Soul Eater/ Another Love: KidLiz ♥

di MeiRivaille97
(/viewuser.php?uid=223627)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arriverà mai il giorno che io potrò, finalmente, gridare al mondo che tu sei mio? ***
Capitolo 2: *** Una chiamata inaspettata: qualche cambiamento all’orizzonte ***
Capitolo 3: *** Di nuovo insieme: nuova missione per gli Spartoi. ***
Capitolo 4: *** Si va in Europa: inizia la missione! Parte 1. ***
Capitolo 5: *** Si va in Europa: inizia la missione! Parte 2. ***
Capitolo 6: *** L’incontro: Una decisione difficile ***
Capitolo 7: *** La decisione: Un cambiamento improvviso. ***
Capitolo 8: *** Madness in your heart. ***
Capitolo 9: *** Salvataggio: Ritorno nel libro di Eibon? ***
Capitolo 10: *** Tra le pagine del libro di Eibon. ***
Capitolo 11: *** Memories: il passato può condizionare il presente? ***
Capitolo 12: *** Fine del libro: si può entrare in due nel capitolo extra? ***
Capitolo 13: *** Love or Madness: cos’è questa strana forza? ***
Capitolo 14: *** Uno strano ritorno: la follia può essere domata? ***
Capitolo 15: *** Arrivano i rinforzi: La fuga del Kishin ? ***
Capitolo 16: *** Momento di pace: dov’è finito il Kishin? ***
Capitolo 17: *** Allenamenti: sarò in grado di dimostrare quanto valgo? ***
Capitolo 18: *** Giorno di festa: secondo ballo per la Shibusen? ***
Capitolo 19: *** Ishima Kuroro: che cosa nasconda la nuova studentessa della Shibusen? ***
Capitolo 20: *** ll libro del destino. ***
Capitolo 21: *** Momento della verità: la dichiarazione? ***
Capitolo 22: *** La straziante attesa di un “SI”. ***
Capitolo 23: *** La prima volta: qual è il limite per amare qualcuno? ***
Capitolo 25: *** Falsità o inganno? ***
Capitolo 26: *** Doppia scoperta per Liz. ***
Capitolo 27: *** Scontro mortale: Staz VS Shibusen. Parte 1. ***
Capitolo 28: *** Scontro mortale Parte 2: la fine di tutto? ***
Capitolo 29: *** Perchè è andata a finire così? ***
Capitolo 30: *** Eveline Death Thompson. ***
Capitolo 31: *** Il futuro può ancora cambiare. ***
Capitolo 32: *** Amori infantili e occhi di ghiaccio. ***
Capitolo 33: *** Una maga del futuro senza futuro. ***
Capitolo 34: *** La maledizione del libro della resurrezione. ***
Capitolo 35: *** Combattere per ciò che si ama. ***
Capitolo 36: *** Grazie, per avermi salvato. ***



Capitolo 1
*** Arriverà mai il giorno che io potrò, finalmente, gridare al mondo che tu sei mio? ***


Passarono due anni da quando finì la battaglia contro il Kishin, un demone potentissimo portatore di follia nutritosi delle anime umane innocenti, e torno la pace a Death City, cittadina situata nella Death Valley in Nevada, e in tutto il mondo. Tutto tornò alla normalità, o quasi. 
Dopo la battaglia Maka, maister della falce, una ragazza con i capelli biondo cenere e gli occhi verde smeraldo, capì quanto Soul, la sua arma, fosse importante per lei. Soul, un ragazzo alto con gli occhi rossi e i capelli bianchi, in quel momento, dopo aver capito anche lui i suoi sentimenti, pensò che niente era più importante della sua Meister e così decisero di mettersi insieme. 
Ma le sorprese non finiscono qui! Chi l'avrebbe mai detto che Tsubaki, arma, una dolce e tranquilla ragazza con i capelli lunghi e gli occhi neri, fosse innamorata di quell'idiota di Black Star, maestro d’armi assassino, discendente dal clan della stella, un ragazzo con i capelli azzurri, superbo e insopportabile? 
Bhè, quasi tutti si erano fidanzati, persino la mia sorellina Patty, arma, una ragazza bassa con i capelli a caschetto biondi e gli occhi azzuri. E' riuscita a trovare un ragazzo che riesce a tenerle testa; la mia sorellina ha trovato un ragazzo simile alla se stessa versione maschile, l'unica differenza è che lui ha i capelli neri, nient'altro.
La nostra scuola era la Shibusen o DWMA (Death's Weapon Meister Academy) il cui scopo era di mantenere la pace attraverso l'eliminazione fisica di coloro che si immergono volutamente nell'oscurità o che commettono crimini efferati verso gli uomini, ed impedire che sorga un nuovo kishin. Gli unici rimasti single nel gruppo eravamo io, Crona, maestro spadaccino, un ragazzo molto insicuro con i capelli rosa ma con un lato tenero, e il nostro nuovo shinigami, cioè dio della morte, Kid. 
Si, dopo la battaglia Shinigami-sama, il precedente shinigami, nonche padre di Kid e direttore della DWMA, ha deciso di ritirarsi e di cedere il posto a Kid essendo diventato uno shinigami completo. Adesso era perfettamente e stupendamente simmetrico. 
Il perchè di quel "stupendamente"? Bhè, devo confessare un piccolo segreto: io Elizabeth Thompson, detta anche Liz, arma, una ragazza alta con capelli castani e occhi azzurri, sono follemente innamorata di Kid, un ragazzo basso con gli occhi color oro e i capelli neri con tre linee bianche, dette anche Line of Sanzu. Peccato che lui non se ne sia mai accorto. 
E poi c'è qualcun'altro nel suo cuore, qualcosa con cui non posso essere paragonata ai suoi occhi: LA SIMMETRIA. Da quando lo conosco la sua passione è stata la simmetri, dice che l’apice della bellezza e della perfezione sia sono la simmetria. E’ un nevrotico rompipalle che si incazza quando una cosa non è del tutto simmetrica eppure amo Kid anche per questa sua fissazione, per ogni suo piccolo difetto. 
Con mia sorella, prima che incontrassimo Kid, eravamo chiamate le DEMONI DI BROOKLYN: rubavamo ed eravamo temute da tutto e tutti. Un giorno però ci si presentò questo ragazzo che diceva di essere un dio della morte e, ovviamente, ridemmo per quelle assurdità. successivamente, accettammo di diventare armi di Kid, ma in verità volevamo solo spremerlo fino all’ultimo centesimo. Però i giorni passarono, quel ragazzo aveva dato una casa e una vita migliore a me e a mia sorella e senza neanche accorgermene, mi sono innamorata.
Ero felice che Kid fosse diventato un Shinigami, ma non mi piaceva il fatto che lui ormai non tornasse più a casa, quindi non ci vedevamo quasi mai. Questa enorme casa è vuota senza il mio Kid e la mia sorellina.

Kid, arriverà mai il giorno che io potrò, finalmente, gridare al mondo che tu sei mio?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una chiamata inaspettata: qualche cambiamento all’orizzonte ***


Questa città è noiosa, il mondo è diventato noioso. 
Passavo la maggior parte del mio tempo o a mettermi lo smalto o sdraiata nel divano a fissare il cellulare sopra il mobile vicino. Quanto volevo che lui mi cercasse. Avrei voluto che qualcosa stesse facendo del male, in qualunque parte del mondo, non m’importava dove, basta che lui mi chiamasse per una missione. Sono un’egoista vero? Penso solo a me stessa.. Questa casa è così triste senza di lui.. voglio sentirlo, voglio vederlo! Presi il cellulare con l’intenzione di mandargli un messaggio, però il mio orgoglio mi bloccò e non riuscii a premere INVIA, ma proprio quando stavo per posarlo iniziò a squillare. 
Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.
----------------------------------------------------------------
Liz: Pronto?
-
Voce: Ei Liz.
----------------------------------------------------------------
[Avrei riconosciuto quella voce tra mille, era lui.. era Kid!] 
----------------------------------------------------------------
Kid: Ti ho disturbato? Sei a casa?
-
Liz: No assolutamente! Si, sono a casa, è successo qualcosa?
-
Kid: Bhè, si, ma non ti preoccupare ti spiegherò tutto. Chiama Patty e raggiungetemi alla Shibusen, ci vediamo tra 20 minuti nella Death Room.
-
Liz: Ok, a dopo.
----------------------------------------------------------------
Ok, per prima cosa.. Perchè sono un peperoncino?! E soprattutto perchè Kid vuole me e Patty? Sarà successo qualcosa di grave, pensavo tra me e me, mentre andavo a prendere Patty a casa di Herry, il suo ragazzo. 
----------------------------------------------------------------
*bussa alla porta* 
Liz: Ei Patty, sono Liz! C’è Kid che ci vuole alla Shibusen apri! 
----------------------------------------------------------------
Mi aprì la porta Herry, mezzo addormentato, e credetemi... Mi sarei aspettata di tutto, ma no di vedere la mia sorellina in quel modo così osceno, cioè era tutta nuda che dormiva sul pavimento coperta da un lenzuolo bianco! 
----------------------------------------------------------------
Liz: Patty svegliati subito!
-
Patty: Mmm.. Che c’è sorellona?
-
Liz: Che cosa stai facendo! (?)
-
Patty: Oh niente, dormivo- sorrise.
-
Liz: Grrrr, vai subito a vestirti! Kid ci vuole alla Shibusen.
-
Patty: Per forza? - riappoggiò la testa sul cuscino.
-
Liz: SI PER FORZA! ORA MUOVI IL CULO E SBRIGATI! - mi girai verso- E TU NON HAI NIENTE DI MEGLIO DA FARE CHE STARE A FISSARE?! 
-
Harry: O-ok, evaporo.!
----------------------------------------------------------------
Quando Patty finalmente era pronta, ci incamminammo verso la Shibusen e con quella sua aria ha ragazza innocente mi fece una domanda, al quale non seppi rispondere.
----------------------------------------------------------------
Patty: Sorellona, ma a te piace Kid? 
Liz: C-certo che mi piace scema! Perchè a te no? -arrossii.
Patty: Certo che si, ma cambiando la domanda.. Tu sei innamorata di Kid, vero sorellona? 
----------------------------------------------------------------
Vedendo che non rispondevo, si girò verso di me. Gli sorrisi e lei ricambiò. 
Perchè non riuscivo a confessare i sentimenti che provavo per Kid, alla mia sorellina?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Di nuovo insieme: nuova missione per gli Spartoi. ***


Arrivammo alla Shibusen.. Cavolo, quanti ricordi mi stavano tornando in mente! Ricordo ancora il giorno che abbiamo combattuto e massacrato, tra parentesi, Soul e Black*Star. Comunque tornando a noi..
Arrivate davanti alla Death Room il cuore mi batteva e le guance iniziavano a scaldarsi.
----------------------------------------------------------------
Patty: Ehehe sorellona, attenta che stai per diventare più rossa di un pomodoro. 
-
Liz: Zitta Patty!
----------------------------------------------------------------
Quella stupidina aveva ormai capito tutto. Il cuore continuava a battere mentre camminavamo, ma non c’è voluto molto a tranquillizzarmi poichè dentro quella stanza c’era tutta la spartoi! 
----------------------------------------------------------------
Liz: Eeeeeh? E voi che ci fate tutti qui? 
-
B*S: Cazzo! Ho fatto tutta quella scena per niente! Tsubaki, te l’avevo detto che dovevamo ritardare ancora un pò, queste due finte bionde mi hanno rubato la scena!
-
Tsubaki: Emh, si Black Star.. 
-
Liz: Ei, ma come ti permetti? 
-
Patty: Ahahaha dai sorellona è divertente
-
Tsubaki: Perdonatelo.. 
-
Liz: Non riesco proprio a capire come lo sopporti, povera te!
-
Tsubaki: Bhè, che ci vuoi fare? E’ l’amore. 
----------------------------------------------------------------
Oddio, com’era carina mentre lo diceva, mi era venuta una voglia di abbracciarla.. Chissà se anche io sono così carina quando parlo di Kid.
----------------------------------------------------------------
Maka: Eii Liz! Ciao Patty! Quanto tempo che non ci vediamo!
-
Soul: Yo!
-
Patty: Ciao Soul come va con la tua fidanzatina? 
-
Liz: Patty!
----------------------------------------------------------------
Che carini anche loro! Erano diventati tutti rossi dall’imbarazzo! E dire che Soul 5 secondi prima stava facendo tutto il figo menefreghista, credetemi. 
----------------------------------------------------------------
Liz: Come mai siamo tutti riuniti qui? E soprattutto dov’è Kid? 
-
Maka: Oh non l’hai saputo? A quanto pare è apparso un nuovo tizio, se non mi sbaglio si chiama Storn Brodwy..
-
Voce: Staz Brodway, vorrai dire. 
----------------------------------------------------------------
Era apparso dal nulla in tutta la sua magnificenza. Cazzo quant’era figo!
----------------------------------------------------------------
Maka: Ei, non correggermi con quell’aria da saputello!
-
Patty: Kiiiiiiiiiiiiiiiddd! 
-
Kid: Ei Patty, piano con gli abbracci!
----------------------------------------------------------------
Patty corse ad una velocità incredibile ad abbracciarlo, quanto avrei voluto lo stesso coraggio della mia sorellina! Mi limitai solamente a sorridere e a dire solo un “Ciao Kid”, sorridendo come un’abete! Per di più, ricambiandomi il sorriso, ero diventata rossa. Doppia brutta figura.
----------------------------------------------------------------
Kid: Tornando al discorso di prima, c’è questo tizio, Staz Brodway che secondo le mie fonti è riuscito a diventare il boss più temuto in Europa e i suoi traffici si stanno espandendo verso l’America e l’Asia occidentale.
-
B*S: E noi cosa dovremmo fare? Se ne può benissimo occupare la polizia di questo caso no? 
-
Kid: Zitto idiota! La cosa ci interessa e non poco! E’ un trafficatore di anime e rischia, a quanto si è detto, di diventare il nuovo Kishin! La nostra missione sarà quella di scovarlo e ucciderlo prima che sia troppo tardi. 
----------------------------------------------------------------
Un silenzio di tomba avvolse la stanza. Se prima c’erano sorrisi, adesso nei nostri volti e nei nostri cuori c’era solo una forte preoccupazione. 
----------------------------------------------------------------
Tutti insieme: Il nuovo Kishin? 


Kid, non so cosa succederà questa volta, ma sta sicuro che.. IO TI PROTEGGERO’, A QUALUNQUE COSTO.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Si va in Europa: inizia la missione! Parte 1. ***


L’amore rende tutti quanti più forti, ma anche deboli. Ognuno di noi si preoccupava dell’incolumità del suo partner, soprattutto Maka e Soul che, essendo diventato quest’ultimo Death Scythe, non potevano di certo tirarsi indietro. 
----------------------------------------------------------------
Stein: Su dai ragazzi, non fate quelle facce da funerale!
-
Spirit: Esatto, su col morale. 
----------------------------------------------------------------
Alle vista del professore e del padre di Maka i nostri cuori si erano tranquillizati, non eravamo soli. I nostri più grandi eroi ci avrebbero affiancato in questa missione. Ma oltre loro, entrarono anche Azusa, la professoressa Marie, il professor Cadav- .. Sid, Nygus, Crona e il Sommo Shinigami. 
La Shibusen non ci aveva abbandonato!
----------------------------------------------------------------
Kid: Ho radunato tutta la vecchia Shibusen per farci aiutare in questa missione. Arrivati in Europa, Azusa ci terrà costantemente informati di ciò che avviene intorno a noi, Sid ci raggiungerà sul posto con i suoi uomini in caso di bisogno insieme a Nygus. Mio padre prenderà il mio posto durante la mia assenza insieme a Spirit, in mano loro la Shibusen sarà sicura al 100%. 
-
Maka: Che bello mio padre non ci sarà! – bisbigliò a Soul.
-
Spirit: Perchè siete così vicini voi due? E tu Maka cosa gli stai dicendo di così segreto? Dimmelo subito!- si mise a gridare come un matto tanto che Shinigami-sama gli diete uno ShinigamiChop che lo fece svenire. Dopo qualche secondo si risvegliò.
----------------------------------------------------------------
Spirit: Quindi.. Dov’eravamo? 
-
Maka: Diglielo tu e facciamola finita- bisbigliò ancora. 
-
Spirit: Ancora voi due?- gridò. 
-
Soul: Ei vecchio, noi due stiamo insieme e da ben due anni. 
 
(...............................)
 
Spirit: Cooooooooosa?- cadde per morto. 
-
Patty: Ahahaha che scena!
Liz: Kid e il professor Stein, Marie e Crona che faranno?
-
Kid: Oh semplice. Loro verranno con noi. 
----------------------------------------------------------------
Non so dire per certo come mi sentissi all’udire quelle parole.. Un pò felice perchè avevamo l’aiuto di tre dei nostri più forti componenti della Shibusen, un pò preoccupata perchè se venivano anche loro, la cosa era piuttosto pericolosa. 
----------------------------------------------------------------
Kid: Liz, c’è qualche problema? 
-
Liz: No, niente di che – sorrisi per nascondere la preoccupazione.
----------------------------------------------------------------
Sono piuttosto cambiata in questi anni, lo devo ammettere. Mi impegno molto di più nello studio, certo non a livello di Ox, Kid o Maka, ma diciamo che me la cavo.. Sento di essere più intelligente e più forte, non ho più paura di fantasmi o mostri, da dire però che se mi spuntano all’improvviso è ovvio che mi metto a gridare, e non mi importa quasi più di essere snob come un tempo.
Si, sono molto più forte e coraggiosa e ho un nuovo obbiettivo nella mia vita: voglio diventare insieme a Patty una Death Scythe, così da poter proteggere Kid anche da sola. 
----------------------------------------------------------------
Stein: Bhè, allora possiamo inziare a prepararci, ci aspetta una lunga e nuova missione ragazzi e tu Kid lascia qui la tua fissazione per la simmentria, non vorrei che sparissi improvvisamente per vedere se il quadro di casa tua sia simmetrico. 
-
Kid: Pff, non mi importa quasi più della simmetria, è una fissazione pallosa e superata ormai.
-
Tutti: Eeeeeeeeeeeeeeeeeh? Kid ma stai bene?
-
Kid: Mai stato meglio e poi, da quando sono uscito dal libro di Eibon, il mio nuovo scopo è di tenere il mondo in ordine e in armonia, giusto B*S? – sorrise.
-
B*S: Si!- ricambiò. 
-
Stein: Bene.. Allora ve la sentite di cominciare? 
Tutti: Si, siamo pronti. 
----------------------------------------------------------------
Una cosa che mi ha davvero sorpreso della Shibusen è il modo in cui si è modernizzata. Ma il cambiamento di Kid, ha fatto fuggire tutte quelle preoccupazioni e quei timori che avevo prima. E’ diventata davvero un grande shinigami e sono così orgogliosa di lui.
 
Stavamo salendo se un jet privato, l’avevo detto che si era davvero modernizzata, e dal finestrino guardavamo Death City che si allontanava sempre più. 
 
Avevamo già nostalgia di casa. 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Si va in Europa: inizia la missione! Parte 2. ***


Scesi dal jet la nostra prima tappa fu Parigi! Chissà se ci sarà un pò di tempo per fare shopping. 
Cercai di distrarmi in tutti i modi per non pensare che eravamo lì in missione, certo che c’è da dire una cosa.. DOVEVAMO PER FORZA ANDARE NELLA CITTA’ DELL’AMORE?
Non fui l’unica a fantasticare su Parigi; Maka e Soul, Black Star e Tsubaki facevano tutti i piccioncini, persino la professoressa Marie e Stein, invidia incredibile. Meno male che c’erano Crona e Patty a farmi compagnia nella mia solitudine. 
----------------------------------------------------------------
Kid: Ei, ricordatevi che siamo qui in missione. Dividiamoci e cerchiamo più indizi possibili. 
-
Tutti: Si!
----------------------------------------------------------------
Certo che era impossibile concentrarsi in una città come questa e vedere Kid, davanti a me e Patty, serissimo mi metteva tristezza, avrei voluto che si godesse un pò di più questa città e, chissà, che si accorgesse un poco di me. Avevamo camminato per tantissimo tempo chiedendo delle informazioni nelle zone meno rispettabili, cavolo, questa faccia di Parigi mette timore.
----------------------------------------------------------------
Kid: Per caso conosce o a sentito parlare di Staz Brodway? Si dice che sia molto conosciuto qui in Europa. – si fermò davanti una vecchia enoteca, dove la maggior parte dei clienti erano barboni o malviventi.
-
Uomo: Si certo, tutti qui lo conoscono. Si dice che sia stato per lungo tempo in Italia e abbia fatto un attimo affare.
-
Uomo 2: Ei sai che stai parlando un pò troppo? E tu moccioso cerca di sparire prima che finisci insieme alle due biondine in brutti guai.
-
Liz: Ei vedi di calmarti e di moderare il parlare, capito? - mi ci lanciai come una furia per difendere Kid, in quel momento non so cosa mi stesse passando per la testa.
-
Patty: Grande sorellona, fai vedere chi sei!
-
Uomo 3: Ei ma lo sai che sei davvero carina? – mi prese da dietro, avevo una paura incredibile in quel momento.
-
Uomo 2: Sai che hai ragione? Potremmo divertirc... – non volevo sentire quelle orribili parole, in che guaio mi sono cacciata? Chiusi gli occhi per la paura. 
----------------------------------------------------------------
Non so cosa successe dopo, so solo che sentii improvvisamente un urlo collettivo e Patty mi venne ad abbracciare. Poi Kid ci disse di andare. 
Usciti dall’enoteca, volevo chiedere a Patty cosa fosse successo ma le parole non venivano fuori. Avevo ancora paura. 
----------------------------------------------------------------
Patty: Dai sorellona, è tutto apposto ormai – mi sorrise con quell’aria innocente e dolce.
-
Liz: Patty.. cos’è successo? Sai ho chiuso gli occhi per un mom..- mi stava interrompendo.
-
Patty: Vuoi davvero saperlo?
-
Liz: Si..
-
Patty: Bhèèèèèè.. Kid appena ha visto che stavano per toccarti si è lanciato come una furia su di loro, lasciandoli tutti a terra. Doveva essere proprio arrabbiato, si si!- lo diceva come se fosse la cosa più normale del mondo. 
-
Kid: E la prossima volta stai al tuo posto. – in quel momento camminava davanti a me, quindi non so di preciso com’era il suo volto, ma di certo, doveva essere arrabbiato.
-
Liz: K-Kid! – gridai. 
-
Kid: Si?- si giro verso di me insospettito. 
-
Liz: G-grazie!- mi fermai per diglielo. Avevo lo sguardo basso e le lacrime agli occhi. Le mie guance erano di un rosa intenso. 
-
Kid: Pff, che scema.- si avvicinò a me e mi sollevò lo sguardo.
----------------------------------------------------------------
Sorrideva. Le sue guance erano di un rosato, quasi rosso. Era così tenero, che mi venne voglia di abbracciarlo. Piangelo fra le sue braccia.
----------------------------------------------------------------
Kid: Su dai stupida! Smettila di piangere, continuiamo le ricerche. – mi diede un pacca sulla spalla, mi asciugò le lacrime e mi sorrise di nuovo. Credevo di morire. - Su dai, muovetevi!
-
Liz e Patty: Si! – sorridemmo. 
----------------------------------------------------------------
Parigi, in fondo, mi ha aiutato con Kid, o almeno era questo quello che pensavo, ma qualcosa stava cambiando. L’aria diventava pesante. Mentre camminavamo, trovai un bigliettino per terra, uno di quelli che si trovano nei biscotti cinesi. 
“Perderai qualcuno di molto importante”, diceva. Lo buttai di nuovo per terra, credevo che fosse una stupidagine, ma qualcosa dentro di me stava già cambiando. 

MAKA e SOUL
----------------------------------------------------------------
Maka: Cosa? Staz Brodway è di nuovo qui in Francia? – la voce gli tremava.
-
Azusa: Si, sento una grande fonte di follia dalle vostre parti, soprattutto nel cuore di Liz.
-
Maka: Va bene.. Grazie per l’informazione.
-
Soul: Che cosa vuoi fare adesso? 
-
Crona: M-Maka? 
-
Maka: Lui è qui. E' troppo vicino. Dobbiamo avvertire subito gli altri, soprattutto Kid! 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L’incontro: Una decisione difficile ***


Soul: Maka rallenta, che intenzioni hai?- correva ad una velocità incredibile.
-
Maka: Soul, Crona, sbrigatevi! Cercate il professor Stein, Marie e tutti gli altri. Credo di aver capito il piano di Staz.
-
Crona: Che vuoi dire? 
-
Maka: Tra tutti noi Liz è quella con un alto livello di fragilità, tra il suo passato e i turbamenti che ultimamente ha nel suo cuore. 
-
Crona e Soul: Non ti seguiamo!
-
Maka: Lui vuole Liz, falla cadere nella follia. Tutto questo era una sceneggiata per farci cadere nella sua trappola. LUI è già Kishin! La sua forza è superiore a quella di Asura, anche se ancora non ho capito come abbia fatto. 
-
Soul: C-cosa? 
-
Crona: Dici sul serio? 
-
Maka: Si, percepisco la follia in questa città e va aumentando sempre più. Spero solo che Kid se ne sia accorto.. 
-
Soul e Crona: G-già .. 
----------------------------------------------------------------

Liz: K-Kid, non dirmi che dobbiamo entrare lì dentro.. 
-
Kid: Si, qui sento una grande energia negativa. Che c’è? Hai paura forse? - mi sorrise in modo malizioso, mi fece salire i nervi. 
-
Liz: No, andiamo! – lo precedei, camminando a testa alta. 
-
Patty: Eheh Kid, ormai la mia sorellona ti tiene testa! Non è più la fifona di un tempo. 
-
Kid: Mmh, andiamo Patty. 
-
Patty: Agli ordini!
----------------------------------------------------------------
Eravamo entrati in uno strano palazzo, simile ad un castello abbandonato dell’800. L’aria era pesante, anzi pesantissima. Mi sentivo male, il petto mi faceva male e lo stomaco. Pensavo fossero le mestruazioni. 
----------------------------------------------------------------
Liz: Kid guarda!- eravamo entrati in una grandissima stanza, simile a quella dove si facevano riti satanici, mi vennero i brividi.- L’aria è un pò pesante qui, no?
-
Kid: No, almeno per me no, e tu Patty? 
-
Patty: No, sto benissimo. 
-
Kid: Mmh, sicura di stare bene Liz? 
-
Liz: Si, tranquilli. – sorrisi- Vediamo di trovare qualcosa. 
-
Kid: Mmh, strano. 
-
Liz: C’è qualche problema Kid? 
-
Kid: No, ma è come se qualcosa si stesse avvicinando sempre di più. Qualcosa di malvagio. 
----------------------------------------------------------------
Al sentire quelle parole, mi trovai per terra come se qualcuno mi avesse buttata giù. Il mio corpo era pesante, mi mancava il respiro. Sentivo qualcosa dentro di me. 
“Ahahaha, mia cara Liz”, una risata, chi era? E cosa voleva da me?- “Non sai ancora quello che ti aspetta”- improvvisamente gridai dal dolore, qualcosa aveva colpito la mia anima, che mi stava succedendo? 
----------------------------------------------------------------
Kid: Liz! Che cos’hai? Rispondi!- non rispondevo, non mi uscivano le parole. Vedevo solo preoccupazione negli occhi di Kid e Patty. Lui si stava preoccupando per me, ero felice. 
-
Patty: Sorellona, che ti succede? – aveva le lacrime agli occhi. Piccola mia. 
-
Voce: Ahaha che spasso che siete! 
-
Kid: Chi sei tu? Cos’hai fatto a Liz? – si voltò di scatto. – Un momento, t-tu sei.. 
-
Voce: Esattamente mio shinigami, sono io Staz Brodway. – apparve improvvisamente dal nulla, da buio, quasi ne facesse parte. Un uomo di bell’aspetto, l’aspetto di una persona che non avesse bisogno degli altri, priva di amore.
-
Patty: Cosa hai fatto alla mia sorellona? 
-
Staz: Oh niente di che, guardate. – schioccò le dita e improvvisamente riuscii ad alzarmi come se non fosse successo mai nulla. 
-
Kid e Patty: Come ti senti?- si avvicinarono insieme preoccupati, che dolci.
-
Liz: Tutto bene adesso.
-
Staz: Bleah, che scena smielata. Ora ci divertiamo di nuovo. – schioccò di nuovo le dita e improvvisamente dal pavimento nacquero dei serpenti neri come il buio di prima. Si avvinghiarono intorno a Patty e Kid e li trascinarono via, fino ad arrivare al tetto, in mezzo a loro c’era Staz che rideva come un folle.
-
Liz: Che cosa vuoi fare adesso? 
-
Staz: Oh niente mia cara, voglio solo proporti un giochetto.- il suo aspetto cambiò, non era più l’uomo di prima, era diventato un mostro orribile. La follia, sentivo la follia invadere la stanza. Quello era un Kishin! La sua lunga lingua sfiorò le guance di Kid e Patty, stavo per vomitare.- Dovrai scegliere mia cara.
-
Liz: Che vuoi dire? Che intendi dire con scegliere?
-
Staz: Niente di difficile, tutto sta a te. Salverai la tua dolce e preziosa sorellina o il ragazzo che am..
-
Liz: Sta zitto bastardo! – le lacrime uscivano dai miei occhi come un fiume in piena. – come fai a sapere i miei sentimenti? 
-
Staz: Oh, devi sapere che sono un lettore di anime e la tua mi interessa parecchio. 
-
Kid: Liz! Non ascoltarlo!
-
Patty: Sorellona, reagisci!
-
Staz: State zitti! – gli chiuse la bocca con non so cosa.- Su Liz scegli, sono molto curioso di sapere la tua risposta. 
----------------------------------------------------------------
Mi trovavo in una situazione orribile, da quale era impossibile uscirne. Salvare la mia sorellina con la quale sono cresciuta e che ho sempre cercato di proteggere o salvare il ragazzo che mi ha cambiato la vita salvandomi dalla malavita e che amo con tutta me stessa?

Sono così fragile, ma sento una forza sconosciuta che sta crescendo dentro me.. Non so che fare, cazzo!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La decisione: Un cambiamento improvviso. ***


“Cosa devo fare? Cosa devo fare? Cosa devo fare?” queste parole mi ronzavano in testa. Non sapevo cosa scegliere, di sicuro la decisione più difficile della mia vita. Non posso scegliere, non ci riesco! E mentre io soffrivo ci mancava solo quel pazzo che rideva. Cazzo ci ride? 
----------------------------------------------------------------
Staz: Allora mia cara Liz, cosa hai deciso? Mi sto iniziando davvero a stancare, se non ti decidi li ucciderò entrambi. – e nel frattempo stringeva sempre di più intorno al loro collo. 
-
Liz: H-ho preso.. la mia decisione- mi alzai da terra, ma continuai ad avere lo sguardo basso per non far vedere le mie lacrime. Non volevo darle soddisfazioni.
-
Staz: E allora? Che hai deciso? 
-
Liz: Dici che la mia anima ti interessa giusto? Bene, prendi me allora! – queste ultime parole le gridai convinta di quello che stavo dicendo, mettendomi la mano sul petto. Continuavo a piangere ma ero felice. Le persone che amavo avrebbero continuato a vivere. 
Intanto vedevo Kid e Patty che, disperati, mi scuotevano la testa e io, come una stupida, gli sorridevo. 
-
Staz: Ahahahahahahahahaha, sei proprio uno spasso!
-
Liz: Cos’hai da ridere? Fai come ti ho detto, PRENDI LA MIA ANIMA!
-
Staz: Ma io non voglio ucciderti. 
-
Liz: C-cosa? – spalancai gli occhi, ero sorpresa.
-
Staz: Ti ho detto che mi piaci, ti voglio al mio fianco. Voglio che tu sia mia alleata. – si avvicinava sempre di più a me, aveva ripreso l’aspetto di prima.
-
Liz: M-mai brutto pervertito! – indietreggiai. 
-
Staz: Oh, ma io so che tu vuoi unirti a me. Non vuoi essere forte per proteggere ciò che ami? Io posso aiutarti a realizzare questo scopo. Lasciati avvolgere dalla follia, vieni con me. – era vicino, troppo vicino. Non riuscivo a muovermi, ero come ipnotizzata. 
-
Liz: S-si.. Io.. voglio essere forte.. – soffiò verso di me, ho sentito una forza incredibile entrare dentro di me. Mi stava per baciare.
-
Kid: Mmh, Liz no! Svegliati! – riuscì finalmente a parlare. 
-
Maka: L-Liz non ascoltarlo!- aprì la porta con un calcio fortissimo e riuscì a risvegliarmi – Tu sei un Kishin vero? 
-
Staz: Oh, Maka, finalmente ho l’onore di conoscerti. Ma dimmi, cosa hai intenzione di fare mocciosa? Sei sola, e non hai nemmeno la tua arma – mi prese in ostaggio. 
-
Soul: Chi è che sarebbe sola? – spuntò improvvisamente dalla soglia della porta insieme a Crona e gli altri. 
-
Stein: Marie trasformati. 
-
Marie: Si! 
-
Staz: Mmm, voi mi date noia, non mi piacete. Vi ucciderò tutti, uno per uno, ma per questa volta mi ritiro. – si avvicinò al mio orecchio- Mia cara Liz, ci vediamo presto- mi sussurrò e mi lasciò andare, anche Kid e Patty erano liberi.
-
Stein: Pff, siamo arrivati tardi. Liz, Kid, Patty! Vi ha fatto qualcosa? State bene? 
-
Kid: Oh, io e Patty stiamo bene ma Liz.. – si girò verso di me, ero in ginocchio e con gli occhi spalancati guardavo verso il basso. Avevo paura, cosa mi avrebbe fatto? 
-
Stain: Liz, Liz! – mi chiamò più volte.
-
Liz: Oh, si.. Che c’è professore? – avevo l’aria di una che si era appena ubriacata. 
-
Stein: S-stai bene?
-
Liz: Oh, benissimo professore. – vidi nei suoi occhi preoccupazione. 
----------------------------------------------------------------
Andò dalla professoressa Marie.
Stein: C’è qualcosa che non va, sono preoccupato per Liz. – bisbigliò.
-
Marie: Cosa che che non va Stein? – adesso anche lei era preoccupata.
-
Stein: Non ne sono sicuro.. Torniamo alla Shibusen, ho bisogno di fare qualche controllo. 
-
Kid: Liz, va tutto bene? 
-
Patty: Sorellona? 
-
Entrambi avevano un’aria così preoccupata, ricordo solo che caddi tra le braccia di Patty. Non mi svegliai per bene 2 giorni. 
Al mio risveglio mi trovavo in un lettino dell’infermeria della Shibusen e non ero sola, alla mia destra c’era Patty che riposava e alla mia sinistra vidi Kid che guardava verso la finestra, aveva un’aria arrabbiata, tanto che diede un pugno al muro. 
Era per caso preoccupato per me?
-
Kid: Maledetto, te la farò pagare per ciò che hai fatto a Liz. - stava pensando ad alta voce.
-
Liz: K-Kid? – le parole mi uscirono da sole e lui si girò. Vidi nel suo viso improvvisamente un’espressione contenta. Provai al alzarmi, ma lui si precipitò subito verso di me.
-
Kid: No stupida, che fai? Cerca di riposare. – mentre diceva quelle parole sorrideva. Mi accorsi solo dopo che aveva gli occhi lucidi e le guance rosse. 
-
Liz: Cos’è successo? Perchè siam.. – mi avevano interrotto. 
-
Neygus: Kid, puoi uscire un secondo? 
-
Kid: Si arrivo. E tu cerca di riposare. – mi diede un bacio sulla fronte e andò fuori. Ero felice, così cercai di riposare, come aveva detto lui.
----------------------------------------------------------------
Kid: Novità? Avete scoperto qualcosa? 
-
Stein: I miei sospetti erano giusti, soprattutto se si tratta di follia. Liz ne è stata contagiata e diventa sempre più potente dentro di lei. Dovremo chiuderla e tenerla sotto controllo. 
-
Kid: NO!
-
Neygus: Ma Kid ascolt.. 
-
Kid: Ho detto no! Non la lascerò rinchiusa in un qualche sotterraneo, come se fosse una rana da esperimento. 
-
Stein: E allora? Cosa vuoi fare? 
-
Kid: Me ne prenderò cura io, sarà sotto il mio controllo. E poi con la presenza di Maka, la follia potrebbe calmarsi. 
-
Stein: Mm, c’è una probabilità molto bassa.. Però, potrebbe funzionare. 
-
Kid: Allora è deciso così. 
Improvvisamente.. 
Sid: Kid!
-
Kid: Non lo sai che non si deve correre per i corridoi? E poi che è successo di tanto grave da fare così?
-
Sid: I-il brew.. 
-
Stein: Che è successo al brew? 
-
Sid: Il brew e il libro di Eibon sono stati rubati!
-
Kid, Stein, Neygus: COOOOOOOSA?

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Madness in your heart. ***


·        “Liz, tu mi appartieni..”

“C-chi sei?”

“Io ti porterò via, vieni con me.”

