All You Need is Love

di Harreh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- She's Back. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Resume ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Pregnancy. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- Premamam Party. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- Revelation. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5- Lot Of Love. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6- Live While We're Young. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7- I Love You More Than This. ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo- She's Back. ***


All You Need is Love

 
Prologo - She’s  Back.



Cari abitanti dell’Upper East Side, come va il vostro Natale? Spero vi siate goduti questa pace, perché sta per finire. Attenzione Sduesm… Gossip Girl is Back.
Xoxo GG.”
- Serena sei pronta? Dan ci sta aspettando sotto casa! -
- Si amore arrivo! - La ragazza indossò il cappotto di Fay e mise il BB dentro la borsa di Prada. Si guardò allo specchio: era magnifica.
Si diresse verso l’ingresso dove Nate la stava attendendo impaziente.
- Finalmente! Sei splendida. - Il ragazzo la baciò dolcemente, per poi prenotare l’ascensore.
- S potresti prestarmi il cellulare, il mio è scarico e devo avvertire Chuck che stiamo arrivando… -
- Certo! Aspetta quindi è per questo che sei così tranquillo? Non hai potuto leggere i messaggi! -
- Perché? È successo qualcosa? -
- No amore, tranquillo. Ne parliamo dopo con gli altri. -
L’ascensore arrivò al piano terra e i due fidanzati uscirono dal palazzo per entrare nella limousine in cui li stava aspettando Dan.
- Ehi Ragazzi finalmente! -
- Scusa Dan non trovavo la borsa… Ma dov’è Jenny? -
- Non si è sentita bene. Siamo solo noi tre, Chuck , Blair e Ivy. -
- Ok. Sbrighiamoci, ho veramente fame! -
L’auto partì e i tre ragazzi si trovarono nel pieno del traffico natalizio di Manhattan.
Presto arrivarono nel ristorante che Chuck aveva prenotato per la serata. Si trovava sulla Madison Avenue, all’altezza del Palace. Scesero dalla Limo e intravidero Ivy che pagava un taxi dall’altra parte della strada, al contrario Blair e Chuck erano già dentro.
Il locale era delizioso, vi era una zona Bar e intorno tavolini circolari con poltroncine di velluto rosso. L’illuminazione non era molto forte, e ciò contribuiva a dare un tocco di intimità, mantenendo però il lusso sfrenato, tipico delle scelte del signorino Bass.
I sei amici si sederono al tavolo prenotato e ordinarono da bere. Non dovevano festeggiare nulla di particolare, così avevano scelto di passare una serata tranquilla, evitando feste sfrenate e sbornie varie.
- Ragazzi… avete visto il messaggio? - Serena sospirò e annuì alla domanda di Ivy.
Lo stesso fecero Blair e Chuck. Solamente Dan e Nate sembravano all’oscuro di tutto.
- Ho lasciato il cellulare a casa... - cercò di giustificarsi Dan.
- Il mio invece è scarico! -
- Be’ leggete qui! - Blair passò il suo BB ai due ragazzi che lessero velocemente la notizia del ritorno di GG.
- Non ci posso credere! Stavamo così bene senza di lei! -
- Già, è stato un anno meraviglioso! -
- Dovremo rassegnarci! Mi domando solo cosa voglia ancora da noi! Insomma abbialo lasciato il liceo da un pezzo, potrebbe anche puntare su teenager viziati! -
- Ma cosa stai dicendo S? andiamo noi siamo gli Sduesm! Nessun altro merita di essere perseguitato come noi! Siamo i più importanti, gli unici che vale la pena tormentare. -
- Blair ha ragione. Insomma.. A nessuno interessa sapere le scopate di qualche sedicenne! -
- Ivy stai dicendo che dobbiamo arrenderci e prepararci a essere paparazzati per il resto dei nostri giorni? -
- Nate, Ivy non sto dicendo questo. È ovvio che quando saremo settantenni non interesseremo più a nessuno, ma ora siamo ancora pane per i denti di quella pazza. Senza di noi Gossip Girl non è nessuno. -
- Giusto Chuck! -
- Bene allora qual è il piano? -
- Forza Blair inventati qualcosa! -
- Be’ secondo me l’unica cosa da fare, per ora, è non creare scandali in modo da non attirare la sua attenzione. Nel frattempo studieremo un modo di distruggerla una volta per tutte! -
- Ok. Allora brindiamo al suo ritorno come alla sua scomparsa. -
Il gruppo di amici fecero “cin cin” e continuarono la loro serata serenamente.

 
 

*ILLUSION NERVER CHANGED*
Salve a tutti!
Questa è la mia prima FF su Gossip Girl, oltre che la mia seconda in senso assoluto!
Per questo vi prego di essere clementi! *-*
Sì, questo disastro dovrebbe essere un prologo.
Lo so, mi spiace.
Fa schifo.
Ne sono consapevole, davvero!
Ok, questo “IllusionNeverChanged” sta diventando troppo lungo...
Ma devo precisare ancora un paio di cose.
Perdonatemi.
Allora intanto vorrei dire che questa storia riprende dopo un finale della serie totalmente inventato da me.
Ho “accoppiato” tutti come mi pareva, perciò capisco se non doveste gradire...
Poi vorrei precisare che SDUESM è un nome uscito dalla mia fantasia disastrosa taaanto tempo fa, e che ho sempre utilizzato per chiamare il gruppetto Blair-Serena-Chuck-Nate
Con l’intrusione di Dun e a volte Eric e Jenny,
oltre che naturalmente Charlie e Ivy.
Ok, ho una mente contorta... mi spiace.
Capirete tutto meglio più avanti... spero.
Un bacio
Xoxo
-C.
Ps. Sì, ho davvero finito questo poema.
Ps 2. Fatemi sapere ciò che pensate, naturalmente se vi va... accetto molto volentieri recensioni negative!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- Resume ***


All You Need is Love

Capitolo 1- Resume.

 

Beep, Beep.
Il BB di Blair lampeggiava senza alcuna intenzione di arrendersi: prima o poi la sua proprietaria avrebbe letto il messaggio.
La ragazza prese svogliatamente il cellulare dal comodino, chi aveva osato interrompere il suo meritato ozio, soprattutto dopo una simile nottata di fuoco?
“Buongiorno abitanti dell’Upper East Side, sono le 10.30... Credo sia giunto il momento di ricapitolare quanto avvenuto in questi mesi  noiosamente vuoti di Gossip Girl.
Da chi vogliamo cominciare?
Direi dalla mia amata It Girl.
Allora cara S, ti diverti con il tuo capo? Suppongo di sì, del resto non è la prima volta che mischi lavoro e vita privata! Un esempio? L’ormai decaduto Tripp Van der Bilt.
D’altronde la vostra coppia è supportata da molti fan... Speriamo solamente che il povero Archibald non venga preso in giro dall’ennesima ragazza.
Passando alla ormai ex Principessa di Monaco... Cara B, sei tornata alle vecchie abitudini finalmente! Che con te Chuck riesca ad evitare le varie visitatrici della sua camera da letto? Attenta ragazza, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Cerca solo di non farti vendere per un altro albergo, sarebbe poco ortodosso.
Tornando al nostro ragazzo solitario... Finalmente è arrivato un nuovo libro! Forse la tua relazione con Queen B ti ha distratto un po’ troppo. Per fortuna al suo termine ti sei concentrato su qualcos’altro. Dicono che tu abbia superato la storia Chair... Voglio credere di sì.
Bene ora parliamo della nuova entrata degli Sduesm... Abbastanza scandalosa a mio parere.
Ivy Dickens. Che dire, dopo mesi di lotte per appartamenti, conti correnti e vari furti d’identità, ce l’hai fatta: sei ufficialmente nell’Upper East Side.
I ringraziamenti vanno a Eric Van der Woodsen, per averti aiutato a ricevere il tanto sospirato perdono.
Passiamo ora alla vera “nuova” Rhodes: Lola. Cara L, sappiamo che ormai ti sei stabilita a NY, ma addio Sduesm, giusto? Be’ in realtà possiamo dire che tu non ci sia mai entrata. Guarda il lato positivo... Hai una famiglia con cui festeggiare il ringraziamento. Certo, con la tua amata cuginetta non va proprio alla grande, ma ti rimangono sempre Carol, Lily ed Eric. Dimentico qualcuno? Direi di sì, il caro papà illegittimo William.
Credo di aver finito. No, dimentico di annunciare il ritorno newyorkese di Jenny Humphry, rientrata dalla capitale britannica insieme al fratellastro.
Sembra che tutto sia al proprio posto, S&N, B&C, il libro di Dan, il ritorno di Jenny ed Eric,  il benvenuto a Ivy e l’addio, o forse arrivederci, di Lola.
Ma c’è un nuovo particolare: ci sono anche io, e con me tutti i vostri segreti torneranno a galla.
Arrivederci Upper East Side, pronti per una nuova tormenta?
Xoxo
Gossip Girl.”
Blair sospirò dopo aver letto il messaggio. Tutto sommata non era stata poi così crudele nei suoi confronti... Si alzò dal letto recuperando la sua camicia da notte di seta La Perla. Nel salone l’aspettava un Bass occupato a leggere “l’aggiornamento” di Gossip Girl.
-Buongiorno Amore...-
- Ciao Blair... Hai letto? -
-purtroppo sì. -
La ragazza si sedette sul divano accanto al fidanzato, ormai si era stabilita nella suite dell’Empire insieme a quest’ultimo.
Al contrario Nate si era trasferito in un appartamento sulla Madison insieme a Serena. Infatti entrambe le amiche avevano lasciato casa Waldorf alla custodia della fedele Dorota. Jenny era tornata a vivere nel Loft con l’ormai single fratello, mentre Eric si trovava ancora a casa VDW, insieme ad Ivy, a cui era stata nuovamente concessa la camera di S. In quanto a quell’antipatica di Lola... Be’ era tornata al suo appartamento alla Juilliard e si faceva sentire raramente.
-Mi vado a vestire, ho promesso a Ivy che l’avrei accompagnata a vedere degli appartamenti. -
- Ok, ci vediamo stasera, non torno a pranzo, ho degli impegni. -
- D’accordo, tanto ci incontriamo con Jenny e S per pranzo...-
- J sta meglio? -
- Si, aveva solo un po’ di nausea. -
- Ok, amore allora io vado, ci vediamo più tardi. Ti amo-
-Anche io Bass-
I due giovani si baciarono e Chuck lasciò la suite.
Blair si diresse verso il bagno, si lavò e si vestì. Passò un velo di trucco , prese la borsa e chiamò l’ascensore. Nell’arco di cinque minuti si ritrovò sulla Columbus alla ricerca di un taxi.
-Buongiorno signorina, dove la porto? - L’autista era un uomo di colore, sulla sessantina.
- 994 Fifth Avenue, grazie. -
Presto la ragazza si trovò sotto casa VDW, pagò il tassista ed entrò nel palazzo.
Ivy le andò incontro all’entrata dell’appartamento. Le due amiche si abbracciarono e, dopo aver salutato Lily, scesero nuovamente in strada.
- Allora, qual è la nostra prima fermata? -
- 560 Park Avenue. Poi, nel pomeriggio, ci aspettano 13 Columbus Circle e 357 Lexington Avenue!-
-Perfetto, ma a che ora è il primo appuntamento? Sai sono le 12 meno un quarto...-
- Alle dodici... -
-Cosa? Ma ci dobbiamo sbrigare! -
Ivy alzò le spalle e rise. Balir scosse la testa e si rassegnò al ritardo cronico che caratterizzava l’amica.

Mamma told me not to waste my life
She said spread your wings my little butterfly
Don’t let what they say keep you up at night
And if they give you shhhh
Then they can walk on by
My feet, feet can’t touch the ground
And I can’t hear a sound
But you just keep on running up your mouth yeah...

