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di Green 182
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I thought you were different ***
Capitolo 2: *** Are you ok? ***
Capitolo 3: *** I'm leaving ***
Capitolo 4: *** Rock 'N Roll, baby! ***
Capitolo 5: *** Hunter ***
Capitolo 6: *** This can't be the end ***
Capitolo 7: *** You can't leave this place ***
Capitolo 8: *** Home sweet home ***
Capitolo 9: *** I'm back ***
Capitolo 10: *** You are a disaster ***
Capitolo 11: *** It would be nice to have a blowjob ***
Capitolo 12: *** Are you fucking kidding me?! ***
Capitolo 13: *** You're so beautiful ***
Capitolo 14: *** Who the fuck are you? ***
Capitolo 15: *** You shouldn't do it ***
Capitolo 16: *** Happy holidays you, bastard! ***
Capitolo 17: *** I think I'm dumb ***
Capitolo 18: *** Blood ***
Capitolo 19: *** Panic ***
Capitolo 20: *** Mirror ***
Capitolo 21: *** Do you want...? ***
Capitolo 22: *** Gone too soon ***



Capitolo 1
*** I thought you were different ***


-Chap. 1-

-I thought you were different-

 

Hey Bart! Scendi! Judith è già qui!”

Ora arrivo, mamma” disse, e scese le scale.

 

Eccolo, Bartholomew Turner, un ragazzo di 17 anni, frequentante l'high school.

Un ragazzo con occhi azzurri che tiravano sul grigio e capelli castani chiari.

 

Arrivò al primo piano, raccolse lo zaino nero dell'Eastpak, salutò la madre e uscì di casa.

Ciao, scusa il ritardo” disse lui.

Niente” rispose lei in sella alla sua bici.

 

Si chiamava Judith ed era una ragazza dai capelli rossicci/ramati ed occhi castani.

Aveva 17 anni ed era la migliore amica di Bart.

 

Bart prese la sua bmx e partirono verso la scuola.

E un nuovo anno è iniziato...” disse sbuffando Judith.

Già” affermò lui.

A 7.45 arrivarono a scuola.

Legarono le bici ed entrarono.

Percorsero il corridoio insieme.

Tutti li guardarono come se avessero qualcosa che non andava.

 

Erano sempre state le pecore nere della scuola perchè erano punk.

Erano ragazzi che vestivano quasi sempre di nero, che mettevano cose borchiate, ecc...
Lui si faceva sempre la cresta, lei si tingeva i capelli.

Andavano molto d'accordo, erano migliori amici, quasi fratelli, si dicevano di tutto e lei era l'unica a sapere che lui era gay.

Loro due insieme erano un pericolo pubblico.

 

Raggiunsero i loro armadietti e presero la roba che sarebbe servita loro.

Mentre Bart si allontanò sbattè contro qualcuno e gli fece cadere tutti i libri che aveva in mano.

Si chinarono insieme a raccoglierli.

Quando si alzarono, si guardarono per la prima volta in faccia.

S-scusa” disse balbettando Bart.

Oh, niente” rispose l'altra persona.

Sai, non ti ho mai visto qui...sei nuovo?”

Veramente no...sono in seconda” rispose l'altro.

Ah, hai quindici anni...”

Si”

Io sono in quarta”

Ah...”

A proposito, come ti chiami?” chiese Bart.

Hunter, piacere” rispose tendendogli la mano.

Bartholomew...emh...chiamami Bart, va” disse stringendogli la mano.

Scusa ma adesso devo andare”

Ciao, è stato un piacere conoscerti” gli disse mentre l'altro si allontanava.

Si girò verso l'amica che l'aveva guardato da lontano e le sorrise.

Lei si avvicinò.

Allora, chi è quel ragazzo?!”

E' un figo, solo quello”

Lei rise.

Si diressero verso la loro classe.

Alla fine delle lezioni, i due amici uscirono dall'edificio.

Appena fuori lui accese una sigaretta, il suo vizio era fumare, il loro vizio.

Vuoi una?” le chiese.

Si dai...”

Lui riprese il pacchetto e ne estrasse una, che successivamente diede a lei.

Grazie”
Si limitò a sorriderle.

Hey Bart!” qualcuno lo chiamò.

Lui si girò e con sorpresa si ritrovò davanti Hunter.

 

Un ragazzo moro con occhi verdi smeraldo, stupendi.

 

Hey, ciao...” esclamò Bart.

Hunter sorrise.

Ne vuoi una?” chiese Bart mentre faceva un tiro.

Ok grazie”

Tirò fuori un'altra sigaretta dalla tasca e gliela diede.

A proposito...io sono Hunter” disse a Judith.

Io Judith, piacere”

Si sorrisero.

Vieni a bere qualcosa con noi...” propose Bart.

Ok...è che dovrei andare a casa a mettere giù la roba...volete venire?” disse Hunter.

Bart e Judith si guardarono.

Ok” risposero poi.

Però abbiamo le bici” ricordò lei.

Cazzo...” disse Bart.

Le prendete dopo, tanto è vicina casa mia”

Ok” risposero insieme.

Si incamminarono.

Per fortuna che era vicina la tua casa...” si lamentò Bart dopo circa 10 minuti dalla partenza.

 

Lui era un tipo pigro, non aveva mai voglia di fare niente, figurarsi camminare.

 

Siamo arrivati”

Hey, alla fine della via abito io” disse Turner.

Figo”

Beh, io salgo un attimo...” continuò Hunter ed entrò in casa.

È carino si” commento Judith.

Io te l'avevo detto...”

Hunter uscì di nuovo.

Emh...Judith, ne hai voglia di andare a prendere le bici?”

Eh? Sei pazzo?”

No...io ti ho dato quella sigaretta...”

E va bene...aspettami qui”

Ok, grazie”

La ragazza si allontanò correndo.

Hunter interruppe il silenzio.

Emh...figo il piercing al naso...”

Uh, grazie...ho anche tre anelli all'orecchio destro” disse indicandoselo.

...un helix e un altro anello tutti e due su quello sinistro” continuò.

Beh, io mi limito solo a quello al labbro...”

È già tanto...”

Silenzio di nuovo.

In lontananza videro la ragazza.

Quando arrivò davanti a casa, Bart si prese la sua bici.

Sali?” chiese al moro.

Dietro? Ok”

Salì e pedalarono fino ad una tavola calda.

Si sedettero ad un tavolo, dopo un po' ordinarono.

La cameriera portò due hamburger e patatine fritte.

Si misero un po' a parlare.

Tu suoni qualcosa?” chiese lei ad Hunter.

Chitarra”

Perfetto!” esclamò lei.

Il ragazzo aveva la faccia perplessa.

Ti spiego...io suono il basso, lei la batteria e ci servirebbe un chitarrista...” intervenne Bart.

Wow” esclamò Hunter.

Ti andrebbe?” gli chiese Bart mentre fregava dal piatto una patatina al moro.

Hey!” si lamentò l'altro.

Bart rise.

Ti andrebbe o no?”

Ovvio”

Finirono di mangiare.

Uscirono e si diressero alle bici.

Io vado, ciao” disse lei, e successivamente diede un bacio a stampo a Bart.

Ah, ma state insieme...” intervenne Hunter.

Nono, siamo solo molto amici e anche da tanto” spiegò Turner.

Hunter annuì.

Mentre lei si allontanò, pure quest'ultimo lo stava facendo.

Hey, dove cazzo vai?” gli chiese Bart amichevolmente.

Dove vuoi che vada?! A casa...”

Idiota, sali”

Eh? Vado a piedi...”

Sali”

Ok” non se lo fece ripetere.

Dopo 5 minuti furono a casa.

Bart appoggiò la bici per terra e salutò Hunter.

Grazie per oggi” disse il moro.

Non ho fatto niente”

L'altro sorrise.

Beh, ci vediamo...ciao”

Ciao”

Bart si girò verso la bici, la raccolse e proseguì fino alla fine della via.

Mise la sua bmx in giardino e rientrò a casa.

 

Nella casa dove abitava solo con sua madre.

Suo papà se n'era andato 7 anni prima, in seguito ad un litigio con la madre a cui Bart aveva assistito di nascosto.

Aveva 10 anni ma cominciava a capire.

 

Ciao tesoro”

Ciao ma”

Tutto bene?”

Eccome”

Che è successo?”

Ho fatto amicizia con un ragazzo...è più o meno punk anche lui, sembra che andiamo d'accordo”

Sono felice per te”

Le sorrise, dopodiche salì in camera sua.

Posò lo zaino per terra, si spogliò e restò in boxer.

Accese lo stereo e si ascoltò un po' di musica.

All'ora di cena ri-scese in cucina.

Preparò per due.

Quando finirono di mangiare, lui risalì a finire i compiti, miracolo.

Sentì un rumore.

Aveva visto un sasso volare contro la sua finestra.

La aprì.

Chi cazzo è a quest'ora?”

Guardò giù.

Hunter?!

Che cazzo ci fai qui?”

Ne hai voglia di scendere?”

Devo finire i compiti, per una volta che li faccio...sali tu”

Aprimi”

Ok, arrivo”

Detto quello, scese le scale e aprì all'amico.

Lo fece entrare.

Mamma, lui è Hunter...il ragazzo di cui ti parlavo”

Piacere, Hunter Parker”

E Bart per la prima volta sentì il cognome dell'altro.

Thea, la mamma di Bart” disse ridendo leggermente.

È tardi, non dovresti essere a casa?” continuò lei.

Si è che...”

...voleva farmi vedere una cosa...” continuò Bart.

Ok” disse Thea.

I ragazzi salirono le scale.

Figa la tua camera”

Lo so”

Modestia a parte...”

Perchè sei qui?”

Tacque.

Aiutami con i compiti, va”

Si sedettero alla scrivania insieme.

Finirono i compiti.

Beh, io vado” disse Hunter sbadigliando.

L'altro non fece una piega.

C'è nessuno?!” continuò il moro dimenando le braccia.

Bart si girò.

Che c'è?”

Ho detto che devo andare”

Vai”

Vaffanculo!” esclamò Hunter, e corse fuori dalla stanza.

Bart restò sorpreso.

Corse giù per le scale anche lui.

Hey, aspetta!”

L'altro non lo ascoltò.

Uscì di casa, Bart lo seguì.

Hunter, aspetta!” si mise ad urlare per strada.

Hunter si fermò e Bart lo raggiunse.

Ti credevo diverso, pensavo che le cose stessero andando bene, pensavo che potevamo essere amici...mi sbagliavo”

Si girò e proseguì fino all'inizio della via.

Bart lo lasciò andare.

Ritornò in casa.

Risalì in camera sentendosi in colpa.

Cercò di dormire.

 

-Chap. 1-

-I thought you were different-

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Capitolo 2
*** Are you ok? ***


-Chap. 2-

-Are you ok?-

 

La mattina dopo Bart si alzò più presto del previsto e fece tutto con calma.

Alle 7.30 -come d'abitudine- arrivò Judith a prenderlo.

Le aprì lui.

Hey, stai bene?” gli chiese.

Più o meno”

Che hai combinato?”

Ieri ho litigato con Hunter”

Di già? È assurdo!”

Già...” rispose lui chinando la testa.

Vuoi entrare?” continuò.

No, andiamo dai”

Ok...”

Uscirono insieme in sella alle loro bici e si diressero a scuola.

Una volta che furono nel corridoio...

Ma quello è Hunter?” chiese preoccupato Bart, riferendosi ad un ragazzino che stavano prendendo a calci.

Cazzo si”

Corsero da lui.

Bart diede uno spintone al bullo, si chiamava Landon Millar.

Che cazzo fai?” disse il 17enne.

Chi sei? La sua mammina?” rispose l'altro.

Ma vaffanculo!” esclamò sputandogli addosso.

L'altro si ribellò e gli diede un pugno facendogli sanguinare il labbro.

Intervenne Judith separandoli.

Ti hanno mai insegnato che devi prendertela con quelli della tua età?” urlò lei a Landon, che dopo arreso se ne andò.

Bart si riprese e aiutò Hunter ad alzarsi da terra.

Il moro era sorpreso del gesto dell'altro.

Vieni in bagno” disse Turner al 15enne con la poca voce che aveva, e lo trascinò per un braccio.

Judith li raggiunse.

Sei ferito?” chiese il più grande preoccupandosi.

No...”

Bart si sciacquò la faccia.

Stai bene?” chiese lei entrando nel bagno, anche se non poteva.

Si” rispose Bart.

No, tu non stai bene...” corresse il moro.

Si guardarono.

Vai a casa” disse lei al suo migliore amico.

La guardò.

No”

Vai a casa! È un ordine!” Bart quasi si spaventò.

Ok, mamma”

Hunter rise sotto i baffi.

Uscirono dal bagno e si diressero verso le classi, passando anche per l'uscita della scuola.

Ehm...ragazzi, io vado...” disse la ragazza.

Li voleva lasciare da soli, voleva che si chiarissero.

Ciao” risposero loro.

La ragazza si allontanò.

Ehm...scusa Bart per ieri...” disse il più piccolo abbassando la testa.

Niente”

E grazie per avermi difeso...mi dovrei sentire in colpa per il tuo labbro...” disse rialzando la testa.

Tranquillo” disse Bart sorridendogli.

Cominciava a volergli bene.

Io vado, tu stammi bene...ciao” disse Hunter dirigendosi verso la sua classe.

Il 17enne uscì dalla scuola e tornò a casa.

Oddio Bart! Che hai fatto?”

Niente...”

Ti hanno picchiato”

Stai calma, non è niente”

Come faccio?! Sei ancora mio figlio...”

Lo so, ma sto bene” disse, e poi salì di sopra.

 

Nel pomeriggio Hunter gli fece visita.

Hey ciao! Mi fa piacere vederti” disse Bart mentre lo fece entrare.

Anche a me”

Come stai?”

Tu come stai piuttosto...”

Bene”

Anche io”

Judith? Ti ha detto qualcosa?” chiese Bart.

Mmh...no”

Si guardarono negli occhi e ad un certo punto Hunter abbassò lo sguardo, imbarazzato.

Ehm...hai fame?” chiese il 17enne.

Si ma...abito qui vicino quindi me la tengo”

Ma dai, dimmi cosa vuoi, te lo porto”

Niente”

Non fare il coglione, hai fame, qui c'è di tutto...forse”

Rise.

Ok, pane e nutella...chiedo troppo?!”

Ahahah no, arrivo, aspettami qui in soggiorno”

Bart preparò la merenda e la portò in soggiorno.

La appoggiò sul tavolo e si sedettero.

Oh cazzo!” esclamò Hunter dopo che si sporcò di nutella la maglia.

L'altro rise.

Finisci di mangiare che te ne do una io dopo” disse Bart.

Finirono e poi salirono in camera.