“Non voglio.. No.. NOOOOOOOO”

Mi svegliai di colpo e sudavo freddo. Accanto a me c’era ancora Patty e a causa delle mia grida si era svegliata.
-
Patty: Oh, sorellona.. – aprì gli occhi.
-
Liz: Ei Patty scusa se ti ho svegliata, ho fatto un incubo – mi sentivo in colpa per averla svegliata, doveva essere davvero stanca.
-
Patty: No tranquilla – si stiracchiò e mi sorrise. 
-
Liz: Patty, perchè non vai a casa da Herry a riposare? Sarà preoccupato per te. 
-
Patty: Sei sicura sorellona? Non ti serve niente? 
-
Liz: Si tranquilla, vai pure – le sorrisi, mi abbracciò e se ne andò. 
----------------------------------------------------------------
Cavolo mi sento le gambe pesantissime. 
-
Voce: Ahahaha
-
Liz: Chi c’è? Oh no.. – capii subito che era quel pazzo. 
-
Staz: Sai Liz mi sei mancata, davvero! – apparve dal nulla e si sedette accanto a me. 
-
Liz: C-come hai fatto ad entrare? – ero terrorizzata, cosa voleva da me? 
-
Staz: Oh facile, riesco a non far sentire la mia anima grazie al Soul Protect – sorrise come se fosse una cosa normalissima per lui.
-
Liz: M-ma quella.. Pensavo fosse una magia che solo le streghe potessero utilizzare – ero insospettita ma curiosa allo stesso tempo.
-
Staz: Bhè, come avrai capito non sono un normale Kishin. Io ho anche la magia dalla mia parte. – si avvicinò verso di me con uno sguardo penetrante. – Liz, allora qual’è la tua risposta? – mi bisbigliò all’orecchio. 
-
Mi sentivo improvvisamente più leggera, ma la mia anima era pesante. ”LA FOLLIA!”
-
Staz: Si mia cara, dentro di te hai la mia follia. Non ti senti meglio? Non ti senti più forte? Vieni con me – mi porse la mano. Mi persuase così facilmente. 
-
Liz: Si.. Verrò con te. – sorrisi con uno sguardo folle. 
-
Staz: BENE! – fui avvolta da un manto nero e mi ritrovai in uno spazio infinito. Sopra di me c’era un liquido nero che mi stava ricoprendo.
-
Liz: Questo è.. sangue? Sangue nero? – gli chiesi. 
-
Staz: Si, questo ti renderà molto più forte di chiunque altro. Diventerai talmente potente che riuscirai a combattere da sola, senza bisogno di Meister, anzi avrai un arma. 
-
Schioccò le dita, e improvvisamente davanti a me apparve un rosa. 
-
Liz: Questa sarà la mia arma? – domandai con aria arrogante.
-
Staz: No, prendila e avvicinala al tuo cuore. Tu avrai l’arma più forte di tutti, follia e magia. Tutto ciò che tu desideri, grazie alla magia l’avrai e la follia lo renderà potente. 
-
La toccai. Sprigionava un’energia potentissima. 
-
Liz: Bene, sono pronta mio padrone. Ai tuoi ordini – sorrisi e leccai il sangue che stava scendendo dal mio viso. 
----------------------------------------------------------------
Tornai nell’infermeria. 
“Esci dalla Shibusen e raggiungimi presto, il luogo lo troverai da sola. 
“Si.”

[Intanto nella Death Room.]

Non permetterò che facciano del male a Liz.
-
Stein: Oh! – cadde a terra tenendo i pugni chiusi sulla testa. 
-
Marie: Stein, che hai? 
-
Kid: Professore? 
-
Stein: L-la follia..
-
Kid: Che cosa sta succedendo? Com’è possibile che ci sia questo livello di follia qui alla Shibusen? – ero preoccupato – Liz!
-
Improvvisamente entrò Sid e ferito, cadde a terra. Mi precipitai subito verso di lui.
-
Kid: Sid! Cos’è successo? 
-
Sid: L-Liz.. – svenne.
-
Liz? Ha detto Liz? Mi precipitai subito fuori e andai verso l’infermeria.
-
Kid: Liz non può aver fatto questo. Perchè Liz? Perchè? – davanti a me c’era uno spettacolo orribile. Maka, Soul, Tsubaki, Black Star, gli altri studenti erano tutti a terra, feriti. I corridoi erano pieni di sangue. Andai verso il cortile, ma di Liz nessuna traccia!
Improvvisamente vidi Crona venire verso di me. 
-
Kid: Crona, sai cos’è successo? 
-
Crona: Non ero presente, ma ho sentito la presenza del sangue nero. 
-
Kid: Il sangue nero? Stai scherzando vero? E’ impossibile! – presi Crona per la maglietta e gli urlai contro. 
-
Ragnarok: Non prendertela con Crona. Forse quel Kishin è diverso da Ashura – mollai la presa. 
-
Kid: Va bene, parlerò con il mio nobile padre e vedrò cosa fare. 

“Liz perchè l’hai fatto? Ferire i tuoi stessi compagni..”
----------------------------------------------------------------
[Nel nascondiglio di Staz]

Liz: Eccomi di ritorno padrone.
-
Staz: Sai Liz, sei molto più bella adesso.
-
Liz: Davvero? E dire che il nero non mi ha mai donato- la vecchia Liz non esiste più. I miei capelli castani erano diventati neri, proprio come il mio sangue e la mia anima era avvolta dalla follia. Ero forte finalmente. “Kid, sei orgoglioso di me, vero?”
-
Staz: Entra qui dentro, non vorrei che tu ti stanchi troppo durante il viaggio.
-
Liz: Il libro di Eibon? 
-
Staz: Si mia cara, la follia del libro ti aiuterà a rilassarti. 
-
Liz: Va bene- improvvisamente venni avvolta dal buio. 

“Kid era questo il posto dove ti trovavi quella volta?”
----------------------------------------------------------------

Kid: Padre, cosa devo fare? – ero disperato. Uno dio della morte che piange, che cosa orribile da vedere. 
-
Sommo Shinigami: Non lo so. Ma sai cosa dovrai fare se continuerà a fare del male o, peggio, uccidere vero Kid? 
-
Kid: NO, non posso ucciderla! Non posso.. NON VOGLIO!
-
Sommo Shinigami: E’ il tuo dovere di shinigami, l’amore non può ostacolarti. 
-
Kid: E va bene, farò come dici tu padre. 

“Liz, ti prego, non uccidere più. Io.. Non posso perderti!”

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Salvataggio: Ritorno nel libro di Eibon? ***


“Death News, ultime notizie:
La studentessa Elizabeth Thompson ha commesso altri 4 omicidi durante questa giornata. Le sue vittime sono per lo più Death Scythe, studenti della Shibusen o, addirittura, persone normali uccise solo per il piacere di farlo. E’ incredibile come la Shibusen non riesca a contrastare questa studentessa e come mai lo shinigami Kid, non ha ancora emesso nessuna sentenza di mor..” – click. 

“Aah non ne posso più di sentire queste stronzate su Liz”, questo ripetevo a me stesso ogni volta che sentivo queste notizie. Da quando è diventata un’assassina ormai qui dentro tutti la vedono come una minaccia, tranne io e la piccola Patty, anche se.. 
----------------------------------------------------------------
[Flashback]
Maka: Liz, sono qui per purificare la tua anima. 
-
Liz: Ahaha, Maka davvero sei così sicura di potermi battere? – diceva con aria di superiorità. – Mi viene da ridere!
Si gettò verso Maka come una furia, pronunciò delle semplici parole “Madness Magic” e improvvisamente dal suo braccio spuntò un’arma, una falce con tre lame.
-
Black Star: Bastarda, non riuscirai a battere l’illustre sottoscritto! – si gettò sopra di lei dall’alto.
-
Liz: Black Star sei così patetico! Tsk. – gli bastò un mezzo sorriso per farlo sobbalzare in aria. 
-
Kid: Liz fermati! – avevo come arma solo Patty che gridava “Sorellona, smettila!”.
-
Liz: Ah Kid, anche tu adesso sei contro di me? – si avvicinava verso di me, non sapevo se sparare o no. Alla fine, rimasi immobile. 
-
Maka: K-Kid.. Spara! – svenne. 
-
Black Star: Kid.. idiota.. – lo stesso lui.
-
Liz: Kid, perchè non ascolti i tuoi amici? Adesso io sono il nemico no? – sorrideva con aria maliziosa mentre continuava ad avvicinarsi.
-
Kid: Non posso.. – feci cadere Patty, ordinandole di non tornare alla forma umana. 
-
Liz: Oh, il mio piccolo Kid non riesce ad alzarmi un dito? Tranquillo, non lo farò nemmeno io – mi bisbigliò sempre con quel sorriso. – Ciao mio caro Kid! – mi baciò e scomparve nel nulla.
----------------------------------------------------------------
[Death Room, 3 giorni dopo]


Maka: Allora Kid? Cos’hai deciso di fare? 
-
Soul: Non possiamo più permetterle di fare del male! 
-
Stein: La Shibusen potrebbe perdere credibilità.. – diceva tra una sigaretta e l’altra.
-
Marie: Cosa ci importa della credibilità? Quella è una nostra studentessa, una vostra compagna! – forse anche lei era dalla nostra parte.
-
Black Star: Si professoressa, però se non la uccidiamo noi, lei ucciderà noi.Ci ha già provato una volta. – diceva con lo sguardo basso mentre Tsubaki lo guarda con occhi lucidi.
-
Maka: Non abbiamo altra scelta..
-
Patty: M-ma.. quella.. E’ mia sorella cazzo! –gridava con le lacrime agli occhi – NON POTETE UCCIDERLA! 
-
Spirit: A quanto pare la decisione spetta solo a Kid – si girò verso di me. 
-
Patty: K-Kid? 
-
Kid: H-ho preso la mia decisione. – dissi con occhi bassi. 
-
Stein: Sarebbe? – disse incuriosito. 
-
Kid: Eseguo la sentenza di morte. – dissi alzando il volto e mostrando gli occhi lucidi. 
-
Stein: Bene, a quanto pare il nostro Shinigami va contro i suoi sentimenti. Tutto questo è molto interessante – disse con un sorriso buttando fuori l’ennesima nuvola di fumo. 
-
Patty: Bastardo! Come puoi farle questo? Ricordati che lei ti è sempre stata vicina e che quella volta non ti ha neanche toccato! – mi diceva, dandomi pugno nel petto e guardandomi con aria disperata. – Guardami negli occhi, lei non ti ha mai tradito! – non riuscivo a guardarla negli occhi. 
-
Kid: Patty, adesso basta. Professoressa Marie, la porti via e la faccia calmare. – cadde a terra in ginocchio, non diceva più niente mentre la professoressa Marie cercava di farla ragionare. 
Si stavano dirigendo verso la porta quando all’improvviso entro Azusa. 
-
Azusa: Kid, ho novità!
-
Kid: Hai scoperto dove si trova Liz? 
-
Azusa: Si, o meglio, so dove non si trova.
-
Kid: Spiegati. – quelle sue parole mi avevano davvero incuriosito. 
-
Azusa: Non si trova da nessuna parte del pianeta e non si riesce a percepire la sua anima, vero Maka? 
-
Maka: Bhè, si.. Ho provato a rintracciarla ma la percezione dell’anima con lei non funziona quando non è in missione per conto del Kishin. 
-
Azusa: Ecco, quindi ho pensato che si potesse trovare solo in un luogo dove è impossibile percepire l’anima.
-
Kid: I-il libro di Eibon! Vorresti dirmi che il Kishin la sta solo usando e la tiene prigioniera?
-
Azusa: Esattamente, anche se non possiamo dimenticare ciò che ha fatto. 
-
Kid: Si, lo so. 

“Liz, se ti trovi nel libro di Eibon so cosa stai passando in questo momento.. Ti porterò fuori da lì!”
----------------------------------------------------------------

[Nascondiglio di Staz]

Staz: Questa ragazza sta facendo davvero un ottimo lavoro. Presto tutto il mondo cadrà nella follia e nella disperazione. L’ultimo attacco sarà la Shibusen, uccidendone tutti i membri nessuno mi ostacolerà. Però lei è troppo forte, anche se pensa che sia tutto merito della follia e della magia, non sa che tutta quella forza è dentro di lei.. – pensava tra se e se mentre guardava il libro.

[Libro di Eibon]

“Che noia” continuavo a dire. Uno spazio infinito nero, solo questo, non c’è nient’altro. Tutti ormai alla Shibusen mi odieranno, persino Kid e Patty. “Va bene così” dicevo abbracciandomi le ginocchia e facendo cadere qualche lacrima tra i miei finti sorrisi. 
-
Voce: E’ davvero questo che vuoi?
-
Liz: Chi sei tu? 
-
Voce: Io so tutto di te. So ciò che eri, ciò che sei e ciò che sarai. 
-
Liz: Ah si? E allora cosa sono? Un mostro ovviamente.
-
Voce: Si, lo sei. Ma dentro di te vedo come soffri. Pensi ai tuoi amici, alla tua sorellina.. Al ragazzo che ami. 
-
Liz: Vabbè, tanto dopo l’ultimo combattimento tutti mi odiano ormai. 
-
Voce: Allora posso farti una domanda?
-
Liz: Dì pure. Tanto non ho niente di meglio da fare.
-
Voce: Perchè durante quel combattimento non ha alzato dito su quello Shinigami e sulla sua arma? 
-
Liz: Perchè? Sinceramente non lo so. Qualcosa mi diceva di non fargli dal male, forse. (?)
-
Voce: Quella è la prova.. Una parte della tua anima è ancora umana. Una parte che la follia non riesce a controllare.
-
Liz: Ti sbagli – con lo sguardo basso mi tagliai. – 
Il mio sangue è nero. – alzai la testa e sorrisi. 

----------------------------------------------------------------
[Death Room]

Riunii tutta la spartoi compresi Crona e i professori. Dovevo salvare Liz.
-
Kid: Sid, chiama a rapporto Elka, Blair e le altre streghe alleate. Entrerò di nuovo nel libro di Eibon – dissi con convinzione.
-
Sid: S-si! – andò via.
-
Marie: M-ma è pericoloso! Non puoi andare da solo, tra i capitoli del libro e Liz verrai ucciso. 
-
Stein: Marie ha ragione, è troppo pericoloso entrare da solo. 
-
Kid: Bene allora chi è disposto a venire con me? – mi volta verso i miei compagni e tutti, come mi aspettavo accettarono. – Sareste davvero disposti a rischiare di nuovo la vostra vita e la vita del vostro partner? Vi ricordo che siete già entrati una volta nel libro e per poco le pagine non vi uccidevano.. Voi ne sapete qualcosa, vero Soul e Maka? – ero riuscito a far cambiare idea a tutti. – E poi voi professori dovete stare qui per sorvegliare Death City e proteggere gli altri artefatti demoniaci. 
-
Crona: Allora vengo io! – disse con convinzione e determinazione.
-
Kid: Sei davvero sicuro Crona? 
-
Crona: Si, ha il sangue nero nelle vene e anche io. Posso contrastarla. – continuò a dirmi. Improvvisamente si girò verso Maka e la vide abbracciata a Soul. – Non ho nulla da perdere, dopotutto. 
-
Kid: Bene, allora procediamo!
-
Sid tornò con le streghe. Cominciarono il rito e si aprì il portale.
-
Kid: Andiamo? – mi rivolsi a Crona.
-
Crona: S-si!

“Liz sto venendo a prenderti.”
----------------------------------------------------------------

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Tra le pagine del libro di Eibon. ***


[Capito introduttivo]
-
Crona: Wow, non so come comportarmi dentro un libro.
-
Voce: Ti piacciono i libri?
-
Kid: E tu saresti? 
-
Voce: Indice o sommario chiamatemi come volete. – mi guardò – Ei aspetta ma tu non sei quello dell’ultima volta? Quello che non pensava ad altro che ordinare.
-
Kid: Si esattamente, siamo qui pe.. 
-
Indice: Mm, a te non ti ho mai visto molto piacere! – si girò verso Crona.
-
Crona: P-piacere!
-
Kid: Ei indice! Stavo parlando con te! – mi infuriai.
-
Indice: Si dimmi. – si rigirò verso di me. 
-
Kid: Emh, stiamo cercando una ragazza. Penso proprio che si trovi al capitolo extra dove mi trovavo io.
-
Indice: Mm, si ho capito di chi stai parlando. Quella sta creando parecchio problemi ma purtroppo non è ancora rientrata nel libro.
-
Kid: Ah, quindi cosa dovremmo fare? – guardai Crona.
-
Indice: Che ne dici di dare uno sguardo al libro completo? Ma ti ricordo che chi arriva in fondo al libro impazzisce. 
-
Crona: Siamo pronti a tutto. – disse guardandomi e sorridendomi, io feci lo stesso.
-
Indice: Bene, andiamo. 
----------------------------------------------------------------
[Shibusen]

Stein: A quanto pare Kid è tornato nel libro, ma non ha mai affrontato i sette peccati capitali e nemmeno Crona – disse.
-
Maka: Mi sento in colpa, sarei dovuta andare con loro.
-
Soul: Sai stupida, penso che torneranno il prima possibile. Ricordiamoci che Kid è uno Shinigami e Crona è uno dei nostri componenti più forti. – sorrise e l’abbracciò.
-
B*S: Chissà chi dei due risulterà il più pervertito nel capitolo della lussuria? Ahaha tu ne sai qualcosa Tsubaki? – la guardò con un sorriso malizioso.
-
Tsubaki: Black Star, non farmi ripensare a quel momento! – gli diede uno Tsubaki Chop e diventò tutta rossa.
-
Tutti per un momento si misero a ridere.
-
Marie: Ragazzi noi siamo con voi, sono sicura che riuscirete a tornare sani e salvi. Tutti e tre – guardò i ragazzi ridere e sorrise anche lei.
----------------------------------------------------------------

[Primo capitolo- Lussuria]

Indice: Essendo la vostra prima volta, entriamo nel capitolo della lussuria. Eccitante vero? 
-
Kid: Senti indice.. Un momento.. Voce strana, due sporgenze sul petto, fianchi modellati, sedere sodo, scarsa presenza nei pantaloni. PERCHE’ SONO DIVENTATO UNA RAGAZZAA? 
-
Ragnarok: Shinigami, ma lo sai che sei davvero carina? Ahahaha – spuntò all’improvviso.
-
Crona: Ahaha, z-zitto Ragnarok! – rise. 
-
Indice: Questo è il capitolo della lussuria, è normale che accada a causa del desiderio dell’altro sesso. Questo è il libro di Eibon, tutto può succedere.
-
Kid: Bene, dopotutto siamo pronti a tutto. – mi girai verso Crona e notai qualcosa di strano. – Crona, ora che lo noto, tu non sei cambiato così tanto. Ma tu cosa sei in realtà? – lo guardai insospettito. 
-
Crona: Non ne sono sicuro, non so come comportarmi con questa domanda.
-
Ragnarok: Aaah Crona sei un’idiota! Non sai nemmeno tu cosa sei? Fai un pò vedere.. 
-
Crona: S-smettila stupido! – cercava di abbassare la gonna mentre Ragnarok cercava di alzarla. Chissà cos’è in realtà Crona. 
-
Kid: Emh, tornando a noi. Indice possiamo andare avanti? 
-
Indice: Certo, seguitemi. 
-
Improvvisamente spuntò qualcosa, un uomo estremamente sexy.
-
Kid: C-chi è quello? – mi sentivo strano. 
-
Indice: Oh quello è Tybus, a differenza di Succubus, lui riesce a sedurre sia uomini che donne.
-
Crona: Emh, Kid.. Ti esce sangue dal naso.
-
Kid: Non è vero! – cercai di nascondere il sangue dalla vergogna. 
-
Crona: Bhè, non abbiamo tempo da perdere. Ragnarok Eco dell’urlo.
-
Ragnarok: Si! 
-
Crona impugnò la spada, Ragnarok emise quell’urlo assordante e lo tagliarono in due.
-
Kid: G-grazie. – arrossii. 
-
Crona: Non avevi come difenderti, dopotutto non hai un’arma stupida. – mi sorrise.
-
Kid: Ei non parlarmi al femminile! 
-
Indice: Dovremmo trovare un’altro sostituto. 
-
Kid: Indice, portaci al prossimo capitolo. 
-
Indice: Si!
----------------------------------------------------------------
[Nascondiglio del Kishin]

Staz: Oh ben tornata Liz, hai fatto un’ottimo lavoro, di nuovo. Prego, siediti qui vicino a me.
-
Liz: Si padrone. 
-
Staz: Com’è stato il viaggio in Asia? Spero che non hai avuto problemi. Hai portato quello che ti avevo chiesto? – mi accarezzava i capelli.
-
Liz: No, è andato tutto bene. – sorrisi con lo sguardo basso. – Eccolo qui. – gli porsi l’oggetto.
-
Staz: Bene, finalmente il libro degli esperimenti sul sangue nero della strega Medusa è mio. Grazie mille Liz – mi baciò sulla fronte, non provai nulla.
----------------------------------------------------------------

[Secondo capitolo: Gola]

Ragnarok: Mmm, che buon profumino che c’è! – si girò verso di me – Ei Shinigami, perchè sei ancora una ragazza?
-
Kid: Eh? Ancora? Ei indice, spiegami questa cosa!
-
Indice: Non basta di certo cambiare pagina per tornare normali. Dovete scontare i vostri peccati, in questo caso la lussuria.
-
Kid: Ma non vale! Da Crona non si capisce che sesso è! – cercai di controllarmi. 
-
Ragnarok: Sei proprio una pervertita, mia cara Kid ahaha.
-
Kid: Tsk, comunque che capitolo è questo? – evitai di rispondere alla provocazione.
-
Crona: Grrr, mi brontola lo stomaco. Che fame! – guardava verso il cibo. 
-
Kid: Un altro peccato capitale eh? La Gola. – guardavo Crona e Ragnarok mangiare in modo a dir poco scontertante. – Ei voi due, non possiamo rimanere qua, andiamo.
-
Indice: Se continuano così, rimarranno mangiati anche loro dal libro.
-
Kid: Cosa? Portaci subito via di qui!
-
Indice: Agli ordini – vidi la pagina voltarsi.
----------------------------------------------------------------

[Terzo capitolo: Invidia]

Ragnarok: Ei, dov’è lo Shinigami? – si guardava intorno.
-
Crona: Dove mi trovo? Che posto è questo? 
-
Voce: Ciao Crona. 
-
Crona si girò di scatto, conosceva quella voce. Si sentì improvvisamente turbato. 
-
Voce: Che c’è, non riconosci tua madre? – andò verso Crona e l’abbracciò.
-
Crona: L-Lady Medusa? 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Memories: il passato può condizionare il presente? ***


Crona: L-Lady Medusa?
-
Medusa: Si Crona, sono io. – disse indietreggiando. 
-
Crona: E’ impossibile – ripeteva nella sua testa. – Cosa ci fai tu qui? 
-
Medusa: Che c’è non sei felice di vedermi? – si avvicinava mentre io continuavo ad allontanarmi. – Oh bhè, capisco. Sai dopotutto c'è d'aspettarselo da un’essere inutile come te.
-
Ragnarok: Ricordati che siamo nel libro, tutto qui è possibile. Lei non è reale. – mi diceva mentre con lo sguardo basso ascoltavo le sue orribili parole. 
-
Medusa: Ei fatti vedere. – non capivo con chi parlasse, improvvisamente però vidi un bambino che somigliava così tanto a me da piccolo.
-
Crona: Che significa? Chi è lui? – dissi con una forte tensione nel cuore.
-
Medusa: Ma come non ti riconosci? Che essere inutile. Lui è te, solo che a differenza tua, gli darò tutto l’amore del mondo, mi comporterò come una vera madre. Tu per me sei sempre stato una cavia per i miei esperimenti e nonostante io ti abbia messo al mondo, mi hai voltato le spal..
-
Crona: Stai zitta! – dissi con le lacrime. – Tu non hai nessun diritto di criticarmi, non puoi dirmi di essere un figlio incapace quando tu non eri in grado di fare la madre. Ero solo un bambino dopo tutto... 
----------------------------------------------------------------
[Flashback]
“.. gli altri sono da uccidere.. Questa è una storia che parla di tanti modi per uccidere.”
-
Medusa: Crona, uccidi quei conigli. 
-
Crona: ...
-
Medusa: Fa presto. Uccidili!
-
Crona: Sono bambini, non so come devo comportarmi. – dicevo ingenuamente. 
-
Medusa: Niente cena fin che non riuscirai ad ucciderli. Resta qui a pentirti. – mi chiudevi in quella stanza buia da solo.
-
Crona: Aspetta! Ho tanta fame.. – dicevo, ma tu, senza cuore, mi lasciavi a digiuno, a marcire, per 5 giorni in quella stanza.
----------------------------------------------------------------
“Uscito da quella stanza alla fine ho ucciso quei conigli, come mi hai detto tu. Ho ucciso tante persone nella mia vita, la maggior parte persone innocenti, ma solo perchè lo dicevi tu.
Avevo abbandonato la Shibusen, i professori, i miei amici e Maka, solo per te. Io ti ho dato retta solo perchè tu sei mia madre. 
Ma adesso le cose sono cambiate.. “
----------------------------------------------------------------
Medusa: Allora? Per quanto ancora rimarrai li immobile a guardare il vuoto? Pff, sei proprio inutile. – si mise a ridere. 
-
Ragnarok: C-Crona? Sveegliati! 
-
Crona: Ah.. Ah.. Ahahaha! – mi guardò sorpresa. - Tu, brutta stronza, credi davvero che riuscirai a farmi sentire inutile? Quella inutile sei tu! Inutile come madre e come ricordo. Ho sempre invidiato il rapporto che hanno avuto e che hanno i miei amici con i loro genitori, ma il tuo affetto mi farebbe solo schifo! Ragnarok. – gli feci cenno di trasformarsi. 
-
Medusa: Sei così crudele da togliere la madre anche a questo povero bambino? – mi indicò il me stesso di tanti anni fa. 
-
Crona: Quel bambino vivrà meglio senza una come te al suo fianco. – dissi con convinzione. 
-
Madusa: Sei proprio sicuro di potermi uccidere ? – rise.
-
Crona: L’ho già fatto una volta, non mi pentirei di certo a farlo di nuovo. – gli feci un sorriso folle. 
----------------------------------------------------------------
[Quarto capitolo: Ira]
Kid: Pensavo di aver superato la storia della simmetria eppure.. MI INCAZZO! TUTTO ASIMMETRICO, MA PERCHE' PORCA MISERIAAA? 
-
Indice: Emh, dai non c’è bisogno di fare cos..
-
Kid: NON C’E’ BISOGNO? CAZZO GUARDA! IN QUESTA STANZA NON C’E’ NIENTE DI SIMMETRICO! DESTRA E SINISTRA NON SONO PERFETTAMENTE UGUALI! E POI DOV’E’ CRONA? E PERCHE’ CAZZO SONO ANCORA PER META’ RAGAZZA? NON SONO SIMMETRICO NEMMENO IO! – stavo per tirami i capelli dalla rabbia.
-
Indice: Sta per farmi saltare i nervi anche a me.. Forse è meglio cambiare pagina. – e mentre io cercavo di far diventare almeno qualcosa simmetrico, vidi che Indice mi aveva già portato in un altro capitolo. 
----------------------------------------------------------------
Medusa: Che c’è Crona sei stanco? – rideva. 
-
Il combattimento stava durando troppo e non potevo perdere tempo. Dovevo ritrovare Kid e salvare Liz. 
-
Crona: Ragnarok, ECO DELL’URLO! 
-
Ragnarok: Si! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
-
Lei si chiuse le orecchie e proprio in quel momento, quando abbassò la guardia, la sgozzai. Non provai nulla, a parte una forte soddisfazione nel vedere che era solo un’illusione. 
Mi avvicina al piccolo Crona, ma aveva paura di me. 
-
Crona: Ei piccolo, non aver paura.. Io sono te. – mi guardò stupito e si avvicinò.
-
Baby Crona: P-pecchè hai ucciso la mia mamma? – aveva gli occhi lucidi. 
-
Crona: Sai, forse ora mi odi, ma un giorno, credimi, sarai felice. Non volevo che tu crescessi come una sua cavia. Saprai cavartela anche senza di lei, avrai degli amici e capirai cosa significa voler bene a qualcuno. – gli sorrisi con le lacrime agli occhi.
-
Baby Crona: T-tu.. non tei cattivo – si avvicinò e mi abbracciò. In quel momento mi sentii come se qualcosa che prima mi mancava, avesse preso il posto che le spettava. 
-
Crona: Grazie.. Tu avrai un futuro migliore. – mi sorrise e improvvisamente scomparve. 
----------------------------------------------------------------
Vagai per una pagina bianca fino a quando non vidi Kid e Indice. 
-
Kid: Ei Crona! – corsi verso di loro. 
-
Indice: Finalmente ci sei pure tu.
-
Kid: Crona, perchè stai piangendo? – mi guardò insospettito.
-
Crona: No-non sto piangendo! – mi asciugai le lacrime e gli sorrisi. 
-
Quando ricambiò capii che non c’era niente più bello di avere degli amici al proprio fianco. Dopotutto la mia vita era cambiata, era diventata migliore. 
-
Ragnarok: Ei Shinigami, perchè sei ancora per ragazza? Ahahaha pervertitaa! 
-
Kid: LA.. VUOI.. SMETTEREE? 
-
Crona: Ahahaha! - ridevo come se non avessi mai riso in vita mia.
-
Finalmente avevo capito quanto era bello essere importante per qualcuno, quanto è bello vivere.
Finalmente, ero felice. 
----------------------------------------------------------------

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Fine del libro: si può entrare in due nel capitolo extra? ***


----------------------------------------------------------------
[Quinto capitolo: Superbia]
Indice: Siamo arrivati nel quinto capitolo, la superbia sape..
-
Kid: Oh nooooooo!
-
Crona: Che è successo? – si girò di scatto. 
-
Kid: Mi si è spezzato un unghia! – piangevo. 
-
Ragnarok: Shinigami, ma non ti vergogni? Ahahah
-
Kid: Stai zitto! Essendo per metà ancora una ragazza penso come essa! E poi essendo uno Shinigami il mio compito è di rendere il mondo perfetto e di conseguenza devo esserlo anche io. Non come te Crona che non si capisce bene cosa tu sia o tu Ragnarok che fai tutto il bullo con Crona e intanto non hai neanche un corpo tutto tuo. Pff. 
-
Crona/Ragnarok: Eeeeeeeeeiii!
-
Crona: I-io sono un maschio al 100% e ne ho la prova! – si alzò la gonna ma allo stesso tempo arrossì. 
-
Kid: M-ma che fai? – arrossii e mi coprii gli occhi. Dopotutto ero per metà una ragazza. 
-
Indice: Bhè in verità quello è per peccato della lussuria. – disse con aria di superiorità.
-
Kid: Cioè quindi in realtà Crona è una ragazza? – dissi cercando di fermare il sangue dal naso. 
-
Indice: Non proprio ahahaha! Ricordatevi che questo è il libro di Eibon, tutto è possibile. 
-
Kid: Ok, è un ermafrodita. – dissi con aria superba. 
-
Ragnarok: Parla quello, che per metà è una donna ancora.
-
Kid: Seeentiii! Indice ha detto che Crona è ancora sotto il controllo del peccato della lussuria, quindi quello più pervertito è lui! – dissi contento, non potevo far credere agli altri di essere il più pervertito, dopotutto devo tenere alto il mio nome di Shinigami. 
-
Indice: Vedi che sento tutto quello che dici, mio caro Shinigami.
-
Kid: NON RIPETERE UNA SOLA PAROLA! – lo minacciai . – Comunque ne ho abbastanza di questo insulso capitolo, Indice portaci avanti. 
-
Indice: Agli ordini.. – e cambiò pagina.
----------------------------------------------------------------
[Sesto capitolo: Accidia]
Indice: Questo è il sesto capitolo, accidia.
-
Crona: Wow, è pieno di sedie e letti. 
-
Ragnarok: Ahaha potrebbe sembrare questo un capitolo lussurioso. 
-
Kid: E’ stato qui. 
-
Crona: Cosa?
-
Kid: Il combattimento di Soul e Maka contro Giriko. Giusto? – mi girai verso Indice. 
-
Indice: Si. Dopo quel combattimento tutte le sedie erano distrutte, o almeno quasi tutte, e abbiamo dovuto cambiarle. Dev’essere stato un combattimento davvero difficile per quei ragazzi, considerando che qua la pigrizia e la depressione regnano.
-
Crona: Aah, sono sfinito. – si sedette su una sedia. 
-
Indice: Ecco appunto..
-
Kid: Pff, dai Crona alzati. Indice prossimo capitolo, non mi va di stare in questa stanza. 
-
Indice: Subito. – e cambiò pagina. 
----------------------------------------------------------------
[Nascondiglio del Kishin]
Staz: Bene, eccoli arrivati all’ultimo capitolo. Fra poco tocca a te. – mi continuava ad accarezzare la testa, mentre continuava a parlarmi dei due ragazzi che vagavano nel libro. 
-
Liz: Padrone, posso chiederle una cosa? – gli dissi.
-
Staz: Certo, chiedi tutto quello che vuoi Liz. – mi guardò sorridendo. 
-
Liz: Chi sono questi ragazzi? E cosa vogliono da me? Perchè mi stanno cercando? -
-
Staz: Devi sapere che sono due ragazzi della Shibusen che ti stanno cercando per ucciderti. Lo vedi questo ragazzo? – mi indicò un ragazzo con i capelli neri con tre strane strisce sui capelli. 
-
Liz: Si, che ragazzo buffo. – ma pensai che era carino. 
-
Staz: Ecco, lui è uno Shinigami e ti sta cercando per ucciderti. La prima cosa che dovrai fare però è uccidere l’altro ragazzo, lui ha una spada demoniaca e ha il sangue nero nelle vene.. 
-
Liz: C-cosa? Proprio come me? 
-
Staz: Si, ma non preoccuparti tu gli sei superiore grazie al potere del “Madness Magic”. – mi sorrise- Comunque tornando al discorso, dovrai uccidere lui e poi successivamente toccherà allo Shinigami, senza la spada demoniaca a difenderlo è indifeso. 
-
Liz: Ho capito – mi alzai di colpo con gli occhi bassi- Li ucciderò entrambi e mangerò le loro anime. – alzai la testa e sorrisi.
-
Staz: “Ah, quel libro sul sangue nero mi è stato davvero utile, sono riuscito a far perdere la memoria a Liz e farle credere che tutti sono nemici tranne io. Eccellente” – Liz, dai mia cara, entra. Quei due non penso ti faranno aspettare molto. 
-
Liz: Si – ed entrai nel libro.
----------------------------------------------------------------
[Settimo capitolo: Avarizia] 
Kid: Aah, il mio petto è tornato normale! Tutto è tornato normale! Sono di nuovo un ragazzo! – dissi gli occhi luccicanti. 
-
Ragnarok/Crona: Lo preferivo ragazza! – bisbigliarono tra di loro. 
-
Indice: Emh, momento di serietà. 
-
Kid/Crona: Si! 
-
Indice: Questo è l’ultimo capitolo, quello dell’avarizia. Voi che cosa volete veramente?
-
Crona: L’amore, l’affetto. 
-
Kid: Il coraggio, la forza. 
-
Indice: Spiegatevi meglio. 
-
Crona: L’amore e l’affetto delle persone a cui si tiene di più, che riesce a renderti forte anche se infondo si è deboli. 
-
Kid: Il coraggio che riesce a mandarti la forza necessaria per proteggere chi si ama veramente. 
-
Indice: Cioè, in poche parole, volete la stessa cosa? 
-
Kid/Crona: Si! – ci guardammo sorridendo. Improvvisamente si aprì uno specie di portale nel pavimento. 
-
Indice: Bene, questo è l’invito al capitolo extra. E non è solo per una persona. 
-
Kid: C-cosa? Potremmo entrare entrambi? – dissi stupito. 
-
Indice: Si, volevate la stessa cosa, quindi l’invito è per entrambi. 
-
Crona: Kid, sei pronto? – mi guardò. 
-
Kid: Si! – ed entrammo nel portale. 
----------------------------------------------------------------
[Shibusen/ Death Room]
Sommo Shinigami: Non mi piace. 
-
Maka: Cosa c’è, Sommo Shinigami? 
-
Stein: Lo percepisco anche io. In quel capitolo c’è qualcosa di molto pericoloso - disse con aria preoccupata. 
-
Soul: E’ davvero così pericoloso il capitolo extra? 
-
Marie: Non il capitolo, ma chi ci sta dentro...

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Love or Madness: cos’è questa strana forza? ***


“Questo spazio infinito così buio mi è familiare, non pensavo ci sarei tornato una seconda volta.. Liz, dove sei?”

Crona: Kiiiiiiiiid! 
-
Kid: Oh, emh, si! – stavo sognando?
-
Crona: Siamo arrivati?
-
Kid: Credo.. Dobbiamo cercare Liz.
-
Crona: Penso che non sarà così difficile. – improvvisamente apparve dal buio un ombra. Un’anima potentissima che incuteva paura, terrore. 
-
Kid: Liiiiiz! – ero così contento di vederla che non riuscii a trattenermi. 
-
Crona: Kid, calmati. Non è più la Liz che conosciamo noi. – disse con aria serissima. 
-
Liz: Ah..Ah.. Ahahaha! Quel ragazzo ha esattamente ragione! La vecchia Liz è morta ormai, sepolta. E tu sporco Shinigami, sarai il prossimo. 
-
Kid: C-cosa? Non sai chi siamo? – ero preoccupatissimo, la storia non mi piaceva.
-
Liz: Non so chi siete e non mi interessa minimamente. – aveva un’aria minacciosa negli occhi. Sentivo la mia anima e quella di Crona tremare. – Tanto adesso vi ucciderò entrambi. – inclinò la testa e sorrise. 
-
Crona: Davvero non ci riconosci? Nemmeno Kid, il tuo maister? – indicò verso di me. 
-
Kid: C-Crona? – tremava la voce.
-
Liz: Shinigami, Kid, Maister, bla bla bla. Dimmi come dovrei chiamarti mio caro? Perchè sai mi sto davvero incazzando di sentire tutti questi tuoi nomignoli. – disse roteando la mano con superiorità e girandosi di lato. 
-
Kid: Kid, idiota o come cazzo ti pare! Non m’importa come mi chiami, voglio solo che tu ritorni in te e che ricordi ciò che eri e che eravamo. Rivoglio la mia vecchia Liz! – dissi con gli occhi lucidi chinando la testa.
-
Liz: Allora non hai ancora capito - si spostò i capelli dal volto e tornò di fronte a me. – Madness Magic – pronunciò le parole di quella volta e dalla sua mano comparve una spada. – Kid, vedi il mio sangue? Senti la follia scorrere nelle mie vene? Ahaha – si tagliò il polso, vidi il suo sangue nero gocciolare eppure nel suo viso c’era un sorriso e occhi rossi come il sangue, che mi misero in agitazione. 
-
Crona: Adesso basta! Ragnarok!
-
Ragnarok: Si! – si trasformò. 
-
Kid: Che intenzioni hai? Non vorrai ucciderla! 
-
Crona: Ti ricordo che tu hai emesso la sentenza di morte. – disse seriamente. 
-
Kid: “Ha ragione, ma non posso ucciderla. Se solo riuscissi a farla tornare normale..” – non pronunciai parola, rimasi a testa basta acconsetendo a quello che Crona stava per fare. 

