The power of love

di Lalla BluEyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto ha inizio.. ***
Capitolo 2: *** La morte di un padre ***
Capitolo 3: *** Rivelazioni ***
Capitolo 4: *** Destinazione: Monte Xinemaru ***
Capitolo 5: *** Chi non muore, si rivede! ***
Capitolo 6: *** I ricordi fanno male ***
Capitolo 7: *** Naraku entra in scena ***
Capitolo 8: *** Il sogno di Aida ***
Capitolo 9: *** Hiraki ***
Capitolo 10: *** Incomprensibile gelosia ***
Capitolo 11: *** Nubi all'orizzonte ***
Capitolo 12: *** Colpo di fulmine! ***
Capitolo 13: *** Orgoglio ***
Capitolo 14: *** Il vero significato del combattere ***



Capitolo 1
*** Come tutto ha inizio.. ***


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CAP.1 "Come tutto ha inizio"


Era notte fonda nel Regno del Nord. Il cielo era oscuro, segno che di lì a poco sarebbe successo qualcosa di inevitabile. 
Oltre al vento che scuoteva violentemente gli alberi, nella foresta si sentivano urla e schiamazzi che non promettevano niente di buono. Un'orda di demoni sinistri e maligni era sulle tracce di qualcosa...

-Il capo ha detto di seguire la pista..- esclamò un demone tasso

-Il problema è che li abbiamo persi.. dobbiamo catturarli ed ucciderli tranne la neonata..- esclamò un altro dalle sembianze feline

-Ok allora muoviamoci prima che attraversino il confine!! Se entrano nel Regno dell'Ovest ci sarà Inu No Taisho a proteggerli!!- detto questo il capo forse un demone gatto, si posizionò in cima alla squadriglia e ripartirono a grande velocità dietro i fuggitivi.

Ad un giorno di cammino erano distanziati dai malcapitati fuggitivi: una coppia di inu-youkai correvano per le lande desolate di quel regno che ormai aveva abbandonato la propria età dell'oro. Per mano correvano ad alta velocità pur di salvare l'ultima speranza.Uniti da un amore indissolubile i due demoni tentavano di trarre in salvo il frutto che quell'amore aveva generato: la loro figlia. Lui era alto e distinto e vestiva di una pesante pelliccia che lasciava intravedere una possente armatura, alla cui vita erano tenute tre spade.I suoi capelli erano blu come la notte e le iridi dei suoi occhi erano due rubini. Lei era leggiadra e bellissima nel suo regale vestito azzurro e il suo viso era contornato da lunghi capelli color dell'oro, inoltre immacolato da due occhi azzurri come il cielo d'estate. Tra le sue braccia teneva al sicuro una piccola creaturina, con capelli e occhi azzurri che erano ancora più belli di quelli della madre che ogni tanto la osservava triste.

-Dobbiamo arrivare al confine sennò, per noi è la fine amore mio..- disse lui serio mentre guardava avanti

-Lo so Fajutsu ma non resisteremo ancora per molto.. sei sicuro che Inu No Taisho ci aspetti?-

-Dubiti forse del mio buon vecchio amico Taisho, moglie mia? Poi anche se fosse è l'unico al mondo di cui ci possiamo fidare- disse il demone mentre accarezzò dolcemente la fronte della figlioletta. Alle loro spalle si materializzò la sorella di Yuriko, Yuga e il fedele servitore Fuko, devoto a Fujutzu.

-Salve congnata, salve mio buon amico!-ironizzò l’inu-youkai

-Salve mio signore!- rispose Fuko

-Allora che pensate di fare?- domandò Yuga

-Non lo so..l’importante è salvare la piccola perché Decibel vuole lei e il potere che ella custodisce.. ma noi non gli permetteremo di mettere le sue luride mani su nostra figlia..- disse Yuriko scambiando uno sguardo d’intesa con il marito.
Mentre correvano una fascio di luce tagliò loro la strada, poi dall’ombra uscì una figura dall’aria maligna..

-Pensavate di sfuggirmi, poveri illusi..-

-Decibel maledetto..- disse Fajutzu per poi attacarlo. Ma il colpo non lo scalfì neanche. La moglie vedendo il marito in difficoltà guardo la figlia che la osservava con i suoi occhioni azzurri poi si voltò verso Yuga

-Sorella prendete la bambina e corrente al confine con l’Ovest..-

-E tu che farai?! Yuriko morirai..-

-Ma almeno non lo avrò lasciato solo..- dette la piccola in braccio alla sorella e si unì al combattimento a fianco del marito.

-Vattene stupida!-

-Non ti lascio! Poi ho un’idea su come batterlo..Il Sigillo..-

-Hai ragione! E’ l’unico modo per salvare il regno e nostra figlia..lo intrappoleremo insieme al suo esercito di bastardi!- disse Fajutzu per poi lanciare la sua spada più potente a Fuko dicendo- Questa è l’eredità che lascio a mia figlia, custodiscila e dagliela al momento opportuno!-. Yuga aveva udito il piano dei due consorti e cosciente del fatto che la loro energia demoniaca non sarebbe bastata, si voltò verso Fuko che aveva capito il problema e senza dire una parola si allontanò con in braccio la bimba che piangeva. Nel luogo dello scontro parole antiche ritornarono alla luce e l’arcana magia del Sigillo fu risvegliata.. quella notte le terre del nord ebbero un sussulto e tutto fu inghiottito dalla nebbia.

Fuko era riuscito ad arrivare grazie alla sua velocità inaudita al confine con l’Ovest e al cospetto di Inu No Taisho -Signore dell’Ovest eccomi sono Fuko, servo del Signore del Nord- disse con reverenza. L’ino-youkai guardò l’orizzonte e il suo sguardo fu attirato dal bagliore di luce causato dal Sigillo.

-Povero amico mio, riposa in pace- disse triste Inu No Taisho e detto questo fece cenno a Fuko di seguirlo e prese tra le sue possenti braccia la piccola che vedendo il suo viso simile a quello del padre, accennò un sorrisetto, ignara del dolore che quel giorno portava con se.

-Piccola Aida ti allenerò e diventerai una degna regina, te lo prometto- promise il sommo Taisho mentre si allontanava dal confine con a suo seguito Fuko.

Come promesso, Taisho e Fuko educarono Aida all’arte del combattimento e non le raccontarono mai delle sue radici. Infatti ritennero più consono aspettare il momento adatto, ma gli eventi non andarono a loro favore. Infatti Inu No Taisho venne a mancare.

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Capitolo 2
*** La morte di un padre ***


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La notte in cui Inu No Taisho andò incontro alla morte, un creatura bellissima quanto veloce trapassò la foresta come una freccia. Il suo cuore batteva come un rullo di tamburi, il fiato le mancava e i suoi pensieri convergevano in un'unica persona..

“Maestro, resista sto arrivando!” Aida non si dava pace, doveva trovarlo e aiutarlo! Aveva conosciuto Izaiyoi, aveva visto negli occhi del suo maestro quella scintilla che si accende solo nello sguardo di una persona innamorata, quando la osservava. Si era affezionata a lei, la considerava come una sorella e non avrebbe permesso a nessuno di spezzare quel legame. Aveva saputo della nascita del mezzosangue ma non discriminava affatto la piccola creaturina, poiché vedeva nel piccolo hanyou il frutto dell’amore dei due genitori..

“Vorrei avere avuto anche io due persone come loro al mio fianco..” pensò tristemente mentre correva.
Il suo fiuto la guidò fino al castello di Izaiyoi e un amaro odore si infiltrò nelle sue narici.. non era possibile era il sangue di..

-MAESTROOOO!- urlò la demone cercando di superare la muraglia di fiamme che aveva avvolto il castello. Vagando in quell’inferno trovò Taisho che riportava in vita la propria amata e il suo bambino con la sua Tenseiga. Appena il demone scorse la sua allieva sorrise..

-Aida, piccola mia, sei arrivata finalmente!- disse il demone

-Maestro, perché sanguinate?! Chi vi ha inferto quella profonda ferita nel petto?!- Aida era terrorizzata

-Ryukotsusei.. quel bastardo!- ringhiò Taisho

-State perdendo molto sangue.. fuggiamo altrimenti morirete..-

-Voi maledetti demoni non andrete da nessuna parte..- dalle fiamme Takemaru sorse minaccioso con un arma puntata verso i due demoni-Non porterete via la principessa!!!-
Nel frattempo Izaiyoi si era risvegliata e con sguardo spaventato guardava il suo amante e Takemaru mentre combattevano

-Izaiyoi cosa è successo qui?- le domandò Aida

-La Grande Famiglia ha voluto punire il tuo maestro per l’atto impuro che ha commesso..procreare con un’umana..- finì lei triste

-Non è giusto!- ringhiò Aida, che sì voltò attirata da un urlò di dolore.. Inu No Taisho era stato trafitto a pochi centimetri da cuore. La rabbia le salì alla testa e senza pensarci due volte si avventò come una furia su Takemaru a cui strappò con delirante gioia il cuore dal petto. Corse poi ad aiutare il suo maestro..

-Maestro si regga a me!-

-Vattene e porta con te la mia amata e mio figlio..-

-Mio Signoreee!!- una voce raggiunse i tre in quell’inferno di fuoco

-Totosai!!- chiamò il demone ormai allo stremo. Il saggio suddito del Grande Demone Cane aiutò Aida portando fuori Izaiyoi con il bambino, mentre la demone portava il suo maestro  sulle spalle. Si allontanarono molto dal castello, di cui ormai rimaneva ben poco. Il demone fu disteso sul terreno e subito sopraggiunsero anche la vecchia pulce Myoga e il saggio Saya. La principessa umana porse il piccolo nelle braccia di Aida, per avvicinarsi al suo amato..

-Ti prego amore mio non te ne andare..- gli occhi della donna erano immersi nelle lacrime

-Amore mio il mio tempo è quasi finito..-

Aida guardava la scena impotente, persa nel suo silenzio. Il destino anche questa volta aveva avuto la meglio sulla sua vita: non aveva genitori, gli unici ad averla cresciuta sono stati Fuko e il suo maestro.. per la prima volta nei suoi 50 anni di vita Aida piangeva, disperatamente. Le lacrime scendevano copiose sul suo viso.
Inu No Taisho disse ai suoi tre sudditi di lasciare in eredità le sue spade Tenseiga e Tessaiga, rispettivamente a Sesshomaru e al nuovo piccolò che decise di chiamare Inuyasha. Sounga fu raccomandata a Saya che doveva sigillarla e vegliarla per almeno 700 anni. Il demone poi volle dare un abbraccio al piccolo, l’ultimo abbraccio. Izaiyoi riprese il piccolo dalle premure di Aida che anche se piangeva, lo vegliava in quei tristi momenti. Poi l’attenzione del demone si spostò su Aida..

-Aida..-la ragazza si avvicinò e lo guardava con occhi tristi-Non piangere sei un demone e non va bene..-

-Mi avevate promesso che non mi avreste abbandonato mai, mai, MAI!- tremava l’impavida Aida, il pianto era sempre più prorompente nella sua anima

-Per me sei stata come una figlia, la figlia che non ho mai avuto.. promettimi che starai accanto alla mia amata e a mio figlio..Ahhhh..- uno spasmo di dolore scosse il demone

-Che farò senza di te..di voi..sei stato come un padreeee!!- in quel momento la ragazza superò tutte le barriere di rispetto e reverenza che la legavano al suo maestro, lo disse tutto d’un fiato e con tutto il sentimento che aveva nel cuore.

-La mia ora è giunta..ci rivedremo piccola mia, quando scoprirai anche tu la verità, quando il destino ti riterrà pronta..-

-Che significa?! Ma che..- il cuore di Inu No Taisho si era fermato. Un lugubre silenzio scese sui presenti, solo il piccolo Inuyasha piangeva come se avesse sentito anche lui che suo padre era morto. Izaiyoi piangeva sulla spalla di Aida che attonita guardava il livido corpo di colui che era stato il suo maestro,per meglio dire il padre che non aveva mai avuto. Seppellito nella perla nera di destra dell’occhio di Inuyasha, come aveva richiesto il demone, Aida tornò a casa distrutta. Non appena vide Fuko, che aveva saputo della disgrazia, gli si buttò fra le braccia mentre le lacrime le coprivano il viso. Quella fu la notte più lunga della sua vita.

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Capitolo 3
*** Rivelazioni ***


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Gli anni passarono e anche Izaiyoi venne a mancare. Inuyasha era molto diffidente nei confronti di Aida, forse perché si sentiva braccato da qualcuno che su di lui non aveva alcun dovere. Quando egli aveva circa 150 si affezionò ad una certa sacerdotessa di nome Kikyo; quello fu il momento per Aida di uscire di scena, poiché il suo incarico di “sorella maggiore” era finito. Non vedeva di buon occhio la sacerdotessa, ma ormai Inuyasha era grande abbastanza per capire ciò che voleva.  Quindi sparì nell’ombra e Inuyasha non seppe più nulla di lei. Negli anni a venire Aida continuò i suoi addestramenti e intraprese lunghi viaggi per imparare nuove tecniche. Aveva lasciato anche Fuko permettendogli così di formarsi una famiglia con una demone marmotta che trattava Aida come una figlia. Qualche volta tornava a trovarlo, ma da 50 anni non si era fatta viva e il tutore si era preoccupato non sapendo più niente di lei. Poi un mattina...

