Apocalypse Now

di Danya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo

See the devil on the doorstep now

My oh my

Telling everybody ,oh just how to live their lives

Sliding down the information highway

Buying in just like a bunch of fools

Time is ticking and we can't go back

My oh my

(We are- Ana Jonshon-)

Avevano combattuto e avevano perso.

Deep Blu aveva vinto.

Masaya aveva usato la Mew Aqua per ridare la vita alle persone che erano morte a causa sua, compresi gli alieni, ma non sapeva che era questo il piano del Diavolo.

Deep Blu, infatti, aveva aspettato il momento in cui il ragazzo avrebbe liberato il potere, e quello sarebbe stato il momento della morte di Masaya.

Solo qualche goccia di quel portentoso cristallo si posò sulla Terra, rigenerandola.

Il restante, Deep Blu, l’essere perfetto, lo utilizzò per ridare la forza al proprio spirito.

A quel punto, la sua vittoria era scontata.

Mew Ichigo e le altre Mew Mew non avevano più energia, il loro mew Power era insufficiente per batterlo.

Kisshu, Pai e Taruto, strappati dall’abbraccio della fredda morte, non poterono aiutarle.

Deep Blu aveva vinto.

Teletrasporto tutti quelli che non erano nel palazzo, cioè Minto, Retasu, Purin, Zakuro, Pai e Taruto.

Kisshu si era avvicinato tremante alla sua gattina, che guardava sconvolta quell’Essere.

Masaya era stato sconfitto. Sotto i suoi occhi.

Tremò, deglutendo.

Quelli appena teletrasportati, si guardarono intontiti.

Avevano appena ripreso parte delle loro forze, ma sempre insufficienti.

Mew Minto guardò la sua amica vicino a Kisshu. Mormorò qualche cosa di incomprensibile.

Possibile che tutti i loro sacrifici non erano serviti a nulla, se non ad accrescere il potere di quel mostro?

-Ecco la ribellione!- Deep Blu, l’alieno con pelle diafana e occhi glaciali, guardò il gruppo, aprendo le braccia, come per salutarli.

Mew Retasu si portò le mani alla bocca, come per soffocare un grido

-Ho vinto- sibilò –E voi, esseri schifosi che mi hanno messo i bastoni tra le ruote, siete i primi a vedermi!- continuò, con una calma irreale.

Guardò con disprezzo Kisshu, Pai e Taruto.

I tre si lanciarono un’occhiata, d’intesa.

Richiamarono le loro armi, e si lanciarono contro quel mostro che avevano servito per tanti mesi.

Una impresa disperata.

Senza neanche rendersene conto, vennero spazzati via come delle foglie.

-Sciocchi. Non siete diversi da quelle stupide ragazzine- lanciò un’occhiata alle cinque.

Gli alieni gemettero di dolore.

Nell’essere scaraventati avevano ricevuto una scossa potente.

Mew Purin si avvicinò velocemente ai tre, anzi, più precisamente a Taruto –Ti sei fatto male?- chiese, all’orlo delle lacrime.

Il bambino lasciò da parte l’orgoglio, e Purin poté vedere dei gocciolone ai bordi dei grandi occhi mielati

-Che scena disgustosa- proferì Deep Blu –E’ per questo che avete voltato le spalle all’Essere Perfetto? A me? Per…amore?-

Pai e Kisshu si guardarono, rassegnati.

La loro fine era imminente.

-Maledetto!-

Deep Blu si era concentrato unicamente sui tre, dimenticandosi, quasi, del Mew Team.

In una impresa disperata, lanciarono con le loro ultime forze, un attacco combinato.

Deep Blu venne colpito in pieno, ma il colpo alzò solo un po’ di polvere.

Si guardò il corpo, dall’alto verso il basso, compiaciuto -La Mew Aqua mi ha reso fortissimo- costatò, e posò lo sguardo sulla mew neko –Vorrei tanto ringraziare Masaya- iniziò, con un ghigno –Peccato che sia morto-

Per la seconda volta, in poche ore, ad Ichigo sembrò che la terra le mancasse sotto i piedi –STAI MENTENDO!- urlò, disperata

Mew Zakuro la bloccò, tenendola per le spalle.

Le sceneggiate a quel punto erano inutili.

-No, non mento. Quello che il tuo amichetto ha fatto, era tutto un mio piano- continuò, gustando con infinita dolcezza velenosa l’attimo della sua vittoria.

-Ora, non mi resta che liberarmi di voi- alzò la mano pallida e affusolata sul gruppo (nel quale era tornata Mew Purin per scagliare l’attacco).

-NON LE TOCCARE!- Kisshu e i suoi due fratelli si posizionarono davanti a loro, come a fare da scudo.

Deep Blu scoppiò in una risata malvagia e divertita –Non siete riuscite a difenderle una volta, figurarsi ora che sono nel pieno delle mie forze- un lampo minaccioso gli oltrepassò gli occhi glaciali –Ma non voglio ucciderle, come non ucciderò voi. Dovrete patire in eterno. Sarete i primi a soffrire, poi i terrestri, e quello stupido popolo senza pianeta!-

-Maledetto!- ringhiò Pai.

L’alieno dallo sguardo violaceo si sentì un emerito idiota.

Aveva difeso Deep Blu, sempre e comunque. Aveva preferito chiudere gli occhi davanti all’evidenza.

Lui non avrebbe mai aiutato la sua gente.

E dire che aveva accusato le mew mew di essere delle sciocche.

Era andato persino contro un sentimento troppo grande.

-Silenzio, miserabile!- tuonò l’Essere Perfetto.

Pai serrò la presa sui suoi ventagli.

Le nocche divennero ancora più bianche.

Si lanciò contro quel Boia, anche se conosceva l’esito.

Oltre alle urla di Kisshu e Taruto, e a quelle delle Mew Mew, sentì una potente scarica elettrica trapassare il suo corpo.

Cadde al suolo con un tonfo.

Alle orecchie giunse la flebile voce di Retasu.

Deep Blu colpì i due restanti con altrettanta potenza, facendoli sbattere contro le pareti del palazzo.

Taruto sputò sangue, e Kisshu gemette, costatando che si era rotto qualche osso.

“Maledizione…” Dalla bocca di Kisshu uscì un rivolo di sangue, mentre gli occhi si appesantivano. Stava perdendo i sensi.

-Ora che siamo rimasti solo noi- rialzò le mani verso le cinque –Dite addio ai vostri poteri-

Un potente fascio di luce colpì le ragazze, che iniziarono ad urlare di dolore.

Ad Ichigo sembrò come se le fosse strappato il cuore.

Una sensazione orribile.

Il corpo prese a formicolare, come impazzito; braccia e gambe si irrigidirono.

Chiuse gli occhi, mordendosi il labbro a sangue. Era la fine

“Dannazione!” pensò

Cadde malamente a terra.

Prima di perdere i sensi, lei e le sue compagne alzarono lo sguardo su Deep Blu.

Sui pali aperti teneva, come sospese, cinque bolle di cristallo, ognuna di colore diverso.

Rosa, azzurro, verde, giallo e viola.

-Q…quello è…- tentò di balbettare Zakuro, annaspando, cercando di prendere un po’ di fiato.

-Esatto- Deep Blu sghignazzo –E’ il Mew Power-

Senza udire altro, le mew mew caddero in un sonno profondo.

Avevano perso la guerra.

L’umanità, e non solo quella, era spacciata, e l’unica fonte di potere che possedevano, il Mew Power, era nelle mani di un pazzo assassino.

Di Deep Blu.

**

Nya! Salve gente!

Che ve ne pare? Sono stata abbastanza brava?! Naturalmente, so che come primo capitolo, anzi, prologo è un po’ misero, ma vi prometto che il prossimo sarà abbastanza…beh, abbastanza!

Vi prometto anche che questa ff vi sazierà, e di molto!

Ho già in mente tutto, per una volta. Ho preparato bozze, frasi, introduzioni, ecc…so già quali coppie ci saranno, quali no.

Non vi preoccupate, non avrò chissà quali alternative X°°°D!

Ah, per il fan club di Shirogane…non vi preoccupate, non l’ho fatto sparire! Beh, carissimi, vi saluto (vado a fare un po’ di Latino, che non mi fa male) e con queste premesse vi dico: “COMMENTATE”

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Capitolo 2
*** 1 ***


Un dolore lancinante al petto

Capitolo 1

“Prigionieri?”

“Cogli l’attimo”

Un dolore lancinante al petto.

Era possibile provare questo dolore?

Anche respirare le faceva male, e anche tanto.

Aprì lentamente gli occhi.

Ichigo, la leder del Mew Team, la ragazzina sempre energica e volenterosa, era ridotta come uno straccio.

Era rinchiusa in una sfera trasparente, che, a quanto poteva vedere, galleggiava circa un metro d’altezza.

Cercò di capire dove fosse. Guardandosi intorno, vide le sue compagne, rannicchiate in quelle sfere. Incrociò i loro sguardi, vuoti.

-Ragazze…-mormorò piano.

Ora ricordava. Avevano perso la battaglia.

E lei, aveva perso la persona più importane della sua vita ”Aoyama” .

Le lacrime minacciarono il bordo dei suoi occhi.

Continuò a guardarsi intorno, mentre le lacrime salate le bagnavano il viso pallido.

Non era in una stanza. Quel posto le ricordava un universo parallelo.

Il cielo, se quello era cielo, era di un rosa pallido, con chiazze nere qua e la, forse erano nuvole.

Il terreno sotto di lei era una distesa vede scuro, piena di fiori rossi come il sangue.

Che posto orribile!

Notò che c’erano altre bolle come le sue e quelle delle sue compagne, e le suddette bolle, c’erano i suoi ex-nemici.

I tre alieni non erano ridotti molto bene.

I vestiti strappati in alcuni punti, sangue rappreso sulla loro candida pelle.

Notò che il lato sinistro del volto di Taruto era macchiato di sangue, che era fuoriuscito da un taglio sulla fronte. Per fortuna sembrava che la ferita si fosse richiusa, e sicuramente Taruto stava bene, dato che spingeva contro la bolla, tentando di romperla,ma il solo effetto che otteneva era lo spostamento della sua prigione.

Passò lo sguardo su Pai.

L’alieno più grande stava seduto composto, con un braccio sul ginocchio, e tra le dita aveva un piccolo oggetto.

Lo sguardo perso nel vuoto, mentre la testa vagava lontano da quel luogo nefasto, (però le sembrava che l’occhio viola scrutasse le bolle, specialmente una).

Neanche lui era ridotto bene.

Gli scalda avambracci viola erano bruciacchiati sui bordi, e la maglia non era proprio all’ultimo grido.

Presentava graffi, lividi sulle braccia, ma Ichigo sapeva che sotto i vestiti scuri, si celavano altrettante ferite.

Spostò nuovamente lo sguardo, questa volta su Kisshu.

Anche lui era fermo composto, ma i suoi occhi tradivano la sua calma.

Ichigo notò con orrore che al centro della buffa maglia c’era un taglio. E quel taglio era stato causato dalla spada di Deep Blu.

Lui l’aveva difesa, morendo.

Era strano vederlo seduto pochi metri da lei, salvo, anche se non proprio nel vero senso della parola.

Come se sentisse il suo sguardo nocciola, Kisshu si voltò, e, sorridendo, le sventolò una mano, come per salutarla.

-Salve, micetta!- disse, allegramente.

-Si..salve…- bofonchiò lei, accucciandosi come un gattino spaurito.

-Ora che la Leder è sveglia…- la ragazza rabbrividì al sentire quella voce.

Al centro della dimensione parallela apparve Deep Blu –Hai dormito bene?- chiese, velenoso.

Ichigo tremò.

-Stupida gattina- sibilò –Dimmi, che cosa riprova a tornare un essere umano inutile e patetico?- avvicinò il volto affilato alla bolla –Che cosa si prova?-

Ichigo impallidì.

Era vero…lui aveva tolto i poteri a lei e alle sue compagne.

Deep Blu, leggendo lo sconforto nei suoi occhi, iniziò a ridere di gusto.

-Vi ho portato un amico..- schioccò le dita, e qualcosa cadde in modo pesante sul terreno, schiacciando parte di quei fiori.

-Credevo di averli eliminati tutti,gli Shirogane - Ichigo, come le altre ragazze, sbarrarono gli occhi, nel vedere Ryuo steso a terra, immobile.

il biondo era sporco di terra, e il sangue e il sudore si mischiavano sulla sua pelle dorata.

-Ryou!- Retasu si sporse il più possibile per vedere il ragazzo.

-Ahahahah! Grida quanto vuoi, ma il tuo amico qui, dormirà per un bel po’- sghignazzò –Certo che ho faticato a trovarlo. Si era nascosto bene- disse,lanciandogli un’occhiata vacua –Ma non mi ha voluto dire il segreto del vostro potere, di come fare ad impossessarvi dei vostri poteri- si voltò a guardare le ragazze –Voi me lo direte, vero?-

-Neanche noi sappiamo come si fa- proferì Minto, acida –E figurati se lo venivamo a dire a te!-

Deep Blu si voltò molto lentamente –Come hai detto?-

-Hai capito, stupido alieno dalle strane tendenze!- continuò, imperterrita

-Sta zitta, Minto- sibilò Ichigo

-Come mi hai chiamato?!?!- fece il boia,alterandosi, mentre si avvicinava in modo pericoloso alla sua bolla

-A che ti servono quelle orecchie, se non senti!?-

Deep Blu immerse una mano nella prigione, superando la barriera.

Le lunghe dita affusolate, e gelide, circondarono il collo sottile –Attenta a te! Anche se non vi ho ancora ucciso, non è detto che non lo possa fare ora- dal palmo libero,fuoriuscirono delle piccole scintille.

Le puntò contro la mew mew.

-Non ti conviene farlo- proferì Kisshu, tranquillo

-Come osi parlare, traditore?-

-Sarà un traditore,- iniziò Pai, rispondendo per il fratello -ma non sciocco. Se vuoi sapere come funziona il Power, non dovresti uccidere le portatrici-

Deep Blu socchiuse gli occhi,guardando i due, i quali non si scomposero più di tanto.

-Nulla mi impedisce di uccidere voi. E dire che volevo mostrarvi in anteprima il mo Mondo!- rise di gusto.

Aprì i pali contro le sfere dei tre alieni.

Taruto tremò.

“Ma io che ho detto?!?

-AAAAAAHHH!- l’alieno coi capelli corvini lanciò una potentissima scarica contro i tre.

Li avrebbe carbonizzati, se un urlo di terrore di Purin non lo fece tornare alla lucidità persa per colpa di Minto.

La scarica arrivò, ma la potenza era diminuita del tutto.

I tre alieni urlarono di dolore, sentendo quelle scariche nei loro corpi.

-Tornerò- Deep Blu sparì.

- Taruto!- Purin, con le lacrime agli occhi, urlò il nome dell’amico.

Per fortuna, Taruto si mosse, come gli altri due.

-State bene?- chiese Retasu, con apprensione

-sisi..ma da oggi non mangerò più carne alla griglia- sbottò Kisshu.

Retasu costatò che se l’alieno aveva la forza di parlare, allora stava bene.

Lanciò un’occhiata a Pai, ma quello aveva l’espressione di uno che aveva vinto alla lotteria. Solo Taruto sembrava spossato.

-Muoviamoci…- bofonchiò Pai –avanti…al mio tre. La barriera si è indebolita col colpo di prima. Deep Blu è stato imprudente!-

-Sei sicuro che funzionerà?-
-Si,Kisshu..al tre..Uno…due…TRE!-

I tre alieni sembravano impazziti.

Spingevano le loro bolle l’una contro l’altra.

-Ma che diavolo…?- bofonchiò confusa Zakuro

I tre alieni continuarono il loro “lavoro”.

-Ci siamo quasi!- disse Kisshu, ansimando –Ancora un piccolo sforzo!-

Spinsero ancora un po’, e alla fine, le tre bolle si unirono in una sola, più grande.

-Evvai!- Kisshu e Taruto si diedero i cinque, mentre gocce di sudore imperlavano i loro corpi.

-Non gioite per una cosa del genere. Muoviamoci ad uscire di qui-

Pai, come al solito, aveva smorzato l’aria di festa.

Misero i palmi aperti sulla parte inferiore della sfera ingigantita.

Dalle loro mani pallide e affusolate, apparve un fascio di luce.

Passarono un paio di minuti, nei quali gli alieni faticarono, e non poco.

La barriera cedette, e loro atterrarono elegantemente sul terreno.

-GRANDIOSO!- Purin schiacciò il musetto da scimmia su quella parete sferica.

Kisshu e Taruto si occuparono alla distruzione delle prigioni delle mew mew, mentre Pai costatava come stava Ryou.

Il giovane era svenuto, e le ferite riportate non erano letali.

-Come sta?- Retasu si inginocchiò vicino a lui.

Pai osservò quella minuta ragazza con l’uniforme scolastica autunnale.

-Si riprenderà- disse laconico, e infastidito

-E tu come stai?-

Pai provò una strana sensazione nel sentire quella domanda

-Sto bene, grazie-

-Pai!-

-Si , Kisshu?-

-Come facciamo adesso? Il tuo piano cosa prevede ora?-

-Dobbiamo tornare sulla Terra, e ingeniarci sul da fare-

-E allora che aspettiamo?andiamo!- incitò Minto

-Troppo facile. Dobbiamo aspettare mezzora- disse Kisshu –abbiamo sprecato troppe energie nel rompere le prigioni-

Zakuro imprecò tra i denti –Non è un grosso problema…se almeno non ci fossero quelli-

Indicò con un cenno della testa dietro il gruppo.

Chimeri -lupo, piuttosto affamati, e con la bava alla bocca li guardarono famelici.

-Cazzo…- Kisshu si sbatté una mano sulla faccia –Siamo fregati-

Taruto quasi scoppiò a piangere.

**

SALVE!

Primo vero capitolo!

Che ne dite?

Certo che descrivere Deep Blu non è facile.faccio solo una precisione. Alieno è nervoso perché si è appena svegliato X°°°D

Pai:- Battutaccia…-___-

Grrr! Sta zitto è_é. Come potete vedere, sembra che la sorte non giri per i nostri, ma chissà…XP

Un ringraziamento a:

tigre: tesssssoro! Me gusta che il prologo te gusta! Spero che anhe questo chappy ti sia piaciuto XD Siccome sei stata la prima a recensire…*prende scatola* un regalo per te! *tigre apre la scatola**scoppia una bomba* *tigre inizia a inseguire Danya con un lanciafiamme*

*Kisshu prende in mano la tastiera* Siccome Danya è momentaneamente impegnata, risponderò io al posto suo

Purinsun: porca paletta? Ma come parli è meglio dire: Santa cotoletta fritta! XD e tu ti preoccupi solo per quel moccioso? Ah…che mondo crudele TOT. Profondo Scemo non è scemo, ma Danya mi ha detto di non mettere parolacce. Anche se ha alzato il reating, dice che non devo essere scortese…>->

Robertina92: almeno tu! Tu mi pensi! Tesoro!!! Ma quando ti…*ci pena su* apprezzo. Cmq, fai qualche cosa per quel tic…può essere pericoloso…e poi Danya tiene a precisare che non è scomparsa da msn, ma si sconnette subito XD

Ria: Tzè…figurati se fa morire quello là…>.> ma come mai sei confusa?

Mewlulu: ehilà! Quanto tempo si! E non farle tanti complimenti, che poi si gasa troppo…

E con questo ho finito………..intanto Danya si è chiusa in bagno, e Ryou è riuscito a calmare tigre…povera ragazza…tigre, intendo.

Recingete in tanti!

Un bacio da Kisshu! X*

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo due

Capitolo due

“Il Grande Gioco”

“La vita è fragile come un vaso di terracotta,

se una parte viene rotta non puoi aggiustarla,

e non ti serve alcuna lotta”

I chimeri lupi non sembravano disposti a fare amicizia.

Tre grossi mostri, con pelo unto e rossiccio, bava alla bocca, come se avessero la rabbia, occhi piccoli e gialli.

Kisshu iniziò a schiaffeggiare il volto di Shirogane, nella speranza che riprese i sensi.

Non potevano di certo trascinarsi un peso morto!

Le mew mew non avevano più i loro poteri, e potevano sperare solo in un colpo di fortuna.

Gli alieni, invece, avevano speso le loro energie per abbattere delle barriere.

-Cazzo!- ripeté Kisshu, con più foga.

-Ehy tu! Modera i termini!- lo apostrofò Purin. Le sue orecchie infantili non dovevano essere sfiorate da certe imprecazioni.

Kisshu guardò male la bambina, e gli avrebbe risposto molto volentieri con espressioni più colorite, se solo Pai non l’avesse zittito con una mano.

-Sapete perché non ci sono saltati ancora addosso?- chiese Zakuro, rivolta agli ex-nemici.

-Credo che non l’abbiano ancora fatto perché non abbiamo dato il minimo senso di voler scappar da questa dimensione- spiegò velocemente Kisshu.

-Sicuramente Deep Blu ha ordinato loro di attaccarci in caso di fuga, non evasione – concluse Pai, pensoso.

-Non vedo la differenza- fece Ichigo.

-Intendevo evasione dalle celle. La fuga in senso di “Darsela a gambe”- Pai aggrottò le sopracciglia. Come potevano uscire da quella situazione scomoda?

Zakuro spostò in modo abbastanza rude Retasu e Pai, ancora vicini al biondo americano svenuto.

Lo prese per le spalle, e lo scosse violentemente.

-ZAKURO!- Ichigo guardò l’amica –Vacci piano! È svenuto!-

Neanche il tempo di pronunciare l’ultima sillaba, dalle labbra screpolate del biondo uscì una specie di verso, seguito poi da una frase abbastanza scortese –Non strillare come un’oca, Ichigo-

La rossa diventò rossa.

E dire che per una volta mi preoccupavo per te!- disse, indignata.

Ryou si mise a sedere in modo più o meno composto.

Ricordava molto poco di quello che era successo.

Dove diavolo era?

Perché Deep Blu non l’avea eliminato?

E poi…perché i suoi nemici naturali erano vicini a lui, in condizioni pietose?

Come se Retasu gli avesse letto nel pensiero, disse –Ti spieghiamo tutto dopo, appena usciti di qui…-

-…il che è quasi impossibile, visto che noi non abbiamo più i nostri poteri, e loro- indicò i tre alieni –Non possono usare i loro per almeno una mezzora- disse Minto.

Retasu guardò afflitta l’amica.

Perché sembrava che lei sola vedesse uno spiraglio di luce in quella situazione tenebrosa?

-Benissimo!- fece Ryou, ironico, alzando le braccia al cielo. In un secondo, però, i suoi occhi azzurri tornarono seri –Mi chiedo perché Deep Blu vi abbia privato dei vostri poteri…- mormorò.

-Probabilmente perché le riteneva pericolose- disse Taruto, adocchiando nervoso i chimeri.

Purin annuì, dando man forte al nuovo amico.

-No…- Pai lanciò un’occhiata a Ryou –Probabilmente Shirogane ha fatto una giusta osservazione…-

-Avrebbe potuto eliminarvi tutte, e subito- fece Kisshu, mettendosi una mano sotto il mento, con fare pensoso.

-Veramente avrebbe potuto eliminarci tutti…- commentò Zakuro, marcando su l’ultima parola.

-Qui la cosa puzza- continuò Minto

-Scusate…-

-CHE SCIFO TARUTO!- Kisshu mollò un pugno sulla testa dei fratello –Sei vomitevole!-

-Mamamamama…!-

-Non mi sembra il caso di fare polemiche per un…- Ichigo guardò il bambino, che si teneva la testa con le mani –beh, per qualsiasi cosa abbia fatto Taruto…troviamo un modo per uscire di qui-

-Gattina- Kisshu mise un braccio intorno alle spalle di Ichigo. La ragazza non si allontanò, ma lo guardò male –Tu hai qualche idea?-

-E’ chiaro che non possiamo affrontarli. Né noi, né voi- disse tranquillamente Minto

-Voi non avete proprio i mezzi per eliminare i chimeri? Un diversivo?- chiese Retasu, sfiancata. Le girava la testa.

-Purtroppo no…- Kisshu scosse la testa, e si sedette, abbattuto, vicino a Pai. Sbuffò, facendo alzare la frangetta con l’alito –Quel boia ci ha preso le nostre armi…-

-Scusate…-

- Taruto, non dirmi che ne hai fatta un’altra?- lo apostrofò Minto

-NO!- il bambino divenne molto rosso –Volevo dirvi che Deep Blu non ha considerato tutte le armi!-

I maggiori si lanciarono un’occhiata, per poi squadrare Taruto.

-Che cosa intendi dire?- disse Pai, socchiudendo gli occhi.

-Beh…io non ho solo le bolas come arma- disse, saltellando sul posto, a disagio. Per quanto orgoglioso, l’attenzione di tante persone lo rendeva nervoso.

-Taruto, taglia corto!-

-Ok ok…io posso usare le piante, ricordate? Cioè, le posso far germogliare, crescere. Mi basta poco, e credo di poter usare questi fiori qua- indicò con l’indice i fiori rossi sotto di lui.

-GRANDE!- Purin iniziò a saltellare, abbracciando l’amico –SEI GRANDE!-

-Non ti agitare troppo!- la rimproverò Ryou –Quei cosi potrebbero attaccarci col minimo movimento-

-Scusate!- la bimba però, non si staccò dal collo di Taruto.

-Sei sicuro? Hai abbastanza energie?-

-Si, però non conviene attaccarli frontalmente. Ho bisogno di un diversivo-

-Ceeeerto! Fosse facile!-

-Non essere scorte, Minto!- disse Ichigo. Il povero bambino ce la stava mettendo tutta.

Almeno lui provava a superare gli ostacoli.

Lei invece…si era lasciata andare…

-Dobbiamo fare in modo di attirare la loro attenzione!- si batté un pugno sul palmo della mano aperta.

-Taruto, ti diamo solo un minuto- disse secco Pai, alzandosi.

-Ok…-

-Riesci a volare?-

-Si. Ho provato prima, mentre eravate troppo impegnati a pensare-

-Va bene- Kisshu iniziò a sventolare le mani -EHY! CHIMIERI BELLI!-

-Ma che diavolo stai facendo?!- Pai guardò scioccato il fratello. Che gli fossero partite le ultime rotelle?

-Attiro la sua attenzione!- trillò l’alieno.

-Ma…- tentò di protestare, ma il vedere Ichigo che si univa a quella patetica scenetta lo fece restare senza parole –Io non mi metto a sbraitare come un deficiente!-

-Ehy voi! Stupidi chimeri senza cervello!- Minto iniziò ad urlare, puntando l’indice nella direzione di quei lupi modificati geneticamente –Siete brutti e puzzate!-

-Già! L’alito vi puzza!- continuò Purin.

Gli unici che non sembravano intenzionati a muove insulti o a sventolare mani erano Pai, Retasu e Zakuro.

Uno perché lo riteneva stupido, una perché era troppo timida per fare una cosa del genere, l’altra perché lo riteneva inutile, le sue compagne erano abbastanza brave da sole.

Ryou, invece, si era unito al coro di Minto, stile Ultras.

I chmeri, visibilmente infastiditi, puntarono in quella direzione.

La bava alla bocca aumentò ulteriormente, il pelo rossiccio si rizzò, assumendo una sfumatura nera.

-Mi sa che avete attirato la sua attenzione- osservò Pai.

*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-

Intanto Taruto, aveva volato il più in alto possibile.

Per un attimo, gli era sembrato che i chimeri lo attaccassero, ma grazie all’intervento rumoroso di Kisshu, avevano perso interesse nei suoi confronti.

Sulla sua testa apparve un gocciolone, nel sentire il diversivo creato.

“Meglio di niente”

Si fermò di botto.

I chimeri si avvicinavano sempre di più al gruppo, che iniziava a indietreggiare nervosamente.

-Devo muovermi- bofonchiò.

Aprì i palmi delle mani, e li rivolse sul terreno insidioso.

Concentrò al massimo i suoi poteri.

Sul suo pianeta, erano i pochi a poter usare certi tipi di poteri.

Per imparare e volare e teletrasportare, ci volevano mesi, se non anni!

I suoi fratelli avevano il dono per il combattimento.

Erano fortissimi, agili, e trovavano minime difficoltà nel usare quei poteri.

Sarebbero andati loro sulla Terra.

Per quanto si impegnasse, Taruto non riusciva mai ad eguagliarli, erano troppo bravi, e li invidiava.

Poi, per puro caso, mentre stava litigando con un ragazzo più grande di lui, all’Accademia, fece ingigantire una piccola pianta, una rarità su quel pianeta tanto cattivo.

Da quel giorno, si era allenato a tutte le ore possibili, e aveva raggiunto un livello altissimo.

Era stato mandato sulla Terra, nonostante la sua tenera età, solo perché portatore di tale potere raro, e naturalmente, perché era molto determinato, e difficilmente non riusciva in quello che faceva

Omai sapeva perfettamente teletrasportarsi, volare, creare chimeri eccetera.

Si concentrò di più. Era difficile controllare i suoi poteri, ridotto come era.

I chimeri avevano iniziato a inseguire il gruppo, e questi, nelle loro capacità, tentavano in tutti i modi di evitare morsi, frustate di coda, e stani attacchi.

Vide Minto tentennare, quasi inciampare, ma grazie all’intervento di Zakuro, che l’aveva sorretta, aveva evitato di sfracellarsi al suolo.

Quello con meno problemi era Ryou, che grazie al DNA felino, evitava gli attacchi con largo anticipo.

Kisshu e Pai, invece, scagliavano sfere di energia, con scarso successo. Erano troppo deboli.

Concentrò ulteriormente le sue energie.

Vide che alcuni fiori si ingrandivano, facendo fuoriuscire dal terreno le radice, gonfie.

-Un piccolo sforzo- mormorò, dandosi coraggio.

I fiori divennero altissimi.

Lo stelo si era ampliato di tre, quattro centimetri, i petali erano lunghi come un suo braccio.

-VAI!- movendo le mani verso quei mostri, indirizzò la pianta verso il nemico.

Come mosse da fili invisibili, i fiori si abbatterono sui chimeri lupo, immobilizzandoli.

-BRAVO TARU-TARU!-

-GUARDA CHE IL MINUTO E’ PASSATO DA UN PEZZO!-

-Sisi! Lo so! Scusate!- tornò a terra, con le braccia tese in avanti, mentre le dita si chiudevano a poco a poco.

-Problemi?-

-No…Shirogane…- balbettò.

Faticava a stare in piedi.

-Stanno facendo resistenza-

-Non li devi eliminare per forza. Basta solo che li rendi inoffensivi- disse Kisshu, guardando preoccupato il minore. Era diventato ancora più pallido, e la fronte era velata da sudore.

-Se li lascio andare…- disse il bambino -…si libereranno. Sono chimeri di Deep Blu. Non sono tanto facili da fermare-

Iniziò a chiudere lentamente e dita, quasi a fare un pugno.

I chimeri ulularono di dolore. Dalle sue labbra uscì un gemito.

- Taruto! Ora basta!- Pai si avvicinò al fratello, iniziava a preoccuparsi –Non fare lo spaccone! Basta che quei cosi rimangano fermi per altri venti minuti!-

-No!- protestò.

- Taruto! È un ordine!- Kisshu diede man forte a Pai.

-NON DATEMI ORDINI!- urlò.

I pugni tremarono, e le bestie agonizzavano.

-Taruto…basta!- Purin si avvicinò a lui, e fece per toccargli il braccio, ma le bastò un’occhiata gelida da parte del ragazzino, per farla desistere.

-Se continui così- iniziò Pai, ostentando calma – collasserai. È già successo una volta, all’accademia. Ricordi?-

Cero che ricordava!

Appena scoperti i suoi poteri, e dopo averli potenziati, aveva voluto giocare un po’. Lo sforzo era stato tale da farlo cadere in uno stato di incoscienza per una settimana.

-Basta!- Zakuro afferrò il polso del bambino –Se non la smetti, giuro che ti rompo il polso. Anche senza poteri posso fare una cosa tanto banale!-

Taruto non rispose alle provocazioni.

Riaprì il palmo, e lo richiuse di botto.

Ci fu un rumore agghiacciante.

I chimeri erano stati letteralmente stritolati dalle piante.

Sulla pelle avevano dei segni profondi, che fumavano un po’.

Da quelle ferite usciva del sangue verdognolo.

Uno di quei mostri aveva la lingua fra i denti, e dalle gengive usciva del sangue.

Occhi spalancai e vuoti.

Ichigo rabbrividì. Era una scena disgustosa!

Il rumore che avevano sentito era stato provocato dalle ossa che si spaccavano.

-Visto…?- Taruto fece cadere le braccia lungo i fianchi –E’ stato…uno scherzo…- ansimò.

Sentì qualcosa di caldo e metallico invadergli la bocca.

Si portò un dito sulle labbra, e mettendoselo poi davanti agli occhi, vide che era sporco di sangue. Il suo.

Il taglio sulla fronte, che miracolosamente poco prima si era chiuso, si riaprì, lasciando che il sangue uscisse copioso.

Iniziò a respirare a fatica, e sentì il sangue colare dal naso. Le orecchie fischiavano in modo fastidioso.

Il cuore martellava nel petto in modo impressionante.

Sentì qualcuno che lo afferrava per le spalle.

Era Pai, che si era chinato davanti a lui.

Il giovane alieno mormorava qualche cosa, ma non capiva che cosa stesse dicendo.

Muoveva le labbra, ma non emetteva suono…che fosse impazzito?

A poco a poco, la vista si offuscava, e i suoi occhi di miele colato iniziarono a chiudersi,

sentì la voce di Kisshu, come un eco lontano.

Cadde in avanti, e sbatté contro il petto di qualcuno.

Di chi era?

Non gliene importava molto, infondo.

Provò a parlare, ma sputò sangue. Voleva dire che stava bene, che non dovevano preoccuparsi, ma ogni volta che parlava, il sangue usciva dalla sua bocca, al posto delle parole.

Una mano gli accarezzò i capelli castani, e una voce lo rassicurava.

Prima di perdere i sensi, sentì una voce cristallina, che di solito era allegra e gentile, ora preoccupata, e incrinata –Taru-Taru-

Purin…

Le tenebre lo abbracciarono. Un abbraccio freddo e senza sentimenti.

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Nel palazzo alieno mezzo distrutto dopo la battaglia, Deep Blu guardava con interesse le mosse dei suoi prigionieri.

Credevano davvero di sfuggirgli?

Non fece una piega, quando li vide teletrasportarsi via.

-Sciocchi-

Chissà cosa avranno pensato nel vedere Tokyo rasa al suolo?

-Non potrete mai scappare. Tornerete qua, perché io posseggo la Fonte del Potere. Il Grande Gioco è appena iniziato-

Rise.

Una risata gelida.

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Caio a tutti! Che bel capitolo!

(Kisshu:- lei se li fa, lei se li loda >.>)

Come va? Oh my god…ho scritto questo capitolo in cinque giorni…cinque.

Il punto è che appena mi sedevo al pc, e mettevo mani sulla tastiera, venivo chiamata da mia madre, che aveva bisogno di una mano, oppure venivo cacciata via dalla stanza perché mio padre non mi voleva vedere al pc…che fortuna…-.-

Come potete vedere, con questo capitolo, inizia la vera caccia, o il vero gioco, come preferite.

Che ve ne pare? Fatemelo sapere con tanti bei commenti! XD

Ora passiamo ai ringraziamenti:

XTigre: beh…come vedi, non ci sono state delle vere pedate nel didietro XD Solo una banda di pazzi sbraitanti, e un bambino cocciuto X°°°D (non capisco perché ridi ndtigre) (ignorala ndKisshu). Ma Ichigo! Non dire che la testa di Tigre è vuota! Non me la trattare male,altrimenti ti faccio crepare è_é!

Ma nu! Deep Blu è così figo! XQ___ la prima volta che l’ho visto, mi sono aggrappata alla tv, sbavando XD. Sarà cattivo, sarà un assassino, sarà un pazzo psicopatico con manie di grandezza, ma io l’adoro! XD

Sorry per la bomba X°°°°D (non mi sembri molto dispiaciuta O.o ndtigre) aspetto un tuo commento! Ciao!

XRobertina92: contenta che il tic sia passato…ringraziamo il Dr. Kisshu! XD certo che se ti perdi così tanto per una “manina”, che cosa farai in seguito? Non oso pensare O.o

Ihihih…vediamo cosa dici di questo…sii clemente X*

XPurinsun: ma scusa…di solito tutte saltano addosso a Kisshu…e tu ti fermi a scompigliargli i capelli O.o contenta tu XD. Spero che tu non mi picchi, dopo quello che ho fatto a Taru-Taru, ma sai come si dice, no? POTERE AI PICCOLI!XD che Deep Blu sia nervoso è un dato di fatto…prova tu a svegliarti, con cinque egocentriche ragazze che ti scagliano contro dei potenti attacchi, e poi prova a convivere con l’ameba! Scommetto che sono stati mesi di agonia!

XSakurabell: e ora cosa dici di tau-taru? Se prima era povero, ora che cosa è? Senza tetto? (battutaccia ndtaruto) tu torna ad agonizzare è_é! Certo che tu acclami sulla fiducia, eh?^^””” ti ringrazio…ma aspetta di dire che la storia si fa integrante. Come vedi, Il grande gioco è appena iniziato ^_^. Un bacione appiccicoso per te X*****

XMewlulu: wow…quante preghiere XD come vedi, sono stata veloce, no? Sono arci felice che il capitolo ti sia piaciuto XD tante grazie per il commento XD

E adesso, un saluto e un ringraziamento a chi ha letto, ma non commentato, grazie a te, oh Ignoto lettore XD.

A presto ragazzuoli!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Passati i venti minuti necessari a recuperare parzialmente le forze, un gruppo composto da tre alieni, del quale uno molto gra

Capitolo 3

“Sentimentalismi?!”

L'unica differeza tra il capriccio e la passione di una vita

è che il capriccio dura un di più. [Oscar Wilde]

Passati i venti minuti necessari a recuperare parzialmente le forze, un gruppo composto da tre alieni, del quale uno ferito in maniera grave, cinque Mew Mew inutili e un biondo americano con un quoziente intellettivo superiore alla media, atterrarono più o meno delicatamente sul terreno dissestato di Tokyo.

Retasu si portò le mani alla bocca, per trattenere un grido.

Minto sbarrò gli occhi.

-Che cosa è…successo?- riuscì a balbettare Zakuro, mentre teneva Purin per le spalle, che per la disperazione si stava per lanciare sulle macerie.

La città non esisteva più.

I grandi palazzi erano stati disintegrati, o quasi del tutto. Il tempio dove avevano combattuto era piano di voragini.

Spaventose, come se qualcuno avesse calpestato il terreno con un’incudine più pesante di un camion.

Anche la Torre di Tokyo, che era un po’ un simbolo per i cittadini, rossa e bianca, con un’antenna che sporgeva fiera, era piegata, quasi fosse stata sciolta, come una candela tenuta accesa per troppo tempo.

Il tempio era in un punto alto della città, e quindi, la loro visuale era quasi completa.

Ichigo fece qualche passo, tremante, a quello che una volta, anzi, solo qualche ora prima, era una staccionata, per impedire alle persone di cadere.

Si portò le mani chiuse in un pugno al cuore, e trattenne le lacrime.

“Questo è perché non ho affrontato Deep Blu come dovevo”.

Anche se lontana, riusciva a vedere il parco Inohara.

Il loro parco.

Peccato che non c’era più nemmeno un filo d’erba che testimoniasse l’esistenza del luogoo.

Era tutto bruciato.

Come se una lama le avesse attraversato il cuore, si inginocchiò, incurante se la terra le sporcava le banche ginocchia.

Si coprì il volto con le mani, e iniziò a piangere in modo disperato.

La schiena sia alzava e si abbassava per gli spasmi.

-E’ colpa mia…- singhiozzò –E’ tutta…colpa…colpa mia!-

Sentì che qualcuno l’abbracciava da dietro.

Era Minto.

-Ichigo…- anche la sua voce era incrinata –Non darti colpe che non hai. Abbiamo sbagliato tutti-

-No- scosse la testa, allontanandola –E’ colpa mia perché mi sono fatta prendere da sciocchi sentimentalisti-

-Non è il momento per piangere- Ryou si era avvicinato alle due –Taruto è ferito gravemente perché ci ha voluto aiutare. È inutile sprecare altre vite. Dobbiamo allontanarci da qui- alzò la testa, guardando il cielo cupo, e la fortezza di Deep Blu –E’ pericoloso-

-Dove possiamo andare?- chiese Retasu, ansiosa.

-Nella vostra dimensione!- Zakuro guardò Kisshu, speranzosa.

Pai aveva perso il corpo di Taruto e l’aveva appoggiato a un pezzo dissestato di un muro.

Purin, liberatasi dalla stretta di Zakuro, aveva preso la mano sporca del piccolo alieno pestifero.

-Non possiamo- disse Kisshu

-Perché no?-

-Quella era la base di Deep Blu- disse Pai, laconico, mentre faceva comparire sul palmo della mano una boccetta con del liquido trasparente.

-Che cosa è?- chiese Purin

-Tieni la testa alta a Taruto. Deve mandarla giù, altrimenti rischia grosso. È una…beh, diciamo che è un medicina-

Purin obbedì.

Prese la testa di Taruto, e la piegò verso l’alto.

Pai aprì poco le labbra del fratello, e versò il contenuto nella piccola bocca.

-Dovrebbe bastare. Poi penseremo alle altre ferite…Comunque, Kisshu- si avvicinò a lui –Tu avevi una tua dimensione, no?-

-…avevo…si, però non è consigliabile andare là. Quel pazzo ci troverebbe-

-E dove possiamo andare?- chiese Zakuro, mentre porgeva un fazzoletto a Purin, che iniziò a pulire il viso di Taruto.

-Non ne ho la più pallida idea- disse Pai, strofinandosi le palpebre con l’indice e il pollice - L’unica soluzione possibile è di trovare un posto sulla Terra, e poi, coprirlo, mimetizzarlo con delle barriere. Potremmo creare un’ennesima dimensione-

Kisshu guardò un attimo Ichigo.

La ragazza si era rialzata alle parole di Ryou, e Minto le stava vicina, tenendole la mano,come a volerla sorreggere.

Qualche ora fa, la mewbird aveva fatto tornare il senno a Ichigo, convincendola a combattere (anche se l’aveva presa a sberle), e ora, era l’unica che probabilmente riusciva a calmarla.

-Una soluzione c’è- disse.

Si scambiò uno sguardo con Pai.

Anche l’alieno viola capì.

-Taruto ci ha dato nuovamente la soluzione- disse, con un sorriso a fior di labbra

-Ricordami di fare i complimenti a quella testa calda-

-Ma di che state parlando?- chiese Ryou. Odiava non capire di cosa si stesse parlando.

Kisshu trattenne una risata –Voi, con i vostri marchingegni non avete mai rivelato la nostra presenza, se non quando attaccavamo, giusto?-

Ryou lanciò uno sguardo di sfida –E allora?-

Kisshu e Pai, che aveva ripreso nuovamente Taruto, schioccarono le dita, trascinando tutti con loro.

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-Una casa?- Ichigo, ripresasi un po’, guardò la piccola abitazione stile antico giapponese –Questa era una base?!-

-Certamente- annuì Pai – L’ha fatta Taruto appena arrivato sulla Terra-

-Wow- fu l’unico commento scioccato del gruppo.

La casa era l’unica abitazione ad essere rimasta completamente in piedi. Si trovava nella periferia di Tokyo, ed era impossibile vederla, perché dentro una barriera.

Molte volte avevano percorso quella strada, e mai avevano pensato che lì ci fosse la casa aliena!

-E le sorprese non sono finite. Entrate!- Kisshu, movendo in gesto teatrale le braccia, fece segno ai nuovi arrivati di entrare.

Le ragazze si lanciarono uno sguardo.

Sfilandosi le scarpe e lasciandole all’entrata (*), entrarono.

La prima stanza era un enorme salotto, con alcuni semplici mobili. Su ogni parete c’era una porta.

-Andate pure in esplorazione!- disse Kisshu, in tono amichevole.

I due alieni maggiori aprirono una porta, e scomparirono al loro interno.

Le mew mew si lanciarono un’ennesima occhiata. Li seguirono.

L’unico a restare fermo era Ryou.

Frugò nella tasta, e prese un piccolo oggetto quadrato.

Era un trasmettitore.

“Spero che tu ti sia rifugiato da qualche parte, Keiichiro”.

Lo accese, e chiamò più volte il nome dell’amico moro.

Alla fine, ricevette una flebile risposta.

*

La stanza dove Pai e Kisshu erano entrati era una specie di laboratorio.

Pieno di macchine strane, computer, sfere d’energia che fluttuavano nell’aria.

-Scommetto che questo lo ha arredato Pai- disse Minto, abbozzando un sorriso

-Pessimo gusto- commentò Zakuro.

Ichigo, Retasu e Purin trattennero una risata.

-Ma quanto siete spiritose- ribatté l’alieno, velenoso.

