today my life begins.

di believeinmars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** today my life begins. ***
Capitolo 2: *** fuck stupid love. ***
Capitolo 3: *** i need you. ***



Capitolo 1
*** today my life begins. ***



 

TODAY MY LIFE BEGINS.
Era una di quelle bellissime e perfette giornate di mare, io sono Noah ho 15 anni, e vivo nel posto piu bello dell'universo; la capitale delle Hawaii, Honolulu.
É uno di quei pochi posti dove puoi stare giornate in spiaggia senza mai stancarti...
'Noaaaaaaaaaaah c'é Peter alla porta!'
Sentii urlare la mia tenera mamma che ovviamente é sempre graziosa e non sembra mai una camionista, Peter é il mio migliore amico, é piu grande di me di un giorno, siamo nati nella stessa clinica, io sono sempre a casa sua, lui é sempre a casa mia, i nostri genitori ormai non hanno problemi a farci passare del tempo insieme, siamo come fratelli, ma c'é solo un piccolo, piccolissimo particolare, io lo amo.
'Ciaaaaaaaao' dissii aprendo la porta e mettondomi una mano al petto per l'affanno.
Peter entrò in casa mia senza nemmeno salutarmi.
'Hem.. Ciao eh' dissi con un aria da doppio gioco.
'Oggi andiamo a mare, prendi il costume muoviti' disse quasi arrabbiato.
'ahahaha no cioé ma scherzi? Lo sai che io al mare non ci voglio stare, ma cioè, pff proprio oggi?'
'non oggi.... ADESSO'
'Ma sei hai un appuntamento con qualche ragazza non darmi fretta... Vacci da solo...'
'sii, certo ho un appuntamento con una ragazza, e quella sei TU.'
aaa.a...a..a.aspetta cosa? Un appuntamento? aveva detto appuntamento? Con me? Un momento hem allora .. Ok calma.
'coosa?!?'
'stupidaaa andiamo a mare ti prego.' 
Mi prese per mano e mi portò nella mia camera, mi lanció sul letto e si avvicinò al mio armadio cercando di aprirlo.
Era meglio se non lo apriva.
Il mio armadio era pieno zeppo di nostre foto e di frasi amorose.
Iniziai a sudare fredda.
Lanciai prima un piccolo urletto e poi iniziai a correre.
FORTUNA VIENI A ME.
Scivolai su un calzino, cose da tutti i giorni no? -.-
AVEVO DETTO FORTUNA NON SSSSFORTUNA.
'HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAH'
'Ma che ti ridi stupido....' dissi massaggiandomi la testa..
'Scusa mio piccolo e dolce panda HAHAHAAHA'
'Sparisci.'
'HAHAHA daai prendi un cost.....'
'HO DETTO SPARISCI.'
'Ok si, allora vuoi la guerra? Si? Si? Vado a chiamare tua madre.'
Corse via dalla mia stanza cercando di convincere mia madre a farmi andare in spiaggia con lui.
Il tempo passava cosi velocemente quando stavo insieme a lui.. Stavo bene.
Mentre mia mamma cercava un costume io e Peter restammo a parlare sul divano nel bagno.
'Hem, allora Noah? Tu non mi hai mai detto se ti sei mai innamorata.'
'aaah, hemm, ooohm ejsidh ma chi io?'
'no, il dentifricio. Daai sono il tuo migliore amico, e sai di tutte le ragazze con cui sono stato, io non so nulla dai.'
'quando mi innamorerò di qualcuno te lo dirò.'
'che poi perché rifiuti sempre i ragazzi?'
'Perché........' era assolutamente strano.
Io non avrei mai detto a Peter che lo amavo, non lo avrei detto ne oggi ne mai.
Meno male che mia mamma spezzò questa conversazione e mi diede per sfortuna un costume.
'Seeeh andiamo a mareeee.'
'si e adesso esci fuori.'
'posso restare qui? Chiudo gli occhi *faccia cucciolosa*'
Stamattina Peter voleva davvero prenderle da me.
'Peter.esci.fuori.'
'uffaa...' uscì fuori dal bagno quasi sbattendo la porta .. Non capisco cosa gli prendeva questa mattina, e se mi stava guardando con occhi diversi? Ok Noah adesso stai proprio sognando.
iniziai a levarmi il pantalone rimanendo in mutande e top..
Aprì dinuovo la porta, senza nemmeno bussare ne guardare 'aah dimenticavo gli altri ci stanno aspettando in spiaggia' 
Quando si girò, ci fu il colpo di NON fulmine.......
'aa..aa...a.... Fffforse dovrei aspettarti fuori.....'
'......eeeeehm.. Si così sembra.....'

PASSO' UN BEL PO' TI TEMPO, EBBENE SI, ERO PRONTA.

'Ci hai messo pochissimo....'
'Lo so.' E feci un lieve sorrisetto.
'Oh ehy ehy e che ne dici se nel frattempo ti faccio sentire un pezzo che ho scritto ieri? Si intitola 'You Are' però non so se lo voglio cambiare in 'Just the way you are' magari potrei anche chiamarlo 'Just' oppure 'Way.'
'Ma che senso ha chiamare una canzone 'way?'
Peter? Aveva una voce che faceva invidia al sole.
Era perfetta.
Lui è gia famoso nella nostrà città, perchè da piccolo recitava in un film.
Il suo sogno è quello di cantare e spero di esserci io accanto a lui quando vincerà tutti i premi.
 

