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Telling everybody ,oh just how to live their lives
Sliding down the
information highway
Buying in just like a bunch
of fools
Time is ticking and we
can't go back
My oh my
(We are- Ana Jonshon-)
Avevano
combattuto e avevano perso.
Deep
Blu aveva vinto.
Masaya
aveva usato la Mew Aqua per ridare la vita alle
persone che erano morte a causa sua, compresi
gli alieni, ma non sapeva che era questo il piano del Diavolo.
Deep
Blu, infatti, aveva aspettato il momento in cui il ragazzo avrebbe liberato il
potere, e quello sarebbe stato
il momento della morte di Masaya.
Solo
qualche goccia di quel portentoso cristallo si posò sulla Terra, rigenerandola.
Il
restante, Deep Blu, l’essere perfetto, lo utilizzò per ridare la forza al
proprio spirito.
A
quel punto, la sua vittoria era scontata.
Mew
Ichigo e le altre Mew Mew non avevano più energia, il
loro mew Power era insufficiente per batterlo.
Kisshu,
Pai e Taruto, strappati dall’abbraccio della fredda morte, non poterono aiutarle.
Deep
Blu aveva vinto.
Teletrasporto
tutti quelli che non erano nel palazzo, cioè
Minto, Retasu, Purin, Zakuro, Pai e Taruto.
Kisshu
si era avvicinato tremante alla sua gattina, che guardava sconvolta quell’Essere.
Masaya
era stato sconfitto. Sotto i suoi occhi.
Tremò,
deglutendo.
Quelli
appena teletrasportati, si guardarono intontiti.
Avevano
appena ripreso parte delle loro forze, ma sempre insufficienti.
Mew
Minto guardò la sua amica vicino a
Kisshu. Mormorò qualche cosa di incomprensibile.
Possibile
che tutti i loro sacrifici non erano serviti a nulla, se non ad accrescere il
potere di quel mostro?
-Ecco
la ribellione!- Deep Blu, l’alieno con pelle diafana e occhi glaciali, guardò
il gruppo, aprendo le braccia, come per salutarli.
Mew
Retasu si portò le mani alla bocca, come per soffocare un grido
-Ho
vinto- sibilò –E voi, esseri
schifosi che mi hanno messo i bastoni tra le ruote, siete i primi a vedermi!-
continuò, con una calma irreale.
Guardò
con disprezzo Kisshu, Pai e Taruto.
I
tre si lanciarono un’occhiata, d’intesa.
Richiamarono
le loro armi, e si lanciarono
contro quel mostro che avevano servito per tanti mesi.
Una impresa disperata.
Senza
neanche rendersene conto, vennero
spazzati via come delle foglie.
-Sciocchi.
Non siete diversi da quelle stupide
ragazzine- lanciò un’occhiata alle cinque.
Gli
alieni gemettero di dolore.
Nell’essere scaraventati avevano ricevuto una scossa potente.
Mew
Purin si avvicinò velocemente ai tre, anzi,
più precisamente a Taruto –Ti sei fatto male?- chiese, all’orlo
delle lacrime.
Il
bambino lasciò da parte l’orgoglio, e Purin poté vedere dei gocciolone ai bordi
dei grandi occhi mielati
-Che scena disgustosa- proferì Deep Blu –E’ per questo
che avete voltato le spalle all’Essere Perfetto? A me? Per…amore?-
Pai
e Kisshu si guardarono, rassegnati.
La
loro fine era imminente.
-Maledetto!-
Deep
Blu si era concentrato unicamente sui tre, dimenticandosi, quasi, del Mew Team.
In
una impresa disperata,
lanciarono con le loro ultime forze, un attacco combinato.
Deep
Blu venne colpito in pieno,
ma il colpo alzò solo un po’ di polvere.
Si
guardò il corpo, dall’alto verso il basso, compiaciuto
-La Mew Aqua mi ha reso fortissimo-
costatò, e posò lo sguardo sulla mew neko –Vorrei tanto ringraziare Masaya-
iniziò, con un ghigno –Peccato che sia morto-
Per
la seconda volta, in poche ore, ad Ichigo sembrò che la terra le mancasse sotto
i piedi –STAI MENTENDO!-
urlò, disperata
Mew
Zakuro la bloccò, tenendola per le spalle.
Le
sceneggiate a quel punto erano inutili.
-No,
non mento. Quello che il tuo amichetto ha fatto, era tutto un mio piano-
continuò, gustando con infinita dolcezza velenosa l’attimo della sua vittoria.
-Ora,
non mi resta che liberarmi di voi- alzò la mano pallida e affusolata sul gruppo
(nel quale era tornata Mew Purin per scagliare l’attacco).
-NON
LE TOCCARE!- Kisshu e i suoi due fratelli si posizionarono davanti a loro, come a fare da scudo.
Deep
Blu scoppiò in una risata malvagia e divertita –Non siete riuscite a difenderle
una volta, figurarsi ora che sono
nel pieno delle mie forze- un lampo minaccioso gli oltrepassò gli occhi
glaciali –Ma non voglio ucciderle, come non ucciderò voi. Dovrete patire in
eterno. Sarete i primi a soffrire, poi i
terrestri, e quello stupido popolo senza pianeta!-
-Maledetto!-
ringhiò Pai.
L’alieno
dallo sguardo violaceo si sentì un emerito idiota.
Aveva
difeso Deep Blu, sempre e comunque.
Aveva preferito chiudere gli occhi davanti all’evidenza.
Lui
non avrebbe mai aiutato la sua gente.
E dire che aveva accusato le mew mew
di essere delle sciocche.
Era
andato persino contro un sentimento troppo grande.
-Silenzio,
miserabile!- tuonò l’Essere Perfetto.
Pai
serrò la presa sui suoi ventagli.
Le
nocche divennero ancora più bianche.
Si
lanciò contro quel Boia, anche se conosceva l’esito.
Oltre
alle urla di Kisshu e Taruto, e a quelle delle Mew Mew,
sentì una potente scarica elettrica trapassare il suo corpo.
Cadde
al suolo con un tonfo.
Alle
orecchie giunse la flebile voce di Retasu.
Deep
Blu colpì i due restanti con altrettanta potenza, facendoli sbattere contro le
pareti del palazzo.
Taruto
sputò sangue, e Kisshu gemette, costatando che si era rotto qualche osso.
“Maledizione…”
Dalla bocca di Kisshu uscì un rivolo di sangue,
mentre gli occhi si appesantivano. Stava perdendo i sensi.
-Ora
che siamo rimasti solo noi- rialzò le mani verso le cinque –Dite addio ai vostri poteri-
Un
potente fascio di luce colpì le ragazze, che iniziarono ad urlare di dolore.
Ad
Ichigo sembrò come se le fosse strappato il cuore.
Una
sensazione orribile.
Il
corpo prese a formicolare, come impazzito; braccia e gambe si irrigidirono.
Chiuse
gli occhi, mordendosi il labbro a sangue. Era la fine
“Dannazione!”
pensò
Cadde
malamente a terra.
Prima
di perdere i sensi, lei e le sue compagne alzarono lo sguardo su Deep Blu.
Sui
pali aperti teneva, come sospese, cinque bolle di cristallo, ognuna di colore
diverso.
Rosa,
azzurro, verde, giallo e viola.
-Q…quello
è…- tentò di balbettare
Zakuro, annaspando, cercando di prendere un po’ di fiato.
-Esatto-
Deep Blu sghignazzo –E’ il Mew Power-
Senza
udire altro, le mew mew caddero in un sonno profondo.
Avevano
perso la guerra.
L’umanità,
e non solo quella, era spacciata, e l’unica fonte di potere che possedevano, il
Mew Power, era nelle mani di un pazzo assassino.
Di
Deep Blu.
**
Nya!
Salve gente!
Che ve ne pare? Sono stata abbastanza brava?!
Naturalmente, so che come primo capitolo, anzi, prologo è un po’ misero, ma vi prometto che il prossimo sarà
abbastanza…beh, abbastanza!
Vi
prometto anche che questa ff vi sazierà, e di molto!
Ho
già in mente tutto, per una volta. Ho preparato bozze, frasi, introduzioni,
ecc…so già quali coppie ci saranno, quali no.
Non
vi preoccupate, non avrò chissà quali alternative
X°°°D!
Ah,
per il fan club di Shirogane…non vi preoccupate, non l’ho fatto sparire! Beh, carissimi, vi saluto (vado a fare un po’ di Latino, che non mi fa
male) e con queste premesse vi dico: “COMMENTATE”
Ichigo,
la leder del Mew Team, la ragazzina sempre energica e volenterosa, era ridotta
come uno straccio.
Era
rinchiusa in una sfera trasparente, che, a quanto poteva vedere, galleggiava
circa un metro d’altezza.
Cercò
di capire dove fosse. Guardandosi intorno, vide le sue
compagne, rannicchiate in quelle sfere. Incrociò i loro sguardi, vuoti.
-Ragazze…-mormorò
piano.
Ora
ricordava. Avevano perso la battaglia.
E
lei, aveva perso la persona più importane della sua vita ”Aoyama” .
Le
lacrime minacciarono il bordo dei suoi occhi.
Continuò
a guardarsi intorno, mentre le lacrime salate le bagnavano il viso pallido.
Non
era in una stanza. Quel posto le ricordava un universo parallelo.
Il
cielo, se quello era cielo, era di un rosa pallido, con chiazze nere qua e la, forse erano nuvole.
Il
terreno sotto di lei era una distesa vede scuro, piena
di fiori rossi come il sangue.
Che
posto orribile!
Notò
che c’erano altre bolle come le sue e quelle delle sue compagne, e le suddette
bolle, c’erano i suoi ex-nemici.
I
tre alieni non erano ridotti molto bene.
I vestiti strappati in alcuni punti, sangue
rappresosulla loro candida pelle.
Notò
che il lato sinistro del volto di Taruto era macchiato di
sangue, che era fuoriuscito da un taglio sulla fronte. Per fortuna sembrava che
laferita si fosse richiusa, e
sicuramente Taruto stava bene, dato che spingeva
contro la bolla, tentando di romperla,ma il solo effetto che otteneva era lo
spostamento della sua prigione.
Passò
lo sguardo su Pai.
L’alieno
più grande stava seduto composto, con un braccio sul
ginocchio, e tra le dita aveva un piccolo oggetto.
Lo sguardo perso nel vuoto, mentre la testa vagava
lontano da quel luogo nefasto, (però le sembrava che l’occhio viola scrutasse
le bolle, specialmente una).
Neanche
lui era ridotto bene.
Gli
scalda avambracci viola erano bruciacchiati sui bordi, e la maglia
non era proprio all’ultimo grido.
Presentava
graffi, lividi sulle braccia, ma Ichigo sapeva che sotto i vestiti scuri, si
celavano altrettante ferite.
Spostò
nuovamente lo sguardo, questa voltasu
Kisshu.
Anche
lui era fermocomposto, ma i suoi occhi
tradivano la sua calma.
Ichigo
notò con orrore che al centro della buffa maglia c’era un taglio. E quel taglio era stato causato dalla spada di Deep Blu.
Lui
l’aveva difesa, morendo.
Era
strano vederlo seduto pochi metri da lei, salvo, anche se non proprio nel vero senso della parola.
Come
se sentisse il suo sguardo nocciola, Kisshu si voltò, e, sorridendo, le
sventolò una mano, come per salutarla.
-Salve,
micetta!- disse, allegramente.
-Si..salve…- bofonchiò lei, accucciandosi come un gattino
spaurito.
-Ora
che la Leder è sveglia…- la ragazza rabbrividì al sentire quella voce.
Al
centro della dimensione parallela apparve Deep Blu –Hai
dormito bene?- chiese, velenoso.
Ichigo
tremò.
-Stupida
gattina- sibilò –Dimmi, che cosa riprova a tornare un essere umano inutile e
patetico?- avvicinò il volto affilato alla bolla –Che cosa si prova?-
Ichigo
impallidì.
Era vero…lui aveva tolto i poteri a lei e alle sue compagne.
Deep
Blu, leggendolo sconforto nei suoi occhi,
iniziò a ridere di gusto.
-Vi
ho portato un amico..- schioccò le dita, e qualcosa
cadde in modo pesante sul terreno, schiacciando parte di quei fiori.
-Credevo
di averli eliminati tutti,gli Shirogane - Ichigo, come
le altre ragazze, sbarrarono gli occhi, nel vedere Ryuo steso a terra, immobile.
il
biondo era sporco di terra, e il sangue e il sudore si mischiavano sulla sua
pelle dorata.
-Ryou!-
Retasu si sporse il più possibile per vedere il ragazzo.
-Ahahahah! Grida quanto vuoi, ma il tuo amico qui, dormirà per un bel po’- sghignazzò –Certo che ho faticato a trovarlo. Si era
nascosto bene- disse,lanciandogli un’occhiata vacua
–Ma non mi ha voluto dire il segreto del vostro potere, di come faread impossessarvi dei vostri poteri- si voltò
a guardare le ragazze –Voi me lo direte, vero?-
-Neanche
noi sappiamo come si fa- proferì Minto, acida –E figurati
se lo venivamo a dire a te!-
Deep
Blu si voltò molto lentamente –Come hai detto?-
-Hai
capito, stupido alieno dalle strane tendenze!- continuò, imperterrita
-Sta zitta, Minto- sibilò Ichigo
-Come
mi hai chiamato?!?!- fece il boia,alterandosi, mentre
si avvicinava in modo pericoloso alla sua bolla
-A
che ti servono quelle orecchie, se non senti!?-
Deep
Blu immerse una mano nella prigione, superando la barriera.
Le
lunghe dita affusolate, e gelide, circondarono il collo
sottile –Attenta a te! Anche se non vi ho ancora ucciso, non è detto che
non lo possa fare ora- dal palmo libero,fuoriuscirono
delle piccole scintille.
Le
puntò contro la mew mew.
-Non
ti conviene farlo- proferì Kisshu, tranquillo
-Come
osi parlare, traditore?-
-Saràun traditore,-
iniziò Pai, rispondendo per il fratello -ma non sciocco. Se vuoi sapere come
funziona il Power, non dovresti uccidere le portatrici-
Deep
Blu socchiusegli occhi,guardando i due, i quali non si scomposero più di tanto.
-Nulla
mi impedisce di uccidere voi. E direche volevo mostrarvi in anteprima
il mo Mondo!- rise di gusto.
Aprì
i pali contro le sfere dei tre alieni.
Taruto
tremò.
“Ma
io che ho detto?!?”
-AAAAAAHHH!- l’alieno coi capelli corvini lanciò una
potentissima scarica contro i tre.
Li
avrebbe carbonizzati, se un urlo di terrore di Purin non lo fece
tornare alla lucidità persa per colpa di Minto.
La
scarica arrivò, ma la potenza era diminuita del tutto.
I
tre alieni urlarono di dolore, sentendo quelle scariche nei loro corpi.
-Tornerò- Deep Blu sparì.
-
Taruto!- Purin, con le lacrime agli occhi, urlò il nome dell’amico.
Per
fortuna, Taruto si mosse, come gli altri due.
-State
bene?- chiese Retasu, con apprensione
-sisi..ma
da oggi non mangerò più carne allagriglia- sbottò Kisshu.
Retasu
costatò che se l’alieno aveva la forza di parlare, allora stava bene.
Lanciò
un’occhiata a Pai, ma quello aveva l’espressione di uno che aveva vinto alla
lotteria. Solo Taruto sembrava spossato.
