Un'amore stupendo

di HazzaStyles69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo conobbi così… ***
Capitolo 2: *** Si presentò ***
Capitolo 3: *** Era già cambiato ***
Capitolo 4: *** Era ormai Natale ***
Capitolo 5: *** Ritornò da me... ***
Capitolo 6: *** Mi raccontò di lui... ***
Capitolo 7: *** Avevo paura che mi lasciasse sola... ***



Capitolo 1
*** Lo conobbi così… ***


Ero in primo superiore quando ho capito che ero sola…
Nella mia scuola c’erano tre categorie di ragazzi, quelli che non ti salutavano, quelli che facevano finta di esserti amici, per poi prenderti in giro alle spalle, e quelli che ti guardavano facendo un mezzo sorrisetto per poi girarsi dall’altra parte…
La mia vita non era perfetta…Non avevo giochi, mio fratello più piccolo me li aveva rotti tutti, e non avevo un mio spazio personale perché dovevo badare sempre a mia sorella Sophie…
Non avevo un buon rapporto con i miei genitori perché ero molto ribelle…Andavo a scuola con vestiti che non facessero vedere alla gente che c’ero…Ascoltavo musica, nell’ora di algebra, e all’ultimo banco vicino a me non c’era nessuno…
Passarono cinque mesi dall’inizio della scuola e io ancora non avevo nessuno con cui parlare…
Poi ecco che un giorno entrò il preside:
-Buongiorno ragazzi!-
Ridicolo come sempre ci salutò con molta finzione…
-Voi sapete che in questa scuola è da tanto tempo che non viene qualcuno di nuovo, bene ecco oggi c’è qualcuno che vi voglio far conoscere!-
Occhi marroni, capelli castani e l’aria da duro…La professoressa si alzò in piedi, in segno d’affetto:
-Oh! Bene!-
Sospirò felice…
-Come ti chiami ragazzo mio?-
-Leon, Leon James!- Disse lui con molta curiosità…
-Bene Leon! Io sono la professoressa Katia Amarini e insegno algebra! Prego accomodati!-
L’unico banco vuoto che c’era, era il mio, così si sedette con molta cautela vicino a me…
-Piacere Leon!- Mi disse nell’orecchio…
-Piacere Miley!- Gli risposi…
Dopo di che ascoltammo il preside:
-Mi raccomando ragazzi trattatelo bene! Arrivederci!-
E se ne andò con quell’aria da imbranato come sempre…

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Capitolo 2
*** Si presentò ***


-Bene ragazzi!- Ci disse la professoressa con il sorriso stampato in faccia… -Ora gli parliamo di noi cominciando da Barberi e finendo poi con Cyrus!- Barberi, Fiocchi, Damina, Gioia, Neve, Fino, fino ad arrivare a me! -Cyrus!- Mi chiamò -Alzati e presentati!- Mi disse Mi alzai e con cautela mi guardai intorno…Molti cominciarono a ridere e io con lo sguardo vuoto cominciai a parlare.. -Ehm, mi chiamo Miley, sono una ragazza- Non feci in tempo di finire la frase che subito: -Stupida e sola?- Disse Giorgia Damina con molta arroganza mentre scoppiò una risata! -Smettila Damina!- Aggiunse la professoressa -Prego continua Edison!- Mi disse con gentilezza… -Sono una ragazza timida, sola, che ha bisogno di un amico vero, che ha bisogno di qualcuno che si possa fidare di lei, che ha bisogno di un po’ di rispetto come tutte le altre persone normali al mondo si meritano!- Urlai contro i miei compagni arrabbiata… -Ti capisco- Mi fermò Leon! -E’ successo anche a me tante volte, il problema è che la gente non si rende conto di quello che fa e di quello che dice e tante volte ci si soffre per questo!- Finì… -Comunque sono Leon, un ragazzo come tutti gli altri, a volte ignorante, a volte dolce, e come Miley voglio il rispetto che anche io darò a voi, e non voglio che qualcuno soffra perché è solo o perché viene preso in giro…Non conosco Miley, ma capisco che è una ragazza che non vi ha fatto niente, e non si merita questo come nessun’altro al mondo!- Mi difese innervosito… -Grazie- Gli Sussurrai nell'orecchio -Di niente- Mi rispose -Bene!- Ci bloccò la professoressa.. -Ora però cominciamo con la lezione!- Aggiunse…

