I can't let you go

di AlexRae00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Entrambi... ***
Capitolo 3: *** Destinati a soffrire... ***
Capitolo 4: *** Le lacrime di una farfalla... ***
Capitolo 5: *** Il nostro cuore appartiene a loro... ***
Capitolo 6: *** ...Fino a che io continuerò a respirare... ***
Capitolo 7: *** Non piangere piccolo angelo... ***
Capitolo 8: *** ...Regina... ***
Capitolo 9: *** La verità sul loro amore... ***
Capitolo 10: *** ...Mia... ***
Capitolo 11: *** ...Il prezzo delle tue azioni. ***
Capitolo 12: *** ...Uniti dal destino. ***
Capitolo 13: *** Mio piccolo sole... ***
Capitolo 14: *** ...Game over bambolina... ***
Capitolo 15: *** ...It's over... ***
Capitolo 16: *** Ti amo ora e per sempre. ***
Capitolo 17: *** Fino alla fine. ***
Capitolo 18: *** Re e Regina... ***
Capitolo 19: *** Always. ***
Capitolo 20: *** Volevo dirti che ti amo/A te ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mi alzai dal letto sbadigliando e buttando solo un'occhiata all’orologio digitale, che segnava le 4.30 del mattino, ormai divenuto orario abituale.
Con passo strascicato mi diressi verso il bagno, intenzionato a darmi una sistemata. Quando vidi il mio riflesso nello specchio sorrisi mestamente, notando le occhiaie che da alcuni mesi mi accompagnavano costantemente, così come gli incubi, anzi l’incubo.
Indossai la mia solita tuta da Titans e feci del mio meglio per non sembrare uno zombie alla vista degli altri, che da un po’ tentavano di capire cosa mi affliggesse, per poi iniziare ad andare verso la Main Ops-Room, sperando di non trovarvi nessuno e venendo accontentato.
Mi sedetti lentamente su uno sgabello e, incrociai le braccia sul tavolo a mo’ di cuscino. Poggiai la testa sopra su di esse, cercando invano di non pensare al problema che mi affliggeva e che m'impediva di dormire. Impossibile poiché il suddetto girava attorno a due persone, di cui una popolava costantemente i miei pensieri. 
- Buongiorno…
- Giorno…
 
Udendo quella voce e riconoscendone il proprietario, feci il possibile per non voltarmi, conscio che, se l’avessi fatto, avrei sofferto più di quanto non facessi adesso.
- …Ti senti bene ?.
- Certo…mai stato così bene…
 
Sentivo il mio battito cardiaco accelerare e alzai il capo, stringendomi una mano al petto che come al solito mi doleva.
Deciso a non voltarmi, concentrai la mia mente su un punto imprecisato della parete, sperando che m’ignorasse come aveva sempre fatto prima di qualche mese fa, e smettesse di dimostrarsi preoccupata per me, peggiorando la situazione.
A quanto pareva però, in quel momento la fortuna non era dalla mia parte, perché anche se a disagio si alzò in piedi e mi si avvicinò cautamente, poggiandomi una mano sulla spalla; un gesto che quasi un anno fa non avrebbe mai fatto ma che ,da quando avevamo incominciato a conoscerci, era diventato più spontaneo.
- Sei sicuro che vada tutto bene ?
- Io…beh…
- Buongiorno…
 
Riconoscendo la persona appena entrata, abbassai il capo e mi feci da parte, mentre il mio ex migliore amico sorridendo prendeva Lei per la vita e lo attirava a se, per poi baciarla, non preoccupandosi del resto ed essendo ricambiato poco dopo.
- Ehi piccioncini! Perché non la smettete di pomiciare?
- Giorno ragazzi…
- Buongiorno a tutti amici!
- Buongiorno…
 
Evitai come al solito di rispondere e frustrato mi diressi a passo svelto, senza neanche aver fatto colazione, verso la palestra, intenzionato a sfogare il risentimento che provavo e che sapevo avrei provato ancora.
Mi allenai tutto il giorno, ignorando sia i miei compagni sia i richiami del mio corpo, cercando in ogni modo di non pensare a niente e tenere libera la mente, che altrimenti mi avrebbe portato a soffrire ancora ripensando a Lei, anzi a loro.
Robin il mio ex migliore amico, nonché mio leader, e Lei…Raven, divenuta mia migliore amica neanche un anno fa, di cui però mi ero innamorato.
- Anche se soffro perché state insieme…Io non posso lasciarti andare…
 
I can’t let you go Raven…

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Capitolo 2
*** Entrambi... ***


 
Mi stiracchiai lentamente spostando lo sguardo lungo le pareti della mia camera, inondata dalla luce del sole appena sorto, e mi alzai silenziosamente dal mio giaciglio per dirigermi nel bagno.
Arrivata d’innanzi allo specchio mi concessi qualche attimo per guardare il mio riflesso, perdendomi nei miei pensieri e ritrovandomi, come un po’ di tempo a questa parte, a pensare ad una persona speciale che avevo iniziato a capire. Quando il suo nome sfiorò la mia mente, scossi il capo per scacciare queste idee e distolsi l’attenzione dallo specchio, con l’intenzione di indossare la mia solita tuta insieme al mantello.
Uscita dal bagno, aprì le due ante dell’armadio e con delicatezza mi apprestai a prendere le solite cose. Fino a che non mi tornò in mente un discorso di qualche tempo fa’, fatto insieme alla stessa persona che, da qualche tempo, faceva spesso parte dei miei pensieri.
 
 
***
La viola meditava tranquilla di fronte alla vetrata, estraniandosi da tutto il resto, ma poco dopo uno dei ragazzi entrò nella stanza, rivolgendole uno sguardo divertito e curioso.
- Ehi Rae!
- Oh ciao…
- Ti ho disturbato?
- Non importa…vuoi qualcosa?
- Beh volevo…insomma…potresti aiutarmi a cucinare?
- Va bene…
 
La ragazza si diresse tranquilla verso la cucina, seguita a ruota dal compagno, che intanto la osservava di sottecchi.
- Rae..
- Si? Dimmi ti ascolto..
- Io mi chiedevo…non volevo sembrarti invadente o altro però…insomma
- Vai al sodo..
- Perché quando siamo qui indossi la divisa ?
- …
- Mi dispiace, non volevo farmi gli affari tuoi però…
- Non preoccuparti
- …
- Beh perché…io mi sento più sicura così…
- Oh…ok…però per me, dovresti provare almeno una volta a vestirti normalmente…perché potrebbe piacerti e perché sono convinto che ti stia bene…qualunque cosa tu indossi ti sta bene…
 
Raven sorpresa e imbarazzata incrociò gli occhi dell’altro, cercando una spiegazione alle parole che aveva pronunciato, mentre lui imbarazzato quanto lei distoglieva lo sguardo, concentrandosi sulla sua colazione.
 
***
 
Chiusi gli occhi perdendomi tra i ricordi, per poi riaprirli e osservare attentamente la parte di armadio che, fino ad ora, non avevo mai usato, prendendo in fine, un dolcevita bianco e dei jeans blu scuro.
Quando finì di vestirmi, mi fermai di nuovo d’innanzi allo specchio e mi guardai assorta, per poi prendere un elastico e legarmi i capelli, ormai lunghi fino a metà schiena, in una coda alta.
Osservai me stessa e per un attimo l’insicurezza mi pervase, ma fu subito scacciata al ricordo di quelle parole che mi fecero sorridere.
Toc, Toc.
- Rae? Sei qui?
- Sì, eccomi…
 
Mi guardai un ultima volta allo specchio e, dopo un bel respiro, aprì la porta, trovandomi d’innanzi il mio ragazzo. Vedendomi vestita in modo normale, spalancò leggermente la bocca sorpreso, incrociando i suoi stupendi occhi azzurri con i miei.
- Wow Rae…stai…stai davvero bene.. 
- Oh, grazie Rob…
- Hai finalmente deciso di indossare abiti umani !
- Beh ... si
- Ne sono felice…
- Grazie…comunque andiamo?
- Sì, giusto…
 
Mentre camminavo sentì la sua mano calda che stringeva la mia e, leggermente imbarazzata, ricambiai quella dolce stretta, sorridendo felice per come stavano andando le cose in quel momento. Poi però, le sue parole mi ritornano in mente e mi rattristai pensando al suo strano comportamento dell’ultimo periodo, facendo preoccupare Robin.
Così prima di entrare nella stanza mi fermò, posandomi una mano sulla guancia.
- Ehi tesoro cosa c’è?
- No nulla, pensavo a BeastBoy…
 
Appena pronunciai il suo nome vidi il suo sguardo incupirsi di colpo e, preoccupata, accarezzai la sua mano ancora posata sulla mia guancia, osservando la sua reazione.
- Si comporta in modo strano…
- Ah si…hai ragione…però non vuole parlarne, quindi è inutile discuterne
- Va bene…
- Dai andiamo…
 
Lo osservai incuriosita e mi accorsi del suo nervosismo che crebbe quando, appena entrati, vide il nostro compagno verde intento a fissare il mare, seduto davanti all’immensa vetrata, con uno sguardo triste che mi fece sentire in colpa. Anche se non ne capivo il motivo.
- Buongiorno ragazzi…
- Giorno a tutti….
- Ehilà fidanzatini!
- Salve amici !
 
Ci sedemmo al bancone e, mentre sorseggiavo lentamente la mia tisana, una piccola voce si fece strada nella mia mente, la voce di Felicità, che mi parlava di BiBi e di Robin, paragonandoli.
- Oh Raven perché non comprendi?
- Non comprendo cosa, scusa?
- Quello che il povero verdolo prova!
- Di che parli ?
- Ti sei mai chiesta cosa provi per il bel leader e il tuo amichetto verde?
- Io amo Robin e BiBi…
- BiBi, cosa ?
- E’ solo un amico…
- Sì, certo…allora perché ti senti in colpa?
- Beh io…lasciamo stare e smettila di infastidirmi!
- Va bene, però quando capirai potrebbe essere troppo tardi !
- Vattene!
- Va bene…ciaoooo
 
Scossi la testa, posando la tazza ormai vuota sul bancone e, scocciata, mi alzai in piedi per sedermi sul divano, dove il mio ragazzo discuteva con Cyborg delle modifiche da apportare alla sua moto .
- E poi devi…Oh Rae! Vieni a sederti qui!
- Wow non me ne ero accorto
- Di cosa Cy?
- Sei vestita normale!
- Hai ragione amico Cyborg ! Oh Raven, stai benissimo!
- Grazie ragazzi…
- Che ne dici di andare a fare shopping Rae? Non sarebbe un’idea magnifica?
 
Annuì, senza prestare particolare attenzione a quello che la mia chiassosa amica mi chiedeva, perché il mio sguardo fu catturato da due splendidi smeraldi che, imbarazzati, tristi, ma anche dolci, mi osservavano.
Mi alzai senza pensare al resto e, tranquilla, mi avvicinai a Lui, sedendomi al suo fianco mentre i nostri sguardi si divisero per concentrarsi sul panorama di fronte a noi.
- Ehi…
- Ehi…
 
La sua voce, divenuta roca per le poche volte che in questo periodo era usata, mi fece venire i brividi e, preoccupata, lo osservai di sottecchi, in attesa di sentirlo nuovamente parlare.
- Cosa ti succede…
- Sto bene…non dovresti preoccuparti per me…
- Invece devo…sei pur sempre un mio amico... no ?
 
Si voltò a guardarmi per un attimo, per poi voltarsi nuovamente, come se quella piccola azione gli avesse arrecato un immenso dolore.
Preoccupata, posai una mano sulla sua che rimase però inerte sul pavimento, non rispondendo al mio tocco, rattristandomi ancor di più e facendomi ripensare alle parole pronunciate da Felicità poco prima.
- Non dovresti fare così…
- Perché?
- Perché Robin si sta arrabbiando…
- Come ?! Che…
 
Mi voltai leggermente e notai lo sguardo truce, diretto a Lui, da parte del mio Robin che, continuando a parlare con Cyborg, mi teneva d’occhio nervoso, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato.
Sorpresa allontanai la mano dalla sua, permettendo al mio fidanzato di rilassarsi ma facendo tornare Lui nella stessa trance di prima.
- BiBi io….
- Non importa…vai da lui, io sto bene…
- Ma…
- Vai..
 
Abbassai il capo e mi rialzai, affiancando nuovamente il mio Rob.
In cambio mi circondò le spalle con il suo braccio, avvicinandomi a sé e facendo incupire Lui e Star che tentò di nasconderlo con un sorriso, un sorriso falso e pieno di tristezza.
* Che cosa vuol dire…
 
Ero sul divano vicino a Robin che mi accarezzava la testa dolcemente. Eravamo rimasti solo noi nella stanza, mentre gli altri, subito dopo il pranzo, si erano divisi per occuparsi delle loro faccende.
Pensai e ripensai a quella strana situazione, per poi alzare il capo. Dopo aver osservato per un po’ il suo viso, lo baciai, essendo ampiamente ricambiata.
Inizialmente sorpresa, rimasi ferma poi, mi feci trasportare, infilando le mie mani tra i suoi bellissimi capelli neri come l’inchiostro.
Chiusi lentamente gli occhi, estraniandomi da tutto il resto e mi concentrai solo su di noi e sul nostro reciproco amore.
Continuammo a baciarci ancora per qualche secondo, fino a che il bisogno di aria non si fece impellente ed entrambi fummo costretti a sciogliere quello splendido contatto, rimanendo però abbracciati.
- Ti amo Robin…
- Anch’io, Raven
 
Felice mi rannicchiai tra le sue braccia, posando la testa sul suo petto muscoloso mentre la sua mano mi massaggiava lentamente il fianco, facendomi rilassare.
L’ultima cosa che vidi prima di addormentarmi tra le sue braccia, però, desiderai ardentemente di non vederla. Perché poco prima di chiudere gli occhi, incontrai nuovamente i due smeraldi, solo che questa volta ispiravano unicamente una profonda sofferenza che mi strinse il cuore in una dolorosa morsa.
 
 
Quando aprì gli occhi qualche ora dopo, mi accorsi di non essere più tra le braccia del mio ragazzo ma nel mio letto e, sapendo che era stato lui a portarmi in camera, un piccolo sorriso spuntò sulle mie labbra.
Sorriso che svanì appena mi tornarono in mente quegli occhi.
Dopo essermi seduta, mi strinsi una mano al petto mentre una sensazione di dolore mi pervadeva, accompagnata dagli stessi smeraldi che tanto adoravo.
- Non riesco a capire…perché quello sguardo mi fa sentire così male?
 
Mi portai una mano alla testa, cercando di placare la confusione che in quel momento regnava nella mia mente e mi sdraiai, coprendomi il capo con un cuscino in cerca di tranquillità.
- Io amo Robin…ma cosa provo per Lui ?!
 
A un tratto, il silenzio calato nella stanza fu interrotto dal bussare, leggero ma deciso, del mio ragazzo. Così mi alzai dal letto andando ad aprire e incontrai i suoi bellissimi zaffiri.
- Ehi tesoro, vuoi cenare oppure preferisci rimanere a digiuno ?
- Sì, arrivo
 
Tornai un attimo in camera per controllare il mio aspetto e, dopo essermi resa abbastanza presentabile, affiancai il mio Robin, prendendolo per mano e cercando in ogni modo di dimenticare il dolore provato poco prima mentre ripensavo a Lui.
Avvertì la sua presa sulla mia mano e mi sentì più rilassata. All’improvviso mi fermai e voltatami lo guardai negli occhi, prima di unire le nostre labbra in un bacio mozzafiato, un bacio così profondo ed emozionante che in confronto quello del pomeriggio non era nulla.
Allacciai le braccia intorno al suo collo mentre le sue mi circondavano la vita, avvicinandomi a lui e facendomi aderire perfettamente al suo corpo.
Lo amavo, ne ero certa. Poi mi tornarono in mente i due smeraldi e mi fermai, allontanandomi da Robin che intanto continuava a stringermi.
In quel momento compresi. Io li amavo.
Entrambi…

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Capitolo 3
*** Destinati a soffrire... ***


Ed eccomi tornata tra voi comuni mortali XD MUAHAHAHAHAH B- Oh fantastico -.-" AR- lo so XD
Mi dispiace di non aver aggiornato ma sono stata di nuovo male B- sfigata -.-" AR- lo so XD  e non ho potuto neanche sfiorare il PC XD però la cosa buona è che ogni volta che sto male mi vengono delle idee e ho approfittato dei miei tre giorni di riposo compreso oggi per segnarmi tutte le cose assurde che grazie alle canzoni della mia mitica playlist mi hanno dato ispirazione XD insomma non potevo chiudere gli occhi se ascoltavo la musica con gli auricolari perchè iniziavano a venirmi in mente delle idee XD e così le ho segnate su un quadernino ! 
Adesso vi lascio e approposito avviso che oltre ad un momento BIBIXRAE *-* ci saranno dei momenti L.... insomma quelli -.-" B- Non puoi farlo veramente O.O AR- mi dispiace ma anche se sono quasi morta scrivendo.... bè credo proprio che Saphira gradirà -.-" B- credo anche io -.-"
Buona lettura XD






*Respira. Inspira. Respira. Inspira. Ok…ce la posso fare..
Toc, Toc…
Busso leggermente cercando di calmare le mie emozioni in subbuglio ma soprattutto di chiudere il becco a Felicità che da quando ho capito quello che mi sta succedendo continua a blaterare, confondendomi le idee di più di quanto lo siano già.
Attendo qualche secondo battendomi il dito sulla coscia per cercare di calmarmi, fino a che non sento dei passi strascicati da dietro la porta e finalmente la vedo aprirsi mostrandomi il proprietario della stanza che alla mia vista spalanca gli occhi indietreggiando sorpreso.
Lo osservo cauta, maledicendomi per aver indossato dei vestiti normali e quindi di non poter nascondere il mio imbarazzo grazie al cappuccio, prima di prendere un ultimo respiro e sorridergli lievemente, confondendolo ancor di più.
- Ciao Gar…
- Rae, cosa ci fai qui ?
- Bè io…
 
Mi morsi il labbro nervosa spostandomi un ciuffo ribelle dagli occhi e iniziando a giocarci per tranquillizzarmi.
Rimasi ancora qualche istante in silenzio finche non mi resi conto dello sguardo curioso ma anche triste che mi stava rivolgendo e come per magia guardandolo negli occhi riuscì a calmarmi.
- Vorrei parlarti…
- Parlarmi ?
- Si…voglio avere delle spiegazioni da te…
- Non so di cosa parli…
- Garfield ti prego…io voglio solo capire…
 
Attendo con ansia crescente il suo responso guardandolo fisso negli occhi per poi sospirare sollevata quando lo vedo scansarsi per farmi entrare nella sua stanza, anche se stanza non si può definire per il caos che c’è.
Notando la mia espressione sorpresa si gratta la testa imbarazzato avvicinandosi ad un mucchio di vestiti e spostandoli in modo da farci sedere sul suo letto completamente disfatto.
Guardo ancora un po’ la stanza sorridendo per poi voltarmi verso di lui e osservarlo in attesa, sapendo che lui è a conoscenza del motivo della mia visita.
- Vuoi sapere perché mi comporto in quel modo vero ?
- Si…io non capisco il motivo…proprio quando le cose tra noi si stavano sistemando tu inizi ad allontanarti…ho fatto qualcosa di sbagliato ?
 
Mi guarda con quei suoi occhioni da cucciolo ferito e io non posso fare a meno di sentirmi il cuore stretto in una morsa mentre un dolore sempre più vivo si fa strada nel mio petto vedendolo sofferente.
- Tu non hai nessuna colpa Rae…
- No ? Allora perché mi ignori ?
- La colpa è mia ! Non posso rimare tuo amico !
- Perché !?
 
Rimane in silenzio abbassando lo sguardo e sento il dolore crescere dentro di me, lo guardo sperando che mi parli ma quando capisco che non ne ha intenzione non riesco a impedire alla mia bocca di dar voce ai miei pensieri.
- Io credo di amarti…
 
Appena finisco di parlare spalanco gli occhi insieme a lui che intanto ha alzato il capo e mi guarda scioccato come se lo stessi prendendo in giro.
Mi porto una mano alla bocca maledicendomi in tutte le lingue che conosco fino a che capendo il guaio fatto prendo un bel respiro e prese le sue mani tra le mie inizio a parlargli.
- Non ne sono sicura ma credo di amare sia Robin che…te…
 
Attendo la sua risposta e mi preoccupo quando si alza in piedi mettendosi a camminare per la stanza mentre si scompiglia i capelli con una mano, a quel punto decido di alzarmi anche io e mi avvicino a lui sfiorandogli delicatamente un braccio, riuscendo finalmente a fermarlo.
- Raven…come mi risponderesti se io ti dicessi adesso…Ti amo…?
- Come ?!
 
Arretro sorpresa alla sua dichiarazione e cerco di ragionare senza perdere la calma per trovare una soluzione, sento la mia mente ragionare il più velocemente possibile mentre le mie emozioni iniziano a confondermi con i loro pareri rendendo la situazione ancor più complicata di quanto non sia già.
- Io…mi dispiace ma anche se credo di amarti resta il fatto che io…
- Ami più Robin vero ?
- Io…si…
 
Lo vedo rabbuiarsi e con il cuore a pezzi mi volto per andarmene, conscia di aver solo peggiorato la situazione, facendo soffrire sia me che lui. Ma in quel momento accade una cosa che non mi sarei mai aspettata, infatti voltandoli le spalle non mi accorsi dell’espressione di rabbia e dolore dipintasi sul suo volto, né del fatto che le mie parole lo avessero scosso a tal punto da farli perdere il controllo, così fu solo all’ultimo secondo che notai la zampa diretta alla mia schiena riuscendo solo a deviarne la traiettoria, per poi venir lanciata contro la porta e finire nel corridoio.
L’ultima cosa che vidi prima di chiudere le palpebre e perdere conoscenza furono i suoi occhi disperati e sconvolti per quello che aveva appena fatto.
  
 
Dopo aver sconfitto per l’ennesima volta il mio amico cibernetico con i videogiochi alzo lo sguardo puntandolo sull’orologio attaccato al muro e notato l’orario inizio a preoccuparmi per la mia Raven che dopo essere andata in camera sua a riposare dopo pranzo non si è ancora svegliata.
Leggermente in tensione mi alzo in piedi e quando mi decido finalmente ad andare da lei sento un boato fragoroso provenire dal corridoio, non pensandoci due volte corro seguito dai miei amici verso la fonte del rumore per poi fermarmi di fronte alla camera di BeastBoy, senza riuscire a muovermi per la scena che mi si presenta d’avanti.
Raven, la mia Raven si trova stesa a terra con attorno alcuni pezzi di porta mentre del sangue cola da due ferite abbastanza gravi, la prima è un taglio sulla fronte causato sicuramente dalla botta ma la seconda al contrario è stata preocurata da degli artigli.
Stringo i pugni infuriato guardando quei quattro tagli orizzontali e fuori controllo ordino a Starfire di portare Raven in infermeria mentre con uno sguardo glaciale mi fermo d’innanzi al bastardo che ha fatto tutto questo per tirarli un diretto sul volto spedendolo a terra.
- COSA CAZZO TI E’ PRESO ?
- Robin calmati ! 
- CALMARMI ?! QUESTO VERME HA FATTO DEL MALE A RAVEN E TU MI DICI DI CALMARMI ?!
- Io…io non so cosa mi sia preso…io non gli farei mai del male…
- Peccato che tu l’abbia fatto !
- Io non volevo ! Ho perso il controllo !
- Per questo ti ordino due cose ! La prima: sarai sospeso dal ruolo di Titans fino a nuovo avviso perché potresti nuovamente perdere il controllo e far del male a qualcuno ! La seconda…
 
A quel punto mi avvicino a lui prendendolo per il colletto, e sbattendolo contro il muro lo guardo negli occhi irato, cercando in parte di non ucciderlo per la troppa rabbia.
- Non ti avvicinerai più a Raven ! Non osare neanche guardarla ! E se provi a disubbidire non mi farò scrupoli a buttarti fuori all’istante !
- Rob stai esagerando !
- No Cyborg…ha ragione…te lo prometto Robin…
- Bene…
 
Lo lascio cadere disgustato per poi correre preoccupato verso l’infermeria sperando con tutto il mio cuore che stia bene, appena arrivo mi avvicino al suo letto e respirando affannosamente per la corsa le accarezzo la fronte rincuorato nel vederla respirare regolarmente.
- Non temere…è forte…
- Lo so Star…
- Bè allora io vado…
- Aspetta…
- Si ?
- Ti ringrazio
- Per cosa ?
- Per averla aiutata…Grazie Star…
- Prego…Rob…
 
Sento la porta chiudersi e appoggio la fronte sul lettino accarezzando lievemente la fasciatura candida che impedisce ai miei occhi di vedere nuovamente l’impronta di quel bastardo, fino a che sospirando mi avvicino al suo viso e dopo aver osservato le sue labbra rosee le sfioro con le mie sentendo un dolce tepore invadermi lo stomaco.
Sorridendo mi allontano leggermente trovandomi di fronte due splendidi occhi color ametista che mi osservano confusi ma felici.
- Sei sveglia ! Stai bene Rae ?
- Io…credo di si…
- Grazie al cielo ! Ero così preoccupato…
 
Felice più che mai le sollevo il capo con una mano e dolcemente la bacio di nuovo assaporando nuovamente le sue labbra di fragola e risentendo il dolce calore pervadermi, ma quando sto per approfondire il nostro contatto lei mi allontana lentamente e con uno sguardo addolorato mi osserva preoccupata.
- Cosa c’è ?
- Come sta ?
- Chi ?
- BiBi…come sta ?
- BiBi ?!
 
Quel nome mi fa ribollire il sangue nelle vene e perdendo la tranquillità riacquistata mi alzo in piedi sotto lo sguardo stupito della mia Rae che sembra non comprendere la mia rabbia e mi guardo sorpresa e spaventata.
- Come puoi preoccuparti per la persona che ti ha ferito !?
- Cosa…No ! Non è stata colpa sua !
- Non è stata…Raven diamine perché lo copri ? E’ stato lui stesso a dirlo !
- Ma non l’ha fatto volontariamente ! La colpa è mia !
- Tua !? Questa è buona…
- Invece è così !
- Invece non è così !
- Cosa gli hai fatto ?
- Ho solo dettato due ordini…
- Quali ?
- Fino a nuovo ordine non sarà più un Titans e non potrà avvicinarsi a te…
 
 
Scioccata lo guardo mentre lui a causa della mia espressione si infuria ancor di più, facendo arrabbiare me che ignorando il dolore alla spalla mi alzo e avvicinatami incateno i suoi zaffiri ai miei occhi diventati freddi come il ghiaccio.
- Cosa avresti fatto ?
- L’ho punito…è quello che si merita !
- Robin maledizione non è stata colpa sua ! Sono stata io a fargli perdere il controllo !
- Anche se fosse questo non toglie il fatto che lui ti ha ferita ! E se perdesse nuovamente il controllo potrebbe accadere ancora una volta…solo che potrebbe essere fatale…
 
Abbasso il capo sospirando afflitta mentre sento la sua mano calda stringere la mia e il suo volto ormai vicinissimo fa si che le nostre labbra si tocchino di nuovo, permettendomi di assaporare nuovamente il suo dolce sapore di vaniglia che come al solito mi inebria facendomi perdere tutta la rabbia e la tristezza di poco prima in un vortice di passione e amore che mi avvolge completamente quando le sue braccia forti mi cingono la vita facendomi sentire sua.
- Ti amo…
- Anche io Rob…
 
 
Li guardo e l’unica cosa che posso fare e stringere i denti e andare avanti, come ho sempre fatto e come continuerò a fare.
Assicuratomi che non ci sia nessuno salgo le scale per il terrazzo tenendomi la testa fra le mani fino a che appoggiatomi al parapetto alzo il capo verso il cielo notturno cercando di fermare le lacrime che trattengo da troppo tempo ormai.
- Beast…
 
Spaventato mi volto trovandomi faccia a faccia con la mia migliore amica che triste quasi quanto me si avvicina posandomi una mano sulla spalla per darmi un po’ di conforto prima di abbracciarmi con forza senza però farmi male, io la ricambio e lentamente finiamo per sederci a terra per poi staccarci e guardarci fissi negli occhi.
- Anche tu…eh ?
- Si anche io…
- Mi dispiace Star…non meriti di soffrire…
- Neanche tu Beast ma forse…siamo…Destinati a soffrire…




  Lo so...Lo so che è assurdo ma non posso più farci niente >.< ormai ho iniziato e siccome ho in mente un paio di capitoli devo andare avanti e stringere i denti come il povero verdolo U.U che in questo momento sta piangendo in un angolo Raven- il mio povero cucciolo =( B- Raeeeee l'autrice è cattivaaaaaa >.< R- non preoccuparti perchè so come va avanti la storia U.U B- *-* Raeeeeee B- ^-^" ciao Alex AR- ciao mitica Rae XD
Insomma prima di lasciarvi voglio dirvi che 1- NON MI CONVERTIRO' MAIIIII W LA BIBIXRAEEEEE !! 2- Odio il tipo mascherato -.-" è troppo perfetto -.-" 3- voglio recensioniiiiiiiiii >.< 4- adoro Raven *-* e inifine voglio avvisarvi che ormai ho deciso se fare il continuo della mia precedente FF        " E'delicato" ......mi dispiace ma.....CI SARA' IL SEGUITOOOO XD eh si vi torturerò ancora e ancora dopo aver concluso questo Prequel XD
Bè ci vediamo e mi raccomando recensiteeeeeeeee XD
Alla prossima AlexRae00 la mitica Rae R- ^-^" e il verdolo depresso B- cattivaaaaa >.<  XD  

 

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Capitolo 4
*** Le lacrime di una farfalla... ***


Hola amigos ! XD B- sei malvagia ! >.< non puoi farmi questo O.O AR- hai letto il capitolo ? B- si ! O.O AR- mi dispiace ma devo ammettere che forse questo capitolo non mi è venuto tanto male XD 
Spero tanto che vi piaccia perchè oltre ad essermi sforzata per quei momenti L.... bleah ! >.< ci sarà un momento BIBIXRAE !!! XD Bè vi dico solo buona lettura XD 





Sono nella mia camera e come ogni volta d’avanti a me c’è Raven che mi guarda triste, cerco in ogni modo di aprire gli occhi e impedire quello che so avverrà dopo ma non ci riesco e assisto per la millesima volta al momento peggiore della mia vita, quello in cui ho ferito Raven, impotente, guardando i suoi occhi riempirsi di paura e dolore prima di chiudersi, permettendo ai miei di aprirsi e riempirsi di lacrime.                                                                                             
Ansimante mi siedo sul letto prendendomi la testa fra le mani, cercando inutilmente di fermare l’ ennesime lacrime che scorrono come fuoco sulla mia pelle per ricordarmi quello che ho fatto a Lei.
Seduto sul materasso aspetto che quelle gocce salate smettano di cadere per poi alzarmi e dirigermi nel bagno intenzionato a farmi una doccia fredda, nella speranza che l’acqua lavi via il mio peccato e i miei ricordi facendomi tornare indietro, quando vivevo ancora nell’ignoranza dei miei sentimenti che insieme al dolore e al rimpianto bruciano ininterrottamente consumandomi pian piano dall’interno.
 
 
Mi guardo allo specchio osservando il mio corpo, coperto solo dalla biancheria, e mi soffermo  sulla spalla, su cui spiccano quattro cicatrici leggermente arrossate, un segno indelebile che mi rimarrà sulla pelle a vita, un marchio incancellabile che non farà altro che ricordami quel giorno… Quell’insignificante istante che a causa di quei quattro segni orizzontali continuerà a tornarmi in mente, allontanando Lui sempre di più da me e  spaccando il mio cuore in due per il troppo dolore, un dolore che pulsa bruciandomi dentro, un fuoco eterno che non si spegnerà mai condannandomi a soffrire.
 
 
Colpisco nuovamente il fantoccio con il mio bastone rompendolo nuovamente per poi fermarmi e asciugarmi il sudore che mi imperla la fronte, bagnandomi la maschera che si stacca finendo sul pavimento della palestra, permettendo ai miei occhi di vedere liberamente quello che mi circonda ma lasciandomi scoperto e indifeso.
Mi infilo una mano tra i capelli scuotendo leggermente il capo per scacciare i pensieri molesti che hanno riempito la mia mente appena ho smesso di allenarmi, ma naturalmente non riesco a ignorarli e ricomincio a pensare alla ragione che mi ha spinto ad allenarmi senza sosta da questa mattina.
Abbasso il capo e fisso quel piccolo pezzo di stoffa che da ormai un po’ di tempo ha smesso di accompagnarmi ovunque ripensando ancora una volta a tutte le cose successe da quando ho deciso di rivelare i miei sentimenti a Raven scoprendo di essere ricambiato, ripenso ancora una volta a BiBi chiedendomi per la centesima volta se quello che ho fatto sia giusto, ricevendo due risposte diverse che mi confondono nuovamente facendomi sorridere tristemente.
Alla fine però la gelosia prende il sopravvento accompagnata dal mio orgoglio e riprendo la mia maschera per tornare ad essere il Robin di sempre, riuscendo così a nascondere tutti i miei dubbi per concentrarmi sull’unica cosa di cui sono sicuro… I miei sentimenti per Raven.
 
Alzo lo sguardo osservando il mio ragazzo che ricambia la mia occhiata, baciandomi successivamente la fronte con una dolcezza disarmante e imprimendomi le sue labbra come un marchio, per poi posare la sua fronte sulla mia e unire le nostre labbra in un appassionante bacio che come al solito mi cattura, avvolgendomi in un vortice di fuoco che mi fa desiderare di rimanere così per sempre, circondo il suo collo con le mie braccia attirandolo maggiormente verso di me mentre le sue mani mi accarezzano lentamente la schiena facendomi combaciare perfettamente con il suo corpo, le sue dita mi sfiorano lasciando scie di fuoco sulla mia pelle facendomi perdere completamente il controllo, poi all’improvviso ci allontaniamo voltandoci verso la porta e vedendo Starfire che ci guarda insicura spostando lo sguardo verso il muro.
- Mi dispiace di avervi interrotto…. Io non volevo…
- Non preoccuparti Star è tutto  a posto…
 
Continuo ad osservarla mentre lei con il capo chino si dirige verso la cucina sparendo alla nostra vista, appena ritorniamo a guardarci però ripenso a quello che stavamo facendo e mi ritorna improvvisamente in mente il volto di BiBi l’ultima volta che l’ho visto facendomi sentire in colpa per averlo illuso, così mi alzo e dopo averci pensato per qualche secondo decido infine di andare a parlargli una volta per tutte per chiarire la faccenda e per cercare di aggiustare il danno che ho fatto rivelandogli i miei sentimenti.
- Rob ho bisogno di prendere un po’ d’aria...
- Ok ti accompagno su..
- No, voglio andare da sola
- Oh...Ok, allora ci vediamo dopo
 
Salgo le scale che portano al terrazzo sapendo che lui è lì ma rimango comunque sorpresa trovandolo appoggiato alla ringhiera mentre scruta il cielo stellato con uno sguardo pieno di tristezza che mi provoca un nuovo dolore più forte di quello a cui ormai ero abituata rendendomi insicura sulla decisione di chiarire.
 
Avverto una presenza alle mie spalle ma decido di non voltarmi per non guardarla negli occhi, i suoi stupendi occhi color ametista di cui ho imparato a conoscere tutte le sfumature in quegli anni passati assieme come compagni, stringo la ringhiera concentrandomi sulle stelle sperando che decida di andare via ma al contrario si avvicina e mi affianca scrutando anche lei il cielo come se cercasse una risposta alle sue domande, rimaniamo entrambi in silenzio udendo solo il respiro dell’ altro fino a che decido di voltarmi e incrocio i suoi occhi che mi fissano preoccupati e insicuri cercando di trovare le parole giuste per iniziare il discorso, aspetto ancora qualche secondo e alla fine mi decido a parlarle.
- Non dovresti stare qui...
- Lo so... Mi dispiace....
- Mi dispiace anche a me...
- Io vorrei...
- Non posso starti vicino, sai che Robin me l’ha proibito...
- A me non importa...
- Devo andare Rae
- No ! Ti prego non farlo !
 
 
Afferro il suo braccio per non farlo andare via non riuscendo però a convincerlo, lo vedo voltarsi per andarsene e in quel momento capisco che se lo lasciassi andare non lo rivedrei più, con le lacrime agli occhi lo abbraccio posando la testa contro la sua schiena mentre una scossa mi percorre il corpo quando sento i suoi muscoli tesi sotto la tuta che si irrigidiscono appena circondo il suo petto muscoloso con le braccia, avverto la sua indecisione e speranzosa rafforzo la presa posando la fronte contro la sua schiena.
- Perché ?
- Non voglio perderti...
 
 
Chiudo gli occhi e sospirando mi volto ricambiando il suo abbraccio, quel contatto mi fa dimenticare ogni cosa e mi lascio andare iniziando ad accarezzarle i capelli per poi posare il mento sul suo capo appoggiato contro il mio petto, lei sorride tranquilla alzando la testa per guardarmi negli occhi, in quell’istante, quando incrocio il suo sguardo pieno di dolcezza e sollievo sento tutta il dolore svanire insieme ai brutti ricordi, facendomi tornare indietro nel tempo, prima di tutto, quando la nostra amicizia era appena sbocciata e io non ero ancora cosciente dei miei sentimenti.
- Vorrei che tutto quello che è accaduto fosse un incubo...
- Beast... non possiamo cambiare il passato... ma il futuro è tutto da decidere...
- Non volevo farti del male... non ho mai voluto...
- Lo so che non volevi, io non te ne faccio una colpa
- Raven...
 