-Muoviamoci…- bofonchiò Pai –avanti…al mio tre. La barriera si è
indebolita col colpo di prima. Deep Blu è stato imprudente!-
-Sei
sicuro che funzionerà?-
-Si,Kisshu..al tre..Uno…due…TRE!-
I
tre alieni sembravano impazziti.
Spingevano
le loro bolle l’una contro l’altra.
-Ma
che diavolo…?- bofonchiò confusa Zakuro
I
tre alieni continuarono il loro “lavoro”.
-Ci
siamo quasi!- disse Kisshu, ansimando –Ancora un piccolo sforzo!-
Spinsero ancoraun po’, e alla fine, le tre bolle si unirono in una sola, più grande.
-Evvai!-
Kisshu e Taruto si diedero icinque,
mentre gocce di sudore imperlavanoi
loro corpi.
-Non
gioite per una cosa del genere. Muoviamoci ad uscire di qui-
Pai,
come al solito, aveva smorzato l’aria di festa.
Misero
i palmi aperti sulla parte inferiore della sfera ingigantita.
Dalle
loro mani pallide e affusolate, apparve un fascio di luce.
Passarono
un paio di minuti, nei quali gli alienifaticarono, e non poco.
La
barriera cedette, e loro atterrarono elegantemente sul terreno.
-GRANDIOSO!-
Purin schiacciò il musetto da scimmia su quella parete sferica.
Kisshu
e Taruto si occuparono alla distruzione delle prigioni delle mew mew, mentre Pai costatava come stava Ryou.
Il
giovane era svenuto, e le ferite riportate non erano letali.
-Come
sta?- Retasu si inginocchiòvicino a lui.
Pai
osservò quella minuta ragazza con l’uniforme scolastica autunnale.
-Si
riprenderà- disse laconico, e infastidito
-E tu come stai?-
Pai
provò una strana sensazione nel sentire quella domanda
-Sto
bene, grazie-
-Pai!-
-Si , Kisshu?-
-Come
facciamo adesso? Il tuo piano cosa
prevede ora?-
-Dobbiamotornare sulla Terra, e ingeniarci
sul da fare-
-E
allora che aspettiamo?andiamo!- incitò Minto
-Troppo
facile. Dobbiamo aspettare mezzora- disse Kisshu –abbiamo sprecato troppe
energie nel rompere le prigioni-
Zakuro
imprecò tra i denti –Non è un grosso problema…se almeno non ci fossero quelli-
Indicò
con un cenno della testa dietro il gruppo.
Chimeri
-lupo, piuttosto affamati, e con la bava alla bocca li guardarono
famelici.
-Cazzo…-
Kisshu si sbatté una mano sulla faccia –Siamo fregati-
Taruto
quasi scoppiò a piangere.
**
SALVE!
Primo
vero capitolo!
Che
ne dite?
Certo che descrivere Deep Blu non è facile.faccio solo una
precisione. Alieno è nervoso perché si è appena svegliatoX°°°D
Pai:- Battutaccia…-___-
Grrr!
Sta zitto è_é. Come potete
vedere, sembra che la sorte non giri peri nostri, ma chissà…XP
Un
ringraziamento a:
tigre: tesssssoro! Me gusta che il prologo te gusta! Spero che anhe questo chappy ti sia piaciuto XD Siccome sei stata la
prima a recensire…*prende scatola* un regalo per te! *tigre apre la
scatola**scoppia una bomba* *tigre inizia a inseguire
Danya con un lanciafiamme*
*Kisshu
prende in mano la tastiera* Siccome Danya è momentaneamente impegnata,
risponderò io al posto suo
Purinsun: porca paletta? Ma come
parli è meglio dire: Santa cotoletta fritta! XDe tu ti preoccupi solo per quel moccioso? Ah…che mondo crudele TOT. Profondo Scemo non è scemo, ma
Danya mi ha detto di non mettere parolacce. Anche se ha alzato il reating, dice che non devo essere scortese…>->
Robertina92: almeno tu! Tu mi pensi! Tesoro!!!
Ma quando ti…*ci pena su* apprezzo.Cmq, fai qualche cosa per quel tic…può essere pericoloso…e
poi Danya tiene a precisare che non è scomparsa da msn, ma si sconnette subito XD
Ria: Tzè…figurati se fa morire quello là…>.> ma come mai sei
confusa?
Mewlulu: ehilà! Quanto tempo si! E
non farle tanti complimenti, che poi si gasa troppo…
E
con questo ho finito………..intanto Danya si è chiusa in
bagno, e Ryou è riuscito a calmare tigre…povera
ragazza…tigre, intendo.
I
chimeri lupi non sembravano disposti a fare amicizia.
Tre
grossi mostri, con pelo unto e rossiccio, bava alla
bocca, come se avessero la rabbia, occhi piccoli e gialli.
Kisshu
iniziò a schiaffeggiare il volto di Shirogane, nella speranza che riprese i
sensi.
Non
potevano di certo trascinarsi un peso morto!
Le
mew mew non avevano più i loro poteri, e potevano
sperare solo in un colpo di fortuna.
Gli
alieni, invece, avevano speso le loro energie per abbattere delle barriere.
-Cazzo!-
ripeté Kisshu, con più foga.
-Ehy
tu! Modera i termini!- lo apostrofò Purin. Le sue orecchie infantili non
dovevano essere sfiorate da certe imprecazioni.
Kisshu
guardò male la bambina, e gli avrebbe risposto molto volentieri con espressioni
più colorite, se solo Pai non l’avesse zittito con una
mano.
-Sapete
perché non ci sono saltati ancora addosso?- chiese Zakuro, rivolta agli
ex-nemici.
-Credo
che non l’abbiano ancora fatto perché non abbiamo dato il minimo senso di voler
scappar da questa dimensione- spiegò velocemente
Kisshu.
-Sicuramente
Deep Blu ha ordinato loro di attaccarci in caso di fuga, non evasione –
concluse Pai, pensoso.
-Non
vedo la differenza- fece Ichigo.
-Intendevo
evasione dalle celle. La fuga in senso di “Darsela a gambe”- Pai aggrottò le sopracciglia.
Come potevano uscire da quella situazione scomoda?
Zakuro
spostò in modo abbastanza rude Retasu e
Pai, ancora vicini al biondo americano svenuto.
Lo
prese per le spalle, e lo scosse violentemente.
-ZAKURO!-
Ichigo guardò l’amica –Vacci piano! È svenuto!-
Neanche
il tempo di pronunciare l’ultima sillaba, dalle labbra screpolate del biondo
uscì una specie di verso, seguito poi da una frase
abbastanza scortese –Non strillare come un’oca, Ichigo-
La
rossa diventò rossa.
E
dire che per una volta mi preoccupavo per te!- disse, indignata.
Ryou
si mise a sedere in modo più o meno composto.
Ricordava
molto poco di quello che era successo.
Dove
diavolo era?
Perché
Deep Blu non l’avea eliminato?
E
poi…perché i suoi nemici naturali
erano vicini a lui, in condizioni pietose?
Come
se Retasu gli avesse letto nel pensiero, disse –Ti spieghiamo tutto dopo,
appena usciti di qui…-
-…il
che è quasi impossibile, visto che noi non abbiamo più i nostri poteri, e loro-
indicò i tre alieni –Non possono usare i loro per
almeno una mezzora- disse Minto.
Retasu
guardò afflitta l’amica.
Perché
sembrava che lei sola vedesse uno spiraglio di luce in quella situazione
tenebrosa?
-Benissimo!-
fece Ryou, ironico, alzando le braccia al cielo. In un secondo, però, i suoi
occhi azzurri tornarono seri –Mi chiedo perché Deep
Blu vi abbia privato dei vostri poteri…- mormorò.
-Probabilmente
perché le riteneva pericolose- disse Taruto, adocchiando nervoso i chimeri.
Purin
annuì, dando man forte al nuovo amico.
-No…-
Pai lanciò un’occhiata a Ryou –Probabilmente Shirogane ha
fatto una giusta osservazione…-
-Avrebbe
potuto eliminarvi tutte, e subito- fece Kisshu,
mettendosi una mano sotto il mento, con fare pensoso.
-Veramente
avrebbe potuto eliminarci tutti…-
commentò Zakuro, marcando su l’ultima parola.
-Qui
la cosa puzza- continuò Minto
-Scusate…-
-CHE
SCIFO TARUTO!- Kisshu mollò un pugno sulla testa dei fratello
–Sei vomitevole!-
-Mamamamama…!-
-Non
mi sembra il caso di fare polemiche per un…- Ichigo guardò il bambino, che si
teneva la testa con le mani –beh, per qualsiasi cosaabbia fatto Taruto…troviamo un modo
per uscire di qui-
-Gattina-
Kisshu miseun braccio intorno alle
spalle di Ichigo. La ragazza non si allontanò, ma lo
guardò male –Tu hai qualche idea?-
-E’ chiaro che non possiamoaffrontarli. Né noi, né voi- disse
tranquillamente Minto
-Voi
non avete proprio i mezzi per eliminare i chimeri? Un diversivo?- chiese
Retasu, sfiancata. Le girava la testa.
-Purtroppo
no…- Kisshu scosse la testa, e si sedette, abbattuto, vicino
a Pai. Sbuffò, facendo alzare la frangetta con l’alito –Quel boia ci ha
preso le nostre armi…-
-Scusate…-
-
Taruto, non dirmi che ne hai fatta un’altra?- lo apostrofò Minto
-NO!-
il bambino divenne molto rosso –Volevo dirvi che Deep Blu non ha
consideratotutte le armi!-
I
maggiori si lanciarono un’occhiata, per poi squadrare Taruto.
-Che
cosa intendi dire?- disse Pai, socchiudendo gli occhi.
-Beh…io
non ho solo le bolas come arma- disse, saltellando sul
posto, a disagio. Per quanto orgoglioso, l’attenzione di tante persone lo
rendeva nervoso.
-Taruto, taglia corto!-
-Okok…io posso usare le piante, ricordate? Cioè, le posso far germogliare, crescere. Mi basta poco, e
credo di poter usare questi fiori qua- indicò con
l’indice i fiori rossi sotto di lui.
-GRANDE!-
Purin iniziò a saltellare, abbracciando l’amico –SEI GRANDE!-
-Non
ti agitare troppo!- la rimproverò Ryou –Quei cosi potrebbero attaccarci col
minimo movimento-
-Scusate!-
la bimba però, non si staccò dal collo di Taruto.
-Sei
sicuro? Hai abbastanza energie?-
-Si,
però non conviene attaccarli frontalmente. Ho bisogno di un diversivo-
-Ceeeerto! Fosse facile!-
-Non
essere scorte, Minto!- disse Ichigo. Il povero bambino ce la stava mettendo
tutta.
Almeno
lui provava a superare gli ostacoli.
Lei
invece…si era lasciata andare…
-Dobbiamo fare in modo di attirare la loro
attenzione!- si batté un pugno
sul palmo della mano aperta.
-Taruto,
ti diamo solo un minuto- disse secco Pai, alzandosi.
-Ok…-
-Riesci
a volare?-
-Si.
Ho provato prima, mentre eravate troppo
impegnati a pensare-
-Va bene- Kisshu iniziò a sventolare le mani-EHY! CHIMIERI
BELLI!-
-Ma
che diavolo stai facendo?!- Pai guardò scioccato il
fratello. Che gli fossero partite le ultimerotelle?
-Attiro la sua attenzione!- trillò l’alieno.
-Ma…-
tentò di protestare, ma il vedere Ichigo che si univa a quella patetica
scenetta lo fece restare senza parole –Io non mi metto a sbraitare come un deficiente!-
-Ehy
voi! Stupidi chimeri senza cervello!- Minto iniziò ad
urlare, puntando l’indice nella direzione di quei lupi modificati geneticamente
–Siete brutti e puzzate!-
-Già!
L’alito vi puzza!- continuò Purin.
Gli
unici che non sembravano intenzionati a muove insulti
o a sventolare mani erano Pai, Retasu e Zakuro.
Uno
perché lo riteneva stupido, una perché era troppo timida per
fare una cosa del genere, l’altra perché lo riteneva inutile, le sue
compagne erano abbastanza brave da sole.
Ryou,
invece, si era unito al coro di Minto, stile Ultras.
I
chmeri, visibilmente infastiditi, puntarono in quella
direzione.
La
bava alla bocca aumentò ulteriormente, il pelo rossiccio si
rizzò, assumendo una sfumatura nera.
-Mi
sa che avete attirato la sua attenzione- osservò Pai.
Intanto
Taruto, aveva volato il più in alto possibile.
Per
un attimo, gli era sembrato che i chimeri lo attaccassero, ma grazie
all’intervento rumoroso di Kisshu,
avevano perso interesse nei suoi confronti.
Sulla
sua testa apparve un gocciolone, nel sentire il diversivo creato.
“Meglio
di niente”
Si
fermò di botto.
I
chimeri si avvicinavano sempre di più al gruppo, che iniziava a indietreggiare nervosamente.
-Devo
muovermi- bofonchiò.
Aprì
i palmi delle mani, e li rivolse sul terreno insidioso.
Concentrò
al massimo i suoi poteri.
Sul
suo pianeta, erano i pochi a poter usare certi tipi di poteri.
Per
imparare e volaree teletrasportare,
ci volevano mesi, se non anni!
I
suoi fratelli avevano il dono per il combattimento.
Erano
fortissimi, agili, e trovavano minime difficoltà nel usare
quei poteri.
Sarebbero
andati loro sulla Terra.
Per
quanto si impegnasse, Taruto non riusciva mai ad
eguagliarli, erano troppo bravi, e li invidiava.
Poi,
per puro caso, mentre stava litigando con un ragazzo più grande di lui, all’Accademia,
fece ingigantire una piccola pianta, una rarità su
quel pianeta tanto cattivo.
Da
quel giorno, si era allenato a tutte le ore possibili, e aveva raggiunto un
livello altissimo.
Era
stato mandato sulla Terra, nonostante la sua tenera età, solo perché portatore
di tale potere raro, e naturalmente, perché era molto determinato, e
difficilmente non riusciva in quello che faceva
Si
concentrò di più. Era difficile controllare i suoi poteri, ridotto come era.
I
chimeri avevano iniziato a inseguire il gruppo, e
questi, nelle loro capacità, tentavano in tutti i modi di evitare morsi,
frustate di coda, e stani attacchi.
Vide
Minto tentennare, quasi inciampare, ma grazie all’intervento di Zakuro, che
l’aveva sorretta, aveva evitato di sfracellarsi al
suolo.
Quello
con meno problemi era Ryou, che grazie al DNA felino, evitava
gli attacchi con largo anticipo.
Kisshu
e Pai, invece, scagliavano sfere di energia, con
scarso successo. Erano troppo deboli.
Concentrò
ulteriormente le sue energie.
Vide
che alcuni fiori si ingrandivano, facendo fuoriuscire
dal terreno le radice, gonfie.
-Un
piccolo sforzo- mormorò, dandosi coraggio.
I
fiori divennero altissimi.
Lo
stelo si era ampliato di tre, quattro centimetri, i petali
erano lunghi come un suo braccio.
-VAI!- movendo le mani verso quei mostri, indirizzò la pianta verso il nemico.
Come
mosse da fili invisibili, i fiori si abbatterono sui chimeri
lupo, immobilizzandoli.
