Penso di essermi innamorata di te.

di Idkwhatnicknameinsert
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scuola nuova, amicizie nuove. ***
Capitolo 2: *** Le buone notizie arrivano, prima o poi. ***
Capitolo 3: *** Finalmente in classe. ***
Capitolo 4: *** Presentazioni. ***
Capitolo 5: *** Harry? ***



Capitolo 1
*** Scuola nuova, amicizie nuove. ***


'Ehi svegliati, devi andare a scuola!' Mia madre mi sveglia.
Sbuffo, mi appallottolo sotto le coperte.. Non voglio andare a scuola! Oggi è il mio primo giorno di liceo, ciò significa nuovi compagni con cui dovrò socializzare.. Non voglio socializzare, sento che a prescindere sarò antipatica a tutti.. Sbuffo di nuovo. Cerco di spingermi fuori dal letto e.. pum, eccomi sul parquet, come il primo di una serie infinita di mattine che seguiranno.. Prendo il cellulare, controllo le ore, 5.30, dio, non ci credo di aver dormito così poco.. Mi alzo e mi dirigo verso il bagno, sto  uscendo di camera mia e mi soffermo sullo specchio.. Ciò che vedo non mi piace per niente.. Sarò alta un metro e settanta, abbastanza cicciottella, indosso la maglietta di un pigiama di quando ero piccola con su le paperette e dalla mia faccia sembrerebbe che arrivo dritta da un party durato tutta notte, ho degli accenni di occhiaie e i miei capelli, originariamente quasi rasati da un lato mentre lunghi dall'altro, sono ora come un cespuglio deforme.. Mi viene il magone al pensiero di essere così brutta.. Con non so quale coraggio mi avvio in bagno, mi lavo, mi vesto con un jeans e una canottiera e mi trucco velocemente con un po di fondotinta, il mascara e l'eye liner. Entro in camera per prendere il cellulare e riassemblare al meglio il letto. Esco una seconda volta dalla stanza e mi risoffermo allo specchio.. Sta volta mi piaccio un po di più.. Scendo di corsa le scale e faccio colazione con un bicchiere di te freddo. Il cellulare si illumina, un messaggio. Sto inserendo il codice per bloccare lo schermo ma vedo l'orario, le 6.45, dio è tardissimo, devo ancora arrivare alla fermata del pullman! Salto su, lancio il bicchiere nella lavastoviglie e mi metto le scarpe, prendo la cartella e inizio a correre verso la fermata del pullman. 
Svolto l'ultimo angolo prima della fermata e vedo che sono ancora tutti lì, tiro un respiro di sollievo. Controllo l'ora, 7.00 e mi salta all'occhio la bustina che lampeggia, mi ero quasi dimenticata del messaggio.. 
'Ehi bellezza, auguri.' Il mio migliore amico mi fa gli auguri, ma di che? 
'Grazie, anche a te :)' Rispondo, sperando si trattasse di auguri per inizio scuola. Ma quando lui risponde mi accorgo che non era così.
'Anche io? Gli anni li compi tu.' MI blocco in mezzo alla strada. Mi ero davvero dimenticata del mio compleanno?

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Capitolo 2
*** Le buone notizie arrivano, prima o poi. ***


Riprendo a camminare lentamente verso la fermata del pullman. Cazzo oggi è il mio compleanno, come me ne ero potuta scordare? Sarò a pochi metri dalle panchine sulle quali sono seduti coloro che prenderanno il pullman con me. Ci saranno una decina di persone, le quali, grazie ad una rapida occhiata, scopro di conoscere tutte.. O quasi. Due gemelle, mie amiche, stavano parlando con un ragazzo a me sconosciuto, ma con il quale mi sarebbe piaciuto fare amicizia, anche perchè è abbastanza carino. Mi fissano un po ma alla fine si alzano e si uniscono al gruppo di quelli che mi facevano gli auguri. A momenti non si sarebbero neanche accorte di me se non avessi praticamente urlato 'Ciao a tutti!' e lì tutti mi erano corsi incontro abbracciandomi, ricambiandomi il saluto e facendomi gli auguri. Le sorelle sono lì in un angolo, ad aspettare che io mi liberi dalla mandria per farmi gli auguri a loro volta, nel frattempo bisbigliano qualcosa. Quando mi dirigo verso di loro mi saltano in braccio e mi rivelano di esserle mancata, Dietro i loro corpi, dei quali iniziavo a sentire i pesi, il mio sguardo si incrocia con quello del ragazzo carino che mi alza una mano per salutarmi e mi sorride con un sorriso meraviglioso come pochi.. Pochi secondi dopo arriva l'autobus. Saliamo e prendiamo posto, mi ritrovo le gemelle dietro.
'Ciao ragazze!' Saluto amorevolmente.
'Ciao bella, oddio hai visto che sbavo non è quel tipo?' E come ci scommettevo si riferivano al ricciolino.
'Carino.' Mi limitai a dire.
'Dovrebbe essere nuovo, gira voce sia nella A..' Conversano tra loro ma io mi sono già girata e ho preso l'ipod. Sono felice e penso: arrivano buone notizie. Sono in classe con il ragazzo.. Si spera in bene.

