Something Magic in One Direction's life

di MadappleStyles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You have a mission, a mission quite impossible! ***
Capitolo 2: *** Primo obiettivo:Louis ***
Capitolo 3: *** Secomdo obiettivo:Niall ***
Capitolo 4: *** Terzo obiettivo:Zayn ***
Capitolo 5: *** Quarto obiettivo:Harry ***
Capitolo 6: *** Pausa shopping, o almeno così credevo. Quinto obiettivo:Liam ***
Capitolo 7: *** Spiegazioni e arrivi ***
Capitolo 8: *** Scoperte! ***
Capitolo 9: *** Annunci ***
Capitolo 10: *** Presents ***
Capitolo 11: *** What? ***
Capitolo 12: *** This Kiss... ***
Capitolo 13: *** No answers for my questions ***
Capitolo 14: *** New Power ***
Capitolo 15: *** SONO UN ELFO? Magnifico! ***
Capitolo 16: *** Lezioni, camuffamenti e valige ***
Capitolo 17: *** Partenze ***
Capitolo 18: *** Litigi e Magic solutions ***
Capitolo 19: *** oh,oh, mi è sembrato di vedere un gatto... o no, volevo dire un mago! ***
Capitolo 20: *** I want back my best friend ***
Capitolo 21: *** Vecchi amici e nuovi nemici ***
Capitolo 22: *** Moony ***
Capitolo 23: *** Le armi e i poteri ***
Capitolo 24: *** Scuse e battaglie ***
Capitolo 25: *** Miracle? No, just love. ***
Capitolo 26: *** I love you, bro! ***
Capitolo 27: *** Change your life ***



Capitolo 1
*** You have a mission, a mission quite impossible! ***


1°: You have a mission, a mission quiet impossible!
 

Aaaaawnnnn!! Che dormita grandiosa! Erano almeno due secoli che non dormivo così! Era ora che mi decidessi a cambiare quel diavolo di materasso! Le piume di colibrì sono molto più morbide delle ali di ape!

-Melody Aphrodite Calliope! Vedi di alzarti da quel letto! Sei attesa al palazzo reale da tua madre e dalla regina. Oggi ti daranno la tua prima vera missione e tu te ne stai a letto? Queste nuove generazioni! Non le capirò mai!- eccola fata Minerva che iniziava a dare di matto di prima mattina!

-Tata, mamma e nonna sono consapevoli del fatto che non accetterò questa missione. Non fa per me fare la fata protettrice! Quindi posso pure fare con calma.

La mia tata mi fulminò con lo sguardo, per questo mi alzai di scatto iniziando a risistemarmi velocemente. Fortuna che sono una fata, altrimenti  Minerva mi avrebbe ridotta in cenere in meno di due secondi. Mai fare incazzare una fata del fuoco, soprattutto se è la tua tata!

Raggiunsi mia madre e mia nonna al palazzo. Ero in ritardo solo di qualche minuto, le avrei stupite per una volta, anche se il merito era solo di Minerva.

-Melody! Figlia mia, sei in orario. Deduco che Minerva ti abbia fatta volare giù dal letto.

Mia madre mi conosceva fin toppo bene.

-Eh già. Buongiorno mamma. Nonna Calliope.- feci un leggero inchino di fronte alla Regina delle fate e delle muse, mia nonna Calliope, la stessa che ha ispirato Omero e Virgilio e molti altri poeti antichi. Per fortuna noi fate non invecchiamo, infatti nonostante abbia la sua veneranda età mia nonna è ancora molto bella. Per capirci, nonostante abbia vissuto per più di 2000 anni ha le sembianze di una donna umana di 25 anni. Forte no?

-Piccola, è giunto il tuo momento. Finora ti abbiamo sempre affidato missioni di ispirazione di poeti e musicisti, nulla di troppo difficile data la tua giovane età. Ora però che sei alle soglie della maturità, essendo una discendente della famiglia reale, destinata a regnare e prendere il mio posto in futuro, abbiamo deciso di affidarti una missione più difficile.

-Ma mia Regina. Io ho solo 1800 anni. Mi manca ancora un secolo prima di giungere alla maturità! Non è un po’ presto?- cercai di evitare a tutti i costi quel lavoro. Non avevo mica scelto io di nascere nella famiglia reale. Anzi, date le responsabilità ne avrei fatto volentieri a meno!

-Melody, tu sei una principessa. Sei diversa dalle altre fate. Tu affronterai il rito di passaggio prima, devi essere pronta a regnare e questa sarà la tua prova. Non puoi tirarti indietro.

-Figlia mia, so che è difficile, sei giovane, ci sono passata anche io. Sarà difficile, ma hai tutte le possibilità per riuscirci. E poi ti divertirai anche. A te non toccherà riunire due fratelli regnanti in lotta tra loro, come la sottoscritta, sarà molto più facile!

-Non posso rinunciare a quanto capisco. Ditemi allora.

-Dovrai andare nel mondo degli umani, vivrai lì per tutta la durata della missione. Sarai in perenne contatto con me e tua madre. Sei la fata della musica e della poesia, dell’equilibrio e della concordia, dimostracelo. Dovrai riunire 5 amici che sono stati corrotti nell’animo dalla fama e dai consigli errati di quelli che li circondano. Sono destinati a rimanere uniti, ma il loro disegno del destino sta mutando a causa di queste influenze negative. Devi farli riconciliare prima che sia troppo tardi.

Cosa? E mia madre la definiva una missione facile? 5! 5! Ma siamo impazzite! Io non avevo mai avuto contatti con più di un umano al secolo e adesso loro mi mandavano a fare la fata-tata a 5 ragazzi?

-Ah, loro non devono sapere che tu sei una fata. E dovrai lavorare e vivere nella loro città. Ora vai a prepararti. Appena sarai sulla terra riceverai tutti i dettagli sulla tua nuova vita. Buona fortuna Melody Aphrodite Calliope.

Feci una leggera riverenza e con un diavolo per capello tornai nella mia stanza. In pochi minuti raccolsi tutti i miei alambicchi e il libro delle formule magiche, tornando poi da mia madre.

-La nonna è stata richiamata nella parte orientale del regno per dei problemi, ma ti augura tutta la fortuna di cui hai bisogno. Piccola mia, andrà tutto bene, fidati di me. Sei una grande fata e tutti se ne accorgeranno.

Annuii debolmente e dopo un ultimo abbraccio mi traslai nel luogo in cui avrei vissuto quella nuova vita. La mia paura più grande non era quella di non portare a termine la missione, ma bensì quella di innamorarmi del posto in cui sarei capitata. Molte fate non tornavano da quelle missioni perché si innamoravano del luogo in cui venivano mandate. Non volevo essere una di loro.

Riaprii gli occhi e mi trovai in un piccolo appartamento arredato classicamente. Mi guardai un attimo intorno e mi piacque un sacco. Subito misi tutti gli alambicchi e il libro in uno sgabuzzino che si era prontamente trasformato nel mio laboratorio. Poche parole e tutto venne camuffato. Quanto mi piacevano quei piccoli incantesimi. Sentii suonare alla porta e subito mi diressi verso l’entrata. Stavo per aprire quando un piccolo particolare mi fece bloccare.

-Stupida fata! Camuffi il tuo laboratorio e non camuffi le tue ali! Fatti scoprire subito, mi raccomando!

Passai una mano su tutto il corpo, facendo sparire le ali, le orecchie a punta e gli abiti fatati. Al loro posto comparirono un paio di superga, delle calze colorate, degli shorts e un maglione largo.

-Salve!- sorrisi al postino di fronte a me, che per poco svenne. Diavolo, non mi abituerò mai alle reazioni degli umani di fronte a noi!

-C’è un pacco per lei signorina. Mi può lasciare una firma? Grazie.- presi il pacco e firmai il modulo, riconsegnandolo poi al ragazzo sorridendo.

Bene, queste devono essere le mie informazioni. Ora devi metterti seriamente al lavoro Melody.

Dalla busta uscirono alcune foto. C’erano cinque ragazzi, non avevano più di venti, al massimo 22 anni. Insieme ad esse uscirono anche 5 piccoli fascicoli. Li aprii uno alla volta, iniziando a leggerli e memorizzando quelle piccole informazioni.

NOME: Harold Edward Styles
DATA DI NASCITA: 1/02/1994
LUOGO DI NASCITA: Holmes Chapel, Inghilterra
SOPRANOME: Harry,Haz,Hazza
SEGNI PARTICOLARI: Occhi verdi. Figlio di una fata perduta, non conosce le origini della madre.   Fidanzato di Taylor Swift. Da questa storia sono iniziati i problemi per il gruppo.

Benissimo, discendente di una fata perduta, questo significava problemi. Proseguiamo.

NOME: Louis William Tomlinson
DATA DI NASCITA: 24/12/1991
LUOGO DI NASCITA: Doncaster, Inghilterra
SOPRANOME: Tommo, Boo Bear, Lou
SEGNI PARTICOLARI: Occhi azzurri, discendente di un mago bianco. Molto legato a Harry, ma a causa di voci su di loro si stanno allontanando. Fidanzato con Eleanor Calder.

Di bene in meglio. Speriamo in qualcosa di più positivo dagli altri tre.

NOME: Niall James Horan
DATA DI NASCITA: 13/09/1993
LUOGO DI NASCITA: Mullingar, Irlanda
SOPRANOME: Nialler, Snowflake
SEGNI PARTICOLARI: Occhi azzurri, discendente di Elfi irlandesi, probabilmente da uno dei figli cadetti del re. Cresciuto tra gli umani non sa delle sue origini e dell’esistenza della magia.

Perfetto, ci mancava pure il principe elfo. Per tutte le nuvole di zucchero filato, non ce la farò mai!

NOME: Liam James Payne
DATA DI NASCITA: 29/08/1993
LUOGO DI NASCITA: Wolverhampton, Inghilterra
SOPRANOME: Non reperito. (E qui l’intelligence Fatata perde punti!)
SEGNI PARTICOLARI: Occhi marroni e piccola voglia sul collo. Probabilmente discendente da una fata perduta.
 Fidanzato con Danielle Peazer.

Fantastico!Non ho mai avuto a che fare con così tanti mezzi fatati. Aiuto!

NOME: Zayn Jawaad Malik
DATA DI NASCITA: 12/01/1993
LUOGO DI NASCITA: Bradford, Inghilterra
SOPRANOME: Dj Malik, Vas Happenin boy.
SEGNI PARTICOLARI: Occhi marroni, tendenti all’oro. Discendente dei maghi indiani. Fidanzato con Perrie Edwards.

Magnifico. Ho a che fare con cinque ragazzi che non hanno la più pallida idea del loro potenziale magico.

Leggo il resto della loro storia, conosciuti ad X-Factor, Tour Mondiali, idoli delle teenager.

Sarà veramente dura.

Dopo aver studiato attentamente le loro storie e i loro alberi genealogici, decido di mettere tutto via e dare un occhiata alla mia di vita.

Genitori che hanno viaggiato il mondo, 18 anni, lavoro in una libreria-negozio di musica in centro a Londra e vivo sola per scelta. Perfetto, nulla di troppo complicato insomma.

-Melody, vedo che stai già lavorando alla missione, brava.

-Mamma. Sì. Fortuna che mi hai detto che era una cosa facile! Sono tutti e 5 di discendenza magica, lo sai questo che vuol dire?  Mi faranno impazzire! Sarò la prima fata perduta della nostra famiglia!

-Non dire sciocchezze! Ce la farai. Ora passiamo a cose serie. Devi incontrare il primo di loro. Hai poco tempo, quindi sbrigati.- la sfera di luce in cui era apparso il volto di mia madre svanì e subito indossai un cappotto chiaro e un berretto abbinato, mi avvolsi in una calda sciarpa di lana e subito mi smaterializzai.
 

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Capitolo 2
*** Primo obiettivo:Louis ***


 2°: Primo obbiettivo: Louis
 


Riaprii gli occhi e mi ritrovai in un vicolo secondario di Oxford street. Strano che Louis fosse lì! Nel fascicolo avevo letto che quel mezzo mago adorava lo shopping.

Corsi nella strada principale e iniziai a guardarmi intorno, mentre mi concentravo per percepire la sua scia mentale.

-Devo correre a prendere i bimbi a scuola, o mia moglie mi uccide.- no, decisamente non è questa.

-Questa sera lo stupirò, sarà una serata fantastica. – nemmeno questa.

-Questa situazione di merda con i ragazzi mi fa passare pure la voglia di fare shopping. In più ci si mettono pure le fans con questa storia di Larry! Ti credo che non parlo più con Harry, se in ogni nostra azione vedono allusioni preferisco tenermi lontano da lui. Che poi è lui per primo ad allontanarmi, da quando esce con la Swift sembra su un altro pianeta.- BINGO!

Corsi nella sua direzione e lo vidi uscire da uno Starbucks con un bicchiere fumante tra le mani. Quel bicchiere sarà la mia scusa. Iniziai a camminare velocemente nella sua direzione, fingendo una fretta che non avevo. Lui era perso nei suoi pensieri, che rimbombavano nella mia testa come il suono di una grancassa, e in pochi secondi gli fui addosso. Non fraintendete, gli sbattei contro per sbaglio, facendogli rovesciare la cioccolata che aveva tra le mani, che macchiò sia me che lui. Fini col sedere a terra.

-Ahia!

-Accidenti! Scusami, scusami tanto, non ti avevo visto, ero di fretta e non mi sono accorta, scusami!- gli porsi una mano per rialzarsi e lui l’afferrò prontamente.

Diamine! Sì, quel ragazzo era decisamente un mezzo magico. Forse anche più di mezzo. La sua scia magica era potentissima e mi stordì per un paio di secondi. Brutto segno Mel, bruttissimo segno. Non avevo mai incontrato nessuno con una tale potenza magica tra gli umani.

-Che disastro che ho combinato, mi dispiace un sacco.- mi ripresi da quello shock iniziale, incrociando per la prima volta lo sguardo del giovane. Azzurri. Perfetto, questo ragazzo ha legami con le fate dell’acqua o dell’aria, non riesco a capirlo visto quanto sono chiari i suoi occhi.

-Tranquilla, è anche colpa mia, ero sovrappensiero e non mi sono accorto di nulla.

-Ti sono venuta addosso come un treno merci. Permettimi almeno di rimediare. Ti pago la lavanderia.

-Ma no, tranquilla, sono cose che capitano e poi non è così grave, non ti preoccupare.

-Almeno posso offrirti un caffè? La cioccolata e meglio evitarla visto come è finita con questa.

-Non è necessario, sul serio. – mi sorrise e il suo volto da Peter Pan mi stupì particolarmente.

-Come preferisci. Comunque piacere, sono Melody.- gli porsi la mano e lui la strinse.

-Louis, piacere.

-Bè Louis, io devo scappare, sono in ritardo per il lavoro. Spero di rincontrarti prima o poi, così magari ti offrirò quel caffè per farmi perdonare.

-Lo spero anche io, ma magari sarò io a offrirtelo.- lo salutai con un cenno della mano e ripresi a camminare verso la libreria dove avrei lavorato, “Mistery” si chiamava.

-Era ora che arrivassi Melody! Se non sapessi che stavi lavorando alla tua missione mi sarei già infuriata!- da dietro il bancone del grande negozio la voce della mia migliore amica mi accolse.

-MISTERY! Che ci fai tu qui?

-Che domande! Sono il tuo capo! – alzai un sopracciglio e lei rise.- Ok, ok. Visto che anche a me hanno assegnato la missione di passaggio e nella tua stessa città, tua nonna ha deciso che avremmo lavorato nel negozio insieme, solo che  siccome io sono più grande mi ha dato il ruolo di capo qui dentro!

-Ora capisco! Bè, la cosa mi piace! Almeno non sarò completamente sola!

-Già, non sai che sollievo quando ho scoperto che anche tu eri qui! Ora però è meglio che ci mettiamo al lavoro, arrivano dei clienti. E pulisciti la maglia già che ci sei, non voglio che una mia dipendente lavori con una mega macchia di cioccolato in bella mostra.

Stavo per rimuovere la macchia con la magia visto che ero nascosta dietro al bancone, ma una voce che dialogava con Mis mi fece cambiare i miei piani.

Vidi Louis accanto alla mia amica che si faceva consigliare su un libro che aveva adocchiato. Velocemente cambiai l’incantesimo, trasformando il mio maglione macchiato in una mega felpa viola.

-Louis!

-Melody! Che ci fai qui?

-Ci lavoro! Mistery vai pure, aiuto io il ragazzo.-  “è una parte della mia missione” terminai la frase mentalmente, in modo che solo Mis potesse sentirmi. La vidi annuire e dopo aver salutato il ragazzo si allontanò.

“Gran bella missione Mel, se anche gli altri sono così, non vorrei essere al posto tuo, sarei destinata a perdermi!”

“Taci scema, ne parliamo dopo!”

-Allora, che ti serve?

-Si avvicina il compleanno di un mio amico e vorrei regalargli qualcosa di diverso dal solito. Pensavo a un libro e magari un CD, e visto che qui dentro vendete sia l’uno che l’altro ho pensato di facilitarmi il lavoro. Anche se mi sembra strano, non avevo mai notato questo posto prima d’ora.

-Bè, sai con la quantità di negozi che ci sono qui in giro uno può sempre passare inosservato, e poi sono pochi quelli che comprano ancora CD e libri. Ora tutti scaricano da internet, purtroppo.

-Hai ragione.

-Allora, che tipo è il tuo amico? Quale genere potrebbe piacergli di più?

-Bè, Zayn è il classico ragazzo che ama pavoneggiarsi e darsi arie, ma a scuola era sempre quello con i voti più alti. Quindi non saprei. Ama i fumetti, o almeno credo. Forse qualcosa sul genere fantascientifico potrebbe piacergli. O forse qualche classico. Però pure i gialli potrebbero interessargli, quando gli nascondevamo lo specchio o il pettine iniziava a girare dappertutto e fare congetture stile detective per ritrovarli. Pure i polizieschi, gli piace farci gli interrogatori.

-Fermo! Ok, abbiamo capito che non hai le idee chiare.- iniziai a muovermi tra gli scaffali, Mis mi stava aiutando mentalmente ad orientarmi tra tutti quei libri, dato che era la prima volta che mettevo piede in quel negozio.

-Allora. Riprendiamo da capo. Che ne dici di un classico giallo? Tipo … uhm … dove sarà … Sherlock Holmes?

-No, lo ha già, da quanto mi ricordo.

-Allora ti propongo qualcosa di diverso. “L’ombra del vento” di Zafon. È un autore contemporaneo, spagnolo e molto apprezzato. È un thriller, ma molto bello. Credo che possa piacere al tuo amico. C’è un po’ di fantascienza, un po’ di mistero e intrighi.

Lo vidi pensieroso e poi mi sorrise.

-Credo che sia perfetto, lo prendo. Ora pensiamo al CD. Posso affidarmi nuovamente a te?

-Ok, ma mi devi dire cosa può piacergli!

Fortunatamente con il cd fu più semplice che con il libro e quando finalmente fummo alla cassa tirai un sospiro di sollievo, mentre la cara Mistery, che si era divertita a farmi impazzire dandomi consigli scemi per via telepatica, se la stava ridendo alla grande.

-Mi hai salvato, veramente, se non fosse stato per te non avrei saputo che prendergli!

-Allora mi sono fatta perdonare dal disastro di prima!

-Assolutamente sì. E poi ora che so che qui c’è una ragazza che sa dare ottimi consigli credo che tornerò più spesso. Magari riesco a riappassionarmi alla lettura!

-Lo spero! A presto allora!

-Ciao Melody e grazie infinite!

Lo vidi uscire e nuovamente presi un bel respiro, per poi voltarmi verso Mis e fulminarla.

-Hai intenzione di smetterla di frugare nei miei pensieri alla ricerca delle immagini degli altri o devo farti smettere a forza?

-Eddai, dopo che ho visto lui sono così curiosa di vedere anche gli altri. Ti pregoooo! Fammi dare una sbirciatina!!!

Sbuffai alzando gli occhi al cielo, e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno all’interno del negozio feci comparire una sfera luminosa.

-Lui come sai è Louis, il biondino è Niall, quello con il ciuffo è Zayn e di fianco a lui c’è Liam. L’ultimo è Harry. Hanno tutti e sottolineo TUTTI discendenze magiche e a quanto ho potuto appurare incontrando Louis sono pure molto potenti, anche se sembra che ci sia qualcosa che inquina le loro scie magiche. Quando ho percepito quella di Louis prima mi sono stupita per la grande potenza e purezza della sua scia, poi però una grande tristezza mi ha colpita, come se la sua magia fosse corrotta. Magari è solo una mia fissazione, ma la cosa non mi piace.

-Non vorrei essere al tuo posto. Se le loro scie sono veramente inquinate avrai un bel po’ di lavoro. Io già ho il mio bel da fare con una scia inquinata, sono tre giorni che ci lavoro e ancora non sono riuscita a fare nulla. In bocca al lupo cara.

Mi sedetti sul bancone, facendo sparire la sfera e risposi alla mia amica.

-A parte che ci hanno sempre detto che non sarebbero state facili queste missioni, molte ci hanno messo anni prima di tornare e molte hanno visto le loro missioni finire prima di riuscire a fare anche solo un passo avanti. Per nostra sfortuna gli umani non hanno vite molto lunghe. Solo che questi ragazzi sono magici. O almeno lo credo. Hai presente la leggenda dei magici sopiti?

-Ovvio, tutti la conosciamo. Ma credi che loro siano dei magici sopiti?

-Non ne sono sicura. Solo quando incontrerò anche gli altri ne avrò la conferma. Non voglio fare ipotesi affrettate.

-Sai vero che se fosse così la tua missione sarebbe molto più difficile. Se fossero magici sopiti si risveglieranno. È vero che non ne sono comparsi da più di 4 secoli sulla terra, tutti li danno per estinti, quindi è a dir poco improbabile che questi ragazzi lo siano. O almeno lo spero per te.

-Mistery, lo so. Probabilmente sarò io stessa a risvegliarli. Sai che si dice.

-Sì, lo so. Per questo devi stare molto attenta a come usi la tua magia vicino a loro. Sbagli una formula e loro si risvegliano!

-Grazie, sei di grande supporto!

-Lo so! Ora scusami, ma ho un appuntamento con la mia missione. Mi ha invitata a pranzo! Chiudi tu per la pausa per favore. Ciao tesoro.

La vidi che velocemente si cambiava prima di uscire e confondersi tra la folla.

Era mezzogiorno e un certo languorino disturbava il mio stomaco e stavo pensando di chiudere il negozio e andarmene, quando il telefono squillò.

-Salve, qui è la libreria Mistery, sono Melody, in cosa posso aiutarvi?

-Vedo che ti sei già calata nel tuo ruolo, brava bimba.

-Nonna! Perché non hai usato la sfera luminosa?

-Perché mi hanno regalato questo aggeggio e ancora non avevo trovato un’occasione per utilizzarlo! Comunque è ora piccola. La seconda parte della missione ti sta aspettando da Nandos. Così puoi anche mettere a tacere il tuo stomaco.

Nandos, cibo, stomaco. OOOOH,NONNA TI VOGLIO BENE!

 

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Capitolo 3
*** Secomdo obiettivo:Niall ***


3°: Secondo obiettivo: Niall
 

Chiusi il negozio e mi diressi velocemente verso Nandos.

Prima ancora di cercare il mio obiettivo mi misi in coda per ordinare. Mentre aspettavo iniziai a vagliare le scie mentali.

-Se la mamma non mi prende il baby menù mi arrabbio!- no,

-Ok. Ogni volta che arrivo qui non riesco a scegliereeeee! C’è troppa roba buona!! Allora Niall, deciditi. Questa volta prendiiii… Il pollo fritto con le patatine!- TOMBOLA!

Lo vidi di fronte a una cassa, avevo almeno 20 persone davanti, tempo che io ordinassi lui se ne sarebbe andato. A meno che non avessi imbrogliato un pochino.

Con un piccolissimo incantesimo riuscii a accelerare un pochino la mia fila. Ora però c’era il mio dubbio più grande. Cosa ordinavo?
Ok, panino con il pollo e 2 fette di dolce, una al cioccolato e una alla vaniglia, gnaaaam!

Alt. Missione. Oh, ma come diavolo faccio a parlarci. Con Louis è stato facile, ma con lui?

C’era una grandissima confusione e non c’era nessun posto per sedersi. Accipigna, la fortuna era dalla mia parte per una volta!
Mi avvicinai al tavolo in cui era seduto il biondino, facendo finta di guardarmi attorno.

-Scusa, ti dispiace se mi siedo qui? Il locale è pieno e questo è l’unico posto libero.- lo vidi alzare la testa dal suo piatto e puntare i suoi occhi azzurri nei miei. Di nuovo azzurri. E anche questo conferma la sua discendenza. Azzurro puro, solo gli elfi irlandesi hanno gli occhi di quel colore.

-Siediti pure, tanto qui c’è posto.- mi sorrise, Mis aveva ragione, questi ragazzi sono uno più bello dell’altro.

-Grazie.- mi sedetti e iniziai a mangiare il mio panino silenziosamente.

“Che disastro. Ci mancava solo la litigata tra Liam e Zayn, se già prima per la storia di Harry e Louis la situazione stava precipitando adesso siamo proprio al baratro. Che situazione schifosa. Ci siamo ridotti a macchine da soldi. Eppure all’inizio non era così. All’inizio c’era solo la musica, il nostro sogno. Il mio sogno è ancora quello, ma ora come ora non so se ho ancora voglia di portarlo avanti.”

NO! Non potete abbandonare la musica! Ok, inizia a parlarci Mel, altrimenti succederà un disastro.

-Accidenti, che scema che sono!

-C’è qualcosa che non va?

-Oh no, nulla di grave, solo che mi sono dimenticata di prendere il ketchup! Ho la testa tra le nuvole ultimamente, dimentico un sacco di cose!- mi guardò ridendo.

-Come ti capisco, pure io non riesco a rimanere con i piedi per terra! Tieni, sei fortunata, ho preso una bustina in più.

-Grazie.- lo vidi osservare il mio vassoio un pochino stranito.

-Che succede?

-Quelle sono due fette di torta?- fuoco. Io, una fata di 1800 anni sono arrossita alle parole di un ragazzino. Perfetto! A parte che i miei anni nel mondo fatato combaciano con quelli di una qualsiasi diciottenne terrestre, in ogni caso non è così positiva la cosa.

-Ehm… sì, non sapevo quale scegliere…

-Questa cosa è fantastica! Sei la prima ragazza che incontro che di fronte all’indecisione tra dolce al cioccolato o alla vaniglia le sceglie tutte e due! Questo è un sogno!-era quasi al limite delle lacrime e io iniziai a ridere.

-Comunque piacere, sono Niall, e tu?

-Sono Melody, piacere!

-Non sei di queste parti vero?

-In un certo senso è così. Sono nata qui, ma a causa del lavoro dei miei ho viaggiato un po’ ovunque. Quando finalmente ho compiuto 18 anni mi sono trasferita qui definitivamente. Non ne potevo più di cambiare stato quasi ogni anno. I miei hanno accettato e ora eccomi qui, in pausa pranzo che parlo con un ragazzo sconosciuto che ho stupito con la mia golosità!

-Bè, niente male!

-Nemmeno tu sei di Londra però. Dal tuo accento sembri irlandese, o sbaglio?

-Beccato. Sono irlandese, ma mi sono trasferito a Londra per lavoro. All’inizio mi piaceva un sacco, ma ultimamente sta diventando molto pesante.- si incupì improvvisamente e la mia mano si mosse da sola, andando a stringere la sua per consolarlo.

 Stupido istinto! Un’ondata di magia potentissima mi invase, dandomi una calma pazzesca. Peccato che la cosa duro solo qualche millesimo di secondo, poi la tristezza che infettava quella scia mi colpì come un pugno nello stomaco. Magnifico, anche lui come Louis, anzi, la sua magia sembrava anche più potente. Ah, giusto, il principe elfo!

-Mi dispiace, ma non devi disperare. Non so il motivo per cui il tuo lavoro stia diventando diverso, ma credo che tutto si possa risolvere se lo si vuole. Quindi su con il morale, tutto si risolverà.

-Tu non hai idea del disastro che si è creato. Tutta la pressione a cui ci hanno sottoposto ci ha cambiati, ci ha messi l’uno contro l’altro.
Pensa, non ci parliamo più! A malapena ci salutiamo quando entriamo in ufficio. Per non parlare delle registrazioni. All’inizio erano solo Louis e Harry a volerle fare da soli in studi separati, ora anche Liam e Zayn si rifiutano di registrare tutti insieme. E poi sul palco facciamo finta di niente, fingiamo di essere quelli di sempre, ridiamo e scherziamo, anche se in realtà appena arriviamo nel backstage ogni scherzo sul palco diventa un pretesto per una litigata nei camerini. Il bello è che io sono l’unico che ancora parla con tutti e devo fare da intermediario. Non ne posso letteralmente più.- Abbassò lo sguardo sul piatto che aveva di fronte. La situazione era peggio di quella che pensavo.

-Che stupido che sono. Sto sotterrando una ragazza che nemmeno conosco con i miei problemi. Scusami.

-Vaniglia o cioccolato?

-Scusa?

-Preferisci la torta alla vaniglia o alla cioccolata?

-Cioccolata, perché?

-Tieni. Gli zuccheri aiutano sempre in queste situazioni. Fidati, sono un’esperta in questo campo! Altro consiglio, leggi. Trovati un libro interessante, ti darà un sacco di idee per risolvere questa situazione, fidati.

-Grazie.

-Figurati. Diamine, si è fatto veramente tardi! Mistery mi uccide se non apro il negozio in orario! Scusami Niall, è stato un piacere, ma devo scappare!- in fretta e furia mi alzai prendendo la mia borsa da cui feci scappare fuori “per sbaglio” un biglietto della libreria.

-Ciao Melody, spero di rincontrarti. Aspetta! Hai perso… Andata. Libreria Mistery…

Melody sei un genio! Brava Brava, vedrai che in poco tempo riuscirai a risolvere questo problema e tornerai a mangiare lo zucchero filato delle nuvole e a dormire sul tuo materasso di piume di colibrì.

-MELODY! Era ora, sei in ritardo di un quarto d’ora.

-Perdonami, ma potevi comunque aprire tu.

-Ma se tu avevi le chiavi!

-Sei una fata.

-Dovrai mettermi a fare magie in mezzo alla folla? Certo, perché non metterci un cartello sulla fronte con scritto “siamo fate”. Ma sei più scema di un rospo ubriaco?

-Hai ragione, scusa.-dissi aprendo la porta e entrando. Girai il cartellino sulla porta e iniziai a girare tra gli scaffali.

-E allora?

-UUUH! Questo è uno dei miei preferiti, Molière era un genio. Sai che sono stata io a ispirare il personaggio femminile!

-Lo so già, c’ero anche io! Parlavo del motivo per cui hai ritardato.

-E questa? Goldoni. Madonna, brutto da morire, ma geniale! Il periodo in cui ho vissuto a Venezia è stato forse uno dei più belli.

-Mel, smettila!- Mis mi fece voltare .

-Ora parla o ti trasformo in una biscia. E vedi di muoverti, perché mi sto alterando e non voglio che i nostri clienti vedano Mistery fata del buio!

-Ok, ok, calmati, ti stanno rispuntando le orecchie a punta e le ali. Comunque ero con la seconda parte della missione.

-Quale? Quello con il ciuffo, il mago indiano? O il figlio della fata perduta? O quello che non si sa se lo è? No, no, lo so, è lui, quello con gli occhi verdi, il figlio della fata perduta!

-No. L’unico che non hai nominato. Niall. Mi ha parlato della loro situazione. Non sarà così facile, ma credo di poterci riuscire in poco tempo.

-Uhm… Non vorrei smorzare il tuo entusiasmo, ma da quello che vedo non sarà così facile.

-Smettila di frugare nei miei pensieri Mis, lasciami almeno un po’ di privacy, ho capito che hai spiccate doti psichiche, ma non esagerare.

-Scusa, è più forte di me. Solo che sono così curiosa! Sei la prima fata a cui danno una prova così difficile, solo tua nonna ne ha avuto una simile! Questo vuol dire che sei molto più potente di quello che credi!

-Non dire scemenze. Però ora il mio problema è un altro. Il dubbio che siamo magici sopiti sta diventando una probabilità sempre più forte.

-Anche con Niall è successo! Scusa, è stato più forte di me.

-Vabbè, per stavolta te la faccio passare. Comunque ci sono tutti i segnali. Se già leggendo il loro fascicolo mi era sorto qualche dubbio adesso i miei timori stanno solo aumentando.

-Non hai tutti i torti. D'altronde tu sei la maggiore esperta in questo argomento. Chissà perché, ma ti è sempre interessato di magici sopiti e trasmissione dei poteri agli umani.

-Lo so. Ora che mi ci fai pensare, la trasmissione dei poteri! Hai ragione!

-Come scusa? Non riesco a capire nemmeno leggendo nella tua testa!

-Ok, ok, ora mi è tutto chiaro. Scusa Mis, ma devo andare a casa, devo consultare il libro degli incantesimi!

-Ma il lavoro? Mel, Mel, dove vai?

Non sentii più la voce della mia amica, mi diressi verso il bagno e mi smaterializzai nel salotto del mio appartamento.

Velocemente riassunsi il mio aspetto di fata e feci comparire il mio laboratorio nello sgabuzzino.

-Trasmissione dei poteri da magici a non magici. Eccola qui!

Per i maghi bianchi si trasmette di padre in figlia e di figlia in figlio. Un mago bianco non avrà mai figli maschi, infatti sono i nonni ad allevare i nipoti per fargli conoscere la magia.

Perfetto, Louis è nipote di un mago bianco, non c’è dubbio. Non si spiega però il motivo per cui non sia cresciuto con lui e non sia a conoscenza dei suoi poteri.

Elfi.

Il potere Elfico si trasmette sia per via materna che paterna. Il potere è maggiore quando entrambi i genitori sono elfi, ad eccezione dei membri della famiglia reale. Per i principi elfici il potere è maggiore se la madre si unisce a un umano. I mezzelfi sono l’origine della stirpe elfica e sono più potenti di essi.

Ecco, spiegazione ottenuta. Niall è un mezzelfo, non ci sono dubbi. Non mi spreco nemmeno a guardare per gli altri, è inutile. Tanto è per tutti la stessa storia.

Però il dubbio rimane. Perché non sanno dei loro poteri?

Ehi, e questo appunto? Non me n’ero mai accorta.

Se le madri rifiutano i loro poteri o per motivi di protezione decidono di non far conoscere ai figli le loro origini, esse possono mettere a tacere i poteri dei figli grazie a un incantesimo di sonno magico. Questa è l’origine di molti dei magici sopiti.

Ora si spiega tutto. Questo potrebbe essere la loro origine. L’unico che però non avrebbe una spiegazione è Liam. Se anche lui come gli altri ha grandi poteri allora si confermerà la sua discendenza.

L’orologio del corridoio scocco la mezzanotte. Non mi ero nemmeno accorta del tempo che passava. Velocemente tornai alle mie sembianze umane e dopo aver messo il pigiama e mangiato qualcosa mi decisi a stendermi sotto le coperte per andare nel mondo dei sogni.
 

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Capitolo 4
*** Terzo obiettivo:Zayn ***


4°: Terzo obiettivo: Zayn
 

Però, anche questo materasso umano non era poi così male. Peccato per la sveglia, troppo presto per i miei gusti. Erano già quattro giorni che andavo a letto dopo la mezzanotte e mi alzavo alle 7, potrei dare di matto di questo passo!

“Alzati dal letto pigrona, fra mezz’ora ti voglio sveglia e pimpante in negozio!”

Mi ero appena liberata di Minerva per ritrovarmi sua figlia alle calcagna!

“Grazie Mis, sentivo proprio la mancanza di tua madre!”

Mi alzai dal letto e dopo una doccia veloce e un toast al volo e scesi in strada per andare al negozio. Non avevo voglia di traslarmi, l’aria mattutina mi attirava di più.

-Era ora! Se in ritardo.

-Lo so! Tua madre non ti ha mai detto che è mia abitudine farmi attendere?

-Sì, c’ero anche io quando ti buttava fuori dal letto a calci!

-Ecco, appunto, ringrazia che sono riuscita a svegliarmi prima delle 10!

-Hai ragione. Ora muoviti però di là ci sono dei clienti per te.

Sbuffai e poi mi mossi tra gli scaffali alla ricerca di quei fantomatici clienti.

Per poco soffocai quando voltando l’angolo li vidi. Niall e Zayn erano lì che spulciavano tra i vari scaffali. Ci mancava solo questa.

-Salve, avete bisogno di una mano? Posso aiutarvi?

-Salve! Melody, ciao! Che sorpresa!

-Niall! Come stai oggi? La cioccolata ha fatto effetto?

-Almeno in parte sì.-  Zayn tossicchiò, facendoci notare la sua presenza. –Oh, scusa, che sciocco, lui è Zayn, un mio amico. Zayn lei è Melody, ci siamo conosciuti un paio di giorni fa da Nandos, era suo il biglietto di questa libreria.

