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Importante:
I Tokio Hotel non mi appartengono e questa è una storia di pura finzione che non intende dare rappresentazione reale dei loro caratteri/azioni. Anche se non mi spiacerebbe possedere i gemelli *.* cuccioli loro <3
.°*Du Bist Nicht Alleine*°.
Capitolo 3
“Bill dire che sei impossibile è riduttivo”
“Non è colpa mia se voi vi impegnate troppo poco”
“Magari fosse questo il problema, il punto è che tu sei incontentabile!”
“Non è verooooo!!!!”
“E' da un mese che tentiamo di trovare una melodia a questo testo e a te non va bene nulla!”
“A me va bene quello che ho in testa, cosa c'entro se non siete in grado di tradurlo in musica?”
“Sai… sarebbe ora ci trovassimo un chitarrista, magari le cose sarebbero più semplici”
Georg e Bill stavano discutendo riguardo all'impostazione musicale di un testo che portava il titolo di “Rette Mich” e sul quale il ragazzo sembrava a dir poco incontentabile.
“Appoggio la mozione di cercare un chitarrista” si intromise Gustav che fino a quel momento era rimasto zitto dietro alla sua batteria.
“Io no” si intestardì Bill
“Mi spieghi per quanto andrà avanti questa storia signorino Kaulitz?” lo apostrofò Georg che nel mentre si era messo ad accordare il suo basso.
“Senti è stato scientificamente dimostrato che non esiste un chitarrista adatto ai Devilish! Abbiamo cercato per mesi! Risultati? Nessuno!”
“Casomai è stato scientificamente dimostrato che non esiste un chitarrista disposto a sopportarti per più di cinque minuti dato che tutti quelli che abbiamo provato sono scappati a gambe levate grazie alle tue lamentele, ai tuoi piagnistei e alla tua filosofia di vita stile “o fai a modo mio o fai a modo mio”
“Trovamene uno che sappia tradurre in note la melodia che ho in testa per Rette Mich e ti giuro che non lo farò scappare”
“Perché non impari tu a suonare? Così ti arrangi a fare tutto da solo e forse sarai soddisfatto!” sospirò Georg
“Io canto” si sentì rispondere come se lo sforzo di cantare eliminasse automaticamente l'ipotesi di mettersi a suonare.
“Ok ci rinuncio! Facciamo a modo tuo tanto per cambiare… ma ricorda che hai giurato! Il primo che ti butta giù due accordi per questa canzone diventerà il nostro chitarrista”
“Ok…”
“Ovviamente sta a te mettere in giro l'annuncio che ne cerchiamo NUOVAMENTE uno”
“Sarà fatto…”
******
Tom e Jan stavano seduti sui gradini di una scalinata che portava in cima ad un vecchio capannone abbandonato da tempo, era il loro piccolo rifugio, un posto nel quale potevano stare tranquilli ed indisturbati a chiacchierare, suonare o fare qualunque altra cosa. Fra le altre cose, il bello di quel capannone era che aveva delle pareti a dir poco perfette per essere graffittate e loro due adoravano usare le bombolette!
Quel pomeriggio Tom stava tentando di perfezionare ulteriormente una melodia che aveva scritto un mesetto e mezzo prima, voleva renderla a tutti i costi perfetta.
“Riuscirò mai a scrivere delle parole all'altezza di questa tua fissazione?” gli chiese Jan
“Quale fissazione?”
“Questa musica… ormai è più di un mese che non fai che provarla e riprovarla cercandole difetti che non ha!”
“C'è sempre qualcosa che può essere migliorato” gli rispose sorridendo Tom
“Sarà… comunque è un po' triste… anzi, MOLTO triste! Non dirmi che il tuo sogno è depresso ultimamente”
Jan era l'unico al quale Tom avesse mai raccontato del ragazzo misterioso dei suoi sogni.
“Un po' giù di corda forse… non saprei”
Scoppiarono a ridere entrambi e poi Jan sembrò ricordarsi di qualcosa e si mise a frugare nel portafoglio estraendone un pezzo di giornale.
“A proposito! Guarda qua, cercano un chitarrista!”
“Dai Jan, è inutile! Non ce la farò mai a stare in un gruppo già esistente e con delle canzoni proprie. Io ho bisogno di creare da me la mia musica”
“Almeno prova! Non si può mai sapere nella vita!”
