la mia forza sei tu.

di xtommossmjle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Un'ultimo giorno nel New Jersey. ***
Capitolo 2: *** 2. Ricordi ***
Capitolo 3: *** 3. Cinque incontri fantastici e uno sgradito. ***
Capitolo 4: *** 4. Mi hai deluso, Louis. ***
Capitolo 5: *** 5. Alcune cose non possono essere dimenticate. ***



Capitolo 1
*** 1. Un'ultimo giorno nel New Jersey. ***


1. Un'ultimo giorno nel New Jersey

Continuo a camminare a testa bassa per i corridoi di scuola, questo è l’ultimo giorno che passo qui, dopo tanto tempo finalmente lascerò questa fottutissima scuola e questa fottutissima città. Corro fino in classe per non incontrare David, lo odio lo odio con tutto il mio cuore.
Sono Hayley ho diciassette anni e abito nel New Jersey, anche se domani mi trasferirò il più lontano possibile da qui. I miei genitori sono separati da un mese e ho deciso di stare con mia madre, non vedo mio fratello da due settimane ma non mi importa, odio lui e i suoi fottutissimi amici. Soffro di bullismo da otto anni oramai, ho iniziato a tagliarmi sette anni fa e ora il mio corpo è una cicatrice unica. Sono bulimica, si avete capito bene, per colpa di tutta la gente che mi insulta ho iniziato, dopo mangiato, a ficcarmi due dita in bocca per poi gettare tutto il cibo fuori.
Arrivo in classe col fiatone mi guardo intorno e mi accorgo di essere la prima, come al solito. Vado all’ultimo banco, poso lo zaino e mi lascio cadere sulla sedia. Dopo circa cinque minuti iniziano ad entrare i miei compagni di classe e con loro anche la professoressa di matematica. Dopo matematica corro nell’aula di chimica e poi in quella di inglese. L’intervallo lo passo in giardino seduta in un angolo con una sigaretta in mano, l'unica che non mi abbandona mai. Mi soffermo a guardare ogni singola cosa, il New Jersey non mi sarebbe mancato per niente. Non ho amici, nessuno con cui potermi confidare, qualcuno a cui dire quello che sto passando, tutti mi odiano e io non capisco il perché. Getto la sigaretta per terra e mi avvio il più veloce possibile nell’aula di informatica, ma come sempre la fortuna non è dalla mia parte, David è davanti a me che mi fissa, mi viene incontro con passo svelto, mi prende dal polso e mi sbatte con gli armadietti mettendo poi le sue mani su di essi.
‘Smith, che fine avevi fatto? Sai, ho bisogno di sfogarmi Smith’
‘Ti prego David, lasciami stare, ti prego’ dico ormai in lacrime, subito dopo inizia a picchiarmi. Sento il sangue uscire dal mio naso, mi fa male tutto. Se ne va così, lasciandomi sofferente a terra. Mi rialzo piano e vado in bagno, mi pulisco il sangue e corro nell’aula di informatica. Una domanda mi continua a ronzare per la testa ‘Cosa gli ho fatto per meritarmi tutto questo?’, ma una risposta non c’è. Dopo due lunghe ore di informatica finalmente posso uscire da questo inferno, esco di scuola e mi dirigo verso casa.

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Capitolo 2
*** 2. Ricordi ***