Il ragazzo mi porse la mano e io la strinsi, subendo di nuovo quella sensazione prima piacevole e poi orrenda.

-Piacere di conoscerti Zayn.

-Il piacere è mio.

-Allora ragazzi, posso aiutarvi in qualche modo?

-In realtà stavamo dando un’occhiata, stamattina l’irlandese qui si è svegliato con una voglia matta di trovarsi un libro da leggere, anche se in vita sua ne ha letto solo uno!- sorrisi verso il biondo e risposi al suo amico.

-Bè, meglio tardi che mai! Allora, hai qualche idea in mente o posso consigliarti qualcosa a mio estro?

-Direi che mi metto nelle tue mani. Sappi che l’unico libro che ho letto è “Il buio oltre la siepe”.

-Un classico insomma. Vediamo…  Allora, questo è molto carino, “Marina”, è di un autore spagnolo. Poi c’è questo che a me piace molto, “Il visconte dimezzato”, è di Calvino, un autore italiano del secondo dopo guerra. È il secondo libro di una trilogia, ma si può benissimo leggere senza conoscere gli altri. Parla di come il giusto stia nel mezzo, utilizzando una grande metafora. Molto bello. Oppure c’è “il signore delle mosche” o “il giovane Holden”, tutti libri molto belli.

-Wow, sono un sacco di titoli. Zayn tu che dici?

Il ragazzo si stava rigirando tra le mani il volume di “Marina” che avevo estratto dallo scaffale.

-Questo mi piace, ma non credo sia il tuo genere. Forse “Il giovane Holden” è più adatto a te. A me è piaciuto molto quando l’ho letto, Salinger è un grande autore.

-Uhm… Tu Melody che ne pensi?

-Sono d’accordo con Zayn, è un libro abbastanza scorrevole e anche se ha tanti significati non è pesante. Però anche “Il visconte Dimezzato” non è male, sono 80 pagine in tutto.

-Sapete che vi dico? Li prendo tutti e due, al massimo poi li lascio sulla libreria.

Lo guardai malissimo.

-Ma che senso ha scusa? Se li compri li leggi! Io prendo questo, la trama mi ispira.- Zayn mi anticipò.

-Se poi non ho tempo o voglia di leggerli almeno saprò di averli lì se mai la voglia arriverà.

Classico discorso contorto da elfo.

-Guarda che se non li leggi non te li vendo. E io so se li leggi o meno, fidati.

-Cos’è, mi spii?

-No, ma diciamo che per certe cose ho un sesto senso.

-Ok, ok, li leggerò, mi hai convinto. E poi le trame non sono male.

-Perfetto! Avevate bisogno di altro?

-Io no, tu Zayn?

-No, nemmeno io, ero venuto solo per farti compagnia, non mi andava di rimanere in casa con gli altri, l’aria non era delle più respirabili.

-Ok. Se mi date i libri ve li metto in una busta.

Mi allontanai lasciandoli vagare ancora un po’ per il negozio.

“Mis, sei un infame. So che mi senti, e visto che non posso urlarti dietro davanti ai clienti lo faccio qui! Ti costava troppo dirmi che due quinti della mia missione erano qui?”

“Scusa, è stato più forte di me! Dovevi vedere la tua faccia quando te li sei trovati davanti! Sei diventata blu! Letteralmente blu! Ci mancava poco che ti spuntassero le ali! Che ridere!”

“Ah ah, divertente. Ora vieni in cassa e aiutami.”

-Eccomi.

-Mettiti all’opera che è meglio. Oggi tocca a te chiudere in pausa pranzo e non cercare di usare la scusa “sei arrivata in ritardo, devi farti perdonare”, perché giuro che ti fucilo.

-Ma con tutte le minacce che puoi farmi usi proprio quella meno efficace? Minacciami di mandarmi in esilio nella terra dei draghi o dei lillipuziani, quelle sì che sono minacce vere e proprie.

-Ahn Ahn, Ora piantala. Stanno arrivando. Ragazzi, avete trovato altro di interessante?

“Io sì, un mago indiano! E non uno qualunque, ma uno sopito, quindi ancora più forte!”

“Mis basta!”

-Ci sono un sacco di libri interessanti, ma per oggi compro solo quello, almeno ho una scusa per tornare qui. C’è una strana calma qui dentro, è veramente rilassante.

-Già, l’ho notato anche io. E poi avete anche un reparto musica di tutto rispetto, infatti ho trovato un paio di pezzi che mancavano alla mia collezione!- Niall sembrava un bambino che aveva appena ricevuto un regalo inaspettato. Pagarono tutto e fecero per andarsene.

Mentre uscivano però vidi cadere dalla giacca di Zayn un piccolo ciondolo, ma il ragazzo non se ne era accorto, così lo raccolsi e feci una corsa per raggiungere i due che si stavano dileguando tra la folla di turisti di Oxford Street.

-Zayn! Niall! Fermatevi!- diavolo, perché gli umani non hanno le ali e i poteri magici, almeno potrei volare tranquillamente senza scatenare l’inferno!

Con un ultimo scatto li raggiunsi, diamine se erano veloci quei due.

-Ehi, fermatevi!- dissi con il fiatone poggiando una mano sulla spalla di Niall. Fortunatamente la stoffa del suo giaccone aveva limitato l’effetto della sua scia magica.

-Melody!

-Zayn, uscendo ti è caduta questa.- gli porsi la collanina, mentre ancora cercavo di riprendere fiato.

-Grazie! Non mi ero nemmeno accorto che mi fosse caduta!

-Figurati. Ora però torno a lavoro, altrimenti Mistery mi farà una ramanzina senza fine!

-Grazie mille, veramente!

-Melody, a pranzo che fai?- Niall se ne uscì dal nulla con quella domanda.

-Non lo so, pensavo di andare a casa, mangiare velocemente e poi tornare a lavoro, perché?

-Ti va di venire a pranzo con noi da Nandos? Ci saranno anche Harry e Louis.- e questa da dove gli era uscita? Meglio indagare nella mente del mezzelfo!

“Ti prego Melody dì di sì, non ho intenzione di ritrovarmi nuovamente solo in mezzo a quella guerra! So che mi ci sono messo da solo nella cacca, visto che ho avuto la geniale idea di invitarli tutti a pranzo, ma non voglio che succeda ancora.”

Ora capivo tutto.

-Sì, dai, perché no? Vieni con noi!

-Io, bè, se ci tenete così tanto va bene. Allora ci vediamo da Nandos per mezzogiorno. A dopo.

-Ciao Melody, a dopo!

Tornai in negozio e Mis mi stava già fulminando.

-Scusa, ma è stato più forte di me!

-Chiudo io. Però ora tu ti metti a riordinare tutti gli scaffali, fino a mezzogiorno meno un quarto non ti voglio vedere!

-Grazie Mis, sei un angelo!

-No, sono una fata, la cosa è diversa!

Bene, ora dovevo solo prepararmi psicologicamente a quell’incontro. Melody, ce la farai! O almeno lo spero per te.
 

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Capitolo 5
*** Quarto obiettivo:Harry ***


5°:Quarto obiettivo: Harry
 

A mezzogiorno in punto ero di fronte al locale, ma dei ragazzi nemmeno l’ombra. Se mi avevano dato buca all’ultimo gliel’avrei fatta pagare, gli avrei lanciato contro tutti gli incantesimi peggiori che conoscevo.

-Melody! Scusa, ma fuori faceva freddo, così siamo entrati ad aspettarti.-La testa del mezzelfo spuntò di fronte ai miei occhi.

-Oh, scusa, la colpa è mia, forse sono un po’ in ritardo.

-No, tranquilla, sei in perfetto orario, siamo noi che siamo in anticipo. Ora entriamo, Zayn e gli altri ci stanno aspettando!

Lo seguii e arrivammo al tavolo a cui erano seduti i tre ragazzi. La scena era alquanto deprimente. Zayn leggeva il libro che aveva comprato quella mattina, mentre Harry giocava con l’iPhone e Louis si guardava intorno annoiato.

-Ragazzi, lei è Melody! Melody, loro sono Harry e Louis, Zayn lo conosci già.

-Melody! Non ci posso credere.

-Louis! Com’è piccolo il mondo, non sapevo che fossi amico di Niall e Zayn! È un piacere rivederti!

-Anche per me.- il ragazzo si sporse ad abbracciarmi leggermente e io ricambiai.

-Quindi voi due vi conoscete già?

-Esatto, lei è il treno merci che mi ha investito una settimana fa e mi ha riempito di cioccolata.

-Scusami ancora!

-Tranquilla.

-Ehm… a quanto pare sono l’unico che ancora non ti conosce. Piacere, sono Harry.- il ragazzo riccio mi allungò una mano. Bene Mel, preparati all’ennesima ondata di potenza.

-Melody.- Strinsi la sua mano. La sensazione di pace fu ancora più forte di quella provata con gli altri. L’immagine di una fata che conoscevo bene mi si materializzò nella mente appena prima che la solita ondata di tristezza mi colpisse. Questa volta fu molto, ma molto più potente delle altre, tanto che le ginocchia mi cedettero e se non fosse stato per Louis che prontamente mi afferrò sarei finita per terra.

-Melody, tutto bene?

-Sì, sì, scusate, è stato solo un giramento di testa, deve essere la stanchezza.

-Sei sicura?

-Sì, tranquilli, mi sento già meglio. E mi sentirò ancora meglio quando avrò qualcosa nello stomaco.-sorrisi cercando di mascherare la mia agitazione. Harry continuava a fissarmi. Sicuramente aveva percepito qualcosa anche lui e la cosa non era per niente a mio favore.

Durante il pranzo parlammo del più e del meno, mi raccontarono aneddoti sulla loro amicizia o su quella che era la loro amicizia. Ovvio, io ci avevo messo del mio per alleggerire l’aria tra i quattro e non era stato per niente facile. La cosa che mi inquietava di più erano gli sguardi che continuava a lanciarmi Harry. Quel ragazzo sapeva qualcosa, non c’erano dubbi.

“Mis, ho un problema!”

“ In parte l’ho visto, quel ragazzo ti sta lanciando occhiate da quando sei entrata.”

“No, me le sta lanciando da quando gli sono quasi svenuta di fronte. Siediti, perché ho una notizia che ti farà accapponare la pelle. E la sto proteggendo dai tuoi attacchi mentali perché voglio dartela io!”

“Sono tutta orecchi!”

“Artemide, la migliore amica delle nostre madri, una delle fate più potenti di tutta la storia, che è stata perduta qualche secolo fa è sua madre. Non ci sono dubbi, mi è apparsa di fronte quando mi ha stretto la mano!”

“O porca rugiada! Per tutti i fulmini di Zeus! Questa è una meganotizia!”

“Ora ti devo lasciare, appena torno in negozio ne riparliamo.”

-Mel, che dolce preferisci?

-Cioccolato!

-E cioccolato sia!

Mi ero staccata dalla conversazione con Mis appena in tempo!

-Melody i ragazzi dicono che la libreria dove lavori sia un luogo fantastico! Quasi, quasi vengo anche io a vederla!

-Mi farebbe veramente piacere Harry. Ma la libreria non ha nulla di speciale, sono loro che si sono messi in testa quest’idea!

-Invece lì dentro ci deve essere per forza qualcosa di strano. Qualcosa di … Magico. Quando entri ti accoglie subito una sensazione di pace, come se tutti i problemi che affollano la vita di tutti i giorni sparissero e il tempo si bloccasse.

-E’ vero, quando entri li dentro sei in pace con il mondo. È come se un incantesimo ricoprisse tutto il negozio.

-Bè, se sia Louis che Zayn dicono che questo posto è speciale lo deve essere sul serio. Che ne dici se dopo ti riaccompagno a lavoro? Così vedo anche io questo luogo fatato!

Magico? Incantesimo? Fatato? Mis abbiamo un problema!

-Se proprio ci tieni per me non è un problema!- sorrisi in direzione del riccio che ricambiò. Quelle fossette, identiche a quelle della madre.

Ma guarda te se con tutte le fate perdute che c’erano lui doveva proprio essere il figlio dell’unica veramente potente che era sparita! Maledizione!

Finito il pranzo Harry mi affiancò sulla strada verso la libreria, ma il silenzio calò subito.

-Hai tempo per un caffè? Qui si gela.- mi sorrise, indicandomi un Caffè Nero lì vicino.

-Sì, dai, al massimo poi lo beviamo camminando.

-Ottima idea! Allora Melody, dimmi qualcosa di più di te? Gli altri in un modo o nell’altro ti hanno conosciuta, mentre io non so proprio nulla sul tuo conto.

-Sono nata qui, ma ho viaggiato molto a causa del lavoro dei miei. Londra però mi è sempre rimasta nel cuore e appena ho compiuto 18 anni ho chiesto ai miei di poterci tornare. Così eccomi qui, dopo 3 mesi, a vivere in una delle città più belle del mondo e a lavorare in una libreria per pagarmi l’affitto. Nulla di così eclatante.- Sorseggiai il cappuccino che stringevo tra le mani.

-Wow. Anche io me ne sono andato di casa molto giovane. A 16 anni ho partecipato a x-Factor, e li ho conosciuto i ragazzi. Siamo arrivati terzi, ma abbiamo ottenuto comunque una grande fama, e ora eccomi qui, sono uno dei cantanti della Boy-band più acclamata del momento, ho una ragazza che vive a New York e che sta sulle palle a metà delle mie fan. Inoltre  sto mandando a farsi fottere  le mie amicizie più importanti a causa di mille problemi. Bella la mia vita no?

-Uhm, anche Niall mi ha parlato del vostro rapporto di gruppo. Io però non sono nessuno per giudicare o dare consigli. Credo però che se siete veramente amici riuscirete a superare anche questa. E poi se veramente lo volete un modo lo trovate.

-Già. Ma ci sono così tanti problemi. Io faccio la spola tra Londra e New York per Taylor, e questo mina ancora di più il rapporto con i ragazzi, visto che spesso sono assente e quindi non partecipo a riunioni e altro. Non registriamo nemmeno più assieme. Sarà difficile che tutto si risolva.

-Il tempo mi darà ragione, fidati. Non puoi ottenere tutto e subito.  Ora però preparati. Siamo arrivati a Mistery. Ora vediamo se anche per te vale la sensazione che hanno avuto i tuoi amici.

-Sono veramente curioso!

Con un gesto teatrale aprii la porta del negozio e feci entrare Harry. Lo vidi guardarsi intorno un po’ spaesato, d'altronde la libreria era molto grande. Mentre lui iniziava a spulciare tra gli scaffali andai a posare il cappotto dietro il bancone.

-E’ suo figlio, non ci sono dubbi.

-Lo so Mis. La cosa mi preoccupa. Ora manca solo Liam. Di lui non si hanno informazioni certe e questo mi spaventa.

-Immagino. Non te lo saresti mai aspettata vero?

-No, per niente. Credevo che Artemide fosse morta o semplicemente si fosse auto esiliata in qualche mondo magico. Non avrei mai pensato che invece era sulla terra e si era innamorata e aveva messo su famiglia. Mi chiedo solo perché non ha detto a suo figlio che lei era una fata.

-Forse vuole proteggerlo, o forse non vuole che suo figlio sappia di essere speciale. O più semplicemente era consapevole che non gli avrebbe creduto. In questi tempi nessuno crede più nella magia.

-Credimi, questi ragazzi ci credono eccome. Sai come hanno definito la libreria? Un luogo magico, incantato, addirittura fatato. Magari non ne sono consapevoli, ma percepiscono la magia. E Harry ha una spiccata dote in questo, ne sono sicura. L’ho visto mentre mi guardava. In più non riesco a leggere nella sua mente. Artemide deve averlo protetto a sua insaputa.

-Bel problema. Ora però vai da lui, o si insospettirà.

-Hai ragione. Senti, visto che tu sei la migliore in arti psichiche, perché non provi tu a entrare nella sua mente. Forse io non sono abbastanza forte in queste magie per riuscirci.

-Va bene, vedrò che posso fare, ma non ti assicuro nulla.

Lasciai la mia amica ai suoi tentativi e mi riavvicinai a Harry.

-Allora, confermi la versione dei ragazzi o dici che è solo una scemenza?

-Non so. È vero, questo locale ti mette una calma incredibile, ma magari è solo soggezione.

-Lo credo anche io. Trovato qualcosa di interessante?

-Sì, che mi dici di questo libro?

-“La chimera” di Vassalli. Romanzo storico ambientato in Italia nel ‘600. È un po’ pesante ma la storia è molto bella. Parla di una ragazza che viene condannata al rogo per stregoneria.

-Mi ispira. Credo che lo prenderò.

-Ottima scelta.

Mi sorrise per l’ennesima volta e il mio cuore perse un battito. Che diavolo mi stava succedendo. Mel sarà solo la stanchezza, stanotte niente studio, appena arrivi a casa ceni e fili a letto!

I miei piani furono rovinati da un riccio a caso e da una fata regina. Ma andiamo per ordine.

-Melody, sai, prima, al ristorante è successa una cosa strana.

-Davvero? Cosa?

-Prima che tu arrivassi io e i ragazzi avevamo appena litigato. Credo che tu abbia notato il fatto che non ci stavamo nemmeno parlando.

-Già. L’aria non era delle più respirabili.

-Ecco. Poi sei arrivata tu e tutto è cambiato. Ci siamo dimenticati del litigio e abbiamo iniziato a fare gli scemi, sembrava che fossimo tornati quelli di una volta. Magari sono solo uno sciocco e mi sto facendo un sacco di filmini mentali, ma dopo essere entrato qui credo che forse sei proprio tu che causi questa calma.

-Ma non dire sciocchezze! Come potrei essere io la causa?

“Smettila di ridere istericamente, idiota!”

-Infatti! Scusa, fai finta che non abbia detto niente!

-Tranquillo, non hai detto nulla di grave!

-Ora devo andare. Devo tornare alla realtà! Taylor mi ha già scritto 20 messaggi per sapere dove sono finito. Spero di rivederti presto Melody, e grazie per il libro!

-Figurati! A presto.

“Mis! Sono fregata!”

“Calmati! Sente la magia, è anche normale visto che sua madre è una delle fate più potenti che siano mai esistite!”

“APPUNTO! Ora non potrò più usare la magia in sua presenza! Ha percepito uno stupidissimo incantesimo di calma, figurati se ne faccio di più potenti! Artemide deve averlo protetto più di quanto possiamo immaginare!”

-Comunque riguardo a questo argomento, ho cercato di entrare nella sua mente. I tuoi dubbi sono realtà. Artemide ha creato una barriera intorno al suo campo psichico, nemmeno io sono riuscita ad oltrepassarla, mi dispiace.

-Figurati, hai fatto anche troppo! Grazie Mistery.

Mi accasciai sulla sedia dietro al bancone, ero distrutta. L’incontro con Harry mi aveva lasciato senza forze e anche Mistery se ne era accorta.

-Mel, da quanto tempo è che non dormi più di una o due ore per notte? Ho capito che sei una fata e puoi nascondere la stanchezza, ma anche tu devi riposare. Per oggi vai a casa e non pensare alla missione. Prenditi un po’ di tempo per te.

-Fosse facile. Non credo di avere tempo per riposare.

-Devi invece. Secondo me è anche per questo che Harry si è accorto della tua magia. Quindi ora mi lasci qui e te ne vai a casa. Non voglio più vederti fino a domattina!

-Ma domani è domenica, sciocca! Il negozio è chiuso di domenica.

-Il nostro sì, ma gli altri no! Credo che il nostro guardaroba umano abbia bisogno di un po’ di novità!

-Ok, ok, vado allora!

Dopo aver lasciato Mis al negozio me ne tornai a casa tranquillamente, guardando le vetrine. Non era male staccare un po’ e pensare a me. Peccato che la pacchia durò ben poco. Infatti appena entrai in casa il viso di mi madre spuntò dalla solita sfera luminosa.

-Melody, ho visto che hai conosciuto quasi tutti i ragazzi. Come è andata?

-Bene, almeno in parte. Sono tutti magici sopiti a quanto ho potuto constatare, non ci sono più dubbi. Però devo chiederti una cosa. Sapevi che Harry è figlio di una tua vecchia amica?

-Sì. Harry è figlio di Artemide.

-E perché non me l’hai detto?

-Perchè dovevi scoprirlo da sola. Questo è parte del tuo disegno del destino.

-Ma quindi se sapevi che Artemide era qui, questo significa che lei non è una fata perduta!

-Più o meno è così. La sua missione era innamorarsi e fare una famiglia. Per questo è una fata perduta.

La guardai un po’ scettica, ma non feci altre domande. Tanto la risposta sarebbe stata che era tutto un disegno del destino e noi non potevamo fare altro che seguirlo.

-Mamma? E se anche con Liam dovessi vedere chi è sua madre? O se lui non fosse un magico sopito? Di lui sappiamo veramente poco in realtà.

-Se sua madre è una fata tu lo vedrai, questo te lo posso assicurare. E se non lo fosse e lui è un semplice umano sarà più facile per te, avrai una scia in meno da sistemare.

-Già, anche se ormai credo che sia solo una falsa speranza visto come stanno procedendo le cose.

-Stai tranquilla, riuscirai nella tua missione. Ora però riposati. Mistery ha ragione a dirti di prenderti una pausa ogni tanto.

Annuii e la sfera sparì. Dopo essermi cambiata mi distesi sul divano iniziando a fare zapping. A ogni programma con fate elfi o altro mi fermavo e ridevo come una matta vedendo come ci immaginavano gli umani. E pian piano caddi tra le braccia di Morfeo.
 

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Capitolo 6
*** Pausa shopping, o almeno così credevo. Quinto obiettivo:Liam ***


6°:Pausa Shopping, o almeno così credevo. Quinto obbiettivo: Liam
 

Suonarono alla porta e io mi svegliai di colpo. Ero tutta dolorante, visto che mi ero addormentata in una posizione non propriamente comoda mentre guardavo la tv.

Maledicendo la persona dall’altro lato della porta mi alzai e aprii. Non mi stupì ritrovarmi davanti la faccia sorridente di Mis, che come una furia entrò, senza preoccuparsi del mio stato catatonico.

-Ma sei ancora in pigiama? Hai un aspetto orribile, ma non ti sei riposata? E poi perché sei ricoperta di patatine?

-Frena Mistery! Mi sono addormentata sul divano mentre guardavo la tv e se tu non fossi arrivata avrei continuato a dormire.

-Ma sono già le 8! È tardissimo! E noi dobbiamo fare shopping!

-Mis, è domenica!! E i negozi non aprono prima delle 9 e mezza di domenica! Cosa vuoi fare in giro per Londra alle 8 del mattino!?!

-Davvero? Bè, allora andiamo a fare colazione insieme! E poi così hai tutto il tempo per sistemarti prima di uscire!

La guardai malissimo e poi andai in bagno a farmi una doccia per risvegliarmi. Finita la doccia ne approfittai per riprendere le mie sembianze fatate, in modo da far asciugare i capelli più velocemente. Gli shorts, i pantaloni e i vestitini sono carini, per carità, ma non hanno nulla a che vedere con gli abiti fatati!

-Mel, perché non ti sei vestita da umana?

-Perché almeno in casa mia mi piace starmene come sono veramente.

La mia amica mi guardò storto ma non mi disse più nulla.

In pochi secondi riacquistai le mie sembianze umane e insieme alla mia amica uscimmo avviandoci verso i grandi negozi londinesi, non prima di esserci fermate a fare colazione in un piccolo bar.

-Mel, Mel, guarda quel vestito! Non è meraviglioso?

-Ma dove vuoi andare con quel vestito? Bello è bello, ma di sicuro non puoi metterlo per venire in libreria o per andare in giro.

-Ma sciocca, posso metterlo quando andremo a ballare!

 -Ah già, perché avremo pure il tempo di andare a ballare noi!?! Ti ricordo che abbiamo una missione e non abbiamo tempo per cose del genere.

-Come sei noiosa! Eppure nel mondo delle fate sei sempre l’anima delle feste! Melody, devi prenderla più alla leggera!

Guardai la mia amica. Non aveva tutti i torti, ma io desideravo solo tornarmene al mio regno lontana da quei cinque ragazzi. C’era qualcosa che non mi convinceva in quella missione, solo che non riuscivo a capire cosa.

-Ok, entriamo.

Quello fu solo l’inizio! In ogni negozio vide vestiti stupendi e passammo delle ore tra camerini e scaffali. Io al contrario della mia amica non trovavo quasi nulla di interessante. Poi passammo davanti a un piccolo negozietto vintage e lì fu amore a prima vista.

-MIS! Guarda!

-Quel vestitino è pazzesco!

-L’ho pensato anche io!

-Entriamo! Sembra che abbia scritto il tuo nome sopra!

Risi di quell’affermazione e la seguii all’interno. Era un abitino corto, a fascia che scendeva morbido fino a metà coscia. La cosa che lo rendeva particolare era il colore. Era Blu cobalto e sulla fascia aveva dei ricami lilla e con dei piccolissimi strass.

-PROVALO!

-Non so, e poi quando dovrei metterlo? Sarebbe solo uno spreco di denaro.

-Era un ordine. Provalo!

-Ok!

Quando uscii dal camerino Mistery aveva gli occhi che luccicavano.

-Metti queste!

Mi passò delle decolté lilla con il tacco 12.

-Ok… Meglio però prendere una piccola precauzione.- feci un piccolissimo incantesimo per non cadere, visto che ero abituata alle scarpe basse o a stare scalza!

-Che ne pensi?

-Penso che tu sia stupenda.

Sorrisi alla mia amica, ma una scia mentale mi colpì e mi fece voltare di scatto. Come non detto, era ovvio che non potessi avere un giorno di pausa, la mia missione non aveva intenzione di abbandonarmi…

-Melody! Che ci fai tu qui?

-Harry! Direi che lo puoi intuire da solo, shopping!

Ridemmo insieme e il ragazzo si avvicinò. Dietro di lui c’era l’ultima parte della mia missione. Liam.

-Già, che domanda sciocca! Ciao, tu devi essere la collega di Melody, ti ho vista ieri in libreria. Harry, molto piacere.

-Mistery.

-Ragazze, lui è Liam, mio compagno di band. Liam, loro sono Melody e Mistery, lavorano nella libreria di cui ti abbiamo parlato io e
Niall.

-Piacere, ragazze.

Lo vidi allungare una mano verso Mis che prontamente la strinse. Quando sciolse quel contatto la vidi lanciarmi uno sguardo sconcertato, di cui non capii il motivo. L’avevo avvertita che quei ragazzi erano molto potenti e poi lui era ancora in dubbio.

-Piacere, sono Melody.- dissi con un sorriso stringendogli a mia volta la mano.

Quello che successe dopo non me lo sarei mai aspettato. La sua scia era perfettamente identica alla mia, ad eccezione della grande tristezza che la contaminava. Non riuscivo a capirne il motivo, fino a quanto non mi comparse davanti agli occhi il volto di sua madre. Non poteva essere, non doveva essere. Non aveva senso tutto ciò.

“Mis, che significa secondo te? Lui non può essere suo figlio!”

“Non lo so, dovrai chiederlo a lei direttamente.”

-Allora ragazze, trovato qualcosa di interessante?

Fu Harry a mettere fine a quel piccolo momento di imbarazzo che aveva colpito me e Liam. Sì, perché sono sicura che anche lui abbia visto il volto della sua vera madre insieme a me.

-Mel stava proprio provando questo vestito, secondo me le sta divinamente, ma lei non è cos’ convinta.

-Non avrei occasione di usarlo, sarebbe uno spreco acquistarlo per poi abbandonarlo nell’armadio.

-Io concordo con Mis, è fatto apposta per te. E poi non mi dirai che sei sempre a casa e non esci mai!

-Lei è così. Per portarla a ballare devi trascinarla. Ormai ho perso ogni speranza, non ci provo nemmeno più a chiederle di uscire.

-Ma come? Dobbiamo rimediare. Una sera uscite con noi, vedrai come cambierai idea.- Harry mi lanciò uno sguardo malizioso e io sorrisi timidamente. Ma che diamine mi stava succedendo, quel ragazzo mi stava mandando in tilt.

-Ok, ok, mi avete convinta, lo compro. Ora però Mis dobbiamo tornare a casa mia, mi sono ricordata che devo fare una cosa importante e mi serve il tuo aiuto.

-Hai ragione. Scusateci ragazzi! È stato un piacere conoscervi, a presto.

Velocemente rimisi i miei vestiti e pagai l’abito e le scarpe per poi smaterializzarmi insieme alla mia amica nel salotto del mio appartamento.

-MAMMA! MAMMA! Vieni subito qui, so che mi senti e devi darmi delle spiegazioni!

A causa della rabbia e della confusione mi ero ritrasformata, ma il mio abito e i miei simboli magici erano molto scuri.

-Melody. Sapevo che saresti tornata presto.

-PERCHE’? Perché non mi hai detto che è tuo figlio? Non mi hai mai detto che avevo un fratello! E non tirare fuori la storia del destino, perché sai benissimo anche tu che il destino si può modificare!
 

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Capitolo 7
*** Spiegazioni e arrivi ***


7°: Spiegazioni e arrivi.
 

-Purtroppo non ho altre spiegazioni da darti. Voi dovevate scoprirlo così. Lui non poteva rimanere con noi. Doveva essere unito a quei 4 ragazzi. E tu sei parte della sua storia da adesso.

-Mamma queste sono tutte scuse! Dovevi dirmelo che tra loro c’era mio fratello! Anzi, dovevi dirmi che ho un fratello! Diamine! Lo sai che ho risvegliato i suoi poteri? Non ci sono dubbi! Anche lui ha visto la tua faccia quando ci siamo stretti la mano, anche lui ha sentito fluire i miei e i suoi poteri!

-Lo so. E so che anche lui ha capito tutto.

In quel momento il campanello di casa mia suonò, ma io ero troppo infuriata per riassumere le mie sembianze umane, così fu Mis che andò ad aprire.

-Liam! Come? Che ci fai qui?

-Io… Devo parlare con loro. So che sono qui. Non chiedermi come ho fatto a saperlo, non lo so. So solo che camminando sono arrivato qui. Credo che sia stata lei a guidarmi fin qui.

-Entra. D'altronde è tuo diritto sapere.

Stavo ancora urlando contro mia madre quando vidi il volto del ragazzo comparire dalla porta.

-Liam.- Io e mia madre parlammo all’unisono, l’unica cosa differente era il tono di voce. Il mio era stupito, quasi spaventato,mentre quello di mia madre era dolce.

-Tu… Voi… Siete fate!

-Liam, posso spiegarti.

-Lo sapevo! Lo sapevo che non erano solo sogni o dejà vu. E tu. Io ti conosco.-Il ragazzo puntò il suo sguardo su mia madre.

-Figlio mio. Sono io che ti ho mandato quie sogni. Ti ho sempre sorvegliato. Dovevo prepararti all’incontro con lei. Liam, lei è tua sorella Melody Aphrodite Calliope. E io sono tua madre, Aphrodite.

Il viso del ragazzo assunse un’espressione stupita.

-Tu? Io? Lei? Qui c’è qualcosa che non quadra. Cioè, come faccio ad essere tuo figlio?

-Mistery, credo che tu debba andare. Io e i miei figli dobbiamo parlare.

Con un piccolo inchino la mia amica si congedò.

-Ora. Liam so che sarà difficile da accettare, ma ho dovuto lasciarti alle cure di tuo padre quando eri ancora in fasce. Il regno fatato non era un posto sicuro per te. C’è una guerra ancora oggi. La causa è una crisi all’interno delle dinastie regnanti. Sia nel regno dei maghi occidentali che in quello dei maghi orientali, in quello degli elfi e in quello delle fate.

-Mamma mi avete sempre rimproverato perché non voglio il ruolo di regina in futuro.

-Appunto. Tu non sarai la regina del regno delle fate. Tu sari colei che sostituirà tua nonna, gestirai tutti i regni del mondo magico. Ma a tempo debito capirai. Liam tu dovrai regnare, ma il tuo momento non è ancora giunto.

-Come posso regnare se sono un umano. O meglio ho sempre creduto di esserlo, visto che non ho mai fatto incantesimi o altro.

-I tuoi poteri si sono risvegliati grazie a tua sorella. Lei ti insegnerà a gestirli. È la sua missione. La tua sarà invece quella di aiutarla a riconciliare i tuoi compagni. E per prima cosa tu dovrai riconciliarti con loro.

-Questa è pazzia! Non può essere.

-Mamma, ma come può aiutarmi se nemmeno sa usare i suoi poteri!

-Lo farà. Dovete solo fidarvi e aiutarvi. Il destino vi guiderà. A presto figli miei.- E a quelle parole mia madre sparì.

-Melody, spiegami,per favore.

-Io vorrei poterlo fare, veramente. So poco della tua storia. Della nostra storia a questo punto. Ho scoperto oggi, come te, che sei mio fratello.

-Ok. Questo è assurdo. Posso chiederti un favore?

-Dimmi tutto.

-Potresti far sparire ali e orecchie a punta? Mi sento un po’ a disagio.

-Scusa, non mi ricordavo più che non sei abituato.- feci quello che mi aveva chiesto e poi mi sedetti affianco a lui sul divano incrociando le gambe al petto.

-Mi dispiace. Se non fossi comparsa nelle vostre vite tutto questo non sarebbe successo e tu avresti proseguito la tua vita tranquillamente.

-Non dirlo. Da quando sei comparsa tu i ragazzi si stanno calmando. Non è che per caso gli hai fatto qualche incantesimo?

-Io, no. Su di voi non posso.

-Come non puoi?

-Credo di doverti spiegare parecchie cose. Anche perché ora dovrai partecipare alla missione. Hai qualche impegno stasera?

-Dovrei vedere Andy, ma credo di poter disdire.

-Meglio. Vado a prendere un paio di cose che ci serviranno. E a ordinare una pizza. Sarà un lavoro abbastanza lungo.

-Ok. Io chiamo Andy.

“Mel, come è andata? Che ha detto Liam?”

“Mis, è ancora qui. Ora parleremo e capiremo cosa dobbiamo fare. Anche perché lui mi dovrà aiutare con la missione e diventerà una specie di seconda missione. Guarda nella mia mente e capirai.”

Sentii la mia amica vagliare i miei pensieri e ricordi.

“Quindi ora hai due missioni. Insegnare a Liam ad essere un magico e riunire gli altri. Ma lui è d’accordo?”

“ Credo di sì. In un certo senso capisce anche lui che deve affidarsi a me.”

“Credo che quel ragazzo ti sarà di grande aiuto.”

-Melody, perché ci metti tanto?

-Scusa, stavo parlando con Mis.

-Ma se non hai il telefono.- disse guardandomi scettico.

Picchiettai un dito sulla tempia e lui capì.

-Trucchi di fata.

Un’idea mi balenò in testa e subito la misi in pratica.

-Liam. Tu hai percezione dei tuoi poteri?

-Da quando ti ho stretto la mano sì.

-E vuoi provare ad utilizzarli?

-Uhm…Sì.

-Lasciami un secondo.

“Mis, mi serve una mano. Dobbiamo aprire la conversazione a Liam!”

“Ok.”

-Ora. Liam, concentrati. Cerca di percepire ciò che sto pensando.

Lo vidi iniziare a fissarmi.

-No, no, non così. Allora. Prima di tutto sediamoci. Ora riprendo le mie sembianze da fata, sarà più facile per i tuoi poteri.- lui annui e io mi ritrasformai.

-Ora, chiudi gli occhi e concentrati sulla tua scia magica, quella specie di corrente elettrica che ti senti scorrere nelle vene.

Lo vidi prendere un gran respiro e chiudere gli occhi.

-Ora. Allarga il tuo campo mentale. Inizia dagli occhi. Aprili, senza mai perdere il contatto con la tua scia. E dimmi cosa senti.

Attesi qualche secondo e poi parlò.

-Smettila di pensare che quel vestito di stamattina non ti stava bene! Eri stupenda! E pure Harry l’ha detto!

-Bravissimo! Ora prova a percepire la scia mentale di Mistery. Per la prima volta usami come mezzo iniziale.

“Mis, preparati, il mio fratellone impara in fretta e è già entrato nella mia scia mentale.”

“Pronta!”

“Mistery, scusa l’intrusione, ma Melody mi ha detto di utilizzarti come cavia lontana!”

“Tranquillo Liam, è un piacere aiutarvi. Sei molto bravo e veloce ad apprendere.”

“Grazie.”

“Mis, Liam, per ora può bastare. Passo ad altro! Ci vediamo domani Mis!”

“Ciao Mis, è stato un piacere.”

“Ciao ragazzi!”

-Che figata! Ora posso usarlo con i ragazzi!

-Non so quanto ti convenga.

-Perché?

-Allora. la spiegazione è lunga, quindi prendiamo una cosa per volta. Leggi questi, mentre io vado a ordinare la pizza.

Lo vidi infilare il naso nei fascicoli dei suoi amici e mi diressi in cucina.

-Sorellina, ma quindi anche i ragazzi sono consapevoli dei loro poteri ora che ti hanno conosciuta?

