She takes me away to that special place

di Mimi18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1. Primo bacio; ***
Capitolo 2: *** #2. Noia; ***
Capitolo 3: *** #3. Calore ***
Capitolo 4: *** #4. Cioccolatini; ***
Capitolo 5: *** #5. Cicatrice ***
Capitolo 6: *** #6. San Valentino; ***



Capitolo 1
*** #1. Primo bacio; ***


She takes me away to that special place

#1. Primo bacio
Ino chiacchiera e Shikamaru guarda la sua bocca muoversi, non sente alcun suono, la voce della ragazza risulta quasi inesistente. Ci sono solo le sue labbra piene, rosse e leggermente umide che si toccano tra loro, talvolta si mordono, talvolta un po’ di saliva le rende lucide.
Devono essere morbide, così morbide che gli farebbero perdere persino il filo dei proprio pensieri, e anche se Choji è lì accanto Shikamaru decide di baciarla. 
Forse le fa male, i denti sbattono e i nasi si scontrano, ma le labbra di Ino sono come immaginava: morbide. Ha un taglio proprio al centro di quello superiore, vorrebbe leccarglielo, ma Ino ha gli occhi sbarrati, proprio come lo sono i suoi.
«Mi hai baciata perché ti annoiavo?» Domanda inquisitoria, assottigliando lo sguardo. Shikamaru si lecca le labbra, sanno ancora di lei, mentre Choji gusta le patatine con un sorriso più soddisfatto del solito.
Nara schiocca la lingua contro il palato, sbuffa e poi nega. «No, ora sei zitta e voglio baciarti ancora».
Ino sorride, inclina il capo e poi, con uno sguardo eloquente, guarda il loro amico. 
«Sì, sì, vi lascio a tubare in pace», esclama Choji alzandosi di scatto, ed è strano per uno come lui, «io nel frattempo vado a dirlo a Naruto, Sakura e TenTen».
Shikamaru non fa in tempo a dirgli nulla, perché questa volta è Ino a baciarlo e lui si domanda come debba muovere la lingua.



N/a: piccolissima raccolta ShikaIno, per dare un po' di biancore a questo fandom. A dire il vero non era mia intenzione tornare, ma per Shikamaru e Ino questo ed altro.
Spero possiate apprezzare queste piccole flash!fic. Mi siete mancate, Moschelle. ;)
Un abbraccio.

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Capitolo 2
*** #2. Noia; ***


She takes me away to that special place


 

#2. Noia
« Tu cosa fai quando ti annoi?»
Ino è a pochi passi da lui, inginocchiata e con il mento sostenuto dalle mani, le labbra arricciate ed un’espressione incuriosita negli occhi chiari.
Shikamaru, dal canto suo, ignora lo stomaco stringersi e, riportando lo sguardo al cielo, le sorride. « Guardo le nuvole» .
Sa che Ino ha portato il suo stesso sguardo al cielo: è curioso, vorrebbe giudicare quale azzurro è più intenso, vivo e sconfinato, però ha quasi paura di scoprire che, come dice il suo cervello, nulla sia paragonabile agli occhi di Ino.
« E a cosa pensi?» Domanda ancora lei, e Shikamaru non trattiene la lingua.
« Ai tuoi occhi» .
Forse è un po’ arrossito, scosta lo sguardo dal cielo a Ino e la ritrova a sorridere soddisfatta.
« Quindi posso baciarti?»
Deglutisce un po’ a disagio; fino a quel giorno si erano baciati quattro volte: una davanti a casa di Ino, una al campo di allenamento mentre Choji era a prendere da bere, una a casa di Shikamaru e una per strada, perché lei non stava zitta.
È innamorato di lei, lo sa bene, anche se è noiosissima.
« Fa‘ pure, Ino» .

 

 

 

N/a: ancora una volta, si parla di baci. Contando anche la prossima, forse avrei fatto meglio a dare un titolo che contenesse la parola ‘kiss’. Sic. Beh, che dire? Grazie per l’accoglienza calorosa: Ino e Shikamaru sono sempre amatissimi! Un bacio!

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Capitolo 3
*** #3. Calore ***


She takes me away to that special place

 

 

 

#3. Calore (Spoiler 616)

Ino stava tirando le guance a Shikamaru, mentre Choji rideva di gusto e tracannava un boccale di birra alternandolo alla carne leggermente bruciacchiata, lasciata a cuocere troppo perché tutti erano concentrati sul sorriso dellaltro.

