I Hate You As Much As I Love You

di MaliksEyesx_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I want them ***
Capitolo 2: *** Dat Ass ***
Capitolo 3: *** Wtf are you doing? ***
Capitolo 4: *** Bet On It ***



Capitolo 1
*** I want them ***


Capitolo 1. I Want Them

 
Tra una settimana compirò diciotto anni e pretendo che tutto sia assurdamente perfetto.
Avete presente no? Festeggiamenti epici, qualcosa che lasci il segno, qualcosa a cui tutti vorrebbero prendere parte. Non ammetto errorri e soprattutto non ammetto i NO.
Mamma mi ha comprato il vestito di Chanel e le Manolo nere che le avevo chiesto, o forse sarebbe meglio dire che le avevo imposto.
Io sono fatta così, se una cosa la voglio la ottengo. Sono la ragazza più ricca (e bella) della scuola. Ho tutto ciò che si possa desiderare e tutte le ragazze vorrebbero essere me logicamente. Oppure si fanno in quattro per essere le mie migliori amiche, ma non sono stupida, riconosco le persone di cui mi posso fidare e di certo non sono tutte quelle idiote che si offrono di portarmi i libri all'armadietto.
Non mi stupirei se scoprissi che le mie compagne di scuola piangono la notte sognando di essere un briciolo simili a me. Sono alta, fisico da paura, lunghi capelli castano scuro e occhi azzurri tendenti al verde.
Vengo spesso paragonata a Megan Fox, ma non ho niente di cui spartire con quella sgualdrina da due soldi. Io sono Queen e sono decisamente meglio di una stupida attrice di Hollywood.
Oltre a tutte le ragazze che sognano di essere me, ci sono tutti i ragazzi che sognano una notte con me. Ma non crediate che la mia vita sia come un telefilm americano. Sì, ci potrebbe somigliare ma non mi scopo tutti i ragazzi carini della scuola..magari solo la metà!
E comunque se lo faccio è perchè provo qualcosa per loro. Amore? Non lo so, non credo di sapere cosa sia. Forse l'unica cosa che mi accomuna con le altre ragazze dell'istituto è la voglia di trovare il vero amore, ma il mio cavaliere dev'essere bello almeno tanto quanto me. Sennò che gusto c'è ad essere Queen Downing?
-Penso tu debba ingaggiare la band migliore della scuola-
mi suggerisce Ashley, la mia migliore amica, oggi a pranzo da me.
Ash è la tipica finta bionda tutta sorrisi. Però, pur essendo bionda sa usare il cervello..ogni tanto.
Ottima idea Ash, ma io ne ho una migliore!- dico voltandomi verso mia madre seduta a capo tavola. E' la mia esatta copia, mia madre intendo, solo con più rughe. Quando si deciderà a seguire il mio consiglio e farsi qualche iniezione di Botoxil mondo le sarà grato.
-Quando alzi il sopracciglio si mette male per il conto in banca di tuo padre. - dice la donna sorseggiando il suo bicchiere di vino.
- Perchè non chiamare Lady Gaga?- propongo. 
Mi rendo conto di essere esagerata, ma tentar non nuoce. Anche se si tratta di Lady Gaga non è detto che mi dicano di no.
Ashley quasi si strozza con un pezzo di pane, a volte quella ragazza è del tutto priva di classe.
- Non essere ridicola Queen. - esclama scocciata mia madre.
- Lo sapevo avresti detto di no! Che strazio..vada per la band della scuola! Ma li pagherai qualsiasi cifra venga da loro richiesta. Fine della questione.-
Lady Gaga potevamo permettercela volendo. Mio padre sta ai vertici di una grande casa discografica qua a Londra. Non so cosa faccia di preciso, so solo che porta a casa così tanti soldi da potersi permettere di scommettere in borsa, comprare due Range Rover e un Audi R8.
Senza contare la nostra villa con piscina.
-Tutto quello che vuoi tesoro.- dice mia madre sorridendomi.
Questo è poco ma sicuro.
Dopo pranzo salgo nella mia camera con Ashley e decidiamo di farci un po' di manicure.
Siamo sedute sul mio letto a baldacchino in ferro battuto quando Ash esclama
-Sai, quella di Lady Gaga mi ha quasi uccisa!
