When love is our strenght

di Krizia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo Settimo ***
Capitolo 8: *** Capitolo ottavo ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo ***


 http://www.youtube.com/watch?v=RpnRhiInopA&feature=related
Di nuovo.
Lucy ci stava ricadendo. Per l’ennesima volta.
Sempre più frequentemente si svegliava in piena notte, constatando con amarezza che non si era destata da un brutto sogno, ma che la realtà la perseguitava anche all’interno di essi, lasciando inevitabilmente che perfino il suo subconscio la logorasse dall’interno.
Un anno e quattro mesi. Era riuscita ad andare avanti per un anno e quattro mesi dalla scomparsa improvvisa di Natsu, ma ora sentiva che il peso di quell'assenza era diventato troppo grande, tanto forte da farla crollare, sia fisicamente che mentalmente.
“Maledizione!”
 
“Buongiorno Lucy”
La giovane maga si voltò accennando un sorriso al suo interlocutore, Lisanna, la sorellina di Elfman e Mirajane;  un sorriso ormai noto a tutti quello di Lucy, un sorriso finto, spento, privo di qualsiasi emozione. Il tipico sorriso di chi si trascina giorno dopo giorno solo per continuare a vivere, solo per capire se la speranza alla quale ci si aggrappa conduca veramente a un qualche risvolto positivo, o se conduca invece, a una lenta e atroce agonia.
“Ciao, Lisanna” più che un saluto era sembrato un sussurro.
“Vorrei… Vorrei parlarti, Lucy. In privato se possibile”
“No. Non è possibile. Possiamo parlare anche qui. Non credo ci sia un posto più sicuro della nostra gilda” replicò Lucy, secca e distaccata, senza guardarla.
Un brivido percorse la schiena di Lisanna, che fece di tutto per non darlo a vedere a chi assisteva alla scena, ma soprattutto alla diretta interessata, dato che aveva chiaramente mostrato di aver capito l’argomento del discorso.
“Ascoltami Lucy…
http://www.youtube.com/watch?v=naN5si0Gjl4&feature=related
 
Quando ero a Edolas mi resi subito conto di come tutto fosse diverso, di come la gilda non fosse la stessa all’interno della quale ero vissuta fino a poco tempo prima. Istintivamente, la prima persona che cercai con lo sguardo fu Natsu e il caso volle che si trovasse proprio vicino a me; mi guardava con aria stupita, con la sua solita aria da bambino dolce e ingenuo; nonostante ciò, avvertì subito che c’era qualcosa di sbagliato. Mi bastò guardarmi attorno per qualche istante prima di realizzare che non mi trovavo nella mia Fairy Tail.
All’inizio mi sentivo smarrita e persa, sola, avendo ormai intuito che il mondo dove ero andata a finire non era il “mio” mondo;  stavo male e la gilda di Edolas non tardò ad accorgersene, questo perché i sentimenti, le amicizie e i legami che caratterizzano Fairy Tail sono sempre forti e sinceri. Sebbene in quel mondo ognuno di noi era il contrario di quello che siamo, è stato grazie alla forza di quei sentimenti che non sono caduta in depressione, Lucy. Anche a Edolas Fairy Tail si distingue per la purezza e la complicità degli affetti che legano i membri della gilda tra loro.
Quello che sto cercando di dirti Lucy, è che non ti devi chiudere in un mondo tutto tuo, permettici di aiutarti. Anche a noi Natsu manca manca da morire e siamo tutti consapevoli del fatto che tu sei quella che soffre maggiormente la sua assenza, ma per favore Lucy… anche se è già passato più di un anno, non abbandonare la speranza, non farlo mai. Ricorda sempre che il dolore di uno è il dolore di tutti.”
Lisanna terminò il suo discorso spostando lo sguardo, per evitare che qualcuno potesse notare i suoi occhi già pieni di lacrime, che trattenne con tutte le sue forze, per il bene di Lucy e anche per se stessa.
Lucy ascoltò quelle parole in silenzio, a testa bassa, con le mani che che tremavano e che non avevano smesso nemmeno per un secondo di stringere il bicchiere offertole da Mira poco prima. Non era riuscita a trattenere quelle lacrime che prepotentemente avevano iniziato a rigarle il volto; era stanca di permettere a tutto quel dolore di lacerare il suo cuore ogni singolo minuto della giornata, ricordandole l’improvvisa scomparsa della persona di cui si è innamorata.
 http://www.youtube.com/watch?v=O6B3qGn1Zx4
 
Non riuscì a darsi un contegno e alla fine Lucy cominciò a singhiozzare sempre più forte, fino a scoppiare in un pianto disperato che dapprima catturò l’attenzione di tutti per poi farli riflettere uno ad uno su quale motivo potesse essere fonte di così tanto dolore.
Lisanna voleva abbracciarla, nonostante provasse una fitta di gelosia per quel rapporto così speciale che Natsu aveva voluto condividere solo con Lucy. Desiderava consolarla perché anche lei sapeva quanto potesse far male perdere la persona amata, ma fu colta alla sprovvista dall’arrivo di Happy, che singhiozzando quasi quanto Lucy, si accoccolò tra le braccia della maga degli spiriti stellari, cercando di alleviare almeno in parte quella sofferenza troppo devastante per entrambi.
La persona che entrambi più amano è sparita.
Happy e Lucy ne hanno preso finalmente atto.
 
Bene bene bene, che dire? :D
Anzitutto che dedico questa fanfiction alla mia madrina Saralasse, che mi ispira e sostiene sempre.
Purtroppo vi devo anticipare che, sebbene la storia sia già a buon punto, gli aggiornamenti non saranno sempre il massimo della puntualità, ma se avrete un pochino di pazienza spero di poter ripagare la vostra attesa con le emozioni che cerco di regalarvi attraverso ogni capitolo.
Detto questo, vi saluto, ringraziando di cuore chiunque legga senza poter recensire e chiunque mi segue recensendo e aiutandomi a migliorare.
A presto, la vostra KRIZIA.

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


http://www.youtube.com/watch?v=LPPK81g8vjU
Erza era la più risentita della situazione. Aveva vissuto un’esperienza analoga e si era ripromessa che nessun altro dei suoi compagni avrebbe mai assistito o vissuto una tale situazione. A qualunque costo. Del resto, non esistevano prove sulla morte del Dragon Slayer, ma allo stesso tempo nessuno di loro sapeva spiegarsi come Natsu potesse essere scomparso così all’improvviso. Per mesi e mesi avevano indagato anche insieme ad altre gilde, ma Titania continuava a chiedersi cosa fosse rimasto di intentato, cosa potevano aver tralasciato. Non riusciva a darsi pace.
Si diresse verso Makarov, per potergli parlare in disparte, con una evidente espressione preoccupata dipintale sul volto.
“Master”  
 Erza cominciò a esporre i suoi pensieri a quello che per lei, come per tutti i suoi compagni, rappresentava l’unica figura paterna che anche in quell’occasione avrebbe potuto guidarli e ascoltarli, quel padre che ha visto crescere la sua Fairy Tail giorno dopo giorno, ridendo, piangendo e combattendo con essa. O meglio, per essa.
“Master…Io sono sicura che ci sia qualcosa di cui non siamo al corrente. Insomma, stiamo parlando di Natsu!” – sbattè il pugno sul tavolo pronunciando il nome dell’amico, lasciandosi sfuggire uno scatto d’ira –“Lui ama la sua famiglia, non ci abbandonerebbe mai.”
Makarov esaminò attentamente dapprima lo sguardo impaziente della ragazza che aveva di fronte, poi le parole da lei appena pronunciate. Le fece intuire con un cenno del capo che anche lui era dello stesso parere.
Il dolore provocato dall’improvvisa scomparsa di Natsu aveva profondamente segnato ogni singolo membro della gilda e la situazione era ormai diventata insostenibile non solo per Lucy.
Era tempo di agire. Nessuno poteva più permettersi di stare ad aspettare che accadesse un miracolo. Era semplicemente intollerabile agli occhi di Titania che Fairy Tail si fosse arresa così facilmente. Stentava a riconoscere la gilda che l’aveva vista crescere.
 
