You're the one that I need

di Shanimallina87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I hate this things! ***
Capitolo 2: *** Let's get it started ***
Capitolo 3: *** Just talking ***
Capitolo 4: *** Keep going ***
Capitolo 5: *** Love, sex and love again ***
Capitolo 6: *** The best day of my life ***



Capitolo 1
*** I hate this things! ***


“Io odio queste serate di beneficenza!”, esclama Danny, uscendo dall'ufficio di Steve.

“Così lo ha detto anche a te, eh?”, gli chiedo.

“Già! Chin e Kono?”

“Sanno tutto anche loro. Chin è passato a prendere Malia e Kono andava dal suo 'uomo del mistero', così lo porterà allo scoperto!”

“Siamo obbligati ad andarci?”, mi chiede.

“Ce lo ha chiesto il Governatore, Danno.”, la voce sensuale del Seal ci raggiunge prima del suo statuario corpo.

“Ma uffa! Volevo trascorrere una serata in mutande, con un pacco di birre, a guardare la tv... Ed invece mi tocca tirare fuori lo smoking!”, incrocia le braccia.

“Lo dici a me Danny? Sai che odio mettere vestito lungo e tacchi!”

“Ma la volete smettere voi due, o no?”, ci giriamo entrambi verso Steve, “Sarà una serata diversa dalle altre, e staremo tutti insieme; che male c'è? E poi è per una buona causa!”

Cala il silenzio nell'headquarter della Five-0.

“Dai Danny! Steve ha ragione!”, il detective mi guarda di traverso.

“Vi state frequentando troppo, per i miei gusti, voi due! Comunque... Vada per la serata di beneficenza!”, ed esce sbuffando.

Me ne torno alla mia scrivania per finire il mio rapporto. Senza neanche alzare gli occhi dal foglio, mi accorgo della presenza di Steve; il suo inconfondibile profumo riuscirei a riconoscerlo ovunque.

“Ti serve qualcosa?”, domando.

“Come hai fatto senza neanche alzare lo sguardo?”

“Sono un bravo segugio! Il tuo bagnoschiuma è unico...”, solo ora i miei occhi si scontrano con quelli azzurro/verde di quell'uomo che mi ha stregato sin dal primo incontro.

“Lascia perdere il rapporto! Dobbiamo essere al The Modern Honolulu fra due ore...”

“Farò in tempo, tranquillo!”

“Ci vediamo lì!”

“Certo!”, lo saluto es esce.

Finisco il rapporto e glielo lascio sulla scrivania; chiudo l'ufficio e torno a casa.

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Capitolo 2
*** Let's get it started ***


Sotto la doccia ripenso al bacio rubato che io e Steve ci siamo scambiati una sera, qualche giorno fa, durante un appostamento notturno. Per qualche secondo le sue labbra hanno scontrato le mie e il suo sapore si è mischiato col mio. È stato qualcosa di indescrivibile, ma da quel momento il suo comportamento nei miei confronti è cambiato, così come il suo modo di guardarmi.

Chiudo l'acqua e mi infilo nel morbido accappatoio, frizionando i capelli con un asciugamano.

Dopo 40 minuti sono pronta; truccata; fasciata in un vestito blu notte comprato quasi 3 anni fa per un matrimonio e mai più messo; con un paio di scarpe che, a fine serata, mi avranno distrutto i piedi.

“Ok! Pronta! La serata ci aspetta!”

Prendo la pochette, le chiavi della macchina ed esco.

Quando arrivo all'hotel sono già tutti lì; manca solo l'uomo misterioso di Kono. Danny è il primo ad accorgersi del mio arrivo; sgrana gli occhi e mi sorride.

“Ehilà! Amy sei uno schianto!”

“Grazie Kono! Stai molto bene anche tu!”

Scambio di complimenti reciproci; l'unico che non parla è il Comandante.

“Steve sei con noi?”, gli chiede Chin.

“Si, Chin!”

“A me non sembra!”

“Non ho molto da dire Danny! Tutto qui! Dobbiamo farne un dramma?”

“Oh mio Dio! Qual è il tuo problema? Non si può neanche più parlare?”