-Non era una battuta. Ma ovviamente non posso fare le cose esageratamente in grande. Ragionandoci sopra è stato meglio così, ci mancava solo che i fan di quella pazza venissero a rompere le palle per entrare.- le dico stappando la boccetta di smalto rosso della Dior.
Manca soltanto una settimana e ci sono ancora un sacco di cose da fare. Devo scegliere il catering, chiamare il truccatore e il parrucchiere e scegliere questa maledetta band.
Ashley continua a blaterare su una festa a tema.
Assolutamente no, sembrerebbe un dozzinale ballo studentesco! La sola idea mi fa addormentare.
.. il tema potrebbe essere "Montecarlo", con i Casinò eccetera..- questa ragazza deve smetterla di guardare Twilight.
-Tu guardi troppo quel cazzo di film sui vampiri Ashley! Ci dobbiamo divertire non triturare le palle!- esclamo controllando se l'anulare è venuto bene.
- Era carino il ballo di Twilight...- dice lei passando lo smalto rosa shocking.
Si, per una disadattata sociale senza amici. No, idea bocciata. Risolviamo sto casino della band per favore, chi abbiamo come possibile candidato?-
le chiedo scocciata. Non ho voglia di andare a cercare mille band. Spero siano poche.
Oh bè ci sono i White Eskimo e i The Rogue!-
Già dai nomi si può dedurre che sono degli sfigati che fanno le prove nel seminterrato di casa loro. 
Saranno i soliti pezzenti convinti di poter sfondare quando non hanno il minimo di talento e originalità. Scommetto la casa che fanno solo cover. Potrei fare di meglio io ovviamente. Ma fare una band non mi esalta molto. Farmi il cantante di una band...quello si che potrebbe esaltarmi.
Non ho la più pallida idea di chi siano. Qual è il cantante più carino?- chiedo soffiandomi sulle unghie appena finite.
Tutti e due sono wow! Secondo me quello dei The Rogue ha un faccino da favola anche se sembra gay, mentre l'altro ha più il viso da stronzo perverso. Non so se hai afferrato il concetto. Comunque sono tutti e due nella squadra di calcio della scuola. - conclude tutta soddisfatta.
- Perchè dovrebbe essere gay?- le chiedo curiosa. Pettegolezzi, mi piacciono.
Ha dei tratti molto femminili e la voce non si può certo definire virile.- spiega Ashley togliendosi i suoi stivali Primark, roba da due soldi.
Non so perchè ma sta storia del ragazzo bello da paura che però sembra gay mi incuriosisce. Voglio proprio scoprire qualcosa. Spero solo che la sua band sia abbastanza figa da suscitare l'invidia di tutta la scuola. Voglio che la gente si faccia in quattro per poter entrare al party.
Voglio i The Rogue.- dico controllando per l'ultima volta che le unghie siano asciutte.
- Sicura? Credevo preferissi lo stronzo dei White Eskimo.- chiede la mia amica mordicchiandosi l'unghia appena smaltata. Molto intelligente Ash.
Sarebbe stato troppo banale. Adesso trovami il numero di...come si chiama?- dico alzandomi e andando verso la finestra ad arco.
-Chi?- chiede Ashley perplessa. 
- Il possibile gay bello da paura Ashley! Svegliati!- esclamo alzando gli occhi al cielo.
Ah! Tomlinson, Louis Tomlinson. -
Spero per Louis Tomlinson che sia all'altezza della situazione. Lo spero davvero per lui.
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Ciao a tutti :) visto che la mia prima fanfiction "From the moment i met you everything changed" è agli sgoccioli ho deciso di cominciare un'altra storia! (nel caso non abbiate letto la mia prima ff eccola qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1129693&i=1 :3)
Questa è un po' diversa, e come protagonista maschile ha Louis Tomlinson :) che dire? Spero vi possa interessare!
Lasciate tante recensioni almeno so se l'idea vi è piaciuta! Sotto questo spazio autrice vi lascio la foto della ragazza che mi ha ispirato Queen. Si chiama Megan Ewing ed è una delle mie modelle preferite :) 
Ora vi lascio!
Un bacio,
M.