Erza e Mirajane si scambiarono uno sguardo d’intesa, dopodiché fu Titania a prendere parola, innalzandosi sul bancone, accanto a Makarov.
http://www.youtube.com/watch?v=bvOa9kG-SNM
 
“Fairy Tail, parlo a ognuno di voi. Ritengo che sia stupido e inutile andare avanti facendo finta di niente, nascondendosi dietro a una futile ipocrisia. E’ questa la gilda in cui siamo cresciuti? Una gilda che abbandona un fratello quando ne ha più bisogno? Natsu è scomparso e la sua assenza addolora tutti noi, ma non è un valido motivo per star qui a non far nulla. Qualsiasi cosa fosse accaduta, lui non si sarebbe mai arreso così facilmente alle prime difficoltà di fronte alla scomparsa di un membro della sua famiglia; proprio per questo dovremmo vergognarci tutti, il nostro è un atteggiamento inqualificabile, da considerare assolutamente indegno nei suoi confronti.”
Tutta la gilda era ormai intenta a fissare Erza, riflettendo sulle sue parole. Per quanto avessero cercato il loro compagno, uno dopo l’altro abbassarono lo sguardo, consapevoli del fatto che quelle parole non rispecchiassero altro che l’amara verità. Dovevano tutti vergognarsi.
Titania aveva ragione. Natsu non avrebbe mai gettato la spugna così facilmente.
Nonostante il dolore ormai palpabile e l’atmosfera sempre più pesante che si potevano avvertire all’interno della gilda, Erza aveva preso le redini della situazione tra le sue mani, rappresentando, in tal contesto, il miglior leader che Fairy Tail avesse potuto avere.
“Capisco perfettamente come vi sentite e immagino che abbiate compreso tutti il mio pensiero, per questo motivo ci divideremo immediatamente in più squadre, facendo tutto il possibile per trovare qualsiasi traccia riconducibile a Natsu. Ognuno di noi dovrà lavorare sodo questa volta, consideratela una missione che solo attraverso la forza della nostra unione potremo portare a termine. Tuttavia, voglio che sia chiaro e tondo fin da ora che non dobbiamo aggrapparci a false speranze; sebbene non esistano prove sulla... morte di Natsu…voglio che tutti voi partiate con un unico pensiero: dobbiamo essere preparati anche al peggio.”
Erza riprese fiato, squadrando uno a uno tutti i suoi compagni, cercando un tacito assenso nei loro sguardi.
“Detto questo, voglio che la mia squadra sia composta da Gray, Gajeel, Juvia e Wendy”
Nel momento stesso in cui la rossa terminò la frase, i quattro ragazzi si misero in riga di fronte a lei, annuendo contemporaneamente, mentre una mano si posò delicatamente sulla sua spalla destra, facendola sussultare. Era Mirajane che le si era affiancata, pronta a rubarle la parola.
“Come ha appena detto Erza, ognuno di noi dovrà entrare a far parte di una squadra e la mia potrà essere considerata la seconda squadra principale della gilda. Faranno parte del mio team Elfman, Lisanna, Fried e…”
“…E io Mira. Lascia che faccia parte del tuo team” esordì Gildarts facendosi largo tra i suoi compagni. Un sorriso si dipinse sul volto della dolce maga che prontamente annuì alla sua richiesta. Inizialmente uno stupore generale si impadronì di tutta la gilda, ma fu questione di attimi. Tutti erano a conoscenza dello speciale rapporto che legava il Dragon Slayer a Gildarts.  
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=44Xs6fjNR04
 
“Natsu apprezzerebbe molto la tua preoccupazione, anche se non lo ammetterebbe mai a nessuno e si lamenterebbe urlando che potrebbe tranquillamente cavarsela da solo” mormorò Mira commossa.
In tutta risposta, Gildarts, insieme agli altri ragazzi, non potè far altro che sorridere a quell’affermazione, perché nessuno meglio di loro sapeva quanto ciò fosse vero.
In quel momento Erza riprese nuovamente la parola, approfittando del fatto che ormai le due squadre principali erano già state decise.
“Bene, ora che sono stati formati i due team principali, organizzate tutte le altre squadre assieme al parere del Master, dopodiché recatevi da Kana che consegnerà ad ogni gruppo una carta attraverso la quale sarà possibile comunicare con tutti gli altri team. Ricordate, non perdete tempo e fate tutto ciò che è in vostro potere, se necessario rifatelo più volte,ma non voglio vedervi tornare alla gilda senza risultati altrimenti dovrete ripensare allo sguardo vuoto di Lucy prima di tornare alla gilda e subito dopo ve la vedrete con me” concluse Titania, sorridendo, per incitare i suoi compagni anche se al momento aveva solo ottenuto l’effetto opposto.
 
 
ODDIO MIO!
La vostra dolce KRIZIA parte dal fatto che NON le piace assolutamente questo secondo capitolo, non sono soddisfatta del mio lavoro e mi sembra onesto farvelo sapere, quindi si accettano rimproveri e consigli per migliorare. Tuttavia, ho fatto del mio meglio, sperando che almeno questo sia facile da notare  ^^”
Aggiungo di nuovo le mie scuse per i futuri aggiornamenti, che saranno un po’ lentini anche se già scritti…quindi tutti tranquilli ragazzi, che la storia continua. Volevo evidenziare però che il discorso di Erza, quello che rivolge a tutta la gilda per incitarli, l’ho scritto immaginandomi al suo posto, ci tengo molto a quella parte, spero sia venuta bene almeno quella. Ringrazio di cuore tutte le ragazze che recensiscono e mi incoraggiano, in particolare Saralasse e Inori che mi hanno ascoltata e consigliata da quando mi sono iscritta su EFP. Ovviamente, ringrazio anche chi si limita a leggere, sperando che un giorno possa recensire e farmi sapere la sua.
Al prossimo capitolo,
vostra,KRIZIA

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo ***


http://www.youtube.com/watch?v=K69c0vBDeNw&feature=related
 
“Happy, credo che sarebbe meglio riposassimo tutti e due adesso” disse Lucy, stesa sul suo letto in posizione fetale, col cuscino che era solito utilizzare Natsu ben stretto tra le braccia.
“Lucy…” l’exceed le si avvicinò sorridendole con tutta la dolcezza che solitamente riservava solo al suo miglior amico, ma in quel momento ritenne opportuno essere gentile anche con lei; nonostante provasse a nasconderlo, era fin troppo evidente il bisogno di affetto che Lucy provava e solo Natsu avrebbe potuto riempire quel vuoto che le ottenebrava il cuore da ormai troppo tempo.
“Natsu non ha mai pensato tu fossi strana, aye”
Happy cercò di tirarle su il morale svolazzandole attorno e nonostante i ricordi dolorosi provocati da quel bizzarro insulto e le lacrime silenziose che scorrevano sul volto della ragazza, Lucy non poté fare a meno di sorridere dolcemente a quelle parole.
“Buonanotte Happy”
“Buonanotte Lucy / Buonanotte Lu”
 
