L'amore dagli occhi di Lucifero

di Urheber des Bosen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colui che ignora ***
Capitolo 2: *** Gli occhi ***
Capitolo 3: *** La candela ***
Capitolo 4: *** Le leggi di natura ***
Capitolo 5: *** Il traditore ***



Capitolo 1
*** Colui che ignora ***


Sarei stato felice nell'ignoranza.
Un uomo recitò una mancanza giusta e sacra:" Dotta ignoranza"
Vi è un limite che non può essere superato dalla mente umana.
Spesso è stato definito : buon gusto, formalità , educazione ma io lo chiamo semplicemente coscienza.
Quest'orribile malattia che ci distrugge.
In un tempo lontano si raccontava che la coscienza non era altro che un frammento di divinità che Dio ci aveva gentilmente donato.
Ma io dico che questo "dono", non è nient'altro che una catena.
Siamo in trappola, condannati ad una recita, che ci corrode
Questo dolore.
Sono stato truffato.
Mi hanno donato l'amore, ma hanno preteso di legarmi a questa stupida Umanità.
Avrei potuto vivere una vita felice ed insulsa.
Sarei stato felice, credendo di esserlo.
Mi sarei crogiolato nella mia falsa verità.
Ed invece voi, stupidi, volevate divertirvi alle spese di un povero mortale.
Come crediate che io possa sopravvivere con un simile peso?
Non capite che con un solo sguardo mi uccide?
Non capite che il mio cuore pretende vendetta.
 
Lo amo così tanto che farei di tutto per distruggerlo.
 
In un luogo lontano, così banale da non avere un nome, la freccia dell'amore era scoccata.
Probabilmente, essa non era altro che un  dispetto di un Diavolo annoiato.
Quanti peccati per un suo sorriso.
Quante lotte per un cenno d'approvazione.
 
Vi hanno mai raccontato che Lucifero s'innamorò del Padre?
No.
Beh..per non turbare la vostra brillante sensibilità, vi racconterò una storia molto simile.
Una storia caratterizzata da un amore così forte da sposare il male.
La protagonista non sarà un chi, ma un perchè:
La vendetta.
Già, proprio la madre del perdono, figlio ripudiato perchè di una razza marcia.
Purtroppo egli è morto da tempo.
Nessuno lo piange ormai, ma c'e la sua amante sadica a dargli un po' di conforto: il rimpianto.
 
Ridi, ridi tu che non hai mai provato questo sentimento che ti corroderà, assapora la tua momentanea libertà.
Un giorno, non oggi, non domani anche tu sarai squarciato da questo Dolore.
 
Come un medico che addolcisce il veleno con un po' di miele sul bicchiere, io cercherò di raccontarti il male dell'amore ,attraverso parole all'apparenza dolci.
Vorrai tu morire, assaporando il sapore di un miele troppo dolce?
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Gli occhi ***


Spesso, anzi per una volta siamo sinceri, sempre attribuiamo il colore bianco al bene ,ed al colore nero il male.
Attribuiamo la verità alle nostre idee.
Alcuni affermano che la nostra realtà visuale sia troppo limitata.
Ma io dico che siamo solo uomini, siamo solo ibridi creati da una volontà sbagliata ,o semplicemente frettolosa.
Non siamo pronti, non abbiamo voglia di affrontare quell'odioso colore grigio.
Vogliamo, pretendiamo di essere Limitati.
 
Ebbene, anch'io la pensavo come voi.
Ma purtroppo, le circostanze hanno preteso il mio risveglio.
Quanto  avrei preferito sognare un mondo migliore, immaginare un umanità diversa.
Ed invece, l'odiosa verità che pian piano ti corrode.
L'unica cosa che si nota dando uno sguardo alla luce, è una penosa ombra: per l'ennesima volta una rinascita dell'umanità rimandata.
Io pretendevo solo una dolce bugia, che mi cullasse al calar dell'alba salata.
Volevo solo intossicarmi di false droghe: il semplice respiro del vento, il freddo bacio i una mattina.
Pretendevo quella sicurezza che rasentava la mia amata banalità.
Che c'e di male nel credere di essere felici?
 
..Ed invece hanno rovinato tutto.
La mia dolce finzione in un mare di convinzioni logorate dal tempo.
 
