Attacco di massa

di Thirrin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il rapimento ***
Capitolo 2: *** risveglio ***
Capitolo 3: *** noi andremo ***
Capitolo 4: *** cosa vogliono da me? ***
Capitolo 5: *** squadra di soccorso ***
Capitolo 6: *** forza... ***
Capitolo 7: *** di nuovo la luce ***
Capitolo 8: *** troppo facile? ***



Capitolo 1
*** il rapimento ***



CAPITOLO 1

Periodo: 7 Stagione
Rating: Verde



Era notte fonda. Buffy camminava tra le tombe con aria assente, il paletto stretto in pugno. Quella sera non si era fatto vedere nemmeno un vampiro, quindi, proprio quando stava pensando che avrebbe fatto meglio ad andare a casa a recuperare un po’ di sonno vide la terra vicino una tomba muoversi. – Ma non hanno nient’altro da fare?- si chiese retorica.
-Intendi a parte succhiare e uccidere? - Buffy si voltò e vide Faith venire verso di lei –O essere uccisi- precisò Buffy – che è molto più probabile – disse Faith, poi indicò con un cenno due mani che arrancavano nella terra –che numero è?- Buffy la guardò. Indossava un pantalone nero di pelle aderente ed un giubbino di jeans inoltre aveva due paletti, uno lo faceva roteare in mano e l’altro lo teneva nella cintura dei pantaloni - il primo per stanotte, a proposito che ci fai qui? Sono le 3 - la ragazza si strinse nelle spalle poi andò a sedersi sulla tomba piu’ vicina –Spike mi ha detto che eri qui e visto che non avevo sonno…-poi guardò il vampiro – non ti pare che ci stia mettendo un po’ troppo?- anche Buffy lo guardò –Boo? Forse si è incastrato.- Faith improvvisamente seria disse –O forse è solo un trucco per circondarci indisturbati- Buffy si voltò. Una trentina di portatori si stringevano attorno a loro, i pugnali lucenti al riflesso della luna. – oh Porca…!- Il Primo nelle sembianze di Warren guardò il vampiro che si stava affrettando a uscire dalla tomba molto piu’ velocemente di come aveva fatto fino a cinque minuti prima e lo ringraziò –Grazie amico. Sei stato bravo.- il morto sogghigno’ -la gratitudine non mi interessa. Dov’e’ la mia ricompensa?- anche Warren sogghignò -Ricompensa? Ah si… dimenticavo. Ragazzi ricompensate il nostro amico.- il vampiro non si accorse neanche del pugnale che gli entrò nel collo mozzandogli la testa, e quando lo fece era troppo tardi - Ma che cazz…!- e si polverizzò. Buffy era irrequieta, Faith invece sembrava si divertisse. -Allora… tu devi essere il famoso “primo male” vero? Be’ vediamo come te la cavi a scagnozzi, perché come imboscate lasci un po’ a desiderare…-
Warren sorrise, e i portatori cominciarono a stringere il cerchio attorno a le due cacciatrici che si misero spalla a spalla.
- Cazzo sono troppi! Dovevi proprio provocarlo?- sussurrò Buffy a Faith –e se non l’avessi fatto credi che ci avrebbero lasciato in pace? Del tipo: oh care ragazze non fate caso a me, facevo un giro con gli amici! Comunque rilassati B. se devono ucciderci almeno rompiamogli le ossa prima- e detto questo si fiondò su un portatore che provò un affondo col pugnale ma lei lo evitò abilmente, e strappatogli l’arma di mano, lo sgozzò. Anche Buffy si diede da fare girando il collo di un “senz’occhi” che si accasciò all’istante.
