Fallow Your Destiny

di Zoei Stew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ultimo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Forks ***
Capitolo 4: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** La Febbre Dell'Innamoramento ***
Capitolo 6: *** Risveglio ***
Capitolo 7: *** Ritorno a casa! ***
Capitolo 8: *** Incontri ***
Capitolo 9: *** Rientro a scuola... ***
Capitolo 10: *** Spiegazioni ***
Capitolo 11: *** Jacob Black ***
Capitolo 12: *** AVVERTIMENTO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ero nel letto e sentivo mia nonna che mi chiamava << Bella, Bella >>
Andai nella sua stanza. Lei non c'era!

<< Bella, devi trovarla! Non ti arrendere >>
Continuavo a sentirla ma non riuscivo a capire dove fosse
<< Nonna! >> l'eco della mia voce mi fece spaventare.
Un urlo.
Sentivo una donna che urlava e piangeva, ma non riuscivo a vederla.
Perchè tutto è così buio?

<< Bella. Alzati, è tardi! >>
<< Si, mamma. Sono sveglia! >>
Mi chiamo Isabella Marie Swan, ho diciamo 17 anni e la mia vita sta per cambiare in positivo.

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Capitolo 2
*** Ultimo giorno di scuola ***







Salve bella gente :)
Vi ricordate la mia storia "Music And Love"? Ecco rileggendola mia sono accorta che c'erano molte cose d'aggiustare spero tanto che adesso vada bene ci si legge sottooo 
Zoei



POV BELLA


 

Quella mattina mi ero svegliata più strana del solito. A scuola facevamo solo 2 ore di lezione. Cosa strana, non mancava mai nessuno specialmente a fine febbraio. Arrivai a scuola e andai nel solito posto dove stavo con le mie compagne.
<< Ciao ragazze! >> le salutai come al solito.
<< Stéé >> gridarono insieme. << Come stai? >>
<< Bene >> dissi facendo un finto sorriso e allontanandomi da loro. Non potevo dirgli dei miei sogni, meglio non raccontare niente a nessuno. Nemmeno della mia vera identità. Mi sedetti al mio posto come al solito la mia compagna di banco non c'era, ma non ci feci tanto caso la mia testa aveva altro a cui pensare. La sera prima mi aveva chiamato papà dicendomi che l'indomani sera avrei dovuto iniziare a preparare le valigie, perchè andavo da lui. L'America mi piace, ma Foks, una piccola cittadina dello Stato di Washington, di certo, non mi piace; lì piove molto. Io amo il sole. Ma è pur vero che sono qui da troppo tempo e la gente, soprattutto i vicini, iniziano a farsi troppe domande. Così mio padre ha preso la decisione di tornare tutti a casa nostra, a Forks!

 

<< Buon giorno ragazze >>
<< Buon giorno professoressa >>
<< Siamo tutte? Oggi iniziamo la lezione nuova! >> ecco cosa ci voleva per farmi pensare ad altro “la lezione nuova di storia” sbuffai... io odio la Storia! Non mi è mai piaciuta, anche perché gran parte delle cose che hanno scritto gli storici, non sono andati proprio così, lo so io c'ero!
Stetti attenta alla lezione prendendo come al solito appunti, però guardando il foglio erano più disegni che parole.
Seconda ora: supplenza!
Tutte parlavano di un'uscita tutte insieme mentre io, come al solito, stavo al mio posto ad ascoltare musica ed a scrivere canzoni.

Il mio telefono, ad un tratto, vibrò: era un messaggio di Lulu, mia sorella.

"Bella sei pronta?” tutti mi chiamavano col mio vero nome a casa o per via messaggi.
Pronta per cosa?” le domandai.
Per tornare a casa” mi rispose lei
A Forks dici?” non mi immaginavo che dovessi partire oggi. Non avevo preparato nemmeno le valigie.

Si! Partiamo tutti fra tre ore.” Fra tre ore?! Rimasi a bocca aperta 
"Aspetta! E mamma? E zia? Non ho nemmeno preparato le valigie..." le mandai.

Mamma, zia e Schot rimangono qui! Verranno a Forks dopo che Schot avrà finito le medie... Le valigie sono tutte pronte!”
“Ok.. mi venite a prendere ora?
Siamo giù”
Sistemai tutte le mie cose nello zaino, quando ebbi finito, il bidello mi venne a prendere. Mi alzai dalla sedia per andarmene, ma mi fermai davanti la porta, anche se con tutte le mie compagne non ho avuto ottimi rapporti, le volli dire lo stesso due parole. << Mi dispiace che non ho avuto l'occasione di conoscere tutte voi, vi ho voluto bene. >> le salutai con la mano e uscì dalla classe.
Giù c'era mia madre e mia sorella Lulu che mi aspettavano. << Possiamo andare >> sorrisi quando le raggiunsi.
Salimmo in macchina per il momento eravamo solo noi tre, le altre le dovevamo andare a prendere nelle rispettive scuole.
<< A che ora arriveremo a Forks? >> domandai
<< Alle 6 di domani sera >> rispose mia madre, Renée.
<< Ho il tempo di salutare Schot? >> chiesi.
<< Certo,tesoro. Adesso andremo a prendere anche lui >> mi sorrise dallo specchietto retrovisore. In men che non si dica presimo gli altri da scuola e andammo a casa dove ad aspettarci c'era Zia Grace. Entrammo in sala da pranzo. Mia mamma stava incominciando a piangere, Amy, mia sorella maggiore, cercò di consolarla mentre io continuavo a ripeterle di stare tranquilla e che lì insieme a papà staremo bene. Notai Schot che si allontanò dal resto della famiglia, lo seguì. E' il più piccolo della famiglia, io sono a tutti gli effetti sua sorella, sò che sta provando. Non mi sono mai separata da lui.
<< Perchè te ne devi andare anche tu? >> disse con aria triste dandomi le spalle.
<< E' giusto così... Tu perora devi rimanere con mamma, ha bisogno di te... e poi quando vuoi sentirmi puoi chiamarmi! >> mi avvicinavo sempre di più
<< Bella >> si voltò e mi fissò dritta negli occhi << Sei la mia sorellona non voglio che ti accada niente di brutto... Voglio esserti vicino... Spero che tre anni passino in fretta! >>
L'abbracciai << Passeranno velocemente e potrai venire da noi e da papà >> sorrisi. << Adesso andiamo di là, ancora devo salutare zia! >> alzai le spalle, lui mi prese per mano e mi portò nell'altra stanza.


Prima di andare in garage passai nel box dietro casa dove ad aspettarmi c'era il mio cavallo, che mangiava tranquillamente.
<< Wildfire. >> l'accarezzai << Domani vieni a Forks, sarà tutto diverso se ci sarai anche tu! >> lui annuì. Stetti con lui per più di dieci minuti. Ad un tratto mi sentì chiamare da Irma.
Così accarezzai Wildfire per un'ultima volta e andai in garage dove ad aspettarmi c'erano le mie sorelle: Lulu, Irma e Amy.
<< Stai bene? >> mi chiese Irma mentre salivo in macchina.
<< Si credo... >>
<< Andrà tutto bene vedrai >> mi sorrise sedendosi accanto a me.
Amy si mise alla giuda e partì verso l'aeroporto. 





Eccovi qui il primo capitonzolo XD aspetto con ansia le vostre recensioni! 
Però devo dirvi una cosa cosuccia... Non so quando potrò pubblicare il secondo capitolo perchè pultroppo sono senza internet spero di riuscire a pubblicarlo o sabato o domenica prossima... 
A voi i commenti
Zoei

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Capitolo 3
*** Forks ***


Pov Bella

 


Di nuovo il pianto di quella donna. << Chi siete? Fatevi vedere... >> le urlai sperando che si facesse vedere, ma invece di vedere lei vedevo solo buio totale! Ad un tratto sentì mia nonna chiamarmi. << Bella, Bella >>
<< Nonna, dove sei? >> Vidi degli alberi. Ero in un bosco, continuavo a sentire mia nonna chiamarmi, iniziai a correre sperando d'incontrarla.
<< Bella ci sei vicino! Ci sei vicino! >> continuava a ripetermi.
Continuavo a correre fino a quando vidi un lupo, non era un lupo normale, era alto più o meno quanto un cavallo, e un uomo messo davanti a me, come se cercasse di proteggermi da quel lupo. Però riuscivo a vedere solo gli occhi erano... erano...
<< Bella svegliati... Siamo arrivate >> Mi svegliai. Lulu era davanti a me che mi guardava preoccupata.
<< Che c'è? >> Oh no... Vuoi vedere che ho di nuovo parlato nel sonno??
<< Niente... Che sogno hai fatto? >> disse mentre si alzava
<< Poi ti racconto... Papà è già qui? >> le chiesi
<< Si e pure Derek >> mi rispose Amy con un sorriso fantastico.
Sorridemmo tutte e quattro, anche se il mio era un pò sforzato. Guardai dal finestrino dell'aereo... Pioveva! Non credo che mi sarei abituata tanto facilmente e questa città, ma per la mia famiglia devo starci.
Scendemmo dall'aereo e notammo Derek, mio fratello maggiore, con mio padre, Charlie.
Ovviamente Amy corse da Derek, da quando tutte e due hanno avuto "l'imprinting", una specie di colpo di fulmine, non si sono lasciati nemmeno per un minuto, apparte quando Derek è venuto qui con papà; mentre io, Lulu e Irma corremmo da nostro padre.
<< Ragazze! Non vi immaginate quanto mi siete mancate >> disse e ci abbracciò tutte quante.
<< Papà, anche tu ci sei mancato! >> risposi.
<< Adesso si saluta solo papà?? >> domandò Derek

<< Ma se sei corso da Amy senza degnarci di uno sguardo! >> rispose Lulu con aria arrabbiata.

<< Non è vero! >> contrabbattè lui << Adesso nemmeno mi difende più, questa >> si rivolse a me scombinandomi i capelli .
Lo abbracciai << Scusa. >>
Mi abbracciò anche lui e mi sussurrò all'orecchio << Ti voglio bene, piccola! >>
<< Ti voglio bene, scemo! >> I miei avevano adottato Derek per primo. A lui ci ero più affezzionata e poi mi ha sempre trattato come se fossi sua sorella più piccola a tutti gli effetti. Derek è più altro di noi, è abbastanza muscoloso, i capelli corti... Un gran fustacchione.

<< Papà andiamo dall'altro lato? Dobbiamo andare a prendere le veligie... >> ci ricordò Irma.
<< Si andiamo >> rispose.
Finito di caricare le valigie nel cofano della macchina, salimmo tutti e mio padre partì verso Forks. Da Port Angeles a Forks mancava solo un'ora di viaggio, mentre gli altri parlavano io pensavo al mio sogno.




Chi era quel lupo? Chi era quell'uomo? Che volevano da me? E poi... le urla... la voce di mia nonna "Ci sei vicino!" continuavo a ripetermi questa frase. Forse diceva la verità. Ero vicina a Lei!
<< Scusate ma dove andremo a scuola? >> Lulu riuscì a distrarmi con quella domanda.
<< Forks High School >> rispose mio padre.
<< E per i nomi? >> aveva continuato Amy. Ecco la domanda che mi interessava, negli ultimi 20 anni avevamo usato nomi che non erano i nostri.
<< Userete i vostri veri nomi! >> rispose papà.
Sospirai quando disse quell'affermazione. Ero stanca che tutti mi chiamassero con dei nomi che non siano quelli miei.
<< Uff... Sto iniziando ad annoiarmi... Quando arriviamo? >> Tipico di Lulu annoiarsi subito.
<< Ci siamo quasi, sempre la solita non è così ?!? >>
<< Papà non cambia mai, ormai ci ho perso le speranze! >> sbuffò Amy, io mi limitai a ridacchiare un pò... Eravamo appena entrati a Forks e in giro non vedevo auto che assomigliassero alle mie. Guardai davanti verso papà e gli domandai << Papà ma... per comprare un'auto dove devo andare? >> avevo gli occhi puntati di tutti addosso << Che c'è? Non ho intensione di camminare con la Lamborghini, o con la Porsche, o con la macchina di papi, se ci fate caso non c'è ne in giro! >> parlai senza dare il tempo a nessuno di contrabbattere.
<< Te lo dicevo io che la conosco meglio di te! >> mio padre lanciò un'occhiata furtiva a Derek << Bella ti ho già preso l'auto. E' un pick-up! >>
<< Un pick-up? >> domandò Lulu
<< Si, quello lì >>



Eccolo lì. Il mio pickup! Era di un rosso scolorito, con i paraurti grossi e arrotondati e un abitacolo che sembrava un bulbo. Scesi dalla macchina per vederlo meglio.
<< Beh... direi che è perfetto >> abbracciai mio padre come segno di ringraziamento.
<< Sono contento che ti piaccia. Posso dirvi una cosa? >> disse sorridente << Benvenute a casa >>
Casa nostra. In questi anni non era cambiata per niente, esternamente.



