Io ti salverò

di la luna nera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nostro mondo ***
Capitolo 2: *** La causa di tutto ***
Capitolo 3: *** Che ci fa con quella marmaglia?! ***
Capitolo 4: *** Ne vuoi una? ***
Capitolo 5: *** Un pomeriggio con le amiche ***
Capitolo 6: *** Angeli in divisa -prima parte- ***
Capitolo 7: *** Angeli in divisa .seconda parte- ***
Capitolo 8: *** Dove sei? ***
Capitolo 9: *** L'inizio della luce ***
Capitolo 10: *** Io e te.... Cosa!? ***
Capitolo 11: *** Vado o non vado? ***
Capitolo 12: *** Un difficile suggerimento ***
Capitolo 13: *** Prime rivelazioni ***
Capitolo 14: *** Quello che accadde ***
Capitolo 15: *** Week end in montagna ***
Capitolo 16: *** Un bacio nella neve ***
Capitolo 17: *** Ritorno alla realtà ***
Capitolo 18: *** Amor, c'a nullo amato amar perdona ***
Capitolo 19: *** Non sei tu ***
Capitolo 20: *** Io e te ... ieri e oggi. Sempre ***



Capitolo 1
*** Il nostro mondo ***


1. IL NOSTRO MONDO
 
 
Viviamo in un piccolo paese in campagna, non particolarmente distante dalla città, un paese di quasi mille anime che più o meno si conoscono tutte. I ritmi scorrono lenti e sono scanditi quotidianamente dai rintocchi della vecchia campana della chiesa, all’ombra della quale molte persone sono solite intrattenersi a parlare del più e del meno. Ci conosciamo praticamente tutti e tutti conoscono i fatti del proprio vicino. E’ così da sempre e sempre sarà così.
Eccomi qua: mi chiamo Bianca e compirò 17 anni il prossimo 7 marzo. Sono nata e cresciuta in questa realtà con i miei amici che ora vi presento: Elisa, sognatrice incallita in perenne attesa del principe azzurro, Nicoletta, per metà italiana e per metà spagnola (sua madre è originaria di Oviedo), Annalisa, che riempirebbe tutto con i suoi adorati fiori, Fabrizio, che ha iniziato a giocare a calcio prima di imparare  a camminare, Saverio, il poeta del gruppo, Luca, l’aspirante DJ, Fabio, il bel tenebroso e Andrea che sogna di volare a New York per fare il reporter.
Per quanto riguarda me, beh, non ho aspirazioni particolari per il mio futuro. Voglio solo terminare la scuola superiore e trovarmi un lavoretto per guadagnare qualche soldino….. Il resto verrà da sé.
 
A molte persone potrà sembrare noioso vivere in un paese minuscolo, ma vi posso assicurare che non è così. Intanto non rischiamo di finire sotto qualche auto se usciamo per strada e non ne respiriamo i gas di scarico. E poi quando eravamo piccoli, avevamo tutti gli spazi possibili ed immaginabili per giocare all’aria aperta. Ne abbiamo combinate di tutti i colori, cose non particolarmente gravi, ok, ma abbiamo procurato buone preoccupazioni ai nostri genitori. Una volta, circa sette anni fa, una sera d’estate ci siamo avventurati in un campo di grano con lo scopo di acchiappare le lucciole e rinchiuderle in un barattolo perché, secondo alcuni, ci avrebbero regalato una moneta. Ebbene, con tutte le corse nel buio, ci eravamo strappati gli abiti e, peggio ancora, avevamo rovinato gran parte del grano che dovevano mietere a giorni!
Un’altra volta avevamo preso tutte le candele della chiesa per giocare ai fantasmi e spaventare le vecchiette che si recavano in visita al cimitero! O quella volta che facevamo le corse con le biciclette attorno alla fontana nella piazza principale! Io, Fabrizio e Luca siamo caduti…. Annalisa finì nell’acqua e sua madre la chiuse in casa per una settimana! Sono tutti ricordi che conservo dentro di me…. E che mi aiutano ad andare avanti.
Poi si inizia a crescere. Arrivano le prime simpatie, le prime cotte, i primi crucci…. Si comincia a frequentare altra gente cresciuta in città e a notare le differenze…. Si entra in contatto con delle realtà molto diverse dalla nostra: vieni considerato di “serie B” se non indossi certi abiti griffati, se non hai gli occhiali da sole di quello stilista, se non frequenti certo locali o certe persone…. La nostra vita è sempre stata monotona per alcuni, ma non credo di volerla cambiare…. A me ed ai miei amici bastava poco per trascorrere piacevolmente una serata…. Un tavolino al bar, delle bibite fresche, magari un mazzo di carte e poi tutto veniva da sé. Iniziavi a parlare delle cose più assurde, buffe, inaspettate e il tempo scorreva così, fra due risate e un mare di spensieratezza. Poi, cominciando appunto a crescere, certe cose vanno sempre più strette, si ha voglia di qualcosa di diverso, ci si perde un po’ di vista, ci si ritrova, si ricomincia a parlare…. E’ un cerchio che gira!
 
E con il crescere si scopre anche che gli adulti sono capaci di creare dei casini enormemente più grandi di noi le cui conseguenze, molto spesso, ricadono sui figli…..
 
 
 
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Ciao a tutti! Sono di nuovo ad occupare spazio con un’altra storia!
Questa tratterà di un argomento un po’ particolare che per il momento non vi anticipo…..
La vicenda si colloca a metà degli anni novanta, in un paese di campagna da qualche parte in Italia. (Sulla località ho preferito restare sul vago, magari ognuno la può identificare con una realtà che conosce…..). Un periodo in cui non c’erano Facebook né Twitter, cellulari ed internet erano per pochi, i film si registravano su videocassetta…..
Buffo, no? Eppure si viveva anche così. E non sono passati tantissimi anni!
 
Tutto inizia con una flash-back di Bianca, la protagonista, che continuerà anche nel prossimo capitolo. Sarà utile per comprendere i motivi che porteranno ai fatti che si sviluppano in seguito.
Spero che qualcuno apprezzi!!
Ciaooooo!
  
 

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Capitolo 2
*** La causa di tutto ***


2. LA CAUSA DI TUTTO
 
 
In paese giravano voci strane sul padre di Fabio. Cosa vuoi, è una delle persone più in vista! Ha uno studio commerciale in città con quasi quindici persone alle sue dipendenze e tiene la contabilità a molte aziende ed attività della zona. Le solite pettegole ben informate stavano spargendo in giro notizie su una sua presunta relazione con un’altra donna…. Poteva essere vero? Erano solo cattiverie? L’assoluta certezza non c’era. Ogni tanto mettevano in giro certe chiacchiere solo per movimentare un po’ la loro vita….. Si veniva a sapere di brutte malattie quando invece il diretto interessato scoppiava di salute, oppure una banale influenza diventava come minimo un broncopolmonite… Ti vedevano seduta al bar in piazza con un amico? Era il tuo ragazzo! A giorni veniva annunciata anche la data delle nozze!
Era sufficiente poi affacciarsi nel negozio della parrucchiera o nella sala d’attesa del medico per poterne sentire di tutti i colori!
Purtroppo però, oltre che dalle solite signore ben informate, queste voci sempre più insistenti venivano anche da altre fonti molto attendibili… Per Fabio era difficile accettare certe cose. Aveva sempre ammirato suo padre che dal nulla, era riuscito a costruire un’attività solida e fiorente. Era il suo punto di riferimento. E quelle voci proprio non gli andavano giù. A peggiorare la situazione, ogni volta che certe persone lo vedevano, non mancavano di parlottare fra sé…
“Quello è il figlio del rag.Maggiorani…. Sarà mica come suo padre? Per sua madre sarebbe un’altra botta insopportabile! Dopo le corna del marito, ci mancherebbe fosse in quel modo anche il figlio!!!”
“Ha fatto bene la figlia maggiore ad andarsene all’estero!”
“A me non è mai piaciuto quel ragazzo! Sempre vestito di nero! Non si cambia mai! Come se non avessero i soldi per comprargli abiti decenti!” 
“Forse il ragioniere li avrà spesi per l’amante….!”
Sempre così.
Nelle ultime settimane Fabio iniziava a diventare insofferente verso questa situazione, era scontroso, perfino quasi arrogante!
 
Finché una sera di aprile accadde quello che noi tutti temevamo.
 
Per le vie del paese si udivano solo urla e rumori di cocci rotti, vetri infranti e schiamazzi di ogni tipo. Furono chiamati i Carabinieri e, naturalmente, attorno alla casa da cui proveniva quella confusione, si era radunata la solita folla di curiosi. Si trattava proprio di casa Maggiorani.
I militari dell’Arma riuscirono ad entrare e poco dopo vedemmo volare giù dalle finestre delle valigie che, toccando il suolo, si aprirono sparpagliando dappertutto abiti maschili. Fabio non era più con noi. Aveva raggiunto i suoi genitori e stava assistendo ad una scena che avrebbe indelebilmente segnato la sua vita. Due Carabinieri tenevano ferma sua madre. La donna aveva il volto sconvolto, gli occhi iniettati di sangue…..
“Sei un maiale schifoso!!!! Dopo tutti gli anni passati insieme!!!! Sotto lo stesso tetto!!! Nello stesso letto!!!!!”
“Lorena….”
“Non osare più pronunciare il mio nome!!!! Mi fai schifo!!!!”
“Cerca di…..”
“Vattene via da qui!!! Non voglio più vederti!!! Vai da quella svergognata di segretaria!!!! Portatela pure a letto!!!!! Ma lontano da me, sennò vi ammazzo tutti e dueeee!!!!”
“Signora!!! Si calmi!!!”
“Lasciatemi anche voi!!!!!”
“Maggiorani, esca di qui, altrimenti sua moglie non si calma più!”
“Io non sono sua moglie maresciallo!!! Non lo sono più!!!”
“Certo, certo signora…. Comunque, ora lui se ne va e noi qui ci proviamo a calmare, va bene?”
Guardò per l’ultima volta l’uomo con cui aveva passato più di venti anni di vita. “La prossima volta che ti vedo, dovrai essere dentro una bara…..”
L’uomo, senza mostrare un minimo segno di compassione o pentimento, scese le scale ed uscì dalla sua oramai ex-casa. Fuori c’era tutto il paese. Tutti sapevano. Tutti avevano assistito alla scena. Aveva quasi mille occhi addosso che lo fissavano: il parroco, il barista, la farmacista, l’impiegata dell’ufficio postale, la vecchia fioraia, il fornaio…..  Ricambiò le occhiatacce dei compaesani prima di raccogliere le sue cose, di salire sulla sua Mercedes e sparire nella campagna notturna. Il medico raggiunse la signora Lorena e le somministrò delle gocce calmanti per farla dormire….Fabio era rimasto immobile in un angolo del soggiorno. Gli occhi vitrei, il viso pallido, il respiro debolissimo. Allora quella volta le dicerie erano vere…. Suo padre aveva intrecciato davvero una relazione extra coniugale con la sua segretaria… Quella tipetta tutte curve non gli era mai andata a genio. Per quello che aveva potuto vedere di persona, non sembrava in possesso di tutte quelle competenze professionali che diceva suo padre…. Ma alla luce di quanto scoperto, capiva che la signorina aveva ben altri requisiti…..
 
Quella sera di aprile è rimasta ben impressa nelle menti di tutti noi. Per le viuzze del paese non si parlava d’altro. Continuò così per molte settimane. La signora Lorena non si faceva vedere quasi più, solo  qualche fugace uscita in compagnia del fratello che l’accompagnava dallo psicoterapeuta o dal legale per le pratiche di separazione. Dal poco che Fabio ci volle raccontare, comprendemmo che sua madre stava cadendo in depressione, beveva, si trascurava ogni giorno di più…. Come ultima soddisfazione, aveva ottenuto la casa coniugale ed un buon assegno di mantenimento. Ma a cosa le sarebbe servito? La sua vita si stava sgretolando lentamente….
 
E Fabio? Si era ritrovato solo all’improvviso. Padre scappato con l’amante, madre depressa e sorella maggiore a Londra per lavoro. E’ sempre stato un ragazzo introverso e taciturno. Quello che era accaduto proprio non ci voleva…..
La situazione è andata via via precipitando con il passare delle settimane, ma nessuno di noi si sarebbe immaginato di affrontare quello a cui ci siamo trovati di fronte in poco tempo….
 
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Bene, qui termina il flash-back. Dal prossimo capitolo torniamo nel presente, ehm, il presente loro voglio dire….., per gli sviluppi della vicenda causata dalla separazione dei genitori di Fabio.
Piano piano però la storia s’incamminerà verso quello che molti si aspettano: l’amore!!!!
Abbiate fede!!
E un ringraziamento particolare a chi segue questa storia!!!! ; ) 
 

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Capitolo 3
*** Che ci fa con quella marmaglia?! ***


3. CHE  CI FA CON QUELLA MARMAGLIA?!
 
Torniamo ai giorni nostri…..
Sono passati alcuni mesi dalla separazione dei genitori di Fabio. Suo padre in paese non si vede praticamente più, mentre sua madre continua la terapia con cui si tenta di recuperarla dalla depressione nella quale è sprofondata. La cosa però è piuttosto complessa.  Marianna, la loro figlia maggiore, è tornata per qualche giorno all’inizio dell’estate per poi ripartire per Londra, dove lavora da tempo come insegnante di italiano. Fabio è stato lasciato a se stesso.
Esce ancora con noi alcune volte, ma è strano, troppo strano. Non è il ragazzo che conosciamo da una vita. E più che tentiamo di aiutarlo, più si mostra scontroso e riluttante nei nostro confronti.
 
 
Primi giorni di ottobre, la scuola inizia ad ingranare…. Primi compiti, prime interrogazioni…. Che pizza! Frequento il terzo anno di liceo linguistico con le mie amiche di sempre ed Andrea. Proprio questa mattina abbiamo incontrato l’insegnante nuova di Tedesco…..
Speriamo non sia una lingua troppo complicata!!!!!
La prof, una signora molto elegante apparentemente sulla cinquantina, entra in classe ed ha la brillante idea di presentarsi così:
“Gute Morgen! Ich bin sehr froh, euch kennenzulernen! Ich heisse Maria Teresa De Foglia und bin  ihre neue Deuschlehrerin!“
Tutti noi la guardammo con occhi sgranati...
“Non avete capito ciò che vi ho detto?”
“Ehm… immagino si sia presentata…..” Risponde Elisa timidamente…
“Si, almeno il senso della frase lo avete afferrato.”
Bella forza! Quando senti il nome di una persona è scontato!! E il resto? Che ha detto?!
“Vi scrivo la frase alla lavagna, copiatela sul quaderno e vediamo di tradurla insieme.”
Come primo approccio alla lingua tedesca non è stato il massimo…. Ad ogni modo, dopo siamo venuti a capo del mistero linguistico. La frase della prof significa: Buongiorno! Sono molto felice di conoscervi! Mi chiamo Maria Teresa De Foglia e sono la vostra nuova insegnante di tedesco!
Ha fatto un sacco di storie perché non abbiamo capito un tubo…. Se conoscevamo quella lingua, non avremmo certo avuto bisogno di studiarla! E con lei poi!!!!
Comunque quelle due ore se ne vanno e finalmente alle 13:30 ci ritroviamo alla fermata degli autobus con gli amici sotto un’autentica pioggia di foglie autunnali. Saverio si è preso l’ennesimo “otto” a italiano. Dopo il liceo classico, vuole frequentare “lettere” e diventare un bravo insegnante. Non uno di quelli che ti fanno venir sonno dopo appena cinque minuti di lezione, ma uno di quelli che ti fanno avvicinare alla letteratura in modo piacevole e divertente e ti fanno veramente apprezzare la fantasia di Dante nella stesura de “La Divina Commedia” per fare un esempio. E’sempre stato il nostro appiglio per la letteratura!
Saliamo sull’autobus il quale parte subito per ricondurci nel nostro piccolo mondo.
“Sei un secchione irrecuperabile!”
“Adoro scrivere, ragazze, lo sapete…”
“Mi dai qualche dritta per il prossimo compito d’italiano?” Luca non eccelle nella scrittura…
“Volentieri. Quando ce l’hai?”
“Forse fra una decina di giorni. Quello che non capisco è che il mio insegnante pretenda la perfezione anche se lo scopo dei nostri studi è diventare periti…”
“La cultura è importante….”
“Non lo metto in dubbio, ma cosa mi serve sapere vita, morte e miracoli di Dante quando sto progettando un circuito elettrico?!”
“Touché! Ma non è bello vivere nell’ignoranza!”
“Soliti discorsi da secchione!”
Transitando nell’area della stazione ferroviaria, mi pare di scorgere una faccia nota fra altre poco raccomandabili….
“Ehi, ma quello non è Fabio?”
“Dove? …..Si, è lui….”
“Che ci fa con quella marmaglia?”
“Per caso qualcuno di voi li conosce?”
“Sono il peggio del peggio in circolazione.” Luca risponde con un forte tono di preoccupazione.
“Che vuoi dire?!” Ho il cuore in gola
“Un paio frequentano l’ultimo anno della mia scuola e sono quotidianamente alle prese con i Carabinieri. Fumano robaccia e la spacciano pure. Non conosco gli altri, ma è molto probabile che siano coinvolti….”
Le sue parole lasciavano poche speranze: quasi sicuramente Fabio era entrato nel giro.
Non ebbi il coraggio di dire altro per tutto il resto del tragitto. Venni a sapere che marinava spessissimo la scuola. Frequentava il tecnico-commerciale con Fabrizio, proprio per seguire le orme di suo padre e sicuramente gli era passata la voglia…..  L’anno precedente era stato promosso al limite della sufficienza, ma se le cose continuavano così, questo appena iniziato si sarebbe concluso diversamente…. Ammesso che fosse andato avanti con gli studi!
 
 
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Avrete sicuramente capito l’argomento. Mi rendo conto che non è facile da trattare, cercherò di fare del mio meglio. Non voglio scendere tantissimo nei dettagli, anche perché non credo di essere la persona più adatta per parlare di una tale cosa. E poi perché vorrei che tutti quelli che lo desiderano, possano leggere senza limiti di rating.
Diciamo che la prima parte della storia tratterà di più del problema, mentre nella seconda seguiremo l’uscita dal tunnel con il finale “rose e fiori”…. Beh, almeno per ora è ciò che ho in mente!
Se qualcuno ha qualche suggerimento, è il benvenuto!!!
 