Continuarono così per un po’ ma piu’ ne facevano fuori, piu’ portatori spuntavano da ogni parte, fino a che le due ragazze si ritrovarono nuovamente spalla a spalla.
- Cazzo sono DAVVERO troppi!! Prepara l’abito per la tomba B, perché qui ci lasciamo le penne!- Faith ora era un po’ agitata. Il divertimento iniziale si era sciolto come neve al sole, al suo posto c’era l’impegno per cercare di rimanere viva.
I portatori strinsero nuovamente il cerchio attorno alle due ragazze, che non si fecero attendere e si scagliarono ancora sui demoni, spezzando e sgozzando altri colli, ma cinque minuti più tardi erano sempre al punto di partenza.
- Ma se sono così tanti da sbucare ogni poco, perché non ci attaccano tutti contemporaneamente e così la facciamo finita? Ci ammazzano subito e risolvono la questione.- disse Faith ansante, tenendosi la spalla appena ferita da un ometto in tunica. Queste parole però risvegliarono qualcosa nella mente di Buffy: Già, perché? Si chiese, e poi, in un attimo, arrivò la soluzione…-Faith! Ci vogliono VIVE!-
- cosa?!?!?-
- si è così! Per questo non ci attaccano tutti insieme, per questo ne arrivano lo stesso numero che facciamo fuori! Vogliono sfinirci per poterci prendere vive!- Faith imprecò mentre mandava a terra un portatore e ne ammazzava un altro che stava tentando di infilzare Buffy alle spalle. – Hey B- sussurrò – dobbiamo svignarcela!- Buffy annuì –al mio tre! Uno, due… TRE!-
Le due cacciatrici si lanciarono a testa bassa contro i servitori del Primo, apparentemente spiazzati da quell’improvvisa fuga.
Faith, nonostante le facesse male la spalla, saltò almeno una cinquantina di tombe prima di accorgersi che nessuno la seguiva. Ma si accorse quasi all’istante che qualcosa non andava. Già. Nessuno la seguiva. NESSUNO. Neanche Buffy. E allora capì: al primo non importava un accidente di lei. Non gliene era mai importato. Di scatto si voltò e cominciò a correre nella stessa direzione da cui era venuta, sperando intensamente che Buffy non avesse già ceduto sotto i colpi dei portatori. Arrivò appena in tempo per vedere la ragazza svenire dopo un colpo alla testa con l’elsa di uno dei pugnali. Faith si gettò fulminea dietro una lapide e restò a guardare la scena senza nemmeno vederla in realtà… nella sua mente si accumulavano pensieri uno dopo l’altro, e la ragazza stava seriamente lottando con se stessa. L’istinto le diceva di gettarsi nuovamente a capofitto nella mischia per salvare Buffy, ma la ragione capiva che, sfinita e ferita com’era, non avrebbe mai potuto farcela, soprattutto perché ora era da sola. Inoltre sapeva che doveva correre dagli altri ad avvertirli dell’accaduto, ma prima voleva spiare ancora un po’, tanto per accertarsi che la compagna avesse visto giusto nel fatto che la volevano viva. Così, quando i portatori la legarono, Faith sgattaiolò via e corse verso casa. Se la legavano era chiaro che non avrebbe corso pericolo per il momento, anche se non osava pensare a quel che le avrebbero fatto.

