The hell or paradise?

di _Becky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hell or paradise? ***
Capitolo 2: *** Similar. ***
Capitolo 3: *** An afternoon with the enemy. ***
Capitolo 4: *** Intelligence. ***
Capitolo 5: *** Fuck,Zayn Malik! ***
Capitolo 6: *** What,prof?! ***
Capitolo 7: *** Complications. ***
Capitolo 8: *** The past comes back to hurt. ***
Capitolo 9: *** Game over. ***
Capitolo 10: *** Can I have this dance? ***
Capitolo 11: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Hell or paradise? ***


CAPITOLO UNO

Una semplice constatazione fatta ad una semplice compagna di classe,che tanto innocua poi non era.
«E’un bel ragazzo,non c’è che dire!»avevo affermato,e lei aveva annuito vigorosamente come per darmi ragione. Chi immaginava che da quel momento sarebbe stato l’inizio dell’inferno,o forse,il paradiso.
Quella chiacchierona che io credevo tanto ingenua non aveva perso tempo ad andare dal presuntuoso,arrogante,Zayn Malik,per riferirgli un’enorme cazzata. Gli aveva detto che a me piaceva,e due giorni dopo,per l’occasione di vedere un film tutto il triennio,lui,scherzando aveva risposto: «A me piacciono le ragazze belle». A quel punto io,Allison,nonché ragazza solare,generosa ma con chi non meritava acida e irritante,mi ero girata infuriata dalla sedia rispondendolo per le rime: «Oh,è arrivato il dio dell’Olimpo,se vai ad un concorso di bellezza lo vinci tu,guarda!»dissi ironica,prendendo la mia borsa e andandomene da li,a testa alta. Benvenuto inferno.

La mattina dopo fu davvero difficile alzarmi; non sapevo se fossero allucinazioni,ma sentivo il mio letto chiamare “Allison,non lasciarmi da solo!” , ed io , lo avrei accontentato volentieri,se non fosse stato per quello scassa palle di mio padre che mi avrebbe comunque costretta ad andare a scuola.
«Uff »sbuffai,e a stento mi trascinai in bagno,riuscendo a lavarmi e vestirmi adeguatamente.
Una volta fuori salutai mamma,con cui non avevo intenzione di parlare. Ero sempre stata una di quelle che “non parlatemi di mattina o vi stacco le palle a morsi”. Non ero proprio quella che rispecchiava la femminilità,anzi,ero più una versione ‘scaricatrice di porto’,ma mi andavo bene così. Arrivai a scuola con perfino 5 minuti di anticipo,dirigendomi agli armadietti e poggiando la testa contro di essa,mi sarei addormentata di li a 5 minuti. Per fortuna la mia cara migliore amica pensò a svegliarmi prima di finire come una pera cotta al suolo addormentata.
«Allison!»trillò. Minchia,ma era sempre di buon umore?
«Jude,sempre di buon umore eh?!» le sussurrai io,passandomi la mano sul viso per poi strusciarmele sugli occhi,facendo un casino con il trucco che avevo messo – mascara e matita nera-.
«Ma guarda che ti sei combinata,Allie,ma insomma!»
«Uh,per favore! Non rompere il cazzo a fare la perfettina di prima mattina!» Sbottai.
Lei: bionda liscia,occhi verdi. In due parole: perfetta.
Io: castana,sia di occhi che capelli,sul metro e sessanta e tutt’altro che perfetta.
«Sei sempre così gentile con me,soprattutto di prima mattina! Ma guarda che ti sto dando un consiglio,sembri un panda,con il trucco sbavato!»
«Ah,fanculo. Ora suona la campanella,il tempo che entriamo in classe e me ne esco a sistemarmi,non ho nemmeno voglia di farmi l’ora di informatica.»
«Come vuoi» rispose lei con una scrollata di spalle. Le sorrisi e al suono della campanella ci avviammo in classe.
 
10 minuti dopo l’inizio della lezione ero già fuori,dopo essermi beccata una ramanzina dal professore di informatica,che chissà per quale assurdo motivo,mi aveva puntata. A volte ci scherzavo con lui,ma quando mi sgridava gli rispondevo per le rime,forse neanche troppo educatamente.
Camminavo per i corridoi provando a togliere un po’ con le dita il casino che avevo combinato sul viso,visto che per arrivare in bagno ci voleva un quarto d’ora andata e ritorno. *
Mi fermai per pura casualità alla finestra lì vicino,dove potevo specchiarmi,più o meno. Iniziai a togliere le righe nere dal volto,immergendomi completamente nel compito,non che fosse così impegnativo,ma ci tenevo a non farmi rimanere chiazze nere in faccia,anche se ero senza trucco ed orribile,non m’importava gran che.
Una voce alle mie spalle mi fece sussultare.
«Ciao ammiratrice, o fan,come vuoi definirti..Ormai ci sono abituato alle fans,che sono MOLTO calorose ultimamente» calcò sulla parola molto e un senso di voltastomaco si fece spazio in me.
«’Fanculo Malik» , risposi,continuando a sfregarmi le guance per togliere il trucco e dandogli le spalle.
«Già ti hanno buttato fuori di prima mattina?» disse.
Inarcai un sopracciglio. «No Malik,non sono come te,io.» Oh,forse un po’,ma non mi azzardai a dirglielo.
Sogghignai pensando che non si era mai fatto un giorno in classe sua senza essere sbattuto fuori.
Dopo aver constatato che il trucco era sparito dal mio viso,mi girai,dandomi un’ultima occhiata e incrociando lo sguardo di Zayn-sono-figo Malik e iniziando a camminare verso la mia classe.
«Già te ne vai?»
Mi girai guardandolo incredula.
«Ma non avevi detto che ero brutta?»
«SEI brutta» precisò lui.
«Allora vai a fare in culo da un’altra parte e non rompere le palle a me,ma a qualche bella ragazza» sorrisi ironicamente girandomi di nuovo e camminando,udendo solo la sua risata in sottofondo.
Che minchia si rideva quel cretino?!


Ciaaaaaaao bellee. Sono una pazza,si,è vero. Sto scrivendo un originale e due ff contemporaneamente,ma non ci posso far niente,quando ho delle idee o le butto giù o non me le tolgo più dalla mia testolina. Nell’altra mia ff “Stepbrothers and something else..” avevo già precisato che la protagonista ha il mio stessocarattere,ma mi sono limitata un pochetto. Qui no,ho dato via libera a tutti i miei modi,al mio caratteraccio,al mio modo di essere e di pensare. Questa long nasce dal fatto che mi è capitata davvero una cosa del genere con un ragazzo che è nella mia scuola,il litigio c’è stato e le parole anche sono state quelle.
Per l’espressione che ho usato “..per arrivare in bagno ci voleva un quarto d’ora andata ritorno” è perché nella mia scuola ci sono due corridoi. Uno,dove sono io,che è bello lungo e che camminando sfocia in un altro corridoio più largo e lungo,dove c’è la classe di questo ragazzo,le finestre e più in la il bagno delle ragazze. Per quanto riguarda il fatto del prof,non so per quale ragione,ma è completamente reale. Io ed il mio prof di informatica scherziamo,ridiamo,ma poi a volte ci azzanniamo,e siccome non sono molto pro a tenermi le parole,lo rispondo. (Che brutta cosa,non fatelo mai,ha minacciato più volte di chiamare i miei genitori,soprattutto dopo che ho messo in discussione il suo modo di mettere i voti). Vabbè,mi sono dilungata troppo,al prossimo capitolo. Bacibaci. x

 
 


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Capitolo 2
*** Similar. ***


Altro giorno di scuola. Ovvero, 6 ore di strazio totale. Non c’era una materia che m’interessava. Anzi,forse una si: sistemi.
Non so perché avevo scelto un istituto tecnico,anzi, si. Erano stati i miei a forzarmi,ma io non glielo avevo impedito,dato che all’epoca della scelta ero pressocchè una bambina che non sapeva cosa voleva.
Ero più un tipo da classico,io..Anche se difficile,in teoria ero sempre stata un asso,ma in pratica sempre disastrosa. E in quell’istituto si faceva più pratica che teoria,soprattutto al triennio,il quale prima di iniziare si doveva scegliere un indirizzo: elettronica o informatica.
Io avevo scelto informatica,perché elettronica era troppo da maschi,ma si faceva solo ed esclusivamente pratica e materie tecniche –in cui ero negata-, tranne,appunto,sistemi che adoravo.
Le ore stavano trascorrendo troppo lentamente per i miei gusti,così approfittai del fatto che la mia compagna Jenny dovesse andare giù al bar per farmi comprare qualcosa,giacché stavo morendo di fame.
«Jenny,vieni un po’qui» la chiamai,accompagnando le parole con un gesto della mano.
Lei si avvicinò al banco.
«Si,Allison?Cosa devo comprarti?»
«Prendimi 5 bomboloni,3 liquirizie a frutta e due gomme Air Vigorsol»
«Oh,pago io! Tu l’altra volta mi hai anticipato i soldi e non te li ho più dati!» si aggiunse la mia –anche- compagna di banco Jude.
«Ok» disse Jenny, sorridendo e prendendo i soldi da Jude,allontanandosi.
10 minuti dopo salì e tutti i miei compagni la assalirono. Aveva le loro pizzette in mano,ma infondo non gliel’avrebbe rubate,non era mica un animale! Io mi limitai ad aspettare seduta al mio banco,non mi andava di alzarmi.
Come previsto venne vicino e posò tutto quello che le avevo chiesto di prendere al bar,o quasi.
«E gli altri 2 bomboloni che fine hanno fatto?» le chiesi alzando un sopracciglio.
«Uno l’ho preso io» sorrise ed io di rimando. Poi continuò. «L’altro..» esitò prima di continuare. Poggiai il mento sulla mano incuriosita.
«L’altro?» incalzai.
«L’ha preso Zayn..» lo disse quasi con tono di scuse,ormai tutta la scuola era a conoscenza del nostro ‘rapporto’.
«Come? » Spalancai la bocca a  O.
«Ehm si..Senti la scena! Stavo uscendo dal bar e lui che era appena arrivato mi ha domandato di chi fossero. Ovviamente gliel’ho detto che erano tuoi,e lui mi ha risposto con un ‘Ah,sono i suoi?allora dammelo..’ Ed io cosa potevo fare?»
La guardai divertita. Quella ragazza doveva fare teatro.
«Vabbene,non preoccuparti Jenny..» lei mi sorrise e si allontanò.
«Dopo ci penso io a quel cretino..» drighignai fra i denti.
«Dai Allie,non mi dire che te la sei presa! Per un bombolone,poi!» s’intromise la mia cara migliore amica.
«Si,Jude. Ma non perché si è preso il bombolone,ma perché è un emerito coglione. Abbiamo litigato,lui però da quel momento continua a prendermi in giro,a parlarmi e a prendersi confidenza come se ci conoscessimo da una vita! Ma ti sembra una persona normale?»
«In effetti no.»
«Ecco,appunto.»
La voce della prof ci riportò alla realtà.
«Allora ragazzi,riprendiamo..»
«Scusi prof,prima posso andare in bagno?» chiesi alzando la mano.
«Certo,però orologio alla mano eh!» disse indicando con l’indice il suo orologio.
Annuii e mi avviai verso il bagno.
Mi sorpresi nel non vedere per la prima volta in corridoio io-sono-il-più-figo,ma sospirai di sollievo,non volevo litigare,ma soprattutto non volevo ancora parlargli.
Come al solito però,ho fatto sempre schifo in ‘previsioni’.
«Grazie» disse ridacchiando qualcuno alle mie spalle,ed io cercai di contare fino a tre per calmarmi,socchiudendo gli occhi,imprecando a voce bassa e chiudendo le mani a pugno.
«Sai,una persona educata risponderebbe ‘prego’» continuò ancora lui,riferendosi al fatto che non avevo risposto.
Mi girai di scatto,bloccandomi e facendo bloccare anche lui.
«Invece ti rispondo che sei un emerito coglione che si crede essere chissà chi,che si crede capace di comandare tutti ed essere superiore,ma te la posso dire una cosa? Hai mai visto il film ‘i passi dell’amore?’ , bhè,deduco di no,ma la ragazza dice una frase ad un ragazzo completamente uguale a te: Tu senza pubblico non sei nessuno!,ed è questo che ti rispecchia.» terminai e lui mi guardava con il sopracciglio inarcato. Ma non gli turbava un cazzo di niente? Mi aspettavo che lo avrei rimasto senza parole,invece no.
«Mi sa che tu vedi troppi film. Soprattutto quelli romantici!» mi rispose con le braccia incrociate al petto.
«Vaffanculo.» dissi seria,continuando a camminare poi.
Lui rise.
«Anche io ti voglio bene!» gridò.
Lo odiavo.
15 minuti dopo rientrai in classe. Non perché non avevo sentito gli avvertimenti della professoressa,ma perché non mi andava di rincontrare quel pagliaccio fuori,e quindi rimasi il più possibile al bagno chiacchierando con delle ragazze di quarta.
Entrai.
«Esci fuori. Ora. Immediatamente.»
Lo sapevo.
Sbuffai.
«Ma,prof..» cercai di replicare.
«Niente scuse,fuori!»
Lanciai un’occhiata a Jude che incassò la testa nelle spalle in segno di resa. Probabilmente aveva provato già prima a non farmi cacciare fuori. Senza risultati,però.
«’Fanculo!» sibilai,ovviamente alla prof.
«Come scusa?»
«Eh?»
«Come?»
«Cosa? Chi?»
«FUORI!» sbottò lei,indicando la porta con l’indice.
Appena fui fuori mi aprii in una risata liberatoria. Certo che era proprio facile far impazzire le professoresse! Oppure ero io che le facevo andare fuori dai gangheri.
Mi appoggiai alla parete vicino alla porta con le mani incrociate al petto.
Che palle.
Un quarto d’ora. Mezz’ora. Tre quarti d’ora.
La prof si era proprio arrabbiata per non farmi rientrare. Di solito mi faceva rimanere massimo dieci minuti fuori,tanto per imparare la lezione, -a sua detta- , ma stavolta era stata cattiva. Non che me ne fregasse della sua lezione.
Non che me ne fregasse un gran che di telecomunicazioni.
Anzi,preferivo più non ascoltare,altrimenti mi sarebbe venuto solo un gran mal di testa e non avrei capito ugualmente niente.
«..Sempre studiosa,mi dicono. Specializzata nel far uscire fuori di testa i professori,stare tutta la giornata nei corridoi..»
Sbuffai alla vista di Zayn che stava camminando per i corridoi,con dei fogli in mano.
«Non siamo così poi tanto diversi.» sbuffai ancora scocciata.
Arrestò la sua camminata,lasciando cadere la mano in cui aveva i fogli lungo i fianchi,mentre l’altra l’aveva poggiata sotto il mento,con l’aria di uno che stesse pensando. «Mh..Forse..Visto che abbiamo questa cosa in comune..Perchè non andiamo a farci un giro al bar?»
«Mi ricompri il bombolone che ti sei fregato?»
«Ma non ci penso nemmeno!» esclamò lui.
«Allora che cavolo ci vengo a fare al bar con te?»
«Un giro.»
Alzai gli occhi al cielo.
«Senti,Malik..Non so tu cosa ti sia messo in quella testolina di cazzo che hai,ma io non sono come le altre che cadono ai tuoi piedi,e solo perché penso che tu sia carino, questo non ti da’ il diritto di pensare che sono il tuo burattino. O che muoio per te. O che mi piaci da morire. Anzi,proprio per questo,a dirti la verità,anche se tu fossi l’unico uomo rimasto sulla faccia della terra,con te non ci vorrei avere comunque niente a che fare,capito?» dissi,ricorrendo al mio più sorriso sarcastico del repertorio,avvicinandomi a lui e aggiustandogli il colletto della sua camicia bianca sbottonata, sfiorando la sua pelle,tanto per provocarlo,-mentre lui mi guardava a bocca aperta e sbattendo le palpebre più volte da quando mi ero avvicinata- e gli sorrisi soddisfatta,passandogli di fianco urtandogli propositamente la spalla e dirigendomi verso il bagno,a perdere un po’ di tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Holaa! Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo. Cosa ne pensate? Sinceramente io penso siano due teste di cazzo. Preciso che il fatto del bombolone è successo davvero,sempre con lo stesso ragazzo,però non gli ho detto niente giusto perché se iniziavamo a litigare assisteva tutta la scuola,pettegoli come sono! Però tra qualche giorno lo prendo a disparte e un calcio nelle palle non glielo toglie nessuno,tranquille! ;) Ognuno avrà la sua parte!AHAHAH. Vabbè,ditemi cosa ne pensate,non fatemi sentire sola çç Al prossimo capitolo. Ciiiao!



