Fall in love.

di TempsTempis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sai, improvvisamente, sei diventato più interessante. ***
Capitolo 2: *** Your Hand fits in mine like it's made just for me. ***
Capitolo 3: *** Sei peggio di un bradipo e..e sei lento! ***
Capitolo 4: *** Ho smesso..da quando ti ho conosciuto. ***
Capitolo 5: *** Vieni qua, tra le mie braccia, e torna a farmi sentire completo. ***



Capitolo 1
*** Sai, improvvisamente, sei diventato più interessante. ***


Prologo

 

 

Infilai i miei occhiali da vista e mi sedetti alla mia scrivania, aprii il computer portatile e cominciai a leggere le ultime righe di ciò che ero riuscito a scrivere, sino a quel momento.

Ho voglia di innamorarmi, punto. Pensò Josh.

Ma solo dopo qualche istante Josh capì che l'amore non si vuole, ma si guadagna.

Voleva innamorarsi, ma era veramente pronto ad affrontare ciò che l'amore causava? O era solamente spinto dall'incessante senso di solitudine che, giorno dopo giorno, lo logorava da dentro?”

-Non ce la farò mai-sospirai con la testa tra le mani, come avrei potuto descrivere la storia di un'amore passionale e travolgente, quando io stesso non lo avevo ancora vissuto?

Chiusi di colpo il pc e chiusi gli occhi,

-Ciao Harry!-dissero tutti in coro entrando e sistemandosi sui divani, li guardai e dopo averli seguiti -che c'è?-sbottai sprofondando nella poltrona di pelle nera.

-Luois ci ha detto che hai un problema...col romanzo, intendo-disse Liam stringendo Rosa, la sua ragazza, che si era seduta sopra di lui.

-Oh..ecco non riesco più a muovermi, cioè ho il blocco dello scrittore...non riesco a descrivere i sentimenti di un amore passionale e travolgente.-dissi sfilandomi gli occhiali e poggiandoli sul tavolino.

-Harry, scusami se te lo dico, ma a quanto ne sappia tu non hai mai vissuto tutto ciò..come potresti pensare di raccontare una cosa del genere quando non l'hai vissuta in prima persona?-disse Rosa guardandomi.

-Hai ragione..-sbuffai.

-Io conosco una ragazza, scrive canzoni, ma penso che alla fin fine sia la stessa cosa..no?-chiese Sara illuminandosi di colpo.

-Sara, scusami ma sinceramente non so come io possa aiutare questa ragazza né, tantomeno, capisco come lei possa aiutare me.-

-Prova a conoscerla, parlate magari riesce a darti qualche idea...è brava-disse afferrando il suo cellulare e scrivendo un messaggio.

Li guardai, erano tutti li davanti a me, preoccupati per ciò che mi stava accadendo, sorrisi vedendo Niall che ogni tanto baciava Giulia e lei che scherzosamente gli tirava pizzicotti.

-Ecco fatto, questa sera, sarai a cena da noi...ci sarà anche lei-disse Sara alzandosi e avvicinandosi a me.

Si inginocchiò -Styles, tu scriverai quel libro, fosse l'ultima cosa che ti impongo di fare-disse ridendo e abbracciandomi.

Già avrei dovuto scrivere quel libro, il solo pensiero mi faceva star male..

***

-Zayn..secondo me questa è solo una cazzata-dissi infilando una maglietta dei Ramones.

-Eddai, mettiamola così, non avrete un amore imbattibile, emozionante o cose del genere..ma insomma provaci, male non fa.-disse passandomi i jeans.

-Cioè, aspetta, dovrei usare quella povera ragazza?-chiesi incredulo

-Non la usi, le chiedi solo un favore-disse chiudendosi la porta di casa mia alle spalle e montando sulla mia Range Rover.

-Ma insomma, dimmi com'è!-dissi tenendo gli occhi fissi sulla strada e le mani serrate sul volante;

-Be, dipende, caratterialmente o fisicamente?-chiese Zayn cominciando a ridere -Entrambi-dissi lanciandogli un occhiata divertita.

-Be vediamo...allora:è una ragazza timida, molto direi, parecchio silenziosa con chi non conosce e spesso è sulla difensiva, non è arrogante ma se non gli vai a genio diventa acida, ma se gli piaci ti da anche il cuore, è gentile e generosa e anche simpatica e solare.-disse facendo una piccola pausa per poi ricominciare -poi è..bassina, con i capelli che arrivano alle spalle che sono castani ma con dei riflessi rossi, ha gli occhi marroni e grandi, è formosa...mooolto formosa-disse ridendo.

Accostai vicino a casa sua e lo fissai intensamente negli occhi, lui sorrideva -Pronto?-chiese dandomi una pacca sulla spalla-Zayn, non sto andando a morire-scherzai bussando alla porta.

Sara venne ad aprirci e dopo aver baciato Zayn, pensò bene di salutarmi -Harry-disse sistemandomi il cappuccio della felpa-Mamma-dissi scherzando, mi rispose con una linguaccia per poi tornarsene in cucina, sia io che Zayn la seguimmo e rimanemmo a guardarla armeggiare con tutte quelle cose -è su-disse indicando il soffitto -Chi?-chiese Zayn sbuffando -Erika, cretino!-disse ridendo.

-Già..-disse ridendo poi le andò incontro e dopo averla stretta da dietro si persero a baciarsi.

-Mmm..si, be ecco..io andrei..ok? Ok ciao.-dissi passandomi una mano sui ricci e sorridendo, mentre me ne uscii dalla cucina.

Urtai, involontariamente, qualcosa.

-Oh..scusa-sussurrò tenendo gli occhi bassi.

-No, scusa tu..comunque, piacere sono Harry-dissi allungando una mano verso di lei, sollevò i suoi occhi scuri e li inchiodò nei miei.

-Piacere, Erika-disse sempre a bassa voce.

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo a fissarci, quegli occhi riuscirono a mettermi in soggezione, mai visti occhi così profondi e scuri.

-Harry a tavola-urlò Sara uscendo dalla cucina -Ah, Erika vi siete già incontrati vedo!-disse afferrandola per un polso e tirandosela dietro.

Ci sedemmo tutti a tavola io capitai accanto a Zayn e lei davanti a me;

Non disse molto durante la cena e non mancava attimo in cui non la beccavo intenta a fissarmi di nascosto, le sorrisi un paio di volte senza ricevere, però, alcuna risposta da parte sua.

-Insomma Erika, è tutta la serata che stai in silenzio..che hai?-chiese Sara sedendosi sul divano.

-Penso sia colpa mia-dissi ridendo.

-No!Nono-si affrettò a dire

-Dì la verità, allora,lo stai studiando- disse Zayn ridendo ed abbracciandola

-no,cioè si...sto cercando di capire che tipo è-disse sorridendo -be, magari, sempre se ti va, potresti conoscermi meglio mentre ti riaccompagno a casa-dissi così, senza neanche pensarci;lei annuì e dopo aver salutato sia Sara che Zayn salì nella mia macchina, mi feci spiegare per bene dove stava e approssimativamente avremmo impiegato 15 minuti.

-Allora, non mi hai ancora detto quanti anni hai-dissi picchiettando nervosamente le dita sul volante.

-22 ad ottobre-disse sorridendo -tu?-aggiunse qualche secondo dopo -25- dissi osservando la sua espressione sorpresa -che c'è?-chiesi guardandola negli occhi -niente è che...mi sembravi più piccolo, ecco-disse distogliendo lo sguardo e osservando le macchine che sfrecciavano accanto a noi.

-Anche tu, ti avrei dato al massimo 20 anni-dissi, lei cominciò ridere di gusto, era la prima volta, quella sera, che la sentivo ridere veramente; Era la prima volta, che aveva deciso di aprirsi e mostrarsi per ciò che era realmente.

Erano forse queste le emozioni che avrei dovuto descrivere nel mio libro? Quella strana sensazione di beatitudine che provavo nel sentirla ridere o semplicemente parlare? Emozioni, a me, ancora, sconosciute?

-Perché mi fissi?-chiese smettendo, improvvisamente, di ridere.;

-No, niente, niente...potrei farti una domanda?-

-l'hai già fatta-

-Due, allora-

-Ok, vai, ti ascolto-

-Sara mi ha detto che scrivi canzoni...-dissi

-si, se vuoi te ne presto una e la dedichi alla tua ragazza se è questo che vuoi-disse guardandosi le scarpe.

-No, ma che hai capito? Non ti ho chiesto una canzone per una ragazza, che tral'altro non ho, ma così, per chiederti come fai a trovare l'ispirazione.-

-non la cerco, arriva e non posso far altro che scrivere...-disse tornando a guardare fuori dal finestrino.

-capisco, ma per te, in fondo, che cos'è l'amore?- la sentii rabbrividire dopo la mia domanda-l'amore?-chiese ricomponendosi-be..l'amore è l'amore, io sono innamorata dell'amore, o meglio, un tempo..lo ero;

è un qualcosa di fantastico, travolgente, che ti fa star bene.

È meraviglioso finché va tutto bene, è se va male, che poi ti riduci ad odiarlo; L'amore è il tema principale di tutte le mie canzoni, adoro poter leggere poesie o romanzi romantici perché sono gli unici testi che riescono a mettere in evidenza il modo in cui l'uomo davanti a tale sentimento così puro, forte e travolgente rimanga disarmato-disse guardandomi.-cioè, non so se riesci a seguirmi..l'amore è bello perché è inaspettato, non lo si cerca, arriva da sé così e si impossessa di te, nonostante tu non voglia;

è imprevedibile, arriva nei momenti meno opportuni o magari in quelli più tristi e bui o, addirittura, quando avevi, ormai, perso tutte le speranze, l'amore è così; Lui, non avvisa mai.

Accostai vicino a casa sua rimanendo incantato ad ascoltarla -vuoi entrare?-chiese -no, si sta bene in macchina..quindi, senti, cosa ne pensi, tu dell'amore platonico?-

-intendi quello senza rapporti? Quello puro ed incontrastato?-

Annuii imbarazzato.

-Tutte balle, cioè cos'è l'amore senza sesso? Niente;

cos'è, invece, il sesso senza amore? Niente, di nuovo, se non un grandissimo spreco di tempo.

-Sai, stai diventando sempre più interessante-dissi fissandole le labbra che continuavo a muoversi.

-solo perché ho detto che il sesso, in una coppia, è pressocchè indispensabile-rise

-no, perché sei...sei..cioè hai delle belle idee, mi piace come ragioni.