“No! È che ogni volta, se parlo perché parlo; se non parlo perché non lo faccio! E che diavolo!”

“Ehi! Ricordatevi che siamo ad una serata di beneficenza, ok?”, gli ricorda Malia.

I due si guardano e annuiscono.

Kono si allontana per qualche secondo e torna con il suo uomo.

“Adam??”, esclama Chin incredulo.

“Si cuz. È lui il mio uomo.”

Attimo di totale silenzio e scambio di sguardi.

“Buonasera Adam.”, il Comandante gli porge la mano e l'altro la stringe.

“Buonasera!”

Ci portano da bere e spizzichiamo qualcosa dal buffet. Mentre parlo con un paio di pezzi grossi di qualche multinazionale, vedo avvicinarsi Danny.

“Ehi splendore!”, mi bacia la mano, “Posso rubarvela per qualche istante?”

I due annuiscono e ci allontaniamo.

“Grazie mille Danny! Mi hai salvato da una morte lenta e dolorosa per noia.”

“Addirittura?”

“Fidati!”

“Allora... Sei splendida stasera!”

“Grazie Danny!”

“Qualcuno ti sta spogliando con lo sguardo!”

Mi indica Steve, che stava guardando proprio nella nostra direzione. Gli sorrido e torno a parlare con Danny.

“Devo essere messo al corrente di qualcosa?”

“No Danny!”, abbasso lo sguardo.

“Sicura? Si vede lontano un miglio che c'è tensione sessuale tra di voi!”

“Ma che dici!?”

Danny è l'unico che sa della mia tremenda cotta per Steve. Mi sono sempre confidata con lui; sa tutto di me.

Arrivai qualche settimana dopo di lui in seguito ad un trasferimento per “Incompatibilità ambientale”, scrissero nella lettera. In realtà volevano allontanarmi perché avevo intuito che c'era del marciume al distretto e mi ero avvicinata a scoprire che erano i poliziotti corrotti.

Quando lo incontrai, capii che saremmo subito andati d'accordo; e così è andata.

Gli ho sempre raccontato tutto ed è per questo che sa di Steve.

“Sarà! Ma tu non me la racconti giusta!”

Il Governatore richiama l'attenzione di tutti e ci invita ad accomodarci ai tavoli per la cena.

Si parla del più e del meno, si ride, ci si diverte come il nostro solito, quando siamo tutti a cena insieme.

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Capitolo 3
*** Just talking ***


Dopo cena torniamo tutti verso la spiaggia, dove ci attende il dopocena classico di una serata di beneficenza: una noia mortale!

Vedo Steve da solo, sull'ultimo scalino prima della sabbia, e lo raggiungo.

“Ehi Steve!”, gli poso una mano sull'avambraccio, “Tutto bene?”

“Si Amy! Tutto ok!”, si gira verso di me e mi sorride.

“Non mentire Comandante! Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa che ti turba...”

“Facciamo due passi?”, annuisco, “Sono turbato, è vero. Ma non per il lavoro o per Wo Fat o per Shelburne. Penso anche a questo, certo, ma da qualche giorno c'è un'altra cosa che stuzzica i miei pensieri...”, si ferma difronte a me, “Quel bacio... Amy... Tu ci pensi ancora?”

Resto immobile; lo guardo negli occhi; ho un nodo alla gola; sentire la sua voce chiamare il mio nome è un tonfo al cuore.

“Si Steve...”, mi giro a guardare l'oceano, “Ci penso ogni giorno.”

In qualunque momento della giornata, sia a casa che al lavoro.

“Non so cosa mi è successo, quella notte. E non so cosa mi sta succedendo in questi giorni... Non riesco a togliermelo dalla testa!”

“Cosa vuoi sentirti dire Steve? Cosa ho sentito, cosa ho provato, se ha significato qualcosa?”

Mi guarda con il suo sguardo da interrogatorio.

“Da quando mi leggi nel pensiero?”, accenna un timido sorriso.

“Oh no! Nessun potere! È solo che avevi la stessa espressione che avevo io, la mattina dopo, davanti allo specchio. E le domande che mi sono fatta erano esattamente quelle!”

“E hai trovato le risposte?”