Spada contro spada, colpo sopra a colpo, questo c’era davanti ai miei occhi. Crona riusciva a tener testa ai colpi di Liz, era davvero incredibile, si stava dando davvero da fare mentre io sto qui come un idiota a non far nulla. 
“STUPIDO, STUPIDO, STUPIDO!”
---------------------------------------------------------------
[Shibusen/ Death Room]

Stein: Certo che Crona è parecchio migliorato!
-
Sommo Shinigami: Si, ma sono preoccupato.. 
-
Marie: Pensa che possano rimaner gravemente feriti? – disse con preoccupazione. 
-
Maka: Ma cosa dite! Stiamo parlando di Crona, non vedete come riesce a tenerle testa? – disse con tranquillità.
-
B*S: Maka sei proprio un’idiota! – disse con sguardo basso.
-
Tsubaki: Emh, Black Star calma.. 
-
Maka: Come ti permetti?! – si iniziò ad agitare. 
-
Soul: Mi dispiace dirlo, ma Black Star ha ragione. – disse con sguardo fisso al tetto. 

Kirikou: E’ una battaglia persa, fin dall’inizio. 
-
Maka: M-ma cosa dite? 
-
Ox: Apri un pò gli occhi Maka! Liz non mostra neanche un pò di stanchezza questo grazie al potere della follia e della magia, mentre Crona è esausto poichè deve difendersi da colpi così potenti!
-
Maka: C-cosa? Crona.. no.. – aveva gli occhi lucidi, dopotutto teneva a Crona.
-
Soul: Vieni qui stupida. Piangi pure. – l’abbracciò. 
-
Patty: Sommo Shinigami, supponendo che Kid e Crona riescano a riportare Liz, e Kim la guarisca dalla follia, dovrà per forza condannarla a morte? – Patty non era mai stata così seria in vita sua, per la prima volta stava facendo un discorso serio.
-
Kim/Jacqueline: E’ una grande idea!
-
Sommo Shinigami: Bhè, ci potrebbe essere una qualche probabilità di poterla perdonare ma ciò dipenderà da come ne usciranno Crona e Kid e da cosa deciderà quest’ultimo..
---------------------------------------------------------------
Crona: Aaaaaaaaaaaaah – lo colpì direttamente all’anima, non come abbia imparato a lanciare l’onda. 
-
Kid: Fermati Liz! Così l’ucciderai! – urlai. 
-
Liz: E’ proprio questo il mio obiettivo – sorrise – e finito qua, toccherà a te. 
-
Kid: Smettila cazzo! Torna in te! 
-
Liz: Adesso mi hai stancato, odio la tua insulsa voce. Voglio ucciderti! – alzò lo sguardo verso di me e mi lanciò contro un’onda d’energia potentissima. Svenni.

[..........................]

Kid: Ah, cos.. Cos’è successo? Oddio! – il mio corpo era dolorante, non riuscivo ad alzarmi. Vidi Crona steso per terra come morto. – C-Crona..!
-
Liz: Ahaha presto lo raggiungerai tranquillo! – la vidi seduta a gambe incrociate, come se stesse aspettando che io mi svegliassi. 
-
Kid: P-perchè l’hai fatto? 
-
Liz: Perchè dici? Perchè voi per me siete una minaccia. La Shibusen, tutto il mondo è una minaccia per me e il mio padrone e presto tutti voi morirete! – disse sollevandomi la testa per i capelli. 
-
Kid: Noi siamo tuoi amici! Pensa a tutto ciò che abbiamo passato tutti insieme, a come eravamo felici, a come ci divertivamo! Pensa a Patty, la tua sorellina!
-
Liz: Io non ho sorelle, sono la sola figlia del Kishin. – disse sbattendomi la testa per terra e allontanandosi.
-
Kid: L-lui è la sola sola minaccia, il vero pericolo.. Lui ti ha cancellato sicuramente i ricordi, per questo non mi riconosci! Per questo dici di non aver sorelle!
-
Liz: Stai zitto moccioso! – fece spuntare di nuovo quella spada, rialzò la mia testa per i capelli e l’avvicinò al mio collo – Stai cercando di farti uccidere prima del tempo? Se vuoi ti accontento subito. – sorrise.
-
Kid: Allora.. prima di uccidermi fammi fare una cosa. 
-
Liz: Ok, se è il tuo ultimo desiderio ti ascolto – si avvicinò incuriosita. 

“Ti amo” ripetevo nella mia testa e la baciai. Svenni per il dolore. 
---------------------------------------------------------------

Liz: C-che cosa hai fatto? Cos’era questo? – continuavo a gridare, ma quel ragazzo era svenuto. Me la stavo prendendo con un corpo quasi privo di vita. 

“Mi sento strana, come se la mia anima stesse per esplodere. Lo stomaco, il petto, mi fa male tutto cazzo! Perchè sto tremando? Perchè sento le gambe cedermi? Che cos’è questo calore che sta invadendo il mio corpo?”

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Uno strano ritorno: la follia può essere domata? ***


“Il cuore è come se stesse per scoppiare, le palpitazioni non cessano. Perchè mi sento così strana dopo quel bacio?” 

Voce: E perchè la vecchia te ama quel ragazzo. 
-
Liz: Chi sei? Mi sembra di aver sentito questa voce!
-
Voce: A quanto pare l’incatesimo non ha funzionato bene con te. Buon per te, vuol dire che tu sei davvero forte. 
-
Liz: Che cazzo vuoi dire spiegati! – urlavo come se sapessi di stare per morire. 
-
Voce: Io sono l’anima di questo libro e so tutto di te. Staz, o come lo chiami tu, non è nessuno per te, ne il tuo creatore ne il tuo padrone. 
-
Liz: No! Non è vero! – avevo le mani tra i capelli e la testa mi stava scoppiando. 
-
Voce: Rassegnati e ascolta la verità per una volta. Tu sei Elizabeth Thompson e vieni da Brooklyn, tua madre era una bellissima prostituta e ha abbandonato te e tua sorella, ma nonostante ciò siete cresciute e siete diventate delle bellissime ragazze anche eravate delle criminali. 
-
Liz: Ecco visto? Non sono poi del tutto cambiata – lo interruppi.
-
Voce: Ti ostini a credere che tu sei quel tipo di persona? Lo vedi quel ragazzo svenuto per terra?
-
Liz: Si, quello stupido Shinigami.. Tsk, è colpa sua se adesso sto male.
-
Voce: Sai che quello “stupido shinigami”, come lo chiami tu, ti ha dato una casa e ti ha fatto vivere nel lusso? Ti ha protetta e difeso da ogni pericolo!
-
Liz: M-ma cosa dici? Lui vuole uccidermi!
-
Voce: Ti sbagli. Lui era qui per salvarti e tu provi dei sentimenti per lui, per questo quando ti ha baciata hai avvertito quel calore nel corpo. Nonostante la follia o l’incatesimo, la vecchia Liz è ancora dentro te.
-
Liz: Stai zitto bastardo! Basta non voglio più ascoltarti! – ero in ginocchio, le fitte si facevano sempre più forti nel petto. 
---------------------------------------------------------------
[Shibusen/ Death Room]

Kim: Interveniamo! Che cosa aspettiamo? – iniziava ad agitarsi.
-
Sommo Shinigami: Non possiamo. E anche volendolo dovremmo percorrere tutto il libro prima di salvarli. – disse con lo sguardo basso.
-
Kim: M-ma quelli sono i nostri amici.. – si mise in ginocchio e le lacrime iniziavano a bagnarle il volto. Jacqueline l’abbracciò.
-
Maka: Crona.. – iniziò a piangere anche lei. 
-
Patty: K-Kid, sorellona... – pensava che non li avrebbe mai più rivisti. 
-
Tutti alla Death Room cercavano di consolare il proprio Maister/Partner eppure nell’aria era presente una forte tristezza e malinconia.
-
“E’ proprio finita?” – pensò Marie.
---------------------------------------------------------------

“Stupida basta esitare! Uccidilo, cos’aspetti ancora?” – la voce di Staz risuonava nella mia testa.

“Non riesco a muovermi”

“Che vuoi dire? Cazzo ti ha dato un insulso bacietto!”

“Quello era il mio primo bacio.”

“Che cosa? E non mi dire che ti sorprendi così tanto? Ricordati che tu sei in mio potere!”

“Ma sono pur sempre una ragazza..”

“Nonostante tu fossi sotto il potere della follia, ti ostini a continuare a dare valore a queste piccolezze da adolescente?”

“Saranno cazzi miei!”

“Mi sto davvero stancando, uccidilo”

Lo guardai. Guardai il corpo di quel ragazzo steso per terra. Guardai il ragazzo che aveva rubato il mio primo bacio nonostante fossi un’assassina. 

I miei sentimenti per lui erano tornati. I miei capelli tornarono castani anche se rimasero alcune sfumature nere e i miei occhi azzurri ma intorno alla pupilla erano rossi. Ma la vecchia me era tornata. 

“NO!” – dissi con lo sguardo basso e un sorriso nascosto. “Mi dispiace Staz, non sono più sotto il tuo controllo.”

“C-cosa dici? E’ impossibile! La follia.. Il sangue nero!”

“Sono ancora dentro me, ma riesco a controllarli. Ho il predominio su di loro!”

“Bastarda!”

Scomparve dalla mia testa. Non sentivo più niente.

Liz: Kiid! – corsi subito verso di lui. – Kid.. Kid! – nonostante lo scuotessi, niente. Non si muoveva. – Oddio.. Che cosa ho fatto? – le lacrime scendevano dal mio volto mentre lo tenevo tra le mie braccia.
-
Voce: Stai tranquilla. Non l’hai ucciso, o almeno non sei arrivata a tal punto. E’ solo svenuto dal dolore, tutto qui. 
-
Liz: E Crona? – mi girai per vedere il suo corpo immobile.
-
Voce: Anche lui, nonostante i colpi, è vivo. La vecchia Liz è riuscita a controllarsi dopotutto.
-
Liz: Ed è appena tornata. – sorrisi con gli occhi lucidi. 
-
Voce: Sei pronta ad andare? 
-
Liz: Ho una richiesta da farti. – asciugai gli occhi.
-
Voce: Chiedimi tutto. 
-
Liz: Teletrasportaci nel nascondiglio di Staz. 
---------------------------------------------------------------

[Shibusen/ Death Room]

Maka: Oddio, non posso crederci! Sono tutti vivi! – aveva le lacrime agli occhi per la felicità. 
-
Stein: Liz è davvero in gamba, riuscire a domare la follia alla sua età quando è impossibile farlo anche per gli adulti. – disse con stupore.
-
Spirit: Tu ne sai qualcosa vero Stain? – disse con ironia. 
-
B*S: Yaaahoooooooo! Liz è una forza!
-
Patty: Sorellona.. – disse unendo le braccia e lasciando cadere le lacrime di gioia.
-
Marie: Però non avete notato qualcosa di strano?
-
Sommo Shinigami: Già..
-
Ox: Perchè Liz è voluta andare da sola dal Kishin? 
-
Azusa: Bhè, questo è un punto a nostro favore. Riuscirò a localizzarli finalmente. 
-
Maka: Ha ragione!
-
Sommo Shinigami: Speriamo bene..
---------------------------------------------------------------

[Nascondiglio del Kishin]

Staz: STUPIDO! STUPIDO! STUPIDO! Sapevo che era potente ma come ho fatto a fidarmi così facilmente?! – disse dando calci ovunque. 

“Che cos’è?” – pensò. Senti qualcosa provenire dal libro, un fruscio di pagine. Improvvisamente apparve Liz, con in mano la sua spada. 

Staz: Ei Liz, che cosa fai qui? – disse ironicamente.
-
Liz: Kishin, non ti perdonerò per quello che hai fatto a me e ai miei amici. 
-
Staz: E cosa vorresti fare ragazzina? 
-
Liz: SONO QUI PER UCCIDERTI!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Arrivano i rinforzi: La fuga del Kishin ? ***


Staz: Oh, ma davvero tu vuoi uccidere me? Colui che ti ha dato la forza e la magia? – mi guardava con quegli occhi perfidi e malvagi mentra girava intorno a me.
-
Liz: Ti sono grata per questo, mi hai fatto capire come si ci sente ad essere forti. Ma non posso perdonare ciò che hai fatto a me e ai miei amici!
-
Staz: Pff, peccato. Mi sei stata davvero utile e purtroppo non posso toglierti la magia.
-
Liz: C-cosa? – dissi con stupore.
-
Staz: Si, purtroppo una volta che hai la magia non te la posso più togliere. Per questo motivo ti avevo fatto perdere la memoria.
-
Liz: “Posso tenermi tutto questo potere, tutta questa forza”, pensai e stranamente mi sentti sollevata da quelle parole. La mia paura stava svanendo.
-
Staz:Vedo che hai portato con te i tuoi amici, che stupida che sei. – abbassò lo sguardo sorridendo.
-
Liz: C-cosa vuoi dire?
-
Staz: Dovrai proteggerli no? Quindi non potrai concentrarti del tutto nel combattimento, bene.. TI UCCIDERO’ AHAHAHAHA. – rialzò lo sguardo e in quegli occhi e in quella risata vidi il male.
---------------------------------------------------------------

[Shibusen/ Death Room]

Azusa: TROVATI! – stava usando il suo potere per rintracciare Liz e gli altri. – Si trovano in una grotta sotteranea vicino Carson City, non è molto lontano da qui!
-
Stein: Bene! Maka, Black Star e tutti gli altri, preparatevi!
-
Spartoi: Si!
-
Sommo Shinigami: Che intenzioni hai Stein?
-
Stein: Ovvio no? Andiamo a salvarli!
-
Marie/Spirit: Voglio venire con te!
-
Sommo Shinigami: No Spirit, tu rimarrai qui con me e Azusa. Sid e Marie invece andranno con Stein e la Spartoi.
-
Spirit: Uffa! Non è giusto.. – si accucciò in un angolo.
-
Maka: Papà mi fai vergognare – si mise ma mano in faccia dalla vergogna.
-
Sid: Se posso vorrei venire insieme ai miei uomini.
-
Sommo Shinigami: No, non possiamo muoverci in così tanti. Non voglio mettere in agitazione gli altri studenti.
-
Azusa: Allora è deciso, andate! Io cercherò di mettermi in contatto con Liz – chiuse gli occhi e iniziò il collegamento.
---------------------------------------------------------------

[Nascondiglio del Kishin]

Staz: Dimmi Liz, come ci si sente ad essere ancora mia schiava? – mi aveva messo in ginocchio solo con un’ondata di follia. Nonostante riuscissi a dominarla, il petto mi faceva male.
-
Liz: Ma-le-det-to.. – continuava a girarmi intorno. – Io non sono più sotto il tuo controllo, bastardo!
-
Staz: Ah giusto. – si inginocchiò davanti a me – Tu riesci a controllarti adesso e non..


“Liz, mi senti? “ – una voce molto familiare risuonava nella mia testa.

“ Azusa! Sei tu?”

“Si! Non preoccuparti gli altri stanno arrivando, sono già in viaggio”
 
“Che meravigliosa notizia, grazie Azusa! Ma come sei riuscita a trovarmi?”

“Bhè adesso la tua anima è più percettibile rispetto a prima, anche se la follia è potentissima”

“Grazie..” – improvvisamente mi sentii presa per i capelli.

Staz: Brutta stronza, nessuno ti ha insegnato che quando la gente parla devi ascoltare? – mi lanciò verso una sedia.
-
Liz: Eh, fossi in te farei meno in grande – dissi con il sangue che mi perdeva dalla testa, ma dopotutto il mio sangue è nero. Utilizzai queta ferita a mio vantaggio, come Crona, lo utilizzai come scudo e lo attaccai.
-
Staz: Ahaha davvero credi che caschi ad un trucco come questo? – schivò l’attacco.
-
Liz: No, infatti. Ma fossi in te mi metterei in guardia. – sentivo delle anime potentissime avvicinarsi, mi sorpresi del fatto che non le sentisse, forse era la rabbia, lo stavo facendo innervosire. Si avvicinò di nuovo e mi prese per il viso e lo avvicinò al suo.
-
Staz: Cazzo credi davvero che abbia paura .. – improvvisamente un colpo, la porta di aprì. Una luce, una falce. Erano arrivati.
-
Maka: Penso che adesso devi iniziare ad averla – entrò insieme a tutti gli altri.
-
Liz: “Sono felice, finalmente siete arrivati” – pensai.
-
Tsubaki: Liiiiiiiiiiiz! – sentii, poi il nulla.
---------------------------------------------------------------
 
[Death City/ Casa Death e Thompson]
 
Liz: “D-dove sono?” – pensai. Improvvisamente un rumore veniva dal’altra stanza e la porta si aprì.
-
Patty: Sorellona.. – aveva le lacrime agli occhi- Sorellona finalmente sei tornata! – mi abbracciò.
-
Liz: Patty, quanto mi sei mancata. – l’abbracciai come se non l’avessi mai più lasciare.
-
Maka: Ma perchè piangi Liz? – la vidi sulla soglia della porta, c’erano anche Soul, Black Star e Tsubaki.
-
Liz: No, niente – mi asciugai le lacrime- Un brutto ricordo – sorrisi.
-
B*S: Certo che ce ne hai dato del filo da torcere. Perfino ad un dio come me! – abbassò lo sguardo.
-
Liz: Scusate per tutto quello che vi causato.. – l’aria diventò pesante.
-
B*S: Ma che dici! Su col morale! – mi lanciò una frecciatina con lo sguardo e mi diede una pacca sulla spalla.
-
Tsubaki: Già, ormai è passato. – mi sorrise.
-
Liz: Eh.. “Bastardo, mi hai fatto male!”- pensai. – Maka, perchè sono qui? Cos’è successo a Staz?
-
Maka: E’ scappato. Dopo che tu sei svenuta, disse:”Bhè, per questa volta vi lascio andare. Ci rivediamo presto Shibusen” e poi scomparve nel nulla. Non abbiamo più sentito la sua presenza da nessuna parte e come svanito nel nulla, anche se alla Shibusen sono tutti in pensiero, in allerta.
-
Liz: Capisco.. – mi guardai intorno e notai una cosa. – Dov’è Kid? E Crona?
-
Patty: Oh, Kid e Crona sono in infermeria sorellona. Li hai ridotti maluccio eh! – un senso di colpa invase il mio corpo, volevo andare a vederli.
-
Liz: Accompagnatemi per favore, voglio vederli .
-
Camminando per le strade di Death City provai un forte senso di nostalgia, ma nonostante tutti i miei amici erano con me mi sentivo sola.
Tutti in città e a scuola mi guardavano male: “Che cosa ci fa lei qui?”, “Con che faccia si fa vedere?”. Queste erano le parole che si udivano nei corridoi, ma non mi importava, ero determinata a vedere Kid.
Davanti l’infermeria vidi la Neygus parlare con Crona.
-
Neygus/Crona: Oh ciao Liz! – mi sorrisero, perchè lo facevano?
-
Liz: Oh.. Emh.. Salve.. Crona vedo che ti sei ripreso.. – dissi imbarazzata.
-
Crona:  Oh Si! – sorrise.
-
Ragnarok: Hai un conto in sospeso con me! – mi disse.
-
Liz: Ih, ok – sorrisi- Kid è ancora dentro?
-
Neygus: Si, ma sta bene anche lui tranquilla.
-
Liz: Posso entrare?
-
Neygus: Certo! – mi aprì la porta – Vi lasciamo soli.
-
Ringraziai la Neygus e solo quando chiuse la porta mi girai. Vidi Kid disteso nel letto con alcune bende sul corpo. Il mio senso di colpo aumentò notevolmente.
Dormiva e non volevo svegliarlo, così mi avvicinai alla finestra. C’era il sole, il calore dei raggi mi riscaldava. Mi mancava la mia città. Era da tanto che non provavo una quiete così, ma quando mi girai e vidi di nuovo Kid la rabbia nei miei confronti aumentò, tanto che dieti un pugno al muro.

“Wow, nello stesso punto dove lo diede lui quella volta” – pensai e le lacrime iniziava a scendere.

Mi avvicinai al letto di Kid e gli strinsi la mano, quello mano mi trasmise un calore che neanche il sole mi trasmetteva. L’avvicinai al mio viso e le lacrime continuavano a scendere.
-
Kid: L-Liz? – aprì gli occhi.

Liz: Oh scusa – cercai di frenare le lacrime – Ti ho svegliato!
-
Kid: Ssh, fa niente. Sono felice di aver visto il tuo volto per primo. E non devi piangere Liz – mi asciugò le lacrime.
-
Liz: K-Kid.. Mi dispiace! – non riuscii a frenare le lacrime.
-
Kid: Vieni qui stupida. – aprì le braccia e, senza pensarci due volte, lo abbracciai.

Rimanemmo così a lungo, immobili. I nostri cuori erano così vicini.

“Kid, per caso quel giorno, avevi inghiottito una calamita per il mio cuore? Perchè non riuscivo a staccarmi da te” .

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Momento di pace: dov’è finito il Kishin? ***


Rimanemmo in quella posizione a lungo e senza accorgercene ci eravamo addormentati. Quando mi svegliai, mi trovai ai bordi del letto e vidi Kid già sveglio che mi guardava e sorrideva. 

Liz: C-che hai da guardare? – dissi tra uno sbadiglio. 
-
Kid: Ma niente, solo la ragazza che stava per uccidermi. – disse con aria ironica.
-
Liz: Eii, t-ti ho detto che mi dispiace.. – abbassai lo sguardo e arrossii.
-
Kid: Ahaha scherzavo stupida. – mi accarezzò la testa. 
-
Liz: “Odio quando fai così” – pensai. – Mi fai incazzareeeeeeee! – gli diedi un pugno in faccia e lo feci volare dal letto. 
-
Kid: Oh.. Oh.. Oh.. Vacci piano però! – disse accarezzandosi la guancia – La tua forza è aumentata molto lo sai!
-
Liz: Non mi importa, ti sta! – dissi con aria superficiale incrociando le braccia. 
-
Kid: Certo, certo! – sospirò.
-
Liz: “Idiota” – pensai e gli sorrisi. –Dai alzati, hai intenzione di stare lì per terra tutto il giorno? – gli porsi la mano. 
-
Kid: Oh, certo che no – prese la mia mano – Al mio posto ci sarai tu – disse sorridendo. 
-
Liz: Eh? – mi tirò e caddi sopra di lui. Cominciò a farmi il solledico sui fianchi, cosa che odiavo. – Smettila subito! Ahaha!
-
Kid: No, mi devo vendic- un rumore nel corridoio, troppo vicino alla porta. – Oh no..
-
B*S: Eccomi qui! E’ arrivato l’illustre sottoscritto! – era Black Star che sfondò la porta – Ei Kiiiiiid! Oh? – ci guardò e rimase stupito. – Ei che fate voi due a terra così vicini? Ehehe porcellini!
-
Tsubaki: Abbiamo interrotto qualcosa? Scusate.. – si chinò.
-
Kid/Liz: Oh no! Non è come sembra! – ci alzammo contemporaneamente di scatto, imbarazzati. 
-
Soul: Voi non me la raccontate giusta! – si avvicinò a Kid insieme a Black Star .
-
B*S/Soul: Ei Kid, ci nascondi qualcosa? – dissero con un sorrido malizioso. 
-
Kid: M-ma cosa dite! – era nervoso e tutto rosso. 
-
Maka: Sooooooul! Black Star! – gli tirò un bel Maka-Chop ad entrambi! 
-
Kid: Oh, grazie Maka! Non li sopportavo già più – disse aggiustandosi. 
-
Liz: Che sorpresa vedervi tutti qui. – sorrisi – E Patty?
-
Herry: Ci aspettavi? – disse sorridendo davanti alla porta. 
-
Patty: Ciao!
-
Liz: A lei si a te no! 
-
Herry: Cattiva – disse deprimendosi in un angolo e Patty che lo consolava. 
-
Maka: Ah giusto! – si girò verso di me.
-
Liz: Cosa? 
-
Maka: Abbiamo deciso di organizzare un’uscita per il tuo ritorno Liz! – mi sorrise.
-
Tsubaki: Si si, è da tanto che non ci divertiamo tutti insieme! 
-
Liz: M-ma non ce n’è mica bisogno! – arrossii, non me l’aspettavo.
-
Kid: E perchè no? Dopotutto è da tanto che non organizza qualcosa. – disse seriamente. 
-
Tutti: Daai Liz!
-
Liz: “Com’è bello avere delle persone così al proprio fianco. Adoro i miei amici” – pensai. – E va bene! – sorrisi.
-
Tutti: Sii! – urlarono dalla gioia.
-
Stein: Oddio, cos’è tutta questa confusione? – apparve sulla soglia della porta insieme a Spirit.
-
Liz: Oh salve professore!
-
Stein: Vedo che ti sei ripresa del tutto adesso – si avvicinò verso di me e mi osservò.
-
Spirit: E sei cresciuta anche parecchio ultimamente! – lo stesso fece lui. 
-
Maka: Papà stai lontano da Liz – disse con aria disgustata. 

-
Spirit: Non sto facendo nulla! 
-
Stein: Emh, tornando a noi. Liz, Kid, lo Shinigami vi vuole nella Death Room. Vi deve parlare. 
-
Kid: Mio padre? Va bene, andiamo Liz – si diresse verso il corridoio.
-
Liz: Arrivo! – ero preoccupata ma nonostante ciò ero curiosa di ciò che voleva dirmi Shinigami-Sama. Dietro di noi c’erano il professore e Spirit.
---------------------------------------------------------------

[Death Room]

Sommo Shinigami: Salve, salve, salve! Oh bentornata Liz!
-
Liz: G-grazie.. – sorrisi.
-
Marie: Sono felice che tu stia bene! – mi abbracciò.
-
Liz: Sono felice anche io professoressa.. 
-
Kid: Dunque padre, cosa volevi dirci? – lo guardai e vidi che il suo volto era serio. 
-
Sommo Shinigami: Dunque.. La prima cosa che voglio dirvi è che Staz è come sparito. 
-
Kid/Liz: Cosa? – eravamo sorpresi. 
-
Sommo Shinigami: Si, abbiamo uomini in ogni parte del mondo e non sembra esserci stato nessun fatto che possa essere collegato alla follia del Kishin. 
-
Liz: “E’ vero, la follia dentro di me è molto diminuita ultimamente. Però io lo sento ancora. Bastardo, a che gioco stai giocando?” – pensai stringendo i pugni. 
-
Kid: Liz, tutto bene? – mi girò verso di lui.
-
Liz: Oh, si! Stavo solo pensando – sorrisi.
-
Sommo Shinigami: La seconda cosa riguarda Liz – mi guardò, sapevo che oggi si sarebbe parlato anche di me .
-
Kid: Padre, prima che inizi a dire qualcosa sappi che ho scoperto che Liz non era a conoscenza di ciò che faceva, era sotto il controllo del Kishin grazie ad un incantesimo, quindi non le si può dare del tutto la colpa. – lo interruppe. Aveva lo sguardo basso e i pugni chiusi.
-
Sommo Shinigami: Si, lo sapevo. Ma non possiamo non dire che non era lei ad uccidere quelle persone e poi è ancora sotto il controllo della follia, per non dire che ha adesso l’abilità della magia. 
-
Kid: In poche parole, cos’hai intenzione di fare? 
-
Sommo Shinigami: Quello che avevi emesso anche tu. Sentenza di mor--
-
Kid: Mai! – si mise davanti a me con le braccia aperte come se volesse proteggermi. 
-
Liz: K-Kid..
-
Kid: Liz, ascolta non permetterò che ti tocchino – disse con sguardo basso – A costo di mettermi anche contro il mio stesso padre! – alzò la testa e i suoi occhi erano lucidi, pieni di odio per le parole che in quel momento suo padre stava dicendo. 
-
Sommo Shinigami: Sei proprio sicuro di questa decisione? – ci guardò.
-
Kid: Si! – disse con convinzione. 
-
Sommo Shinigami: Oh, oh, oh! Bene, bene, bene! – sorrise.
-
Kid/Liz: Eh? – rimanemmo a bocca aperta.
-
Sommo Shinigami: Che c’è? Anche io ero contro la tua scelta di ucciderla, dopotutto è una grande allieva della Spartoi. Tuttavia, dovrò metterti alla prova Liz! 
-
Liz: C-che tipo di prova?
-
Sommo Shinigami: Ti manderò in varie missioni da sola per testare la tua forza e le tue nuove abilità di arma magica.
-
Kid: Ma padre non sarà pericolo-
-
Liz: Kid, basta così.. Posso farcela, credi in me! – sorrisi.
-
Sommo Shinigami: Allora è deciso, domani comincierai le prove qua alla Shibusen mettendoti contro professori e studenti, successivamente comincieranno le missioni. 
-
Liz: O-ok! Sono pronta.
---------------------------------------------------------------

Staz: Oh, bene. Liz molto presto partirà da sola. Ihihi. Quelle prove saranno un pò più difficili del previsto mia cara. Shibusen, siete così prevedibili ahahahaha! 

---------------------------------------------------------------

[Shibusen]

Liz: Kid, vado a casa a riposare.. 
-
Kid: Ti accompagno? 
-
Liz: No, grazie.. Voglio pensare un pò. 
-
Kid: O-ok, stai attenta! – mi salutò. 

-
Arrivata nel cortile della scuola, mi fermai ad osservare la Shibusen. 

“La mia vita è proprio cambiata da quando sono entrata in questa scuola, da una semplice arma adesso sono un’arma magica. Wow.. 
Shinigami Sama ho notato che non ha molta fiducia in me, ma grazie alle missioni posso raccogliere anime per diventare Death Scythe come volevo, tranne per il fatto che non sarò con Kid.. Saremo di nuovo lontani, ma va bene così..” – pensai.

Presi il mio Mp4 e cliccai sulla prima traccia.

[http://www.youtube.com/watch?v=TkrLLlYc6So]

Le lacrime iniziavano a bagnare il mio viso, ma sorrisi lo stesso. 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Allenamenti: sarò in grado di dimostrare quanto valgo? ***


Tornata a casa, non riuscivo a trattenere la rabbia. Uscii nel giardino e iniziai a lanciare colpi e a dare calci a qualunque cosa. 
“DEVO ESSERE FORTE. DEVO ESSERE FORTE. DEVO ESSERE FORTE” – continuavo a ripetermi. 
Finito di sfogarmi, andai a farmi una doccia e mi fermai davanti la camera da letto di Kid. Quell’enorme letto era vuoto, lui non c’era. Mi distesi per qualche secondo e cominciai a pensare, pensieri stupidi passavano per la mia testa. Il cuscino aveva il suo odore, arrossii per un momento, ma era un profumo dolce, paragonabile all’amore forse. Lo abbracciai e mi addormentai.
Il giorno dopo mi risvegliai nel suo letto e vidi che l'avevo perso durante la notte l’asciugamano di ieri, che imbarazzo se lui fosse passato di qui. Mi alzai, mi lavai e cercai qualcosa di semplice da mangiare, non mi andava di cucinare di prima mattina. 
Cercavo qualcosa di decente da mettere quando vidi l’orario, era tardissimo! Le lezioni stavano per cominciare! Ah no, già vero.. Io ormai ho finito di frequentare le lezioni, ma la Shibusen mi aspettava lo stesso.
Mi sistemai e andai verso la porta per mettermi le scarpe, quando.. 
-
Voce: Si padre, la sono venuto a prendere.. Si si, non ti preoccupare. Ciao.
-
Guardai nel buchino della porta. “No”– sospirai. Aprii la porta e Kid cadde a terra poichè era appoggiato ad essa. 
-
Liz: Che ci fai qui? – dissi mettendomi le scarpe.
-
Kid: Oh, di prima mattina siamo di pessimo umore? Comunque buon giorno anche a te! – disse alzandosi.
-
Liz: Fa di meno lo spiritoso, vendendo te di prima mattina non è che sia il massimo- “Ma che sto dicendo?” – pensai. 
-
Kid: Oh bhè, mi dispiace se la mia visita non è di tuo gradimento! – si arrabbiò e incrociò le braccia.
-
Liz: Comunque perchè sei qui? – dissi con aria superficiale.
-
Kid: Ti ricordo che questa è anche casa mia! – urlò. – Comunque sono qui perchè volevo venire a prenderti, volevo fare la strada insieme – arrossii.
-
Liz: Oh ma davvero? – gli lanciai un mezzo sorriso. 
-
Kid: Sei sempre una ritardataria eh Li-
-
Liz: Sta zitto e muoviti. – gli diedi un colpo di borsa per farlo tacere. Rimase zitto per un pò, come infastidito dal gesto che avevo fatto.
-
Kid: Senti Liz – disse guardando in alto.
-
Liz: Mm? – mi incuriosì.
-
Kid: Tu.. ti senti, come dire, diversa? Col sangue nero, la follia e la magia dentro di te.
-
Liz: Mm, non so come spiegartelo ma è come se non fosse successo nulla – guardai anche io in alto.
-
Kid: Davvero? – mi guardò incuriosito.
-
Liz: C-certo! - sorrisi. 

Mentivo, ovvio che mentivo. La mia forza era aumentata smisuratamente, il mio sangue mi rendeva indistruttibile, la follia e la magia mi rendevano pericolosa. I miei capelli erano adesso neri e castani, i miei occhi azzurri e intorno alla pupilla rossi. Ovvio che ero diversa, adesso ero un mostro e mi odiavo per questo. Ero sicurissima che questo cambiamento avrebbe distrutto una volta per tutte quello che poteva esserci tra me e Kid, ma adesso era definitivo.
Arrivati alla Shibusen, nel cortile ci attendevano Shinigami-sama e professori, Maka e gli altri compresi.
-
Liz: Buon giorno a tutti – dissi con aria seria. 
-
Sommo Shinigami: Bene Liz, sei pronta a cominciare? – si abbassò verso di me.
-
Liz: Ovvio, sono qui per questo no? – mi incamminai verso gli spogliatoi femminili, mi attaccai i capelli e indossai il mio completo – Woow, mi sono cresciute le tette! – dissi guardandomi allo specchio – “Ma che vado a pensare in un momento come questo?” – dissi tra me e me e ritornai seria.
Uscii di nuovo nel cortile e vidi Shinigami-sama che parlava con gli altri. Kid, messo in disparte, si avvicinò verso di me. 
-
Kid: Metticela tutta mi raccomando, mostra quanto vali – sorrise.
-
Liz: Ovviamente – dissi guardando verso il sommo Shinigami.
-
Sommo Shinigami: Bene Liz, dovrai affrontare ben quattro combattimenti e la maggior parte dei tuoi sfidanti saranno in coppia con i loro partner. Ti va bene?
-
Liz: Certo – in quel momento la mia concentrazione era al massimo.
-
B*S: Tsk, quante arie che si da. Adesso vedrà che contro l’illustre sottoscritto dovrà abbassare la cresta – disse tra se e se, lanciandomi uno frecciatina con lo sguardo. 
-
Sommo Shinigami: Allora, i primi saranno Maka e Soul – ci sistemò uno di fronte all’altro, già Soul era trasformato in falce – e’ ammesso qualunque attacco che sia però limitato nella potenza di attacco, non ci devono essere incidenti pesanti. Cominciate!

Tutta la Shibusen aveva interrotto le lezioni e tutti gli studenti erano affacciati o scesi in cortile per assistere agli scontri. Maka si lanciò verso di me come una furia, mi attaccò un centinaio di volte, ma i suoi colpi non avevano effetto su di me neanche il Majogari . 
-
Maka: Soul proviamo con -
-
Soul: Va bene! 
-
Soul/Maka: Eco dell’anima! – stavano per usare il Majingari, erano troppo prevedibili. 
-
Kid: Maka, Soul fermi! – urlò – Padre fermali!
-
Sommo Shinigami: Kid, guarda con attenzione. 
-
Kid: S-si . 
-

Maka/Soul: Majingariiiiiiiiiiiiiiiii! – si lanciarono contro di me, la falce mi aveva avvolto completamente. 
-
Liz: Madness Magic – bisbigliai. Creai un campo di forza impenetrabile, il colpo di Maka e Soul era fallito e fu rispedito indietro.
-
Maka: M-ma cosa? – era scioccata.
-
Liz: Madness Magic – trasformai metà del mio braccio in una pistola e lanciai il colpo. Li prese in pieno e li fece volare per terra. Non era il mio vecchio semplice colpo, la sua potenza si era quadruplicata. 
-
Stein: Straordinario – fece uscire una nuvola di fumo. 
-
Soul: M-ma come ha potuto fermare il Majingari? – non si reggeva in piedi, mentre Maka era per terra e mi lanciò un sorriso. 
-
Sommo Shinigami: Neygus porta quei due in infermeria, il secondo scontro sarà contro Stein e Marie. 
-
Stein: Io mi ritiro! – alzò la bandierina bianca.
-
Sommo Shinigami: Come, come, come? 
-
Stein: E’ troppo forte per me. – disse senza troppi giri di parole.
-
Sommo Shinigami: Oh, ehm, allora è il turno di Black Star e Tsubaki. Cominciate!
-
Black Star: Preparati a provare dolore – disse mettendosi davanti a me .
-
Liz: Non ci giurerei – gli lanciai un sorriso di sfida. 

Decise di non utilizzare Tsubaki e si lanciò verso di me a mani nude, decisi di fare lo stesso mi sarei misurata contro di lui solo con la forza del corpo. 
Riuscii a schivare quasi tutti i suoi colpi, pochi andarono a segno ma mentre stavo per schivare un pugno, riuscì a girarmi e a lanciarmi l’onda della sua anima. Caddi a terra, forse era un movimento istintivo, dopotutto non avevo provato dolore.
-
Black Star: Che c’è ti arrendi? Ahaha sfigata!
-
Liz: Non mi hai fatto nulla! – mi alzai di scatto e mi lanciai contro di lui. Un pugno sullo stomaco e un calcio alto sul viso, sono bastati per metterlo KO.
-
Tsubaki: Black Star.. – andò verso di lui. 
-
Spirit: Incredibile, è riuscita a mettere KO Black Star che nel combattimento corpo a corpo è imbattibile. 
-
Stein: Non c’è che dire, è davvero potente. 
-
Liz: Sommo Shinigami, chi è il mio ultimo avversario? – dissi asciugandomi il sangue dal labbro. 
-
Voce: Qualcuno che può paragonarsi a te – spuntò dal nulla.
-
Sommo Shinigami: Il tuo ultimo avversario è Crona.