Bart si mise a frugare nel cassetto per una maglia, mentre l'altro si tolse la sua.

Il più grande quando si girò rimase a bocca aperta e non smise di fissare il fisico del più piccolo.

Oh cazzo!” esclamò.

Che c'è?” chiese Hunter.

È-è che mi sono ricordato di una cosa...”

E...quando ti ricordi di una cosa, tu arrossisci?”

Eh? No, è che ho l'allergia...” disse, e starnutì per finta.

Successivamente gli diede la maglia.

Grazie...è figa!”

Se vuoi, puoi tenerla...a me non piace molto”

Bart mentì, in realtà quella era la sua maglia preferita.

Grazie, sei un amico” disse Hunter, e corse ad abbracciarlo.

Hey, piano...” si lamentò Bart togliendoselo delicatamente di dosso.

Non lo fece con cattiveria, è che voleva evitare un'erezione.

Scesero di nuovo in salotto, suonò il campanello: era Thea.

Bart andò ad aprire.

Ciao mamma”

Ciao Bart...e ciao Hunter” disse sorridendo.

Buongiorno signora Turner”

Bart, ma quella maglia che ha su Hunter non è mica la tua preferita?!”

Eh? NO! No, mamma, ti stai sbagliando...”

Ma sono sicura...” interruppe lei.

No, te lo dico io, non è quella...”

Ok...” rispose lei.

I due amici si diressero all'esterno.

Beh, grazie ancora per la maglia”

M-ma di niente...” rispose Bart imbarazzato.

Beh, io vado da Judith, vuoi venire?” disse successivamente.

No grazie”

Ti accompagno fino a casa almeno”

No, dai, ci vado a piedi”

Ok, ciao” disse, e prese la sua amata bmx.

Partì e andò da Judith: doveva raccontarle cosa stava succedendo.

 

-Chap. 2-

-Are you ok?-

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Capitolo 3
*** I'm leaving ***


-Chap. 3-

-I'm leaving-

 

Sei cotto amico, amore a prima vista” affermò lei con un che di saggezza, dopo che il suo amico di vecchia data le raccontò tutto.

Bene” disse Bart ironico.

Lei lo guardò strano.

...altro dolore in arrivo” spiegò lui.

Pensa positivo” lo rassicurò.

Seh...non penso sia gay pure lui, neh”

Vedrai che andrà tutto bene...sei figo”

Grazie” rispose lui ridendo.

Ti voglio bene” continuò, e la abbracciò.

Anche io, sarò sempre al tuo fianco...”

Il ragazzo sorrise.

 

La mattina dopo Judith e Hunter si misero d'accordo per andare a prendere Bart a casa.

Doveva essere una sorpresa.

Suonarono alla porta e aprì Thea.

Buongiorno ragazzi”

Buongiorno signora Turner” dissero insieme.

Siete in anticipo o sbaglio?”

Si, scusi...”

Non fa niente, lo vado a svegliare...”

Andiamo noi” dissero entrando in casa.

Mmh...ok”

I ragazzi salirono le scale ed entrarono in camera.

Mentre Hunter tirò su le tapparelle, la ragazza stampò un bacio sulla guancia al bell'addormentato.

Ma che cazzo?!” si lamentò Bart ancora mezzo rincoglionito.

Svegliati”

No!” rispose ficcando la testa sotto il cuscino.

Judith glielo tirò via dalla testa.

Vaffanculo, sto cercando di dormire” rispose mettendosi a pancia in giù.

Arrivò Hunter -che fino adesso era stato in disparte- e diede un bacio a stampo sulla bocca dell'altro.

Bart si sorprese, riaprì gli occhi e si alzò dal letto.

Vestiti” disse lei .

Chiudi quella cazzo di bocca, grazie” ribattè il ragazzo.

Fecero finta di niente di quello successo.

Si vestì e dopo 10 minuti scesero, andarono a scuola insieme.

Che avete alla prima ora?” chiese Hunter ai due.

Una merda” rispose Bart.

Religione” corresse lei.

Ah, capisco...sono ateo anche io”

Un'altra cosa in comune...” sbuffò Bart.

Al suono della campanella si divisero, Bart e Judith da una parte e Hunter dall'altra.

I due migliori amici entrarono in classe e si sedettero, successivamente suonò la campanella che indicava l'inizio della lezione.

Entrò il professore di religione, si sistemò e cominciò.

Buongiorno ragazzi”

Buongiorno” rispose la classe.

Ora vediamo...Turner?”

Si?”

Hai fatto i compiti?”

No” rispose lui senza tanti giri di parole.

E perchè?”

Vuole saperlo?”

Il professore annuì, Bart si alzò in piedi.

Sa perchè? Perchè sono stufo di questa merda, delle vostre storielle bibliche, di Cristo di qui, di Dio di là e della Madonna a culo in su...tutte cazzate!”

Turner, in presidenza” disse il professore mentre Judith rideva sotto i baffi.

Ecco, Bart era il solito ragazzino che aveva brutte abitudini, era rude, diceva sempre parolacce e diceva le cose come stavano.

Inoltre non era neanche bravo a scuola, semplicemente non gliene fregava niente.

Bart uscì dalla classe con piacere e andò in presidenza.

Signor Turner”

Signora preside”

Come mai qui?”

Ho detto le cose come stavano”

Cioè?”

Che sono stufo delle minchiate sulla chiesa e company”

Moderi i termini”

Mi ritiro”

Eh? Non capisco”

Mi ritiro da scuola”

Non puoi far...”

Si che posso, ho 17 anni...” disse, e uscì dalla presidenza.

Ci ritornò.

Ah, dimenticavo...a mai più”

Andò verso l'uscita mentre suonò la campanella dell'intervallo, girò l'angolo e chi vide?!

Vide la sua migliore amica baciare Landon Millar, il bullo.

Se ne andò incazzato e deluso, prese a calci un bidone fuori dalla scuola, prese la sua bici e si diresse in un luogo che lui sentiva come seconda casa.

Era il tetto di un locale in periferia.

Salì sul tetto, si accese una sigaretta e stette lì.

 

Intanto alla fine delle lezioni Judith e Hunter si rincontrarono.

Hai visto Bart?”

Era andato dalla preside” gli disse lei.

Il ragazzo sgranò gli occhi.

Aspetta, vieni” gli disse e lo portò dalla preside.

Bussarono.

Si?” si sentì da dentro.

Aprirono la porta.

Mi scusi...”

Si”

È passato di qui Bart?” chiese la ragazza.

Turner?”

Si”

Si, ha detto che lascia la scuola” rispose la signora.

EH?!” dissero contemporaneamente i due.

La signora annuì.

Ok, grazie” dissero mentre uscirono dalla presidenza.

Cazzo” disse il ragazzo.

E io come farò?!” disse successivamente.

Eh?” chiese lei.

C'è...noi come faremo...”

Lo vedremo comunque”

Uscirono dalla scuola.

Ehm...scusa ma devo prendere un cosa...vai pure a casa” disse lei.

Ti aspetto”

No, ci metto troppo”

Ok...”

Ciao”

A domani” disse Hunter, successivamente si diresse verso casa.

Judith non doveva prendere proprio niente, doveva solo incontrare il suo ragazzo di nascosto.

Hey, ciao”

Ciao Landon”

Ciao tesoro” disse lui, e si baciarono.

Andiamo a mangiare qualcosa?”

Ok...”

Si avviarono verso la tavola calda.

 

Hunter passò a casa di Bart invece.

Ehm, buongiorno...non c'è Bart?”

No, pensavo fosse con te”

Sarà con Judith allora...arrivederci” disse sorridendo, mentì per non fare preoccupare Thea.

Ok ciao”

Il ragazzo camminò fino all'inizio della via e chiamò Judith.

Pronto?”

Dove cazzo è Bart?”

Ciao anche a te...ma a me lo chiedi?!”

Si, sei tu quella che lo conosce meglio”

Fammi pensare...lui quando vuole star da solo va al Rock 'N Roll, il locale che c'è appena fuori città...”

Ok grazie” disse il ragazzo, e riattaccò.

Prese la sua merda di bici e si diresse là.

Quando arrivò, entrò nel locale.

Stavano suonando e c'era una marea di gente.

Non si vedeva ne sentiva niente.

Uscì deluso.

Mentre riprendeva la bici, Bart da sopra il tetto lo notò.

Hunter!” si mise ad urlare ed agitò le braccia.

Il moro lo notò.

Hey Bart!” urlò sorridendo.

Vieni su”

E come cazzo faccio?!”

Aspetta, ti vengo a prendere io”

Dopodiché scese e andò a prenderlo accogliendolo con un sorriso che l'altro ricambiò.

Come mai qui?”

Ho saputo che hai lasciato la scuola”

Bart annuì.

Prendi su la bici perchè sennò te la fottono” disse poi al moro.

Salirono da una scala sul retro e arrivarono sul tetto.

Wow!” esclamò il più piccolo.

Già”

Mi sento a casa qui” continuò Bart.

È proprio un posto figo...farei la tua stessa cosa”

Cioè?”

Venire qui quando hai bisogno di stare solo”

Fallo, tanto non è mio questo posto, non mi dà fastidio”

L'altro gli sorrise.

Sai, ora che ci penso mi fai tornare il buon umore”

Perchè, che è successo?!”

Non c'entra niente la scuola, per carità...è che sono incazzato con Judith e lei non lo sa”

Che ha fatto?”

Lei sta con Landon” rispose Bart guardandolo negli occhi.

Eh?”

Bart annuì.

Si, li ho visti che si baciavano...a proposito di baci...perchè l'hai fatto?”

Fatto cosa?”

Stamattina...”

Ti sei mosso, volevo dartelo sulla guancia”

Non mi sono mosso”

Si”

No”

Si, tu eri ancora addormentato e non ti ricordi” spiegò Hunter.

Ma che cazzo...non mi sono mosso”

Hai rotto il cazzo” rispose l'altro sorridendo.

Si misero a ridere.

E così ti faccio tornare il buon umore...”

Già” rispose Bart sedendosi per terra.

E come mai?”

Sei mio amico”

Ah, capisco”

Vado a prendere un panino giù, ne vuoi uno?”

Si grazie...aspetta che ti do i soldi” disse Hunter.

Ma lascia stare”

No, aspetta”

L'altro corse via per non farseli dare.

Bastardo” disse il moro scherzando.

Bart gli fece la linguaccia da lontano, lui rispose con un dito medio.

Dopo un quarto d'ora Bart risalì.

Quanto ci hai messo?!”

Scusa, è che c'era la fila...”

Fa niente” rispose il moro.

Tieni” disse l'altro dandogli il panino.

Grazie...sono in debito però”

Scherzi?!”

No”

Bart rise.

Sono in debito, punto”

Siamo amici o no?!”

Hunter annuì e sorrise.

Il 17enne ricambiò.

Mangiarono guardando il tramonto.

Quando finirono scesero e tornarono verso casa.

Devo dire che hai scelto proprio un posto vicino...” disse ironico Hunter.

L'altro rise.

Almeno là sto bene, mi serve per evadere dalla realtà”

Capisco”

Beh, è tardi...ci vediamo domani”

Io non vengo a scuola...”

Dai, l'ultimo giorno, è sabato”

Ok...se Judith ti chiede qualcosa, dille che non ci vado, così evita di venire a casa mia”

Ok ciao”

Ciao”

Si girarono e si incamminarono.

Aspetta!” urlò Hunter.

Bart si girò.

Il moro gli corse incontro e lo abbracciò.

Grazie” disse poi quando si staccò.

Bart gli sorrise.

 

-Chap. 3-

-I'm leaving-

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Capitolo 4
*** Rock 'N Roll, baby! ***


-Chap. 4-

-Rock 'N Roll, baby!-

 

Il giorno dopo Bart si svegliò alle 7.45, più tardi del solito.

Era il suo ultimo giorno di scuola.

Si preparò e scese.

I tuoi amici non sono venuti...”

Fa niente...avranno avuto da fare”

Il ragazzo fece colazione e si diresse a scuola.

Hey Turner, mi han detto che non venivi” gli disse Judith.

Lui non rispose e andò avanti per la sua strada.

Bart!”

Bart, aspetta!” urlò ancora lei.

Lui finalmente si girò.

Vaffanculo!” le disse solo, dopodiché si rigirò e proseguì per il corridoio.

Judith ci rimase male perchè non capiva il motivo di quella reazione.

 

Aiuto!”

Bart si girò e vide un ragazzo per terra, lo stavano pestando, Landon lo stava pestando.

Si avvicinò.

Lascialo in pace! Perchè lo picchi?!”

Perchè è gay”

Tutti sono gay” rispose Bart aiutando il ragazzo ad alzarsi da terra.

No, io no”

Nono, e quel ragazzo della mensa con cui ci provavi l'altro giorno?! Ti ho visto”

No-non è vero!”

Hunter li raggiunse.

È vero!” esclamò quest'ultimo.

I due amici si guardarono.

Landon era imbarazzato.

Taci che tu lo sei” disse poi al moro.

No, non lo è” ribattè Bart.

E tu come lo sai? Non lo conosci abbastanza”

Aveva ragione.

Perchè tu si?”

Si, ci sono stato insieme prendendolo per il culo”

Coglione” sussurrò Hunter, e scappò in bagno mentre le lacrime si facevano strada sul suo viso.

Questa cosa sorprese Bart.

Ma che cazzo?! Sono tutte scuse le tue”

Detto questo andò a cercare Hunter nel bagno.

Hunter!” lo chiamò.

Era in bagno a piangere.

Hey” disse Bart preoccupato.

Vai via”

Perchè?”

Ho vergogna”

Di me?”

Tacque.

Beh, non devi averne” continuò Bart.

Gli scoprì il viso dalle mani che teneva davanti.

L'altro abbassò lo sguardo.

Guardami” insistette il 17enne.

Hunter timidamente alzò lo sguardo, si fissarono, all'improvviso lo abbracciò.

Non lasciarmi” gli disse.

Non lo farò”

Giura”

Giuro” confermò Bart.

Si staccarono.

Sai una cosa?” chiese poi.

L'altro annuì.

Sono gay anche io”

Hunter spalancò gli occhi.

Sul serio?”

Già...non sembra, vero?”

Il moro scosse la testa.

Dai, usciamo di qui”

Hai ragione” concordò il 15enne asciugandosi il viso.

Uscirono dal bagno e davanti a loro c'era Judith.

Andiamo” disse Bart prendendo Hunter per un braccio e sorpassando la ragazza.

Ognuno andò nella propria classe.

 

Finite le lezioni, la ragazza corse da Bart.

Hey, voglio una spiegazione”

Tu la vuoi? Sono io quello che ne vuole una”

Che stai dicendo?”

State insieme”

Bart uscì dalla scuola.