Sto per accusarmi di nuovo di quello che è successo quando con le dita accarezzo il suo braccio avvertendo qualcosa di strano sulla spalla che mi fa corrucciare le sopracciglia, curioso l’ allontano un po’ e le sposto la manica della maglia riuscendo a scorgere una linea di un rosa vivo che le percorre la parte superiore della pelle, vedendo quel segno spalanco gli occhi inorridito alzando maggiormente la stoffa e riuscendo a vedere interamente i quattro sfregi che segnano indelebilmente la sua candida pelle, tremando mi allontano finendo contro la ringhiera mentre lei mi osserva dispiaciuta come se quei segni fossero colpa sua, a quel punto torno in me e mi guardo con orrore crescente le mani riuscendo a vedere solo le mani di un mostro.
- Quei segni...
- BiBi non preoccuparti...stanno guarendo...
- No ! Non mentirmi...rimarranno vero ?!
- Mi dispiace...
- Per cosa ? Io... devo andare adesso...
- No aspetta !
- Da oggi in poi noi due ci vedremo solo sul campo...
- Aspetta ! Che vuoi dire ?
- L’unica cosa che ci unirà saranno i Titans...
- No ! Non puoi farmi questo !
- ...
- Raven ! Sei sul terrazzo ?
- Robin...
- Devo andare...
 
Ci guardiamo ancora una volta fino a che lui non si volta e salito sulla ringhiera si lancia nel vuoto trasformandosi in una farfalla verde che leggera si allontana accompagnata dal vento che soffia piano scompigliandomi i capelli, continuo ad osservare il vuoto finche non avverto una presa dolce ma salda, stanca mi lascio prendere in braccio da lui e senza dire nulla chiudo gli occhi facendomi portare fino in camera, rimango immobile anche quando non avverto più il suo calore aspettando che lui esca,quando però sento le sue labbra posarsi leggere sulle mie apro gli occhi di colpo afferrandoli il polso per impedirli di andarsene e con una muta supplica gli chiedo di rimanere con me per quella notte, basta poco perché lui sorridendo si stende al mio fianco stringendomi tra le sue braccia.
Forse è per stanchezza o perché so di aver appena perso un amico per cui provo dei sentimenti più forti del semplice affetto ma anche se le braccia che mi avvolgono sono quelle del mio ragazzo in questo momento sento un vuoto nel petto e ripenso alle sensazione che ho provato con BiBi poco fa, apro lentamente le palpebre voltandomi verso il mio lui che rimane sorpreso quando sente le mie labbra sulle sue ricambiando però appieno il nostro contatto, stranamente non provo le solite emozioni e con mille dubbi riesco finalmente a cadere tra le braccia di Morfeo dopo aver guardato per un ultima volta la finestra dove una farfalla dalle sfumature smeraldine prendeva il volo mentre piccole gocce cadevano, anche se ebbi l’ impressione che quelle piccole gocce fossero delle lacrime...Le lacrime di una farfalla.    


Allora ?? Vi è piaciuto  ? Per me non è venuto tanto male e il verdolo versione cucciolo bastonato è troppo tenero *-* mentre Raven è....RAVEN U.U che dire di Star ? quella povera aliena che soffre in silenzio ? e di Cyborg ? che non nomino mai ? XD insomma povero mezzo robot XD  e che dire di no non mi interessa quel tipo quindi lasciamo stare XD 
Bè siccome non mi ingozza a scrivere vi lascio chiedendovi solo una cosa.........RECENSITEEEEE XD XD 
Bacia AlexRae00 XD 

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Capitolo 5
*** Il nostro cuore appartiene a loro... ***


Good afternoon gente XD B- -.-" perchè la fai soffrire così >.< AR- mi dispiace verdolo ma non temere o nel prossimo o tra due capitoli le cose andranno meglioooo XD e poi peggioreranno XD  B- sei sadica -.-" AR- hai ragione XD
Beh spero che questo cappy sia di vostro gradimento gente perchè non so quante ora ci ho messo per finiro e farlo venire decente XD Se devo dirla tutta ho eliminato una parte che altrimenti avrebbe causato un alzamento del rating XD e quando ho raccontato questa parte a Sphira mi ha dato della maniaca XD ma io non lo sono XD B- infatti sei sadica -.-" AR- quello si XD
Allora buona lettura amigos XD




 
Mi alzo lentamente per evitare di svegliare il mio ragazzo, che dorme tranquillo, e arrivata in bagno reprimo uno sbadiglio portando la mia mano d’innanzi alla bocca, per poi guardarmi allo specchio con occhi assonnati.
Con uno sguardo contrariato osservo i miei capelli viola completamente stravolti e cercando di dargli una sistemata con le mani, finisco per innervosirmi ancor di più quando le mie dita incontrano alcuni nodi.
Sapendo quindi di non avere altra scelta decido di farmi una doccia calda per riuscire a sistemare quel groviglio che mi trovo sulla testa e per scaldare le mie membra intorpidite a causa del freddo di quella mattina d’inizio Dicembre.
Dopo essermi liberata dagli abiti apro le ante della doccia mettendo in funzione la manopola dell’acqua, che incomincia a scendere bagnandomi completamente la schiena e il capo, reclinato dolcemente all’ indietro in modo da far scivolare l’acqua anche sul mio volto, facendomi rilassare.
- Ormai manca quasi un mese...- sussurro mentre l’acqua mi scorre bollente sulla pelle.
 
Sorrido inconsciamente e ripenso a quel momento di quasi un anno fa, il giorno in cui lui mi disse cosa provava per me, il giorno in cui tutto iniziò a precipitare.
Nella mia testa si susseguono tutti i momenti e gli avvenimenti avvenuti dopo quel quattro Gennaio permettendo così, ai ricordi che avevo chiuso in una parte di me, di uscire facendo sanguinare nuovamente il mio cuore.
Chiudo gli occhi tentando di riavere la tranquillità appena perduta, ma i miei tentativi servono solo a rendere più vive quelle dolorose rimembranze che mi riempiono la mente facendo lacrimare i miei occhi.
Delle lacrime amare, lacrime di rimpianto e dolore per aver rinunciato a fargli cambiare idea e per non avergli impedito di allontanarsi da me, lacrime di sfogo che si mischiano con l’acqua che scende lenta sciacquandomi il viso distorto in una smorfia di dolore.
 
 
Sbatto le palpebre tentando di svegliarmi mentre con il braccio sfioro il materasso in cerca della mia Raven, fino a che sentendo solo il vuoto spalanco gli occhi alzandomi di scatto a sedere per poi  voltare il capo a destra e a sinistra preoccupato.
Senza pensarci mi ritrovo in piedi e inizio a vestirmi non dando peso al rumore della acqua che pochi attimi dopo cessa venendo presto sostituito da quello del phon.
- Ma dove diamine ho messo la camicia ?
 
Mi volto varie volte fino a che faccio caso ai rumori provenienti dal bagno e con un sopracciglio alzato apro la porta per trovarmi d’avanti Raven in asciugamano che tranquillamente si sta asciugando i capelli.
Sospiro sollevato a quella vista e sorridendo mi avvicino a lei circondandole la vita silenzioso e facendola sobbalzare per lo spavento.
- Buongiorno...
- Giorno Rae...- e dicendo questo inizio a baciarle il collo dolcemente stringendola in un abbraccio possessivo.
- Hai un buon profumo...
- Grazie...
 
Non riuscendo più a resistere all’odore delicato della sua pelle inizio a mordicchiarle il lobo dell’orecchio per poi voltarla e baciarla con passione e amore, assaporando finalmente le sue labbra di fragola che mi fanno perdere il controllo.
Avverto le sue braccia circondare il mio collo e sorrido sulle sue labbra continuando però a baciarla senza poter smettere.
- Ti amo Raven... – le sussurro appena ci allontaniamo per riprendere fiato e con un mezzo sorriso sulle labbra la lascio libera per permetterle di asciugarsi capelli.
- Anche io ti amo...
 
La bacio un ultima volta e a malincuore la saluto per dirigermi nella mia camera con l’intenzione di mettermi una nuova camicia, non sapendo dove sia finita quella che indossavo la sera precedente.
 
 
Quando apro gli occhi una dolorosa fitta mi percorre il corpo, ricordandomi il luogo in cui ho dormito questa notte e facendomi pentir amaramente di non essere sceso in camera.
Mettendomi a sedere mi massaggio la testa tentando di alleviare il dolore atroce che mi pervade il capo e che si accentua quando cerco di alzarmi in piedi.
Sbuffando appoggio la fronte sulle ginocchia e noto con la coda dell’occhio la bottiglia vuota accanto a me che mi rammenta la serata passata a bere, una serata molto simile ad altre, una notte orribile in cui come ogni volta ho tentato di dimenticare, una delle tante notte sprecate per dimenticare Lei.
Alzo il capo appoggiando la nuca al muretto e sorrido quando sento un leggero rumore di passi provenire dalla mia sinistra, dei passi molto familiari che ormai ho imparato a riconoscere.
- Ciao Beast...Come va ?
 
Si siede al mio fianco nella mia stessa posizione e non riesco a fare a meno di voltarmi per osservare la mia migliore amica che mi è rimasta accanto in ogni momento, anche in quegli ultimi due mesi passati ad ubriacarmi per impedire alla mia mente di pensarla e al mio cuore di amarla.
- Al solito Star...Tu come stai invece ?
 
Osservo il suo volto rimanere allegro anche in quel momento mentre le sue labbra si incurvano in un sorriso tanto abbagliante quanto finto e in quell’istante capisco che ha indossato nuovamente la sua maschera di felicità per non farmi preoccupare ulteriormente.
Senza aspettare altro la stringo a me accarezzandole il capo mentre lei poco dopo cede e piangendo risponde all’abbraccio con trasporto, bagnando la mia spalla con le sue lacrime.
- Ehi...Dai stellina calmati...
- Mi...Mi dispiace Beast...
- E di cosa ? Non devi preoccuparti di nulla, sfogati quanto vuoi...
 
Rimaniamo ancora qualche attimo tra le braccia dell’altro fino a che lei non si tranquillizza e si allontana asciugandosi le ultime lacrime che le bagnano il viso arrossato dal pianto.
Le sorrido dolcemente e le accarezzo il capo come se fosse una bambina.
- Ti sei ubriacato di nuovo...
- Si...
- Così ti fai solo del male...Non riuscirai a dimenticarla in questo modo...
- Lo so...
- E allora perché ?
- Perché non potrei mai dimenticarla...Se lo facessi non mi rimarrebbe più nulla...La verità è che la amo così tanto che se dimenticassi quello che provo per lei l’unica cosa che mi rimarrebbe sarebbe un immenso vuoto che niente potrebbe colmare…
 
 
Sono seduta sul mio letto mentre ripenso per l’ennesima volta all’intera faccenda, cercando una soluzione che purtroppo non riesco a trovare.
Con lo sguardo rivolto alla porta mi porto le ginocchia al petto e chiudendo gli occhi rivolgo la mia mente a lui, tornando indietro nel tempo e rivivendo i più bei momenti della mia vita.
 
 
***
 
Siamo sdraiati sul suo letto e guardiamo il soffitto in silenzio, finché voltatami rimango un attimo sorpresa, quando al posto del mio amico verde mi ritrovo d’avanti un cucciolo dal pelo smeraldino che mi guarda con la lingua penzoloni e che dopo aver abbaiato mi salta addosso, iniziando a leccarmi il viso.
- Dai BiBi piantala ! Ahahah ! Ti prego lo sai che soffro il solletico !
 
Non passa molto che lui torna umano rimanendo però sopra di me, troppo occupato a ridere della mia espressione per spostarsi.
Rimaniamo così ancora per un po’ mentre anche io sorrido dolcemente guardando i suoi occhi ridenti che brillano per la felicità.
- E’ stato divertente !
- Si certo...Lo sai che sono sensibile al solletico !
- Si lo so...Infatti...- Non termina la frase che inizia di nuovo a torturarmi i fianchi impedendomi di respirare a causa del troppo ridere.
- Ahahah
 
Lo vedo ghignare divertito e assottigliando gli occhi lo blocco con la magia riuscendo finalmente a liberarmi dalla sua presa dolce ma ferrea.
- E adesso come la metti ?
- Non vale ! Non puoi usare la magia !
- E chi me lo dice che non posso ?
- Sei cattiva !
- E se anche fosse ?- dicendo questo alzo un sopracciglio in senso di sfida mentre lui rimane zitto non sapendo cosa dire.
- Ok però adesso liberami !
- Perché dovrei ?
- Non farai sul serio spero ?
 
Lo guardo in modo altezzoso e mi avvicino a lui lentamente fino ad arrivare ad un soffio dal suo volto...Ad un soffio dalle sue labbra.
Sento il suo respiro sul mio viso,  percepisco il forte battito del suo cuore e alzando lo sguardo mi perdo nei suoi occhi di smeraldo così dannatamente infantili all’apparenza ma pieni di sofferenza e dolore per tutto quello che ha passato prima di incontrarci.
- Raven io…
 
Le sue parole sono però interrotte dall’allarme che inizia a suonare in modo assordante facendomi tornare in me.
- Dobbiamo andare BiBi
- Si…
 
***
 
Ripensando ancora una volta a quel giorno le mie labbra si increspano in un leggero sorriso, mentre i miei occhi diventano lucidi.
- Mi manchi davvero Beast…
 
Affondo il volto tra le braccia conserte posate sulle mie ginocchia e cerco un rifugio da tutti gli avvenimenti che stanno pian piano distruggendo la nostra squadra, allontanandoci sempre di più.
- Se quel quattro Gennaio io non mi fossi messa con Robin forse tutto questo non sarebbe avvenuto… Forse saremmo rimasti uniti e non avremmo sofferto così tanto…I forse però non sistemeranno le cose…
 
Alzo il capo stanca e poggio il mento sulle braccia fissando un punto di fronte a me senza un motivo preciso, solo per distrarre la mia mente e il mio cuore da tutta la confusione che in questo momento regna dentro di me, confusione dovuta a una scelta che non sono ancora riuscita a compiere…Una scelta postami da Felicità…
Perché anche se sono sicura di amare Robin non ho il coraggio di lasciare andare BeastBoy e fino a che non sceglierò tra loro due continuerò a soffrire e a far soffrire loro, per la difficile situazione.
- Devo parlargli…Devo parlare con BiBi…
 
Mi alzo di scatto e senza pensarci due volte corro verso il terrazzo sicura che lui si trovi lì, ad osservare il cielo con i suoi occhi di smeraldo, pieni di tristezza e malinconia.
- Potrebbe essere già tardi…- mi dice Felicità dubbiosa.
- Non può essere tardi…
- Io ti avevo avvertito e ti avverto ora…
- Non ce n’è bisogno..
 
Scuoto il capo con violenza liberandomi di lei e continuo ad andare verso il terrazzo con l’intenzione di trovare la risposta al quesito che da tempo ormai mi assilla la mente e il cuore.
Salgo le scale leggera fino a che arrivata in cima assisto ad una scena che non avrei mai voluto vedere…Una scena che mi spezza il cuore in mille pezzi e che permette alle mie lacrime di scendere copiose sulle mie gote arrossate dalla corsa e dal pianto leggero che mi scuote il petto.
- Avevi ragione…Hai sempre avuto ragione…
- Mi dispiace…Avrei preferito non averne…
 
 
Stiamo parlando da non so quanto tempo della nostra situazione reciproca alternando discorsi seri a cose futili per alleggerire l’atmosfera di tristezza che pervade l’aria fino a che non cala il silenzio.
- E’ meglio che vada a darmi una sistemata…
- Si hai ragione…
 
Mentre ci alziamo però non mi accorgo di una mattonella rialzata che mi fa inciampare all’indietro e in cerca di un appiglio mi aggrappo a Star che presa alla sprovvista mi cade addosso finendo a pochi centimetri dalle mie labbra.
Avverto il suo respiro sul volto e la guardo negli occhi per attimi che mi sembrano interminabili finché lei non inizia ad avvicinarsi lentamente a me ed io rimasto immobile decido di non fermarla.
Quando però le nostre labbra si sfiorano lei si blocca e io l’aiuto ad alzarsi sorridendo mestamente.
- Non possiamo farlo…- e mentre lo dice la vedo sorridere tristemente.
- A quanto pare...il nostro cuore appartiene a loro… 




Allora ?! O.O cosa ne pensate ? Vi prego ditemi che non è uscito una schifezza XD B- io non bacerei mai Star O.O io amo Raven U.U Raven- autrice lei è sadica U.U Robin- sono d'accordo U.U ma dov'è la mia camicia ? AR- non lo so mascherinolo -.-" StarFire- Stavo per baciare BiBi O.O questo è scioccante O.O Cyborg- e io dove sono ? AR- da nessuna parte rottame -.-" non se ne importa nessuno di te -.-" C- ma ma ma.....
Diamine il commento è diventato affollato U.U vabbè vi chiedo solo una cosa e poi me ne vado.....RECENSITEEEEEE >.< vi pregooooo !
Ho bisogno di sapere come sta andando la storia U.U
Alla prossima Minna ! XD BY ALEXRAE00 E I TITANS XD <(-.-)> BiBi ((U.U)) Rae 8D Star X I Rob e il rottame [ ].[ ] C- io non sono un rottameeee >.<
Ciaoooooooooooooooooooo XD XD <3 <3

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Capitolo 6
*** ...Fino a che io continuerò a respirare... ***


Genteeeeeee >.< scusatemi per il ritardooooo >.< ma non ho potuto aggiornare B- veramente non sapevi che scrivere -.-" AR- dettagli XD
Beh siccome devo andare a cenare vi lascio subito al capitolo dicendovi soltanto che tornerà un vecchio amico B- certo amico -.-" IO LO AMMAZZOOOOOOOOOO >.< AR- anche io non lo sopporto U.U
Buona lettura XD




Piove…Alzo lentamente il capo e inizio a osservare il cielo, mentre piccole gocce di pioggia mi bagnano il volto, nascondendo le mie lacrime.
Aspetto in silenzio per alcuni minuti e quando ho la certezza che nessuno stia arrivando, abbasso la testa e sorrido mestamente per poi correre a capo chino e saltare sul muretto guardando verso il basso.
Faccio un passo in avanti e con gli occhi chiusi mi butto nel vuoto, spalancando le braccia per rallentare la caduta.
In quel momento mi sento libero come non mai e assaporo l’attimo, mentre il vento mi accarezza e mi spinge verso l’alto allontanando il momento dell’impatto.
Apro gli occhi all’improvviso e tranquillo, inspiro a pieni polmoni l’aria per poi urlare con tutto il fiato in mio possesso insieme al vento che urla con me coprendo le mie parole di sfogo e impedendo alle mie lacrime di cadere a causa della corrente.
Ma appena sto per toccare la superficie dell’acqua muto il mio aspetto in quello di un falco e sfruttando i venti favorevoli sbatto le ali lanciandomi verso l’alto con un unico pensiero nella testa.
*Non la lascerò andare….Non posso farlo…Io lotterò per averla !
 
 
- AZARATH, METRION, ZINTHOS !- e mentre urlo quelle tre parole che racchiudono il mio potere punto i palmi verso la parete, che si polverizza appena entra a contatto con la mia magia distruttiva.
Rimango ad osservare la mia opera per alcuni secondi interminabili per poi voltarmi e incominciare ad allenarmi nella lotta, non sapendo che qualcuno sulla soglia, mi osserva pensieroso.
- Ehi piccola…Ci alleniamo insieme ?
 
Colta alla sprovvista sobbalzo e mi volto incrociando gli occhi di zaffiro del mio ragazzo, coperti dalla solita mascherina bianca e nera che ormai da un po’ non vedevo sul suo viso perfetto.
- Va bene…
 
Mi metto in posizione e socchiudo gli occhi per concentrarmi, mentre lui fa lo stesso.
- Sei pronta ?
- Si…- dopo avergli dato la risposta scattò verso di lui e inizio a colpirlo ripetutamente con alcuni pugni, costringendolo a parare e schivare mentre una rabbia improvvisa mi assale, impedendomi di ragionare con chiarezza.
Chiudo gli occhi per tentare di calmarmi ma appena le mie palpebre si abbassano rivedo la scena di qualche giorno fa e non posso fare a meno di stringere i pugni conficcandomi le unghie nei palmi con forza.
- Perché non posso lasciarlo andare ?
- Perché tu lo ami….
 
Quelle parole veritiere mi costringono a spalancare gli occhi e incanalando tutta l’ira e la frustrazione nelle mani pronuncio nuovamente il mio mantra colpendo inconsciamente Robin che preso alla sprovvista viene sbalzato contro la parete alle sue spalle.
- Robin ! – e mentre urlo il suo nome corro verso di lui spaventata, respirando di sollievo quando lo vedo rialzarsi quasi completamente illeso a parte per un taglio sul braccio e alcuni lividi.
- Rob ! Mi dispiace, perdonami ti prego ! Io non volevo…Non so cosa…
- Ehi calmati piccola ! Cough… Non è niente, sto bene !
- Non è vero ! Andiamo in infermeria devo medicarti !
- Ok ma calmati non l’hai fatto apposta
 
In quel momento però nella mia mente si insinua un dubbio atroce che mi fa rimanere di sasso.
- Io non volevo farlo…o forse…Ma cosa mi salta in mente ?!
Scuoto il capo con forza e lo aiuto ad alzarsi ignorando quell’assurda indecisione che mi ha colta.
Ma mentre mi dirigo verso l’infermeria non posso fare a meno di mordermi le labbra e di pensare nuovamente alla domanda che mi sono posta.
 
 
Lo vedo buttarsi dal terrazzo e reprimo a stento un urlo per poi affacciarmi con il cuore in gola, ma non appena lo noto spalancare le braccia comprendo il motivo di tale azione e anche se con i battiti accelerati per lo spavento, sorrido dolcemente, dirigendomi verso le scale.
Scendo silenziosamente i gradini che mi separano dalla Main Ops-Room e rimango leggermente sorpresa quando noto Cyborg seduto sul divano con il capo reclinato all’indietro e gli occhi chiusi che si aprono quando il mio amico meccanico avverte i miei passi.
- Amico Cy…Non eri dai Titans Est con Bumble ?
- Beh non posso stare sempre dagli Est…Siete pur sempre voi la mia squadra…- e dicendo questo sorride anche se forzatamente.
 
Aspetto qualche secondo in silenzio per poi voltarmi verso la cucina e dirigermi al bancone.
- Star…Cosa sta succedendo ?- appena sento la domanda mi fermo a metà strada e abbassando il capo trattengo a stento le lacrime che premono per uscire.
 
- N...Niente…Cosa deve star succedendo ?
- Non mentirmi…Insomma è da quasi un anno che va avanti questa dannata situazione ! BiBi è cambiato radicalmente e dopo quel pomeriggio lui e Rob non si rivolgono la parola ! Tu stai sempre in camera tua oppure sul terrazzo insieme a quell’idiota che è diventato anche un alcolizzato ! E la cosa peggiore è che la notte Raven piange ! E quel cretino del suo ragazzo non se ne accorge ! – il mezzo robot accortosi di aver alzato la voce si fermò per riprendere fiato e per calmarsi, rimanendo di sasso quando davanti ai suoi occhi la rossa scoppiò in lacrime e si rifugiò tra le sue braccia che per riflesso la strinsero in un abbraccio consolatorio.
 
- Perché la squadra si sta distruggendo ?
- I…Io….
- Dai Star calmati…Su non piangere….
- E’…E’ tutta colpa del cuore !
- Cosa ? Cosa vuol dire ? – e dicendo questo il ragazzo si sedette sul divano permettendo all’aliena, ancora tra le sue braccia, di stendersi, poggiando la testa sulle sue gambe.
- Cyborg…Io amo Robin…e BiBi ama Raven…
 
Udendo quelle rivelazioni il Titans spalancò gli occhi e non potè fare a meno di guardare sorpreso la ragazza mentre finalmente tutti gli avvenimenti accaduti fino a quel momento acquistarono un senso e le sue domande trovano la risposta tanto cercata.
- Io non credevo che…Mi dispiace…
- Di cosa ?
- Di non avervi capito prima…
 
La rossa sorrise e dopo essersi calmata raccontò all’amico tutto quello che era accaduto e tutti i discorsi fatti insieme al verde fino ad arrivare al quasi bacio per poi stanca addormentarsi, finalmente libera dal peso che la opprimeva.
 
 
Osservo attentamente la mia ragazza intenta a fasciarmi il braccio leso e mi incupisco leggermente quando noto nei suoi occhi una vena di preoccupazione e tristezza che so per certo non è rivolta a me.
Stringo i denti e con gli occhi vago per la stanza, concentrandomi sulla finestra posta alle spalle di Raven, che concluso il suo lavoro rimane in silenzio.
Innervosito mi alzo di scatto e toltomi la maschera prendo la mia ragazza per i polsi sbattendola contro il muro con poca delicatezza.
- R…Robin…Cosa …
- Cosa provi per me ?!
 
I suoi occhi si spalancano per il terrore ma essendo troppo arrabbiato non avverto il suo turbamento e stringo ulteriormente la presa sui suoi polsi.
- Robin mi fai male…
- RISPONDIMI !- incateno i miei occhi ai suoi e vacillo per un attimo quando leggo la sua paura.
- Rob cosa ti prende ?! Io ti amo ! Lo sai benissimo !
 
Sentendo quelle parole mi rilasso e lascio andare i suoi polsi accorgendomi solo ora di quello che ho fatto a causa dei segni rossi che le solcano la pelle perlacea.
Confuso mi porto una mano al volto e indietreggiando mi siedo sul lettino alle mie spalle, coprendomi gli occhi con le dita.
- Robin cosa c’è ?
- Io…Non lo so…
 
La vedo avvicinarsi a me e inconsciamente mi allontano da lei per paura di farle del male mentre Raven mi costringe a  guardarla negli occhi e mi abbraccia dolcemente, per poi allontanarsi e posare le sue labbra di fragola sulle mie, facendomi calmare all’improvviso.
- Scusami…Non volevo farti male…- pronunciando queste parole le prendo delicatamente i polsi accarezzando la sua pelle di pesca.
- Non preoccuparti…So che non l’hai fatto apposta…
 
Rimango in silenzio per alcuni minuti fino a che alzando lo sguardo incrocio i suoi occhi ametista pieni di sofferenza e tristezza che mi fanno sorgere spontanea una domanda.
- Tu ami anche lui vero ?
- C...Cosa ?!- e quando pronuncia quella semplice esclamazione comprendo qual è la verità e capisco anche che non ha ancora compiuto una scelta.
- Raven…sii sincera…
- Io…Si…Ma amo anche te !
 
Sorrido in risposta e la stringo a me posando il mento sul suo capo che inizia a tremare quando dai suoi occhi incominciano a sgorgare le lacrime.
- Raven…Io non ti lascerò…Farò qualsiasi cosa perché tu rimanga al mio fianco…
 
In quel momento però nella mente del leader apparve anche un altro volto, un volto che per un attimo permise alle sue labbra di incurvarsi in un sorriso dolce che da tempo non si formava su quel viso sempre serio.
  
 
All’improvviso l’allarme iniziò a suonare sorprendendo gli abitanti della Torre che si diressero in fretta verso la main Ops- Room, con l’intenzione di scoprire chi fosse il nemico che dopo ormai alcuni mesi di stasi aveva deciso di attaccare.
Il moro si avvicinò al computer e con la sua solita calma premette freneticamente sui tasti della tastiera, facendo apparire sul grande schermo l’immagine di un loro vecchio avversario che fece tornare alla mente di tutti alcuni ricordi lontani.
- Adone…Quel bastardo non ha ancora imparato la lezione…- dopo aver detto questo il verde non si trattenne dal ringhiare infuriato quando nella sua mente apparve il ricordo di Raven tra le sue grinfie.
 
Il leader osservò attentamente i membri della sua squadra e dopo essersi fermato per alcuni secondi ad osservare la viola si diresse verso l’ascensore per prendere la sua moto.
- Andiamo…Non perdiamo altro tempo…
 
 
Jump City – centro, ore 19.30
 
Un ragazzo con indosso un’armatura tecnologica color rosso cremisi stava distruggendo tutto quello che gli capitava a tiro mentre dalle sue labbra venivano emessi dei versi divertiti, accompagnati spesso da alcune risate di disprezzo verso i cittadini che scappavano spaventati.
- Ehi Adone ! Perché non te la prendi con chi sa difendersi ?!
 
Il ragazzo si voltò verso il gruppo di eroi alle sue spalle e rise sguaiatamente quando il suo sguardo viscido si posò sull’azarathiana che intanto rabbrividiva a causa di quegli occhi languidi che percorrevano il suo corpo.
- Ehi ! Idiota sono io che ti sto parlando !
- AHAHAH ! Beh ma preferisco guardare la tua amichetta…
- Non provarci di nuovo !
- Perché ?
 
Il ragazzo però fu anticipato dal verde che infuriato si trasformò in un leone e spiccò un balzo verso il nemico tentando di morderlo ma finendo contro un palazzo poco distante.
- Cosa credi di fare ? Non riuscirete a sconfiggermi questa volta !
- Ah si ?- dicendo questo Robin scattò in avanti e con il suo bastone colpì il nemico violentemente non avendo però i risultati immaginati.
- Ma come…
- Mi dispiace per voi ma non sono più quello di una volta…
 
Adone ghignò divertito e con un movimento del braccio spedì il moro al fianco di BiBi che intanto si stava riprendendo dalla botta ricevuta mentre Cyborg e Starfire tentavano anche loro di attaccare finendo a loro volta contro un muro che nell’impatto crollò.
- Guarda, guarda…è un piacere rivederti piccola…
- Non è lo stesso per me…
- Beh non importa…
 
Il ragazzo compì un balzo verso la maga che intanto caricava il colpo e lanciava un raggio di magia verso il suo petto non riuscendo però a fargli nulla  e finendo sulla strada con il nemico addosso che rideva divertito degli sforzi che la ragazza faceva per liberarsi.
Raven tentò in ogni modo di scappare dalla sua presa mentre quel pazzo si avvicinava a lei dopo aver bloccato le sue braccia sopra la sua testa in modo da impedirle i movimenti.
- Sei mia…Questa volta non arriverà quel bastardo verde a salvarti…
 
 
Mi libero dai detriti e volto il capo in varie direzioni alla ricerca di quell’idiota in rosso fino a che con orrore non noto la situazione di Raven.     
In quel momento capisco quindi cosa mi spinse tempo addietro a trasformarmi e mi lascio andare ai miei istinti mentre il mio corpo muta inesorabilmente in quello della Bestia che da sempre è rimasta assopita dentro di me.
Ruggisco infuriato e salto fino a loro per poi attaccare Adone che preso alla sprovvista subisce il colpo senza riuscire a far nulla.
*Nessuno potrà farle del male…
…fino a che io continuerò a respirare…
 
 



Beh ? Spero tanto che vi sia piaciuto perchè secondo me non è venuto tanto male XD XD Vi chiedo solo una cosa siccome sono di fretta....RECENSITEEEEEEEE >.<
Baci AlexRae00
 
 
 

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Capitolo 7
*** Non piangere piccolo angelo... ***


Weeeeeeeee XD Ed eccomi qui AlexRae00 è tornata solo per voiiiii XD B- allegria -.-" AR- lo so che mi amate XD B- certo -.-" come si puù amare un compito in classe a sorpresa -.-" AR- fantasiosi oggi ? XD Comunque non lamentarti ora ti va più che bene U.U B- hai ragione.....*-* 
Allora volevo intanto dare il benvenuto alla mia nuova recensitrice (si dice così ? O.o) Lady Lee XD e volevo avvisare anche che in questo capitolo ci sarà solo e soltanto BIBIXRAEEEEEEEEE SIIIII PEPEPEPEPEPEPEPEEEEEE XD XD Anche se naturalmente siccome la storia non è ancora agli sgoccioli dovrà tornare la LoveB....quella -.-"
Solo una cosa allora... Dedico questo capitolo a tutti li amanti della BIBIXRAE e soprattutto a Silkye, Nora ed Ely che hanno recensito ogni capitolo di questa storia oltre ad aver seguito la mia precedente Fic XD
Buona lettura e tanto tanto tanto sano BIBIXRAEEEE XD


 


La Bestia artigliò violentemente l’armatura del ragazzo che ancora intontito e sorpreso subiva senza reagire ne difendersi i potenti colpi del verde, oramai completamente fuori controllo, mentre gli altri Titans dopo essersi ripresi, rimasero per alcuni minuti, immobili, ad osservare la scena che si presentava dinnanzi a loro.
 
 
Lo sento tremare sotto di me e non riesco a fare a meno di ghignare soddisfatto quando i suoi occhi già spalancati a causa dello sbigottimento si riempiono di terrore nell’istante in cui avvicino il mio volto al suo.
In quell’istante però, oltre alla sua paura, vedo riflessa in quegli occhi, la mia immagine e inorridito mi blocco, allentando la presa sulle braccia di Adone che ne approfitta per liberarsi colpendomi al petto con un calcio.
- Cosa credevi ?! Voi non mi sconfiggerete ! E quando vincerò allora mi prenderò il mio premio !
 
Inizialmente non comprendo cosa voglia dire, ma quando i suoi occhi incontrano quelli ametista di Lei la rabbia appena sbollita mi riassale portandomi a perdere nuovamente il controllo e ad attaccarlo.
Percepisco tutto quello che sta accadendo ma ancora una volta, come anni prima, assisto senza poter far nulla mentre i miei artigli graffiano la sua armatura fino a romperla e ad affondare nella sua carne, cerco in ogni modo di ribellarmi ma il mio istinto di predatore mi impedisce di fermarmi e così avverto nuovamente il suo sangue ricoprirmi la mano mentre sento la sua carne venire lacerata e le sue grida divenire sempre più acute e dolorose.
 *-FERMATIIIIII ! Ti prego smettilaaaa
- Perché dovrei ?Non era quello che volevi ? Sconfiggere il tuo nemico ?
- NO ! Io volevo solo allontanarlo da Lei ! Io non voglio ucciderlo !
- Ora però sono io a comandare…
- Chi sei tu ?!
- La Bestia…
- No…Non è possibile….NOOOOO !
 
Assisto atterrita a quello scontro fino a che non vedo i suoi artigli macchiarsi di quel liquido vermiglio e caldo…Quel liquido che adesso sgorga dalle ferite di Adone macchiando la Sua pelle di quel colore intenso…Sporcando le sue mani e le sue braccia che in un tempo ormai lontano mi stringevano per rassicurarmi…
 
- BeastBoy fermati ! – Le parole di Star mi fanno tornare in me e solo allora mi accorgo che Robin mi sta stringendo a lui mentre tenta di far tornare il nostro compagno in se, in quel momento però quella dolce stretta mi causa solo nervosismo così mi scosto dal suo petto e preoccupata mi volto nuovamente verso BiBi.

 
Sangue.
L’unica cosa che in quel momento riesco a vedere è il sangue che ricopre quasi per intero entrambi, il sangue di Adone e il sangue di Lui…
Tremo leggermente prima di correre, senza pensare alle conseguenze, verso il mio compagno.
Ignoro i richiami del resto della squadra, ignoro il rumore del vento che mi urla nelle orecchie, l’unica cosa che conta in quell’istante sono i suoi occhi verde smeraldo fissi nei miei che mi osservano spaventati e disperati in una muta richiesta di aiuto.
 
 
Raven corse verso di lui e appena gli fu vicina lo strinse a se tingendosi di quello stesso liquido vermiglio che ricopriva la Bestia.
- Ti prego fermati…
 
L’animale emise un rantolo di dolore e si inginocchiò sull’asfalto mentre le esili braccia della ragazza che già altre volte avevano circondato quei fianchi adesso tremavano impercettibilmente a causa della paura cieca che la invadeva in quel momento…La sua paura però non era rivolta a se stessa ma era indirizzata al ragazzo rinchiuso in quel corpo animalesco che pian piano fu scosso da brevi spasmi a causa della lotta interna che stava avvenendo dentro la sua mente tra il mutaforma e la Bestia.
 
 
Sento chiaramente i suoi artigli straziare la mia pelle già ricoperta di ferite ma non mi arrendo, perché so che se lo facessi la Bestia prenderebbe il controllo e le farebbe del male…Perché devo mantener fede alla promessa che mi sono fatto.
Incasso l’ennesimo colpo cadendo in ginocchio con il capo chino mentre le risate di quel mostro riecheggiano nella mia mente facendomi stringere i pugni tanto da far diventare le nocche bianche per lo sforzo e in quel momento però che comprendo cosa fare, riuscendo così a calmarmi.
- Vattene !
- Come hai detto ?
- Va via ! Sparisci stupida bestia !
- AHAHAHA Tu non puoi cacciarmi…
- Una volta qualcuno mi disse che anche se tu eri parte di me questo non mi qualificava come mostro…
- Come ?
- Perché fino a che io riuscirò ad essere più forte di te allora rimarrai solo una stupida parte di ombra nel mio cuore
- Ma tu non sei più forte di me !
- Invece si…perché tu non hai ragioni per vivere mentre io…Le ho!
 