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Capitolo 2
*** fuck stupid love. ***


Passarono varie settimane da quel giorno al mare, mi ero divertita e non poco, Peter era andato a parlare con un rapper e doveva sapere la risposta quando.............. *DRIIIIIIIN DRIIIIIIN* 'Pronto?' 'NON CI CREDERAI MAI' era la voce di Peter, speravo con tutto il cuore che questa chiamata era dovuta a qualcosa di buono era così felice e sentivo delle voci, canti, urli di gioia provenire dal suo lato. 'Allora? parla no?' 'Ne ho avuto la conferma, farò un duetto con B.O.B' DUETTO.DUETTO.DUETTO­. Da quella parola attaccai. Quella parola mi rimbombava nella testa. Mai possibile che Peter in tutti questi anni non avesse mai capito che cantare era anche il mio sogno? Iniziai a distendermi pian piano contro la ringhiera del mio letto, poi mi accasciai per terra e caddi in un lungo sonno. *bzbzbz* Lo schermo del mio telefono si illuminó. Era un messaggio.. 'Ehi scemina, perchè hai attaccato? l'emozione? io.. domani parto, vado a Los Angeles in una casa, le persone che ci sono li dovrebbero essere quelle della mia futura band, mi vieni a salutare vero? eh? eh? ciaoo -petpet :**' 'MA STA SCHERZANDO QUESTO BRUTTO STRONZO?' Correvo per le scale, ma davvero tanto, quando mia madre mi fermò.. 'Noah ma che corri?' non la degnai di un misero sguardo, non riuscivo a parlare e avrei voluto piangere, avevo un blocco alla pancia, un nodo alla gola, volevo smettere di soffrire per una volta. Mio padre era in Messico e questo mi distruggeva definitivamente quando guardavo mia madre ogni tanto piangere. 'Noah .. ma hai pianto?' 'N..no.' 'Tu hai pianto.' '...................­..' Ci fu un brusco silenzio. 'Ne vuoi parlare?' Era quello che mi faceva star bene, parlare. Era brutto doversi sfogare sempre e solo su twitter, io avevo bisogno di sfogarmi, parlare e parlare. 'Sai è così brutta questa casa da quando papà non c'è più, poi siamo cambiati un pò tutti, tu mi hai detto di cambiare e io l'ho fatto. Era brutto il mio carattere arrogante e nervoso, ma io a quei tempi avevo degli amici. Era un disastro quando mi comportavo da diva, ma poi è cambiato tutto, e Peter c'è sempre stato, ma ora? ora lui non ci sarà più. E sai chi altro c'è sempre stato? ME STESSA. Non hai mai capito che il mio sogno è cantare, e quando ti chiedevo di fare dei provini era perchè cantare mi fa stare bene e ora Peter è riuscito a realizzare il suo sogno, e io da quel cambiamento sono rimasta sola e tu non te ne sei mai accorta.!' Mia madre si mise una mano sulla fronte e iniziò a piangere 'Hai ragione... non me ne sono mai accorta' 'Mamma vuoi dormire nella mia camera? mi sento sola.' E fu così che quella notte la passai a dormire tra le braccia della mia mamma. 7.00 *bzbzbz* 'ma chi cazz...' 'Noah non ho ancora preso il biglietto, sono all'aereoporto io non parto finché tu non mi avrai salutato. -petpet' NO MA PETPET UN CA... OK, MI CALMO. Dopo tutto era ancora il mio migliore amico e lui era riuscito a farcela, era a poche ore dal suo sogno, non avrebbe dovuto aspettare. Cosi mi alzai, misi un jeans, una felpa e le mie nike blazer verdi. Vento, vento e vento. Ma nessuna traccia di Peter. Decisi di chiamarlo tanto per essere piu' sicura. 'Dove sei?' 'aah aspetta ti vedo ti vedo' Riuscivo a vederlo anchio. Lo aspettavo con le braccia incrociate ma sinceramente non riuscivo a capire i miei sentimenti in quel momento, erano un miscuglio di tristezza, odio, felicitá, amore. 'e allora é arrivato il momento di salutarci......' 'sai cosa mi da più fastidio? Che tu non sai chi sono veramente. Non hai mai capito che cantare é la mia vita, che senza non riuscirei minimamente a respirare, che senza non sono niente. Ti sei mai chiesto perché non ho un ragazzo? Ora ti do la risposta. Mi piaci, mi piaci da sempre -iniziai a piangere, ma questa volta più forte, molto di più- mi piaci tu proprio come sei, il mio migliore amico, il mio sfigato. Amo il tuo sorriso, é quello che mi da la forza, amo le tue fossette, amo i tuoi ricciolini, amo la tua risata, amo il tuo carattere, amo il tuo cappello, se mi sono fatta sfuggire qualcosa, credimi, amo anche quello, e tu NON CAPISCI, NON L'HAI MAI CAPITO.' Mi asciugò le lacrime e mi abbracciò, ma non bastava, avevo bisogno di un suo pensiero, di una sua parola. '... Alla fine ho deciso il nome della canzone..' Non fece in tempo a finire la frase quando io lo interruppi. 'ma che dici? Stai scherzando? Ti ho detto che ti amo, chi sono veramente e tu.....' 'É che non mi piaci! Io ti amo, ma da migliore amica!' '........' Le lacrime erano sempre di piú non riuscivo a fermarmi. Mi allontanavo lentamente e lui cercava di fermarmi, ma non riuscivo a guardarlo piú negli occhi. Mi voltai e mi fermai a riflettere. 'ah e sai che ti dico? Ora che sai la verità cancella il mio numero, e va a fare il tuo schifoso duetto, fai schifo.' Me ne andai di corsa e il lacrime chiamai un taxy e ritornai a casa..........