http://www.youtube.com/watch?v=iGm9rjkVk3M&feature=related
 
La maga degli spiriti stellari si girò stravolta verso l’exceed, con gli occhi sbarrati; tremava, sembrava terrorizzata, come se avesse appena visto un fantasma.
“Natsu…” mormorò fissando un punto impreciso della stanza.
“Che cosa Lucy?”
“Happy, hai sentito anche tu, vero?” domandò la ragazza, alzando involontariamente il tono di voce.
“Ma cosa? Che c’è Lucy?” piagnucolò Happy preoccupato “Vuoi che vada a chiamare qualcuno in gilda?”
“N-no no… Sto…Sto bene” balbettò tremando, portandosi le mani sulla testa.
“Io…io credevo che…ho sentito…ero sicura fosse lui” concluse la ragazza, portandosi le gambe al petto e reggendole con le braccia; la stessa posizione che da bambina la rassicurava tutte quelle volte in cui il padre le urlava contro, quella posizione che raccoglieva tutte le lacrime versate per la perdita della madre…tanti anni dopo raccoglieva le lacrime per la perdita del suo amore.
Forse aveva davvero raggiunto il limite della sopportazione, forse cominciava a sragionare, o forse, aveva solo un disperato bisogno di rivederlo, di sorridergli, di stringerlo forte per non lasciarlo mai più.
“Scusami Happy” quando Lucy riuscì a guardare di nuovo il suo amico, gli rivolse un debole sorriso “E’ solo che a volte fa davvero troppo male. Mi manca così tanto” terminò la frase in un sussurro.
L’exceed le si avvicinò porgendole le coperte, osservandola tremare da qualche minuto ormai. Ma forse non era il freddo il vero motivo per il quale la sua amica tratteneva a stento quelle scosse che le percorrevano il corpo intero.
“Cerca di riposare Lucy” era più un lamento che un consiglio quello sfuggì dalle labbra di Happy “Domani andremo in gilda e vedrai che ci aiuteranno. Ci aiuteranno a ritrovare Natsu” le disse cercando di calmarla, prima che questa, stremata dalle proprio paure e dalle proprie ansie, sprofondasse in un sonno profondo.
 
 
“Oh mio Dio, Natsu!!”
Lucy scorse in lontananza i corpi di Wendy e Natsu accasciati per terra e anche se si rese conto di essere stata egoista, in quel momento il suo unico pensiero fu quello di gettarsi sul corpo del compagno. Doveva accertarsi che stesse bene, doveva accertarsi che respirasse. Doveva accertarsi che fosse vivo.
Era chiaro che Byro aveva ormai prosciugato i corpi dei suoi compagni di tutta la loro energia magica, sottraendola a loro per la folle volontà di un inetto che non desiderava altro che potere; lo stesso potere che loro a Earthland ponevano a disposizione dei deboli e dei bisognosi, rischiava ora di essere usato da un pazzo per scopi tanto stupidi quanto ignobili.
“Natsu!”
Lo strinse forte tra le braccia, incapace di trattenere le qualche lacrima nel vederlo per la prima volta privo di sensi ,indifeso, protetto solo dal suo abbraccio.
“Natsu, ti prego svegliati!” urlò più forte, scuotendolo, anche se con delicatezza, per le spalle.
“Lu, non ti preoccupare, sto bene” rispose Salamander, stupendola, aprendo di scatto gli occhi e sorridendole come solo lui sapeva fare. Ma c’era qualcosa che non andava e Lucy se ne rese subito conto. Quello sguardo, lo sguardo che la aiutava anche nei momenti più difficili, lo sguardo nel quale amava tanto perdersi…era totalmente assente. Nonostante avesse puntato gli occhi all’interno di quelli di lei, era come se non la vedesse nemmeno.
Cominciò a tremare spaventata, continuando a piangere ma senza sciogliere l’abbraccio, senza allontanarsi dal compagno.
“Natsu…” pronunciò il suo nome a bassa voce, più per realizzare che lo stesse stringendo davvero invece che focalizzare l’attenzione sullo sguardo di lui; ma fu lo stesso Dragon Slayer a destarla dai suoi pensieri.
“Lu” disse, richiamando l’attenzione della ragazza, guardandola intensamente negli occhi, di nuovo padrone di se stesso, del suo sguardo “Non ti fermare. Lu ti prego, non ti arrendere! Sono qui!”
“Cosa?! Natsu! NATSU!!”
 
“Natsuu!!”
Lucy si svegliò di nuovo di soprassalto. Stava ancora tremando e aveva le guance inumidite probabilmente dalle lacrime che aveva pianto mentre dormiva. Dunque non era solo un sogno. Stavolta era diverso. Stavolta non si trattava del solito incubo ricorrente, stavolta Natsu non era semplicemente svenuto di nuovo tra le sue braccia, ma le aveva parlato. Lucy non sapeva come, non sapeva nemmeno se fosse ormai impazzita, ma di una cosa era sicura.
Le aveva chiesto di non fermarsi e lei non lo avrebbe fatto. Per nessuna ragione al mondo.
 
 
Bene bene bene….Pare che io sia riuscita ad aggiornare anche stavolta… Brava me ^-^
Parto dal fatto che stavolta ho inserito una nuova OST, mi sembra adatta a descrivere lo stato d’animo della nostra biondina, che è letteramente traumatizzata. Spero di essere riuscita a trasmettere tutte le sue emozioni, la sua paura, la sua delusione, la sua ansia, la sua impazienza, il suo tormento interiore. Questo capitolo mi serviva solo per questo. Per quanto riguarda gli incubi di Lucy mi sono ispirata alla saga di Edolas, quando Wendy e Natsu vengono presi in ostaggio e viene sottratta loro la propria energia magica; c’è una scena in cui Lucy stringe a se Natsu e mi sono ispirata a quella  <3
Un grazie di cuore a chi leggerà e a chi recensirà, spero di non deludere mai le aspettative di nessuno. Alla prossima
La vostra Krizia…
 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo Quarto ***