Un dolore atroce mi pervade mentre i miei muscoli e le mie ossa tornano alle dimensioni normali facendo mutare ancora il mio aspetto, sotto lo sguardo preoccupato ma anche rasserenato di Raven che continua a stringermi tra le sue braccia.
Dopo alcuni secondi di intontimento però, inizio a percepire quello che succede e urlo come non ho mai fatto mentre avverto il mio corpo tornare normale e l’unica cosa che mi impedisce di perdermi in quella sofferenza sono i Suoi occhi che non si allontanano mai dai miei, neanche quando Adone ferito, si allontana, nemmeno nel momento in cui gli altri si avvicinano preoccupati e allora sorrido…Sorrido felice perché capisco di potercela fare se lei è con me.
 
 
T-Torre, Stanza di Raven, ore 23.00
 
Mi volto ancora cercando di dormire ma appena chiudi gli occhi, nella mia mente, si susseguono nuovamente le scene dello scontro facendomi rabbrividire, cerco di ignorarle ma quando non ci riesco per l’ennesima volta allora mi alzo e dopo alcuni secondi di indecisione mi dirigo verso la porta con passo leggero per poi iniziare a percorrere i corridoi ormai bui della torre con il dubbio di star sbagliando, dubbio che svanisce quando mi trovo davanti la porta di metallo della stanza medica.
Poggio la mano sulla maniglia ma quando sto per abbassarla mi fermo e mordendomi le labbra guardo al di là della piccola finestrella di vetro riuscendo a scorgere nell’oscurità due inconfondibili occhi di smeraldo che mi osservano in attesa, consci della mia presenza.
 
 
E’ lì. Avverto la sua presenza dietro la porta e quando noto l’ora tarda rimango leggermente interdetto per poi iniziare a guardare verso la piccola finestra posta sopra la porta riuscendo così ad incrociare i suoi occhi ametista che mi osservano per alcuni secondi prima svanire nell’oscurità che li circonda.
In un primo momento penso che abbia deciso di andarsene poi però mi ricredo e sorridendo dolcemente osservo la porta aprirsi senza emettere alcun suono mentre i suoi passi leggeri riempiono la stanza, assieme al suo respiro e al suo profumo dolce che mi inebria.
 
 
Rimaniamo ad osservarci per un tempo che mi pare infinito con come unica testimone di quell’ incontro la luna, una luna piena e luminosa che ci permette di guardarci, sento il suo sguardo su di me e non posso fare a meno di posare gli occhi sulle fasciature che li coprono le braccia e il petto e allora chiudo gli occhi mentre il suo odore pungente ma allo stesso tempo dolce riesce a calmare i battiti accelerati del mio cuore.
- Perché sei qui ? – la sua voce è come un canto per le mie orecchie e non riesco ad evitare di sorridere quando sento la sua stretta sulla mia mano.
- Io…Non lo so…- e mentre lo dico incateno i miei occhi ai suoi non riuscendo a fare a meno di quelli smeraldi che brillano sotto la luce  pallida della luna.
- Non  so che dire…
- Neanche io…
 
 
I due eroi rimasero ad osservarsi in silenzio e in quel momento come se li fosse stato ordinato si avvicinarono all’altro e unirono le loro labbra in un bacio passionale e pieno di amore, frustrazione, dolore, dolcezza e molto altro…
Raven si staccò lentamente, cercando di calmare il proprio cuore che batteva come impazzito dentro il suo petto insieme a quello di BeastBoy che impaziente ma anche inesperto posò ancora le sue labbra su quelle della ragazza iniziando ad accarezzarle il capo e facendola sdraiare su di lui mentre lei con la stessa passione passava le sue mani sul petto del verde facendo accelerare sempre di più i loro battiti cardiaci.
- B...Beast…
- Ti amo….Ti amo Raven…
- Ti amo anche io Beast…
 
 
Sento la sua pelle delicata e senza pensare a null’altro che non sia lei inverto le posizioni incominciando a baciarle il volto mentre le sue braccia circondano il mio collo e le sue mani si stringono attorno ai miei capelli quando inizio ad approfondire i nostri baci…Dei baci pieni di peccato ma di cui mi è impossibile fare a meno.
Io la amo…La amo più di ogni altra cosa al mondo e non posso fare a meno di lei.
 
 
Insinuo le mie mani tra i suoi capelli verde prato e mi sembra di morire quando la sua bocca preme ancora una volta sulla mia rendendo impossibile tornare indietro…In quel momento però non mi interessa di star tradendo Robin perché l’unica cosa di cui  mi importa sono le sue mani che mi sfiorano desiderose ma indecise, i suoi occhi pieni di passione così come le sue labbra premute con insistenza sulle mie in cerca di un contatto…Allora mi chiedo come ho fatto a sopravvivere senza quelle mani, quegli occhi o quelle labbra, mi domando come ho fatto a vivere senza poter provare quelle emozioni così forti che mi stanno scuotendo l’animo e l’unica risposta possibile è che io non ho mai vissuto…Mai come adesso.
 
 
Quella notte fu per entrambi indimenticabile, perché la passione e l’amore che li aveva pervasi non l’avevano mai provata con nessun altro, perché oramai sapevano che i sentimenti che provavano per l’altro erano troppo forti per essere fermati.
 
 
La osservo ancora  incredulo di fronte alla scioccante ma stupenda verità che mi si è presentata questa mattina, quando, aperti gli occhi, ho capito che questa notte non è stata un sogno ma solo la pura e semplice verità.
Accarezzo lentamente i suoi capelli e la sua schiena nuda, coperta solo dal leggero lenzuolo bianco che mi impedisce di poter osservare nuovamente la mia Raven in tutto il suo splendore, sorrido inconsciamente e le bacio il capo ancora posato sul mio petto mentre i suoi occhi si aprono lentamente incontrando i miei.
- BiBi ma…
- Non è stato un sogno a quanto pare…
 
Ci guardiamo ancora per un po’ fino a che non potendone più la bacio con amore e dolcezza venendo ricambiato anche se con indecisione, allora mi stacco sorpreso e la guardo, in attesa di un chiarimento, anche se la mia curiosità svanisce quando incrocio nuovamente i suoi occhi e mi perdo in quel viola scuro pieno di mistero.
 
 
Non riesco ancora a crederci…Tutto quello che è successo non è stato un sogno…Sbatto le palpebre più volte tentando di svegliarmi finche non avverto le sue labbra sulle mie e anche se vorrei abbandonarmi a quel contatto non posso e cerco di resistergli facendolo allontanare.
- Beast…
- Rae…
 
Ancora una volta non riesco a parlare dinnanzi a quelli smeraldi puri e luminosi che mi osservano felici e incantati allo stesso tempo riscaldandomi il cuore, tento di tornare in me ma mentre sto per parlargli noto l’orario e preoccupata scendo in fretta dal letto raccogliendo i miei abiti sotto il suo sguardo sorpreso.
- Cosa fai ?
- Sono le sette Beast ! Robin si starà alzando e anche gli altri !- sentendo le mie parole capisce e si riveste anche lui.
 
Appena finisco di indossare i miei abiti mi dirigo verso la porta ma prima di poter abbassare la maniglia sento le sue braccia circondarmi la vita e non riesco a fare a meno di sorridere voltandomi verso di lui che felice mi bacia dolcemente.
- Raven…Io non voglio dimenticare questa notte…
- Neanche io Beast…ma….
 
Ci guardiamo negli occhi e in quel momento è chiaro per entrambi che quando uscirò dalla stanza tutto tornerà come se nulla fosse successo. Abbasso il capo mentre una piccola lacrima sfugge al mio controllo cadendo sul pavimento seguita subito da un'altra bloccata però dalla sua mano che delicatamente la raccoglie e mi bacia ancora una volta sorridendo.
- Raven io so che tu mi ami ma finche ci sarà anche Robin nel tuo cuore io non potrò starti accanto…Ti voglio dire una cosa però…Io non mi farò fermare da lui e lotterò per avere il tuo cuore, quindi…
Non piangere piccolo angelo…



Beh ? Che ve ne pare ? *-* Per me è venuto bene non so voi comunque volevo chiedervi se dopo questo capitolo dovrei alzare il rating ad arancione oppure lasciarlo giallo...Giallo o Arancione...è questo il dilemma U.U B- O.o sei pazza comunque grazieeeeeeeeeeeee *-* AR- prego XD
Spero tanto che questo capitolo anti Love... insomma quello, vi sia piaciuto U.U e spero soprattutto che siate così gentili da recensirmi XD Un ultima cosa....Saphira mi dispiace ma se sei morta io non posso farci nulla XD
Baci AlexRae00 XD XD

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Capitolo 8
*** ...Regina... ***


Weilaaaaaaaa XD E dopo aver preso e ripreso per un miliardo di volte questo capitolo non sapendo come andare avanti o come iniziarlo finalmente oggi sono riuscita a scrivere qualcosa di decente XD BiBi- ti amo mia reginaaaaa *-* Rae- si anche io U.U B- Raeeeee *W* 
Bene in questo cappy (se si può definire tale) il caro vecchio verdolo torna in se ! Eh si a quanto pare dovremmo sorbirci le sue battute -.-" e a proposito delle battute del verdolo voglio ringraziare le mie due amiche Saphira2000 e Fuoco123 che hanno collaborato nella creazione delle battute squallide di BiBi rendendo possibile il suo ritorno U.U Spero vi piaccia e buona lettura..




Il mezzo robot si diresse lentamente, con passo strascicato, verso l’infermeria della Torre e dopo aver guardato l’ora dal suo braccio metallico sbadigliò sonoramente prima di aprire la porta della stanza con cautela, temendo di poter svegliare la persona che avrebbe dovuto riposare al suo interno. Avrebbe dovuto, perché infatti al posto di dormire il giovane Titans dalla pelle verde era intento ad osservare con insistenza l’oggetto posto sul suo dito che lo collegava ad uno dei macchinari vicini.
Cyborg sollevò un sopracciglio, stranito dallo sguardo concentrato che l’amico riservava all’attrezzo, e si avvicinò al compagno per assicurarsi che stesse bene.
 - Ehi BiBi… Tutto a posto ?
 
Il mutaforma alzò il capo e con una serietà che l’altro non aveva mai visto nei suoi occhi esclamò all’improvviso – Sono morto ?
 
Victor spalancò il suo unico occhio umano scioccato dalla strana affermazione e non riuscendo a comprendere il senso di tale domanda si avvicinò maggiormente al letto con il capo inclinato verso destra.
- No… Perché dovresti essere morto ?
 
Garfield alzò la mano destra mostrando lo strano aggeggio che prima aveva fissato con tanta insistenza, cercando intanto di trattenere una risata e spaventando maggiormente il cyborg che indietreggiò timoroso di fronte a tale scena.
Il verde allora sorrise divertito e avvicinando ancor di più la mano al volto del compagno disse qualcosa che l’altro non si sarebbe mai aspettato di sentire dopo tutto quello che era successo nell’ultimo periodo.
- Perché sono in “para-dito” ! Hai capito ? Para-dito !
- Tu…Hai…Tu…- il Titan sgranò nuovamente il suo occhio portandosi allo stesso tempo una mano sul volto coprendosi la parte non meccanica del viso che intanto assumeva una smorfia tra il felice e il disperato per la squallida battuta appena fatta dall’amico.
 
 
Una battuta. Non riesco a credere che quell’ idiota sia tornato in se.
La prima cosa che vorrei fare sarebbe urlare per la felicità e scoppiare a ridere ma evito tutto questo e mentre sulle mie labbra spunta un sorriso rassegnato inizio a scuotere il capo sotto lo sguardo luminoso di BiBi che non ha smesso un attimo di ridere per la sua pietosa battuta.
- Sei tornato…- sussurro queste parole ma so che lui mi ha sentito perché vedo la sua espressione diventare ancor più allegra.
 
 
Siamo sul divano della Main Ops-Room e Robin mi sta accarezzando la schiena dolcemente ma io non riesco ad avvertire lo stesso calore provato questa notte.
Arrossisco all’improvviso quando quei ricordi tanto belli quanto dolorosi ritornano facendomi spuntare un involontario sorriso sulle labbra che poco dopo inizio a torturare per i sensi di colpa che mi attanagliano il petto e rafforzano la presa ad ogni sua carezza.
Un tocco così dolce ma anche doloroso che sembra bruciarmi con il suo violento calore, segnando ancora la mia anima e il mio cuore, rimasto in quella stanza insieme a Lui.
- Ehi, tutto ok piccola ?
 
Un brivido mi percorre la spina dorsale facendomi rabbrividire.
Alzo il capo insicura, con il timore che Robin possa leggermi dentro vedendo nei miei occhi quello che adesso mi tormenta, ma la mia paura svanisce nell’istante in cui i suoi occhi blu come il mare incrociano i miei, riscaldandomi il cuore e riaccendendo l’amore che provo per lui.
- Si…Sto bene…- sorrido dolcemente contagiando anche lui per poi avvicinare le mie labbra alle sue.
Io lo amo, lo amo più della mia vita, e ogni volta che lo guardo o penso a lui il mio cuore accelera i battiti ma ogni volta che penso a BiBi mi sembra che il mio cuore possa scoppiare.
Mi stringo a Robin cercando conforto e nascondo il mio volto contro il suo petto per impedirgli di vedere le mie lacrime che silenziosamente scendono, bagnando la sua giacca. Lui mi abbraccia delicatamente e poggia il mento sul mio capo accarezzandomi i capelli con dolcezza, consapevole che io sto piangendo.
 
 
Uscito dalla stanza il cyborg si ritrovò di fronte Starfire che con uno sguardo preoccupato osservava la porta, indecisa se varcarla o meno per poter assicurarsi della salute del suo amico verde.
Cyborg sorrise sereno e accarezzando il capo della rossa la invitò ad entrare nell’infermeria rassicurandola sulle condizioni del mutaforma steso nel letto che rivolgeva lo sguardo alla finestra.
- Grazie Cy…
- E di cosa ? – con queste parole Victor si allontanò verso la Main Ops-Room con l’intenzione di prepararsi la colazione che a causa del compagno ferito non aveva ancora fatto.
 
Star con lo sguardo rivolto al pavimento si avvicinò al letto di BeastBoy, trattenendo a stento le lacrime che premevano per uscire.
BiBi si voltò e sorridendo a 32 denti la strinse a se con tutta la forza che in quel momento aveva in corpo mentre l’amica scioccata ricambiò con meno impeto l’abbraccio, attendendo che il ragazzo la liberasse dalla sua stretta fraterna.
- BiBi cosa succede ? – l’aliena dopo essersi allontanata lo guardò con attenzione in cerca di una spiegazione che però l’altro non sembrava intenzionato a dare perché continuava a sorridere come se niente fosse con un’espressione sognante in volto.
- Non è successo niente !
 
La ragazza alzò un sopracciglio e incrociando le braccia al petto si sedette sulla sedia posta affianco al letto con la chiara intenzione di ricevere delle risposte.
- Certo e io sono mago merlino…BiBi cosa hai combinato ?
 
Il verde sempre sorridente si grattò la nuca pensieroso per poi abbassare il capo imbarazzato mentre la tamaraniana attendeva con impazienza ma anche curiosità i chiarimenti che tardavano ad arrivare.
 
 
Non so che fare. Osservo di sottecchi Star e mi mordo le labbra con insistenza, cercando una spiegazione valida per il mio comportamento…Normale.
Quella parola mi fa sorridere maggiormente e senza più indecisione alzo la testa fissando i miei occhi in quelli della mia migliore amica.
- Non posso dirtelo…- inizialmente rimane interdetta ma subito capisce e mentre le sue labbra si incurvano verso l’alto si alza dalla sedia e dopo avermi abbracciato ancora una volta si dirige verso la porta ed esce serena.
- Mi dispiace Star…Ma non posso proprio dirtelo- chiudo gli occhi rilassato e finalmente dopo tanto tempo mi abbandono tra le braccia di Morfeo felice, perché so che nei miei sogni posso rivivere questa notte appena passata e il sapore di lei che ancora adesso sento sulle mie labbra.
 
 
Sono ancora stretta tra le braccia del mio leader quando nella stanza entra il mio caro fratellone con passo baldanzoso che tutto sorridente prende l’occorrente per prepararsi la sua colazione.
L’ osservo per qualche minuto durante la preparazione del suo pasto mattutino e incuriosita dal suo comportamento mi libero dall’abbraccio possessivo del mio Robin per avvicinarmi a Cyborg che intanto si è seduto ad una delle sedie del bancone per consumare la sua colazione più che abbondante.
Arriccio il naso quando avverto il forte odore di bacon e uova che per quanto siano buoni a quell’ora del mattino mi danno il voltastomaco e mi accomodo su uno sgabello vicino posando il capo sui palmi con delicatezza, attirando così l’attenzione di Victor che mi dà il buongiorno con allegria per poi dedicarsi nuovamente al suo lauto pasto con voracità.
Non passa neanche un minuto che il mio caro amico ha già concluso di mangiare e con una mano sul suo stomaco di acciaio si volta verso di me dopo aver salutato Star che appena entrata si dirige anche lei verso il frigo volteggiando a qualche centimetro da terra.
 
- Come mai così felici oggi ? – Robin incuriosito dal loro comportamento si alza dal divano e dicendo questo si poggia accanto a me circondandomi la vita con un braccio.
- Niente di che…
- Si, ha ragione l’amico Cy !
 
Scambio un occhiata con il mio ragazzo e sapendo che lo stesso pensiero ha attraversato entrambi mi volto nuovamente verso i due “indagati” con un sopracciglio sollevato.
- Centra Beast per caso ? – non finisco neanche di porre la domanda che entrambi sorridono ancora una volta per poi annuire con impeto.
- E’ tornato !
 
Bastano solo quelle due parole per farmi spalancare gli occhi all’improvviso e spingermi ad alzarmi dalla sedia senza fare caso a Rob che inizialmente non comprende il significato di quelle parole e rimane sorpreso a causa della mia reazione.
- Davvero ? E sapete il perché ?
- No Rob ma sembra che questa notte gli abbia portato consiglio !
- Forse l’amico BiBi ha sognato qualcosa !
- L’importante è che sia di nuovo lui…Ehi piccola cosa c’è ?
 
Cerco di calmarmi ma l’imbarazzo è forte, soprattutto a causa delle parole dette da Cyborg e Star che anche se involontariamente mi hanno riportato alla mente questa notte facendo aumentare i battiti del mio cuore che mi sembra possa uscire dal mio petto all’istante.
Volto il capo per impedire agli altri di guardarmi in volto e sorridendo leggermente mi congedo dicendo di voler andare in camera.
 
- Forse non si sentiva bene…- il cyborg si grattò il capo stranito per poi raccontare all’amico di quella mattina anche se il leader non ascoltò niente di quello che i compagni gli dissero perché nella sua mente continuava a ripensare alla strana reazione della sua ragazza.
* Perché si è comportata in quel modo ? Cosa diamine sta succedendo !?
 
 
 
20 dicembre, 17.30, Main Ops-Room
 
Sollevo la tazza e dopo aver soffiato sul liquido scuro al suo interno alzo lo sguardo per osservare l’enorme albero di natale che illumina la stanza con le sue luci colorate mentre sul mio volto si forma un sorriso quando ripenso a come tutto sia tornato come prima…O quasi.
Mi sfioro le labbra con le dita e chiudo gli occhi mentre il sapore così dolce e pungente allo stesso tempo, di Lui, mi fa tornare indietro a due settimana fa, quando non riuscì a resistere e mi abbandonai alla passione che mi aveva avvolta con così tanta forza da farmi scordare tutto il resto, come se fossimo solo noi…Solo noi e nessun altro.
- Ohi piccola…Cosa leggi ?
- Niente di che…- sorrido come se nulla fosse e lo abbraccio per poi unire le sue labbra alle mie con impeto sempre maggiore finendo per farlo sdraiare sul divano senza che le nostre labbra si fossero staccate.
Continuiamo a baciarci mentre le sue mani calde mi accarezzano come tante altre volte la schiena procurandomi vari brividi per l’eccitazione del momento.
Sobbalzo leggermente quando sento il suo tocco direttamente sulla pelle e mi lascio trasportare continuando a stuzzicare le sue labbra che si staccano dalle mie solo quando il bisogno di aria si fa impellente.
- C’è qualcuno….Oh ma…Cosa state facendo uccelli maniaci !?
 
Mi stacco da Robin e più velocemente che posso mi abbasso la maglia cercando di sistemarmi nel migliore dei modi mentre il mio ragazzo si volta verso la porta avendo riconosciuto, come me, la voce della persona appena entrata che ci guarda dal corridoio con un sorrisetto malizioso stampato in volto e le braccia conserte.
- Beast noi…
- Non stavamo…Voglio dire…
 
A causa dell’imbarazzo arrossiamo entrambi sotto lo sguardo divertito di lui, che intanto si è appoggiato allo stipite, per poi tornare al nostro abituale colore dopo esserci finalmente calmati.
- Uh…Si accendono e si spengono le luci di natale !
 
Lo guardo scioccata mentre Rob si copre il volto con la mano e BiBi ride per la sua battuta squallida tenendosi la pancia per le troppe risate.
In quel momento però sorrido anche io vedendolo così sereno e mi chiedo ancora una volta come faccia a comportarsi in questo modo di fronte a me e Robin quando solo due settimane fa gli avrebbe spaccato la faccia se ci avessi visti in una situazione così.
Scuoto il capo e mi siedo sul divano accanto a Robin che intanto sta parlando insieme a BiBi .
- Come ti è venuto uccelli maniaci ?
- Beh i vostri nomi sono quelli di due uccelli no ?
- Lasciamo perdere…
 
 
Parlo tranquillamente con Robin anche se non riesco a smettere di osservare Rae che come se niente fosse prende il suo libro rincominciando a leggere.
Ignoro il mio amico che poco dopo si alza e dopo averci salutato si allontana forse diretto al garage e continuo a guardarla mentre immobile come una statua greca sposta solo lo sguardo su quelle pagine bianche e nere.
Resto incantato e sobbalzo leggermente quando la sua mano rapida cambia pagina sfiorando delicatamente la carta con dolcezza, come se fosse qualcosa di vivo, per poi spostarsi i capelli dietro l’orecchio con grazia continuando a tenere gli occhi fissi sulle scritte che popolano quei fogli di così grande valore per lei.
In silenzio rimango ad osservare quell’eterea creatura dal regale portamento che senza farsi distrarre dal mio sguardo continua a leggere con interesse e passione facendomi sorridere.
Ad un tratto però l’incanto si spezza, la regina chiude delicatamente il libro accarezzandone poi la copertina e con eleganza lo posa sul tavolo dinnanzi a lei voltandosi verso di me in modo tale che i nostri occhi si incrociano.
- Perché non sei andato via ?
- Come ?
- Perché sei rimasto ad osservarmi ?
- Perché…Non lo so…L’unica cosa che so è che io vivrei di questo…
 
Spalanca leggermente gli occhi arrossendo per l’imbarazzo e io non posso fare a meno di sentirmi lusingato per aver colorato di rosso le guance di una regina, una stupenda regina.
- Potrei vivere solo osservandoti mia regina perché anche solo la tua figura mi sazia…Il mio unico desiderio sarebbe quello di vederti sorridere, perché ogni qualvolta che le tue labbra si incurvano in quella dolce espressione io riesco a capire cosa significa essere felici, mia regina…
- Beast…Io…
 
 
La ragazza rimase sorpresa da quelle parole e con una mano stretta al petto come a fermare il battito sempre più forte del suo cuore, lo strinse a se e tremando per l’emozione lo baciò senza pensare a nulla mentre lui ricambiava con la stessa passione quel bacio che sapeva di lacrime...Lacrime di una ragazza…Lacrime di una…
…Regina…





Beh ? Spero che almeno qualcuno lo trovi decente -.-" Volevo dirvi che ho avuto un problemino e a quanto pare le mie considerazioni finali sono venute in grassetto e corsivo -.-" UFFAAAAAAAA >.< Ma lasciando stare le mie sfortune vi chiedo umilmente di recensire ma soprattutto di continuare a seguirmi *-* vipreeeeeeeegoooo io senza di voi non esisto *-* Come può un autore andae avanti senza fan ? 
Vabbè è meglio che vada perchè devo rifarmi il letto -.-" la pecca delle vacanze è questa -.-" 
Ciao a tutti XD A presto XD AlexRae00 XD XD 

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Capitolo 9
*** La verità sul loro amore... ***


Ohiiiiiiiiii Genteeeeeeeeee XD Come va ? Chiedo perdono per l'immenso ritardo ma ho avuto dei problemi con oc che non si accendeva più a causa di un virus e abbiamo dovuto portare ad aggiustarlo, così ho dovuto aspettare un bel pò prima di riavere il mio pc ma alla fine anche se ho rischiato di perdere tutti i miei dati e le mie storie sono riuscita a salvare tutto e adesso posso finalmente tornare a scrivere XD XD 
Alloooora in questo capitolo che doveva dividersi tra il natale e un altro giorno ( non vidico quale perchè lo metterò nel prossimo capitolo XD) adesso parla solo del natale perchè è venuto più lungo del previsto XD BiBi- Oh no credevo di essermi liberato di te -.-" AR- Mi dispiace ma non ti puoi liberare di me tanto facilmente XD 
Spero tanto che questo capitolo per cui mi sono impegnata tanto sia di vostro gradimento e che le emozioni dei personaggi riescano ad essere abbastanza reali U.U
Buona Lettura XD



Guardo l’orologio assicurandomi di essere in orario e con un velo di ansia addosso mi sistemo l’abito, controllando per la millesima volta il trucco che colora il mio volto perlaceo, respirando e inspirando lentamente, nel tentativo di calmarmi prima dell’arrivo del mio cavaliere.
Ad un tratto sento bussare e sapendo di chi si tratta inizio a sistemarmi nervosamente il ciuffo con la mano, dirigendomi verso la porta con il capo chino e il battito accelerato.
Dinnanzi alla porta mi fermo per alcuni secondi, serrando le palpebre, fino a che non avverto nuovamente il familiare toc, toc che mi ridesta e apro la porta della mia camera, incrociando i suoi occhi blu mare che come al solito mi fanno perdere la testa.
- Ehi piccola…Sei stupenda con questo vestito…- e dicendo questo mi porge il braccio mentre io, arrossendo, poso il palmo nell’incavo dell’arto, come per appoggiarmi a lui.
- Anche tu stai benissimo con lo smoking…
 
Lui mi sorride dolcemente per poi inforcare il corridoio che porta alla Main Ops-Room e raggiungere gli invitati che intanto parlano tra di loro allegramente, illuminati dalle calde luci natalizie che decorano la stanza e la casa.
- Ehi Rae ! Rob ! – il ragazzo dai capelli nero pece, legati in una coda, e due profondi occhi blu scuro tendente al nero,  ci sorride e si avvicina, insieme ad un altro giovane altrettanto affascinante con i capelli castano chiaro che si ferma dinnanzi a me e con galanteria mi bacia il dorso della mano, così come il suo amico.
- Questa sera sei più bella del solito Raven…
- Sono pienamente d’accordo con Aqualad…Sei davvero fortunato ad avere una donna così al tuo fianco Robin…  - e come a sottolineare quanto detto i due Titans mi sorridono maliziosamente facendomi arrossire e causando un certo nervosismo nel mio ragazzo che, assottigliando lo sguardo, circonda la mia vita con un braccio stringendomi a se.
- Lo so…E farò l’impossibile per farla rimanere con me…Adesso se volete scusarci andiamo a salutare gli altri…
- Allora ci vediamo in giro
- Buona serata !
- A dopo ragazzi…
 
*
- Oh, oh ! La piccola Rae ha fatto colpo ancora una volta !
- Piantala Felicità !
- Maddai Rae ! Devi arrenderti all’evidenza !
- Si, ha ragione… Per quanto mi secchi dirlo non devi farti tutti questi problemi se dei ragazzi ti corteggiano !
- Ma Logica loro non sono dei comuni ragazzi ! Loro sono dei super ragazzi !
- AHAHAH ! Appoggio pienamente Coraggio ! Sono dei super ragazzi !
- Adesso basta voi tre ! Lasciatemi in pace !
-.Ok, ok…
*
 
Sbuffo infastidita quando le mie emozioni finalmente se ne vanno e sposto lo sguardo alla mia destra, incrociando quello del mio Rob che mi osserva attento, prima di girarsi per salutare alcuni Titans intenti a bere vicino al tavolo del buffet, allestito appositamente da Cyborg che adesso discorre con Bumble poco più avanti.
 
 
Mi porto alla bocca l’ennesima focaccina mentre con gli occhi vago per la sala, in cerca di una persona in particolare che alla fine scorgo dall’altro lato del tavolo, impegnata in una discussione con il nostro leader, Kid Flash e Jinx, che intanto si stringe al braccio del Titano dell’est sorridendo.
Finita la focaccina afferro un bicchiere e presa una bibita a caso ne verso il contenuto all’interno, per poi ingurgitarlo e storcere il naso subito dopo a causa del sapore amaro che mi pervade la bocca.
- Ciao BiBi…
 
Volto il capo di scatto incontrando gli occhi rosso scuro di Argent che mi saluta con la mano mentre lentamente si avvicina, fino a che, arrivata al mio fianco, si ferma e inizia a giocare con il bicchiere che regge tra le mani di un particolare color perla, più chiaro di quello di Raven.
- E così avete organizzato la festa…
- Beh Star ci teneva molto e il Natale è una delle poche occasioni in cui possiamo stare tutti insieme !
 
Le sorrido spensierato mentre lei mi guarda con la coda dell’occhio e risponde, anche se con meno entusiasmo di me.
- Ho sentito che hai avuto dei problemi nei mesi scorsi…
 
Sentendo quelle parole mi rabbuio leggermente, continuando però a sorridere, e versandomi ancora da bere sposto lo sguardo sulla persona più importante della mia vita che intanto si allontana da Robin e si guarda intorno, come alla ricerca di qualcosa.
Percorro il suo corpo con lo sguardo e inevitabilmente il mio sorriso si allarga e i miei occhi si illuminano quando mi rendo conto di quanto bella sia con indosso quell’abito verde scuro.
- Da quanto tempo ?
 
Quella domanda mi riscuote e non capendone il significato sposto contro voglia lo sguardo sulla ragazza al mio fianco che intanto ghigna divertita della mia espressione, ora imbronciata e leggermente innervosita, che aumenta quando la vedo ridacchiare per chissà quale motivo.
- Di che parli ?
 
Lei alza le spalle tranquilla per poi voltarsi, diretta verso altri invitati, – Nulla… A dopo…
 
*- Che tipa assurda !
 
 
Raven annoiata si alzò dalla sedia su cui era seduta e allontanatasi dal moro iniziò a guardarsi intorno, alla ricerca di una familiare capigliatura verde smeraldo che non vedeva dall’inizio della serata.
Nello stesso momento il suddetto ragazzo si confuse tra la folla fino ad arrivare alle spalle della giovane che, a causa della confusione, non si accorse del mutaforma dietro di lei fino a quando lui non l’afferrò per i fianchi, abbracciandola.
- Ehi !
- Beast ! Mi hai spaventata ! – ma la maga non ebbe neanche il tempo di sussurrare quelle parole che il ragazzo la trascinò in un punto più nascosto della sala, in modo da non essere visti.
- Mi cercavi ?
- Io…- la viola si portò una mano al petto, cercando di fermare quel suo cuore impazzito che continuava a battere forte, così tanto che anche un orecchio normale avrebbe potuto udirlo.
- Allora ?
 
Il ragazzo sorrise malandrino mentre avvicinava a se la ragazza che preoccupata si mordeva le labbra color sangue, cercando disperatamente una via di fuga a quella situazione tanto voluta quanto indesiderata.
- Beast cosa vuoi fare ?
- Non preoccuparti non ci può vedere nessuno qui…
 
Gli occhi color ametista di lei si spalancarono quando lui,ormai vicinissimo, posò le proprie labbra sulle sue, facendole provare così tante emozioni contemporaneamente da farle venire mal di testa per la loro intensità.
Dopo alcuni secondi di smarrimento Raven riprese il controllo di se, allontanando con uno spintone BiBi, che la guardava sorpreso e spaventato dalla sua stessa azione.
- Scusami Rae ! Io non sono riuscito a controllarmi…
 
La ragazza tremante si portò una mano al viso e con le spalle al muro scivolò fino a sedersi sul pavimento freddo della stanza, cercando di calmare i battiti accelerati e i singhiozzi che l’avevano colta all’improvviso, spaventando il ragazzo che si inginocchiò al suo fianco abbracciandola con dolcezza.
- Raven scusa…
 
La maga però non rispose ma si strinse al suo petto, nascondendo il viso nella sua giacca, mentre lui angosciato la prese in braccio, per poi portarla nella sua stanza, sperando di farla calmare almeno un po’.
 
 
Apro la porta e appena entro mi dirigo verso il letto per posarvi Raven che anche se lentamente si sta calmando e ora ha smesso di singhiozzare, continuando però a piangere anche se in silenzio, accovacciandosi tra le lenzuola color glicine.
Senza fa rumore vago per la camera, sorridendo quando i miei occhi incrociano un grande peluche a forma di gallina, accanto alla finestra, che mi riporta agli albori della squadra quando, mentre ci trovavamo al Luna Park,vinsi quel pupazzo e senza un motivo preciso lo donai a lei, anche se immaginavo che se ne sarebbe liberata.
Scuoto la testa per tornare in me e continuo l’esplorazione della stanza, per poi fermarmi nuovamente quando noto sulla scrivania una foto che ritrae noi cinque insieme a Tokyo, dopo che avevamo salvato la città dal nemico di turno.
Curioso mi avvicino maggiormente afferrandola, per poterla guardare meglio, e sorridendo quando il ricordo di quella “vacanza” si fa vivido nella mia mente .
Accarezzo il vetro delicatamente soffermandomi su ognuno di noi…Star sorride a trentadue denti mentre abbraccia Cyborg e Robin che, anche se con meno entusiasmo, sorridono anche loro, guardando l’obbiettivo, mentre Raven mi guarda infuriata e io sogghigno, mostrandole una foto di lei fatta a sua insaputa da me, alcuni attimi prima.
- Beast…
 
Volto la testa e più in fretta che posso corro al suo fianco, inginocchiandomi al lato del letto in modo da poterla guardare negli occhi, intanto che la mia maga si mette seduta.
- Mi dispiace…Io…
- Raven non è colpa tua…- ma le mie parole non vengono ascoltate e lei continua a scusarsi.
- No Beast ! La colpa è mia ! Questa situazione orribile è causa mia !
- Non è vero…
- Si invece ! Io sto con Robin e lo amo più di me stessa ma lo tradisco con te ! Io sto tradendo la persona che amo con un altro !
 
Ascolto le sue affermazioni stringendo i denti mentre il mio cuore comincia nuovamente a creparsi, a causa del troppo dolore che avverto in questo momento.
- Ma la cosa che mi fa più male è il fatto che io faccio lo stesso con te !
 
Sconcertato alzo il capo, incrociando i suoi occhi disperati che hanno rincominciato a lacrimare copiosamente dopo questa assurda frase che ha appena detto.
- Lo so che è assurdo ma io amo te e amo Robin ! E se sono con uno inevitabilmente sento di tradire l’altro ! Allo stesso tempo ogni volta che bacio te o Lui sento che quello che provo è amore…
 
 
Distrutta porto la mia mano al petto prendendo dei respiri profondi per tentare di calmarmi definitivamente mentre lui, inizialmente scioccato, sorride e mi accarezza il viso amorevolmente, incatenando i suoi occhi di giada ai miei e rendendomi la fuga impossibile.
Ormai in suo potere mi lascio andare completamente e, come alcuni pomeriggi fa, lo bacio con un trasporto e un amore disarmanti, venendo allo stesso tempo scossa da forti singhiozzi di dolore che svaniscono quando le nostre lingue iniziano a danzare in un vortice di passione e sofferenza, facendomi vivere nello stesso momento tutti gli istanti, belli e brutti, di questi mesi…di questo anno che tra breve finirà.
 
 
Scruto la folla tentando di trovare la mia ragazza che da una ventina di minuti sembra essersi volatilizzata nel nulla, sospirando di sollievo quando dalla porta spunta la sua chioma scura.
Velocemente la raggiungo, unendo le nostre labbra in un semplice quanto dolce bacio a stampo che sfocia in un vero bacio, interrotto solo quando inizia a mancarmi il fiato.
- Dove sei stata ?
- Ero andata in camera per aggiustarmi il trucco…
- Voi donne ! Beh ormai è quasi mezzanotte ! Vieni andiamo a prendere lo spumante…
- Certo…
 
 
La rossa sospirò chinando il capo, mentre il ricordo di poco prima le riaffiorava nella mente..
 
***
 
StarFire stava parlando con Aqualad che cercava in ogni modo di corteggiarla, fino a che Robin non si accorse dei tentativi di abbordaggio del compagno e, interrotto il suo discorso con Kole, si avvicinò ai due per poi allontanarsi con la tamaraniana senza far caso allo sguardo sorpreso degli altri due.
- Cosa c’è Rob ?
 
Il leader dei Titans arrossì imbarazzato e, maledicendosi per la sua azione avventata, si portò una mano dietro la nuca ridendo nervosamente, sotto lo sguardo preoccupato della ragazza.
- Io…volevo…cioè…
- Ti senti bene Robin ?
- Si sto bene è che…volevo salvarti da Aqualad…
- Come ?
 
