Apparenza

di shizuka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ACT. 1 ***
Capitolo 2: *** ACT 2 ***
Capitolo 3: *** ACT 3 ***
Capitolo 4: *** ACT:4 ***
Capitolo 5: *** ACT. 5 ***
Capitolo 6: *** ACT.6 ***
Capitolo 7: *** ACT. 7 ***
Capitolo 8: *** ACT.8 ***



Capitolo 1
*** ACT. 1 ***


APPARENZA

 

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG

Hola gente…sono tornata!!! cosa dire? Bè che questa non è una solita Ranma/Akane anzi…loro due saranno solo di "contorno" questa storia è incentrata su Nabiki. Non so a quanti potrebbe piacere una storia incentrata solo su di lei…fatto sta che questo personaggio mi ha sempre affascinato per la sua apparente mancanza di sentimenti e mi sono sempre chiesta se questa non fosse solo una maschera…

Quindi non sarà una ff movimentata ma non mancheranno i colpi di scena…pero che i personaggi di Nabiki e Kuno non risultino troppo OOC…

….buona lettura

ACT. 1.1 una mattina come tante altre

In un grande prato di fiori viola una bambina corre felice ammirando la bellezza del panorama, la madre poco più in là la segue con lo sguardo.

< mamma…mamma…ho una cosa per te! >

La donna che le sta poco più in là sorride.

< vieni piccola Nabiki…portala alla tua mamma >

La bambina, felicissima, corre incontro alla madre che l’attende a braccia aperte. È felice.

Nabiki corre…ma non riesce a raggiungerla…eppure è così vicina.

< mamma…mamma...aspettami >

la mamma continua a sorridere e si allontana ancora.

La bambina corre, deve assolutamente dare il suo regalo alla madre…ma un sasso la fa inciampare e lei cade sbucciandosi il ginocchio. La donna scompare improvvisamente, come tutto il paesaggio intorno a lei, risucchiato da un enorme buco nero.

Nabiki si ritrova sola nell’oscurità. Ha paura, poi improvvisamente si ritrova adulta.

Una schiera di persone vestite di nero le passano di fianco. Per ultimi passano un uomo e le sue tre figlie. La più piccola piange disperata. La sorella più grande l’abbraccia

< dai Akane…la mamma ci proteggerà…> le sussurra dolcemente e lei per un momento sembra calmarsi .

Un’altra bambina cammina silenziosa al suo fianco. Ha un viso triste, ma sul suo volto nemmeno una lacrima.

Nabiki si svegliò. Il sole, appena sorto, filtrava pallido tra le fessure della sua persiana e illuminava debolmente la sua stanza.

La ragazza si alzò e con noncuranza stiracchiò le braccia ripensando al sogno. Quei ricordi erano inaspettatamente ritornati a galla…e la turbavano. Non voleva ricordare la morte di sua madre, l’evento più doloroso della sua vita che aveva cercato faticosamente di dimenticare e ora, come se niente fosse, era ritornato, lancinante come non mai.

Si tolse il pigiama davanti allo specchio e indossò un paio di pantaloni marroni attillati e una felpa larga che nascondeva le sue prorompenti forme.

Oggi era un giorno speciale per qualsiasi studente…ma non per lei. Non ci trovava niente di speciale nella gita scolastica invernale. Quel giorno non avrebbe potuto "lavorare" in pace…(infatti l’uscita era riservata solo alle classi seconde) e il suo obiettivo preferito non sarebbe stato in circolazione per quarantotto ore. Già la sua coppia preferita…ovvero Ranma e Akane. Ultimamente di materiale da vendere ce n’era stato parecchio. Dopo il matrimonio fallito il loro rapporto era sensibilmente cambiato, non forse agli occhi degli altri ma a quelli attenti di Nabiki la cosa non era certo sfuggita. Doveva essere successo qualcosa e la ragazza non faticava ad immaginare cosa. Una dichiarazione per esempio, data la quantità di foto "rubate" alla loro intimità, baci, carezze, abbracci, niente era sfuggito all’occhio vigile di Nabiki che avrebbe usato quel materiale per estorcere più denaro possibile ai due timidi fidanzati. Poco le importava se questo veniva chiamato ricatto. Prese il set di istantanee vicino allo zaino e se le mise velocemente in tasca. Ritraevano Akane intenta a provarsi gli abiti davanti allo specchio. Nabiki si chiese se una ragazza innamorata diventasse più bella…in quegli ultimi mesi Akane era radiosa e i suoi ammiratori avrebbero sborsato qualunque cifra per avere le sue foto. Poco male, almeno in quei giorni avrebbe guadagnato abbastanza da rimediare alla perdita.

Guardò lo zaino davanti a lei. Si prospettavano giorni noiosi.

ACT. 1.2 go go monte Fuji

La seconda delle sorelle Tendo scese lentamente le scale e si avviò verso la sala da pranzo da cui veniva un brusio di voci inconfondibile. Ranma e Akane litigavano di nuovo e dato che i due ultimamente erano molto intimi, il motivo poteva essere uno solo, Akane aveva…

< dai Akane non li voglio!!! Sono ancora troppo giovane per morire!!! >

< cosa??1 ma io ci ho messo tutta la notte per cucinarli!!! >

Nabiki uscì quatta quatta dalla grande casa, se la sua sorellina aveva cucinato non era il caso di rimanere in circolazione. Povero Ranma…che cose strane faceva fare l’amore…

----- ----- ------

Una serie di cinque pullman erano parcheggiati davanti al liceo Furinkan, pronti ad accogliere i numerosi studenti ansiosi di uscire dalle mura scolastiche.

Nabiki per niente esaltata a quell’idea si diresse lentamente in direzione del veicolo assegnato alla sua classe e con altrettanta calma ci salì e si sedette in ultima fila. Le sue compagne si erano già divise in gruppi e lei, come sempre ne era rimasta fuori. Ma la cosa, apparentemente, non le dispiaceva. Avrebbe avuto tempo per pensare.

Il preside, sfortunatamente, ebbe la malaugurata idea di diventare l’accompagnatore della classe del figlio. Quindi con non chalance si impadronì del microfono del pullman.

< hello!!!!! miei cari studenti !!!!!! qui è il vostro preside preferito che vi parla!!!! In questa gita ce la spasseremo e appena arrivati in albergo io personalmente vi assegnerò le stanze. >

Gli studenti si guardano con uno sguardo misto tra il divertito e lo spaventato. Il preside non era nuovo per le sue geniali trovate e tutti erano preoccupati su cosa potesse succedere in quei due giorni.

Nabiki non si scompose più di tanto, dopo tutto quello che accadeva a casa Tendo era impossibile meravigliarsi; così annoiata riprese il filo dei suoi pensieri. Dove era arrivata…? Ah sì ! ovviamente Ranma e Akane. Dove preparare un piano geniale per filmare il grande passo dei due. Dopo i baci sempre più bollenti dei due era chiaro che cosa sarebbe successo dopo. E lei non doveva assolutamente perderselo!

Bruscamente una vocina gentile interruppe i suoi pensieri.

< scusa…è libero? > chiese una ragazza mora con gli occhi verdi indicando il posto vuoto accanto alla seconda delle sorelle Tendo

Nabiki non la degnò di uno sguardo, ma leggermente infastidita annuì. Così la giovane in silenzio si sedette.

ACT. 1.3 una nuova studentessa

Il preside aveva allegramente cominciato a fare l’appello. Gli alunni galvanizzati dalla prossima partenza rispondevano con foga

< Aida > < presente!!!! >

< Maruoka > < presente! >

< Kuno > < qua > rispose poco convinto il ragazzo, per niente contento che il padre si fosse aggiunto alla compagnia

< su su ragazzo!!! Un po’ di allegria non stiamo mica andando a un funerale >

non vedendo reazioni apparenti da parte del figlio continuò.

< Kashino > tutti si girarono non conoscendo quel cognome. La ragazza a fianco di Nabiki si alzò e con un leggero inchino si presentò

< piacere mi chiamo Hana Kashino e sono originaria di Kyoto > i ragazzi la osservarono stupiti. Era davvero una bella ragazza. Capelli neri e lunghi, occhi verdi e una figura esile ma aggraziata.

Solo a quel punto Nabiki la degnò di un’occhiata. Dunque era nuova. Però aveva un viso noto, le ricordava qualcuno ma non sapeva chi. Decise di lasciare perdere, non era abituata a dare retta alle sensazioni.

< dunque sei nuova > esordì

la ragazza sorrise gentilmente e annuì.

< già sono arrivata qui da poco e non conosco il liceo Furinkan….>

< Tendo >

< presente > rispose distrattamente la ragazza

< mi chiamo Nabiki Tendo, piacere. Non ti preoccupare…qui ci si diverte…> soggiunse sorridendo maliziosa, in quel modo che di solito intimoriva le persone. Ma Hana non si scompose e ricambiò sorridendo a sua volta.

Nabiki rimase piuttosto sorpresa dalla sua reazione. La ragazza sembrava molto ingenua, cosa che sicuramente le sarebbe potuta tornare utile.

Intanto alcuni compagni di classe seduti vicino ad un Kuno_di_ pessimo_ umore, commentavano la scena alle loro spalle.

< hai visto? > chiese uno al suo compagno. Questo annuì.