2. Ricordi

 
Entrai in casa e buttai lo zaino per terra, non ne potevo più di quel posto, lo odiavo. Casa mia oramai era vuota, gli scatoloni con dentro la roba erano stati già trasferiti nella casa nuova, non vedevo l’ora del giorno dopo. Mi sdraiai sul divano accendendo la televisione e poco dopo mi addormentai sulle note di Give me love. Venni svegliata da mia madre che mi accarezzava delicatamente, aprì gli occhi e le stampai un bacio sulla guancia.
‘Hai mangiato amore?’
‘No mamma, non avevo fame’ finsi un sorriso, ma lei mi conosceva più di chiunque altro e subito se ne accorse.
‘Cos’è successo, tesoro? Ancora quel David?’ 
Solo a sentire quel nome mi vennero i brividi, abbassai la testa in segno di consenso.
‘Da domani cambierà tutto, Hayley’ sorrise dolcemente dirigendosi in cucina.
Mi misi comoda sul divano e ripensai alle parole dette da mia madre. ‘E se non cambierà niente? Se anche nella nuova città tutti mi odieranno?’ la mia mente era affollata di mille domande, scossi la testa per mandarle via e mi diressi in camera. Le uniche cose che erano rimaste li dentro erano le lenzuola, il computer e i vestiti per l’indomani. Accesi il computer ed iniziai ad ascoltare un po' musica.
Per mia fortuna ero riuscita a convincere mia madre a trasferirci a Bradford, dove due anni prima avevo incontrato Zayn, il mio migliore amico.
Sorrisi al pensiero di quel ricordo.
Era estate e mio padre mi aveva portata in vacanza a Bradford, passeggiavo per il parco quando vidi un altalena e mi ci sedetti sopra iniziando a sventolare le mie gambe avanti e indietro. Tutt'un tratto si avvicinarono delle ragazze, pensavo volessero fare amicizia così gli sorrisi, ma iniziarono a ridere tra di loro. 'che hanno in mente?' pensai, subito dopo una di loro iniziò a parlare
'Hey sfigata! Quella è la mia altalena, vedi di levarti dalle palle!' la guardai dall'alto fino in basso, era una bellissima ragazza, peccato per il carattere di merda che aveva
'Non ho visto scritto sopra il tuo nome, regina'
'Levati o ti spacchiamo la faccia!'
'Facile vero?'
Mi guardò incuriosita
'Cosa?' 
'Siete quattro contro una, è facile per voi'
'Ovvio e ora se non vuoi essere presa a botte alzati'
Non mi alzai, ero e sono testarda non mi sarei alzata per nulla al mondo. Le ragazze si avvicinarono lentamente a me, mi presero dai capelli, mi buttarono per terra ed iniziarono a tirarmi innumerevoli calci allo stomaco. Se ne andarono dopo circa 10 minuti, lasciandomi accasciata a terra. Gliel'avrei fatta pagare se ne avessi avuta l'occasione. Sentì delle braccia sollevarmi, alzai lo sguardo e incrocia dei meravigliosi occhi neri, sorrisi e ringraziai il misterioso ragazzo.
Mia madre aveva ragione, la mia vita sarebbe cambiata, avevo Zayn e i suoi amici accanto a me. Sorrisi, un'altra volta, non vedevo l'ora di riabbracciarli.
Mi misi a pensare a tutto quello che avevo passato in questi anni nel New Jersey soprattutto all'incontro con David.
'Hey, tu devi essere Hayley, io sono David sarò il tuo primo amico in questa scuola' mi fece un sorriso rassicurante, gli strinsi la mano e mi presentai.
Passarono due settimane da quel giorno, io e David eravamo diventati inseparabili, ci piacevamo a vicenda e dopo qualche giorno decidemmo di metterci insieme. Andava tutto alla grande, avevo trovato l'amore e avevo molti amici, ma un giorno cambiò tutto. Quelli che credevo miei amici mi pugnalarono alle spalle e si staccarono da me iniziando a raccontare stronzate in giro, David iniziò a picchiarmi senza motivo così decisi di lasciarlo, ma lui non mi dava tregua. Contagiò tutta la scuola e in poco tempo tutti mi odiavano, anche mio fratello. Il fratello che mi è sempre stato accanto si era rivoltato contro di me, perché? Cosa c'era di sbagliato in me? Iniziai ad odiarmi più di prima. Il loro odio verso di me non era nulla in confronto all'odio che provavo per me stessa. 
Venivo chiamata per nomignoli 'Sfigata, stronza, cogliona, scema, grassona, maiale, balena, puttana...' e la lista continua. Perché a me? Cosa avevo fatto io a loro? Nulla, gli ero stata sempre a fianco quando avevano bisogno, e loro mi ripagarono imiliandomi e picchiandomi, anche se l'unico che riusciva a picchiarmi era David, non riuscivo a ribellarmi contro di lui, era stato il mio primo amore.
Scossi la testa mentre asciugai le lacrime, lui non ne meritava neanche una. Il telefono iniziò a vibrare, lo presi e sullo schermo lessi 'Zayn' sorrisi per poi rispondere
'Hey piccola' lo sentì sorridere
'Hey Zayn, come stai?'
'Bene piccola, tu?'
'Bene Malik, finalmente la mia vita cambierà' 
'Hai ragione piccola, non vedo l'ora di rivederti. É strano pensare che dall'ultima volta che ci siamo visti sono passati due anni'
'Il nostro primo incontro Zayn' sorrisi dolcemente
'Si, hai ragione baby...' fece una lunga pausa per poi continuare 'Ai ragazzi manchi tanto, soprattutto a Harry'
'Ohw, mi mancano anche loro, troppo'
'Oh, comunque c'è un nuovo membro'
'Uhmm, Zayn?'
'Si chiama Louis! É molto simpatico, davvero'
'Vedremo domani Pakistano' sentì una piccola risata da parte sua, sorrisi
'Piccola, ora devo andare ci vediamo domani. Ti voglio bene'
'Anch'io Zayn' chiuse la chiamata
Mi buttai sul letto, ripensando a quei quattro ragazzi che mi avevano fatto vivere l'estate più bella della mia vita.
'Hayley non correre, sono stanco!' urlò Harry
'Ti devi muovere ricciolo! Siamo in ritardo, i ragazzi ci uccideranno! Muoviti lumacone'
'Lumacone a chi stupida?' mi abbracciò da dietro baciandomi sulla guancia
'TU sei stupido, Styles!' urlai enfatizzando il tu, mi tirò una pacca sulla spalla ridendo
'Hai ragione' scoppiò di nuovo a ridere e io con lui.
Dopo venti minuti di corsa arrivammo in piscina, dove i ragazzi ci aspettavano a braccia conserte. Liam stava per dire qualcosa ma io lo interruppi
'É colpa del riccio! Non date la colpa a me! É peggio di una lumaca!'
'Scusa Hayley, dovevamo avvertirti riguardo a lui' disse Zayn indicando Harry
'Siete degli stupidi! Se lo sapevo lo andavo a chiamare alle 10 di mattina!' scoppiammo tutti in una fragorosa risata, poi ci dirigemmo in piscina togliendoci i vestiti e rimanendo in costume.
'Harry' nessuna risposta 'HARRY' urlai più forte 'STUPIDO RICCIO' urlai nelle sue orecchie
'Che c'è Hayley?' sorrise dolcemente
'LASCIAMI SUBITO GIÙ!'
'Mai, preferirei morire affogato' rise
'Stupido ricciolo. Niall!' non mi sentì 'NIAAALL' urlai ancora di più 'HOOORAN PORCA VACCAAA!'
'Hayley, smettila di urlare!' Liam mi rimproverò
'Liam, invece di parlare a vanvera vieni ad aiutarmi, stupido!'
Liam spinse Harry ma lui barcollò senza cadere.
'Barcollo ma non mollo, baby'
'Zayn?!' mi girai per cercare lo sguardo di Zayn ma non lo trovai 'DOVE CASPITA É IL MIO MIGLIORE AMICO?!'
Niall si avvicinò lentamente, spinse Harry facendolo cadere in acqua e poi venne vicino a me
'Zayn non sa nuotare' sussurrò
'Mi pigli per il culo, Horan?' trattenni una risata, lui fece di no con la testa e in quel preciso istante scoppiai a ridere come una pazza tanto che i ragazzi mi dovettero tenere a galla.
Uscì dalla piscina tossendo, siccome avevo ingoiato un po' di acqua. Vidi Zayn sdraiato su un lettino e mi avvicinai lentamente
'Hey Pakistano, lo sai che non puoi abbronzarti più di così, vero?' si mise a ridere guardandomi dalla testa ai piedi, poi si alzo e mi abbracciò dolcemente poco dopo si aggiunsero anche Harry, Liam e Niall. 
Quando ero con loro, la mia vita era perfetta.

