?- chiesi bussando alla presidenza. Non ottenendo risposta entrai.

-Ah, signorina Payne. A cosa devo la sua presenza qui?- mi disse la preside entrando con un fascicolo di fogli. Mi accomodai sulla sedia davanti alla sua scrivania.

-Mi hanno dato un informazione e volevo accertarmi- risposi.

-Quale?-

-Volevo sapere se per la neve la scuola rimarrà chiusa-

-Bhe... si. È una cosa molto singolare il fatto che nevichi ad ottobre, quindi daremo un mese di vacanza. Tutto dicembre, poi il 7 gennaio tornerete a scuola!- mi disse lei.

-Ah, inoltre oggi niente scuola, siete liberi-

Ringraziai ed uscii dalla stanza. Presi il cellulare e risposi alla chiamata in arrivo.

-Allora, Leo, ecco le informazioni: da domani siamo in vacanza tutto dicembre fino al 7 di gennaio. Cosa hai in mente?- dissi lui ci pensò un po' su.

-Tu prepara le valigie e non ci pensare! Ti porto io in un posto...- mi rassicurò, poi cercai Louis.

-Dove sarà?- sussurrai. Andai in stanza, ma mi sentii tirare per un braccio.

-Pssst, Tiffy!- mi sussurrò qualcuno. Mi girai e mi trovai in due occhi verdi.

-Harry?- era in maglietta a maniche corte e jeans, e nevicava. Così i suoi riccioli erano pieni di fiocchi di neve.

-Non hai freddo?- gli chiesi togliendogli la neve dai capelli. Lui scosse la testa.

-No, sono stato uno stupido- mi disse mortificato. Io aggrottai la fronte, ricordando il racconto di Amy.

-Ancora non avete fatto pace?!? Ma è passato un mese!- esclamai sorpresa. La determinazione di Amy mi lasciava spiazzata. Lui scosse la testa.

-Concordo, ma eri ubriaco, no?- gli dissi. Mi dispiaceva vederlo così, gli volevo bene.

-Si, ma ricordo tutto. E questo non aiuta. Ricordo che dopo che Amy mi ha girato le spalle, ho lasciato la bionda e me ne sono andato, mi sentivo uno schifo.- mi disse.

-Prova a chiederle scusa...- proposi pentendomi. Conoscendo Amy, gli avrebbe sorriso e dato uno schiaffo.

-No, Amy non mi perdonerà mai. Faccio schifo!- cominciò a dire deprimendosi.

-Tranquillo, capirà! Nel frattempo hai qualche idea?- chiesi. Lui mi guardò e scosse la testa, sconsolato.

-Allora ci parlo. Vado via.- feci per andarmene, ma ricordai una cosa.

-Hai visto Lou?- gli chiesi.

-Si, mi pare che sia andato a chiedere una cosa al prof, ripetizioni di matematica, penso.- rispose.

-Louis William Tomlinson, il migliore della classe in tutte le materie nonché mio fidanzato ufficiale ha bisogno di ripetizioni della sua materia preferita?- sbottai. Ecco, quando mi irritavo cominciavo a parlare in inglese perfetto con l'accento. Il tutto grazie alla mia profonda conoscenza dei libri.

-Ehm...- provò a dire il riccio, mettendosi una mano dietro la nuca. Ero bassa, ma quando volevo potevo essere paurosa.

Girai i tacchi (per così dire, avevo le converse) ed andai nella cabina di Harry e Louis.

Arrivata li di fronte, notai che c'era la porta socchiusa.

Senza fare tanti complimenti entrai spalancando la porta.

La scena che mi si presentò davanti era... inquietante.

C'era una sarta che sistemava un vestito viola a palloncino su una ragazza. Anzi un manichino. Non mi ero accorta che la sarta aveva i capelli corti.

Quest'ultima si girò, lasciandomi spiazzata.

-L-Louis? Mi puoi spiegare CHE CAZZO STAI FACENDO?!- urlai. Lui si tolse il ditale e mi guardò stranito, cercando di coprire il vestito.

-F-faccio un lavoro nel tempo libero, ok?- si giustificò. Mi calmai leggermente.

-Ok. Ok, non c'è niente di male. Ok, sono tranquilla. Ok, adesso esco. Ok, oggi pomeriggio vieni alle tre al bar, ok? Ok.- riassunsi uscendo.

Una volta uscita scoppiai in una risata isterica sotto la neve. Appoggiai la mia schiena al muro e mi lasciai scivolare ridendo fino a terra. Rimasi li per qualche minuto, poi smisi di ridere. Meno male che non era passato nessuno. Mi chiamarono.

-Ehy Tif, ti va se andiamo a fare shopping? Le camicie a quadretti mi hanno stancato.-

Sgranai gli occhi. Quella giornata stava prendendo una piega strana.

-Come vuoi, Leo. A che ora?- risposi al mio fratello pazzoide.

-Alle dieci, ho io la macchina!-

-Leo, hai sedici anni...-

-Libretto rosa!-

-Ok, a fra.... dieci minuti?-

-Oh, pensavo fosse più tardi. Devo finire i pop corn-

-I pop-corn?-

-Si, da mettere nel panino.-

-Ooooook?- chiusi la telefonata. I miei sospetti di avere un fratello pazzo si erano andati sempre più radicando. Mi diressi verso la stanza di mio fratello.

Oh, se mia nonna avesse saputo che il giorno mi ammazzavo a fare la spola da una stanza maschile all'altra. Aprii la porta e mi sedetti.

-Tif, sei già qui? Già che ci sei, scegli i miei vestiti più alla moda- mi gridò mio fratello dal bagno.