Per far felice l'amico Tom gli prese il ritaglio di giornale dalle mani e lesse l'annuncio cerchiato con una penna blu: “Devilish (futuri Tokio Hotel *.*) di Magdeburg cercano chitarrista in grado di comporre musica decente. Per informazioni chiamare…”
“Ma che razza di annuncio è? Sembra scritto da un bambino dell'asilo” osservò il rasta guardando dubbioso l'amico.
“Bisogna sempre bussare a tutte le porte caro mio!”
“E poi che significa “futuri Tokio Hotel”? E… Magdeburg! Insomma, no!”
“Eddai, almeno prova a chiamare, che ti costa? C'è di buono che cercano uno che la musica la sappia comporre quindi non ti metteranno in mano roba già fatta e finita da suonare”
Su questo aveva ragione… e comunque chiamare non costava nulla. Prese il cellulare e compose il numero.
“Pronto?”
“Ehm… salve! Chiamo perché ho trovato un annuncio in cui si diceva che cercate un chitarrista…”
“Si esatto! Io sono Georg, il bassista, ti prego dimmi che sei interessato!”
“Si abbastanza… però prima vorrei sapere un paio di cose, tipo che musica suonate, chi siete e simili”
“Mi pare giusto! Ora ti spiego”
“Chi è?” si sentì una voce di sottofondo
“Un aspirante chitarrista - gli rispose Georg prima di tornare a focalizzare la sua attenzione sulla chiamata – dicevo… noi siamo in tre per ora, io suono il basso, poi c'è Gustav che suona la batteria e infine…”
“La sa fare Rette Mich?” la voce di prima
“Bill stammi su di dosso e lasciami parlare!”
“Ma la sa fare?”
“Come può saper fare una canzone della quale solo tu conosci l'esistenza?!”
“Uffi… allora non lo voglio”
“…scusami. Dicevo che infine c'è per l'appunto Bill che canta e in genere scrive le canzoni”
“Ecco su questo punto io avrei una piccola… diciamo pretesa. Non mi piace molto suonare roba preconfezionata da altri, amo essere parte attiva della stesura di un pezzo”
“Per questo non c'è problema, Bill scrive solo i testi, con gli strumenti non ci prende molto, credo non sappia suonare nemmeno il triangolo”
“Geeeeeoooorrrg!!!! - udì la solita voce di sottofondo lamentarsi – e comunque io non saprò scrivere la musica ma me la so immaginare mentalmente”
“Bene allora fai un concerto da solo e chiedi al pubblico di mettersi in collegamento telepatico con la tua mente”
“Ehm…” Tom pensò fosse il caso di ricordare a questo Georg che lui era ancora in linea.
“Oddio perdonami. E' che Bill è un tantino… diciamo che ha manie d protagonismo, se c'è lui nella stanza e tu parli con qualcun altro deve mettersi in mezzo per forza”
“Capisco – fra l'annuncio e la telefonata Tom iniziava a pensare che quella fosse una band di spostati ma decise di andare avanti – ma come vi chiamate? Sull'annuncio c'è scritto Devilish futuri Tokio Hotel…”
“Cosa?! Bill ma che razza di annuncio hai messo in giro?!”
“Che cerchiamo un tizio che suoni una chitarra” gli rispose l'ormai familiare voce di sottofondo. Era irritante ma allo stesso tempo… non sapeva spiegare bene cosa avesse di particolare ma portava qualcosa di magnetico dentro di se, era calda, avvolgente… per un istante desiderò poter parlare direttamente con quel Bill nonostante le sue pretese non avessero ne capo ne coda.
“Ok, scusami per l'ennesima volta! Ti va di trovarci? Perché ho idea che così non verremo a capo di niente”
“Mi piacerebbe ma io ho un piccolo problema, abito a Berlino e al momento non ho la possibilità di spostarmi…”
“Uh, questo è un problema, noi siamo di Magdeburg”
“Lo so ma speravo che magari faceste le prove in qualche altro posto, almeno a metà strada…”
“No mi spiace…”
“Che succede?” solita voce
“E' di Berlino, non riesce a venire fin qua”
“E allora che ha chiamato a fare?”
“Bill!”
“Uffi… chiedigli se ha idee per Rette Mich, se le ha andiamo noi a Berlino”
“E come ci andiamo?”