-Probabilmente- continuò Purin –E’ qui che progettavate i vostri futili piani-

Mentre Kisshu si lasciò sfuggire un sorriso, Pai scoccò alle cinque un’occhiataccia che avrebbe fatto impallidire chiunque, tranne loro, ovviamente.

-E non te la prendere!- disse Minto, ridendo.

Ignorandole, poggiò Taruto su un lettino metallico appoggiato al muro.

Con l’aiuto di Kisshu gli sciolse i capelli e gli tolse il suo gilet.

Le ragazze osservarono la scena i silenzio.

Kisshu mise sulle tempie di Taruto dei piccoli cerotti, colerai a un filo che si attaccava a una piccola sfera luminosa appena apparsa, richiamata da Pai.

Misero altri cerotti sulle braccia, gambe e torace.

Alla fine, Pai digitò velocemente sulla sfera dei dati, e sul lettino, apparve una una cupola di vetro, e sul viso di Taruto compariva una mascherina per l’ossigeno.

-Si sveglierà tra qualche ora- disse.

Notando lo strano silenzio, i due fratelli si giravano.

Le ragazze li stavano guardando con sguardi di una tenerezza quasi ironica.

-Che c’è?- sbottò l’alieno viola

-Ma Taruto lo sa?- chiese Ichigo

-Cosa?-

-Che siete così delicati- disse Zakuro.

Per un attimo, sembrò che i loro volti si colorassero di una sfumatura rosea, ma fu un attimo.

-Voi mi assicurate che Taruto sta bene?- chiese Purin, avvicinandosi ai due, con le mani sui fianchi, guardandoli diritti negli occhi, sopra la sua palla rossa e bianca.

Pai inarcò un sopraciglio, e Kisshu quasi scoppiò a ridere –Ma quanto sei carina!- disse, dandole un buffetto sulla fronte, dove una volta c’era il segno da Mew Mew.

-Si riprenderà- fece secco Pai.

Purin si toccò il punto in cui Kisshu le aveva dato il buffetto, e sorrise –Allora mi fido!-

Uscì dalla stanza, insieme alle altre, sempre su quell’enorme palla.

Solo Ichigo rimase indietro, e rivolse un’occhiata ai due.

Prima di uscire, mormorò –Mi dispiace…per tutto-

*

Ichigo, Minto, Retasu, Purin e Zakuro si erano divise.

Ognuno era entrato in una porta, dove c’erano delle stanze, e altre porte.

La casa sembrava immensa.

Ogni volta che si trovavano davanti a una porta, l’aprivano, sbirciavano dentro,e poi la richiudevano.

Retasu camminava per quello che sembrava un lungo corridoio.

“credo di essermi persa” pensò, guardando indietro “Allora..iniziò a fare mente locale.

“…sono appena entrata da una porta alla fine del corridoio, quindi ero entrata da una porta che ho trovato dentro una stanza vuota, ed ero entrata là dentro passando per un altro corridoio e…” Iniziò a girarle la testa.

Si strinse le spalle.

-Se mi perdo- si disse, -tornerò indietro. Prima o poi troverò l’uscita-

Continuò a camminare.

*

Ichigo non era nelle miglio condizioni.

Aveva iniziato il percorso con Zakuro e Minto, ma poi le aveva perse di vista.

Si accasciò a una parete.

-Uffa!- si lamentò.

Sobbalzò, quando sentì che qualcuno le aveva soffiato all’orecchio.

-WAH! Ma chi…KISSHU!-

-Salve!- sorrise, mostrando i canini.

-Mi hai fatto prendere un colpo!-

-Tu me ne hai fatti prendere un bel po’, invece-

-Che…che vuoi dire?- Ichigo era rimasta spiazzata nel vedere gli occhi di Kisshu seri…come mai aveva cambiato umore in meno di un secondo?

-In questi mesi- si chinò su di lei, fino a che non sfiorò il suo naso. Ichigo non si era mai accorta di quanto era pallida quella pelle –In questi mesi- Ripeté –mi sono roso l’anima, perché non riuscivo ad averti. I colpi li ho presi io, e ancora sanguinano-

Ichigo sussultò. Kisshu era troppo vicino.

-A…a proposito di sanguinare- disse, cercando di cambiare discorso –Le…le tue ferite?-

-Le ho medicate con Pai...anche se…- sia avvicinò ancora –avrei preferito che me le curassi tu-

Le prese dolcemente una mano, e se la poggiò sul petto, all’altezza del cuore.

Ichigo non si mosse, mentre le guance si coloravano di rosso.

-Quando avevi i tuoi poteri, se venivi baciata diventavi gatto, giusto? O succedeva quando ti emozionavi troppo?- non ottenne risposta. Vide che gli occhi di Ichigo erano all’erta. Ghignò. –Non credo che ora ci siano problemi a quel proposito-

Prima che Ichigo potesse ribattere, Kisshu aveva poggiato le sue labbra su quelle di lei, mentre le metteva un braccio intorno alla vita, stringendola a sé.

*

Retasu sbuffò.

-Ok…la mia strategia non ha funzionato!- disse, ad alta voce, come se stesse parlando con se stessa –Certo che Taruto si è divertito. Questo posto è enorme!- aprì una porta alla sua destra. Un altro corridoio.

Chiuse quell’entrata/uscita e continuò a camminare. Alla fine si trovò davanti a quattro porte.

-Qui posso uscirne solo in un modo- puntò un dito contro una porta, e iniziò a canticchiare una conta.

-Ambarababè cicì cocò. Tre civette sul comò…-

Alla fine, il dito si fermò su una porta alla sua destra. -Vada per quella-

Aprì la porta, e appena fece un passo per entrare, si ritrovò a sbattere contro qualcuno, precisamente un alieno alto e con gli occhi viola.

Per la botta, e la sorpresa, era caduta all’indietro, sbattendo col sedere sul duro pavimento.

-E tu che ci fai qui?- chiese Pai, alzando un sopraciglio.

-Ohu…mi sono persa-

Pai porse meccanicamente una mano alla ragazza, per aiutarla ad alzarsi, e lei l’afferrò.

-Ti sei fatta male?- chiese, non per vero interesse

-Non tanto…sono atterrata sul morbido- si fermò di botto.

Che aveva detto?!?

Avvampò.

Pai non sembrava aver fatto molto caso a quella frase, e indicò la porta alla sua sinistra –Se vuoi tornare “al punto di partenza” , ti conviene seguirmi- disse laconico, aprendo un’altra porta alla sua sinistra.

Retasu lo seguì a ruota, maledicendo la sua goffaggine.

Camminarono per un paio di minuti in silenzio.

Pai si orientava bene in quel labirinto, quindi c’era abituato.

Provò a iniziare una conversazione, tanto per non rimanere con quel pesante silenzio –C…come mai eri da quella parte?- balbettò

-Dovevo prendere una cosa in un laboratorio secondario- rispose, atono.

Retasu deglutì –Ce ne sono tanti? Intendo, di laboratori-

-Cinque o sei, ma quello principale è quello che avete visto prima-

-Questo posto è enorme-

-E’ opera di Taruto-

Calò il silenzio.

In verità, Retasu voleva domandargli altre cose, ma il comportamento raggelante di Pai le aveva fatto cedere ogni buona intenzione.

Ma una domanda rimbombava nella sua testa come un Eco insistente, e le sue labbra non erano serrate abbastanza bene per tener chiuso quella domanda.

-Perché ci hai aiutati? Perché ti sei frapposto tra l’onda scatenata da Deep Blu e noi, salvandoci?- chiese, tutto d’un fiato.

Pai si fermò.

Già…perché?

Si voltò lentamente a guardare Retasu.

Non sapeva come rispondere.

Nella sua mente cercò una qualsiasi spiegazione logica, una qualunque.

Socchiuse le labbra, ma quello che stava per dirle, fu interrotto da un rumore simile a un ceffone.

*

Ichigo, immobilizzata da Kisshu, non riusciva ad opposi al bacio prepotente.

“Non voglio!” pensò, chiudendo forte gli occhi. Era troppo debole per allontanarlo.

Nel suo cuore, apparve il volto di Masaya.

Quel ragazzo dal viso gentile, dal sorriso abbagliante, dalla voce solare.

“Masaya! Non posso fargli questo!”

Provò ad allentare Kisshu, ma l’alieno glielo impedì.

Tremando di paura, Ichigo fece appello a tutte le sue forze.

Morse il labbro inferiore di Kisshu, e sentì il sapore metallico del sangue.

Kisshu si allontanò, e si portò una mano alla bocca, asciugando quel rivolo rosso.

-Neko-chan…che cosa ti trattiene?- le chiese, con sguardo malizioso –Non devi più niente a nessuno-

-Io…io sono innamorata di Masaya!- urlò.

Kisshu le prese i polsi, stringendoli –Masaya non è mai esistito! Masaya è…-

-Non lo dire!-

-Dire cosa? Morto?-

Ichigo voleva tanto liberarsi dalla presa di Kisshu, per tapparsi le orecchie.

-Lasciami!-

-Mai! Sei mia! Mi appartieni!-

-Non sono tua!-

-Si che lo sei, cara la mia bambolina!- Kisshu sembrava fuori di se. La sua bocca parlava prima di collegare il cervello, cosa che gli succedeva spesso, ma ora, l’ultima cosa che voleva era ferire la sua amata –Mi sono fatto ammazzare per te!-

-Non te l’ho chiesto io!- disse lei, sull’orlo delle lacrime.

Kisshu mollò la presa sui polsi, ora rossi.

-Tu…tu non me lo hai chiesto!?!?Ah! come tu eri disposta a sacrificarti per quello stupido umano, io ero disposto a darti tutto! Ti ho dato la mia vita! Il mio sangue! E tu mi ripaghi con…con…- la sua voce si incrinò -..con odio. Tu mi odi, nonostante tutto! E dire che io ti amo così tanto!-

-No! No! No! Tu non mi ami! Tu sei ossessionato!- disse lei, affrontandolo.

Provò ad alzarsi, ma Kisshu la spinse contro il muro, schiacciandola sotto il suo peso.

-Tu sei…- iniziò, digrignando denti

Schiaff!

Ichigo aveva colpito la guancia destra di Kisshu, e per il colpo, l’alieno aveva voltato il capo.

Si staccò sa lei, con occhi sgranati. Si toccò la parte lesa.

La guardò.

Ichigo si aspettava uno sguardo d’odio e rancore, ma vi lesse solo…una tremenda solitudine, dolore e amarezza.

Lo stesso sguardo che aveva visto quando lui era tra le sue braccia, prima di spirare.

Si sentì un verme, nonostante tutto.

Nel corridoio comparvero Pai e Retasu.

I due guardarono prima Kisshu, poi Ichigo. Era chiaro che era successo qualche cosa.

Ichigo incrociò per un attimo lo sguardo di Retasu, confuso, e poi quello di Pai, freddo.

Si voltò a guardare Kisshu, ma la chioma verde scuro copriva gli occhi aurei.

Corse via, evitando di sfiorare sia Pai che Retasu, che al suo passaggio si spostarono.

Retasu lanciò un’occhiata a Pai, per poi andare in cerca dell’amica.

Pai sospirò.

-Che è successo?-

-Pai…lei è una bambolina capricciosa, sai?- disse, tenendo lo sguardo basso.

L’alieno viola si avvicinò al fratellastro.

Questo appoggiò la testa sulla spalla, e qualche lacrima uscì ribelle dagli occhi sempre orgogliosi e menefreghisti.

-Eppure l’amo così tanto-

Pai restò fermo, profondamente turbato da quel comportamento.

Se Kisshu era ridotto in quello stato, voleva dire che l’amore l’aveva logorato dentro, ed era esploso.

Forse poteva capirlo, anche se solo in parte.

Ma adesso, Kisshu stava combattendo per Ichigo con un morto. E con il morto non si poteva giocare. Lui vinceva prima ancora di incominciare.

-Kisshu…- tentò di dire, ma il fratellastro si era già allontanato

-Fa finta che non abbia fatto questa ridicola sceneggiata-

-Non posso fingere di non averti visto…-

-Ti prego Pai! Tu non sei fatto per i sentimentalisti, come non lo sono fatto io!- si asciugò in modo isterico gli occhi con l’avambraccio.

Non piangeva da quando aveva perso la sua vera famiglia,anche se ora era solo un ricordo sbiadito.

-Cambiando discorso…- disse, con voce tremante, anche se cercava di camuffarla col solito tono beffardo –Che ci facevi con Retasu ?-

-Si era persa-

-Si si…certo-

-Kisshu…?-

-Si?-

Pai prese un respiro profondo e strinse le spalle –Mi dispiace-

Kisshu sembrò sorpreso.

Batté una mano sulla spalla di Pai, e disse, prima di teletrasportarsi via –Il sentimentalismo non fa per te, ma grazie lo stesso-

*

-Ichigo!- Retasu riuscì ad afferrare la spalla della rossa, fermandola.

L’aveva rincorsa per quasi tutto il percorso che aveva fatto prima in compagnia di Pai.

Poggiò le mani sulle ginocchia, respirando a fatica.

-Che cosa…- finì di riprendere fiato –Che cosa è successo?-

-Niente di importante- mentì.

Retasu mise una mano sulla fronte e chiuse gli occhi per un secondo.

-Senti…- iniziò, col suo solito tono dolce –Non sono di certo una persona molto intelligente, ma capisco quando qualcuno è in difficoltà. Tu stai piangendo, e Kisshu non era in condizioni…non era nelle solite condizioni. Gli hai pure menato una sberla- l’ultima frase l’aveva detto con fare scherzoso, quasi volesse tirare su di morale l’amica.

E riuscì a strappare un sorriso ad Ichigo.

Retasu le prese le mani fra le sue –Non importa se non mi dici che cosa è successo, ma non sei sola, quindi non tenerti tutto dentro!- sorrise ancora, col sorriso più dolce che poteva mostrare.

Anche se sembrava tranquilla, Retasu era inquieta per l’amica, e i suoi occhi un po’ la tradirono.

Qualsiasi cosa fosse successa con Kisshu, aveva sconvolto Ichigo.

-Retasu…sono ancora innamorata di Aoyama-kun- proferì, con un filo di voce.

“Inizio a capire…”

Retasu sapeva bene, lo sapevano tutti, che Kisshu provava troppo interesse per Ichigo.

Ricordava quante volte Kisshu aveva cercato di convincerla ad andare via da lei, e quante volte era impazzito di gelosia vedendo ma mew rosa tra le braccia del Ao No Kishi (**).

Ricordava anche, di quando aveva sventato il piano perfetto di Pai, quando l’alieno più anziano aveva imprigionato le ragazze nei sogni di Ichigo, e prima di darle il colpo di grazia, ferito e moribondo, Kisshu, aveva disarmato il compagno e aveva cercato di ucciderla, dicendo alla ragazza che l’unico modo per era andare via con lui.(***)

-…ho respinto Kisshu, di nuovo-

Retasu sospirò.

-Perché stai così male? Lo hai già fatto altre volte…- disse, investigando.

-Si, però…- Retasu notò la sfumatura porpora che si accentuava sulle guance –Questa volta mi ha detto di amarmi, e mi ha…b…b…-

-Baciata?- chiese Retasu, leggermente scioccata. Che Kisshu facesse sul serio?

-Già…- Ichigo liberò le sue mani dalla dolce presa di Retasu, e la superò, tornando indietro –Torno…torno all’entrata, inizio..insomma, da dove siamo venute!- sorrise debolmente, prima di sparire dietro una porta.

Retasu sospirò.

Ichigo era una persona sensibile, e innamorata. Anche se l’amante era un morto.

Ma come poteva uscire da quella spirale tanto intrisa che era l’Amore?

Lei di certo non poteva darle tanti consigli, perché, a parte la dolce e tenue cotta per Ryou Shirogane, non era mai stata seriamente innamorata.

-Mi sa che è l’inizio di un grandissimo casino-.

Solo allora, si rese conto di una cosa.

Non ricordava più la strada del ritorno.

-Mi sono persa nuovamente- disse, sconsolata.

Dietro un angolo, Pai aveva ascoltato la conversazione.

Appoggiato al muro, con le braccia conserte, aveva lanciato furtive occhiate alle due.

“Kisshu è proprio un cretino. E io che mi preoccupavo per lui. Certe situazioni se le cerca

All’esclamazione sconsolata della ragazza, si lasciò sfuggire un sorriso, e si teletrasportò via, lasciando la povera Retasu in uno dei tanti corridoi della casa.

*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-

Nota:

(*) nelle case giapponesi, soprattutto quelle vecchio stile, si cammina con le ciabatte in casa.

(**) Cavaliere Blu, per chi non lo sapesse.

(***) episodio 39 “I Sogni Rubati”

*

Ma salve! Salve ragazzuoli belli! Come va? Siete contenti per il mio aggiornamento?

(No…ndtutti)

Cattivi ç_ç.

Otto, ripeto, otto pagine word…non potete dirmi che vi ho lasciati insoddisfatti!

Come potete vedere, ho iniziato a marcare sui sentimenti di alcuni personaggi.

Che cosa succederà adesso?

Kisshu e Ichigo si riconcilieranno?

Pai lascerà una disperata Retasu a marcire in un corridoio immerso nella penombra?

E chi lo sa! X°°°°D

Ihihih, ma quanto sono indegna!

Passiamo subito ai saluti e ringraziamenti!

XLory06: Lory-chan! Ma che piacerti sentirti pure qui! Che ne dici, gli ho concesso abbastanza spazio? Ihihih. Penso che per migliorare la situazione, dovrai aspettare due o tre capitoli. Situazione critica. Che vuoi farci, la vita e…gli ormoni! XD

XPurinsun: Ma non lo schiaffeggiare! Povero! È mezzo morto e tu lo schiaffeggi X°°D si vede che sei preoccupata! E posa l’ascia…che qualcuno si potrebbe fare male ^^”””””

E poi non sei tanto pazza! Lo siamo un po’ tutti! Oltretutto, le tue recinsioni mi fanno morire dal ridere X°°°D Più pazze sono, meglio è!

Xtigre: ma Zakuro è una ragazza delicata! Si è ispirata alla favola “La bella addormentata nel bosco” solo che il principe era una ragazza molto forte, e di certo non c’è stato nessun bacio (per fortuna!) tutti d’accordo? Eheheh…quanto sono cattiva da 1 a 10? La situazione è critica! Forse si sono dimenticati che un pazzo assassino li vuole morti Oo

XSakurabell: NON MI MORIRE! Avanti! Riprenditi *la prende a schiaffi e la scuote* meno male! Adesso sei salva! X°°D grazie del commento!

XRobertina92: Ma oggi non è il tuo compleanno? Se si, TANTI AUGURI!

Pizzica…Pai come ultras non me lo ci evdo proprio…per questo lo fatto stare zitto con Retasu e Zakuro…^_^””” è naturale che Kisshu sia fico….è Kisshu!

XRia: Onee-sama! Grazie del commento! È sempre bello rivere dei complimenti ad te TOT. Me commossa TOT ma no che non crepa! Ihihi. Non farei mai del male a i miei personaggi preferiti (bugiarda ndtutti) ihihih. A presto!

E con questo, ho finito!

Tanti saluti, mi raccomando commentateeeeeeeeeee!

X°°°°°°°°°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

(ma tu lo hai capito perché ride? ndKisshu)

(Mah…ndPai)

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Capitolo 4

We are in tronble!”

Ci vuole culo
l'ho sempre detto io
che nella vita ci vuole culo

Un po' di culo
per stare a galla e non sentirsi sottoterra
e per trovare la tua donna proprio quella
ci vuole culo

(Concido -Ci vuole K…-)

Retasu aprì stancamente una porta.

Quante ne aveva provate? Decine? Centinaia?

Da quando aveva rincorso Ichigo, aveva perso la strada, e non aveva più incontrato nessuno che l’aiutasse.

La spalancò, e venne inondata dalla luce.

Era tornata nel salotto principale.

Cadde in ginocchio, sorridendo stancamente e nervosamente.

-Ah…ah ah…-

Minto, Zakuro e Ryou erano seduti intorno al tavolino.

Il biondo stava parlottando dentro una scatola nera. Non ci fece caso, anzi, tentò velocemente di distogliere lo sguardo.

Minto e Zakuro stavano comodamente e compostamente sedute.

Fece scorrere gli occhi per la stanza.

Ichigo era seduta in un angolo, lo sguardo rivolto alla barriera azzurrina, che lasciava intravedere il disastroso paesaggio di Tokyo.

Non c’era traccia né di Purin, né di Pai, né di Kisshu.

Ed era proprio quell’ultimo a preoccuparla maggiormente.

Dopo quello che era successo con Ichigo, poi…

- Retasu! Finalmente!- Minto la squadrò con il suo fare imperioso –Dove ti eri cacciata?!-

-Scusa, Minto, ma mi ero persa-

-Non ti conviene andare in giro da sola, allora- proferì Zakuro, guardandola divertita.

- Dov’è Purin?-

Minto indicò la porta del laboratorio – E’ lì dentro. Dice che vuole che Taruto veda prima il suo viso appena si sveglia-

Ryou chiuse la comunicazione.

-Devo andare da Keiichiro - disse, alzandosi in piedi.

-Umano, non credo che uscire da qui, da solo, ti possa giovare- Pai era entrato nella stanza, da una porta alle spalle del biondo.

-E cosa credi che possa fare? Il mio amico è lì fuori-

-Strano che sia sopravvissuto- fece Pai, con una certa nota di malignità. Anche se ora erano alleati, non perdonava gli umani di aver ridotto la Terra in una pattumiera. Per colpa loro, la sua gente soffriva. E poi, Shirogane gli stava sulle scatole

-Beh…- iniziò Ryou, assumendo un atteggiamento di sfida –Non siete solo voi alieni ad aver preparato un piano di riserva-

Il gruppetto, compresa Ichigo, guardarono i due, che si lanciavano sguardi velenosi. Temeva che sarebbero arrivati alle mani, e sapeva già che le avrebbe prese di più.

Retasu, come al suo solito, decise di intervenire per portare pace, provocando la calma di uno, e l’irritazione dell’altro.

-Come sta Keiichiro?- domandò a Ryou.

-Bene…- Ryou si passò una mano sulla chioma dorata, con fare nervoso –In questo momento si trova nei sotterranei più bassi del Caffè Mew Mew-

-C’era un altro piano?- domandò Zakuro, perplessa.

-Si. Solo che non credevamo che avesse funzionato contro un attacco come quelli di Deep Blu. Kei è ferito, ma non gravemente- disse, rincuorando le quattro.

Ichigo, tornò ad estraniarsi.

Anche se lo sguardo era fisso sulla barriera, non la vedeva effettivamente.

Ripensava a quello che aveva detto Kisshu, e al bacio.

Sentiva ancora le labbra dell’alieno, ma soprattutto, il sapore del sangue.

Un sapore melanico e caldo.

Aveva sputato più volte la saliva, sperando che quel sapore scomparisse, ma lo avvertiva.

Ma il problema non era effettivamente il sapore, quanto il fatto che quel gusto era così….gradevole.

E poi…le labbra…calde e morbide.

Arrossì leggermente.

Aoyama-kun non mi ha mai baciata…” pensò. Le lacrime minacciarono gli angoli degli occhi cioccolato. Scosse piano la testa “Non posso stare così…lui è…” il solo pensarlo le stringeva il cuore “Non mi vorrebbe vedere in questa maniera…lo so. Perché lui è esistito, e mi ha amata, come non mi amerà nessun’altro. Nel mio cuore, lui ci sarà sempre” pensò queste parole per darsi coraggio, ma ebbero poco effetto su di lei.

Per distrarsi, guardò il gruppo che parlava.

La sua amica con la chioma smeraldina, si era messa al centro dei due litiganti.

Stava parlando con Ryou, con uno sguardo preoccupato, ma si vedeva che i suoi occhi brillavano, incrociando quelli zaffiro.

-Dobbiamo portare Kei qui- disse l’americano.

-E come? Io non mi posso allontanare da qua. Se lo facessi, la barriera cederebbe- disse Pai, gelido –E poi devo controllare delle cose- borbottò a mezza voce, e per n attimo, sembrò preoccupato.

Ichigo squadrò attentamente l’alieno più grande.

Sbagliava, o da quando Retasu si era intromessa lo sguardo si era indurito ancora di più?

Sorrise piano, a quella visione comica.

-Ci vado io con Shirogane -

Ichigo sobbalzò, sentendo quella voce.

-Kisshu! Ma dove diavolo ti eri cacciato?-

-Non ti preoccupare, mamma, non ho litigato con nessun bambino!- disse Kisshu, sorridendo a trentadue denti, prendendo in giro Pai.

L’alieno viola alzò gli occhi al cielo, mentre dei risolini più o meno composti si alzavano nella stanza

-Molto spiritoso- commentò quello, incrociando le braccia sul petto –Ci vai tu, quindi?-

-Si…-

-Perfetto. Shirogane pensa tu a dargli le coordinate, se questa specie di idiota intergalattico non le sa-

-Manco tu scherzi oggi, eh, Pai? Dov’è finita tutta la tua freddezza terrificante!?!- Kisshu imitò un brivido, e mettendo le braccia intorno al busto, fece finta di riscaldarsi.

-Tu invece hai troppa voglia di scherzare. Muoviti ad accompagnare Shironage alla loro ex-base operativa. Dobbiamo preparare un piano per riattivare loro i poteri- indicò con un cenno del capo le ragazze –E poi, noi due dobbiamo parlare-

-Tono che non ammette repliche!- Kisshu allargò le braccia, come per dire “E così sia”, poi disse, rivolto a Ryou –Dove si va?-

-Al Caffè Mew Mew-

-Perfetto- afferrò in malo modo dal colletto della camicia nera, e si teletrasportò via, tra una colorita imprecazione del ragazzo.

Ad Ichigo sembrò che prima di sparire, Kisshu l’aveva guardata con indifferenza.

Troppa.

“Devo assolutamente parlare con Kisshu” pensò Ichigo, incrociando per un secondo gli occhi aurei.

-Che cosa devi controllare?- chiese Minto a Pai. Chissà perché, ma quella scusa dell’alieno gli sembrava tanto di panzana. Era chiaro che aveva una innata e smisurata antipatia per gli umani in generale.

Pai guardò a mew blu, e rispose, pacato –Ve lo spiego quando torneranno Kisshu e i vostri due amici-

-E noi cosa dovremmo fare nel frattempo?-chiese nuovamente la mora.

Pai si strinse le spalle, e si teletrasportò via.

Minto quasi gli lanciò un insulto.

-E adesso?- domandò, accasciandosi sul tavolo, come un budino –Non c’è nemmeno Purin, quindi non posso prendere in giro nessuno-

Retasu ridacchiò.

Zakuro scoccò un’occhiata ad Ichigo –Che cosa ti prende?-

La rosa, capendo che a domanda era rivolta a lei, alzò lo sguardo, fino a quel momento troppo concentrato ad osservare il pavimento.

Scosse la testa, e i codini rossi ondeggiarono lentamente –Niente…sto bene-

-Ma io non ti ho chiesto se stai bene- disse Zakuro, appoggiando elegantemente un pugno chiuso sotto il mento. Sorrise sorniona –Allora c’è per forza qualche cosa che non va- lo sguardo si fece serio –Riguarda Mas…- non riuscì a finire di dire il nome, che Ichigo disse, sorridendo in modo forzato –Ma no! Nononono! Ah ah ah ah! Ma cosa vai a pensare!-

-Ma devi avere per forza qualche cosa!- Minto si alzò, e si mise davanti a lei, con le braccia sui fianchi -Sei sempre così attiva e pimpante!-

-Ma non ho…-

-Ichigo…tu sei ancora innamorata di Masaya, e non accetti la sua morte- concluse Zakuro, colpendo nel segno, o quasi.

La ragazza abbassò la testa, fino a che gli occhi non furono coperti dalla frangia –Non è solo questo…- senza controllo, senza una vera ragione, se non quella di sfogarsi, raccontò che cosa era successo con Kisshu, dei dubbi, dei pensieri, del suo stato interiore.

Minto e Zakuro l’ascoltarono, con interesse quasi famelico, mentre, che già conosceva i fatti, rimase silenziosa ad ascoltare le parole dell’amica..

*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*

Kisshu mollò la presa su Ryou, che cadde sul terreno dissestato.

Si alzò, sbattendo una mano sui pantaloni –Che modi!-

-Esagerato!- disse l’alieno.

Anche se sembrava come al solito (cioè menefreghista, beffardo, sprezzante ed egocentrico), nel suo cuore, una grande ombra si estendeva.

L’ombra aveva due codini rossi e un sorriso solare.

“Ichigo…” in verità, Kisshu non era andato con Ryou per uno slancio di bontà, ma solo per allontanarsi il più possibile da quella gattina che gli aveva graffiato il cuore…. Ancora faticava a credere che aveva rifiutato il suo bacio, che l’avesse spinto via, morso e schiaffeggiato.

“Ma è proprio questo quello che mi piace di lei”

Kisshu sapeva che poteva avere molte altre ragazze, disposte per fino a baciare la terra su cui passava, ma l’arroganza della rossa, il suo entusiasmo e il suo orgoglio l’attiravano come una calamita.

Era lei che voleva.

Mentre era immerso in questi pensieri, non si era accorto che Ryou si era allontanato, dirigendosi verso a delle macerie rosa e merlettanti.

-Che disastro..- lo sentì esalare.

Si avvicinò pure lui.

Certo che del grazioso locale non rimaneva niente, se non macerie su macerie.

-Dove si trova il tuo compare?- domandò, facendo spostare lo sguardo.

-Qua dietro, se vuoi seguirmi… -

Ryou passò attraversò quel macello, e si fermò davanti a una botola, che si trovava dove un tempo c’erano i camerini delle ragazze (lo si capiva da un armadietto che miracolosamente stava in piedi).

Tolse dei cocci da là sopra con un piede, e con poca fatica aprì quel passaggio.

Ci saltò dentro.

-Amico, io non scendo là sotto-

-Allora fai da palo,ma se viene intercettato da Deep Blu, non dirgli dove sono- disse Ryou, calmo.

Kisshu sbuffò. Doveva per forza entrare in quel buco stretto e buoi.

Scrutò il cielo.

“Meglio seguirlo, poi da lì torneremo subito alla base” scese pure lui, atterrando in quello che era un grande spazio tutto nero.

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Pai era tornato in un laboratorio diverso da dove c’era Taruto ancora privo di coscienza.

Le dita affusolate battevano freneticamente su una tastiera piatta e nera.

Gli occhi viola leggevano i codici che arrivavano velocemente in ordine.

-Qui non quadra…-

tornò a digitare su quella tastiera, in cerca di una spiegazione logica a quello che vedeva.

-Non è possibile…come hao fatto a…?- lasciò la frase in sospeso, sperando vivamente che fosse solo un errore.

Ma Pai sapeva che raramente si sbagliava su certe cose.

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Ryou e Kisshu avevano attraversati lunghi corridoi ed erano scesi sempre più giù.

-Ma quanto è lungo?!- si lamentò l’alieno.

-Un po’, ma era l’unico modo per garantire un rifugio sicuro. Ora siamo due piani sotto il laboratorio-

Ryou si orientava posando una mano sul muro.

I suoi occhi azzurri si erano parzialmente abituati al buoi, ma come dice il proverbio “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”

“Non è rimasto niente neanche del Caffè” pensò, mentre un’ombra passava come un velo su quegli occhi come il ghiaccio caldo.

Chissà perché, aveva sempre pensato, stupidamente, che quel locale fosse immune agli attacchi alieni, alle catastrofi! Invece, era caduto, come tutto il resto.

Forse, aveva sempre pensato che il Caffè fosse indistruttibile, perché chi ci lavorava era indistruttibile.

“Non vorrei sbagliarmi anche su di loro” si ritrovò a pensare.

Sapeva che quelle cinque esagitate ragazzine erano piene di vita e volontà, ma erano comunque esseri umani.

Alla fine si fermò davanti a una porta blindata

- E’ qui il vostro rifugio?-

-Si- digitò alcuni numeri su uno sportellino lì accanto.

La porta si aprì con un rumore metallico, e i due entrarono

-KEI!- urlò Ryou.

Quel nome rimbombò sulle pareti.

-Bel posto- scherzò Kisshu.

-Ryou…-

Sentendo il suo nome, esalato flebile, si diresse verso quel punto.

Vide l’ombra dell’amico in un angolo.

Sotto un braccio aveva il suo fedele computer portatile, e sulla sua spalla un Masha spaurito. Non sembrava ferito, a eccezione di qualche ammaccatura e qualche livido.

-Tutto bene?- chiese, prendendo il piccolo Masha nella mano

-Beh…abbiamo avuto momenti migliori- scherzò l’amico.

-Non vorrei interrompere l’idilliaco momento, ma c’è una guerra da affrontare- sbottò Kisshu, infastidito.

-Non ti scaldare tanto- disse Ryou, lanciandogli un’occhiata –Kei, abbiamo ancora dei campioni del Mew Power? Del DNA Red Animal?

Il moro sorrise–Li ho sempre con me-

-Perfetto! Perché siamo nei guai fino al collo-

-Ma non mi dire-

Kisshu teletrasportò tutti e tre via.

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-…e questo è quanto- Ichigo aveva appena finito di raccontare alle sue amiche ciò che era successo.

Nessuna parlò.

-Ichigo, ma tu credi davvero che sia come un tradimento?- chiese Zakuro, guardandola diritta negli occhi.

-N-no…p-però…- balbettò, confusa –Aoyama-kun per me è importante. Non posso dimenticarlo…non voglio…lui per me…- le lacrime minacciarono i suoi occhi –Sono confusa-

- E’ normale esserlo- commentò Minto –Hai perso una persona per te importante, e subito, un tizio che praticamente è ossessionato da te ti salta addosso, dicendoti quelle cose. Lo biasimo, è stato abile nel confonderti le idee, certo, ma Ichigo…devi capire che nessuno aspetterà una tua decisione-

-Ma che decisione?!?- disse, scioccata –io non devo decidere niente! Non mi è stato chiesto niente!-

-Questo è vero, ma devi imparare a leggere tra le righe- disse Zakuro –Anche se non ti è stato detto niente, devi imparare a dare le risposte appropriate! Non ti piace? Bene, dillo e basta!-

-Però..- Ichigo iniziò a sentirsi più confusa che mai. A lei non piaceva Kisshu, ma…si sentiva in colpa ogni volta che lo guardava.

Il loro discorso venne interrotto dal rumore di un teletrasporto.

Kisshu, Ryou e Keiichiro erano appena arrivati.

-Kei!- strillarono le quattro ragazze.

-Che bello! Stai bene!-

-Un po’ ammaccato!- sorrise il moro.

-Vado a chiamare Pai…così vedremo sul da farsi…qualcuno vada a chiamare la scimmia- disse Kisshu, scomparendo dietro una porta.

Minto si alzò, e chiamò Purin nel laboratorio.

Alla notizia dell’arrivo di Keiichiro, la bambina aveva lasciato temporaneamente il capezzale di Taruto, ancora privo di sensi.

-Kei!- buttò le braccia al collo dell’uomo, e questo sorrise

-Ciao, Purin! È bello vedere che sei in piena forma!-

Nella stanza riapparve Kisshu, accompagnato da Pai.

Keiichiro fece un cenno di saluto all’alieno di età avanzata, il quale rispose gentilmente con un’occhiata gelida.

-Allora, chi mi vuole riassumere la storia fino a questo punto? Che cosa è successo al palazzo di Deep Blu?- chiese Keiichiro. Anche se continuava a sorridere, il tono della voce era preoccupato.

Tutti si lanciarono uno sguardo perplesso.

Fu Kisshu a parlare –In poche parole, le tua amiche hanno perso lo scontro, e noi con loro. Deep Blu le ha private del Mew Power, e non possono più trasformarsi. Ora siamo in una base creata da Taruto quando è arrivato sulla Terra. Saremo al sicuro, per un po’-

- Kisshu, le tue doti riassuntive sono singolari- commentò sarcastica Minto

-Non c’era molto da raccontare…- ribattè l’alieno, acido

Keiichiro si portò una mano al mento –Ma non è solo questo il problema. Ho esaminato la battaglia con il mio computer, e ho notato una cosa alquanto strana…-

-Allora lo hai visto pure tu?- chiese Pai, per una volta abbandonando il suo tono raggelante

-Mi sa di si…- i due si scambiarono un’occhiata.

-Di che state parlando?!?- sbottò Ichigo, guardando prima Pai, poi Keiichiro.

Il moro sospirò, e Pai prese parola –Avete per caso visto dei cadaveri, in giro? Degli animali? Non avete visto che neanche nel parco Inohara, che è uno dei più grandi, è rimasto un filo d’erba?-

-Non parlare per enigmi!- lo apostrofò Zakuro

-Sulla Terra, ora come ora, siamo rimasti solo noi dieci- disse laconico Keiichiro.

-Che cosa vuoi dire?- domandò Ryou, allarmato.

-Sul nostro pianeta non c’è anima viva. Sono tutti scomparsi-

-Ma è normale, mi sembra!- disse Purin, con foga –Deep Blu ha distrutto tutto e…-

-Non in quel senso- sbottò Pai, seccato –Non c’è più nessuno, né vivi né morti. La vostra gente, gli animali e le piante sono scomparvi, volatilizzati-

-Ma questo è impossibile!-disse Retasu –E’ impossibile far scomparire miliardi di persone e animali!-

-Questo è vero…- disse piano Kisshu –Ma se hai i poteri di Deep Blu, stai tranquilla che non è impossibile. Probabilmente nel suo vocabolario questa parola non esiste-

Rimasero in silenzio, assorbendo quelle parole.

Le mew mew si lanciarono uno sguardo nervoso e inquieto.

-Che fina avranno fatto?- chiese Retasu

-Ho notato- disse Pai –Che intorno al palazzo di Deep Blu c’è una forte attività vitale-

-Possibile che siano tutti lì?- domandò Zakuro, sconcertata

-Probabile…- continuò –Ma dobbiamo ricordare che quello è un palazzo creato dai nostri antenati, e non conosciamo le sue stanze, non sappiamo quanto sia grande. Può anche essere che attorno al palazzo ci siano centinaia di dimensioni parallele, e gli esseri umani sono rinchiusi lì dentro-

-Ma a che scopo?!?!- Ichigo si alzò in piedi, con i pugni serrati. Le nocche erano diventate bianche –Che cosa ha in mente quel…quel…quel mostro?!-

Nessuno rispose, ed Ichigo si accasciò a terra.

-Buttando giù un’altra supposizione, può essere che lo abbia fatto per aver dei servitori, per ridurre tutti in schiavitù- borbottò Ryou, appoggiando la mano sulla fronte

-Non abbiamo modo di scoprirlo, se non affrontando Deep Blu- concluse Minto, grave

-E per farlo…abbiamo bisogno del Mew Power- concluse Kisshu

-A questo posso risolvere io- Keiichiro estrasse dalla tasca dei pantaloni una scatolina piccola come il palmo della mani di Purin –Qui c’è il DNA codice rosso- disse

-Però, è limitato- continuò Ryou

-Come? In che senso?- chiese Ichigo

-Vedete, questo DNA è stato preso da voi già modificate, non è un aggiunta al vostro. Quindi, dovete recuperare quello vecchio, a cui il vostro organismo è già preparato. Prima di salvare gli esseri umani e compagnia bella, dovete recuperare tutti i vostri poteri-

-Quindi…-

-Dobbiamo entrare in quel palazzo e riprenderci quello che è nostro- disse Purin, con foga

-Come farete ad immetterlo nel loro corpo?- chiese Kisshu, stranamente interessato.

-Semplice…- Ryou prese da una tasca dei pantaloni una piccola pistola –L’ho presa prima di tornare qua-

-Non me ne sono accorto- mormorò Kisshu, guardando l’arma, se di arma si trattava.

Questa era nera, con l’impugnatura argentata, al posto della canna, c’era un tubo che si chiudeva in una punta, lasciando aperto solo uno spiraglio quasi invisibile.

Ryou aprì la scatolina, e dentro, i presenti videro cinque mini proiettili.

-Non oserai spararci?!?- disse Ichigo, sbalordita

-Al posto di parlare e guardarmi con quelle faccia da idiota, mettiti davanti a me. Kisshu, Pai, mettetevi invece dietro di me, e copritevi gli occhi-

-NON OSERAI!- Ichigo fu trascinata al centro della stanza da Minto, che la teneva dal colletto della sua uniforme scolastica.

-RYOU! NON CI PROVARE!-

-Tranquilla, Ichigo, sentirai solo un piccolo pizzicotto!- la rassicurò Keiichiro

-Ne sei sicuro?- domandò la rossa, con le lacrime agli occhi

-Per niente- rispose Ryou, al posto dell’amico.

-NOOOOOOOOOOOOOOOO!-

Dopo aver caricato la pistola, con le mini pallottole, puntò l’arma verso il gruppo.

-Sei sicuro che ogni DNA entrerà nel corpo giusto?- domandò scettico Pai

-Non è che ci ritroviamo Zakuro con le orecchie e la coda da scimmia?- continuò Kisshu

-Sicurissimo- li freddò Ryou, sprezzante –Ognuna delle ragazze sarà attratta solo dal proprio DNA-

Ryou sparò cinque colpi velocissimi..

Dalla sottile canna uscirono cinque lampi di luce che invasero la stanza.

I due alieni, come Keiichiro, si coprirono gli occhi, mentre Ryou faticava a tenere i suoi aperti.

Le cinque ragazze vennero investite da quei lampi, e come aveva detto Keiichiro, sentirono come un pizzicotto, ma in tutto il corpo!

Non seppero dire se stessero sognando, ma davanti a loro, videro schiudersi, nascere da bolle colorate (sembravano quelle della Mew Aqua) i loro animali.

Il Gatto selvatico di Iriomoto.

Il Lorichetto Blu.

La Neofocena.

La Scimmia Leonina.

Il Lupo dal pelo grigio.

Questi si avvicinarono sicuri alle cinque.

Ognuna delle ragazze, che non aveva idea di cosa fosse successo alle altre, dato che sembrano teletrasportate in mondi lontani.

si accorsero di essere nude.

Ognuna di loro, si avvicinò al proprio animale.

Ichigo prese in braccio si piccolo gatto, che iniziò a soffiare.

Minto fece appoggiare l’uccello sul suo braccio, stendendolo elegantemente.

Retasu accarezzava la testa della neofocena, che sembrò ricambiare un sorriso.

Purin prendeva le zampine della buffa scimmia tra le sue mani.

Zakuro si inginocchiava davanti al fiero lupo, che appoggiò il muso sulla sua guancia.

In un lampo, gli animali entrarono dentro di loro, con violenza, e allo stesso tempo con dolcezza.

Anche se a loro erano sembrate ore, tutto si era svolto in pochi secondi, e alla fine, caddero svenute.

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Deep Blu era seduto su un trono nella stanza principale della fortezza aliena, nella stanza dove aveva combattuto con Mew Ichigo, ora rimessa a nuovo.

Davanti a lui c’erano centinaia di sfere, finestre per lui, nelle prigioni dove aveva rinchiuso quei vermi umani.

“Loro saranno solo i primi a patire” pensò, velenoso.

Come avevano osato, quelle creature inferiori, a sconvolgere il suo pianeta?!

Meritavano la peggiore tortura!

“Mi servirò di loro al momento giusto”

Accanto al trono lussuoso, c’era un piccolo comò scuro, e sopra, cinque boccette che brillavano i cinque colori diversi; rosa, indaco, verde, giallo e viola.

-Il Mew power..- sfiorò una boccetta –Come posso usarti?- mormorò, pensieroso.

Si accasciò in modo scomposto sul trono.

-Prima o poi lo scoprirò…non mi sfuggiranno più…- sogghignò.

Guardò i volti spauriti degli esseri umani in quelle prigioni.

Il suo sguardo gelido si fermò su un volto in particolare. Allargò l’immagine, sfiorandola con dito affusolato.

Era il volto di una bambina piccola, on più di otto anni.

I capelli neri ricadevano sul volto, bianco livido, e tremava.

Gli occhi si guardavano intorno, inquieti.

Era abbracciata a quella che pareva essere sua madre.

“Esseri disgustosi che si aggrappano l’uno a l’alto” pensò, con una smorfia.

Fece ingrandire un po’ l’immagine sulla faccia della donna che teneva la bambina tra le braccia.

Si concentrò sul volto della femmina.

Si concentrò molto, fino a che, quella, spinse via la bambina, tirandole un ceffone potente sul viso, fino a farla cadere. Gli occhi erano gelidi.

La piccola si portò una mano sulla parte illesa, e gli occhi si riempirono di lacrime di dolore.

Rise, malefico.

-Quanto è facile controllare i sentimenti di questi esseri inferiori- disse, con una allegria gelida.

Finito quel gioco, iniziò a pensare su come avrebbe potuto scoprire il segreto del Mew Power, e quindi il modo di utilizzarlo.