Entrai dentro. Salì sopra nella mia vecchia stanza con le valigie. Era proprio come la ricordavo, solo che al posto di un lettino c'era un letto matrimoniale, sul quale posai le valigie. Prima di sistemarle volli fare un giro della casa, mio padre adesso aveva pensato a tutto suddividendo le camere a ognuno di noi, peccato solo per il bagno.Quello era in comune. Scesi giù per andare a vedere la cucina, il colore era rimasto intatto nonostante gli anni che questa casa è rimasta chiusa, tutto era perfetto. Guardai fuori dalla finesta ricominciò a piovere. Così salì in camera mia e iniziai a sistemarmi i vestiti. Mentre uscivo i vestiti dalle valiglie bussarono alla porta.
<< Bella, posso entrare? >> era Lulu.
<< Ehi Lù, certo entra. >> avevo tutto il letto occupato dai vestiti, li spostai e gli feci cenno di sedersi.
<< Volevo solo parlarti di una cosa >> aveva qualcosa che non andava, lo capivo dalla voce, così mi fermai e mi sedetti accanto a lei.
<< Si dimmi >>
<< Cosa hai sognato mentre eravamo nell'aereo? >> ecco l'ultima domanda che mi sarei aspettata da lei. Feci un respiro profonto e gliel'ho raccontai senza tralasciare niente
<< ...La cosa che mi preoccupa sono quelle urla, non riesco a capire chi sia! >> commentai alla fine.
<< Wow >> rimase a bocca aperta e gli occhi sgranati.
<< Ti racconto questo sogno e tu mi rispondi solo con un "wow"?? >> mi arrabbiai.
<< Noo >> rise << Il fatto è che non sò cosa dirti... Beh che è strano è strano! >> Mi rabbuiai, mia sorella la pensava come me! << Dai alzati ti dò una mano a sistemare i vestiti, io non ho niente da fare. >>
<< Grazie >> le sorrisi << Ma quando dobbiamo andare a scuola? >> domandai infine
<< Derek ha detto dopodomani. Aspetta un secondo... Isabella Marie Swan mi stai diventando secchiona? >> mi guardava con aria scioccata.
<< Mia cara signorina, io sono secchiona. Ho solo evitato di prendere voti troppo alti, lo sai come la penso... >> ridemmo insieme.
Lo immaginavo che prima o poi quelle risate sarebbero diventati dei pianti. Quando Lulu uscì dalla mia stanza, le lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Più guardavo oltre la finesta e vedevo come pioveva forte, più piangevo. Mi mancava il sole e il bel tempo della Sicilia.






Salve gente :) scusate il ritardo ma sono impegnata con la scuola... Allora ritornando alla storia che ne pensate del capitolo?? :D
Aspetto le vostre recensioniiiii
Zoei

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Capitolo 4
*** Primo giorno di scuola ***


POV BELLA


 

Ero, di nuovo, nel bosco. Questa volta la scena era cambiata, io ero fra il lupo e l'uomo, ancora non riuscivo a guardare meglio il suo volto. Non capivo chi fosse. Sentì una voce, di nuovo quella donna che urlava e mia nonna che mi chiamava. Chiusi gli occhi, quando li riaprì, ero nella mia stanza seduta nel mio letto.
<< Bella, piccola mia >> era nella mia sedia a dondolo che mi osservava.
<< Nonna, che succede? Chi era quel lupo e quell'uomo? >> sentivo il panico nella mia voce.
<< Stai tranquilla, lo scoprirai dopo. Sono qui per dirti che tua sorella è nei paraggi e che presto la incontrerai >> sorrisi a quel pensiero. << Però ancora molti pericoli ti aspettano sta attenta mi raccomando. >>
<< Nonna, come faccio a capire che è Mary? >> alzai le spalle.
Suonò la sveglia e mi svegliai. Mia nonna non arrivò in tempo a darmi la risposta.
Mi alzai con le guance rigate dal pianto di sta notte, il vento e la pioggia mi fecero stare sveglia fino alle 5 del mattino. Andai in bagno e mentre mi preparavo ripensai alle parole di mia nonna, finalmente le ero vicina. Mi vestì velocemente, scesi giù e preparai la colazione per gli altri. Papà già se n'era andato alla centrale di polizia, era l'ispettore Capo Swan, a quanto sembrava mi aveva lasciato un biglietto “Bella, ricordati che oggi arriva il tuo cavallo, buona fortuna per il primo giorno di scuola”. Si buona fortuna, me c'è ne voleva tanta. Avevo paura se arrivata a scuola tutti mi avrebbero evitata, per questo chiesi a mio padre se poteva andare a parlare con la Segretaria e fare in modo di mettere nelle lezioni con me o Lulu o Irma visto che avevamo, si e no, la stessa età. Finì di mangiare velocemente << Bellina sei pronta? >> Lulu era già davanti la porta.
<< Si, ma le altre? >> chiesi mentre mi prendevo lo zaino e la giacca.
<< Noi veniamo con te, Amy con Derek >> Neanche mi ero accorta che Irma era scesa da camera sua. << A dire il vero i piccioncini già sono a scuola >> disse con una nota di disgusto.



Salimmo sul pickup, misi in moto e partimmo per la scuola. Non sapevo dove si trovasse la scuola, papà mi aveva detto che si trovava lontana dall'autostrada, però tutta Forks è lontana dall'autostrada. Così scelsi la via migliore andare sempre dritto. Mentre cercavo di capire la strada, fui distratta da Irma
<< Volete sapere l'ultima? >> ci chiese.
<< Spara >> le rispose Lulu, mi voltai per un secondo lo sguardo verso di loro e mi sentì subito aggredita.
<< Bella! Guarda la strada! >> mi gridarono tutte e due
<< La sto guardando >> dissi con aria irritata. << Sono curiosa di sapere cos'è successo >> sbuffai.
<< Derek si sta comprando una nuova macchina, l'ultima Ferrari e vuole chiedere a Amy di sposarlo >> disse Irma soddisfatta
<< L'u.. ultima? >> ero follemente innamorata da quella macchina.
<< Sposarlo?? >> urlò Lulu
<< Si. L'ho sentito ieri sera che ne parlava con papà >> Irma parlava tranquillamente mentre io e Lulu eravamo ancora scioccate dalla notizia della nuova macchina e del futuro matrimonio. Mi ripresi e girai in una stradella, dove c'era un enorme cartello che diceva “Forks High School”.
<< Siamo arrivate >> sospirai, trovai posto in un enorme parcheggio, papà aveva fatto davvero bene a comprarmi quest'auto, la maggior parte erano simili a questa solo una Volvo tirata a lucido e la BMV di Derek spiccavano.
<< Dobbiamo andare in segreteria a prendere gli orari delle lezioni >> informai le altre << Papà mi ha detto che c'è la signorina Cooper come segretaria ve l'ha ricordate? >> le chiesi.
<< Si, quella dolce signora che mi fa sempre i complimenti per i capelli >> sempre la solita che si pavoneggia per i suoi capelli d'orati. Irma annuì e basta.
<< Si proprio lei. L'unica umana che conosce il nostro segreto >> continuai. Scendemmo dall'auto e notai Irma irrigidirsi e mi voltai verso di lei << Che succede?
>>
Si guardò intorno e poi mi guardò << Niente, credo! Mi era sembrato di aver sentito uno strano odore, ma, sicuramente, saranno loro >> mi fece cenno di girarmi e notai Derek e Amy, scendere dall'auto.
<< Vi muovete tutte e due? >> Lulu era già davanti la porta della segreteria.

<< Salve ragazze posso esservi d'aiuto? >> la signorina Cooper era sempre molto gentile. Era bassina con i capelli scuri e corti.
<< Buon giorno signorina Cooper >> mi guardò con aria incuriosita << Sono Bella Swan, si ricorda di me? >> Mi guardò per un istante, uscì dal bancone e mi abbracciò << Oh! Bella, come stai? Tuo padre me lo aveva detto che dovevi arrivare! >> non sapendo che fare, le diedi un goffo abbraccio << Sto bene, grazie >> feci cenno a Irma e Lulu di entrare. Quando vide Lulu restò a bocca aperta e abbracciò pure lei chiamandola “riccioli d'oro”, mentre Irma si era avvicinata a me e con un semplice “salve” salutò la Signorina Cooper.
<< Tre belle vampirelle >> sorrise << Dieci minuti fa è venuta Amy con Derek, che bella coppia >> disse con modo amorevole.
<< E già >> sorridemmo << Siamo venute per l'elenco... >> l'informò Lulu.
La signorina Cooper ci diede l'elenco degli orari delle lezioni, una cartina della scuola e un documento da far firmare hai professori.

Ritornammo al parcheggio, controllai l'orario, fantastico prima ora matematica.
<< Ragazze io ho matematica a prima ora voi? >> speravo che almeno una di loro avesse la mia stessa materia e fosse con me.
<< Inglese >> rispose Irma
<< Matematica >> sorrise Lulu, ed io sospirai contenta di non essere sola.
<< Fammi vedere gli altri orari. >> le presi l'elenco e lo confrontai col mio, era identico. Sorridemmo entrambe.
<< Bene voi due insieme e io? >> disse tristemente Irma.
<< Tu hai l'orario uguale al mio >> rispose una voce maschile, era Derek.
<< Allora andiamo! >> Irma si prese a braccetto Derek e si incamminarono verso l'edificio 4.
<< Noi siamo all'edificio 2 >> mi fece notare Lulu. Bene andiamo alla ricerca dell'edificio 2! Mentre mi giravo in cerca dell'edificio notai che tutti ci fissavano “Lulu ci stanno squadrando tutti” le dissi mentalemente.
<< Ehi ciao! Scusate ma per sbaglio ho sentito che avete matematica nell'edificio 2 a prima ora, io so dov'è, sto andando lì se volete vi accompagno io! >> era davanti a noi, un giovane ragazzino con gli occhiali da vista gli occhi enormi marroni e i capelli corti dello stesso colore degli occhi, mi prese alla sprovvista. Io e Lulu ci guardammo e poi le rispose
<< Oh, si grazie! Io sono... >> neanche le diede il tempo di presentarci.
<< Lo so chi sei! Sei Luana Swan e tu Isabella Swan, le sorelle di Derek! >>
<< Bella! >> lo corressi. Odio quando mi chiamano con il mio nome per intero.
<< Io sono Eric, piacere! >>



<< Piacere nostro! >> le sorrise Lulu
Mentre caminavamo e ci spiegava vari punti dell'istituto, che dimenticai subito, gli feci vedere il mio orario. Il lunedì avevamo solo matematica e spagnolo insieme. Sembrava quasi deluso.
<< A mensa dove state? >> ci chiese incuriosito
<< Con nostro fratello e le nostre sorelle >> dissi
<< Perfetto, allora siamo nel tavolo insieme >> fantastico, Derek gli aveva parlato di me, ci metto la mano sul fuoco.
Entrammo all'edificio e andammo in classe. Lui si sedette al suo posto, mentre e Lulu diedimo il documento da far firmare al professore che ci indicò gli unici due posti liberi, uno accanto a una ragazza dai capelli lunghi e biondi, dove mi ci sedetti io, mentre l'altro accanto a un ragazzo che sembrava un vero e proprio secchione.
<< Ciao >> salutai la mia nuova compagna di banco, quando mi sedetti
<< Ciao, io sono Jessica, tu devi essere Isabella vero? >>



<< Si, ma preferisco Bella >> sbuffai.
<< Ok >> mi sorrise. Iniziammo a parlare della scuola e, soprattutto, di lei. Notai che era una ragazza che amava parlare molto. Mentre il professore spiegava l'equazioni di terzo grado fratte, già fatte in Italia, passai il mio orario a Jessica, a quanto sembrava le altre due ore avevamo le stesse materie.
<< Io e mia sorella abbiamo lo stesso orario e non sappiamo dove siano le aule, ti dispiace se veniamo con te? >> le chiesi timidamente.
<< No tranquilla a me fa piacere >> mi sorrise.
Mentre il professore continuava a spiegare, guardai Lulu che sbuffava a quanto sembrava avevo ragione, il suo compagno di banco non le rivolse completamente parole e lei si annoiava con questa gente, per questo le teneva alla larga. Le altre due ore passarono molto velocemente, mentre camminavamo per i corridoi c'era qualcuno che si presentava e ci chiedeva su cosa pensavamo di Forks, e io mentivo, dicendo che una piccola cittadina interessante e graziosa.

<< Allora state nel nostro tavolo a mensa? >> mi chiese Jessica mentre camminavamo verso la mensa.
<< Non lo so... Siamo con nostro fratello e le nostre sorelle >> alzai le spalle
<< Allora state con noi! >> rise, e già siamo a quota due. Sperai che il “tavolo” non sia tanto affollato. Arrivammo all'edificio, entrammo in un enorme salone pieno di tavoli e con dei banconi pieni di cibo, notai Derek e Leila che si sbracciavano per farsi vedere, “perchè ho sempre ragione?” pensai, guardai il tavolo dove si stavano sedendo era strapieno di gente.
<< Ragazzi >> li chiamò Jessica, quando fummo arrivati davanti a loro. << Lei è Bella e lei Lulu, le sorelle di Derek! >> tutti ci salutarono, mi sentì in imbarazzo, diventai subito rossa di timidezza; riuscì a memorizzare solo qualche semplice nome. Mi sedetti tra le mie sorelle. Mi sentivo squadrata da tutti. Alzai lo sguardo verso gli altri tavoli, solo un gruppo di ragazzi, davanti me, non erano voltati verso di noi. M'incuriosirono.




<< Jessica? Chi sono quelli? >> gli chiesi facendo segno con la testa, davanti me.
<< Sono i Cullen, tutti figli del dottor Cullen e signora. Stanno tutti insime, insime >> mi voltai mentre lei parlava. Erano tutti bellissimi e la loro carnaggione era uguale.
<< Vedi quella bionda, lei è Rosalie Hale, sta con quello grosso che sembra un orso, Emmett Cullen >> si fermò per un secondo, continuai a guardarli.
<< Vedi quella seduta accanto a Emmett? Lei è Alice Cullen lei sta con Jasper Hale, gemello di Rosalie. Mentre l'altro, quello seduto da solo è Edward Cullen >> mi voltai mentre diceva il suo nome, Edward. Erano tutti nomi di età diverse.
Per un secondo gli occhi di Edward fissarono i miei, abbassai subito lo sguardo e in quella frazione di secondi che i suoi occhi fissarono i miei iniziai a sentirmi strana. La mia testa iniziò a girare e a farmi male.
<< Bella, non ci perdere tempo, a lui non interessa nessuna di qui, fidati. >> stavano per conto loro, senza avvicinarsi a nessuno, alzai di nuovo gli occhi e notai i loro piatti erano pieni di cibo, sano!
<< Non pensavo di farlo >> dissi a bassa voce mentre continuavo a guardarli, Edward si voltò di nuovo, continuavo a sentirmi sempre più male, voltai lo sguardo altrove.
<< Bella stai bene? >> mi aveva chiesto Amy preoccupata “Sorellina non hai una bella cera, ad un tratto sei diventata bianca!” mi disse mentalemente.
<< Si >> risposi “Almeno credo” continuai mentalmente.
<< Bells noi due abbiamo biologia, su andiamo! >> seguì Lulu era meglio non pensarci, si ma come facevo a far calmare il mal di testa che aumentava sempre di più?
Entrammo nell'aula di biologia, questa volta ci accompagnò una certa Angela Weber, consegnammo il documento al professore che ci diede i libri di studio e ci voltammo per vedere dove sederci. Gli unici posti liberi erano uno accanto ad Angela mentre l'altro accanto a lui... Edward Cullen. Lulu si sedette subito accanto ad Angela e, ovviamente, io dovevo andarmi a sedere accanto a Cullen. Mi presi di coraggio e più mi avvicinavo a quel posto, più lui si irrigidiva e io stavo peggio.