 
Il cellulare della bionda squillava senza sosta nella Prada verde.
- Pronto? -
- Ivy finalmente!-
- Scusa S, non trovavo il telefono! -
- Allora, volevo sapere a che ora ci vediamo tutte e quattro per mangiare... -
- Facciamo all’una e mezza davanti allo Starbucks fra la 57th e Lexington avenue? -
- Ok. A dopo! -
Dopo venti minuti le due ragazze si trovarono a destinazione.
- Visto donna di poca fiducia? Siamo in ritardo di solo tre minuti! - Blair sorrise.
Una donna alta e mora le aspettava all’entrata del palazzo.
- Buongiorno, sono Lidia Merrias, l’agente immobiliare. -
- Piacere, Ivy Dickens. Lei è la mia amica Blair Waldorf.-
- Benvenute. Allora, l’appartamento si trova al quarto piano e comprende 230 metri quadrati. Vi sono due stanze da letto, un salone, una cucina con sala da pranzo, due bagni, uno studio e un balcone che corre lungo tutto il perimetro del palazzo... -
 
***
- Ivy, Blair!! -
- Ciao Jenny! -
- Allora com’era il primo appartamento? -
-Niente male... Anche il prezzo. -
-Dov’è S? -
-Sta arrivando...-
La figura di Serena girò l’angolo sorridendo dentro uno splendido cappotto grigio Dior.
- Ragazze!! -
Le quattro amiche si avviarono verso il ristorante prenotato, chiacchierando del più e del meno.
Entrate nel locale, si sedettero in un tavolo vicino ad una vetrata luminosa che dava su Central Park.
-Allora quanti appartamenti ci aspettano questo pomeriggio? -
- Due, il primo alle tre ed il secondo alle quattro e mezza. -
-perfetto, abbiamo tempo-
Jenny si alzò di scatto, correndo verso il bagno.
- ma cos’ha?? -
- Non so, vado da lei! -
Serena seguì la sorellastra, trovandola a vomitare nel toilette.
- Jenny, tesoro. Non ti eri rimessa allora! -
- No, no. Sto bene ora. - S l’aiutò a rialzarsi e J si sciacquò il viso. Dopo cinque minuti le due ragazze fecero ritorno al tavolo dove Blair e Ivy le attendevano preoccupate.
- Ti senti meglio ora? -
- Più o meno. Ragazze vi devo dire una cosa... -
- Tranquilla, puoi dirci tutto. -
- Io.. Io... Sono incinta.. - Jenny scoppiò in lacrime.
-Coossa? - Blair era allibita.

 

*ILLUSION NEVER CHANGED*
    Salve a tutte *-*
    Scusate l'enorme ritardo ma il mio Mac non ha molta intenzione di funzionare...
    So che questo capitolo è un po' corto, oltre che una completa schifezza.
    Mi spiace.
    Un grazie speciale alle 96 anime che hanno letto il silenzio il mio pessimo prologo.
    Siete meravigliose, sul serio.
    Ora mi dileguo perchè una versione di greco mi attende! ç.ç
    xoxo
    -C.
    ps. Tutti i luoghi descritti esistono, compreso lo Starbucks!
    pps. Vi andrebbe di farmi sapere cosa ne pensate? Apprezzo molto recensioni critiche!
    ppps. Sì, ho la fissa dei PS.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- Pregnancy. ***


All You Need is Love

Capitolo 2- Pregnancy.

 

-Oddio a Rufus verrà un infarto! -
- S, non stai aiutando.. -
La verità è che non vi erano parole in grado di aiutare. Jenny guardava le sue amiche con le lacrime che continuavano a rigarle il viso. Cosa sarebbe successo ora? Come lo avrebbe potuto dire agli altri? Nessuno era in grado di dare un responso a quelle domande, perciò l’unica cosa che invase il tavolo fu un silenzio misto di sorpresa, paura e tristezza.
- Andrà tutto bene piccola.-
- S, ha ragione. Usciamo da qui, chiamo Dorota e le chiedo di preparare quattro letti. Stanotte staremo insieme e faremo il punto della situazione-
Jenny ringraziò B con lo sguardo e le quattro ragazze lasciarono il locale.
Blair osservò le strade ricche di luci che popolavano Ny, stranamente non riuscivano a farla sorridere. Quella rivelazione l’aveva investita con tutti i ricordi che comportava una gravidanza non attesa. Ripensò a Louis, all’incidente, al dolore della perdita della sua creatura. In quel momento prese una decisione: Non avrebbe mai lasciato Jenny sola, non le avrebbe mai permesso di abbandonare quel bambino.
 

*London, six months before*

-Jenny suonano alla porta! -
- Eric, puoi aprire tu? Dovrebbe essere Kate! -
Il ragazzo entrò nell’ingresso dell’appartamento Londinese che condivideva con la sorella da più di un anno. Erano partiti insieme dopo la fine del liceo, pensando che, per entrambi, passare un po’ di tempo lontano da Manhattan potesse fare bene.
- Ehy ragazzo, è pronta la piccola J? - Eric si ritrovò davanti Kate Roses, una giovane alta e magra, dai capelli mossi rossi e lo sguardo di un tagliente nero pece. La conosceva bene ormai, era la prima amica che la sorella aveva trovato nella capitale britannica, veniva dalla Scozia, anch’essa per studio.
- Eccomi, dove si va stasera? - Jenny fece il suo ingresso nella stanza, abbracciò l’amica e si infilò la giacca.
- In un locale a Chelsea... Musica dal vivo e tanto alcool... Eric vuoi venire con noi? -
- No grazie, ho già un appuntamento! - Le ragazze annuirono e, dopo i saluti, scesero in strada alla ricerca di un taxi.
-dove porto due belle ragazze come voi? -
- Alla Royal Academy of Dramatic Art, grazie. -
 - Come mai andiamo alla RADA? -
- Perché ci aspetta lì una mia amica, si chiama Joy ed è un’ottima attrice! -
Jenny annuì e presto si trovarono sotto l’imponente edificio rosso fuoco.
Una ragazza sulla ventina le attendeva sotto l’entrata principale, era mora con gli occhi di un verde intenso, un fisico da invidiare ed un sorriso smagliante.
-Joy, lei è Jenny, Jenny lei è Joy!-
- Piacere Jenny Humphrey! -
- Joy Weesthyler, piacere mio! -
Le tre giovani entrarono nell’auto della nuova arrivata, che le avrebbe portate al locale.
- Allora Jenny, di dove sei? Il tuo accento non è molto British! -
- Vengo da NY, mi sono trasferita per studiare qui l’estate scorsa, dopo la fine del liceo! -
- Ny eh... Forte! Ci sono stata due volte, è splendida! Da quale quartiere provieni?-
- Originaria di Brooklyn ma residente a Manhattan...-
- E vivi qui sola? -
- No, condivido un appartamento con il mio fratellastro, Eric... - Joy annuì, avendo terminato le domande.
Presto si trovarono davanti al pub dove avevano programmato la serata.
- Quanta gente! -
- Già, credo sia per via del cantante... Si esibisce un certo Styles, Harry credo... A quanto pare ha una certa fama fra i locali di Londra! Dicono sia un figo assurdo!-
Le tre amiche si accomodarono in un tavolino vicino al palco e ordinarono da bere. Dopo una ventina di minuti il famoso Styles  fece la sua entrata in scena.
Jenny lo osservò attentamente, era un ragazzo alto, con un fisico che non aveva niente da invidiare ai modelli di A&F. Aveva dei capelli mori ricci, assolutamente senza forma. La ragazza si soffermò sui suoi occhi. Era sicura di non aver mai visto un colore simile. Si trattava di un verde intenso, sorridente e sincero, con un pizzico di presunzione e spavalderia.
- Salve a tutti, sono Harry Styles e questa è Moments. Vorrei dedicarla a un mio amico Darius, che l’altro ieri ha deciso di porre fine alla sua vita, impiccandosi.
I suoni della chitarra ruppero il silenzio che l’ultima frase aveva provocato.

Shut the door, turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this even though I try
Heart beats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this hard girl
And the tears stream down my face

Tutti gli ascoltatori  erano rapiti dalle  parole ricche di significato, condite da quella splendida voce.
Ecco, ora cominciava il ritornello

If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
You know I'll be
Your life, your voice your reason to be
My love, my heart
Is breathing for this
Moment in time
I'll find the words to say
Before you leave me today.

 
Al termine della canzone Jenny si guardò intorno, ogni singola persona stava pensando ad un proprio caro, un amico, un parente, scomparso. Come faceva a saperlo? Semplice, lo leggeva nei loro occhi. Riguardò il giovane cantante, vide una lacrime sincera scendere sulle sue gote. Presto però un sorriso si fece largo sul suo viso perfetto. Il cuore della ragazza si fermò alla vista di quei denti perfetti, di quelle fossette. La voce del ragazzo la fece svegliare da quel trance.
- Grazie per aver condiviso con me questa canzone. L’ha composta un mio amico per una ragazza, ma l’importante è il destinatario che il nostro cuore ci impone.< Ora, passiamo a qualcosa di più divertente, questa è What Makes you Beautiful. Per voi, per te. -
Aspetta, fermatevi tutti. Aveva capito bene? Era per lei? Ma proprio per lei, Jenny Humphrey?  Gi sguardi delle amiche le diedero la risposta: sì!
Il ragazzo cominciò a cantare
 

You’re insecure
Don’t know what for
You’re turning heads when you walk through the door
Don’t need make up
To cover up
Being the way that you are is enough
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you

Ok, sarebbe morta felice.

Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you when smile at the ground it ain't hard to tell
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
If only you saw what I can see
You’ll understand why I want you so desperately
Right now I’m looking at you and I can’t believe
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
But that’s what makes you beautiful.

Cantò tutto il ritornello guardandola negli occhi. Jenny era ormai al settimo cielo. La canzone terminò e lo “show” continuò.
Erano le undici e mezza, Harry ringraziò il pubblico e scese dal palco.
- Bellezza, che dici, posso offrirti un Malibu? -
- Suppongo di sì! -


*ILLUSION NEVER CHANGED*
Buon pomeriggio guys!
Vorrei scusarmi per la brevità del capitolo, in realtà era molto più lungo, ma ho deciso di spezzarlo!
Vorrei dedicarlo ad un mio amico, Dario, che si è impiccato due settimane fa.
Ci manchi ragazzo.
Ok, grazie alle 41 anime silenziose che hanno letto lo scorso capitolo, siete fantastiche.
Un grazie speciale a  Winner_ (che non sono in grado di taggare)
per aver lasciato due recensioni agli scorsi capitoli,
sei una meraviglia *-*
ok, mi dileguo
xoxo
-C.

Ecco il meraviglioso Harry Styles, che interpreta se stesso. So perfettamente che fa parte dei One Direction, ma non nella mia storia.
#PLEASENOHATE
Non sono una BM ma una Directioner che non riesce a pensare ad altro.




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Capitolo 4
*** Capitolo 3- Premamam Party. ***


All You Need is Love


Capitolo 3- Premamam Party.
 