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Capitolo 2
*** risveglio ***


CAPITOLO 2

Buffy riprese conoscenza un po’ alla volta, ancora intontita per il colpo alla testa. Le ci volle un po’ prima di realizzare che era legata a robuste catene di ferro grosse quanto il suo braccio, attaccate al muro. Quando alla fine un po’ di ricordi tornarono, compresa la consapevolezza che non l’avevano catturata per bere con lei una bella tazza di the, si rese conto che dalle spalle le colava un rivolo di sangue. Hanno cominciato presto quei bastardi! Pensò, ma alzato lo sguardo vide che il sangue colava dai polsi. Le pesanti catene le avevano fatto dei tagli sui dorsi delle mani visto che Buffy, essendo svenuta, non si reggeva in piedi, e quindi tutto il suo peso era abbandonato sui polsi.
Scosse la testa, cercando di scacciare il dolore alla nuca, ai polsi, e alle varie parti del corpo coperte di lividi dove aveva preso le botte. Non fu una grande idea, così cercò di pensare il più lucidamente possibile nonostante la mente annebbiata. Allora.. si disse ero.. al cimitero, si questo me lo ricordo. E poi sono arrivati i portatori… poi ho combattuto… no, aspetta… mi dimentico qualcosa…Faith! Era con me! D’un tratto alzò il collo di scatto, non badando al dolore che questo gesto avesse procurato, e si guardò intorno: si trovava in una piccola caverna buia, rischiarata solo lievemente da un braciere nell’angolo. Conosceva quella caverna, la ricordava bene. Era la caverna dove avevano portato Spike. C’era una specie di laghetto al centro, anche se sembrava più una pozza da quanto era piccolo, ma di Faith neanche l’ombra. Nonostante il buio continuò a scrutare le pareti, ma dopo un po’ era chiaro che la compagna non era lì. Dov’era? L’avevano presa o era riuscita a fuggire? Tentò di ricordare altri particolari della lotta, che avrebbero potuto aiutarla a svelare il mistero, ma non le venne in mente nulla. Stanca e dolorante si abbandonò alle catene, ma quando con una fitta di dolore si ricordò che ne era dei polsi, si costrinse a rimettersi in piedi. La sua attenzione tornò allora al braciere. Emanava una luce rosso sangue che dava un’aria spettrale alla cavernetta, ma non era quello a preoccuparla. Aveva appena notato un pugnale piantato nella brace. Lo osservò orripilata, tentando di spostare lo sguardo, ma riusciva solo a scrutarlo con attenzione. Perché? Che senso aveva torturarla? Cosa volevano sapere? Perché di sicuro volevano sapere qualcosa, altrimenti non aveva senso... Queste ed altre domande affollavano la ormai quasi lucida mente della ragazza. In quel momento sentì qualcosa che non avrebbe voluto sentire.
- Si è svegliata!- disse una voce fredda e un attimo dopo tre portatori e Spike entrarono nella cavernetta.
Naturalmente il vampiro biondo appena entrato non era il vero Spike, ma solo un orribile imitazione. Il Primo si avvicinò a lei, la guardò negli occhi e le sorrise freddo. Buffy distolse ostinata lo sguardo. Sapeva cosa stava facendo quel bastardo, lo sapeva benissimo. La stava guardando con una gioia selvaggia, e lo stava facendo come per sfidarla a chiedere pietà, voleva leggere la paura nei suoi occhi. Ma lei non avrebbe ceduto. Non poteva cedere. Era sicura che voleva qualcosa da lei, com’era sicura che voleva anche divertirsi, voleva vederla urlare, piangere, chiedere pietà. Poi parlò.
- Ci divertiremo stasera tu e io cacciatrice - disse con un brillio negli occhi.
Lei rimase zitta. Perché non si muovevano? Se dovevano cominciare meglio farlo subito, si ritrovò a pensare. Quell’attesa era peggiore di qualunque tortura, e lui lo sapeva, perciò se la prendeva comoda. E la cosa peggiore era che a guardarla sadicamente era Spike. Sapeva che non era lui, sapeva che a parte l’aspetto quel mostro non aveva niente di Spike, ma sentire la sua voce dire – Portate qui il braciere – fu lo stesso come se le avessero piantato nello stomaco una lama ardente… il che, pensò dopo un istante guardando le braci, non era molto improbabile.

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Capitolo 3
*** noi andremo ***