< già, quella Kashino, la nuova, parla con la regina di ghiaccio! >

< sembra incredibile…tu che dici Kuno?? Quella non resisterà neanche mezz’ora >

Kuno si girò e guardò la scena con aria indecifrabile. Nabiki Tendo…una ragazza molto strana.

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Capitolo 2
*** ACT 2 ***


Titolo: Ai

Titolo: Apparenze

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 13

Genere: sentimentale/ romantico

ACT 2.1 forse un’amicizia?

L’arrivo ad un rifugio situato a circa metà del monte Fuji, era previsto per le due di pomeriggio e i pullman con le comitive non tardarono ad arrivare.

Tutti scesero ordinatamente dai mezzi e si ritrovarono nell’atrio di una baita molto grande per l’assegnazione delle camere. Un brusio generale riempiva il luogo. Alcuni studenti soprattutto, stavano parlottando a proposito di una nuova arrivata e di Nabiki Tendo, sorella della celebre Akane Tendo.

< hai visto? È da non credere…> disse un ragazzo moro al suo amico

< già! Quella ragazza ha parlato per tutto il viaggio con Tendo!!! >

< secondo me…ora dobbiamo recuperarla…> ribadì maliziosamente un altro dirigendosi in direzione delle due ragazze che stavano animatamente discutendo.

Nabiki ascoltava Hana e annuiva convinta. Lei gli stava raccontando della sua passione per il commercio, adorava vendere qualsiasi tipo di oggetto e questo nella mente contorta della sua ascoltatrice era già andato ad alimentare il possibile piano di sfruttamento dell’ingenua Kashino.

All’improvviso la loro discussione fu interrotta da alcuni ragazzi.

< ciao…tu sei Kashino giusto? > la ragazza annuì, mentre Nabiki gli rivolgeva uno dei suoi magnifici sguardi di ghiaccio.

< potresti venire un attimo con noi? >

la ragazza non capendo guardò la compagna, senza ottenere nessuna risposta.

< mi dispiace ma vorrei trattenermi ancora qui con Nabiki - san che è così simpatica… >

I ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli e per un momento si guardarono indecisi sul da farsi. Poi lasciarono perdere e con un saluto se ne andarono.

< quella non deve avere tutte le rotelle a posto…> concluse uno, rassegnato.

Nabiki soddisfatta riprese la conversazione. Quella ragazza era davvero molto simpatica, ma la sua maschera non si sarebbe infranta di certo per così poco…ci voleva ben altro che una ragazza ingenua e di buon cuore anche solo per scalfirla.

" farò un sacco di soldi " pensò la ragazza divertita.

ACT. 2.2 il preside colpisce ancora…

< ah-em prova prova > il preside prese il microfono pronto ad annunciare a tutti gli studenti le sue decisioni.

< dunque miei amati studenti, today l’assegnazione delle camere sarà mista, you understand ??! in questo cartellone sono appese le divisioni!!!! C’mon studenti venite a vederle!!!!! >

Gli alunni si guardarono terrorizzati, cosa intendeva il preside per "misti" ? la risposta fu presto chiara, il preside per fare prima, aveva messo ragazzi e ragazze in una stessa camera. Le ragazze si scandalizzarono…dormire con i maschi??? La prospettiva non le allettava, anche Nabiki si stupì un po’ nel vedere con chi era in camera: Hana Kashino e Tatewaki Kuno.

Tutto tornava a favore dell’avida ragazza. Kuno indubbiamente era il suo miglior cliente e Hana…la motrice di un piano diabolico. Sorrise soddisfatta, forse, alla fine non sarebbe stato così noioso.

ACT. 2.3 soldi, soldi e ancora soldi!!!

< bene miei studenti….avviatevi nelle camere!!! Tonight ci ritroveremo qui per ammirare le stars!!!! > concluse il preside con aria beffarda, aveva ben altri piani per i suoi " amati " alunni…

Nabiki squadrò il signor Kuno con aria interrogativa, sì figuriamoci, ammirare le stelle! Conoscendolo come minimo gli avrebbe fatto fare una caccia la tesoro in mezzo alla bufera…con la scusa di " era una cosa eccitante" !!!!

Ma Hana la stava già tirando per una manica, ansiosa di vedere la loro camera.

< vieni Nabiki – san!!!! Sono curiosa di vedere la nostra stanza!! Ma…tu conosci quel ragazzo che dormirà con noi? > chiese un po’ preoccupata

< certo, è il mio miglior cliente! Ma devi stare attenta ha un debole per le ragazze carine! >

< quindi ha un debole anche per te? >

Nabiki quasi si strozzò a sentire queste parole, Kuno che faceva la corte a lei?? Impensabile, per fortuna…

< no, lui è innamorato di mia sorella >

In quel momento il tuono blu del liceo Furinkan apparve in tutta la sua maestosità davanti alle due ragazze.

< buongiorno Nabiki Tendo, purtroppo siamo costretti a dividere la stanza, ma sono sicuro che tu saprai propormi delle occasioni imperdibili ...>

< stanne certo…> ribadì maliziosa lei

< oh… ma cosa vedono i miei occhi? Una dolce stellina illumina di nuovo il mio firmamento!! Piacere io sono Tatewaki ‘ aristocrat’ Kuno…per servirti >

Nabiki roteò gli occhi spazientita…chissà che adesso non ci fosse una terza ragazza oltre Akane e la ragazza con il codino. Per tutta risposta Hana arrossì violentemente…certo che quella ragazza era proprio strana…

< p piacere mio mi chiamo Hana Kashino >

< allora andiamo?? >

< ma come sei scortese Nabiki Tendo!! Mi stavo presentando a questa dolce fanciulla…>

< rimanda a dopo queste smancerie che qui il mio zaino pesa!! Hana-chan andiamo!! >

< arrivo > rispose Kashino correndo velocemente verso la compagna. A Kuno non rimase altro che seguirle.

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La loro stanza era al terzo piano dopo una serie di lunghi corridoi. Posizionata proprio in fondo all’albergo in un posto isolato.

Nabiki sbuffò, proprio la camera più isolata di tutto lo chalet dovevano darle? Di malavoglia aprì la porta e…era meravigliosa! Tre letti con delle lenzuola e una coperta riempivano la stanza e poi in un angolo un bagno con una grande vasca. Era molto grande e spaziosa. Poi in fondo c’era un’enorme vetrata da cui si godeva una meravigliosa vista della montagna innevata. Altro sì che camera quella era una suite e la seconda delle sorelle Tendo non poté soffocare un WOW

stupito.

< ah…se fossi qui con Akane Tendo o la ragazza con il codino…> sospirò Kuno entrando

< ma è una reggia!!!!! > esclamò sorpresa Hana

Nabiki posò il suo zaino sopra quello che sarebbe diventato il suo letto.

< mi chiedo cos’avrà in mente il preside…>

< tsk!! Quel matto!! Niente di buono sicuramente!! > concluse stizzito Kuno

< a proposito Kuno > disse maliziosa Nabiki estraendo le foto dalla tasca < non vorrai mica perderti l’anteprima…> e le mostrò al ragazzo che se ne uscì con un "ohhhh…" di immensa ammirazione

< luce dei miei occhi, splendore del mio firmamento, luna nelle notti scure… > Kuno rimase ancora un po’ ad ammirare le splendide curve di Akane sotto lo sguardo stupito di Hana, non abituata a questo genere di scene.

Dopo un po’ Nabiki si spazientì

< te le vendo tutte per la modica cifra di diecimila yen!!>

< eh sia!!! Andranno ad aggiungere la mia già preziosa collezione >

solo in quel momento Nabiki, si accorse, guardandolo che non indossava il solito classico kimono blu, ma bensì dei normali jeans con una maglia attillata che metteva in risalto i suoi muscoli. Davvero niente male pensò Nabiki mentre lui si spostava un ciuffo dalla fronte.

< allora, tuono blu, come mai senza " divisa"? > lo provocò lei, come sempre maliziosa

< tutta colpa di mio padre!!! Dice che avrei gelato con il solito kimono! Io mi sono ribellato e per tuta risposta mi sono ritrovato legato e imbavagliato nel pullman, con l’aiuto della mia adorata sorellina!!! >

Le ragazze risero divertite, il preside era proprio incorreggibile!!!

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.

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Capitolo 3
*** ACT 3 ***


Titolo: Ai

APPARENZA

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 13

Genere: sentimentale/ romantico

ACT. 3.1 un piano che prende forma

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. Ma prima che chiunque potesse rispondere, il cellulare di Hana cominciò a squillare e lei in tutta fretta uscì dalla stanza, seguita da un Kuno trotterellante che già sbavava per lei.

< avanti >

Alcuni compagni di classe, intimoriti, entrarono nella stanza. Nabiki sorrise, enigmatica e maliziosa. Sapeva già esattamente quello che i ragazzi volevano.

< ah – em ci chiedevamo se tu, Tendo, potevi venderci qualche informazione riguardo a Kashino > iniziò titubante uno

< ma certo > rispose lei con voce suadente

< per cinquemila yen >

I ragazzi annuirono e cominciarono a chiedere quello che volevano sapere.

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Intanto in corridoio Hana parlava al telefono con un misterioso interlocutore.