Distrattosi, non si era reso conto che la bambina dai capelli neri, si era abbracciata con la madre, che mormorava parole di scusa e affetto, mentre le accarezzava i capelli scuri. Si volevano bene.

Se avesse guardato la scena, forse avrebbe trovato il modo di fermare il sentimento che spingeva le cinque super eroine a combattere.

Ma non era ancora arrivato quel momento…

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Buonasera (o buongiorno, dipende da quando leggete! XD)

Come va? Spero bene! Sono così felice di aver completato questo capitoluzzo! Nove pagine…nove. Ho scritto tanto! Beh, che dire? Lo scrivo da giorni interi, cancellando, riscrivendo, aggiungendo parti…spero solo si aver corretto anche gli errori X°°°D

Ammetto di aver trovato difficoltà con i sentimenti di Ichigo…purtroppo non sono molto brava in queste cose ToT. Essendo io goffa con le persone, non riesco a non renderle tali nelle ff…forse è per questo che mi piace tanto Retasu!

Cmq, per rassicurare le fan dell’alieno dagli occhi aurei, nel prossimo capitolo vi farò un piccolo regalino…non sono poi tanto cattiva!

E adesso voglio ringraziare: Purinsun,Ria,Tigre,Sakurabell,Robertina92 e Lory06.

Grazie tante! I vostri commenti mi danno la carica!

Dato che tutte avete detto la stessa cosa, vi dico solo questo: Ichigo è Ichigo…purtroppo non si cambia X°°D ma in fondo, non è poi tanto male, no?

Ihihih alla prossima!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ichigo abbracciò forte il ragazzo davanti a lei

Capitolo 5

“Soluzioni..?!?!?”

When i was darkness at that time -labbra che tremano
Piango in un angolo della stanza
La mia ferita si fa sempre più profonda mentre io agonizzo
Una promessa infangata hurt me
(Rose, Black Stone, Nana- traduzione -)

Ichigo abbracciò forte il ragazzo davanti a lei.

I capelli scuri erano mossi da una leggera brezza.

Erano in riva al mare, con sfondo un tramonto mozzafiato.

-Quanto ti amo!- sussurrò, nascondendo il viso rosso tra le piaghe della camicia bianca, come i suoi denti perfetti di quel ragazzo dal sorriso luminoso.

Lui le sfiorò i capelli rossi con le dita, tenendola stretta.

-Anche io, gattina…- le sussurrò dolce all’orecchio.

- Aoyama-kun…- le arrossì –Staremo sempre insieme?-

-In eterno-

La ragazza chiuse gli occhi, aspettando il bacio del suo amato.

Lo sentì sorridere, mentre bruciava la distanza che li separava.

Il cuore di Ichigo sobbalzò, quando sentì le labbra fredde.

Aprì di scatto gli occhi, e vide che il mondo intorno a lei era cambiato.

Niente più mare, spiaggia o brezza.

Solo Tokyo distrutta.

- Aoyama.kun…cosa…?- non poté finire la frase, poiché si sentì afferrare per la gola.

-M…mi fai male…Aoyama…- ansimò

-Non sono il tuo amico-

Aprì gli occhi.

Quello non era Masaya, ma il suo alter ego, Deep Blu.

-L…lasciami…- mugolò.

Ferì la carne diafana dell’alieno con le unghie, e alla fine, lui mollò la presa, soddisfatto.

Sparì, lasciandola in un deserto chiamato Terra.

- C’e nessuno?!- urlò, disperata.

Iniziò a correre, anche se le sembrava di non muoversi.

Alla fine, dopo quella che le parve una eternità, vide la schiena di una persona familiare.

-KISSHU!- si avvicinò a lui, e si piegò, riprendendo fiato –Che gioia vederti!- si stupì del proprio tono gioioso.

L’alieno non fece una piega, come se non l’avesse sentita.

-Kisshu…- provò a toccare la spalla del giovane, ma notò con orrore che lo oltrepassò

-KISSHU! KISSHU! CHE MI SUCCEDE!-

-Gattina…io…io…- lo sentì farfugliare.

Si mise davanti a lui.

Trattenne il fiato quando vide il volto di Kisshu coperto di sangue.

-Cosa…cosa è…?-

Gli occhi erano malinconici. Quella ambra colata nei suoi occhi era spenta, soffocata dalla tristezza.

Lui cadde in avanti, oltrepassandola, come un fantasma.

Ichigo si piegò su di lui, piangendo lacrime amare.

Spostò lo sguardo nocciola poco più avanti.

Lì, disteso immobile, il suo corpo.

*

Aprì di scatto gli occhi, mettendosi a sedere sul suo letto.

Si toccò la fronte madida di sudore freddo.

-Un sogno…solo…un sogno…- si ripeté più volte, cercando di calmarsi.

Solo dopo aver ripreso un po’ coscienza di sé si rese conto che quella non era la sua camera.

Era una stanza rivestita in modo spartano, con un semplice letto, un comodino e una scrivania su una parete.

Tutto bianco, o quasi.

Allora ricordò quello che era successo prima, cioè: aveva di nuovo i suoi poteri, almeno parzialmente.

-Chissà dove sono le altre…-

Scostò le coperte e poggiò i piedi scalzi sul pavimento.

Quando provò a mettersi in piedi, ebbe un capogiro.

Si fece ricadere pesantemente sul morbido cuscino.

Ripensò al sogno.

“Masaya…” gli occhi si riempirono di lacrime.

Il suo Masaya era morto per lei, inutilmente.

Lui che aveva amato.

Lui che l’aveva amata.

Quanto avrebbe voluto baciarlo, toccarlo.

Avrebbe voluto sentire ancora la sua voce, anche solo una volta.

“Tutto questo per colpa mia”

Prese a pugni il cuscino, mordendosi le labbra, trattenendo i singhiozzi.

-Perché…? Perché…? Masaya-

Le lacrime bagnarono il suo volto pallido.

Dietro la porta di quella stanzetta, Kisshu vegliava sulla sua gattina

*

Purin si svegliò.

“Che botta…” si toccò la testa con la mano, premendola contro la fronte “Non mi ricordavo che facesse così male…”

Sentì che era adagiata su un letto morbido.

Tastò le coperte con la mano.

Dove diavolo era?

-Ben sveglia, scimmia!-

A sentire quella voce, Purin si mise a sedere di scatto, provocando una fitta dolorosissima alla testa, ma la ignorò il più possibile.

-Taruto!-

Buttò le braccia intorno al collo dell’amico.

Questo avvampò al gesto.

Non era abituato a certi gesti affettuosi.

Si lamentò un po’, ma non scostò la bambina.

-Mi fai male, scema-

-Sono felice di vederti!-

Lo strinse ancora più forte, e si accorse che piangeva.

Allora, Taruto ricambiò, seppur timidamente l’abbraccio incontaminato di quella sua scimmia.

*

-Secondo te si sono svegliate?-

Minto posò la tazzina di the che Keiichiro aveva preparato gentilmente.

In quella casa c’era di tutto!

Da cucine, bagni, salotti, camere da letto, laboratori, dispense, e centinaia di stanze ancora inesplorate!

Zakuro imitò l’amica, posando la sua tazzina e rispose –Non so-

-Dove si è cacciata Retasu?-

Zakuro si strinse le spalle –Si sarà persa di nuovo-

-Non diceva di voler andare in bagno?-

Si lanciarono uno sguardo complice.

Nessuna delle due l’avrebbe cercata.

-Scommettiamo che non torna prima di due ore?-

-Minto…- la rimproverò ridendo l’amica.

*

Retasu non si era persa.

Aveva solo smarrito la strada.

-NON E’ GIUSTO! NON POSSO PERDERMI SOLO IO!- urlò alle pareti mute e sorde.

Si accasciò al muro, disperata.

Aveva trovato un bagno facilmente, ma ora no ritrovava più il corridoio giusto.

“Forse avrei dovuto girare a destra…o a sinistra? Boh…”

-Ma tu ti perdi sempre?-

Retasu si voltò a vedere il nuovo arrivato.

Gli occhi le si riempirono di lacrime –Kisshu!- trillò, contenta

-Vacci piano con l’entusiasmo…- le disse, guardandola quasi schifato.

-Dove è l’uscita?- chiese speranzosa, arrossendo.

- L’uscita?-

Sulle labbra di Kisshu nacque un sorriso…maligno.

-L’uscita…è semplice…- alzò un braccio, pronto a teletrasportarla via

Per principio, lui infastidiva solo chi lo stuzzicava particolarmente, come Ichigo, in senso…beh…in quel senso

Oppure le persone come Shirogane, antipatiche…oppure…

….

Oppure come il suo fratellone…a suo parere insopportabili.

-Chiedilo a Pai…-

La ragazza fece per ribattere, ma senza poter far niente, venne teletrasportata via.

Kisshu rise a bassa voce

“Prendilo come un favoruccio

Ridendo, tornò al suo hobby che tanto gli faceva male.

Ichigo.

*

-Kisshu, aspetta non…- Retasu poggiò i piedi per terra.

Si guardò intorno.

Kisshu l’aveva teletrasportata in una stanza strana.

Posizionò meglio gli spessi occhiali sul viso.

Era una stanza rettangolare, con pareti nere e lisce.

La stanza era vuota, ad eccezione per una vasca al centro, scavata nel pavimento lucido.

Ma dove sono?”

La ragazza temette che Kisshu le avesse tirato quello scherzo per farle un dispetto.

Beh…il dispetto non era rivolto a lei…o per lo meno, lei pensava che fosse un dispetto.

Discorso tropo complicato…

Ma cosa gli ho fatto?”

Sospirò, continuando a guardarsi attorno.

Agli angoli della stanza c’erano delle sfere luminose (come quelle che avevano visto quando i due alieni curavano Taruto), solo che erano bianche, e non piane di colori assurdi.

Si avvicinò a quella che le era più vicina.

Dato che c’era, perché non ficcare il naso? (esatto X°°°D nda)

La sfiorò con la punta dell’indice.

Questa si mosse piano, mentre sulla sua superficie si creavano delle piccole onde.

Al tatto, quella superficie era fredda, come se avesse toccato il marmo.

Quella sfera iniziò a cambiare colore velocemente; passò dal rosso al viola, al nero, al giallo, fino a fermarsi su un verde brillante.

Che forte…” pensò, con gli occhi pieni di stupore.

Continuò a “giocare” per qualche altro minuto, fino a che non si stufò.

Gli occhi blu grigio si soffermarono sulla vasca nel pavimento.

Si avvicinò circospetta, e si accovacciò sulle ginocchia

L’acqua era porpora.

Quel colore, però, non ricordava il colore di una fragola, di una ciliegia, del fuoco, o di un pomodoro, ma del sangue vivo.

Allungò la mano per toccarla.

Sembrava una sostanza densa.

La superficie era calma, come se non fosse disturbata da nessun elemento naturale.

Chissà quanto era profonda.

La mano si distesa, pian piano, pronta a toccare quel liquido rosso sangue con la punta delle dita.

Era a pochi millimetri dal compiere l’azione, quando una presa forte la suo polso la fece sobbalzare.

-Non lo farei se fossi in te-

La voce di Pai era, come sempre, calma, ma notava una sfumatura severa.

La ragazza arrossì, assumendo un colore molto simile al quel liquido strano.

-A…a..emh..s…scusa…- ritirò velocemente la mano, balbettando.

-Che cosa ci fai da queste parti?-

A Retasu non sfuggì il tono indagatore.

Si strinse un po’ di più in se stessa.

-Ecco…emh…mi ero persa e…e ho incontrato Kisshu…ecco…mi ha teletrasportato qui prima che pot…-

-Che razza di cretino- sospirò Pai –Non smetterà mai di giocare…- continuò poi, con un tono rassegnato.

Retasu sentì che il tono di voce si era addolcito (o quasi!)e anche i lineamenti del viso si erano rilassati.

Decise di parlare un po’ –Che cosa è questa stanza?- indicò con la mano la grande sala.

-La stanza del Nihil-

-Del…che?- chiese Retasu

-Del Nulla. È latino. La lingua dei vostri antenati/vicini Occidentali(*)-

-Ah…- Retasu si sentì un po’ in imbarazzo per quella sua ignoranza, anche se giustificata. Lei non aveva mai studiato latino… -Non lo sapevo…- deglutì a fatica. Perché stare vicino a quel ragazzo gli procurava tanto nervosismo.

Al confronto, quando stava vicino a Ryou, era rilassata.

-Però è un po’ inquietante…- continuò.

-Non più del necessario- disse Pai, stringendosi le spalle.

-Quindi…se è del Nulla…non serva e niente? Giusto?-

-Più o meno…ci veniamo quando vogliamo stare tranquilli…è una trovata di Taruto. Tutte lui le trova-

Retasu indicò l’elemento purpureo –Che cosa è?-

- E’…- Pai sembrò cercare le parole giuste –E’ una cosa, mettiamola così, una cosa che è stata creata dai nostri Avi. In verità non serve a niente, o quasi- mise la mano a un palmo dalla superficie rossa –Se la tocchi, avrai una stessa reazione di quella che avresti entrando in contatto con mercurio-

-Intendi dire che mi brucerei la pelle?-

Pai la guardò per un attimo, forse stupito per quella conoscenza, o almeno così sembrò alla ragazza, che sentì il bisogno di giustificarsi –In…in chimica me la cavo-

-…comunque si. Come minimo. Sono che non si limiterebbe a bruciarti solo epidermide, ma ti porterebbe via tutta la parte immersa-

Retasu sentì un brivido scendere lungo la schiena “ Per un pelo…”

-A…allora grazie…- balbettò –Ma non mi hai spiegato a cosa serve-

Pai, col palmo ancora sulla superficie sorrise un attimo –Vedrai…-

Come attirata da quella mano, un piccola pallina rossa si staccò dal liquido denso, e il giovane mise il palmo aperto davanti agli volto della ragazza –Serve a questo…apri la mano-

-Cosa?-

-Apri la mano- ripeté calmo.

Le porse la sua mano lentamente, titubante.

Pai, con delicatezza, fece passare la pallina rossa galleggiante.

Questa si fermò in aria, sul palmo alzato.

-Mettiamola così. Plasma ciò che vuoi in questo momento- concluse.

Retasu guardò la pallina.

Col passare dei secondi iniziò a tremolare, prendendo varie forme strane –Qui non c’è nessuna forma- si lamentò lei.

Pai quasi trattenne una piccola risata.

Retasu rimase stupefatta.

In meno di un minuto, Pia aveva sorriso, e adesso rideva.

Doveva ammetterlo, quando rideva era molto…piacevole.

-Non stai pensando a quello che vuoi- disse

Retasu ci pensò un attimo.

Non è che desiderava tante cose, anzi, proprio niente. Almeno, niente di materiale.

-Tu cosa plasmi, quando la prendi?-

Pai non rispose, ma continuò a guardarla negli occhi.

Retasu temete che leggesse il suo cuore.

Sciolsero lo sguardo solo quando sentirono una porta aprirsi.

-Ah…è questa la stanza..- il nuovo arrivato puntò gli occhi contro i due.

-Ryou!- disse Retasu.

Pai notò che gli occhi si erano illuminati per un attimo.

-Vi ho trovato!- esclamò il ragazzo –Che state facendo?-

Retasu nascose la sfera rosa –Niente!-

-Comunque, vi stavo cercando per dirvi che ci stavamo riunendo per trovare un piano adatto-

Pai notò che la sfera di Retasu iniziava a prendere una forza ben definita.

Si sentì bruciare dentro.

-Allora, andiamo- si alzò, e superò Ryou.

Retasu, chiudendo le mani, buttò la piccola sfera dentro il liquido rosso.

Aveva preso una forma specifica, e sperava che nessuno se ne fosse accorto.

Beh…Pai non era Nessuno.

*-*-*

Poco Prima, nella stanza di Ichigo.

La ragazza sentì bussare alla porta.

Si stropicciò gli occhi, arrossati dal pianto.

-Avanti-

Sulla soglia, apparve Kisshu.

Ichigo si irrigidì, vedendolo.

-Tranquilla, bambolina- disse Kisshu, assumendo uno strano tono di voce –Non ti salto addosso-

Negli occhi ambrati passò un lampo di malinconia.

-Ah..ecco..- iniziò a farfugliare, confusa.

-Non c’è bisogno di giustificarti- Kisshu sorrise –E’ colpa mia. Scusa-

Ichigo si aspettava di tutto, ma proprio tutto.

Tranne questo.

Rimase interdetta per qualche secondo.

Kisshu si schiarì la voce, visibilmente in imbarazzo –Dato che ti sei svegliata, andiamo nella sala principale. Dobbiamo preparare un piano per riprendervi i poteri-

-S…si…- si alzò a fatica.

Aveva ancora la testa pesante.

Passò accanto a Kisshu. Incrociarono per un attimo lo sguardo.

Ambra contro cioccolato.

-Kisshu…quando…-

-Andiamo-

Detto questo si teletrasportò con la ragazza nella stanza.

*

-Ecco gli ultimi due- disse Minto, vedendo comparire i due.

-Scusa, Minto, ma mi sono svegliata da poco- si giustificò Ichigo, arrossendo.

-Beh, meglio tardi che mai- ironizzò Ryou, guardando l’orologio.

-NON SEI AFFATTO GENTILE!- alle parole del biondo, Ichigo aveva iniziato a scaldarsi, diventando ancora più rossa, e, di conseguenza, comparvero le orecchie e la coda da gatto. Questo succedeva ogni colta che parlava con quel ragazzo irritante.

Ryou prese il computer e lo mise sul tavolo.

-E quella a che serve?-

-Ad aiutarti a capire-

-Smettila, Ryou, o ci esplode l’amica-

-Okay, okay…comunque, è chiaro che dobbiamo prendere il Mew Power. Priorità assoluta.

Non provate a fare le eroine. Non occupatevi degli esseri umani- Ryou passò lo sguardo sulle ragazze, come per ammonirle –A loro ci penseremo dopo-

-Parli come se non fossi umano!- disse Purin, arrabbiata –Quelle persone…-

-Quelle persone sarebbero una palla al piede- puntualizzò Kisshu, acido –Dove credi di poterli metterli? Per ora, la loro prigione è abbastanza sicura-

-Ma…-

-Kisshu ha ragione, Purin- Minto perse per le spalle la bambina –Non possiamo fare altro…-

Ryou iniziò a digitare dei tasti sulla tastiera.

-Grazie ai dati raccolti da Kei durante la battaglia, siamo riusciti a scannerizzare il Palazzo- girò l,o schermo verso di loro –Questa è la piantina, approssimativa-

Pai e Kisshu si lanciarono uno sguardo.

Per quanto quel umano potesse essere odioso, era bravo.

-Sono circa tre piani- iniziò a spiegare –Ichigo, tu sei passata direttamente al terzo quando sei entrata. Purtroppo non siamo riusciti a capire quante stanze ci sono, ed è protetto da una barriera potentissima, ma…- premette un pulsante sulla tastiera -..ma possiamo dirvi da dove potete “entrare”-

-E dove?-

-Qui…- indicò un punto preciso alla base del castello galleggiante -…in questo punto la barriera è più debole-

-Che fortuna! Allora quel deficiente non è tanto potente!- disse Taruto speranzoso, mentre cercava di liberarsi da Purin

-Non credo che sia stata una sua dimenticanza…- fece Pai, facendo sfiorire l’entusiasmo.

Tutti si guardarono.

-Lo ha fatto apposta…- Ichigo serrò i pugni

-Sa perfettamente che siamo scappati…- disse Zakuro, ostentando sicurezza.

-Stiamo facendo il suo gioco…come degli sciocchi- disse Minto, mordendosi il pollice, nervosa.

-Non possiamo far altro- disse Ryou –Dobbiamo riprendere il Mew Power, o saremo…-

-Va bene…- lo interruppe laconica Ichigo –Come dobbiamo agire?-

-Non lo so…- continuò Ryou.

Non aveva idee.

Non sapeva come doveva comportarsi. Che diavolo poteva fare?

-Ragazze…m…mi dispiace- disse, nascondendo gli occhi di ghiaccio dietro la chioma dorata –Non so che fare. Nonostante tutto, non sono in grado di aiutarvi in nessun modo. Posso solo tirare conclusioni, o darvi supposizioni non…-

-Si si…va bene- disse Purin assumendo la sua solita espressione divertita –Lo ripeti sempre!-

-Purin ha ragione…- disse Minto

-Di solito, Ryou Shirogane, l’affascinante biondo ricercatore con un Q.I. (**) superiore alla media, non si fa tanti scrupoli…- disse Ichigo, assumendo un’aria da saputella

-Di solito dice semplicemente “Fate questo o questo altro!”- continuò Retasu, incrociando le braccia sul petto, assumendo un’aria grave.

-Non è che stai male?- Purin gli si avvicinò, e posò una mano sulla fronte –No no…allora ha sbattuto la testa…-

-Qui la cosa è grave!- dissero all’unisono le ragazze, puntandogli gli occhi addosso.

I tre alieni guardarono la scena ad occhi spalancati.

Ma che stavano facendo?

Guardarono Keiichiro, in cerca di una risposta, ma questo ricambiò lo sguardo indagatore con uno divertito e una scrollata di spalle.

-fanno sempre così…- mormorò.

Keiichiro sapeva bene quali erano i sentimenti del suo amico, e lo capiva, ma quelle ragazze sapevano come farlo tornare sulla “retta via”.

Infatti, a quelle parole, ottennero questa risposta –MA COME VI PERMETTETE!? E IO CHE MI SONO ADDIRITTURA PREOCCUPATO!-

-E’ tornato in se…- disse Ichigo, ridendo.

Ryou si ricompose, e si accorse di essere arrossito.

Notando lo sguardo dei tre alieni, cercò di ritornare freddo il più possibile –Si accettano suggerimenti-

-Emh…Io direi di entrare e basta- disse Kisshu, mettendo le braccia dietro la schiena.

-Ceeerto! Perché non ci mettiamo dentro un pacco con un bel nastro e saltiamo fuori urlando “Sorpresa!”- disse Ryou, bocciando sul nascere quella idea.

-Invece non sarebbe male…- disse Zakuro, mettendo una mano sotto il mento, come per pensare

-Tanto sa che siamo scappati e che tenteremo di ritornare per riprenderci quello che ci appartiene- disse Retasu –Tanto vale entrare senza troppe “cerimonie” - continuò, stringendosi le spalle

-Già…-

-E quando pensate di agire?- domandò Ryou, capendo che sarebbe stato inutile discutere oltre. In fondo avevano ragione.

Tutti si lanciarono uno sguardo.

-Domani…all’alba…- disse Kisshu, ghignando leggermente.

-Perché proprio all’alba?- domandò Pai, aspettandosi qualche significato profondo, per non dire idiota da parte del fratello.

-Ma è semplice…- iniziò, sorridendo a trentadue denti –Perché sulla Terra, ogni scontro importante viene fatto iniziare all’alba! Si vede che non sai proprio niente della vita della Terra!-

Si beccò due sonori pugni sulla testa.

Uno da parte di Pai, che riteneva quella affermazione stupida.

L’altro da parte di Ryou, che aveva colto lo scherno che Kisshu aveva dedicato agli umani.

-Ho capito! La smetto!- disse, toccandosi i sue bernoccoli.

-Però l’alba va bene- disse Minto, ridendo, deliziata da quella scena.

Ci fu assenso generale.

Detto questo, Pai si alzò, prendendo Kisshu per il colletto e lo trascinò via dalla camera.

-Io dico che le prende- disse Taruto.

In quella conversazione non aveva minimamente partecipato, ma non importava.

Si sarebbe messo in prima linea e avrebbe combattuto.

Pochi minuti dopo, ricomparve Pai, e lanciando un’occhiataccia raggelante a Ichigo disse, imperioso –Tu vieni di là-

Ichigo lo guardò dubbiosa.

Poi lanciò uno sguardo alle compagne.

-Muoviti-

A quella incitazione, si alzò, e seguì Pai, aspettandosi il peggio.

Seguendo l’alieno a pochi passi di distanza, iniziava a pensare a quali torture l’avrebbe sottoposta.

-Pai…dove…?-

L’alieno aprì una delle tante porte, e ci buttò dentro Ichigo.

La ragazza, sbattuta dentro a forza, si sorprese nel vedere Kisshu legato come un salame(***).

-Non mi interessa che cosa abbietta combinato voi due- iniziò Pai, incrociando le braccia sul petto –Ma adesso vi chiarite. Se non ve en rendete conto, siamo in guerra contro un pazzo omicida. Questi piccoli screzi li dovete risolvere-

-Mamamama!-

-Niente “Ma”, ragazzina. Non mi va di rimetterci la pelle perché voi due giocate a chi si dispera di più! La porta non si aprirà fino a che non avrete risolto tutto-

-Pai! Aspetta!-

troppo tardi.

La porta si era richiusa.

-…cattivo…- si lamentò Kisshu, provano a liberarsi.

Impietosita, Ichigo lo aiutò.

-Cosa credi che dobbiamo risolvere?- chiese, incatenando lo sguardo cioccolato

-n..niente…non mi sembra che bisogna risolvere- disse la ragazza

-Già…- si guardò attorno.

La stanza era spoglia.

-Non abbiamo come passare il tempo. Credo che Pai ci metterà un po’ prima di tornare…- lanciò uno sguardo malizioso verso Ichigo.

Quella arrossì, cogliendo l’allusione.

-KISSHU! Sei insopportabile!-

-Suvvia! Scherzavo!- disse quello, divertito

-E’ questo il problema! Tu scherzi troppo!-

-Che cosa vorresti dire?-

Ichigo, rossa dalla rabbia lo guardò in modo sinistro –Tu…tu non fai che scherzare! Dici cose che non pensi! E dici cose che feriscono le persone!-

-Io non ho fatto niente!- disse lui, mettendo le mani in avanti, capendo che doveva prepararsi al peggio

-E invece si! Da quando siamo arrivati qui hai detto cose orribili!-

-Allora c’è da risolvere…- disse,sospirando.

-NO!- urlò lei, ancora più rossa.

Rimasero in silenzio.

-Hai detto “Da quando siamo arrivati qui hai detto cose orribili”, giusto? Non hai detto “Fatto cose orribili”- cercò il suo sguardo, ma lei lo distoglieva continuamente –Allora il bacio…-

-Il bacio niente. Non era niente. Solo un tuo eccesso di ormoni-

-Non direi…- disse, lui, con fare ancora più malizioso.

Le prese il mento tra due dita –Lo sai che ti amo, vero?- si avvicinò a lei, ma le parole della ragazza lo freddarono –Kisshu, io amo Masaya-

Allontanandosi da lei, incrociò per un attimo uno sguardo sicuro e incerto allo stesso tempo.

-Tzè…ancora col quel ameba…-

-non è…-

-Ichigo…basta. Ho capito. Tu dici di non amarmi. D’accordo- si alzò, allontanandosi il più possibile da lei –Ma sappi che non posso smetterti di volerti bene solo perché tu rincorri un morto-

La ragazza rimase interdetta.

-Lo trovi stupido amare qualcuno che non c’è più?- disse, all’orlo delle lacrime

-Immensamente-

-Beh…sappi che io…che lo amo. Non rinuncerò a lui! Sono disposta a seguirlo anche all’Inferno!- disse con foga, mentre le lacrime bagnavano il suo viso.

-Per me è lo stesso. Naturalmente lo farei per te, non per Masaya-

-Allora, se sai cosa provo, smettila, per piacere!-

-Ti chiedo scusa, ma non mi stancherò mai di dirti che ti amo più della mia vita- si riavvicinò a lei, accarezzandole i morbidi capelli che profumavano sapevano di fragola –ma mi basta questo, per ora…-

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In una stanza segreta del castello galleggiante, Deep Blu osservava compiaciuto le cinque capsule di cristallo davanti a lui.

“Eccellente”

Osservò il contenuto di ognuna, ghignando.

-Spero che questi vostri amichetti vi terranno la giusta compagnia-

Accarezzò il vetro della teca al centro.

Una figura rannicchiata in posizione fetale, con corti capelli rossi.

*-*

Note:

(*) credo sia la parola giusta. Nihil è niente, o nulla…sono senza vocabolario e in questo momento non ricordo una H di latino X°°°°°°°°°°°°°D

(**) quoziente intellettivo

(***) *alle fan* fategli quello che volete! *-*

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Nya!

Salve a tutti!

Che capitolo lungo *si riprende dalle fatiche*

Dovete ringraziare (o maledire, fate voi) la mia cuginazza, che mi ha prestato il pc…anche se mi puntava un lanciafiamme alla testa ^^””” che caldo..eheheh

Che cosa ve ne pare?

Sono stata abbastanza malefica? MUHAHAHAHAHAHAHA!

Piccola nota…quando nello scorso capitolo dicevo che avrei fatto un regalino alle fan di Kisshu, non mentivo su tutta la linea…non vi va bene quella dichiarazione X°°°D! anche se mi sembra che le abbia dichiarato guerra Oo.

Non mi uccidete per questo obbrobrio!

Please!

E adesso, passiamo ai ringraziamenti/saluti:
XRobertina92: “agggiorbnare”…questo me lo aggiungo nel vocabolario X°°°D tvttb Roby nee-chan! M davvero aggiorno velocemente? Oo a me sembra di aggiornare normalmente…bah…cmq, non mi picchiare come hai fatto nel Leone Dormiente…non mi sono ancora passati i lividi XD.

XPurinsun: Non sembri tanto preoccupata per gli umani…Oo. Cmq si, sono tante le prigioni e le sfere con cui Deep Scemo le controlla. Dici che inizia a piacerti? Contentissima! Hai visto che ho fatto risvegliare Taru-Taru? XD che puccioso!

XSakurabell: e chi te lo dice chi si mette con chi ^_^ *sorriso malefico* me grande genio del male! Ahahahha!

Xtigre: beh…sa ha letto l’introduzione del capitolo precedente X°°°D ma in effetti, Keiichiro lo ritengo molto fortunato! Almeno più egli altri…l’idea del sotterraneo mi sembrava un po’ banale, ma come poteva scappare dalle grinfie di Deep Blu? Ihihih

XCaomei: carissima! Bhe, ti ringrazio per le segnalazioni. Sto provvedendo di già. Per quanto riguarda Ichigo…beh…quella parte mi serviva proprio in quel punto. Lei è sicuramente innamorata di Masaya, suo primo amore deceduto, ma ho immaginato che un bacio può far nascere complessi ^^”””” e poi, io avrei fatto come lei, cioè, correre dalle mie amiche. Le situazioni di KisshuxIchigo mi complicano la ff…non puoi immaginare la mia fatica -.-…

XKuroneko:davvero dici che sono uguali?! Me felicissima! X3 e io che credevo di essere andata un po’ fuori strada! Come puoi notare il povero Kisshu non può rispondere…causa, un Pai abbastanza adirato…gli sta facendo la ramanzina perché non ha fatto come doveva faer con Ichigo, però, ti saluta! XDDDD

E con questo, passo e chiudo, a presto!

*si spegne il pc*

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Solo sei ore, e il gruppo avrebbe dovuto affrontaer chissà quali pericoli per recuperare il Mew Power completo

Capitolo 6 “Sei ore” –Extra-

Solo sei ore, e il gruppo avrebbe dovuto affrontare chissà quali pericoli per recuperare il Mew Power completo.

Poveri loro!

Anche il più calmo del gruppo tremava, pensando di dover rimettere piede in quella che era stata la loro prigione, anche se per poche ore.

Ma quello che sembrava il più contrariato, era Tarato.

Purin e Tarato avevano battezzato quella missione come “Operazione Recupero”, abbreviata in O.P..

Ma ad un ordine ben preciso di Pai e Kisshu, questo aveva iniziato ad urlare.

-POSSO VENIRE PURE IO!-

-Taruto! Abbiamo detto di no-

-Stai zitto! Anche se sei il maggiore, questo non ti da il diritto di darmi ordini!-

-E invece posso!-

-Già…può-

-Kisshu, non fare sarcasmo-

Le Mew Mew, insieme a Ryou e Keiichiro, stavano assistendo al litigio di tre fratelli molto accesso.

Tutto questo mentre sorseggiavano del buone the con biscotti. Tutta opera di Keiichiro.

-Scusa- riavvicinò al piccolo –Tu devi rimare qua-

Taruto gonfiò le guance.

Perché era trattato sempre come un bambino piccolo!?!

Anche lui aveva superato delle prove durissime per andare sulla Terra.

Più volte aveva dimostrato il suo valore, e due idioti lo volevano tenere le ali chiuse!

-IO NON RIMARRO’ QUA!-

-Adesso basta!- Pai, che aveva esaurito la sua dose di pazienza giornaliera, si fece avanti, spostando Kisshu, che intanto, per paura di ripercussioni sul minore, si era messo in mezzo, con le braccia in avanti.

Ma Pai di certo non l’avrebbe ammazzato. Stava solo cercando di salvarlo…a modo suo.

-Stammi bene a sentire- iniziò, fingendo calma –Quando ti ho detto- piccolo colpo di tosse da parte di Kisshu –Quando ti abbiamo detto di non esagerare- si corresse –Si sarà stato un motivo. Hai esagerato, e ho dovuto usare la Sajh(*) per non farti crepare-

-Nessuno te l’ha chiesto!-

-Taruto!-

-Stai zitto, Kisshu! Non capisco qual è il problema! Voi volete solo che io rimanga qua perché temete che sia solo una palla al piede!-

-I tuoi poteri si sono inebetiti con quella sostanza- continuò Pai.

Perché trovava difficile non picchiare il fratellino? –Saresti una palla al piede-

-Ma non è giusto!- piagnucolò Tarato.

-Spiacente, sotto il metro e quaranta non si accettano partecipanti!- scherzò Kisshu

-Neanche Purin è così alta-

-Ma a lei mancano due centimetri. A te sei-(**)

-NON E’ GIUSTO!-

- Rimarrai qua…- cominciò Pai, gelido

-NO!-

-…e non ti muoverai dalla base…-

-NON PROVARE A DARMI ORDINI, PAI!-

-…fino a che non te lo dirò io…-

Colpì, con violenza studiata, Taruto, allo stomaco.

Il bambino si piegò in due per il dolore, mentre i sensi si spegnevano.

-Questo è tutto-

Svenne.

Nessuno nella stanza parlò.

Anche se Pai aveva esagerato, e aveva esagerato di brutto, sapevano che aveva ragione.

Taruto non si era ripeso del tutto.

Come qualche ora prima, prese il corpo immobile di Tarato, e si teletrasportò in una delle stanza più remote della casa.

Adagiando Taruto sul letto, pensò, rassicurato, che per il momento l’aveva salvato.

Ma non aveva la minima idea di quanto Taruto sarebbe stato utile in seguito, solo poche ore più tardi.

*

Kisshu guardò il gruppetto –Meglio che andiate a dormire, ragazze. Mancano solo sei ore-

-Hai ragione- Keiichiro si alzò, spingendo le cinque contro la porta –A nanna!-

In quel momento riapparve Pai, che lanciò un’occhiata di intesa con fratello, segno che Taruto era sistemato.

Mentre tutti scomparivano nel buio corridoio, Retasu si fece indietro, e si voltò verso Ryou, con occhi supplicanti –Mi accompagneresti tu? Non mi ricordo la strada-

Il biondo sorrise –Diciamo che ti terrorizza il fatto di camminare da sola al buio…ah ah…Dai, andiamo- e detto questo, la spinse delicatamente nel lungo corridoio.

- Pai, come pensiamo di agire? Di certo dobbiamo far correre il minimo pericolo ad Ichigo e alle sue compagne, dato che sono le uniche a poter affrontare Deep Blu. Purtroppo non ho idee, tu avrai già pensato a qualche cosa, non è vero?-

Purtroppo per Kisshu, Pai non lo aveva ascoltato.

Il occhi erano due fessure taglienti in direzione della porta.

-Oh…oh…conosco quello sguardo-

In tutta risposta, ottenne un ringhio poco amichevole, e anche Pai scomparve da dietro la porta.

Kisshu, si buttò sul pavimento, supino.

E poi Pai si lamentava di lui!

Almeno, lui aveva una minima possibilità!

PaiPaiPai

Ma come al solito, i pensieri dell’alieno dai capelli verdi tornarono alla sua rossa.

Il semplice fatto di essere usciti dalla stanza, non voleva dire niente.

Quando Pai aveva aperto la porta, aveva trovato una Ichigo nervosa, che giocava con una ciocca di capelli, e Kisshu, che fingeva di dormire su un fianco.

Quel suo atteggiamento voleva dire tre cose:

1) Ichigo si era rassegnata alla morte di Masaya, e allora si era buttata tra le braccia di Kisshu senza esitazioni –pensata improbabile-

2) Kisshu si era rassegnato, e aveva capito che Ichigo non si sarebbe mai messa con lui, e allora aveva accettato di buon grado la situazione –improbabilissimo

3) Kisshu non si era arreso –probabile- aveva intenzione di conquistare ancora Ichigo –più che probabile- E non si sarebbe arreso per nulla al mondo –qui si supera la parola “probabile”-

Beh…la terza era stata l’opzione giusta.

Ichigo sarebbe stata sua.

Al diavolo Masaya, già morto e defunto.

Al diavolo Deep Blu, che li voleva distruggere.

Al diavolo Pai, che iniziava a rompere seriamente.

Al diavolo la sua gente, che riteneva blasfemo avere rapporti di qualsiasi genere con gli esseri umani.

Al diavolo quella guerra.

Si appisolo placidamente, con un sorrisetto che increspava le sottili labbra.

Ah…quando Kisshu si addormentava col sorriso voleva dire due cose:

1) Kisshu aveva appena fatto impazzire i suoi compagni, e di questo ne andava fiero, perché voleva dire che era stata una giornata interessante.

2) Kisshu sorrideva perché nella sua testolina verde prendevano forma pensieri strani o illeciti.

Forse, per questa volta, questi due punti si possono unire, no?

*

-Hai capito la strada, adesso?-

-Si…credo di si…-

-Devi sempre andare diritta, per poi girare due volte a destra, una sinistra e poi di nuovo diritta. La tua porta è quella alla tua destra, la quinta-

-Ma perché siamo così lontane, io e le ragazze?-

Ryou si strinse le spalle –Credo sia stata una idea di Kisshu-

-Ah…-

Retasu iniziò a torturarsi le mani, gesto che faceva quando era nervosissima.

Per fortuna, o sfortuna, Ryou non capì che quel nervosismo era procurato dalla sua presenza.

-Retasu sei sicura di stare bene?-

-Ah?! Io…s…si- so sforzò di sorridere.

Perché devono venirmi certi attacchi. È solo Ryou. Solo Ryou

-Avanti, non fare quella faccia sconsolata!- posò una mano sulla spalla.

Il suore di Retasu perse un battito.

-Vai a dormire- disse, assumendo una finta espressione severa –Ti voglio scattante!-

Retasu si congedò, dando la buona notte.

Quando poggiò la testa sul cuscino, era porpora, e il cuore le batteva a mille.

*

Quando Ryou chiuse la porta, invece, si strinse le spalle.

Che cosa era preso a Retasu?

“Bah…femmine”

Purtroppo per lui, girando l’angolo, per raggiungere la sua di stanza, fece un brutto incontro.

Pai.

Incontro bruttissimo, visto che questi due non si potevano vedere.

Uno perché lo considerava un invasore alieno, pronto a tutto pur di vincere.

L’altro perché lo trovava semplicemente urtante.

Ma per Pai erano tutti “Esseri Urtanti”.

-Salve, Pai-

-Si..salve-

Per una volta, incrociando lo sguardo viola, venne preso da un brivido freddo.

Quel ragazzo era raggelante.

-Sono tutte e dormire?-

Ryou sogghignò –Si, Retasu dorme-

-Non ti ho chiesto questo- rimbeccò, acido

-Certo, certo-

Quando era entrato nella stanza del Nihil, aveva pensato di aver interrotto qualche cosa.

Certo, gli dava fastidio che una delle MewMew provasse interesse per un alieno, nemico naturale per loro, ma lui non poteva controllare i sentimenti di quelle pazze. Già faticava con i suoi.

-Allora, buonanotte-

Pai lo sorpassò, facendo un gesto abbastanza infantile.

Si sa che quando si vuole provocare qualcuno, si tocca con forza studiata la spalla dell’altro.

Gesto usato molto tra i bambini.

-Ti prego di proteggerla. Lei e le altre-

A sentire quella frase, Pai si voltò, credendo di vedere il volto di Ryou, ma questo era troppo orgoglioso, e vide solo la sua schiena.

-Mi sentirei un verme se succedesse loro qualche cosa-

I suoi occhi si velarono di tristezza.

Lui era inutile.

Poteva solo dire cosa fare, o cosa non fare, ma non partecipava attivamente.

Non aveva il potere adatto.

Pai, continuò a camminare, e i suoi passi risuonavano leggeri su quel pavimento.

-Non ti preoccupare- disse –Non c’era bisogno di dirmelo. Sa bene che sono l’unica speranza-

-Ti ringrazio-

-Non farlo. Non lo faccio per te-

-Allora per chi lo fai?-

Pai non rispose, scomparendo dietro l’angolo.

*

Minto bussò alla porta della stanza della sua Onee-sama.

Zakuro l’aprì.

Era leggermente assonnata.

-Minto…che hai? È successo qualche cosa?-

-No… e che…beh…onee-sama, posso restare con te per un po’?-

Zakuro aggrottò le sottili sopracciglia –Come mai?-

-Non riesco a dormire-

Si spostò, facendola entrare.

La ballerina si sedette sul bordo del letto –Volevo parlare con qualcuno-

-Hai paura?-

-No…non proprio. Sono preoccupata-

Zakuro forse captò i pensieri di Minto –Li libereremo tutti-

Minto sorrise grata alla sua amica.

-Ti ringrazio-

Da quando era venuta al mondo, era stata circondata da persone che la coccolavano e la viziavano al posto dei genitori, troppo impegnati con il lavoro o feste o altre cose praticamente inutili.

Le uniche persone che le erano state vicino erano la balia, e suo fratello Seiji.

La balia era un po’ come una nonna. Le voleva bene, la viziava, coccolava, e le rimproverava con voce gentile.

Invece, con suo fratello, i rapporti si erano un po’ raffreddati, ma grazie ad Ichigo, Retasu e Purin si erano riavvicinati.

E adesso, quelle persone erano in mano a un pazzo.

-Li salveremo-

*

Purin vagava sconsolata per la casa.

-Taruto-

Lo cercava da ore, senza risultati positivi.

Ma perché Pai era stato così cattivo?!

Che persona antipatica!

-TI TROVERO’!- disse ad alta voce, per la millesima volta.

Alla fine, dopo un’ora di cammino, si ritrovò sul suo letto, dormendo placidamente, invocando il nome dell’amico, associato con parole “Amico, caramella, giocare”.

Povera bimba!

Che cosa avrebbe pensato se avesse saputo che Taruto si trovava solo una decina di stanze da lei?!

*.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Nota:

(*) sarebbe la boccetta di acqua che avete visto qualche capitolo fa. Pai l’ha data a Tarato con l’aiuto di Purin. Ricordate?

(**) Taruto è alto 1.34, Purin 1.38. informazioni prese dal sito delle MewSisters Tokyo Mew Mew unico Sito Unico.

*.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Nyah! Finito capitolo!

Inizia a festeggiare.

In principio, questo non esisteva. Diciamo che è un Extra.

Tanto per fare la cattiva!

Perché passare subito alla prima battaglia, se potevo fare un capitolo tanto…beh…se potevo fare questo capitolo?!

Chiedo scusa alle fan di Purin, l’ho trattata male. E scusa a quelle di Ichigo, perché è comparsa solo nei pensieri di Ki-chan.

Ora, passiamo ai saluti.

Kisshu:- Aspetta! Voglio farli io! *prende tastiera*

Xangelika4ever: ma che nick grazioso ^_^ grazie tanto per il commentuzzolo!

XCaomei: ma figurati, cara! Si saluta chi ti lascia una recenzione! Ma sai che l’ho detto pure io a quel deficiente di fratello!? Ma non mi scolta *fa spallucce* e poi, ha solo peggiorato la situazione *__________* per la coppia formata da me Ichi-chan, don’t worry!*_*

XTigre: non è forte, è baka. Ma come fa a perdersi?! Che cosa ci trova poi Pai ? secondo me è eprchè anche lui non fa che perdere la retta via (pessimo gioco di parole ndDanya -.-)

XKuroneko: Piano! Non mi strapazzare troppo! Sono delicato, io!

Ma guarda, Ichigo deve aver sbattuto forte la testa per non accorgersi che IO ci sono, e se CI SONO; può dimenticarsi di tutto.

Per la stanza del Nihil…eh eh…purtroppo non posso fare spoiler, ma sappi che non sarà “proprio” inutile ^_^

XRobertina92: Mon amur! Mio piccolo bocciolo di rose! Stella caduta dal cielo...(smettila, o Roby mi muore ^^””” ndDanya) grazie epr il commento! Ti ringrazio!

XPurinsun: Ecco la ragazza più pucciosa del mondo! Orsù miei prodi! Attacchiamo! Ma quanto sono intelligente, eh? Ma non concentrarti troppo su Deep Blu, guarda me, che sono così figo!