-Padre vediamo cosa sapete fare?!- disse un giovane demone che si allenava davanti alla propria casa

-Ojinko non sono poi così vecchio, orsù..- disse la persona interpellata dal figlio

-Ma anziano abbastanza da cadere al tappeto, mio caro Fuko..- una voce femminile si levò nello spiazzo davanti alla casetta

-Aida, mia adorata figlioccia..- le lacrime scesero dal volto di Fuko che rivide dopo tanto tempo il volto di qualcuno che credeva ormai morto

-Fuko tesoro chi c’è?- una demone marmotta si affacciò all’entrata della casa

-Picas non mi riconosci?- le domandò Aida ironica

-Oh ragazza mia, come sei bella!- urlò per poi correre ad abbracciarla e così fece Fuko. Ojinko rimase a fissare i genitori allibito non capendo chi fosse. I genitori fecero accomodare la demone in casa, che insieme alla famigliola consumò il pranzo; Fuko per tutto il tempo osservò Aida pensieroso e lei lo notò. Nel pomeriggio i due si allontanarono dalla casa per parlare un po’ del più e del meno..

-Allora Aida che hai fatto in questi 50 anni?-

-Ho girato tutto il Giappone.. da sud a nord..-

-Nord?!- Fuko strabuzzò gli occhi

-Si perché? Non ci ho trovato altro che lande desolate, prive di vita e umanità, ma.. il mio istinto mi diceva di essere tornata..-

-Tornata dove?!- il demone era alle strette.. doveva dirle la verità..

-In un certo senso a casa..- disse Aida mentre guardava l’orizzonte

-Sei grande abbastanza per sapere la verità, ormai hai 300 anni e devi prendere ciò che ti appartiene..- disse Fuko tutto d’un fiato

-Mi hai forse tenuto all’oscuro di qualcosa Fuko?- disse Aida un po’ risentita. 

-Mettiti comoda perché sarà una lunga storia..-Fuko le raccontò della notte in cui i suoi genitori morirono, del piano del Sigillo e dell’aiuto che dette sua zia Yuga. Aida seguiva il racconto in silenzio memorizzando ogni passaggio, ogni piccolo particolare. Solo una lacrima solcò le sue guance. Infine Fuko la informò dell’eredità che il padre le aveva lasciato: Hiraki, la spada più potente che possedeva.

-Perché mi avete nascosto tutto questo?- Aida era arrabbiata e delusa

-Fu Inu No Taisho a voler aspettare a dirti la verità ed io ero d’accordo.. avevamo paura che qualcuno potesse scoprire chi tu fossi e potesse farti del male..perchè tu conservi dentro di te un potere oltre ogni immaginazione, che se finisse in mani sbagliate sarebbe la fine per l’intero mondo!-

-Quindi sarei un’arma?-

-Non osare pensarlo mai! La tua eredità è molto di più. Non lo so di che cosa si tratta, sinceramente. Ma so che i tuoi poteri si risveglieranno quando diventerai tutt’una con Hiraki- spiegò Fuko-Sei la custode di un potere benevolo stanne certa..-

-Come l’atto che fecero i miei genitori quella notte..-

-Si mia cara, solo tu come loro puoi controllarlo..tutti questi anni di allenamento secondo te a cosa sono serviti?- lei lo guardò spaesato

-Quindi mi avete mentito per tutto questo tempo!- la demone era fuori di se

-Ora sai il tuo destino, sei forte abbastanza per gestire il tuo potere, di cui sei custode! Ora la tua spada ti aspetta.. devi andare!- Aida sospirò e sentì quelle parole più come un ordine che un consiglio

-Fino ad ora niente mi è stato detto di tutta questa storia e a quanto ho capito non è tutto, c’è dell’altro vero? Cose che neanche tu che mi hai cresciuto, caro Fuko, sai.. Non posso dire di non essere delusa, poiché mi avete nascosto tutto questo..ma conoscendo il mio buon vecchio maestro sono sicura che dietro ci sono dei buoni motivi..- fece una pausa- Contro chi hanno combattuto quella notte?-chiese Aida a Fuko

-Il suo nome era Decibel, un potente demone del continente che voleva impossessarsi dei territori di vostro padre..-

-Quindi fammi capire.. sarei una sorta di principessa?- Aida era sconcertata da tale notizia

-Più precisamente dal momento che vostro padre vi ha lasciato la sua spada, tramandata da padre a figlio da secoli,sareste.. la regina indiscussa delle terre del nord..-

-Dimmi Fuko chi erano i miei genitori?-

-Te lo spiegherò più tardi a cena..ora credo che tu stia meglio a riflettere un po’ da sola..- Fuko se ne andò verso la casetta

“Forse ha ragione Fuko..ma io voglio sapere, io devo sapere! Maestro perché mi avete tenuto nascosto tutto questo? Non sono finiti i segreti? Cos’altro mi aspetta?” i pensieri di Aida furono interrotti da Picas che la chiamò per la cena.

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Capitolo 4
*** Destinazione: Monte Xinemaru ***


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Aida, Fuko e famiglia erano tutti a cena. L’atmosfera era dolce e gioiosa, le risate si levavano sul tavolo imbandito di ogni genere di cibo. Picas si era data da fare poiché l’ospite che avevano quella sera era molto speciale. Soltanto qualcuno stentava a sorridere ogni tanto ai racconti comici di Ojinko sui suoi allenamenti con il padre. Fuko notò il volto inespressivo della figlioccia e decise che era venuto il momento di parlarle dei genitori..

-Bene.. ora però parliamo di cose serie..- disse Fuko interrompendo il figlio, a quelle parole il volto di Aida si illuminò.

-Volevi sapere chi erano i tuoi genitori..-si fermò- Tu discendi dalla stirpe degli inu-youkai del Nord, di cui sei l’ultima discendente..Tuo padre era Inu Fajutzu e tua madre Yuriko del Sud, signori del fiorente e ricco Regno del Nord. Fajutzu era un demone molto forte, dotato di grande astuzia e coraggio, in battaglia era fortissimo..era alto e distinto, i suoi capelli era blu come la notte e nelle sue iridi aveva due rubini. Tua madre era bella quanto generosa, l’unica che poteva stare accanto all’animo impetuoso di tuo padre; era figlia di un duca del sud.. aveva i capelli color dell’oro, labbra come una rosa e due occhi azzurri esattamente uguali ai tuoi..-
Aida ascoltava in silenzio, poi una domanda gli balenò nella mente.. 

-Dimmi qualcosa di più su Decibel..-

-Come ti ho già detto era un demone molto forte.. nessuno fino ad allora era riuscito a sconfiggerlo.. i tuoi genitori persero la vita nell’imprigionare quel mostro..-

-Imprigionare?-

-Devi sapere che la stirpe da cui discendi come ti ho detto è custode di un potere immenso.. quella notte i tuoi genitori risvegliarono un’arcana magia legata proprio a questo potere:Il Sigillo. Non so precisamente di cosa si tratti.. fatto sta, che sia i tuoi che tua zia morirono nel portare a termine il maleficio che intrappolò Decibel in una lapide che tutt’oggi si erge in quelle lande desolate..-

-Perché non vi abita più nessuno?-

-Non so risponderti.. nonostante tuo padre avesse fiducia in me, non mi ha mai detto niente riguardo cosa si potesse arrivare a fare con questo potere.. So che soltanto gli inu-youkai della tua stirpe lo possiedono-

-Ma sono parente anche di Inuyasha?-

-No poiché la divisione del clan degli inu-youkai più antichi avvenne molti secoli fa, molti..-

-Ah ok..- Aida cominciava a capirci qualcosa in tutta quella storia. Avrebbe trovato la spada Hiraki e avrebbe riportato quelle terre in vita, a qualunque costo.

-La spada fu portata dal tuo maestro sul monte Xinemaru e per accedervi devi superare una prova molto ardua..sei disarmata?-

-No con me ho il mio fedele arco con cui lanciò freccie con fulmini di energia demoniaca..- Aida si voltò e guardò nell’angolo il suo fedele arco che l’aveva accompagnata e difesa impeccabilmente, sempre e comunque.Poi riprese –Domani partirò per il monte Xinemaru e supererò la prova che il mio caro maestro mi ha preparato..-

-Grinta ragazza! Passerai la notte da noi, dormi serena e accumula più energie che puoi..non sarà una passeggiata..-


-Lo so, zio Fuko, non ti preoccupare!- disse Aida sorridendo. Arrivò il momento di dormire e tutti andarono a dormire sereni, tranne Aida che fremeva all’idea di possedere una nuova arma soprattutto perché era di suo padre.

*************


Nel frattempo nella foresta non lontano dalla casa di Fuko, un gruppo di persone era accampato intorno ad un fuoco..

-Divina Kagome percepite qualche frammento della sfera?- domandò il monaco Miroku

-Si ne sento uno, oserei dire verso est..- disse Kagome incerta

-L’unico luogo che mi viene in mente è il Monte Xinemaru..- disse un Inuyasha indaffarato con un coscotto di cinghiale

-Si dice che sia un luogo molto pericoloso quanto inospitale..- constatò la sterminatrice Sango

-Brrrr! Che paura! Dobbiamo proprio andarci?- disse il piccolo demone volpe Shippo

-Stai zitto fifone di uno Shippo!- disse Inuyasha tirando un pugno in testa al poverino

-Ahhhhhhhhhhhh!! Cattivo Inyasha!- Shippo piangeva per il dolore

-Inuyasha…- Kagome era fuori di se

-Dimmi Kagome..- Inuyasha si voltò e vide una Kagome moooooooolto arrabbiata

-A CUCCIAAAAA!!!- il povero Inuyasha fu trascinato a terra dal potere del rosario


-Ti sta bene Inuyasha sei sempre il solito..-dissero in coro Miroku e Sango che poi si guardarono e si voltarono subito imbarazzati.

**********


In un altro punto della foresta stava seduto su un masso un demone bello quanto inquietante. Il suo volto illuminato dalla luna sembrava quello di un dio, le sue iridi erano due pozze si oro colato.

-Padron Sesshomaru..- disse un piccolo kappa

-Dimmi Jaken..- rispose lui apatico come sempre

-La piccola Rin si è addormentata.. scusate se vi disturbo ma volevo chiederle dove siamo diretti?-

-Andiamo verso il monte Xinemaru..l’odore di quel maledetto di Naraku porta verso est..-

-Ho capito, buonanotte mio onorevole padrone- finì Jaken andandosene e lasciando il demone ai suoi pensieri..

“Naraku, maledetto cosa ti attira su quel monte? Lo scoprirò stanne certo..” 

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Capitolo 5
*** Chi non muore, si rivede! ***


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CAP.5 "Chi non muore, si rivede!"

Al levar del sole Aida era già in viaggio, correva veloce per la foresta diretta verso il Monte Xinemaru. Il vento scompigliava i suoi capelli azzurri mentre saltava da un ramo con leggiadra eleganza. 

“ Chissà cosa mi aspetta..” poi un odore familiare la risvegliò dai suoi pensieri “Inuyasha..cosa ci fa qui? Le cose si fanno interessanti..”.

Non lontano dal cammino di Aida infatti c’era il gruppo di Inuyasha che correva verso il monte. Ad un certo punto Inuyasha si fermò bruscamente poiché il suo odore aveva captato qualcosa..

-Inuyasha che succede?- domandò Miroku

-Questo odore..non è possibile..- Inuyasha cercava di capire chi fosse

-E’ Naraku?- domandò allarmata Kagome

-Lui l’avevo già percepito.. ma è qualcun’ altro.. – sentiva di conoscerlo ma non ricordava di chi fosse- Non è niente, tranquilli proseguiamo!-

-Ma che gli è preso? Sarà la divina Kikyo?- domandò Sango 

-Non lo so..ma non credo..- rispose Miroku un po’ sospettoso.

-Signorino Inuyasha!- la vocetta proveniva dalla spalla di Inuyasha

-Ehi vecchio Myoga! Che ci fai qui?- gli domandò il mezzodemone

-Come che ci faccio qui?! Sono venuto ad accompagnarvi!-

-Scapperai come al solito!- lo rimproverò Inuyasha provocando le risate di tutto il gruppo.

*****

-Signor Sesshomaru quanto manca ad arrivare al monte?- chiese la piccola Rin affiancando allegra il bel demone

-C’è ancora un giorno di cammino..- rispose freddo

-Rin, non scocciare il padrone..-la rimproverò acido Jaken

-Stai zitto, antipatico!- obbiettò Rin risentita

-Si vede già la vetta laggiù..- gli interruppe Sesshomaru indicando un punto davanti a se

-Signore mio avete un gran senso dell’orientamento!!- lo elogiò Jaken liscivo come al solito

-Jaken..-

-Mi dica signore..-

-Continuate verso il monte, io ho delle faccende da sbrigare..vi raggiungerò prima di cena..bada a Rin!- e senza dargli il tempo di rispondere il demone prese il volo

“Bastardo Inuyasha che ci fai da queste parti..Naraku sarà solo mio!” con questi pensieri Sesshomaru si diresse verso il fratello.

*****

-Lurido bastardo che ci fai qua?- lo rimproverò Sesshomaru comodamente seduto su un albero

-Cosa vuoi ghiacciolo ambulante! Non sono affari che ti riguadano..- rispose Inuyasha facendo scendere Kagome dalle sue spalle e Myoga che si posò sulla spalla della miko

-Naraku è mio..- disse il demone scendendo dall’albero

-E chi lo dice questo?- Inuyasha assottigliò gli occhi

-Io!- rispose sprezzante il demone attacando il fratello con Tokijin. Inuyasha sforderò Tessaiga e senza esito parò il colpo del fratello, che subito con un balzo si portò sopra di lui e gli lanciò un fulmine tremendo. Inuyasha lo respinse con una cicatrice del vento.