< sì, certo…tutto procede secondo i piani…no, certo che no…>

Kuno stava per raggiungerla quando sentì queste parole e si bloccò in ascolto.

< va bene, ci sentiamo > concluse lei e posò il ricevitore, sul suo viso un sorriso diabolico.

Il ragazzo la osservò un attimo, poi come se niente fosse saltò fuori e andò ad abbracciarla.

< oh mia dolcissima Hana Kashino, stavo già sentendo la tua mancanza!!! >

Inaspettatamente lei non si sottrasse e lo abbracciò, poi con un movimento rapido premette le sue labbra contro quelle del ragazzo. Kuno rimase lì pietrificato, mentre lei ritornava in camera, lo sguardo del ragazzo, per un momento, divenne duro come la pietra, ma poi riacquistò la sua espressione e la seguì.

I ragazzi di prima si stavano congedando con un piccolo inchino. Così quando i due inquilini di Nabiki rientrarono nella loro stanza la trovarono che contava le banconote da mille yen.

< ohh….> esclamò con grande ammirazione Hana < ma tu Nabiki – san sei… sei… veramente un genio!!!!! >

< modestamente, nessuno è più abile di me a ricavare profitto da qualunque cosa > concluse lei con orgoglio

< HELLO MY STUDENTS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ ORA!!!!!! LE STARS CI ASPETTANO!!!! > la voce del preside rimbombò in tutta la stanza attraverso un ricevitore attaccato alla parete.

I tre sospirarono, l’ora del giudizio era infine giunta.

ACT. 3.2 sotto i raggi della luna

" un buon guadagno non c’è che dire" pensò Nabiki avviandosi nella grande terrazza da cui in teoria avrebbero dovuto studiare il cielo. La ragazza non era affatto convinta delle intenzioni del preside, e a ben vedere, ne aveva perfettamente ragione.

< allora ragazzi!!! > cominciò il preside in tenuta hawaiana (ma non gela? N.d.A. ) < vedete queste chiavi???? Sono le vostre!!! E senza di queste non entrerete nelle vostre stanze >

un < ohh no > generale si levò dagli studenti. Chissà ora cosa avrebbe inventato il signor Kuno…. gli alunni prevedendo un disastro imminente si piombarono sopra il preside, sopraffandolo, per riprendersi quello che di diritto gli apparteneva.

Anche i nostri tre amici se ne ritornarono nella loro stanza, stanchi per il lungo viaggio.

In camera, Nabiki tolse un bel pigiama azzurro in pile dal suo zaino. L’unica cosa che in quel momento voleva, era farsi una bella dormita. Hana di tutta risposta andò a farsi un bagno rilassante, lasciando i due giovani da soli.

Kuno si sedette sul letto incrociando le gambe, in una posizione tipica del kendo.

Nabiki decise di spogliarsi, non curante del ragazzo che le dava le spalle. Si tolse la felpa languidamente e poi si slacciò i pantaloni. Lo sguardo di Kuno non poté fare a meno che scendere con i pantaloni della ragazza.

Non aveva mai considerato la seconda delle sorelle Tendo "una donna", ma indubbiamente madre natura non si era scordata di lei. Un bel corpo davvero, e forse, niente da invidiare né ad Akane né alla ragazza con il codino.

La ragazza si rivestì in fretta e si mise sotto le coperte, mentre anche Hana e il ragazzo la imitavano. Due minuti dopo il buio e il silenzio invasero la stanza.

… …. …

< Nabiki… Nabiki ?! svegliati!!!! > la voce proveniva da lontano, dall’interno di una grotta che le stava di fronte

< chi è ? chi è che mi chiama?? > rispose lei titubante, inoltrandosi nel profondo antro.

Le pareti umide, all’interno, gocciolavano. Nabiki si avvicinò per vedere cos’era quel liquido scuro. Lo toccò. Sangue. Le sue mani erano sporche di sangue. Disteso poco più in là c’era il corpo di una donna. La ragazza si avvicinò per vedere chi era. Scorse sua madre, distesa a terra insanguinata ed esanime.

< no…NOOOOOOOOOOOOO MAMMA TI PREGO, NON LASCIARMI!!!!!!!!!!!!! > urlò disperata scuotendo quel corpo. Ma la terra sotto di lei si aprì e lei sprofondò nell’oscurità….

< AHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!! >

Nabiki si ritrovò seduta sul letto con il volto imperlato di sudore. Di nuovo sua madre…e ora era pure un incubo! Meno male che non aveva urlato, altrimenti tutti si sarebbero svegliati e lei non avrebbe saputo dare una spiegazione convincente e… addio reputazione.

Si alzò dal letto, ancora impaurita e guardò oltre la finestra. Fuori la luna rischiarava la notte con la sua pallida luce e la neve scendeva lenta. Una lacrima, solitaria, scese sul suo viso.

Intanto Kuno si era svegliato e aveva visto alla finestra una bella ragazza illuminata parzialmente dalla luna.

" ma chi è? " si chiese, ancora assonnato. Poi la riconobbe. Nabiki Tendo. Ma quello che vide dopo, risvegliò qualcosa nel suo cuore. Sul viso della ragazza qualcosa luccicava. Sembrava…una lacrima. No…impossibile, la regina di ghiaccio che piangeva? Sicuramente tutto quello era un sogno.

Si alzò e mise una mano sulla spalla della ragazza. Questa si voltò e riacquistò la sua solita maschera impenetrabile.

< cos’hai Kuno? Forse la mancanza di mia sorella si fa sentire anche di notte? > lo stuzzicò lei

< tu piuttosto…cosa ci fai a quest’ora in piedi? >

< non sono cose che ti riguardano…> rispose freddamente, tornandosene a dormire.

Il ragazzo la guardò.

" Nabiki Tendo….il tuo cuore dov’è? "

ACT. 3.3 insospettabilmente droga

La mattinata per le classi seconde passò in fretta, quel matto del preside si era vendicato della serata precedente facendo fare una staffetta in mezzo alla neve fresca a tutti gli alunni, e questi, evidentemente, non avevano potuto sottrarsi.

Nabiki era a dir poco sfinita, e non la smetteva di maledicere il preside e i suoi strani modi. In più non succedeva niente di eccitante senza Ranma e la sua combriccola….non aveva nessun combattimento su cui far scommettere e inoltre non aveva più materiale da vendere. Era proprio il colmo e lei non vedeva l’ora di tornarsene a casa. Dopo cena tutti se ne tornarono nelle stanze letteralmente distrutti. Ma all’insaputa dei professori, qualcuno aveva organizzato una festa….

< Nabiki – san > entrò urlando Hana, con in volto dipinta un espressione decisamente felice

< per favore…Hana…ho un mal di testa terribile! >la ragazza infatti era stesa sul letto in preda ad una terribile emicrania.

< dai…ti prego hanno organizzato una splendida festa in una stanza di sotto ci sarà da divertirsi!!!!! Dai…Kuno è già di sotto!!!!! > esclamò impaziente la giovane, con l’aria di chi non sta più nella pelle.

< va bene…vengo > si arrese lei

In una stanza moltissimi ragazzi, c’erano anche Kuno e i suoi amici , si erano radunati per bere sakè e giocare a carte. Nabiki entrò disgustata, di certo quello non era l’ambiente adatto a lei. Hana invece, pareva trovarsi a suo agio e correva di qua e di là per fare nuove amicizie.

La seconda delle sorelle Tendo si sedette in un angolo a pensare. Ultimamente non faceva che quello, oltre ben inteso a fare un po’ di soldi nei modi più svariati. Ieri notte, aveva decisamente rischiato grosso…non poteva permettere a nessuno di scoprire cosa c’era sotto la maschera di una ragazza apparentemente priva di scrupoli e di sentimenti. In fondo, nemmeno lei sapeva bene cosa c’era sotto…quel suo atteggiamento risaliva da…bè dalla morte di sua madre. Sua madre…il solo ricordo le provocava le lacrime agli occhi, e come se non bastasse, era pure il suo sogno, o meglio incubo ricorrente.

Ma perché proprio ora ? si chiese, ora che aveva una fama, tutti (o quasi) la temevano, faceva un sacco di soldi…non aveva bisogno di nient’altro…

Hana dall’altra parte della stanza la osservava con sguardo serio. Guardò il suo orologio, erano le dieci, poi prese un bicchiere e ci versò un po’ di tè oolong insieme ad una strana polverina bianca e lo portò alla sua compagna di stanza.

< Nabiki – san ti ho portato qualcosa da bere…>

< grazie > rispose lei, bevendoselo tutto in un sorso.

La ragazza mora si allontanò senza aggiungere altro e Nabiki si sentì improvvisamente strana…le girava la testa. Alzò lo sguardo come per cercare qualcuno ma tutte le persone sembravano così lontane…si alzò in piedi barcollando…la superficie su cui si trovava sembrava una zattera in mezzo al mare, e cercò disperatamente di uscire dalla stanza. Nessuno si accorse di niente.