CAPITOLO 3

La spalla le faceva male, me lei non si fermò. Continuò a correre e a correre, finché casa Summers non apparve alla sua vista. Era sfinita ma si costrinse ugualmente ad arrivare al campanello. Suonò.
-Faith!!- la voce stupita di Spike svegliò tutto il primo piano stipato di ragazze. –Che ti è successo? Dov’è Buffy?- ma non ricevette alcuna risposta. Faith era svenuta.
-GILES! WILLOW! Venite! Aiutatemi…- Spike e Giles la sollevarono e la portarono su sul letto di Buffy.
Sentirono Willow dire alle ragazze di tornare a dormire e di non preoccuparsi, mentre Xander li raggiungeva nella camera.
- Cosa le è successo?- disse appena vide Faith. La ragazza infatti era coperta di tagli e aveva del sangue rappreso su una spalla. Willow entrò in quel momento con delle erbe in mano, e visto che gli altri la guardarono spiegò:
-Sono erbe medicinali- disse – dobbiamo tagliarle in pezzetti completamente identici, lasciarle bollire nell’alcool per dieci minuti e poi cospargerle di sale- fece tutto d’un fiato. Gli altri la guardarono senza capire con sguardo ebete.
- E perché dovremo fare una cosa del genere?-
- Per farla rinvenire ovvio! Basta solo annusare alla lontana questa roba e sarà sveglissima!- disse tutta compiaciuta. Giles però pareva indeciso. –Forse dovremo farla riposare… non so, farla rinvenire all’improvviso e…- ma fu interrotto ad un tratto da Spike. – Stai scherzando vero? Hai capito o no che il Primo potrebbe aver preso Buffy? Dobbiamo farci dire da lei tutto quello che sa e subito anche!- Giles non disse nulla, ma prese un aria pensierosa e i quattro si guardarono per un istante poi la strega prese delle forbici da un cassetto e cominciò a triturare le erbe.
Spike la guardò poi chiese –Andiamo! Non vorrai farlo davvero! Ci vorrà un sacco di tempo che non abbiamo!-
-Hai un’idea migliore?-
Il vampiro prese una bottiglietta d’acqua dal comodino vicino e prima che gli altri potessero fare o dire qualcosa la rovesciò tutta addosso a Faith.
La ragazza si svegliò sputacchiando e fece per alzarsi, mai poi emise un gemito, si guardò la spalla, e si abbandonò nuovamente sul letto.
-Dannazione, DANNAZIONE!!- disse con lo sguardo fisso al soffitto.
- Cosa ti è successo? Sai dov’è Buffy?-
La ragazza stette in silenzio per qualche secondo, riordinandosi le idee.
- L’hanno presa.- disse infine.
Stavolta fu il turno di Spike di imprecare.
- Io sono fuggita, non potevo aiutarla, ero ferita e…- ma Willow la interruppe – non preoccuparti, hai fatto bene altrimenti avrebbero preso anche te…- disse mentre le posava una coperta addosso – ora riposati sei stanca, a pezzi, e anche fradicia- fece guardando storta Spike.
-non credo che avrebbero preso anche me, quando sono scappata non se ne sono curati minimamente. Eppure dovevano immaginare che sarei corsa ad avvertirvi… o forse è proprio questo il loro piano?- Faith alzò lo sguardo verso gli altri.
-una trappola?- fece Xander –potrebbe essere… oppure vogliono sapere qualcosa da lei, tipo informazioni su di noi…?-
-non ha senso- disse la cacciatrice – quando il Primo ha teso la trappola al cimitero c’era solo Buffy, io sono arrivata dopo, non ero prevista. L’obbiettivo era solo lei, infatti non si sono interessati a me. Se volevano informazioni potevano benissimo catturare anche me o uno qualsiasi di noi, invece si sono accaniti su di lei. Perché? È davvero una trappola? Cos’hanno in mente?- chiese più rivolta a se stessa che ai presenti nella stanza.
- Non ha importanza sapere perché l’hanno presa. Troviamola e liberiamola subito! Scommetto che è nella stessa caverna dove hanno portato me.- Spike tentava di avere un tono calmo, ma le mani strette a pugno lo tradirono.
Giles aveva gli occhi spenti ed era assalito da un senso mostruoso di impotenza ma sapeva che non c’era altra soluzione – ora possiamo solo aspettare – disse –con molte probabilità è davvero una trappola e non possiamo rischiare la vita delle ragazze. Inoltre con Faith fuori uso le nostre probabilità di vittoria si riducono a zero. Non possiamo far nulla per ora, tranne che aspettare.-
Nella stanza scese un silenzio di tomba. Tutti stavano riflettendo, pensando la stessa cosa. Poi Spike ruppe il silenzio. – la tortureranno- disse cercando di controllare la voce. Gli altri lo guardarono. Lo sapevano tutti, non c’era stato bisogno delle parole illuminanti del vampiro, ma lui continuò – esattamente come hanno fatto con me. E io non starò certo qui senza far niente! Dormite pure sonni tranquilli, io vado a cercarla - e detto questo uscì dalla stanza con passo deciso. Lo sentirono scendere le scale, aprire il baule nel soggiorno e prendere un’arma.
- non ce la farà mai - disse Giles mesto – vorrei andare anch’io ma non servirebbe a nulla. Ci conviene aspettare domattina, e vedere se Faith… - ma si interruppe. Il letto era vuoto, il lenzuolo strappato e la finestra aperta.