«Il mio gelosone», disse in falsetto la ragazza, arricciando la bocca e facendo ridere nuovamente Choji, mentre Shikamaru sputacchiava qualcosa che sapeva molto di «Non sono geloso, non seccarmi!», nonostante un senso di calore lo stesse avvolgendo.

Ino lo lasciò andare con un sorriso carico di malizia, facendo un cenno di ringraziamento a Choji quando questultimo si alzò per andare ad ordinare dellaltra birra, intenerito da quel momento di sadica dolcezza che i suoi due migliori amici si stavano dedicando.

«Allora», Ino voltò completamente il busto verso Shikamaru. Aveva finalmente abbandonato la divisa da ninja per una sobria magliettina arancione e dei pantaloni corti, le sue gambe, come aveva notato il ragazzo, avevano qualche livido ma la flessuosità non era cambiata di una virgola. Iniziava ad avere caldo, Shikamaru. «Hai intenzione di dirmi il motivo di tanta gelosia verso Kiba?»

«Ti fa il filo, non è il tuo tipo».

Ino inarcò un sopracciglio, non perdendo il sorriso. «E pensi che me la beva? Avanti, Shikamaru», lui notò come avesse evitato stupidi nomignoli o il cognome, era felice?, «perché sei qui con me e non con Temari? Domani riparte».

Il giovane chuunin si arrese, passandosi una mano sul volto pallido e stanco, prima di chinarsi verso Ino e baciarla leggero. Un tocco semplice, che pensò lei stessa ad approfondire afferrandolo per la stoffa della maglietta.

«Oh, che teneri!» Squittì stupidamente Choji, che appoggiava il boccale al tavolo e li indicava a Genma, Iwashi e Raido. I tre uomini fischiarono divertiti, mentre Shikamaru arrossiva e Ino cercava nuovamente di baciarlo.

«Non potevi aspettare?» Domandò Shikamaru, guardandola negli occhi. Aveva un graffio sulla guancia e lui lo toccò incerto, facendola sorridere.

«Sei pazzo, forse? Dovevo approfittarne, non posso mica andare a buttarmi tutte le volte tra le braccia di qualcuno!»

Lo ribaciò, circondandogli il collo con le braccia e sedendosi sulle sue gambe, mentre Choji raggiungeva il bancone con gli altri uomini e Ayame, sentendosi leggero.

 

 

 

 

 

N/a: siete tantissimi, e io devo rispondervi assolutamente, perché tanta dolcezza non l’ho mai vista. :’) Questa fic nasce dopo il capitolo 616, anche se non spoilera niente di particolarmente grosso, ma Shikamaru a mio parere è un ragazzo davvero gelosissimo. (L) Ci aggiorniamo lunedì. ;)

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Capitolo 4
*** #4. Cioccolatini; ***


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#4. Cioccolatini

Shikamaru era incantato. Inutile dire che non avesse ascoltato una sola parola detta da Kiba da quando si erano seduti nel salotto di casa Yamanaka. Aveva ignorato Naruto, aveva preso un calcio sullo zigomo da Rock Lee e, infine, Sakura l’aveva osservato circa dieci volte ridacchiando con una malizia inusuale per lei.

Tutto ciò era dovuto ad una bocca sporca di cioccolato. O meglio, era dovuto ad Ino e alla sua bocca - dio, com’era rossa e piena!

Lentamente e sbattendo le lunghe ciglia bionde, si portava alla bocca un cioccolatino, lambendolo sensualmente con la lingua e, dopo averlo morso, mostrando le labbra ancora più carnose di quanto già non fossero. Tutto, ovviamente, guardando verso di lui.

Shikamaru aveva deglutito così tante volte che, alla fine, si era dovuto alzare abbandonando un Inuzuka in piena crisi ormonale e dirigendosi a passo veloce in cucina.

Tra le gambe, sembrava avesse una pagnotta.

«Visto cosa succede a non salutare la propria ragazza?» Mormorò con voce sensuale Ino al suo orecchio, lambendone il lobo con la lingua. Il suo fiato sapeva di cioccolato, era sicuro che sarebbe morto se mai l’avesse baciata.

Si voltò ad osservarla con le gote arrossate e i pantaloni ormai fin troppo stretti, mentre le dita di Ino toccavano la pelle oltre la maglietta nera. «Sei una seccatura».

Un sorriso furbo e malizioso, prima che chiudesse gli occhi e sentisse le sue labbra baciarlo. Si sciolse nella sua bocca come i cioccolatini, la morse e la leccò, sentendo il suo sapore e drogandosi di lei, fino a quando non fu costretto a chiudere la porta a chiave.