“Boh… in qualche maniera, guarda che sono meno di due ore di macchina”
“Ma mi spiegate cos'è Rette Mich?” li interruppe Tom
“Una stupida canzone che Bill ha scritto e della quale ha la melodia in testa e che noi poveri comuni mortali non riusciamo a rendere in musica”
“Capisco… va beh niente allora!”
“Mi spiace!”
“Ma figurati… ciao!”
“Ciao”
******
“Allora? Niente?” gli chiese Jan speranzoso
“Macchè! Quella è una band di squilibrati secondo me”
L'amico ridacchiò e Tom tornò alla sua chitarra e alla sua canzone da perfezionare.
******
“Allora? Niente?” chiese Bill contrariato
“Se tu evitassi di farci passare sempre per una band di pazzi magari…”
“Stavolta non ho fatto nulla!”
“Guarda non voglio nemmeno sapere cosa hai scritto nell'annuncio!” gli disse Georg incenerendolo con lo sguardo.
“Va beh ma tanto se non riesce a suonare Rette Mich era inutile!”
Il bassista scosse la testa chiedendosi se sarebbero mai riusciti a formare una vera e propria band con quel soggettone come cantante e leader.
******
Quella notte, nel solito sogno, il ragazzo senza volto stava cantando una canzone. Tom non riusciva a distinguerne le parole ma era malinconica e come ritmo somigliava vagamente alla melodia che aveva composto in quei giorni ma era migliore. Rispetto alla sua era modificata esattamente nei punti che a lui non soddisfacevano.
La voce del ragazzo era calda, densa di emozioni, perfino attraverso il sogno riuscì a fargli venire i brividi lungo la schiena. Quando finì di cantare fece una specie di inchino e l'attenzione di Tom venne attirata da un braccialetto d'argento che l'altro portava al polso sinistro. Come se fosse stato in un film una cinepresa immaginaria strinse il campo della sua visuale facendo un primo piano su quel bracciale sul quale erano incise quattro lettere, un nome: Bill.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto nel cuore della notte assordato dai battiti del suo stesso cuore che viaggiava alla velocità della luce mentre la sua mente cercava di dare una spiegazione logica a tutto ciò senza riuscirci.
******
Bill non faceva altro che girarsi e rigirarsi nel sonno, voleva svegliarsi, voleva porre fine a quel sogno ma non ci riusciva. Tentava disperatamente di aprire gli occhi, di tornare alla realtà, ma qualcosa, o per meglio dire qualcuno, lo teneva intrappolato nel suo mondo onirico. Il soggetto era sempre lo stesso, ovvero il ragazzo dai lunghi rasta biondi che presumibilmente era identificabile con il gemello defunto, però questa volta non si limitava a popolare il suo sogno in maniera passiva, no. Per la prima volta era intento in qualche attività e per la precisione stava suonando una chitarra. Le sue dita si muovevano sicure sulle corde dello strumento e la musica che ne usciva era dolce e malinconica al tempo stesso. Era stupenda, una melodia perfetta che commosse Bill fin nel più profondo della sua anima.
Alla fine della canzone il ragazzo si svegliò di soprassalto del tutto ignaro del fatto che nello stesso identico istante era successa la stessa cosa al suo gemello. La consapevolezza che le note che uscivano dalla chitarra di Tom avevano dato vita ad una melodia che corrispondeva esattamente a quella che lui aveva in testa per Rette Mich, lo fecero sudare freddo.
Cosa significava tutto ciò?