http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=44Xs6fjNR04
 
La mattina successiva Happy e Lucy si recarono alla gilda di corsa per poter parlare col Master e chiedere informazioni riguardanti gli strani sogni della biondina. Troppo frequenti e troppo pieni di particolari, fino a quando Natsu non le chiese di non arrendersi.
Solo in quel momento la maga degli spiriti stellari ebbe una stretta al cuore. Lisanna aveva ragione, ma lei aveva lasciato che il dolore avesse la meglio, arrendendosi, sprofondando in un baratro dal quale non sarebbe mai riuscita a riemergere, senza l’aiuto della sua famiglia, senza la forza e la speranza che grazie a quell’incubo straziante, Natsu era riuscito a infonderle.
Una volta arrivati a destinazione, l’exceed e la sua compagna si meravigliarono nel trovare la gilda semi vuota, ma non appena Lucy scorse la presenza di Erza le si avvicinò immediatamente. Pensò che in quel momento rivolgersi a lei fosse la scelta migliore.
“Erza, sapresti dirmi dove trovare il Master? Non l’ho ancora visto e…”   La rossa interruppe la ragazza con un cenno del capo.
“In realtà Lucy, stavamo aspettando proprio te”
“Huh?”
“Il Master non è qui. Si è da poco recato al Concilio alla ricerca di indizi o testimonianze che possano aiutarci a capire cosa sia successo esattamente un anno e quattro mesi fa. Il fatto che nessuno sembra sapere nulla è molto sospetto. Sarebbe dunque logico dedurre che qualcuno stia nascondendo qualcosa, o addirittura che stiano nascondendo Natsu stesso.”  Disse Erza con un tono che non ammetteva repliche.
“Cosa??”  La ragazza sgranò gli occhi, colpita e sorpresa da quelle parole.
“Oh giusto, scusa Lucy. Dimenticavo che tu non sei ancora al corrente dell’attuale situazione della gilda intera” – le sorrise teneramente fissando lo sguardo in quello della biondina – “Ho deciso di dividere la gilda in squadre; tutti noi riprenderemo a cercare Natsu fino a quando non avremo capito qualcosa di più riguardo la sua scomparsa. Siamo una famiglia e in quanto tale, sarebbe stato inaccettabile e deplorevole continuare a fingere che non potessimo reagire, che non potessimo…”
Erza perse di lucidità per un istante nel mentre formulava quei pensieri, notando come la sua amica avesse abbassato lo sguardo dopo aver ascoltato le sue ultime parole; strinse istintivamente i pugni in un gesto di stizza, provocatole dalla sofferenza e dall’orribile sensazione di impotenza generata da quella situazione assurda.
“Ascoltami Lucy, so quanto tutto questo sia doloroso, ma dobbiamo affrontarlo. Proprio come ha detto Lisanna ieri, non c’è motivo per il quale tu debba fare tutto da sola, ed è per questo motivo che ti chiedo di unirti alla mia squadra di ricerca, ti voglio nel mio team. Troviamolo insieme.”
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La maga degli spiriti stellari non si era nemmeno accorta di aver ripreso a piangere e sussultò quando Titania le posò delicatamente una mano sopra la spalla; dal canto suo, quest’ultima aveva frainteso, interpretando il piangere e il sorridere in contemporanea dell’amica come un tacito assenso.
“Erza…io..” -  sussurrò la biondina in preda a singhiozzi sempre più prepotenti e ingestibili, tanto forti da farla ricominciare a tremare.
“Solo che…è…tutto c-così…Natsu mi manca…” – continuò Lucy cercando di contenere le sue lacrime – “E’ Natsu…è-è----è lui che aiuta me…”
“Lo so Lucy” – ammise la rossa abbassando lo sguardo – “Nessuno di noi avrebbe mai immaginato che un giorno proprio Natsu sarebbe stata la persona da aiutare, ma lui è uno di noi e cosa più importante, lui avrebbe preferito morire piuttosto che rinunciare a cercare la sua Lu” – dopo aver detto ciò Titania scorse il sorriso della compagna accentuarsi. Aveva colto nel segno, era evidente a tutti quanto fosse speciale il legame tra Natsu e Lucy del resto .
“Hai ragione tu Erza, ma…ti prego di scusarmi. Non posso unirmi alla tua squadra, anche se lo vorrei. Sento che…sento che questa volta devo agire da sola, devo farlo per Natsu. Come lui ha sempre fatto per me, contando solo sulle sue forze; ora devo ricambiare il favore”
Erza si ritrovò completamente spiazzata da quelle parole, togliendo la mano dalla spalla di Lucy con una evidente espressione stupita che nonostante tutto, non era riuscita a nascondere alla maga degli spiriti stellari.
Non servivano altre parole.
“Ti prego di ascoltarmi Lucy”- esordì Titania dopo un primo momento di smarrimento , consapevole del fatto che le parole che stava per pronunciare potessero sconvolgere l’amica – “Siamo tutti profondamente amareggiati e avvertiamo tutti in maniera opprimente la sua mancanza; ma se davvero vuoi intraprendere le ricerche da sola mi sento in dovere di ripeterti quanto ho detto agli altri durante la divisione in squadre di ieri.”
Titania guardò la ragazza che le stava davanti direttamente negli occhi, uno sguardo fiero e duro che Lucy conosceva molto bene.
“Esigo che tu faccia tutto ciò che è in tuo potere per Natsu, fino allo stremo, e se necessario, spingiti anche oltre i tuoi limiti, ma ti prego di tenere bene a mente una cosa:  devi sempre essere preparata al peggio. Non abbiamo notizie riguardo la sua scomparsa e crearci inutili illusioni non ci aiuterebbe di certo. Ti prego di tenere sempre ben presente questo concetto Lucy, per quanto male possa fare anche il solo pensarlo…Non illuderti.”
Erza non aveva distolto lo sguardo da quello della compagna nemmeno per un istante e fu la prima a meravigliarsi di quanta determinazione mostrassero gli occhi di Lucy.
Natsu l’aveva cambiata in un certo senso; chiunque avrebbe riconosciuto lo sguardo del Dragon Slayer riflesso in quello di Lucy.
Titania sorrise, sempre più consapevole di quanto fosse forte e intenso quel sentimento che legava i suoi due compagni, un sentimento ben più forte e incomprensibile rispetto all’amore.
 
 
Pensieri dell’autrice:
Ok ok, lasciate che vi spieghi   >.<
Per prima cosa, non sono soddisfatta di questo capitolo, ma mi serviva per introdurre la nostra piccola Lu in azione.    :D     
Nella mia testa mi sono immaginata tutto così come vi descrivo, quindi, per favore siate clementi con me :P
Anche se vi ripeto che io stessa non sono per niente contenta di questo capitolo…ma volevo evidenziare quanto Lucy fosse decisa nel volersi mettere in gioco. Spero di esserci riuscita, almeno in parte  :/ 
Chiedo scusa per l’enorme ritardo, ma avevo già avvertito che non sarei stata sempre puntuale :/
Ringrazio di cuore chi NON legge, chi legge, chi recensisce e mi sprona sempre a continuare. Siete tutti fantastici. Spero di continuare ad appassionarvi
Un bacio, la vostra Krizia
 
PS:   Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali, ma scrivevo di fretta e chiedo scusa se le OST stavolta possano non piacere, ma non avevo tempo per cercarle…Vi assicuro che nel prossimo capitolo farò di meglio    :*
 

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Capitolo 5
*** Capitolo Quinto ***


http://www.youtube.com/watch?v=8-NTmQ0onbg
 
Senza nemmeno rendersene conto, Erza ripensò istintivamente a Gerard. Dopo la sua morte era nota a tutti  come “Titania, la regina dal cuore di ghiaccio”. Si era chiusa in se stessa, lasciandosi guidare dagli istinti dettati dalla sua ira, istinti che non mancava mai di sfoggiare con violenza sui campi di battaglia, contro chiunque tentasse di ostacolare i suoi piani. In quel periodo non aveva concesso nemmeno ai suoi compagni di starle vicino, nonostante ogni singolo membro della gilda si sforzasse per poterla aiutare, aveva semplicemente bisogno di metabolizzare la perdita a modo suo, rispettando i suoi tempi.
Ogni suo compagno, chi prima chi dopo, realizzò che non ci fosse alcun rimedio per poterla aiutare, per distruggere quella sua armatura che troppe volte la soffocava, quella sua armatura dietro la quale nascondeva tutto il suo dolore e dietro la quale lei stessa si nascondeva dalla malvagità del mondo esterno.
Ad uno ad uno tutti i membri di Fairy Tail decisero di lasciarle il suo spazio, di non imporle la propria presenza. Tutti, tranne Natsu.
Lui non era d’accordo con gli altri, lui non si diede per vinto e continuò a starle accanto nonostante l’indifferenza e la freddezza che a quel tempo Erza mostrava verso tutti.
Natsu aveva provato lo stesso tipo di dolore sulla propria pelle, sapeva quanto male facesse perdere qualcuno di importante; per tanto tempo del resto, aveva creduto di aver perso Lisanna e insieme a lei  anche l’euforia e la vitalità che lo contraddistinguono da tutti. Cercò di non darlo a vedere, ma quando credevano che Lisanna fosse morta, gli si appesantì il cuore come se fosse stato ricoperto da un blocco di cemento armato che ne rallentava i battiti.
Solo la comparsa di Lucy nella sua vita gli restituì la gioia e la spensieratezza perduta; quella biondina così solare, perspicace e riflessiva lo aveva cambiato. E di questo tutti ormai se n’erano accorti.
Natsu sapeva che Erza non doveva lasciarsi andare nel tunnel della disperazione.
Natsu sapeva che la vita riservava sempre seconde occasioni.
Natsu sapeva quanto fosse difficile vivere e proprio per questo, non perdeva mai occasione di mostrare quanto si eccitasse ogni volta che riusciva a superare i suoi limiti, spronando i suoi compagni a fare la stessa cosa.
Già, Natsu sapeva tutte queste cose ed era sempre rimasto accanto ad Erza, nonostante all’epoca la rossa trattasse tutti in modo freddo e scostante, dando vita ad un’invisibile barriera che la separava dal resto del mondo.
Proprio in quel momento Erza realizzò con quanta tenacia Natsu le era rimasto vicino, fino a che finalmente non l’aveva vista sorridere di nuovo.
 
