A Time Machine

di Smile_is easy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C'era una volta.. ***
Capitolo 2: *** Child's Tears ***
Capitolo 3: *** C'ho sempre creduto negli angeli ***
Capitolo 4: *** You Belong With Me ***



Capitolo 1
*** C'era una volta.. ***


Sì, 'c'era una volta..' Ho sempre voluto cominciare così la mia storia.
Che poi forse non tutte le favole cominciano con la speranza, ma sono sicura che tutte finiscono così, col 'e vissero per sempre felici e contenti'.
 
Da bambina ero veramente adorabile.
Piccola e dispettosa, con i capelli a caschetto castani e gli occhioni grandi e verdi. Il viso paffuto e tanta voglia di ridere.
Sono cresciuta come ogni altra bambina, la casa grande, mamma e papà che ogni tanto litigavano, un fratellone e una sorellona alle prese con la crescita, le uscite, i/le fidanzati/e.. Ed io ignoravo tutto.
 
La mia carriera scolastica è sempre stata un po' un disastro.. insomma anche alle elementari ero la piccola sfigatella che viveva all'ombra della sua 'migliore amica'.. che poi, migliore amica, era un'egocentrica convinta con la crescita troppo sviluppata, occhi azzurri e capelli biondi, di quelle dolci e carine con le maestre e poi spietate con i compagni.. Eppure era mia amica.
Sono sempre -maledettamente- stata quel tipo di ragazzina indecisa che non fa le scelte perché vuole veramente fare una determinata cosa, ma perché lo fanno gli altri, per sentirsi accettata magari o tutte quelle stronzate lì sull'insicurezza.
Fattosta che di 5 anni di elementari ricordo solo la rabbia, l'isteria, le risate, le prese in giro, le maestre cattive, i genitori non comprensivi.. la solitudine. Le amiche che avevo a volte facevano finta che io fossi invisibile, parlavo e scherzavano tra loro dicendo che c'era una mosca nell'aria..
 
Porca merda, una lacrima.. Ah, ma dai sono cose del passato, il bello di questa mia storia è che inizialmente sarà terribilmente triste, ma poi sarà dei miei giorni e spero vivamente di cavarmela coi dialoghi di questa mia vita un po' fuori dal comune.. i dialoghi non mi piacciono poi molto, Demi è molto più brava a scrivere 'descrizioni'..
 
Ah, a proposito, io sono Demi ^^

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Capitolo 2
*** Child's Tears ***


A 9 anni i miei si sono separati.. Cioè, erano già separati in casa senza che io lo sapessi, ma quella mattina di Maggio (o forse era Giugno), mamma ha fatto le valigie e m'ha portato con sé.. Siamo state a vivere in una casa che era più una baracca, in un paesino freddissimo poco distante da Dallas per qualche anno, aiutate qua e là da alcune mie zie che vivevano lì da anni. Salto tutta la parte del periodo trascorso lì anche perché ricordo ben poco, solo altre prese in giro, difficoltà di relazione, tante paure. Alle medie se non sbaglio, avevo già una nuova casa, poco distante da quella in cui vivevo da bambina con tutta la famiglia riunita.. Solo che eravamo solamente io e mia madre.
Le medie sono state lo stesso inferno, prese in giro, mezzo ragazzo che mi tradiva con una delle mie migliori amiche, mai abbastanza, troppo brutta ecc. ecc. ecc.. ma non me ne sono mai curata più del dovuto.
A 14 anni ho iniziato a capire qual'era la mia vera passione. Passavo le giornate chiusa in camera mia con la musica che sfondava le pareti tanto era alta a cantare ancora e ancora e ancora.. Non mi stancavo mai. Decisi di prendere qualche lezione.. E piano piano sono migliorata sempre più, ho frequentato per 3 anni, quest'anno ho dovuto lasciare. Ma il mio sogno resta sempre quello di diventare una cantante, chissà che un giorno non lo diventi davvero, a saltare e ridere come una dea su un palco come fa la mia Avril.. Oh, ma vi parlerò più tardi di Avril, tranquille..
Poi è arrivato il primo giorno delle superiori.. E' arrivato LUI.
Le superiori sono il trampolino di lancio se vuoi ricominciare qualcosa: ambiente diverso, persone diverse.. m'ero lasciata alle spalle le false amicizie di quand'ero piccola e anche se dentro ero ancora la solita infantile Demi, volevo davvero essere popolare, essere qualcuno.
Il primo anno avevo poche amiche ma stavamo bene insieme, una di loro era diventata la mia migliore amica, e ancora lo è.. Alyson. Alyson era tipo un vulcano di energia, sempre sorridente.. è stata lei a farmi conoscere Avril. L'ho amata tanto quasi da subito, ed ora la sua musica m'accompagna ogni giorno che le cose siano difficili, insormontabili o semplici come lo è bere un bicchier d'acqua. Nonostante Alys quell'anno è stato come tutti gli altri.. Bulli, minacce, lacrime.
Ma le cose si sono sconvolte a partire dal 2° anno..