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Capitolo 3
*** Era già cambiato ***


Erano le 10.30 e in quel momento c’era la pausa… Lui si alzò e andò dagli altri ragazzi a fare conoscenza, quando lo vedo ritornare al posto vicino a me: -Che hai?- Mi chiese triste… -Niente, sto sempre sola nella pausa, e ascolto musica, almeno lei mi fa compagnia.- Gli dissi con uno sguardo serio… Mi guardò, si avvicinò e mi disse dolcemente: -Ci sono anch’io ora- Dopo di che se ne ritornò dai ragazzi… Nell’ora di scienze naturali, mentre facevo disegnini sul mio quaderno, mi arrivò un bigliettino: -Vedi di toccarlo e ti ammazzo! Con affetto Barberi- Federica Barberi era la più bella della classe e me lo aveva scritto per farmelo apposta…Ma non feci leggere niente a Leon o sarebbe successo di tutto…Mancai per tre giorni, e quando tornai lui già era diverso: -Dove eri finita Miley?- Mi domandò con arroganza, mentre faceva il cretino con gli amici...Ma non gli risposi, e me ne andai al mio posto… -Cos’hai?- Aggiunse -Con chi ti sei messo?- Gli chiesi nervosa… -Si vede tanto è?- Mi disse con stupore -Con chi?- Gli domandai… -Barberi Federica… Ma dov’è il problema?- Mi domandò stupito…Mi girai e non gli parlai più per settimane… Dopo aver passato un mese al banco con lui, Barberi continuava ancora a mandargli bigliettini…Così stanca alzai la mano: -Si Alice! Dimmi- Mi chiese la prof con gentilezza -Posso essere spostata al posto di Barberi?- Gli chiesi arrabbiata! -Perché?- Aggiunse lei… -Sto vicino a qualcuno con cui non dovrei stare- Dissi io girandomi verso Leon! -Certamente!- Mi disse tranquilla… Mentre mi alzai per cambiare posto, Leon si alzò in piedi, sbatté il pugno sul banco e aggiunse: -No No! Tu non vai da nessuna parte!- -Mentre sei con i tuoi amici fai l’arrogante, e quando vedi che ti faccio qualcosa io fai l’amico? Mi dispiace ma non ci sto’!- Gli dissi con tono fermo e deciso andandomene al mio nuovo posto…

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Capitolo 4
*** Era ormai Natale ***


Passarono due mesi, ed era già inverno…Ero malata da un pezzo ma nessuno mi chiamò per dirmi cosa avessi…Neanche lui…Gli mandai un messaggio: -Ciao Leon James! Ti ricordi di me o ti sei già dimenticato?- Ma non mi rispose…Passarono due settimane, ed io ero ancora a letto malata…Non sapevo se Leon avesse letto il messaggio oppure no…Non sapevo se stava male, bene, o se semplicemente non mi voleva parlare…Di colpo mi arrivò un messaggio… -Ciao Miley Cirus! Certo che mi ricordo di te! Veramente sei sempre nei miei pensieri…Ancora non capisco perché hai avuto quella reazione con me…Comunque io sono partito per la Spagna perché devo passare il Natale con i miei parenti penso di ritornare dopo le feste…- Di colpo mi alzai in piedi e andai a vedere quanto mancava alla fine delle feste, quando mi arrivò un altro messaggio… -Comunque come te la passi lì?- Mi domandò… -Sono malata da un sacco di tempo dovrei guarire a giorni…Non sapevi niente?- Gli chiesi incuriosita… -Si lo sapevo, e ti chiedo scusa ma Federica non mi ha fatto chiamare, dice che tu non mi meriti, e poi mi aveva detto che eri guarita…- -E tu dai ascolto a lei! Ah si scusa è la tua ragazza! Non mi ero ricordata…Non voglio perderti di nuovo ma se credi a lei invece di sentirmi di persona penso proprio che non mi meriti…Buon Natale!- Non mi rispose più…Forse era arrabbiato, o forse gli costava troppo rispondermi! Alla vigilia aspettavo sue risposte, ma passarono i giorni e non lo sentì più…

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Capitolo 5
*** Ritornò da me... ***