*****

Aida fu attratta dai boati provocati da i due sfidanti, così decise di andare a vedere. Mentre si avvicinava oltre all’odore già percepito di Inuyasha, ne percepì un altro “E’ simile a quello del mio maestro..sarà Sesshomaru! Quei due idioti se le staranno dando di santa ragione! Ne vedrò delle belle!”. La demone appena arrivò vicino alla battaglia si appostò su un albero. Nessuno dei due aveva fiutato il suo odore, tanto erano presi a combattere. Inuyasha sembrava avere la peggio..

-Inuyashaaaa!- Kagome andò a soccorrere l’hanyou che era a terra tramortito dal colpo che il fratello gli aveva inferto

-Sei solo un  inutile scherzo della natura..non meriti altro che la morte!- disse con disprezzo Sesshomaru disse –Ora moriraiii!- Sesshomaru alzò Tokijin e lanciò un colpo ai due mentre Sango e Miroku tentarono si soccorerli.

“Così li ucciderà!” Aida in un batter d’occhio prese il suo arco e lanciò una freccia, accadde tutto in pochi secondi: la freccia deviò il colpo di Sesshomaru mandandolo lontano.

-Che cosa è stato?- domandò spaesata Kagome

-Chi è stato..semmai..- constatò Inuyasha debole alzandosi

-Inuyasha non ti affaticare..- gli raccomandò kagome mentre con Miroku lo aiutava ad alzarsi

-Ehi tu, esci dagli alberi..- disse lapidario Sesshomaru

-Inuyasha possibile che dopo tutti questo tempo ti devo parare ancora il sedere..- dagli alberi uscì Aida

-Tu..- Inuyasha non poteva credere a chi aveva davanti 

-Cosa ci fai tu qui?!- Myoga stentava a credere a chi aveva davanti

-Myoga anche tu qui! Quanto tempo! Era da 200 anni che non ti vedevo!- disse Aida sorridendo alla pulce

-Chi diamine è?- gli chiese Sesshomaru curioso

-E’ Aida, ultima discendente degli inu-youkai del Nord, nonché Signora delle Terre del Nord..-spiegò Myoga-A proposito che ci fai qui?-

-Sapevi anche tu chi ero e non mi hai mai detto nulla!!-Myoga sudò freddo mentre i prensenti si guardavano spaesati -Comunque lasciamo stare..Devi sapere saggio Myoga, che il mio caro maestro ha nascosto la spada di mio padre sul Monte Xinemaru e sono venuta a prenderla..- spiegò Aida

-Chi era il tuo maestro, donna?- chiese Sesshomaru

Aida si avvicinò al bel demone e lo squadrò –Sarai anche suo figlio ma come carattere, hai ripreso senz’altro da tua madre..-

-Come osi nominare mio padre?!- ringhiò Sesshomaru 

-Chi pensi mi abbia insegnato a combattere?!Arrogante! Modera le parole perché stai parlando con una del tuo pari!- Sesshomaru si ammutolì pensando “Come osi stupida donna!”

-Inuyasha, ma tu conosci quella ragazza?-gli chiese Kagome curiosa

-Si..-rispose poi si voltò verso Aida- 50 anni fa non ti avevo detto di sparire dalla mia vita?- 

-Credi che ti abbia seguito, povero illuso! Mi hai chiesto di uscire dalla tua vita soltanto perché ti infatuasti di quella sacerdotessa antipatica e musona!- gli rispose Aida, provocando un risolino a Kagome “Non la conosco, ma la stimo da subito!”

-Come osi offendere Kikyo?!- ringhiò il mezzodemone che invano tentò di alzarsi

Miroku da buon bonzo depravato si avvicinò e fece la fatidica domanda anche ad Aida- Vuole fare un figlio con me?- ma la demone non ebbe tempo di rispondere che Sango tirò un pugno al monaco, provocando una grassa risata ad Aida.

-Sono una bella maleducata! Non mi sono presentata come si deve.. Io sono Aida, chiamatemi semplicemente così senza tante riverenze!- disse la demone regalando un bel sorriso a tutti, che a loro volta si presentarono.

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Capitolo 6
*** I ricordi fanno male ***


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CAP.6 "I ricordi fanno male"
 

 

Ad un certo punto uscirono dalla foresta un gracchiante Jaken e Rin mentre felice stava in groppa ad Ah-Un. La bambina appena vide Aida scese dal destriero e corse nella sua direzione..


-Ciao bella signora io sono Rin e viaggio con il Signor Sesshomaru, tu come ti chiami?- le domandò


-Ciao bellissima..io sono Aida!-Aida s’innamorò a prima vista di quella tenera e dolce bambina



-Jaken ti avevo detto di continuare ad andare verso il monte!- Sesshomaru che fino ad allora era rimasto in silenzio e in disparte, rimproverò il piccolo kappa


-Rin voleva cercarla e non mi dava pace!- rispose Jaken inginocchiandosi e chiedendo perdono


Aida decise di continuare il viaggio con il gruppo di Inuyasha, che non riusciva a camminare a causa delle ferite riportaye dallo scontro.con il fratello. Miroku , Sango e Shippo viaggiavano su Kirara mentre Kagome e Inuyasha svenuto furono portati da Aida che, trasformatasi in un enorme cane bianco e azzurro, li portò sul suo dorso. Prima di partire però la demone fu attirata da qualcuno..


-Aida-chan..- Rin correva verso l’enorme cane


-Dimmi Rin..- la voce di Aida era molto profonda


-Mi chiedevo se potevo montare anche io in groppa con Kagome-chan..- chiese timidamente la piccola


-Ma certo! Vieni Sali sulla mia testa!- Aida si abbassò e fece salire la piccola tra le sue orecchie. Sesshomaru guardò la scena impietrito: Rin non gli aveva mai fatto una richiesta del genere..


-Sesshomaru vieni dai! Non fare il musone anche te!- ironizzò la demone prima di spiccare un balzo e correre verso il monte. Sesshomaru e Jaken furono costretti a seguirli a causa di Rin.


Era già tramontato il sole quando il gruppo decise di fermarsi. Sango e Miroku provvedevano a cercare un po’ di legna e accendere un fuoco, mentre Kagome e Rin preparavano la cena. Sesshomaru era appoggiato ad una pietra vicino a loro, mentre Aida e Inuyasha..


-Ma quanto ci metti a guarirmi, buona a nulla!- sbottò Inuyasha. Aida aveva deciso di guarire le ferite dell’hanyou con una tecnica che aveva imparato in uno dei suoi numerosi viaggi


-Se stai fermo forse ci riesco!- rispose incavolata nera, Kagome li guardava e rideva


-Pensi sia facile! Sento dolore!-


-Oh poverino!! Ora ci penso io!!- Aida unì le mani e cominciò a formulare delle frasi: subito Inuasha fu immobilizzato da delle radici di alberi; Sesshomaru guardava la scena divertito. Poi continuò con un'altra formula e dopo un forte dolore Inuyasha si illuminò e tornò come nuovo.


-Grazie..sei utile a qualcosa allora!- le disse ridendo e Aida sorrise. Tutti si misero attorno al fuoco a mangiare la cena, perfino Sesshomaru. 


-Ahii! Myoga odio il tuo vizio di pungere chiunque ti capiti a tiro!- Aida si schiaffeggiò il collo da cui cadde la povera pulce 


-Lo fa con tutti..- disse Kagome che si era seduta accanto alla demone con cui aveva fatto amicizia in quelle ore di cammino


-Sei sempre il solito fifone?- scherzò Aida


-Ehi! Insolente!- borbottò la pulce


-Quando mai non lo è stato!- disse Inuyasha a bocca piena


-Sei scarso fratello! Almeno mangia a bocca chiusa..- tutti guardarono Sesshomaru straniti dal fatto che aveva parlato.. da quando era arrivata Aida era diventato strano.


-Aida ti va di parlarci un po’ di te..- Kagome azzardò la domanda


-Certo..-rispose convinta ma Sesshomaru notò che il suo sguardo non era più sorridente “Come mai è diventata cupa? Ma che sto pensando! Devo fregarmene!”


-Mettetevi comodi perché sarà una lunga storia..- Aida raccontò della notte in cui morirono i genitori, del nemico Decibel, del Sigillo e del suo potere.


-Di che potere si tratta?-chiese Sango


-Non lo so..dentro di me c’è una forza che nonostante i miei 300 anni di vita, non è mai venuta alla luce..- rispose la demone


-Il Sigillo che cos’è?- chiese Rin ingenuamente andandosi a sedere in braccio ad Aida


-Non lo so piccola..sai quella notte io non ero che una pargoletta, non ho mai conosciuto i miei genitori..- rispose Aida mentre inconsciamente stringeva Rin al suo petto, la bambina era felice poiché sentì in quell’abbraccio calore materno.


-Inu Fajutzu e Yuriko del Sud.. grandi regnanti e guerrieri..-sospirò Myoga


-Erano amici di mio padre..ora che ci penso..- disse Sesshomaru 


-Inu No Taisho è stato il mio maestro, ma l’ho sempre considerato di più. Mi ha cresciuto, allenato ed insegnato a combattere. Lui e Fuko mi hanno cresciuto come una famiglia..ma nell’ombra, poiché avevano paura..-


-Di cosa?-domandò Kagome


-Non lo so.. la mia vita è piena di punti di domanda, sapete. Ma ora voglio scoprire tutta la verità, qualunque essa sia- disse decisa Aida.


-In che rapporti eri con nostro padre, donna? - Sesshomaru tirò una frecciatina ad Aida


-La notte in cui morì c’ero anche io..ricordi Myoga?-


-Come potrei dimenticare la notte della morte del padrone..- rispose Myoga


-Strappai io il cuore dal petto di Takemaru, colpì Taisho vicino al cuore e dalla rabbia non ci vidi più..- Aida ricordava tristemente quella notte


-Perché sei stata dietro a me e mia madre?-le chiese Inuyasha serio


-Lo promisi a tuo padre in punto di morte. Quando eri piccolo ti portavo con me a giocare nella foresta e ti insegnavo tante cose.. al momento che morì tua madre e volevi stare da solo, io da lontano ti vegliavo. Poi ti innamorasti e mi resi conto che avevi già 150 e della balia non avevi più bisogno..-


-Grazie..- disse Inuyasha in un filo di voce, Aida sorrise


-Sesshomaru ora devo rispondere alla tua domanda..sai Taisho per me era un padre. Quando non stava con te o con Izaiyoi, era ad allenarmi. Quante risate ci siamo fatti con lui e Fuko, ma..- una lacrima le solcò il viso – Ma il destino accanito contro la mia sorte mi portò via anche lui, l’unico che riusciva a comprendermi veramente, che quando cadevo mi porgeva una mano per farmi rialzare, che mi cambiava quando ero piccola perché Fuko non era capace.. tra me e lui non c’erano obblighi formali, gli davo del tu perché tra me e lui c’era un feeling che con nessuno ho mai avuto..- un’altra lacrima scese - Scusate vado a cercare altra legna..- così liquidò tutti e sparì nella foresta.

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Capitolo 7
*** Naraku entra in scena ***


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Aida si rese conto di essersi lasciata troppo andare emozioni, ma quando si trattava di lui le sue difese crollavano e tutto piombava nell’oblio. Fatto qualche metro si mise a sedere su una roccia e pose a terra il suo arco, alzò la testa per vedere la luna. Poi sentì un odore nauseabondo e un’esplosione provenire dall’accampamento; senza ripensamenti riprese l’arco e si precipitò verso i suoi amici.

-Salve stupidi esseri..-Naraku simpatico come al solito aveva fatto la sua bella entrata in scena ma appena lo aveva visto i due fratelli lo avevano attaccato. Purtroppo per loro il nemico issò una barriera che bloccò i loro attacchi. Aida veloce al momento che riabbassava la barriera tirò una freccia urlando –Saetta lunare!- che colpì alle spalle Naraku che sbigottito non si era reso conto da dove provenisse il colpo.

-Scarto della natura sono dietro di te..- Naraku sentendo quelle parole si voltò verso Aida

-E tu chi saresti? Cagnolina…però sembri appetitosa…-Naraku si avvicinò pericolosamente rilasciando uno strano miasma, che immobilizzò la demone. Sesshomaru guardava la scena indifferente, ma poi accortosi dell’effetto immobilizzante del veleno, qualcosa in lui scattò: si fiondò letteralmente addosso a Naraku e con un colpo di Tokijin lo mandò in mille pezzi! Poi si avvicinò ad Aida e cingendola per i fianchi, la prese e con un balzo la portò dalla parte del campo dove c’erano Inuyasha e gli altri.

-Sesshomaru come mai così premuroso?- Naraku si stava ricomponendo

-Non sono affari tuoi!- detto questo guardò Inuyasha e con segno d’intesa, lanciarono un attacco coordinato che costrinse Naraku ad andarsene

-Tornerò..e tu fiorellino- Aida era seduta a terra poiché aveva inalato parecchio veleno, si voltò sofferente-Sarai mia.. non dimenticarlo! Muhahahahah-

-Quello è uno psicopatico!- disse Aida provocando una risata di Kagome che l’aveva soccorsa

-Lui è Naraku, il nemico contro cui combattiamo perché vuole riunire la sfera per usarla per i suoi scopi malvagi! Un frammento è anche sul monte Xinemaru- spiegò Kagome

-Ehi tutto bene?!- Inuyasha e gli altri sopraggiunsero

-Si!- ma non era così: appena Aida si alzò un forte giramento di testa la colpì e ricadde di nuovo a terra.