“Finalmente qualcuno che sa veramente cosa di prova ad avere questa forza. Ci sarà da divertirsi vero Crona?” – pensai.
---------------------------------------------------------------

[Crona]

Mi avvicinai verso di lei, non mostrava completamente stanchezza. “Com’è possibile?” – pensai.
Mi guardò fisso, quel suo sguardo minaccioso e penetrante mi piaceva. Lei dopotutto sta passando ciò che ho passato io. 
-
Sommo Shinigami: Cominciate!
-
Non si muoveva, aspettava forse che facessi la prima mossa. Ci guardammo a lungo.
-
Ragnarok: “Che aspetti stupido, attacca!” 
-
“Si, andiamo” 

Mi lanciai contro di lei, i miei attacchi erano nulli, riusciva a schivarli senza problemi, era davvero abile. Pronunciò quelle sue parole maledette e gli spuntò la famosa spada dal braccio. Avevo già combattuto contro quella spada e finì male. 
Mi attaccò un centinaio di volte. Spada contro spada, sangue nero contro sangue nero, follia contro follia. Se non era per la mia spada demoniaca e le mie abilità di spadaccino, il duello sarebbe finito da un pezzo, lo ammetto. Tutti intorno a noi erano scioccati da quel combattimento. 
Improvvisamente si fermò.
-
Liz: Crona, sinceramente, vuoi ancora continuare? – era sudata, proprio come me, ma sapevo che non era stanca. La nostra forza è illimitata.
-
Crona: I-io.. – abbassai lo sguardo per un momento. 

Quel momento, in altre circostante, mi sarebbe stato fatale. Mi attaccò dall’alto e riuscì a mettermi a terra. Mi rialzai dopo qualche minuto ed ero nero di rabbia.
-
Crona: Ragnarok, eco dell’urlo! – gli lanciai un sorriso di sfida, lei ricambiò.

Il mio attaccò non le dava fastidio, non provava nessun dolore fisico ne mentale. “Ah giusto, dimentico che lei è come me” - pensai. In quel momento presi una decisione. 
-
Crona: Sommo Shinigami, io mi arrendo – alzai il braccio come segno di sconfitta – Liz, congratulazioni sei davvero fortissima – sorrisi. 
-
Liz: Oh, grazie Crona – mi sorrise. 

Mi girai per tornare a scuola, Ragnarok era infuriato con me, odiava perdere sopratutto arrendersi. Ripensai per un momento al sorriso di quella ragazza dagli occhi azzurri e rossi. “E’ questo che tutti chiamano amore?” –
---------------------------------------------------------------

Finiti i combattimenti. Nella scuola, maggior parte degli alunni mi fecero i complimenti, altri invece continuavano a credermi una minaccia. 
“Sono soddisfatta di questa giornata” – dissi dirigendomi verso le scale per tornare a casa, quando vidi Patty rincorrermi. 
-
Patty: Sorellona sei stata grande! – mi saltò di sopra. 
-
Liz: Oh, grazie Patty! – sorrisi. 
-
Ci sedemmo lungo i bordi della scuola, parlando un pò delle nostre aspettative e dei nostri sogni per il futuro.
-
Liz: Patty, ma tu vuoi diventare Death Scythe? – dissi con sguardo rivolto al cielo. 
-
Patty: Mm, non mi importa più di tanto veramente. E a te sorellona?
-
Liz: Si, così inizierò ad essere guardata con occhi diversi da tutti gli altri e non vergognarmi più di ciò che sono. 
-
Patty: Oh, capisco! – mi guardò con ammirazione – E oltre questo cosa desideri sorellona? 

C’era qualcos’altro che io desideravo con tutta me stessa, era qualcosa di estremamente dolce e allegro. Solo al pensiero mi spuntò il sorriso. 

Liz: Il sogno di ogni ragazza Patty.. 


Sposarmi . 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Giorno di festa: secondo ballo per la Shibusen? ***


Stamattina camminando per i corridoi vicino la Death room, mi accadde qualcosa di veramente strano.
Vidi uscire una strana ragazza, mai vista prima d’ora qui a scuola e di certo non era un tipo che potesse passere inosservato. 
Indossava un mantello nero con cappuccio, le copriva maggior parte del visto e lasciava scoperto solo poca parte del collo, capii che era una ragazza dalle forme che si notavano parecchio. Capelli lunghissimi e neri, alta quasi quanto me. Un tatuaggio sulla parte sinistra del collo, un tatuaggio molto strano che riuscii ad intravedere per caso. La cosa che mi sorprese davvero fu l’aura negativa che emanava non avevo mai conosciuto una persona così, però la sua anima mi era familiare.
Chi era quella ragazza? E cosa faceva dal Sommo Shinigami?


Finito i miei soliti allenamenti in palestra stavo per tornare a casa quando..
-
Maka: Ei, dove pensi di andare? – mi diede un Maka Chop.
-
Liz: Ai.. a casa?
-
Patty: NON DIRE CAZZATE SORELLONA! – mi urlò.
-
Tsubaki: Sai che giorno è oggi vero? – sorrise.
-
Patty: Non puoi andartene oggi sorellona – rise.
-
Maka/Tsubaki/Patty: Oggi giornata tra ragazze! – dissero contemporaneamente.

Camminando per circa 4 ore. Vestiti, accessori, trucchi, vestiti, accessori, trucchi sempre così. Non ero più abituata a quel tipo di giornate e cercavo in tutto modi di svignarmela ma Maka riusciva sempre ad acchiapparmi. Mi fecero provare ogni tipo di abbigliamento, trucco o accessorio, uscivamo con circa 2 buste da ogni negozio e la maggior parte erano regali per me, non voluti spontaneamente, ovviamente.
Finalmente si decisero di riposare e ci sedemmo in un bar vicino.

Maka: Liz, cosa prendi? Ovviamente offro io – disse seriamente.
-
Liz: Oh, niente davvero.. Basta così per oggi, fate offrir-
-
Maka/Tsubaki/Patty: NON SE NE PARLA! – per un momento la loro testa diventò enorme, dai loro occhi uscì del fumo e le loro lingue erano quelle di un serpente. Ero terrorizzata. 
-
Liz: A-allora prendo una granita – dissi imbarazzata.
-
Maka: Tutto qui? – disse con aria sorpresa.
-
Liz: Si!
-
Maka: Bene.. Tsubaki? Patty? Cosa prendete voi? 
-
Tsubaki: Per me un cono doppio gusto, grazie – sorrise.
-
Patty: Per me.. Una pizzaa! – rise.
-
Liz/Maka/Tsubaki: Eeeeh? – rimanemmo scioccate da quella richiesta. 
-
Patty: Scherzo sceme – rise- una granita anche a me – sorrise.
-
Maka: Cameriere mi scusi, due granite, un cono doppio gusto e- guardò il listino – Un wafer con nutella e cocco grazie! – sorrise.
-
Cameriere: Subito!
-
Liz: “Che efficienza!” – pensai . La velocità del servizio mi lasciò stupita.
-
Maka: Liz dimmi – disse mangiando un pezzo di wafer.
-
Liz: Mm? 
-
Maka: Perchè hai preso solo la granita? Potevi prendere qualcosa di molto più gustoso! 
-
Patty: Deve tenersi in forma per il suo ragazzo – disse sorseggiando la granita.
-
Liz: P-Patty! – arrossii e sputai la granita.
-
Tsubaki: Sei fidanzata e non ce l’hai ancora detto? – si rattristò.
-
Liz: N-non sono fidanzata – dissi scuotendo la testa.
-
Patty: Per ora – disse di nuovo. 
-
Maka: Allora c’è qualcuno – disse avvicinandosi a me – Non è per caso.. Kid? – mi lanciò un sorriso malizioso.
-
Liz: C-certo che no! E poi come potrebbe mai piacermi un tipo così complessato? – mi volta, presi la granita e continuai a sorseggiarla. 
-
Maka: Giusto, giusto – mandò giù anche l’ultimo pezzo di wafer. 
-
Liz: Dai ragazze – mi alzai – Io vado a casa.
-
Tsubaki: Ma come? Di già? 
-
Liz: Si, mi preparo psicologicamente per stasera – dissi con ironia. 
-
Maka: Fai bene – disse seriamente. 
-
Liz: Bene – mi fece deprimere – A dopo! – le salutai con la mano e iniziai ad allontanarmi.

“Nonostante tutto, mi sono divertita. Che strano tornare ad uscire con le mie amiche dopo tanto tempo. Sembrava che il tempo non finisse mai e questa sensazione mi piace. Adoro quelle stupide!” – pensai camminando per le strade di Death City e mi spuntò un sorriso.
Però, avendo la testa tra le nuvole, andai contro qualcuno. 

Liz: Mi scusi – mi chinai.
-
Voce: Guarda, di nuovo quella stupida – quella voce irritante e conoscente.
-
Liz: Ciao Ragnarok – alzai la testa. 
-
Crona: Ignoralo, lascialo perdere proprio come faccio io – disse con superiorità.
-
Liz: Ciao anche a te Crona – che aria che aveva, come infastidito di vedermi – Dove stavi andando? 
-
Crona: Un giro così per passare il tempo, e tu? – arrossì.
-
Liz: Stavo tornando a casa – dissi seccata.
-
Crona: Comunque stai più attenta la prossima volta stupida, ciao – mi passò accanto e voltò strada. 
-
Liz: Crona, stasera ci sarai anche tu vero? – dissi incuriosita.
-
Crona: Ovvio – non si voltò, ma credo proprio che in quel momento arrossì.
-
Liz: “Che strano tipo che è Crona” – pensai e sorridendo continuai a camminare.

Arrivata a casa iniziai ad avere sonno ed il mio lettone era come se mi stesse aspettando. Mi buttai nel letto e mi addormentai. 

[2 ore dopo]

Sentii bussare alla porta, mi alzai ma camminavo simile ad una mummia. Avevo ancora sonno.
-
Liz: C-chi è? – dissi sbadigliando.
-
Kid: Io Liz apri! – disse tutto contento dall’altra parte della porta.
-
Liz: Vattene – mi allontanai. 
-
Kid: Apri subito stupida! – mi urlò. Gli aprii la porta e iniziavo a dirigermi di nuovo nella mia stanza. – Che cosa stai facendo? 
-
Liz: Kid.. abbassa la voce – dissi poggiando la testa sul cuscino. 
-
Kid: Alzati immediatamente e vestiti! Dobbiamo andare, manca poco all’appuntamento – mi urlò.
-
Liz: Va bene – mi alzai e cominciai a spogliarmi.
-
Kid: C-che stai facendo? – iniziò ad agitarsi e arrossì.
-
Liz: Mi sto cambiando no? – sbadigliai e chiusi gli occhi.

Sentii Kid andare in cucina ed aprire l’acqua. Improvvisamente mi arrivò un secchio d’acqua di sopra. 
-
Liz: Cosa fai idiotaa? – urlai.
-
Kid: Guardati allo specchio. – cercava di coprirsi gli occhi. 
-
Liz: Eh? – mi guardai allo specchio e vidi il mio corpo mezzo nudo, solo reggiseno e mutande – Eh.. eh.. eeeeeeeeeeeeh? Esci subito maniaco! – iniziai a tirargli la qualunque. 
-
Kid: A sarei io il maniaco? – uscì – Cerca di sbrigarti invece! – disse dall’altra parte della porta.
-
“Quel maniaco! Che imbarazzo, lo uccido!” – pensai e arrossii.
-
Liz: Andiamo – uscii dalla stanza.
-
Kid: Ma.. come ti sei vestita? – si mise le mani tra i capelli.
-
Liz: Che c’è di male? Jeans e maglietta, mica dobbiamo andare ad un ballo di gala! – dissi ed osservai il suo abbigliamento – Aspetta, perchè tu sei tutto elegante? – solo in quel momento notai i suoi vestiti.
-
Kid: Sei un caso perso! – portò la mano sul viso – Tieni – mi porse una busta – Vai e indossalo, ti aspetto in salotto – disse incrociando le braccia e allontanandosi.
-
Liz: Ok, ok! – tornai nella mia camera. 

“Chissà cosa c’è dentro” – pensai. Aprendo la busta, i miei occhi si illuminarono. All’interno era presente un vestito lungo e nero, aderente sui fianchi, con la schiena scoperta, con uno spacco sul nero che si allacciava al collo. Era meraviglioso, uno dei vestiti più belli che abbia mai visto, forse la cosa più bella era il fatto che me l’avesse regalato Kid. 
Non ci pensai due volte e lo indossai subito. Mi acconciai i capelli e uscii.
---------------------------------------------------------------

[Kid]

“Quella ragazza mi farà impazzire un giorno!” pensai sedendomi sul divano. 
“Spero che quel vestito gli piacerà” continuai a ripetermi costantemente. L’avevo scelto personalmente e pensai che indossato da Liz potesse stare bene. 
“Lei è così bella e alta, è ovvio che uno come me non gli possa piacere. Lei mi considera un moccioso che fa i capricci, nient’altro. SONO SOLO UN STUPIDO!” – pensai dando un pugno sul tavolo.

Liz stava perdendo troppo tempo, ma dopotutto era una ragazza anche se Liz è Liz. Improvvisamente sentii dei passi provenire dal corridoio. 
-
Kid: Finalmente hai finit- mi girai, non riuscii a pronunciare altre parole. Una visione bellissima davanti ai miei occhi.
-
Liz: Grazie Kid, è bellissimo! – sorrise.
-
Kid: T-tu sei – la osservai – Mm, ti sta veramente bene! – tossii arrossendo. 
-
Liz: Grazie ancora! Ma perchè tutta questa eleganza? – chiese incuriosita.
-
Kid: Vedrai – le porsi la mia mano – Andiamo – sorrisi. 

Uscimmo di casa prendendola a braccetto. Non parlammo molto durante la strada, forse per l’imbarazzo. 
-
Kid: Che imbarazzo – dissi a bassa voce per rompere il ghiaccio.
-
Liz: Cosa? 
-
Kid: Sei troppo alta! – arrossii.
-
Liz: Oh bhè, mi dispiace se la mia altezza di da fastidio! – lasciò il braccio e si allontanò.
-
Kid: Ma io.. – non mi aspettavo quella reazione.
-
Liz: Lo so, scherzavi – si girò e mi sorrise – Andiamo idiota – mi fece gesto con la mano.

Arrivammo alla Shibusen, si iniziò a guardare intorno.
-
Liz: Kid, ma cosa ci facciamo qui? – mi domandò.
-
Kid: E’ qui l’appuntamento – le presi la mano e la portai nella sala grande. 

La musica era già partita. Forse eravamo in ritardo (?) ma non importava. Aperta la porta, vidi gli occhi di Liz illuminarsi.
-
Liz: T-tutto questo.. è per me? – arrossì.
-
Kid: Si – sorrisi. 

Maka e gli altri si avvicinarono verso di noi, presero Liz e la portarono al centro della pista. Iniziarono a ballare. Quella sera, la ragazza considerata un mostro, con i capelli castani e neri e gli occhi azzurri e rossi brillava, facendo invidia alle stelle, era la regina della serata. Quella sera ci furono così tanti sorrisi che avrei voluto che quella notte non finisse mai. 
---------------------------------------------------------------

Tutto questo è meraviglioso. Tutto questo è per me. Non ringrazierò mai abbastanza i miei amici.
Vestiti eleganti, musica, cibo, bevande, balli. I miei amici, i professori , gli altri studenti e persino Lord Shinigami. E’ un ballo degno della Shibusen. Mi aspettavo qualcosa di esagerato, ma non questo. Questa giornata è iniziata bene e sta continuando ancora meglio. Non ricordavo neanche più cosa significasse la parola “felicità”, ma quella sera lo fui. 
Guardandomi intorno, vidi però Crona messo in disparte, come annoiato. 
-
Liz: Scusate, vado a sedermi un pò – sorrisi e andai verso Crona. 
-
Crona: Come mai la protagonista della serata è qui? – mi guardò e, contemporaneamente, bevve un drink.
-
Liz: Ti ho visto qui tutto solo e pensavo ti stessi annoiando – mi sedetti accanto a lui.
-
Crona: Non sono un tipo molto socievole. Mi diverto solo con le persone giuste – disse guardando i nostri amici.
-
Liz: Perchè scusa quelli laggiù non sono la compagnia giusta? – mi alzai e indicai verso di loro. Ero furiosa.
-
Crona: La compagnia è qualcuno con cui posso essere me stesso, che mi comprenda – disse con sguardo basso girando il bicchiere – Quella di cui parlo sei tu! – mi guardò negli occhi.
-
Liz: C-cosa? – arrossii. 
-
Kid: Oh, ehm, buonasera! – salì sul palco interrompendo la musica, sorridendo.
-
Liz: “Non vorrà mica cantare?” – pensai disgustata, non era bravo a cantare.
-
Kid: Vorrei ringraziare tutti voi per essere qui oggi insieme a me. Questa serata come sapete è dedicata al ritorno di una persona a cui tengo davvero, non solo perchè è la mia partner, ma anche perchè è una grande amica ed è fantastica. 
“Amica?”
Quindi propongo di fare un grande applauso ad Elizabeth Thompson, non è solo una studentessa eccellente ma la nostra allieva più forte adesso – applaudirono – E adesso si continua con un lento, prendete la vostra amata o la vostra partner e ballate – iniziò a scendere da palco.

La musica cominciò [http://www.youtube.com/watch?v=luwAMFcc2f8], Soul con Maka, Black Star con Tsubaki, Stein con Marie e molte altre coppie iniziarono a ballare.

Crona: L-Liz - arrossì.
-
Liz: Mm? 
-
Crona: Ti va di bal- 
-
Kid: Liz, ti va di ballare? – mi porse la mano e mi sorrise.
-
Liz: Si – dissi con serietà – A dopo Crona e trova qualcuna con cui ballare – sorrisi. 

Arrivati al centro della stanza, ci posizionammo e cominciò lui a condurmi. Iniziammo a ballare.

Liz: Da quando sai ballare? – chiesi stupita.
-
Kid: Da un bel pò – sorrise.
-
Liz: Quindi io per te sarei solo una partner giusto? – dissi guardandolo negli occhi, arrossendo.
-
Kid: M-ma cosa dici all’improvviso? – si girò.
-
Liz: “Sono solo un’amica!” – pensai e mi fermai. Presi il suo viso e lo girai verso di me – Kid dimmi la verità! – dissi furiosa.
-
Kid: I-io – arrossì.

Improvvisamente le porte della sala si aprirono, musica e balli si interruppero. Una ragazza mai vista prima entrò nella stanza e si avvicinava verso di me e Kid. La mia anima tremava, iniziai a sudare freddo. 

“Lei è quella di stamattina..” – pensai. – “Chi è quella ragazza? 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Ishima Kuroro: che cosa nasconda la nuova studentessa della Shibusen? ***


Tacchi alti e un mantello lungo e nero, che nascondeva un tatuaggio sulla parte sinistra del corpo. Anima cupa e potente. Un ragazza alta con un fisico invidiabile. Capelli lunghissimi, lisci e neri e occhi grandi e grigi, che sembravano nascondere qualcosa. Un sorriso, falso e malizioso. Una camminata superba, come se tutto intorno a lei non avesse nessun valore. Quello era lo spettacolo davanti a noi. 

Si avvicinò a noi lanciando frecciatine con lo sguardo agli ospiti. Lord Shinigami e i professori ci raggiunsero. Si fermò davanti a me e iniziò a fissarmi, dritto negli occhi, con quel sorriso odioso. 
-
Sommo Shinigami: Oh, oh, oh! Finalmente ti sei fatta vedere .
-
Maka: S-sommo Shinigami, chi è lei? – disse con voce tremolante. Avvertì anche lei qualcosa di strano in lei. 
-
Sommo Shinigami: Giusto. Ragazzi voglio presentarvi una nuova studentessa della Shibusen.
-
Kid: Nuova studentessa? Non ne sapevo nulla – disse guardandola incuriosito.
-
Sommo Shinigami: Si, è entrata oggi nella Death Room chiedendomi personalmente di farla entrare in accademia. 
-
Liz: Chi sei? – dissi guardandola seriamente.
-
Sommo Shinigami: Liz cerca di essere più cortese con la tua nuova compagna! Comunque il suo nome è Ishima Kuroro, ma penso che possa presentarsi da sola.
-
Ishima: Grazie Lord Shinigami. Comunque il mio nome è appunto Ishima Kuroro, vengo dal Giappone, precisamente da Tokyo. Sono studentessa completa, posso essere sia Maister che arma, ma preferisco stare da sola. Spero diventeremo amici – si chinò – Sopratutto con te Liz – mi guardò e mi porse la mano. 
-
Liz: Si, piacere comunque.. Mi chiamo Elizabeth Thompson, detta Liz – le strinsi la mano. 
-
Maka: Piacere Maka Albarn! 
-
Black Star: Ei tu, mi hai rubato la scena! Vedi che l’illustre sottoscritto deve essere sempre al centro dell’att-

Tutti si presentarono alla nuova studentessa, ma qualcosa mi turbò molto. Stringendole la mano, sentii uno strano brivido percorrermi la schiena. Quella mano l’avevo già toccata, ma non ricordavo proprio nulla. Quel sorriso, il suo sguardo, la sua anima mi erano familiari, ma non riuscii a trovare niente tra i miei ricordi. 

“Ishima Kuroro, chi sei tu veramente?”
---------------------------------------------------------------

Il giorno seguente al ballo e all’arrivo della nuova studentessa, alla Shibusen accadde l’inaspettato, o forse l’aspettato.. Tutti gli studenti maschi dell’accademia andavano dietro a quella nuova. 
Mi trovavo in una classe in attesa di essere ricevuta dal Sommo Shinigami ed ero affacciata alla finestra che spuntava sul cortile. La vidi lì, circondata da un centinaio di ragazzi che volevano essere suoi partner e lei, con quella sua bella faccia tosta, li rifiutava uno a uno.

Liz: Che cosa avrà mai di tanto speciale? – sbuffai.
-
Maka: Che c’è sei gelosa? – spuntò improvvisamente vicino a me.
-
Liz: M-Maka! – saltai in aria – Ma quando sei entrata? 
-
Maka: Proprio adesso. Fatto sta che per non sentirmi dovevi essere parecchio concentrata su di lei – disse appoggiandosi al bordo della finestra ridendo.
-
Liz: M-ma che dici! E poi non sono gelosa di quel tipo! – dissi girandomi dall’altro lato – E che m’incuriosisce, voglio conoscerla meglio – guardai fuori dalla finestra. 

Ishima alzò lo sguardo verso di me e mi lanciò uno di quei suoi odiosissimi sorrisi. 
Rientrai in classe.

Liz: Maka.. Noti qualcosa di strano in lei? – dissi sedendomi in una sedia.
-
Maka: Mm, sinceramente ieri non mi ispirava fiducia anzi ero molto perplessa, non riuscivo a leggere la sua anima – disse affacciando – Però ora che la guardo meglio, sembra una brava ragazza, forse è perticolare come te Liz – si girò verso di me e sorrise – Fatto sta che se si avvicina al mio Soul mi mangio la sua anima – disse stringendo un pugno.
-
Liz: Ahaha già – sorrisi – “Forse Maka ha ragione, sarà una ragazza particolare, però..” 

Improvvisamente entrò Kid. 

Kid: Oh, finalmente ti ho trovata Liz – disse con affanno – Su, mio padre ti vuole parlare. 
-
Liz: Si, a dopo Maka – sorrisi e la salutai.
---------------------------------------------------------------

[Death Room]

Sommo Shinigami: Oh, giorno, giorno Liz! 
-
Liz: Giorno a lei Lord Shinigami! – sorrisi.
-
Sommo Shinigami: Bene, ti ho chiamata per parlare di quelle missioni che ti volevo affidare per testare le tue abilità – disse molto seriamente.
-
Liz: Quando vuole lei, io sono sempre pronta- dissi con determinazione. 
-
Sommo Shinigami: Che determinazione! Bene, allora comincerai proprio oggi. Pare che a Brooklyn stia girando una certa Jackie Red Hand e che abbia iniziato a uccidere persone innocenti mangiando le loro anime. Dovrai andare lì e ucciderla, con qualunque mezzo. 
-
Liz: Va bene! – “Siiiiiiiiiiii! Tornerò nella mia città natale!” – pensai.

Sommo Shinigami: Però ad una condizione non sarai sola. 

---------------------------------------------------------------

[New York – Brooklyn]

Dopo tanto tempo, tornai qui nella mia città. Camminando tra quelle strade, mi tornarono in mente tanti ricordi, quante ne combinavamo io e Patty!
Il cielo ricco di stelle, la gente passeggiava tranquillamente, gli uomini che mettevano musica per strada, era tutto perfetto. 
A parte che Ishima venne con me, a quanto pare anche lei è un soggetto da testare.

“Ma perchè dovevo venire per forza con lei? Con una compagna, mi sarà difficile diventare Death Scythe poichè dovremo “dividere” le anime che ci procureremo” – pensai. 

Ishima: Tranquilla, non ho intenzione di diventare Death Scythe come te – disse camminando con disinvoltura.
-
Liz: M-ma come hai fatto? – iniziai a guardarla con curiosità.
-
Ishima: Devi sapere che è fecile leggerti la mente, sei trasparente mia cara Liz – si girò verso di me. 
-
Liz: A-ah – quel suo atteggiamento continuò a ricordarmi qualcuno, ma senza successo. Cercai di vedere meglio quel suo tatuaggio, ma lei era come se lo facesse di proposito a nasconderlo.

Improvvisamente riuscii a rintracciare Jackie Red Hand, era vicinissima. 

Liz: Di qua – iniziammo a correre in un vicolo stretto e buio. Ci ritrovammo in una piazza isolata e quel mostro era lì, e non era sola. Lei bassa, capelli rossi e occhi neri, con una katana in mano. Accanto, un uomo grasso e brutto, con un coltello da macellaio.
-
Ishima: Ma non doveva essere solo lei? – fissò verso quei due.
-
Liz: Già - dissi con un sguardo serissimo – Tu prendi il grassone, io penso a Jackie – lanciai un sorriso.
-
Ishima: Bene! – si lanciò verso quell’uomo ad una velocità incredibile e si trasformò improvvisamente in un enorme shuriken, tagliandolo a metà dall’alto. Poi tornò normale come se niente fosse successo.
-
Liz: Straordinario – la guardai meravigliata. Nel frattempo Jackie si lanciò verso di me con la katana e cercò di colpirmi – “Madness Magic” – contrastai la katana con la mia spada. 
Tre secondi mi bastarono, e la tagliai a metà dalla parte del busto.
-
Ishima: Niente male! – mi guardò soddisfatta, sorridendo – Tieni, ti cedo anche quest’anima.
-
Liz: Grazie – sorrisi per quello strano gesto di gentilezza. Non sembrava il tipo.

Camminammo un pò per le strade di Brooklyn, cercando di distrarci da ciò che era successo prima. Mi fissava.

-
Ishima: Sai che grazie al sangue nero e alla tua capacità di fare stregonerie, potresti diventare Death Scythe soltanto con 50 anime? – disse guardando il cielo.
-
Liz: C-come fai a saperlo? E le 99 anime? E l’anima di una strega? – dissi tutta incuriosita.
-
Ishima: Ho fatto delle ricerche sul tuo caso e in una biblioteca, davvero ben rifornita, ho letto questa capacità che hanno le persone come te. 
-
Liz: Wow! Meravigliosooo – i miei occhi iniziarono a luccicare. – Ma parlando di te, qual’è il tuo potere? Ho visto prima che sei riuscita a trasformarti in uno shuriken senza bisogno che qualcuno ti maneggiasse! 
-
Ishima: Bhè, questo è una mia capacità. Posso trasformarmi in qualunque persona o cosa io voglia, senza bisogno di un Meister, riesco a controllarmi da sola.
-
Liz: Wow, sei anche tu una tipa particolare – dissi guardando il cielo. 
-
Ishima: Ma mai quanto te! – si avvicinò verso di me. 
-
Liz: Sai Ishima, ho come l’impressione che tu mi stessi studiando – dissi con aria ironica.
-
Ishima: Mm, potrebbe essere – sorrise di nuovo in quel modo odioso.
-
Liz: A-ah – sorrisi inquietata da quelle parole.

“Maka aveva ragione, nonostante tutto è una brava ragazza ed è pure simpatica! Eppure quella brutta sensazione non riesco a sopprimerla..” – dissi guardandola.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** ll libro del destino. ***


Soul Eater/ Another Love: KidLiz ♥
 
Capitolo 20:
ll libro del destino.
 
 
Tornate alla Shibusen, Lord Shinigami fu molto contento del lavoro svolto a Brooklyn. Mi fece i complimenti per la velocità con cui mi sono liberata di Jackie Red Hand, ma rimase molto affascinato dalla capacità di Ishima, fino a ieri sconosciuta.
Lei era capace di trasformarsi in ciò che voleva, senza aver bisogno di qualcuno che la controllasse. Era stupefacente, ma dopotutto, non era tanto diverso dal mio potere. 
 
“Ishima è una ragazza misteriosa, tutto ciò che la riguarda è avvolto nel mistero, però, nonostante ciò, è una brava ragazza se la si conosceva” – pensai mentre Lord Shinigami parlava. 
 
Liz: Scusi se la interrompo Lord Shinigami, la preferirei andare a casa a riposare se per oggi ho finito – dissi senza pensarci due volte.
-
Sommo Shinigami: Oh, va bene Liz, vai pure. E ancora complimenti!
-
Liz: Grazie – mi chinai e, girandomi, vidi Ishima che mi seguiva con lo sguardo. 
 
Uscita dalla Death Room, incontrai Patty, Maka e Tsubaki. 
 
Maka: Complimenti per l’ottimo lavoro di ieri – sorrise.
-
Liz: Stavate origliando vero? – dissi sbuffando.
-
Patty: C-certo che no sorellona! – rise.
-
Tsubaki: Non sarebbe un comportamento adatto – disse voltandosi.
-
Liz: Pff, va bene – sorrisi – Io vado a casa – mi allontanai – Ah, e non continuate ad origliare – dissi salutandole con la mano.
-
Maka/Patty/Tsubaki: NON STAVAMO ORIGLIANDO! – urlarono.
 
 
“Ma a chi vogliono  prendere in giro? Non stavano origliando? Certo come no” – sorrisi, ripensando a quella scena .
Davanti a me, si fermò qualcuno. Alzai lo sguardo.
 
Liz: Oh, ciao Crona – sorrisi.
-
Crona: Oh, ciao Liz! - disse con aria seccata.
-
Liz: Mm, non ci si vede dalla sera della festa – dissi ingenuamente.
-
Crona: Ah, si – arrossì – L-Liz, c’è per caso un ragazzo che ti piace? – disse seriamente.
-
Liz: Crona.. – vidi nei suoi occhi ciò che provava, era così trasparente, come quando un bambino doveva esprimere i propri sentimenti per la prima volta, ancora inesperto – Mi dispiace, ma si.. C’è un ragazzo – dissi abbassando lo sguardo.
-
Crona: E lui ricambia? 
-
Liz: Non lo so.. 
-
Crona: Capisco – camminò dritto, passandomi accanto. 
-
Liz: Crona scusa – mi girai verso di lui con le lacrime agli occhi. Il senso di colpa mi stava divorando – Tu mi hai salvato insieme a Kid dal libro e te ne sarò per sempre riconoscente, ma per me sei solo amico. Spero che ciò non cambi le cose tra noi – urlai. 
-
Crona: Si girò verso di me – Fa niente, sono abituato a perdere ciò che amo – si rigirò e continuò a camminare per il corridoio.
 
“Perchè? Perchè proprio di me? Credevo che l’unica a soffrire per amore fossi io, ma adesso c’è anche Crona e per colpa mia..” – pensai .
 
Stavo per camminare, quando mi sentii presa per il braccio. Era Ishima. 
 
Ishima: Che scena commovente. Patetica – disse con quel suo atteggiamento smorfioso.
-
Liz: Non è momento.. Cosa vuoi? – dissi con sguardo basso.
-
Ishima: Ho visto come hai spezzato il cuore a quel povero ragazzo. Che stronza. Ma dimmi un pò, qualcuno che ti piace c’è veramente? E chi è? – disse con quel sorriso odioso.
-
Liz: Saranno cazzi miei, no? – tirai via il braccio dalla presa – E poi a te cosa importa? Non vengo di certo a dirtelo a te! – dissi con gli occhi lucidi. E cominciai a camminare.
-
Ishima: Scoprirò chi è la persona a cui tieni di più Liz, ci puoi giurare. 
---------------------------------------------------------------
 
Arrivai finalmente nel cortile, i sensi di colpa però erano ancora presenti. Mi stavo dirigendo verso le scale, quando vidi Kid seduto sul muretto.
 
Kid: Oh, finalmente sei arrivata – sorrise.
-
Liz: Mi aspettavi? – dissi asciugandomi gli occhi. 
-
Kid: Mi prese il braccio – Perchè hai pianto Liz? – disse fissandomi. 
-
Liz: N-niente – mi sentii come un fiume durante una giornata di pioggia. Pronto a straripare da un momento all’alto.
 
Kid mi abbracciò, fu in quel momento che scoppiai. I miei sensi di colpa, i miei complessi da “folle mostro” e miei sentimenti non corrisposti. In quelle lacrime sfogai tutto ciò che mi tenevo dentro, tra le braccia del ragazzo che amavo. 
 
Liz: Non essere così gentile con me – dissi asciugandomi le lacrime.
-
Kid: Ma perchè dici questo? – disse irritato.
-
Liz: Kid, io - 
 
Fummo interrotti dall’arrivo del professor Stein e della professoressa Marie.
 
Marie: Oh, finalmente ti ho trovata Liz – disse riprendendo fiato.
-
Liz: Cos’è successo? 
-
Stein: So che avevi chiesto al Sommo Shinigami un giorno di pausa, ma abbiamo una missione urgente. 
-
Liz: Ditemi tutto – dissi incuriosita.
-
Marie: Tieni – mi porse una lettera da Lord Shinigami in persona.
 
“Cara Liz,
mi dispiace per questa improvvisa missione, ma era necessario il tuo aiuto. Tramite delle fonti sono venuto a conoscenza che il Kishin, Staz Brodway, abbia lasciato la copia del libro di Eibon e il libro degli esperimenti sul sangue nero della strega Medusa nella biblioteca magica della città sotterranea delle streghe. Devi dirigerti subito lì insieme a Ishima Kuroro per recuperarli prima che le streghe se ne accorgano. 
Fate attenzione!
 
Firmato, Lord Shinigami. “ – questo era ciò che era scritto nella lettera. 
 
Liz: Quindi devo andare nella città delle streghe se ho capito bene .
-
Stein: Esattamente! – disse fumando.
-
Kid: Vengo con voi – disse alzandosi.
-
Liz: No! E’ troppo pericoloso! – dissi irritata.
-
Kid: Pff, pensi che uno shinigami abbia paura di misere streghe? – disse facendo tutto il figo.
-
Liz: Tsk, va bene. Ma non mettermi i bastoni tra le ruote! 
-
Kid: Non preoccuparti – mi sorrise.
 
Tornammo a casa per prepararci per la missione. 
 
Liz: Che strano vederti qui a casa – dissi ironicamente.
-
Kid: Già, mi manca stare qui. Penso proprio di tornare -
-
Liz: C-cosa? – arrosii.
 
Non rispose. La cosa però mi fece piacere. Kid sarebbe tornato a vivere con me, sotto lo stesso tetto.
Eravamo pronti e ci dirigemmo verso la porta. 
 
Liz: Kid, quando saremo tornati qui a Death City – aprii la porta – Vorrei parlarti – mi girai verso di lui e sorrisi.
-
Kid: Mi guardò sorpreso – Va bene.. Anche io vorrei  parlarti Liz – sorrise. E uscimmo di casa.
---------------------------------------------------------------
 
[Città sotterranea delle streghe]
 
Liz: Che posto inquietante e freddo – dissi guardandomi in torno. 
 
Il posto era buio e privo di ospitalità. Eravamo davvero nel mondo delle streghe. Ci camminavano accanto, ma senza accorgersi di nulla. I mantelli che ci aveva rimediato Lord Shinigami, nascondevano la nostra anima. La nostra missione era quella di trovare la biblioteca magica adesso. 
 
Ishima: Smettila di lamentarti – disse con smorfiosità – Da questa parte – ci indicò la strada.
-
Kid: Tu come fai a sapere dove di trova la biblioteca? – disse sospettoso.
-
Liz: Esatto! Non è che ci fai perdere, vero?
-
Ishima: Tsk, come siete irritanti. Liz, la biblioteca dove ho trovato quel libro di cui ti ho parlato l’altra volta, è proprio quella dove ci stiamo dirigendo – disse camminando davanti a noi. 
-
Liz: D-davvero? 
-
Kid: Quale libro? – disse rivolgendosi a me.
-
Liz: Oh, niente di che.. Un libro sulle Death Scythe – sorrisi.
-
Ishima: Siamo arrivate. 
 
Ci fermammo davanti un palazzo vecchio e mal ridotto all’esterno. 
 
Liz: Entriamo, prendiamo i libri e andiamocene.
 
All’interno era completamente diverso dall’esterno. La stanza era molto grande. Libri, libri, libri, solo e soltanto libri. Era incredibilmente piena. 
 
Kid: Come faremo a trovarli? – disse guardandosi intorno.
-
Ishima: Separiamoci, faremo prima. 
 
In quella enorme biblioteca c’erano ben due studenti della Shibusen e uno shinigami. L’importante era trovare i libri e l’avremmo fatto sotto il naso di tutte quelle streghe.
Guardai tra molti scaffali e tavoli, ma dei libri nessuna traccia. 
 
Liz: “Resuscitare.. i.. morti” che libro orribile – mi sdegnai a tradurre il titolo di quel libro caduto per sbaglio tra le mie mani. 
 
“Wow, ci sono un sacco di libri di stregonerie, incantesimi e maledizioni qui” – pensai, cercando di tradurre i titoli. 
 
Improvvisamente un libro colpì la mia curiosità. Era diverso dagli altri. Poggiava su una piattaforma decorata con rose nere e bianche. Era piuttosto doppio, di colore rossiccio. 
 
“Destiny” – questo era il titolo di quello strano libro. 
Presa dalla curiosità lo aprii. Era davvero diverso dagli altri. Le parole del libro si muovevano liberamente tra le pagine.
Improvvisamente formarono una parola “Elizabeth Thompson”, il mio nome. Possibile che quel libro sapesse chi io fossi? 
Vidi tra le pagine di quel libro tutta la mia vista in un secondo, tutti i momenti belli e brutti. Dalla mia nascita, alla mia trasformazione fino al momento che avevo aperto il libro. Voltai pagina. “Future” era il capitolo. Incuriosita continuai a guardare. Cosa riservava per me il futuro? Qual era il mio destino?
A differenza di prima, le immagini non erano precise. Si sollevarono in aria, ma non mostravano completamente cosa sarebbe successo. Nonostante ciò rimasi scioccata da ciò che vedevo. Tre elementi mi furono mostrati.
Una ragazza, non si vide in volto, mi avrebbe tradito. Un bambino, cullavo, tra le mie braccia. Sangue nero e sangue rosso, scendevano dal mio volto. 
 
