Another Story

di Annabeth13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1° ***
Capitolo 2: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 3: *** L'Aquila e Il Cervo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1° ***


CAPITOLO 1°

 

Era il trentuno Agosto del 1991, tutti a Little Whinging Surrey preferivano stare in casa. 
Faceva molto caldo, e solo una persona camminava sotto quel sole quasi cocente.
Era un ragazzino.
Aveva i capelli neri e ribelli, portava due grandi occhiali rotondi un po' ammaccati, dietro i quali 
vi erano duee grandi occhi verdi. Era magro, forse un po' troppo, era anche minuto e lo sembrava di
più con i vestiti che indossava. Erano larghi e grandi per lui. 
Il suo nome è Harry Potter. 
<< Aaaaah! Cosa si fa pur di andare a King's Cross! >> sbuffò scompigliandosi i capelli. H arry viveva infatti
coi suoi zii e suo cugino: Vernon, Petunia e Dudley Dursley. 
Harry non era un normale ragazzino di undici anni, anzi! Lui era speciale!
Lui era un mago. 
I suoi genitori erano morti. Uccisi da un mago Oscuro, il suo nome era Voldemort. 
Arrivando al succo, Harry aveva un piano: stare alla larga dagli zii e dar loro meno fastidio possibile. 
Così magari avrebbero fatto poche storie per accompagnarlo a King's Cross, dove avrebbe poi preso
il treno che lo avrebbe portato ad Hogwarts. Hogwarts, non vedeva l'ora di andarci. Il corvino si fermò
e contemplò una gelateria aperta.
<< Incredibile ... È il mio giorno fortunato! >> esultò correndo verso essa.
Non appena arrivato sorrise alle persone che occupavano la gelateria: tre uomini ed una donna. 
Parlavano.
<< Ehm, scusate? >> cercò di attirare l'attenzione, Harry. Le persone si girarono ed Harry rimase colpito.
C'era un tizio identico a lui! Stessi capelli, stessi occhiali, WOW, i sosia esistevano davvero! Pensò.
Intanto gli uomini avevano sgranato gli occhi, ma fu la donna a prendere in mano la situazione.
Aveva i capelli lunghi e rossi raccolti in una coda e due grandi occhi verdi. Sorrise.
<< Salve, vuole un gelato? Cortesemente, potrebbe fornire il suo indirizzo, i suoi hobby, i suoi colori preferiti? >> 
chiese sorridendo e porgendo un foglio con una penna di vari colori. Harry strabuzzò gli occhi, poi annuì.
<< Vorrei un cremino, comunque, penso che compilerò prima il ... questionario ... Non vorrei far
danni ... >> disse Harry sedendosi sul balconcino. << Ah, mi siedo qui se non le spiace. >> disse 
distrattamente, iniziando a compilare il foglio. 
Intanto la donna si era allontanata e aveva iniziato a parlare con gli uomini. 
<< Deve essere lui, James! Sirius, Remus diteglielo! >> bisbigliò lanciando un'occhiata ad Harry.
Un uomo dai capelli neri e corti strabuzzò gli occhi grigi e sorrise.
<< Io penso sia lui, tu Rem? >> domandò all'uomo dai capelli castani e gli occhi ambrati che gli stava accanto.
Aveva anche delle cicatrici sulla faccia e qualche ciuffetto grigio tra i capelli. 
<< Vi somiglia troppo ... Ne sono certo ... Lil, il gelato! >> disse poi, ricordando l'ordinazione. 
Ma a quella ci aveva già pensato James. Era accanto ad Harry, il bambino gli porgeva il foglio e prendeva 
il gelato. 
<< Grazie molte! >> disse il piccino scendendo dal bancone. << Spero di rivedervi! CIAO! >> urlò 
correndo via. James sorrise. 
<< Leggiamo? >> chiese poi. Gli altri annuirono e si avvicinarono.
 
