You and me - A beautiful dream

di Hisoka chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pregnant ***
Capitolo 2: *** Angry ***
Capitolo 3: *** Frail ***
Capitolo 4: *** Fear ***
Capitolo 5: *** Lost ***
Capitolo 6: *** Jealousy ***
Capitolo 7: *** Pathetic ***
Capitolo 8: *** Fight ***
Capitolo 9: *** Wrong ***
Capitolo 10: *** Mission ***
Capitolo 11: *** Witness, Illusion, His ~(Deidara's p.o.v parte I,II,III) ***
Capitolo 12: *** Hope ***



Capitolo 1
*** Pregnant ***


You and me - A beautiful dream

Pregnant

Seduta sul letto, con le mani tra i capelli, guardava in basso assorta.
“E adesso?” si chiese mogia, mentre una lacrima solitaria scendeva dai suoi occhi color cioccolato.
Aveva rovinato tutto. Ora non avrebbe più avuto il coraggio di guardarlo in faccia, di parlare con lui…
Sospirò affranta ed alzò il viso puntandolo verso la parete ricoperta di poster e foto.
Lo sguardo pareva vacuo, assente.
“Perché?” si chiese. Questo era quello che aveva sempre desiderato, ma non era questo il modo in cui doveva accadere.
Si alzò come un automa e si diresse in bagno, lasciando l’oggetto, che prima stringeva sulle mani, sul letto.
Si guardò allo specchio ed una parola le rimbombò nelle orecchie.
Incinta…


Angolo del'autrice:
Ecco una piccola raccolta a tema SasoCocol... spero possano piacervi, mi raccomando, recensite in molti!
un bacione Hiso-chan!

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Capitolo 2
*** Angry ***


Angry

Deidara non era arrabbiato. Era incazzato nero.
Con tutta la forza che aveva in corpo, tirò un pugno violento contro il muro. Il rumore delle nocche che si sgretolavano all'impatto, gli giunse alle orecchie.
Fu l'unica cosa che sentì.
Non c'era dolore, solo un grande senso di frustrazione ed un vuoto dentro.

 
"Sasori, sono incinta" la voce tremante, le gambe molli che non la reggevano in piedi, un'espressione di terrore malcelato dipinta sul volto.
"Non è un mio problema." Gli occhi nocciola spenti, inespressivi.
Freddi.

 

Un altro pugno colpì la superficie fredda del muro, lasciando che qualche pezzo di intonaco si staccasse e cadesse al suolo.
Kakuzu lo avrebbe ucciso.
Ma prima, lui avrebbe messo le mani su Sasori.



Angolo dell'autrice:
eccomi tornata ^^ ce ne ho messo di tempo, lo so c.c
allora la storia verrà spiegata meglio man mano che si andrà avanti, 
quindi tranquilli, non sono impazzita..
non del tutto almeno ;)
questo capitolo, come tutta la ff, è dedicato a Cocol_Sasso97 che oggi compie gli anni. Auguri!! ;)
un bacione!
Hiso-chan <3
 

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Capitolo 3
*** Frail ***


Frail

Cocol sospirò nel vedere Deidara ridotto in quello stato.
Il labbro spaccato,
il sopracciglio sfregiato,
le braccia piene di lividi.
Sapeva il perché si fosse conciato così.
Lo sapevano entrambi, ma nessuno dei due voleva farne parola.
 
Mantenendo il silenzio, lo fece accomodare sul letto cominciando a detergere e disinfettare i graffi.
Gli occhi azzurri del biondo si puntarono sulle mani piccole, della ragazza, mentre le labbra carnose si schiudevano in una muta domanda.
Cocol annuì lievemente con il capo e sorrise, triste, lasciando che piccole stille cristalline iniziassero a scorrere dai suoi occhi color cioccolato.
 
Fragile.
Immensamente fragile.
Davanti a quella visone, Deidara non poté far altro che stringere al petto la sua esile figura.




Angolo dell'autrice:
eccomi qui tornata con il terzo "capitolo".. che dire.. spero che vi piaccia ;)
un bacione
Hiso-chan <3

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Capitolo 4
*** Fear ***


Fear
 
“Maledizione Sasori,
smettila di comportarti da figlio di puttana”
 
Le parole dure e aspre del coinquilino, gli ronzavano in testa da tempo ormai.
Odiava ammetterlo, eppure, Deidara aveva perfettamente ragione.
Si stava comportando da stupido, da codardo.
Stava sfuggendo alle proprie responsabilità per paura.
Paura di non essere all’altezza.
Paura di mostrare al mondo che, forse, anche lui aveva dei sentimenti.
Paura di non essere più così solo.
Paura di lasciare che Cocol passasse attraverso quella barriera nata, sin da quando era piccolo, per proteggersi; per non permettere a nessuno di ferirlo ancora.
 