-tu, invece, che cosa intendi per amore?-

-io? Be io posso solo darti una definizione per amore “sentimento” non mi sono mai innamorato realmente e mai ne ho sentito il bisogno;

-Be ti sarai divertito con le botte e via-

-ci ho provato, è vero,ma senza sentimento non credo che il sesso possa essere tanto soddisfacente come quando lo si fa con qualcuno che si ama.

-Anche tu, tutto a un tratto, sei diventato più interessante, veramente-.

Ci perdemmo così in chiacchere e scoprii molte cose su di lei e sul suo passato.

Era italiana e dopo aver concluso il liceo classico era venuta qua, a Londra raggiungendo Sara un anno dopo.

Poi Sara andò a vivere con Zayn e lei decise di rimanere ad abitare quella grande villa da sola;

Alla mia domanda sul perché avesse specificato che un tempo aveva amato l'amore lasciando intendere che non lo faceva più era rimasta immobile, in silenzio per qualche secondo, infine, poi, con voce spezzata mi aveva raccontato di come un ragazzo fosse riuscito a farla stare tanto male;

-Ma è tardissimo!-disse guardando l'orologio che portava al polso -sono già le 3 di mattina!-

-già..quando si sta bene il tempo volta-dissi accennando un sorriso.

-è vero...grazie per la serata Harry-disse afferrando il cellulare e chiedendomi il numero.

Ce lo scambiammo e dopo avermi abbracciato scese

-Se hai voglia chiama o torna quando vuoi-disse chiudendo lo sportello ed allontanandosi.

Lo farò, pensai, eccome se lo farò.

Adesso sapevo cosa avrei scritto nel mio libro o, almeno, sapevo come sarei riuscito ad andare avanti.

 

 

 

 

 

 

Ma ciao Splendori, questo è il prologo della mia 3 FF, spero veramente che vi sia piaciuto, anche perché ho già in mente moooooltissime idee su come continuarlo.

ANYWAY, lasciate una recensione-critica con un minimo di 1o parole, grazie.

(Se lasciate una critica, potreste, magari, evitare di limitarvi a dire:non mi piace e aggiungendone il motivo?)

Grazie mille a te che l'hai letta <3

-Erika.

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Capitolo 2
*** Your Hand fits in mine like it's made just for me. ***



Your Hand Fits In Mine Like It's Made Just For me.


Me ne tornai a casa mia e dopo aver gettato le chiavi sul divano corsi al piano di sopra accendendo il computer.

Le mie mani cominciarono a muoversi veloci sulla tastiera; Quasi tremavano.

Ero stanco, sfinito, avevo gli occhi gonfi ed i capelli arruffati, ma avevo scritto il primo capitolo:"L'incontro", lo rilessi soddisfatto per la terza volta, lo salvai e me ne andai a letto.

Osservai, prima, il mio cellulare e vidi un messaggio:"Buonanotte; Grazie, di nuovo, per la serata :)" sorrisi e subito risposti "Notte anche a te"

Si, pensai, quella ragazza mi piaceva.

Come persona, intendo.

Mi addormentai subito ed il mattino dopo, quando mi risveglia, avevo un mal di testa assurdo, proprio come se mi fossi preso una sbornia.

Andai a farmi una doccia e mi sentii decisamente meglio.

-Pronto?-urlai afferrando il telefono che non aveva ancora smesso di suonare.

-Harry sono Zayn...calmati eh! Che hai?-chiese

-Niente, ero solo sotto la doccia...che c'è?-dissi alzandomi e cercando di sistemarmi i capelli.

-Volevamo sapere com'è andata ieri sera...-

-è andata bene, siamo stati insieme fino alle 3 del mattino a parlare.-

-Ohh...ispirazione?-

-Ispirazione? Ho avuto un'idea assurda-dissi fiero di me e della mia idea -cioè?- chiese curioso -L'ignoto; tutto qui, in quel libro scriverò per filo e per segno tutto ciò che ci succede, cioè la fine, la trama e lo svolgimento del romanzo sono un'incognita, anche per me-

-Che ti sei fumato?-chiese ridendo – Styles, è una delle tue idee migliori!-urlò Sara afferrando il telefono. -Ok, ora se permette, ho da fare...ci sentiamo, ciao!-dissi lanciando l'iphone sul mio letto e tornando a vestirmi.

Montai in macchina e tornai a casa sua; scesi lentamente "E se pensa che io sia stato troppo affrettato?" cominciai a pormi delle domande "e se dorme?".

Parcheggiai e salii velocemente quei 3 scalini che mi separavano dalla sua porta;

Bussai una volta.

Niente;

Bussai una seconda volta.

Niente, ancora;

Bussai una terza volta, ormai stanco.

-Figliuolo, cerchi Erika?-mi chiese una vecchietta alle mie spalle.

-Si...ma sembra che non sia in casa, a quanto pare...-dissi voltandomi.

-Ci credo, caro...lei non abita qui...la sua casa è quella accanto, questa è la mia-disse ridendo

-Grazie signora...-

-Chiamami Beth, avrò il piacere di vederti, qui, spesso?-

-Forse si..-dissi sorridendo e bussando alla porta giusta, questa volta.

Sentii dei piccoli passi scendere velocemente delle scale ed avvicinarsi alla porta e poi me la ritrovai davanti.

-Ciao Harry-disse stupita -Ciao-dissi guardandola -Oh, scusa..vuoi, vuoi entrare?-chiese spostandosi e facendomi spazio -Grazie-dissi entrando e togliendomi la giacca.

-Hai bisogno?-chiese guardandomi -No, avevo solamente voglia di vederti-la vidi arrossire all'improvviso e solo in quell'istante realizzai cosa realmente fosse uscito dalla mia bocca.

-Come mai sei già vestita e truccata? Dovevi uscire?-

-Nah, però mi piace essere sempre in ordine-

-Bella maglia-dissi indicandola

-Oh, a me sembra troppo provocante cioè è tutta attillata e la parte superiore è di pizzo...-

-Beh, non è casta ma non è, eccessivamente, provocante..cosa stavi facendo?-

-Suonavo il piano-

-Wow-

-Vorresti..vorresti sentire?-annuii e la seguii fino alla sua stanza e lei si sistemò sul piccolo sgabello e cominciò a suonare una dolce melodia-sei brava, però-dissi osservando attentamente le sue mani che scorrevano delicate sui tasti d'avorio del suo pianoforte;

Per lei, probabilmente, la musica era esattamente ciò che per me era lo scrivere:Semplicemente la vita.

-Vuoi provare?-chiese voltandosi e guardandomi sorridente, mi avvicinai e mi sedetti al suo posto, lei si mise dietro di me e posò le sue piccole mani sulle mie, era incredibile riuscire a vedere come dalle mie mani potesse uscire tale melodia; solo grazie al suo aiuto.

-Saresti ottimo per suonare il piano con quelle mani che ti ritrovi...se non fosse che sei così indelicato nel premere i tasti-disse sorridendo

-Ti ringrazio!-dissi fingendomi offeso -è solamente la verità-sbuffò spostandosi, mi alzai e subito portai una mano vicino alla schiena a causa del dolore

-Harry che hai?-chiese preoccupata -No, niente di particolare spesso ho dei dolori alla schiena e questo, probabilmente, è uno di quei momenti-dissi cercando di tranquillizzarla.

-Dai siediti-disse alzandosi e facendomi sedere sul suo letto-che vuoi farmi?-chiesi ridendo.

-Sara, mi ha insegnato a fare dei massaggi...magari ti senti meglio-disse poggiando le sue mani sulla mia schiena e cominciò a massaggiarla dolcemente.

-Va mooolto meglio ora, grazie..- dissi sorridendole.

-Prego-disse scompigliandomi i ricci; sorrisi.

Mi alzai e cominciai a guardarmi intorno e mi soffermai a vedere le sue foto appese alla parete -Ma eri riccia!-urlai indicando una sua foto di quando era piccola-si-disse avvicinandosi ed incrociando le braccia al petto -Ma sei liscia, ora-dissi toccandole i capelli rossastri -Sono mossi...ma ora li ho piastrati-disse scrollando le spalle

-Capisco-dissi scorrendo velocemente tutte le foto con lo sguardo -E lui?-chiesi

-Lui è...Liam, te ne ho parlato ieri...-disse rabbuiandosi -Ah, sta tranquilla..-dissi avvicinandomi ed abbracciandola -Non serve piangere-dissi asciugandole una lacrima -ne vuoi parlare?-chiesi accarezzandole i capelli, annuì gravemente e si andò a sedere, di nuovo, sul letto;

-Da dove dovrei cominciare?-chiese smettendo di singhiozzare -da dove vuoi-

-Ero appena venuta a vivere qui, quando conobbi Liam, era il mio vicino di casa ed il giorno dopo il mio arrivo venne a trovarmi qui, portando una crostata fatta in casa...poi si offrì di portarmi in giro per Londra...poi è successo, ci siamo messi insieme; disse fermandosi e prendendo un lungo respiro.

-Be e poi che ha fatto? Ti ha tradita? Ti ha lasciata?-chiesi curiorso.

-No..è morto.-disse ricominciando a piangere

-Eravamo in macchina...un'incidente...non ricordo molto, so solo che io mi sono salvata per miracolo...e lui, lui è morto sul colpo, quasi 1 anno fa...-la abbracciai, un'altra volta.

-Ero dsitrutta, era tutta colpa mia e non riuscivo a capire...perché io ero riuscita a salvarmi?

Presi il suo visto bagnato, dalle lacrime, tra le mani -Non è affatto colpa tua-

-Si invece, quella sera se non avessi insistito tanto per uscire..saremmo rimasta a casa, insieme...-

-Non è stata colpa tua, molte cose vanno come devono andare..nessuno può cambiare il loro percorso.

-Si invece-disse abbassando lo sguardo e torturandosi le mani -Guardami-dissi sollevandole il mento -TU NON HAI ALCUNA COLPA-mi guardò fisso negli occhi, mi sforzai di sorridere e le dissi -Stai tranquilla-le accarezzai il viso e le asciugai le lacrime e poi, poi la baciai.

Fu un bacio bagnato dalle sue lacrime,non era un di quei baci passionali ma era comunque un bacio da capogiro.

Si allontanò lievemente -No Harry..non posso-sussurrò-Avevo giurato che dopo la morte di Liam non mi sarei più innamorata e...e poi sei arrivato tu..e così non mi aiuti-

La ribaciai -Harry..ti ho appena detto che così non mi aiuti-bisbigliò

Perché, improvvisamente, mi sentivo così leggero, Libero?

Avevo lo stomaco in subbuglio, in rivoluzione.