La rossa fissò di nuovo gli occhi in quelli di Lucy, sorridendole.
“Adesso muoviti, Natsu ci aspetta” – le ordinò lasciando che una lacrima solitaria le rigasse il volto.
Lucy spontaneamente stirò le labbra in un sorriso che sembrava essere quello di Natsu, se non fosse stato per l’assenza dei canini.
Ancora una volta Erza rimase impressionata dall’influenza che quei due si esercitavano a vicenda e, dopo che la biondina annuì con quel sorriso stampato sul volto, disse:
“Parlerò io al Master di te. Va da Kana, ti consegnerà una carta con la quale ti sarà possibile comunicare con tutti noi ogni volta che ti servirà aiuto o avrai notizie importanti da comunicare agli altri.”
“Grazie Erza” – mormorò Lucy prima di allontanarsi da lei.
La rossa sorrise di nuovo nell’osservare la sua amica mentre si allontanava.
Era diversa quando si unì a Fairy Tail; la ricordava più debole, più fragile, più immatura. Adesso invece era diventata una giovane donna più forte di quanto lei stessa potesse credere; era stata costretta anche lei a crescere convivendo con il dolore, proprio come ogni membro della gilda.
Poi, l’incontro con Natsu, le loro avventure frenetiche, il loro rapporto così intimo e stretto, l’amore che già condividevano senza però averlo ancora realizzato.
Tuttavia, osservando Lucy di spalle, Erza vide solo una donna innamorata pronta a sacrificarsi per il suo amore, per quell’amore che fino a poco fa non aveva fatto altro che logorarla e consumarla, per quell’amore che lei, a differenza della maga degli spiriti stellari, aveva già visto morire.
Natsu meritava tutte le fatiche di questo mondo, lui c’era sempre nei momenti di sconforto dei suoi compagni, era sempre pronto ad aiutare gli altri quando ne avevano bisogno, anche nelle battaglie più disperate Natsu era sempre stato il punto di riferimento di Fairy Tail, quello su cui tutti facevano affidamento.
Adesso era il turno della gilda di ricambiare quell’affidamento.
Ed era stata Lucy, inconsapevolmente, a farlo capire a tutti.
 
 
Spazio della scrittrice:
TA-DAAAAAAAAAAAN!
Si, due capitoli in una giornata   :D     Viva me viva me   :D
Lo so lo so avete ragione, un altro capitolo introspettivo…ma non volevo scrivere un’altra NaLu troppo scontata e banale, quindi ecco a voi un altro po’ di partecipazione da parte della gilda…e vi assicuro che non finisce qui! :D
Purtroppo le mie prossime pubblicazioni non saranno molto frequenti, quindi vi chiedo di essere clementi e di avere un pochino di pazienza, io cercherò di ripagarvi con i miei capitoli.
PS: In questo capitolo ho voluto inserire solo un’unica traccia sonora, mi sembrava molto adatta; le altre ve le riservo per i momenti più clue dei capitoli futuri. <3
A presto, la vostra Krizia  <3

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Capitolo 6
*** Capitolo Sesto ***


http://www.youtube.com/watch?v=JGCsyshUU-A&feature=related
“Credete davvero che sia una buona idea? Voglio dire…non che io non sia ben intenzionata a fare del mio meglio per Natsu, ma… non pensate che Happy abbia già provveduto a perlustrare tutta l’area adiacente alla loro abitazione? Per non parlare poi delle ricerche già svolte sia dalla nostra glida che da Lamia Scale e Blue Pegasus proprio in questi dintorni” – esordì Lisanna catturando l’attenzione dei suoi attuali compagni di team, che l’ascoltarono senza interrompere il loro compito.
“Happy non è un uomo” – rispose prontamente Elfman, provocando una forte reazione ilare a tutti i membri della squadra – “E’ comunque nostro dovere ricominciare le ricerche; ricorda che stavolta siamo noi a dover far fronte comune per il bene di Natsu”
 
“Lisanna” – tuonò Gildarts severamente – “Per quanto Happy  o i migliori maghi di Magnolia possano già averlo cercato, puoi constatare tu stessa con la sua assenza che le ricerche passate non hanno prodotto alcun risultato positivo. Abbiamo dovuto aspettare che Lucy, un’altra nostra compagna, fosse sopraffatta dal dolore prima di capire che ci eravamo arresi alle prime difficoltà. Natsu stesso si infervorerebbe contro di noi per un simile atteggiamento”
 
Nonostante la serietà facilmente individuabile nel tono di voce di Gildarts, era percepibile anche una sfumatura dolce nel suo rimprovero, paragonabile a un tipico rimprovero paterno.
Senza nemmeno rendersene conto, Lisanna aveva smesso  di far ricorso alla sua magia per prestargli ascolto, ben consapevole di non aver mai lottato nemmeno interiormente; aveva semplicemente cercato di autoconvincersi che Natsu era partito per una semplice missione e che presto o tardi sarebbe ritornato sano e salvo.
Era una vigliacca.
Un amaro sorriso le si dipinse sul volto mentre questi pensieri le attraversavano la mente, creando un senso di oppressione che non solo la distolse dal suo lavoro, ma la fece anche trasalire, spaventata dalla freddezza che in quel momento aveva avvertito avvolgerle il cuore, come se uno strato di ghiaccio lo avesse ricoperto, isolandolo.
 
Era questo suo lato a differenziarla da Lucy; non aveva mai nemmeno provato ad accettare la realtà, mentre la sua compagna si stava letteralmente facendo divorare dalla depressione.
Sorrise di nuovo, ma stavolta diversamente, con quella dolcezza che era solita caratterizzare il sorriso di sua sorella maggiore.
Non c’era da meravigliarsi se tra Natsu e Lucy fosse nato un rapporto così forte e struggente, sebbene lei stessa ne soffrisse in prima persona, a causa dell’amore non corrisposto, era felice per i suoi compagni e avrebbe lottato con tutte le sue forze pur di restituire alla loro famiglia, alla loro gilda, quel parente perduto.
Avrebbe dato tutta se stessa per restituire a Natsu e Lucy la felicità che meritavano. Natsu era ancora vivo e lei, in cuor suo, ne avvertiva la presenza.
 
“Ascoltatemi tutti”
Mirajane interruppe bruscamente il flusso di pensieri che della sorellina. Non avevano ulteriore tempo da perdere in pensieri e tristi ricordi, bisognava agire adesso.
“Stando tutti fermi nello stesso punto non credo concluderemo nulla. Ci dobbiamo dividere” – annunciò la ragazza con tono risoluto.
“Lisanna, tu ti dirigerai a est, perlustrando tutti i dintorni della zona.
Elfman, tu invece andrai a ovest.
Gildarts, a te la zona a nord.
Fried, a te invece quella a sud.
Io resterò qui, nei pressi dell’abitazione. Fino a che ci sarà luce potrete continuare con le ricerche, nell’esatto momento in cui il sole sarà sul punto di tramontare dovremo riunirci tutti qui, con eventuali novità o no. Non tollero un minuto di ritardo, non tollero che non avvisiate in caso di pericolo. Non tollero errori. Non possiamo permetterceli” – concluse la ragazza mostrando sul volto la stessa espressione seria che è solita caratterizzare il suo Satan Soul.
Ogni membro annuì eseguendo senza discutere gli ordini del caposquadra, seguendo le istruzioni da lei appena dettate.
 
http://www.youtube.com/watch?v=sZ50D8khWb4&feature=related
 
Erano ormai passate un paio d’ore da quando Mira aveva ordinato agli altri di allontanarsi. Sebbene non volesse pensarci, era costantemente in ansia per la sua sorellina. Riflettendoci bene, era accaduto tutto troppo velocemente.
La sua scomparsa, il ritorno da Edolas e la ricomparsa di Lisanna, l’avventura sull’isola di Tenrou e adesso la scomparsa improvvisa di Natsu. Sembrava che il fato ce l’avesse con Fairy Tail.
Era preoccupata per Lisanna, non lo dava a vedere, ma faceva di tutto per tenerla sotto osservazione. Dopo essere ritornati da Edolas, aveva avuto davvero pochissimo tempo da spendere in compagnia della sua sorellina, prima che Master Mavis li salvasse dall’attacco di Acnologia, addormentandoli per sette lunghi anni.
Proprio quando tutto sembrava ristabilirsi, proprio quando tutto sembrava aver preso la piega giusta, arriva l’ennesimo ostacolo per la sua amata famiglia, la scomparsa di Natsu.
Mirajane era perfettamente consapevole dell’affetto che la sua sorella nutriva nei suoi confronti, sapeva che in realtà Natsu per Lisanna rappresentava più di un semplice amico, ma l’unico che non lo aveva ancora capito era proprio il Dragon Slayer, vuoi per la sua ingenuità, vuoi per l’amore che lo legava a Lucy, alla sua Lucy. Ripensandoci, le venne spontaneo sorridere, erano così innamorati quei due, da non capire che invece di dimostrarselo a parole, lo avevano già dimostrato con i fatti.
 
