Mi riaddormentai abbracciata al mio licantropo. Chiusi gli occhi e non pensai a nulla, almeno fino a quando il suo profumo non invase il mio naso. Riaprii gli occhi e mi alzai. Ero incavolata con me stessa perchè non riuscivo a vedere altro che Ty. Lo pensavo in tutti i modi possibili e immaginabili. Sognavo di farci l'amore e non solo. Lo sognavo in tutte le posizioni ed averlo lì mezzo nudo non mi aiutava di certo. Doveva per forza provocarmi? Non poteva dormire vestito come facevano tutti? Ed ecco che proprio in quel momento lui si mosse. Si mise su un fianco e con la mano si fece largo tra le lenzuola. Forse cercava qualcosa o qualcuno.
"Tu non dovresti essere qui vicino a me in questo favoloso letto?" mi disse lui. Vero. Io sarei dovuta essere lì nel letto con lui, ma non riuscivo a chiudere occhio.
"Non ho sonno e non volevo disturbarti." gli risposi io.
"Dì la verità stavi ammirando il panorama." Disse questa frase cn uno strano sorrisetto e indicandosi. Ovviamente era uno schianto, ma non poteva fare così ogni volta. Gli tirai un cuscino e lui come risposta mi prese da dietro e mi baciò sul collo. Mi stava trascinando sul letto. Continuava a baciarmi il collo e io non vedevo nulla. La mia vista si era annebbiata. Sentivo solo le sue mani che giocavano coi miei capelli e sentivo le sue labbra farsi spazio sul mio collo. Aveva delle labbra morbide e sensuali. Erano talmente calde che ti facevano perdere subito il controllo. Come fare a trattenermi ora? Cercai di fermarlo ma lui mi prese per mano e mi fece girare. Eravamo di fronte e senza dire nulla riprese a baciarmi sul collo. Lo volevo. Volevo sentire il suo corpo su di me e volevo che mi amasse quella notte e per sempre. Stava andando oltre, infatti le sue mani si fecero spazio sotto la mia maglietta e io non lo bloccai. Ma si bloccò da solo.
"Perchè ti fermi Ty?" gli chiesi io seccata. Non volevo che smettesse. Volevo che continuasse.
"Carol Carol mi dici che da me non vuoi niente ma poi ti basta un mio bacio per concederti a me...". Ops, mi sa che aveva capito un paio di cose. Pensavo che i licantropi fossero degli esseri stupidi ma mi dovevo ricredere.
"Non mi stavo concedendo a te." gli dissi io facendogli la linguaccia.
"Certo certo...non volevi che smettessi. Non fraintendermi neanche io volevo smettere ma devi essere coerente. Se vuoi me ti basta dirlo...". Eh sì certo. Che avrei dovuto dirgli? Ty voglio fare l'amore con te e ti prego non ti fermare. No, non potevo cadere così in basso. Non mi sarei arresa così facilmente e non avrei abbassato le mie barriere.
"Ty sai come stanno le cose. Sei il mio migliore amico. Con te condivido tutto ma non posso andare oltre."
"Non puoi o non vuoi?" Che bella domanda. Non volevo e non potevo. Non volevo ferirlo dicendogli che mi sarebbe piaciuto fare l'amore con lui ma non mi andava di farlo.
"Ty basta.." dissi solo questo. Lui si alzò dal letto e si rimise la maglietta.
"Che fai? Perchè ti rivesti?" in fondo erano solo le 4 del mattino. C'era ancora tempo prima di andare a scuola.
"Me ne vado. Sai che ti voglio ma non posso sempre controllarmi. Sai quant'è difficile per me reprimere le mie emozioni? E poi tu fai tutta la carina...mi fai trovare sempre qulcosa da mangiare, ti butti su di me, mi provochi...Carol è difficile startio vicino in queste condizioni."
"Scusa Ty. Prometto che manterrò le distanze, ma per favore non andare via." lo dissi quasi con le lacrime agli occhi.
"Devo andare via. Non vorrei ma devo farlo. Non so cosa potrei fare se resto e comunque non ha senso dormire insieme. Non più almeno. Sai che io per te ci sono e ci sarò sempre ma non chiedermi di restare perchè non lo farei."