Star spalancò gli occhi per la risposta e, dopo averli sbattuti un paio di volte, indietreggiò di qualche passo mentre Robin ingoiava a vuoto e spostava lo sguardo, verso la finestra, alle spalle della ragazza.
- Beh adesso vado…Devo cercare Raven…
- Oh…Certo…
- E stai attenta a quei cascamorti…- detto questo il ragazzo meraviglia si allontanò più in fretta che poté con lo sguardo fisso sul pavimento, domandandosi il motivo della sua azione e chiedendosi cosa fosse quella fastidiosa morsa allo stomaco che aveva provato vedendo StarFire insieme al ragazzo pesce.
 
***
 
Quando le lancette segnarono mezzanotte meno un minuto il silenzio cadde sulla stanza dove i giovani eroi attendevano, con ansia, la nascita di Gesù e con lui il Natale.
Robin si portò al centro della Main Ops-Room alzando lo spumante, al suo fianco Raven sorrise leggermente mentre vicino alla porta BiBi si illuminò di gioia e StarFire spalancò gli occhi in attesa del momento tanto atteso.
Quando la lancetta dei secondi arrivò a meno dieci tutti quanti trattennero il fiato, per poi sfogare tutta la loro felicità nell’istante in cui la mezzanotte arrivò, portando con se il 25 Dicembre.
- Auguri !
- Buon Natale !
- Siii ! Buon Natale !
 
 
In quel momento i ragazzi diedero libero sfogo alle loro emozioni e molte coppie unirono le loro labbra in un appassionante bacio, oppure si strinsero nelle braccia dell’altro.
Gli amici si abbracciarono o si diedero delle pacche sulle spalle sorridendo, ma mentre tutto questo accadeva quattro cuori battevano all’unisono cercando di far comprendere alla sua metà dove si trovasse…Quella notte quattro cuori tentarono di far capire, ai propri proprietari, la soluzione a tutto quel dolore…Quella notte però, quei cuori, non furono ascoltati ma messi a tacere…Perché i quattro ragazzi che possedevano quei cuori, non riuscirono a sentire quello che essi urlavano con tutte le loro forze…La verità sul loro amore…


Allora ? Vi è piaciuto ? O.O Spero tanto di si XD B- Ehi io so cosa provo >.< AR- si vabbè XD 
Bene siccome devo andare perchè non ho cenato vi chiedo solo una cosa recensiiiiiteeeeeeeeee vi pregoooooooooooooo io in cambio vi prometto che aggiornarò presto perchè ormai la scuola è agli sgoccioli (siiiiiiiiiiiiii XD XD ) e avrò più tempoooo XD B- -.-"
Attendo recensioni mi raccomando XD Voglio sapere cosa ne pensate XD 
Baci AlexRae00 XD XD <3 <3

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Capitolo 10
*** ...Mia... ***


CuCù Già ! Sono qua ! XD XD Ok sono impazzita ufficialmente XD XD B- troppe facce in questa frase -.-" AR- depresso come al solito ? XD B- Ti rendi conto di quello che hai scritto vero ?? O.O AR- si XD Alla perfezione XD B- e cosa avresti sritto ? -.-" AR- un capitolo stupendoooo >.< XD B- ma che dici ! Questa Fic è troppo deprimente -.-" 
AR- senti rispecchia la mia vita adesso U.U B- perchè ? Hai una vita deprimente ? AR- Si -.-"
Vabbè è meglio se mi sbrigo XD Allora questo capitolo mi piace molto e anche se contiene solo una parte dell'idea inziale (all'inizio doveva parlare solo dell'anniversario XD)
 credo sia venuto bene o almeno lo spero... XD 
Buona lettura XD 



BeastBoy si stiracchiò lentamente, mentre l’ennesimo sbadiglio lo costrinse a portarsi la mano al volto.
- Ma che ore sono ?
 
Il verde si alzò dalla sedia su cui era seduto poco prima e, massaggiandosi le braccia indolenzite, si diresse verso la sua stanza, sotto lo sguardo dell’unica testimone di quella notte…La luna.
 
La porta si aprì senza emettere alcun suono e appena il giovane varcò la soglia si lasciò cadere sul materasso, che in risposta, scricchiolò per l’improvviso peso a cui era sottoposto.
- Diamine mi sono addormentato sulla sedia…Che idiota…
 
Lo sguardo del ragazzo vagò per la sua camera, illuminata solo dai bianchi raggi lunari, che entrando dalla finestra semiaperta, facevano brillare gli occhi color giada dell’eroe steso sul suo giaciglio.
BiBi continuò ad osservare la sua stanza, fino a che per caso, notò il ciondolo posato sul comodino accanto alla finestra e si alzò.
Camminò con passo svelto fino al mobile prima adocchiato e afferrò il piccolo cerchio di metallo, su cui erano incisi tre graffi trasversali, che faceva da pendente alla collana, stretta ora tra le sue mani.
 
Un leggero sorriso spuntò sulle sue labbra sottili, mentre i canini affilati facevano la loro apparizione, scintillando sotto il bianco fascio di luce che si posava sul mutaforma.
- Raven…- Il Titan sospirò lievemente, chiudendo intanto gli occhi per poter ricordare meglio il momento in cui lei gli aveva donato quel piccolo monile, la stessa sera in cui era riuscito a capire cosa la tormentasse.
Bastò poco però a farlo tornare in se, un rumore improvviso, un suono impercettibile a qualsiasi orecchio umano, un fruscio che solo una persona con le sue capacità poteva avvertire.
Garfield si voltò in fretta posando con altrettanta velocità il piccolo oggetto, che prima stringeva tra le mani sul comodino, mentre spostava frenetico gli occhi da una parte all’altra, in attesa di qualcosa, di un segno che confermasse la presenza dell’estraneo, forse immaginario.
 
Nulla però si udì dopo quell’unico avvertimento che il ragazzo pensò aver immaginato, anche se il suo istinto gli disse il contrario, e forse, col senno di poi, il ragazzo avrebbe dovuto prestare attenzione a quella sensazione tanto pressante, che da qualche tempo, lo pervadeva.  
Avrebbe dovuto seguire quella, anche se flebile, pista, che in quel momento gli si presentò dinnanzi, perché in quel modo, gli avvenimenti che avrebbero seguito quella notte forse non sarebbero accaduti.
 
 
Un insistente cinguettio destò il ragazzo dalla strana sensazione che l’aveva colto, mentre come ogni mattina, si dedicava all’allenamento.
Il moro corrugò le sopracciglia stranito ma, non dandoci troppo peso, continuò a colpire le sagome che velocemente spuntavano dal terreno, non dandogli tregua.
Ad un tratto però una fastidiosa morsa allo stomaco lo pervase e credendo si trattasse di semplice fame, il giovane leader, concluse la sua seduta di allenamento per potersi dedicare alla colazione.
Quando però, anche dopo essersi saziato, continuò ad avvertire quella stretta, iniziò a preoccuparsi e a passo svelto, si diresse verso la sua camera, intenzionato a farsi una doccia calda.
- Sarò solo agitato per quello che devo fare oggi….E’ pur sempre una decisione importante da compiere ed io ho solo 21 anni…
 
Sbuffando il ragazzo chiuse la manopola dell’acqua e uscito dalla doccia si legò un asciugamano intorno alla vita, mentre con un altro si asciugava l’acqua in eccesso dai capelli.
- Sarà il momento giusto ?...
 
Robin sospirò e posando una mano, sul bordo del lavabo, osservò il suo riflesso nello specchio, che a sua volta lo guardava.
Chiuse e aprì gli occhi come se volesse svegliarsi da un sogno, per poi soffermarsi sulle tante cicatrici che gli solcavano la pelle chiara, tanti segni che gli ricordavano tutto quello che aveva passato insieme ai suoi compagni…Dei segni che con il tempo sarebbero sbiaditi ma mai scomparsi…Poi però i suoi occhi blu incontrarono una ferita più fresca che si era procurato solo due giorni prima, quando Adone, dopo aver fatto credere loro di essere sparito, si era ripresentato all’improvviso, cogliendoli di sorpresa.
Il Titan ricordò con orrore il momento in cui quel criminale aveva quasi ucciso un innocente civile che per caso si era ritrovato in mezzo al combattimento, mentre scappava con la sua famiglia.
L’uomo cercando di proteggere la moglie era stato afferrato da Adonis, che senza pensarci lo aveva lanciato contro un albero, sotto lo sguardo atterrito e adirato dei giovani eroi, che non avevano potuto impedire tale azione.
Il corvino serrò la presa sul lavandino, stringendo i denti per la rabbia che all’improvviso lo aveva pervaso, e che aumentò nell’istante in cui rimembrò con chiarezza cosa fosse avvenuto in seguito.
 
***
 
Il criminale rideva sguaiatamente della rabbia che aveva pervaso i suo avversari quando, per divertimento, aveva lanciato quell’insulso uomo contro un albero.
- Bastardo…- Quella fu l’unica cosa che uscì dalle labbra del ragazzo meraviglia, mentre con uno scatto si lanciava addosso al pazzo che si beffeggiava di loro.
 
- Cosa vorresti fare ?- Adone ghignò sadicamente e senza batter ciglio, schiantò anche il leader dei Titans, che urlò per il dolore.
 
- ROBIN ! NOOO
Adonis si voltò verso l’origine dell’urlo e ringhiando, afferrò un pezzo di vetro lì vicino, conficcandolo nel braccio del moro, che senza fiato, cercava di liberarsi dalla presa ferrea dell’altro.
Mentre lui rideva del sangue che sgorgava dalla ferita, però non si accorse di Raven, corsa verso di loro, che dopo aver accumulato la magia sulle sue mani la rilasciò contro quell’essere, sbalzandolo lontano dal suo ragazzo.
- Robin ! Robin stai bene ?
- Non preoccuparti…Argh – la viola però non si fece ingannare e recitando il suo mantra riuscì a curare, anche se in parte,il taglio che segnava il braccio del giovane al suo fianco.
Quell’attimo di distrazione però costò caro ai due, che non avendo l’aiuto dei loro compagni, impegnati ad allontanare i civili dalla zona, furono nuovamente attaccati dal cattivo in rosso…Solo che questa volta l’obbiettivo non era il ragazzo ma la maga, che finì bloccata dalla morsa dell’uomo.
- Ciao Bambolina…
- Lasciami ! – Raven tentò in ogni modo di liberarsi dalla sua presa, ma come in orrendo deja-vu, Adone la immobilizzò sull’asfalto e si avvicinò a lei, mantenendo il suo ghigno strafottente e sadico, mentre i suoi occhi percorrevano languidamente il suo corpo, troppo stanco per riuscire a respingerlo.
 
- Sai…Mi piaci…E se qualcosa mi piace…Diventa mia…
 
L’azarathiana spalancò gli occhi terrorizzata, venendo scossa allo stesso tempo da brividi di pura paura, una paura che poche volte aveva provato.
 
***
 
L’ex allievo di Batman rabbrividì ricordando il senso di impotenza che lo aveva colto e il sollievo che lo aveva pervaso poco dopo, quando il raggio di Cyborg aveva liberato Raven da quella situazione, mentre BeastBoy correva al fianco di lei, aiutandola ad alzarsi e a calmare il tremore che la scuoteva ancora una volta, facendola apparire nuovamente fragile.
- Non sono riuscito a proteggerla neanche questa volta…Se i ragazzi fossero arrivati poco più tardi forse ora….AAAHRG  ! Come posso credere di poterla proteggere per sempre se non ci sono riuscito fino ad ora ?...Come potrei porgerle la fatidica domanda se non sono stato capace di consolarla dopo che Cy e BiBi hanno impedito che venisse….Non ci voglio neanche pensare !
 
Il ragazzo sospirò quando la sua fronte toccò il freddo vetro dello specchio, non potendo fare a meno di sfiorarsi il braccio leso e non riuscendo ad evitare di percorrere con le dita la ferita che segnava il suo arto.
- Io non ti merito…
 
Improvvisamente il tocco delle sue dita sulla sua pelle si fece più rapido fino a che, con uno scatto, il giovane colpì lo specchio, infrangendolo in piccoli pezzi e ferendosi le carni…Come per punire se stesso di quello che non era riuscito a fare…Come se dovesse pagare per non essere riuscito a fare quello, che invece, era suo dovere fare.
- Non ti merito…Ma non posso fare a meno di te…
 
 
Raven si sedette con eleganza sulla scogliera che circondava la loro torre, lasciando che il vento freddo di Gennaio le scompigliasse i capelli e le sferzasse il viso, mentre l’acqua gelida del mare le bagnava il volto, a causa delle onde che si abbattevano con forza sugli scogli.
La giovane inspirò quell’aria salmastra, rabbrividendo per le temperature basse di quel periodo, e ignorando il freddo che le stava irrigidendo le membra si alzò per avvicinarsi al mare, che impetuoso si schiantava contro le rocce.
Giunta il più vicino possibile si fermò e, dopo essersi inginocchiata, immerse la mano nell’acqua invernale sperando di cancellare o allontanare la sensazione che l’aveva pervasa, ma quando si accorse di un onda fin troppo alta che l’avrebbe sicuramente investita, scattò in piedi per poi volare fino alla base della torre, poco prima che l’onda investisse il luogo dove poco prima era chinata.
 - Forse sarei dovuta rimanere sullo scoglio… Forse dovrei sparire…
- Ma che diamine dici ?!
- Solo quello che penso Felicità…
- No ! Questa non sei tu è Tristezza !
- M…Ma io…Io non ho detto nulla….
- Felicità piantala…Lasciami da sola…
- Come vuoi tu…
 
La maga alzò il capo e guardò verso il tetto perdendosi nei ricordi…Era lì che aveva iniziato a parlare davvero con il mutaforma…Era lì che lo aveva conosciuto sul serio…Era sempre lì che Robin si era dichiarato…Ed era lì che lei aveva risposto affermativamente alla sua dichiarazione…Lì era dove aveva detto, al suo ormai migliore amico, BiBi che lei e Rob stavano insieme…Era lì che il verde le aveva chiesto di non essere più amici…
La ragazza scosse il capo confusa ma mentre abbassava lo sguardo notò una sagoma dai vetri della T-Torre, una sagoma scura che la osservava.
Spaventata sbatté le palpebre, ma quando tornò a guardare verso quella finestra non vide nulla se non il buio.
- C’era qualcuno lì…Oppure sto davvero impazzendo…
 
Peccato che Raven non si stesse affatto sbagliando, perché nella torre si trovava davvero qualcuno…Una persona che aspettava solo il momento adatto per attaccare, e mentre attendeva rimaneva acquattato nel’ombra, come un’animale in attesa di poter finalmente afferrare la sua preda…Una preda che già troppe volte si era lasciato scappare…Una preda che pregustava da anni ormai…
 
 
Robin prese sottobraccio la sua dama e con delicatezza la accompagnò fino alla macchina, che Cyborg gli aveva gentilmente ceduto, per dirigersi verso il luogo dove aveva organizzato la loro serata.
- Dove andiamo ?
 
Il moro le sorrise, conscio della curiosità che la pervadeva, e senza risponderle accelerò leggermente per arrivare il prima possibile.
Neanche dieci minuti dopo il ragazzo parcheggiò l’auto e, dopo essere sceso, si apprestò ad aprire galantemente lo sportello del lato opposto, permettendo così alla sua ragazza di scendere.
- Grazie mio cavaliere…
- Prego mia principessa…- udendo quel nomignolo, la maga tornò ancora una volta al giorno in cui il mutaforma, dopo averla osservata leggere, l’aveva chiamata Regina, dicendole tutto quello che provava per lei, ma fu solo un attimo, poi la ragazza tornò in se e seguì il suo accompagnatore.
 
 
Dopo che per la decima volta, sul grande schermo della Main Ops-Room, apparve la scritta P1 vincitore, Cyborg sbuffò e lanciando il Joystick sul tavolino si voltò verso il verde, che con la testa tra le nuvole, non sembrava accorgersi della serie di sconfitte che l’amico gli stava infliggendo.
- Ehi verdolo ! M a cosa ti prende ? Oggi mi sembri troppo distratto…
 
Quelle parole risvagliarono il mutaforma dal suo torpore, facendo finalmente tornare in se il giovane dalla pelle smeraldina, che dopo un’occhiata allo schermo, si accorse delle sconfitte subite, non dandoci troppo peso.
- Hai ragione….
- BiBi…Io so che tu e Star…insomma…
- Tu sai…Cosa ?
- Che voi due amate Rob e Rae…
 
A seguire quell’affermazione ci furono alcuni istanti di silenzio, in cui il ragazzo bestia, resosi conto di quanto detto, spalancò gli occhi e la bocca senza parole, mentre l’altro sospirava.
- Come fai a…
- Me lo ha detto Star qualche tempo fa…
- Ah…
 
Il mezzo robot si alzò in piedi e, avvicinatosi alla parete di vetro che si affacciava sul mare, osservò la solitaria figura della tamaraniana, intenta a guardare il cielo stellato con occhi tristi e pieni di rimpianto…Rimpianto per non essersi dichiarata prima…Rimpianto per aver finto di fronte alla loro felicità... Perché se lei avesse espresso il suo disappunto a quella relazione, anche se fosse stato un comportamento egoista, forse non sarebbero arrivati a compiere il loro primo anniversario insieme…Forse Robin non avrebbe deciso di Chiederglielo così presto…
- BeastBoy…Lo sai che Rob vuole chiedere a Rae di sposarlo ?
 
Fu allora che il mutaforma sentì il suo respiro fermarsi assieme al suo cuore, fu a quella domanda che le lacrime salirono spontanee, perché se Robin lo avesse davvero fatto lui l’avrebbe persa per sempre.
Lui era certo del fatto che Raven avrebbe accettato, perché Raven amava Robin…Forse più di lui.
- No…Non è possibile…
- Si invece…Lo aveva deciso da tempo e…Star lo sa..
- Come fa a…Glielo ha detto lui, vero ?
- Si…Quell’idiota le ha chiesto di aiutarlo a scegliere l’anello…
 
Il Logan si portò una mano al petto artigliando la maglia che indossava in quel momento , come a volerla strappare insieme al dolore che provava, un dolore atroce che non riusciva più a contenere.
- Devo fermarlo…
- Come ?
- DEVO FERMARLO !
 
Una corsa contro il tempo fu la sua, una fuga da quell’assurda decisione che lo avrebbe per sempre privato della sua unica ragione di vita.
E corse…Corse fino a che i muscoli non iniziarono a dolergli per lo sforzo a cui erano sottoposti…Corse fino a che il fiato non gli mancò…Corse fino a che non sentì il bisogno di fermarsi, ma non lo fece…Continuò a correre…A scappare da un incubo…Ad inseguire un sogno…
Non sapeva però che il vero incubo non sarebbe stato quello che gli sembrava adesso di vivere...Perchè dopo avrebbe preferito rivivere mille volte e anche più, quell’ atroce dolore, quella paura che lo pervadeva quando la pensava tra le braccia del suo leader…Perché quella sofferenza era nulla dinnanzi a quello che la persona, che tutti e tre avevano visto o anche solo percepito, avrebbe portato.
Un dolore molto più grande…Un dolore che  avrebbe provocato anche un profondo odio verso chi, un tempo si considerava amico…Fratello.
Un odio viscerale proveniente dall’inconscio, che sarebbe stato la causa del risveglio della Bestia…La Bestia che quello stesso ragazzo che ora correva, credeva di aver dominato.
-Non farlo ti prego….Non farlo !
 
Solo una supplica, senza voce, rimbombava nella mente di Garfield Mark Logan, mentre si spingeva oltre il suo limite, per raggiungere la sua luce, la sua vita, che a breve gli sarebbe stata strappata via con violenza, riportandolo alla realtà…In un modo orribile che lui non avrebbe neanche immaginato…
In quel momento però non sapeva e correva, sperando di arrivare prima…Ma anche se riuscì ad arrivare prima che dalle labbra di Robin uscisse la fatidica proposta, non riuscì ad arrivare prima della persona, della bestia, che lentamente lo avrebbe spedito nell’oblio…Da cui solo Lei poteva liberarlo.
 
- Corri…Finché potrai…Corri…Ma ricorda…Se io desidero qualcosa…quella cosa…sarà…Mia



Bhe ? O.O Ditemi cosa ne pensate perchè voglio dei commenti esterni su com' è uscito XD B- cattivaaaa >.< Raven- wow...c'è molto rimpianto...U.U B e AR- Raveeeen *-*
R- ciao ^-^" Robin- io dovrei chiedere a Rae di sposarmi O////O B- ti uccidooooo >.< R- calmatevi U.U AR- diamine il commento è diventato troppo affollato -.-"
Attenderò recensioni XD mi raccomando XD 
Baci AlexRae00 XD Al prossimo aggiornamento XD XD  
V*W*V FACCIA CUCCIOLOSAAAAAAAAAA <3 <3
 

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Capitolo 11
*** ...Il prezzo delle tue azioni. ***


Ciaooooooooo XD Come va ? Scusatemi per il ritardo madornale ma non avevo ispirazione XD Poi però mi è venuta la voglia di scrivere e anche se è uscito uno schifo ho concluso l'11° capitolo di questa deprimente FanFic (se così si può chiamare) B- vai al dunque -.-" AR- Si, non ti preoccupare -.-" Non mi va di scrivereXD 
Beh spero che vi piaccia anche se a me non piace XD Buona lettura XD XD 




Il ragazzo la strinse a sé, mentre con dolcezza ballavano, seguendo le note della loro canzone.
La giovane sorrise, avvertendo la sua stretta farsi più forte, e inspirò il profumo del suo lui, che la guidava con fermezza e amore, in quella danza.
- Grazie Richard…
- Di cosa piccola ?
 
I due ragazzi si fermarono, anche se la musica continuava ad aleggiare nell’aria, creando un piacevole sottofondo alla loro conversazione.
- Di questa bellissima serata…
- Per così poco ?
 
Il moro le sorrise e con eleganza la condusse fino ad una piccola panca, situata in modo da permettere la vista del mare, che faceva loro da sfondo, venendo illuminato solo dalla luna e dalle stelle.
Mentre Raven, con delicatezza, posò le sue labbra su quelle di Robin, che rispose con altrettanta dolcezza a quel contatto.
- Ti amo Robin…
- Anche io ti amo…
 
Il ragazzo meraviglia a quel punto, si allontanò leggermente dalla sua ragazza e con malcelato imbarazzo, si inginocchiò dinnanzi a lei, guardandola fisso nei suoi occhi, ora pieni di sorpresa; che si spalancarono maggiormente quando il giovane, afferrata la scatoletta di velluto blu, che custodiva nella tasca, la portò davanti a sé.
- Robin…Io…
- Non dire nulla…- Il leader dei Titans sorrise dolcemente, e si apprestò ad aprire la piccola scatolina tra le sue mani.
 
All’improvviso però un rumore distrasse i due giovani, costringendoli a voltarsi verso la persona, che con un ghigno sadico stampato in volto, applaudiva lentamente, mentre con passo cadenzato si avvicinava a loro.
- Tu ! Cosa ci fai qui ! – rapidamente Robin si rialzò, mettendosi in posizione d’attacco; seguito poco dopo da Raven, che senza aspettare oltre avvolse le sue mani con la magia.
- Che accoglienza…
- Non ti avvicinare bastardo !
- E chi me lo impedisce ? Tu ? O la mia cara bambolina ?
- NON TI PERMETTERO’ DI FARLE MALE !
 
Sentendo quella affermazione, Adone rise, e come se nulla fosse si avvicinò nuovamente ai due eroi, che aspettavano la prima mossa del loro avversario.
 
 
Il mezzo robot rimase immobile, non riuscendo a fare nulla per fermare il suo compagno, che ora correva verso il suo peggiore incubo…Solo..
Victor strinse i pugni con forza, fino a che la porta della torre non si aprì e da essa emerse StarFire, bagnata a causa della pioggia, che ormai da alcuni minuti aveva iniziato a scendere con violenza.
- Dov’è BeastBoy ?
 
L’uomo d’acciaio sorrise mestamente, per poi voltarsi verso la propria compagnia di squadra, che sembrava iniziare a capire dove il loro amico verde fosse andato.
- Non voleva che Rob le facesse quella richiesta…
- Non mi dire che…
 
Lo Stone alzò il capo per poter guardare negli occhi la ragazza, che intanto stringeva i denti per la rabbia e il dolore.
- E’ andato da loro…
- Quando se ne andato ?
- Non lo so…Io…Non riesco a capire più niente ! Sono un idiota ! Voi state vivendo questa assurda situazione e io ho avuto bisogno che me la spiegassi per capire ! Poi BiBi torna ad essere quello di prima, mentre tu lentamente inizi a peggiorare e quell’altro cretino con la maschera sembra non accorgersene ! Non so perché ma non l’ho fermato ! Avrei potuto bloccarlo facilmente o anche seguirlo per impedire che combinasse qualche casino ma non l’ho fatto ! E ora vorrei solo raggiungerli e…NON LO SO ! Io non so cosa fare !
Il cyborg colpì con forza il muro, cercando di calmare tutta la frustrazione che aveva represso, tentando di liberarsi di quella sensazione che lo pervadeva da tempo, una sensazione di inutilità che aveva in ogni modo soffocato e rinchiuso dentro di sé.
 
La tamaraniana chinò leggermente il capo e sospirando abbracciò il più grande, venendo poco dopo ricambiata.
Rimasero per alcuni secondi immobili, fino a che la rossa non si allontanò e con uno sguardo determinato, aiutò l’amico a rialzarsi, per poi dirigersi verso la porta.
- Star ma cosa…
- Andiamo…Dobbiamo raggiungerli anche noi…E’ arrivato il momento di chiarire questa assurda situazione… Abbiamo atteso fin troppo che le cose si stimassero da sole..
 
 
La pioggia gli appannò la vista, rendendo allo stesso tempo il terreno fangoso e impraticabile, ma lui non si fece fermare e con un ennesimo scatto rincominciò a correre, tentando in ogni modo di non cadere, spaventato dalla possibilità di non riuscire a rialzarsi.
Ad un tratto il suo piede si incastrò in una radice e mentre un inquietante schiocco pervadeva l’aria, il Titan cadde a terra, immobilizzato a causa del dolore atroce dovuto sicuramente alla rottura di un osso.
- NO ! No !Dannazione NO !
 
Il Logan strinse i denti e sforzando i muscoli ormai a pezzi, delle braccia, tentò di rialzarsi, avvertendo un leggero sollievo dovuto alle gocce di pioggia, che con insistenza bagnavano il terreno e la sua figura, scossa da tremiti e spasmi a causa del dolore sia fisico che mentale.
- C’ero…quasi…Io…
 
Il giovane tossì convulsamente e solo quando sembrò essersi calmato, riuscì a mettersi supino e a guardarsi intorno, nel tentativo di riconoscere il luogo in cui stava, anche se a causa della sua vista, appannata dalle lacrime e dalla pioggia, faticava a capire dove si trovasse.
Il ragazzo voltò il capo alla sua destra e quando riconobbe il viale che gli si presentava dinnanzi, coperto da alcune fronde, capì di essere arrivato.
Con le sue ultime energie, l’eroe, forzò nuovamente i suoi arti indolenziti  riuscendo a mettersi in piedi, e si avvicinò alla tanto sofferta meta.
-Sono…Arrivato…
 
BiBi scostò le foglie e i rami che gli bloccavano la vista e reggendosi al tronco di un albero, vide i suoi compagni in una situazione che non avrebbe mai immaginato…E allora pianse e corse, mentre l’acqua della pioggia si mischiava alle sue lacrime, mentre il suo dolore veniva fuori, spezzandolo.
 
 
Il ragazzo meraviglia evitò l’ennesimo colpo che l’avversario tentava di infliggerli, e con le poche energie rimaste scagliò una pietra lì vicina contro il malvagio in rosso, che in risposta ghignò, pulendosi dal sangue, il quale colava dalla ferita che i due Titans gli avevano provocato al capo.
Con uno scatto Adonis afferrò il leader dei Titani e lo sbatté contro la ringhiera alle sue spalle, unica cosa che lo divideva dalla scogliera dietro di lui.
Robin strinse i denti, mentre le lacrime premevano per uscire e il dolore per le ferite continuava a farsi sentire.
Il ragazzo si alzò nuovamente e con il sangue che continuava a sporcargli gli abiti, ormai distrutti, e il volto, attaccò ancora il nemico, che in risposta lo afferrò per la gola e lo sbatté a terra, al fianco di Raven, che immobile assisteva alla scena dinnanzi a lei, in cui il rosso scarlatto era il colore predominante.
 
La maga tossì violentemente, portandosi una mano davanti alla bocca intanto che il sangue colava dalle sue labbra, già coperte dallo stesso liquido a causa dei colpi subiti precedentemente.
Adone si voltò verso di lei e ghignando soddisfatto la sovrastò con la sua figura, osservando il suo operato.
Grandi lividi violacei coprivano la pelle della mezzo demone, segnata da alcuni tagli da cui il sangue continuava a sgorgare, macchiando il vestito ormai a brandelli, al contrario del volto che non presentava nessuna ferita,per il volere dell’ avversario, che non aveva intenzione di intaccare la bellezza del suo viso.
- Bene…Ora nessuno ti salverà…Bambolina….  
 
L’uomo si chinò verso la sua figura tremante, ma prima di poterla sfiorare, notò il comunicatore della ragazza, che ad intermittenza si illuminava.
- Tu ! Hai contattato i tuoi amichetti !
 
Raven afferrò in fretta il piccolo aggeggio e lo nascose dietro di sé,
per impedire all’altro di romperlo, distruggendo così la loro unica opportunità di salvezza.
Adonis ringhiò e preso dall’ira afferrò la giovane per il collo e la sbatté contro l’albero alle sue spalle, mentre stringeva la presa con forza impedendole di respirare.
La ragazza tentò di liberarsi dalla sua presa, fino a che concentrando le sue ultime energie creò una piccola esplosione con la sua magia, allontanandolo di alcuni metri e ricadendo al suolo con violenza.
- Devo ammettere che hai carattere bambolina…
- Cough..Cough…
 
L’uomo in rosso si pulì nuovamente dal sangue che gli offuscava la vista, e dopo aver liberato la propria bocca dal sapore ferroso dello stesso, si apprestò ad avvicinarsi per la seconda volta, ma fu nuovamente bloccato da Robin, che ripresosi, si era messo dinnanzi alla ragazza intenzionato a proteggerla con il proprio corpo.
- Robin…Cough…Robin, ti prego... Cough...- L’azarathiana si portò per l’ennesima volta le mani al volto, tentando di fermare il sangue che imperterrito fuoriusciva dalle sue labbra.
- Io…Ho il dovere di proteggerti…E fino a che avrò respiro non permetterò che ti facciano del male !
 
Ad un tratto un rumore attirò l’attenzione di Adone, che ringhiando scappò, avendo intuito chi fosse.
Il leader cadde in ginocchio e ignorando il resto, si avvicinò alla sua ragazza, che tentava in ogni modo di fermare il sangue, il quale continuava ad uscire dalla sua bocca mischiandosi alla pioggia ormai leggera.
- Raven…Raven !
 
La maga smise di tremare e lentamente chiuse gli occhi, mentre il respiro diventava sempre più leggero fin quasi a fermarsi.
- RAVEN !
 
Robin voltò di scatto la testa, trovandosi davanti i suoi compagni di squadra, che fissavano la scena dinnanzi ai loro occhi con orrore, e mentre StarFire piangeva e Cyborg sembrava essere paralizzato, BeastBoy urlò nuovamente il nome della sua amata e cadendo al suo fianco la strinse a sé, per poi baciarla con disperazione.
- Raven…Raven sono io….Ti prego mia Regina…Non lasciarmi solo…
 
L’ex allievo di Batman rimase immobile durante tutta la scena, e restò scioccato quando le labbra del suo compagno verde si posarono su quelle immobili della sua Raven, che giaceva tra le braccia del mutaforma.
All’improvviso BiBi la sollevò con fatica a causa delle ferite, che per arrivare in fretta si era procurato, e con gli occhi ricolmi di dolore spronò Cyborg ad accompagnarlo in ospedale, che in risposta si catapultò in auto e partì senza troppi preamboli, accelerando al massimo.
 
StarFire rimase immobile a guardare l’unico uomo che avesse mai amato, piangere e urlare, fino a che senza più forze, non rimase in silenzio e si lasciò sollevare dalla tamaraniana che dolcemente lo portò fino all’ospedale, sfruttando la sua capacità di volare e la sua forza.
Arrivata di fronte alla struttura atterrò e velocemente ma con delicatezza portò il proprio leader all’interno del complesso medico, restandogli a fianco fintantoché le fu possibile, per poi sedersi accanto ai suoi compagni che con sguardo vacuo osservavano la porta dietro cui la loro amica lottava tra la vita e la morte.
 
E aspettarono…Secondi, minuti, ore… Rimasero immobili a guardare quelle porte che rimasero chiuse… Finché un dottore non si fermò dinnanzi a loro.
- Voi…Voi siete StarFire, BeastBoy e Cyborg ?
 
Udendo i loro nomi i tre si voltarono e puntarono i loro sguardi sull’uomo in camice, che a disagio indietreggiò di qualche passo, attendendo un cenno in risposta alla domanda appena posta.
- Allora ?
 
Cyborg sbatté le palpebre e con lentezza si alzò dalla sedia, avvicinandosi al medico.
- Si…
- Ecco…Il ragazzo ha riportato molte lesioni, anche se per la maggior parte non molto gravi…Ha perso molto sangue ma per il resto si riprenderà in fretta...
 
A quella notizia la rossa si permise di piangere, felice perché il suo Robin non stava rischiando la vita, anche se quando il dottore continuò a parlare la gioia provata poco prima svanì e il sangue dei tre Titans si gelò all’istante perl’orrore.
- Non posso dire lo stesso della ragazza…Mi dispiace ma anche se ha riportato meno lesioni del ragazzo…Beh, purtroppo sembra che a causa di un colpo molto violento al petto abbia subito dei danni ai polmoni…Sembra, inoltre, che uno dei polmoni sia stato perforato e la signorina rischia di non farcela…Alcuni dei nostri migliori medici hanno effettuato l’operazione necessaria ma non è sicuro che superi la notte…Se volete potete entrare nelle loro camere, il ragazzo è sveglio ma non deve affaticarsi..
- Grazie…
 
BeastBoy iniziò a tremare e stringendo i pugni si alzò di scatto, mentre il suo odio si indirizzava verso le persone che per lui rappresentavano la causa di tutto.
Furente spalancò la porta della stanza in cui il suo leader si trovava, e ringhiando puntò dritto verso di lui.
- BiBi, cosa vuoi fare ?!
- Ehi amico fermati !
 
Ma il mutaforma non prestò attenzione alle parole dei propri compagni, che tentavano in ogni modo di fermarlo e si fece pervadere dalla rabbia, fino a che il suo aspetto non iniziò a mutare sotto lo sguardo pieno di orrore dei tre Titans.
Il ragazzo avvertì i suoi muscoli e le sue ossa cambiare ed ingrandirsi, le ferite risanarsi, i suoi canini divenire affilati e le sue unghie mutare in artigli; sentì tutto il suo essere cambiare per trasformarsi nella Bestia, che ora ringhiante troneggiava nella stanza e lo scrutava con i suoi occhi…Neri come l’oscurità che lo avvolgeva…Come il colore della disperazione che era entrata in lui quando aveva visto la sua amata in quelle condizioni.
- B-BiBi…Cosa vuoi fare ?
 
Robin con gli occhi spalancati fissò la mutazione finale del suo compagno di squadra, conscio che quella trasformazione fosse colpa sua, perché ancora una volta non era stato in grado di proteggerla e pregò…Pregò perché la sua vita non finisse in quel momento…Pregò per un ultima possibilità di riscatto…E chiese pietà alla bestia che lo fissava con occhi di pietra… occhi neri come l’abisso più profondo e freddi come il ghiaccio.
 
 
Tutto rimase immobile…Nulla si muoveva, dando l’illusione che il tempo si fosse fermato…
Poi quell’immobilità finì e la Bestia scattò, gli arti anteriori tesi nell’atto di afferrare la sua preda, immobile nel letto, gli artigli affilati pronti ad affondare nella sua pelle, le mascelle rigide, in attesa del momento in cui si sarebbero spalancate e poi richiuse, per permettere ai denti di conficcarsi nelle sue carni…Per dare la possibilità alla sua sete di saziarsi, grazie al sangue che sarebbe sgorgato, inondando le sue fauci.
-Pagherai caro         …Il prezzo delle tue azioni.
 


Allora ? Spero che abbiate minimamente gradito questo schifo -.-" No sul serio voglio dormire ma non posso perchè devo uscire e devo comprare il regalo di compleanno ad una certa persona XD B- a Saphira -.-" AR- si hai ragione è per lei XD 
Adesso vado che ho da fare XD XD E mi raccomando recensiteeeeeeeeeeeeee XD XD XD 
Grazie a chi ha recensito fin'ora chi continuerà a farlo e chi legge e basta XD 
Baci AlexRae00 XD XD Oggi più fuori del solito XD XD XD XD B- ciao -.-" 
<3 <3 <3
 
 
 

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Capitolo 12
*** ...Uniti dal destino. ***


Hoilà gente =.= stò morendo di caldo =.= B- anche io -.-" AR- aiuuuto.... =.= Beh non mi va molto di scrivere quindi vi dico solo buona lettura U.U




Gli artigli sfiorarono il viso del giovane leader, che terrorizzato tratteneva il fiato in attesa del dolore, dolore che però non giunse.
La bestia fu bloccata e lanciata indietro dai due Titans, che si misero in posizione di attacco, pronti a difendere il loro compagno da un' ulteriore aggressione.
Il silenzio calò sulla stanza, interrotto solo dal respiro affannoso dei presenti; StarFire si asciugò il sudore dalla fronte trattenendo a stento il tremito nelle sue mani, mentre Cyborg rimaneva immobile con la mano a mezz’aria, poco distante dal suo arto meccanico in cui era racchiuso il suo laser.
- Stai calmo amico…Noi non vogliamo farti del male…
 
La creatura emise un basso rantolo in avvertimento per poi scattare nuovamente, solo che questa volta puntò alla finestra e salito sul davanzale spiccò un balzo, lanciandosi nel vuoto sotto gli occhi scioccati dei suoi compagni di squadra.
La tamaraniana con il cuore a mille corse verso l’infissi e si affacciò, con la speranza di avvistare il suo amico dalla pelle color smeraldo, ma l’unica cosa che riuscì ad udire fu un ululato di dolore che la riportò con la mente ad alcuni anni prima, quando lo stesso Titan per salvare Raven da Adone si era trasformato, per la prima volta, nella creatura che da tempo il giovane cercava di placare e rinchiudere.