«Non penso sia igienico», proruppe afferrandola per le natiche e sollevandola. Ino rise, accomodandosi a gambe larghe sul tavolo. «Ma la sola idea di arrivare in camera tua mi secca e…»

«E hai così voglia di me che non riesci a resistere?» Alluse ammiccante Ino, circondando il collo di Shikamaru con le braccia.

«Piccola bastarda».

Bloccò la risata di Ino sul nascere, mentre le sollevava la maglietta e cercava di non pensare a come sarebbe stato vederla mangiare fragole con panna.

 

 

 

N/a: Ino e Shikamaru non sono solo fluff, ricordiamocelo. ;) Vi amo per i bellissimi commenti, credo che prima o poi riuscirò a commuovermi. Un abbraccio.

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Capitolo 5
*** #5. Cicatrice ***


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#5. Cicatrice
Ino toccò la cicatrice come se potesse farle male, guardando il proprio riflesso sfregiato nello specchio.
Partiva dalla tempia, attraversava tutta la parte destra del volto, quella che di solito copriva con il ciuffo, e moriva appena all’attaccatura del collo. Era brutta, il medico che l’aveva ricucita non aveva fatto un buon lavoro, perché la guerra che stavano combattendo non gliene aveva dato il tempo, ed Ino si sentiva orrenda.
Non riusciva a guardare il proprio riflesso nello specchio, voleva vomitare l’anima di fronte allo scempio che era divenuto il suo viso, Shikamaru non avrebbe più avuto il coraggio di posare gli occhi su di lei, di eccitarsi sentendo la sua risata, perché la cicatrice si sarebbe piegata, accartocciata, sarebbe diventata un mostro.
«Cosa stai facendo, Ino?»
Nessun ‘seccatura’ o ‘Yamanaka’, Shikamaru dietro di lei, mentre appoggiava le mani sulle sue spalle esili, era serio. E preoccupato.
«Mi guardo».
Lui sollevò gli occhi dalla sua pelle, qualche livido giallo stava finalmente scomparendo dal suo corpo. Con le dita, Shikamaru tracciò gentilmente il percorso sul suo viso, toccando la cicatrice e facendola rabbrividire, costatando quanto quella pelle fosse sensibile.
«Sei bella e bisognosa di dormire», sussurrò roco baciandole il collo, mentre Ino chiudeva gli occhi.
«E la cicatrice?»
«Io ne ho una sulla chiappa destra, vuoi vederla?»
Rise, Ino, lasciando che l’afferrasse per la vita e la facesse cozzare rudemente contro di sé, mentre la baciava. Baciava la sua bocca, il suo naso, i suoi occhi, la cicatrice, il mento, tutto con egual passione.
«Con o senza cicatrici», mormorò Shikamaru, «sei sempre la solita seccatura, no?»
Ino era Ino, sempre e soprattutto per lui. Suonava quasi speciale, ma forse lo era davvero.
 
 
 
N/a: ho sempre voluto scrivere di Ino con una cicatrice sul viso. Non so perché, il suo lato vanitoso lo adoro, perché non è esagerato come lo si mostra in molte storie, anzi. Forse qui l’ho enfatizzato un attimo, per poi lasciare che Shikamaru lo sistemasse per bene. Io li amo troppo, comunque, loro due. Sono bellissimi in qualsiasi momento li si possa descrivere, credo sia impossibile non amare lo ShikaIno, davvero. Si amano anche loro! Choji lo sa!

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Capitolo 6
*** #6. San Valentino; ***


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#6. San Valentino

Shikamaru sbadigliò sonoramente, strascicando i piedi lungo le strade deserte di Konoha e ciondolando leggermente a causa dell’alcool. Fare festa dopo una missione con Naruto e gli altri lo rendeva sempre un po’ ubriaco, perché l’Uzumaki con la scusa di essere l’Hokage ordinava da bere per tutti in gran quantità. Era strano che quella sera non ci fosse stato Kiba con loro, defilatosi con una scusa banale come ‘Akamaru non sta…cioè, e Hinata…insomma, ciao!’. Gatta ci covava, ma Shikamaru non voleva seccatura e finalmente vedeva la propria casa all’orizzonte.

Un kunai gli sfiorò la schiena in quell’istante, mentre un braccio serrava la presa intorno al suo collo con decisione. Si fermò in mezzo alla strada con quell’aggressore, calcolando la situazione. Causa dell’alcool, il panorama attorno a lui assunse una forma ondeggiante e sconosciuta, eppure ci si era nascosto un milione di volte in quei cespugli, con Ino, a tredici anni quando si scambiavano i primi baci umidi e le toccava il seno per darle fastidio.

