say somethin'.

di last thing that ive done
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i'm never gonna be good enough for you. ***
Capitolo 2: *** looks like Niall. ***



Capitolo 1
*** i'm never gonna be good enough for you. ***


03.45 am. 24 agosto, 2008.

"amore, grazie per avermi accompagnato a casa, ti amo."

 "di nulla, babe. Ti amo anch’io."

gli stampai un bacio sulle sue labbra morbidissime, e scesi dalla sua range rover bianca.

Mi rimisi i tacchi, che avevo tolto in auto,

 e aprii il cancelletto della casa che condividevo con mio fratello, Niall.

Niall Parkins, il fratello peggiore che potessi trovare.

Almeno, in quest’ultimo periodo.

Infatti, si era trasformato in una specie di bestia umana che

non faceva altro che ubriacarsi, fumare, drogarsi, mangiare schifezze,

insultarmi per nulla, non tornare mai a casa.

Prima, era sempre stato un ragazzo dolcissimo,

che amava preoccuparsi di me come un degno fratello maggiore ama fare,

che si occupava con me della casa che avevamo comprato

dopo che i nostri genitori erano andati a vivere in California,

grazie alla vincita di un grosso montepremi alla lotteria,

per cui ci avevano completamente abbandonati a noi stessi,

quattro anni fa.

A quel tempo, avevo solamente quattordici anni,

e non sapevo da dove iniziare per gestire una casa,

ma niall mi ha aiutato in tutto,

e gli sono grata per questo.

Ma da cinque mesi a questa parte, ha iniziato questo nuovo modo di vivere,

sarà per la compagnia che frequenta,

sarà che ha sofferto per amore a causa della sua ultima ragazza, Laure,

che lo ha tradito con il suo ex-migliore amico.

Capite anche il perché sia ‘ex’, ora.

Non so il motivo per cui lo faccia.

Non che non m’interessi,  ho provato più volte a cercare di parlarne con lui,

ma appena salta fuori questo discorso,

si chiude in camera sua e non rivolge più la parola a nessuno

per un po’ di tempo.

Diedi un’occhiata al cellulare,

nessuna chiamata da parte sua,

nessun messaggio.

Solo uno, da parte di zayn, il mio ragazzo,

che mi dava la buonanotte dopo la bellissima serata

che avevamo trascorso a casa di sua sorella Walihya,

in una meravigliosa festa di fidanzamento con il suo ragazzo, Mike.

Cercai le chiavi nella borsa,

e aprii la porta.

Buio pesto.

Nessun rumore.

Silenzio assoluto.

Speravo che stesse dormendo,

speravo che fosse in camera sua.

Devo essere sincera?

Sì, avrei voluto essere una sorella più presente,

non così menefreghista.

Non volevo essere egoista, perché ci tenevo tanto a lui,

ma non volevo invadere la sua privacy,

volevo essere il più permissiva possibile, e così è stato.

Mi mancava.

Mancava ridere con lui,

piangere con lui,

fare gli scherzi con lui,

fare tutto con lui.

Mi mancava il mio fratello maggiore,

e mi dispiaceva vederlo fare quelle cose un po’.. ehm.. tristi, diciamo.

Accesi le luci, odiavo il buio.

Salii le scale, non prima di aver tolto i tacchi,

e mi avvicinai alla porta della sua stanza.

Nessun rumore.

Cercai di intravedere dal buco della serratura se almeno ci fosse la luce spenta o accesa.

Niente.

Mi decisi ad aprire.

Lo spettacolo che mi si presentò davanti agli occhi

non era dei migliori: pacchetti piena di marujana,

o quella roba schifosa che era,

letto disfatto con nessuno tra le lenzuola,

mozzi di sigarette ovunque, odore di.. ehm, sb.. oddio che schifo.., beh avete capito.

Entrai un po’ di più nella stanza:

vidi un piede.

Mi balenò in mente un pensiero assurdamente spaventoso:

e se fosse di Niall?

Mi affacciai pian piano dallo schienale del letto,

per cercare di scorgere molto lentamente il resto del corpo

del proprietario del piede.

Man mano che con lo sguardo salivo sempre di più

verso la parte superiore del corpo, riconoscevo tratti familiari.

Ero troppo spaventata,

non volevo credere alle mille vocine nella testa che gridavano

in continuazione: "sì, Emme Jadeline Parkins,

è lui, è tuo fratello, ora è morto,

per colpa tua, solo tua.

Sei stata egoista, te ne sei fottuta della sua vita,

dei suoi problemi,

te ne sei completamente fregata di lui.