Robin strinse i pugni e voltò il capo verso lo Stone, che in piedi dinnanzi a lui osservava con sguardo addolorato la finestra, e non riuscì ad evitare i sensi di colpa che pian piano stavano entrando nel suo cuore, stringendolo in una morsa mortale che il ragazzo meraviglia non riusciva a sopportare.
 
 
Il buio impediva di vedere qualsiasi cosa, ma il giovane grazie al suo DNA animale riuscì a scorgere il luogo che lo circondava.
Spostò lo sguardo verso la sua destra e rimase sorpreso quando dinnanzi a lui si aprì un varco, unica via di fuga da quell’assurdo luogo oscuro.
Il mutaforma camminò a tentoni, spaventato a causa dell’ impossibilità di usare i suoi poteri, finché non si scontrò contro una parete fredda.
- Cosa diamine è questo !? Dove sono ?!
 
All’improvviso la sua vista si rischiarò e davanti a lui apparve la figura di Adonis con il solito ghigno strafottente in volto, che stringeva tra le braccia Raven, immobile e pallida.
Garfield spalancò gli occhi e iniziò a colpire ripetutamente quella parete che lo divideva da loro due, una parete che però sembrava indistruttibile e resisteva a qualsiasi colpo le venisse inferto.
- LASCIALA ! Non toccarla brutto bastardo !
 
In risposta il nemico ghignò e la strinse maggiormente a sé, facendo arrabbiare ulteriormente il mutaforma, che ruggì in modo assordante e incominciò nuovamente a trasformarsi.
BeastBoy si portò le mani dinnanzi al volto e quando capì cosa stava accadendo tentò in ogni modo di fermarsi, terrorizzato dalla possibilità di perdere il controllo e far del male a lei.
Ma a nulla servirono i suoi tentativi e i suoi occhi, ancora una volta si fecero neri, come il buio che ora lo circondava e che era ormai penetrato in lui.
 
 
La maga aprì gli occhi e si alzò di scatto, mettendosi a sedere, anche se questo movimento improvviso le causò dolore.
Si portò in fretta una mano al capo e massaggiandosi le tempie riuscì a mettersi in piedi, continuando però a sorreggersi al letto.
- Dove sono gli altri ?
 
Raven camminò lentamente fino alla porta, ma quando l’aprì si ritrovò improvvisamente nella T-Tower, sulla soglia della Main Ops- Room.
- Amica Raven ! Cosa c’è ? Come mai ti sei fermata sulla porta ?   
 
Sorpresa si voltò verso la fonte della voce, trovandosi di fronte StarFire che reggeva tra le mani un’insalatiera in cui stava mescolando alcuni ingredienti, sicuramente per poter preparare uno dei suoi soliti immangiabili piatti tamaraniani.
L’azarathiana indietreggiò di scatto finendo per sbattere contro Cyborg, che reggeva tra le mani un nuovo gioco per lui e per l’amico dalla pelle verde.
- Oh ! Attenta Rae !
 
Ancor più scioccata la giovane si liberò dalla presa del mezzo robot, avvicinandosi al divano su cui Robin sedeva tranquillo, intento a bere qualcosa.
Alla vista del ragazzo meraviglia la viola sussultò, e quando i propri occhi incrociarono i suoi rimase bloccata; intanto l’ex aiutante di Batman, avendola notata, sorrise e la strinse a sé per poi baciarla con passione sotto lo sguardo divertito degli atri due, che intanto li prendevano in giro.
La viola inizialmente rispose al bacio, ma nel momento in cui stava per lasciarsi andare completamente lo allontanò con una spinta, osservando i suoi compagni con uno sguardo turbato.
- Ehi piccola ?...
- Cosa sta succedendo ?!  
 
 
Aiutandosi con una stampella, Richard Dick Grayson, entrò nella camera che ormai da una settimana ospitava la sua ragazza, caduta in coma la mattina seguente all’attacco di Adonis,che dopo quel momento sembrava essersi volatilizzato.
Entrato nella camera avvicinò una sedia al letto e si sedette, poggiando al muro la gruccia di cui avrebbe avuto bisogno per un altro giorno soltanto.
- Ciao Rae…- e mentre lo diceva afferrò la sua mano, immobile e fredda.
 
Il giovane emise un sospiro e carezzando il volto di lei, le raccontò di come stessero procedendo le ricerche di BeastBoy, al momento ancora sparito; la rassicurò promettendole che l’avrebbero ritrovato e infine disse come si sentiva lui.
- Sai…Forse quella notte non avrebbero dovuto bloccare BeastBoy… Ultimamente sto combinando un casino dopo l’altro…
 
Il Titans però fu costretto a fermarsi quando d’un tratto le labbra della maga si mossero, tentando di dire qualcosa, mentre la stretta sulla sua mano veniva leggermente ricambiata.
 
 
Il sangue gocciolava lento dalle sue mani aggiungendosi a quello sul terreno, che continuava ad aumentare rendendo la scena più macabra di quanto già non fosse.
Gli occhi della bestia divenuti di un verde brillante, riflettevano la scena che lei stessa aveva causato; Adone giaceva immobile, ricoperto dallo stesso liquido vermiglio che macchiava la sua pelle, e affianco a lui con gli occhi spalancati e vacui, c’era Raven.
La pelle grigio perla ora coperta di rosso, i capelli corvini ad incorniciarle il volto immobile e i suoi occhi puntati in quelli del ragazzo che aveva ora preso il posto della bestia e urlava al vento il suo nome, terrorizzato dalla vista delle sue stesse mani ricoperte del sangue dell’unica donna della sua vita.
 
 
All’improvviso calò l’oscurità e i tre Titans caddero a terra esanimi, mentre una risata riecheggiò nella stanza e arrivò alle orecchie di Raven, che voltatasi si trovò faccia a faccia con il suo peggiore incubo…Adone.
Quest’ultimo la osservò a lungo fino a che, stanco della statica situazione, non iniziò ad inseguirla per la casa mentre lei scappava senza guardarsi indietro, troppo terrorizzata per poter utilizzare i suoi poteri che non rispondevano ai suoi comandi.
- Dove corri ? Non hai scampo ! Come non ne aveva il tuo amichetto !
 
La maga si fermò appena fuori dalla torre, mentre il suo sangue gelava a causa dell’affermazione appena fatta; in risposta Adonis ghignò e camminò verso di lei che intanto indietreggiava tremante.
- Beh quell’idiota voleva aiutarti…Ha tentato di fermarmi ma non ha calcolato di essere troppo debole per battermi… E alla fine l’ho ucciso…
- Non è vero…- la voce vacillava mentre le lacrime cadevano copiose dai suoi occhi ametista, puntati con orrore nelle pupille dell’avversario.
- Si, invece… Dovevi vedere come urlava il tuo nome mentre tu te la spassavi con il tuo caro fidanzatino… Ti ha chiamato ma tu non sei riuscita a sentirlo… E alla fine si è arreso e sono riuscito a farlo fuori.
- No…No…NOOOOO !
 
Raven si portò le mani al volto graffiandosi la pelle a causa della violenza che stava usando e inevitabilmente indietreggiò, perdendo così l’equilibrio e cadendo verso il mare, nero come quella notte senza luna.
- Perché Beast…Perché… Perché mi lasci sola proprio ora ?...Ora che finalmente capisco di amarti più di qualsiasi altra cosa…
 
Ma proprio quando l’azarathiana credeva che tutto fosse finito la sua mano venne afferrata da un’altra, calda e rassicurante, che la tirò a sé portandola in salvo.
Le braccia del suo salvatore le circondarono la vita in modo che il suo capo poggiasse sul petto dell’uomo, che ora la rassicurava accarezzandola con dolcezza.
Lei si asciugò le lacrime che le appannavano la vista e alzò lo sguardo, trovandosi davanti il volto del suo amato,a pochi centimetri dal proprio.
E come prima con Robin lei si sentì paralizzata quando i loro occhi si incontrarono, solo che quando le labbra del giovane eroe si posarono sulle sue lei si lasciò andare alle emozioni come non aveva mai fatto e approfondì quel dolce contatto.
Perché, ora lo sapeva, era lui la sua unica ragione di vita, la persona che le aveva permesso di arrivare fino a lì; lui con i suoi sorrisi brillanti, le sue battute squallide che lo caratterizzavano, con quella strana pelle color smeraldo… Con quel carattere da bambino, come i suoi occhi di giada, sempre luminosi e pieni di dolcezza…
- Garfield… Ti amo…
 
 
Il tremore che si era impossessato delle sue membra appena tornato in sé ora era sparito, così come la scena tanto orribile di poco prima.
Garfield Mark Logan si ergeva al centro dello spiazzo, ora del tutto illuminato, con il suo solito sorriso da bambino ad accendergli il viso, rilassato e allegro.
Davanti al giovane apparve improvvisamente la bestia, che rimase ad osservarlo con i suoi occhi uguali a quelli dell’eroe dinnanzi a lui, che alla sua vista sorrise maggiormente abbassando le palpebre.
- A quanto pare ce l’hai fatta, ragazzo…
- Eh si… Ora però devo andare, Raven mi aspetta…
 
La creatura annuì, per poi sparire, lasciando il verde, che poco dopo si svegliò, trovandosi all’interno delle fogne.
- A quanto pare sono stato capace di trovare me stesso…Grazie per avermi messo alla prova…
- Non ho fatto nulla in realtà… Ed ora vai.
 
 
Robin sorrise quando Raven dichiarò il suo amore a BeastBoy inconsciamente, e sempre sorridendo estrasse dalla sua tasca la piccola scatolina in cui era contenuto l’anello di fidanzamento che avrebbe dovuto offrire a lei.
- A quanto pare ho perso…
 
Dopo aver posato il piccolo cofanetto sul comodino accanto al letto, il ragazzo meraviglia si chinò sulla compagna, baciandole la fronte con dolcezza, e dopo averle stretto la mano per un ultima volta si rialzò.
- Ti voglio bene piccola, te ne ho sempre voluto e sempre te ne vorrò…
 
Mantenendo il sorriso il Grayson uscì dalla stanza e appena fu in corridoio si trovò davanti StarFire, che vedendolo sorrise.
A quel punto il Titans lasciò cadere la stampella e come se nulla fosse camminò verso la ragazza, che l’osservava scioccata.
- Ma cosa fai ? Perché lasci lì la stampella ?
- Non preoccuparti…
 
Richard scosse il capo lentamente per poi abbracciarla con forza, facendola rimanere di sasso.
Staccatosi dalla ragazza il moro le sorrise dolcemente e dopo averle accarezzato il capo si diresse verso l’uscita dell’ospedale, mentre la tamaraniana rimaneva immobile nel corridoio.
- Mi sei sempre rimasta vicino preoccupandoti per me… Ma da ora non dovrai più farlo…
 
 
Dalla finestra entrò un leggerò venticello, che arrivò fino alla ragazza stesa nel letto.
BeastBoy rimase per alcuni secondi ad osservarla dalla finestra, immobile  sul davanzale , fino a che con passo felpato non si avvicinò a lei.
- Mi dispiace di averti lasciata sola…
 
Con delicatezza il ragazzo si chinò sul viso della giovane e lentamente si avvicinò alle sue labbra posandovi le proprie in un semplice e casto bacio, pieno però dell’amore che il mutaforma provava per lei… La sua bellissima regina di ghiaccio, che amava dal primo momento… Anche se solo un anno addietro se n’era davvero reso conto.
Quando le loro labbra si staccarono il verde rimase ancora ad osservarla attendendo una risposta, che ben presto arrivò.
Infatti gli occhi della maga si aprirono e come in una favola lei sbatté più volte le palpebre, finché resasi conto di cosa era avvenuto sorrise e lo baciò.
- Garfield…Ti amo…
 
Gli occhi di entrambi brillarono mentre le loro labbra si univano nuovamente in un dolce e appassionato bacio.
Raven sapeva che avevano ancora molti ostacoli davanti e anche BeastBoy ne era a conoscenza, ma loro due erano anche certi che li avrebbero affrontati assieme.
Perché loro erano stati…      …Uniti dal destino.



Beh ? vi è piaciuto ? Spero di si perchè io non ho la più pallida idea di quello che ho scritto =.= il caldo mi rincretinisce quindi non sono propriamente sicura di quello che ho scritto XD XD B- caldoooo -.- 
Se non si fosse capito in questo cappy sia Beast che Raven diciamo che combattono con il loro inconscio ( nel caso di BiBi la Bestia è il suo inconscio ) per il verdolo la situazione è dovuta alla rabbia e l'odio che lo trasformavano nella bestia ( che in raltà non è cattiva U.U) invece per la mitica Rae il "sogno" è dovuto alla confusione causata dall'indecisione tra BiBi e il mascherinolo u.u 
Bene siccome ho caldo vado =.= attenderò recensioni e in caso non avesse capito vi chairirò le idee io XD 
Alla prossima AlexRae00 e un verdolo morti per il caldoooooo =.=
 

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Capitolo 13
*** Mio piccolo sole... ***


Ehi gente ! Eccomi qui più stonata che mai con un mal di testa allucinante ! Spero tanto che questo capitolo sia minimamente decente XD Ringrazio le persone che hanno recensito l'ultimo capitolo e vi lascio ! Buona lettura !



La ragazza sbadigliò silenziosamente, mentre i suoi occhi ametista si aprivano e incrociavano quelli di giada appartenenti al ragazzo steso al suo fianco, che con dolcezza la stringeva a sé.
Raven sorrise e posò le proprie labbra sulle sue, per poi staccarle poco dopo rimanendo però ad osservare il giovane al proprio fianco, intento ad osservarla con lo stesso amore che ora illuminava gli occhi di lei.
- Buongiorno, mia regina… Come vi sentite questa mattina ?
 
La maga rise leggermente e inspirando l’aria fresca che entrava dalla finestra, rimasta aperta, si stese supina osservando il soffitto bianco.
- Mi sento molto meglio, mio cavaliere…
 
Il verde sorrise a suo volta, incominciando a giocare con una delle ciocche corvine della ragazza stesa al suo fianco, che in risposta spostò lo sguardo su di lui.
- Posso chiederle il motivo del suo benessere…Regina ?
- Ma certo…Cavaliere…- e dicendo questo la giovane diminuì la distanza tra i loro volti, finendo per sfiorare delicatamente le labbra di lui.
- Allora…Qual è il motivo del vostro benessere, regina ?
 
La Titans rimase in silenzio osservando gli occhi color giada del mutaforma, finché quest’ultimo non le accarezzò il volto annullando la distanza minima che separava le loro labbra, ora unite in un bacio dolce e passionale.
Garfield sorrise sulle labbra di lei mentre affondava le mani nei suoi capelli, e Raven accarezzava la sua schiena facendolo rabbrividire per il piacere.
Appena i due eroi si furono staccati la giovane poggiò la propria fronte su quella di lui, e quando riuscì a calmare il battito del suo cuore si apprestò a rispondergli.
- Siete voi il motivo del mio benessere… Vi amo, mio cavaliere..
- Anche io vi amo, mia regina…
 
Ma nel momento in cui le labbra dei due giovani stavano nuovamente per riunirsi, la porta si aprì di scatto e i restanti Titans entrarono nella camera, rimanendo sorpresi dalla scena che si presentò ai loro occhi; StarFire si bloccò di colpo scontrandosi contro Cyborg, fermatosi anche lui, al contrario di Robin che abbassò il capo imbarazzato.
- Giorno ragazzi…Come mai quelle facce ?
 
La maga guardò i compagni in imbarazzo, mentre il mutaforma sorrideva tranquillo come se nulla fosse, mostrando i canini scintillanti e continuando a stringere a sé Raven.
- Robin…Io…
- Non ti preoccupare Rae… Avevo capito ormai…
 
Victor si voltò di scatto, fissando il suo leader con gli occhi spalancati, per poi voltarsi nuovamente verso gli amici ancora abbracciati, non riuscendo a capire cosa stesse accadendo.
- Quindi…Tu ! Lui! Lei ! MA CHE DIAMINE STA SUCCEDENDO !
Non stavi tu con Raven ?! Mentre lui l’amava e soffriva ? Ok…C’è qualcosa che non quadra…
 
Il mezzo robot si mise una mano in viso sconvolto tentando di capire cosa fosse successo in quei giorni, ma quando il suo cervello stava iniziando ad andare in tilt l’aliena intervenne, posando una mano sul braccio meccanico dell’amico con delicatezza.
- Star…
 
Robin sorrise a quella vista e guardando la Tamaraniana negli occhi si schiarì la voce.
- Beh…Io sapevo già da tempo dell’amore che BiBi provava per Raven, ma inizialmente non ho prestato attenzione…Fino a che Rae non iniziato a provare qualcosa anche per lui…Da quel momento possiamo dire che entrambi abbiamo tentato di far avvicinare Raven a noi e alla fine…Lei ha scelto BiBi…
 
Appena il moro finì di parlare avvertì la dolce stretta della rossa sulla sua mano, e incrociando i suoi occhi sorrise.
Ormai aveva capito… Per Raven non provava e non aveva mai provato amore…Perché quel sentimento che ora gli faceva battere il cuore e gli riscaldava il petto, non era mai riuscito ad avvertirlo…
I due ragazzi si sorrisero e lo stesso fecero il verde e la viola, ora seduti sul lettino, al contrario di Cyborg che con un sopracciglio sollevato continuava ad osservare le due coppie presenti nella camera.
Non passò molto tempo che i tre visitatori se ne andassero, lasciando nuovamente la maga e il mutaforma soli nella stanza.
- A quanto sembra tutto si è sistemato…
- Eh si…Forse, la sofferenza che abbiamo provato tutti noi ci è servita solo ad apprezzare maggiormente la felicità che proviamo ora…
 
BeastBoy accarezzò il capo della fidanzata e avvicinatosi le baciò la fronte, chiudendo insieme a lei entrambi gli occhi per poter assaporare meglio il momento di tenerezza che stavano vivendo.
- Ma tu non hai ancora fatto colazione !
 
Raven scosse il capo, sistemandosi meglio sul letto e aggiustandosi le lenzuola dopo che il ragazzo ebbe rimesso i piedi a terra.
- Se per questo nemmeno tu…
- E’ vero ! Ma non credo che in questo posto ci sia qualcosa di soia
- Potrebbe…
- Beh allora vado a procurarci la colazione ! Non sia mai che la mia regina rimanga a pancia vuota !
- Oh..Ma come siete galante, mio cavaliere !
 
Dopo di che il Titans uscì dalla stanza lasciando sola la ragazza, che colta da una strana sensazione avvicinò le ginocchia al petto e le circondò con le braccia, posando il capo su di esse e chiudendo gli occhi.
Poi, d’improvviso, avvertì dei sentimenti non appartenenti a lei e alzò le palpebre, voltandosi verso la finestra ed incontrando per l’ennesima volta gli occhi ebano di Adonis, che la fissavano con malizia.
- Tu…
- Ciao, bambolina…
 
Il respiro di Raven accelerò all’istante, seguito poco dopo dal battito del suo cuore; il criminale ghignò soddisfatto dalla sua reazione e lentamente si avvicinò al letto.
- Cosa ci fai tu qui…
- Apprezzo il tuo tentavo di nascondere la paura…Ma non serve, mia cara bambolina…
 
La Titans strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne, continuando però a sfidarlo con lo sguardo, tanto che Adone sbuffando voltò il capo, non essendo in grado di resistere ai profondi occhi ametista di lei.
- Comunque sono qui per portarti a casa…
- Ma di cosa stai parlando !?
 
Il cattivo si portò tranquillamente una mano nei capelli scuri, come se non avesse udito la domanda, per poi voltarsi verso di lei accarezzandole rudemente il viso; la ragazza tentò inutilmente di sottrarsi al suo tocco che in risposta si fece più duro, fino a che il moro non la costrinse a guardarlo stringendole il mento tra le dita.
- Tu mi appartieni, bambolina…Sono stufo di vedere quei due idioti che giocano con una mia proprietà, quindi sono venuto a riprenderti, e questa volta nessuno c’ infastidirà..   
 
L’azarathiana avvertì dei brividi di terrore e avversione percorrerle la schiena nel momento in cui il moro si avvicinò maggiormente a lei, tanto da farle sentire il fiato sul volto, e tentando di riunire tutto il potere che in quel momento era in grado di utilizzare, in un unico colpo, serrò gli occhi ripetendo in un sussurro il suo mantra; poi di scatto l’altro si allontanò da lei e trattenendo a stento un ringhio, si avvicinò alla finestra.
- A quanto pare oggi non tornerai a casa…Ma non temere… Hai alcuni giorni per decidere cosa fare e se la tua risposta non sarà di mio gradimento, allora a pagarne le conseguenze sarà un certo fenomeno da baraccone verde, che si è intromesso fin troppo per i miei gusti…A presto, mia cara bambolina…
 
Pochi secondi dopo la scomparsa di Adonis, la porta si aprì e nella camera entrò Garfield, impegnato a reggere un vassoio in una mano e una busta nell’altra; dopo aver posato la busta il giovane, sempre sorridendo, si sedette su una sedia vicina e con delicatezza appoggiò il vassoio sulle gambe della corvina, che da quando era entrato non aveva emesso un fiato, mentre nella sua mente prendeva forma l‘incubo fin troppo realistico da cui solo la sera prima si era svegliata.
 
***
- Dove corri ? Non hai scampo ! Come non ne aveva il tuo amichetto !
La maga si fermò appena fuori dalla torre, mentre il suo sangue gelava a causa dell’affermazione appena fatta; in risposta Adonis ghignò e camminò verso di lei che intanto indietreggiava tremante.
- Beh quell’idiota voleva aiutarti…Ha tentato di fermarmi ma non ha calcolato di essere troppo debole per battermi… E alla fine l’ho ucciso…
- Non è vero…- la voce vacillava mentre le lacrime cadevano copiose dai suoi occhi ametista, puntati con orrore nelle pupille dell’avversario.
- Si, invece… Dovevi vedere come urlava il tuo nome mentre tu te la spassavi con il tuo caro fidanzatino… Ti ha chiamato ma tu non sei riuscita a sentirlo… E alla fine si è arreso e sono riuscito a farlo fuori.
- No…No…NOOOOO !

 
***
- Ehi Rae ? Cosa c’è ? Va tutto bene ?
 
Avvertendo il tocco gentile del ragazzo sulla sua mano scosse il capo con forza, cercando di dimenticare il ricordo fin troppo vivido che si era delineato nella sua mente, e con un sorriso forzato sulle labbra rispose alle domande che gli aveva posto.
- Si, non preoccuparti…Sono solo stanca…
 
BeastBoy corrucciò lo sguardo non convinto della risposta appena ricevuta, anche se poco dopo i suoi occhi si addolcirono e con amore baciò la ragazza, per poi avvicinarle la tazza di tè presenta nel vassoio che lei prese in mano con eleganza, portandola con altrettanta delicatezza alle labbra e incantando così il giovane eroe che continuò ad osservarla.
Per tutto il giorno il ragazzo le rimase accanto, assicurandosi che stesse bene e che avesse quello che desiderava; e per tutta la notte rimase a vegliare il suo sonno, stringendola a sé con dolcezza.
 
 
Quella mattina l’aliena si alzò di buon ora a causa dei troppi pensieri che popolavano la sua mente, e con passo leggero si diresse verso la cucina, intenzionata a prepararsi la colazione.
Arrivata nella Main Ops-Room però la sua attenzione fu attirata dal sole che sorgeva, illuminando interamente la stanza.
La principessa di Tamaran sorrise dolcemente,e avvicinatasi alla grande vetrata rimase ad osservare quello stupendo spettacolo che la natura terrestre offriva.
- Mattiniera oggi ?
 
Sorridendo il ragazzo meraviglia affiancò la compagna, rimanendo anche lui affascinato dallo spettacolo che si apriva dinnanzi ai suoi occhi blu, coperti però dalla sua solita maschera che impediva agli altri di osservare quel colore così particolare che li caratterizzava.
Entrambi rimasero immobili e in silenzio mentre il sole lentamente si mostrava nella sua interezza, facendo brillare il mare come un grande diamante agli occhi dei due ragazzi, che senza volerlo tornarono con la mente al giorno in cui si erano conosciuti; inevitabilmente Robin si portò una mano alle labbra, mentre la sensazione delle labbra di StarFire tornava più forte che mai, sorprendendolo.
- Star…
 
L’aliena si voltò lentamente, fissando i suoi occhi smeraldo in quelli zaffiro di lui.
- Star io… Io vorrei conoscerti…
- Ma tu mi conosci…
 
Insicuro come poco volte il moro si portò una mano tra i capelli, per una volta liberi dal gel che solitamente il ragazzo utilizzava.
- Rob…
 
L’ex aiutante di Batman si maledisse mentalmente, cercando in ogni modo di trovare le parole giuste da dire alla ragazza, che attendeva; ma come sarebbe riuscito a spiegarle quello che solo ora aveva capito di provare, quando lei aveva sofferto immensamente per la propria stupidità; come poteva dirle che davanti a quel sole nascente la sua attenzione era ricaduta più volte su di lei, che con gli occhi pieni di meraviglia osservava quello spettacolo, per lui insignificante se messo a confronto con la sua bellezza…
Perché la verità era che Robin non si sentiva degno di lei, dopo averla fatta soffrire tanto.
 
- Robin…Anche io vorrei conoscerti…
 
Quando quelle parole arrivarono alle orecchie del ragazzo e il sorriso più bello che avesse mai visto si dipinse sul suo volto illuminandolo più del sole stesso, lui sentì il respiro mancare e il cuore accelerare.
Dopodiché sorrise anche lui e come il giorno precedente la strinse a sé, accarezzandole con dolcezza i capelli e inspirando il suo profumo.
- Grazie ancora….            Mio piccolo sole…



Beh ? Spero tanto che non sia venuto una schifezza =.= B- non sarebbe una novità -.-" AR- Ohi verdolo XD Sempre allegro vedo XD B- Certo...Allegrissimo -.-" 
Sinceramente ho sfasato come al solito perchè nell'idea iniziale il capitolo doveva descrivere non un giorno e mezzo ma i giorni che Raven impiega per decidere cosa fare XD Però si sa che nulla va mai come desideri XD Quindi adesso so cosa scrivere nei prossimi capitoli o nel prossimo XD Dipende da quanto faccio durare i momenti XD Posso dire però che adoro profondamente il fatto che Rae chiami Beast mio cavaliere e che lui la chiami mia regina *-* è stata un'idea geniale questa XD
Ora vado perchè non so che fare o dire XD Attenderò recensioni mi raccomando !! Non deludetemi XD 
Baci AlexRae00 e un verdolo allegro come al solito XD B- -.-" 
 

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Capitolo 14
*** ...Game over bambolina... ***


Perdonatemiiiiiiiiiiii >.< Lo so che è da molto che non aggiorno ma la mia ispirazione si è volatilizzata ! B- ti rendi conto di cosa hai scritto ? -.- AR- ciao verdolo ! XD E' da u  po' che non ti vedevo ! Comunque lo so che è uscito uno schifo -.- B- almeno te ne sei accorta -.- 
Beh che posso dire ? Chiedo ancora scusa per il ritardo ma soprattutto chiedo scusa per il capitolo che sinceramente non riesco a mandare giu... Ho tentato di scriverlo tre volte e alla fine è uscito questo coso ! Vi lascio alla lettura ! Ciao XD B- Aiutatemi ! Non ne posso più ! -.-




Seduta a gambe incrociate osservava il mare, che brillava sotto i caldi raggi solari. Respirò e inspirò con lentezza cercando di assaporare al meglio quel momento di tranquillità, che stava vivendo insieme alla persona più chiassosa che conoscesse.
Sorridendo dolcemente, voltò il capo per incontrare gli occhi di giada del suo “cavaliere”, che in silenzio le era rimasto accanto.
Rimasero per un tempo indefinito a perdersi negli occhi dell’altro, finché un dolore al petto non riscosse la maga, costringendola a serrare le palpebre e ad interrompere il contatto; accortosi della situazione il ragazzo afferrò delicatamente la compagna per le spalle, preoccupato da un possibile svenimento.
- Cosa c’è ? Rae, cosa ti fa male ?
 
A fatica si trattenne dal prenderla in braccio e portarla di corsa nella sua stanza, e appena riaprì gli occhi l’aiutò ad alzarsi, attendendo comunque una risposta. D’altra parte la maga, non volendo far preoccupare il giovane che con delicatezza la sorreggeva, cercò di riprendere il controllo di sé e arrivata nella sua camera si stese sul letto con l’aiuto del mutaforma, inginocchiatosi subito al suo fianco.
- Rae, cos’è successo ?
- Non preoccuparti… Sto meglio adesso…
 
Ma il Titans accortosi dell’insicurezza, seppur minima, presente nella voce della giovane, corrucciò lo sguardo e avvicinatosi maggiormente portò una mano sul suo volto carezzandone i lineamenti con dolcezza.
- Ti prego non mentirmi, se ti fa male qualcosa devi dirmelo !Potrebbero essersi riaperte delle ferite !
 
L’azarathiana allora alzò lo sguardo incrociando quello del verde, e anche se riluttante decise di rivelare la verità.
- Ho avuto solo una fitta al petto... Credo sia dovuta alla ferita ai polmoni…
 
Il Logan serrò la mascella e chiuse gli occhi, mentre la preoccupazione veniva momentaneamente offuscata dalla rabbia, indirizzata verso il criminale che aveva causato quelle ferite; involontariamente dalle labbra gli sfuggì un ringhio, che seppur lieve e trattenuto preoccupò la ragazza.
- Beast…
- Scusami…Ma il pensiero che quel bastardo sia ancora libero mi innervosisce molto.. Non volevo spaventarti
- Non mi hai spaventato…Sono solo preoccupata che tu possa fare qualche sciocchezza
 
Il ragazzo sorrise mentre con una mano si scompigliava i capelli verde prato, per poi chinarsi sulla sua “regina” e baciarla.
Quando però le labbra dei due amanti furono separate, entrambi rimasero a guardarsi negli occhi, dimenticando tutto quello che li circondava; viola e verde, giada e ametista… Delicatamente il giovane si portò sopra la sua ragazza continuando il gioco di sguardi, fino a che le loro labbra non si riunirono nuovamente desiderose di esplorasi e di toccarsi, spingendo i due giovani ad iniziare un appassionato gioco di lingue, baci e carezze, che lasciavano su entrambi scie bollenti quanto il fuoco che ora li avvolgeva.
- Vi amo mia regina…E non mi stancherò mai di ripeterlo..
 
 
Il ragazzo sorrise nuovamente quando il suo sguardo si fermò sulla scena che si presentava dinnanzi a lui, con come protagonista una StarFire intenta a parlare con alcuni bambini, emozionati per aver incontrato una componente dei Titans.
Si chiedeva ancora come fosse successo, ma all’improvviso quelle piccole pesti, che poco prima stavano giocando tra strilli e grida, avevano avvistato la giovane che camminava al suo fianco; se all’inizio però sembravano non essere riusciti a comprendere l’identità dell’aliena, questa venne rivelata da una bambina che felice aveva gridato il suo nome correndo verso la ragazza, subito seguita dagli altri.
- Signorina ! Signorina ! Mi insegna a volare ?
 
La principessa di Tamaran rise serena mentre con una delicatezza insolita per la sua specie prendeva in braccio una bimba di circa 5 anni, che in risposta strillò eccitata.
- Mi dispiace ma non mi è possibile ! Io riesco a farlo perché da dove vengo io le persone lo possono fare…
- Non è giusto però !
- Signorina ! Io voglio diventare come Robin !
- No ! Io voglio diventare come Robin !
 
Le parole dei due bambini sorpresero il giovane leader, che incrociando gli occhi smeraldo della compagnia trovò il coraggio di avvicinarsi al gruppetto.
I piccoli lo guardarono ad occhi spalancati fino a che uno dei due bimbi non urlò il suo nome attaccandosi alla sua gamba, seguito dal secondo.
- Tu sei Robin !
- Wow ! Ma allora hai gli occhi blu !
- Beh si…
- Robin, ma allora tu e la signorina StarFire state insieme come la mia mamma e il mio papà ?
 
Richard arrossì così come Koriand’r, che involontariamente abbassò il capo per evitare lo sguardo di lui, intento a fare la stessa cosa.
Ma anche se a quella domanda innocente non fu data risposta, entrambi speravano che un giorno avrebbero potuto dire si.
E quel si lo avrebbero detto solo alcuni anni dopo, in una calda giornata di estate, di fronte alla persona che li avrebbe uniti per sempre.
 
 
Una risata squarciò il silenzio presente nella stanza facendo raggelare la ragazza, che terrorizzata indietreggiò fino a toccare la parete alle sue spalle.
Con lo sguardo cercò una via di fuga da quell’orrendo incubo ma solo il buio c’era attorno a lei, e in quell’oscurità che spesso le era stata amica ma anche nemica, scorse la figura ormai fin troppo familiare che popolava tutti i suoi incubi.
Senza che potesse fermarle le lacrime iniziarono a scendere, mentre il respiro accelerava. In trappola. Era in trappola e lo sapeva.
Un ghigno terrificante increspò le labbra del suo carnefice, che con passo cadenzato avanzava inesorabilmente verso di lei, ormai totalmente alla sua mercé.
Con un ultimo singhiozzo disperato serrò le palpebre e attese la sua fine, ma quando le mani dell’uomo si posarono sulle sue spalle, al posto della gelida e crudele presa di Adonis che molte volte aveva avvertito sulla pelle, avvertì quella delicata e amorevole di BeastBoy, che chino su di lei tentava di svegliarla da quel sonno inquieto.
Raven spalancò gli occhi di scatto lanciandosi tra le braccia del suo amato, che preoccupato la strinse a sé, tentando di calmare i tremiti che la percorrevano.
Quando però la maga riuscì a quietarsi il ragazzo dalla pelle smeraldina, ancora spaventato dalla reazione della ragazza, continuò a tenerla stretta.
Troppo terrorizzato per lasciarla andare, perché quelle gocce salate che avevano solcato le sue guance e la paura che aveva visto nei suoi occhi ametista quando finalmente si era svegliata, erano ancora impressi nella sua mente.
L’aveva sempre ammirata…Il suo coraggio, la sua forza, la sua bellezza, la sua dolcezza…Amava ogni sua sfumatura, ogni suo pregio ma anche i suoi difetti, che mostrava più apertamente con l’intento di allontanare gli altri.
Anche se poteva sembrare assurdo per uno come lui, BiBi l’aveva osservata e ormai aveva imparato a conoscere quasi tutte le sue espressioni o i suoi comportamenti; sapeva che quand’era nervosa si mordeva spesso le labbra, che amava osservare il mare, che quando prendeva un libro ne ammirava e accarezzava la copertina e soprattutto era certo che lei lo amasse…
Ma l’espressione dipintasi sul suo volto alcuni minuti prima era stata capace di destabilizzarlo completamente, spezzandogli il cuore a causa del  dolore.
 
Rimasero in silenzio ancora per un po’ facendosi cullare dal respiro dell’altro, fino a che una sensazione di panico non invase il ragazzo che allontanò la giovane dal suo petto.
- Raven dimmi cosa hai sognato…
 
La ragazza inizialmente sorpresa iniziò nuovamente ad agitarsi, mentre la paura si faceva strada nell’ animo dell’eroe.
- Raven, ti prego... Raven, da quando siamo tornati dall’ospedale sei strana…Anzi è da dopo la visita dei ragazzi…
 
La maga allora si portò le mani al volto, tentando in ogni modo di evitare il suo sguardo spaventato e preoccupato, che l’avrebbe spinta a rivelargli quella verità che da tre giorni nascondeva, portandola a fare incubi simili a quello di poco prima.
- Raven… Io quel giorno ti ho lasciata sola per una ventina di minuti… E’ venuto qualcuno in quel lasso di tempo ? – con una calma glaciale che mai aveva mostrato il verde afferrò i polsi di lei, scoprendo così il suo volto, stravolto dalle lacrime.
Un lieve tremore pervase le membra del giovane ancora una volta, mentre il dubbio che si stava insinuando nella sua mente si faceva sempre più reale.
- Raven…Cosa ti ha detto ?
 
All’improvviso il mutaforma si voltò verso la porta, ma quando vide il suo amico Cyborg cadere in avanti come un manichino senza vita, l’orrore lo assalì, spingendolo a coprire la vista della fidanzata.
 