 
 
Anni ’90: si tornava da scuola in autobus. Quelli che usavano lo scooter o il motorino non erano moltissimi! Le mini car non esistevano….. E poi che si faceva? Ci si metteva a studiare, magari si telefonava all’amica (col telefono di casa ed immancabilmente quando arrivava la bolletta erano dolori!) e, dopo aver guardato “Sailor Moon” : D))) ci ritrovavamo insieme al solito bar davanti ad un Estathé (costava 1000 Lire!!!!) per parlare del più e del meno….. Quello che insomma oggi viene fatto tramite social network……. Ma credo che la chiacchierata faccia a faccia resista ancora!!! 
 

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Capitolo 4
*** Ne vuoi una? ***


4. NE VUOI UNA?
 
 
Passano i giorni. Fabio è sempre più strano, lo sguardo assente, il viso sempre più pallido. Inutile negarlo, la mia preoccupazione per lui è fortissima. E non solo perché è uno dei miei amici di sempre, ma perché….. non ve l’ho ancora confidato, però per lui ho sempre avuto un debole. I suoi meravigliosi occhi verdi me li sogno da anni, così come sogno di poter accarezzare i suoi capelli ribelli e neri come la notte…..E vederlo ridotto in quel modo per me è un pugno nello stomaco.
 
Siamo vicini alla metà di ottobre, mamma ha quasi finito tutti i fiammiferi e mi chiede di andare dal tabaccaio a comprarne un paio di scatole, altrimenti la stufa resta spenta. Figuriamoci! Freddolosa come sono io!!!! Indosso velocemente il mio giaccone ed esco. Raggiungo la tabaccheria ed acquisto quanto richiestomi. Oltre alla proprietaria, ci sono altri due clienti. Uscendo, il mio orecchio capta un inizio di frase che proprio non mi piace: “Quella è amica del figlio di Maggiorani…” Mi volto e li fulmino con un’occhiataccia! Lo sono, si! E allora?!
Faccio qualche passo fuori dal negozio e, incamminandomi verso casa, noto un’ombra vicino all’angolo della strada. Mi sembra Fabio… e si sta accendendo una sigaretta! Si accorge della mia presenza, ma continua imperterrito a fumare….
“Come mai in giro a quest’ora?”
“Dovevo comprare dei fiammiferi. E tu che fai con quella roba?”
“Mi sembra ovvio…” Aspira ed espelle nella mia direzione quel fumo dall’odore insopportabile.
Tutto ciò mi provoca dei colpi di tosse… “Da quando ti sei messo a fumare?”
“Da quando ne ho avuto voglia.” Mi fa un sorrisetto. “Ne vuoi una?”
“No grazie.” Non credo alle mie orecchie….
“Allora? Devi ancora dirmi qualcosa?” I suoi occhi verdi sono strani…
“Sei cambiato…. Non ti riconosco più…..” Mi viene quasi da piangere…..
“E allora? Una persona può decidere della sua vita quando e come vuole. Se così ti sembro strano, pazienza. Io sto bene, forse non sono mai stato meglio negli ultimi tempi.”
Lo guardo in faccia, so benissimo che mente. Ma non voglio sentirlo dire altre assurdità, mi fa troppo male al cuore. Decido di andarmene via senza aggiungere altro, sennò scoppio a piangere. Lo lascio lì, in quell’angolo, con quelle maledettissime sigarette a tenergli compagnia.
Rientro in casa, consegno i fiammiferi a mamma che finalmente può accendere la stufa. Non ho particolarmente appetito, nonostante stasera la cena sia superlativa.
Indosso velocemente il mio pigiama e mi metto in poltrona, ovviamente vicino alla stufa, con in mano l’album di fotografie che ho riempito di ricordi della mia vita da quando frequentavo le medie. C’è la foto del primo giorno … Ci sentivamo grandi! Non andavamo più alle elementari! Nicoletta portava ancora quelle treccine modello “Pippi Calzelunghe”! E poi le serate a casa  di Luca che organizzavamo per gustarci quelle pizze esagerate che ci preparava sua nonna…. Le interminabili giornate passate a rotolarci nella neve durante le vacanze di Natale, i veglioni di Capodanno con tutti i botti che facevano impazzire i soliti guastafeste…..  E poi carnevale, la fiera di primavera…. Le gite scolastiche in giro per l’Italia….  I bagni fuori stagione nella fontana del paese…. Quanti bei ricordi! Ricordi…. Ricordi ….. Oddio!!!!  Ho dimenticato di fare la traduzione di tedesco!!!!! Cavoli! E chi la sente quella?! Mio malgrado, devo chiudermi in camera a tentare di concludere qualcosa…. Apro la porta e chi ti colgo in flagrante? Quelle due pesti delle mie sorelline Laura e Letizia!!! Hanno la maledettissima abitudine di frugare sempre fra le mie cose e puntualmente si prendono sempre o una maglietta, il lucidalabbra, qualche borsa…. Ed io molte volte non trovo mai ciò che mi serve! Le fulmino. Escono dalla mia stanza senza batter ciglio perché sanno di rischiare grosso. Mi vedrò costretta a tenere sempre la porta chiusa a chiave…. Ma tu guarda se per colpa di due gemelle undicenni devo vivere in un bunker!!! Zero privacy con loro!!!!!
Ad ogni modo, riesco a mettermi a fare quella stupida traduzione….. Certo, hanno una gran fantasia…. I soliti ragazzetti, uno italiano e l’altro tedesco, che si conoscono al mare, diventano amici e raccontano la propria vita….che è sempre la stessa, in tutte le lingue del mondo: hanno traslocato minimo tre volte a causa del lavoro del padre, due-tre fratelli almeno, cani e gatti a volontà e come gran finale qualche parente morto in un incidente d’auto!
 
Si sono fatte quasi le 23:00. Finalmente ho terminato il lavoro. Rimetto tutto nello zaino. Guardo per un attimo fuori dalla finestra: è una tranquilla serata di ottobre, non piove e per le strade aleggia una sorta di foschia impalpabile…. Probabilmente è dovuta al fumo dei molti camini accesi….
Chiudo la tenda e vado a dormire. Buonanotte a tutti!
 
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Un piccolo tocco di autunno, forse la mia stagione preferita! E’ meraviglioso starsene seduti su di una poltrona, avvolti in una calda coperta, magari vicino al fuoco…… Mentre fuori tutto è circondato dall’aria impalpabile tipica  di questa stagione……
I due protagonisti principali della storia sono “usciti allo scoperto”. Mi rendo conto che in questi primi capitoli di romantico c’è ben poco, però è stato necessario per gli sviluppi che ci saranno in seguito.
Grazie a chiunque voglia leggere la mia storia!!!!!
 
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Il vizio del fumo in cui cadono sempre prima i ragazzi purtroppo è sempre attuale….. Ma non sto a dilungarmi sull’argomento……. Non sono certo la persona più esperta e di cose ne sono state dette a valanga!
Per quel che riguarda la scuola, beh, le varie traduzioni si facevano con il caro vecchio (e pesantissimo) dizionario cartaceo! Niente traduttori on line! E pure le ricerche…. O si andava in biblioteca o si spulciava nell’enciclopedia!....magari quella che usavano i nostri genitori e sulle quali vedevamo illustrazioni targate anni ’60 che ci facevano ridere per l’abbigliamento e le acconciature…..  Chi aveva il computer in casa poteva servirsi anche di quelle in CD. Non erano diffusi come oggi, ma una buona parte delle persone stava iniziando ad informatizzarsi!
Quando avevamo l’ora di informatica a scuola, dovevamo avviare i computer con dei programmi chiamati “MS DOS”….. Per noi Window era solo la traduzione in inglese di “finestra”… Magari in altre scuole erano già ai floppy disk… Dipendeva dai vari istituti! Ora tutte queste cose appartengono al passato! Usiamo cd, masterizziamo, scarichiamo dalla rete……..  E chissà quale altre belle novità ci riserva il futuro!
Alla prossima!!!!! 
 

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Capitolo 5
*** Un pomeriggio con le amiche ***


5. UN POMERIGGIO CON LE AMICHE
 
Altra mattinata di scuola alle spalle. Oggi noi ragazze restiamo in città per andare un po’ in giro per negozi….. Dopo un velocissimo pranzo, ci addentriamo nei grandi magazzini. Le vetrine di certe boutiques presentano capi di alta moda che dubito di indossare anche in futuro…. Non mi ci vedo proprio ad andarmene in giro con quei coordinati modello “regina d’Inghilterra”! Invece devo dire che le calzature in voga per questa stagione sono fantastiche! Peccato solo che le mie finanze non mi permettano grandi cose…. Meglio optare per quei negozietti in cui con pochi spiccioli puoi ancora trovare qualcosa di carino….
Abbiamo in programma di trascorrere qualche giorno in montagna poco prima di Natale e magari posso approfittarne per cercare un’idea da indossare in quell’occasione.
Vorrei tanto che anche Fabio si aggregasse a noi…….  Ha troncato quasi tutti i rapporti. Adesso frequenta solo quei tipi poco raccomandabili….  E la mia mente è quasi sempre affollata dal pensiero di lui con quella sigaretta in bocca….
 
“Bianca…. Bianca!!”
“Eh? Che.. che c’è?” Sono proprio assente….
“Andiamo a mangiare un boccone al fast food?”
“Si… si… va bene….”
“Qualcosa non va?”
“Sei strana. Anche a scuola mi sembravi fra le nuvole….”
Ci sediamo ad un tavolino. Ho preso un panino, ma non ho molta fame. “Ieri sera ho visto Fabio.”
“Dove?”
“In paese… non molto distante dal negozio del tabaccaio.” Faccio un attimo di silenzio. “Stava fumando una sigaretta.”
“Ti ha detto qualcosa?”
Accenno un lieve sorriso. “Me ne ha offerta una. …..ma non è questo ciò che mi preoccupa. E’ strano, ha qualcosa di diverso, non è più il ragazzo che conoscevamo…..”
“La separazione dei suoi genitori è stata un durissimo colpo per lui….”
“Luca mi ha detto che frequenta altre persone ora.”
“Per caso quelle brutte facce con cui l’abbiamo visto qualche giorno fa?”
“Credo di si. E poi c’è dell’altro…..”
“Cioè?” Guardo Annalisa che ancora tace. “Ti prego, non tenermi sulle spine!”
“Circolano voci secondo cui… insomma ….. sembra stia iniziando a fumare….erba….”
La guardo con il terrore che sento scorrere dentro di me. No… non ci posso credere…. Il mio Fabio è caduto in quella voragine….. Le mie amiche conoscono bene la simpatia che ho sempre avuto per lui e in quel momento ho veramente bisogno di sentirle vicine……. Mi sento impotente…. Vorrei poter andare da lui e tirarlo fuori da quel tunnel prima che sia troppo tardi… Non saprei da che parte iniziare, ma qualcosa voglio e devo fare… Non solo perché mi piace, ma perché non è ammissibile che un ragazzo neanche ventenne debba distruggersi l’esistenza in quel modo! Lo farei per qualunque altra persona.
“Ma ne sei proprio sicura?”
“Non l’ho visto con i miei occhi, ma me l’ha raccontato Fabrizio l’altro giorno, dopo gli allenamenti…. Era con altra gente dietro gli impianti sportivi e fumava…. Dall’odore non erano semplici sigarette……”
“Capisco.” Bevo un sorso di aranciata.
“Tu hai in mente qualcosa, non è vero?”
“Si: voglio tirarlo fuori dal giro.”
“Sei impazzita?!”
“Può essere pericoloso! Potresti aver a che fare con gente senza scrupoli!”
“Vorrà dire che mi farò aiutare da chi sa cosa fare.”
 
Le mie amiche non mi sembrano particolarmente entusiaste…. Mi guardano con aria perplessa. Non m’interessa. Voglio tirarlo fuori e ce la farò ad ogni costo. Si, lo so. Sono una testarda, me lo dicono tutti. Ma il rischio che Fabio corre è troppo grande! Non posso permetterlo!
 
Torniamo a casa. Durante il tragitto le mie amiche tentano ancora di persuadermi dal mio intento, ma non torno indietro. Tengo troppo a lui per lasciarlo in balìa di quella robaccia.
Sto cercando di pensare alle soluzioni possibili….  Trovo sull’elenco telefonico i recapiti delle strutture che dovrebbero occuparsi di situazioni come la sua. Certo, è un bel casino! Ed il problema va ben oltre gli spinelli. Il problema riguarda anche sua madre. E si dovrebbe risolvere anche quello. Possibile che nessuno si sia adoperato per dare una mano a questa famiglia così in difficoltà?! Gli assistenti sociali tanto decantati da certi amministratori, dove diavolo sono?! Quella povera donna non ha che il fratello a darle un sostegno!
Non so ancora come fare, ma a costo di smuovere le montagne, io lo salverò!
 
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Bianca parte all’attacco! E’una lotta difficile, pericolosa, dalla quale purtroppo non sempre se ne esce vittoriosi. Ma c’è una marcia in più: l’amore. E la consapevolezza che Fabio non è entrato in quel giro così, per provare qualcosa di diverso, ma per causa di una difficile situazione familiare che lo ha segnato nel profondo.
Ce la farà?
Posso dire che, in un certo senso, la lunga introduzione è giunta al termine. Il prossimo capitolo sarà una sorta di spartiacque dovuto ad un episodio particolare….. Probabilmente lo dividerò in due parti, non ho ancora deciso…. Ed i retroscena che portano a questo li lascio avvolti nel mistero per il momento. Come avrete capito, è Bianca che racconta la vicenda in prima persona e scopriremo tutto quando sarà lei a potercelo dire.
 
……Che sta venendo fuori?!
 
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Alzi la mano chi non ha mai trascorso il pomeriggio o la domenica in giro in città con gli amici!!! Prendevamo il treno, pranzo veloce da McDonald’s e via in giro!
L’unica differenza era che, se i nostri genitori dovevano essere avvisati, dovevamo trovare un telefono pubblico e sperare di avere le monetine sufficienti per chiamare, altrimenti dovevamo acquistare una scheda telefonica (normalmente da 5000 Lire, 2.50 Euro di oggi) e telefonare!
I cellulari erano per pochi e le tariffe non proprio convenienti, ma nella seconda metà degli anni ’90 iniziavano ad essere più “avvicinabili” e qualcuno lo sfoggiava come un trofeo! 
 

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Capitolo 6
*** Angeli in divisa -prima parte- ***


6. ANGELI IN DIVISA –Prima parte-
 
 
Di nuovo in città, ma questa volta con Andrea. E’ l’unico che mi ha voluta accompagnare presso l’azienda sanitaria per segnalare il caso di Fabio e di sua madre….. Ho cercato aiuto anche in paese, ma tutti sono maledettamente schiavi dei pregiudizi ed hanno fatto a gara a tirarsi indietro. Carogne!
Ho chiesto al distretto locale…. Mi hanno dato l’appuntamento a febbraio!!!!!!!
E quindi ho deciso di andare direttamente alla struttura centrale. Non posso aspettare così tanto!
Passiamo per la stazione ferroviaria per raggiungere la fermata dell’autobus che ci porterà direttamente a destinazione. In un angolo, lungo il marciapiede dell’ultimo binario, vediamo un giovane rannicchiato. Somiglia terribilmente a Fabio… Guardo in faccia Andrea. Sembra leggermi nel pensiero. Facciamo qualche passo verso di lui, fra l’indifferenza delle altre persone…. All’improvviso lo vediamo alzare per un attimo la testa prima di cadere disteso per terra. Ed abbiamo la conferma: si tratta proprio del nostro amico.
Senza la minima esitazione mi precipito verso di lui, Andrea mi segue. Credo abbia perso i sensi. Accanto a lui noto i resti dello spinello che ha fumato…. E’ pallidissimo, freddo, sudato, il polso debole….
“Andrea, sta male….. Dobbiamo portarlo al pronto soccorso!!!”
“Cazzo!!”
Si guarda intorno….. Tutte le persone che transitano di lì, ci guardano come degli appestati. Nessuno si degna neanche di chiederci se abbiamo bisogno di aiuto….. Guardo in tutte le direzioni con l’angoscia che mi attanaglia il cuore….. Finalmente il mio occhio cade sull’insegna “Polfer”! Sono la nostra unica speranza! Andrea si precipita da loro e pochi secondi dopo esce seguito da un agente. Anch’esso capisce la gravità della situazione e prontamente chiama i soccorsi. Ho il cuore in gola e le lacrime agli occhi…. Vorrei poter fare di più per lui… Ho paura che subisca danni….
Non so quanti minuti siano passati, ma finalmente sento la sirena dell’ambulanza. L’agente della polizia ferroviaria è stato un angelo! Non lo ringrazierò mai abbastanza……
Lo caricano sull’ambulanza, io e Andrea decidiamo di andare con lui. Appena giunti in ospedale però ci bloccano nell’area di accesso. Il personale sanitario capisce al volo che Fabio è in quello stato per colpa di sostanze stupefacenti ed è costretto ad avvisare i Carabinieri. Noi veniamo trattenuti…. Probabilmente vorranno farci qualche domanda, anche se non sapremmo cosa rispondere…..
Fabio è nelle mani dei medici, prego con tutta me stessa che non gli accada niente….
Ad un tratto vedo entrare una ragazza bionda, magrissima, vestita di nero, con molti orecchini, piercing e tatuaggi…. Si avvicina al bancone e sento che chiede informazioni su Fabio Maggiorani…. Io e Andrea ci guardiamo in faccia…. E quella chi diavolo è?! L’infermiera si limita a confermarne la presenza in pronto soccorso e si rifiuta di farla entrare in reparto…. La biondina insiste, affermando di essere la fidanzata. Ho un fitta al cuore. Anche questo devo subire?! Come se non soffrissi abbastanza per quella situazione così assurda!!!!! La tipa inizia a spazientirsi, vuole portarlo via a tutti i costi. Volano parole grosse. Si volta verso di noi…. Mamma mia! Ha un viso pallido! Sembra un cadavere! Ha una specie di catena-collana con inciso “Linda”…. Dev’essere il suo nome….
Proprio in quel momento, entrano due Carabinieri. Appena li nota, la biondina esce frettolosamente dal pronto soccorso…. La cosa è sospetta……
Riconosco il maresciallo Mineo, è quello intervenuto a casa di Fabio quella famosa sera….. Almeno questo posso tentare di sfruttarlo a mio favore….
Ci accomodiamo in una saletta dell’ospedale. Ancora non abbiamo notizie del nostro amico.
“Allora ragazzi, che ci potete dire?”
“Eravamo alla stazione per caso e ….lo abbiamo notato semi disteso vicino all’ultimo binario…”
“Si. Ci siamo avvicinati a lui….. lo abbiamo riconosciuto…. I soccorsi sono stati chiamati da un agente della polfer….”
“Hm…. Quindi al vostro arrivo Maggiorani già stava male.”
“Si. Ho solo notato il mozzicone dello spinello accanto a lui.”
“Lo avete raccolto?”
“No, ma credo lo abbia fatto quell’agente e dovrebbe averlo consegnato agli operatori del 118….”
“Bene, lo faremo analizzare.” Il maresciallo ci fissa…. “Sentite ragazzi, voi avete idea di chi ci sia dietro a questa faccenda?”
Ci guardiamo in volto….  Mi faccio coraggio… “A dire il vero no. Non abbiamo la minima idea delle persone che frequenta Fabio….. Lei conosce quello che è accaduto ai suoi genitori, ricordo che intervenne quella sera…. Da allora le cose sono precipitate terribilmente. La signora Lorena è caduta in depressione e lui si è trovato da solo a sopportare tutta questa situazione. Si è allontanato da noi ogni giorno di più e probabilmente si è avvicinato alle persone sbagliate. Però purtroppo non abbiamo idea di chi siano….”
 “Aspetta… Forse un nome lo sappiamo!! Quella che si è presentata come la sua fidanzata ed è scappata all’arrivo del maresciallo!”
“Hai ragione!!!!” Andrea è un genio! “Le dice niente il nome Linda?”
“Linda?” Si massaggia il mento… “Per caso ha i capelli biondi e un sacco di buchi nel naso e nelle orecchie?”
“Si!”
“Credo di aver capito…. Rientra fra le nostre conoscenze…. Lei e altra gente….. Bene, grazie per il vostro aiuto!”
“Mi scusi, maresciallo. Non vorrei sembrarle sfacciata, ma anche io ho bisogno del suo aiuto.”
“Che c’è?”
“Almeno lei, mi sa dire a chi posso rivolgermi per tirare fuori Fabio da questo caos? Ho chiesto a destra e a manca e fino ad oggi ho sempre ricevuto risposte vaghe…..”
“Ti sei rivolta ai servizi sociali?”
“Si. Mi avevano proposto un colloquio per febbraio….. Fra quasi quattro mesi uno può anche lasciarci le penne! Maresciallo, mi aiuti lei, la prego! Se ha figli, capisce bene che non si può vedere un ragazzo annientarsi così restandosene con le mani in mano……”
Mi guarda. Sorride. “Ci penso io. Ma state attenti, la faccenda non è così facile come sembra. Se avete qualsiasi informazione o sospetto, comunicatecelo prontamente. Ma non vi venga in mente di intervenire da soli, ragazzi. Quella è gente senza scrupoli, lasciate fare a me e ai miei uomini.”
 