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Capitolo 2
*** Dat Ass ***


                                Capitolo 2. Dat Ass


 
Il giorno dopo a scuola è la solita noia. Non vedo l'ora di andarmene da sto posto per fare la modella a tempo pieno. Mi sono rotta le palle di dover rinunciare ad alcuni servizi fotografici per colpa della scuola. Questa mattina un ragazzino tutto brufoli è venuto da me per dichiararsi, non sono una di quelle a cui piace illudere le persone. Quindi ho subito rifiutato la sua offerta di uscire. Devo ammettere che ha avuto coraggio il ragazzino, ma stia lontano da me per cortesia.
Ash ha passato l'intera mattinata alla ricerca di Tomlinson ma niente da fare. Mi stanno per saltare i nervi! Chi cavolo è sto Louis? E' più irreperibile di Justin Bieber! E credetemi se vi dico che ho provato a contattare pure lui. Non sa che si è perso comunque quell'idiota.
Visto che Ashley si rivela inutile come al solito, decido di cercare Louis da sola. Dopo aver chiesto un po' in giro scopro che il ragazzo si sta allenando con la squadra di calcio.
Quando vado in cortile però l'allenatore mi informa che i ragazzi hanno appena finito l'allenamento quotidiano e che ora sono andati negli spogliatoi. Ormai dire che mi sono saltati definitivamente i nervi è inutile, non ho intenzione di aspettare un minuto di più. Dio, questo Tomlinson mi sta già sulle palle.
Corro in palestra  e mi avvio verso gli spogliatoi. Una volta arrivata non mi fermo nemmeno a riflettere sul fatto se sia opportuno o meno entrare, spalanco la porta e mi ritrovo davanti una decina di ragazzi mezzi nudi coperti solo da un asciugamani. 
Assumo la mia miglior espressione indifferente quando riconoscendomi cominciano a salutarmi e a sorridermi tutti come dei perfetti cretini.
- Hey Queen, vuoi fare una doccia con noi?- mi chiede uno di loro. Che battuta scontata.
- Magari in un'altra vita tesoro- gli rispondo facendogli l'occhiolino.
- Cerchi qualcuno bellezza?- mi chiede un ragazzo biondo con gli occhi azzurrissimi. Ha un viso dolcissimo e dall'accento sembra irlandese.
- Cerco Tomlinson- gli rispondo semplicemente guardandomi intorno, ma non so chi cercare.
-E' sotto la doccia, è appena entrato.- dice un riccio da paura alzando il sopracciglio.
E' davvero sexy, gli occhi verdi splendono sotto tutti quei ricci castani. Per non parlare del fisico, non è magrissimo ma è messo parecchio bene.
- Tu saresti?- gli chiedo avvicinandomi.
Il ragazzo mi sorride e se fossi stata una delle tante ragazze della scuola probabilmente avrei le mutande bagnate.
-Harry Styles piccola. E' un piacere. Ti stringerei la mano ma come vedi è impegnata a tenere su l'asciugamano. Sarebbe davvero un problema se la togliessi capisci?- mi dice ammiccando.
- Non vedo il problema- gli dico porgendogli la mano con aria di sfida.
Un secondo prima che il Styles tolga la mano dall'asciugamano, un suo compagno, un moro con la testa rasata anche lui molto carino, posa una mano sulla sua spalla.