La mano destra, dalla pelle avorio, si sperse tra la chioma rubino, mentre l’altra, stretta in un pugno, sbatteva violentemente sulla marionetta a cui stava lavorando, danneggiandola lievemente proprio in prossimità del cuore.


Angolo dell'autrice:
Oddio, innanzitutto chiedo perdono per aver pubblicato dopo tanto tempo, lo so di essere ingiustificabile, ma perdonatemi! c.c
Il capitolo non mi convince moltissimo, tuttavia spero che voi possiate apprezzarlo e che piaccia..
Mi raccomando, fatemi sapere!
Hisoka chan <3

 

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Capitolo 5
*** Lost ***


Lost
 
Smarrito. Si sentiva semplicemente smarrito.
Non aveva mai provato dei veri sentimenti, non si era mai lasciato andare alla sensazione piacevole di essere umano;
forse perché nessuno lo aveva mai considerato tale.
Nessuno si era mai preoccupato di lui.
Nessuno si era mai preoccupato per lui o avesse anche solo cercato di volergli bene.
Nessuno.
Nessuno, ma non lei.
Lei che aveva cercato in tutti i modi di stargli vicino, di farlo sentire meno solo e questo, lui, non poteva accettarlo.
Non riusciva ad accettare come, una creatura così fragile e delicata, riuscisse a dimostrarsi così coraggiosa.
Più di quanto non lo fosse stato lui.
Più di quanto lui non lo sarebbe mai stato




Angolo dell'autrice:
Eccomi qui con il quinto capitolo, penso sia meglio dello scorso e spero che anche questo possa piacervi..
Mi raccomando, recensite!
Hisoka ♡

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Capitolo 6
*** Jealousy ***


 
Jealousy

“Cresceremo il bambino insieme.” 
 
Aveva sussurrato il biondo, mentre baciava la fronte della ragazza e lui, lui si era sentito morire, come se una voragine si fosse improvvisamente aperta sotto i suoi piedi.
Si era sentito affogare, cadere a fondo nell’oblio più assoluto e, per qualche secondo, aveva persino smesso di respirare.
“Insieme”.
Lo avrebbero cresciuto insieme.
Loro due.
Lui, Sasori, ne sarebbe stato escluso.
 
Le labbra rosee e sottili si serrarono in una smorfia stizzita, mentre le unghie affondarono nel palmo della mano.
Una rabbia incontrollata lo pervase; per la prima volta in vita sua, si sentiva oltraggiato.
Oltraggiato da qualcuno che, lo sapeva, era sempre stato geloso di lui e dei sentimenti che Cocol nutriva nei suoi confronti.
Oltraggiato da qualcuno che, finalmente, aveva sperato di poter raggiungere la felicità rimarginando le numerose ferite che, il rosso, aveva inferto al piccolo cuore della ragazza.



Angolo dell'autrice:
Eccomi con il sesto capitolo!
Ultimamente ho molt tempo libero, quindi mi sono portata un po' avanti, il che significa che gli aggiornamenti saranno più frequenti.
Beh su questo capitolo non c'è molto da dire, lo trovo abbastanza buono e "rivelatore", anche perché qui scopriamo che Dei ha una bella cotta per la nostra Cocol..
E boh, nulla, non ricordo più che volevo dirvi..
In ogni caso vi ringrazio sia per le recensioni che per la sola lettura.
Un bacione a tutti!
Hisoka chan♡

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Capitolo 7
*** Pathetic ***


Pathetic
 
Sasori si avvicinò alla porta della stanza, lasciata lievemente socchiusa.
Aveva deciso di lasciarsi andare, di accettare una volta per tutte quell’amore – quasi disperato – che lei nutriva per lui, sperando, un giorno, di poterlo ricambiare a pieno.
Una volta accostatosi, però, tutti i suoi buoni propositi crollarono.
Il biondo stava inginocchiato di fronte alla ragazza con in mano un cofanetto in velluto.
Sulle labbra una muta domanda.
 