"Ci sei e ci sarai sempre? Io non penso proprio. Mi stai lasciando. Te ne stai andando e non hai intenzioni di fermarti."
"Sai che voglio stare con te ma non posso. Io voglio altro da te e la tua amicizia non mi basta. Se non mi fossi fermato stasera lo avresti fatto tu?"
"Non lo so Ty. Non so cosa avrei fatto." ora stavo piangendo.
"Vorrei aiutarti a capire quello che ti passa per la testa ma non posso. Devi capirlo da sola e ti prego fino ad allora non cercarmi?"
"Come scusa? Che dovrei fare? Dovrei starti lontana? Sai che non posso farlo.."
"Ciao." e se ne andò.
Io mi rannicchiai sul mio letto e piansi. Piansi tanto forse anche troppo. Vidi la luce entrare nella mia stanza e purtroppo era ora di andare a scuola. Volevo restare a casa ma di sicuro Bonnie ed Elena non me lo avrebbero permesso. Mi vestii e uscii di casa. Non salutai neanche la mamma. Di sicuro dormiva oppure era già uscita. Fatto sta che non si era accorta di niente dato che non era passata a controllare.
Arrivai a scuola, parcheggiai e scesi dall'auto. Aspettai Elena e Bonnie.
"Ciao, come mai sola?" mi chiese Elena. Già stamattina ero sola. Di solito ero sempre con Ty. Andavamo a scuola insieme, stavamo insieme a pranzo, dopo la scuola e la sera. Stavamo sempre insieme tranne quella mattina. E chissà per quanti giorni non saremo stati insieme.
"Abbiamo litigato e mi ha chiesto di non cercarlo." dissi io. Le mie amiche sapevano benissimo di chi parlassi. E proprio in quel momento lo vidi passaredavanti a me. Salutò Bonnie ed Elena ma non mi degnò di uno sguardo.
"Ma non lo capisce che mi fa stare male se fa così? Io gli voglio bene e non voglio perderlo."
"Lo capirà Carol. Dagli tempo." mi disse Bonnie. Era semplice parlare per lei. Lei era felice da quando se la spassava con Jeremy. Erano due piccioncini. Tubavano in continuazione. Davano fastidio anche ad Elena. Anche se a lei le cose con Stefan andavano bene.
"E' facile parlare per te. Tu hai il tuo innamorato che ti capisce.."
"E tu hai noi." disse Elena.
Arrivò anche Stefan. Ci fece compagnia sotto indicazioni di Elena.
Era così stressante vedere Tyler e non potergli rivolgere parola. Sarei voluta andare da lui a parlargli ma non lo feci.
E così passarono i giorni. Non lo vedevo mai o quasi. Non si faceva trovare in nessun posto. Andavo persino al grill per poterlo vedere ma lui non c'era mai. Le uniche volte che lo vedevo era a lezione di matematica. Stavamo nello stessa aula per due ore e poi lui si dileguava. In quelle due ore non si girava mai a guardarmi. Io lo sapevo bene dato che continuavo a fissarlo. Ero giù di morale. Ero diventata insopportabile. Le mie amiche avevano provato di tutto ma io non riuscivo a stare bene. Sapevo benissimo che l'unica persona che vrebbe potuto tirarmi su era Ty. Lo sapevano tutti e sapevano anche che per farmi stare bene mi bastava anche solo stargli vicino.
E così passarono i mesi. Io non parlavo con Ty e lui faceva la stessa cosa con me. Non lo avevo cercato come mi aveva chiesto. Volevo sapere se stesse bene e così decisi di inviargli un messaggio, sperando in una sua risposta.
Ty come stai? Io sono persa senza di te.
Non volevo girarci troppo intorno. Era vero, ero persa senza di lui. Era come se si fosse portato via un pezzo del mio cuore. Lo so, ero sembrata debole. Ma ero debole. Aspettai che risposndesse a quel messaggio ma mi addormentai. Mi svegliò mamma al amttino. Controllai il cellulare ma non mi era arrivato nessun messaggio. Mi evitava. Lui era più forte di me. Quel giorno lo vidi a scuola e gli andai incontro. Volevo parlargli. Volevo chiarire la situazione e volevo trovare una soluzione con lui.
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