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Capitolo 3
*** 3. Cinque incontri fantastici e uno sgradito. ***


3. Cinque incontri fantastici e uno sgradito.

Bradford. Quanto mi era mancata quella città? Forse troppo, ma forse erano le persone che avevo conosciuto in quella città che mi erano mancate.
Ero arrivata a Bradford da tre ore, la casa era pazzesca, tre piani di cui il terzo era una mansarda, al secondo piano c'erano cinque camere da letto con dentro il bagno, al primo piano c'era la cucina e il salotto immenso. C'era anche la piscina, diciamo che mia madre non aveva badato a spese. 
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Un'ora, mancava una fottutissima ora e avrei potuto riabbracciare quei meravigliosi ragazzi. Decisi, per scaricare la tensione che mi portavo dietro da quando mi ero svegliata, di farmi una doccia rilassante. Mi avviai in bagno ed iniziai a spogliarmi per poi entrare in doccia. L'acqua calda era l'unica cosa che riusciva a calmarmi dopo le sigarette, si, ero dipendente da delle fottutissime Lucky Stike che però mi rilassavano. Uscì dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano per coprirmi. Tornai in camera col sorriso stampato in faccia, mancava solo mezz'ora e li avrei riabbracciati tutti. Presi dei pantaloni azzurri, una maglietta bianca con la scollatura a 'v' e un paio di all star basse. Mi misi un po' di matita e del mascarsa. Guardai l'ora, 15.20 dieci fottutissimi minuti mi separavano da Zayn, da Harry, da Niall e da Liam. Presi il telefono mettendolo in tasca, poi scesi velocemente le scale, tentando più volte di cadere, avvisai mia madre che andavo dai ragazzi e uscì di casa sbattendo la porta per la felicità. Corsi fino a quel parco dove due anni prima incontrai Zayn, ed eccoli lì erano a pochi passi da me, iniziai a camminare più lentamente per assaporare di più quel momento, per assaporare meglio tutte le emozioni che mi travolsero. Zayn che con il suo sorriso ti manda dritta in paradiso, Harry che con quelle fossette ti fa venire voglia di strapazzarlo tutto, Niall che con la sua risata ti contagia fino a morire e Liam che con la sua dolcezza ti fa sciogliere come un ghiacciolo esposto al sole. I loro occhi erano puntati su di me. Due occhi neri, due occhi azzurri, due occhi verdi e due occhi marroni tutti per me. Li vidi corrermi incontro a braccia aperte ed io non potei far altro che lo stesso. Un abbraccio di gruppo accompagnato da alcuni 'ci sei mancata da morire' e da altri 'come farei senza di voi' o da alcuni 'ora non ci separeremo più'. Sorrisi mentre capì che il mio posto era sempre stato dove c'erano loro quattro. Solo dopo essermi staccata da quel meraviglioso abbraccio notai un ragazzo, aveva delle Tom's ai piedi, dei pantaloni rossi con il risvolto e una maglietta a righe. Iniziai a tremare, alzai lo sguardo sul suo viso
'T-Tomlison?' balbettai shockata
'Smith?!' sorrise maliziosamente
Quanto odio quel sorriso, Tomlinson.
Restai a guardarlo per due minuti con la bocca e gli occhi spalancati, non poteva essere lì lui. 
'SEI UNA PERSECUZIONE CAZZO, TOMLINSON!' urlai presa dalla rabbia mentre lui scoppiò a ridere.
Cosa ti ridi demente?
'Vi conoscete?' chiese Zayn avvicinandosi al ragazzo
'Purtroppo si, è un amico di Christian' ammisi
'Christian tuo fratello?' chiese Harry mentre io annuì soltanto
Louis Tomlinson, il ragazzo che odiavo di più al mondo, ovviamente dopo David. L'unico ragazzo che non faceva altro che prendermi per il culo ventiquattro ore su ventiquattro, l'unico ragazzo che riusciva a mandarmi su tutte le furie.
'Louis, facevi parte anche tu di quel gruppo?' chiese deluso Liam, il moro annuì non sapendo cosa dire
Perché usi il passato Payne? Lui fa ancora parte di quel gruppo.
'Da quanto tempo che non ci vediamo, Smith' sentenziò Louis
'Il mese migliore da quando ti ho conosciuto, Tomlinson' risposi freddamente
Ma si può che ogni parte io vada qualcosa o qualcuno deve sempre rovinare i miei piani?
Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi accorsi che il moro si era avvicinato troppo, alzò la mano per mettermela sulla spalla ma subito lo bloccai
'Prova solo a sfiorarmi che ti stacco le palle,  se le hai ovviamente' dissi mentre Zayn, Harry, Niall e Liam scoppiarono a ridere buttandosi per terra.
Ma amici normali non li potevo trovare?
'Smith da quando così scorbutica?' disse lui mettendosi le mani in tasca
'Da quando ci conosciamo, Tomlinson' sorrisi per poi essere abbracciata da dietro da Mr Styles che mi diede un bacio sulla guancia
'Non pensavo che voi frequentavate delle sfigate, ragazzi' sorrise maliziosamente
Con uno scatto mi levai Harry da dosso e a passi lunghi mi diressi verso Louis per poi sferrargli un pugno in piena faccia, cadde a terra lamentandosi e insultandomi ancora di più.
'Se non stai zitto te ne arriva un altro più forte, Tomlinson' mi stavo avvincinando quando Zayn mi bloccò tirandomi verso Niall, Liam e Harry che cercarono di farmi calmare. 
Un giorno di questi gli spacco la faccia, giuro.
'Ragazzi io vado, è meglio. Smith non finisce qui, sappilo' salutò gli altri e se ne andò col labbro ancora sanguinante.
Torna pure Tomlinson, ma non mi fermerò ad un pugno la prossima volta.
Presi il telefono per controllare l'orario, erano le cinque. Era davvero passato così tanto tempo?
Quel ragazzo mi farà impazzire, ne sono certa.
I miei pensieri furono interrotti da Niall che mi sventolava una mano davanti alla faccia mentre urlava qualche 'CI SEI?' 'HAYLEY? TI SEI ADDORMENTATA AD OCCHI APERTI?' 'HAI SENTITO COSA TI HO CHIESTO?'. Scossi la testa e guardai il biondino con un sorriso stampato in faccia
'Dicevi Horan?'
'Ho chiesto se potevamo andare a prendere un gelato, ti va?' annuì senza rispondere
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Erano le otto di sera, i ragazzi avevano deciso di ordinare una pizza così in quel momento ci trovavamo seduti sul divano uno schiacciato all altro, posizione molto comoda direi. Il campanello di casa Malik suonò, Niall si alzò di scatto e iniziò a correre con le mani alzate urlando 'SOONO ARRIVAAATE LE PIZZEEE'. Tornò dopo circa cinque minuti e quello che aveva in faccia non era di certo un sorriso, dietro di lui spuntò Josh, spalancai gli occhi e leggermente la bocca.
Ma non si era trasferito?
Josh era il mio ex ragazzo, ci eravamo messi insieme due anni fa, era stato un colpo di fulmine, ma ci dovettimo lasciare perché lui si trasferì a New York. Stavo davvero bene insieme a lui, ma poco dopo capimmo che non eravamo fatti l uno per l'altra quindi decidemmo di rimanere amici. 
Scossi la testa tornando alla realtà, stavano tutti intorno a lui continuandolo a riempire di domande, mi alzai di scatto e corsi ad abbracciarlo.
'Mi sei mancata Hayley' sorrise, aah quanto mi era mancato il suo sorriso
'Anche tu Josh' ricambiai il sorriso per poi assaporarmi quel abbraccio
Arrivarono le pizze e visto che avevo ancora il problema con la bulimia decisi di fare a metà con Josh che mi ringraziò per tutta la durata della cena. Decidemmo di guardare un film, per stare un po' tranquilli, cosa che non succedeva spesso, di solito eravamo dei pazzi scatenati al massimo.
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Mia madre, purtroppo, non aveva acconsentito al fatto che io dormissi a casa di Zayn così i ragazzi mi accompagnarono fin sotto il porticato dove mi aspettava mia mamma, salutai quei bei fanciulli con un abbraccio e un bacio sulla guancia per poi dirgli che ci saremmo rivisti il giorno successivo. Entrai in casa con le gambe che non mi reggevano più e con gli occhi che mi si chiudevano da soli, stavo per salire le scale quando la voce di mia madre mi fece sobbalzare.
'Hayley, vieni in cucina un attimo, dobbiamo parlare' quel 'dobbiamo parlare' non mi piaceva affatto
'Dimmi, mamma' sorrisi
'Perché diavolo hai preso a pugni Louis Tomlinson?!' urlò
Iniziai a spiegarle tutto quello che era successo e dopo un'ora di discussione mi lasciò andare a dormire senza neanche una piccolissima punizione. Arrivai in camera chiudendo la porta a chiave, tolsi i vestiti, mi misi dei pantaloncini, una cannotteria e mi buttai nel letto per poi addormentarmi dopo cinque minuti.