Salvee gentee :)
Allora che ve ne pare??
Scusate il ritardo ma per il momento sono straimpegnata con la scuola :3
Aspetto con ansia le vostre recensioni!!!

Zoei

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Capitolo 5
*** La Febbre Dell'Innamoramento ***


POV LULU


 

Mi sedetti accanto ad Angela, avevo preso più confidenza con lei durante la mensa... Mentre mi sistemavo nel banco notai Bella che stava male, inciampò persino in un banco mentre camminava per andarsi a sedere al suo posto. Ma che le prendeva? Non l'avevo mai vista così. Riuscì a sedersi, fece un respiro profondo e vidi quel ragazzo, che Jessica aveva detto che si chiamasse Edward Cullen, che la guardava male. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Ringhiai dentro di me, stavo iniziando a programmare un assalto se le avesse toccato un solo capello, gli avrei staccato la testa a morsi. Bella continuava a stare peggio. Il professore, non notando mia sorella, iniziò a spiegare la lezione.
Bella? Bella?” cercai di parlarle mentalmente, sperando che poteva rispondermi.
Lulu sto male, non so che mi prende, mi sta scoppiando la testa! Non riesco a stare attenta!” mi rispose subito. Iniziai a preoccuparmi sul serio, guardai meglio Cullen che stringeva i pugni, come se si volesse trattenere dal farle qualcosa di brutto, e che la fissava in modo insistente. Guardai l'orologio e vidi che mancavano pochi minuti prima che suonasse.
Bella, non hai niente.” cercai di tranquillizzarla, inutilmente!
Lulu sto sudiando e mi sento un fuoco, credo di avere la febbre!” Era diventata rossa come un peperoncino. “Stà tranquilla mancano solo quindici minuti e suona la campana, non preoccuparti”

 

Quella ad essere preoccupata ero più io che lei. Più continuavo a guardarla più mi rendevo conto che peggiorava. Misi lo zaino sopra il banco e mandai un messaggio a Amy: “Bella sta male, dice che le fa male la testa, sta sudando e si sente un fuoco. In effetti è rossa. Che faccio?” aspettai che mi rispondesse.
C'è ne andiamo a casa. Sta per suonare, stiamo arrivando!”
Annuì davanti al telefono solo dieci minuti, doveva resistere un altro poco. Non staccavo gli occhi da Bella stava malissimo e diventava sempre più rossa. Fui distratta dal professore che fece una domanda ad Angela e mi voltai solo per guardare la mia compagna di banco. Quando rialzai lo sguardo verso Bella vidi quel Cullen che non le staccava gli occhi di dosso. Stavo per innervosirmi sul serio.

 

Suonò la campana e tutti e due si alzarno di botto. Bella prese le sue cose e scappò fuori, io la seguii. La ritrovai seduta a terra con la testa fra le mani.
<< Bella >> le sfiorai il braccio, era un fuoco vivo.
<< Lulu, sto male ho freddo >> mi levai la giacca e gliela misi nelle spalle. Aveva gli occhi arrossati come se le avessero appena dato due pugni. Edward uscì per ultimo, non si voltò nemmeno a guardarci, scappò come un fulmine fuori dall'edifio.
<< Bella! Lulu! >> Mi sentì chiamare da Derek, mi alzai da terra confusa


 

<< Derek, ti prego aiutami! Portiamola a casa subito! >> dopo di lui, arrivarono anche Irma e Amy.
<< Che successo? >> chiesero mentre io prendevo lo zaino di Bella e Derek l'alzò e se la mise in braccio.
<< Non lo so... Non ho capito niente... So solo che mentre si andava a sedere inciampò e cominciò a cambiare colore >> alzai le spalle.
<< Prima di portarla in macchina dobbiamo portarla dalla Cooper a consegnare i fogli >> disse Amy. Derek annuì e camminò davanti a noi con Bella in braccio.

Arrivati in segreteria, trovammo quel Cullen. Cercai di origliare cosa chiedeva alla signorina Cooper << Ci deve essere un altro corso disponibile! >>
<< Mi dispiace, Edward, tutti i corsi sono già pieni. Dovrai continuare biologia >> Non potevo crederci, stava cercando di cambiare corso per colpa di mia sorella? Notai Bella che volle scendere dalle braccia di Derek e si mise davanti la porta d'entata alla segreteria e guardava Edward in modo strano. Lui notò che noi eravamo voltandosi e guardò di nuovo male Bella, ringraziò la signorina Cooper e si avvicinò a noi per uscire dalla stanza e gli sentì sussurrare vicino a Bella “Devo solo resistere!”
Continuavo a guardarlo scioccata e ringhiai rumorosamente, avrei tanto voluto prenderlo a pugni!
<< Smettila Lulu! >> mi urlò Bella << Andiamocene a casa, sto malissimo >> fortunatamente che Derek era dientro di lei, perché svenne, cadendo a terra. Lasciai il foglio mio e quello di Bella a Amy, in modo tale che li consegnasse lei al posto nostro.
<< Portiamola a casa, non c'è la faccio più a vederla così >> mi rivolsi a Derek. Bella era fra le braccia di Derek, aprì lo sportello della BMV e li feci salire mentre io salì al posto di guida accesi la macchina e premetti l'accelleratore. Mentre guidavo cercavo nella tasca del giubotto il telefono per chiamare papà.
<< Non riesco a trovare il telefono. >> protestai
<< Ci sta pensando Leila a chiamare papà, tu pensa a correre >> mi disse Derek con aria preoccupata.
<< Come sta? >> chiesi alzando gli occhi nello specchietto retrovisore, vidi Bella, ancora più rossa, tremare.
<< Male, è caldissima e trema! >> mi rispose Derek.
Guardai di nuovo la strada davanti a me, vidi delle luci di una macchina alta quasi la BMV dietro di noi, guardai nello specchietto retrovisore e ringhiai forte.
<< Che c'è? >> disse Derek cercando di guardare dietro di noi.
<< Cullen! >> ruggì e premetti ancora più forte l'accelleratore, riuscendo a superarlo. Correvo a più di 120km/h, superando tutte le auto davnti a noi. Fino a quando, un'auto della polizia non mi superò con le luci e l'allarme accese. Era papà. Arrivammo davanti casa, papà scese subito dalla macchina ed aiutò Derek a scendere dall'auto Bella.
<< Cosa è successo? >> ci chiese
<< Non lo sappiamo >> confessai tristemente.



 

POV IRMA


 

Avevamo consegnato i documenti di ognuno di noi alla Signorina Cooper e io e Leila eravamo scappate nel pickup di Bella per dirigerci verso casa.
<< Non lo so, papà. Quello che so te l'ho detto. Vedi se puoi liberarti dal lavoro e corri a casa... Lulu e Derek sono con Bella nella BMV... Papà ti prego sbrigati >> Amy aveva chiamato nostro padre per avvisarlo dell'accaduto, eravamo tutti preoccupati per Bella! Ma io non facevo altro che pensare una cosa... sicuramente impossibile! E' solo una vecchia leggenda...
<< Che pensi? >> fui distratta dalla domanda di Amy.
<< Ti ricordi quando eravamo a mensa? >> continuavo a guardare la strada
<< Si, Bella chiese a Jessica dei Cullen! >> con la coda degli occhi notai che corrugò la fronte.
<< C'è stato un attimo che gli occhi di Edward incontrarono quelli di Bella... >>
<< Da lì Bella si sentì male. >> iniziò a ragionare... Oddio! Tutto avevo senso. La leggenda era vera!! Frenai di botto!
<< Che hai, Irma? >>
<< La.. la.. >> non riuscivo a parlare! Non potevo crederci. << la... febbre... dell'innamoramento! >> rimasi a bocca aperta
<< La febbre di cosa? >> mi domandò scioccata.
<< Ma certo, adesso tutto a un senso, dobbiamo andare a casa, di corsa! >>
<< Ok, ma mi spieghi che succede? >> continuava a guadarmi male. Feci ripartire il pick-up e misi il piede sull'accelleratore ma, come immaginavo, non corse veloce.
<< Si! >> le dissi secco. Ero strafelice, mia sorella si stava per innamorare di un vampiro. Iniziai a immaginare la faccia di Bella quando l'avrebbe saputo.
<< Parla! >> Amy aspettava che parlassi con le braccia conserte.
<< Ragazza, Bella si sta per innamorare di Edward! >> risi e lei rimase a bocca aperta.
<< Che.. che stai dicendo?? >> Iniziò a balbettare
<< Decenni fa, mamma ci raccontò una storia, una leggenda. Una mezza vampira, proprio come Bella e Lulu, conobbe un vampiro. Un solo sguardo, una volta sola i suoi occhi incrociarono quelli di lei e si sentì subito male, proprio come sta adesso Bella! Tremava, il suo colorito era cambiato da bianco pallido a rosso peperoncino, le venne la febbre, ma no una febbre normale, no! La sua temperatura era più di 70°! Si, peggio di te! >> mi guardava tutto il tempo, eravamo arrivati davanti casa << E' molto simile all'imprinting, quando lo vedi per la prima volta la vita ti cambia, pensi in continuazione a lui... Questa febbre viene soltanto alle mezze vampire... Amy promettimi che non dirai niente! Bella già sà cosa le sta accando e per adesso starà sognando Edward! >> finì il mio discorso, con una nota di dolore. Amy non fece altro che annuire tutto il tempo. Scendemmo dall'auto e sentì un urlo altissimo.
<< Bella! >> gridò Amy e corremmo dentro. Salimmo velocemente le scale. La trovammo nel suo letto, coricata, tutta bagnata con una benda in testa, si dimenava tutta non stava ferma un attimo, le toccai la fronte, bruciava! Tutti erano là dentro che non sapevano cosa fare...
<< Uscite da qui dentro! >> urlai << Uscite di casa, fate quello che volete, a lei ci penso io >> continuai
<< Non ho intensione di lasciare mia sorella che sta male, Irma! >> Mi urlò contro Derek, ma a me non importava volevo che se ne andassero, immediatamente!
<< Derek, io resto con lei, voi andate! >> si era intromessa Amy. Derek ci guardò per un secondo e poi scese giù con Lulu e papà. Aspettai che se ne andassero << Amy devi farmi un favore, solo tu puoi misurare la temperatura a Bella! >> sospirò mentre guardava Bella dimenarsi << Amy, concentrati. >> Fece come gli chiesi, le strinse il polso destro dopo cinque minuti mi guardò con gli occhi sgranati. << Irma... >> disse terrorizzata << è altissima... troppo alta >> iniziò a muovere la testa da destra a sinistra. << Irma l'ha a 100! >> mi urlò con le lacrime agli occhi. Non riuscivo a crederci, l'aveva altissima. Mi iniziarono a tremare le gambe... dovevo fare qualcosa ma non sapevo cosa! L'unica persona che poteva saperne di più era il dottor Carlisle Cullen, il padre di Edward.
<< Dobbiamo chiamare Carlisle! >> dissi decisa.
Scesi giù e cercai il suo numero di telefono e lo chiamai. Attesi qualche secondo
<< Pronto? >> rispose dopo cinque squilli
<< Dottor Cullen? >> chiesi incerta
<< Si, chi parla? >>
<< Sono Irma Swan! Si ricorda di me? >>
<< Si certo, ciao Irma. Dimmi tutto >>
<< Potreste venire a casa? Bella sta male, non posso... dirle al telefono cosa ha... >> avevo la voce preoccupata.
<< Si dam... Edward che ci fai qui? >> Avevo sentito bene?! Lui era lì! << Carlisle devo parlarti! >> sentì la sua voce distante. Attesi qualche secondo e poi Carlisle mi parlò.
<< Irma fra venti minuti vengo, stai tranquilla non avrà niente! >>
<< Ok, l'aspetto! >> riattaccai. Iniziai a pensare alla voce di Edward, era... era strano, aveva la voce preoccupata, triste, nemmeno io so come definirla...
<< Irma! >> Amy gridava il mio nome dalla stanza di Bella mentre salivo le scale sentì un urlo di dolore tremendo. Era Bella. La trovai che si dimenava peggio di prima e urlava. Amy la guardava e non sapeva che fare, aveva paura.
<< Vai a prendere dell'acqua fredda, anzi ghiacciata! >> le dissi e corse via.
Mi appoggiai nel letto, dove Bella gridava e tremava, le tenni il braccio e le parlai << Bella, Bella mi senti? >> continuava a urlare << Bella calmati, andrà tutto bene >>

Suonarono alla porta, Amy mi lasciò l'acqua e scese giù, nel frattempo bagnai una pezza e la tamponai nella testa di Bella, sperando che la temperatura si abbassava. Sentì un brusio provenire da giù
<< Ciao sono Carlisle Cullen. Irma mi aveva chiamato per... >>
<< Si! Salga >> Chiusero la porta e salirono le scale.
<< Tu sei una nuova arrivata? >>
<< Non proprio, mi chiamo Amy >> entrarono in camera Carlisle rimase scioccato da come trovò Bella nel letto. Guardai mia sorella e sorrisi, arricciava il naso per l'odore del dottor Cullen, con il nostro non l'aveva mai fatto, forse perchè si era già abituata.
<< Ha la febbre? >> chiese Carlisle.
<< Se ti dico a quanto l'ha, cadi a terra >> ci scherzai sù.
<< Cento >> rispose Amy, fissando il letto.
Carlisle continuava a guardare Bella << Hai detto cento? >> annuimmo << Ma allora ha la... la... >> non riusciva a dirlo. Bella, a quanto sembrava, si era calmata.
<< La febbre dell'innamoramento! >> finì io.
<< Chi ha visto? >> chiese Carlisle. Io e mia sorella ci guardammo. Le feci cenno di prendere la sedia a Carlisle.
<< Forse è meglio se si siede! >> le disse prendendo la sedia. Carlisle rimase all'impiedi non si volle sedere.
<< Edward Cullen! >> sospirai. Carlisle si sedette e sorrise guardando Bella, che non urlava e non si muoveva più, le era spuntato un sorriso che tutti e tre ammirammo con tanto piacere.