Detto questo, usciamo tutti e tre dalla saletta. E siamo di nuovo nell’area di accesso del pronto soccorso.
Qualcuno ha notizie di Fabio?
 
 
****************************************************
 
 
Salve a tutti! Questa volta c’è poco  da raccontare….. Forse l’unica cosa che mi viene in mente è che in caso di necessità, oggi con i cellulari chiamare i soccorsi è immediato…. Venti anni fa ci si doveva raccomandare a qualcuno o cercare un telefono pubblico (e sperare di trovarlo libero!).
 
A breve sapremo come sta Fabio!
Grazie a tutti!!!!
A presto!!!! 

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Capitolo 7
*** Angeli in divisa .seconda parte- ***


7. ANGELI IN DIVISA –Seconda parte-
 
Passano i minuti, tanti minuti, troppi. Non sappiamo ancora quali siano le condizioni di Fabio.
Qui c’è un gran via-vai….. Anziani portati con i mezzi di soccorso, due bambini caduti di bicicletta con ferite da suturare, operatori che schizzano via con l’ambulanza…. Probabilmente c’è stato un incidente….
Certo che in posti come questo se ne vedono di tutti i colori! Le persone che lavorano qui sono veramente eccezionali!
All’improvviso un’infermiera viene verso di noi. Ci alziamo in piedi….
“Il vostro amico è fuori pericolo.”
“Grazie al cielo….” Sto per svenire… “Possiamo incontrarlo?”
“Solo per un paio di minuti. Poi dobbiamo trasferirlo in reparto.”
“Come?! Lo ricoverate?!”
“Ha avuto un collasso cardio-circolatorio, ha rischiato grosso. Lo avete portato qui appena in tempo. Vogliamo tenerlo in osservazione almeno per 24 ore. Poi vedremo.” Ci fa strada. “Ah, pensate voi ad avvertire la sua famiglia?”
Andrea ed io ci guardiamo in faccia…. Chi dobbiamo avvertire? Il padre menefreghista o la madre depressa?
A poca distanza da noi il maresciallo Mineo ci sta seguendo. “Signora, lasci perdere la famiglia del ragazzo. Penso io a tutto.” Si rivolge al suo collega. “Tarantino, chiami la dottoressa Neri.”
Dottoressa Neri?! Ho già sentito quel nome! Ma si! E’ la responsabile dei servizi sociali ai quali mi ero rivolta!!!! Voglio proprio vedere se ha il coraggio di trattarmi con l’indifferenza dell’altro giorno!!!!!!
 
Arriviamo nella camera dove, su di un letto, sta disteso Fabio. E’ attaccato ad una flebo.  Nel suo volto inizia a tornare un tenue colore rosa….  Sembra che dorma…. E’ tranquillo, almeno così mi pare….
Ci avviciniamo in punta di piedi. Si accorge di noi. I suoi occhi sono spenti, ma ho l’impressione di scorgervi un barlume di vita…. Ci guarda ma non dice niente….. Mi metto sulla sedia vicino al letto…
“Come stai?”
Mi fissa e non risponde. Gli prendo la mano e sento che tenta debolmente di stringerla, ma ancora non parla. Il maresciallo è lì con noi, dalla sua faccia traspariscono le intenzioni migliori. Ci aiuterà a farlo uscire da quella situazione e forse potremo risolvere anche tutti gli altri problemi che lo hanno portato a questo.
Fabio chiude gli occhi, esce una piccola lacrima….. Povero amore mio, quanto soffri! Devi avere tanta di quell’amarezza dentro che forse neanche riesco ad immaginare….. Sento la mano di Andrea sulla mia spalla. E’ ora di andare…. Ma tornerò, certo che tornerò!
Nel corridoio incontriamo la dottoressa Neri. Il maresciallo è sempre con noi….
“Dottoressa, finalmente!”
“Maresciallo, cosa c’è? Perché mi ha fatta chiamare così urgentemente?”
“Per un semplice motivo: dietro questa porta c’è un ragazzo che ha rischiato la vita a causa di sostanze stupefacenti. Vorrei che si occupasse personalmente del caso.”
“Volentieri, ma devo controllare quando….”
“No, non ha capito! Lei adesso rientra nel suo ufficio e mette subito in movimento gli assistenti sociali!”
“Sa come funzionano le cose da noi?! Dobbiamo prima fissare un colloquio per renderci conto della situazione e…..”
Non riesco più a trattenermi! “Si, dottoressa! Ho seguito l’iter che ha appena descritto. Lo conosco molto bene. Lei stessa me ne ha parlato qualche giorno fa, ricorda?”
“Come dici?”
“Mi sono rivolta a lei per segnalarle il caso di Fabio Maggiorani e ricevere aiuto….. Mi ha dato l’appuntamento per il 10 febbraio alle 17:30!” Le mostro il foglietto…..
“Ah, mi pare di ricordare qualcosa….”
Il maresciallo riprende la parola.“Dottoressa, quel Fabio Maggiorani si trova lì, su di un letto di ospedale, con una flebo al braccio e con i sanitari che lo hanno ripreso per i capelli! Se non se ne occupa immediatamente, le farò passare giorni difficili!”
La dottoressa ci guarda per un attimo e se ne va. Forse si è decisa?
Usciamo dall’ospedale. Non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che quest’oggi ci hanno aiutati. Il maresciallo mi assicura che sorveglierà come un falco la Neri perché non faccia scherzi. Vuole venire a capo di questa situazione ad ogni costo.
E’ bello pensare che fra tanta indifferenza e tanto menefreghismo, esistono ancora degli angeli….
 
Sta calando la sera. E’ ora di tornare a casa. Ma questa giornata credo sia stata fondamentale  per la vicenda della famiglia Maggiorani….
Non ho studiato un tubo….. E la mia mente è tutt’altro che propensa di mettersi ad imparare “La Chanson de Roland”…. Spero che la prof di francese non interroghi proprio me……! Mi ricordo qualcosa dato che ho seguito la spiegazione, ma ho solo voglia di farmi una camomilla bollente ed infilarmi nel letto…… Di aprire il libro proprio non se ne parla!
 
*********************************************
 
Ok, a questo punto iniziamo a tirare un po’ le somme…..
Quello che ha portato Fabio sul marciapiede della stazione lo lascio ancora avvolto nel mistero. : )
Non posso mica svelare tutto!!! Altrimenti nessuno segue più gli sviluppi della vicenda!!!!
 
 
Voglio spendere due parole a favore di tutte le forze dell’ordine e di tutte quelle persone che lavorano negli ospedali. Anche se spesso sentiamo parlare di malasanità è bene pensare che ci sono anche milioni di casi positivi che però non fanno notizia. Chiedo scusa ai servizi sociali!! Sicuramente nella realtà fanno egregiamente il loro dovere, ma qui la parte del “cattivo” qualcuno doveva pur farla……
 
  
 

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Capitolo 8
*** Dove sei? ***


 
8. DOVE SEI?
 
“Bonjour à tous le monde!”
“Bonjour madame!”
Eccola! E stamani indossa pure quella ridicolissima gonna a pieghe adatta solo per la festa di Carnevale! Si siede alla cattedra e come un inquisitore medievale inizia a scorrere la lista di nomi dai quali scegliere chi “mandare al rogo”……
“Dunque…… sentiamo Benedetti e Carrese.”
Maledetta lei e il giorno che l’hanno mandata qui ad insegnare!!! Su ventiquattro presenti doveva chiamare proprio me e Andrea?! Ci guardiamo in faccia: o la va, o la spacca.
La prof comincia a parlare, tento di seguirla al meglio. Andrea è abbastanza tranquillo, beato lui!
Mi fa leggere una parte del testo e mi fa tradurre….
Andata!
E poi le note dolenti: il contesto storico-letterario, cenni sull’autore…. Devo dar fondo a tutte le mie risorse di memoria per tirare fuori qualcosa!
Alla fine io ed Andrea riusciamo a strapparle la sufficienza! E tutto sommato non ci possiamo lamentare!
“Ragazzi, l’interrogazione è sufficiente, ma mi aspettavo di più da voi…”
Andrea tenta di spiegarle… “Vede, ci eravamo preparati nei giorni scorsi, ma ieri non abbiamo avuto il tempo per ripassare…”
“E perché? Dovevate fare qualche cosa di ben più importante dello studio?”
Questa volta intervengo io. E in francese! “Oui, madame. On a passé tout l’après-midi à l’hopital.”
(Trad. Si, signora. Abbiamo trascorso tutto il pomeriggio in ospedale.)
La prof mi guarda con aria di chi si è appena sentito raccontare una scusa. Continuo a spiegarle in francese ciò che abbiamo fatto io ed Andrea di così importante da passare avanti alla sua materia. Le racconto tutto per filo e per segno, compreso che questo nostro amico ha rischiato di lasciarci le penne…… Non mi aumenterà il voto dell’interrogazione, ma almeno non ci considererà due lavativi…..
Termino il mio discorso. Quella mia guarda….
“Ma tu senti cosa si va ad inventare certa gente pur di non ammettere che non ha studiato!!”
Sono tentata di sbatterle il libro in faccia…. Meno male che Andrea è più riflessivo di me e mi blocca la mano in tempo. Torniamo al nostro posto. La lezione riprende.
Per gli altri, non per me. La mia mente è da tutt’altra parte.
 
Devo passare il pomeriggio tentando di studiare…. Ieri sono stata fuori tutto il giorno. Si, ho spiegato ai miei quello che è successo, ma nonostante le mie buone intenzioni, non vogliono che trascuri la scuola. Temono anche che possa rischiare qualcosa in prima persona esponendomi così per aiutare Fabio, ma non sono da sola. Oltre ai miei amici, c’è il maresciallo Mineo con i suoi uomini e, forse, i servizi sociali….
Verso le 18:00 vado in città con Elisa e suo fratello Emiliano che ci accompagna fino all’ospedale. Se non ho notizie di Fabio, impazzisco. Fra l’altro, secondo le chiacchiere di paese, ancora non si è visto nessuno a casa Maggiorani. Spero solo che il maresciallo non mi abbia presa in giro!
 
Entriamo nel vano di accesso ai reparti….. Chissà dove si trova Fabio… Meglio chiedere al banco informazioni….
“Scusi, saprebbe dirmi in quale reparto si trova Maggiorani Fabio? Ieri è stato in Pronto Soccorso e dovrebbe essere stato trattenuto in osservazione….”
“Un attimo che controllo…. Ecco Maggiorani…. Si. Era nel reparto del prof.Settembrini, ma è stato dimesso circa un’ora fa.”
“Cosa?” Guardo i miei amici… “E’ strano… Chi è venuto a prenderlo?”
“E’ uscito con una ragazza. Diceva di esserne la fidanzata.”
“Per caso è una ragazza bionda? Con numerosi piercing?”
“Mi pare di si….”
“Grazie mille. E’ stata molto gentile.”
Io, Elisa ed Emiliano facciamo qualche passo verso l’uscita. Accidenti! Sono arrivati prima loro! Ma perché è andato via con quelli?!
“Emiliano, portami dai Carabinieri!”
“Cosa?!”
“E’ in pericolo, me lo sento. Quelli sicuramente non vogliono che parli! Ti prego! Il maresciallo è l’unico che può fare qualcosa!!”
“Va bene. Andiamo!”
Fortunatamente la Stazione dell’Arma non dista molto dall’ospedale. Nonostante il traffico cittadino, la raggiungiamo velocemente. Entro ed un militare (fra l’altro pure carino) mi viene incontro….
“Buonasera. Desidera?”
“Buonasera. Si…. Mi chiamo Bianca Benedetti. Vorrei parlare con il maresciallo Mineo, per cortesia. E’ piuttosto urgente…. Si tratta di Fabio Maggiorani….”
“Attenda qui.”
Passano pochi minuti ed il maresciallo compare davanti a noi.
“Ragazzi, che succede?”
“Maresciallo, sono venuti a prenderlo dall’ospedale….”
“Chi?”
“Quelli…. La bionda, …come si chiama… Linda. Me lo ha riferito poco fa la signora al banco informazioni dell’ospedale.”
“Hm… capisco. C’è qualcosa sotto, è chiaro. Grazie ragazzi. Ora tornatevene a casa, ci pensiamo noi. Abbiamo un paio di tracce da seguire e la soffiata di un informatore. Con un po’ di fortuna domani mattina il vostro amico sarà a casa sua.”
“Grazie maresciallo, lei è un angelo..”
“Oh! Per carità! Faccio solo in mio dovere!”
“C’è modo e modo di farlo.”
Per quanto ne possa dire, per me è un angelo in divisa! Senza se e senza ma!
 
Seguendo il suo consiglio, ce ne torniamo nel nostro piccolo mondo. Speriamo in bene!!!!
 
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Bene, posso dire che la prima parte della storia è quasi giunta al termine. Chiedo scusa a tutti i romantici che forse si aspettavano di più….. Ma se vorrete continuare a seguire la storia, dal prossimo capitolo inizieremo a  vedere come i due protagonisti iniziano ad avvicinarsi e…..
 
Ciaooooo!!!!!
 
  
 

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Capitolo 9
*** L'inizio della luce ***


9. L’INIZIO DELLA LUCE
 
 
Dopo una notte piuttosto agitata e una mattina sui banchi a sonnecchiare, eccoci alla fermata dell’autobus che ci ricondurrà a casa. Non ho idea di cosa possa essere accaduto stanotte. Non ho notizie di Fabio, ma mi sento nervosa, molto nervosa….
“Bianca!”
“Saverio…. Cosa c’è?”
“Dai un’occhiata al giornale.”
Fra la cronaca locale leggo “SPACCIO DI DROGA: 10 ARRSTI NELLA NOTTE”. Santo cielo! Mica avranno preso anche lui?! Devo assolutamente scoprirne di più…
Una vasta operazione anti droga è stata portata avanti durante la notte  dagli uomini dell’Arma coordinati dal maresciallo Mineo. Dieci giovani dall’età compresa fra i 18 e i 27 anni sono stati fermati, identificati e successivamente tradotti in carcere per detenzione e  spaccio di sostanze stupefacenti. Da una prima analisi e secondo indiscrezioni, pare che fossero in possesso anche di droghe sintetiche in grado di trasformarsi in cocktail micidiali e potenzialmente letali….”
L’articolo prosegue con tutti i dettagli dell’operazione, ma non riesco ad andare oltre con la lettura. Ovviamente non ci sono i nomi delle persone arrestate e quindi non so se anche Fabio rientra fra di loro. Il maresciallo mi ha assicurato che lo avrebbe riportato a casa e mi voglio fidare delle sue parole…. Ma finché non lo vedo con i miei occhi non avrò pace! L’unica cosa che spero vivamente è che tutti quei bastardi che lo hanno quasi ucciso, la paghino cara!
Torniamo a casa, mangio un boccone al volo ed esco di nuovo. Abbiamo appuntamento a casa di Nicoletta per un ripasso di preparazione al compito di grammatica inglese….. Sai che voglia ne ho... Assieme ad Elisa e Annalisa, passiamo davanti alla via in cui abita Fabio. Davanti alla porta di casa sua c’è un’auto dei Carabinieri. E attorno ad essa i soliti impiccioni! Mi avvicino furtivamente per carpire qualche informazione….
“L’hanno arrestato?”
“Sembra di no….”
“Forse lo portano via di casa…. Hai visto in che giri si è infilato quel ragazzo?”
“Già, non mi stupirei se picchiasse sua madre se non gli dà i soldi per comprare la droga!”
“Povera donna! Dopo il marito, anche il figlio disgraziato!”
“Ah, io l’avevo detto che quel ragazzo era un poco di buono! Non mi è mai piaciuto!”
Ho il feroce istinto di prendere a calci tutte quelle pettegole….. Se solo fossero brave con i fatti come lo sono con le parole, probabilmente la signora Lorena sarebbe uscita dalla depressione già da tempo! Mai che si fossero degnate di invitarla a bere un caffé, a far due chiacchiere disinteressate o qualsiasi altra cosa che la distogliesse dai suoi problemi!
Pochi minuti dopo scendono i militari. Vedo il maresciallo Mineo e gli vado incontro. L’ho detto e lo ripeto: quello è un angelo in divisa! Ci accompagna da Fabio. E’ seduto sul divano vicino a sua madre. Povera donna! Avrà perso quindici kili negli ultimi mesi! Ed anche quella casa è irriconoscibile….. Tutto è stato lasciato a sé, l’incuria sta facendo da padrona da troppo tempo.
Veniamo a sapere che nessuna delle persone facenti capo alla dottoressa Neri si è fatta viva in questi giorni. Ahi-ahi! Altro lavoro per il maresciallo! Ci offriamo volontarie per aiutare Fabio e sua madre. Di quello che è successo la notte appena passata, non me ne frega niente! Ora lui è a casa ed è questo ciò che conta!
Annalisa ha una brillante idea! La signora Lorena è sempre stata una donna creativa ed amante del bello: potrebbe ideare qualche composizione di fiori secchi per le prossime festività natalizie al vivaio di sua madre! Almeno potrebbe distrarsi un po’! Al suono di quelle parole il viso della signora si illumina letteralmente! Un primo passo finalmente è stato fatto. Annalisa esce con lei per raggiungere la serra poco fuori paese. Elisa scende un attimo per raggiungere la cabina telefonica e contattare Nicoletta e gli altri: Fabio ha bisogno di tutti noi adesso! In barba ai ben pensanti lì fuori!
 