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Capitolo 3
*** An afternoon with the enemy. ***


CAPITOLO TRE

La fine delle lezioni era vicina. Finalmente eravamo alla quinta ed ultima ora,ed io ero stata cacciata fuori due o tre volte.
Mi avvicinai per la quarantesima volta al mio banco,dopo essere uscita e ritornata altre quaranta volte.
«Allison,ma quando la smetterai di dare filo da torcere agli insegnanti?» mi domandò Jude.
«Io a loro? Quando la smetteranno di darlo loro a me,vorrai dire! Non fanno che cacciarmi fuori tutto il tempo,per delle semplicissime e veritiere frasi come ‘lei non sa spiegare’,oppure ‘questa materia è noiosa’,e sono costretta a subirmi quello squilibrato di  Malik nei corridoi che mi rompe costantemente le palle!» sbottai.
«Non vuoi ammetterlo,ma siete uguali,voi due! Per questo litigate sempre!»
«Ma certamente non sono stata io a dirgli che era brutto.»
«Ma dai,Allie,l’ha fatto per farsi grande davanti agli amici! Sai come sono fatti i ragazzi,no? E se non gli interessassi non ti starebbe sempre addosso,gli dovresti passare indifferente!»
Scrollai le spalle. «Sarà…Ma comunque a me passa del tutto indifferente!» esclamai.
«Si,come prima..» borbottò lei.
«Come?» domandai interrogativa,io.
«Non fare la finta tonta,dai! Prima vi ha visti tutta la classe che stavate parlando,e tutti hanno visto la tua mossa provocatoria finale. Non ti lamentare,poi,che tutti sanno tutto di voi due!»
«Punto uno: non c’è nessun ‘noi due’. Punto due: non me ne può fregar di meno che la classe abbia assistito,basta che si faccia i cazzi propri siamo apposto. Punto tre: ‘la mossa provocatoria’ ,come l’hai chiamata tu,l’ho fatta in seguito ad un sua frase senza senso.»
«Cioè?»
«Cioè voleva che andassi con lui a fare un giro al bar. Al bar poi! Ma che giro è?! E a parte questo,io gli ho risposto per le rime,dicendogli che anche se fosse l’ultimo ragazzo rimasto sulla faccia della terra,io con lui non ci avrei voluto avere comunque niente a che fare!»
Dissi sbattendo ripetutamente la penna sul banco,come per dare sfogo alla mia frustrazione.
Jude rise. «Povero ragazzo,come lo tratti male! Alla fine sei tu che lo rifiuti,lo rispondi male e sei anche l’unica ad aver detto che sia carino,ma non essere caduta ai suoi piedi»
«Onore a me..» ridacchiai,e lei con me.
La campanella suonò e noi ci affrettammo ad uscire.
Quella giornata di scocciatura era finalmente finita.
 
Il giorno dopo fu una vera tortura.
Appena misi un piede in classe,una mia compagna,nonché sua amica,mi si avvicinò.
«Ehi,lo sai che Zayn si sta fidanzando?»
Inarcai un sopracciglio guardandola,mentre mi toglievo cappello e giubbino.
«Davvero? Fagli gli auguri,allora!» dissi sorridendole ironica.
«..E’una bruna bellissima,devi vederla!» disse ignorando volutamente la mia esclamazione. «Siccome è amica anche al mio ragazzo,ieri me l’hanno fatta conoscere. E’bellissima e bravissima!»
Annuii sorridendole,in segno di aver capito,ma in realtà non me ne fregava un emerito cavolo.
Torsi la tracolla della borsa e mi sedetti con Jude,già con i libri di tecnologie e progettazioni sistemi informatici,aperti.
«Secchiona!» le dissi facendole la linguaccia e lei mi guardò rassegnata.
«Allie,davvero,dovresti iniziare a studiare anche tu,siamo al secondo trimestre,poi devi venire a scuola a giugno per recuperare tutte le interrogazioni andate male!» mi ammonì lei.
«Uff,Jude,ma come faccio ad andare bene alle interrogazioni se non ne assisto nemmeno alla metà? Mi cacciano sempre fuori non è colpa mia!» dissi in mia difesa.
«Tu sei brava! Basterebbe un po’ più di volontà e saresti perfetta!»
«Be’,cercherò di fare di più da oggi,allora. Oggi studiamo insieme?»
«Certo» mi rispose sorridente «Però andiamo nella biblioteca della scuola,perché se vieni tu a casa mia o io a casa tua non studiamo,lo sai!»
«Si si,lo so. Va bene!» le sorrisi e  lei di rimando.
 
Terminate le lezioni,mangiammo qualcosa alla mensa e poi andammo dritte in biblioteca.
Ero già stata in quel luogo e lo amavo. Per quanto possa sembrare strano adoravo leggere e starmene in santa pace,ma non sopportavo di restare in silenzio troppo a lungo.
Ci sedemmo ad un tavolo a 4 posti,una di fronte l’altra,aprimmo i quaderni della materia che odiavo di più –telecomunicazioni-,e iniziammo a studiare.
 
Zayn’s pov.

«Eccola!E’entrata in biblioteca insieme all’amica!» esclamai puntando un dito verso di loro che stavano appunto entrando nella biblioteca della scuola.
«E quindi?» rispose accigliato Liam.
«Come ‘e quindi?’ Noi dobbiamo studiare,vero? E non c’è posto migliore della biblioteca!»
Liam apparve ancora più accigliato e sbalordito.
«Ma tu non hai mai studiato niente fin’ora!» sbottò.
«Bella scoperta,Li!» dissi io sorridendogli e dandogli una pacca sulle spalle. «Però oggi ne ho voglia,guarda che bella giornata!» dissi puntando lo sguardo verso il cielo,illuminato dal sole che era sorto quella mattina,stranamente,a Londra. «Mi fa venire voglia di studiare!» continuai poi.
«Ahh,smettila Zayn,ho capito benissimo perché vuoi andare in biblioteca. C’è quella ragazza,quella che disse che tu sei carino; Come si chiama..Amy,Alli,Allison!» trillò,contento di aver indovinato il nome.
«Bingo!»
Il mio amico sospirò rassegnato. «Senti Zayn,se non t’interessa,perché devi torturarla?Che ti frega?!Dai,se vuoi studiare andiamo a casa mia e ti aiuto.»
«Infatti,non m’interessa. Però non so,ha un bel caratterino,mi piace farla arrabbiare,mi diverte» confessai.
Liam sbuffò alzando gli occhi al cielo. «Tu la farai soffrire!» disse solo,sicuro di ciò che aveva appena detto.
«’Tu la farai soffrire’» scimmiottai il suo tono di voce e le sue parole «Dai,mister dolcezza,entriamo,prometto che non farò né dirò niente di esagerato!»
Lui alzò gli occhi al cielo. «Tu mi esasperi!» ,poi mi seguì nella biblioteca.

**

«Sono passati solo 10 minuti e già non ne posso più di questa roba!» sbottai.
«E dai Allison,mettici un po’ d’impegno!»
«E cosa credi che..Cazzo ci fa Malik qua?!» dissi cercando di non alzare la voce,sbarrando gli occhi alla visione di Zayn che era appena entrato in biblioteca con aria da figo e la cartella messa su una sola spalla,e un ragazzo che avevo visto con lui un paio di volte – e si vedeva che lui era molto più tranquillo-.
Jude in tutta risposta si girò ,non facendosi notare.
Il cretino continuava a guardarsi intorno,poi posò lo sguardo su di me ed iniziò a camminare.

Non qui,non qui,non qui.

«Scusami bellezza,possiamo sederci qui?» disse rivolgendosi a Jude.
‘Fanculo.
«Ehm..Si..» rispose lei piuttosto imbarazzata,lanciandomi un veloce sguardo di scuse. Per lei l’educazione era la prima cosa,quindi non poteva dire semplicemente di no.
Io-sono-figo le sorrise e poi fece il giro per il tavolo e si sedette,esattamente di fianco a me.
Purtroppo non potei zittirmi alla domanda fatta a Jude prima,con incluso un ‘bellezza’.
«Cascamorto..» bisbigliai. Ma poi non poteva sedersi vicino a lei?!
Be’ se fosse stato possibile prima,ora non lo era più,visto che si era seduto l’altro ragazzo a fianco a lei.
Zayn mi guardò con un ghigno stampato in volto,mentre toglieva il giubbino e prendeva i quaderni dalla borsa.
«Che c’è? Gelosa?» mi sussurrò all’orecchio,protendendosi verso di me.
Lo guardai truce.
«Ma neanche morta.»
Peccato che quando si avvicinò al mio orecchio sentii una scossa.
Allarme,allarme,allarme.
Lui sorrise e poi si ricompose mettendosi composto.
Sbattei più volte la penna sul tavolo,già mi stava dando ai nervi.
«Non si direbbe..»
«Senti,razza di idiota. Sei seduto qui,contento? Però non rompermi le palle!» sbottai.
Lui iniziò a ridere sonoramente.
Un sonoro «Shhhhh!» ci fece capire che io avevo alzato troppo la voce e lui non era sicuramente mai stato in una biblioteca a studiare,per ridere così apertamente.
Sospirai sperando che la smettesse immediatamente.
Tornai a guardare davanti a me,ritrovandomi quattro paia d’occhi che mi guardavano: Jude e il ragazzo sconosciuto.
«Scusatemi ragazze,non mi sono presentato. Sono Liam,piacere» sorrise prima a Jude,tendendogli la mano,che avvampò e diventò rossa come un peperone,segno che quel ragazzo le piaceva; gliela strinse e fece lo stesso con me.
«Cosa state studiando?» domandò.
«Ehm..T-telecomunicazioni..» rispose lei balbettando.
Ripigliati,Jude!
Per farglielo capire presi il cellulare e digitai un messaggio:
“Sembri una cretina rincoglionita. Riprenditi,si vede lontano un kilometro che ti piace”.
Cercai il nome “Jude” in rubrica e glielo inviai,poco dopo il suo vibrò e lo lesse. Poi mi guardò e fece spallucce,come se lei non potesse farci niente.
Qualcosa di caldo mi stava solleticando il collo,facendomi il solletico.
Mi girai e vidi che Zayn stava dondolando sulla sedia,con le mani appoggiate al tavolo e stava guardando il mio telefono sorridendo.
Mi allontanai immediatamente,come scottata.
«Che cazzo fai?» bisbigliai.
Lui si risistemò nuovamente.
«Possibile che tu sia così camionista? Povera ragazza che ti sopporta,io ti manderei a fanculo» rispose lui facendo spallucce.
Lo guardai interrogativa.
«Ho letto il messaggio» precisò lui.
«Bastardo maledetto,chi ti ha dato il permesso di leggere? Fatti gli affari tuoi!»
Lui rise,ma stavolta cercò di trattenersi.
«Come sei carina quando ti arrabbi» sorrise,prendendo una ciocca di capelli tra le mani e arricciandola con il dito.
A quelle parole e a quel gesto rimasi un po’ sbalordita e sorpresa,e forse anche lusingata,ma poi mi ripresi.
«Vaffanculo» ringhiai,togliendogli i miei capelli dalle mani e concentrandomi sullo studio.
 