 
YOYO BELLA GENTE GABRI GAIA É QUI PRESENTE (?)
AMMETTO CHE QUESTO CAPITOLO NON MI PIACE PROPRIO, MA IN QUESTI GIORNI HO POCHISSIME IDEE.
COMUNQUE VORREI SAPERE COSA NE PENSATE E VORREI COGLIERE L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE LE PERSONE CHE RECENSISCONO,
LE PERSONE CHE METTONO LA STORIA TRA I PREFERITI O TRA LE RICORDATE O TRA LE SEGUITE
MA ANCHE A CHI LA LEGGE E NON FA NIENTE DI TUTTO QUESTO AMBARADAN (?)
QUIIIIIIINDI, VI RINGRAZIO INFINITIVAMENTE.
SE VOLETE CHIEDERE QUALCOSA HO SIA TWITTER CHE ASK NON FATEVI TROPPI PROBLEMI A FARE DOMANDE
O ANCHE SE VOLETE CHIACCHIERARE UN PO' c:
DETTO QUESTO SPERO DAVVERO CHE VI PIACCI IL CAPITOLOZZO QUI SOPRA.
ALLA PROSSIMA BELLEEEEEZZE c:

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ASK: http://ask.fm/boobearisminex

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Capitolo 4
*** 4. Mi hai deluso, Louis. ***