 

Il taxi portò le quattro ragazze al numero 1135 della Fifth Avenue, alias casa Waldorf. Entrate nel palazzo, presero l’ascensore che le portò direttamente dentro l’appartamento. Una Dorota preoccupata le accolse.
- Signorina Blair, cosa è successo? Perché siete venute qui? Non avrà mica litigato con il signorino Chuck! -
- Ma che dici Dorota! Ora vai a preparare quattro tisane e lasciaci sole - La storica governante annuì e si diresse verso la cucina.
Le giovani amiche si accomodarono in salotto, dopo essersi tolte i cappotti firmati.
- Allora piccola J, ne vuoi parlare? - Fu S ad interrompere il silenzio imbarazzante che predominava nella stanza.
- Sei mesi fa ho incontrato un ragazzo, era meraviglioso... - Le lacrime ripresero a scendere impetuose lungo le gote rosee.
                                                                              

*LONDON, FIVE WEEKS BEFORE*

- Jenny amore, cosa ci fai qui? Non eravamo d’accordo che ci saremmo visti questa sera? -
- Lo so, ma avevo bisogno di parlarti.. -
- Che hai? Sei pallida? Stai bene? -
- Si... cioè no... -
- Vieni siediti e dimmi tutto! - Harry la fece accomodare sul divano scuro in salotto. Viveva in un bel appartamento, spesso la fidanzata si fermava lì a dormire anche per una settimana, ma, esclusi quei giorni, non convivevano.
- Vuoi qualcosa da bere? - Jenny guardò gli occhi del ragazzo: un velo di preoccupazione si impossessò del verde smeraldo che li caratterizzava.
- No ti ringrazio. Ora ascoltami ti prego - Harry annuì in silenzio.
- Io... io sono incinta.-
- Cosa? -
- Hai capito perfettamente. - Il viso del ragazzo si fece d’un tratto scuro. Non era possibile, erano sempre stati attenti. Come era potuto accadere?
- Harry per l’amor del cielo dimmi qualcosa!! - Jenny ormai stava urlando, insomma lei era altrettanto sconvolta.
- Non... non... CAZZO NON E’ POSSIBILE! - La ragazza sbiancò: non si aspettava una simile reazione. Certo, sapeva che Harry non volesse figli, ma cosa poteva farci lei?
- E’ possibile invece! Ormai è successo, non si può tornare indietro. -
- Sì invece. Non preoccuparti, se ne hai bisogno ti darò io i soldi per l’operazione, poi tornerà tutto come prima - Jenny rimase allibita. Stava forse scherzando? Voleva farla abortire come nulla fosse? Impedì ad altre lacrime di rigarle il viso e si alzò di scatto.
- Non sono i soldi il problema Styles, la mia famiglia è fra le più ricche di tutta New York! -
- Allora qual è questo problema? - No, non era possibile. Davvero non lo capiva?
- IO NON ABORTIRO’ MAI! -
- Scherzi? - J tentò di mantenere tutta la calma che aveva in corpo.
- Assolutamente no. -
- Bene, sappi che io non riconoscerò mai quell’essere - Cosa? Lo aveva davvero chiamato “essere”?
- Perfetto. Fai quello che cazzo ti pare. Fra una settimana Eric tornerà a NY, rientrerò con lui. -
- Addio allora. - Jenny raccolse le sue cose e si diresse verso l’ingresso.
- Piccola che fai, neanche un bacio?- Jenny sorrise e si girò.
- VATTENE - schiaffo - A- schiaffo -FANCULO - schiaffo -BRUTTO- schiaffo -STRONZO- schiaffo -FIGLIO- schiaffo -DI- schiaffo -PUTTANAAA - calcio nelle parti basse.
La ragazza lasciò l’appartamento sbattendo violentemente la porta.
 

*NEW YORK, NOW*

  - Non posso crederci ti abbia lasciato andare così! - Ivy era scioccata!
- Che razza di STRONZO! -
- Non sa cosa si è perso, tornerà strisciando e tu lo manderai a quel paese! -
- Grazie dell’appoggio ragazze... Ma dubito che si farà vivo - Jenny si era piano piano calmata.
-Quindi questo bambino è dovrebbe essere di sei settimane... -
- Esatto B... E’ l’unica cosa che mi sta facendo andare avanti. - J accennò un sorriso.
- Ok, allora ora ci organizziamo, non preoccuparti questa gravidanza sarà meravigliosa, te lo garantisco-
- La cosa che mi fa più paura è la reazione dei miei e di Lily... Per non parlare di cosa dirà Dan! -
- Non preoccuparti, Rufus ha accettato la finta paternità di Dan... ricordi Georgina? Farà lo stesso con te -
- Giusto S, ora la cosa più importante è trovare un bravo ginecologo, fare un’ecografia e vedere se tutto procede come dovrebbe. Domani stesso ti porterò alla clinica che ha seguito la mia gravidanza. -
- Grazie Blair, non so come ringraziarti! - Le quattro amiche si abbracciarono.
- Quando lo dirai alla famiglia? -
- Ivy ha sollevato una questione importante... -
- Ho un’idea. Perché non organizziamo una cena a casa nostra? Ci sarà tutta la famiglia VDW - Humphrey al completo. Tu con molta calma e, appoggiata da me, lo rivelerai. -
- Mi sembra un’ottima idea S! Facciamo Sabato, fra quattro giorni.-
- Ma Eric lo sa? -
- No... Forse è il caso che glielo dica... -
- Direi proprio di sì! -
- Lo vado a chiamare e gli chiedo se domani ha voglia di fare colazione  con me! -
Beep Beep
“ Avvistate B, S, la piccola J e la nuova arrivata Ivy, in una “riunione” a casa Waldorf... Quale sarà il nuovo complotto?
Xoxo
Gossip Gilrl”
- Ecco cos’altro dobbiamo fare... Evitare che GG lo venga a sapere. -
Le ragazze annuirono e decisero di rilassarsi per il resto della giornata, ormai gli appuntamenti per la casa di Ivy erano saltati entrambi.

 
*MORNING*

- Buongiorno, sono Blair Waldorf, vorrei prenotare un appuntamento con il dottor X per una mia amica.-
- Salve miss Waldorf. Non c’è problema, quando desiderate venire? -
-Il prima possibile -
- Va bene questo pomeriggio, diciamo per le tre?-
- È perfetto. La ringrazio, arrivederci -
Blair chiuse la chiamata e poggiò il BB sul tavolo della sala da pranzo. Ivy dormiva ancora nel suo letto, mentre Jenny era andata da Eric. Serena entrò nella stanza.
- Buongiorno B, dormito bene? -
- Non troppo, Ivy parla nel sonno!! - Le due amiche sorrisero, forse per la prima volta dal giorno precedente.
- Allora S, come ci si sente ad essere quasi zia? -
- Benissimo! Certo che questo Styles meriterebbe di bruciare all’inferno... -
-Secondo te si farà vivo? -
- Mah... Non saprei. Per esperienza personale, credo che, prima o poi, chiunque senta il bisogno di andare alla ricerca di un proprio caro... Se si tratta di un figlio, a maggior ragione. -
- Ragionamento contorto, ma giusto. -
- Speriamo solo che Jenny non soffra troppo... - Blair annuì, ma la voce di Ivy interruppe i loro discorsi.
- ‘Giorno ragazze! - Le due amiche ricambiarono il saluto.
- Non sentite un cell che suona? -
- Oddio è il mio! Scusatemi - Serena si precipitò nella sua ex camera da letto.

 
*SERENA*

- Pronto? -
- Ciao Serena, sono Lola.-
- Ehi Lola, come stai? È un po’ che non ci sentiamo... -
- Diciamo da quando mi hai portato via il ragazzo... -
- Senti, non ricominciamo. Io non ho portato via niente a nessuno. Nate mi ama e mi spiace che tu abbia sofferto. -
- Non preoccuparti, sono passati tre mesi... Mi è passata. -
- Sono contenta. -
- Ti volevo chiedere se ti andasse di mangiare insieme uno di questi giorni... Avrei bisogno del tuo aiuto... -
- Ok, facciamo domani a pranzo? C’è un ristorante sulla Madison, all’altezza dell’apple, che è meraviglioso! -
- Ok, ci vediamo lì all’una. -
Serena chiuse la chiamata e si sedette sul letto. Quella chiamata le era sembrata piuttosto strana... Chissà a cosa sarebbe potuto servire il suo aiuto. Alzò le spalle è pensò che forse fosse una buona occasione per riallacciare i rapporti con sua cugina. Prese la borsa e il cappotto e tornò in salotto.
- Ragazze vado a casa per organizzare la cena per J... Ivy vieni con me? -
- Si, certo. -
- D’accordo ragazze. Ci vediamo stasera a cena? Io vado con Jenny dal ginecologo alle tre... -
- Perfetto, ci sentiamo dopo -
Le due ragazze scesero in strada e chiamarono un taxi, dirigendosi a casa Van Der Woodsen.
- Mamma, Rufus! Siamo a casa! -
- Serena, Ivy! Dove siete state? -
- Scusa Lily, ma siamo rimaste a dormire da Blair, non si sentiva bene... -
- Oh, non c’è problema! -
- Mamma, abbiamo avuto un’idea. Eric e Jenny sono tornati da più di un mese e ancora non abbiamo festeggiato! Che ne dici di fare una cena sabato? Penseremo a tutto noi! Naturalmente saremo solo io, tu, Rufus, Ivy, Eric, Dan e Jenny. Sarebbe anche un modo per stare un po’ in famiglia...-
- Mi sembra un’ottima idea, brava tesoro! Che ne dici di chiamare anche Lola? Sarebbe bello averla a casa...-
- Lily, non so se è il caso... Lei e S non si parlano... -
- Ivy, non ti preoccupare: mi ha chiamata oggi... Ci vediamo domani per chiarire! -
-Perfetto! Vi serve aiuto per qualcosa? -
- Non preoccuparti mamma, tu occupati solo di avvertire Rufus e trovare un bel vestito.- Lily sorrise e, dopo aver salutato le ragazze, uscì per fare dei servizi.
- È andato tutto secondo i piani! - Esultò Ivy.
- Già, speriamo la prendano bene... -
Le due amiche si sedettero in salone decidendo i particolare per l’importante cena.
- Allora chi chiamiamo per il catering? -
- Non saprei... All’ultima cena ci siamo serviti della ditta XX sarebbe un’ottima soluzione... -
Serena fu interrotta dall’arrivo di Jenny ed Eric.
- Ehi ragazzi, com’è andata la vostra chiacchierata? -
- Secondo te? - Eric era un po’ scosso.
-Forza fratellino non fare così, l’ultima cosa che serve a Jenny è qualcuno che le faccia la morale... -
- Certo, ora le dovrei fare i complimenti! Cazzo ha vent’anni! Lo dicevo che quello Styles non mi piaceva! - Jenny abbassò lo sguardo a quelle parole.
- Scusa J, è solo che io ti voglio bene e non voglio che la tua vita venga rovinata in questo modo... -
Il ragazzo l’abbracciò e tornò a sorridere.
- Allora come vanno i preparativi per questa cena? -
- Be’... stiamo decidendo il catering! -

*AFTERNOON*

-Allora Jenny sei pronta? - La ragazza annuì e entrò nella clinica seguita da Blair.
- Buongiorno, abbiamo un appuntamento con il dottor X... -
- Miss Humhrey giusto?-
- Si-
-Bene, potete andare, il dottore vi sta attendendo.-
Blair strinse la mano all’amica e la trascinò nello studio. Dopo le presentazioni, procedettero subito con un’ecografia. Terminata quest’ultima, Jenny si rivestì e rientrò nella stanza dove il medico e Blair l’aspettavano sorridenti.
- Allora signorina Jenny, il suo bimbo sta benissimo, si trova nel periodo embrionale ed è di circa sette settimane... È perfettamente normale che la sua pancia non si veda ancora, questo dipende dai vari fisici. Ci sono donne che ingrassano già al primo mese ed altre che rimangono uguali fino al settimo mese! Il parto avverrà fra luglio ed agosto. Non si deve preoccupare di niente, noi la seguiremo in ogni fase. Ecco a lei, le lascio un volantino con tutte le attività preparto che svolgiamo. - Il dottore guardò Jenny sorridendo.
Lo stesso fece Blair, stringendole la mano. Ora si sentiva molto più serena. Tutto sarebbe andato bene, doveva solo cercare di seguire le varie indicazioni. Buttare assolutamente qualsiasi tipo di sigaretta e smettere di bere. Ricambiò il sorriso e ringraziò il dottore, prendendo il foglio che le stava porgendo.
- Quando sarebbe possibile sapere il sesso? -
- Non è sicuro, dipende dalla posizione in cui il feto si troverà il giorno dell’ecografia... In ogni caso dalla sedicesima settimana, anche se in alcuni casi è possibile fin dalla dodicesima. Appena esce da qui, vada alla reception per prenotare la prossima visita. L’infermiera sarà perfettamente in grado di calcolare il tempo necessario per il prossimo incontro. -
Le due ragazze annuirono e, dopo aver ringraziato, salutarono il dottore.