Due ore dopo Jude stava ancora tentando di far capire qualcosa a me,mentre Liam cercava di far capire qualcosa a Zayn,la materia sempre quella,telecomunicazioni per entrambi.
«Basta,io sono stanca!» sbottai. «Non ne posso più!»
«Concordo» esclamò Zayn,ancora dondolandosi sulla sedia.
«Non ci provare!» esclamarono insieme Jude e Liam.
 
Telepatici,mi dicono..
 
Intanto Zayn continuava a dondolarsi sulla sedia,urtandomi non poco i nervi.
«Mi hai rotto il cazzo!» esclamai,spingendolo.
Si sentì un tonfo,e Zayn a terra.
Iniziai a ridere come una matta,non c’era cosa più appagante di quella.
Lui mi guardò torvo,mentre alcuni ragazzi presenti ridevano,altri sbuffarono scocciati,perché si,era vero,stavamo facendo un casino.
«Visto che mi hai fatto cadere,aiutami almeno ad alzarmi,stronza che non sei altro!»
Ignorai volutamente il suo aggettivo,tanto la figura di niente l’aveva fatta,mi ero vendicata.
Mi alzai dalla sedia,ancora ridendo e gli tesi la mano. Lui l’afferrò,però al posto di alzarsi mi fece cadere su di lui e tutti i ragazzi in biblioteca iniziarono a ridere e a guardarci sorpresi,come se stessero assistendo ad una scena da film.
«Ridi ancora,adesso?» sussurrò a meno di due cm di distanza.
Lo guardai boccheggiando.
La troppa vicinanza mi faceva male,decisamente.
«Ma quando eri piccolo sei caduto dal girello?» riuscii a sussurrare a malapena.
 
L’orgoglio prima di tutto.
 
Lui mi guardò facendo una smorfia,capendo perfettamente ciò che volessi dire.
«Ragazzi,alzatevi,state dando spettacolo!» disse Jude avvicinandosi con Liam.
«Ti togli di dosso?» mi domandò Zayn. Mi stava prendendo in giro,e si vedeva dal ghigno che aveva assunto la sua bocca.
«Vaffanculo,stronzo!»
Lui rise,mentre io afferrai la mano che mi aveva teso Jude alzandomi,e lui fece lo stesso con Liam.
«Andiamocene di qui,Jude.»
Lei annuii,accennando ad un lieve saluto con la mano a Liam,mentre io gli sorrisi.
Uscimmo da quel luogo e finalmente potei respirare l’aria primaverile di quella giornata.
Poi ripensai a Malik,ed un unico pensiero che proprio non mi abbandonava si fece largo nella mia testa: Ma quanto era stronzo?!
 


Ciiiiaaaaao! C:Questa volta ci ho messa un po’ più di tempo per pubblicare,è vero. Sinceramente,non sapevo se sospendere la storia fino alla fine dell’altra ff,oppure continuarla. Non ho trovato pace con questo dubbio fino ad oggi,poi mi sono detta “Massì,dai,aggiorno. In fondo non ci perdo niente,e Allison come personaggio mi piace tanto,e anche Zayn,quindi..Perchè fermarmi?” Spero solo che continuerò a pensarlo,voi cosa dite,meglio continuarla?
Intaaanto,cosa ne dite del capitolo? Io mi sono fatta un sacco di risate nel scriverlo. Allie ha spinto giù Malik,facendogli fare una figura di merda,e questo,esattamente,è ciò che vorrei fare con questo famoso ragazzo che mi ha dato l’idea per questa storia. Oh si,non sapete quanto vorrei farlo. Insultarlo sarebbe una cosa che mi farebbe sentire…libera! Vabbè,la smetto con questi dissidi interiori lol e mi dileguo. Qualche recensione me la lasciate? Un abbraccio.
 

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Capitolo 4
*** Intelligence. ***


CAPITOLO QUARTO

«Aloooooohaaa!» urlai al cellulare,quando Jude mi chiamò il sabato pomeriggio per accordarci per la serata.
«Ahia Allie,mi hai spaccato il timpano!» trillò.
«Ho questo potere? Figo!» trillai ancora.
Quella giornata ero di buon umore.
«Comunque..Stasera a che ora usciamo?Alle 21 come sempre?»
«Yessaaaa!»
«Yessa?» domandò lei interrogativa.
«Siginifica ‘si’,meraviglia!»
«Questo lo sapevo,ma in inglese è corretto dire ‘yes’,non ‘yessa’!»
«Da oggi in poi lo dirai pure tu,così sarà corretto per tutte e due. Mi piace yessa,me l’hai ispirato tu,non so perché!»
Lei sospirò rassegnata e scommetto che stesse scuotendo la testa dall’altro capo del telefono. «Sei sempre la stessa. Comunque escono anche Alex e Liz,come tutti i sabato,lo sai..»
«Certo,certo. Stasera ci sarà da divertirsi! Ora ti lascio perché ho la mia camera da pulire e non vorresti essere nella mia situazione,altrimenti,se proprio ci tieni a chiacchierare vieni qui e dammi una mano!» dissi guardandomi intorno.
«No,no,fa’ pure. A stasera. Ci vediamo a casa tua,ciaoo!»
«Ciao bella!» riattaccai buttando malamente il cellulare sul letto intasato di vestiti.
Mi guardai intorno nuovamente: che gran casino. Carte di brioche,polvere,armadio,letto disfatto e casino in quantità. Da dove sarei dovuta partire?
Non lo sapevo,ma qualcosa mi sarei inventata. Presi una pinza posta sopra la scrivania già da qualche giorno,perché mi scocciavo di metterla al suo posto,e attorcigliai i capelli.
Bene,a noi due stanza perennemente disordinata!

Quando terminai la mia opera erano le 20:00 , ed erano passate ben due ore e mezza da quando avevo iniziato. Girai in tondo su me stessa.
Ah,ero soddisfatta.
A volte ero davvero ordinata,bastava che avessi un pizzico di volontà in più. Ed io non ce l’avevo mai,o a volte.

Okay,a volte possiamo anche togliercelo.

Presi dall’armadio i miei vestiti preparati per la serata e mi chiusi in bagno.
Mi lavai e vestii velocemente con gonna alla scozzese,fuson e una semplice magliettina abbinata agli stivaletti. Frizionai e poi asciugai i capelli,piastrandoli poi. Il trucco era leggero,come sempre: un filo di matita nero e mascara. Uno spruzzo di profumo della Renato Balestra ed ero pronta.
 
«Aleeex,Liiiz!» esclamai una volta giunta alla piazza principale della città con Jude,abbracciando prima una e poi l’altra. Erano nostre amiche da una vita,anche se non erano del nostro stesso istituto,loro avevano scelto il liceo.
«Sei una bomba Alex! E tu Liz,oh,ma sei cresciuta!»
«Allison,non ci vediamo dalla settimana scorsa,non da anni!» esclamò Liz,mora dalle punte dorate.
«Lo sai che le piace drammatizzare sempre tutto!»  disse esausta dei miei comportamenti Jude.
«E’sempre la solita cogliona!» esclamò Alex,un’altra mora,ma senza punte dorate.
«Certo che sono sempre io. Ma dite la verità,senza di me come fareste,eh?Eh?» dissi strizzando l’occhio a tutte e tre e dandole una spallata ciascuna,facendole ridere.
La serata scorreva tranquillamente,con qualche battuta di tanto in tanto e commenti sulle troiette presenti nella città,che non mancavano mai. Minigonne con nemmeno le calze sotto e tacchi più alti di loro,per non contare le maglie scollatissime solo per farsi guardare..Pff..
Camminando camminando scorsi la figura di Malik che camminava davanti a noi. Si atteggiava così tanto che a momenti gli sarebbe cresciuta la ruota del pavone.
Ghignai.
Ma ciao Malik!
Presi velocemente il cellulare dalla borsa dandomi mentalmente della genia.
Perchè i miei genitori mi avevano creata così intelligente?!
Scorsi con i tasti fino a trovare ciò che desideravo..
E uno,due,tre..

Ta-ta-ta-ta-ra-ta,ta-ta-ta-ta-ra-ta..

La sigla di Uomini e donne iniziò a riempire l’aria facendo voltare parecchi presenti.
«Allison,ma che fai?!» disse Jude accigliata.
«Mi diverto un po’…» le risposi sogghignando,con l’appoggio di Alex e Liz.
Finalmente gli amici si voltarono,facendo voltare anche lui. Lo guardai e ghignai,passandogli davanti e facendolo rimanere di stucco.
Atteggiato che non sei altro!
Lui che rimase totalmente senza parole,mi guardava sbattendo più volte le palpebre,mentre io battevo il cinque con Alex,che mi aveva dato della genia.
Ci allontanammo un po’,ed io continuai a ridere come una matta,pensando di averlo davvero rimasto senza parole,ma quando si tratta del cretino,si sa,nulla è scontato.
«Che cazzo fai a fare queste cazzo di cose da bambina?»
La sua voce mi arrivò all’orecchio più vicino di quanto mi aspettassi.
Era dietro di me,visibilmente irritato,mentre gli amici lo stavano raggiungendo in quel momento.
Mh,lo avevo irritato parecchio.
Continuai a ridere guardandolo,assumendo poi l’aria di una finta ingenua.
«Quali cose? Io non ho fatto niente!» dissi alzando le mani.
Intanto Alex e Liz guardavano Zayn con gli occhi a cuoricino.
«Odio quando fai la finta ingenua!»
«Odio quando fai l’arrogante!» dissi in risposta.
«Odio il tuo essere stronza!» continuò.
«Odio quando fai il cascamorto!»
«Odio quando fai quel sorrisetto a presa per i fondelli» disse avvicinandosi di qualche passo a me facendomi indietreggiare e deglutire.
«Lo stesso vale per il tuo.»
«Odio quando hai sempre la risposta pronta!» continuò,mentre io sbattevo al muro e lui si avvicinava al mio viso,consapevoli che ci stavano guardando tutto il suo gruppetto e il mio.
Cercai di liberarmi,ma le sue mani si posarono ai lati della mia testa.
«Odio quando non mi lasci passare» dissi deglutendo,in cerca di aria.
Lui ghignò.
«Amo quando fai di tutto per non farti scoprire..» disse sussurrando,questa volta.
«Scoprire cosa?» chiesi io cercando di darmi un contegno,continuando a sussurrare.
«Che ti piaccio…»
Sbarrai gli occhi deglutendo ancora una volta.

Jude,fai qualcosa! Separaci!

Girai la testa –nei limiti che potevo- e vidi Liam guardarci. Gli lanciai un’occhiata supplicante,conscia che sarebbe stato l’unico in grado di farlo smettere,e lui mi sorrise.

No cazzo,non voglio salutarti! Staccami da questo ragazzo prima che lo salti addosso!

Ritornai con gli occhi su colui che mi stava facendo andare in iperventilazione,che mi stava scrutando cosciente che non potevo replicare,siccome quella era la verità.
Trovai quel briciolo di dignità e fermezza e risposi:
«Illuso!» lo spintonai e lui sorrise,non staccandosi di un cm.
«Belle amiche che hai. Perché non me le fai conoscere?» disse ridendo.
Un moto di rabbia salì su per lo stomaco.
«Vaffanculo,stronzo!» urlai,riuscendo a staccarmi da lui stavolta,mentre rideva.
La serata finì per essere estenuante,perché Alex e Liz continuavano a chiedermi spiegazioni riguardo Zayn,non le avevo detto niente.
Spiegai tutto ciò che era successo,ma loro sembravano essere team Zayn,per la sua bellezza,ovviamente.
Ma dove la vedevano la bellezza in quel ragazzo?

Vabbè,stai zitta Allison,anche tu lo pensi,e prima per poco non svenivi quando ti è arrivato ad un centimetro dal viso.

«Questa storia mi piace!» esclamò Liz.
«Ma quale storia? Non c’è nessuna storia!» esclamai io indispettita.
«Io sono team Zayson!» esclamò Alex.
«Eh?» rispondemmo all’unisono io e Jude.
Alex sospirò rassegnata.
«Sono i vostri nomi uniti,Alli!»
«Tu stai male!» risposi io. «Non ci vedrai mai insieme,che schifo,mi fa pure schifo pronunciare la parola ‘insieme’.» Mimai le virgolette con le mani.

I N S I E M E .

No,assolutamente,non dovevo nemmeno pensarci.

«Vedremo!» rispose Jude rivolgendomi un sorrisino ironico.
Ma cos’era quella alleanza contro di me?
«Vedremo!» risposi io,con un tono di sfida.
 
Lunedì,cose che si dovrebbero fare = Alzarsi dal letto alle 7 di mattino. Prepararsi,fare colazione e indovinate! Andare a scuola,con un sorrisone stra mega grande.

Lunedì,cose che NON si dovrebbero fare = Alzarsi dal letto alle 7 di mattino. Prepararsi,fare colazione e andare a scuola.

Lunedì,cose che facevo io = Staccare malamente la sveglia alle 7 di mattina,sbattendola contro il muro – e mamma era costretta per questo a comprarne ogni settimana una nuova-; Alzarmi una ventina di  minuti dopo, prepararmi con tutta la lentezza di un bradipo. Non fare colazione perché si faceva tardi,andare a scuola,entrare in ritardo,beccarmi una strigliata dai prof e iniziare male la giornata.