In corridoio la ragazza camminava per cercare di tornare in camera sua. C’era qualcosa che non quadrava…in un attimo di lucidità ripensò al tè che le aveva portato Hana…possibile che…? Com’era stata ingenua, di certo i nemici non le mancavano…si maledisse e sperò che nessuno la trovasse in quello stato. Preferiva di gran lunga morire da sola…ma al diavolo la fama e l’orgoglio, aveva paura, dannatamente paura di rimanere da sola…

< mamma…> sussurrò debolmente e poi si accasciò al suolo priva di sensi.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** ACT:4 ***


APPARENZA

APPARENZA

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 15

Genere: sentimentale/ romantico

ACT.4.1 paura

< allora Kuno, ti sei definitivamente arreso? A quanto pare Saotome si è dichiarato ad Akane Tendo.. > esclamò un ragazzo mentre beveva allegramente il sakè.

< Mai!!! Non lascerò la dolcissima Akane Tendo nelle mani di un’artista marziale da due soldi…> replicò deciso il "tuono blu."

Poi si guardò in torno…tutti bevevano e sembravano divertirsi…

Cercò le sue compagne di stanza, era sicuro di averle viste per un attimo. Infatti Hana stava ridendo con alcune ragazze dell’ultima sezione e Nabiki…non c’era.

Un brivido corse giù, veloce, per la schiena di Kuno…ed ebbe la sensazione che qualcosa di veramente terribile sarebbe successo di lì a poco.

Si alzò di scatto e uscì dalla stanza. Il corridoio era nella penombra silenzioso…si guardò in torno per cercare una scusa con cui calmarsi, ma pochi passi più in là, Nabiki era riversa al suolo.

< oh…Kami – sama…> riuscì solo a dire. Si chinò e si accorse che la ragazza era scossa da un leggero tremito. Sembrava quasi che…no…non era possibile… drogata. Questo pensiero gli provocò un indefinibile sensazione di terrore. Così strana e imprevedibile che pure lui ne fu sorpreso. Non ne sapeva molto di droga e cose di quel genere, ma ne conosceva l’effettiva pericolosità e l’ideogramma della morte attraversò i suoi pensieri.

Chi poteva aver fatto una cosa del genere…? Certo Nabiki non godeva di molta simpatia nella scuola, ma da qui a drogarla…un senso di impotenza misto ad una grande rabbia lo invase.

La raccolse da terra e la prese tra le sue grandi braccia dirigendosi di corsa nella stanza adibita ad aula insegnanti…era a dir poco furioso.

Spalancò la porta. Gli insegnanti stavano brindando capitanati dal preside che stava ballando il limbo (siamo sicuri di non essere in Kodocha? N.d.A. )

< PAPA’!!!!! MA SI PUO’ SAPERE COSA DIAVOLO STATE FACENDO???? E LA SORVEGLIANZA??? NABIKI TENDO E’ STATA DROGATA E VOI STATE QUI A BALLARE IL LIMBO????? > urlò un Kuno irriconoscibile e visibilmente fuori di sé. Nessuno l’aveva mai visto in quelle condizioni, anche nelle situazioni più strane, non aveva mai perso il controllo ed ora era lì sconvolto, con una ragazza tra le braccia.

Il preside per l’unica volta nella sua vita divenne serio

< figliolo prendo una macchina e andiamo in ospedale >

ACT. 4.2 effetti collaterali

L’ospedale, per fortuna, distava solo pochi minuti in macchina dal rifugio e i Kuno furono lì prima del previsto.

Nabiki fu immediatamente ricoverata e il primario si chiuse con lei in ambulatorio per tentare di farle la lavanda gastrica.

Il preside, nel frattempo era tornato allo chalet per avvertire i genitori della ragazza e Kuno era seduto in sala d’aspetto con la testa fra le mani.

Pensava. "Cosa direbbe la splendida Akane Tendo se non le riportassi la sorella?" si chiese sconsolato, per convincersi di quello che stava facendo, ma in fondo al cuore sapeva bene che il motivo non era quello.

Il medico uscì per parlare con il ragazzo.

< lei chi è, mi scusi? >

< Tatewaki ‘aristocrat ‘ Kuno > rispose l’interpellato

< buonasera, io sono il dottor Sakawa, la signorina è una sua parente? >

< no, vede, siamo in gita scolastica e il preside è andato a chiamare i suoi genitori…>

< capisco > annuì con aria grave < sarà una lunga notte…> concluse

< ma? Come sta la fanciulla? >

< non bene, comunque, per questa notte penso avrà qualche problema la droga era quasi entrata in circolo, mi dispiace ma non posso dirti di più, sai il segreto professionale >

Kuno annuì non troppo convinto, in fondo, che ne sapeva lui del segreto professionale? L’unica materia su cui non poteva avere dubbi era il Kendo e l’amore. L’amore…già lui era un perfetto latin lover…tutte le donne erano ai suoi piedi…ma a chi voleva darla a bere? Non a se stesso di certo…la verità, per quanto dura da ammettere, era che lui era solo. Solo e basta e di amore non capiva proprio un accidenti, quello che aveva fatto finora era stato solo arrampicarsi sugli specchi…

Strinse i denti ed entrò nella camera in cui avevano portato Nabiki.

La ragazza si svegliò e fissò colui che era entrato. I suoi occhi si sbarrarono dalla paura e ricominciò a tremare.

< CHI SEI???? VATTENE, TI PREGO, NON TI AVVICINARE!!!! > si raggomitolò in un angolo del letto, sembrava veramente terrorizzata e al ragazzo si strinse il cuore a vederla in quello stato. La temutissima "regina di ghiaccio" fredda come una notte invernale, che piangeva come una bambina piccola. Uno spettacolo irreale…

Nabiki sembrava vedere fantasmi ovunque, e continuava a ripetere a quelle figure di andarsene. Si alzava, cadeva, si rialzava, scappava senza un attimo di sosta. Kuno non sapeva veramente cosa fare, le allucinazioni sembravano non darle tregua…

Poi come se n’erano venute se ne andarono e la ragazza si gettò sul letto ansimante. Il ragazzo tentò di chiamarla

< Nabiki Tendo ?! >lei non si mosse, si era addormentata in quella posizione.

ACT. 4.3 memorie perdute

Il mattino li trovò entrambi addormentati, Nabiki sul letto mentre Kuno su una sedia. Era un bellissimo quadretto se in quel momento non fosse entrato Soun Tendo, in lacrime, con relativa famiglia al seguito.

Kuno si svegliò e non appena vide Akane Tendo le saltò letteralmente addosso.

< divina Akane Tendo se tu mi implorerai di essere il tuo fidanzato io con somma gioia accetterò! >

Una botta in testa da parte di Ranma precedette ogni commento.

< al diavolo Kuno, devi sempre fare l’idiota anche in un momento come questo?! >

< senpai…come sta mia sorella? >

< noooo, la mia bambina!!!!!!!!!!!!!!!!!! > Soun stava inondando la camera di lacrime

Kuno scosse la testa. Non che poi lui ne sapesse molto.

< potremmo andare a parlare con il medico > propose Kasumi, così tutta la famiglia si diresse a cercare il primario.

Pochi minuti dopo Nabiki si svegliò. Era ancora pallida ma le allucinazioni sembravano sparite. Si guardò un po’ in torno per cercare di capire dov’era, poi vide il ragazzo davanti a lei e con voce innocente gli chiese:

< e tu chi sei? >

< spero che tu stia scherzando Nabiki Tendo, non ti ricordi forse del maestoso "Tuono blu" del liceo Furinkan di Nerima ??? >

Nabiki scosse la testa < Nabiki? Tuono blu? Furinkan? Nerima?! Ma si può sapere cosa stai dicendo? >

In quel preciso istante entrano tutti gli altri, risollevati nel vedere che la ragazza stava bene.

< Nabiki!!!! > esclamarono insieme Kasumi ed Akane andando ad abbracciare la sorella, ma questa si ritrasse.

< e voi chi diavolo sareste? >

ACT. 4.4 presente e futuro

< ma dottore com’è possibile che mia sorella non si ricordi niente? > chiese Akane preoccupata stringendo ancora di più la mano di Ranma

< potrebbe aver sbattuto la testa svenendo, io comunque non ho riscontrato nessun trauma cranico…> rispose dubbioso il primario

< e quando si riprenderà? > chiese ancora Soun

< non si sa, un mese, un anno, nessuno può dirlo, ma non sforzatela più di tanto >

I presenti annuirono e il dottore si congedò con un piccolo inchino. Si guardarono indecisi sul da farsi poi rientrarono in camera di Nabiki.

Continua….

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Capitolo 5
*** ACT. 5 ***


APPARENZA

APPARENZA

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 13

Genere: sentimentale/ romantico

Act 5.1 pensieri

Nabiki si rigirò per l’ennesima volta tra le calde lenzuola. Proprio non c’era verso di dormire quella notte. Troppi pensieri le affollavano la mente. Aveva perso la memoria…i suoi ricordi erano stati assorbiti da un’enorme buco nero. Era una sensazione orribile…come se stesse vivendo a metà…

Sospirò con disapprovazione e ricapitolò ciò che nei giorni precedenti le avevano detto. Lei era Nabiki Tendo, figlia di Soun Tendo e sorella di Kasumi e Akane, inoltre quest’ultima era fidanzata con un certo Ranma Saotome, un bel ragazzo bruno che abitava sotto il loro stesso tetto…com’era fortunata sua sorella…si chiese se per caso anche lei avesse un fidanzato che l’aspettava…ma la risposta le sembrava fin troppo ovvia, se ne avesse avuto uno, di certo questo si sarebbe preoccupato di venirla a trovare e in quei giorni si era visto solo Kuno. E se per caso fosse stato lui? Di certo non le sarebbe dispiaciuto, a modo suo anche lui era affascinante, anche se molto strano! Ma lui sembrava essere più attratto da sua sorella minore…

Nabiki sorrise ripensando alle scene del pomeriggio. Kuno che abbracciava Akane e veniva spedito in orbita da Ranma… un senso di solitudine vigliaccamente la invase…questo sì che era familiare!