-No. Con te è stato un po’ particolare, perché stavo facendo un incantesimo quando ti ho conosciuto e la visione di mamma mi ha fatta sbagliare. E poi con te doveva andare così. L’unico su cui ho un dubbio è Harry. Forse lui percepisce la magia più degli altri, ma non credo che i suoi poteri si siano attivati. Per questo ti chiedo di non utilizzare i tuoi poteri con loro. Basta un piccolo errore e loro scoprono cosa sono veramente.

-Ok. Ma se io per sbaglio li utilizzassi? Anche adesso per sbaglio sono entrato nei tuoi pensieri.

-Lo so. Infatti per questo stasera continueremo ad allenarci per coprire i tuoi poteri. E poi potrei insegnarti qualche trucchetto che ti può tornare utile nella vita di tutti i giorni. A patto che li usi solo quando non sei visto e non in presenza dei ragazzi.

-Affare fatto! Ora mettiamoci all’opera!

Il campanello squillò e Liam mi guardò. Stava cercando di percepire la scia del fattorino della pizze!

-Data la persona dietro la porta deduco che prima si mangia!!

-Esatto!

Passammo la serata tra incantesimi di limitazione del potere, leva macchie e sfere luminose per comunicare. Imparai a conoscere quel fratello che non sapevo di avere e gli raccontai la storia della nostra famiglia. Era bello avere qualcuno che potesse condividere le tue preoccupazioni almeno in parte. È bello avere un fratello.
 

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Capitolo 8
*** Scoperte! ***


8°: Scoperte
 

-Oddio! Dimmi che mi stai prendendo in giro! Hai trasformato la regina in un opossum?- Liam stava ridendo da dieci minuti buoni disteso sul mio divano, erano già quattro ore che ci stavamo allenando con gli incantesimi più facili e Liam mi aveva chiesto di raccontargli qualcosa della mia infanzia fatata e della nostra famiglia.

-Sì, non ti sto prendendo in giro! Ero piccola!- risi anche io.

-Credo che si sia fatto tardi, devo andare, sorellina.

-Già, domani si lavora.

-Purtroppo. È deprimente registrare da soli, ma piuttosto che litigare.

-A proposito. Non credi che sia giunto il momento di iniziare la tua missione?

-Mel, non cominciare. Tu non hai idea di tutti i casini in cui siamo messi!

Alzai un sopracciglio.

-Tu credi? Ho vagliato tutte le menti dei tuoi amici, e pure la tua in queste ore, se devo essere del tutto sincera. Quindi direi che ho proprio idea di cosa state passando. E credo che litighiate veramente per cose stupide. Che senso ha litigare per una strofa o l’altra? Per una battuta? Siete tutti troppo agitati.

-Che diamine stai dicendo!?! Non sono cavolate.

Lo vidi mettere il broncio e stringersi le braccia al petto. Puntai i miei occhi azzurri su di lui.

-Ok, hai ragione. Ma non è così facile.

“Perché dovrei sempre essere io a fare il primo passo a chiedere scusa, possono farlo anche loro.”

-Ah, è questo il vero problema allora! L’orgoglio! Siete degli orgogliosi assurdi!

-Ehi, non vale! Hai frugato nei miei pensieri. Comunque sì, è l’orgoglio il problema, lo ammetto.

-Non dovevo, lo so, ma è stato più forte di me, scusa. Comunque sai che a me serve il tuo aiuto. Potresti mettere da parte l’orgoglio e fare pace con i tuoi amici? Per me, per favore, fratellone!

Lo vidi pensieroso, ma non mi misi ad ascoltare i suoi pensieri, non mi sembrava giusto.

-Cercherò di fare del mio meglio. Ma solo per te.

Gli saltai al collo, abbracciandolo.

-Grazie, grazie Liam! Sei il miglior fratello che potessi mai avere!

-Ho detto che farò del mio meglio, ma non ti prometto nulla. Ora vado,  Danielle mi aspetta a casa. Ci vediamo domani peste, devi insegnarmi altre magie!

-Ovvio. Però non dire nulla a Danielle della magia.

-Certo. Mi inventerò una storia per spiegarle che sei mia sorella. Non voglio che si ingelosisca o altro.

-Va bene. A domani.

-A domani sorellina. E sappi che dopo questa giornata strana sono veramente felice di averti come sorella.

-Anche io.

Lo vidi uscire e poco dopo mi addormentai.

Le giornate passarono e Liam continuava a venire da me quasi ogni sera per imparare nuovi incantesimi e per parlare. Il lavoro in libreria era divertente e spesso Mis mi lasciava libera di passare i pomeriggi con Liam, quando non lavorava e la sera ci raggiungeva per unirsi alle nostre gare di magia. Inoltre i ragazzi erano tornati spesso in libreria e Liam mi diceva giorno dopo giorno che stavano tornando lentamente alla normalità. Io lo percepivo dalle loro scie che sentivo sempre un pochino più pure. Le uniche che non si modificavano erano quelle di Harry e Louis.

All’uno mancava l’altro e viceversa, ma non avevano il coraggio di dirselo in faccia. Inoltre Harry era ripartito per New York. E proprio il giorno che doveva tornare Liam venne in negozio.

-Ehi fratellone! Che ci fai qui? Non dovevi andare da Harry? Sei uno schianto con quel completo, se non fossi mio fratello ci farei un pensierino su di te!- gli feci la linguaccia e lui rise di gusto!

-Ciao sorellina, grazie del complimento, comunque sì. Ma sono passato a salutarti.

Lo abbracciai e subito percepii qualcosa di strano.

-Liam… Va bene che sono mezza schizzata come fata, ma i miei sensi sono ottimi. Tu mi stai nascondendo qualcosa.

-Io? No!- Alzai un sopracciglio guardandolo e incrociai le braccia sotto il seno.

-Ok, sì, qualcosa c’è. Puoi venire con me o devi rimanere qui?

-Sai, questo sarebbe il mio lavoro. Devo chiedere a Mis se può fare da sola o se devo rimanere.

-Mel, sparisci e segui tuo fratello. Ha qualcosa di interessante da dirti.

-Ehi! Ma Che diamine sta succedendo? Io non riesco a leggergli in testa e tu si?

-Mi sono fatto spiegare da Mis come fare! E poi questa cosa devo dirtela io, non puoi leggerla prima!

-Ok, ok! Andiamo allora.

-Prima passiamo a casa tua. Non vorrai mica venire alla festa vestita così!

-Sono una fata. In macchina faccio un cambio veloce.

-Ma io voglio che metti il vestito blu che hai comprato il giorno che ci siamo conosciuti!

-OK, ok. Aspetta qui due secondi.- in pochi secondi mi smaterializzai e arrivai al mio appartamento, con un incantesimo mi cambiai e indossai le scarpe abbinate e presi un cardigan chiaro per poi tornare al negozio.

-Sei stata veloce!

-Ma mica ho finito! Per il resto ci penso in macchina! Ora andiamo?

-Ciao Mis!

-Buona festa! Ciao ragazzi!

In macchina mi truccai e ravvivai i capelli magicamente. Liam continuava a spostare il suo sguardo dalla strada a me, sembrava agitato.

-Allora, che dovevi dirmi?

-Allora. Promettimi che non mi sgridi e non ti metti a urlare, anche perché se ti arrabbi poi ti tocca rifarti trucco e capelli.

-Ok, lo prometto. Ora parla però.

-Prima di tutto devi sapere che la storia tra Harry e Taylor è tutta una montatura pubblicitaria.

-Diciamo che l’avevo intuito, ma questo sinceramente non è che mi interessi molto.

-Fammi parlare che cavolo! Ora, l’altro giorno, mentre eravamo alle prove, avevamo una mezz’ora di pausa, e visto che mi stavo annoiando ho pensato di allenarmi con la magia.

-Oddio, non dirmi che ti hanno visto! O che hai sbagliato un incantesimo! Liam, te lo avevo vietato! Mi avevi promesso che non avresti usato la magia mentre eri con gli altri!

-Stai zitta! No, non ho sbagliato incantesimo e non mi ha visto nessuno, non sono così sprovveduto! Comunque, Harry stava dormendo, così ho pensato “perché non provare i miei poteri psichici su Styles? Tanto ormai ho fatto abbastanza esperienza e posso vedere cosa sta sognando!”. All’inizio è stato un pochino difficile, era come se ci fosse qualcosa a bloccarmi, ma poi sono riuscito a vedere cosa stava sognando.

-Fermo un secondo! Tu sei riuscito ad oltrepassare la barriera mentale di Harry?

-Si, perché?

-Perché ne io ne Mis ci siamo riuscite!

-Oh bè, forse magari centra con quello che ho scoperto. Oppure sono più potente di te!

Lo guardai esultare mentre guidava e subito lo rimproverai.

-Liam! Esulta dopo, stai guidando! Va bene che sono una fata, ma ci tengo alla mia lunga vita! E continua il tuo discorso.

-Hai ragione, scusa. Comunque ho scoperto un paio di cose. Primo i poteri di Harry si sono risvegliati, ma non sono stato io. E nemmeno tu. È stata sua madre. Gli ha raccontato delle fate e del suo regno. Inoltre gli sta insegnando a utilizzare il suo potere. Gli ha anche anticipato il tuo arrivo. Ma non gli ha detto il tuo nome. Lui sa che arriverà una fata che ci aiuterà a riunirci. Ma nient’altro.

-Perfetto. Quindi mamma o nonna devono aver parlato con Artemide. Almeno adesso so che è stata lei di sicuro a rimuovere la sua barriera. Credo che limitasse anche lui nella percezione della magia. Quindi non sei più potente di me, mi dispiace fratellone.

-Ok, ok. Ora però senti l’altra cosa che ho scoperto, anche perché ti riguarda direttamente e a me non piace molto.

-Spara.

-Ti stava sognando. E non l’ha fatto solo in quel momento. In questi giorni l’ho controllato, ma stranamente lui non si è accorto di nulla. Credo che si sia preso una bella sbandata per te. Infatti oltre a sognarti chiede sempre più spesso di venire in libreria e mi tampina con domande su di te. È convinto che stia tradendo Danielle. E questo porta al motivo per cui sei qui. Primo perché Louis e gli altri volevano che venissi anche tu alla festa per Harry e secondo perché ci sarà anche Danielle, a cui stai parecchio simpatica, e potremmo dire a tutti la mezza verità, quella che abbiamo detto anche a lei.

-SCUSA????? MA NON POTEVI DIRMELO PRIMA!!!???!!! Tu sei un pazzo.

-Tanto prima o poi lo avrebbero scoperto, quindi tanto vale dirglielo noi direttamente no?

Lo guardai scettica, ma poi annuii. Non aveva tutti i torti. In quell’ultimo periodo eravamo spesso insieme e la cosa poteva sembrare strana agli occhi di chi ci vedeva.

-Ok, basta che lo dici tu. Io non voglio parlare.

-Dove è finita la superfata che non ha paura di nulla?- mi prese in giro mio fratello, guadagnandosi un’occhiataccia.- Tranquilla. E poi Danielle sarò li con noi. Sai, sono felice che siate diventate amiche, non avrei sopportato di ritrovarmi nel bel mezzo di una faida tra la mia ragazza e la mia sorellina appena ritrovata.

Risi, mentre lui svoltava l’angolo per entrare nel vialetto di casa Styles.
 

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Capitolo 9
*** Annunci ***


 9°:Annunci
 


Scesi dalla macchina, subito ci venne incontro Danielle. Mi strinse in un abbraccio, che ricambiai.

-Ciao cognatina! È un piacere rivederti!

-Ciao Dani, anche per me è un piacere. Sei magnifica!

-Perché tu? Quel vestito ti sta d’incanto!

Sorrisi timida e Liam si avvicinò e prese per mano la ragazza, appoggiando poi un braccio sulle mie spalle nude.

-Grazie per avermi salutato sai!

-Ciao amore! Sei contento adesso?

-Sì dai. Che ne dite, entriamo?

-Io farei anche a meno.- dissi.

-Fifona, muoviti.

Appena entrati vidi un sacco di gente che non conoscevo e fui costretta a stringermi di più a Liam e Dani per non perdermi.

-Liam! Melody! Siete arrivati finalmente!- Niall ci venne incontro sorridendoci e subito mi abbracciò.

-Ciao irlandese, è un po’ che non ti vedo!

-Lo so, siamo stati un pochino impegnati ultimamente. Ma sai la novità?

-Quale?

-Ho finito di leggere tutti e due i libri che mi avevi consigliato! E mi sono pure piaciuti!

-Ma è fantastico! Ora dovrai tornare da me e vedere se c’è altro che può interessarti!

-Ovviamente. Ehi guardate, ci sono Zayn e Perrie!

-Ciao ragazzi!

-Ben arrivati!

Anche Louis e Eleanor si unirono alle nostre chiacchere poco dopo. Mancava solo Harry, che a quanto avevo capito era insieme ad alcuni amici. Ad un certo punto Liam si abbassò fino al mio orecchio e mi sussurrò

-E’ ora sorellina. Sta arrivando anche Harry.

Infatti percepii la sua scia mentale e pochi secondi dopo vidi la sua testa riccia spuntare alle spalle di Zayn.

-Eccolo qui il festeggiato! Finalmente hai trovato due secondi anche per noi!

-Scusatemi, mi hanno fermato per parlare e sono riuscito a liberarmi solo ora. Ciao Melody. Quello è il vestito che hai comprato con Mis o sbaglio? Te l’avevo detto che avresti trovato l’occasione giusta per usarlo, sei magnifica.

Le mie guance assunsero una tonalità rosso bordeaux.

-Ciao Harry, grazie.

-Bè, ora che ci siamo tutti ho una cosa importante da dirvi. Riguarda me  e Melody.

Tutti puntarono i loro occhi su di noi, facendomi arrossire ancora di più. Sentii il braccio di Liam che mi stringeva di più a sé e la mano di Danielle che stringeva la mia. Cosa potevo desiderare di più? Una cognata perfetta e un fratello stupendo.

-Io e lei siamo fratelli.

Tutti si stupirono e iniziarono a chiederci se quello fosse uno scherzo o se eravamo seri.

-Siamo fratelli, non stiamo scherzando. Prima che io nascessi mia madre era sposata con il padre di Liam, ma siccome non si amavano più si sono lasciati prima che io nascessi e Liam era ancora piccolo, non aveva nemmeno due anni e nostro padre si era risposato. Mia madre ha deciso di lasciare Liam con nostro padre, perché in quel periodo lei viaggiava molto e non se la sentiva di trascinare un bimbo così piccolo in giro per il mondo, visto che era sola. Inoltre non poteva nemmeno andare a trovarlo e così i nostri genitori decisero di non dirci nulla. Io sarei dovuta rimanere con Liam una volta nata, ma mentre era incinta mia madre ha incontrato il mio patrigno. È stato un colpo di fulmine e un mese prima della mia nascita si sposarono e decisero di tenermi con loro, visto che Stephen non poteva avere figli.

-Quando l’ho incontrata al negozio il suo viso mi sembrava familiare e anche il suo nome, ma non riuscivo a ricordare. Poi sono andato da mio padre e mi sono ricordato dove avevo visto il suo volto. In soffitta avevo trovato una scatola piena di foto di Melody, da quando era piccola fino a pochi mesi prima dei 18 anni. Ho chiesto spiegazioni e mio padre e la verità è venuta a galla. Per questo in queste settimane sono stato spesso con lei. Dovevo recuperare gli anni persi.

-Wow. Cioè è fantastico. Chi l’avrebbe mai detto?

-Già. In un primo momento non volevo crederci. Poi mia madre mi ha mostrato una vecchia foto di lei, papà e Liam mentre aveva il pancione. Credo sia l’unica foto di famiglia che abbiamo.- risi.

“Siamo dei grandissimi conta balle, ne sei consapevole vero?”

“Lo so sorellina, ma era necessario. Hai visto come mi hanno fulminato quando ci hanno visti insieme. E penso che anche tu abbia sentito il pensiero di Harry.”

“No, perché io, al contrario tuo, sto cercando di non usare i miei poteri, visto che il tuo amico potrebbe beccarci e noi potremmo riattivare i poteri degli altri tre! E sai, non è che ci tenga tanto ad avere 3 magici appena risvegliati tra le grinfie! Comunque che ha
pensato Harry?”

“Ah. No, io non te lo dico!”

“LIAM!”

Lo vidi portarsi una mano alla tempia, forse avevo urlato un po’ troppo.

-Ehi Payne, tutto apposto?

-Sì, sì, è stato solo un piccolo giramento di testa.

-Ma allora è una cosa di famiglia!

-Come di famiglia?

-Quando sono andata a pranzo con loro ho avuto un forte giramento di testa e gli sono quasi svenuta davanti.- “colpa del tuo amico riccio!”

-Aah, ok.

La festa prosegui tranquillamente, passavo il tempo parlando un po’ con Eleanor e Perrie e ogni tanto con i ragazzi. L’unico con cui non parlavo era Harry, cercavo di evitarlo il più possibile, non volevo di accorgesse dei miei poteri o altro. Anche perché quando lui era lì io non capivo più nulla.

-Ehi straniera. Finalmente riesco a parlarti anche io!- ecco, come non detto. Harry mi era spuntato alle spalle mentre ero sul terrazzino.

-Ehi.

-Sai, non me lo sarei mai aspettato.

-Cosa?

-Di te e di Liam.

-Già. Nemmeno io ci ho creduto in un primo momento. Quando ne abbiamo parlato credevo fosse tutta una bufala.

-Io e i ragazzi credevamo che volesse mollare Dani per te.

-Non glielo avrei permesso. Quella ragazza è perfetta per lui.

-Sono stupendi insieme, hai ragione. Sono come Zayn e Perrie. Si amano alla follia.

-O anche come Eleanor e Louis. Anche loro sono molto innamorati.

-Già. Anche loro sono una coppia magnifica. Pagherei pur di essere come loro.

-Perché? Con Taylor le cose non vanno bene?

-Come? Ah,no, va bene sì.

-Sicuro?

-Certo. Non siamo ancora arrivati ai livelli degli altri tre, ma comunque va abbastanza bene.

-Ma scusa se mi impiccio, se vuoi puoi non rispondermi. Ma perché lei non è qui? A quanto so in questi giorni non ha impegni o altro, a quanto mi ha detto Liam, infatti speravo di incontrarla.

-Ha preferito rimanere a New York, e sinceramente è stato meglio così.

-Perché? Oddio, sembro una bimba impicciona, scusa, fai finta che non abbia detto nulla.

-Tranquilla, non hai fatto nulla di male.

Gli sorrisi e lui ricambiò. Decisi di cambiare argomento visto che i suoi pensieri si stavano incupendo e il silenzio stava calando. 

-Allora. A quando la famosa serata a ballare che mi avevi promesso?

-Quando vuoi! – subito si era rianimato. Inoltre adesso potevo percepire i suoi pensieri e la cosa rese abbastanza euforica anche me.

-Bè, che ne dici se balliamo adesso? Siamo gli unici che non sono ancora scesi in pista!

-Dico che è un ottima idea! Andiamo!

Mi prese per mano e mi trascinò all’interno. Quel piccolo contatto mi aveva causato una scarica di brividi non indifferente e a quanto percepivo anche Harry l’aveva provata.

Iniziammo a ballare, ridendo come matti, visto che lui non la smetteva di fare lo scemo.

-Melody! E con me non balli? Sorella cattiva!- “Allontanati subito da Harry, o giuro che ti chiudo in convento!”

-Dopo, ora sto ballando con Harry, e poi non vorrai mica lasciare sola la mia cognatina!

“Che diamine significa allontanati da Harry o ti chiudo in convento? Sarai mica geloso di tua sorella? E poi ti ricordo che lui e fidanzato!”

“Per finta!”

“Per finta, ma pur sempre fidanzato!”

-Vieni con me, dobbiamo parlare.- oh, ci mancava solo Liam incazzato.

-Che c’è!?!

-Lo vuoi capire o no che Harry ci sta provando con te?

-Non dire sciocchezze! E poi sta con quella stangona della Swift, che oltre ad avere 4 anni più di me è anche una bellissima donna!

-Sì, ma della Swift non gliene può fregare di meno! E poi non voglio che lui si avvicini alla mia sorellina. Ne lui, ne Niall ne nessun’altro dei ragazzi. Come amici ok, ma niente i più, e ora  che posso leggergli nella mente mi è anche più facile sapere se vogliono di più!

-Smettila Liam. Uno perché rischi di fare cavolate con i tuoi poteri e due perché sono paranoie inutili. Puoi fidarti di me?

-OK. Ma mi raccomando, fammelo tu un favore per una volta. Cerca di non dare troppa corda a Harry. Almeno finchè sta con Taylor. Ti porterebbe solo guai.

-D’accordo, te lo prometto. Ora posso tornare a ballare?

Sbuffò sonoramente e ridendo lo lasciai lì, per tornare da Harry e riprendere a ballare. Quella sera mi divertii un sacco, ballai con tutti i ragazzi e pure con le ragazze. Liam fu costretto a portarmi a casa di peso, visto che non mi schiodavo dalla pista da ballo. Ovviamente fummo i primi ad andare via, visto che Liam-sono-tuo-fratello-da-una-settimana-ma-già-faccio-il-geloso-James-Payne, aveva deciso che per me si era fatta l’ora di dormire perché il giorno dopo dovevo lavorare. Fratello, sei proprio un guastafeste!

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Capitolo 10
*** Presents ***


 10°: Presents
 


Dopo la festa di Harry non ho più visto i ragazzi e nemmeno Liam, in quanto avevano iniziato a lavorare per il Tour che sarebbe partito di li a pochi giorni. Quello era un grande problema, durante il tour non potevo controllarli e nemmeno allenare Liam. O meglio, avrei anche potuto allenare Liam, traslandomi durante la notte, ma sia io che lui avevamo scartato l’idea in quanto sarebbe stato troppo stancante per tutti e due.

Così avevamo deciso di tenerci in comunicazione tra di noi. Sarebbe stato un po’ difficile a causa della distanza, ma sempre meno della traslazione continua!

Quella domenica ero a casa da sola, non avevo nulla da fare, così avevo deciso di passare la giornata in panciolle. Infatti ero ancora in pigiama quando suonarono alla porta. Non avevo voglia nemmeno di cambiarmi, ma mi obbligai a fare un cambio magico, togliendo il pigiama e mettendo una tuta.

-Salve sorella! Pensavo fossi diventata un tutt’uno con il divano o il letto!

-L’idea era quella prima che arrivassi tu! Mi sono pure cambiata per te! Ma non eri a lavoro tu oggi?

-Fino a mezz’ora fa sì, ma abbiamo mandato tutti a quel paese e siamo usciti! E poi è quasi una settimana che non ti vedo! E ti ho preso un piccolo regalo!

Alzai un sopracciglio.

-Ma non è il mio compleanno!

-Non importa, volevo fartelo e basta! Prendi.

Mi passò un pacchettino quadrato che scartai.

-Bello! Una scatola! Che me ne faccio?

-Guarda dentro scema!

-Uuuh! Uno specchio nero! Forte! Ma un po’ inutile, non credi?

-Idiota! È un iPhone!

-Un cosa?

-Un cellulare Mel! Diamine, sono mesi che vivi qui ormai, hai passato i secoli a fare avanti e indietro tra mondo umano e fatato e non sai cos’è un cellulare?

-Certo che so cos’è!- “Come no? Ma che cacchio me ne faccio di sto aggeggio?”

-Vedi che non lo sai! È la volta buona che ti insegno io qualcosa, sorellina!

-Ok, ok. Ma spiegami perché me l’hai regalato?

-Perché io non posso passare per pazzo che si perde nel suo mondo ogni volta che parliamo per via telepatica, tu non puoi rimanere senza informazioni e gli altri mi stanno tartassando perché dicono che ti vedono poco e vorrebbero almeno poterti sentire un po’ più spesso. Niall perché vuole consigli sul cibo, visto che hai girato il mondo, Zayn perché vuole consigli sui libri, Louis per farti sentire le sue nuove battutacce e Harry semplicemente per sentirti. Gli ultimi due evita di parlarci per favore! E poi anche Dani mi ha spinto a prendertelo, in modo che mentre noi saremo in giro tu puoi uscire con lei e le altre.

-Ah… Spiegazione molto valida. Ora spiegami come funziona però.

Passammo mezz’ora a cercare di far funzionare quel coso. O meglio, Liam in 5 minuti me l’aveva acceso e tutto, mentre io non ci capivo nulla!

-Ora proviamo. Chiamami.

Quello ero in grado di farlo, infatti in pochi secondi feci partire la chiamata. Solo che al numero sbagliato.

-Perché non mi chiami?

-Ti sto chiamando!

-Fammi vedere. Scema, stai chiamando Niall!

Ops… forse io e la tecnologia non andiamo molto d’accordo. Liam mise giù e un paio di minuti dopo  Niall richiamò.

-Rispondi.

-Pronto?

-Ciao, ho visto che mi hai chiamato, ma non so chi sei!

-Ciao Irlandese! Sono Mel. Liam mi ha regalato il telefono, ma non era consapevole del fatto che sono letteralmente impedita con questi aggeggi e quindi mi è partita la chiamata, scusa!

-Mel! Che piacere sentirti, e tuo fratello ha fatto bene a regalarti il telefono! Era ora! Ma scusa, Liam è ancora lì?

-Sì, devi parlarci?

-No, no, tranquilla, era solo una curiosità.

-Bè, ora ti lascio, torno a cercare di capire come usare questo coso! Ciao Nialler!

-Ciao Mel!

Liam si stava scompisciando dalle risate per la mia figuraccia.

-Smettila o ti incenerisco!

-Tanto non puoi farlo, non sei una fata del fuoco!

Cacchio, aveva imparato troppo in fretta.

-Vedo che hai studiato, bravo fratellino.

-FRATELLONE, FRATELLONE! Sono più grande!

-Fratellino ti dona di più!

Andammo avanti a battibeccare per un pezzo, fino a quando non gli lanciai un cuscino in faccia. Ecco, questa è una cosa che ancora devo capire. Da quando abbiamo scoperto di essere fratelli oltre a passare un sacco di tempo insieme ci siamo anche rincitrulliti abbastanza. Non riusciamo a rimanere seri per più di mezz’ora! Iniziamo a giocare come bambini, facendo lotte con i cuscini o mettendoci a guardare i cartoni animati più stupidi (quelli li propone sempre lui, sia chiaro!). E quello era uno di quei momenti.

-Vuoi la guerra sorellina? E guerra avrai!

Lo vidi alzarsi per iniziare a rincorrermi per tutta casa, armato di cuscino.

-NO, non vale! Io sono disarmata!

-Come preferisci.- lasciò il cuscino a terra e con uno scatto mi prese per i fianchi iniziando a farmi il solletico. Sì, aveva pure scoperto il mio punto debole.

-No! Basta! Ti pregoooo!

Bussarono alla porta, ma eravamo troppo presi a farci la lotta per aprire, così ci limitammo a urlare un –E’ APERTO!- convinti che fosse Mistery.

-Che diamine state facendo!?!

Alzammo la testa, trovandoci davanti i ragazzi armati di birre e pizze.

-Lotta di solletico!

-Tortura vorrai dire.

-Tu mi hai lanciato il cuscino!

-Tu mi hai dato dell’imbranata!

-Non sai usare un telefono! Sono stato pure gentile!

-Avete finito?

-Sì!- ci voltammo con la stessa faccia da sberle.

-Non c’è dubbio, questi due sono fratelli.

-MA voi che ci fate qui? E soprattutto come facevate a sapere dove abito?

Li vidi tutti indicare il mio fratellone, che iniziò a grattarsi la testa.

-Non ho la patente, quindi qualcuno doveva pur portarmi!

Presi il cuscino e glielo lanciai contro.

-Scemo!

-Comunque abbiamo portato la pizza e le birre!

-Vedo. Accomodatevi, Louis dammi che le porto in cucina, così preparo per mangiare.

-Niente scenate o minacce di cacciarci fuori?- chiese Zayn alzando guardandomi stranito.

-No, non avrebbe senso. E poi chi porta cibo è sempre benvenuto qui dentro. Al contrario di chi porta oggetti incomprensibili!

-Non è colpa mia se sei negata in queste cose!

-La tua colpa è quella di non saper spiegare!

-La piantate di brontolare voi due? – alla fine Niall aveva sbuffato.

-E pensa che adesso ci stiamo trattenendo! A quest’ora di solito ci stiamo lanciando dietro i cuscini. A proposito, fratellone, quando mi accompagni a cambiare la televisione? Visto che l’ultima volta che sei venuto ha fatto una brutta fine?

-Domani, promesso.

-Avete rotto la tv?- “E adesso che gli diciamo? Mica posso dirgli che l’ho fatta saltare mentre cercavo di fare un nuovo incantesimo!”

-Eh già. Quando inizi a tirarti dietro le scarpe al posto dei cuscini il rischio è quello!

-E se poi qualcuno è pure tanto intelligente da nascondersi dietro la televisione è anche meglio.

-Ma mica pensavo che avresti lanciato sul serio!

Scoppiammo tutti a ridere e poi i ragazzi mi raggiunsero in cucina dove mangiammo la pizza tra una risata e l’altra. Harry si era pure offerto di aiutarmi col telefono al posto di Liam, infatti in pochi minuti avevo imparato a mandare messaggi e chiamare, cosa per me impossibile prima, e mentre il riccio mi stava insegnando ad andare in internet, Louis mi fece notare una cosa.

-Mel, sai che questo look ti dona molto! Soprattutto  le piume tra i capelli!

Lo vidi spuntare alle mie spalle e estrarre una piuma dalla mia coda, che dopo la lotta con Liam era in uno stato pietoso.

-Louis, non dovevi dirglielo! Stavo solo aspettando che andasse in bagno per sentire la sirena!

In trenta secondi sparii dalla vista dei ragazzi fiondandomi in bagno.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! LIAM IO TI UCCIDO!!!!!!!!

La situazione era questa. La mia faccia era un disastro, ma quello non era un gran problema. Il vero problema erano i capelli. Oltre ad essere tutti sottosopra erano ricoperti di piume. Liam aveva distrutto il cuscino sulla mia testa mentre mi faceva il solletico e io non me ne ero nemmeno accorta! Perché gli avevo insegnato quell’incantesimo??

-Ecco, questo era quello che stavo aspettando.- lo sentii dire tra una risata e l’altra.

Uscii come una furia e mi piazzai davanti a lui con le braccia puntate sui fianchi.

-Tu. Ora. Vieni. In. Bagno. Con. Me. MUOVITI!

In bagno chiusi la porta a chiave e potei smettere di trattenere il nervoso, riacquistando il mio aspetto fatato.

-Toglimi subito tutte queste piume!

-Ma le ali mi sono d’impiccio!

-Ti arrangi! Ora togli, rapido!

Lo vidi avvicinarsi riluttante e iniziare a estrarre tutte le piume. Dopo poco lo sentii sbuffare e di conseguenza mi voltai pronta a insultarlo.

-Mi hai fatto innervosire che cavolo! E ora come diamine facciamo a starci tutti e due nel bagno?

Dalle scapole di mio fratello spuntavano delle bellissime ali.

-E’ la prima volta che ti spuntano?

-Sì. Te l’avrei detto se mi fossero già spuntate prima. E ora come faccio? Ora non posso tornare di là così.

Con un incantesimo feci tornare tutti e due normali.

-Quando i ragazzi saranno andati via ti insegnerò quest’incantesimo. Ora torniamo di là.

I ragazzi stavano ancora ridendo.

-Liam! Sei vivo! Pensavamo che ti avesse ucciso!- disse Zayn sfottendo il ragazzo che mi precedeva.

-Ci avevo pensato, ma poi ho detto che era un peccato, la sua voce è talmente bella! E poi non volevo darvi il fastidio di trovare qualcuno per sostituirlo.

-Potevi sostituirlo tu!- disse Harry.

-E??

-L’altra sera mi hanno chiamato mentre tu eri in bagno a farti la doccia e ti hanno sentita cantare, visto che io mi ero piazzato vicino alla porta per ascoltarti.- sul volto di mio fratello comparve un sorriso immenso.

-Ah, bene, hanno sentito tutte le stecche che ho tirato!

-No, te la sei cavata alla grande! E tu almeno non canti “Sapone sul mio corpo! Shampoo sui miei capelli!” come Payne!

Risi di quell’affermazione e vidi mio fratello imbronciarsi.

-Bè, che ne dite di fare qualcosa? Sono già le nove e siamo qui a non far nulla!

-Che ne dite di andare a ballare? Passiamo a prendere anche le ragazze!- propose Louis.

-Io sono d’accordo!

-Anche io!

-Io pure.

-Ci sto! Mel, tu vieni?- Harry si girò verso di me, facendomi quella domanda.

Ero felice che i ragazzi avessero ricominciato ad andare d’accordo e a passare del tempo insieme, ma non volevo intromettermi.

-Che domande! Lei viene!

-Ma no, guardate, ragazzi, non è il caso. Anche perché domani lavoro.

-Con Mistery ci parlo io, tanto a me dice sempre di sì!- Liam, potevi anche risparmiartela!

-Quindi vai a cambiarti e truccarti, noi chiamiamo le altre.

Mi spinsero in camera e a quel punto non ebbi altre alternative che cambiarmi e darmi una sistemata. Fortunatamente mi avevano lasciata sola e quindi diedi libero sfogo ai miei poteri.

-Mel, muoviti! È un’ora che sei li dentro, dobbiamo andare!!!

-Arrivo arrivo! Sono pronta, non serve urlare come una donna mestruata! Cacchio Li, sei peggio di me quando ti ci metti!

-Ok, ora andiamo. Io, Niall e Mel andiamo con Louis, Zayn con Harry.

-Ma scusa, se poi devono venire anche Perrie , Dani e Eleanor, non è meglio che io vada con loro? Mica possiamo stare in sei su una macchina!

-No, tu rimani con me! Niall, tu passi con Zayn e Harry.

-Va bene Daddy, ma lasciala respirare sta ragazza! Guarda che se anche viene con me e Harry non le succede niente. E poi scusami, ma mi lasci Perrie sola in macchina con tre ragazzi?

-Appunto. Ha più senso che ci dividiamo equamente.

Liam mi fulminò.

“Prometto che sto seduta dietro, buona buona e non parlo con Harry. Contento?”

“No, ma meglio di niente.”

-OK. Niall torni con noi e Mel va con Styles e Malik. Mi raccomando, attenti alla mia sorellina.

-Agli ordini Capitan Payne. Ora possiamo andare?

-Certo. Mel, il telefono!

-Non mi serve.

Liam sbuffò per l’ennesima volta e io presi il telefono che mi porgeva, mettendolo nella pochette, il tutto pur di non sentirlo più brontolare.

“Guai a te se balli con qualcuno che non mi va bene! Nialler va bene perché mi ha promesso che non ti sfiorerà nemmeno con un dito e l’ha confermato con i suoi pensieri, Styles no!”

“PIANTALA!”

 

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Capitolo 11
*** What? ***


 11°:What?
 


Nel tragitto in macchina avevo riso come una scema,Zayn e Perrie non la smettevano di prendersi in giro. Quei due erano fantastici insieme. Al contrario di loro due Harry se ne era stato zitto, lanciandomi occhiate di tanto in tanto dallo specchietto retrovisore. Questo mi preoccupava e non poco. Lui sapeva qualcosa. Anche perché quando si era accorto che lo avevo visto mi aveva lanciato un sorrisino malizioso.

Arrivati al locale mio fratello e i ragazzi erano già lì e Niall mi aiutò a scendere dalla macchina, visto che con i tacchi era un po’ difficile.

-Ma vi costava tanto prendervi una cacchio di monovolume? Almeno non devo usare una scala per scendere!

-Mel, mica è colpa nostra se sei tappa e rischi di ucciderti per scendere da un suv!

-Molto simpatico fratello, molto simpatico.-“ora vedrai come ti ascolto!”

Liam mi lanciò l’ennesima occhiataccia e io non potei fare a meno di ridere.

-Mel, posso farti da cavaliere stasera? Siamo gli unici single!

-Certo biondo! Così almeno mio fratello non rompe, di te si fida, almeno spero.

-Di lui si. Di te no.

Sbuffai mentre gli altri ridevano, e finalmente entrammo.

-Pronti per un po’ di party HARD?- urlò Louis appena entrati.

Ok, i ragazzi erano esagitati, pure Liam aveva smesso di rompere e si era messo a ballare con Dani. Io stavo ballando con Niall, ma avevo notato che stava guardando una ragazza poco lontano da noi.

-Vai, non mi offendo mica! E poi ho un po’ di sete, credo che andrò a prendermi un drink.- Gli sorrisi e lo spinsi delicatamente.

-Grazie Mel, scusami.

-Figurati! Ora che mi sono liberata di Liam posso tranquillamente fare quel che mi pare, e anche tu!

-Come facevi a sapere che mi aveva chiesto lui di farti da cavaliere?

-Sesto senso femminile. E poi Payne è prevedibile! Ora muoviti!

Ridemmo insieme e poi finalmente raggiunse la ragazza. Io invece andai al bancone e ordinai qualcosa da bere.

-Ne faccia due, pago io per la signorina.- quella voce mi fece sussultare.

-Harry! Ma che fai?

