A strange meeting.

di fearofopinions
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. :3 ***
Capitolo 2: *** Non posso crederci.. ***
Capitolo 3: *** Se solo tu ricordassi.. ***



Capitolo 1
*** Prologo. :3 ***


                                    A strange meeting
Skyler non avrebbe mai creduto che sua mamma avrebbe preso sul serio le sue parole. Quando le aveva detto che voleva andare a Londra e vivere in un appartamento per un anno non avrebbe pensato che l'avrebbe davvero accontentata.
#Flashback
Skyler era in cucina, intorno alla tavola insieme a sua madre, mentre mangiavano insieme un piatto di pasta.
- Sai mamma, avrei sempre voluto andare a Londra.- se ne unscì tutto dun tratto Skyler.
La madre alzò lo sguardo dal piatto di pasta e guardò insistentemente la figlia che quasi quasi si spaventò tanto lo sguardo era intenso, prese un fazzoletto si pulì le labbra leggermente sporche di salsa e le rivolse un sorriso caloroso.
- Oh, sai tesoro, a Londra so che il figlio di una mia amica abita in un appartamento e sono sicura che sarebbe felice di ospitarti, è solo un anno più grande di te..- le disse la madre congiungendo le mani e portandole sotto il mento per poi portare una mano nella tasca prendendo il cellulare probabilmente per chiamare la sua amica.
- Ma mamma io...- non la lasciò finire che la madre portò il dito vicino alla bocca come ad intimarle di fare silenzio e si alzò dal tavolo recandosi in salotto. Skyler aspettò vari minuti continuando a pranzare nel silenzio della cucina mente sentiva sua madre ridere dall'altra parte.
- Tesoro, puoi partire tra una settimana, partirai di mattina, verso le 9.- cominciò la madre appena entrata nella cucina. Skyler non ebbe il tempo di chiederle niente che la mamma era già scomparsa su per le scale. "Non pensavo sarebbe stato così semplice" si disse tra sè e sè Skyler mentre riponeva i piatti nel lavandino.
#FineFlashback
Ormai aspettava da un'ora se non più che un taxi passasse per le strade di Londra e la portasse all'appartamento che le aveva detto sua mamma. "Di solito le strade di Londra non erano sempre trafficate?" si domandò mentalmente. Alzò lo sguardo verso il cielo e lo vide scuro, pieno di nebbia, fra un po' avrebbe inizato a piovere, ne era sicura. Finalmente un taxi stava arrivando, alzò la mano come per intimarlo a fermarsi, non sapeva come fare, non aveva mai preso un taxi in vita sua. Mentre il taxi accostò vicino al marciapiede, il conducente aprì lo sportello e cominciò a posare le valigie nel cofano. Proprio mentre Skyler stava per aprire la portiera, un altro ragazzo, forse poco più grande di lei, si avvicinò correndo vicino al taxi posando le mani sulla portiera sfinito dalla corsa.
- Ehm.. cosa c'è?- chiese Skyler facendo alzare gli occhi del ragazzo che le sorrise sgembo sistemandosi per bene la tracolla che portava.
- Devo solo prendere il taxi.-
- Mi sa che devi cercartene un altro, questo ormai è occupato.- disse indicandosi irritata dalla spavalderia del giovane.
- E mi sa che lo condivideremo.- gli spiegò il ragazzo continuando a sorridere.
- Senti... coso, non ho tempo da perdere, sono appena arrivata, questo è l'unico taxi che ho trovato e mi sembra giusto che...- Skyler venne interrotta dalla voce del conducente che era ritornato al loro posto, ormai spazientito dal piccolo battibecco dei ragazzi.
- Ragazzi, posso portavarvi entrambi, però entrate!- disse sottolineando la parola entrate.
Skyler sbuffò scocciata aprendo la portiera e sedendosi sul sedile posteriore seguito dal tizio affianco, lanciandogli sguardi omicida.
- Allora, dove vi porto?.- chiese il taxista cercando di sembrare più calmo possibile.
- Ad Oxford Street!- dissero contemporaneamente per poi rivolgersi uno sguardo sbalordito nello stesso momento.  


-------------------------- spazio all'autrice deficienteee ------
Beeeeeene, allora non mi prendete a martellate, so che fa schifo, però è solo l'inizio, spero che a voi piaccia veramente, anche perchè già so come svilluparla.
La nostra Skyler:













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Capitolo 2
*** Non posso crederci.. ***


                                                   1. Capitolo.- Non posso crederci..

Nel capitolo precedente...
- Allora, dove vi porto?.- chiese il taxista cercando di sembrare più calmo possibile.
- Ad Oxford Street!- dissero contemporaneamente per poi rivolgersi uno sguardo sbalordito nello stesso momento...