Aspetta!” gli disse.

Che c'è ancora?!”

Con chi sto insieme scusa?”

Landon. Lo dovresti odiare, quello è un omofobo del cazzo”

Il ragazzo prese la sua fottuta bmx e se ne andò a casa.

La ragazza forse iniziava a pentirsi.

Bart arrivò a casa e trovò Hunter.

Che ci fai qui?”

Dovevamo pranzare insieme, ricordi?”

Già, scusa, è che Judith mi fa incazzare...”

Capisco”

Pranzarono e nel pomeriggio Bart aiutò Hunter a fare i compiti.

Sono le 18...sarà meglio che vada” disse il più piccolo.

Aspetta...”

Cosa?”

Bart tacque.

Cosa?” richiese.

Stai qui a dormire...”

Non pos...”

Lo chiedo io a tua mamma”

Hunter si mise a ridere.

Glielo chiedo io” prese il cellulare e la chiamò.

Ha detto che va bene” disse chiudendo la telefonata.

Bart sorrise.

Dopo cena tornarono in camera e ascoltarono un po' di musica.

Alle 23 -dopo aver guardato un porno- andarono a letto.

Dormi in camera mia o dormiamo in quella degli ospiti?” chiese Bart.

Boh”

In quella degli ospiti” decise da solo.

Andarono nella camera dove c'era il letto a castello.

Bart sopra e Hunter sotto.

Spensero le luci.

Bart, sei ancora sveglio?”

Si”

Se venissi lì sopra con te?” chiese il più piccolo.

Vuoi venire?”

Se mi vuoi”

Vieni” diede il consenso Bart.

Hunter si alzò dal letto sottostante e salì su quello dell'altro.

Bart era coricato ma appoggiato sui gomiti.

Che fai?” gli chiese il 15enne.

Penso”

A cosa?”

Tacque.

A cosa?” richiese il moro.

Silenzio.

Sto aspettando la risposta” disse ancora.

Non so come dirlo”

Dai”

Ehm...tu mi fai un certo effetto...contento?”

Si”

Si?” chiese Bart.

Si”confermò, e si girò su un fianco, anche perchè il letto era stretto.

Bart cominciò a giocare con il suo orecchio sinistro.

Il moro era infastidito, quindi prese le dita dell'altro e gli trascinò il braccio intorno a se.

Voleva che quel momento durasse per sempre.

Bart sistemò il braccio più in basso per poterlo stringere meglio da dietro.

Ti voglio bene” gli sussurrò poi cercandogli la mano.

Non parlarono più.

Si addormentarono.

 

La domenica Hunter si svegliò per ultimo.

Fece finta di niente, aveva vergogna.

Andò nell'altra camera dove c'era Bart.

Mia mamma ci ha visti insieme nel letto”

Ah...e cos'hai detto?!” chiese il 15enne.

Che tu non volevi dormire da solo” rispose.

Hai dato la colpa a me?!”

Non ci ha visto abbracciati però”

Ok...”

Scesero a fare colazione.

Dormito bene?” chiese Bart mentre erano a tavola.

Puoi dirlo forte” rispose l'altro.

Risero.

Che facciamo dopo?”

Vieni con me che vado a cercare un lavoro”

Eh?”

Si...visto che non vado più a scuola”

Ok”

Fecero colazione e poi andarono a fare un giro in città.

-cercasi commesso per negozio-...” lesse Bart.

Figo, è anche un negozio di dischi! Entriamo!” disse Hunter cercando di aprire la porta.

Emh...se non ti ricordi è domenica...”

Eh? Si, giusto” rispose l'altro sprofondando dalla vergogna.

Ci verrò domani...”

...con me” concluse la frase Hunter.

Ma non ci pensare neanche...sei a scuola”

Parla proprio quello che aveva voti massimi”

Ah ah ah” disse ironico Bart.

Il moro gli tirò un pugno amichevole sulla spalla.

Ho voglia di fare una roba...”

Il moro lo guardò strano.

Torniamo indietro”

Perchè?”

Vedrai”

Tornarono a casa.

Andarono nella camera di Bart.

Ecco, questo è il mio basso” disse tirandolo fuori da dietro l'armadio.

Poi prese anche l'amplificatore.

Uscirono di casa di nuovo.

Che vuoi fare?”

Aspetta...vai a prendere la tua chitarra”

Ok, ma continuo a non capirti”

E l'amplificatore” disse senza ascoltarlo.

Hunter entrò e dopo 5 minuti uscì.

Wow, è una Fender, mi piace il loro suono!”

Il moro gli sorrise.

Presero le bici con i cestini dei loro genitori senza permesso, dove avrebbero messo gli amplificatori, poi partirono con i loro strumenti a tracolla.

Destinazione: Rock 'N Roll, il locale.

 

Arrivarono là e portarono tutto sul tetto.

Era questa la tua idea?” chiese il moro.

Bart annuì.

Attaccarono gli strumenti agli amplificatori ed erano pronti per suonare.

Conosci Letterbomb dei Green Day?” chiese il 17enne.

Certo”

Cominciarono a cantarla e a suonarla.

Suonarono un po' e poi fecero una pausa.

Vado a prendere delle birre” propose Bart.

Ok” rispose Hunter mentre si accese una sigaretta.

Dopo un po' l'altro risalì, diede una birra ad Hunter e iniziarono a parlare della scuola, del lavoro, di Judith.

Finirono per ubriacarsi.

Passarono la notte su quel tetto, mentre magari là fuori qualcuno era preoccupato di dove fossero.

 

-Chap. 4-

-Rock 'N Roll, baby!-

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Capitolo 5
*** Hunter ***


Dopo un secolo sono ritornata ^^
Grazie ai pochi che seguono ancora la mia storia ;)
Green 182

-Chap. 5-

-Hunter-

 

(Hunter)
Bart si svegliò all'alba.

Ma che cazzo...?!” sussurrò essendo ancora stordito.

Aprì gli occhi e realizzò.

Avevamo dormito su quel tetto.

Hunter...”

Hunter”

Hunter!” urlò mentre mi diede uno spintone.

Ehm...che c'è? Dove sono?” chiesi ancora addormentato.

Siamo sul tetto...NOI ABBIAMO DORMITO SUL TETTO!...tu dovresti andare a scuola”

Chissene fotte” risposi.

No, ora alzi il culo e ci vai”

No”

Hunter!” mi richiamò.

Fottiti”

Mi fulminò con gli occhi.

Andiamo” disse poi.

Prendemmo tutte le nostre cose e scendemmo.

Io vado a casa...arrivo subito” dissi.

Ok, ci becchiamo dopo”

 

Hunter! Dove sei stato stanotte?!” chiese mia madre appena in casa.

Ero con Bart...non preoccuparti”

Non preoccuparti?! Tu sei pazzo...è la prima volta che non torni a casa di sera...è colpa sua, di quel Bart lì”

Non c'entra niente”

Ha una brutta influenza su di te, non osare frequentarlo ancora”

Risi.

Seh...non puoi vietarmelo”

Devi anche andare a scuola!” urlò.

Ormai...”

Muoviti! Devi andarci”

Non la ascoltai, uscii di casa sbattendo la porta e mi diressi sotto casa Turner.

Tirai il solito sassolino contro la finestra e lui si affacciò.

Scendo” disse dall'alto, poi scomparve.

Annuii.

Ti porto a scuola...” disse una volta sceso.

Eh? Scherzi?”

No”

Non voglio andare a scuola” piagnucolai imitando un bambino dell'asilo.

Rise mentre ci incamminammo.

Perchè mi segui?” chiese.

Perchè vengo con te al negozio...”

Non ti ho mica dato il permesso” disse scherzando.

Ma vaffanculo” risposi ridendo.

Ci dirigemmo verso il negozio di dischi.

Entrammo e Bart parlò con il commesso.

Mi scusi...”

Si?”

Vorrei sapere qualcosa riguardo il posto di lavoro”

Si, mi servirebbero delle carte...”

Il mio amico gliele diede.

Ti richiamerò, grazie”

Grazie a lei, arrivederci”

Arrivederci” rispose.

Arrivederci” dissi anche io.

Uscimmo e andammo in gelateria.

Beh, dimentica quello che ti ho detto ieri” attaccò discorso.

Cioè?”

Non mi fai un certo effetto...l'ho detto perchè ero ubriaco”

Tu non hai bevuto niente”

Tacque.

Dimentica quello che è successo...”

Non posso” dissi deluso.

Non mi chiese il perchè della mia risposta.

Fallo” mi disse solo.

Mangiammo il gelato e accompagnai Bart a casa.

Arrivati là ci trovammo davanti Judith.

Bart, devo parlarti”

Non ho tempo” rispose lui fregandosene.

Ti prego” lo prese per un braccio.

Cosa vuoi?” le chiese sbuffando.

Aspettate un attimo...sarà meglio che vada...ciao” mi intromisi.

Ok, ci vediamo” rispose Bart, mentre lei non disse niente.

 

(Bart)

Che hai da dirmi?”

Entriamo in casa”

Entrammo in casa come richiesto.

Ascolta...mi sono pentita...so di aver sbagliato, ho fatto una cazzata...mi sono resa conto che tu sei molto più importante di lui...mi perdonerai mai?”

Come faccio a sapere se dici la verità?!”

Cazzo Bart! Non ti fidi più?!”

No...non più dopo quello che hai fatto”

Dimentica”

No, io non dimentico niente, non dovevi farlo, cazzo, con quell'omofobo di merda...non riesco neanche a pensarci, porca puttana! Perchè proprio lui?!”

Mi corse incontro e mi abbracciò forte.

Ti prego, perdonami...ti voglio bene” disse con le lacrime agli occhi.

Ricambiai l'abbraccio.

Ti voglio bene anche io...CHE NON TI VENGA PIU' IN MENTE DI METTERTI INSIEME A QUELLO!!...l'hai mollato però?”

Annuì.

Ci staccammo.

Non so che farei senza di te”

Idem” risposi un po' imbarazzato.

Beh, io ritorno a casa”

Ti accompagno...”

Oh, grazie!” esclamò sorridendo.

Ci dirigemmo in strada.

Mentre camminavamo mi squillò il cellulare.

Pronto?”

Signor Turner?”

Si, sono io”

Volevo parlarle del lavoro al negozio di dischi...”

Mi dica”

È assunto!”

Eh? Davvero? Grazie mille!”

Inizia la prossima settimana”

Ok, grazie di nuovo”

Ci vediamo lunedì...arrivederci”

Chiusi la telefonata felice.

Perchè sorridi come un ebete?”

Eh? Chi? Io?”

Chi altro?!”

Mi hanno assunto...”

Dove?”

Al negozio di dischi...”

Wow”

Già”

Avanzammo e vedemmo un'ambulanza.

Non ci preoccupammo più di tanto.

Io vado, ciao” mi disse.

Ok, ci vedremo...non so quando”

Ok” rispose ridendo, ed entrò in casa.

Per curiosità andai a vedere che era successo lì vicino.

C'era stato un incidente.

C'era una bici e una macchina più o meno distrutta.

Stavano portando via un ragazzo in barella.

A-aveva capelli neri...e-era Hunter, cazzo.

Ero andato in panico.

Corsi verso l'ambulanza.

Ma che cazzo?!

Hey, salgo anche io, sono un parente” dissi balbettando, mentii.

Avevo paura.

Ok, vieni” dissero, e mi fecero salire.

Oddio, Hunter.

Persi un battito.

Era ridotto male.

Che-che è successo?”

Una macchina l'ha urtato”

Cazzo” sussurrai.

Deglutii.

Mi presi la testa fra le mani.

No, no, no, no!

Non poteva essere successo!

Perchè proprio a lui?!

Dico, non poteva succedere ad uno di quei bastardi che si trovavano in quella fottuta città?!

Proprio a lui, che non ne aveva colpa.

Ma...si rimetterà?”

Non è grave”

Sospirai.

Ero preoccupato comunque.

 

Arrivammo in ospedale.

Lui non era cosciente.

Lo portarono in una stanza.

Verde, verde acceso.

Verde slime.

Almeno qualcosa di vivace in quella stanza c'era.

Su una parete notai la scritta:-tomorrow holds such better days-.

Geni.

Entrò un medico e gli disinfettò tutte le ferite.

Se ne andò e ci lasciò soli.

L'avevano tirato più o meno sotto.

Era colpa mia, non avrei dovuto lasciarlo andare.

Dopo un po' decisi di chiamare la mia migliore amica.

 

(Judith)

Arrivai in ospedale in fretta.

Lo trovai là seduto, nella sala d'aspetto.

Mi avvicinai e mi sedetti.

Feci tutto in silenzio.

Non ci scambiammo neanche una parola.

Fu la prima volta che lo vidi piangere.

Lui lo amava, si vedeva.

Si amavano.

L'unico difetto era che Bart non l'avrebbe mai ammesso, era troppo orgoglioso di fare il duro e agli occhi di tutti era indistruttibile, ma questa volta si era innamorato veramente e lui ne era spaventato.

Mi abbracciò.

Se hai bisogno ci sono” gli dissi.

Andiamo a casa”

Ci alzammo e uscimmo dall'ospedale.

Era già ora di cena.

Mi riaccompagnò a casa.

Vuoi restare a cena?”

No, grazie, ho altro da fare”

Ok...”

Ciao”

Ciao...”

Chiusi la porta.

 

(Bart)

Intanto che ero in zona, mi diressi a casa e recuperai la bici.

Mi diressi all'ospedale.

Di nuovo.

Ero là, in ospedale, volevo sapere come stava e speravo che si svegliasse.

Nessuno sapeva che ero lì, anche perchè non volevo che qualcuno lo sapesse.

Eccetto l'infermiera, era l'unica che lo sapeva.

Mi faceva male.

Io lo sapevo, sapevo di amarlo...fu un colpo di fulmine.

Sapevo anche di essere un coglione.

Io, Bartholomew Turner, sapevo di essere innamorato di lui, ma per non perdere la mia immagine da duro, per non mandare a puttane la mia reputazione, mentivo a me stesso: il male più grande che potevo farmi.

Alle 22 tornai a casa.

Non riuscii a dormire, continuavo a pensarci, continuavo a pensare a Hunter.

Era colpa mia.

-Chap. 5-

-Hunter-

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Capitolo 6
*** This can't be the end ***


-Chap.6-

-This can't be the end-

 

Passò una notte insonne a causa dell'incidente.

Gli venivano flashback di Hunter tutto ferito.

Gli facevano male.

Vado all'ospedale, vieni?” aprì il messaggio di Judith.

No...digli anche di non contare su di me, non verrò”

Sei strano”

Prova a capire”

Ti capisco” rispose lei per SMS chiudendo la breve conversazione.

 

Aprì gli occhi.

Si ritrovò in una stanza d'ospedale.