-secondo te, Liam, vorrebbe questo?-le dissi

Non rispose;

-Vorrebbe vederti felice, ecco.-dissi guardandola negli occhi

-Harry,..-non riusciva neanche a parlare, tremava ancora.

Le baciai la fronte e mi alzai -Devo andare-dissi

-Non te ne stai andando per ciò che ti ho appena detto, vero?-chiese

-No, no...hai bisogno di stare un po' sola, magari passo dopo..posso?-

-Certo, che puoi-

La abbracciai, scesi velocemente le scale e me ne andai a casa di Zayn.

Bussai freneticamente alla loro porta finché Zayn non venne ad aprirmi -Ciao-disse sorridendo e lasciandomi entrare.

-Per quale cazzo di motivo non mi avete detto che non era pronta!? Cioè le è morto il ragazzo!-urali fuori di me.

-Occazzo! Sara...verresti un momento?-urlò Zayn mentre lo guardavo con tono minaccioso.

-Dimmi Za...Oh, Ciao Harry ma..non eri da Erika?-

-Si, infatti...sentii chi di voi due intende spiegarmi per quale cazzo di motivo non mi avete avvertito prima del fatto che il suo ragazzo era morto? Porca Puttana!-

-Senti Harry..non te lo abbiamo detto proprio perché tu ti saresti tirato indietro per principio, non ci avresti neanche provato! Tu avevi bisogno di lei, proprio come lei aveva bisogno di te..e odiaci perché ce ne siamo approfittati..ma pensa se non ti avessi nascosto una cosa del genere..tu non saresti più tornato a casa sua..-disse Sara cercando di calmarmi.

-Avete ragione, ma comunque avete sbagliato-sbuffai sedendomi sul divano.

-L'ho baciata, volete capire che lei stava piangendo per quel ragazzo ed io, come un deficiente, che faccio? La bacio!-urlai con la testa tra le mani.

-Hai fatto cosa?-urlò divertita Sara avvicinandosi -Hai sentito bene...l'ho baciata-sussurrai.

-Ooooh, e com'è stato?-chiese curiosa.

-Wow-dissi senza neanche pensarci.

-Non perdere la testa, Styles...quando finisci per innamorarti è finita, guarda come sono finito io!-disse abbracciando Sara scherzosamente.

-Si, certo ed io accetto consigli da te...ovvio-dissi alzandomi e dopo averli salutati me ne tornai a casa, con ancora più confusione in testa.

L'avevo baciata, cominciavo a provare qualcosa per lei? Se si, che cosa? Amore?

Non capivo più nulla, avevo solo bisogno di starmene a casa a guardare un po' di televisione e distrarmi da tutto ciò.

Mi sedetti sul divano e mente cambiavo i canali, distrattamente, ricominciai a pensare.

Non riuscivo a crederci, gli era morto il ragazzo ed io, io l'avevo baciata; Dio com'era statoo stupido!

Cercai in tutti i modi di distogliere il pensiero delle noste labbra congiunte, il sapore dolce che trasmettevano; mi sfiorai le labbra con le dita e quasi risentii ogni singola sensazione che quel bacio, seppur inatteso, mi aveva procurato.

Qualcuno suonò alla porta, con poca voglia, mi alzai ed andai ad aprire.

-Ciao-disse stringendosi nel suo cappotto grigio.

-ciao. Risposi sorpreso

-posso entrare?congelo qua fuori-disse sorridendo

-oh, certo, scusami-dissi lasciandola passare.

-ti chiederai perchè sono venuta, semplice..oggi mi sono comportata male, malissimo e sono venuta per farmi perdonare;

Spero che la pizza fatta in casa ti piaccia.-disse mostrando ciò che la borsa enorme che teneva sulla spalla conteneva.

-Buona, ma non hai niente di cui farti perdonare-

-Invece si, dov'è la cucina?-

-Vieni-dissi togliendole la borsa di mano e portandola in cucina, la poggiai sul tavolo e la guardai mentre si metteva a lavoro.

-che fai? Non ti aspetterai che sia io a svolgere tutto il lavoro..vieni qua-disse ridendo.

-Zi badrona!-dissi scatenando la sua risata.

-non prendere per il culo, altrimenti la pizza, te la avveleno-

-lo faresti?-chiesi sfidandola.

-dipende-disse mettendo della farina sul tavolo

-No..non si fa così-dissi avvicinandomi mentre cercava di stendere l'impasto mi misi dietro di lei e poggiai le mie mani sulle sue;

-Qui le mie mani indelicate, son servite-dissi guardandola -non ho forza, mi spiace-disse lasciando che io guidassi le sue piccole mani sull'impasto.

Quando finimmo di stenderlo e sistemarlo nella teglia, ci ritrovammo con le mani tutte appiccicose -dai, vieni che ti aiuti a pulirle-disse prendendo le sue mani tra le mie e portandole sotto il getto tiepido dell'acqua, dopo avergliele asciugate le strinsi forte tra le miei.

-Hai delle mani enormi!-urlò ridendo

-Nah...sono le tue che sono troppo piccole-dissi facendo passare le mie dita tra le sue.

-guarda, combaciano alla perfezione-dissi osservando le nostre mani unite.

Le si illuminò il volto -Dammi una penna ed un foglio, per favore-disse sorridendo e quando glieli passai, velocemente, cominciò a scarabocchiare qualcosa sul foglietto, sotto il mio sguardo attento.

-L'ispirazione-disse infine, come per giustificarsi e, passandomi il bigliettino.

"Your Hand fits in mine like it's made just for me;

But Bear this in mind it was meant to be and i'm joining up the dots with the freckles on you cheeks;

And it makes sense to me..."

Lessi e rilessi quelle 3 frasi scritte così di getto e non riuscii a far altro che sorridere.

-Wow-esordii infine.

-è solo un abbozzo...ma mi piace-disse fiera ed infilandoselo in tasca

-Su, ringraziami-dissi con fare altezzoso.-grazie- disse sorridendomi -Ringrazi così la gente?-dissi guardandola, abbassò lo sguardo-si...-bisbigliò-ah, ed io sarei la "gente"?-chiesi scocciato-No..-sussurrò tenendo, sempre, lo sguardo basso -ecco-dissi avvicinandomi aspettandomi un qualcosa.

-Se Harry Styles, tutto qui..-aggiunse ridendo, ci rimasi male e probabilmente l'espressione che aveva preso la mia faccia non lo nascondeva.

-Eddai! Grazie, ok?-chiese stampandomi un bacio sulla guancia.

-Va già meglio-dissi sfiorandomi il punto in cui, pochi secondi prima, le sue labbra si era poggiate leggere.

-Andiamo dai, ho fame!-disse controllando le pizze che avevamo infornato poco prima.

Ci sedemmo entrambi a tavola e cominciammo a mangiare, guardandoci e ridendo per ogni singola cavolata che dicevamo o anche solo guardandoci;

-Andiamo, so che muori dalla voglia di chiedermi una cosa...ma non lo stai facendo-disse allungandosi e prendendo un trancio di pizza dal mio piatto.

-Beccato-dissi ridendo-è una domanda strana...-

-Ma voglio sentirla-

-Come chiameresti tua figlia?-

-Adele o..Hope-disse dopo averci pensato un po'-tu?-

-Darcy-risposi immediatamente.

-Un figlio?-chiese alzandosi e poggiando il suo piatto dentro la lavastoviglie.

-Edward, anche se è il mio secondo nome, trovo che sia veramente bello-

-è bellissimo-aggiunse togliendomi di mano anche il mio piatto

-Lo pensi davvero?-chiesi guarandola dentro quelle iridi così scure e profonde.

-Si..ma aspetta hai un tatuaggio?-chiese scostando la maglietta bianca

-fosse solo uno! Ne ho più di 20!-dissi ridendo

-ed io che pensavo di averne troppi!-disse osservando affascinata tutti i miei tatuaggi

-Quanti ne hai?-chiesi curioso

-solo 5...-disse mostrandomeli.

-belli...soprattutto le rondini sul polso-dissi sfiorandole

-i tuoi sono belli...ma quello che preferisco è questo-disse indicando la stella con la scritta

-Perchè?-

-La frase, mi ispira molto "Won't Stop 'till We surrender." cioè..è bellissima, in quelle 5 parole è racchiusa la tua anima da guerriero forte e coraggioso che di certo non si lascia abbattare dal primo ostacolo...un po' come il mio "Stay Strong" sull'avambraccio-disse sollevando il lembo della sua maglietta

-Il tuo Stay Strong sembra racchiudere, invece, un'anima dolce e fragile...che ha paura, ma che nonostante ciò si impone di rimanere, appunto, forte, anche se le sembra troppo difficile e magari impossibile andare avanti, ma continua, lo stesso, a sperarci..in fondo TU SEI quel tatuaggio...sembri forte, ma sei fragile, dentro, intendo.

-Guardiamo i Simpson?-chiese andando a sedersi sul divano

-Amo i simpson-dissi sedendomi accanto a lei e afferrando il telecomando.

Lei incrociò le gambe al petto e si allungò per prendere una coperta per coprirsi

-certo che sei freddolosa-dissi toccandole il collo gelato

-Ma sei caldissimo!-disse poggiando la sua guancia sulla mia mano

Accesi la tv e cominciai a cercare i simpson, quando li trovai ci mettemmo a guardarli, insieme.

-Vuoi?-chiese allargando la coperta permettendomi di comprirmi e accoccolandosi vicino a me; passai un braccio intorno alle sue spalle e la strinsi forte a me.

Passammo così la serata, tra una risata e l'altra;

-Sai Harry..tu mi piaci-disse infine.

La guardai negli occhi, con aria interrogativa

-Come persona intendo...veramente..sei interessante, intelligente e nonostante tu ti atteggi da duro...non lo sei, per niente, sei dolce, gentile e sotto sotto sei fragile anche tu.-disse scompigliandomi i capelli.

-sei la prima ragazza che usa queste parole per descrivermi...molte hanno usato aggettivi come "Duro" "Puttaniere" e molto altro..tu non ti sei fermata all'apparenza..e in soli due giorni sei riuscita a scoprire ciò che realmente sono..hai scoperto il vero Harry-dissi guardandola negli occhi.

-la tua, è solamente una corazza..a nessuno piace farsi vedere fragili, vulnerabili a ciò che ci è intorno...ma l'essere fragili comporta anche questo, il crearsi la corazza, per nasconderci.

Dopo quelle parole rimanemmo in silenzio, ci fissammo, per qualche secondo, negli occhi.

Probabilmente stavo per annegarci in quegli occhi scuri che nascondevano, all'interno, meravigliose sfumature.

