Panchine

di HikariKanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yamato e Taichi ***
Capitolo 2: *** Daisuke ed Hikari ***
Capitolo 3: *** Yamato e Takeru ***
Capitolo 4: *** Daisuke e Miyako ***
Capitolo 5: *** Yamato e Jun ***
Capitolo 6: *** Daisuke e Ken ***
Capitolo 7: *** Yamato e Sora ***
Capitolo 8: *** Daisuke e Takeru ***
Capitolo 9: *** Yamato e Daisuke ***
Capitolo 10: *** Daisuke e... ***



Capitolo 1
*** Yamato e Taichi ***


Panchine

Panchine

 

Yamato e Taichi

 

“In the quiet time of evening

When the stars assume their patterns

And the day has made his journey

And we wondered just what happened

To the life we knew

Before the world changed

When not a thing I held was true…”

 

14 dicembre. 

“Ciao, Yamato!”

“Ciao, Taichi!”
“Posso sedermi vicino a te?”

“Certo…accomodati.”

Una panchina ben coperta dal sole vede un altro ospite sedersi sul suo solido legno.

Sussulta;ormai è vecchia,seppur forte,e deve fare attenzione.

Il ragazzo biondo che spesso le tiene compagnia in queste rarefatte giornate invernali sorride,vedendo con quale malagrazia il brunetto si adagia.

“Cosa stai facendo,Yama?”chiede Taichi,scrutando un po’ il paesaggio attorno a sé. È uno scenario che parla di città,di profumi e colori vivaci,di famiglie allegre in sintonia…Si adatta molto di più a lui che non al calmo e ponderato Yamato.

“Osservo un po’…Molte canzoni devono la loro genesi a questo posto.”spiega,condensando il proprio respiro in nuvolette di fumo.

“Guarda,sembra che stiamo fumando! L’inverno può fare strani miracoli!”

Taichi lo imita,ridendo.

“Spero che almeno questo Natale nevichi…”sbuffa il biondo,riscaldandosi le mani nel cappotto.

“Come si vede che preferisci il freddo al caldo.”
“Sai che odio l’estate,Tai…E poi sono di carnagione chiara,divento un’aragosta se sono troppo esposto al sole!”

“Sembri una ragazza quando fai certi discorsi,amico!”
“La verità è che sono molto più delicato di te!”

“Su questo non c’è dubbio,altrimenti non ti batterei sempre a braccio di ferro…”
“Va bene,magari non sarò forzuto!Sei venuto qui per dirmi questo?”ribatte seccato Yamato. Non è Taichi che gli da fastidio,in realtà…è ciò che rappresenta. Perché Yama ha un segreto,che non ha mai confidato a nessuno, forse nemmeno a se stesso ,completamente. Ecco perché vorrebbe essere solo,adesso…A pensare alle parole giuste,agli atteggiamenti giusti…Se è giusto celare tutto…

“No,semplicemente ti ho visto e ho deciso che ti dedicherò un po’ del mio prezioso tempo!”

L’ingenuità di Taichi è disarmante;Yamato non riesce a rimanere serio per molto,in sua compagnia.

“Tai…rispondimi sinceramente…Secondo te,per quale oscuro motivo io e te siamo amici?”

Taichi apre bocca per rispondere,ma evidentemente non trova convincenti le sue parole e la richiude.

Poi alza le spalle e fa: “Esattamente,non saprei darti una risposta…Io e te siamo diversi,come il giorno e la notte,ma inseparabili,come…come il burro e le alici!”
“Questo paragone te lo potevi risparmiare…”
“Era per farti capire,avrei potuto anche dire come la panna e le fragole,ma sapeva di roba da ragazze! Credo che…forse siamo complementari. Non mi guardare con quella faccia,non ho interessi verso di te!”
Yamato alza la testa al cielo, stupefatto.

“Ah,bè,non ti preoccupare,non infrangi nessun sogno…”
“Avresti potuto avere sogni su di me?!”
“TAICHI!”
“Ok,d’accordo.”
“Bene.”

 

“But you were kind to me

and you reminded me that the world is

not my playground

there are other things that matter

and when a simple needs protecting

my illusions

all would shatter…”

 

“Di che vogliamo parlare?”

Taichi ha una gran voglia di conversare col suo migliore amico,che non è condivisa appieno.

“Boh,fai un po’ tu…”
“Ecco,rispondi tu alla domanda: ‘perché siamo amici?’”

Yamato si sente incastrato;per lui è come una domanda a trabocchetto.

“Penso che…per molte cose non ci siano risposte…Ad esempio, perché una persona si innamora proprio di una determinata persona? Oppure…perché ti piace fare una cosa anziché un’altra? Non sempre c’è una risposta adeguata!”
“Hai confrontato la nostra amicizia con una storia d’amore!”fa Taichi schifato.

“Non significa NIENTE!Era un esempio come un altro,proprio come il tuo!”

“Comunque non hai risposto.”
“Come la fai lunga! Dunque…”

Yamato sceglie con cura le parole,per evitare di offenderlo e di non rivelare proprio tutto. Non proprio subito,almeno.

“Ritengo che siamo amici perché ne abbiamo passate tante insieme,perché non so come ho imparato a sopportarti e viceversa…E forse perché condividiamo qualcosa.”

L’ultima frase è stata detta in un sussurro…Yamato si sente quasi colpevole di ciò che rivelerà tra poco a Tai.

“Oh,caro,sopportarti non è un’impresa di poco conto! Infatti non so ancora Sora come…che intendevi dire con ‘condividiamo qualcosa ’?Tu nemmeno giochi a calcio!”

“Non era un qualcosa in quel senso,Tai.”

“Ti ho mai detto che sei strano ed enigmatico?”
“Un sacco di volte.”
“Bene,non fa mai male ripetere.”

“Tai…ora fai bene attenzione…”
“Sono tutt’orecchie.”risponde lui,scoprendo gli organi dell’udito e indirizzandoli verso uno Yamato sconcertato.

“Seriamente.”

Taichi capisce che c’è qualcosa di grosso sotto. Il tono di Yamato è più pacato del solito.

“Ora metterò alla prova la nostra amicizia…”

“Un’altra volta? Non ti ricordi quanto abbiamo litigato?”
“Sì…Ma stavolta è un po’ diverso…Non è una prova fisica che dobbiamo superare…”

 

“But you stayed in my corner

the only word I know was upside down

and now the world and me

I know you carry me…”


“Yama,mi stai facendo preoccupare.”

“Wow,solo Sora ed Hikari c’erano riuscite finora…”
“Oh,no,anche mamma e le sue diete strampalate…pensa che se n’è uscita con uno sformato di erba cipollina…Insomma,dicevamo?”

“Queste divagazioni…!”

“No,me ne sono ricordato perché il mio stomaco sta reagendo fin troppo…Ho fame.”
“Mi fai finire di parlare?”
“Sì sì...Stomaco,taci!”

Taichi si da un colpetto al ventre sotto lo sguardo attonito di Yamato.

“Tu non smetterai mai di stupirmi.”

“È un bene o un male?”

“Dipende da come lo si guarda.”
“Allora per te è un male.”

“Tai,cosa vuoi che me ne importi dei tuoi monologhi con lo stomaco?”

“Ehi,sei mio amico,e gli amici partecipano di tutto…”
“Appunto! Se io…se io ti dicessi…”

“Spara. C’entrano Takeru ed Hikari,col fatto che condividiamo qualcosa?”

Oh,meglio non inguaiare anche il proprio fratellino,ora. Fortuna che lui e Hikari al momento non ci pensano proprio a stare insieme… se non altro così Yamato crede.

“No,per ora no. Riguarda te,me ed un’altra persona…”
“Chi?Yama…ti sei innamorato?”

Yamato si gira a guardarlo. Ha capito tutto?Com’è possibile?

“No,non può essere…Yamato Ishida,lui e il suo cuore di ghiaccio!”

Taichi ridacchia un po’,rovesciando la testa indietro,mentre Yamato da una parte tira un sospiro. Certo, mica Tai è cambiato.

“Ed invece sì.”

 

“You see the patterns in the big sky

those constellations look like you and I

just like the patterns in the big sky

we could be lost

we could refuse to try

but we made it through in the dark night

would those lucky guys turn out to be…

but that unusual blend of my funny friend and me…”


“COSA?!”

La panchina oscilla,sotto le urla di Taichi.

“Tu ti sei innamorato?Ma non farmi ridere!”
“La cosa è seria!”

E diventerà più seria non appena saprà chi è la prescelta…in tutti i sensi.

“Oh…Yama,dici sul serio?”

Taichi ha riso esageratamente per un buon quarto d’ora,indicando Yamato e continuando a sogghignare. Ma ora,vedendo l’espressione corrucciata e ansiosa del biondo,capisce che forse non va tutto come dovrebbe andare…

“Si.”
“Oh,Kami,qui bisogna festeggiare!”

“Non offrirò una scusa al tuo stomaco per mangiare!Non vuoi sapere chi è?”
“Certo!!Non sarà mica Jun,vero?”

Yamato deglutisce,prima di fissarlo disgustato.

“Assolutamente no.”
“Bene,perché ti avrei picchiato.”
“Tai…è Sora.”
Il vento scompiglia i capelli dei due,in seguito alla folgorante verità. Tre parole,un segreto così difficile da mantenere…tre parole,e via.

Una foglia cade in grembo a Taichi,ma sembra che lui non se ne accorga. È troppo impegnato a digerire la notizia,ma il suo stomaco ora sembra bloccato.

Yamato…e Sora…?

Come mai gli suona strano?

“Tu…ti piace Sora?”

Yamato sospira,prende coraggio ed annuisce flebilmente.

“Wow. Questo…questo sì che è uno scoop.”

“Io direi che è tragico.”
“Non è tragico,è…non lo so,il mio migliore amico innamorato della mia migliore amica!Allora non ti picchio. ”
“Come?”

Sora è per lui una semplice migliore amica? Non…non è innamorato di lei come lui?

“Ho detto che non ti picchio.”
“No,prima!”
“Cos’è,sei masochista?”
“Prima!”
“Ho detto che è strano che tu sia innamorato di lei!”

“No,no,ripeti esattamente ciò che hai detto.”
Taichi lo fissa un po’ preoccupato,non riuscendo a indovinare esattamente la risposta da dare;la memoria non è certo il suo forte.

“Il mio migliore amico innamorato della mia migliore amica!”

“Oh,Taichi,grazie!”
“Di aver constatato i fatti?”

Yamato lo abbraccia,sollevato. Ora è molto più facile parlare!
“Io credevo che tu fossi innamorato di lei…Ecco perché ero così titubante a dirtelo!”
“Io?Innamorato di Sora?Yamato,ma tu che hai nel cervello?”

Eppure,la voce di Tai non ha mai tremato così tanto.

“Sono un cretino…”
“Puoi dirlo forte.”
“Quindi tu per Sora…niente?”
“Niente.”

Taichi scuote il capo deciso.
“Niente niente?”
“Niente niente. Yamato,smettila,per carità…non ti riconosco più!”

Il silenzio torna a farla da padrone…dopotutto,le parole di questo mondo sono d’argento,ma solo esso è d’oro…E in un’amicizia e in una storia d’amore, un silenzio può valere più di mille discorsi…

 

“I’m not as clever as I thought I was

I’m not the boy I used to be

Because you show me something different

You showed me something pure

I always seemed so certain but I was really never sure…”

 

“Forse è meglio che ti spieghi cosa provi per Sora,no?Così ti tranquillizzi…”

È buffo vedere Taichi che cerca di calmare Yamato,ma l’amore rende i cuori tutti uguali e tutti irriconoscibili.

“In realtà,io adoro Sora…E non ti nego di aver provato per lei,fino a poco tempo fa,un’attrazione che credevo andasse al di là della semplice amicizia…Fino a poco tempo fa,tranquillo. Però,più le stavo vicino,più ero a disagio,e non credo sia questo il vero significato dell’amore…Credo che,più tempo passi con la persona amata,più ti senti completo e leggero…Ti senti a disagio quando lei non c’è,o quando sai che non potrai averla.”

Il discorso sentito di Taichi stupisce non poco Yamato…da quando è un poeta?
“Taichi,come sei profondo!”

“Serve a questo sbirciare le poesie di Hikari su Takeru,no?”

“Ah.”

Come volevasi dimostrare.
“Ribadisco che tuo fratello finisce male se la fa soffrire.”
“Mi sembrava troppo…D’accordo,ma possiamo andare avanti?”
“Che bello,mi sento importante!”
“Tai…”
“Ok,vado avanti… La verità è che il legame che c’è tra me e Sora,tuttora,è solo di splendida amicizia…Non credo di essere la persona adatta a lei,litighiamo spesso e…”
“Perché,io no?”
“Se tu eri stupido da piccolo,è colpa mia?Adesso andate d’amore e d’accordo…Uh,sei arrossito!” Tai gli pizzica una guancia.
“Non fare il deficiente!”
“A parte gli scherzi,io sono un esprit libre… sai come sono fatto,no?Un giorno voglio questo,un giorno voglio quello… Sora invece no . È come te…Ama la routine serena e confortante,e vuole qualcuno che la condivida con lei.”

“Tu credi che io sarei adatto a lei?”

“Sì…”
“Sembra che tu però stia soffrendo ancora per lei…”
“Ah,bè,forse è solo la notizia che mi ha un po’ colto alla sprovvista…”

“Sarà.”

 

“But you stayed and you called my name

when others would have walked out

on a lousy game

 and you could’ve made it through

but your funny friend and me…”

 

Lo sguardo di Taichi si incupisce. Yamato sa che Taichi dice sempre la verità,ad ogni costo,tuttavia oggi sembra che il digiprescelto del coraggio stia prendendo la via delle mezza verità,che non convincono,ma non fanno soffrire. 

“Ma dimmi…tu come hai capito di essere innamorato di Sora?”

Sarà stata una svista,è il solito Tai impiccione!
“Non lo so…”
“Un’altra domanda senza risposta?”
“Direi di sì…”sorride Yamato. “In realtà,sei la prima persona a cui lo dico.”
“Ci mancherebbe,sono il tuo migliore amico!”

“Non so quand’è successo…So solo che improvvisamente, ovunque io guardi,c’è solo lei…Qualunque cosa io pensi,c’è sempre lei…Ogni cosa che dico,riguarda lei.”
“Lo chiamerei un circolo vizioso.”

“E se la vedo,lo stomaco non vuol più saperne di mangiare.”
“Allora spero di non innamorarmi per molto tempo.”
Lo sguardo di Yamato è perso nel vuoto,mentre continua la sua confessione. È bello potersi sfogare con qualcuno e dare voce ai flussi più nascosti dell’anima.

“Eppure,quando la guardo,so che è la cosa giusta da fare. Non importa cosa io dica o cosa io compia, so che è giusto amarla… Lo sento,capisci?”
“Yama,come sei cresciuto!”

Taichi gli scompiglia i capelli.

“Sembri mia madre quelle rare volte che mi vede!Ma il problema è un altro…Tai…Se io le dicessi tutto questo…”
“Yamato,ma tu glielo devi dire!”
“Sì,ma che prezzo pagherei?”
“Dipende da quanto vuoi rischiare…tu sei molto innamorato di lei…anzi,perso…”
Taichi si alza;ormai è tardi e sua madre si starà sicuramente chiedendo dov’è finito.

Yamato lo segue,accarezzando la sua panchina preferita.

“Tanto è Natale,Yama…e,nella peggiore delle ipotesi,tu ti struggi d’amore per un po’ e poi ti rassegni.”
“Sei consolante,sai?”

“È la vita che va così,non l’ho deciso io. Bene,caro,è stato un piacere…Alla prossima!”
Tai fa per allontanarsi,quando Yamato lo chiama.

“Ehi!Ho trovato una risposta!”
“A cosa?”
“Al perché siamo amici.”
“Davvero?”

“Sì. Siamo amici perché portiamo in due un unico peso e guardiamo nella stessa direzione... E perché ci aiutiamo a vicenda. ”

Taichi si ferma,ci riflette su,per poi domandare innocente:“Dove l’hai presa?Dì la verità … mangiare troppi cioccolatini ti fa male!”

Taichi inizia a fargli il solletico,ma Yamato si divincola.

“Giuro che è originale!”
“Certo…Come i tuoi capelli!”
“Vorresti dire che sono tinto?Castano invidioso!”
Due amici,due vie in una.

 

“You see the patterns in the big sky
Those constellations look like you and I
That tiny planet in a bigger guy
I don't know whether I should laugh or cry
Just like the patterns in the big sky
We'll be together till the end is nigh
Don't know the answer or the reason why
We'll stick together till the day we die
If I had to do this all a second time
I won't complain or make a fuss
When the angels sing that that unlikely blend
Are those two funny friends
That's us...”

 

 

Ci mancava la canzone di Sting,My funny friend and me,da fare da sottofondo…per la cronaca,è la colonna sonora de “Le follie dell’imperatore”!

Ordunque…Ecco un’altra fic molto sui generis …Innanzitutto è dedicata completamente al mio ‘piccolo’ tesssssssssssoro(ecco a cosa porta vedere “Il Signore degli Anelli…)…DARKSELENE89NOEMI che tra poco,esattamente 6 giorni,compie 18 anni!!!Teso questa è una fic tutta per te,fino all’ultimo capitolo!!

È una fic che doveva avere inizialmente come protagonisti solo Yamato e Daisuke,e un dialogo solo tra loro due su una panchina(amo il titolo…è molto carino!=D)…Ma poi la mia testolina malata ha elaborato diversi dialoghi,quattro di Matt e quattro di Dai,nonché l’ultimo dialogo tra questi de protagonisti e un breve epilogo…

Ed eccoci al primo dialogo,tra Matt e Tai! Mi sono divertita tantissimo a scriverlo,perché in molti punti rasenta il nonsense,ma è anche molto romantico,alla fine!XD Il prossimo sarà dedicato al fondamentale dialogo tra Daisuke e Hikari…Ho paura che sarà melenso!=°°( Ad ogni modo,ne vedrete delle belle!Alla prossima!
HikariKanna

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Capitolo 2
*** Daisuke ed Hikari ***


Panchine

Panchine

 

Daisuke e Hikari

 

14 dicembre.