“Si e no. Ho sentito come un'esplosione nella testa e nel cuore; ho provato un brivido che non provavo da tanto e che non pensavo avrei riprovato più in vita mia...”

“Consolante! Credevo di essere solo io!”

“Sei in buona compagnia McGarrett!”

Il suo sorriso, in questo momento, è qualcosa di splendido; mi prende una mano e mi guarda fisso negli occhi.

“Non so cosa ha significato per te, ma a me ha aperto gli occhi. Non sono bravo in queste cose... I miei sentimenti non li ho mai messi a nudo con nessuno... E' tutto nuovo e strano per me...

E' qualcosa che non ho mai provato prima per nessuno. Non so come affrontare quello che sto provando...”

“Sono qui Steve: sai che puoi dirmi tutto!”

“Lo so. Tu sei l'unica donna che mi ha sempre capito fino in fondo, senza mai chiedermi niente. Non so come ci riesci, ma fai abbassare le mie difese; mi rendi vulnerabile ed è una novità per me...”

Il suo sguardo ha qualcosa di strano, una luce che mai avevo visto prima. Istintivamente avvicino la mia mano al suo viso; socchiude gli occhi e sospira; sento la sua mano prendere dolcemente la mia e le sue labbra posarsi nel mio palmo.

“E' di questo che parlavo Amy... Nessuno mi ha mai visto in queste condizioni...”

La sua fronte si posa sulla mia e sento in suo respiro farsi sempre più pesante.

Qualche secondo dopo il suo sapore invade la mia bocca; le sue labbra morbide ed eccitanti accarezzano le mie in un bacio così ardente di passione, che la panchina su cui siamo seduti avrebbe potuto prendere fuoco, se il cellulare di Steve non avesse iniziato a squillare.

Lo tira fuori dalla tasca interna della giacca e risponde.

“McGarrett.”

“Ma dove siete finiti? Vi stiamo cercando da 10 minuti!”

“Danny siamo andati a fare due passi, perché?”

“Fra poco ci sarà il gran finale; non potete perderlo!”

“Arriviamo!”, chiude la telefonata e rimette il cellulare nella tasca, scuotendo la testa.

“Dobbiamo andare. La cerimonia sta per finire!”

Ci alziamo e torniamo indietro come se niente fosse successo.

 

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Capitolo 4
*** Keep going ***


“Finalmente! Che fine avete fatto?”, chiede Kono.

“Abbiamo fatto un giro.”

“Ok, signore e signori; purtroppo questa magnifica serata sta volgendo al termine. Vorrei ringraziare tutti voi per essere venuti qui, questa sera. Grazie a tutti gli organizzatori, agli inservienti, ai camerieri e a chi ha lavorato dietro le quinte. Secondo quanto mi hanno appena riferito i miei collaboratori, tra donazioni anonime, vendita di oggetti all'asta e altre piccole cose, abbiamo raccolto quasi 2 milioni di dollari, che saranno destinati alla costruzione di scuole per i bambini dell'Africa.”

Parte un fragoroso applauso.

“Wow! Che cifra!”, esclama Danny.

“Non sono neanche sicura di quanti zeri ci vogliano per scriverla!”, ribatto.

Il governatore si avvicina.

“Comandante McGarrett! Grazie per essere venuto con la sua squadra!”

“Grazie a lei per averci invitato!”

Si stringono la mano e, dopo averci augurato una buona continuazione, se ne va.

“Beh ragazzi! Credo che anche noi ci avviamo verso casa!”, avvisa Chin.

“Andiamo anche noi!”, Kono prende Adam sottobraccio e se ne va.

“Brah! Io avrei un appuntamento...”

“Lo riporto a casa io Danny! Vai tranquillo!”

“Ok! Perfetto! Buona notte!”, e lo vediamo allontanarsi nella sua Camaro argentata.

Tiro fuori le chiavi dalla borsa e gliele passo. Mi sorride e ci avviciniamo alla macchina; mi apre la portiera; aspetta che mi sia sistemata sul sedile; la richiude e si mette alla guida.

Arriviamo davanti casa sua; parcheggia la mia auto accanto alla sua Silverado blu e scende per aprirmi di nuovo la portiera. Mi prende per mano e mi fa scendere; entriamo in casa e saliamo in camera da letto.