Incorniciate da quelle ciglia lunghe e scure come la pece, istintivamente, mi mossi lentamente verso di lei, poggiai una mia mano sulla sua guancia e, delicatamente, portai il suo viso vicino al mio.

Quello era UN BACIO, un bacio con la "b" maiuscola, un bacio degno d'esser definito tale, un bacio che non mi ricordavo nemmeno potesse esistere.

Le nostre lingue che danzavano contente l'una insieme all'altra, le nostre labbra che parlavano, parlavano silenziosamente, senza farsi sentire...




Buonasera Kebabbari di EFP ! (?)

Come va la vida?

Allora, procediamo in ordine:

-Avete sentito quella meraviglia di canzone?Ovviamente mi riferisco a Little Things ormai si ripete in continuazione nella mia testa e dio solo sa che cosa potrebbe succedere se imparassi le regole di greco e latino alla velocità con cui ho imparato questa canzone, sarei una bestia, ecco cosa sarei.

-vogliamo discutere dei fottuti assoli di MR.Styles e Mr.Horan? I miei ormoni, insieme alla lacrime, sono andati a fare una partita di Beach Volley.#assurdo.

Andiamo alla storia:

-è il secondo capitolo di questa FF, quelli che mi seguono (belli dolci) sapranno che sono più "brava" a scrivere Os, rosse per giunta, ma questa storia mi è venuta in mente ed ho detto "perché no? Magari ne esce fuori qualcosa di buono."

A me, piace, a voi potrà anche non piacervi ma infondo..non posso ammazzarmi, no?

No, anche perché non sono stata io quella che è caduta in depressione per due giorni di fila, quando una ragazza ha messo una critica (ironica) (che poi tralal'altro ha cancellato) non ero io quella che sembrava uno zombie e che andava in giro dicendo "Faccio schifo..ho ricevuto una critica."

Questo dovrebbe farvi pensare prima di pigiare il tasto "critica";

Ovviamente, sto scherzando, cioè le critiche le accetto ma ci terrei a precisare che per accettare una critica questa debbe essere costruttiva e possibilmente con qualche consiglio, cioè non potete scrivermi "La tua storia mi fa schifo, ritirati" anche perché non mi serve a nulla saperlo, invece con un consiglio, miglioro e torno a scassarvi la minchia con le mie storie perverse con un tocco di romanticismo, non trovate sia splendido? Ahahahha

Anyway;

Penso sia arrivata l'ora di andarmene, sono le 22.15 e questo è il mio secondo capitolo, scritto metà a scuola durante l'ora di religione ( di cui tral'altro l'argomento principale era:SESSO) non ho ascoltato semplicemente perché non intendevano quel sesso, bensì il sesso visto dalla chiesa e la cosa non mi interessava per niente (uccidetemi, ma è così)

Quindi, ora mi dileguo anche perché ho scritto quasi una pagina di word per prendermi uno spazio.

Quindi che dire? Scrivete ciò che pensate della mia storia e Grazie mille, in anticipo.

P.s (voglio finire tutta la pagina) se dovete commentare dicendo "Storia bellissima, se ti va passa da me che anche io scrivo storie e mi piacerebbe moltissimo avere una tua opinione" potete anche evitare anche perché non vi risponderò male (perché sono fin troppo educata) ma non passo sicuramente anche se, magari, le vostre sono storie migliori di quelle di Nicolas Sparks, Oscar Wilde e Shackespeare (si scrive così?) messi insieme, mettetevi l'anima in pace.

Ciao e mangiate tutti Kebab, mi raccomando. ^_^

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Capitolo 3
*** Sei peggio di un bradipo e..e sei lento! ***




"SEI PEGGIO DI UN BRADIPO E..E SEI LENTO."



Quella mattina mi svegliai, a causa dell'ennesima chiamata di Harry;

Dopo qualche squillo sentii la mia voce registrata dalla segreteria telefonica e subito dopo il bip, la sua:

"Ehy Ciao, sono Harry..sai, ho la vaga impressione che tu ti stia nascondendo da me, insomma sono esattamente 2 settimane che non ti fai sentire o rispondi alle mie chiamate o messaggi e tutto per quel bacio;

Posso capire che hai fatto quella promessa e che per te era importante, non puoi scappare così nascondendoti di fronte all'evidenza:Provi qualcosa per me, proprio come io provo qualcosa per te...Fatti sentire, mi raccomando, ciao.-disse e poi chiuse la chiamata.

-Sto scappando, di nuovo-sbuffai ributtandomi sul letto, non sapevo far nient'altro che scappare, scappare davanti a tutto e tutti e richiudermi in me stessa.

Proprio come quasi quattro anni fa avevo fatto, scappando a Londra.

Mi alzai e mi immersi dentro la vasca piena d'acqua calda; chiusi gli occhi cercando di liberare la mente scacciando qualsiasi insulso pensiero.

Le uniche immagini che svolazzavano nella mia mente rappresentavano me che scappavo dopo quel bacio e la sua faccia sconvolta ed il lieve sorriso che incurvava le sue labbra rosee.

Ero stata stupida? Abbastanza;

Avevo sbagliato a scappare via, così? Senza alcun dubbio, si;

Era tutto perduto? Diamine, no!

Mi vestii il più velocemente possibile, indossai un maglione e degli stivali, infilai il cappotto e montai in macchina;

Avevo bisogno di parlarne con qualcuno, prima, e chi altro se non con Sara?

Parcheggia e corsi immediatamente alla loro porta, saltellando sul posto a causa del freddo.

-Ma ciao!-urlò Sara sorridente

-Ciao-risposi entrando.

-Tutto ok?-chiese preoccupata

-Diciamo, che sono venuta qui perché ho bisogno di un consiglio...-dissi guardandola negli occhi.

-Dì la verità, lei ti piace e questa cosa che non si è più fatta sentire in 2 settimane ti fa rodere il culo!-sentii urlare Zayn dal salotto.

-Si abbastanza, cioè lei per me è importante...ci tengo-io e Sara ci guardammo, non stava parlando di me vero, vero?-poi ho bisogno di lei...anche perché altrimenti come potrei continuare il mio romanzo?-disse Harry bloccandosi vedendomi entrare dentro la stanza.

Lui mi vide, mi sorrise gravemente, poi abbassò lo sguardo -Ciao Erika!-urlò Zayn venendomi in contro cercando di nascondere l'imbarazzo che si era venuto a creare.

-Ciao.-risposi continuando a guardare Harry che cercava, in tutti i modi, di evitare ogni contatto visivo.

-Erika, senti, stasera ti va di venire qui a cena? Ci saranno anche gli altri....-disse Sara.

-Si, certo, ci sarò..tu, invece, Harry pensi di venire?-chiesi guardandolo.

-Certo...senti, emm...potremmo parlare, un secondo..in, in privato-chiese alzandosi e sfregando le mani sui jeans, annuii e lo seguii fuori.

-Vorrei spiegarti, meglio-disse camminandomi vicino.

-Non so, vuoi spiegarmi, magari il motivo per cui mi hai usata?-chiesi alzando la voce.

-Ecco, vedi, non volevo arrivare a questo!-disse alzando la voce anche lui, di rimando.

-Voglio proprio vedere dove volevi arrivare! Anzi no, te lo dico io! Mi avresti portata a letto, poi magari ci avresti scritto su un bel romanzo rosso, eh bella idea, no?! Mi sembra logico, prima illudiamola, facciamola sentire importante, interessante e poi Bam, tutto finisce, tutto! Il tuo unico vero scopo era questo!;

Forse ho capito perché le ragazze ti chiamano pittaniere, forse perché lo sei! La tua era una corazza che racchiudeva il falso, sei uno stronzo ecco cosa sei! Urlai tutto d'un fiato e cominciando a picchiettare l'indice sul suo petto muscoloso, interrotta ogni tanto da lui che cercava di opporsi balbettando parole incomprensibili; Battei le mani -Cazzo, però, devo dire che sei stato bravo, i miei complementi!-urlai guardandolo negli occhi.

-Prima mi parli dell'amore, che il sesso senza sentimento non ti interessa e poi, poi mi sfrutti per scrivere il tuo fottut..-non riuscii mai a completare quella frase, perché le mie labbra furono bloccate dalle sue;

Una goccia cadde lungo la mia guancia, ma nè stava piovendo, nè io stavo piangendo...era, era lui.

Cominciai a sentirmi una merda, una merda per avergli urlato tutte quelle brutte cose, poi si staccò leggermente.

-Vuoi capire che..che io, a te, ci tengo veramente?-disse prendendomi il viso tra le mani.

-Non ti ho sfruttata, anzi mi sembrava un'idea di cattivo gusto quando Sara mi aveva proposto di conoscerti...non avrei mai voluto farti star male, tantomeno illuderti-disse balbettando.

-Non dico di amarti, anche perché non so come ci si senta quando si ama qualcuno che non sia tua madre o tua sorella, ma provo, sicuramente, un'interesse particolare nei tuoi confronti, un'interesse di gran lunga più forte dell'amicizia....-

Disse fermandosi, questa volta, a causa delle mie labbra.



-Sara p.o.v

Scostai lentamente le tende ed osservai tutta la scena;

-Che fai, spii?-chiese Zayn avvicinandosi ed abbracciandomi da dietro

-Questo non è spiare, è solamente accettarsi che tutto vada per il verso giusto-dissi scrollando le spalle.

-Guardali che carini..si stanno baciando-disse Zayn ridendo e baciandomi il collo.

-Sai, se ti dico una cosa giuri di non dirla ad Erika, tantomeno ad Harry?-

-Ovvio, dimmi-dissi curiosa come non mai.

-Harry, prima..mi ha detto che...crede di amarla...-

-Non ci credo...!-

-Non ti sembra un po' troppo..affrettato?-

-No, per niente..io di te, mi sono innamorata si dal 1 giorno..-dissi voltandomi e baciandolo.

-Io, io sentivo già qualcosa di strano...ma l'ho capito solamente quando ti avevo baciata e ne ero sicurissimo solamente, dopo la nostra prima volta insieme...-

Chiusi gli occhi, sorridendo, ricordandomi il momento.

-Loro si sono già baciati...magari l'ha capito così!

-Magari, ma non credo che abbia il coraggio di dirglielo...-disse stringendomi forte a se.

-Non credo, neanche io, sai?-dissi chiudendo le tende ed andando a rifugiarmi, sotto le coperte, tra le sue braccia.


Sera; 19.25

-Harry.

Salii velocemente quei tre scalini, dopo aver salutato Beth;

Bussai alla sua porta e velocemente mi portai le mani vicino alle labbra, soffiandoci in modo da riscaldarle, almeno un po'.