Vide le pareti verdi.

Sorrise leggermente anche se gli faceva male tutto.

-Tomorrow holds such better days- lesse sulla parete.

Magari” pensò.

La prima persona a cui pensò fu Bart, voleva fosse là in ospedale con lui.

C'è una visita per lei”

O-Ok” rispose confuso.

L'amica entrò nella stanza.

Hey Hunter...”

Hey Jude...”

Lei sorrise.

Come stai?” gli chiese avvicinandosi al letto.

Mi fa male tutto...te? C'è qualche novità?”

Ho sistemato le cose con Bart”

A proposito di Bart...dov'è? Come sta?”

È a casa, sta bene...ma non verrà”

Ah” rispose deluso.

Non verrà neanche una volta?” continuò.

No, non penso”

Bello” sbuffò lui ironico.

Dai, tu non hai bisogno di lui”

Forse hai ragione” rispose poco convinto.

No, non ho ragione” disse lei.

Hunter la guardò con interrogazione.

So che cosa provi per lui” continuò lei.

Io-io non provo niente...”

Me ne sono accorta...fidati, non dirò niente”

No...” rispose lui con gli occhi lucidi, voleva contraddirla ma sapeva anche lui che non avrebbe avuto senso.

Lei lo abbracciò.

Non dirglielo però...” concluse lui balbettando.

Non lo farò”

Promettilo”

Mmh...ok” rispose lei: aveva già in mente un piano.

 

Arrivarono le 22, lei se n'era già andata, Hunter stava già dormendo.

Bart fece la sua abituale 'visita di nascosto' per controllare che fosse tutto ok.

Il suo amico stava dormendo e sembrava un angelo.

Solo lui sapeva quanto impazziva -dentro di se- quando lo vedeva.

 

Si svegliò, chissà a che ora.

Era tardi.

Guardò l'orologio: le 23.

Spostò lo sguardo su una delle pareti con i vetri e lo vide.

Bart.

Cercò di alzarsi dal letto per andargli incontro ma cadde.

Bart se ne accorse ed entrò in camera ad aiutarlo.

Ma sei impazzito? Che volevi fare?!”

Ciao anche a te” rispose Hunter ironico.

Eh ciao...vai a letto che è meglio” disse freddo il più grande accompagnandolo al letto, per poi uscire dalla stanza.

Bart!” lo chiamò il moro.

BART!!”

Niente.

Se n'era andato.

E lui c'era rimasto di merda.

 

La mattina dopo il moro si svegliò pensando alla notte precedente.

Si sentiva abbandonato, offeso.

Per non dire usato.

Una lacrima gli scese sul viso.

Dottore...dottore, per quanto tempo devo restare in ospedale?”

Per ancora due giorni massimo”

Ok, grazie”

Il giorno stesso ci fu la visita dei parenti.

Hunter!”

Mamma!”

Ma cosa ti è successo?!”

Niente...”

Niente? È colpa di Bart, vero?” cominciò ad urlare.

NO, MAMMA! LUI NON C'ENTRA UN CAZZO, VUOI CAPIRLO?”

Io penso di si invece, non uscirai più con lui”

Ti ripeto che non puoi vietarmelo”

Partiremo. Tu non lo vedrai più...è per il tuo bene”

Per il mio bene? MI FAI SOLO DEL MALE!”

Lei gli mollò uno schiaffo.

Vaffanculo! Uscite tutti dalla stanza! Vi voglio fuori” urlò il moro.

I parenti pian piano uscirono.

 

Due giorni sembrava non passassero mai per Hunter.

Quel giorno, l'11 novembre era il suo compleanno, 16 anni.

Judith organizzò un'uscita a tre per festeggiare sia il suo ritorno che il compleanno.

Dai Bart! Dì a Hunter che ti piace...”

Eh? Che cazzo?!” disse imbarazzato il moro.

Non è vero” rispose l'altro guardandolo.

Dimmi che lo è”

Non lo è”

Cazzo, digli che lo è!” intervenne Jude.

No, non mi piaci, punto” rispose secco.

Hunter ci rimase di merda, ancora.

Potevi dirmelo anche in un altro modo, un po' più carino magari...” disse andandosene con le lacrime agli occhi.

Bravo, complimenti” disse ironica al suo migliore amico, e se ne andò pure lei.

Bart si accorse di aver sbagliato, ma pensò comunque che Hunter non poteva innamorarsi di lui.

Sapeva che l'avrebbe fatto soffrire per il suo carattere di merda.

Ci teneva troppo, ma pensava fosse meglio così, lo faceva per lui.

Però alla fine decise di andarsi a scusare.

Arrivò a casa di Hunter.

Hey” disse quando l'altro gli aprì.

Che cazzo ci fai qui?”

Volevo scusarmi”

Gli chiuse la porta in faccia.

Fantastico.

Decise di entrare dalla finestra e successivamente andò in camera sua.

Hunter, ascoltami”

Perchè dovrei?”

Perchè sono tuo amico”

Non più”

Ma che cazzo?! Smettila con queste scenate”

Vaffanculo!” esclamò il moro.
“Sembri un bambino, cazzo, ma hai 16 anni ora!”

Fatti i cazzi tuoi”

Dio! Fammi parlare!”

L'altro tacque.

Mi dispiace di averti ferito e di esser stato così freddo...solo che è meglio così...restiamo solo amici perchè ti farei soffrire di più...sennò neanche quello, come vuoi...sono una merda” disse Bart abbassando lo sguardo.

Hunter si sorprese, gli appoggiò una mano sulla spalla.

Tu mi vai bene così come sei, capito?!”

Bart lo guardò, poi si abbracciarono.

Ti voglio bene” sussurrò il più grande con un po' di malinconia.

L'altro lo strinse forte.

Promettimi che non mi lascerai mai, ti prego...ho bisogno di te” disse Hunter sospirando.

Più di quanto pensi” concluse.

Si staccarono.

Smettila di piangere...non mi piace la gente piagnucolosa” disse Bart.

Sei patetico”

Tacque.

Non quanto te” ribattè il 17enne.

Ah ah ah” disse Hunter ironico.

Ci fu silenzio, poi risero tutti e due.

-Chap.6-

-This can't be the end-

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Capitolo 7
*** You can't leave this place ***


-Chap.7-

-You can't leave this place-

 

(Bart)

Di mattina, passando davanti casa Parker vidi delle valigie sul marciapiede.

Che cazzo stava succedendo?!

Mi avvicinai e di casa uscì Hunter con un'altra valigia.

Che cazzo succede?”

Dobbiamo partire” mi rispose.

Perchè?”

Mia mamma ha trovato lavoro lontano” mentì.

No, t-tu non puoi andare via”

Devo” disse appoggiando la valigia a terra, poi mi venne incontro.

Lo abbracciai.

No puoi farmi questo” dissi.

Tacque.

Come farò?”

Mi mancherai anche tu...” rispose.

...ora devo andare, ciao” continuò allontanandosi.

Non risposi, ci rimasi troppo male.

Lo guardai salire sulla macchina e andar via.

Ero pietrificato, stavo male dentro, una parte di me se n'era andata, ero senza forze.

Mi trascinai a casa, non so come.

Ero arrabbiato.

Appena a casa presi a calci qualsiasi cosa.

Chissà se l'avessi rivisto ancora...avrei voluto baciarlo ma la vergogna mi bloccava.

Lui era importante, me ne rendevo conto...ero io quello ritardato, quello idiota.

 

Il giorno dopo andai ad abitare nella casa che avevo comprato da poco.

Per me era il paradiso, ora -fuori di casa- potevo fare tutto quello che volevo senza che nessuno mi dicesse niente.

Era pomeriggio, non sapevo che fare.

Mi misi sul divano, mi sbottonai i pantaloni.

Lo presi e cominciai a massaggiarlo.

Cominciai a far scorrere la mano su di esso lentamente.

Dopo un po' aumentai la velocità e man mano diventò più duro.

La mia mano scorreva velocemente facendomi godere sempre di più e facendomi gemere.

Pensai ad Hunter, chi l'avrebbe mai detto?!

Quel ragazzo mi mancava da morire, era lontano 2000 anni luce e poi non ero ancora riuscito a dirgli quello che provavo verso di lui.

Quando finii di masturbarmi accesi la TV.

Solo merda.

C'era solo merda e così la spensi.

Ero inchiodato sul divano ed ero troppo pigro per muovermi.

Riuscii appena a prendere il cellulare da dov'ero.

 

Raccontai tutto a Jude.

Ma che cazzo?! Lui non può andarsene così!”

È quello che gli ho detto io...ma ormai”

Noi dobbiamo farlo tornare!”

E come?”

Ancora non lo so”

Fantastico”

 

(Hunter)

Arrivammo in stazione.

Dove andiamo?” chiesi.

Via da qui” mi rispose lei.

Eh grazie al cazzo.

La seguii sul treno.

Sapevo perchè voleva andarsene.

Quando disse 'Partiremo' all'ospedale, si riferiva a questo.

Solo io lo sapevo.

Avevo mentito.

Avevo mentito a Bart e a Judith.

Ci sedemmo sul treno.

Perchè mi fai questo?!” sentii sussurrare da mia mamma.

EH? QUESTO COSA? SPIEGAMI PERCHE' ODI TANTO BART!”

Ha una brutta influenza su di te...prima non ti comportavi così...ti ha cambiato”

MA COSI' COME? CERTO CHE SONO CAMBIATO E NON DI CERTO GRAZIE A TE...NEANCHE A CAUSA SUA”

TU NON LO VEDRAI PIU', RICORDALO” si mise ad urlare anche lei.

LO DICI TU” gridai.

Lo dici tu, stronza” continuai.

Mi mollò uno schiaffo.

Non ci pensai su molto, prima che chiudessero le porte del treno, presi le valigie ed uscii.

Presi un taxi e ritornai in paese.

Andai subito a casa di Bart, o almeno, dove pensavo abitasse.

Salve signora Turner” dissi sorridendo.

Hey...ciao Hunter,come stai?”

Sono un po' arrabbiato, ma niente di che” mentii.

Entra pure”

No grazie, volevo solo sapere se c'era Bart...”

No, mi dispiace, sarà con Judith in giro, prova a chiamarlo”

Ok grazie, arrivederci” dissi allontanandomi.

Ciao”

Mentre camminavo chiamai Bart.

Pronto?” rispose.

Bart”

CAZZO HUNTER!”

Dove sei?”

Che c'entra ora? Come va?”

Bene, c'entra che sono in paese”

N-non sei partito?”

No”

GRAZIE AL CIELO!”

Però ora dove cazzo sei?”

A casa mia”

T-tu non eri a casa”

Non quella, l'altra che ho comprato”

E dov'è?”

Difficile da spiegare...vengo a prenderti io”

Ok, sono sull'angolo della via”

Ok, ciao”

Ciao, a dopo”

 

Dopo 10 minuti arrivò.

Ci abbracciammo a lungo.

Sono scappato” dissi quando ci staccammo.

Come?”

Sono scappato giù dal treno...non dovevamo partire per il lavoro di mia mamma...” sospirai.

E per cosa?”

Mia mamma ti odia, voleva tenerci separati, non vuole più che ti frequenti”

Rise.

Non per dire ma hai fatto bene...pensa di separarci? Povera illusa...senza offesa”

Tranquillo...è che ora non ho un posto dove andare”

Sei idiota?”

Perchè?”

Ricordi? Casa mia...”

Non c'è posto”

Chi lo dice?”

Sorrisi, lui ricambiò.

Andiamo”

Mi prese per mano e mi portò alla bici incatenata ad un palo.

Sali dietro” disse.

Annuii.

Dopo 10 minuti arrivammo a casa sua.

Bel posto”

Grazie” rispose con indifferenza.

E io dove dormirei?”

Hanno inventato una cosa chiamata letto”

Ah ah ah...intendo quale”

Matrimoniale”

E tu?”

Anche”

Ok”

Andava più che bene.

 

Arrivò sera.

Andammo a letto, nello stesso letto.

Beh, era la seconda volta, no?

Dormimmo, lui girato verso destra, io verso sinistra: 'culo contro culo' in pratica.

Erano le 22, era presto.

Pensavo stesse dormendo.

Mi venne spontaneo.

Ero eccitato perchè lui era lì vicino a me.

Mi masturbai soffocando gemiti.

Non li soffocai abbastanza perchè lui mi sentì, cazzo.

Trattenni il fiato.

Hunter?”

S-si?”

Che stai facendo?”

Io? Niente”

Ti stai facendo una sega nel mio letto?!”

Eh? Come ti salta in mente?”

-Chap.7-

-You can't leave this place-

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Capitolo 8
*** Home sweet home ***


-Chap.8-

-Home sweet home-

 

(Hunter)

Hunter?”

S-si?”

Che stai facendo?”

Io? Niente”

Ti stai facendo una sega nel mio letto?!”

Eh? Come ti salta in mente?”

Silenzio.

Si mise seduto e mi guardò.

Ti ho sentito”

A far cosa?”

Ho sentito che ansimavi”

N-non ero io...”

Eh no! Chi sennò? Il fantasma formaggino?”

Risi.

Può essere...”

Non sono ancora del tutto rincoglionito...”

Si ricoricò.

Mi afferrò all'improvviso da dietro.

Mi prese l'erezione.

Ah”

Ti ho detto che non sono del tutto rincoglionito...” disse quando sentì che ero nudo.

Sei vecchio però...” dissi ridendo.

Ti faccio vedere io se sono vecchio!” disse stringendolo di più.

Ah!” esclamai di dolore misto a piacere.

Pensahvo che ti dehsse fahstidio che mi masturbassi nel tuo letto...” dissi ansimando.

Si...appunto perchè lo facevi da solo”

Sorrisi.

La sua mano si mise a scorrere su e giù provocandomi gemiti.

Con la mano cercai il suo, era eccitato anche lui, lo sentii, ma quando si accorse della mia mano, la allontanò.

P-Perchè?” chiesi.

Tacque.

Aumentò la velocità della mano facendomi godere di più.

Cazzo, che bello.

Mi resi conto che stavo urlando.

Si mise a ridere.

Che cazzo ridi?” chiesi.

Tacque.

Che cazzo ridi?” richiesi in modo più duro.

Niente...”

ASPETTA! Sto per venire, fermati!”

Andò avanti.

Oh ma che cazzo?!” dissi.

Aaah” dissi liberandomi.

A quel punto si fermò.

L'hai voluto tu, mi dispiace” dissi.

Si però le lenzuola le lavi tu” mi rispose.

Si alzò dal letto e andò in bagno.

Mi alzai e guardai il letto.

Ok, ne avevo bagnato un bel pezzo, cazzo.

Ehm...mi sa che vado a dormire sul divano...” dissi.

Ok” rispose ridendo.