 

*ILLUSION NEVER CHANGED*
Buuuuonnnsaaalve (?) a tutte!
Come state?
Io male perchè questo capitolo non mi piace per niente.
L'ho riscritto due volte... Bè questo è ciò che è venuto fuori!
Alllora, vediamo cosa devo dirvi...
Questi capitoli saranno ricchi di flashback perchè lo trovo il modo migliore per spiegare ciò che
è successo ai personaggi negli ultimi mesi.
Avrete notate che per ora mi sto concentrando su Jenny, forse perchè, insieme a Eric
e Vanessa (che personalmente non amo), è il personaggio che è mancato di più.
Bene, avrete capito che sono logorroica, mi spiace.
taglio corto e passo subito ai ringraziamenti!
Grazie mille alle 45 anime silenziose che hanno visualizzato lo scorso capitolo!
Poi un grazie speciale, di nuovo, a
Winner_ che mi sta accompagnando
in questa avventura gossip girliana (?) su EFP.
Un altro grazie a
Faithforevah che ha lasciato un dolce commento breve al secondo capitolo!
Inoltre ringrazio ancora entrambe per aver messo la storia nelle seguite!
Bene, finita questa mole di ringraziamenti
mi dileguo
adddddiiiioooos
xoxo
-C.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4- Revelation. ***


All You Need is Love


Capitolo 4- Revelation.


-Nate, io esco! - urlò Serena chiamando l’ascensore.
- Amore, neanche mi saluti? -
- Hai ragione, ma sono in ritardo! -
- Le belle donne si fanno sempre attendere... - Il ragazzo la prese per i fianchi baciandola dolcemente.
- Ummm, come farò una giornata senza il mio cavaliere? -
- Non saprei, però ti posso proporre una cena romantica questa sera? -
- Assolutamente sì. Ora ti prego devo andare! -
- Ferma lì! Non mi hai detto dove e soprattutto con chi! - Serena sospirò.
- Devo pranzare con Lola. - Nate la guardò stupito.
- Lola? Quella Lola? -
- Quante Lola conosci? -
- Ok, ok. Solo non pensavo vi parlaste!-
- Infatti, però ieri mi ha chiamato quindi ora scappo, altrimenti rischio che si arrabbi nuovamente con me! -
Serena si liberò dalla presa del fidanzato e, senza guardarsi indietro, entrò nell’ascensore.
Una volta preso il primo taxi libero, si catapultò nel traffico newyorkese dell’ora di pranzo. Ripensò al giorno precedente, era veramente felice che il bambino, se di bambino si poteva già parlare, stesse bene. Di certo Jenny ora sarebbe stata più serena... Una vibrazione interruppe i suoi pensieri.
- Mamma, ciao come stai? -
- Bene tesoro. Volevo dirti che forse sarebbe il caso di chiamare anche Charles sabato! -
- Ma certo, ci avevo già pensato... lo ha avvertito Blair... Verrà anche lei, da brava accompagnatrice nonché mia migliore amica -
- Pensavo avessi in mente una cosa ristretta... -
- Sarà così! Ma Blair non può essere proprio esclusa, insomma ci sarà pure Ivy! -
- D’accordo allora... Be’ a questo punto invita anche Nathaniel! Ha sempre voluto molto bene a Jenny ed Eric... -
- Ok, mamma.  Ora devo andare, sono arrivata all’appuntamento con Lola. Ci sentiamo più tardi. -
Bene, contando anche Lola, alla cena sarebbero stati in undici. Forse tutta quella gente avrebbe limitato la furia di Rufus.
Serena pagò il tassista ed entrò nel ristorante. Al tavolo l’aspettava una ragazza sorridente.
- Serena! -
- Ciao Lola, scusa il ritardo... -
- Figurati, sono appena arrivata anche io. -
Dopo essersi accomodate, le ragazze ordinarono.
- Allora... Come sta Nate? - Serena s’incupì... Non aveva detto di voler chiarire?
- Bene... Senti Lola, davvero non voglio più discutere. Sei mia cugina, oltre che sorella, mi spiace che tu abbia sofferto così ma io e ... - La ragazza la interruppe sorridendo.
- Tranquilla, era solo per fare un po’ di conversazione. Davvero, voglio solo tentare di costruire un rapporto con te! -
- oddio, mi sento molto più sollevata! - Lola annuì.
Le due giovani continuarono a parlare di tutto e niente. Come andava alla Juilliard , come stava Carol, dove erano andati a vivere S&N, se i Chair stessero ancora insieme... Insomma, come se fra loro non fosse successo mai nulla.
- Lola, che ne dici, ora che ci siamo riappacificate, di venire da noi Sabato? Ho organizzato una cena in famiglia per festeggiare, anche se in ritardo, il ritorno di Jenny ed Eric. Saremo solo io, tu, Ivy, Blair, Chuck, Nate, Mamma, Rufus, Dan e naturalmente i festeggiati -
- Mi sembra fantastico! - Serena sorrise, sua madre sarebbe stata molto contenta... Forse Blair di meno, dato che lei e Lola non andavano molto d’accordo.
- S, ti devo chiedere un favore... -
- Dimmi. -
- Be’ nel mio corso è stato assegnato un compito per il prossimo mese... In poche parole ad ognuno di noi è stato dato un quartiere di NY, dobbiamo rappresentarlo con una scenetta. Ci hanno consigliato di trovare qualcuno che vi risiede per essere aiutati nella trasformazione. Nel mio caso da povera ragazza di Miami a ricca donna dell’Upper East Side. -
- Quindi, riassumendo, dovrai rassegnarti a vestire Prada e memorizzare il numero di Gossip Girl -
- Suppongo di sì.... Quindi mi aiuterai? -
- Certo, da brava Sorella/cugina! Vedrai che sarà divertente. - Lola annuì e i discorsi continuarono a concentrarsi sui mesi trascorsi senza contatti.
 

* SATURDAY EVENING*

- Chuck! Ti vuoi muovere? La cena inizia alle otto e mezza, sono le otto e un quarto e noi stiamo ancora qui!-
- Amore, calmati. È soltanto un’altra delle cene di famiglia, niente di eccitante. Se arriviamo con un po’ di ritardo, non accadrà nulla di grave. - Blair sospirò, era particolarmente preoccupata per l’esito della serata.
- Ok, ok. Però sbrigati. - Finalmente Bass entrò nel salone dove la fidanzata lo attendeva impaziente.
- Tesoro, sei meravigliosa. Cosa ho fatto per meritarmi tanta bellezza? - B arrossì a quelle parole. Certo, ne avevano passate tante, ma finalmente erano riusciti ad istaurare un rapporto vero, dolce e ricco d’amore.
- Non dire sciocchezze... - Il ragazzo la prese per i fianchi, baciandola dolcemente. Ben presto il bacio divenne più passionale e meno casto. Dopo un po’, ormai senza fiato, si ricomposero e lasciarono la suite. Un limousine li aspettava davanti l’edificio, pronta a portarli a casa VDW.
Il tragitto durò una ventina di minuti e i due ragazzi parlarono delle loro giornate.
- Chuck, ti ricordi l’arrivo di Jenny? Sai, non ho mai avuto occasione di dirglielo, ma sono felice di averle dato un’altra occasione. È cresciuta, e sono cresciuta anche io... -
 

*FIVE WEEKS BEFORE*

- Sono atterrati,  stanno arrivando. - Serena attaccò il cellulare dopo aver parlato con Rufus. Erano tutti riuniti in casa VDW, ansiosi di rivedere Jenny ed Eric, di ritorno da Londra.
- Non vedo l’ora di riabbracciarli!! - Lily era molto euforica. Aveva preparato una cena perfetta, vi era tutta la famiglia VDW-Humphrey con l’intrusione, ben accetta, di Blair e Nate. Finalmente avrebbe riabbracciato i suoi ragazzi!
Serena guardò la sua migliore amica: aveva un sorriso strano, i suoi rapporti con Jenny non erano stati dei migliori...
- B, ti va di parlare un secondo con me? Magari in camera... - Blair annuì e le due ragazze si diressero al piano superiore.
- Allora, cosa intendi fare con la mia sorellina? - B sospirò.
- Non so. -
- Avanti, dovete andare oltre tutti i litigi passati. Non la vedi da un anno e mezzo!-
- Forse hai ragione! - Serena sorrise. Sarebbe andato tutto a posto.
La voce di Rufus interruppe il loro discorso. S si illuminò: erano arrivati! Le due ragazze si precipitarono in salone pronte a riabbracciare i due giovani.
Tutti si salutarono con abbracci, baci e qualche lacrima di felicità. Era arrivato il momento:  B si ritrovò davanti la piccola J.
- Ciao Blair. -
- Jenny - J rimase delusa dalla reazione dell’ex principessa di Monaco.
- Sto scherzando! Vieni qui piccola! - Le due si abbracciarono, fra l’emozione di tutti.
- Quindi mi hai perdonato? -
- Diciamo che, il fatto che tu sia tornata a dei vestiti decenti, ti regala un bel punteggio... - Jenny sorrise orgogliosa. Aveva deciso di abbandonare il suo look da ribelle con gli occhi neri, per riabbracciare l’alta moda.

 
*NOW*

La limo arrivò a destinazione e, da bravo cavaliere, Chuck aprì la portiera alla sua signora. Insieme i due fidanzati entrarono nell’edificio, accolti da Vanya, il portiere.
Beep Beep

“ Organizzata cena di famiglia allargata... Quale sarà la notizia che presto verrà annunciata? Andiamo, si sa che S non organizzerebbe mai una serata simile senza un secondo fine. Avvistata perfino Lola, a quanto pare l’Upper East Side sta perdendo tutta la sua esclusività... Ma non preoccupatevi, ci penserò io a distruggere ogni intruso. Che la mia crociata abbia inizio.
xoxo
Gossip Girl”

Blair sospirò, GG aveva già scoperto i loro piani.
- Blair, Charles, finalmente siete arrivati! - Lily li accolse sorridente. I due affidarono i cappotti ad un cameriere e si accomodarono, dopo aver salutato tutti i presenti.
Presto fu servita la cena con l’impeccabile servizio organizzato da Serena ed Ivy. Jenny si trovava a capotavola fra Eric e la sorellastra, accanto a quest’ultima vi era Nate e seguendo Chuck, Rufus e Lily all’altro capotavola. Di fronte ai “festeggiati” vi erano invece Ivy, Lola, Blair e Dan.
La cena proseguì serenamente, fra un aneddoto londinese ed una barzelletta, poco spiritosa, di Rufus. Presto fu il momento del dolce, nonché dell’inevitabile brindisi.
Lily si alzò con il bicchiere in mano, mentre due camerieri riempivano i calici dei presenti di champagne.
- Vorrei brindare ad Eric e Jenny, due ragazzi meravigliosi che, in questi mesi lontani da casa , sono cresciuti e maturati. - Tutti applaudirono. Serena guardò la sorella facendole segno di intervenire con la sua rivelazione scioccante. Jenny deglutì rumorosamente e fermò gli applausi alzandosi.
- Io.. Io... -  Guardò disperata intorno a sé, incrociando lo sguardo incoraggiante di Blair. Tutti la osservavano curiosi.
- Io, devo darvi una notizia. - Sospirò più sicura.
- Vi prego di non arrabbiarvi, anche se so che questo sarà inevitabile...- Rufus guardò sua figlia preoccupato: cosa aveva combinato?
- Io, be’ lo dirò senza giri di parole. Sono incinta. - Eric le strinse la mano da sotto il tavolo, per darle il suo sostegno.
La reazione, inevitabilmente, fu catastrofica. Lily strabuzzò gli occhi, Dan cominciò ad urlare frasi sconnesse e Rufus si alzò di scatto.
- TU CHE COSA?? SEI FORSE IMPAZZITA? HAI VENT’ANNI!! - Jenny abbassò il capo rassegnata, per poi rispondere con tutta la calma possibile: litigare non avrebbe aiutato di certo.
- Papà, non è una cosa che ho previsto. Non l’ho fatto a posta! -
- VORREI VEDERE!!! - Ormai il padre era rosso di rabbia. Per fortuna Dan si riprese dal suo stato di trance, per intervenire.
- Papà, ti prego calmati...-
- MA QUALE CALMAAAAAA! - Rufus non accennava a riprendersi. Lily intervenne finalmente, sventolandosi con un fazzoletto.
- Tesoro, l’importante che Jenny stia bene. Andrà tutto bene. - J ringraziò con lo sguardo la donna che accarezzava il marito calmandolo. Rufus si alzò di scatto, affermando di aver bisogno di un po’ d’aria, seguito dalla moglie.
Jenny si guardò intorno, nessuno aveva intenzione di spezzare il silenzio che era piombato nella sala.
Dan si alzò impetuosamente, dirigendosi fra le braccia della sorella che, non riuscendo più a trattenersi, lasciò che le lacrime inondassero la camicia del fratello. Tutti si alzarono dirigendosi sui divani, per lasciare un momenti di intimità ai due ragazzi.
- Insomma... notizia bomba eh!- Fu Lola ad interrompere il silenzio.
- Già... Speravamo che Rufus prendesse meglio la novità! - Ivy era piuttosto abbattuta.
- Ma chi è il padre? - Nate era scioccata quanto gli altri, teneva molto a Jenny, nonostante non provasse niente di più che un affetto profondo.
- Un certo Styles... Cantante londinese piuttosto stronzo. Ha rinnegato il bambino abbandonandola a sé stessa. -
- Non posso crederci! -
Dan e Jenny ritornarono dagli altri, interrompendo gli insulti sul suo, ormai ex, fidanzato.
- Allora J, quanto ha questa piccola anima?- lily fece il suo ingresso nella sala, rassicurando Jenny con un sorriso.
- Sette settimane... Sono andata ieri da un ginecologo, procede tutto bene. Ho portato anche l’ecografia, pensando che l’avreste voluta vedere... - Lily sorrise e si sedette vicino la ragazza.
- Dov’è papà? - Disse Jenny alla donna, mentre gli altri erano occupati ad osservare emozionati la “foto” del piccolo feto.
- Ha bisogno di un po’ di tempo. Lo conosci, presto tornerà da te. - Jenny sospirò per poi annuire.
Il suono sincronizzato di tutti i cellulari dei presenti bloccarono i vari discorsi.

