Can we fall one more time?

di MargaretMadison
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: The list ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: One thing ***
Capitolo 4: *** Capitlo 3: Let's go to the beach! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Rain ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: House ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Picnic ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



 
 
 
Prologo
 
Emily camminava per le strade poco affollate di Holmes Chapel mentre ascoltava la musica.
-  Hey I just met you And this is crazy But here’s my number So call me maybe It’s hard to look right at you baby But here’s my number So call me maybe- senza rendersene conto Emily iniziò a cantare a squarciagolae una coppia di anziani si girò nella sua direzione guardandola male.
Subito la ragazza si tappò la bocca e corse via imbarazzata, com’era possibile che tutte le figura peggiori nella storia le avesse fatte lei?
Continuò la sua passeggiata indisturbata cercando di non rimettersi a cantare visto che era negata in quel campo, niente in confronto con Harry, il suo ragazzo, che aveva una voce stupenda che le faceva venire i brividi.
Era una giornata particolarmente noiosa anche perché Harry le aveva detto che sarebbe andato a trovare sua nonna fuori città e sarebbe tornato verso sera. Solitamente le domeniche le passavano insieme e si divertivano un sacco.
Quando Emily si trasferì a Holmes Chapel, Harry fu la prima persona con cui legò e, da cosa nasce cosa, che s’innamorarono. La giovane era proprio innamorata, se fosse stato per lei gli sarebbe sempre stata affianco ma per non sembrare appiccicosa cercava sempre di essere un po’ più distaccata di come voleva lei tipo “cozza sullo scoglio”.
Doveva ammettere però che Harry era proprio un bel ragazzo, i riccioli castani gli incorniciavano il viso angelico e gli occhi verdi smeraldo gli davano un’aria pura. In verità però la parte che Emily preferiva di più era il sorriso del ragazzo perché gli venivano ai lati della bocca delle splendide fossette che adorava vedere.
 Senza accorgersene si diresse verso il parco.
Trovò una panchina libera e si sedette tirando fuori dalla borsa il suo libro preferito: “Quando ho aperto gli occhi” di Nicholas Sparks, il suo autore preferito.
Avrà letto quel libro circa tre mila volte ma non si stancava mai di leggerlo, era troppo bello!
Si spostò una ciocca rossa dietro l’orecchio e iniziò a leggere. Per concentrarsi ancora di più nella lettura spense l’mp3.
Era molto presa dal libro, immaginava che lei fosse Julie, la protagonista e che Harry fosse Mike, il personaggio maschile che salva la ragazza.
Avrebbe fatto lo stesso Harry per lei? Si chiese quando la sua attenzione fu catturata da una coppia di ragazzi che si rincorrevano. Conosceva la ragazza, si chiamava Hannah ed era la ragazza più ambita dalla scuola, bionda, occhi azzurri e un fisico alla Naomi Campbell, la perfezione in poche parole.
Emily era proprio l’opposto, statura nella media, capelli rossi e occhi verdi tendenti al marrone.
Non vide bene in faccia il ragazzo, solo di spalle vide però che aveva i capelli simili a quelli di Harry e sorrise nel ripensare al suo compagno, era tutto per lei.
Riportò la concentrazione sul libro ma lo lesse con poca attenzione, voleva vedere in faccia il ragazzo, voleva vedere se la sua bellezza era paragonabile a quella di  Harry o no così rialzò lo sguardo e rimase di stucco.
Quel ragazzo era Harry










Ciaoo, sono ancora io, inarrestabile come pochi (?)
allora, questo è il prologo (maddai?) e, per chi mi segue giaà da tempo può ben notare che sto scrivendo per la prima volta in terza persona (che emozioneeee) giusto perchè voglio sempremettermi alla prova. Questa storia sarà più corta della altre, avrà 12 capitoli penso... con tutto quello che ho da fare non so bene quando potrò scrivere quindi preferisco una storia breve ma intensa (?)
Cercherò sempre di scrivere capitoli abbastanza lunghi anche se penso che ce ne saranno alcuni corti ma pochi
Inizio a dire alcune cose che vorrei precisare

- NON chiedetemi di passare da voi, seriamente, non ho tempo, la scuola mi richiede troppe attenzioni
- NON fatemi commenti brevi, vi supplico, dovete solo scrivere più di 10 parole...
- NON lamentatevi per i pochi capitoi corti chevi farò, io mi impegnerò sempre per darvi qualcosa da leggere che sia di vostro gradimno, vichiedo di appezzare lo sforzo...
Bene, ho detto tutto, grazie in anticipo a chiunque si appassionerà alla storia, grazie mille, sono mesi che ce l'ho nel computer e non sono mai riuscita a finirla o pubblicarla.
Se volete seguirmi su twitter sono Real_Mads
Grazie mille di tutto,
bacissimi
Megghy

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: The list ***



 
 
 
 