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Capitolo 3
*** C'ho sempre creduto negli angeli ***


Il primo giorno di scuola del secondo anno è arrivato lui, il ragazzo nuovo, trasferitosi dal Tennesse in Texas, frequentava il terzo anno.
Era bellissimo, talmente bello da farmi volare le farfalle che avevo solitamente nello stomaco fino al cuore, alla testa.. volavo.
Non starò a descrivere la sua bellezza perché credo che la definizione di Dio Greco sia molto soggettiva. Pensate al vostro ragazzo perfetto.
Bene, timida com'ero non gli ho mai parlato.
Anzi, non andavamo per niente d'accordo, anche senza parlare, ma dalle frecciatine che mi mandava quando scherzava coi suoi amici, mi rendevo conto che mi vedeva come tutti gli altri: la povera piccola sfigata Demi. Nemmeno sapeva il mio nome.
Oh, ma io sapevo il suo, come dimenticarlo.. Nick.
Me lo immaginavo tutte le sere, distesa sul letto mentre fissavo il soffitto, immaginavo come sarebbe stato anche solo dirgli il mio di nome.
E ogni notte m'addormentavo con la speranza che il giorno dopo sarebbe successo qualcosa.
 
Finché un pomeriggio di Ottobre, non litigai con Alys.
La discussione fu talmente violenta che il giorno dopo a scuola ci lanciavamo ancora occhiatacce.. E abbiamo iniziato a litigare e ad urlarci ad alta voce cattiverie in classe, durante l'ora di chimica. Così siamo finite dal Preside.
E indovinate chi c'era? Lui.
Alys, che nonostante la litigata mi voleva bene e sapeva quanto ci tenessi a farmi notare da lui, si allontanò con una scusa e rimanemmo lì, io e lui, da soli.
'Allora come mai sei finita dal preside?' -mi chiede lui disinvolto, come se mi conoscesse da sempre.. era spigliato e tranquillo ed io stavo già impiegando troppo tempo per rispondere, pensando a queste cose.
'Ho urlato in faccia alla mia migliore amica durante la lezione' -risposi timida e tentennante.
'Wow, sei una tosta. Quale altra ragazza attaccherebbe la sua migliore amica per di più in classe?' -disse divertito, ma non riuscivo a capire se mi prendeva in giro.
'No, non è come pensi.. la storia è lunga e complicata ma voglio bene ad Alys' -mi giustificai.. odiavo dovermi giustificare.
'Alys? Quella del 2° anno?' -chiese sorpreso.. Già, come scordarlo, Alys era popolare fra i ragazzi per il suo essere spigliata e fra le ragazze per il suo essere sempre bellissima eppure gentile.. era una fortuna sapere che era mia, la mia migliore amica.
'Sì lei!' -risposi sicura dopo aver fantasticato un po'.
Calò il silenzio per qualche minuto e mi sentii in dovere di dire qualcosa, di non fare brutte figure, di giocarmi la mia possibilità fino alla fine, di essere sicura di me per una volta. Deglutii e sputai fuori: 'E tu come mai sei qui?' -temevo di essere stata invadente.
'Beh..' -fece una pausa fin troppo lunga- 'mi hanno beccato a fumare erba' -disse, per niente preoccupato-
'Ah..' -non avevo dimestichezza con queste cose, non sapevo che dire, insomma a 16 anni non hai idea di come si faccia una canna.. o perlomeno io non ne avevo idea.