-BRAVO
TARU-TARU!-
-GUARDA
CHE IL MINUTO E’ PASSATO DA UN PEZZO!-
-Sisi!
Lo so! Scusate!- tornò a terra, con le braccia tese in
avanti, mentre le dita si chiudevano a poco a poco.
-Problemi?-
-No…Shirogane…-
balbettò.
Faticava
a stare in piedi.
-Stanno
facendo resistenza-
-Non
li devi eliminare per forza. Basta solo che li rendi inoffensivi- disse Kisshu, guardando preoccupato il minore. Era diventato
ancora più pallido, e la fronte era velata da sudore.
-Se
li lascio andare…- disse il bambino -…si libereranno. Sono chimeri di Deep Blu.
Non sonotanto facili da fermare-
Iniziò
a chiudere lentamente e dita, quasi a fare un pugno.
I
chimeri ulularono di dolore. Dalle sue labbra uscì un gemito.
-
Taruto! Ora basta!- Pai si avvicinò al fratello, iniziava
a preoccuparsi –Non fare lo spaccone!
Basta che quei cosi rimangano fermi per altri venti minuti!-
-No!-
protestò.
-
Taruto! È un ordine!- Kisshu diede man forte a Pai.
-NON
DATEMI ORDINI!- urlò.
I
pugni tremarono, e le bestie agonizzavano.
-Taruto…basta!-
Purin si avvicinò a lui, e fece per toccargli il braccio, ma le bastò
un’occhiata gelida da parte del ragazzino, per farla desistere.
-Se
continui così- iniziò Pai, ostentando calma – collasserai. È già successo una
volta, all’accademia. Ricordi?-
Cero
che ricordava!
Appena
scoperti i suoi poteri, e dopo averli potenziati, aveva
voluto giocare un po’. Lo sforzo era stato tale da farlo cadere in uno stato di incoscienza per una settimana.
-Basta!-
Zakuro afferrò il polso del bambino –Se non la smetti, giuro
che ti rompo il polso. Anche senza poteri posso fare una cosa tanto banale!-
Taruto
non rispose alle provocazioni.
Riaprì
il palmo, e lo richiuse di botto.
Ci
fu un rumore agghiacciante.
I
chimeri erano stati letteralmente stritolati dalle piante.
Sulla
pelle avevano dei segni profondi, che fumavano un po’.
Da
quelle ferite usciva del sangue verdognolo.
Uno
di quei mostri aveva la lingua fra i denti, edalle gengive usciva del sangue.
Occhi
spalancai e vuoti.
Ichigo
rabbrividì. Era una scena disgustosa!
Il
rumore che avevano sentito era stato provocato dalle ossa che si spaccavano.
-Visto…?-
Taruto fece cadere le braccia lungo i fianchi –E’ stato…uno scherzo…- ansimò.
Sentì
qualcosa di caldo e metallico invadergli la bocca.
Si
portò un dito sulle labbra, e mettendoselo poi davanti agli occhi, vide che era
sporco di sangue. Il suo.
Il
taglio sulla fronte, che miracolosamente poco prima si era chiuso, si riaprì,
lasciando che il sangue uscisse copioso.
Iniziò
a respirare a fatica, e sentì il sangue colare dal naso. Le orecchie
fischiavano in modo fastidioso.
Il
cuore martellava nel petto in modo impressionante.
Sentì
qualcuno che lo afferrava per le spalle.
Era
Pai, che si era chinato davanti a lui.
Il
giovane alieno mormorava qualche cosa, ma non capiva che cosa
stesse dicendo.
Muoveva
le labbra, ma non emetteva suono…che fosse impazzito?
A
poco a poco, la vista si offuscava, e i suoi occhi di miele colato
iniziarono a chiudersi,
sentì
la voce di Kisshu, come un eco lontano.
Cadde
in avanti, e sbatté contro il petto di qualcuno.
Di
chi era?
Non
gliene importava molto, infondo.
Provò
a parlare, ma sputò sangue. Voleva dire che stava bene, che non dovevano
preoccuparsi, ma ogni volta che parlava, il sangue usciva dalla sua bocca, al
posto delle parole.
Una
mano gli accarezzò i capelli castani, e una voce lo rassicurava.
Prima
di perdere i sensi, sentì una voce cristallina, che di solito era allegra e
gentile, ora preoccupata, e incrinata –Taru-Taru-
“Purin…”
Le
tenebre lo abbracciarono. Un abbraccio freddo e senza sentimenti.
Come va? Oh mygod…ho scritto questo capitolo
in cinque giorni…cinque.
Il
punto è che appena mi sedevo al pc, e mettevo mani sulla tastiera, venivo chiamata da mia madre, cheaveva bisogno di una mano, oppure venivo
cacciata via dalla stanza perché mio padre non mi voleva vedere al pc…che
fortuna…-.-
Come
potete vedere, con questo capitolo, inizia la vera caccia, o il vero gioco, come preferite.
Che
ve ne pare? Fatemelo sapere con tanti bei commenti! XD
Ora
passiamo ai ringraziamenti:
XTigre:
beh…come vedi, non ci sono state delle vere pedate
nel didietro XD Solo una banda di pazzi sbraitanti, e un bambino cocciuto
X°°°D (non capisco perché ridi ndtigre) (ignorala
ndKisshu). Ma Ichigo! Non dire che la testa di Tigre è
vuota! Non me la trattare male,altrimenti ti faccio
crepare è_é!
Manu! Deep Blu è così figo! XQ___ la prima volta che l’ho
visto, mi sono aggrappata alla tv, sbavando XD. Sarà cattivo, sarà un
assassino, sarà un pazzo psicopatico con manie di grandezza, ma io l’adoro! XD
Sorry
per la bomba X°°°°D (non mi sembri molto dispiaciuta O.o ndtigre)
aspetto un tuo commento! Ciao!
XRobertina92: contenta che il tic sia passato…ringraziamo il
Dr. Kisshu! XD certo che se ti perdi così tanto per una “manina”, che cosa
farai in seguito? Non oso pensare O.o
Ihihih…vediamo
cosa dici di questo…sii clemente X*
XPurinsun:ma scusa…di solito tutte saltano addosso a
Kisshu…e tu ti fermi a scompigliargli i capelli O.o contenta tu XD. Spero che
tu non mi picchi, dopo quello che ho fatto a
Taru-Taru, ma sai come si dice, no? POTERE
AI PICCOLI!XD che Deep Blu sia nervoso è un dato
di fatto…prova tu a svegliarti, con cinque egocentriche ragazze che ti
scagliano contro dei potenti attacchi, e poi prova a convivere con l’ameba! Scommetto
che sono stati mesi di agonia!
XSakurabell:
e ora cosa dici di tau-taru? Se
prima era povero, ora che cosa è? Senza tetto? (battutaccia ndtaruto)
tu torna ad agonizzare è_é! Certo che tu acclami
sulla fiducia, eh?^^””” ti ringrazio…ma aspetta di dire che la storia si
faintegrante. Come vedi,
Il grande gioco è appena iniziato ^_^. Un bacione
appiccicoso per te X*****
XMewlulu:
wow…quante preghiere XD come vedi, sono stata veloce, no? Sono arci felice che il capitolo ti sia
piaciuto XD tante grazie per il commento XD
E
adesso, un saluto e un ringraziamento a chi ha letto,
ma non commentato, grazie a te, oh Ignoto
lettore XD.
Passati i venti minuti necessari a recuperare parzialmente le forze, un
gruppo composto da tre alieni, del quale uno molto gra
Capitolo 3
“Sentimentalismi?!”
L'unica differeza tra il capriccio e la passione di una vita
è che il
capriccio dura un pò di più. [Oscar Wilde]
Passati
i venti minuti necessari a recuperare parzialmente le forze, un gruppo composto
da tre alieni, del quale uno ferito in maniera grave,
cinque Mew Mewinutili
e un biondo americano con un quoziente intellettivo superiore alla media,
atterrarono più o meno delicatamente sul terreno dissestato di Tokyo.
Retasu
si portò le mani alla bocca, per trattenere ungrido.
Minto
sbarrò gli occhi.
-Che
cosa è…successo?- riuscì a balbettare Zakuro, mentre
teneva Purin per le spalle, che per la disperazione si stava per lanciare sulle
macerie.
La
città non esisteva più.
I
grandi palazzi erano stati disintegrati, o quasi del tutto. Il tempio dove
avevano combattuto era piano di voragini.
Spaventose,
come se qualcuno avesse calpestato il terreno con un’incudine più pesante di un
camion.
Anche
la Torre di Tokyo, che era un po’ un simbolo per i cittadini, rossa e bianca,
con un’antenna che sporgeva fiera, era piegata, quasi fosse
stata sciolta, come una candela tenuta accesa per troppo tempo.
Il
tempio era in un punto alto della città, e quindi, la loro
visuale era quasi completa.
Ichigo
fece qualche passo, tremante, a quello che una volta, anzi, solo qualche ora
prima, era una staccionata, per impedire alle persone di cadere.
Si
portò le mani chiuse in un pugno al cuore, e trattenne le lacrime.
“Questo
è perché non ho affrontato Deep Blu come dovevo”.
Anche
se lontana, riusciva a vedere il parco Inohara.
Il
loro parco.
Peccato
che non c’era più nemmeno un filo d’erba che testimoniasse l’esistenza del luogoo.
Era
tutto bruciato.
Come
se una lama le avesse attraversato il cuore, si inginocchiò,
incurante se la terra le sporcava le banche ginocchia.
Si
coprì il volto con le mani, e iniziò a piangere in modo disperato.
La
schiena sia alzava e si abbassava per gli spasmi.
-Ichigo…-
anche la sua voce era incrinata –Non darti colpe che non hai.
Abbiamo sbagliato tutti-
-No-
scosse la testa, allontanandola –E’ colpa mia perché mi sono
fatta prendere da sciocchi sentimentalisti-
-Non
è il momento per piangere- Ryou si era avvicinato alle
due –Taruto è ferito gravemente perché ci ha voluto aiutare. È inutile sprecare
altre vite. Dobbiamo allontanarci da qui- alzò la testa, guardando il cielo
cupo, e la fortezza di Deep Blu –E’ pericoloso-
Pai
aveva perso il corpo di Taruto e l’aveva appoggiato a
un pezzo dissestato di un muro.
Purin,
liberatasi dalla stretta di Zakuro, aveva preso la mano sporca del piccolo
alieno pestifero.
-Non
possiamo- disse Kisshu
-Perché
no?-
-Quella
era la base di Deep Blu- disse Pai, laconico, mentre faceva comparire sul palmo
della mano una boccetta con del liquido trasparente.
-Che cosa è?- chiese Purin
-Tieni
la testa alta a Taruto. Deve mandarla giù, altrimenti rischia grosso. È una…beh,
diciamo che è un medicina-
Purin
obbedì.
Prese
la testa di Taruto, e la piegò verso l’alto.
Pai
aprì poco le labbra del fratello, e versò il contenuto nella piccola bocca.
-Dovrebbe
bastare. Poi penseremo alle altre ferite…Comunque, Kisshu- si avvicinò a lui –Tu avevi una tua dimensione,
no?-
-…avevo…si,
però non è consigliabile andare là. Quel pazzo ci
troverebbe-
-E
dove possiamo andare?- chiese Zakuro, mentre porgeva un fazzoletto a Purin, che
iniziò a pulire il viso di Taruto.
-Non
ne ho la più pallida idea- disse Pai, strofinandosi le
palpebre con l’indice e il pollice - L’unica soluzione possibile è di trovare
un posto sulla Terra, e poi, coprirlo, mimetizzarlo con delle barriere.
Potremmo creare un’ennesima dimensione-
Kisshu
guardò un attimo Ichigo.
La
ragazza si era rialzata alle parole di Ryou, e Minto le stava vicina, tenendole
la mano,come a volerla sorreggere.
Qualche
ora fa, la mewbird aveva fatto tornare il senno a Ichigo, convincendola a combattere (anche se l’aveva presa
a sberle), e ora, era l’unica che probabilmente riusciva a calmarla.
-Una
soluzione c’è- disse.
Si
scambiò uno sguardo con Pai.
Anche
l’alieno viola capì.
-Taruto
ci ha dato nuovamente la soluzione- disse, con un sorriso a fior
di labbra
-Ricordami
di fare i complimenti a quella testa calda-
-Ma
di che state parlando?- chiese Ryou. Odiava non capire di cosa si stesse parlando.
Kisshu
trattenne una risata –Voi, con i vostri marchingegni non avete mai rivelato la
nostra presenza, se non quando attaccavamo, giusto?-
Ryou
lanciò uno sguardo di sfida –E allora?-
Kisshu
e Pai, che aveva ripreso nuovamente Taruto, schioccarono le dita, trascinando
tutti con loro.
-Una
casa?- Ichigo, ripresasi un po’, guardò la piccola abitazione stile antico
giapponese –Questa era una base?!-
-Certamente-
annuì Pai – L’ha fatta Taruto appena arrivato sulla Terra-
-Wow-
fu l’unico commento scioccato del gruppo.
La
casa era l’unica abitazione ad essere rimasta completamente in piedi. Si
trovava nella periferia di Tokyo, ed era impossibile vederla, perché dentro una
barriera.
Molte
volte avevano percorso quella strada, e mai avevano pensato che lì ci fosse la casaaliena!
-E
le sorprese non sono finite. Entrate!- Kisshu, movendo in gesto teatrale le
braccia, fece segno ai nuovi arrivati di entrare.
Le
ragazze si lanciarono uno sguardo.
Sfilandosi
le scarpe e lasciandole all’entrata (*),
entrarono.
La
prima stanza era un enorme salotto, con alcuni semplici mobili. Su ogni parete
c’era una porta.
-Andate
pure in esplorazione!- disse Kisshu, in tono
amichevole.
I
due alieni maggiori aprirono una porta, e scomparirono al loro interno.
Le
mew mew si lanciarono un’ennesima occhiata. Li
seguirono.
L’unico
a restare fermo era Ryou.
Frugò
nella tasta, e prese un piccolo oggetto quadrato.
Era
un trasmettitore.
“Spero
che tu ti sia rifugiato da qualche parte, Keiichiro”.
Lo
accese, e chiamò più volte il nome dell’amico moro.
Alla
fine, ricevette una flebile risposta.
*
La
stanza dove Pai eKisshu erano entrati
era una specie di laboratorio.
Pieno
di macchine strane, computer, sfere d’energia che fluttuavano nell’aria.
-Scommetto
che questo lo ha arredato Pai- disse Minto,
abbozzando un sorriso
-Pessimo
gusto- commentò Zakuro.
Ichigo,
Retasu e Purin trattennero una risata.
-Ma
quanto siete spiritose- ribatté l’alieno, velenoso.
-Probabilmente-
continuò Purin –E’ qui che progettavate i vostri futilipiani-
Mentre
Kisshu si lasciò sfuggire un sorriso, Pai scoccò alle
cinque un’occhiataccia che avrebbe fatto impallidire chiunque, tranne loro, ovviamente.
-E
non te la prendere!- disse Minto, ridendo.
Ignorandole,
poggiò Taruto su un lettino metallico appoggiato al muro.
Con
l’aiuto di Kisshu gli sciolse i capelli e gli tolse il suo gilet.
Le
ragazze osservarono la scena i silenzio.
Kisshu
mise sulle tempie di Taruto dei piccoli cerotti, colerai a
un filo che si attaccava a una piccola sfera luminosa appena apparsa,
richiamata da Pai.