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-Aspetta!-
Spike si voltò. Aveva appena svoltato l’angolo quando una ragazza lo raggiunse correndo. Aveva un lenzuolo strappato legato alla spalla come una benda ed era tutta bagnata.
-Faith! Torna a casa sei messa male! Ce la farò anche senza di te-
-Non ti pare di essere un po’ troppo presuntuoso?- chiese alzando un sopracciglio- Credi di potercela fare da solo? Saremo in due e ci massacreranno!- disse con disinvoltura – aspetta un attimo, tienimi questo – e diede al vampiro una spada mentre lei si rimetteva il giubbotto di jeans. –grazie- si riprese la spada e cominciò a camminare, ma Spike non la seguì.
- stai scherzando vero? Ti sanguina una spalla, sei piena di lividi e sei anche fradicia! –
- chissà perché eh?- fece lei sarcastica continuando a camminare –e comunque ci vuole ben altro per fermarmi, è un taglio superficiale… - la cacciatrice si fermò e si voltò
-allora ti vuoi muovere?? Mi devi guidare non so dov’è il posto.-
Il vampiro cominciò lentamente a camminare – ma se muori, io te l’avevo detto! E poi non è vero che ci massacreranno! –
-se lo dici tu…!-


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Capitolo 4
*** cosa vogliono da me? ***


CAPITOLO 4

A pochi chilometri da lì una ragazza bionda era appena svenuta. Aveva urlato fino allo sfinimento ma poi il dolore l’aveva sopraffatta. Aveva provato a tacere, tanto per non dare la soddisfazione ai suoi aguzzini, ma dopo un po’ lo strazio era tale che nessuno ci sarebbe riuscito. E così la cavernetta risuonava ancora di grida. Aveva urlato, si era contorta, ma non aveva mai supplicato il Primo di smettere, era troppo orgogliosa per questo, sarebbe morta invece di farlo. La morte. Ci aveva pensato spesso in quell’ultima ora. L’aveva desiderata. Invece non era morta, era rimasta lì a contorcersi, ottenendo solo sorrisi sadici del Primo.
- basta per ora - Warren era abbastanza compiaciuto – torneremo tra un po’ a farle visita magari ci fa un altro concertino… e poi se non è sveglia non c’è gusto… - disse con un ghigno.
I portatori rimisero il coltello nella brace, che sfrigolò essendo bagnato di sangue, e uscirono senza un rumore dalla cavernetta. Il Primo si guardò un ultima volta indietro, poi usci anche lui.
Buffy aspettò qualche minuto prima di rialzarsi, tanto per accertarsi che fossero realmente usciti tutti e che non potessero sentirla. In realtà era rinvenuta subito, aveva perso conoscenza solo per qualche secondo. Era rimasta immobile sperando che non si accorgessero che era sveglia, poi finalmente aveva visto che se ne andavano, ma era rimasta ferma per un po’ per paura che potessero tornare.
Era stata già torturata una volta, da un “amico” di Giles, ma non era neanche paragonabile a quello. Adesso nessuno le premeva coltelli incandescenti sulla pelle, ma era talmente ustionata che avrebbe urlato lo stesso. La parte superiore della schiena luccicava di sangue che sgorgava lentamente dalla carne viva. Chiuse gli occhi e cercò di non pensare al dolore. Ripensò alle parole del Primo: “torneremo tra poco”, e rabbrividì. Cercò di alzare la testa per vedere se il braciere era ancora lì, ma si accorse che non ne aveva la forza. Si accorse anche che penzolava ancora dalle catene invece di stare in piedi. Era troppo debole, così senza neanche accorgersene si abbandonò definitivamente sui polsi lacerati, ebbe solo il tempo di pensare: “cosa vogliono da me?” poi, un po’ per la debolezza, un po’ per il dolore, svenne di nuovo.