Quel lunedì mattino: Mi alzai alle 7 e venti,mi preparai ma feci in tempo ad arrivare in orario.
Arrivai sotto l’archetto fuori la scuola dove di solito mi incontravo con Jude.
Lei ancora non c’era,ma il cellulare vibrò proprio in quel momento facendo illuminare sul display il suo nome.
«Buongiorno» disse radiosa.
Guardai male il cellulare,strofinandomi gli occhi e facendo un gran sbadiglio.
«Buongiorno una minchia,c’ho sonno!»
«Fine come sempre…»
Un altro sbadiglio.
«Che c’è,Jude?»
«Ti volevo dire che sto arrivando»
«E c’è bisogno di chiamarmi?» alzai un sopracciglio scettica.
«Bhè,volevo solo essere gentile!» esclamò lei. Ma non la sentii perché in quel momento stava arrivando io-sono-figo con uno dei suoi amici. Aspetta,chi era? Non ricordavo il nome,ma aveva dei riccioli che gli coprivano perfino le orecchie,ma tutto sommato era carino.
«Indovina un po’ chi sta arrivando…»
«Chi?» rispose lei all’altro capo del telefono.
«Il playboy»
«Zayn?»
«Yessa!»
Lei sospirò.
«Perché dici yessa? Ti ho già detto che…»
Continuammo a discutere su cose banali e nel frattempo Malik si avvicinava sempre di più.
Quando fu abbastanza vicino mi guardò.
«Parla con Malik!» disse come fosse la cosa più naturale del mondo.
Quel ragazzo aveva seri problemi di mente.
Evitai di rispondere perché non volevo rovinarmi la giornata.
Ma una seduta da uno bravo psicologo non gli avrebbe fatto male!

 
I'm baaaaaack!
Ciao a tutte,sono sempre io,la rompipalle.
Allora,come state? Io bene!
Vi devo raccontare questa cosa,anche se non potrà fregarvene dimeno,devo raccontarvela: lunedì scorso,nell'ora del mio caro,amato,lodato,benedetto professore di informatica,mi venne vicino. Io ovviamente mi scostai,perchè avevo fatto le treccine di qua e di là -come Patty,gli occhiali ce l'ho,mi mancava solo l'apparecchio,lol- e pensavo volesse tirarmele,e infatrti -.- Comuuunque,dopo che io urlai un "Noo,proooof!" lui  disse "giovedì stanno i colloqui,mi devo fa un sacco di risate quando viene mamma,fossi in te mi farei venì la febbre a 45" .
Manco a farlo apposta,mi sentii male e non andammo,ma alla fine non c'era nemmeno lui ai colloqui!
Eggià,noi ci amiamo! AHAHAAHAHAHAAH.
E..un'altra cosa!
Siccome la mia scuola è privata,e indossiamo una divisa,in realtà non potremmo mettere nient'altro che la divisa in sè per se e scarpe e giubbini neri o blu notte.
Quel lunedì mattina,io misi le scarpe nere,fucsia e bianche e il pantalone non della divisa e il ragazzo che mi ha ispirato per questa ff - di cui vi racconto sempre-,il giubbino giallo e le scarpe bianche.
Anche noi ciamiamo,vero?
AHAHAHA.
Comuunque,la cosa dell'archetto è successa davvero.
Come al solito,quel ragazzo è malato di mente secondo me.
Cioè,io parlo al telefono con la mia amica e lui passa e mi dice quella frase,con il suo cognome,ovvio,lol.
Io non risposi,chissà quale Santo del Paradiso mi fece star zitta,ma pensai e penso ancora che deve farsi vedere da uno bravo psicologo.
Ma comunque è bellissimo,ed io lo salterei volentieri addosso.
Peccato che a scuola non si può fare! AHAHAHA #perversionetime
Okay,ho capito che vi ho annoiate e non ve ne frega un cazzo,spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Lasciatemi qualche recensione,mi fareste felice.
Un baaacio! xx

 



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Capitolo 5
*** Fuck,Zayn Malik! ***


CAPITOLO QUINTO

Quel lunedì mattina era iniziato malissimo.
Ero appena scesa dal letto,inciampando sulle pantofole e cadendo a terra.
Aveva buttato più di un quarto di latte sul tavolo anzicchè nel tazzone.
Ed ero andata a finire addosso ad un vecchietto.
Ma la cosa più brutta che mi potesse capitare fu ricevere quella notizia: La quinta B era stata spostata.
La classe di Zayn Malik ora era di fronte alla mia.
Benissimo.

Un anno très magnifique.

Sbuffai a più non posso entrando in classe insieme a Jude,la quale salutò cordiale il professore di informatica,mentre io mi limitai a guardarlo di sbieco e ad incenerirlo quando il suo sguardo incontrò il mio.
«Buongiorno,Allison,eh. Sei entrata nella stalla?»
«Senta prof. Stamattina non ho proprio voglia di far niente,né di essere disturbata. Quindi,se gentilmente non mi rompesse,io non rompo lei.» dissi sbattendo la borsa sul banco,l’ultimo ovviamente.
«Vieni al primo banco.»
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo raggiungendo il primo banco.
Mi sedetti scomposta e annoiata a morte da quella lezione.
Guardavo distrattamente fuori la porta,quando all’improvviso qualcuno che sventolava la mano in aria dalla classe di fronte attirò la mia attenzione.
Mi sporsi per vedere chi era.

Che cretino.

Lo stronzo Malik continuò a sventolare la mano in segno di saluto. Lo guardai.
Quando smise decisi di ricambiare.
Con un sorriso alquanto inquietante dipinto sulle labbra,alzai il dito medio.
«Io non ce la faccio più con voi due!» trillò il professore.
Nemmeno mi girai dalla sua parte,pensando che l’avesse avuta per dei miei compagni all’interrogazione.
Però,incuriosita,lo feci e notai che stava guardando me.
«Che?» domandai interrogativa.
«A chi hai fatto quel galante gesto del dito medio?»
Feci spallucce.
«A nessuno d’importante.»
Lui sbuffò.
«Credi che non lo sappia? Siete famosi in tutta la scuola ormai,per le vostre litigate! Tu e Malik con i vostri comportamenti mi portate all’esasperazione! Non ci voleva che vi mettevano di fronte come classe,bastava uno da una parte e l’altro all’altra.»
Stavolta sbuffai io.
«Non si arrabbi prof,vi si formano le rughe!» dissi ironica e la classe scoppiò in una risata generale.
Lui sbattè la mano sulla cattedra facendo tornare composti tutti.
«Silenzio! Fuori Allison. Immediatamente!»
Mi alzai e sbattendo la porta alle mie spalle mi appoggiai al muro.
La campanella suonò.
Peccato che avessi tre ore di quello scassa coglioni.
Dopo che la porta della classe di fronte si chiuse,preceduta dall’uscita della prof,ne uscì Malik.
Lo guardai incenerendolo.
«Non.dire.una.parola.» sibilai.
«Ma quando lo ammetti?»
«Cosa?» domandai esasperata.
«Che muori per me.» disse avvicinandosi pericolosamente a me.
«Ma smettila,coglione!»
Lo spinsi via e lui rise,rientrando in classe.
Scossi la testa.
Sarebbe rimasto sempre il solito minchione.
 
Quando finalmente quel professore che a me stava  tanto simpatico andò via,rimanendo posto alla professoressa di inglese.
Appena iniziò ad interrogare alzai la mano.
«Si,Allison?» chiese speranzosa.
Che cretina,pensava volessi intervenire.
«Posso andare in bagno?» gli sorrisi convenevole.
Sospirò rassegnata.
«Vai»
Le sorrisi e con la mia solita grazia pari ad uno scimpanzé affamato che ha appena visto una banana mi diressi verso il bagno.
Ovviamente c’erano anche altre ragazze,che odiavo con tutta l’anima.
Erano solo buone a fumare e a farsi grandi,pff..
Uscii da quella tana di oche guardando il display del mio cellulare che si era illuminato: Anthony.
Era un ragazzo che frequentava il mio stesso istituto,il mio stesso anno,ma in classi diverse.
Il messaggio diceva: “Ehi Allie,come va?Ci sei a scuola?”
In realtà sapevo che Anthony mi veniva dietro da un po’ di tempo,ma sinceramente a me non piaceva.
In lontananza vidi Malik con Liam,il suo amico di cui Jude era cotta,ed erano all’altro lato; Alzai gli occhi al cielo e sperai mi lasciasse in pace.
Mi sporsi con la testa quando arrivai davanti alla classe di Anthony,cercandolo con lo sguardo per salutarlo,ma non lo trovai.
Feci spallucce e quando mi girai per poco non andai a finire addosso a Malik.
«Ma che minchia fai,coglione?» sbraitai.
Cazzo,stava dall’altro lato due minuti prima!
Lo aveva fatto apposta.
Lui,con una mano sulla spalla di Liam,mi guardò.
«Ops» disse e la mia rabbia salì a livelli impressionanti.
«Ciao Allison» disse Liam.
«Ciao Lì» risposi io,decidendo di lasciar perdere Zayn e di tornarmene in classe.
Appena li superai,però,qualcosa mi venne in mente.
Mi rigirai.
«Ah,Liam?»
Lui e Zayn si girarono all’unisono.
«Muovi il culo con Jude,si vede un km lontano che siete cotti l’uno dell’altro!» esclamai.
«E’quello che gli dico sempre io!» esclamò l’altro cretino con ovvietà.
Liam invece,si limitò a guardarmi e a sbattere più volte le palpebre,sorpreso.
Gli sorrisi e gli feci un cenno di saluto con la mano tornandomene in classe.
Qualche minuto dopo che ero rientrata in classe,il cellulare vibrò di nuovo: era un numero che non conoscevo.
Aprii il messaggio.
 
Ora ho anche il tuo numero. Non ci metterò molto a farti ammettere che ti piaccio. Tanto lo si che è così!
 
 
Non era possibile.
Chi cavolo gli aveva dato il mio numero?
Chiunque fosse stato lo avrei ucciso.
Decisi di rispondere con una semplice e casta frase:
 

Vai a fare in culo,Zayn Malik.
 

 

I’m baaaack!
Eccomi,ho aggiornato :D
Alloooora.
Prima cosa: Purtroppo,no,per fortuna,hanno spostato la classe di questo famoso ragazzo che mi ha ispirato questa storia di fronte alla mia AHAHAHAHAH,madò sento che sarà un anno pieno di dispetti.
Seconda cosa: il fatto delle ragazze che pensano solo a fumare è vero,però ci sono altre che sono gentili,la maggior parte,diciamo.
Terza cosa: il messaggio di ‘Anthony’ –che in realtà ha un altro nome ovviamente- mi è arrivato davvero,ed è vero che mi viene dietro ma che a me non piace.
Quarta cosa: Mi sono sporta davvero per cercare questo ragazzo per salutarlo,e quando mi sono rigirata stavo andando a finire addosso a questo ragazzo MUAHAHAH. Lo ha fatto apposta il deficiente,perché lo avevo visto prima e stava dall’altro lato.
Quinta cosa: Il prof mi ha davvero cacciata fuori.
Sempre molto amorevole il mio professore *w*
Sesta cosa: Il fatto del numero quello non è vero,anche se mi piacerebbe u.u Yeah! MUAHAHAHAH.
Settima cosa: Ho finito di scassarvi le ovaie e mi dileguo.
Al prossimo capitolo,ciaaaao xx
 

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Capitolo 6
*** What,prof?! ***


CAPITOLO SESTO

Era passata una settimana e fortunatamente quel cretino di Malik non si era fatto più sentire.
Il mercoledì mattina ero seduta al mio banco con il quaderno di informatica aperto,con sopra quello di matematica e accanto quello di Jude,da cui stavo copiando.
Il mio carissimo professore di informatica,che avevano messo simpaticamente un giorno si e l’altro pure si fermò di scatto dietro di me.
«Prof,vuole essere interrogata!» esclamò simpaticamente un compagno che incenerii con lo sguardo.
Il professore s’illuminò portandosi davanti al mio banco.
«Davvero?! Dai vieni,ti porto con la manina!» disse porgendomi la mano,invitandomi ad alzarmi.
Lo fissai.
«AH-AH-AH,molto divertente,la ringrazio prof,ma sto bene qui.»
Lui sembrò deluso e quasi rassegnato.
«Ah si,preferisci copiare matematica piuttosto che venire all’interrogazione,eh?»
«Esatto!» dissi puntandogli il dito contro. «Non ho neanche tanta voglia di copiare,perché non me lo scrive lei?»
Lui mi fissò e scosse la testa rassegnato.
«Prof,ma guardate poi cosa c’è scritto su questo quaderno di matematica!» esclamò Jude,che stava diventando fastidiosamente attiva.
Abbassai il capo sul mio quaderno insieme al prof per vedere cosa effettivamente ci fosse scritto.
La scritta ‘MALIK’ in obliquo spiccava sul quadernone.
L’ avrei uccisa!
Il giorno prima erano venute da me Jude,Alex e Liz per esercitarci in matematica; anche se Liz e Alex andavano al liceo in matematica stavamo facendo lo stesso programma.  Alex aveva preso per un attimo il mio quaderno ed io non mi ero accorta,fino a quel momento,che sulla pagina dietro ancora vuota,perché dovevo iniziare ancora a copiare lo aveva scritto.
Il professore mi fissò.
«Se è colui che penso io stiamo proprio messi male.» sghignazzò.
«Cosa?» domandai io cercando di capirci qualcosa.
«Allison,di solito in una famiglia ci sono due elementi,uno buono e un altro un po’ più sbandato, ed il buono deve mettere sulla buona strada il cattivo,ci siamo?»
Annuii non sapendo dove voleva andare a parare.
«Bene,il vostro è un caso perso.» disse aprendo le braccia in modo plateale e poi lasciandole cadere lungo i fianchi.
Spalancai la bocca evitando accuratamente ciò a cui stesse pensando.
«Io sono una brava ragazza!» esclamai ferita.
«Pff» fece lui con un gesto della mano,come a mandarmi gentilmente a fanculo,poi se ne andò alla cattedra rimanendomi sconvolta.
 
Le cinque ore terminarono non proprio in un battibaleno,ma terminarono.
Stavo camminando con Jude per la strada,quando quest’ultima casualmente si girò.
«Allie,hai visto che ha fatto?» domandò Jude.
Malik ed..Harry mi pare che si chiamasse,stavano dietro di noi,Zayn con la mano sulla sua spalla,solitamente come fanno i maschi.
«No.» risposi accigliata.
«Zayn stava dicendo qualcosa ad Harry e stavano guardando te,poi Zayn stava per farti segno ma quando mi ha visto ha ritratto la mano.»
«Ah si?» dissi disinteressata. «Non me ne può fregar di meno.»
 