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Capitolo 3
*** i need you. ***


Mi mancava? Si. Solo ora mi rendevo conto del mio errore. Non era sua la colpa, ma mia, non avrei dovuto arrabbiarmicon lui. 3 messaggi, mai letti, non ne ho il coraggio. É partito da quasi un mese e l'unica cosa 'emozionante' che é successa é stata incontrare Milaghrj. É indiana e inizialmente la prendevo in giro per quel jjjjj, ma poi mi sono accorta che é l'amica che ho sempre voluto. *bzbzbz* 'pronto?' 'noooooaaaaaaaaahhhh vieni a casa miaaaaaaa' 'mila? Cosa é successoooo' 'nulla ma vieni qui sono sola.' 'oddio che paura, ma sei pazza volevi farmi venire un infarto?' 'dai vieni, ciao.' Nemmeno il tempo di finire la frase che gia aveva attaccato. di sabato é bello stare insieme agli amici, cosi misi le mie vans, adorate vans, la camicia a quadroni che mi regalò Peter, lui le amava, e andai. Una casa enorme. Restai a fissare i muri della stanza, e il tetto. Il tetto era ricoperto di fiori e cose varie, non pensavo che lei fosse diciamo... Ricca. Le persone ricche sono snob, lei no, é diversa. 'bella vero?' 'oh scusa....' 'non pensar male, mia madre ha sposato un uomo ricco e adesso eccomi qui a fare la riccona, andiamo in camera mia?' Non risposi, ero troppo affascinata dai tappeti e le finestre. la sua camera? Meglio della casa. Mi lanciò un pacchetto di patatine, le guardai un po e poi lessi il nome 'hernandez'. 'oh ma anche nelle patatine mi perseguita' 'ahahahhaah é il destino.' 'ho smesso di credere nel destino.' Ci fu un silenzio. Per romperlo accesi la tv... ovviamente cosa vado a beccare? Peter Pan. 'eh no eh, basta.' 'ahahaha metti il canale di musica' 'ok' dissi io mentre cercavo di aprire le patatine. ***JUST THE WAY YOOOOOU AAAAAARE, AND WHEN YOU SMIIIIIIIIILE.......................... JUST THE WAAAAY YOUUU AAAARE.*** 'basta oddiooo mi perseguuitaaaaaa nache con il nome della sua canzoneeeeee' 'noah girati un attimo per favore...' 'Aspé che sta per scoppiare tutto.' 'cazzo giratiiiiiii' Mi girai a guardare nella tv. Iniziai a piangere. Guardai tutto il video singhiozzando. Era Peter, il MIO Peter. La ragazza del video somigliava tanto, tantissimo a me. JUST THE WAY YOU ARE-BRUNO MARS. Si avevo dimenticato che ero la sola a chiamarlo ancora Peter. 'Cel'ha fatta.' 'E ce la farai anche tu.' 'non ci credo piu ormai.' 'cos'hai tra le mani?' Notò che avevo un bigliettino, quel bigliettino. 'oooodddiooo, chi tel'ha datooo' 'uno stupido che ho scontrato per strada.' 'non è uno stupidooo, é un produttore discograficoooo.' Magari mi aveva sentita cantare mentre camminavo, e per questo ci siamo scontrati. Ma non poteva essere vero. 'ma sei sicura? Fammi vedere.' Presi il bigliettino e si. Era uno di quelli che ti fanno diventare famosa. 'chiamaa suuu' 'oddio non ci credo, non ce la faccio.' Mila prese il biglietto e digitò il numero sul suo cellulare. 'no ti pregooo' 'salve sono la ragazza che ha scontrato prima, lei mi ha dato un biglietto. Noah. Ross. Si credo di riuscirci. Martedì? Ok! Grazie! Arrivederci! Ce la fai a scrivere una canzone per martedì?' 'ma che hai fattooooooo' 'dovresti ringraziarmi.' 'ok, grazie, ma io non so scrivere.' Non sapevo se era una cosa buona o no, insomma, non ho mai saputo scrivere, e di certo non inizieró adesso. Se ci fosse Peter.. Avrei saputo cosa fare... Mi manca cosí tanto.....

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