Questionario:
Nome: Harry
Cognome: Potter
Indirizzo: Privet Drive n°4
Data di nascita: 31 Luglio 1980
Famiglia: Non ce l'ho. Le persone con cui vivo non li considero familiari.
Colore preferito: Rosso.
Animale preferito: Cervo, nutro una strana simpatia per loro(sopratutto perchè una volta Dudley è stato incornato da uno di loro! Che risate!)
Hobby: Fare scherzi, prendere in giro zia Petunia e Vernon e Dudley(cavalla dal collo lungo, tricheco senior e tricheco junior) giocare con dei palloni, correre e arrampicarmi(sono agile e ho una bella presa!)
Babbano o Mago? Non me lo aspettavo ... Mago, comunque.
Sa molto di magia? Oh no, ho scoperto di essere un mago il giorno del mio compleanno, un mese fa.
 
 
FIRMA:
Harry J. Potter
 
<< È lui, James è lui! >> urlò felice Lily. James annuì. 
<< Ragazzi, giuratemi che ce lo riprenderemo. >> disse James euforico e serio allo stesso tempo.
<< Io, Sirius Orion Black, giuro di riprendere Harry James Potter, il mio figlioccio, ad ogni costo. >>
<< Io Remus John Lupin, giuro di riprendere il cucciolo a costo della vita. >>
James e Lily sorrisero grati e commossi. Poi si smateriallizzarono, con una sola cosa in mente:
Andare Da Albus Silente.
 
 
***** Angolo mio ******
Ciao a tutti, siate clementi, è la prima che scrivo e pubblico sul sito quindi ... Abbiate pazienza. Dal prossimo capitolo scriverò con la scrittura Comic Sans, la migliore per me xD
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento,
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Ritorno ad Hogwarts ***


CAPITOLO  2

Ritorno ad Hogwarts!



James,Lily,Remus e Siriu si materializzarono nella nuova casa dei due coniugi. Era molto simile a quella che avevano a Godric's Hollow e tenevano sempre pronta una stanza, era abbastanza grande, vi era un letto con le coperte rosso oro e un leone disegnato sopra, accanto al letto c'era un comodino sopra vi era una lampada e accanto ad essa un libro. Le pareti erano bianche, e sul pavimento vi era una moquette rossa. Quello era l'ultimo cambiamento. James e Lily la tenevano sempre pronta, nel caso avessero trovato e ripreso Harry. Ogni anno James diceva che suo figlio, ovunwque fosse, sarebbe stato un Grifondoro. 
<< Quando andiamo da Albus,Lily? >> chiese impaziente James. Aveva i capelli corvini più scompigliati del solito(Lily aveva provato a sistemerglieli, vano tentativo ...) e gli occhi che sembravano cioccolata fusa brillavano. Avwva una maglietta a maniche lunghe nera e dei jeans grigio scuro. Lily gli scoccò un'occhiata di disapprovazione. Aveva i capelli sciolti e un maglioncino verde smeraldo, poi i jeans neri e gli stivali del medesimo colore.
<< Jamie, ma dico io, l'intero mondo magico ci crede morti! Come vuoi presentarti? Tutto trasandato com'eri ... E tu Sirius, abbotonati la camicia! Tutti ti credono un pluriomicida, Rem, diglielo tu! >> sbottò la rossa andando davanti al camino. 
<< Mpff, ma dai ... OK L'ABBOTTONO! >> urlò terrorizzato Sirius, abbotonandosi la camicia. Aveva una camicia bianca e dei jeans(si hanno quasi tutti i jeans!)gli occhi grigio freddo erano terrorizzati. Remus gli aveva detto con le buone "Dai Sir, abbotona la camicia, non essere sfrontato!" ma al suo ennesimo No si era alzato. Gli occhi ambrati sembravano essere quelli del lupo che viveva in lui, aveva emesso un ringhio e si era avvicinato con la bacchetta stretta in un pugno, poi aveva urlato: << SIRIUS ORION BLACK, SE NON TI SISTEMI TI CASTRO! >> e scusate, ma Sirius ci teneva molto, ma davvero molto, ai suoi genitali. Aveva anche fatto un gesto eloquente con la bacchetta puntata là sotto. 
<< Bravo, sarai risparmiato, per ora ... >> porbotto Remus, sistemandosi il colletto della camicia. Indossava in fatti un maglioncino con il collo a V ridotta, sotto di esso una camicia bianca e poi dei jeans neri. 
<< Andiamo ora Lily?? >> piagnucolò James, la donna annuì e, uno dopo l'altro, entrarono nel camino con una stessa destinazione: Ufficio di Albus Silente.