Sasori si voltò.
Non si guardò indietro,
non proferì una singola parola,
non lasciò trasparire alcuna emozione.
Tornò nella sua stanza e si stese sul letto, zitto.
Gli occhi nocciola fissavano, vacui, il soffitto intonacato di bianco.
Se avesse dovuto descriversi in quel momento, avrebbe detto:
patetico.
Patetico nell’aver pensato che, per una volta, sarebbe stato lui ad essere felice.


 

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Capitolo 8
*** Fight ***


Fight
 
Gli angoli della bocca di Deidara si inclinarono leggermente verso l’alto mentre, con delicatezza, accarezzava il lieve rigonfiamento sul ventre della sua fidanzata.
Finalmente si sentiva felice e, quell’ondata di buon umore, pareva aver contagiato anche Cocol.
Erano settimane, ormai che, il sorriso raggiante che da sempre la caratterizzava, era riapparso sulle sue labbra.
Probabilmente non lo avrebbe mai ammesso a se stessa eppure, la vicinanza del dinamitardo era divenuta un toccasana per lei.
Il biondo non si era dato per vinto nemmeno per un secondo e, a poco a poco, era riuscito a conquistarla; certo, era ancora innamorata del rosso però aveva cominciato a guardarlo in maniera diversa.
Cosa che non era sfuggita a due gemme nocciola che, silenziose e nascoste, si erano fatte testimoni dell’evolversi di quel rapporto.
La paura che forse, un giorno, lei sarebbe potuta arrivare persino a dimenticarlo travolse Sasori, spiazzandolo completamente.
Non poteva permettere che accadesse e, per evitarlo, non restava altro che combattere.
Combattere per tenerla legata a sé.

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Capitolo 9
*** Wrong ***


Wrong
 
Cocol non avrebbe mai pensato che una cosa del genere sarebbe successa, eppure eccola lì, allungata sul grande materasso, a guardare assorta l’anello che Deidara le aveva dato quel fatidico giorno.
Non sapeva bene cosa l’avesse spinta a farlo, ma in quel momento il biondo le era sembrato una sicurezza intramontabile, la stabilità e l’affetto che aveva sempre desiderato.
C’era sempre stato per lei, l’aveva tirata su di morale quando lui l’aveva respinta, l’aveva tenuta tra le braccia e coccolata quando i sintomi della gravidanza diventavano improvvisamente pesanti e difficili da sopportare.
Si era comportato come un perfetto fidanzato,
allora perché si sentiva vuota dentro?
Perché si sentiva morire ogni volta che lui la guardava con i suoi squarci di cielo?
Perché sentiva un groppo in gola e la voglia di gridare ogni volta che lui la stringeva?
Se lo amava veramente, allora perché non gli aveva permesso, nemmeno una volta, di baciarla?
Lo amava, sì, allora perché tutto questo le appariva così terribilmente sbagliato?




Angolo dell'autrice:
É passato un sacco di tempo dall'ultima volta che ho pubblicato qualcosa su questo fandom (o che ho pubblicato qualcosa in generale ^^") e per questo chiedo venia.
Ho un sacco di storie lasciate incomplete e ho deciso per vostra fortuna (o sfortuna, dipende dai casi >.>") di tornare sulla scena e portarle tutte a termine e, magari, postare qualcosa di nuovo.
Detto questo, ringrazio tutti per il sostegno che mi avete dato in questi due anni, benché non postassi nulla di nuovo.
Un bacione ed un abbraccio,
Hisoka ♡

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Capitolo 10
*** Mission ***


Mission
 
Non appena mise piede all’interno del covo venne ricevuto da una sollevata e raggiante Cocol.
I suoi occhi scuri e grandi si illuminarono al vederlo, assumendo una leggera sfumatura cioccolato e la sua bocca si incurvò in un dolce sorriso.
Contenta gli corse incontro, guadagnandosi uno sguardo di rimprovero dalle sue pozze celesti, 
ma proprio mentre stava per gettargli le braccia al collo,
si arrestò improvvisamente osservando lo spazio vacante alle sue spalle.
Lui non c’era.
Un senso di angoscia la pervase, il terrore dipinto nelle sue gemme brune.
Le labbra rosee del biondo si socchiusero appena nel tentativo di spiegare l’accaduto alla ragazza.
Avrebbe voluto spiegarle che lui stava bene, che era rimasto indietro solo per finire alcuni banditi che li avevano attaccati durante il tragitto di ritorno, ma non ebbe il tempo di dire nulla.
Lei non c’era già più.