-Harry non diamo spettacolo davanti ad una signora. Ciao, io sono Liam- il ragazzo, già in jeans, mi porge la mano e io stringendola gli chiedo dove si trovino le docce.
Seguendo le indicazioni mi avvio a passi decisi verso il luogo indicato da Liam.
Nelle docce c'è solo un ragazzo di schiena che canta una canzone di Amy Winehouse. Ha una voce decisamente poco virile, ora capisco che cosa intendeva Ash, ma ci sa fare. Oltretutto ha un culo da paura.
Per far notare la mia presenza mi schiarisco la voce e Tomlinson dallo spavento si gira di scatto.
Notando che la persona appena arrivata non è un suo compagno di squadra ma bensì una ragazza, diventa bordeaux e si copre le parti basse. Troppo tardi tesoro.
- Ciao! Tu sei...-
Il ragazzo esce dalla doccia e va a sedersi su una panchina davanti agli armadietti. C'è puzza di sudore mischiato a sapone. Che mix..
- Queen esatto! E tu sei Louis ovviamente. Mettiti questa dobbiamo parlare.- gli dico lanciandogli un asciugamani.
- Andiamo al sodo. Ti voglio al mio party dei 18 anni- esclamo andando direttamente al punto. Non ho voglia di fare giri di parole, ci ho già messo troppo per trovarlo.
- Specifica "voglio"- mi dice alzando un sopracciglio.
- Togliti quel sorrisino idiota dalla faccia Tomlinson. Mi stai già sui coglioni, è tutta mattina che ti cerco! Voglio la tua band, i The Rogue.- dico appoggiando le mani sui fianchi.
- Perchè non vuoi i White Eskimo?- sento urlare Harry dall'altra parte degli armadietti.
-Perchè non ti fai i cazzi tuoi?!- urlo io scimmiottandolo. Ora capisco cosa Ashley intendeva per stronzo e perverso. La ragazza li ha inquadrati bene tutti e due.
- Vuoi davvero la mia band al tuo compleanno?!- mi chiede Louis alzandosi di scatto. Sembra un bambino il giorno di natale. Tutti sanno che mio padre lavora nella discografia, questa festa per lui è una manna da cielo.
- Si idiota. Parlando d'affari...-
- Pagamento in natura bellezza?- mi chiede facendo l'occhiolino.
-Ti piacerebbe tesoro. Ti prendi 500 £ e ti stai pure zitto.- gli dico tirando fuori il cellulare.
- Cazzo ci sto!- risponde il ragazzo dagli occhi celesti saltandomi al collo.
- Tomlinson sei mezzo nudo e bagnato, levati dai coglioni subito! Maddonna Santa quanto mi stai sulle palle.- urlo spingendolo via.
-Se vuoi ti salto addosso io mezzo nudo!- urla ancora Harry.
-Per quanto riguarda quello possimo discuterne!- gli rispondo anche io urlando. Non sarebbe male come idea.
Mentre Harry si esibisce in battutine del cazzo la mia attenzione torna a Louis, che nel frattempo mi ha preso il telefono di mano e ci ha scritto il suo numero.
- Per qualsiasi evenienza- mi dice restituendolo.
- Si si certo. Giovedì da me alle 4.30. Non fate tardi.-
Giro i tacchi e mi avvio verso la porta urlando
-Tanto sai dove abito!-.
Una volta raggiunta l'uscita dello spogliatoio mi volto e dico
-Hey Styles!-
-Dimmi tesoro!- risponde lui con un sorriso da paura
- Chiamami!- gli faccio l'occhiolino e esco.
Sento degli ululati da emergumeno provenire da dietro la porta, uomini.