*****
 
Albus stava preparandosi per il banchetto di inizio anno quando, uno dopo l'altro, comparvero dal camino quattro persone. L'anziano sgranò gli occhi per la sorpresa, non poteva credere ai suoi occhi, tuttavia mantenne la calma.
<< James, Sirius,Remus,Lily! Siete davvero voi? >> chiese facendoli accomodare. Gli altri annuirono.
<< Sì Albus, se vuoi ti spieghiamo tutto. >> disse James insicuro, lanciò un'occhiata a Sirius e sospirò, era il momento della verità.
<< Vede, la notte del 31 noi sopravvivemmo. Non so come, glielo giuro, ma quando ci svegliammo e chiedemmo di Harry, loro ci dissero che non era affar nostro, che eravamo morti per il mondo magico. Volevano rinchiuderci e tenerci nascosti, quelli del ministero, ma arrivò qualcuno che credevamo morto da tempo. Riuscimmo a scappare grazie a ... Grazie a Regulus Black. Aveva un medaglione al collo e ci aiutò a scappare poi ci dividemmo e non lo vedemmo più. Intanto corremmo da Sirius mentre usciva per andare da Minus e lo portammo via con noi. Strada facendo trovammo Remus e, senza dargli spiegazioni lo portammo via. Lui doveva restare in circolazione, ovviamente, così da non destare sospetti, ma Sir, Sir è stato accusato! Ma è innocente! Lo giuro! Se vuole prove chieda! >> Disse d'un fiato James ricordando. Gli venne in mente l'immagine di Regulus ventenne. Con quei capelli corti e neri e gli occhi grigio/azzurri. Aveva qualche cicatrice e portava uno strano medaglione al collo.
<< Scusate, ma vorrei una prova: Chi siete voi? >> chiese l'anziano preside con una strana luce negli occhi. In un primo momento tutti lo guardarono basiti, poi Remus capì.
<< Noi siamo: Prongs-James, Padfoot-Sirius ed io: Mooney. Siamo i creatori della Mappa del Malandrino! >> disse eccitato. James annuì, Sirius rimase fermo.
<< Oh, ragazzi miei! Vedrete che tutto si risolverà. >> disse Silente poi notò Sirius << Che cosa ti turba, Sirius? >> chiese infatti.
<< Cosa mi turba? Cosa mi turba?! Ho appena scoperto che il mio fratellino è vivo ed ha aiutato James e Lily a scappare da prigionia certa! Dov'è quell'emerito idiota, dove?! >> sbottò adirato confuso e felice, Sirius. Gli altri sorrisero.
<< Lo troveremo, Sir. >> dissero James e Remus mentre Lily controllava l'ora.
<< Preside! >> esclamò << Farà tardi al  banchetto! >> 
Albus si alzò e sorrise furbo.
<< Volete assistere? >> chiese mentre i giovani sgranavano gli occhi. Usarono un incantesimo di disillusione e poi seguirono il preside in Sala Grande. 
Lo Smistamento era cominciato. Erano alla lettera M.
<< Malfoy Draco! >> disse Minerva McGranitt. Aveva un cappello appunta, come sempre, e una veste verde smeraldo. Al richiamo si fece avanti un ragazzino dai capelli disordinati e biondi e gli occhi grigi. Aveva appena salutato un ragazzo dai capelli neri. 