“Che cosa vuol dire tutto questo?” –pensai tremando. 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Momento della verità: la dichiarazione? ***


“Una ragazza, un bambino, sangue..” – queste furono le parole che ripetevo nella mia testa.

Chiusi immediatamente quel libro e cercai di calmarmi. Sentii una presenza dietro di me.

Kid: Liz – mi girò .
-
Liz: Non mi toccare! – diedi uno schiaffo alla sua mano. Non mi accorsi subito che era Kid – Oh, scusami Kid.. Mi dispiace – presi la sua mano e mi inginocchiai con le lacrime agli occhi.
-
Kid: Liz, che hai? – mi accarezzò la guancia.
-
Liz: Guardai verso il libro – No niente – asciugai le lacrime – Hai trovato il libro? 
-
Kid: Oh, si.. Eccolo – lo uscì da sotto il mantello. 
-
Ishima: E qui c’è l’altro – spuntò dal nulla – Su dai alzatevi e andiamocene da questo postaccio, non voglio avere a che fare con le streghe – disse guardandosi intorno.
-
Kid: Si – si alzò e mi porse la mano.

Presi la sua mano e ci dirigemmo verso l’uscita, ma Ishima rimase indietro.

---------------------------------------------------------------

[Ishima]

Mi avvicinai al libro con scritto sopra “Destiny”. Vidi un piccolo insetto impedire la chiusura delle pagine. 

“Hai fatto un ottimo lavoro” – dissi prendendolo sul mio dito. Lo avvicinai alla mia bocca e lo mangiai. 

“Mm, vediamo dopo il mio piccolo e vecchio amico aveva bloccato le pagine” –dissi sfogliando il libro. Le pagine non si sarebbero imbiancate fin che il libro non veniva chiuso perfettamente.

“Bene” – sorrisi. Vidi la pagina del futuro di Liz Thompson e ciò che l’aspettava. 

“Ah..Ah..Ahahahaha sangue? Tutto qui? Tu vedrai qualcosa di molto peggio, mia cara Liz” – dissi levandomi i residui di sangue dell’insetto di prima. 

Chiusi il libro e mi diressi verso l’uscita della biblioteca. 
---------------------------------------------------------------

Kid: Ma che fine ha fatto quella Kuroro? – disse innervosendosi.
-
Liz: Guardai verso l’entrata della biblioteca – Eccola – dissi.
-
Ishima: Oh, mi aspettavate? – disse stupita.
-
Kid: Stavamo per andarcene veramente. Si può sapere che stavi facendo? – la squadrò. 
-
Ishima: Mm, niente. Stavo guardando una cosa – si girò toccandosi i capelli – Dimmi Shinigami, non ti sto molto simpatica vero? – disse voltandosi.
-
Kid: No, neanche un pò - iniziò a camminare.
-
Ishima: Bene – sorrise. 

Quel sorriso così odioso. Iniziammo a camminare per tornare a Deah City.
---------------------------------------------------------------
[Shibusen/ Death Room]

Sommo Shinigami: Salve, salve, salve! Bentornati! Com’è andata la missione?
-
Ishima: Tranquilla direi – disse incrociando le braccia.
-
Kid: Una passeggiata.
-
Sommo Shinigami: Mm? – guardò verso di me e notò che ero come assente – Liz, tutto bene? 
-
Liz: Oh – alzai lo sguardo – Certo – sorrisi. 

Stavo ripensando alle immagini di quel libro. Erano impresse nella mia mente. Cosa volevano dire? 

Sommo Shinigami: Bene, allora per oggi è tutto. Avete la giornata libera! – ci buttò fuori dalla Death Room. 
---------------------------------------------------------------

Kid: Aio, che modi! – guardò verso di me e sorrisi.

Camminammo per i corridoi e parlammo di tutto e di più. Improvvisamente mi guardò e si fermò.

Kid: Liz, ti ricordi ciò che mi hai detto prima della missione? – disse serio.
-
Liz: Mm, cosa? – feci finta di non capire.
-
Kid: Avevi detto che dovevi parlarmi. 

Arrossii. Non mi aspettavo che si sarebbe interessato così tanto e che avesse prestato così attenzione a quelle parole. Presi la sua mano e lo portai nell’aula inutilizzata della Shibusen, quella che spunta proprio sul cortile.
Chiusi la porta.

Kid: Wow, è qualcosa di così segreto da non poter essere interrotti? – si appoggiò alla finestra – Dimmi, ti ascolto.
-
Liz: Smettila di fare il ragazzo superiore, non sopporto quando fai così! – dissi alzando la mano, pronta per schiaffeggiarlo.
-
Kid: Eii, calma! I-io scherzavo! – disse sulla difensiva.

Mi poggiai sul muro, vicino alla finestra.

Liz: Dimmi Kid, c’è qualcuna che ti piace? – dissi guardando verso il basso.
-
Kid: Bhè una ragazza ci sarebbe – guardò verso il cortile.
-
Liz: E lei? Ricambia per caso? – dissi stringendo i pugni.
-
Kid: Non ne ho idea.. Siamo troppo diversi. 
-
Liz: Kid – mi avvicinai verso di lui – I-io .. – arrossii e abbassai lo sguardo.
-
Kid: Tu? – disse incuriosito.

Alzai lo sguardo pienamente convinta di ciò che stavo facendo.

Liz: I-IO TI AMO! MI SEI SEMPRE PIACIUTO! 

In quel momento si alzò un vento improvviso e i petali dei fiori del cortile entrarono, passando tra me e Kid. Ci fissavamo senza dire una parola, lui era sorpreso da ciò che avevo detto.
Mi guardò fisso negli occhi, notando il mio rossore delle guance e i miei capelli accarezzarmi il viso. 

Kid: Pff, non ci credo – disse abbassando lo sguardo e sorridendo – Dimostramelo! 

Come poteva non credere a quelle parole così sincere? Come faceva a non sentire il mio cuore battere? 

Liz: C-cosa? – alzai di nuovo la mano, ma questa voltà colpì il bersaglio. Lo feci cadere a terra.

Kid: M-ma che fai scema? – disse innervosito.

Mi misi sopra di lui, pronta a picchiarlo di nuovo. Ma non ci riuscii.
Presi la sua mano e l’avvicinai al mio petto. Il mio cuore cominciò a battere ancora più forte.

Liz: Lo senti? Senti come batte forte? – non lo guardai negli occhi.
-
Kid: L-Liz? – arrossì.
-
Liz: Vuoi una prova del mio amore? – lo guardai e lo baciai.

Non era un semplice bacio. In quel bacio c’era il desiderio e l’amore che provavo per Kid. Fu uno di quei baci che ti rimangono impressi, che riesci a dare solo alla persona che ami. Un bacio ricco di passione. 

Dopo un pò, mi fermai. Lo guardai e vidi il rossore nelle sue guance. Mi prese le spalle e mi capovolse. Adesso era Kid sopra di me. 

Liz: Ancora non credi nel mio amore? – lo guardai con gli occhi lucidi.
-
Kid: Adesso si – si avvicinò il viso e mi baciò, di nuovo – Liz – si avvicinò al mio orecchio.

“Fallo con me” – mi sussurò . 

Rimasi sorpresa all’udire quelle parole. Arrossii e sentivo il mio cuore pronto ad esplodere da un momento all’altro.

Liz: C-cosa? – non riuscii a opporre resistenza. 

Kid iniziò a baciarmi il collo e a toccarmi. Una sensazione mai provata prima, ma piacevole, questo era ciò che provavo. Ma qualcosa dentro di me era contro. 

Liz: K-Kid – provai a fermarlo. Ma continuava. – Ah, Kid – urlai. 

Mi guardò e vide le mie guance rosse e i miei occhi lucidi. Indietreggiò e si mise in ginocchio davanti a me. 

Kid: Dimmi Liz, questa sarebbe la tua prima volta? – mi guardò con aria maliziosa ma dolce allo stesso tempo.
-
Liz: S-si – abbassai lo sguardo per la vergogna. 
-
[Musica di sottofondo:http://www.youtube.com/watch?v=hynw6gQFRdw]

Kid: Capisco – si alzò e andò verso la finestra. 

“E’ arrabbiato perchè l’ho rifiutato? “ – pensai. 

Liz: K-Kid? – dissi con le lacrime agli occhi. 

Si voltò improvvisamente e mi guardò. Si poggiò alla finestra e guardando verso fuori mi fece una domanda.. Una di quelle che ti vengono fatte solo una volta nella vita. Una di quelle che ti cambiano la vita. 

Il mio cuore credo che in quel momento si fosse fermato e che la mia voce fosse scomparsa. Tutto ciò era reale? 

“Liz, vuoi sposarmi?” – mi guardò sorridendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** La straziante attesa di un “SI”. ***


“Liz, vuoi sposarmi?” – queste furono le parole pronunciate in quel momento dal ragazzo che amavo.

Possibile che tutto questo fosse reale? Che stavo per ottenere tutto ciò che desideravo così facilmente? 

Liz: Kid, quindi.. questo vuol dire.. Mi ami anche tu? 

Sorrise e si inginocchiò davanti a me.

Kid: No, ti prendevo in giro – mi baciò la fronte e si alzò. 
-
Liz: T-tu.. bastardo! – la rabbia cominciò a invadermi tutto il corpo. Mi alzai. – Come puoi scherzare su una cosa così? – iniziai a lacrimare.
-
Kid: Zitta – mi tappò la bocca – Appunto, pensi che io possa scherzare su una cosa così importante? – disse seriamente – Ovvio che ti amo, scema. – disse allontanandosi.
-
Liz: K-Kid.. – sorrisi e lo abbracciai da dietro. – Ti amo, ti amo, ti amo. Ti ho sempre amato idiota. – dissi piangendo di gioia.

Ricambio il mio abbraccio, accarezzando le mie mani. 

Kid: La cosa è reciproca, o almeno ho capito quanto tu sia importante per me già da molto – si girò e mi baciò.

Un bacio casto e dolce. Le sue labbra sulle mie, mi rendevano felice. L’amore ti procura continui disturbi e dolori, ma anche gioie infinite. Niente avrebbe potuto distruggerci in quel momento. 

Liz: Kid – lo guardai negli occhi, con le guance rosse e il cuore colmo di gioia – I-io – un brivido improvviso mi percosse la schiena. 

Mi voltai istintivamente, con aria preoccupata, verso la porta. Mi avvicinai ad essa e la sfiorai. 

“Com’è possibile? E’ chiusa! Allora.. perchè mi sentivo osservata?” – pensai. 

Usai la mia magia per capire se i miei sospetti erano fondati. Chiusi gli occhi e mi concentrai. 

[Tornai indietro con pensiero, a quel momento e vidi una figura femminile, un immagine sfocata, dietro di noi che ci fissava con un sorriso maligno. Appenai iniziai a girarmi, la sua immagine scomparve ]

Kid: Liz che succede? – mi guardò preoccupato.
-
Liz: No niente – aprii la porta – Scusa devo parlare con una certa persona – sorrisi e uscii dall’aula. 
---------------------------------------------------------------
[Kid]

“Se n’è andata e non mi ha nemmeno risposto.. Eppure sembrava felice, allora perchè comportarsi così? Lasciarmi qui, da solo, senza aver risposto alla mia domanda.

Ho sbagliato qualcosa? Sono stato un idiota a prenderla in giro? Si sarà arrabbiata per questo?

Ma poi, perchè interrompere il nostro bacio in quel modo? Respingendomi e uscendosene? 

Possibile che non si senta ancora pronta ad un passo così importante? 

Forse ho sbagliato tutto! O forse, mi sto solo facendo complessi inutili?

Liz, perchè vuoi lasciarmi con questo straziante dubbio?”
---------------------------------------------------------------

“Dov’è finita quella bastarda? Mi deve delle spiegazioni!” – pensai . Cercai Ishima Kuroro per tutta la scuola, era lei la ragazza nella mia visione, solo lei possiede quegli occhi freddi e maligni. 

Cercai a lungo ma senza risultato. Mi fermai in cortile per riprendere fiato e vidi Maka e Tsubaki parlare insieme a Soul e Black Star.
Mi avvicinai. 

Liz: Ciao ragazzi! – sorrisi. 
-
B*S: Ciaoooooooooooooooooooooooooo Liz! – mi diede una pacca sulla spalla. 
-
Liz: Sii più delicato! – gli diedi un pugno sul viso. 
-
Soul: Ei Liz, piano. Ti ricordo la forza che possiedi –disse con aria da figo. 
-
Maka: Smettila di fare il figo – gli diede un Maka-Chop.
-
Patty: Eiii, ciao a tutti! Ciao sorellona! – arrivò insieme ad Herry. 

Parlammo a lungo, dimenticando il problema Ishima. 

Tsubaki: Che bello stare tutti insieme, mancano solo Crona e Kid – sorrise.

“Oddio, Kid! Ho lasciato la sua domanda in sospeso e l’ho abbandonato nell’aula preoccupandomi di Ishima! Cazzo..” – iniziai ad avvolgermi di aria negativa.

Maka: L-Liz? E’ successo qualcosa? – mi guardo sospetta.

Lanciai uno sguardo minaccioso. 

Liz: Patty, Maka, Tsubaki! Venite subito con me! – dissi alzandomi di colpo. 
-
Patty/Maka/Tsubaki: Si! – dissero terrorizzate. 

Le portai nel balcone più grande della Shibusen e le invitai a sedersi.

Liz: Maka, prima cosa, oggi hai visto Ishima? – dissi poggiandomi al muro.
-
Maka: Mm, non credo di averla vista.. E tu Tsubaki? – si voltò verso quest’ultima.
-
Tsubaki: No, forse non è venuta oggi.. 

“Possibile? Eppure era lei..” – pensai.

Patty: Sorellona? – mi iniziò a fissare. 
-
Liz: Mm, si! Ecco ci sarebbe una cosa di cui vorrei parlarvi - sorrisi e iniziai ad arrossire. 
-
Maka: oh, la cosa si fa interessante – mi iniziò a squadrare. 
-
Tsubaki: Parla, sono curiosa! – disse agitandosi. 
-
Liz: Allora, come dirvelo – guardai il alto – mi sono dichiarata a Kid – sorrisi. 
-
Patty/Maka/Tsubaki: Eeeeeeeeeh?
-
Patty: Dove?
-
Maka: Quando? 
-
Tsubaki: Come? 
-
Liz: Prima, nell’aula inutilizzata della Shibusen, quella che affaccia sul cortile principale – iniziai a sorridere come una stupida.
-
Maka: Sapevo che era lui – disse con superbia. 
-
Patty: Sono contenta per te sorellona! – mi abbracciò. 
-
Tsubaki: E lui? – sorrise.
-
Liz: Bhè lui – abbassai lo sguardo – Mi .. Ha chiesto.. Di sposarlo. 
-
Patty/Maka/Tsubaki: Eeeeh? E tu? – dissero incredule.
-
Liz: Non gli ho ancora dato una risposta – dissi. 
-
Maka: Idiota.
-
Patty: E cosa cazzo aspetti? 
-
Tsubaki: M-ma Liz!
-
Maka: Neanche Soul me l’ha ancora chiesto e tu lo fai aspettare? Triplo idiota- disse dandomi un Maka-Chop.
-
Liz: Aio, tranquille stasera gli darò una risposta – sorrisi.

Continuammo a parlare di questa strana ma dolcissima situazione tutto il pomeriggio, mentre io pensavo che presto la mia vita con Kid sarebbe cominciata.
---------------------------------------------------------------
[Kid]

Kid: Padre hai compreso ciò che ti ho detto giusto? 
-
Sommo Shinigami: Si, congratulazioni figlio mio e buona fortuna – mi abbracciò.

Diedi a mio padre la notizia della mia proposta di matrimonio e, come immaginato, non mi diede grandi problemi.
Uscito dalla Death Room, mi sentivo ancora molto insoddisfatto. 

La ragazza che avevo chiesto in sposa non mi aveva ancora risposto e io rimanevo ancora nell’incertezza del dubbio. Pensai e ripensai a lungo, camminando tra i corridoi della Shibusen. 

Mi ritrovai all’entrata dell’accademia, quando vidi Liz venirmi in contro.

Liz: Kiiiiiiiiiiiiid! Aspetta! – corse verso di me, con l’affanno. 
-
Kid: Perchè sei così stanca? – chiesi con tono infastido.
-
Liz: Ti ho cercato per tutta la scuola! – disse tra un sospiro e l’altro. 
-
Kid: E perchè? – dissi incuriosito.
-
Liz: Volevo tornare a casa insieme! – disse alzando lo sguardo e sorridendo. 

Quel sorriso fu come una freccia nel petto, centrò il bersaglio. 

Kid: O-ok – arrosii.


Mi prese a braccietto e iniziammo ad avviarci verso casa. Parlò a lungo, ma non fece nessuno accenno alla mia richiesta. 
Arrivammo a casa finalmente.

Liz: Bentornato a casa – disse sorridendomi .

Era da tantissimo che non dormivo più in quella casa e iniziai a provare un forte senso di nostalgia. Era bello tornare nella propria casa. 
Entrammo e entrambi ci dirigemmo nelle nostre stanze.

Kid: Notte Liz – dissi con freddezza e chiusi la porta. 

Mi avvicinai al mio letto e notai che era disfatto, come se qualcuno ci avesse dormito. Mi avvicinai per sentire qualche odore e nel mio cuscino sentii il profumo di Liz.

“Ha dormito qui”- pensai. Iniziai ad arrossire al pensiero che avesse riposato proprio qui, nel mio letto. Mi sdraiai e provai a dormire ma non chiusi occhio. 
Improvvisamente sentii bussare.

Liz: K-Kid sei sveglio ? – disse dall’altro lato della porta.
-
Kid: Si, entra pure se vuoi. 

Entrò e si avvicinò ai bordi del letto. 

Liz: S-senti, ti va bene se dormi qui per stanotte? – arrossì. 
-
Kid: V-va bene – il mio cuore iniziò a battere. 

Si sdraiò accanto a me e mi abbracciò. In quel momento, credetti di stare in paradiso. La ragazza che amavo al mio fianco e in quel momento, temetti di morire di felicità. 

Non parlammo, rimanemmo in silenzio per tutto il tempo, forse per l’imbarazzo. Però improvvisamente vidi Liz avvicinarsi al mio orecchio.

“SI” – mi sussurò. 

La guardai negli occhi per capire se stavamo pensando alla stessa cosa e lei mi sorrise. Mi baciò e si poggiò sul mio petto. 

Liz forse sentì per tutta la notte il mio cuore battere, ma so solo che quella notte qualcosa cambiò in me. 
Mi strinse la mano e ci addormentammo, così, stringendo le nostre mani in un tenero abbraccio. 
---------------------------------------------------------------

Il giorno dopo, tutto andò a meraviglia. Kid mi diede un buon giorno con un tenero bacio.
Io e lui ci comportammo come una coppietta si sposini, ma ancora era presto per esserlo. 
Ci dirigemmo verso la Shibusen tenendoci per mano. 

Mi sentivo come una bambina che finalmente riceveva la bambola desiderata da tempo, che ha dovuto accettare e soffrire per la lunga attesa.

Davanti alle scale trovammo i nostri amici tutti vestiti eleganti che sembravano aspettarci. 

B*S: Ma guardateli i nostri piccioncini! - Urlò.
-
Liz: G-giorno ragazzi! – arrosii. Che succede? 

A quelle parole si lanciarono tra di loro degli sguardi e io e Kid fummo separati da quei pazzoidi. 
Fui portata nel bagno delle ragazze.

Liz: M-ma che succede? – dissi innervosita.
-
Maka: Stai per sposarti, no? – disse con tanta tranquillità.
-
Liz: C-cosa? 
-
Tsubaki: Si, è stata un’idea di Lord Shinigami. Ha addobbato tutta la Shibusen per questo meraviglioso evento! – sorrise.
-
Liz: M-ma Kid ne sa qualcosa?
-
Patty: Non sa nulla nemmeno lui! Ora stai ferma sorellona – disse bloccandomi. 

In quel momento mi sentii come una cavia in un laboratorio di tortura.. Ma stavo solo mettendo il vestito e trucco. 

Mi portarono davanti l’entrata della sala da ballo. La porta era tutta decorata di rose e nastri bianchi. 

Maka: Stai qui fino a che non senti la musica iniziare – disse con aria minacciosa.
-
Liz: S-si – obbedii. 

Come poteva accadere tutto così velocemente? Ieri ho detto si e oggi mi sposo. E tutto così incredibilmente strano. 

“Kid, tu come ti senti in questo momento?” – pensai. 

[Musica: http://www.youtube.com/watch?v=Wmn1t8yzqZg]

La marcia nuziale. Questo si sentiva dall’altro lato della porta. 

“S-sta cominciando?” – pensai. Sarei voluta scappare, il mio stomaco iniziò a procurarmi dei dolori fortissimi. 

Sommo Shinigami: Sei nervosa Liz? – mi prese a braccietto. 
-
Liz: S-si – dissi con sguardo basso. 
-
Sommo Shinigami: Lo capisco, è normale per una ragazza. Ho un regalo di matrimonio per te. 
-
Liz: Quale? 
-
Sommo Shinigami: Ti accompagnerò verso l’altare – sorrise. 

In quel momento, avrei voluto piangere dall’emozione ma riuscii a contenermi. 

Liz: G-grazie – lo abbracciai.

Le porte si aprirono. La stanza era tutta preparata per l’evento. 
Vidi Kid davanti a me sorridermi e questo già iniziò a tranquillizzarmi. 

Sommo Shinigami: So che renderai felice mio figlio – disse.
-
Liz: Si – sorrisi. 

Mi trovai di fronte a Kid, ci guardammo negli occhi. Entrambi sprizzavamo felicità ed emozione da tutti i pori. 

Sacerdote: “Siamo qui riuniti oggi per unire in matrimonio..”

Non ascoltai per nulla le parole del sacerdote, ero troppo presa a guardare Kid per tutta la cerimonia. Il mio cuore batteva così velocemente che sarebbe scoppiato da un momento all’altro. Il mio sogno, il sogno di ogni ragazza, si stava per realizzare e, nonostante il modo stravagante, non avrei potuto chiedere matrimonio migliore. 

Entrambi rispondemmo “SI, LO VOGLIO” alla domanda del sacerdote. Non vedevo l’ora di baciarlo, finalmente.

Sacerdote: Se c’è qualcuno contrario a questa unione parli ora o taccia per sempre. 

Improvvisamente un vento fortissimo entrò nella stanza. La ragazza dal mantello nero entrò portando con se quel suo sorriso maligno. 

Liz: Ishima? – dissi lanciandole una frecciatina con lo sguardo.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** La prima volta: qual è il limite per amare qualcuno? ***


Quella ragazza interruppe il mio bizzarro matrimonio. Entrò nella sala e di certo non era gradita, soprattutto da me e Kid. 
Ci guardammo per qualche secondo, e mi girai verso Lord Shinigami. 

Liz: L’ha invitata lei Lord Shinigami? – dissi con sguardo rivolto verso Ishima. 
-
Sommo Shinigami: No. 
-
Ishima: Che c’è Liz? Non sei felice che la tua amica sia al tuo matrimonio? – disse sorridendo. 
-
Liz: Tu non sei mia amica e –
-
Kid: Non sei neanche gradita qui – mi interruppe. 
-
Ishima: Capisco – disse avvicinandosi verso di me con le mani in tasca e lo sguardo basso – Quindi è lui il ragazzo più importante della tua vita? – alzò lo sguardo.

Ci trovammo faccia a faccia, i miei occhi fissavano i suoi.

Liz: E se anche fosse, cosa importa a te? – dissi con molta serietà.
-
Ishima: Pff, ahahaha! Interessante – sorrise. 

Si avvicinò al mio orecchio. “Congratulazioni” – mi sussurò. Si allontanò lungo il tappeto rosso e improvvisamente uscirono delle ali dalla sua schiena lasciando tutti i presenti a bocca aperta. 
Quella ragazza era davvero diversa, era un demone.
Sbattèle ali e la stanza fu avvolta da uno strato di nebbia nera. Mi trovai da sola in una stanza buia, senza limiti di tempo o spazio. 

Liz: Ishima! Spiegami! – urlai.

Spuntò improvvisamente la sua immagine davanti a me.

Ishima: Liz, tu non sei tanto diversa da me. Tu sei pure un demone, un mostro. Sei come una bomba atomica che potrebbe scoppiare da un momento all’altro distruggendo tutto intorno a te, anche le persone che ami. 
Ricorda queste parole – sorrise – ucciderai la persona più importante della tua vita a causa del tuo potere – scomparve. 
-
Liz: Ishima! Che cazzo vuoi direee? – urlai. Il mio corpo sprigionò una forte onda di follia.

“Io non sono come te. Io so controllarmi” – pensai guardandomi il palmo della mano - “Io non ucciderò più nessuno” – abbassai il braccio e sorrisi.

La stanza infinita iniziò a sbiadire e tornai nella sala. Mi guardai attorno, notai che tutti erano stupiti di rivedermi. Forse l’unica che si allontanò dalla sala, inconsapevolmente, ero io. 

Kid: Liz, che è successo? Tutto bene? – disse guardandomi preoccupato. 
-
Liz: Adesso che ti rivedo si. E poi, abbiamo un matrimonio da continuare no? – sorrisi. 
-
Kid: S-si – s’imbarazzò.

Entrambi ci girammo verso il sacerdote tenendoci per mano. Ci scambiammo le fedi, le promesse. 

Sacerdote: Vi dichiaro marito e moglie.

All’udire quelle parole sono scoppiata a piangere. 

Sacerdote: Puoi baciare la sposa.

Ci girammo e, dopo avermi asciugato il volto dalle lacrime, Kid mi baciò. 

Nella sala si udì un “Auguri” collettivo. In quella sala, l’amore e la felicità predominarono su tutto. Ancora non credevo di essermi sposata, ma ogni volta che vedevo le fedi su i nostri anulari, non potevo credere che tutto ciò che stava accadendo non fosse un sogno e, per esserne più sicura, la mia mano non lasciò mai quella di mio marito. 
---------------------------------------------------------------
[Kid]

Le mie mani stringevano quelle di Liz, mia moglie. Suonò così strano detto nella mia testa ma fu meraviglioso vedere che tutto ciò fosse vero. 
Lei per fu un’amica, un’arma, una confidente. Una persona capace di aiutarmi e sopportare ogni mio capriccio. Quella ragazza adesso era mia moglie, la persona con cui condividerò tutto. Gioie e dolori, avranno lo stesso sapore con lei. 

[Musica di sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=14v-tiKJrzs]

La presi per mano e uscimmo dall’accademia. Nel cortile, feci preparare il jet privato della Shibusen, pronto per accompagnarci nella nostra luna di miele. 
In quel momento, forse per opera di mio padre, partirono i fuochi artificiali. Su uno di essi era salito anche Black Star, infondo era una stella. 
Sorridemmo a vedere quella scena e, stringendo sempre più forte le mani, salimmo sul jet. 

Liz: Kid, dove stiamo andando? – sorrise.
-
Kid: Vedrai – dissi guardando fuori dall’oblò.
-
Liz: Va bene - si poggiò sulla mia spalla – Kid..
-
Kid: Mm? – dissi girandomi verso di lei. 
-
Liz: Sono felice – mi baciò.

Chiuse gli occhi e riporse la testa sulla mia spalla. 

E’ possibile sentirsi come un bambino la sua prima volta al parco giochi? Tutte quelle giostre e quelle luci, cose prima d’ora sconosciute ai tuoi occhi. 
Sentire felicità, gioia, imbarazzo, curiosità, tutto insieme? E’ possibile sentire il battito del cuore aumentare ogni volta che lei mi bacia? 
Questo è amore, no? Mi sa che ci sono caduto in questa buca, con tutto me stesso e penso che se dovessi tornare indietro, ci cadrei altre 10, 100, 1000 volte pur di poter vivere queste emozioni che sono LEI riesce a farmi provare.

Era già buio quando noi finalmente arrivammo. La portai ad Honolulu e la casa dove avremmo dormito affacciava proprio sul mare. 
Vidi i suoi occhi diventare lucidi e iniziò ad arrossire, quasi non immaginava una sorpresa del genere. 

Liz: K-Kid, graziee! – mi saltò di sopra e mi abbracciò, facendomi cadere sulla spiaggia.
-
Kid: Sono felice che ti piaccia – sorrisi. 
-
Liz: Dai entriamo – mi porse la mano e sorrise. 

“E’ un’emozione nuova per me, sento un calore dentro di me. Questo è l’amore?” – pensai.

Entrammo in casa e la vidi saltellare da una stanza e l’altra come se fosse una bambina. Quella ragazza che girava per casa mi rendeva felice, e da stasera comincierà la nostra vita da sposati.
---------------------------------------------------------------
[Musica di sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=KqVLMUafZl8]

Quella casa era meravigliosa, ma ciò che mi piacque di più fu la meravigliosa vista della luna sulla camera da letto e la presenza di Kid.
Mi prese da dietro e mi abbracciò. Sapevo cosa sarebbe successo subito dopo, ma ero pronta. Mi girai verso di lui e lo baciai. 
Un bacio casto che poi si trasformò in un bacio più travolgente, più passionale. Presi io l’iniziativa, lo portai verso il letto. 

La mia prima volta con un ragazzo, colui che ho sempre amato e, adesso, mio marito. Qual è il limite per amare una persona? Perchè con lui non riesco a capirlo. 

Iniziò a baciarmi e a spogliarmi. Lo stesso feci io. I suoi caldi baci sfioravano la mia pelle, trasmettendomi calore all’interno. Iniziai a fare lo stesso con lui, non volevo fosse un piacere a senso unico. Sopra di lui, iniziai a toccarlo e, nonostante l’inesperienza, vidi che gli piaceva, che lo stimolava. Fu come se quell’atto incompleto fosse una tortura per lui. 
Riprese il controllo della situazione e, come per vendetta, iniziò a fare lo stesso con me. Mi sentivo strana, il mio corpo si muoveva da solo e dalla mia bocca iniziarono ad uscire gemiti imbarazzanti. 

Kid: Liz, posso? – mi sussurò all’orecchio. Feci cenno di si. 

Kid, delicatamente, entrò dentro di me. Lo sentivo. Una sensazione dolorosa e piacevole allo stesso tempo. 
Iniziai a lacrimare e Kid lo notò. 

Kid: Va tutto bene? – mi disse accarezzandomi il viso.
-
Liz: S-si – le mie erano lacrime di felicità. 

In quella stanza adesso io e Kid eravamo una cosa sola, due corpi e una sola anima. In questo mondo c’eravamo solo noi, nessun’altro. Sento il cuore battere ad ogni suo tocco, è la prima volta che un sogno mio si avvera, io non mi sono mai sentita così.
Sentii un calore salire ogni volta che mi sorrideva, mi sentii sciogliere. Mi sentii avvolta dalle fiamme, ma queste non bruciano anzi erano fredde, piacevoli. 

Kid: Liz sei felice? – mi guardò negli occhi. 
-
Liz: Noi siamo qui, in un mondo che noi affronteremo da soli. Io non voglio avere quello che hanno gli altri – iniziai a piangere. 
-
Kid: C-che vuoi dire? – mi sollevò e mi abbracciò.
-
Liz: I-io non sono forte, ho paura. – singhiozzai.
-
Kid: Di cosa? 
-
Liz: Che tutto questo sia un sogno, che domani mi sveglierò e capirò che nulla di tutto questo era reale – mi staccai e lo guardai negli occhi.
-
Kid: Se tu avrai paura, non capirai che questo amore che provo per te è reale. E’ perfetto il mondo dentro gli occhi tuoi – mi baciò la fronte. 
-
Liz: I-io con te non mi perderò, solo con te mi sento a casa mia – asciugai le lacrime.

[Musica di sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=-hmAobOA6rA]

Mi alzai dal letto e mi coprii con un lenzuolo per l’imbarazzo. 

Liz: Kid vieni – le porsi la mano. 
-
Kid: C-che vuoi fare? – arrossì.

Lo portai fuori, in spiaggia. Lasciai la sua mano e mi avvicinai al mare.

Liz: I miei sogni non sono mai andati d’accordo con la realtà. Ho sofferto a lungo, in silenzio, per molti anni - dissi guardando la luna.
-
Kid: Ci attende un futuro pieno di ostacoli, ma se stiamo insieme riusciremo a superarli – disse avvicinandosi. 
-
Liz: Il mio sogno più grande si è avverato – dissi girandomi verso di lui e sorridendo. 
-
Kid: Tu adesso sei il mio sogno e, la cosa più bella, è che sei reale – si girò e mi sorrise. 

Lo abbracciai, lo strinsi forte a me. Il mio cuore batteva alla stessa velocità del suo, potevo sentirlo. Mi guardò negli occhi e mi baciò, una bacio lunghissimo, su quella spiaggia e davanti a quella luna, testimone di quel bellissimo crimine che stavamo commettendo. 
Un sentimento fastidioso che neanche ti avverte in anticipo, ti fa innamorare e basta; ti procura continui disturbi e dolori, ma anche gioie infinite, questo è l’amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Falsità o inganno? ***


Sopo quella notte tutta la mia vita cambiò, adesso ero una donna a tutti gli effetti. Mancava solo una cosa, ma era troppo presto per pensarci. 
Kid programmò di rimanere nell’isola per una settimana, ma una settimana senza allenarsi, per me, è impossibile. 
Ogni mattina, verso l’alba, decisi di andare in spiaggia ad allenarmi e successivamente ad imboscarmi per migliorare velocità e riflessi, tutto molto velocemente, così da poter essere a casa prima che Kid si svegliasse, ma molte volte perdevo la condizione del tempo. 
Passarono tre giorni da quella notte, tre giorni di allenamento. Diventavo sempre più forte e ogni tanto m’imbattevo in qualche chiamata da parte di Lord Shinigami per delle missioni. Stavo per raggiungere il mio obbiettivo, poche anime ormai mi mancavano. La forma completa, Death Scythe, questo stavo per diventare.

“Chissà che forma avrò. Chissà se a Kid piacerò anche in quella forma.” – continuavo a pensare saltellando di felicità.

Tornando a casa, vidi Kid davanti alla porta come se mi stesse aspettando e non aveva uno sguardo contento, era come arrabbiato.

Liz: Buon giorno amore! – dissi da lontano cercando di calmarlo. 
-
Kid: Giorno, dove sei stata? Perchè i tuoi vestiti sono tutti rovinati? – disse a braccia conserte con tono arrogante.
-
Liz: Bhè, sono stata ad allenarmi. Scusa se non sono arrivata prima che tu ti svegliassi.. – dissi abbassando lo sguardo. 
-
Kid: Ormai mi sono abituato – disse entrando in casa – Sono tuo marito adesso, dovresti stare al mio fianco nel letto e vedere te come prima cosa appena apro gli occhi.
-
Liz: Si scusa.. – 
-
Kid: Lo sai che mi preoccupo per te – disse alzando il braccio e poggiandosi la testa su di esso.
-
Liz: Si lo so – lo guardai.

Non si girò, ma vidi che mi porse la mano da dietro. Sorrisi e, prendendo la sua mano, entrai in casa.

Kid: A comunque – si fermò- buon giorno a te, mia cara Liz – arrossì, si girò e mi baciò.

Quel suo gesto fu così dolce e improvviso che mi fece arrossire come la prima volta, ma dopotutto quel ragazzo era Kid. 
Le nostre giornate erano più o meno così, cominciavano con una vite mattiniera e finivano con un bacio, poi successivamente programmavamo ciò che si doveva fare durante la giornata. 

“Dovrei essere più puntuale, ma forse lo faccio apposta per vede il viso estremamente dolce di Kid quando si arrabbia.” – pensai sorridendo.

Kid: Che stai pensando? – disse guardandomi incuriosito.
-
Liz: Oh, niente! – sorrisi.
---------------------------------------------------------------

Uscimmo di casa per fare un giro nella cittadina vicina. Arrivati lei mi strinse la mano e, sorridendo, iniziammo a girare per negozi.

“Ogni giorno sempre la stessa storia, mi sveglio e lei non c’è e in quel momento iniziano i miei complessi mentali. 
Con chi è? Dov’è? Che sta facendo? 
Ma dopotutto la ragazza che ho sposato è diventata una selvaggia, non è facile domarla ed è per questo che forse la amo. 
Oddio, è questo quella che si chiama gelosia? Sono geloso di semplici allenamenti? Forse sono davvero un tipo strano..” – pensai.

Liz: Che hai Kid? – disse vedendomi deprimere.
-
Kid: Oh, niente – mi raddrizzai e sorrisi nuovamente.
-
Liz: Bà, che scemo – disse con tono superbo.
-
Kid: Eii – urlai irritato – come ti perm- all’improvviso come uno squillo suonò nella mia testa – Mio padre. 
-
Liz: Mm? 
-
Kid: Vieni – presi Liz e la portai in un vicolo. Con il potere da shinigami, innalzai un muro magico e chiamai mio padre. – Padre, per caso mi avete chiamato? – dissi con tono serio.
-
Liz: Salve Lord Shinigami! – salutò.
-
Sommo Shinigami: Mi dispiace interrompervi, ma dovete tornare subito qui a Death City . 
-
Liz: E’ successo qualcosa? – disse con aria preoccupata.
-
Sommo Shinigami: Non voglio dire nulla, Kid voglio che tu veda con i tuoi occhi – detto questo chiuse il collegamento.
-
Liz: Deve essere qualcosa di veramente grave – disse pensierosa.
-
Kid: Già, dai torniamo a casa, ci aspettano – dissi con guardo basso. 
-
Liz: Si – mi seguì.

Mio padre ci mandò il jet della Shibusen e partimmo immediatamente. Durante il viaggio ci tenemmo costantemente per mano, preoccupati. Arrivati, era già notte fonda, così decidemmo di andare a casa a riposare.
Il giorno dopo andammo alla Shibusen. 

[Death Room]

Sommo Shinigami: Oh, finalmente siete arrivati.. 
-
Kid: Allora padre, cos’è successo? – dissi incuriosito.
-
Sommo Shinigami: Si.. – allungò le braccia e innalzò il muro magico – Immagino non sai cos’è successo durante la vostra assenza – mi mostrò tutto ciò che accadde. 

“E’ tornata – Ma la Shibusen non era intervenuta? – Non posso credere che il Sommo Shinigami e suo figlio permettano queste uccisioni! – Ci possiamo davvero fidare della Shibusen o sono dalla parte di quest’assassina?” – giornali, i titoli delle prime pagine dicevano questo. 
Successivamente mi mostrò una visione di ciò che accadde. Vidi la ragazza che sposai sporca di sangue e che mangiava le anime di quelle persone innocenti, tutto durante le prime ore del giorno. 
Mi girai per guardarla, la vidi tremare e con occhi increduli. 