Finirono le feste e dopo l’ultima volta non lo sentì più, ma me ne fregai e andai a scuola…
Incamminandomi in classe, incontrai Barberi che mi fermò:
-Ciao brutta racchia! Come hai passato le vacanze malaticcia?- Mi disse con arroganza…
-Lasciami in pace! E comunque le ho passate meglio di te!- Gli risposi arrabbiata…
-Sentitela! Guardate come si rende ridicola davanti a tutti noi!- Urlava mettendomi in imbarazzo…
-Senti cosa buffa, lascia in pace Leon o ti uccido! Intesi?- Me ne stavo per andare, quando:
-No!  Miley aspetta!- Leon mi chiamò da lontano bloccandomi…                
-Fede cosa fai? Perché la tratti così?- Gli domandò arrabbiato…
-E’ stata lei a cominciare, ti prendeva in giro e così ti ho difeso!-
-No Federica! Questa volta non mi inganni, ho visto tutto dall’inizio!- Gli disse stringendomi forte…
-Ah! Ora la difendi anche? Che vorresti fare, lasciarmi?-
-Si! E’ Finita! E non dire più niente a Miley, o te la vedrai con me! Intesi?-
-Senza parole Leon… La difendi come se fosse la tua ragazza! Incredibile…-
-Lo è!- Disse dolcemente dandomi un bacio sulla guancia…Barberi se ne andò piangendo con finzione, si vedeva che non gli interessava niente di Leon, e che voleva stare con lui solo per fare bella figura e perché è bello…Così mi girai verso lui e gli domandai:
-Perché l’hai fatto? Eri felice con lei!-
-Non ero felice! Non ero affatto felice, l’unica cosa che mi rendeva felice quando stavo con lei, era il pensiero di te, sempre…L’ho fatto perché sei l’unica ragione che ho per vivere!-
Mi disse…E ci incamminammo verso la nostra classe…Rimanemmo tutto il tempo insieme, senza lasciarci mai…
-Buongiorno ragazzi! Oggi sposteremo tutti i posti!- Ci disse la prof, mentre guardavo Leon sperando di stare proprio vicino a lui…
-Bene cominciamo con la prima coppia!- Barberi con Neve, Fiocchi con Damina, fino a che mancavano quattro posti, io, Leon, Gioia, e Fino…
-Io voglio come compagna Nata Gioia!- Disse Marco Fino alla professoressa…
-Bene! James e Cyrus accomodatevi prego!-  Così noi ci sedemmo al secondo banco della prima fila, dietro Barberi e Neve e davanti Gioia e Fino...

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Capitolo 6
*** Mi raccontò di lui... ***


In un instante da due estranei siamo passati a migliori amici, tanto che non ci staccavamo più l’uno dall’altro...Quella mattina dopo le lezioni mi riaccompagnò a casa…Era ormai pomeriggio quando:
-C’è qualcosa che non sai su di me Miley! Meglio che ci sediamo!- Mi spaventò…
-Cos’hai? Mi spaventi così!- Gli risposi sedendomi sul muretto…
-Sai la mia vita non era così perfetta… Non avevo amici, la mia vita era una sfiga continua, e non ero accettato da nessuno… Un giorno camminando per strada incontrai tre ragazzi che si stavano bevendo un birra mentre fumavano…Ero solo e non avevo nessuno che mi potesse difendere, erano ormai ubriachi fradici quando mi portarono in quel vialetto e mi obbligarono a drogarmi… All’inizio mi ero ripromesso di non rifarlo, ma poi diventò un’ossessione per me…Passarono giorni, mesi, anni e non riuscivo a smettere, e più passava il tempo, più ero diverso…-
Mi disse mentre pian piano gli scese una lacrima che sfiorò la sua bocca…
-Continui ancora adesso? Cioè sei diverso da come dici!- Gli dissi piangendo insieme a lui…
-Non so come dirtelo...!-
-Tu dimmelo e basta! Devo sapere!-
-Ho paura!- E mi prese la mano tenendola stretta..
-Allora.. Continui o hai smesso?-
-Se ti dicessi quello che veramente ti serve??-
-Dai!-
-Tu sei importente e non ti serve sapere quello che tu vuoi...-
-Non mi serve...-
-No. Non ti serve affatto...-
-Ok...-
-Ora è tardi, io devo andare a casa, mia madre mi starà aspettando…- E mentre si incamminò a casa sua lo fermai...
-Leon aspetta!- Urlai per fermarlo…
-Dimmi, accetto qualsiasi cosa…- Mi disse…
-Non lasciarmi mai sola, sei l’unica speranza che ho di vita…- Mi corse incontro e mi baciò mentre una lacrima scendeva, dopo di che se ne andò…
Quella stessa sera cercai di chiamarlo più volte ma non mi rispose mai…Preoccupata lo cercai dappertutto, nel nostro posto segreto, davanti scuola, in tutti i vicoli possibili, e a casa sua… Ma non c’era…Corsi a casa piangendo, mi buttai sul letto e abbracciai forte il cuscino addormentandomi…