-Ti ho vista qui tutta sola e ho pensato di venire a farti compagnia.

-Grazie. Ma non serviva. E poi mi sembrava ti stessi divertendo con quella ragazza.

-Naaah. Non è il mio tipo. Troppo appiccicosa.

-Davvero?

-Già.

Mi voltai prendendo il drink che ci aveva portato il barman e iniziai a sorseggiarlo, facendo cadere il silenzio tra noi.

-Con Taylor?  Come va?

-Cambiamo argomento?

-Va così male?

-Abbastanza.

-Scusa, non sono affari miei, non volevo intromettermi.

-Tranquilla, non hai detto nulla di male. Ehi, ti va di ballare?

Annuii e, dopo aver finito il drink, lo seguii sulla pista. Lui mi strinse a sé, proprio come aveva fatto alla festa a casa sua, e di nuovo nel mio stomaco iniziarono a volare farfalle e a correre elefanti.

-Sai, se non fosse per il colore dei capelli e la voglia sul collo, non avrei mai detto che tu e Liam siete fratelli.

-Non ci assomigliamo molto, è vero. Io assomiglio molto a mia madre, lui a papà.

-Concordo. Ti vuole un bene dell’anima. Anche adesso mi sta maledicendo in tutte le lingue perché sto ballando con te. Ah, e sta maledicendo anche te perché non stai mantenendo la promessa.

Mi si gelò il sangue nelle vene. Stava leggendo i pensieri di Liam. Solo io e mio fratello sapevamo della promessa, di conseguenza solo leggendogli nella mente avrebbe potuto saperlo.

-Cosa? Che promessa? Non dire sciocchezze, Liam sta ballando con Dani, non si sarà nemmeno accorto di noi due.

-Smettila Mel. So tutto. Tu e Liam siete fate, come me. E tranquilla, mi ha spiegato tutto mia madre, voi avete solo confermato la sua versione dei fatti grazie ai vostri poteri e ai vostri pensieri.

-Da quanto lo sai?

-Più o meno da quando ci siamo conosciuti. Quel giorno mia madre ha deciso che dovevo sapere tutto e dovevo iniziare ad utilizzare i miei poteri. Tranquilla, non sei stata tu a risvegliare i miei poteri, ma lei.

Tirai un mezzo sospiro di sollievo.

-Quindi ora sai tutto o quasi su me e Liam.

-Già. So anche la vera storia della vostra famiglia. Anzi, l’ho scoperta prima di voi, per questo ero con lui quando hai risvegliato i suoi poteri.

-TU COSA? L’hai fatto apposta! Mi stavi seguendo? E sapevi tutto prima di me? Io… Non posso crederci!

Lo lasciai lì in mezzo alla pista e di corsa uscii. Ero furiosa. Come si era permesso di intromettersi nella mia vita in quel modo, nemmeno mi conosceva e si prendeva certe libertà?

-Mel, che succede? Stai urlando come una pazza, calmati!

-Liam! Sai che è a causa del tuo caro amico Harry se ho risvegliato i tuoi poteri? Sai che sapeva che eravamo fratelli prima di noi? Sai che ci ha sempre controllati in questo periodo? Cavolo, sono una fata da una vita e non mi sono accorta di nulla!

-Calmati! Che è successo? Anzi aspetta, mi arrangio, perché se parti a parlare non finisci più. E respira cazzo, stanno per spuntati le ali!

Cercai di calmarmi, mentre mio fratello si informava su tutto quello che era successo tramite i miei pensieri.

-Che stronzo!

-Esattamente quello che ho pensato anche io. Ora vado lì e lo trasformo in un lillipuziano!- iniziai a dirigermi a passo di marcia verso l’entrata del locale, ma Liam mi bloccò.

-Fermati! Non vorrai mica mostrare al mondo i tuoi poteri! E poi non ha senso prendersela così tanto.

-Cosa? Ma sei impazzito? Ora lasciami, lasciami, vado a trasformarlo in un cumulo di cenere!

-Oh ma la vuoi piantare? Punto primo sarebbe successo in ogni caso, lui ha solo accelerato i tempi in un certo senso. Poi è normale che tu non te ne sia accorta. Sua madre stava coprendo i suoi poteri!

-E tu come fai a saperlo?

-Gliel’ho appena detto.- Vidi Harry venirci incontro.

-Tu! Io ora te la faccio pagare!

Stavo già iniziando a pronunciare le parole dell’incantesimo quando mio fratello mi interruppe.

-Mel! Non puoi! Siamo in un luogo pubblico!

Aveva ragione.

-Scusatemi. Mel, hai ragione, anche io sarei infuriato se fossi al posto tuo. In realtà avrei tutte le ragioni per essere incazzato pure io, visto che entrambi mi stavate controllando.

Sgamata…

-Non hai tutti i torti. Ora. Cerchiamo di calmarci tutti. Credo che voi due dobbiate parlare.

-Perché, tu Liam no?

-Diciamo che io e Harry abbiamo giù risolto. Ora, io ti lascio con lui, l’importante è che non lo trasformi in qualcosa di schifoso. Sappi che ti controllo sorellina. E che Mis è pronta a bloccarti.

Maledetta me e quella volta che gli ho insegnato a comunicare con Mis.

-Ok.

Liam mi abbracciò e poi tornò all’interno del locale.

-Allora. Credo che io e te avremmo molto di cui parlare.

-Già. Cosa sai tu che io non so?

-Secondo te se potessi dirtelo non l’avrei già fatto? Posso dirti solo che è tutto a mio favore, e forse anche tuo.

-Ecco, come non detto. Allora di cosa dovremmo parlare? È vero, sia io che Liam ti controllavamo come tu controllavi noi, ti chiedo scusa per questo metodo poco ortodosso. E comunque controlliamo tanto te quanto gli altri. E poi ho dato un importanza maggiore al controllo di mio fratello. Da quando ha scoperto i suoi poteri si è esaltato.

-Ho notato, li usa un po’ troppo spesso. Fai bene a sgridarlo!

-Pure questo sai.

-Direi che quando urli ti si sente parecchio. E poi se vediamo Liam che comincia a toccarsi le tempie un dubbio ci viene.

-Ops…

Rise della mia faccia imbarazzata.

-Perdonato?

-Perdonato. D'altronde me lo potevo aspettare visto che Liam mi aveva detto che i tuoi poteri erano stati risvegliati.

-In effetti. Ehi, mi spieghi perché controlli tutti meno che me? Liam l’ho beccato più di una volta, ma con te non sono mai riuscito!

-YEPPA! Questo significa che me la cavo ancora! Sei quello che controllo di più dopo mio fratello e non te ne sei mai accorto!

-Ehi, non esaltarti troppo. Ti ricordo che io ho scoperto di essere un mago solo da qualche settimana, tu fata ci sei nata.

Risi come una scema.

-Allora, torniamo dentro? Sai, stavo ballando con una bellissima ragazza, sembrava una fata, ma poi è scappata. Magari riesco a ritrovarla.

-Chi lo sa. Però devi farlo di nascosto, sai che siete circondati da paparazzi.

-Sai che ti dico. Che non me ne frega nulla. Almeno avrò una scusa per troncare questa farsa con Taylor. È una viziata e appiccicosa. Non la sopporto più.

-Accipigna, va decisamente male.

-Non va male. È nata come una montatura pubblicitaria, e tale è rimasta per me. Lei invece ha iniziato a farsi tutti i suoi film mentali.

-Wow.

-Non dire “Wow”. Sapevi già tutto, te l’ha detto Liam.

-Già, ma sentirselo dire dal diretto interessato rende la cosa più reale. Senti, entriamo. Ormai mio fratello ci starà dando per dispersi. E poi lo sento che ti sta urlando dietro perché gli stai nascondendo quello che succede qui.

-Esatto. Ma sta maledicendo anche te o sbaglio?

-Sì.- ridemmo insieme per poi urlare mentalmente

“LIAM PIANTALA!”

“Liam, piantala, Liam piantala, intanto chissà cosa state combinando li fuori. Styles, sappi che farai una brutta fine se solo sfiori la mia sorellina, piccolo pervertito!”

“LIAM!”

“Giusto, stai attento anche tu Styles, mia sorella non scherza in quanto a perversione! Se vedessi cosa sogna di notte!”

Oddio. Sotterratemi, vi prego.

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Capitolo 12
*** This Kiss... ***


 12°: This Kiss…
 


Ok, dopo l’ennesima figura di merda fatta per colpa di mio fratello diventai tutta rossa, con qualche sfumatura viola dall’imbarazzo.

-Fai finta di non aver sentito nulla, ti prego.

-Lo farei volentieri, ma tuo fratello non è in grado di mettere un freno ai suoi pensieri, e i tuoi sogni su di me sono troppo interessanti.

In meno di mezzo secondo oscurai tutti i pensieri di Liam.

-Ma no! Proprio sul più bello.

-Dopo questa cosa credo che non mi farò più scrupoli a farmi raccontare da Liam i tuoi di sogni su di me!

-Liam ha spiato i miei sogni?

-Ahn ahn, e più di una volta. Perché credi che sia tanto incavolato con te? Ti sei sognato la sua sorellina in situazioni poco gradevoli per un fratello.

-Ecco perché mi sveglia sempre sul più bello! Infame.

Risi della sua faccia imbronciata per poi lanciarmi in pista insieme alle altre ragazze.

-Liam, ci lasci ballare con tua sorella e la tua ragazza o rischiamo di finire tutti fucilati?

-Se Perrie non ti uccide prima di me per me non c’è problema, Zayn!

-Ehi, ma mica è lui che decide per noi!- Santa Danielle! Ho già detto che adoro la mia cognatina? Bè, la adoro!

Ridemmo tutti, continuando a ballare. Mi stavo divertendo da morire con quegli idioti! Louis non la smetteva di fare il deficiente, tanto che trascinò Harry su un cubo, iniziando a ballare in modo… come dire…sensuale?

Il risultato era a dir poco raccapricciante.

“Ma non puoi venire tu al posto di questo idiota? Gli voglio bene, ma questo è troppo!”

-Louis, scendi, ti mostro io come si fa!- andai in soccorso del riccio.

-TU COSA?

-Va bene, vediamo se te la cavi meglio di me! Harry ricordati che sono l’uomo della tua vita!

Salii e Harry mi sussurrò un grazie all’orecchio, prima che io mi mettessi a ballare.

-VAI MEL!- sentivo urlare Niall da sotto.

Sentii Harry appoggiare le mani sui miei fianchi, accompagnandomi nei movimenti.

-Liam ti uccide.

-Capita. Almeno morirò felice.

Arrossii per l’ennesima volta e mi voltai verso di lui.

-Credo che Louis abbia perso.-dichiarai a poca distanza dal suo viso.

-Lo credo anche io.- sussurrò. C’erano solo pochi centimetri ad allontanare le nostre labbra, la tentazione era tanta, troppa.

-Credo anche che ora mi firmerò la condanna a morte.- disse prima di unire le nostre labbra. Quel bacio era qualcosa di assurdo. Era forza, era passione, era dolcezza e magia. Con quel semplice contatto avevo sentito i miei e i suoi poteri crescere. Era una cosa che non mi era mai successa prima. Qualcosa che mi sconvolse.

“STACCATEVI SUBITO”

Quell’ordine perentorio venne completamente ignorato, fino a quando non sentii una mano staccarmi a forza da lui. Vidi delle piccole scintille tra le nostre labbra, che sparirono immediatamente.

-Vieni con me. E non discutere.

Eccolo il fratello geloso.

-Liam, è abbastanza grande per decidere da sola. E poi lo sai anche tu che deve andare così. Sai che non le farò del male.

-In futuro no, ma ora sì. Smettila di fare il bimbo viziato. Ti costa tanto lasciare che le cose vadano secondo i tempi e non come preferisci tu?

-Potete spiegare anche a me che sta succedendo?

-No. Già noi due sappiamo troppo.

-Liam, che diavolo stai dicendo? È il suo destino, è giusto che sappia.

-No Harry, questo è quello che hai deciso tu. Il suo destino dice che deve passare ancora del tempo prima che tutto accada. E non ti azzardare a dire una parola di più. Perché sai che ho ragione.

Vidi Harry abbassare la testa e lasciare il mio braccio.

-Dani, andiamo a casa.

La ragazza annui e una volta fuori chiamammo un taxi. Il silenzio calò sul abitacolo.

“Vuoi dirmi perché te la sei presa così tanto? “

“E me lo chiedi pure? Quel locale era pieno di paparazzi. E Harry sta ancora con la Swift.”

“Per finta.”

“Ma il mondo intero non lo sa. E ora voglio proprio vedere cosa succederà.”

“Hai ragione. Scusa. Non ci ho pensato. Non so cosa mi sia preso.”

“Sei innamorata. Per questo ho cercato di tenerti lontana da lui. Harry non è cattivo, che sia chiaro, ma come te, non sempre pensa prima di agire. Anche stasera non l’ha fatto e di conseguenza vi causerà parecchi problemi.”

Non risposi alle parole di mio fratello. Scesi dal taxi appena fummo sotto casa mia e salutai Dani con un abbraccio.

-E’ esagerato, geloso fino al limite, ma ti vuole un bene dell’anima Mel, non arrabbiarti troppo con lui.

-Questa volta la testa dura sono io. Ho sbagliato io, non lui.

-Al cuor non si comanda Melody. Ricordatelo sempre.

Danielle aveva ragione, ma è anche vero che bisogna saper mettere a tacere il cuore in certe situazioni.

Appena entrata in casa ripresi il mio aspetto di fata, iniziando a piangere. Ero stata una sciocca. È vero, mi sono innamorata di Harry, ormai non posso più fingere, ma non dovevo lasciare che tutto quello accadesse. Era sbagliato.

-Mel, smettila. Capita a tutti di sbagliare.- Sentii due braccia stringermi.

-Mis… Come hai fatto?

-Tuo fratello. Era preoccupato e mi ha chiesto di venire qui.

-Mis, sono una scema! Guardami, ho vissuto secoli e ora sono qui seduta a terra che piango! Non so nemmeno più gestire i miei sentimenti. Non dovevo lasciare che mi baciasse. Ora Liam è infuriato con me e da domani si scatenerà un disastro mediatico. Mi spieghi cos’ho di sbagliato?

-Nulla piccola. Sei una ragazza, e come tutte ti innamori e fai cavolate. Anzi era ora che succedesse, hai sempre ispirato storie d’amore, ma tu non l’hai mai trovato, ora capisci cosa provavano tutti i tuoi adorati poeti.

-Ma loro non finivano a piangere nelle loro stanze!

-Solo perché erano uomini. Le donne affrontano l’amore diversamente Mel. Ora vieni, beviamo una megacioccolata calda e poi andiamo a dormire, proprio come facevamo quando eravamo piccole e ti facevi male mentre giocavamo.

-Quando tu mi spingevi giù dall’altalena o facevi in modo che mi facessi male in modo da ottenere la cioccolata calda!

-Piccoli particolari!

Ridemmo insieme poi ci spostammo verso la cucina.

-Quando finirà tutto questo Mis?

-Quando finirà la missione. Vedrai che tornerà tutto alla normalità.

-Ma se i poteri di Louis, Zayn e Niall devono ancora risvegliarsi!

-Perché, non devono mica risvegliarsi per forza.

-Ah. No?- dissi sarcastica- Sia mio fratello che Harry hanno riacquistato i loro poteri. Di sicuro o loro faranno qualche cavolata che li spingerà a risvegliare i loro poteri o i loro genitori faranno come Artemide. Ormai mi sono rassegnata.

Lasciammo cadere lì il discorso e dopo aver bevuto la cioccolata andammo a letto.

“Non sono arrabbiato con te. Non preoccuparti sorellina, risolverò tutto. Ora smettila di agitarti e dormi.”

“Scusa Liam. Come fai ad essere così? Dovresti essere furioso, ti avevo promesso una cosa e non l’ho fatto.”

“Ho parlato con mamma. Doveva andare così. Quindi l’unico che deve scusarsi sono io, ho esagerato.”

“Con mamma? Che ti ha detto?”

“Qualcosa che tu ancora non puoi sapere. Lo scoprirai con il tempo.”

“Ma uffa! Tutti che sanno qualcosa sul mio futuro e l’unica che ancora non sa niente sono io!”

Lo sentii ridere. “Buonanotte sorellina.”

“Non credere di svignartela così. Prima o poi scoprirò cosa mi state nascondendo!”

Dopo quella piccola conversazione con mio fratello cercai di addormentarmi, con scarsi risultati. Dopo il bacio continuavo a sentire i miei poteri più forti e non riuscivo a spiegarmelo. Aspettai che Mis fosse nel mondo dei sogni e poi andai nel mio laboratorio, iniziando a sfogliare il mio libro degli incantesimi. Nemmeno io sapevo cosa cercare, ma mi aveva sempre aiutato e speravo lo facesse anche in quel momento.

All’alba le mie speranze diventarono completamente vane. Era la prima volta . Cosa stava succedendo?

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Capitolo 13
*** No answers for my questions ***


 13°: No Answers for my questions
 


-Mel! Non mi dire che hai passato tutta la notte in laboratorio!

-Se vuoi non te lo dico.

-Ma che cacchio! Dovevi dormire!

-Non avevo sonno. E poi dovevo cercare una spiegazione.

-Cavolo Mel, non sempre i libri hanno tutte le risposte che ti servono!

-L’ho visto. Il libro non mi dice nulla. È la prima volta che mi succede.

-Melody, ci sono cose che anche noi fate dobbiamo imparare con le nostre esperienze e non con i libri.

-Non è giusto.-dissi in tono lamentoso, come una bambina.

-Mel, hai 18 anni, non tre, non fare la bimba lagnosa.- ecco appunto.

-Io oggi non ti voglio a lavoro, mi spaventi i clienti.

-Invece vengo lo stesso. A casa da sola non ci resto, mi innervosisco e basta.

-Va bene. Però se mi spaventi anche un solo cliente ti ricaccio a casa e la settimana prossima ti fai l’inventario da sola!

-Affare fatto. Vado a farmi una doccia e mi cambio, poi andiamo.

Stavo per entrare in bagno quando il mio telefono iniziò a squillare. Ovviamente io non capii che era il mio telefono fino a quando Mis non mi urlò un –Idiota di una fata, è il tuo telefono! Il mio è rimasto in negozio!

Tornai in salotto e iniziai a cercarlo.

-Ma tu hai un telefono???

-Sì, da circa due anni! È una cosa geniale, gli umani ne sanno una più del diavolo!

Finalmente trovai il cellulare, era nella borsa e risposi.

-Solo dieci minuti, stai migliorando!

-Louis! Che succede?

-Niente, volevo sapere come stavi, ieri sera ve ne siete andati di tutta fretta.

-Sto bene, non preoccuparti. Liam aveva tutte le ragioni per incavolarsi, abbiamo esagerato.

-Forse un pochino. Anche perché ora siete su tutte le copertine dei giornali e Taylor sta sclerando con Harry da stamattina. Spero che si mollino.

-Ehi, quanto odio per Taylor.

-Diciamo che ha un po’ di puzza sotto il naso e si diverte a ricordarci che lei è sul campo da più tempo di noi, e bla bla bla. E poi è troppo seria, ogni volta che facciamo i cretini ci guarda male e in più non lascia Harry libero di fare nulla. È diventato monotono negli ultimi mesi.

-Non pensavo fosse così petulante, quando la si vede in tv non da quest’impressione.

-Invece, tutti hanno i loro lati nascosti.

-Già. Scusa Lou, ti devo lasciare, altrimenti faccio tardi a lavoro.

-Tranquilla, ci vediamo presto Mel!

-Lo spero! Ciao!

Chiusi la chiamata e mi fiondai in doccia.

Arrivata in negozio non persi nemmeno mezzo secondo e mi fiondai tra gli scaffali a riordinare i libri che qualche cliente aveva messo fuori posto e a controllare che ci fossero tutti i volumi necessari alla vendita.

-Ciao Mis!

-Ciao Liam! È un piacere vederti!

-Anche per me. Anche perché ti stavo proprio cercando.

-Mel è di là, ha passato la notte in bianco col naso piantato nel suo libro degli incantesimi perché i suoi poteri sono aumentati dopo il bacio. E pure quelli di Harry.

-Come non detto. Me ne ero accorto anche io e forse so pure il motivo, ma non credo che sia il caso di dirglielo. Si agiterebbe per nulla.

-Cosa non dovresti dirmi?- pensavi tu di fare i conti senza l’oste, vero fratellino?

-Nulla, stai tranquilla. Hai una cera pessima sorellina.

-Grazie, sei gentilissimo fratellone.

-Non sto scherzando, perché sei venuta a lavoro sei pallidissima.

-Cosa vuoi che sia, ho passato solo una notte in bianco, posso tranquillamente reggere una giornata in libreria, dormirò stanotte. E poi non mi andava di rimanere a casa da sola.

-E come credi di dormire stanotte se stasera sei a cena da me? Non dirmi che te n’eri dimenticata. Dani ci tiene tanto che tu ci sia.

La cena! Altro che fata della musica della poesia eccetera, fata smemorina dovrebbero chiamarmi!

-Era stasera? Che sbadata, mi era completamente passata di mente.- sorrisi dopo aver pronunciato quelle parole con un tono un po’ alto.

-Ecco, lo sapevo io che ti dimenticavi! Alle otto devi essere a casa mia! E devi avere un aspetto meno cadaverico, se non ti dispiace.

-Che lagna che sei. Ci sarò, promesso! Però sul colorito non prometto nulla.

-Ma sai un sacco di magie vuoi non riuscire a farne una per camuffare il tuo aspetto?

In effetti non aveva tutti i torti.

-A proposito di magie. Oggi passa da me, ho un piccolo regalo!

-Mi devo preoccupare?

-Liam ti ho detto che è un regalo! Che senso ha che tu ti preoccupi?

-Giusto. A dopo allora. Ciao ragazze, buon lavoro.  

-Grazie fratellone, ciao.

-Mel. Fila a casa.

-Perché? Non ho spaventato nessuno.

-Perchè finora non è entrato nessuno a parte tuo fratello.

-E allora? Lui non vale e poi non l’ho spaventato.

“Mel,mi sono dimenticato di dirti una cosa. Fai sparire le ali!”

-Ecco, quello che stavo per dirti io.

-Avete vinto vado a casa a dormire.

-Brava! Ciao Mel.

Tornai a casa e mi infilai sotto le coperte. Nonostante tutto la stanchezza era più forte di tutti i pensieri e in pochi secondi crollai, addormentandomi.

Ore dopo fu il citofono di casa a svegliarmi. Chi poteva essere alle quattro del pomeriggio? Forse Liam, gli avevo detto di passare.
Controvoglia mi alzai dal letto e andai ad aprire.

-Ciao Mel. Sono passato in negozio e Mis mi ha detto che eri a casa, dovevo parlarti. Posso entrare.

Rimasi impalata di fronte alla porta. Che diamine gli era passato per la testa?

-Certo, entra pure Harry.

Ci sedemmo sul divano e un silenzio imbarazzato cadde tra noi.

-Avevo provato a chiamarti, ma non hai risposto, pensavo fossi incavolata con me. Mi dispiace per ieri sera, sono stato impulsivo, non ho pensato al fatto che pure tu ci saresti andata di mezzo, scusami.

-Non preoccuparti. Alla fin fine nessuno mi riconosce, quindi non sono poi così presa di mira. Piuttosto tu, Louis mi ha detto che Taylor ora ti sta col fiato sul collo.

-Perché prima non lo faceva? E poi finalmente sono riuscito a liberarmene! L’ho lasciata, non la sopportavo più. Dovevo stare attento a qualsiasi cosa facessi, non potevo fare una battuta con i ragazzi o fare lo scemo con le fan che subito si incazzava, perché “devi mantenere un certo contegno, sei il mio ragazzo, mica uno qualunque!”.  Troppo montata la ragazza.

-Però devi averle voluto bene, se ci sei stato insieme per tutti questi mesi.

-Sì, certo, ma non ero innamorato. E lei era ossessionata.

Risi della sua faccia.

-Cosa ridi? Era tragica la cosa.

-La tua faccia! È pazzesca!

-Sfottimi!

-Ovvio!

Lo vidi avvicinarsi con fare minaccioso.

-Allora è così! Tu hai a che fare con il figlio di una della fate più potenti che esistano e ti permetti di sfotterlo? Adesso vedi cosa ti combino piccola!- iniziò a farmi il solletico e io non potei fare a meno di ridere come una matta.

-Basta, basta, ti pregooo!

-Chiedi scusa!

-Scusa scusa!

-Non ho capito bene!

-SCUSA!

-Ora ho capito.

Rimase sopra di me, ma almeno smise di farmi il solletico.

-Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto?

-Credo di sì, sai, è una posizione abbastanza comoda. E poi posso guardarti bene in viso.

-E vedere le mie stupende occhiaie!

-A me piacciono!- mi diede due piccoli baci sotto gli occhi.

-Che fai?

-Non lo so. O meglio, lo so. Ma non so se tu sei d’accordo.

-Oooh, smettila di parlare!- mi attaccai alle sue labbra, guidata da un istinto non ben comprensibile. Qualche ora prima mi ero messa nei guai a causa di un suo bacio, ora mi stavo riattaccando a quelle labbra, come se quello fosse l’unica cosa di cui avevo bisogno. E forse era proprio così. Quel contatto mi rigenerava.

Ma non era la cosa giusta. Lui era la mia missione. Non potevo innamorarmi di lui. Era sbagliato.

Mi staccai da lui, allontanandolo.

-Che succede?

-Non è giusto, non dobbiamo. Io sono una fata e tu la mia missione. Non possiamo stare insieme.

-Ma che dici? Cosa centra ? La tua missione è cambiata già quando hai incontrato Liam. E poi perché? Non sono un umano, lo sai anche tu.

-Ma tu hai appena rotto con la tua ragazza, a causa mia!

-Avrei rotto comunque con lei! Io voglio te!

-Tu mi vuoi? Ma ti sei bevuto il cervello? Mi conosci da un paio di settimane!

-MELODY! Il tuo destino è quello di stare con me!

Ma cosa si era fumato? Pro memoria, dire a Malik di diminuire le dosi che passa a Styles.

-Sì, Melody, io e te siamo destinati a stare insieme. Secondo te perché ti ho detto che era tutto a mio favore il destino?

-Perché siete tutti bacati nel vostro gruppo?? Me lo puoi spiegare? Tutto questo è assurdo!

-Mel, nemmeno io ci credevo, però speravo che per te non fosse così male. Io credo che sia una cosa positiva. Mi piaci, ok? Sì, mi piaci un sacco. Non ne potevo più ne di Taylor ne di come mi stavo riducendo. Poi sei arrivata tu, ho ricominciato a divertirmi con i ragazzi, ho scoperto che mi piace un sacco stare in tua compagnia e in quella degli altri. Siamo tornati quelli di una volta. E io ho scoperto i miei poteri. E ho scoperto te. Melody. Ti prego.

Non sapevo che dire. Mi stava guardando con quei suoi occhi di smeraldo e io non riuscivo a pensare.

-Ascolta. Liam sta venendo qui, non posso rimanere qui, mi farebbe a polpette. Stasera ci sarai alla cena di Liam?- annuii. –Allora se vorrai ne parleremo lì. Pensaci. A dopo Mel.- Mi diede un bacio sulla fronte prima di uscire di casa.

Che disastro.



Spazio Autrice

Salve a tutti!! Primo spazio autrice di questa storia, faccio proprio schifino.... Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono, seguono, ma soprattutto recensiscono, siete grandiosi. So che questa storia è un pò fuori dagli schemi, però mi farebbe veramente piacere sapere cosa ne pensate, giusto per capire se ne vale la pena portarla avanti o se è meglio che la elimini. Per chi segue anche le mie altre storie, lo stesso discorso vale anche per loro, visto che sto pensando di eliminarle, perchè le recensioni sono ai minimi storici... Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate, vi sarei infinitamente grata.
xxIla

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Capitolo 14
*** New Power ***


 14°:  New power
 


Pochi minuti dopo la figura di mio fratello si materializzò nel mio salotto. Cercai di ricompormi, in modo da nascondergli quello che era successo.

-Ehi, perché non hai suonato come tutte le persone normali?

-Ciao sorella! Primo pensavo che stessi ancora dormendo e secondo volevo provare la smaterializzazione! Sto migliorando!

-Vedo. Bravo.

-Tu che ci fai già sveglia?

-Sono le 5 e fra tre ore devo essere a cena a casa tua, quindi direi che devo anche iniziare a prepararmi!

-Giusto, sei una ragazza. Allora, il mio regalo?

Ah, già, il regalo! Me ne stavo completamente dimenticando.

-Mettiti seduto.

Iniziai a pronunciare le parole dell’incantesimo, mentre Liam mi guardava con gli occhi sgranati. Pian piano si formò di fronte a mio fratello un libro, fatto in fattura antica, grande, con la copertina chiusa da un lucchetto di rampicanti.

-Ti piace?

-E’ quello che penso io?

-Sì, è il tuo libro degli incantesimi! Ho chiesto a mamma di potertelo dare, anche se ancora non sei a conoscenza di tutti i tuoi poteri. Fra un po’ partirai e non potrò più farti lezione ogni momento possibile. Ma almeno potrai studiare la teoria grazie a questo!

-Grazie! Ora mi sento potente! Harry non ce l’ha! Io siiii!

Risi del suo comportamento da bimbo e poi iniziai a prepararmi per la cena. Decisi di raccogliere i capelli in una coda alta e misi un paio di jeans a sigaretta e una maglia a pipistrello nera. Stavo per indossare le miei All star nere, ma Liam non me lo permise.

-Ho capito che è una semplice cena tra amici, ma non ci provare nemmeno. Metti queste.-Mi allungò delle decolté nere che mi aveva regalato Mis tempo prima.

-Stai scherzando? Ma tu sei tutto matto. Io mi metto le All star, non quei trampoli.

-E io non ti voglio a cena.

-Meglio, così me ne vado a letto e dormo, e poi lo spieghi tu a Dani perché non sono venuta.

-Tanto da ragione a me. Anche lei ha messo i tacchi. Quindi o metti quelle scarpe o metti quelle scarpe. Io sono il fratello grande, quindi vedi di ascoltarmi.

-Quando fai questi discorsi non lo sembri, anzi.- mi lanciò un’occhiataccia.

-Ok, ok, metto i tacchi!

Trionfante mio fratello mi guardo indossare quelle macchine di tortura.

-Che poi non capisco perché li odi tanto, sei stupenda!

 -Prova a portarli tu per delle ore e poi vediamo. Ora, direi che è ora di andare, anche perché Dani avrà bisogno di una mano.

A quelle parole scendemmo in strada e prendemmo un taxi per raggiungere casa di mio fratello.

-Certo che mamma poteva trovarti una casa più vicina alla mia, almeno non dobbiamo farci mezz’ora di macchina ogni volta.

-Sai, credo che sapendo che possiamo traslarci non si è posta questo gran problema.

Annui silenziosamente e finalmente arrivammo a casa sua. Appena entrata abbracciai Danielle e mi misi a darle una mano con gli ultimi preparativi. Da bravo uomo di casa Liam si propose per aiutare, ma sia io che Dani lo cacciammo dalla cucina.

-Allora, avete risolto?- mi chiese Danielle di punto in bianco.

-Dici con Liam? Sì, ci siamo chiariti. Ho fatto una sciocchezza e lui ha reagito un po’ male. Siamo due teste calde, io più di lui.

-Abbastanza. È molto maturo per un ragazzo della sua età. E anche tu, nonostante qualche sciocchezza che hai fatto. Fossi stata al vostro posto non avrei accettato così di buon grado la novità di avere un fratello. Anzi, avrei dato di matto.

-In un primo momento in realtà io ho dato di matto. Ma poi abbiamo parlato e chiarito. Non ci credevamo, ma le prove c’erano tutte. E poi sono felice che lui sia mio fratello. Con me è dolcissimo, anche se un po’ troppo geloso.

-Hai ragione, alle volte è iperprotettivo. Come per questa storia di Harry. Sono d’accordo con lui che avreste dovuto evitare quel bacio in pubblico, visto che siete su tutti i giornali del mondo, ma si vedeva da un miglio che vi piacete e che lui prova più di una semplice attrazione fisica per te.

-Dici davvero?

-Sì. Conosco Harry da un bel po’ ormai. E posso dire che è la prima volta che lo vedo con quella luce negli occhi, quella di un ragazzo innamorato.

Se anche Dani parlava in quel modo forse era la verità.

-Ehi, che ne dici se inizio a preparare la tavola? Fra poco dovrebbero arrivare anche gli altri.

-Giusto, mi ero dimenticata, chiedi a tuo fratello di darti una mano.

Andai nel salone e richiamai l’attenzione di mio fratello che subito venne ad aiutarmi.

-Dani ha ragione. Harry è innamorato di te. Ha solo sbagliato momento per dimostrartelo.

-Oh, ma la volete piantare? Tutti a parlare di me e Harry. Non c’è nulla tra noi. Eravamo un po’ ubriachi ed è successo, basta. Mettetelo nel dimenticatoio.

-Non ti agitare, stavo solo dicendo che se tra qualche tempo succederà qualcosa tra voi due io ne sarò felice, tutto qui.

-Ma se ieri per poco lo uccidevi!

-Ieri era ieri. E poi non ho detto adesso. Ho detto fra qualche tempo. Quindi stasera tu stai da questo lato della tavola con me e Dani e lui se ne sta a quello opposto, lontani!

-Puoi allontanarli quanto vuoi fisicamente, ma troveranno comunque un modo per avvicinarsi durante la serata, rassegnati Liam. Lasciala stare, è abbastanza grande da poter decidere da sola. Sa gestirsi un appartamento e il lavoro, vuoi non riesca ad occuparsi della sua vita amorosa?

-Ma è la mia sorellina, è troppo piccola. Che poi già il fatto che vive da sola a diciotto anni non mi piace, figurati se la lascio nelle mani di quel essere di Styles. Ottimo amico, ma non gli farei mai toccare mia sorella. Ne a lui ne a nessun altro.

-Fosse per Liam dovrei farmi suora in poche parole.

-Ehi, questa è un’ottima idea! Domani andiamo in convento?

Gli lanciai contro un tovagliolo, scatenando le risate di Dani a cui seguirono le mie.

-Ma che ho detto di male? Io lo dicevo per il tuo bene.- il campanello lo salvò dai ceffoni che io e Dani stavamo preparando.

-Ehi ragazzi! Ben arrivati! Entrate, entrate, mi avete salvato dalla furia delle mie due donne per un pelo!

-Cos’è hai proposto a Mel di chiudersi in casa?

-NO, mi ha proposto di farmi suora, quindi Zayn vedi di non dargli altre idee geniali! Ciao ragazzi, è sempre un piacere vedervi.

Tutti risero vedendo la faccia di Liam.

-Nemmeno noi siamo così gelosi delle nostre sorelle! E la mia ha praticamente ammesso che ha una cotta per Harry!- urlò Louis rivolgendosi a mio fratello. Perché quel ragazzo doveva sempre urlare?

-Si, ma tua sorella non se l’è limonato davanti a te.

-Guarda che sono stato io a baciare lei, e non il contrario.

-Harry guai a te se lo fai anche con mia sorella, giuro che ti faccio fare una brutta fine!- subito scattarono Louis e Zayn.

-Ehi, ma per chi mi avete preso?

-Per Harry Styles!

-Ok, ok, ragazzi diamoci una calmata. Ora ceniamo! E lasciamo stare ‘sti poveri ragazzi, nemmeno avessero ucciso qualcuno, si sono solo baciati!

Danielle, io ti amo, lo giuro, ti farò un monumento!

-Dani ti do una mano in cucina, voi sedetevi.

In cucina io e Dani iniziammo a ridere, mentre preparavamo il tutto.

-Vedrai che adesso Liam lo fucila.

-Naah… Gli terrà un po’ il muso, ma poi ricominceranno a fare i cretini come al solito. E vedrai che alla fine vi darà pure il “suo consenso” per stare insieme.

-Ma perché siete tutti convinti che ci metteremo insieme? Io sinceramente non ne sono così convinta. Già essere la sorella di Liam da parecchi fastidi, figurati essere la ragazza di uno di loro. E tu dovresti capirlo.

-Ma se sei innamorata te ne freghi altamente. Guardami. Ho rischiato di perdere tuo fratello. Non ti dico che sia facile stare con loro, anzi,non lo è per niente, ma se lo ami buttati.

-E se io non fossi innamorata?

-Sì, come no, e io sono un pinguino che balla come Zayn quando era a x-factor!

-Inizia a ballare cara, perché io non sono innamorata del riccio.- “o almeno non dovrei esserlo..”

Ritornammo in salone, Niall stava già sbavando, mancava poco che si mangiasse il tavolo.

-Eccoci!-esultai entrando e iniziando a riempire i piatti.

-Liam, perché non mi avevi detto di avere una sorella così bella?

-Perché c’è già Harry che ci prova e non volevo dover minacciare di morte pure te Andy.

-Capito, giro a largo.

-Liam la vuoi piantare di sparare cazzate? Quante volte ti devo ripetere che eravamo ubriachi, non sarebbe successo altrimenti!