 
Capitolo 1: The list
 









 
Gli occhi di Emily si riempirono di lacrime che andarono a bagnare le sue guance.
Come poteva Harry farle quello dopo tutto ciò che avevano passato insieme?
Quindi per lui  lei non era niente?
Emily si alzò dalla panchina e raggiunse casa sua in lacrime.
Ancora non si capacitava di quello che aveva visto, continuava a ripetersi che aveva visto male e che quello era un brutto sogno ma non ci riusciva.
Piangeva talmente tanto forte che non riusciva quasi a respirare.
- Harry… perché Harry, perché mi hai fatto questo? – continuava a ripetere tra i singhiozzi mentre raggiungeva la cucina.
Appena entrò in quella stanza si catapultò verso la credenza e estrasse tutti i biscotti che aveva e dal frigo tolse il gelato.
Lo sapeva che se faceva così la lancetta della bilancia non scendeva ma proprio non sapeva come sfogarsi!
- Bugiardo, bugiardo e ancora bugiardo, dalla nonna dicevi? E io come una stupida ti ho creduto mentre tu giocavi alla famiglia felice con quell’oca – disse mentre addentava un biscotto.
Passò il resto della giornata ad affogare la sua tristezza nel cibo finché non le vennero gli attacchi di conato e il mal di pancia, molto probabilmente aveva fatto un’indigestione.
Quando i suoi genitori tornarono a casa le prepararono qualcosa di caldo e andò a dormire presto.
Prima di spegnere la luce di camera sua guardò il telefonino: un nuovo messaggio.
“Notte stellina, non sai quanto mi sei mancata oggi, ti amo ;) H”
Emily si portò una mano alla bocca cercando di attutire il suono dei suoi singhiozzi ma dopo poco cedette. La stanza si riempì delle sue imprecazioni contro il ragazzo e dai suo singhiozzi finché non si addormentò a causa della stanchezza.
 
 
 
 
 
 
 
Harry era molto preoccupato per Emily, non l’aveva vista a scuola e non aveva risposto al suo messaggio la scorsa sera, che le era preso?
Appena finì la scuola Harry decise di andarla a trovare a casa sua giusto per farle una sorpresa quando venne fermato da Hannah.
- Ciao Harry – squittì la bionda
- Ciao Hannah, scusa ma sono di fretta – tagliò corto lui
- Dove vai? Te ne torni da Emily? Quella lì non fa per te, devi puntare in alto, meriti di meglio. Non ti ricordi come eravamo felici ieri? – la ragazza non si arrendeva e lo seguì
Harry si fermò e le mandò un’occhiata trucida – Hannah, mi spiace se ti ho illusa, ho sbagliato. Io amo Emily più di qualunque cosa e non la lascerò mai, tantomeno per te
Hanna trattenne il fiato e si girò di scatto andandosene.
Bambina viziata pensò Harry però è proprio bella…
Ripensò a ieri, al modo in cui si era comportata con lui, l’aveva stregato e per poi manipolarlo a suo piacimento e lui, da bravo sciocco, ci era cascato con tutte le scarpe.
Guardò un’ultima volta la bionda andarsene e poi ricominciò a camminare.
 
 
 
 
 
 
Emily sentì qualcuno bussare alla porta e si precipitò ad aprire.
- Ciao amore – la salutò Harry e per tutta risposta la rossa gli chiuse la porta in faccia.
Harry suonò nuovamente il campanello e Emily aprì decisa di dargli una bella strapazzata.
- Amore, che hai? – chiese il riccio confuso
- Cavolo Harry, non pensavo che Hannah fosse tua nonna – disse acida lei
Il volto di Harry s’incupì.
- Se solo un bugiardo, io ti amavo, sei uno stronzo, un bastardo, non ti meriti niente – disse ormai piangendo.
- Ems, scusami, scusami, scusami, scusami e ancora scusami. Non sapevo quello che stavo facendo, oggi ho spiegato a Hannah che tra di noi non c’è nulla e lei l’ha capito, io amo solo te –
- Bhe, mi spiace dirtelo ma io non più, mi hai fatto troppo male, troppo, capisci? – detto ciò la rossa chiuse la porta ma il riccio la bloccò con una mano e la spalancò.
- Emily, dammi una seconda opportunità, ti prego – disse facendo gli occhi da cucciolo a cui Emily faceva fatica a resistere.
- Va bene, aspettami qua – disse per poi salire le scale e dirigersi in camera sua.
Andò verso il suo comodino e prese un foglio che poi consegnò a Harry una volta arrivata davanti alla porta.
- Cos’è? – chiese il riccio passandosi tra le mani il pezzo di carta.
- È un foglio dove qualche anno fa ho scritto le dieci cose che vorrei che un ragazzo facesse per me. Se dopo questi dieci punti mi avrai riconquistata torneremo insieme se no niente. Ci stai? – chiese la ragazza. In realtà aveva scritto quella lista solo quando si misero insieme perché voleva passare quei dieci momenti con lui ma questo non glielo avrebbe mai detto.
Harry ci pensò su un attimo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per riconquistarla così accettò.
- Va bene, ogni punto è un giorno quindi tra dieci giorni vedremo se mi avrai conquistato, fai del tuo meglio, Styles – disse facendo l’occhiolino e poi chiuse la porta. 










ciaooo :) ecco il capitolo 1, felici?
ringrazio per le 12 recensioni, 8 preferiti, 1 ricordate, 6 preferiti, G R A Z I E ! ! ! !
Visto che sta per finire la FF su Zayn (eccovi il link, se volete passare http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1242284&i=1 ) stavo pensando di ini bacissimi
Megghy 