E ora, eccolo lì.

Rivolto a pancia all’aria,

probabilmente sta morendo a causa di tutte quei pacchetti di marijuana, eroina, etc.

che bella sorella, ora sarai contenta di sbarazzarti di lui eh?

D’altronde, non ha fatto che crearti problemi, in questi ultimi cinque mesi..

e come se non bastasse, lui ti ha..  "

Smisi di ascoltare le mille voci nella mia testa.

Mio fratello stava molto male,

forse non c’era già più niente da fare,

ma non volevo neanche pensare a quest’ipotesi: dovevo salvarlo.

Ricordo solo alcune cose di quella notte infernale: la chiamata

alla croce rossa, il mio svenimento sopra l’ambulanza,

i dottori che parlavano tra loro nella sua stanza,

e io che non potevo entrare,

non potevo vedere mio fratello, poi le parole che mi hanno rovinato la vita.

la mia, di vita: "mi dispiace, ma suo fratello non ce l’ha fatta."

e caddi nel buio.

ma io avevo tanta paura del buio.

 

 

 

 

*spazio autrice*

Ciaaaaaaaaao ragassuooole c’:

questa è un’altra fanfiction che ho inventato, e che ho intenzione di portare avanti per molto, molto, molto, molto tempo lool

questo primo capitolo fa un po’ cagare, lo so. Ma il meglio deve ancora arrivare, già dal prossimo capitolo si potrà notare che è cambiata completamente la vita della nostra giovane Emme *ww*

beh, spero che vi piaccia uu

aggiungetemi su twitter se vi va, sono @doncasterdj. Vi seguo immediatamente se mi menzionate con scritto che avete letto la mia efp c:

ah, vi chiedo di recensire: accetto qualunque tipo di critica, positiva o negativa, non importa. Anzi, meglio ancora. Serve a me, per scrivere, è un ottimo stimolo!

Ora basta, è più lungo questo che il capitolo in sé :o

Ciaaao beddee lol

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Capitolo 2
*** looks like Niall. ***


2.28 pm. 24 agosto, 2012.

Ciao fratellone, come stai? Immagino che tu stia ridendo con la mamma,

ora che siete di nuovo insieme,

salutamela, salutamela tanto.

Mi manchi. Tanto. Troppo.

Vorrei rivedere il tuo sorriso, ma so che dovrò aspettare ancora.

Vorrei un tuo abbraccio, un tuo bacio, una tua risata,

quella che avevi solo tu, la tua risata contagiosa, vorrei te.

Qui.

Con me.

Ti amo, Niall.’

 

Chiusi la lettera dopo averla letta per la quinta volta.

Volevo essere sicura di aver detto tutto.

In poche parole, ma tutto.

Erano già quattro anni che mio fratello se n’era andato.

Quattro anni, che mi mancava così tanto.

Mancavano, lui e la mamma.

La mamma era morta pochi mesi prima.

Fu in quel giorno che finalmente,

io e mio papà ci riconciliammo.

I primi giorni dopo la morte di Niall

Avevo passato un periodo di depressione.

Avevo tentato il suicidio,

mi drogavo,

ero stata ricoverata in clinica,

dove poi avevo iniziato un percorso di riabilitazione.

E proprio in quella clinica,

Avevo conosciuto Louis.

L’amore della mia vita.

Stavamo insieme da tre anni,

e con lui tutto mi sembrava rose e fiori.

Con Zayn era finito tutto dal giorno in cui morì mio fratello,

probabilmente.

Con mio fratello, morì anche la mia storia con il ragazzo dai capelli mori.

Quando seppe per sms della morte di mio fratello,

mi liquidò con un: ‘beh, direi di prenderci un momento di pausa,

mi dispiace.’

E fine della storia.

Una storia che, probabilmente,

non era nemmeno iniziata, a giudicare dal modo in cui finì.

Ora stavo con Louis, lui mi aiutava davvero in tutto per tutto.

Amavo Louis, nei suoi pregi e difetti.

Amavo come mi faceva sentire speciale.

Amavo quel suo modo di farmi ridere, con delle sciocchezze.

Amavo quando mi consolava, ci riusciva sempre.

Amavo i suoi occhi, azzurri cielo, come Niall.

Amavo il suo sorriso, contagioso, come Niall.

Amavo le sue manie di protagonismo,

le sue ricerche di attenzione in una compagnia, come Niall.

Forse la cosa che amavo di più era che mi ricordava Niall.

 

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