“Abbiamo lasciato un discorso in sospeso.”

“E non vedevo l'ora di finirlo!”

Gli tolgo la giacca e gli allento la cravatta; il suo profumo mi inebria...

Arriva diretto al mio cervello e annienta le mie inibizioni.

Sento le sue dita percorrere il mio fianco alla ricerca della zip; quando la trova la apre lentamente, come se sapesse che ogni dente della cerniera che si apre, provoca in me scosse di piacere. Mi accorgo che la discesa è rallentata; la sua tortura ha inizio.

Una volta libera del vestito e delle scarpe, mi ritrovo sotto lo sguardo di Steve.

Si lecca le labbra come se fosse davanti al suo piatto preferito; mi avvicino e lo bacio, iniziando a sbottonare il primo bottone della sua camicia. Gli scopro il petto e scendo a baciarlo sul collo per proseguire poi sui suoi pettorali ben definiti. Apro un altro bottone e continuo a scendere e a baciare il torace e la pancia, finché la camicia non è completamente aperta. Risalgo fino a riportarmi faccia a faccia con lui; poso le mani sulle sue spalle e faccio scivolare le dita lungo le sue braccia fino a lasciarlo a petto nudo davanti a me. Il tutto avviene alla velocità di una lumaca, così da prolungare l'attesa e far aumentare l'eccitazione.

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Capitolo 5
*** Love, sex and love again ***


Arretriamo pericolosamente verso il letto; lo faccio sdraiare e mi sdraio su di lui; riprendo a baciargli il collo; indugio sulla clavicola, scoprendo uno dei suoi punti deboli; scendo sul torace e gli accarezzo la pelle; passo due dita attorno ad uno dei suoi capezzoli e ci avvicino la lingua; lo sento muoversi sotto il mio corpo.

Scendo sempre di più, sia con la bocca che con le mani. Apro la fibbia della cinta; sbottono i suoi pantaloni e provo a spogliarlo ma lui mi ferma; sta fremendo perché odia non avere la situazione sotto controllo. Si spoglia dei pantaloni e torna su di me; le sue labbra cercano le mie; le nostre lingue intraprendono un'interminabile lotta per la supremazia, che ovviamente vince lui; sento la sua eccitazione aumentare a premere sempre più sulla mia gamba; scopre il mio seno e mi toglie l'intimo; mi accarezza delicatamente e lo bacia; le sue labbra avvolgono i miei capezzoli; li succhia e li morde, provocando in me scosse di piacere immenso, quasi insopportabile.

Esplora la mia pancia con la bocca, lasciando umide scie al suo passaggio; affondo le dita tra i suoi corti capelli, mentre scende abbondantemente sotto il mio ombelico.

Bacia l'interno coscia; si infila con due dita sotto l'elastico degli slip e, delicatamente, lo fa scorrere sempre più in basso. Ora sono completamente nuda e inizio a sentirmi in imbarazzo. Quando le sue labbra si posano sulla mia pelle già umida, un brivido percorre il mio corpo e, istintivamente, chiudo le gambe attorno alle sue spalle. La sua lingua lecca il nocciolo che si fa sempre più pronunciato; ormai non capisco più nulla; mi sta portando lentamente al manicomio.

Si muove; si sposta; risale verso il mio collo; salgo su di lui; mi siedo sulle sue gambe e con un dito percorro gli addominali, terminando l'esplorazione di quel corpo sull'elastico dei boxer; avvicino le labbra a quella pelle morbida e profumata e inizio a baciarla, sentendo i suoi muscoli irrigidirsi ad ogni bacio. Libero da quel vincolo maledetto la sua virilità e comincio a baciare e leccare l'asta, muovendo la mano così da eccitarlo sempre di più. La sua mano si posa sulla mia testa e mi indica il ritmo giusto; muovo la lingua attorno al suo membro e lo sento gemere di piacere. È a questo punto che mi fermo...

Ho il suo sapore sulle labbra e mi sento completamente in estasi.

Ora siamo uno di fronte all'altra e ci guardiamo; respiro pienamente il suo profumo e mi perdo nei suoi occhi; mi carezza il viso e mi sfiora le labbra con le sue.