-Mission impossible- dissi, da vera inglese. Mi diressi verso l'armadio, aprendo tutti i cassetti della parte di armadio destinata a mio fratello.

-Hai solo magliette e camicie a quadretti?- chiesi. In tutta risposta ottenni un mugugno che poteva essere 'si' come poteva essere 'niente carta igienica!'.

-Vedo nell'armadio di Pakistan- gli dissi. Non mi aveva sentito. Aprii l'armadio e guardai nei vestiti: si vestiva alla moda. Alla fine trovai una maglietta della Vans che sarebbe dovuta andare a Liam. Abbandonai i cassetti e cercai un pantalone adatto nei capi appesi. Notai un completo, lo misi sul letto per esaminarlo meglio.

 

Flashback

-Chi sei?- chiesi. Lui mi guardò con occhi familiari.

-Non ti importa... credimi. Io ti amo, Tiffany Theresa Payne- mi sussurrò, forse per non farsi riconoscere.

-Cosa vuoi da me?- domandai di nuovo. Per tutta risposta si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie, baciandomi

Fine Flashback

 

Rimasi a bocca aperta. Presi la mia borsa e tirai fuori il braccialetto di legno, poggiandolo accanto al vestito.

Ecco dove lo avevo visto.

Ecco a chi apparteneva.

Ecco chi avevo baciato.

La sera di Halloween avevo baciato Zayn Malik.

E mi aveva detto che mi amava.

 

Eeeeeehhhhhhhhh sexy Liam.

Sono tornata. Con un ENORME RITARDO per cui mi scuso.

Ringrazio tutti quelli che recensiscono, leggono e mettono la storia tra le preferite e ricordate!!

Senza di voi non saprei cosa fare.

Coooooomunque.... ieri era CARNEVALE!

Io mi sono tinta i capelli con la bomboletta viola, lol, ero tutta tipo 'Perrie 2: la vendetta'.

Moony_4

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Capitolo 12
*** Undicesimo Capitolo ***


Capitolo 11

Uscii dalla stanza fregandomene altamente di mio fratello o di un eventuale 'irruzione Zayn'.

Mi incamminai verso la stanza di Niall, decisa a raccontargli tutto.

Il mio cellulare squillò.

'Sconosciuto'.

-Pronto?- dissi.

-Ciao, Theresa- disse una voce roca. Appena la sentii mi si rizzarono i peli dalla rabbia.

-Zayn, cazzo!- urlai fuori di me. Ultimamente mi chiamava col mio secondo nome. Non sapevo neanche come lo sapesse, a volte dubitavo persino che Liam lo sapesse.

-Irritata la ragazza!- disse soffocando una risata.

-Cazzo mi ridi? Ti sembra la reazione giusta da avere?- gli urlai. Lui si zittì.

-Adesso vieni davanti a me! Oppure ti vengo a prendere!- dissi più truce che potevo.

-Va bene, va bene.- si arrese. Sentii dei passi venire verso di me.

Eccolo.

-Hai una spiegazione logica per tutto questo?- gli chiesi, in un sussurro.

Lui abbassò la testa, e mi accorsi che stava ancora nevicando. Mi misi il cappello con visiera di traverso. Lo avevo preso a Niall il giorno prima e già lo amavo, era militare.

-Si, Theresa- sussurrò avvicinandosi. Il mio corpo ebbe un fremito quando si fermò a pochi centimetri da me.

-Io ti amo- sussurrò avvicinandosi sempre di più a me. Sciolsi le braccia incrociate quando mi mise una mano sulla guancia.

Si avvicinò e mi baciò delicatamente, a stampo.

Gentile cervello, sei pregato di funzionare

Adesso tutto il mio buonsenso mi diceva di staccarmi, ma non lo feci. Un calore improvviso mi invase il corpo e mi staccai, rivolgendogli un sorriso e scappando via, nella mia camera.

Qualcosa mi diceva che Theresa lo amava.

Ma Tiffany amava... Louis? Tiffany amava Niall?

Che confusione, sarà perche c'ho fame

-Stai zitta!- urlai alla vocina nel mio cervello, Meg.

Per Louis non provavo solo attrazione, ma non amore, non vero!

L'attrazione non è sempre amore come dicono, due calamite uguali a volte si respingono...

Emis Killa, rapper italiano. Le sue canzoni erano piene di significato. Lo conoscevo grazie ad Amy, che mi assillava. Io, curiosa, mi ero fatta insegnare l'italiano.

Bussarono.

-Avanti- dissi, togliendomi il cappellino.

Entrò Louis, ed io gli feci un sorriso sforzato. Ma non ce ne fu bisogno, perchè non mi guardava in faccia. Guardava a terra e non mi disse nemmeno 'ciao'.

-Tif, dobbiamo parlare- mi disse.

-Certo-

-Ecco, i miei genitori hanno deciso di trasferirsi per il lavoro di mio padre e... devo andarmene, per sempre probabilmente- disse tutto d'un fiato. Io lo guardai stranita.

-Non capisco-

-Ti devo lasciare, Tiffany. Mi dispiace- sussurrò. Io annuii, distrutta ma convinta che fosse la cosa migliore da fare. Mi tolsi l'anello e glielo consegnai, abbassando lo sguardo. Lui sorrise e mi chiuse la mano attorno all'anello.

-Voglio che tu lo tenga- mi sussurrò all'orecchio. Io sorrisi e gli stampai un bacio sulla bocca.

L'ultimo.

Se ne andò, guardandomi. Mi stava lasciando per la seconda volta, definitivamente.

Sospirai e mi buttai sul letto.

