Sotto il cornicione-Storie Metropolitane-

di Eris Gendei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 2: *** La fine dell'inizio ***



Capitolo 1
*** L'inizio della fine ***


La città sotto i miei occhi.
E’ piuttosto scomoda come posizione ma in questo momento mi è impossibile percepire il fastidio che mi provoca.
Ho i muscoli in fiamme…fanno male.
Questo dolore bruciante non fa altro che accrescere la mia rabbia.
Mi sento così precaria…sospesa ad un palmo dal nulla. Sotto di me solo i fumi lividi e il grigiore della città. La mia città…
La odio!
Il grigio è l’unico colore visibile…ho dimenticato quasi completamente quando sia piacevolmente stordente il verde acceso delle…ah si…le foglie…
Mi sono dimenticata la loro forma, la loro consistenza, la grazia melanconica con cui cadono a terra in…in quella stagione tutta marrone e dorata…autunno mi pare si chiamasse.
Oggi l’unico colore che ricordo è il grigio…in mille sfumature diverse, più o meno scure e livide…ma pur sempre grigio.
Grigio come il mio umore…
Grigio come la mia vita.
Ormai me ne sono resa conto.
Ho sempre vissuto in un’illusione.
Una bellissima illusione ovattata.
Ho sempre creduto che tutte le persone che mi circondavano mi volessero bene.
Che tutte le ragazze coetanee e non fossero davvero mie amiche…
Mi consideravano una di loro, una del gruppo…questo si, ma… Non era ciò che io volevo!!
Io cercavo un’amicizia vera e sincera, per estraniarmi dalla piattezza grigia di questa vita.
E invece…
Ecco cosa ci ho guadagnato!
Un giro di ipocrisie buone solo per perdere un pomeriggio chiacchierando di argomenti senza senso.
Non è che le odio…
Ancora peggio…provo per loro una repulsione così brutale e violenta da essere inconcepibile.
Mi sembra di essere vuota.
Non sono capace di provare abbastanza odio.
Sono insoddisfatta…delusa!!
Da tutti e da tutto ciò che mi circonda!
Tutto dannatamente uguale!!
Giornate grigie, routine insostenibile, isterismo, ipocrisia…
Basta!!!
Ora non è più un semplice bisogno!!
Ora VOGLIO dire basta!
Non ce la faccio più!!
Voglio soltanto mettere fine a tutto questo.
Basta allentare un po’ la presa.

Sento la mia mano destra scivolare lentamente via dal cemento, grigio anche quello, del cornicione a cui sono appesa.
Rimane solo la mano sinistra a sostenermi.
Sono attaccata alla vita con sole cinque dita.
Che patetico scioglilingua.
Basta pensare…ora c’è solo sentire.
La mano sinistra…la mano del cuore…sollevo il primo dito piano, lasciando che il mi peso diventi sempre più insostenibile.
Un altro dito, lentamente…
E poi un altro…
Sentirò il dolore fino all’ultimo, sempre più gravoso.
Lascio che anche le ultime due dita abbandonino la presa sul cornicione.

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Capitolo 2
*** La fine dell'inizio ***


Cado.

Sto cadendo.

Che sensazione strana.

Sento le orecchie che mi fischiano.

Mi sembra di essere una goccia d'acqua...potrei gocciare anche io?

Si spiaccicano le gocce d'acqua quando arrivano a terra?

Mi fischiano forte le orecchie.

Almeno è un suono naturale…non il solito rumore delle automobili.

L’aria mi schiaccia, respiro a fatica…

Meglio, magari sarà più facile.

Percepisco il rumore farsi più insistente…il suolo si avvicina.

Delle grida…e poi più nulla.

Sta finendo.

Si.

Ora, è finita…

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