-Chi è?-chiese prima di aprire.

-Ladri-scherzai.

-Oh, ladri educati, suppongo-disse aprendomi e regalandomi un dei sorrisi più belli che avessi mai visto in vita mia, improvvisamente il freddo era scomparso.

Afferò una giacca ed uscimmo;


-Ciao!-urlò Niall saltandole addosso -Niall! Ciao!-disse abbracciando prima lui e poi Giulia -Quanto tempo eh Erika?-chiese sorridendo -Già..ma, ma state ancora insieme, sono contenta!-disse abbracciando un'altra volta, giulia.

-Liam!-lo salutò e solo pronunciando quel nome sentii la sua voce spezzarsi leggermente, le andai vicino -è tutto ok...-sussurrai al suo orecchio, poi salutai sia Rosa che Liam.

-Un momento, dov'è Louis?-chiese guardandosi in giro.

-Ho, per caso, sentito pronunciare il mio nome da una delle ragazze più belle del mondo?-urlò Louis entrando.

-Booooo!-urlò correndo ad abbracciarlo.

Lui la afferrò e la strinse forte, girando due volte su se stesso.

Aspetta, quei due si conoscevano?

-Allora, com'è rimetter piede fuori casa?-chiese accarezzandole la spalla.

-Be..è bello..-la sentii sussurrare, la abbracciò un'altra volta poi andò a sedersi sul divano a giocare alla play con Niall e Zayn.

-Conosci Lou?-chiesi avvicinandomi.

-Oh si...lo conosco da quasi quattro anni..da quando sono venuta qui...-

-è strano, qui nessuno mi ha mai parlato di te...-

Be..non vedo il motivo per cui avrebbero dovuto farlo-disse ridendo.


Ci sedemmo tutti a tavola ed io, sfortunatamente, capitai in mezzo a loro due:Lei e Louis.

Erano peggio di due bambini delle elementari:Lui le faceva il solletico o gli tirava pizzicotti, mentre le mangiava, facendole cadere le cose di mano; Lei, invece, gli rubava, tutto quello che trovava dentro le sue tasche.

E mi stupii nel vedere quante cose strane potessero contenere.

-Boo, mi passi la coca-cola?-chiese allungando il suo bicchiere di vetro.

-Per..?-disse Louis incitandola a finire la frase al posto suo.

-Me-disse

-Per...?-disse un'altra volta Louis, insodisfatto.

-Harry-disse ridendo.

-Per favore!-urlò Louis ridendo e versandole la coca cola.

-Oh Be è uguale, grazie-disse tenendo stretto il bicchiere ricolmo di coca-cola tra le mani, Louis la pizzicò e ,accidentalmente, il bicchiere le scivolò di mano rovesciandosi, completamente, sui miei pantaloni.

-Cazzo, ma è congelata!-urlai alzandomi.

-Scusa!-disse mortificata e cercando di aiutarmi.

-Erika, aiutalo a pulirli..la coca macchina...in bagno dovrebbe esserci del detersivo...andate-disse Sara trattenendo a stento le risate, la fulminammo, entrambi, con lo sguardo e salimmo velocemente le scale.

-Scusa, veramente-disse entrando nel piccolo bagno.

-Dai, non preoccuparti-dissi poggiandomi a sedere sulla vasca.

Mentre lei cercava quel benedetto detersivo.

-eccolo!-urlò passandomi una spugnetta intrisa di quello schifo bluastro che afferrai e cominciai a sfregare contro il cavallo dei miei pantaloni, che diventava sempre più scuro.

-No Harry! Così peggiori le cose e basta!-disse sfilandomi di mano la spugnetta e cercando di rimediare lei.

-Oh em...hai, hai capito come si fa?-chiese guardandomi imbarazzata

-O si..grazie-dissi finendo di pulirmi.

-Sono sempre bagnati però..-dissi toccandomeli.

-Aspetta, li asciughiamo col phon.-disse attaccando la spina e puntandomelo contro.

-Sarebbe un po' troppo caldo...-dissi mettendo le mani davanti -Eh! Esagerato!-disse prendendomi in giro; glielo sfilai di mano e glielo puntai contro scompigliandole i capelli e sollevandole, appena, il maglioncino rosso.

-Harry, ti prego, smetti!-disse ridendo -Esagerata!-dissi imitando la sua voce -devi toglierti i pantaloni allora...-disse aiutandomi a sbottonarli e cercando di toglierli -Grazie, ma riesco ancora a spogliarmi da solo-dissi ridendo e nascondendo una punta di imbarazza e finendo di toglierli.

-Certo, l'unico neurone che hai nel cervello, oltre che ad essere zoppo sta ancora pensando che la coca cola era congelata e poi sei peggio di un bradipo, sei lento!-disse asciugandoli velocemente e passandomeli, li lasciai cadere a terra e la afferrai per i fianchi -posso baciarti?-chiesi guardandola dritto negli occhi; Lei si sedette sulle mie gambe nude e mi baciò dolcemente -Lo sai che...-disse dandomi un altro bacio-che questo romanzo, poi, voglio leggerlo?-annuii e la baciai stringendola forte.



Finito anche il capitolo 3, non mi convince molto, anche perché lo avevo fatto molto più lungo, ma ho tagliato delle scene, che ho inserito nel 4 perché sarebbe diventato noioso da leggere.

Allora, ditemi cosa ne pensate!.


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Capitolo 4
*** Ho smesso..da quando ti ho conosciuto. ***




-Zayn.
-Ragazzi, ma allora stanno o non stanno insieme?-sbottò Louis non appena i due salirono le scale.
-Ah, non ne ho la più pallida idea, nessuno lo sa, probabilmente, neanche Harry lo sa.-disse Sara scrollando le spalle.
Mi persi a guardare il suo modo delicato di muoversi, così precisa, il suo mignolo sollevato quando beveva, le sue labbra rosee che si poggiavano morbide sul bordo del bicchiere;
-e tu..tu cosa ne pensi?-chiese Niall riportandomi alla realtà.
-Come scusa?-chiesi scutendo la testa.
-Dicevamo, cosa ne pensi di organizzarle una festa a sorpresa? Il 27 è il suo compleanno-disse Niall prendendo una forchettata di insalata dal piatto di Giulia.
Lei lo guardò accigliata e per vendicarsi, bevve l'ultimo bicchiere di coca-cola rimasto sul tavolo:il suo.
Niall la guardò con un espressione tra il divertito e l'incazzato; -Se fossi stato io, mi avrebbe infamato anche in turco-pensai sorridendo.
Dopo quasi mezz'ora e a cena finita entrambi sceseo sorridenti, lanciandosi occhiatine complici.
Ci sedemmo tutti sul divano pronti a guardare cosa ci fosse in televisione.
-Niall...andiamo? Stasera in tivù danno Hunger Games, non posso perdermelo!-disse Giulia prendendolo per un braccio e baciandolo affettuosamente.
-Ok, andiamo..ragazzi ci vediamo!-disse afferrando la giacca e poggiando delicatamente un braccio sulle spalle della sua ragazza.
-quello è fottuto-disse Louis ridendo ed abbracciando Eleonor.
Pian piano se ne andarono tutti lasciandoci soli, con Erika ed Harry.
-Harry, possiamo parlare?-chiesi
-Certo.
Ci andammo a sedere sugli scalini della veranda, accesi una sigaretta e cominciai a parlare: -Allora, divertito in bagno?-chiesi ridendo, annuì divertito togliendomi di mano la sigaretta e facendo un piccolo tiro, poi cominciò a tossire.
-Non ci sei più abituato!-dissi ridendo e ricordando i vecchi tempo.
-Comunque, provi qualcosa..qualcosa di, insomma qualcosa di concreto? Serio, intendo-
-Si-rispose convinto.
-Pensi di amarla?-
Mi guardò negli occhi come a dire Malik, stai chiedendo troppo, capisco che quella ragazza la tratti come se fosse tua sorella minore, ma che cazzo vuoi? Era vero, cioè non eravamo niente se non buoni amici, ma ci tenevo a lei e non potevo far nient'altro che proteggerla.
-Non ne sono sicuro, ma probabilmente provo qualcosa che si avvicina parecchio all'amore, lo sento-
-Harry, sono davvero felice..insomma è una brava ragazza, per ciò che gli è successo col ragazzo ha passato un brutto periodo...ma si merita uno come te, che la tolga dall'abisso in cui si è buttata e la faccia tornare a vivere, una volta per tutte-
-Che periodo ha avuto?-chiese curioso.
-Non posso dirtelo, cioè quando sarà il momento giusto e se ce ne sarà bisogno, te lo racconterà lei..ne sono sicuro-
Come avrei potuto raccontargli quelle cose? se lo avessi fatto sarebbe stato come se l'avessi tradita e questo, non me lo sarei mai perdonato.
Mi alzai, gettai velocemente ciò che rimaneva della mia sigaretta, oltre il piccolo giardino e la osservai mentre, gradualmente, si spegneva eclissandosi nella notte.
Lui si alzò con me, i suoi occhi scrutavano attentamente i miei, malgrado il buio che ci avvolgeva.
-Zayn?-
-Si?-chiesi con un filo di voce, quegli occhi mi mettevano sempre in soggezione.
-Grazie, davvero.-disse e mi abbracciò.
Si, quello era Harry Styles, l'Harry, dolce, gentile e, persino, fragile.
Non era l'Harry che conobbi sette anni prima era cambiato era...se stesso.
Rientrammo in casa;
Harry andò vicino al divano sedendosi accanto ad Erika che chiaccherava, ancora, con Sara bevendo una cioccolata calda.
-Posso accompagnarti a casa?-sussurrò al suo orecchio, come per non farsi sentire.
-Certo..posso questa e andiamo, ok?-disse indicando la tazza, vuota.
-Ok.-disse prendendo la sua giacca dall'attaccapanni.
-Tieni-disse porgendogliela.
-Grazie-rispose sorridendo.
-Sara, ci vediamo, ok?-disse Abbracciandola.
-Oh, certo, quando vuoi..."Non rovinare tutto come a tuo solito"-la sentii sussurrare nell'abbraccio.
Sorrisi -Ciao Zayn caro-disse ridendo e dandomi un bacio sulla guancia.
-La barba-disse massaggiandosi le labbra.
-Mi sono dimenticato di farla!-risposi ridendo.
-falla...Notte-disse chiudendosi la porta alle spalle.
-Come sono carini insieme-disse Sara, cominciando a salire le scale.
-Già Harry è...semplicemente sè stesso.-dissi seguendola.
-Già entrambi se lo meritano, dopo quello che hanno passato-disse infilandosi il pigiama e mettendosi sotto le coperte.
-Hai ragione..ti amo-dissi spegnendo la luce.
 