-Aida-chan che ti prende?!- urlò Rin

Sesshomaru a quel punto si avvicinò a lei e prerentorio disse..

-Voi altri continuerete verso il monte Xinemaru, mentre io e il mio gruppo faremo rimettere in sesto questo peso morto..- disse ghignando verso Aida che ricambiò con sguardo offeso

-Non mi fido di te maledetto!- disse Inuyasha mentre faceva alzare Aida con Kagome

-Infatti non era un suggerimento, ma un ordine- Inuyasha si stava arrabbiando

-Inuyasha ha ragione, vi sarei solo di intralcio e l’importante è recuperare il frammento..- disse Aida debole

-Signorina la spada no la prendete?!- chiese Myoga sconcertato

-Ora non sta bene! Bando alle ciance! Jaken! Rin! Andiamo!- ribatté Sesshomaru che velocemente prese Aida dalle mani del fratello e della miko,
tendendola stretta al petto.


-Sesshomaru abbi cura di leiii!!- gli urlò Kagome mentre presero il volo. “Tsk!” pensò il demone

-Mio signore dove siamo diretti?- domandò Jaken seduto con Rin su Ah-Un

-Nella Radura della Salute, l’erba che cura questo veleno è solo lì.. io ne sono già immune ma quando Naraku lo usò contro di me, mi dette alcuni problemi..- rispose Sesshomaru per poi guardare il viso di Aida che gli sorrise sofferente.

-Possiamo fidarci di lui?- chiese Sango preoccupata

-Qualcosa mi dice che Sesshomaru si sta preoccupando un po’ di più di quanto dovrebbe..- disse Miroku sospettoso

-Che intendi bonzo?- chiese Inuyasha per niente contento che Aida fosse andata con il fratello

-Dico che il cuore del gelido Principe dei Demoni ha trovato la fiamma che lo scioglierà..-

-Sai Miroku credo che tu abbia proprio ragione- intervenne Kagome sorridente

-Basta che non le metta le sue manaccie addosso..-disse Inuyasha

-Sei un pervertito! Sempre a quello pensi! A CUCCIAAAAA!!- gli urlò contro Kagome

-Aught! Dannata!- 

*****
-Jaken, tu e Rin rimanete in questa grotta con Aida mentre io vado a prendere le erbe-

-Si, mio signore- rispose Jaken mentre il demone gli aveva già voltato le spalle. Dopo circa tre ore di volo erano arrivati a destinazione; Sesshomaru aveva deciso di andare da solo a cercare le erbe per l’infuso per risparmiare tempo.

Sesshomaru impiegò un po’ di tempo nelle sue ricerche e nel frattempo nella grotta Rin dormiva beatamente, mentre Jaken vegliava sul sonno agitato di Aida che stava sognando..

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Capitolo 8
*** Il sogno di Aida ***


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-Aida, figlia mia adorata..- una figura maschile si stava avvicinando alla demone

-Padre?- chiese lei incerta

-Si sono io.. come sei cresciuta, vorrei essere lì con te..- le lacrime furono inevitabili di fronte a quell’uomo che fino ad ora aveva conosciuto solo per nome

-Posso..abbracciarti?- chiese lei speranzosa

-Si!- allora si buttò tra quelle braccia forti e sicure come una bambina, era sola con lui, ma poi vide un’altra figura che si stava avvicinando..

-Madre?-

-Piccola mia! Si!- la donna si unì a quell’abbraccio che neanche la morte aveva impedito. Appena si staccarono..

-Siamo venuti per dirti che devi guarire e che devi prendere la tua spada, figlia mia, l’eredità che ti ho lasciato. Dovrai imparare a maneggiarla grazie all’aiuto di Sesshomaru..- le disse il padre

-Ma chi quel ghiacciolo?! Non dite sciocchezze padre!-

-Il tuo potere si risveglierà soltanto quando sarai tutt’una con Hiraki..- intervenne la madre seria

-Lo so..vi prometto che ci riuscirò..-

-Come sei cresciuta figlia mia!- la madre guardava incantata la figlia

-Sei splendida!- anche Fajuztu la guardava incantato

-Grazie..-fece una piccola pausa-Ditemi cos’è il potere che si cela dentro di me?-

-E’ ora che tu conosca la verità.. Come di certo sai, la stirpe del nord si divise dal clan dei Demoni Cane, secoli or sono. Il primo esponente della nostra dinastia era Oldekumaru, uno dei più demoni superiori. dopo essersi stabilito nelle nostre terre e avviato il suo impero, una notte di luna piena si dice che incontrò una dea..-

-Una dea?- Aida era sbigottita

-Si una dea! Ella era Hiraki, la Dea della Luna nota per la sua bellezza e per il suo animo nobile. Si narra che fu amore a prima vista, vissero felici insieme ed ebbero figli e regnarono sul Nord per molti anni-

-Si chiama come la spada.. ma poi che successe?-

-Un antenato di Decibel,Seshuo Dio del Tuono, innamorato anche lui di Hiraki, decise di uccidere Oldekumaru e tutta la sua famiglia. Una notte insieme ai suoi seguaci il dio attaccò il palazzo, costringendo Oldekumaru ad un duello.. lo scontro fu cruento..Oldekumaru era netto svantaggio poiché non possedeva sufficiente forza per sconfiggere il potente dio. Allora Hiraki si sacrificò per salvare il suo amato e i suoi figli ..-

-E poi cosa successe?-

-Donò ad Oldekumaru i suoi poteri e la sua essenza si trasformò in una spada, la tua spada. Oldekumaru uccise Seshuo ma perse anche la sua amata. Per tenere al sicuro questo potere decise di applicare sulla spada un barriera, che permetteva di usarla solo alla stirpe futura, liberando i poteri che derivavano dal sangue della dea. Benchè sia stata l'unica dea ad essere entrata a far parte della famiglia, il suo sangue scorre nelle tue vene.. la tua anima è molto simile alla sua..-

-Quindi fammi capire.. oltre ad una demone, sono anche una dea?-

-Si..tu sei la più forte discendente in cui la spada risveglierà i poteri divini e, donerà a chi ti ama veramente la forza per proteggere te e i tuoi figli..- intervenne Yuriko scambiando uno sguardo con Fajuztu

-Capisco..Ma perchè porre un barriera?Avrò dei figli?! E con chi?!- Aida era un vulcano di domande

-Il tempo di sapere non è ancora giunto per te figlia mia.. quando ti riterremo pronta, saprai stanne certa.. Arrivederci piccola..- disse la madre con sguardo amorevole

-Il nostro tempo per ora è concluso.. Arrivederci figlia mia..- disse il demone ed entrambi sparirono

-No vi prego restate ancora.. non lasciatemi di nuovo..- Aida parlò al vuoto ormai. Aprì gli occhi e vide Jaken che dormiva accanto a lei, focalizzò poi una grotta e sentì dei passi

-Finalmente ti sei ripresa.. che hai da piangere?- Sesshomaru guardò sorpreso la demone

-Ho sognato i miei genitori..cioè mi hanno parlato non so come dall’aldilà, li ho visti per la prima volta- spiegò sofferente Aida mentre si asciugava le lacrime che non si era accorta di aver versato

-Capisco..devo prepararti un infuso contro il miasma e dopo starai meglio..- disse Sesshomaru mentre tritava le erbe

-Sono un peso..non è vero?-

-Come?- Sesshomaru si bloccò

-Sono sempre stata un peso per tutti! Per tuo padre, per Fuko..per i miei che sono morti..-

-Non fare la lagna! Sei solo avvelenata..-

-Perché fai tutto questo? Perché mi curi?-

-Non lo so.. forse perché mio padre era particolarmente legato a te..forse..-

-Almeno sei sincero! Diciamo che il tuo è un gesto.. come dire..meno gelido del solito..- Aida sorrise e Sesshomaru ricambiò con quello che sembrava essere un SORRISO.

Aida bevve l’infuso preparato da Sesshomaru e si rimise distesa, ad un certo punto rabbrividì..

-Hai freddo?-

-Un po’..- allora Sesshomaru si alzò e mise la sua pelliccia su Aida, poi si distese di fianco a lei

-Il mio potere latente si sveglierà solotanto quando sarò tutt’una con Hiraki..- spiegò la demone

-Hiraki?- chiese Sesshomaru

-La spada di mio padre, appartenuta da secoli alla mia stirpe-

-Sei capace di maneggiare una spada?-

-Mi allenavo sempre con la tua Tenseiga..ma la mia specialità è l’arco, fabbricato da Totosai 230 anni fa..-

-Ho deciso!-

-Cosa?-

-Ti allenerai con me! Sono il migliore dopo tutto..poi una del tuo rango deve avere un degno avversario..- disse Sesshomaru

-Benchè tu non sia modesto, accetto molto volentieri..- “Evvai!” Aida rise tra sé 

-Tutto bene?- Sesshomaru la guardò sbigottito con un’espressione da incorniciare

-Hai fatto una faccia buffissima!- nella grotta si levò la risata cristallina della demone

-Spiritosa! Ora è meglio che ti riposi..Buonanotte! Io vado a fare la guardia- detto questo il demone si alzò e si avviò all’uscita della grotta

-Buonanotte, zoticone!- Aida si mise di spalle e rise contenta di quella chiaccherata. Si stava forse innamorando del bel demone dal cuore di ghiaccio? " Per ora è meglio non raccontare niente di questa storia.. solo dopo che ci avrò visto chiaro..magari.." pensando questo Aida si addormentò

“Non capisco come faccia a disintegrare tutte le mie difese..” pensò il demone “Non le devo far capire che mi fa sentire nervoso! Che devo fare?” chiese silenzioso il bel demone alla luna.

*****

Intanto nelle fredde lande del Nord due demoni vagavano alla ricerca di qualcosa di oscuro..

-Kanna sei sicura che sia qui?- chiese Kagura Signora del vento alla sorella

-C’è un’aura negativa potentissima..siamo vicine..- rispose Kanna, infatti un alto obelisco si ergeva sopra le loro teste. Capirono che quello era il luogo che Naraku aveva indicato loro.

-Dobbiamo avvertire Naraku che abbiamo trovato dove fu sigillato Decidel..- disse Kanna

-Naraku è pazzo! Nel liberare questo mostro distruggerà la sfera..e pensare che fa tutto solo per veder soffrire quella demone..-

-Oltre al fatto che vuole il potere della donna tutto per se..-

-Che sarà mai..-

-ll mio specchio vede nell’animo di quella donna un potere senza precedenti, oltre ogni immaginazione, indomabile se non riuscendo a stroncare la volontà di chi lo comanda..-

-Ma questo lo sa Naraku?-

-Si- rispose Kanna lapidaria.

Che cosa sta tramando Naraku? 

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Capitolo 9
*** Hiraki ***


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-Come farà Naraku a liberare questa bestia?- chiese Kagura alla sorella

-Non lo so.. mi ha detto qualcosa ma non ho capito granché, intanto abbiamo trovato il luogo del Sigillo si accontenti di questo quel verme..-

-Kanna, sei così cattiva con il nostro padrone!- commentò Kagura mentre la sua risata malefica si levava in quel deserto nebbioso.

*****

La mattina seguente Aida era nel pieno delle forze e Sesshomaru decise di ripartire per il Monte Xinemaru, dove sicuramente si sarebbe fatto trovare Naraku. Rin e Jaken andarono al villaggio della vecchia Kaede su Ah-Un poiché la situazione si faceva sempre più pericolosa. I due inu-youkai correvano un di fianco all’altro, distanziati da circa 3 metri. Sesshomaru guardò con la coda dell’occhio Aida che in silenzio saltava da un ramo all’altro: la sua bellezza era innegabile. Agile, snella, formosa, veloce come il vento; i suoi occhi erano due pezzi di cielo e i suoi capelli una cascata di seta azzurra. Aida aveva intuito che il bel demone la stava guardando, ma anche lei non era da meno: guardava la sua chioma argentea sfrecciare nel vento, due pozze di oro colato che osservano la strada serie e attente. Insomma quei due si lanciavano occhiatine come due ragazzini alla prima cotta! Dal canto suo Aida non si era mai innamorata davvero, non si era mai donata a qualcuno con corpo e anima. Dall’altra parte Sesshomaru che non traspariva la minima emozione e se era stato con qualche donna, era solo per passatempo.

-Siamo silenziosi stamattina, principino!-Aida per movimentare la situazione iniziò a punzecchiarlo

-A quanto vedo ti sei ripresa, palla al piede!- rispose Sesshomaru stizzito

-Come sei permaloso! Era per fare due chiacchere!- “Mammamia che antipatico!”

-Era meglio se stavi zitta!- “Ma guarda che caratterino!”

-Sai Sesshomaru sembriamo una vecchia coppia di sposati che litigano!- pensò dopo a quello che aveva appena detto, Aida si voltò imbarazzata e rossa in viso e Sesshomaru ebbe la stessa reazione. La discussione finì lì. In meno di 4 ore arrivarono al monte. Aida decise di fare un giro di ricognizione per trovare il nascondiglio della spada, mentre Sesshomaru si diresse dalla parte opposta.

Anche il gruppo di Inuyasha era sulle tracce di Naraku, ma soprattutto del frammento della Sfera..