Ed io mi ritrovo da sola con lui…
“Sei stata tu a portarmi all’ospedale l’altro giorno?”
“…..Si.”
“Perché lo hai fatto?”
“Stavi male…. Malissimo… Non potevo permettere che ti accadesse qualcosa…” Gli stringo forte le mani. Sento che lui ricambia la stretta….
“Forse sarebbe stato meglio se mi avessi lasciato lì a morire….”
“Stai scherzando?!”
“No.” Mi fissa con quegli occhioni verdi. “Lo vedi come sono ridotto?! Guarda qui! Questa casa sta cadendo a pezzi, mia madre è in quelle condizioni e quel bastardo di mio padre non si è più fatto vivo….” Sta per scoppiare a piangere.
“Sfogati, piangi, insultami se ti può servire….” Lo abbraccio forte. “Ti prego! Non lasciarti andare così! Possiamo ricominciare tutti insieme. Io sono qui per te, non sei solo! Noi siamo tutti con te! E insieme ce la faremo! Torneremo quello che siamo sempre stati dimenticando questo passato! Fidati di noi, fidati di me, ti prego…..”
Sta piangendo come un bambino…. Chissà da quanto tempo non lo fa…. Chissà da quanto tempo ne aveva bisogno….. Gli accarezzo i capelli e lo sento abbandonarsi a me.
Restiamo così per moltissimi minuti, ma credo che quel pianto liberatorio sia stato provvidenziale. Quando arrivano gli altri, mi sembra già un ragazzo diverso.
E quindi il programma della giornata viene così modificato: stereo a tutto volume mentre noi rimettiamo a nuovo casa Maggiorani! Il compito d’inglese? Chi se ne frega!!!! Scopiazzeremo dai soliti secchioni! Tanto la prof legge sempre il giornale quando facciamo i compiti in classe!!!!
Quello che conta davvero è Fabio! E’ tornato a casa! Lo tireremo fuori da quell’impiccio e ce la metteremo tutta! Speriamo solo che quella gentaglia resti dentro il più possibile……
 
 
*******************************************************************************
 
Amicizia ed amore: un’accoppiata vincente! Spesso corrono su binari paralleli, ma il potere che nascondono le rendono le armi più potenti del mondo!
Che ne dite?
 
Per contattare gli amici anni fa c’erano solo queste soluzioni: o si andava di persona a cercarli a casa, o si telefonava da una cabina telefonica o dal telefono di casa con il rischio che fratelli, sorelle, nonni o genitori ascoltassero tutte le nostre conversazioni telefoniche!
 
Nelle case iniziavano a comparire stereo con lettore CD…. All’epoca c’era un solo piatto, poi ne sono stati prodotti altri con la possibilità di inserirvi più di un disco. Gli stereo per i 33 giri iniziavano ad andare in pensione…..
Nelle auto si trovavano gli stereo con la cassetta. Anch’essi sono stati sostituiti gradualmente dai lettori CD a partire dalla metà degli anni ’90 circa. 
 

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Capitolo 10
*** Io e te.... Cosa!? ***


10. IO E TE…. COSA!?
 
Un miracolo, un autentico miracolo! Sembra che tutto stia tornando alla normalità. Fabio sta cercando di recuperare il tempo perso con la scuola ed ora frequenta di nuovo le lezioni. E’ seguito da vicino da molte persone, Fabrizio in particolare essendo suo compagno di classe. Per  fortuna la sua permanenza in quell’ambiente si è protratta solo per alcune settimane, ma il rischio di una ricaduta è sempre alto. Come se non bastasse, “quelli” potrebbero farsi di nuovo vivi. E senza le migliori intenzioni.
 
Oggi pomeriggio abbiamo un incontro con una psicologa dei servizi sociali… Finalmente qualcosa si è mosso!  Fabio non se la sente di andare da solo per la prima seduta. Mi chiede di accompagnarlo. Ma ceeeeeerto!!!! Più che volentieri!
Alle 16:00 sono sotto casa sua ad attenderlo. Scende dopo qualche minuto. Mi sorride…. Aiuto! Qualcuno mi tenga…. Sto per svenire!!!! Indossa quell’impermeabile nero modello “Brandon Lee” nel film “Il corvo” che mi manda fuori di testa…. Sto cominciando a vacillare…..
“Ehi, ci sei?”
“Si…si….”
“Cosa c’è? Ti senti male?”
“No, ehm…. Va tutto bene… Sul serio!”
“Sicura?”
“Si-si! Dai, che perdiamo l’autobus!” La mia consueta micro-sbavata…… Spero solo non se ne sia accorto! Sai che figuraaaaa!!!
Lo prendo per mano e lo trascino verso la fermata. Durante il tragitto tutti gli occhi delle persone presenti sono puntati su di noi. Passiamo davanti alla chiesa. Tre signore sono appena uscite e noto il loro sguardo disapprovante….
“Buonasera.” Le saluto. Vediamo se hanno il coraggio di dirci qualcosa.
“….Buonasera.” Ce n’è voluto di tempo per rispondere!
Continuano a fissarci. “Beh? Qualcosa non va, signore?”
Quelle, senza degnarci di una risposta, se ne vanno velocemente per fatti loro. Mamma mia! Facciamo veramente paura!!!!
Fabio sghignazza divertito mentre raggiungiamo la fermata. Non siamo degli appestati! Comodo criticare tutto e tutti senza muovere un dito per aiutare chi ha bisogno! Quelle vanno in chiesa solo per far credere agli altri di essere buone Cristiane, ma dentro sono dei serpenti a sonagli!
 
L’autobus ci porta in città. Sento nervosismo…. Non vorrei che Fabio stesse per avere una di quelle piccole crisi di astinenza da fumo….. E’ già capitato altre volte. Sappiamo entrambi cosa fare: il medico ci ha consigliato delle gomme da masticare particolari o le care vecchie caramelle, preferibilmente alla menta. Che ovviamente non abbiamo preso.
Con quelle per ora siamo sempre riusciti a superare l’ostacolo. Qualche sigaretta ancora se la fuma, ma ci ha ripromesso di smettere del tutto. Ed io so che ce la farà.
 
Scendiamo dall’autobus…. Ci sono alcune persone che stanno fumando lì vicino….
 
“Bianca….. Ne ho bisogno……”
“Resisti, Fabio…..”
“Voglio una sigaretta….” Il suo viso sta diventando strano….
“Vieni con me.” Sto per essere colta da un attacco di panico anche io. “Che ne dici invece di un gelato al pistacchio? Ne sei sempre andato matto!!”
“No, niente di quella roba…. Ho bisogno di fumare!!!!”
“E dove diavolo la trovi quella robaccia?!” Tento di trattenerlo.
“Levati di mezzo!!!” Mi dà uno spintone e si dirige verso una tabaccheria.
Poco dopo lo vedo uscire con uno di quei pacchetti in mano.
Si sta accendendo una sigaretta. E’ tutta colpa mia. Non sono stata capace di fermarlo….. Sono una frana…..
 
In un tempo da record fa sparire quella sigaretta. Butta la cicca nel cestino dopo averla spenta per bene con la punta del piede. Sta venendo verso di me…..
“Scusa…..” Mi accarezza una guancia. “Non volevo farti quello che ti ho fatto….”
“Dai, andiamo. Siamo in ritardo…..” Non mi va di parlarne….
Ci incamminiamo verso la struttura sanitaria dove Fabio ha appuntamento con una certa dottoressa Verrazzano. Non dice una parola, né mi guarda in faccia. Rispetto il suo silenzio. Ci sentiamo entrambi amareggiati, ma la colpa è solo di quelle sostanze infernali che ti rendono dipendente e ti distruggono lentamente il cervello. Quelle sostanze da cui ora lui si deve allontanare ad ogni costo.
Troviamo velocemente lo studio della dottoressa. Credo sia meglio che Fabio vada da solo, forse si sentirà più libero di parlare e tirare fuori tutti i problemi che lo attanagliano. La mia presenza potrebbe essere di intralcio. Un’ultima occhiata e la porta si chiude alle sue spalle. Il mio occhio nota che in uno dei fogli appesi in bacheca sono riportati tutti i nomi del personale addetto ai servizi sociali…. La dottoressa Neri non compare…. Come responsabile vedo un certo dottor Cavoto…. Vuoi vedere che…..? Devo chiedere a Saverio e Andrea di indagare…. Hanno fiuto per certe cose!
Mi siedo in una poltroncina ed attendo in compagnia del libro di storia…. Approfitterò per studiare un po’.
 
Dopo un’ora Fabio esce, dietro di lui c’è la dottoressa Verrazzano, una signora sulla quarantina. Mi sembra sereno e tranquillo, speriamo questa terapia serva davvero… Mi alzo in piedi, vedo che entrambi vengono verso di me…
“Tu devi essere Bianca, la ragazza di Fabio….”
Eh?!  I miei occhi quasi escono dalle orbite. Lui mi fa cenno di stare al gioco…. “Ehm, si….. piacere…” Poi facciamo i conti!
“Bene, lieta di conoscerti. Se non ti dispiace, la prossima volta vorrei scambiare due parole anche con te.”
“Ah-ehm… si, ok…..” Fabio mi guarda sorridente. Ma cosa cavolo le ha raccontato?! Hanno fatto terapia o hanno fumato qualcosa insieme?!
 
Ci incamminiamo verso l’autostazione, tenendoci per mano come due fidanzatini…. Beh, in fondo la cosa non mi dispiace più di tanto….
Ma voglio delle spiegazioni!!!!!! Cavolo se le voglio!!!!!!!
Seduti sull’autobus che ci riporta verso casa, Fabio tiene il suo braccio sulle mie spalle. Sono un po’stanca e piano piano la mia testa va ad appoggiarsi a lui. E’ una sensazione bellissima, non posso dire altro….. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti…. Il dondolìo dell’autobus ed il calore di lui che mi tiene vicina a sé mi stanno cullando…..
“Vedo che tutto sommato ti sei calata bene nella parte della mia ragazza.”
Le sue parole hanno l’effetto della sveglia delle 6:45…. “Eh? Cosa…. Cosa dicevi?”
“Sembri davvero la mia ragazza.”
Adesso mi sento sveglia. E mi torna in mente quella faccenda…. “Fermo lì! Ora mi spieghi questa storia della fidanzata!”
“Un’innocente bugia…. Voleva sapere se ero venuto da solo, se oltre alla mia famiglia… o ciò che ne rimane, ho altre persone attorno a me…. E mi sei venuta in mente tu!”
“E dovevi proprio dirle che stiamo insieme?! Un’amica no?!”
“Ti farebbe così schifo essere la mia ragazza?”
O mamma…. E ora che gli rispondo? Farei carte false per esserlo!!!!! Ma non dovrebbe accadere così! Non per assecondare una psicologa! Non seduti su di un autobus in mezzo ad altri passeggeri!
Mi aspettavo un contesto più romantico! Certo non le classiche candele e la musica dei violini, ma almeno non le luci di un autobus ed il motore come sottofondo!!!!!
 
 
 
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Che dite? La storia inizia a farsi più interessante?!
Cosa fareste voi al posto di Bianca se la persona che vi fa battere il cuore si rivolgesse a voi in quel modo?! E in quel contesto?!
 
Se avete voglia, recensite!!! Anche per suggerirmi di darmi all’ippica!!!
 
“Il Corvo” è un film del 1994 con protagonista Brandon Lee. Questi è deceduto proprio durante le riprese del film in circostanze non del tutto chiare. Molti attribuiscono la sua prematura scomparsa (aveva solo 28 anni) ad una tragica fatalità…..
L’impermeabile a cui faccio riferimento ad inizio capitolo potete vederlo indosso a Brandon nella locandina del film. E’ un impermeabile nero, lungo, presumibilmente di pelle che secondo me dipinge perfettamente l’idea del “bel tenebroso” per eccellenza…..
 
Ripensando agli autobus…. Ai giorni nostri ci sono un sacco di persone che, mentre viaggiano, hanno le cuffiette collegate a lettori musicali…. Una volta era leggermente diverso. Negli anni ’80 potevi incontrare ragazzi con lo stereo sulla spalla, specie in estate, con la musica a tutto volume o i signori con le radioline che ascoltavano “Tutto il calcio minuto per minuto”…. Poi iniziarono a comparire gli walkman, dei lettori per musicassette sicuramente meno ingombranti e più pratici. A metà anni ’90 si diffusero anche i lettori CD portatili che sono poi andati in pensione con l’avvento degli MP3….
  
 

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Capitolo 11
*** Vado o non vado? ***


11. VADO O NON VADO?
 
 “Allora?”
Lo guardo con due occhi al limite dell’incredulità. Avrei desiderato uno scenario diverso però…
Sto per rispondergli, quando noto un inizio di risata da parte sua…
“Non dirmi che ci stavi pensando sul serio!!!”
Eh!?
“Guarda che scherzavo!”
Stronzo.
“Ci sei caduta, di’ la verità!”
Bastardo.
“Ahahahah! Sei sempre la solita ingenua!”
Se aggiunge un’altra parola lo prendo a calci!
“Ho solo bisogno di una fidanzata fasulla….  Quella dottoressa potrebbe spedirmi in qualche istituto di recupero e non mi sembra di essere ai quei livelli!”
Lo ascolto in silenzio, tentando di dimenticare quanto ha detto poco fa.
“In questo momento non ho proprio lo spirito adatto per immergermi in una storia vera, mi capisci?”
Beh, non posso dargli torto. “E’ per via dei tuoi genitori, vero?”
“Si. Devo di nuovo convincermi che l’amore vero esiste ancora. Per ora lo ritengo morto e sepolto.”
Giungiamo a destinazione. Ci salutiamo ed ognuno va per la propria strada.
 
Per un attimo stavo quasi per tradirmi…. Pazienza! Devo accontentarmi di quanto mi sta offrendo adesso. Quel che mi fa piacere è che abbia pensato proprio a me quando gli è stato chiesto se ha una ragazza…..  : )
 
Mattina successiva, ora di educazione fisica….. Ci troviamo nella palestra della scuola per una sorta di lezione-allenamento di basket. Per me è un incubo… Non sono mai riuscita ad infilare quella maledetta palla nel canestro neanche provandoci per ore ed ore…. Sto ancora pensando a Fabio, al pomeriggio trascorso insieme. Fra dieci giorni deve tornare dalla psicologa. E dovrò andarci anche io……recitando la parte della sua fidanzata….. Non ho idea di cosa possa volere da me quella! Bah! Dovremo inventarci un sacco di balle…..
Tocca a me, devo lanciare la palla verso il canestro…. Al primo tentativo colpisco il tabellone e la palla finisce fuori dopo aver rimbalzato sull’orlo del canestro….. La mia solita fortuna.
La prof mi fa tirare di nuovo….. Vuole umiliarmi un’altra volta o le faccio pena?
Prendo la mira (è una parola grossa!!!) E inspiegabilmente faccio canestro!
Che sia di buon auspicio?
Me lo devo segnare sul diario!!!
 
Torniamo in classe, ci aspettano due ore di matematica e poi anche questa mattina sarà terminata.
Varchiamo la soglia dell’aula e la custode ci informa di un improvviso malore del prof e quindi nelle ultime due ore non avremo nessuno a torturarci! Bene, lanciare gli accidenti funziona ancora….  Starà lei in classe con noi. Finalmente una bella notizia!
Ne approfitteremo per chiacchierare come ai tempi delle medie….
“Cosa?! Ha detto alla dottoressa che sei la sua ragazza?!”
“Si! E quella vuole parlare anche con me!”
“Ma che le racconti?”
“Non ne ho la più pallida idea…”
“Beh, usa l’immaginazione…. Inventati il vostro primo appuntamento, il vostro primo bacio….”
“Si, pensa alle sensazioni che provi con lui, magari passeggiando nella luce del tramonto mano nella mano…..”
Guardo con aria esterrefatta le mie amiche…. Nella mia mente si visualizzano all’istante le situazioni da loro descritte… o meglio, visualizzo come vorrei che fossero… “Calma, ragazze… Anche l’immaginazione ha un limite…..  Potrei finire a sbavare davanti alla dottoressa…..”
“Ahahahah! Si! Ne saresti capace!!”
“Vorrei vederti!!!”
“Grazie, carine come sempre….”
“Sai, tutto sommato la cosa potrebbe mettersi sulla buona strada…. Hai visto mai?”
“Magari….” Sospiro… “Ma in questo momento le sue priorità sono altre. Mi ha confidato che deve recuperare la fiducia in sentimenti come l’amore e…..”
“E deve chiarirsi le idee!!!!” Nicoletta sbatte la mano sul banco. “Dice di non credere nell’amore e va a sparare che sei la sua ragazza!! Così si contraddice!!!”
Ha ragione…. Mi sono ficcata in un bel casino….“No, ragazze, io da quella dottoressa non ci vado! Sai che figura ci faccio?!”
“Ce lo mandi da solo?”
“Che si inventi un’altra storiella! Per me può dirle che l’ho piantato!”
“Dai, non fare la preziosa…. Uscite insieme e decidete cosa dirle….”
“Potresti chiedergli di darti un bacio, così, tanto per sapere l’emozione che ti provoca….”
Guardo le mie amiche… Non so che fare… Le assecondo o lancio loro qualcosa?
 