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Capitolo 3
*** Finalmente in classe. ***


Sono circa le 8:00 quando arriviamo a scuola, siamo in perfetto orario, scendiamo dal pullman che il cancello d'entrata si è appena aperto. Nel cortile ci sono, sparsi qua e là, alunni dell' ultimo anno la cui la voglia è pari a zero. Beh li capisco in un certo senso, daltronde tutta quella voglia l'avevo anche io appena alzata, ma poi più è passato il tempo, più mi veniva voglia di iniziare, a farmela venire i motivi principali erano due: primo sono in classe con quel ragazzo, secondo ci sono anche alcune mie amiche di paesi diversi con le quali spero mi avvicinerò di più.. Nonostante ciò sono sul cancello esitante, mi manca l'altra scuola e non so se sono sicura a lasciarmi tutti quei bei momenti alle spalle.. Mi guardo intorno, c'è una bidella che mi osserva, cercando di capire se stessi bene. Cerco di simulare un sorriso, raccolgo il poco coraggio che ho e butto via la nostalgia, faccio un passo avanti e.. sono dentro. Dentro è un caos totale, gli alunni del primo cercano le loro classi e quelli degli altri anni si salutano dove capita. Cerco di beccare le mie amiche, vedo Desi appoggiata sula porta dove c'è il cartello 2B.
'Desirèe!'. Urlo agitando le mani in aria.
Guarda nella mia direzione e sventola la mano verso di me. Le corro incontro, facendomi strada tra la folla, arrivo alla porta della 2B ma non c'è.
'Fedeee!'. Urla lei sulla porta d'entrata.
Non appena ci guardiamo ci scappa da ridere. Stavolta non riesco ad arrivare a metà corridoio che lei mi soffoca in un abbraccio.
'Auguri bella!' E mi consegna una bustina.
'Grazie bella, ma non dovevi!' Guardo il regalo con sorpresa, che sarà?
La lascio un attimo, giusto il tempo di trovare la mia classe prima che i posti in fondo vengano presi. Cerco il cartello 2A, arrivo in classe e non c'è nessuno, tre ragazzi alla finestra che discutono, ma hanno messo gli zaini in seconda fila. I banchi sono disposti in file verticali per uno, appoggio lo zaino nel banco in fondo nell'angolo di destra. Sto uscendo dalla classe e vedo entrare il riccioluto. Faccio finta di essere già uscita ma rimango sulla porta a spiare dove si sistema. Si mette davanti a me. Ottimo.
Trotterello felice per il corridoio. Desi mi aspetta dove c'eravamo lasciate ma quando arrivo vedo che sta conversando con un tizio così mi appoggio al muro dietro di loro e li osservo, anche lui è abbastanza carino. Ad un certo punto arriva un amico e porta via il ragazzo che saluta Desi con un sorriso smagliante.
'Si chiama Zayn, viene da Bradford.' Mi annuncia lei venendo verso di me.
'Beh, è carino.' Commento.
'Oh sì, molto, sembrerebbe anche molto simpatico, spero di conoscerlo meglio, è in classe con me..' Continua a parlare, mi racconta come lo ha conosciuto e tutto. Ad un certo punto mi fa 'Tu hai conosciuto qualche ragazzo carino?'
'Uno, ma non ci ho ancora parlato, si è sistemato davanti a me, consigli?' Non sono brava a fare amicizia così cerco sempre cosigli.
'Prova durante la prima ora a scrivergli ciao su un bigliettino.' Suggerisce. Lo terrò in considerazione.
Suona la campanella, la prima, così la saluto e torno in classe. Prendo posto e sistemo quattro cose per impedire la visuale ai futuri prof. Il ragazzo è dall'altra parte dell'aula con tre ragazze che ocheggiano cercano di ottenere risposta. Guarda verso la mia direzione e fa una faccia buffissima.. con le labbra mima 'Che palle!'. Sorrido. Entra in classe la prof, una settantenne vestita come un agnellino il giorno di pasqua, ma sembra simpatica. Chiede ordine e silenzio. Tutti sbuffando tornano a posto e si sistemano. Il riccioluto si lascia sprofondare nella seggiola, appoggia la schiena al muro e guarda verso sinistra, nella mia direzione. Io mi guardo allo specchio, nascosto strategicamente dietro i libri, e faccio facce strane. Mi accorgo che lui mi osserva, e la cosa mi imbarazza. Nascondo lo specchio nell' astuccio e cerco di non iniziare a fare figure di merda.
'Hey!' Alzo la mano e sorrido facendo finta di niente.
'Hey!' Risponde, ricambia il sorriso, mi accorgo che ha un sorriso stupendo.. Si gira, tira fuori un astuccio a salsicciotto con quattro zampe, il muso di un gattino ad un estremità e la coda da quell'altra. Poco dopo dalla tasca un iphone, sulla cover ci sono disegnati dei gatti stilizzati. Gli piacciono, forse, i gatti? Mi lascio sfuggire un sorrisino, poi sposto, quasi, tutte le mie attenzioni alla prof che spiega come funziona la prima settimana e ci dice delle presentazioni.