Scesi le scale.

Inciampai.

Porca puttana!” urlai.

HUNTER?!”

Bart venne a vedere quello che era successo.

Stai bene?” chiese tendendomi la mano.

Mi aiutò ad alzarmi.

Mi fa male il culo”

Rise.

Lo guardai male.

Io non capisco perchè tu ridi sempre...”

Rise ancora.

Sei insopportabile” dissi dandogli un pugno amichevole sulla spalla.

Mi spostai sul divano.

Ciao” dissi secco aspettando che andasse di sopra.

Si avvicinò a me.

Non vai di sopra?”

Scosse la testa.

Salì sul divano.

Lo allontanai con le braccia.

Ora mi allontani tu?” disse ridendo.

Sorrisi.

Che bastardo!” continuò scherzando.

Scese dal divano e andò via...o almeno pensavo.

Io ero coricato sul divano cercando di dormire.

Mi sorprese da dietro la testa.

Sentii le sue labbra contro le mie.

Un bacio a stampo.

Si staccò.

Mi chiesi perchè.

Aspetta” disse.

Salì di nuovo sul divano e mi si mise a cavalcioni.

S-sei così figo...” mi lasciai scappare.

Io faccio schifo” continuai.

Mi guardò male.

Che cazzo stai dicendo?!”

Ci fissammo.

Avvicinò il suo viso al mio tenendo tra di noi poca distanza.

Distanza che scomparve quando lo baciai.

Alla buon'ora!

Cazzo, che bacio!

Mi sconvolse.

T-ti amo” sussurrai.

Si limitò ad abbracciarmi.

Fammi spazio” disse.

Mi spostai un po'.

Dormimmo ancora abbracciati.

-Chap.8-

-Home sweet home-

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Capitolo 9
*** I'm back ***


-Chap.9-

-I'm back-

 

(Hunter)

Mi svegliai tirandomi la pelle.

Caddi dal divano, visto che c'era poco spazio e più della metà era occupato da lui.

Cazzo!” esclamai.

Hunter?!” mi chiamò Bart mezzo addormentato.

Si svegliò e non mi vide.

Hunter?!” mi chiamò di nuovo.

Sono qui” dissi alzando la mano.

Si sporse dal divano e mi vide per terra.

Rise.

Che cazzo ci fai lì?”

Abbraccio il pavimento, ne sono sicuro...gli voglio bene sai?” dissi ironico.

Torna su” disse ridendo.

Mi alzai da terra e mi sedetti sul divano.

Mi appoggiai allo schienale e chiusi gli occhi.

Stai bene?” chiese.

Annuii.

Si alzò e si mise seduto.

Mi abbracciò.

Come mai tutto questo affetto?!” chiesi.

Ci tengo e lo sai”

Annuii.

E perchè hai fatto la cazzata di non dirmelo?”

Sai, ho un carattere di merda...”

...e non riesci a dire che vuoi bene a qualcuno e bla bla” conclusi.

Sorrise.

Tu sei l'unica eccezione” disse.

Lo strinsi forte.

Ed è per questo che ti dico di andare a scuola...”

Noo” dissi alzandomi dal divano.

Presi un cuscino e glielo tirai addosso.

Ne prese uno lui e fece lo stesso.

Si alzò e riprese con il lanciarli.

Cercai di difendermi.

Noo, non è giusto, tu hai più cuscini...” piagnucolai.

Rise.

Scappai.

Dove vai? Ora ti prendo” disse, e mi rincorse.

Mi prese per un fianco e mi fece coricare per terra.

Si mise a cavalcioni sopra di me, si piegò.

Mi morse il collo e poi il lobo dell'orecchio.

Lo spostai e ribaltai le posizioni: ero io sopra di lui.

Guarda che è tardi, vai a prepararti” ironizzò.

Può anche aspettare”

Avvicinai il mio viso al suo e ci baciammo.

Gli morsi il labbro e sentii che sorrise.

Appoggiò la mano al mio petto e man mano scese.

No, ti prego no” lo supplicai.

Hai detto che la scuola può aspettare...”

Sorrisi.

Prima mi contraddici e ora sei d'accordo?!”

Ma se non vuoi, niente” ritirò la mano.

Pensi che non voglia?!” chiesi.

Ah io non so che pensi...”

Sei un idiota” affermai.

Che novità”

Ti sfotti da solo?”

Mmh si”

Mi portai la mano alla fronte.

Mi cascarono le palle.

Mi alzai.

Rinunci?”

Annuii.

Sei strano...”

Rimando tutto ad oggi”

Io non ci sono”

Come?” sgranai gli occhi.

Lavoro”

Cazzo...”

Stasera” affermò.

Sorrisi.

Vai a vestirti che poi ti accompagno”

Ok”

Mi vestii in fretta perchè non era così presto e poi uscimmo di casa.

Con la solita bmx ci dirigemmo a scuola.

Hey Bart!” lo salutò Jude.

Ciao! Come stai?”

Io bene...ma vedo che anche tu non sei da meno...” disse spostando lo sguardo su di me.

Risi.

Bentornato” mi disse lei.

Grazie”

Suonò una campanella.

Io vado ragazzi”

Ti raggiungo fra poco” dissi.

Lei mi fece l'occhiolino.

Sorrisi.

Riguardo a noi due...” cominciai il discorso.

Non posso baciarti qui, scusa...”

Mmh capisco”

Ti prometto che stasera ci divertiremo...” disse con un sorrisetto malizioso.

Risi.

Se lo dici tu...ora vado, ciao...ti voglio bene”

Anche io” disse sorridendo.

Tutto contento mi diressi verso la mia classe.

 

Finite le lezioni incontrai Jude.

Allora?” mi chiese curiosa.

Allora cosa?”

Con Bart...”

Non capisco dove vuoi arrivare” mentii.

Su dai! Lo sai quello che voglio sapere...”

Risi.

Stiamo insieme, penso”

Oh, che bello! Da quanto tempo aspettavo questo momento!” disse abbracciandomi.

Risi ancora.

Ci dirigemmo verso l'uscita.

C'era già Bart che ci aspettava, che mi aspettava.

Ci avvicinammo.

Ma ciao” mi disse lui sorridendo.

Sorrisi.

Ciao Bart!” esclamò Jude tutta contenta.

Perchè tu sei così agitata?”

Sono felice per voi!”

Bart mi guardò.

Gliel'ho detto...rompeva i coglioni”

Lui rise, lei fece la finta offesa.

Beh, andiamo” suggerì lei.

Annuimmo.

Ci avviammo verso casa.

Lei svoltò nella sua via, mentre noi continuammo fino alla casa di Bart.

Entrammo e io misi giù le mie robe.

A che ore devi andare al lavoro?”

Alle 16”

E ora sono le...?”

14” concluse.

Abbiamo due ore...”

Non mi va, scusa...”

Oh...”

Scusa”

Niente” dissi dandogli un bacio a stampo.

Sorrise.

Mi aiuti a fare i compiti?”

Ahahahah no”

Che stronzo”

Rise.

Ti preeego” dissi piagnucolando.

Mmh”

Mmh cosa?”

Mmh”

Gli mollai una sberla amichevole.

Si lamentò, io risi.

Vorrei una risposta” continuai.

Mmh...solo perchè sei tu”

Sorrisi.

Aprii lo zaino e presi un quaderno.

Che devi fare?” mi chiese.

Matematica”

Mi sa che comincerò il lavoro con 2 ore di anticipo...”

Hai detto che mi avresti aiutato”

Mmh”

Ci mettemmo insieme a fare i compiti, come ai vecchi tempi.

 

-Chap.9-

-I'm back-

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Capitolo 10
*** You are a disaster ***


-Chap. 10-

-You are a disaster!-

 

(Hunter)

Arrivarono le 15.45.

Io devo andare” disse alzandosi.

Noo e i compiti?”

Quanti cazzo ne hai? Non li abbiamo già finiti?”

No”

Che merda...sta di fatto che io devo andare a lavorare”

Se vengo là con te?”

Non se ne parla...”

E perchè?”

È il mio primo giorno di lavoro”

E allora? Farò il bravo” lo supplicai.

Mi guardò male.

Eddai”

Vestiti che sono già in ritardo”

Sorrisi, poi andai a vestirmi velocemente.

Eccomi”

Andiamo”

Devo prendere lo zaino”

Ti aspetto fuori”

Ok...”

Lui uscì, io presi lo zaino e lo seguii.

Hai chiuso la porta a chiave?”

Tacqui.

Hunter, cazzo!” mi rimproverò.

Tornai indietro e la chiusi.

Lo raggiunsi.

Porca puttana, sono in ritardo”

Arrivammo al negozio.

C'era un signore ad aspettarci, il capo probabilmente.

Buongiorno” ci salutammo.

E lui chi è?” chiese a Bart rivolto a me.

Stavo per rispondere, ma Bart mi anticipò.

È mio fratello...vede, non c'era nessuno a casa e quindi è venuto con me”

Capisco...seguitemi” disse il signore girandosi e proseguendo.

Io e Bart ci scambiammo uno sguardo del tipo -ringraziami perchè ti ho coperto-.

Entrammo nel negozio e il capo iniziò a spiegare le cose necessarie da sapere.

Dopo poco -quando finì- se ne andò lasciandoci soli.

Uh, il mio primo cliente” esclamò Bart, riferendosi al signore di mezz'età con i capelli bianchi che era appena entrato nel negozio.

Il mio amico gli si avvicinò.

Serve aiuto?”

Per adesso no” rispose.

Bart ritornò vicino a me.

Non devi assillarli così i clienti...se serve loro aiuto te lo chiedono, cazzo!”

Mi guardò male.

Tu mettiti lì, fai i compiti e taci, va”

Ma guarda che stronzo...” dissi scherzando.

Il cliente si avvicinò alla cassa.

Prendo questo” disse riferendosi al cd che aveva in mano.

Ok, sono 10 euro...”

Il signore tirò fuori dal portafoglio una banconota da 20.

Bart cercò di aprire la cassa per metterci i soldi e per estrarne i 10 di resto, ma niente.

La cassa non si apriva.

Scusi un attimo...” provò in tutti i modi ma non ci riuscì.

Ancora un secondo...”

Mi scusi ma non ho più tempo” il signore stava per andarsene.

Aspetti...tenga” dissi porgendo il resto al cliente.

Grazie tante ragazzino” mi rispose con tanto di sorriso, io ricambiai.

Bart era lì pietrificato, ci era restato di merda.

Ce la stavo facendo...” disse.

Seh ciao...perdevi il tuo primo cliente se non ci fossi stato io...ringraziami”

Fece una smorfia.

Dovresti venirci più spesso qui...”

Risi.

La giornata passò in fretta.

Alle 19 si presentò il capo.

Com'è andato il primo giorno di lavoro?”

B-bene”

Sorrise.

C'è solo un piccolo problema...”

Mi dica”

La cassa non si apre...”

Davvero?”

Premette un pulsante e come per magia si aprì.

Oh...” disse con sorpresa il mio amico.

Io mi misi a ridere.

Il capo sorrise.

Beh, ci vediamo domani...andrà meglio”

Ok, arrivederci”

Il capo se ne andò.

Sei un disastro” gli dissi.

Mi fece la linguaccia.

Sorrisi.

Prendemmo le nostre cose, uscimmo dal negozio e andammo a casa.

Fatti la doccia”

Lo so quello che devo fare”

No, anzi, fatti il bagno”

Ok...” risposi perplesso.

Andai in bagno e riempii la vasca d'acqua, chiusi la porta poi mi spogliai.

Entrai in acqua e mi rilassai.

Bussarono.

Ma che cazzo...?!

Bart?”

Bart? Neanche quando mi lavo mi lasci in pace?”

Nessuno rispose.

Magari non avevo sentito bene.

Ribussarono.

Bart!”

Apri che devo pisciare!” eccolo con la sua finezza.

Aprii la porta e lui scattò -come non so che cosa- al cesso.

Che sollievo!” disse.

Mi cascarono le palle.

Quanto è idiota?!

Quando finì di fare le sue cose, si spogliò completamente.

Ma che cazzo?!” dissi a bassa voce, sorpreso dal suo gesto.

 

-Chap. 10-

-You are a disaster!-

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Capitolo 11
*** It would be nice to have a blowjob ***


Visto che per adesso il narratore è Hunter, faccio senza a scrivere il nome tra parentesi.
Quando narrerà Bart, lo scriverò.
Ringrazio le persone che seguono ancora questa storia e le poche che recensiscono.
Green 182 ;)

 

-Chap. 11-
-It would be nice to have a blowjob-

 

Si avvicinò alla vasca e poi entrò.

Ecco perchè volevi che facessi il bagno...”

Genio” ironizzò annuendo.

Scusa se sono ritardato” feci l'offeso.

Lui si fiondò su di me all'improvviso e mi baciò.

Gemetti, ricambiai il bacio.

Ci fissammo.

Se permetti dovrei lavarmi”

Non solo tu, sai?” disse ritornando nella posizione di prima, opposta a me.

Mi girai per prendere il bagnoschiuma, lo aprii e me lo versai sulla mano.

Hai del qualcosa sulla guancia...sembra sperma!”

Ah ah ah...ti piacerebbe!”

Fece una smorfia poi si mise a ridere.

È solo bagnoschiuma” continuai.

Dopo un po' uscimmo.

Ci buttammo sul letto nudi e continuammo a baciarci.

Lui era sopra di me.

Ci baciammo violentemente finché lui non scese.

Cominciò a leccarmi il petto e i capezzoli.

Stavo sudando come non mai.

Ritornò su, mi baciò il collo e mi morse il lobo dell'orecchio.

Il suo respiro sul mio collo mi fece quasi tremare.

Io cercai ancora le sue labbra, che poco dopo combaciarono con le mie.

Riprese con il baciarmi il petto.

Man mano scese.

Passò l'ombelico.

Ebbi un brivido.

Si spinse più in giù.

Dio se ero eccitato.

Lo prese in bocca senza tanto girarci intorno.

Le mie mani cercarono qualcosa a cui aggrapparsi, trovarono solo le coperte.

Mi fece godere un casino, stavo per venire.

Staccati” dissi con la poca voce che mi era rimasta.

Obbedì.

Poi mi guardò.

Io avevo una faccia sconvolta dal piacere, se si può definire così.

Mi sorrise.

Si ributtò su di me, abbracciandomi.

Te l'avevo detto che ci saremmo divertiti...” mi sussurrò all'orecchio.

 

-Chap. 11-
-It would be nice to have a blowjob-

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Capitolo 12
*** Are you fucking kidding me?! ***


-Chap. 12-
-Are you fucking kidding me?!-

 

Suonarono alla porta.

Chi cazzo è ora?!” disse alzandosi dal letto.

Si vestì restando a dorso nudo.