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Capitolo 7
*** Avevo paura che mi lasciasse sola... ***


La mattina dopo, ancora con il trucco sbavato sotto gli occhi, andai a scuola…Durante tutto il percorso non smisi un attimo di piangere, ma quando mi trovai davanti il portone della scuola mi asciugai le lacrime, mi feci coraggio e andai in classe… Mentre camminavo per i corridoi, vidi Damina e Gioia che consolavano Barberi, mentre piangeva a dirotto… Notai che molti amici di Leon erano tristi, e lui non c’era… Corsi in classe, e la professoressa aveva lo sguardo turbato…
-Professoressa, sa niente su Leon?-Gli chiesi mentre scoppiai a piangere…
-Oh! Non sai niente- Mi disse mentre cominciò a piangere anche lei…
-Piccola mia, voglio bene a tutti i ragazzi, Leon è un bravo studente, forse il migliore ma non voglio che tu soffra…- Mi disse mentre i miei compagni si sedettero…Nessuno disse niente e Barberi continuava a piangere…Me ne andai a posto e aspettai che la professoressa ci informasse di qualcosa…
-Bene Ragazzi…Faccio molta fatica a dirvelo ma lo devo fare…Ieri alle 18.40 mentre Leon si incamminava a casa, non si sa chi o come, qualcuno lo ha aggredito e rischia di non farcela…Mi dispiace ragazzi…- Disse abbassando la testa…
In una frazione di secondo mi sentì bruciare dentro, come se mi fosse caduto il mondo addosso…Mi alzai di botto buttando la sedia per terra, e corsi via piangendo disperatamente…
-Dove va signorina Edison!- Mi disse la professoressa urlando
-Leon ha bisogno di me ora più che mai!- Corsi via senza ascoltare quello che mi dicevano…
Arrivata all’ospedale chiesi dove si trovasse Leon e di corsa con le loro indicazioni andai da lui…C’erano tutti i parenti li fuori, e io ero l’unica tra i suoi amici che piangeva per lui…Dentro c’era il dottore e quando uscì dalla stanza non aveva affatto l’aria turbata…
-Il ragazzo sta bene…Non ha lesioni gravi, solo qualche livido ma non vi preoccupate si riprenderà…- Disse lui con un mezzo sorrisetto…
-Ora è sveglio, chi vuole entrare può farlo…-Ci disse…
Entrai per prima e con le lacrime agli occhi lo guardai senza mai finire…
-Ehi- Sospirò
-Sh! Non dire niente, non affaticarti!- Gli dissi piangendo…
-Non mi affaticherò mai! Per te sarò sempre l’unico che si batterà…-                
-Ehi, non voglio che il dottore mi sgridi! Hai bisogno di riposo!-
-Non posso riposare quando ci sei te! Sei troppo importante perché io possa riposare!-
-E invece riposa!-
-Ok ma dopo averti detto una cosa “TI AMO”- Non gli dissi niente, così gli diedi un bacio e uscì. Entrarono tutti gli altri, poi il dottore ci interruppe dicendo:
-Ora fatelo riposare! Comunque serve qualcuno per la notte, due di voi se volete!-
-Rimango io!- Disse la madre.
-Ma se rimane anche la sua ragazza!- Finì.
-D’accordo avverto mia madre e arrivo!- Gli dissi così il dottore se ne andò tranquillo…Rimasi sveglia tutta la notte, per sorvegliarlo e per far dormire la madre, quando si svegliò:
-Che ci fai ancora sveglia?-
-No, tu che ci fai sveglio! Devi dormire!- Gli dissi con tono fermo.
-Tu sei la ragazza più bella e più in gamba che io conosca. Sei la mia ragazza!- Chiuse il discorso e si rimise a dormire…

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