Ebbene, vi state divertendo?
Chi eravate voi per farmi aprire gli occhi?
Maledetti.
Siete consapevoli del fatto che non saprò più rimuovere questa maledetta freccia che dagli occhi è passata al cuore?
Maledetto Cupido, dio crudele, figlio di un amore disgustoso.
A causa vostra ,perderò la mia apparente innocenza.
La vergogna.
No, voi non conoscete il significato di questa parola spesso sottovalutata, a volte dimenticata.
Ripudiata.
La vergogna è quel nobile sentimento, ricoperto di macchie che ti consuma.
Egli si sazia della tua distruzione.
E' quell'inquietante motore che ti sveste del tuo apparente potere, facendoti chiedere il motivo dei tuoi continui fallimenti.
Eppure miei cari, il nulla.
Vorrei perdermi in un buco nero.
Ma sento che quella dannata parte di me ,sarebbe ancora attaccata al mio maledetto Amore.
In un buco nero un pregiudizio indossato dalla ragione.
Dovrei pentirmi di questo marcio sentimento, dovrei cercare di richiudere gli occhi o meglio di strapparli.
Ma ormai a cosa servirebbe?
Quei maledetti hanno giocato la mia vita a dadi con la Fortuna.
Io, Io non sono altro che un gioco nelle mani di aguzzini crudeli.
Potrei scagionarmi, affermando che non posseggo più il mio libero arbitrio..ma non posso , perchè sento che vi è ancora una vaga scelta in me.
Ma non voglio.
In lui vedo la mia Salvezza.
Un suo sorriso potrebbe redimermi.
 
Ma non lo farà.
Per tanto resterò nel mio angolo ad aspettare.
Dio, a volte sento di amarti a tal punto da ucciderti.
Bastardo.
Non capisci che mi stati consumando?
Il mio cuore non può sopportare tanto..
 
..E ti prego non piangere.
Non capisci che l'unico motivo per cui ti tratto male è per salvarci.
Io, io sono marcio, mi hanno reso tossico.
Ma tu, tu sei la perfezione, sei tutto ciò che c'e di buono in questa squallida umanità.
Non riesco a scorgere i tuoi occhi.
Mi stai mangiando..ma non temere, ti prometto che farò tutto ciò che è nelle mie squallide mani per cercare di proteggerti...da me.
Lurido mostro governato dagli istinti.
Ormai ho venduto la mia ragione, per un tuo cenno.
Mi sono immolato a te, è solo che vorrei averti.
Ma tu sei l'infinito, ed io sono solo finito.
Non potrei mai macchiarti.
 
Per tanto, lascia che orribili parole macchino le tue orecchie, solo per proteggerti.
Ma ti prego non piangere.
Io,  lacrime non ne verserò mai, perchè piangere significa dimenticare.
Ed io non dimenticherò mai, mai niente del mio Angelo.
 
Eclissati dall'immortalità dell'infinito, riusciamo a scorgere in una vana azione l'immortalità che non è data avere al nostro corpo finito.
 
 
 

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Capitolo 3
*** La candela ***


E se ti dicessi che è tutto sbagliato?
Che per un semplice gioco io sono divenuto pazzo?
Che la stessa malattia che infettò l'impavido Cavaliere cristiano, ha colpito me, povero e semplice inventore di una squallida umanità.
Non ne ero minimamente degno.
Eppure, a quanto pare, non solo le punte degli alberi più Alti vengono colpiti da questo crudele fulmine, persino una foglia, se colta da un occasione improvvisa , brucia.
Si corride, si contorce.
E' debole.
Ma nella sua inettitudine, una cosa la tiene ancora all'albero della salvezza: la Vendetta.
Lo so, è una cosa orribile, ma è la Verità.
Al contrario dell'impavido Orlando, io non ho mai cercato il suo amore, non sono mai stato capace di raccontarmi tali bugie.
Lui non mi avrebbe mai considerato come io consideravo lui, mai.
Sono stato colpito, ma non potendomi ribellare al mio destino, mi sarei ribellato al mio Maledetto cuore.
Per quale motivo io dovevo corrodermi al suo pensiero, mentre lui avrebbe vissuto una splendida vita, dimenticandosi di chi, beffato dalla Fortuna moriva per lui.
Non mi avrebbe mai dimenticato.
E se io non potevo essere la sua Vita, per un nobile sentimento, mi avrebbe odiato.
Tanto, l'Odio brucia dello stesso Ardore della passione.
Sarei stato il suo incubo.
Il suo primo pensiero.
Al mio passaggio avrebbe tremato, non m'importa come.
 
Nella follia, trovai una linea retta che s'insidiava nella Ragione.
Ho perso il mio lato umano, mi sono donato agli istinti.
Solo per te.
Eppure, sono consapevole del fatto che tu non mi amerai mai.
Da te, potrei aspettarmi solo una squallida carità.
Non la voglio!
Voglio che tu muoia per me, in un modo o nell'altro.
Non capisci.?
Sei tu quello crudele, ti sono talmente indifferente da non riuscire neanche ad odiarmi.
Ogni volta che ti picchio, ogni volta che ti allontano da me, tu sorridi.
Mi doni un sorriso, squallido ed inutile.
Mi stai uccidendo.
Piccolo bastardo.
Eppure eravamo destinati a stare insieme.
Mi farei sempre desiderare, ciò che non potrò mai avere.
Ti supplico ardi per me, almeno un per un minuto guarda come brucio.
Le fiamme dell'inferno sarebbero più caritatevoli.
Odiami, ma pensa solo a me.
Pensa a come uccidermi, ma ti supplico non donare a nessun'altro i tuoi meravigliosi pensieri.
Bimbo mio, vedrai ti renderò forte.
 