“Daisuke!”

Una panchina, esposta al freddo sole invernale ha accolto su di sé un ragazzo stanco, col proprio borsone da calcio. Che tutto si sarebbe aspettato fuorché la ragazza dei propri sogni che gli si materializza davanti, come una visione angelica.

“Hi…Hikari!”

Il cuore si fa affannato, e Daisuke si sente così piccolo e inerme.

Cosa fai?”

Lui scatta in piedi, vigile e color porpora. “Nulla!Stavo tornando dagli allenamenti,ero stanco e…”

“Oh,ti stai riposando!”

Com’è bella con quel cappellino che le lascia sfuggire alcune ciocche castane,che lei sistematicamente cerca di rassettare sotto il ferretto rosso. Ma Hikari è bella sempre…Autunno,inverno,primavera,estate…Da quanto tempo è che va avanti tutto questo?

 

“Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I’ll be watching you”

 

“Sì…!”

In questo momento lui si rende conto che sarebbe un cavaliere da quattro soldi.

“Siediti, dai!” dice,buttando la sacca per terra.

Hikari sorride piano, accontentandolo e sedendosi calma.

“Grazie.”
“E di che?!Sono io che ringrazio te per perdere tempo con me!”

Quant’è goffo!

Hikari tossicchia e ride, ilare.

Perché lo chiami perder tempo?”

Una come te, con uno come me!”

“Dai,mica stiamo insieme!Stiamo solo parlando, tutto sommato!”

“Sì,hai ragione. Noi non stiamo insieme.”
“Daisuke…”

Hikari ha involontariamente toccato un tasto molto dolente.

“Ehi,era una semplice constatazione di fatto.”
Formalmente, Daisuke non ha mai detto nulla ad Hikari circa i suoi sentimenti…E Hikari non sembra mai aver avuto occhi particolari per lui.

“Stavi andando da qualche parte in particolare?”le domanda lui, cambiando repentinamente discorso.

“Come mai me lo chiedi?” fa Hikari nervosa,aggiustandosi il cappotto bianco.

“Ti vedo…non so,molto carina,più del solito!”si affretta ad aggiungere.

“In effetti,dovrei vedermi con…Ma che importanza ha?”
“Guarda che il nome Takeru non è tabù.” sorride Daisuke,fregandosi il naso. È così grato ad Hikari per la sensibilità che dimostra, ma non serve comunque a nulla.

Hikari lo guarda a lungo, il sorriso che le increspa le labbra sottili.

“E va bene,Takeru!”
“Oh,per cosa?”
Questo è autolesionismo,sì.

“Lui è il mio migliore amico.” Esclama sorpresa ed incredula lei,come se non capisse il punto.

Come se bastasse a spiegare.

“Questo lo so.”
“Dai…sei geloso di Takeru?”

Certo.

Da un sacco di tempo.

“Macché! È solo che…siete così legati, voi due…”

Chiunque pronunci “macché”a quella velocità esprime esattamente il contrario di ciò che pensa.

Lo sguardo di Hikari si perde lontano, prima di rispondere adeguatamente. Com’è possibile conciliare verità e dolcezza?

“Io e Takeru ci conosciamo da una vita, è normale che sembri così…Ma questo non vuol dire che io mi precluda nuove amicizie!”
“Non sto dicendo questo, Hikari… Però tu e lui…Forse perché vi conoscete da più tempo, sì, ma… Il legame che vi unisce è speciale, me ne accorgo ogni giorno che passa.”
“Ci osservi?”

L’occhiata di Daisuke è così addolorata che Hikari sembra quasi non riconoscere il ragazzino energico e spericolato che crede di conoscere.

“Ti osservo sempre, sai? E osservo lui…Ti guarda come ti guardo io, forse anche più…Più…”

Innamorato è la parola giusta, vero, Daisuke?

“E poi non sai com’era preoccupato per te quando sei sparita nell’altro mondo, quello del mare oscuro.” Conclude, scuro in volto.

NO!Perché ricordarle brutti momenti?!
“Daisuke…”

Hikari gli sfiora una mano. “Non ti preoccupare per me, ormai è passato. E scommetto che tutti voi eravate ugualmente preoccupati per me.”

 

“Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I’ll be watching you”

 

Daisuke prende una risoluzione. Oggi sono soli…Loro due…Forse è tempo di dire tutta la verità. Anche se farà male.

“Ti devo dire una cosa, una volta per tutte, sai?” fa lui, piano, temendo un rifiuto ma sapendo che non può più aspettare.

Cosa?”chiede lei teneramente.

“Non dirmi che non ti aspetti ciò che ti sto per dire. È così risaputo.”

“Forse.” ammette lei. “Ma ho sempre pensato che, semmai fosse stato vero, me ne dovessi parlare di persona.

Daisuke le stringe la mano, con un groppo in gola incontenibile.

“Io…ti conosco da un po’ e…Fin dal primo momento che ti ho visto…No, così sa di frasi fatte!”

Hikari sorride un’altra volta. È così rilassante vederla sorridere, è decisamente la cosa che sa fare meglio!

“Le parole che ti escono dal cuore non saranno mai banali.”
“Io…Tu mi piaci tantissimo!!

 

Oh, can’t you see
You belong to me
How my poor heart aches
With every step you take”

 

Una dichiarazione urlata che rende Daisuke svuotato di un enorme peso, ma che lo riempie nuovamente d’angoscia. Ora che lei lo sa… Com’è imbarazzante…Figurati se acconsentirà a diventare la sua ragazza.

Hikari è calma, ma la sua mano ora fredda lascia quella di Daisuke.

“Era quello che pensavo. In effetti, sarebbe significato essere cieca non accorgersi delle premure che mi offrivi… Daisuke…”

“Non dire niente, per favore. Devo digerire il fatto che finalmente ti ho detto tutto!”
Daisuke da in un sorriso smagliante e sollevato si alza, gridando: “CE L’HO FATTA!!!”

Hikari non si preoccupa minimamente delle occhiate scettiche della gente che passa.

“Dai, questo però non significa che…”
“Ehi, lo sapevo. Credi che il discorso che ho dirottato su Takeru fosse casuale?”
Daisuke prende fiato. “Credi davvero che avrei pensato che una dea potesse stare con un mortale?”

 

“Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I’ll be watching you”

 

Da quand’è comparso Takeru, Daisuke pensa sempre la stessa cosa. Come potrebbe stare lei…Con lui? Se poi c’è l’altro di mezzo…

“Kami, perché sei convinto che io e te non potremmo stare insieme?!
“Perché è così! Tu sei…troppo bella, troppo dolce, troppo intelligente per me!”

“Dai, se non la pianti…”
Hikari è seriamente arrabbiata.

“Sembri furiosa.”
“Non lo sono, ma sappi che io non sono un angelo. Sono un essere umano!”
“Chiedi a Takeru se non la pensa come me.

“Takeru, Takeru, Takeru! Lui ora non c’entra niente!”

C’è un palese problema di comunicazione. Daisuke è fortemente ostinato nell’ immischiare Takeru in ogni conversazione.

“Scusami…”

“Non preoccuparti. Ma ora…Ci siamo io e te, Dai...E dobbiamo parlare di noi due.

“Oh, come l’hai detto sembriamo una coppia!”
Il freddo congela anche le parole di Hikari. Cosa dire di loro due?

“Daisuke…Io ti voglio molto bene, e più volte mi hai dimostrato quanto ci tenessi a me, ma io…Tu per me sei solo un amico, capisci?”

Si sente in colpa, a rifiutarlo. Così male…Daisuke è uno dei suoi migliori amici, hanno condiviso tante avventure a Digiworld…Ma mille battaglie non avrebbero provocato una ferita anche solo lontanamente simile ad un cuore spezzato.

Daisuke scrolla un ramo dell’albero che si trova vicino alla panchina, irrorandone il legno caldo con gli strascichi di pioggia rimasti.

L’acqua sgocciola, e Daisuke osserva piano lo stillicidio continuo, perenne, per distrarre il suo cuore che ulula…

 

“Since you’ve gone I‘ve been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it’s you I can’t replace
I feel so cold and I long for your embrace
I keep crying baby, baby, please...”

ì’’

“Certo che capisco. L’ho sempre saputo, da quando…”
Un’occhiata di rimprovero, e lui capisce. “Ok, non dirò che c’entra. Comunque…Hikari, tu non avevi occhi per me, se non come amico…E già mi rendo conto di quanto io sia fortunato, ad averti accanto, e quanto sia stato ingrato a chiedere di più…”
“L’amore richiesto non è ingratitudine, Dai…Mi odio per quello che sto facendo, ma mi odierei di più se t’illudessi… Dai, tu non mi piaci, ma non come persona, nel senso che intendi tu. Tu sei straordinario, un amico meraviglioso su cui poter contare sempre…Ma un amico.”
“Un amico. Eh già…Il caro buon Daisuke.”

Hikari guarda nervosamente l’orologio.

Se devi andare da lui, vai.”

“Il compleanno di Takeru può aspettare.”

“Oggi è il suo compleanno?!”chiede Daisuke sorpreso. Non lo sapeva!!

Hikari annuisce piano, sorridendo. Ecco per chi è quel pacchettino che stringe forte in tasca…

“E poi…Quello che ho da dirgli… ha aspettato tanto, qualche minuto non combinerà disastri.”
“Oh,gli farai uno splendido regalo se è quello che penso io…Credimi, prima lo dici e meglio è.Hikari… Ti piace davvero?”

Hikari deglutisce piano, per colorarsi di un meraviglioso rosato che contrasta con la fredda Tokyo.

Daisuke si compiace di farsi così male. Lo sapeva, lo sapeva…Dunque, starci male a conti fatti…Non serve a niente! Pensa, Daisuke, Hikari appena se ne va, si butta fra le braccia di Takeru…Evvai

Sì che lo sapeva, ma non era preparato lo stesso. Puoi ripeterti quanto vuoi che è inutile, che il suo cuore è impegnato, che non siete fatti l’uno per l’altra…Ma non servirà a niente. Il cuore è sordo ai richiami della ragione.

 

“Oh, can’t you see
You belong to me
How my poor heart aches
With every breath you take”

“Anche se fosse, che importanza avrebbe?”
“Come, che importanza avrebbe!!Hikari… Lui ti adora, figurati se domani non sarete già una coppia!”
“Guarda che lui mi vuole bene solo come amico.”

Daisuke è profondamente divertito davanti alla sua ingenuità, e scoppia in una risata che risuonerà forse un po’ amara, ma che fa?

“Sì, certo, e io sono l’erede al trono illegittimo!”scherza per stemperare la tensione.

Hikari ride ancora, ma è una risata ansiosa.

“Ah, io non dovrei nemmeno dirtelo…Che faccio, tu ti dichiari e io ti parlo dei miei problemi?!
“Ehi, siamo amici… Lo sai benissimo che ci metterò un po’ a far cicatrizzare la ferita… Ma la mia mente, e tutti quanti, sapevano che questo momento sarebbe arrivato. Perciò…muoviti, altrimenti lui si congela!”

“Sicuro?”

“Certo! E fagli gli auguri da parte mia…”
“Pensavo l’avresti odiato.”
Naaaaa…Già l’ho picchiato!”
“Ehi…”
“Scherzavo!! Comunque…perché lo dovrei odiare? Perché ti ama? E perché tu lo ami?”

 

“Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I’ll be watching you”


Il viso niveo di Hikari si scurisce appena.

“…è proprio questo il punto…”

“Eh?”

“Io…Non so che cosa dirgli! Già lo so che quando arriverò, lui non mi farà nessun rimprovero, nessuna domanda su cosa io abbia fatto per arrivare tardi… E sarebbe contentissimo anche se non gli regalassi nulla…”
“Vorrei vedere, il miglior regalo sei tu!”
Lei arrossisce… Queste cose le ha confidate solo alle ragazze del gruppo! Parlarne poi a Daisuke…

“Scusami, sono un’insensibile!”
“Assolutamente no! Te l’ho detto, siamo amici… E gli amici si dicono tutto!”
Hikari sbuffa leggermente, per poi continuare con le fisime inutili.

“Poi, quando scarterà il pacchettino, mi ringrazierà, e mi ripeterà in continuazione che solo la sua migliore amica avrebbe potuto azzeccare così i suoi gusti e…”
“Tu stai peggio di quanto pensassi!”

“Lo so!!
Lei si mette le mani nei capelli, confusa al massimo. Non è da lei provare così tanta inquietudine!

“Allora, ascoltami bene… Quando andrai da lui, digli semplicemente quello che hai detto a me…Facciamo così, fai finta che io sia lui!”
Hikari reclina il capo. “No, altrimenti poi succede come nei film, che si creano dei problemi inutili!”
“Peccato, ci volevo provare!”

Lei gli da un colpetto sulla spalla, gridando fintamente imbarazzata: “Daisuke!Da te non me lo sarei mai aspettato!”

Lui ride di gusto, ma poi le prende le mani nelle sue.

“Non perdere altro tempo con me.”

 

“Every move you make
Every step you take
I’ll be watching you”

Hikari abbassa gli occhi.

“Non ce la farò mai.”
“Sì, invece.”
“E se lui…?”
“Lo ucciderei.”
Piena d’apprensione, Hikari si alza, scrutando l’orizzonte. La palestra dove Takeru si allena non è lontana… Ci metterà poco. E poi, ha solo dieci minuti di ritardo.

“Tu non torni a casa, Dai?”
“No, penso che rimarrò un po’ qui…Fa bene pensare, a chi non è abituato.”
Hikari gli dona un bacio leggero sulla guancia, sussurrando: “Grazie di tutto…”
Daisuke si sfiora la guancia incredulo, mentre la sua figura esile si allontana. Forse non è andata così male..!

Forse lei ora andrà da Takeru, forse lui le dirà che sono solo amici, lei tra un po’ ci penserà e tornerà da lui..!

 

I’ll be watching you

I’ll be watching you”

 

“Sì, sogna Daisuke… è più probabile che ora qui sulla mia testa passi una stella cadente!”
E poiché la stella passa davvero, nella pallida sera che sta sorgendo,lui si sente autorizzato ad esprimere un desiderio… Non fa male credere ai sogni di quando in quando, no?

 

“I’ll be watching you…”

 

 

E rieccomiiiiiiiii! Oh,è stato difficile scrivere questo cap!!! Primo, perché non sono abituata a tutte queste smancerie Dakari;secondo, perché volevo rendere il piccolo Davis un po’ più maturo del cartone! Spero di esserci riuscita…!

La canzone, “Every breath you take” dei Police(e sono già due capitoli con la musica di Sting!), che io personalmente adoro,l’ho scelta perché mi sembrava si adeguasse particolarmente, per esprimere la totale adorazione di Davis…Che osserva sempre Hikari! DarkSelene, tesoro, lo so che tu volevi “Non capiva che l’amavo”, ma la vedevo un po’ troppo tragica per loro due! XD

Comunque, fatevi ringraziare per i vostri commentucci!!**

Memi,Sora89,Smartgjrl, AlwaysAle88, DenaDena, kari 89 oltre a DarkSelene...Sono contenta che ti sia piaciuta teso!!=)

Ci vediamo al prossimo cappy, con i biondi fratellini!!!^^

HikariKanna

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Capitolo 3
*** Yamato e Takeru ***


Panchine

Panchine

Yamato e Takeru

“Fratello?”

15 dicembre.

Takeru passa davanti una vecchia panchina, fregandosi le mani per il freddo.

Solo che non può fare a meno di notare una bionda chioma, seduta lì a suonare la propria armonica con aria serafica.

Yamato stringe gli occhi, mettendo a fuoco la figura che adesso gli si accomoda vicino.

“Ehi, Takeru. Qual buon vento?”

“Stavo semplicemente tornando dagli allenamenti...Tu?”
“Suono in attesa che arrivi il Natale.”

Yamato fa un ampio gesto con la mano, l’aria è solenne, al punto che Takeru non può fare a meno di sorridere.

“Wow, bel programma.”

Si alza, in fondo fa freddo ed è tardi per lui.

“Non lo fare.”lo ammonisce Yamato, fissandolo torvo.

Cosa?”
“Alzarti e abbandonare il sangue del tuo sangue qui al freddo e al gelo.”
“Nessuno ti costringe a stare qui. Perché non vieni un po’ a casa? Mamma sarà contenta di vederti...Ammesso che ci sia.”riflette.
“Poi dicono che sono completamente diversi, e invece nessuno dei due c’è mai.”
“Forse è proprio perché sono così uguali che hanno finito per litigare in continuazione.”

Yamato strofina l’armonica in silenzio, suonando un lento motivetto.

“Lo stesso di tanto tempo fa.”esclama rapito il più piccolo dei due.

“Già.”
Il vento rapisce la dolce melodia per sé ed accarezza i visi dei fratellini più invidiati di tutta Tokyo.

Che strano riprenderla in mano, adesso che ho un gruppo e suono tutt’altro strumento.”
“Bè...Molte cose sono cambiate, Yama, non credi?”
“Sì, come ad esempio il fatto che ieri sei invecchiato e ti sei fidanzato, tutto in un colpo solo.”
“Ehi, io non ti ho detto niente!”arrossisce.

“Oh, ma tu dimentichi che io so sempre tutto. Sono tuo fratello maggiore, ricordi?”
“Ah, si? E scommetto che il tuo più fidato consigliere è un certo Taichi,vero?”

“In realtà, non me l’ha detto nessuno, Takeru. Ho semplicemente tirato a indovinare, vista la tua espressione assente.”
Takeru s’imporpora ancora di più. È...talmente evidente?

Yamato posa i propri occhi nei suoi.

“Davvero è successo?”

E il sorriso timido che in questo momento il fratello gli rivolge non lascia adito a dubbi.

Se fossi Taichi, ora ti stritolerei, fiero come sono di te!”afferma Yamato.

Ma l’unico gesto impacciato che gli riesce è una tenera scompigliata di dorati capelli.