)  ) e   P.s. sto cercando di fare un banner decente, se intanto qualcuna me lo può fare per la FF su Niall e Louis ne sarei grata, ho già in mente le foto, devo solo trovare un'anima pia che me li faccia... ahahh
P.s. 2 pubblicità!! ecco la mia amica xconorsvegasgirl, passate nel suo account babeeeee http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=186640 xconorsvegasgirl BITCHES ahah   

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: One thing ***


  




Capitolo 2: One thing
 
 
Harry tornò a casa distrutto, gli fece male sapere che Emily stava soffrendo a causa sua solo per un momento in cui aveva ceduto alle provocazioni di Hannah.
Riguardò il foglietto che glie aveva dato poco fa la rossa e infine si decise ad aprilo per leggere il primo desiderio.
Cantare una serenata.
Non era una cosa difficile per lui, Harry sapeva di avere una bellissima voce e non si faceva problemi a cantare in pubblico, solo che non sapeva la canzone adatta. Non voleva completare la lista alla meno peggio, voleva finirla come si deve per far capire quanto tenesse a Emily.
Pensò a tutte le canzoni che aveva ascoltato alla radio ma nessuna di queste lo convinceva particolarmente. Decise allora di essere il più romantico possibile e cercò di scrivere una canzone.
Si alzò dal letto e si diresse verso la scrivania dove estrasse da un cassetto dei fogli e una biro, poi tornò a sedersi dov’era prima.
Ripensò a come l’aveva conosciuta, appena la vide Harry decise di andarci piano ma quando ci parlò capì che doveva farla sua il prima possibile altrimenti qualcun altro l’avrebbe fatto al posto suo, è sempre stata una specie di criptonite per lui…
Harry sospirò, - Sei la mia criptonite… - disse annuendo convinto – questa è bella – e iniziò a scrivere le prime strofe.
 
I've tried playing it cool
But when I'm lookin' at you
I can't ever be brave
Cause you make my heart race
Shot me outta the sky
You're my Kryptonite
You keep making me weak
Frozen and can't breathe
Something's gotta give now
Cause I'm dying just to make you see
That I need you here with me now
Cause you've got that one thing

 
Ok, adesso aveva la prima parte, ma poi?
 
So get out, get out, get outta my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing, that you've got
That one thing
Now I'm climbing the walls
But you don't notice at all
That I'm going outta my mind
All day and all night

 
Harry si sentiva quasi un cantante e le ultime righe le buttò giù di getto.
 
Something's gotta give now
Cause I'm dying just to know your name
And I need you here with me now
Cause you've got that one thing
So get out, get out, get outta my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing
So get out, get out, get outta my mind
And come on, come in to my life
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing, that you've got
That one thing

You've got that one thing
Get out, get out, get outta my head
And fall into my arms insteadou've got that one thing

So get out, get out, get outta my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing

So get out, get out, get outta my mind
And come on, come in to my life
I don't, I don't, don't know what it is

But I need that one thing, that you’ve got
That one thing.
 
Il riccio riguardò il suo lavoro sorridendo compiaciuto, era davvero stato bravo e sperava davvero d’impressionare Emily. Il testo parlava da sé e esprimeva alla perfezione i sentimenti del riccio verso la ragazza.
 
 
 
Il giorno dopo…
 
 
Emily voleva proprio vedere cosa avrebbe fatto Harry per riconquistarla.
- Emily…-
La ragazza chiuse l’armadietto e si girò trovandosi davanti Hannah che stringeva il suo quaderno nervosa.
- Che vuoi? – chiese irritata la rossa
- Niente, volevo solo scusarmi per quello che ti avevo fatto. Lo sai che sono innamorata anch’io di Harry e ho sempre cercato di sabotare la vostra relazione ma ti prego, perdonalo. Lui ti ama davvero – disse sforzandosi di sorridere.
Ah, e quindi manda l’amichetta a fare la sceneggiata? Bene Harry, parti subito male.
- Sei patetica Hannah, sei davvero una pessima attrice e va a dire a Harry che questo genere di cose con me non attacca proprio ah, e se nessuno te l’avesse mai detto, le tue gambe sono piene di cellulite – urlò come una pazza e molti ragazzi si girarono nella loro direzione.
- E voi che avete da guardare? – chiese poi al gruppo di persone che la stavano fissando.
La campanella della fine delle lezioni ruppe quell’imbarazzantissimo momento e tutti se ne andarono.
 
 
 
Harry, che aveva osservato la scena da lontano, era abbastanza preoccupato, lui in realtà non aveva fatto niente, anzi, era rimasto sorpreso nel vedere Hannah che si era andata a scusare, non era da lei.
Il riccio corse dietro Emily che era scappata via verso il cortile della scuola.
Una volta fuori fu come se avesse ricevuto una mazza da baseball sui denti.
Liam Payne stava consolando la rossa che piangeva come una fontana. Harry aveva sempre saputo della cotta del ragazzo verso Emily e non gli era mai andato giù il fatto che lui le stesse sempre intorno. Senza farsi vedere il riccio tornò a casa, tanto sapeva che Emily sarebbe stata sua.
 