Cari abitanti dell’Upper East Side, si dice che la piccola J, non sia poi tanto piccola. Infatti, dopo aver perso la sua amata V. con Bass, ha pensato bene di continuare per la sua strada con un giovane cantante Inglese. Nel caso non abbiate capito bene, ve lo dico chiaramente: Jenny Humphrey diventerà presto mamma. Allora ragazzo solitario come ci si sente ad essere quasi zio?
xoxo
Gossip Girl”

Si guardarono tutti intorno? Chi poteva essere stato a mandare la soffiata?


*ILLUSION NEVER CHANGED*
Buon pomeriggio a tutte!
Vi prego perdonatemi per il ritardo, ma d'ora in poi non riuscirò ad aggiornare tutti i giorni...
Questo capitolo, oltre che corto, fa assolutamente PENA.
Non mi piace per niente, avrei voluto descrivere la cena meglio...
ma la mia fantasia è in sciopero (?)
In compenso, da grande appassionata di alta moda,
vi lascio con le foto dei vestiti che ho immaginato
per i personaggi durante la cena.
In realtà non sono molto convinta neanche di questi, ma non ho trovato di meglio.
Fatemi vedere se secondo voi sono pertinenti al loro stile!
Vi invio un bacio e procedo con i ringraziamenti:
1) Grazie mille a
Winner_ e a Fecalina che hanno recensito lo scorso capitolo.
2) grazie a tutte quelle che hanno messo la storia nelle seguite ovvero:

Alicecullen01
Faithforevah
Winner_

3) un'ulimo grazie speciale a Piccolanessie per aver inserito la FF nelle preferite.
Spero di non aver dimenticato nessuno..
Ah giusto
Grazie alle 61 anime che hanno letto, o visualizzato, in silenzio lo scorso capitolo.
xoxo
-C.

Iniziando da Lily, abito coll. A/I 2012 Dior
Image and video hosting by TinyPic Per Ivy ho scelto invece un abito color prugna A/I 2013 Valentino
Image and video hosting by TinyPic Per S abbiamo, sempre A/I 2013, uno splendido D&G (per quanto non ami particolarmente le loro collezzioni)
Image and video hosting by TinyPic A Blair ho "dato" un completo Dior A/I 2012
Image and video hosting by TinyPic Per Jenny abbiamo vestito A/I 2012 Ralph Lauren con scarpe "senza marca" (nel senso che non so quale sia)
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Concludo con Lola, per cui non ho trovato niente di "perfetto" quindi mi sono accontentata
di un vestito nero, anch'esso dalla marca sconosciuta!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5- Lot Of Love. ***


All You Need is Love

Capitolo 5- Lot Of Love.


- Sei stata tu, traditrice! - Blair si alzò urlando contro Lola.
- Ma cosa dici! Non avrei mai fatto una cosa simile! - Cercò di giustificarsi la ragazza, piuttosto intimorita.
- Non può essere stato nessun altro!! -
- Blair, tesoro calmati... - Chuck la tirò a sé, tentando di evitare l’assassinio di Lola.
- Senti, io non ho fatto niente! Non ho neanche il numero di GG! -
- Nessuno di noi avrebbe mai inviato una soffiata, soprattutto trattandosi di una cosa così delicata! -
- Nate, la stai forse difendendo? È ovvio che la colpevole è lei! - Serena era allibita.
- Amore, non potete prendervela con lei senza prove! -
- Nathalien ma che stai dicendo? - Blair sorrise soddisfatta: Chuck era dalla sua parte.
- Non riuscirò ad avere una gravidanza serena... è finita: gossip girl mi distruggerà! - Erano tutti troppo occupati a criticare o difendere Lola, per accorgersi che Jenny era nel pieno della disperazione.
Eric le si avvicinò lentamente, per poi abbracciarla dolcemente.
- Fuori da questa casa. - Serena indicò alla cugina l’uscita.
- Stai scherzando? -
- Nate non metterti in mezzo. -
- Ma non è giusto! Sei proprio come tua madre, pronta a cercare un colpevole per scaricare su questo le tue frustrazioni. Per quel che ne sappiamo potresti essere stata proprio tu...-
- Come ti permetti? S non avrebbe mai fatto niente di simile. -
- Dan, lascialo stare. È ormai accurato che il ruolo di Nate è quello del paladino dei finti accusati ingiustamente. -  Il ragazzo guardò Serena stupito, stava dicendo sul serio?
- Stai ancora qui, razza di scarto della società, nonché habitué di negozi stile H&M o Zara... - Lola impallidì davanti l’ennesimo insulto da parte della regina B. Scosse la testa, prese il suo cappotto e sparì dalla porta di ingresso. Nate la guardò uscire, per poi prendere il suo soprabito.
- Nate Archibald, prova a seguirla e potrai condividere il nostro appartamento con la tua ombra, per il resto dei tuoi giorni. - Il ragazzo guardò preoccupato Serena per poi chiamare l’ascensore e seguire la sua ex fiamma.
 