“Se tu fossi Taichi, mi stritoleresti e basta.”
“Oh, è vero, è di sua sorella che stiamo parlando.

“Non ho detto il nome Hikari.”
“Fratello, credi che io ti conosca così poco?”

L’occhiata di Takeru è eloquente.

“Ti ricordi quando volevo che fosse Taichi mio fratello maggiore?”

“Oh, sì. E credimi, è stato meglio che così non fosse...Altrimenti saresti fratello anche di Hikari!”

“All’epoca non conoscevo ancora Hikari così bene.”
Yamato si fa improvvisamente serio.

Comunque, me lo ricordo benissimo. Ci rimasi anche abbastanza male, sai?”

Takeru lo fissa teneramente.

“Non eri mai stato così esplicito con me.”
Esplicito?”
Nell’esprimere quello che pensi.”
Sono le prove tecniche per esprimere qualcos’altro, credo...mi devo pur allenare.”
“Oh, allora non sarò l’unico fidanzato di questo Natale.”ridacchia il minore dei due.

“Ti odio per questo perspicacia.”

“Sono tuo fratello minore, ricordi?”
“Lo so benissimo.”
“E comunque sono contento che sia tu mio fratello. Sei...molto meno invadente.”
Takeru, sono molto meno invadente per il semplice motivo che non ci vediamo tanto spesso.”
No, lo sei di carattere.”

Takeru fa spallucce.
“A volte mi chiedo cos’è che abbiamo di simile io e te.”
“Oh, tante cose,Yama. Ad iniziare dagli occhi e dai capelli.”
Non è vero, io sono più bello.”
Direi che è un bel match.

Ehi, sono più grande, portami rispetto.”
, come no!”

Yamato inizia a suonare un motivetto.

“Questa è una canzone che parla proprio di fratelli, sai?”s’interrompe a un tratto.
“Oh, la conosco. Se vuoi posso cantarla.”
“Se sai cantare come me, ok.”
“Idiota.”
Forse Takeru ha ragione quando asserisce che sono simili.

La sua voce, per quanto un po’ immatura e insicura, si aggiunge presto all’armonia di Yamato.

“The road is long

With many a winding turn

That leads us to who knows where

Who knows when

But I'm strong

Strong enough to carry him

He ain't heavy, he's my brother”

“Saresti tu quello forte abbastanza da potermi portare?” domanda scettico Yamato.
“E saresti tu quello che non è pesante?”

“Ok, diciamo che è il contrario. Ma...ehi, io non sono pesante!”
“Oh, più di quel che pensi.”
“Ah, sì?”
Decisamente.”

“Sai...Quest’atmosfera natalizia mi mette addosso quasi malinconia.”cambia discorso, vedendo quei filari illuminati e le espressioni della gente ansiosa che gira per negozi.

“Yamato, sei un caso disperato...”
“Perché?”
“Come fa il Natale a metterti malinconia??

Yamato non risponde.

Si ricorda di tanto tempo fa.

Quando erano ancora una famiglia.

Quando addobbare l’albero era motivo di sorrisi.

Solo più tardi avrebbe capito di com’erano false le gentilezze che si scambiavano i loro genitori.

Solo più tardi avrebbe capito quanto gli mancava suo fratello.

Ehi

Mh?”
Non pensare a quello che fu.”
“Come hai fatto a capire a cosa stavo pensando?”
“...Ci stavo pensando anche io.”ammette Takeru a malincuore.

Ma la ruota della memoria ha incominciato a girare.

“Ti ricordi...di quando papà distrusse l’albero? Fummo costretti ad addobbare un arbusto del giardino…”
“Bè, era il 24 sera, dove caspita l’avremmo trovato un altro albero per il giorno dopo??
“Mamma era disperata perché le decorazioni in realtà erano da interno, e quella sottospecie di albero era fuori!”
“Ne è passata di acqua sotto i ponti.”
Yamato gli pizzica affettuosamente una guancia.

“Ma questo non ci ha mai impedito di andare avanti.

Yamato continua la canzone.

“So on we go

His welfare is of my concern

No burden is he to bear

We'll get there

For I know

He would not encumber me”

Takeru è affascinato da quella voce così calda. Così apparentemente sicura di sé.

E quando finisce anche questa strofa, non può fare a meno d’ironizzare ancora.

“Il mio unico interesse è la tua preoccupazione?”
“E tu non mi ostacoleresti?”

Il maggiore inarca un sopracciglio.

Trovo che questa canzone invece ci rispecchi più di quel che pensi.”
“Oh, forniscimi la tua interpretazione, allora.”
“Bè...”
Non è facile per lui parlare. Non così...apertamente.

Perché io ti voglio portare con me. Perché mi preoccupo per te. Perché in fondo sei mio fratello, e per me non sei affatto un fardello pesante da portare. È vero, io non sono stato un grande esempio, devo dire, ma...vorrei recuperare. Ti diverti proprio a torturarmi così, eh?”
“Non sai quanto” si sbellica Takeru.

“Scherzi a parte, Yama, sei un fratello migliore di quanto tu abbia mai creduto. E sono fiero...di essere tuo fratello. Sono fiero del fatto che non ci siamo persi.”
“Obiettivamente, gran parte del merito va a Digiworld.”
Indubbio. Ma credo che il nostro sia un legame un po’ troppo forte per essere spezzato così, non trovi?”

Per tutta risposta Yamato continua a canticchiare.

“If I'm laden at all

I'm laden with sadness

That everyone's heart

Isn't filled with the gladness

Of love for one another”

“Non la vedrei così tragica. Sei addirittura troppo stanco da chiedere che nessuno provi amore o gioia?”

“Da quand’è che sei diventato così bravo in inglese?”

Takeru arrossisce visibilmente.

“Qualcosa mi dice che c’entrano ripetizioni di una certa brunetta di nostra conoscenza.”
Anche le orecchie sono bordeaux.

“E comunque, Takeru...Sai, a volte resto sveglio la notte... E mi chiedo se sbaglio. E puntualmente succede che sbaglio!”
“Che ragionamento contorto è?”

Di certo non capisce dove voglia andare a parare.

“Ti ricordi di quando Iori voleva capire certi meccanismi del tuo cervello?”

“Cosa c’entra lui?”chiede un Takeru che non ci si raccapezza più.
“Bè, in quel momento mi sono reso conto che non sapevo niente di te, dei tuoi problemi. E questo sentore si è palesato anche oggi.”
“In che senso?”
“Nel senso che tu non mi avevi mai parlato di particolari affinità con Hikari.”
Takeru sospira, tracciando con i piedi dei grossi segni sul terriccio.

Ora ha capito il ragionamento.

In termini un po’ sconnessi, Yamato si sta scusando di non essere un maestro nell’esternare i sentimenti e nell’essere partecipi della vita altrui.

Ma lui, Takeru, canta.

“It's a long, long road

From which there is no return

While we're on the way to there

Why not share

And the load

Doesn't weigh me down at all

He ain't heavy, he's my brother”

Appena finisce, incrocia lo sguardo interrogativo di Yamato.

“Non ti sei chiesto perché nonostante tutto tu l’abbia capito?”gli domanda sorridente.
Perché sono intelligente?”
“Yamato!”
“Ok, ok. No, non mi ci sono soffermato più di tanto.”
Takeru gli posa
una mano sulla spalla.

Perché sei mio fratello. Perché mi conosci, in fondo, meglio di chiunque altro. Perché...Perché i nostri occhi comunicano anche da soli.”
“Detesto avere gli occhi blu trasparenti.”
“Ma stai zitto, ché qui in Giappone è una rarità.”
“Possibile che dobbiamo sempre finire a dire sciocchezze?”
“Quello è decisamente l’influsso di Taichi e Daisuke.”
“A proposito di Daisuke, ma lui lo sa?”

“Sa cosa?”
“Fratello, sei lento a capire!”
“Ah...No. deglutisce appena Takeru.

“Io glielo direi. Un po’ come ho parlato io con Taichi, su questa stessa panchina.

E cosa vi siete detti?”
Yamato sfrega la superficie brillante dell’armonica, ricordandosi del giorno precedente.

“Oh, bè, sai...Un mucchio di sciocchezze, in fin dei conti, ma che vuoi farci? Taichi è Taichi.”
“Poi rinfacci a me i nonsense
“Tu sei ancora in tempo per salvarti, lui è un caso clinico.

Ma il lampo di sollievo degli occhi cerulei di Yamato non sfugge all’attenzione dell’altro biondino.

“Un caso clinico che s’è messo da parte per te.”
Yamato alza la testa.

“Non ti chiedo come hai fatto a capirlo, anche perché...”
“...Otterresti la stessa risposta.”
Si guardano negli occhi, e un incantesimo senza tempo fa scaturire due parole, due semplici parole.

“Siamo fratelli”

E questo basta.

“Dai, ora è tardi...Passi per casa?”
“Ma
sì, dai, almeno ci trovo qualcosa da mangiare commestibile!”
“Perché, continui a cucinare tu??”esclama inorridito Takeru, alzandosi di scatto.

Ce lo vedi papà?”
“Wow, devo dire che ve la battete.”
Yamato ride, sussurrando al vento le ultime parole della canzone e avviandosi con Takeru, continuando a provare un indicibile moto di affetto nei suoi confronti.

Sa che magari, presto o tardi, non sarà più così facile parlare come una volta.

Sa di avere un carattere tremendo da capire.

Ma forse quello di Takeru non è così dissimile dal suo.

Entrambi vivono di sogni, di speranze e per qualcuno. Entrambi hanno quello sguardo che richiede solo affetto, un affetto che tanto spesso è mancato loro.

Entrambi ora percorrono quella strada.

E chissà dove porterà.

Ma una cosa è certa.

Hanno un legame indissolubile.

“He ain’t heavy

He’s my brother”

Oh mamma mia che faticaccia!XD

Uuuuh finalmente è toccato anche ai biondi Takaishi sedersi su quella panchina...!Scusatemi per l’immenso ritardo(ma in fondo era previsto per dicembre, no?XD)...Ma finalmente ce l’ho fatta! Incredibile come i festeggiamenti, anziché accelerare il lavoro, lo diminuiscano notevolmente!^^°°°

Bene, gente...Spero che questo cap vi piaccia sul serio!

Non è molto, in realtà, e certo a tratti non è consequenziale logicamente(come me,

d’altronde)...Ma spero possa lo stesso essere un bel regalo di fine anno per voi!!**

Amo scrivere della family Ishida(e mi è venuta in mente un’idea per l’ennesima fic, ma capirete bene che si tratterebbe di un suicidio per ciò che riguarda gli aggiornamenti, allo stadio attuale delle cose!)...=)

Ringrazio i miei fedelissimi,DenaDena(teso!Hai poi ritrovato la voce??),Sora89(che ora è in Francia!Ma teso secondo te Sora e Matt non ci passeranno da questa cara panchina?XDIhih...Appena torni ti spedirò queste benedette lettere!),Sae(thx teso!!^^ Ma quanti complimenti mi fai...;) Piango!XD),kari89(eccoti accontentata tesoro mio!Ho fatto un buon lavoro?XD),DarkSelene89Noemi(Caraaaaaaaa!Quante cose ti devo io!!^^ è il minimo che potessi fare, davvero...Spero ti piaccia anche questo cap!!!!),Memi(Uuuh ora piangerò...Teso la fic che mi hai dedicato è a dir poco meravigliosa!XD),Valefantasy94 per Manganet(eh lo so, ma in fondo era quello il suo destino...^^°°°) e la new entry DavisKari(che carino che sei stato, grazieXD...Spero mi seguirai per altre fic!!)...cari io cosa farei senza di voi??

E vi auguro uno splendido 2008, lasciandovi con la traduzione della canzone di Rufus Wainwright, He ain’t heavy, he’s my brother.

“La strada è lunga

Con diverse curve tortuose

Che ci porta chissà dove

Chissà quando

Ma io sono forte

Forte abbastanza da portarlo

Non è pesante

E’ mio fratello

Così, andiamo avanti

Il suo interesse è della mia preoccupazione

Non è affatto un fardello da portare

Arriveremo lì

Perché so

Che non mi ostacolerebbe

Se sono carico del tutto

Carico di tristezza

Che il cuore di nessuno

Sia colmo di gioia

O amore per qualcun altro

E’ una lunga, lunga strada

Da cui non c'è ritorno

Mentre siamo sul cammino per lì

Perché non condividere

E il carico

Non mi butta affatto giù

Non è pesante

E’ mio fratello

Non è pesante

E’ mio fratello”

Un grazie infinite per tutto!!!Ci vediamo l’anno prossimo!

HikariKanna

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Capitolo 4
*** Daisuke e Miyako ***


Panchine

Panchine

 

Daisuke e Miyako

 

E tu?Stai qui a compiangerti?”
15 dicembre.

Una voce interrompe il flusso dei suoi pensieri.

“Chiunque tu sia, lasciami in pace.”
“Non riconosci più la tua migliore amica?”

Daisuke apre un occhio, critico. Quando distingue la persona di fronte a lui, li richiude platealmente.
E da quando, Miyako Inoue, tu saresti la mia migliore amica?”
“Scherzavo, Daisuke Motomiya, sei sempre così simpatico?”
Una chioma violacea mossa dal vento solletica il naso di Daisuke.

“Io sono simpatico”
“Come questo vento gelido...Ma che ci fai piantato qui?”

La ragazza si frega il naso arrossato.
“Penso”

Il vento si rialza, ghiacciando anche la risposta di Miyako.

E lei ride.

“Scusami?! Tu stai fermo qui al freddo a pensare??Ahah!”

Si sfrega il naso, freddo. Uh, farebbe meglio a fermarsi e sedersi anche lei su quella panchina, quantomeno si farebbe un mucchio di risate.

“Donna di pochissima fede”
“Daisuke, ammetterai che è un po’ strano, no?”

Cosa, il fatto che io pensi o che stia qui ancora a sopportarti?”

“Non sei affatto carino nei miei confronti.”
“Miya, se mi sono fermato qui è perché voglio stare un po’ da solo...Davvero.”
“Ehi, cos’è tutta questa serietà?”

Lo sguardo di Daisuke è quasi una supplica.

Perché penso che c'entri molto la mia migliore amica?”sospira Miyako, sedendosi ed ignorando deliberatamente la preghiera del suo nemico-amico.

“C'entra sempre lei quando io sto così”

Daisuke le è grato del fatto che non abbia nominato il nome di lei.

Sa che è infantile, ma anche solo sentire quelle sei lettere fa male, ed apre una ferita che vorrebbe chiudere per sempre.

E scommetto che c'entra anche quello che è successo ieri, non è vero?”

Daisuke ridacchia.

“Non so cosa sia successo ieri, anche se immagino, dopo che le ho parlato.

“Vi siete dati appuntamento?!

Ok, non è decisamente il modo migliore per consolare qualcuno.

Miyako sbarra gli occhi. Come mai si sono incontrati? E che cosa si saranno detti?

“Non essere sciocca. Magari.”

E allora come vi siete visti? Nei tuoi sogni?”

Forse è rude e troppo pragmatico da parte sua liquidare la domanda in due termini così spicci, ma è ansiosa di saperne di più.

“Sì, e se ci fossimo incontrati nei miei sogni più rosei pensi che ora starebbe con Takeru?”

La voce di Daisuke è calma, piatta. Rassegnata. Spenta.

Sorride, però.

“E' inutile, d'altronde, che mi stia a compiangere. Lo sapevo, punto e basta.”
“Saperlo, però, non ti ha evitato di stare male, eh?”
“Ehi, per quanto non possa sembrare, ho anch'io dei sentimenti.”
Miyako inarca un sopracciglio, scettica.
“Non mi guardare così!”
“Senti, non so tu chi sia, ma per favore, esci da questo corpo e ridammi il mio amico. Possibilmente sano, salvo, ottimista e spericolato come sempre.

Daisuke assume un'espressione alla “sto-parlando-con-una-pazza” e la fissa esterrefatto.

“Sono sempre io”
“No. Questo non è il Daisuke che conosco.”
“Non sono il Daisuke che credevi di conoscere, è una cosa un po' diversa.”
“Ah, sì?”
“Sì. Non credere che io sia sempre così...così pieno di energie, così vitale, così...”
“Così depresso?”
Aaaaah, tu non capisci!”

Daisuke fa per alzarsi, e un refolo di vento glaciale gli sferza il viso pallido.

“Cos'è che non capirei io?”

“Come sto.”
“Bè, se non me lo spieghi è un po' difficile.”
“E io dovrei confidarmi con te?”
“Ehi! Se la cosa ti schifa tanto vai da uno strizzacervelli oppure buttati giù! Io sono gratis e, per di più-guarda un po' le coincidenze-sono anche la migliore amica della ragazza in questione!”

Miyako accompagna il suo intervento con dei gesti eloquenti per sottolineare alcune frasi.

Ma quale strizzacervelli!Mica sono un caso di psicanalisi!”
“Sì ...Già pensavo prima che dovessi curarti, ma ora è proprio grave! Vieni qui!”

Miyako lo afferra per la collottola e lo incenerisce con lo sguardo.

“Adesso tu dirai tutto a zia Miya, su su!”

Daisuke ora si farà venire le lacrime agli occhi, sia per il freddo sia per l'assurda situazione in cui si trova.

Miyako non è esattamente la persona più discreta e comprensiva di questo mondo.

“Da dove parto?”

“Dalle origini.”
“Allora, mio padre nacque ad Osaka nel...”
“Idiota, non così dall'inizio!!
Miyako si passa una mano sugli occhi. Non sarà facile aiutarlo.

“E da cosa pretendi...”
“Da come è iniziata la tua cotta per...bè, sai chi intendo.”
Ma chi metterebbe in dubbio che si tratta di quella dolce ragazza che ieri è passata su quella panchina?

Daisuke alza lo sguardo per osservare il tenue cielo pomeridiano.

“Mi credi se ti dico che non lo so?”