-Ci sei?- disse qualcuno entrando. Sorrisi e gli buttai il suo cappello.

-Si, idiota!- gridai felice. Con lui mi sentivo felice, mi sentivo io.

-Che succede?- mi chiese, subito sospettoso della mia felicità.

Feci spallucce.

-Zayn mi ha baciata!- esclamai, quasi contenta.

-Cosa? E Louis?- mi chiese, incredulo.

-Se n'è andato. Per sempre- dissi, cercando di non piangere.

-Tranquilla. Ti è piaciuto?- chiese con un po' di tentennamento, che finsi di non cogliere.

-Bhe, hai presente la sensazione quando vedi la persona che ami?-

 

Niall's POV

Certo, ogni volta che ti vedo” Pensai, ma non lo dissi. Rivelandole i miei sentimenti avrei solamente rovinato la nostra amicizia.

-Si- risposi semplicemente. Lei annuì.

-Bhe, più o meno così- si morse il labbro inferiore, come faceva quando era nervosa. Aspetta, nervosa con me? Chissà perchè.

-Bene, suppongo che ti piaccia Zayn- dissi, cercando di nascondere la tristezza nella mia voce. Sorrisi, sorrisi così tanto per non far vedere che ero triste. Se avessi sorriso un po' di più mi sarebbero scoppiati -poco ma sicuro- gli zigomi.

-A Theresa si- mi rispose.

-Theresa?- aggrottai le sopracciglia.

-Si, Theresa è un po' la mia seconda personalità, ho scoperto da poco di averla...-

-Ah, quindi adesso ti devo chiamate 'Terry'?- chiesi, divertito. Lei mi lanciò uno sguardo tagliente. Ma divertito.

-No, tu mi devi chiamare Tiffy!- esclamò. Io alzai le mani in segno di resa.

-Va bene, va bene!- esclamai io. Lei si rilassò e prese il giubbotto.

-Io vado...- cominciò, ma la interruppi.

-Andremo in vacanza insieme, Liam ha detto che ci porterà in un posto segreto...- le feci l'occhiolino. Lei mi salutò ed uscì, perplessa.

 

#Il 10 dicembre...

#Tiffy's pov#

 

Misi tutto in borsa: i vesti per un mese.

Presi i giubbotti mentre riflettevo. Chissà dove mi avrebbe portato mio fratello.

Amy era partita due giorni prima per una vacanza da sola, quindi ci avrebbe raggiunto solo dopo una settimana.

Presi tutte le cose e chiamai mio fratello.

-Ohi- disse, affannato.

-Leo, che ti succede?-

-Non, anf.... ti muovere... puff... ok?- disse prima di chiudere la chiamata. Mi fermai di botto ed attesi.

-Ciao sorellina!- esclamò qualcuno alle mie spalle. Mi girai e salutai Liam. Non sembrava particolarmente affannato ma vabbè.

Mi guidò fino alla sua macchina e partimmo. Mu guardai allo specchietto sistemandomi il trucco.

-Allora, bro, dove andiamo?- lo spronai.

-Sorpresa! È un po' lontano da qui, quindi se vuoi puoi anche dormire!- disse, allegro.

Io seguii il suo consiglio, mettendomi a riposare per poi addormentarmi.

 

Flashback

Ero in un parco giochi, su un altalena e con una bambolina di pezza in mano.

Mi spinsi sempre più in alto, volevo arrivare al cielo, dai miei genitori.

-Vengo, mamma! Vengo!- esclamai, contenta.

Non mi ero accorsa che la presa sulla bambolina si era allentata leggermente.

Vedevo casa mia, ero davvero in alto.

Sentii la bambolina scivolare e fare n volo, fino a finire sull'albero.

Mi fermai, con la fronte aggrottata.

-Aspetta, mamma!- dissi, per poi correre verso l'albero.

-Bambolinaa! Vieni qui!- gridai. Ma non mi ascoltava. Che bambolina sciocca.

Provai ad arrampicarmi sull'albero, graffiando i miei pantaloncini rosa e la magliettina a maniche corte viola.

Caddi dall'albero quando ero arrivata a metà tronco.

Mi misi a piangere, sedendomi sull'erba.

-Ehy, perchè piangi?- mi chiese una voce dietro di me.

Mi girai, con le lacrime ancora negli occhi.

Un bambino con i capelli biondi mi stava scrutando con i suoi occhi azzurri come il mare.

-La mia bambolina è finita lassù!- gli dissi, ricominciando a piangere. Lui sorrise e si arrampicò, recuperando la bambolina.

-Eccola! Tu come ti chiami?- mi chiese porgendo la bambolina. Io la presi con una mano.

-T-tiffany- risposi, asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.

-Io Niall!- esclamò, sorridendo.

Sorrisi anche io.

-Nail?- chiesi, un po' perplessa. Lu scoppiò a ridere.

-No, NIALL. N I A L L- disse, sorridendo. Mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi.

-Andiamo a giocare, vuoi? Io ho sette anni!- disse, orgoglioso della sua età.

-Io sei... mi spingi in cielo? Voglio arrivare dalla mia mamma, solo che ci posso riuscire solo con l'altalena... poi quando sarò grande mi accompagni in aereo per andare da lei?- chiesi a raffica, spiegando involontariamente al nuovo amico la mia situazione familiare.

Fece un sorriso forzato.

-Certo, Tiffy!- esclamò, poi mi fece salire sull'altalena.

-Non pensi che sia meglio se lei aspetta sulla panchina?- mi chiese indicando la bambolina di pezza. Io annuii e gliela porsi.

Fine Flashback

 

-Ehy... sveglia!- mi disse dolcemente una voce, scuotendomi leggermente.