http://www.youtube.com/watch?v=g9IWgSn2Vf8
 
La trasformista fu subito riportata alla realtà da una presenza. Man mano che si concentrava riusciva ad avvertirla.
Era una presenza sinistra, talmente tanto negativa da provocarle un forte senso di nausea; seguendo il suo istinto demoniaco, si trasformò all’istante.
Grazie al Satan Soul i sensi dell’albina si amplificarono notevolmente, permettendole in poco tempo di giungere alla fonte di quel potere oscuro.
Non dovette camminare molto prima di scorgere in lontananza la figura di una bambina; il suo aspetto era talmente candido e irreale da spaventarla, motivo per il quale Mirajane decise di non tornare alle sue sembianze umane.
Mentre le si avvicinava si soffermò ad osservare ogni più piccolo dettaglio del suo aspetto; i suoi capelli erano lunghi e lisci come la seta, talmente biondi da sembrare bianchi, mentre i suoi occhi erano neri, un colore che decisamente contrastava col pallore della sua carnagione e dei suoi capelli.
Era talmente bella da essere inquietante quella ragazzina e Mirajane si trovò in difficoltà, non sapendo come reagire in sua presenza. Aveva uno sguardo perso e vuoto e fu proprio per questo motivo che la maga albina, senza più ascoltare il suo istinto demoniaco, riprese le sembianze umane.
O forse non era per questo. Forse senza essersene accorta era stata semplicemente manipolata da quello sguardo.
Fatto sta che si ritrovò a camminare in direzione di quella bambina senza avere il pieno possesso delle sue facoltà fisiche e mentali; sapeva che era rischioso, riusciva ad avvertire la sua aura maligna avvolgerla, ma non era in grado di opporsi.
“Fearī Teiru…”
La sua voce ridestò Mirajane dall’ipnosi nella quale era caduta dopo averla guardata negli occhi. Non si era accorta di quanto le si fosse avvicinata, così come non si era accorta di aver ripreso il suo aspetto umano. Non riuscì a ritrasformarsi, accadde tutto troppo velocemente.
Improvvisamente la bambina spalancò gli occhi, senza mostrare alcun cambiamento di espressione.
“Natsu Doragoniru… Fearī Teiru…”
“Cos…AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
Mirajane non avrebbe saputo dire se quello che aveva appena visto fosse reale o semplicemente frutto della sua fantasia prima della perdesse i sensi, fatto sta che in un battito di ciglia quella piccola figura si dissolse in un intenso fascio di luce prima che un’esplosione colpisse in pieno la trasformista, scagliandola verso la direzione opposta rispetto la quale si trovava mentre veniva colpita.
 
 
“Happy” – la biondina richiamò l’exceed più volte prima che questo le prestasse attenzione – “Non ti devi preoccupare, siamo solo all’inizio. Natsu urlerebbe quanto sarebbe eccitato correndo come un matto, spronandoci a continuare e a non arrenderci” – gli sorrise dolcemente –“ Ora lascia che sia io a trasmetterti la sua fiducia. Dobbiamo essere “tutto un fuoco”…dobbiamo farlo per lui” – disse Lucy sorridendogli dolcemente e accarezzandogli la testa, cercando di rasserenarlo.
 
 
 
Angolo autrice:
Lo so lo so, sono sparita per così tanto tempo che merito di essere maltrattata  ^^”
Ma vi giuro che ho fatto del mio meglio per pubblicare quanto prima…purtroppo gli impegni universitari mi hanno bloccata fino a ieri e solo ora ho potuto postare questo nuovo capitolo.
A tal proposito, avevo promesso più azione e meno riflessioni dei protagonisti, ma proprio non ci riesco a scrivere qualcosa senza un minimo di spunto riflessivo da parte dei protagonisti, perciò…abbiate pietà, vi scongiuro  ^^””
Sto cercando di proseguire con la storia a piccoli passi, in modo tale da coinvolgervi sempre più e da coinvolgere anche la gilda intera, la NaLu che è in me vuole evidenziare la grande famiglia che è Fairy Tail.
Ok, sono stanca e ammetto che non sono capace di distinguere se sto sparando cavolate o meno  xD
Vorrei aggiungere che le OST le ho inserite di fretta quindi mi scuso se non piacciono, ma volevo pubblicare per non restare troppo indietro  ;)
Detto questo…a voi lettori l’ardua recensione :D
Un bacio a tutti i lettori, la vostra Krizia.  <3

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Capitolo 7
*** Capitolo Settimo ***


http://www.youtube.com/watch?v=vMRs0jQQAE8
 
“Lucy” – la richiamò Happy, quasi dispiaciuto. Non poteva credere che  volesse partire davvero da sola, stentava a riconoscerla. La ragazza che anni prima si era unita alla gilda era debole e insicura, non riusciva a separarsi da Natsu per questo motivo.
Ma in realtà l’exceed realizzò che i due maghi odiavano separarsi per un’altra ragione. E non era perché Lucy era più debole.
 
“Lucy” – si ripetè Happy svolazzando attorno all’amica, per poi pararsi di fronte a lei, fissandola negli occhi con un velo di tristezza riflessa all’interno dei propri.
“Happy?” – lo guardò stranita la biondina, preoccupata per lui.
“Cosa c’è?”
“Lucy…Non partire da sola”
“Happy…Io…”
La maga degli spiriti stellari riusciva a percepire il rammarico del compagno, rammarico che molto probabilmente aveva fatto scaturire anche in tutti gli altri.
 
“Natsu…Cosa devo fare? Io sto provando a fare del mio meglio!”
 
Lei lo aveva sempre saputo quanto lui fosse importante, quanto lui fosse diverso, speciale. Lui era in grado di farsi amare da tutti, perfino dai nemici.
Il vuoto e il dolore causati dalla sua improvvisa scomparsa avevano inizialmente spiazzato tutti ed ora l’atteggiamento della maga degli spiriti stellari stava facendo la stessa medesima cosa, sbalordendo tutti quanti, lasciando tutti incapaci di reagire razionalmente a questa sua richiesta.
A questo Lucy non ci aveva pensato.
“Tipico di Natsu reagire così impulsivamente…” – pensò tra sé e sé mentre un debole sorriso si andava stemperando tra le sue gote.
Fissò Happy negli occhi, con uno sguardo fiero e deciso, intenso; il solito sguardo che era solito assumere il Dragon Slayer ogni qualvolta si trovava a fronteggiare una situazione disperata, restando il costante punto di riferimento dei suoi compagni, motivo che gli dava la forza di non mollare mai.
Forse stavolta il punto di riferimento era proprio Lucy, si ritrovò a pensare l’exceed perdendosi negli occhi della ragazza, che rispecchiavano perfettamente quelli di Natsu.
 
“Happy…Vieni con me. Fa finta che io sia…No, non fingere nulla. Sii il mio compagno Happy, solo per questa missione. Andiamo a riprenderci il nostro Natsu” – Lucy sorrise alzando il pollice a pochi centimetri dal suo viso, altro gesto tipico di Natsu.
“Aye Sir!”
 
http://www.youtube.com/watch?v=9MHGtlEYZBA
 
 
“Erza” – la voce di Lisanna era un sussurro, quasi impossibile da percepire.
“Erza, hai visto Lucy per caso?”
“Si Lisanna. Ed è già partita anche lei.”
 