 
 
Emily si stava svestendo per mettersi il pigiama e andare a dormire quando sentì qualcosa colpire la finestra. Si avvicinò e vide che Harry era nel vialetto di casa che la salutava con un cenno della mano.
Giusto, il punto numero uno!
La rossa aprì le finestre e il ragazzo incominciò a cantare.
È una bella canzone si disse Emily ma non l’ho mai sentita, magari sarà di qualche gruppo che non ascolte oppure di Justin Bieber
- But I need that one thing, that you’ve got That one thing – concluse Harry con un sorriso.
Emily per tutta risposta chiuse le finestre e tirò giù le tapparelle.
Non l’è piaciuta? Si domandòHarry 










ciao, sono tornata e in anticipo di qualche ora, happy? #sperem
Non ho molto da die oggi... vi chiedo come al solito di lasciare una recensioncina con più di 10 parole e ringrazio le 13 preferiti 13 seguite e le 4 ricordate
Faccio un po' di pubblicità a chi mi segue da tempo
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=186640xconorsvegasgirl
 
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=229200MyLittleButterfly
 
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=208479AmyPayne_Kindrauhl
 
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e vi lascio queste bellissima gif ZIAM, 


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sono quasi gelosa (?) un bacio
bacissimi
Megghy

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Capitolo 4
*** Capitlo 3: Let's go to the beach! ***


Ok, vi dico solo di non insultarmi per quello che farò succedere a Harry, me l'ha suggerito un'amica perchè io non sapevo che fargli fare, mi dispiace se non vi piace, io la trovo un po' comica però :) ma state attente che Harreh si rifarà nel prossimo capitolo, enjoy it!!



Capitolo 3: Let’s go to the beach!
 
 
 
 
 





 
Emily per tutta risposta chiuse le finestre e tirò giù le tapparelle.
Non l’è piaciuta? Si domandò Harry
Ma il riccio si rispose da solo vedendo la figura di Emily varcare la porta di casa e venirgli incontro sorridente.
Appena lo raggiunse lo abbracciò forte e al riccio sembrò di essere ornati indietro nel tempo quando stavano insieme e nessuno poteva separarli.
- Grazie Harry, era bellissima! Di chi è? – chiese sorridendo
- Ehm.. – Harry si grattò la testa imbarazzato – veramente l’ho scritta io pensando a te –
Emily sgranò gli occhi, aveva di certo superato se stesso questa volta.
- Scommetto che Payne non te ne ha dedicata una – disse ghignando
- E te come fai a… Mi stavi spiando, forse? – l’espressione della giovane cambiò radicalmente, adesso era piuttosto scocciata e la luce negli occhi di poco fa era sparita.
- Veramente no, ero venuto a consolarti ma a quanto pare ti sei già trovata un altro –
- Bhe, almeno lui non ha bisogno di intermediari, ti ha riferito il messaggio Hannah? – la situazione stava degenerando, nessuno dei due voleva litigare ma c’erano un paio di cosette da mettere in chiaro.
Harry si sedette su uno degli scalini di casa Brown e sospirò – Non l’ho mandata io, è andata di sua spontanea volontà – spiegò
- Oh – Emily non riusciva a credere ai suoi occhi!
- Già Emily, oh. Ci sono rimasto così anch’io – rispose Harry e la rossa si sedette accanto a lui.
- Comunque tra me e Liam non c’è niente – disse Emily in un sussurro
- Lo sapevo, so che sei ancora innamorata di me – disse facendo il modesto
- Questo dipende – rispose seria Emily, non le piaceva scherzare su questo genere di cose.
Harry la guardò confuso – E da cosa? –
- Da te – rispose la ragazza e, dopo avergli dato un veloce bacio sulla guancia, tornò dentro casa.
 
 
 
 
 
Il giorno dopo…
 
 
Emily era concentrata  a correggere la sua verifica di geometria. Dovevano correggere solo gli esercizi sbagliati e, nel suo caso, doveva rifare tutto il compito.
Possibile che i compiti a casa sono facili mentre nelle verifiche trovi testi simili a: Mario ha tre pere, un treno percorre il tratto Londra-Doncaster alla velocità di cento kilometri orari. Calcola la superficie del mondo? Pensò Emily mentre appallottolava l’ennesimo foglio.
Guardò l’orologio e lasciò cadere la testa sulla scrivania.
Quel giorno non aveva visto Harry e, in un certo senso, le mancava parecchio.
Appena finì il pensiero sentì suonare il campanello e corse giù ad aprire la porta.
Si ritrovò davanti Harry che le sorrideva mettendo in mostra le sue adorabili fossette e i riccioli scompigliati dal vento gli davano un’aria buffa ma tremendamente dolce.
- Ciao – lo salutò dolcemente
Per tutta risposta Harry le diede un bacio sulla guancia e la rossa sentì le guancia andare in fuoco.
Com’è che diceva il testo di “Everytime we touch”? Ah si, perché tutte le volte che ci tocchiamo ho queste emozioni, perché ogni volta che ci baciamo, lo giuro, posso volare. Ha proprio ragione constatò Emily.
- Pronta? Punto numero due: andare in spiaggia – disse senza cancellare il suo splendido sorriso e Emily annuì sorridente.
Harry la prese per mano e la condusse verso la sua moto dove poi sfrecciarono verso il mare.
 