*A WEEK LATER*
- Davvero, non volevo tu litigassi con Serena per colpa mia... - Lola era seduta sul divano bianco del salone. Nate la guardò, Serena aveva scelto personalmente quel sofà, lo adorava letteralmente. Si sedeva sempre lì a scrivere.  In realtà il ragazzo si era sempre chiesto il motivo... Insomma ormai aveva una sua rubrica su Vogue, il suo lavoro consisteva nel battere a macchina tutti i suoi pensieri, quindi come poteva aver voglia di farlo anche a casa? Ma S era così, se una passione le scaldava il cuore, questa le occupava la mente a tempo pieno, soprattutto se, come quella della scrittura, era nata di recente.
Nate sospirò, non riusciva proprio a togliersi dalla mente la sua ragazza... Ma poteva ancora definirla tale? Era passata una settimana dal loro litigio e si sentiva terribilmente in colpa. Certo, era ancora convinto di aver fatto bene a difendere Lola, ma davvero non riusciva a spiegarsi come avesse potuto dire quelle cose terribili. Non le pensava in quel momento, e a maggior ragione non le pensava ora. Aveva un grande bisogno di farsi perdonare, ma come?
- Nate, ci sei? - La mano che Lola stava agitando davanti ai suo occhi, lo risvegliarono dai suoi pensieri.
- Sì, perdonami... -
- Ho un’idea... Che ne dici di andare al party per la prima di LOL? Ci saranno sicuramente tutti, troverai un modo per farti perdonare dalla tua amata. Sai, vorrei tanto tornarci in buoni rapporti anche io... -
- Mi sembra un’idea discreta... Ti passo a prendere alle otto e mezza, D’accordo? - Lola annuì e, dopo aver salutato il ragazzo, uscì affermando di aver bisogno di trovare un vestito per la serata.
“ Ho cambiato idea, vengo stasera. Ci puoi procurare due inviti per la prima? Io e Lola vorremmo chiarire con tutti...”
“ Ok, ci vediamo stasera.”
“ Grazie amico .”
Chuck sorrise guardando l’ultimo messaggio di Nate. Sperava solo tutto andasse per il verso giusto... Insomma non era il caso di fare scene drammatica davanti Demi Moore e Miley Cyrus!
L’entrata di Blair interruppe i suoi pensieri.
- Amore, ciao! - Il ragazzo ricambiò il saluto baciando la fidanzata, splendida nel suo tailleur panna.
- Allora, ho convinto Serena ad uscire stasera... è una settimana che è rinchiusa in casa a deprimersi! Ora l’ho spedita a fare shopping: deve essere favolosa. -
- Che brava amica che sei! - Blair sorrise fiondandosi sulle labbra rosee del fidanzato.
---
- Buongiorno signorina Van Der Woodsen! Ben tornata. - Serena sorrise alla commessa. Forse Blair aveva ragione, distrarsi le avrebbe fatto bene, perciò quale rimedio migliore di uno shopping sfrenato da Dior?
- Vorrei vedere qualche abito, mi servirebbe qualcosa di elegante per la prima di un film. Deve essere perfetto perché non ho tempo di ritoccarlo... -
- Non si preoccupi, troveremo sicuramente qualcosa nella nuova collezione. Si accomodi, le vado a prendere un catalogo. - Serena eseguì, sedendosi su una poltrona di velluto rosso, dopo aver poggiato la sua splendida borsa Hermes sul basso tavolo che le era di fronte.
- Prego signorina, si accomodi in questa sala, torno subito. - Serena si girò lentamente, scoprendo che la ragazza  appena entrata nel negozio era Lola. Cosa ci faceva lì? Insomma, non era certo  solita frequentare negozi del calibro di Dior.
- Serena! - La ragazza la guardò stupita, prima che S potesse chiamare la sua commessa per spostarsi in un’altra ala della Botique.
- Lola... -
- Ti spiace se mi siedo vicino a te? Sai, non sono molto pratica di queste cose e  tutto questo lusso mi sta mettendo in crisi... -
- Si mi dispiace, vorrei decidere i miei acquisti da sola. Inoltre, se ti imbarazzano i troppi zeri sulle targhette degli abiti, torna da Zara, lì di certo non avrai problemi. - Lola sospirò, dopo aver visto il falso sorriso che le aveva appena regalato la cugina.
- Ascolta, mi dispiace davvero. Ti prego, facciamo pace! Insomma avevamo appena chiarito... So che sarà dura da credere, ma ti assicuro che io non c’entro niente con la soffiata a Gossip Girl! Ecco, questa è una foto di Blair e Jenny che escono dalla clinica... L’ho trovata su internet... Non credi che qualcuno abbia sentito quelle due parlare e abbia scritto a GG? - Serena osservò l’immagine sul cellulare che Lola le stava porgendo. Rifletté un minuto... Non aveva tutti i torti infondo. Inoltre tornare in buoni rapporti col lei, le avrebbe permesso di monitorarla meglio e magari capire se meritasse o meno la fiducia degli Sduesm. Le rivolse un sorriso, al quale Lola rispose immediatamente, mostrando i suoi candidi denti.
- Allora, siamo di nuovo amiche? -
- Direi di sì! -
In quel momento arrivò la commessa assegnata a Serena, che, dopo aver salutato anche Lola, porse alle due il catalogo della  nuova collezione A/I.
Dopo molte foto, commenti, risate e indecisioni, Serena decise di provare un modello bluette, mentre Lola si rassegnò a continuare la sua ricerca in un altro negozio.
Dopo averlo indossato, Serena, convinta dall’approvazione della cugina/sorella, acquistò l’abito. Uscite dal negozio, le due giovani si diressero da Armani, dove Lola trovò il vestito perfetto. Contente, sorridenti e riappacificate, Serena e Lola si divisero tornando alle rispettive case per prepararsi: mancavano meno di tre ore alla prima.
---
-Amore sei meravigliosa! - Chuck rimase allibito alla vista della sua fidanzata in uno splendido abito nero Ralph Lauren. Blair arrossì, non era certo una che si imbarazzava davanti ai complimenti, ma con Bass era diverso. Lui la faceva sentire una principessa più di quanto il cognome Grimaldi avesse mai fatto durante il suo, felicemente terminato, matrimonio.
I due innamorati lasciarono l’Empire dentro una limousine, dirigendosi alla prima.
La portiera venne aperta da uno dei tanti inservienti occupati ad accogliere gli invitati. Blair scese, seguita da Chuck. Una serie di flash la abbagliarono, sorrise ai vari fotografi. Ormai era diventata molto conosciuta, la storia con Louis le aveva portato molta notorietà, accompagnata dalla sua recente direzione della casa Waldorf, oltre dall’amore fiabesco con il milionario Bass. Intravide Serena occupata a parlare con il suo capo, all’interno della sala.  Si avvicinò alle due, seguita da Chuck.
- Buonasera. -
- Ciao Blair, posso presentarti Dianna Rouge? È la direttrice di Vogue US. - B sorrise, ricambiando il saluto.
- Salve, Blair Waldorf, felice di conoscerla.-
- Chuck Bass, incantato. - Blair fulminò il fidanzato occupato a fare il baciamano alla nuova conoscente.
- Perdonatemi, ma devo andare! È stato un piacere. - Charles sorrise raggiungendo Nate all’entrata della sala. Serena lo seguì con lo sguardo, per poi incrociare gli occhi color cielo dell’exfidanzato. Ebbe un sussulto è si girò di scatto, tentando di entrare nel discorso che stavano intrattenendo Blair e la sua direttrice.
Dopo un’oretta Serena sentì il bisogno di buttar giù un po’ di alcol, così dopo aver rubato un bicchiere di champagne ad cameriere, si accomodò su un divano bianco.
- Assomiglia tanto a quello del nostro salotto... - Nate si sedette accanto a lei.
- Nostro? -
- Già... Sai è troppo grande quell’appartamento per una persona sola... -
- Chiama Lola, qual è il problema? - Nate sbuffò.
- Non voglio Lola, voglio te! - Serena scosse la testa spazientita.
- Non sembra esattamente così... -
- Ti prego perdonami! Ero sconvolto dalla notizia di Jenny.... Non so cosa mi sia successo! Non volevo dirti quelle cose! -
- Ma le hai dette... -
- Sì, ma non le pensavo realmente! Ti prego torna da me, non posso resistere senza di te! -
Serena non ebbe il tempo di replicare che le labbra del ragazzo si posarono sulle sue.
Blair osservò i due ragazzi dall’altro lato della sala.  Finalmente avevano fatto pace! Non ne poteva davvero più di vedere la sua migliore amica girare per casa nel pieno della depressione... Dopo aver buttato giù l’ennesimo bicchiere, si diresse verso la toilette. Entrata nel bagno di marmo roseo, sentì una voce che le era famigliare.
- Ho capito, non preoccuparti... è tutto sotto controllo. - Blair entrò silenziosamente nel primo bagno disponibile, in modo da poter ascoltare meglio la conversazione.
- Abbiamo fatto pace... -
- Certo certo...-
- Senti non sono solita mandare soffiate... non ho pensato al momento! L’ho inviata e basta! -
- Andrà tutto secondo i piano, tranquilla. -
- Starò più attenta la prossima volta, promesso! -
- Devi fidarti di me! Anche perché sono l’unica in grado di aiutarti... -
- D’accordo, d’accordo... -
- Ciao.-
Lola abbandonò la toilette dopo essersi ricomposta. Blair attese il chiudersi della porta per uscire e riordinare le idee. Cosa stava architettando? Certo, l’avrebbe potuto bloccare in bagno per farla confessare, ma era sicuramente meglio aspettare il prossimo disastro per incastrarla definitivamente. Infondo di cosa si stava preoccupando? Quella ragazza non aveva idea di cosa volesse dire abitare nell’Upper East Side, non era in grado di muoversi, organizzare complotti... Insomma non sapeva neanche mandare le soffiate al momento giusto! Inoltre chiunque la stesse aiutando era piuttosto preoccupato, almeno secondo le risposte che aveva dato Lola. L’unico problema era scoprire chi fosse... Una cosa era certa, se Lola aveva deciso di rovinare l’equilibrio che finalmente si era creato, si sarebbe scontrata con Blair Waldorf, e nessuno, mai, aveva vinto una sfida simile.


* ILLUSION NEVER CHANGED*
Buongiorno, si sono ancora io e non sono morta.
Perdonate il terribile ritardo ma ho avuto parecchi problemi in questi giorni.
Inoltre questo è il capitolo più brutto e breve che io abbia MAI scritto.
Non so da dove sia uscita questa schifezza... in realtà la mia fantasia è andata
a farsi fottere come il mio (ormai ex) fidanzato.
Si, fra l'altro sono stata pure tradita.
Vabbè, amatemi perchè oggi è il mio compleanno e io ho aggiornato lo stesso.
Vogliamo parlare del matrimonio segreto di Blake?
io non so che pensare.
I ringrazimenti vanno a
Winner_ e Piccolanessie che hanno recensito lo scorso capitolo.
a
Alicecullen04 Ele17 e_Beckett96 Faithforevah Gaius GossipGirl88 e Winner_ che hanno inserito la storia fra le seguite
e infine a
Piccolanessie che l'ha messa nelle preferite.
Vabbe' sparisco perchè non voglio contagiarvi con l'odio che provo verso il mondo
in questi giorni.
xoxo
-C.

-Ecco il tallieur di B. (Chanel A/I 2012)
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Questo è l'abito di Serena ( Dior A/I 2013)
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Questo invece è il vestito di Lola (Armani Haute- Couture A/I 2013)
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Infine ecco ciò che ho scelto per la mia amata Balir  (Ralph Lauren A/I 2013)

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6- Live While We're Young. ***


All You Need is Love

Capitolo 6- Live While We're Young.


-B, dove sei? -
- Girati! - Serena sorrise all’amica che si trovava alle sue spalle. Avevano deciso di fare del sano shopping, anticipando di un bel po’ le spese per il cambio stagione.
- Da dove vuoi cominciare?-
- Be’ direi che un bel caffè sarebbe un ottimo inizio! - Le due ragazze entrarono nel primo Starbucks che trovarono, era un piccolo locale dalla luce soffusa, arredato in modo impeccabile con le tipiche poltroncine intorno ai tavoli rotondi. Serena si guardò intorno, scorgendo un angolo libero. Le due amiche si accomodarono sul divanetto, dopo aver ordinato due caffè.
- Jenny come sta? - Blair non l’aveva più sentita dalla sera della cena.
- Abbastanza bene, ha parlato con Rufus, pare che lui abbia accettato la cosa… Naturalmente è piuttosto preoccupato, oltre che furioso con questo Jerry…-
- Harry! -
- è lo stesso! -
- Fra l’altro ho letto su un sito di gossip inglese che quello stronzo verrà in questi giorni a NYC… -
- Oh merda! Dobbiamo evitare che Jenny lo incontri! -
- Lo so… -
Dopo aver pagato, le due giovani lasciarono il locale, pronte a conquistare tutte le boutique della Fifth e dintorni.
Due ore, cinque negozi e dodici buste dopo S e B si salutarono, pronte a tornare dai rispettivi fidanzati.
Serena entrò nel suo appartamento, seguita da portiere che l’aveva gentilmente aiutata a portare in casa i suoi acquisti.  Nate le andò incontro sorridente.
- Ciao Amore - Serena lo osservò sorridente per poi baciarlo dolcemente. Quella settimana di “separazione” le aveva fatto capire l’importanza che aveva il ragazzo nella sua vita. Era dai tempi di Dan che non provava qualcosa di così forte,  questo le piaceva moltissimo, ma allo stesso le metteva una leggera paura… E se fosse finita? Sarebbe riuscita a superare la cosa? Meglio non pensarci, avrebbe adottato il famoso “Carpe Diem” di Orazio, pronta a gustarsi il presente, non preoccupandosi del futuro. Dopo essersi tolta il cappotto, raggiunse il fidanzato in sala da pranzo.
- Allora amore, che programmi hai per questo pomeriggio? -
- Be’, è domenica quindi niente di stressante… -
- Allora ti va di cenare con il tuo cavaliere? È tanto che non stiamo insieme… -
- Mi sembra un’ottima idea Sir… - Nate le sorrise, alzandosi per continuare il pranzo con la sua dama in camera da letto.
 

Blair uscì dall’ascensore entrando nella reception nell’hotel.
- Salve Miss Waldorf, in cosa posse esserle utile?- Il giovane la osservava sorridendo dall’altra parte del bancone.
- Potrebbe chiamarmi un taxi? -
- Certo. -
Blair ringraziò e si accomodò su una delle tante poltrone che si trovavano all’entrata dell’Empire.  Prese la sua Tod’s, acquisto di quella stessa mattina, e cercò il cellulare.
- Pronto Jenny! Hai da fare oggi? -
- Perfetto, che ne dici di una passeggiata a Central park? Non puoi passare tutta la giornata a casa! -
-Non ci provare, ci vediamo fra mezz’ora sotto casa tua. - Blair attaccò soddisfatta, ma l’entrata di un ragazzo attirò la sua attenzione. Quel giovane le ricordava qualcosa, ma proprio non riusciva a collegarlo a nessuno di conosciuto… che fosse uno degli amori passati di Serena? No, non le sembrava il pupillo di qualche ricca famiglia di Manhattan. Aspettò che il misterioso ragazzo uscisse dall’atrio, per avvicinarsi alla reception e carpire informazioni.
- Signorina Waldorf, il suo taxi sta arrivando! -
- Si, si Edward non si preoccupi… Piuttosto può dirmi come si chiama quel ragazzo che è appena salito nella sua camera? -
- Miss, sa la prassi… non posso darle queste informazioni.  -
- Andiamo caro Ed, dovrebbe sapere che tanto otterrò il nome da qualcun altro, ma in questo modo io perderò tempo e lei il lavoro! - Il giovane impallidì difronte a una Blair trionfante.
- Harold Styles, viene da Londra e rimarrà qui due settimane con due suoi amici, Niall Horan e Zayn Malik… -
- Stanza? -
- 415. -
- Grazie per la simpatica conversazione. - Blair afferrò cappotto e borsa per poi uscire dall’hotel.
Bene, infondo quale era il problema? Avrebbe semplicemente dovuto evitare che Jenny mettesse piede all’empire per i prossimi quindici giorni. Un giochetto da ragazzi…
La ragazza salì sul taxi dirigendosi a casa VDW.
Arrivata sotto il palazzo, prese l’ascensore, trovandosi presto difronte la ben nota scritta di Prada.
- Ciao Blair! - Jenny le si avvicinò sorridente.
- Bel completo piccola J!-
- Ho imparato dalla migliore… - Blair le fece l’occhiolino e chiacchierando del più e del meno le due amiche si diressero in salone.
- B, ho qualche bozza da farti vedere, vuoi averla oggi o te la porto domani in ufficio? -
- No, facciamo domani. Oggi è domenica, Chuck è a Miami per lavoro e noi abbiamo un intero pomeriggio di relax, senza il pericolo che nessuno ci disturbi-
- Perfetto, allora che vogliamo fare? -
- Giro al Metropolitan e passeggiata al laghetto? Così evitiamo l’uso di taxi vari (per chi non lo sapesse casa VDW si trova esattamente difronte il Metropolitan, il quale ha alle spalle la distesa verde di Central Park)…-
- Mi piace! - Le due ragazze presero i rispettivi soprabiti e lasciarono l’attico, pronte a godersi un po’ di storia Romana al museo più famoso di NY.
 