-Sì, e io ci credo pure. Erano settimane che vi sbranavate con gli occhi!

-Lou, ti voglio tanto bene, ma taci!- disse Harry. Miracolo, si era deciso a difendersi un minimo!

-Concordo con il riccio! Taci Lou!

-Guardateli! Se questo non è amore cos’è? Già mi ha tradito ieri con lei dandole la vittoria nella gara di ballo sul cubo, e adesso mi zittisce pure. Harry, non pensavo che sarebbe finita in questo modo.

-Louis, sai che non posso essere innamorato di lei! Io amo solo te!

Harry si alzò e abbracciò l’amico, in un modo per me un po’ troppo affettuoso.

-Potete evitare o almeno appartarvi, sapete, noi stiamo mangiando!- urlò Niall in direzione dei due, ridendo come tutti noi.

-Sei solo invidioso del nostro amore! Hazza andiamo, facciamo vedere a questi gelosoni come si dimostra l’amore vero!

-Ehi! Io non sono geloso! Se voglio cucco più di voi due messi assieme!

-Ah sì!?! Dimostralo.

Vidi Niall guardarsi attorno e poi puntare i suoi occhi su di me.

-Oh, no, no, no, no, non se ne parla, non voglio rischiare di finire definitivamente in convento!

-Eddai Mel! Mica posso perdere contro questi due elementi!

-Te lo concedo solo per mettere fine ai tiri di Louis e Harry, sorellina!

Oddio! Ridendo come una cretina mi alzai e andai a sedermi sulle gambe di Niall.

-Allora, che dobbiamo fare per far smettere quei due.

-Guardando la faccia di Harry già questo poteva bastare.

-Ma noo, non possiamo essere così buoni!

“Non lo fare Mel, non lo fare!” Harry cominciò a ripetere nella mia testa.

-In effetti, loro hanno dato parecchio spettacolo!

Niall appoggiò una sua mano sotto il mio viso e lentamente l’avvicinò al suo.

“MEL, non farlo!”

“Ascoltalo!” anche Liam? Oh, ma prima mi spingi e poi cerchi di tirarmi indietro.

“Risvegli i suoi poteri così!” ora ci sono arrivata! Peccato che fosse troppo tardi e le labbra del biondo si fossero già posate sulle mie.

Ma che cacchio! C’è scritto richiama guai sulla mia fronte? No, perché allora si spiega tutto!

Appena le mie labbra si staccarono da quelle di Niall, lo vidi guardarmi come se non capisse nulla. Mentalmente gli comunicai

“Shh, non dire nulla. Posso spiegarti tutto.”

-Niall vieni con me, dobbiamo parlare!- “Mel, seguici fra dieci secondi”

“Ok, fratellone.”

-Ma perché deve sempre fare il geloso! Liam!-urlai inseguendoli. Andammo nel piccolo giardino dietro la casa.

-Scusami Liam, non volevo, scusa, era solo per la scommessa!

-Stai calmo, non voglio ucciderti! O meglio, vorrei, ma evito.

-Niall!

-Che mi hai fatto Mel?

-Possiamo spiegarti, anche se forse non ci crederai. Ma non ora. Dopo la cena vieni a casa mia. Ti spiegherò tutto.




SPAZIO ME
Hi guys! chiedo perdono per averci messo così tanto ad aggiornare, ma ho avuto parecchi problemi, e ho passato un week end di fuoco, richiando il coma etilico. Anyway, anche Niall è entrato nel gruppo magici, che succederà ora? SOLO IO LO SO!!! Muahahahah! Ora mi ripiglio che è meglio. grazie a tutte quelle che hanno commentato e in particolare a Moony_4 che si è offerta di farmi da spalla e riscrivere l'intro di questa storia, sperando in un incremento di lettori e recensioni! Cercherò di non farvi più aspettare così a lungo, e aggiornerò anche le altre storie! Grzie infinite a tutti.
xxIla

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Capitolo 15
*** SONO UN ELFO? Magnifico! ***


 15°: SONO UN ELFO? Magnifico!

 

Dopo aver calmato Niall eravamo tornati nel salone, ridendo e facendo finta di nulla. La cena era proseguita relativamente tranquilla. Quando giunse il momento dei saluti Harry si avvicinò a Liam e gli disse.

-Non può spiegare tutto a Niall da sola e tu non puoi lasciare qui Dani da sola. La porto a casa io e la aiuto. Puoi fidarti.

-Lo so. Vai.

-Mel, Niall, vi porto a casa io.

-D’accordo.- sorrisi verso il riccio e Niall si limitò ad annuire, ancora confuso, salendo in macchina.

“Appena ho finito con Niall chiarisco anche con te.”

“Agli ordini principessa!”

“Oh, ma sai pure questo?”

“Ovvio!”

-La smettete? Anzi, spiegatemi perché sento  i vostri pensieri!

-Appena arriviamo a casa mia ti sarà tutto più chiaro, te lo prometto. L’importante è che ti fidi di me.

-Non so nemmeno che mi hai fatto, come faccio a fidarmi. Cos’erano quelle cose che ho visto nella mia mente?

-Elfi! E lei nel suo vero aspetto, ovvero nel suo aspetto fatato. Siamo arrivati.- si intromise Harry.

-Ma stare zitto tu mai? Aspettate, ho dimenticato le chiavi nell’appartamento. Salite che vi apro, mentre io mi traslo. Tanto
ormai Mister-non-so-aspettare-più-di-due-secondi-per-parlare-Styles ti ha detto quasi tutto.

-Tu cosa fai?

Non lasciai finire la frase a Niall che sparii alla loro vista e ricomparsi nel mio appartamento. Due secondi dopo comparvero Niall e Harry alle mie spalle.

-Ma che cavolo Harry! Ti avevo detto di aspettare! Vi avrei aperto.

-Così era più rapido e poi gli ho detto dei miei poteri.

-Ok, io non ci sto capendo niente. Potete spiegarmi che sta succedendo?

Ripresi le mie sembianze fatate e presi per l’ennesima volta i loro fascicoli.

-Tu sei una fata! E anche tu Harry hai dei poteri! E io?

-In realtà anche Liam ha dei poteri, essendo mio fratello, ma lui e Harry non essendo ancora stati nel mondo fatato non hanno le ali e le orecchie a punta. E tu sei un mezzelfo. Meglio se leggi quello che ti ho dato, forse ti aiuterà un po’. Io vado
in cucina, preparo una tisana e provo a sentire Liam.

-Mentalmente?

-In realtà volevo usare il telefono.

-Ok. Posso leggere anche io?

-Certo.

Lasciai i due alle prese con i fascicoli e andai in cucina, mettendo il bollitore sul fuoco e prendendo il telefono tra le mani.

“Non provare a chiamare, Dani si è appena addormentata. Come sta andando?”

“E’ in panico. Nemmeno Harry riesce a calmarlo. Il problema è che alterna momenti di risate isteriche a momenti di rabbia.” Sentii il rumore di qualcosa che si rompeva a terra. “come adesso.”

“Arrivo.”

Tornai in salotto con un vassoio e quattro tazze.

-Cos’è, adesso magari mi fai bere qualche pozione magica per stordirmi o altro.

-No, è una semplice camomilla.

-Perché quattro tazze?

Pochi secondi e la figura di Liam comparve al fianco di Niall che sussultò.

-Ehi Nialler. Haz, Mel.

-Liam evita. L’hai appena fatto morire di paura, povero. Lascia almeno che si abitui.

-Parla quella che ha due ali sulla schiena e un vestito tessuto di petali di fiori.

-Ehi, non offendere il mio vestito e le mie ali!

-Piantatela! Ma riuscite a non litigare per ogni cosa voi due! Si vede proprio che siete fratelli!

Alle parole di Niall ci zittimmo.

-Allora. Facendo le somme. Sono un elfo.

-Mezzelfo per la precisione.

-Quello che è, cambia poco.
-In realtà cambia parecchio, visto che i tuoi poteri sono quasi tre volte più forti di quelli di un elfo normale.

-Mel, taci!- dissero Liam e Harry in coro.

-Scusatemi, volevo solo precisare…

-Quindi ho dei poteri e anche abbastanza forti, giusto?

-Esatto.

-Che figata! Perché non mi hai baciato prima! Sai quante torture mi sarei risparmiato!

La mia faccia e quella di Liam e Harry assunsero un’espressione alla “What the fuck?”. Poi guardando la faccia del biondino scoppiai a ridere, trascinando anche gli altri.

-Ora posso vendicarmi di tutti gli scherzi che mi avete fatto, in particolare con Zayn e Louis. Loro non sano ancora di avere dei poteri da come mi ha detto Harry!

-NO. Fermati. Primo, Louis e Zayn non devono sapere che tu hai dei poteri. Secondo devi imparare ad utilizzarli e gestirli! Altrimenti rischi di combinare dei disastri!

Lo vidi mettere il broncio e con quel semplice gesto si formò una piccola nuvola sopra le nostre teste, da cui iniziò a piovere. Velocemente la feci sparire.

-Cosa ti ho appena detto? Hai visto, potevi allagarmi l’appartamento.

-Per ora ci hai solo fatto la doccia però. Niall ascolta Mel, ti aiuterà, fidati.

Lo vidi annuire.

-Quindi posso far piovere solo cambiando d’umore?

-Anche. Ora ti spiego un paio di cose.- “Ma lei e Liam sono davvero fratelli?”- sì, Niall siamo veramente fratelli, secondo te come fa ad avere i poteri? Harry è figlio di un’amica di mia madre. Ora ascoltami e non pensare a cose stupide. Io ti insegnerò a gestire i tuoi poteri, a conoscerli e utilizzarli, come sto facendo con Liam. Però tu mi devi promettere che non li utilizzerai in presenza degli altri, al massimo se tu, Liam e Harry siete soli, allora sì, puoi utilizzarli, ma mai, e ripeto MAI, con Zayn e Louis. Potresti risvegliare i loro poteri e potrebbe non essermi così facile raggiungervi per spiegare cosa gli sta accadendo.

-Ok, te lo prometto Mel. Quando iniziamo le lezioni?- il suo sorriso scatenò l’ennesima pioggia nel mio appartamento, questa volta di caramelle.

-Oddio, sono stato io? Che forza! Caramelle!!!- con grande delusione dell’irlandese feci sparire nuovamente il tutto.

-Credo che per ora mi limito a mettere un freno ai tuoi poteri, domani iniziamo le lezioni, verrai con Liam dopo le prove, d’accordo?

Niall annui.-Posso chiederti un favore?

-Dimmi tutto.- gli sorrisi.

-Puoi farmi arrivare a casa e bloccare dopo i miei poteri? Ho finito le caramelle e domani i supermercati sono chiusi.- quella frase scatenò le risate di tutti.

-Ok, facciamo così, Questo incantesimo Liam lo sa fare. Lui ti porta a casa e te lo insegna. D’accordo?

-Va bene. Haz tu che fai?

-Ho la macchina, vado a casa. Prima però do una mano a Melody a sistemare.

-Va bene, a domani ragazzi.

-A domani.

Diedi un veloce bacio a mio fratello prima che si smaterializzasse insieme al biondo.

-Che disastro, devo aggiustare un po’ di cose.

-Ho cercato di trattenerlo, ma qualche volta è stato più veloce di me.

-Non c’è problema.- Qualche parola magica e tutto era di nuovo al suo posto, come se Niall non l’avesse mai rotto.

-Allora. Che hai deciso Mel.

-Non ho deciso un bel niente. Ho ragionato sul fatto che sia tu che mio fratello sapevate qualcosa sul mio futuro e non me l’avete detto. Quindi ho deciso di oppormi all’onda, non mi innamorerò di te.

-Non puoi farlo Mel, al destino non si scappa. E poi io non sapevo nulla. È stata mia madre a dirmelo quando le ho detto che continuo a sognarti e ogni volta che ti vedo il mio cuore perde un battito e le farfalle ballano nel mio stomaco. Sì, mi sono innamorato, contenta?

-No, non lo sono. Non lo sono perché con questa storia del destino mi hanno sempre negato le risposte a tutte le mie domande. Vuoi sapere perché sono così arrabbiata con il destino? Perché io avevo trovato davvero le foto di Liam a casa e mia madre mi ha sempre risposto “il destino ti spiegherà in futuro”. Il destino non spiega un bel niente. Il destino lo decidiamo noi, non uno stupido disegno fatto da altri. Non ho più intenzione di lasciare che altri decidano per me. Voglio scegliere io di chi innamorarmi, col tempo, non con uno stupido disegno. E voglio conoscere meglio mio fratello, recuperare questi 18 anni di lontananza, che in realtà sono stati secoli per come trascorre il tempo nel mio mondo, e solo dopo posso innamorarmi. Forse di te, forse di qualcun altro, ma non lascerò fare al destino, non di nuovo. Mi dispiace.

-Vuoi innamorarti con il tempo? Io so come fare. Su questo gli umani sono maestri.

-Sei un osso duro Styles, non ti arrendi mai,eh?

-Non quando so che posso ottenere quello che voglio. E tu sei ciò che voglio.

-Affare fatto. Voglio proprio vedere come ci riuscirai.

-Ti ho già rubato due baci fatina. Lascia fare a me e vedrai che in poco tempo sarai mia.

-Si vedrà. Ora sparisci piccolo magico, io domani lavoro e dovrei dormire.

-Agli ordini principessa. Però almeno un bacio della buona notte puoi anche darmelo.

-Non se ne parla. Sparisci Styles!

Lo vidi scuotere la testa rassegnato e alla fine sparire.

“Sappi che la battaglia è appena iniziata principessa. Il tempo mi darà ragione. Buonanotte.”

“Credici Harry, credici. Buonanotte.”
 

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Capitolo 16
*** Lezioni, camuffamenti e valige ***


 16°:Lezioni, camuffamenti e valige
 


Le settimane stavano passando e mancavano pochi giorni alla partenza dei ragazzi per il tour e Liam e Niall passavano tutte le sere a casa mia per le loro lezioni di magia. Ogni sera succedeva qualcosa che mi faceva ridere. E quella sera non sarebbe stata da meno.

Niall comparve di fronte al divano e appena lo vidi poggiai il libro che stavo leggendo.

-Scusa il ritardo Mel, ho appena finito di fare i bagagli.

-Tranquillo Niall, Liam deve ancora arrivare.

-Per una volta non sono io l’ultimo arrivato! Che stavi leggendo?

 -“La ragazza con l’orecchino di perla”.

-Bello?

-Sì. Ma Liam dove sarà finito?

-Me lo sto chiedendo anche io.

-Scusatemi ragazzi, mi ero addormentato.

-Sì, come no, secondo me stavi avendo una discussione intima con Dani!

-Niall ti prego! Almeno metti un freno alla fantasia! Bleah, mio fratello che scopa, scena a cui non voglio assistere!

-Ma la smettete? Ero alle prese con i bagagli, e non ho neppure finito, potrei dire anzi di essere in alto mare.

-Ma domani partite! Liam!

-Lo so, ma non so mai cosa mettere in valigia e cosa lasciare a casa, mi sembra tutto utile.

-Dani non ti può aiutare?

-Adesso no, ha le prove per un programma televisivo e torna a casa tardi.

-Iniziamo a fare qualche incantesimo? Niall, mostrami come riesci a spostare il mio telefono. Fallo arrivare al tavolo.

Il ragazzo si concentrò sull’oggetto e pronunciò le parole magiche… sbagliate! In trenta secondi vidi Liam trasformarsi in un’iguana, visto che purtroppo era sulla scia di Niall. Vidi il biondo spaventarsi.

-Oddio, che ho fatto! Non volevo!

-Tranquillo, può capitare. Ora ci penso io. Ascolta le mie parole e guarda cosa faccio, così almeno se ti capita di nuovo sai come risolvere.

Pronunciai l’incantesimo e Liam riacquistò le sue sembianze.

-Nialler, questa me la paghi, ho visto come te la ridevi quando hai fatto l’incantesimo, sapevi che stavi sbagliando. Ti ricordo che ho un paio di settimane di esperienza più di te.

Non riuscii a fermare mio fratello che già aveva trasformato Niall in un piccione.

-Ma perché? Non l’aveva fatto apposta!

Vidi Niall riacquistare le sue sembianze senza il mio intervento.

-Ok, lo ammetto, prima l’ho fatto apposta. Era troppo allettante la cosa, e poi avevo imparato i due incantesimi dal libro l’altra sera e volevo provarli. E siccome provarli su tua sorella mi sembrava troppo cattivo ho usato te. Però potevi evitare di trasformarmi in Kevin!

Liam alzò le spalle, per poi guardare Niall in modo di sfida.

-Non ci pensate nemmeno per scherzo. Su, riprendiamo la lezione, giocate un altro giorno, magari in tour quando nessuno vi vede. Ora devo insegnarvi altro, o…- non riuscii a finire la frase che mi ritrovai rimpicciolita e trasformata in falena.

-Posso fare di meglio.- sentii dire Liam, e in due secondi mi trasformai in farfalla.

-Niente male. Avevo pensato a un altro animale molto carino, ma non posso, non c’è acqua.

Mentre bisticciavano mi ritrasformai, e furente li tramutai in due lillipuziani, prendendoli poi per il bavero della giacca e poggiandoli sul tavolo.

-La volete piantare e iniziare a lavorare seriamente o volete che vi lanci tra le vostre fans ridotti a queste dimensioni?

Li sentii supplicare e alla fine li ritrasformai.

-Possiamo iniziare seriamente ora?

-Va bene. Però ammetti che siamo bravi, non tutti imparano queste magie in così poco tempo.

-Sì, bravissimi. Ora al lavoro.

Dopo un paio d’ore diedi loro tregua, preparando una cioccolata calda.

-Liam, come credi di fare con la storia delle valige?

-Ci vorrebbe un miracolo per riuscire a prepararle entro domani pomeriggio.

-O un po’ di magia.- disse ovvio Niall. Vidi lo sguardo speranzoso di mio fratello posarsi su di me in una supplica silenziosa.

-Oh, no, no, e poi no, non se ne parla. È l’unico giorno libero che mi da Mis durante la settimana, mi ha concesso il sabato
per miracolo, non ho intenzione di passarlo tra i tuoi vestiti e le tue mutande.- dissi risoluta, incrociando le braccia al petto.

-Ti prego, ti prego, ti prego. Ti supplico!- Mi fece pure gli occhioni dolci.

Oh, maledetti occhioni!

-Ok. Ma guai a te se ci mettiamo più di tre ore. E mi offri il pranzo.

Annui felice. Niall rideva della scena, visto che Liam si era pure alzato e mi abbracciava facendomi volare per il salotto, e a ogni giro rischiavo di rompere qualcosa con le ali.

-Mettimi giù!

Quando finalmente mi liberò diedi loro le ultime direttive per quanto riguardava la loro magia. Avevo dato a tutti e due il loro libro degli incantesimi, raccomandandomi che trovassero almeno un po’ di tempo per studiare.

La mattina dopo mi alzai presto e uscii a piedi per andare a casa di Liam. Mentre percorrevo Piccadilly però successe una
cosa che non mi aspettavo. Un gruppo di fotografi e giornalisti mi venne incontro, ma non immaginavo cercassero me, fino a quando non mi bloccarono.

-Signorina, può parlarci del suo rapporto con i One Direction?

-E’ la nuova ragazza di Niall Horan?

-Ci parli del suo rapporto con Liam Payne.

-E di Harry Styles? Siete la sua amante?

Che diamine stava succedendo? Mi avevano accerchiata, non sapevo più come muovermi, i flash mi accecavano. Così mi feci forza e sgomitando proseguii per la mia strada.

-Signorina, ci dica il suo nome, e ci spieghi le foto con Harry!- a quell’ennesima domanda sbuffai.

-Scusatemi, state sbagliando persona, ora sono di fretta, lasciatemi andare.

Non demorsero, ma dopo l’ennesimo silenzio mi lasciarono libera di andarmene, anche se continuarono a seguirmi. Non potevo portarli fino a casa di mio fratello. Così entrai nel primo bar che mi capitò, presi un caffè e poi andai in bagno, camuffando magicamente il mio aspetto umano. Da castani i miei capelli divennero rossi, gli occhi da azzurri a verdi e cambiai anche i miei vestiti.

Questa mossa mi salvò e mi permise di disperdere quei paparazzi. Peccato che mio fratello non mi aprì, visto che non mi riconosceva.

“LIAM! Diamine, apri! La rossa che vedi sono io!”

“TI SEI TINTA I CAPELLI?”

“No, deficiente, apri che ti spiego! Tra l’altro rossa faccio pure schifo.”

“Non è vero, sei carina anche rossa!”

“APRI!”

Appena entrata ripresi il mio aspetto normale.

-Finalmente, non ne potevo più. Maledetta la vostra fama!

-Che è successo? Perché eri rossa e con gli occhi verdi?

-Mi hanno placcata dei giornalisti mentre stavo venendo qui. Mi hanno chiesto di te, di Harry e di Niall. Mi hanno riempita di domande.

-E tu che hai risposto?

-Che avevo da fare e che mi avevano scambiato per qualcun altro. Poi sono entrata in un bar e mi sono trasformata, ed eccomi qui, senza paparazzi alle calcagna.

-Mi sa che ti hanno vista con noi.

-Ma no? Ma dai? E questa idea geniale da dove ti è uscita?- dissi sarcasticamente.

-Ok, ok, ora vedrò di sistemare, oppure con il tour se ne dimenticheranno. Ora, ho bisogno di te.

Mi prese per mano e mi trascino nella sua stanza. C’erano vestiti ovunque, le valige vuote spalancate in un angolo del pavimento, l’armadio e i cassetti spalancati. Sembrava fosse passato un uragano.

-Come hai fatto a ridurre la stanza in queste condizioni in meno di due ore?

-Come fai a sapere che ci ho messo meno di due ore?

-Semplice, Dani mi ha scritto appena è uscita per ringraziarmi al posto tuo. Ed erano esattamente due ore fa e non credo che lei ti lasci fare questo putiferio in casa.

-Oh… Ora cominciamo?

Sorrisi dell’espressione di Liam e iniziai ad addentrarmi tra i vestiti. Con quel disastro non sarei mai riuscita a capire nulla, così piano piano iniziai a sollevare i vestiti con la magia, che in pochi secondi levitarono per tutta la stanza, anche se più ordinati.

Mano a mano che facevo scorrere gli abiti chiedevo a Liam quali voleva portare con sé e quali no, ma quando mi accorsi che stava dicendo di sì a tutto lo bloccai e iniziai a fare anche quello.

-Ehi, no, quella non toglierla! È la mia felpa preferita!

-Ok, ok, la metto, ma con cosa l’abbini?

-Con i pantaloni della tuta!

-Sì, ma quali? Non ne hai messo nemmeno un paio!

-Giusto…

Primo battibecco, Mel 1, Liam 0.

Alla fine, soddisfatta misi anche l’ultimo capo nella valigia e guardai mio fratello.

-2 ore e 15 minuti. Ce la siamo cavata anche bene.

-Non c’è male. Ehi, ma quello lì sul letto cos’è?

Mi voltai nella direzione indicata da Liam e per poco sbiancai. Il pigiama. Avevamo dimenticato il pigiama.

-No! Liam abbiamo dimenticato il pigiama!

-Bè, non abbiamo ancora chiuso la valigia.

-Ma abbiamo già messo quella specie di bretelle per non far scoppiare tutto!

Lo vidi guardare pensieroso valige e pigiama e alla fine sganciare quelle maledette bretelle. Non l’avesse mai fatto. Diciamo che i vestiti erano un po’ troppo stipati e con quel semplice gesto saltarono tutti fuori dalla valigia.

-Di nuovo. Prendi il pigiama. Ora mi sono stufata, si fa a modi magici!

Se fino a quel momento per chiudere avevo rifiutato la magia, ora la usavo eccome!

Creai una piccola pellicola magica, che costrinse i vestiti nella loro posizione e chiusi la valigia.

-Ora cibo!

Uscimmo insieme e andammo a pranzo.

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Capitolo 17
*** Partenze ***


 17°:Partenze
 


Io e Liam pranzammo in un Mc e poi, visto che mancavano poche ore alla loro partenza andammo a fare una passeggiata in un parco vicino a casa sua. Qualche ragazzina ci aveva bloccati per farsi fare un autografo e una foto, e tutte mi avevano letteralmente fulminata.

-Liam, guarda lì. Guai in vista.

-Giornalisti. Che fastidio, non hanno nulla di meglio da fare?

-Cambio strada, faccio finta di non conoscerti e poi torno a casa tua, ci vediamo lì.

-No. Tanto prima o poi scopriranno chi sei. Quindi a questo punto glielo dico io.

Lo guardai allibita, fino a quando non mi costrinse a sorridere, tenendomi la mano.

-Liam, Liam, chi è questa ragazza?

-Perché ultimamente è spesso con voi?

-E perché spesso andate nel suo posto di lavoro? State facendo pubblicità al posto?

-Ok, ok. Questa è mia sorella.

-Ma come, sua sorella non vive a Walverhampton?

-Sì, ma lei è un’altra sorella. Insieme ai manager vi aggiorneremo, ora però scusateci, dobbiamo andare.

-Come si chiama? Signorina, qual è il suo nome?

-Melody.- dissi, per poi scappare stringendo la mano del mio fratellone, che ci apriva una strada tra la folla dei giornalisti.

Arrivammo a casa sua e ci accasciammo sul divano. Dopo uno sguardo iniziammo a ridere come pazzi.

-Cioè, ti rendi conto che hai scatenato l’inferno lì fuori? Erano tutti agitati, hanno lo scoop del mese ora, la sorella ritrovata di Liam Payne!

-Tu avevi una faccia pazzesca, sembrava che ci fossero degli squali intorno a te!

-E vorrei ben dire, non sono mica abituata a queste cose!

Ridemmo ancora e passammo il poco tempo rimastoci facendo zapping e tirandoci cuscinate di tanto in tanto. Mi chiedo perché ogni volta che io e Liam siamo soli ritorniamo bimbi di due anni, che si fanno i dispetti e poi si scambiano i cioccolatini per fare pace.

-Mel, è ora. Mi accompagni all’aeroporto?

-Ovvio. Devo salutare i miei allievi, non posso mica lasciarvi partire senza una bella ramanzina!

Mi guardò male e poi salì a recuperare le valige. In pochi minuti arrivò anche il taxi e l’autista aiutò Liam a caricare le valige.
Giunti a Heathrow una grande malinconia iniziò a riempirmi il cuore. Come avrei fatto tutti quei mesi senza mio fratello? E senza le lezioni di magia con lui e Niall che si facevano i dispetti? E senza Harry che mi portava il caffè caldo con un muffin tutti i pomeriggi a lavoro, solo per passare un po’ di tempo con me, per riuscire a farmi cambiare idea. Mi sarebbero mancati.

E poi Harry. Harry mi sarebbe mancato più di tutti. La sua risata, i suoi occhi, il suo comparire nel bel mezzo delle lezioni solo per aiutarmi a mettere fine agli scherzi dei miei due allievi. Lui che ogni volta che mi sentiva triste o anche solo un po’ malinconica si precipitava a casa mia, solo per stare lì, per farmi sapere che per me lui c’era sempre.

Scendemmo dalla macchina e raggiungemmo il gate. Alla fine avevo vinto su Liam e stavo trascinando dietro di me il suo trolley piccolo, giusto per rendermi un pochino utile. Appena mi videro i ragazzi si aprirono in un sorriso, che ricambiai.

-Payne, non ci avevi detto che ci avresti fatto questa sorpresa! Mel, parti con noi?

-No, Zayn, questo è di Liam! Io sono solo venuta ad accompagnarlo.

-E io che speravo che saresti venuta con noi. Cattiva Mel!- disse Niall mettendomi il broncio.

“Se venivi almeno mi insegnavi qualcos’altro!”

“Tanto tu sei bravissimo e impari abbastanza anche da solo. Però mi raccomando..,”

“…Niente magie durante il tour, solo se strettamente necessario o se siamo soli!” dissero in coro, nella mia testa, Liam, Niall e pure Harry, che ormai ne avevano le scatole piene della mia ramanzina.

“Lo sappiamo, ce l’hai ripetuto minimo mille volte!”

Corsi ad abbracciare il biondo, che non perse l’occasione per darmi un buffetto tra i capelli e stringermi in un mega abbraccio.

-Mi mancherete un sacco. Siete gli allievi migliori che avessi mai potuto desiderare.- sussurrai.

-Anche tu piccola fata. Ma sei mesi passeranno in fretta e poi torneremo qualche volta.

-Horan, mollala, vogliamo salutare anche noi la mascotte!

-Louis, da quando in qua sono la mascotte?

-Da quando l’ho deciso io che sono il leader!

Risi e abbracciai quell’eterno Peter Pan di 21 anni.

-Mi raccomando, fai compagnia a El, Dani e Perrie. Mi mancherai piccolina.

-Smettetela di chiamarmi piccola o piccolina! Ho 18 anni, non 3!

Risero di me e poi anche Zayn mi abbracciò. Quel ragazzo era speciale, come tutti, ma con lui avevo stretto un bel rapporto. Parlavamo tanto di libri, musica e da quegli argomenti eravamo arrivati a confidarci su quasi tutto. Mi scappò una piccola lacrima, mentre mi stringeva.

-Ehi, Mel. Guarda che mi devi tenere aggiornato su tutte le novità editoriali, sei la mia consigliera. E non piangere, prometto che ci faremo sentire spesso, non riuscirai nemmeno a sentire la nostra mancanza.

In quel momento un pensiero molto egoista attraversò la mia testa. Se Zayn avesse avuto i suoi poteri, come Liam, Harry e Niall, si sarebbe potuto muovere velocemente da uno stato all’altro per venire a consolarmi quando mi sentivo sola o triste. Ero tentata di fare quel passo, di sbagliare apposta un incantesimo per risvegliare i suoi poteri. Avevo anche bloccato l’accesso alla mia mente, nessuno poteva immaginare cosa volessi fare.

“Non ci provare Mel. Sai che poi non potresti insegnargli nulla, sarebbe difficile per lui utilizzare i suoi poteri senza qualcuno
che lo aiuti. E ne io ne i ragazzi siamo in grado di farlo. Sei l’unica e la tua lontananza non aiuterebbe nessuno.”

La voce di Harry penetrò i miei pensieri e mi bloccai. Come aveva fatto?

“Diciamo che mia madre mi ha aiutato. Contatto quasi sempre diretto con lei. O almeno quando sono con te e i ragazzi.”

Mi sembrava strano. Zayn mi asciugò le lacrime che avevano iniziato a scendere sul mio volto con il pollice e mi lasciò un bacio sulla fronte. Harry mi si avvicinò e vidi il verde delle sue iridi, reso acquoso dalle lacrime, puntarsi dritto nei miei occhi.

-Smettila sciocca. Non stiamo andando in guerra. E poi capisco piangere per tuo fratello, ma per noi che ci conosci da pochi mesi non mi sembra il caso.

-Scemo, voi non avete idea di quanto siete diventati importanti in questi mesi. Liam in primis ovviamente. E mi mancherete. Anche tu.

Mi sorrise e mi strinse nelle sue grandi braccia.

-Tu non immagini nemmeno quanto mi manchi di già. E quanto sia arrabbiato perché non vuoi essere mia.- sussurrò nel mio orecchio.

-Perché?

-Ti starò lontano sei mesi a causa del lavoro. In sei mesi potresti incontrare qualcun altro e cambiare tutto il nostro disegno del destino. E io? Io come potrei fare senza di te?

Sorrisi e immersi il viso nel suo petto, continuando a piangere. Per fortuna non ero truccata.

-Anche tu potresti incontrare qualcun’altra. La cosa è reciproca.

-Invece per me è diverso. Con o senza il destino io so che sei tu la mia metà. Lo sapevo prima ancora di scoprire i miei poteri, di scoprire i tuoi. Ti stavo aspettando e ora che sei arrivata non voglio che mi scappi. Ma non posso obbligarti a volermi come io voglio te, e anche se fa male ti lascio libera di volare. Anche se ti amo ti lascio vivere ciò che credi sia meglio per te.

Mi strinsi ancora di più a lui. Non potevo più scappare di fronte a quelle parole. Ma non volevo dire quello che sentivo lì, in quel momento, con i ragazzi che ci fissavano e tra le lacrime di tristezza. Avevamo aspettato tanto. Un po’ di tempo in più non avrebbe cambiato di molto le cose.

-Lasciami ancora un po’ di tempo. E poi saprò risponderti. Intanto sappi che mi mancherai da morire.

“Ogni volta che potrò verrò da te. Lo giuro.”

Sorrisi leggermente e annuii. Iniziarono a chiamare il loro volo e mi affrettai a staccarmi da Harry. Mancava la persona più importante di tutte, mio fratello. Iniziai a singhiozzare come una bimba, non riuscivo a trattenermi, e mi gettai tra le sue braccia. Iniziò ad accarezzarmi i capelli delicatamente, e mentre io continuavo a piangere stretta dal suo abbraccio fece segno agli altri di avviarsi.

-Shhh… Su sorellina, torno presto. E mi hai insegnato ad usare la sfera e traslarmi, quindi in pochi minuti sarò da te, appena ne avrai bisogno.

-Lo so, ma mi mancherai. Mi mancheranno le cazzate, le lotte di solletico e coi cuscini. Mi mancheranno i film commentati ogni parola, mi mancherà la tua fissazione con Batman. Mi mancherà mio fratello. E la cosa buffa è che per una vita non ho saputo della tua esistenza e ho vissuto tranquilla, e ora sono qui che non voglio staccarmi. Troppo tempo per stare con te mi hanno rubato. E ora le circostanze ci allontanano ancora, proprio mentre stavo imparando a conoscerti.

-Lo so, anche io sono triste per questo, ma ehi, sei mesi non saranno niente rispetto all’eternità. Hai vissuto 18 anni senza di me, ma ora non ti libererai così facilmente del sottoscritto. Chiunque si avvicini alla mia adorata sorellina da adesso dovrà passare sotto le mie grinfie. Ti voglio bene piccola Mel, e anche se non ci sono stato questi anni ora sarò qui, sempre e comunque. Mi mancherai in questi mesi. Tieni.

Mi diede un piccolo bracciale che aveva al polso, uno di quelli di plastica colorata con le frasi. C’era scritto “stronger”. Lo misi e mi tolsi la collanina che avevo sempre al collo, attorcigliandola al suo polso. Il minuscolo ciondolo a forma di farfalla pendeva, facendo sì che sembrasse viva e volasse.

-Ogni volta che avrai bisogno di me stringi il ciondolo. Io ti sentirò e arriverò. Ora vai, perdi l’aereo. Mi raccomando, spacca tutto. Ti voglio bene fratellone.

Ci abbracciammo un’ultima volta, gli occhi ancora lucidi. Quando poi ci lasciammo lo vidi sparire dietro le porte del gate  dopo un ultimo cenno con la mano e un sorriso. Voltai le spalle a quelle porte e raggiunsi l’uscita, prendendo al volo un taxi.

Arrivata a casa mi sedetti sul divano, con una tazza fumante di tè tra le mani. Mi ero calmata, ma ancora pensavo alle parole di Harry. E se durante il tour si fosse innamorato di un’altra, io come avrei reagito? Solo il pensiero mi mandava in bestia. Io? Io di sicuro non mi sarei innamorata di qualcun altro. Non che non ci avessi provato, in quei mesi ci avevo provato eccome, ero uscita con dei ragazzi, ma ogni volta trovavo dei tratti di Harry in loro oppure non li trovavo affatto e li allontanavo. Inutile negare. Lo amavo. E dovevo dirglielo. Ma come? Lui stava volando verso le prima tappa del loro tour, e io non potevo comparire dal nulla come se niente fosse. Rischiavo di fare un disastro. A meno che non avessi aspettato almeno un paio d’ore.

La notte mi avrebbe aiutato, e anche la magia.




SPAZIO ME

HI GUYS! SO che questo capitolo è abbastanza triste, ma doveva esserci. Anyway, anche se non è uno dei migliori, anche se è triste, ecc... lo dedico alla cara Moony_4 che st diventando una delle mie migliori amiche di EFP, che legge e recensisce sempre, che mi suggerisce come migliorare questa storia e mi da qualche idea senza nemmeno rendersene conto. E visto che oggi è il suo compleanno ne approfitto per aggiungere, di nuovo, un TANTI AUGURI CARA!<3 Spero che tu stia passando un compleanno stupendo, e essendo questo l'unico regalo che potevo farti ecco qui :D
Rigrazo tutti quelli che seguono, recensiscono o leggono silenziosamente questa mia pazzia, siete fantastici :D
Ora mi dileguo dopo questo spazio lunghissimo e torno a Shakespeare, domani quella di inglese mi interroga -.-"
xxIla

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Capitolo 18
*** Litigi e Magic solutions ***



Scrivo subito così non dovete arriare in fondo e mi dileguo pure di corsa :D questo è il secondo capitolo che posto, in quanto non mi piace il numero 17, e quindi andiamo dirette al 18. Per chiunque volesse scrivermi, menzionarmi o solo avere un follow in più io sono @IlariaMiotto su Twittah, menzionatemi e vi do il follow back <3


 18°:Litigi e Magic solutions

 


Era l’una di notte e ancora stavo girando per il mio appartamento nelle mie sembianze fatate, aspettando di sentire Liam, che mi aveva promesso di farmi sapere quando sarebbero arrivati in hotel.