 

Salve :) Scusate il ritardo ma sono stata impegnata con lo studio :3
Che ve ne pare del capitolo?? Aspetto con ansia le vostre recensioni
Zoei

 

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Capitolo 6
*** Risveglio ***


POV BELLA


Stavo morendo bruciata in un fuoco strano. Vedevo delle famme rosse bruciarmi il corpo e lui in mezzo a loro... Edward Cullen! Urlai sperando che mi sentisse, e magari mi aiutava ad uscire insieme da lì, ma niente. Mi guardava male come quella mattina a scuola, in segreteria. Adesso avevo capito che aveva: mi odiava, era la spiegazione più logica, anche se il motivo mi era sconosciuto. Non gli avevo fatto niente. Neanche lo conoscevo, anche se, qualcosa in lui aveva catturato la mia attenzione, mi ricordava qualcuno... ma in quel momento non pensavo chi! Ad un tratto il fuoco, il nero dei suoi occhi, la rabbia nei suoi occhi svanirono e la mia gola iniziò a bruciare. Avevo sete!
<< Bella? >> mi sentì sfiorare la testa e la voce che mi chiamava la sentivo male, distante! Non riuscivo a capire chi fosse... << Bella? >> riuscì ad aprire gli occhi, era Amy << Buon giorno bella addormentata! >>
<< Amy... >> gracchiavo invece di parlare, mi sentivo la gola un fuoco, come un pizzicolio. Provai ad alzarmi, ma due mani fredde mi fermarono.
<< No signorina! Non ti alzare di botto, poi ti farà male la testa! >> mi voltai, vedevo un'uomo alto dai capelli biondi, chiusi gli occhi a fessura e lo riconobbi
<< Carlisle? Sei tu? >> non potevo crederci. Il mio vecchio amico era lì a casa mia!




<< Si! >> mi rispose e sorrise. Aveva ragione la testa mi iniziò a girare fortissimo, così senza dire una parola mi rimisi a letto.
<< Oh, finalmente si è svegliata! Tu fammi passare altri sette giorni così terribili che ti uccido con le mie mani, sappilo! >> corrugai la fronte, Lulu mi fece confondere. Aveva appena detto "sette giorni" o sbaglio?
<< Ma che stai blaterando? Sette giorni? >> dissi confusa.
<< Bella ti è venuta la febbre altissima! >> dal tono di voce di mio fratello capì che la cosa era più grave di quanto pensassi. Ma qualcosa in me mi diceva che quella febbre non era una febbre "normale", io stavo bruciando in quella febbre, in una febbre normale di solito non facevo quei sogni, l'unica che poteva saperne di più era Irma.
<< Dov'è Irma? >> dissi con una nota di preoccupazione alla voce.
<< E' andata a caccia >> mi aveva risposto Carlisle che non staccava gli occhi da me, forse lui sapeva qualcosa. Bussarono alla porta e vidi entrare papà che quando mi vide sveglia fece un sospiro di sollievo.
<< Oh che bello vederti che stai bene, Bells ci hai fatto star male e in pensiero! >> lo sentivo dal tono della voce. Mi si avvicinò e mi abbracciò << Scusa se ti ho fatto spaventare papà non era mia intensione >> gli sussurrai all'orecchio, lui non disse niente, mi diede solo un bacio in fronte. Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, forse si aspettavano che gli dicessi qualcosa << Ragazzi scusatemi ma non so cosa sia successo, non mi ricordo niente! >> alzai le spalle << L'unica cosa che mi rico... >> non riuscì a terminare la frase che subito mi venne in mente lui... Edward! Iniziai a ragionare. Ad un tratto tutto mi fulminò davanti come un film: la mensa, lo sguardo duro di Edward, il mio mal di testa, l'ora di biologia. Adesso avevo tutto più chiaro! Iniziai a star male dopo che mi aveva guardato in mensa. Iniziai a tremare. A me... a me... era venuta la Febbre dell'Innamoramento, ho sempre odiato la leggenda che mia madre ci raccontava da piccole prima di addormentarci e ho sempre pensato che non fosse vera, solo una leggenda non realizzabile. No! Non poteva essere vero! Anche se fosse vero, come è possibile? Io e... e... lui, deglutì al pensiero. No! No! Scossi la testa, non poteva essere vero! E poi sono sicura che io sono molto ma molto più grande di lui. Non sentivo niente ero persa nei miei pensieri, forse per questo mi ritrovai Lulu davanti a me che mi strattonava.
<< Bella! Bella! Parla! >> Mossi gli occhi verso gli altri che mi guardavano preoccupati << Sto bene >> sussurrai con gli occhi sgrnati
<< Ragazzi calmatevi non ha niente, sta benissimo! >> Carlisle e Amy cercavano di calmarli, socchiusi gli occhi a fessura guardando Amy... La ragazza sapeva qualcosa... Oh no... Carlisle lo sapeva... Ecco perchè era lì... Sperai che non sapesse che quella febbre mi venne per Edward.
Mi misi a sedere nel letto e parlai << Sto bene, non ho niente! Adesso mi lasciate un attimo sola con Amy e Carlisle, per favore? >> si guardarono tutti negli occhi e, quando Amy annuì a Derek, fecero ciò che gli chiesi!
<< Bella che hai? >> mi chiese Amy, dopo che si assicurò che tutti erano scesi.
Chiusi gli occhi e mi misi le braccia conserte << Voi due sapete tutto! >> annuì seria.
<< Tutto cosa? >> dal tono di voce Carlisle sembrò preoccupato
<< Carlisle non fare il finto tonto con me! Voi due sapete benissimo che cosa ho avuto! >> Tenni sempre gli occhi chiusi e sentì i loro sospiri.
<< Irma ci ha raccontato cosa avevi. Se non fosse stato per lei noi a quest'ora non sapevamo niente e nemmeno come riuscirti a curare! >> aprì gli occhi, vidi che Amy si era seduta accanto a me
Sussultai << A quanto? >> chiesi, speravo che non mi dicessero 70°, mamma ci diceva che quello era il massimo!
<< 100° >> disse Carlisle.
Sgranai gli occhi... 100°... Avevo fatto solo un pensiero positivo su quel ragazzo ma non credevo che … << Non ci credo >> rimasi immobile nel letto, sicuramente sembravo una statua, non riuscivo a respirare.
<< Si Bella, te l'ho misurata io stessa. Per questo abbiamo chiamato Carlisle. Avevamo paura da come facevi. >> Notai gli occhi di Amy che iniziarono ad essere umidi.
<< Chi altro lo sa? >> domandai a bassa voce
<< Solo io, Carlisle e Irma! >> sospirai e le feci la domanda più importante.
<< Irma... >> non riuscivo a parlare, continuavo ad avere la voce secca, mi bruciava. << Avete, anche, capito per chi mi è venuta? >> gracchiai.
<< Si! >> parlò Carlisle contento << Edward! >> fantastico! Il padre sapeva che mi sarei innamorata di suo figlio! Credevo che la mia sfiga mi avesse abbandonata in Italia.
<< Lui.. non sa niente vero? >>
<< No! Certo che no! Ecco...lui... e' partito >> in un secondo mi crollò il mondo addosso! Era partito! Deglutì e per non far capire niente annuì è basta.
<< Voglio uscire! >> dissi decisa, si volevo uscire, avevo sete, volevo andarmene, se n'era andato per colpa mia, ero io quella che se ne doveva andare, no lui! << Voglio andare da Widfire! >>






Ma salve :) Lo so, sono in ritardo ma la scuola mi tiene straimpegnata...
Ritornando al capitolo che ne pensate?? Aspetto le vostre recensioni...
Volevo dirvi che ho aperto una piccola paginetta su facebook dedicata alla saga e alla FanFiction >http://www.facebook.com/pages/%CF%9E-Ed%CF%89a%D1%8Fd-B%D1%94lla-Fallo%CF%89-you%D1%8F-D%D1%94s%D1%82%CE%B9%D0%B8y/465928413474466?ref=notif¬if_t=page_new_likes < Vi aspetto...
Zoei

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Capitolo 7
*** Ritorno a casa! ***


POV EDWARD


Erano passati sei giorni da quando ero scappato da Forks e mi ero rifuggiato a Denali, dalle cugine Kate, Irina e Tanya. Stavo seduto in mezzo al prato, ricoperto di neve, a guardare il cielo stellato, ma più guardavo le stelle e più mi sembrava che formassero due occhi, due occhi marroni, dolci, innocenti. Proprio come quelli di Bella Swan. Mi sentivo strano da quando l'avevo vista e da quando ho sentito il suo odore. Non mi era mai capitato una cosa del genere. E' come se fossi attratto da lei...
<< Edward >> alzai lo sguardo, vidi Kate con il suo cellulare in mano << è Carlisle, vuole parlare con te, urgentemente! >> da quand'ero partito mi ero rifiutato di chiamare lui ed Esme, volevo stare un po' per conto mio...
La ringraziai e presi il cellulare. Quando fui certo che se ne fosse andata, risposi << Pronto? >>
<< Edward... >> fece un sospiro di tranquillità, sarà stato sicuramente in pensiero << Scusami ma avevo bisogno di sentirti e di sapere che stai bene >>
<< Sto bene.. penso che presto ritornerò a casa... >> Non mi rispose per qualche secondo, poi sentì una voce dire "si sta svegliando!" era un uomo, non riuscì a capire chi fosse.
<< Edward scusami, ma devo andare, il lavoro mi chiama, a casa tutti ti aspettano torna presto! >> non mi aveva mai detto quella frase così felice. "Carlisle si sta svegliando presto vieni!" Adesso avevo capito chi era! Era Derek Swan! Ma... che... Oddio! Pensai subito a lei sperando che stesse bene. Non lei!
<< Ok >> riattaccai con la voce mozzata. Mi alzai ed entrai dentro casa. Restituì il telefono a Kate << Kate, ecco il cellulare. Volevo dirti che ho preso una decisione.>> le dissi

Ritorni a casa?” pensò
<< Non lo so... Non so che fare... So solo che non è cambiato niente! >> dissi con tono scorfontante.
<< Edward, permettimi di dirti una cosa, qualunque cosa... o chi... ti stà facendo stare così sono sicura che lo affonterai a testa alta. Tutti sappiamo che sei fatto così >> mi disse in tono amichevole, dandomi una pacca sulla spalla. I suoi pensieri erano sicuri come le sue parole. In effetti sono sempre stato uno che affronta le cose a testa alta, senza mai scappare, senza mai dubitare del mio coraggio, della mia capacità di affrontare il destino, prima di quell'orribile ora trascorsa ad una lezione di biologia in una scuola superiore. Era piacevole pernsare me stesso in quel modo.
<< Grazie, mi sei stata d'aiuto con queste parole >> le sorrisi << Mi saluteresti Irina e Tanya? Ho intensione di andarmene adesso! >> la mia voce aveva acquisito un tono autorevole, tranquillo.
<< Certo. >> le diedi un goffo abbraccio e corsi via. Corsi più velocemente possibile e in poco tempo raggiunsi la macchina di Carlisle.

 

Quando arrivai a Forks tutti mi aspettavano in ansia. Nessuno mi fece qualche domanda su cosa mi sia preso, ma dovevo loro una spiegazione a tutto ciò, così decisi di raccontargli tutto... I loro pensieri vagavano senza capire cosa mi fosse successo, il perché non gliel'avessi detto subito, ma non potevo farci niente. Avevo bisogno di stare per conto mio, cosa che non mi era mai successa. Dopo che finì il mio racconto andai a caccia con Emmett,


 

l'indomani sarei andato a scuola e poi volevo capire se Bella Swan avesse parlato con qualcuno del mio modo di guardarla assassino e truce, volevo parlarle. Capire il perché non potessi sentire i suoi pensieri e cosa pensava. Era diversa dalle altre ragazze, il mio sesto senzo ne era certo! Cercai di non pensarla e di concentrarmi solo sulla caccia.
Emmett mi portò in un terreno che sembrasse abbandonato, c'era un bosco e sapeva che avremmo trovato i migliori alci della zona. Corsi il più velocemente possibile, sentivo degli zoccoli in lontananza. Cercai di avvicinarmi e quando lo feci la vidi, non ricordavo che fosse così bella. Isabella Swan! Era a cavallo di un essere fantastico, insieme erano spettacolari. Salì sugli alberi ad ammirare lei e il suo cavallo e la sentì parlare, mentre correvano lei l'accerezzava << Wildfire! Mi sei mancato! Forza corri, bello, corri... >> la sua voce era una melodia dolce per mie orecchie. Passarono da sotto l'albero su cui mi ero arrampicato, dopo che si erano allontanati abbastanza scesi.
<< Wow... >> sempre il solito Emmett “non facciamo ti stai innamorando??”
<< La smetti Emm? A me quella ragazza non piace, non fa per me! >> dissi con aria irritata
<< Si, si certo! Vallo a raccontare a qualcun altro! >> continuò a stuzzicarmi
<< Senti sono scappato solo per un motivo! Non volevo farle del male, ha ancora diciasette anni ha una vita davanti a sè! >> lo feci zittire!