Suonarono ancora.

Arrivo!” urlò dirigendosi alla porta.

La aprì.

Tu sei Bart?”

Si...perchè?” rispose confuso.

Cerco mio figlio...è qui?”

Oh, cazzo!

Mi dispiace, qui non c'è nessuno”

Fammi controllare”

Non è casa sua” disse bloccando il passaggio.

Fammi entrare”

No”

Chiamo la polizia”

Oh adesso non esageriamo”

Allora fammi entrare”

Starnutii, cazzo!

Mi sentirono.

Bart si sentì nella merda.

Hunter!” mi chiamò lei.

Non risposi.

La mamma è qui, è venuta a prenderti! Ti ha rapito, ti ha costretto a venire qui, vero?”

Ma la pianti...” le disse Bart.

Mia mamma stava per entrare, Bart le chiuse la porta in faccia a fatica.

Mentre mi rivestii, lui tornò da me.

Cazzo...mi dispiace” dissi coprendomi la faccia con le mani.

Mi abbracciò.

Non mi abbandonare” continuai.

Non ti lascerò andare con quella lì”

Lo strinsi forte.

Dopo 10 minuti circa si sentirono delle sirene.

Cazzo!”

Ma quella ha davvero chiamato la polizia!” esclamò sorpreso.

Suonarono di nuovo alla porta.

Stai qui” mi disse.

Annuii deglutendo.

Aprì.

È lei il signor Turner?”

Si”

È stata sporta denuncia per sequestro di persona”

Eh? Cosa?”

Ci ha chiamato la signora Parker dicendo che lei ha rapito suo figlio...”

Ma quella donna non sta bene...io non ho rapito nessuno”

Posso perquisire la casa?”

A queste parole finsi di dormire.

Certo”

Entrarono in casa.

Ecco! Quello è mio figlio, agente! Il signor Turner gli ha dato il sonnifero” di nuovo la voce di mia madre.

Ma che cazzo si è bevuta?!

Ma che cosa dice?!” Bart si avvicinò a me facendomi 'svegliare'.

Ehm... che c'è?” dissi.

Oh Hunter!” mia mamma si fiondò su di me abbracciandomi.

La spinsi via.

Cosa vuoi da me?”

Come stai? Ti ha picchiato?” chiese ignorando la mia domanda.

Ma sei pazza? Lui mi vuole più bene di te!”

Ma che dici?”

Agente, la porti via...” dissi all'uomo.

Signor Parker, sua madre a sporto denuncia dicendo che il signor Turner l'ha rapito...è vero?”

Non c'è niente di vero! Io abito qui, punto e basta...e quella donna, la porti in manicomio”

Se ne uscirono tutti e due dopo le scuse di disturbo dell'agente.

 

-Chap. 12-
-Are you fucking kidding me?!-

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Capitolo 13
*** You're so beautiful ***


-Chap. 13-

-You're so beautiful-

 

Era la sera del 13 dicembre...

Dai, sei pronto?” la voce di Jude interruppe il silenzio.

Mmh no” rispose Bart scocciato.

Muoviti!” lo rimproverò lei.

Arrivo”

Siamo in ritardo, sei in ritardo”

Ma se non c'era neanche un orario da rispettare...” disse il ragazzo raggiungendola in soggiorno.

Sto bene cosi?” chiese poi.

Sei perfetto”

Poco dopo suonò il campanello, andò Jude ad aprire.

Oh, ma ciao!” disse lei con un sorrisino che andava da un orecchio all'altro.

Ciao” salutò Hunter.

Entra pure” continuò la ragazza.

Lo fece passare e di conseguenza chiuse la porta.

Hey Bart!” il 16enne gli corse incontro abbracciandolo.

Ciao...”

Auguri” disse dandogli un bacio a stampo sulla bocca.

Grazie...”disse sorridendo.

Ormai sono vecchio” continuò.

Ma piantala!” esclamò il più piccolo dandogli una pacca sulla spalla.

Hey! Potresti rompermi le ossa, piano” protestò l'altro.

Ah ah ah” ironizzò Hunter.

Dai, andiamo” continuò.

Ok...Jude ci vediamo” disse Bart.

Ciao, divertitevi” rispose lei.

Ciao” concluse Hunter.

Successivamente i ragazzi uscirono di casa.

Dove mi porti a cena?” chiese il più grande.

Ti dico subito che non è un ristorante...” rispose Hunter.

Ook” rispose perplesso.

È un tetto...”

Oh! Cazzo si! Il Rock 'N Roll! È da una vita che non ci vado...” esclamò Bart.

Che non ci andiamo...” corresse Hunter.

L'altro gli sorrise.

Presero le bici e si diressero là.

C'era sempre pieno di gente.

Con fatica entrarono nel locale, si presero due panini e due birre.

Uscirono di nuovo e salirono sul tetto.

Non è cambiato proprio un cazzo...” esclamò con finezza Bart.

Meglio” disse l'altro.

Si sedettero e iniziarono a mangiare guardando parte della città dall'alto.

Hey!” esclamò -dopo un po'- Hunter alzandosi.

Cosa?” gli chiese l'altro confuso.

Il regalo”

Che regalo?”

Eh ciao” ironizzò Hunter.

Successivamente tirò fuori uno skate dal posto in cui l'aveva nascosto.

Bart -dalla sorpresa- sputò quello che stava mangiando.

E quello? Che cazzo è?!”

Uno skate, se la tua vista non ti inganna”

Eh grazie al cazzo...”

Il tuo skate, sottolineo”

È mio?!”

Era questo il regalo...”

Cazzo...” sussurrò alzandosi e avvicinandosi allo skate.

È fantastico!...Tu sei fantastico” continuò fissandolo.

Lo abbracciò.

Grazie” disse successivamente.

Si sedettero ancora e brindarono con le birre.

Ti amo”

Anche io”

Bart mise un braccio intorno alla spalla di Hunter.

Buon 18° compleanno, Bart”

 

-Chap. 13-

-You're so beautiful-

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Capitolo 14
*** Who the fuck are you? ***


-Chap. 14-

-Who the fuck are you?-

 

(Hunter)

Dai, ora dobbiamo andare a trovare mia mamma...”

Ok” gli risposi.

Scendemmo dal tetto e recuperammo le bici.

E io dove lo metto lo skate ora?” chiese.

Portapacchi”

Rise.

Spero ci stia”

Ci sta, ci sta...sennò come ci è arrivato qui?!”

Oh, già” rispose sorridendo.

Ci dirigemmo alla sua vecchia casa.

Di chi cazzo è sta macchina?” disse vedendone una parcheggiata fuori casa.

Non chiederlo a me...”

Appoggiammo le bici nel cortile ed entrammo.

Hey Bart! Auguri!” lo salutò sua mamma.

Ciao” rispose senza entusiasmo.

Di chi cazzo è la macc...?!” disse bloccandosi poi.

Da dietro il muro sbucò un tipo con i rasta e i vestiti larghi, non troppo alto...era anche figo.

E tu chi sei?” continuò rivolgendosi al ragazzo.

Logan”

Logan chi? E da dove salti fuori?!”

Bart, stai calmo...è tuo cugino” intervenne Thea.

Bart si mise a ridere.

Chi cazzo è, scusa?!”

Tuo cugino...” rispose lei.

Non lo conosco neanche...”

Perchè non te l'ho mai fatto conoscere”

Wow” esclamò ironico.

E quanti anni ha? Sette o otto?!” continuò ironizzando sulla statura di Logan.

Diciannove”
Qui Bart ci rimase di merda.

Come poteva uno alto un metro e uno sputo avere diciannove anni?!

Si diciannove...” disse ridendo Bart.

Ho diciannove fottuti anni, ok?” intervenne Logan.

Ok...scusa...” fece il finto pentito.

Beh, auguri”

Ah, grazie” rispose scocciato.

Io e Bart dovremmo andare...scusateci” dissi per non farli battibeccare ancora.

Vengo anche io” saltò su Logan.

Cosa?!” chiese Bart.

Beh, dai, almeno ci conosciamo meglio...”

Mmh” consentì non troppo convinto.

Uscimmo di casa insieme.

Andiamo a mangiare qualcosa?” proposi.

Ok...” rispose il 19enne.

Arrivammo alla tavola calda ed entrammo.

Mangiammo un po' cosi e chiacchierammo.

Tu nella vita che fai?” chiesi a Logan.

Sto finendo di studiare...voi?”

Io studio ancora, avendo 16 anni...lui lavora in un negozio di cd” risposi.

Figo” esclamò.

E che hobby hai?”

Musica e calcio”

Che tipo di musica?”
“Bob Marley”

Ah, capisco...” risposi capendo il perchè dei rasta e dei vestiti larghi.

Finimmo di mangiare e decidemmo di fargli vedere la nostra casa.

Questa è casa nostra...” gli dissi una volta entrati.

È figa” commentò.

Già...tutto grazie a Bart...mi ha ospitato lui”

Molto gentile nei tuoi confronti...”

Si, gli devo molto”

Non mi devi niente, se non ti amassi, non l'avrei fatto” intervenne Bart.

Gli sorrisi, poi ritornai serio.

Ehm...spero non ti dia fastidio, Logan...”

Che state insieme? Assolutamente no...sono gay anche io”

Io e Bart ci stupimmo.

Così si spiegava il perchè era cosi bello...

Beh, benvenuto nel club allora...” dissi ridendo.

Non ho un ragazzo però...”
“Oh, mi dispiace”

Tranquillo, sto bene cosi...” rispose sorridendo.

A proposito...quanto starai in città?” chiesi.

Non lo so ancora...so solo che dormirò a casa della zia Thea”

Ok...beh è tardi, ti riporto là” dissi.

Lo accompagni tu?” mi chiese Bart.

Sisi, tranquillo”

Ok, ci vediamo dopo”

Ciao”

Ciao”

Uscii di casa seguito da Logan.

Scusa, non mi sono ancora presentato...io sono Hunter” dissi accendendo una sigaretta.

Gli tesi la mano, me la strinse.

Beh, tu sai già come mi chiamo...” rispose facendomi l'occhiolino.

Annuii.

Camminammo per le vie del paese illuminate solo da dei miseri lampioni, distanti non poco l'un l'altro.

Che merda di paese.

Posso un tiro?” mi chiese.

Gli porsi la sigaretta.

Grazie” rispose facendo uscire il fumo dalla bocca.

Arrivammo davanti a casa.

È stato un piacere conoscerti...” mi disse.

Già...” riuscii solo a dire.

Entrò in casa, io ritornai indietro.

Era tutto strano.

Mi sentivo strano.

-Chap. 14-

-Who the fuck are you?-

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Capitolo 15
*** You shouldn't do it ***


-Chap. 15-

-You shouldn't do it-

 

Erano passate ormai due settimane da quando Logan era arrivato e aveva fatto amicizia con Bart e Hunter.

Chi è?” si sentì dall'altra parte della porta.

Logan” rispose.

La porta si aprì e si trovò davanti Hunter.

Ah ciao...pensavo ci fosse Bart...”

No, non c'è...entra pure”

Vuoi qualcosa? Da bere o da mangiare?” continuò mentre entrarono in casa.

Hai della coca cola?”

Si, te la porto subito”

Grazie”

Hunter arrivò con il vassoio.

Bart dov'è?” chiese dopo aver bevuto un sorso.

Al lavoro...è uscito un'ora fa, alle 14...alle 18 sarà a casa se ti serve qualcosa”

Nono, non ho bisogno...”

E...perchè sei venuto allora?” chiese.

Ehm...volevo parlarti”

Dimmi”

Logan con uno scatto fece combaciare le sue labbra con quelle dell'altro ragazzo.

Ma che cazzo...io non posso, lo sai” disse Hunter una volta staccati.

Non puoi, ma so che lo vuoi” rispose l'altro e si riattaccò alle labbra del più piccolo.

Lo fece coricare sul divano e gli si mise a cavalcioni.

Io...” cercò di giustificarsi Hunter.

Non riuscì a finire perchè l'altro non lo lasciò parlare.

Logan gli tolse la maglia e poi si tolse la sua.

So che lo vuoi...” continuò il più grande.

Hunter tacque, non contraddisse, non poteva farlo, perchè sapeva che l'altro aveva ragione.

Logan arrivò ai suoi pantaloni, si fermò un attimo e poi lentamente glieli tirò giù.

Lo fece restare in boxer per poco.

Lo baciò ancora mentre gli tolse l'intimo.

Prese in mano l'evidente erezione di Hunter e cominciò a farci scorrere la mano sopra.

L'altro cominciò ad ansimare.

Cazzo...” sussurrò dal piacere.

Ti piace?” gli chiese Logan.

Non ricevette risposta.

Di conseguenza fece scorrere la mano più veloce, provocando gemiti più frequenti al ragazzino.

Dio...!” commentò ancora lui di piacere.

Sto per venire, fermati” riprese.

Non si fermò.

Fermati” gli disse ancora, prima di liberarsi.

E ora? Che cazzo faccio se arriva Bart?!” disse riferendosi al suo sperma che stava colando sul divano.

Rimedio io”

Hunter ci rimase di merda.

O-ok...”

Logan non ci pensò su due volte, leccò tutto intorno all'erezione facendo sparire tutte le tracce.

W-wow” disse sconvolto l'altro.

Ora basta però” concluse il 16enne alzandosi dal divano, rivestendosi e sistemandosi cercando di non fare capire quello che era appena successo.

Logan annuì.

Sono le 17...vado...ciao” disse poi uscendo di casa.

C-ciao...” rispose Hunter ancora più o meno sconvolto.

 

Circa un'ora dopo Bart tornò a casa.

Hey, come va?” gli chiese Hunter.

Bene, tu?”

Silenzio.

B-bene grazie”

Oggi che hai fatto di bello?”

Eh? Io? Ma niente di che...ho suonato un po'...te con il lavoro?”

Massi...per adesso va bene, non è troppo pesante”

Meno male”

Già...puoi preparare la cena mentre mi lavo?”

Si ok, tranquillo”

Bart si diresse verso il bagno, Hunter in cucina.

Preparò la cena pensando a quello che era successo.

Pensò se sarebbe stato meglio dirglielo o no.

Dopo poco Bart andò in cucina tutto bello pulito e profumato.

Si scambiarono un bacio, dopo di che si sedettero a tavola.

Ehm...” cominciò Hunter.

Aveva deciso.

Ti devo parlare” continuò.

 

-Chap. 15-

-You shouldn't do it-

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Capitolo 16
*** Happy holidays you, bastard! ***


-Chap. 16-

-Happy holidays you, bastard!-

 

Ti devo parlare” continuò.

Dimmi”

Ehm...vedi...” disse imbarazzato.

Cosa?”

Mi sei mancato” rispose abbassando la testa.