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Capitolo 5
*** squadra di soccorso ***


CAPITOLO 5

- Dannazione!- Giles imprecò, ma non fu il solo.
Anya era tesa.- Dobbiamo trovarli o prenderanno anche loro! Senza Buffy, Spike e Faith in questa guerra, a meno che non facciamo combattere Andrew con una pentola in testa, possiamo tranquillamente ritirarci!- A quel punto tutti si immobilizzarono e guardarono Anya con uno sguardo che diceva: non-mi-sembra-il-momento-di-fare-del-sarcasmo. L’ex-demone non ci badò.
L’osservatore fu il primo a riprendersi - Willow incantesimo di localizzazione su Buffy e…-
- Ci ho già provato, non succede niente. Sarà in un posto stregato apposta per non essere localizzato-
- Allora fai l’incantesimo su Spike e Faith, vediamo che succede-
- ok -
- Xander scendi di sotto e prendi le armi, Down dì alle ragazze che è tutto apposto, non serve che stiano in ansia. Willow fai più in fretta che puoi. Anya ha ragione: dobbiamo trovarli prima che vengano trovati -
Si voltarono tutti e fecero per uscire dalla stanza per eseguire gli ordini, quando videro Kennedy appoggiata alla porta.
-Vengo anch’io- Giles la squadrò per un attimo poi sospirò: - va bene, non mi va di discutere, solo, fai in modo che non dobbiamo preoccuparci anche di te…prendi un arma, ti aspettiamo sul retro tra 10 minuti -

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Spike e Faith procedevano con decisione avanzando tra una tomba e l’altra.
Ogni tanto il vampiro lanciava uno sguardo alla ragazza, per vedere se stava davvero bene ed era in grado di combattere, ma lei avanzava con decisione e sembrava stare meglio di lui. Si tranquillizzò.
- manca ancora molto?-
- no - fu la risposta sbrigativa – di qua –
detto questo tacque e abbandonato il cimitero prese a avanzare tra gli alberi.
Faith lo seguì.
- qui sembra tutto uguale… insomma si può sapere di preciso dove stiamo andando?-
- in un posto dove, se urli così, ci scoprono subito - sibilò.
- ok ok! - alzò le braccia – sbaglio o sei nervosetto? –
- tu no?!?!-
- bè può anche essere divertente…-
- cosa, farsi ammazzare?!?!-
Lei si accigliò – non eri tu quello sicuro che non ci avrebbero massacrato?!-
Spike le ringhiò contro, poi s’immobilizzò e si appiattì contro un albero.
- Shhh!!!... ci siamo…
La ragazza lo imitò.


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- eccoli si sono fermati! -
In un istante si voltarono tutti verso Willow. Lei era seduta sul pavimento con gli occhi bianchi e i capelli che svolazzavano. Non era quel che si dice un bello spettacolo ma i ragazzi ci erano abituati.
- si sono addentrati una trentina di metri nel boschetto dopo il cimitero -
- sud o ovest? -
-ovest -
Giles li guardò. Aveva uno strano sguardo, un misto di tristezza e rabbia.
- ci siamo. Prendete le armi.-
Kennedy si avvicinò con un paletto.
- non ci sono solo vampiri. Prendi qualcosa di più pesante-
la ragazza si allontanò.
- Ricordate: occhi, collo e stomaco. Se non è umano, fatelo a pezzi.