Misero altri cerotti sulle braccia, gambe e torace.
Alla
fine, Pai digitò velocemente sulla sfera dei dati, e sul lettino, apparve una una cupola di vetro, e sul viso di Taruto compariva una
mascherina per l’ossigeno.
-Si
sveglierà tra qualche ora- disse.
Notando
lo strano silenzio, i due fratelli si giravano.
Le
ragazze li stavano guardando con sguardi di una tenerezza quasi ironica.
-Che
c’è?- sbottò l’alieno viola
-Ma
Taruto lo sa?- chiese Ichigo
-Cosa?-
-Che
siete così delicati- disse Zakuro.
Per
un attimo, sembrò che i loro volti si colorassero di una sfumatura rosea, ma fu
un attimo.
-Voi
mi assicurate che Taruto sta bene?- chiese Purin, avvicinandosi ai due, con le
mani sui fianchi, guardandoli diritti negli occhi, sopra la sua palla rossa e
bianca.
Pai
inarcò un sopraciglio, e Kisshu quasi scoppiò a ridere –Ma quanto sei carina!- disse, dandole un buffetto sulla fronte, dove
una volta c’era il segno da Mew Mew.
-Si
riprenderà-fece
secco Pai.
Purin
si toccò il punto in cui Kisshu le aveva dato il buffetto, e sorrise –Allora mi
fido!-
Uscì
dalla stanza, insieme alle altre, sempre su
quell’enorme palla.
Solo
Ichigo rimase indietro, e rivolse un’occhiata ai due.
Prima
di uscire, mormorò –Mi dispiace…per tutto-
*
Ichigo,
Minto, Retasu, Purin e Zakuro si erano divise.
Ognuno
era entrato in una porta, dove c’erano delle stanze, e altre porte.
La
casa sembrava immensa.
Ogni
volta che si trovavano davanti a una porta,
l’aprivano, sbirciavano dentro,e poi la richiudevano.
Retasu
camminava per quello che sembrava un lungo corridoio.
“credo
di essermi persa” pensò, guardando indietro “Allora..”
iniziò a fare mente locale.
“…sono
appena entrata da una porta alla fine del corridoio, quindi ero entrata da una
porta che ho trovato dentro una stanza vuota, ed ero entrata là dentro passando
per un altro corridoio e…” Iniziò a girarle la testa.
Si
strinse le spalle.
-Se
mi perdo- si disse, -tornerò indietro. Prima o poi
troverò l’uscita-
Continuò
a camminare.
*
Ichigo
non era nelle miglio condizioni.
Aveva
iniziato il percorso con Zakuro e Minto, ma poi le aveva perse di vista.
Si
accasciò a una parete.
-Uffa!-
si lamentò.
Sobbalzò,
quando sentì che qualcuno le aveva soffiato
all’orecchio.
-WAH!
Ma chi…KISSHU!-
-Salve!-
sorrise, mostrando i canini.
-Mi
hai fatto prendere un colpo!-
-Tu
me ne hai fatti prendere un bel po’, invece-
-Che…che
vuoi dire?- Ichigo era rimasta spiazzata nel vedere gli occhi di Kisshu seri…come
mai aveva cambiato umore in meno di un secondo?
-In
questi mesi- si chinò su di lei, fino a che non sfiorò il suo naso. Ichigo non
si era mai accorta di quanto era pallida quella pelle –In questi mesi- Ripeté –mi sono roso
l’anima, perché non riuscivo ad averti.I colpi li ho presi io, e ancora sanguinano-
Ichigo
sussultò. Kisshu era troppo vicino.
-A…a
proposito di sanguinare- disse, cercando di cambiare discorso –Le…le tue
ferite?-
-Le
ho medicate con Pai...anche se…- sia avvicinò ancora
–avrei preferito che me le curassi tu-
Le
prese dolcemente una mano, e se la poggiò sul petto, all’altezza del cuore.
Ichigo
non si mosse, mentre le guance si coloravano di rosso.
-Quando
avevi i tuoi poteri, se venivi baciata diventavi
gatto, giusto? O succedeva quando ti emozionavi
troppo?- non ottenne risposta. Vide che gli occhi di Ichigo
erano all’erta. Ghignò. –Non credo che ora ci siano problemi a quel proposito-
Prima
che Ichigo potesse ribattere, Kisshu aveva poggiato le
sue labbra su quelle di lei, mentre le metteva un braccio intorno alla vita,
stringendola a sé.
*
Retasu
sbuffò.
-Ok…la
mia strategia non ha funzionato!- disse, ad alta voce,
come se stesse parlando con se stessa –Certo che Taruto si è divertito. Questo
posto è enorme!- aprì una porta alla sua destra. Un altro corridoio.
Chiuse
quell’entrata/uscita e continuò a camminare. Alla fine si trovò davanti a
quattro porte.
-Qui
posso uscirne solo in un modo- puntò un dito contro
una porta, e iniziò a canticchiare una conta.
-Ambarababècicìcocò. Tre
civette sul comò…-
Alla
fine, il dito si fermò su una porta alla sua destra. -Vada per quella-
Aprì
la porta, e appena fece un passo per entrare, si ritrovò a sbattere contro qualcuno, precisamente un alieno alto e con gli occhi viola.
Per
la botta, e la sorpresa, era caduta all’indietro, sbattendo col sedere sul duro
pavimento.
-E
tu che ci fai qui?- chiese Pai, alzando un sopraciglio.
-Ohu…mi
sono persa-
Pai
porse meccanicamente una mano alla ragazza, per aiutarla ad alzarsi, e lei
l’afferrò.
-Ti
sei fatta male?- chiese, non per vero interesse
-Non
tanto…sono atterrata sul morbido- si fermò di botto.
Che
aveva detto?!?
Avvampò.
Pai
non sembrava aver fatto molto caso a quella frase, e indicò la porta alla sua
sinistra –Se vuoi tornare “al punto di partenza” , ti
conviene seguirmi- disse laconico, aprendo un’altra porta alla sua sinistra.
Retasu
lo seguì a ruota, maledicendo la sua goffaggine.
Camminarono
per un paio di minuti in silenzio.
Pai
si orientava bene in quel labirinto, quindi c’era
abituato.
Provò
a iniziare una conversazione, tanto per non rimanere
con quel pesante silenzio –C…come mai eri da quella parte?- balbettò
-Dovevo prendere una cosa in un laboratorio
secondario- rispose, atono.
Retasu
deglutì –Ce ne sono tanti? Intendo, di laboratori-
-Cinque
o sei, ma quello principale è quello che avete visto
prima-
-Questo
posto è enorme-
-E’
opera di Taruto-
Calò
il silenzio.
In
verità, Retasu voleva domandargli altre cose, ma il comportamento raggelante di
Pai le aveva fatto cedere ogni buona intenzione.
Ma
una domanda rimbombava nella sua testa come un Eco insistente, e le sue labbra non erano serrate abbastanza bene per tener chiuso quella domanda.
-Perché
ci hai aiutati? Perché ti sei
frapposto tra l’onda scatenata da Deep Blu e noi, salvandoci?- chiese, tutto
d’un fiato.
Pai
si fermò.
Già…perché?
Si
voltò lentamente a guardare Retasu.
Non
sapeva come rispondere.
Nella
sua mente cercò una qualsiasi spiegazione logica, una qualunque.
Socchiuse
le labbra, ma quello che stava per dirle, fu interrotto da un rumore simile a un ceffone.
*
Ichigo,
immobilizzata da Kisshu, non riusciva ad opposi al
bacio prepotente.
“Non
voglio!” pensò, chiudendo forte gli occhi. Era troppo debole per
allontanarlo.
Nel
suo cuore, apparve il volto di Masaya.
Quel
ragazzo dal viso gentile, dal sorriso abbagliante, dalla voce solare.
“Masaya!
Non posso fargli questo!”
Provò
ad allentare Kisshu, ma l’alieno glielo impedì.
Tremando
di paura, Ichigo fece appello a tutte le sue forze.
Morse
il labbro inferiore di Kisshu, e sentì il sapore metallico del sangue.
Kisshu
si allontanò, e si portò una mano alla bocca, asciugando quel rivolo rosso.
-Neko-chan…che cosa ti trattiene?- le chiese, con sguardo malizioso –Non devi più niente a nessuno-
-Io…io
sono innamorata di Masaya!- urlò.
Kisshu
le prese i polsi, stringendoli –Masaya non èmai esistito! Masaya è…-
-Non
lo dire!-
-Dire
cosa? Morto?-
Ichigo
voleva tanto liberarsi dalla presa di Kisshu, per tapparsi le orecchie.
-Lasciami!-
-Mai!
Sei mia! Mi appartieni!-
-Non
sono tua!-
-Si
che lo sei, cara la mia bambolina!- Kisshu sembrava fuori di se. La sua bocca parlava
prima di collegare il cervello, cosa che gli succedeva spesso, ma ora, l’ultima
cosa che voleva era ferire la sua amata –Mi sono fatto ammazzare per te!-
-Non
te l’ho
chiesto io!- disse lei, sull’orlo delle lacrime.
Kisshu
mollò la presa sui polsi, ora rossi.
-Tu…tu
non me lo hai chiesto!?!?Ah! come
tu eri disposta a sacrificarti per quello stupido umano, io ero disposto a
darti tutto! Ti ho dato la mia vita!
Il mio sangue! E tu mi ripaghi
con…con…- la sua voce si incrinò -..con odio. Tu mi odi, nonostante tutto! E dire che io ti amo così tanto!-
-No!
No! No! Tu non mi ami! Tu sei
ossessionato!- disse lei, affrontandolo.
Provò
ad alzarsi, ma Kisshu la spinse contro il muro, schiacciandola sotto il suo
peso.
-Tu
sei…- iniziò, digrignando denti
Schiaff!
Ichigo
aveva colpito la guancia destra di Kisshu, e per il colpo,
l’alieno aveva voltato il capo.
Si
staccò sa lei, con occhi sgranati. Si toccò la parte
lesa.
La
guardò.
Ichigo
si aspettava uno sguardo d’odio e rancore, ma vi lesse solo…una tremenda solitudine, dolore e amarezza.
Lo
stesso sguardo che aveva visto quando lui era tra le sue braccia, prima di
spirare.
Si
sentì un verme, nonostante tutto.
Nel
corridoio comparvero Pai e Retasu.
I
due guardarono prima Kisshu, poi Ichigo. Era chiaro che era
successo qualche cosa.
Ichigo
incrociò per un attimo lo sguardo di Retasu, confuso, e poi quello di Pai, freddo.
Si
voltòa guardare Kisshu, ma la chioma
verde scuro copriva gli occhi aurei.
Corse
via, evitando di sfiorare sia Pai che Retasu, che al suo passaggio si
spostarono.
Retasu
lanciò un’occhiata a Pai, per poi andare in cerca dell’amica.
Pai
sospirò.
-Che è successo?-
-Pai…lei
è una bambolina capricciosa, sai?- disse, tenendo lo
sguardo basso.
L’alieno
viola si avvicinò al fratellastro.
Questo
appoggiò la testa sulla spalla, e qualche lacrima uscì ribelle dagli occhi
sempre orgogliosi e menefreghisti.
-Eppure
l’amo così tanto-
Pai
restò fermo, profondamente turbato da quel comportamento.
Se
Kisshu era ridotto in quello stato, voleva dire che l’amore l’aveva logorato
dentro, ed era esploso.
Forse
poteva capirlo, anche se solo in parte.
Ma
adesso, Kisshu stava combattendo per Ichigo con un morto. E con il morto non si poteva
giocare. Lui vinceva prima ancora di incominciare.
-Kisshu…-
tentò di dire, ma il fratellastro si era già allontanato
-Fa
finta che non abbia fatto questa ridicola sceneggiata-
-Non
posso fingere di non averti visto…-
-Ti
prego Pai! Tu non sei fatto per i sentimentalisti, come non lo sono fatto io!-
si asciugò in modo isterico gli occhi con
l’avambraccio.
Non
piangeva da quando aveva perso la sua vera famiglia,anche
se ora era solo un ricordo sbiadito.
-Cambiando
discorso…- disse, con voce tremante, anche se cercava di camuffarla col solito
tono beffardo –Che ci facevi con Retasu ?-
-Si
era persa-
-Si
si…certo-
-Kisshu…?-
-Si?-
Pai
prese un respiro profondo e strinse le spalle –Mi dispiace-
Kisshu
sembrò sorpreso.
Batté
una mano sulla spalla di Pai, e disse, prima di teletrasportarsi via –Il
sentimentalismo non fa per te, ma grazie lo stesso-
*
-Ichigo!-
Retasu riuscì ad afferrare la spalla della rossa, fermandola.
L’aveva
rincorsa per quasi tutto il percorso che aveva fatto prima in compagnia di Pai.
Poggiò
le mani sulle ginocchia, respirando a fatica.
-Che
cosa…- finì di riprendere fiato –Che cosa è successo?-
-Niente
di importante- mentì.
Retasu
mise una mano sulla fronte e chiuse gli occhi per un secondo.
-Senti…- iniziò, col suo solito tono dolce –Non sono di certo una
persona molto intelligente, ma capisco quando qualcuno è in difficoltà. Tu stai
piangendo, e Kisshu non era in condizioni…non era
nelle solite condizioni. Gli hai pure menato una sberla- l’ultima frase l’aveva
detto con fare scherzoso, quasi volesse tirare su di
morale l’amica.
E
riuscì a strappare un sorriso ad Ichigo.
Retasu
le prese le mani fra le sue –Non importa se non mi dici che cosa è successo, ma
non sei sola, quindi non tenerti tutto dentro!- sorrise ancora, col sorriso più
dolce che poteva mostrare.
Anche
se sembrava tranquilla, Retasu era inquieta per l’amica, e i suoi occhi un po’
la tradirono.
Qualsiasi
cosa fosse successa con Kisshu, aveva sconvolto
Ichigo.
-Retasu…sono
ancora innamorata di Aoyama-kun-
proferì, con un filo di voce.
“Inizio
a capire…”
Retasu
sapeva bene, lo sapevano tutti, che Kisshu provavatroppo interesse per Ichigo.
Ricordava
quante volte Kisshu aveva cercato di convincerla ad
andare via da lei, e quante volte era impazzito di gelosia vedendo ma mew rosa
tra le braccia del Ao No Kishi(**).
Ricordava
anche, di quando aveva sventato il piano perfetto
di Pai, quando l’alieno più anziano aveva imprigionato le ragazze nei sogni di Ichigo, e prima di darle il colpo di grazia, ferito e
moribondo, Kisshu, aveva disarmato il compagno e aveva cercato di ucciderla,
dicendo alla ragazza che l’unico modo per era andare via con lui.(***)
-…ho
respinto Kisshu, di nuovo-
Retasu
sospirò.
-Perché
stai così male? Lo hai già fatto altre volte…- disse,
investigando.
-Si,
però…- Retasu notò la sfumatura porpora che si accentuava sulle guance –Questa
volta mi ha detto di amarmi, e mi ha…b…b…-
-Baciata?-
chiese Retasu, leggermente scioccata. Che Kisshu facesse sul serio?
-Già…-
Ichigo liberò le sue mani dalla dolce presa di Retasu, e la superò, tornando
indietro –Torno…torno all’entrata, inizio..insomma, da
dove siamo venute!- sorrise debolmente, prima di sparire dietro una porta.
Retasu
sospirò.