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Capitolo 4
*** Presentazioni. ***


La prof prende una matita e traccia quattro righe su un cartoncino, in seguito un gessetto e scrive alla lavagna 'Giorno 1-Presentazioni.' Dal titolo di oggi capisco che nessuno si dovrà impegnare e mi rilasso, pensavo a cosa dire ma ero tranquilla, poi ero anche l'ultima.
'Tu, lì infondo nell'angolo.' La prof esclama. 'Presentati.' Guarda nella mia direzione. Salto su, non avrei avuto tutto quel tempo per pensare.
'Sì, ok.. Mi chiamo Federica..' Segna il mio nome su quella che sarà la futura piantina della classe. 'E.. pff, non so..'
'E oggi è il suo compleanno!' Blocca il ricciolino.
'E.. oggi è il mio compleanno..' Ripeto. Tutti urlano auguri e battono le mani, manco fossimo ad una festa.
'Commuovente.' Annuncia la prof. 'Altro?'
'No, basta grazie.' Proclamo, e a più bassa voce 'Meno mi conoscete meglio è :)..'
'Ok, ora, tu, davanti a lei.' Continua la prof.
'Mi chiamo Harry..' E segna il suo nome come ha fatto con il mio, penso, bel nome. 'Ho compiuto 15 anni il 1 febbraio, vivo a Holmes Chapel, adoro giocare a calcio..'
Sembra potrebbe continuare per ore intere, fin quando la prof non lo blocca e passa a quello avanti. Pochi secondi dopo allunga la mano verso di me e mi invita a prendere un foglio socchiuso in essa.
Lo prendo, leggo: 'Ciao :) scusa per prima, e auguri. Perchè non vuoi fare sapere niente su di te?'
Rispondo: 'Ciao :) no tra, grazie. Così, non mi piace che la gente si faccia i cazzi miei.'
Harry: 'Ah, mi spiace. Perchè? Di me ti puoi fidare se vuoi. Sembri carina.'
Io: 'Non so, non servirà fare il simpatico, se sei sincero grazie. Anche tu molto.'
Consegno il bigliettino ma non risponde più così tiro fuori l'ipod e metto riproduzione casuale, Isn't she lovely. Lui si gira, appoggia la schiena al muro e sbuffa. In classe siamo in circa 30, ci vorrà un po. Ogni tanto mi guarda, io mi nascondo dietro i libri.
Si rigira e scrive qualcosa sul biglietto e me lo dà: 'Che musica ascolti?'
Rispondo: 'Ora Stevie Wonder, Isn't she lovely. In generale un po tutto, perchè?'
Harry: 'Bellissima canzone, complimenti, no così mi annoiavo. Ti piace cantare?'
Io: 'Sì, molto anche se non sono bravissima. Mi piace la musica, e tutto ciò che la riguarda, a te?'
Harry: 'Sì, mi piace cantare ma nemmeno io sono molto bravo. Organizzerai qualcosa per il tuo compleanno?'
Mi mette leggermente in difficoltà.. 'Non so, stavo organizzando qualcosa stasera, a casa con un po di amici, tanto non c'è nessuno. Come mai?'
Cerca di rispondermi ma suona l'intervallo e si scatena il casino.
'Restate entro le mura!' Intima la prof, ma non so in quanti la ascoltino. Harry si alza, si stiracchia, va verso il cestino e butta il bigliettino, poi viene verso di me.