XRia: allora siamo d’accordo! Tu ti prendi Ryou, così Pai sta tranquillo! Quel ragazzo sta diventando troppo nervoso! Ora sta sbattendo la testa al muro, mormorando “Devo stare calmo!” ma non ti preoccupare se non hai commentato lo scorso capitolo! Succede X°°°D Però, questa volta non dimenticarti, altrimenti Danya inizia a fare come Minto, mormorando “L’Onee-sama non mi commenta più perché shono cattiva ToT” E cose del genere…è patetica >.>

XAndrea94:Ma che ne so io! Pai è uscito di matto, Ryou non capisce, Ichigo è ferma su “Masaya” e non va avanti! Solo io sono quello sano (non ne sono tanto sicura ndDanya)

Ma come, non mi vuoi con Ichigo? ToT spiacente…

XSakurabell: eheh…ogni cosa al suo tempo…poi vedi, anzi, leggi

*Danya prede tastiera* Grazie, Kisshu!

E adesso, vi saluto! Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A presto!

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Capitolo 7

“Metamorfosi incomplete e Rinascite incomplete”

Io non so perchè

gioco a immaginare sempre storie fantastiche

quadri di paesaggi sotto forma di favole

dove cantano i burattinai

canzoni che non ho sentito mai

ma che io già so

(Syria- Alice nel Paese delle Meraviglie)

Le persone vengono continuamente disturbate nei momenti meno opportuni, e di conseguenza, si infuriano.

Non importa il sesso, l’etnia, la religione, l’età.

Prendete un esempio stupido.

Dopo una giornata faticosissima, decidete di farvi un bella doccia calda! Bene, nessuno ve lo impedisce!

Ma proprio quando stai per insaponarti il corpo con l’ultimo bagno-schiuma, appena comprato nella migliore profumeria della città, bussano alla porta.

È tua madre che ti dice che la tua amica che vuole sapere i compiti, e tu le rispondi che in quel momento sei occupata, ma a causa del getto della doccia, lei non capisce.

Quindi sei costretta ad uscire, ancora insaponata, e rispondere, nonostante tutto.

E come se non bastasse, l’amica in questione ti trattiene al telefono per un quarto d’ora buono, e intanto tu sei intirizzita e…infuriata.

Beh, questo era solo un esempio.

Le situazioni possono essere tante, e i protagonisti infiniti.

Quando Purin si era addormentata nel suo letto, come poteva immaginare che un alieno con capelli verdi e gli occhi ambrati gli urlasse nelle orecchie, interropendo così i suoi sogni?

-SVEGLIA!-

Ecco. Venire svegliati di soprassalto è una di quelle cose che fanno davvero infuriare una persona.

Purin era una bambina gentile e vivace, ma, dice il proverbio “Non svegliar la scimmia..pardon…il can che dorme!”.

La bambina aprì gli occhi di botto, e si alzò,sbattendo a fronte contro qualcosa di molto duro.

La testa di Kisshu.

-AIO!- si lamentò lui, mettendo una mano sulla fronte, facendo qualche passo indietro.

La piccola si premette il punto dolente, lamentandosi molto.

-Ma che testa hai!?- disse lei, con i lacrimoni agli occhi.

Solo allora si guardò intorno.

Nella stanza erano presenti le sue amiche, Pai e Kisshu.

-E’ ora- disse Zakuro

-Forza Purin!- la incoraggiò Retasu, sorridendo

-Dobbiamo andare- fece laconica Minto.

Purin si ricordò della missione.

Si alzò giù dal letto –Ma c’era bisogno della squadra per intero per venirmi a svegliare?-

-Temevamo che non ti svegliassi proprio- ammise Retasu,con un enorme gocciolone.

-Bene!- alzò le braccia, come per indicare i muscoli, che non aveva –Facciamo vedere a quel Deep Scemo chi è la squadra dei Fantastici Otto!- ammiccò.

Caduta generale –C…che razza di nome è?!- si lamentò Minto –“I Fantastici Otto”?!-

-Ma che razza di nome è?!- ripeté Ichigo.

-Ma non possiamo chiamarci più Mew Mew!- disse la biondina, serissima

-E per quale motivo?- disse Zakuro, che era l’unica che sorrideva all’idea della bambina.

-Beh, ora siamo in otto! Non in cinque!- iniziò –Ora siamo tutti amiconi, e non penso che Taru-Taru, Kisshu e Pai vogliano farsi chiamare Mew-boy, come noi non possiamo farci chiamare le “Aliene”, visto che siamo terrestri…-

Ci fu una risatina generale –Non ha tutti i torti…- ammise Kisshu

-Però come nome è orribile e lungo!- disse Pai.

-Allora facciamo così!- la bambina iniziò a saltare sul letto –Questa non è la battaglia finale, no? Per ora usiamo questo nome, ma quando arriverà il momento della vera battaglia ne adotteremo uno nuovo! Quando torniamo lo decideremo-

I “grandi” si lanciarono uno sguardo.

Beh…era vero. Quella non era una battaglia finale…solo il preludio.

-Quando torniamo me troveremo uno decente!- disse Kisshu, battendo una mano sulla fronte della piccola.

-Ma ora è meglio muoverci- sentenziò Pai precedendo tutti all’uscita.

Tutti si apprestarono a seguirlo.

Purin però, corse in avanti, mettendosi di lato a Pai, richiamando la su attenzione.

L’alieno la guardò dubbioso –Che vuoi?-

-Taru-Taru sta bene?-

Pai alzò gli occhi al cielo –Si…sta bene. Sta dormendo-

La bimba sorrise –Molto bene!-

Lo superò saltellando.

Pai guardò dubbioso la bambina, fino a che qualcun altro non si affiancò a lui, cioè Retasu, che avevo ascoltato il veloce scambio di batutte.

-Ti ha chiesto di Taruto?-

-Si…-

-Purin è una bambina molto vivace. Forse è per questo che le piace Taruto-

La faccia di Pai assunse un espressione contrariata –Dovrebbero crescere un po’…-

-Sono dei bambini! È normale che siano vivaci e scatenati-

-Saranno anche dei bambini- puntualizzò Pai, con tono distaccato, per poi incrinarsi leggermente –Ma la questa è una guerra- le lanciò uno sguardo distaccato –Ed è meglio che anche tu afferri questo concetto-

Gli sembrò che Retasu stesse per rispondere, ma Kisshu interruppe il tragico dialogo.

L’alieno dagli occhi ambrati circondò i loro colli con le braccia, in stretta confidenziale, e disse, bisbigliando all’orecchio di Pai –Che fai, si flirta?-

-Kisshu! Mi strozzi!- disse la ragazza, che non aveva sentito.

-Scusa, pesciolino- disse, mollando la presa.

Afferrò Pai per un braccio, portandolo qualche metro più in là.

–Guai a te se provi ancora ad intrometterti più nelle mie questioni- disse, la labbra strette –O sarà peggio per te. Lo scherzo della stanza del Nihil non sarà niente. La prossima volta niente Shirogane. Andrò sul pesante-

-Se stai minacciando, ti informo che non ne vale l pena, e poi non mi sembra questo il momento-

-Invece credo di si- Kisshu ghignò –Pai…Pai…Pai…quella è cotta di Shirogane. Io posso anche contendermi Ichigo con un morto, ma quello alla fine svanisce. Il biondino no-

Kisshu tornò indietro, lasciando Pai avanti da solo.

“Kisshu è un idiota” pensò “Che cosa mi sarebbe dovuto importare di quella umana?! Di quella sciocca, chiacchierona, goffa e…e…insomma! Pai, non dare ascolto a quell’idiota”

Anche se era vero che non gli era proprio indifferente…”Ma la vuoi piantare?!” si rimproverò.

-Pai, perché ti sei fermato?!- il gruppetto lo superò.

Sentì la mano di Kisshu dargli una pacca –Vedo che ho ragione-

-Tu non hai mai ragione-

-Tu pecchi di superbia-

-La volete smettere con questi battibecchi da fidanzati?!- disse Zakuro, mettendosi in mezzo –Non so quanto importi a voi, ma noi Mew Mew abbiamo da fare certe cose. Quindi…-

-Non abbiamo bisogno di prediche, Zakuro- disse Kisshu , acido –Non siamo né Purin né Taruto.

-No di certo. Ma siete Kisshu e Pai. Questo basta e avanza-

Rossi per la rabbia, i due continuarono a camminare, finché non raggiunsero il salotto con le ragazze.

Lì trovarono Keiichiro e Ryou, seduti al tavolino basso.

-Noi andiamo, allora!- disse Ichigo, simulando sicurezza.

Ryou non riuscì a rispondere come sempre, mentre Keiichiro sorrise, accompagnando a quel gesto tanto abitudinale parole altrettanto abitudinali –Allora noi aspettiamo con ansia il vostro ritorno-

-Puoi contarci!- disse Minto, determinata.

Non vedeva l’ora di mettersi in azione.

-Sarà meglio che vi trasformiate qua- disse Pai –Appena arriveremo non dovremo perdere tempo, ed entrare subito-

-Pai ha ragione- affermò Ryou, incrociando le braccia sul petto.

Ichigo alzò il braccio, in segno di grinta -Perfetto, allora ci trasformiamo subito!-

Silenzio.

Nessuno si mosse.

Ancora silenzio.

-Emh…c’è un problemino…- ammise Retasu, con un enorme gocciolone in testa.

-Già…- annuì Minto

-Che siamo sciocche!- Purin si grattò la nuca con nervosismo

-…- Zakuro arrossì.

-Che cosa vi prende?- Kisshu le guardò, dubbioso.

-E che non abbiamo più i nostri ciondoli Mew!- dissero all’unisono.

SDENG!

Caduta generale.

-COME NON AVETE PIU’ I VOSTRI CIONDOLI!?- urlò Ryou, mentre le ragazze si facevano piccole.

-Emh…ecco…- iniziò Retasu

-Quando ci siamo svegliate nella dimensione di Deep Blu non c’erano più!-

-E non potevate dirlo prima?!- continuò il biondo, imbestialito.

-Ce ne siamo dimenticate!- sorrisero come delle idiote.

Ryou colpì Ichigo, Minto, Retasu e Purin sulla testa, procurando un grosso bernoccolo ad ognuna.

Zakuro l’aveva evitata di proposito.

Lui ci teneva a vivere…

-E ora come fate?- Kisshu si buttò sul pavimento –E dire che mi ero preparato al meglio!- si lamentò.

Pai si portò una mano al mento, con fare pensoso –Dite che quando avete ripreso i sensi nella dimensione di Deep Blu, non avevate più i ciondoli?-

-Li avrà presi lui…- ipotizzò Keiichiro –Ma per quale ragione…?-

-Se avessimo tutte le risposte necessarie…- borbottò Pai –Non conoscete un altro modo per trasformarvi?-

Le ragazze scossero la testa.

In un attimo, gli occhi di Ryou scintillarono, e batté un pugno sul palmo della mano aperto –Certo che c’è un altro modo!-

-Uh?-

-Ma si!- assentì lui –Lo hanno fatto solo Retasu e Zakuro!-

Tutti gli sguardi si spostarono su di loro.

La verde, sentendosi osservata, arrossì, mentre Zakuro si limitò a ricambiare gli sguardi interrogativi –Non capisco che cosa stai dicendo-

-Ryouemh…intendi quando ci trasformavamo senza il ciondolo?- disse la ragazza con le trecce.

-Esattamente!-

-Però…emh…io non so Zakuro, ma io non mi rendevo conto delle trasformazioni-

-Come non ti rendevi conto?- Pai guardò Retasu, che abbassò lo sguardo.

Era arrossita, e stringeva i pugni.

-Emh…quando…mi trasformavo era perché…mi sentivo arrabbiata o frustrata. La trasformazione rispecchiava il mio stato d’animo. E poi, il potere è instabile-

Pai non staccò lo sguardo da Retasu. Che cosa aveva detto?

-Però Zakuro onee-sama c’è riuscita senza problemi-disse Minto –Forse possiamo privare-

-Come facevate una cosa del genere?-

-Come ha detto Retasu, bastava fari guidare dai sentimenti. Più l’emozione era forte, più questa lavorava sul DNA- disse Zakuro, seria.

-E tu come ti trasformavi?- chiese Pai, rivolta a Zakuro, distogliendo lo sguardo da Retasu.

-Ero arrabbiata- disse asciutta.

-Quindi..- Purin si grattò la testa –Dovremmo arrabbiarci?-

Ryou si strinse le spalle –Fate come volete, ma basta che l’emozione sia forte, e anche la sicurezza in voi stesse-

-Allora ci provo prima io!-

Purin strinse gli occhi, concentrandosi al massimo.

“Forza Purin…Forza…”

Doveva concentrarsi su qualche cosa…ma cosa?

“Purin si concentrerà sul bene che vuole alle sue amiche,sui fratellini e su Taruto”.

Le goccioline di sudore scesero lungo le tempie. Sentì il cuore battere all’impazzata.

Riusciva a sentire il proprio DNA che si muoveva.

-MEWMEW PURIN…METAMORPHOSIS!- In un lampo giallo, la bambina riuscì a trasformarsi.

Si guardò compiaciuta le mani guantate da scimmia –Ce l’ho fatta!-

Si voltò verso le sue compagne, ed un enorme gocciolone comparve sulla sua testa.

Zakuro si era già trasformata.

-Senza il minimo sforzo-

-Come sei brava! Ora ci provo pure io!- disse Minto

-Anche io!- fece eco Ichigo.

-Emh…p..pure io-

-Allora avanti!- le incalzò Keiichiro.

-Basta che si muovano. Stiamo perdendo tempo-

-Quando vuoi, Pai, sai essere molto antipatico-

Ignorando i discorsi intorno a loro, le tre ragazze si concentrarono al massimo.

Ognuna di loro si concentrò su qualche cosa di particolare.

Ma se Purin aveva usato sentimenti positivi, i loro non lo furono.

Usarono la rabbia per la loro incapacità.

L’odio per un Essere che teneva segregate i propri cari.

La ripugnanza per un Mondo ingiusto.

Si trasformarono con un po’ di difficoltà, ma ce la fecero.

-La squadra al completo!- disse Ryou, battendo le mani- Perfetto!-

-Possiamo andare, ora?- chiese seccato Pai.

Le Mew-girl si guardarono, e annuirono –Facciamo vedere al Mondo di che pasta siamo fatte!-

I due alieni si avvicinarono alle ragazze, e prima di teletrasporsi, sentirono Ryou dire –Non strafate come al solito! Tornate intere!-

Poi più ninete.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

Si teletrasportarono proprio sotto il palazzo galleggiante.

-Ci siamo…-

-Eh già…-

-Avanti bamboline…- Kisshu richiamò i suoi tridenti –E’ ora di iniziare i giochi-

-Kisshu…-

-Si, Mew Zakuro?-

La ragazza lo guardò con occhi di fuoco –Dici ancora “bamboline” e ti faccio ingoiare i denti- disse minacciosa

-Potete evitare di litigare?-

-Retasu, non sto litigando…lo sto avvertendo-

-Allora potete rinviare gli avvertimenti a dopo?-

-Pai ha ragione- Mew Minto richiamò l’arco –Come ci arriviamo lassù?-

-Voliamo?-

-Eccetto Minto, noi non possiamo volare- precisò Retasu.

-Possiamo usare il Mew Po…ah no…è vero che questo è un potere instabile- disse Mew Ichigo, rabbuiandosi.

-In questo caso…- Pai richiamò i suoi ventagli, e li fece ingrandire.

Però, questa volta erano molto più grandi dell’ultima volta che li aveva usati.

Li fece cadere per terra, e questi iniziarono a galleggiare tranquillamente.

-Wow…-

Le Mew Mew lo guardarono con occhi luccicanti.

-Sembrano due tappeti volanti- disse Mew Purin

-Chi non può volare, si metta lì sopra. Mew Minto, tu segui me e Kisshu-

-D’accordo- annuì la blu.

-Ma sei sicuro che reggeranno il nostro peso?- chiese Ichigo, dubbiosa

-Lo scopriremo ora-.

Pai, maligno, spinse Mew Ichigo sul ventaglio rosso, e questo per un attimo sembrò voler cadere, ma tornò subito in posizione. Per un secondo, Ichigo sudò freddo –Non c’era bisogno di essere così rudi- disse, gonfiando le guance.

Mew Purin si sedette accanto a lei, e Mew Zakuro e Mew Retasu si misero sull’altro ventaglio.

-Ora possiamo andare-

I ventagli si alzarono, e finalmente si diressero verso il Palazzo.

Mew Ichigo deglutì, mordendosi nervosamente il labbro inferiore

“Devo riprendere il Mew Power

Kisshu le lanciò uno sguardo.

“Non preoccuparti, micetta”

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Deep Blu si accasciò sul trono.

-Non…va…- ansimò, stringendo all’altezza del cuore con un pugno –La…mia…rinascita…non…sono completo…- farfugliò.

La fronte pallida era ricoperta da perle di sudore.

-Se non faccio qualche cosa…qui finisce male-

Davanti a lui si plasmò una sfera grigiastra.

Vide sette “intrusi”.

“Sono venuti…”

Schioccò le dita.

Davanti a lui comparvero cinque figure, coperte con un lungo mantello scuro.

-Occupatevi di loro- proferì.

La figura che stava più vicina a lui annuì con forza, per poi scomparire, seguita dalle altre quattro.

“Pensavo che sarebbe venuto pure il piccoletto…beh…troverò un diversivo anche per quei due traditori

Schioccò ancora le dita, ma apparentemente un successe nulla.

I capelli corvini del Sommo Deep Blu si mossero appena.

-Bene…- davanti a lui comparvero due ombre, ma ne vero senso della parola!

Si staccarono con lentezza dal pavimento, e si misero davanti al Sommo.

-Occupatevi dei due alieni-

Come erano comparse, le ombre si dileguarono.

Deep Blu si alzò stancamente “Usare quel Masaya in quel modo è stato imprudente” il suo abito blu si colorò di scarlatto.

La mano si sporcò di quel liquido caldo –Il mio sangue…- chiuse la mano in un pugno, rabbioso –Me la pagherete, Mew Mew-

La stanza cambiò molto velocemente, assumendo un colore blu scuro.

Alla fine i contorni della stanza cambiarono, fino a sembrare uno spazio infinito.

Ai piedi di Deep Blu, che iniziava a perdere copiosamente del sangue dal petto, iniziò a sbocciare una piantina.

Prima lentamente, quasi fosse un bambino capriccioso che non vuole alzarsi dal letto, poi con più energia, inondando quello spazio di luce bianca.

Alla fine, nacque un Albero maestoso.

La corteccia era nodosa, scura ed emanava un buon profumo.

I rami erano enormi e si estendevano all’infinito, ricchi di foglie verdi che sembravano danzare.

Una voce uscì dall’albero. Una voce calda e ferma, molto simile a quella di un vecchio saggio. La voce però risuonava come un eco lontano, perso e dimenticato nel tempo.

Chi osa disturbare il mio sonno?

-Sono Deep Blu- rispose quello, con tono fermo.

Oh…Il Sommo! Alla fine sei riuscito ad uscire dal tuo sonno?

-Certamente-

Che cosa vuoi da me, Gheish, Colui che Placa?

-Voglio riposarmi tra i tuoi rami, per recuperare le forze. Una lunga battaglia mi aspetta-

…siamo sulla Terra, giusto?

-Esatto-

I tuoi sudditi hanno abbandonato da secoli questo pianeta. Chi ti ha ridotto così?

-Un gruppo di insetti fastidiosi-

Deep Blu, chiunque sia stato, deve avere un gran potere. Non semplici insetti.

-Infatti, insetti fastidiosissimi. Ora lasciami riposare. Ho un Universo da conquistare-

Allora vieni e riposati. Come Dio del Riposo non posso negarti questo favore.

Gheish si mosse appena, e accolse Deep Blu nel suo tronco.

L’alieno venne spogliato dalla sua veste, ormai purpurea, che si posò delicatamente sul tronco.

Al centro del petto aveva uno squarcio enorme, da dove usciva troppo sangue.

La pelle era, se possibile, ancora più pallida e molto tirata dalla fatica.

Quello non sembrava Deep Blu il Sommo, ma un catorcio.

Prima di chiudere gli occhi e dormire per quelli che sarebbero stati giorni, il suo pensiero fu rivolto ai suoi nemici “Spero che non vi facciate troppo male. Quelle sono solo delle minuscole pedine del mio Gioco. Sarò io a togliervi di mezzo”

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Okay…capitolo stupido, ma interessante, non trovate?!

*tutti si buttano contro Danya* Kyah! Perdono! Ma non vi piace l’idea di Deppy (Deep Blu) nudo?! Anche senza descrizione, provate ad immaginarlo *sbav*

Cmq…in capitolo mi piace un sacco, soprattutto per l’albero parlante! Ho provato a descrivere al meglio la voce, e spero di avercela fatta. Una descrizione al quanto difficile…però ce l’ho messa tutta, anche se so che il mio meglio non è sempre abbastanza.

Grazie tante a chi ha recensito, ovvero:

angalika4ever

Caomei

Tigre

Purinsun

Lory06

Ria

Sakurabell

Robertina92

Kuroneko

Voglio farvi solo una domanda (vi prego di rispondere) ma volete tutti che Pai e Ryou si picchiano?! Oo

Rispondete, grazie.

Ho deciso di aggiornare ora perché domani inizia la scuola, e quindi sarò abbastanza impegnata per un po’. Devo aggraziarmi i nuovi proff!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Capitolo 8

“Dentro il Palazzo quante sorprese!”

La Torre Galleggiante era enorme, vista da sotto.

Quella forma squadrata, quelle strane “cose” che gli giravano attorno.

Nessuno, qualche ora prima ci aveva fatto caso, ma ora dovevano ammettere che era spaventosamente terrificante,ma maestosa.

I pannelli blu scuro riflettevano la luce tenue del sole nascente, e loro, come piccole formiche, si specchiavano lì sopra.

Ma da dentro era tutt’altra storia!

Lunghi corridoi, con tappeti purpurei, porte maestose, con disegni mozza fiati, pareti lisce e fredde.

Il gruppo era arrivato proprio nella parte centrale della torre.

-Questo posto è lugubre-

-Mew Minto, non mi sembra il caso di lamentarti-

-Non mi aspetto che un alieno come te, che ha arredato quel laboratorio, ne capisca qualche cosa di estetica-

Pie dovette trattenersi dal colpire Mew Minto con una scarica elettrica.

-Vi sembra il caso di litigare?- li richiamò Mew Retasu, stranamente seria.

-Colpa sua- dissero all’unisono.

I due si lanciarono occhiatacce.

-Ora dove andiamo?- chiese Mew Zakuro, guardandosi intorno.

-Per me bisogna salire- disse Mew Ichigo.

-Per me bisogna andare di sotto- disse Kisshu, quasi simultaneamente alla rosa.

I due si guadarono un attimo.

-Io dico di sopra- ringhiò lei

-Io di sotto- ringhiò di rimando lui

-Io ho attraversato quasi tutto il palazzo, e ti dico che si va di sopra- disse la rosa, con aria superba, ricordando che era stata l’unica ad entrare lì dentro.

-Ma si sa che quando si vuole nascondere una cosa si deve andare nei pani più bassi!- rimbeccò Kisshu, acido

-E chi te lo dice?!-

-E’ sempre così! Sulla Terra, voi umani fate sempre così! Più una cosa è importante, più la si mette in basso-

-Non è vero! Ma dove le senti queste assurdità!?! Attaccare all’alba, i sotterranei! E poi ti ricordo che Deep Blu è un alieno, e non credo se ne intenda di “tradizioni” umane!-

-Paese che vai, tradizioni che trovi!-

Mentre i due si guardavano in malo modo, elettrizzando l’aria attorno a loro, un leggero colpo di tosse attirò la loro attenzione –Emh…- Mew Purin indicò il gruppo formato da Mew Retasu, Mew Zakuro e Pai che si allontanava -…veramente la strada giusta sarebbe quella. Né sopra né sotto…diritti!-

I due, mortificati, seguirono i quattro.

-Mi fai fare delle figuracce-

-Gattina, non accusare gli altri dei tuoi errori-

Raggiunto i gruppetto, Mew Ichigo chiese –Direzione?-

-Per ora sempre diritto…- disse Mew Retasu, indicando Pai.

Infatti l’alieno aveva una matta virtuale sul palmo della mano.

Su di esso era segnata una piccola striscia, e poi, un punto luminoso.

-Qui c’è il Mew Power- fece Pai, anticipando la domanda di Mew Ichigo, dato che la neko-girl aveva aperto bocca.

L’alieno viola si fermò, e assunse una espressione pensierosa.

-Problemi?- chiese Mew Zakuro, affiancandolo

-Più o meno. Secondo questa mappa dovremmo andare diritti, ma…- guardò davanti a se –qui c’è un muro, e poi…ci sono delle interferenze, e non capisco più quale “puntino” devo seguire-

-Interferenze?- fece Kisshu, sospirando –Odio questa parola-

Mew Minto guardò la mappa –Uno…due…tre…quattro…cinque punti luminosi…-

-Continuiamo a seguirlo, oppure puntiamo un altro?-

-Non ne ho la più pallida idea-

Il gruppo non ebbe neanche il tempo di pensare a una alternativa,che la parete davanti a loro andò in mille pezzi, e dovettero ringraziare solo l’intervento dello scudo di Mew Ichigo, per non essere finiti travolti.

-CHI CAZZO E’ STATO!?- imprecò Kisshu.

Cercò di guardare oltre la cortina di polvere che si era creata, per intravedere una figura.

- Deep Blu?!- disse Mew Retasu, impallidendo, ma richiamando le sue armi.

-No..- la tranquillizzò Pai, stringendo gli occhi –Ma è sicuramente qualcuno di poco simpatico-

La Figura si mosse molto velocemente, e si portò alle spalle del gruppo.

Pai lanciò una veloce occhiata allo schermo –Si stanno avvicinando. Ma questa mappa dovrebbe individuare solo il Power-

Guardò la Figura.

Era avvolta in un mantello scuro, ed era più bassa di lui.

-Non dirmi che Deep Blu ha trovato chi ci rimpiazza! Mi sentirei offeso!- scherzò Kisshu, estraendo i suoi tridenti.

In pochi secondi, furono circondati da altre quattro figure incappucciate, ma ciò che si notava erano le stature differenti.

-Che bello! Adesso abbiamo tanti amici con cui giocare!-

-KISSHU!- lo rimproverarono tutti

-Scusate- si fece piccolo piccolo.

-Si può sapere chi sono questi?-

-A saperlo-

-Eliminare gli intrusi- disse un incappucciato, con voce metallica.

-Che bella accoglienza-

-Ti ci metti pure tu, Pai?- disse Mew Ichigo, alzando gli occhi al cielo.

-…-

-Io dico di concentrarci su questi- disse Mew Retasu.

Infatti, le cinque figure iniziavano a stringere il cerchio.

-Ragazze…- Kisshu guardò Pai, che capì al volo, e diede il suo tacito assenso –Questi qui li fermiamo noi, voi andare avanti-

-Non se ne parla proprio!- disse Mew Purin –Siamo una squadra e…-

-Purin, andiamo- Mew Zakuro aveva afferrato la piccola per un polso

-Sicuri di farcela?- chise apprensiva Mew Retasu

-Tzè…- Pai la squadrò freddamente, e Kisshu la puntò con gli occhi ambrati –Mi sa che si è dimenticata della nostra forza-

-ANDATE!-

Pai richiamò il ventaglio più grande, e con un agile mossa, creò una corrente di vento, che spazzò i nemici.

-Non…- Purin provò a protestare, a Mew Zakuro la trascinò con forza.

-Dobbiamo andare- disse Minto

-State attenti!- urlarono, prima di sparire dietro il cumulo di macerie.

-Anche voi!-

Rimasti soli con gli incappucciati, i due fratelli si guardarono con intesa.

-Io quelli di destra, tu quelli si sinistra- fece Kisshu

-…perché io tre e tu due?- gocciolone

-Perché è più divertente!-

Quando si lanciarono all’attacco, per un soffio Kisshu evitò una freccia azzurra, e Pai una sostanza gelatinosa.

-…non ti ricordano qualcuno?-

-…Ribbon…STRAWBERRY SURPRISE!-

-Ma che…- Pai usò il suo ventaglio per contrastare l’attacco di…Ichigo, anzi, Mew Ichigo.

-…Ichigo?-

Kisshu si portò alle spalle del incappucciato che aveva lanciato l’attacco, e gli sfilò il travestimento.

Sotto quel mantello scuro, c’era Ichigo Momomiya.

Aveva i capelli rossi, come da umana, le orecchie e la coda da gatto e gli occhi rosa, come da trasformata.

Pai provocò un vento abbastanza forte per sfilare quegli indumenti scuri agli altri.

Anzi, altre, visto che erano l’esatta copia delle Mew Mew.

Tutte avevano i capelli come da umane, e poi, gli occhi e le varie code, antenne e orecchie dei loro animali.

-E questo che significa?-

Nella testa di Pai si accese una lampadina –Il Mew Power…Deep Blu l’ha usato in queste copie! Non dobbiamo andare chissà dove! È QUI!-

I due si guardarono –E quelle dove si saranno cacciate?-

- Pai, certi lampi di genio non potevi farteli venire prima?!-

-Va a cercarle, e riportale qui. Intanto le tengo a bada!- disse Pai

-Okay. Ci vediamo tra qualche minuto-

Ma gli imprevisti non erano finiti...

Infatti, appena Kisshu provò ad alzarsi da terra, venne violentemente afferrato dalle caviglie,e sbattuto sul rosso pavimento.

-Ahuo…- cercò di capire chi l’aveva fermato, e notò due cose nere, molto simili a mani, che lo trattenevano da…dalla sua ombra!

-Che roba è?-

Questa si staccò dal pavimento, mostrandosi per la figura nera quale era, e iniziò a immobilizzarlo da dietro, tenendogli ferme le spalle e le gambe.

-PAI!- quando di voltò verso il compagno, vide che anche questo era immobilizzato da un’ombra nera.

Non lo aveva sentito emettere fiato prima perché gli aveva tappato la bocca.

- Maledizione…-

Le cinque pseudo Mew Mew si allontanarono, seguendo le loro gemelle per quello stesso corridoio.

la presa lo strinse più forte, e fu costretto a piegarsi sulle ginocchia, per poi cadere per terra.

Sbattè dolorosamente la guancia contro il pavimento.

“Che sfiga…oggi non è proprio la mia giornata

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Mew Retasu provò un brivido lungo la schiena.

Si voltò indietro.

“Ho un brutto presentimento”

-Retasu, che succede?-

Mew Purin si era voltata verso l’amica, e la squadrava con ansia.

-N..niente…ho solo..come un brutto presentimento. Temo per Pai e per Kisshu-

-…non perdiamo tempo!- disse Mew Ichigo, continuando a camminare –Non sono così deboli. Ce la faranno di sicuro-

Ma neanche per loro le sorprese erano finite, anzi, non erano nemmeno iniziate!

Infatti, le cinque pseudo Mew Mew comparvero davanti a loro.

All’inizio, le ragazze cedettero si essere davanti a uno specchio per la grande.

-E queste da dove spuntano?!-

-Sono identiche a noi-

-Eliminare gli intrusi…è questo il compito assegnatoci dal Padrone- disse quella che assomigliava a Mew Ichigo.

-Sono quelle che abbiamo incontrato prima!- disse Mew Purin, riconoscendo la voce.

-Oh no!-

-Quindi vuol dire che Pai e Kisshu…- Mew Ichigo strinse il suo cuore di peluche, e scosse la testa –No! Non ci credo!-

“Non siamo neanche arrivati alla battaglia finale! Perché deve succedere tutto questo!” pensò, furiosa, guardando il suo alterego.

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Ihihih…ho tagliato qua il capitoluzzo!

Me cattiva! Ihihih

Ho voluto tagliare qua per lasciare un po’ in sospeso…

Ora ringrazio:

Kuroneko: nya…picchiarsi per un motivo che non sia la verde? -.-“””” devo aver sbagliato qualche cosa…chiedo persono per il ritardino ^_^””. Cmq, ci saranno tanti altri dialoghi in seguito…xD adoro farli parlare, perché sono due personaggi diversi ma uguali! Alla fine, finiscono nello stesso punto!

Lory06: recensione piccola? Bella mia, basta che commento xD spero che l’interrogazione sia andate bene! Danya-dipendente? Fatti aiutare da Mia per disintossicarti, perché può essere pericoloso!

Caomei: ah davvero? Oo non mi sono ispirata a niente, ho lavorato di fantasia, ma si vede che mi hanno preceduto ^_^””” ho usato quel termine proprio perché si scontrava con Sommo…insomma, quanti sommi sono “catorci”!? ihihi miei ragionamenti idioti. Cmq, il tuo modo di recensire non è sbagliato. Le recensioni servono per correggere, migliorare una storia, e non solo per commentare e basta. L’errore? Lo correggerò subito!

Purinsun: grazie per l’augurio! Mi ha portato tanta fortuna ^_^ certo che Zakuro dovrebbe farsi le flebo con la camomilla…^_^””” certe volte è intrattabile!

Mary Cry: non scappare, VOLA! È più facile xD

Ria: disteso? Nel senso che ho allungato troppo il brodo?Oo cmq, i proff me li sto lavorando ben benino, pensa, sto sorridendo alle battute infelici dei proff di latino/greco e biologia/chimica…fanno davvero pena xD

Sakurabell: purtroppo non sono stata la prima a usarla T_T cmq, eh si, certa gente deve fare pace con il cervello…vero, ragazzi? xD

Shironeko: amola! Lo so benissimo! Tranquilla! T_T basta che studi per bene! Poi, se ritagli un po’ di tempo per commentare, mi fa più che piacere ^_^

Mew Nina: emh…la storia non è finita, anzi, ci vuole un po’ ^_^””” cmq, non me lo sono inventato. Se ricordi, Retasu non usa ciondoli quando si trasforma davanti ad Ichigo, e Zakuro aveva già capito come controllare i poteri di Mew Mew, se ricordi, salva una donna da un chimero di Kisshu. Io il fatto l’ho giustificato con le loro emozioni…goffo tentativo xD sorpresa per le ombre? Chi credevi fossero?

Ora, voglio rispondere a una cosa che tutti hanno detto, o pensato…Pai e Ryou non si devono picchiare.

1) Pai rischierebbe di abbrustolire Ryou col ventaglio

2) Il biondino, per difendersi, potrebbe sguinzagliare le Mew Mew, e sappiamo bene quanto possano essere pericolose

Loro due già si odiano perché sono di due razze differenti, e picchiarsi per una ragazza mi sembra al quanto…stupido ^_^ sono cinica, lo so, ma certe cose non mi piacciono…

Ora, credo che sia più giusta l’interpretazione di Caomei, anche se non sarà per la verde, ma per altri fatti che non vi anticipo ^_^

Detto questo, vi saluto.

A presto!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Capitolo 9

“Colpi di scena…inaspettati”

“La notte appartiene ai predatori.

La notte protegge l’animale cacciatore…

gli facilita l’agguato e rende cieche le sue prede!

Mew Ichigo guardò il suo doppione.

Si mosse a destra, e quella la imitò. Alzò un braccio e quella la imitò.

-…chi sono queste qua?!- domandò, indicandole

Le amiche la guardarono, ricambiando gli sguardi confusi.

-Non saprei…- disse Mew Minto

-Ma se loro erano quelli che abbiamo incontrato prima…vuol dire che Pai e Kisshu…- Mew Retasu si guardò indietro

-Oh no!- strillò Mew Purin

-Che cosa ne è stato dei nostri compagni?!- disse Mew Zakuro, rivolta al suo alter ego

-Quei traditori saranno già stati inghiottiti dalle Ombre- le disse

-O…Ombre?- Mew Ichigo sentì la terra mancarle da sotto i piedi “Kisshu! Pai!”

Vide con la cosa dell’occhio Mew Retasu e Mew Purin fare due passi indietro.

-Mew Ichigo…-

-…noi andiamo. Andate avanti voi, okay?-

Le due Mew Mew si guardarono, annuirono, e con il muto assenso delle altre tre compagne tornarono indietro, ad aiutare i due alieni.

Le cinque figure nemiche si scagliarono contro di loro, ma le tre Mew Mew rimaste riuscirono a bloccarle…tranne però Mew Retasu e Mew Purin versione “cattiva”.

-Sono veloci- disse Mew Zakuro, mentre cercava di afferrare la caviglia della nemica verde.

Troppo tardi.

Quelle due si erano lanciate all’inseguimento di Mew Purin e Mew Retasu.

-Spero non succeda loro niente di grave- disse Mew Minto, tra i denti

-E’ una guerra. Aspettiamoci di tutto-

-Mew Zakuro…- la Leder richiamò la sua arma, scaraventando la sua nemica qualche passo indietro -…vuoi smetterla con questo pessimismo!?!-

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-Ci inseguono…che cavolo!- imprecò Mew Purin

-Purin! Anche se è una situazione critica, usare certe espressioni, non mi sembra il caso! Sei ancora una bambina!-

-Vuoi dire che quando sarò più grande potrò imprecare?! E poi non era una parolaccia!-

-Non sono espressioni da usare. Punto e basta-

-Sei peggio di…-

-PURIN!- gridò Mew Retasu

-Volevo dire “di una suocera”!- precisò la bambina.

-Non per quello! Guarda! Ci stanno raggiungendo!- la verde indicò dietro

Infatti le due nemiche le stavo raggiungendo con una velocità impressionante.

-Ci penso io…Puddingi…RING INFERNO!-

Dai piccoli tamburelli della biondina si formò una sostanza appiccicosa a forma di budino, che imprigionò le due nemiche.

-Brava!-

-Non reggerà a lungo-

-Hai ragione…andiamo-

La strada che percorsero fu davvero poca.

Svoltato un angolo si ritrovarono in un corridoio buio e spettrale.

-Li avevamo lasciati qui- commentò la più giovane.

-PAI! KISSHU!- urlò Retasu.

Mew Retasu fece appena in tempo a vedere Mew Purin scaraventata via, perché poi toccò a lei.

Il colpo ricevuto la colpì allo stomaco con una violenza tale da mozzarle in fiato. Fu costretta a cadere distesa per terra.

Vide la figura di Kisshu avanzare lentamente, per poi superarle, e scomparire dietro il corridoio da dove erano arrivate loro.

-K…Kisshu- mormorò, cercando di rimettersi in piedi.

Cercò con lo sguardo Mew Purin, ma la bambina doveva essere stata colpita forte, perché era vicino a lei, immobile, probabilmente svenuta.

-P..Purin…svegliati-

Allungò una mano verso di lei, afferrandole una spalla, per farla voltare.

Purtroppo, la sua mano venne pestata da un piede, e poi il suo corpo cadde distante da quello di Purin, a causa di un calcio abbastanza forte.

“Questo lascerà il segno” pensò, toccando l’addome.

Chi l’aveva colpita con tanta violenza?

Subito pensò a quelle strane nemiche, ma dovette ricredersi.

Chi l’aveva colpita era un alieno dai vestiti scuri.

-P…Pai…che cosa…-

Provò a guardarlo in volto, ma questo era in ombra.

L’alieno si diresse verso Mew Purin, ancora priva di sensi. Nelle sue mani vide crearsi una piccola sfera luminosa.

“Se la colpisce la ucciderà”.

Non sapeva perché l’algido alieno si comportasse così. Che avesse perso il lume della ragione?

Richiamò le sue nacchere

-RibbonLettuce Rush!-

Anticipando la sua mossa, Pai si spostò velocemente, portandosi di lato a lei; Retasu girò su se stessa, per evitare il colpo al fianco, già scagliato contro di lei.

Si abbassò, cercando di fare lo sgambetto.

Pai saltò, e prendendola dal braccio la fece volare qualche metro di distanza.

La ragazza sbatté contro una parete, e la botta le fece perdere il respiro per qualche secondo.

Pai ritenette saggio sbarazzarsi di Mew Retasu, che al contrario di Mew Purin, poteva ancora muoversi.

Solo allora la giovane vide gli occhi di Pai.

Erano vuoti e neri, come se la pupilla si fosse dilatata, occupando il resto.

-Che cosa ti è successo? Pai!- l’alieno richiamò il suo ventaglio, puntando contro di lei.

Alla ragazza ritornarono in mente le parole di quelle nemiche “-Quei traditori saranno già stati inghiottiti dalle Ombre-

Se era così…probabilmente erano manovrati da…da…qualche cosa.

-Muori, essere umano-

Sicuramente anche Kisshu era in quelle condizioni.

-Pai…torna in te- il ventaglio venne puntato sulla sua gola.

La ragazza temeva pure a deglutire.

-I nemici saranno eliminati dal primo all’ultimo-

Solo allora Retasu si rese conto che a parlare non era il vero Pai.

Anche la voce era diversa.

-Tu..chi sei?-

-Io sono l’Ombra. Servitore di Deep Blu-sama-

-Esci dal corpo di Pai- disse lei, tremando. Quella voce era spaventosa.

Cavernosa e bassa. Gelida e tagliente.

-Prima eliminerò voi Umane. Poi eliminerò questo traditore. Il mio compagno si starà già occupando delle tue compagne-

-No!- provò a scattare di lato, ma il braccio del Pai/Ombra la bloccò.

Questo alzò il ventaglio, che scintillava di piccoli fulmini, mentre una mano si posava sul suo sottile collo, stringendolo.

Mew Retasu chiuse gli occhi verdi, vedendo il braccio abbassarsi su di lei.

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Mew Minto saltò di lato, lanciando un’ennesima freccia di luce contro la sua nemica blu, che parò il colpo.

-Non riesco a colpirla!- disse, disperata.

-Anticipano i nostri attacchi- imprecò Mew Zakuro –Sanno come ci muoviamo-

-Questa non ci voleva-

“Come posso fare? Se solo ci fosse Aoyama-kun come me…” Il cuore della Leder rosa perse un battito.

Aveva pensato a lui.

Ancora una volta.

Aveva pensato a qualcuno che non era mai esistito veramente.

“Devo cavarmela da sola”

-Ragazze, anche se in tre possiamo provare a usare i nostri poteri insieme-

-Un surrogato di Mew Power?-

-Si-

-Ok…-

La viola e la blu fecero trasferire i loro poteri dentro il cuore di peluche di Ichigo.

“Devo concentrarmi”

-Strawberry Bell Version Up- (*)

L’attacco che scagliò la rossa fu abbastanza potente.

Le tre avversarie si erano unite, come avevano fatto loro, scagliando un medesimo attacco.

Avrebbe vinto solo chi avesse resistito di più.

Mew Ichigo rischiò seriamente di crollare, ma Mew Minto e Mew Zakuro la sorressero da dietro

-Non molliamo all’inizio-

Ichigo ringraziò mentalmente le amiche.

“Se non ci fossero loro, la squadra non esisterebbe

Strinse il cuore, concentrandosi come mai in vita sua.

-VAI!- urlò, come per darsi la carica.

Il suo attacco prevalse, colpendo in pieno le tre copie.

Queste caddero a terra, imitate anche dalle nostre tre eroine.

-Ce l’abbiamo fatta- disse Mew Minto, respirando a fatica.

-Io non ne sarei così sicuro-

La mew rosa si voltò indietro.

Eretto, con la posizione da fico che aveva sempre, Kisshu.

-Stai bene, allora? E altre? Pai? Dove sono?- chiese, riempiendosi di gioia.

Si mosse verso di lui.

Gli era venuta voglia di abbracciarlo!

Patetico, direte voi, ma in quel momento Ichigo sarebbe stata contenta di vedere anche il suo proff di matematica, proff che non le dava più di una sufficienza stiracchiata!

-Credo che il mio compagno le abbia già eliminate, quelle due bambine-

-Ma che dici? Non sono cose da dire! Avanti Kisshu!- protestò Mew Minto, alterandosi.

-Non è Kisshu…- notò Zakuro, sgranando gli occhi-

Le due ragazze lo guardarono bene.

Non c’era niente di diverso.

Stesso taglio di capelli, stesse orecchie appuntite, stessa pelle diafana, stessi vestiti, stessi occhi neri.

Occhi neri?

L’alieno aveva perso quel bel colore ambrato, per sostituirlo al nero.

-Dove è il Kisshu vero?- domandò Zakuro, alzandosi in piedi –Mi sembra chiaro che oggi ci siano un sacco di copie mal riuscite-

-Dentro questo corpo, che dorme come un babbeo- rispose tranquillamente quello.

Ichigo notò che il tono di voce era cambiata, più roca.

-E tu chi sei?-

-L’Ombra creata dal Sommo Deep Blu-

-Anche Pai è nella sua stessa situazione?- chiese Zakuro. (il “sua” sta per Kisshu. Praticamente Zakuro chiede se anche Pai è imprigionato nel suo stesso corpo nda)

Lo scambio di battute fredde e distaccate tra la Mew wolf e l’alieno posseduto erano impressionanti.

-Certamente-

-Come possiamo liberali?- chiese a quel punto Ichigo.