4. Mi hai deluso, Louis.
 
Era passata una settimana da quando ero tornata a Bradford, una settimana piena di litigi con Tomlinson. Non ne potevo più, ma quel giorno aveva davvero esagerato con gli insulti.
Quanto lo odio, cazzo.
Avevamo appena litigato e mi sentivo la persona più triste, delusa e sola al mondo. Niall, Harry e Liam erano andati in pizzeria mentre Zayn era a casa probabilmente a far calmare Louis, quindi io non avevo nessuno con cui sfogarmi. Continuavo a camminare a testa bassa per le strade buie di Bradford, arrivai in centro e lì mi sentii più sola di prima. Iniziai a correre mentre tutta la gente mi fissava, ma non m'importava, volevo solo andarmene da quel maledetto posto. Mi ero fidata di Tomlinson, mi aveva promesso che non mi avrebbe più insultata ma lui non è un tipo di cui fidarsi e io ero la stupida che ci aveva creduto. Non capivo più niente, riuscivo solo a sentire dei passi dietro i miei, iniziai a camminare più velocemente ma quei passi aumentavano la velocità. Mi ritrovai a correre con quell inseguitore dietro di me, vidi un vicolo e mi ci infilai dentro sperando che quel uomo non mi seguisse. Buio. Non c'era altro che buio. Urtai contro qualcosa e oltre a farmi male feci un rumore che si poteva udire fino in Italia, io e la mia maledetta delicatezza. Mi maledissi mentalmente e poco dopo vidi quella sagoma nera avvicinarsi sempre di più, non ci pensai due volte, presi il telefono ed inviai un messaggio a Zayn. "As long as you love me...
Merda.
La suoneria del telefono. Certo che anche Malik un po' di furbizia la poteva usare. Misi la vibrazione mentre i passi si avvicinavano sempre di più, mi stavo letteralmente cagando addosso.
Dove minchia sei Malik?!
Mi sentì prendere violentemente il braccio fino a farmi alzare. Eccolo lì, il mio inseguitore. Era un ragazzo, avrà avuto 25 anni, me lo aspettavo più vecchio, sinceramente. Moro, occhi scuri. Mi guardava come un adolescente maschio guarda la sua PS3. Mi lasciò il braccio che oramai era diventato peggio di un pomodoro. I suoi occhi puntati addosso mi facevano inquietudine. Si avvicinava lentamente verso di me, appena mi fu davanti mise le sue mani sui miei fianchi, non riuscivo a liberarmi. Ero in trappola. Sentivo il cellulare vibrare nella borsa e probabilmente anche lui se ne era accorto. Sentì una voce, la sua voce. Zayn mi aveva trovata. Iniziai ad urlare il suo nome mentre quell uomo mi tappò la bocca. Gli morsi la mano e continuai ad urlare per attirare l attenzione di Zayn. Dopo pochi minuti eccolo lì, in mio soccorso. Prese quell uomo e lo buttò per terra iniziando ad insultarlo, ma quello non rispondeva. Ero lì che guardavo Zayn che provava a farlo parlare, sia il braccio destro che il fianco mi facevamo malissimo, toccai prima uno e poi l altro. Mi sentì svenire, la mano era rossa. 'Z-Zayn' balbettai 
'Non ora Hayley' rispose senza guardarmi, era così arrabbiato che non si accorse della mia voce tremolante. Il braccio e il fianco peggioravano ogni secondo di più.
'Z-Zayn t-ti p-prego g-guardami' balbettai ancora, mi lasciai andare per terra appoggiando la schiena contro il muro.
Vidi Zayn corrermi incontro guardandomi il braccio e il fianco sanguinanti, era spaventato lo si leggeva nel suo sguardo. Si guardò dietro per controllare che quell uomo non scappasse, ma lui era lì immobile.
'Devo chiamare Louis, subito' sussurrò
'N-no L-Louis no, c-chiama Harry. H-ho bisogno di H-Harry'
'Dopo chiamerò anche lui e gli altri, ma ora Louis arriverebbe qui prima di loro. Devo Hayley'
Annuì per dargli il consenso di chiamarlo anche se non volevo affatto vederlo.
'Louis, devi venire sulla Oxford street'
'No Louis, subito non tra dieci minuti'
'Quando verrai capirai, ora muoviti CAZZO!' chiuse la chiamata mettendo di nuovo il telefono in tasca. Dopo dieci minuti arrivò Louis, mi guardò attentamente spalancando lentamente gli occhi guardando il sangue che colava dal mio braccio e dal mio fianco, prese il telefono e chiamò la polizia, dopo di che disse che sarebbero arrivati dopo mezz'oretta. Vidi Zayn avvicinarsi a me e posarmi una mano sulla guancia
'Hayley, ora chiamo gli altri così ti portano in ospedale' annuì mentre con lo sguardo guardavo Tomlinson che era di fianco a quel ragazzo
'Harry'
'Si, sono Zayn'
'No aspetta fa parlare prima me'
'D-dovete venire d-di corsa sulla O-oxford s-street' la sua voce tremava, forse aveva più paura di me
'H-Hayley...' non riuscì a continuare la frase, ma capì che Harry aveva inteso che fosse successo qualcosa di brutto perché subito dopo aver detto il mio nome Zayn mise il telefono in tasca continuano a camminare avanti e indietro.
'HAYLEY!' sentì la voce di Harry, erano passati venti minuti da quando Zayn lo aveva chiamato
'H-harry' sussurrai piano
Vidi quattro sagome correrci incontro, appena ci furono davanti mi guardarono attentamente mentre Harry si catapultò addosso a me
'CHE DIAVOLO LE É SUCCESSO ZAYN?!' urlò il ricciolo
'Dopo ti spiego Harry, ora tu e Niall portate Hayley in ospedale, io Liam e Louis aspetteremo qui la polizia'
'Z-zayn ho b-bisogno anche di t-te' dissi mentre Harry mi prendeva in braccio
'Faremo il più presto possibile, piccola te lo prometto' sorrise, il ricciolo si girò e iniziò a camminare verso la macchina, appena fummo davanti all auto diede le chiavi a Niall dicendogli 'Guida tu, io devo stare con lei'. Apri la portiera e mi mise seduta sul sedile poi entrarono anche lui e Niall che partì velocemente. Appoggiai la mia testa sulle gambe di Harry mentre mi accarezzava i capelli.
'Stai tranquilla cucciola, ora ci siamo noi' sorrisi, sapevo che loro ci sarebbero sempre stati per me, qualunque cosa sarebbe successa
'Harry, non la fare addormentare' intervenì Niall preoccupato
'Tranquillo Horan, non era mia intenzione e non accadrà' lo rassicurò il riccio
'Hayley, ti va di parlare un po'?' continuò poi, annuì anche se non avevo proprio voglia di parlare, ma sapevo che Harry mi avrebbe obbligata.
Dopo dieci minuti arrivammo a destinazione, Harry mi prese di nuovo in braccio e si mise a correre nei corridoi dell'ospedale e subito venimmo affiancati da dei dottori. Harry mi sdraiò su una barella che poi fu spinta dai medici non so dove. Iniziava a farmi male la testa, strinsi forte le coperte e cercai di calmarmi.
Harry's POV
Stetti di fianco ad Hayley per tutto il tempo, ma quando arrivammo davanti alla sala operatoria un infermiere si mise davanti a me per non farmi passare.
'Mi dispiace ragazzo ma non puoi entrare'
'H-HARRY!' sentì Hayley che urlava il mio nome. Non potevo starmene lì senza fare niente.
'Nono, io DEVO entrare, lei ha bisogno di me' dissi enfatizzando il 'devo'
'Mi dispiace' detto questo entrò nella sala chiudendomi la porta in faccia. Mi girai e tirai un pugno al muro, lei aveva bisogno di me e io non c'ero. Niall si avvicinò a me mettendomi una mano sulla spalla per calmarmi poi ci andammo a sedere aspettando i ragazzi. Dopo un'ora di attesa il cellulare iniziò a vibrarmi, risposi senza guardare chi fosse
'Harry dove siete?' era Zayn, ovviamente
'Davanti alla sala operatoria, secondo piano' staccai la chiamata senza aspettare risposta. Dopo pochi minuti vidi Zayn, Liam e Louis correre verso di noi, cercai di sorridere ma il risultato era un'orrenda smorfia.
'Allora? Da quanto è dentro?' chiese Liam
'Da un'ora...' rispose Niall con voce triste
'Ora, qualcuno mi può spiegare che cavolo le è successo?!' sbottai tutt un tratto. Zayn stava per aprire bocca ma Louis lo stoppò dicendogli che dovevamo sapere la verità e che l'avrebbe detta lui stesso. Inarcai un sopracciglio cercando di capire, ma fu tutto inutile.
'É colpa mia, Harry' iniziò ma ancora non riuscivo a capire
Colpa sua? Cosa diavolo ha fatto?