 
 
Emily lasciò che l’acqua le bagnasse le gambe e che il vento le scompigliasse i capelli poi chiuse gli occhi lasciandosi cullare del rumore delle onde che andavano a infrangersi sugli scogli.
Harry, che stava sistemando una tovaglia sulla spiaggia, si girò nella direzione della rossa e decise di entrare in azione, senza farsi sentire le si avvicinò di soppiatto e l’abbracciò da dietro.
Emily si lasciò abbracciare e si girò facendo scontrare i loro petti. Non osò però guardarlo negli occhi, sapeva che avrebbe ceduto così non alzò lo sguardo sopra il petto anzi, nascose il viso nell’incavo del collo del ragazzo per sentire il suo profumo che tanto amava.
A Harry non piacque quel gesto così si allontanò dalla ragazza e le alzò il viso, costringendola a guardarlo negli occhi. Emily si perse nello sguardo del ragazzo e pian paino la distanza dai loro volti diminuiva, il riccio chiuse gli occhi e la rossa lo imitò quando si sentì uno strano rumore.
La ragazza si allontanò e aprì gli occhi per poi scoppiare a ridere.
- Che c’è? – chiese Harry non capendo
- Harry, un gabbiano ti ha fatto la cacca in fronte – disse tra le risate
Il riccio estrasse dai pantaloni il telefonino e si specchiò nello schermo.
Stupido pennuto, la stavo per baciare.
Emily vide come Harry ci rimase male e gli diede un bacio all’angolo della bocca stando attenta a non sporcarsi, il bacio poteva benissimo aspettare. 












MY LITTLE TALK

Ciao, come state? io oggi sono rimasta a casa perchè sto poco bene :'( come ieri d'altronde.
Vi è piaciuta la parte della spiaggia? io l'avevo buttata lì sul ridere ma la mia amica mi ha praticamente obbligata a metterela spero he ora si contenta ahah
Ho pronto l'ultimo capitolo della FF su Zayn (per chi non la conoscesse e la volesse leggere: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1242284&i=1 ) però visto che voglio meterci sopra una cosa carina dovrete aspettare qualche altro giorno, mi dispiace :(
Dopo Natale inizierò una FF su LIam e Niall (Sara è quella dei BTR però visto che nessuna la leggeva ho cambiato i personnaggi, non odiarmi, ti supplico D:) e poi un'altra ancora su Niall e Louis.
io adesso vado a mangiare la pappa, come al solito grazie mille a tutti per il supporto e vi chiedo di passare anche qui: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=186640


 bacissimi
Megghy

P.s. ve la lascio per farmi perdonare ancora, arghhh, no n so voi ma io sono caduta dalla sedia ahahah
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BacissimiBbbacissimi
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Rain ***


Capitolo 4: Rain 
 

 
 
 
 
 
Emily si svegliò di buon umore quel giorno, pensava ancora a quello che Harry aveva fatto per lei, la canzone, il mare… tutto perfetto e, anche se le costava ammetterlo, lei era ancora innamorata di lui. Ma questo non glielo avrebbe mai detto, prima voleva farlo penare un altro po’.
Appena si alzò in piedi andò verso la finestra e scostò le tende.
Un altro giorno di pioggia direbbe chiunque ma per lei no.
Punto numero tre della lista: Essere baciata sotto la pioggia come nei film.
Sarebbe stato tutto perfetto, lei, Harry, la pioggia e poi gli avrebbe dato il bacio che entrambi volevano.
Scese le scale di casa tutta felice, come gli altri giorni i suoi genitori erano già fuori casa pronti per andare a lavoro per timbrare il cartellino così Emily fece colazione da sola pensando a quando Harry l’avrebbe baciata.
Finita la colazione mise la tazza nel lavello e corse in bagno a lavarsi e poi si vestì.
Si specchiò un’ultima volta quando sentì suonare il campanello e si precipitò ad aprire.
- Ciao Harry – disse sorridendo ma, come risposta, ottenne uno strattone che la fece uscire dalla tettoia facendola bagnare. Non ebbe il tempo di reagire che si ritrovò le labbra del riccio sulle sue.
La pioggia scendeva lenta e fitta sul di loro che però si curarono poco del fatto che si stessero bagnando, erano in un altro mondo dove esistevano solo loro due e basta e questo fece sorridere la rossa nel bacio.
Le braccia di Harry percorrevano tutto il corpo della giovane che si strinse ancora di più nella stretta.
Si erano baciati tante volte ma quello fu probabilmente il loro bacio migliore.
 