-Dovete sconfiggermi- quello sorrise tranquillo –Cosa che reputo impossibile, visto il vostro attuale potere. Se non siete riuscite a battere quelle copie…-

Il falso Kisshu indicò le tre figure che si rialzavano, anche se a fatica.

-No!- si lasciò sfuggire Mew Minto.

Kisshu fece una cosa che loro non si sarebbero aspettate.

Si portò dietro le tre copie.

Quella che rappresentava Mew Minto stramazzò al suolo in pochi secondi, dopo che l’alieno l’aveva colpita alla base del collo.

Poi toccò alle false Mew Zakuro e Mew Ichigo.

Kisshu richiamò i suoi tridenti, e le trafisse in pieno petto.

Queste sputarono sangue, e si accasciarono a terra come delle bambole di pezza.

Sotto di loro si creò una pozza di rosso sangue.

Mew Ichigo dovette trattenere l’impulso di vomitare.

Il vedere un’altra se sporca di sangue le dava il voltastomaco.

I corpi, ormai privi di vita, si illuminarono.

Le Mew Mew sentirono un’energia a loro familiare.

Kisshu allungò una mano, e voltata col palmo verso alto, accolse le tre piccole sfere di luce rosa, indaco e viola.

-Quello è il Mew Power!- disse Mew Zakuro, sgranando gli occhi.

Kisshu, senza scomporsi, estrasse dalla tasca altre due sfere di luce, una verde, una gialla.

-Quelle devono essere delle copie di Purin e Retasu- disse a mezza voce Mew Minto.

-Esatto- rispose Kisshu, che l’aveva sentita –Se volete riaverle, dovete eliminarmi-

-Perché le hai uccise? Non combattete forse una stessa guerra? Non siete la servizio di Deep Blu?- chiese Mew Ichigo, guardando i tre corpi a terra.

Il suo sguardo si soffermò sul volto bianco della falsa Mew Minto.

Gli occhi guardavano il vuoto, rivolti verso l’alto, con un rivolo di sangue che usciva dalla bocca.

Piccolo dettaglio: il collo era rivoltato al contrario, quindi Ichigo in quel momento vedeva un collo piegato come uno stelo di un fiore.

Se quella fosse stata la sua amica…non ci volle pensare.

-Perché, mi chiedi?- Kisshu sembrò pensarci –Beh, quando ho preso possesso di questo corpo mi sono sentito molto forte e diverso…e vedendovi in queste condizioni mi avete fatto pena- puntò i suoi occhi neri sulle tre –Vi ho voluto dare una mano. E poi, figuratevi se a Deep Blu-sama interessavano queste inutili vite! Allora, lo volete si o no questo vostro Potere?- sorrise, maligno –Venite a prenderlo- scomparve.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

Mew Retasu sentì il sangue caldo schizzarle in faccia.

Le bagnò il labbro inferiore, e sentì il suo sapore metallico.

Ma quel sangue non era il suo!

Aprì gli occhi.

La mano, che le teneva il collo, era distesa sul fianco di Pai.

Il ventaglio era conficcato, almeno la punta, nell’avambraccio.

La ferita perdeva molto sangue, e Mew Retasu si portò le mani alla bocca, per soffocare un urlo di terrore.

-PAI! Cosa…-

Cercò di incrociare gli occhi.

Uno era ancora nero e vuoto, l’altro era tornato normale.

Forse stava riprendendo coscienza di sé!

-Pai. Sei…tornato in te?-

-Non ti conviene starmi troppo vicino, ora come ora…- disse quello, calmo –Quella cosa è ancora dentro di me- si guardò intorno.

Posò lo sguardo su una svenuta Purin.

-Kisshu?-

-Se ne è andato appena siamo arrivate noi. Probabilmente è nelle tue stesse condizioni- posò lo sguardo sulla ferita –Sarebbe meglio fermare il sangue…-

-Sciocchezze- Pai estrasse il ventaglio con violenza, e a stento trattenne una smorfia di dolore.

-Non credo proprio! Ma era necessario infilzarti con quel dannato coso rosso?- disse lei, con forza, mostrando a Pai, per la prima volta, un atteggiamento nuovo.

Anche Pai fece una cosa che non aveva mai fatto.

Posò la mano del braccio sano, sulla guancia di Mew Retasu, e con il pollice pulì delicatamente il labbro dal suo sangue –Non me lo sarei mai perdonato se ti fosse successo qualche cosa-

Il palmo asciugò anche le altre chiazze di sangue, mentre il cuore di Retasu perdeva un battito.

Aveva sentito bene?

Pai aveva detto quelle cose? PAI!?

-S…senti…è meglio curare quella…- non poté andare oltre, perché incrociò lo sguardo.

Un occhio completamente nero e uno viola scuro e penetrante.

Quegli occhi si avvicinarono ai suoi.

Pai si chinò su di lei. Avrebbe raggiunto le sue labbra in pochi secondi.

Probabilmente non era cosciente delle sue azioni.

Retasu strinse gli occhi con forza, schiacciandosi il più possibile contro la parete dietro di lei.

Pai non poteva baciarla.

Era ridicolo.

Non c’entravano niente insieme.

Erano come il sole e la luna…non poteva.

E poi, a lei piaceva Ryou.

……………………………o no?

Oltretutto il contesto non era dei migliori…

“Non può farlo” ma nonostante tutto non fece nulla per allontanarlo.

Le labbra di Pai sfiorarono le sue per pochi secondi, ma poi, questo, si allontanò urlando, tenendosi la testa tra le mani.

-PAI!- urlò la ragazza, riprendendosi (più o meno) subito –Cosa ti succede? Pai!-

-Sta lontana- le ordinò –Pre…prendi Mew Purin e va via. Raggiungi le tue…co…compagne!- Pai si piegò a terra, e continuò a gemere di dolore.

Retasu lo vide vomitare.

-Non ti lascio solo in questo stato-

-Non saresti in…in grado di fermarmi. Sei troppo debole- disse lui. Retasu notò che gli occhi diventavano ora neri, ora viola -…va…via!-

-Non voglio!- provò a sfiorargli la spalla, ma Pai gliela schiaffeggiò.

-Non voglio farti del male! Ti supplico…va VIA!-

La ragazza sentì in quelle parole una incrinatura di disperazione. Si sfiorò le labbra.

Si avvicinò a Mew Purin, e se la mise sulle spalle.

-Non mollare. Resisti-

-Quelle strane copie hanno dentro di loro il vostro potere. Se le battete potrete ritrovare il Mew Power- disse il giovane, annaspando

Corse via, lontana dal pericolo. Da lui.

Pai gemette più forte. Il cercare di convincere quella zuccona gli era costata molta fatica.

Continuò a vomitare.

“Questo essere…non ne vuole sapere di uscire…” gli occhi erano gonfi e lucidi.

Stava di merda.

“Spero che Kisshu stia meglio di me”

Svenne.

Una figura sottile si avvicinò al suo corpo.

Kisshu.

-Ombra…compagno mio, non ti sei impossessato di questo alieno per il 100%. È per via di quella ragazza?- non ottenne risposta –Avrà turbato l’animo di questo giovane. Ma noi abbiamo una missione, vero?- ancora silenzio.

Kisshu passò un braccio di Pai intorno al suo collo, caricandoselo sulla spalla –Lascerò che ti riprenda. Ma pure io devo stare attento. Questo Kisshu prova una forte attrazione per la Leder delle umane-

Scomparvero.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

Retasu passò vicino al corpo della sua copia, sopra quello della copia di Purin.

La gialla aveva la gola tagliata, mentre l’altra aveva un foro al petto.

Distolse lo sguardo.

Doveva raggiungere le sue compagne.

-Retasu-

-Purin! Ti sei svegliata!- la poggiò per terra –Come ti senti?-

-Mi fa male la testa…ma…dove siamo? Che è…-

-Ti spiego dopo- disse, laconica –Dobbiamo raggiungere le altre-

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

Dentro l’Albero Geish,Deep Blu corrugò la fronte.

Grazie ai suoi poteri poteva vedere che cosa succedeva fuori da quella dimensione.

L’Ombra che aveva preso possesso di Kisshu era fuori controllo. Aveva distrutto le sue copie, e preso il Mew Power. Era instabile.

“Me ne sbarazzerò appena sarò fuori. Nel frattempo avrà eliminato quelle umane. Spero che non rovini troppo questo palazzo

La voce dell’Albero gli risuonò nella testa.

Per quanto tempo starai dentro di me?

“Fino a quando non tornerò in forze”

Geish, parla. So che vuoi dirmi qualche cosa”

Quelle umane sono pericolose e determinate, lo sai?

“Lo so…lo so…ma non avranno sempre fortuna

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Nella base di Kisshu&co, il più giovane del gruppo aprì gli occhi.

Era su un letto e sentiva la testa pesante.

Managgia a Pai…”

-MALEDIZIONE! Mi hanno lasciato qui! Bastardi!- scese giù dal letto, e aprì la porta della stanza. Fece per correre fuori, ma sbattè contro qualcuno, cioè Ryou Shirogane.

-Ah…sono andati tutti via?!- domandò, frenetico

-Si- Ryou puntò gli occhi su Taruto -Devo chiederti un favore-

-Ho fretta, un’altra volta!-

Ryou l’afferrò per il colletto della camicetta rossa, e disse, sorridendo –Non sono stati molto educati a lasciarti qui da solo, vero? Che ne dici di dare a quei tuoi fratelli uno schiaffo morale?-

-La cosa si fa interessante- il piccoletto sorrise, con gli occhi luccicanti –Che devo fare-

-Portami al mio laboratorio-

Note:-

(*) quando le Mew Mew trasferivano i loro poteri ad Ichigo, come si chiama l’attacco? Io ho usato quello del manga. Spero di non aver fatto una cavolata enorme!

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Wowowowowow!

Capitolo finito! ^_^

Da notare: per chi crede che la ff sia agli sgoccioli, si sbaglia *_*

Siamo ancora lontani! BAHAHAHAH! ( =_____=””” ndtutti)

Ihihih. Questo capitolo mi ha risucchiato le forze…non per qualche cosa, ma l’ho sempre scritto di notte su dei fogli x.x mi sento leggermente stanca!

Oltretutto la scuola si st facendo pesante. Con oggi (17 ottobre) è un mese che frequento il I liceo Classico (3° superiore) e già prego per le vacanze di Natale! Non avete idea di che proff mi siano capitati…chi puzza, chi è mezzo maniaco, chi non sa nemmeno che cosa insegna, chi è logorroica xD ma infondo mi diverto, anche perché è difficile annoiarsi con tutti gli strani elementi che mi circondano xD tra amici vecchi e nuovi non mi posso di certo stufare!

Cmqqqqqqqqqqq..chiudiamo questa parentesi logorroica (rido xD) e passiamo all’angolo dedicato ai lettori *_* siete la mia gioia! ^_^

XLory06: cara gemellina mia >* Me felice, allora! Che dici, ti ho lasciato ancora più sorpresa? Almeno un po’? Sorry, ma sono così xD il bello è che mi ingarbuglio da sola Oo come usciranno da questa situazione?! Tutto alla prossima puntata! Nya!

Ps: non credo che riusciremo a far impazzire Mia-san…mi conosce ormai da 4 anni, ed è ancora in possesso delle sue facoltà mentali U_U

XCaomei: ihihih che errore da scemi xD sono proprio baka! xD cercherò di stare più attenta! Cmq, altro colpo di scena. Che ne pensi? ^_^

Adoro lasciare in sospeso i capitoli. Il bello è che pure io sono emozionata come voi quando lo rileggo per controllare xD come se lo leggessi per la prima volta, figurati! A presto.

XMew Nina: siccome avevi indovinato, ecco un premio per te! *da un pacco a Mew Nina* *la ragazza lo apre* BUM! *esplode* piaciuto ^_^ a presto X*

Ps: Per Ichigo e Kisshu non hai ancora visto il più bello xD ne avranno di litigate, loro xD

XKurneko: allora avevi ragione pure tu U_U Gomen! Cmq, meglio aver tagliato il capitolo , piuttosto che aver tagliato altro, no? *guarda Kisshu e Pai* *i due si allontanano velocemente, con le mani in mezzo alle gambe* a presto X*

XSakurabell: E già…la psicologia è un vero mistero U__U non si sa che cosa scatta nella mente delle persone, vero, Pai? xD

Purin non è pucciosa…è FANTASTICA! xD

XMitsutsuki-chan: (spero di aver scritto bene il nome OO) siamo proprio d’accordo su Pai…già! Il musone è, infondo, orgoglioso, anche se in questo capitolo ha dimostrato qualche cosa di strano, non trovi? Ma più che Deppino mio, dovresti trucidare me ^_^””””” quello già sta male per atti suoi! Morire per amore di Kisshu! Che gesto nobile! Tieni, anche per te un regalino *le passa un passo* *Mitsutsuki-chan lo apre* BUM *esplode pure lei*

Dopo questa ultima esplosione…emh, recensione, vi saluto, con la speranza di sentirci a presto ^_^

Commentate! ^___________________________________________________________________^

(questo sorriso non promette nulla di buono ndKisshu)

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


-Ragazze

Capitolo 10

Quando si dice la fortuna…

La verità sta nelle cose che nessuno sa…

La verità nessuno mai te la racconterà!

 

-Ragazze!- Mew Retasu corse velocemente verso il gruppo, seguita dalla piccola biondina, che annaspava dietro di lei, probabilmente ancora provata dal colpo infertole da Pai.

- Mew  Retasu! Mew Purin!- il cuore di Mew Ichigo si riempì di gioia, vedendole arrivare

–State bene?- domandò Mew Minto, avvicinandosi a Purin, toccandole le guancie accaldate.

-Più o meno…ma Pai…e…- la verde iniziò a parlare di fretta, ma Zakuro la fermò, chiedendole di ricominciare il discorso con calma.

Mew Retasu prese un respiro profondo –Prima eravamo inseguite dalle nostre copie…- iniziò a raccontare dello scontro con Pai, evitando di parlare di ogni “contatto particolare” con l’Alieno, e poi disse delle loro copie, riverse a terra senza più vita.

-E’ stato Kisshu…- mormorò la più anziana del gruppo.

Gli occhi di Purin si illuminarono –Allora ci ha aiutate! Sta bene?-

Questa volta fu Zakuro a raccontare alle due amiche che cosa era successo nella loro parte.

-Quindi sono controllati- mormorò Retasu, apprensiva

-Da Ombre…- precisò Minto –Come possiamo combattere contro qualche cosa che prende possesso dei corpi?-

-…il Mew Power…- mormorò Mew Zakuro, ricevendo occhiate dubbiose dalle amiche –Se usassimo il Mew Power potremmo liberali. Lo facevamo coi chimeri…potrebbe funzionare…-

-E se così non fosse…però…-

-Ichigo! Non dobbiamo farci prendere dai dubbi!- la rimproverò la Lupa –Oltretutto possiamo finire uccise da quei due! Hai visto cosa ha fatto Kisshu, no? Ha eliminato le nostre copie, esseri dalla potenza maggiore alla nostra come niente. Quelle stramaledette Ombre utilizzano la loro abilità di guerrieri. Vuoi forse mettere tutto a rischio?-

-Non dico che non dobbiamo fare niente!- protestò Ichigo, diventando rossa in volto –Ma non possiamo rischiare di ucciderli! Sono nostri alleati! Sono amici, adesso!-

-Per quanto mi riguarda, non li considererò mai abbastanza…amici-

-Onee-sama!- la apostrofò Minto

-Dite quello che volete, ma fino a poche ore fa eravamo nemici…ora siamo alleati, certo, ma io non mi fido tanto di loro. Questo potrebbe anche essere un piano preparato in precedenza-

-No! Non è come dici tu! Pai non è cattivo!- protestò Mew Retasu, scuotendo la testa con veemenza

Le quattro compagne la guardarono –Solo Pai? E Kisshu dove lo lasci?- disse Ichigo

-Emh…io..ecco…stavo per dire pure Kisshu…-

-…nee-chan?-

-Si, Purin?-

-Non è che a te piace Pai?-

Gocciolone.

Tutti guardarono Retasu, rossa in volto.

“Bocca mia statti zitta!” –N…no!- peccato che alla mente le venne in mento la sensazione delle labbra di Pai sulle sue –Non è così! Ma non è cattivo! Né lui né Kisshu né Taruto o la loro gente! Sono persone per bene!- sembrava che cercasse di convincere se stessa…

-Alieni…- puntualizzò Zakuro 

-Dettagli- disse Retasu, abbassando lo sguardo. A lei non piaceva Pai…no no!

Le cinque si guardarono.

Mew Ichigo prese la parola, questa volta come Leader –Mew Zakuro ha ragione…dobbiamo provare ad usare il Mew Power, ma per farlo abbiamo bisogno di recuperarlo. E si da il caso che Kisshu ce l’ha. Il primo passo da fare è trovare Kisshu. Dopo aver recuperato il Mew Power ci occuperemo dei due nuovi…alleati- lanciò un’occhiata a Zakuro, che annuì –Siamo d’accordo?-

-Una per tutte, tutte per una- disse Mew Minto, con la sua solita grazia, impugnando la sua piccola balestra blu.

-Quando torniamo sulla Terra, spettegoleremo su Retasu-chan, vero?-

-Certo, Purin-

-EHY!-

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

Taruto aveva camminato per un po’ con Ryou,per quelli che erano i sotterranei delle macerie del Caffè Mew Mew.

-Uffa!- si lamentò il piccolo –Ma dove stiamo andando?-

-Devo prendere una cosa-

-Non ti ho chiesto questo- disse Taruto, portandosi le braccia dietro la testa –Ti ho chiesto dove stiamo andando-

-Sembri Kisshu- scherzò Ryou, facendo rimondare nel buio del lungo corridoio una risatina –Comunque, siamo quasi arrivati. Non temere-

Ryou fu di parola. Arrivarono dopo pochi minuti davanti a una porta pesante.

Ryou ripeté le stesse azioni che aveva fatto con Kisshu, per sbloccare il sistema di sicurezza.

Quando entrarono, Taruto rimase stupefatto dalla grandezza del posto.

-Wow- fu il suo unico commento

Ryou si avvicinò a un macchinario. A causa delle scosse provocate dalla battaglia, era staccato dalla parte, ma ancora funzionante, dopo qualche calcio e pugno…

Comunque, alla fine, questo si accese, illuminando la stanza in modo tenue.

-Che cosa è? Sembra un computer…- commentò Taruto, socchiudendo gli occhi.

-Più o meno. Ma è più prezioso di qualsiasi cosa. Dentro conserva una cosa. Non l’hai mai visto?-

Il macchinario era grande, e comprendeva uno schermo piatto, molto grande. non aveva una tastiera, ma solo una lastra liscia e bianca.

Ryou passò una mano, con eleganza e sicurezza, e sul pannello si disegnarono delle forme.

Forme particolari, che aveva già visto, che conosceva…

Antichi caratteri di un tempo molto remoto…

-Ma quella…- sgranò gli occhi. All’accademia gli avevano spiegato che l’Antico Popolo del Pianeta Azzurro, i suoi avi, usavano quei complicati segni come alfabeto, ma ormai, a distanza di secoli, era tutto cambiato –Quella è la scrittura dei miei antenati!- sbottò, incredulo.

-Hai fatto i compiti- disse, non senza ironia, Ryou

-Come fate, voi umani ad averli…?-

-Li trovò mio padre…quando ha scoperto la vostra civiltà. Lui era un archeologo. Ma solo qualche anno fa, io e Kei abbiamo trovato il modo di aprirla. Abbiamo decifrato i codici, e trovato una “password” –

-Come avete fatto?-

-Vorrei dire che abbiamo trovato la soluzione, ma è stato un colpo di fortuna- ammise Ryou –Ma sei solo un bambino, sarebbe troppo complicato per te-

Taruto per una volta non fiatò sulla questione “Sei solo un bambino”. Immaginava che quel discorso doveva essere noioso. Piccolo si, stupido no!

Però rimase ipnotizzato sullo schermo. Stava vedendo un pezzo di storia, e nonostante le apparenze, la storia gli piaceva. Quegli umani avevano trovato una cosa che apparteneva al suo popolo.

Sentiva il cuore battergli nelle tempie. Era emozionato. Cosa c’era là dentro? Un’arma? Ci poteva essere  qualche cosa che li avrebbe aiutati a sconfiggere Deep Blu, a salvare la Terra e la sua gente?

Ryou finì di sfiorare quella strana tastiera. Lo “schermo” emise un bip. Ecco, si stava aprendo…in realtà era uno sportello.

Che ingegnosi i suoi antenati. Ecco perché era fiero di essere un Alieno.

Lo sportello si aprì completamente, ma non riuscì a vedere al suo interno.

Ryou infilò mezzo busto dentro (“Quando può essere profondo?” si chiedeva), e ne uscì dopo pochissimi secondi.

In mano aveva…un frisbee?

Taruto strabuzzò gli occhi.

Un oggetto argenteo, piatto, con strani simboli rossi disegnati sopra.

-Che roba è!? Tutto qui?-

Superò Ryou, e guardò dentro lo schermo/porta. Vuoto.

Ci poteva entrare con tutta la testa, ma niente. Non c’era niente.

-Deluso, eh?- disse Ryou, sorridendo

-Che roba è?- glielo strappò di mano –A che serve? Credi di poter combattere con un coso del genere? Credi che Deep Blu si lascerà sconfiggere da questo…giocattolo?!-

Ryou lo guardò con sguardo dubbioso –Combattere? Sconfiggere Deep Blu? Non ho detto che serve a questo-

-E allora a che cosa?-

-Non vuoi sapere la sua storia?- disse il biondo –Sai, potresti capire un paio di cose-

Senza aspettare una risposta, Ryou Shirogane iniziò a raccontare la storia di quel frisbee d’argento, del significato dei suoi simboli, e della sua utilità.

Il piccolo rimase leggermente scioccato, ma capì subito quale fosse il piano di Ryou.

-Ho capito- disse, annuendo forte, con gli occhi dorati che brillavano –Andiamo!-

E si teletrasportarono via.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

-Ombra, sorella mia, come ti senti?- chiese L’Ombra che aveva preso il possesso del corpo di Kisshu.

-Meglio. Questo corpo ha fatto più resistenza del dovuto- disse L’Ombra di Pai.

-Dobbiamo occuparci delle bambine- disse Kisshu, leccandosi le labbra –Anche se questo non era l’ordine datoci-

Fece comparire nella sua mano le cinque sfere di Mew Power –Voglio godermele il più possibile. Le bambine non ci sfuggiranno- sorrise maligno.

Le due Ombre sorelle si liberarono in una risata maligna, e non sapevano quanto Kisshu e Pai, quelli veri, combattessero dentro quei loro corpi, ora prigioni di carne e di ossa.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.

-Si può sapere perché dobbiamo seguire te, Ichigo?-

-Perché l’istinto di un gatto è il migliore di tutti, Minto-

-Smettetela, voi due! Mi avete seccato!- le  interruppe Mew Zakuro, dividendole.

Il gruppo si era inoltrato per lunghi corridoi, seguendo Ichigo, ma dopo trenta, infruttuosi minuti, la mew bird iniziò a stufarsi, lamentandosi per ogni cosa.

-Dobbiamo trovare Pai e Kisshu, smettetela, per favore…- disse debolmente Mew Retasu

-Se se…sappiamo che vuoi trovare..-

-Minto!-

-Non avevo neanche finito la frase- sogghignò lei, divertita

-Ci chiediamo come possa essere  successo…-

-Beh, lei è sempre stata la pacifista del gruppo..chissà…-

-Smettetela!- disse la povera mew focena, rossa in volto.

-Si può sapere che traccia stiamo seguendo?- chiese Zakuro

-Nessuna- ammise Ichigo –Ma sono sicura che si trovino  qui vicino. Non possono essere scomparsi-

-No di certo, ko-neko!-

Ichigo riconobbe la voce

-Kisshu!- alzò lo sguardo, e si trovò, sopra la sua testa rosata, Kisshu e Pai, o almeno i loro corpi.

-Sono ancora sotto l’influsso di quelle maledette Ombre- affermò Mew Minto –Dobbiamo combattere-

-Ma che siete carie nei vostri vestitini attillati e colorati- fece il falso Kisshu –Il vostro amico Alieno si sta divincolando, vuole uscire a giocare con la sua bambolina-

-Vi costringeremo con la forza a liberarli- disse Mew Purin, scagliando contro di loro il suo Pudding Ring Inferno

I due lo evitarono, e atterrarono  a pochi metri di distanza.

-E se fossero loro a volervi distruggere?- disse Pai

-Non è vero!- asserì Mew Retasu –Non vogliono questo! Vogliono aiutare la loro gente!-

-Vogliono diventare più forti- sostenne Kisshu, richiamando le sue armi, imitato da Pai –E ora, voi sarete le prime a morire!-

I due lanciarono i loro migliori attacchi, e a stento le Mew Mew riuscirono a evitarlo.

Mew Ichigo cadde in malo modo, e vedendo che, a meno di un metro di lei c’era una voragine, le fece ringraziare i geni del Gatto Selvatico di Iriomoto.

La lotta che ingaggiarono fu violenta.

Mew Retasu scagliò il suo getto d’acqua, prendendoli in pieno, infatti i due erano stati distratti dall’attacco di Mew Minto e Mew Purin.

-Adesso basta!- disse Mew Zakuro, scagliandosi contro Kisshu e Pai.

Richiamò la sua frusta, e riuscì ad avvolgerli, come un serpente con le sue prede.

Strinse l’elsa, e iniziò a tirare, anzi, a stringere.

-Ridateci i nostri poteri, o morirete come dei topi!- ringhiò.

-Zakuro…- disse Mew Retasu, strozzando un grido.

Li avrebbe uccisi. Sarebbero morti!

-Fermati!- urlò, vedendo i volti di Kisshu e Pai irrigidirsi, mentre la frusta di luce viola gli mozzava il fiato.

-No! Prima il Mew Power, poi la loro vita!- disse –E poi non mi sembra che il tuo attacco abbia giovato alla loro salute!-

-Ma…-

-Zitta, Retasu!- la richiamò Ichigo –Dobbiamo fermarli. Orgogliosi come sono quei due, preferirebbero morire, piuttosto che stare sotto il controllo di due stupide Ombre.

-Stupide a chi!?- disse Kisshu, cercando di liberarsi, inutilmente.

La frusta stava lasciando dei lividi sulla sua pelle diafana.

“Se continua così, ci indeboliremo, e quei due prenderanno il sopravvento. Non può succedere! Non ora che  ci siamo risvegliati”

Richiamò tutta l’energia del suo corpo,e  la stessa cosa fece Pai. I  loro corpi vennero ricoperti da un’aura nera.

-Si stanno per liberare- disse Mew Zakuro, che serrò ancora di più la presa.

“Cosa devo fare?” pensò Ichigo “Ancora una volta sono inutile” pensò, furiosa con se stessa.

-Kisshu! Mi senti?!- urlò, rivolta ai due.

I due Alieni sotto il controllo delle Ombre si liberarono, ma erano provati. Avevano usato molta energia.

-Kisshu! Torna in te! Stupido!- disse lei, con gli occhi carichi di lacrime di rabbia –Torna in te!-

Beh…

Tutti sappiamo quanto le cinque eroine siano fortunate. Ogni volta che sono in difficoltà, arriva un aiuto inaspettato.

Questa volta, l’aiuto fu un piccolo oggetto di metallo,  a forma di freesbe.

Il piccolo oggetto roteò velocemente, colpendo Kisshu alla nuca, facendolo cadere a terra, mentre soffocava un gemito di dolore.

Pai si voltò, vedendo apparire Ryou e Taruto.

Richiamò il ventaglio, e scagliò un attacco contro i due.

Taruto afferrò Ryou per il braccio, e si teletrasportarono vicino alle Mew Mew.

-Perché vi stanno attaccando?- disse Ryou, con sguardo gelido verso i due alieni.

-Sono controllati da Ombre. Le controlla Deep Blu- disse velocemente Mew Zakuro –E sono loro ad aver il Mew Power-

Mew Minto raccolse il freesbe –E questo?-

-E’ una cosa molto vecchia- disse Taruto, sghignazzando.

-Ascoltatemi…- disse Ryou, rivolte alle Mew Mew, dopo qualche secondo di silenzio –Dovete concentrare i vostri poteri qui dentro. Lo so che è assurdo, ma dovete fidarvi. Concentrarli qui e poi…- guardò Ichigo –Lancialo verso di loro-

-Cosa? Ma…!-

-Fatelo!-

-Non resteremo a guardare!-  dissero i due Alieni, scagliandosi contro di loro.

Taruto si mise in mezzo, e richiamò uno scudo –Sono forti! Sbrigatevi! Non reggerò più di un minuto!- disse, allungando le braccia in  avanti, irrigidendole.

-Ichigo!-

-Ho capito! Ragazze, concentrate i vostri poteri qui dentro-

-Si!- fu la risposta all’unisono

Cinque Mew Mew concentrarono quel poco di potere che restava loro dentro l’assurda arma.

Questa si illuminò, prima di rosa, poi di blu, verde, giallo e infine viola.

I cinque colori si mescolarono, e ricoprirono il freesbe di luce bianca e accecante.

Mew Ichigo lo prese, e sentì sotto le sue dita gli sforzi delle sue compagne.

-Taruto, quando ti do il segnale, togli la barriera-

-Okay!- disse il piccolo.

Ichigo si concentrò.  I rumori si attutirono., mentre il suo cuore batteva forte.

Doveva aspettare…il momento opportuno…

Quando si sarebbero avvicinati per un altro attacco.

-VAI!-

Taruto si tolse di mezzo, e lei lanciò il disco di luce bianca.

Purin chiuse gli occhi. Non voleva vedere.

I due vennero investiti da una luce bianca e potente.

Sentì le loro urla di dolore, ma si ostentò a tenere gli occhioni nocciola chiusi.

Sentì l’urlo di gioia di Mew Minto.

Aprì piano l’occhio destro. I due erano stesi atterra, con i corpi che fumavano.

Taruto si avvicinò  a loro, e vide due ombre che si allontanavano, strisciando come serpenti vili.

-Non andrete ad nessuna parte…!-

-Fermo!- Zakuro lo prese per il gilè rosso –Se prendessero possesso del tuo corpo? Lascia stare-

Ryou si avvicinò a Kisshu, e con mala grazia mise la mano nella tasca.

Le sentì subito. Piccole sfere che emanavano calore.

-Eccole- disse Mew Zakuro

-Bastava sconfiggere le tenebre con la luce- disse Ryou –Questo coso ha molte utilizzi-

-Tzè- Taruto assunse un’aria da saputello, incrociando le braccia sul petto –Mi vergogno dei miei fratelli! Farsi controllare de delle stupide ombre! Ma dico io…poi dicono che sono io quello influenzabile! Quando si svegliano mi sentirannAHI!-

Il piccolo si tenne la testa, con due grossi bernoccoli fumanti.

- Taruto…-

-…che cosa stavi dicendo?-

Il piccolo si  girò lentamente. Si erano ripresi, e lo guardavano con aria imbestialita.

-I…io…a..aiuto!- si voltò e volò verso le Mew Mew, ma Kisshu lo prese per uno dei nastri scuri, facendolo cadere a terra –Ora facciamo i conti, piccolo…-

-State bene!- Purin si lanciò contro di due maggiori, cingendo loro il collo –Waa! Stanno bene! Visto? Siamo state grandiose!-

I due, leggermente imbarazzati si “scrollarono” di dosso Purin –Emh…-

-Meglio andarcene ad qui- disse Ryou –Abbiamo quello che ci serve-

-…e tu quando sei arrivato?- chiese Pai, inarcando un sopraciglio

-Storia lunga. Spieghiamo tutto dopo-

-State bene?- chiese Minto, ricevendo un accenno.

Kisshu guardò le sue braccia, e vide i segni della frusta di Mew Zakuro –Non ci siete andate leggere-

-Manco voi- disse Ichigo, indicando la voragine.

-Abbiamo fatto un po’ di casino, ma è meglio che usciamo via di qui-

Il gruppo si riunì velocemente, e si teletrasportarono via.

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Keiichiro era seduto nel soggiorno  della casa/base aliena.

Tamburellava le dita,con gesti nervosi, sulle ginocchia. Davanti  a lui c’era una tazza di te, ormai fredda.

Era preoccupato da morire.

Il monitor del computer era in stand-by, tanto non sarebbe servito a niente.

E come se non bastasse Ryou era scomparso.

-Spero che stiano bene- mormorò.

Sentì un soffio caldo sul collo, e sobbalzò, mentre il cuore perse un battito.

Quasi si ribaltò per lo spavento!

-Salve, Kei!- disse Kisshu, agitando una mano pallida –Tutto bene?-

L’uomo si tranquillizzò –Ora meglio- sorrise –Ryou- guardò l’amico –Dove diavolo sei stato?-

*

Il gruppo si era seduto intorno al tavolo, e avevano parlato di quello che era successo dentro la base del nemico.

-Noi non siamo stati molto d’aiuto- ammise Pai, serio ma calmo –Ci siamo fatti controllare come degli sciocchi-

-E invece ci avete aiutato!- disse Retasu, con forza. Le ragazze la guardarono, con occhi pieni di malizia –I…insomma- continuò, meno convinta –P..Pai mi hai salvata quando l’Ombra mi voleva eliminare, e Kisshu, anche se sempre controllato, ha eliminato quei cloni e preso il Mew Power-

-Ci sono vari punti di vista- disse Ryou, ridendo sotto i baffi

-Però anche Taru-Taru ci ha aiutati! Se non fosse arrivato lui, saremo tutti morti- sorrise Purin, stringendosi a Taruto, rosso in volto.

-Q…questo perché Shirogane ha voluto prendere quel coso…- disse, indicando il freesbe di lato al biondo.

-A proposito…che cosa è?- Ichigo lo rigirò tra le mani

-Se te lo dico non mi crederete mai- disse Ryou, lanciandosi uno sguardo d’intesa con i tre Alieni, che sogghignarono alla grande.

-Deve essere qualche cosa di forte!- disse Purin –Insomma…se li ha messi K.O…-

-Non è quello che sembra- rise Kisshu.

-Ma voi come sapevate che cosa è?-

- All’accademia ne abbiamo un esemplare. Sai, ai tempi dei nostri avi era molto utilizzato-

-Ma che cosa è?- chiesero le Mew Mew, curiose.

Nessuno parlò.

-Shirogane, come sapevi come si usava?- chiese Pai

-Ho letto le istruzioni-

-Sei stato capace di tradurle? Pai, credevo fossi l’unico mostro dell’Universo, invece c’è pure questo qui-

-Molto gentile- risposero i due “mostri”.

-INSOMMA!- Ichigo sbatté i pugni sul tavolo –Cosa è?-

-…-

Nessuno rispose.

Come potevano dire alle ragazze di essere state salvate da un giocattolo?

Difatti quello era un gioco particolare. Bisognava mettere una certa quantità di energia dentro il freesbe, e bisognava lanciarlo contro l’avversario. Se questo veniva colpito, perdeva…che cosa strana, il destino, no?

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Perdonate questa deficiente per il capitolo idiota! ^////^

Mi piace fare confusione, anche se probabilmente, voi lettori mi vorrete ammazzare ^////^ sono leggermente patetica!

Ma ho una spiegazione! Vedete, per me è un periodo un po’ no…sono super impegnata, e questo è uno dei pochi modi per stare tranquilla. Oltretutto sto perdendo quella che è la mia vena creativa…ma la sto cercando! Si sarà nascosta sotto il letto, insieme alle mie scarpe? xD

Scusate pure per il ritardo, ma come ho detto, ci sono molti impegni nella vita di questa povera sedicenne ù_u

Ora passiamo ai ringraziamenti:

Mew Luna

Mitsutsuki-chan

Sakurabell

Caomei

Kuroneko

Mew Nina

Robertina92

 

Vorrei fare una precisazione sul risveglio degli alieni.

Se nello scorso capitolo ho utilizzato i sentimenti di Pai, qui era impossibile, visto che ormai erano pronti agli attacchi delle ragazze.

E poi, per certi versi, Kisshu è più forte psicologicamente rispetto a Pai, almeno per certi versi, visto che il povero Pai, alla fine dell’anime, aveva capito il suo sbaglio, quindi più vulnerabile…tutto qui!

 

Anticipazioni!

(lo sto facendo veramente!)

Un giorno di riposo per le Mew Mew, che nella casa aliena conosceranno i veri caratteri dei loro nuovi alleati…nuovi risvolti in campo…beh…in campo di alleanza xD

 

A presto! Nya!

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 –extra-

Capitolo 11 –extra-

“Rossore generale e nuove entrate”

Da quando avevano recuperato i loro poteri al 100% erano passati due giorni, o almeno quello era il tempo trascorso nella Casa Alinea. Infatti, i tra neo alleati avevano spiegato che al suo interno, il tempo e lo spazio erano distorti, quindi fuori potevano passare ore, giorni o settimane in “un soffio”.

In quei ipotetici due giorni, il Mew team aveva notato come Ryou, Keiichiro e Pai fossero intenti a lavorare al computer, raccogliendo dati, confabulando a bassa voce, come se si confessassero segreti vecchi di milioni di anni, che nessun uomo poteva comprendere il vero significato.

All’inizio le cinque ragazze avevano trovato la collaborazione dei tre cervelli delle due fazioni opposte, ma poi avevano capito il perché.

Keiichiro era sempre molto gentile e disponibile ad ascoltare ciò che sia Ryou e sia Pai avevano da dire, senza interromperli mai, e solo alla fine aggiungeva qualche frase semplice e chiara.

Per Ryou e Pai invece era un altro discorso.

Era chiaro che il loro disprezzo era reciproco, era inutile mentire. Ma avevano trovato un punto in comune: nessuno dei due sopportava Kisshu; la loro era una taciturna alleanza contro l’alieno dai capelli verdi.

Ma se questo era il loro punto in comune, c’era un piccolissimo dettaglio che metteva leggermente in crisi l’armonia tra i due. E anche questo elemento aveva i capelli verdi, anche se più chiari.

Appena Retasu entrava nella stanza, sembrava che il gelido Pai diventasse ancora più…gelido.

Infatti faceva di tutto per farla sentire esclusa dai suoi pensieri (rispondeva a monosillabi alle sue domande, le lanciava occhiatacce quando non gli piacevano i suoi comportamenti), e oltretutto, se la verde chiedeva, sempre col suo tono gentile e il suo sorriso dolce, al biondo americano qualche cosa, Pai si intrometteva, sempre in modo molto freddo, chiedendo a Ryou di controllare certe cose nei loro dati, anche se sapeva benissimo che questi erano perfetti, poiché era stato lui stesso a farli

.

Ora, soli in uno dei tanti laboratori, i due si lanciavano veloci occhiati e monosillabi, lavorando a quei “maledetti” dati, come li aveva chiamati Ichigo.

-Pai- la voce di Ryou gli arrivò distante, tanto era immerso nei suoi pensieri –Meglio fare una pausa. Ci friggeremo il cervello-

Come mandati dal cielo, Keiichiro e Retasu, portatori di due tazze di te fumanti e qualche biscotto, entrarono nella stanza.

Ryou salutò l’amico con un cenno, e Retasu con un sorriso, che fece diventare le sue guance di un adorabile rosso.

-Che ne dite di fare una pausa? Ormai sono ore che siete chiusi qui!- esordì lei

-Esattamente cinque ore- precisò Keiichiro.

Retasu poggiò il vassoio su un tavolino –pieno di computer e cartacce varie-, e disse –E se proprio non volete fermarmi, almeno mettete qualche cosa sotto i denti-

-Grazie, Retasu- disse Ryou.

Pai fece un freddo accenno con la testa.

Keiichiro mise una mano sulla spalla di Retasu, e disse, con il suo solito sorriso –I biscotti li ha fatti Retasu. Questa benedetta ragazza mi ha aiutato a farli. Sono piaciuti così tanti che Kisshu e Taruto li hanno fatti sparire molto velocemente. Vi conviene assaggiarli-

Retasu avvampò e disse, scuotendo velocemente la testa –Non è vero! Non sono così buoni! E poi la ricetta è di Kei, io…io…-

Ryou rise, e le scompigliò i capelli con una mano, mettendo in bocca un biscotto –Sono buoni! Non essere così modesta! Ah, se solo quella testona di Ichigo prendesse un po’ esempio da te!- anche Kei rise, e Pai si concesse un sorrisetto, afferrando pure lui un biscotto. In effetti erano buoni, e poi aveva pure un po’ di fame.

Retasu si toccò la testa, ma a Pai non sfuggì l’ombra sui suoi occhi alla parola “Ichigo”.

Keiichiro parlò a Ryou, ignaro dello sguardo di Retasu –Ryou, senti, devo farti vedere delle cose che riguardano i codici di ieri. Se vieni con me te li mostro subito-

Ryou bevette velocemente il te e prese un altro biscotto –Arrivo subito- si rivolse a Pai –Torno subito- e uscirono.

Ecco. Situazione che Pai avrebbe voluto evitare. Stare solo con Retasu, soprattutto dopo “l’incidente” accaduto nel Palazzo di Deep Blu.

Quel bacio non ci voleva. Maledetta Ombra!

Manco a Retasu piaceva l’idea di stare sola con lui, ma si costrinse a parlare lo stesso, ormai non sopportando più la domanda che le premeva sulle labbra –T…tu ti ricordi che cosa è successo dentro il palazzo…quando…quando l’Ombra era dentro di te?-

Pai sentì un fastidioso nodo allo stomaco.

-Poco e niente- mentì lui.

-Ah- le lanciò uno sguardo, sembrava quasi dispiaciuta –Ti ricordi quando hai combattuto contro di me?-

-Pochi frammenti. Come mai tutte queste domande?-

Retasu rimase un po’ interdetta…tutte queste domande. Ne aveva fatte solo due! Ma forse per lui erano già troppe.

Decise di andare subito al sodo –Quando eri sotto il controllo dell’Ombra, tu mi hai salvato, e io volevo…ringraziarti- disse lei, trasformando un po’ la sua frase.

Pai fece un cenno negativo con la testa.

-Niente ringraziamenti- disse lui, velocemente, tornando dietro il computer.

Retasu indugiò, ma poi si decise a fare dietro front.

Ma la voce di Pai la raggiunse, anche se flebile, forse imbarazzata –Comunque, i biscotti sono buoni. Sei brava-

Retasu si girò, stupefatta da quelle parole così gentili. Le labbra si incresparono in un sorriso, notando che le pallide guance di Pai erano troppo rosate.

Due paia d’occhi si incrociarono.

Pai aprì la bocca per dire qualche cosa, senza neanche rendersene conto…voleva smentire la bugia di poco fa.

-Senti, io…- SBAM!

La porta della sala si aprì, e Retasu fu investita da Kisshu, che si precipitò da Pai, ignorando la povera ragazza stesa a terra.

-Pai!- esordì con forza –Dammi il trasmettitore! Devo trovare Ichigo! Si è nascosta e…-

si fermò, notando il fratellastro che si avvicinava a Retasu, e a stento tratteneva una risatina

-Emh…tutto okay?-

-@-@ Ahi ahi- gemette lei

Kisshu, che iniziava a notare una strana atmosfera, sbuffò, e domandò nuovamente –Dove è quell’aggeggio infernale?!-

Toccò a Pai a sbuffare –Intanto non è né un “trasmettitore” né “un aggeggio infernale”, ma un “Localizzatore”- precisò –E usarlo per cercare quella ragazza mi sembra stupido-

-E’ altrettanto stupido fingere di non ricordare delle cose- disse Kisshu, maliziosamente. Azz…che avesse sentito tutto?

Pai gli lanciò il localizzatore, una piccola scatola di metallo scuro –Sparisci!- gli disse, alzando il tono della voce, con occhi taglienti.

-Agli ordini!- e sorridendo, Kisshu sparì.

Pai si alzò e diede le spalle a Retasu, ancora intontita

-…Che cosa intendeva Kisshu?-

-Niente-

-Ma…-

-Quello è un idiota. Dare peso alle sue parole sarebbe come dare peso a…-

-E allora perché te la sei presa così tanto?- domandò lei,mettendosi al suo fianco

-Non me la sono presa!- si voltò a guardarla, e se ne pentì subito.

Le guance erano rosse per l’imbarazzo, e teneva gli occhi bassi, e la frangetta copriva gli occhi.

-Vorrei sapere cosa ti passa per la testa…io…-

Pai non voleva sentire quello che doveva dire la ragazza davanti a lui, e ringraziò il tempestivo arrivo di Ryou e Kei con il loro computer portatile, che interruppero quella situazione imbarazzante.

Retasu non aggiunse altro, e uscì velocemente.

Ryou e Kei guardarono Pai, domandandosi che cosa era successo, ma non osarono chiedere.

L’aura funesta che emanava il più anziano dei tre alieni invasori era visibile. Si rimisero silenziosamente al lavoro.

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Kisshu seguiva le indicazioni dategli dal Localizzatore.