Ichigo
era una persona sensibile, e innamorata. Anche se
l’amante era un morto.
Ma
come poteva uscire da quella spirale tanto intrisa che era l’Amore?
Lei
di certo non poteva darle tanti consigli, perché, a parte la
dolce e tenue cotta per Ryou Shirogane, non era mai stata seriamente
innamorata.
-Mi
sa che è l’inizio di un grandissimo casino-.
Solo
allora, si rese conto di una cosa.
Non
ricordava più la strada del ritorno.
-Mi
sono persa nuovamente- disse, sconsolata.
Dietro
un angolo, Pai aveva ascoltato la conversazione.
Appoggiato
al muro, con le braccia conserte, aveva lanciato furtive occhiate alle due.
“Kisshu
è proprio un cretino. E io che mi preoccupavo per lui.
Certe situazioni se le cerca”
All’esclamazione
sconsolata della ragazza, si lasciò sfuggire un
sorriso, e si teletrasportò via, lasciando la povera Retasu in uno dei tanti
corridoi della casa.
(*) nelle case giapponesi, soprattutto quelle vecchio stile, si cammina
con le ciabatte in casa.
(**)Cavaliere Blu, per chi
non lo sapesse.
(***) episodio 39 “I Sogni Rubati”
*
Ma
salve! Salve ragazzuoli belli! Come va? Siete
contenti per il mio aggiornamento?
(No…ndtutti)
Cattivi
ç_ç.
Otto,
ripeto, otto pagine word…non potete dirmi che vi ho
lasciati insoddisfatti!
Come
potete vedere, ho iniziato a marcare sui sentimenti di
alcuni personaggi.
Che
cosa succederà adesso?
Kisshu
e Ichigo si riconcilieranno?
Pai
lascerà una disperata Retasu a marcire in un corridoio immerso nella penombra?
E
chi lo sa! X°°°°D
Ihihih,
ma quanto sono indegna!
Passiamo
subito ai saluti e ringraziamenti!
XLory06: Lory-chan! Ma che
piacerti sentirti pure qui! Che ne dici, gli ho
concesso abbastanza spazio? Ihihih. Penso che per
migliorare la situazione, dovrai aspettare due o tre capitoli. Situazione
critica. Che vuoi farci, la vita e…gli ormoni! XD
XPurinsun:
Manon lo schiaffeggiare! Povero! È
mezzo morto e tu lo schiaffeggi X°°D si vede che sei preoccupata! E posa l’ascia…che qualcuno si potrebbe fare male ^^”””””
E
poi non sei tanto pazza! Lo siamo un po’ tutti! Oltretutto, le tue recinsioni mi fanno morire dal ridere X°°°D Più pazze sono,
meglio è!
Xtigre:ma Zakuro
è una ragazza delicata! Si è ispirata alla favola “La bella addormentata
nel bosco” solo che il principe era una ragazza molto forte, e di certo non c’è
stato nessun bacio (per fortuna!)tutti
d’accordo? Eheheh…quanto sono cattiva da 1 a 10? La
situazione è critica! Forse si sono dimenticati che un pazzo assassino li vuole
morti Oo
XSakurabell:
NON MI MORIRE! Avanti! Riprenditi *la prende a
schiaffi e la scuote* meno male! Adesso sei salva! X°°D grazie del commento!
XRobertina92: Ma oggi non è il tuo compleanno? Se si, TANTI AUGURI!
Pizzica…Pai
come ultras non me lo ci evdo proprio…per questo lo fatto stare zitto con Retasu e
Zakuro…^_^””” è naturale che Kisshu sia fico….è Kisshu!
XRia: Onee-sama! Grazie del commento! È sempre bellorivere dei complimenti ad te TOT. Me commossa TOT ma
no che non crepa! Ihihi. Non farei mai del male a i miei personaggi preferiti (bugiarda ndtutti) ihihih. A presto!
Ci vuole culo l'ho sempre detto io
che nella vita ci vuole culo
Un po' di culo
per stare a galla e non sentirsi sottoterra
e per trovare la tua donna proprio quella
ci vuole culo
(Concido
-Ci vuole K…-)
Retasu
aprì stancamente una porta.
Quante
ne aveva provate? Decine? Centinaia?
Da
quando aveva rincorso Ichigo, aveva perso la strada, e non aveva più incontrato
nessuno che l’aiutasse.
La
spalancò, e venne inondata dalla luce.
Era
tornata nel salotto principale.
Cadde
in ginocchio, sorridendo stancamente e nervosamente.
-Ah…ah
ah…-
Minto,
Zakuro e Ryou erano seduti intorno al tavolino.
Il
biondo stava parlottando dentro una scatola nera. Non ci fece
caso, anzi, tentò velocemente di distogliere lo sguardo.
Minto
e Zakuro stavano comodamente e compostamente sedute.
Fece
scorrere gli occhi per la stanza.
Ichigo
era seduta in un angolo, lo sguardo rivolto alla barriera azzurrina, che
lasciava intravedere il disastroso paesaggio di Tokyo.
Non
c’era traccia né di Purin, né di Pai, né di Kisshu.
Ed
era proprio quell’ultimo a preoccuparla maggiormente.
Dopo
quello che era successo con Ichigo, poi…
-
Retasu! Finalmente!- Minto la squadrò con il suo fare imperioso –Dove ti eri
cacciata?!-
-Scusa,
Minto, ma mi ero persa-
-Non
ti conviene andare in giro da sola, allora- proferì
Zakuro, guardandola divertita.
- Dov’è Purin?-
Minto
indicò la porta del laboratorio – E’ lì dentro. Dice
che vuole che Taruto veda prima il suo viso appena si sveglia-
Ryou
chiuse la comunicazione.
-Devo andare da Keiichiro - disse, alzandosi in piedi.
-Umano,
non credo che uscire da qui, da solo, ti possa giovare- Pai era
entrato nella stanza, da una porta alle spalle del biondo.
-E
cosa credi che possa fare? Il mio amico è lì fuori-
-Strano
che sia sopravvissuto- fece Pai, con una certa nota di
malignità. Anche se ora erano alleati, non perdonava
gli umani di aver ridotto la Terra in una pattumiera. Per colpa loro, la sua
gente soffriva. E poi, Shirogane gli stava sulle
scatole
-Beh…-
iniziò Ryou, assumendo un atteggiamento di sfida –Non sietesolo voi alieni ad aver preparato un piano di riserva-
Il
gruppetto, compresa Ichigo, guardarono i due, che si lanciavano sguardi
velenosi. Temeva che sarebbero arrivati alle mani, e sapeva già che le avrebbe prese di più.
Retasu,
come al suo solito, decise di intervenire per portare pace, provocando la calma
di uno, e l’irritazione dell’altro.
-Come
sta Keiichiro?- domandò a Ryou.
-Bene…-
Ryou si passò una mano sulla chioma dorata, con fare nervoso –In questo momento
si trova nei sotterranei più bassi del Caffè Mew Mew-
-C’era un altro piano?- domandò Zakuro, perplessa.
-Si.
Solo che non credevamo che avesse funzionato contro un
attacco come quelli di Deep Blu. Kei è ferito,
ma non gravemente- disse, rincuorando le quattro.
Ichigo,
tornò ad estraniarsi.
Anche
se lo sguardo era fisso sulla barriera, non la vedeva effettivamente.
Ripensava
a quello che aveva detto Kisshu, e al bacio.
Sentiva
ancora le labbra dell’alieno, ma soprattutto, il sapore del sangue.
Un
sapore melanico e caldo.
Aveva
sputato più volte la saliva, sperando che quel sapore scomparisse, ma lo
avvertiva.
Ma
il problema non era effettivamente il sapore, quanto il fatto che quel gusto
era così….gradevole.
E
poi…le labbra…calde e morbide.
Arrossì
leggermente.
“Aoyama-kun non mi ha mai baciata…”
pensò. Le lacrime minacciarono gli angoli degli occhi cioccolato. Scosse piano la testa “Non posso stare così…lui è…” il solo
pensarlo le stringeva il cuore “Non mi vorrebbe vedere in questa
maniera…lo so. Perché lui è esistito, e mi ha amata,
come non mi amerà nessun’altro. Nel mio cuore, lui ci sarà sempre” pensò queste parole per darsi coraggio, ma ebbero poco
effetto su di lei.
Per
distrarsi, guardò il gruppo che parlava.
La
sua amica con la chioma smeraldina, si era messa al centro dei due litiganti.
Stava
parlando con Ryou, con uno sguardo preoccupato, ma si vedeva che i suoi occhi
brillavano, incrociando quelli zaffiro.
-Dobbiamo portare Kei
qui- disse l’americano.
-E
come? Io non mi posso allontanare da qua. Se lo
facessi, la barriera cederebbe- disse Pai, gelido –E poi devo controllare delle
cose- borbottò a mezza voce, e per n attimo, sembrò preoccupato.
Ichigo
squadrò attentamente l’alieno più grande.
Sbagliava,
o da quando Retasu si era intromessa lo sguardo si era indurito ancora di più?
Sorrise
piano, a quella visione comica.
-Ci
vado io con Shirogane -
Ichigo
sobbalzò, sentendo quella voce.
-Kisshu!
Ma dove diavolo ti eri cacciato?-
-Non
ti preoccupare, mamma, non ho litigato con nessun bambino!- disse Kisshu, sorridendo a
trentadue denti, prendendo in giro Pai.
L’alieno
viola alzò gli occhi al cielo, mentre dei risolini più o meno composti si
alzavano nella stanza
-Molto
spiritoso- commentò quello, incrociando le braccia sul petto –Ci vai tu,
quindi?-
-Si…-
-Perfetto.
Shirogane pensa tu a dargli le coordinate, se questa specie di
idiota intergalattico non le
sa-
-Manco
tu scherzi oggi, eh, Pai? Dov’è finita tutta la tua freddezza terrificante!?!-
Kisshu imitò un brivido, e mettendo le braccia intorno al busto, fece finta di
riscaldarsi.
-Tu invece hai troppa voglia di scherzare. Muoviti ad accompagnare Shironage alla loro
ex-base operativa. Dobbiamo preparare un piano per riattivare loro i poteri- indicò con un cenno del capo le ragazze –E poi, noi due
dobbiamo parlare-
-Tono
che non ammette repliche!- Kisshu allargò le braccia,
come per dire “E così sia”, poi disse, rivolto a Ryou –Dove si va?-
-Al
Caffè Mew Mew-
-Perfetto- afferrò in malo modo dal colletto della camicia nera, e si
teletrasportò via, tra una colorita imprecazione del ragazzo.
Ad
Ichigo sembrò che prima di sparire, Kisshu l’aveva
guardata con indifferenza.
Troppa.
“Devo
assolutamente parlare con Kisshu” pensò Ichigo, incrociando per un secondo gli
occhi aurei.
-Che
cosa devi controllare?- chiese Minto a Pai. Chissà
perché, ma quella scusa dell’alieno gli sembrava tanto
di panzana. Era chiaro che aveva una innata e
smisurata antipatia per gli umani in generale.
Pai
guardò a mew blu, e rispose, pacato –Ve lo spiego
quando torneranno Kisshu e i vostri due amici-
-E
noi cosa dovremmo fare nel frattempo?-chiese nuovamente la mora.
Pai
si strinse le spalle, e si teletrasportò via.
Minto
quasi gli lanciò un insulto.
-E
adesso?- domandò, accasciandosi sul tavolo, come un budino –Non c’è nemmeno
Purin, quindi non posso prendere in giro nessuno-
Retasu
ridacchiò.
Zakuro
scoccò un’occhiata ad Ichigo –Che cosa ti prende?-
La
rosa, capendo che a domanda era rivolta a lei, alzò lo sguardo, fino a quel
momento troppo concentrato ad osservare il pavimento.
Scosse
la testa, e i codini rossi ondeggiarono lentamente –Niente…sto bene-
-Ma
io non ti ho chiesto se stai bene- disse Zakuro,
appoggiando elegantemente un pugno chiuso sotto il mento. Sorrise sorniona
–Allora c’è per forza qualche cosa che non va- lo sguardo si fece
serio –Riguarda Mas…- non riuscì a finire di dire il nome, che Ichigo disse,
sorridendo in modo forzato –Ma no! Nononono! Ah ahahah!
Ma cosa vai a pensare!-
-Ma
devi avere per forza qualche cosa!- Minto si alzò, e si mise davanti a lei, con
le braccia sui fianchi -Sei sempre così
attivae pimpante!-
-Ma
non ho…-
-Ichigo…tu
sei ancora innamorata di Masaya, e non accetti la sua morte- concluse Zakuro,
colpendo nel segno, o quasi.
La
ragazza abbassò la testa, fino a che gli occhi non furono coperti dalla frangia
–Non è solo questo…- senza controllo, senza una vera
ragione, se non quella di sfogarsi, raccontò che cosa era successo con Kisshu,
dei dubbi, dei pensieri, del suo stato interiore.
Minto
e Zakuro l’ascoltarono, con interesse quasi famelico, mentre, che già conosceva
i fatti, rimase silenziosa ad ascoltare le parole dell’amica..
Kisshu
mollò la presa su Ryou, che cadde sul terreno dissestato.
Si
alzò, sbattendo una mano sui pantaloni –Che modi!-
-Esagerato!-
disse l’alieno.
Anche
se sembrava come al solito (cioè menefreghista, beffardo,
sprezzante ed egocentrico), nel suo cuore, una grande ombra si estendeva.
L’ombra
aveva due codini rossi e un sorriso solare.
“Ichigo…”
in verità, Kisshu non era andato con Ryou per uno slancio di bontà, ma solo per
allontanarsi il più possibile da quella gattina che gli aveva graffiato il
cuore…. Ancora faticava a credere che aveva rifiutato
il suo bacio, che l’avesse spinto via, morso e schiaffeggiato.
“Ma
è proprio questo quello che mi piace di lei”
Kisshu
sapeva che poteva avere molte altre ragazze, disposte per fino a baciare la
terra su cui passava, ma l’arroganza della rossa, il suo entusiasmo e il suo
orgoglio l’attiravano come una calamita.
Era
lei che voleva.
Mentre
era immerso in questi pensieri, non si era accorto che Ryou si era allontanato,
dirigendosi verso a delle macerie rosa e merlettanti.
-Che
disastro..- lo sentì esalare.
Si
avvicinò pure lui.
Certo
che del grazioso locale non rimaneva niente, se non macerie su macerie.
-Dove
si trova il tuo compare?- domandò, facendo spostare lo
sguardo.
-Qua dietro, se vuoi seguirmi… -
Ryou
passò attraversò quel macello, e si fermò davanti a
una botola, che si trovava dove un tempo c’erano i camerini delle ragazze (lo
si capiva da un armadietto che miracolosamente stava in piedi).
Tolse
dei cocci da là sopra con un piede, e con poca fatica aprì quel passaggio.
Ci
saltò dentro.
-Amico,
io non scendo là sotto-
-Allora
fai da palo,ma se viene intercettato da Deep Blu, non
dirgli dove sono- disse Ryou, calmo.
Kisshu
sbuffò. Doveva per forza entrare in quel buco stretto e buoi.
Scrutò
il cielo.
“Meglio
seguirlo, poi da lì torneremo subito alla base” scese pure lui, atterrando in
quello che era un grande spazio tutto nero.
Ryou
e Kisshu avevano attraversati lunghi corridoi ed erano
scesi sempre più giù.