-Leon?- chiesi, strofinando gli occhi con le mani.

-Siamo arrivati!- disse, facendomi scendere dalkla macchina ma coprendomi gli occhi con le sue meni. Mi condusse verso un punto impreciso, poi sentii una serratura scattare ed una porta aprirsi.

Sentii odore di polvere, chiuso e... un odore familiare, che però mi sembrava estraneo. Ne avevo qualche ricordo...

-Leon?- chiesi, per supplicarlo a togliere le mani dai miei occhi.

-Sorpresa!- esclamò togliendomi le mani dagli occhi.

Il sorriso che avevo scomparve gradualmente dalla mia faccia.

I mobili coperti di teli trasparenti per proteggerli dalla polvere, il divano, i tavoli, le scale.

Tutto dannatamente familiare.

L'odore.

Odore di sciroppo d'acero e legna.

L'odore della mia vecchia casa.

Feci qualche passo in avanti, immergendomi nella polvere che aleggiava nell'aria.

Una lacrima scese sul mio volto.

-Leon.- esordii, con la voce rotta dal pianto.

-Perché mi hai portata qui?- chiesi, togliendo il telo dal divano rosso.

Taceva.

-Leon, vieni qui.- dissi, più una supplica che un ordine.

Lui mi affiancò, una lacrima rigava il suo bel volto.

-Pensavo ti avesse fatto piacere- mi sussurrò.

Io mi sedetti sul divano.

-Dove siamo... esattamente?- chiesi, per avere la conferma che non stessi sognando.

-A Bradford, Tiffy! A casa nostra!- esclamò abbracciandomi.

-Certo, Leon. A casa nostra. Noi due!- dissi io, scoppiando a piangere.

-Adesso calmiamoci, dobbiamo pulire!- disse lui asciugandosi la guancia dalle lacrime.

Togliemmo tutti i teli ed aprimmo tutte le finestre per far andare via la polvere e l'odore di chiuso, poi mi misi i vestiti più vecchi che avevo e mi misi a pulire tutta la casa. TUTTA.

Okay, era una casa enorme.

Era una cosa praticamente impossibile da fare da sola, ma con l'aiuto di Leeyum ci riuscii.

La casa era su due piani, in legno.

Nel piano di sotto la cucina, il salotto, un bagno, una stanza da letto, uno sgabuzzino.

Al piano di sopra un bagno più grande, due stanze d letto ed una stanza piccola.

Alla sera mi buttai sul divano, stremata.

-Oh my gosh, che stanchezza!- dissi, alzando le braccia per poi portarmele alla faccia, coprendola.

-Ehy, tutto bene?- mi chiese il mio fratellino.

Non sai quanto ti amo, Leo.

-Bene? Un altro po e mi si sciolgono i muscoli ma va bene!- esclamai. Lui fece una piccola risatina e mi sollevò dal divano, piazzandomi sulla poltrona.

-Ma?- chiesi. Lui mi guardò e si stese al mio posto.

-BASTARDO!- gridai, buttandomi addosso.

-Mi fai maaale!- si lamentò lui, facendo il finto offeso. Mi posizionai nel piccolo spazio di divano rimanente davanti a lui e spensi la luce.

-Buonanotte Leon- dissi, sussurrando.

Lui mi cinse la vita con un braccio, con fare protettivo.

-Anche a te, Tif- mi sussurrò all'orecchio.

Poi ci mettemmo a dormire.

 

Mi svegliai grazie ad un raggio di sole che mi colpì in pieno viso... bastardo.

Mi alzai stiracchiandomi ed accesi la televisione, posizionandola su Real Time.

Mi avviai in cucina, dove sul frigo c'era un biglietto.

'Sono uscito a fare la spesa, ci sono solo latte e biscotti, XD! Sono nello stipo sul lavandino!
Kiss'

Genio, un genio era.

Misi a scaldare il latte e poi salii in camera mia, osservando la pittura scrostata.

Aprii l'armadio e presi i vestiti, dirigendomi in bagno per lavarmi.

Appena fui vestita e lavata mi pettinai, ma sentii uno strano odore nell'aria, quasi di... bruciato.

-OH, CAZZO! IL LATTE!- urlai, per poi precipitarmi dalle scale.

Il latte aveva un insano colorito marroncino.

Buttai tutto nella spazzatura, era irrecuperabile.

Mangiai un po di biscotti per colazione e suonarono alla porta.

-Arrivo!- dissi.

Mi misi le pantofole ed andai alla porta.

-Hai fatto presto...- cominciai, certa che fosse Liam, ma appena aprii la porta scoprii che non fu così.

-Lo so, dovremmo essere arrivati nel pomeriggio, ma io non ce la facevo a stare da solo- rispose Harry sconsolato.

-Oh, Harold... ma che ti succede?- chiesi abbracciandolo.

-Lo sai, non faccio che ripetertelo...- mi disse, lasciando cadere una lacrima sulla guancia, che prontamente asciugai con un dito.

-Tranquillo, Amy capirà- cercai di consolarlo.

Era da ottobre che Amy lo evitava, e lui ci stava davvero male. Louis mi aveva detto che ogni tanto vomitava.

Un dubbio mi sorse.

-Dammi il polso!- ordinai, perentoria.

Sapevo che nel suo passato c'era l'autolesionismo, non volevo che ci fosse anche nel suo presente.

Me lo mostrò.

Solo vecchie cicatrici.

Gliele percorsi una ad una con il dito e lo sentii rabbrividire a quel contatto.

-Perchè te le sei fatto?- chiesi, tornando a guardarlo negli occhi.