-Dovrebbe essere da queste parti- sussurrò

La lucetta bianca lampeggiava e indicava la posizione della rossina, ignara che Kisshu la stesse cercando.

Alla fine il Localizzatore emise un “bip”, segno che l’aveva trovata.

Sorrise malizioso, guardando la porta scura davanti a lui. Non si ricordava che cosa c’era dall’altra parte, e non gli interessava. Aprì la porta, e sentì la voce la voce singhiozzante di Ichigo.

-Aoyama-kun-

Kisshu si affacciò, e riconobbe la stanza…la stanza del Nihil.

Ichigo era vicino alla vasca al centro della stanza, e davanti a lei una copia perfetta di Masaya.

La ragazza lo guardava con occhi traboccanti di lacrime, ripetendo quel nome decine e decine di volte. La vide che voleva allungare una mano per accarezzare il volto del ragazzo, ma indugiò. Probabilmente sapeva che quel liquido era tossico.

-Mi crederai una stupida, vero?-

Kisshu impiegò qualche secondo per capire che la domanda era rivolta a lui.

-Ti sei accorta che ero qui-

-Il vantaggio, o forse svantaggio, di avere il Dna di un gatto- sorrise amara

-Mi crederai una stupida, vero?- ripeté –Qui, a fissare una copia del mio primo amore, che ormai non esiste più- Kisshu vide che tratteneva le lacrime.

Strinse i pugni, dimenticando il motivo per cui l’aveva cercata, cioè quello di infastidirla fino allo sfinimento. Si avvicinò alla copia, e con un secco movimento della mano creò una leggera folata di vento, che la fece dissolvere.

Prese la sua ko-neko per le spalle, scuotendola forte, e quasi le urlò in faccia –Si che sei una stupida!- Kisshu non si trattenne –Sei una stupida perché pensi solo a un…un…un morto! Non c’è più!-

-N-non dire così…io lo amo…ha sacrificato la sua vita per la mia- ribatté debolmente, scuotendo la testa

-Perché io no?! Io che ho fatto?- mollò la presa delle spalle, e la guardò, ferito –Ho tradito i miei compagni, la mi gente! Ti ho dato la vita… tu….pensi solo a quel..quel…ameba?!-

Ichigo rimase immobile, con gli occhi spalancati, forse colpita da quelle parole.

Poi chiese, con voce tremante e confusa –Kisshu…c…che cosa è un ameba?-

L’alieno cadde per terra, con un enorme gocciolone –Ma…che cosa impari a scuola?!- la guardò,stupito. Lo sapeva pure lui che cosa era un ameba!

-Lasciamo perdere...è inutile parlare con te…- sospirò piano, girandosi per uscire –Ormai dovrei saperlo- mormorò poco più piano

Ichigo non seppe perché fece quello che fece…ma le parole dell’alieno le rimbombavano nella testa

“Ho tradito i miei compagni, la mi gente! Ti ho dato la vita…”

Allungò una mano,e afferrò quella pallida e tiepida di Kisshu.

-Kisshu…ti va di parlare?-

Lui sembrò stupito –E di cosa?- domandò

-Di quello che vuoi- si sistemò una ciocca dietro l’orecchio, imbarazzata

-Sai, non sono mai stato uno bravo con le parole- disse, grattandosi la nuca con fare pensieroso e imbarazzato –Sono sempre stato più bravo a parole che a fatti-

Si chinò velocemente su di lei, rubandole l’ennesimo bacio…

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-Mint-chan!- Purin saltò addosso all’amica –Sai dove è Taruto!?-

La Mew sospirò –No. non so dove sia e non mi interessa-

Minto, Zakuro e Purin stavano prendendo il te nella saletta principale della casa, e la piccola biondina non faceva che chiedere di Taruto, di Retasu, delle nuove strategie di battaglia.

Tra un po’ Minto avrebbe posto fine alla vita della piccola.

Retasu entrò in quel momento nella stanza, e si sedette vicino alla più anziana.

Nulla sfugge all’occhio violaceo di Zakuro, che chiese, senza troppe cerimonie –Che cosa ti è successo?-

Lei non rispose, versandosi una tazza di te.

Era rossa in volto, e sembrava agitata.

-Io sono sicuro che c’entra Pai-

Taruto comparve in quel momento nella stanza, e fu travolto dalle calde braccia di Purin, e naturalmente arrossì di brutto.

-Perché dici che Pai-san c’entra con Retasu-chan?- chiese la bimba

-Pai fa sempre quell’effetto agli scemi-

BUM!

Il piccolo venne colpito da due sonori pugni in testa.

Uno da parte di Minto, l’altro da Pai stesso, appena comparso.

-Che cosa faccio, io?-

-Chi sarebbe stupida?-

Dissero gelidi tutti e due, per poi lanciarsi un’occhiata acida.

Retasu non sembrava minimamente turbata dalla presenza di Pai, e Pai non sembrava fare caso a lei.

Si rivolse tutti –Venite con me. Io e Shirogane abbiamo scoperto delle cose…interessanti-

Gli lanciarono uno sguardo indagatore, e lo seguirono del laboratorio lì vicino, dove si erano spostati anche Kei e Ryou.

Di Kisshu e Ichigo neanche l’ombra.

Il biondo americano e il moro erano davanti a uno schermo ultra piatto, che emanava una luce blu, e c’era un solo puntino bianco che luccicava sullo schermo, come una stella solitaria in una notte di tempesta.

-Abbiamo trovato un superstite- disse Ryou, senza troppe cerimonie.

-Un…superstite?- disse Minto, guardando i puntino sullo schermo, capendo che era lui il “superstite”

-Dobbiamo andare a prenderlo!- disse Retasu

-Si!-

-Dobbiamo entrare in azione? Subito?- chiese Zakuro, preparando la spilla mew

-Non vale la pena che vi precipitiate tutte. Ci andrà Pai, si è già offerto. Conosce le coordinate e col teletrasporto arriverà subito-

-E allora perché ci hai chiamato?!- protestò Purin

-Perché se fosse una trappola, interverreste subito- tagliò corto Pai –ora vad…-

-Un momento!- Retasu, inaspettatamente, aveva fermato Pai e tutti gli altri. Non sembrava molto emozionata, essendo al centro dell’attenzione –Sarebbe meglio che qualcuno andasse con Pai- disse, risoluta –Se fosse una trappola, non credo che potrebbe cavarsela da solo, visto il nemico- Pai le lanciò un’occhiataccia velenosa, Retasu non si scompose più di tanto –E se fosse un essere umano, beh, non credo che si lascerebbe salvare da Pai. È un alieno, uguale a quello che li ha rapiti, e poi, la popolazione lo sa ch gli alieni hanno attaccato la città e che sono loro i responsabili delle varie calamità accadute nell’ultimo anno, e mi offro per andare con lui-

Nessuno osò fiatare. La logica e la fermezza con cui aveva parlato Retasu erano strabilianti. Queste parole si sarebbero potute aspettare da Ichigo o Zakuro o Minto…non lei, la timida del gruppo. E per non parlare del tono che aveva usato parlando degli alieni; Ryou pensò che fosse la prima volta che la ragazza usava quel tono quasi freddo.

-Se per Pai va bene, per me puoi andare. Hai perfettamente ragione- le disse, guardando Pai, che strinse le spalle, indifferente alla proposta.

Retasu si avvicinò all’alieno, che senza aspettare si teletrasportò.

La prima a scoppiare a ridere fu Zakuro, seguita da Minto, Purin, Ryou e Kei.

Taruto li guardava in malo modo, non capendo il motivo di tanta ilarità. Ma il piccolo ignorava molte cose…era troppo giovane per capirle appieno.

Quando si calmarono, Purin chiese –Ma Ichigo e Kisshu?-

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SCIAFF!

Kisshu si tenne la guancia.

-Sei cattiva! Voglio solo un bacetto!-

Ichigo lo guardò, infuriata, mentre le spuntavano la coda e le orecchie da gatto -Ma sei pazzo?! Io piango per Aoyama-kun, tu mi dici quelle cose, per una volta non mi viene voglia di strozzarti, anzi, ti sono persino riconoscente per avermi salvato, e tu fai il cretino!?-

Kisshu iniziò a fare i cerchietti in un angolo –Sei cattiva. Una cattiva suocera-

-Deficiente!- Ichigo gli diede le spalle, offesa, mentre gonfiava le guance come una bambinetta.

Kisshu s riprese, abbracciandola da dietro –Vogliamo parlare?-

Ichigo non si divincolò tra le braccia dell’alieno, ma rimase immobile., pensierosa.

Lei girò leggermente la testa, e chiese –Come puoi esserti innamorato di me, una tua nemica?-

Kisshu ricambiò lo sguardo –Per lo stesso motivo per il quale tu ti sei innamorata dell’ameba. Mi piaci-

-Scemo-

Si allontanò da lui, guardando la piccola vasca con lo strano liquido.

-E sai perché non posso ricambiarti?- chiese Ichigo, seria

-Perché non ti ho baciata per bene-

-Sono seria-

-Per una volta- ridacchiò lui

-Kisshu- sospirò –Non ti posso ricambiare perché amo Aoyama, e sono sicura di poterlo ancora salare-

-Utopia, la tua- disse Kisshu indurendo lo sguardo.

-Ci voglio provare. Non posso credere che sia morto. E combatterò fino alla fine, fine a che avrò ancora forza per respirare e per urlare il suo nome-

-Amo questa tua testardaggine, ma io non sono uno che si arrende. anche io “combatterò” per te, fino a che non sarai mia-

Lei sorrise, divertita da quella affermazione –Che vinca il migliore-

Uscirono dalla stanza, ognuno dei due con un obiettivo ben preciso in mente.

Chissà chi avrebbe vinto quella sfida…

Se solo…

…se solo…

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Pai e Retasu comparvero nel centro di Tokyo, o almeno quello che ne rimaneva.

Retasu provò un brivido lungo la schiena, vedendo le strade rotte, le macchine rovesciate, i pali della luce piegati come grissini, i palazzi, ormai un cumulo di macerie.

Il suo sguardo fu attratto da quello che rimaneva della libreria dove era solita rifornirsi. Vide un libro aperto, con pagine strappate e la copertina mal ridotta.

Di chinò a prenderlo. Ormai era quasi illeggibile, ma capì che era un romanzo, perché lesse questa frase “Solo quando venne aprile, le ultime nevi si furono sciolte, e il mite sole ebbe prosciugato il fango polacco, incominciammo a sentirci veramente liberi”(*)

-Non fermarti- la voce atona di Pai la riportò alla realtà,ricordandole che loro erano tenuti sotto scacco da un essere spregevole.

Chiuse il libro e lo posò su un cumulo di macerie, come su uno scaffale.

Pai inarcò un sopraciglio, ma lasciò stare. Probabilmente doveva essere qualche cosa a cui teneva parecchio.

-Sai dove è il “superstite”?- chiese, avvicinandosi a lui

-Non esattamente. Ma deve essere da queste parti. Non è meglio se ti trasformi?-

Lei scosse la testa –No. rischieremo solo di spaventarlo di più. Immagino che ora sia traumatizzato. Se mi vedesse trasformata sarebbe peggio-

-Quindi la tua presenza è inutile. Mi basterebbe poco per catturare un essere umano. Perché sei voluta venire?-

Lei strinse le spalle -Fino a che non mi dirai del perché delle tue azioni nel Palazzo, non ti libererai tanto facilmente di me - disse, con un po’ di fermezza nella voce.

Pai rimase sbalordito –Che cosa? E tu fai tutta questa confusione per uno stupido…- si orse la lingua. Si era fregato da solo.

Anzi no, era lei che lo aveva fregato, e di brutto. Aveva giocato bene le sue carte…

-Uno stupido…cosa?- domandò lei.

Pai la guardò con freddezza –Nulla. Ragazza, ti consiglio di lasciar ogni tentativo di dialogo. Non sono né come Taruto, che gli si rigira la frittata come si vuole, né sconsiderato come Kisshu-

-Lo so. È per questo che trovo interessante parlare con te-

-Tu non hai mai parlato con me-

-Adesso lo stai facendo, però-

Iniziò a spazientirsi –Ti credevo timida e imbranata. Questa tua scaltrezza ricorda tanto quella di Kisshu, quasi-

-Non mi piace quando mi vengono dette le bugie- le divenne rossa, forse facendo retro marcia –E poi, io voglio solo capire se…-

La mano di Pai le tappò la bocca.

-Shh. Ho sentito un rumore-

si allontanò da lei, e richiamò il ventaglio, pronto a scagliare un attacco in caso di pericolo. Retasu gli andò dietro,timorosa, preparando la spilla mew.

-Gnsob…-

-Ma questi sono dei lamenti- fece lei, superando Pai, e correndo dietro a un muro diroccato.

Quello che vide le intenerì il cuore.

Rannicchiata su se stessa, come un cucciolo abbandonato, c’era una bambina sui sei, sette anni. Aveva dei riccioli neri e la pelle chiara, ma piena di graffi e lividi. La piccola tirò su in volto, e gli occhi oltremare di Retasu incontrarono quelli azzurro cielo.

-Tranquilla- Retasu le porse una mano –Ora sei al sicuro-

-UaAAA!- la piccola urlò alla vista di Pai.

Retasu aveva avuto ragione. La ragazza la prese per un braccio, e la strinse al petto –TRANQUILLA! È un amico! Non un nemico-

-WAA! MANDALO VIA! Li ha presi tutti! Li ha portati tutti via! Tutti via!- singhiozzò.

-E’ un amico. Non è cattivo- Retasu gli lanciò uno sguardo –Pai, fai scomparire quel ventaglio, o la terrorizzi ancora di più-

-Non è colpa mia- disse lui, seccato, avvicinandosi alle due.

La piccola si strinse a Retasu.

-Chi…chi siete?-

Lei sorrise –Amici. Ti va di venire con noi?-

-La mia mamma…e il mi papa’…sono stati…-

-Lo sappiamo-tagliò corto Pai, infastidito dal piagnisteo della bambina –Ma se verrai con noi, li potremmo salvare. Ti va?-

Le annuì. Pai alzò un braccio e scomparvero.

Note

(*)frase presa dal libro “Se questo è un uomo” si Primo Levi.

Mamma da quanto non aggiorno O.O sono scioccata! Vi chiedo scusa, ma tra compiti e conservatorio il tempo è stato davvero poco, e mancava pure l’ispirazione giusta. Infatti vi chiedo scusa per la seconda volta perché avevo detto che avrei parlato della vita degli alieni, ma questo è stato difficile, perché dovevo dare questo “colpetto di scena”. Cmq ho intenzione di mantenere la promessa, forse a più tempi…

Beh, ora ringrazio chi ha recensito, cioè:

Lory06

Kuroneko

Mitsutsuki-chan

Caomei

Mew Luna

Mew Nina

Robertina92

Davvero grazie ù_u mi fanno piacere i vostri commenti ç_ç sono commossa!

Beh, alla prossima (sperando che sia vicina )! Nya!

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

“Tsubasa”

Bisogna credere al ricordo più bello

-Dove siete stati?-

-Vi cerchiamo da un bel po’!-

Kisshu e Ichigo, seduti nel salottino si assorbivano le sgridate di Minto e Ryou.

- Retasu e Pai sono andati in missione! E voi dove eravate? Se ci fosse stata una vera emergenza, voi non lo avreste saputo!- disse Ryou

-E poi, che cosa avete fatto? Lottato tra di voi? Kisshu hai n segno sul volto! Vi ricordo che siamo in tregua!-

-Oppure hai osato…- Ryou guardò gelido Kisshu, il quale sorrise piano

-Non ho fatto niente…- disse quello, tranquillo –Niente di cui vergognarmi-

Ryou fu seriamente tentato di uccidere Kisshu, ma l’arrivo di Pai e Retasu lo fecero distrarre quel secondo che permise a Kisshu di allontanarsi dalla sua portata.

-Eccovi…allora il superstite…?Uh?-

Tutti i presenti strabuzzarono gli occhi.

Una bambina. Una bambina con capelli neri e occhioni color del cielo terso d’estate. Era ferita, non sembrava gravemente, ma pur sempre ferita.

La piccola, alla vista di quegli sconosciuti si fece piccola piccola, ma lanciò un urlo strozzato alla vista di Taruto e Kisshu.

-Tranquilla- disse Retasu –Sono amici-

-Ora non ci allarghiamo- fece Kisshu, incrociando le braccia sul petto

Ichigo lo colpì con un pugno sulla testa, e il giovane alieno cadde a terra tra atroci dolori.

La piccola sorrise un pochino, divertita da quella scena.

Keiichiro, sempre premuroso si avvicino a lei, e le porse una mano candida e forte –Come ti chiami, piccolina?-

-Denise…Ha…Hatake- balbettò lei.

-Che nome grazioso. Zakuro, perché non aiuti Denise-chan a lavarsi, così poi le curiamo queste ferite?- disse Kei alla mew wolf, che senza dire niente si avvicinò alla piccola, sorridendo.

Ayumi strabuzzò gli occhi –Zakuro…Fujiwara? Sei…la famosa modella?-

-Oh…anche le bambine mi conoscono?- la prese per mano e la condusse fuori dalla stanza, mentre la piccola la guarda con occhi sognando, recitando a memoria quello che dicevano i telegiornali di gossip su di lei.

Ryou si voltò verso Retasu e Pai –E’ lei…l’unica superstite alla razzia di Deep Blu?-

-Si- rispose prontamente Pai

-Mi chiedo come mai sia sfuggita a quel mostro-

I tre cervelloni si guardarono un attimo –Noi crediamo…che sia scappata. Abbiamo scannerizzato tutto il pianeta, e non l’abbiamo mai individuata. Pensiamo che in un modo o nell’altro sia scappata dalla sua prigione-

-Questo sarebbe impossibile- commentò Kisshu -Deep Blu non è così sciocco da farsi sfuggire nessuno, figurarsi una mocciosa. Vi ricordo che noi siamo sfuggiti per miracolo-

-Non troviamo un’altra spiegazione- disse Pai, sconsolato.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

-Fujiwara-sama…poi posso lavarti la schiena?- chiese la piccola Denise, mettendo su una manina un po’ di schiuma, e soffiandoci sopra

-Certo- disse Zakuro, strofinando la schiena della piccola –Ma tu non sei tutta giapponese, vero? Hai gli occhi azzurri-

-Mio padre è giapponese, ma la mia mamma è francese. Eravamo venuti qui per i nonni…ma poi la terra ha iniziato a tremare…e non ricordo più niente- si riempì la manina di schiuma, e poi vi soffiò sopra, con aria delusa quando le bolle non si alzarono in alto.

-Dove mi trovo?- chiese, con occhi vuoti.

-Questa è…mmm…una base di amici. Noi vogliamo combattere contro quell’alieno che ha rapito tutti gli esseri umani- disse, sciacquandola.

-Come hai fatto a scappare?- chiese

-Io…- la bambina sembrò pensarci –Non me lo ricordo…-

-Capisco…ma cosa?!- Zakuro strabuzzò gli occhi, mentre la piccola di piegava dal dolore, e il suo sangue veniva sparso dentro la vasca piena d’acqua e sapone.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

-Scacco- fece soddisfatto Kisshu verso il fratellastro maggiore.

Pai socchiuse gli occhi. Mosse una pedina –Scacco matto-

Kisshu sgranò gli occhi. Come diavolo aveva fatto?!

-Hai barato-

-Ti sbagli-

-Ne sono sicuro-

-No, Kisshu-

-Pai…- Kisshu sbatté un pugno sul tavolo, rovesciando la scacchiera –Tu hai imbrogliato!-

-Non accusarmi senza prove, sciocco presuntuoso-

L’alieno dai capelli verdi si trattenne dal tirargli un pugno.

Sentì i risolini di Minto e Retasu, che avevano assistito alla partita, commentando ogni mossa, irritandolo.

Decise di essere cattivo –Beh, che tu abbia imbrogliato o meno, sono sicuro che la presenza costante di qualcuno ti abbia illuminato il cervello-

Pai gli lanciò un’occhiata velenosa.

-Maschi- commentò Minto –Retasu, vado a vedere cosa sta facendo Zakuro, ormai è più di un ora che è scomparsa con la piccola. Attenta a quei due- disse, indicando con la testa i due fratellastri che

-Tu sei un lurido…-

-E tu un…-

-Emh…avanti…è solo una partita di scacchi- disse Retasu, cercando di mettere pace

-Ecco a voi l’eroina di turno- fece Kisshu, mettendole un braccio intorno alle spalle –Che cara la lattughina! Vero, Pai?-

Il giovane fece finta di non aver notato il tono di Kisshu,ma quanto gli prudevano le mani…

La porta si spalancò. Era Minto, pallida.

-Presto! Pai!- si avvicinò a lui, e lo tirò per una manica –C’è bisogno di te!-

Urtato l’alieno la allontanò in malo modo –Che osa vuoi?-

-La bambina!- disse Minto –è…è…-

-Che cosa è successo? Minto…calma!-

-Zakuro la stava lavando…e le sono puntate…delle ali!- disse

-Ali?-

Retasu strabuzzò gli occhi, mentre Kisshu lanciò un’occhiata a Pai. Questo si alzò.

-Portatela nel laboratorio principale- disse, e si teletrasportò via.

-Vengo a prenderla io. Dov’è?-

-Nel bagno. Veloce-

Tutti e tre uscirono velocemente, e si diressero verso il bagno.

Quando Kisshu aprì la porta, Retasu si mise una mano sulla bocca.

Il pavimento era pieno di sangue mischiato ad acqua e sapone.

Zakuro (con addosso solo un asciugamano), teneva in grembo la piccola, che singhiozzava,in preda a spasmi di dolore.

Sulle sue spalle, un paio di ali candide e grandi.

-m..mi fa male!- urlò la piccola.

Kisshu, che sembrava tranquillo, prese Denise tra le braccia, attento a non toccare le candide ali. La coprì con una asciugamano e si teletrasportò via.

Minto e Retasu si guardarono, spaurite.

-Raggiungeteli. Io mi cambio e arrivo- disse la mew wolf, prima di chiuderle fuori dal bagno.

Le due mew mew presero a correre per il corridoio.

-Cosa credi le sia successo?- chiese la verde

-Non lo so! Io l’ho sentita urlare! Quando sono entrata…le ho visto spuntare quelle cose!-

-Credi sia opera…di…- Retasu non finì la frase

-Deep Blu? Sicuro- disse.

Arrivarono nel laboratorio. Lì c’erano già Ichigo con Purin e Taruto.

Keiichiro teneva tra le braccia la bambina, che si dimenava, mentre Ryou e Kisshu cercavano di penderle un po’ di sangue dalla schiena, dove ancora non accennava a smettere di colare.

-Se continua così sarà dissanguata!- disse Ichigo.

-Allungate il suo braccio- disse Pai, comparso da dietro un computer.

In mano aveva una pistola molto piccola, argentata con la punta come un ago.

La piccola, vedendo quell’arnese, urlò di più, ma Pai, con mano più ferma di quella si Kisshu, Ryou o Keiichiro, bloccò un piccolo braccino, e vi infilò l’ago nella tenera carne.

La piccola si fermò, e i suoi muscoli si rilassarono, fino a che non cadde addormentata. Calò il silenzio, rotto solo per qualche secondo dall’arrivo di Zakuro, con ancora i capelli umidi.

Keiichiro posò la piccola su un tavolo, e la coprì con l’asciugamano, imbrattata di sangue, facendo attenzione alle ali, che però scomparvero dopo pochi secondi. La pelle lacerata si rigenerò, come se nulla fosse.

-Che…cosa le successo?- chiese Ichigo, dando voce alla domanda che premeva sulle labbra di tutti i presenti.

Taruto e Kisshu guardarono Pai, imitati da tutti gli altri.

L’alieno, incurante degli sguardi, prese un campione di sangue con un tampone, e lo posizionò su una lastra che era davanti a un computer, che iniziò ad analizzare.

Egli continuò a guardare lo schermo, senza vederlo, in realtà.

Sigle, numeri, scritte incomprensibili passavano sullo schermo, e nessuno ne capiva il vero significato.

-Pai…glielo dici tu o glielo dico io?- disse Kisshu, serio come lo era stato in poche occasioni. Il maggiore non rispose. Kisshu lo prese come un “sì”.

- Durante questi mesi, non abbiamo solo creato chimeri e combattuto contro voi cinque. Avevamo ordini ben precisi. Deep Blu ci chiese di raccogliere vari Dna terrestri, per cercare di capire al meglio la vostra evoluzione, e di capire come creare...degli esseri perfetti. Così abbiamo fatto. Abbiamo raccolto vari tipi di Dna, e facemmo vari esperimenti coi chimeri. Non usciva niente, se non qualche Chimero più o meno forte. Poi ce lo chiese-

-Che cosa?- disse Ryou gelidamente, anche se già si immaginava la risposta.

-Di provare su voi umani- parlò Pai per la prima volta.

Calò per la seconda volta il silenzio.

Ichigo non poté trattenersi –AVETE FATTO ESPERIMENTI SUGLI ESSERI UMANI!?- urlò, disgustata.

-Ascolta, prima di accusare!- disse Taruto –Non l’abbiamo fatto! Non ce la siamo sentita! Nessuno era d’accordo!-

Ichigo si calmò, come gli altri.

-E’ stato proprio Pai a inventare la balla!- continuò Taruto -Disse a Deep Coso che avevamo provato su vari umani, ma erano tutti morti dopo pochi giorni! Nessuno aveva subito mutazioni, ma erano morti per lo stress subito! Hai detto così, vero,Pai?- chiese il più giovane, volandogli vicino.

-E come la spiegate questa?- disse Zakuro, indicando freddamente la piccola –Le ali sono un dono del cielo?- chiese, sarcastica

-Deep Blu sarà stato nella vecchia base operativa e si è messo all’opera- ipotizzò Kisshu.

-O forse non avete detto tutta la verità- continuò Zakuro.

-Zakuro…non ti sembra di esagerare?- chiese timidamente Retasu

Le scoccò un’occhiata gelida –Io non mi fido di loro. È colpa del loro popolo se è iniziata questa guerra! Se le nostre vite sono state stravolte! O te lo sei dimenticato?-

-Basta, Zakuro- disse Keiichiro –Non avrebbero motivo per mentirci ora- continuò

La ragazza lanciò uno sguardo freddo ai tre. Era chiaro l’astio che provava nei loro confronti.

-Analizzerò il campione. Vi farò sapere- li congedò Pai.

Senza dire niente, la stanza si liberò. L’ultimo ad uscire fu Ryou che prese la bambina e la portò via.

Pai iniziò a lavorare.

“Non mi piace questo sviluppo della storia”.

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Deep Blu camminava avanti e indietro per il grande salone.

Una era riuscita a scappare.

-Maledizione- imprecò. Una pedina era sfuggita al suo controllo.

E ora, come avrebbe fatto?

Si fermò. Gli era venuta un’idea.

Forse poteva funzionare…forse.

Rise.

Una risata senza gioia o sentimenti alcuni.

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*l’autrice si nasconde dietro una poltrona* Emh..salve ^^ come va?

*i lettori caricano i bazooka *

Giuro! Posso spiegare! Ho avuto dei grossi problemi >-< e poi mi s era bloccata l’ispirazione! Ma ora è tutto ok! >_<

E quindi, per farmi perdonare, vi risponderò uno a uno!

XMitsutsuki_chan: batti il 5! Si! Forza Pai! *parte ola* forza Retasu! *parte altra ola* forza me! *parte uno sparo*

….=______=””””

grazie per il complimento xD è gratificante! Gomen per il ritardo! M ho avuto un sacco di problemi, soprattutto con la scuola…e come ho detto prima avevo un blocco >-<

XBebbe5:…GOMENNNNNNNNNNNNNNNNN! NON HO SCUSANTI! Ti ho fatto rimanere così in sospeso per tanto tanto!

Però ti dirò, per i loro dialoghi ho tanta cura, perché alla fine mi escono molto demenziali, anche quando la situazione è seria xD

XKillkenny: vecchia coppia sposata? xD direi più che la povera ragazza comparire il suo lato oscuro xD

Addirittura 9? Beh..l’unico dell’anno xD Grazie!!!

XRobertina92:..patano? xD non parlarmi di errori di battitura. La mia tastiera è da buttare xD ormai ogni parola la scrivo 3 volte xD fa tutto da sola xD

Pai è *censura*? Brutta influenza di Kisshu xD

XMew luna: Pai, lascia stare Mew Luna! Vedi che ti faccio diventare gay e ti faccio mettere con Kisshu! (e io che c’entro? O___O””” ndKisshu) Mi dai quelle foto? xD così le diamo a Retasu xD

XRia: ti commuovi? Evvivaaaaaaaaa xD allora va bene, se lo dici tu xD meno male che i sentimenti della fragolina sono riusciti xD ci sono stata su per un po’ xD che ragazza complicata (senti chi parla =___=” ndIchiogo)

XCaomei: Ma Kisshu ci piace perché è molesto, no?xD Scusa per gli errori! Appena avrò un attimo di tempo li aggiusterò!

XYuri5: grazie per il complimento…eh eh eh…leggi leggi e dimmi poi se ti piace come si evolve la cosa xD okay?

XMew Nina: acqua sana, sale…puoi sbizzarrirti xD emh…il “presto”era relativo, vero?xD

Bene! Vi ringrazio tanto!

Grazie anche ai lettori anonimi che non lasciano commenti a questa disgraziata qui xD

Spero di aggiornare presto anche le alte ff!

bye bye!

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

“Decisioni”

Il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono

-Voltaire-

Pai continuava a guardare i dati analizzati.

“Secondo quello che avevo previsto, doveva esserci una mutazione completa…invece… una metamorfosi a metà…”

Sospirò e si strofinò gli occhi con l’indice e il pollice.

Erano ore che guardava quello schermo piatto e luminoso. Ryou e Keiichiro si erano ritirati da poco, e gli avevano chiesto di raggiungerli per mangiare qualche cosa, ma Pai aveva declinato l’invito. Gli premeva troppo scoprire del perché la mutazione non aveva funzionato…infondo, era stato lui a creare il progetto. Deep Blu glielo aveva affidato dopo il tradimento di Kisshu e Taruto. Ma non aveva mai sperimentato su nessun essere umano…che l’avesse fatto Deep Blu dopo il risveglio? Per questo motivo aveva rapito gli esseri umani? Per mutarli e creare il suo esercito?

“Ma che cosa è andato storto? Perché la bambina non ci è trasformata completamente? Secondo il mio progetto, la mutazione doveva rendere le cavie più simili hai chimeri, non alle Mew Mew”

-Pai?-

-Mh?-

Senza voltarsi, Pai riconobbe subito i passi incerti e leggeri di Retasu

-Emh…Ryou dice che se non si viene a capo di niente è meglio che stacchi per un po’-

-Voglio continuare qua- disse secco Pai, digitando le dita affusolate sui tasti della tastiera piatta

Retasu gli poggiò una mano sull’avambraccio, e il giovane percepì quel tocco caldo –Pai…-

-Va bene...- si arrese lui –Stacco per un po’-

-Bene- disse Retasu, sorridendo.

Si guardarono un attimo negli occhi. Retasu si alzò sulle punte dei piedi, poiché Pai era più alto di lei di tutta la testa.

L’alieno sentì il suo alito profumato sul viso, e senza volerlo, anche lui andò incontro a quel bacio.

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Quando Denise si fu svegliata, e ripresa, tutte Le Mew Mew, alieni e umani presenti nel gruppo si riunirono nella sala principale, oramai diventato ormai centro di riunione.

La piccola si era cambiata. Purin e Taruto si erano fatte un giro per le macerie della città, e ne avevano procurati un po’, visto che quella casa sembrava avere TUTTO, meno che vestiti di ricambio, (e ragazze alla vista dei cambi di vestito avevano esultato di gioia).

Keiichiro aveva sfornato, insieme a uno dei suoi magnifici sorrisi, un bel po’ di biscotti al cioccolato, che offrì la bambina, come se quel cioccolato potesse addolcire la storia della sua fuga e della sua mutazione.

-Avanti, piccola, perché non ci racconti cosa è successo?- le disse, sorridendo amabilmente

-Prima ha iniziato a piovere…una pioggia colorata e calda…-

“La Mew Aqua” pensò Ichigo, incontrando lo sguardo delle compagne.

-E poi, che cosa è successo?- chiese gentilmente Retasu, vedendo che la piccola non continuava.

-Tutti si sono svegliati…le ferite erano guarite…allora tutti hanno iniziato a ballare e cantare. Tutti dicevano “E’ finita! Finita!”. Ho visto che la mamma e il papa’ si riprendevano…però…quando è finita la pioggia colorata…dei grandi lampi hanno rotto il cielo, e io e tutti gli altri ci siamo sentiti trascinati dentro…dei vertici, credo. Poi non ricordo molto. Solo una stanza tutta blu, e un liquido che mi veniva iniettato con una strana puntura…e poi…dolore alla schiena…come prima- gli occhioni si riempirono di lacrime –Mi faceva paura quel posto. Faceva freddo e la mia mamma non era con me. Quando piangevo una voce di un uomo mi diceva di tacere, perché sennò avrebbe fatto male alla mamma e al papa’. Ma io non volevo che succedesse…poi mi sono spuntate delle…cose sulla schiena…e poi…e poi…ho visto loro due che venivano verso di me…- disse Denise, indicando Pai e Retasu.

Zakuro le asciugò le lacrime con un fazzolettino –Sei stata molto brava- le disse con dolcezza.

-La mia…la mia mamma- singhiozzò la piccola –Voglio…voglio che sia qui con me…e papa’…e..e…e…- scoppiò a piangere.

Minto la fece appoggiare al suo grembo, accarezzando i riccioli neri.

Guardò le compagne.

-Taruto, Purin, perché non andate a giocare con Denise?- disse la moretta.

Purin non fiatò, e si alzò, ma Taruto protestò –NO! lo so che volete preparare un piano! Voglio rimanere anche io con voi! Anche io…-

-Taruto!- Kisshu richiamò il fratellastro minore con tono severo –Vai con Purin e la bambina a giocare-

-Ma…!-

-Ti informeremo poi dei vari sviluppi- continuò –Ma la piccola deve distrarsi. Nessuno conosce le diavolerie della casa come te. O forse vuoi che mandiamo solo Purin e tu ti devi sorbire una pallosa riunione?-

Taruto sbuffò, ma sapeva che per una volta Kisshu aveva ragione (*).

-Vado vado- si avvicinò alle due bambine e si teletrasportò via.

Ci fu un attimo di silenzio, poi Ryou parlò –Dobbiamo agire-

-Immediatamente- aggiunse Ichigo.

Si alzò in piedi –Dobbiamo affrontare Deep Blu, ma prima, liberare quelle persone. Chissà cosa ne sarà di loro! Dobbiamo…-

-…pensare a una strategia- disse Kisshu, interrompendola

-Se iniziamo a pensare- continuò la Mew Neko –Sarà troppo tardi per quelle persone-

-Sono d’accordo con Kisshu- disse Ryou, lanciando una occhiata all’alieno, che annuì.

-Io invece sono d’accordo con Ichigo- disse Retasu –Dobbiamo salvarle!-

-Si!- asserì Minto con forza, e Zakuro guadava le quattro con sguardo dolce –Ma Shirogane e Kisshu non hanno torto. Dobbiamo pensare a una strategia-

-Ma…!- protestò Minto

-Io sono d’accordo con le ragazze…- disse Pai, attirando su di se gli sguardi allibiti

Kisshu si voltò verso Retasu, scocciato –La tua cattiva influenza sta avendo i suoi cattivi…-

-Fa silenzio Kisshu, e lasciami finire la frase- continuò il maggiore –Sono d’accordo di liberare gli umani, si, ma non tutti. Solo quelli…”modificati”. E seguire un piano questa volta non ci porterà a niente. Ho controllato prima. L’entrata da dove siamo venuti prima non è stata chiusa (**). Quindi questo vuol dire che Deep Blu ci aspetta a braccia aperte. Il suo è un chiaro invito. Io dico di fare come l’altra volta. Entriamo e basta-

-Ripeto, stai lontana da Pai- disse Kisshu, mentre Retasu diventava rossa, ripensando a quello che aveva fatto prima nel laboratorio.

Quando si erano allontanati, lui se ne era andato senza dire una parola, mentre lei rimaneva davanti allo schermo del computer, e i suoi occhi si svuotavano di ogni emozione…e adesso Pai evitava di guardarla. Si sentiva…uno schifo.

La voce di Kisshu la distolse dai suoi pensieri –Non c’è un altro modo, Pai?-

-No. Ho pensato a varie opzioni, ma questa è l’unica più sicura-

-E se ci aspettassero ancora quelle strane creature?- chiese Zakuro –A questo hai pensato?-

-Si. Questa volta dovremmo stare più attenti. E comunque, non saremo soli. Porteremo quella bambina con noi-

-Eh?- fecero tutti allibiti

-Non possiamo farlo! La piccola Denise ha subito uno shock troppo forte! Se dovesse tornare là…- Minto non finì la frase

-La piccola ne deve rimane fuori- continuò Ichigo

-Impossibile- mormorò Ryou, abbassando lo sguardo –Senza volerlo è stata coinvolta. Non può rimanerne fuori, neanche se lo volesse-

-Ma Ryou!- continuò Ichigo –Denise…-

-Non possiamo costringere nessuno a fare niente…- la interruppe Keiichiro –Sarà la bambina a decidere-

- Kei! Pure tu?- fece debolmente Retasu

-Non abbiamo altra scelta, ragazze. Se fosse per me- disse, con voce incrinata –Farei cessare questa guerra all’istante, senza inutili spargimenti di sangue. Ma ormai è tardi. non possiamo più indugiare. Mi dispiace ricordartelo, Ichigo cara, ma a causa della tua titubanza, Deep Blu è ancora vivo, e Masaya morto-

Kisshu si stupì della durezza dell’uomo, e non intervenì in difesa di Ichigo. Anche se gli doleva il cuore a vedere la sua bella trattata male.

Ichigo assorbì il colpo. Strinse i pugni. Keiichiro aveva ragione: era stata colpa sua,o almeno in parte, se ancora non era finita quell’assurda guerra. Aveva messo davanti alla salvezza della Terra, anzi no, all’Universo intero, il suo cuore, e aveva sbagliato tutto.

-Va bene- assentì, dopo un minuto buono –Deciderà la piccola. Lei ci potrà aiutare, se verrà con noi-

Si alzò e uscì fuori dalla stanza

-Ichigo- Minto guardò severamente Keiichiro, che sostenne lo sguardo.

-Non è vero! Non è colpa sua se tutta questa assurdità sta andando avanti!- disse, sbattendo i palmi aperti delle mani sul basso tavolino –Tutti quelli che sono sotto questo tetto hanno combattuto la stessa guerra. Certo, con obbiettivi diversi, ma siamo tutti sulla stessa barca, e incolpare un’unica persona è ingiusto!- stizzita, sia alzò e uscì dalla stessa porta della rossa.

-Keiichiro…Minto non ha tutti i torti- disse debolmente Retasu –Neanche tu pensi quelle cose…vero?- chiese, speranzosa

-No che non le pensa- disse Ryou, alzandosi e stiracchiandosi le gambe –i ha battuto su tempo. Ora come ora per far muovere Ichigo bisogna usare il senso di colpa. E funziona sempre-

Zakuro mise una mano sulla spalla di Retasu –Andiamo a cercare Ichigo, così poi parleremo con Denise-

La verde si alzò, mesta, e lanciò un’occhiata ai quattro ragazzi.

Sospirò.

-Tutta questa storia è assurda- disse –Quante persone dovranno soffrire ancora?-

-La domanda- iniziò Kisshu –Non è quella…ma “quante ne stanno soffrendo”. E comunque, il nostro popolo ha resistito secoli in un pianeta ostile. Il vostro sopravvivrà per un po’-

-Nostro popolo…vostro popolo…vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza…- e detto questo seguì Zakuro.

Appena chiusa la porta, Pai rivolse uno sguardo verso i due umani –Tra parentesi, non avevo finito di parlare-

-Hai altro da dire?-

-Certamente- assunse un’aria dura –Andremo solo io e Kisshu con la bambina-

I due terrestri si guardarono –Ne siete sicuri?-

-Se lo avessi saputo prima…- si lamentò Kisshu

-Mi è appena venuto in mente- si giustificò Pai, stringendo le spalle

-Non possiamo dirvi di no. Anche perché a noi conviene così. Se le ragazze si preservano per la battaglia finale è ancora meglio…ma sarà pericoloso- disse Ryou

-Lo so- continuò Pai –Ma in due ci muoveremo meglio. Le ragazze sono troppo chiassose-

Il biondino si fece scappare un sorriso tirato –Già-

-E fargli correre dei rischi è inutile-

-Quanta bontà- scherzò Kisshu.

-Bene- Keiichiro batté le mani –Ora che dice a Taruto che deve rimanere fuori dalle danze..di nuovo?-

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-NO! NO E POI NO!- Taruto divenne rosso in volto, e Ichigo temette che esplodesse –NON RIMARRO’ QUI AD AMMUFFIRE! VOGLIO VENIRE CON VOI!-

Kisshu e Pai guardarono il piccoletto, con due enormi goccioloni in testa.

-Taruto..- cercò di dire Kisshu, avvicinandosi, ma il piccoletto si allontanò –Non mi fregherete ancora! L’ultima volta Pai mi ha steso, questa volta non succederà!-

-Taruto, cerca di ragionare- disse Keiichiro –I tuoi fratelli vogliono fare il più velocemente possibile, quindi…-

-Quindi io sarei una palla al piede!- disse, con sguardo furioso –Sono anche io un soldato! Anche io sono stato addestrato per combattere!-

-Contro umani o al massimo alieni del tuo livello- continuò Pai –Non contro Deep Blu-

-Voi non siete poi forti come lui! Non siete riusciti neanche a colpirlo!-

-Ma al contrario tuo- lo interruppe Kisshu –Pai ha una capacità di analisi non da poco, mentre io sono il più veloce. Tu sei forte, non c’è dubbio, ma ti ricordo che non sei mai riuscito mai a mettere in difficoltà le Mew Mew, e contro Pai hai miseramente perso-

Il piccoletto rimase in silenzio.

Purtroppo, Kisshu aveva ragione.

-E poi, se dovesse succedere qualche cosa- continuò Pai –Deve rimane qualcuno per tenere la barriera alta. Questo posto deve rimare attivo anche se succedesse qualche cosa a me o Kisshu-

-Sempre ottimista- bofonchiò Kisshu.

Taruto abbassò la testa, come atto di resa.

I due maggiori si voltarono verso Denise, che era tra le braccia di Retasu.

La piccola si sentì intimorita da quegli sguardi, e si nascose nel grembo di Retasu: sapeva che chi le aveva procurato quella dannata metamorfosi era stato un alieno cattivo, e sapeva che si combatteva contro di lui, e che quegli alieni erano “buoni”, ma gli facevano paura lo stesso. Soprattutto quello “viola”.

Ichigo si inginocchiò davanti alla piccola, e le accarezzò i capelli –Denise..vogliamo liberare altre persone che possono trasformarsi come te…ma da sole non sappiamo come fare…ci puoi aiutare?-

Denise annuì.

Beh….almeno la ragazza coi capelli rossi sembrava simpatica.

-Kisshu e Pai- li indicò con la testa –Verranno loro con te. E ci sarò pure io-

-Aspetta un attimo…- cercò di dire Ryou

-Silenzio. Sono la Leder delle Mew Mew, la più forte, e devo occuparmi di quelle persone-

-Allora verremo pure noi!- disse Minto, avvicinandosi a lei

-No. Il discorso di Kisshu e Pai vale anche per voi. Andrò pure io con loro. Fine della discussione- sorrise dolcemente a Denise, e le porse una mano –Che ne dici? Vogliamo andare a liberare quelle persone?-

La bambina guardò la mano di Ichigo. La strinse piano.

La rossa sorrise –Perfetto!- si voltò verso i due alieni –Quando si parte?-

Kisshu sospirò –Non c’è verso di farti tornare indietro, vero?- scosse la testa –Pai, che ne dici?-

-Faccia come vuole. Ma si fa come dico io-

-Per me non c’è problema-

Si mise di fronte a Pai, e gli porse una mano: in quel gesto c’era risolutezza –Seguirò le tu indicazioni, e io vi aiuterò in questa “operazione di recupero”-

Pai inarcò un sopracciglio, poi strinse la mano.

-Perfetto-

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Note:

(*) Kisshu: una volta?! *estrae martellone* DANYAAAAAAAAAAAA
Danya:- Ah! Aiutoooooooooo!

(**)Capitolo…emh…guardate dietro xD

Ecco a voi un capitolo nuovo nuovo! Questa volta sono stata più veloce, vero?! Muahahaha! Ed ora, eccovi le risposte!

XRia: è grazie al tuo consiglio che ho sfornato lo scoro capitolo =ç= non so come ringraziarti ç_ç Ria-san ti adoroooooooooo!