Lo so ma il suo odore è come …“ la sua mente lo portò in un mondo diverso, in un'età diversa, nel primo periodo che lui era un vampiro, ricordò quando mentre camminava sentì l'odore di...
<< Emmett!! >> lo richiamai, io non avrei mai fatto una cosa del genere a Bella!
<< Scusa >> sembrava quasi abbattuto. Dopo aver cacciato sei alci ciascuno, gli dissi che era meglio se ritornavamo a casa, la notte stava incominciando ad arrivare. Quando entrammo dentro trovammo Alice seduta nel divanetto a leggere una rivista di moda, Rosalie in camera sua che sistemava i suoi vestiti ed Emmett, ovviamente, la raggiunse, Esme intenta ad agiustare un pezzo della cucina rotto e Jasper che guardava tranquillamente la televisione... Mi girai intorno e non vidi Carlisle, aveva detto che per oggi aveva finito con il lavoro. Mi sedetti accanto a Jasper e chiesi ad Alice dove fosse Carlisle.
<< Dai Swan >> rispose guardando la mia reazione da sopra la rivista. Sentì un forte nodo alla gola.
<< Come mai? >> le domandai cercando di non far notare la mia preoccupazione nella voce. Lei continuava a fissarmi << La figlia dell'ispettore, Bella, è caduta da cavallo e si è rotta un braccio >> rimasi paralizzato, vidi Alice che continuava a osservarmi, come se aspettasse che faccessi qualcosa “E allora?” pensò. Corrugai la fronte, che voleva dire?!

Và a vedere come sta!” Sgranai gli occhi dal pensiero di Alice. “Non fare lo scemo so che sei attratto da lei. Non stare qui col pensiero che stia male” Aveva ragione. Mi alzai con molta disinvoltura e uscì di casa. Iniziai a correre verso casa Swan saltavo da un albero all'altro col pensiero fisso a Bella che correva col suo cavallo. Sembrava che fosse ben salda su quell'animale, chi non potesse cadere... Mentre mi perdevo nei miei pensieri non mi accorsi che già ero arrivato. Mi arrampicai sull'albero vicino la casa e sentì le voci di tutti i presenti dentro casa tranne la sua! Stavo per entrare nel panico, ma non riuscivo a capire perchè mi comportavo così.
<< Carlisle per quanto tempo dovrà tenerlo? >> chiese una ragazza dai capelli lunghi e scuri, seduta nel divano davanti a Carlisle.


 

<< Penso per un tre mesi >> la ragazza scosse la testa in senso di disapprovazione e sorrise.
<< Sai che verrà prima a toglierselo vero? >> Carlisle annuì
<< Amy, dovrà tenerlo. L'osso è mezzo rotto, ci vogliono un bel po' di tempo prima che si sistema. >> i pensieri di quella ragazza mi preoccuparono.
<< Lo so, Bella ha la testa dura! >> sorrisero insieme. Da come parlavano i due sembravano conoscersi da anni. Non ascoltai più la loro discussione e cercavo capire dove fosse Bella, fin quando...
<< Bella? Su dai lascialo riposare, con quel braccio combianato in quel modo dovresti ripostarti anche tu! >> Derek stava chiamando Bella dall'altro lato della casa, saltai nell'altro albero e la vidi. Seduta a terra accanto al suo cavallo. Capì che cercava di consolarlo...
<< Crede che la colpa sia sua ma non è così, sto bene Wildfire è tutto ok >> gli iniziò a cantare una canzone che sembrava una ninna nanna. Rimasi senza parole parlava col cavallo come se fosse un essere umano, un bambino per la precisione. Notai l'animale, che quando Bella iniziò a cantare, lui si stesse tranquillizzando. I suoi muscoli non sembravano tesi come prima.
<< Fai come vuoi sorellina >> Derek uscì dal box e lei non le aveva detto niente stava lì ad accarezzare quel cavallo e a continuare a cantare. Rimasi intontito da quella melodia, era così rilassante, tranquilla... Quando sentì Carlisle uscire da quella casa, scesi velocemente dall'albero e salì nella sua auto assicurandomi che nessuno se ne fosse accorto.
<< Edward cosa ci fai qui? >> mi chiese quando salì nell'auto, con aria sorpresa
<< Cosa le è successo? >> gli domandai fissando la casa davanti a noi.
Accese il motore << E' caduta da cavallo e si è rotta un braccio, dovrà tenere il gesso per due tre mesetti. >> disse con molta disinvoltura mentre faceva retromarcia.
<< Carlisle non capisco che mi sta succedendo. >> mi misi le mani sopra la testa. << mi sento così confuso... >>
Mi poggiò una mano sulla spalla. << Non è niente.. ti stai affezzionando a quella ragazza tutto qui. >> alzò le spalle.
<< A te è mai successo? >> chiesi guardandolo dritto negli occhi

Quanto vorrei tanto saperlo” pensò << Nella mia vita da vampiro no e non ricordo nemmeno se mi fosse successo qualcosa del genere da umano >> sospirò << Non devi avere paura figliolo... perché non provi a conoscerla? Vedi come si mostra con te e soprattutto vedi se ha parlato con qualcuno di come l'hai guardata la prima e l'unica volta che vi siete visti >> disse in tono autorevole
<< Ho intensione di fare proprio questo... >> sospirai e scendemmo dall'auto quando giungemmo a casa.

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Capitolo 8
*** Incontri ***


POV BELLA



Scesi dal letto e corsi verso le scale infuriata. Volevo scappare, andarmene via.
"Bella, non fare così, non è colpa tua se è andato via" Amy cercava di convincermi scendendo le scale insieme a me, parlandomi mentalemente, ma la ignorai. Volevo sentire dolore. Uscì di casa e andai nel box dietro casa, avevo gli occhi di tutti puntati adosso, soprattutto quelli di mio padre che erano preoccupati. Ma in quel momento a me non importava niente.
<< Andiamo bello. Ho bisogno di una bella corsa >> misi la sella a Wildfire, lo montai e corremmo via. Sentivo il vento che mi sbatteva in faccia e mi faceva sventolare i capelli, sentivo il respiro di Wilfire, che diventava sempre più affannoso. Lo giudai verso la mia campagna, proprio dove mia madre partorì me e la mia gemella. Quel luogo era speciale per me. Da piccola quando mi succedeva qualcosa di brutto correvo sempre lì, dove il silenzio e la pace mi tranquillizzavano e riuscivo a pensare ad altro. Giunti nel posto mi accorsi che tutto era diverso... Gli alberi erano enormi, grossi e alti. La vecchia capanna era ricoperta d'erba e le piante che aveva piantato mia madre non c'erano più. Era tutto alberi altissimi e verde, troppo verde, da riuscire a nascordere i tronchi dei grossi alberi. Wildfire non correva più, camminava tranquillo e la mia rabbia, il mio dolore era sparito. Ad un tratto, però, Wildfire si fermò, qualcosa, due piccole luccioline rosse, catturarono la sua attenzione e la mia.
Scesi da cavallo e cercai di avvicinarmi senza farmi notare.
Quella strana luciolina che avevamo intravisto non era una luce, era due occhi, due occhi che appartenevano a un vampiro, che riconobbi subito nel modo in cui camminava era Jhonny, il settimo figlio di Morgana.


 

Mi nascosi negli alberi, iniziai a trattenere il respiro cercai di concentrarmi per far cambiare il colore dei miei capelli e mi tolsi le lentine. Stetti in silensio nascosta fra tre alberi messi a triangolo. Ma mi sentì chiamare, non riuscivo a capire come avesse fatto a scoprirmi.
<< Zoei... >> Cercava di incantarmi, ma conoscevo il suo potere e sapevo di essere più forte di lui << Perchè non esci fuori? Hai paura? >> rise. Continuava a parlare usando il suo potere. Senza che se ne accorgesse salì sull'albero accanto a me
<< Ho fatto fuori dieci dei tuoi fratelli, secondo te ho paura? >> lo sfidai.
Iniziò a ringhiarmi e cercò di salire sopra l'albero ma con un salto saltai nell'altro albero, non so come fece ma in un secondo mi ritrovai atterra col braccio sinistro che mi faceva male. Mi fece voltare << Si vede che i miei fratelli erano imbranati. >> rise a sguarciagola e mi mise un suo piede nel braccio che mi faceva male, iniziai a urlare dal dolore, non riuscivo a muoverlo, mi bruciava. In un secondo Wildfire con un calcio lo fece volare dall'altro lato della piccola radura dove eravamo, facendogli sbattere la testa. A fatica riuscì ad alzarmi, sfortunatamente non potevo muovere il braccio, era sicuramente rotto. Corsi davanti a lui, la botta in testa fu più pesante di quanto immaginassi. Adesso quello a essere nei casini era lui. Wilfire teneva i suoi zoccoli di davanti sopra di lui.
<< Sai che ti dico... Và a trovare i tuoi fratelli all'inferno! >> Gli staccai la testa con un calcio e bruciai i resti del suo corpo.
Il dolore al braccio aumentava sempre di più, i capelli mi ritornarono come prima e a fatica riuscì a mettere le lentine. Wildfire si era inginocchiato davanti a me in modo da farmi salire sopra di lui più facilmente. << Portami a casa, bello! >> cercai di stare lucida ma svennì sopra di lui.

 

<< Bella? Bella? >> mi sentì chiamare, aprì gli occhi era Lulu, che mi guardava con aria proccupata. Cercai di muovermi, ma avevo troppo dolore al braccio. << Il braccio.. >> dissi a fatica!
<< Io con te non so più che fare. Prima ti viene la febbre alta e dormi per 7 lunghi giorni, ora scappi e ritorni col braccio così?!?! Mi spieghi cosa hai combinato? E che diamine ti sia preso? >> mentre parlava gesticolava. Io mi limitai semplicemente a osservarla mentre blaterava. Provai ad alzare il braccio per capire com'era combianato e mi accorsi di averlo pesante, l'avevo gessato! << Lulu invece di blaterare aiutami ad alzarmi voglio sedermi... >> le dissi a bassa voce. Mi aiutò a sedermi nel divano e notai che tutti mi fissavano con aria arrabbiata, pure Carlisle era lì.
Capì cosa volevano sapere così parlai. << Ok.. Non uccidetemi ma ho incontrato Jhonny, il figlio di Morgana! >> I loro volti diventarono sempre più scuri e sentì le mie sorelle ringhiare. Tutti sepevano che lui era più forte di me. Tempo fa aveva incantato Amy rendendola fragile col suo potere, abbiamo impiegato 3 mesi per farla tornare normale.
Guardai Derek diventare ancora più rigido e stringere i pugni. << E' ancora vivo? >> ringhiò
<< No! >> dissi << sono riuscita a farlo fuori, ma ci ho rimesso un braccio, grazie a ... >> rimasi senza voce << Dov'è Wildfire? >> lasciai il discorso quando pensai al mio cavallo. Iniziai a immaginare che si sentisse in colpa, mi alzai di colpo e guardai mio fratello.
<< Tranquilla è nel suo box ma mi sembrava strano... >> mi voltai di scatto e corsi nel box. Lo trovai coricato a terra, con la testa poggiata al muro.
<< Wildfire... >> mi inginocchiai accanto a lui.
"Bella, scusa sarei dovuto venire prima! Mi dispiace tantissimo!" mi parlò mentalmente, cercai di sistemarmi meglio accanto a lui e iniziai ad accarezzarlo.
<< Non dire così, sapevamo entrambi che lui era forte! E che avrei avuto qualche problema per ucciderlo. Non è colpa tua! >> Mi appoggiai a lui, cercai di consolarlo, facendolo tranquillizzare e senza fargli credere che sia stata colpa sua. Rimasi lì per più di un'ora, sentivo gli altri che discutevano...
<< Carlisle quanto tempo deve tenerlo? >> chiedeva Amy
<< Penso per un tre mesi >> rimasi a bocca aperta. Stava scherzando io non avrei mai tenuto uno stupido gesso per così tanto tempo. Sapeva benissimo com'ero fatta.
<< Sai che verrà prima a toglierselo vero? >> brava la mia sorellina. Sentivo del sarcasmo nella sua voce.
<< Amy, dovrà tenerlo. L'osso è mezzo rotto, ci vogliono un bel po' di tempo prima che si sistema. >> Iniziai a ringhiare e sentì sobbalzare Wildfire.
<< Lo so, Bella ha la testa dura! >> sospirai.
Mentre sentivo i loro discorsi vidi aprire la porta del box e notai Derek che si avvicinava lentamente.
<< Bella? Su dai lascialo riposare, con quel braccio combianato in quel modo dovresti ripostarti anche tu! >> Ignorai la frase di mio fratello e continuai ad accarezzare Wildfire.
<< Crede che la colpa sia sua ma non è così, sto bene Wildfire è tutto ok... >> iniziai a cantare a bassa voce la canzone preferita di Wildfire. La sua ninna nanna. Inizò a tranquillizzarsi. I suoi muscoli non sembravano tesi come prima. Sapevo che sarei riuscita a tranquillizzarlo.
<< Fai come vuoi sorellina >> Derek uscì dal box lasciandomi sola col cavallo, era quello che volevo. Canticchiai la sua canzone e l'accarezzai, proprio come facevo quando era solo un piccolo puledrino.
Rimasi tutta la notte con lui. Pensai all'indomani mattina ciò che avrei dovuto sopportare, le mille domande di tutti per quanto riguarda il mio braccio e poi lui non ci sarebbe stato... il senso di colpa iniziò a farsi sentire e iniziai a piangere.

 



Salve bella gente :)
Scusate il ritardo ma fortunatamente la scuola è finita, ed ho potuto finire il capitolo ;) La prossima settimana pubblicherò l'altro... Nel frattempo che ne pensate di questo?? Aspetto le vostre recensioniii

Zoei

 

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Capitolo 9
*** Rientro a scuola... ***


POV  BELLA




Dovevo decidere, io e le mie sorelle stavamo per attraversare un ponte ridotto male, sotto di noi vuoto totale, alle due uscite un lupo e un uomo dagli occhi dorati, un vampiro!
Cercai di avvicinarmi a qualcuno dei due ma caddi sotto il ponte. Quegli occhi si avvicinarono, le mie sorelle mi urlavano di scappare e il lupo ringhiava sempre più forte.
Ma io non potevo muovermi. Ero bloccata da dei rami. Iniziai a urlare, a gridare aiuto, ma più urlavo, più i rami mi tenevano prigioniera coprendomi completamente tutto il corpo e stringendomi con una forza orribile, da spezzarmi le ossa. Mi svegliai di soprassalto facendomi male al braccio, cavolo che dolore. Avevo passato tutta la notte nella stalla con Wildfire. Qualcuno mi aveva messo una coperta, non l'avevo mai vista prima di allora, era rossa con i bordini ricamati di un cotone argentato... Guardai l'orologio erano le 6e30 del mattino. Troppo tardi per la mia routine. A fatica cercai di alzarmi, misi un po' di paglia e fieno nel secchio del mangiare di Wildfire, piegai quella copertina e la misi nel piccolo scaffaletto ed entrai dentro casa.