Avevamo deciso di comunicare tramite i nostri poteri per il primo periodo del tour, mentre erano in Europa. Era da un paio d’ore che il mio istinto fatato era in subbuglio, segno che era successo qualcosa ai ragazzi. Così mentre stavo calcolando per l’ennesima volta il tempo che mancava al loro arrivo in Francia, mio fratello si fece sentire.

“Smettila di contare, la matematica non è il tuo forte, siamo arrivati sani e salvi, adesso facciamo un po’ di festa in hotel e poi andiamo a nanna.”

“Era ora! Diamine pensavo vi fosse successo qualcosa! La prossima volta avvertimi!”

“Hai ragione, scusa. Comunque Zayn e Harry hanno litigato di nuovo.”

Il mio campanello di allarme si era risvegliato per questo, svelato il mistero.

“Che è successo?”

“Zayn ha rimproverato Harry perché in aeroporto ha sentito che ti diceva che voleva stare con te. Così gli ha fatto una scenata perché già ti e ci ha messi nei guai con il bacio in discoteca e poi perché dice che non deve giocare con te. E se l’è presa pure con me che non vi ho staccati. Io gli ho risposto che sinceramente tu hai abbracciato tutti e che sono scelte tue, che ovviamente non approvo al 100%, ma sei abbastanza grande per decidere, mentre Harry si è infervorato e gli ha urlato di tutto, dicendo che non è nessuno per criticare i suoi comportamenti e che tu sei libera di fare quel che vuoi. E il culmine è stato quando ha “ricordato” a Zayn che lui una ragazza ce l’ha e che se Perrie venisse a scoprire questa scenata non ne sarebbe di certo felice. E Zayn ha ribattuto con la storia della Swift. In poche parole sono andati avanti a insultarsi per mezz’ora buona e alla fine io e Louis li abbiamo divisi. Ora Zayn è nella nostra stanza con Niall e Harry è con Louis nella loro. Non è che mi puoi suggerire qualche incantesimo per mettere gli animi in pace?”

“Che disastro, e tutto per colpa mia. Senti, se non ti dispiace mi intrometto. D'altronde sono la causa del litigio. Aspetta un paio d’ore, il tempo che risolvo con Zayn, e poi allontana Louis da Harry.”

“Che vuoi fare?”

“Parlare con entrambi. Lasciami fare e risolverò. Diciamo che mi è già successo in un altro contesto, quindi posso risolverlo.”

“Ok. Mi raccomando sorellina, vedi di non fare più casini di quelli che già ci sono.”

“Fidati di me, sono una fata!”

Liam sbuffò, e poi mise fine alla nostra conversazione. Io presi il mio telefono e subito composi il numero di Zayn, mentre, grazie a Liam, mi assicuravo che rispondesse.

-Mel! Che succede? Stai male?- subito aveva cercato di nascondere il nervosismo che lo attanagliava, trasformandolo in preoccupazione.

-Zayn, nulla di grave, solo che mi avevate promesso che mi avreste chiamata quando arrivavate, invece non si è fatto sentire nessuno. E non avevo voglia di chiamare Liam, perché poi mi faceva la predica perché sono rimasta sveglia!

Rise leggermente e poi mi rispose.-Capisco, scusaci, siamo stati un pochino impegnati, ci hanno subito circondato le fan e ci
hanno portato in hotel solo ora. Spero che tu non ti sia preoccupata troppo.

-Un pochino. Ma c’è qualcosa che non va? Sembri strano.

Lo vidi sussultare e subito cercare di prendere un tono allegro e sicuro.

-No, no, tutto apposto, perché?

-Non lo so, sembri agitato, addirittura arrabbiato. E il fatto che il tuo tono si sia alzato di un’ottava nel rispondermi mi conferma che lo sei. Che è successo Zayn?

Sentii un sonoro sbuffo e Niall che, ridendo, diceva “L’hai voluta come migliore amica? Ora ne paghi le conseguenze, lei capisce tutto e tutti!”

-Ho litigato con Harry, nulla di grave.

-A me non sembra. Continui ad avere un tono di voce strano. Perché avete litigato? Mi sembra che ultimamente non abbiate motivi validi per farlo.

-Diciamo che ho dato un po’ in escandescenza davanti ad un suo comportamento.

-Che comportamento?

-Non è importante.

-Zayn.

-Te lo giuro.

-Piantala e non giurare su una bugia. Cavolo sono la tua migliore amica, di me ti puoi fidare!

-Ok, ok. Ho sentito Alcune delle cose che vi siete detti tu e Harry oggi all’aeroporto e mi sono infastidito.

-Perché? Perché ti sei infastidito?

-Perché tu sei la mia migliore amica e già ti ha messa nei guai con le foto in discoteca, ora se ne esce con il volerti sua, non vorrei che poi cambiasse nuovamente idea, facendoti soffrire. Anche perché fino a meno di un paio di settimane fa era ancora innamorato di Taylor, perché nonostante fosse una montatura pubblicitaria lui si stava innamorando di lei, ora invece si dichiara pazzo di te. Non può giocare con i tuoi sentimenti.

-Sai vero che so difendermi e che Liam l’ha già minacciato di morte lenta e dolorosa in caso mi facesse soffrire? Apprezzo il fatto che ti preoccupi per me, ma non devi. E poi ti ho già detto che anche io mi sono presa una bella sbandata per lui, solo che lo farò soffrire un bel po’ prima di dargliela vinta, visto che ora non posso nemmeno più uscire a bere un caffè che sono circondata da paparazzi e fan urlanti. E ci mancava solo che Liam peggiorasse il tutto. In ogni caso è sciocco che litighiate per me. Siete amici e questa è una sciocchezza.

-Tu non sei una sciocchezza. Tu sei la sorella di Liam e la mia migliore amica. Sei importante per me.

-Lo so Zayn, tu sei il mio migliore amico e capisco cosa provi. Però non mettere zizzania per una cosa che sai che prima o
poi forse accadrà.

-Hai ragione.

-Mi prometti che domani chiedi scusa ad Harry e vi chiarite?

-Ok, te lo prometto.

-Bravo Malik. Ora fila a letto e cacciaci anche mio fratello e Niall, dovete riposare. Buonanotte.

-Ehi, guarda che noi siamo abituati a stare up all night and day! Sei tu quella che deve riposare! Buonanotte Mel, e grazie.

-Figurati, è il minimo. A presto.

Chiusi la chiamata e Liam mi disse che Harry era in camera da solo, aveva chiesto a Louis di lasciarlo solo e il castano aveva chiesto ospitalità a Niall e gli altri per la notte. Attesi qualche istante e poi feci l’incantesimo, comparendo esattamente al centro della stanza del riccio.

-Tu sei un emerito idiota! Perché hai risposto a Zayn in quel modo? Sai che è il mio migliore amico!

-Se sei venuta qui per sgridarmi e farmi dire che sono dalla parte del torto ti sbagli di grosso!

-Harry! Già è abbastanza difficile così com’è la mia missione, almeno tu potresti darmi una mano evitando queste cose, non dico che tu abbia torto, dico solo che alcune cose che hai detto potevi tenerle per te. Zayn ama Perrie, non devi metterlo in dubbio. Lui ha sbagliato a rinfacciarti la tua storia con Taylor, non dico di no, ma reagendo in quel modo hai sbagliato anche tu.

-Mel, piantala! Se tu non continuassi a negare quello che ormai è evidente a tutti questo non sarebbe successo. Se tu non ti ostinassi ad allontanarmi perché hai paura del tuo destino tutto questo non sarebbe successo!

-Che stai dicendo? Ora sarebbe colpa mia? E vediamo un po’, chi ha detto che io ricambio quello che provi tu? Chi dei due ha deciso di accelerare le cose perché gli faceva più comodo? Io no di sicuro Harry! Non sono io quella che ti ha baciato mentre stavi ancora con la tua ex, sei stato tu.

-Mi sembra che tu però abbia ricambiato e che se anche cerchi di nascondermi i tuoi pensieri, quando dormi le tue difese si abbassano e quel bacio non ti è stato poi così indifferente. E poi c’è l’aumento esponenziale dei nostri poteri che conferma che tu mi ami tanto quanto io amo te. Solo che sei cocciuta, testarda e ti impunti! E poi vedi che succede?

Tutte le prove erano a mio sfavore, lo ammetto. Ma non posso lasciare le cose in questo stato.

-Ok. È vero. Io sono innamorata di te. Però questo non giustifica il fatto che sia tu che Zayn avete sbagliato. Perché io non devo essere il motivo di litigi. Anzi, se voi continuate così, andrà a finire che mi relegheranno in qualche cella del castello di mia madre a tessere per tutta l’eternità. Mi sembra che tu lo conosca il regolamento del regno. E sai che non potete fingere. Quindi ora smettila di fare lo scemo e cerca di risolvere con il tuo amico. E di noi ne riparleremo quando torni. Tanto ora sai che non posso scapparti. E tu non puoi scapparmi.

-Ne parliamo invece adesso. Perché credi che io non sia consapevole del vero motivo per cui non vuoi pronunciare quel diavolo di incantesimo! E poi io l’ho già fatto, quindi non puoi tornare indietro, dovrai avermi al tuo fianco quando farai ciò che stai pensando.

-Tu sei pazzo. E poi tu puoi anche aver fatto l’incantesimo, ma fino a quando non lo farò anche io questo non è valido. E rimarrà così fino a quando non riuscirò a risolvere quest’ultimo problema.

-Ma passeranno anni!

-Lo so. Quello che voglio fare è rischioso, lo capisci. Potrei perdere la vita e se fossi legata a te dall’incantesimo dell’unione tu non potresti più avere una vita, soffriresti e basta. E io non voglio che questo ti accada. Voglio che tu e gli altri possiate essere felici anche senza di me.

Lo vidi abbassare il capo, per poi rialzarlo di colpo e puntare le sue iridi verdi nelle mie.

-Tu hai solo paura. Paura perché sai che una volta uniti sarai in contatto continuo con me e non potrai nascondermi nulla, cosa che ora puoi fare. Sai che sono disposto ad affrontare tutto per te. Anche l’incantesimo del passaggio che vuoi fare. Melody, lasciami essere lì con te in quel momento, permettimi di darti la forza di cui hai bisogno. Se saremo uniti avrai più forza e si alzeranno le possibilità di riuscita. E poi almeno saremo insieme per sempre. Perché tu credi che anche se tu morirai e io resterò non soffrirò lo stesso? Soffrirò di più sapendo che tu hai rifiutato il mio aiuto per fare questa pazzia, solo per dare la possibilità anche ai ragazzi di essere felici per l’eternità.

Non potevo dire nulla. La paura c’era, ma non per il motivo che credeva Harry. La paura c’era per lui. Per la sua vita. Non sapevo cosa rispondere. Si alzò e mi strinse in un abbraccio, mentre ripeteva le parole che lo legavano a me per sempre.

-Con te e senza di te, tuo in ogni momento,per l’eternità, Melody. La mia vita e la tua vita unite indissolubilmente, per amore e magia. Legame indistruttibile che mi da la forza.- lo sentivo.

Non so cosa mi successe. Forse l’istinto, forse la paura di perderlo o forse semplicemente la consapevolezza che con lui avrei potuto farcela. Fatto sta che anche io pronunciai quell’incantesimo.

-Con te e senza te, tua in ogni momento, per l’eternità, Harry. La mia vita e la tua vita unite indissolubilmente, per amore e per magia. Legame indissolubile che mi da la forza.

Una piccola nuvola lilla ci ricoprì e Harry unì le nostre labbra in un dolce bacio. Tutto in quel momento cambiò.
Acquistammo nuovi poteri e sentivamo entrambi i pensieri dell’altro. Eravamo uniti. Harry ora poteva usare anche i miei poteri, legati a musica poesia equilibrio e concordia e io i suoi, legati alla natura e alla forza. Era qualcosa di unico.

Quando la nuvola sparì eravamo ci stavamo ancora baciando. E fu una voce che ci fece tornare con i piedi per terra.

“Benvenuto nella famiglia, futuro cognato, come ti ho già detto attento a quello che fai. Ora Mel tornatene a casa, Louis sta venendo a reclamare il suo letto, dato che Niall scalcia.”

Risi delle parole di Liam e dopo un bacio fugace mi rimaterializzai nella mia stanza, fiondandomi subito a letto.

“Buonanotte principessa. Ti amo.”


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Capitolo 19
*** oh,oh, mi è sembrato di vedere un gatto... o no, volevo dire un mago! ***


 19°:Oh oh, mi è sembrato di vedere un gatto… o no, volevo dire un mago!
 


I ragazzi erano partiti ormai da un mese, ne mancavano altri 2 prima della prima pausa del tour, e io ero in contatto costante con Liam e Harry. Dopo l’incantesimo eravamo diventati praticamente inseparabili, almeno mentalmente, anche se più di una volta in quelle settimane mi era capitato di trovarmi il riccio di notte in camera mia. La cosa mi faceva piacere, ovviamente, ma il giorno dopo nelle interviste si vedeva il risultato di quelle notti in bianco passate a parlare o semplicemente ad abbracciarci. Così gliele avevo vietate.

Io e Mis eravamo in libreria, avevamo deciso di pranzare lì, visto che quel giorno tenevamo chiuso per inventario. Stavamo parlando degli ultimi pettegolezzi del nostro mondo, mangiando uno yogurt, quando la porta del locale si aprì, facendo tintinnare il campanello che avevo messo il mattino precedente.

-Scusateci, ma oggi siamo chiusi per..- mi stavo preparando a far uscire quella persona che era entrata, quando tra una piccola nuvoletta grigia comparve l’ultima persona che mi sarei aspettata.

-Anche per me è chiuso?

-HARRY! Che ci fai qui, non dovresti essere alle prove del concerto di domani?

-No, oggi giorno di pausa, così ho pensato di venire a trovare la mia fata preferita. Ciao Mis!

-Ciao riccio! Hai visto che sono la più grande con gli incantesimi psichici? Paga caro!

Li vidi scambiarsi una banconota da 5£ e capii il perché non avevo percepito i suoi poteri.

-Siete diabolici. Harry, è tutto apposto tra te e gli altri? Perché è da stamattina che il mio campanello di allarme fa le bizze, ma mi sembra tutto tranquillo.

-Io sono venuto qui perché pensavo che tu ti fossi cacciata in qualche guaio. Ma ora che mi dici così credo che fosse il tuo sesto senso che aveva influenzato il mio. Comunque quando me ne sono andato era tutto apposto, ho solo dovuto
rimproverare Niall perché stava facendo piovere caramelle in camera sua insieme a Liam.

-Come al solito, che babbioni!- mi passai una mano sulla fronte, mentre Harry rideva stringendomi a sé.

“MELODYYYYYY!” le urla di Liam e Niall fecero piegare sia me che Harry, che percepiva i miei pensieri.

“Non urlate!” pensammo io e Harry in contemporanea.

“Scusate, ma è urgente… Io e Niall abbiamo fatto un piccolo malanno…. Ma piccolo piccolo…”

“Liam, quanto piccolo? Piccolo come aver trasformato un letto in un cane o piccolo come aver fatto apparire Godzilla a Verona?”

“Ehm… dipende dai punti di vista…”

“Mel, vieni subito!” Niall mise fine a quel battibecco. Quei due mi stavano pure nascondendo i loro pensieri, volevano proprio farmi incavolare. Però un dubbio mi era sorto, in quanto percepivo una scia magica nuova.

-Mis, vado da mio fratello. Hanno sicuramente fatto un casino. Torno il prima possibile.

Stringendo ancora il vasetto dello yogurt e il cucchiaio mi traslai insieme a Harry nella stanza di mio fratello.

-Che avete combinato?

-Mel, Harry! Voi come cavolo ci siete arrivati qui? E perché Niall stava facendo piovere caramelle? E perché Liam ha le ali?- la voce di Zayn mi fece tremare. Eccolo il problema.

-Oh, e che cacchio! Potevate dirmelo! Diamine! Zayn, siediti che è meglio. È una storia lunga, e abbastanza inverosimile. Quindi devi fidarti.

-Che scherzo è questo? È una candid camera? Dove sono le telecamere?

-Zayn, non è uno scherzo. Tu, io, Liam, Niall e Harry abbiamo dei poteri, siamo magici. Tu sei un mago. Quando hai visto Liam e Niall non hai sentito come una scossa elettrica percorrerti tutto il corpo?

-Come fai a saperlo? E poi è impossibile, la magia non esiste! Questo è tutto un sogno, ora mi sveglio e mi ritrovo in camera con Liam e Niall che organizzano qualche scherzo demente. Sì, sì, è l’unica possibilità.

Lo vidi chiudere gli occhi e pizzicarsi il braccio più di una volta, controllando a ogni pizzicotto se io ero sparita e gli altri erano tornati normali, ma alla fine dovette arrendersi.

-Che sta succedendo? La magia non può esistere.

-Direi che quello che hai visto non conferma la tua convinzione. O tu hai una spiegazione valida per le ali di Liam e la pioggia di caramelle di Niall? Oh, Harry, non provarci nemmeno! Se fai spuntare anche le tue ali giuro che ti picchio!

-Ok, ok, come vuoi. Mi sembrava una buona idea.

-Sì, per spaventarlo ancora di più! Ora, Liam, fai sparire le ali, e poi vi voglio tutti fuori. Devo parlare da sola con Zayn.

I tre ragazzi annuirono e appena Liam riprese le sue sembianze umane uscirono dalla stanza.

-Ora faccio una cosa, ma promettimi che non urli, svieni o cose del genere.

-Promesso, tanto ormai ne ho viste di tutti i colori.

Presi le mie sembianze fatate e Zayn come non detto, sbiancò.

-TU SEI UNA FATA!

-Non urlare scemo! Vuoi che ti senta tutta la troupe? Non mi sembra il caso.

-Ok, sì, hai ragione, scusa. Ma perché non me l’hai mai detto? Credevo di essere il tuo migliore amico, io ti ho sempre detto tutto. Tu mi hai nascosto chi sei.- la sua voce era delusa. Fu come se mi avessero pugnalato al cuore, quelle parole erano fin troppo vere.

-Non potevo. E poi non ci avresti creduto. Non potevo farlo perché avrei risvegliato i tuoi poteri, come è successo con Niall e Liam.

-Ma anche Harry lo sa.

-Harry è come me e Liam, solo che i suoi poteri sono stati risvegliati da sua madre. È una delle fate più potenti che esistano. E Harry ha preso molto da lei.

-ANNE E’ UNA FATA?

-Già, nella realtà si chiama Artemide, ma questa è un’altra storia, se vorrà te la racconterà Harry. Tanto, da quando ha scoperto i suoi poteri è diventato abbastanza pettegolo, come Liam,quindi ti diranno tutto sulla parte “storica” della faccenda. Ora però devo fare una cosa. Devo porti un sigillo, in modo che tu non possa usare i tuoi poteri durante i tour.

-Ma a Liam, Niall e Harry non l’hai messo.

-Loro hanno avuto delle lezioni per gestire i loro poteri. Harry poi si allena ogni notte insieme a sua madre e ora che sono lontani lei lo controlla e limita i suoi poteri se necessario. E io devo farlo con Niall e Liam. Ed è parecchio difficile, a quanto hai potuto constatare.

-E quindi mi “sigilli” i poteri quando nemmeno so in cosa consistono.

-Hai ragione, tu sei un mago. Un mago molto potente, di origini indiane, hai un forte legame con l’alchimia e la natura, quando avrai il pieno controllo dei tuoi poteri potrai fare cose straordinarie. Ma per ora puoi solo fidarti di me, anche se so che è difficile visto come mi sono comportata..

-Già. Io non voglio che blocchi i miei poteri. Voglio usarli.- mi rispose risoluto.

-Appena tornerete a Londra. Ti unirai alle lezioni di Liam e Niall, ti insegnerò tutto quello che so sulla magia, te lo prometto, ma per ora fidati di me e lascia che ti metta questo sigillo.

-Ho detto di no. I ragazzi possono insegnarmi.

-No, Zayn, non possono. Non sanno nemmeno usare i loro, figurati se possono spiegare a te! E poi Louis non sa ancora dei suoi poteri, se tu dovessi non riuscire a controllare i tuoi poteri in sua presenza, vi ritrovereste in due senza una guida che vi spieghi quello che vi sta accadendo.

-Anche Louis ha dei poteri? E scommetto che non sa nulla di voi… o meglio noi.

-Esatto. E deve rimanere così, almeno fino al vostro ritorno a Londra fra cinque mesi.
Lo vidi pensieroso, ma non mi permisi di entrare nei suoi pensieri. Di punto in bianco si alzò e corse fuori dalla stanza, come se avesse avuto un colpo di genio. Non ebbi il tempo di fare nulla.

“STA ANDANDO DA LOUIS! VUOLE RISVEGLIARE I SUOI POTERI!” urlò Harry nella mia testa.

“FERMATELO!” dissi inutilmente. Pochi secondi dopo una nuova scia magica entrò nel mio campo sensoriale.

Zayn entrò sorridendo beffardo nella stanza dove ero rimasta, trascinandosi dietro un Louis parecchio allibito. Appena i suoi occhi si posarono su di me, le mie ali e le mie orecchie a punta lo vidi spalancare la bocca incredulo.

-Ora come farai Mel?

-Sei un incosciente. Liam, Niall, Harry entrate, tanto ormai…

Louis continuava a guardarmi senza spiaccicare una parola.

-Louis, non ti preoccupare, ora ti spiego tutto. Devi solo fidarti di me, anche se in questo momento ti è difficile.

-Lo sapevo! Lo sapevo che tu non eri una semplice ragazza! Lo sapevo che avevi qualcosa di speciale! Cacchio sei una fata! Questa cosa è fantastica!- iniziò a esultare il ragazzo dopo le mie parole, lasciandomi alquanto sconcertata.

-Quindi tu non sei incavolato perché non ci hanno detto niente? Perché ci hanno nascosto cosa sono e cosa siamo?- chiese
Zayn, vedendo sparire il suo appoggio che cercava in Louis.

-Ovvio che no! Ma scusa, tu le fiabe le hai mai lette? Fate, elfi, folletti e maghi devono tenere nascosta la loro identità, mica possono girare per strada facendo comparire fiori o svolazzare di qua e di là!

L’eterno Peter Pan aveva lasciato a bocca aperta il pakistano, che non potendo più fare nulla si sedette sul divano incrociando le braccia.

-Malik, ora che con la tua mossa geniale ci hai messi tutti nei guai hai intenzione di farti mettere sto sigillo?- disse Liam abbastanza incavolato. Mi voltai di scatto, puntando il cucchiaio che ancora stringevo tra le mani verso il volto di mio fratello.

-Tu devi stare zitto, mi hai capita? Z-I-T-T-O! Che se tu e quell’altro scemo del tuo amico non facevate gli idioti ora tutto questo non sarebbe successo!

-Ok, ok. Hai ragione, ma ora allontana quell’aggeggio infernale da me! Lo sai che ho paura dei cucchiai.

A quell’affermazione scoppiammo tutti a ridere, anche Zayn che fino a prima teneva il muso si sciolse e sorrise. In quel momento un’idea mi balenò in mente, facendomi spuntare un sorrisino malefico e scatenando le risate del mio ragazzo, che ovviamente sentiva tutto quello che passava per la mia testa.

-Ok, visto che il sigillo che imporrò a Louis e Zayn è molto delicato e con pochissimo potrebbe infrangersi ho deciso che anche i due casinisti che hanno causato questa discussione subiranno lo stesso trattamento.

-COSA?- dissero insieme Niall e Liam.

-Ma come farò senza la mia scorta di caramelle??? Mel, ti prego, mi pento di non averti ascoltato, giuro che non userò più i miei poteri se non in caso di necessità, ovvero quando finiscono le caramelle! TI PREGOOOO!

-NO.

-Ma io li so usare i miei, e poi ti avevo promesso che saremmo rimasti in contatto psichico. Sorellina, per favore!

Cercarono di supplicarmi in ogni modo, ma fui irremovibile, e in pochi minuti sigillai tutti e quattro i poteri dei ragazzi.

-Perché a Harry non imponi il sigillo?

-Primo perché lui non è mio allievo, lo sta allenando sua madre, mentre voi quattro vi allenerete tutti con me quando tornerete. E secondo perché se blocco lui, blocco anche me, e quindi non potrei più far sparire l’incantesimo.

-Cosa? Perché se blocchi Harry blocchi anche te?

-Cose di fate, sono legati ora. In un certo senso è come se fossero sposati.- delucidò Liam al posto mio, causando un’occhiataccia da parte di Zayn.

-Nemmeno questo mi hai detto. Bell’amica! E fortuna che mi hai detto che ero il tuo migliore amico!

-Non è stata colpa sua Zayn, sono stato io a dirle di non fartelo sapere.

-Non venire a fare il cavalier servente Harry! Hai ottenuto ciò che volevi, giusto? È dal primo giorno che l’hai vista che non aspettavi altro. Ora è tua, sei felice?

-Zayn, ti prego. Ho sbagliato, lo so, avrei dovuto dirtelo. Mi dispiace.

-E’ tutto qui quello che puoi dirmi? Un “Mi dispiace”! Mi fate schifo. Io me ne vado, ho bisogno di starmene per i cavoli miei.- detto quello uscì sbattendo la porta.

La magia porta guai. L’ho sempre saputo, ma non pensavo che mi avrebbe portato a perdere quello che ormai era il mio migliore amico. A quella scena non potei fare altro che abbandonare tutti e tornare nel mio appartamento, senza una parola.
 


SPAZIO ME
HI GUYS!
Scrivo questo spazio per informare tutti quelli che leggono e seguono anche le mie altre storie che non sto aggiornando non perché non abbia più idee, ma perché mi manca il tempo materiale per farlo. Vi chiedo perdono, ma tra scuola, lavoro e corsi per la patente non ho un attimo per respirare, ma prometto che al più presto aggiornerò anche Just, Back e Los Angeles. Questa storia procede perché avevo già i capitoli pronti da tempo addietro, mentre le altre devo ancora scriverle. Scusatemi ancora, e spero possiate capirmi.
Vostra Ila

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Capitolo 20
*** I want back my best friend ***


 20°: I want back my best friend
 


I mesi erano passati ed era finalmente arrivato il giorno del ritorno dei ragazzi. Zayn non mi aveva più rivolto la parola da quando aveva scoperto di me e Harry e il mio umore era sempre più nero a causa di questo. Liam e Harry cercavano di tirarmi su il morale in ogni modo, Niall aveva provato a parlare con il pakistano, ma come già sapevo non c’era stato verso per fargli cambiare idea. La cosa peggiore era la consapevolezza che nel giro di poche ore gli avrei tolto il sigillo e di conseguenza avremmo parlato. Non potevo insegnargli nulla se non si decideva a chiarire questa situazione. Mi sentivo in colpa e mi mancava il mio migliore amico.

Quella mattina mi svegliai presto, nonostante fosse domenica e, dopo essermi preparata, presi un taxi che mi portò all’aeroporto dove sarebbero arrivati i ragazzi. Appena entrata riconobbi le due chiome castane e quella bionda di quelle che erano diventate le mie migliori amiche in quei mesi.

-Dani, El, Perrie! Sono sempre l’ultima, anche quando mi sveglio presto!

-Mel, tranquilla, anche noi siamo appena arrivate!

-Come stai? Sei riuscita a parlare con quel testone del mio ragazzo?- mi chiese subito Perrie che sapeva della litigata e si era in parte schierata dalla mia parte, visto che Zayn le aveva detto tutto quello che poteva, ammettendo che si era arrabbiato soprattutto perché non gli avevo detto di me e Harry, e non per l’altra “piccola bugia”, come l’aveva definita lui.

-Magari Perrie. No, non risponde alle mie chiamate e si rifiuta di parlarmi. Nemmeno i ragazzi sono riusciti a fargli cambiare idea.- mi incupii a quelle prole e subito la mia cognatina mi strinse un braccio sulle spalle.

-Stai tranquilla, Mel, prima o poi dovrà parlarti per forza, e allora chiarirete tutto. Ne sono convinta, se pure io ho risolto con Harry, che era pure più incavolato di Zayn, non avrai problemi!- mi disse Eleanor.

Poco dopo gli altoparlanti annunciarono l’arrivo dell’aereo dei ragazzi e noi ci avvicinammo all’uscita del gate, in attesa di vederli arrivare. Il primo a uscire fu Niall, che appena ci vide scosse una mano in segno di saluto e ci raggiunse.

-Ciao ragazze! È un piacere rivedervi!- disse dando due baci a ciascuna, salutandoci, lasciando me per ultima.

-Scommetto che tu hai qualcosa per me.- disse sorridendo. Come facesse a saperlo era un mistero, ma la sua faccia
soddisfatta mi fece sorridere e così estrassi dalla borsa un pacco di caramelle.

-Immaginavo che avessi fame. Ciao Nialler. Chi ha fatto la spia? Liam o Harry?

-Liam!- disse il ragazzo, prima di iniziare a sbaffarsi tutte le caramelle.

In quel momento mi riavvicinai a Dani, appena in tempo per vederla scattare e saltare in braccio a mio fratello, baciandolo.
Erano così dolci insieme, un piacere per gli occhi e per il cuore. Appena si staccarono mi avvicinai anche io e saltai al collo del mio bellissimo fratellone, che mi fece girare come una trottola.

-Ok, ok, mettimi giù o vomito!- dissi ridendo.

-Mi sei mancata!

-Anche tu!

Ci abbracciammo di nuovo e quando ci staccammo Liam fece ondeggiare davanti ai miei occhi la mia collana con la farfalla, che ancora era legata al suo polso.

-Visto che l’ho tenuta?

Io alzai il mio polso, mostrando il suo braccialetto.

-E io ho tenuto questo!

Mentre io e Liam continuavamo a fare i bambini due braccia mi strinsero da dietro e due labbra mi baciarono il collo.

-Non mi saluti?

-Prima finisco di fare la scema con mio fratello e poi ti saluto!- dissi, per poi voltarmi e ricambiare l’abbraccio.

-Brava sorellina, ricordagli che io vengo prima di tutti!

-Liam, taci!

Ridemmo e poco dopo sentii la voce di Zayn alle mie spalle.

-Ciao Dani, Mel.- era atono, ma non nei confronti di Danielle, ma dei miei.

-Zayn. Come stai?

-A parte il jet-lag bene, Comunque ora io e Perrie salutiamo Louis e Eleanor e poi andiamo, ci vediamo in studio ragazzi.

Senza lasciarmi il tempo di dire nulla si allontanò, salutò velocemente Louis e se ne andò al braccio di Perrie, che pochi minuti dopo mi mandò un messaggio.

“Provo a parlarci, inoltre ho intenzione di organizzare una cena con tutti voi, lì potrete risolvere, o almeno lo spero.-Perrie”

La ringraziai e poi, insieme agli altri uscimmo dall’aeroporto. Io e Harry ci accordammo per vederci la sera per cena, mentre gli altri sarebbero venuti al solito orario, ovvero a notte fonda. Speravo che anche Zayn si presentasse, in modo da poter iniziare il suo allenamento e di conseguenza chiarire con lui. Una volta a casa da sola mi misi comoda e iniziai a cucinare, anche se una continua sensazione che non sapevo definire mi tormentava. A tardo pomeriggio il campanello suonò e alla porta apparve la figura di Zayn, con il cappuccio calato sulla testa e i ray-ban sul naso.

-Posso entrare?

Gli feci strada e una volta arrivati al salotto iniziai il mio monologo.

-Zayn, mi dispiace. So che te l’ho già detto, ma ho sbagliato. Eri e sei il mio migliore amico, non avrei dovuto nasconderti di me e Harry, ma avevo paura, paura che tu non avresti capito, che ti saresti arrabbiato, che non lo avresti accettato. Invece ho solo peggiorato le cose in questo modo.

-Mel, taci. Ho parlato con Harry ieri. Mi ha spiegato la storia del vostro destino. Io so di aver esagerato, mi sono comportato in modo sciocco, ma mi sono sentito tradito. Cosa avresti fatto al mio posto? Non dico che avresti dovuto spiegarmi tutto legato al discorso della magia, ma almeno avresti potuto ammettere, almeno con me che Harry non era una semplice cotta, soprattutto dopo che avete fatto l’incantesimo. Nemmeno dopo un mese che eravate uniti me l’hai detto.

-Lo so. Sono stata una vigliacca. Ho perso il mio migliore amico per colpa della mia stupidità.

-Non l’hai perso, ma dovrai farti perdonare Mel.

Alzai lo sguardo e lo vidi sorridermi.

-Quindi mi perdoni?

-Ovvio, sono ancora un po’ incavolato, ma devo ammettere che anche io non mi sono comportato proprio bene. Potevo evitare quella cosa di Louis. Mi dispiace, ti ho messa in una situazione molto spiacevole.

-Hai reagito d’istinto. Tanto prima o poi sarebbe successo comunque. Sono così felice che tu mi abbia perdonata!

D’istinto mi strinsi al suo collo e lui ricambiò l’abbraccio ridendo.

-Ok, ok, basta! Sono qui anche per chiederti una cosa.

-Dimmi tutto.- dissi ricomponendomi.

-Mi togli il sigillo e inizi a insegnarmi qualcosa?

-Ma non puoi aspettare fino a stasera?

-Ti prego Mel.

Alzai un sopracciglio, ma la sua faccia supplicante mi convinse ad accontentarlo. Pochi secondi e la sua scia magica si liberò.

-Ehi, è strano, ma forte!- il suo entusiasmo si sprigionò anche magicamente e vidi gli sportelli di tutti i mobili iniziare ad aprirsi e chiudersi creando una specie di musichetta.

-Fermo!- dissi ridendo, facendolo smettere.

-Come ho fatto?

-A fermarti? Ci ho pensato io! Ora ti spiego le basi, giusto per evitare che una volta a casa inizia a far cantare il frigo e ballare il tostapane!- dissi ridendo.

In meno di mezz’ora Zayn aveva imparato gli incantesimi più semplici e come limitare il suo potere.

-Cappero è tardissimo, Harry arriverà fra meno di mezz’ora e io devo ancora mettere a scaldare la cena! Fata disastro che non sono altro!- scattai verso la cucina e accesi il forno.

-Forse è il caso che ti cambi Mel, sembri un piccolo spaventapasseri!

-Al massimo mi pettino, non ho voglia di cambiarmi!

-Spero che tu stia scherzando. Fila in doccia, al forno ci penso io e ti tiro fuori anche cosa devi mettere. E se quando torno più tardi con gli altri non lo indossi mi arrabbio.

Mi arresi ai suoi ordini e meno di un quarto d’ora dopo mi ritrovai un paio di jeans a sigaretta e una t-shirt con il pizzo sulla schiena appoggiati sul letto.

-Essendo a casa tua puoi rimanere scalza. Ma niente pantofole.- mi rimproverò Zayn.

-Ti faccio notare che non uso le pantofole. Sono una fata se il pavimento è freddo posso levitare senza che nessuno se ne accorga.- dissi con fare ovvio.

Poco dopo mi lasciò sola e nemmeno cinque minuti dopo Harry apparve nel mio salotto.

-Ma tu usare la porta come tutte le persone normali no? Troppo difficile?

-Era più divertente così, anche se adesso non posso più contare sull’effetto sorpresa.

-Hai voluto fare quest’incantesimo? Bene, ora devi aspettare che torniamo nel mondo fatato e mia nonna ci dia la sua
benedizione per poter riottenere l’effetto sorpresa!

Rise e mi diede un bacio.

-Andiamo a mangiare? Così mi racconti quello che è successo con Zayn.

-Come se non sapessi già tutto! E poi sei un infame. Io non voglio leggergli nella mente e lo fai tu, così mi sono sentita tutti i suoi progetti per stasera! Che cavolo, e lui che voleva farmi una sorpresa!

-Eddai, scusami, ma è stato più forte di me. Però devo dire che la maglia che ti ha scelto è molto bella.

-Lo so. Ora però smettila di fare pensieri strani. Non avrai nulla da me.- dissi facendogli la linguaccia. Continuammo a prenderci in giro per tutta la durata della cena e poi decidemmo di guardare un film mentre aspettavamo i ragazzi, che arrivarono intorno a l’una. Il primo fu Louis, seguito da Liam e Niall.

-Mel, tu e Zayn non siete riusciti a chiarire?- mi chiese Liam vedendo che il moro tardava ad arrivare.

-Non ci siamo nemmeno parlati!- dissi, prima di dare una gomitata sullo stomaco ad Harry che ridacchiava.

Pochi minuti dopo la figura di Zayn si materializzò in mezzo alla stanza.

-Ciao ragazzi!

-MEEEEEELODYYYY!!!! Sei un infame! A lui hai ridato i poteri e a noi no! E io sono tuo fratello!

-Dovevo farmi perdonare!

-E in questo modo ci è riuscita. E poi di che ti lamenti, tanto ora li rida anche a te!