'Le avevo promesso che non l'avrei più insultata, ma puntualmente l'ho delusa e penso che questa sera ci sono andato troppo pesante con le offese'
'Che. le. hai. detto?' gli chiesi scandendo bene le parole e avvicinandomi lentamente a lui
'Ehm... Potrebbe essermi scappato di bocca che è una balena e cessa...' spalancai gli occhi, non ci potevo credere. Strinsi forte i pugni.
Come hai potuto dirle queste cose, Louis?
'Cos'è successo dopo?' chiese Niall
'Se nè andata via di corsa senza dire niente'
'SEI UN COGLIONE TOMLINSON, UN COGLIONE!'
'I-io non sapevo che sarebbe successo tutto questo'
'É UNA SCUSA DI MERDA LOUIS! COME PUOI SOLO PENSARE DI DIRE AD UNA RAGAZZA DI ESSERE UNA BALENA?! TU CI METTERAI UN SECONDO A DIMENTICARLO MA LEI PASSERÁ LA SUA VITA A FAR MORIRE DI FAME SE STESSA! MA SOPRATTUTTO COME PUOI AVERLO DETTO AD HAYLEY? LEI CHE SOFFRE DI BULLISMO DA OTTO FOTTUTISSIMI ANNI, LEI CHE SI TAGLIA PER COLPA DEI VOSTRI INSULTI, LEI CHE É BULIMICA PER COLPA DELLA GENTE COME TE CHE LE DICE DI ESSERE GRASSA QUANDO NON LO É. SEI SOLO UNO STUPIDO, LOUIS.' urlai con tutte le corde vocali, cercai di tranquillizzarmi come potevo e solo dopo esserci riuscito continuai 'Mi hai deluso Louis, davvero' mi andai a sedere aspettando che il dottore uscisse dandoci una bella notizia.
'M-mi dispiace Harry, io non sapevo che lei stesse così male'
'Non devi dispiacerti con me, ne tanto meno chiedere scusa a me' dissi senza guardarlo
Erano passate due ore da quando avevano portato Hayley in quella sala, dopo la discussione con Louis nessuno proferì parola. Finalmente la porta della stanza si aprì di scatto e ci alzammo tutti contemporaneamente. Mi diressi velocemente verso il dottore e appena gli fui davanti riusci a parlare
'Allora, dottore?' chiesi impaziente
'La ragazza ha perso molto sangue, ma ora sta meglio. Purtroppo ci siamo accorti che ha sbattuto violentemente la testa e pensiamo che non si possa ricordare alcune cose o alcune persone' rimasi a bocca aperta, subito mi ricomposi e lanciai uno sguardo omicida a Louis.
Ti uccido Tomlinson, giuro.
L'attesa del risveglio di Hayley mi stava letteralmente uccidendo. Eravamo affamati e stanchi ma nessuno osava muoversi da lì, a parte Louis che era andato due o tre volte in bagno.
Non si sente neanche in colpa.
Al risveglio di Hayley erano passate altre due ore, chiedemmo al dottore se potevamo entrare nella stanza, acconsentì dicendoci però che non dovevamo fare molto rumore. Entrammo lentamente nella stanza, gli occhi azzurri di Hayley erano puntati su di noi, i capelli mossi le ricadevano dolcemente sulle spalle. Era seduta sul letto, analizzava ogni nostro movimento. Per un momento pensai che non si ricordasse di noi, ma fui molto sorpeso quando aprì la bocca per cercare di spiccicare parola
'Zayn! Niall! Liam! Cosa diavolo è successo?!' 
Zayn? Niall? Liam? E io sono figlio di Maria?!
'Hai avuto un piccolo incidente' disse Zayn guardando Louis
Si, un incidente proprio.
Non diedi molta retta alla risposta di Hayley, mi avvicinai a lei prendendole la mano e accarezzandogliela ma lei la ritrasse poco dopo. Rimasi sciockato da quel gesto
'Hayley... Ti ricordi di me, vero?' gli occhi iniziarono a farsi lucidi, speravo dannatamente che mi rispondesse 'Si stupido, ti stavo prendendo per il culo' per poi abbracciarmi ma lei invece scosse la testa per poi pronunciare in un sussurro un brevissimo 'No'. Rimasi a fissarla negli occhi, non riuscivo a muovermi ne a parlare, lei non si ricordava di me, dei momenti passati con me. Strinsi forte i pugni, non potevo sopportare altro. Mi alzai di scatto dalla sedia, con passi lunghi mi avvicinai a Louis per poi prenderlo dal colletto e sbatterlo al muro mentre Zayn cercava di staccarmi da Tomlinson
'É TUTTA COLPA TUA, LOUIS! IO TI UCCIDO, T I  U C C I D O! LEI NON SI RICORDA DI ME, CAPISCI?! IO... IO NON POSSO CREDERE CHE TU ABBIA FATTO UNA COSA DEL GENERE LOUIS, MI HAI PROFONDAMENTE DELUSO, NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO' lo lasciai e con lo sguardo fisso sul pavimento uscì dalla porta sbattendola per la rabbia. 
Camminai velocemente per i corridoi dell ospedale per poi uscire, tirai un respiro profondo e poi continuai a camminare.
Come poteva non ricordarsi di me? Perché proprio io?
Hayley's POV
Quel riccio uscì sbattendo la porta, rimasi a fissare i ragazzi con una faccia completamente scioccata.
Che diavolo è successo? Però, se quel ricciolino si è arrabbiato così tanto ci deve essere un motivo. Voglio ricordarmi di lui.
I ragazzi si accorsero del mio sguardo assente, infatti Zayn venne di fianco a me chiedendomi se stavo bene, scossi la testa, anche se avessi mentito loro lo avrebbero capito subito, mi conoscevano troppo bene. Lui capì subito e mi abbracciò, mi trasmise calore, tra le sue braccia mi sentivo a casa.
Harry's POV 
Hayley era tutto per me, era l'unica ragazza che non si era allontanata da me per via di tutte le voci che giravano. Lei era rimasta e io l avevo persa, non si ricordava più niente. Hayley era la mia casa. Mi bloccai di scatto.
Cazzo, non abbiamo avvisato sua madre!
Tornai di corsa all ospedale, si, ero ancora incazzato con Louis, ma dovevo chiedere scusa ad Hayley per come mi ero comportato e poi dovevo avvisare sua madre. Arrivai davanti alla sua porta, misi la mano sulla maniglia ma mi bloccai quando sentì delle voci all interno.
Sicuramente saranno i ragazzi.
Mi avvicinai di più per capire di cosa stavano parlando
'Hayley, ti prego smettila! Così ti fai solo del male, non serve a nulla!' imprecò Niall
Si farà del male? Ma che cazzo sta succedendo la dentro?
'Non mi importa! Se il ricciolo si è comportato così vuol dire che tra di noi c'era un rapporto stupendo e io voglio ricordare i momenti passati con lui, e voglio anche ricordarmi i momenti passati con quel moro dagli occhi di ghiaccio, sia belli che brutti' non potei far altro che sorridere, nonostante non si ricordasse di me era riuscita a dimostrarmi che ci teneva ancora.
'Senti Hayley noi...' non lasciai terminare la frase a Louis, aprì la porta di scatto e tutti gli occhi si puntarono su di me, feci un sorriso raggiante e lentamente mi diressi verso Hayley ma un braccio mi bloccò, mi girai e mi accorsi che quel braccio che mi teneva era di Louis. 
'Harry, ti prego...' non lo feci parlare, mi staccai da lui
'Dopo Louis' risposi freddamente e continuai a camminare verso Hayley, appena le fui davanti le presi le mani sperando che questa volta non si fosse staccata e con mia grande sorpresa non lo fece, al contrario mi sorrise e io la imitai
'Hayley, io... Io ti volevo chiedere scusa per come mi sono comportato poco fa e sai, quello che hai detto prima ai ragazzi... Cioè ehm... Il fatto che io mi sia comportato così, beh c'è un motivo e tu l'hai capito, tu sei davvero troppo importante per me e io non ti voglio perdere, anche se questo vuol dire ricominciare tutto da capo, io non mollo. Ti resterò sempre accanto anche per aiutarti a ricordare, tu sappi solo che su di me puoi contare, potrai sempre contare sul tuo Harry' mi accorsi che le era scesa qualche lacrima, gliele asciugai subito riiniziando a parlare 'Non piangere piccola, ti prego' la supplicai, non potevo vederla piangere, non ero forte quando lei piangeva, riusciva a disintegrarmi con una sola lacrima che solcava sul suo viso.
'M-ma i-io piango d-di felicità, m-mio H-harry' sorrise, mi catapultai su di lei e l'abbracciai forte, non avrei permesso a niente e a nessuno di portarmela via, non più. 
Mio Harry, quanto amo quando mi chiama così, ma lei non si ricorda neanche che mi chiamava in questo modo, ma sono davvero felice che lo abbia fatto.
Sorrisi, capì che qualunque cosa fosse successa io e lei saremmo sempre stati insieme.