“Affatto.”
Ma Daisuke sembra non averla ascoltata minimamente.
“Un giorno eravamo semplici amici e compagni di classe, il giorno dopo l'ho vista con occhi totalmente diversi. Spesso ci ho pensato, sai? A come fosse cambiato il mio sentimento, soprattutto perché. Ancora non sono arrivato ad una soluzione.”ammette impotente.

Perché, tu sei mai giunto ad una soluzione?”

 

“I got outta town
Like I knew I should
I got outta town
Like I knew I would
But when I close my eyes
And the dawn don't come
I think to myself
What a disgrace I've become”


Daisuke motteggia la sua risata.

“Ah, ah. Divertente.”

“E dai, era solo per tirarti un po' il morale.”
“E tu così mi vuoi comprendere? Non vorrai mica fare la psicologa, vero?”
Miya fa spallucce.

“Non ci ho mai pensato. Spero che tu invece non sarai un disastro, come al solito.”
“Ma stai zitta”

Un greve velo di silenzio cala, ed ognuno pensa a quanto in realtà siano simili tra di loro.

“Non mi hai ancora detto come mai ieri vi siete incontrati!”
“Perché non c'è niente da dire, ero seduto su questa stessa panchina, affaticato dall'allenamento, e ad un certo punto è passata!”
“E?”
“E niente, abbiamo conversato del più e del meno.”
Ma l'espressione smarrita di Daisuke non la convince per niente.

“Non me la dai a bere.”
“E va bene. Le ho confessato i miei sentimenti”dichiara contrito.

“Oh. Adesso capisco come mai...”
Segue un silenzio imbarazzato.

“Ero quindi già sconfitto in partenza?”
“No.

La risposta di Miyako è risoluta.

“Ci hai voluto provare.”
“Ma
sapevo di non avere speranze.”
“Non lo sapevi, invece! Avrebbe potuto essere innamorata di te!”
“Ma non lo è”

La constatazione di fatto è, forse, peggio del vento, che piano piano si sta arrestando.

“Io...Mi rendo conto che è una situazione penosa, Dai...Ma non è colpa tua!”
“Non ho parlato di colpe, non se ne può parlare. Io amo lei, lei ama lui, lui ama lei, e questo è tutto. Fine della storia.”
“Ma tu hai tanti amici...”
“Sai, a volte penso che invece vi ho trattati malissimo. Mi dispiace soprattutto per Takeru, quanti diverbi abbiamo avuto...Per una ragazza. Spero che un giorno riuscirò a parlargli normalmente, senza dovermi sentire arrabbiato, o umiliato.”
“Ah, sì? Cioè, per Takeru ti dispiace e per me no?”
“Che c'entri tu?!”

“Come! Sei sempre così indisponente nei miei confronti e non t'interessa! Bravo!”
“Tu sei pazza...”
“La cosa buffa è che due ragazze ci sono nel gruppo, no? Una la odi e l’altra la ami!”
Daisuke cerca la logica di questo discorso.

“Io non ti odio. Ok, magari qualche volta abbiamo discusso e, ok, non sempre pacificamente, però...Non ti odio. E poi sei la ragazza di Ken, pensi che potrei inimicarmi così il mio migliore amico?”

 

“But she won't fail me
Cause she's my friend
And she won't rat me out
I'm a boy to her eye
And she won't fail me
Even when she hates me”


Il viso di Miyako s’imporpora.

“Non sono la ragazza di Ken.”
“Anche lei diceva così. È soltanto questione di giorni, te lo posso assicurare.

Un sorriso vagamente compiaciuto si stampa sul viso di Miyako.

“Hai intenzione di gongolare ancora per molto?”
“Chi, io? Sono solo felice!”
“Buon per te”replica acido
.

E dovresti esserlo anche tu. Non so cosa vi siete detti ieri tu e lei, ma sono sicura che ti vuole bene e che rimarrete amici. Non la perderai, Daisuke. Ma il tuo amore si trasformerà.”
“Miyako, rispondimi sinceramente. Quant’è brutto chiamare la persona che ti fa battere il cuore ‘amica’?”
Miyako è costretta ad ammettere: “Tanto.”
“Ecco, appunto
. Perciò, per favore, sono davvero contento per te, ma, ti prego, lasciami qui solo.

E lasciarti consumare dall’apatia? Nossignore, non ti riconosco più!”
“Sto
crescendo anch’io”

“E allora non crescere, se significa assumere quest’atteggiamento perennemente malinconico e vittimista.

“Sono proprio una disgrazia, se non riesco a tirarmi su, eh?”
“No, Daisuke. Ma tutti ci passano,e tutti ci sopravvivono. Semplicemente...Non tutto è andato come speravi. D’accordo, niente è andato come speravi, con lei”rettifica, in corso di risposta, alla sua espressione.

“Miyako, io so che prima o poi la dimenticherò. E so anche che per lei è molto, molto meglio che stia con lui. Ma non riesco a distaccarmi da lei, dal suo ricordo, da...

Miyako gli poggia una mano sulla spalla, comprensiva.

“Nessuno ti chiede di farlo. Un taglio netto non è sempre la soluzione migliore, lascia le cicatrici più profonde, e sono difficili da rimarginare.

E allora che mi consigli di fare?”
“Oh, Daisuke Motomiya che mi chiede un consiglio! È un sogno?”
Daisuke accenna
una risata sarcastica.

“Sai sempre come smontarmi ogni velleità seriosa.

“Modestamente.”
“Dai, Miyako, dico sul serio.”
“Non ho certo la risposta pre-confezionata, caro mio. Chi può dire che io abbia la verità?”
“Ehi, l’hai detto tu, sei la sua migliore amica. E poi, in fin dei conti, sei anche tu una ragazza!”
“Come sarebbe a dire ‘in fin dei conti’??
“Bè, ti ho sempre considerata un maschiaccio, o comunque una testa dura. Niente a che vedere con la sua dolcezza, insomma.

Che...carino che sei.”

Miyako deglutisce, trattenendo il pugno che gli stava per mollare ed il nervosismo.

“Diciamo che non ho voglia di fartela pagare oggi, anche se lo meriteresti. Ad ogni modo...Devi sforzarti di considerarci alla stessa stregua.”
“Scusami
?”

Cioè devi considerare Hikari un’amica. Come me”aggiunge, per esemplificare la proposta.

“Tu? Come...Come lei?”
Decisamente è stato un colpo basso che Miyako abbia pronunciato il suo nome.
E poi, cosa s’è bevuta?

 


“I use to think a lot
But now I watch the grain
I use to fall in love
With shit like subway trains
And although my liberty
Has been taken away now
I take it all, I take it all day by day”

, perché?”
“Hai idea di quanto sarà difficile?!
“Cosa vorresti insinuare??”

“Miyako, lei è delicata. Lei è dolce. È sensibile!”
Gli occhi di Miyako si sono
ridotti a due fessure.

“Altre due parole, e giuro che non m’interessa se sei ridotto ad una pezza per problemi di cuore!”

“Ok, ok, scusami!”

E comunque Hikari non sarebbe mai minacciosa come lo è Miyako in questo momento.

“Dicevo, per quanto sia difficile, e diciamo che capisco che sarà così, devi fare in modo che Hikari, bè...Diventi una parte del tuo passato, come cotta, e una colonna del tuo presente, come amica.

“Ci proverò”risponde Daisuke senza troppa convinzione.

“Ovviamente all’inizio non sarà facile. Vorrai vederla sempre. Ti farai del male quando la vedrai con lui, forse non dormirai di notte...Ma un giorno saprai di aver fatto la cosa giusta. Un giorno potrai essere orgoglioso di guardarti indietro e dire ‘Ma come avrò fatto a pensare di innamorarmi di lei?’”

Miyako sorride, e l’espressione triste di Daisuke si attenua un po’.

“Sai che mi riesce difficile crederlo.”
“Sì, certo.”
“Ma
da dove ti viene tanta esperienza?”

Gli occhi di Miyako brillano.

Shojo, ovviamente!”
Daisuke rischia di cadere.

“Vorresti dire che tu mi hai dato consigli provenienti da situazioni totalmente irreali??
“Non è vero, la realtà è molto più assurda e variegata!”
Tu-non-sei-normale!”

 

“But she won't fail me
Cause she's my friend
And she won't rat me out
I'm a boy to her eye
And she won't fail me
Even when she hates me
Even when she hates me”

 

Lui l’addita, ridendo.

“Almeno ti ho fatto riprendere un po’!”

“E di questo ti ringrazio...Ma non ti ci abituare!”
“No, non ti ci abituare tu, non sono mica la tua psicologa personale!”

“Ah, e meno male che volevi aiutare un amico in difficoltà!”
“E l’ho fatto, anche egregiamente, se permetti.”
“Come no!”
“Ah, a volte veramente non ti sopporto!”

“Nemmeno io!”
Si alzano contemporaneamente, mostrando rispettivamente la linguaccia.

Per poi scoppiare in una fragorosa risata.

Anche se a volte ti odio, devo ammettere che senza di te non sarebbe la stessa cosa. Con chi litigherei giornalmente?”

“Ma vuoi per forza litigare??
“E certo, devo pur trovare qualcuno su cui sfogarmi.”


“I get the fallen down
About twice a week
Say I'm all fucked up
(all fucked-up)
I know talk is cheap
But when I close my eyes
And the dawn don't come by
I think to myself
What a disgrace I've become”

 

Si stiracchia, notando che il vento non è più che una brezza che solletica il viso.

E Ken che esiste a fare?”
“Ken dev’essere amato, non strapazzato.”
“Ah, e come mai questo gravoso compito lo riservi a me?”
“Semplice, nonostante tutto, ti voglio bene e mi servi.”
“Anche tu mi servi”Daisuke reprime a fatica una risata. “Ma non ti voglio bene.”

“Ma se prima hai detto che non mi odiavi.”
“Ah, potrei aver già cambiato idea.

Daisuke le riserva un’altra linguaccia, allontanandosi.
Miyako si rimbocca le maniche.

“Comincia a correre, Daisuke Motomiya.

 

“But she won't fail me
Cause she's my friend
And she won't rat me out
I'm a boy to her eye
And she won't fail me
Even when she hates me
Even when she hates me”

 

 

 



Ma salveeeeeeeeeee! XD Oggi mi sono proprio divertita a scrivere tutto il cap di getto…Ihih ma quanto sto aggiornando in questo periodo??(Godetevelo, durerà poco!XD)Ad ogni buon conto...Spero vi piaccia questo cap tra Miyako e Daisuke! È liberamente ispirato ai dialoghi che ho solitamente con uno dei miei migliori amici(io naturalmente sono sia Miya sia Dai^^)...Ma, prima che me ne dimentichi, ci tengo a ringraziare tutti i miei splendidi lettori e recensori!Grazie ragazzi!;) Ihih ora basta chiacchiere...Vi lascio la traduzione della canzone “She’s my friend” dei Fun Lovin’ Criminals...!A presto!
HikariKanna

 

“Mi sono recato fuori città

Come sapevo che avrei dovuto

Mi sono recato fuori città

Come sapevo che avrei fatto

Ma quando chiudo gli occhi

E l’alba non arriva

Penso tra me e me

Che disgrazia sono diventato

Ma lei non mi abbandonerà

Perché è mia amica

E non mi tradirà

Sono un ragazzo ai suoi occhi

E non mi abbandonerà

Anche quando mi odia

Di solito penso molto

Ma adesso guardo i dettagli

Sono solito innamorarmi

Della merda

Come i treni sotterranei

E nonostante la mia libertà

Sia stata portata via adesso

Me la riprendo tutta,  me la riprendo tutta giorno per giorno

Ma lei non mi abbandonerà

Perché è mia amica

E non mi tradirà

Sono un ragazzo ai suoi occhi

E non mi abbandonerà

Anche quando mi odia

Anche quando mi odia

Arrivo a crollare

Almeno due volte alla settimana

Dì che sono completamente incasinato

(completamente incasinato)

So che parlare è economico

E l’alba non passa

Penso tra me e me

Che disgrazia sono diventato

Ma lei non mi abbandonerà

Perché è mia amica

E non mi tradirà

Sono un ragazzo ai suoi occhi

E non mi abbandonerà

Anche quando mi odia

Anche quando mi odia”

 

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Capitolo 5
*** Yamato e Jun ***


Panchine

Panchine

 

Yamato e Jun

 

“YAMATUCCIO!!!Che fortuna!”

16 dicembre.

Yamato riapre gli occhi, mettendo a fuoco i capelli bordeaux di una ragazzina esagitata davanti a lui.

Un attimo.

I capelli bordeaux.

Più agitazione.

Più voce salita di 2 ottave.

Risultato = Jun.

“Ciao Jun...Come mai qui?”

Entusiasmo misurato, se non assente.

“Passavo!”
Per come l’ha detto, sembra che l’ abbia pedinato per una vita, l’ abbia spesso visto lì e abbia scelto il momento più opportuno per avvicinarlo.

E forse questa ricostruzione non è del tutto dissimile dalla realtà dei fatti.

“Ah”

“Fa un po’ freschino, eh?”

“Bè, tra 9 giorni è Natale.”

“Oh, Yamato, non ci avevo pensato! Rendi sempre le cose molto più facili!”

“Ti ho dato la stessa informazione che poteva darti un calendario, cosa c’è di tanto straordinario in questo?”

Ok, non vorrebbe risultare così acido, ma davvero non ci riesce.

Quella ragazza s’inventa ogni cosa pur di piacergli.

Non sapendo che gli piace un’altra.

“C’è di straordinario che ti sto parlando in quest’atmosfera così romantica!”

Gli si avvicina, stritolandolo in un abbraccio.

“Jun!!”

Yamato l’allontana, infastidito.

“Scusami, ho fatto qualcosa che non va?”

Lui la guarda quasi con disprezzo.

Poi sospira.

Dev’essere penoso.”
“Cosa
?”

Jun sinceramente non capisce.

È seduta lì, col suo amore. Può toccarlo, ha l’onore di parlargli,Yamato scoprirà da un momento all’altro che sì, lei è sempre stata sua, quell’idiota del suo primo amore non contava nulla al confronto e che sì, era completamente a sua disposizione per tutto...

e lui se n’esce con una frase del genere?

Cosa è penoso?”
“Non l’hai ancora capito, Jun?”

Lei sospira.

Lo sapeva che la sua migliore amica aveva ragione.

La ragazza con i capelli rossi che popolava i sogni di Yamato era Sora, non lei.

Ed è Sora ancora adesso, sempre e solo Sora, che preme a Yamato. Sempre lei, solo ed esclusivamente lei.

“Sarei penosa perché ci provo ancora? Perché non mi arrendo?”

La voce le esce rotta, a fiotti violenti.

 

 

 

“I know you don't love me no more
No more ah no more
I don't wanna be hurt any anymore no no more
Ain't no use in me cryin’ now”

 

“Hai sempre saputo che non ti amo.”

Come sa ferire, quella voce angelica.

Yamato si morde un labbro.

Nonostante abbia sempre considerato Jun una palla al piede, quasi gli dispiace deporre per sempre le sue speranze.

Jun si sforza di non piangere.

Sarebbe totalmente inutile e...penoso.

Che brutto quest’aggettivo, in riferimento all’amore.

“Bè, speravo potessi cambiare idea…Sono una sciocca, lo so.”
“Non l’ho mai pensato.”
“Bugiardo.”

Yamato la guarda attentamente, rendendosi conto di come sia umana anche lei.


“Everything I did, you put me down
I don't want you no more baby
Ain't no use in you hangin’ round”

 

“Ok, sei sempre stata un po’…come dire…Ossessionata.

Forse è dir poco. Fanatica. Bè…ti adoro, Yamato. Mi piaci da morire.”

Jun abbassa la testa, il volto rosso quasi come i capelli.

Sebbene sia palese, non l’ha mai detto...così.

“Lo immaginavo. E ti ringrazio dell’assurda considerazione che hai di me, ma...”
“Non volevo passare inosservata.” sussurra Jun. “Non volevo essere una delle tante fan.”
“Posso garantirti che ci sei riuscita benissimo.”
“Almeno in questo.

Se non ti amo, non è colpa tua. Sono io quello contorto.”
Tra voi digiprescelti ve la battete.”

Yamato sorride.

Ha provocato un sorriso in Yamatucc…No, contegno!!

“Ti ho fatto sorridere.”
Missione compiuta.
Vedi, in fondo non stiamo male, come amici.”
“Ah certo, vallo a dire tu al mio cuore di essere solo tua amica.”

Yamato la osserva in silenzio.

“Non ti avevo mai vista così.”
“Così come?così bella?”

Yamato deglutisce, sconcertato.

Così seria.”

“Oh.”

La sua allegria è svanita.

“Bè, suppongo che da parte tua sia un complimento.”
Diciamo. Immagino tu voglia una risposta alla tua...dichiarazione.”

“Non è scontata, la tua risposta?”

“I know you don't want me no more
No more ah no more
And with someone else
Lovin you more, lovin you more
Ain't no use in me cryin now
If weren't for you I won't be down
Cause you don't want me no more baby
Ain't no use in you hangin round”

“Bè…Sì, forse sì. Scusa.”

“Lo sapevo, Yamato. Come mio fratello sapeva di Hikari...Proprio un bel destino familiare.”
Pensavo ti piacesse anche il fratello di Jyou.”
“Mai quanto te. Sei stato, no, sei ancora la mia prima vera cotta.

“Sono ancora?”
“Ti confesso che non mi ero trovata mai a parlarti così, a cuore aperto. Ovviamente non ci speravo.
Questa chiacchierata insieme a te mi sta facendo innamorare di più. Cavolo.”

Jun deglutisce, triste.

È da masochisti, continuare così.

“Mi dispiace, Jun. Ma non posso davvero…Non posso contraccambiarti.

“Già, tu ami la ragazza dai capelli rossi.”
“Anche tu hai i capelli rossi.

“Oh sì, ma a lei sono più chiari. Lei è più bella.”

“Lei è...”

Yamato si zittisce, cercando di catturare in poche frasi l’essenza di un sentimento.

“Ogni minima cosa che fa è magica. Anche se mi fa ciao con la mano. Anche se è arrabbiata con l’ombrello che non la protegge abbastanza. Anche quando ha le occhiaie perché non ha dormito per un compito in classe, dovendosi preparare anche per Taichi.