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Questa ff non se la caga nessuno. Però devo pubblicare sennò Sam mi romperà le palle fino all'esaurimento. Spero tu sia soddisfatta.
Baci,

M.

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Capitolo 3
*** Wtf are you doing? ***


                                  Capitolo 3. Wtf Are You Doing?






-Tu non conosci la parola "Puntualità" ! Invece che tartassarmi di messaggi avresti dovuto muovere il culo e venire qui!-
Louis e la sua band sono in ritardo, non che sia stupita di questo. E' da quando si è preso il mio numero di cellulare che non mi lascia un momento di tregua.
Passa le sue giornate a scrivermi stronzate, per lo più battutine a sfondo sessuale. Parliamoci chiaro, Louis Tomlinson è un fottuto rompi palle, però me lo farei.
A proposito di gente che mi farei, tra un impegno e l'altro sono riuscita a vedermi con Styles. Niente di serio, giusto qualche palpatina e pomiciata. Ma mi sto già stufando.
-Dopo la scena dell'altro giorno nella doccia, ci pensi spesso al mio culo eh?- esclama Louis posando all'ingresso gli amplificatori. I suoi compagni di band soffocano una risata mentre li guardo con sguardo gelido.
-Tappati quella bocca e cominciate le prove subito! Seguitemi... - dico conducendoli attraverso il salone per poi uscire nel giardino dove è già stato allestito il palco.
-Woow!- esclama Stan, un amico di Tomlinson.
-Quando avete finito di pisciarvi sotto, e vi consiglio di farlo subito, salite lì sopra e fatemi sentire cosa sapete fare.- dico sedendomi su una sedia. Louis si fa distrarre per un secondo dalle mie cosce in bella vista ma quando torna su questo pianeta va sul palco sistema l'attrezzatura e comincia a cantare.
Mi piace da morire il suo modo di cantare, sembra ci metta tutta la passione che ha dentro. Forse è così in effetti.
Per un attimo, anzi per tutta la durata delle prove, mi sono perfino dimenticata del fatto che Louis sia un tremendo rompi coglioni.
Non ho mai sentito suonare i White Eskimo, anche se nei miei programmi ho comunque intenzione di sentir cantare Harry (Se capite che intendo), però sono contenta di aver scelto i The Rogue. Mi faranno fare bella figura.
-Allora, come ti è sembrato?- chiede Louis scendendo dal palco.
-Lo ammetto Tomlinson, siete fenomenali.- rispondo sinceramente.
Louis sorride, facendomi scordare ancora una volta quanto mi stia sulle palle. Con quei occhi azzurri, il ciuffo castano e quello splendido sorriso potrebbe sembrare davvero l'uomo dei miei sogni. Poi mi ricordo quanto sia deficiente... E cambio idea.
-Per oggi abbiamo finito. Vi va un The?- chiedo a tutti.
I ragazzi rimangono volentieri. Rientriamo in casa e andiamo in salotto dove, dieci minuti dopo, la domestica ci porta le tazze di The con i biscotti.
-Grazie, Louise.- dico rivolgendomi alla donna.
-Per la scaletta come ci organizziamo?- chiede Matt, un altro componente della band.
-Fate una bozza voi, mi fido.- dico intingendo un biscotto nella tazza.
Louis non proferisce parola tutto il tempo. Si guarda in giro mentre beve il suo The. Vorrei sapere a cosa diavolo sta pensando.
-Louis?- dico richiamando la sua attenzione.
-Sei tra noi?- continuo.
-Te la fai con Harry?- chiede improvvisamente. 
Ma perchè non si fa i cavoli suoi? Poi vorrei tanto sapere cosa accidenti gli importa.
-Usciamo qualche volta, perchè?- chiedo posando la tazza sul tavolino di cristallo.
-Anche io voglio uscire con te- dice incrociando le gambe sulla sedia. Sembra un bambino.
-Punto uno, giù i piedi dalla sedia. Non sei a casa tua. Punto due, no.- esclamo con tutta la calma possibile. Mi sto già pentendo di averlo fatto tornare tra noi, poteva rimanersene sotto la sua campana di vetro.
-Scusa. Dai usciamo! Lo so che ti piaccio un po'- dice mettendo giù i piedi.
Mi piace? Dubbi, seri dubbi. Certo, fisicamente non mi è affatto indifferente, ma la sola idea di passare una giornata con lui mi fa esasperare.