-Ma
quanto è lungo?!- si lamentò l’alieno.
-Un
po’, ma era l’unico modo per garantire un rifugio sicuro. Ora siamo due piani
sotto il laboratorio-
Ryou
si orientava posando una mano sul muro.
I
suoi occhi azzurri si erano parzialmente abituati al buoi,
ma come dice il proverbio “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”
“Non
è rimasto niente neanche del Caffè” pensò, mentre un’ombra passava come un velo
su quegli occhi come il ghiaccio caldo.
Chissà
perché, aveva sempre pensato, stupidamente, che quel locale fosse immune agli attacchi
alieni, alle catastrofi! Invece, era caduto, come
tutto il resto.
Forse,
aveva sempre pensato che il Caffè fosse indistruttibile, perché chi ci lavorava
era indistruttibile.
“Non
vorrei sbagliarmi anche su di loro” si ritrovò a pensare.
Sapeva
che quelle cinque esagitate ragazzine erano piene di vita e volontà, ma erano comunque esseri umani.
Alla
fine si fermò davanti a una porta blindata
-
E’ qui il vostro rifugio?-
-Si-
digitò alcuni numeri su uno sportellino lì accanto.
La
porta si aprì con un rumore metallico, e i due entrarono
-KEI!-
urlò Ryou.
Quel
nome rimbombò sulle pareti.
-Bel
posto- scherzò Kisshu.
-Ryou…-
Sentendo
il suo nome, esalato flebile, si diresse verso quel punto.
Vide
l’ombra dell’amico in un angolo.
Sotto
un braccio aveva il suo fedele computer portatile, e sulla sua spalla un Masha
spaurito. Non sembrava ferito, a eccezione di qualche
ammaccatura e qualche livido.
-Tutto
bene?- chiese, prendendo il piccolo Masha nella mano
-Beh…abbiamo avuto momenti migliori- scherzò l’amico.
-Non
vorrei interrompere l’idilliaco momento, ma c’è una
guerra da affrontare- sbottò Kisshu, infastidito.
-Non
ti scaldare tanto- disse Ryou, lanciandogli un’occhiata –Kei, abbiamo ancora dei campioni del Mew Power? Del
DNA RedAnimal?
-…e
questo è quanto- Ichigo aveva appena finito di
raccontare alle sue amiche ciò che era successo.
Nessuna
parlò.
-Ichigo,
ma tu credi davvero che sia come un tradimento?-
chiese Zakuro, guardandola diritta negli occhi.
-N-no…p-però…- balbettò, confusa –Aoyama-kun
per me è importante. Non posso dimenticarlo…non voglio…lui per me…- le lacrime minacciarono i suoi occhi –Sono confusa-
-
E’ normale esserlo- commentò Minto –Hai perso una persona per te importante, e
subito, un tizio che praticamenteè ossessionato da te ti salta addosso, dicendoti quelle cose. Lo
biasimo, è stato abile nel confonderti le idee, certo, ma Ichigo…devi capire
che nessuno aspetterà una tua decisione-
-Ma
che decisione?!?- disse, scioccata –io non devo
decidere niente! Non mi è stato chiesto niente!-
-Questo
è vero, ma devi imparare a leggere tra le righe- disse
Zakuro –Anche se non ti è stato detto niente, devi imparare a dare le risposte
appropriate! Non ti piace? Bene, dillo e basta!-
-Però..- Ichigo iniziò a sentirsi più confusa che mai. A lei non
piaceva Kisshu, ma…si sentiva in colpa ogni volta che lo guardava.
Il
loro discorso venne interrotto dal rumore di un
teletrasporto.
Kisshu,
Ryou e Keiichiro erano appena arrivati.
-Kei!-
strillarono le quattro ragazze.
-Che
bello! Stai bene!-
-Un
po’ ammaccato!- sorrise il moro.
-Vado a chiamare Pai…così vedremo sul da farsi…qualcuno vada a chiamare la scimmia-
disse Kisshu, scomparendo dietro una porta.
Minto
si alzò, e chiamò Purin nel laboratorio.
Alla
notizia dell’arrivo di Keiichiro, la bambina aveva lasciato temporaneamente il
capezzale di Taruto, ancora privo di sensi.
-Kei!-
buttò le braccia al collo dell’uomo, e questo sorrise
-Ciao,
Purin! È bello vedere che sei in piena forma!-
Nella
stanza riapparve Kisshu, accompagnato da Pai.
Keiichiro
fece un cenno di saluto all’alieno di età avanzata, il
quale rispose gentilmente con
un’occhiata gelida.
-Allora,
chi mi vuole riassumere la storia fino a questo punto? Che
cosa è successo al palazzo di Deep Blu?- chiese Keiichiro. Anche se continuava a sorridere, il tono della voce era
preoccupato.
Tutti
si lanciarono uno sguardo perplesso.
Fu
Kisshu a parlare –In poche parole, le tua amiche hanno
perso lo scontro, e noi con loro. Deep Blu le ha private del
Mew Power, e non possono più trasformarsi. Ora siamo in una
base creata da Taruto quando è arrivato sulla Terra. Saremo al sicuro,
per un po’-
-
Kisshu, le tue doti riassuntive sono singolari-
commentò sarcastica Minto
-Non
c’era molto da raccontare…- ribattè l’alieno, acido
Keiichiro
si portò una mano al mento –Ma non è solo questo il
problema. Ho esaminato la battaglia con il mio computer, e ho notato una cosa
alquanto strana…-
-Allora
lo hai visto pure tu?- chiese Pai, per una volta abbandonando il suo tono raggelante
-Mi
sa di si…- i due si scambiarono un’occhiata.
-Di
che state parlando?!?- sbottò Ichigo, guardando prima
Pai, poi Keiichiro.
Il
moro sospirò, e Pai prese parola –Avete per caso visto
dei cadaveri, in giro? Degli animali? Non avete visto che neanche nel parco
Inohara, che è uno dei più grandi, è rimasto un filo d’erba?-
-Non
parlare per enigmi!- lo apostrofò Zakuro
-Sulla
Terra, ora come ora, siamo rimasti solo noi dieci- disse
laconico Keiichiro.
-Che
cosa vuoi dire?- domandò Ryou, allarmato.
-Sul
nostro pianeta non c’è anima viva. Sono tutti
scomparsi-
-Ma
è normale, mi sembra!- disse Purin, con foga –Deep Blu ha distrutto tutto e…-
-Non
in quel senso- sbottò Pai, seccato
–Non c’è più nessuno, né vivi né morti. La vostra
gente, gli animali e le piante sono scomparvi, volatilizzati-
-Ma
questo è impossibile!-disse Retasu –E’ impossibile far scomparire miliardi di
persone e animali!-
-Questo
è vero…- disse piano Kisshu –Ma se hai i poteri di
Deep Blu, stai tranquilla che non è impossibile. Probabilmente nel suo
vocabolario questa parola non esiste-
Rimasero
in silenzio, assorbendo quelle parole.
Le
mew mew si lanciarono uno sguardo nervoso e inquieto.
-Che fina avranno fatto?- chiese Retasu
-Ho
notato- disse Pai –Che intorno al palazzo di Deep Blu
c’è una forte attività vitale-
-Possibile
che siano tutti lì?- domandò Zakuro, sconcertata
-Probabile…-
continuò –Ma dobbiamo ricordare che quello è un palazzo creato dai nostri
antenati, e non conosciamo le sue stanze, non sappiamo quanto sia grande. Può anche essere che attorno al palazzo ci siano
centinaia di dimensioni parallele, e gli esseri umani sono rinchiusi lì dentro-
-Ma
a che scopo?!?!- Ichigo si alzò in piedi, con i pugni
serrati. Le nocche erano diventate bianche –Che cosa ha in mente quel…quel…quel
mostro?!-
Nessuno
rispose, ed Ichigo si accasciò a terra.
-Buttando
giù un’altra supposizione, può essere che lo abbia fatto per aver dei
servitori, per ridurre tutti in schiavitù- borbottò
Ryou, appoggiando la mano sulla fronte
-Non
abbiamo modo di scoprirlo, se non affrontando Deep Blu- concluse Minto, grave
-E
per farlo…abbiamo bisogno del Mew Power- concluse Kisshu
-A
questo posso risolvere io- Keiichiro estrasse dalla tasca dei pantaloni una
scatolina piccola come il palmo della mani di Purin –Qui
c’è il DNA codice rosso- disse
-Però,
è limitato- continuò Ryou
-Come?
In che senso?- chiese Ichigo
-Vedete,
questo DNA è stato preso da voi già modificate, non è un
aggiunta al vostro. Quindi, dovete recuperare quello
vecchio, a cui il vostro organismo è già preparato. Prima di salvare gli
esseri umani e compagnia bella, dovete recuperare tutti i vostri poteri-
-Quindi…-
-Dobbiamo
entrare in quel palazzo e riprenderci quello che è nostro- disse Purin, con foga
-Come
farete ad immetterlo nel loro corpo?- chiese Kisshu,
stranamente interessato.
-Semplice…-
Ryou prese da una tasca dei pantaloni una piccola pistola –L’ho
presa prima di tornare qua-
-Non
me ne sono accorto- mormorò Kisshu, guardando l’arma, se di arma si trattava.
Questa
era nera, con l’impugnatura argentata, al posto della canna, c’era un tubo che
si chiudeva in una punta, lasciando aperto solo uno spiraglio quasi invisibile.
Ryou
aprì la scatolina, e dentro, i presenti videro cinque
mini proiettili.
-Non
oserai spararci?!?- disse Ichigo, sbalordita
-Al
posto di parlare e guardarmi con quelle faccia da
idiota, mettiti davanti a me. Kisshu, Pai, mettetevi invece dietro di me, e copritevi gli occhi-
-NON
OSERAI!- Ichigo fu trascinata al centro della stanza
da Minto, che la teneva dal colletto della sua uniforme scolastica.
-RYOU!
NON CI PROVARE!-
-Tranquilla,
Ichigo, sentirai solo un piccolo pizzicotto!- la rassicurò Keiichiro
-Ne
sei sicuro?- domandò la rossa, con le lacrime agli occhi
-Per
niente- rispose Ryou, al posto dell’amico.
-NOOOOOOOOOOOOOOOO!-
Dopo
aver caricato la pistola, con le mini pallottole, puntò l’arma verso il gruppo.
-Sei
sicuro che ogni DNA entrerà nel corpo giusto?- domandò scettico Pai
-Non
è che ci ritroviamo Zakuro con le orecchie e la coda da scimmia?- continuò Kisshu
-Sicurissimo-
li freddò Ryou, sprezzante –Ognuna delle ragazze sarà attratta solo dal proprio
DNA-
Ryou
sparò cinque colpi velocissimi..
Dalla
sottile canna uscirono cinque lampi di luce che invasero la stanza.
I
due alieni, come Keiichiro, si coprirono gli occhi, mentre Ryou faticava a
tenere i suoi aperti.
Le
cinque ragazze vennero investite da quei lampi, e come
aveva detto Keiichiro, sentirono come un pizzicotto, ma in tutto il corpo!
Non
seppero dire se stessero sognando, ma davanti a loro, videro schiudersi,
nascere da bolle colorate (sembravano quelle della Mew Aqua)
i loro animali.
Il
Gatto selvatico di Iriomoto.
Il
Lorichetto Blu.
La
Neofocena.
La
Scimmia Leonina.
Il
Lupo dal pelo grigio.
Questi
si avvicinarono sicuri alle cinque.
Ognuna
delle ragazze, che non aveva idea di cosa fosse successo alle altre, dato che sembranoteletrasportate in mondi
lontani.
si
accorsero di essere nude.
Ognuna
di loro, si avvicinò al proprio animale.
Ichigo
prese in braccio si piccolo gatto, che iniziò a
soffiare.
Minto
fece appoggiare l’uccello sul suo braccio, stendendolo elegantemente.
Retasu
accarezzava la testa della neofocena, che sembrò ricambiare un sorriso.
Purin
prendeva le zampine della buffa scimmia tra le sue mani.
Zakuro
si inginocchiava davanti al fiero lupo, che appoggiò
il muso sulla sua guancia.
In
un lampo, gli animali entrarono dentro di loro, con violenza, e allo stesso
tempo con dolcezza.
Anche
se a loro erano sembrate ore, tutto si era svolto in pochi secondi, e alla
fine, caddero svenute.
Deep
Blu era seduto su un trono nella stanza principale della fortezza aliena, nella
stanza dove aveva combattuto con Mew Ichigo, ora rimessa a nuovo.
Davanti
a lui c’erano centinaia di sfere, finestre per lui, nelle prigioni dove aveva
rinchiuso quei vermi umani.
“Loro
saranno solo i primi a patire” pensò, velenoso.
Come
avevano osato, quelle creature inferiori, a
sconvolgere il suo pianeta?!
Meritavano
la peggiore tortura!
“Mi
servirò di loro al momento giusto”
Accanto
al trono lussuoso, c’era un piccolo comò scuro, e sopra, cinque boccette che
brillavano i cinque colori diversi; rosa, indaco, verde, giallo e viola.
-Prima
o poi lo scoprirò…non mi sfuggiranno più…- sogghignò.
Guardò
i volti spauriti degli esseri umani in quelle prigioni.
Il
suo sguardo gelido si fermò su un volto in particolare. Allargò l’immagine,
sfiorandola con dito affusolato.
Era
il volto di una bambina piccola, on più di otto anni.
I
capelli neri ricadevano sul volto, bianco livido, e tremava.
Gli
occhi si guardavano intorno, inquieti.
Era
abbracciata a quella che pareva essere sua madre.
“Esseri
disgustosi che si aggrappano l’uno a l’alto” pensò,
con una smorfia.
Fece
ingrandire un po’ l’immagine sulla faccia della donna che teneva la bambina tra
le braccia.
Si
concentrò sul volto della femmina.
Si
concentrò molto, fino a che, quella, spinse via la
bambina, tirandole un ceffone potente sul viso, fino a farla cadere. Gli occhi
erano gelidi.
La
piccola si portò una mano sulla parte illesa, e gli occhi si riempirono di
lacrime di dolore.
Rise,
malefico.
-Quanto
è facile controllare i sentimenti di questi esseri inferiori- disse, con una allegria gelida.
Finito
quel gioco, iniziò a pensare su come
avrebbe potuto scoprire il segreto del Mew Power, e quindiil modo di utilizzarlo.
Distrattosi, non si era reso conto che la bambina
dai capelli neri, si era abbracciata con la madre, che mormorava parole di
scusa e affetto, mentre le accarezzava i capelli scuri. Si volevano bene.
Se
avesse guardato la scena, forse avrebbe trovato il modo di fermare il
sentimento che spingeva le cinque super eroine a combattere.
Buonasera
(o buongiorno, dipende da quando leggete! XD)
Come
va? Spero bene! Sono così felice di aver completato questo capitoluzzo!
Nove pagine…nove. Ho scritto tanto! Beh, che dire? Lo scrivo da giorni interi,
cancellando, riscrivendo, aggiungendo parti…spero solo si aver corretto anche
gli errori X°°°D
Ammetto
di aver trovato difficoltà con i sentimenti di Ichigo…purtroppo
non sono molto brava in queste cose ToT. Essendo io goffa con le persone, non
riesco a non renderle tali nelle ff…forse è per questo che mi piace tanto Retasu!
Cmq,
per rassicurare le fan dell’alieno dagli occhi aurei, nel prossimo capitolo vi farò un piccolo regalino…non sono poi tanto
cattiva!