Si alzò e silenziosa scese le scale di casa Tendo. Cosa stava cercando? Non lo sapeva nemmeno lei…

Ma anche qualcun altro, quella stessa notte non dormiva. Kuno sedeva pensoso nel suo dojo. Ripensava al pomeriggio trascorso dai Tendo…Nabiki sembrava veramente contenta di vederlo e quando era entrato nella sua stanza un sorriso aveva danzato sulle sue labbra. Irriconoscibile. Quella ragazza era totalmente irriconoscibile. Dov’era finita la "regina di ghiaccio?" il concentrato di malizia? Il commerciante sempre in attività? Tutto svanito come la memoria della ragazza…la cosa oltretutto lo metteva anche in imbarazzo, non abituato a quel comportamento di Nabiki…però neanche gli dispiaceva…almeno lei non lo mandava in orbita!

Tuttavia si sentiva in colpa. Non aveva ancora scoperto chi l’avesse drogata e questo lo inquietava. Doveva fare qualcosa al più presto.

< Nabiki Tendo ti vendicherò! > urlò ai muri della palestra che in risposta echeggiarono. Sasuke con una candela e un cappuccio da notte in testa comparve sull’uscio. Assonnato scosse la testa.

ACT 5.2 voglia di scuola

Tre settimane dopo…

< ma scusa perché non posso? Io voglio tornare a scuola!! Manco da quasi un mese… >

< ma sei scema Nabiki?! Cosa direbbe l’intera scuola se ti vedesse in questo stato?! > replicò Akane con un tono che non ammetteva repliche

< uffa!!!! > Nabiki arricciò la bocca e fece il broncio, non ce la faceva più a rimanere a casa e non vedere nessuno!

< e poi > continuò in tono più dolce la sorella < Kuno viene sempre a portarti i compiti…>

L’espressione della ragazza si distese, a volte quell’idiota di Kuno era un vero toccasana. In più Nabiki sembrava felice delle sue visite, infatti a quel nome la seconda delle sorelle Tendo fece un debole sorriso, che sottintendeva qualcosa, ma Akane non capì.

Finita la scuola puntualmente arrivò Kuno e non appena vide Ranma in versione ragazza, con la sua solita baldanza l’abbracciò

< leggiadra ragazza con il codino diventa mia moglie! >

Ranma –chan con una faccia schifata cercò di ritrarsi, ma il ragazzo non mollava. In quel preciso istante arrivò anche Nabiki.

< Kuno! Vieni? > esclamò

Il ragazzo si girò e lasciò la sua "preda" per seguire la ragazza bruna in camera. Akane guardava stupita, dal giorno dell’incidente qualcosa era sensibilmente cambiato in Kuno.

< ehi Ranma, non ti sembra che Kuno sia un po’ cambiato ultimamente? >

< per niente! E sempre così schifosamente appiccicoso! Bleah!!!>

Akane alzò le spalle, Ranma non capiva proprio un tubo…

ACT. 5.3 cambiamenti

< allora che novità ci sono? > chiese Nabiki mentre copiava gli appunti del compagno

Kuno seduto dietro a lei, a gambe incrociate, rifletté un momento.

< niente di nuovo sul fronte scolastico > concluse

< e qualcuno ti ha chiesto di me? > continuò con un po’ di timore la ragazza. Sarebbe stato bello.

Il ragazzo, un po’ imbarazzato, non rispose. Come poteva dirle che a scuola nessuno si era preoccupato della sua assenza?

Nabiki alzò gli occhi dal foglio, girò la sedia e fissò Kuno.

< scusa…lo so benissimo che a nessuno importa di me > concluse ritornando a scrivere

Era ingiusto che le cose andassero così ."Il tuono blu" lo sapeva bene. Gli si strinse il cuore a sentirle ammettere quell’amara verità…doveva essere difficile per lei…in quello stato…

< veramente a me importa > quella frase era uscita dalla sua bocca con tale naturalezza, che Kuno per la seconda volta in poco tempo si stupì di se stesso. In fondo era vero, altrimenti non sarebbe andato tutti i giorni a trovarla, e la scusa di vedere Akane Tendo reggeva ben poco, la poteva vedere tranquillamente tutti i giorni a scuola.

Nabiki si alzò e lo guardò dritto negli occhi. Quello che vide fu tanta solitudine…nient’altro. Anche lui come lei era solo.

La sua mano fredda sfiorò quella calda e grande del ragazzo. Nell’aria qualcosa vibrò.

< mi porteresti a fare un giro? > chiese con dolcezza

< dove vorresti andare? >

< in un posto dove siamo soliti andare, io e te >

Kuno rifletté per un momento. Dove andavano sempre? A casa, a scuola, e poi ? ah già! Il locale vicino al Furinkan…luogo di splendidi affari. Il ragazzo annuì convinto, l’unico posto era quello!

Così uscirono all’aria aperta

ACT. 5.4 un puzzle ricomposto (ovvero: per qualcuno cominciano i guai…)

Il bar, luogo di abituali scambi tra l’algida Nabiki Tendo e il don Giovanni Tatewaki Kuno era ora davanti ai due ragazzi. Bello e lussuoso come sempre. La ragazza lo scrutò in ogni minimo dettaglio, come per cercare dentro di esso qualcosa per riempire il vuoto nella sua testa, ma soltanto un ombra di tristezza lo avvolgeva.

Si staccò dal compagno ed andò a sedersi in una panchina nel parco accanto.

Stava bene con quel ragazzo, se ne rendeva conto ogni giorno di più…ma…c’era sempre un ma. Quella situazione era innaturale. Lei non era lei.

Kuno si chinò per guardarla in viso.

< stai poco bene? > Nabiki si specchiò in quei grandi occhi blu, persa. I loro visi così vicini…sarebbe stato bello se…se…la distanza fra di loro fu annullata da un impercettibile movimento di Kuno. Le loro labbra, timorose, si sfiorarono, calde e si dischiusero pronte per dare vita ad un bacio.

In quel preciso istante, una chiave, venuta dal nulla, aprì la porta e liberò i ricordi di Nabiki.

La ragazza si staccò violentemente e si accovacciò a terra, la testa tra le mani.

< Nabiki Tendo stai per caso male? > chiese un po’ preoccupato il ragazzo, forse lei non voleva?

Nabiki rialzò gli occhi, di nuovo freddi e determinati. Kuno capì immediatamente quello che era successo. Gli attimi di magia di poco prima svanirono come polvere nel vento…

Il viso della ragazza era livido di rabbia. I suoi occhi fiammeggiavano.

< maledetta…> sibilò a denti stretti, rialzandosi. Poi si girò e corse in direzione della scuola.

Kuno la guardò e si passò una mano tra i capelli.

< come al solito tocca al grande Tatewaki "aristocrat" Kuno risolvere la situazione! > (-_______-!!! N.d.A.)

--- --- --- ---

Nabiki si dirigeva a grandi passi per i corridoi della scuola, in direzione della sua classe. Faticava a mantenere il suo abituale sangue freddo. L’avrebbe trovata lì, ne era sicura. Era inconcepibile…impensabile! Gliela avrebbe fatta pagare, questo era sicuro! La prima e l’ultima persona che osasse mettersi contro Nabiki Tendo!!

In fondo al corridoio la vide. Mora e slanciata. Hana Kashino. La ragazza si accorse dell’arrivo della compagna.

Nabiki sorrise maliziosa. Voleva una vendetta lenta e dolorosa.

< buongiorno Kashino >

l’altra rise < allora bella smemoratina, tornata la memoria? >

Nabiki non ci vide più dalla rabbia e le tirò uno schiaffo. Ma un braccio energico fermò la sua mano un istante prima che colpisse il viso di Hana.

< Kuno?! Lasciami!! > esclamò sorpresa la seconda delle sorelle Tendo. Lui senza proferire parola se la caricò sulla schiena e uscì dall’edificio. La ragazza scalciava e si dimenava.

< METTIMI GIU’!!!!!! DIAMINE LA DIFENDI PURE??? SAI CHE TI DICO KUNO?! SBATTITELA AL MURO PER QUANTO ME NE PUO’ FREGARE!!!!! MA PRIMA PASSALA A ME CHE LE CAMBIO I CONNOTATI!!!! >

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Capitolo 6
*** ACT.6 ***


APPARENZA

APPARENZA

 

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi               diritto

                    Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 15

Genere: sentimentale/ romantico

 

Buongiorno a tutti…alla fine contrariamente alle mie aspettative, questa storia sta procedendo…chissà alla fine cosa combineranno i nostri protagonisti…

Comunque ringrazio Scarlet per la sua recensione che mi ha fatto veramente molto piacere…e ora…BUONA LETTURA!

 

 

ACT. 6.1 vendetta?