Trovai Amy e Lulu nella cucina che stavano facendo colazione già lavate e pronte.
<< Buon giorno ragazze! >> le salutai mentre cercavo di prepararmi una tazza di latte con i cereali.
<< Ciao Bella, come stai? >> mi chiese Lulu
<< Tutto bene... Ma Carlisle quando ha detto che posso togliermi questo coso? >> alzai il braccio gessato << è pesante, mi da fastidio... Anche perché già l'osso è quasi sano >> domandai mentre mi sedevo accanto a Amy
<< Ieri ci ho parlato mi ha detto che devi tenerlo per altri 3 mesi! >> disse Amy allontanandosi. Sgranai gli occhi e diventai rossa di rabbia.
<< Stava scherzando vero? Non ho intenzione di tenere questo peso per altri tre mesi... E' meglio che mi vado a preparare. >> inghiottì tutto il latte con i cereali rimanenti e posai la tazza nel lavandino. << Decidete chi deve venire con me! >> le dissi mentre salivo le scale per andare in camera mia. Rovistai fra l'armadio e trovai i vestiti giusti: Jeans e maglietta a maniche lunghe blu. Presi il mio beauty, i vestiti e andai in bagno. A fatica riuscì a lavarmi e a vestirmi in tempo. Posai il beauty in camera mia. Mi guardai allo specchio e rimasi scioccata quando vidi le due occhiaie sotto i miei occhi. Le lacrime e quel sogno non mi hanno fatto dormire tranquilla. Cercai di non pensarci, presi l'Mp3 con le cuffie le infilai dentro lo zaino e uscì dalla stanza. Quando scesi trovai tutti che mi fissavano. Le loro facce urlavano “Allarme” per i miei gusti.
<< Che succede? >> li guardai confusa.
<< Hai intenzione di guidare con quel braccio così? >> mi chiese Derek con qualche vena di rabbia negli occhi.
<< Beh... Si! >> alzai le spalle.
<< Sei impazzita per caso?? Ti vuoi ammazzare?? Lo sai che non puoi guidare è pericoloso, Bella! >> mi allontanai di qualche passo vedendo la sua reazione. Adesso quello impazzito era lui. Non avevo intenzione di andare a scuola con lui che mi faceva da Taxi-sta con l'aria arrabbiata.
<< Te l'avevo detto... Lasciamola guidare... >> Amy cercava di calmarlo
<< Derek! Non sono mica invalida che non posso guidare! >> contraccambiai il tono di voce arrabbiato. << Il mio osso è quasi guarito... Io me ne vado con il mio pick-up chi vuole venire con me l'aspetto in auto. >> uscì di casa prendendo il giubbotto e sbattendo la porta molto forte. Non lo sopporto quando si arrabbia per cose così... Mi fa salire i nervi. Salì sul pick-up senza voltarmi indietro per vedere chi venisse con me o meno. Collegai l'Mp3 alla nuova autoradio che Charlie mi aveva montato una settimana prima e misi la mia canzone preferita a tutto volume. Appoggiai la testa nel sedile e chiusi gli occhi, stavo per scaricare tutta la mia rabbia, quando sentì lo sportello chiudersi.
<< Stai bene? >> aprì gli occhi e vidi Irma seduta accanto a me che mi fissava preoccupata.
<< Si... Vieni solo tu oggi? >>
<< Già... Ti sei persa una bella litigata >> sorrise << Lulu si è incazzata con Derek per il modo in cui si è voltato con te e ha deciso di venire a scuola col motore >> aprì il finestrino e guardai dietro. Vidi Lulu che si stava facendo una coda per sistemare meglio i lunghi capelli nel casco.
<< E' impazzita! >> sorridemmo insieme. Accesi il motore e partì verso la scuola. A quanto pare, avevo ragione io. Riuscivo a guidare benissimo, ero soddisfatta di me stessa. Mentre eravamo in viaggio notai Irma che mi guardava e sorrideva.
<< Sai... Quella maglietta ti sta davvero bene, perché non l'hai messa prima? >> mi chiese.
<< Non lo so... Oggi non sapevo che mettermi... Mi attirava questa >> dissi sorridendo << E poi sembrava che mi dicesse “Mettimi e oggi ti succederà qualcosa di particolare” >> Ridemmo insieme. Qualcosa mi passò per la testa << Irma posso chiederti una cosa? >> le chiesi. L'unica che poteva sapere qualcosa su quella coperta era lei.
<< Certo, spara >>
<< Sta notte mi avete messo una coperta rossa con i bordini ricamati di cotone argento? >> le chiesi aggrottando la fronte.
<< No, Bella noi non abbiamo coperte rosse >> m'irrigidì
<< Sta mattina mi sono svegliata con una coperta rossa di sopra. Non l'avevo mai vista prima di allora... >> arrivammo a destinazione prima di mio fratello Derek, posteggiai e spensi il motore.
<< Quando arriviamo a casa fammela vedere >> annuì e scendemmo. Dopo di noi arrivò Lulu col suo bel motore smagliante. << Bellina sei pronta per ritornare a scuola? >> mi sorrise, io le feci solo un'occhiataccia. Presi lo zaino dal pick-up e m'incamminai con lei a braccetto verso l'entrata. Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, mi sentivo in un distretto di polizia dove io ero la prigioniera. Non ricordavo i nomi di nessuno, soltanto 2 o 3 persone che ero stata con loro a chiacchierare. Chi si ricordava di me e mi vedeva combinata in quel modo si fermava per chiedermi come stavo e cosa avessi fatto al braccio, l'unica frase che dissi fu “caduta da cavallo”. Non mi andava di parlare con nessuno. Stavo per i fatti miei in silenzio. A prima ora, Lulu si sedette accanto me, mi osservava come se aveva paura che le nascondessi qualcosa. Feci finta di non accorgermene non era il momento di dirle la verità. Le prime tre ore passarono in fretta, sentivo ancora gli occhi di Lulu puntati addosso, come se aspettava che io stessi male, per la seconda volta. A mensa ero seduta al solito tavolo pieno di gente, avevo messe le cuffie non avevo voglia di sentir parlare nessuno. Notai un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che, quando arrivò, prima salutò Derek e Amy, e poi si fermò davanti a me.




Immediatamente tolsi una cuffia.

<< Ciao! >> disse.
<< Ciao.. >> risposi educatamente
<< Piacere Mike, tu sei Isabella vero? >> sorrise.
<< Bella! >> dissi quasi seccata, guardando male mio fratello che rideva. Mike mi sorrise e si sedette accanto a Jessica dall'altro lato del tavolo. Io rimisi le cuffie.
Bella quel ragazzo che si è appena presentato non fa altro che guardarti” mi fece notare Irma parlandomi mentalmente, alzai gli occhi al cielo, non mi interessava se mi guadava o meno i miei occhi erano puntati altrove, verso la finestra accanto alla porta d'entrata.
<< Bella posso sedermi accanto a te? >> mi chiese Jessica.
<< Certo Jess... >> le sorrisi.
<< Che ascolti? >> mi chiese, quando presi l'Mp3 per cambiare la canzone.
<< Emm... Take a Bow di Rihanna vuoi sentire? >> le domandai offrendole una cuffia.
<< Certo >> si mise la cuffia nell'orecchio e iniziò a canticchiare, faceva ridere. Alzai di nuovo lo sguardo vicino la finestra e mi sentivo strana, troppo osservata. Mi voltai e li vidi, i Cullen. Erano solo Emmett e Alice Cullen con Rosalie e Jasper Hale. Non riuscivo a vedere se lui era pure lì, insieme a loro, davanti a me c'era un ragazzo che non mi permetteva di guardare meglio. Mi mossi un po' nella sedia e vidi che la sua sedia era vuota. Iniziai ad avere un forte dolore di dispiacere, avevo capito che ancora non era tornato, mancava solo lui, Edward! Mentre cercavo di darmi una spiegazione da sola mi sentì chiamare mentalmente da Amy, mi voltai per farle capire che la sentivo "Bella, tranquilla. Tornerà presto" annuì con un finto sorriso. Suonò la campana e ci alzammo tutti, Jessica se n'era andata con Mike, penso che le piaccia ma lui ancora non se ne rende conto. Lulu e Angela aspettarono me che riposai nello zaino il lettore << Possiamo andare >> le dissi quando ebbi finito.
<< Bella visto che l'ultima volta ti sei sentita male a biologia, vuoi che mi metta accanto a te nel banco? >> mi chiese Lulu preoccupata, ma con una piccola aria di irritazione o speranza, mentre camminavamo verso l'aula.
<< No. Non c'è bisogno >> lui non c'è, quindi non c'è pericolo che io stia di nuovo male, pensai. Quando entrammo il professore mi chiese solo come stavo e poi mi fece cenno di accomodarmi al mio posto assegnatomi una settimana fa. Quando mi voltai per andarmi a sedere il suo posto era vuoto. Proprio come immaginavo. Mi avvicinai al tavolo, Lulu mi aiutò a prendere dallo zaino il libro e il quaderno, si sedette accanto ad Angela e iniziarono a chiacchierare. Mentre il professore divideva nei banchi il microscopio con dei vetrini, io disegnavo dei piccoli scarabbocchi nel quaderno. Avevo bisogno di distrarmi, di pensare ad altro non al senso di colpa che m'invadeva. Mentre continuavo i miei piccoli disegni, sentì la sedia accanto a me muoversi. Rimasi paralizzata per un secondo.
<< Ciao! >>, disse una voce bassa e melodiosa. Io alzai gli occhi, sbalordita dal fatto che si stesse rivolgendo proprio a me. Era seduto al banco il piu' lontano possibile, ma la sedia era voltata nella mia direzione. I suoi capelli erano fradici, spettinati, ma anche conciato in quel modo sembrava appena uscito dalla pubblicita' di un gel. Il suo viso splendente era amichevole, luminoso, con l'ombra di un sorriso sulle labbra perfette. Lo sgardo pero' esprimeva cautela. Notai la differenza dei suoi occhi, oggi erano chiari.





<< Ciao.. >> risposi timida, non ci potevo credere stava parlando con me
<< Scusa, una settimana fa non ho avuto il piacere di presentarmi, io sono Edward Cullen. Tu sei Bella Swan, non è così? >> aggrottai le sopracciglia
<< Si.. Co-come fai a sapere come mi chiamo? >> gli risposi balbettando.
<< Penso che tutti qui sanno come ti chiami, vuoi che ti chiamo Isabella? >>
<< No No! >> scossi la testa. La nostra discussione s'interruppe quando il professore si avvicinò per spiegarci ciò che dovevamo fare col microscopio, dovevamo catalogare delle forme di mitosi delle cipolle. Sorrisi quando parlò, avevo già fatto quell'esperimento in Italia.
<< Prima le signore! >> Edward mi avvicinò il microscopio gli diedi un'occhiata e in un secondo catalogai le prime cellule, mentre scrivevo nel foglio i vari tipi sentivo i suoi occhi fissati su di me. Dovevo dirgli qualcosa? << Emm... è Profase >> andai per la strada più giusta, oh almeno credevo.
<< Permetti che dia un'occhiata? >> disse con aria tenera
<< Certo! >> dissi sicura di me. Gli avvicinai il microscopio e poi parlò << Profase. >>
<< Come ho detto io. >> sorrisi. Mi voltai e continuai a scrivere le altre fasi. Oltre a sentirmi osservata da lui mi sentivo come se altri occhi mi tenessero sotto controllo. Mi voltai e vidi Lulu che ignorava Angela e guardava me e soprattutto Edward.
<< Allora.. Ti piace la pioggia? >> mi voltai dalla sua parte e aggrottai la fronte.
<< Diciamo di si, tutto ciò che è freddo o umido mi fanno sentire a mio agio, è completamente l'opposto di dov'ero. >> E poi il mio corpo per metà era ghiacciato sarebbe bello essere completamente fredda. Senza dare nell'occhio a nessuno. Lui rimase come se non si aspettasse questa risposta, mi guardò per un secondo << Per questo ti sei trasferita qui? >> mi chiese, infine.
<< Veramente no. Mio padre è qui da 3 anni ormai e mia madre è riuscita ad ottenere il trasferimento per Forks. Io e i miei fratelli con le mie sorelle abbiamo deciso di trasferirci per primi tanto per fare compagnia a mio padre visto che era qui da solo e per aiutarlo a sistemare casa. >> Gli dissi tutto d'un fiato. Mi sentivo come se lo conoscessi da tanto tempo, come se fosse un vacchio amico che non vedo da tempo di cui mi posso fidare cecamente. Lui annuì e basta, mise un vetrino al microscopio << Anafase. >> cambiò espressione. Avevo appena finito di scrivere tutte le fasi.
<< Posso vedere? >>
<< Certo! >> sorrise
<< Anafase >> confermai
<< Come ho detto io >> sorrise. Gli passai il mio foglio facendogli leggere tutti i risultati di tutte le fasi << Se pensi che siano sbagliati puoi controllare tu se vuoi >> gli dissi facendo un timido sorriso.
<< Complimenti, collega sei stata brava >> mi disse dopo una risatina, mi fece diventare rossa.