-Sogna Tomlinson. Ora scusate, ma ho parecchie cose da fare- dico alzandomi.
I ragazzi si alzano e dopo aver preso tutti gli strumenti se ne vanno.
Torno in salotto per fare qualche telefonata al catering, giusto per sapere se hanno intenzione di fare qualche cazzata almeno tiro fuori il macete.
-La torta doveva essere azzurra e argento! Se vi azzardate a portarmela rosa vi faccio fallire. No, no... Perfetto. Arrivederci!-
Ovviamente c'è sempre qualcosa che va storto quando si parla di party. Il DJ è in ritardo, il catering sbaglia menù, il fioraio sbaglia indirizzo... Almeno una di queste cose ti deve capitare.
Il catering voleva mandarmi una torta rosa con i fiorellini, scambio di ordini. Se non avessi chiamato non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo il giorno della festa. Cosa sono una bambina di due anni? La mia torna dev'essere raffinata, chic.
Spero non vengano fuori altri problemi.
-Signorina Queen che succede?- chiede Louise correndo in salotto.
-Il catering è composto da persone inette! Hanno confuso gli ordini della torta. Grazie a Dio ho chiamato.- le dico lanciandomi sul divano.
-Vuole che le chiamo suo padre?- mi chiede la donna. 
-No Louise, stia tranquilla. Dov'è mia madre?- le chiedo cambiando discorso.
-E' al club con delle sue amiche. La vuole raggiungere? Le chiamo l'autista.- mi dice prendendo il telefono in mano.
-Si, perchè no?- le dico andando in camera mia per cambiarmi.
Mi precipito nella cabina armadio e vado nel reparto dei vestiti. Dopo averne scelto uno verde smeraldo vado in bagno a sistemarmi trucco e capelli, non che ci sia molto da fare visto che la natura mi ha donato della perfezione. Torno al piano di sotto e chiamo Ashley.
-Hey Ash, dove sei? Interrompi qualsiasi cosa tu stia facendo e raggiungimi al club.-
-Queen ma..-
-Non rompere, dobbiamo parlare di Louis.-
-Ok, arrivo- 
Chiudo la conversazione nel momento esatto in cui suona il campanello. C'è sempre troppa gente in questa casa.
Apro la porta e mi ritrovo niente meno che Tomlinson che mi si lancia sulle labbra a velocità Superman.
Dopo trenta secondi di pugni mando a fanculo me stessa e mi arrendo al bacio. Questo ragazzo mi fa scordare troppo spesso il mio odio verso di lui.
Non è un bacio dolce e casto, ma impetuoso e senza ritegno. Senza neanche aspettare una specie di consenso la sua lingua già cerca la mia. Quando ormai sento le mie labbra gonfie e doloranti, e mi ricordo che in casa c'è Louise, stacco con forza Louis dal mio corpo.
-Che cazzo fai?- chiedo ricomponendomi.
-La domanda è: che cazzo fai tu bellezza?- mi dice alzando un sopracciglio.
Vaffanculo alla mia insulsa capacità di autocontrollo quando si parla di bei ragazzi.
-Hai fatto tutto tu-
-Non mi risulta di essermi succhiato un labbro da solo poco fa-
Colpita e affondata. L'odio per questo idiota cresce.
-Cosa vuoi Tomlinson?- chiedo esasperata.
-Uscire con te- dice serio.
-Mi pare di essere stata già abbastanza chiara-
-Si, il tuo "no" era molto deciso mentre mi infilavi la lingua in bocca- esclama lui ridendo.
-Io non... Taci!-
-Sai che ti dico? Se non esci con me la mia band alla tua festa non ci mette piede- dice incrociando le braccia sul petto.
Cazzo, mi ha fregata.
-Domani alle sette, puntuale. E ora vai via, già che si sei vattene pure a fanculo.- dico uscendo per raggiungere la macchina.
Bello, stronzo e calcolatore?
Me lo devo portare a letto.
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Ciao a tutti belli e brutti ma se recensite siete tutti belli ahah :D
E' orrendo lo so, spero comunque continuiate a leggere la storia! Tra poco si avvicina il Natale... E anche la fine del mondo lol
Qualcuno ci crede? Si lo so non centra niente con la ff ahahahhaah
Vi lascio con la battuta del secolo:
"Cosa dice un piccolo pollo alla mamma pollo? ... Ciao mamma !" AHA :D 
Lo so è orrenda lol
Mi dileguo.
Sam, se sei viva batti un colpo. Non odiarmi cià.