Il suono della campanella ci riporta nella realtà. Usciamo da scuola.
Fra poco lo incontrerò….  Forse è meglio che non gli confidi i mille dubbi che ho in testa riguardo l’appuntamento dalla psicologa….  Forse è meglio lasciare che tutto vada come deve andare….
 
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Ciaoooo!!!
Spero di aver migliorato le cose… E che la storia stia iniziando a piacervi!!!
Se qualcuno mi fa sapere…. 
 
 
 
Belle le ore senza insegnati in classe!! A volte accadeva a causa di imprevisti, ritardi del treno….
Cosa facevamo? Per quel che riguarda la mia esperienza… Di tutto!!! Nella mia classe eravamo solo ragazze ed una delle occupazioni più gettonate era il trucco! Sembravamo in un centro estetico! Ce n’erano alcune che se ne stavano fisse in bagno a fumare e comunque uno degli argomenti di conversazione che credo riscuotano consensi anche oggi riguardavano i ragazzi!!! L’unica cosa che non potevamo fare era ascoltare musica perché ancora non c’erano gli apparecchietti di oggi! 
 

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Capitolo 12
*** Un difficile suggerimento ***


12. UN DIFFICILE SUGGERIMENTO 
 
Arriva il giorno del famoso appuntamento dalla psicologa al quale dovrei recarmi anche io. Ho detto a Fabio che non ne ho nessunissima voglia, ma mi ha convinto sfoderando quell’arma micidiale dei suoi occhioni in versione “cucciolo indifeso”…. A quelli proprio non so resistere.
 
Giungiamo nella sala d’attesa. Dovremmo metterci d’accordo sulla nostra storia fittizia….
Soliti dettagli: da quanto tempo va avanti, cosa facciamo insieme, chi ha fatto il primo passo….
 
Non facciamo in tempo, tocca a noi…..
Mi aspetto di fare una delle figure più grosse della storia….
 
“Allora…. Fabio e Bianca…  Formate proprio una bella coppia!”
Il cuore inizia a battere più forte…. Ci guardiamo….
Sorrido… “Grazie….”
“Da quanto tempo state insieme?”
Risponde Fabio. “Un paio di settimane.”
“Ah, è una cosa recentissima quindi….” Scrive sul suo block-notes. “E chi ha fatto il primo passo?”
“Lei!” Punta l’indice verso di me con una sicurezza intaccabile!
“Ah, bene…. Una ragazza con le idee ben chiare…. Potresti raccontarmi i fatti? Anche a grandi linee…. Non dev’essere stato facile vista la sua situazione…..”
Ohi-ohi! Devo inventarmi qualcosa e alla svelta! Proverò a dirle come vorrei che succedesse….. sperando di riuscire a contenermi…. “Beh, passeggiavamo lungo una strada di campagna sotto la bellissima pioggia di foglie autunnali e…. si, insomma, stavamo mano nella mano e…. poi l’ho abbracciato e….” Forse l’ho raccontata troppo poetica…..
“Per caso vi siete scambiati il primo bacio in quella circostanza?”
“Si ehm, cioè no…..” Ahi, mi sto mettendo nei guai….
“Vuole dire che, essendo amici da tempo ci eravamo scambiati altri baci per gioco prima di allora!”
“Ho capito. E per te, Fabio, com’è stato?”
“Piacevole, è ovvio!”
“Non lo metto in dubbio! Quello che intendevo…. Visto ciò che ti è capitato, sei veramente riuscito a recuperare la fiducia nell’amore così velocemente?”
Resta un attimo senza parole….. “Credo di si…. ”
La dottoressa ci osserva silenziosa….. “Vorrei parlarvi in privato. Bianca, potresti uscire un attimo?”
“Ma certo….” Esco dallo studio. Quella ha capito tutto. Lo sapevo, un’altra figura da aggiungere al mio album……
Dopo alcuni minuti Fabio esce ed entro io. Mi siedo.
“Fabio mi ha detto tutto.”
“Le chiedo scusa, non volevamo prenderla in giro….”
“Sta’ tranquilla. So perché l’ha fatto ed è comprensibile. In questo momento lui è moto confuso, infatti si è contraddetto da solo. Se non ha fiducia nell’amore, come può avere una ragazza?”
“Giusto.”
“Quello che però voglio dirti è che lui ha veramente bisogno di te.”
“Cosa intende?”
“Sei stata tu a tirarlo fuori da quel pasticcio e tu hai smosso le acque per aiutare anche sua madre. Sente un grande affetto nei tuoi confronti, lo si nota da come ti guarda, da come si comporta con te. E anche tu, vero?”
“Beh, in confidenza….. a me lui piace davvero… ma la prego, non glielo dica!!!!”
“Sarò muta come un pesce, stai tranquilla. Ma non farti illusioni. E’ troppo rischioso per lui lasciarsi andare all’amore, la sua ferita è ancora troppo fresca. E con te corre il rischio di cadere in una infatuazione dovuta solamente a tutto quello che hai fatto per lui, una sorta di dipendenza, di riconoscenza….. una cosa ben diversa dall’amore vero.”
“Ho capito.”
“Devi stargli vicino, ma non eccessivamente.”
“Mi sta quindi consigliando di allontanarmi da lui?”
“Solo un poco alla volta. Fabio deve riprendere a camminare da solo, con le sue gambe. Quando ci sarà riuscito, sarà un'altra situazione. Allora vedremo se quello che sente per te è amore vero.”
 
Sarà pure in gamba questa dottoressa, ma ciò che mi ha detto non mi è piaciuto molto. Come posso allontanarmi da lui? E’ praticamente impossibile!!!Anche solo per andare a scuola ci incontriamo!! E poi, dopo la sbandata che ha preso con quella gentaglia, se ci allontaniamo di nuovo non si rischia che ricada nel giro?
Usciamo dalla struttura sanitaria, me ne sto in silenzio. Lui mi prende per mano e lo lascio fare. Dentro di me sento amarezza e quel contatto fisico mi fa bene allo spirito…. Stare con lui mi dà una grossa carica di vitalità ed energia…. Insomma, c’è feeling fra di noi! Possibile che sia dovuto solo all’amicizia o a quel senso di riconoscenza nei miei confronti di cui parlava la dottoressa?
 
Giungiamo alla fermata dell’autobus. Dovrebbe arrivare fra un quarto d’ora….
“Fabio! Che piacere vederti!”
Una voce alle nostre spalle…. Ci voltiamo…
“Linda?! Che diavolo ci fai qui!?”
“Pensavi fossi sempre dentro? Lo sai, mio padre è un famoso avvocato, mi ha sempre tirata fuori velocemente….”
La biondina del Pronto Soccorso che si spaccia come la sua fidanzata!!!!
“Cosa vuoi?”
“E lei chi è? Non dirmi che è la tua ragazza….”
“Fatti gli affari tuoi!”
Credo sia meglio che resti in silenzio… Fabio si è messo fra me e lei come a voler fare scudo con il suo corpo.
“Sei caduto proprio in basso…. Dopo tutto quello che abbiamo fatto insieme non pensavo potessi accontentarti di una così… così…. Santarellina!”
Oh! Ma questa chi si crede di essere?!
“Modera i  termini!”
“Chiamami una di queste sere. Kanna e Spino sono ancora in gattabuia, ma conosco altra gente che ci può procurare roba di ottima qualità…. Potremo riprendere da dove abbiamo interrotto…”
“Scordatelo! E scordati che esisto! Non voglio avere più niente a che fare né con te, né con tutto il resto!”
“Si-si, fa’ pure. Tanto da me non puoi fuggire, tesoro.” Si volta verso di me. “Tranquilla santarellina, fra poco non lo avrai più tra i piedi.”
E se ne va fiera di sé accendendosi una sigaretta….o quello che può essere…..
Fabio è muto. Non voglio chiedergli nulla, credo non sia il caso. Lo prendo per mano…
Fortunatamente arriva l’autobus. Saliamo e ci accomodiamo in fondo.
Ripartiamo. Non ha ancora detto una parola.
E secondo la psicologa dovrei piantarlo in asso ?! Assurdo! Se sparisco anche io, quello altro che ricomincia a fumare!!!! Ora che sta riprendendo in mano la sua vita, sembra che il destino lo voglia mettere alla prova in continuazione!!!!
Dopo Linda, mancherebbe suo padre, così per oggi avremmo fatto bingo!
 
 
 
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Fra poco svelerò alcuni retroscena riguardanti i vari capitoli ospedale/carabinieri….
Qualcuno è curioso di sapere cosa è successo e cosa succederà?
 
Lo saprete a breve!!! ….Spero!!!
Un abbraccio a tutti!
  
 

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Capitolo 13
*** Prime rivelazioni ***


13.  PRIME RIVELAZIONI
                                     
Devo comprare un corno rosso portafortuna e regalarglielo…..
Vicino a casa sua, riconosciamo l’auto di suo padre. Mi dice di volerlo affrontare da solo, tranquillizzandomi che non farà sciocchezze. Ci salutiamo e m’incammino verso casa.
 
“Hola chicha!”
“Nicoletta!”
“Allora, com’è andata dalla dottoressa? Quanto hai sbavato?”
“Figura colossale! Ha capito tutto! E mi ha detto di allontanarmi da lui…. Poi ti spiego meglio.”
“Perché? Che c‘è ora?”
“Suo padre. Si è rifatto vivo dopo tutto questo tempo e la cosa mi puzza….”
“Suo padre?! Che cavolo vuole ora che si stanno riprendendo?!”
Iniziamo a sentire urla provenire da casa Maggiorani, sento anche la voce di Fabio …..
“Che dici? Chiamo i Carabinieri?”
“Spero non ce ne sia bisogno questa volta….” E invece arriva un’auto…..
“Ma…. Non è il maresciallo Mineo quello?”
La macchina si ferma vicino a noi….
“Salve maresciallo!”
“Ragazze, buonasera! …..A quanto pare ci risiamo.”
“Vi hanno chiamati per loro?”
“Si, la signora che abita di fronte…..”
Ah, è quella che sta tutto il giorno alla finestra a farsi gli affari degli altri….. C’era da immaginarselo!
“Comunque questa volta la situazione non mi sembra pericolosa…. A proposito, come procede il recupero del ragazzo?”
“Molto bene, almeno fino ad oggi…. E’ seguito dalla dottoressa Verrazzano ed i primi risultati sembrano positivi, però…..”
“Però?”
“Oggi ha incontrato Linda, …. Quella bionda….. ed ora suo padre….”
“Linda è già fuori?!”
“Ha detto che suo padre l’ha fatta uscire velocemente…. E’ avvocato.”
“Non ci posso credere! L’abbiamo arrestata una decina di volte e la passa sempre liscia!”
Vediamo uscire Fabio da casa sua seguito da suo padre… Il maresciallo si avvicina. Il ragioniere sale velocemente in macchina e se ne va senza dire una parola.
Leggo negli occhi di Fabio aria di sfida…. Si volta, ci guarda….
“Quel bastardo… si è rifatto vivo solo per portarmi via di qui!” Serra le mani a pugno. “E’ amico del padre di Linda. Ha saputo di quello che mi è successo e vuole fare leva su mia madre che, cadendo in depressione, non mi ha seguito come avrebbe dovuto!”
Ci mancava solo questa ora! Saliamo dalla signora Lorena. E’ agitata, ma tutto sommato ha reagito molto meglio.
“Maresciallo, a me è rimasto solo Fabio…. Se quello me lo porta via, non ho più motivo per vivere.”
“Non dica sciocchezze, signora! Si ricordi che la causa di tutto è il suo ex marito. Potrà rivolgersi al miglior avvocato sulla piazza, ma abbiamo fatti e testimonianze che ne provano la colpevolezza. Abbia fiducia in me e nei miei uomini, risolveremo anche questa faccenda. Lei ora è una donna forte, una donna nuova. Ce la farà! Ha intrapreso la strada giusta.”
“E lo devo a lei. Queste ragazze mi hanno raccontato di quanto si è prodigato per la nostra situazione…..”
“Sapete, grazie a questo abbiamo smascherato anche un giro di mazzette fra la dottoressa Neri ed il responsabile provinciale dei servizi sociali.”
“Cosa?!”
“Quella si faceva pagare per avere assistenza in tempi rapidi e andava a letto con il suo superiore perché non parlasse.”
Restiamo tutti di sasso.
“Da una nostra indagine in collaborazione con la Guardia di Finanza è venuto fuori questo scandalo, così la Neri e il suo complice sono stati rimossi dagli incarichi. C’era qualcosa sotto, non era ammissibile un tempo di attesa così prolungato!”
La signora Lorena guarda Mineo con occhi pieni di ammirazione. Non vorrei sbagliarmi, ma anche lui sorride un po’ troppo…. Vuoi vedere che piano piano fra di loro nasce qualcosa?!
 
Restiamo qualche minuto con Fabio davanti al portone di casa sua a scambiare quattro chiacchiere.
Domani sera ci ritroviamo da Nicoletta  a cena tutti insieme, guardiamo la partita e definiamo gli untimi dettagli per la nostra mini vacanza in montagna. Gli zii di Luca hanno una piccola baita ristrutturata di recente e ce l’hanno gentilmente concessa per un fine settimana di spasso.
Detesto il freddo, ma ho proprio bisogno di staccare per qualche giorno da tutta questa assurda situazione…
Quindi, ora tutti a casa e l’appuntamento è per domani sera da Nicoletta.
 
E quasi per caso sentiamo che la signora Lorena e il maresciallo hanno appena fissato di uscire a cena insieme una di queste sere! 
 
 
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Una prima piccola rivelazione è arrivata…. Le cose fra Fabio e Bianca sono ancora confuse……
Ho in mente alcune scene dense di romanticismo…. Spero di essere in grado di non deludere le persone  che mi stanno dando fiducia……
Forse questi capitoli non sono un gran ché, forse qualcuno si aspettava più amore….. Chiedo scusa! Mi sto preparando al gran finale con il quale spero di recuperare un po’!!!
 
Una piccola domanda che anticipa il prossimo capitolo: qualcuno conosce i Take That?!
 
Negli anni ’90 ci fu un vero e proprio boom di band, molte delle quali inglesi, create quasi a tavolino per esigenze di mercato. Pensate alle Spice Girls….. Furono un autentico fenomeno!   
 

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Capitolo 14
*** Quello che accadde ***


14. QUELLO CHE ACCADDE
 
Paella, tortillas y sangria: ecco il menù della nostra cena a casa di Nicoletta….. Me gusta!
Noi ragazze ci ritroviamo prima dell’ora prestabilita, ne approfittiamo per preparare la stanza e per ascoltare finalmente in santa pace l’ultimo album dei Take That! Io e le altre abbiamo registrato su musicassetta i loro pezzi passati in radio, ma fra le parti tagliate e la voce degli speakers il risultato è mediocre…. Così abbiamo fatto una colletta e stamani Elisa ed Annalisa sono andate in città al negozio di dischi per comprare la cassetta! I CD ancora costano un po’ troppo per le nostre tasche ed oltre tutto nessuna di noi ha il lettore per ascoltarli….. Ci dobbiamo accontentare del caro vecchio registratore che ci sarà utile per duplicare l’album per ognuna di noi.
Così, mentre Gary, Mark, Robbie, Jason ed Howard ci stanno intrattenendoci con “Nobody else”, finiamo di preparare il tavolo per la cena in attesa dell’arrivo dei ragazzi….  Stasera ci tocca la partita valida per la qualificazione agli Europei  Italia-Ucraina  in diretta dallo stadio di Bari.
 
“Com’è andata dalla psicologa ieri, ragazza di Fabio?” Elisa rode di curiosità!
“E’ andata che abbiamo fatto l’ultima figura della settimana, spero! Si è accorta quasi subito che non stiamo insieme…..”
“Non siete grandi attori…”
“Però mi sembra di capire che non hai sbavato!”
“Si, è l’unica nota positiva.” Mi faccio pensierosa.
“Perché? C’è qualcosa di preoccupante sotto?”
“Secondo la tipa, dovrei allontanarmi da Fabio. Stando alle sua parole, tiene molto a me, ma dovendo recuperare fiducia in certi sentimenti si corre il rischio che si crei una sorta di dipendenza nei miei confronti. E’ una cosa ben diversa dall’amore…..”
“Tu che intendi fare?”
“Non lo so…. Forse ha ragione, ma proprio non me la sento di abbandonarlo così…. E giusto adesso che sta tornando quello di una volta….. A peggiorare le cose ieri nel giro di un paio di ore ha incontrato Linda e suo padre…. Non so se faccio bene a piantarlo in questa situazione…”
“Secondo me rischi di peggiorarla.”
“E’ quello che temo anche io….”
Nicoletta ed Annalisa hanno i miei stessi timori. Fortunatamente a risollevare gli animi, arrivano i ragazzi. Fabrizio è ben equipaggiato con sciarpa e trombe da stadio!
“Oh, mica siamo in curva!!”
“E allora? Ho portato solo un paio di cosette per fare il tifo!”
“Se fai troppa confusione, fai prendere un infarto a quella che abita qui accanto!”
“Un’impicciona in meno!”
“Cos’è ‘sta lagna alla radio?!” Luca non condivide i nostri gusti musicali…..
“E’ musica! E di quella che fa bene!”
“Uuuuuhhhhh!!! I Take That! I cinque fighetti di Manchester che stanno facendo innamorare le ragazze di mezzo mondo!!!!”
“La vostra è tutta invidia!”
“Dai, leva questa roba, metto io la musica giusta!”
“Eh no! C’è il collegamento con lo stadio fra cinque minuti! Ora si spegne la radio e si accende la tele!”
La discussione musicale finisce qui. Guardando il terreno di gioco immancabilmente la nostra mente torna a quella maledetta sera di luglio dell’anno scorso quando Roberto Baggio calciò il rigore sopra la traversa e la Coppa del Mondo finì in Brasile….. Che serataccia! Chissà se avremo mai la fortuna di vederla in Italia!! Nel 1982 eravamo troppo piccoli, non ricordiamo praticamente nulla…..
 