Da quando siamo nati, ho sempre giurato di proteggerti.
Chi se lo sarebbe aspettato che io sarei divenuto il tuo peggior nemico?
Ma lo faccio solo per te.
Perchè tu mi hai tradito, hai tradito il tuo Fato.
 
Ti farò bruciare per me.
Vedrai, in un modo o nell'altro piccolo stupido, tu morirai per me.
Non ti permetterò mai di avere una vita felice senza di me.
 A tutti capita un Occasione donata dalla Fortuna, ma non tutti hanno la Virtù di coglierla.
A me non è stata data  possibilità di scelta:
 la mia virtù non mi ha concesso di rifiutare l'Occasione.
Debole.
 
Ascoltando il candido dolore di una parola rubata : la Pace
Perchè continui a piangere in silenzio amore mio?
Tu non sai quanto rumore fa il mio cuore quanto sono accanto a te.
Egli vorrebbe scappare.
Come fai ad essere così sordo?
Forse, la verità è che non vuoi sentirmi.
Ho paura, perchè sento che prima o poi raggiungerò il limite.
Ma non voglio dartela vinta, non voglio che tu ti possa dimenticare di me.
Non permetterò a nessun altro di avere il tuo cuore.
 
Ho la costante paura di sporcarti.
 
Questo dolore..
..non vi è soluzione.
 
Ti amo troppo per non odiarti.
E per tanto mi odio, vi odio.
Come avete potuto farmi questo dispetto?
Un tale peso sulle mie spalle?
Perchè mi avete condannato?
 
Feliciano, non ti confesserò mai, mai, mai i miei sentimenti, ma trovo sollievo nel vedere fino a dove può spingersi la mia follia.
L'unica cosa che mi consola è che forse, qualcuno un giorno ,potrà andare sulla luna a cercare la mia ragione.
Forse un giorno, qualcuno ti salverà da me, perchè io sono troppo debole.
 
Per te amore mio, ho abbandonato tutto ciò in cui credevo.
E per cosa?
Una squallida indifferenza...ma non temere se mi degnassi di un Vero sguardo non saresti più puro.
Chi mi salverebbe?
...

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Capitolo 4
*** Le leggi di natura ***


L'uomo è tenuto a rispettare le leggi Naturali,sono queste che regolano la vita.
Sfidarle equivale a sfidare la vita stessa, Dio.
 
Crediamo che tutto sia fatto per noi, per la nostra gioia.
Tutto quello che è, che è stato, è avvenuto perchè Noi siamo l'Essere superiore, il Centro.
Ma questa è la Bugia.
Purtroppo questa teoria non regge, è banale.
Vi è una ragione più raffinata, uno scopo più alto.
Oltre ciò che vediamo, o comprendiamo, vi è un fine superiore.
 
Io ,sono solo un uomo.
Eppure, non per mia volontà, sono stato costretto a sfidare le leggi che regolano la mia Natura.
Sono stato costretto a ribellarmi contro me stesso, contro la mia ragione.
Ogni vena del mio corpo pulsava, odorava di marcio.
 
Sono maledetto, ma forse vi è una ragione più alta,più elevata della Realtà.
 Non voglio una giustificazione, i fatti sono reali, le opinioni sono solo errori.
Ma, forse c'e qualcosa di superiore agli eventi, qualcosa di relativo.
No.
Solo follia.
 
Non vi era scelta, non ero più padrone delle mia azioni.
L'uomo che brama è crudele.
Ma purtroppo ero debole, spesso incurante del Bene, chiedevo perdono.
Lui, quel maledetto era la Madonna, continuava crudelmente a perdonarmi.
Pretendeva d'intensificare quel divario, che ormai mi corrodeva.
 
Era crudele.
Non aveva pietà.
Il Diavolo, lo pregò ma fu ripudiato.
Il Diavolo, bramava ma fu respinto.
Nella vergogna si rintanava.
 
Poche volte lo strinsi a me, lo tenevo così stretto ,volevo soffocarlo, diventare una cosa sola.
Che egoista, volevo rovinare la Perfezione.
Una volta, mi dissero che l'unica vera perfezione è la realtà.
Se esiste è perfetto.
Questa è eresia, se esiste è imperfetto perchè corruttibile.
Allora anche il tuo Dio è corruttibile.
 No ,perchè non esiste.
Eresia.
 
Già, persino ora cerco invano di negare la Verità.
E' solo, che agli occhi di un peccatore essa è così perfetta, così lontana da sembrare bugiarda.
 