 
 
- Entra pure in casa, fatti una doccia ti lascio degli asciugamani così ti asciughi, non vorrei che ti venisse un accidenti – disse Emily aprendo la porta di casa e Harry sorrise pensando a come la rossa si prendesse cura di lui nonostante il suo tradimento, insomma, significa qualcosa quel gesto, vero?
- Perché ridi? – chiede poi la rossa
- Niente… cioè.. insomma… - balbettò Harry
- Dillo con parole tue Hazza – lo beffeggiò Ems
Il riccio si strinse nelle spalle – Mi piace il fatto che ti preoccupi per me –
Fu come riceve una scossa. Come si dovevano comportare ora? Soprattutto Emily si sentiva in imbarazzo, aveva parlato lui, toccava a lei parlare, no?
- Emh… ok, ti accompagno di sopra – sviò intelligentemente il discorso e al riccio non diede per nulla fastidio, anzi.
I due ragazzi s’incamminarono al piano superiore e entrarono nella stanza di lei. – Ok – incominciò – Vai pure nel mio bagno, io uso quello dei miei – disse dandogli delle asciugamani pulite.
Harry non disse nulla, si limitò ad annuire.
Senza aggiungere altro Emily andò nel bagno dei suoi genitori e iniziò a spogliarsi, togliendosi i pantaloni. Quando si tolse la maglietta sentì la porta aprirsi e la figura di Harry entrare nella stanza.
- Ma che fai? – chiese coprendosi con la maglietta che in quel momento sembrava più piccola del solito.
Per tutta risposta lui rise nel vedere la rossa coprirsi pensando a come fosse stupida nel trovarsi a disagio nel suo corpo. Lei non era magrissima ma non sembrava neanche una balena, era giusta, forse con un po’ di pancetta e coi fianchetti (che lui adorava pizzicare per farla innervosire) ma a lui andava bene così.
- Allora? – chiese spazientita Emily
- Mi serve lo shampoo – disse senza smettere di sorridere
Emily alzò gli occhi al cielo – Ah giusto, dobbiamo dare una sciacquatina a quel nido di rondini una volta ogni tanto – disse girandosi per prendere una confezione di shampoo al cocco, il suo preferito.
- Nido di rondini? I miei capelli sono sexy! – disse quasi arrabbiato – E non provare a negarlo –
Rossa in viso, più per l’imbarazzo che per la rabbia, la ragazza spintonò fuori dal bagno il riccio e chiuse a chiave la porta.
 
 
 
Harry lasciò che l’acqua gli bagnasse i capelli e mi se sulla sua mano una generosa dose di shampoo che poi passò sui capelli massaggiandoli.
Sapeva che aveva la vittoria in tasca e sorrise nel ripensare al bacio di prima.
Lo amava ancora, era certo.
 
 
 
 
Emily uscì dal bagno con l’accappatoio che le avvolgeva il corpo. Si era dimenticata di prendere i vestiti puliti in camera sua che raggiunse.
Prese da un armadio un paio di jeans, una maglietta larga, si suo fratello, e l’intimo di ricambio quando sentì la voce di Harry.
- So get out, get out, get outta my mind And come on, come in to my life I don't, I don't, don't know what it is But I need that one thing, that you've got That one thing –
È davvero bravissimopensò 











Ciao, sono ancora qui, e ho anticipato il capitolo, ceh, amatemi.
Alloraaaa pelle pampine, che ve ne pare?
Prometto solennemente di andare avanti a scrivere la storia nel periodo di Natale e il 29 inizia la FF su Liam e Niall, l’ho scritta tempo fa quindi sarà in prima persona e, detto francamente, penso che sia scritta, meno bene (nel senso con meno passione, la storia mi ha appassionata fino a un certo punto), sola la FF su Zayn e quella che sto architettando su Niall, Louis e Josh (si, ho voluto lui, problems?) me ne sto innamorando, ma dovrete aspettare gennaio (forse anche febbraio, chissà) prima di vederla.
Visto che mia mamma romper perché devo apparecchiare vi saluto,
bacissimi
Megghy 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: House ***


Capitolo 5: House
 
 

 
 
 
 
 
La domenica arrivò presto, purtroppo per Emily che non ne voleva sapere di alzarsi.
Si rigirò più volte nel letto e con una mano cercò a tentoni cellulare sul comodino e ci rimase male quando vide che Harry non le aveva scritto nulla.
Quando però sentì il campanello suonare la rossa schizzò giù dal letto scendendo gli scalini che la separavano dal piano di sotto due a due.
Prima di aprire la portasi diede una sistemata ai capelli dimenticandosi di essere in pigiama.
La sua espressione cambiò quando vide che dietro la porta non c’era Harry bensì Liam sorridente.
- C… Ciao Liam, che, che ci fai qui? – chiese cercando di non sembrare turbata
Liam alzò le spalle – Sono qui per rapirti – disse sorridendo. Aveva un sorriso bellissimo, da eterno bambino e lo rendeva assolutamente dolcissimo – Posso? -
Emily sorrise a sua volta – Da quando un ladro chiede il permesso alle vittime? –
Il ragazzo alzò nuovamente le spalle – Sono… un… ladro galante, ecco –
La rossa rise nuovamente – Dammi un attimo che mi preparo e scendo giù da te -
 
 
 