La partita si conclude 3 a 1 per l’Italia, fra quattro giorni ci sarà l’ultimo incontro…. Giocheremo contro la Lituania e allora sapremo se gli azzurri parteciperanno a England’96!
 
Ora che la televisione è spenta, possiamo parlare della nostra mini vacanza in programma il prossimo fine settimana. Gli zii di Luca hanno una casetta sulle montagne vicine e ce l’hanno gentilmente concessa per trascorrervi un paio di giorni.
“Le previsioni mettono neve per il week end…”
“Ah si? E chi te lo garantisce?”
“L’altro giorno sono andato in uno di quei locali che hanno aperto da poco…. Internet Point si chiama…. Ho provato ad andare in rete…. E’ forte! Se prende campo questo internet è una gran figata! E lì ho visitato un sito di previsioni meteo che appunto preannuncia neve nei prossimi giorni.”
“Spero ci sia il riscaldamento…..”
“Certo! E c’è un camino enorme. Non dovresti sentire freddo!”
“Bene, allora….”
“La lista della spesa è fatta….Pane, affettato, patatine, pizza surgelata, birra, bibite, caffè, qualche cosa per colazione,…..   Oh, a proposito… Fabio sei dei nostri, vero?”
“Si… Se non vi dispiace mi aggrego volentieri….”
“Che discorsi fai? Perché dovrebbe dispiacerci?”
“Ultimamente non mi sono comportato benissimo…. Anzi, non mi sono ancora scusato con voi per tutto quello che vi ho procurato….” Mi fa tenerezza….
Mi sta fissando…. “E’ acqua passata, non pensarci più.” E’ bello vedere che ha troncato con quell’ambiente….
“Non vi ho neanche raccontato tutto a dire il vero….”
“Non sei tenuto a farlo.”
“Invece credo sia giusto che vi dica tutto…. Siete miei amici e soprattutto non voglio che vi salti mai in mente di fare la mia fine…..Ho visto la morte in faccia… Non è una gran figa….  Dovete sapere a ciò che si va incontro….”
Lo guardiamo in silenzio. So che sta facendo uno sforzo enorme, ma se butta fuori tutto quello che da mesi tiene rinchiuso nel suo cuore, starà sicuramente meglio.
Prosegue.
“Poco dopo la separazione dei miei genitori, incontrai per caso Linda… Avevo marinato la scuola, lei lo faceva spesso e così una mattina l’ho seguita. Frequentava il quarto anno della mia stessa scuola all’epoca e mi ha confessato di avermi notato da tempo nonostante sia più giovane di lei….. Ci siamo incontrati con amici suoi e lì… per la prima volta… ho provato a fumare….. All’inizio sigarette…. Poi con il passare dei giorni sono passato velocemente ad altra roba…. Ho iniziato a bere alcolici…. Avevo l’impressione di stare meglio assumendo quelle sostanze. Linda mi incitava di continuo, mi diceva che avrei dimenticato velocemente tutti i miei problemi, magari si sarebbero anche risolti… E aveva ragione, almeno così mi sembrava…. Poi un giorno c’incontrammo io e lei da soli in un parcheggio….. Voleva scopare…. Vedendomi titubante, mi offrì uno spinello miracoloso a suo dire…. Con quello probabilmente avrei perso del tutto il lume della ragione e l’avrei fatto. Non so cosa ci avesse messo dentro, certamente non la solita erba… Dopo alcuni minuti mi sono sentito male…. Ha chiamato gli altri…. Ha il telefono cellulare… Con tutti i soldi che guadagna suo padre, se lo può permettere….  Sono venuti di corsa e mi hanno portato via, abbandonandomi alla stazione….. Da lì in poi conoscete i fatti…..”
Sono senza parole…… Sto per scoppiare a piangere…. Ma ancora non è finita…
“Il giorno dopo è venuta a prendermi all’ospedale. Voleva evitare che parlassi….. Essendo maggiorenne si è assunta la responsabilità delle mie dimissioni…. Mi ha portato a casa di Kanna…. Uno che spaccia…. Durante quella stessa notte c’è stata una retata dei Carabinieri. Ci hanno presi e portati in caserma…. Io fortunatamente ero pulito e sconosciuto a loro per questi reati….
Il maresciallo ha detto di conoscere me e la mia situazione… Quindi mi ha trattenuto lì, mentre gli altri sono stati portati via. E il giorno successivo sono tornato a casa….. E’ tutto.”
 
Non ce la faccio più… “Scusatemi…” Mi alzo e mi chiudo in bagno. Piango…. Piango… Non riesco a trattenermi…. Come può quella chiedermi di allontanarmi da lui dopo ciò che ha passato?! Non ce la faccio!!!! Non posso farlo!!!! Non m’importa se non s’innamorerà mai di me e se la mia vicinanza gli dà solo dipendenza! Io non lo lascio!
 
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Ciao!!!!!
Qui Fabio ha svelato i retroscena del suo periodo nero.
Per i prossimi capitoli ho in mente grandi romanticherie….. Spero di non deludervi!!!!!
 
*            *            *         *          *
 
I Take That sono una boy band inglese che ha letteralmente spopolato in quegli anni. Robbie Williams ne faceva parte. Se avete amiche, sorelle o cugine sui 30 anni, chiedete….  : D
Molto probabilmente se questo sito fosse esistito in quegli anni, sarebbe esploso di FF su di loro!
 
L’11/11/95 si è giocata la partita Italia-Ucraina e dopo quattro giorni quella contro la Lituania. Ci siamo qualificati per gli europei in Inghilterra del ’96, ma siamo poi stati eliminati al primo turno… T_T
Nell’anno precedente, il 1994, si sono svolti i campionati mondiali di calcio negli Stati Uniti.
Dopo una partenza così-così, gli Azzurri hanno intrapreso una galoppata fenomenale che li ha portati dritti in finale dove sono finiti ai calci di rigore con il Brasile…..  Purtroppo la sorte non ci sorrise quella sera….  Fra quelli che hanno tirato fuori c’è l’immenso “Divin Codino” Roberto Baggio, Pallone d’oro 1993. E pazienza per quel rigore! E’ sempre un grande! La coppa del mondo quell’anno finì in Brasile, abbiamo dovuto attendere qualche anno in più!
(((((: D)))))) 2006!!!!!!!
 
  
 

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Capitolo 15
*** Week end in montagna ***


 
15.  WEEK END IN MONTAGNA
 
Il gran giorno è arrivato! Si va in montagna! E le previsioni meteo sono state rispettate: lassù c’è la neve! Naturalmente mi sono equipaggiata a dovere: magioni di lana, pigiama felpato, 5-6 paia di calzettoni e il mio inseparabile plaid!  
La casa degli zii di Luca è una vecchia capanna di ricovero attrezzi, magistralmente ristrutturata e trasformata in un’accogliente ed elegante baita. Vederla immersa nella candida neve mi fa sentire in una favola! Sembra tutto così surreale!! Scarichiamo i bagagli dai fuoristrada del padre di Saverio e dello zio di Luca che ci hanno gentilmente accompagnati a destinazione ed entriamo. La stanza è ampia: sulla sinistra un muretto divide la cucina dal soggiorno e nella parete davanti ai nostri occhi c’è un caminetto enorme! Il posto ideale dove trascorrere le serate!!!! Tutto profuma di legno e gli arredi sono perfettamente intonati con la montagna. Alle finestre ci sono delle tendine verdi con le Stelle Alpine stupende!  Meraviglioso! Se non fossi così freddolosa, sarebbe il mio habitat ideale! Seminascosta dal camino, c’è la scala che conduce al piano superiore dove stanno la grande camera da letto ed il bagno… C’è il riscaldamento, ma in camera noto con gioia una stufa a legna. Si tratta di locali ricavati in quello che potrei definire sottotetto…. A mio parere molto bello! Tiriamo fuori l’occorrente per allestire una sorta di campeggio al coperto: materassi, coperte, cuscini… .ci accamperemo così! Sarà molto divertente! Ma il posto accanto alla stufa è mio!!!!!
Purtroppo possiamo restare solo oggi e domani….Abbiamo dovuto aspettare la fine della partita di Fabrizio prima di poter partire… Ma ora largo al divertimento!!!
“Avete acceso il camino?!”
“Certo!!”
“Dobbiamo accendere anche questa stufa in camera… Qui si gela!!!”
“Ragazzi, per cena voglio qualcosa di caldo….”
“Minestrina?”
“Mangio volentieri anche quella….”
“Come diavolo fai a sentire freddo?! Hai tre maglie di lana, due paia di pantaloni, la coperta sulle spalle e ….quanti calzini? 3? 4?”
“Ahahahah! Mi sembri Nonna Papera!”
“E tu? Maglione modello Topo Gigio!!!!”
“Maga Magò!!!”
“Gargamella!!!!”
Io e Fabrizio non perdiamo mai occasione di prenderci in giro! Lo facciamo da anni ed immancabilmente ci sfiniamo coi paragoni più assurdi che ci saltano in mente!
“Bene, quando avete passato in rassegna tutti i cartoni animati, usciamo sulla neve!”
“Mitico!!!!!”
“Ehi, così diventi Homer Simpson….”
“Mi butto sulla neve! Fate largo!! Yeah!!!!!!!”
Eh, si. Anche se stiamo crescendo, dentro di noi restiamo ancora dei bambinoni!
Indosso i doposci super mega imbottiti che lasciano sulla neve impronte degne dello yeti…. Fabio è rimasto appoggiato alla porta di casa, sembra non aver voglia di stare fuori…. Mi guarda con aria strana, diversa dal solito…. Ma nei suoi occhi mi sembra di vedere quella luce  particolare che era scomparsa quando ha iniziato a frequentare quelli…. Ogni giorno che passa sta sempre meglio, me lo sento. Gli sorrido….
“Vuoi restartene lì tutto il giorno?”
“Forse!”
“Hai freddo?”
“No. Amo l’inverno e la neve, lo sai….”
“Bene, perché l’oscar per la freddolosa del gruppo è mio! E guai a chi me lo tocca!”
“Hai avuto coraggio a venire qui allora…”
“E’ un modo per stare tutti insieme e soprattutto lontano da quelle due pesti delle mie sorelle…”
“Magari potessi dirlo anche io…..” Lo dice con un filo di voce….
“Scusa, non volevo…..”
“Tranquilla, è tutto a posto.” Mi sorride meravigliosamente…. Mi sento in imbarazzo….
“Ehm….  Ci buttiamo nella neve?”
“No, vai pure se vuoi. A me piace di più quando è notte.”
“Come?”
“Mi piace passeggiare nella neve in solitario, c’è pace e tranquillità. Mi fa compagnia solo la luce della Luna….”
Lo guardo e nella mia mente si materializza la scena: una distesa di neve candida, cielo stellato, Luna piena, qualche abete qua e là ed in mezzo lui…… magari con quell’impermeabile nero che mi fa svenire… O mio Dio….. Che faccio? Svengo? Gli salto addosso? Mi lascio andare correndo il rischio di far congelare all’istante la bava che mi sta uscendo di bocca?
“Ehi, stai bene?”
“Eh? Ah-ehm… Si-si… Il freddo…. Mi dà mal di testa….”
“Ma hai due cappelli di lana…..”
“Eh-eh-eh…. Raggiungo gli altri…. Forse è meglio…” Si, lo è decisamente! Ho caldo, molto caldo!!! L’aria frizzante di montagna mi farà calare la temperatura corporea fino a farla tornare su livelli accettabili!!!!! Se mi fa un altro discorso del genere, potrei fare una pazzia!!!!!!
Qui in montagna il sole cala presto e con esso pure la temperatura. L’improvvisa ventata di caldo mi è passata velocemente…. Fabio non si è unito a noi….
Rientriamo in casa e ci gustiamo una deliziosa cioccolata calda. Lui è davanti alla finestra, osserva fuori con lo sguardo perso nel vuoto…. Indossa i pantaloni della tuta grigio chiaro e la maglia a maniche corte che mi lascia intravedere quel fisico niente male che si ritrova……  Se va avanti così, devo indossare anche io qualcosa di leggero…. Fra lui ed il fuoco acceso sento caldo, molto caldo….
Ceniamo seduti in semi cerchio davanti al caminetto, c’è una pace e una tranquillità incredibili da queste parti! Niente televisione né radio… Così non dobbiamo discutere per i Take That…. E possiamo sfruttare tutto il tempo a disposizione per parlare fra di noi di tutto e di niente.
Di proposito evitiamo di cadere nell’argomento “spinelli&simili”, abbiamo solo voglia di divertirci e ridere a crepapelle delle cose più assurde….
Sono passate le 23:00, se domani vogliamo stare tutto il giorno sulla neve dobbiamo andare a dormire….. Mettiamo tutte le scarpe ed i calzini in bagno…. C’è da rimanere asfissiati….
Indosso il mio pigiama super felpato ed imbottito ed infiliamo in quelle specie di sacchi a pelo (o quello che possono essere…). Non mi sembra di scorgere Fabio…. Beh, meglio così! Almeno non rischio di fare certi sogni pericolosi…….
 
 
****************************************************************************
 
Ciao a tutti!  Che dite, sono riuscita a recuperare un po’ di romanticismo?
Nel prossimo capitolo ho idea di inserire una sorta di colpo di scena… Una new-entry? Un bacio rubato? Una furibonda litigata? O altro ancora?
Se siete curiosi, vi do appuntamento al prossimo capitolo!!!!
 
Una cosa che mi sono dimenticata…. A metà anni ’90 internet iniziava a farsi strada. Per tutti quelli che non avevano una connessione a casa (e non erano pochi) c’erano dei bar o simili dotati di postazioni internet in cui si poteva navigare in rete a pagamento ( ad esempio 10000lire,cioè 5.16 euro l’ora).
I cartoni animati riscuotono sempre un grande successo anche fra i bambini un po’cresciuti.
Negli anni ’90 Sailor Moon fu un autentico fenomeno. Ne sono state fatte ben cinque serie (trasmesse dalle reti Mediaset) e, salvo imprevisti, nella prossima estate vedrà la luce la sesta serie. Altri titoli interessanti che hanno riscosso un discreto successo sono: “Piccoli problemi di cuore”, “Magic Knight Reyearth” conosciuto anche come “Una porta socchiusa ai confini del sole”, “Yu-gi-oh!”, “Pokemon”....  per non parlare degli intramontabili Simpson! Venivano anche proposti altri anime targati anni ’80 considerati intramontabili: Mila & Shiro, Holly e Benji, Kiss me Licia, Lady Oscar, Hello Spank, i Puffi, Pollon e I Cavalieri dello Zodiaco per citarne qualcuno.
Chiedo scusa per eventuali omissioni! Se qualcuno ne ricorda altri…. 
 

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Capitolo 16
*** Un bacio nella neve ***


16. UN BACIO NELLA NEVE
 
 
Che ore sono? Mezzanotte? Le una? Non riesco a vedere bene l’orologio…. Ah, quasi le una….
Fra il caldo proveniente dalla stufa, il mio super pigiama e certi pensieri….. Ho una sete pazzesca! Devo assolutamente bere qualcosa per non rischiare di disidratarmi! Scendo le scale barcollando, detesto alzarmi da letto in piena notte, ma non ho scelta!
Il fuoco nel grande caminetto è ancora acceso. Davanti, seduto sul divano, Fabio mi sta guardando. E realizzo di essere davanti a lui con un pigiama enorme con gli orsetti e tre paia di calzini ai piedi. Capelli scompigliati e sicuramente una faccia da baccalà….
“Sembri un fantasma uscito da una tomba….”
Meglio che non gli dica cosa sembra lui a me…. “Ho sete…. Poi me ne torno nel mondo dei sogni…” Sbadiglio apertamente.
Bevo.
Prima di raggiungere la scala, mi fermo un attimo… “Tu non vieni a dormire?”
“Forse fra un po’. Adesso ho voglia di godermi la neve.”
“Cosa?! A quest’ora?!” Sono quasi le una!!!!!
“Si. Ricordi? A me piace di più di notte.” Inizia ad infilarsi il giaccone da neve.
Nella mia mente invece inizia a materializzarsi un pensiero pericoloso che potrebbe compromettermi.
“Perché non vieni con me? Facciamo due passi insieme….”
“Con il freddo che fa?! Vuoi proprio vedermi surgelata!” Sono tentata di seguirlo, ma….
“Voglio solo mostrarti cosa ti stai perdendo se torni a dormire. Forza, togliti il pigiama e metti la tuta da neve. Con quella dovresti sopravvivere! E forse torneresti ad essere meno ridicola!”
Non sono convintissima, ma lo assecondo e seguo il suo suggerimento. Dopo alcuni minuti sono pronta per uscire.
L’aria è gelata…. Ma chi me l’ha fatto fare????!!!!
Mi prende per mano e ci incamminiamo. Sopra le nostre teste il cielo è limpido come forse non ho mai visto. Le stelle sembrano diamanti splendenti che brillano di mille colori. La Luna è piena e la sua bianca luce permette al paesaggio circostante di risplendere in maniera surreale….
I lampioni del paese brillano coperti dalla neve ghiacciata, da qualche finestra filtra della luce… evidentemente non siamo gli unici ad essere svegli. Qua e là le luminarie natalizie danno a tutto quanto un ulteriore tocco di magia…. Nel silenzio più totale….
 
“Ehi, ma…..” Mi sono appena beccata una palla di neve in testa! “Allora vuoi la guerra!!!!”
“Tanto non mi prendi!” Sorride divertito….. e stupendamente bello….
“Non sottovalutarmi!!!” Raccolgo una buona quantità di neve e mi accingo a lanciargliela…. Ahia… Lui è stato fulmineo! Mi ha centrata di nuovo! E io no!!! Uffa!!!! Ride di gusto, come non ricordavo da tempo…. Iniziamo a ricorrerci sulla neve come due bambini fra sorrisi ammiccanti ed una valanga di risate. La mia tuta da neve sta iniziando a bagnarsi….
Non sono riuscita a tenere il conto di quante volte lui mi abbia colpito…. E di quante volte, per tentare di schivarlo, sia caduta a terra…..
“E va bene! Mi dichiaro sconfitta!!!”
“Lasciatelo dire: sei una schiappa!!!”
“Mi arrendo solo perché con un  altro grammo di neve vado in ibernazione…..”
“Te lo concedo…!” Mi strizza l’occhio…… Cose come questa in un tale contesto possono farmi perdere il lume della ragione…. Deve stare attento! Con le palle di neve sarò pure una schiappa, ma se mi provoca ancora….
 