M.
 

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Capitolo 4
*** Bet On It ***


 
                             Capitolo 4. Bet On It




 
 
Stiamo passeggiando da dieci minuti e già mi viene voglia di picchiarlo. Louis non fa altro che parlare della band, della squadra di calcio e di quanto si ubriacherà alla mia festa.
- Quanto cavolo parli Louis?- gli chiedo entrando da Starbucks.
- La lingua posso usarla in altro modo se me lo chiedi.- dice malizioso.
- Fottiti. Non accadrà mai più!- esclamo sedendomi ad un tavolo.
- Si certo come no. Perchè ti guardi intorno come se non avessi mai visto uno Strbucks in vita tua?- mi chiede rimanendo in piedi.
- Perchè non ci sono mai stata. Siediti che mi irriti alquanto.- dico accavallando le gambe.
- Non ci credo! Non sei mai stata da Starbucks!- dice alzando le mani al cielo. Quante storie Dio mio, perchè non si sta zitto e si siede?
- Ti vuoi stare zitto e sederti?- gli chiedo per una seconda volta.
- Devo fare prima lo scontrino. Cosa ti prendo?- mi domanda tirando fuori il portafoglio dalla tasca posteriore dei Jeans.
- Un Cappuccino, grazie.- dico cercando di sorridergli.
Tomlinson arrossisce e a passo svelto raggiunge la cassa.
'Gli ho sorriso ed è arrossito!' scrivo velocemente ad Ash con il mio IPhone nuovo di zecca.
La risposta arriva immediatamente, Ashley è sempre con il cellulare in mano.
' Oddio che dolce! Queen ti prego mettiti con lui!
Le rispondo con un 'MAI.' categorico un secondo prima che Louis arrivi con le ordinazioni.
- Ho preso qualche bustina di zucchero e il Cacao in polvere.- mi dice sedendosi.
- Ti ringrazio- rispondo prendendo il mio bicchiere.
- Quindi... Come va l'organizzazione della festa?- chiede aprendo il bicchiere per versarci dentro del Cacao.
- Il Catering ha fatto casino, per il resto va tutto bene- gli dico sinceramente.
Sembra diventato mansueto tutto di un colpo.
- Non ti avevo mai vista sorridere sai? Hai sempre quell'espressione da sexy Pantera.- mi dice ridendo.
- Quanto sei stupido Tomlinson. Ovvio che so anche sorridere.- gli dico sorseggiando il Cappuccino. Ora capisco perchè questi Starbucks sono tanto famosi.
- Lo so. Penso solo che dovresti farlo più spesso.- mi dice sorridendo. Un sorriso vero, non con malizia.
- Oh... Grazie!- esclamo non sapendo che altro dire. Sento le mie guance leggermente calde.
- Stai arrossendo!- quasi urla Louis constatando questo fatto.
- Non è vero idiota!- dico io battendo le unghie sul tavolino tondo in legno.
- Tanto lo so che ti piaccio lalalaaaa- quei "lalalaa" finali lo fanno sembrare ancora più stupido di quello che è.
-Non so se ti ricordi. Ma io me la faccio son Harry.- gli dico con un sorriso da stronza infernale.
- Quello è solo un dettaglio. Mi dispiace per il piccolo Harold ma entro sta sera io e te avremo fatto sesso.- dice orgoglioso di se.
Quasi mi strozzo con la schiuma del mio Cappuccino.
- Scordatelo!- esclamo nell'esasperazione più totale.
- Quanto scommettiamo?- mi chiede posando i gomiti sul tavolo.
- Non scommettiamo proprio niente Tomlinson. Tu, a letto con me non ci vieni.- dico dopo aver finito di bere.
- Hai troppa paura per scommettere Downing?- alza un sopracciglio con aria di sfida.
- Io non ho paura Tomlinson. Cosa vuoi scommettere?- dico battendo sempre più nervosamente le unghie sul tavolo. Mi sto mettendo nella merda lo so.
- Un contratto discografico.- dice serio.
- Era tutto studiato vero? Stai facendo tutto questo casino solo per avere un contratto da mio padre!- gli dico con rabbia.
- Io non ho studiato proprio nulla! Se tu sei sicura di non aver la benchè minima voglia di scopare con me non ha senso arrabbiarsi giusto?- dice annuendo tra se e se.
- Non avrai mai quel contratto.- dico incrociando le braccia.
- Sarà il destino a decidere. Se finiamo a letto insieme, voglio un contratto.-