<< Beh, grazie. >> dissi imbarazzata.
<< Professor Molina? Ha visto il nuovo video di Zoei e le ragazze Punk? >> mi voltai quando Mike fece quella domanda al professore, mi sentì osservata e notai Lulu che mi guardava e sorrideva. L'ultimo video che avevamo fatto era quello di "On the Floor". Con tutto ciò che ero girata sentivo gli occhi di Edward puntati addosso.
<< Ti piace Zoei? >> mi chiese, incuriosito
<< Alcune canzoni >> feci spellucce, tanto per tagliare il discorso.
<< Già alcune sono stupende. Non ho mai visto un suo video a essere sincero... >> Diventai ancora più rossa. Sentiva alcune mie canzoni e guarda caso le piacevano. Chi se lo sarebbe mai immaginato!
<< Nemmeno io ne ho visto uno. >> Feci un finto sorriso “Non ne hai visto uno perché sei tu a essere la protagonista del video, non è così Bellina?” Odiavo mia sorella quando origliava i miei discorsi. Alzai gli occhi al cielo e chiusi il libro col braccio sano e cercai di prendere lo zaino con il braccio rotto, porca miseria mi feci male. Sentivo l'osso tremare, si si stava guarendo ma il dolore era forte lo stesso. Edward intuì che mi feci male e mi aiutò a mettere i libri nello zaino.<< Che hai fatto al braccio? >> mi chiese preoccupato.
<< Caduta da cavallo >> risposi seccata della solita risposta.
<< Come hai fatto? >> sgranai gli occhi dalla domanda inaspettata, e ora che gli dico?!
<< Beh... ecco... ero in giro per i boschi e a quanto pare il mio cavallo non sà saltare i tronchi.. e quindi mi ha fatta volare! >> sorrisi sapendo di aver detto una stupidagine. Wildfire era un salterino nato, però era l'unica scusa che potevo dirgli.
<< Non dovresti andare nei boschi sola e a cavallo sai? >> mi disse con fare protettivo.
<< Ah no? e perchè mai? >> rimase immobile senza parole
<< Beh.. ci.. ci.. sono dei.. dei.. grossi animali! Dovresti saperlo tuo padre è il capo della polizia qui! >> chinai la testa per un verso aveva ragione.
<< Credo che hai ragione! >> dissi timidamente alzando le spalle. << Seguirò il tuo consiglio >> Mi sorrise e il mio cuore battè più forte di prima.
<< Signor Cullen e signorina Swan spero di non aver interrotto niente d'importante >> sobbalzai davanti al professore. Dove era sbucato?
<< No no professore. Vuole dare un'occhiata alla nostra relazione? >> chiese Edward gentile
<< Certo, mi faccia vedere. >> Edward gli passò la mia relazione << Hai fatto tutto tu Edward? >> chiese
<< No professore, veramente ha fatto tutto Bella! >> diventai per la millesima volta bordeaux. Avevo la testa chinata quando alzai gli occhi verso il professore lui mi guardò corrugando la fronte << Avevi già fatto questo esperimento Isabella? >> mi domandò.
<< Bella! >> lo corresse Edward, io rimasi immobile dall'intervento di Edward e poi annuì << Si! Però non con la cipolla >> sorrisi
<< Blastula di coregone? >>
<< Si... >> il professore mi guardava incuriosito e Edward guardava solo me.
<< In Italia hai seguito un corso avanzato? >>
<< Si, insieme alle mie sorelle. >>
<< Interessante >> annuì. Suonò la campana, il professore mi fece i complimenti e si allontanò. Edward si era alzato, ma per passare dovevo spostarmi ma stavo cercando di mettermi lo zaino nelle spalle << Vuoi una mano? >> mi domandò
<< No grazie c'è la faccio anche da sola >> presi lo zaino in mano ma qualcuno me lo scippò dalle mani
<< Sorellina non ti devi affaticare con quel braccio in quel modo. >> Lulu
è sempre la solita che mi teneva d'occhio avvolte era peggio di un cane da guardia.

<< Lulu! Dammelo hai anche il tuo zaino, su forza. >> mi spostai mettendomi davanti a lei con la mano aperta aspettando il mio zaino.<< Tranquilla. >> sorrise. Edward ci guardava e sorrideva. Avevo una strana sensazione, speravo mi stessi sbagliando. << Beh Edward lei è mia sorella Lulu, Lulu lui è Edward >>
<< Piacere di conoscerti Lulu >>
<< Piacere mio >> rispose in modo scontruoso, gli pestai un piede. Come pensavo: il tono di Lulu era molto fastidioso e soprattutto arrabbiato.
<< Andiamo! >> le sussurrai con tono deciso. << Ciao Edward >> lo salutai e uscì il più in fretta possibile dalla classe. << Oggi usciamo prima, d'accordo? >> le dissi mentre la tiravo per il parcheggio. << Bella è il mio motore? >> dissi con aria da scusami-ma-non-è-colpa-mia. << Ci penserà Irma >> le dissi mentre salimmo in macchina. Durante il viaggio non le dissi niente ma appena arrivammo a casa la trascinai in cucina.




Salve bella gente :) ecco a voi il capitolo ...spero vi sia piaciuto :) Grazie per le recensioni ottenute nei precedenti capitoli spero che questo ne otterrà di più ;) 
A presto, Zoei!

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Capitolo 10
*** Spiegazioni ***


Salve bella gente :) scusate il ritardo ma mi sono portata avanti con la storia e ho pronta una One-Shot su questa FanFiction che presto pubblicherò e poi ho in mente di scrivere una nuova storia, anche se ancora sono insicura se scriverla o meno...
Comunque vi lascio al capitolo...Ci si legge sotto ;)




POV BELLA




Appena entrate in cucina, Lulu si sedette a tavola nel suo posto e io rimasi in piedi appoggiata allo stipite della porta.
<< Si può sapere perché gli hai risposto in modo sgarbato? >> Volevo capire il perché della rispostaccia che diede ad Edward.
<< Non so a chi e a cosa ti riferisci. >> disse con fare indifferente

<< Lulu ti prego! Sai di chi sto parlando. >>
<< Aah ti riferisci a quello là? >> Odio con tutta me stessa le sue risposte arroganti

<< Si chiama Edward! >> dissi a bassa voce, mi sedetti di fronte a lei
<< Non mi interessa come si chiama Bella! >> mi urlò contro << Quello là, quel Cullen ti ha fatto stare male! Non so che diavolo ti ha fatto ma sono sicura che c'entra lui per il fatto che sei stata in coma per sette giorni! >> rimasi impalata con la schiena appoggiata alla sedia, non riuscivo né a muovermi né a dirle niente << Ecco volevi sapere perché l'ho tanto con lui e perché mi ci sono voltata male? Ora lo sai! >> si alzò per andarsene ma la chiamai, meritava delle spiegazioni.

<< Lulu, siediti. Adesso ti spiego tutto >> dovevo stare attenta alle parole che avrei utilizzato, altrimenti si sarebbe arrabbiata ancora di più. Si risedette di nuovo davanti a me. Io fissavo il tavolo, non avevo il coraggio di guardarla negli occhi e iniziai a parlare. << Sette giorni fa.. mi è venuta.. la febbre dell'innamoramento! >> alzai la testa e la vidi che mi guardava incuriosita << Cos'è? >> mi domandò
<< Ecco... è come un colpo di fulmine che viene solo a noi mezze vampire quando vediamo per la prima volta la persona della nostra vita, la nostra metà. Sette giorni fa io ho visto per la prima volta Edward Cullen e mi sentii subito male. Non so come spiegartelo ma era come se stessi bruciando in un fuoco strano, forte, potente. Per questo mi è salita la temperatura, più è alta e più mi innamorerò di lui! Lo so è assurdo ma fino a undici giorni fa io non ci credevo assolutamente, mamma una volta sola ci raccontò una leggenda a riguardo... Mi ricordo che ha detto che è molto simile all'imprinting, proprio come è successo a Amy e Derek >>

Rimase a bocca aperta << Per questo stanno sempre insieme? Adesso inizio a capire un paio di cosette >>
<< Si. Dopo l'imprinting Amy ha visto con occhi diversi Derek e viceversa, lei si è mostrata diversa rispetto a prima, la stessa cosa ha fatto lui. Ed è andata a finire che si sono dichiarati >>

Le iniziarono a brillare gli occhi e dalla bocca le uscì un gridolino di felicità << Quindi.. tu e Cullen... >>
<< NO! io e Edward niente. Non iniziare a farti strani film >> le indicai col dito mentre mi alzai << Appena tu parli di questa storia con mamma, con papà o con qualcun altro sei morta. >> dissi con un mezzo sorriso

<< Bella non ti fidi di me? >> chiese delusa
<< No! Non mi fido >> le feci una linguaccia, sistemai la sedia corsi intorno al tavolo, lei mi inseguì per tutta la cucina.

<< Lulu! >> urlai << ricordati del braccio! >> per la prima volta dopo tanto tempo stavo ridendo come si deve
<< Oh vero! >> finì d'inseguirmi quando le ricordai del braccio. Quando si fermò sgattaiolai nelle scale per salire in camera mia.

<< Oggi preparo io da mangiare!! >> mi urlò da giù.. << No faccio io >> dissi << Voglio mangiare no stare digiuna! >> la sentii sbuffare e sorrisi.

Visto che in casa non c'era nessuno, mi feci una doccia. Ripensai a tutta la chiacchierata con Edward! Non feci altro che pensare a lui anche la prima volta che ci siamo visti aveva gli occhi di un altro colore. La prima volta ricordo che li aveva neri scuri, oggi li aveva dorati. Che strano... Non so il perché ma il suo volto mi era familiare, l'avevo già visto anni prima ma non ricordavo dove. I miei pensieri rimasero incastrati nei suoi occhi... Quei occhi favolosi come lui. Scossi il capo per mettere la mente apposto, uscì dalla doccia e andai in camera mia per vestirmi e trovai Lulu seduta nel mio letto. << Voglio sapere una cosa >> mi disse con aria seria.
<< Che cosa? >> le chiesi incuriosita aggrottando la fronte.
<< Anzi non solo una cosa, più di una! >> si corresse alzando le dita

<< Va bene d'accordo. Parla >> Mi sedetti con tutto l'accappatoio nel letto.
<< Un momento! Nel frattempo vestiti! >> mi passò i pantaloni della tuta e una maglietta, che avevo preparato sopra nel letto.

<< Grazie >> iniziai a vestirmi mentre lei iniziò a parlare...
<< Ecco.. la prima è... sai a quanto avevi la temperatura quando avevi quella febbre? >> M'irrigidì e la guardai con gli occhi sgranati

<< Si... 100° >> dissi sussurrando, lei rimase a bocca aperta
<< Stai scherzando vero? >> mi chiese dopo cinque minuti di silenzio

<< Emm.. no! Irma me l'ha fatta misurare da Amy. >> dissi socchiudendo gli occhi aspettando una sfuriata di Lulu
<< Per questo hanno chiamato quel dottore... >> Disse aggrottando la fronte

<< Già... Se fossi stata cosciente non l'avrei fatto chiamare assolutamente >> scossi la testa. << Questa era la prima... Ora spara la seconda >> Mi sedetti meglio nel letto lasciando a terra l'accappatoio
<< Chi altro lo sa? >> inghiottì

<< Tu.. Amy... Irma e Carlisle >> mi guardò con aria incuriosita
<< Papà e Derek non lo sanno? Carlisle non è il padre di Cullen?? >> immaginavo che mi faceva due domande consecutive

<< Uno. Se lo dico a papà e a Derek secondo te come la prenderebbero? Due. Si chiama EDWARD. Tre. Si è suo padre! >> dissi incrociando le braccia
<< Beh se diciamo a papà che non è colpa di quel ragazzo e che non deve fargli niente perché è una cosa che viene a noi mezze vampire... >> la bloccai prima che continuasse a blaterale altro. << No Lulu! Papà non crede alle leggende l'hai forse dimenticato? E poi non voglio che lui lo sappia metti caso sia una cosa passeggera... >> forse ero riuscita a farmi capire

<< Non credo proprio ti sbagli... Comunque voglio che mi prometti una cosa >> annuì senza dire una parola.
<< Voglio che la prossima volta mi dici le cose subito! Sai mi sono quasi offesa >> risi e l'abbracciai
<< Va bene! >> lei mi abbracciò e mi buttò a letto, facendomi male al braccio ma non le dissi niente, se gliel'avessi detto non se lo sarebbe perdonata per molto. Si alzò << Io scendo sbrigati fra poco arrivano gli altri! >>
<< Si capo! Prima di scendere devo fare una telefonata, voglio chiamare mamma. >>

<< Salutamela. >> si alzò e uscì dalla camera chiudendo la porta. Mi sedetti nella sedia a dondolo, presi il telefono e composi il numero di mia madre, aspettai qualche secondo e mi risposero.
<< Pronto? >> era Schot

<< Emm ... Salve cerco la signora Renèe Swan c'è? >> scherzai con mio fratello
<< La signora Swan non c'è! C'è suo figlio, per meglio dire tuo fratello, ci vuoi parlare o no? >> mi misi a ridere
<< Ciao cucciolo! >>

<< Ti odio! >> un difetto di mio fratello: quando lo chiamavo cucciolo si arrabbiava solo perché era il più piccolo della famiglia!
<< Anche io ti voglio bene sai? >>

<< Si, certo... Come stai? >>
<< Bene! Tu ? >>

<< Bene! Sai, devo essere sincero, mi mancano le nostre litigate! >> mi misi a ridere
<< Anche a me, sai?! >>

<< Bella! C'è mamma che ti vuole parlare, dice che è urgente! >> mi disse serio
<< Va bene, passamela! Ciao Schot, mi raccomando fa l'ometto di casa! >> ricambiò il saluto e mi passò nostra madre, aveva la voce strana, preoccupata.

<< Bella, come stai? Ho visto tutto! >> “Porca miseria, non ci avevo pensato!” Ogni volta che a me succedeva qualcosa di strano mia mamma aveva una visione, riuscendo a vedere e sentire ciò che provavo in quel momento. Sono sicura che saprà della febbre dell'innamoramento e del braccio gessato!
<< E' finito mamma! Adesso sto bene >> le dissi con tono sicuro per rassicurarla

<< Era la febbre dell'innamoramento vero? >>
<< Si... >> dissi sussurrai

<< A lui lo conosci? >> non so il perché ma avevo la sensazione che quel giorno sarebbero era il giorno delle mille domande.
<< Si oggi si è presentato, mamma non mi va di parlarne, oggi l'ho raccontato a Lulu ed è stato un trauma, e poi tu già sai la maggior parte delle cose. Ti ho chiamato perchè vorrei che mi faresti un favore.. >> Volevo chiedere a mia madre di parlare con mio padre per farmi togliere questo maledetto gesso, mi sentivo paralizzata.