<< Uhm ... >> iniziò il cappello. << C'è coraggio da vendere, voglia di mostrarsi e di far capire di non essere uno dei tanti ragazzini purosangue. Ma c'è anche una grande fedeltà ... E la sperimenteremo proprio ora ... SERPEVERDE! >> urlò in fine il cappello. Draco sospirò un po' di sollievo e un po' afflitto e si diresse verso il tavolo verde argento che applaudiva. Strinse le mani a chiunque un po' scocciato e si sedette scompostamente. 
Dopo un po' si arrivò alla P. James e gli altri si fecero attenti.
<< Potter Harry! >> 
Uno strano mormorio si levò a quel nome e un ragazzino dai capelli sparati in ogni direzione e neri trotterellò allo sgabello. Vi si sedette e si sistemò gli occhiali sul naso poi borbottò qualcosa mentre il cappello gli parlava. Sorrise beffardo. Lo stesso sorriso beffardo di James, pensò con dolore la McGranitt.
<< Molto bene ... GRIFONDORO! >> urlò il cappello. Harry sorrise un po' felice e un po' dispiaciuto. Lanciò uno sguardo sconsolato al tavolo dei Serpeverde e sospirò. Draco dall'altra parte ricambiò lo sguardo. I due pensarono la stessa cosa.
"Sarebbe stato bello finire insieme ... Ora che succederà?" dopo di che si dedicarono, chi alle presentazioni e chi ai sospiri, al quasi ascolto della cerimonia. Alla fine tutti furono condotti nei rispettivi dormitori. 
Tutti tranne due undicenni.
Harry James Potter e Draco Lucius Malfoy erano in giro per i corridoi del secondo piano.
<< Mi sarebbe piaciuto essere un Grifondoro, cioè, i serpeverde sono molto ... viscidi ... >> borbottò Draco in un sospiro. Harry fece un sorriso obliquo.
<< Be', allora sei serpeverde ma non lo sei. >> disse. Draco lo guardò come se fosse malato ed Harry aggiunse << Cioè, sei un sereverde, ma non er questo devi avere i loro stessi atteggiamenti. Er... Sei quello che sei. Sei Draco, solo Draco. C-Capito? >> chiese in imbarazzo per lo sguardo dell'amico. Quest'ultimo sorrise.
<< Certo ...>> ma non finì di parlare poiché si sentirono dei rumori. Draco si gurdò intorno allarmato ed Harry, mentre si girava inciampò sui suoi piedi e cadde all'indietro. Batté contro una libreria che, allo sbattere della zazzera corvina, si aprì. 
Ci fu un attimo di silenzio. Poi Draco si buttò nel passaggio mentre Harry gli gattonava-imprecando-dietro. Il passaggio si chiuse e i due sospirarono. 
<< Per un pelo! >> sussurrò Harry. Draco annuì e si guardò intorno.
<< Un passaggio segreto ... Chissà dove porta? >> disse il biondo per poi posare lo sguardo sull'amico che sorrideva maladrino.
<< Scopriamolo. >> rispose. 
 