 
HIIIIII GUYS AND GIRLS (?)
OK, LO AMMETTO QUESTO CAPITOLO NON VOLEVO PUBBLICARLO OGGI
VISTO CHE IN QUELLO PRECEDENTE NON HO AVUTO NEANCHE UNA RECENSIONE
SIETE STATE CATTIVE :c
MA DOVETE RINGRAZIARE SOLO louisvojce
L'HO MESSO SOLO PER LEI VISTO CHE OGGI É IL SUO COMPLEANNO 
E GLIELO AVEVO PROMESSO
E LE VOLEVO AUGURARE PER LA TERZA VOLTA BUON COMPLEANNO.
COOMUNQUE VORREI SOLO DIRVI CHE IL PROSSIMO CAPITOLO LO METTERÒ
SOLO QUANDO AVRÒ 3 O 4 RECENSIONI
ANCHE PERCHÉ VORREI SAPERE COSA NE PENSATE
E SE VI PIACE LA STORIA, O ANCHE DI QUELLO CHE PENSATE
CHE POTRÁ ACCADERE NEL PROSSIMO CAPITOLO.


 
DETTO QUESTO VI RICORDO CHE PER QUALUNQUE COSA HO TWITTER,
AL PROSSIMO CAPITOLO GUUUUUYS AND GIIIIIIRLS c:
TWITTER:  @xtomlinsonsmjle

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Capitolo 5
*** 5. Alcune cose non possono essere dimenticate. ***