Ormai era più di mezz'ora che il taxi viaggiava per le strade di Londra mentre al suo interno i due ragazzi si facevano ognuno i fatti propri.
- Non mi hai detto come ti chiami però.- le disse il ragazzo togliendole una cuffietta dall'orecchio per farle prestare attenzione a quello che stava dicendo.
-Ehi!- lo riprese lei.- Comunque non è tuo diritto saperlo.- continuò.
- Dai, ti potrò servire in qualcosa, io sono Harry.-
-E chi te l'ha chiesto?- sputò acida lei riprendendosi la cuffietta e lasciando il ragazzo con una faccia un po' stupita.

Dopo un po' di tempo...

L'autista parcheggiò e scese velocemente dal taxi prendendo le valigie dei due passeggeri che intanto erano usciti fuori.
- Sono 30 sterline, per ognuno.- disse l'omaccione, sottolineando la parola "ognuno" e aprendo la mano per far capire che dovevano mettere lì i soldi.
Mentre Skyler stava cercando disperatamente delle sterline nella borsa non si accorse che Harry ormai aveva già pagato al conducente e il taxi era già sfrecciato via. Skyler lo guardò.
- Perchè lo hai fatto?-
Lui alzò le spalle guardandola. - E' solo educazione..- disse con indifferenza.
Skyler alzò lo sguardo ma non gli disse niente, sapeva com'erano i ragazzi come lui, non doveva farsi abbindolare. Ritornò con la testa nella borsa per cercare il cellulare, sua madre le aveva dato il numero del suo coinquilino e quindi doveva chiamarlo per sapere dove doveva andare. Compose il numero mentre vide Harry allontanarsi con la sua valigia in mano fin quando non si fermò all'improvviso prendendo qualcosa dalla tasta. Uno squillo.. due squlli.. tre squilli..
- Pronto?.- rispose la voce dall'altra parte del telefono, era una voce così familiare, pensò Skyler.
-Ehm.. ciao sono Skyler, la tua nuova coinquilina, non so se tua madre ti aveva accennato qual..- venne interrotta.
-Aspetta un momento.- le aveva detto.

Aspettò con il cellulare vicino all'orecchio in attesa di riprendere la telefonata interrota, sentì qualcuno picchiettare leggermente la sua spalla, si girò trovandosi due occhi verdi che la guardavano, anche lui con un cellulare in mano.
-Sei tu.. Skyler? Quella Skyler?.-
-Ehm.. in che senso quella Skyler?-
domandò lei perplessa anche se già immaginava a cosa si stesse riferendo.
-Si dai, tu, Skyler, quella del cellulare, la mia.. coinquilina!.- esclamò lui con fin troppa enfasi nella parola finale.
-Non ci posso credere..- sussurò piano Skyler -Sei davvero tu, lui?.- chiese indicando il telefono.
-Oh yes, baby.- rispose facendo allargare le sue labbra in un gran sorriso e facendo creare ai lati della bocca due carinissime fossette.
"E tutta questa confidenza?" pensò Skyler guardando impassibile.
-Dai ora vieni, ti mostro la casa.- disse Harry facendo un saltello sul posto e prendendo la valigia di Skyler che prontamente la ritirò indietro mormorando un "faccio da sola". Harry non ci diede troppo peso e dopo un po' di cammino si ritrovarono davanti ad una piccola villetta, lui tirò fuori le chiavi dalle tasce ed aprì la pora d'ingresso mostrando una cosa fin troppo grande per due persone.
-Forza, entra.- le disse facendole segno con la mano.
Skyler entò sorpassandolo e cominciò ad osservare il soggiorno comunicante con la cucina, diviso solo da una grande scalinata che portava al piano di sopra.
-Wow.. è stupenda.- mormorò -Ma dov'è la mia camera?.- chiese posando lo sguardo su Harry che era ancora sullo stipite della porta e la stava guardando.
-Sali le scale, la prima porta a destra.- fece come le era stato detto portando dietro di sè la valigia.

Skies are crying
I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence, as it’s ending
Like we never had a chance
Do you have to make me feel like there’s nothing left of me?
You can take everything I have
You can break everything I am


Fece squillare ancora un po' il cellulare, adorava quella canzone, Demi le trasmetteva una forza increibile. Poi rispose.
-Pronto?.-
-Piccola mia! Hai incontrato Harry? Ora stai a casa? Come ti trovi? E' andato bene il viaggio?.-
-Ehi, mamma calmati, sto bene, sono viva e vegeta, si ora sono a casa e stavo cominciando a mettere a posto le mie cose..-
-Ah, va beh, allora non ti faccio perdere altro tempo, ti chiamo più tardi, ciao tesoro, un bacio.-
-Ciao mamma, ti voglio bene.-


Cominciò a mettere a posto tutto quello che aveva nella valigia fino a quando dopo un po' non si sentì un rumore sordo proveniente e delle voci dal soggiorno. Non se ne curò molto e continuò a fare quello che stava facendo.
-Sky puoi venire un attimo?.- sentì la voce di Harry chiamarla. Sbuffò e poi cominciò a scendere le scale
-Non chiamarmi Sky!.- tuonò arrivando in soggiorno ma bloccandosi immediatamente.
-Ah, eccoti! Skyler ti presento il mio migliore amico Louis.. Louis lei è Skyler.- gli occhi grigi di Skyler s'incrociarono con un paio di occhi azzurro cielo. Un tuffo al cuore.
- Sky-ler.- rispose balbettando e porgendogli la mano.