 
                                                                                   I’m baaaaack!

Con un po’ di ritardo,ma sempre tardi che mai,no?
Ho deciso: non sospenderò la storia.
Posterò quando potrò senza abbandonarla,infondo è una mia esperienza,anche un po’ la mia storia che sto raccontando,nata da una cosa reale,quindi..
Eeeed ecco il ritorno del prof di informatica,che colpisce ancora.
Tutto quello che ho raccontato è verissimo!
I dialoghi,la storia del cognome,tutto verissimo.
Com’è verissimo anche quello che c’è scritto alla fine.
So che questo capitolo è cortissimo,ma l’ispirazione non c’è proprio ://
Spero di recuperare con l’altro capitolo.
Un bacio e a presto. xx
 

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Capitolo 7
*** Complications. ***


CAPITOLO SETTIMO

Lunedì.
Martedì.
Mercoledì.
Giovedì.
Sabato.
Di Zayn nessuna traccia.
Tutta la settimana non era venuto a scuola.
Non che m’importasse o che mi fossi preoccupata,ma avevo notato che senza di lui la giornata di scuola era una noia mortale,non avevo nessuno con cui litigare e nessuno da prendere in giro oltre ai professori.
Ammetto che ad un certo punto avevo anche pensato di inviargli un sms ed ordinargli di tornare immediatamente a scuola perché mi annoiavo a morte cinque ore senza litigare e stare seduta su quella stramaledetta sedia annuendo alle spiegazioni dei prof,di cui sinceramente,non m’importava niente.
E’inutile negare anche però,che quella tentazione ce l’avevo ancora.
Picchiettavo nervosamente le dita della mano destra sul banco,mentre con l’altra battevo ritmicamente il pollice sul touch del cellulare,indecisa se fare o meno quella cosa di cui sicuramente mi sarei pentita.
Lanciai uno sguardo a Jude che seguiva la lezione interessata e presi la mia decisione.
Tanto un sms non poteva far danni,no?
Non mi faceva passare per un idiota,vero?
Un ‘idiota,torna a scuola immediatamente che non so con chi litigare’ non faceva intendere altro,no?
Aprii il messaggio vuoto e iniziai a comporre e con un respiro profondo lo inviai.

 

“Come mai non stai venendo a scuola?E’successo qualcosa?”
 

Ahimè,però,avevo scritto il contrario di ciò che avevo pensato di scrivergli.
Gli avevo espresso in uno stupido sms la mia preoccupazione.
Che non avevo,ovviamente.
Lui era solo uno svago!
Imprecai mentalmente contro me stessa e la mia stupidità,posando malamente il cellulare sul banco,ovviamente senza preoccuparmi che la professoressa lo vedesse e digrignai fra i denti.
Stupida,stupida,stupida,mi ripetevo,ma ormai il danno era fatto,dovevo solo aspettare una risposta che non arrivò e ovviamente mi dissi che ero ancora una volta stupida perché avevo pensato che rispondesse ad una come me.
Proprio dopo che avevo salutato Jude e aver massaggiato con Alex e Liz per la serata in piazza,il cellulare avvertì un messaggio in arrivo proprio da Zayn:

 

“Ah,allora t’interesso,eh? ;)”

 

Idiota.
Tu gli parlavi a bastone e lui ti rispondeva a spada.
Perché era così sciocco?
Alzai gli occhi al cielo e decisi di non rispondere e lasciar perdere,se non volevo litigarci un’altra volta.
 

Alle 21:00 eravamo tutte e quattro perfettamente in orario al solito posto e appena passarono dieci minuti in cui salutammo i nostri amici di sempre ci avviammo nel centro della piazza a fare qualche giro e a passare la nostra serata.
La serata stava andando per il verso giusto ed io me la stavo ridendo con Alex che come al solito faceva battute più squallide delle mie.
E infatti ridevamo perché erano squallide,non perché facevano ridere.
Improvvisamente mi sentii strattonare un braccio e mi allarmai subito.
Mi girai di scatto e mi calmai solo quando vidi che era Malik e non un pedofilo che voleva violentarmi.
«Malik» sospirai,mettendomi la mano libera sul cuore. «Mi hai fatto prendere uno spavento. Ma sei scemo?!»
Lui ghignò.
«Vieni con me.»
«Dove?» dissi aggrottando le sopracciglia.
Fece spallucce.
«A fare un giro.»
Lo guardai con la fronte aggrottata e le sopracciglia alzate.
«Ma c’hai la febbre?» gli chiesi,mettendogli la mano sulla fronte per constatare la veridicità della mia frase,ma malgrado il mio corpo vibrò al contatto col suo viso.
Lui si ritrasse come scottato.
«Heey!» si lamentò. «Hai sfiorato i miei capelli,mi fai scendere il ciuffo!»
Spalancai la bocca guardandolo ad occhi altrettanto spalancati.
«Si,non stai bene,davvero!»
«Vieni o no?» chiese stizzito.
«No.»
«Si!»
«Ti ho detto che non vengo!»
«Invece si!»
Mi strattonò il braccio che non aveva ancora lasciato fino a farmi girare,mormorando un «ve la rubo un po’» alle mie amiche.
Quando ci girammo quasi mi scontrai con i suoi amici che evidentemente erano stati li tutto il tempo.
C’era Harry,Liam e altri due che parevano chiamarsi Louis e Niall.
Li salutai con un cenno della testa e Zayn gli disse «Ci vediamo dopo»,e solo dopo aver camminato per un po’,e lui assicuratosi che non potessi scappare mi lasciò il braccio.
Lo guardai male e presi a massaggiarmi il braccio che era stato troppo tempo nella sua stretta.
Lui mise le mani in tasca indifferente,incosciente di quanti insulti gli stessi lanciando mentalmente.
Salimmo le scale della villa comunale dove c’erano le giostre per i bambini e dove spesso le coppiette si rifugiavano,come le comitive di amici e amiche la usavano come punto di riferimento e/o incontro.
«Sediamoci.» disse indicando una panchina a caso.
Si sedette ed io lo seguii a ruota.
Dopo qualche minuto di silenzio in cui avevo progettato più volte di alzarmene e andare via,cosa che non avevo fatto,il cretino si decise a parlare.
«Allora t’interessa?»
«Cosa?» domandai.
«Se abbia avuto qualche problema,il motivo per cui non sono venuto a scuola,se mi fosse successo qualcosa..» disse con il suo solito ghigno stampato in faccia.
Esitai qualche secondo.
«No.» dissi poi,facendo risultare la mia voce ferma e guardando in un punto indefinito davanti a me.
Lui rise e il suo braccio sfiorò il mio.
In quel momento passò un gruppo di ragazze che guardò insistentemente prima me e poi Zayn,sgranando gli occhi e girandosi poi a parlottare fra di loro.
Riuscii a sentire solo un: «C’è qualcosa tra di loro,ne sono certa!»,ed io mi ritrovai ad alzare mentalmente gli occhi al cielo,perché no,non c’era niente tra noi due,io non provavo niente per lui..Ma questo non era quello che dava a capire il mio strano batticuore allo sfioramento del suo braccio col mio.
«Non si direbbe..» continuò a ridacchiare lui.
«Senti,ti ho mandato quel messaggio solo perché mi annoiavo a morte. Si,questi giorni senza te mi sono annoiata perché non avevo nessuno con cui litigare,ecco!» dissi,guardandolo e cercare di risultare credibile.
Non so per quale motivo sentivo che qualcosa stava cambiando,perché oltre lui,stavo cercando di convincere anche me stessa.
Lui mi guardò e aggrottò la fronte.
«Comunque problemi di famiglia.» rispose semplicemente abbassando lo sguardo,ed io in quel momento non capii davvero per quale ragione me lo stesse dicendo,ma capii perfettamente che era un argomento off-limits,così mi limitai ad annuire.
«..Dì la verità,ti sono mancato non per quello!» riprese poi la sua solita espressione schietta e ne fui felice.
«E per cosa mi saresti dovuto mancare,sentiamo!» gli risposi guardandolo tra il curioso e la rassegnazione.
Fece spallucce.
«Perché sono semplicemente io,Zayn Malik!» si vantò.
«Sei troppo vanitoso!»
«E tu sei troppo bugiarda,perché non ammetti che ti piaccio?»
«Perché non mi piaci.»
«Bugiarda!Ti piaccio e anche molto.»
«Mi hai rotto.» dissi.
Mi alzai dalla panchina e mi avvia nella direzione opposta,verso l’uscita,sentendolo ridere ancora.
In realtà più che andarmene perché mi aveva irritato il suo modo di dire che gli piacevo,lo avevo fatto perché ero ancora sconvolta dalla sua rivelazione.
Zayn Malik che confidava cose sue ad una comune mortale come me e non ad un qualche amico o proprio a nessuno,mi aveva sorpreso.
Quando ritrovai le mie amiche ovviamente mi chiesero tutto,senza risparmiarmi niente.
 

Il giorno dopo decisi di risvegliarmi da quello stato di trans,così appena fui in classe e il prof non era ancora arrivato mi impostai vicino la porta a braccia conserte.
Vidi Malik arrivare e sorrisi sadicamente.
Camminava disinvolto e atteggiato come sempre,ma quando arrivò davanti a me il mio piede si allungò casualmente facendolo inciampare.
Iniziai a ridere più che potei e lui mi fulminò con lo sguardo,poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettata facesse:
Si mosse fulmineo e mi prese entrambi i polsi,schiacciandomi contro il muro.
«Non giocare col fuoco.» disse soltanto,in uno sguardo che doveva sembrare minaccioso,e lo fu.
Ma non mi feci sottomettere,anzi,continuai la sua frase,nonostante la millimetra vicinanza mi aveva fatto contorcere lo stomaco.
«Altrimenti potresti buciarti..» gli soffiai sul viso con il mio solito sorriso che riconosco essere da schiaffi.
Mi guardò intensamente,come se volesse capire cosa in realtà stessi pensando,ma la mia maschera era sempre stata intatta,qualsiasi sguardo avesse cercato di guardare oltre,non ce l’avrebbe fatta,o almeno finchè qualcuno non ci avesse provato davvero ed io l’avessi davvero voluto.
Mi lasciò improvvisamente i polsi guardandomi ancora serio mentre si dirigeva alla classe di fronte alla mia.
Persi un battito quando si girò di nuovo verso di me guardandomi e si passò nervoso la mano fra i capelli,rigirandosi e aprendo la porta dell’aula.
Rimasi un attimo incantata da quel gesto,sbattei più volte le palpebre prima che qualche mio compagno di classe richiamasse la mia attenzione.
Non mi stava davvero iniziando a piacere Zayn Malik,vero?
 

 
I’m baaaaaack!

Con un po’ di ritardo,ovviamente.
Il fatto che Zayn non è andato a scuola per un po’ di tempo nella realtà,con quel ragazzo è vero e quindi un pochino pochino mi sono preoccupata.
Due sono le cose: o sa che dev’essere bocciato e quindi viene una volta si e cento no,oppure perché ha qualche problema familiare.
Ecco l’idea delle conseguenze u.u
Stasera non ho più niente da dire,passate un fine settimana stupendo,io lo passerò andando allo stadio San Paolo per la partita del Napoli (looooooooooove) contro l’inter.
Baaaci xx
 

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Capitolo 8
*** The past comes back to hurt. ***


CAPITOLO OTTAVO

15 giorni dopo..