****
 
Lily,Remus,Sirius e James camminavano per icorridoi col preside e con Minerva. Spiegavano a quest'ultima l'accaduto e la professoressa era scioccata, decise così di tornare nei suoi alloggi per immagazzinare le informazioni. Poi i cinque sentirono un rumore, come se qualcosa sbattesse contro qualcos'altro, e si avvicinarono. 
<< È solo una libreria. >> disse Lily sospettosa. James e Sirius ghignarono e, come se niente fosse, si poggiarono alla libreria che si aprì.
<< Che ne dice, Albus? >> ghignò Sirius. Silente sorrise divertito. 
<< Dico che qui c'è qualcuno che vi interessa. Controlliamo? >> chiese entrando nel passaggio. Lily sospirò ed entrò, James e Sirius avevano trascinato Remus come ai vecchi tempi. La libreria si richiuse alle loro spalle. 
Dopo essere quasi arrivati in cima sentirono degli urletti.
<< Deficiente! È la MIA faccia! >> urlò una voce maschile.
<< Pensi che non lo sapessi? Volevo sdrammatizzare! Dai Drake! >> urlò in risposta un'altra voce maschile.
<< Ti sei rincretinito, cornuto?! >> 
<< Oh, ma come siamo socievoli oggi! Zitto pennuto! >>
<< Pennuto a chi BAMBI?! >> 
<< BAMBI?! TI SPACCO LA FACCIA! >> 
Poi sentirono un mucchio di botti e salirono allarmati. James trattenne il respiro. Sirius serro le labbra per non urlare. Remus si buttò una mano in faccia. Lily chiuse gli occhi e maledì i geni Potter e Silente sorrise.
Harry e Draco stavano amorevlmente picchiandosi ridendo come due idioti e rotolando a terra. Harry atterò Draco con un colpo secco, ma non forte.
<< Fregato, Drake! Ti ho battuto, ora fai il bravo pennuto, dimmi la parola d'ordine delle serpi! >>
<< Non la so, tu quella dei grifoni la sai? >> 
<< ... >>
<< Oh cazzo ... >>
<< Già, beh, approfitiamone, no? >> disse Harry alzandosi e spolvera ndosi i vestiti. Draco lo osservò a lungo. << Esploriamo il castello, ci saranno altri passaggi, no? >> osservò pensieroso. Draco si alzò e annuì.
<< Hai ragione, ma ... >> Draco si guardò intorno, poi osservò i polsi dell'amico. << Che ore sono? Domani ci sono le lezioni, non che m'importi più di tanto, ma mia madre finisce nei guai se disubbidisco alle regole. Mio padre se la prenderebbe con me e poi con lei. >> disse adirato. Lanciò un'occhiata ad Harry. Non voleva sembrare un fifone, anzi, ma sua madre sarebbe stata punita. Harry sorrise e mise una mano sulla salla di Draco.
<< Non preoccuparti Drake, abbiamo tutto l'anno. Torniamo indietro. >> disse sorridendo comprensivo. Sapeva com'era fatto Lucius, solo a Luglio Draco e Cissy l'avevano trovato ed erano entrati in contatto ma poi Lucius li aveva colti in castagna e le aveva date prima a Cissy e poi a Draco. I due amici si avviarono mentre, grazie a Silente, il quartetto e lui diventavano invisibili. Riuscirono a sentire le voci dei bambini farsi deboli, ma la voce squillante e simile a quella di James risuonò:
<< Drake, sai cosa sarebbe figo? Trovare tutti i passaggi segreti e segnarli su una Mappa, lo facciamo? >>
<< Sei un genio fratello! >>
Poi solo il silenzio.
<< Harry ... >> sussurrò James mentre Sirius rideva provando a non piangere. Lily era abbracciata a Remus.
<< Su, andiamo, penso che sia meglio che restiate nascosti un po'. Non dovete mostrarvi ora. Dovrò parlare con Harry per bene. Intanto c'è una stanza nascosta. Starete lì fino a che Harry non si sarà abituato alle lezioni e alla magia. Poi spiegherò la vostra delicata situazione e ... Beh sarà fatta. >> disse allegro il preside. Uscirono.
Silente guidò il gruppo fino al primo piano, andarono davanti ad una statua che si aprì con un tocco e si ritrovarono in una stanza rossa e bianca con un letto matrimoniale e altre due porte opposte al letto. Su una di esse c'era il nome di Remus, sull'altra quello di Sirius. 
<< Ora riposate miei cari, penso che siate stanchi. A presto. >> salutò Silente uscendo dalla stanza. James si sedette sul letto e salutò Remus e Sirus augurandoli buona notte. Era già mezzanotte. Lui e Lily non badarono a lavarsi. Erano felici. Erano orgogliosi e fieri di loro figlio. 
<< Lo riprenderemo, James? Ci riusciremo? >> chiese stringendosi al marito, Lily. James la strinse a sua volta e, anche se la moglie non poteva vederlo, guardò deciso un punto sul soffitto.
<< Sì Lily, ce lo riprenderemo, fosse l'ultima cosa che faccio. Che facciamo. >> rispose. Lily sorrise e si addormentò. James fece lo stesso. 
Intanto un bambino sonnecchiava davanti ad un ritratto. Gli occhiali storti sul naso, i capelli scompigliati e il più bello dei sorrisi in volto. Harry Potter non era riuscito a convincere la Signora Grassa ed ora se ne stava accanto al ritratto, aveva provato a restar sveglio, ma poi aveva ceduto e si era abbandonato tra le braccia di Morfeo. Nei suoi sogni vi erano un cervo di piccole dimensioni ed un'aquila. Questi furono raggiunti da un cane nero, un lupo e un cervo con una cerva. Harry non sapeva da dove venissero quelle altre figure, ma gli piacevano, si sentiva bene, bastava osservargli il viso e lo si capiva. 
<< Tornerai da loro >> sussurrò una voce nella sua mente, ma Harry troppo impegnato a sognarsi mentre rincorreva un'aquila, ignorò la voce.
Ma ben presto il piacevole sogno fu sostituito dal peggiore degli incubi.
 