-Tutti mi odiavano, c'era solo Gemma con me. Mi insultavano e mi hanno anche picchiato un paio di volte- mi rivelò.

Lo feci accomodare e gli offrii dei biscotti.

-C'è solo questo, se Liam non si muove lo vado a prendere di orecchie- riflettei notando la faccia perplessa di Harry alla vista dei biscotti.

Proprio in quel momento la porta si aprì.

Ne entrò Liam con sette buste piene.

-Le altre sono in macchina!- ci avvertì.

Harry lo aiutò a portare le busta dentro ed io presi le altre quattro.

Adesso quella casa era piena di cibo.

Risi automaticamente al pensiero della faccia di Niall alla vista di tutte quelle cose.

Nel pomeriggio arrivarono tutti quanti e solo allora mi accorsi che, stranamente, c'era anche Amy con loro.

-I tuoi parenti avevano paura che stando altri due giorni avessi distrutto i sassi di Matera uno ad uno?- chiesi con ironia, ricordando di dove erano i parenti da cui era andata a passare la vacanza.

Lei sbuffò.

-No, mi annoiavo. Non conoscevo nessuno!- si lamentò.

Cenammo e presi una cartina dei letti, mostrando ad ognuno le loro stanze.

Niall; Zayn; Liam; Harry; Io; Amy.

Niall e Zayn avrebbero dormito insieme, e così Liam ed Harry.

Io ed Amy anche.

Andammo a dormire.

Amy's POV

Mi svegliai sudata ed affannata.

Un incubo, di nuovo.

Decisi di non svegliare Tif, la avrei soltanto spaventata.

Scesi a fare colazione.

Era notte, la neve scendeva.

Non aveva mai smesso di nevicare da novembre.

Brutta cosa stare al nord.

Mi strinsi nella mia vestaglia mettendo a fare il the, pensando.

A come sarebbe stato non sprecare tutto quel tempo che avrei potuto passare con Harry.

Il mio Harry.

I suoi ricci, le sue fossette, i suoi occhi, la sua dolcezza.

Tutto di Lui mi aveva colpita fin dal primo istante.

Ma non potevo perdonarlo.

Era troppo quello che aveva fatto, ubriaco o meno.

Bevvi il mio thé accanto alla finestra, a guardare l'alba tingere di rosa la neve fresca.

 

Harry's POV

Era seduta accanto alla finestra della cucina, i capelli mossi adagiati sulla spalla destra.

Quanto era bella.

Ed io, come un coglione, l'avevo persa.

Mi tolsi dallo stipite della porta della cucina dal quale la osservavo ed appoggiai la mia al muro dietro di me, lasciandomi scivolare fino a terra con le mani nei capelli.

Portai le ginocchia al petto, abbracciandole.

Mi sentii fragile.

Di nuovo.

Dopo tanti anni, sentii di nuovo quel senso di vuoto che mi opprimeva il petto.

Stare lontano da Lei mi aveva salvato dalla depressione.

Mi decisi e salii in camera, tentennando.

Appena arrivato in camera però mi decisi: sarei tornato da lei, le avrei parlato.

Se avrebbe capito?

Boh.

 

Amy's POV

Finito di bere il the, misi la tazza nel lavandino e mi diressi verso le scale.

Appena alla base di esse, però, mi fermai.

In cima c'era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.

Harry.

Mi feci coraggio e, guardandolo negli occhi, iniziai a salire.

Lui, ricambiando lo sguardo, iniziò a scendere.

La tensione era alle stelle.

Le scale erano buie, ma si vedevano le forme distintamente.

A metà scala, ci trovammo uno accanto all'altra.

Lui si fece coraggio.

-Amy, mi devi ascoltare...- provò a dire, ma lo ignorai alzando il mento.

Mi aspettavo che se ne andasse, ma non lo fece.

Mi prese i polsi e mi sbattè al muro, bloccandomi i polsi all'altezza della testa e premendo il suo corpo contro il mio.

Avvicinò le sue labbra al mio orecchio.

-Amy, mi devi ascoltare. Io ti amo.

Se vuoi crederci, sono qui. Ci sarò sempre. Sono stato uno stronzo, un ipocrita, un idiota. Ho fatto l'errore più grande della mia vita.

Ti ho persa, e non me lo posso perdonare.

Ma tu puoi.

Puoi perdonarmi, puoi tornare con me, puoi darmi una possibilità, un'ultima!- sussurrò al mio orecchio, dopodichè allontanò leggermente la sua testa dalla mia, così che io lo potessi guardare negli occhi.

Poggiò la sua fronte sulla mia e mi baciò.

Lasciò i miei polsi e mise le sue mani sui miei fianchi.

Io poggiai le braccia sul suo collo, attirandolo a me.

Lo sentii sorridere.

Ero di nuovo completa, di nuovo io.

Ci completavamo, era questo che contava.

Fanculo il resto, ho Harry Styles.

 

 

Shau.

Allora, come vi pare?

Avete visto Harry e Amy?

Questa secondo me è una delle scene più romantiche della fic. Lo amo!

Grazie per le tre recensioni dello scorso capitolo!

La storia è arrivata a 30 recensioni.

30!

Per chi lo volesse, ecco il mio twitter:

@AmbraAlexBarone

Adesso me ne vado!
Ciao!

Moony_4

P.S: scusatemi per il capitolo corto, mi farò perdonare!!

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Capitolo 13
*** Dodicesimo Capitolo ***


Capitolo 12

Tiffy's POV

Mi svegliai sbadigliando, tipo quella della pubblicità della Nutella.

Illuminazione.

Avrei mangiato della Nutella.