-Tu ci guadagni doppiamente!- esclamo.
- Visto come sono furbo?- dice facendomi l'occhiolino. 
Non gliela darò mai vinta.
- Ci sto Tomlinson.- dico porgendogli la mano.
- Affare fatto! E ricordati... So già che ti innamorerai di me.- mi dice sorridendo.
Se continua a sorridermi così il contratto lo avrà già domani.
- Credici.- dico ridendo.
- Lo credo eccome!-
Usciamo da Starbucks, ritengo che due ore del mio tempo siano più che sufficienti. In più devo vedermi con il fioraio.
- Si è fatto tardi, ho un altro impegno tra un' ora.- dico affrettando il passo.
- Ti accompagno a casa- dice Louis cercando di starmi dietro.
- Non è necessario.- dico senza neanche guardarlo in faccia.
- Per me lo è.- continua lui.
- Fai come vuoi Tomlinson, basta che tu stia zitto.- dico alzando gli occhi al cielo. Mi farà diventare pazza.
-Cosa devi fare tra un'ora?- mi chiede dopo neanche due minuti di silenzio.
- Sono fatti miei.
- Devi vederti con Harry?- mi chiede quasi sussurrando.
-No, è da un po' che non usciamo- gli dico. E non so neanche perchè gli abbia risposto così sinceramente.
- Come mai?- mi chiede prendendomi la mano.
Mi fermo e lo guardo negli occhi. Non lo sopporto, ma non riesco a mollare la sua mano.
- Perchè... Non mi va- gli dico ricominciando a camminare.
Con la coda dell'occhio lo vedo assumere un'espressione totalmente soddisfatta. Sarà perchè gli ho permesso di prendermi per mano, o perchè non mi vedo più spesso con Harry?
- Non a causa tua comunque, sono anche troppo impegnata ecco.- dico di getto. Non deve farsi strane idee.
- Si si certo- dice per farmi un favore.
Tra una stupida chiacchiera e l'altra siamo arrivati al cancello della villa.
- Bè sono arrivata, hai portato a termine la missione.... Sono Queen!- dico dopo aver citofonato.
Il cancello si apre e con mia sorpresa Louis mi carica sulle spalle.
- No, non l'ho ancora portata a termine- esclama correndo su per il vialetto.
-Tomlinson se non mi metti giù subito di denuncio!- urlo tirandogli pugni sulla schiena.
- Non lo farai- dice ridendo lui.
Arrivati alla porta cerca di aprirla, e non trovandola chiusa a chiave esclama.
-Che fortuna sfacciata!-
Devo ricordare a Louise di aspettare che io bussi prima di aprire il portone.
Louis si guarda intorno e sale al piano di sopra.
-Dove stai andando?- gli chiedo. Urlerei, ma non voglio che la domestica ci trovi in questa situazione di merda.
-In camera tua!- esclama Louis ridendo come un bambino. Perchè è così dannatamente idiota?
- Non sai dov'è!- dico prendendolo a pugni.
Dopo aver borbottato un "Accidenti" Tomlinson apre tutte le porte sperando di capire qual è la mia camera da letto.
E ovviamente, lo capisce.
- Porca troia Tomlinson cosa vuoi fare?- gli dico mentre chiude a chiave la porta. Si mette male, si mette molto male.
Autocontrollo Queen, non deve avere il contratto.
Louis mi mette sul letto e mi sorride. Dannazione.
- E adesso che hai intenzione di fare?- gli dico sistemandomi i capelli.
Louis alza il sopracciglio. Una frazione di secondo dopo è già sdraiato su di me.
- Indovina?- mi sussurra all'orecchio.
- Io non faccio sesso con te- dico guardandolo in quelle due pozze d'acqua.
Louis mi fissa senza dire nulla.
-Sono strani i tuoi occhi da vicino- gli sussurro quasi in trans.
-Mh mh...- borbotta lui baciandomi il collo.
E adesso chi lo ferma?
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Ciao a tutti!
Dopo la pausa Natalizia sono tornata.... con una merda ahahahahah
Scusate, evidentemente devo riprendere il ritmo.
In ogni caso lasciate una recensione u.u va bene anche un "Marty fa cagare davvero tanto"
Almeno ne prendo atto lol
Ok, vi lascio!
Baci,

M.

ps: non commentiamo il video di Kiss You perchè sennò inizio a ridere come una cerebrolesa. Zayn... mlmlmlmlmlml lol



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