 
****Angolo mio******
Lo so, sono in ritardo, ma spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento.
Vorrei ringraziare le persone che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite e chi, come EleGranger, ha recensito o recensirà.
Grazie ancora, a presto
Anna <3

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Capitolo 3
*** L'Aquila e Il Cervo ***


L'Aquila e Il Cervo


Quando Harry si svegliò si trovava in infermeria. Era sudato e bianco come Nick Quasi Senza Testa, e questo era tutto dire. Provò a muoversi, ma sia accasciò sotto le coperte. Era stanchissimo.
<< Non capisco perchè non mi lascia passare, professoressa! >> urlò una voce che Harry riconobbe all'istante. 
<< Signor Malfoy, Potter deve riposare! Non le permetterò ... >> iniziò la voce della McGranitt, ma fu malamente interrotta da Draco.
<< Ma è MIO fratello! Io DEVO entrare! Non lo lascerò a marcire da solo! Le regole possono andare  a farsi benedire! Prof, si sposti o la schianto, e giuro che lo so fare! >> sbottò irato. Draco provava da quasi un'ora ad entrare in infermeria, ma la McGranitt era irremovibile. Lo sguardo della donna si addolcì. Le era già capitato di essere minacciata in quel modo, ma solo da Sirius Black, quando James si era beccato un febbrone e per quasi ventiquattro ore non scendeva. Con tutta la calma che aveva si scostò.
<< Ma solo pochi minuti, Malfoy. >> disse serrando le labbra. Draco esultò e l'abbracciò. Poi scappò dentro l'infermeria. 
Harry sorrise al biondo quando questi si buttò sul suo letto. 
<< Cosa ti è successo?! Perchè non eri in dormitorio?! Io non ce l'ho fatta, ma ho cercato riparo! Allora?! >> sbottò fissandolo negli occhi. Harry sorrise.
<< Calmo, mi chiedo anche io cosa mi sia accaduto. Puoi ... dir-dirmelo? >> chiese il corvino con fatica. La gola gli bruciava da matti. Draco sbattè un po' gli occhi. 
<< Urlavi come un forsennato. Sembravi sotto cruciatus, oppure posseduto, gli occhi avevano cambiato colore. Da verdi sono diventati rossi. Inquietante, giuro. Ti ho trovato io. >> 
<< Ma non avevi trovato riparo? >> chiese Harry stranito.
<< Oh beh, ho preferito capire chi fosse ad urlare in quel modo e ti ho trovato vicino alla grassona che ti contorcevi come uno psicotico. Ti ho portato qui e poi mi hanno buttato fuori. Che modi! >> rispose. Harry gli sorrise
<< Grazie Blackeagle, ho sentito te e Minnie. Da quanto litigavate? >> chiese divertito. Draco lo guardò serio. 
<< Un'ora buona, Prongs, esci in fretta di qui, ok? >> pregò il biondo sospirando e alzandosi. Harry gli rise in faccia.
<< Non temere pennuto! Posso uscire anche ora, se voglio! >> affermò convinto. Poi si alzò. Draco gli sorrise raggiante.
<< Allora vieni con me? >> chiese, Harry lo guardò in modo strano. Che voleva dire? Draco scosse la testa. << Dannazione, ho appena avuto l'orario e abbiamo due ore di incantesi insieme! Ci vieni? >> disse con ovvietà Harry annuì. Si guardò intorno e poi si guardò i vestiti. 
<< Blackeagle ... Sono in piagiama! Cosa CAZZO ci faccio in PIGIAMA?! >> urlò il corvino. Draco si rotolò a terra dalle risate. Ma smise quasi subito. Harry aveva fatto un passo in avanti, poi era sbiancato ed era caduto. Draco sgranò gli occhi.
<< PRONGS! >> urlò agitato rimettendolo a letto. Harry dischiuse gli occhi. 
<< Drake, non penso di poter venire ... Salutami Cissi e dille che sto una meraviglia. Come al parco quando ci siamo incontrati. >> biascicò. Draco sospirò e sorrise al ricordo. Si sistemò vicino al letto dell'amico e, quasi contemporaneamente, si addormentarono. 