Guardai l'orario: le 6 di matttina.

Va bene, voglio lo stesso la mia nutella.

Uscii dalla mia camera, non rendendomi conto dell'assenza di Amy.

Uscii dalla stanza, avvicinandomi alla scala furtivamente.

Mi affacciai e vidi Harry ed Amy coinvolti in un bacio appassionato.

Oh, come sono dolciosi.

Mi diressi in tutta fretta verso la camera di Niall, svegliandolo.

-Ma che?- disse.

Io mi misi un dito sulla bocca come a dire 'Silenzio'.

Lo trascinai dietro di me mostrandogli la tenera scenetta, accucciati dietro il piccolo balconcino di legno.

Mi girai sorridente e lo vidi sorridere leggermente.

Tornai ad osservare i due sule scale, ma non ve li trovai.

Interpellai il biondo con lo sguardo, non ottenendo risposta.

Alzai lo sguardo sopra la testa del mio amico trovandomene uno verde che mi fissava.

-Oh, ciao Harry!- dissi allegra alzandomi di botto e facendo cadere Niall.

Lui mi guardò alzando un sopracciglio ed un lato della bocca contemporaneamente.

Abbassai lo sguardo e mi trovai faccia a faccia con Amy, che ci guardava sorridente.

-Oh, ciao Amy!- disse Niall provando ad imitarmi, ma trovandosi col sedere a terra.

-Incapace- commentai porgendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi.

Appena fu in piedi cominciammo a scherzare andando in cucina.

Amy ed Harry si lanciavano continuamente delle frecciatine, erano così romantici insieme...

Presi il berretto di Niall posizionandolo di lato sulla mia testa.

Mi preparai il panino alla nutella massaggiandomi la pancia.

-Me ne prepari uno anche a me?- mi chiese Niall con faccia da cucciolo.

-No- mi rifiutai lasciandogli sul naso un po di nutella raccolta col dito.

-Ehy!- protestò cercando di prendermi.

Io sgusciai via iniziando a correre per tutta la casa ed andandomi a nascondere nel posto più sicuro del mondo: sotto mio fratello.

-Tif, altri cinque minuti- protestò quest'ultimo cercando di scostarmi.

Io gli feci segno di stare zitto, dato che Niall non mi aveva trovato.

Lui non capì, ma fece spallucce e tornò a dormire.

Io vidi l'ombra di Niall da dietro la porta.

L'ansia mi invase.

Sapevo la mia punizione.

Mi nascosi ancora di più sotto il corpo di mio fratello e sotto le coperte.

Zayn russava nell'altro letto.

La porta si aprì ed un ombra entrò.

Quando si avvicinò al letto i miei battiti aumentarono.

Guardò sotto il letto, segno che aveva sentito mio fratello protestare.

Si alzò ed io chiusi gli occhi, sentendo la porta chiudersi.

Appena fui sicura che non ci fosse più nessuno nel corridoio, scossi mio fratello che cadde rovinosamente dal letto.

Io mi affacciai con la testa leggermente piegata di lato, vedendo che...

Continuava a dormire beato.

Sbuffai e scesi dal letto.

Non l'avessi mai fatto.

Mi sentii prendere da dietro e due mani cominciarono a solleticarmi i fianchi.

Mi misi a gridare.

-NIALL! LASCIAMIIII!!- urlai, svegliando mio fratello ed il suo coinquilino, che se ne andarono sbuffando.

Mi buttò a terra, continuando a solleticarmi ed io continuando ad urlare e ridere.

Finì sopra di me, smettendo di farmi il solletico per reggersi con i gomiti su di me.

Eravamo così vicini che i nostri nasi quasi si sfioravano.

Ci guardavamo negli occhi, pieni di sentimento.

Si abbassò, facendo toccare i nostri nasi.

Voleva farmi soffrire.

Allora feci una mossa che non si sarebbe mai aspettato: misi una mano dietro la sua testa e lo tirai a me, facendo toccare le nostre labbra.

Approfondì il bacio, posandomi una mano sulla guancia. Io spostai una mano sul suo petto, portando l'altra nei suoi capelli.

Mi staccai, senza fiato.

Anche Niall si staccò, sconvolto.

Si mise accanto a me e capii.

-Ehy, biondo, non c'è bisogno di fare così... se non te la senti lo sai, nessun problema!- sussurrai prendendogli il mento con due dita costringendolo a guardarmi negli occhi.

Un piccolo sorriso si aprì sul suo volto ed annuì.

Io mi alzai e mi diressi in cucina.

-Fammi indovinare, Niall ti ha costretta a fargli il panino?- mi chiese Amy, venendo verso di me.

La guardai negli occhi e me mimai 'dobbiamo parlare'.

Capì al volo e mi trascinò nell'altra stanza, chiudendo la porta a chiave.

-Allora?- disse piazzandosi davanti a me con la tazza nelle mani.

Cominciò a bere aspettando una mia risposta.

-Non so chi mi piace- fu la mia risposta veloce.

-Mhhh. E tu mi hai chiamato per questo?- chiese, gli occhi chiusi e la bocca sul vetro della tazza.

Mossi la testa in su e giù in segno di assenso.

-No, cara mia. Te lo dico io perchè mi hai chiamata. Tu e Niall vi siete trattenuti troppo lì dentro. Quindi.- aprì gli occhi, fulminandomi. I suoi occhi riuscivano a lanciare delle occhiate che facevano male quanto un colpo di frusta.

-O me lo dici tu adesso- scostò la sedia violentemente, alzandosi e poggiandomi un dito sul petto -Oppure sottoporrò Niall ad un terzo grado.- mi minacciò.