Harry prese il cellulare e digitai velocemente il numero di Louis, il suo migliore amico.
- Pronto? – disse una volta alzata la cornetta
- Hey Lou, sono io, Harry, disturbo? –
- Cribbio Harry, sono le nove di mattina, che vuoi? – la sua voce assonnata lo fece ridacchiare, non sarebbe mai cambiato.
- Bhe… ho fatto un casino con Emily e…  se la voglio riconquistare devo completare una lista di cose sdolcinate da fare e per il punto quattro ho bisogno di te –
- Uhm, dimmi tutto amico –
- Ti ricordi quando da piccoli abbiamo costruito la casa sull’albero? -
 
 
 
Dopo un’ora e mezza la macchina di Louis parcheggiò sotto casa del riccio che come una scheggia uscì dall’abitazione per entrare nella mini dell’amico, che salutò con un abbraccio. Louis, essendo più grande di Harry, non frequentava più la scuola del riccio quindi si vedevano davvero poco.
- Allora – iniziò Louis mettendo in moto – si può sapere che hai fatto a Emily? –
Harry sospirò – Ehm.. sono uscito con Hannah – disse a bassa voce
Louis, teatrale come al solito, frenò di botto l’auto facendo prendere un colpo all’amico che, se non fosse stato per la cintura, si sarebbe ritrovato fuori dalla macchina – Tu hai fatto cosa con chi? –
- Andiamo Louis, non fare così, ho sbagliato, lo so, l’ho capito e ora ne devo pagare le conseguenze, fine –
Louis ripartì e proseguì l’interrogatorio – E che ti serve la nostra casa sull’albero? –
Il riccio estrasse dalla tasca la lista e lesse ad alta voce: - Numero quattro: costruire una casa sull’albero da addobbare con nostre foto –
- Ecco… - disse Louis facendo una faccia strana – Diciamo che… lacasaètuttadarifare –
- Cosa? – chiese Harry
- La casa è tutta da rifare – disse Louis fingendosi indifferente grattandosi il collo con una mano
- Cosa? Ma io ti ammazzo – Harry iniziò a prendere a scappellotti la nuca di Louis che iniziò a dire diversi ‘ahia’
- Hey, non  si picchia il guidatore – disse il maggiore
- Si, ma prima o poi uscirai d questa macchina –
Prima di raggiungere il posto dove avevano costruito la loro casa sull’albero, precisamente nel giardino della vecchia casa di Louis, oramai disabitata da anni, si fermarono in un negozio per comprare travi, martello, chiodi e della vernice per sistemare la casa, colla e forbici per mettere le loro foto.
La casa in effetti non era come se la ricordava Harry: una parete era crollata e il tetto era da rifare assolutamente perché il legno era marcito.
- Dobbiamo metterci al lavoro, eh? – disse Louis
Harry annuì, - Per Emily -
 
 
 
Emily torna a casa tutta sorridente, Liam è stato davvero dolce con lei, si è divertita parecchio.
Mentre sorseggia il suo frappé cambia la canzone che sta ascoltando sul mp3 e entra nel giardino di casa sua. Anche se suo padre l’avrebbe ammazzata visto che non usa mai il vialetto in pietra che ama tanto.
A un tratto sente di essere andata contro qualcuno così alza lo sguardo, trovandosi davanti le pozze verdi di Harry.
Harry…
Si era dimenticata dell’appuntamento. 









MY LITTLE TALK

LO so, sono in ritardo, mi dispiace, ma col natale, i parenti ce mi devono ancora dare i regali, strapazzare le mie guanciotte (?) compiti, raffreddore e ritardo di dieci giorni del mio ciclo (la gif di Niall che avevo messo nel capitolo 3 mi ha messa incinta davvero) quindi non ho avuto tempo :(
Vi chiedo ancora scusa se ho deciso di non pbblicare la FF su LIam però ecco.. non mi convince più. l'aevo già pubblicta altre due volte però era su un altro gruppo. Vi dico che ho preso spunto dal film Wild child, gurdatelo se voete farvi un'ideasu come doeva porcedere. ho poi pubbblicato una OS su Liam che sono due anime pie hanno cagato e ve la ripropongo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1471961&i=1 
vi avverto che se MI DATE IL CONSENSO OGGI: NON MI RICORDO CHE DIAVOLO DI GIORNO é E NON LO VOGLIO SAPERE ANCHE PERCHé SONO STRA-INDIETRO COI COMPITI E NON VOGLIO SAPERE QUANTO MANCA AL RITORNO A SCUOLA, alle 15:30 INIZIO LA NUOVISSIMA FF CHE GIURO DI NON CANCELLARE, FATEMI SAPERE.
passate poi dalla mia amica http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=186640  e vi faccio rivedere la gif che mi ha messo incinta
 Tumblr_me9tv972e71rq4psfo1_500_large datemi tre motivi per non entrare nel computer e violentarlo selvaggiamente (?)
bacissimi
Megghy


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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Picnic ***


Capitolo 6: Picnic
 
 


 
 