5. Alcune cose non possono essere dimenticate.

Hayley’s POV
Com’era potuto accadere? Cos’avevo fatto di male per meritarmi quell’inferno? Perché non mi ricordavo di Harry e di Louis? I ragazzi mi avevano spiegato cos’era successo la sera del cosiddetto incidente, ma io continuavo a non capire. Avevo mille domande in testa senza risposta, perché a me? Dovevo essere arrabbiata con Louis, infondo era colpa sua, ma non lo ero. Il lato positivo di quella situazione era che potevo riiniziare tutto da capo con lui, ma con Harry? Lo conoscevo da due anni, non volevo buttare i nostri ricordi così. Cos’avrei fatto se non mi fossi più ricordata di loro? Cosa? Sentivo un vuoto nel petto, una mancanza e ero pienamente sicura che quel vuoto lo poteva riempire solo Harry, perché quel vuoto era proprio lui. Le settimane passavano senza fermarsi, ma la mia memoria non si azzardava a tornare del tutto. Improvvisamente delle risate interruppero i miei pensieri, mi alzai e lentamente mi affacciai alla finestra che dava sul cortile dell’ospedale e li vidi,  Zayn, Niall, Liam, Harry e Louis che ridevano spensierati.
“Dove mi porti Zayn?” chiesi spazientita da quel viaggio senza fine
“Non te lo posso dire, è una sorpresa” sorrise, quel sorriso che amavo più di me stessa
“Centra qualcosa il mio compleanno?” lo guardai dubbiosa della frase appena pronunciata, ma subito lo vidi illuminarsi
“Forse…” sorrise ancora una volta
“Zayn mi…”
“BASTA Ley! Non ti dico un cazzo”
“Una volta la gente diceva che eri un ragazzo fine” ci guardammo e scoppiammo a ridere insieme
Dopo mezz’ora eravamo arrivati davanti ad un enorme prato, c’erano delle tovaglie stese sotto un albero e sopra di esse del cibo, in una c’era un enorme torta con sopra la prima foto che io e i ragazzi ci eravamo scattati. Sorrisi senza rendermene conto e subito mi buttai tra le braccia del mio migliore amico.
“Dove sono loro?”
Zayn mi fece segno con la testa verso l’albero e vidi spuntare fuori Harry, Liam e Niall che mi correvano incontro, li abbracciai senza pensarci più di un secondo.
“Siete fantastici, senza di voi non sarei nulla. Vi devo tutto ragazzi, davvero. Voi mi avete salvata molte volte e continuate a farlo, siete dei fratelli per me. Vi voglio bene, davvero tanto”
“Ohw Ley potremmo scioglierci” scoppiammo tutti a ridere come dei pazzi, le loro risate insieme erano come una canzone melodiosa per le mie orecchie, erano come una droga non potevo farne a meno e ne volevo sempre di più, erano la mia salvezza, la mia gioia.
Come un puzzle che lentamente prende forma i ricordi di quello che avevo vissuto con Harry iniziarono a farsi spazio nella mia mente e li vidi passarmi davanti agli occhi, dal primo all’ultimo.
“Ti voglio far conoscere una persona Hayley, penso che diventerete ottimi amici” Zayn sorrise, convinto della sua affermazione.
Mi era venuto a prendere alle dieci di mattina per farmi conoscere questo misterioso ragazzo di cui non avevo mai sentito parlare. Dopo una camminata di pochi minuti giungemmo davanti ad un enorme villa bianca, un po’ come quelle che si vedono nei film, con un cancello e una stradina sterrata che porta davanti all’entrata di quella reggia. Zayn spinse il campanello e si sentì una fantastica melodia, una voce bassa e roca rispose, di conseguenza il grande cancello nero si aprì come d’incanto. Il mio migliore amico mi prese per mano e insieme percorremmo quel tratto di stradina, Zayn fissava davanti a se mentre io guardavo incantata tutto quello che mi circondava. Prima della porta di ingresso c’era una fontana, dove l’acqua non si fermava neanche per un secondo, la sorpassammo e lentamente salimmo le scale che ci avrebbero portati davanti all’entrata della villa. Zayn suonò di nuovo il campanello e dopo pochi secondi la porta si aprì, svelando un ragazzo dai capelli ricci, gli occhi verde smeraldo in cui mi sarei potuta perdere come in un labirinto. Il ricciolo sorrise, sfoderando tutto il suo fascino, due piccole fossette gli comparvero ai lati della bocca e non potei far altro che sorridere notando la bellezza di quel ragazzo inglese.
“Piacere Harry” mi porse la mano che accettai molto volentieri, la sua stretta forte mi fece capire che faceva qualche sport o andava semplicemente in palestra. Con lo sguardo percorsi il suo braccio coperto dalla manica della camicia che però non riusciva a nascondere i suoi evidenti muscoli. Abbassai gli occhi sulle sue all star bianche, risalì piano, portava dei jeans grigi, una maglietta bianca e sopra di essa una camicia a quadri blu e rossi. In testa portava un cappello di lana grigio, e appena me ne accorsi gli scoppiai a ridere in faccia senza pensare che la mia mano era ancora intrecciata nella sua.
“Ridi per via del cappello, vero?” disse lui con fare gentile, annuì non riuscendo a parlare a causa delle mie risate
“Ci saranno 30° e tu porti un cappello di lana?” continuai a ridere senza fermarmi
“In effetti ha ragione amico” disse Zayn sorpassando Harry ed entrando in casa come se fosse la sua “Vi lascio conoscere, vado dagli altri. Poi raggiungeteci che voglio farli conoscere ad Hayley”
Mi sporsi un po’ per vedere il mio migliore amico salire delle scale e lasciarmi da sola con quel ragazzo stupendo, vidi il suo volto posizionarsi davanti al mio impedendomi di guardare altro se non lui, il suo sorriso, i suoi occhi e le sue adorabili fossette.
“Così ti chiami Hayley?”
“Merda, il tuo cappello mi ha distratta dal presentarmi Mister Ricciolo” scoppiò a ridere e io insieme a lui, lo avevo davvero chiamato Mister Ricciolo?
“Mi piaci Ley”
“Uhm, Ley?”
“Si, d’ora in avanti ti chiamerò così” sorrise facendo spuntare di nuovo quelle fossette.
Sorrisi pensando a tutti i ricordi passati con Harry, finalmente erano di nuovo miei e non avrei permesso a niente e a nessuno di portarmeli via ancora.


HIII(?)
OK PRIMA DI TUTTO MI SCUSO PER QUESTA LUNGHISSIMA ATTESA, HO AVUTO TROPPE COSE PER LA TESTA.
QUESTO E' IL CAPITOLO, LO SO CHE E' UN PO' CORTO MA NON HO FANTASIA IN QUESTO PERIODO lol
DETTO QUESTO SPERO CHE VI PIACCIA
PER QUALUNQUE COSA HO TWITTER @xtommossmjle
ALLA PROSSIMA BELE

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