«No Jude! Non ci credo,ma che hai fatto? Uff!» sbuffai e pestai il piede a terra.
«Dai Alli,ho dovuto per forza! Mica potevo dirgli ‘andiamo da soli’? Perché non mi aiuti per una volta?» disse in tono esasperato e quando continuò la voce si ridusse in un sussurro. «..A me Liam piace e..Ecco,perdonami,non volevo metterti in difficoltà e..»
Non la feci finire di parlare che la strinsi in un abbraccio affettuoso,poi mi staccai.
«Ti piace Liam? Perché non me lo hai detto prima? Beh anche se lo avevo immaginato..comunque è tutto perdonato,tranquilla,ci sto!»
Stavolta fu lei ad avvolgermi in un abbraccio.
«Grazie,grazie!» urlò.
Ecco cos’avevo combinato quell’intelligentona di Jude: si era incontrato quella mattina a scuola con Liam e mentre parlavano lei gli aveva confessato che quel pomeriggio doveva venire con me in biblioteca del campus per studiare la materia che odiavo di più: telecomunicazioni , perché l’indomani avremmo avuto l’interrogazione,programmata una settimana prima e lui,sorpreso,aveva detto che anche lui e Zayn avevano lo stesso programma e Jude lo aveva invitato insieme a Zayn ad unirsi a noi già dopo la fine delle lezioni.
Ora eravamo nei corridoi aspettando Liam e Zayn che stavano arrivando in quel momento.
«Ciao!»
Liam salutò con un bacio sulla guancia sia me che Jude e poi si avviò davanti con lei,lasciandomi con il cretino indietro,che per lo più aveva salutato solo Jude e aveva fatto finta di non vedere me nonostante stessimo camminando fianco a fianco.
Con la cartella che pendeva da una sola spalla salutava e strizzava l’occhio a qualunque essere dotato di un paio di tette. Irritata da non so cosa mi potevo solo imitare ad alzare gli occhi al cielo e a sbuffare di tanto in tanto.
«Che c’è?» domandò all’improvviso,non guardandomi e continuando a strizzare l’occhio a destra e a manca.
«Niente.» risposi fredda e in quel momento arrivammo in mensa e iniziammo a fare la fila per prendere il cibo; avevo già adocchiato un panino con hamburger,pomodori e uova.
«Non sembra niente.» mi scimmiottò ghignando.
Intanto venne il mio turno e presi il mio panino con una bottiglietta di coca cola.
‘Fanculo alla dieta.
Mi girai pronta a rispondere male a quell’idiota,ma quando alzai lo sguardo su di lui vidi che era impegnato a  guardare il culo di una ragazza con la minigonna.
Il motivo non lo so,ma m’incazzai ancora di più.
«Vaffanculo.» gli dissi,passandogli a fianco e dandogli una spallata che non lo mosse di un centimetro.
Un’improvvisa voglia di piangere causata sicuramente dal nervosismo come mi succedeva sempre s’impossessò di me,ma m’imposi di non farlo camminando a testa alta verso il tavolo dove ci aspettavano Jude e Liam –seduti vicini- e sedendomi di fronte a Liam.
Posai il vassoio e ingoiai il groppo in gola;quello stupido mi stava provocando ed io stavo cedendo alle sue cretinate e forse a lui sentendomi uno schifo.
«Hey,tutto bene?» mi sussurrò Jude,allungando la mano e mettendola sulla mia.
Annuii senza parlare,forse in un’altra situazione le avrei confessato che Malik mi piaceva e che ci restavo male per qualunque stronzata,ma dopo tanto tempo passato dietro ai miei capricci e quelli del cretino era arrivato il suo momento e non potevo rovinarglielo.
Intanto sentii la sedia al mio fianco cigolare quando Zayn si sedette.
Feci finta di niente e presi la bottiglietta di coca per bere un po’,dato che la gola mi si era seccata.
«Di solito le ragazze prendono l’acqua,la coca fa’ ingrassare,sai?» disse Zayn.
Feci finta di non sentire e quasi come lo facessi per dispetto mi scolai mezza bottiglietta,poi la riattappai e la posai,agguantando il mio panino che sembrava chiamarmi tanto che lo stomaco mi brontolava.
Lo avvicinai alla bocca e feci per morderlo,ma Zayn parlò di nuovo.
«Cazzo,quanto mangi! Sai,’sta roba è una bomba di calorie e visto che tu sei già un po’ tonda dovresti evitare,altrimenti per l’estate potrei usarti come canotto!»
A quelle parole lo stomaco si chiuse in una morsa stretta e gli occhi mi pizzicarono,avvertendomi delle lacrime che minacciavano di scendere.
Alzai il viso e guardai Liam e Jude,che stavano guardando sconvolti e a bocca aperta Zayn,poi guardai lui. Il suo ghigno mi faceva ancora più male.
Posai in fretta il panino nel vassoio,mi alzai e corsi verso il bagno.
Sentii chiamarmi da Jude ma non mi girai,avevo bisogno di stare sola.
 
Zayn’s pov
«Che c’è?!» domandai spazientito a Liam e Jude che continuavano a lanciarmi sguardi truci.
«Ma lo sai che sei uno stronzo?» sbottò Jude. Non l’avevo mai vista così arrabbiata.
Mi accigliai.
«Che ho fatto?» domandai.
«Zayn,non vorrei interferire,ma stai provocando Allison da quando stavamo venendo qua e per lo più le dai della grassa! Lo sai le ragazze quanto prendano sul serio quetsa cosa,anche se non è vero!» disse Liam.
«Stavo solo scherzando!» mi difesi,ed era la verità. Mi stavo solo divertendo a provocarla,anche quando avevo fatto finta di guardare il culo di quella ragazza, -che poi un bel culo ce l’aveva davvero..- volevo semplicemente vedere come reagiva,mi piaceva quando faceva la tosta,l’arrabbiata,ma se non l’aveva capito e se l’era presa non era mica colpa mia.
«Va’ da lei.» mi suggerì Liam.
«Cosa?!» domandai incredulo.
«Raggiungila,dille che ti dispiace e che stavi scherzando!» ripetè.
Scossi la testa ridendo ancora incredulo.
«Mai.»
 
**
 
Mi ero seduta tra i due lavandini posti di fronte alla porta d’uscita aperta in quel momento,ma non m’importava granchè.
Appena ero arrivata ero scoppiata a piangere e avevo raccoltole ginocchia al petto.
Zayn mi stava provocando da quando ci eravamo incontrati nei corridoi e aveva finito in bellezza.
Quando mi davano della grassa il mio stomaco si chiudeva improvvisamente ed ero capace di non mangiare per giorni,e quando succedeva mi sentivo così stupida a farmi influenzare dagli altri,ma non riuscivo a fregarmene.
Poi ora ci si metteva che mi ero accorta che quel cretino mi piaceva,ma che mi classificava grassa e forse lo ero,lo ero davvero.
Sentii i passi di qualcuno ma non osai alzare la testa fino a quando non sentii due mani sopra le mie.
In un primo momento m’illusi che fosse Jude,poi sperai fosse Zayn,ma lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere e quando alzai finalmente il viso mi accorsi che i miei calcoli erano giusti: era Anthony.
«Hey Allie,che succede? Perché piangi?»
Mi asciugai velocemente le lacrime.
«N-niente.» balbettai.
Mi guardò di sbieco.
«Non direi. Che ti succede?»
«Niente!» insistei. Non mi andava di raccontargli tutto perché sapevo di piacergli e non volevo scatenare una lite fra i 2.
Lui mi guardò e poi s’inginocchiò di fronte a me.
«Okay,non me lo vuoi dire,ma ricorda che qualunque cosa sia successa,tu sei una persona splendida,la più fantastica che abbia mai conosciuto!»
Sorrisi a quelle parole anche se sapevo che le diceva semplicemente perché aveva una cotta per me.
«Grazie.» dissi sinceramente.
Mi sorrise e mi porse le mani aiutandomi ad alzarmi,poi mi strinse in un abbraccio.
«Ti riporto di la.» sussurrò mettendomi una mano intorno alla spalla ed io lo lasciai fare,tornando man mano che avanzavamo in mensa.
 
Zayn’s pov
Avevo le braccia incrociate al petto ripensando a quello che mi avevano consigliato Liam e Jude: «Raggiungila!» Poveri illusi. Io,Zayn Malik,dovevo seguire Allison solo perché si era arrabbiata per una frase detta per scherzare? Anche no.
Eppure il pensiero continuava a riaffiorarmi nella mente spingendomi a farlo davvero.
Quasi convinto,mi girai per vedere quanto distava la mensa dal bagno,ma era più una perdita di tempo per dire a me stesso “coglione cosa cazzo stai facendo? Segui e consoli una ragazza?ma che ti succede?”,ma la mia coscienza si zittì appena la vidi rientrare con quello che Harry mi aveva raccontato avere una grande cotta per lei già da due lunghi anni e lei sapeva.
Le teneva una mano intorno alla spalla e lei non faceva niente,teneva le braccia incrociate al petto e gli occhi ancora lucidi puntati verso un punto indefinito.
«Non c’è bisogno che la raggiunga,si è già fatta consolare.» sputai con un sorrisetto amaro a Jude e Liam,sentendomi montare dentro una rabbia mai provata prima.
«E’anche passato un quarto d’ora,Zayn.non poteva restarsene li dentro per sempre.» rispose Jude.
«Si,e chissà perché non ha aspettato per farsi consolare da quello li,che è cotto di lei,d’altronde.»
Jude mi guardò,sorpresa che io sapessi.
«Ho i miei informatori.» aggiunsi,poi non parlai più perché lei tornò al tavolo,e non toccò più cibo.
 
**
 
Dopo cinque minuti che ero tornata al tavolo e avevo iniziato a parlare animatamente con Jude e Liam cercando di ritornare in me,ci alzammo per raggiungere la biblioteca.
«Zayn?» richiamò Liam l’amico,che da quando ero tornata fino a quel momento non aveva più spiccicato parola,ed era stato meglio così.
«Vi raggiungo tra cinque minuti» rispose quest’ultimo rimanendo seduto.
Appena arrivammo dentro c’erano già molti studenti e scegliemmo un tavolo più in disparte.
Jude si sedette vicino a me e Liam di fronte e tutti prendemmo il quaderno di telecomunicazioni,poi aspettammo Zayn che arrivò poco dopo e iniziammo a studiare.
Due ore dopo non avevamo ancora finito ed io avevo bisogno di prendere aria,perché ero esausta e debole,perché non avevo mangiato niente.
Stranamente stavamo studiando serenamente: Liam aiutava Zayn,che non mi diede più fastidio,né parlò e Jude aiutò me.
«Ragazzi,vado un po’ li fuori,continuate se volete.»
Feci un flebile sorriso a Jude e a Liam e uscii fuori sedendomi su una panchina,incrociando le gambe e respirando l’aria ormai primaverile che si respirava ormai a Londra con gli occhi chiusi,cercando di non pensare a niente,né a Zayn,né al cibo,né alla bulimia di cui ero stata vittima tre anni prima e in cui ogni tanto mi sembrava di risprofondare,o peggio a volte preferivo non mangiare proprio,fino a sentirmi male.
Qualche minuto dopo sentii qualcuno sedersi al mio fianco e aprii gli occhi trovandomi Zayn con un vassoio,-il vassoio che avevo lasciato in mensa- in mano,con dentro il panino e la coca.
«Tieni,ti ho portato il cibo. Prima non hai mangiato niente.»
«Non ho fame» risposi,guardando tutto tranne che lui.
«Devi mangiare,non puoi stare digiuna.» rispose e quasi sembrò preoccupato per me; peccato che non ci aveva pensato prima.
«Sono una bomba di calorie queste cose e siccome sono grassa devo evitarle,no?» dissi sarcastica,anche se l’ironia non c’era.
Lui si passò una mano sul viso.
«Dio Allison,stavo scherzando!»
Feci spallucce.
«Non m’importa.»
«Mangia.» mi ammonì.
«No.»
«Devi mangiare Allison!»
Mi girai furiosa verso di lui.
«Fatti i cazzi tuoi! Se voglio mangiare o meno sono cazzi miei e non tuoi,capito?»
Lui sembrò sorpreso ma non si scompose.
«Fai quello che cazzo vuoi,sei insopportabile.»
Si alzò lasciando il vassoio –che poi buttai nella spazzatura con tutto il cibo- sulla panchina e tornò dentro.
Dopo un po’tornai anche io dentro e finimmo di studiare.
La sera quando tornai a casa rifiutai la cena,dicendo a mamma che quel giorno avevo esagerato col cibo ed ero ancora piena e salii in camera mia buttandomi sul letto e prendendo il cellulare dalla tasca.
C’era un messaggio.
Zayn:
 
“Perché fai così?”
 
Non so se era preoccupato o curioso,ma fatto sta che non lo risposi.
Un’ora dopo me ne arrivò un altro:
 
“Rispondi,cazzo!”
 
Sgranai gli occhi sorpresa e decisi che avrei risposto:
 
“Fatti i cazzi tuoi,lasciami in pace.”
 
Posai il cellulare sul comodino vicino al letto e mi addormentai.

 
 

I’m back!
Con un ritardo ingiustificabile,vi dico solo che questo capitolo è stato un parto.
Diciamo che le cose fra me e questo ragazzo sono andate a rotoli; a lui ha iniziato a piacere la mia amica e diciamo che lei ci sta,all’inizio mi ha dato fastidio ma poi ho capito che è stata solo una cotta,e dire che aver condiviso un anno con lui fra scherzi,dispetti e litigate è stato fantastico è dire poco. Mi ha riempito le giornate,è stata più un’esperienza,forse una lezione di vita,non so, e non gli porto rancore.
Lo ringrazierò –se le cose con la mia amica andranno bene,di cui d’altronde non mi fido neanche più,perché è la seconda volta che lo fa…- soprattutto per avermi fatto impazzire e aver dato spettacolo davanti a tutta la scuola,dire che ci siamo divertiti da pazzi è poco.
Comunque,da questo capitolo in poi le cose non saranno più reali come prima ma romanzate,perché sinceramente non mi va di rovinare la storia con questo finale burrascoso e ingiusto e nemmeno voglio sospenderla o eliminarla perché mi ci sono affezionata,la storia –almeno quella!- rimane mia e sua,nostra,un’esperienza stupenda con lui,che non si potrà ripetere perché si sta diplomando e quindi sarà di mia fantasia.
Ah,visto che ormai sarà così,i capitoli compresi l’epilogo ne saranno 11,non voglio portarla per le lunghe perché vorrei chiudere questo capitolo al più presto,ma don’t worry,continuerò a intasare questo fan dum fino allo sfinimento!
Bene,torniamo al capitolo: qui le cose si fanno più serie ed entrano in ballo tematiche delicate,che non ho voluto approfondire,ma solo accennare.
Allison è stata vittima di bulimia tre anni prima ed ora quando qualcuno accenna a qualcosa preferisce fare il contrario,non mangiare; Ovviamente il nostro Zaynuccio cosa poteva saperne? Voleva solo provocarla,perché si,l’ha ammesso,lei le piace,non è come le altre!
..E tatààààn,è subentrata la gelosia! Eh Zaynuccio,nessuno è immune ai sentimenti!
Anthony continua a corteggiarla spudoratamente e ne coglie tutte le occasioni e Zayn si incazza.
Poooi. Avete capito Zayn cosa ci è rimasto a fare in mensa? A conservare il cibo di Allie per poi portarglielo! *Tenerello*
E’normale anche che lei abbia fatto l’acida,minimo io glielo avrei appiccicato in faccia il cibo! Uu
Okay,con questo mi dileguo.
Giuro che la settimana prossima aggiorno,lo prometto.
Ciao,ciao,ciao,amici addioooo,torneremo a giocar econ voooi,si con voooooi,okay bast. AHAHAHAAH
Alla prossima settimana xx

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Capitolo 9
*** Game over. ***


CAPITOLO NONO

Quando la mattina mi svegliai non trovai più messaggi di Zayn e ne fui sollevata. Mi lavai e vestii velocemente e quando mi guardai allo specchio vidi uno zombie. Decisi di non pensarci e mi avviai verso scuola rifiutando la colazione.
Mentre camminavo, arrivando quasi al cancello,mi accorsi di non sentirmi affatto bene:  la testa mi girava pesantemente e le gambe erano deboli come gli altri muscoli del corpo e sapevo che il motivo era il non aver toccato cibo dal giorno prima, ma forse aveva ragione Zayn: stavo diventando grassa ed era meglio smetterla proprio di mangiare.
Quando entrai nei corridoi e vidi tutti quegli studenti mi sentii mancare,ma mi trascinai fino all’armadietto al quale mi appoggiai con un braccio e cercai di calmarmi  respirando profondamente.
 