<< Vuoi che parli con tuo padre per il gesso non è così? >>
<< Si... Solo tu puoi riuscire a convincerlo... Se ci riesci mi renderesti la ragazza più felice del pianeta. >> ridacchiai insieme a lei

<< Vedrò cosa posso fare. >>
<< Va bene... Grazie! Ah mamma, quando chiami papà non dirle niente della febbre, lui e Derek non sanno niente. >> mentre parlavo sentivo una strana puzza di bruciato venire da giù. Lulu! Cavolo aveva detto che preparava lei da mangiare. << Mamma ci sentiamo presto, c'è Lulu hai fornelli! >>

<< Vai a salvare la cucina! Salutamela. >>
<< Certo! >> riattaccai e corsi velocemente giù, entrai in cucina e trovai Lulu che urlava << Maledetto timer, mi hai fregato! Cavolo! Qui c'è messo “95 minuti” perchè non hai suonato prima?!?! >>

<< Non è colpa sua! >> mi avvicinai ridendo, levai la pasta da dentro la pentola che bruciava e la misi in acqua
<< A no? E di chi è sentiamo? >> si mise le mani hai fianchi

<< Tua! >> parlai mentre mettevo la pasta nella ciotola dei cani, non credo che sarebbe stata di ottimo gradimento per gli altri << Quel "95 minuti" che dici tu è il nome della marca della pasta! >> Mi guardò torva mentre le facevo vedere il pacco della pasta.
<< Wow... Ok non so cucinare! >> disse sedendosi sbuffando
<< Non è che non sai cucinare... >> dovevo trovare qualcosa da dirle per farle tirare su il morale... << Ecco non sai cucinare ma in compenso sai far ridere >> mi misi a ridere quando vidi i suoi occhi brillare di gioia.
<< Davvero? >> Io annuì e lei come una bambina iniziò a battere le mani.



Già si erano fatte le tre di pomeriggio, gli altri erano già arrivati. Eravamo nel salone tutti parlavano di un uscita, a me sinceramente non andava proprio anche perché non credevo che sarei riuscita tanto a muovermi.
<< Dai Bella andiamo a La Push a divertirci un po' in spiaggia! >> mi aveva detto un'ora prima Lulu
<< Bella, adesso noi tutti usciamo e non voglio sentire storie d'accordo? Su vai in camera a prepararti! >> Irma, quella ragazza sa essere sempre molto convincente.

<< Ragazze non mi va! Voglio stare a casa, andate voi! >> risposi mentre mettevo la pasta nel piatto.
<< Ragazze volete vedere come riesco a convincerla? Bella ti ricordi Jacob Black? >> mi domandò Derek. Jacob Black... Quel nome mi era familiare, ci pensai su mentre mi sedevo a tavola. Jacob... Jake... Ma si, Jake! Jacob era il mio migliore amico! Ci siamo conosciuti anni fa quando lui aveva 6 anni e io 42 ma sembravo una bimba di 7 anni! Abitava vicino casa nostra a La Push, dopo la morte della madre, suo padre ha deciso di trasferirsi in Canada e non ho più visto Jake e le sue sorelle.

<< Si! Certo che mi ricordo di Jake. >> Sorrisi << Perchè? E' tornato a La Push >> Chiesi curiosa a Derek.
<< Si. L'ho incontrato gioni fa... credo che sta sera sicuramente sarà al falò insieme agli altri! >> disse mentre mangiava

<< Ok allora vengo >> Iniziai a mangiare, avevo gli occhi di tutte puntate addosso.
<< Ve l'avevo detto che sarei riuscito a convincerla >> si mise a ridere Derek.

Si! Quella sera sarei andata con loro in spiaggia, volevo rivedere il mio vecchio amico.





Hola! Allora che ve ne pare del capitolo?? Vi chiedo ancora scusa di non aver aggiornato prima...
Aspetto con gioia le vostre recensioni...
Zoei!

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Capitolo 11
*** Jacob Black ***


POV BELLA



 

“Ecco. Guardati! Questa maglietta ti sta decisamente meglio” Cercavo di incoraggiarmi da sola. In men che non si dica avevo provato cinque pantaloni e venti magliette, tutte a manica lunga. Amy mi aveva assicurato che fra non molto ci sarebbe stato brutto tempo, quindi dovevo mettermi qualcosa per coprire per bene il braccio gessato.

<< Io sono pronta! >> jeans, maglietta un po' pesante e giacca, braccio ben coperto... si sono pronta!

<< Andiamo, allora! >> aveva concordato Irma.

Decidemmo di andare tutti con una macchina sola, quella di Derek ovviamente. Arrivati nella spiaggia di La Push trovammo i nostri compagni di scuola, Mike, Eric e Tayler che si stavano preparando per andare a fare un tuffo mentre Jessica e Angela parlavano tranquillamente, sedute su un tronco d'albero vicino all'acqua del mare.

<< Bella! >> mi sentii subito chiamare dalle ragazze quando scesi dall'auto, mi ci avvicinai insieme a Lulu.

<< Che fine avete fatto? Oggi avevate un'aria arrabbiata! >> risalii e scambiai un'occhiata furtiva con Lulu

<< Non era niente... >> mi voltai verso di loro sorrisi e gli mentii, guardai di sott'occhio Lulu che ridacchiava.

Le ragazze mi fecero sedere accanto a loro. Passammo tutta la serata a chiacchierare del più e del meno e mentre stavamo arrostendo la cena tre ragazzi abbastanza alti ma sembravano che avessero sui 16 anni si avvicinarono. Si sparpagliarono fra il nostro gruppo, uno parlava con Mike, un altro con Tayler e l'ultimo, dopo aver salutato tutti i presenti si sedette e iniziò a fissarmi intensamente. Per un po' di tempo non ci feci tanto caso, di sott'occhio, mentre parlavo con gli altri, lo guardavo e mi il suo volto mi sembrava familiare. Dopo averlo guardato per più di cinque minuti riconobbi quello sguardo!



 

Era lui, Jacob. Cercando di non farmi notare dagli altri mi avvicinai a lui...

<< Ciao >> gli sussurrai sorridendo

<< Ciao >> disse diventando rosso

<< Come va? >> avevo capito che non mi aveva riconosciuto così decisi di rompere un po' il ghiaccio, che si stava creando

<< T-tutto bene a te? >> balbettò

<< Alla grande >> sorrisi, notai che lui trasalì... Forse non si ricordava di me, c'era d'aspettarselo.

<< Piacere Jacob >> allungò la mano aspettando che gliela stringessi non riuscì a trattenermi e cominciai a ridere mentre lui mi guardava con gli occhi sgranati.

<< Jake... Dici sul serio? Davvero non ti ricordi di me? >> smisi di ridere e lo guardai con aria incuriosita, "siamo sicuri che sia il mio migliore amico?" pensai lanciando uno sguardo furtivo a Derek, non è che quella testa calda si sia sbagliato?

Jake non mi rispose subito, così non gli dissi niente. Lo lasciai pensare al passato fin quando non parlò

<< Emm.. Scusami ma davvero non mi ricordo di te! >> annuì alla sua risposta, che figuraccia. Guardai le fiamme del fuoco e mi ricordai che da piccoli avevamo inciso su un tronco, non molto lontano da dove ci trovavamo, le nostre iniziali, mi alzai e mi girai intorno nella speranza di riuscire a vederlo << Sicuro che non ti ricordi di me? Eppure in quel tronco >> glielo indicai si trovava proprio dietro di noi, vicino al bosco << abbiamo scritto le nostre iniziali prima che tu ti partissi... >> sorrisi. Lui si alzò e guardò nella direzione dove gli avevo detto che là si trovava il tronco, di scatto mi guardò con gli occhi sgranati e mi abbracciò forte.

<< Oh mio dio! Bella! >> continuò a stringermi ancora più forte.

<< Alleluja! >> sussurrai mentre cercavo di liberarmi dal suo abbraccio soffocante << Jake! Non respiro... >> mi liberò e ridemmo insieme

<< Cavolo sei cambiata tantissimo! >>

<< Anche tu sei cambiato! Mi ricordo che l'ultima volta che ti vidi avevi l'apparecchio e i capelli corti, non questa lunga chioma >> gli presi una ciocca dei suoi capelli e glielo sventolai davanti il viso. Lui si limitò ad alzare le spalle...

<< Cavolo Bella! Sono strafelice di vederti! >> mi prese in braccio e mi fece roteare, avevamo gli occhi di tutti puntati addosso.

<< Finalmente l'ha riconosciuta! Sai Black, stava per perdere le speranze >> Derek insieme le altre si mise a ridere, quando Jake mi mise giù, feci una linguaccia a mio fratello.

Siamo stati tutta la serata a parlare da quando ci siamo lasciati l'ultima volta fino ad ora. Dopo aver cenato molti ragazzi già se n'erano andati io mi stavo annoiando, le ragazze parlavano di shopping mentre i ragazzi di pesca, tutti erano coinvolti nelle discussioni tranne io e Jacob.

<< Ehi, Jake... Ti va di fare una passeggiata? >> mi volsi verso di lui e gli feci un sorriso a trentasei denti!

<< Certo >> Ci mettemmo a braccetto e ci incamminammo verso il nostro tronco. Erano anni che non ci andavamo insieme.

<< Allora, Swan, che mi racconti di nuovo? >> ecco l'ultima domanda che aspettavo... Aspettai un po’ prima di rispondere. Che dovevo dirgli? Che mi sarei innamorata di un vampiro? Che ho paura che Edward non mi voglia? Decisi di optare per la solita risposta monotona << Oh... Niente sempre la solita vita solo un po’ movimentata! >> Non so per quale motivo ma Jake scoppiò a ridere, lo guardai aggrottando la fronte.

<< Sempre la solita risposta! Ok... Fisicamente sei cambiata ma per il resto mi sa di no. >> continuò a ridere mentre io mi limitavo a sorridergli << Ma che hai fatto al braccio? Poco fa non me l'hai detto più... >>

<< Lo sai no? Sono una ragazza spericolata e questa è la dimostrazione che Wildfire va troppo veloce! >> Mi misi a ridere insieme a lui.

Ci sedemmo nella roccia vicino al tronco. Jacob mi raccontò cosa aveva fatto negli ultimi anni, a quanto sembrava era diventato il bambino ben coccolato delle due sorelle, Rachel e Rebecca, mi raccontò cosa gli successe quando arrivò in Francia e che non sapeva nemmeno una parole in francese. Mi raccontò che Rebecca si era sposata e adesso viveva alle Hawaii mentre Rachel era rimasta in Francia per gli studi. Risi mentre mi raccontava ciò che gli accadde mentre era là ma smisi dopo una domanda, diventando seria quasi triste... << Allora mi rispondi? >>

<< Beh ho conosciuto un ragazzo molto carino a Forks, non so se lo conosci si chiama Edward Cullen. >> notai che non rideva più e che mi guardava con aria seria quasi guardinga.

<< Non proprio >>

<< Che vuoi dire? >> Jake mi stava nascondendo qualcosa. Serrò la bocca come per farmi capire che non mi avrebbe detto niente. << Oh andiamo Jacob! >> Mi misi con gli occhi da cucciolo sperando che funzionassero.

<< Ecco.. Bhe... Conosci le nostre vecchie storie, quelle sulle origini dei Quileute? >>

<< Qualcuna. Tuo padre ce ne raccontava qualcuna di tanto in tanto, soprattutto la sera prima di andare a letto, ricordi? >> sorridemmo a quel pensiero, Billy ci raccontava delle piccole leggende sui Quileute, ogni sera c'è ne raccontava una nuova senza finire mai la precedente.

<< Ti ricordi quelle della nostra gente che discende dai lupi? >>

<< Si certo! >>

<< Ecco... poi ci sono le storie che parlano dei freddi >>.

<< I freddi? >> qualcosa mi fece intuire che i “freddi” fossero i vampiri.

<< Si. Secondo la leggenda, il mio bisnonno aveva conosciuto dei freddi. Fu lui a stipulare il patto che vietò loro di entrare nella nostra terra, non mi guardare così, come se fossi scioccata! Il mio bisnonno era uno degli anziani della tribù, come mio padre. Vedi, i freddi sono nemici naturali dei lupi... Bè, non proprio dei lupi in sè, solo di quelli che si trasformano in uomini, come i nostri antenati. Quelli che chiamate licantropi >> fece per zittirsi ma la mia curiosità voleva sapere altro

<< I licantropi hanno nemici? >>.

<< Solo uno >>.

<< I freddi? >> Sentì un leggero brivido nella schiena. I licantropi nemici dei vampiri, ma per la mia famiglia non è proprio così... Iniziai ad avere paura! E se Lui non era un vampiro? No impossibile! Il cambiamento dei suoi occhi, la pelle chiara, la febbre dell'innamoramento era tutto collegato. Dovevo continuare a fargli credere che ero un'umana fin troppo sveglia!

<< Si. Bella basta parlare di questo! Sembri sconvolta >> feci un finto sorriso

<< Sconvolta? No, ti sbagli... Dai andiamo dagli altri, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. >>

<< Certo >>

Quando arrivammo al falò mi sedetti accanto a Lulu e iniziai a pensare a tutto ciò che mi era successo in questi pochi giorni che ero qui a Forks, a come comportarmi con Jake se sapesse la mia vera identità e sopratutto a come comportarmi con Edward!

“Bella va tutto bene?” mi chiedeva mentalmente Irma, mentre fissavo il fuoco

“Non lo so, sono confusa” le risposi. Si ero confusa, e anche molto, non sapevo se trattare Edward come se non sapessi il suo segreto o viceversa.



 
Salve Genteeeee :) ecco qua un nuovo capitolo ... Beh che ne pensate??
Ringrazio la mia dolce Beta per avermi corretto il capitolo: Grazie LadyRirì <3
Detto ciò aspetto le vostre recensioniiii
>> Zoei <<

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Capitolo 12
*** AVVERTIMENTO ***


ATTENZIONE!

Salve ciccie :)

Devo scusarmi con voi per non aver più postato il continuo della storia
ma ormai siamo a Novembre e pultroppo sono occupatissima
con la scuola .-.

Quando avrò un periodo di tempo libero posterò il continuo della storia

Un bacio Girls <3

ZoeiStew

 

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