XKillkenny: grazie per il voto *inchino* Deeo Blu scienziato pazzo?...eh…eh…eh…*risata nervosa* *si nasconde*

XValery_Ivanon: Uh *_* nuova lettrice *_* grazie tante! E si, è anche la mia coppia preferita. Ma dai tempo al tempo *ç* ti stupirai di altre cose! Fidati!

XKuroneko: doppio commento?! Onoratissima xD certi capitoli li faccio brevi a posta. Poi li taglio li metto nel capitolo poi xD mi diverto così xD

Beneeeeeeeeeee! Ora sono già sotto col prossimo capitolo! Niente paura! Da qui in poi credo che sarò veloce sisi! Sempre che i miei mille impegni me lo permettano xD anche perché ora ci sono di mezzo pure gli affari di cuore >///< iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiH!

commentateeeeeeeeeeeeeeee

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

“Morte e Fiori”

“Oh, dicono che la voce dei moribondi attragga la mente come un'armonia profonda. Non si fa spreco di parole quando ne restano poche, coloro che dicono le parole nel dolore dicono il vero.”

Shakespeare

-State attenti!- disse per la centesima volta Retasu.

-Tranquilla. Non correremo molti rischi- la rassicurò Ichigo, per la centesima volta

-E’ questo “molti rischi” che non mi convince!- disse ancora la verde

-Senti, mamma, non daremo confidenza agli estranei né accetteremo caramelle o giocattoli, quindi, rilassati!- scherzò Kisshu, tentando di trattenersi dallo strozzare la mew focena.

Retasu, alla presa in giro, arrossì –Mi sto solo preoccupando per voi!- si voltò verso le compagne, Ryou e Keiichiro –Anche voi dovreste dire qualche cosa!- li rimproverò

-Stai facendo tutto da sola- affermò Minto

-Il lavoro di “mamma” non te lo tocca nessuno. Lasciamo fare tutto a te- rise Zakuro.

Ryou le batté una mano sulla spalla –Tranquilla- la rassicurò –L’unica cosa di cui bisogna preoccuparsi è dei bassi istinti di Kisshu, ma per quelli ci sarà Pai-

-Ehy!- fece l’alieno accusato

-La volete smettere tutti quanti?- li freddò Pai –Non ho alcuna intenzione di aspettare oltre. Quindi, se vostra signoria permette, vorrei andare! Prima iniziamo prima finiamo!- concluse, con forza

-Ecco perché non ha mai avuto successo con le ragazze- disse Taruto –Troppo veloce-

Un pugno sulla sua testa castana lo fece zittire all’istante, mentre le ragazze si sbalordivano per quella battuta da…beh, da Kisshu!

-Bene…Mew Mew Ichigo…METAMORPHOSIS!- in un lampo di luce rosa la leader si trasformò.

Kisshu porse una mano a Denise, che l’afferrò, non senza timore, e Pai si avvicinò a Mew Ichigo.

-Torneremo tra qualche ora- annunciò –E vi prego, non fate mosse avventate-

-Lo dovremmo dire noi a voi- disse Ryou

-Buona fortuna- sorrise Keiichiro

-La fortuna è per i deboli- disse acido Pai, prima di teletrasportarsi via.

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Nel Palazzo galleggiante, Mew Ichigo, Pai, Kisshu e la piccola Denise camminavano lungo un corridoio infinito.

-Io non ricordo molto bene- disse la bimba –Ma c’era un lungo corridoio…e uno strano odore che mi faceva venire il vomito-

-Più chiara di così- disse asciutto Kisshu

-Non ricordi niente altro?- chiese Pai seccato

Lei scosse i ricci neri –No. cioè…mi ricordo che quando ho aperto gli occhi la stanza dove ero era tutta…blu…cioè…sembra che fosse tutto blu, e che fossi sospesa in una strana cassa di vetro-

Pai sembrò riflettere su quelle parole –Un laboratorio, questo è sicuro. Le “casse” di cui parli sono le vasche di conservazione…ma l’odore?-

-Ci servirebbe il fiuto di quella Purin- disse Kisshu, portandosi le mani dietro la nuca –Sarebbe utile-

Mew Ichigo si guardò attorno.

-Deep Blu non deve essere lontano da qui- disse –Ma mi chiedo del perché non ci abbia fatto attaccare- disse, esponendo i sui pensieri, stringendo la mano a Denise.

Mosse la coda da gatto, provocando un leggero tintinnio, e aguzzò le orecchie feline, come a percepire meglio i suoni –Pai, hai qualche idea su dove andare?-

- No. Nessuna.- si voltò verso la piccola, e si chinò alla sua altezza , per guardarla diritto negli occhi azzurri –Ora devi fare una cosa, se vuoi salvare delle persone- estrasse dalla sua tasca una bottiglietta con un liquido rosa chiaro –Devi berla-

- Pai, non siamo sicuri che funzioni. E potrebbe…- cercò di dire Kisshu, capendo le intenzioni del maggiore, ma Pai lo freddò con un’occhiata velenosa, ma Ichigo aveva già sentito ciò che la fece mettere in guardia

-Che cosa volete farle bere?!- disse con forza, spostando la bambina dalla vista di Pai, facendola mettere dietro di lei.

Pai si alzò –Vuoi o non vuoi liberare quelle persone? Bene. Questo è l’unico modo-

-Che cosa le stai dando?- chiese la rosa, fissando con sospetto la bottiglietta.

-La farà cadere in trance- disse Kisshu, lanciando a Pai uno strano sguardo –E le faremo rivivere la sua fuga. Sarà lei stessa a portarti a questo laboratorio…-

-Però…? Da come avevi iniziato a parlare mi sembra proprio che non sia proprio tutto-

-Infatti no- disse Pai –Ehy tu- si rivolse a Denise –Questo liquido è particolare- iniziò, con voce bassa e puntando i suoi occhi violacei su di lei –E’ probabile che non ti piacerà rivivere la tua fuga. E probabilmente ti potrebbe fare male a livello psico-fisico, cioè il tuo corpo e la tua mente ne potrebbero risentire- sospirò –Manco a me piace questa soluzione, ma è l’unico modo che abbiamo per salvare quelle persone. Tu le vuoi salvare, vero?- le porse la boccetta.

Mew Ichigo fece per fermare la mano di Denise che prendeva la fiala, ma Kisshu le appoggiò la mano sulla spalla, e disse con voce bassa e lenta –Pai ha ragione. È lui il capo della spedizione-

Denise prese la boccetta,e la rigirò nelle manine candide –Mi farà male?- chiese, con un tono di voce troppo serio per la sua età

-Probabile- disse Pai, anche lui serio

-Ma se io la prendo…salverò delle persone?- lo guardò con occhi pieni di lacrime.

Allora Pai fece una cosa che Mew Ichigo non si sarebbe mai aspettata. Le mise una mano sul capo, e le scompigliò un po’ i ricci neri.

La piccola si prese di coraggio.

Stappò la bottiglietta e mandò giù in un sorso il liquido rosa.

-Sa di fragola- disse –Ha un buon…- non poté finire la frase, poiché si piegò in due, cadendo a terra, mentre si teneva la testa trattenendo delle urla.

-DENISE!- urlò Mew Ichigo, prendendola tra le braccia –PAI! Cosa le succede?- chiese, spaventata

-Lasciala- disse l’alieno –Tra poco ci porterà dove vogliamo-

Mew Ichigo, seppure riluttante, la lasciò delicatamente a terra, dove continuava a contorcersi tra le urla di dolore.

Ad un tratto, si fermò.

Kisshu temette che avesse esalato il suo ultimo respiro, ma subito dopo vide che la schiena si alza e si abbassava, seppur con irregolarità.

Si alzò in piedi, e il trio si accorse che il suo volto era pallido, gli occhi vuoti, e il corpo era rigido.

Sulla schiena comparvero delle ali candide.

Denise iniziò a lievitare, e iniziò a percorrere il corridoio. La mew mew gli alieni la seguirono velocemente, poiché Denise prendeva sempre più velocità.

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Deep Blu si portò una mano al petto. la ferita si era riaperta.

L’Albero Geish glielo aveva detto che affrettare le cure sarebbe stato pericoloso, ma quando aveva saputo che uno degli esperimenti era scappato…

“Merda” pensò, con sguardo sofferente. E dire che tre dei più fastidiosi Ribelli erano lì…a portata di mano…li avrebbe potuti fare fuori come niente!

Ma non poteva rischiare di venire eliminato proprio ora.

Richiamò l’albero, come la prima volta.

Spogliatosi delle sue vesti entrò dentro di esso.

Sei ancora qui, a quanto vedo scherzò l’Albero

-Ti conviene far silenzio….o la prima cosa che farò quando sarò guarito sarà distruggerti-

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Finalmente, dopo quella che parve un’eternità, Denise si fermò.

In quel momento l’effetto del liquido rosato svanì, e Kisshu prese la piccola poco prima che cadesse per terra.

-Ci siamo- fece Pai.

Si erano fermati davanti a una pesante porta scura, ma basto una lieve pressione su una delle due ante per farle aprire.

Mew Ichigo non aveva idea di che cosa vi avrebbe trovato. Non si era immaginata niente, e quindi rimase leggermente sorpresa quando vide una enorme stanza blu, con ai lati delle capsule di vetro. Una ventina, almeno. E c’era un odore orribile.

Mew Ichigo portò una mano davanti al viso –Che puzza…-

“Odore di morte” pensò.

Kisshu diede la piccola a Mew Ichigo –Non muovetevi di là-

Pai aveva fatto qualche passo in avanti, e Kisshu lo raggiunse subito –Quanti pensi che siano salvabili?-

Pai posò la sua mano su ogni capsula. Sospirò –Sono ridotti male…qualcuno è anche morto-

Kisshu strinse i pugni –Tutta questa strada…per niente?!-

-Non proprio- disse Pai, con un tono di voce atono –Almeno sappiamo che non li potrà utilizzare per combattere.-

-Ragazzi…- Mew Ichigo si avvicinò a loro, con Denise ancora svenuta nelle braccia. Le ali si erano ritirate

–Che cosa…AH!- trattenne un urlo, e per un attimo sentì il cuore in gola. In una delle capsule c’era un uomo…o almeno credette che una volta era stato uomo.

Non aveva più la pelle, e le orbite degli occhi erano vuote. I denti erano gialli e aguzzi, simili a quelli dei piccoli carnivori. I volto era contratto in una smorfia di dolore.

-Che cosa…gli hanno fatto?!- chiese, con disgusto e pietà

Kisshu l’allontanò –Non è spettacolo per te…e neanche per la piccola- disse, guardandola diritto negli occhi.

-Ma possono venire con noi?-

Nessuno gli rispose.

-Sto parlando con voi!- disse, con più forza.

-…Nessuno verrà con noi- disse Pai, con un attimo di esitazione nella voce.

Richiamò il suo ventaglio, che si riempì di carica elettrica

-Che vuoi fare?!- Mew Ichigo appoggiò Denise al muro –PAI! FERMO!- gli afferrò il braccio –Che cosa vuoi fare?!-

-Distruggere il laboratorio…e questi scarti sofferenti-

Colpì il tetto, che iniziò a crollare –FERMO!-

Ma Kisshu l’afferrò per le spalle, tirandola a se –Deve farlo. La maggior parte di questi uomini è morta-

-Ma c’è qualcuno vivo! Ci deve essere!- chiese, sulla soglia delle lacrime

-C’è- disse Kisshu –Ma stanno soffrendo. Fidati, Pai sta facendo una cosa giusta. Dentro a quelle teche stanno soffrendo come delle bestie. Deep Blu non ha avuto pietà di loro. Concediamo loro di morire senza soffrire ulteriormente. –

-E se qualcuno dovesse sopravvivere, meglio morto, per noi. O preferisci combattere contro delle bestie?- chiese Pai, distruggendo una teca alla sua sinistra.

Le venne in mente quando da piccola suo padre la portava al circo.

Si divertiva a vedere tutti quegli animali che facevano quei giochi così divertenti.

Una volta aveva convinto suo padre di andare a vederli da vicino, e l’animale che più voleva vedere era l’elefante che quel giorno aveva portato su di se degli acrobati e che poi aveva ubbidito a vari ordini come “seduto” o “sdraiati”.

Ma quando si era avvicinata alla gabbia, aveva visto quegli occhi malinconici e sfiancati. Sulla gabbia c’era un cartello “Abbattere”.

Cosa voleva dire “Abbattere”? Suo padre le aveva riposto gentilmente, prendendola in braccio.

“-Vuol dire che non soffrirà più-“

“-Perché soffre?-“

-“E’ lontano da casa, le manca, ma ormai non vi può far ritorno perché è stato addestrato dall’uomo e non può sopravvivere da solo-“

“-Ma è vecchio?Gli animali vanno via solo quando sono vecchi, no?- aveva chiesto ingenuamente.

“-Non è così vecchio. Ma è stanco. Andiamo Ichigo. Questi discorsi non sono per una bambina come te”.

Mew Ichigo si sentì impotente e sciocca. A che cosa era servito il suo intervento lì, con Pai e Kisshu? A niente… e ora non poteva fare niente per quelle persone.

Si sentì svenire. La voce di Kisshu le arrivava lontano.

Poi, il buio.

**

Si svegliò.

Era in posizione fetale, nuda, in uno spazio infinito e blu.

-Dove mi trovo?” si chiese

In un posto dove realtà e sogno sono un’unica cosa. Vieni avanti, Angelo della Terra!

Ichigo trasalì. Di chi era quella voce?

Sono qui…qui…davanti a te.

Improvvisamente comparve un maestoso albero, e Ichigo arretrò un poco –Chi sei?- domandò, con voce esitante.

Sono Geish, Colui che Placa! Mia dolce ragazza, non abbiamo molto tempo.

-Cosa…perché?- chiese, confusa –Dove mi trovo?-

Devi prendere l’abitudine di ascoltare le persone quando parlano! Anche i vecchi Alberi come me!

-C…chiedo scusa…- balbettò la rossa.

Piccola Ichigo, voglio che tu conosca una storia. Risale a molto tempo fa. Ma dobbiamo fare in fretta, prima che il Sommo si svegli!

-Il Sommo?-

Deep Blu riposa nel mio tronco per curare le sue ferite. Disse l’Albero

Un ramo si estese fino ad Ichigo, e un fiore sbocciò lentamente e delicatamente sulla punta.

Raccoglilo, mia piccola Umana, e bevi il suo nettare. Capirai molte cose, dopo.

Ichigo osservò il fiore.

Era bianco, bianco come la neve candida, come il latte, come una perla.

Ed era profumato, di un profumo dolce come il miele.

Lo raccolse con delicatezza.

Non parlare con alcuno del nostro incontro! Sarà un segreto!

-Posso fidarmi?- chiese lei, guardando l’albero con sospetto

Il tuo cuore sa già la risposta. Se farai ciò che devi, potrai salvare il tuo pianeta e chi vi abita. Non vuoi un sacrificio come quelle persone nel laboratorio, vero?Sono state delle morti crudeli, vero?

-Non voglio vedere morire più nessuno!- disse con fermezza

Le sembrò che l’Albero sorridesse

Bene. Ora va! Qualcuno ti reclama!ma ricordati. Non raccontare a nessuno del Fiore Knowledge

**

Ichigo si ridestò che era nel letto della sua camera. Attorno a lei le sue amiche.

In mano aveva il fiore bianco, che nascose velocemente.

-Si è ripresa!- disse Retasu, con gioia

-Ti sei preoccupata troppo!- fece Minto, acida come al solito, ma si vedeva che era contenta.

-Ragazze- iniziò Ichigo, timorosa –Vorrei…riposare un po’…se non vi dispiace- sorrise a fatica.

-Forza…lasciamola riposare…- disse Zakuro con fermezza –Se hai bisogno, chiama subito, ok?- le puntò addosso gli occhi violacei

-Si…non preoccupatevi-

aspettò un minuto buono, prima guardare il fiore.

“Non è stato solo un sogno, allora”.

Le parole di Geish le risuonavano nella testa.

Se avesse bevuto quel nettare…avrebbe potuto salvare la Terra.

Avvicinò il fiore alle sue labbra, e le bagnò col dolce nettare.

Si appoggiò al cuscino e chiuse gli occhi.

Il suo viaggio era appena iniziato.

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Zakuro entrò nella stanza di Denise proprio quando la piccola aprì gli occhi.

-Zakuro-sama- disse la piccola, con la voce impastata di sonno.

-Ben svegliata- sorrise la giovane.

-Dove sono? Sono nella casa strana?-

Zakuro rise sotto i baffi per quell’appellativo –Si-

-Quelle persone…dove sono?- chiese ancora

Zakuro esitò un attimo –Non sono qui-

-E dove?-

-In un posto dove non soffriranno più-

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Nel laboratorio, Pai stava esaminando alcuni dati, o almeno era quello che fingeva di fare.

Non era la prima volta che uccideva, e quelli erano solo degli scarti, degli esperimenti usciti male. Eppure il suo cuore era dilaniato dal dolore. Succede sempre, quando a morire erano degli innocenti.

-Pai?-

-Retasu, va via- disse, senza mezzi termini. Voleva stare solo.

-Tutto bene?- chiese lei, come se non lo avesse sentito.

-Benissimo. Ho da fare- disse lui, evitando di guardarla in faccia.

Come poteva solo osare incrociare il suo sguardo limpido e puro, lui, che aveva eliminato persone che avrebbe dovuto salvare? Persone che erano diventate delle bestie a causa sua, oltretutto.

-Ma non stai facendo niente. Sei fermo così da una decina di minuti.-

Pai combatté con se stesso, e si voltò a guardarla in volto –Da quanto sei lì?-

-Da un po’.- disse lei, sorridendo timidamente.

Poi tornò seria –Ichigo si è svegliata…e Kisshu ha raccontato cosa è successo nel laboratorio. Era necessario farlo?-

Pai indossò la sua maschera preferita. Quella di freddezza.

-Erano diventati delle bestie. Alcune morte, altre moribonde. Qualcuno sarebbe potuto sopravvivere, forse-

-Per quelli non si poteva fare niente?-

Pai la osservò un secondo diritto negli occhi. Non c’era accusa, odio o compassione nei suoi occhi.

Solo curiosità.

-Forse per alcuni. Ma li avremmo dovuti affrontare comunque. Meglio eliminarli subito.

Retasu fece qualche cosa che lasciò Pai di stucco. Si appoggiò al suo petto, per poi abbracciarlo.

-Se sei triste, o vuoi parlare, puoi farlo-

-Perché dovrei?- la sentì tesa. Sciocca ragazzina. Non era capace di fare una cosa così stupida come abbracciare qualcuno. Quanto coraggio aveva raccolto per andare da lui?

-Perché hai anche tu dei sentimenti. Anche tu sei umano-

-Alieno…vorrai dire- la corresse, iniziando a giocare con qualche ciocca del suoi lunghi capelli.

-Hai capito cosa voglio dire- disse lei. La sentì arrossire.

Le alzò delicatamente il volto con due dita –Sei proprio una sciocca. Una stupida, sciocca, imbranata ragazzina umana.-

Ma nonostante questi appellativi, si chinò su di lei, e catturò le labbra in un bacio.

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Kisshu entrò piano nella stanza di Ichigo, e si sedette sul letto.

Stava dormendo profondamente, o almeno così credette.

Si sedette sul letto della sua Ko-neko, scostando la frangetta dalla fronte.

Era così bella quando dormiva. Non riuscì a resistere alla tentazione, e posò le sue labbra su quelle leggermente schiuse di Ichigo…e senza volerlo, o saperlo, assaggiò un po’ di quel nettare di quel fiore.

Anche per lui era iniziato in viaggio.

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Salveeeeeeeeee! Aggiornamento! xD

Beh…c’ho messo meno tempo dell’altra volta, no?! xD

Mamma che bella la fine…ahahahaha!

Kisshu:- Maledetta! Sei una maledetta! E ora cosa mi capiterà!?!

Danya:- Passiamo ai saluti ^-^

Kisshu:- NON IGNORARMI!

XKillkenny: eh si xD Ma Kisshu solo di quello può improvvisare Retasu xD per il resto, le sue sono influenze peggiori più…negative xD no?

XBroken: d…davvero?! O.O beh, grazie xD ti è piaciuto questo capitolo? Fammi sapere xD

XKuroneko: solo distrazione xD aggiusterò appena possibile! Cmq…Retasu si è data una mossa…no Pai xD beh…ecco la missione xD ihihih *si prepara alle fucilate elle fan di Kisshu&Ichigo*

XMitsutsuki_chan: non è stato scritto di fretta xD purtroppo quando rileggo non mi accorgo di tutti gli errori xD Ayumi era l’altro nome, poiché avevo pensato di darle un nome europeo e il cognome nipponico o il contrario xD poi, scrivendo non me ne sono accorta xD

Bhe…che dire…a prestoooooooooooo xD

Ps:- devo ricordarmi di fare una cosa molto importante: ringraziare Robertina92 (Shironeko xD) per l’aiuto che mi da xD visto che se non fosse per lei non pubblicherei mai xD lei mi passa i codici html e posso pubblicare xD Grazie Shiro ^-^

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

“Promesse e baci”

E' dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua

bocca.

[Heinrich Heine]

-KISSHU!- Ichigo strattonò l’alieno con forza, destandolo dal suo sonno tranquillo

-Uh?- Kisshu aprì gli occhi, sorpreso di sentire la voce di Ichigo nella sua stanza –MA…Ichigo?-

-SEI UN CRETINO! UN IDIOTA! COME DIAVOLO FAI A ESSERE QUI?!-

Kisshu si sentiva spaesato.

-Ma cosa…?- si mise a sedere di botto.

Beh, di certo quella non era la sua stanza, né quella di Ichigo.

-Dove sono?- si guardò intorno, attentamente.

La terra era ricoperta da rari ciuffi d’erba, e non vi erano fiori.

Il cielo era di un azzurro pallido, come se si spaventasse di apparire.

Davanti ai loro occhi, un albero, Geish, Colui che Placa.

Mia piccola umana, ti avevo chiesto di fare tutto con la massima segretezza, e invece hai portato questo tuo amico.

-Non è mio amico. E non ho idea di come sia venuto qui con me!- disse la rossa, livida di rabbia.

Lo fulminò con lo sguardo.

E invece trovo difficile che sia entrato nel tuo sogno da solo. Deve aver bevuto dal Fiore.

-Io non ho bevuto niente!- disse Kisshu, che non aveva capito che cosa stava succedendo, ma che aveva perfettamente capito di essere di troppo –Solo andato in camera di Ichigo e…-

E hai bevuto il fiore? Chiese l’Albero.

-No! non so cosa sia ‘sto fiore! L’ho solamente vista dormire e l’ho ba…-

Ichigo diventò ancora più livida –COSA HAI FATTO!?-

-Ops…-

-Altro che “Ops”! io ti…-

Ti prego, mia piccola Ichigo! L’ammonì Geish Non abbiamo molto tempo! Vorrà dire che anche lui ascolterà ciò che ho da dirti. Ma prima, mio giovane amico, devi promettermi che non rivelerai a nessuno di questo posto, e non dovrai interferire con ciò che Ichigo farà per salvare la Terra.

Kisshu squadrò l’Albero –Non prometto niente, se non so con chi sto parlando, e non prometto niente che potrebbe andare a discapito di Ichigo. Che cosa è questo luogo, chi sei tu?-

Quante domande… Ai due ragazzi sembrò di sentire un sospiro nervoso.

E va bene. Non posso far altro che fidarmi di questo ragazzo così…

-Piano con gli insulti!- ringhiò Kisshu.

…di questo ragazzo così ben educato.

Ichigo percepì una nota ironica.

Io Geish, colui che Placa. C’ero molto prima di voi e dei vostri Avi.

Io sono germogliato con la Terra stessa, prima ancora che il primo Terrestre imparasse a camminare.

Ichigo e Kisshu ascoltavano interessati il racconto, ma l’alieno sembrava guardingo “Meglio non fidarsi”.

Sono uno di quegli esseri che voi chiamereste divinità. Sono il Dio della prosperità e della guarigione. Tra i miei rami ho accolto centinaia di Alieni, che in fin di vita chiedevano aiuto a me. E tra i miei rami, il mio tronco, le mie radici, accolsi pure Deep Blu.

A quel nome i due si tesero.

Dovete sapere che anche Deep Blu era considerato una divinità, sebbene non immortale, come me. Fu allora che l’Antico Popolo creò quella che voi chiamata la Mew Aqua. Era un oggetto potentissimo, quel Cristallo. Donò a Deep Blu, il Dio Mortale della Potenza, affinché avesse vita eterna e forza inesauribile. Ma avevano fatto male i loro calcoli. Deep Blu venne colto dalla pazzia, e iniziò a comandare come un tiranno sanguinario. Si scontrò contro il suo stesso popolo, che lo relegò in una dimensione senza il suo corpo. Ma la Terra fu provata dallo scontro, e dovettero abbandonarla. Ma forse, col passare dei secoli, dimenticarono questa incredibile battaglia, dove fu versato molto sangue innocente.

Tacque.

Ichigo e Kisshu si guardarono, sperando che Geish andasse avanti col racconto.

Ma non parlò.

-Emh….- iniziò Ichigo –E’ una storia molto triste…ma come ci può aiutare a salvare la Terra?-

Ichigo, odio Deep Blu?

La ragazza rimase di stucco a quelle parole.

Odiarlo? Beh, certo che lo odiava! Annuì.

Lo odi tanto da poter rinunciare al tuo amore per quel Masaya, Ao No Kishi?

Ichigo si congelò sul posto. “Odiare…Masaya…”

Geish sicuramente colse la confusione della rossa, e continuò a parlare con quella voce dolce.

Ichigo, avvicinati a me. Al mio interno troverai un’arma potentissima, ma la potrai usare solo se sarai sicura dei tuoi sentimenti. Quindi, odierai o amerai? La scelta può sembrare scontata, ma sei tu ad avere l’ultima parola.

Ichigo si avvicinò all’albero, e dei rami si aprirono. Istintivamente guardò in alto, e dai rami cadde un oggetto, che afferrò al volo.

Era un po’ pesante, circolare e stava nel palmo della mano. Il colore era argentato, ma si rese conto che muovendolo, cambiava colore.

-Che cosa è?-

Ciò che una volta sconfisse Deep Blu. Ciò che lo rese impotente. Ma attenta.

O amerai il mostro o amerai l’umano. Non puoi resuscitare i morti, ma sei sicura di poter odiare Deep Blu, una parte della personalità del tuo Masaya?

-Odiare…Masaya…- mormorò.

Si rigirò l’oggetto tra le mani. Era liscio e freddo.

Non devi decidere ora. Sappi solo che a seconda dei tuoi sentimenti, quell’oggetto sprigionerà energia. Sarai tu a controllarla, e sarai tu a salvare la Terra…o a condannarla. Te la senti ti prendere questo peso gravoso sulle tue spalle?

Ichigo sembrò rifletterci seriamente.

-Ho già scelto- disse –E combatterò fino alla fine contro quel mostro-

Kisshu, che fino a quel momento era stato zitto e immobile ad ascoltare l’Albero, notò come il pugno della rossa stringesse la pallina di metallo, mentre le nocche diventavano bianche.

“Odio”. Provò un certo senso di sollievo.

Si alzò, e cinse le spalle di Ichigo con un braccio. La rossa sobbalzò a quel contatto inaspettato.

-Come possiamo tornare a casa?- chiese Kisshu, calmo

Lasciate che vi saluti! Ichigo! Ricorda! Combatti con animo deciso e forte, e tu, ragazzo, mantieni la parola. Non interferire con le sue scelte!

-Non lo farò…se Ichigo non mi chiederà aiuto. Hai la mia parola-

Ichigo si stupì del tono serio e cerimonioso dell’alieno.

Mi rincuora saperlo.

-Ma prima di andarcene, chiarisci questo punto…perché ci aiuti?- Kisshu era serio, e gli occhi dorati erano un turbinio di emozioni.

Perché? Sembrò pensarci Reputo che il Mondo sia un bel posto…forse per esso vale la pena di lottare, no? E ora…addio!

Una folata di vento costrinse i due a chiudere gli occhi.

Kisshu strinse Ichigo, per paura che fosse spazzata via.

La rossa si strinse alla sua maglia.

-Non lasciarmi andare- disse, stringendosi ancora di più.

-Mai-

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Pai e Retasu erano nella stanza del Nihil.

L’alieno giocava con alcune ciocche della ragazza, mentre lei, accovacciata al suo corpo, teneva gli occhi chiusi, rilassata.

Era in Paradiso…un Paradiso Infernale.

Infernale, perché Pai non parlava, la lasciava nell’inquietudine di un sogno.

-E se stessimo commettendo uno sbaglio?- la voce di Pai ruppe quel silenzio.

-Sbaglio?- Retasu mormorò quella parola, come se potesse bruciarla –Amare è sbagliato?-

Pai la strinse a se, e le baciò la testa con dolcezza –No…- fece una piccola pausa –Ma amare me può essere uno sbaglio, e il mio amore per te sarebbe altrettanto-

-Perché?-

-Beh…diciamo che un’umana e un alieno che passeggiano mano nella mano sono alquanto…bizzarri- trattenne un sorrisino

-Non m’importa. È da tempo che aspettavo questo momento-

Pai non rispose –Retasu…- la chiamò con dolcezza, ma c’era una punta amara nella sua voce

-Si…?-

Pai esitò, e alla fine disse –Niente…vai a riposare-

-Non lo sai che quando inizi un discorso lo devi finire?-

-Non ho iniziato nessun discorso-

-Ma l’intenzione era quella-

Pai rimase ammutolito.

O era rimbambito del tutto, oppure Retasu aveva la capacità di farlo cadere nei discorsi.

-Stavo pensando.- sospirò –Lo sai che ci sono poche speranze di vincere questa guerra senza…-

Retasu lo interruppe –Non voglio sentirti parlare!- disse, tappandosi le orecchie –Non voglio che nomini quelle parole!- si aggrappò al suo petto –Siamo io e te…quando siamo insieme parliamo solo di cose piacevoli. Poi basta-

-E’ abbastanza infantile-

-Non lo è-

Lo guardò con quegli occhi blu, quasi accusatori, per una volta.

-Ho capito.- si arrese –Non si può averla vinta con te- sospirò rassegnato, prima di baciarla.

In realtà avrebbe voluto dire altro, ma la paura di ferirla era troppa.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Kisshu aprì gli occhi che stringeva ancora Ichigo.

La ragazza si mosse –Kisshu…soffoco-

-Ah! Scusa!- si allontanò da lei, e la alzò dal letto, guardandola negli occhi cioccolato –Tutto bene? Stai bene?-

-Io…si…- disse, confusa.

Tutti e due guardarono la piccola sfera nelle mani della rossa.

-Ichigo…- Kisshu sembrò ponderare le parole –Hai…hai pensato a ciò che ti ha Geish?-

Annuì, e guardò quella sfera. Si concentrò sui sentimenti che provava verso Deep Blu.

Divenne rosso.

Rosso come il fuoco…come il sangue…

-Hai scelto?- chiese in un soffio. Nonostante la scelta dell’odio fosse quella che lo sollevasse, voleva essere che Ichigo fosse tranquilla e decisa.

-Si…ho altra scelta?- la sua voce era incrinata

-Ichigo…ho dato la mia parola, ma se ti succedesse qualche cosa, io…-

-No, Kisshu. Hai dato la tua parola, ed è una cosa che posso fare solo io-.

Kisshu non resistesse alla tentazione, e la strinse a se –Io ti proteggerò- disse al suo orecchio.

Ichigo si sentì molto sciocca, ma il suo cuore iniziò a battere forte, e sentì le guance infiammarsi a poco a poco.

Sentiva l’alito di Kisshu, caldo e profumato, sul suo collo.

Le mani si mossero, tremanti, fino a ricambiare l’abbraccio.

Kisshu si stupì del gesto titubante. Il suo cuore perse un colpo.

-Kisshu…io…-

Ichigo tremò tra le braccia dell’alieno, e le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi di cioccolato.

-Mi manca. Vorrei rivederlo. Ma… non…non posso. Lui è…un mostro…-

Kisshu l’allontanò, e le prese il volto tra le mani, asciugando le lacrime coi pollici –Shh…non dire niente…non dire niente- sussurrò, a un centimetro dalle sue labbra –Ci sono io…d’ora in poi, ti proteggerò io-

Bruciò quella distanza, e la baciò.

Dapprima con dolcezza, poi sempre con più energia.

Ichigo era rigida, ma alla fine ricambiò il bacio.

Avrebbe potuto respingerlo, dire di no, ma ricambiò il bacio.

La testa era vuoto e si sentiva leggera.

Kisshu si allontanò da lei, e si sentì ardere da quegli occhi d’oro colato.

Forse…per una volta… poteva seguire quello che diceva Kisshu…almeno per una volta.

E si fece guidare dalle sue labbra.

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XD Sono stata veloceeeeeeee xD

Ecco…per le fan di Kisshu e Ichigo…beh xD?

E per le fan di Pai e Retasu… xD

Il capitolo, di per se, è importante solo per quanto riguarda Geish, infatti avevo intenzione di interrompere la scena lì, ma poi…xD ho pensato di mettere un po’ di zucchero, anziché indugiare ulteriormente xD

Beh…iniziamo a fare i ringraziamenti xD!

XRobertina92: visto l’aiuto che mi dai mi sembra il minimo! Allora, t’è piaciuto questa volta il chappy? XD

XMitsutsuki_chan: pure io faccio i pensieri poco puliti quando ci penso =ççç= mi è piaciuta pure a me quella scena de circo xD non so perché, ma mi pace xD

Xpinkgrl: no hai commentato prima?! Ti perdono solo perché hai lasciato un commento lungo xD!

XKillkenny: adoro leggere i tuoi commenti xD cmq si, orrore. Non riuscita a descrivere come era nella mia testa, ma ti assicuro che avevo orrore a pensarla xD

XRia: Grazie per i complomenti U///U arrossisco!

Bene!

La scuola sta per ricominciare anche per me, ma vi prometto che vi metterò tutto l’impegno possibile per finire questa ff e anche le altre!

A presto (forse >.<)

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

“Silenzio”

 

Ichigo si era accoccolata al petto di Kisshu, che respirava calmo mentre le accarezzava alcune ciocche di capelli.

Non parlavano, assaporando il silenzio.

Kisshu pensava.

Ichigo aveva deciso di ricambiare il suo amore? O era solo un momento di cedimento?

Non gli importava di niente. Ora era tra le sue braccia, e tutto il resto poteva andare a farsi fottere (*).

Anche Ichigo pensava.

Non si era improvvisamente innamorata di Kisshu. Ma era la persona più vicina, in quel momento. L’aveva sempre amata ed era morto per lei. Forse poteva sembrare egoistico da parte sua, ma aveva bisogno di essere amata, e Kisshu gli aveva donato il suo cuore.

-Kisshu... grazie…- mormorò.

Strinse la sfera, rosso sangue.

-Di niente, Ichigo-

La strinse poco di più a sé, e la ragazza chiuse gli occhi.

-Devo pensare a cosa fare- disse la rossa –Il destino di tutti è nelle mie mani-

-Nel vero senso della parola- mormorò Kisshu.

Ichigo si alzò e guardò la sfera cremisi.

Il rosso era sempre stato il suo colore preferito (**), ma in quel caso le procurava una spiacevole sensazione.

Aveva  sempre paragonato il rosso a un bel tramonto, a una rosa rossa in segno di passione, come il fuoco di un caminetto, quello di una fragola…ora invece era il rosso sangue…sangue che lei doveva versare.

Che cosa avrebbe fatto?

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-Quale sarà la nostra prossima mossa?- chiese Minto, seria e diritta come solo una ballerina classica poteva essere

-E’ chiaro che il nemico aspetta la nostra prima mossa…altrimenti non mi spiego il fatto che siamo ancora vivi-

Pai, il tuo ottimismo mi sorprendere-

-Stai facendo del sarcasmo, razza di nano?-

-NON SONO UN NANO!-

Mentre Taruto continua a sbraitare contro il fratello, vi illustrerò velocemente la situazione: tutto il gruppo, anche la piccola Denise che stava sulle gambe di Retasu, era riunito nel laboratorio principale.

Ichigo e Kisshu avevano evitato per tutto il tempo di parlarsi o guardarsi per troppo tempo, ma qualcuno si era accorto dell’inquietudine negli occhi cioccolato della rossa. E quel qualcuno era Ryou Shirogane.

Il biondo studioso continuava a fissare Ichigo con insistenza, nella speranza di vederla cedere, ma la ragazza aveva issato una barriera troppo forte anche per lui.

-Dobbiamo attaccare- disse laconico Zakuro –Quante persone dovranno ancora morire? Quanto dovremo soffrire ancora?- guardò le ragazze –Non siete stanche di essere per metà esseri umani e per l’altra metà animale? Io sì. Voglio tornare a una vita tranquilla- lasciò tutto in sospeso.

-Ma agire alla cieca non ha senso…- cercò di dire Retasu

Zakuro ha ragione- fece Pai, interrompendola con un gesto impaziente della mano –Questa storia deve finire il prima possibile…-

Nessuno fiatò, e Retasu puntò gli occhi blu su Pai, che evitava lo sguardo.

Le era sembrato che volesse aggiungere altro, ma l’alieno serrò la mascella e non parlò più.

La piccola Denise guardò tutti quei volti seri. E scoppiò a piangere silenziosamente.

Retasu se ne accorse subito e la strine un po’ più forte.

Minto le diede un fazzoletto per asciugarsi le guance, Ichigo le accarezzò i capelli, Zakuro le sorrise e Purin iniziò a mostrarle dei giochi di prestigio che la fecero ridere.

La voce della piccola Denise era cristallina e chiara, e presto influenzò tutte le ragazze.

Ryou le guardò, e si coprì il volto con una mano.

-Ragazze…- iniziò, ma si bloccò subito.

Era sempre stato un tipo di poche parole. Testardo, orgoglioso, presuntuoso.

Ma era tutta una facciata. In realtà era un semplice ragazzo con occhi tersi e tristi.

-Vi chiedo perdono- disse –Vi ho coinvolte in una guerra, vi ho trasformate in delle armi umane. Per colpa mia…- la mano si strinse sul volto

-Ryou!- Keiichiro guardò il ragazzo. Si accorse che stava piangendo.

I tre alieni rimasero stupiti. Non si aspettavano un crollo del genere da parte di Ryou Shirogane.

Retasu abbracciò Ryou –Non hai fatto niente! È una nostra scelta!- disse con forza.

Ichigo toccò la mano dell’americano -Non ci hai costretto. Noi abbiamo scelto di combattere. Non devi sentirti in colpa per niente. Noi siamo e saremo per sempre le Tokyo Mew Mew-

-Esatto!- trillò Purin -Noi combatteremo fino alla fine! Noi siamo più dure della terra, più forti del fuoco, più veloci dell’aria e più potenti dell’acqua! Quindi siamo indistruttibili!-

-Vinceremo noi! Che figura ci faremo, altrimenti?- disse Minto, con la sua solita aria da snob, portandosi una ciocca dietro l’orecchi, senza però lasciarsi sfuggire un sorriso.

Zakuro si limitò ad annuire. Le sue compagne erano espansive pure per lei.

- Attaccheremo…- disse Ryou  -Lavorerò per una strategia. Posso contare su di voi?- chiese, puntando lo sguardo sui tre alieni.

-Certamente- affermò Kisshu.

-E allora iniziamo-.

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Retasu guadava la sua tazza di te,ormai freddo.

Si era rintanata nella stanza del Nihil, e pensava.

Stava giungendo la fine dello scontro.

Cosa sarebbe successo poi?

Si sarebbe separata da Pai?

Una mano gelida si posò sulla sua spalla.

Trasalì.

Come uscito dai suoi pensieri, Pai le era accanto.

-Ciao- le disse solamente. Guardò la tazzina –Non lo bevi?-

-Emh…- Retasu si sentì improvvisamente in imbarazzo –Avete lavorato fino ad ora?-

-Si… ora facciamo una pausa. Come stai?-

Retasu non capì del perché di quella domanda, e rimase zitta.

Pai, capendo la leggera confusione, le sfiorò in viso, con la mano ora calda –Sei pallida… e pure pensierosa-

-Ah…emh… no,va tutto bene-

Pai si sedette accanto a lei –Shirogane deve tenere molto a voi ragazze- disse.

-Si. Ci ha sempre protette- sul suo volto spuntò un sorriso –Sempre-

Pai la fissò –Anche tu sembri tenere particolarmente a lui-

-Eh?-

Retasu cercò di decifrare lo sguardo.

Serio come sempre… ma…

Ripensò alla scena del laboratorio.

Lei aveva abbracciato Ryou...

Si accese una lampadina.

-Sei… geloso?-

Il volto di Pai prese una sfumatura rosea, distogliendo lo sguardo.

-SEI GELOSO!- urlò, stupefatta –Non ci credo! L’algido Pai è geloso! Di Ryou Shirogane!-

-Smettila!- protestò l’alieno. Sembrava innervosito.

Lei iniziò a ridere. Quella situazione era assurda!

Pai , spazientito da quelle risate, fece una cosa poco consona al suo carattere.

Urlò.

-SMETTILA! EBBENE SI, LO SONO!-

Retasu si gelò. Si era arrabbiato.

Le prese il volto tre le mani –Sono geloso perché ti  sempre stato vicino, perché al contrario mio ti ha sempre protetta, perché quando lo nomini ti si illumina il viso-.

Nei suoi occhi c’era una luce particolare.

Le strofinò i polpastrelli sulle guance –E perché ti sarà sempre vicino- sussurrò, mentre gli occhi sembravano velarsi

Retasu sentì il viso in fiamme.

Il braccio di Pai la strinse di più, e il suo volto pallido si mise nell’incavo tra collo e spalla della ragazza

-P…Pai…- cercò di dire, in preda all’imbarazzo.

-Prometto…- la voce era bassa, roca, quasi spezzata –Prometto che ti difenderò anche a costo della mia vita, così potrò mettermi in pari. Così mi potrai perdonare per tutto quello che ho fatto ora-

Retasu venne colpita da quelle parole così sincere. Era chiaro che Pai si sentisse in imbarazzo. Probabilmente erano state poche le volte in cui era stato così sincero.

Ma quella sua promessa la spaventava.

Anche a costo della mia vita” aveva detto… non voleva.

-Pai- la sua voce risuonava cristallina in quel momento –Combatteremo insieme. E nessuno dovrà morire- non era molto convinta di quello che stava dicendo –Quindi, te lo chiedo per favore. Non dire queste cose che mi fanno paura-

Pai si scostò da lei, puntandola con gli occhi violacei.

In quel momento le sembrarono un oceano in tempesta.

-Allora ti chiedo io di farmi una promessa- disse, con voce tranquilla,  mentre un sorriso sbocciava dalle labbra sottili –Promettimi che non ti metterai nei guai-

La verde trattenne una risatina –Farò il possibile-

Si sfiorarono le labbra.

Che promessa inutile.

Fu silenzio.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Ichigo si era rifugiata nella sua stanza.

In mano la sfera rossa.

Doveva andare subito. Senza farsi vedere.

Doveva andare a combattere da sola contro un mostro.

Le si strinse il cuore quando pensò a cosa era successo nel laboratorio. Non voleva che le sue amiche rischiassero ancora la vita. Se lei non avesse tentennato, era sicura che Deep Blu non avrebbe portato a buon fine il suo piano di rinascita!

La Terra non si sarebbe piegata come una spiga grano al vento furioso, Masaya non sarebbe morto, lei non sarebbe stata costretta  a fare tutto da sola.

Bussarono alla porta. Mise la sfera nella tasca.

-Avanti- disse, indossando la maschera della tranquillità.

-Ichigo…- era Ryou.

Perfetto. Proprio la persona che la smascherava ogni santa volta.

Doveva calmarsi.

-Ciao, Ryou- sentì la voce tremare un attimo “Avanti Ichigo…comportati con  naturalezza”

Il biondo americano la squadrò –Tutto… bene?-  prima che Ichigo potesse rispondere, disse –Certo che no…che stupido. State per scendere in battaglia l’ultima volta. Devi essere un fascio di nervi-

-Già…- restarono in silenzio. Ichigo evitò di guardarlo diritto negli occhi. Non ce la faceva. Fra tutti era l’unico a cui avrebbe veramente voluto dire la verità.

Ryou era… Ryou.

Le era sempre stato accanto, le aveva tolto la sua maschera di freddezza più e più volte, parlandole con sincerità, anche se forse in modo un po’ aspro.

Ma sapeva che era buono, e che voleva il suo..pardon, il loro bene. Di tutta il Mew Mew Taem.

-Allora… emh…che c’è?- chiese, con voce strozzata.

-Volevo vedere come stavi. Visto che ormai siamo…agli sgoccioli-

-Ryou…per favore- sapeva cosa voleva fare. Voleva caricarsi del suo peso per rendere la cosa più facile, ma non doveva farglielo fare.

-Ma su via, vecchio mio!- gli batté una mano sulla spalla –Non fare quella faccia! Sto benissimo! Gliela faremo vedere al quel manichino color mozzarella! AHAHAHAHA!-

Ryou la guardò serio.