La vita, i fatti sono oggettivi.
Chi tende a relativizzare è un bugiardo.
Lui era il bene.
Io il male.
E' solo, che vorrei diffidare di queste certezze, di queste leggi della Natura.
Il mio libero arbitrio: un dono o una maledizione?
 
Forse semplicemente non esiste, forse siamo solo uno schema.
Sono semplicemente un errore di calcolo.
O forse, era tutto già scritto.
 
No.
Non lo avrei permesso, non sarei stato usato in questo modo.
 Avevo ancora un briciolo di ragione e l' avrei usata contro il mio destino.
Contro colui che mi creò.
Tuttavia, lo amai così tanto da donargli la conoscenza.
La verità, ma mia verità.
 
Era una notte fredda, il cielo urlava di rabbia.
No, non mi avrebbe fermato.
La mia Madonna era sul letto, guardava le stelle.
Un giorno, mi disse che erano squarci di paradiso.
Bugia, colui che è non ci donerà mai la Felicità.
Mi avvinai, tremò, avevo reso forte il mio amato bambino, mi accostai a lui e gli sfiorai i capelli.
Perchè tremava al mio tocco?
Gli dissi che era crudele, che mi aveva fatto soffrire come una bestia, ma che niente avrebbe impedito il mio amore per lui.
Fu in quel momento che riscoprii l'amaro sapore delle lacrime, volevo forse dimenticare?
Mi strinse a sé.
Perchè voleva salvarmi?
Eppure, Dio non ebbe misericordia.
 
Era questo il suo disegno?
Il suo perdono, la sua vendetta?
Non m'importava, avevo smesso di corrodermi alla ricerca della Verità.
Tanto, solo il fallimento.
Coccolato in una struggente melodia ormai dimenticata, diventammo una cosa sola.
Tutto quello in cui credevo era divenuto polvere.
Le leggi della natura ormai erano svanite.
 
Chi mi era rimasto?
...
Ah già, il mio amato fratellino.
Non mi sarei mai staccato da quell'abbraccio.
Sono un egoista, gli avrei sempre impedito  la crescita.
 
Forse , il mio non era il vero amore, ma non m'importava.
L'amore presuppone sempre il possesso.
Lui era mio.
Il destino si era finalmente compiuto.
 
Ed allora perchè mi sentivo ancora più Serpente?
 
 

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Capitolo 5
*** Il traditore ***


Ero forse divenuto folle.
Vi è un limite che stabilisce fino a che punto può ridursi la ragione, finché vi è un briciolo di rimpianto non possiamo sperare nel perdono, perchè vi è scelta.
Tutto era contro di me: la mia dannata Natura, la mia maledetta Fortuna.
Che potere avevo io, semplice uomo?
 
Dov'era la mia volontà?
 
Cerchi forse una scappatoia?
 
No, ma mostro solo la mia impotenza dinanzi a chi è più grande di me: mio Padre.
Il mio angelo, mi aveva donato tutto.
Come i Santi figli di un famigerato Ugolino offrirono il loro corpo per la sazietà del loro padre, così il mio bambino mi offrì il suo corpo per l'ingordigia del mio animo.
Accettai?
Lascerò questo racconto incompiuto, perchè sia la vostra coscienza a scegliere la mia strada.
 Ora dinanzi a questa struggente storia, nell'atto finale mi chiedo : "Contro chi scaricare il mio odio?".
Solo contro me stesso, io purtroppo non avevo un traditore, ero io il mio Giuda.
Vi è una storia che narra che lo stesso apostolo tradì il Maestro perchè si sentì tradito, io sono stato Beffato nello stesso modo.
Non ho tradito per una sporca azione , ma per amore.
Perchè lo amavo troppo.
 
Ho rotto la perfezione e l'ho odiato perchè non mi ha fermato.
Perchè finirò nella bocca di Lucifero?
Perchè non ho saputo pentirmi, la mia confessione non avrebbe avuto nessun senso, lo avrei rifatto altre mille volte, la Fortuna mi era nemica.
Perchè  sprecare altre parole?
 
Mi sono amato troppo per negarmi questo piacere.
 
Ed ora ti guardo mentre corri, mentre cerchi invano di fermarmi.
No.
Non fermarti, questo sangue pulirà tutti i tuoi peccati.
Non basta l'acqua, è necessario un sacrificio per far risplendere il bene.
 
Non piangere, ti guarderò.
Mentre Lucifero guarda il suo amato Padre che lo punisce , io guarderò il mio amato fratello che mi rimpiange.
 
Rose rosse furono portate su un baratro.
Era forse questa l'Occasione?
No, era solo la Fortuna che crudele rideva, ella non avrà mai pietà.
 
E tu piccolo mio, mi ricorderai come un traditore?
 
 
 

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