«Dammi un buon motivo per non ucciderti», sibilò l’aggressore alle sue spalle premendo più a fondo la punta del kunai.

Shikamaru sbarrò gli occhi, voltandosi. «Ino? Per caso è il primo d’aprile?»

Gli occhi azzurri di Ino, così luminosi anche al buio, si assottigliarono ed assunsero un’espressione omicida che non gli piacque per nulla.

«Ritenta, siamo a febbraio», sussurrò la giovane alzando il kunai verso la gola di Shikamaru, «più precisamente il quattordici».

Un masso intero cadde sulla testa del ragazzo: San Valentino. Una settimana prima Ino gli aveva rotto le scatole perché la raggiungesse subito dopo la missione, per ‘festeggiare’ insieme e mostrargli una sorpresa.

«Quando mi sono messa con te sapevo che saresti stato il peggior fidanzato di tutti i tempi», continuò Ino imperterrita ed ignorando il silenzio dell’altro, mentre Shikamaru guardava indagatore l’impermeabile color cachi che indossava. «Però va bene, ti amo, solo che oggi è San Valentino, stiamo insieme da otto anni e da otto anni tu ti dimentichi questa festa».

Un pugno arrivò dritto contro lo zigomo di Shikamaru, facendolo rotolare cinque metri più in là nella polvere. Il dolore lancinante, nonostante tutto, non gli annebbiò lo sguardo: Ino non l’aveva mai picchiato sul serio.

«Non mi importava di questa stupida festa, maledizione, ma hai idea di quanto ci abbia messo a scegliere un regalo perfetto?»

«Ino, io…»

Ino lo zittì con lo sguardo, prima di sbottonarsi l’impermeabile di fronte a lui e rimanendo completamente in intimo. Un completino succinto e sexy, di un caldo color marrone che gli fece girare letteralmente la testa.

«Ero in camera mia, così, e tu non sei venuto».

«Puoi farmi venire ora, Ino».

La vide trattenere un sorriso, segno che lo sguardo di apprezzamento che le aveva rivolto le avesse fatto tornare almeno un po’ di buon umore.

Erano ancora in mezzo alla strada, lei in tacchi e con il suo completino, praticamente nuda, e lui che fremeva dalla voglia di utilizzare di nuovo uno di quei vecchi cespugli.

«Come posso farmi perdonare?»

«Oh, non è una seccatura?» Domandò acidamente Ino, lasciando che l’impermeabile cadesse ai suoi piedi. Shikamaru sentì la gola completamente secca, chiedendosi se la pelle di Ino non risentisse di quel freddo.

«Andiamo a casa tua, mi inventerò qualcosa».

«No, Nara, andiamo a casa mia e dopo esserti inchinato ed avermi baciato le gambe come se fossi la tua regina», lui inarcò un sopracciglio, «mangerai quest’intimo commestibile al cioccolato, perché mi sta causando un prurito che non puoi nemmeno immaginare».

Ino sorrise quando gli occhi di Shikamaru puntarono il suo reggiseno, lesse l’acquolina in bocca nel suo sguardo, prima che lui la prendesse in braccio e scomparisse in una nuvola di fumo.

«Posso mangiarti uno spallino, come aperitivo?»

«Visto il tuo ritardo siamo già al dolce».

«Oh», Shikamaru sorrise nel buio dell’appartamento di Ino, «quindi partirò dalle tue mutandine».

 

 

 

 

 

 

 

N/a: mio dio, è stupidissima ma mi sono divertita troppo. Ino è fuori di melone a spogliarsi in pieno inverno, ma poi mi sono resa conto di una cosa: io non ho mai visto l’inverno nel manga di Naruto. :’) Comunque, sono tutti per voi: ho approfittato dell’ultimo prompt per pubblicare oggi e terminare così la raccolta, mi sono divertita un sacco a leggere i vostri commenti e a vedere quante persone ancora ci siano che amano questo pairing. Mi siete state vicine ed io vi ho letteralmente adorato. Grazie di cuore e buon San Valentino a tutti quanti!

Ps, voglio far notare che Kiba è stato l’unico a ricordarsi di San Valentino, correva da Hinata, mentre Naruto… Beh, il suo destino è simile a quello di Shikamaru, conoscendo Sakura.

Mimi.

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