E
adesso voglio ringraziare: Purinsun,Ria,Tigre,Sakurabell,Robertina92 e Lory06.
Grazie
tante! I vostri commenti mi danno la carica!
Dato
che tutte avete detto la stessa cosa, vi dico solo
questo: Ichigo è Ichigo…purtroppo non si cambia X°°D ma in fondo, non è poi
tanto male, no?
When i wasdarkness at
that time -labbra che tremano Piango in un angolo della stanza
La mia ferita si fa sempre più profonda mentre io agonizzo
Una promessa infangata hurt me
(Rose, Black Stone, Nana- traduzione -)
Ichigo abbracciò forte il ragazzo
davanti a lei.
I capelli scuri erano mossi da una
leggera brezza.
Erano in riva al mare, con sfondo un
tramonto mozzafiato.
-Quanto ti amo!-
sussurrò, nascondendo il viso rosso tra le piaghe della camicia bianca,
come i suoi denti perfetti di quel ragazzo dal sorriso luminoso.
Lui le sfiorò i capelli rossi con le
dita, tenendola stretta.
-Anche io,
gattina…- le sussurrò dolce all’orecchio.
- Aoyama-kun…- le arrossì –Staremo
sempre insieme?-
-In eterno-
La ragazza chiuse gli occhi,
aspettando il bacio del suo amato.
Lo sentì sorridere, mentre bruciava
la distanza che li separava.
Il cuore di Ichigo
sobbalzò, quando sentì le labbra fredde.
Aprì di scatto gli occhi, e vide che
il mondo intorno a lei era cambiato.
Niente più mare, spiaggia o brezza.
Solo Tokyo
distrutta.
- Aoyama.kun…cosa…?-
non poté finire la frase, poiché si sentì afferrare per la gola.
-M…mi fai
male…Aoyama…- ansimò
-Non sono il tuo amico-
Aprì gli occhi.
Quello non era Masaya, ma il suo
alter ego, Deep Blu.
-L…lasciami…- mugolò.
Ferì la carne
diafana dell’alieno con le unghie, e alla fine, lui mollò la presa,
soddisfatto.
Sparì, lasciandola in un deserto
chiamato Terra.
- C’e nessuno?!-
urlò, disperata.
Iniziòa correre, anche se le sembrava di non
muoversi.
Alla fine, dopo quella
che le parve una eternità, vide la schiena di una persona familiare.
-KISSHU!- si avvicinò a lui, e si
piegò, riprendendo fiato –Che gioia vederti!- si stupì del proprio tono
gioioso.
L’alieno non fece una piega, come se
non l’avesse sentita.
-Kisshu…- provò atoccare la spalla del giovane, ma notò
con orrore che lo oltrepassò
-KISSHU! KISSHU! CHE
MI SUCCEDE!-
-Gattina…io…io…- lo sentì
farfugliare.
Si mise davanti a lui.
Trattenne il fiato quando vide il
volto di Kisshu coperto di sangue.
-Cosa…cosa
è…?-
Gli occhi erano malinconici. Quella ambra colata nei suoi occhi era spenta, soffocata
dalla tristezza.
Lui cadde in avanti, oltrepassandola,
come un fantasma.
Ichigo si piegò su di lui, piangendo
lacrime amare.
Spostò lo sguardo nocciola poco più
avanti.
Lì, disteso immobile, il suo corpo.
*
Aprì
di scatto gli occhi, mettendosi a sedere sul suo letto.
Si
toccò la fronte madida di sudore freddo.
-Un
sogno…solo…un sogno…- siripeté più
volte, cercando di calmarsi.
Solo
dopo aver ripreso un po’ coscienza di sé si rese conto che quella non era la
sua camera.
Era
una stanza rivestita in modo spartano, con un semplice
letto, un comodino e una scrivania su una parete.
Tutto
bianco, o quasi.
Allora
ricordò quello che era successo prima, cioè: aveva di
nuovo i suoi poteri, almeno parzialmente.
-Chissà dove sono le altre…-
Scostò
le coperte e poggiò i piedi scalzi sul pavimento.
Quando
provò a mettersiin
piedi, ebbe un capogiro.
Si
fece ricadere pesantemente sul morbido cuscino.
Ripensò
al sogno.
“Masaya…”
gli occhi si riempirono di lacrime.
Il
suo Masaya era morto per lei, inutilmente.
Lui
che aveva amato.
Lui
che l’aveva amata.
Quanto
avrebbe voluto baciarlo, toccarlo.
Avrebbe
voluto sentire ancora la sua voce, anche solo una volta.
“Tutto
questo per colpa mia”
Prese
a pugni il cuscino, mordendosi le labbra, trattenendo i singhiozzi.
-Perché…?
Perché…? Masaya-
Le
lacrime bagnarono il suo volto pallido.
Dietro
la porta di quella stanzetta, Kisshu vegliava sulla sua gattina
*
Purin
si svegliò.
“Che
botta…” si toccò la testa con la mano, premendola contro la fronte “Non mi
ricordavo che facesse così male…”
Sentì
che era adagiata su un letto morbido.
Tastò
le coperte con la mano.
Dove
diavolo era?
-Ben
sveglia, scimmia!-
A
sentire quella voce, Purin si mise a sedere di scatto, provocando una fitta
dolorosissima alla testa, ma la ignorò il più possibile.
-Taruto!-
Buttò
le braccia intorno al collo dell’amico.
Questo
avvampò al gesto.
Non
era abituato a certi gesti affettuosi.
Si
lamentò un po’, ma non scostò la bambina.
-Mi
fai male, scema-
-Sono felice di vederti!-
Lo
strinse ancora più forte, e si accorse che piangeva.
Allora,
Taruto ricambiò, seppur timidamente l’abbraccio incontaminato di quella sua scimmia.
*
-Secondo
te si sono svegliate?-
Minto
posò la tazzina di the che Keiichiro aveva preparato gentilmente.
In
quella casa c’era di tutto!
Da
cucine, bagni, salotti, camere da letto, laboratori, dispense, e centinaia di
stanze ancora inesplorate!
Zakuro
imitò l’amica, posando la sua tazzina e rispose –Non so-
-Dove si è cacciata Retasu?-
Zakuro
si strinse le spalle –Si sarà persa dinuovo-
-Non
diceva di voler andare in bagno?-
Si
lanciarono uno sguardo complice.
Nessuna
delle due l’avrebbe cercata.
-Scommettiamo
che non torna prima di due ore?-
-Minto…-
la rimproverò ridendo l’amica.
*
Retasu
non si era persa.
…
…
…
…
…
…
Aveva
solo smarrito la strada.
-NON
E’ GIUSTO! NON POSSO PERDERMI SOLO IO!- urlò alle
pareti mute e sorde.
Si
accasciò al muro, disperata.
Aveva
trovato un bagno facilmente, ma ora no ritrovava più
il corridoio giusto.
“Forse
avrei dovuto girare a destra…o a sinistra? Boh…”
-Ma
tu ti perdi sempre?-
Retasu
si voltò a vedere il nuovo arrivato.
Gli
occhi le si riempirono di lacrime –Kisshu!- trillò,
contenta
-Vacci piano con l’entusiasmo…- le disse, guardandola quasi schifato.
-Dove
è l’uscita?- chiese speranzosa, arrossendo.
-
L’uscita?-
Sulle
labbra di Kisshu nacque un sorriso…maligno.
-L’uscita…è
semplice…- alzò un braccio, pronto a teletrasportarla via
Per
principio, lui infastidiva solo chi lo stuzzicava
particolarmente, come Ichigo, in senso…beh…in
quel senso…
Oppure
le persone come Shirogane, antipatiche…oppure…
….
Oppure come il suo fratellone…a
suo parere insopportabili.
-Chiedilo
a Pai…-
La
ragazza fece per ribattere, ma senza poter far niente, venne
teletrasportata via.
Kisshu
rise a bassa voce
“Prendilo
come un favoruccio”
Ridendo,
tornò al suo hobby che tanto gli
faceva male.
Ichigo.
*
-Kisshu,
aspetta non…- Retasu poggiò i piedi per terra.
Si
guardò intorno.
Kisshu
l’aveva teletrasportata in una stanza strana.
Posizionò meglio gli spessi occhiali sul viso.
Era
una stanza rettangolare, con pareti nere e lisce.
La
stanza era vuota, ad eccezione per una vasca al centro, scavata nel pavimento
lucido.
“Ma dove sono?”
La
ragazza temette che Kisshu le avesse tirato quello
scherzo per farle un dispetto.
Beh…il
dispetto non era rivolto a lei…o per lo meno, lei pensava che fosse un dispetto.
Discorso
tropo complicato…
“Ma cosa gli ho fatto?”
Sospirò,
continuando a guardarsi attorno.
Agli
angoli della stanza c’erano delle sfere luminose (come quelle che avevano visto quando i due alieni curavano Taruto), solo che erano
bianche, e non piane di colori assurdi.
Si
avvicinò a quella che le era più vicina.
Dato
che c’era, perché non ficcare il naso? (esatto X°°°D
nda)
La
sfiorò con la punta dell’indice.
Questa
si mosse piano, mentre sulla sua superficie si creavano delle piccole onde.
Al
tatto, quella superficie era fredda, come se avesse toccato il marmo.
Quella
sfera iniziò a cambiare colore velocemente; passò dal rosso al viola, al nero,
al giallo, fino a fermarsi su un verde brillante.
“Che forte…” pensò, con gli occhi pieni di stupore.
Continuò
a “giocare” per qualche altro minuto, fino a che non si stufò.
Gli
occhi blu grigio si soffermarono sulla vasca nel pavimento.
Si
avvicinò circospetta, e si accovacciòsulle ginocchia
L’acqua
era porpora.
Quel
colore, però, non ricordava il colore di una fragola,
di una ciliegia, del fuoco, o di un pomodoro, ma del sangue vivo.
Allungò
la mano per toccarla.
Sembrava
una sostanza densa.
La
superficie era calma, come se non fosse disturbata da nessun elemento naturale.
Chissà
quanto era profonda.
La
mano si distesa, pian piano, pronta a toccare quel
liquido rosso sangue con la punta delle dita.
Era
a pochi millimetri dal compiere l’azione, quando una presa forte la suo polso la fece sobbalzare.
-Non
lo farei se fossi in te-
La
voce di Pai era, come sempre, calma, ma notava una sfumatura severa.
La
ragazza arrossì, assumendo un colore molto simile al quel liquido strano.
-A…a..emh..s…scusa…-
ritirò velocemente la mano, balbettando.
-Che cosa ci fai da queste parti?-
A
Retasu non sfuggì il tono indagatore.
Si
strinse un po’ di più in se stessa.
-Ecco…emh…mi
ero persa e…e ho incontrato Kisshu…ecco…mi ha teletrasportato qui prima che pot…-
-Che
razza di cretino- sospirò Pai –Non smetterà mai di giocare…- continuò poi, con
un tono rassegnato.
Retasu
sentì che il tono di voce si era addolcito (o quasi!)e anche i lineamenti del
viso si erano rilassati.
Decise
di parlare un po’ –Checosa è questa stanza?- indicò con la mano la grande sala.
-La
stanza del Nihil-
-Del…che?- chiese Retasu
-Del
Nulla. È latino. La lingua dei vostri antenati/vicini Occidentali(*)-
-Ah…-
Retasu si sentì un po’ in imbarazzo per quella sua ignoranza, anche se
giustificata. Lei non aveva mai studiato latino… -Non lo
sapevo…- deglutì a fatica. Perché stare vicino
a quel ragazzo gli procurava tanto nervosismo.
Al
confronto, quando stava vicino a Ryou, era rilassata.
-Però
è un po’ inquietante…- continuò.
-Non
più del necessario- disse Pai, stringendosi le spalle.
-Quindi…se
è del Nulla…non serva e niente? Giusto?-
-Più
o meno…ci veniamo quando vogliamo stare tranquilli…è
una trovata di Taruto. Tutte lui le trova-
Retasu
indicò l’elemento purpureo –Che cosa è?-
-
E’…- Pai sembrò cercare le parole giuste –E’ una cosa, mettiamola così, una cosa che è stata creata dai nostri Avi. In verità non serve
a niente, o quasi- mise la mano a un palmo dalla
superficie rossa –Se la tocchi, avrai una stessa reazione di quella che avresti
entrando in contatto con mercurio-
-Intendi
dire che mi brucerei la pelle?-
Pai
la guardò per un attimo, forse stupito per quella conoscenza, o almeno così
sembrò alla ragazza, che sentì il bisogno di giustificarsi –In…in chimica me la
cavo-
-…comunque si. Come minimo. Sono che non si limiterebbe a
bruciarti solo epidermide, ma ti porterebbe via tutta la parte immersa-
Retasu
sentì un brivido scendere lungo la schiena “ Per un pelo…”
-A…allora
grazie…- balbettò –Ma non mi hai spiegato a cosa
serve-
Pai,
col palmo ancora sulla superficie sorrise un attimo –Vedrai…-
Come
attirata da quella mano, un piccola pallina rossa si
staccò dal liquido denso, e il giovane mise il palmo aperto davanti agli volto
della ragazza –Serve a questo…apri la mano-
-Cosa?-
-Apri la mano- ripeté calmo.
Le
porse la sua mano lentamente, titubante.
Pai,
con delicatezza, fece passare la pallina rossa galleggiante.
Questa
si fermò in aria, sul palmo alzato.
-Mettiamola
così. Plasma ciò che vuoi in questo momento- concluse.
Retasu
guardò la pallina.
Col
passare dei secondi iniziò a tremolare, prendendo varie forme
strane –Qui non c’è nessuna forma- si lamentò lei.
Pai
quasi trattenne una piccola risata.
Retasu
rimase stupefatta.
In
meno di un minuto, Pia aveva sorriso, e adesso rideva.
Doveva
ammetterlo, quando rideva era molto…piacevole.
-Non
stai pensando a quello che vuoi- disse
Retasu
ci pensò un attimo.
Non è che desiderava tante cose, anzi, proprio niente. Almeno, niente di
materiale.
-Tu
cosa plasmi, quando la prendi?-
Pai
non rispose, ma continuò a guardarla negli occhi.
Retasu
temete che leggesse il suo cuore.
Sciolsero
lo sguardo solo quando sentirono una porta aprirsi.
-Ah…è
questa la stanza..- il nuovo arrivato puntò gli occhi
contro i due.
-Ryou!-
disse Retasu.
Pai
notò che gli occhi si erano illuminati per un attimo.
-Vi
ho trovato!- esclamò il ragazzo –Che state facendo?-
Retasu
nascose la sfera rosa –Niente!-
-Comunque,
vi stavo cercando per dirvi che ci stavamo riunendo
per trovare un piano adatto-
Pai
notò che la sfera di Retasu iniziava a prendere una forza ben definita.
Si
sentì bruciare dentro.
-Allora,
andiamo- si alzò, e superò Ryou.
Retasu,
chiudendo le mani, buttò la piccola sfera dentro il liquido rosso.
Aveva
preso una forma specifica, e sperava che nessuno se ne fosse accorto.
Beh…Pai
non era Nessuno.
*-*-*
Poco Prima, nella stanza di Ichigo.
La
ragazza sentì bussare alla porta.
Si
stropicciò gli occhi, arrossati dal pianto.
-Avanti-
Sulla
soglia, apparve Kisshu.
Ichigo
si irrigidì, vedendolo.