 
Victor sbuffò sonoramente quando per l’ennesima volta sullo schermo della sala, apparve la scritta “Vincitore” e annoiato lasciò il Joystick sul tavolino.
Un ennesimo pomeriggio passato a giocare da solo.
Da quando i problemi amorosi erano arrivati a Torre Titans non faceva altro che osservare i suoi compagni disperarsi o amoreggiare, mentre lui non riusciva a capire pienamente gli avvenimenti che stavano accadendo.
Il cyborg afferrò una lattina di coca dal frigo, ma mentre stava per portarsela alle labbra il suo braccio squillò , costringendolo a lasciare momentaneamente la bibita.
- Pronto…Chi è ?
- Ohi ragazzone ! Come mai quel muso lungo ?
 
Sorpreso sorrise allo schermo, che gli mostrava l’immagine della Titans dell’est a cui spesso si era ritrovato a pensare.
- Ciao Bumble !
- Hai ripreso vita ?
 
Il cyborg rise divertito mentre con la mano libera si grattava il capo scuro, continuando però ad osservare il volto della compagnia.
- Lascia stare ! Qui ci sono stati un sacco di problemi…
- Ora che mi ci fai pensare, ho saputo che Rob e Rae sono finiti in ospedale due settimane fa..Come stanno ?
 
Un sospiro afflitto sfuggì dalle labbra dello Stone, preoccupando la ragazza.
- Beh, Rob si è ripreso praticamente del tutto, ma Rae è uscita dal coma qualche giorno fa e anche se guarisce in fretta…Beh, ha subito una ferita ai polmoni che a volte le causa dolore… Ora si trova in camera sua ma BiBi non la molla un attimo !
- BiBi ? Ma scusa lei non stava con Robin ?
- E’ complicata la faccenda ma possiamo dire che quei due erano in competizione per lei, mentre Star  attendeva Robin…
- Ah… Suppongo che il verdolo abbia vinto allora ! Ma gli altri due ?
- Beh, sembra che Robin abbia capito che in realtà quello che provava per Raven era solo affetto fraterno e ha iniziato ad uscire con Star
 
Bumblebee sollevò un sopracciglio divertita, per poi chiudere gli occhi e scuotere il capo, sotto lo sguardo attento del ragazzo.
- Cambiamo argomento ! Che ne diresti di uscire una sera ?
 
Cyborg spalancò la bocca e gli occhi per la sorpresa, ma quando stava per risponderle una lampadina esplose, seguita poco dopo da un vaso.
Il Titans preoccupato voltò il capo verso il corridoio, mentre l’amica chiedeva cosa fosse successo.
- Credo che Rae abbia qualche problema…
- Allora è meglio se ti lascio !
- Credo di si…Comunque..ehm…mi va bene..
- Come ?
- Voglio uscire con te…
 
Un sorriso smagliante illuminò il viso della giovane eroina, che con dolcezza salutò il compagno, divenuto rosso d’imbarazzo.
Il momento però non durò a lungo, infatti appena la chiamata fu chiusa il mezzo-robot si apprestò ad andare dai compagni, ma ancora una volta qualcosa attirò la sua attenzione.
Il campanello suonò insistentemente costringendolo a tornare indietro, quando però ebbe raggiunto la porta e posò la mano sulla maniglia una strana sensazione gli impedì di abbassarla, una sensazione che ignorò.
Appena la porta fu aperta, la persona che poco prima aveva suonato la spalancò con forza e quando il Titans realizzò chi fosse, attivò velocemente il cannone che possedeva nel braccio, ma prima di poter fare qualcosa la persona riuscì a colpirlo al capo, facendoli perdere i sensi.
- Fin troppo facile…- un ghigno sadico si formò sulle sue labbra mentre afferrava il ragazzo svenuto, e si incamminava nella direzione che poco prima il mezzo robot stava percorrendo.
…Game over bambolina…


Eh si...Non ditemelo perchè lo so -.- Sinceramente non sapevo neanche che titolo dare ma alla fine è uscito questo e se devo dirlo è l'unica cosa che mi ispira di tutto il capitolo -.- B- a me no ! AR- si lo so XD 
Diamine credo sia il peggior capitolo ! Forse la parte migliore è quella dove c'è Cyborg ed è assurdo per me ! O.O C- ehy >-< AR- Cge vuoi ora rottame ?! 
C- niente O.O 
Beh spero che mi lasciarete una recensione...Anche piccola ma RECENSITE ! Vi prego coglio arrivare a 70 ! Anzi voglio superare il 70 XD Comunque credo che la storia si stia avvicinando alla fine B- siiiiii !!! AR- immaginavo la tua reazione XD  Sinceramente ho cambiato idea su quello che succederà nel prossimo capitolo quindi verrà più corto..credo XD 
Ora vado a vedere Detective Conan XD Ciaoooo e mi raccomando recensite ! Vi prometto che in cambio aggiorno prima XD XD 

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Capitolo 15
*** ...It's over... ***


Ciaooooo >.< Sto morendo di caldo e ho un sonno pazzesco quindi sarò molto breve ! Non so neanche co ho fatto a finire il capitolo senza il ventilatore con il caldo che fa ! 
=.= Sto morendo ! =.=  B- mi hai ucciso ! O.O AR- Non è vero U.U Sei ancora vivo ! E poi mi servi per la storia quindi non  puoi morire ! XD 
Beh spero tanto che vi piaccia perchè io come al solito con il caldo non ci capisco unamazza quindi non so com'è venuto =.= Spero sia almeno decente =.= Fà caldo...
Buona lettura ! E regalatemi un venitlatore ! Mia madre si è presa l'unico che abbiamo =.=




Il silenzio fu interrotto da un ringhio chiaro e minaccioso proveniente dalle labbra del mutaforma, che con gli occhi infiammati dall’ira puntava il criminale appena entrato nella camera.
Adonis ghignò, soddisfatto dalla sua reazione, e allontanando malamente il Titans caduto, mosse alcuni passi verso la coppia ancora immobile.
Un brivido la percorse nell’istante in cui i suoi occhi incontrarono quelli dell’avversario, e inevitabilmente nascose il volto contro la spalla del fidanzato, voltato verso il nemico.
- Cosa hai fatto a Cyborg ?...- il tono glaciale del verde sorprese leggermente l’uomo, che perse solo per pochi secondi il suo sorrisino crudele e soddisfatto.
- L’ho solo colpito… Si riprenderà presto…
 
Garfield serrò i pugni con forza, tremando leggermente a causa della rabbia che in quel momento lo invadeva, ma quando avvertì la maga stringere la sua maglia in preda alla paura, un profondo odio lo pervase.
Non avrebbe più permesso che quel mostro le facesse del male, lo aveva promesso sia a se stesso, che a lei.
 
L’ospite indesiderato sollevò un sopracciglio, innervosito dal comportamento dell’eroe, finchè un sorrise crudele non sostituì il solito ghigno, mentre il suo volto e il suo corpo iniziava a mutare.
Una folta pelliccia scura sostituì la pelle del criminale, le orecchie si allungarono appuntendosi, mentre delle corna ritorte spuntavano dal suo capo, ora più simile a quello di un mostro; i suoi occhi divenuti rossi come il sangue si puntarono sulle facce scioccate dei due ragazzi ,e la bocca irta di zanne affilate si aprì in un orripilante sogghigno.
- Cosa ve ne pare ? Ho imparato a controllare la mia mutazione e tramite alcuni esperimenti l’ho resa più forte… Sai, devo ringraziare te per questo
 
BeastBoy chinò il capo cercando una via di fuga per Raven, e quando capì cosa avrebbe dovuto fare si voltò verso di lei, incrociando forse per l’ultima volta i suo occhi ametista che preoccupati e spaventati l’osservavano.
Posò un veloce bacio sulle sue labbra, e dopo averle accarezzato il volto le sorrise come se nulla fosse, facendo scintillare i canini appuntiti.
- Vai fuori dalla torre !E’ te che vuole ma prima dovrà vedersela con me ! Devi trovare Robin e Star…
 
Lo sguardo spaventato ma anche preoccupato dell’azarathiana strinse il cuore del mutaforma in una dolorosa morsa, che però fu costretto ad ignorare a causa della difficile situazione, e dopo un altro fugace bacio la spinse verso la finestra ,voltandosi verso il nemico che osservava la scena divertito.
- Raven, vai !
 
Anche se leggermente sofferente a causa delle ferite non ancora del tutto rimarginate, la Titans volò più in fretta che poté fuori dalla finestra, sperando con tutto il cuore di riuscire a trovare i compagni il prima possibile.
Sorvolando il mare che circondava la T-Tower diede un ultimo sguardo alla stanza dove ora si trovava BiBi, e terrorizzata dalla possibilità che gli accadesse qualcosa tentò di volare più velocemente, accentuando solamente il dolore al petto.
*Io devo farcela… Io..Io non posso permettere che gli succeda qualcosa..Senza di lui non vivo !
 
 
Dopo aver posato lo sguardo sul profondo taglio obliquo che segnava il proprio braccio, la rabbia pervase nuovamente l’animo del ragazzo, che con scatto felino balzò contro l’avversario, e dopo aver assunto la forma di  toro cercò di colpire il petto del mostro dinnanzi a lui.
In risposta la bestia afferrò le corna dell’animale e con poco sforzo scagliò per l’ennesima volta il Logan contro la parete; poco prima dell’impatto però quest’ultimo cambiò nuovamente aspetto, e sottoforma di leone scattò ancora contro l’ex criminal, che appena percepì i denti del felino trapassarli con ferocia la carne del braccio spalancò le mascelle, per poi serrarle sulla spalla dell’animale con forza.
Il sangue scese copioso da entrambe le ferite, ma nel momento in cui le zanne di Adonis arrivarono a trapassare quasi completamente il corpo del’eroe, Garfield tornò umano.
Urlando per il dolore il Logan afferrò il muso della belva, e con tutta la forza in suo possesso riuscì a liberarsi da quella presa mortale.
Appena tornò libero si portò una mano alla spalla lesa, cercando di fermare l’emorragia, ma a nulla servirono li sforzi del ragazzo che cercava di trattenere le lacrime di dolore.
- Credevi davvero di potermi battere ? Sei solo un inutile moccioso verde che crede di essere un eroe ! Ma vuoi sapere la verità ? –la bestia si chinò leggermente  verso di lui osservandolo con scherno – Tu non vali nulla ! Nessuno potrà mai amare davvero un verme come te ! Alla fine verrai abbandonato e tradito dalle persone che tu chiami compagni !
 
Il mostro afferrò il volto del ragazzo con la mano artigliata per poi sbatterlo contro la parete alle sue spalle, facendolo gemere per il dolore.
In quel momento BeastBoy ringhiando prese il polso della belva con la mano sinistra, e sorridendo ironicamente fissò i suoi occhi in quelli dell’altro.
- Non succederà mai… Io so che loro non potrebbero mai tradirmi e anche se litighiamo poi alla fine tutto si sistema… Ed è questo che ci rende una famiglia ! Io non ti permetterò di toccare Raven mai più ! Le ho promesso di proteggerla e ho intenzione di tenere fede alla mia promessa !
 
Con un ruggito il corpo del verde fu poco dopo sostituito da quello della bestia ormai divenuta parte di sé, e senza perdere tempo il Titans serrò maggiormente la presa sul polso dell’avversario spezzandogli l’osso con uno schiocco sordo.
 
 
L’ennesima fitta al petto la costrinse a fermarsi, e con il fiato corto la giovane atterrò sul tetto di un edificio vicino cercando di riprendere fiato.
Quando il dolore passò l’azarathiana si maledì ancora per la sua debolezza, e stringendo i pungi riprese lentamente il volo cercando intanto i due compagni di squadra.
Poco dopo però fu ancora una volta costretta a fermarsi a causa del dolore, che accentuatosi la portò a tossire convulsamente e a sputare sangue, mentre respirare si faceva più difficile.
- Ti prego non ora…
 
Il liquido vermiglio sporcò nuovamente la mano della ragazza che lei aveva portato dinnanzi alle labbra dove un piccolo rivolo ,dello stesso liquido scuro, scivolava lentamente.
Sapeva che lo sforzo prolungato a cui stava sottoponendo il suo corpo ancora convalescente le avrebbe causato solo problemi ,ma il timore che tutt’ora provava al pensiero della situazione in cui aveva lasciato BeastBoy la spingeva a cercare i compagni senza sosta.
Così ignorando l’ennesima fitta incominciò a correre per le strade di Jump-city, chiamando sia con la mente che con la voce i nomi dei due amici che ignari si trovavano ancore nel parco, finalmente liberi dalle piccole pesti che poco prima erano state costrette a tornare a casa.
 
 
Il leader dei Titani si stiracchio lentamente, alzando intanto lo sguardo sul cielo ora grigio scuro.
Una piccola goccia cadde sul naso del moro che storcendolo si voltò verso la compagna sempre sorridente, apparentemente ignara della pioggia che pian piano stava iniziando a cadere.
Ma quelle gocce che in un’altra occasione avrebbero sicuramente infastidito Robin, ora venivano completamente ignorate , perché l’attenzione del giovane era dedicata alla ragazza aliena, che con lo sguardo rivolto all’insù ridacchiava per le piccole “lacrime di cielo” che le bagnavano il viso abbronzato.
- Dovremmo andare a ripararci da qualche parte…
 
Sorpresa riportò lo sguardo sul ragazzo al suo fianco, che ancora incantato continuava ad osservarla.
StarFire sorrise dolcemente e affidandosi al proprio istinto si avvicinò al giovane sfiorando dolcemente le sue labbra.
La mossa della ragazza lasciò basito Robin, che dopo alcuni secondi di shock chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dalle tante emozioni che in quel momento stava provando, prima tra tutte la felicità.
 
 
Stanca e infreddolita per colpa della pioggia che continuava a bagnarla, la maga tossì ancora una volta portandosi la mano dinnanzi alla bocca.
Numerosi brividi le percorsero il corpo ormai zuppo ma lei li ignorò e continuò a correre, incespicando leggermente a causa del terreno scivoloso e dei vestiti che le si erano ormai incollati al corpo.
Bastò solo un attimo di distrazione però a farla cadere sull’asfalto.
Cercò di guardarsi intorno per chiedere aiuto, ma la testa aveva iniziato a girarle con forza e la pioggia continuava imperterrita a bagnarla appannandole la vista assieme alle lacrime.
Aprì la bocca per gridare ma nulla riuscì a dire e la tosse tornò nuovamente a scuoterla, mentre il respiro iniziava a farsi affannoso.
- Non posso…Io non….
 
 
Gli artigli del mostro andarono nuovamente ad infierire sulla ferita inferta precedentemente al Titans, ma in fretta il ragazzo rispose al colpo artigliando con rabbia il muso del nemico, che urlando si portò una mano agli occhi.
Approfittando della momentanea vulnerabilità dell’avversario, BeastBoy lo spinse violentemente contro il vetro della Main Ops-Room dove poco prima si era rifugiato, e affondando i denti affilati nella spalla di Adonis assaporò con disgusto e trionfo il sapore metallico del sangue che iniziò a sgorgare copioso.
L’altro però non rimase fermo a lungo, e dopo aver tentato di liberarsi dalla presa ferrea del Titano aveva afferrato la sua nuca con gli artigli animali, ghermendone la carne in modo da liberarsi dalla sua morsa.
- Verme schifoso !  Lasciami !
 
Sputando il liquido vermiglio la bestia verde sbattè ancora una volta la schiena della belva contro il vetro della sala, che a causa dei colpi iniziò pian piano a creparsi.
Accortosi delle intenzioni dello smeraldino, Adonis strinse la propria mano sul suo collo sperando di riuscire a fermare i piani dell’altro, che senza fiato tentò nuovamente di sbatterlo contro il vetro riuscendo finalmente a romperlo.
Quando però la grande finestra andò in frantumi sia il criminale che il Titans si fermarono, e dopo essersi guardati negli occhi fecero un passo verso il vuoto, cadendo insieme all’avversario verso la scogliera sottostante.
 
 
Robin corse verso la figura che poco prima aveva visto accasciarsi al suolo e dopo averla presa tra le braccia corse in direzione della tamaraniana, che preoccupata attendeva il compagno all’ingresso del locale dove si erano riparati.
Il ragazzo trafelato raggiunse la rossa e con il suo aiuto portò l’altra ragazza all’interno, facendola sdraiare su uno dei divanetti dell’atrio.
Avvertiva chiaramente il suo battito cardiaco, ma gli attacchi di tosse e la perdita di sangue lo stavano facendo preoccupare sempre di più.
Avvicinò con delicatezza una mano al suo volto, e spostandole il ciuffo bagnato dalla fronte avvicinò le proprie labbra alla tempia della ragazza, che scoprì essere bollente per la febbre.
- Come sta ?
 
Il ragazzo meraviglia alzò lo sguardo sulla giovane al suo fianco, e con tono preoccupato le rispose.
- Ha la febbre alta e anche attacchi di tosse…credo che si sia sottoposta ad un grande sforzo, ma perché avrebbe dovuto ? E quell’idiota verde del suo ragazzo dov’è ?
- Forse è successo qualcosa…
 
Quella frase detta con tono allo stesso tempo mesto e preoccupato allarmò l’ex aiutante di Batman, che iniziò subito a pensare a cosa potesse essere accaduto per spingere BiBi a fa fare una cosa del genere alla ragazza, che perdeva di vista solo per pochi attimi.
Poi ad un tratto un nome attraversò la mente del geniale leader, che di scatto si alzò in piedi colto da un illuminazione.
- Robin cosa….
- Adonis è entrato nella torre…
- COSA ?!
 
La ragazza afferrò le spalle del giovane, e voltatolo attese delle spiegazioni dopo quella affermazione.
- Pensaci ! Perché BeastBoy avrebbe dovuto lasciare uscire Raven da sola con il rischio che si sentisse male ? L’unica spiegazione è che Adonis è entrato nella T-Tower, e lui ha mandato Rae a cercarci perché non abbiamo i comunicatori al momento…
 
Gli occhi verdi dell’aliena si spalancarono per la sorpresa e per il terrore, ma mentre stava per parlare la voce di Raven anche se debole e più roca del solito richiamò l’attenzione di entrambi.
- Rob…Ti…Ti prego…Devi andare….Ad aiutarlo…
 
Annuendo volse lo sguardo verso l’altra ragazza che preoccupata l’osservava, e dopo averle sorriso corse verso l’uscita, tornando sotto la pioggia che ora scendeva più fitta.
D’altra parte lei sospirò, e chinatasi accanto all’amica le chiese di spiegarle cosa fosse successo.
 
 
Garfield ormai tornato umano tentava in ogni modo di liberarsi dalla presa del criminale, che tornato in sé sembrava intenzionato ad ucciderlo e morire assieme a lui.
Entrambi feriti gravemente ad una spalla oltre che in altri punti del corpo stavano precipitando sempre più velocemente verso la scogliera, mentre il cielo piangeva con forza bagnandoli totalmente.
- Se dovrò andare all’inferno…Allora ti porterò con me idiota…
 
BeastBoy però ignorò la frase, con un ultimo sforzo si trasformò in uno pterodattilo e anche se a fatica riuscì a rallentare la caduta, impedendo ad ambedue di fare una brutta fine.
Subito dopo aver toccato terra riprese le sue sembianze, e ormai sfinito si lasciò cadere sulle pietre, così come il criminale poco distante da lui.
 
Il Titans sorrise leggermente quando chiudendo gli occhi vide davanti a sé la figura di Raven che lo guardava con il suo solito sguardo sarcastico; e quando aprendo gli occhi vide Adone senza conoscenza realizzò finalmente che tutto era finito.
Allora un vero sorriso increspò le labbra sottili del giovane eroe, steso sullo stesso scoglio dove tempo prima Raven gli aveva parlato come un’amica dopo che lui l’aveva salvata dallo stesso mostro che ora giaceva poco distante.
 
Solo per un attimo pensò che fosse giusto ucciderlo, ma quel pensiero orribile sparì subito dalla sua mente che anche se piena di odio verso quella bestia, continuava a credere che tutti meritassero di vivere.
Un sospiro di liberazione sfuggì dalle labbra del ragazzo, che chiudendo ancora una volta gli occhi iniziò a perdere conoscenza, anche se poco prima di perdere i sensi una frase uscì dalle sue labbra.
- Finally…                                 It's over…



Allora ? Fà caldo ? =.= A me si... No aspetta non era questo che dovevo chiedere =.= Aspettate ricomincio....
Allora ? Com'è uscito ? Una schifezza oppure può chiamarsi capitolo ? Sapete perchè ho messo la frase finale in inglese ? Beh perchè nel prologo è in inglese per il titolo e siccome non mi ingozzava a pensare ad una frase figa mi è venuto in mente di concludere con è finita... Ma non mi piaceva =.= Poi ho avuto la geniale idea di scriverlo ininglese e mi piace di più =.= Ho caldoooo !! Beh a quanto sembra BiBi è nel mondo dei sogni e quindi non commenterà al momento ! In questo capitolo l'ho sfruttato abbastnza ! XD L'unica cosa che non avevo previsto era il fatto che rae si sentisse male e poi venisse trovata dai ragazzi ! Ma la mia mente è imprevedibile ! Caldoooo =.= 
Ora vado che oltre al caldo si aggiunge il sonno ! =.= Mi raccomado recensite ! E leggete ! Prima di andare però oltre a chiedervi ancora di lasciare un piccolo commentino voglio ringraziare ancora le persone che hanno avuto il tempo e la voglia di recensire i precedenti capitoli ! Grazie e buonanotte !
Notte Notte ! XD AlexRae00 XD XD Caldoooo =.= Ma quanto ho scritto ?! O.O

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Capitolo 16
*** Ti amo ora e per sempre. ***


Salve a tutti i miei cari fans ! BiBi- che non esistono -.- AR- dettagli U.U  Perdonatemi per l'enorme ritardo ma dopo un periodo di caldo asfissiante finalmente è tornate un tempo normale e anche se il capitolo lo avevo incominciato poi l'ho abbandonato XD Ho provato a continuarlo da dove avevo lasciato manaturalmente non ci sono riuscita e alla fine dopo un po' ho deciso di inziarlo da capo XD B- perchè non l'hai fatto prima ? -.- AR- volevo farlo ma non ho avuto tempo XD 
Comunque questo capitolo mi oiace abbastanza quidni vi lascio alla lettura XD Nella speranza che appreziate il mio sforzo U.U 
Buona lettura XD 






Con un balzo superò gli ultimi gradini prima della porta e mentre il suo cuore batteva furioso nel petto, entrò nella Main Ops Room.
Per alcuni secondi rimase immobile con il fiato corto a causa della corsa, ma non appena il suo sguardo cadde sulla grande finestra della sala un brivido di inquietudine attraversò il giovane, che mantenendo la solita espressione seria esaminò meglio la situazione.
Il vetro, crepato in più punti, presentava una grande spaccatura dai bordi frastagliati e macchiati di sangue.
Lo stesso liquido scarlatto sporcava il pavimento e alcuni punti delle pareti, che presentavano anche profondi solchi di varie dimensioni.
 
Un rumore improvviso ridestò l’attenzione del leader dei Titans, che con uno scatto si voltò verso l’altra porta ove il mezzo robot ancora scosso, si trovava.
Lo sguardo del moro anche se solo per un attimo si accese di felicità quando vide il compagno, ma quel piccolo barlume scomparve dallo sguardo di ghiaccio dell’eroe, che senza dire una parola corse verso l’uscita, intenzionato a raggiungere la base della torre dove il mutaforma giaceva privo di sensi.
 
D’altra parte il cyborg comprese al volo le intenzioni del proprio capo squadra e senza emettere un fiato seguì l’amico, sperando con tutto se stesso che BeastBoy fosse vivo.
 
 
Appena la pioggia finì di bagnare le strade di Jump – city, la principessa di Tamaran rivolse la sua attenzione al cielo e un leggero sorriso le increspò le labbra quando il sole fece finalmente capolino da una nuvola, illuminando il cielo ora terso.
Improvvisamente però la sua attenzione fu attirata dalla compagna, che sedutasi cercava di calmare il violento attacco di tosse che l’aveva colta.
 
L’aliena raggiunse immediatamente la maga, ma non potendo fare nulla rimase ferma dinnanzi a lei con il cuore stretto in una morsa di dolore a causa della sua impossibilità di aiutarla.
- Rae… Ha smesso di piovere ! Ora ti porto in ospedale !
 Raven annuì in risposta, mentre aiutata dalla rossa si alzava dal divanetto. Nel momento in cui riuscì a mettersi in piedi StarFire la sollevò senza difficoltà, stringendola a sé.
Ignorando le occhiate sorprese delle persone che la circondavano la tamaraniana uscì e non appena fu in strada prese il volo, diretta al’ospedale.
 
Quando entrambe si trovarono a sorvolare la città il pensiero che le colpì fu il medesimo, tranne per un unico particolare, la persona a cui era rivolto.
Perché se la supereroina dalla rossa chioma sperava di rivedere presto il giovane leader, la maga dai capelli viola desiderava con ansia di rincontrare l’amato mutaforma.
 
 
Il freddo lo invadeva completamente fin dentro le ossa, e nel buio che lo circondava sembrava non esserci altro che lui.
Lentamente si portò una mano alla spalla ove Adonis l’aveva ferito, ma inaspettatamente nessun morso segnava il punto creduto leso e la pelle, fredda più che mai sotto il tocco delle proprie dita, si mostrava insensibile a qualsiasi pressione.
Spaventato da tale situazione tentò di muovere un passo in avanti, ma quando le sue gambe non avanzarono di un millimetro comprese di non poter fare nulla se non aspettare.
Quella consapevolezza però lo scosse solo in minima parte, perché era certo che l’unica persona capace di aiutarlo sarebbe presto arrivata da lui.
Così con un sorriso ad illuminarli il volto chiuse tranquillamente gli occhi color giada, attendendo la sua unica salvezza.
 
 
Con un salto Victor affiancò Garfield che svenuto giaceva a pochi passi dal suo avversario, anche lui senza conoscenza.
Cercando di calmare il leggero fremito che lo pervadeva strinse i pugni, per poi rilassare le mani e avvicinare il proprio orecchio al suo petto.
Attese alcuni secondi mentre il suo cuore agitato batteva in maniera sempre più assordante, e quando finalmente un lieve tum, tum, arrivò alle sue orecchie alzò in fretta lo sguardo incontrando quello di Robin.
- E’ vivo ! Ma il battito è molto leggero, dobbiamo portarlo immediatamente in ospedale !
 
Le parole del cyborg incrinarono pericolosamente la maschera seria del leader, che trattenendo a stento un esclamazione di felicità emise un sospiro di sollievo e annuì.
- Ho chiamato la polizia. Sta arrivando con un elicottero e due barelle per trasportare più in fretta entrambi…
 
Reprimendo a fatica il suo istinto lo Stone compì un cenno affermativo e anche se con fastidio si assicurò delle condizioni vitali del criminale, che non più trasformato in bestia sembrava essere in una situazione peggiore del ragazzo smeraldino.
 
Neanche cinque minti più tardi il mezzo promesso si trovava alcuni metri sopra le teste dei due vigilanti mascherati, che velocemente ma con riguardo, portarono i due feriti sull’elicottero.
Dopo che tutti quanto furono a bordo il velivolo si voltò, e si diresse senza problemi verso l’ospedale.
 
 
L’uomo con il camice bianco si avvicinò tranquillo alla ragazza dai capelli color fuoco, che alcuni minuti prima aveva portato in braccio la compagna fino allo spedale e sorridendole sereno la salutò.
- Salve signorina ! Lei deve essere StarFire giusto ?
- Si, sono io… Come sta Raven ?
 
Il dottore sorrise nuovamente alla giovane che attendava nervosa la risposta, e capendo quanto fosse preoccupata la invitò ad avvicinarsi alla porta della camera 108, dove si trovava la maga.
- Non si preoccupi…La ferita al polmone sta guarendo in fretta e sembra che i poteri della vostra amica siano quasi del tutto ripristinati, quindi entro domani le ferite non del tutto guarite spariranno, rimarrà solo qualche piccola cicatrice…
- Davvero ?
- Certo ! Se lo desidera può andare da lei…
 
Finalmente rilassata sorrise e dopo un cenno di saluto al medico aprì la porta della stanza 108, incontrando gli occhi ametista di Raven che la osservavano seri e pacati.
Delicatamente afferrò una sedia vicina e dopo essersi seduta rimase per alcuni secondi immobile, prima di abbracciare con forza l’amica che dopo alcuni attimi ricambiò la stretta.
- Star...
- Si ?
- Mi uccidi se continui a stringere…
- Oh, scusami !
 
Liberatasi dalla presa dell’aliena la maga sorrise lievemente, quando però stava per parlare il rumore assordante delle eliche di un elicottero invase il piazzale dinnanzi all’ospedale, e pochi attimi dopo la maga percepì chiaramente la presenza dei suoi tre compagni e della bestia che aveva quasi distrutto la sua vita.
Senza prestare attenzione ai richiami preoccupati dell’amica la viola si alzò, e anche se ancora un po’ debole tentò di uscire dalla camera.
- Raven, cosa stai facendo ?! Sei ancora debole non puoi…
 
Le sue parole furono però fermate dall’azarathiana, che preoccupata uscì in corridoio ignorandola.
Ancora ignara delle intenzioni della maga non le restò quindi che seguirla, e quando i suoi occhi verdi incontrarono quelli zaffiro di un ragazzo di sua conoscenza, non potè non capire cosa avesse spinto la compagna ad agire in quel modo.
 
Nello stesso momento, il Titans moro sorrise sollevato quando trovò casualmente le due ragazze, e sorridendo le abbracciò entrambe assieme all’ amico dalla pelle scura.
Il momento però non durò a lungo, perché Raven con sguardo corrucciato e spaventato si guardò in torno, e quando i suoi occhi non incontrarono il volto dell’amato ragazzo dai canini a punta e gli occhi color giada una domanda sorse spontanea, anche se il tono con cui la pronunciò fu tremante ed esitante.
- Dov’è Beast ?...
 
Il silenzio calò tra i quattro eroi dopo che la giovane ebbe pronunciato quelle parole, e quando Robin le si avvicinò con un’espressione seria il timore non potè che aumentare.
- Lo stanno operando d’urgenza… Ha subito delle ferite abbastanza gravi e ha perso molto sangue… Quando siamo arrivati da lui era svenuto e poco più lontano c’era Adonis, anche lui incosciente…
- …In che condizioni è…- Un brivido percorse la schiena della vigilante dalla pelle perlacea, ma anche se scossa da quelle parole riuscì a pronunciare il nome del suo incubo peggiore – Adone ?
- Anche lui era ferito gravemente e aveva pero molto sangue ma sembrava in condizioni peggiori di BiBi, e i dottori l’hanno confermato… Non appena i dottori lo reputeranno in buone condizioni verrà portato in prigione, e nel frattempo alcuni agenti specializzati lo terranno sotto controllo…
 
La maga chiuse gli occhi cercando di assimilare quanto appreso, ma poco dopo li riaprì di scatto e con il cuore a mille iniziò a correre.
Senza volerlo era riuscita a percepire la coscienza di BeastBoy, e dopo un istante di felicità aveva scoperto con orrore che pian piano si stava affievolendo, finchè non sarebbe sparita del tutto assieme al ragazzo a cui apparteneva.
 
Non facendo caso alle varie persone che sorprese tentavano di fermare la sua corsa, sfruttò tutte le energie recuperate fino a che non giunse dinnanzi alla porta della stanza dove stavano operando il mutaforma, e ignorando i richiami dei dottori e degli infermieri varcò la porta.
I suoi occhi si posarono subito sul corpo immobile del suo ragazzo, che i dottori stavano cercando di rianimare.
Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi, e quando i medici tentarono di farla uscire dalla stanza lei li allontanò tutti con i propri poteri, senza però ferirli.
Con gli occhi accesi di rabbia e dolore arrivò al fianco del Titano incosciente e alzando il braccio strinse maggiormente il pugno, per poi calarlo con violenza sul volto del verde.
Il colpo però non andò mai a segno, perché ancor prima di colpire il compagno, Raven si accasciò sul letto ove era steso piangendo e singhiozzando.
Le dita sottili della maga tracciarono una scia sul braccio immobile di lui, e quando arrivarono alla mano si serrarono sulla sua pelle fredda.
- Non puoi farlo… Tu non puoi andartene così ! Senza prima lottare ! Mi hai costretto a lasciarti combattere da solo e io mi sono fidata ! Sapevo che alla fine saresti tornato da me ! Non puoi essere così codardo e stupido da abbondarmi ora ! Non avevi detto che il tuo unico desiderio era rendermi felice ?! Idiota ! Non lasciarmi sola !
 
Gli occhi di lei solitamente imperscrutabili ora mostravano tutto il dolore che provava, e le lacrime che cadevano copiose sul suo volto bagnando quello del verde, sembravano lasciare scie di fuoco per quanto dolorose erano.
Le labbra rosse della ragazza si posarono con violenza su quelle inerti di lui, e quando il bacio venne ricambiato con altrettanta forza, la viola non riuscì a non allontanarsi per poter capire cosa fosse successo.
In risposta trovò due occhi verde giada intenti ad osservarla con una luce divertita ma anche piena di dolcezza, tanto che  quando con le ultime forze lo baciò ancora non potè che sorridere anche lei.
L’ultima cosa che udì prima di perdere i sensi per aver utilizzato tutte le sue energie, fu la voce del suo Garfield.
- Perdonami…Ma avevo bisogno di te per poter tornare… Che stolto cavaliere sono, se mi affido così alla mia regina…
 
 
Senza farsi notare la ragazza dai ricci capelli neri si avvicinò di soppiatto, e quando fu abbastanza vicina balzò dinnanzi al mezzo robot, che preso dai suoi pensieri quasi cadde per lo spavento.
Con un sorriso sulle labbra piene e gli occhi color miele puntati sul Titans, la giovane ridacchiò e affiancandosi a lui lo prese sottobraccio.
- Allora ragazzone ? Come va ?
 
Una leggere sfumatura rossa andò a colorare il volto scuro dello Stone, che lasciandosi andare al piacevole contatto con la compagna, sorrise e iniziò a camminare.
- Mi hai fatto prendere un colpo Bumble… Comunque, ora molto meglio..
- Ho saputo che BeastBoy si è ripreso quasi del tutto e che Raven va da lui ogni giorno, invece Star e Robin sono una coppia ora.
- Beh, quel verdolo si è salvato per un pelo, però…Adesso è tutto a posto e Adonis è stato portato in prigione alcuni giorni fa..
La Titans dell’Est annuì in silenzio, mentre con lo sguardo percorreva la figura dell’ormai ventenne al suo fianco con un sorriso dolce, che il ragazzo colse. 
- E tu ?
- Beh…Io sono solo !
 
La risata cristallina dell’eroina invase l’aria e lasciò leggermente sorpreso il cyborg, che con un sopracciglio sollevato la guardava attendendo una risposta che non tardò ad arrivare.
- Non sei solo… Ci sono io…
 
Quelle parole colpirono il giovane tanto da farlo rimanere imbambolato e quando Victor riuscì a prendere facoltà delle proprie azioni, volse nuovamente l’attenzione alla ragazza che dolcemente gli accarezzò la parte umana del viso con delicatezza.
Karen sfiorò lentamente l’occhio color pece che rimase fisso su di lei, per poi scendere fino alle labbra che si schiusero leggermente a quel tocco lieve ma presente.
Senza fretta la ragazza avvicinò il proprio volto a quello del cyborg, che nel momento in cui avvertì il contatto delle sue labbra non potè evitare di rispondere al bacio con tutto il suo amore.
Quando per mancanza di fiato si staccarono, i loro occhi fino a poco prima chiusi si riaprirono e i loro sguardi si incatenarono, facendo comprendere a entrambi senza bisogno di ulteriori parole quello che loro provavano.
 
 
Non passò molto tempo che il mutaforma uscì dal ospedale, e quando quel pomeriggio di metà Febbraio potè finalmente camminare per le strade affianco della persona amata, sorrise felice stringendo con dolcezza la mano di lei che ricambiò silenziosamente.
Gli occhi del verde si fermarono sul volto tranquillo e serio della ragazza, che nascondendo la felicità e l’imbarazzo guardava dritto davanti a sé.
Divertito mostrò i suoi canini appuntiti in un sorriso mozzafiato, e quando portatosi dinnanzi alla maga la costrinse a fermarsi al centro della piazza in cui stavano passeggiando, lei non potè che osservare in uno sbigottito mutismo quello che il giovane sotto lo sguardo di tutte le persone presenti stava facendo.
Con un salto felino riuscì a salire sul bordo della fontana centrale, e dopo aver fatto salire anche Raven le prese una mano e con galanteria le baciò il dorso, inchinandosi al suo cospetto per poi risollevarsi e incatenare i suoi occhi ametista ai propri.
- Cosa stai facendo ?
- Raven, io vorrei dirti tante cose…Così tante che non basterebbe una vita per dirle tutte… Ti amo da sempre e dopo tutto quello che è successo continuo ad amarti ! Mia regina… durante la convalescenza mi siete rimasta accanto, e per ripagarvi di quello che avete fatto per me salvandomi la vita io voglio dirvi con la testimonianza di queste persone che vi amo e vi amerò per sempre, anche dopo la morte… Vi giuro mia regina che rimarrò al vostro fianco in ogni momento, fino a che mi sarà concesso… Sono il vostro cavaliere e lo sarò sempre… Sono onorato di avere la possibilità di possedere il vostro cuore e in cambio anche se è poco, vi concedo il mio !
Vi ho amato quando voi non lo sapevate e non ricambiavate…Vi amo ora mentre anche voi mi amate…e vi amerò sempre, anche se voi non mi amerete più ! Grazie per avermi dato la vostra fiducia… Vostro cavaliere ora e per sempre…
 
Tremante a causa delle forti emozioni che come un tornado la sconquassavano, si portò una mano alle labbra trattenendo i singhiozzi.
Gli spettatori osservavano ammirati e sorpresi la scena, chiedendosi se non fosse una qualche trovata pubblicitaria o una vera dichiarazione d’amore, e quando Raven con gli occhi lucidi baciò BeastBoy la risposta fu chiara.
Perché quell’amore che provavano era sincero, e niente avrebbe mai potuto cambiarlo.
- Ti amo…                      Ti amo ora e per sempre.
 