Quelle parole furono come una doccia gelida per l’albina; era proprio vero che Lucy era diversa. Anche lei, come Natsu, si muoveva seguendo i suoi sentimenti.
Lisanna non era mai stata in grado di agire nella stessa maniera, nonostante prima fosse lei la ragazzina che lo affiancava ogni momento.
Già, ragazzina. Erano due bambini. Ora invece erano due adulti.
No. Erano tre adulti.
 
“Perché, qualcosa non va?” – domandò Erza preoccupata dal mutismo della ragazza.
“Cosa? No no, va tutto bene. Volevo solo sapere se Lucy fosse già passata dalla gilda, dato che non era presente quando ci siamo divisi in squadre…”
“Capisco come ti senti” – Titania le rivolse un sorriso affettuoso, posandole delicatamente una mano sulla spalla, cercando di incoraggiarla – “Ma non ti preoccupare Lisanna. La nostra Lucy è cresciuta, ha stupito tutti, perfino me. Ho provato a convincerla a unirsi alla mia squadra ma non ha voluto. Ha insistito dicendo che questa volta avrebbe dovuto poter contare solo sulle sue forze e quindi è partita da sola, da sola con Happy” – la informò Erza, continuando a sorriderle, ignara di quanto male quelle parole potessero fare alla sua amica.
Doveva smettere di paragonarsi continuamente alla maga degli spiriti stellari, era stupido farlo, erano due persone totalmente diverse.
E lei, a differenza di Lucy, non avrebbe mai pensato di separarsi dal suo gruppo di ricerca, tantomeno di partire sola con Happy.
Happy. Altro duro colpo per lei.
Ora il trio era composto da Lucy, Happy e Natsu.
http://www.youtube.com/watch?v=qLD7xzu-f68
 
“Sono solo una stupid, una stupida egoista. Se Natsu ascoltasse i miei pensieri probabilmente smetterebbe di rivolgermi la parola. E avrebbe anche ragione.
Abbiamo appena subito un attacco senza nemmeno sapere da chi o perché, mia sorella è stata ferita e l’unica cosa che continua ad assillarmi è il rapporto speciale che lega Natsu e Lucy.
Come posso paragonarmi a lei in un momento simile? Sono una maga di Fairy Tail anche io e tutto ciò che devo fare è aiutare la mia famiglia per ritrovare Natsu insieme agli altri…e insieme a Lucy”
 
“Lisanna!”
Il flusso di pensieri della maga dell’Animal Soul fu bruscamente interrotto dal richiamo di Makarov.
“Master!” – rispose con troppa enfasi l’albina, ancora agitata per le condizioni della sorella che era rimasta priva di sensi fino a quel momento.
“Mirajane si è svegliata e adesso puoi andare nella sua stanza”
Lisanna annuì col capo sorridendo dolcemente, recandosi di corsa dalla sorella.
 
Elfman abbracciò istintivamente la sorella maggiore che si era appena alzata mentre la più piccola, che era appena entrata nella stanza, scoppiò in un pianto liberatorio nel vederla in piedi e sorridente.
 
“Elfman, Lisanna…ascoltatemi bene” – disse ad un tratto Mirajane, catturando l’attenzione dei fratelli.
“Natsu è vivo”
“COSA?” – urlò Lisanna incredula.
 
 
“Chi sei tu?” – domandò Lucy sulla difensiva.
Sebbene si trovasse dinanzi ad una bambina, non riusciva a non essere diffidente. Il suo aspetto così angelico ma al contempo così diabolico e l’aura magica maligna che la circondava avevano fatto rabbrividire Lucy nel momento stesso in cui il suo sguardo si era posato su quella piccola creature.
“Chi sei? E cosa ci fai fuori al mio appartamento?”
“Rūshi Hātofiria…  Fearī Teiru”
“Come fai a conoscermi?”
“Lucy…fa attenzione…” – mormorò Happy percependo le intenzioni sinistre di quella bambina.
“Natsu Doraguniru”
 
“Cos…?” – urlò Lucy prima di essere colpita in pieno da un’esplosione che la scaraventò dall’altra parte della strada, facendole perdere i sensi.
 
“Lucy…Lucy non osare arrenderti adesso! Io sono vivo! Ma sono bloccato qui!”
 
 
Nda:
Salve a tutti, belli e brutti (?)
Sto delirando dopo un pomeriggio pesante tanto quanto un elefante! :D
Che dire…mi scuso per eventuali errori, per i costanti ritardi nel pubblicare i capitoli e spero che le tracce audio possano piacere :D
A presto! <3
E grazie a chi continua a seguirmi! :D

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Capitolo 8
*** Capitolo ottavo ***


http://www.youtube.com/watch?v=_EjlUDq_1qc
 
“Ngh…”
 
“Lu! Apri gli occhi!”
“N-Natsu? S-sei tornato?”
“Te l’ho già detto. Sono intrappolato qui dentro.”
“Dove? Dove sei? E perché io riesco a sentirti?”
“Non ne ho idea. Io riesco a vedervi tutti. Io…” – il Dragon Slayer non riuscì a continuare a parlare, tanta era la rabbia di non poter far nulla. Di continuare a vivere in quello stato catatonico al di fuori della vita dei suoi compagni, al di fuori della vita della sua famiglia; semplicemente, un anno lontano da Lei era stata la tortura più penosa che in tutta la sua vita Natsu avesse mai affrontato.
E adesso era esausto. Pur di morire, sarebbe riuscito a tornare da loro, da Lucy.
“Lu ascoltami bene, io non ho idea del perché tu sia l’unica che riesce a sentirmi. Non sono mai andato via, sono bloccato da qualche parte, non so dove e nessuno è in grado di sentirmi e…
“Natsu…”
Il Dragon Slayer smise di parlare nello stesso istante in cui la maga stellare pronunciò il suo nome, mentre una scarica di brividi gli percorse tutta la schiena. Strinse i pugni che ricadevano lungo i fianchi fino a farsi sbiancare le nocche e solo in quel momento realizzò quanto gli fosse mancata la voce della compagna. Se qualcuno, in quel momento, gli avesse chiesto come fosse riuscito a sopravvivere per più di un anno senza di lei, non avrebbe saputo rispondere. Solo la speranza di poterla riabbracciare gli aveva dato la forza di non darsi per vinto in quella strana dimensione che lo separava dalle persone che amava più della sua stessa vita.
 
 
“Mira-nee” – Lisanna sussurrò il nome della sorella maggiore con le lacrime agli occhi, stringendole la mano, mentre Laxus l’aiutava a rimettersi in piedi, nell’infermeria della gilda.
La Strauss maggiore rivolse prima un dolce sorriso a Laxus, ringraziandolo, aggrappandosi alle sue spalle per non perdere l’equilibrio, poi si voltò in direzione del suo team, fissando i compagni direttamente negli occhi.
“Io… ragazzi, Natsu è vivo. Io l’ho visto.” – annunciò l’albina lasciando tutti i presenti senza parole. Lo stesso Laxus le rivolse uno sguardo scettico, rafforzando tuttavia la stretta attorno alla sua vita per non farla cadere.
“Di che parli?” – domandò Titania, irrompendo nella stanza assieme a Gray e al Master.
 “Io… non ne sono sicura, non so nemmeno come poterlo spiegare logicamente…. Ma quando ero priva di sensi, all’improvviso ho visto Lucy. E’ stato come se vedessi  tutto… attraverso un Lacryma gigante. Lei…lei…prima di poter intraprendere il suo viaggio, ha incontrato la stessa creatura che mi ha fatto perdere i sensi.” – la Demone smise di parlare all’improvviso, facendo mente locale e realizzando che Lucy in quel momento avrebbe dovuto avere qualcuno pronto a soccorrerla.
“Anche Lucy…è stata vittima della stessa esplosione che mi ha ferita, ma non temete, sta bene. Ha perso i sensi, tuttavia…proprio in quel momento sono riuscita a sentirlo.” – affermò Mirajane fissando il suo Master, in cerca di un cenno che la incitasse a continuare, in cerca di quel cenno che le desse conferma che non si trattasse di una stupida speranza nata da una maledetta allucinazione causata dal suo incidente.
“Natsu le ha parlato. Le ha detto che è bloccato in una sorta di portale. Non sono stata in grado di capire oltre, mi dispiace, ero troppo stordita. Quel che è certo, è che l’ha incitata a non arrendersi.”
Il silenzio seguito dalle parole di Mira sembrò torturare ogni persona lì presente, riempendo tutti di dubbi.
“Questo cambia tutto.” – disse all’improvviso Erza, puntando l’attenzione su di sé e prendendo tra le sue mani le redini della situazione, come al solito.
“Non credo che lasciare Lucy da sola in questo momento sia una buona idea. Se quanto dice Mirajane corrisponde a verità, allora dobbiamo prepararci a combattere. Solo un nemico di Fairy Tail potrebbe farci…questo” – mormorò digrignando i denti, ripensando all’ultimo anno e mezzo di sofferenza che la sua amata famiglia era stata costretta a sopportare.
http://www.youtube.com/watch?v=tm9CWguXl98
 