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*continua*

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Capitolo 6
*** forza... ***


CAPITOLO 6

- allora bel biondo, qual’è il piano?
Spike tacque e continuò a osservare l’entrata della grotta. I portatori entravano e uscivano, i pugnali lucenti nelle cinture. Erano tutti della stessa altezza, tutti con la stessa faccia e con la stessa tunica nera. Silenziosi e agili. E ciechi. Si addentravano nel bosco di fronte a loro, ma evitavano gli alberi come se nn avessero mai fatto altro.
- dove credi che stiano andando?- sibilò la ragazza con sguardo interrogativo verso il vampiro.
- probabilmente a cercare altre potenziali da far fuori -
Faith distolse lo suardo da lui e tornò a fissare quei mostri con disprezzo.
- li attacchiamo da qui o entriamo prima?- accennò alla caverna con la testa – comunque meglio fuori secondo me… se ci bloccano dentro siamo fottuti…-
- entriamo -
- Spike hai sentito quello che ho appena..?-
- si, ma dobbiamo assicurarci che Buffy sia dentro prima di scatenare l’inferno-
inferno in cui ci cuoceranno a puntino…
- come entriamo? Ci sono portatori di guardia ovunque…
- c’è un entrata secondaria, con solo due di guardia… dobbiamo farli fuori senza allarmare gli altri.
Spike le fece cenno di seguirlo, poi prese a spostarsi lateralmente tra gli alberi, cercando di evitare anche il minimo rumore, ma senza preoccuparsi di essere visto…
Aggirarono la grotta fino a trovarsi sul retro, dove c’era una fessura nella roccia con due esseri di guardia.
- pronta? – le sussurrò
- sempre..-
si scambiarono un cenno, poi avanzarono silenziosi e letali.

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Buffy continuava a fissare l’entrata della grotta con crescente nausea.
Torneranno. Rabbrividì. Tirò ancora le catene, i muscoli tesi, i polsi lacerati, i denti stretti dal dolore. Probabilmente se avesse tentato di portarsi via tutta la parete avrebbe avuto più risultati.
Una lacrima le solcò la guancia, poi scosse violentemente la testa. Non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla piangere. Questa volta avrebbe resistito.
-HEY! Vi siete già scordati di me?- urlò in preda allo sconforto.
Nessuna risposta.
-Figlio di puttana, FIGLIO DI PUTTANA!-
si abbandonò ancora alle catene e posò lo sguardo sul braciere con un’improvvisa distanza, come se quello non fosse il suo corpo, e quella situazione non era la sua… come se la stesse guardando in un film molto noioso. Neanche il dolore le apparteneva più. E mentre giaceva con occhi vitrei le passarono per la testa dei vecchi ricordi… scene confuse…

suo padre la stava portando al luna park per il suo compleanno… era così contenta……
un uomo in nero le stava spiegando che era diversa dalle sue compagne, per questo era così forte…..
le sue lacrime quando sentiva i genitori litigare fino a quando non divorziarono…..
sua madre le annunciava che aveva trovato lavoro a Sunnydale, e che loro due e Down vi si sarebbero presto trasferite…..
Angel… Riley… Spike…
Il volto di sua madre freddo e rigido sul divano…..
Down che scopriva di essere la chiave…..
Down… Down…

Si riscosse.
“la cosa più difficile in questo mondo è viverci”
Ne aveva sopportate tante… Quante volte aveva creduto che fosse la fine? Quante volte era stata abbattuta? Eppure si era sempre rialzata….
Down… per Down..
Si risollevò. La mente più lucida di quanto non lo fosse mai stata in quelle ore d’inferno. Abbassò lo sguardo e scrutò le catene con aria critica.

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*continua*

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Capitolo 7
*** di nuovo la luce ***



Spike e Faith si infiltrarono silensiosamente nell'anfratto laterale della caverna. Sbarazzarsi dei due portatori di guardia non era stato difficile.
Si scambiarono uno sguardo, poi Spike fece cenno di seguirlo. La strada sembrava deserta così avanzarono, ma durò poco. La cacciatrice si voltò appena in tempo per evitare la lama di un pugnale che stava per entrarle nel fianco, poi una decina di esseri sbucarono da entrambe le parti della caverna, bloccando l'uscita.
-ma cazzo.
Pochi istanti dopo i portatori gli erano addosso, e vampiro e cacciatrice lottavano per rimanere in vita.
-Faith! - tagliò di netto la testa di un ometto con la spada - l'uscita è bloccata!-
-Lo vedo- ansimò lei con voce irritata
-seguimi, cerchiamo buffy, almeno saremo in tre a combattere!- assestò un ultimo fendente poi iniziò a correre verso l'interno della caverna, con Faith al seguito.