--------------- spaziooo all'autrice deficienteeee ----------
Allora, eccomi con il primo capitolo della mia nuova storia? Come vi sembra?
L'incontro tra Harry e Skyler? E quello tra Skyler e Louis?
Ringrazio moltissimo le persone che hanno recensito il prologo davvero. Grazie.
Alla prossima carote.
Ciaoo. Vosta finta rossa (?)

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Capitolo 3
*** Se solo tu ricordassi.. ***


                                          2. Capitolo.- Se solo ti ricordassi..  

Nel capitolo precedente..
-Ah, eccoti! Skyler ti presento il mio migliore amico Louis.. Louis lei è Skyler.- gli occhi grigi di Skyler s'incrociarono con un paio di occhi azzurro cielo. Un tuffo al cuore.
- Sky-ler.- rispose balbettando e porgendogli la mano.


-Ehi ciao! Harry mi aveva parlato tanto di te prima del tuo arrivo, non puoi sapere qua...Ahi!.- Louis venne bloccato da un piede di Harry sulla sua caviglia, il quale prontamente sorrise come se non avesse fatto niente.
Skyler continuava a guardare incantata quella meraviglia davanti a lei non accorgendosi che ormai Harry le stava passando una mano davanti agli occhi e Louis le sorrideva imbarazzato.
-Scu..sate, vado di sopra.- disse Skyler imbarazzata ormai tutta rossa in viso per la figuraccia appena fatta. Salì di corsa le scale buttandosi dopo sul letto con le cuffie nelle orecchie.

Intanto nel salotto..
Harry e Louis parlavano normalmente, come solo due migliori amici sapevano fare, parlavano di tutto, dei loro problemi, delle loro "avventure". Non c'erano segreti tra di loro, o almeno così credeva Louis.
- Però, mica male la piccola rossa.- si ritrovò a dire Louis senza accorgersene.
-Ehi ehi, mio caro Louisetto (?), vai con calma, la conosci appena.- disse Harry un po' irritato.
-Che c'è Harold, sei geloso?.- lo punzecchiò Louis per scherzo.
-Io? Di Skyler? Ma nemmeno per sogno.. Pff...e poi, daai, la conosco appena.- disse Harry grattandosi la testa, sapendo anche che l'ultima frase che aveva detto era falsa, quel "la conosco appena" era solo una stupida bugia, ma non voleva dirlo a Lou, se l'era tenuto solo per lui e poi Skyler non avrebbe mai potuto ricordare. In quel momento a Lou suonò il cellulare.
-Pronto?.. Ehi Nialler!... Si adesso ritorno... Ok, glielo dico... Si tranquillo.. Si ho detto di si horan!... Va bene, ciao bro.- e così finì.
-Niall?.- chiese Harry riferendosi al biondino irlandese, suo amico.
-Si mi ha chiesto se domani possiamo venire da te a pranzo, voglio tutti conoscere la rossa.- Louis indicò le scale per fare capire che ormai lui aveva battezzato Skyler col nome di "rossa".
-Si, per me è okay. Per che ora venite?.-
-Ehm.. penso per le 13, ti da fastidio se viene anche Courtney, magari fanno amicizia.-
-Va bene, tanto uno in più uno in meno.-
-Grazie bro, ci sentiamo domani, ah, e salutami Sky.-
disse salutando il riccio con un caloroso abbraccio, prendendo la giaccia e uscendo dalla casa del suo migliore amico.

Harry intanto cominciò a salire le scale, un po' stanco e assonato, passando per la stanza di Skyler, semi-aperta. Si avvicinò cauto al letto e la vide lì, con le cuffie nelle orecchie e con il viso rilassato. Non volle svegliarla così le tolse piano le cuffie per poi poggiarle sul comodino di fianco e le mise una coperta per non farle prendere freddo. Si sedette sul letto di fianco a lei e cominciò ad accarezzarle cautamente il viso per non svegliarla.
-Se solo ti ricordassi..- sussurrò facendo scivolare una lacrima sul suo viso per poi farla finire sulla coperta dove si formò un piccolo cerchio bagnato. Si alzò ed uscì in fretta dalla camera per non scoppiare in un pianto isterico, dirigendosi verso il bagno.  

No! Jimmy protested!
Eh si ho combiato spazio autrice! Vi piace?
Comuunque, spero che il capitolo vi piaccia, ringrazie le persone che hanno recensito la storia, per me è molto importante.
Alla prossima carote e mi raccomando, RECENSITE
Addioo, vostra falsa rossa <3
















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