Abbassando la testa, ma non per l'imbarazzo, ma perchè sapeva di aver fatto una cazzata con Logan.

Anche tu” disse Bart interrompendo i pensieri di Hunter.

Scusami un attimo...ho bisogno di fumare” disse il più piccolo dirigendosi alla porta.

Uscì chiudendosela alle spalle, lasciandoci tutte le preoccupazioni all'interno.

Si accese un sigaretta, ma non era una di quelle semplici.

Voleva sentirsi meglio, dimenticare quello successo.

Cancellarlo dalla mente.

Non averlo mai fatto.

Voleva farsi aiutare dalla sua nuova amica, consigliata da Logan.

Fece un tiro.

Sapeva che sarebbe stato meglio.

 

Dopo un quarto d'ora, anche Bart uscì.

Hey, entra che fa freddo...” disse, visto che era circa Natale.

Hunter annuì.

Fammi finire la sigaretta”

No ma aspetta, ma che roba è?” chiese Bart sentendo l'odore.

Una sigaretta” rispose facendo un tiro.

No, che cazzo è?” richiese strappandogliela di mano.

Che cazzo fai?” si lamentò l'altro, più aggressivo del solito.

È una canna, vero?” chiese il 18enne.

Il moro tacque.

Rispondi!” urlò l'altro.

È una canna, ok? Mi hanno anche espulso dalla scuola per questo...”

E pensi di essere furbo?” gli urlò Bart.

Non venirmi a fare il discorso eh...”

Sai una cosa? Vaffanculo!” esclamò Bart buttando la canna in terra e allontanandosi.

Hey! Aspetta!” lo rincorse il moro, e lo raggiunse.

Che problema hai?” chiese poi.

Nono nessuno, guarda...vai pure avanti a rovinarti la vita” rispose Bart ironico.

Si voltò e proseguì per la sua strada.

A te che te ne frega?” gli chiese da dietro il moro.

Era la droga a parlare.

Bart cercò di trattenersi, ma esplose.

Che me ne frega? Io sono troppo buono e me ne importa delle persone alle quali voglio bene...non è una bella cosa drogarsi, fidati delle persone più grandi di te...mi hai deluso, veramente” disse.

La faccia del 16enne diventò triste.

 

(Bart)

Bart...aspetta” mi chiamò di nuovo.

Che c'è ancora?” ringhiai.

Io-io ti ho tradito...”

Eh?” chiesi impaurito.

Con Logan”

Pugnalata allo stomaco.

Non ci vidi più.

Hunter, che cazzo hai fatto?!

Perchè l'hai fatto?!

Bestemmiai.

Corsi via, con le lacrime sul viso.

Mi sentii ferito, preso in giro.

Troppo male.

Il mio Hunter.

Proprio lui.

Non era possibile.

Non poteva essere vero.

Non ci volevo credere.

No, doveva essere per forza un incubo.

Mi sarei svegliato dopo poco.

Doveva essere cosi.

Il mondo mi era caduto addosso.

Ero senza forze.

Mi avevano risucchiato la linfa vitale.

Ero un morto vivente.

In teoria ero vivo, ma in pratica ero morto dentro.

Stavo impazzendo.

 

Tornai alla mia vecchia casa.

Appena entrai vidi Logan.

Oh, Logan.

Proprio Logan.

Lo presi a pugni.

Mia mamma arrivò e ci separò.

Vaffanculo!” gli urlai.

Che ti è preso?” mi chiese lui.

Tu...tu sei un bastardo! Ecco cosa sei!”

Mi liberai da mia madre e gli saltai addosso ancora.

Gli feci sbattere la testa contro uno scalino.

Svenne e la testa gli sanguinò.

Bart! Che cazzo hai fatto?!” mi urlò mia madre.

Crepa, bastardo!” esclamai sputandogli addosso e ignorando mia madre.

Corsi di sopra, nella mia vecchia camera.

Piansi.

Ma non per Logan, assolutamente.

Dopo un po' sentii delle sirene.

Mi spaventai.

La polizia?

Guardai fuori dalla finestra: un'ambulanza.

 

-Chap. 16-

-Happy holidays you, bastard!-

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Capitolo 17
*** I think I'm dumb ***


-Chap. 17-

-I think I'm dumb-

 

(Bart)

Restai in camera per un po', in casa ero solo.

Chiamai Jude per supporto morale e per raccontarle tutto.

Volle incontrarmi, quindi mi diressi a casa sua.

Volle sapere tutte le cose successe.

Si meravigliò del comportamento di Hunter e pensò che io avessi esagerato con Logan.

Non me ne pentivo, cazzo.

Mi stava rubando Hunter, il mio Hunter.

Ero troppo incazzato.

Volevo fosse un sogno, un incubo.

Poco dopo mi sarei svegliato e sarei stato meglio, avrei dimenticato tutto.

Ma no, non fu così, purtroppo.

Mi aveva sputtanato la vita, con un solo gesto.

Gli diedi qualsiasi cosa e diventò il mio tutto, se ne andò.

Mi lasciò con niente.

Mi lasciò un vuoto, mi provocò un buco dentro.

Ero vulnerabile, ero incompleto.

Non ero niente senza di lui.

Vuoi tornare a casa tua?” la voce di Jude mi fece tornare alla triste realtà.

Ehm...”

Andiamo”

Ci incamminammo e arrivammo davanti a casa mia.

Aprii la porta e chi mi ritrovai davanti?! Hunter.

Fuori da casa mia!” urlai.

Ma Bart...”

Ho detto fuori!”

B-Bart...”

CAZZO! ESCI DA CASA MIA! ORA!”

Si trascinò fuori casa.

Bart...” questa era Jude.

COSA?” le risposi urlando.

Niente...” prese paura.

Scusa...mi dispiace” ritornai in me.

Ti capisco, tranquillo...”

Sospirai buttandomi sul divano.

 

(Hunter)

Mi aveva buttato fuori di casa.

Non avevo posto dove andare.

Non avevo nessuno, ero solo.

Iniziava anche a far freddo visto che erano le 19.

Non avevo neanche vestiti pesanti.

Ero fottuto.

Non sapevo dove andare.

Camminai, l'unica roba che potevo fare.

Arrivai ad un ponte.

Mi ci riparai sotto.

Stetti lì e mi accesi una sigaretta.

Presi il cellulare.

Jude, devi aiutarmi”

Che c'è? Dove sei?”

Sotto al ponte vicino al Rock 'N Roll...”

Cazzo...”

Dovresti portarmi la mia roba, quella che è rimasta da Bart”

Ok, arrivo”

Grazie”

Chiusi la telefonata ed aspettai.

 

(Jude)

Andai in camera di Bart e presi i vestiti di Hunter.

Cercai di uscire di casa.

Dove vai con quella roba?” mi fermò Bart.

D-devo darla...ehm...la porto a casa mia”

Perchè?”

Così te la tolgo dai piedi...”

Mmh...ok”

Uscii e mi diressi a quel ponte.

Hey Hunter...” dissi quando arrivai.

Jude!” si alzò e mi abbracciò.

Sentiva di fumo.

No, non ancora...cazzo.

Non poteva ricascarci.

Ecco la tua roba...”

Grazie”

Niente...io vado, ci vediamo”

Ok, non dire niente a Bart...ciao”

Come vuoi...ciao” dissi allontanandomi.

 

(Hunter)

Ora con quei vestiti non sarei morto di freddo.

Sarei morto di fame, quello si.

Non avevo soldi.

E di certo gli altri non potevano mantenermi, mi sarei dovuto arrangiare.

Sarei morto, giuro.

Prima o poi.

La mia casa era sotto ad un ponte, ormai.

Ero solo.

Iniziava anche a piovere.

Peggio di così...

C'era un tempo di merda, rispecchiava il mio stato d'animo.

Poi avevo freddo comunque.

Bene.

Mi accovacciai per terra, l'asfalto era umido, mi faceva abbastanza schifo, ma non avevo alternative.

Stetti lì e aspettai di addormentarmi.

 

Mi svegliai nel bel mezzo della notte.

Qualcuno si stava divertendo a prendermi a calci.

Hey, ragazzi! Non è divertente, piantatela” dissi.

Ma niente, continuarono.

Mi venne un flashback.

Quella volta mi difese Bart, ma questa volta non era lì, non c'era, mi aveva abbandonato.

Ero dolorante, non la smetterono.

Mi lamentai, finché non mi spaccarono una bottiglia di vetro in testa: persi i sensi.

 

-Chap. 17-

-I think I'm dumb-

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Capitolo 18
*** Blood ***


-Chap. 18-

-Blood-

 

(Hunter)

Mi svegliai.

Avevo mal di testa, tanto anche.

Dove cazzo ero finito?!

Mi guardai intorno.

Era tutto bianco.

Quattro pareti bianche.

Mi stavano prendendo per il culo?!

Sarei impazzito.

Dov'ero?

Entrò un uomo nella stanza.

Come ti chiami?” chiese.

N-non lo so...”

Parla!” urlò.

Non lo so, davvero, penso di aver perso la memoria...”

Tacque.

Perchè la stanza è bianca?” chiesi poi.

Vuoi che si colori?”

Annuii.

Quanto mai.

Estrasse un taglierino dalla tasca.

Ch-che vuoi fare?!” chiesi spaventato.

Indietreggiai.

Sbattei contro qualcosa, quindi mi girai.

Altri uomini, e mi bloccarono.

Quell'altro mi venne incontro.

No, cazzo, no!

Dove cerchi di andare?!”

Non risposi, cercai di alzarmi.

Gli altri tipi mi bloccarono a terra, ero fottuto.

L'uomo mi prese il braccio con forza, anche se opponevo resistenza, mi prese il polso e ci appoggiò su la lama.

Premette.

Dolore.

Cominciai ad urlare.

Mi fece dei tagli sui polsi.

Vedi com'è colorata la stanza ora?” disse riferendosi al sangue che colava in terra e cominciò a ridere, poi uscirono tutti dalla stanza.

Che cazzo era successo?!

No, non poteva essere reale.

Doveva essere uno scherzo.

Buio.

 

(Bart)

Era mattina, decisi di andare a fare un giro al Rock 'N Roll: volevo stare da solo.

Salii sul tetto e mi accesi una sigaretta.

Mi guardai un po' intorno.

Il ponte.

Sotto al ponte, cazzo.

Corsi subito giù e mi diressi là, visto che non era distante.

Hunter!” urlai.

Svegliati!” continuai strattonandolo un po'.

Ti prego, svegliati”

Gli misi una mano sotto la testa per alzarlo.

Sangue.

Oh cazzo!

Chiamai un'ambulanza.

Dio, Hunter...” iniziai a singhiozzare.

Perchè tutte a lui?!

Fanculo, era colpa mia!

Un'altra volta.

Arrivò l'ambulanza e ci portò via.

Mi chiesero informazioni, risposi di non sapere niente.

Arrivammo in ospedale e mi dissero di stare nella sala d'attesa: avrebbero dovuto cucirlo perchè aveva un taglio in testa.

Bello.

Ero agitato.

Riuscii a mandare un SMS a Jude che arrivò poco dopo.

Tu sapevi tutto!” dissi più o meno incazzato sbattendole in faccia il borsone con i vestiti di Hunter.

Tacque.

Perchè non me l'hai detto?” sospirai.

Scusa...io...”

Fanculo” sbuffai e mi sedetti.

Scusa Bart, ma non voleva che lo sapessi...”

 

-Chap. 18-

-Blood-

 

Hey, ciao a tutte le persone che sono arrivate a leggere fin qui, grazie davvero :)

Spero che la storia continui a piacere...

Beh, a presto.

P.s. Oggi è il mio compleanno, sono vecchia T^T lol ne compio 15...'sono piccola' (cit. miei) >.<

Green 182

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Capitolo 19
*** Panic ***


-Chap. 19-

-Panic-

 

Dottore!”

Ragazzi...”

Come sta Hunter?”

L'intervento è andato bene...deve solo riposare”

Possiamo vederlo?” intervenne Jude.

No, mi dispiace...dovete aspettare qualche ora”

Ok...ma la causa del taglio?” chiese Bart.

Probabilmente è stato colpito con una bottiglia, abbiamo trovato dei frammenti di vetro...”

Cazzo...” si fece scappare Bart.

Beh, ora devo andare, scusate...” continuò il signore.

Arrivederci” dissero i ragazzi mentre il dottore si allontanò.

Devo stare da solo” affermò Bart, che si allontanò dalla sala d'attesa.

Ok...io resto qui ad aspettare”

 

(Bart)

Ero stato troppo duro con lui.

Da una parte mi sentivo in colpa.

Chissà se gli importava che ero rimasto senza parole.

Avrà dormito di notte o avrà pensato a me?!

Mi sarei scrollato tutto questo di dosso fingendo fosse tutto ok?

No, non credo l'avrei fatto.

Non riuscivo a nascondere il dolore che provavo.

Andai al Rock 'N Roll e ordinai una birra.

Finita quella ne ordinai delle altre.

Mi ubriacai per cercare di dimenticare.

Jude?”

Pronto, Bart?”

Sono io...”

Sei ubriaco! Dove sei?” notò come parlavo.

Rock 'N Roll”

Arrivo, non muoverti”

Ok...ciao”

Dopo un quarto d'ora arrivò.

Bart, ti tengo io...andiamo” disse prendendomi per la vita e ci incamminammo verso casa mia.

E Hunter? Come sta?”

Penso bene, ma non sono entrata nella sua camera”

Ok”

Se vuoi torno là”

Vengo anche io” dissi tutto convinto.

Si mise a ridere.

Che c'è?” chiesi confuso.

Dove vuoi andare conciato cosi?!”

Sto bene”

Non è vero...stai qui e riprenditi”

Cedetti.

 

(Jude)

Ritornai all'ospedale e andai subito da Hunter.

Hey...” sussurrai appena entrai nella camera.

Ciao...” rispose piano visto che si era appena svegliato ed era ancora mezzo rincoglionito.

Si toccò la testa.

Che cazzo...?!”

Hai un taglio, non toccare” consigliai.

Cos'è successo?”

Ti hanno colpito con una bottiglia in testa, credo”

Oh...” disse, per poi controllarsi i polsi.

Avevo dei tagli...”

Ti sei tagliato?” chiesi spaventata.

Non io...c'erano dei tipi...non lo so”

Non ci stavo capendo molto.

Dove?”

In una stanza...era tutta bianca e...” non finì la frase, si coprì la faccia con le mani.

E?” gli chiesi di continuare.

C'era un uomo...aveva un taglierino e mi ha fatto dei tagli ai polsi”

Era un sogno”

Mi sembrava troppo reale”

Boh, vabbeh...parliamo d'altro, va”

Mmh...il borsone con la mia roba?”