 
 
-Harry P.O.V
-Hai voglia di entrare?-chiese poggiando una mano sulla maniglia dello sportello.
-solo 10 minuti-dissi spegnendo il motore ed entrando di corsa in casa sua.
-Qua si sta decisamente meglio-dissi sfilandomi la giacca e poggiandola sul divano di pelle.
-divertito?-chiese togliendosi le zeppe.
-abbastanza-dissi sorridendole.
-...sopratutto in bagno-aggiunsi.
Lei mi sorrise maliziosamente
"Ora le salto a dosso" pensai guardandola mentre si chinava per prendere le scarpe da terra e faceva in modo che il maglioncino rosso non si alzasse.
-Harry togliti quell'espressione da maniaco pervertito..sei inquietante-disse ridendo
"Ora, la prendo e la sfinisco di baci"pensai guardandola
-Prometti di non uccidermi?-chiesi ridendo
-che vuoi fare!?-chiese allarmata
-promettimelo-dissi avvicinandomi
-prometto-aggiunse chiudendo gli occhi e ridendo
La presi per il sedere e la poggia sul tavolo; La baciai, affamato di quelle labbra rosse come le ciliege, lei strinse le sue game intorno alla mia vita e si premeva sempre più forte a me, continuando a  baciarmi.
Ci spostammo sul divano, mi sdraiai su di lei baciandole il collo, avevo caldo ed avevo, persino, voglia di sfilarle immediatamente quel vestitino di lana corto che le stava benissimo.
Sentii scatenarsi qualcosa dentro i miei boxer
-oh,no-pensai-non ora
-emm...penso che 10 minuti siano già passati-dissi fermandomi
-già..lo penso anche io.-
-quindi..ci vediamo domani?-chiesi alzandomi.
-se vuoi...-
-certo che voglio-dissi uscendo.
-notte Harry-disse mettendosi in punta di piedi e lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.
-Buonanotte-dissi baciandola ed andandomene.
Montai in macchina;
Mi sentivo male, ma non male male, mi sentivo...strano.
Mi guardai nello specchietto:sorridevo, si avevo un cazzuto sorriso da ebete stampato in faccia.
Ci eravamo baciati, in modo diverso, questo era stato uno di quei baci passionai e travolgenti:proprio come quelli che mi servivano per il mio romanzo.
"Il tuo unico scopo era questo!" risentii la sua voce urlare.
era veramente quello i mio scopo? o provavo qualcosa per lei?
Provavo realmente qualcosa o i miei sentimenti erano dettati dal bisogno di dover scrivere quel fottuto romanzo?
E se, realmente, provavo qualcosa, cosa provavo?
Ripensai a lei, al suo dolce viso, ai suoi occhi scuri e profondi, tanto profondi da mettermi in soggezione ogni volta che mi perdevo a guardarli e ai suoi sorrisi, quelli che mi scaldavano il cuore...ai suoi abbracci ed infine, ai suoi baci.
Sorrisi, di nuoco.
No-pensai-provo decisamente qualcosa per lei, qualcosa di forte.
Entrai in casa e me ne andai a dormire, eccitato per quello che sarebbe successo l'indomani.
Cioè non sapevo cosa sarebbe successo, ma l'avrei vista e questo bastava a rendermi su di giri.
 
-Harry, giorno-disse Zayn al telefono.
-Ciao-risposi velocemente, mentre risistemavo il mio letto.
-cosa fai?-chiese ridendo
-Niente, sistemo il letto e torno da lei...-
-di già? cioè non credi di starle troppo appiccicato?
-no..non credo..il problema è che non riesco a starle lontano...-
-Sara lo abbiamo perso!-urlò ridendo
Chiusi la chiamata ridendo, anch'io, poi montai in macchina.
Parcheggiai e scesi velocemente.
-Harry caro, ciao-urlò Beth dalla sua sedia a dondolo.
-Buongiorno Beth-dissi avvicinandomi.
-Siediti pure-disse indicando una sedia, mi sedetti.
-Ecco vede..dovrei andar..-
-Fammi parlare, ti rubo due minuti poi puoi scappare da lei-disse accarezzando il piccolo cagnolino color crema che teneva in grembo.
-ecco Harry, immagino che tu sia già al corrente della sua situazione..è fragile, molto; Dopo che Liam è morto si è chiusa in se stessa, per un anno l'ho osservata, era strana, non sorrideva mai, non usciva; era arrivata persino a Ta..-
-Harry!Ciao!-urlò lei interrompendo ciò che Beth mi stava raccontando.
Era arrivata persino a fare cosa?...Ta.
-Andiamo harry, vieni?-chiese incrociando le braccia al petto per il freddo.
-Arrivo, Arrivo.-dissi alzandomi
-Lo finiremo un altro giorno, questo discorso-disse salutandomi
Annuii.
-Ciao-dissi soffermandomi davanti a lei, cosa avrei dovuto dirle? cosa avrei dovuto fare? Baciarla?
Ma cosa eravamo ora? stavamo insieme e potevo baciarla quando ne avevo voglia? o no?
-come va?-chiesi entrando.
Ta..ta tappezzare, 
Styles, vuoi scherzare?-disse scetticca la mia vocina.
Ta..come tatuare, si tatuaggi ne aveva ma niente di drastico.
Ta come...Tardare o peggio...tagliare.
-Harry tutto ok? sei strano...-disse prendendomi per mano e facendomi sedere sul divano.
-Cosa ti ha detto Beth?-chiese sorridendomi.
-Mi stava raccontando che con la morte di Liam hai avuto un brutto periodo e che sei arivata persino a..poi non ha finito perché sei arrivata-dissi prendendole delicatamentei polsi.
-NO HARRY!-urlò tirando indietro i polsi e nascondendo le mani dentro le maniche.
-Dammi, ti prego-dissi tirandole i polsi.
-No! mi fai male-urlò cominciando a piangere.
Le presi i polsi e con orrore guardai ciò che le maniche nascondevano; profondi solchi rossi.
Scappò, correndo in camera sua, le andai dietro.
-Ti prego, aprimi-dissi bussando alla sua porta.
-Va via!-urlò piangendo e dando un colpo alla porta.
-Non ho intenzione di giudicarti...-dissi appoggiandomi a questa.
-è imbarazzante, è un po' come essere nudi quando qualcuno scopre le tue debolezze...-disse piano, tra un singhiozzo e l'altro.
-Io..io ho provato a suicidarmi, una volta-dissi con gli occhi chiusi ed odiandomi per aver riportato alla memoria tale ricordo.
-Davvero, non ti prendo in giro; Avevo diciassette anni, presi la vespa ed andai al ponte..
Era un sabato sera, ero uscito a mangiare una pizza con gli amici.
Gwen, una ragazza che mi piaceva, aveva urlato, di fronte a tutti, che mi trovava disgustoso e che sarebbe uscita volentieri con un tricheco in calore piuttosto che con me.
Ero scappato via, e me ne ero andato al ponte.
Ci andavo spesso, ma quella volta con delle intenzioni ben diverse.
Montai sul piccolo muretto e guardai le mie gambe muoversi nel vuoto;
Mi guardai intorno sarebbe bastato un secondo, una svista, una mano poggiata male e tutto, tutto sarebbe finito...TUTTO.
Pensavo che la mia vita facesse schifo, mio padre mi assillava col college, i miei amici che in fondo non lo erano, la ragazza che credevo di amare che mi ridicolizzava davanti a tutti, la scuola che andava da schifo.
Chiusi gli occhi e mi accesi una sigaretta; Non fumavo, ma nascondevo i pacchetti ai miei "amici", la portai ale labbra e presi un respiro profondo; avevo 17 anni e mi erano rimasti pochi minuti prima che questi sarebbero diventati eterni, me ne sarei andato vergine, senza una ragazza, senza essermi ubriacato o fatto una canna.
Gettai il filtrino ormai molle, a causa della mia saliva, dentro il fiume; pronto, di li a poco, a seguirlo.
Chiusi gli occhi e pigiai le mani sul muretto, sorrisi amaramente -Fanculo-urlai e mollai la presa.
-Oddio!-urlò lei da dietro la porta.
-qualcuno però mi aveva afferrato per le spalle...era Zayn.
Finii di raccontare che avevo le lacrime agli occhi, lei si era fermata sul ciglio della sua porta a guardarmi, anche lei, con le lacrime.
-Vedi, anche io sono un incasinato mentale-dissi abbozzando un sorriso
-Non siamo poi così diversi.-sussurrai abbracciandola.
-Harry io non, io non credevo...scusa.-disse stringendomi forte e bagnandomi la t-shirt con le lacrime.
-Tutto ok-dissi accarezzandole dolcemente i polsi.
-Ho smesso..da quando ti ho conosciuto...se ti può interessare-
-Davvero?-chiesi sorpreso
Annuì.
-Veramente, è come se tu fossi riuscito a farmi tornare a vivere di nuovo-
sorrisi e dopo averla abbracciata ci sedemmo sul suo letto.
-Ho anche smesso di mangiare e avevo cominciato a fumare-disse rompendo quei minuti di silenzio e sdraiandosi al mio fianco, feci la stessa cosa.
-Ovviamente, nessuno lo sapeva, mi ero chiusa in casa e avevo tagliato i contatti con tutt... mi sentivo colpevole e dovevo trovare un modo per punirmi; Non avevo coraggio di afre ciò che stavi per fare tu...o meglio, mi ero chiusa in casa per evitarlo-
La abbracciai sentendo il materasso sprofondare sotto il nsotro peso.
-Ora basta, è finito tutto..ci sono qua io-dissi e le diedi un bacio sulla guancia.
-grazie Harry.-disse poggiando la testa sul mio petto, le accarezzai i capelli, poi lei si addormentò.
Probabilmente, mi addormentai anch'io anche perché quando riaprii gli occhi, non era più lì, tra le mie braccia.
-Ti sei svegliato, finalmente.-disse sedendosi vicino a me.
-mi sono addormentato?-chiesi portandomi una mano tra i capelli.
-si..e russi-disse ridendo
-non è vero!-protestai facendole il solletico.
-si che è vero..sembravi un procione!-disse contorcendosi.
-però un procione dolce e bello-aggiunse accarezzandomi il viso.
-e innamorato-aggiunsi baciandola.
Lo avevo veramente detto?
-Voglio uscire con te-dissi baciandola, di nuovo.
-Harry, siamo già usciti..non lo ricordi?-disse giocando con le mie fossette.
-già..ma questa è una cosa ufficiale, io, tu, un bel vestito, un piccolo ristorantino, un film...ti va?-chiesi tutto d'un fiato.
-si, mi va.-disse alzandosi
-Ma non fare niente di troppo..particolare,cioè potremmo benissimo stare qui a mangiare una pizza.-disse scrollando le spalle.
-no, voglio portarti fuori..non vuoi?-
-vada per l'uscita allora...-disse abbassando lo sguardo e aprendo l'armadio.
-Dimmi che per bel vestito intendi jeans e converse-
-no intendo un bel vestito-risposi alzandomi e guardando ciò che il suo armadio conteneva.
-questo!-urlai soddisfatto tirando fuori un vestitino nero.
-Solo per questa sera-disse poggiandolo sul letto.
-ma perchè??! sei così bella coi vestiti!-dissi cingendole i fianchi.
-Se io indosso il vestito, tu indosserai una bella camicia con una giacca, se non vieni a prendermi vestito così, giuro che non ti apro-disse ridendo.
-agli ordini capitano!-dissi caricandomela in spalla e scendendo le scale.
-quando hai intenzione di smettere-disse picchiettando con le dita sulle mie spalle.
-che diamine fai?-chiesi ridendo.
-suono, le tue spalle-
-poi sai, il cretino sarei io.-dissi alzando gli occhi al cielo.
-almeno non sono un procione che russa!-
-be, non io quello innamorato del procione!-
-non ho mai detto d'essere innamorra, infatti!-disse ridendo ed incrociando le braccia al petto
-Allora ho una nuova missione-dissi pizzicandole affettuosamente le gote arrossate.
-Bene, vedremo.-disse ridendo.
-Vado via, a più tardi-dissi baciandola dolcemente, sulle labbra.
-A più tardi, con una camicia e una giacca-
-e un vestito-aggiunsi uscendo.
Sorrisi e tornai a casa mia.
Avevo scoperto cose sul suo passato, lei ne aveva scoperte sul mio.