 
 
 
 Allora XD Com'è ? Il titolo del cappy non mi convince del tutto ma non volevo  chiamarlo "I love you now and for ever" perchè in inglese mi convinceva ancora meno che in ita XD Alla fine ho deciso di lasciarlo così XD B- che fantasi -.- AR- ehi senti accontentati ! In questo capitolo sei molto romatnico ! B- si è vero U.U
Beh spero che i miei recensitori non si siano stufati e abbiano deciso di non recensire più O.O Vi prego recensitemiiii >.< Voglio raggiungere il 100 con questa FF U.U 
E quindi datevi da fare ! Comunque almeno altri due capitoli ci stanno o forse tre ! Magari anche quattro ! XD 
Attenderò con ansia le recensioni e ringrazio chi legge, chi recensisce e mi aiuta e mi ascolta ( mio cugino Antonio) B- alla fine lo hai ringraziato -.- AR- si XD 
Baci AlexRae00 XD XD 

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Capitolo 17
*** Fino alla fine. ***


 Sono tornataaaaaaaa !!! Miei cari fans perdonate l'attesa ! B- di quali fans parli ? -.- AR- verdolo ! è da un bel po' che non ci sentiamo XD
B- infatti speravo che non ci sentissimo più -.- AR- tanto lo so che mi vuoi bene in realtà U.U B- si certo -.- 
Scusate per l'immenso ritardo ma la scuola sta per iniziare (quest'anno di venerdì 13 O.O) e dovevo finire i compiti U.U B- semmai dovevi iniziarli -.- AR- dettagli ! Insignificanti dettagli U.U 
Insomma anche se non sono soddisfata di questo...coso... Spero che almeno a qualche pazzo piaccia XD 
Buona lettura ! 


Il sole penetrò nella camera attraverso le tende aperte infastidendo il povero ragazzo dalla pelle smeraldina, che affondando il volto nel cuscino si sollevò le coperte fin sopra il capo, anche se a causa del caldo fu costretto a scoprirsi nuovamente.
Borbottando parole senza senso si mese seduto e stiracchiatosi le braccia si accorse finalmente della ragazza, che con sguardo divertito l’osservava dalla soglia della porta da chissà quanto tempo.
Riconoscendola spalancò gli occhi, e per la sorpresa scivolò dal letto finendo sul tappeto di vestiti sporchi che occupava la maggior parte del pavimento. Lei sorrise divertita, mentre il giovane si metteva in piedi con un espressione imbronciata.
- Sei cattiva ! Perché ridi di me ?
- Io non rido di te. Non lo farei mai !
 
Il tono ironico però venne percepito dal verde, che con passo felpato la raggiunse e le circondò la vita con le braccia muscolose.
Dolcemente lei legò le proprie intorno al suo collo e lentamente sfiorò le labbra del fidanzato, che in risposta sorrise a trentadue denti mettendo in mostra gli scintillanti canini a punta.
- Davvero ? Beh non importa ora voglio solo un bacio di buongiorno !
 
Quando però le labbra del Titans arrivarono a posarsi su quelle di lei, la ragazza sollevò un sopracciglio e si allontanò divertita, mettendo i propri palmi sul petto di lui che la guardò sorpreso.
- Beh mio caro, mi sa che dovrai attendere. Io vado a fare colazione con gli altri. Per venire a svegliarti non ho mangiato.
 
Dopodichè la maga sorridendo lasciò la stanza, mentre il compagno rimasto a bocca asciutta si affrettò a vestirsi per poter avere il tanto agognato bacio.
Non appena mise piede nella Main Ops-Room la prima cosa che notò fu il suo migliore amico Cyborg, che si baciava tranquillamente con l’ultimo acquisto dei Titans: Bumblebee. Quando aveva scoperto che stavano insieme era rimasto basito ma in seguito riflettendoci capì che la notizia non era così inaspettata.
Sapeva perfettamente che il caro mezzo robot provava qualcosa per l’ex leader dei Titans East, e spesso lo aveva stuzzicato cercando di capire se i suoi sospetti erano fondati. Anche se Victor non si era lasciato scappare neanche una parola costringendolo a rinunciare.
Poi, poco dopo l’entrata della ragazza nella squadra, Cyborg le aveva chiesto di sposarlo e come c’era d’aspettarsi lei aveva accettato.
Adesso entrambi portavano la fede al dito e inoltre la signora Stone aveva annunciato di aspettare un bambino. Per il neo marito non ci fu notizia più bella e ora rimaneva sempre attaccato a Karen.
- Giorno ragazzi ! Ehi Cy, Bumble ! Perché non vi staccate un po’ ?
 
Lo Stone si voltò per guardare il compagno e ghignando alzò entrambe le sopracciglia.
- Beh anche tu e la tua cara Rae-Rae state sempre appiccicati !
 
Il leader ridacchiò divertito mentre continuava a mangiare il suo bacon al fianco della tamaraniana, che concentrata sul suo piccolo insetto domestico ignorava l’argomento della conversazione.
BiBi sorrise portandosi una mano tra i capelli color prato e con lo sguardo cercò l’affascinante figura della sua ragazza, che in piedi accanto al bancone mangiava tranquilla un biscotto.
Nel momento in cui i loro occhi si incrociarono il sorriso del mutaforma si allargò maggiormente illuminandogli il volto, e senza pensarci aggirò in fretta il bancone mettendosi di fronte a lei in attesa.
- Mi scusi… Cosa vuole da me ?
 
Capendo le intenzioni della maga si schiarì la voce e ricomponendosi si inchinò galantemente, eseguendo un perfetto baciamano che fece sorridere dolcemente Raven.
- Mia regina, credo che lei si sia dimenticata di darmi il buongiorno.
- Perdonatemi allora per questa dimenticanza, mio cavaliere.
 
Con delicatezza la giovane si sollevo sulle punte e posò le proprie labbra su quelle dell’altro, che dimenticandosi di essere nella sala della torre e davanti ai loro compagni strinse a sé la ragazza. In risposta lei affondò le dita nei suoi capelli mentre presi dalla passione approfondivano il bacio.
Ignorando il bisogno di respirare BeastBoy iniziò a giocare con la lingua di lei, e facendosi guidare dalle proprie emozioni la sbattè contro il muro.
Completamente concentrato su di loro continuò a baciarla, fino a che la fastidiosa sensazione di essere osservato non lo costrinse a voltarsi.
E solo quando incrociò li sguardi dei suoi compagni ricordò improvvisamente dove si trovava.
 
Victor scoppiò a ridere quando vide il verde arrossire imbarazzato per la situazione, e inevitabilmente anche gli altri si fecero trascinare incominciando a ridere.
- Certo che ci dai dentro verdolo !
 
 
Guardò con insistenza l’orologio appeso al muro, finchè il fastidioso tic tac delle lancette non lo costrinse a spostare la sua attenzione sulla propria scrivania. Rimase a pensare per qualche attimo prima di afferrare il piccolo cofanetto color smeraldo e incamminarsi verso la sua camera. Aperta la porta però, l’unica cosa che vide fu il piccolo Silkye, che con la solita espressione felice dormicchiava su un cuscino rosso scuro.
Richiusa la porta si diresse a passo svelto verso la Main Ops-Room, e quando non riuscì a trovarla neanche lì sbuffo infastidito attirando l’attenzione della maga, che con un espressione pacata in volto stava leggendo per il proprio fidanzato,del tutto concento sulla sua voce.
Per un istante il blu degli occhi di Robin incontrò il color ametista degli occhi di lei, e con un movimento impercettibile del capo la maga indicò le scale della terrazza facendo sorridere il ragazzo meraviglia.
 
Silenzioso come era arrivato si diresse verso la rampa e stringendo con forza i pugni salì quei gradini color acciaio, mentre la sua agitazione faceva naturalmente la sua comparsa. Giunto in cima il sole lo accecò per un attimo ma l’impedì di notare la donna che osservava il cielo in silenzio.
Tentando di non fare rumore si avvicinò a lei, fino a che arrivato al sul fianco posò la propria mano su quella della ragazza aliena, che trasalì leggermente voltandosi verso di lui.
- Tutto bene ?
- Si, certo ! Volevo solo osservare un po’ il cielo.
 
I suoi occhi di smeraldo tornarono a posarsi sul blu infinito che li sovrastava, e l’ex aiutante di Batman non potè non notare quanto fosse bella la giovane che ai suoi occhi brillava anche più del sole.
Lasciando scivolare via tutta la tensione che l’aveva accompagnato fino ad allora, si perse ad osservare la sua Lei che veniva illuminata dai raggi solari.
Osservò con attenzione i capelli rosso fiammante che ricadevano mossi fino al fondoschiena arricciandosi maggiormente verso le punte. Ammirò la sua pelle bronzea e perfetta, su cui spiccavano le grandi e belle labbra ora semichiuse. Quando però i suoi occhi si soffermarono sui due smeraldi che splendendo guardavano il cielo, il suo cuore perse un battito e senza pensarci si inginocchio portando dinnanzi a sé la piccola scatolina.
StarFire si voltò stranita, ma quando si accorse del significato delle sue azioni non potè che spalancare gli occhi e portarsi le mani al volto a coprire la propria bocca, aperta in una O perfetta a causa della sorpresa.
- Koriand’r… So di averti fatto soffrire molto per colpa della mia stupidità..E sono conscio di non essere degno dell’amore sincero e profondo che provi per me. Ma ora io voglio concedermi un pensiero egoistico e ti chiedo di rimanere al mio fianco, per tutta la nostra vita. Ho capito di amarti tardi, ma adesso che sono a conoscenza dei miei sentimenti io voglio chiederti… Kori, mio bellissimo piccolo sole..Vuoi sposarmi ?
 
La tamaraniana emise un verso soffocato prima di gettarsi tra le sue braccia, facendo cadere entrambi. Uno stupendo sorriso splendeva sul volto della ragazza, e quando Robin riuscì ad assimilare la muta risposta la baciò. E mentre i loro cuori e le loro anime divenivano una sola, quel piccolo anello che Richard aveva scelto con cura brillava sotto il sole cocente di inizio estate, brillava come la coppia che poco distante suggellava la propria promessa con un bacio pieno di passione e di emozioni.
 
 
La voce della maga aleggiava dolcemente nell’aria mentre leggeva ad alta voce per accontentare il mutaforma, steso con la testa sulle sue gambe.
I suoi occhi di giada percorrevano lentamente la figura che troneggiava su di lui, senza distogliere mai lo sguardo dalle pagine bianche dei suoi amati libri.
Un leggero fruscio lo avvertì del cambio di pagina, quando i suoi si chiusero per concentrarsi il più possibile su quel melodioso suono che tanto adorava ascoltare.
Le parole del romanzo sembravano prendere vita quando lei leggeva per lui, e il ragazzo che mai aveva amato i libri adesso passava ore ad ascoltarla, e ad osservarla. Ogni volta che lei voleva leggere lui le restava  accanto, e quando Raven incominciava a leggere tutte le emozioni e i pensieri inutili che attraversavano la sua mente sparivano, assieme a tutto ciò che li circondava.
- Beast ?
- Si ?
 
L’azarathiana avvicinò il proprio viso a quello del mutaforma, che sorridendo ammirava i suoi occhi ametista perdendosi in essi.
- Beast, che ne dici di uscire ?
- Ah, certo !
 
BiBi si sollevò, e non appena si fu rimesso in piedi un pensiero gli attraverso la mente come un fulmine a ciel sereno. Sbattendosi una mano sulla fronte si catapultò in camera sua, lasciando la sua ragazza in mezzo alla sala ad osservare la porta con sguardo basito.
Impaziente buttò all’aria tutti gli abiti che occupavano la camera ammassandoli sul letto, ma non riuscendo a trovare l’oggetto agognato incominciò a tirarsi i capelli per l’agitazione. Solo quando il suo sguardo incontrò quello dell’amico di metallo fermo sulla soglia, riuscì a ricordare dove avesse messo quello che cercava e sospirando per il sollievo si fiondò verso il compagno.
- Cy, l’anello !
- Ti sei deciso finalmente! Credevo che l’avrei tenuto io per sempre ! 
- Si, lo stavo cercando ma poi mi sono ricordato di averlo dato a te per non perderlo.
 
Victor sorrise e scuotendo il capo tornò sui suoi passi, entrando nella camera che condivideva assieme alla moglie, ora stesa sul letto per riposare. Silenziosamente afferrò una piccola scatolina di velluto viola da un cassetto, e uscito dalla camera lo cedette al compagno di squadra.
- Tieni.
- Perfetto ! Ci vediamo dopo…
- Buona fortuna verdolo !
 
 
Sbuffò contrariato quando l’ennesimo ragazzo si voltò ad ammirare il passaggio della sua ragazza, che alla sua reazione ridacchio divertita.
Geloso strinse con più forza la mano della compagna e l’avvicinò maggiormente a sé, sperando che in tal maniera avrebbero smesso di fissarla.
Raven scosse il capo e rispondendo alla stretta dell’amato mutaforma posò le proprie labbra sulla sua guancia, facendolo finalmente rilassare.
- Non dovresti essere così geloso.
 
Con espressione corrucciata borbottò alcune parole insensate prima di sospirare sconfitto, iniziando a guardare la maga con occhi da cucciolo bastonato.
- Ma tu sei mia  !
 
Portatasi una mano sulla fronte non potè che sollevare lo sguardo al cielo, cercando di non scoppiare a ridere a causa del broncio che il giovane aveva assunto in mancanza di una risposta.
Quando però l’eroe in borghese notò una fontana dall’aspetto familiare posta al centro della piazza, arrestò i propri passi sorprendendo l’azarathiana che lo guardò incuriosita.
- Rae, ti ricordi di quella fontana ?
 
Gli occhi di lei si illuminarono alla vista dell’oggetto della loro conversazione, e un sorriso dolce prese forma sulle sue labbra al ricordo della dichiarazione che più di due anni fa il ragazzo dinnanzi a lei le aveva dedicato.
- Come potrai dimenticarla ?
 
BiBi sorrise, e afferrata la mano della fidanzata incominciò a correre verso il centro della piazza. Raven capì subito le sue intenzioni senza il bisogno che lui parlasse, e lasciandosi guidare da quel ragazzo che le aveva rubato il cuore, si fece pervadere dal piacevole calore che il contatto tra le loro mani le provocava.
Non appena entrambi giunsero alla fontana il verde alzò lo sguardo al cielo, e vedendo il sole scendere lentamente per cedere il posto alla luna salì per la seconda volta sul bordo di marmo bianco della fontana, invitando una stupita Raven a raggiungerlo.
Chiuse gli occhi cercando di calmare il proprio battito cardiaco che sembrava assordarlo, e afferrò entrambe le mani della sua amata maga facendola avvicinare.
Nella sua mente presero forma tutti i momenti più belli passati con lei, e quando ritornò vivido il ricordo del giorno in cui le aveva dichiarato il proprio amore, sorrise e alzò le palpebre. Raven davanti a lui si mordeva le labbra per l’agitazione attendendo che parlasse.
Sorrise dolcemente incatenando i suoi occhi a propri, e come quella stessa mattina annullò tutto ciò che lo circondava rimanendo solo con lei.
Aprì la bocca per parlare ma la sua voce non uscì.
Nervoso prese un bel respiro, e dopo aver stretto ancora una volta le mani della maga tra le proprie si inchinò e le fece il baciamano.
- Raven… Io… Io ti amo… Ti amo più di ogni altra cosa e sempre lo farò.. Più di due anni fa in questo stesso posto ti ho dichiarato i miei sentimenti e donato il mio cuore… Oggi però voglio ufficializzare il mio amore.
 
Lentamente si inginocchiò e interrompendo il loro contatto afferrò il piccolo cofanetto di velluto, portandolo dinnanzi al proprio volto.
La luce del sole morente illuminò la figura dei due giovani innamorati, e quando quei raggi color oro sfiorarono la pelle color perla della ragazza lui riuscì finalmente a calmare il proprio cuore impazzito.
Al contrario del mutaforma però, la giovane rimase immobile, paralizzata dalla sorpresa, mentre i suoi occhi ametista si perdevano in quelli di giada del ragazzo che in quel momento aprì il piccolo cofanetto.
La paura la pervase e inconsciamente fece un piccolo passo indietro.
Raven tremò impercettibilmente non riuscendo ad afferrare il motivo del timore che l’aveva colta, ma quando il ricordo di suo padre si fece vivido nella sua mente comprese.
Anche dopo la sua disfatta il fantasma del genitore continuava ad aleggiare sulla figlia. La mezzo demone però non voleva questo, così facendosi forza spazzò via la figura di quel mostro e si concentrò su quella del ragazzo inginocchiato al suo cospetto che le sorrideva.
- Sarò il tuo cavaliere per tutta la vita, e ti proteggerò fino a quando il respiro continuerà ad esserci nel mio corpo… Farò l’impossibile per impedirti di soffrire angelo mio.. Quindi mia splendida regina.. Vuoi diventare mia moglie ?
 
Allora tuttavia non ci furono bisogno di parole. Raven sorrise con dolcezza e chinandosi su di lui lo baciò con delicatezza, carezzandoli il volto con una mano.
Garfield  abbassò le palpebre lasciandosi invadere dall’amore di lei, e capì che quello era il suo modo per dire si.
La folla che fin dal principio avevo osservato la scena esplose in un boato, applaudendo quei due giovani pieni dell’amore che provavano per l’altro.
Un amore senza confini che sarebbe durato…Fino alla fine.


Allora ? Che ne dite ? E' da buttare completamente ? Per me si U.U Ma non mi ingozzava a riscriverlo daccapo e ho lasciato perdere U.U 
Abbiate pietà di questa povera scrittrice la cui ispirazione e ora scomparsa ! (approposito, se la vedete avvisatemi ! ) Inizialmente il titolo doveva essere Sempre ma mi sono accorta che assomigliava troppo a quello del 16 e ho dovuto cambiarlo XD Insomma sono un vero genio XD B- è ironico vero -.- AR- si non preoccuparti U.U 
Attenderò una vostra recensione *-* Vi prego recensiteeeee *-* Se non lo volete fare per me fatelo per il verdolo ! E se non volete per lui per Raven U.U Insomma facciamo che se non recensite io non scriverò il contiuo della precedente storia E' delicato XD (per la cronaca è la quarta della serie contando la OS che ho scritto XD) B- questa è pubblicità -.- AR- lo so XD 
Beh ci vediamoooo XD Aggiornerò il prima possibile (scuola permettendo XD) Baci AlexRae00 XD B- sei impazzita del tutto -.-

 

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Capitolo 18
*** Re e Regina... ***


Salve a tutti !!! Sono finalmente tornata ! muahahaah !! XD B- perchè ? Perchè ?! -.-" AR- mio caro verdolo che sorpresa ! E' da un po' che non ci vediamo ! 
B- sei malvagia ! >.< AR- maddai tanto a fine capitolo tutto si sistema ! Devi ringraziarmi ! U.U B- Ti diverti a dare fastidio alla gente ? AR- Certo ! Come tu ti diverti a torturarla con le tue orribile battute ! B- Raven non pensa che sono orribli ! AR- Ma va' ! E' troppo solo gentile per dire la verità ! 
Comunque questo capitolo non sarà tutto love love ! XD Sincearamente io non sono un tipo romanticissimo ma le storie d'amore mi piacciono, anche se preferisco la sofferenza !!! Muahahaahah *tuoni e fulmini in sottofondo !  B- il tuo sadismo è illimitato !  AR- anche la tua idiozia lo è U.U
Beh spero che il capitolo vi piaccia e buona lettura  XD B- pietà !




Borbottando in continuazione, percorse per la millesima volta la piccola stanza della chiesa in cui si trovava per concludere gli ultimi preparativi del matrimonio, assieme al prete che avrebbe sposato sia lui che il suo amico.
Victor lo afferrò per le spalle costringendolo a fermarsi, e quando i loro occhi si incrociarono, l’uomo d’acciaio comprese l’ansia che pervadeva l’animo dell’uomo dinnanzi a lui.
Un sorriso fraterno spuntò sulle sue labbra, mentre spingeva il compagno a sedersi su una panca affianco a sé, e stringeva la presa sulla sua spalla trasmettendogli conforto, o almeno provandoci.
L’insicurezza era chiara sul volto bambinesco del Logan, che mordendosi le labbra spostava lo sguardo dalla porta al pavimento.
- Ehi amico ! Devi calmarti !
- Io….Non ci riesco ! Ho sempre più paura e mi chiedo in continuazione se…
 
Gli occhi del cyborg si posarono sulla parete di fronte, come quelli dell’amico.
- Se sia la cosa giusta ?
 
Il verde rimase in silenzio chinando il capo pensieroso, ma poco dopo si voltò verso l’amico e sorridendo mestamente, scosse la testa in segno di diniego.
- Anche se è stupido… Io ho paura che Raven non sia felice con me ! Insomma guardami ! Sono un fenomeno da baraccone verde ! Chi potrebbe mai amare una persona così ! Raven potrebbe avere chiunque e invece ha scelto…Me…
 
Victor sorrise sconsolato, ma quando si accorse dello sguardo disperato del compagno di squadra sospirò e colpì con un pugno la testa dell’amico, che rimase basito dal gesto.
- Perché l’avresti fatto !?
 
Le parole sibilate del verde giunsero alle orecchie del mezzo robot, ma ignorando la domanda lui si alzò e si posizionò davanti al verde.
- Garfield, ascoltami bene, perché non ripeterò queste parole ! Sei una persona fantastica… Metti davanti a tutto le persone che ami e ti comporti da buffone solo per strapparli un sorriso.. Potresti sembrare un idiota ma non lo sei.. Tu nascondi la tristezza che provi e ti fai dei problemi inesistenti a causa dell’insicurezza ! Raven ti ama perché è riuscita a capirti davvero e ha conosciuto il vero te, quindi piantala di fare commenti del genere e concentrati solo sulla preparazione del tuo, e sottolineo tuo, matrimonio !
 
Un sorriso lumino comparve lentamente sul viso del mutaforma, mentre con una mano si scompigliava i capelli color prato. Quando però il Titans d’acciaio decise di risedersi una risatina sfuggì dalle labbra del verde, che attirò l’attenzione dell’altro.
- Si può sapere perché stai ridendo ?
- Beh, devi darmi un vaso !
 
Cyborg spalancò gli occhi, sorpreso da quell’affermazione, ma dopo alcuni minuti di silenzio impiegati a capire cosa potesse significare, rivolse una muta domanda all’uomo dalla pelle smeraldina.
- Mi hai detto di piantarla, no ? Ma io non un vaso quindi non posso farlo !
 
Non appena capì la risposta si portò una mano sul volto, scuotendo il capo basito. Tra le dita però riuscì a vedere il sorriso a trentadue denti che l’altro fece, mentre tentava di trattenersi dallo scoppiare a ridere, cosa che tra l’altro fece poco dopo.
In quel momento Victor ripensò a quando si erano incontrati la prima volta, tornando al giorno in cui quel ragazzino dalla pelle verde con il sorriso brillante e gli occhi pieni di aspettativa, aveva proposto di andare a mangiare una pizza insieme senza neanche conoscerli . E quando la figura di quel quattordicenne quasi pelle e ossa si sovrappose a quella dell’uomo dinnanzi a lui, un sorriso sfuggì dalle sue labbra riconoscendo la stessa identica espressione da bambino, che lo aveva tanto sorpreso tempo addietro per la sua sincerità.
- Grazie di tutto amico !
- Grazie a te…
 
Quelle parole sussurrate a fior di labbra vennero percepite dall’uomo bestia, che però non disse nulla e alzatosi raggiunse Dick, appena entrato nella stanza assieme al prete.
 
 
I suoi occhi esplorarono la stanza mentre le sarte e la stilista volteggiavano attorno a lei, avvolta nel suo vestito color perla.
Cercò li sguardi delle sue amiche e con uno sbuffo lo distolse quando incontrò quello di StarFire, intenta come lei a provare l’abito da sposa.
Perché se lei non vedeva l’ora di uscire da quella trappola, l’aliena dalla chioma di fuoco sorrideva al settimo cielo, mentre venivano appuntati gli ultimi dettagli del suo bellissimo ma scomodissimo vestito bianco con le rifiniture color oro rosso.
Spazientita incrociò gli occhi della signora Stone, che cercava di calmare quella piccola peste dal volto di angelo di suo figlio.
Con le labbra mimò la parola aiuto, ma in cambio ricevette solo un sorriso comprensivo e uno allegro da parte del bimbo dai riccioli neri.
 
Un ora dopo le tre donne insieme al bambino si trovavano finalmente fuori dall’atelier di abiti da sposa, dirette verso il luogo dove avrebbero incontrato i loro uomini.
Michael sorrise con i piccoli denti bianchi ben in vista quando vide in lontananza la figura imponente di suo padre venire verso di lui, e correndo sulle sue corte gambette lo raggiunse, abbracciandolo felice.
Richard si diresse in fretta dalla sua amata aliena, e quando la strinse tra le braccia emise un sospiro liberatorio.
- Ehi Rae ! Come fai a sopportare quel tipo con le sue battute ?! Io non ce la faccio più ! Ha iniziato a spararle di continuo da quando siamo usciti dalla chiesa ! Prende spunto da ogni cosa !
 
Il diretto interessato ridacchio divertito mentre abbracciava la sua futura moglie, e dopo averla baciata dolcemente rivolse la sua attenzione all’amico dai capelli neri.
- Ehi, me n’è venuta un'altra !
 
Il leader dei Titans invocò l’aiuto della maga, sperando che intervenisse evitandogli questa tortura, ma quando incontrò l’espressione impassibile della compagna tentò di tapparsi invano le orecchie.
- Un tasso dice ad un altro tasso, tasso-miglio ! Ah ah ah ! Avete capito ? Tasso… Miglio.. Tasso-miglio !!!
 
StarFire ridacchiò divertita assieme al piccolo di casa Titans, mentre il verde si teneva la pancia per il troppo ridere.
Al contrario di loro Bumble, Robin e Cyborg si portarono una mano al volto chiedendo pietà, e Raven con un espressione imperturbabile sospirò.
- Gar… Non fa ridere…
 
Udendo quelle parole Garfield mise il broncio e si voltò verso la fidanzata, che rimaneva imperterrita.
- Non è vero ! E’ una delle migliori ! Dai non puoi dire che non ti abbia divertito neanche un po’ !
- E’ penosa…
 
Il Logan aprì la bocca per parlare ma non trovando un argomento per ribattere la richiuse, incrociando le braccia al petto con fare scocciato.
Dick osservò attentamente Raven, e capendo quanto fosse nervosa sperò vivamente che il ragazzo non dicesse altro, evitando così un litigio simile a quelli che i due futuri sposi in passato avevano fatto un milione di volte, per motivi futili come quello di adesso.
Il verde però sembrò non cogliere l’irrequietezza della fidanzata, e stupidamente buttò benzina sul fuoco.
- Tanto lo so che le mie battute ti piacciono ! Ti conosco ! E in ogni caso dovresti essere dalla mia parte… Sei pur sempre la mia ragazza !
- Allora forse non mi conosci tanto bene quanto pensi…
 
Cogliendo l’inquietudine presente nell’aria, Cyborg afferrò il braccio di BiBi per farli capire cosa avrebbe potuto causare una parola di troppo in quel momento, ma ancora una volta l’uomo dai capelli color prato non colse quell’avvertimento e sorridendo rispose ancora una volta.
- Si, che ti conosco ! Infatti non mi stupisce il tuo comportamento ! So perché fai così !
- Ah davvero ? Allora illuminami Garfield…
 
La preoccupazione pervase gli animi degli altri Titans, che non sapendo come evitare il casino che quasi sicuramente sarebbe accaduto di lì a poco, rimanevano in silenzio e con il fiato sospeso, attendendo la risposta del giovane.
- Beh è naturale per una persona con un padre come il tuo avere un carattere così !
- Così, come ?
 
I pugni della maga si strinsero tanto che le unghie affondarono nella pelle grigio perla, mentre la mandibola si serrava e gli occhi si assottigliavano.
-  Così… Così lunatico e a volte aggressivo.. Anche se non hai colpa possiedi pur sempre del sangue di demone, no ?
 
Il gelo calò nel gruppo dopo quelle parole, dette tanto ingenuamente e involontariamente dolorose. Raven chiuse gli occhi cercando di calmare l’emozioni contrastanti che la stavano pervadendo, ma quando il nervosismo e la paura che l’assillavano dall’inizio della giornata si sommarono al dolore provato a causa di quelle parole, fu inevitabile per la maga la perdita del controllo.
E come non succedeva ormai da tantissimo tempo i suoi occhi divennero di un rosso brillante e inquietante, spaventando tutti i Titans.
- Sei solo un idiota…
 
Quelle parole colpirono violentemente Garfield, più di ogni colpo subito e ogni insulto precedente, e mentre i suoi occhi tornavano del solito color ametista, nella testa del verde continuava a rimbombare quella frase detta con un tono tanto disgustato da lacerargli il cuore.
L’azarathiana si morse le labbra non appena fu tornata in sé, e incontrando lo sguardo addolorato di lui si sentì malissimo.
Il silenzio regnò per alcuni minuti fino a che lei incupitasi sfruttò i suoi poteri, e mentre una lacrima solitaria scivolava lungo il suo volto si teletrasportò nella sua vecchia camera.
 
 
Richard emise un ringhio irato, e con gli occhi blu pieni di fastidio afferrò con violenza il braccio dell’altro Titans, ancora intento a fissare il punto in cui Raven si trovava fino a poco prima.
Strattonandolo attirò la sua attenzione, e solo quando incontrò il suo sguardo perso riuscì a trattenersi dal colpirlo con forza sul volto.
- Che diamine combini ?! Ti rendi conto di cos’hai detto ? Anche se sono cose stupide lo sai che questo è un argomento molto delicato ! Cosa diamine ti è preso ? Non ti sei accorto che era già nervosa ?
- Io…
 
Il verde chinò il capo afflitto quando riflettendo sulle sue parole si rese conto di aver fatto involontariamente riferimento a suo padre, e di averle ricordato quanto lui influisse sul suo carattere.
Disperato si portò le mani tra i capelli, e tirandoseli iniziò a borbottare insulti contro sé stesso sotto lo sguardo dei suoi compagni.
- Sono un completo deficiente… Cos’ho nella testa..
- Non lo so ma ora dobbiamo tornare a casa e tu devi parlare con Raven !
 
Il mutaforma riprese in fretta il controllo, e dopo aver annuito si trasformò falco per poi dirigersi verso la T-Tower.
 
StarFire affiancò il compagno e dopo avergli afferrato la mano, incrociò i suoi occhi preoccupati.
- Cosa c’è ?
 
Il vigilante in borghese corrucciò lo sguardo pensieroso prima di sospirare afflitto e stringere a sé l’aliena, che dolcemente ricambiò l’abbraccio.
- Sono un po’ preoccupato per quello che è successo.. I suoi occhi non diventavano così da quando… Beh da quando abbiamo sconfitto Trigon…
- Forse non è nulla… Scat è ormai morto..
 
Liberatosi dalla stretta affettuosa di lei raggiunse la famiglia Stone, intenta ad ascoltare la conversazione in religioso silenzio, e ignorando la strana sensazione che lo aveva pervaso, incominciò ad incamminarsi verso casa.
- Hai ragione… Si sarà trattato di un eccesso di rabbia…
 
 
Con un ultimo battito d’ali si catapultò nella stanza che ormai da un anno divideva con Raven, e tornato umano indossò dei nuovi abiti, avendo perso i precedenti a causa della trasformazione.
Vestitosi corse senza fiato fino alla camera della sua donna, e fermatosi dinnanzi alla porta di metallo riuscì a sentire i lievi singhiozzi che la maga cercava di trattenere.
Facendosi forza aprì la porta, e senza prestare attenzione allo sfacelo causato dai suoi poteri, s’inginocchiò di fronte a lei.
Delicatamente afferrò la mano della mezzo demone, e alzatole il volto posò la propria fronte sulla sua.
Un sorriso dispiaciuto affiorò sulle labbra di entrambi quando i loro occhi si furono incontrati, e senza bisogno di parole capirono i sentimenti che struggevano l’animo dell’altro.
Garfield sorrise con espressione da bambino, e le soffiò sul voltò ridacchiando.
Raven invece sorrise lievemente e chiusi gli occhi lo baciò, facendogli capire quanto fosse inutile chiedere scusa per ciò che era successo.
 
Dopo essersi staccati i due innamorati si stesero l’uno affianco all’altro sul letto, e stringendo la mano dell’altro continuarono a guardarsi negli occhi, leggendo l’animo del compagni con un solo sguardo.
- Ehi Rae…
- Dimmi..
- Ma davvero non ti piacciono le mie battute ?
 
La maga sospirò disperata alzando gli occhi al cielo, ma quando notò l’espressione preoccupata di lui non potè evitare di ridacchiare.
- Beh… Sono totalmente stupide ma… Non sono poi così orribili..
- Davvero ?!
 
BiBi sorrise a trentadue denti, mentre i suoi occhi brillavano come quelli di un bambino davanti ad un giocattolo nuovo.
Felice come non mai abbracciò la sua futura moglie, e scoccandole un bacio sul capo la fece sdraiare su di sé.
- Allora avevo ragione ! Visto ? Ti conosco bene !
- Certo, certo…
- Mi prendi in giro ?
 
Raven lo guardò fintamente sorpresa, mentre un sorriso malizioso spuntava sulle sue labbra.
- Cosa te lo fa pensare ?
- Comunque ne ho un’altra !
 
Il sorriso della maga si trasformò in un espressione teatralmente disperata, e portatasi una mano al volto l’azarathiana emise un verso di sorpresa.
- Oh no !
- Cosa ci fa una patata in un tubo ?
- Non lo so..
- Un tubero ! Capito ? La patata è un tubero è si trova nel tubo quindi, tubero !
- Ti sei superato questa volta..
- Dici ? Allora te ne dico un’altra !
- NO ! No, basta così !
- Maddai è bella !
- Guarda, sto bene così !
 
 
Vedendo però la convinzione negli occhi del fidanzato, Raven si alzò e uscì dalla camera con al seguito il compagno, che cercava in ogni modo di convincerla ad ascoltarlo.
La viola allora raggiunse i compagni di squadra arrivati poco tempo prima, e nascondendosi dietro Cyborg riuscì a seminare il verde, che offeso prese in braccio Michael e si sedette sul divano.
- Nessuno mi comprende ! Solo il piccolo Mike mi vuole bene !
 
Lo Stone sorrise allegro, e abbracciando lo zio annuì contento.
- Io voglio bene allo zio verde !
- Ehi piccolino ! Vuoi ascoltare delle battute divertenti ?
- Si !
 
Gli occhi di BiBi brillarono felici, ma prima che lui potesse aprire bocca Raven prese il bambino dalle braccia dell’altro e si sedette al suo fianco, mentre Michael rideva divertito.
- Non rovinarmi il bambino Gar ! Michael non deve imparare queste battute squallide !
 - Uffa non è giusto ! Nessuno che mi ascolta !
- Ma a me divertono le tue battute, amico BiBi !
- Grazie Star ! Un po’ di comprensione finalmente !
 
I Titans risero divertiti della finta disperazione del verdolo, ma quando gli occhi del mutaforma incontrarono la figura della sua regina intenta a tenere fra le braccia il piccolo di casa Titans, fu inevitabile per lui soffermarsi ad osservarla.
Raven era felice… stava sorridendo anche con lo sguardo, e aveva negli occhi una tenerezza immensa indirizzata interamente verso l’angioletto moro seduto sulle sue gambe.
In quel momento pensò davvero al fatto che a breve sarebbero stati una cosa sola… Si sarebbero sposati… Un calore strano lo pervase, e quando immaginò al posto di Michael un bambino con i loro tratti somatici sorrise.
Il suo cuore batté più forte, e nell’istante in cui incontrò gli occhi ametista di lei realizzò quanto fosse fortunato.
Perché a breve sarebbero finalmente diventati…. Re e Regina…



Allora ? Fa schifo ? Posso dire di non essere convintissima nè del litigio nè della fine ma può andare ! Comunque per chiarire alcuni punti vi dico che: la sensazione di Robin e gli occhi rossi di Rae fanno diciamo da collegamento alla prima storia che ho pubblicato (se si può definire storia O.O) Il ritorno di Trigon B- stai pubblicizzando la tua storia -.- AR - dettagli insignificanti U.U e per quanto riguarda ciò che pensa Cy all'inizio, ho scritto una scena che mi ricordava dell'episodio 60 (se non erro) titans GO! Che spiega la formazione del gruppo e dopo essersi incontrati BiBi chiedi aggli altri se vogliono andare a mangiare una pizza insieme (sempre se ricordo bene O.O) Comunque per il litigio so di aver scelto un motivo davvero sciocco e che forse le reazioni sono state esgerate ma pensate che manca poco al loro matrimonio e la paura o il nervosismo riguardo il tutto sono molto presenti, e poi volevo diciamo ricordare i litigi che soprattutto all'inizio avvenivano per le battute di BiBi che Rae non apprezzava ! Vabbè vi chiedo solo scusa per il ritardo, causa: scuola, lezioni di chitarra, catechismo e problemi emotivi e personali (finalmente finiti, per ora) Spero di aggiornare presto !
Baci AlexRae00 XD XD Aspetto le recensioni !