******
NOTE: Ed eccoci al terzo capitolo, ne mancano solo due alla fine, come avevo detto già all'inizio (credo xD) è stata proprio un'ispirazione lampo per una fic lampo anch'essa (rispetto alle mie lunghezze standard intendo, di solito sono logorroica anche via fic xD)
Come sempre DANKE di cuore a tutti voi che mi date una soddisfazione incredibile con le vostre recensioni e i vostri commenti, ma anche soltanto leggendo :)
Judeau: ma daaaai povero Bill!!! Perchè una barzelletta? xD in realtà nemmeno io ce lo vedo molto fra i banchi di scuola ehehe, non è proprio il suo mondo xD
Elettra: ma grazie *.*
lal23: oddo grazie *.* anche per i complimenti ad Angels *.* Ovvio che si vede a Roma, io sono già li con la mente *.*
Castalia: ma sai che quando mi è venuta l'idea avevo pensato di metterci Bill in orfanotrofio? Solo che poi ho pensato che lui ha una spiccata tendenza al melodrammatico quando ci si mette e mi si sarebbe depresso troppo ù_ù invece Tom prende le cose "più alla leggera" (oddio non è esattamente questa l'espressione + giusta ma non me ne viene un'altra), cmq grazie *.*
mY LadY oF SoRRoW: "
cm descrivi tu Bill,nn lo descrive proprio nessuno" --> ti giuro che stavo per mettermi a piangere da quanto mi sono commossa leggendo questa frase *.* grazie... davvero... <3
AOInoMIZU: innanzitutto grazie per la recensione :) poi... ma sai che sono abbastanza convinta che questa cosa sui gemelli sia una leggenda metropolitana? nel senso... ok i Kaulitz è evidente che non sanno stare lontani e da quello che ho capito lo stesso vale per il tuo ragazzo e il suo twin ma... io conosco parecchie coppie di gemelli e fra alcune c'è un odio assurdo O__o e negli altri casi c'è un normale rapporto fra fratelli non qualcosa di più stretto... nel senso che vivono benissimo anche stando lontani per settimane O_o oddio che discorso contorto O_o mi sta andando in pappa il cervello >.<
Per il resto andiamo con ordine^^
1. su questo hai abbastanza ragione, mi sono un po' arrampicata sui vetri ma da un lato Tom doveva crescere per i fatti suoi e dall'altro Bill essere convinto che lui fosse morto (potevo fare anche al contrario ma conoscendo le tendenze al melodrammatico di Billo mi sa che non avrebbe preso molto bene 17 anni di orfanotrofio >.<), cmq... Tom è dato per morto, non si sa bene perchè il pazzo psicopatico l'abbia abbandonato ma l'ha fatto concedendogli di vivere e sul bracciale del neonato c'era scritto solo Tom e non il cognome (ok un po' impossibile anche questo ma va beh xD) ed essendo Tom ritenuto morto nessuno ha sporto denuncia per la sua scomparsa ecco ._. si lo so è contorto e fila male ma suvvia, è una fic, concedetemelo *elsa si arrampica sempre + sullo specchio scivoloso* ù_ù
2. una band senza chitarrista non fa ed infatti se noti quando la descrivo ho scritto "
Ok non erano propriamente una band ma i Tokio Hotel erano a tutti gli effetti il suo mondo. Per dirla tutta non si chiamavano nemmeno Tokio Hotel ma Devilish… il primo era il nome che avevano deciso avrebbero adottato se mai fossero riusciti a sfondare ed uscire dal garage delle loro case " il che secondo me rende abbastanza la situazione "precaria" del gruppo xD E ho lasciato sottinteso il fatto che "non erano propriamente una band" perchè appunto sono senza chitarrista, nel senso che mi sembrava talmente ovvio da non aver bisogno die ssere esplicitato a parole *sisi*
3. la mamma gli racconta mille storie non nel senso "storie di vita vissuta" ma nel senso che la povera donna passa tanto tempo parlando di Tom e immaginandosi come sarebbe stato, come sarebbe cresciuto e cose simili... insomma, per tenere la sua memoria sempre viva ecco *.*
Auty91: sono contenta che l'idea ti sia piaciuta, a me personalmente affascinava molto *.*
MissZombie: grazie millissime *.* "
l rapporto tra quei due,quel legame UNICO,è.. awww mi viene da piangere dall'emozione " -->quei due un gg mi faranno morire me lo sento ç_ç sono TROPPO... il mio cuore non reggerà ancora a lungo ù_ù
Elychan: si lo so che la parte sul suo abbigliamento è un po' "eccessiva" ma non ce la faccio ._. cioè..è più forte di me, io AMO quel ragazzo, come canta, come si veste, come si comporta, come si muove, come si atteggia, come ragiona...oddio *.* ci scriverei sopra un enciclopedia se potessi *.* insomma quando inizio non mi riesco più a fermare >.<
Si si hai capito bene, loro a tutti gli effetti non si conoscono (e Tom non sa nemmeno dell'esistenza di Bill) ma hanno una specie di connessione attraverso i sogni *.*
Naysha13: ma grazie *.*
Le recensioni le gradisco molto *.*
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