I sogni di Draco non erano tanto sogni, erano ricordi:

Era una mattina come le altre a Malfoy Manor. Draco correva a perdifiato dalla madre. 
<< MADRE! >> urlò il ragazzino. Narcissa Black Malfoy si girò e sorrise al figlio. Lo fermò e insieme uscirono grazie ad un elfo. 
<< Non temere Draco, andiamo in quel posto babbano ok? Stai calmo. >> Disse pacata. Draco si ricompose e annuì raggiante. Dopo pochi secondi arrivarono in un parco. 
<< Wow, madre, dobbiamo uscire più spess... >> ma Draco non finì di parlare. Da una collinetta stava scivolando qualcosa
<< Oh Merlino, è un bambino! >> urlò Narcissa correndo con il figlio alle costole. Draco osservò il bambino svenuto. Aveva due grandi occhiali rotondi, una strana cicatrice e i capellii corvini. Indossava degli abiti più grandi di lui e aveva una ferita alla tempia. 
<< Vieni Draco, portiamolo via. >> disse Narcissa.
***********
 
Era una mezz'oretta che Draco fissava il ragazzino che se ne stava beato nel SUO letto. Poi si mosse. Draco si ritrovò a fissare due grandi occhi smeraldini. 
<< Ehi. >> disse il biondo. Il corvino lo guardò
<< We. >> rispose. Sta volta fu Draco a guardarlo.
<< Eh? >> chiese. Il bambino scosse la testa. Poi Draco si alzò.
<< Sono Draco Malfoy, vuoi una Red Vines? >> chiese estraendo un pacchetto da una delle tasche della giacca. Il bambino si alzò e sorrise.
<< Oh sì! Sono le mie preferite! >> rispose prendendone una. Se le portarono alla bocca.
<< Anche le mie. >> disse Draco. I due si fermarono. Si guardarono negli occhi e deglutirono, si misero uno di fronte all'altro e fecero delle prove, come in uno specchio. Draco si fermò e incontemporanea Harry.
<< Ok, canzone preferita di Aimee Mann al tre. Uno, due, tre. >>
<< Red Vines. >>
Poi parlò Harry.
<< Colore preferito della vite oltre al verde. >>
<< Red Vines >>
Poi venne il turno di Draco.
<< Modo preferito di dire "vini rossi" con un accento tedesco. >>
<< Red Vines. O MIO DIO!>> urlarono.
I due si abbracciarono
<< Dove sei stato per tutta la mia vita?!* >> chiese Draco quando si staccarono.
<< Schiavo di due psicotici in uno stanzino sotto delle scale! >> rispose il corvino. 
<< Oh be', forte! >> rispose Draco. I ragazzini si presentarono e parlarono per ore e ore. Di qualsiasi cosa, masticando le loro amate Red Vines. 
Così divennero amici.