“Sei nella mia stessa fase, quella più pericolosa.”
Fase?”
Certo.
La prima fase prevede che tu t’interessi a questa persona. Che in qualche modo non ti sia indifferente. Poi nella seconda fase cerchi di capire se ti piace davvero. Se avete interessi in comune. O se è così maledettamente bella da permetterti anche di non trovarli, gli interessi. Qui ci sono due diramazioni: o, come me, continui con la cotta senza speranza, oppure diventi amico della persona in questione. La terza fase consiste proprio in questo: non ten e accorgi nemmeno, quando ci entri, sai? Alla fine, ti sembra sempre la seconda. Nel mio caso, sei perso, completamente perso. Nel tuo caso,diventi sempre più amico del soggetto in questione. Finchè non ti chiedi se è davvero amicizia che vuoi. Così si entra nella fase 4: da parte mia, ci sono due possibili soluzioni, la dignità si sveglia e tu ti riprendi, oppure continui per un bel po’. Per te, invece, le cose stanno meglio. Chi ami ti resterà comunque come amico. Nel mio caso non ho nemmeno questo conforto.

Jun ha completato di sciorinare la sua interessante teoria.

“Non sono ammesse eccezioni?”

“Certo, questo era solo un modello in generale.”


“I know you don't love me no more
No more no no more
I don't wanna be hurt any anymore anymore
I have loved so hard everything I did was no joy
Since I can't love you right baby
I don't have to love you at all”

 

“Ti ho amato davvero.”
Così.

Questo cambiamento improvviso di argomento sgomenta Yamato.

Lui si gratta la fronte, imbarazzato.

“Forse è meglio se...”

Lui si alza, indeciso.
“Non te ne andare.”

“Non ti fa bene starmi vicino. Dovresti odiarmi.”
“Non hai fatto nulla che potesse fomentare il mio odio nei tuoi confronti.”
“Bè, ti ho detto che eri una fanatica.”
Semplice e pura verità.”
Cosa devo fare per farmi odiare?”
“Non andare da Sora.”

Allora non mi odierai. Da Sora prima o poi dovrò andare. Dovrò parlare. Non so come, quando, però...”

Potreste vedervi qui, no?”
Cosa?”

Dalle appuntamento qui. Capirà subito, se non l’ha già fatto.”

Spenta, la sua voce ridacchia quasi.

Ora è lei a dire a Yamato quello che deve fare con l’altra?
Che buffo.

Dici?”
Non puoi aspettare il destino. Devi anche creartelo tu. Magari non pedinando le persone per anni prima di parlare loro.”
Davvero l’hai fatto?”
Jun sorride
.

“So più cose di te di tua...di tuo padre.”
Sai anche che i miei sono separati?”

“So tutto di te. Tranne come fare a conquistarti.”

Un sorriso amaro piega la bocca della Motomiya.



“I know you don't love me no more
No more ah no more
I don't wanna be hurt any anymore anymore
I have loved so hard everything I did was no joy”

 

“Posso sempre studiare però.”
“Sono cose che non s’imparano.”
“Sai perché ti ho amato?”
“No, ovviamente.”
“Perché sembravi così...diverso. Non te la credevi come gli altri. Eri distante. Sembrava portassi un grande dolore. Così ho indagato. Ho scoperto la tua storia. Ho persino rivalutato mio fratello perché era amico di tuo fratello, diciamo. E sono sfociata in una cotta senza pari. Mi dispiace se...”
“Non fa niente. Grazie per avermi illuminato. Non sei mai stata una delle tante, nel bene e nel male.”
“Non mi sbagliavo, Yamato Ishida.

Jun singhiozza piano.

Fa comunque troppo male.

Anche se si sente così grande ora. Così matura.

Yamato, imbarazzato, le accarezza una spalla.

“Non sono io il degno amore a cui devi parlare dolcemente.”
“Difficile da credere.

“Posso immaginarlo, Jun.”

“Grazie per essermi stato a sentire.”

Yamato si alza, in automatico.

“Devo tornare a casa. Magari compongo una nuova canzone...ora però non mi sparire dai concerti, eh. Come farei senza la mia prima cheer leader?”

Jun gli rivolge uno sguardo colmo di gratitudine.

“Ci sarò sempre, per te!”

 

 

Ok, questo è ancora un cap per DarkSele.

A un anno dal primo cap di questa fic, eccomi (solo) col quinto.

Non ho molto da dire, se non AUGURI alla mitica Roby e grazie a chi segue questa storia.

Perdonatemi se scappo...Posso solo aggiungere che questo cap l’ho sentito mio come non mai. Jun qui sono decisamente io. In tutto.

Spero solo che le cose d’ora in poi vadano in meglio, anche se, ad essere onesti, già molto sta cambiando. Forse Takeru è arrivato(vero Sae?XD), chissà.

Alla prossima!
HikariKanna

Ps:la canzone è di Cher, I know(you don’t love me). Ditemi se volete la traduzioneJ

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Daisuke e Ken ***


Panchine

 

Daisuke e Ken

 

16 dicembre.

“Ormai ti sei stabilito qui?”
Daisuke apre gli occhi, piano.

Come ha fatto ad addormentarsi sulla panchina?

E che ci fa Ken…

“ETCÌ!”

“Bravo, Dai, ottima mossa rimanere a dicembre su una panchina dopo un allenamento. Immagino, tra l’altro, tutto sudato.”
“Tu e la tua ragazza avete deciso di comune accordo di dividervi il compito di tirarmi su il morale?”

“Non è che hai la febbre? Farnetichi.”
Daisuke tira su col naso, facendo cenno a Ken di sedersi.

“Non senti freddo?”

“Naa…è solo un po’ di raffreddore. Posso resistere.”

“Se lo dici tu…Se ti offrissi una cioccolata calda?”
“Ingrasserei.”
“Daisuke, tu sei mister 3500 kilocalorie al minuto!”
“…Non ho fame…”
“Allora Miya aveva ragione…”

Ken sorride, piano.

“Ti ha raccontato delle sue prodezze psicologiche?”
“Mi ha solo detto che eri molto giù.”
“Bè, non ho fame, per una volta. Mica è una tragedia”ribatte Dai, sulla difensiva.

“No, certo. Ma non dirmi che non c’entra con Hikari.”
Senti, Ken, ho già dato fondo al mio lato piagnucolone e lamentoso con Miyako. Non voglio che tu sopporti lo stesso.”

“Che amico sarei se non lo facessi?”

“È facile allontanarsi sai
Se come te anche lui ha i suoi guai
Ma quando avrai bisogno sarà qui
Un amico è così”

Ken appoggia una mano sulla spalla di Dai, comprensivo.

“Lo so che da fastidio sentirselo dire…ma passerà.”
“Ken, sei la persona meno adatta, in questo momento, per dirlo.”
Daisuke tuttavia sorride.

“Perché?!

“Miya non ti si è ancora dichiarata?”

Ken deglutisce piano.

“N-no, lei ieri mi ha descritto il vostro incontro e…e basta, nient’altro. Avrebbe dovuto…?”

“Quand’è che mi hanno assunto come Cupido?”
Ken lo guarda assorto e perplesso.

“In che senso?”

“Due giorni fa…poco prima che Hikari e Takeru si…”

La voce gli si spegne in gola.

Ancora è difficile pensarlo, figuriamoci dirlo.

“Allora lo sai.”
“Sono stato io a spingerla da lui.”

Ken si zittisce, sgranando gli occhi.

“Non mi guardare così, era la cosa giusta.”


“Non chiederà né il come né il perché
Ti ascolterà e si batterà per te
E poi tranquillo ti sorriderà
Un amico è così”

 

“Non volevo chiederti come o perché l’avessi convinta. Era…Sembri maturato tutto d’un colpo.”
“E forse è così, no?”

“…No! Di depresso e malinconico basto io!”
“Ma stai zitto, che stai molto meglio di me! Hai una ragazza, hai una famiglia stupenda…Io ho un cuore distrutto e una sorella che sta combinata peggio di me!

Ripeto, Miya-chan non è la mia ragazza.”

“Siamo addirittura arrivati al Miya-chan?!
“Che c’entra, è mia amica!”

Daisuke ride.

“Questa l’ho già sentita.”

“Dai…Se organizzassi tipo…Una serata a casa mia…Che ne so…Carte, giochi…In questi giorni…Credi che lei verrebbe?”

“Sì, ma poi sarebbe uno stress perché starebbe sempre a sbaciucchiars…

“Non intendevo Hikari!”

“Oh, scusa, ho sentito ‘lei’ e sono andato in automatico!”

Ken attende una risposta.

“Certo che verrebbe. Cercherebbe in tutti i modi di toglierti quest’angoscia esistenziale che ti porti dentro, con le gag più stupide per farti ridere. E se tu volessi dirle ciò che provi…Sarebbe la ragazza più felice della Terra.

“Voglio andarci con i piedi di piombo. Essere amici non significa che se uno dei due s’innamora l’altro ricambia per forza.
“Ne so qualcosa.”
“Scusa, Dai.”

“E ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non ti perderai
In strade sbagliate percorse da chi
Non ha nella vita un amico così”


“Un anno fa una cosa del genere non mi sarebbe mai passata per l’anticamera del cervello.”

“Una cosa del genere alias una vita normale?”
“Amore…feste di Natale…Amicizia…Devo tantissimo a Digiworld. E forse non è stato del tutto negativo anche il fatto che sia diventato Imperatore.

“Ehi…Niente autolesionismo!”

“Ho fatto del male a troppe persone e digimon, Dai. Perciò voglio…voglio evitare di ferirla. È troppo importante.”

“Bleah, il Natale è talmente…sdolcinato per i miei gusti!”


“Non ha bisogno di parole mai
Con uno sguardo solo capirai
Che dopo un no lui ti dirà di sì
Un amico è così”

 

“Sono certo che, tra un po’ di tempo, non la penserai così.”

“Bè, guarda, credo ci siano tre tipologie di persone durante le feste. Quelle che non hanno, purtroppo, nessuno. Quelle che hanno una persona da amare, amici e famiglia. Infine quelli che hanno soltanto amici e famiglia.
“Soltanto? Hai idea di cos’avrei dato io, tempo fa, per una serenità del genere?!

“Quello che voglio dirti, Ken, è che tu sei, nella scala della felicità, un gradino sopra di me. Non voglio fare l’ingrato…E’ un…esempio a scopo illustrativo.

“Dai…forse Hikari non è la persona giusta, ma lei arriverà, non credi?”
“Come sei inguaribilmente romantico!”

Dai gli pizzica una guancia, e il bel moretto arrossisce vistosamente.

“Si vede così tanto?”
“Se me ne sono accorto anch’io, sì!”
“E dici che…dovrei…”
“Già. Per tirarti su il morale, ti posso garantire che, quando ho parlato con Miyako…bè, diciamo che era molto contenta ogni volta che parlavo di te. Non ho mai visto degli occhi talmente sognanti.

 

“E ricordati che finché tu vorrai
Per sempre al tuo fianco lo troverai
Vicino a te mai stanco perché
Un amico è la cosa più bella che c'è

 

“Speriamo sia per me.”

“Oh, finiscila con questa scarsa autostima!”

“Dai, mettiti un attimo nei miei panni. Se faccio l’ottimista dico ‘Miyako è innamorata di me’, no?”
“Certo che lo è!”

“Se è vero…stiamo insieme e tutto il resto. Se non è vero…io soffrirò tanto. Se invece faccio il pessimista…”
Daisuke sbuffa.

“Se invece faccio il pessimista…” rimarca Ken “se lei non è innamorata di me, io continuerò a dirmi ‘lo sapevo, lo sapevo’, e la delusione sarà attutita. Se è innamorata di me, sarò contento il doppio. Non è, perciò, meglio avere un approccio pessimista?

“E perdersi tutto il bello della vita? Ken, ma sei impazzito?”
“Ho avuto tante delusioni, non sarebbe che l’ennesima.”
Ma…Lei è diversa! Allora vorresti anche dire che non hai fiducia in me, perché, tanto…Sarei l’ennesima delusione?!

“Non sei mai stato una delusione, Dai! Come ti viene?!
“Da come la dipingi, l’amicizia sembra una partita. Ma tu giochi con la paura di perdere e ti chiudi in difesa.

 

“È come un grande amore, solo mascherato un po'
Ma che si sente che c'è
Nascosto tra le pieghe di un cuore che si da
E non si chiede perché”

 

…Solo che ti perdi tutto il bello. La bellezza di una corsa, la durata del gioco. Le partite non durano in eterno, e forse nemmeno l’amicizia, ma…Continua a correre, no? Attacca, Ken. I gol poi verranno da soli. Ci saranno tante traverse, tanti pali, troppe palle sprecate…Ma attacca…Prima o poi la porta ti accoglierà. Vedila come metafora esistenziale.”
Ken sembra rifletterci.

“Ti ricordi quando giocammo l’uno contro l’altro?”
“Fu lì che capii chi eri.”
…E quando finsi di aver catturato Takeru e gli altri?”
“Ken, ora basta. Non ti fa bene ricordare queste cose…Pensa al presente. Alla nuova torta di mele che tua madre sta infornando ora.
“No, oggi s’è data alla cucina francese. Sta tentando di fare qualcosa tipo una quiche lorraine. Almeno credo.”

“Spero che le sue creazioni culinarie non siano paragonabili a quelle della signora Yagami!”

“No, Taichi mi ha descritto sua madre ai fornelli...La mia non se la cava troppo male. Perché non vieni a casa a provarla? Lo sai che i miei sarebbero contenti di vedere qualche mio amico.

“No, tua madre non sarebbe felice. Delicato come sono, ti distruggerei la casa.
“Lei dice sempre che sono fin troppo tranquillo. Forse avrebbe voluto un figlio come te…
“Posso farla parlare con mia madre?”
“Quando vuoi!”

Daisuke ride.

“Sai, amico…Sono incredibilmente grato verso me stesso per aver sempre creduto in te.”
“Sono io che dovrei esserti grato. Non sapevo dell’esistenza dell’amicizia e…di altre cose. È grazie a voi digiprescelti che l’ho scoperta.
“Pensa se fossi rimasto imperatore!”
Ken si zittisce improvvisamente.

“A quest’ora non saremmo qui a parlare di quiche lorraine.”

Un sorriso amaro gli piega la bocca. “Anzi, non saremmo proprio a parlare. Saremmo a combattere. Che stupido sono stato.”

Ma ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non tradirlo mai
Solo così scoprirai che
Un amico è la cosa più bella che c'è

 

“L’importante è rendersene conto, no?”

“Sì, direi di essermi autoleso abbastanza.”
Ken…So quanto ti senti in colpa, so quanto ti manca ancora Osamu…Però noi siamo qui anche per farti superare tutto questo. Soprattutto Miyako.”
Daisuke gli fa l’occhiolino.

Ken arrossisce ancora di più.

“Dovrei prepararmi un discorso, vero?”

“Perché finisco sempre a consolare quando sono io che dovrei essere consolato?!

“Scusa, torniamo al tuo problema.”

“No, lascia stare. Il mio ‘problema’ ha una soluzione molto semplice:la rassegnazione. Devo trovare il mio vero amore.”
“Così ti voglio! Romantico e deciso!”
“Romantico e deciso? Che razza di pubblicità vedi?”
, mi sembrava andasse bene…
“Non ti sto criticando! Anzi, devi tirar fuori ancora di più questo lato ironico del tuo carattere! Alle ragazze piace…spero.”
, a Miya-chan di sicuro.”
“vuoi ripetere?”
“Ho detto ‘di sicuro’.”
“Prima?”
’ ”
“Dopo?”
Di sicuro’ ”

“Ken, hai detto un nome.”
“Ok, ho detto ‘ a Miya-chan’. ”

“Conclusione? Ti piace Miya!”

“Già lo sapevo!”
Uff, però non l’avevi mai detto esplicitamente.”

Ken deglutisce.

Mi…piace Miya. Wow, l’ho detto.”
Daisuke finge un moto di disgusto.

“Vanne fiero.”

MI PIACE MIYA!”
“D’accordo, ora non lo gridare ai quattro venti. Sai com’è, ho una reputazione da mantenere e non ci tengo che qualcuno mi associ a lei.
“E comunque, scusa, non è che solo perché l’ho citata vuol dire che mi piaccia. Ho citato anche Taichi, Hikari, Takeru…ti pare che io sia attratto da loro?

“Sarebbe tragi-comico.”

“Togli il comico.”

La sera comincia ad avanzare spedita.

Ken…?”
“Sì?”

“È ancora valida la proposta per la quiche?”
“Se mia madre non ha distrutto i fornelli, suppongo di sì.”
“Posso chiederti asilo politico? Jun è diventata melensa perché sfoga su di me le attenzioni che di norma regalava a Yamato. È una cosa insopportabile.”
“Poverina, ora che è dolce!”
Appunto…Non ci sono abituato! La preferisco acida!”

“Vorrei avere un fratello per dire la stessa cosa.”
“Puoi sempre occuparti di me. È un impegno a tempo pieno.”

Ken si alza con calma. Sembra davvero considerare l’idea.

“Prometti che mi resterai vicino anche durante i miei attacchi di depressione?”

“ Anche durante i miei momenti di esibizionismo?”

“Anche se dovessi mettermi con Miya?”
Daisuke alza un sopracciglio.

“Devo proprio?”
“Sì. È una condizione imprescindibile. Il mio migliore amico e la mia ragazza non possono odiarsi.
“Quanto ti fa piacere da 1 a 10 dire ‘la mia ragazza’?!”

“11.”
“Schifoso innamorato. Comunque prometto.”
“Prometto.”

Daisuke si stiracchia senza fretta.

“Ora sono pronto per la quiche. Però, se vuoi, c’è anche spazio per la cioccolata calda.

Ken sorride, mostrando un sorriso misurato.

“Fino alla fine della nostra amicizia?”

“Fino alla fine della vita, Ken.”