-Il terzo grado no!- mi opposi. Lei sorrise beffarda.

-Allora?-

-Uff, va bene! Ci siamo baciati!- buttai, lasciandomi cadere sulla sedia.

Chiusi gli occhi, per riaprirli immediatamente al suono di un vetro che si rompeva.

Allarmata mi girai verso Amy, che era rimasta pietrificata, le mani posizionate come se stringesse la tazza oramai in frantumi.

Si girò lentamente verso di me, la palpebra inferiore dell'occhio destro che ballava.

-Co-cosa?- Chiese.

Andai verso di lei e la feci sedere.

-Calmati!- esclamai, osservando il suo sguardo volteggiare per tutta la stanza.

Si fermò su di me.

-Niente. Niente, non succede niente- disse, più a se stessa che a me.

-Per l'amor del cielo, chi sarebbero le persone su cui sei indecisa?- disse dopo essersi calmata.

-Mi piace molto Niall, Mi sento attratta da Zayn, ma... penso che il mio cuore sia ancora di una persona- ammisi.

-Louis?-

-Si-

-Tornerà, fidati!-

-Si, come no!- dissi sarcastica.

-Va bene, ho saputo abbastanza- andò in cucina.

Io salii a lavarmi e vestirmi, per uscire con Harry ed Amy.

-Bradipo! Vestiti che usciamo!- urlai alla mia amica aprendo l'armadio per valutare le cose da indossare.

-E chi lo ha deciso?- chiese dal piano di sotto.

-Io!- affermai, prendendo una maglietta a pipistrello ed un'altra nera aderente da mettere sotto.

Harry entrò e mi fece l'occhiolino, appoggiandosi allo stipite della porta.

-Ed Harry!- aggiunsi, prendendo un pantalone blu scuro.

Vidi Amy entrare, sembrava offesa.

-Ti allei con lei?- chiese al ragazzo indicandomi.

Lui fece spallucce.

-Può darsi...- affermò ghignando.

-Ah, si? Allora uscite voi due!- disse la mia amica buttandosi sul letto.

In un attimo Harry le fu sopra.

-Tu cosa?- chiese sottovoce Harry al suo orecchio.

Prevedendo il seguito, uscii dalla stanza con i vestiti.

E che cazzo, quella era la mia stanza!

Mi vestii in fretta e scesi a fare la colazione mancante.

Divorai tutto sotto lo sguardo sorpreso di tutti quelli che erano presenti.

-Che c'è? Mai visto una ragazza mangiare?- bofonchiai irritata.

-Vuoi altra nutella?- mi chiese Liam per farmi calmare.

Annuii e me la porse.

Il nervosismo salì.

-Esco un momento!- esclamasi alzandomi di colpo ed andando in giardino, sotto lo sguardo sconvolto di tutti.

Cosa mi aveva fatto letteralmente scappare?

Lo sguardo di Zayn.

Non lo avevo mai visto così, sembrava... depresso.

Mi guardava e si intristiva.

Odiavo quello sguardo, sembrava incolparmi della sua tristezza.

Che la colpa fossi io sul serio?

In quel momento mi vennero in mente tutti i piccoli gesti che faceva sempre: porgermi la borsa, aiutarmi ad infilare il cappotto...

Era dolce.

In quel momento mi sentii chiamare con il mio secondo nome.

Segno che Zayn stava arrivando.

Mi sedetti su una panchina nell'enorme giardino.

-Ci hai fatti preoccupare, che succede?- mi chiese preoccupato sedendosi accanto a me.

Mi strinsi nello scialle che avevo indossato prima di uscire e sorrisi.

-Niente, un piccolo giramento di testa- lo rassicurai.

Lui mi scrutò con i suoi occhi color ambra.

Si tolse il giubbotto di pelle e me lo mise sulle spalle, rimanendo in maglione.

-Sei vestita leggera per la neve, non ti pare?- mi chiese abbozzando un sorriso.

Mi strinsi il giubbotto addosso grata per il calore che mi stava offrendo.

Il mio sguardo passò su tutto il grande giardino innevato.

Sentii qualcuno avvolgermi con un braccio le spalle e stringermi a se.

Mi accoccolai al petto di Zayn, sospirando.

Mi mise l'altro braccio attorno, stringendomi.

Io poggiai una mano sul suo petto, notando una collanina che pendeva da un filo di pelle.

Me la rigirai fra le mani, guardando il piccolo gufo di legno che pendeva dal suo collo.

-Il gufo, simbolo di saggezza ed intelligenza...- dissi a bassa voce.

La mitologia mi aveva sempre appassionata.

-Simbolo della dea Atena, dea della guerra...- continuò lui.

-E della saggezza- concludemmo insieme. Mi scappò un sorrisetto.

-Da quando ti piace la mitologia, Malik?- chiesi con un sorrisetto sulla faccia.

-Da quando ho visto Afrodite... qui di fronte a me- sussurrò al mio orecchio.

Arrossii.

-Grazie- sussurrai, rannicchiandomi di più e stringendogli una mano.

-Hai degli occhi bellissimi- gli confessai.

-Anche i tuoi non scherzano- mi disse sorridendo.

Chiusi gli occhi, godendomi quel momento irripetibile.

Sentii delle labbra calde sulle mie, in contrasto con la neve che stava ricominciando a cadere.

Sorrisi ed avvolsi le braccia al suo collo.

Era un momento perfetto.

Ed il mio stomaco conteneva degli elefanti che si agitavano in preda a convulsioni, al contrario del mio cuore, così leggero da volare in aria.

Il secondo bacio in un ora.

Ma questo era vero.