-Kagome senti la presenza di uno dei frammenti della sfera?- chiese Inuyasha alla miko

-Si è vicino!-

-Bene allora sbrighiamoci ragazzi!-disse il mezzo demone aumentando il passo. Dopo aver risalito la montagna si ritrovarono in un spiazzo dove al centro c’era un demone toro

-Ce l’ha lui il frammento della sfera!- urlò Kagome dalle spalle di Inuyasha

-Ehi tu cornuto! Dammi il frammento della Sfera!- gli urlò Inuyasha facendo scendere Kagome dalle sue spalle, anche Sango e Miroku si misero in assetto da battaglia

-Che cosa vuoi sciocco mezzo demone?Vuoi il frammento? VIENILO A PRENDERE!!- detto questo il demone prese il frammento e lo ingollò sotto gli occhi sbigottiti dei presenti. Dopo poco il suo corpo subì una metamorfosi diventando enorme ed imbattibile. Inuyasha cominciò a combattere, ma sembrava avere la peggio. Poi dal nulla un fendete azzurro colpì il demone toro che non lo scalfì neanche. Tutti alzarono lo sguardo e videro Sesshomaru  che stava in piedi su una roccia con gli occhi pieni di astio dopo il fallimento del suo colpo.

*****

Aida scalò la montagna, finchè non arrivò all’entrata di una grotta.

-Aidaaaa..Aidaaaa-

“Chi è che mi sta chiamando?!La voce proviene dalla grotta!” Aida entrò nella grotta con il suo fedele arco in mano. Non sapeva cosa l’aspettasse ma ritenne giusto essere sempre pronta ad ogni evenienza.

-Finalmente la figlia di Inu Fajutzu si è fatta viva..erano 300 anni che ti aspettavo sai?-

-Chi sei?!-

-Sono lo spirito che protegge la spada, mi chiamo Ga-Rei..- dal buio della grotta apparve un drago evanescente –Sono stato scelto dal tuo maestro per proteggere la spada..-

-Quindi immagino che la grande prova consista nel batterti..giusto?- domandò Aida ghignando-

-Esatto-dopo l’affermazione il drago attaccò la demone. Lo evitò con un balzo all’indietro e mentre era in aria tirò una freccia di energia. Lo scontro durò a lungo, senza esclusione di colpi! Il drago la attaccava senza darle tregua, Aida accusava qualche colpo ma poi si rialzava con negli occhi una scintilla di determinazione. La spada era l’unica cosa che possedeva di suo padre, l’unica cosa che la legava ai genitori, niente l’avrebbe fermata: doveva essere sua! L’ultimo colpo di Aida fu potente e il drago stramazzò a terra..

-Ne hai abbastanza drago? Anf.. anf..- Aida cominciò a sentire la fatica

-Bene, come mi aspettavo mi hai battutto. Hiraki ora è tua. Io come protettore della spada, devo proteggere anche chi la possiede. Donerò la mia forza alla tua spada dotandola di una nuova tecnica: Hiraiuha-detto questo il drago si dissolse e un’aura azzurra circondò la spada

-Grazie..- ce l’veva fatta e non riusciva a crederci. Aida impugnò la spada. La lama ricordava vagamente una mezza luna e l’elsa era blu. La demone sorrise felice e corse fuori dalla grotta, annusò l’aria per cercare Sesshomaru e gli altri.

Intanto gli altri combattevano..

-Non riuscirete mai a sconfiggermi! Muahahahahah- il demone toro si burlava di Inuyasha e Sesshomaru che tentavano di ferirlo

-Stai zitto insetto!- Sesshomaru era fuori di se, non riusciva a capire perché i suoi colpi non lo ferivano

-Sesshomaru è inutile! questo bastardo non si decide a morire! Ha una specie di pelle-armatura addosso..- urlò Inuyasha al fratello

-Probabile..- il maggiore rispose apatico come sempre

Kagome provò a lanciare una freccia, insieme all’Hiraikotsu di Sango e ai fuda di Miroku. La freccia spirituale ferì il demone che dopo aver mandato a terra Inuyasha e Sesshomaru e gli altri, si catapultò su Kagome pronto a colpirla con la sua clava. Parve accadere l’inevitabile, ma una scaglia azzurra si intromise tra i due parando il colpo del demone!

-Come ti permetti di attaccare una donna!! Villano!- gli disse Aida ironica

-Aida!!- Kagome aveva le lacrime agli occhi

-Ora sistemo questo buzzurro e sono da te amica mia!- detto questo la demone colpì di nuovo il demone con un calcio e questo indietreggiò

-Non ti intromettere donna!!- fu Sesshomaru a parlare e si mise al fianco di Aida

-Eccoti finalmente dove eri finita?! Ma un momento..ora hai una spada?!-

-Inuyasha ti sembra il momento! Ti racconto più tardi! Ora attacchiamo!- rispose frivola Aida. I tre saltarono in volo in sincronia e alzando le
spade al cielo lanciarono i loro attacchi


-Bakuryuha!!- un vortice giallo colpì il demone

-Soryuha!!- un’onda di fulmini colpì il demone

-Hiraiuha!!-un drago di luce annientò definitivamente la corazza del demone e liberando il frammento che fu recuperato prontamente da Kagome

-Bravi ce l’avete fatta!!- Kagome abbracciò Aida che titubante ricambiò il gesto

-Però il tuo stuzzicadenti funziona!- Inuyasha la stuzzicò come al solito

-Ora mi hai stancato!!- Aida si mosse veloce e tirò un pugnò ad Inuyasha, sotto lo sguardo quasi divertito di Sesshomaru

-Inuyasha..A CUCCIA!!- il mezzodemone cozzò a terra

-Ti sta bene!- Aida gli fece la linguaccia scatenando le risate di tutti tranne quelle del ghiacciolo

-Dannate!!- sbraitò Inuyasha

-Andiamocene!- Sesshomaru lapidario se ne stava andando

-Aspettami..Ahhhhhhh!- Aida si piegò in due dal dolore, lo scontro con il drago le aveva procurato una ferita sulla addome che si era ingrandita con lo scontro con il demone

-Aida ma tu hai bisogno di riposarti!! Hai una profonda ferita sull’addome!- all’esclamazione di Kagome, Sesshomaru si voltò constando che era vero

-Divina Kagome, potreste curare voi Aida con le vostre bende miracolose del futuro?-intervenne Miroku

-Sesshomaru, Aida ha bisogno di cure, rimanete con noi!- disse Shippo

-Non vi preoccupate per me..sto bene..- disse la demone

-Stupida non sei neanche in grado di camminare..-Inuyasha era molto preoccupato

-Tu sacerdotessa, puoi curare la sua ferita?- chiese Sesshomaru

-Si, grazie alle medicine del mio tempo posso disinfettarla e..- rispose Kagome

-Bene allora ci accamperemo con voi!-

-Ma Sesshomaru non è necessario..- Aida tentò di farlo demordere, si sentiva un peso inutile!

-Se vuoi che ti alleni, devi essere in forze!- Sesshomaru fu irremovibile

-Bene allora andiamo ad accamparci!- disse Inuyasha

-Naraku sembra essersene andato dalla montagna!- constatò Shippo rimasto nascosto per la durata di tutto lo scontro

-Giusta osservazione Shippo! Ehi Aida con quella ferita non riuscirai a camminare.. dai monta in spalla!- Inuyasha prese sulle spalle Aida

-Inuyasha mettimi giù!!- protestò la demone. Kagome salì su Kirara con Sango, Miroku e Shippo, Sesshomaru chiudeva la fila mentre con sguardo assassino fissava il fratello

“Perché sono infastidito dal fatto che è sulle sue spalle?!” 

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Capitolo 10
*** Incomprensibile gelosia ***


Un ringraziamento a chi mi segue fedelmente! Continuate a recensire! Kiss :)



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Il gruppo si spostò ai piedi della montagna, dove si accampò. Kagome, Aida e Sango andarono a fare un bagno nel fiume vicino. Shippo e Miroku accesero il fuoco, mentre Inuyasha andò a cacciare qualcosa di commestibile. Sesshomaru rimase appoggiato ad un albero perso in chissà quali pensieri.
“Possibile che provi qualcosa per lei? No, è fuori discussione..Io il Grande Sesshomaru invaghito di quella femmina? Queste stupidaggini non DEVONO interessarmi..oppure sì?! Ahhhhhhhhhhh!! Che devo fare?” Sesshomaru era in pieno dilemma esistenziale. Doveva farsi coinvolgere da sentimenti a lui sconosciuti oppure rimanere circondato dalla sua coltre di ghiaccio?

 
-Ci voleva proprio un bel bagno..- Kagome si immerse nell’acqua

-Tutto questo combattere mi ha stancato molto- disse Aida

-Aida..dopo il bagno ti medicherò la ferita..-

-Grazie mille Kagome..-

-Ti posso fare una domanda indiscreta, amica mia?- chiese Sango volgendosi verso la demone

-Avanti sputa il rospo!- le disse Aida sorridendo

-Provi qualcosa per Sesshomaru?-

-Beh! Forse sì o forse no..-

-Non fare la vaga! Rispondi sinceramente!- scherzò Kagome tirandole dell’acqua

-Ok,  credo sia l’ora di uscire!- Aida fuggì dalle loro grinfie

-Dai ma non valeee!- le urlò Sango. Tutte e tre risero, poi si rivestirono e Kagome curò la ferita di Aida disinfettandola e fasciandola. Poi si diressero dove c’erano gli altri, seduti tutti intorno al fuoco compreso Sesshomaru.

-Era ora che tornaste, oche!- Inuyasha come al solito non perdeva occasione per stare zitto

-Kagome posso far morire di imbarazzo Inuyasha?- bisbigliò la demone all’amica

-Ti do campo libero..- Kagome sorrise sadicamente

-Caro Inuyasha dovevi venire con noi, se volevi accertarti che facessimo presto..-

-Eeeeeeh?! Ma cosa dici?!- Inuyasha era paonazzo

-Cosa dico? L’acqua era stupenda..poi potevi curarmi tu invece di Kagome..- Aida scambiò uno sguardo d’intesa con la miko che moriva dalle risate

-Le sue sporche mani non te le metterà mai più addosso!!- ringhiò Sesshomaru lasciando tutti sbigottiti. Aida si voltò verso di lui sorpresa

-Sesshomaru non sarai mica geloso?! Oddio il ghiacciolo prova dei sentimenti!- ironizzò Inuyasha

-Scarto della natura..stai zitto!!- Sesshomaru stava per estrarre la spada, ma Aida posò una mano sulla sua e lo bloccò

-Inuyasha hai frainteso..sono solo la sua protetta..- Aida si volse verso Sesshomaru regalandogli un sorriso che stranamente lo calmò

-Dite pure quello che volete, ma per me ha ragione Inuyasha!!- Miroku pensò dopo a ciò che aveva detto ma il principe non ci fece caso e finito il pasto se ne andò. Aida guardò male Inuyasha..

-Non cambierai mai..quella boccaccia un giorno o l’altro te la cucirò a filo doppio!!- urlò Aida portandosi davanti al povero mezzo demone

-Non posso neanche scherzare?!-

-Non capisci nulla!!-

-Ma perché?!- Aida corse nella direzione intrapresa da Sesshomaru lasciando Inuyasha ai propri dubbi

-Inuyasha come al solito non hai tatto nel parlare dei sentimenti..- puntualizzò Sango

-Lasciamo stare.. dopotutto è carino così!!- disse Kagome accarezzando la guancia di Inuyasha

-Sono irresistibile!- disse il demone facendo la linguaccia a Sango, ciò provocò una risata generale.

*****

-Sesshomaru, aspetta!!- urlò Aida alla figura bianca che si scorgeva tra gli alberi del bosco. Il demone si voltò rivelandosi in tutta la sua bellezza e il suo sguardò penetrante incatenò Aida sul posto. La demone lo guardò imbambolata: i capelli sotto la luce lunare sembravano una cascata d’argento. Aida ebbe un brivido lungo la schiena

“Ma per caso è un Dio?” si ritrovò a pensare la demone rossa in volto

-Ehi ti sei incantata? Cosa vuoi?- domandò Sesshomaru spazientito

-Oh scusami! Volevo dirti di lasciar perdere Inuyasha..-

-Apre la bocca tanto per darle aria..lo conosco ormai.-

-Ho detto che sono la tua protetta perchè non sapevo che altro inventarmi..- l’imbarazzo era tangibile

-Non è una bugia, ma la verità.- Sesshomaru si stupì di cosa disse. In fi dei conti lei per lui cos’era? Niente..Allora perché si sentiva infastidito se altri la guardavano o peggio..toccavano? Scosse la testa scacciando quelle inutili riflessioni. Dall’altra parte Aida era contenta, vedendo nella sua affermazione un ipotetico passo avanti nel loro rapporto.

-Sono contenta che mi tratti così, come una tua pari! - disse la demone regalandogli un sorriso, che provocò nel petto di Sesshomaru uno strano formicolio.

-Domani se starai meglio ti allenerò. Cominceremo all’alba, non tollero ritardi! Chiaro?-

-Si, signore!- detto questo Aida tornò dagli altri saltellando contenta

Sesshomaru la guardò andare via pensando “Che cos’era quel formicolio nel petto?”