*******

<< IN BIBLIOTECA! >> 

Era appena iniziato Agosto. Harry e Draco si incontravano regolarmente, ovviamente senza farsi scoprire da Lucius, il padre di Drake. I due parlarono degli animagus e Cissi aveva mostrato loro come riconoscerne uno. Fece la prova sui bambini.
<< Se siete animagus, vi trasformete, altrimenti non accadrà nulla. Dai, Harry. >> disse gentile. Harry fece un passo avanti e a la donna mosse la bacchetta. Dopo pochi secondi Harry combiò forma. 
<< WOOOO! Harry sei un cervo! >> esclamò Draco alla vista dell'amico con le corna ancora piccole. Poi si ritrasmorfò.
<< Sono un animagus? Che figata! >> 
La sera i due non fecero altro che parlarne e Draco espresse il suo desiderio di diventare un' aquila. Ecco perché si dirigevano in biblioteca. 
Dopo aver cercato ovunque e aver trovato il libro iniziarono a esercitarsi, o meglio, Draco si esercitò. Una settimana dopo Draco riuscì a trasformarsi. Una splendida aquila nera dagli occhi grigi. 
<< Dobbiamo trovarci dei nomignoli... >> disse un giorno Harry. Draco annuì.
<< Tu ti chiamerai Prongs, le tue corna crescono a vista d'occhio. >> disse Draco sorridente. Harry annuì.
<< E tu Blackeagle. Aquile nere come te non ce ne sono quasi più! >> esclamò. I due si guardarono e ghignarono.
I loro primi e autentici ghigni Malandrini comparvero in quel modo. Perchè era il loro primo segreto. E lo avrebbero custodito per sempre, senza riverarlo a nessuno. Era un ghigno Malandrino, ma anche complice. E niente, si dissero, avrebbe spezzato quella complicità. 
 
***************
Draco si risvegliò nel tardo pomeriggio. Harry lo fissava serio. 
<< Cosa? >> chiese Blackeagle. 
<< Sta notte, davanti al Platano. Per fare tu-sai-cosa. >> rispose enigmatico. Draco capì ed annuì. Poi si alzò.
<< A sta notte Prongs. >>
<< A sta notte Blackeagle. >> 
 
**************
Era appena arrivata la mezza notte, James e Lily aspettavano Sirius e Remus da un po'. I due comparvero in pigiama e sorrisero.
<< Guardate la luna? Non è ancora piena, ci vuole un po'. >> disse Remus. Poi guardò fuori. Trattenne il fiato.
<< Un' Aquila! >> esclamò sorpreso. Un' aquila nera come la pece stava volando in picchiata verso qualcosa nel prato. Tutti i Malandrini e Lily si affacciarono. Chiunque avrebbe trovato anomala la cosa, ma loro capirono quasi subito. L'aquila era scesa in picchiata verso un cerbiatto dalle corna molto cresciute. Stavano giocando. Il cerbitto rincorreva l'aquila e saltava di tanto in tanto. L'aquila si alzava sempre più in alto quando il cerbiatto dagli occhi verdi arrivava sul punto di prenderla. Poi riscendeva e molto giocosamente picchiettava il muso al cerbiatto. 
Chiunque l'avrebbe trovato strano e poi se ne sarebbe andato come se niente fosse. Ma i Malandrini e Lily ci videro qualcosa di più. In quella scena vi era qualcosa d'immensamente puro. 
Il cerbiatto si fermò e così fece l'aquila. Poi si guardarono negli occhi. Come se stessero parlandosi mentalmente. Il cerbiatto si sistemò fiero. L'aquila annuì. E partirono. Chi correndo, chi volando. I due sparirono nella foresta e Lily, James e gli altri furono certi di aver sentito delle risate riecheggiare nella loro testa.
 
 
******ANGOLO MIO!*******
Chiedo scusa se il capitolo è corto, volevo mettere in chiaro delle cose su Harry e Draco xD 
*La scena in cui fanno amicizia l'ho presa da A Very Potter Sequel. Lo adoro e visto che lo avevo guardato prima di continuare a scrivere mi son detta "E perchè no?" spero vi piaccia. Per i soprannomi mi scuso per quello di Draco, non mi veniva altro in mente, se avete suggerimenti o se vi va bene ditemelo eh? Spero che vi piacciano i ricordi e il capirolo in se, dal prossimo farò in modo di farli più lunghi. 
Al prossimo capitolo gente!
Anna <3

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