Ehm...ti fa ancora male la testa?” cercai di cambiare argomento.

Non cambiare discorso” non ci era cascato.

Se ti dico che ce l'ha Bart, che fai?”

CAZZO NO! NO! NO! Perchè gliel'hai dato?!”

Non gliel'ho dato, se l'è preso”

Ma lui non sapeva dov'ero...”

Ascolta, se sei qui sano e salvo è solo per merito suo, ok?”

Cazzo...quindi mi ha trovato lui?”

Si...era al Rock 'N Roll, mi ha detto, e ti ha visto dal tetto...”

Ma comunque digli di portarla qui la roba, seriamente”

Non penso lo farà”

Come?! Cazzo, è la mia roba!”

Lo so...non posso farci niente”

Si che puoi! Devi diglielo!”

Non lo convincerò, è una testa di cazzo, lo sai”

Provaci...”

Ok”

L'orario di visite è finito, signorina” disse l'infermiera che era appena entrata.

Oh, scusi, adesso vado...ciao Hunter”

Ciao...fai quello che ti ho detto”

Sorrisi.

Uscii e tornai a casa di Bart.

Hey, com'è andata?”

Bene, lui tutto a posto, solo che vuole i suoi vestiti”

Amen, non l'avrà”

Perchè?”

Perchè non lo lascio vivere sotto ad un ponte con il rischio che crepi”

Annuii.

 

Il giorno dopo decisi che sarei ritornata all'ospedale con Bart a parlare con Hunter.

Vorremmo vedere Hunter” disse Bart ad un'infermiera.

Ok, vi mostro la stanza” rispose.

Aprì la porta.

Non c'era nessuno.

Non può essere scappato...” disse sorpresa sempre lei.

Finestra aperta.

Oh si” rispose Bart indicandola.

Cazzo...” dissi sotto voce.

Poco dopo mi squillò il cellulare.

 

-Chap. 19-

-Panic-

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Capitolo 20
*** Mirror ***


-Chap. 20-

-Mirror-

 

(Hunter)

Depresso.

Ero depresso.

Capii di aver fatto una cazzata.

Sapevo che non sarei riuscito ad andare avanti senza di lui.

Volevo farla finita.

Nessuno sarebbe stato più male per me, nessuno avrebbe più litigato.

Chiamai Judith.

Dì a Bart che mi dispiace e che l'amo”

C-che vuoi fare?!”

Addio” chiusi la telefonata.

 

(Bart)

Cosa?!”

Penso si stia per suicidare”

NO MA...NON PUO'...CHE CAZZO!” stavo sclerando.

Andiamo”

Vado solo io” interruppi e mi allontanai.

 

Dove cazzo potevo andarlo a cercare?

Non sapevo dove andare.

Pensai e ripensai.

Oh cazzo, il tetto del Rock 'N Roll.

Porca puttana se ero preoccupato.

Arrivai là e salii sul tetto.

Attacco di panico.

Lo vidi là, in piedi a braccia aperte, pronto per buttarsi giù.

HUNTER!!” urlai.

Si girò e gli corsi incontro, lo abbracciai forte.

Dio...” dissi sottovoce dallo spavento.

Ci staccammo e gli diedi una sberla.

Mi dispiace...perdonami” mi disse abbassando la testa.

Annuii.

Perchè ho bisogno di te più di quanto tu ne abbia di me” continuò.

Perdona anche me” dissi.

MA CHE NON TI VENGA PIU' IN MENTE DI FARE UNA ROBA SIMILE, CHIARO? MI HAI FATTO CAGARE ADDOSSO DALLA PAURA...”

Ci guardammo negli occhi e poi lo baciai.

Ritorniamo all'ospedale, Hunter” dissi una volta staccati.

Annuì.

Arrivammo là.

Vai nella tua camera, su, fai il bravo ragazzo...” ironizzai.

Mi sorrise.

Dio, quel sorriso.

Quindi mi perdoni?” chiese.

Non risposi.

Hey! Parlo con te!”

Se mi prometti che non vai più a vivere sotto un fottuto ponte, e ritorni da me”

Sorrise.

Davvero mi rivuoi a casa tua?”

Annuii.

Grazie, cazzo”

Mi venne incontro e mi abbracciò.

Lo strinsi forte.

Non l'avrei più lasciato andare.

 

(Hunter)

Il giorno dopo tornai a casa.

A casa sua.

Almeno lì non sarei morto di freddo.

Mi capitò di passare davanti ad uno specchio di casa e mi fermai.

Ero veramente io?

Facevo cagare.

Ero pelato e me n'ero accorto solo in quel momento.

Mi guardai i polsi.

Sangue.

Ero spaventato.

Mi scesero delle lacrime.

Hey, Hunter...” la voce di Bart mi fece girare.

Che c'è?” chiese preoccupato.

No, niente...sono bruttissimo” risposi asciugandomi gli occhi.

Scosse la testa e mi abbracciò.

Tu non saresti qui a casa mia se mi facessi cagare...”

Sorrisi.

Grazie, davvero. Non so cosa farei senza di te...”

Ti amo”

Anche io”

Si allontanò e andò in un'altra stanza.

Io stetti ancora davanti allo specchio.

Mi presi il polso con una mano.

Cominciò a sanguinare di nuovo.

C'era sangue ovunque.

Che cazzo stava succedendo?

-Chap. 20-

-Mirror-

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Capitolo 21
*** Do you want...? ***


-Chap. 21-

-Do you want...?-

 

(Bart)

Mi svegliai di notte.

Pioveva.

Sentivo la pioggia da fuori.

Le gocce avevano un rumore simile a degli sputi talmente erano grosse, probabilmente.

Dio stava sputando su di noi!

Se ci fosse stata la possibilità di fare il contrario...

Cercai di riaddormentarmi.

Prima di chiudere gli occhi mi guardai intorno.

Dove cazzo era Hunter?!

La sera prima era vicino a me e in quel momento era sparito.

Mi alzai dal letto, accesi la luce e scesi le scale.

Lo chiamai, non rispose nessuno.

Mi presi un colpo.

Arrivai in soggiorno, accesi la luce.

Voleva farmi prendere un colpo davvero?!

Lo vidi in piedi in mezzo alla stanza.

Hunter!” lo chiamai.

Niente.

Gli andai incontro.

Lo guardai in faccia, aveva gli occhi sbarrati.

Oh cazzo!

Hunter!” lo scossi un po'.

Ritornò in se.

Bart...perchè siamo qui?” disse.

TU eri qui, eri sonnambulo”

Cazzo...”

Mi è quasi venuto un infarto...”

Scusa”

Scossi la testa.

Andiamo a letto” dissi.

Ci incamminammo di sopra e poi ci coricammo sul letto.

Stai bene?”

Penso” rispose sorridendo.

Gli diedi un bacio sulla fronte per poi girarmi su un fianco e riaddormentarmi.

 

La mattina dopo era il giorno di Natale.

Hunter...” lo svegliai.

C-che c'è?”

Esco un attimo per prendere una cosa, ok?”

Ok...” rispose sorridendo.

Non far cazzate...”

Scesi le scale e uscii di casa.

Mi diressi in centro, in un negozio.

Mi scusi...” dissi.

Mi dica”

L'oggetto che mi ero fatto tener da parte...?”

Glielo porto subito” disse e si mise a cercarlo.

Eccolo” disse poi posando la scatola -con dentro l'oggetto- sul bancone.

Grazie” dissi per poi pagare.

Tornai a casa.

Hunter! Sono a casa!”

Boh, nessuna risposta.

Salii di sopra.

Hunter?!”

Era rannicchiato in un angolo della stanza a testa bassa.

Hey...che fai lì?”

Alzò lo sguardo.

Aveva pianto.

Lo capii dalle due linee nere sulle guance.

Gli andai incontro.

Hey, vieni qui”

Lo feci alzare e lo abbracciai.

Che c'è?”

Sto bene”

Non è vero”

Fidati”

No, dimmi che c'è” dissi staccandomi da lui.

Mi è venuta in mente una cosa...stai tranquillo”

Annuii, ma non mi convinceva troppo.

Su dai, asciugati le lacrime, ho qualcosa per te” gli dissi prendendolo per mano e portandolo giù.

Hunter” dissi inginocchiandomi.

Estrassi il cofanetto.

Vuoi essere ufficialmente fidanzato con me?” chiesi sorridendo e aprendo la scatola.

Oh cazzo...si!!” rispose tutto felice.

Mi alzai e mi abbracciò.

Non posso desiderare regalo migliore!” continuò.

Gli infilai l'anello al dito.

Grazie Bart”

Ti amo”

Ti amo anche io”

 

Due giorni dopo -il 27- era il compleanno di Jude, 18 anni anche lei.

Io e Hunter decidemmo di regalarle un viaggio in California.

Arrivammo a casa sua facendole una sorpresa.

Hey ragazzi! Che ci fate qui? Come state?!”

Stiamo bene” risposi.

È il tuo compleanno, ricordi?” disse ridendo Hunter.

Ahahahah già e...cosa volete fare?!” chiese confusa.

Ti portiamo a cena” dissi.

Eh? Cosa? Scherzate?!”

Ehm...no” rispose lui.

Dai, su! Vestiti!” dissi.

Ma io...” cercò di dire lei.

Tu niente, muoviti che usciamo” ribattei.

Mmh...” disse non molto convinta e si andò a vestire.

Sono pronta” affermò poi raggiungendoci.

Andiamo”

Chiuse la porta e ci incamminammo.

 

 

-Chap. 21-

-Do you want...?-

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Capitolo 22
*** Gone too soon ***


Ciao a tutti, a quelli che mi hanno seguito fin qui.

Vi ringrazio molto.

Ecco...questo è l'ultimo capitolo, scusate ma mi è venuto penoso T_T

 

Green 182

 

 

-Chap. 22-

-Gone too soon-

 

Bart e Hunter portarono Jude in un ristorante.

Mmh...ragazzi, non pensate che sia troppo caro questo posto?”

Nah...” rispose il più grande anche se Jude aveva ragione, ma comunque era il suo compleanno, quindi...

Alla fine pagarono tutto i due ragazzi.

Non è giusto, non dovevate!”

Piantala di rompere! È il tuo 18° compleanno!” disse ridendo Hunter, lei sorrise.

E non è tutto” disse Bart porgendole una busta.

Che-che cos'è?”

Apri” consigliò Hunter.

Lei la aprì e rimase a bocca aperta.

Oh mio dio! Un viaggio in California! Grazie” disse e abbracciò tutti e due.

 

 

Due giorni dopo che lei partì, telefonò ai due ragazzi.

Hey! Come va lì?” chiese Bart.

Tutto bene, voi?”

Sisi”

Ehm...penso di trasferirmi qui”

EH? COSA?” si intromise Hunter.

Si, mi dispiace ragazzi...ci vedremo ancora però”

Siamo persi senza di te” continuò Hunter, lei rise.

Non ho mica detto che muoio...se vi serve qualcosa sapete dove trovarmi”

Okay, grazie”

Ora devo andare, scusate...ciao”

Ciao! Ti vogliamo bene”

Anche io ve ne voglio, ciao” e chiuse la chiamata.

 

 

A gennaio successe di tutto.

Hunter peggiorò e Bart se ne accorse.

Lo portò da un dottore il quale disse che aveva le allucinazioni e che avrebbe dovuto prendere delle pastiglie.

Successivamente lui si rifiutò di prenderle e Bart non ce la faceva più.

Un giorno, senza che quest'ultimo se ne accorse, Hunter uscì di casa da solo e andò al Rock 'N Roll, sul tetto.

-Hunter, la vedi quella strada davanti a te? È come un'autostrada per andare in Paradiso, un posto fantastico- disse la voce nella sua testa, lui sorrise.

Voleva andarci.

Pensò che sarebbe stato meglio in quel posto fantastico, un posto come un altro, solo più bello.

Non pensava al Paradiso vero e proprio.

Così iniziò ad andare incontro a quella strada.

Camminò fino ad essa e poi cadde.

Cadde nel vuoto.

-Benvenuto in Paradiso- disse la voce.

Cadde nel vuoto, sull'asfalto.

Alcune persone nel locale sentirono un tonfo, successivamente dei clacson e quindi uscirono in strada.

Tutte traumatizzate chiamarono un'ambulanza.

Non ce l'aveva fatta.

I demoni della sua testa avevano vinto.

Da mesi lui era diventato la loro marionetta, lo controllavano come un pupazzo e lui non poteva far niente, non se ne accorgeva.

 

 

Bussarono alla porta e Bart andò ad aprire.

Era uno dei ragazzi che c'era sempre al Rock 'N Roll e che aveva visto parecchie volte i due innamorati andare sul tetto.

Sei tu Bart?”

Si, perchè? È stata sporta un'altra denuncia?” chiese ridendo, l'altro scosse la testa.

I-il ragazzo che era con te...”

Hunter...?”

Non ce l'ha fatta”

EH? MA COME? LUI E' IN CASA!”

No...” disse il ragazzo scuotendo la testa.

HUNTER?!” lo chiamò Bart.

Non c'è” provò a dire l'altro.

HUNTER!”

CAZZO! VUOI CAPIRE CHE NON E' IN CASA?! ERA AL ROCK 'N ROLL ED E' CADUTO DAL TETTO!” urlò triste il ragazzo.

Come? Non, non è possibile...” disse Bart coprendosi il viso con le mani.

Cazzo, è colpa mia di nuovo, dio, non può essere m-morto” continuò e iniziò a piangere.

 

 

Passarono giorni, mesi, anni e Bart era sempre così, era sempre triste.

Non riuscì mai a superare il fatto di aver perso la persona che amava.

Non c'era momento in cui non lo pensava.

Poi fece sapere anche a Jude dell'accaduto ma non la obbligò a ritornare.

Bart era solo, beh, c'era sua madre, ma si sentiva solo lo stesso.

Sua mamma non riempiva il vuoto che si era creato dentro di lui.

Non riusciva ad andare avanti, si sentiva perso.

Era perso senza Hunter.

Era come se fosse rimasto a metà.

 

 

Arrivò gennaio e decise di andare al Rock 'N Roll.

Era la prima volta che lo faceva dopo la sua morte e che infrangeva le regole.

Si, perchè il Rock 'N Roll aveva fatto chiudere il passaggio dalla scala antincendio che portava al tetto per pericolo di caduta.

Eccoci qui...sono ormai 10 anni che ti hanno portato via da me” sospirò.

In quel momento ci fu una folata di vento, come se Hunter fosse stato ancora là, come se lo stesse ascoltando.

Ti amo” disse per poi chiudere gli occhi e lasciarsi 'trasportare' dal vento.

 

 

E così si ritrovò là, su quel tetto, con occhi lucidi a fissare il vuoto.

 

-Chap. 22-

-Gone too soon-

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