“Asp….etta….”
“Lucy, Lucy svegliati ti prego!”
Happy era seduto sulla scrivania della stanza di Lucy, mentre questa giaceva sul suo letto ancora priva di sensi, balbettando frasi sconnesse e invocando il nome di Natsu più volte.
“Lucy!” – urlò Loki, che avendo avvertito il pericolo nel quale incorreva la sua padrona, aveva forzato l’apertura del suo portale, facendosi aiutare da Happy a portarla in casa.
 
“Ngh…”
“Lusheeeeeee!” – piagnucolò l’exceed svolazzando vicino alla maga celeste, attirandone l’attenzione mentre questa riprendeva conoscenza, mettendosi a sedere sul letto facendo mente locale sulla situazione.
“Loki… perché siamo qui?” – domandò Lucy alzandosi di scatto dal letto – “Non abbiamo tempo da perdere, io… so cosa fare Loki.”
“Lucy aspetta un attimo” – s’intromise Happy, bloccato subito dallo sguardo intenso della bionda, ancora una volta, lo stesso identico sguardo del Dragon Slayer, temprato unicamente dalla determinazione.
“Lucy sei stata aggredita, aspetta solo che…” – cercò di trattenerla a quel punto il suo spirito, ma ebbero entrambi lo stesso trattamento.
“Loki, ti chiedo per favore di rientrare nel portale”
“Ma Lucy…”
“Niente “ma”. Solamente nel caso di emergenza più estrema ti è concesso di forzare il portale e non voglio tu ti indebolisca per sciocchezze come questa.”
“La tua salvaguardia non è una sciocchezza per me. Ti difenderò anche con la vita qualora sarà necessario.”
Mormorò lo spirito stellare, digrignando i denti, scomparendo senza lasciar alla padrona il tempo di un’ennesima replica.
“Lucy…”
“Happy, Natsu ci sta aspettando” – annunciò sogghignando la maga degli spiriti stellari, riponendo la sua Fleuve d’ Etoils e le sue chiavi sui suoi fianchi, prima di dirigersi verso la porta del suo appartamento, ansiosa di uscire di nuovo. Non disse all’Exceed cosa aveva sentito, nel caso in cui fosse stata solo una sua allucinazione, avrebbe preferito soffrire da sola.
“Allora? Partiamo?” – domandò la biondina sfoderando lo stesso ghigno del Dragon Slayer.
“Aye!”
Ma fu nel momento in cui posò la mano sul pomello della sua porta che avvertì una morsa al petto, una sensazione talmente forte, oscura e nauseante da costringerla a piegarsi sulle sue ginocchia.
“Lucy!”
“Sta indietro Happy!” – urlò la ragazza con tutto il fiato che aveva in gola prima di rimettersi in piedi nonostante la sensazione nauseabonda; aprì la porta di scatto, consapevole del fatto che chiunque vi fosse dietro possedeva un’aura estremamente maligna; aveva già tre chiavi d’oro in mano, pronta all’attacco, ma nel preciso momento in cui si rese conto di chi le si parava di fronte, non potè fare a meno di abbassare la guardia per un istante, spalancando gli occhi mentre una spiacevole sensazione di paura iniziava a impadronirsi della sua mente, suggerendole di scappare all’istante.
“Z-Zeref…” – mormorò mentre il mago nero si apprestò ad entrare nel suo appartamento richiudendosi in fretta la porta alle sue spalle.
 
http://www.youtube.com/watch?v=xK4y2ejNsnc&NR=1
 
“Dov’è Laxus? Per quale assurdo motivo si è allontanato dalla gilda?” – urlò Erza furiosa, camminando avanti e indietro per tutta la gilda.
“E-Erza-San…ti prego calmati…Laxus-San è andato da Porlyuska con i  Raijinshu” – replicò coraggiosamente Wendy, temendo un nuovo scatto irato da parte di Titania, la quale non si smentì, sbattendo violentemente entrambi i pugni sul bancone del bar della gilda, riempendolo di crepe.
“Erza! Adesso basta! Calmati!” – tutti i presenti si girarono di scatto verso la persona che aveva urlato.
“Sei stata tu a raccontarci che anche Lucy ha subito un attacco simile al tuo, come pretendi mi possa calmare?”
Mirajane le si avvicinò schiaffeggiandola con forza, mentre il silenzio calò tra tutti i presenti.
“Mi dispiace, ma devi mantenere i nervi saldi. Lucy sta bene, io l’ho vista rialzarsi insieme ad Happy poco prima di riprendere i sensi.”
“Non è un buon motivo per restarsene con le mani in mano Mira.”
“Ognuno di noi sta collaborando Erza, non essere troppo severa con te stessa, stiamo dando il massimo e”
“Basta così!”
“MASTER” –urlarono in coro le maghe che stavano discutendo.
“E’ bene riunirsi adesso, la vostra divisione in squadre è sospesa.”
“Che cosa? E come faremo a…”
“Fammi finire Erza. Ormai è chiaro che non abbiamo più nemmeno un minuto da perdere e una volta che Laxus e il suo team sarà rientrato, esigo che lui faccia squadra con Erza, Wendy, Mirajane, Gray, Juvia e Gajeel. Dovrete dirigervi a casa di Lucy e scoprire cosa le è accaduto davvero, dopodiché continuerete insieme a lei le ricerche. Gestitevi come meglio credete, perché Natsu farà ritorno nella sua famiglia e NON sono ammesse repliche.”
Sentenziò Makarov prima di sedersi a gambe incrociate sul bancone della gilda, ormai stanco e provato da tutta quella sofferenza che opprimeva il suo cuore e quello dei suoi figli.
 
 
 
“Z-Zeref…” – mormorò mentre il mago nero si apprestò ad entrare nel suo appartamento richiudendosi in fretta la porta alle sue spalle.
“Tu…Sei la maga degli spiriti stellari…Ti ho trovata finalmente.”
“C-Che….Che cosa vuoi?” – urlò Lucy indietreggiando di qualche passo.
“Ho bisogno di te. Non abbiamo più molto tempo. Lui…Solo lui può fermarmi.”
“Che stai dicendo? Non capisco! Di chi parli?”
E senza aggiungere altre parole, sotto gli occhi increduli di Happy, Zeref posò entrambe le sue mani sulle tempie di Lucy, sprigionando un’aura maligna attorno alla ragazza che quasi come un corpo senz’anima, ricadde ai suoi piedi con gli occhi spalancati ma privi di qualsiasi tipo di emozione.
 
 
Bene bene bene,
Non ho aggiornato per un bel po’ di tempo lo so, ma tra esami, feste e ripresa degli studi non ho un minuto libero. In realtà non mi piace molto questo capitolo, l’ho scritto di getto, spero però che vi possa piacere.
Il mio mal di testa mi impedisce di aggiungere altro, ma ringrazio di cuore chiunque si soffermi a leggere.
Oh,ho inserito le OST in un momento di totale confusione in quanto mi sembra che il cervello stia per fuoriuscire dalla testa, quindi, perdonatemi se non dovessero piacere.
Al prossimo capitolo.   ;)
 
 

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