* HARRY’S POV*

Presi l’ascensore seguito da Niall, Zayn ed un fattorino che gentilmente stava portando le nostre valigie. Ci fermammo davanti alla stanza n. 415.  Spalancai la porta e mi trovai davanti una delle suite più belle che avessi mai visto.  L’ingresso spazioso lasciava intravedere il salone attraverso una porta lasciata aperta. Quest’ultimo era arredato con gusto moderno, un tavolo di cristallo era circondato da sedie bianche, dall’altro lato vi erano tre poltrone ed un divano difronte un enorme televisore al plasma, attaccato alla parete. A sinistra vi era una porta che dava sulla cucina, dall’altro lato vi erano le nostre tre stanze con i rispettivi bagni. Tutto era impeccabile, enorme ed estremamente lussuoso, ma la cosa che ci lasciò maggiormente senza fiato fu l’enorme vetrata che dava su tutta NYC. 
-Amico, non ho mai visto niente di simile! - Niall si buttò sul divano dopo avermi dato una pacca sulla spalla.
- Sarà la vacanza migliore della nostra vita! -
- Lo puoi dire Malik! Noi tre, due settimane a NY, rimorchio selvaggio, feste e soldi da spendere a palate! - Sorrisi alla visione che il biondino irlandese aveva dei nostri futuri quindici giorni.
Eravamo amici di vecchia data e ci volevamo un gran bene, niente ci aveva mai diviso. Niall si era trasferito da Dublino quando era piccolo, lo avevo conosciuto alle elementari e da allora non ci eravamo più separati. Era un ragazzo stupendo, sempre solare e ottimista, veniva da una famiglia più che benestante che gli lasciava la massima libertà su tutto. Zayn era il totale contrario di Horan, appariva come un ragazzo timido e “oscuro” ma questo era solo un ottimo metodo per rimorchiare! D’altronde si sa, gli stronzi attirano sempre di più. Aveva origini pakistane ma era sempre vissuto a Londra, io e Niall lo avevamo conosciuto ad una festa a casa di Louis, un altro nostro amico.  Neanche lui aveva alcun tipo di difficoltà economiche, anzi. Nonostante questo, avevo deciso di offrire io il viaggio ad entrambi, d’altronde negli ultimi sei mesi avevo decisamente sfondato, tutta l’Inghilterra conosceva il mio nome, merito del mio amico Ed Sheeran che aveva deciso di produrre il mio primo singolo.
- Allora Hazza, cosa hai deciso di fare con la biondina newyorkese? - la voce di Niall interruppe i miei pensieri.
- In che senso scusa? -
- Be’ siamo a NY, non vuoi neanche passare a salutarla? -
- Perché dovrei? -
- Mah… non saprei, forse perché l’hai messa incinta? -  lo sguardo di Zayn fulminò l’irlandese, prima che potessi farlo io.
- Senti, ho messo le cose in chiaro, non ne voglio sapere niente. -
- Ok, ok scusa. -
Chiuso quell’argomento spinoso, decidemmo di cenare in albergo e andare subito a letto, insomma cinque ore di fuso orario creano una certa confusione…
La luce soffusa che entrava dalla tenda semi aperta mi svegliò.  Dopo aver realizzato chi fossi e dove mi trovassi, decisi di andare in cucina per mangiare qualcosina.
Superai il salotto, sentendo il russare di Niall proveniente dalla stanza accanto alla mia. Una volta entrato, puntai subito al frigorifero senza accorgermi che uno Zayn in mutande stava sorseggiando il suo caffè in silenzio.
- Giorno amico! -
- Ciao Hazza, dormito bene? - Annuì sedendomi accanto al pakistano.
- Senti, so che Nialler ieri è stato un po’ brusco… Ma io sono preoccupato per te. So quanto tenessi a Jenny, non ti avevo mai visto così preso da una ragazza… Insomma sei sicuro di aver superato la cosa? - Riflettei un momento prima di rispondere. L’avevo superata? No.  Ero sempre stato il don Giovanni per eccellenza, io non mi legavo, io non amavo.  Ero il tipico stronzo che adora usare le ragazze e se ne vanta. Insomma, io e Zayn scommettiamo tutti i giorni su quale sarà la nostra prossima vittima, almeno finché Niall non cerca di farci venire un po’ di sensi di colpa… Non che lui sia da meno, ma di certo è il più sensibile del trio. Ma J, J era diversa. Lei era in grado di illuminare il mio universo con un sorriso. È a lei ciò a cui penso mentre canto, mentre parlo, mentre respiro, perfino mentre mi faccio la troia di turno.  La mia testa aveva chiuso quel capitolo ma il mio cuore no, e si sa, è il cuore che comanda.  Perché uso il  presente? Perché Jenny è il mio presente, un presente che non si può ignorare, un presente che non si può evitare… Zayn comprese da solo la risposta, mi abbracciò senza dire nulla, forse perché non c’era nulla da dire.
 
 
Blair si alzò al suono della sveglia. Erano le otto e lei doveva essere in ufficio per le nove e mezza. Pensò a cosa la attendesse quel giorno, un rappresentante di Victor e Rolf le voleva parlare, doveva organizzare la prossima sfilata, controllare un po’ di conti e esaminare i modelli di Jenny. A proposito di J, doveva assolutamente parlare con quel Harry, Jarry, Carry… Si alzò lentamente e prese il telefono per chiamare la sua segretaria, avrebbe fatto tardi… Distruggere quel ragazzo era decisamente più importante di qualche stoffa o stilista emergente.
Bene, quella era la suite 415. Un rumore sordo proveniva dalla stanza… Prese dalla borsa la carta “magica”, che gentilmente le era stata prestata da una delle donne delle pulizie, ed entrò.  Una voce melodiosa le invase le orecchie, accompagnata dal suono di una chitarra.

Let’s go crazy crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let’s pretend it’s love
And never never never stop for anyone
Tonight let’s get some
And live while we’re young
And live while we’re young
Tonight let’s get some
And live while we’re young

 
Be’ almeno aveva una bella voce… Le note provenivano dal salone, la ragazza le seguì trovandosi difronte un biondino con una chitarra in mano e un riccio che cantava guardando la vetrata che dava su NY.
- E tu da dove spunti fuori??? -  Un moro dalla pelle olivastra mi guardò stupito.
- Dalla porta… -
-  Harry chiama la sicurezza!! - Il biondino sembrava agitato…
- Tranquilli, il mio ragazzo è il proprietario dell’hotel… -
- E tu sei solita entrare nelle stanze dei vostri ospiti paganti? -
- Solo se i diretti interessati hanno messo incinta una delle mie migliori amiche. Piacere, Blair Waldorf. - I tre giovani la guardarono a bocca aperta.
- Ok, questa cosa è ridicola, esci subito da qui prima che ti denunci. -
- Lascia stare, piuttosto calmatevi e ditemi chi di voi è Harry. -
- Sono io. -
- Bene. Allora caro cantante da strapazzo, sei un grande stronzo, ma suppongo che questo te lo abbiano già detto. Sono qui solo per un motivo, dirti di stare alla larga da Jenny. -
- Non ho nessuna intenzione di incontrare Jenny. -
- Bene, allora ti prego di cambiare Hotel, perché lei viene qui molto spesso. -
- Scherzi? Ho speso l’ira di Dio! -
- Allora cosa intendi fare? - Il riccio la guardò pensieroso.
- Forse dovrei provare a parlarle… -
- Sei matto? Come ti viene in mente! Ora lei è serena, non ti permetterò di scombussolarle la vita, per poi frantumare di nuovo il suo cuore. - Quella frase colpì come una freccia il cuore del riccio. Le aveva davvero rovinato la vita? Certo che si.
- Ti vieto di starle vicino. Prova a farti vedere e ti assicuro che renderò la tua permanenza qui un incubo. Detto ciò vi saluto, è stato un autentico disgusto, spero di non incontrarvi mai più. -
Blair lasciò la suite con un falso e perfido sorriso, lasciando i tre ragazzi scioccati.


*ILLUSION NEVER CHANGED*
Ebbene si, non sono morta anche se mi vergogno di questo
terribile ritardo.
Lo so, lo so... avevo promesso di aggiornare una volta a settimana
ma decisamente non ci riesco.
Coooomunque... prima di tutto devo dirvi una cosa:
GRAAAZIE! QUATTRO RECENSIONI!
quando l'ho letto non ci credevo!
Grazie veramente, è molto importante per me!
Lo so, ci sono storie che hanno 30 commenti a capitolo ma per me quattro
sono già il paradiso!
Quindi grazie e ancora grazie a
Winner_ Piccolanessie Ele17 e Gaius
che mi hanno fatto commuovere :')
Ringrazio ancora tutte quelle che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate
e anche i meravigliosi lettori che visualizzano in silenzio i miei capitoli!
Bene, passando all'orrore che avete (spero) appena letto...
Be' che dire abbiamo l'entrata di due nuovi personaggi!
Ci tengo a dire che i reali Zayn e Niall prestano solo nome e volto ai miei personaggi..
Perciò nel caso che qualche Directioners legga, tengo a precisare che so perfettamente
che Horan non è nato a Dublino e Malik a Londra!
Per quanto riguarda Harry, be' non ho ancora deciso se sarà un personaggio negativo o meno...
Cambio continuamente idea! Infatti all'inzio volevo farlo tornare intorno al decimo capitolo
ma poi ci ho ripensato, grazie anche a Winner_ che mi domanda sempre che fine
abbia fatto il nostro Harold.
Bene, dopo questo poema vi lascio con qualche foto!
xoxo
-C.
ps. Volevo dedicare questo capitolo al nuovo singolo dei 1D "Live While We're Young" uscito ieri.



Ecco Niall James Horan. I soprannomi che potreste trovare in questo e nei prossimi capitoli sono Nialler, Biondino o Irlandese.
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Questo è invece il meraviglioso Zayn Jaawad Malik. Soprannomi Pakistano, Jaawad.
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Ecco la Tod's di Blair
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Infine vi lascio con il completino di Jenny. (Maison Martin Margiela A/I 2013)

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Capitolo 8
*** Capitolo 7- I Love You More Than This. ***


All You Need is Love

Capitolo 7- I love you more than this.

-Tu mi stai dicendo che sei entrata nella loro suite?- Blair annuì davanti una Serena incredula.

- Bah, ormai non mi stupisci più…- Le due giovani scoppiarono a ridere.

- Miss Blair, è arrivato il rappresentate di V&R. -

- Si, fallo accomodare nella sala d’attesa. -

- Come vuole. -

L’assistente uscì dall’ufficio di B lasciando le due amiche nuovamente sole.

- è nuova? -

- Si, ma non credo durerà, insomma confonde il blu Chanel con il blu Armani! -

- Mio dio! Cosa ci fa ancora qui?! - Serena si alzò dopo aver pronunciato l’ultima frase piena di sarcasmo.

- Allora ti lascio ai tuoi problemi di Blu e vado in redazione. Ci sentiamo stasera!-

Blair annuì accompagnando la ragazza alla porta.

- Emperatriz!!! -

- Si miss Balir? -

- Fai entrare il rappresentante e chiama Jenny. La voglio nel mio ufficio fra venti minuti. -

- Si miss Blair. -

- Cosa aspetti? MUOVITI! - L’assistente corse via impaurita. Blair sospirò… Possibile che fosse circondata da incapaci?

 


- Bene, allora farò telefonare la mia assistente per i dettagli. -

- D’accordo. Grazie Miss Waldorf, è stato un piacere. - Blair diede la mano al responsabile, ma in quel momento Jenny bussò alla porta.