Zayn’s pov
Eccola, finalmente l’avevo trovata.
La stavo cercando da dieci minuti in tondo; la sera prima mi aveva risposto malissimo e forse era vero che era stata colpa mia ma doveva smetterla di essere così acida.
Era appoggiata all’armadietto e pensai che stesse massaggiando, così la raggiunsi mettendomi dietro di lei.
«Mi dici perché ieri sera mi hai risp..»
Non ebbi il tempo di finire la frase perché lei si girò e riuscii solo a vedere il suo viso bianco cadaverico e avere il riflesso di prenderla prima che perdesse i sensi tra le mie braccia.
 

Ero seduto vicino al lettino dov’era sdraiata Allison, su una sedia ormai quasi rotta, mentre il ticchettio dell’orologio dell’infermeria mi mandava in bestia, sembrava che il tempo non passasse più.
Sospirai e tornai a guardare Allison ancora priva di sensi, la mia mano stretta saldamente sopra la sua, come se sapessi che avesse bisogno d’aiuto ed io sentivo il bisogno di starle accanto.
Mi faceva strano vederla li, priva di parole, di solito non stava mai zitta e m’insultava sempre, e sinceramente preferivo quando lo faceva che quando stava così.
Un mugolio mi risvegliò dai miei pensieri avvertendomi che si era svegliata-
«Ehi.» le sorrisi, accarezzandole la mano con il pollice.
«Mmm..Malik, che cazzo ci fai qua?Non ti voglio vedere più!» disse stropicciandosi gli occhi con la mano e aprendoli poi.
Risi. Era tornata in lei.
«Sta’zitta stupida, che se non era per me chissà dov’eri ora!»
«Mi stai rinfacciando qualcosa, brutto cretino?»
Risi ancora più forte.
Mi era mancato il suo insultarmi per un giorno.
«No,però..»
«Sei un cretino.» Mi rispose lei interrompendomi e sentii le sue dita che s’intrecciavano alle mie, in un gesto ingenuo e involontario.
Guardai le nostre mani intrecciate e pensai quasi di scattare una foto: Zayn Malik che aveva la mano intrecciata ad una ragazza? Ma soprattutto ad Allison?
Lei sembrò accorgersi del gesto appena compiuto e cercò di ritrarre la mano, ma aumentai di più la stretta non permettendoglielo e la guardai negli occhi, volevo sapesse che non gliel’avrei lasciata, per quale motivo?non lo so.
Sembrò confusa ma non ritrasse più la mano ed io ne fui contento.
L’infermiera arrivò poco dopo e ci diede il permessi del preside di uscire dalla scuola, ed io avevo il compito di riaccompagnarla a casa.
Dopo qualche minuto nel quale si riprese, c’incamminammo verso l’uscita,andando alla mia Range Rover nera.
Non m’importava dell’interrogazione che avevo quel giorno, avrei fatto tutto per rivedere quella pazza isterica ancora attiva come i giorni precedenti e non più priva di sensi. Non so perché ma vederla in quello stato aveva fatto sentire male anche me, forse era solo semplicemente perché non l’avevo mai così.
Appena partimmo la guardai con la coda dell’occhio e vidi che aveva la testa sulla mano e guardava fuori il finestrino; era troppo debole.
«Sai dove abito?» mi chiese.
Mi voltai a guardarla.
«Si, lo so.»
Mi sorrise flebilmente e ritornò a guardare fuori il finestrino.
Arrivammo alle parti di Hyde Park, dove vicino si trovava un locale abbastanza carino.
Parcheggiai.
«Mi sa che hanno sbagliato a darti le indicazioni Malik, io non abito qua.»
La guardai e sorrisi.
«So troppo bene dove abiti, solo ,sei troppo debole e devi mangiare qualcosa.»
«Non ho fa..»
Non la feci finire che la fulminai con lo sguardo.
«Non voglio più sentire quella parola dalla tua bocca.» le dissi e lei si zittì.
Scesi dall’auto e aspettai che lo facesse anche lei, che mi affiancò qualche secondo dopo.
Con la mano continuai a tenere e a far girare le chiavi in un gesto nervoso che non seppi spiegare,mentre con l’altra circondai la schiena di Allison, avvicinandomi, anzi, appiccicandomi a lei.
Lei sussultò e cercò di ritrarsi e togliere la mia mano dal suo fianco, anche se continuavamo a camminare.
«La ditta appoggi è fallita.» disse mettendo la mano sulla mia e cercando ancora una volta di toglierla.
«Stai ferma, cazzo! Se ti lascio cadi a terra come una pera cotta, sei troppo debole per mantenerti da sola!»
Seh, la scusa..
«Ce la faccio!» urlò lei, e dire che stavamo dando spettacolo è poco.
Sbuffai e mi portai dietro di lei, circondandole la vita con entrambe le braccia e appoggiando la testa sulla sua spalla, facendo passi avanti senza fermarmi.
«Se non stai ferma continueremo a camminare così e ci prenderanno per una felice coppia di fidanzati..» la stuzzicai.
La sentii trattenere il fiato e poi sbuffare.
“Okey.”
Ridacchiai riportandomi vicino a lei e circondandole di nuovo la schiena.
A mio discapito dovevo dirlo: Allison era diversa dalle altre e a me piaceva così com’era: acida, determinata, decisa..e presto mia.
 

Allison’s pov
Entrammo nel locale e neanche quando ordinò due cornetti e due cappuccini mi lasciò.
Quando mi aveva messo la mano sul fianco mi ero come scottata e avevo cercato di toglierla,ma lui non me l’avevo permesso, e quando si era esso dietro di me circondandomi la vita il mio cuore aveva perso parecchi battiti e lo stomaco si era contorto.
Forse avrei dovuto ringraziarlo: era per merito suo se non ero svenuta in mezzo al corridoio ma tra le sue braccia, dovevo ringraziarlo anche per avermi stato vicino, perché per causa mia si era perso l’interrogazione di telecomunicazioni.
Quando un’ora prima mi ero finalmente svegliata e avevo trovato lui che mi stava vicino, con la sua mano sulla mia che mi accarezzava, la rabbia era svanita lasciando posto a una felicità che non mi sapevo spiegare; Trascinata da quest’emozioni avevo intrecciato le nostre dita e appena mi ero resa conto del gesto che avevo appena fatto ero sprofondata in una profonda vergogna e avevo cercato di ritrarre la mano,ma lui me l’aveva stretta di più.
Ora eravamo seduti uno di fronte all’altro a fare colazione in un silenzio imbarazzante.
«Senti, io..volevo chiederti scusa..»
Sgranai gli occhi sorpresa. Zayn Malik sapeva anche chiedere scusa?
«Ehm, si ,per ieri..Io stavo scherzando, non credevo che mi prendessi sul serio!»
«No,hai ragione,io sono grassa, è la verità.» risposi abbassando gli occhi e puntandoli nel cappuccino.
«Ma che cazzo dici Allison?»
«La verità..»
«Dio,ma ti senti quando parli? Non sei per niente grassa,sei formosa Allison, e non mi guardare così, non ti sto paragonando alle altre ragazze, sto facendo seriamente!»
«Ho avuto disturbi alimentari qualche anno fa.» confessai,così dal nulla.
Splanacò la bocca.
«Ne sei..ne sei uscita?» balbettò ed io non potei credere che stavo conversando per la prima volta civilmente con Zayn e gli stavo dicendo i miei segreti che solo io, Jude, Alex e Liz sapevamo.
«Si,ma ogni tanto mi sembra di rivivere tutto e inizio a non mangiare per giorni,il contrario di ciò che facevo prima..»
Sembrò ancora più sorpreso.
«Sai che è pericoloso? Non lo devi fare!» mi ammonì serio.
Sorrisi amaramente.
«So che è pericoloso. E’facile dire non lo devi fare quando ci sei dentro. Ci sono giorni in cui dici ‘io ce la posso fare’, ed altri in giorni che invece crolli.»
Una lacrima mi rigò la guancia e Zayn si mosse immediatamente,venendo vicino a me e prendendomi tra le braccia.
«Shh,va tutto bene, okay?»
Annuii contro il suo petto.
«E’tutto apposto, tu sei perfetta, non hai bisogno di far niente.» continuò ad accarezzarmi i capelli ed io a piangere tenuta stretta da lui.
Fine dei giochi.
Game over.
Aveva abbattuto il mio muro.
Uscimmo da quel locale praticamente appiccicati da come eravamo abbracciati.
Quando arrivammo alla macchina ci fermammo e lo abbracciai di nuovo, spontaneamente.
Lui mi circondò la schiena tenendomi stretta.
«Va meglio ora?» sussurrò.
Annuii e lui mi sorrise, poi mi diede un bacio sulla fronte.
«Andiamo,dai.»
Salimmo in macchina e il viaggio fu silenzioso, ed eravamo entrambi imbarazzati.
Quando arrivammo davanti casa mia mi sentii in dovere di ringraziarlo.
«Beh, grazie..»
«Che grazie, ora devi pagarmi!»
Lo guardai perplessa e lui scoppiò a ridere.
«Stavo scherzando! Però in un modo potresti ringraziarmi!»
Inarcai le sopracciglia pronta a sentire una sua stronzata.
«Cioè?»
«Dammi un bacio.» sorrise e si avvicinò a me e il mio cuore iniziò a battere forte.
Lo spintonai.
«Vaffanculo idiota.» dissi, e scesi dalla macchina udendo la sua risata in sottofondo e non potei fare a meno di ridere anch’io.
Che idiota che era.
 

I’m baaaack!
Lalalala siamo arrivati al penultimo capitolo, la settimana prossima l’ultimo,e l’altra l’epilogo hjfgdik
Okay, passando alle cose essenziali, lol, il capitolo si chiama game over proprio perché Zayn ha buttato giù tutti i muri di Allison.
In un modo insolito ha buttato giù le sue difese e anche Allison non si capacita che tra tanti ci è riuscito proprio lui.
Eh beh, è la vita!
Detto questo mi dileguo,ci sentiamo la settimana prossima!
Baaci xx

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Capitolo 10
*** Can I have this dance? ***


CAPITOLO DIECI

Una settimana dopo era tornato tutto normale: io e Zayn avevamo ripreso a bisticciare; Jude e Liam continuavano a frequentarsi ed Anthony aveva preso a farmi una corte spudorata.
Sia io che Zayn non avevamo più parlato di quel giorno ed io avevo raccontato tutto a Jude.
«Cosa ne pensi?» le avevo domandato.
«Che vi piacete!» aveva risposto lei.
«A ME piace.» e Jude rise.
«Che ti ridi?»
«Si nota che vi piacete entrambi.»
«Si, per questo al posto di rotolarci tra le lenzuola ci rotoliamo su un campo di box.» avevo scherzato.
Lei aveva risi e scosso la testa.
«Vi abbiamo visti.»
«Che?»
«Quando ti sei sentita male dopo un po’ siamo usciti anche noi perché la professoressa di telecomunicazioni era assente e anche quando mi hai raccontato tutto già sapevo. Io e Liam siamo passati per di la e abbiamo visto com’eravate abbracciati, e credimi, quello non era un abbraccio da nemici, né amici.»
Sbattei le palpebre.
«Nah, ti stai facendo i film mentali!» la liquidai con un gesto veloce della mano, mentre invece il mio cuore faceva le capriole.
Lei scosse la testa.
«Assolutamente no.» affermò decisa.
In quel momento invece ero nel corridoio diretta verso il bagno, quando Anthony che era fuori la porta della sua aula mi fermò.
«Allie, come stai?»
«Ehi, bene!» risposi con un sorriso di circostanza, mi stava davvero scocciando.
«Senti, stasera c’è una festa qui e..»
Ma non finì di parlare, perché un certo Zayn Malik passò esattamente in mezzo a noi due dando una spallata non molto debole ad Anthony, che andò a finire due passi indietro.
«Che cavolo fai, cretino?» sbottai. «C’è un corridoio intero per passare!»
Lui ghignò.
«Scusate, ho interrotto qualcosa?»
«Veramente si!» ringhiò Anthony.
«Oh, continuate, ora vado via.» disse con un tono da presa in giro e si allontanò.
«E’ insopportabile!» esclamai. «Dimmi pure.» e incrociai le braccia al petto.
«Ecco si, ti stavo chiedendo se stasera vuoi..»
«Allison?» la voce di Zayn interruppe di nuovo Anthony.
«Cazzo, ti levi di torno?!» sbottai infuriata.
«Prima ti devo dire una cosa.»
«Dopo.» risposi inespressiva e tornai a guardare Anthony, aspettando che continuasse.
«No, ora.» non demorse.
«Puoi anche dirla davanti a lui, allora.»
Fece spallucce e annuì.
«Stasera c’è la festa di fine qua a scuola, ti va di venire con me?»
Diretto e semplice.
Il cuore ricominciò a correre troppo velocemente.
Feci spallucce per dissimulare.
«Visto che non ho un accompagnatore, si. Ma solo per questo motivo Malik, non farti strane idee.»
Fece un sorriso a trentadue denti.
«Ti passo a prendere alle nove.» e si allontanò.
Cercai di calmare i battiti troppo veloci e mi rigirai verso Anthony.
«Ecco, puoi dirmi tutto ora.»
«Penso che sia inutile.»
Sbattei le palpebre.
«Perché?»
«Volevo chiederti io di venire alla festa stasera..»
«Oh, io.. Scusa, non ci avevo pensato che volessi dirmi questo..»
«Invece Zayn si. Non hai notato che lo ha fatto apposta? Già è la quarta volta in questa settimana che rompe le palle e non so il perché!»
«Lo sai che è fatto così, lo fa con tutti! E.. davvero, scusami!»
«Non ti preoccupare, ci vediamo stasera dai.»
Gli sorrisi e quando dieci minuti dopo ritornai in classe lo raccontai a Jude che scoppiò a ridere.
La guardai perplessa.
«Ah, ma non lo sai?»
 «Sapere cosa?» domandai confusa.
«Zayn sa che Anthony ti corteggia, me lo disse l’altra volta. Ecco il motivo di tutto, è geloso e siccome si è accorto della proposta che Anthony voleva farti è stato più veloce lui!»
«Giuro che stasera lo uccido!»
«Ma dai, questa è la dimostrazione che prova qualcosa per te! Non l’ha mai fatto con nessuno. Ah, comunque io vado con Liam al ballo!»
Ignorai la prima parte della frase.
«Sono così felice per te!»
Mi abbracciò ed io capii che erano cotti tanto quanto io ero cotta di Zayn.
 