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Capitolo 11
*** Witness, Illusion, His ~(Deidara's p.o.v parte I,II,III) ***


Witness
(Deidara p.o.v Parte I)
 
Aveva sempre saputo della sua cotta per Sasori, eppure, non aveva mai voluto rinunciare a lei limitandosi ad osservarla in silenzio.
Per anni, l'aveva vista inseguire quel sogno irraggiungibile dai capelli scarlatti.
Per anni l'aveva vista soffrire in silenzio cogliendo, nel profondo di quelle iridi color del cioccolato, la tristezza dell'ennesimo rifiuto.
Non si era mai dato per vinto neppure quando, tutta tremante, era entrata nella sua stanza e le aveva confessato, con gli occhi colmi di lacrime, di essere incinta.
Era rimasto lì, come sempre, ad osservare, ad osservarla.
Era rimasto lì a guardare il suo compagno mandare in frantumi, ancora una volta, il cuore di quella ragazza tanto forte quanto fragile.
Nel silenzio assordante di quella stanza i loro sguardi si erano incrociati, una sola parola riflessa; rassegnazione.
 
Illusion
(Deidara p.o.v Parte II)
 
Non si era mai sentito così arrabbiato con il suo compagno di stanza.
L'aveva ferita. Di nuovo.
E lui questo non poteva sopportarlo.
Odiava vederla triste.
Odiava sentirla piangere.
Odiava che fosse lui la causa del suo malessere.
Odiava se stesso per non poterle essere d'aiuto, ma soprattutto
odiava se stesso perché, in fondo, si sentiva sollevato.
Forse poteva esserci un futuro per loro.
Forse, lei, avrebbe potuto dimenticare Sasori,
forse, si sarebbe accorta anche di lui e dei suoi occhi colore del mare che, da sempre, agognavano un suo sguardo.
Forse.
Aveva accarezzato l'idea di poter essere felice.
 
His
(Deidara p.o.v parte III)
 

La aveva avuta, lei gli aveva detto ; era diventata la sua donna.
Deidara ormai ne era sicuro, nessuno gliel'avrebbe portata via, eccetto lui.
Un sorriso amaro si dipinse sul suo volto pallido.
Nessuno li avrebbe separati, eppure...
Eppure ora stava là,
da solo,
in piedi davanti alla porta del covo.
Le mani bianche pallide e piene di graffi, i vestiti leggermente strappati e sporchi di sangue.
Le iridi topazio spente, a fissare quel posto poco prima da lei occupato.
Il suo cuore improvvisamente stretto in una morsa ferrea, talmente dolorosa che sentì il sapore metallico del sangue in bocca.
Si era illuso, lui.
Avvertì le lacrime salire, gli occhi bruciare, ma non pianse.
No, in fondo, lo aveva sempre saputo; lei non sarebbe mai stata sua.
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Questo capitolo in realtà andrebbe letto tutto d'un colpo, ma ho voluto dividerlo comunque, per proseguire con la linea generale della ff...
Spero vi piaccia,
baci,
Hisoka.

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Capitolo 12
*** Hope ***


Hope
 
Se l’era ritrovata lì, tutta tremante, i vestiti completamente bagnati dalla pioggia incessante, le guance leggermente arrossate e le labbra rosee socchiuse per lasciar passare piccoli e rapidi sospiri.
Non le aveva detto nulla, limitandosi ad un sospiro profondo, mentre la prendeva per mano, inespressivo, e la conduceva ad una grotta non molto lontano.
Non passò molto prima che lei si addormentasse, seduta contro la parete rocciosa e con indosso la cappa dell’Akastuki che Sasori le aveva ceduto con fare disinteressato.
Guardandola mentre dormiva, il rosso non poté fare altro che perdersi nella sua figura angelica, il suo viso delicato, contornato da lunghi ciuffi di capelli castano-dorati, risplendeva sotto la fioca luce della luna che faceva capolino da dietro le grosse nubi nere.
I suoi occhi nocciola vagarono sulle sue curve morbide e delicate, soffermandosi sul rigonfiamento appena accennato del ventre.
Titubante, allungò una mano, sfiorandolo appena.
Forse, nonostante tutto, c’era ancora una speranza per lui.

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