 

Kuno trasportò Nabiki al di fuori dell’edificio scolastico e l’appoggiò dolcemente a terra. La ragazza non perse l’occasione per inveirgli contro.

 

< ma dico ti ha dato di volta il cervello???????! Lo sai cosa mi ha fatto quella sgualdrina??? Per poco non rischiavo di morire e…> le parole le morirono in gola quando si accorse dello sguardo deciso del ragazzo

 

< lo so bene quello che ti ha fatto Nabiki Tendo. Ma schiaffeggiarla in corridoio non mi sembra la soluzione migliore. Ti beccheresti solo una sospensione, è questo quello che vuoi? > la rimproverò

 

la calma di Kuno stordì la ragazza, che, non potendogli dare torto abbassò gli occhi.

 

< ti vendicherai, questo è certo, ma non qui e non ora >

 

Nabiki alzò lo sguardo per replicare qualcosa, ma nei suoi occhi si leggeva una tale determinatezza, che la ragazza non osò aggiungere niente.

 

Poi, senza dire altro, il ragazzo si diresse di nuovo dentro la scuola.

 

La ragazza si accasciò al suolo, stordita, gli occhi di Kuno, quegli occhi…

Cosa doveva fare ora? Tornare a casa sembrava essere l’unica soluzione….

 

--- --- --- ---

 

A casa Tendo c’era la solita confusione. Ranma e Akane, dopo la pausa “amorosa” avevano ricominciato a litigare davanti a tutti. Rinfacciandosi una “presunta” scappatella di Ranma

 

< sei solamente un idiota!!! E io che ho creduto che mi amassi…>

 

Un concitato < oohh > si levò dai genitori dei ragazzi divertiti dalla situazione.

 

< ma ti dico che non ci ho fatto niente con Shampoo!!! > rispose il ragazzo evitando un destro micidiale della fidanzata.

 

< sì, sì come no!!!! Infatti quello che ho visto io non era un BACIO! Era solo un comune saluto tra amici, la prossima volta lo faccio anch’io con RYOGA!!!! >

 

< NON PROVARCI NEMMENO CON QUELLO LI’!!!! E poi è stata lei che mi ha baciato!!! > urlò Ranma evitando di nuovo un calcio

 

< oh…certo e CHI DIAVOLO LO METTE IN DUBBIO????! MENO MALE CHE NON SONO VENUTA A LETTO CON TE, RAZZA DI PORCO!!!!!!!!!!!!!! > tutta la rabbia della ragazza era esplosa

 

< E CHI TI VUOLE??? RACCHIA COME SEI!!!! >

 

Gli occhi di Akane si inumidirono e Ranma si accorse di aver esagerato. Ma diavolo, anche lei, come poteva dubitare di lui? Non dopo tutto quello che avevano passato.

Uno schiaffo si stampò sulla sua guancia mentre Akane correva via in lacrime…

 

Proprio in quel momento Nabiki, con una faccia da funerale, rientrava.

Con un sommesso < ciao > salutò tutti e si rintanò in camera sua. Doveva ancora una volta riflettere…ma questa volta su se stessa e sui suoi sentimenti…

 

Chiuse la porta della sua camera a chiave, non voleva essere disturbata. Al piano di sotto l’atmosfera era ancora molto tesa e sentiva i singhiozzi di Akane nella stanza accanto. Ma non le importava, non questa volta almeno…

 

Vendetta…doveva vendicarsi, era questa l’unica cosa che contava. Però i suoi pensieri vagavano e si fermavano sempre su un’unica persona…Kuno…su come l’aveva trattata quando aveva dimenticato tutto, su come era stato gentile in quel periodo…e poi si erano…baciati…un bacio fugace, frettoloso, ma pur sempre un bacio. Era stato un errore da parte sua cedere, ma perché lui l’aveva fatto? Non riusciva a capacitarsene…forse perché lei non era lei?

Scosse la testa per scacciare i dubbi e decise di uscire per cercare Kashino, le avrebbe chiesto i suoi motivi e l’avrebbe minacciata…da quel giorno in poi la sua vita sarebbe diventata un inferno!

 

Ecco! Tutto era ben congegnato…

 

ACT. 6.2 inverno dentro al cuore

 

Kuno arrivò trafelato a casa Tendo, circa un quarto d’ora dopo che Nabiki era uscita.

La confusione era tale da non riuscire neanche a parlare. Kodachi, Shampoo e Uckyo stavano combattendo per accaparrarsi Ranma ora che era libero, e lui come se la cosa non lo riguardasse se ne stava in un angolo a rimuginare…

Doveva essere proprio innamorato di Akane Tendo per reagire così…pensò per un attimo Kuno. Poi ritornò al motivo per cui era venuto. Nabiki. La cercò nella stanza, ma non c’era…lei non era una persona impulsiva, ma neanche vigliacca, e lui voleva e doveva fermarla prima che fosse tardi!

Salì in fretta le scale e bussò alla sua stanza. Non ottenendo risposta entrò. La camera era deserta.

 

< maledizione!!!! > corse di nuovo giù per le scale e uscì velocemente da quella casa. Nabiki era in pericolo. Quella Hana Kashino era una pazza furiosa, forse persino più di sua sorella, e aveva tutta l’intenzione di ucciderla.

 

--- --- --- ---

 

Nabiki camminava nel freddo di una notte invernale. Il buio era calato lentamente e aveva avvolto le strade ormai deserte di Nerima. La ragazza si diede della stupida. Certo il piano per smontare Hana era ben congegnato, ma come faceva ad attuarlo se non sapeva nulla di lei, neanche dove si trovasse in quel momento? Come aveva potuto dimenticarsi di questo particolare, lei che era sempre così precisa, abile e calcolatrice? Non si riconosceva più…tutto sembrava così diverso…

Senza rendersene conto si ritrovò davanti alla metropolitana, che si stava lentamente svuotando.

Prendere il treno…e poi? Nabiki scartò subito quest’idea…di certo Hana doveva abitare nei pressi di Nerima…

 

--- --- --- ---

 

Kuno correva a perdifiato nei vicoli della città e non l’aveva ancora trovata. Aveva dannatamente paura, ed era una paura incontrollabile nata dal profondo di qualcosa che lui stesso non era ancora riuscito a capire cosa fosse…

perché si preoccupava così per lei?

La domanda risuonò di nuovo, vuota, dentro la testa del ragazzo.

 

--- --- --- ---

 

La neve aveva iniziato a cadere lenta ed inesorabile. Quando Nabiki se ne accorse era già molto lontana dalla metropolitana. Davanti a lei c’era solo il parco nel quale aveva ritrovato le memoria. Senza accorgersene era tornata indietro…la temperatura era scesa ancora e il suo buon senso le disse che sarebbe dovuta tornare a casa per non rischiare l’assideramento.

Ma lei si sedette su una panchina, la notte era così affascinante…le stelle in cielo sembravano tante monetine…(e ci risiamo!!! N.d.A.)

 

--- --- --- ---

 

Doveva poteva essere? Kuno se lo chiese di nuovo.

La notte era scesa e faceva molto freddo.

Forse…il ragazzo si ricordò del parco davanti al bar…forse era lì…improbabile, ma lui volle lo stesso tentare, il suo sesto senso finora non aveva mai sbagliato

 

Arrivò nei pressi del parco e si mise a cercarla con lo sguardo…la visibilità era scarsa a causa della neve che cadeva copiosamente dal cielo.

Poi la vide seduta in quella panchina e tutte le sue domande ebbero una risposta. Perché si preoccupava? Perché la voleva vendicare? Perché non faceva altro che pensarla? Semplicemente perché l’amava…

 

Si avvicinò a lei mentre gli occhi della ragazza luccicavano al buio, maliziosi.

Per fortuna stava bene.

 

< ciao Kuno, la ragazza con il codino ti ha fatto correre eh? >

 

Eccola, la solita vecchia Nabiki, fredda e maliziosa…ma stavolta lui sapeva benissimo che il suo atteggiamento era solo una maschera.

 

< già, Nabiki Tendo, una ragazza mi ha fatto correre >

 

< di qua di certo non è passata…>

 

< ma come? Non l’hai ancora capito? La ragazza sei tu >

 

L’espressione di Nabiki si irrigidì e riassunse il suo tono gelido e scontroso.

 

< potevi benissimo risparmiarti >

 

Kuno non fece una piega e si passò la mano tra i capelli ormai bagnati.

 

< come? > chiese con faccia stupita < non sei contenta di vedere il grande “tuono blu” del liceo Furinkan? >

 

Nabiki tacque, infastidita, mentre i suoi capelli gocciolavano neve sciolta, bagnati sembravano ancora più lunghi. Il ragazzo le tese la mano in un tacito invito a seguirlo.

 

< no > le parole della ragazza risuonarono nell’aria, dure come macigni.

 

Non aveva voglia di tornare a casa e nemmeno di stare sola con lui. Non doveva, non voleva, o forse sì? I dubbi affollavano la sua mente.

Bastava andare da qualunque parte in cui potesse rimanere da sola, con i suoi pensieri, lontana da lui…dai suoi sentimenti…da quel qualcosa che la sconvolgeva ma a cui non sapeva ancora dare un nome.

 

Era come se fossi imprigionata.

Non c’era via d’uscita.