Liz: K-Kid, non sono stata io! – disse girandosi di scatto.

Non riuscii a pronunciare una parola. Diceva che non fosse stata lei, eppure non potevo sbagliarmi. Rimasi immobile, ero scioccato da ciò che mio padre mi aveva mostrato. 

Liz: Kid, credimi! Non sono io quella! – mi scosse per un bel pò – Kid, Kid! 
-
Kid: S-se non sei tu, allora chi è quella? – dissi balbettando. 
-
Liz: Non sono io, credimi! – iniziò ad avere gli occhi lucidi. 
-
Kid: Non posso crederti .. – dissi abbassando lo sguardo – Era questo il tuo allenamento? Uccidere persone innocenti e mentirmi al tuo ritorno? – urlai con le lacrime agli occhi. In altre circostanze, avrei creduto alle sue parole, ma ciò che vidi era reale.
-
Liz: I-io non sono quel mostro.. – pianse – Come fai a non credere alla ragazza che hai sposato? – urlò dalla disperazione. 
-
Stein: Adesso basta – entrò all’improvviso – Liz per ordine di Lord Shinigami, dobbiamo scortarti nella cella.
-
Liz: No..- disse con sguardo basso. 
-
Kid: Non complicare le cose! – urlai.
-
Liz: Non sarò imprigionata per qualcosa che non ho fatto! – mi urlò contro.
-
Sid: Prendetela – disse ai suoi uomini. 

Liz, ad uno ad uno, li neutralizzò. Stein e il professor Sid si scagliarono verso di lei per bloccarla ma nessuno dei loro attacchi riuscì a centrare il bersaglio. Liz è troppo forte per loro, un colpo l’uno e si diresse verso la porta sotto gli occhi increduli di mio padre e dei miei, non riuscimmo a fermarla, anzi, neanche ci provammo. Prima di uscire mi lanciò uno sguardo ricco di delusioni, fece cadere l’ultima lacrima e scappò. 

“L’ho persa, di nuovo?” – pensai sentendo il cuore pesante.
---------------------------------------------------------------

“Non posso più restare qui a Death City, mi cercano ovunque” – pensai guardandomi intorno. 

La mia casa, la mia scuola, i miei amici, mia sorella, in questa città ho tutto. Ma fui costretta ad andarmene, ma la cosa che dovevo capire era chi era quella ragazza, anche se qualche sospetto già l’avevo. 
Mi trovai una piccola casa abbandonata fuori da Death City, fu là che cominciai le ricerche e, ovviamente continuai i miei allenamenti. 
Passarono dei giorni, le miei fonti mi stavano portando a una soluzione finale, la forma completa finalmente mi apparteneva, ma la sentii la mancanza di Kid durante quelle notti. 
Il giorno seguente durante un allenamento, mi accadde qualcosa di strano. Ebbi la nausea e giramenti di testa, forse per il cibo che mangiavo. Mi diressi verso un cespuglio e vomitai, ma non vidi nulla che precedentemente era cibo. 
Entrai in quella casetta e mi sdraiai in quell’ammasso di paglia che chiamavo letto, per cercare di tranquillizzarmi ma un dolore improvviso allo stomacò riuscì a sollevarmi di scatto. Mi alzai e iniziai a toccarla.

“Non può essere..” – pensai. 

Presi immediatamente il cellulare, so che sarei dovuta scomparire per un periodo, ma era un emergenza e volevo esserne sicura. Chiamai immediatamente Tsubaki, esperta in medicina e pronto soccorso. Iniziò a squillare.

Tsubaki: Pronto? – rispose.
-
Liz: Ciao Tsubaki, sono io, Liz – dissi con tono distaccato.
-
Tsubaki: L-Liz? – il suo tono di voce cambiò.
-
Liz: Senti so che non dovrei ma ho bisogno di vederti, ho bisogno di accettarmi di una cosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Doppia scoperta per Liz. ***


Presi immediatamente il cellulare, so che sarei dovuta scomparire per un periodo, ma era un emergenza e volevo esserne sicura. Chiamai immediatamente Tsubaki, esperta in medicina e pronto soccorso. Iniziò a squillare.

Tsubaki: Pronto? – rispose.
-
Liz: Ciao Tsubaki, sono io, Liz – dissi con tono distaccato.
-
Tsubaki: L-Liz? – il suo tono di voce cambiò.
-
Liz: Senti so che non dovrei ma ho bisogno di vederti, ho bisogno di accettarmi di una cosa. 
-
Tsubaki: V-va bene.. Dove ti trovi? 
-
Liz: Penso che dove mi trovo io non si possano fare dei controlli– dissi con ironia – preferirei venire io. 
-
Tsubaki: M-ma qui sei ricercata.. Ti troverebbero subito! – disse preoccupata.
-
Liz: Tranquilla, sono veloce e non mi faccio di certo prendere facilmente. Dimmi solo dove ci dobbiamo vedere. 
-
Tsubaki: Mmm, da ciò che mi hai fatto capire la cosa è seria.. Preferirei nell’infermeria della Shibusen, lì sono presenti i migliori macchinari di medicina, verso sera.
-
Liz: Tsubaki.. Posso fidarmi di te vero? – dissi con tono più basso.
-
Tsubaki: -non rispose subito – Si – da quel suo tono di voce, penso abbia sorriso. 
-
Liz: Va bene – sorrisi e chiusi la chiamata.

“L’infermeria eh?” – dissi sdraiandomi sul letto e chiudendo gli occhi. 

Mi svegliai dopo un pò, era quasi ora di andare alla Shibusen. Mi misi un mantello nero con cappuccio per passare inosservato e uscii. Death City, durante le ultime ore del pomeriggio, diventa piuttosto buia e, grazie alla velocità che ho acquisito, scappare sotto il naso degli uomini del professor Sid fu un gioco da ragazzi.
Finalmente mi trovai davanti le scale della Shibusen, ma preferii arrampicarmi dalla parte che affacciava sul cortile, a quell’orario era difficile trovare qualcuno. Salii lungo le mura dell’accademia quando vidi da una finestra Kid, poggiava la testa sulle sue braccia, nella classe dove una settimana fa mi chiese di sposarlo. 

“Q-quelle sono lacrime?” – dissi vedendo quella scena. Una lacrima scese lungo il mio viso, ma non provavo pena per lui. Dopotutto non mi aveva creduto. Continuai a salire con le lacrime agli occhi, cercando di dimenticare la scena vista precedentemente. Finalmente entrai, con molta cautela, nell’infermeria e mi misi a sedere.

“K-Kid, bastardo!” – continuai a pronunciare, con le lacrime che rigavano il mio viso, nell’attesa che Tsubaki entrasse da quella porta.
---------------------------------------------------------------

Il Sommo Shinigami, dopo la fuga di Liz, disse che, se mai l’avremmo vista o sentita, avremmo dovuto avvertire lui o uno dei professori. 
Le ricerche e i controlli continuavano, giorno dopo giorno, senza tregua. Kid, da quel giorno, non si fece più vedere in giro. Le voci su di lui dicevano che usciva di casa solo per andare dal Sommo a chiedere di Liz, nient’altro. 
Da quel giorno, solo una volta lo vidi. Aveva l’aria depressa e lo sguardo perso nel nulla. Non capii se quel suo comportamento fosse causato dalla delusione che gli aveva procurato Liz o per i sensi di colpa. 

Sinceramente, non mi andò di vedere una della mie migliori amiche in una cella così decisi di non dire nulla, nemmeno a Black Star. Avrei preferito ascoltare prima la sua versione dei fatti. 
Era quasi ora dell’appuntamento con Liz. Presi il cappotto e l’attrezzatura, e mi diressi verso la porta di casa.

Tsubaki: Black Star, io esco – dissi aprendo la porta. 
-
Black Star: COOOOOOOOOOOOOOOOOOSA? DOVE STAI ANDANDO SENZA L’ILLUSTRE SOTTOSCRITTO? – corse verso di me.
-
Tsubaki: Devo andare un secondo nella biblioteca della Shibusen, ho bisogno di un libro – sorrisi.
-
Black Star: Tsk, sempre la solita secchiona – disse irritato. 
-
Tsubaki: Tanquillo, tornerò presto e non essere in pensiero. Ti ricordo che ci sono uomini della Shibusen da tutte le parti – dissi accarezzandogli i capelli e dandogli un bacio sulla fronte. 
-
Black Star: O-ok, torna presto! L-l’illustre sottoscritto ti aspetterà – arrossì. 
-
Tsubaki: Va bene – sorrisi e mi tirai la porta. 

Arrivata alla Shibusen, mi diressi subito verso l’infermeria. Aprendo la porta, vidi Liz che cercava di frenare le lacrime. Rimasi pietrificata. Come poteva una persona così essere quel mostro di cui tutti parlano? 

Liz: Oh, eccoti Tsubaki.. – disse asciugandosi le lacrime.
-
Tsubaki: L-Liz.. – feci cadere tutto per terra e corsi verso di lei per abbracciarla. 
-
Liz: M-ma che fai? Non hai paura di me? – disse scioccata per quel gesto.
-
Tsubaki: No, tu sei mia amica e non dubito di te – mi staccai da lei e arrossii. 
-
Liz: Va bene.. Dai, cominciamo? – abbassò lo sguardo. 
-
Tsubaki: Per prima cosa devi dirmi cosa ti senti per cercare di capire che tipo di malattia tu possa avere.. Che sintomi hai? – andai a recuperare i materiali per terra.
-
Liz: Non lo so, è un periodo che ho nausea, dolori di stomaco e giramenti di testa – disse toccandosi una tempia.
-
Tsubaki: Mmm, ho qualche sospetto.. Liz tu e Kid per caso l’avete fatto? -
-
Liz: M-ma.. Bhè.. Si, certo..- arrossì.
-
Tsubaki: Da quanto? 
-
Liz: Dal giorno del matrimonio – diventò sempre più rossa.
-
Tsubaki: E da quando hai que- mi interruppe.
-
Liz: Tsubaki, so dove vuoi arrivare.. Ci ho pensato anche io a questa probabilità, per questo volevo accertarmene – disse con determinazione.
-
Tsubaki: Bene – sorrisi – Facciamo allora il test di gravidanza.

Quella notizia, non ancora certa però, mi rese contenta per Liz e Kid ma ero anche preoccupata perchè le cose ultimamente sono molto movimentate per lei e sono preoccupata per quella creatura.
Finito il test, vidi Liz alzarsi e rivestirsi. In viso era nera, non contenta dell’esito. 

Liz: Kid non deve sapere nulla di questo incontro – disse rimettendosi il mantello.
-
Tsubaki: M-ma Liz! Non puoi non dirglielo! – dissi prendendola dal mantello. 
-
Liz: Ho detto no – si girò lanciandomi uno sguardo minaccioso. 
-
Tsubaki: M-ma .. 
-
Liz: Solo dopo aver combattuto la mia ultima battaglia, Kid lo saprà – andrò verso la finestra, si guardò in torno e scese.

“Liz, ma tu.. Non puoi combattere..” – pensai inginocchiandomi a terra. 
---------------------------------------------------------------

“Non mi importa, posso farcela” – continuai a pensare scendendo dalle mura. 

Ero debole, mi girava la testa ma dovevo ridare onore al mio nome. Mi guardai la mano e vidi la fede, la girai e rigirai. Ma decisi di toglierla e la poggiai sopra la cattedra della classe dove si trovava precedentemente Kid e dove era tutt’ora. Forse mi vide ma i suoi occhi erano bagnati, quindi vide sfocato. Poteva essere per lui un’immaginazione.
Camminando per le strade di Death City immaginai la faccia che avrebbe fatto Kid vedendo l’anello e iniziò a scendermi una lacrima. Mi mancava, ma lo facevo per il suoi bene e per il mio. 
Intanto camminai verso il luogo dove si trovava la persona che aveva rubato la mia identità, il mio obbiettivo era ucciderla a qualunque costo.

[Intanto alla Shibusen]

Kid: Padre, Liz è stata qui alla Shibusen! – dissi a pieni polmoni entrando nella Death Room. 
-
Sommo Shinigami: E tu come lo sai Kid? – disse stupito.
-
Kid: Guarda – gli porsi l’anello che trovai sopra la cattedra- “Quella non era una visione allora..” – pensai.
-
?? : Sommo Shinigami, devo parlarle! – una voce femminile si udì dall’entrata della stanza.
-
Kid: T-Tsubaki? Cosa ci fai qui? – dissi stupito.
-
Tsubaki: L-Liz – disse con affanno .
-
Sommo Shinigami: Liz cosa? L’hai vista? 
-
Tsubaki: Si Lord.. E’ stata con me prima, mi scusi per aver disubidito ad un suo ordine. Accetterò ogni punizione ma prima mi dovete ascoltare – urlò la camelia spaventata.
-
Sommo Shinigami: Parla, ti ascoltiamo – disse incuriosito.
-
Tsubaki: Liz è innocente.. Ha trovato il vero colpevole che aveva preso sue sembianze – disse con gli occhi lucidi – E.. 
-
Kid: Cosa? E cosa? – urlai stanco di tutto questo mistero. 
-
Tsubaki: Vuole combatterlo ma lei.. E’ INCINTA! – urlò.

Quelle sue ultime parole lasciò me e mio padre a bocca aperta. Non solo avevo deluso mia moglie, ma avevo abbandonato anche il bambino dentro di lei. 

“Liz.. cosa?” – scoppiai a piangere pentito di ciò che avevo fatto.

[Liz]

“Eccoci qua finalmente.” – dissi toccandomi la pancia – “Spero non mi causerai problemi” – sorrisi.

Avevo paura per me, ma molto di più per la creatura che portavo dentro. Ma la mia determinazione e il mio orgoglio mi costrinsero ad entrare. 
Un luogo tetro e mal ridotto, circondato da bare e corvi. Entrai in quella casa dando un calcio alla porta, non mi andava l’effetto sorpresa. Un mostro si mostrò davanti ai miei occhi e stava divorando le anime di tutte quelle persone innocenti. Si girò verso di me e mi sorrise vedendo la faccia disgustata.

“Finalmente ti ho scoperta Ishima Kuroro o, forse dovrei dire, Staz Brodway?” – dissi lanciandogli uno sguardo di sfida.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Scontro mortale: Staz VS Shibusen. Parte 1. ***


Liz: Finalmente ti ho scoperta Ishima Kuroro o, forse dovrei dire, Staz Brodway? – dissi lanciandogli uno sguardo di sfida.
-
Staz: Oh, come ci sei arrivata? – disse girandosi verso di me con la follia negli occhi.
-
Liz: Semplice – dissi – Mi sembrava troppo strano l’arrivo di una studentessa all’accademia senza che Lord Shinigami ne parlasse a Kid e poi la tua anima, la puzza della tua anima marcia si sentiva benissimo – dissi con disgusto.
-
Staz: Tutto qui? Bhè non tutti nasciamo con anime pure – disse atteggiandosi. 
-
Liz: Inoltre era troppo strano che una studentessa fosse interessata così tanto alla mia vita privata e poi, quel tatuaggio che nascondevi sul collo! Era il simbolo del Kishin, me ne accorsi solo nella mia visione! – urlai.
-
Staz: Che visione?
-
Liz: Quando io e Kid eravamo in quella classe, quando tu ci stavi osservando sotto le vesti di Ishima Kuroro.. Prima di scomparire, dal mantello riuscii a vedere quel tatuaggio. Inoltre da quando spuntò una ragazza con le mie sembianze per mettermi contro di tutti, la cara Ishima scomparve senza lasciare traccia. Era ovvio risalire a te! – dissi abbassando lo sguardo. 
-
Staz: Ma che brava, sei diventata una detective adesso? – rise – Sei diventata davvero così potente? E che intenzione avresti? – mi lanciò un sorriso maligno. 
-
Liz: Ah sei a corto di memoria a quanto vedo – sorrisi sempre con sguardo basso, facendo spuntare la mia spada dalla mano e l’accarezzai – Ti ricordo che tu mi hai dato la forza, il potere della magia, quindi io ti ucciderò! – alzai lo sguardo e puntai la spada verso di lui.
---------------------------------------------------------------

[Shibusen/ Death Room]

Kid: Liz.. cosa? – mi inginocchiai a terra per la disperazione.
-
Tsubaki: Hai sentito bene. Lei è incinta ed è anche molto debole.. – disse inginocchiandosi davanti a me.
-
Kid: Tsubaki – alzai lo sguardo – Dimmi subito dov’è! – dissi prendendola per le spalle. 
-
Tsubaki: Kid, piano mi fai male – disse cercando di farmi mollare la presa. 
-
Black Star: Calma Shinigami – disse mettendomi una mano sulla spalla – Lascia stare Tsubaki, dovresti anzi ringraziarla – disse con una punta di gelosia.
-
Kid: E tu quando sei entrato? – dissi con ironia.
-
Black Star: Ti ricordo che sono un assassino e sono capace di muovermi senza farmi scoprire – disse con aria molto seria.
-
Kid: Già – sorrisi disperato – Scusami Tsubaki – abbassai lo sguardo per la vergogna. 
-
Tsubaki: T-tranquillo Kid, capisco che tu sia preoccupato! – disse mettendomi una mano sulla spalla mentre con l’altra massaggiava la sua.
-
Sommo Shinigami: Alzati Tsubaki. Dimmi adesso chi è la persona che ha commesso tutti questi crimini sotto l’aspetto di Liz – disse seriamente.
-
Tsubaki: Secondo le ricerche e ciò che mi ha raccontato Liz, sarebbe la studentessa Ishima Kuroro ovvero, Staz il kishin! – disse con un filo di preoccupazione.
-
Black Star: Possibile che sia stato sempre vicino a noi e non ce ne siamo mai accorti? – disse mettendosi la mano sulla fronte.
-
Kid: Il Soul Protect.. – sussurai. 
-
Tsubaki: Esattamente! Liz pensa che sia stato grazie a questo che riuscì a vivere tranquillamente tra le strade di Death City. Tuttavia la sua anima era pur sempre avvolta da un muro di malvagità e Liz se ne accorse molto facilmente – disse stringendo i pugni.
-
Kid: Tsubaki dimmi.. dov’è adesso Liz? – dissi alzandomi da terra con lo sguardo basso. 
-
Tsubaki: Non lo so.. Mi sento così inutile – disse mettendosi le mani sul viso per non far vedere gli occhi lucidi.
-
Black Star: Non sei inutile, hai fatto già molto – disse abbracciandola.
-
Kid: Black Star ha ragione – sorrisi a vedere quella scena e proprio in quei momenti capivo quanto Liz mi mancava.
-
Sommo Shinigami: Che intenzione hai Kid? – disse guardando verso di me.
-
Kid: Fai chiamare immediatamente Maka, useremo il suo potere della percezione dell’anima per trovare Liz e raggiungerla. Non metterò in pericolo la mia famiglia! – dissi con determinazione.

Mio padre chiamò immediatamente Maka e Soul nonostante l’orario spiegando ciò che dovevano fare. Arrivarono subito a scuola e ci piazzammo nel cortile, davanti all’entrata dell’accademia. 
Vidi Maka concentratissima nel compito che mio padre le aveva affidato, vidi la sua anima crescere intorno a lei e Soul. 
Improvvisamente un abbaglio, la visione della sua anima sparì. 

Maka: Trovata! – disse con gli occhi ancora lucenti. 
-
Kid: Maka dove? – dissi disperato. 
-
Maka: Si trova in un casolare tra le montagne, non molto distante da qui! – disse – Direi di partire subito – fece cenno a Soul di trasformarsi per iniziare il volo. 
-
Kid: Sono d’accordo! – feci comparire il mio skateboard e partimmo immediatamente. 

Io, Maka, Soul, Tsubaki e Black Star, ognuno di noi preoccupati per ciò che sarebbe successo. A me non importava della mia vita, mi importava della vita di Liz e della creatura che portava in grembo, mio figlio.
Arrivammo in men che non si dica, un casolare tetro e circondato da tombe e corvi. 

Soul: Bhè, il professor Stein penso che ci vivebre molto tranquillamente in un luogo così macrabro – disse ironicamente.
-
Kid: Andiamo – dissi con determinazione.

Entrammo dal cancello e percorremmo il tragitto che lo collegava all’entrata principale. La porta era rotta, la casa vuota.

Kid: Maka, possibile che qui non ci sia nessuno? Sei proprio sicura che siano qui? – dissi stringendo i pugni.
-
Maka: Sicuriss- fu interrotta da un rumore dall’esterno del casolare.
-
Kid: Svelti! – urlai con tutta il fiato che possedevo. 

Nel giardino esterno c’erano Liz e Staz che si attaccavano, l’uno di fronte all’altro. Non riuscii a capire chi era in vantaggio. 

Black Star: Troppo tardi, è già cominciata – disse allungando la mano verso Tsubaki, segno di trasformarsi. 
-
Liz: Perchè siete qui? – disse seccata- Questa è la mia battaglia! – mi lanciò un’occhiata furiosa. 
-
Maka: Soul – fece cenno di trasformarsi. 
-
Soul: Si – si trasformò.
-
Liz: Cosa cazzo avete intenzione di fare? E’ impossibile per voi! – urlò.
-
Kid: Certo perchè magari per te è facile stupida! – urlai stringendo i pugni. 
-
Liz: Stupidi, stupidi, stupidi. Fate come volete, non mi importa! – si lanciò verso di lui. 
-
Kid: Ferma Liz! – la bloccai – Non ti chiederò di non combattere, so che non mi ascolteresti ma.. Sii la mia arma! – urlai con le braccia aperte.
-
Liz: Tsk – disse seccata – Va bene! – mi guardò e sorrise.

Si trasformò in pistola, ma era diversa dal solito. Non combattevo con Liz da non so quanto e di conseguenza non la vidi mai trasformata in arma, in più magica. Non era una semplice pistola grigia, era molto più grande al punto di doverla tenere con due mani, rossa e nera. Rosso, il colore della sua anima e dei suoi occhi ormai cambiati, nero, il colore del suo sangue e della follia che teneva in corpo. Il contatto con la follia mi attivò le line of Shinzu e cambiai il mio modo di vestire. 

Staz: Che scena patetica, davvero pensate di potermi battere? – cominciò a ridere in modo del tutto folle e si scagliò verso me e i ragazzi. 

Attacchi sopra attacchi, tre contro uno eppure sembrava avere la meglio. Maka e Soul provarono anche il Majogari. BlackStar e Tsubaki la Lama Incantata ma niente da fare, lui era troppo potente pure per tutti noi messi insieme. Perfino i miei poteri di Shinigami completo non poterono fare nulla contro quel mostro. 

Maka: E’-è troppo forte.. – disse con affanno. 
-
Black Star: Non può battermi.. Non può! – gli si lanciò contro nonostante la stanchezza evidente.
-
Staz: Ahaha tutto qui? Questi sarebbero gli studenti d’élite della Shibusen? Ma per favore! Ahahaha! – rise, rise allungo.
-
Kid: Stai zitto! – mi lanciai anche io verso di lui senza riflettere, preso solo dall’odio e dalla rabbia. 
-
Staz: Ma per favore! – ci attaccò lanciando un raggio dalla bocca che ci fece saltare in aria. 

Svenni per qualche secondo. Al mio risveglio vidi intorno a me una nube di fumo, l’attacco fu devastante. Black Star, Tsubaki, Soul e Maka svenuti, senza forze. 
Vidi solo Liz inerme a quell’attacco. Era in piedi, davanti a me. 

Kid: L-Liz, che intenzioni hai? – dissi cercando di allungare la mano verso di lei. 
-
Liz: Kid, te l’ho detto che era una battaglia a senso unico. L’unica che può batterlo sono io, ho gli stessi poteri. Ma adesso ha un’altra carta da giocare, la mia ultima carta – disse guardando verso il Kishin. 
-
Staz: Mm? – la guardò incuriosito. 

Liz fu avvolta da una luce azzurra, poi subito dopo blu, infine nera. Si voltò verso di me. I suoi occhi erano rossi, da far gelare il sangue e iniziò ad alzarsi in aria. I suoi vestiti cambiarono, indossava un vestito lungo e nero con un accessorio in pizzo tra i capelli. 

Kid: L-Liz.. che ti sta succedendo? – dissi scioccato.
-
Liz: C’è un cosa che ancora non ti ho detto – tornò a toccare terra e si inginocchiò davanti a me, ma quelle luci non cessarono – Io sono una Death Scythe adesso – sorrise. 

Alzò il braccio e, pian piano, la sua mano iniziò a scomparire. La trasformazione iniziò ad avviarsi.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Scontro mortale Parte 2: la fine di tutto? ***


“C’è un cosa che ancora non ti ho detto.. Io sono una Death Scythe adesso.”

Quelle sue parole mi rimbombarono più volte nella testa, non sapevo se ero più felice o stupito. Un miscuglio di emozioni invasero il mio corpo.

Kid: T-tu cosa? – dissi scioccato- Come hai fatto? – la presi per le spalle.
-
Liz: Bhè, le mie missioni.. – sorrise chinando la testa.
-
Kid: Si ma l’anima di una strega? Come hai fatto a raccogliere 99 anime e 1 anima di una strega in così poco tempo? – inizia a stringere la presa.
-
Liz: Kid, calmati. Mi fai male! – mi fece mollare la presa e mi guardò infuriata.
-
Kid: Si, scusami.. – abbassai lo sguardo.
-
Liz: Ti spiegherò tutto dopo, è una lunga storia – si alzò, la luce intorno a lei diventò sempre più accecante – Kid, non dovrei chiedertelo ma sii il mio maestro – disse guardando verso il Kishin.
-
Kid: Ovvio! – mi alzai di scatto. 
-
Liz: Bene – mi sorrise.

Fu avvolta da un manto di luce, poi fu avvolta dalla follia. Si vide una lunga scia nera sollevarsi in aria, poi infine si attaccò a me. Lei era una death scythe a tutti gli effetti poichè la sua forma da arma cambiò: da una pistola si trasformò in un enorme bazooka grigio poggiato sulla mia spalla con il simbolo di shinigami posizionato sulla parte frontale dell’arma. Al contatto con essa, la follia mi contagiò facendo aumentare il mio potere, le line of Sanzu iniziarono ad emettere luce propria. Il mio modo di vestire cambiò e mi spuntarono le tre linee sulla bocca. Sentii la forza di Liz entrare dentro di me come tanti coltelli lanciati verso la mia anima. Nonostante ciò dovevamo combattere. 

Liz: Kid, tutto bene? – sentii la sua voce dentro la mia testa. 

Annuii e mi posizionai davanti al Kishin, pronto per lo scontro finale.
---------------------------------------------------------------

“Maka.. Maka.. Maka!”

Aprii gli occhi.

Soul: Finalmente ti sei svegliata! Ero così preoccupato.. – mi abbracciò.
-
Maka: Soul.. dove siamo? Cos’è successo? – chiesi disorientata.
-
Soul: Guarda – mi indicò un ragazzo con una death scythe.
-
Maka: K-Kid? E quella è.. – non riuscii a credere a ciò che vedevo. 

Death The Kid, figlio di Lord Shinigami, teneva sulle sue spalle una Death Scythe, ovvero la sua ex arma. La potenza delle loro singole anime era pazzesca, rimasi immobile dinanzi a tanta potenza. 
All’improvviso mi sentii mettere una mano sulla spalla. Mi voltai, era il professor Stein.

Stein: Straordinario vero? – disse ammirando tanta potenza.
-
Maka: Professore, come ha fatto Liz? – dissi incuriosita.
-
Stein: Chi lo sa – accese una sigaretta – Ma la cosa è davvero affascinante. Diventare Death Scythe quando si ha già la forza della follia e della magia. 
-
Soul: Prof. sta dicendo che Liz è diventata più potente di chiunque altro su questa terra? – disse sconvolto. 
-
Stein: Può essere – buttò fuori il fumo – Stiamo a vedere che succede – disse guardando lo scontro. 
-
Maka: Professore ma – fui interrotta dalla voce di Kid.


Kid: Tu, essere schifoso, preparati – posizionò l’arma verso il Kishin – Staz Brodway sono qui per mietere la tua anima! – urlò con la follia negli occhi. 
-
Staz: Strabiliante – disse incredulo – Tu Liz vorresti uccidermi? Dopo che ti ho dato la forza? Dopo che ti ho fatto diventare tutto questo? – iniziò a preoccuparsi.

“Sei solo un essere schifoso, non meriti di vivere! Ti ringrazio per questa forza, sono riuscita a domarla, ma non permetterò di far cadere il mondo nella follia!” – si udì dall’arma. 

Staz: Quindi è così eh? – mi mise le mani sul volto – Vi ucciderò tutti! – lanciò un sorriso folle e intorno a lui la follia iniziò a crescere. 
-
Kid: Liz, sei pronta? – disse determinato. 
-
Liz: Prontissima! 
-
Kid/Liz: ECO DELL’ANIMAAAAAAAAAAAA! – urlarono. 

Vidi le loro anime crescere sempre più, diventare enormi. Le due anime, diventarono una cosa sola. La loro forza era insuperabile, mai vista tanta forza tutta insieme. 

Maka: N-non ci credo! – vidi la follia avvolgere dell’anima di Kid – Professor- mi bloccai. Vidi il professor Stein scioccato da quella visione, quasi terrorizzato – Professore, che sta succedendo? – provai a toccarlo.
-
Stein: Si mette male, non pensavo si potesse arrivare a tanto! – fece cadere la sigaretta dalla bocca.

Lo guardai interrogativa.

Stein: L’anima di Kid è su una lunghezza d’onda completamente diversa di quella di Liz. Ho paura che se continuerà a sforzarsi potrebbe finire male.. – iniziò a tremare. 
-
Maka: C-cosa? – gli occhi diventarono lucidi – KID FERMATIIIIIIIIIIIIII! – urlai a pieni polmoni. 
-
Stein: E’ troppo tardi, il processo è già cominciato. Dobbiamo solo sperare nel meglio.

Kid/Liz: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! EXTERMINATION SOULS! – sul viso di Kid si notò la sofferenza che stava provando.

Dal bazooka partì un enorme colpo alzando un enorme polverone intorno a noi. Centrò a pieno il bersaglio, sembrava però non aver fatto effetto. 

Staz: Oh, mi avete colpito – sputò sangue – Cos’è tutta questa forza? – si piegò in due.

Liz: Qualcosa che tu non conosci ma che ognuno di noi possiede dentro di se, il coraggio e l’amore – disse la nuova death scythe tornata umana. 
-
Staz: Oh, un pò come.. La follia – e si dissolse nel nulla, lasciando solo la sua anima galleggiare in aria.
---------------------------------------------------------------

Mancava poco alla fine della battaglia. 
Durante l’eco dell’anima con Kid sentii però qualcosa che non andava. Sentii l’anima di Kid debole, molto debole. 

Liz: K-Kid va tutto bene? – chiesi preoccupata.
-
Kid: S-si – vidi il suo volto sofferente.
-
Liz: Kid tu hai qualcosa, fermiamoci! – dissi disperata.
-
Kid: Ti ho detto di no stupida! –urlò – Adesso finiamolo, una volta per tutte. 
-
Liz: Si.. – iniziai a concentrarmi. 

Lanciammo l’extermination souls, ovvero una nuova abilità fornitami grazie alla formazione in Death Scythe. Il colpo all’inizio sembrava non aver fatto effetto e tornai umana. Successivamente il Kishin scomparì nel nulla, lasciando la sua anima. 

Liz: E’ finita Kid! – mi voltai sorridendo, ma quel sorriso non durò a lungo. 

Vidi Kid accasciato a terra non molto lontano da me, senza forze e con l’affanno. La sua anima era debole, come se stesse per scomparire. Corsi verso di lui, poggiai la sua testa sulle mie ginocchia e iniziò a sputare sangue. 
Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Perchè è andata a finire così? ***



Vidi Kid accasciato a terra non molto lontano da me, senza forze e con l’affanno. La sua anima era debole, come se stesse per scomparire. Corsi verso di lui, poggiai la sua testa sulle mie ginocchia e iniziò a sputare sangue. 
Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso. 

Liz: Kid.. Kid che ti succede? – dissi con un tono di voce leggermente stridulo a causa delle lacrime.

Non rispondeva, provai a colpirlo sulla guancia e riprese per un momento i sensi. 

Kid: Oh Liz.. – aprì gli occhi e mi sorrise – L’abbiamo battuto? – tossì.
-
Liz: Si.. Si l’abbiamo battuto – dimmi stringendo la sua mano e sorridendo.
-
Kid: Bene.. – si girò verso gli altri, guardò soprattutto il professore e Maka – Anche gli altri stanno bene – fece una smorfia di dolore e si toccò il petto.
-
Liz: Kid, che cos’hai? – dissi con gli occhi lucidi – Professore! Venga presto.. Kid! – urlai. 

Vidi il professore correre verso di noi, Maka e Soul rimasero lì. I loro visi erano cupi, cominciai a preoccuparmi davvero. 

Stein: Liz.. – mi poggiò una mano sulla spalla – Kid non ce la farà. Quel colpo era troppo potente e la sua anima non poteva sopportare un tale sforzo.. – disse con lo sguardo basso. 
-
Liz: Ci sarà un modo! – urlai e le lacrime mi bagnarono il volto. 

Mi fece cenno di no con la testa e si allontanò. Mi sentii la gola in fiamme e il cuore stretto in una morsa.

[Musica di sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=-Jjti9TxyEY]

Kid: Bhè, a quanto pare per me è finita – disse con ironia girandosi di lato. 
-
Liz: Cosa dici stupido! – gli girai la testa verso di me e vidi che stava piangendo. Un nodo in gola improvviso. Le lacrime diventavano sempre di più. 
-
Kid: Non piangere.. – mi asciugò le lacrime.
-
Liz: T-tu non puoi abbandonarmi così.. – dissi con lo sguardo basso. Mi guardò interrogativo – T-tu.. devi adempiere al tuo dovere di padre! – urlai. Presi la sua mano e la poggiai sulla mia pancia – Tu non puoi abbandonarmi! Devi vedere crescere tuo figlio con me, al mio fianco, tutti insieme come una vera famiglia! – urlai cercando di frenare le lacrime.

Mi sorrise. Trovò la forza per alzarsi e mi abbracciò.

Kid: Avrai sempre una parte di me al tuo fianco – mi guardò e mi baciò. Poi lentamente tornò a terra, stavolta senza più forze. 
-
Liz: Kid svegliati, Kid.. Kiiiiiiiiiiiid! – urlai così forte che sembrava la mia anima volesse raggiungerlo. Stranamente però sentii ancora la sua anima- Kid, non ti lascerò andare così facilmente – feci un sorriso folle e richiamai la follia che lentamente ci avvolse. 

Mi ritrovai in una sfera di follia e davanti a me c’era l’anima di Kid, che lentamente iniziò a prendere la sua forma umana. 

Kid: Liz, ma cosa? – si guardò intorno. 
-
Liz: La sua anima non si era ancora staccata dal tuo corpo quindi lo imprigionata in questa sfera di follia – sorrisi. 

Kid mi guardò interrogativo. 

Liz: Imprigionerò la tua anima dentro di me, così sono sicura che sarai davvero sempre con me. Anche se non potremmo parlare, anche se tu non potrai vedere con i miei occhi, a me importa sapere che ci sei – dissi abbassando lo sguardo. 
-
Kid: Ma sei sicura? – disse scioccato.
-
Liz: AVEVI DETTO CHE NON MI AVRESTI MAI ABBANDONATO! – urlai – L’avevo promesso – strinsi i pugni – Quindi adesso sarà davvero per sempre – alzai lo sguardo e mostrai le lacrime. 

Sorrise e iniziò a camminare verso di me con le mani in tasca mantenendo il sorriso sul suo viso. Si avvicinò e mi baciò. 

Kid: Sarà per sempre.. Ti amo Liz – sorrise e riprese la forma di anima.
-
Liz: Ti amo anche io Kid – allungai le mani, presi l’anima e la portai dentro me. Successivamente, il nulla. 
---------------------------------------------------------------

4 ANNI DOPO

Passarono 4 anni da quando Kid mi ha lasciato. Non ricordo cosa è successo dopo che la sfera di follia scomparve, forse svenni tra le braccia di Maka. Al mio risveglio mi ritrovai nell’infermeria della Shibusen e vidi Lord Shinigami seduto accanto a me che attendeva da una settimana che aprissi gli occhi. 
Ricordo di avergli chiesto perchè fosse lì accanto a me, molto freddamente. Ricordo che non mi rispose, mi abbracciò e tra quelle braccia mi lasciai andare, tutto il dolore che stavo provando lo feci uscire attraverso le lacrime. Ricordo che mi chiese come stavo io e il bambino, a quanto pare Tsubaki aveva detto tutto della mia gravidanza, ma dopotutto fui contenta di ciò. 
In questi anni la mancanza di Kid l’avvertii in modo straziante, ogni notte la passai tra le lacrime e il dolore ma tutto ciò passava quando mettevo la mia mano sul petto, sapendo che Kid era dentro di me, e quando sentivo dei piccoli passi per casa. 
Anche oggi i miei allenamenti erano finiti. Mi allenavo per sfogo, nient’altro, per placare la rabbia e i sensi di colpa. Tornai a casa. Aprii la porta e vidi una piccola e tenera immagine venire verso di me e abbracciarmi. 

?? : Bentornata a casa mamma! – mi sorrise con quell’aria innocente. 

Kid, non ti ringrazierò mai abbastanza per questa meravigliosa felicità che mi hai donato ma.. perchè è andata così?

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Eveline Death Thompson. ***


Eveline: Bentornata a casa mamma! – mi sorrise con quell’aria innocente. 
-
Liz: Che ci fai sveglia a quest’ora? – gli diedi un bacio sulla fronte.
-
?? : Eveline vieni a giocare!
-
Liz: Oh, non mi dire.. Ci sono zia Maka e zio Soul giusto? – la guardai e annuì – E tu come stai piccolo Rin? – sorrisi accarezzandogli i capelli. 
-
Rin: Si zia! – mi sorrise.
-
Maka: Hai fatto piuttosto tardi stasera eh Liz? - venne in salone insieme a Soul – E la piccola Eveline sarebbe rimasta tutta da sola se non saremmo venuti. 
-
Liz: Tsk, lo so – feci una smorfia. 