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Buffy rizzò la testa di scatto, ogni fibra del suo corpo in ascolto. Erano rumori di lotta quelli che aveva sentito? Il cuore le martellava nel petto. Sentì rumori di passi sempre più vicini e fissò intensamente l'apertura della caverna col cuore in gola. Spike e Faith entrarono correndo, coi portatori al seguito.
-Muoviti, li trattengo - Urlò Faith voltandosi ad affrontare i nemici, mentre Spike si fiondava verso Buffy.
Il vampiro la fissò. -cosa ti hanno fatto questi bastardi..- sussurrò guardando la pelle ustionata e sanguinante della ragazza.
-ma prego, fai con comodo! mi sto divertendo un mondo qui!- urlò Faith con irritazione, mentre schivava a fatica due affondi contemporaneamente.
Spike spaccò le catene con un violento colpo di spada, poi si affrettò a sostenere la ragazza, troppo debole per reggersi in piedi.
Buffy strinse i denti, le doleva dappertutto.
-non sono... in grado di...-
-Shh, non affaticarti, ti porteremo fuori da qu..
-SPIKE!- La seconda cacciatrice urlò con frustrazione, quando 5 portatori la strinsero nell'angolo.
Il vampiro si affrettò ad aiutarla, ma presto anche lui si trovò in seria difficoltà, ferito ad un fianco, mentre la cacciatrice aveva ripreso a sanguinare dalla spalla, il lenzuolo usato a mo' di benda era inzuppato.
D'un tratto 3 dardi fendettero l'aria, andandosi a conficcare nella schiena di tre portatori.
-veloci, veloci!!- Kennedy e Xander si affacciarono nella caverna, balestre in pugno, eliminando un'altra manciata di esseri. Faith si sbarazzò dei quattro rimasti mentre Spike corse a raccogliere Buffy, svenuta.

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Capitolo 8
*** troppo facile? ***



-PRESTO! - la voce di Giles risuonò dal fondo della caverna, un'ascia in mano, ma non la stava usando. Videro Willow concentrata nello sforzo di mantenere una barriera magica, mentre una decina di portatori tentavano invano di sfondarla. Giles era affianco alla strega in guardia, nel caso lei non avesse retto. Ce la fecero, riuscirono ad uscire dalla caverna di corsa, sbarazzandosi con facilità dei pochi esseri che li attendevano fuori, montarono in macchina e si allontanarono in fretta tra gli alberi.


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Willow era provata, ma si mise comunque all'opera per sanare le ferite di Buffy con la magia, quanto meno per bloccare il sangue.
La ragazza aprì gli occhi e sorrise.
-Grazie.
-Non potevamo mica lasciarti lì B. - Faith si stiracchiò con noncuranza mentre si rifasciava la spalla con una benda pulita.
-è stato avventato però. Non sapevamo quanti erano. Avrebbero potuto massacrarci. - Giles la guardò dallo specchietto retrovisore - meno male che non erano troppi, ci è andata bene -
-ti senti meglio? - Willow sembrava stanca ma soddisfatta
La cacciatrice si toccò la spalla e si guardò le ferite. Si illuminò nel constatare che sembravano vecchie di 4 o 5 giorni.
-sei sempre la migliore Wil -
Kennedy annuì -lo dico sempre anch'io.-
Buffy improvvisamente si rese conto che i migliori guerrieri di cui disponevano in quella guerra tranne Wood e Anya erano tutti lì in quella macchina, tutti accorsi a salvarla.
Si fece seria.
-Avete detto che non è stato molto difficile salvarmi -
Spike e Faith sbuffarono.
-Intendo che non erano troppi. Quanti erano? In tutto. E il Primo? lo avete visto? Quando mi hanno torturato c'era.
I ragazzi si guardarono. -Forse una trentina...? -
Spike annuì. -Si, una trentina. Erano pochi, c'è andata bene -
- E il Primo?
- Non s'è visto. Perchè?
Buffy iniziò ad agitarsi.
- siete tutti qui... chi c'è rimasto a casa? A proteggere Down? le ragazze?
Nella macchina calò il silenzo.

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