Il suo bacino si avvicina al mio; il suo pene si fa strada tra le mie gambe finché non entra in me e mi riempie di sé.

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Capitolo 6
*** The best day of my life ***


Non so descrivere quello che sto provando in questo momento.

Sarà che lo desideravo sin dal primo momento; sarà che è maledettamente sexy...

E poi il modo di toccarmi, di baciarmi; è come se conoscesse il mio corpo da una vita.

Non posso, non voglio e non riesco più a trattenermi; lo guardo negli occhi e vedo l'orgasmo arrivare in quello specchio azzurro in cui sto riflettendo la mia anima. Urliamo insieme; stringo le braccia attorno alle sue spalle; affondo il mio viso nell'incavo tra collo e la spalla e chiudo gli occhi. Si abbandona su di me e si sdraia di nuovo al mio fianco.

Siamo ora in quello stato di pura estasi post sesso che ci tiene incollati alle lenzuola, con gli occhi fissi gli uni negli altri. Sfiora il mio viso con le dita; gli sorrido, replicando il suo gesto.

È così bello in questo momento; credo di non aver mai visto Steve in questo modo; sembra un'altra persona; non il rude, animalesco comandante della Five-0, che mette i sospettati a penzoloni a testa in giù dall'ultimo piano del palazzo. Quello che leggo nei suoi occhi adesso è dolcezza e tutto ciò che ne deriva.

“Sei diverso!”, gli dico.

“Da cosa?”

“Dal solito Steve che sono abituata a vedere!”

“Non hai fatto caso al modo che ho di guardarti e di parlarti, da quando ci siamo conosciuti, ogni volta che siamo da soli?”; effettivamente era strano, ma non ci avevo mai pensato; “Dal primo momento ho pensato che c'era qualcosa in te; qualcosa che mi ha fatto impazzire subito; che mi ha torturato ogni giorno finché non ho capito per quale motivo lo stava facendo.”

Ascolto tutto senza interferire col suo discorso; lo vedo arrossire come un bambino; è imbarazzato.

“E quale sarebbe questo motivo, che oltre a torturarti ti sta facendo arrossire?”

“Non sto arrossendo!”

“Vuoi uno specchio?”

“Ok! Ok! Ti credo! Ma è tutto nuovo per un animale come me, come ti piace chiamarmi!”

“Forse perché in alcuni momenti sei un animale!”, gli do un colpetto sul petto,”Comunque non era questo che mi stavi dicendo!”

“Hai ragione, torniamo seri... Stavo dicendo... Il motivo per cui ho sempre avuto un certo comportamento è perché, beh... Sono innamorato di te, sin dal primo giorno!”

CAVOLO!

Lo bacio; è l'unica cosa che riesco a fare.

“Aspettavo da tanto tempo che tu mi dicessi una cosa del genere... E non immagini nemmeno da quanto tengo dentro i miei sentimenti per te. A volte ho pensato che quello che provo nei tuoi confronti avrebbe potuto interferire con il lavoro, e qualche volta ci sono andata vicina.”

Mi fa appoggiare a sé e mi da un bacio in fronte.

“Non dovrai preoccuparti del lavoro... Sono pur sempre il tuo capo, no? E se al capo va bene la tua relazione, non ci saranno problemi di alcun tipo...”

“E come faremo se uno di noi due sarà in pericolo, o peggio ancora...”

“Quello che abbiamo fatto fin'ora; saremo sempre professionali sul lavoro e ci divertiremo tra le lenzuola a fine giornata!”

“Ma allora lo vedi che sei proprio un animale?”

“XD Già! Lo sono davvero!”, mi bacia, “E tu mi adori per questo!”

“Già! Ti adoro!”, lo bacio di nuovo, “Ti amo perché sei tutto ciò di cui ho bisogno!”

“Ti amo anch'io Amy!”, mi bacia la fronte.

 

Restiamo in silenzio; cullati dal rumore dell'oceano ci rilassiamo l'uno tra le braccia dell'altra; il sonno sopraggiunge spegnendo i riflettori su quella che è stata la serata più bella della mia vita.

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