Foto spoiler prossimo capitolo:


 
Ciao a tutti.
Allora, ho tardato tantissimo per aggiornare la storia, e pensare che il capitolo lo avevo già pronto; chiedo umilmente scusa.
Allora, cosa ne pensate?
Abbiamo scoperto cose sul loro passato; avreste mai visto Styles sull'orlo del precipizio? pronto a suicidarsi?
Io si.
Veramente, ho sempre pensato che fosse un ragazzo "debole" cioè, fragile.
Anyway, mi dileguo:
Studio matematica e scrivo le storie che mi mancano per la raccolta
 13 Songs, 13 Stories, but only one direction.
Se volete, queste sono le altre mie shot/ff

Disturbi mentali.
Infinito&Bad-girl.
Dare To dream.
Harry get pranked.
Lavori (di una ragazza perversa) in corso.
i'm in love with you and all these little things
i'm in love with you...
un pomeriggio diverso :)
Have sex with me and...smile (?)
Il ballo in maschera
One Love :D
Seven Days Without sex.
-In a Heartbeat,i Would do it all again-
You're My wonderwall
Call or Fuck me maybe?
Quando si aspetta non è mai tempo perso.
Kiss me.




 

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Capitolo 5
*** Vieni qua, tra le mie braccia, e torna a farmi sentire completo. ***


 
                                     
 
(V)
Vieni qua, tra le mie braccia e torna a farmi sentire completo


 
Lo guardai mentre se ne andava; 
Mi voltai e vidi Beth che mi salutava, la salutai e tornai in casa.
Non sapevo se essere arrabbiata con lei o esserle grata per aver accennato quel discorso ad Harry, probabilmente adesso non lo avrebbe ancora saputo.
Finiii di riempire la vasca e mi immersi dentro un bagno caldo, chiusi gli occhi e poggiai una mano sul polso destro.
-Adesso, probabilmente, non gli avrei neanche mentito-pensai.
Si, gli avevo mentito, dicendogli che avevo smesso di tagliarmi, ma non era vero.
Adesso lo facevo con meno frequenza, ma rimaneva sempre, almeno un taglio a settimana.
-perchè era rimasto lì? nonostante avesse sentito quanto possa essere incasinata la mia vita, perchè?-
è nella tua stessa situazione, tesoro-disse la mia vocina.
-io sarei scappata a gambe levate da una pazza che si taglia- pensai
-lui si è quasi suicidato, credimi, anche lui è pazzo-disse ridendo di me.
-ma perché rimanere?
-sveglia! Ti ama!- urlò alzandosi in piedi
non potevo crederci, Harry mi piaceva, era attraente e dolce, ma non mi era neanche passata per la testa l'idea che potessi piacergli o, persino, che potesse amarmi.
-chi amerebbe mai una ragazza che si taglia?-sbuffai uscendo dalla vasca e rabbrividendo, leggermente, prima di coprirmi con l'accapatoio.
Entrai in camera mia e mi osservai allo specchio.
Cercai di trovare almeno, qualcosa, di accettabile in me.
Lasciai che l'accappatoio cadesse, delicatamente, dai miei fianchi fino ad appallottolarsi sul pavimento.
Osservai la mia figura, coperta solo dall'intimo, occupare tutta la superficie dello specchio.
Guardai quella ragazza,
"Lei è sola.
Lei è solitaria.
Lei è un casino.
Lei è giudicata.
Lei è ignorata.
Lei è suicida.
Lei è stressata.
Lei è confusa.
Lei è incasinata.
Lei è depressa.
Lei è incompresa.
Lei è stanca ma sta ancora vivendo.
Lei è ferita ma non lo mostra.
Lei sta urlando ma è in silenzio. 
Lei prova dolore ma sta ancora sorridendo.
Lei..sono io."
Cominciai a piangere.
"Sono patetica.
Sono inutile.
Sono una stronza.
Sono grassa.
Sono brutta.
Sono distrutta.
Sono fottuta.
Odio me stessa."
Continuai a piangere ancora, poi mi alzai, rindossai l'accappatoio e corsi alla scrivania.
Aprii tutti i cassetti, fino a che non la trovai.
Corsi in bagno e mi poggiai sul lavandino, osservai attentamente entrambi i polsi, presi la lamentta tra le dita, chiusi la mano a pugno tanto forte da far diventare le nocche bianche, poi la avvicinai delicatamente al mio polso.
Il sangue colava copioso sul mio accappatoio, almeno il mio dolore, ora, era solo fisico.
Mi sedetti sul bordo della vasca, osservando il sangue smettere, gradualmente, di uscire dal mio polso.
Lo tamponai leggermete con l'asciugamano, macchiandolo, poi  lo gettai a terra.
Presi il cellulare, erano già le 19:30..Harry non era ancora arrivato, ma avevo 4 messaggi nella segreteria telefonica.
"Ehy Ciao, non sei a casa? ho bussato per più di un quarto d'ora ma non apre nessuno."
"Dove sei?"
"Non sarai mica scappata, vero?"
"Ma la macchina è qui, sto cominciando a preoccuparmi, chiama."
Forse era stato lui a scappare, aveva capito che non ero normale e aveva deciso di darsela a gambe, proprio come molti, in precendenza, avevano fatto.
Ricominciai a piangere e riascoltai quei 4 messaggi.
-Davvero credevi che potesse amarti?-chiese, sarcastica, la mia vocina.
Scivolai lentamente a terra, poggiai una mano sul pavimento e ritrovai la lametta.
Me la rigirai tra le dita nervosamente, osservai le mie gambe, erano enormi.
le mie braccia.
il mio seno.
la mia pancia.
le mie mani.
le mie braccia.
Tutto, TUTTO, era assolutamente da cancellare.
Da tagliare.
Con le lacrime agli occhi, continuai a tagliarmi a graffiare violentemente il mio corpo.
Dopo quasi dieci minuti avevo completato il mio lavoro.
Motivo in più per odiare il mio corpo.
Il tappeto bianco del bagno, ormai era tutto macchiato, avrei dovuto pulirlo..non ora, però.
Mi osservai allo specchio, per la seconda volta, rincominciai a piangere.
I tagli sulla pancia, sul seno e sulle cosce ora , che avevano smesso di sanguinare, pizzicavano e mi era impossibile non grattarli.
Cercai una spazzola e dopo averla trovata spazzolai i miei capelli e li raccolsi in una coda alta.
Il poco trucco che mi ero messa ora era colato lungo le guance rigandole di nero.
Mi sfilai l'accappatoio gettandolo dentro la vasca.
Me ne andai in camera mia e mi sdraiai sul letto, dolorante.
Le gambe e la pancia mi facevano malissimo, un dolore lancinante, rincominciai a piangere.
Ogni volta mi promettevo di non rifarlo e puntualmente, lo rifacevo, con tagli sempre più profondi e doloranti.
 