Bellissimo.

Mi staccai e poggiai la testa sul suo petto, sentendo i battiti calmi.

-Can believe you

packing your bags...- cominciò a cantare sottovoce il ragazzo.

-Ti hanno mai detto che ho una voce bellissima?- chiesi cominciando a giocherellare con il gufetto.

-Ti hanno mai detto che abbiamo una band?- chiese lui con ovvietà.

-No-

-Bhe, ce l'abbiamo da circa un mesetto-

-Forte, chi siete?-

-Io, tuo fratello, Harry e Niall-

-Un giorno mi farete sentire come cantate?-

-Certo, Ed ci ha scritto una canzone, ma ci manca una voce...-

-Femminile?-

-Mi dispiace, no- disse abbozzando un sorriso.

-Magari me la farete sentire- dissi alzandomi.

Feci per andarmene, quando mi prese il braccio.

-Ma adesso... cosa siamo noi?- chiese.

Ci pensai su.

-Non lo so. Abbiamo bisogno di tempo per riflettere- risposi.

Lui annuì e mi sembrò soddisfatto, così tornai a casa.

Mi ero cacciata in un guaio più grosso di prima.

Altro che 'riflessione', qui si parla proprio di SFIGA!!

Entrai in casa sbarazzandomi del giubbotto.

Sentii delle note, forse chitarra.

Poi una voce che intonava una canzone a bassa voce.

Poi si aggiungevano altre voci.

Girai tutta la casa a vuoto.

Mi bloccai in salone, rendendomi conto del garage sotterraneo.

Scesi le scale che portavano in cantina e, più giù, al garage.

Mi fermai a spiare dalla porta.

-I'm yooours- li ascoltai estasiata, adoravo quella canzone.

Poi la porta si aprì e la luce mi abbagliò.

Non sapendo che dire davanti ai quattro ragazzi, chiesi la cosa più elementare.

-Fate cover?- dissi andandomi a sedere su una sedia li.

Liam fece un cenno di assenso.

Feci un gesto con la mano e ricominciarono a cantare.

-Dovreste partecipare a qualcosa- proposi, una volta finito.

-A dir la verità vorremmo, ma ci servirebbe qualcun altro...- disse Harry.

Ci pensai su, ma non mi venne in mente nessuno.

 

 

Arrivò il natale.

Evitai di parlare con Zayn, ma non ci riuscivo.

Riusciva sempre a divertirmi.

Era il 24 ed avevamo fatto l'albero, tutto dorato.

Liam aveva invitato Danielle, la sua ragazza.

Danielle era perfetta. Lei lo aveva aiutato quando io non c'ero.

Poi si erano affezionati ed era andata come era andata.

Vidi Zayn affacciato alla terrazza che scrutava il giardino, pensieroso.

Gli andai dietro senza farmi vedere.

-VAS HAPPENING ZAAAAYN??- gli gridai nelle orecchie.

Lui fece un piccolo salto.

-Sei tu!- esclamò sorpreso e... deluso?

-Adesso non me lo nascondi: che succede?- dissi mettendomi davanti.

-Niente, niente...- scossi la testa e me ne andai.

In salone c'era Niall che suonava la chitarra, pensieroso.

Gli misi le mani sugli occhi e sorrise.

-Tif, non mi spaventi!- disse, facendomi lasciare la presa.

Posò la chitarra e mi andai a sedere in braccio.

-Sai, penso che qualcuno voglia farti un regalo stasera- disse misterioso.

-Cosa?- chiesi io, guardandolo negli occhi.

Avrebbe ceduto facilmente.

-Non posso dirti né cosa ne chi!-

-Ma come!?-

-Me lo ha proibito!-

-Si, MA CHI?- urlai al limite della pazienza.

-NON MI GRIDARE!-

-COME FACCIO?!-

-NON LO SO, TROVALO UN MODO!-

-TROVAMELO TU SE CI TIENI!-

-CHE HO FATTO?-

-NON MI RISPONDERE!-

-ALLORA NON TI PARLO PROPRIO-

-BENE, NEANCHE IO!-

-BENE!-

-BENE!-

-BENE-

-BENE- mi alzai e me ne andai, infuriata.

Perchè avevamo litigato?

La mia pazienza.

Mancante.

Mi andai a sedere, attirando l'attenzione di Liam.

-Che succede?-

-Oh, fratello premuroso, non puoi capire-

-Eddai!-

-No!-

-Guarda cosa ho comprato!- disse andando a prendere qualcosa in cucina.

Ne usci con...

-Scusa Liam, dove hai preso la pseudobanana gigante hippie seguacia di Bob Marley?- chiesi osservando l'enorme pupazzo.

Lui fece una faccia triste.

-Non è una pseudobanana! È una banana!!- disse offeso ed andandosene con la banana.

Rimasi da sola.

Harry ed Amy, come al solito, erano usciti.

Zayn altrettanto.

Con Niall avevo litigato e mio fratello era con la banana incamera sua.

Andai in terrazzo, dove poco prima era il mio amico ed osservai il piccolo laghetto nel giardino.

Mi misi a pensare.

 

ATTENZIONE!

Probabilmente non pubblicherò per un po perchè vorrei portarmi avanti con i capitoli per non subire il 'blocco dello scrittore', che penso mi stia per venire.

Lo scorso capitolo ha ricevuto 5 recensioni.

CINQUEEEEEEE!!

Grazie, ci tenete a questa ff!!

Allora, che ne dite di provare a lasciarmene 6??

Io vi lascio, mia madre barra hitler barra cuoca mi reclama per compiere i miei homeworks (da notare l'inglese perfetto lol)

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