He, the unseen Genius

di Milako
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Requiem Aeternam ***
Capitolo 2: *** Regali ***
Capitolo 3: *** Pupilla ***
Capitolo 4: *** Little Lottie ***



Capitolo 1
*** Requiem Aeternam ***


1. Requiem Aeternam

Incerta, con gli occhi gonfi di sonno e lacrime, Christine Daaé scendeva la scala a chiocciola dei sotterranei dell’Opéra Populaire di Parigi.

Il riverbero dei grandi vetri colorati che tremolavano alla luce delle candele sopravvissute all’umidità avvertì la bambina di essere arrivata.

Christine si inginocchiò in uno sbuffo di merletti bianchi e cantò alla memoria di suo padre.

Réquiem aetérnam
dona eis Dómine:
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen.

Solo dopo molte altre visite alla piccola cappella, Christine si accorse della voce maschile, proveniente da nessun luogo in quella stanza, che faceva eco al suo Requiem Aeternam.

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Capitolo 2
*** Regali ***


2. Regali

"Stasera niente prove!".

Il letto di Meg Giry era un tripudio di nastri e abitini scartati dai frenetici preparativi della loro proprietaria, intenzionatissima a godersi quella rara libertà.

"Christine! Vieni anche tu, vero? C’è la fiera a Montmartre!" cinguettò Meg, riemersa dal guardaroba con una gonna azzurra in mano. Christine sorrise debolmente.

"Scusami, Meg, preferirei rimanere qui".

"Ah, Christine!", brontolò Meg rituffandosi fra gli abiti. "Comincio a pensare che tu abbia un fidanzato segreto qui all’Opéra!".

Christine arrossì vistosamente e non poté impedirsi di pensare alla rosa rossa infiocchettata di nero che ogni mattina trovava sul comodino.

Senza alcuna firma.

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Capitolo 3
*** Pupilla ***


3. Pupilla

La scenografia dell’Annibale crollata a terra, le ballerine più giovani in preda al panico e Carlotta Giudicelli, primadonna, che per l’ennesima volta abbandonava il palco agli sgoccioli delle prove: a Madame Giry non servì nient’altro per capire che il mittente della busta sigillata da un teschio di ceralacca rossa - cadutale addosso dal groviglio delle impalcature - aveva deciso di dare una solenne spintarella al destino.

"Christine Daaé potrebbe cantare", disse Madame Giry.

Il silenzio che seguì a quest’affermazione fu paragonabile in intensità solo allo scroscio degli applausi che rimbombarono all’Opéra Populaire la sera del debutto di Christine Daaé.

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Capitolo 4
*** Little Lottie ***


4. Little Lottie

Il visconte Raoul De Chagny bussava alla porta del camerino inondato di bouquet della stella nascente dell’Opéra.

"Christine!".

Raoul bussava forte.

"Christine! Sono io!".

I pugni di Raoul si abbattevano sulla porta.

"Christine! Aprimi, ti prego!".

Il giovane visconte reclamava la sua Lottie.

Invano: la dolce Lottie soccombeva estasiata e quanto mai condiscendente al richiamo trionfante dell’Angelo della Musica.

Avvolta dall’accogliente oscurità di corridoi sconosciuti, mai battuti da piede di donna, Christine, novella Calliope, stringeva la mano guantata.

Non sapeva che, passo dopo passo, stava accedendo al trono della Musica, ultima roccaforte dei sognatori.

Era entrata nell’impero del Fantasma dell’Opera.

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