- è permesso? O mi dispiace, ripasso più tardi. -

- No, no Jenny entra. Signor Smith, questa è Jennifer Humphrey, una delle stiliste più promettenti della mia casa. Jenny, lui è il rappresentante del reparto abiti di Victor e Rolf. -

- è un piacere immenso, amo le vostre creazioni. L’ultima sfilata è stata meravigliosa! -

- Piacere mio signorina Humphrey. Sono stupita della grande ammirazione che miss Waldorf  ha di voi, in generale è molto dura… Perché non passa a portarci qualche sua creazione? - Jenny guardò allibita l’uomo sulla quarantina le sorrideva sincero.

- Ma certo, sarebbe un vero onore per me! -

- Bene, allora prenda un appuntamento con la mia assistente. Di nuovo, è stato un piacere. Miss Humphrey, Miss Waldor, arrivederci. -  Il signor Smith uscì dalla sala lasciando le due giovani sole.

- MIO DIO HO UN COLLOQUIO CON VICTOR E ROLF! - Blair scoppiò in una fragorosa risata davanti l’euforia dell’amica.

- Ora calmati piccola J. Ricordati che sei sempre legata alla casa Waldorf. Non ho nessuna intenzione di lasciarti andare! -

- Ma certo!! -

-Bene, in ogni caso ora parliamo dei nuovi modelli. Fra due mesi dobbiamo presentare la collezione primavera/estate e siamo in super ritardo! -

 

 

Jenny lasciò l’atelier qualche ora dopo.  Ripensò alla giornata appena passata… Nonostante il vuoto causato dall’assenza di Harry che la divorava ogni giorno di più, poteva ritenersi felice. Finalmente aveva messo la testa a posto, aveva il lavoro che aveva sempre sognato, una famiglia che le era vicina ed amici che le volevano moltissimo bene… Girò l’angolo e, trovandosi su Columbus Circle,  decise di fare una passeggiata a Central Parck. Erano le sei ma c’era ancora un po’ di luce e non aveva alcuna voglia di tornare a casa.

Prese l’Iphone dalla borsa e mise le cuffie. In due secondi le note di “More Than This” si fecero strada nella sua testa.

 

I'm broken, do you hear me

I am blinded, 'cause you are everything I see

I'm dancing, alone

I'm praying, that your heart will just turn around

And as I walk up to your door

My head turns to face the floor

Cause I can't look you in the eyes and say

 

Le lacrime iniziarono a scendere silenziosamente, un’ ormai solita reazione alla profonda voce di Harry…

 

When he opens his arms and holds you close tonight

It just won't feel right

Cause I can't love you more than this

Yeah

When he lays you down, I might just die inside

It just don't feel right

Cause I can't love you more than this

Can't love you more than this

 

Jenny si sedette su una panchina guardando il laghetto che le era difronte. Si girò, un biondino camminava ridendo con i suoi amici, erano così familiari…

 

If I'm louder, would you see me

Would you lay down in my arms and rescue me

Cause we are the same

You save me

When you leave it's gone again

 

Eppure quei ricci avevano qualcosa di conosciuto, troppo conosciuto…

 

Then I see you on the street

In his arms, I get weak

My body fails, I'm on my knees

Prayin'

 

No, non poteva essere. Lui era lontano milioni di chilometri, Lui l’aveva abbandonata, Lui stava risuonando nella sua testa, Lui era un pezzo di merda, Lui non poteva farle ancora quell’effetto.

Eppure era così, Lui le stava venendo in contro, Lui la stava indicando ai suoi amici, Lui le aveva tolto ogni possibilità di ragionare.

Il cuore di Jenny perse due battiti, i suoi arti erano come congelati, ma la colpa non era del freddo pungente.

Ecco, ormai poco meno di due metri li separava. Non poteva più fare nulla, era in trappola.

- Jenny! - La ragazza lo fissò inerme. Come osava presentarsi così con un semplice “Jenny”?

- Jenny, sono Harry! - Ahahah Davvero pensava che non lo avesse riconosciuto? Pensava che si potesse essere dimenticata di tutto il male che le aveva fatto?

- Devo andare. - Queste furono le uniche parole che la piccola J riuscì a proferire, prima di scappare fuori dal parco.

 

 

- Amico, se ne è andata… Vieni torniamo in albergo… - La voce calma di Zayn distolse Harry dal suo stato di trance. Erano più di dieci minuti che il ragazzo fissava la panchina vuota da dove la sua Jenny era scappata via… Annuì lentamente con la testa e seguì i suoi amici verso l’uscita del parco.  Andarono a piedi fino all’albergo, entrarono nella hall e si diressero verso il banco della reception.

- Stanza …- Niall fu interrotto bruscamente da Harry.

- No, m scusi potrebbe indicarci la suite della signorina Waldorf? - Il ragazzo ignorò le occhiate interrogative dei suoi compagni.

- Mi spiace ma non posso darle questo tipo di informazioni… - Il ragazzo sbuffò rumorosamente prima di continuare.

- Forse lei non ha capito bene signor… - Strizzò gli occhi per vedere meglio l’etichetta al collo dell’inserviente-  Signor Edward! Miss Blair è entrata illegalmente nella nostra suite stamane, se non vuole una denuncia la prego di informarci su dove potremmo trovarla! -

- Suite 670, ultimo piano con ingresso privato. -

- Grazie per la collaborazione! - Harry sorrise al receptionist e trascinò i suoi amici fino all’ascensore.

- Amico che intenzioni hai? -  Il biondino era alquanto perplesso

- Devo sapere dove trovare Jenny e quella matta è l’unica in grado di aiutarmi! -

L’ascensore si aprì e i tre giovani si trovarono direttamente dentro la suite.

- E voi cosa ci fate qui? - Una Blair turbata li accolse all’ingresso.

- Ho bisogno di parlarti… -

- Da dove arriva tutta questa confidenza Styles? -

- Dallo sguardo sconvolto che aveva Jenny dopo avermi visto…-

- TU HAI INCONTRATO JENNY? - Blair era furiosa! Come aveva osato quel maledetto ragazzo a disobbedire ad un suo ordine?

- Si, al parco. -

- Ti avevo vietato di farlo! -

- è stata una coincidenza! Ora smettila di urlare e aiutami. - Blair rimase senza parole: nessuno le aveva mai mancato così tanto di rispetto. Ah povero Harold, si sarebbe vendicata, non dubitatene.

 

 

 

“ Avvistata la piccola J mentre scappa da Central Parck…. Che abbia visto un fantasma?

Xoxo

GG”

 

Jenny sospirò dopo aver letto il messaggio… Un fantasma? Forse era proprio quello ciò  in cui si era imbattuta. Eppure era così reale, così vero. Quel profumo inconfondibile di Bleu di Chanel le aveva fatto girare la testa…

 



*London, seven months ago. *

 

- Allora Hazza hai deciso? - Jenny non ne poteva più di stare in quella profumeria!

- Mmm… a te quale piace di più? -

- Be’ Chanel è sempre Chanel… -

- Bene, allora questo sarà il mio prossimo profumo, il nostro profumo. - Jenny sorrise, era così felice di avere un fidanzato simile. Il ragazzo la prese per i fianchi per poi baciarla dolcemente.

 



*New York, now *

 

Jenny scese dal taxi dopo aver pagato ed entrò nel palazzo. Aveva deciso di tornare a casa, non capiva nulla quindi girare per la città non era una buona idea.  Entrò nell’appartamento trovando Serena stesa sul divano…

- Ehi piccola J! Sono venuta a parlare con Mamma ma naturalmente è in ritardo… Perché hai quella faccia? - Jenny si fiondò fra le braccia della sorella, non riuscendo più a trattenere le lacrime.

 

 

- Andiamo Waldorf! Dimmi questo indirizzo, voglio solo chiarire con lei! - Blair sbuffò nuovamente, erano ormai venti minuti che discuteva con quel cantante da quattro soldi. Si erano accomodati sul divano del salone mentre gli altri di energumeni erano intenti a giocare a biliardo.

- Ma cosa vuoi chiarire? L’hai lasciata sola, incinta e disperata. Ora finalmente ha trovato una sorta di equilibrio, perché vuoi sconvolgerlo? -

Harry sospirò… In effetti era stato un vero stronzo. Che avesse ragione? Che l’unica cosa giusta da fare era lasciarla in pace? Sarebbe dovuto sparire nel nulla? Di certo quella sarebbe stata un’ottima soluzione. Allora cosa lo stava frenando? Forse quegli occhi spenti, privi della luce che li aveva sempre caratterizzati. Forse quel seno leggermente più prosperoso, forse quella pancia leggermente pronunciata. Era solo compassione per una ragazza madre? No. La verità che rivederla aveva riaperto la ferita. Gli mancava, gli mancava da morire. Gli mancavano i suoi sorrisi, gli mancava accarezzare i suoi capelli, gli mancavano le sue gote rosee, le sue gambe, la sua voce, il suo respiro, i suoi abbracci, le sue mani, il suo profumo. Gli mancava la sua Jenny. Era egoismo? Certo. Cosa lo aveva fatto scappare? Paura. Cosa avrebbe fatto? Riconquistarla.

- So di averle fatto del male, non posso perdonarmelo. Amo Jennifer Humphrey e non ho nessuna intenzione di lasciarla soffrire ancora. - Blair osservò gli occhi de ragazzo, erano privi di malizia, di arroganza. Forse era sincero, forse avrebbe dovuto aiutarlo.

- 994 Fifht Avenue. Sappi che non ricomporrò il suo cuore frantumato un’altra volta- Harry sorrise riconoscente, sussurrò un grazie e si precipitò fuori dall’Empire.

 

*ILLUSION NEVER CHANGED*
Salve a tutte! Avete visto? Sono riuscita ad aggiornare in due settimane!
Si lo so, è comunque tanto tempo ma almeno ho rispettato la mia promessa...
Che dire, questo capitolo è l'ennesima schifezza, mi spiace di non essere
riuscita a fare di meglio.
Ringrazio come al solito
Ele17 Winner_ e Gaius per le meravigliose recensioni!
Mi fate sempre piangere :')
Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la storia fra le

preferite/seguite/da ricordare.
Un ringraziamento speciale anche a chi ha letto in silenzio lo scorso capitolo.
Ho notato che le visualizzazioni sono un po' diminuite...
Ricordate che se non vi piace la piega che sta prendendo la storia potete sempre dirmi
"ritirati" " cancella la storia" o "vai a zappare che è meglio" (?)
Accetto qualsiasi commento negativo!
Un bacione a tutti, ci vediamo virtualmente al prossimo capitolo!
xoxo
-C

Ecco il profumo di Harry
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Vi lascio con il laghetto dove è ambientato una parte del capitolo! (ho scattato io la foto LOL)

 

 

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Capitolo 9
*** AVVISO ***


TOK TOK
*si vergogna a farsi vedere virtualmente di nuovo*
Chiedo perdono in tutte le lingue del mondo!


scusa sorry
عذر
辯  변명 excuse 弁解
desculpa предлог excusa
Entschuldigung θλιβερός  Przepraszam


Vi prego, apprezzate la ricerca che ho fatto su google e cercate di perdonare la mia
ENORME E INGIUSTIFICABILE ASSENZA.
Per una volta avevo trovato qualche anima pia disposta a leggere i miei disastri,
e sono sparita così!
Non ci sono parole.
A mia discolpa posso giusto dirvi che ho avuto un po' di problemi a casa...
Ma capisco che non possa bastare a cancellare i tre mesi, contati, in cui non ho aggiornato!
In realtà, avrei un mezzo capitolo scritto prima di avere questo terribile blocco...
A qualcuno andrebbe ancora di leggerlo?
Vi chiedo di scrivermi "si" o "no" in una recensione, niente di più.
In base alle vostre risposte deciderò se continuare o meno!
Naturalmente se non avrò responsi, lo prenderò come un giustissimo NO
:')
insomma, me lo merito giusto?
Grazie di tutto, come al solito
xoxo
-C.

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