Dopotutto non mi preoccupavo per Eveline. Mi girai verso di lei, la guardavo giocare con Rin, un bambino alto per la sua età, capelli bianchi come quelli di Soul e occhi color smeraldo come quelli di Maka, dopotutto era loro figlio.. 
Eveline da quando è nata ha dimostrato di essere forte e coraggiosa e, anche se ha solo 4 anni, è una bambina determinata e responsabile. Ogni volta che la guardavo mi sentivo orgogliosa e vedevo in lei Kid, lei è come suo padre. Testarda e una Shinigami a tutti gli effetti. 
Era piccola di statura, molto esile e carina, anzi bellissima, la bambina più bella che abbia mai visto e non lo dico per vantarmi. Occhi color oro, come quelli di suo padre e capelli biondi, così chiari che al sole sembravano brillare. 
Le sue linee of sanzu erano così chiare che si mischiavano col suo colore di capelli. 
Lei era sia arma che maister, ma non le imposi mai niente, la decisione dovrà essere sua. Lei sceglierà il suo futuro, lei sceglierà chi essere. 
Lei era segnata nel mio destino, lei era la mia ancora di salvezza. Lei era il dono che Kid mi lasciò. 

Eveline: Mamma? – mi prese per il braccio – Che hai? – mi disse preoccupata.
-
Liz: Niente piccola, tranquilla – sorrisi – Stavo solo pensando, ora vai a giocare con Rin che io parlo con gli zii .
-
Eveline: Ok! – mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia per poi andare a giocare.

Lanciai uno sguardo a Soul e Maka per fargli capire che volevo parlargli. Ci sedemmo nel divano del salone mentre i bambini giocavano davanti a noi. 

Maka: Liz ci stai ancora pensando? – mi chiese preoccupata.
-
Soul: Andrai contro le regole del Sommo Shinigami – disse appoggiando Maka. 
-
Liz: Non penso che mi impedirà di farlo, dopotutto era suo figlio. E poi non per forza dovrà saperlo no? – lanciai ad entrambi uno sguardo minaccioso. 
-
Maka: Certo, puoi fidarti di noi.. – disse incrociando le gambe. 
-
Liz: Partirò per un pò, quindi lascio Eveline nelle vostre mani. Mi raccomando è molto furba, cercherà in tutti i modi di sottrarvi delle informazioni – dissi sorridendo. 
-
Soul: Si l’abbiamo notato – fece una smorfia. 
-
Maka: Sono carinissimi però – sorrise.
-
Liz: Mm? – dissi incuriosita.
-
Maka: Guardali – indicò i bambini – Ho notato che quando sono insieme è come se si completassero – appoggiò la testa sul petto di Soul. 
-
Liz: Già – sorrisi, ma mi sentii malinconica. 

Eveline era di qualche mese più grande di Rin e sono cresciuti insieme, si conoscono da quando avevano pochi mesi e sono sempre stati inseparabili. 
Eppure, la malinconia non era per i piccoli.. Guardando Maka e Soul riuscii a tenere a stento le lacrime. Avrei voluto avere Kid al mio fianco per poter vedere insieme questa tenera scena. Mi sentii il cuore stringere in una morsa e mi misi una mano sul petto. 

“Io sono sempre qui, ricordalo Liz..” – sentii nella mia testa, ma era una voce distante e triste.
“Lo so..” – pensai . 

Maka: Bene, è ora di andare Rin! – si stavano preparando per andare.
-
Rin: Ma mamma! Voglio stare ancora a giocare con Eveline – disse intristito.
-
Soul: Tranquillo, da domani Eveline vivrà da noi – sorrise.
-
Eveline: Cosa? – mi guardò scioccata.
-
Liz: Tranquilla – andai verso di lei e mi inginocchiai – Mamma adesso ti spiegherà tutto – le accarezzai i capelli. 

Soul, Maka e Rin ci salutarono e li accompagnai alla porta. Rin era entusiasto all’idea di poter stare con Eveline, ma lei invece era molto triste in volto. 
Tornai dentro e mi diressi verso di lei. 

Liz: Dai piccola, è ora di andare a letto – la presi per la manina e la portai nella sua camera. 

Le imboccai le coperte, ma la tristezza nel suo volto non scomparve. 

Eveline: Mamma, perchè domani andrò a vivere dagli zii? Non mi vuoi più con te? – i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi.
-
Liz: No piccola mia! – l’abbracciai cercando di poter frenare quelle lacrime – La mamma deve partire per un pò di giorni tutto qui e voglio che tu sia al sicuro – sorrisi. 
-
Eveline: D-dove andrai? – chiese incuriosita.
-
Liz: Bhè – esitai nel darle una risposta – La mamma ha una missione da compiere – abbassai lo sguardo per non guardarla negli occhi. 
-
Eveline: Mamma.. mi parli di papà? – si alzò e mi sfiorò la mano. 
-
Liz: E’ ora di andare a letto Eveline – la coprii e gli diedi un bacio sulla fronte- Buona notte piccola – sorrisi e mi tirai dietro la porta della camera di mia figlia. 

“Mamma, perchè non mi parli mai di papà?” – sentii dall’altra parte della porta, ma la ignorai.

Non parlavo mai di Kid a Eveline. Non perchè ero una cattiva madre o una prepotente, ma perchè Kid era il mio punto debole. Ogni volta che lei diceva “papà” mi sentivo scoppiare il cuore e tantissimi ricordi passavano per la mia testa. 
Mi sentivo in colpa. Se mi avrebbe chiesto il perchè della sua morte, avrei dovuto dirle che in parte centravo anche io. Mi avrebbe odiato, avrebbe odiato entrambi. Me per non essermi accorta della sofferenza di Kid e lui per la sua incoscienza. 
L’unica cosa che mi limitavo di dirle era che era una persona fantastica, nient’altro. 
Mi diressi verso la mia camera, un tempo mia e di Kid. 

“Smettila di soffrire così”

“Non ce la faccio” – cominciai a piangere.

“Cosa faresti se lei ti vedesse in questo stato? Smettila adesso”

“Tu non puoi capire come ci si sente!”

“Forse hai ragione..”

“So di aver ragione”

“Sappi che io ti appoggio nella tua decisione”

“Bene”

Provai ad asciugarmi le lacrime, ma non cessavano. Ogni sera mi mettevo in un angolo vicino alla finestra a ripensare a tutti i ricordi insieme a Kid e, in quel momento, mostravo la vera me. Quella che soffre, quella debole. 
Dovevo andare a letto, il giorno dopo avrei dovuto portare Eveline da Soul e Maka e partire.
Era la scelta giusta, anche se andava contro le regole della natura. Devo farlo per me. Devo farlo per mia figlia. 

Il giorno dopo cercai di essere più naturale che potevo. Preparai ad Eveline la colazione, la ricoprii di baci e abbracci e la portai in giro per la città, cosa che lei adorava.
Ci fermammo in una panchina prima di andare a casa di Soul e Maka.

Eveline: Mamma per quanto sarai via? – disse con lo sguardo basso.
-
Liz: Il tempo necessario per aggiustare le cose – sorrisi.
-
Eveline: Sarà molto tempo? – mi abbracciò.
-
Liz: Tranquilla – sorrisi – Farò in modo di tornare il prima possibile per abbracciarti di nuovo – l’abbracciai. 

Giocammo insieme per un pò di tempo. Si addormentò per la stanchezza, così la presi sulle spalle e la portai a casa di Maka.

Maka: Oh, benvenute! – aprì la porta.
-
Liz: Ssh, sta dormendo – sorrisi. 

La portai nella stanza di Rin e la poggiai sul letto. Sembrava un angioletto, era così carina quando dormiva. La baciai e lentamente mi allontanai. 
Mi diressi di nuovo verso la porta e salutai Maka e Soul prima di andar via. 

Maka/Soul: Stai attenta! – dissero
-
Liz: Come sempre – dissi di spalle, allontanandomi sempre più da quella casa. 

Passai dalla Shibusen per chiarire delle cose e mi diressi nella Death Room dal Sommo Shinigami, mio suocero. 

Sommo Shinigami: Salve, salve Liz! Dov’è la mia bellissima nipotina? – si guardò intorno.
-
Liz: Sono venuta a parlarle proprio di questo – dissi con aria seria – Eveline vivrà per un periodo dagli Evans – strinsi i pugni.
-
Sommo Shinigami: Come mai? – mi chiese incuriosito. 
-
Liz: Parto .
-
Sommo Shinigami: Mm? 
-
Liz: Ho bisogno di cambiare aria – mentivo, mentivo, mentivo!
-
Sommo Shinigami: Capisco.. Bhè, spero di rivederti presto mia cara Liz! – sorrise.
-
Liz: Si – mi chinai e andai per andarmene.
-
Sommo Shinigami: Liz.. Manca tantissimo anche a me – disse con un tono di voce malinconico.

Non risposi, feci finta di non sentire mentre chiudevo la porta della Death Room. Camminavo tra i corridoi della Shibusen e vidi gli studenti sparlare al mio passaggio. 

“Quella è una Death Scythe, ma ha anche mangiato anime umane/ Si dice abbia ucciso il suo stesso marito/ Sapevi che maltratta la figlia?” – tutte cazzate, solo e soltanto cazzate. 

Continuai a camminare cercando di non ascoltare e lanciando sguardi per far zittire quei mocciosi pettegoli. Prima di andare dovevo fare una cosa, avevo bisogno di lui. Dovevo cercarlo. Non lo vedevo da più di 5 anni e sicuramente non avevo nessun diritto di chiedergli il suo aiuto, ma dovevo tentare. 
Finalmente lo trovai nel cortile insieme alla sua ragazza. Era cambiato davvero molto in questi 5 anni, sembrava anche aver superato timidezza e avesse preso molta sicurezza. 

Liz: Ei ciao, senti ho bisogno di te – dissi in modo diretto, senza giri di parole.
-
Crona: Liz? – mi guardò incuriosito. 
-
Liz: Scusa per il preavviso, ma.. Crona ho davvero bisogno del tuo aiuto!

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Il futuro può ancora cambiare. ***


Liz: Scusa per il preavviso, ma.. Crona ho davvero bisogno del tuo aiuto!

Mi guardò confuso per un pò e la sua ragazza sospettosa. La sua ragazza frequentava la Shibusen da più di un anno, il suo nome era Hana e veniva dal Giappone. Una ragazza bassa e carina, bionda con meches nere e occhi azzurri. Timida ma determinata ed era un’arma.
Rimanemmo in silenzio per un minuto, un lunghissimo minuto.

Liz: Ti prego Crona.. – lo implorai- Posso parlarti in privato? – dissi lanciando uno sguardo ad Hana.
-
Hana: Scusa sei Liz giusto? – mi squadrò – Cosa vuoi da Crona? E perchè in privato? – disse quasi furiosa. 
-
Crona: Calma Hana, tranquilla – sorrise – Vieni Liz – mi fece cenno di allontanarci. 

Hana ci fissò a lungo, quasi per tutta la nostra conversazione ma non mi importava. 

Crona: Cosa c’è Liz? Perchè mi vieni a cercare dopo più di 5 anni? – disse con sguardo basso. 
-
Liz: Ho bisogno di te, della tua forza e dei tuoi poteri – dissi stringendo i pugni .
-
Crona: Per cosa? – chiese con un tono di voce tipo sussurro. 
-
Liz: Una missione – dissi – Contro le streghe – bisbiglai.
-
Crona: Cosa? – mi guardò incredulo. 
-
Liz: Mi sento un egoista perchè in fondo ti sto usando – i miei occhi iniziarono a diventare lucidi – Ma devo farlo, per me e per Eveline – le lacrime iniziarono a scendere.
-
Crona: Fare cosa? – chiese incuriosito.
-
Liz: Riportare in vita Kid – dissi determinata. 

Non rispose. Mi guardò e sorrise. Tornò da Hana e lo seguii, asciugando le lacrime dal mio volto. 

Hana: Allora? Cosa vuole? – disse con un filo di gelosia.
-
Crona: Hana.. Come dirtelo.. Devo aiutare Liz in una missione – disse serio in volto.
-
Hana: Vengo con te allora! – urlò.
-
Crona: Meglio di no, è molto pericoloso! – disse preoccupato – Dobbiamo andare solo io e Liz, perchè entrambi abbiamo il sangue nero come arma difensiva .
-
Hana: Solo voi due quindi? Bene,allora lei è davvero quello che si dice – sorrise malvagia.
-
Crona: Smettila Hana – la guardò.
-
Hana: Che c’è? Perchè la difendi? E’ solo una sgualdrina ed ha pure una figlia che maltratta! –mi guardò.
-
Liz: Adesso basta – le lanciai uno sguardo minaccioso – Potete credere quello che cazzo vi pare, non mi importa! Io faccio tutto questo per mia figlia, per salvare la mia famiglia! Non mi importa niente di Crona, è tuo! Io amo solo Kid! Ho sempre e solo amato Kid! – urlai con le lacrime agli occhi.
-
Hana: Scusa.. – disse abbassando lo sguardo.
-
Liz: Crona non importa.. Lascia stare. Stai al fianco di Hana e proteggila. Io andrò da sola – sorrisi e mi girai per andarmene.

Arrivata alle scale mi voltai e vidi Hana piangere tra le braccia di Crona. Una scena tenera e romantica, questo vedevo.

“Presto anche noi saremo così” – risuonò nella mia testa.

“Si” – sorrisi e scesi le scale. 
---------------------------------------------------------------

GIORNO DOPO. 

Ero già in cammino da qualche ora e mi trovavo nel deserto. Non potevo prendere nè treno, nè il jet della Shibusen, sarebbe stato troppo sospettoso. 
Finalmente eccomi arrivata: La città sotterranea delle streghe. 
Prima di entrare mi alzai il cappuccio del mantello donatomi da Lord Shinigami quando dovetti andare alla biblioteca magica, situata proprio in questa città, che ti permetteva di camminare tranquillamente senza che le streghe notassero la tua anima. 
Il mio obbiettivo era proprio la biblioteca che conteneva il più grande numero di volumi magici del mondo. Dovevo farlo tornare, volevo rendere felice mia figlia.. e me. 
Camminai per le strade della città con sguardo basso, era buio. Cambiai il mio aspetto per non essere riconosciuta. Capelli neri e occhi rossi, tipico delle streghe. Non ricordavo la strada e vagai a lungo senza metà, improvvisamente una ragazza mi venne in contro e si fermò davanti a me. 

Liz: Che vuoi? Chi sei? – dovetti fingermi stronza.

Non rispose, si limitò a fissarmi e a sorridermi. Allungo la sua mano verso di e mi prese per il braccio e mi trascinò, contro la mia volontà, per le strade della città. Mi trovai improvvisamente davanti alla biblioteca. 

“Magic Library” – bisbigliai scioccata. 

Liz: Ei tu chi sei? – mi voltai, ma quella ragazza scomparve – Bhè, c’è un problema.. – dissi guardando l’entrata.

Uno: la biblioteca era chiusa; due: si era fatto buio; tre: non sapevo dove dormire e stare per strada è pericoloso.

“Che fortuna eh?” – dissi con ironia. 

?? : Se vuoi ti porto da me.. – disse una voce.
-
Liz: Eeh? – saltai in aria – Sei di nuovo tu! – la indicai.
-
?? : Sorrise – Vieni – mi prese di nuovo per il braccio e mi portò in una palazzo non molto lontana dalla biblioteca.

Salii le scale di quel palazzo guardandomi sempre le spalle. Non mi fidavo, ma non so perchè la seguii. Primo piano, stanza 225, entrammo. Una casa normale apparentemente, niente di inquietante. 
Mi invito a sedermi con il sorriso in faccia. Era giovane, 15/16 anni circa. Era bassina e formosa, aveva un occhio coperto da una benda nera e un occhio di colore viola, capelli lunghi e neri. Era bellissima, non sembrava per niente minacciosa.

Liz: Chi sei? Perchè mi stai aiutando? – dissi sospettosa.
-
?? : Il mio nome è Helena Allverse, vengo da New York e sono una maga del futuro e sono una guardiana, precisamente, la tua - sorrise.
-
Liz: Eh? 
---------------------------------------------------------------

[CASA EVANS]

Rin: Mamma, mamma! Perchè Eveline non vuole giocare con me? – disse intristito.
-
Maka: Bhè, devi capire che Eveline, ultimamente, è un pò triste perchè gli manca la zia Liz – mi inginocchiai e sorrisi.
-
Eveline: Sono solo preoccupata. Ho capito che mi nascondete qualcosa.. qualcosa di molto pericoloso per la mamma – dissi imbronciata davanti alla finestra mentre fissava la luna.
-
Soul: Eveline, lo facciamo per il tuo bene – disse sedendosi accanto a lei. 
-
Eveline: Si, certo – si alzò – Andiamo Rin – lo prese per il braccio e lo portò nella stanzetta. 
-
Soul: E’ davvero un bel tipetto – disse ironicamente.
-
Maka: Già, Liz ci aveva avvertito – sorrisi. 

-------------------

La mamma è partita solo da un giorno eppure non posso negare che mi manca tantissimo. Meno male che c’era Rin che riusciva a distrarmi, era come un fratello per me e riuscira a ritarmi sempre su di morale. 

Rin: Eveline posso farti una domanda? – sorrise.
-
Eveline: Certo.
-
Rin: Qual è il tuo sogno? – mi chiese incuriosito.
-
Eveline: Il mio sogno? Bhè.. Sapere di mio padre ovviamente – sorrisi con gli occhi bassi – E il tuo Rin?
-
Rin: Il mio sogno è quello di diventare tuo marito! – mi abbracciò. 
-
Eveline: Eh? – arrossii – Ma cosa di- fui interrotta. 

Sentii come uno squillo dentro la mia testa. “Origlia la conversazione di Soul e Maka” – sentii. 
Mi avvicinai alla porta e poggiai l’orecchio ad essa per sentire la conversazione.

Rin: Ev- 
-
Eveline: Sssh! – lo zittii. 

Sentivo a malapena cosa stavano dicendo ma di certo stavano parlando della mamma e.. di mio padre? 

“... dovremmo dirle che Liz vuole raggiungere Kid e abbandonare Eveline” – sentii uscire queste parole dalla bocca di Soul mentre ridevano. Perchè ridevano? Cosa c’era da ridere? 

Uscii dalla porta e andai verso di loro. Ero scioccata e avevo gli occhi lucidi. Maka e Soul mi guardarono preoccupati. 

Eveline: Avevo ragione – sorrisi con le lacrime che mi rigavano il volto – La mamma mi ha abbandonato.

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Amori infantili e occhi di ghiaccio. ***


Vidi il viso di Eveline bagnato dalle lacrime che scendevano sempre più. La vidi scappare quando fuori pioveva interrottamente, uscire da quella casa, dalla mia casa. 

Rin: Mamma, papà perchè avete detto quelle cose davanti ad Eveline? – dissi furioso. 
-
Maka: M-ma ha frainteso! Rin seguila! – indicò verso la porta disperata. 

Forse la mamma aveva ragione, forse Eveline iniziò ad ascoltare nel momento sbagliato. Ma non importava, l’importante per me in quel momento fu cercarla. Sebbene avessi solo quattro anni, crescendo in una famiglia famosa come la mia, cominciai a maturare molto psicologicamente, sapevo già badare a me stesso. 
Vagai a lungo per le strade di Death City, ma non riuscii a trovarla. Eveline era come una sorella per me, forse qualcosa di più perchè l’affetto che provavo per lei era davvero forte. 
Dopo mezz’ora mi fermai sotto un tetto vicino al parco della città, ero fradicio. Subito dopo sentii qualcuno piangere. 
---------------------------------------------------------------

[CITTA’ SOTTERANEA DELLE STREGHE. ]

Helena: Sono una maga del futuro e sono una guardiana, precisamente, la tua - sorrise.
-
Liz: Che intendi dire? – dissi incuriosita. 
-
Helena: Sospirò- Io sono diversa. La mia razza discende da una lunga stirpe di guardiane ma mia madre bloccò questa immensa catena. Si sposò con un mago del futuro dando me alla luce. 
-
Liz: Quindi tu saresti metà guardiana e metà maga? – dissi.
-
Helena: Esattamente. Le guardiane fin dalla nascita vengono assegnate ad una persona e, in qualunque parte del mondo essa sia, la dovrà un giorno incontrare. Se questo non accade entro diciotto anni, la guardiana muore.
-
Liz: E tu a che età sei arrivata? – dissi sudando freddo.
-
Helena: Diciassette e mezzo – sorrise.
-
Liz: C’è.. Ancora qualche mese e saresti morta a causa mia? – dissi ironicamente.
-
Helena: Esattamente – quel suo sorriso mi spiazzò – Quindi ti sono riconoscente! – si chinò.
-
Liz: A-alzati non essere così formale – dissi imbarazzata – Una curiosità, perchè non sei venuta a cercarmi a Death City? Sai che saresti potuta morire se non fossi arrivata io? – dissi infastidita.
-
Helena: Si, lo so. Il problema è sono cresciuta in questa città e le streghe che comandano controllano ogni movimento della città. Se mi sarei mossa da questa città, sarei morta comunque – disse stringendo i pugni- Ma visto che predico il futuro sapevo che saresti venuta tu da me - sorrise. 
-
Liz: Quindi sanno che sono qui? Verranno ad uccidermi? – dissi poggiando la testa sullo schienale del divano. 
-
Helena: No, quel mantello e il tuo travestimento sono riuscite ad ingannarle. Pensano che tu sia una strega, anche se penso ti terranno d’occhio – si alzò per sedersi al mio fianco.
-
Liz: Mm, capisco. Aspetta come fai a sapere che è un travestimento questo? – dissi scioccata.
-
Helena: Ma sei dura di comprendonio? – rise – Te l’ho detto che so tutto di te, ti osservo da quando sono nata – sorrise.
-
Liz: Stalker. – sussurai con un sorriso stampato sul volto – Quindi ti dovrei considerare mia complice.. Posso fidarmi davvero di te? – la guardai fissa negli occhi. 
-
Helena: Certo! – i suoi occhi viola brillarono, mostrando la sincerità delle sue parole. Poi mi abbracciò. 
In quell’abbraccio sentii un calore e un’afetto sincero, quell’affetto familiare. Eveline mi mancava, questo era ovvio. Stare lontana dalla propria figlia era bruttissimo, soprattutto se lei era ancora una bambina. Dopotutto, questa cosa la stavo facendo per lei, per renderla felice.
Helena, senza accorgermene, si addormentò sulle mie gambe; anche se aveva 17 anni, mostrava la tenerezza di una bambina di 10 anni. 

“Eveline, chissà che stai facendo..” – pensai. Subito dopo mi addormentai.

---------------------------------------------------------------

Sentii qualcuno piangere. Quella lamentela l’avrei riconosciuta tra mille. 
Seguii quel lamento insopportabile, proveniva dal parco. La vidi. Lì, seduta su una panchina. Le sue lacrime si mescolavano con la pioggia, ma io riuscii a vederle. 
Mi fissò, impaurita, come se avesse visto un fantasma. Quello sguardo mi rabbrividì, non avevo mai visto quello sguardo sul volto di Eveline. 

Eveline: C-che fai qui? Vuoi mentirmi anche tu? – disse singhiozzando.
-
Rin: Non lo farei mai- dissi con lo sguardo basso sedendomi accanto a lei. 
-
Eveline: Sai, è stato qui che mia madre mi disse che sarebbe partita per la sua “missione” – disse l’ultima parola con un filo di ironia.
-
Rin: Hai frainteso tutto! – la presi per le spalle – Tua madre non ti ha abbandonato!
-
Eveline: E allora quello che hanno det- la interruppi.
-
Rin: Hai solo ascoltato le parole sbagliate nel momento sbagliato! – dissi infuriato – Adesso torniamo a casa – scesi dalla panchina e le porsi la mano. 
-
Eveline: Si, ma solo perchè mi fido di te – sollevò le spalle e sorrise. Mi porse la sua piccola mano e la iniziai a stringere alla mia. 
-
Rin: E poi, come potrebbe tua madre abbandonare una persona fantastica come te? – sussurai. 
-
Eveline: Mm, hai detto qualcosa Rin? 
-
Rin: No – iniziai ad arrossire – Assolutamente nulla – alzai lo sguardo perso il cielo e sorrisi. 

Aveva smesso di piovere. 

---------------------------------------------------------------

“E’ giorno” – pensai guardando fuori dalla finestra e bevendo una tazza di caffè. 

Helena: Liz, che programmi abbiamo oggi? – sorrise.
-
Liz: Andiamo alla biblioteca – mi girai con gli occhi chiusi, ero sovrappensiero. 
-
Helena: Ok! – disse entusiasta.
-
Liz: Ma non hai paura? – chiedi sedendomi sul divano. 
-
Helena: No, perchè quando una guardiana ha vicino a se la sua protetta è più forte – sorrise.
-
Liz: Capisco – avevo bevuto l’ultimo ml di caffè rimasto sulla tazza. 

Ero già pronta da un pezzo e aspettai che Helena finisse di prepararsi, appoggiata alla porta. Mi chiedevo di Eveline, non avevo notizie da due giorni ed ero in pensiero, dopotutto ero sua madre. 

Helena: Tranquilla la piccola sta bene – disse mettendosi degli stilavi in stile motociclista. 
-
Liz: Come hai fatto a sapere a cosa stavo pensando? – chiesi incuriosita.
-
Helena: Riesco a leggere i tuoi pensieri, è come se tu fossi parte di me – disse aggiustandosi una ciocca di capelli. 
-
Liz: Non farlo grazie. Voglio la mia privacy – dissi acida.
-
Helena: Pardon – sorrise. 
-
Liz: Una curiosità, perchè porti quella benda sull’occhio? Cosa nascondi? – chiesi incrociando le braccia.
-
Helena: Un S-E-G-R-E-T-O – disse freddamente ma sempre col sorriso stampato in faccia. 
-
Liz: Voglio saperlo. Come posso se no fidarmi di te? – dissi fredda e leggermente infastidita. 
-
Helena: Vuoi vedere tua figlia? – disse seria. 
-
Liz: Potresti farlo? – mi incuriosì. 

Improvvisamente sentii una forza incredibile invadere la stanza. Grigio, blu, marrone. Il nero, le tenebre ci circondarono. Vidi Helena mettere una mano sul suo occhio, facendo cadere la benda e mantenendo il suo sorriso innocente. 

Helena: Liz, tu sarai la prima a conoscere il mio segreto – chiuse anche l’altro occhio e tolse la mano. Aprì di scatto entrambi gli occhi, nello stesso momento. 
-
Liz: Non può essere..

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Una maga del futuro senza futuro. ***


Helena: Liz, tu sarai la prima a conoscere il mio segreto- dette queste parole, aprì entrambi gli occhi. 

La piccola Helena mi mostrò cosa nascondeva sotto quella benda. Un occhio “normale” dopotutto, ma una cosa mi spiazzò. Un disegno e una scritta. “NOFUTURE” questo leggevo in quell’occhio, diverso da tutti gli occhi che abbia mai visto. 

Liz: Com’è possibile? – chiesi stupita.
-
Helena: Te l’ho detto io sono diversa – mi sorrise.
-
Liz: Allora è per questo che non sei mai venuta a cercarmi.. Non solo per il semplice fatto che mi hai vista arrivare, ma anche perchè.. Tu non puoi morire, vero? –dissi portandomi una mano alla bocca.
-
Helena: Annuì- Esattamente! Anche avendo fatto diciotto anni e anche non avendoti ancora conosciuta, io non sarei morta. Io sono immortale – rise. 

In quel sorriso vidi però la sofferenza di Helena. Ecco forse perchè i suoi genitori l’avevano abbandonata, ecco perchè si ritrovava da sola a soli diciassette anni in questa casa, ecco perchè si doveva nascondere da tutti. E poi il fatto di essere immortale? Vedere tutte le persone care morire davanti ai propri occhi mentre tu rimani impassibile nel tempo. 

Liz: Smettila di ridere, non forzarti – strinsi i pugni – E’ per quest’occhio che sei lontana da casa? E come hai fatto a procurartelo? – urlai. 
-
Helena: Eh, l’hai capito – sorrise ma i suoi occhi diventarono lucidi. Si mise a sedere – Devi sapere che i miei non sono a conoscenza di ciò, ho voluto io andare via di casa. Il giorno del mio quindicesimo compleanno, il giorno in cui una maga del futuro riceve i suoi poteri, i miei occhi cambiarono. Non so perchè sono questo, non l’ho scelto io! – iniziò a piangere e si coprì il viso con le mani. 
-
Liz: E lo nascondi perchè.. – mi interruppe.
-
Helena: Perchè se qualche Strega Superiore di questa città si accorge di quest’occhio, potrebbero pensare che l’abbia strappato a qualcun’altra – disse quasi spaventata da quelle parole. 
-
Liz: Bhè – presi la benda da terra – Tanto vale coprire questa tua sofferenza no? – gli asciugai gli occhi e gli misi la benda – Ecco, adesso sei di nuovo la tenera e bella Helena di sempre. Sai, con o senza benda, sei perfetta così come sei – sorrisi accarezzandole i capelli.
-
Helena: Oh – arrossì – Grazie Liz! – sorrise e mi abbracciò. 
-
Liz: Oh – feci un passo indietro per quel gesto improvviso – Di niente – ricambiai l’abbraccio, sorridendo.
---------------------------------------------------------------

[DEATH CITY]

La sera prima scappai da questa casa. Eppure eccomi di nuovo qui, grazie alle manie di persuasione di Rin. 
Quando aprii gli occhi sentii come un vuoto dentro, come se una parte essenziale di me mancasse. Di fatto, mancava la mamma. Quando aprivo gli occhi, lei era già al mio fianco che mi toglieva i capelli dal volto e io mi alzavo di scatto per abbracciarla. 

Maka: Bambini alzatevi! Oggi andiamo alla Shibusen! – sentii dall’altra stanza.

Vidi Rin nel letto accanto ancora che dormiva. A quanto pare non era viziato come me, Maka non lo veniva a svegliare di presenza. 
Mi guardai intorno, in quella casa estranea. Guardai il soffitto e vidi l’immagine di mia madre. Cercai di raggiungerla, ma era troppo distante. 

Rin: Cosa stai facendo? – disse aprendo un occhio. 
-
Eveline: Niente – portai il braccio alzato verso il petto – Pensavo tutto qui – dissi girandomi di lato. 
-
Rin: Pensi troppo tu! – mi tirò un cuscino. 
-
Eveline: Ei! – mi girai infuriata e lo vidi stiracchiarsi con un sorriso già stampato in volto – Ti diverte così tanto farmi infuriare? Alzati scansa fatiche – dissi facendo un smorfia e ritirandogli il cuscino. 

Ci alzammo e ci dirigemmo verso la cucina dove Maka ci fece trovare due piatti di frittelle con la nutella e Soul seduto accanto a lei nel tavolo che parlavano. 
Rin si diresse verso di loro e andrò ad abbracciarli. Sorrisi, sorrisi su tutti e tre i volti. Io invece rimasi immobile sulla soglia della porta che ammiravo quel quadretto familiare.

Soul/Maka: Oh, buon giorno Eveline! – si accorsero di me e mi sorrisero. 
-
Eveline: Oh.. emh.. G-giorno- dissi imbarazzata ma fredda.

Ci mettemmo a sedere e cominciammo a fare colazione. Sembravamo una vera e propria famiglia e tutto ciò mi faceva davvero innervosire. Odiavo, anzi ero gelosa, di questo affetto, di questa aria così estranea da parte mia. 

“E’ questo che significa avere una vera famiglia?” – pensai tra me e me. 

Dopo aver finito ci alzammo dal tavolo per andarci a prepararci. In circa un’ora e mezza eravano già pronti per uscire e ci stavamo dirigendo verso l’accademia. Dieci minuti, e ci trovammo davanti alle scale principali. Io e Rin correvamo a gara per vedere chi arrivava prima in cima. Vinse lui, era molto più veloce e forte di me. 
Entrati dentro Maka e Soul andarono a salutare i professori e i loro amici, mentre io mi diressi verso la Death Room a trovare il Sommo Shinigami, mio nonno. 
Mentre camminavo nel corridoio pieno di ghigliottine, mi sentii osservata e seguita.

Eveline: Puoi uscire alla scoperto Rin, so che mi stai seguendo – dissi con un filo di ironia sbuffando. 
-
Rin: Spiegami come fai sempre a sentire la mia presenza – disse con uno sguardo basso e con le mani in tasca.
-
Eveline: E’ facile – sorrisi – ci riesco proprio perchè sei tu! – mi girai verso di lui. 
-
Rin: Pff – si girò di lato imbarazzato. 
-
Eveline: Perchè si tutto rosso? – chiesi mentre lui mi stava sorpassando. 
-
Rin: Stai zitta e cammina – disse antipaticamente ma con un sorriso stampato in faccia.

Sommo Shinigami: Oooh! Salve, salve, salve! Come sta la mia bellissima nipotina? – disse portandomi sulle sue spalle.
-
Eveline: Ciao nonno! – risi – Ti ricordi di Rin? – lo indicai. 
-
Sommo Shinigami: Oh, certo! Il piccolo di Maka e Soul! – gli diete un colpetto in testa.
-
Rin: Ei! Cioè, salve.. – disse imbronciato.
-
Sommo Shinigami: Oh, che bel caratterino – disse.
-
Eveline: Anche se sembra un ribelle fa ancora la pipì a letto – sussurai all’orecchio di mio nonno ridendo. 
-
Rin: NON E’ VERO! – urlò imbarazzato. 

Io e il nonno scoppiammo a ridere nel vedere quella scenette. Era da molto che non vedeva il nonno, anche perchè ogni volta tantavo di farmi dire qualcosa su papà ma anche lui, come mamma, non parlava quindi diminuirono le volte che ci vedevamo. 
Dopo un pò chiesi al nonno di farmi scendere, volevo parlargli di una cosa. Mi guardò sospettoso e un pò preoccupato ma aveva intenzione di ascoltarmi. 

Eveline: Nonno, puoi farmi sapere della mamma? – dissi determinata.
---------------------------------------------------------------

[CITTA’ SOTTERANEA DELLE STREGHE. ]

Liz: Quuuuuuuuuuuuuuuuuindi, tu sei una maga del futuro ma non hai un futuro? – dissi ironicamente.
-
Helena: Bhè, se la vuoi mettere così - uscì la lingua. 
-
Liz: Alla fine si ha dei vantaggi nell’essere immortali.. Non si muore mai – dissi stringendomi la mano sul petto.
-
Helena: So cos’è successo con Kid, e so che lui è dentro di te – sorrise.
-
Liz: Lo riporterò in vita! – dissi con gli occhi lucidi. 
-
Helena: Ce la farai, lo vedo nel tuo futuro – disse chiundendo gli occhi.
-
Liz: D-davvero? 

Annuì. In quel momento la mia positività aumentò sproporzionatamente. Avrei riavuto Kid al mio fianco e Eveline avrebbe avuto accanto a se un padre. Saremmo diventati la famiglia perfetta.

Liz: Oh, vero! Helena – si girò verso di me – Alla fine non mi hai fatto più vedere mia figlia! Ma anche se come avresti fatto? Sei anche una maga del tempo e dello spazio? – dissi ironicamente.
-
Helena: No – rise – L’abilità del mio occhio “segreto” non è solo il fatto di permettermi di essere immortale, ma essendo una maga del futuro mi permette anche di vedere il mio presente, in qualunque parte del mondo e – si fermò.

I suo occhio scoperto diventò rosso come il sangue, poi scomparve rimanendo solo la parte bianca dell’occhio. Perse i sensi, cadendo sulla ginocchia con la testa bassa. La presi per le spalle, cercai di farla riprendere, ma non dava segni. 
Rimase immobile per circa un minuto, poi si riprese. 

Liz: Helena, Helena! Che è successo? – dissi preoccupata. 
-
Helena: Una visione – sussurò con lo sguardo basso. 
-
Liz: Cosa hai visto? – chiesi preoccupata.
-
Helena: Il tuo futuro è cambiato – disse freddamente – Non entrare nella biblioteca magica! Non prendere quel libro! La tua vita potrebbe essere sconvolta! – disse con gli occhi fuori dalle orbite 
-
Liz: C-cosa intendi dire? – rimasi impassibile davanti a quelle parole. 
-
Helena: Non farlo! Pensa a Eveline! – urlò. 
-
Liz: E’ proprio per lei che lo faccio e sono determinata! Porterò in vita Kid con o senza il tuo aiuto! – urlai furiosa. 

Mi alzai e ripresi a camminare verso la biblioteca. Helena rimase dientro di me, ancora scioccata per la visione. 
Cosa aveva visto? Cosa c’era di così pericoloso in uno stupidissimo libro? 


“Liz fermatiii! Non farlooooooooooo!” – sentii urlai dietro le mie spalle. Ma continuai a camminare avanti.

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** La maledizione del libro della resurrezione. ***


apitolo 33:
La verità sul libro della resurrezione. 


Mi alzai e ripresi a camminare verso la biblioteca. Helena rimase dietro di me, ancora scioccata per la visione. 
Cosa aveva visto? Cosa c’era di così pericoloso in uno stupidissimo libro?
Strinsi i pugni ed eccomi arrivata. 

“Magic Library, eh?” – pensai e sorrisi. 

Mentre stavo per aprire la porta, Helena comparve di davanti con le braccia aperte cercando di fermarmi. 

Liz: Te l’ho detto, non mi fermerai – dissi con la follia negli occhi, facendo un sorriso minaccioso. 
-
Helena: Non ti impedirò di entrare ma ho deciso di seguirti in questa tua pericolosa impresa – disse imbronciata.
-
Liz: Vuoi dirmi cosa hai visto? – chiesi seccata con le braccia incrociate. 

Esitò nel darmi una risposta. Sbuffai.

Liz: Se la metti così – le feci cenno di spostarsi con la testa e lei ubbidì. 

Mi seguì dentro rimanendo dietro di me e rimanendo sulla difensiva. Iniziò a sudare freddo. 
Mi guardai un pò intorno, cercando di ricordare la posizione esatta del libro o, per lo meno, dove si trovasse quella volta. 
Dopo mezz’ora di ricerche ancora nulla. Lì dentro non eravamo sole, c’erano una cinquantina di streghe che fissavano me e Helena. Si ci avvicinò una di loro, forse lavorava nella biblioteca.