A un tratto sente di essere andata contro qualcuno così alza lo sguardo, trovandosi davanti le pozze verdi di Harry.
Harry…
Si era dimenticato dell’appuntamento.
- Divertita oggi Emily? – chiese Harry con tono duro – Ma lo sai che sei strana forte? Prima mi chiedi di riconquistarti e poi te ne esci con Payne? Guarda, hai sbagliato persona, non sono un burattino, ne tanto meno una pezza che usi e molli quando vuoi quindi scegli ora, o stai con Payne oppure continuiamo con i dieci appuntamenti per farti innamorare di nuovo. A te la scelta ora –
- Harry, mi… mi dispiace, io… io mi sono completamente dimenticata, sul serio, non volevo. È solo che volevo farti sentire uno schifo come tu hai fatto con Hannah – si giustificò iniziando a singhiozzare. Era molto fragile Emily, bastava una parola, una minima parola negativa che lei crollava.
- Davvero Emily sei così meschina nei mie confronti? – chiese Harry con una faccia quasi disgustata da un comportamento così infantile che non si sarebbe mai aspettato.
La ragazza tirò su col naso – Se io sono meschina tu sei uno stronzo, non dovevi mentirmi –
- Lo so, ma sto facendo questa cosa dei dieci giorni perché secondo te? Perché non ho niente da fare o perché ci tengo a te? –
- E che vuoi che ti faccia? Vuoi che organizzi dieci appuntamenti anche per te? – chiese
Harry parve pensarci su un attimo - Si, il prossimo appuntamento lo organizzerai tu – e se ne andò
- Aspetta Harry, io stavo scherzando! – urlò Emily ma il riccio fece finta di non sentirla
 
 
 
Emily entrò in casa tutto arrabbiata, odiava quando Harry faceva così però doveva darsi da fare, non voleva che il suo appuntamento andasse storto, doveva mettersi d’impegno così come aveva fatto il riccio con lei. Doveva pensare a qualcosa di efficace.
Poi, all’improvviso, le venne in mente un’idea.
 
 
Il giorno dopo…
 
 
Verso sera Harry andò a prendere Emily per il loro appuntamento, l’avrebbe organizzato lei e il riccio era proprio curioso di vedere cosa aveva combinato.
Vide poi uscire Emily, più bella che mai. Indossava un vestitino leggero a fiori che le arrivava a metà e delle ballerine bianche. Aveva poi fatto i boccoli ai capelli che poi aveva raccolto all’indietro lasciandole la fronte scoperta e, secondo Harry, le valorizzava il viso.
Con una corsa piuttosto impacciata Emily raggiunse la macchina del riccio e gli disse dove andare.
Il posto era poco isolato da loro, il fratello di Emily aveva chiesto proprio lì alla sua ragazza di sposarlo e quando la sera prima, le disse che il luogo c’era ancora poté finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Non dissero nulla tutto il tempo, forse troppo imbarazzati o perché ancora su di giri dalla litigata di ieri.
Quando Harry parcheggiò corse fuori dalla macchina ad aprire la portiera alla ragazza che sorrise imbarazzata.
Gli occhi del giovane brillarono nel vedere dove era finito. Per terra, vicino a un albero erano stati depositati due materassini e diversi cuscini, vicini a delle ciotole contenenti popcorn. Avevano poi messo delle lampade e uno schermo.
- Ti piace? – chiese timida Emily
Harry annuì - È bellissimo, avrei voluto organizzare io una cosa del genere –
Emily arrossì di nuovo e iniziò ad accomodarsi. – Ho portato Titanic da vedere, ti va? –
- Si, va più che bene –
Il ragazzo si sedette vicino alla rossa e a ogni occasione cercava un contatto che però non arrivava mai, lei voleva fare la distaccata. Come in macchina nessuno disse niente e entrambi si sentivano parecchio a disagio, soprattutto lui, che non sapeva più che fare per farsi notare.
Quando Jack e Rose fecero l’amore, le gote di Emily diventarono rosse dall’imbarazzo e Harry non poté far a meno di sorridere pensando a quanto fosse dolce.
Cercando poi di non apparire insicuro il riccio girò delicatamente il volto della ragazza con l’indice e il medio facendo incontrare i loro sguardi. I respiro della rossa si affievolì e lo sguardo si spostò sulle labbra di lui. Da quanto non le toccava con le sue?
Fu come se Harry le leggesse la mente e chiuse gli occhi avvicinando il viso a quello della giovane che però si scostò: voleva fare ancora un po’ la difficile.
- Scusami, non credo che sia ancora arrivato il momento – disse a sguardo basso, leggermente dispiaciuta. 









MY LITTLE TALK
ciao :) visto che molto probabilmente venerdì sarò via ho decios di pubblicare adesso, amatemi (?)
Bhe, che dire? Mi avete detto di farli litigare e io obbedisco -cit. Garibaldi (?)
Non so che altro dire a parte.... AND LET ME KISS YOU!!! (e ovviamente un grazie a voi lettori) no ma quel video è troppo hhgrbttv sembran dei drogati ma è la loro natura, vero? l'avrò visto come mi nimo 5747566 il mio computer mi dirà cose tipo "ascolta chiunque, anche gigi d'alessio m non sti cinque" ahahah :)
visto che devo fare un compito importantissimo, magari la rpossima volta vi spiego meglio, vado a farlo,
bacissimi
Megghy




P.s. passate di qui? :) Xconorvegasgirl http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=186640
Mia nuova FF http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1489018&i=1 

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