Mi aiuta ad alzarmi…..
 
Passeggiamo senza una meta precisa. E’ tutto bellissimo… Lo è il  luogo in cui ci troviamo e lo è soprattutto Fabio. Accanto a me c’è lui…. Temevo di averlo perso per sempre e invece è qui, insieme a me, a godere di questo spettacolo che sembra uscito da un libro di favole…..
Ci fermiamo nella piccola piazzetta fra le case, in mezzo alla quale una piccola fontanella ghiacciata dorme nella notte. Un piccolo muretto ricoperto di neve si affaccia sulla valle sottostante…. E’ un tripudio di piccole luci che si mischiano meravigliosamente con le stelle del cielo. Non riesco a trovare le giuste parole per esprimere come mi sento in questo momento…. E’ tutto così perfetto… L’unica cosa che vorrei è poter bloccare lo scorrere del tempo…..
“E’ bellissimo…..Avevi ragione…”
“Vero? E scommetto non hai neanche freddo…”
“Beh, un po’ si….”
“Stringiti a me allora….”
Sento che da dietro mi cattura con le sue braccia. …..
Come si fa a fermare il tempo?!
Non è che sto sognando? Non è che se apro gli occhi mi ritrovo fra la stufa e gli altri che dormono?! No…. E’ tutto vero… Sono veramente fra le sue braccia….La mia schiena contro di lui…. Appoggio la testa a lui e sento che lui fa lo stesso…. Restiamo così, non so per quanto, non so perché, ma so che è così… Sopra di noi il cielo stellato, davanti a noi la valle addormentata nella neve….. Eppure non sento freddo….  nonostante la temperatura sia ampiamente sotto zero…..
 
 
“Credo sia ora di tornare a casa… Altrimenti domani saresti capace di addormentarti sulla neve…” Queste parole di Fabio mi riportano maledettamente alla grigia realtà…. “Ah… di già?”
“Per me possiamo restare ancora un po’….”
Lo guardo. Sento caldo, molto caldo…. Talmente caldo che ho l’impressione di essere riuscita ad asciugare la tuta…. “No, andiamo. E’ meglio…..”
Mi avvio verso casa. Mi segue. Devo cercare di controllarmi, sono talmente frastornata ed emozionata che potrei veramente fare una pazzia….. Lui è di nuovo accanto a me.
“Sai che sono quasi quattro giorni che non fumo?”
“Bravo!”
“Però…quasi quasi… ora ne avrei voglia….”
“E’ praticamente impossibile trovare una sigaretta qui a quest’ora della notte!”
“Già…. Dovrei inventarmi un diversivo….”
“Tipo?”
“Beh, non saprei…. Magari qualcosa che abbia un sapore così inebriante da superare quello delle sigarette…. Qualcosa che lasci un segno indelebile in bocca….”
Eh no! Non deve farmi questi discorsi!!!!! Sto vacillando…. Il mio cuore sta per esplodere…. Non ce la faccio più!!!!!! Mi volto. Noto il suo sguardo sorpreso. Mi sento strana e se n’è accorto. Mi avvicino a lui. Sono a pochi centimetri dal suo corpo…. “Vediamo se questo può andare…..”
Non so cosa mi abbia dato il coraggio di farlo, ma appoggio le mie mani sulle sue spalle, mi alzo un po’ sulla punta dei piedi e lo bacio.
Mi allontano da lui dopo qualche secondo…. Oramai la frittata è fatta.
Fabio mi sta fissando… “Notevole…… E decisamente meglio di uno spinello….”
Accade l’incredibile. Mi afferra per la vita, mi trascina a sé e mi bacia…….
E non è un bacio qualunque….. E’ un misto di passione, emozione, desiderio…… E chi più ne ha, più ne metta….. Non riesco a trovare altri termini….
Sento la sua mano risalire la mia schiena accarezzandola dolcemente…. Trova i miei capelli e li massaggia in una maniera che mi manda in estasi……. Lo afferro per il colletto del suo giaccone, con una mano poi passo dietro al collo come a volerlo tenere con me per sempre….
Come vorrei che lo fosse…. Come vorrei poter tornare a casa,  buttarmi con lui sul divano davanti al caminetto e…..
 
Ci stacchiamo…. Mi fissa con aria strana…..
 
 
 
 
******************************************************
 
E ora che succederà?
 
:  )
 
Qualcuno è curioso?!
 
 
Ne approfitto per augurare a tutti un felicissimo 2013!!!!!!! 
 

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Capitolo 17
*** Ritorno alla realtà ***


17.  RITORNO ALLA REALTA’
 
“Che diavolo stiamo facendo?!”
“Eh?!” Tutto mi sarei aspettata tranne questa domanda!
“Non ci posso credere!!! Ci stai provando!!!!”
“Cosa?!”
“Ci stai provando con me!!!!”
“No… guarda che non è come sembra…”
“Ah no? E allora perché mi hai baciato?!”
“Sei tu che mi hai chiesto un diversivo alle sigarette!!!!”
“E non ti è venuto in mente altro!?”
“Preferivi una palla di neve? E poi diciamola tutta: non sono stata io quella ad andare oltre un leggero tocco sulle labbra!!!!”
“Mi hai provocato!”
“E tu hai risposto appieno! Quindi ti è piaciuto! O no?! ” Mi sa che sto esagerando…..
“Ah, sta’zitta!!Avresti dovuto fermarmi….. Sai bene in che situazione mi trovo!”
“Quindi è colpa mia!!!!”
“Sei tu che hai preso l’iniziativa!”
“Insomma sono sempre io!!!” Per chi mi ha presa?! “ Eh no! Non ci sto!”
“Conosci benissimo la mia situazione! Ho ancora timori a non finire!!!”
“Beh, allora tira fuori le palle e affrontali da uomo!!! Non puoi continuare a nasconderti all’infinito dietro quello che è successo ai tuoi genitori!!”
Fra noi cade il silenzio. Faccio qualche passo, mi allontano da lui che è rimasto immobile….
“Devi trovare il coraggio di affrontare questo blocco psicologico che ti impedisce di tornare quello che eri. Solo così potrai superare tutte le tue paure e ricominciare a vivere.” Ce l’ho fatta. E’ da un po’ che volevo dirglielo…. “Ma non contare su di me. Io non sarò più al tuo fianco.”
“Nessuno ti ha chiesto di starci.”
Queste parole mi colpiscono come un pugnale appuntito che mi trafigge il cuore. Ma devo essere forte e non dargli a vedere che mi sono sentita ferita così. “Bene, allora buona fortuna.”
“Aspetta un attimo.” Si avvicina a me. “Prima devi dirmi una cosa.”
“Che vuoi?”
“Perché lo hai fatto?”
“Fatto cosa?”
“Perché mi hai aiutato così tanto? Perché hai lottato con tutte le tue forze per tirarmi fuori da quel giro?”
“Lo avrei fatto per chiunque. Non potevo lasciar morire una delle persone a cui tengo di più.”
“Davvero?”
“Una volta era così…. Anzi, a dire il vero tu mi piacevi un sacco…. Forse mi stavo pure innamorando di te….. Ora non lo so più….. Credo sia giunto il momento di dirti addio. Avrei dovuto farlo prima, ma non ne ho avuto il coraggio. Ed ho peggiorato le cose.” Mi volto un ultimo istante verso di lui…. “Buonanotte.” E scappo via.
Non voglio tornare indietro. Non posso farlo. Ho sbagliato a baciarlo e devo pagarne le conseguenze. Mi sono lasciata trasportare troppo dal momento…… E non ho saputo fermarmi.
 
Rientro nella grande camera… Dormono tutti come ghiri e quindi non credo si siano accorti della mia uscita notturna. Indosso di nuovo il pigiama e mi rimetto nel mio posto accanto alla stufa. Abbraccio forte il cuscino e ci affondo il viso….. Ho rovinato tutto…. Ma perché sono così impulsiva?! Perché? Perché? Perché?! Sento uscire le prime lacrime dai miei occhi…. Non saranno le sole stanotte. Ho tanta amarezza dentro….. Spero solo di non svegliare gli altri….
 
Sento chiudere la porta al piano di sotto…. Evidentemente è rientrato anche lui…. Ma non sale le scale. Forse preferisce restarsene sul divano davanti al fuoco. Forse è meglio così, devo evitarlo il più possibile…. Devo cercare dentro di me la forza di farlo uscire dalla mia vita. Non so come riuscirci, non so se sopporterò il dolore, ma devo farlo.
Mi butterò anima e corpo sui libri. Li ho un po’ trascurati ultimamente per seguire lui ed i miei voti ne hanno un po’ risentito. Credo sia la soluzione migliore. Mi lascerò ammaliare da Dante Alighieri, William Shakespeare, il presente del verbo essere in tedesco e le poesie di Guillaume Apollinaire….
Forse con loro non mi troverò in situazioni ambigue in cui un bacio può incrinare i rapporti fra due persone……
 
 
Mattino seguente!
 
“Bianca!! Bianca!!!”
“Eh…? ..Cosa c’è?......” Mi sembra di intravedere Nicoletta….
“Alzati, pigrona!!!”
“Perché?.... Che… Che ore sono?” Sbadiglio rumorosamente.
“E’ quasi mezzogiorno!!!! Ti sei persa tutta la mattina sulla neve per poltrire a letto!!!!”
“Ah….” E chi se ne frega della neve… “Il fatto è che… non mi sento bene…. Forse ho preso freddo ieri….” Mi ributto indietro.
“Beh, in effetti hai gli occhi lucidi…. Forse hai pure qualche linea di febbre…”
Si, come no! Ho gli occhi lucidi perché ho pianto tutta la notte…. “Ti spiace se resto ancora un po’ sotto le coperte?” Non ho proprio voglia di incontrare Fabio….
“Fa’ pure, ma fra poco dobbiamo rimettere. Si torna a casa.” Lo dice con una buona dose di tristezza…. L’unica a cui non dispiace rientrare sono io. Sarebbe stata molto dura dover rimanere ancora sotto lo stesso tetto, mangiare allo stesso tavolo, sedersi sullo stesso divano, davanti allo stesso caminetto…….
 
Finalmente alle 15.30 vengono a prenderci. Bado bene di salire nell’altra macchina. Non voglio fare il viaggio con lui. Stamani neanche ci siamo salutati….
 
E’ finita. E’ proprio finita…..
 
 
*****************************************************************************
 
Ed ora che ne sarà di Bianca e Fabio?
 
Mi farebbe immensamente piacere conoscere il vostro parere sulla storia. Anche negativo! Così posso tentare di migliorare!!!  : P
 
Prossimamente arriveranno gli sviluppi della vicenda! Conto di concludere entro tre capitoli!
 
Ciao!!!!! 
 

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Capitolo 18
*** Amor, c'a nullo amato amar perdona ***


18. AMOR, C’A NULLO AMATO AMAR PERDONA
 
“Amor c’a nullo amato amar perdona…..” Quanto mi piace questo verso dell’Inferno…. E’ il canto di Paolo e Francesca e della triste storia del loro amore impossibile…..
Sono passati parecchi giorni da quel fine settimana in montagna. Io e Fabio ci stiamo comportando da perfetti sconosciuti. Gli altri sanno cosa è accaduto…. Me ne sono sentita dire di cotte e di crude… Speravo in un po’ di comprensione, ma evidentemente non la merito.
Sto affogando nei libri  e nello studio tutta l’amarezza che sento dentro. Gli unici ad esserne veramente entusiasti sono i miei genitori…. Sto collezionando voti da far concorrenza a quel secchione di Saverio!
E infatti in questo momento sono a studiare in biblioteca, così posso concentrarmi totalmente sulla Divina Commedia senza sorelle a rompere le scatole. In completo silenzio.
 
“Amor, c’a nullo amato amar perdona… Ti piace Dante?”
Chi è che…? “Sto tentando di capirci qualcosa…..” Mi trovo faccia a faccia con un figo pazzesco che somiglia terribilmente a quell’attore americano che sta iniziando a farsi conoscere…. Come si chiama… Leonardo Di Caprio… qualcosa del genere…. Elisa ha riempito le pagine del suo diario scolastico con sue immagini ritagliate dalle riviste! Se lo vedesse!!!!!
“Se vuoi posso darti una mano. Sono uno studente di lettere…. Dante è il mio cavallo di battaglia!”
“Ah… sei un universitario allora….”
“Si. Ah, che stupido, non mi sono ancora presentato! Mi chiamo Alberto!”
“Piacere, Bianca….”
Il bel tipo mi invita a bere un caffé al bar della biblioteca mentre mi parla di gironi infernali, dannati, Caronte e Virgilio…. E’ piacevole ascoltarlo! E mi fa veramente apprezzare la fantasia smisurata di Dante nello scrivere l’opera! Altro che la prof di lettere!!!! Con quella mi sarei già addormentata!!! E invece sono bella sveglia!
“Vieni spesso in biblioteca?”
“Adesso si.” Fino a un mese fa non sapevo neanche dove si trovasse! “C’è la tranquillità di cui ho bisogno.”
“Io ci vivrei se potessi….”
Poveretto… Così figo e così innamorato dei libri…. Quasi uno spreco! “Non sono una grande appassionata di libri,… A dire il vero mi piace di più stare all’aria aperta. Forse perché sono nata in campagna…”
“Anch’io ho vissuto per una decina di anni in campagna, poi mio padre è stato trasferito qui in città… Lavora per la compagnia telefonica…”
“Capisco. Beh, senti…. Io ora devo rientrare…”
“Certo… Ci rivediamo?”
“Perché no?”
“Io domani torno qui nel pomeriggio. Devo consultare alcuni testi per un esame che sto preparando.”
“Ok. Ma domani niente Dante, devo studiare le declinazioni degli articoli e dei pronomi in tedesco.”
“Studi il tedesco?!”
“Ja! Liceo linguistico!”
“Allora… a domani!... Come si dice?”
“Bis Morgen!”
 
Mentre l’autobus mi riporta verso casa, rifletto sull’accaduto: Alberto è un ragazzo terribilmente carino! Forse un po’ troppo letterato, ma potrei provare ad uscire con lui sperando che mi serva per togliermi dalla testa chi so io….. Già…. Chissà che fine ha fatto…. Non ho mai avuto il coraggio di chiedere ai miei amici sue notizie….. E sento di non poterlo neanche fare….
 
Giorno dopo, ora di lettere.
 
La prof sta leggendo: “Amor, c’a nullo amato amar perdona,/ mi prese del costui piacer si forte,/ che, come vedi, ancor non m’abbandona…..” Si alza dalla cattedra. “Chi di voi mi sa spiegare il significato di questi versi?”
Silenzio totale!!!
“Benedetti! Ce lo spieghi tu? Stamani mi sembri altrove con la testa….”
“Va bene, prof….” E ripenso all’istante alle illuminanti parole di Alberto…… “Sono alcuni dei versi più noti di tutto l’Inferno: l’amore impossibile fra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini. Quest’ultima era stata costretta alle nozze con Gianciotto, fratello di Paolo. Ma era di questi che si era innamorata e per quell’epoca la cosa era improponibile. ….L’amore, inteso come consacrato dal matrimonio, obbliga a chi è amato di riamare….. Se non si è mai amato, non si può capire ciò che si prova amando. La passione e l’amore nato fra Paolo e Francesca è così forte che neanche la morte è riuscita a distruggere questo sentimento bellissimo e smisurato…. Sicuramente erano consapevoli dei rischi corsi ed è possibile che abbiamo tentato fino all’ultimo di mettere a tacere il loro amore, ma nonostante tutto sono stati scoperti e forse hanno pagato con la vita questa passione impossibile….. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse … leggiamo più avanti. Certi sentimenti, come l’amore in questo caso, hanno una forza indescrivibile che va contro tutto e tutti…. E nonostante i nostri sforzi molto spesso, dobbiamo arrenderci all’evidente potenza che li rende eterni ed incancellabili.”
La prof tace. Forse non se l’aspettava. Riprende la parola dopo un insolita quanto lunga pausa. “Bene! Forse oggi sei assente con la testa, ma hai seguito ed approfondito l’argomento.”
Resto in silenzio io questa volta…. Ripenso a ciò che ho detto….. E’ una colpa innamorarsi della persona sbagliata? Possibile che nonostante tutti gli sforzi che si possa fare, non si riesca a dimenticare l’amore che si prova? Ho conosciuto un ragazzo  bellissimo, intelligente, …praticamente perfetto e … non sto saltando di gioia…. Anzi, il mio cuore gronda di malinconia…. Io voglio Fabio. Non riesco a togliermelo dalla testa…. Che posso fare?
La prof continua a decantare dell’amore tragico ed impossibile di Paolo e Francesca…. Un po’ tento di seguirla, poi la mia mente lascia perdere Dante e torna a quella sera in montagna….
 
Usciamo da scuola. Alla fermata dell’autobus sono con il resto della cricca. Appoggiato ad un albero, non molto distante da noi, c’è anche Fabio. Parliamo del più e del meno….. All’improvviso sento chiamare il mio nome…. E’ Alberto che sta passando da lì con l’auto. Mi dà appuntamento per il pomeriggio in biblioteca…..
“O mio Dio….” Elisa sta svenendo…. “Quello è Leonardo….”
“No, è Alberto. L’ho conosciuto ieri in biblioteca….” Le spiego…
“E’ Leonardo Di Caprio ti dico!!! E’ uguale!!!”
“Si, e secondo te quello vene qui da Los Angeles per chiudersi in biblioteca con me a studiare?! Gli somiglia, ma non è lui!”
“Sarà….”
“Di’ un po’, ti sei trovata un ragazzo e non ci hai detto nulla?”
“Non è il mio ragazzo. Ve l’ho detto, l’ho conosciuto in biblioteca e mi ha spiegato alcune cose sulla Divina Commedia, tutto qui.”
“Ah, ecco perché oggi hai ammutolito la prof! Saverio, occhio, se continua così questa ti supera!!”
Noto con la coda dell’occhio che Fabio segue con attenzione i nostri discorsi. “Per ora ci vediamo saltuariamente, poi chissà! Potrebbe nascere qualcosa!” Lui resta impassibile. Chi lo capisce è bravo!
Arriva l’autobus. Gli altri salgono, io resto lì. Mangerò un boccone al volo… Poi me ne andrò in biblioteca. Dante o non Dante, voglio fare tutto il possibile per rimpiazzare Fabio con Alberto….
Ci riuscirò?
 