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Capitolo 5
*** Harry? ***


'Ciao.' Harry mi sorride. Ha un accento strano, ma gli dona.
'Hey, come stai?' Mi sforzo di respirare, cazzo, è bellissimo.
'Bene grazie, tu? Ti va di venire in un posto isolato da tutto sto casino?' Mi invita e mi fa strada, lo seguo. Mi porta fuori, in un giardinetto dietro scuola. C'è un altalena e io corro e mi ci lancio sopra, lui si ferma in mezzo al giardino e mi guarda con un espressione mista a stupore e divertimento.
'Scusa!' Dico imbarazzata, mi alzo.
'No no, fai pure.' Sorride, mi risiedo e mi do una leggera spinta. 'Allora che farai questa sera?'
'Oh, in casa non c'era nessuno e pensavo di organizzare qualcosa. Penso di invitare amiche e magari qualche persona che conosco oggi ma mi sta simpatica.' Faccio finta di niente, sperando immagini volessi invitare pure lui.
'C'è qualche possibilità che io sia nella seconda categoria?' Sorride di nuovo.
Faccio una pausa e fingo di riflettere. 'Sei sulla buona strada, sei simpatico.' Mi limito a dire. 
'Yea!' Tira fuori il cellulare per guardare l'ora. 'Oh cazzo è tardi, se non sta già suonando sta per farlo. Corri' Mi prende la mano e iniziamo a correre verso la classe. Arriviamo ultimi. Abbiamo pure il fiatone da tanto abbiamo corso. Tutti ci guardano malissimo, ma che me frega, è stato meraviglioso!
'Oh, eccovi, finalmente, la prossima volta però lasciate le effusioni varie fuori scuola grazie.' Ci rimprovera la prof.
'Ma noi non..' Faccio per dire ma Harry mi interrompe. 
'Signora, non le deve interessare che facciamo e comunque, in effeti eravamo fuori scuola.' Divento rossa, bordò. La ragazza che ho di fianco mi guarda e ride. Le pesto il piede, tace.
'Non si sta fuori scuola in orario scolastico.' Urla la prof. Ma poi con più calma proclama. 'Non mi avrete sentito.' E inizia a parlare delle regole. Harry si gira verso di me e mi sorride.
'Ascolta questa lezione e prendi appunti, così sapremo cosa fare nei prossimi intervalli!' Mi dice a bassa voce.
'Ok, lo farò, comunque sei ufficialmente invitato al mio compleanno, ci troviamo fuori scuola per metterci d'accordo.' Rispondo. Fa un ok con la mano e si gira. La ragazza che ho di fianco ride di nuovo. Ride troppo per i miei gusti. Le ripesto il piede,tace. Così va meglio. Mi metto l'ipod ma dopo un po mi addormento e così volano le tre ore e mi sveglio che è già suonata.
'Finalmente!' Harry mi stava chiudendo la cartella. 'Ti sei addormentata, la bidella ha detto che aspettava che ti svegliassi per chiudere e pulire.'
'Perchè tu sei qua? Che ore sono?' Mi alzo e prendo la cartella. 'Comunque grazie.'
'Perchè tutti sono usciti ma tu dormivi, così sono rimasto qua, non potevi rimanere sola. Le 2:15, l'ultima campanella è suonata da mezz'ora. Niente.' Mi raggiunge.
'Ok, ma.. un attimo, chi mi porta a casa?' Mi fermo in mezzo al cortile.
'Guarda, quello è mio padre.' Mi indica una macchina. Lo raggiungiamo e saliamo. 'Pà, un amica. Dobbiamo portarla a casa.'
'Salve, sì, se riuscite.' Cerco di essere gentile.
'Ovviamente.' Risponde lui. Dopo non molto sono sotto casa. Harry scende con me e si ferma pensieroso.
'Che hai? Comunque gentile tuo padre!' Dico mentre cerco la chiave giusta per aprire.
'Oh, tantissimo. No beh stasera?' Domanda.
'Ah sì, fatti trovare qui per le 5. Ci vediamo, grazie, Harry!' Entro in casa. Sono in ritardo con tutto. Appoggio le chiavi sul tavolo e trovo un biglietto di mia mamma: 'Amore ho fatto io la spesa, le pizze arrivano alle 7.30. Ti ho anche sistemato un po per il meglio la sala. Prima delle 3 tutti via eh! Haha ciao:)' Oh adoro mia mamma. Così devo solo lavarmi e vestirmi. Ho ancora tempo così chiamo Desi per aggiornarla su cos'è successo con Harry.

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