L’inverno nel mio cuore avanzava senza sosta.

Sentivo freddo…eppure non volevo scappare, era una sensazione intrigante…

ma mi sentivo, per la prima volta nella mia vita, vuota come una bambola senza vita.

Come se la mia esistenza non avesse mai avuto un senso…

E poi feci la cosa più stupida che potessi fare. Mi avvicinai a Kuno e mi aggrappai al suo cappotto umido, in una tacita supplica.

 

Continua…

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Capitolo 7
*** ACT. 7 ***


APPARENZA

APPARENZA

 

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

                    Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 16

Genere: sentimentale/ romantico

 

ACT. 7.1 passione e desiderio

 

Kuno accompagnò Nabiki alla sua residenza. Non capiva cosa la turbava ma qualcosa era certo, adesso che sapeva…che aveva capito…non l’avrebbe lasciata andare tanto facilmente.

Casa Kuno era deserta con la sola eccezione di Sasuke che come sempre li accolse.

 

< buonasera padroncino Kuno e signorina Nabiki, prego venite, il camino è già acceso >

 

< presto Sasuke portaci degli asciugamani > ordinò il ragazzo

 

Nabiki entrò nel grande salotto e si sedette sul divano dopo essersi tolta il cappotto. Di lì a poco arrivò anche Kuno in jeans e maglietta, i capelli ancora bagnati si erano appiccicati alla sua pelle e gli davano un’aria ancora più sexy.

 

< tieni > un asciugamano arrivò in pieno viso alla ragazza, che subito replicò.

 

< ma dico, sei scemo? > ma il suo non era un rimprovero, piuttosto aveva un tono divertito.

 

Nabiki si alzò e Kuno notò che la sua maglietta bagnata, era diventata trasparente facendo intravedere le prosperose forme della ragazza. Se…i suoi vestiti…fossero caduti, come le foglie d’autunno. Se…avesse potuto accarezzare quel corpo…se…se…Kuno arrossì e distolse lo sguardo velocemente dalle sue fantasie proibite. Nabiki se ne accorse, e non esitò a stuzzicarlo.

I suoi occhi si illuminarono maliziosi, anche se non sapeva dove sarebbe andata a parare.

 

< cosa c’è Kuno? > chiese dolce, mielosa e sensuale.

 

< n-niente > rispose lui ancora imbarazzato

 

< uh – uh. E allora perché sei arrossito…dì la verità stavi pensando a mia sorella? Eh sporcaccione? > Nabiki gongolava a metterlo in imbarazzo. Si avvicinò per guardarlo negli occhi e capire se quello che stava insinuando era vero.

Ma fu una pessima idea. Gli occhi grandi di Nabiki carboni ardenti si incontrarono con quelli grigi di Kuno.

Un oceano in tempesta, ed i loro visi ora, erano vicini…troppo vicini.

Kuno la fissò, interdetto… avrebbe dovuto dirle che l’amava. Che si era innamorato della sua sicurezza, della sua spavalderia…ma soprattutto di quella sua fragilità celata nel profondo del cuore, che la faceva sembrare eterea, come una statua modellata nel ghiaccio. Ma non le disse nulla di tutto ciò, solamente, annullò la distanza tra i loro visi con un bacio. Inaspettato e passionale. Appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza e aspettò qualche secondo. Nabiki non si mosse, stregata da quel contatto. Delicatamente le loro bocche si schiusero e le loro lingue si sfiorarono, fugaci e desiderose. Nabiki fu percorsa da un brivido. E qualche secondo dopo il ragazzo fu sopra di lei, desideroso di affetto, di amore, di quello che nella sua vita era mancato.

In quel momento Nabiki sentì che lui, per qualche strano motivo la desiderava. Lo poteva percepire dai suoi baci, dal suo corpo, dalle sue carezze…le mani del ragazzo si infilarono furtive sotto la maglietta e la ragazza non ci capì più nulla…mille farfalle prendevano vita dal contatto dei due corpi. Scintille. Alta tensione. Brividi.

Kuno sapeva di doversi fermare…altrimenti…altrimenti…

 

ACT. 7.2 paura di amare

 

Nabiki si svegliò, tutta indolenzita. Le ossa le facevano male. Si guardò in torno e si accorse di aver dormito sul pavimento, accanto a lei c’era Kuno ancora beatamente nel mondo dei sogni.

Il primo pensiero della ragazza, ricordando la serata precedente, fu di scappare. Si alzò velocemente e uscì dalla casa ancora addormentata…era ancora molto presto, ma doveva andarsene. Aveva paura, di se stessa…e di quello che avrebbe potuto fare…se era con lui…doveva recuperare il suo consueto atteggiamento freddo e distaccato.

 

La residenza dei Tendo era già in fermento. Ormai era quasi ora di andare a scuola e poi l’improvvisa sparizione di Nabiki non aveva certo alimentato il sonno della famiglia.

 

< Ma cosa le sarà successo…sono un po’ preoccupata > ripeté per l’ennesima volta Kasumi

 

< vedrai che starà bene, ha la pellaccia dura tua sorella! > rispose Ranma decisamente assonnato.

 

Akane lo guardò torvo e poi sbottò < cosa vuoi saperne tu? Lei non è mica come me! >

 

< sì infatti lei non è un maschiaccio violento come te >

 

< cosa??????!!!!!! *______*###### >

 

in quel momento si sentirono dei rumori provenire dall’entrata, e tutti si precipitarono a controllare, magari era Nabiki…e infatti….

 

< salve ragazzi…> disse come se nulla fosse

 

< Nabiki!!!!!!!!!!!!! > le sue due sorelle si precipitarono ad abbracciarla

 

< ehi, ehi, cos’è tutto sto entusiasmo…vi sono mancata così tanto? >

 

< eravamo preoccupati!!! Stanotte non sei rientrata! >

 

< lo so scusatemi…>

 

preoccupati? Loro erano preoccupati!

Sai che me ne importa…per una volta…

…e poi mi sono solo addormentata per sbaglio da Kuno…

…non ho rubato niente … non ho ucciso nessuno…

me la so cavare, quindi smettetela di preoccuparvi…

non sarò forte come Akane, ma sono furba…

 

ACT. 7.3 di nuovo, come prima

 

La professoressa Eriko Kitahara stava ancora spiegando il medioevo giapponese quando la campanella che decretava la fine della seconda ora, squillò.

Nabiki Tendo era tornata la fredda e calcolatrice ragazza di un tempo, e infatti ne aveva già approfittato per vendere la notizia della crisi tra Ranma e Akane.

 

…Per quanto ancora continuerai così Nabiki Tendo?

…Per quanto ancora venderai la tua felicità?

L’ho guardata per tutta l’ora

E ho immaginato di nuovo di fare l’amore disperatamente con lei.

Cosa mi sta succedendo?

L’amore per me è qualcosa di superiore,

… è lo struggente dramma di Romeo e Giulietta…

…l’incontrollata gelosia di Otello…

non l’ignobile piacere fisico. Sono disgustato da me stesso.

Eppure…

 

Stranamente Hana e Nabiki, non si erano nemmeno rivolte la parola. Sicuramente Nabiki stava tramando qualcosa, non era da lei tacere dopo aver ricevuto un simile affronto.

 

< ehi Kuno > una voce maschile interruppe il flusso dei suoi pensieri < che hai? sei pensieroso oggi! >

 

< nella mia mente aleggia il dubbio > rispose enigmatico il ragazzo. L’amico alzò le spalle, Kuno sembrava uscito da un libro giallo per quanto a volte le sue parole rimanevano criptate.

 

< ehi Nabiki! > Ranma entrò improvvisamente nell’aula del secondo anno < ti sei dimenticata il pranzo >

 

< grazie > rispose civettuola lei < guarda che se continui ad essere così gentile, potrei far concorrenza a mia sorella >

< e-eh? >  il viso di Ranma si contrasse in un espressione imbarazzata e la ragazza scoppiò a ridere. Era così facile metterlo a disagio!

 

ACT. 7.4  identità svelate

 

Nabiki seduta su un muretto nel retro della scuola aspettava l’arrivo di qualcuno. Le gambe accavallate, non sembrava affatto preoccupata per il ritardo della persona che si sarebbe dovuta presentare, eppure continuava a guardare il suo orologio.

Una nota figura fece capolino da dietro le mura scolastiche. Era lei, gli inconfondibili capelli neri, il fisico esile e snello…Hana Kashino.

La resa dei conti era vicina.

 

< sei venuta alla fine, Hana Kashino…o per meglio dire Mariko Konjo! > affermò in modo pacato la seconda delle sorelle Tendo

 

L’altra sorrise e si tolse il travestimento, scoprendo un’atletica ragazza con i capelli corti e castani e gli occhi verdi da cerbiatta.

 

< mi hai scoperto alla fine…ma dimmi come hai fatto? > chiese per nulla stupita, sapeva che prima o poi qualcuno l’avrebbe smascherata, ma almeno sperava prima di portare a termine il suo piano.

 

< uh-uh. Sai…ho un ottimo udito e facendo un po’ di domande qua e là, si possono scoprire un sacco di cose…> rispose compiaciuta Nabiki

 

< immagino che adesso vorrai sapere perché >

 

< più che altro vorrei sapere cosa c’entro io >

 

Gli occhi di Mariko si strinsero fino a diventare due fessure e la sua bocca si contorse in una smorfia disgustata.