Seguì un'altra pausa, la situazione si faceva frustrante e pesante, l'aria era calda e soffocante e.. 'comunque piacere io sono Nick' -disse lui irrompendo nei miei pensieri e nelle mie paure e facendo svanire il silenzio.
'D-Demi.. piacere.' -la mia espressione aveva sicuramente il solito aspetto spaurito e le guance rosse di imbarazzo, ma dentro me mi sentivo davvero felice.. come se niente potesse andare meglio in quel giorno. Proprio in quell'istante venì una prof a chiamarlo per farlo entrare dal preside.. si alzò con disinvoltura e si diresse verso la sala grande. 'Ecco si è già scordato di me' pensavo, ma poi si girò e.. 'Hey Demi, ci si vede in giro' -sorrise. Rimasi impalata a guardarlo e non so nemmeno se sono riuscita a dire 'Certo!' con una qualsiasi intonazione, ero solo.. in estasi.

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Capitolo 4
*** You Belong With Me ***


Il litigio con Alys si risolse velocemente, non vedeva l'ora di entrare nella mia testa e sapere tutti i dettagli di quei brevi ma intensissimi minuti con lui, Nick. Amavo Alys per la sua esuberanza, era divertente, buffa e dolcissima allo stesso tempo. Quella sera dormivamo insieme, era venerdì, e la mattina dopo mi avrebbe accompagnata ad un corso di canto nel teatro della scuola.. gratuito, quindi accessibile a me. La sera prima eravamo state a mangiare dolci e guardare film horror con i pigiamoni rosa come amavamo tanto fare, e quella mattina avevamo in programma trucco e parrucco d'arte con la musica di Avril. Ogni cosa che faccio con Alys è come una bomba piena di adrenalina, così ce ne stavamo a saltare sul letto ed improvvisare sfilate di moda con la macchinetta fotografica in mano, pronte a scattare non foto, ma ricordi. Mi prestò un suo vestito con cui mi sentivo decisamente poco a mio agio, ma non avevo mai avuto problemi col mio corpo.. e uscimmo di casa.
Le prove per il teatro mi rendevano nervosa e acida, caratteristiche che unite al mio caratteraccio naturale mi rendevano davvero insopportabile. Così Alys s'allontano e mi lasciò sola dietro le quinte con un 'buona fortuna, credo in te' che però mi rassicurò un po'. Iniziai a canticchiare la canzone che avevo portato, facendo vocalizzi vari e gli esercizi di respirazione col diaframma per riscaldarmi. 'You Belong With Me', Taylor Swift, questa era la canzone che avevo scelto. Mi chiamarono sul palco e arrivai timida e goffa, cantai velocemente la mia canzone con decisamente poca anima rispetto a quel che sapevo di poter fare e me ne andai.. 'le faremo sapere'.. la solita frase da fine provino che significava 'ci dispiace dirtelo in faccia, ma non sai cantare'. Alys arrivò velocemente ad abbracciarmi forte evitando una crisi di pianto e di nervi che mi portavo dietro da un po'.. 'ti va se ci andiamo a mangiare un gelato e poi ci vediamo un film al cinema?' -suggerii.. Mi asciugai le lacrime, annuii, sorrisi e ci incamminammo per la gelateria.

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