“E ricordati che finché tu vivrai
Un amico è la cosa più vera che hai
È il compagno del viaggio più grande che fai
Un amico è qualcosa che non muore mai”

 

 

Tornata! Miracolosamente viva!
A 20 giorni dal mio 18° genetliaco (XD) eccovi un nuovo capitolo!

Ovviamente so che le scuse non servono. Ho un ritardo M-O-S-T-R-U-O-S-O, lo so. =°°°°( Però sto attraversando la fase da ultimo-anno-delle-superiori nonché feste di 18 anni nonché compiti casini concorsi etc etc XD Quindi è un evento più unico che raro che abbia trovato la forza di aggiornare XD Però visto che ho di fronte a me una decina di giorni di vacanza non è detto che non aggiorni qualcos’altro J HikariKanna is back! XD Naturalmente un ringraziamento va ai miei cari lettori! I love you J Anche se questo capitolo fa pietà U_U Ditemi che ne pensate!Kisses ;)

HikariKanna

 

PS:La canzone è “Un amico è così” di Laura Pausini.

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Capitolo 7
*** Yamato e Sora ***


Panchine

 

Yamato e Sora

 

17 dicembre.

“Scusami per il ritardo.”

Un’ultima foglia pertinace, che è riuscita a resistere all’avanzante inverno, decide oggi di morire.

Yamato la raccoglie, distratto.

Non è un bell’auspicio.

“Yama?”
La ragazza gli passa una mano, delicatamente, di fronte agli occhi.

Yamato si riscuote improvvisamente.

Comincia bene.

“Scusami tu, sono un po’…sovrappensiero.”

“L’avevo notato” risponde lei con allegria. “E’ una cosa lunga quella che mi devi dire?”
Yamato spera che quel rossore sia invisibile, o meglio, che lei lo imputi al freddo.

“Bè…Sì, Sora, forse è meglio se ti siedi qui, sulla panchina.”

Sora si accomoda, sorridente.

Yamato le ha mandato un messaggio, chiedendole di vedersi. Diceva che aveva una stupidaggine da raccontarle.

Non ti preoccupare, non ci metterò molto, è davvero una sciocchezza.

Però a Sora non è mai sembrato così serio e grave.

Yamato si inumidisce le labbra, maledicendosi.


“Though I've tried before to tell her
Of the feelings I have for her in my heart
Every time that I come near her
I just lose my nerve
As I've done from the start”

 

“Dai, Yama, che c’è di tanto urgente?”

Lei sorride ancora.

Quant’è bello il suo sorriso, lui lo farà svanire?

“Fa pure freddo…”
“Se vuoi, possiamo rimandare, te l’ho detto, non è mica…”
“No, dai, posso resistere. Allora, che succede?”

Digiworld, che li ha fatti incontrare, con le sue battaglie e le sue difficoltà, sembra in questo momento una passeggiata per attempate signore, rispetto a quello che lui sta per compiere ora.
“Onestamente, pensavo lo avessi capito, sai?”

Decide di buttarla così, sul vago.

“Capire cosa?”

“Io…io…”

Yamato fissa un bambino a pochi metri da loro, mentre viene fotografato dalla madre. Lui non può sapere cos’è l’amore.

Incrocia per un momento lo sguardo caldo di Sora. No, non può riuscirci, non può rovinare la loro amicizia, quegli occhi castano chiaro sono troppo…

“Io sono…”
“Sì?”

Con un coraggio che in fondo non gli appartiene, Yamato sostiene il suo sguardo.

“Io sono…innamorato di te.”

Yamato sorride quasi. Certo, quell’” innamorato di te” è stato detto con una frenesia eccessiva, forse lei non ha capito.

Invece no, Yamato riesce a leggere negli occhi di Sora tante emozioni diverse: uno stupore iniziale, una gioia di piacere, un sentimento crescente di ansia.

“Oh.”

Lei distoglie lo sguardo, ora non ce la fa ad affrontare quegli occhi ghiacciati, color del cielo.

“Non l’avevi capito?”

Ora è tutto più semplice.

“No, Yamato, no.”

“E’ quasi un anno. Meno male che voi ragazze siete sveglie, per quanto riguarda l’amore. Tu sei anche la digiprescelta dell’amore.”

Yamato, è raro che lo chiami così.
“Un anno…?”

Lei boccheggia. Non può essere così tanto.

“E poi… Oh, Yamato, sai meglio di me che non sempre le digipietre sono state assegnate a ragione. Ti ricordi quando tu ti chiedevi perché, perché a te, fosse capitata quella dell’amicizia?”
Sora respira piano. Rossa in viso, piccata per quell’accenno al suo scarso intuito femminile.

Yamato la guarda ancora negli occhi.

Però Sora sorride nello sguardo.

E lui non può fare a meno di sorriderle a sua volta.

Tutto sommato, è una dolce sensazione, un limbo, la quiete prima della tempesta.

“Oh, Yamato, e adesso che succede?”

Ecco la tempesta.

Lui si guarda intorno. Manca una settimana alla vigilia di Natale, e tutti sono in piena crisi per i regali.

“Hai già finito di comprare i regali per Natale?”

Lei lo guarda spaesata, confusa; si guarda attorno, per cercare di capire. Ma è solo un tentativo di deviare il corso della conversazione, perché tutta la cascata della sua dichiarazione non gli crolli addosso.

Sora si morde un labbro.

“No. Ne manca solo uno.”
“Sarei troppo indiscreto, vero, se ti chiedessi per chi è?”

“A dirla tutta, è per te.”

“Bè, ammetto di essere di gusti difficili.”

“Effettivamente.”

“Adesso attaccheremo a parlare del tempo.”
“O di quanto stiano cambiando le nuove generazioni.”
“Ah, vecchia mia, non credo. Mio fratello fa gli stessi miei errori. È solo un po’ più fortunato in amore.”

“Già, ho saputo che ora lui e Hikari stanno insieme. I più piccoli, i più precoci.”


“Every little thing she does is magic
Everything she do just turns me on
Even though my life before was tragic
Now I know my love for her goes on”

 

 “Dev’essere stato Taichi a dirtelo, no?”

“D’accordo, si vede lontano un miglio che è geloso e iperprotettivo nei confronti della sua sorellina…Ma, per quanto tu possa dubitarne, no, l’avevo capito da sola.”
“Guarda che non intendevo offenderti, con quella storia delle digipietre. Digiworld ha fatto tanto per noi; è solo che a volte non so cos’aspettarmi. E non so se quel mondo rispetta regole logiche.”
“Sicuramente più del nostro. Digiworld ci ha fatto incontrare; è una bella cosa, non credi?”
Prima che il cervello faccia da filtro, Yamato non può fare a meno di esclamare con ardore: “Stupenda.”

“Buffo come io abbia osservato e annotato su un taccuino invisibile ogni mossa di Takeru e Hikari, confrontato le loro paure, sentito le versioni di entrambi…E poi non…

Sora arrossisce, compiendo una strana voluta con la mano.

“Devo dedurne che sono un ottimo attore. E che Taichi ha tenuto la lingua a freno per qualche giorno.”

“Taichi lo sapeva?”

“È il mio migliore amico. L’ha scoperto proprio su questa panchina. Non hai idea della faccia che ha fatto. Ma è davvero così strano che io…che insomma, io sia innamorato?”

“Taichi non concepisce ancora l’amore come qualcosa di totalizzante. Sicuramente è ancora troppo presto, per il suo stomaco, chiudersi a causa di qualcuno.”

“Anche se non me l’ha voluto dire, mi è parso di capire che gli piacevi.”

Sora si gira di scatto verso di lui, con una strana espressione.

“Taichi? No. Gli sarà solo sembrato strano che tu…

Si ferma, incerta. Un ciglio biondo si deposita sulla guancia di lui.

Lei la rimuove, delicatamente, ed è come una scossa di magnitudo immensa che riesce a sentire solo lui. Se lei soltanto sentisse anche un lieve tremore.

 

“Do I have to tell the story
Of a thousand rainy days since we first met
It's a big enough umbrella
But it's always me that ends up getting wet”

 

“E’ che…non me l’aspettavo. Però…non hai idea di quanto mi faccia piacere.”

Sora si arriccia una ciocca di capelli, timida.

Yamato sospira pesantemente.

“Pensavo la prendessi peggio.”

“Cioè? Che razza di reazione mi hai attribuito?”

“Bè, non è che ti ho chiesto se ti va qualcosa da bere. È per questo che ti chiedo di prenderti più tempo possibile. Non darmi risposte affrettate. Se devi farmi soffrire, aspetta ancora un po’.”
“Non voglio ferirti. Non lo vorrei mai.”

Sora sfiora dolcemente la sua guancia, ancora una volta.

Yamato chiude gli occhi, inconsciamente, per riaprirli un secondo dopo, col fiato corto.

“Non lo fare. Ti prego, non lo fare.”

“Non ho fatto nulla, Yamato.”
“Perché continui a chiamarmi Yamato?”
Credevo fosse il tuo nome.”sussurra, divertita.

Idiota. “S-, naturalmente, ma…”
“Yamato a me piace più di Yama, o Yama-kun. Ma come preferisci, Yama.”

“Yamato andrà benissimo.”

 

“Every little thing she does is magic
Everything she do just turns me on
Even though my life before was tragic
Now I know my love for her goes on”

Sora sospira pesantemente.

“Ti racconterò una storia, Yamato. Tanto tempo fa, ero una digiprescelta. Ero una delle più grandi, e sentivo una grande responsabilità addosso. Uno dei più piccoli una volta mi disse: “Non andare, mi ricordi tanto la mia mamma.” In quel momento mi sentii orgogliosa e stupida. Perché non potevo fare la madre, non io che ero così testarda.”

“Era mio fratello...”

“Litigavo spesso con un altro ragazzino, testardo anche lui, e in fondo buono. Il mio migliore amico. Forse, il mio primo amore.”

Sora prende gentilmente le mani di Yamato.

“Lui aveva un rivale, che poi si rivelò quasi un fratello. Quando lui partì, abbandonando il gruppo, la desolazione s’impadronì di noi. Quando io impazzii e questo ragazzino venne a salvarmi, io non avrei desiderato nessun altro. Quando lui era lontano, io pregavo ogni giorno che tornasse.”

Lo sguardo di lei momentaneamente si appanna, perso in ricordi lontani.

“Il ragazzo non sapeva di aver causato tanto dolore.”mormora Yamato.

“Io non sapevo di averti cambiato la vita.”

Yamato sorride.

“Non l’ho mai detta in questi termini.”
“Oh sì, lo stai comunicando adesso, con i tuoi occhi. Mai come in questo momento sono pieni di speranza.”

“E di terrore.”

“Sai, dopo un po’ ci si fa l’abitudine a convivere con sentimenti contrastanti.”

“Tipo?”

“Come l’assurdo desiderio di piangere e ridere allo stesso tempo.”

Una lacrima scivola furtiva dagli occhi di Sora.

È talmente bella anche quando piange.

Quasi paralizzato, Yamato si risolve ad asciugarla con un dito, simulando la stessa delicatezza che ha usato lei.

Perché…perché non me l’hai detto prima?”
“Ti è sempre piaciuto Taichi.”
“E cosa ti fa credere che io sia così come credi? Tu sei veramente…veramente innamorato di me?”
La lacrima non s’è certo sentita sola.

“Farei qualsiasi cosa ora, perché non piangessi.”

“Cos’ho di tanto speciale io?”

Yamato si alza, alterato.

“Non capisci, Sora? Tutte le mie fan più sfegatate, messe insieme, non danno che un briciolo di te. Tutte conoscono la mia data di nascita, i miei gusti, che vivo solo con mio padre, che ho un fratello, che appartengo a quella strana setta dei digiprescelti…Ma quante sanno io cosa provo tutti i giorni nel vederti? Quanti sanno quanto invidiavo Taichi perché ti era già amico? Che avrei praticato uno sport solo per sentirti più vicina? Di quante avrei scritto il numero di telefono mille volte solo per sentire la loro voce nella segreteria? Chi ha visto tutte le prove per il discorso di adesso? Conoscono a memoria le mie canzoni, credono di sapere tutto di me. E non sanno che ti amo, e che lo griderei adesso al mondo intero…Se solo bastasse a convincerti.”


“I resolve to call her up a thousand times a day
And ask her if she'll marry me in some old fashioned way
But my silent fears have gripped me
Long before I reach the phone
Long before my tongue has tripped me
Must I always be alone?”

 

Sora è silenziosa, su quella panchina.

Si sente così piccola.

“Allora sono io a non aver capito niente dell’amore, Yamato.”

Con le maniche del cappotto, cerca di asciugarsi un’altra cascata di verità.

“Sora, ti prego…Non piangere.”

Yamato si china, premuroso. Ha rovesciato tutta la sua anima in poche frasi, e ora si sente stanco.

Lei lo guarda, impaurita.

“Non sono degna di essere la digiprescelta dell’amore.”
“Se ti può consolare, adesso c’è Miyako a darti una mano. Oserei dire che ti ha rimpiazzata.”

“Scemo!”

Gli da un colpo sul petto, piano. Ma lui è stranamente più veloce, lì, inginocchiato al freddo, le prende le mani.

“Ho bisogno di sapere, Sora, cosa provi per me. Se…se non mi vuoi, se non vuoi provare a…a stare con me, dillo e…e io sparirò, per sempre; sarò un amico e un ricordo. Mi trasferirò in Francia da mio nonno Michel e…Se…se invece…

Yamato alza lo sguardo ansioso.

…Diciamo che ti sarai sbarazzata di un regalo per Natale.”

Sora ride.

“La vicinanza di Taichi ti fa male, tenti di sdrammatizzare ogni cosa.”
“Quello dipende anche da Takeru, con le sue velleità da scrittore.”
Sora si alza sulla panchina, e Yamato la imita, rialzandosi, ma rimanendo a terra.

Sono più alta di te.”
“Ti concedo l’ausilio di una panchina e di essere più alta di me per una volta. Contenta?”
Sora scuote la testa, stringendogli le mani ancora di più.

“Bè, sai, non hai tutti i torti quando ammetti di avere gusti difficili. E forse…in una settimana…in via, così, per la ressa che c’è ora nei negozi io…potrei non…non trovare il regalo giusto per te…E quindi…Cosa c’è di meglio che un regalo che hai chiesto tu e…

Sora non fa in tempo a concludere la frase che Yamato la bacia rapidamente, prima che lei possa cambiare idea. Ma lei, adesso, non sembra affatto restia a stare lì, in piedi, scaldata da un sentimento nascente che fino ad ora ha sognato, letto, ascoltato, visto e mai, mai provato;un sentimento che ora conosce nella sua origine più remota, che irrompe nella forza del primo vero bacio e nella magia di candidi fiocchi di neve che, in silenzio, circondano un nuovo amore.

Every little thing she does is magic
Everything she do just turns me on
Even though my life before was tragic
Now I know my love for her goes on”

 

 

Naturale che so di essere spaventosamente in ritardo- mettete insieme Esami di Stato, quiz per la patente e preparazione ai test d’ingresso all’Università…Sfido chiunque ad aggiornare. u_u Sono quasi le 4 di notte- mattina?- del 22 luglio e io sono stata presa da un’irrefrenabile voglia di scrivere d’amore a lieto fine xD Un po’ di sano Sorato, in più, non ha mai rovinato nessuno…Quindi godetevi questo piccolo e diabetico cap ;) Dedicato soprattutto a Sora89, senza la quale io, molto probabilmente, non scriverei su questa coppia, e a tutti coloro che hanno firmato le splendide recensioni che ogni volta mi arrivano per questa fan fiction J La canzone è ancora dei Police-xD-, “Every little thing she does is magic…La traduzione è abbastanza semplice, ma se volete, non avete che da chiedere ;) Come anticipavo in un’e-mail alla cara Elisa_, so perfettamente che cosa dovrei scrivere xD Di Panchine mancano tre capitoli…”Daisuke e Takeru”, “Yamato e Daisuke” e infine un mini epilogo. Salvo ulteriori esaurimenti nervosi, non dovrei metterci poi molto a concluderla xD Certo, nel prossimo dovrò far affrontare due rivali in amore, e la cosa potrebbe essere difficile da trattare xD Ma sto sproloquiando o sbaglio? :D Ragazziiiiiiii vi lascio…Alla prossima-si spera relativamente presto-J.

HikariKanna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Daisuke e Takeru ***


Panchine

 

Daisuke e Takeru

 

17 dicembre.

“PALLA!”

Un ragazzo vivace non può fare a meno di correre verso casa col suo pallone.

Ed ecco che accidentalmente finisce contro un altro ragazzo.

Anche quest’ultimo è un atleta, e il pallone viene prontamente afferrato.

“Presa!”

“Oh, Takeru, sei tu!Sc-scusami.”

Takeru gli lancia la palla, sorridente.

“Non mi hai fatto male, Daisuke, perché dovresti scusarti?”

Daisuke ha il fiatone.

“Posso sedermi vicino a te?”
Il biondino lo guarda enigmatico.

“Oggi sei più buffo del solito!”
“Perché?!”

Takeru fa spallucce.

“Non lo so. Per un momento ho avuto un déjà-vu.”
“Un che?”

“Significa che ho rivissuto il nostro primo incontro.”

Daisuke spalanca la bocca, ricordando qualcosa.

“Naturale, sì che lo sapevo. Hai ragione! È stato proprio un…quello, insomma!”

Takeru sorride.

“Déjà-vu.”

“Amico, tu vuoi fare lo scrittore e usare termini altolocati.”

Takeru ride sommessamente.

“E, come quel famoso giorno, ti trovo divertente da sganasciarsi.”
“Tu, invece, eri poco simpatico.”

Daisuke sorride a sua volta.

“È a dir poco strano ridere con te, Takeru.”

“Vorresti insinuare che sono pesante?”
“Ah, no. È che ho passato tanto tempo ad odiarti che ho quasi dimenticato come si fa a volerti bene. Devo chiedere alle ragazze cosa ci trovano in te.”

Il tono di Daisuke è divertito, ma nasconde una punta di amarezza.

“È stato qui, Daisuke?”chiede Takeru dolcemente.