*****

-Aida dove eri andata?- le chiese Kagome

-A fare un giro..- rispose vaga

-Se come no! Eri con Sesshomaru ammettilo?!- la punzecchiò Inuyasha
-Non è che sei geloso della tua “sorellina”?- gli chiese Kagome virgolettando l’ultima parola

-No, sciocca! Ma che dici?!- disse Inuysha colto in flagrante, Aida mentre rideva scompigliò i capelli al mezzo demone

-Bando alle ciance..Aida-sama avete scoperto qualcos’altro sul vostro passato?- le chiese Miroku. Aida raccontò del sogno in cui i genitori le avevano raccontato le radici della sua stirpe, del fatto che Hiraki era la chiave per arrivare al suo potere latente e del drago Ga-Rei protettore della spada e del suo padrone.

-Quindi sei anche una dea?- da dietro il gruppo spuntò Sesshomaru che si mise seduto vicino alla demone

-Si, in parte almeno, anche se i miei poteri non si sono mai rivelati-

-La tua bellezza Aida nascondeva un “che” di divino..- disse sognante Miroku, mentre percepì due occhiatacce nei suoi confronti: una di Sango e una di Sesshomaru. Il bel monaco si sentiva stranamente osservato. Finiti il racconto e le occhiatacce tutti si coricarono per dormire, compreso il demone di ghiaccio scosso dalle emozioni provate quella sera.

*****

Mentre i nostri eroi riposavano, la notte celava lontano da loro una terribile sventura..

-Brave mie fidate signore, avete trovato il nostro amico!- ghignò Naraku. Il mezzo demone e le sue serve si trovavano dove avevano trovato la bestia.

-Dimmi, caro Naraku, chi è costui?-

-Un piccolo passatempo per Inuyasha e compagnia, il caro Decibel..- spiegò Naraku. Non appena si levò nell’aria quel nome, la terra sotto i loro piedi tremò, segno che qualcosa di pericoloso e arcano voleva tornare alla luce.

-Molto bene.. tra poco cari i miei demoni buoni, inizieranno i giochi!- urlò Naraku mentre la sua risata sinistra si levava nella valle dell’obelisco.

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Capitolo 11
*** Nubi all'orizzonte ***


Sono tornata splendori! Ecco un nuovo capitolo..ne vedrete delle belle! Kiss
Lalla_007 


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Era appena sorto il sole. Tutti dormivano stanchi della battaglia del giorno prima. Aida, memore di dover incontrare Sesshomaru, si preparò per l’allenamento. Levò le bende dalla ferita accurandosi che fosse risargita: uno dei vantaggi di essere demone  era il fatto di guarire in fretta. Ripensando a tutte le volte che era stata male, la sua era una BELLA fortuna, esserlo. Si risistemò il vestito, ormai da cambiare. Non aveva mai portato un chimono, semplicemente non le piaceva. Usava farsi portare da un suo amico fidato delle vesti provenienti dalle tribù di demoni che popolavano il continente situato oltre l’Oceano della Pace. Era un demone aquila che aveva circa 200 anni, commerciante di stoffe pregiate. Più volte all’anno si faceva portare un abito indiano da donna a casa di Fuko e Picas, in modo che sapeva dove poterlo trovare. Sempre a casa del demone castoro teneva un kimono per le grandi occasioni come gran galà ed eventi simili.

Quella mattina si sentiva felice di poter cominciare gli allenamenti con il bel demone. Non vedeva l’ora di testare sulla propria pelle le capacità dell’erede al trono dell’Ovest. “Sento l’odore di Sesshomaru nei paraggi..è ora di andare!” pensò prendendo Hiraki e legandola al fianco. Poi guardò il suo fedele arco, lo prese e dopo aver pronunciato una formula, insegnatale da una strega del sud, l’arco si trasformò in un ciondolo da poter portare al collo. Finiti i preparativi, si avviò verso il bosco.

-Era ora che arrivassi.. Sai stavo quasi per addormentarmi..-

-Vedo che il tuo senso dell’umorismo è già pimpante di prima mattina, Sesshino!!- gli rispose facendo una linguaccia

-Sesshino?! Ma lo sai chi hai davanti..-

-Il grande principe dei demoni, lo so..andiamo forza! Sennò mi sono alzata all’alba solo per sentirti starnazzare?!- gli regalo un sorriso bellissimo

-Ti farò rimpiangere la tua sconsideratezza!- “Ora ti sistemo io razza di oca..”

“Come mi piace punzecchiarlo!!” pensò Aida ridendo mentre si allontanavano dall’accampamento per allenarsi.

-Ecco qui potrebbe andare bene..- disse Sesshomaru tra sé e sé                  

-Cominciamo!- entrambi si misero in posizione di attacco. Aida partì a tutta velocità attaccando Sesshomaru davanti. Tokijin e Hiraki si scontrarono, emanando la loro energia demoniaca. Il demone si liberò facilmente e dopo una discreta resistenza da parte di Aida, riuscì a disarmarla. Hiraki si piantò nel suolo sotto lo sguardo sbigottito di Aida. Era peggiorata così tanto? Sconsolata recuperò la spada.


-Vedo che ci hai perso un po’ la mano..- disse il demone impegnato a schivare gli affondi della demone

-Non gridare vittoria tanto facilmente..- rispose la demone mentre tagliò il kimono di Sesshomaru sulla manica sinistra –Ma cosa?!- Aida si fermò di colpo: fino ad allora non si era accorta del braccio mancante.

-Ti stupisci che abbia un braccio solo? Arguta come sei non te ne eri accorta..- biascicò Sesshomaru, notando la sorpresa nei suoi occhi

-Non me ne ero accorta. Quando mi hai portata in braccio, ero talmente moribonda che non ci ho fatto caso! Scusami se ti ho colpito lì..-

-Credi che non sia capace di batterti con un braccio solo?- Sesshomaru riattaccò, colpendola alla sprovvista e la scaraventò contro una roccia. La demone sbatté la testa e mentre si riprendeva dalla botta, si ritrovò il bel demone ad un palmo dal naso

-Hai visto, ti ho steso!- le soffiò a due centrimetri dalla bocca

-N..non mi..ha..hai..st..steso..- Aida era diventata paonazza, Sesshomaru era vicino, troppo vicino. Abbassò lo sguardo non riuscendo a sostenere quegli occhi così profondi e magnetici.

-Devi guardare negli occhi il tuo avversario..- le alzò il viso con due dita e si ritrovò a fissarla: due oceani si aprirono davanti a lui, una strana forza lo attirò in quei due abissi. Lentamente le loro bocche si stavano avvicinando. Il cuore di Aida tamburellava nel suo petto, Sesshomaru sentì di nuovo quello strano formicolio..erano vicini..vicinissimi..

-Ehi voi! Fate a botte senza di me?!- Inuyasha con il suo tempismo perfetto, spezzò la magia del momento costringendo i due ad allontanarsi di scatto

-Nessuno ti ha invitato, fratellino!- ringhiò Sesshomaru

-Siete i soliti antipatici..Aida ma dove vai?!- la demone infatti era fuggita via veloce come il vento! Il cuore batteva a mille, le gambe non rispondevano più ai comandi. Ormai lontana si accasciò ad un albero..

“Ci stavamo per baciare..maledizione a te, Inuyasha! Un momento..ci stavamo per baciare?????” un sorriso trionfante si dipinse sul suo viso. Stava per baciare Sesshomaru?! “Oh mio Dioo!! Ok, Aida calmati! Non fare la bambina! Ora torni là e riprendi seriamente i tuoi allenamenti..” convinta si rimise in piedi e tornò dove i due fratelli erano rimasti

-Ma si può sapere che ti è preso?!- sbottò Inuyasha

-Fatti gli affari tuoi, impiccione!- gli rispose risentita, poi si voltò verso Sesshomaru – Riprendiamo da dove eravamo rimasti?-

-Che COSA vuoi riprendere?- la punzecchiò il bel demone ghignando

-Gli allenamenti, stupido!!- Aida divvenne viola dall’imbarazzo, stizzita partì contro Sesshomaru che parò prontamente il colpo sferratogli con Hiraki

-Ma si può sapere che avete?! Certo che siete strani!- sbottò Inuyasha che si mise a sedere per vedere il combattimento. “Certo che quei due formerebbero una bella coppia..” Inuyasha osservava con attenzione i loro movimenti: i loro movimenti erano leggiadri e calcolati, potenti e decisi, una vera e propria danza. Il mezzo demone studiò attentamente i movimenti del fratello e quelli di Aida cercando di capire i loro punti deboli, ma una momento: ne avevano?

-Hiraiuha!!!- Aida lanciò contro Sesshomaru il suo drago che lo investì completamente. Il bel demone si salvò in extremis innalzando la barriera di Tenseiga

-Vedo che dopo qualche ora di combattimento stai migliorando..- disse Sesshomaru mentre si rialzava. In tutta risposta Aida lanciò schegge di energia dai suoi artigli, che Sesshomaru evitò abilmente. Nel frattempo gli altri avevano mangiato e Kagome non vedendo arrivare i tre, si era fatta accompagnare da Kirara a portare loro del ramen.

-Ehi Kagome! Qual buon vento ti porta qui?- le urlò Aida mentre cercava di evitare i colpi di Sesshomaru

-Che stanno facendo?! Litigano?!- domandò allarmata a Inuyasha

-No, tranquilla. Sesshomaru ha deciso di allenare Aida in modo che riesca finalmente ad attingere al suo potere latente-

-Capisco ma non hanno neanche mangiato!!-la miko si voltò verso i due demoni urlando- Ehi voi due venite a mangiareee!!-

Aida evitò il colpo di Sesshomaru e non appena sentì le parole di Kagome, fuggì verso di lei lasciando un ghiacciolo molto contrariato nel centro del campo. Si mise a sedere con gli altri due e dopo aver ringraziato Kagome si mise a mangiare. Sesshomaru li raggiunse e si appoggiò contro un albero lì vicino.

*****

-Kanna sei pronta?-

-Si, sto cercando di creare un collegamento tra te e Decibel in modo che possiate parlare.. Da qua fuori non distigunerebbe le parole- Kanna puntò lo specchio verso l’obelisco e poi lo volse verso Naraku. All’interno dello specchio si trovava il riflesso dell’anima di Decibel, che pareva intrappolato da delle catene

-Bene..- il mezzodemone si avvicinò allo specchio –Potente demone, celato al di sotto di questo obelisco, che troneggia sulla tua lurida prigione..- la terrà cominciò a tremare sotto lo sguardo soddisfatto di Naraku –Io Naraku, ti riporterò alla luce Decibel, per portare a termine la tua vendetta..-

-Chi osa disturbare il mio sonno..- un ringhio si alzò da sotto i piedi di Naraku

-Sono venuto a liberarti, discendete del potente dio Sesshuo, signore del tuono..-

-Nessuno può liberarmi dalla mia prigionia, sciocco mezzo demone..-

-Io ce l’ho un modo..è un antico rito dell’est per riportare le anime dannate dall’inferno alla luce..penso che con qualche piccolo ritocco, sia possibile spezzare il sigillo..- spiegò Naraku mentre sfiorava con le dita le incisioni dell’obelisco

-Se riuscirai a liberarmi sarò un tuo alleato, a patto però che mi lascerai compiere la mia vendetta..-

-La stirpe di Fajutzu ancora non si è estinta..-

-La piccola Aida.. credo che il mio risveglio si presenterà più divertente di come mi aspettassi..Muahahahah-

-Ed io, caro il mio alleato, ti aiuterò..- “E il potere di quella sgualdrinella potrà essere finalmente mio!!” Naraku, conscio del suo tornaconto, rise maleficamente insieme a Decidel.

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Capitolo 12
*** Colpo di fulmine! ***


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I preparativi del rito procedevano secondo i piani. Decibel doveva essere risvegliato grazie ad una magia delle terre dell’Est creata da Momoko, un’antica strega che riportò in vita il suo amato demone Okashi. La formula magica era scritta su una pergamena che Kagura aveva recuperato nella palude di Okashi, facente parte delle terre che secoli or sono erano appartenute alla famiglia del demone della leggenda. Il problema maggiore era come modificare questa magia affinché distruggesse il sigillo; Naraku pensò che macchiando un frammento della sfera con il sangue di Aida, forse sarebbe riuscito a indebolire il sigillo, poiché avrebbe riconosciuto il sangue della stirpe che lo aveva creato. Poi una volta indebolito, avrebbe usato la formula che stava attentamente studiando. Osservò l’orizzonte e vide solo la desolazione più totale “Com’è possibile che una terra, un tempo fiorente e ricca come il Nord, sia stata ridotta ad un mucchio di lande desolate?Che logica ha questo maledetto sigillo?” proprio non riusciva a capire.

-Come pensi di distruggere questa maledizione?- domandò Kagura mentre si portava dietro di lui

-Manca un tassello al mosaico..potrei usare la sfera macchiata dal snague di Aida, ma lo indebolirebbe e basta! La signorina ancora non sa usare i
suoi poteri.. dunque non posso neanche piegare la sua volontà a mio piacimento-


-Cosa hai in mente?-

-Attenderemo. Una volta che avrà risvegliato i suoi poteri e si sarà affezionata ancora di più a Sesshomaru, farò in modo che sarà lei stessa a rompere il Sigillo..- spiegò Naraku ghignando. Si accorse che la notizia che c’era del tenero tra Aida e Sesshomaru, aveva scosso Kagura

-Mia cara sei forse preoccupata che te lo porti via?-chiese ironico alla signora del vento

-Non mi interessa minimamente..- “Cosa vuole quella sgualdrina da lui?!” pensò stizzita

-Kagura non hai mai saputo mentire!- rise Naraku mentre la demone lo guardava male.