Per la festa indossai un jeans normale, un paio di tacchi alti neri e una maglietta nera e grigia abbinata alla borsa grigia.
Quando Zayn mi venne a prendere ed entrai in macchina iniziammo a litigare per quello che era successo la mattina e solo quando arrivammo e scendemmo dall’auto la smettemmo e mi resi conto di quanto fosse perfetto: capelli fatti con la solita cresta, pantaloni neri e camicia bianca abbinata alle air force.
Quando entrammo nella sala tutti gli occhi si posarono su di noi: era abbastanza insolito vederci vicini senza scannarci.
Trovai tra la folla Jude e Liam e corsi a salutarli affiancata da Zayn. Con mia grande sorpresa notai le loro mani intrecciate e gli feci le mie congratulazioni.
Scorsi tra la gente Anthony che mi salutò e venne verso di me, ma Zayn se ne accorse e mi trascinò a ballare.
«Sei uno stronzo!» lo apostrofai.
«Lo so!» rispose sorridente.
Dopo un paio di balli entrambi ci sedemmo sul divano.
«Vado a prendere qualcosa da bere, vuoi?» cercò di urlare Zayn al di sopra della musica.
«No, grazie.»
«Okay. Torno subito , sta’ attenta.»
Alzai gli occhi al cielo mentre lo osservavo allontanarsi. Sembrava mio padre!
 
Zayn’s pov
Arrivai vicino al bancone mettendomi in coda.
Cazzo, ma tutta quella gente proprio in quel momento doveva bere?
Dopo dieci minuti riuscii finalmente a fare tre passi avanti ritrovandomi secondo.
Sbuffai guardando l’orologio e mi girai verso il divano dove era ancora seduta Allison. Sorrisi divertito, quella sera era ancora più bella del solito, ma non gliel’avevo detto perché eravamo stati tutto il tempo a litigare e poi anche un po’ per orgoglio.
In quel momento partì un lento e vidi dall’altra parte della sale quel coglione di Anthony che l’attraversava guardando con un sorriso vittorioso Allison; il mio sorrisino sparì lasciando posto alla rabbia e una fastidiosa morsa allo stomaco: sapevo cosa voleva chiederle.
Intanto al bancone era arrivato il mio turno, ma quello che mi limitai a fare fu guardare con una smorfia il barman come se potesse capirmi ed appoggiarmi, ma lui mi guardò giustamente confuso.
«Allora?» domandò spazientito.
Gli lanciai un’ultima occhiata e mi precipitai senza risponderlo verso Allison e il coglione.
«Andiamo a ballare?» le chiesi a bruciapelo appena arrivai, dando una spallata al coglione.
Probabilmente se mi avesse sentito Harry mi avrebbe preso in giro a vita: chi aveva mai ballato?
Che poi è risaputo: i ragazzi fighi non ballano!
Ma in casi estremi, estremi rimedi, no?
Anche Allison mi guardò stralunata.
«Veramente gliel’ho chiesto io!» intervenne scocciato il coglione.
Lo guardai male.
«Il suo accompagnatore sono io e lei balla con me.»
«Decide lei con chi ballare!» rispose a tono.
Ma chi credeva di essere?
«Balla con me.» dissi e per ribadire il concetto le tesi la mano che afferrò facendola alzare e attirandola a me, fermano la mano sul suo fianco.
Lei sussultò e continuò ad assistere al nostro battibecco.
«Ma che problemi hai, amico?» disse con fare minaccioso quel cretino avvicinandosi.
Lasciai Allison e mi avvicinai di rimando.
«Zayn..Zayn.» mi richiamò quest’ultima.
Mi girai a guardarla.
«Ci lasci un attimo soli?»
Feci per ribattere ma mi fermò.
«..Per favore!»
Lanciai un’ultima occhiataccia a Anthony e mi allontanai, ma tanto poco da poterli tenere d’occhio.
 

**

 
Mi sedetti sul divano con Anthony, decisa a spiegargli che non mi piacesse.
«Senti..» cominciai.
«Lo so, scusa, non dovevo reagire così, dovevo lasciarlo perdere!»
Scossi la testa.
«No, ecco, vedi.. E’ un po’ di tempo che so che hai una cotta per me..»
Sembrò andare a fuoco,ma continuai.
«E mi dispiace dirtelo, ma per me sei solo un amico. Niente più di quello..»
Lui si alzò all’improvviso e riuscì a vedere l’ira nei suoi occhi.
«E chi è più di un amico per te, Allison? Chi? Zayn? Perché voi ragazze vi innamorate sempre degli stronzi, eh? Avete dei ragazzi dietro che non vi farebbero mai del male ma voi di chi vi innamorate? Degli stronzi! Brava, brava davvero Allison!»
Mi fece un finto applauso.
«Anthony, io..» dissi sconvolta dalla verità di ciò che aveva detto.
«Tu niente Allison! Vai pure dal badboy, poi non venire a piangere da me quando ti ferirà!»
E detto questo se ne andò lasciandomi di sasso.
La canzone finì e partì un altro lento, sotto i fischi di alcuni ragazzi che non avevano particolarmente voglia di ballare canzoni per loro ‘depresse’.
Zayn si avvicinò.
«Mi concedi questo ballo?»
Annuii e afferrai la mano che mi aveva teso,facendomi trascinare in pista.
Con non poco imbarazzo gli attaccai le mani dietro il collo e lui sui miei fianchi, avvicinando i nostri corpi.
Imbarazzata, guardavo tutto ma non lui.
«Che voleva quel coglione da te?» domandò.
Feci spallucce.
«Tu gli piaci!» disse con un tono quasi accusatorio.
«Si, lo so.» affermai tranquilla, guardando le luce al neon attaccate al soffitto.
«E lo assecondi?!» continuò con quel tono.
Lo guardai finalmente in faccia e vidi i muscoli del suo viso contratti.
«Gli ho appena detto che non mi piace, rilassati!» risposi sbalordita.
I suoi lineamenti si ammorbidirono e poi sorrise.
«E lui che ti ha detto?»
«Beh, diciamo che mi ha indirettamente mandata a quel paese..»
Lo sentii di nuovo irrigidirsi e togliere le mani dai miei fianchi, e capii subito che aveva intenzione di litigare con Anthony.
«Hey, hey!» lo ammonii, sciogliendo le mie mani dal suo collo e mettendole sulle sue che cadevano a penzoloni, riportandole dietro la mia schiena, avvicinando inconsapevolmente i nostri visi.
Riportai di nuovo le mani dietro il suo collo.
«Che c’è? Sei geloso?» lo provocai con un sorrisetto sghembo, aspettandomi una sfuriata indispettita da parte sua.
«Terribilmente..» esclamò invece sorprendendomi.
Il cuore presa la rincorsa e lo stomaco si rigirò.
Sbattei le palpebre quando si avvicinò ulteriormente.
«Ho bisogno di prendere un po’.. Un po’ d’aria..» balbettai,  strisciando via dalla sua presa, ma mi bloccò quando raggiunsi il centro della pista.
La stretta era salda e dovetti girarmi per trovarmelo a pochi centimetri dal viso, con quegli occhi stupendi che sembravano leggermi dentro.
Sussultai.
«Che..Vuoi?»
«Mi piaci. Mi piaci terribilmente, più del dovuto. E ho voglia di baciarti in questo momento, fregandomene di tutto e tutti.»
Deglutii cercando di darmi un contegno e di non rivelare niente.
«Anche tu mi piaci terribilmente, più del dovuto..» dissi tremante.
E menomale che non dovevo confessare niente!
Sollevò le sopracciglia come se si aspettasse che dicessi altro ed io non esitai ad accontentarlo.
«E anche io ho voglia di baciarti qui, davanti a tutti.»
Lui mi sorrise, uno di quei sorrisi mozzafiato, e mi circondò la schiena con le braccia attirandomi a lui e le mie braccia si legarono irrimediabilmente dietro il suo collo.
Ricambiai il sorriso anch’io con il cuore che mi batteva a mille e ci guardammo negli occhi prima che lui annullasse le distanze.
In quel momento sparì tutto il mondo e quando approfondimmo il bacio sentimmo gli applausi di tutta la palestra in sottofondo e Zayn sorrise sulle mie labbra, prima di staccarsi e sussurrarmi «Hai visto che ci amano tutti? Siamo perfetti insieme!» e ritornò a baciarmi di nuovo.
Si, eravamo perfetti insieme e finalmente mi sentivo completa insieme a lui.

 

I’m baaaaaack!

Con un po’ di ritardo, ma sono arrivata!
Niente da fare, la puntualità proprio non è il mio forte, ma che ci posso fare? Çç
Spero che mi perdoniate con questo ultimo capitolo, che a me piace davvero tanto tanto *fa la modesta*
Mi sono affezionata a questa storia anche se ad un certo punto ho dovuto romanzarla un po’ perché non era più la mia, ma per chiudere in bellezza questa cosa qui voglio dirvela: quel ragazzo ha lasciato la mia amica (di cui non importava niente, visto che ogni volta che uscivamo stava sempre vicino a me e scherzava con me! :O) e ha iniziato a contattarmi. Alla fine mi ha chiesto due volte di uscire. Che bello direte voi, no? Eh beh, mi dispiace deludere le vostre aspettative, gli ho detto di no tutte e due le volte. Probabilmente se non avesse fatto il cretino con la mia amica, cosa che aveva fatto sicuramente per avvicinarsi a me, poteva esserci una possibilità, ma ha preferito incasinare le cose ed ora ne ha ricevuto le conseguenze! Ora quando ci incontriamo ci salutiamo per strada, siamo rimasti ‘amici’ ovvero conoscenti a questo punto. Mi dispiace solo che non ci sarà a settembre, non potrà riempirmi l’anno, ma meglio così, visto che voglio impegnarmi davvero l’anno prossimo e non cazzeggiare!
Beh, belle fanciulle, ho ricevuto anche io in un modo particolare e con soddisfazione il mio ‘lieto fine’ in questa situazione.
Alla fine è stato lui ad essere rifiutato!
HA,U CLOWN!
Godetevi il prologo (che non avrà note d’autrice) che arriverà a giorni e..Allison e Zayn vi vogliono bene e ringraziano di tutto!
 
GRAZIE PER LA FIDUCIA.
VI VOGLIO BENE.

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Capitolo 11
*** Epilogo. ***


EPILOGO
 
Sono passati esattamente ventiquattro mesi dalla prima volta che ci siamo parlati, ovvero, scontrati. Sono passati ventiquattro mesi da quando è iniziato l’inferno, che poi si è trasformato in paradiso. Sono passati ventiquattro mesi da quando quella chiacchierona della mia amica ha aperto troppo la sua boccaccia. Sono passati ventiquattro mesi da quando io e Zayn siamo insieme. Per i festeggiamenti nessuna cena fuori, nessun mazzo di rose, nessun anello o solitario, tantomeno una proposta di matrimonio, ma solo la casa che condividiamo da almeno quattro mesi, una pizza e un film alla tv, che per l’esattezza non stiamo nemmeno guardato, impegnati a coccolarci.
Io e Zayn siamo una coppia strana: su 31 giorni litighiamo 25, ma la cosa bella è che la discussione finisce sempre con il far l’amore, sussurrandoci parole di scuse o dolci.
Nonostante tutti gli ostacoli che ci sono stati, partendo dai miei fantasmi, Zayn mi è stato sempre vicino, mi ha aiutato pian piano a superarli e a farmi capire che è ora di lasciarmi il passato alle spalle.
Lo stesso ho fatto io con lui. Ebbene si, anche Zayn Jawaad Malik, l’arrogante, il prepotente, il bellissimo e perfettissimo ragazzo dell’istituto High City, aveva dei demoni che non lo facevano vivere in pace: è stato abbandonato a quattro anni, in condizioni pietose, quasi moribondo, in ospedale, adottato poi da una famiglia che lo ha accolto a braccia aperte. Mi ha confessato che avrebbe preferito essere un nerd brufoloso che avere le somiglianze di quegli sciagurati che lo hanno maltrattato e poi abbandonato senza pietà. Inutile dire che ho pianto insieme a lui a questo racconto, dopo qualche mese dall’inizio della nostra storia. Ha aspettato tanto perché aveva paura di farsi del male, ma poi si è fatto forza e me lo ha raccontato.
Una coppia di pazzi, così ci definirebbe la gente se sapesse dei nostri demoni, ed è così in effetti che ci hanno definito quando hanno scoperto che andavamo entrambi dallo psicologo. A sostenerci sono stati soprattutto la mia famiglia e la sua ormai da anni e Jude e Liam, che ci sono sempre stati vicini e continuano ad esserci.
A due anni dall’inizio della nostra storia, posso affermare che alla domanda ‘l’ultimo anno di scuola è stato l’inferno o il paradiso?’ risponderei fermamente: IL PARADISO, perché è li che ho incontrato l’amore della mia vita, o almeno è quello che penso io e ciò che lui mi ripete sempre.


 
Con amore, Allison e Zayn.

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