“Qui cosa?”
“Qui ti sei dichiarato a Hikari?”

 

“We looked around us

And saw we were not alone

By chance we all were aiming

For the same dream

 

Daisuke non capisce davvero come faccia quel ragazzo a sapere sempre tutto.

“Per curiosità, c’è qualcosa che tu e Hikari vi tenete nascosto?”

Lo sguardo di Takeru è talmente ilare che, per un attimo, Daisuke prova sincera contentezza per lui e lei.

“Ora, no. Cioè, so almeno il 99,9% delle sue giornate. E viceversa. Ma non è un rapporto opprimente, nel caso ti possa sembrare così.”

“Pagherei per averlo io il rapporto opprimente, Takeru.”
Takaishi sospira.

“Forse è meglio se torniamo a casa, Daisuke. Non so quanto possa essere positivo che io ti parli di me e Hikari.”

“Resta dove sei. Ci siamo sempre scontrati, credo sia arrivato il momento di parlare civilmente.”
Takeru sembra colpito.

“Lei aveva ragione, sei molto cresciuto.”

“Quindi tu sai tutto il dialogo che…”
“Oh, no, di certo non tutto. E, credimi, non sono così geloso da volerlo sapere.”
“Takeru, fidati, non c’è nulla di cui essere gelosi.”

Takeru si contorce un po’ sulla panchina.

“Quel dialogo appartiene allo 0,01% di ciò che non sappiamo l’una dell’altro. E pensare che prima ci tenevamo nascosta la cosa più importante.”
“Sì, credo siate stati due stupidi. Hikari era talmente carina quando mi parlava di te.”
“Davvero?”

Takeru sorride, di una strana sfumatura scarlatta sul viso.

“E mi ha detto che non sarebbe mai potuta stare con me. Perché ci sei tu per lei.”

“Daisuke, non è colpa di nessuno.”
“Qualcuno ti sta incolpando, Takeru? Io no di certo. Credo dovesse andare così.”

“Comunque, ti ammiro. Hai avuto molto più coraggio di me.”

 “Dici nel dichiararle quello che sentivo?”
“Naturalmente. Io ho dovuto aspettare il mio compleanno, che venisse lei da me. Avevo troppa paura di rischiare. Di perderla.”

Daisuke sbuffa ironicamente.

“E tu credevi davvero che Hikari non ti contraccambiasse?! Ma se perfino io dico, da quando vi conosco, che avete uno straordinario legame!”

“Non puoi mai essere certo dei sentimenti altrui, Daisuke.”

“Oh, Takeru, era palese!”

“Forse a occhi esterni.”

 

“At first we were just rivals

But now that has changed

To friendship”

 

“Ad ogni modo, nonostante sapessi dell’amore che vi unisce, ho voluto provarci lo stesso. Credi sia da biasimare?”

Takeru gli sorride, incerto.

“No, assolutamente. Sono sicuro che a Hikari abbia fatto molto piacere.”

“Quel giorno mi sono munito di talmente tanta speranza che avrei potuto rubarti la digipietra.”

“È  un contrasto comico, che tu abbia usato la speranza e io tutto il coraggio di cui ero capace.”

“Forse in fondo non siamo mai stati così diversi.”

“È un peccato non averlo scoperto prima. Mi odiavi davvero, Daisuke?”

Daisuke lo guarda negli occhi, divertito.

“Odiare è una parola forte. Ci siamo picchiati, siamo stati rivali in amore, abbiamo due visioni della vita diametralmente opposte…Bè, avrei ottimi motivi per odiarti. Ma…no, non ti ho odiato. In fondo, non odio nemmeno Jun!”

Poverina tua sorella…”
“No, povero Yamato!
Anzi, pare che sia uscita anche con Shin, il fratello di Jyou. Cavolo, come si consola in fretta!Forse, dopotutto, qualcosa potrebbe pure insegnarmela.

“Neppure io ti ho odiato. Cioè…non che mi facessero poi estremamente piacere tutti quegli apprezzamenti su Hikari, ma so che su di te si può contare.”
“Certo, ti sembro un tipo irresponsabile?”
Takeru inarca un sopracciglio.

“D’accordo, non era il caso di rispondere così.”
“Lo so perché sei stato tu a farci capire tante cose. Se abbiamo avuto la meglio sul male, è stato quasi esclusivamente grazie a te.”
“Takeru, non è che ti hanno rapito gli alieni?”
“Se ti riferisci al mio repentino cambiamento nei tuoi confronti, no.
È solo amore.”

“Terra chiama Takeru!Terra chiama Takeru!Niente da fare, l’abbiamo perso.”

Takeru si trattiene a stento dallo scoppiare in una fragorosa risata.

Che stupido che sei!”
Dici che potrei lavorare nel mondo dell’intrattenimento?”
Faresti faville!”
Comunque, però…”esordisce Daisuke, stiracchiandosi “Credo che ora potremo andare d’accordo. Prima avevamo lo stesso obiettivo.”

“Io ritengo che abbiamo ancora lo stesso fondamentale obiettivo?”
“Oh, no, io Hikari da quel punto di vista…

“Intendevo ‘essere felici’.”

Daisuke sembra rifletterci su.

È davvero assurdo toccare temi così alti e intimi col suo rivale.

 

“Our hearts are burning

For the first time over

In our lives

We share these heart throbbing”

 

“Sì, condivido. Magari vivrò all’estero, visto che le donne tendono ad essere esterofile.”

Il moro si compiace per il termine che ha appena sfornato.

Tendono a essere esterofile?”
Certo!”
Daisuke si alza, incominciando a gesticolare.

“Guarda Sora…Ha scelto Yamato! Guarda Hikari…Ha te! E, in un certo senso, citerei anche Mimi, dal momento che, comunque, vive in un altro continente.”
“Ma io e Yamato…”
“…Siete mezzi francesi.
E poi avete dalla vostra il cliché ‘biondo occhi azzurri’…”

“Così, io e Hikari saremmo una ‘copia’ di Yamato e Sora?”
“Oh, no, no.”
Daisuke sembra aver perso la foga iniziale.

“Intendevi solo dire che un certo fattore esotico non guasta.”

Esatto. Wow, sai parlare bene, com’è che si dice…?”
“…Forbito?”

“Yeah! Amico, però, io non credo che il triangolo ‘Sora-Yamato-Taichi’ sia completamente convertibile inHikari-Takeru-il sottoscritto’.”

Perché no?”
Oh, avanti! Sora e Taichi si conoscevano da una vita, io e Hikari no di certo. Sora è stata davvero in crisi fino alla fine. Hikari…conosce dall’infanzia. E non ha mai avuto dubbi.”

Takeru gli sorride grato.

“Vorrei averlo capito prima.”

 

“We are friends

We are rivals

We are the strongest rivals”

 

“Sei stato un rivale onesto, Takeru.”
“Daisuke, io ho sempre pensato che dovesse scegliere Hikari.
Che non era mica una partita di basket.”

Hai vinto sempre anche quelle.”
Questione di fortuna…E poi, sai come si dice, fortunato al gioco, sfortunato in amore.
“Tutte sciocchezze. Oppure, hanno affibbiato a te il detto ‘ fortunato al gioco, fortunato in amore’, e a me il contrario.

“Credi che io abbia un’esistenza idilliaca?”
“Ovvio! Sei un ragazzo ambito a scuola, sei fidanzato con una bellissima ragazza, sei in gamba, hai le idee precise sul tuo futuro! In più, hai praticamente sempre casa libera, visti gli impegni di tua madre!”
L’espressione di Takeru si rabbuia appena.

Ops, scusa, questo non lo dovevo dire.”

“No, tranquillo, ormai è passato tanto di quel tempo. Certo che…da come la presenti tu, ho davvero una vita meravigliosa!

“Non ti lamenterai, spero!”
“Ok, mi piace giocare a basket e direi di cavarmela…

“Cavartela? Io me la cavo, tu sei bravo!”

“E Hikari è la cosa più bella che mi sia capitata finora…E non so che cosa mi riserverà il futuro.”
Neanch’io. Ma è proprio qui il bello!”

“A volte vorrei il tuo entusiasmo. Io ne ho perso un po’, crescendo.”
“Non è difficile. Devi solo credere fermamente in te stesso.

 

“I can’t stay upset by myself

I will keep going on

With all my strength”

 

Ti invidio tanto, quando penso che, ogni volta che torni a casa, c’è pronto la tua famiglia ad accoglierti.”
“E mi invidi? Mio padre mi impone di andare a comprare questo, di portargli quella e quest’altra cosa; mia madre, poi! Gira con padelle e affini per far sapere anche ai vicini che aspettavano solo me per cenare! E, dulcis in fundo, la mia cara sorellona. Con due chili di mascara addosso, o di strani impacchi, che una sera decide di seguire la dieta macrobiotica e un’altra quella a base di banane e carote.
Gran bella consolazione, davvero!”

Takeru è scoppiato.

Davvero, oggisei buffissimo!”
“Non capisco che ti ridi.”

“Tu non preoccuparti. Grazie per le risate.”

“Dovresti contraccambiarmi il favore.”
Con…?”

Mmm, è libera la tua ragazza domani sera?”
Takeru lo fulmina.

NoncipensareproprioDaisuke”esce tutto d’un tratto dalle sue labbra.

“Calmati! Scherzavo.”

“Ne sei sicuro?”

“Sì.”

Takeru non è ancora convinto.

“Ti dico di ! Ho capito, osservandoti, che l’ami profondamente. Molto più di quanto saresti disposto a dire.”

Daisuke gli fa l’occhiolino.

Takeru arrossisce.

“Io direi che è ora di rientrare. Jun avrà sicuramente qualche ‘straordinaria avventura’ da raccontarmi!
Takeru si alza in silenzio.

“Mi sa che passerò da Miyako a comprare qualcosa per cena, mamma è fuori.”

Daisuke sembra colpito da un’illuminazione.

“Vieni a cena da me?”
Takeru appare stupefatto.

“Dai, disturbo, fa niente…”
“Disturbi? Mio padre va in giro, incontra tua madre e le dice quanto è contento che i suoi figli siano amici! E mia sorella…un membro della famiglia del suo grande amore! Mia madre, inoltre, si convincerà che ho degli amici veri, a parte telecomando, cuscino e playstation.

Takeru sorride.

Daisuke gli porge una mano.

“Amici?”

Takeru la stringe.

“Non più rivali.”

 

“Right

On my way I will never give up

I will stake my name on it

I will definitely catch my dream

With my own hands

So everyone let’s prevail together”

 

Credo di avere la febbre. xD No, sul serio, non è normale alle 3 passate pubblicare, tra l’altro a due giorni da un’altra pubblicazione…A proposito, un grazie a chi ha letto/recensito “Una strana sensazione”! ;) E due mesi dal capitolo su Sora e Yamato!! o.O

Aaaah e così anche questo capitolo è andato! Non avete idea di come abbia sclerato questo pomeriggio per trovare la canzone adatta a loro due! Alla fine, stasera, mi sono imbattuta in uno strano anime riguardante principesse su youtube mai visto in vita mia. xD Eppure, la canzone, “Friends yet rivals”, mi ispirava. Così, eccovi qui anche lo “scontro” Daisuke-Takeru. In realtà, non volevo proprio litigassero. In fondo, Daisuke mi fa tenerezza e lo ammiro, a volte. Take però è sempre in testa xD Dai, spero davvero di avervi fatto divertire e pensare con questo capitolo. Ho sempre creduto che i rapporti tra Daisuke e Takeru potessero essere questi. Magari non forti come tra Taichi e Yamato, ma ugualmente ‘ripuliti’ dalle miriadi di rivalità che li vedono opposti.

Spero di aver fatto un buon lavoro ;) Oh, certo, ormai non so più in che lingua scusarmi con Sora89, per il sesto capitolo di “Finché un figlio non ci separi…Ma, tesoro, ho una brutta crisi da ‘pagina bianca’, per quella fiction! Speriamo passi presto ç_ç In più, ieri notte, mi sono venuti in mente brandelli di conversazione tra loro due…Sommate un giorno dedicato al dolce far niente…Otterrete un aggiornamento nuovo di zecca! Che tristezza pensare che è il terzultimo capitolo!! Il prossimo- e credo sarà quello che davvero piacerà a te, cara Roe- riguarderà i due grandi protagonisti di questa fan fiction: Yamato e Daisuke. J Anche se per loro davvero impazzirò, per trovare la canzone!! M’inventerò qualcosa xD

Cari i miei recensori, ho sempre una paura matta di deludervi. Spero vivamente di non esserci riuscita.

Grazie, davvero grazie, a Roe(donna di poca fede sui ritmi d’aggiornamento xD Tesoro grazie davvero! E sono contentissima ti piaccia!), kari89(ti stiamo traviando con tutto questo Sorato, cara xD), Siorachan(Spero sia stato interessante!Sì, ho un gusto particolare per le delusioni d’amore, in questo sono autobiografica ;) Scherzi a parte, credo fermamente che per ogni coppia felice ci sia, o ci sia stato, qualcuno che ne soffra/ne abbia sofferto. Mi auguro che questo non pregiudichi la tua lettura, e grazie per la recensione nonostante la tua fede Taiora!) , Sora89(AMOREEEEE!!*.* Ma che fine mi hai fatto?ç_ç Tomo mia, sai quanto apprezzi i tuoi complimenti…Grazie davvero!!), Apochan( giuro che non pensavo di poter scrivere in modo tale da far battere il cuore! Grazie per la fedeltà ;)), Padme Undomiel(piccola!!Come stai? Sììììì io adovo il diabete, s’è visto, per caso? xD No, davvero, amo molto Sora e Yamato insieme, e so cosa vuol dire dichiararsi a un amico con un’altra persona in mezzo. That’s not so beatiful -.- Quindi, Yamato ero un po’-tanto-io. Devessere per questo che mi è uscito bene xD Fammi sapere cosa ne pensi di questi due! ;)), Dea Nemesis(carissima!! È sempre piacevole rivederti anche qui! È pur vero che dovremo abituarci al “vederci” più su EFP che in città, vista la mia prossima partenza per l’University…Ma bando alle ciance! Grazie, davvero, tu sai chi si nasconde dietro Sora. Peccato che non sia finita così.)

E a tutti coloro che leggono e seguono! Ora, non so davvero quando aggiornerò. Entro il 10 dovrei affrontare l’esame pratico per la patente, e il 12 comincio l’università…fatevi un paio di conti xD Comunque, cari, mica vi abbandono, tranquilli ;)

Yours HikariKanna

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Capitolo 9
*** Yamato e Daisuke ***


AQIF4U.html

Panchine

Yamato e Daisuke

24 dicembre.

Mai come quest'anno il Natale è stato così dolce.

Un ragazzo biondo si lascia andare su una panchina che è stata preziosa testimone del vero motivo della dolcezza di quest'evento.

Perché è, decisamente, un evento che questo Natale Yamato l'abbia passato sorridendo.

E, con lui, suo fratello.

Ma, per ogni cosa, non c'è forse il rovescio della medaglia? Per ogni amore che nasce, per ogni bacio sognato, per ogni parola tanto attesa, non c'è un cuore che soffre?

A questa logica non si sfugge.

Yamato si bea del gelo che gli sfrega il corpo e del sole che gli inonda il viso.

"E' un po' presto per disperarsi per i regali, non trovi? Hai ancora qualche ora a tua disposizione!"

Yamato apre un occhio, disturbato da quest'interferenza.

"Non mi sto disperando per i regali, ho già fatto tutto a suo tempo, Daisuke." replica serafico lui, richiudendo gli occhi.

"Io, invece, non sono granchè soddisfatto del regalo che ho comprato per mia sorella. Cioè, è una trousse, me l'ha consigliata mia madre, ma..."
"Le hai comprato dei trucchi?"

Yamato sembra riscuotersi, al pensiero di Daisuke intrappolato in profumeria, unico esemplare con cromosomi diversi da quello X nel raggio di un intero negozio.

"Diciamo che avevo un budget limitato. Mi sono affidato a mia madre, bè, che c'è di male??Tu hai un unico fratello, maschio,e non puoi capire il dramma! Chissà Taichi come fa!"
"Oh, Hikari è molto più facile da accontentare. E poi, non è che Taichi sia un asso nel fare i regali; una volta, le regalò un portatovaglioli solo perché era rosa ed economico!"

"Sembro un fratello quasi premuroso, ma è che mi ha fatto il conto alla rovescia per ricordarmi del regalo da Halloween!"
Yamato ridacchia.

"Sì, decisamente più bello avere un fratello maschio. Per quanto riguarda Takeru, infatti, oltre al regalo materiale, è servito, più che altro, il mio counseling psicologico per il regalo a Hikari...Ops, scusa."

Daisuke fa spallucce.

"Fino alla fine, dovrò mettere un annuncio: "Posso sentire il nome "Takeru" senza avere uno scompenso"."

"Sì, bè, tutti ti useranno questa cortesia per un po', non credi?"
"Non sono un malato terminale; non devono nascondersi per me. Io...suppongo che riuscirò a cavarmela. Credo di aver combattuto chimere ben peggiori."

Yamato sospira.

"Il tuo peggior nemico resterà sempre te stesso. Fidati, te lo dico per esperienza personale."
"Sempre un po' cupo, eh?"
Yamato sorride debolmente.

Troppo simile a suo fratello, in questo momento, e per quanto Daisuke si sforzi di non pensare che quegli occhi azzurri non sono i responsabili del tumulto nel suo cuore, non è possibile.

Yamato è sempre stato, fondamentalmente, il fratello del suo rivale.

Troppo grande, quei tre anni moltiplicati per altri tre. La distanza sembra incolmabile.

"Avresti dovuto conoscermi qualche anno fa. Ero...Molto peggio di così."

"Non ti offendere, ma mi è difficile immaginarti. Cioè...! Non che tu sia un misantropo, ma, ecco, eri davvero più chiuso di come sei ora?"
Daisuke si dimena su quella panchina.

"Avevo più o meno la tua età, ero cresciuto da solo. Non ci si poteva aspettare granchè, noi?"