*****
Sesshomaru, Aida, Inuyasha e Kagome erano rimasti insieme. Sesshomaru si era avvicinato al luogo dove chiaccheravano animatamente gli altri tre. Ad un certo punto un turbine di aria però attirò la loro attenzione..

-Kagome mia adorata!- Koga si era fiondato sulla testa di Inuyasha e aveva preso le mani a Kagome

-Ciao Koga da quanto tempo!- disse Kagome con una grande gocciola sopra la testa

-Lupastro dannatooooo!!- Inuyasha aveva estratto Tessaiga e si frapposto tra Koga e la miko

-Ehi Kagome chi è questo?- chiese Aida curiosa indicando il demone lupo. Koga si voltò verso la demone e il suo cuore perse un battito.. La graziosa Kagome volò via dal suo cuore, lasciando il posto alla selvaggia Aida.

-Io sono Koga, splendida dea dai capelli azzurri..- Koga stava letteralmente sbavando

-Io sono Aida piacere..Ehi Inuyasha a quanto vedo, hai un avversario!- rise la demone

-Mai i miei occhi si sono posati su una creatura bella come te, mia ammagliante Aida..- detto questo Koga prese le mani di Aida che divenne paonazza. Inuyasha e Kagome si guardarono e cominciarono a ridere, mentre Sesshomaru non era affatto divertito..

-Lasciala immediatamente..- un ringhio inumano venne fuori dalla gola di Sesshomaru

-E chi lo decide che la devo lasciare? Tu! Ahahah.. Guarda e impara!!- detto questo Koga trasse a se Aida e la baciò. La demone rimase basita,passò un secondo e riuscì a staccarsi Koga di dosso e a mollargli un pugno

-Come hai osato?!- Aida era molto alterata

-Ho deciso: ci sposeremo! Ti amo alla follia!- il cervello di Koga era completamente svanito

-Tu non sposerai proprio nessuno..- Sesshomaru cominciava davvero a scaldarsi. La situazione stava degenerando infatti avanzava minaccioso verso il lupo

-Koga ma sei impazzito!- Kagome era sconcertata

-Mia dea dell’amore, sarai ottima per generare figli!- esclamò Koga. Sesshomaru non ci vide più e con i suoi artigli colpì il demone lupo sbattendolo contro un albero.

-Tu vorresti fare dei figli con lei?!Tu non la tocchi..mi sono spiegato!-urlò il demone cane furibondo. Inuyasha aveva raggiunto Sesshomaru e cercava di fermarlo prima che uccidesse il povero Koga

-Sesshomaru, datti una calmata! Lascia perdere questo dannato lupastro!- disse Inuyasha poi ridendo pensò “Certo che è proprio geloso..”

-Mi darai tanti figli forti come me e belli come te, mio splendore!-urlò Koga contento. Aida osservò la scena mentre Kagome le era accanto e diceva che Koga era solo uno stupido. Poteva passare sopra al bacio e a tutte le altre moine, ma il sol pensiero che voleva fare figli con lei,
violando la sua intimità..la mandò fuori di testa. Sentiva il potere demoniaco che saliva e il suo corpo mutare forma..


-Aida che ti prende?!- Kagome era spaventata

-CHI E’ CHE DOVREBBE SFORNARTI FIGLI?! POTEVO ANCHE STARE ALLO SCHERZO, CARO KOGA, MA ORA MI HAI FATTO ARRABBIARE VERAMENTEEEEE!!!- Aida si era trasformata nella sua vera forma canina

-Aida torna in te!- Inuyasha era preoccupato. L’unico che era tornato tranquillo fu Sesshomaru che guardava divertito Aida che aveva cominciato ad inseguire Koga come una furia incontrollabile. Stava disintegrando l’intera foresta, tanto che mise in allarme Sango, Miroku e il piccolo Shippo che sopraggiunsero su Kirara..

-Che sta succedendo?- chiese Sango allarmata

-Koga si è innamorato di Aida e ha detto che vuole avere figli con lei..- cominciò Inuyasha

-..e Aida si è arrabbiata al punto di trasformarsi! Lo vuole uccidere!- finì Kagome sconsolata – Sesshomaru ti prego fermala! Solo tu puoi farlo!- lo
implorò Kagome


L’interessato si voltò apatico- Perché dovrei fermarla? Quello stupido ha ferito il suo orgoglio di donna..-

-Da quando ti intendi di donne?!- lo punzecchiò Inuyasha

-Inuyasha ti sembra un argomento da affrontare ora?!- esclamò Miroku –Sesshomaru, Kagome ha ragione..fermala sennò ci uccide tutti!-

-Ok stupidi, vi accontenterò!- Sesshomaru si trasformò e cominciò a correrle dietro finchè non le saltò addosso, provocandole una caduta a terra.
La guardava negli occhi, due pozze azzurre e incandescenti a causa della rabbia


-Datti una calmata..-le ordinò fermo e apatico

-MA LUI..- cercò di dire la demone

-LO SO COSA TI HA DETTO!! VORREI UCCIDERLO IO SEDUTA STANTE, MA NON LO FACCIO PERCHE’ NON MI ABBASSO A MACCHIARMI DEL SANGUE DI QUELL’ESSERE INFERIORE! TI PROMETTO CHE NON TI TOCCHERA’ MAI..nessuno deve toccarti oltre..m-me..- le ultime parole di Sesshomaru furono poco più di un timido sussurro, ma Aida riuscì a sentirle. Il suo discorso la fece tornare lucida ed entrambi stavano tornando alla loro forma antropomorfa. Per attimi interminabili si guardarono negli occhi e i loro corpi erano uniti fin quasi a formarne uno, finché Sesshomaru si alzò di scatto rendendosi conto che la situazione poteva degenerare. Aida gli si avvicinò lentamente e lo guardò con una dolcezza infinita, mentre si avvicinava al suo orecchio..

-State tranquillo principe, l’unico che ha il permesso di toccarmi siete proprio voi..- gli sussurrò sensuale. Sentì il corpo di Sesshomaru irrigidirsi e prima che potesse obbiettare corse nella direzione in cui Kagome e Inuyasha stavano ancora brontolando Koga per la sua villania.
Le parole della demone rimbalzavano nella testolina di Sesshomaru come palline da ping pong, era nella confusione più totale! Quella donna lo mandava in tilt.. Ma perché?! Aveva forse una crepa in quella coltre di ghiaccio che lo aveva isolato dalle emozioni per tutta la sua vita?

“E poi vorrei sapere, cosa sarà mai questo formicolio nel petto?!” stizzito e scosso da quei pensieri, decise che dopo aver mangiato da solo avrebbe fatto il bagno al fiume vicino all’accampamento per schiarirsi le idee.

*****
-Certo che mio fratello ha una gelosia morbosa nei tuoi confronti..- osservò Inuyasha mentre tornava all’accampamento con Aida, Koga e Kagome

-Dici? Non si nota!- la demone gli rispose ridendo

-Non l’ho mai visto conciato così..-

-Inuyasha sarà un ghiacciolo, ma anche lui ha diritto ad innamorarsi!- intervenne Kagome

-Il fratello del botolo ringhioso è un tuo pretendente mia dolce Aida?- chiese Koga prendendo le mani ad Aida

-Non saprei..-rispose titubante Aida ma poi ci pensò- Koga con me no hai speranza, perché il mio cuore appartiene solo a Sesshomaru!-

-Io continuerò ad amarti ugualmente!-

-Koga ma ti rendi conto che non mi conosci nemmeno!- rise Aida mentre gli toglieva le mani dalle proprie

-Sai che esiste il cosidetto “colpo di fulmine”?-

-Rincitrullito come sei, sei stato investito tu da un fulmine!- esclamò Inuyasha provocando le risate della demone e di Kagome -Basta che non le metti le mani addosso..non so se rivedresti l’alba del giorno dopo, sopratutto se nei paraggi c’è mio fratello..-

-Mia promessa sposa, vedrai ti conquisterò! Dopotutto ancora non sei sposata con il ghiacciolo no??- chiese Koga speranzoso

-Ancora no, ma sono la sua promessa..- Aida non sapeva cosa rispondergli e quando si voltò trovò una Kagome e un Inuyasha sconvolti da quella notizia.. Però poi capirono dallo sguardo di Aida che era una scusa per disfarsi di Koga.

-Kagome posso parlarti un secondo?- Aida trattenne l’amica che sorridente annuì poi si rivolse agli altri due- Voi andate all’accampamento tanto vi raggiungiamo subito..-

-Ok..- risposero in coro e si allontanarono offendendosi come di routine. Lei e la miko si sistemarono su due massi e la demone le raccontò cosa era successo nella foresta durante l’inseguimento..

-E’ fantastico Aida! Spero per te che ci siamo sviluppi positivi..- disse contenta Kagome

-Lo spero anche io..forse sono stata un po’ troppo maliziosa?-

-Macché! Ci vuole un po’ di pepe..poi Sesshomaru è grande abbastanza da non scandalizzarsi..- rispose Kagome provocando una risata di Aida      -Andiamo ora perché è quasi ora di cena...-così si avviarono verso il campo. Arrivate furono accolte da uno Scippo piangente per colpa di un cattivo Inuyasha, ma grazie al cielo Koga se ne era andato già andato. Così cenarono con Sango e gli altri attorno al falò, ridendo e scherzando.

“Dove sarà mai andato Sesshomaru? Mi sa che oggi gli ho fatto venire una crisi di identità..” Aida rise tra se e se.
 
 

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Capitolo 13
*** Orgoglio ***


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Dopo aver cenato Aida decise di fare una passeggiata. Aveva bisogno di pensare a ciò che accadeva con Sesshomaru, ma soprattutto alla sua storia. Si accasciò contro un albero e alzò lo sguardo verso il cielo..

-Non mi sei rimasta che tu, Hiraki..- al quel richiamo la spada pulsò      

-Non ho radici, tutto ciò che avrei potuto conoscere è sparito..tutto per colpa di quell’essere!- tirò un pugno all’albero facendolo cadere. Una lacrima scese lungo il suo viso, poi un’altra; cominciò a piangere buttando fuori tutto ciò che aveva nascosto fino a quel momento.


-L’ultima volta che ti ho visto piangevi mia cara..ed ora rivedo il tuo splendido viso, rigato ancora dalle lacrime..- un voce si levò nella foresta. Aida alzò la testa di scatto, non riuscendo a credere che fosse..

-Inuken..- la voce di Aida tremava. Sentendosi chiamare per nome, una presenza evanescente si fece avanti dal fitto della foresta, dirigendosi verso Aida

-Si, piccola mia sono io- appena lo vide, si alzò e corse ad abbracciare il suo maestro -Non piangere su, sei una demone grande e forte non devi fare così..-disse Inuken mentre abbracciava l’esile corpo dell’allieva, scosso dai singhiozzi. Aida alzò gli occhi e incontrò due occhi d’ambra che sempre erano riusciti a rassicurarla..

-Sono rimasta sola..-

-Non dire sciocchezze! Ci sono Inuyasha e i suoi amici..poi Sesshomaru che a quanto vedo si è preso una bella cantonata per la dolce cagnetta che stringo tra le mie braccia..-

-Come mi hai chiamata?!Lo sai che ho sempre odiato quel soprannome!- Aida si scostò dall’abbraccio gonfiando le guance e facendo l’offesa

-Sei sempre la stessa permalosa, assomigli tuo padre da questo punto di vista..- Inuken guardò l’allieva con dolcezza

-Non sei venuto da me per una visita di piacere, non è vero?- domandò seria la demone ricomponendosi

-Esatto.. sono venuto ad avvertirti che i guai non sono ancora finiti e che devi sbrigarti a risvegliare il tuo potere..hai 300 anni e non sai usarlo!-

-Se lo avessi saputo prima forse sarei in grado di gestirlo!- gli urlò contro Aida, poi qualcosa l’attirò dietro di sé –L’odore di Sesshomaru? Ti ha percepito anche lui?-

-Ho fatto in modo che sentisse il mio odore, ma non è con me che deve parlare.. Arrivederci Aida, mi farò vedere presto!- detto questo Inuken sparì, lasciando Aida sola e contrariata

-Era qui vero?- la voce fredda di Sesshomaru la riscosse

-Sì, è sparito poco prima che tu arrivassi..-spiegò Aida triste

-Cosa ti ha detto?-

-Che il futuro che ci attende non sarà affatto tranquillo e che devo sbrigarmi a risvegliare il mio potere! Un maestro più antipatico non poteva capitarmi!- sbuffò la demone.

-Che ti ha fatto?- Sesshomaru si voltò verso di lei divertito

-Mi criticava perché non sono brava come mio padre a gestire il potere..-

-Allenandoci, gli dimostreremo il contrario! E’ sempre stato un po’ sbruffone..- sul volto di Sesshomaru si dipinse un sorriso nostalgico, poi serio si voltò cominciando a camminare.

*****

“L’orgoglio in amore è un limite
che sazia solo per un istante,
poi torna la fame”

 
I due demoni stavano tornando all’accampamento, quando Sesshomaru si fermò di colpo e Aida lo guardò interrogativa..