 
Harry p.o.v
Ero davvero preoccupato, non una telefonata e non rispondeva neanche a casa.
Beth mi aveva visto davanti alla sua porta e mi aveva detto di andare da lei.
-Non è uscita, l'avrei vista...è in casa-disse alla fine poggiando una tazza sul tavolo.
-Beth, lei non ha delle chiavi..qualcosa?-chiesi bevendo del te
-dovrei averle..guarda lassù!-disse alzandosi dalla sedia col volto illuminato.
Mi alzai di scatto anch'io e controllai sulla mensola.
-Eccola! si me l'aveva data lei in caso di emergenza! Buon dio, va subito..non vorrei le fosse successo qualcosa-disse facendomi uscire
-fammi sapere!-urlò mentre correvo.
Già..stava bene? ero così preoccupato che non mi ero fermato un attimo per chiedermi se tutto andasse bene..cosa le sarebbe potuto succedere?
Aprii lentamente la porta, ero davvero sicuro di voler sapere cosa le era successo?
La richiusi, con altrettanta lentezza, alle mie spalle e salii le scale velocemente.
Entrai subito nel bagno e rimasi pietrificato, l'accappatoio macchiato ero stato gettato dentro la vasca, il pavimento, il lavandino e persino il tappeto erano macchiati.
Dio mio, dov'era adesso?
Entrai in camera sua e la trovai sdraiata sul letto, stava dormendo?
Aveva un braccio sugli occhi e non indossava nulla oltre l'intimo.
Guardai il suo corpo, si era tagliata.
Portai una mano vicino alle labbra.
Non potevo crederci.
-Harry che ci fai qui!?-urlò spostando una mano dal viso e guardandomi con gli occhi arrossati.
-Dio mio che hai fatto?-chiesi avvicinandomi ancora di più.
-Harry..-disse cominciando a piangere.
-Shh...non preoccuparti, non piangere..ci..ci sono io-dissi abbracciandola.
.-aia..Harry fai male..-disse continuando a piangere.
-Solo una domanda...perchè?-chiesi senza riuscire a capirne, veramente, il motivo.
-Harry..non esistono parole per spiegarti il buio che ho dentro...sono una serie di cose che mi portano a farlo...-disse continuando a piangere ed io la strinsi ancora più forte.
-Avevi detto di aver smesso...-aggiunsi.
-Ti avevo mentito...-disse staccandosi da me.
-Perchè?-
-Perchè..non lo so Harry...non ne ho la più pallida idea...-aggiuse infilando una maglietta
-devi essere forte, non puoi continuare a farti del male...-disse accarezzandole la gamba
-Harry..avevo paura ok?
Avevo paura che anche tu te ne fossi andato, che tu ti fossi già stancato di me..poi odio me stessa, odio tutto quello che faccio o dico, il mio corpo, il mio carattere...tutto-disse voltandosi.
-io non odierei mai una ragazza come te..sei adorabile, fragile, dolce e gentile...aiutami tu perché non ho altri aggettivi per descriverti-dissi mettendomi davanti a lei e poggiando le mani sulle sue ginocchia nude.
-Harry..lo dici solo per compassione..non sono quello che ti ostini a dire, sono una persona schifosa..
sono falsa, tanto per cominciare-disse
-Falsa?-
-Si, fingo di star bene quando sto male, mi fingo una dura quando avrei solo bisogno di un abbraccio...ti ho mentito-
-Questo non vuol dire essere falsi, la falsità è tutt'altra cosa-
-Nessuno mi ama. 22 anni e non ho mai avuto un ragazzo, sono grassa, tutti mi odiano, non ho amici-disse singhiozzando
-Bene, io sono nessuno...-dissi tenendo lo sguardo basso.
Lei mi guardò perplessa.
-Oh quanto odio questa cosa-
-Non ti sto prendendo in giro..io..io..ti amo, veramente...non avevo intenzione di dirtelo così, dopo questo...volevo dirtelo, anzi, chiedertelo stasera...ma un piccolo ritardo sembra aver guastato tutto-dissi.
-Harry, tu non mi ami-disse spostandosi e infilandosi sotto le coperte.
-Si, invece-dissi sollevando il lembo del lenzuolo e avvicinandomi a lei.
-Harry...il tuo emm.."sentimento"-disse mimando le virgolette con le mani-è mosso, semplicemente, dalla compassione che provi verso i miei confronti...-disse buttandosi il cuscino sul viso.
-No, ti sbagli..e di grosso-dissi stringendola forte a me-sei la ragazza più dolce, divertente, simpatica, fragile e bella che abbia mai visto in 25 anni di vita e non sto dicendo una cazzata.
Ti amo perché sei semplicemente te stessa...-dissi e le sollevai leggermente il mento per poterla baciare.
-Scusa-disse staccandosi leggermente e poggiando la testa sul mio petto.
La guardai perplesso -perchè?- chiesi giocando con una ciocca dei suoi capelli.
-Scusa perché ti ho rovinato la serata, hai passato un sabato sera qui a consolarmi quando saresti potuto uscire..scusa-disse balbettando.
-Invece, io ti dico grazie- lei sollevò leggermente la testa e mi fissò negli occhi -Ora non uscirtene con frasi come "grazie di essere stato lo spermatozoo più veloce e di essere nata" non potrei reggere tale stronzata, non dopo tutte queste confessioni-disse ridendo e baciandomi su una guancia.
Toccai l'esatto punto in cui le sue labbra, poco prima, si erano poggiate.
Un piccolo ed innocente bacio sulla guancia era riuscito a farmi  entrare in un vortice, composto da me, lei e le mille farfalle che svolazzavano felici nel mio stomaco, ora ne ero sicuro: La amavo.
-No, Grazie per essere entrata a far parte della mia vita, grazie per essere un disastro, grazie per avermi rovinato la serata e avermi concesso di passarla qua, abbracciato a te, grazie per esserti interessata di me, della mia vita, grazie per essere venuta a casa mia a preparare la pizza, per aver ricambiato il mio amore, per avermi fatto tornare a vivere come una volta, per avermi insegnato cos'è l'amore dato che prima davo, come definizione, "sentimento" ora se penso all'amore penso a miliardi di farfalle che popolano il mio stomaco, le tue labbra, le tue braccia strette al mio collo, le mie sui tuoi fianchi, la tua voce, i tuoi capelli fra le mie dita...quindi si, grazie di essere stata lo spermatozoo più veloce....-
 
 
 
Erika p.o.v
Lo guardai, gli occhi lucidi e le sue dita continuavano, ancora, a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
Difficile dire se stesse mentendo o meno, una parte di me mi urlava contro "Sta mentendo, non lo vedi?" mentre un'altra piccolissima e remota parte di me, ci sperava, si, stava tenendo le dita incrociate dietro la schiena e ripeteva, anzi, bisbigliava sempre la solita cantilena "Fa che sia vero, che non mi stia mentendo, Fa che sia vero".
-Harry io..non so che dire-dissi dopo un interminabile manciata di secondi.
-Non serve che tu dica qualcosa, i tuoi occhi parlano per te-disse avvicinandosi e baciandomi.
-Harry, davvero..non riesco a mettere in ordine una frase di senso compiuto, a dire la verità questo succede ogni volta che mi sei vicino.
I colpi al cuore, i fuochi d'artificio che vedo ogni volta che mi sorridi, perché i tuoi sorrisi sono così, così dolci e sinceri e sopratutto: sono miei.-dissi tenendo gli occhi bassi.
-Ricordo di aver pensato che dovevo averti, o sarei morto...ed ora sono qua, con te-disse attirandomi, nuovamente, a sè.
-Ora, però, devi promettermi una cosa-disse allontanandosi leggermente e guardandomi.
-Harry, ti prego..non dirlo-lo supplicai.
-Prometti che, almeno, ci proverai-
-Ci proverò, promesso.-dissi, convinta.
-Posso dirti una cosa?
-Ovvio-dissi abbracciandolo di nuovo.
-ho passato tutta la sera a guardarti, a guardare te, il tuo corpo, intendiamoci mi sarebbe piaciuto vederlo in un'occasione diversa, ma non ho ancora capito che cosa ti ostini tanto ad odiare.-disse scuotendo la testa ed i suoi innumerevoli ricci.
Eccolo, di nuovo, tutti si ostinavano a farmi queste domande.
"Quando smetterai? perché lo fai? perché ti odi? hai un bel fisico, non lo vedi? sei una ragazza bellissima, sei formosa, hai tutto!"
Nessuno capiva che odiavo il mio corpo, semplicemente perché era diverso.
Non rappresentava la perfezione, era l'esatto opposto.
Lo odiavo per quello.
-Harry, ci sono tantissime cose che odio del mio corpo-
-elencamente almeno dieci e ti darò ragione-disse incrociando le braccia al petto
Scostò una ciocca dei miei capelli dietro le orecchie e mi incitò a parlare
-Okay, uno: sero troppo prosperoso.
-Avrai una terza massimo-
-Quasi quarta, e ce l'ho dalla seconda media, non sai quanti disagi..-
-Continua.-disse alzando un dito
-Cosce troppo grosse, sembrano due prosciutti-
Sollevò il secondo dito
-Sedere enorme-
-Non è vero!-urlò
-Si, invece-
-come vuoi-disse alzando, infine, un terzo dito
-Ho la pancia-
-ce l'abbiamo tutti quella, sai-disse ridendo
-grande!-dissi imbarazzata
-tu vedi cose che non hai e cogli solo il negativo-disse.
-ho i fianconi-dissi
Silenzio.
-Tutto qui?-chiese sorpreso
-Non mi viene nient'altro in mente
-Beh, a quanto pare posso continuare a darti torto..mi hai dato solamente cinque motivazioni.
-Quindi vediamo, hai detto di avere i fianchi troppo grandi, non li hai grandi, per niente.
Poi, sedere enorme..ti sei mai guardata allo specchio? non credo è normalissimo.
La pancetta, tutti ce l'abbiamo, guarda la mia-disse sollevando la camicia e ridendo- le  tette...non preoccuparti, quelle mi piacciono, come tutto di te, del resto.
Infinde, le cosce, sono bellissime, non vorrai mica che la mia ragazza sia solo un'ammasso di ossa, no? No, infatti, sei perfetta così come sei, quindi shh e baciami-disse
-Aspetta...io sarei cosa?-chiesi poggiando una mano sul suo petto.
-La mia fidanzata-rispose altezzoso
-quando mai ho accettato?-
-So che vuoi essere la mia ragazza, so già che, mentalmente, hai accettato un miliardo di volte, quindi, ora vieni qua tra le mie braccia e torna a farmi sentire completo.-disse attirandomi per i fianchi su di lui e mi baciò senza preoccuparsi di aspettare una qualsiasi, mia, risposta.







Neve, Neve, Voglio la neve, neve neve, voglio al neve.
Bene, eccomi qua, dopo quasi 3 mesi ad aggiornare questa storia.
Ho sbagliato, l'avevo mollata sul più bello per un motivo, a me, ancora oscuro.
Anyway.
Sono tornata e oggi ho scritto questo tutto d'un fiato, inutile dire che non mi convince, ormai è una sorta di prassi.
Ma lo pubblico ugualmente, perché ci tengo alla mia salute e Deborah potrebbe farmi fuori.
In ogni caso, ci terrei a dirvi che: Siete tutte bellissime.
No, non perché avete letto questa storia e magari state per scrivere una recensione, ma siete bellissime punto e basta e questa dovrebbe essere una di quelle cose che dovete tenere a mente, come quando uno ti chiede "Che giorno è?" e voi rispondete "Semplice, oggi è il 17 Gennaio 2013" voi, alla domanda "che cosa sei?" risponderete "Semplice, sono bellissima."
Tutte noi, sopratutto io, siamo alla ricerca sfegatata di un Harry come quello che ho descritto io e si, lo troverete, lo troveremo e ce lo terremo ben stretto.
Ognuna di noi  ha un Harry nascosto dietro l'angolo, uno Zayn dietro lo specchio, un Niall vicino al frigorifero, un Liam vicino alle forchette, un Louis vicino alle carote, insomma, ognuna di noi ha uno stalker. (?)
Oddio che battutaccia.
Detto questo, mi dileguo.
Sono stanca e domani devo andare a scuola.
In ogni modo, continuo la danza della neve.
Ciao Bellezze :)

 

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