"No, forse no."

"E avevo un fratellino cui badare. Dovevo dimostrarmi indifferente. Dovevo dimostrare di essere in gamba, di sapermela cavare da solo. Senza nessuno dei miei genitori."

"Eri un bambino triste?"

"Solo. E scoprire che potevo avere amici anche io, è stato un forte trauma. Non è stato sempre facile il rapporto tra di noi...Io e Taichi ci siamo picchiati, ero sempre litigioso con tutti. Sono entrato in crisi con la digipietra dell'amicizia."

"Poi l'ho ereditata io."

Yamato ha un'espressione indecifrabile.

"Ma tu somigli tanto a Taichi. Per questo, non vedo sbagliato quest'accostamento. Daresti la vita per un amico."

"Tu no?"

Yamato sembra pensarci.

"Certo. Ora, però. Ma non ero così bravo con le relazioni sociali, allora."

"Solo che...Io e te non abbiamo nulla in comune, Yamato. Come mai io ho preso la digipietra da te?"

"Chi ti dice che non abbiamo punti di contatto?"

"Questa, poi! Cos'avremmo di uguale io e te?!"

Yamato lo fissa con espressione divertita.

"Innanzitutto, siamo entrambi digiprescelti. Ti pare poco?"
"E mia sorella ti ama. Anzi, se vuoi venire a casa mia e presentarti come il suo regalo di Natale..."
"Daisuke!"

"Ci stavo solo provando!"

Yamato straluna gli occhi. Proprio come parlare ad un Taichi con qualche anno in meno.

"E inoltre" aggiunge con foga Daisuke "siamo entrambi seduti su questa panchina!"

"Oh, e abbiamo un naso, due occhi e due orecchie!"sghignazza Yamato.

"Intendevo...cosa ci fai su questa panchina, Yamato?"

"La sento un po' mia."
"Anche io. Qui ho parlato con un po' di persone che mi hanno fatto vedere il mondo diversamente. In primis con Hikari."

"E io qui mi sono dichiarato a Sora."
"Ehm, peccato che non abbiano avuto lo stesso esito."

"Ogni cosa a suo tempo, Daisuke. Comunque...Gli altri aspetti che condividiamo magari li scopriremo più avanti."


"
I hope the day will be a lighter highway
For friends are found on every road
Can you ever think of any better way
For the lost and weary travellers to go"


"SE ne condividiamo altri."

"Non tutti i rapporti di amicizia sono uguali, Daisuke."

"Sai, a volte vorrei essere entrato nel primo gruppo di digiprescelti."
"Non ti piace il tuo gruppo?"

"Certo che sì!"

Daisuke si divincola, a disagio.

"Non so come descriverti questa sensazione...è che quando vi vedo, d'estate, riunirvi ogni anno...vi invidio! Ma era più forte quando mi piaceva Hikari. Mi sembrava di essere entrato clandestinamente in un gruppo già compattato."

Yamato sospira.

"Ti ho detto, non sempre è stato facile."
"Però siete arrivati fin qui. E tu ti sei fidanzato."
Yamato gongola.

"Nemmeno tu riesci a trattenere troppo la felicità. Sorridi come un ebete."

"Brutto single invidioso!"

"Se lo sono, è per tuo fratello!"

Yamato si zittisce.

E' un momento, i due si guardano, su quella panchina scaldata dal sole di fine anno, in mezzo a gente indaffarata per le ultime corse, ridono di cuore.

"Ti ho sentito poche volte ridere, sai?" afferma Daisuke, asciugandosi gli occhi.

"Dai, è Natale domani. E sono spudoratamente felice."


"Making friends for the world to see
Let the people know you got what you need
With a friend at hand you will see the light
If your friends are there then everything's all right"

"Magari l'anno prossimo sarà così anche per me!"

"Ti auguro anche prima dell'anno prossimo. La felicità ha un'inaspettata tendenza a venir fuori quando meno te l'aspetti. Io...sai, non credevo di essere adatto a innamorarmi. Non credevo di saper amare. E...Sora...La vedevo solo con Taichi. O, se non con lui, non con me. Comunque, non con me."

Daisuke sorride, contento della confidenza che Yamato gli sta offrendo.  

"E poi?"

"E poi...lei mi ha fatto vedere il mondo con occhi diversi, Daisuke. Non so come abbia fatto...E una settimana fa mi ha reso una persona felice. Felice come non credevo di poter mai diventare."
"Credi che capiterà anche a me?"

Yamato gli batte un colpo sulla spalla.

"Ne sono sicuro. Te l'ho detto, no? La felicità è uno spirito che viene quando siamo inconsciamente pronti ad accoglierla."

Daisuke sorride.

E' la vigilia di Natale e parla con Yamato. Assurdo.

"Sai...Credo che siamo come del pulviscolo."
"Pulviscolo?"

"Sì. Hai presente quando, d'improvviso, se guardi la luce vedi delle piccole particelle di polvere? A parte l'effetto del light scattering, io la vedo più filosoficamente. Come dire...Quelle particelle nell'aria attorno a te ci sono sempre. Ma tu non te ne accorgi perchè non ti fermi mai a vedere se esistono o meno. Un giorno, invece, quando sei nella disposizione d'animo giusta...Ti rendi conto che al mondo c'è luce. Vedi le particelle. Miracolosamente, iniziano a esistere anche per te."

Daisuke è affascinato da questa spiegazione. Yamato dovrebbe fare lo scienziato, o qualcosa del genere.

"Credo sia così anche per le persone. Ti roteano attorno, danzando tra le loro faccende e i loro sentimenti. Ci sono giorni in cui per te non esistono. Sei in metro, in treno, per strada? Magari ti urtano pure, ma non importa. Esistete tu e il tuo mondo. E...un bel dì...ma non perchè tu faccia qualcosa di eclatante! La luce ti colpisce...Vedi le persone. Ne incontri una speciale. Il tuo mondo si allarga e quella particella diventa il tuo centro di gravità."

Silenzio.

Il vento lieve annuncia che il cenone si sta avvicinando.

"Non l'avevo mai vista così poeticamente."
"Naturalmente, la luce era una metafora. Non pensare a Hikari."

Daisuke alza un sopracciglio.

"Ti sembrerà strano, ma no."

"Stai uscendo dal buio."

"Forse. Come festeggi, stasera?"

"Oh, bè, io, papà e lo champagne. E, dopo, non c'è la cena annuale da Ken?"

"Giusto!!Devo prepararmi!Magari Ken ha invitato una sua cugina carina!"

"Daisuke, non  è che devi cercare la luce a tutti i costi!"
"Dici che rischio di abbagliarmi con un neon?"

"Tanto per rimanere in metafora? Sì, ho paura che tu faccia come le lucciole d'estate. Non avere fretta. Non bruciarti."

Daisuke si alza, stiracchiandosi.

"Peccato non sapere quando avverrà l'urto tra i due corpi."
"Attento, Daisuke...L'urto potrebbe essere elastico. I due corpi potrebbero rimbalzare. Potrebbe essere luce artificiale."

"E quando arriverà il momento?"
Yamato sorride enigmatico.

"E chi può saperlo? Quando l'urto sarà anelastico."

"Non capisco la metafora, ma non fa nulla. Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, Yama."

Anche il biondo si alza.

"Oggi è una settimana che sto con Sora."

"Ammazza, una vita!"

"Non prendere in giro, Daisuke! Ci sarai, stasera?"

"Ovvio!Porto Jun?"

"Cos'è, un cane?"

"Ma magari!"

Ancora una risata.

Una crescita che nessuno dei due pensava di poter condividere con l'altro.

Due particelle così diverse incontratesi in un volteggio esistenziale, grazie a un altro mondo, alla perenne ricerca della luce.

"It seems to me a crime that we should age
These fragile times should never slip us by
A time you never can or shall erase
As friends together watch their childhood fly"

Ahem.

*HikariKanna si schiarisce la voce*

Ave fan di Panchine ^^

La vostra autrice preferita(ahahah volano parole grosse!)è tornata!!!Naturalmente bisognava aspettare che passassero un paio di esoneri xD Comunque, giusto in atmosfera prenatalizia, eccovi un capitolo nuovo di zecca! Ragazziiiii vi rendete conto che tra poco Panchine finirà?Ebbene sì, il prossimo aggiornamento sarà l'ULTIMO!Con vostra immensa gioia xD Credo di postarlo proprio come regalo di Natale, tanto è un semplice epilogo :) Bè, oggi non mi voglio dilungare in chiacchiere xD Ma sono feliceeeee :) Spero davvero che questo incontro tra Daisuke e Yamato-c'è voluto un intero pomeriggio di sofferenze, anche per cercare la canzone-Friends, di Elton John- vi sia piaciuto!Recensiteeeee ;)

Yours HikariKanna

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Capitolo 10
*** Daisuke e... ***


Panchine

Daisuke e…

31 dicembre.

Io sono sempre più rovinata. Dev’essere questo freddo polare che penetra in queste vecchie assi.

Inoltre…Il fatto è che lo smog non è assolutamente mio amico. Mi viene a trovare e si deposita su di me, non abbandonandomi mai. Mai…Ed è così che il mio naturale colorito bronzeo-dorato s’è trasformato in antracite pura.

Sono anni che sono qui. A dire il vero, credo di esservi destinata da sempre. Il vantaggio di essere del legno grezzo è avere di fronte a sé tante possibilità di vita. Fortunatamente non sono finita a fare parte dell’edilizia scolastica o, comunque, in mano a sfruttatori del campo.

Mi sono subito ambientata in questo parco. Ho visto tante coppie, tante famiglie, tanti cuori solitari esprimere i propri sentimenti…E mai, come quel lontano anno, mi sono affezionata ad un gruppo di amici molto affiatato.

Due, in special modo, si sono seduti su di me molte volte, e molte volte ho riconosciuto i loro passi, i loro discorsi, le loro voci. Tra di loro, si chiamavano digiprescelti…

Ma sono passati anni.

Dopo quel Natale, sono venuti assai sporadicamente.

E domani comincia un altro anno.

Non che per una panchina sia effettivamente eccitante cambiare anno. A parte qualche lucidata comunale, raramente.

Però, oggi è diverso. Oggi dodici persone s’ incontrano per festeggiare insieme. Come i mesi dell’anno, ognuno di loro è differente dall’altro. Un gelido gennaio, ed ecco Yamato. La speranza di un anno nuovo, dicembre, ed è Takeru. La dolcezza della primavera, Hikari. Il furore dell’estate…Daisuke.

Oh, avanti, come fa ad essere in ritardo?!”

Quello che un tempo era un preadolescente timido e single, oggi è un uomo. Un uomo che stringe la mano sempre alla stessa ragazza.

Takeru, lo conosci! Daisuke non sarà mai puntuale!”
Ed ecco suo fratello.

Yamato si è dichiarato proprio qui. Le mie vecchie assi se lo ricordano bene. Sora è vicina a lui, come sempre.

Vedo tutti, tranne Daisuke. Daisuke è, forse, quello a cui mi sento più legata. È stato il più forte. Colui che ha subito una grande delusione e, ciononostante, ha saputo rialzarsi. Come una panchina. Cioè, non che le panchine si alzino.

È che resistono molto bene a tante cose. Soprattutto, le tempeste. Per gli uomini sono emotive, io parlo di tempeste atmosferiche.

ECCOMI!!”

Non ho più rivisto Daisuke, da quando parlò su di me con Yamato.

Perché il ragazzo in cui ben pochi avrebbero avuto fiducia oggi vive negli Stati Uniti. Non so bene cosa faccia, come sia diventato, ma eccolo qui.

È cambiato.

È la prima constatazione-stupida, scontata, più che ovvia- che mi viene in mente.

Tutti sorridono. C’è gente che di qui non è passata, come una buffa donna dai capelli castani lunghi. O un ragazzo da folti capelli di un nero quasi bluastro che adesso sembra stritolare Daisuke.



And once again here we are,
family and friends from afar,
Sharing our hopes and our dreams,
Laughing at old memories,
So when that old song starts,
Everyone sing from the heart”

È un clima di festa.

Teoricamente ci saremmo dovuti incontrare in agosto, no?”
“Oh, bè, quello vale per il primo gruppo di digiprescelti, Takeru. ”interviene una certa Miyako. “E poi, cosa c’è di meglio nel festeggiare il nuovo anno con i propri migliori amici? Abbiamo anche l’onore di avere Mr. Motomiya direttamente dal Nuovo Mondo!”

Daisuke sorride. Certo, è strano. Più…posato, forse? Già aveva manifestato una forte maturazione, ed ecco che sembra completa.

Grazie, grazie.”

Daisuke, sei il solito maleducato.”
“Perchè mai, Iori?”

Credo perché non ci hai presentato, darling.”
A parlare è una ragazza bionda, dolce all’apparenza.

Daisuke s’è fidanzato?

Piacere, io sono Taichi!”

Fratellone, piano con le fidanzate altrui!”

Piacere di conoscervi tutti. Daisuke mi ha sempre parlato benissimo di voi. In special modo di te, Hikari.”

Chissà perché”borbotta Takeru.

Dai, Takeru, è passata una vita! Ora…c’è lei, e basta.”

Carino Daisuke in versione romantica.”
“Lo ero anche per Hikari, credo, no, Jyou?”
“Bè, quella per Hikari si poteva chiamare sbandata. Forse.”
“Koushiro, ragazzi, cambiamo argomento, vi va?”
“Ken, hai portato lo champagne, vero??”si sincera Taichi.

Ovvio! Altrimenti, a mezzanotte, con cosa brindiamo?”

State insinuando che il mio Ken avrebbe potuto rivelarsi imperfetto?!”
“Oh, mia cara Miyako, non ci permetteremmo mai!”

Noto sarcasmo, Motomiya.”

L'americana ride. “Love, mi avevi detto che erano simpatici, ma non credevo così tanto.”
“La ragazza sembra aver gusto a scegliersi almeno le amiche!”
“Cos’è, un complotto?? Il mio migliore amico fidanzato con Miyako, la mia ragazza stravede per Miyako…”
“Dovrebbe solo farti piacere!”replica con una linguaccia Miyako.

Non hanno perso il carattere combattivo che li ha sempre contraddistinti.

Ragazzi, placatevi! Chi litiga a capodanno, litiga tutto l’anno!”
“Mimi, amore, allora hanno sempre ragionato così Daisuke e Miyako.”
Alla battuta di Koushiro, un sorriso si dipinge sui volti di tutti gli ex digiprescelti.

Ragazzi, io ho la chitarra...Se vogliamo inscenare una cosetta triste tipo “amici che si ritrovano anni dopo” si può sempre fare!”

Ma non è triste, Yamato! È...dolce!” esclama Hikari, sinceramente convinta.

“Let's sing...

Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind,
Should auld acquaintance be forgot,
For the sake of auld lang syne
Dancing as one, holding hands,
Like people all over the land,
Greeting a friend with a smile,
World is at peace for awhile,
So when that old song starts,
Everyone sing straight from the heart”

Yamato non ha perso la sua voce calda, malgrado abbia abbandonato il gruppo diverso tempo fa. È un coro ben assortito, certo, forse Taichi non sa propriamente cantare...ma va bene così.

Anche la ragazza di Daisuke canta, s'è inserita appieno in questo strano gruppo. In effetti, sono tredici, ora. Diciamo che non è un augurio promettente per il nuovo anno!

Ragazzi!!”Jyou li richiama all'ordine. “Siamo in tredici!”strilla come una donnetta impazzita.

Ecco, avevo appena finito di pensarlo.

La ragazza di Dai sembra avere un mancamento. “Ah, in America è segno di un presagio nefasto!!”

Sì, ma qui non siamo negli Stati Uniti”mormora Koushiro stanco. “Avanti, ragazzi, siamo anche nel ventunesimo secolo!”

Nel bianco immacolato passa un gattino nero.

Amore...”

No, Mimi, non me lo dire.”

Oh, bè, in due si annullano, no?”ride Ken.

Credo di sì...Amore, dai, non preoccuparti!!”

Sentire Daisuke sussurrare “amore” è quasi una rivalsa personale. Non ho nulla contro Takeru, ma so per certo che Daisuke deve aver faticato parecchio, più di tutti, per costruirsi il suo sogno.

C'è una cosa che questi tredici ex-ragazzi non sanno.

Il sindaco ha deciso di chiudere questo parco. Forse, verrò riutilizzata. Forse, bruciata. Quel che è sicuro è che non sarò mai più la “loro” panchina. È triste, se sapessi e potessi piangere, lo farei immantinente. Avevo sperato con ogni fibra della mia segatura che venissero a trovarmi, prima che succedesse il disastro. Ora sono così contenta che siano qui...qui a cantare e a sperare in un anno sempre migliore...Non potevo volere di più.








“Let's sing...

Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind,
Should auld acquaintance be forgot,
For the sake of auld lang syne”

Mezzanotte.

Vengo innaffiata di champagne da ogni dove. Vedo solo amore, ed è così che voglio ricordare questi ragazzi.

Virtualmente, mi ritiro nel mio guscio di legno, mentre le risate cominciano a diradarsi un po'.

Buon anno nuovo, digiprescelti.



Ciao EFP!!!Vi avevo promesso il nuovo capitolo di Panchine, no? :) Eccomi a postarlo come regalo di Natale! Prima che me ne scordi, la canzone è di tale Declan Galbraith, New Year Song :)

Eh, ora mi tocca proprio il discorso di fine fic...Dopo quasi due anni e mezzo(!), anche “Panchine” è finita :( Dovevo concludere la serie di titoli con Daisuke; non ho voluto “assegnare” un nome alla ragazza di Daisuke proprio per lasciare il capitolo in quell'atmosfera un po' sognante e gravida di speranze che possiedono solo certi momenti, tra cui la Notte di Capodanno!(In realtà, avevo scelto il nome Andy xD) Quindi, ragazzi...Voilà! Volevo finire con la panchina che parlava xD Spero che, come espediente, vi sia piaciuto :) Oooops c'è un Cenone che mi aspetta! Tantissimiiiii auguri!!!

HikariKanna



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