Ridendo pronunciai le parole magiche e in pochi secondi tutte le loro scie magiche si liberarono, creando un concerto nella stanza.

-Fermi tutti. Ora metto in chiaro due cose. Siccome a causa dei tempi Niall e Liam hanno un po’ più di esperienza di Louis e Zayn ho deciso che vi dividerò in due gruppi. Harry mi darà una mano. Voi due- indicai mio fratello e Niall- avrete a che fare con me, ora si fa sul serio, farete un allenamento molto più intensivo, inizieremo a provare incantesimi ben più difficili di quelli che avete fatto finora, e non sarò più così clemente. Non accetto più cavolate e perdite di tempo, perché purtroppo per voi non ce n’è più molto. Zayn e Louis, visto che invece siete ancora alle primissime armi, sarà Harry ad insegnarvi le basi. O meglio, farete metà lezione con lui e l’altra con me, mentre Liam, Harry e Niall si alleneranno fisicamente, e quindi si sfideranno.

-Ma perché noi non possiamo fare le stesse cose degli altri?- chiese Louis.

-Tranquillo, tempo un paio di settimane e vi unirete a loro. Con voi dovrò essere molto più veloce nell’insegnarvi le basi, quindi dovrete collaborare.

-D’accordo.

-Bene, andiamo.

In pochi secondi feci traslare tutti in un luogo che avevo preparato apposta nel pomeriggio, un campo di allenamento. Era sempre sulla terra, ma nascosto tra le nuvole. All’inizio si guardarono attorno un po’ spaesati, ma la mia voce li fece risvegliare.

-Bando alle ciance. Si comincia.- a quelle parole comparvero tutti gli oggetti di allenamento, che erano molto simili a quelli
usati dai cavalieri per allenarsi per le giostre, ma molto, molto più pericolosi.

-Siete pronti?

Non ebbero nemmeno il tempo di rispondere che l’allenamento iniziò.

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Capitolo 21
*** Vecchi amici e nuovi nemici ***


 21°:Vecchi amici e nuovi nemici.
 


Iniziai subito a far sudare mio fratello e Niall, insegnandogli tutti gli incantesimi di combattimento che conoscevo e mettendoli alla prova contro di me. Liam era ansioso, non capiva il motivo di quel cambio di allenamento, di quegli incantesimi così violenti e anche Niall stava iniziando a preoccuparsi.

-Ragazzi, prendiamoci una pausa. Venite qui, vi devo dire una cosa, che vi spiegherà il perché di questi allenamenti così violenti.

-Melody che succede? Dobbiamo preoccuparci?- subito Zayn aveva percepito il mio tono un po’ angosciato.

-In un certo senso sì. Oggi mentre preparavo questa zona di allenamento si è presentato uno dei messaggeri del palazzo.
Devo dirvi due cose. La prima riguarda il vostro destino, la seconda quello del regno, anche se in realtà sono unite.

-Mel, taglia, dicci quello che devi dire senza tanti preamboli!- mi disse Liam.

-Ok. Vedete, il mondo fatato è diviso in quattro regni, quello delle fate, quello degli elfi, quello dei maghi occidentali e quello dei maghi orientali. Questi regni sono posti sotto il governo di varie famiglie reali legate tutte a mia nonna, che è l’imperatrice del mondo fatato, in un certo senso. Queste dinastie, però, a causa di lotte interne sono state costrette ad allontanare dal mondo fatato i loro discendenti e nasconderli, per proteggerli. Solo l’erede dell’imperatrice è rimasta nel regno fatato, e , bè, quell’erede sono io, purtroppo.

-Perché purtroppo? Sei la futura imperatrice, questa cosa è fantastica! E poi noi che centriamo con la crisi dinastica? Dobbiamo forse aiutarti nella ricerca degli eredi?- chiese Niall.

-Siete voi gli eredi!- sbottò Harry –Melody è stata mandata qui per ritrovarvi. Non è un caso se noi ci siamo incontrati e se abbiamo legato. Per voi doveva essere così.

-Harry ha ragione. Voi quattro siete gli eredi. Niall in quanto mezzelfo erediterà il regno degli elfi, Zayn quello dei maghi orientali, Louis quello dei maghi occidentali e Liam ovviamente quello delle fate.- precisai.

-E tu? Tu allora cosa sei? Anche tu hai grandi poteri, eppure non sei un erede.-chiese Zayn a Harry.

-Il mio compito è un altro, nemmeno io so qual è, a dire la verità, so solo che devo aiutarvi e che Melody è il mio futuro.

-Il futuro di Harry è quello di aiutarci. Questa è la prima cosa che dovevo dirvi. Ora viene il bello, o meglio, il brutto. Le lotte intestine si sono trasformate in guerre. Finora i regnanti sono riusciti a contenere la violenza, ma manca veramente poco alla guerra vera e propria. E qui entriamo in ballo noi.

-Come? Noi non possiamo fare granchè, i nostri poteri sono ancora allo stato embrionale e credo che se ci ripresentassimo nei nostri regni dicendo “Ehi, salve gente, noi siamo i vostri principi scomparsi anni fa, ma siamo tornati e anche se non sappiamo nulla della vostra storia governeremo!”, non ci accetterebbero e avrebbero anche ragione! E poi noi non sappiamo governare.- mi rispose Louis.

-Lo so, ma non crediate che per me che sono cresciuta tra le fate sia meglio. E poi il popolo vi aspetta. Le fate, gli elfi e i maghi sanno cosa è meglio per loro e sanno che voi siete coloro che riporteranno la pace. Non sarò facile, questo lo so, ma, come diceva Harry, c’è un motivo se vi siete incontrati e siete diventati amici. Sapete perché è iniziata la guerra? Perché ogni regnante pensava ai fatti suoi, non c’era più il legame tra sovrani che c’era nel passato. Mia madre, regina delle fate, non conosce nemmeno di vista l’attuale re dei maghi occidentali, per esempio, eppure sono confinanti come regni. Il re degli elfi vive rintanato nel suo castello e nessuno l’ha mai visto, eppure dal suo regno continuano ad arrivare spie ed emissari che accusano un giorno i maghi orientali, un giorno le fate, di tramare per prendere il potere sul suo regno. Hanno perso la voglia di collaborare, quella voglia che voi invece avete. Non sono amici, tutti sospettano di tutti. Per questo siete qui, per ricreare l’armonia che si è spezzata. Siete cantanti, chi meglio di voi può capire come creare l’equilibrio perfetto?

-Mel, una cosa è la musica, una cosa è governare su un popolo. Guardaci, siamo dei cazzoni, a malapena riusciamo a gestirci le nostre vite, figurati quelle degli altri!- obbiettò Niall.

-Io invece credo che potremmo riuscirci. Pensateci. Siamo riusciti a riunirci dopo esserci detti di tutto e di più, abbiamo scoperto i nostri poteri e in poco tempo stiamo imparando ad usarli. E poi siamo insieme, non dovremmo affrontare nulla da soli. E Melody sarà con noi. Proviamoci.- rispose Liam.

-Liam, non possiamo provarci, perché ci sono delle persone in mezzo, dei popoli. Non puoi dire proviamoci e come va, va, no! Non siamo pronti.

-Louis, hai ragione, ma fidati di me. Avete tutte le capacità per riuscirci. Cavolo, Liam ha scoperto i suoi poteri meno di un anno fa, eppure sa fare incantesimi che io c’ho messo mesi ad imparare! E tu? E Zayn? Oggi pomeriggio non gli avevo insegnato la traslazione, eppure ha fatto tutto da solo! E i vostri poteri li avete da meno di 24 ore! Non posso costringervi, ma ho fiducia in voi. Io combatterò, perché è la cosa giusta da fare. Voi siete liberi di seguirmi o meno.- mi alzai e mi allontanai dai ragazzi, andando negli spogliatoi che avevo creato. Non potevo costringerli a combattere, è vero, ma so che possono farcela e so che il popolo non aspetta che il loro ritorno.

Pov Harry

Mel si era allontanata, inquieta e in parte sconfitta. Sapevo che nemmeno lei desiderava quel destino, quel ruolo che considerava troppo grande per le sue possibilità, ma ero anche consapevole che non riusciva a vedere la vera forza che aveva. Il mio ruolo era non solo quello di aiutarla, ma soprattutto quello di risvegliare anche in lei i suoi veri poteri, quelli che sua madre e sua nonna avevano relegato dentro di lei, bloccandoli perché non venissero sprecati prima della battaglia. Questo era l’unico segreto che vigeva tra noi, perché nonostante l’incantesimo, lei non doveva sapere dei suoi poteri fino al giorno prestabilito.

-Ragazzi, so che è difficile. Melody non vi ha detto tutto. Da come ha parlato sembra che la battaglia sia alle porte, e in effetti lo è se guardiamo tutto dal lato delle fate, ma essendo noi abituati ai tempi umani vi dico che di tempo ce n’è. Credetemi, abbiamo tutto il tempo di vivere le nostre vite qui sulla terra prima che arrivi il momento di combattere.- mi guardarono con delle facce stralunate e io risi.

-Ma perché non ce l’ha detto subito? Se abbiamo tutto questo tempo per prepararci allora che problema c’è!?!- esultò Niall.

-Non ve l’ha detto perché è una fata e come tale non ha pensato ai tempi umani! E poi per voi sarà molto più facile che per lei. Avete sentito quello che ha detto, state imparando più in fretta di lei.- dissi e subito Liam e Zayn alzarono lo sguardo su di me.

-Harry, tu sai qualcosa che noi non sappiamo, vero? Come è possibile che la futura imperatrice ci metta più tempo di noi ad apprende la magia?- mi chiese scettico Zayn.

Radunai i miei poteri e feci comparire nelle loro menti le immagini della conversazione che avevo avuto con la regina. Era ciò che mi aveva ordinato di fare, affinchè i ragazzi potessero capire il mio ruolo e quello di Mel, ma al tempo stesso lei non scoprisse nulla.

-Lei è più potente di quello che sa! Cavolo, mi sembrava strano! E tu sarai il mezzo per liberarla dal sigillo!- disse Louis stupito.

-Già. E come avete visto lei non deve sapere nulla. Quindi questo rimarrà un segreto tra noi, un segreto dei One Direction.

I ragazzi annuirono e in quel momento Melody tornò da noi.

Pov Melody

-Ragazzi, per stanotte abbiamo finito, sono troppo stanca per proseguire. Pensate a quello che vi ho detto però, e prendete una decisione. Ne va del mondo fatato.- ero angosciata e spaventata.

-Mel, fra quanto dovremmo scendere in battaglia?- mi chiese Niall, con un sorrisetto strano sul volto.

-Fra poco, credo all’incirca 80, 90 anni terrestri.- dissi funerea, consapevole che quel tempo era veramente poco.

-E in anni fatati?- chiese Louis, anche lui con quello strano sorrisino.

-Circa 8 o 9 anni.

-E TI SEMBRA POCO TEMPO!?!?!?! Mel, ho capito l’apprensione e tutto, ma qui stiamo esagerando tesoro! Se abbiamo tutto questo tempo è ovvio che accettiamo di combattere!- concluse Zayn, alzandosi e abbracciandomi, ridendo
della mia faccia sconvolta.

-Quindi voi accettate?

-Ovvio, non possiamo mica permettere che tu combatta da sola e qualcuno ci rubi i nostri posti di principi!- disse Louis.

Li guardai uno per uno, per poi sciogliermi in un mega sorriso, che con la sua apparizione fece scoppiare dei fuochi d’artificio e risuonare una allegra melodia nell’aria.

-Anche la maestra non si trattiene! Yeah Buddy!- disse Liam, mentre io mi precipitavo ad abbracciarli uno per uno.

-Sono così felice! Ora però, filate tutti a casa vostra, io devo andare a dormire, visto che Mis mi aspetta in negozio fra un paio d’ore!- ci salutammo e li vidi sparire uno dopo l’altro. L’unico a rimanere con me fu Harry, che rimase a dormire nel mio appartamento.

Appena ci infilammo sotto le coperte Harry cadde in un sonno profondo, mentre i miei sensi non mi lasciavano in pace.
Qualcuno stava arrivando, ma non avevo idea se fosse buono o cattivo.

All’alba sentii la porta di camera mia aprirsi, Harry non aveva percepito nulla, anzi, dormiva beatamente. Mi preparai a sferrare un attacco, e rapidamente mi alzai dal letto, trovandomi faccia a faccia con l’intruso.

-Sempre pronta a quanto vedo, principessa.

Quella voce sconosciuta aveva qualcosa di familiare, che però non riuscii a distinguere.

-Chi sei?- chiesi mentre cercavo di accendere la luce inutilmente.

-Ma come, non ti ricordi di me? Eddai, e io che pensavo di farmi scoprire con l’entrata a quest’ora e l’incantesimo sul tuo compagno. Melody, mi deludi.- la voce si stava muovendo sinuosa per la stanza.

-Tu hai fatto un incantesimo a Harry? Liberalo immediatamente. E dimmi chi sei!

La figura rise e sussurrò alcune parole. Harry si svegliò e ci guardò spaesato, prima di capire e di mettersi anche lui in posizione di difesa.

-Che sta succedendo?- chiese.

In quel momento la luce si accese a davanti a me comparve una persona che non vedevo da molto, moltissimo tempo.

-MOONY!



SPAZIO ME
Hy Guys! Questo sarà uno spazio piccolo piccolo, giusto per dire che la nuova arrivata esiste realmente, e si chiama Alessandra (finalmente so il tuo vero nome! Yeah Buddy!) ed è la mia bellissima Moony_4. Questo capitolo è dedicato a lei, che avrà un ruolo decisamente importante in questa storia, d'ora in poi :D Ci sentiamo prestissimo, almeno spero :3
Vostra Ila

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Capitolo 22
*** Moony ***


22°: Moony

Moony era una bellissima fata della notte. Alta più o meno come me, mi aveva spinto a esserle amica fin dal primo giorno, visto che siamo le due fate più basse del regno. A questo si erano aggiunti due grandi occhi verde selva contornati di grigio e lunghi capelli castani e lisci e un sorriso enorme che terminava in due fossette come quelle del mio Harry.

-Melody, alla buon ora! Ti eri dimenticata di me?

-Non potrei mai dimenticarmi della mia quasi sorellina! Che ci fai qui?

-Qualcuno può spiegarmi che sta succedendo? Io sono riuscito a capire solo che siete amiche e che lei si chiama Moony. Piacere, io sono Harry, il suo compagno.- disse il mio ragazzo allungando una mano verso la mia amica.

-Sì, sì, ok, riccio, ora torna a dormire. Melody devo dirti un paio di cose.

Risi della faccia sconvolta di Harry di fronte alla reazione di Moony, e guardai la mia amica.

-Vedo che non sei cambiata per nulla. Comunque puoi dirmi tutto anche con lui qui. Siamo uniti.

La vidi alzare un sopracciglio e poi scrollare le spalle, sedendosi sul letto.

“Ma questa non è tutta normale!” pensò Harry.

-Guarda che ti sento riccioli ribelli.

-La pianti! Ho un nome!

-Mi piace di più distinguerti per i capelli. Ora, ti chiedo di zittirti e lasciarmi spiegare.

Con uno sbuffo Harry si sedette dietro di me e attese che la ragazza parlasse.

-Melody, mi mandano da palazzo, prima di tutto per aiutarti ad addestrare i futuri principi e lui,-indicò Harry, che mi guardò scettico.- perché ci sono novità. Artemide è stata richiamata a corte perché hanno scoperto una spia dei sovversivi.

-Una spia? Ma come, chi?

-Ancora non hanno un nome, ma sono sicuri che ti sia vicina. I sovversivi conoscono i loro volti, sanno praticamente tutto di loro. 

-Questo significa che i tempi si stanno accorciando per caso?- chiese Harry.

-No, ma tu taci. Anche perché tu sei quello che ha messo più in apprensione il regno.

-Io? Ma io non ho nemmeno un ascendente dinastico!

-Ma sei il suo futuro marito, quindi il futuro imperatore. Vogliono “portarti dalla loro parte”. 

Lanciai uno sguardo accigliato al mio ragazzo e a Moony.

-Melody, ora viene il brutto. Abbiamo un sospetto.

-Che sospetto? Chi credete sia la spia?

-Non credo che tu lo voglia sapere, soprattutto fino a quando non ci sono prove certe.

Annuii silenziosamente. Quelle novità mi avevano scossa e non poco. Inoltre il solo pensiero che qualcuno a cui volevo bene mi stesse tradendo mi mandava in paranoia. 

-Mel, io ora vado. Stanotte tornerò per aiutarti con questi cinque. Mi raccomando, non dire nulla a nessuno. L’unico che può saperlo è lui, ovviamente. Nemmeno tuo fratello può sapere nulla. Loro di sicuro non possono averti tradita, non provare nemmeno a pensarlo, ma è meglio che non sappiano, per ora. Stasera gli diremo tutto. Tu non ti preoccupare. Ah, un’altra cosa, oggi non lavori. Devono controllare il negozio. E non fare quella faccia, si sistemerà tutto.

Dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte scomparve, lasciandomi tremante tra le braccia di Harry.

-Amore allontanati.

Feci appena in tempo a pronunciare quella frase e mi trasformai. Mandavo piccoli lampi azzurri dalle dita e i miei occhi era diventati dei lapislazzuli cangianti. Stavo dando libero sfogo a tutta la frustrazione e la rabbia che avevo in corpo, per la prima volta. Non vedevo più nulla, ero in un mondo a parte e non sapevo come calmarmi. Facevo scorrere i miei poteri senza tregua. 

-MELODY!-sentivo Harry, ma non capivo dov’era, sembrava lontano. 

“Melody, calmati, riprendi il controllo dei tuoi poteri, non farti sopraffare. Me l’hai detto tu la prima volta che ci siamo conosciute. Ti ricordi? Mi hai calmata mentre facevo scorrere tutto il mio potere per la rabbia. Harry è lì al tuo fianco, rischi di fargli del male, e Liam e gli altri si stanno traslando da te, perché per la paura Harry li ha chiamati. Ricordati che facendo così consumi solo energie. Mel, io sono arrivata, lo so, sono piccola, ma sono qui per aiutarti. Ma prima di tutto devi aiutarti da sola.”

La voce di Moony risuonava nella mia testa. I ruoli si erano ribaltati, di solito ero io quella che la calmava in questi momenti, ora era lei a richiamarmi alla realtà. 

Mi sembrò un attimo, chiusi gli occhi e caddi tra le braccia di Harry, ritornando alla mia forma umana.

-Grazie Moony.- dissi prima di svenire.

Quando riaprii gli occhi trovai Harry addormentato al mio fianco, Liam sulla poltrona posta di fianco al armadio e Zayn seduto sul pavimento. 

Mi misi seduta sul letto, ma un forte capogiro mi fece ricadere. 

-Mel, sei sveglia, finalmente, ci hai fatti morire di paura.- subito Zayn si era alzato sentendo i miei movimenti.

-Come stai sorellina? Ci hai fatto prendere proprio un bello spavento. 

-Mi gira la testa, ma credo di stare meglio.

-Ma che ti è successo. Quando siamo arrivati stavi levitando lanciando lampi azzurri ovunque, difatti la vostra stanza è ridotta a un campo di battaglia. 

-Per quanto sono rimasta in quello stato?

-Una mezz’ora abbondante, poi improvvisamente ti sei messa in posizione fetale e una sfera blu ti ha circondata, e pochi secondi dopo ti abbiamo vista cadere. Fortuna che Harry era pronto e ti ha preso al volo.

-Mi hai spaventato.- “per fortuna che Moony ti ha calmata, altrimenti non so come avrei potuto fare.”

-Scusatemi, è stato lo stress. Non vi preoccupate, non succederà più.

I ragazzi annuirono e mi abbracciarono. Liam andò in cucina a prepararmi un te e rimasi sola con Zayn e Harry.

-Voi due non me la raccontate giusta. Che è successo?

-Lo scoprirai stasera, noi non possiamo parlare, purtroppo. Ci sono novità, e non molto positive, purtroppo.- disse Harry.

-Mel, voglio sapere che è successo. Dimmelo.

-Una spia.- sussurrai. 

-Cosa?

-C’è una spia tra noi. Ma non ho idea di chi possa essere. Però gli altri non devono saperlo, almeno fino a stasera. Quindi con Liam acqua in bocca.

I ragazzi annuirono e poco dopo il mio fratellone entrò con una tazza di tè e un piatto di biscotti che mi porse.

Passarono il pomeriggio a casa mia, controllando che stessi bene, e all’ora di cena ci raggiunsero anche Louis e Niall.

-Mel, ma sei sicura di voler fare l’allenamento stasera? Dopo quello che è successo oggi non credo che tu sia molto in forma.

-Non provare nemmeno a pensarlo biondino. Muoviti a finire il tuo cibo, che fra meno di mezz’ora si comincia, anche perché dobbiamo essere in perfetto orario. Moony odia i ritardatari. 

-Moony? Chi è?

-Una mia amica. Mi aiuterà nel vostro allenamento, visto che ora Harry è passato nella schiera dei miei allievi! Sua madre è dovuta tornare a corte.- risi di fronte alla smorfia del mio ragazzo e andai a cambiarmi, visto che ero ancora in pigiama. Appena tornai dai ragazzi li trovai tutti pronti per l’allenamento, con già indosso le loro divise. Non persi tempo e li portai nel nostro campo di allenamento.

-Era ora. Siete in ritardo.

-Ciao Moony. Tesoro, 5 minuti non possono essere considerati ritardo!

-Solo perché sei tu, altrimenti ti avrei già incenerita. Ora, voi cinque, non perdete tempo, iniziate a riscaldarvi, il tempo vola e voi avete ancora troppe cose da imparare.

I ragazzi si guardarono allibiti, rimanendo fermi nelle loro posizioni.

-Che aspettate? Muovetevi.

-Prima vorremmo sapere chi sei.- disse spavaldo Louis.

-Il vostro peggior incubo.- disse Moony, facendoli scattare con un incantesimo.

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Capitolo 23
*** Le armi e i poteri ***


23°:Le armi e i poteri.

Moony aveva spinto al massimo mio fratello, il mio ragazzo e Niall nell’allenamento, mentre io ero riuscita a portare anche Louis e Zayn al livello degli altri. Ora allenarli sarebbe stato più semplice.

-Melody. Devo modificare il campo di allenamento. Non potete continuare ad allenarvi durante la notte e la mattina andare a lavoro ridotta all’ombra di voi stessi.

-Lo stavo pensando anche io, solo che non me la cavo molto bene con questi incantesimi.

-Per ora ci penso io, ma tranquilla che tra poco diventerai più brava di me.- mi rispose sorridente, prima di lanciare un incantesimo e isolarci dallo scorrere del tempo terrestre.

-Ora prendiamoci una pausa, dobbiamo aggiornarli sulle scoperte appena fatte. Sedetevi ragazzi.

Appena si sedettero iniziai a parlare.

-La prima novità, come avrete certo notato è Moony. Nonostante sia più piccola di me è una fata un po’ speciale. È una sacerdotessa. Lei non deve affrontare alcuna prova di passaggio grazie al suo ruolo, ma ha già piena consapevolezza dei suoi poteri. È qui per aiutarci e per potenziare i vostri poteri.

I ragazzi guardarono Moony leggermente scioccati.

-Ehi, ho 17 anni, mica 10, non credete che sia tanto più piccola della vostra principessa!

Quello dell’età è sempre stato un testo dolente per la fata del buio, ma era divertente vedere le sue reazioni, difatti tutti scoppiammo a ridere di fronte al suo broncio.

-Ora che abbiamo chiarito il ruolo della nostra ospite aggiungiamo altri particolari. Abbiamo un problema, un problema enorme. Tra noi c’è una spia.- subito iniziarono a guardarsi tutti tra loro e puntare gli occhi su Harry e Moony.-Non fra noi qui presenti scemi! Intendo che c’è qualcuno, molto probabilmente che ci è anche molto vicino che cospira con i rivoltosi.
Dovevate rimanere nascosti, io dovevo essere data per dispersa, ma ora conoscono i vostri volti. E in particolare conoscono il ruolo di Harry.

Il ragazzo non mi lasciò terminare che prese la parola, mentre gli altri lo guardavano allibiti.

-Come sapete il mio ruolo è di affiancare Mel e, di conseguenza anche voi, nella guerra. Vogliono portarmi dalla loro parte, per fare in modo che lei mi segua, guadagnandosi così la vittoria. Io sinceramente non ci tengo. Non voglio tradirvi e non lo farò per nulla al mondo.

-Ma chi è la spia? Cioè, sapete che c’è, siete fate e non riuscite a trovarla?

-Tu, biondino, sei proprio stupido, pensavo facessi finta invece lo sei sul serio diamine! Se la spia è un essere magico sa come nascondersi! È ovvio che tutte le nostre forze si stanno muovendo per trovarla, ma non è che perchè siamo fate nel giro di qualche secondo la troviamo! Abbiamo dei sospetti, ma non delle certezze!- sbuffò Moony.

-Potresti anche rispondere con più gentilezza sai! Ho solo fatto una domanda non serve offendere e fare l’arrogante!Chi ci dice che la spia non sei proprio tu!?!- rispose Niall per le rime.

-Il fatto che invece di essere nel mio tempio a vigilare sul buon alternarsi di giorno e notte sono qui a combattere una guerra che non doveva nemmeno nascere, e tutto contro la mia volontà! Non ho scelto io di nascere sacerdotessa e nemmeno di essere la spalla della principessa, ma accetto il mio destino!

Per una volta fu Liam a venire in mio soccorso e cercare di calmare le acque.

-Non iniziate a litigare, che già abbiamo un sacco di problemi, non ce ne servono altri. Calmiamoci tutti! Ora. Che possiamo fare con questa spia in giro?

Dopo un bel sospiro giunse la risposta della piccola fata del buio.

-Non molto fino a quando non scopriamo qualcosa. Continuate a comportarvi come se nulla fosse. Però non dite a nessuno, nemmeno agli essere magici che conoscete che io sono qui e che sapete della spia. Mi sto rivolgendo a Melody in particolare, ma la cosa vale per tutti. Nemmeno Mistery deve saperlo. Non siamo più al sicuro, non possiamo più fidarci di nessuno.

Il silenzio calò e solo dopo un paio di minuti decisi di cambiare argomento.

-Ragazzi. Ora che tutti avete pari capacità con la magia e avete provato diverse armi ho deciso che è giunto il momento di lasciare che le vostre armi si uniscano a voi. Moony non era molto d’accordo, ma con gli ultimi sviluppi siamo portate a credere che il tempo a nostra disposizione si stia riducendo e di molto. Inoltre da oggi in poi non sarò più solo insegnante, ma anche allieva.

-COSA?- il coro di voci maschili fece sorridere Moony e ridere Harry, che mi guardarono arrossire da testa a piedi.

-Che credevate che lei sapesse già fare tutto? A livello magico è la migliore sul campo, ma a livello di armi non ci siamo. Ha rifiutato per anni il legame con le sue, e solo poco prima di partire si è unita a loro, quindi non ha molta esperienza. E poi  una discendente femminile, non se la cava poi così bene con le armi, voi maschi siete avvantaggiati in questo.- delucidò Moony al posto mio.

Con poche parole feci apparire le loro armi al centro dello spiazzo dove ci allenavamo. Levitavano e splendevano, forti e letali.

Il primo ad avvicinarsi a loro fu Zayn che prese tra le mani una balestra fatta di onice e ambra, mentre al suo fianco si legò una spada dorata, simbolo del suo casato, finemente lavorata.

Poi toccò a Liam. Tra le sue mani finì una mazza ferrata, con il manico intagliato nell’ebano. Insieme a questa comparve una spada di zaffiro che rappresentava i nostri poteri.

Niall si avvicinò titubante, e subito un pugnale con l’elsa in madreperla si posizionò al suo fianco sinistro, mentre al destro comparve una spada di smeraldo.

Louis non ebbe dubbi. Strinse saldamente tra le mani un arco d’argento, mentre una spada di zaffiro andava a legarsi alla sua vita.

-Harry, tocca a te.

-Io? Ma non sono un discendente.

-Non devi esserlo per avere un legame con le armi. E poi sei un guerriero. Come puoi difendere la principessa senza un’arma?- gli rispose Moony sorridendo.

Titubante si avvicinò all’ultima arma rimasta. Era una spada di rubino con delle striature arancioni sull’elsa. Un’arma magnifica e leggendaria, anche se lui non lo sapeva. Insieme ad esse comparve una lancia, la cui lama si legava all’asta attraverso dei rampicanti. Tutte quelle armi avevano una storia secolare alle spalle, ma non era mio compito raccontarglielo e nemmeno di Moony. Sarebbero state le armi stesse e l’imperatrice a spiegare, ma non in quel momento.

Sentii la mani della mia amica posarsi sulla mia schiena, incitandomi.

-Ragazzi. Queste sono le vostre armi. Ora siete legati a loro. Esse vi difenderanno e voi difenderete loro da qualsiasi calamità. Sono la vostra storia, il vostro passato e il vostro futuro fusi insieme. Sono armi magiche, aumentano i vostri poteri e vi rendono più forti. Sappiate rispettarle e loro vi ripagheranno.

-E le tue? Quali sono le tu armi Melody?

Guardai Moony, che mi fece un segno di assenso.

Poche parole e tra le mie mani spuntarono due spade. Una aveva la lama di una pietra viola e l’elsa di cristallo nero, l’altra aveva la lama in diamante e l’elsa formata da due draghi, uno di zaffiro e uno di smeraldo, che si intrecciavano. Le lame erano più strette di quelle dei ragazzi, ma leggermente più lunghe e questo le rendeva più leggere e maneggevoli per me, che avevo meno forza fisica di loro.

-Sono magnifiche. Le nostre armi sono magnifiche.- Erano le uniche parole che erano uscite dalle labbra di Louis da quando aveva impugnato la sua spada e toccato l’arco.

Non potevo dargli torto, in quanto ben conoscevo la forza di quegli oggetti e anche quella dei giovani cavalieri che avevo di fronte.

-Queste armi sono l’incarnazione dei vostri poteri. Luce, Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Mentre Melody rappresenta l’unione che porta all’ Armonia tra gli elementi. Ora dovete imparare ad essere in contatto con i vostri poteri, a viverli nella loro forma più pura. Ci vuole determinazione e coraggio, e anche se in un primo momento ho dubitato di voi, sono convinta che possediate tutte le qualità necessarie per liberare il vostro massimo potere. Inoltre siete insieme, uniti contro un unico nemico e legati da un’amicizia profonda e sincera. Con voi possiamo vincere, ma ricordatevi sempre che per ottenere la vittoria, dovete volerla.- disse Moony, facendo alzare gli sguardi fieri dei cinque ragazzi, che si strinsero tra loro, giurando di aiutarsi sempre pur di liberare il nostro regno dalla guerra. Non ero mai stata più fiera di loro come in quel momento.

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Capitolo 24
*** Scuse e battaglie ***


24°: Scuse e battaglie.

Stavamo tornando nel mio appartamento per una cioccolata dopo l’allenamento, quando vidi Niall avvicinarsi a Moony e farle segno di seguirlo negli spogliatoi. Mi scambiai uno sguardo incuriosito con Harry e, mandando al diavolo tutti i miei buoni principi, feci un incantesimo per sentire cosa i due si stavano dicendo. Il mio lato pettegolo si stava risvegliando!

-Moony, volevo scusarmi per averti dato della spia. Perdonami, tu sei venuta qui per aiutarci e io ti ho attaccato solo perché non ti conoscevo.

-Non hai motivo di scusarti principe mezzelfo. So che il mio carattere è molto difficile, e posso capire che tu e gli altri mi vediate come una piccola arrogante. Ma dovete capire. Qui ci sono in ballo molte vite e non posso permettere che vi adagiate sugli allori. Perdonatemi voi se spesso alzerò la voce o sarò arrogante, ma lo sto facendo per il vostro bene.

-Capisco. Bè, quindi pace fatta? Siamo amici?- Potevo percepire il sorriso del biondo anche da metri di distanza e anche il battito del suo cuore leggermente accelerato, come quello della piccola fata, che alle parole del giovane perse un battito.

-Certo. Pace fatta. 

A quelle parole misi fine all’incantesimo, mentre Harry alle mie spalle sospirava.

-Un nuovo amore sta nascendo, anche il piccolo irlandese sta crescendo. Sono così fiero di lui, sigh!- disse il riccio in tono di sfotti, guadagnandosi una gomitata nello stomaco da parte mia.

-Come sei poco romantico Styles! Su, torniamo a casa prima che ci scoprano che li abbiamo spiati.

Nella mia cucina si stava già scatenando il putiferio, visto che Liam stava cercando i marshmellow, che avevamo finito la sera prima!

-Mel!!! I marshmellow! Non ci sono! Non posso bere la cioccolata senza marshmellow!

-Se tu evitassi di considerare casa mia come un supermercato ti ricorderesti anche che li hai finiti ieri sera e che mi avevi promesso di portarmeli oggi! Quindi è tutta colpa tua se non ci sono!

La faccia mortificata di Liam ci fece scoppiare a ridere, mentre Moony e Niall entravano nella cucina, senza capire il motivo della nostra ilarità.

-Che succede qui?- chiese Moony.

-Liam ha finito i marshmellow e si è dimenticato che doveva ricomprarli!- delucidò Louis, ancora piegato in due dalle risate. A quella notizia Niall iniziò a dare di matto.

-TRAGEDIA!!! DISGRAZIA!!! CATASTROFEEEEEEEEEE!!!! LIAM JAMES PAYNE!! TU HAI COMMESSO SACRILEGIO!!!!! Come farò senza marshmellow!?!?!?! Tu sei il colpevole della mia tristezza! Brucerai all’inferno per questo!!- disse sedendosi a terra, stringendosi le ginocchia al petto e iniziando a dondolare sussurrando maledizioni a mio fratello, mentre tutta l’allegra compagnia era piegata in due dalle risate. Solo Moony non capiva.

-Perché queste tragedie greche per delle caramelle che potete far tranquillamente apparire grazie alla magia?

-E’ un gioco Moony. Lo facciamo per prenderci in giro e divertirci, visto che siamo consapevoli che grazie ai nostri poteri non rischiamo ami di dover fare corse notturne in qualche negozio per comprare ciò che ci manca. Cosa che fino a qualche mese fa io e i ragazzi facevamo continuamente.- spiegò Harry, capendo il disagio di Moony di fronte alle nostre cavolate. 

-Moony, toglimi una curiosità. Noi sappiamo che Mel anche nei secoli scorsi è stata sulla Terra per diversi motivi, e nonostante non avesse grande dimestichezza con le nuove tecnologie capiva bene come funziona la vita degli umani. Tu invece sembri spaesata, come se non sapessi nulla di “noi”.- la domanda improvvisa di Niall fece arrossire la mia amica, che mi guardò cercando un aiuto. Le sorrisi incoraggiante e lei iniziò a spiegare.

-Come sapete io sono una sacerdotessa, e in quanto tale non devo affrontare la prova che sta affrontando Melody. Noi sacerdotesse non abbiamo il permesso di scendere sulla Terra, di solito. Noi dobbiamo rimanere all’interno del tempio per assicurarci che tutto scorra come deve, che la notte segua il giorno e la primavera l’estate. E questo perché i nostri poteri sono diversi da quelli delle altre fate. Le altre fate non possono distruggere e creare, e quindi lesionare il ritmo della natura. Noi sacerdotesse si. Per questo a noi è affidato il compito di insegnare alle giovani fate ad utilizzare i loro poteri. Siamo delle insegnanti in poche parole. 

-Anche l’imperatrice può creare e distruggere in realtà. Ma solo in rari casi, dato che il suo potere è superiore a quello delle sacerdotesse.- aggiunsi io per terminare il discorso di Moony.

-Quindi questa è la tua prima volta sulla Terra!- esclamò l’irlandese, mentre Moony annuiva leggermente imbarazzata. 

Continuammo a parlare di poteri e quant’altro fino a quando i ragazzi non si congedarono e anche Moony mi dovette lasciare. 

Ero inquieta e spaventata. L’arrivo di Moony significava solo che la situazione stava peggiorando e che i pericoli stavano aumentando. Avevo paura per i ragazzi. Molta paura.

Pov Harry

Quella sera non rimasi con Melody, visto che erano diversi giorni che non entravo nel mio appartamento e la cosa poteva insospettire paparazzi e giornalisti. Posai le chiavi dell’auto e dell’appartamento sul tavolo all’entrata e mi diressi in cucina. Accesa la luce trovai una figura a me ben nota che mi aspettava.

-Mistery! Che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?

-Sono una fata, non te lo ricordi? E poi volevo parlare un po’ con te, senza avere Melody e i ragazzi attorno. 

Il mio campanello di allarme si era svegliato a quelle parole. Inoltre non riuscivo più a percepire i pensieri di Melody, segno che Mistery stava frugando nella mia mente.

-Che vuoi Mistery? Sai che quello che so io è anche quello che sa Melody. 