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Capitolo 19
*** Always. ***


 Allora ragazzi !!! So di essere in un mostruoso ritardo ma questo è l'anno degli esami e il tempo per scrivere è diminuito -.- Purtroppo devo concentrarmi di più sullo studio -.-
Vi lascio subito al capitolo dicendovi solo che... L'amore trionfa e tutto si risolve !!! In fondo il mondo è meraviglioso XD A proprosito ! Ogni riferimento ad Harry Potter è assolutamente casuale (o quasi) chi arriva alla fine e conosce la sga capirà XD Anche dal titolo però si capisce XD 




Quella notte era particolarmente rumorosa per l’uomo dalla pelle color smeraldo, che intento a fissare il soffitto con sguardo assente si era ormai rassegnato alla totale assenza di sonno che provava a causa dell’agitazione.
Infastidito da quel silenzio tanto assordante, l’eroe si alzò dal suo giaciglio, e stiracchiandosi si diresse verso la terrazza.
Appena fu giunto a destinazione l’aria notturna di autunno lo investì, e lo svegliò definitivamente.
Con passo leggero si avvicinò al muretto dove aveva passato le sue notti solitarie, accompagnato solo dalla solita bottiglia.
Inevitabilmente un sorriso malinconico apparve sul suo volto, ma così com’era apparso sparì, sostituito da un’espressione rilassata.
 
La tranquillità che l’aveva colto però, venne incrinata leggermente da un rumore di passi quasi impercettibile, ma molto conosciuto dal verde.
Senza voltarsi il Logan sollevò il capo, ammirando il cielo pieno di stelle.
Un sospiro giunse alle orecchie del mutaforma, che sorridendo lievemente incontrò gli occhi color mare del suo leader.
I capelli scompigliati dal vento, la solita espressione seria insolitamente incrinata, e gli occhi puntati su di lui con sguardo insicuro.
Garfield attese che l’altro parlasse, incuriosito e stupito da quella strana espressione così inusuale sul volto del compagno. Quando però non udì nessun suono provenire dall’altro, allora si voltò nuovamente ad ammirare il cielo.
- Io….
 
L’insicurezza del eroe mascherato, sempre serio e composto, fece inevitabilmente sorridere l’uomo. Non pensando di poter mai vedere tale indecisione sul volto del Grayson.
- Garfield.. Volevo chiederti..
 
Uno sbuffo scocciato venne emesso da Richard, che stringendo i pugni cercò di ignorare il suo orgoglio.
- Volevo.. Chiederti scusa…
 
BiBi sbattè più volte le palpebre sorpreso, mentre Robin sospirava sollevato, ma anche preoccupato dalla possibile risposta del compagno.
Entrambi rimasero in silenzio a guardarsi negli occhi, e quando l’ex aiutante di Batman abbassò il capo in attesa di una qualsiasi reazione negativa, rimase interdetto da quello che il verde fece.
Infatti tenendosi la pancia il Logan incominciò a ridere come un matto, tanto che i suoi occhi iniziarono a lacrimare.
- Tu… Ahahahah..
 
L’espressione sorpresa del leader venne sostituita da una innervosita quando l’altro, ancora intento a ridacchiare, finì di asciugarsi le lacrime.
Incrociando le braccia il moro borbottò qualcosa, prima di voltarsi per andarsene. Non riuscì però ad allontanarsi molto, perché l’amico scuotendo il capo lo raggiunse, e afferratolo per il braccio lo costrinse a guardarlo negli occhi.
- Dick.. Accetto le tue scuse.. Ma devo farti anche io le mie..
 
Il volto corrucciato dell’ uomo dai capelli neri assunse un’aria seria, intanto che le parole del compagno risuonavano nella notte.
- Questa è una cosa che Raven ti ha già detto, ma volevo comunque riferirti che la colpa è stata mia…
Un sorriso falsamente divertito apparve sul viso del suo interlocutore, venendo poi sostituito dalla tipica tranquillità del leader dei Titani.
- Ti riferisci al tradimento ?
- Si… Ho approfittato dei suoi momenti di debolezza… Sapevo quanto fosse confusa e spaventata da ciò che provava ma non sono riuscito a resistere e.. Mi dispiace..
 
L’uomo inspirò e sospirò prima di sferrare un gancio al mento dell’altro, che cadendo sul pavimento emise un leggero ringhio, prima di iniziare a massaggiarsi la mandibola.
- Questo era perché hai approfittato della confusione di Raven…E perché l’hai ferita involontariamente.
 
Un ghigno selvaggio s’impossessò del volto del futuro sposo, che rialzatosi colpì a sua volta l’uomo mascherato, spedendolo contro il muro alle sue spalle.
- Questo invece, era per aver fatto star male Rae con il tuo comportamento da bastardo..E per non averla capita e aiutata a superare le sue insicurezze.
 
Entrambi gli eroi sorrisero complici, e nel momento in cui tornarono uno di fronte all’altro, si strinsero la mano sorridendo.
In quel momento rinsaldarono finalmente il loro rapporto, e compresero i loro errori. E anche se ciò che era stato fatto non poteva essere cambiato, loro sapevano che in futuro ci sarebbero sempre stati per l’altro.
Perché tra fratelli è normale litigare, anche violentemente, ma quello che conta e ammettere i propri sbagli e imparare da essi.
In fondo, ciò che non ci uccide ci fortifica. E questo i due uomini lo sapevano bene.
 
 
Nel momento in cui il trillo della sveglia suonò, la maga spalancò gli occhi di scatto e tesa come la corda di un violino scese dal letto.
Neanche due minuti dopo però, la porta della sua camera venne spalancata da un’aliena super eccitata, che afferrandole il braccio la tirò fino alla Main Ops-Room.
Giunte nella sala le due donne si diressero verso il tavolo per mandare giù qualcosa prima dell’arrivo delle altre, ma il tentativo fu vano.
Raven cercò di bere la sua solita tisana ma il suo stomaco, serrato per l’agitazione, rifiutò di ingurgitare qualsiasi cosa e lo stesso fu per StarFire, troppo eccitata anche per stare ferma.
Il rumore del campanello attirò l’attenzione delle due spose, che intuendo chi fosse , si alzarono per aprire la porta.
I volti concitati delle loro amiche e compagne confermarono le ipostesi, ma quando l’empatica si rese davvero conto di quello che l’aspettava l’agitazione si fece più vivida. Anche se la sua preoccupazione maggiore,  riguardava cosa le altre Titans avrebbero combinato.
- Kole, Jinx, Argent ! Siete arrivate presto !
 
Due sorrisi luminosi e uno meno eccitato, comparvero sui loro volti in risposta, mentre impazienti entravano nella sala.
Argent lanciò un’occhiata di compatimento all’amica dai capelli viola, e quando anche Bumblebee le ebbe raggiunte, poterono iniziare i preparativi.
 
La stanza di Koriand’r per quel giorno, sarebbe stata il loro camerino, sala trucco e parrucco.
I due abiti da sposa erano momentaneamente posati sul grande letto matrimoniale, che l’aliena aveva acquistato all’unione della sua stanza e di quella del suo ragazzo.
Entrambi perfetti per le loro rispettive proprietarie, ora intente a subire le azioni delle altre.
Argent si occupava del trucco assieme a Jinx, mentre Kole e Bumble sistemavano i capelli delle novelle spose, sedute di fronte alla grande specchiera. Raven osservò l’orologio, e con un sospiro si preparò mentalmente alle ore successive.
 
 
 
L’orologio segnava le nove precise quando i due sposi, ormai pronti scesero fino alla base della torre, assieme a Cyborg, Michael, Aqualad, Flash e Speedy.
Con un groppo in gola, ambedue si diressero verso lo spiazzo dove avrebbero celebrato le nozze, e avvistando il luogo si fermarono.
Garth sollevò un sopracciglio voltandosi verso gli amici, e lo stesso fecero gli altri.
- Cosa vi prende adesso ? Non mi dite che ci avete ripensato ?
 
Seccato Roy Harper scosse il capo, e mettendosi dinnanzi ai due incrociò le braccia. Allo stesso tempo Wally West posò una mano sulla spalla di Dick, e lo stesso fece Victor con Garfield, mentre il piccolo moro sbatteva incuriosito gli occhioni color miele.
- Amico.. Hai paura ?
- Si, Vic..
- Non mi dire che anche tu sei agitato, piccolo Robin ?!
- Si ! E con questo ? Diamine mi devo sposare!
 
Portandosi una mano sui capelli color petrolio il Titans dell’est sbuffò divertito, e sorridendo maliziosamente parlò.
-Beh, allora vado io all’altare ! Posso sposare tranquillamente sia Raven che StarFire !
 
Quelle parole, anche se dette con tono scherzoso, fecero innervosire oltremodo i due Titani, che scambiandosi un occhiata fecero cadere Aqualad, suscitando le risate degli altri.
Michael sorridente si buttò addosso al Titano in smoking, che ricadendo in terra incominciò a ridere anche lui.
Finalmente rilassati i due sposi si lanciarono un’altra occhiata, e quando i loro sguardi si incrociarono pensarono entrambi la stessa cosa.
*Ora sono pronto…
 
 
Nell’esatto momento in cui il comunicatore di una delle spose trillò, le suddette con indosso i loro abiti, poterono finalmente considerare la preparazione conclusa.
La futura signora Grayson afferrò l’oggetto, e aprendolo incontrò gli occhi pece della sorella maggiore.
- Komand’r....
 
Il tono sorpreso e allo stesso tempo spaventato dell’aliena preoccupò le altre, che avvicinatesi compresero chi fosse la sua interlocutrice.
Era infatti impossibile non riconoscere nella donna, i tratti della sorella minore, ancora immobile.
- Koriand’r.. So che ti sposi oggi.
- Tu come… Come fai a saperlo e cosa vuoi !?
 
Le labbra della tamaraniana dalla chioma rossa si serrarono per l’ira e il suo volto si rabbuiò, assumendo un espressione corrucciata.
Al contrario, BlackFire sorrise enigmaticamente, e guardando negli occhi la sorella disse una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato di sentire.
- Sono felice per te sorellina… Auguri a te e allo sposo.
 
Scioccata la sposa si ammutolì, ma lo stupore fu subito sostituito da un sorriso, live ma presente.
- Grazie. Ma come hai fatto a contattarmi sul comunicatore...E perché ora?
 
Sprezzante l’aliena mora ghignò per poi salutare con un cenno l’altra, senza degnarla di alcuna risposta, prima di chiudere la comunicazione.
Silenziosamente Kori chiuse lo strumento e lo posò sul letto, dove si sedette poco dopo, seguita da Raven.
- Io non capisco… Che senso ha ciò che ha fatto ? Non mi ha mai sopportato…
 
Delicatamente Raven strinse la mano dell’amica, e avvertendo la sua confusione voltò il capo verso di lei.
In quel momento avrebbe potuto dire qualsiasi cosa per aiutarla, ma non riusciva a trovare le parole giuste. Così con un sospiro smise di cercare, e le disse quello che pensava.
- Star… Io credo solo che lei abbia capito.. Tua sorella è orgogliosa e non è semplice per lei ammettere di aver sbagliato.. Però, forse ha compreso, e sta cercando di cambiare. Non posso esserne sicura, ma ognuno di noi può scegliere di cambiare il proprio percorso..Io non volevo fare ciò per cui mi era stato detto di essere nata, e alla fine ci sono riuscita.. Voi mi avete aiutata e non mi avete abbandonata… Lei era sola ma potrebbe aver incontrato una persona giusta, o aver semplicemente compreso…
 
Sollevando lo sguardo la principessa di Tamaran sorrise, e rialzatasi si mise di fronte allo specchio, osservandosi stupita e decisa.
Lo stesso fece l’azarathiana, che sorridendo affiancò l’amica e si diresse verso la porta. Ora erano pronte.
 
 
Intanto poco lontano dallo spiazzo, BlackFire riconsegnava il T-comunicator al ragazzo in smoking dinnanzi a lei.
Un sorriso dolce e quasi impercettibile incurvava le labbra della ragazza, che osservava tranquilla il Titans.
Lui le sorrise a sua volta, e dopo averla abbracciata la guardò con intensità negli occhi. Quegli occhi neri come i suoi, ma allo stesso tempo così differenti. Pieni di sofferenza, solitudine e rabbia, ma anche di amore, un amore tenuto sempre nascosto.
- Sicura di non voler venire ? Tua sorella sarebbe felice…
- Si.. Non temere… Osserverò da lontano, come ho sempre fatto.
 
Rimasero immobili per alcuni secondi, poi in un attimo le loro labbra si unirono in un bacio appassionato e dolce al tempo stesso.
I due amanti segreti si strinsero l’uno all’altro, felici ma consci di doversi dividere. E quando si furono divisi, la tamaraniana accarezzò il volto del suo salvatore.
- Ora vai altrimenti si chiederanno dove sei… E poi tra poco arriveranno le spose..
- Va bene.
 
L’eroe afferrò la mano della mora e baciandola con delicatezza le sorrise, facendole battere forte il cuore.
Per poi voltarle con malavoglia le spalle e tornare nel luogo in cui si trovavano gli altri invitati,i due sposi e il prete.
Con una mano si lisciò i capelli color petrolio, e sistemandosi la coda bassa, realizzata per l’occasione, raggiunse Speedy, intento a parlare con Flash e Victor.
 
Non appena li ebbe raggiunti, la tipica marcia nuziale risuonò nell’aria, accompagnata dal suono della risacca che il mare poco sotto di loro emetteva. Le foglie dei colori autunnali cadevano lentamente al suolo, già ricoperto dalle stesse. Un leggero venticello scompigliava i capelli dei presenti e il cielo nuvoloso sembrava schiarirsi.
Le due spose fecero il loro ingresso insieme alle damigelle e al paggetto, concentrato sul cuscinetto dove erano poste le quattro fedi.
 
I due sposi si voltarono e per loro non ci fu mai visione più bella.
Koriand’r portava un lungo abito dall’ampia gonna bianca, decorata da alcuni motivi color oro e rubino. Il corpetto invece, presentava alcuni ghirigori rossi ad un lato, fatti in modo da ricordare una fiamma.
Senza maniche, l’abito terminava con uno strascico, mentre il capo della sposa era cinto da un velo.
I lunghi capelli rossi della tamaraniana erano raccolti in uno chignon alto, che lasciava liberi solo alcuni boccoli al lato e il ciuffo. Il tutto abbellito da alcune roselline bianche.
Il trucco leggero, invece, risaltava maggiormente gli occhi smeraldo della giovane sposa. Pieni di tutto l’amore che provava per l’uomo che si accingeva a sposare.
 
Raven invece, indossava un bellissimo abito candido come la neve, lungo e morbido, che si adattava perfettamente al corpo dell’azarathiana.
Il corpetto, sempre rigido, era decorato da alcune volute blu, e lo stesso valeva per parte superiore della gonna. A ricordare le onde del mare.
Le mani erano coperte da un paio di guanti bianchi con i bordi color mare, ed erano impegnate a reggere il bouquet di gigli e rose blu.
I capelli invece, liberi da qualsiasi fermaglio o acconciatura, erano circondati solo da due ciocche più lunghe, e ricadevano morbidi sulle spalle. Mentre il volto  illuminato da un trucco leggero, non era coperto dal velo, e permetteva a tutti di comprendere la felicità e l’amore che provava in quel momento.
 
Richard sorrise e baciandole la mano con muto stupore,condusse la propria sposa al suo fianco, continuando ad osservarla.
Allo stesso modo, Garfield sorrise radioso e facendo un baciamano alla maga, la portò al suo fianco con galanteria, restando incanto dalla sua bellezza.
 
Tutti i presenti rimasero in silenzio ad ascoltare le parole del prete, che univa quelle due coppie per sempre. E quando il piccolo Michael, sgambettando allegro portò gli anelli, finalmente arrivò il momento tanto atteso.
- Richard Dick Grayson.. Vuoi tu prendere come tua sposa, amarla e onorarla fino a che morte non vi separi, Koriand’r ?
 
Con gli occhi pieni di sentimento l’uomo annuì, e stringedole la mano sorrise. Dicendo quel si senza pensarci un secondo.
- Si, lo voglio
- E vuoi tu, Koriand’r, prendere come tuo sposo, amarlo e onorarlo fino a che morti non vi separi.. Richard Dick Grayson ?
- Si, lo voglio !
 
I due neo sposi si sorrisero felici, e voltandosi osservarono i loro compagni, attendendo che anch’essi dicessero il loro si.
 
Nel momento in cui il prete però, fece la domanda a Garfield, questi non rispose, ma le sorrise solamente, posando la fronte contro quella di lei e carezzandole il volto.
Allo stesso modo rispose Raven, che con un muto assenso chiuse gli occhi e sorrise. In quell’istante entrambi dimostrarono la forza del legame che li univa, tanto potente da non aver bisogno di parole per comunicare.
E non appena il prete ebbe dato il permesso di baciare le spose, entrambi i Titans afferrarono le donne per la vita e stringendole a sé unirono le loro labbra in quel bacio tanto atteso, che suggellava il loro amore.
 
Amore… Un termine che però indica una cosa così grande da non poter essere compresa pienamente… Esistono vari tipi di amori. Esiste l’amore fraterno, che per quanto possa essere frastagliato e difficile, sarà sempre presente… Esiste l’amore paterno o materno, che i genitori provano incondizionatamente per i propri figli… Ed esiste quell’amore di cui cantano le storie… L’amore eterno che dura per sempre.. Un amore difficile, ma non impossibile da trovare.
E quei quattro ragazzi ormai cresciuti, erano riusciti a trovarlo.. Il vero amore. Quello che qualsiasi cosa accada ti rimarrà sempre nel cuore.
Lo stesso amore che dopo tanto tempo, BiBi, Raven, Robin e StarFire, proveranno sempre per la stessa persona con cui hanno scelto di passare la loro vita.
E quando tra anni e anni, qualcuno chiederà loro se dopo tutto questo tempo loro li amano ancora. Beh.. Quei quattro ragazzi risponderanno…...
Always.


E dopo queste otto pagine di word o poco più vi dico che non è l'ultimo capitolo, anche se lo sembra U.u diaciamo che è la conclusione ma il prossimo sarà praticamente un epilogo ! Quindi rimanete al mio fianco ancora un po' e recensite ! Mi aspetto di raggiungere le 100 recensione in questo o nel prossimo capitolo !!! 
E per chiarire i dubbi sul misterioso amante di Blacky... è Aqualad ! Anche se si era capito suppongo XD 
Per la scena iniziale devo dire che non avevo previsto questo O.O è stato tutto pensato al momento XD E lo stesso vale per la parte in cui appare Komand'r U.U Diciamo che volevo dare spazio al legame tra sorelle che per c'è anche fra loro !
Ora devo scappare ! Attendo recensioni XD Mi raccomando !!!! Baci A tutti ! Alla prossima !!

 

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Capitolo 20
*** Volevo dirti che ti amo/A te ***


Scusateeeeee >.< Ho avuto il blocco dello scrittore e anche poco tempo ! B- oh che peccato -.- AR- zitto che tu stai più che bene ! B- lo so *-*
Comunque questo è l'ultimo capitolo !!! Eh si ! Finlamente questa "storia" è conclusa ! Wow... Mi sento molto realizzata.
Spero tanto che il capitolo vi piaccia ! Buona lettura ! Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali ! XD



I chicchi di riso e i petali caddero sulle due coppie ridenti, che con le braccia cercarono di proteggere il volto.
Sempre con il sorriso sulle labbra attraversarono il tappeto bianco, che vistosamente risaltava sulle foglie cadute, colorate di rosso e arancio.
Garfield si scambiò un occhiata con Richard, e insieme sollevarono le loro spose iniziando a correre, come se fossero dei bambini.
Le due donne risero mentre si stringevano al corpo dei mariti, finalmente giunti al gazebo allestito per la festa.
Delicatamente gli uomini misero giù le Titans, che aggrappandosi ai rispettivi consorti si sorrisero complici.
Tutti gli invitati raggiunsero le coppie applaudendo e facendo gli auguri, intanto che Victor sistemava le ultime apparecchiature per la musica.
 
In quel momento festoso però, lo sguardo di un certo Titano era rivolto verso il cielo, dove pochi attimi prima aveva visto sparire la sua amata aliena dalla chioma corvina.
Il suo volto assunse un’espressione tranquilla e felice, quando con un ghigno strafottente Roy lo colpì amichevolmente.
- Complimenti amico ! Ottima scelta !
- Grazie !
 
 
Le note di Volevo dirti che ti amo invasero l’aria, mentre lentamente Richard e Kori prendevano il loro posto, al centro dello spiazzo.
Robin strinse a sé StarFire, che posò il capo tra la spalla e il collo di lui.
Gli occhi di entrambi si chiusero, e quelle parole riscaldarono i cuori dei due amanti.
 
volevo dirti che ti amo 
volevo dirti che sei mio 
che non ti cambio con nessuno 
perché a giurarlo sono io 

 
L’aliena strinse con forza le palpebre, quando le tornarono in mente alcuni dei ricordi più belli che aveva vissuto con lui.
Il dolore provato quando lui stava con Raven, e la felicità nel momento in cui il moro comprese i suoi veri sentimenti.


 
dalle mie rivincite 
dalla gioia che sento 
e dalla febbre che ho di te 
da quando mi hai insegnato a ridere.. 
volevo dirti che ti amo 
volevo dirti sono qui (io sono qui)

 
Il leader dei Titani posò un delicato bacio sul capo della sua sposa, carezzandole la schiena con dolcezza.
E il ricordo di tutte le volte in cui lei lo aveva fatto sorridere per la sua ingenuità, riaffiorò vivido nella sua mente.
 
 
tu non lasciarmi mai la mano 
anche se un giorno finirà 
da ogni angolo dell'anima 
dalla mia fragilità 
da un dolore appena spento 
da questa lettera.. 

 
Gli occhi dei due neo sposi si incontrarono, e una memoria in particolare li spinse a perdersi nello sguardo dell’altro.
Le loro mani si cercarono e trovatesi si strinsero forte, nel momento in cui entrambi iniziarono ad avvicinarsi.
I loro cuori accelerarono il battito quando finalmente il bacio avvenne, e il loro amore esplose con tutta la sua potenza.
Tutti gli altri urlarono festosi a quella dimostrazione di amore, spingendo l’altra coppia al centro quando la canzone suonò le ultime note.
I signori Grayson sorrisero ai due Logan, dirigendosi felici dove poco prima si trovavano gli altri due sposi.
 
 
Il pianoforte suonò le prime note di A te, mentre la coppia ora abbracciata, si dondolava dolcemente su quel ritmo lento.
Rachel strinse forte il marito, quando avvertì le lacrime salire per la forza di quelle parole. Parole in cui credeva fermamente, e che aveva voluto dedicare all’uomo della sua vita, che lui le aveva dedicato a sua volta.
La fede brillava sull’anulare più di una stella, e quando la maga realizzò davvero la situazione, non potè evitare di sorridere con amore.
 
Garfield ancora incredulo, inspirò l’odore di viole che emanavano i capelli di lei, ridendo come un bambino.
Le sfiorò una guancia con le labbra delicatamente, prima baciarla davvero. Tornando poco dopo a ballare.
 
 
A te che sei l'unica al mondo 
L'unica ragione per arrivare fino in fondo 
Ad ogni mio respiro 
Quando ti guardo 
Dopo un giorno pieno di parole 
Senza che tu mi dica niente 
Tutto si fa chiaro 



 
La paura che aveva sempre provato ora sembrava scomparsa nel nulla, assieme alla freddezza che aveva sempre mostrato agli altri per proteggerli.
Si avvicinò all’orecchio appuntito del suo uomo, e con gli occhi chiusi gli sussurrò le parole che la canzone recitava in quel momento.
 
A te che mi hai trovato 
All' angolo coi pugni chiusi 
Con le mie spalle contro il muro 
Pronto a difendermi 
Con gli occhi bassi 
Stavo in fila 
Con i disillusi 
Tu mi hai raccolto come un gatto 
E mi hai portato con te 



 
I canini appunta brillarono, quando un luminoso sorriso spuntò sul volto del mutaforma.
La voce della sua amata rafforzava il significato di tali parole, che sembravano contenere tutto il loro amore.
Ricacciando indietro la commozione afferrò Raven per la vita, e la sollevò in aria, guardandola finalmente negli occhi.
Occhi tanto intensi, da essere magnetici per quelli smeraldo dell’uomo.
La fece volteggiare per alcuni secondi prima di stringerla con forza, lasciando finalmente andare le lacrime che aveva trattenuto.
E quelle lacrime, sgorgarono anche dagli occhi color ametista di lei, che finalmente baciò l’amore della sua vita.
- Sei la cosa più bella che poteva capitarmi… Grazie di tutto Gar…
 
In quel momento, al loro fianco arrivarono gli altri sposi e Victor, commossi da ciò che stava accadendo.
I cinque Titans si strinsero in un abbraccio pieno di significato, per poi posizionarsi a cerchio e tendere le mani verso il centro.
- Titans ora e per sempre !
 
Dopodichè tutti gli altri invitati circondarono i cinque compagni, seguendo le note di altre canzoni dal ritmo più movimentato.
 
 
 
All’arrivo della torta un sorriso nacque spontaneo sulle labbra dei vari eroi, alla vista della grande T, che con la linea orizzontale sottolineava i nomi degli sposi.
Garth scattò alcune foto al dolce, prima che un piccolo diavoletto dai boccoli scuri affondasse le manine nella panna, sotto gli sguardi divertiti di tutti quanti.
Garfield, con le lacrime agli occhi per il riso prese in braccio la piccola peste, che in risposta sporcò di panna i capelli color prato dello zio.
- Cosa combini Michael !
 
Il bambino sorrise angelico nascondendo le mani dietro la schiena, suscitando le risate degli altri.
- Birbante mi hai sporcato tutti i capelli !
 
Il bimbo ridacchiò allegro mentre Garth lo fotografava, così da ricordare il momento in futuro.
Ad un tratto il bimbo avvistò l’altro sposo, e sgambettando si arpionò alla gamba di Robin, sporcando i pantaloni neri di panna.
- Ziooo !
- Mike  ! Mi stai sporcando tutti i pantaloni !
 
E tutti risero di nuovo alla vista del piccolo, che dopo essersi pulito le mani sulla stoffa scura dell’abito di Robin se ne andò sorridente, e come nulla fosse chiese un pezzo di torta.
- Allora ? Non mangiamo la torta ?



Per il resto della festa, i cui momenti furono fotografati tutti da Aqualad, le risate regnarono sovrane.
Così, tra regali, scherzi, balli e chiacchiere, il tempo passò. Le due spose lanciarono i bouquet alle eroine agitate, che fecero di tutto per afferrarli.
Anche se alla fine furono Jinx e Argent a prenderli, facendo preoccupare il povero Speedy.
 
Verso le otto e mezza, nove, tutti gli invitati tornarono finalmente a casa, e gli stanchissimi sposi dopo essersi cambiati, ebbero un po’ di pace.
Victor, Karen e Michael salirono silenziosi fino alle loro camere, e dopo aver lasciato il piccolo Stone nella sua stanza, poterono andare a coricarsi.
Al contrario i signori Grayson si fermarono sul prato, poco lontano dal gazebo. Mentre i due Logan si sedettero su alcuni scogli, con lo sguardo rivolto all’immensa distesa scura del mare.
 
 
Richard si sdraiò sfinito sull’erba, sospirando sollevato dopo quella lunga giornata. D’altro canto Kori si fermò ad osservarlo, e carezzandoli i capelli neri lo spinse a guardarla.
Si guardarono negli occhi, sorridendo leggermente quando trovarono nello sguardo dell’altro, la stessa scintilla che sapevano di avere nel proprio.
- Ti amo…
- Lo so Dick… Anche io ti amo..
 
La donna si chinò con delicatezza, e lasciando un bacio leggero sulla fronte dell’amato chiuse gli occhi.
In risposta Robin ghignò, e facendola cadere al suo fianco la baciò, prima con dolcezza e poi sempre più appassionatamente.
Avvertì il calore della sua pelle a contatto con la propria, e rabbrividì eccitato.
Lei sospirò quando le loro labbra si staccarono, per permettere ai proprietari di riprendere fiato.
- Che ne dice signora Grayson ? Andiamo nella nostra camera ?
 
Il tono malizioso ed elettrizzato del suo sposo la fece sorridere, mentre alzandosi sollevava lo sguardo al cielo coperto.
- Certo signor Grayson ! E poi sta iniziando a piovere..
 
Si presero per mano, mentre le gocce di pioggia fredda li bagnavano imperterrite. Non spegnendo però, la passione che albergava nei cuori dei due sposi. Passione che tra l’altro non si sarebbe mai spenta.
 
 
 
L’aria salmastra invadeva le narici dei due amanti, seduti nello stesso punto dove alcuni anni addietro,parlarono dopo la trasformazione del ragazzo nella Bestia.
Dolcemente Raven sfiorò la pietra gelida e umida, sgombra dalle foglie che solitamente ricoprivano il terreno.
Lui la osservò per qualche attimo in silenzio, contemplandola come faceva di solito, finchè non fu la maga a parlare.
- Ricordi questo posto.. vero ?
 
La mente del giovane fu invasa dalle immagini di quel giorno ormai lontano, riportandogli alla mente la paura, la confusione e il dolore, che aveva provato nello scoprirsi la Bestia. Rimembrò il dolore che provava, quando il suo corpo e le sue ossa mutavano in quelle dell’essere.
Poi però tornarono a scorrere le immagini delle parole di Raven, che a conoscenza del sentimento di orrore che il mutaforma provava verso di sé, era riuscita ad aiutarlo.
 
**
-Così è stato lui che ti ha fatto del male, giusto ? Non io ?
-E’ entrato nella torre per attaccare te. E ha finito per attaccare me.
-Ugh !!! Non posso crederci ! Ho mangiato carne !Ho agito come uno stupido. Scusami.
-Non eri te stesso.
-Cyborg dice che gli agenti chimici del laboratorio hanno incasinato il mio DNA. Rilasciando qualcosa di primitivo.
- E ti ha dato un antidoto. Stai meglio adesso.
- Si. Ma questa cosa, questa bestia,è venuta da dentro di me. Ed è ancora lì. Io posso sentirla.
- Bene. Se non fosse stato per quella Bestia, io potrei non essere qui adesso. Avere quella cosa dentro non fa di te un animale. Sapere quando farla uscire fuori, è ciò che fa di te un uomo.
 
**
 
Quella forse fu la prima volta, in cui i sentimenti che provava verso la ragazza si fecero sentire dentro di lui, solo che in quel momento non riuscì a coglierli.
La maga si portò una mano sulla spalla come fece anni prima, mentre parlavano su quegli stessi scogli. Solo che questa volta non c’era il mantello a coprirla, e il verde potè osservarla in tutta la sua fragilità e bellezza.
Ai suoi occhi, anche un’azione tanto banale sembrava bellissima se fatta da lei. Poi però il suo sguardo si posò sulle cicatrici che solcavano la stessa spalla su cui lei poggiava la mano, e un sorriso malinconico spuntò sul suo volto.
- Ti fa male vero.. Vederle intendo..
- Beh.. Ogni volta vedendole ricordo che per quanto non avrei mai voluto, ti ho fatto del male.. E ciò mi distrugge.
 
Rachel posò il capo sul petto muscoloso del compagno, chiudendo gli occhi ametista.
Lui la strinse a sé baciandole il capo con dolcezza infinita, poi sospirò stancamente.
- Gar.. Non mi importa.. Io ti amo..
- Anche io…
 
Rimasero nuovamente in silenzio, udendo solo la risacca del mare e il leggero ticchettio della pioggia, che da poco aveva iniziato a scendere.
- A te che sei 
Semplicemente sei 
Sostanza dei giorni miei 
Sostanza dei giorni miei 
A te che sei il mio grande amore 
Ed il mio amore grande 
A te che hai preso la mia vita 
E ne hai fatto molto di più 


 
Aprì gli occhi udendo quelle parole che l’uomo le cantava sottovoce, infischiandosene della pioggia che lentamente lo inzuppava. E non appena si fermò lei continuò a cantare per lui.
-A te che hai dato senso al tempo 
Senza misurarlo 
A te che sei il mio amore grande 
Ed il mio grande amore 


 
Si passò una mano tra i capelli fradici, che ricordavano il prato coperto di rugiada al mattino. Poi guardandola negli occhi proseguì.
-A te che io 
Ti ho visto piangere nella mia mano 
Fragile che potevo ucciderti 
Stringendoti un po' 
E poi ti ho visto 
Con la forza di un aeroplano 
Prendere in mano la tua vita 
E trascinarla in salvo 


 
Senza distogliere lo sguardo dal suo si alzò in piedi, seguita poco dopo dal mutaforma, che ridacchiando sorrise a trentadue denti.
-A te che mi hai insegnato i sogni 
E l'arte dell'avventura 
A te che credi nel coraggio 
E anche nella paura 


 
Posò la propria fronte sulla sua, senza interrompere neanche per un attimo il gioco di sguardi che avevano incominciato. Ricordando tutti momenti in cui si era perso in quelli stupendi occhi ametista.
- A te che sei la miglior cosa 
Che mi sia successa 
A te che cambi tutti i giorni 
E resti sempre la stessa 


 
Avevano superato tanti ostacoli e in quel momento realizzarono davvero, che solo grazie a quelli stessi ostacoli erano riusciti ad arrivare fino a quel punto.
 
A te che sei 
Semplicemente sei 
Sostanza dei giorni miei 
Sostanza dei sogni miei 
A te che sei 
Essenzialmente sei 
Sostanza dei sogni miei 
Sostanza dei giorni miei 



 
Perché l’amore sbocciato nelle avversità, è sempre il più bello e il più forte.
Perché dopo aver sofferto tanto ed essersi odiati per quello che erano, avevano trovato qualcuno con cui condividere il proprio dolore.
Una persona da cui tornare sempre e comunque.
 
A te che non ti piaci mai 
E sei una meraviglia 
Le forze della natura si concentrano in te 
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano 
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano 



 
Da sconosciuti a compagni, da compagni ad amici, da amici ad amanti.
Dopo aver creduto di non poter mai diventare amici. Dopo essersi convinti che non fossero minimamente compatibili…Erano riusciti a capirsi, aiutarsi ed amarsi.
Perché in fondo, i loro litigi e le loro discussioni erano solo un modo per farsi notare dall’altro.
Una maniera per avvicinarsi ad una persona, che si crede inavvicinabile.
 
A te che sei l'unica amica 
Che io posso avere 
L'unico amore che vorrei 
Se io non ti avessi con me 
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere, 
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande, 
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più, 
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo, 
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore, 
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei... 
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni miei...

 
 
 
E quella notte, dopo essere entrati per la prima volta nella loro stanza, si amarono come mai prima d’ora. Facendo comprendere al proprio compagno, quanto fossero perfetti per l’altro.
Due metà, che non potranno mai stare lontana dalla sua anima gemella.
Un Noi così vero, da essere quasi impossibile.
Un’anima sola in due corpi uniti per sempre, da quel legame chiamato amore.



???? Behhh ??? Che ne dite di questo ultimo capitolo ? Lo so che non è un granchè ^-^" Non sono riuscita a rappresentare davvero ciò che volevo ma non importa XD Per la scena di Michael non so.. Non mi convince... Però quella del ballo tra Raven e Beast.. *-* Ho preso spunto da un momento passato con una delle mie migliori amiche che mi ha dedicato questa canzone ! Ad una festa l'hanno messa e abbiamo iniziato a ballare, poi lei piangendo mi cantava le strofe e io rispondevo allo stesso modo. Insomma momento Lovvoso ^-^
Beh allora inizio a scrivere i ringraziamenti ! 


Grazie a tutti quelli che hanno solo letto la mia storia ! Iscritti e non ! Perchè altrimenti non avrei potuto continuare !

Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite  
Black Fire
giascali
Tata_cuccioletta
_MoonStorm_

Grazie a chi l'ha messa tra le ricordate 
vampiretta35


Grazie a chi l'ha messa tra le preferite !

Cate_Corvina
 - Lady Lee
 - Mai Shinomiya
Saphira2000

Un grazie immenso va a chi mi ha recensito ! Davvero senza di voi non ce l'avrei fatta !!

 Lady Lee
 Lady Maryon
Ely_fly

 Black Fire
Cate_Corvina

 Silkye53 / WeirdoWriter96
 KonanKohai 
 Mumma
 _MoonStorm_
 Saphira2000
 giascali
 Yoake
Mai Shinomiya

 I_am_C

Grazie alla Dc Comics per aver creato i Titans !


Ma un grazie speciale va alle persone che hanno sopportato i miei scleri e mi hanno in parte ispirato ! Che mi hanno scritto le battute squallide da poter usare ! E che hanno fatto l'impossibile per aiutarmi in qualsiasi momento.
Le mie quattro pazze che amo con tutto il cuore ! 

Mary, Cry, Cris, e Silvia <3 


GRAZIE !!!! <3 A tutti !!! AlexRae00/Giorgia 

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