-Devo parlarti-

-Sono tutta orecchie!- gli sorrise

-Cosa hai provato quando quel Koga ti ha baciato?- Aida notò un velo di imbarazzo sul volto del bel demone

-E’ stato stupendo, mi farei baciare all’infinito dal mio bel lupacchiotto..- disse Aida ironica, ma Sesshomaru la prese sul serio

-Ah bene! Mi fa piacere! Prima fai la civetta con me, poi te ne vai con gli altri! Sei proprio una sgualdrinella!- ringhiò rabbioso Sesshomaru, ottuso come una cozza

-Certo che sei proprio scemo! Stavo scherzando.. non mi è piaciuto per niente e spero tu abbia notato il pugno che gli ho tirato subito dopo! Non sono una facile!- si avvicinò al suo viso per scorgere i suoi occhi nascosti dalla frangia

-Lo sai che non provo nulla per Koga.. piuttosto perché hai voluto saperlo?- gli domandò ghignando “ Voglio vedere cosa mi risponde ora..”


-Non sono affari tuoi!- detto questo Sesshomaru si voltò stizzito e continuò a camminare

-Risposta scontata, Nobile Sesshomaru!- Aida con un balzo finì ad un palmo dal suo naso, che si bloccò impietrito –Ora mi dici perché sei così geloso nei miei confronti?! Perché mi hai detto che puoi toccarmi solo tu?! Cosa provi per me?!- Aida voleva sapere, il tempo delle scaramucce era finito: se provava quanlcosa nei suoi confronti, doveva dirglielo!

Sesshomaru era pietrificato. Non sapeva cosa rispondere.. come comportarsi, cosa provava.. Attrazione fisica? No, c’era di più.. “Mi sono forse innamorato? No. Io sono un demone e queste perdite di tempo non le contemplo neanche.. La porto con me solo per allenarla e farle sviluppare il suo potere latente! Ecco la risposta giusta!” l’orgoglio di Sesshomaru aveva colpito un’altra volta, facendolo passare da emerito scemo

-Allora sto aspettando..- Aida stava cominciando a scaldarsi

-Tempo fa ti ho detto che mi prendevo cura di te perché mio padre ci teneva a te..- fece una pausa- Lui teneva a te, io no. Per me sei solo un’arma e la gelosia che intendi tu, è solo una precauzione affinché nessuno oltre a me sfrutti il tuo potere..-

 “Per me sei solo un’arma”

Aida non riusciva a crederci; mille lame si infilarono nel suo petto, il suo cuore smise di battere per un istante. Le gambe tremavano e le lacrime furono inevitabili! Si accasciò al suolo sotto gli occhi freddi e distanti dell’iceberg che aveva davanti. Alzò la testa, la rabbia parlò per lei..

-Ma cosa stai dicendo?! Ci siamo quasi baciati, ricordi?! Non sei tu a parlare ma il tuo stupido ORGOGLIO! Sai cosa ho detto a Koga per mandarlo via?! Che il mio cuore appartiene solo a te! Al momento l’avevo usata come scusa! Ma è la verità.. IO TI VOGLIO BENE!-

-Sono solo stupidi sentimenti umani..- Sesshomaru era tornato il freddo e spietato demone

-Se c’è qualcosa di stupido qui.. sei tu! Tu non sei e non sarai mai come tuo padre! Lui si che era un Demone Maggiore!- urlò Aida sprezzante
Sesshomaru alle sue parole si arrabbiò e non ci vide più –Almeno io un padre ce l’ho avuto..Non l’ho sottratto ad altri! Sono sempre stato trascurato da lui a causa di quel bastardo e di te, principessina del nulla!!- solo dopo si accorse della cattiveria delle sue parole

-Come hai osato! Ti odio Sesshomaru! Sei cattivo! - detto questo Aida si scagliò contro di lui e lo colpì con un calcio, prendendolo alla sprovvista poi corse via.

Che cosa aveva fatto.. Mosso dalla rabbia il demone schiantò i pugni al suolo, creando delle crepe nel terreno. Era soltanto uno stupido. Pur di soddisfare il suo orgoglio era arrivato a farsi odiare da LEI; non si era mai sentito in colpa. Era diventato completamente un’altra persona, solo
per mantenere quella maschera di freddezza? Era solo uno stupido! Disperato si accasciò ad un albero e si addormentò.


*****

-Mio fratello è un mostro..- disse Inuyasha di punto in bianco, mentre guardava le stelle con Kagome

-Perché dici così? Sembrava che con Aida..-

-Li ho sentiti litigare.. e gli ha detto che gli vuole bene e, lui sai cosa ha risposto? “Per me sei solo un arma” ! E’ un cretino!-

-Sembrava cambiato..-

-In parte lo è ma ancora non ha sconfitto il suo orgoglio..comunque rimane un sciocco..-

-Inuyasha..- Kagome si avvicinò al viso del mezzo demone

-Dimmi?-

-Ti voglio bene..- disse Kagome imbarazzata

-Anch’io piccola!- detto questo Inuyasha la strinse a sé, poi la baciò delicatamente a fior di labbra.

*****
Aida correva ma non riusciva a vedere dove andava, poiché le lacrime le annebbiavano la vista. Come aveva potuto trattarla in quel modo?! Dirle quelle cose?! Poteva capire che era sempre stato un demone apatico e cinico.. ma sapeva che lei aveva abbattuto tutte le sue difese. Allora perché arrivare a farsi odiare? Tentava di capirlo ma non ci riusciva. Ad un certo punto però si fermò sfinita, correva ormai da ore. Si accorse solo quando alzò la testa di essere davanti alla casa di Fuko e Picas.

-Tesoro, santo cielo, che cosa ti è successo?!- Picas era uscita per buttare via delle bucce e aveva visto Aida con le lacrime agli occhi

-Oh Picas!!- la demone si buttò tra le sue braccia in un  pianto disperato. Picas preferì non fare domande e portò dentro Aida, ormai sfinita dal pianto e dalla folle corsa.

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Capitolo 14
*** Il vero significato del combattere ***


 

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(Parte 1)


Picas portò Aida in casa che ancora in lacrime, si accasciò a terra.

-Figliola chi ti ha ridotto così?!- Fuko appena la vide si avvicinò e l’abbracciò spaventato

-Sesshomaru- rispose a malapena

-Il figlio di Inuken?! Lo hai incontrato?! Che ti ha detto quello scellerato?! –

-Lascia stare Fuko..abbiamo litigato ed ora sinceramente non ho molta voglia di parlarne- Aida si stava ricomponendo

-Per ridurti così, devi tenere molto a lui..- constatò Picas

-Purtroppo hai ragione, non mi dovevo affezionare..- rispose Aida amaramente

-Via su piccola, dopo la tua grande corsa avrai fame?! Su mangia qualcosa!- esclamò Fuko sorridendo.
Gentilmente Aida declinò l’offerta e raccontò ai presenti che era riuscita ad ottenere la spada del padre, che aveva incontrato il fantasma di Inuken e che aveva cominciato ad allenarsi con Sesshomaru per risvegliare i suoi poteri. Poi raccontò del sogno in cui i suoi genitori le avevano raccontato delle sue orgini e che Hiraki era l’essenza della dea che aveva il medesimo nome.


-Dunque ora sai tutta la storia, hai fatto passi avanti complimenti figliola!- esclamò Fuko orgoglioso

-Devo ancora scoprire i miei poteri, ma mi impegnerò!- sorrise Aida, ritrovando un po’ di spirito dopo la sfuriata con Sesshomaru.

*****

Inuyasha non sentendo più l’odore di Aida nelle vicinanze, pensò che dopo la litigata se ne fosse andata. Anche se era notte inoltrata, ormai aveva perso il sonno. Era seriamente preoccupato per lei: aveva sbagliato a farla allontanare quando si era innamorato di Kikyo, perché lei era sempre stata con lui e sua madre, senza chiedere nulla in cambio. Lei era stata una compagna di giochi preziosa, un appiglio nei momenti bui.. Lei era la sorella che non aveva mai avuto. Doveva ammettere che l’affetto provato nei suoi confronti anni fa, era ritornato prorompente nel suo cuore. Guardò la figura distesa accanto a lui che dormiva beatamente: Kagome. La luna le illuminava il volto e rifletteva sulla sua candida pelle, i capelli corvini sembravano avere riflessi argentei; non riuscendo a resistere alla tentazione, passò la sua mano sul volto levigato della ragazza che, svegliata dal contatto, aprì gli occhi

-Inuyasha perché non dormi?- chiese con la voce impastata dal sonno

-Aida se n’è andata.. Vado a parlare con quel testone! Deve chiederle scusa.. come faccia a volergli bene, devo capirlo!-

-Ricordati: l’amore è cieco..- disse Kagome sorridendo

-Io vado, ci vediamo tra un po’- detto questo Inuyasha baciò Kagome e la lasciò con gli altri a riposare. Allontanatosi un po’, cominciò a correre seguendo l’odore di Sesshomaru e ciò che vide lo sorprese molto: suo fratello accasciato ad un albero, per di più addormentato.

-Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?- Sesshomaru aveva avvertito la presenza di Inuyasha e aveva aperto gli occhi

-Fratello ma come ti sei ridotto? Per una donna poi, non è da te!- Inuyasha ghignò

-Non credo siano affari tuoi, bastardo!- Sesshomaru era di pessimo umore

-Sono affari miei invece! Ti rendi conto di cosa le hai detto?! Ti ha dato di botta al cervello!- Inuyasha stava alzando la voce

-Cosa dovrei fare?!-

-Lo sai benissimo cosa devi fare.. getta via quella coltre di astio e tristezza che ti sei costruito e vivi davvero!!- detto questo Inuyasha se ne andò lasciando Sesshomaru nella confusione più totale

-Vivere..davvero..- sussurrò il principe mentre vide andare via il fratello. Restò attimi interminabili ad osservare il terreno, poi iniziò a piovere.
La pioggia scivolava sui suoi lunghi capelli argentei, poi ad un tratto alzò la testa verso il cielo dove i fulmini divampavano con ardore. Si lascoò bagnare il viso, sperando che le gocce di pioggia fresca potessero alleviare le ferite, dovute alla guerra tra cuore e orgoglio che in quel momento si teneva nel suo animo..

“Che cosa mi sta succedendo..Possibile mi sia innamorato? Io?! Che ho ucciso senza pietà, che distrutto interi eserciti e rovinato famiglie.. Come può un essere freddo come me riuscire a scaldare il cuore di una persona? Sono confuso.. tremendamente confuso..” Poi ripensò ad un episodio della sua infanzia, un ricordo che credeva ormai sepolto nei meandri della sua memoria..

Flashback

-Sesshomaru, su forza! Sei il principe delle terre dell’Ovest non un cucciolo da compagnia?!- un uomo alto con un manto di capelli argentei rimproverava ironicamente un giovane combattente..

-Parlate bene voi, padre!Io possiedo una spada come tante mentre voi, vi fate beffa di me maneggiando Tenseiga!!- gli urlò il giovan demone mentre dolorante si rialzava

-Vedo che da tua madre hai ereditato anche la parlantina..oltre alla sua miserevole forza..- Inu no Taisho voleva far arrabbiare il figlio poiché desiderava vedere la reale forza di suo figlio

-Miserevole forza..Ora ti faccio vedere io!- Sesshomaru corse verso il padre e come una furia iniziò ad attacarlo, notando che egli cominciava ad avere problemi –Padre battete la fiacca?-

-Non insultarmi,pivello!- Inu no Taisho colpì il figlio con gli artigli, spedendolo per l’ennesima volta al tappeto. Il giovane alzò la testa constatando che spada gli era sfuggita dalle mani e si era conficcata nel terreno.

-Dimmi figlio mio che cosa ti spinge a combattere?- chiese serio il Demone Maggiore

-Non capisco! Cge domande sono?! Voglio diventare forte e temuto come voi, voglio il potere!-

-Vedo che hai molto da imparare!- Taisho chiuse gli occhi facendo una piccola pausa –Figlio mio ti ho sempre indirizzato verso la gloria e il potere come mio padre fece a suo tempo.. ma temo che abbia sbagliato tutto con te..-

-Ma che dite?! Vi ho forse colpito troppo forte da farvi dire sciocchezze!- disse Sesshomaru mentre si rialzava

-Ho sempre creduto che l’odio e il timore fossero armi con cui un demone dovesse combattere il proprio nemico, ma mi sto ricredendo.. Come sai tra poco verrà alla luce tuo fratello, nato dalla mia unione e da quella della mia adorata Izayoi-

-Una colpa che ha macchiato voi e tutta la nostra famiglia..-

-Taci! So che ti senti trascurato, ma il figlio a cui lascerò tutto ciò che ho costruito, sarai tu! Comunque stavo dicendo.. l’arte del combattere deve essere legata a qualcosa di più nobile, a ideali che non prevedino la paura o il potere.. ma l’amore e il desiderio di proteggere qualcuno anche sacrificando la proprio vita! Combattere non significa soltanto colpire un avversario ma certe volte il nostro primo nemico, siamo proprio noi stessi!-

-Amore?Sacrificio? Siamo esseri troppo egoisti per provare questi sentimenti così..”UMANI”!-

-Troverai qualcuno che ti accetterà così come sei.. ma non pretendo che tu capisca ora,Sesshomaru.. Un giorno quando proverai affetto e amore per qualcuno, ripensa alle mie parole..- il grande Demone lasciò il figlio sul campo di allenamento, in preda a domande e dubbi che solo sui avrebbe saputo decifrare un giorno.

Fine flashback

Sesshomaru si destò dal suo stato di trance. Guardò davanti a sè: ora era tutto chiaro, aveva preso la sua decisione! Veloce come un fulmine si diresse verso la scelta, che per sempre avrebbe cambiato la sua vita.


 

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