 
********************************************************************************
 
Vi prego, non uccidetemi se sono stata troppo “letteraria” in questo capitolo!!! Anche io, quando andavo a scuola, detestavo Dante con tutta me stessa…. Ma con il passare degli anni ho capito una cosa: se quasi tutti gli studenti italiani odiano La Divina Commedia, non è colpa di Dante!!! Quel poveretto non l’ha certo scritta per distruggere le giornate degli studenti del futuro! Personalmente punto il dito contro tutti quegli insegnanti che ce lo presentano come il nostro peggior incubo!
Sapete quando l’ho capito? Quando ho assistito alla lettura e spiegazione dell’opera fatta da Roberto Benigni. Il testo è lo stesso che facciamo a scuola, ma spiegato in quel modo, diventa estremamente piacevole ed ho capito quale grandissima fantasia aveva Dante, visto che ha saputo creare e descrivere minuziosamente i tre regni dell’ al di là. (E chi di voi si è cimentato nella scrittura sa che di fantasia ce ne vuole per tirar fuori qualcosa di decente!!!)
 
Su Leonardo DiCaprio non credo di dover aggiungere niente…..  : D
 
Ciao!!!!! 
 

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Capitolo 19
*** Non sei tu ***


19. NON SEI TU
 
Siamo alle vacanze di Natale! Finalmente! Almeno per due settimane avrò più tempo per i fatti miei senza dover passare troppo tempo sui libri….
E dai, devo ammetterlo…. Tutte le ore passate a studiare sono state il disperato tentativo di dimenticare….
Ho passato il Capodanno con Alberto. So che gli altri avevano organizzato una sorta di veglione con botti & pazzie per festeggiare l’arrivo del 1996. C’erano tutti, Fabio incluso. Mancavo solo io, ma non me la sono sentita di prendervi parte….
Così, dopo aver cenato insieme, sono andata con lui in giro per la città per ritrovarci poi a mezzanotte con altre persone in un parco da cui si gode una vista mozzafiato. E dal quale abbiamo ammirato lo spettacolo dei botti e fuochi artificiali!
E in quell’occasione ci siamo scambiati il nostro primo bacio….. Com’è stato? Beh, indubbiamente molto piacevole! …..Ma… Non lo so… Mancava qualcosa… Forse lui se n’è accorto, forse no… non ho avuto il coraggio di chiederglielo…. Ho finto in quel momento e me ne sono vergognata….
 
E adesso eccomi qua!
E’ mercoledì 10 gennaio 1996. La scuola è ripresa lunedì scorso dopo le vacanze, si ricomincia a studiare, a sostenere compiti ed interrogazioni….  Che pizza….
Mi sento vuota…inutile….
In classe sono praticamente una larva….. Quasi non mi sono accorta del suono della campanella.
“Bianca, torni a casa con noi oggi o vai dal tuo bello?”
Rispondo dopo un attimo di riflessione. “Faccio un salto in biblioteca…”
“Hai proprio perso la testa per lui!”
Guardo le mie amiche. Credo mi leggano negli occhi che non è così.
“Stai bene?”
“Hai un’aria strana….”
“Sono solo un po’ confusa….”
“Per caso c’entra Fabio?”
“Cosa volete che vi dica? Sono settimane che non ci parliamo…. E’ come se fossimo dei perfetti sconosciuti.”
“Sai, ultimamente è andato spessissimo da quella psicologa… Da quel poco che abbiamo capito, sta molto meglio…”
“Già, è più sereno, meno scontroso…. Forse ci ha influito il fatto che sua madre ha letteralmente ricominciato a vivere…. Da quando ha iniziato la relazione con il maresciallo Mineo è rinata!”
Resto in silenzio. E’ incredibile! Da quando mi sono allontanata da lui, la sua vita sta tornando alla normalità! Ed io credevo di aiutarlo! Allora lo stavo danneggiando sul serio…. Che idiota sono stata!!!! “Beh, ragazze, io vado! Ci vediamo!” E scappo via di corsa.
 
Sono davanti all’ingresso della biblioteca. Ho quasi paura ad entrare…. Forse ho paura di incontrare Alberto…. Da giorni ho una fissa dentro me: non voglio prenderlo in giro… Quello che sento per lui non va oltre l’amicizia…. Si, gli voglio bene, ma come amico e nulla più. E’ un ragazzo bellissimo, ma non è sufficiente. Anche se mi sono sforzata al massimo, non sono riuscita a sostituire Fabio con lui.
Vedo Alberto dall’altro lato della strada, sta venendo verso di me. Più in là…. Fabio….?! Ma si, è proprio lui! Incredibile…. Non lo avevo mai notato da queste parti! Credevo fosse tornato a casa con gli altri!!! E quella che lo sta seguendo? Vorrei sbagliarmi, ma sembra proprio Linda….
E’tornata alla carica…! Dovrei… forse… ma no! Non posso…. Lui non vuole più il mio aiuto… Me l’ha detto chiaramente…..
Alberto mi raggiunge
“Bianca…. Scusa per il ritardo…”
“Ma figurati…”
“Ho incontrato una ragazza…. Dice di essere una tua amica….”
“Per caso si chiama Elisa?”
“Si! E’simpatica!” Sorride. “Pensa, secondo lei somiglio terribilmente ad un attore americano!”
“Non solo secondo lei.” Mi avvio verso l’entrata…
“Aspetta un attimo…. Cos’hai?”
“Come?”
“Sei strana… Va avanti così da alcuni giorni… C’è qualcosa che non va?”
Ha ragione: c’è qualcosa che non va. E glielo devo dire. “Vedi…. Non volermene ma… Fra di noi… Non lo so, non funziona….”
“Ne avevo il sospetto anche io.”
“Ti prego, non volermene…. Il fatto è che…. Io sono innamorata di un altro e… non voglio prenderti giro….”
“Non preoccuparti, forse anche per me sei sempre stata solo un’amica…. Ed ho l’impressione che la Divina Commedia non ti piaccia poi così tanto….”
“Perdonami….”
“Tranquilla. E’ tutto a posto. E’ meglio così.”
“Davvero non ce l’hai con me?”
“E perché dovrei? In fondo siamo solo usciti insieme un paio di volte come amici!”
“….Grazie…. Ti auguro tutta la fortuna che meriti…”
“Anche a te… Magari ci rivedremo….”
“Si… Buona fortuna!” Un veloce abbraccio e me ne vado via. Oggi niente biblioteca. Lascio volentieri spazio ad Elisa: visto che è perennemente in cerca del principe azzurro, penso che con lui possa raggiungere il suo obiettivo!
 
Ore 15.25… L’autobus è in ritardo. Sta iniziando a nevicare, spero di non restarmene bloccata qui!
Mi sento alleggerita. Sono finalmente riuscita a dire tutto ad Alberto. Non sembrava particolarmente amareggiato…. E’ evidente che fra di noi non c’era che una semplice amicizia e una forte simpatia..
Arriva l’autobus, salgo e….
“Bianca!!!!”
Elisa!? Credevo fosse tornata a casa con gli altri! “Ciao!” Vado a sedermi accanto a lei.
Mi guarda con aria strana… “Senti devo dirti una cosa, ma ti prego non mi uccidere!!!”
“Perchè dovrei farlo?”
“Ecco… si tratta di Alberto…”
“Ah, non ti preoccupare. So tutto!”
“Cosa?!”
“Mi ha detto che vi siete incontrati.”
“E non ce l’hai con me?”
“Assolutamente no! Non usciamo più insieme… Ci siamo chiariti proprio oggi. Fra di noi non c’era che una semplice amicizia… E poi, detto fra noi, quello è troppo letterario!!! Mi ci vedi durante un’uscita a parlare sempre di Dante e Beatrice?!”
Ride soddisfatta. “Quindi l’hai piantato!? Ho campo libero?!”
“Puoi farci quello che vuoi.”
“GRAZIEGRAZIEGRAZIE!!!!!” Mi abbraccia calorosamente.
 
Arriviamo a destinazione non senza difficoltà. La neve continua a scendere lentamente dal cielo. Il problema è dovuto ai soliti pseudo-piloti che si mettono per strada quando nevica senza le dovute attrezzature ed immancabilmente finiscono per ostruire la viabilità. Il mio paesino mi sembra ancora più bello sotto il candore della neve…. Elisa se n’è andata frettolosamente…. Vorrà raccontare alle altre la novità! Spero con tutto il cuore che fra di loro possa nascere qualcosa di meraviglioso! Quanto a me…beh, che posso dire? Nonostante tutti i miei sforzi, Fabio troneggia sempre al centro del mio cuore. Ho una voglia matta di andare da lui, di vederlo, di poter rimirare i suoi occhi verdi…. Quanto mi manca il suo sorriso, il suono della sua voce…. Ma non posso.
 
Non ho voglia di tornare a casa….. Entro in un bar a bere qualcosa di caldo…. Ne ho bisogno!!!!
Ordino una fumante cioccolata calda…
 
Ma dentro al mio cuore sento tanto freddo.
 
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Siamo quasi al capolinea. Con il prossimo capitolo si conclude questa piccola storia…. Dovrei riuscire a pubblicarlo in un paio di giorni.
Ringrazio di tutto cuore chiunque abbia speso un briciolo del suo tempo per leggere queste mie righe.  : )
A presto con l’ultimo capitolo! 
 

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Capitolo 20
*** Io e te ... ieri e oggi. Sempre ***


20. IO E TE ….. IERI E OGGI.  SEMPRE
 
Davanti alla cioccolata calda ho riflettuto: ho piantato Alberto perché non riesco a dimenticare Fabio… Forse dovrei cercare di riavvicinarmi a lui… Ma non so come….  Dopo quello che è successo chissà se avrà ancora voglia di vedermi… Devo indagare e poi decidere come muovermi. Se davvero non mi vuole più tra i piedi, deve dirmelo lui. In faccia. Ed io voglio giocare tutte le mie ultime carte per riaverlo, anche se solo come amico…..
Sono quasi le 18:00. Forse è il caso di tornare a casa. I miei genitori potrebbero preoccuparsi…
Esco dal bar. Il cielo è scuro e ben coperto di nubi. Ha quasi smesso di nevicare, c’è solo qualche fiocco di neve sospeso a volteggiare nell’aria gelida.
Mi incammino verso casa… Devo fare attenzione a dove metto i piedi! Rischio di finire a gambe all’aria!!! La fontana in piazza non è completamente ghiacciata, ma è bellissima….. L’acqua scorre lentamente uscendo da sculture di ghiaccio…  Detesto il freddo, ma devo riconoscere che ha il suo fascino!
“Guarda un po’ chi si vede in giro….”
Questa voce….. Non posso non riconoscerla…. E’ lui!!! Sta dicendo a me…. “..Ciao….” Fabio mi sta rivolgendo la parola dopo tanto tempo!!!! Non credevo di doverlo affrontare così alla svelta!
“Da quando ti sei fatta il ragazzo letterato ci vuole l’appuntamento per incontrarti.”
Acida e menefreghista!! Devo essere acida e menefreghista!!! ..... Facile a dirsi…. “E allora? Non dovrebbe dispiacerti più di tanto.” Mamma mia com’è bello…. Ha l’impermeabile nero che mi manda fuori di testa…. qualche fiocco di neve fra i capelli…. E la luce fioca del lampione gli sta conferendo un’aria particolarmente magica….
“Veramente un po’ si.” Fa una pausa. “Come vanno le cose fra di voi?”
“Perché dovrei raccontarlo proprio a te?”
“Credo di avere il diritto di saperlo.”
“Ah si? E chi sei? Mio padre?”
“Hai già dimenticato tutto quello che è accaduto fra di noi?”
E come potrei? “Dove vuoi arrivare?”
“Bianca, sono guarito finalmente. Ora sono libero da tutte le paure ed i timori che avevo dentro di me.”
“Bene, mi fa piacere. E sono felice che tu ci sia riuscito senza di me. Avevi ragione a non volermi più fra i piedi.” Lo guardo. Sento di aver voglia di piangere, ma non voglio dargli la soddisfazione di vedermi in lacrime per causa sua. Però…. Se mi dice che non vuole più vedermi…..
“E’ stato un errore…. Ti chiedo scusa.” Mi porge un bocciolo di rosa….
“Cosa…?” Questa poi!!!!
“Nel linguaggio dei fiori la rosa rossa significa amore…. E’ quello che ho sempre provato per te, ma non riuscivo ad accettarlo. Io per primo. Ora sono tornato quello di un tempo e….”
“Basta, ti prego! Ho già sofferto abbastanza per te! Non voglio riconoscenza, né comprensione!”
“Non è ciò che intendo! Bianca, io sono innamorato di te! Voglio stare con te! Per tutto il resto della mia vita!!! Lascia l’altro, ti prego!!!”
Non credo alle mie orecchie….. Sarà vero? Sarà solo perché mi ha vista con Alberto?!
“L’altra volta… in montagna… quando ci siamo scambiati il nostro primo bacio… io… ho avuto paura.” Ho l’impressione che faccia un fatica immensa a dirmi quelle cose. “Avevo capito cosa mi stavi chiedendo e mi sono spaventato: non ero nelle condizioni di darti ciò che volevi.. anche se io per primo non desideravo altro….. Già allora ti volevo, ma non ci riuscivo…..”
Lo guardo negli occhi: riconosco quella luce sincera….. “Con Alberto ho troncato oggi. E se proprio lo vuoi sapere non c’è mai stato nulla… Solo una semplice amicizia.”
“L’hai mai baciato?”
“Per Capodanno.”
“E come è stato?”
Non rispondo….
Si avvicina a me, prende la mia testa fra le mani e mi bacia…… Ed io non ce la faccio più! Mi abbandono completamente a lui…. La dolcezza delle sue labbra, il morbido tocco della sua lingua, le sue carezze, il suo respiro sempre più affannoso…. Quanto mi è mancato tutto questo…!  Ci stacchiamo…. Ho gli occhi gonfi di lacrime… Non so perché sto piangendo, ma mi stringo forte a lui e scoppio in lacrime. 
Anche la sua voce lascia trasparire una gran voglia di piangere… “Ora sono un ragazzo nuovo. Ho superato tutte le mie paure… E se ci sono riuscito, è solo perché non volevo perderti…”
Sento che mi stringe ancora più forte…. Ci guardiamo in viso… Finalmente riesco a sorridergli… da quanto tempo non lo facevo…
“Fabio… io non ti ho mai dimenticato… neanche per un istante…. Non so cosa mi sia preso quella sera…ma so di aver sbagliato…”
Scuote la testa. “Non hai sbagliato…. . Dentro di me c’era già qualcosa di profondo verso di te e tu l’avevi capito..… Ma ne ero spaventato….”  Mi bacia di nuovo. “Ora però è tutto passato. Davanti a noi vedo una vita insieme:  voglio averti vicina in ogni momento… la mattina quando mi sveglio, quando esco di casa, quando studio, quando vado a letto, quando rido e quando piango…. sempre….”
 
Sarà così, ne sono certa…
 
Io e lui ora siamo una cosa sola.
 
E lo saremo per sempre.
 
 
 
EPILOGO
 
10 gennaio 2013
 
Ehilà, gente! Come va? Ne sono passati di anni da allora! E quante ne sono successe!!
I nostri adorati Take That si sono sciolti nel febbraio 1996, facendo precipitare nella disperazione migliaia di fans… I mondiali di calcio li abbiamo vinti sul serio nel 2006, in quella magica notte del 9 luglio a Berlino… Internet è esploso totalmente rendendo ogni angolo del pianeta raggiungibile con un click ed il diffondersi dei telefoni cellulari ha mandato in pensione le care vecchie cabine telefoniche… E non solo quelle! Oggi con i telefonini si po’ fare veramente di tutto!
Per quel che riguarda noi, beh, siamo cresciuti, qualcuno ha realizzato i propri sogni, qualcuno no…. Ma una cosa ci è rimasta dentro: quei ragazzini che sono cresciuti all’ombra del campanile del nostro piccolo mondo sono rimasti tali. Ed è ciò che ci permette di stare sereni, nonostante il periodo in cui viviamo oggi lo sia molto meno.
Che fine abbiamo fatto?
Andrea è riuscito nel suo intento: vive negli USA, a New York e lavora come corrispondente dall’estero per un noto settimanale. Ci sentiamo spesso tramite social network…
Saverio si è laureato un paio di anni fa…Convive stabilmente con Jessica, anche lei laureata in lettere ed entrambi alle prese con il dramma del precariato.
Elisa ha trovato il suo principe azzurro: ricordate Alberto, Mr. Divina Commedia? Si sono sposati lo scorso luglio!!!!
Nicoletta ha seguito le orme di sua madre… Durante una vacanza ha conosciuto Yan ed ora vive in Olanda con lui…. Siamo rimasti in contatto con lei sempre tramite social network.
Fabrizio aveva iniziato a giocare a calcio ad un discreto livello, ma a causa di un brutto infortunio ha dovuto lasciare…. Si è dedicato al settore giovanile della locale squadra ed oggi è un apprezzatissimo allenatore! Anche lui convive…. Sapete con chi? Con mia sorella Laura!!!
Annalisa continua a lavorare nella serra di famiglia…. Si sta riprendendo dopo la fine della sua relazione con  Alessandro…. L’ha piantata dopo quasi 6 anni per una ballerina straniera… non ricordo di quale paese….
Luca lavora in uno studio di progettazione, ha dovuto dimezzare i suoi impegni come DJ tre anni fa quando è diventato papà di Francesco! Pochi mesi dopo si è sposato con Michela.
La madre di Fabio dopo il divorzio, è convolata a nozze con il maresciallo Mineo. Il padre di Fabio invece è rimasto a piedi: dopo cinque anni, la segretaria se n’è andata con un politico locale…
E io? Beh, sono seduta sulla mia poltrona, nella mia nuova casa ed accarezzo il mio pancione… Dentro c’è Sara, che fra qualche settimana finalmente potrò guardare in faccia….
Chi è il padre di Sara? E’ ovvio: Fabio!!!!!
 
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Bene, termina qui la storia di Fabio e Bianca. Con un piccolo tuffo nel presente!
Non sono particolarmente soddisfatta di quanto ho scritto, ma è sbagliando che s’impara e che ci si può migliorare! Ho voluto comunque concluderla perché non amo lasciare le cose a metà e poi principalmente per non deludere chi l’ha seguita fin dall’inizio!  ;  )
Sono comunque pronta ad accettare qualsiasi vostra critica!! Se volete, è ovvio!  ;  )
 
Grazie a tutti!
Alla prossima!
 
La Luna Nera  
 

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