-Ma chi ti ha detto che voglio sapere qualcosa? Io volevo solo parlare con il legame della mia migliore amica. Sai, mi sembra strano. Melody è una nullità confronto a te, come potere intendo. Non capisco proprio come potrebbe ereditare il potere dell’imperatrice e governare, non saprebbe gestire un tale potere, non trovi?- mentre parlava mi si avvicinava con fare suadente. 

-Credo che al contrario Melody sia molto più forte di quello che credi. Ma perché mi stai dicendo queste cose? 

-Come sei dolce piccolo magico, e sexy… Sei sprecato con quella sciacquetta della principessa. Lei non è potente come me. Lei è ingenua. Tu sei furbo e potente. Perché ti sminuisci così, con lei? Potresti al contrario unirti a me. Potremmo regnare insieme.- un sorriso malizioso e le sue mani a sfiorare il mio viso, vicina, troppo vicina.

-Tu sei la spia. Lurida traditrice!

-BINGO! Ma non dire certe cattiverie, perdi tutto il tuo charme tesoro. Potresti fare grandi cose con me. Non dovresti più vivere nell’ombra di Melody, del suo fratellino e di tutti gli altri. Pensaci, potresti diventare molto più potente di tutti loro.

-Vattene. Allontanati da me e vattene! Io non i unirò mai a te. Amo Melody e non tradirei mai i miei amici. Io  non sono come te!- mentre pronunciavo queste parole feci partire una chiamata a Zayn, senza che Mistery se ne accorgesse.

-Non sei come me? Eppure pochi mesi fa erano usciti svariati articoli su un tuo probabile allontanamento dalla band, o sbaglio? E poi siete stati uniti a fini di marketing, come potete definirla amicizia questa?

-Tu non sai nulla di noi! Tu non puoi permetterti di parlare così! E soprattutto non parlare della mia amicizia con i ragazzi e nemmeno del mio amore per Melody!- mentre parlavo le figure di Niall, Zayn, Louis e Liam si materializzarono alle spalle di Mistery.

-Oh, che bello, tutta la band è qui per me. Che credete di farmi, novellini? Non avete nemmeno un quarto del mio potere.

-Loro forse no, ma io ne ho molto più di te, di questo puoi esserne certa piccola puttana da quattro soldi. Ho sempre pensato che fossi una gran cagna, e questa ne è la conferma.-la voce cupa di Moony si fece sentire alle mie spalle e lo sguardo di Mistery si fece subito terrorizzato, mentre un lampo scuro mi sfiorava e si schiantava sulla ragazza che mi era di fronte. La vidi accasciarsi a terra, mentre Moony continuava ad attaccarla. Subito feci apparire la mia lancia, e dalla sua lama si crearono dei rampicanti che andarono ad imprigionare la giovane fata, mentre questa cercava di difendersi dai colpi che riceveva e continuava a imprecare contro di noi.

-IL MIO MAESTRO VI SCONFIGGERA’! LUI SARA’ IL NUOVO E UNICO SIGNORE DEL REGNO MAGICO E CONQUISTERA’ ANCHE LA TERRA!

-Taci zoccola, hai finito di venderti al migliore offrente, preparati a finire la tua vita nella profondità della cella del gelo, insieme a tutti gli altri cospiratori. 

Moony era funerea, la rabbia che scorreva nelle sue vene era tanta e anche noi potevamo percepirla. I suoi occhi stavano diventando completamente scuri, come quelli di Mel prima dell’esplosione dei suoi poteri del giorno prima. Liam corse a chiamare sua madre, mentre Zayn e Louis mettevano a tacere Mistery e io e Niall cercavamo di capire cosa fare con Moony.

-Moony, rimani calma. Lo hai detto anche a Melody oggi pomeriggio. Su, ora Mistery è stata catturata.- cercai di calmarla inutilmente, fino a quando non vidi il mio amico avvicinarsi a lei e stringerla in un abbraccio, accarezzandole i capelli e cercando di calmarla con parole dolci. Li vidi sedersi a terra e poco dopo sentii la ragazza iniziare a singhiozzare.

-Dovevo proteggere Mel e invece ho permesso che Mistery scoprisse tutto. Come ho potuto!

A quelle parole Mistery ebbe un sussulto e poi iniziò a ridere, prima di parlare.

-La principessa è sola! Ma che bravi che siete a proteggerla! La nostra trappola ha funzionato! Lunga vita al maestro.

Il terrore mi fece ghiacciare il sangue nelle vene. La mia Melody era in pericolo! 

Pov Melody

La paura non mi lasciava e di dormire non se ne parlava proprio. Quindi mi alzai per andare a prendere una boccata d’aria in terrazza. Stavo attraversando il salotto quando notai una figura seduta sul divano.

-Harry? Sei tu? Ma non dovei essere a casa?- chiesi leggermente spaesata.

-Harry è un po’ impegnato al momento, ma non preoccuparti principessina, non ti farò troppo male!

La figura si alzò, e mi lanciò contro un incantesimo oscuro, che fortunatamente riuscii a schivare. Notai il luccichio di una lama e subito mi trasformai facendo comparire le mie due spade. Lo sconosciuto non perse tempo e subito mi attaccò. Mi difesi, ma nel frattempo mi maledii mentalmente per essere stata così cocciuta da non essermi allenata abbastanza con le armi.

-Limitas!- urlò il mio avversario e subito una scia blu partì dalla sua lama, che era a pochi centimetri da me. La scia mi colpì e subito sentii i miei poteri affievolirsi. Conoscevo quell’incantesimo e sapevo anche di essere in un guaio ben più grande di quello che pensavo. Il mago che avevo davanti era molto potente e ora io non potevo più contare sui miei poteri. Solo un miracolo mi poteva salvare in quel momento.

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Capitolo 25
*** Miracle? No, just love. ***


25°: Miracle? No, just love.

Ero nei guai. Il nemico continuava a sferrare fendenti a destra e a manca e l’unica cosa che riuscivo a fare era parare e evitare, ma di attaccare non se ne parlava. Andando avanti di questo passo mi avrebbe sconfitta di sicuro. I miei occhi continuavano a passare dal nemico alla stanza in cui ci trovavamo, nel disperato tentativo di trovare una via di fuga, che purtroppo non c’era.
O meglio, sembrava non esserci.

Stavamo indietreggiando verso la porta della cucina, la cosa era a mio favore, visto che tra caramelle e biscotti avevo pure nascosto delle pozioni difensive. Schivando un ultimo attacco riuscii ad entrare in cucina e fiondarmi verso gli armadietti. Presi la prima pozione che trovai e la versai sulla lama della mia spada. Era il momento di attaccare.

Il nemico si avvicinava di nuovo, ma questa volta si trovava in difficoltà, lo spazio era più stretto rispetto al salotto e l’uomo era molto possente. Impacciato nei movimenti riuscii a sferrare un attacco, molto blando, ma efficace per la pozione. Ora anche i suoi poteri erano diminuiti, potevo sentirlo, ma non abbastanza da assicurarmi la vittoria.

-Credi che con una pozioncina così squallida riuscirai a sconfiggermi? Illusa di una principessina!

-Non credo di sconfiggerti, ma almeno adesso è un combattimento ad armi pari!

La risata che seguì le mie parole mi fece gelare il sangue nelle vene.

-Lo credi davvero? Tu sei praticamente un umani con aspetto di fata in questo momento, io invece ho ancora buona parte dei miei poteri. Arrenditi, risparmiati la fatica di essere sconfitta.

La rabbia iniziò a salire.

-MAI!

L’attacco che seguì stupì pure il mio avversario, che nonostante tutto riuscì a pararlo. Sentivo una forza nuova crescere dentro di me, una potenza che non credevo di avere, ma qualcosa la tratteneva, impedendomi di usarla. Cosa diamine mi stava succedendo?

L’attacco arrivò dall’alto, senza preavviso e solo lo scintillio della lama nemica mi fece notare che il combattimento stava continuando senza che io me ne rendessi conto. La lama sfiorò la mia pelle, lasciando un segno rossastro su essa.

-Colpita!

-Ma non affondata!!

Ripresi a difendermi con tutte le mie forze. Dovevo resistere, dovevo sconfiggerlo o tutto sarebbe andato perduto.

Pov Harry

Io ero solo uno specchietto per le allodole. Mistery aveva fatto in modo che tutti si concentrassero su di me per permettere al suo complice di attaccare Melody. Come avevo fatto a non capirlo!?! Inoltre era riuscita a non farmi percepire Melody per tutto il tempo in cui era lì. Quando anche Moony si rese conto di ciò che era successo mise fine all’incantesimo della spia e subito un forte bruciore si espanse sulla mia spalla, insieme a svariati piccoli graffi e ematomi che pian piano comparivano sulla mia pelle.

-Che succede Moony?

-Sta combattendo, ed essendo legati ciò che ferisce lei ferisce anche te. E a quanto vedo è in difficoltà, dobbiamo muoverci!
Harry corri, è giunto il tuo momento!

Cercai di traslarmi, ma i miei poteri erano molto deboli e quell’incantesimo facilissimo non mi riusciva.

-MOONY! Non ci riesco, che succede?

-Merda! Le ha lanciato un incantesimo di limitazione! Prendi la macchina, corri a salvarla, noi non possiamo fare altro, solo tu puoi aiutarla.

-Harry, muoviti! Dobbiamo salvare mia sorella!- Liam mi lanciò le chiavi della macchina, e insieme a me corse fuori.

-Liam tu non puoi fare nulla, rimani qui, non rischiare la tua vita!

-E’ la mia sorellina, devo difenderla. Anche se sarò inutile voglio cercare di aiutarla!

La determinazione negli occhi di quel ragazzo era tanta e non ci volle molto perché anche gli altri salissero in macchina con noi. Dire che correvo come un pazzo era dir poco. Liam aveva fatto in modo che i semafori fossero tutti verdi, la polizia non ci vedesse e che per magia la strada fosse sempre libera. Giunti sotto casa di Melody successe la cosa più terrificante di tutte …

Pov Melody

Era riuscito a prendermi per i capelli nel mio ennesimo tentativo di fuggirgli. Mi trascinò di nuovo nel salotto dove mi scagliò a terra. Il dolore era immenso, le mie ali non si muovevano, probabilmente erano rotte, vista la violenza con cui mi aveva lasciata cadere. Era sopra di me, la spada poggiata alla mia gola, si stava divertendo a torturarmi, lasciando la lama sulla mia pelle, senza darmi il colpo di grazia.

-E’ stato più facile di quanto credevo. E tu dovresti essere la prossima imperatrice? E dov’è tutto il tuo grande potere? Ci credo che il maestro voglia liberarsi di te, non sei all’altezza di quel ruolo. Hai un ultimo desiderio principessa?

Tremavo, ma il mio sguardo era su di lui, fiero e forte. Non avevo paura di morire, avevo solo paura di non riuscire a portare a termine tutto ciò che avevo iniziato. I ragazzi dovevano arrivare ai loro troni quello era l’importante.

Fu un attimo, un dolore lancinante al petto e poi luce. Ero morta?

Pov Liam

Appena avevo sentito Harry urlare avevo capito che mia sorella non se la stava passando bene, per niente. Presi a correre e quando trovai la porta dell’appartamento chiusa non mi posi nemmeno il problema di aprirla. Due parole magiche e la porta esplose senza far rumore. La scena che mi si parò davanti mi fece solo infuriare di più. Le mie armi subito comparirono e con un colpo allontanai quel mago da mia sorella, scagliandomi su di lui. L’aveva colpita, colpita al cuore. L’avevo appena ritrovata e già la perdevo? No, non poteva essere, quel lurido me l’avrebbe pagata.

-LIAM! FERMATI! E’ PIU’ POTENTE DI TE!

Le urla di Niall non mi fermarono e le risate del mio nemico mi fecero infuriare solo di più.

-Dovresti ascoltare il mezzelfo, principe.- le ultime parole che sentii prima di finire a terra di fianco alla mia sorellina, paralizzato da un qualche incantesimo.

E in quel momento la vidi. Era ferita gravemente, ma dalle ferite usciva della luce. Era come se avesse bisogno di una mano perché la vera lei era intrappolata sotto una pelle non completamente sua. E poi vidi Harry. Le stesse ferite, la stessa luce sottocutanea, ma era in piedi. Gli occhi del mio amico erano diventati due rubini e le lacrime gli rigavano il volto, lasciando dei solchi sul suo volto, lasciando libera la luce di espandersi.

-Non la libererai, non te lo permetterò, solo il mio maestro può regnare, non lei!

Li stava attaccando, e io non potevo difenderli. Una freccia venne scoccata e lo colpì giusto nel petto, e un lampo biondo si scagliò sull’uomo, lanciando fendenti con il suo pugnale. Lampi dorati colpivano le gambe del nemico, facendolo inginocchiare.

-Sarai più forte di noi singoli, ma se combattiamo tutti insieme possiamo tranquillamente sconfiggerti. E Harry libererà i suoi poteri, che tu lo voglia o no!- la rabbia di Zayn mentre pronunciava quelle parole era palpabile e mi diede la forza di rompere
l’incantesimo che mi aveva colpito. mi alzai per andare ad affiancare i miei amici, mentre alle nostre spalle Harry si era inginocchiato al fianco di Melody e iniziava a fare ciò di cui entrambi avevano bisogno. Non so cosa stesse dicendo di preciso, so che ripeteva sempre la stessa frase e pian piano sia lui che Melody diventavano luce pura. Quando pronunciò per l’ultima volta quella frase posò le sue labbra su quelle di mia sorella e un grande globo di luce li circondò, costringendoci a mettere fine al nostro combattimento era qualcosa di magico, indescrivibile.

-NO! Non deve accadere!- l’uomo si scagliò contro la luce, cercando di colpirli.

Fu un attimo. Li riconobbi subito, gli occhi di mia sorella, come il giorno che aveva liberato quelli che erano i suoi poteri parziali. Due luci in mezzo a tutto quel bianco, questa volta però erano viola. E poi partì l’incantesimo. Un lampo viola, pi grande di tutti quelli che avevo mai visto partì dalla sfera e colpi il nemico che scomparve all’istante. Un secondo dopo iniziarono a susseguirsi lampi viola e azzurri, che ci costrinsero a ripararci con una barriera difensiva. Melody stava scoprendo il suo vero potere.

Due rubini comparvero dietro di lei e una voce a noi molto familiare parlò.

-Questi sono i nostri veri poteri, ora hai piena consapevolezza di essi. Finora solo una piccola parte era libera di mostrarsi. Ora però basta. Stai mettendo in pericolo i tuoi amici e tuo fratello. Sono con te amore mio. Puoi farcela, controllati.

Sentii dei singhiozzi e poi la luce iniziò ad affievolirsi, fino a quando non li vidi. Dalle scapole di Harry si aprivano due ali immense e forti, rosse come i fuoco e i suoi abiti, segno che al contrario di me e dei ragazzi aveva appena ottenuto completamente la sua forma fatata.

E Melody. Mel era stupenda. I suoi capelli ora erano più lunghi e non erano più semplicemente castani. Le punte erano viola, come i suoi abiti e le ali anche esse più grandi di quelle precedenti. I simboli sul suo corpo risplendevano ancora di una luce lilla e attorno ai piedi e alle gambe dei rampicanti viola si attorcigliavano, simbolo del suo legame magico con la terra. Lo sguardo fiero si posò sulla barriera che avevamo creato, distruggendola.

Quando tutto finì nessuno di noi credeva ai suoi occhi. 

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Capitolo 26
*** I love you, bro! ***


26°: I love you, bro!

-Perché avete distrutto la vostra barriera?- chiesi appena poggiai i miei piedi a terra.

-E perché il mio vestito è viola? E anche i miei capelli! E tu! Hai le ali e tutto il resto!!! Che diamine è successo!?!?!?

Ero sconvolta, non stavo capendo nulla di quello che era successo! Anzi ora che ci penso io dovrei essere morta, quel tipo mi aveva colpita.

-Mel, sei stata tu a distruggere la barriera con uno sguardo e in più questa è la tua forma a pieni poteri. Ora sei più forte di tutti noi messi insieme. E io ho subito il cambiamento con te, perché dovevo essere il mezzo attraverso cui tu avresti ottenuto i tuoi poteri. E l’hai ucciso tu il nemico, anche se nel momento di trasformazione e quindi non capendo bene quel che facevi hai rischiato di far fuori pure loro, che si sono dovuti difendere. Io ero con te.

Wow… ora molte cose erano più chiare. Un sorriso comparve sulle mie labbra.

-Perché sorridi? Stai facendo tornare tutto alla normalità a suon di musica senza nemmeno rendertene conto!- rise Zayn vedendo l’effetto del mio cambio di umore.

-Ci sono 3 cose che ho notato. Primo  io e Harry non siamo gli unici ad aver raggiunto la forma finale, ma anche voi, guardate i vostri vestiti e le vostre orecchie! Liam ha pure le ali più grandi di Harry!
Secondo il mio ragazzo è un gran figo anche così, e terzo, bè, non credo che ora Harry sia semplicemente il mio ragazzo, visto quello che ci è spuntato sull’anulare…

Vidi il riccio guardare la mia e la sua mano, mentre Liam si stava guardando le ali e anche gli altri controllavano il loro aspetto. Una gioia strana pervadeva tutto l’appartamento. Fino a quando non mi venne in mente una cosa.

-Harry! Perché prima non riuscivo a percepirti? E perché non hai sentito che ero in pericolo?

Vidi i ragazzi guardarsi leggermente spaesati e poi alle mie spalle arrivò la voce di Moony.

-La spia ha usato Harry come specchio per le allodole, in modo da lasciare libero il suo complice di attaccarti. D’altronde anche io ero convinta che il loro obbiettivo era Harry, invece volevano colpirci definitivamente, ovvero uccidere te. 

-Aspetta. Quindi quello che mi ha attaccata non era la vera spia? Era un complice, o meglio un sicario? E la spia chi era?

-Mistery.- la voce funerea del mio ragazzo mi fece rabbrividire. 

Iniziai a ridere.

-No, non è possibile! È assurdo! 

-Invece è stata proprio lei. Aveva libero accesso a tutto ciò che ci riguardava, perfino alle nostre menti, visto che ci fidavamo e ne ha approfittato. Avvolte il potere da alla testa, Mel, e questo è successo a Mistery.

Piccoli lampi e un botto dalla cucina. Addio tostapane. E tutto a causa della mia rabbia.

-L’invidia e la superbia sono state la sua rovina. Mistery è cresciuta con me. Mistery è cresciuta come una futura imperatrice. Se io non mi fossi rivelata adatta a quel ruolo lei sarebbe salita al trono al mio posto. Lei avrebbe dato vita a una nuova dinastia, eliminando la nostra. Lei si riteneva migliore di me. Lo ha sempre fatto. Ma il vostro arrivo ha scombinato i suoi piani. Io ho preso fiducia in me e ho deciso di accettare ciò che diventerò. E questo l’ha fatta impazzire, tanto da vedersi al miglior offrente, o meglio ai cospiratori. Un’occasione d’oro per loro, la migliore per sferrare un attacco diretto e vedere di cosa siamo capaci.

Le mie parole erano fredde. Non perché non fossi rimasta ferita dal gesto della mia amica, ma perché ora sapevo che i ragazzi erano veramente in pericolo. Loro potevano arrivare a noi in ogni momento. Londra non era più una posto sicuro. Dovevamo andarcene, ma la loro fama ci avrebbe portato a non essere al sicuro da nessuna parte. 

-Smettila di pensare a cosa dobbiamo fare ora, Mel. L’unica cosa che puoi fare in questo momento è creare uno scudo protettivo attorno all’appartamento e per stasera rimarremo tutti qui. Domattina ci sposteremo nel campo d’allenamento e analizzeremo tutta la situazione. Così io avrò il tempo di far portare tutto quello che ci serve lì.

Annuii alle parole di Moony e feci ciò che mi aveva detto. 

I ragazzi erano più sconvolti di me nel vedere con quanta freddezza stavo affrontando la situazione. Solo Liam mi guardava come se capisse cosa stavo realmente provando. Harry sentiva tutto quello che sentivo io  e quindi sembrava freddo e calcolatore agli occhi dei compagni. 

Era ormai notte fonda, tutti dormivano, tranne me. Stavo andando nel mio laboratorio per trovare un modo per sfogarmi, dopo aver fatto addormentare Harry con un incantesimo, quando sentii che qualcuno mi stava seguendo.

-Cosa vuoi, fratellone?

-Allora non mi sbagliavo, stai veramente male per chiamarmi fratellone.- sorrisi a quelle parole per poi voltarmi verso di lui.

-Hai bisogno di sfogarti e nessuno è meglio del tuo fratellone per questo. Andiamo in laboratorio, così evitiamo di fare troppi malanni. E bevi questa. Sei tu che dici sempre che la cioccolata risolve ogni problema.

Presi dalle sue mani la tazza che mi stava porgendo e posandomi un braccio sulle spalle mi guidò verso il mio laboratorio.

-Non te lo aspettavi, vero? O meglio, lo sospettavi, ma non volevi crederci, giusto?

-Già. E’ per questo che appena Moony mi ha detto della spia le ho chiesto di oscurare la mia mente per voi e per lei. Moony non me lo aveva detto direttamente, sapendo quanto ero legata a Mis, ma lei aveva già tutte le prove necessarie per accusare Mistery. Ma io non volevo crederle, le ho detto continuate a indagare, non poteva essere lei. Sono stata così stupida, vi ho messi in pericolo per colpa dei miei stupidi sentimenti.

-Non dire così. Sapevamo che prima o poi ci avrebbero attaccati, sapevamo anche che tu stavi facendo ciò che ritenevi migliore per noi. Non hai sbagliato nulla, sei una fata, ma anche tu provi gioia, dolore e amore come tutti gli umani. È vero, Moony non si è mai fidata di Mis, anche io le ho viste le sue prove e diciamo che non aveva tutti i torti. Cavolo Mel, a 12 anni era già tra le schiere nemiche, ha cercato di avvelenarti e tu l’hai anche difesa! È questo che ti rende migliore di lei e più forte. Tu ami. Tu sei vera, non falsa, non hai mai finto e anche adesso stai male a causa sua. Lei era fredda e calcolatrice. Come avrebbe potuto comprendere i problemi del suo popolo quando non riusciva a vedere oltre il suo naso? Tu invece pensi sempre agli altri. Il tuo primo pensiero quando tutto è finito è stato tutto rivolto a noi, ma nemmeno per un momento hai pensato che quella che ha rischiato di più sei stata tu. E questo fa di te una perfetta regnante, anche se devi iniziare a pensare un po’ anche a te. Noi siamo qui per difenderti e per combattere al tuo fianco.

-Ma io devo difendervi! Non sono nemmeno riuscita a evitare che Mistery attaccasse Harry stanotte. Con uno stupido incantesimo da quattro soldi è riuscita a zittire il nostro legame e io non me ne sono nemmeno resa conto. Poteva ucciderlo e io non sarei riuscita a fare nulla per evitarlo. E poteva fare la stessa identica cosa con te o con gli altri.- le lacrime iniziarono a rigare il mio viso a quelle parole. Mi sentivo così sbagliata e in colpa.

-Non dire cazzate! Tu ci hai insegnato a difenderci e l’unica che era veramente in pericolo stasera eri tu! Hai rischiato di morire e ancora ti preoccupi! Ma santo Iddio, Mel! Sai quanto mi sono sentito inutile quando ho visto quel tizio sopra di te che ti piantava una cazzo di spada nel cuore? E sai quanto si sta odiando Harry per non essere arrivato prima, per non essersi accorto di cosa stava faceva Mistery alla sua mente? Eppure a lui sei legata, senti tutto quello che prova. Quelli che stasera si sono dimostrati inutili siamo stati noi, non tu. Ci siamo precipitati tutti da Harry, ma nessuno di noi ha pensato “Mel non c’è, sarà in pericolo, questa potrebbe solo essere una trappola”. E tu intanto rischiavi di morire. Smettila di colpevolizzarti, sciocca. È inutile che tutti noi piangiamo sul latte versato. Ora dobbiamo solo prendere nota di questo errore e utilizzarlo a nostro vantaggio e poi iniziare a migliorare. Anche perché un altro po’ che vai avanti con questi sbalzi di umore fai esplodere la casa!

Non mi ero nemmeno resa conto che stavo continuando a far esplodere alambicchi e pozioni varie, tanto che Liam era stato costretto a creare una barriera attorno a noi. Con un sospiro feci tornare tutto alla normalità, e mi misi a ridere di me stessa.

-Perché ridi?- la faccia di Liam era confusa e preoccupata.

-Stavo pensando che ho passato mesi a rimproverarvi perché non riuscivate a gestire i vostri poteri e ora siete voi a rimproverare me! Tutto questo è assurdo!

Anche Liam si unì alle mie risate, per poi stringermi in un abbraccio.

-Non permetterò a nessuno di farti del male, non più. Non voglio più rischiare di perderti come stasera. perché Moony mi ha detto che prima tu e Harry siete morti! Lui con le sue ultime forze è riuscito a salvarvi, ma bastava un secondo più tardi e ti avrei persa per sempre. Non avrei mai potuto accettarlo, non ora che siamo insieme, che sei la mia sorellina.- sentii la mia spalla, dove era appoggiata la testa inumidirsi e il suo respiro farsi irregolare. 


-Non piangere. Non aver paura. Riusciremo a sconfiggere tutto e tutti e saremo insieme. Ti voglio bene, Liam.

-Anche io, Melody.

Rimanemmo abbracciati a lungo quella notte e ci addormentammo lì, in quel laboratorio dove avevamo scoperto di essere fratello e sorella. Lì dove tutto aveva avuto inizio.



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Capitolo 27
*** Change your life ***


27°: Change your life

Quella mattina mi svegliai stretta al petto di Liam, un piccolo sbuffo di aria fredda mi aveva tolto dal mondo dei sogni.

-Buongiorno fratellini. Ma per voi il divano era troppo scomodo?- chiese la voce allegra di Harry davanti a me.

-Buongiorno amore. Ciao Liam.- dissi stiracchiandomi e sentendo la schiena dolorante. Liam mi lasciò un bacio sui capelli, prima di aiutarmi ad alzarmi. Mentre mi massaggiavo la schiena vedevo Harry fare lo stesso.

-Scusa amore, non avevo pensato che anche tu ti saresti ritrovato con i miei dolori.- dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-Tranquilla, anche perché al contrario di prima ora li sento molto più leggeri. È solo un leggero fastidio, mentre tu sembri quasi un pezzo di legno.- rise leggermente il riccio abbracciandomi.

-Gente, vi voglio pronti in meno di 5 minuti. Ci trasferiamo al campo. Muovetevi.- la voce di Moony era perentoria, non ammetteva repliche e subito ci demmo da fare per recuperare tutto quello che poteva servirci. 

Vidi Niall che seguiva la mia amica castana facendo avanti e indietro dal campo portando degli scatoloni, mentre gli altri ragazzi trascinavano delle valige con loro. Harry stringeva tra le mani la maniglia di un grande trolley, facendo la spola da camera mia al salotto. Io non persi tempo e raccolsi tutti i miei oggetti dal laboratorio. In pochissimo tempo ci ritrovammo al campo, dove era comparsa una grande casa, da cui la figura di Moony si muoveva, dando ordini al mezzelfo e ai maghi per riordinare il tutto. In un paio d’ore tutto era sistemato e ci ritrovammo nel salone di quella casa davanti a delle tazze di tè fumanti.

-Direi che è venuto il momento di parlare di questa situazione. Sappiamo che ora sono a conoscenza della vostra esistenza e del fatto che avete tutti ricevuto i vostri pieni poteri e le armi. Questo è un punto a nostro sfavore. D’altro canto i vostri poteri ci permetteranno di sconfiggerli più facilmente. O almeno spero. Anche se dovrete allenarvi molto più di prima. E questo presuppone il vostro completo allontanamento da Londra, che si è dimostrata non più sicura per le vostre vite.

-Questo è un problema. Come può una band all’apice del successo sparire di punto in bianco? E le loro ragazze? Non possiamo farli sparire così facilmente Moony.- dissi con tono sconfitto.

-Metteremo in scena la loro morte a questo punto.

-Non possiamo Moony! Hanno delle famiglie! E tre ragazze morirebbero se loro sparissero.

-Io non voglio perdere Dani. Non possiamo farle venire con noi?

-Sono umane, non possono entrare qui e nemmeno nel regno fatato.- disse Moony perentoria. Un guizzo passò per la mia mente e mi voltai verso Harry che mi guardava combattuto.

-Forse una piccola possibilità c’è. Però non è così facile. Solo due persone sono riuscite ad ottenere di entrare nel mondo fatato e di ottenere i poteri fatati senza aver alcun legame con la magia. Ma è un processo pericoloso. Ci sono volute delle settimane prima che riuscissero a riprendersi e molti più anni del normale perché imparassero ad usare i loro poteri. È davvero molto rischioso e in questo momento solo due persone potrebbero fare questo incantesimo e una l’ha solo studiato sui libri e mai messo in pratica.- dissi in modo criptico.

-Non se ne parla Melody. Omero e Virgilio hanno ottenuto questo dono da Calliope per determinati motivi. Queste ragazze non hanno fatto nulla per meritarselo. E ti ricordo che Omero è impazzito per un periodo a causa del suo potere e ora vive da eremita.

-Sono le persone che amano i futuri eredi. Non credi che questo le renda degne di questo dono?

-Scusatemi se mi intrometto. Ma se ho capito bene una di quelle due persone che può fare quell’incantesimo e anzi l’ha già fatto è vostra nonna, giusto Mel?

-Esattamente, Zayn.

-E tu sei colei che deve prendere il suo posto in futuro e ora hai i suoi stessi poteri, sbaglio?

-E’ esatto.

Non servirono altre parole. Gli sguardi di Liam, Zayn e Louis si illuminarono guardandomi, consapevoli del fatto che avevo aperto l’argomento perché volevo aiutarli.

-Io non sono sicura di riuscire a farcela, ma potrei provare, grazie anche all’aiuto di Harry.

-Non se ne parla Melody! Tu non metterai in pericolo la tua vita per delle sciocchezze. 

-L’amore non è una sciocchezza e lo sai anche tu Moony. 

-Ma tu hai una missione ben più grande da affrontare e devi farla con tutte le tue forze, non sfiancata da
incantesimi più grandi di te. E poi sai che rischi la vita.

-Io le darò il mio sostegno. Con il mio aiuto avrà più energia e riuscirà a farcela, lo sai anche tu.- mi sostenne Harry.

-Non ti lascerò prendere l’ambrosia.

-Non mi serve il tuo consenso Moony e lo sai. E poi è un incantesimo che posso fare con i miei poteri. Devi fidarti di me. 

La Fata della notte si alzò furiosa ed uscì senza rispondermi. Sapevo che era rischioso, ma avrei fatto di tutto per vedere mio fratello e i miei amici felici. Vidi Niall rincorrere la castana, mentre io richiamavo l’imperatrice in persona in quel luogo senza tempo.

-Melody, finalmente i tuoi poteri si sono liberati.

Tutti ci inchinammo di fronte all’imperatrice, ma lei ci fece subito alzare. Posò il suo sguardo su Liam e gli fece cenno di avvicinarsi. Lo scrutò nella sua forma magica e sorrise soddisfatta.

-Nipote, hai tutte le carte in regola per diventare un ottimo re. Ora vieni ad abbracciare tua nonna che per anni ha sognato di poterti stringere di nuovo a sé.

Liam si avvicinò titubante, ma una volta accolto tra le braccia della donna percepii la sua felicità. Un altro pezzo della sua famiglia si era riunito a lui.

-Ora lasciamo da parte i sentimentalismi. Mi hanno riferito ciò che è accaduto ieri notte e sono contenta che vi siate trasferiti qui. E so anche perché avete chiesto il mio intervento. Mi dispiace deludervi, ma i miei poteri si stanno affievolendo e io non sono più così forte da poter compiere quell’incantesimo. Melody può farlo, sono certa del suo potere. Ma prima dovrà passare questa giornata con me. Le insegnerò tutto il procedimento e stanotte lo metteremo in atto. Harry tu seguirai da qui, il tuo compito sarà solo di cederle parte del tuo potere in caso di necessità. Moony, non stare dietro la porta, concedi al mezzelfo di conoscere la sua imperatrice ed accetta i miei ordini. Cedi l’ambrosia alla principessa e riponi la tua fiducia in lei, senza temere per la sua vita. Non ti abbandonerà, fidati di me, non lo permetterei mai.

A quelle parole i due rientrarono nella stanza e fecero un inchino di fronte alla donna che avevano di fronte. 
Calliope ordinò a Moony di consegnarmi l’ambrosia quella sera e di accompagnare i tre ragazzi a prendere le giovani donne che amavano. Ci saremmo rivisti quella notte nel mio appartamento, solo io, l’imperatrice e le tre ragazze.

Quella giornata fu pesante e difficile da sopportare, ma mi sentivo pronta per un passo così grande. Sapevo che da quello sarebbe dipesa anche buona parte della missione, ma non volevo arrendermi. Sarei andata fino in fondo e avrei vinto.

Era mezzanotte spaccata, quando tornammo al campo. Moony mi porse una brocca contenenti il liquido ambrato e mi disse che le ragazze ci attendevano nel salotto del mio appartamento. 

Quando apparimmo nella stanza vidi le tre guardarci scioccate e leggermente intimorite.

-Allora Liam non mi ha raccontato una balla. Voi avete veramente dei poteri magici!- disse Danielle.

-Non potrebbe mai mentirvi e nemmeno gli altri ragazzi. Vi amano alla follia. Vi amano talmente tanto che mi hanno chiesto di aiutarli per far sì che voi non li abbandoniate. 

-In che senso? Come potremmo abbandonarli?- chiese una Eleanor abbastanza sconvolta.

-Non possono più vivere qui, sono in pericolo. Ma non vogliono perdervi. E voi come esseri umani non potreste seguirli. Così vi vogliono dare una possibilità di scelta. Io posso trasformarvi. Sarà un processo lungo e per alcune settimane probabilmente non sarete nemmeno coscienti. Inoltre vi ci vorranno anni per imparare a gestire i vostri poteri, ma vi aiuteremo. Ma potete scegliere. O cambiate e venite con noi oppure dovrò cancellarvi questo ricordo e tutti quelli legati ai ragazzi. So che è una scelta difficile, che avete bisogno di tempo per decidere, ma il tempo scarseggia e tutto deve avvenire questa notte. I ragazzi rischiano la loro vita qui e io non posso darvi più tempo, perdonatemi.

Mi guardarono insicure, per poi scambiarsi occhiate in cerca di conforto. Non ci volle Molto perché Perrie si alzasse e venisse verso di me.

-Dimmi che devo fare. Sono disposta a tutto per Zayn, anche a cambiare.- le sorrisi e le strinsi una mano.

Danielle semplicemente si avvicino e poso la sua mano sulle nostre intrecciate, annuendo con decisione. Alzai gli occhi verso El, che ancora era seduta sul divano, torturandosi le mani.

-Farà male? 

-A voi non farà nulla. Sarà come cadere in un sonno profondo. Melody al contrario sentirà del dolore. Ma è forte e lo sopporterà. Si è presa questa responsabilità verso suo fratello e i suoi amici e non vuole deluderli. Il maggior danno sarà per lei, non per voi, fidatevi.- rispose mia nonna al posto mio. A quelle parole EL mi guardò colpevole per poi unirsi alle altre.

-Mi dispiace se starai male per noi, ma non posso rinunciare a Louis. Lo amo.- mi disse, ma io le sorrisi, facendole capire che poteva stare tranquilla.

Feci comparire tre piccoli calici di fronte a loro e ci feci cadere 3 gocce di ambrosia in ognuno. Insieme versai nel bicchiere di El una lacrima di Louis, in quello di Perrie una di Zayn e infine una di Liam in quello di Dani.

Iniziai a pronunciare l’incantesimo, percependo i miei occhi che cambiavano colore. Mia nonna incitò le ragazze a bere nel momento in cui tre bolle, bianca, dorate e verde le avvolsero. Sentii le mie forze indebolirsi ad ogni parola, ma non cedevo. Ero quasi alla fine dell’incantesimo, quando i miei poteri sembrarono abbandonarmi, ma subito una stilla di potere mi raggiunse permettendomi di terminare.

Quando riaprii gli occhi vidi le tre ragazze trasformate. Avevano abiti da fate del colore che caratterizzava i loro ragazzi e gli occhi chiusi. Ali molto più piccole delle mie spuntavano dalle loro scapole, ma erano in posizione di riposo. Non si svegliavano e avevo paura che qualcosa fosse andato storto.

-E’ tutto andato alla perfezione, non preoccuparti nipotina. Ora dormiranno per delle settimane, i loro poteri devono crescere senza essere sprecati. Le porteremo al campo, li saranno al sicuro. Ci penso io, tu sei troppo stanca, nonostante l’aiuto di Harry.

Annuii e segui la donna al campo. Quando arrivammo i ragazzi non credevano ai loro occhi. Harry mi strinse a sé e mi prese in braccio, visto che le forze mi avevano abbandonato. Vidi Louis, Zayn e Liam sorridermi, mentre portavano le tre ragazze all’interno della casa, mentre io caddi in un sonno profondo tra le braccia di Harry.  

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