 

< penso ti ricorderai bene della “sfida di incoraggiamento” tra me e Ranma… tutto iniziò da lì. >

 

Nabiki annuì e la lasciò continuare.

 

Continua…

 

E così finalmente i nodi cominciano a venire al pettine. Tutti voi vi starete chiedendo perché Mariko ce l’abbia tanto con Nabiki e non invece con Akane o Ranma? Bè lo saprete al prossimo capitolo! Sono un po’ sadica vero?! E voi protagonisti cosa ne pensate della mia storia? Se mi dai 100.000 yen magari te lo dico NdNabiki, Akane Tendo o la ragazza con il codino?? NdKuno sì, insomma come non detto!

A presto

Shizuka

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Capitolo 8
*** ACT.8 ***


APPARENZA

APPARENZA

 

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

                    Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 13

Genere: sentimentale/ romantico

 

ACT.8.1 verità

 

< penso ti ricorderai bene della “sfida di incoraggiamento” tra me e Ranma… tutto iniziò da lì. >

 

Nabiki annuì e la lasciò continuare.

 

*** FLASHBACK ***

 

Kuno giaceva a terra svenuto e Mariko lo guardò attonita.

 

< ku…Kuno…>

 

< Kuno è stato sconfitto! > dichiarò Ranma ancora in versione ragazza

 

< questo significa… che Ranma ha vinto la gara di incoraggiamento! > urlarono alcuni ragazzi dagli spalti.

 

Akane si avvicinò a Ranma e lo ringraziò dolcemente

 

< grazie Ranma…>

 

< come hai osato introdurti nella mia gara? A causa tua, ho dovuto lavorare di più > la rimproverò il ragazzo ancora visibilmente imbarazzato per i fatti accaduti prima

 

< cosa??! > replicò lei < ma tu eri completamente svenuto! >

 

< cosa?! Alla fine sei salva grazie al mio sostenimento! >

 

Mariko a terra, era in preda a sensazioni contrastanti, aveva perso e il suo amore per Kuno sembrava essere stato smontato, come una costruzione per bambini.

 

“t-i-f-o, il tifo è amore…amare profondamente è incoraggiare la persona per cui faccio il tifo…”

 

A quel punto la ragazza pon - pon prese il microfono e umiliata dichiarò la sua sconfitta al pubblico.

 

< dichiaro la sconfitta! Sono stata sconfitta dalla vostra forza d’amore! >

 

*** FINE FLASHBACK ***

 

Una lacrima solitaria, trattenuta troppo a lungo, scivolò sulla guancia di Mariko.

 

< io…sono stata sconfitta, umiliata, battuta da due persone che non hanno nemmeno il coraggio di confessarsi reciprocamente i loro sentimenti…Io amavo Kuno, anzi lo amo tuttora, non potevo accettare di aver perso in quel modo… > fece una pausa in modo che la sua interlocutrice potesse capire i suoi sentimenti.

Nabiki ascoltava, ma non aveva ancora capito in che modo lei c’entrasse in quella storia.

 

< da quel giorno mi sono allenata…e dopo alcuni mesi ero pronta, avrei chiesto la rivincita a Ranma. Volevo assolutamente riavere Kuno…in un modo o nell’altro. >

< ma nessuno ti aveva portato via Kuno > obiettò l’altra, calma

 

< tu non capisci! Come potevo ripresentarmi tra le sue braccia dopo aver perso?? > si alterò la ragazza

 

La seconda delle sorelle Tendo alzò un sopracciglio, poteva capire l’orgoglio, ma fino a quel punto...

 

< ma poi, ho scoperto che Kuno usciva spesso con una ragazza…ed eri tu >

 

< ma io non ho quel tipo di rapporto con lui…> replicò Nabiki, per un motivo così stupido aveva rischiato di morire??

 

< non è vero, vi ho visti! > iniziò a piangere Mariko < ho visto…come lui ti guarda…volevo ucciderti, ti odio, T-I- O-D-I-O!!!! e invece ho fallito! E lui si è avvicinato ancora di più a te!!! >

 

Nabiki era scossa, nel suo profondo, in un certo senso Mariko aveva ragione…Kuno per lei provava qualcosa ormai, non era mica stupida! Però lei…? Lei…?no…ovviamente lei non provava niente per quell’idiota!!!

Doveva convincersi che quella era la verità…

 

< ormai…non mi resta che ritirarmi…non sono degna di lui, ti affido Kuno…fallo felice > e con degli agili salti corse via,

 

< aspetta… > tentò di richiamarla Nabiki, ma questa ormai era troppo lontana per sentirla. Mariko aveva fatto tutto da sola e ora se ne era pure andata, affidandole Kuno!! Questo era veramente il colmo…

 

Seduto dietro un cespuglio, Kuno, aveva ascoltato tutta la discussione…

 

ACT.8.2 nodi al pettine

 

Nabiki aveva un estremo bisogno di riflettere. Non credeva che una persona tentasse di uccidere per amore. Non rientrava nei suoi schemi di priorità nella vita. Però…

 

< Nabiki…> la voce di Kuno la distrasse dai suoi pensieri.

 

La sua faccia diceva tutto. Aveva ascoltato e ora si sentiva pure in colpa per quello che era successo. Ma lei non voleva la sua pietà…non voleva niente da lui. Doveva sparire dalla circolazione in meno di dieci secondi! invece lui non si mosse.

 

Allora un sorriso malizioso danzò sulle sue labbra sottili. Si stava preparando per la stoccata decisiva.

 

< Kuno…guarda che Mariko è ancora in circolazione, se ti muovi forse potrai anche sposartela > il suo tono era tagliente, ma ciò non impressionò il ragazzo, abituato al suo atteggiamento, a volte, veramente glaciale. Non se ne andò, non replicò solamente si avvicinò a lei. La ragazza indietreggiò senza accorgersene e si ritrovò bloccata al muro. Kuno appoggiò la sua mano vicino al viso della giovane, non lasciandole vie di fuga, poi con estrema dolcezza le accarezzò gli zigomi e l’abbracciò. Come se fosse una qualsiasi ragazza con il codino.

 

< oh Nabiki Tendo, io ti scongiuro, diventa mia moglie!!! >

 

Il viso di Nabiki si contrasse in una smorfia disgustata e tirò un calcio a Kuno, che ovviamente finì in orbita.

 

< maledetto! L’hai finita di fare l’idiota???!  >

 

< ma come? Io, il grande Kuno Tatewaki, soprannominato “tuono blu” terrore di tutto il liceo Furinkan…>

 

< ma finiscila! Mi hai veramente stancato > dichiarò la ragazza

 

< no, sei tu che mi hai stancato! > rispose Kuno, deciso. Nabiki boccheggiò nel tentativo di replicare ma il ragazzo la precedette < smettila di scappare Nabiki Tendo! Affronta il tuo passato, guarda dentro il buco nero e poi quando questo verrà per reclamare la sua parte, sguaina la spada e combatti >

 

< anche filosofo adesso? > controbatté ironica lei, come osava dirle quello che doveva fare?

 

Uno schiaffo colpì in pieno viso la ragazza, che alzò gli occhi, stupita ed inorridita allo stesso tempo.

 

Co-come aveva potuto?

Mi toccai la guancia ancora incredula,

 il sangue nelle vene mi pulsava, feroce e desideroso di restituire l’offesa subita.

Ma feci appello a tutto il mio sangue freddo e risposi con un sorriso malizioso e provocatorio.

In realtà Kuno mi spaventava, da quando era diventato così determinato, sicuro e freddo?

 

Kuno si passò un mano tra i capelli, rassegnato perché lei non capiva. < non mi interessa se continuerai a metterti questa maschera per il resto della tua vita e non mi interessa neanche se non ci sarò io al tuo fianco ma fammi un piacere lascia riposare tua madre in pace >

 

Detto questo se ne andò, lasciandola di nuovo sola a combattere contro i suoi spettri.

 

--- --- --- --- ---

 

Una bambina piccola piange seduta in un grande prato verde.

< perché piangi? > chiede una gentile signora

 

mamma…la guardo, non ci sono dubbi è lei.

 

< mi sciono fatta la bua alla gamba > risponde la bambina mostrando un ginocchio sanguinante.

 

Mamma…sono qui non mi vedi? Rispondi!!! Parlo ma non emetto alcun suono.

 

Ad un tratto la bambina sparisce e la donna si dirige verso una ragazza semi-trasparente

< Nabiki…> sussurra piano

 

mi ha visto! Si sta avvicinando…mi abbraccia…oh mamma.

Perdonami, se per tutto questo tempo ho gettato la tua memoria in pasto agli spettri.

Perdonami se non sono diventata quello che tu speravi.

 

< sai chi devi ringraziare vero? > chiede la donna alla figlia. Nabiki annuisce, certo che lo sa, anche se è difficile ammetterlo.

 

< fa la brava…> l’immagine comincia sfumare piano piano.

 

mamma…

 

Nabiki si svegliò con gli occhi umidi. Ormai era mattina e i raggi del sole filtravano attraverso la tapparella.

Un nuovo giorno era iniziato.

 

The sun sets, and the new day comes...

 

 

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