Bibliotecaria: Posso aiutarvi? – chiese stranamente gentilmente.
-
Liz: Cerchiamo un libro sulla resurrezione dei morti. Un libro molto antico che qualche anno fa si trovava posizionato tra questi scaffali – dissi in modo del tutto naturale.
-
Bibliotecaria: Mm, sei già venuta? Strano non ti ho mai visto e lavoro qui da tantissimo tempo – mi lanciò uno sguardo incuriosito.
-
Liz: Non mi faccio notare di solito – feci un finto sorriso, lanciandoci successivamente uno sguardo di superiorità. 
-
Bibliotecaria: Capisco.. Bhè, credo di aver capito qual’è il libro che vi serve ma.. Sapete che è un libro proibito e che resuscitare i morti è contro le regole della Shibusen giusto? – disse togliendosi gli occhiali. 
-
Liz: Tsk, come se mi importasse. Io non seguo le regole – sorrisi in segno di sfida. 
-
Bibliotecaria: Capisco – ricambio il sorriso – Bene seguitemi. 

La seguimmo lungo un corridoio lunghissimo e lontanissimo dall’entrata. Ormai non avevamo via di fuga. Le streghe ci guardavano al nostro passaggio, ma io rimasi tranquilla e continuai a camminare a testa alta. Helena aggrappata al mio braccio, cercò di tranquillizzarsi ma vedevo nel suo occhio una certa tensione dentro di lei.
Lungo il corridoio vidi dei quadri che, a quanto pare, raffiguravano tutte le streghe e gli stregoni più temuti e pericolosi della città, o forse del mondo, e sotto ad ogni immagine c’era una descrizione con nome e poteri di quest’ultimi. Vidi che tra questi c’era la ragazza davanti a noi quindi la mia cautela improvvisamente aumentò ed Helena strinse ancora più forte. 
Finalmente arrivammo alla fine del corridoi. Scaffali impolveratissimi e ragnatele ovunque. 

Liz: Si trova qui quel libro? – chiesi guardandomi intorno.
-
Bibliotecaria: Non qui, ma – toccò il muro e improvvisamente appari una porta – Qui – sorrise maliziosamente. – Mostrat Tuum Interiorem – latino, “Mostra il tuo interno”. Detto questo incantesimo, la porta si aprì. 

Si fece cenno di entrare, io e Helena ci guardammo e dopo aver letto lei i miei pensieri, varcammo l’entrata. 

Bibliotecaria: Straordinario – disse divertita.
-
Helena: Come scusa? – la guardò insospettita.
-
Bibliotecaria: Questa stanza sceglie chi far entrare e molto raramente qualcuno riesce a passare ancora vivo – incrociò le braccia – Sapete, ad esempio io, non posso entrare nonostante sappia l’incantesimo per entrare – rise.
-
Liz: Che intendi dire? – dissi preoccupata ma senza mostrarlo in volto. 
-
Bibliotecaria: Loro vogliono conoscervi, siete state scelte – lentamente le porte iniziarono a chiudersi e vedemmo un sorriso malvagio nel volto della ragazza che lentamente spariva.
-
Liz: Ei tu, aspetta! – urlai cercando di raggiungere la porta, la era come se le mie gambe fossero incollate al pavimento. 

Helena rimase anche bloccata e nessuno delle due riuscì a impedire che la porta si chiudesse del tutto. Chiusa, riuscimmo di nuovo a muoverci. Bene, eravamo bloccate in una stanza dal quale non c’erano ne finestre ne altre vie d’uscita. 

Liz: Avevi visto questo nella tua visione? – dissi ironicamente.

Helena non rispose, era troppo concentrata a guardarsi intorno. Quella stanza era ricoperta di libri di ogni tipo e grandezza, a quanto pare libri proibili se si trovavano in questa stanza. 
Non rimanemmo con le mani in mano e iniziammo a leggere i titoli di ogni libro di cui entravamo in possesso e finalmente lo trovai. 

Helena: Eccolo. Il libro maledetto della resurrezione. L’ “Exsurgere Inferi” – disse con una faccia schifata. 

Sorrisi vedendo Helena fare quella faccia e, sopratutto, vedendo il libro. Lo abbracciai, pensando che tra poco Kid sarebbe stato al mio fianco. 
---------------------------------------------------------------

[SHIBUSEN/ DEATH ROOM]

Eveline: Nonno, puoi farmi sapere della mamma? 

Il nonno mi guardò in modo strano quasi volesse esitare e Rin mi guardò preoccupato. Dopo due minuti di silenzio, mi saltarono i nervi. 

Eveline: Allora nonno? Vuoi anche negarmi questa semplice richiesta? – dissi infuriata. 
-
Rin: Eveline ascolta, forse è meglio – disse avvicinandosi verso di me.
-
Eveline: Zitto tu! Non ti immischiare – urlai. 

Stava per venirmi in contro quando mio nonno lo bloccò con il braccio. 

Sommo Shinigami: Strano che tu non l’abbia sentita – disse insospettito – E va bene, questo e altro per te Eveline – sorrise.

Si girò e iniziò a muovere le mani innalzando un muro di luce. Il mio cuore iniziò a battere per la gioia, finalmente avrei saputo della mamma. Mi avvicinai ma vidi il volto del nonno preoccupata.

Sommo Shinigami: Strano, non riesco a rintracciarla .
-
Rin: Possibile? – chiese scioccato. 
-
Eveline: Sforzati di più nonno! So che la puoi trovare! – dissi preoccupata pensando il peggio. 
-
Sommo Shinigami: Ok, ci provo – chiuse gli occhi e iniziò a concentrarsi. Dopo qualche minuto, riaprì gli occhi – Eccola!

Il viso del nonno era sofferente, come se stessa sprecando tutte le sue energie per mostrarmi dove si trovasse. Vidi la mamma che si trovava in un posto pieno di libri, forse una biblioteca, ma era diversa dal solito ed era in compagnia di una ragazza che non avevo mai visto. 

Eveline: Nonno perchè l’aspetto della mamma è cambiato? Chi è quella ragazza? E dove si trova? – chiesi voltandomi verso di lui.
-
Sommo Shinigami: Non lo so.. – sussurò – E non capisco nemmeno perchè mi ci vuole tutta questa forza per mostrarti dove si trova. E come se fosse in un luogo lontanissimo da lui o impenetrabile – disse affaticato. 
-
Eveline: Nonno.. – mi sentivo in colpa ma mi rigirai per vedere la mamma. 

Aveva un libro tra le mani che poggiò sulle gambe. Non riuscii a capire cosa ci fosse scritto sulla copertina, le parole erano indecifrabili. 

Sommo Shinigami: Che cosa? Ma quello è un libro proibito! – l’espressione del suo volto cambiò, era scioccato. 

Non riuscii a capire il perchè di quell’espressione. Perchè un libro dovrebbe essere proibito? Continuai a guardare nella visione. La mamma aprì il libro e iniziò a cercare tra le pagine qualcosa. Voltò e voltò pagine fino a quando non si fermò. 

“Vita ego deposco tibi, ut tu reducere spiritu suam animam posset” – pronunciò. 

Eveline: Nonno, che cosa vuol dire quella frase? – chiesi.
-
Sommo Shinigami: “La vita io reclamo a te affinchè tu possa riportare in vita la sua anima” ecco cosa ha detto – disse nervoso. 
-
Eveline: Che vuol dire? 

Non fece in tempo a rispondere che vedemmo una grande luce provenire dalla visione e la mamma venne risucchiata insieme a quella ragazza nel libro. E, come se la forza del libro arrivasse fin da noi, il muro scomparve facendo rimanere me, Rin e il nonno a bocca aperta. 

---------------------------------------------------------------

Mi sentii come risucchiata, come se la mia anima mi stesse per essere strappata via dal petto. Aprii gli occhi e vidi me ed Helena galleggiare nel vuoto, nell’immenso spazio bianco. Cosa era successo? 
Vi avvicinai verso di lei, cercando di prendere la sua mano. Dopo, mi sentii come se la forza di gravità fosse apparsa improvvisamente, come se il mio corpo fosse centomila volte più pesante e venivo attratta verso il basso.
Finalmente toccai terra, pensai che quella tortura fosse finita. Mi avvicinai, strisciando, verso Helena priva di sensi. Il mio corpo era tutto dolorante per la pressione di prima. Vidi che era solo svenuta e che si stava per riprendere.
Mi guardai intorno. Mi trovai in.. un cimitero? 

Liz: Bhè, dopotutto è il libro dei morti – dissi ironicamente. 

Sentii ridere e non era Helena. Mi girai di scatto e vidi dietro di me due figure umane, un uomo e una donna.

?? : BENVENUTE, VI ASPETTAVAMO.

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Combattere per ciò che si ama. ***


?? : BENVENUTE, VI ASPETTAVAMO.

Mi girai di scatto e vidi dietro di me due figure umane, un uomo e una donna. Lei bionda e alta, occhi azzurri, indossava un vestito lungo e nero, lui alto e castano, occhi verdi, indossava una giacca di pelle nera e pantaloni lucidi. Erano estremamente belli e si tenevano per mano. Dedussi che erano una coppia.

Liz: Chi siete? – chiesi alzandomi. 
-
?? : Noi siamo lo spirito di questo libro. Il mio nome è Kathrine, il suo nome è David – pronunciarono quelle parole contemporaneamente, quasi fossero la stessa persona. 
-
Helena: La bionda, Kathrine, è pericolosa! E’ lei quella della mia visione – mi sussurò alzandosi. 

Cominciai a squadrarla. Non sembrava essere pericolosa, eppure se Helena diceva ciò, doveva essere vero. 

Liz: Perchè ci troviamo qui? Perchè siamo dentro questo libro? – dissi con aria di sfida.
-
Kathrine: Perchè vogliamo metterti alla prova – sorrise in modo minaccioso.
-
Liz: Che intendi dire? – la fissai.
-
Kathrine: Chiunque riesca a maneggiare questo libro ci incuriosisce e, se quest’ultima ha intenzione di usarlo, viene di conseguenza risucchiato dentro esso e messo alla prova – rise.
-
Liz: Che prova ? – chiesi infastidita stringendo i pugni.
-
Kathrine: Dovrai uccidere uno dei due – mi lanciò una frecciatina con lo sguardo.
-
Liz: Mm, per quale motivo? Anzi.. E se vi uccidessi entrambi, cosa succederebbe? – incrociai le braccia e sorrisi. 
-
David: Che spiritosa! – rise. 

Kathrine gli fece cenno di zittirsi. Quel gesto non mi convinceva, era come se fosse sotto il suo controllo. 

Kathrine: Le nostre anime sono collegate al libro, di conseguenza il potere di far resuscitare le persone. Se riuscirai ad ucciderci e a prendere la nostra anima, ti basterà ripetere le frasi di prima pensando alla persona che vuoi far tornare in vita. Semplice no? – sorrise. 
-
Liz: Bene – feci comparire una katana dalla mia mano.
-
Kathrine: Oh, sai usare la magia? – mi guardò divertita.
-
Liz: E non hai ancora visto niente! – urlai. 

Mi lanciai verso di loro. Lei fece cenno a David di attaccare. Eravamo faccia a faccia e notai che i suoi occhi erano persi nel vuoto. Avevo ragione, era ipnotizzato da lei. 
Mentre cercavo di schivare i suoi colpi, compresi che lui era solo la marionetta. La vera anima del libro era Kathrine. 
Mi lanciai verso di lei intenta a tagliarla in due, ma David si mise di davanti, parando il mio colpo con entrambe le mani e facendomi saltare in aria. Era davvero forte!
Mi rialzai e vidi Helena correre verso Kathrine, ma con una sola occhiata la paralizzò.

Liz: Helena! – urlai a pieni polmoni.

Cercai di andare ad aiutarla, ma David si mise di davanti e con un pugno mi atterrò. Mi trovai a terra paralizzata quando lui poggiò il suo piede sopra il mio stomaco. Continuava a pressare, sentii come se lentamente le mie forze mi stessero per abbandonare, come se lentamente lasciassi questo mondo. 

“Se me ne vado, chi baderà ad Eveline?” – pensai lasciando cadere una lacrima. 
---------------------------------------------------------------

Eveline: Nonno dai ti prego, puoi farcela! 

Era da mezz’ora che incitavo il nonno a rimettermi in contatto con la mamma. Ero preoccupata dopo ciò che avevo visto. Dov’era andata a finire? 

Rin: Eveline è inutile! Il Sommo Shinigami non può sprecare così le sue forze! – urlò.
-
Eveline: Stai zitto! – gli diedi uno schiaffo- Non sta “sprecando” le sue forze per nulla! D-devo vedere la mamma– urlai con le lacrime agli occhi. 
-
Rin: M-ma.. – si allontanò massaggiandosi la guancia. 
-
Sommo Shinigami: E’ all’interno del libro, mi è difficile poter rintracciarla.. – dissi intristito- Però io sono uno shinigami! – improvvisamente alzò le mani e con esso innalzò il muro. 
-
Eveline: Fantastico nonno! – dissi entusiasta.

Il mio cuore ricominciò a battere all’impazzata e cominciai a sperare che la mamma stesse bene, che ciò che avrei potuto vedere non fosse il peggio, ma mi sbagliavo. Vidi la mamma contorcersi a terra dal dolore, la vidi sputare sangue mentre un uomo le stava schiacciando lo stomaco. 

Eveline: Mamma.. – cominciai a piangere. 

Il nonno, vedendomi in quello stato, interruppe la visione e mi abbracciò. Ero scioccata, paralizzata, mentre le lacrime continuavano a scendere.

Sommo Shinigami: Eveline mi dispiace.. – dissi abbassando lo sguardo. 
-
Eveline: Nonno! Manda tutti gli uomini della Shibusen lì! Vai ad aiutarla! – urlai spaventata.
-
Sommo Shinigami: Non posso.. Si trova nella città delle streghe! Se mandassi qualcuno della Shibusen si scatenerà una guerra – disse stringendo i pugni. 
-
Eveline: Non mi importa! La mamma è in pericolo – continuai ad urlare. 

Rin si avvicinò a me con lo sguardo basso e le mani in tasca. Mi guardò negli occhi e mi diede uno schiaffo. Lo guardai stupita, poi capii perchè l’aveva fatto. 
Mi abbracciò e continuai a piangere tra le sue braccia. Il pensiero che sarei rimasta orfana mi stava lentamente distruggendo.
---------------------------------------------------------------

Vidi tutta la mia vita passarmi davanti come un film. Le mille avventure, il primo bacio con Kid, il matrimonio, la morte di Kid, la nascita di Eveline e il nostro ultimo abbraccio. Per un momento sorrisi continuando a far cadere le mie lacrime.

David: Che cazzo ridi puttana? – rise continuando a schiacciarmi.
-
Liz: B-bastardo.. – percai di afferargli la gamba ma presso ancora più forte rompendomi le costole. 

Sputai sangue e guardai Helena che veniva manipolata da Kathrine, quella strega si stava divertendo a farla soffrire. In quel momento capii che non avrei potuto far nulla.. In quel momento capii che stavo per chiudere gli occhi per sempre.

[Musica di sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=0LFafu51v2Y]

“Liz reagisci!”

“E’ troppo tardi.. Sono troppo debole”

“So che puoi farcela!”

Ignorai quelle ultime parole. 

“Scusa se non sono riuscita a salvarti..” – pensai chiudendo gli occhi. 

“Mamma! Riprenditi!”

Liz: E-Eveline? – aprii di scatto gli occhi. 

“NOI CREDIAMO IN TE!” 

Ma certo, non posso arrendermi. La voce di Kid e quella di Eveline, le sentivo nella mia testa. 

Liz: I-io.. 
-
David: Mm? Cosa? Sei ancora viva? – si allontanò. 
-
Liz: I-io.. lo faccio per la mia famiglia! – urlai toccandomi lo stomaco. 

Feci una mossa con la mano, facendo volare in aria David. Kathrine si distrò e, con velocità, le diedi un calcio in faccia liberando così Helena. 

Liz: Ce la fai per un ultimo attacco? – dissi rivolgendomi ad Helena.
-
Helena: Ovvio che si! – mi lesse nel pensiero.

Sapeva cosa avevo in mente. Si tolse la benda e iniziò a richiamare il suo potere mentre io cominciai a trasformarmi in Death Scythe. Helena mi impugnò ed eravamo pronti per attaccare. 

Kathrine: Ecco qual’era il tuo asso nella manica! Sei una Death Scythe! Ma com’è possibile che quella streghetta riesca a maneggiarti? – disse divertita. 
-
Helena: Maga se vogliamo precisare, non sono un’infima strega. Posso maneggiarla perchè sono la sua custode, semplice no? – rise. 
-
David: Non colpirete mai la mia Kathrine! – disse proteggendola col suo corpo. 

Helena si concentrò e, con tutta la forza che avevamo in corpo, sparammo il colpo. Un bagliore di luce che fece cadere Helena a terra mentre io mi ritrasformai in umana. 

Kathrine: Che idiote! Non gli avete nemmeno fatto un graffio! – urlò guardando il corpo intatto di David. 
-
Liz: Oh – aiutai Helena a rialzarsi- Ma non era lui il mio obbiettivo! – indicai in alto, facendole notare che il colpo era proprio sopra di lei. 
-
Kathrine: Come immaginavo. Hai vinto – rise e fu colpita. 
-
Liz: Io ho combattuto per ciò che amo – dissi incrociando le braccia. 

Si innalzò un enorme polverone per l’attacco. Vidi David a terra svenuto, a quanto pare l’ipnosi cessò. Mi avvicinai a ciò che rimaneva del corpo di Kathrine e vidi la sua anima comparire. 
La presi tra le mani e pronunciai le parole del libro. 

“Vita ego deposco tibi, ut tu reducere spiritu suam animam posset”. 

Helena si attaccò al mio braccio e sorrise. Entrambe fummo teletrasportate fuori dal libro, fuori dalla città delle streghe. Ci trovammo in una collinetta nel mezzo del deserto, non molto lontano da Death City. 
L’anima di Kathrine si illuminò ma sentii qualcosa di strano dentro di me. Mi sentii l’anima risucchiata, come se mi stesse per essere strappata dal petto. 
Dopo qualche secondo sentii qualcosa uscire dal petto, avevo ragione un’anima mi era stata strappata dal petto ma non la mia, quella di Kid. La sua anima si avvolse di luce. 
Vidi spuntare qualcuno, una delle due anime stava per prendere forma e il mio cuore iniziò a battere come non mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Grazie, per avermi salvato. ***


Dopo qualche secondo sentii qualcosa uscire dal petto, avevo ragione un’anima mi era stata strappata dal petto ma non la mia, quella di Kid. La sua anima si avvolse di luce. 
Vidi spuntare qualcuno, una delle due anime stava per prendere forma e il mio cuore iniziò a battere come non mai. 
-Liz attenta! – urlò Helena. 
Cercò di spostarmi ma ormai era troppo tardi. L’anima di Kathrine entrò dentro di me dalla bocca e persi i sensi per qualche secondo. 

-Cosa vuoi da me? Non ti avevo ucciso brutta puttana? – urlai. 
-Davvero pensavi di liberarti così facilmente di me? E’ vero mi hai ucciso, ma devi sapere che quel libro ha una maledizione! – la sua immagine iniziò ad apparire davanti a me.
-Che intendi dire? Che maledizione? Kid tornerà giusto? 
- Oh si, lui tornerà – incrociò le braccia – Ma io mi prenderò parte della tua anima e io ti donerò parte della mia, è il prezzo da pagare per farlo tornare in vita. 
-E cosa mi succederà? – dissi preoccupata.
-Diventerai mezza strega! – neanche il tempo di rispondere che fui avvolta dal suo mantello nero.
La vidi allungare la mano verso il mio petto e strapparmi via l’anima. L’accarezzo e la morse. Successivamente fece lo stesso con la sua anima, unì la mia parte di anima a quella sua e me la riposizionò dentro al petto.
-Ora puoi andare! – dette quest’ultime parole si dissolse nel nulla. 

Riaprii gli occhi e vidi quelli lucidi di Helena che non perse tempo ad abbracciarmi. 
-Ero così preoccupata! – le sue lacrime iniziarono a scendere.
-Tranquilla, va tutto bene adesso – dissi ricambiando l’abbraccio. 
Mi rialzai e misi la mano destra sul mio petto preoccupata della mio nuova identità ma speranzosa nel cuore. Improvvisamente un bagliore di luce ci accecò per qualche secondo eppure, quando riuscii a rivedere dopo aver portato alla fronte il braccio, fui contenta di quel bagliore così accecante. Era l’anima di Kid che stava prendendo forma, lui stava finalmente per tornare in vita. 
Portai entrambe le mie mani sul mio cuore come se avessi il timore che potesse uscire. Vidi il corpo di Kid sollevarsi in aria e poi cadere a terra. Corsi verso di lui e poggiai la sua testa sulle mie gambe.
-Kid, Kid! – cominciai ad accarezzargli il volto incredula che tutto ciò fosse vero. 
La sua mano toccò la mia, vidi sul suo volto spuntare un sorriso e lentamente aprì gli occhi.
-Liz? Sei tu? – mi accarezzò il viso.
-Chi se no, scemo! – sorrisi con le lacrime agli occhi. 
Lo aiutai ad alzarsi. Era rimasto uguale a quattro anni fa, il viso, l’altezza, il corpo e forse anche l’età era quella di quattro anni fa. 
-Quanti anni sono passati da quella volta? – disse stiracchiandosi.
-Quattro anni.. – strinsi i pugni – Quattro lunghissimi e odiosi anni! – dissi asciugandomi le lacrime. 
-Ei, ei, ei! Calmati, adesso sono qui no? – sorrise accarezzandomi il volto. 
-Si.. Hai ragione! – sorrisi e lo abbracciai. 
Ricambiò il mio abbraccio. Dopo quattro anni, quel calore che mi mancava così tanto, finalmente lo risentivo sulla mia pelle. Era come se stavo per venir mangiata dalle fiamme dell’inferno eppure, se era per Kid, avrei voluto bruciare in eterno. 
-L-Liz? – sentii una voce imbarazzata dietro di me – Dovremmo cominciare a camminare sai, Eveline.. – disse Helena.
-Mm? E chi è lei ? – chiese Kid guardandola dalla testa ai piedi. Si, era più alto di Helena.
-Oh, lei è la mia custode – risi.
-Emh? – disse stupito.
-Lunga storia – feci una smorfia. 
-Tanto mi racconterai tutto, in un modo o nell’altro – rise – A proposito, Eveline è chi penso io? – disse imbarazzato.
-Si, tua figlia – sorrisi.
-Non vedo l’ora di conoscerla – mi prese per il braccio.
Cominciammo a camminare tutti e tre insieme, davanti a noi il deserto ma sapevamo che c’era all’orizzonte Death City ad aspettarci. 
-Mm, sbaglio o sei invecchiata di brutto? – disse Kid osservandomi.
-Bhè sai, mi dispiace se in quattro anni io non sia rimasta la stessa! – gli diedi un pugno sul viso infuriata.
-Ma adesso sei più grande di me di 6 anni! – urlò massaggiandosi la guancia.
-Scusami tanto se sei sempre un piccoletto e nano! – dissi girandomi la faccia.
- Ei. -mi voltai e mi baciò – Mi piaci anche così scema! – rise.
Rimasi immobile e spiazzata dal quel gesto improvviso al quale non ero più abituata. 
-Stupido! – dissi imbarazzata.
Mi prese per mano e, mentre Helena ci osservava felicissima, cominciai a raccontarle di questi quattro anni senza lui mentre dentro me non vedevo l’ora di tornare a casa insieme a lui e di rivedere la mia piccola Eveline. 

---------------------------------------------------------------

Rin si avvicinò a me con lo sguardo basso e le mani in tasca. Mi guardò negli occhi e mi diede uno schiaffo. Lo guardai stupita, poi capii perchè l’aveva fatto. Mi abbracciò e continuai a piangere tra le sue braccia. 

-Andrà tutto bene – disse accarezzandomi i capelli.
-No invece.. – lo allontanai – Dovrò rassegnarmi al pensiero di rimanere orfana – dissi con le lacrime agli occhi e un finto sorriso sul volto.
Mi voltai verso il nonno e vidi che i suoi occhi erano persi nel vuoto. 
-Nonno? – lo chiamai ripetutamente senza ricevere risposta.
-E-Eveline.. Tua madre.. Tuo padre – iniziò a balbettare.
Non volevo sentire quelle parole, non volevo sentire che avevo perso anche mia madre. E poi, perchè prendere il discorso di mio padre proprio adesso? 
Basta, ero stanca di questa situazione. Strinsi i pugni e cominciai a correre nel corridoio pieno di ghigliottine. Volevo andarmene, volevo uscire dalla Death Room. 
Rin mi inseguì e sentivo che mi stava chiamando già da molto. Uscii fuori dall’accademia e mi diressi verso le scale. Rin mi fermò prendendomi per il polso. Stringeva e faceva piuttosto male.
-Smettila Rin! Lasciami andare! – dissi con le lacrime che mi rigavano il viso.
-Smettila tu di fare la bambina e ascoltami! – urlò.
-Io sono una bambina! E non voglio sentire altre bugie uscire dalla tua bocca! – gli urlai contro.
Provai a staccarmi ma più io mi agitavo più lui stringeva. Mi prese per le spalle e mi guardò fisso negli occhi. 
-Hai intenzione di ascoltarmi o no? – disse infuriato.
Acconsentii. 
-Devi sapere ciò che ha visto il Sommo Shinigami e perchè ha accennato di tuo padre. Vuoi entrare con me? – mollò la presa.
Abbassai lo sguardo e feci cenno di si. Mi prese per mano e mi stava riportando dentro l’accademia. 

-Evelineeeeeeee! – sentii urlare dietro di me. 
Mi girai di scatto e vidi la mamma avvicinarsi verso di me che mi stava salutando con la mano, con lei c’era la ragazza che avevo visto nella visione. Mollai la mano di Rin e corsi verso le braccia della mamma.
-Mamma, mamma, mamma! Pensavo mi avessi lasciata per sempre – iniziai a piangere.
-Ma cosa dici? Io non potrei mai lasciarti! – mi strinse fra le sue braccia.
Mi voltai verso di Rin e lo vidi poggiato alla porta di ingresso che ci guardava con un sorriso stampato sul viso. Sorrisi e mi rigirai. 
-Ciao Eveline! Piacere, io sono Helena un’amica di mamma! – la ragazza mi sorrise poggiandomi la mano.
-Oh, ciao! – mi asciugai gli occhi e strinsi la sua mano.
La mamma mi prese in braccio e mi abbracciò.
-Cos’hai fatto in questi giorni monella? – disse sfiorandomi il naso. 
-Prima parla tu! Cosa hai fatto? Dove sei stata? 
-Oh, vuoi davvero saperlo? 
Annuii. 
-Bene, la mamma ha un regalo per te. Sei pronta? – disse portandomi verso le scale.
Annuii.
Arrivata sulla soglia, mi indicò una persona, un uomo poggiato al muro con un enorme sorriso. Non so perchè ma, alla visione di quell’uomo, il mio cuore iniziò a battere e non riuscii a dire una parola, avevo un nodo alla gola. 
Quell’uomo cominciò ad avvicinarsi verso di noi. Portava le stesse tre strisce che avevo io sui capelli, aveva il mio stesso colore degli occhi e indossava una cravatta con il simbolo del nonno, il Sommo Shinigami. 
Possibile che quello fosse proprio lui? Chiesi alla mamma di farmi scendere e mi nascosi dietro di lei. 
-Eveline, che c’è? – chiese la mamma preoccupata.
Vidi quell’uomo davanti a noi, era più basso della mamma eppure i loro sguardi sembravano essere l’uno di fronte all’altro. Si inginocchio davanti a me e mi sorrise.
-Eveline, voglio presentarti Kid, il tuo papà – disse con gli occhi lucidi. 
-Pa-pà? 
I miei occhi diventarono lucidi e il mio cuore cominciò a battere ad un ritmo irrefrenabile. Le mie guance iniziarono ad arrossire e mi misi davanti a lui. 
-Ciao piccola mi- 
Non gli diedi il tempo di finire che lo abbracciai fortissimo e cominciai a piangere. Dopo quattro anni, finalmente, vidi mio padre. Dopo quattro anni, finalmente, ricevetti il primo abbraccio di papà.

---------------------------------------------------------------

Non riuscii a frenare le lacrime vedendo Eveline tra le braccia di Kid. Finalmente la mia famiglia era riunita, finalmente mia figlia aveva al suo fianco suo padre. 
Helena mi accarezzò la schiena e mi sorrise.
-Finalmente hai compiuto anche la tua ultima missione Liz – disse guardando Kid e Eveline.
-Già! – mi asciugai le lacrime e sorrise.
Kid prese la piccola sulla spalle e si diressero verso di me. Sui loro volti c’era un sorriso così grande che anche il mio cuore stava per scoppiare dalla felicità. 
-Allora mamma, cosa vogliamo fare? – chiese Kid.
-Andiamo al parco, andiamo al parco! – propose Eveline.
-Certo, certo ci andremo! – dissi accarezzando i suoi capelli biondi – Però Kid, penso che prima dovremmo andare da tuo padre – dissi seria. 
Annuì e anche il suo volto si fece serio. Ci ritrovammo davanti alla Death Room e Kid ordinò ad Eveline di non entrare con noi. Ci trovavamo sotto le ghigliottine quando il Sommo Shinigami ci venne in contro con Stein e Spirit.
-Padre.. – disse Kid serissimo in volto.
Lord Shinigami non perse tempo che Kid si trovò tra le sue braccia.
-Sono contento di rivederti figlio mio! – disse contento – Anche se.. – guardò verso di me. 
-Anche se la nostra cara Liz ha usato un libro proibito – disse Stein facendo uscire il fumo della sua sigaretta.
- E ha riportato in vita un morto, cosa severamente vietata nella Shibusen – continuò Spirit incrociando le braccia.
-L’ho fatto per il bene di mia figlia. Lei aveva bisogno di avere suo padre al suo fianco! – dissi in mia difesa. 
-Questo crimine si paga con la pena di morte sai Liz? – disse Lord. 
-Padre se farai qualcosa a Liz dovrai vedertela con me! – prese le mie difese.
-Tuttavia, si è deciso di passare oltre visto che la persona che hai portato in vita è il mio carissimo figlio, un Dio della Morte – disse divertito- Adesso portate la mia nipotina a divertirsi – sorrise. 
Io e Kid ci guardammo sorpresi del verdetto finale e ci dirigemmo verso l’uscita dove trovammo Eveline e Rin che giocavano con Helena.
-Questo bambino deve essere il figlio di Soul e Maka giusto? – disse Kid guardando Rin.
-Esattamente! – rispose lui. 
-Bene – sorrise – A chi va di andare al parco? – rise.
-A me, a me, a me! – risposero Eveline, Rin ed Helena.
Sorrisi vedendo quella scena. Kid che portava in spalla il piccolo Evans e nostra figlia, mentre Helena li seguiva tutta divertita. Penso che dopo quattro anni senza di lui, le nostre vite diverranno adesso sempre più felici. 

[1 MESE E MEZZO DOPO]

Dopo un mese e mezzo la piccola Eveline si abituò all’idea di avere una famiglia unita sotto il proprio tetto. In questo periodo di tempo, avemmo avuto l’occasione di recuperare il tempo perso e Helena entrò nella Shibusen come bibliotecaria. Dopo un mese e mezzo, arrivò finalmente il compleanno di mia figlia. Il Sommo Shinigami aveva già programmato tutto: festeggiare il compleanno della piccola in grande stile e nella sala da ballo della Shibusen. Furono invitati tutti i nostri amici, Maka, Soul, Black*Star, Tsubaki, Patty, Herry, Crona, Hana, Helena e tutti gli altri, sembrava per lo più una riunione della classe del liceo.
L’appuntamento era alle 21:00 e noi, alle 20:30, non eravamo ancora pronti!
-Kid sbrigati! Siamo in ritardo! – gridai dalla stanza di Eveline.
-Quella che dovrebbe sbrigarsi sei tu visto che ancora nemmeno ti sei preparata – disse spuntando dalla porta.
-Bhè, mi dispiace se ho perso tempo a preparare la bambina! – dissi portandomi delle forcine alla bocca. 
-Mamma, papà smettetela – rise. 
Eveline si abituò anche a questi mini litigi con Kid e, ogni volta che vedeva che stavamo per cominciare, si metteva a ridere quasi si divertisse. Bussarono alla porta. Kid andò ad aprire, mentre io continuavo a fare i capelli ad Eveline. Vidi spuntare nella stanzetta Helena. 
-Oh, ma che bella questa principessina, auguri piccola! – disse baciando Eveline.
-Grazie Helena! Quello è per me? – chiese entusiasta.
-Ah, te ne sei accorta! Ecco, certo che è per te! – le porse una scatola. 
-Non dovevi – sorrisi.
-Certo che dovevo! E poi vai a prepararti Liz che sei in ritardo, qui ci penso io – disse incrociando le braccia.
-Mi hai letto un’altra volta nel pensiero vero? – dissi seccata. 
-Yes! – rise.
-Dovrò rassegnarmi – sorrisi – Lascio a te il lavoro – dissi uscendo dalla stanzetta.
Mi diressi verso la camera da letto per andarmi a preparare. Avevo intenzione di mettere un vestito lungo e nero e di legare i capelli, così da non perdere troppo tempo. Mi infilai di corsa il vestito ma la cerniera di dietro di incastrò. Chiamai Kid per farmi aiutare.
-Non ne combini mai una giusta – disse portandosi una mano sulla faccia.
-Sta zitto e muoviti – dissi innervosita.
Sentii che stava per alzare la cerniera ma a metà di fermò e cominciò a baciarmi la schiena.
-Che stai facendo? – urlai imbarazzata.
-Secondo te? – sorrise in modo malizioso. 
-Non c’è tempo – dissi nervosa.
-Lo troveremo – mi prese la faccia e l’avvicinò alla sua.
Mi baciò, un lunghissimo bacio appassionato. Le nostre lingue giocavano tra di loro mentre lui mi buttò sul letto. Cominciò a toccarmi. 
-Kid smettila! Ci sono Eveline ed Helena di là! – dissi cercando di sottrarmi al suo tocco. 
-Sai che giorno è oggi no? – mi sussurrò all’orecchio. 
Riuscii a staccarmi da lui e a rialzarmi. 
-Sei un idiota! Vado a farmi i capelli – dissi toccandoli. 
-Certo, certo – rise. 
-Comunque, il compleanno di Eveline no? – dissi uscendo dalla stanza.

Erano le 21:10 quando uscimmo tutti e quattro di casa, bene. Io, a destra, tenevo la mano di Eveline e a sinistra parlavo con Helena, mentre Kid camminava dietro con il muso lunghissimo. Cercai di capire il perchè, ma poi pensai fosse per il fatto che l’ho rifiutato precedentemente, risi al pensiero. 
Dopo dieci minuti finalmente entrammo nella sala grande e, nonostante il ritardo, tutti gli invitati ci accolsero a braccia aperte. Eveline fu circondata da bambini e adulti che la riempivano di auguri e regali, sembrava così felice. Dopo un pò di tempo, cominciarono le danze. Cercai dentro la sala Kid ma non c’era. Lo vidi fuori, appoggiato nel balcone. Lo raggiunsi.
-Ei asociale, c’è il compleanno di tua figlia dentro o hai intenzione di ballare con la luna? – dissi ironicamente.
-Smettila, non sono dell’umore di festeggiare – disse seccato.
-Non mi dire che è per la storia del sesso! Non mi sembrava il caso in quel momento sai? – urlai. 
-Non c’entra niente! – si voltò infuriato verso di me – Davvero non ricordi che giorno è oggi? 
-Oltre al compleanno di Eveline? Bhè.. – cominciai a pensare ma purtroppo non ricordavo.
-Il nostro anniversario di matrimonio cade proprio il giorno del compleanno di Eveline – sussurò. 
-Giusto, l’anniversario! Kid scusa davvero non ci pensavo! Ero così presa dal compleanno che l’avevo dimenticato, ti prego perdonami – mi sentii così inutile in quel momento. 
Non rispose e si voltò di nuovo verso il balcone. Alzò lo sguardo verso la luna. 
-Sei proprio una scema! – disse facendomi cenno di avvicinarmi. 
Ero così imbarazzata che pensai che non avrei potuto guardarlo in faccia.
-Scusa.. Sono una stupida e scema– dissi ancora.
Rise – Dopotutto è anche per questo che ti ho scelto, perchè sei una stupida e scema – mi sorrise e mi accarezzò il volto.
-Si – sorrisi – Auguri di buon anniversario Kid – arrossii.
-Auguri Liz – si avvicinò e mi baciò. 
Un bacio così dolce che fece tremare il mio cuore. Quell’emozione provata quella sera, fu come se quello fosse stato il nostro primo bacio. 
-Kid, io ti amo! – sorrisi.
-Anche io, tantissimo – arrossì. 
Lo baciai questa volta io. Il suo rossore sembrava quello di un bambino ed era così tenero, quel suo viso riuscì in qualche modo a scuotere il mio cuore.
-Mamma, papà! Ecco dov’eravate finiti – Eveline corse verso di noi e ci abbracciò. 
In quel momento, se avessi avuto l’occasione, avrei pianto. Il sorriso stampato sui volti delle persone che amavo riuscì a rendermi la donna più felice del mondo. Mi poggiai sul balcone e guardai la luna con un enorme sorriso sul volto. Vidi Kid ed Eveline guardarmi interrogativi. 
-Sai Kid, pensavo di essere stata io quella volta a salvarti – dissi voltandomi verso di loro. 
-Bhè, in effetti è così – rispose.
Vi avvicinai verso di lui e lo abbracciai con tutta la forza che avevo, sotto gli occhi emozionati di Eveline.

-NO, TI SBAGLI.. SEI TU CHE MI HAI SALVATA .

FINE }




ANGOLO AUTRICE (?) :

Non mi sono mai fatta sentire per ben 35 capitoli ma adesso eccomi qui, meglio tardi che mai no? :3
Devo ammettere che questa coppia non mi è mai piaciuta fino a quando delle persone non mi hanno proposto di scrivere questa ff.. All'inizio l'ho presa alla leggera ma poi, scrivendo a poco a poco, mi sono innamorata di questa coppia.. Ammettetelo, non sono bellissimi? Aaaaw *^*
Emh, scusate °v° comunque se siete arrivati fino a questo capitolo vuol dire che avete letto tutti gli altri (o almeno penso >.>)
Bhè, se la mia ff vi è piaciuta o avete qualcosa da dire lasciate un commento e vi risponderò :3 
Ps. Ci sarà un seguito o, almeno, ho in mente di continuare a scrivere.. Quindi continuate a seguirmi (S°-°)S 
Un bacione e grazie di cuore a tutte le persone che hanno letto ^^

-Mei
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1517996