Tentativo fallito.

-Emh…- gocciolone.

Ryou guardò per terra, e  il suo sguardo venne attirato dalla sfera rossa.

-E quella…?-

Ichigo impallidì, vedendo Ryou coglierla.

La sfera cambiò colore, diventando oro, poi blu, poi rossa.

-Che cosa è?-

-Emh… è un…giocattolo. Me lo ha dato Taruto. Per distrarmi…-

-Mmm…- Ryou l’osservò attentamente.

La sfera divenne viola e blu.

“Mistero (***)” aggrottò la fronte “Qualche cosa mi puzza…” –Ichigo…-

La ragazza gliela prese di mano, e la nascose dietro la schiena.

-Ora scusa ma vorrei riposare!- disse Ichigo, spingendo Ryou verso la porta.

Quello, confuso, si fece sbattere fuori, ma sulla soglia della porta le disse –Ichigo…se hai bisogno io son…- BUM!

La porta gli venne sbattuta in faccia, lasciando la frase in sospeso e un enorme gocciolone.

Ryou continuò a fissare la porta per un minuto buono.

Era convinto che quella ragazza gli nascondesse qualche cosa.. e poi..quella sfera…l’aveva già vista.

Si allontanò da quella stanza, o forse, da Ichigo e dalla suo mistero.

**

Nel laboratorio…

Ryou era da un pezzo davanti allo schermo blu, cercando..beh, neanche lui sapeva che cosa.

-RYOU!- Retasu entrò trafilata nella stanza semi buia, e andò a sbattere contro un macchinario.

Senza scomporsi le disse –Si, Retasu?-

-ICHIGO!-

Nella stanza arrivò il resto della squadra, con la stessa espressione di Retasu, ovvero, di terrore.

-Che cosa è successo?- chiese, gelato sul posto

-E’ scomparsa!- urlò Purin

-Si sarà pers…-

-No! Abbiamo controllato. Non è qui! È..uscita fuori! È fuori dalla base!- disse Mina, con la voce stridula dal nervosismo.

Calò un pesante silenzio.

-Che sia andata…- disse Pai

-…a combattere da sola?- concluse Retasu.

I due si guardarono e con un impercettibile movimento, le loro dita si sfiorarono.

-Si. È andata da sola contro Deep Blu- disse Kisshu. Il suo volto era una maschera di ghiaccio –Deve combattere da sola-

Ryou si avventò con Kisshu, sbattendolo al muro e strattonandolo –CHE COSA?! LO SAPEVI? PERCHE’ NON…- incrociò gli occhi di Kisshu. Aveva l’espressione  più triste che avesse mai visto. Aveva voglia di piangere.

Lo mollò –Parla. Che cosa sai?- chiese, col tono di voce più gelido che trovò.

Kisshu iniziò a raccontare dell’avventura sua e di Ichigo e dell’incontro con Geish.

Della sfera, la sua utilità misteriosa, la missione di Ichigo, il suo segreto, ormai infranto.

Poi, cadde il silenzio.

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Mentre il gruppo scopriva l’assenza di Ichigo dalla Casa-base, la ragazza si catapultava fuori dalla base. 

Doveva raggiungere il Palazzo prima che la potessero fermare…e prima di tornare indietro per la paura.

Arrivò sotto il palazzo. Strinse la sfera con la mano guantata.

Era rosso fuoco.

O forse rosso sangue.

Intorno a lei, il silenzio.

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Note:

(*) Che finezza =_=”””

(**) Sentite, il rosa mi fa leggermente schifo xD datemelo per buono xD

(***) Per essere il viola è il colore del mistero, della  magia. Chi lo preferisce solitamente ha una personalità immatura, come ad esempio i bambini, oppure quelli “vulnerabile”, come le donne incinta. In questo caso intendo il viola come misero, aggiungendo poi il blu, il colore della bugia. Non è roba mia, ho palesemente copiato da vari siti xD se non è giusto, vi chiedo umilmente perdono!

 

Ma salve genteeeeeeee! Come va? Spero bene ^^ chiedo scusa per il ritardino (^^”””””) ma ho avuto molti impegni!

Passo subito a salutare a cari lettori:

Robertina92

Ria

MItsutsuki-chan

Killkenny

Pinkgirl

Kurneko

Grazie tante ^^  senza di voi sarei persa perchè mi passerebbe la voglia di scrivere xD

Ci vediamo al prossimo capitolo! A prestooooo  (spero)

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

“Sconfitta”

“Imparano più i popoli da una sconfitta, che non i re dal trionfo “
Giuseppe Mazzini

 

Sotto il Palazzo galleggiante, Mew Ichigo si preparava alla battaglia finale.

Da sola.

Come erano diversi i sentimenti dell’ultima volta.

Era con le sue amiche, con Masaya. Aveva un minimo di speranza nel cuore.

Ora invece…

Sentiva il vuoto dentro di lei, come se le mancasse qualche cosa.

Si concentrò per riuscire ad arrivare al Palazzo con  un bel salto (*), ma…

-ICHIGOOOO!-

-FERMATI!!!-

Si voltò lentamente, con gli occhi sbarrati.

Erano tutti lì.

Mew Minto, Mew Retasu, Mew Purin, Mew Zakuro.

Pai, Taruto…Ryou…Kisshu.

“Perché sono qui? Come hanno fatto a…?”

-Kisshu… avevi promesso- disse, con un debole sorriso, quando si fermarono a un paio di passi di distanza.

-Io non ho promesso niente, ricordi?- disse il ragazzo, con gli occhi gelidi.

La frase che aveva rivolto a Geish le tornò come un pugno in faccia nella testa di Ichigo “Non prometto niente, se non so con chi sto parlando, e non prometto niente che potrebbe andare a discapito di Ichigo-“

-Ah…vero…-

-Che storia  è questa?!- disse Mew Minto, facendo un passo avanti con furiosa eleganza –Hai deciso di ammazzarti?!-

La rosa non rispose.

-Mew Ichigo, questa storia è iniziata insieme e si concluderà insieme… ti prego…- la supplicò Mew Retasu, con un tono di voce dolcissimo

-Nee-sama ha ragione!- trillo la piccola del gruppo.

Mew Zakuro le disse con voce ferma –Sei la leader. Comportati come tale. Non lasciarti annebbiare la mente-.

Mew Ichigo era rimasta immobile a quelle parole.

Le guardò tutte.

-Amiche mie….-.

Aveva voglia di correre loro incontro, di abbracciarle e di combattere ancora al loro fianco.

Però pensò alla sua missione. Doveva fare tutto da sola.

-Io…devo andare- disse, con un nodo alla gola. Le bruciavano gli occhi.

-Non senza di noi!- disse Taruto, richiamando le sue bolas, e scambiandosi uno sguardo d’intesa con Pai e Kisshu.

Ryou non si mosse né disse niente.

Parlava con gli occhi e le sue mute parole ferivano ancora di più la povera ko-neko.

-No- disse, scuotendo la testa mentre i capelli  confetto ondeggiavano  –Devo fare tutto da sola. Andatevene- chiamò la sua Strawberry Bell, stringendola forte, mentre sentiva le lacrime premere per uscire.

-Non dire assurdità!- disse Kisshu, avvicinandosi a lei –Non ce la farai mai. Io…-.

Ichigo non lo voleva ascoltare. Era troppo crudele. Strinse forte il suore di peluche.

Tutti continuavano a parlarle, a rassicurarla, a rimproverarla.

-Siamo con te- disse qualcuno, forse Mew Purin.

Basta.

-Siamo una squadra-

Basta.

-Combatteremo insieme-

Basta!

-RIBBON STRAWBERRY SURPRISE!- senza un preavviso Ichigo scagliò un attacco contro il gruppo.

Non riuscirono ad evitarlo. In colpo era potente ed esteso. Colpì tutti in pieno, e tutti caddero a terra doloranti e col fiato spezzato.

-HO DETTO DI ANDARVENE!-.

-P…perché?- chiese Purin –Siamo le tue…amiche-

-Devo combattere da sola- disse, piangendo silenziosamente –Voi non dovete morire. Combatterò come posso, contro quel mostro, e libererò tutti. Ma voi dovete stare qua-.

La sfera rossa iniziò a pulsare, e Mew Ichigo la estrasse.

Era diventata quasi nera. Essa emanò dei lunghi fasci neri che avvolsero il gruppo in tante piccole sfere.

Erano in trappola.

Ichigo non sembrò minimamente sorpresa –Vi fermeranno e vi… proteggeranno.- diede loro le spalle –Addio-.

Saltò, per arrivare a quel Palazzo sopra di lei.

-ICHIGOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Sentì tutte quelle voci ferirgli le orecchie e il cuore.

Ma doveva andare avanti.

Da sola.

*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Deep Blu stava male.

Geish era scomparso all’improvviso e non era ancora guarito del tutto.

“Maledetto traditore” pensò “Perché non rispondi alla mia chiamata?”

Il volto era tirato e livido.

Una sfera blu comparve davanti ai suoi occhi.

Vide la leader delle Mew Mew dentro il Palazzo.

I suoi movimenti erano tesi, nervosi e i suoi occhi inquieti.

Lo stava cercando.

-E io mi farò trovare-.

Si teletrasportò in una stanza non molto lontana, per essere esatti, si teletrasportò in un laboratorio.

Digitò alcuni tasti su una sfera che galleggiava davanti a lui.

Richiamati dal codice, comparvero delle sfere con del liquido trasparente (**).

Né mandò giù una fiala intera. Sapeva che probabilmente ne avrebbe risentiti gli effetti collaterali in seguito , ma ora ne aveva bisogno.

Ritornò nella sala principale, e controllò i movimenti di Mew Ichigo.

Sorrise. Un  impercettibile movimento delle labbra verso l’alto.

-Bene… le ultime mosse sono state fatte- disse ad alta voce –Che inizi la fine!- e rise, una risata gelida e senza sentimento.

Attese pazientemente e poi…

Vide la leader delle Tokyo Mew Mew entrare nella sala.

Sembrava tranquilla, ma gli occhi rosa la tradivano.

Le si avvicinò, fino ad arrivare a un passo da lei.

Incrociarono gli sguardi.

-Benvenuta- disse, con voce velata di miele –Finalmente ci vediamo. Dove è finita la tua squadra?-

Lei si raddrizzò il più possibile, quasi   colmare i centimetri che il Supremo alieno aveva di vantaggio.

-Sono venuta da sola-

-Oh oh… quale onore- ironizzò –Ma se non sbaglio…l’ultima volta mi sembravi in difficoltà- sorrise in modo maligno, prendendole in mento con due dita affusolate –Ah si, Masaya ti manda i suoi saluti!-.

Crudele. Colpo basso.

Mew Ichigo strinse il cuore di peluche.

-Bastardo- ringhiò.

-Povera, piccola gattina. Ti stai immolando per una causa assurda. Oltretutto da sola non hai la ben che minima speranza di battermi-

-Sarà tutto da vedere- disse lei.

Si scansò velocemente da Supremo, e impugnò più saldamente la sua arma.

-RIBBON STRAWBERRY SURPRISE!- urlò, e il potente fascio di luce si schiantò contro l’alieno, che non si mosse.

Si alzò una nuvola di polvere.

Quando si dissolse, Mew Ichigo non vide più Deep Blu.

Sentì una mano gelida attaccarsi alla sua gola –Troppo lenta- disse la voce del suo acerrimo nemico.

Le mancò l’aria nei polmoni.

-La…sc…i..ami…- cercò di dire.

Deep Blu accontentò la sua richiesta… scaraventandola contro una parete, che andò in pezzi sotto la Mew Mew.

Mew Ichigo annaspò cercando di mettersi in piedi con tutta la velocità di cui era capace.

Deep Blu le si portò davanti, colpendola con un potente pugno allo stomaco.

La povera ragazza cadde per terra.

“Sono stata una sciocca” pensò alzandosi a stento.

-Sei propria una stupida ragazza- disse l’alieno, richiamando il suo spadone –Se fossi venuta con le tue compagne e quei traditori forse saresti vissuta di più. Ma no. Hai dovuto fare tutto da sola, nonostante ti mancassero i mezzi e la forza. E ora morirai-

Alzò la spada.

Mew Ichigo, con un debole movimento del braccio, prese la sfera, ora più nera della pece.

Deep Blu non ci fece caso.

La strinse con tutte due le mani, portandola dietro la schiena.

“Dammi la forza.” Pensò, disperata “Farò di tutto, ma dammi la forza per vincere questo mostro.” Si concentrò sull’odio che provava verso l’alieno.

Ma non successe niente.

La spada si calò velocemente su d lei, ferendola mortalmente.

Sentì la lama nella carne, la sentì rigirare e sentì anche sorridere maliziosamente Deeo Blu.

Era finita. Aveva perso.

La sfera le scivolò dalle mani e lei cadde a terra quando la spada si allontanò dal suo stomaco.

Sotto di lei si estere un lago di sangue.

Il suo.

“E’ finita.” Sentì il freddo che l’avvolse.

L’alieno rideva forte, e lei incominciò piangere.

È strano ciò che può venire in mente prima di morire.

Vide la sua vita.

I suoi genitori, così follemente innamorati…Moe e Miwa e il loro fan club di Ryou e Keiichiro (***)… Masaya e quel suo sorriso più luminoso…Ryou…Kisshu…Keiichiro… La sua squadra… quante cose aveva perso.

Chiuse gli occhi, per l’ultima volta.

Il freddo aumentava.

Deep Blu, trionfante continuò a ridere più forte.

E la sfera, a pochi metri da Mew Ichigo cambiò colore.

La stanza venne inondata dalla luce.

*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Sulla terra…

-MALEDIZIONE!- urlò Ryou, sbattendo i pugni contro le pareti di quella sfera.

-Déjà-vu- ironizzò Mew Zakuro, anche lei furiosa.

-Dobbiamo uscire di qui!- disse Mew Purin –Tartuto!Pai!Kisshu!-  li implorò –Come facciamo?!-

-Bella domanda- disse Pai, che cercava con alcuni attacchi di scalfire la parete della sua sfera.

-raga…zzz…e..zzzz…non vi sento più..zzz-

La voce di Keiichiro era debole.

-Non vi vedeo più zzz… che cosa è successo? Zzz-

-Ichigo ha deciso di combattere da sola contro Deep Blu- disse Mew Minto, al suo ciondolo –Noi siamo intrappolati in strane sfere che lei stessa ha creato… trova un modo di farci uscire- disse Mew Zakuro.

Mew Retasu guardò in alto, verso il palazzo, e sgranò gli occhi.

-Guardate là!-

Tutti levarono lo sguardo…

E una forte luce li investì.

*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

Note:

(*) vi ricordo che solo Minto sa volare xD le atre sanno “solo” fare salti mostruosi.

(**) ricordate quel liquido che Pai aveva dato a Taruto nel capitolo 3?XD

(***) ep 23

…Ebbene si…eccomi qua! xD

Il capitolo era pronto e non mi sembrava il caso di aspettare… bene… che ne dite? Vi ho un po’ sorpresi? Eheh…

Un ringraziamento a:

Mitsutsuki-chan

Sognatrice91

Ria

Killkenny (fregato =P non sono così banale, o almeno non sempre!)

Questo è il mio regalo di Natale per voi e per gli alti lettori! Ahahah!

Ora mi sto diventendo da matti per gli ultimi capitoli… ora devo solo dividerli… ve li faccio pochi ma lunghi o tanti e corti? Deciderò!

BUON NATALE!

 ^____________^

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

“Destini”

Il destino non sta scritto nelle stelle, ma dentro di noi

 

La luce investì le sfere, che si dissolsero.

Tutti caddero malamente, e si coprirono gli occhi per la troppa luce.

“Che cosa succede?!” Kisshu fece qualche passo avanti, ma venne respinto da una strana forza.

-ICHIGOOOO!- sentì urlo straziante delle sue compagne.

La luce cessò.

Rimase solo una calma surreale.

Mew Purin richiamò i suoi tamburelli -Dobbiamo andare da lei! Dobbiamo aiutarla! Dobbiamo…-.

Un’altra luce li accecò.

Comparve Geish.

Ascoltando il racconto di Kisshu si erano fatti varie fantasie sull’Albero, ma nessuno rispecchiava la realtà.

Così è iniziata.

-C…che cosa?- chiese Mew Minto, confusa.

La Fine.

-STUPIDO ALBERO!- Kisshu richiamò i suoi tridenti e scagliò una forte scarica elettrica, accecato dalla rabbia –Che diamine sta succedendo?!- il suo attacco non intaccò la maestosità dell’albero, m alzò solo un polverone

Come ho detto, la leader ha una missione. Ma credo che non dovrò rispiegare tutto, poiché sono sicuro che tu li hai informati a dovere contro il mio volere.

-La prego!- Mew Retasu si avvicinò –Dobbiamo aiutare la nostra amica. Dobbiamo salvarla. Cosa dobbiamo fare?-

Voi non farete niente. Lei e solo lei può combattere e sperare di vincere. È l’Eletta.

-Eletta da chi? Da te!- sibilò Ryou, stringendo i pugni per la rabbia.

-Ragazze…- Mew Zakuro richiamò le sue amiche, che con un cenno del capo saltarono. Volevano raggiungere il Palazzo.

Dei rami le avvolsero, riportandole con mala grazia per terra.

Voi non andrete da nessuna parte. Disse la voce dell’albero Geish con calma.

Come per assicurarsi che non tentassero una seconda mossa, attraverso i rami le colpì con delle scariche elettriche.

Pai richiamò i suoi ventagli, scagliando un forte vento.

Kisshu e Taruto teletrasportarono le ragazze lontane dall’Albero.

Il maggiore richiamò tutti e due i ventagli, e scagliò una potente scarica elettrica che normalmente avrebbe polverizzato l’avversario.

Si, ma normalmente.

Geish non sembrò provato da quell’attacco.

I tre fratelli si guardarono.

- Sai Ryuu Ko (*)!- urlò Kisshu, mentre dai sui tridenti si creava una sfera d’energia.

La sfera divenne sempre più grande, ma solo quando Pai gli si accostò fermò la sua crescita.

Nel frattempo Pai aveva richiamato un "Fuu Sui Sen" (**) e Taruto una dozzina di para-para.

Con un cenno d’intesta lanciarono i loro attacchi combinati che colpirono in pieno Geish.

Le ragazze intanto si erano alzate e richiamando le loro armi, scagliarono i rispettivi attacchi con tutta la forza di cui erano capaci.

Si alzò tanta polvere.

Sciocchi bambini. Come potete pensare di scalfire me, che sono sopravvissuto all’Apocalisse? Abbandonate questa follia. Non vale la pena che sacrifichiate anche le vostre vite.

-Anche?- Mew Minto gli puntò l’arco contro –Quindi solo Mew Ichigo dovrebbe sacrificarsi?!-

-Mai…- ringhiò Mew Zakuro.

-Noi siamo una squadra…- disse Mew Retasu

-…e staremo insieme…per sempre!- concluse Mew Purin.

Se questa è la vostra volontà, sappiate che morirete. La voce sembrava grave e invecchiata di colpo.

Cominciò una battaglia sanguinosa.

Il gruppo di eroi cadeva a terra, incassava i colpi, ma sempre si rialzava.

Le loro braccia, le loro gambe, i loro volti erano coperti da lividi e da graffi.

Sputavano sangue  e le loro fronti erano impregnate di sudore.

Ma questo era niente, in confronto al desiderio di aiutare la loro compagna.

-Ribbon… Lettuce Rush!-

-Fuu rai sen!-

Gli attacchi dei due servirono a distrarre il nemico il tempo necessario da permettere a Mew Purin e Mew Zakuro si immobilizzarlo.

-Ribbon…Mint Echo!-

- Sai Ryuu Ko!- urlarono contemporaneamente Mew Minto e Kisshu.

Ma fu tutto inutile.

Ryou, nascosto dietro a delle macerie assisteva impotente alla scena.

Prese il suo cellulare e chiamò Keiichiro, rimasto nel laboratorio della casa/base.

-Kei!-

-Ryou…-

-Devi aiutare le ragazze! Prova a schermare quel..coso e cerca il punto debole! Ci deve essere!-

-Ci sto provando! Ma sembra immune!-

-Maledizione- ci pensò un attimo –Hai trovato le informazioni che ti avevo richiesto per quella sfera?-

-Si…-

Lo sguardo dell’americano si illuminò –Che cosa dicono?-

-Niente. Solo che secondo alcuni documenti antichi, probabilmente degli antichi alieni, quella sfera serviva a racchiudere energia pura. Non so dirti altro-.

Ryou ci pensò un secondo –Avvertimi quando trovi qualche cosa che possa aiutare le ragazze- e chiuse la chiamata.

Uscì allo scoperto.

-FERMATEVI!- urlò con tutta l’aria che aveva nei polmoni.

Quasi come folgorati da quella voce, i nostri eroi fermarono i loro attacchi.

Ryou si avvicinò velocemente a Geish.

-No… Ryou!- Mew Retasu fece per mettersi davanti, ma Pai la bloccò prendendola dal gomito.

-Non è un pazzo. Sa cosa fa- disse, anche se le sue parole non lo convincevano più di tanto.

-Ehy tu!- ruggì il biondo -Perché Ichigo? Perché solo lei? E perché non poteva chiedere aiuto?-

Geish sembrò quasi contento di quella domanda

Perché il suo animo è puro. Anche queste ragazze hanno un animo nobile, ma quella ragazza è stata scelta dalla Terra stessa. E ho scelto lei perché tra tutti i presenti è colei disposta a perdere tutto. Non sto dicendo che nessuno di voi rischierebbe la vita per chi ama, ma lei ha già perso l’amore della sua vita. Non può chiedere aiuto perché deve tranciare i rapporti con questo mondo.

-Perché deve morire?- Ryou chiuse i pugni, mentre le vene del braccio bronzeo si evidenziavano spaventosamente.

Esattamente. È il suo destino.

Ryou cercò di non perdere la calma. -E quella sfera… serve per raccogliere energia pura. Ma che cosa deve raccogliere lei?-

Tutto dipende da cosa prova. Il sentimento più forte verrà concentrato dentro di essa. E al momento giusto la sfera libererà..tutto.

-La luce di prima ne è una prova?-

Esattamente.

-Cosa ha scelto Ichigo?-

Odio. Amore. Ma se avesse combattuto usando solo odio, questa guerra sarebbe già finita. Ma voi vi siete messi in mezzo, lasciandole dei rimorsi. Inconsciamente ha usato l’Amore come arma.. e questo le procurerà una sofferenza maggiore. Per questo non dovevate intervenire prima  e non vi lascerò intervenire ulteriormente. Per aiutarla.

-A morire meglio- ringhiò Kisshu.

Schiocco alieno! Tu e il tuo desiderio morboso per quella ragazza! Non ti rendi conto che sai andando contro il tuo popolo! Lo rimproverò l’Albero.

-Non mi importa! Io faccio quello che voglio! Non saranno le tue parole a trasformare ciò che provo per Ichigo!-

Sciocchi! Schiocchi! Questo sentimento vi porterà alla rovina!

Uno dei suoi rami andò a colpire Mew Retasu, che non poté scansarlo.

Pai le si mise di fronte, deviando il colpo con uno dei suoi ventagli, ma ferendosi al braccio sinistro.

-PAI!- la ragazza alla vista del sangue che macchiava il copri avambraccio si mise subito al suo  fianco.

-Perdonami- sussurrò, in preda ai sensi di colpa.

Vedete? Quel giovane non si sarebbe ferito se non avesse amato quella ragazza. Invece ora la sua forza è diminuita poiché colpito duramente.

-Quello che dici è vero- disse Pai, guardando l’alieno con lo sguardo accesso –Ma non mi pento di essere stato ferito per proteggerla.  Mew Ichigo non ha sbagliato nel provare attaccamento a questa vita e ciò che rappresenta.-

Retasu gli sfiorò il braccio. I loro occhi si scambiarono mute parole.

Geish colpì tutti con una scarica elettrica.

Stupidi! Insulsi esseri! Tuonò.

Ryou rotolò, e si contorse dal dolore.

“Ma…ledizione…” aveva voglia di piangere, cosa strana per lui.

Sentì un bip e poi una vibrazione della tasca dei pantaloni.

Il cellulare non aveva risentito del colpo? Buono…

Rispose a fatica.

-P…pronto?-

-Ryou? Tutto bene?-

-Kei, parla, cosa hai scoperto?- sbuffò.  Come poteva credere Keiichiro che andasse tutto bene?!

-Il suo punto debole è il cuore. Dovete colpirlo al centro dell’tronco…-

-Grazie…-. Il cellulare si disintegrò nella sua mano.

-Mi sembrava strano che fosse durato tanto- gocciolone. Alle volte la Fortuna tira brutti scherzi…

-Doveva avvertire le ragazze e gli alieni del punto debole… solo così avrebbero vinto.

Guardò la corteccia.

Nodosa, ma al centro ci stava un piccolo foro, grande quanto un pugno.

“O un gatto molto piccolo”.

Si trasformò.

“Forza Ryou… renditi utile”.

Con balzi lunghi e precisi evitò tutti gli attacchi deviati e arrivò proprio sotto l’albero.

Si arrampicò sul tronco con le sue unghie, e Geish disse:

Cosa speri di fare?

Ryou soffiò.

Si ficcò all’intero di quel buco.

Che cosa… no! Wooooh!!!!

Nessuno si mosse, e tutti videro l’Albero piegarsi su se stesso.

Pazzo…

Esplose, scagliando il piccolo gatto grigio lontano, e preso prontamente da Mew Zakuro, che lo adagiò per terra, scrutandolo con attenzione.

Ryou tornò normale, ridotto quasi peggio degli altri.

-Come hai fatto?- chiese Taruto, scioccato.

Ryou aprì il palmo della mano destra.

Lì vi era un cuore. Un cuore ancora pulsante, rosso, che sanguinava.

Mormorii di disgusto si alzarono.

-Ragazze… Ichigo…salvatela- svenne.

Lo adagiarono al sicuro dietro a delle macerie.

-Andiamo-.

Entrarono nel Palazzo.

La Fine era vicinissima.

 

 

Note:

(*) Sai del drago e della tigre.

(**)Ventaglio d'Acqua

 

Weeeeeah! Allora, ecco qui il capitolo! Allora, come è?  Spero sia piaciuto XD

Non mi sembra di aver fatto tanto ritardo.. o no? XD

Un ringraziamento a Ria, Killkenny e Mitsutsuki-chan, grazie tante!

Vi informo che  la ff è finita! Cioè, l’ho scritta tutta e mancano solo gli ultimi capitolo, quindi mi basterà postare… una volta ogni tanto XD Non odiatemi per questo!

Beh.. che cosa succederà ora che i nostri eroi sono nel palazzo?

Che cosa sarà successo?

E soprattutto, perché l’autrice *me* è così demente?!

Los coprirete nel prossimo capitolo! siauuuuuuuuuuuuuu

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

“Dentro il Palazzo. La Fine.”

La fine di una storia non è sempre la fine di tutto

 

-Sei sicuro di farcela con quel braccio?- chiese Mew Retasu a Pai.

-Non sono ridotto né meglio né peggio di voi. E faresti meglio a preoccuparti per te stessa- disse il ragazzo, laconico per stroncare una stupida conversazione che faceva solo sprecare fiato.

I sette correvano per un lungo corridoio.

-Che potenza… quella luce la distrutto tutto come niente- costatò Mew Minto, notando le pareti e le colonne piene di crepe e in alcuni punti, inesistenti, crollate.

-Ci siamo quasi- disse Kisshu, accelerando e superando Mew Zakuro e Mew Purin, che col loro fiuto guidavano verso Mew Ichigo.

“Ti salverò” pensò, serrando la mascella, mentre gli occhi si incupivano.

Percorse la lunga scalinata della Sala Principale e si fermò, confuso.

-Che c’è? Perché ti sei…oh mio dio- esclamò Pai, raggiungendo il fratello.

Ciò che video lasciò il gruppo senza parole.

Che cosa era successo?

**

Poco prima

La luce aveva investito tutto in quella Sala, e Deep Blu non era riuscito ad evitarla.

Era stato invaso da uno strano calore che gli solleticò il cuore gelido e nero.

“Che cosa…succede?”.

Il corpo senza vita di Ichigo si alzò in aria. La sua trasformazione si sciolse, ma rimase nuda.

Le varie ferite si rimarginarono come per magia e lei aprì gli occhi, calmi e sereni, come se avesse trovato la pace interiore.

-E’ tempo che tu scompaia- disse la ragazza, con voce calma.

-Cosa?- quello era basito. Che cosa era quel calore al petto?

La ragazza raccolse la sfera, e si concentrò su di essa.

Deep Blu guardò l’oggetto.

Lo riconobbe.

Era un Sigillatore di Energia.

Chi glielo aveva dato?

-Geish- ringhiò a denti stretti –Mi ha tradito-.

La ragazza aprì gli occhi e si avvicinò all’alieno, con la sfera in mano.

-Non ti avvicinare!- le lanciò vari colpì, che andarono tutti a segno.

La ragazza venne colpita più e più volte, ma non rallentò né si fermò. Era come se  i colpi le scivolassero addosso.

La sfera mutava velocemente colore. Sembrava che vi fosse stato rinchiuso l’arcobaleno.

Quando fu a un passo di distanza, la colpì alla spalla con la spada, che si conficcò nella carne, ma la ferita si rimarginò senza problemi dope aver macchiato tutti e due con rosso sangue.

-E’ inutile. Non puoi vincere- disse, ridendo quasi con gioia genuina.

-Come fai?- chiese, disperato e perdendo lucidità, iniziando a sudare freddo.

-Tu non hai niente a cui legarti. Io si. La mia famiglia, i miei amici. Amo la vita, e non l’abbandonerò piena di odio perché era scritto così- disse lei, calma –Ti ho odiato. Perché hai ucciso il mio Masaya. Perché hai distrutto il mio Mondo. Ma ora basta-

Deep Blu pensò che era meglio attuare il suo piano, pensato poco tempo fa. (*)

Nelle sue mani comparve una piccola sfera di luce.

-Viene a me, esperimento 010-

**

Denise stava giocando in una delle salette.

A un tratto i suoi occhi divennero vuoti. Il vestito si lacerò e comparvero le sue ali.

**

Venne teletrasportata in quel campo di battaglia.

Senza che ci fosse bisogno di un comando, la piccola attaccò Ichigo.

La sua velocità era impressionante e la sa forza era paragonabile a quella di Kisshu. Ma si vedeva che il suo corpo ne stava risentendo.

Ichigo evitò i colpi e le sfiorò le ali, e dopo averle avvolte nella luce calda, esse sparirono.

La piccola cadde tra le sue morbide braccia.

-Denise- la chiamò con dolcezza –Denise, svegliati-.

La piccola a sentire il suo nome si riscosse, sentendo un forte calore avvolgerle il cuore.

Si sentì smarrita in quel luogo –Ichigo-chan- disse.

Vide Deep Blu e impallidì di terrore.

-Tranquilla, non può nuocerti-

Deep Blu non demorse.

Richiamò altri esperimenti, circa una dozzina.

Ichigo sembrò leggermente stupita –Credevo che Pai e Kisshu li avessero eliminati tutti-

-Non era l’unico laboratorio esistente- ghignò l’alieno.

Come Denise in precedenza, tutti quegli esperimenti attaccarono la ragazza.

Ichigo li respinse con una sfera di luce sprigionata dal suo stesso corpo.

Questi caddero a terra come foglie al vento.

Deep Blu indietreggiò –Non può essere… tutta colpa di quella sfera…-

-Ora smettila-

Ichigo si avvicinò. Ora era a pochi centimetri da lui –Torna a non esistere, e sarai in pace con te stesso e pagherai il tuo debito-.

Posò la sua bocca sul quella digrignata dell’alieno.

Si allontanò da egli dopo pochi secondi.

-Hai segnato la tua condanna- disse Deep Blu, mentre sentiva l’aria venirgli meno –Anche tu morirai con  me!-

-Lo so- sorrise lei –Non esisterò più,  ma sono contenta lo stesso. Perché a differenza tua ho amato-

Chiuse gli occhi, abbracciando l’alieno, mentre la sfera si apriva,  e loro si dissolvevano, come nebbia.

**

Tempo presente.

Ichigo era abbracciata a Deep Blu, e la sfera era ai loro piedi, aperta e molti corpi, tra i quali vi era quello della piccola Denise erano stesi a terra, svenuti.

-Ichigo! Siamo qui!- gridò Mew Purin!.

La ragazza, che aveva una espressione serena, aprì gli occhi e la loro vista la mandò in confusione.

-Ragazze- si allontanò da Deep Blu, ormai solo un’ombra –Cosa ci fate qui?- la sua voce era sottile.

-Siamo venuti a salvarti!- disse Mew Minto –Ma… come sei ridotta? I tuoi vestiti…-

-Non mi serviranno dove sto per andare- disse quella, scuotendo la testa con tranquillità.

-Non pensare di andartene!- disse Mew Zakuro, prendendole il polso, ma si accorse con orrore che era quasi sparito, come le gambe.

-Addio- sorrise la rossa. Forse col più bel sorriso che poteva regalare alle sue amiche.

-No! Non ti lasceremo morire così! Non ti sacrificherai! Ti salveremo noi!- disse Mew Purin, piangendo.

Mew Minti richiamò il suo arco, e concentrò il suo potere.

-Ti donerò parte della mia forza- disse, sicura.

Le altre imitarono l’amica.

-Ragazze! Purin!- Taruto cercò di raggiungere la fidanzatina, ma i maggiori lo trattennero –Tocca a loro, adesso- disse Kisshu, più pallido del solito.

Anche lui aveva voglia di aiutare le ragazze ed Ichigo  ma non sapeva cosa fare.

Pai guardava la scena in silenzio, ma in cuor suo pregava, forse per la prima volta in vita sua.

Ichigo si sentì investire da tanto calore….

…ma non bastava.

-Ragazze…vi prego, basta- sentì le lacrime rigarle il volto ormai evanescente –E’ la fine per me. Voi dovete vivere. Finirete per fare la mia stessa fine-

- No. Ichigo, devi capire che dove va una, vanno le altre. E noi ti seguiremo anche all’altro mondo- disse Mew Zakuro, aumentando l’afflusso di potere.

-Non funziona!- disse Mew Retasu, aumentando anche ella l’afflusso di potere.

-Devi volerlo pure tu! Ichigo!- disse Kisshu, urlando dalla disperazione.

Doveva finire così?

-Io… non…- cercò di dire, ma le forze le venivano meno.

-COMBATTI!-

-Tu vuoi vivere! Non devi sacrificarti! Ormai è finita!-

Ichigo venne investita dai ricordi.

Quante vittorie, quante sconfitte. Quante volte aveva amato e quante volte aveva odiato.

Aveva provato tante emozioni e in quel calore vi era tutto la voglia di vivere, di ricominciare. Ma ormai era solo un’ombra evanescente, un fantasma. Come poteva tornare indietro?

Le lacrime bagnarono il suo volto –Ragazze… io…-

-Dillo! Dillo!- la implorò Kisshu, avanzando di un paio di passi.

-Io…- disperazione. Quanto cose avrebbe perso? Aveva vissuto pochissimo e visto pochissime cose. Voleva continuare a vedere il sole, la luna, le sue amiche. I suoi genitori…Kisshu -Voglio Vivere!- disse, guardandolo diritto negli occhi, sentendo che le gambe erano quasi del tutto sparite.

Dette queste parole videro l’ombra di Deep Blu.

-Io non morirò da solo!- La voce era sdoppiata, e sembrava che a parlare fossero un uomo e una donna.

-VOI MORIRETE CON ME!- le avvolse con lunghe braccia.

Ma dalla sfera uscì una luce tutta colorata, che protesse le cinque, avvolgendole e facendo sparire definitivamente l’alieno.

-Cosa succede… RETASU!- Pai vide le ragazze tornare in forma umana e chiudersi in posizione fetale.

“Cosa sta succedendo?”.

La sfera che era rimasta per terra si alzò, come sollevate da una mano invisibile.

Ne uscì una melodia dolcissima e antichissima.

 

 

 

Vi aggirerete senza meta fino a che non ritroverete voi stesse. La Battaglia è stata vinta, ma a quale prezzo?

Voi che siete testimoni di ciò che è accaduto oggi, aggiungetele e…salvatele.

 

 

I tre alieni udirono queste parole.

-Cosa vuol dire?- chiese Kisshu, gelato sul posto.

-Purin! Purin!PURIN!- Taruto corse verso le Mew Mew, ma venne respinto da una barriera invisibile.

Ichigo, Minto, Retasu, Purin e Zakuro…Scomparvero.

Di loro non rimase niente, se non i cinque ciondoli.

-NOOOOOOOOOOOO!- urlo del più giovane riecheggiò nel palazzo, ora vuoto.

 

Fuori, intanto, iniziò a piovere.

Una pioggia purificatrice piena del sacrificio degli Angeli Custodi della Terra, le Mew Mew.

**

Note:

(*) fine del capitolo 12 xD

 

…Emh….*si nascondere dietro il computer* ma salve gente ^^ come va?

Uh che bello, domani è San Valentino e…

CastMewMew:- NON CAMBIARE DISCORSOOOO!CHE COSA CI HAI FATTO?!-

Emh…^^””” beh, che altro potevo fare?XD Spero di non essere stata troppo cattiva ^_^.

*li fa sparire*

Comuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunque, passiamo ai miei lettori… ma salve gente!

Spero che il chappy sia piaciuto ^^

Beh, ormai manca solo l’epilogo ^^

Passiamo ai saluti: Ciao a:

Shironeko

Strawberry91

Killkenny

Ria

Sognatrice91

Vi prego, non uccidetemi >//////////////////////<

 

Commentate! ^_^

Adieu˜

 

Ps: Buon San Valentino agli innamorati e a chi si vuole bene ^^

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Capitolo 21
*** Epilogo ***


Pai, Kisshu, Taruto, Ryou e Keiichiro era riuniti nella casa/base aliena

Epilogo

 

Pai, Kisshu, Taruto, Ryou e Keiichiro era riuniti nella casa/base aliena.

Avevano appena finito di raccontare  di che cosa erano stati testimoni i loro poveri occhi stanchi.

Taruto singhiozzava in un angolo, stingendo il ciondolo di Purin.

-Questo è tutto- concluse Pai, esausto.

Keiichiro e Ryou non dissero niente, e fissarono la sfera,ora bianca, sul tavolo.

Rimasero in quella stanza per ore e l’unico sottofondo era il pianto silenzioso del più piccolo.

Dopo chissà quanto, Kisshu disse –Dobbiamo liberare i terrestri-, ma la sua voce risuonava lontana e fiacca.

-Giusto- assentì Keiichiro, distante.

-E dobbiamo salvare le ragazze.- continuò –Non so come, ma dobbiamo farlo-. I suoi occhi di oro colato si illuminarono di botto.

 

Nessuno disse niente questa volta.

Taruto vide la sfera. La prese con le sue piccole mani.

-Tutta colpa sua, di Geish e di Deep Blu- disse, con gli occhi gonfi dal pianto –Tutta colpa nostra. Non sarebbe mai successo se non avessimo mai attaccato la Terra. E se gli avessimo dato retta fin dall’inizio e avremmo cercato di collaborare…ora… ora…-

-Taruto, basta così…- cercò di calmarlo Keiichiro, guardando l’effetto delle sue parole sui fratelli maggiori, feriti a ogni parola.

-BASTA UN CORNO!- urlò con rabbia e dolore, scagliandola sfera contro il muro.

Nessuno si mosse.

Il computer di Keiichiro iniziò a lampeggiare.

Lo aprì, con movimenti meccanici, ma dopo pochi secondi strabuzzò gli occhi.

-C’è… ancora della Mew Aqua- disse.

-Pensavo fosse…-

Tutti lo guardarono confusi.

La piccola sfera si alzò da terra e si aprì.

Ancora quella musica…

Dopo un attimo, da essa uscì una pallina di luce che rimbalzò per tutta la stanza. Si andò a posizionare al centro del tavolino.

Come un fiore che sboccia a primavera, si aprì.

Ciò che ne uscì era un piccolo esserino, non più grande di un palmo di mano.

-Waaah! Che dormita!- disse, con una vocina argentina.

Era vestito con un paio di pantaloncini neri e una maglia simile a quella di Pai, tutta nera.

Aveva le orecchie a punta come quelle aliene e i suoi occhi erano grandi, uno verde e uno celeste. La pelle era rosata e sulle  spalle aveva due ali trasparenti

-Salve!-.

Venne accolto da un’atmosfera di ghiaccio.

-Oh… mmm…- il piccoletto si alzò in volo –Scommetto che siete gli amici delle Guardiane. Mi spiace per quello che è successo. Doveva scomparire solo la leader, ma le altre l’hanno seguita di propria volontà. Ora vagano per le dimensioni senza pace-, disse, come se fosse una cosa all’ordine del giorno.

-Eri tu.. quella luce? E quella voce?- domandò Taruto, l’unico che riuscì ad articolare una domanda.

-Io? O no… Era la Terra venuta in soccorso per i suoi Angeli Custodi. Io sono solo la Guida-

-La Terra? Giuda?- mormorò Ryou, incredulo.

-Ah già… non mi sono presentato. Mi chiamo Hilfe(*). E sono l’unico che vi può aiutare a trovare le vostre amiche. È stato lo spirito della Terra a mandarmi, poiché riconoscente del sacrificio. Anche se questo non era nei  piani-

-Come… cosa…- Pai non capiva più niente. Gli sembrava tutto così irrazionale…

-Vi guiderò per le dimensioni. Le Mew Aqua che vi sono segnalate nel vostro computer sono solo come dei Portali…Cinque, per la precisione. E in ognuno sarà nascosta una delle Guardiane. Bisogna trovarle e riunirle… non hanno più memoria, non sanno chi sono. Sono come tante marionette mosse dal Destino… e quando ci saranno tutte, dovranno combattere un’ultima battaglia-

-Ultima… battaglia?- Kisshu pensò che c’erano state troppe “ultime battaglie”.

-Certo… contro il vero Male. E quando avranno vinto, vi aiuteranno a far risorgere il vostro pianeta-.

-Vero Male…?-

-Non posso ancora dirvi niente- freddò il piccoletto.

Nessuno ci aveva capito niente. Ma se quello che aveva detto lo strano essere era vero…

-Cosa dobbiamo fare?- chiesero i tre alieni, mentre Ryou e Keiichiro individuavano i Portali.

-Liberate gli esseri umani, riposatevi e riprendere le forze. Si partirà tra una settimana esatta- disse il piccoletto.

**

Sei giorni dopo.

Ryou e Keiichiro stavano nel laboratorio della casa aliena, e con Hilfe individuavano l’ultimo portale.

Taruto era nella sua stanza, con in mano una caramella. Gli occhi vuoti ma ormai asciutti.

Pai era nella stanza del Nihil e guardava fisso la sostanza purpurea della vasca.

-Mi avevi promesso che non ti saresti cacciata nei guai- disse al vuoto, con un sorriso amaro sulle labbra.

Kisshu era su un alto palazzo della città, e osservava come tutto aveva ricominciato a vivere.

-Se solo sapesse a chi dovete questa esistenza tranquilla- disse, acido.

Si alzò, guardando con disprezzo il mondo.

-Ichigo, ti salverò-.

 

To be continued….

 

Note

(*) in tedesco vuol dire “guida” correggetemi se sbaglio!

 

 

……

*si nasconde* *fa uscire bandierina bianca* Tregua ragazzi, tregua ^^”””” vi prego di non ammazzarmi ^^””” *guarda lettori assetati del SUO sangue* waaaaaaaaaaaaah >_____< sono io l’autrice e scelgo iooooo! Tecnicamente non è morto nessuno…sono solo scomparse! Ora toccherà ai nostri alieni risolvere tutto….ma è tutto rimandato a un seguito, che intitolerò, credo “Il potere del destino”, perché è qst il titolo provvisorio che gli ho dato, ma può essere che tutto cambi!  ^_^ dovrete aspettare un po’ ma prometto che cercherò di fare il più in fretta possibile!

Ora passiamo ai commenti:

XKillkenny: posa le tue armi, straniero xD non è ancora finito niente xD

XStrawberry91: …vedi? Non è proprio finita così xD

XSognatrice_91: allora, io ho aggiornato, ora sta a te dirmi se ti piace o no ^^ xD non odiami!

XRia: Nee-sama! Visto che sono brava xD? Ahahaha! Ho avuto una buona maestra xD

XShironeko: Ms Shiro…che ci posso fare se l’amore mi da alla testa xD lo sai come funziona la mia testolina bacata, no? XP di che ti stupisci? XD

 XAinymia: Lettrice nuova? ^_____________^ ohohoh! Beh…la Fragolina è un po’ tonta xD spero che tu segua il seguito di questa brutta storia =P

 

E un grazie anche a quelli che hanno letto senza commentare xD prego, fatelo almeno per il finale! ç_ç vi giuro che non mi offendo XD

Beh, gente…

Arrivederci e…

 

 

 

 

 

                                To be continued

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