-Tranquilla,
bambolina- disse Kisshu, assumendo uno strano tono di voce –Non ti salto addosso-
Kisshu
si schiarì la voce, visibilmente in imbarazzo –Dato che ti sei svegliata, andiamo nella sala principale. Dobbiamo preparare un piano
per riprendervi i poteri-
-S…si…-
si alzò a fatica.
Aveva
ancora la testa pesante.
Passò
accanto a Kisshu. Incrociarono per un attimo lo sguardo.
Ambra
contro cioccolato.
-Kisshu…quando…-
-Andiamo-
Detto
questo si teletrasportò con la ragazza nella stanza.
*
-Ecco
gli ultimi due- disse Minto, vedendo comparire i due.
-Scusa,
Minto, ma mi sono svegliata da poco- si giustificò
Ichigo, arrossendo.
-Beh,
meglio tardi che mai- ironizzò Ryou, guardando l’orologio.
-NON
SEI AFFATTO GENTILE!- alle parole del biondo, Ichigo aveva
iniziato a scaldarsi, diventando
ancora più rossa, e, di conseguenza, comparvero le orecchie e la coda da gatto.
Questo succedeva ogni colta che parlava con quel ragazzo irritante.
Ryou
prese il computer e lo mise sul tavolo.
-E quella a che serve?-
-Ad
aiutarti a capire-
-Smettila,
Ryou, o ci esplode l’amica-
-Okay,
okay…comunque, è chiaro che dobbiamo prendere il Mew Power. Priorità assoluta.
Non
provate a fare le eroine. Non occupatevi degli esseri umani- Ryou passò lo
sguardo sulle ragazze, come per ammonirle –A loro ci penseremo dopo-
-Parli
come se non fossi umano!- disse Purin, arrabbiata –Quelle persone…-
-Quelle
persone sarebbero una palla al piede- puntualizzò
Kisshu, acido –Dove credi di poterli metterli? Per ora, la loro prigione è abbastanzasicura-
-Ma…-
-Kisshu
ha ragione, Purin- Minto perse per le spalle la
bambina –Non possiamo fare altro…-
Ryou
iniziò a digitare dei tasti sulla tastiera.
-Grazie
ai dati raccolti da Kei durante la battaglia, siamo
riusciti a scannerizzare il Palazzo- girò l,o schermo verso di loro –Questa è la piantina,
approssimativa-
Pai
e Kisshu si lanciarono uno sguardo.
Per
quanto quel umano potesse essere odioso, era bravo.
-Sono
circa tre piani- iniziò a spiegare –Ichigo, tu sei passatadirettamente al terzo quando sei
entrata. Purtroppo non siamo riusciti a capire quante stanze ci sono, ed è
protetto da una barriera potentissima, ma…- premette un pulsante sulla tastiera
-..ma possiamo dirvi da dove potete “entrare”-
-E
dove?-
-Qui…-
indicò un puntopreciso
alla base del castello galleggiante -…in questo punto la barriera è più debole-
-Che
fortuna! Allora quel deficiente non è tanto potente!- disse Taruto speranzoso,
mentre cercava di liberarsi da Purin
-Non
credo che sia stata una sua dimenticanza…- fece Pai,
facendo sfiorire l’entusiasmo.
Tutti
si guardarono.
-Lo
ha fatto apposta…- Ichigo serrò i pugni
-Sa
perfettamente che siamo scappati…- disseZakuro, ostentando sicurezza.
-Stiamo
facendo il suo gioco…come degli sciocchi- disse Minto,
mordendosi il pollice, nervosa.
-Non
possiamo far altro- disse Ryou –Dobbiamo riprendere il Mew
Power, o saremo…-
-Va
bene…- lo interruppe laconica Ichigo –Come dobbiamo agire?-
-Non
lo so…- continuò Ryou.
Non
aveva idee.
Non
sapeva come doveva comportarsi. Che diavolo poteva
fare?
-Ragazze…m…mi
dispiace- disse, nascondendo gli occhi di ghiaccio
dietro la chioma dorata –Non so che fare. Nonostante
tutto, non sono in grado di aiutarvi in nessun modo. Posso solo tirare
conclusioni, o darvi supposizioni non…-
-Si
si…va bene- disse Purin assumendo la sua solita espressione divertita –Lo
ripeti sempre!-
-Purin
ha ragione…- disse Minto
-Di
solito, Ryou Shirogane, l’affascinante
biondo ricercatore con un Q.I. (**)superiore
alla media, non si fa tanti scrupoli…- disse Ichigo, assumendo un’aria da saputella
-Di
solito dice semplicemente “Fate questo o questo altro!”-
continuò Retasu, incrociando le braccia sul petto, assumendo un’aria
grave.
-Non
è che stai male?- Purin gli si avvicinò, e posò una mano sulla fronte –No no…allora ha sbattuto la testa…-
-Qui
la cosa è grave!- dissero all’unisono le ragazze,
puntandogli gli occhi addosso.
I
tre alieni guardarono la scena ad occhi spalancati.
Ma
che stavano facendo?
Guardarono
Keiichiro, in cerca di una risposta, maquesto ricambiò lo sguardo indagatore con
uno divertito e una scrollata di spalle.
-fanno
sempre così…- mormorò.
Keiichiro
sapeva bene quali erano i sentimenti del suo amico, e lo capiva, ma quelle
ragazze sapevano come farlo tornare sulla “retta via”.
Infatti,
a quelle parole, ottennero questa risposta –MA COME VI PERMETTETE!?
E IO CHE MI SONO ADDIRITTURA PREOCCUPATO!-
-E’
tornato in se…- disse Ichigo, ridendo.
Ryou
si ricompose, e si accorse di essere arrossito.
Notando
lo sguardo dei tre alieni, cercò di ritornare freddo il più possibile –Si
accettano suggerimenti-
-Emh…Io
direi di entrare e basta- disse Kisshu, mettendo le
braccia dietro la schiena.
-Ceeerto! Perché non ci mettiamo dentro un pacco con un
bel nastro e saltiamo fuori urlando “Sorpresa!”- disse Ryou, bocciando sul
nascere quella idea.
-Invecenon sarebbemale…- disse Zakuro,
mettendo una mano sotto il mento, come per pensare
-Tanto
sa che siamo scappati e che tenteremo di ritornare per riprenderci quello che
ci appartiene- disse Retasu –Tanto vale entrare senza troppe “cerimonie” -
continuò, stringendosi le spalle
-Già…-
-E
quando pensate di agire?- domandò Ryou, capendo che
sarebbe stato inutile discutere oltre. In fondo avevano ragione.
Tutti
si lanciarono uno sguardo.
-Domani…all’alba…-
disse Kisshu, ghignando leggermente.
-Perché
proprio all’alba?- domandò Pai, aspettandosi qualche significato profondo, per non dire idiota da parte del fratello.
-Ma
è semplice…- iniziò, sorridendo a trentadue denti –Perché sulla Terra, ogni
scontro importante viene fatto iniziare all’alba! Si
vede che non sai proprio niente della vita della Terra!-
Si
beccò due sonori pugni sulla testa.
Uno
da parte di Pai, che riteneva quella affermazione
stupida.
L’altro
da parte di Ryou, che aveva colto lo scherno che Kisshu aveva dedicato agli
umani.
-Ho
capito! La smetto!- disse, toccandosi i sue bernoccoli.
-Però
l’alba va bene- disse Minto, ridendo, deliziata da quella scena.
Ci
fu assenso generale.
Detto
questo, Pai si alzò, prendendo Kisshu per il colletto e
lo trascinò via dalla camera.
-Io
dico che le prende- disse Taruto.
In
quella conversazione non aveva minimamente partecipato, ma non importava.
Si
sarebbe messo in prima linea e avrebbe combattuto.
Pochi
minuti dopo, ricomparve Pai, e lanciando un’occhiataccia raggelantea Ichigo disse,
imperioso –Tu vieni di là-
Ichigo
lo guardò dubbiosa.
Poi
lanciò uno sguardo alle compagne.
-Muoviti-
A
quella incitazione, si alzò, e seguì Pai, aspettandosi
il peggio.
Seguendo
l’alieno a pochi passi di distanza, iniziava a pensare a quali torture l’avrebbe sottoposta.
-Pai…dove…?-
L’alieno
aprì una delle tante porte, e ci buttò dentro Ichigo.
La
ragazza, sbattuta dentro a forza, si sorprese nel
vedere Kisshu legato come un salame(***).
-Non
mi interessa che cosa abbietta combinato voi due-
iniziò Pai, incrociando le braccia sul petto –Ma adesso vi chiarite. Se non ve en rendete conto, siamo in guerra contro un pazzo
omicida. Questi piccoli screzi li dovete risolvere-
-Mamamama!-
-Niente
“Ma”, ragazzina. Non mi va di rimetterci la pelle perché voi due giocate a chi
si dispera di più! La porta non si aprirà fino a che non avrete risolto tutto-
-Pai!
Aspetta!-
troppo
tardi.
La
porta si era richiusa.
-…cattivo…-
si lamentò Kisshu, provano a liberarsi.
Impietosita,
Ichigo lo aiutò.
-Cosa
credi che dobbiamo risolvere?- chiese, incatenando lo
sguardo cioccolato
-n..niente…non
mi sembra che bisogna risolvere- disse la ragazza
-Già…-
si guardò attorno.
La
stanza era spoglia.
-Non
abbiamo come passare il tempo. Credo che Pai ci metterà un po’ prima di
tornare…- lanciò uno sguardo malizioso verso Ichigo.
Quella
arrossì, cogliendo l’allusione.
-KISSHU!
Sei insopportabile!-
-Suvvia!
Scherzavo!- disse quello, divertito
-E’
questo il problema! Tu scherzi troppo!-
-Che cosa vorresti dire?-
Ichigo,
rossa dalla rabbia lo guardò in modo sinistro –Tu…tu non fai
che scherzare! Dici cose che non pensi! E dici cose
che feriscono le persone!-
-Io
non ho fatto niente!- disse lui, mettendo le mani in avanti, capendo che doveva
prepararsi al peggio
-E
invece si! Da quando siamo arrivati qui hai detto cose
orribili!-
-Allora
c’è da risolvere…- disse,sospirando.
-NO!-
urlò lei, ancora più rossa.
Rimasero
in silenzio.
-Hai
detto “Da quando siamo arrivati qui hai detto cose
orribili”, giusto? Non hai detto “Fatto cose orribili”- cercò il suo sguardo,
ma lei lo distoglieva continuamente –Allora il bacio…-
-Il
bacio niente. Non era niente. Solo un tuo eccesso di ormoni-
-Non
direi…- disse, lui, con fare ancora più malizioso.
Le
prese il mento tra due dita –Lo sai che ti amo, vero?- si avvicinò a lei, ma le
parole della ragazza lo freddarono –Kisshu, io amo Masaya-
Allontanandosi
da lei, incrociò per un attimo uno sguardo sicuro e incerto allo stesso tempo.
-Tzè…ancora
col quel ameba…-
-non
è…-
-Ichigo…basta.
Ho capito. Tu dici di non amarmi. D’accordo- si alzò, allontanandosi il più
possibile da lei –Ma sappi che non posso smetterti di volerti bene solo perché
tu rincorri un morto-
La
ragazza rimase interdetta.
-Lo
trovi stupido amare qualcuno che non c’è più?- disse, all’orlo delle lacrime
-Immensamente-
-Beh…sappi
che io…che lo amo. Non rinuncerò a lui! Sono disposta a seguirlo anche
all’Inferno!- disse con foga, mentre le lacrime
bagnavano il suo viso.
-Per
me è lo stesso. Naturalmente lo farei per te, non per Masaya-
-Allora,
se sai cosa provo, smettila, per piacere!-
-Ti
chiedo scusa, ma non mi stancherò mai di dirti che ti
amo più della mia vita- si riavvicinò a lei, accarezzandole i morbidi capelli
che profumavano sapevano di fragola –ma mi basta questo, per ora…-
Dovete
ringraziare (o maledire, fate voi) la mia cuginazza,
che mi ha prestato il pc…anche se mi puntava un lanciafiamme alla testa ^^””” che
caldo..eheheh…
Che
cosa ve ne pare?
Sono
stata abbastanza malefica? MUHAHAHAHAHAHAHA!
Piccola
nota…quando nello scorso capitolo dicevo che avrei
fatto un regalino alle fan di Kisshu, non mentivo su tutta la linea…non vi va
bene quella dichiarazione X°°°D! anche se mi sembra
che le abbia dichiarato guerra Oo.
Non
mi uccidete per questo obbrobrio!
Please!
E
adesso, passiamo ai ringraziamenti/saluti: XRobertina92: “agggiorbnare”…questo me lo aggiungo nel vocabolario
X°°°D tvttbRobynee-chan! M davvero aggiorno velocemente? Oo a me sembra di aggiornare normalmente…bah…cmq, non mi picchiare come hai fatto nel Leone
Dormiente…non mi sono ancora passati i lividi XD.
XPurinsun:
Non sembri tanto preoccupata per gli umani…Oo. Cmq si, sonotante le prigioni e le sfere con cui Deep Scemo le controlla. Dici che
inizia a piacerti? Contentissima! Hai visto che ho fatto risvegliare Taru-Taru? XD che puccioso!
XSakurabell:
e chi te lo dice chi si mette con chi ^_^ *sorriso malefico* me grande genio
del male! Ahahahha!
Xtigre: beh…sa ha letto l’introduzione del capitolo
precedente X°°°D ma in effetti, Keiichiro lo ritengo
molto fortunato! Almeno più egli altri…l’idea del
sotterraneo mi sembrava un po’ banale, ma come poteva scappare dalle grinfie di
Deep Blu? Ihihih
XCaomei:
carissima! Bhe, ti ringrazio per le segnalazioni. Sto
provvedendo di già. Per quanto riguarda
Ichigo…beh…quella parte mi serviva proprio in quel punto. Lei è sicuramente
innamorata di Masaya, suo primo amore deceduto, ma ho
immaginato che un bacio può far nascere complessi ^^””””
e poi, io avrei fatto come lei, cioè, correre dalle mie amiche. Le situazioni
di KisshuxIchigo mi complicano la ff…non
puoi immaginare la mia fatica -.-…
XKuroneko:davvero
dici che sono uguali?! Me felicissima! X3 e io che credevo di essere andata un
po’ fuori strada! Come puoi notare il povero Kisshu non può
rispondere…causa, un Pai abbastanza adirato…gli sta facendo la ramanzina perché
non ha fatto come doveva faer con Ichigo, però, ti
saluta! XDDDD
Solo sei ore, e il gruppo avrebbe dovuto affrontaer chissà quali
pericoli per recuperare il Mew Power completo
Capitolo 6 “Sei ore” –Extra-
Solo sei ore, e il gruppo
avrebbe dovuto affrontare chissà quali pericoli per recuperare il Mew Power completo.
Poveri loro!
Anche il più calmo del gruppo tremava, pensando di dover
rimettere piede in quella che era stata la loro prigione, anche se per poche
ore.
Ma quello che sembrava il più contrariato, era
Tarato.
Purin e Tarato avevano battezzato quella missione come
“Operazione Recupero”, abbreviata in O.P..
Ma ad un ordine ben preciso di Pai
e Kisshu, questo aveva iniziato ad urlare.
-POSSO VENIRE PURE IO!-
-Taruto! Abbiamo detto di no-
-Stai zitto! Anche se sei il maggiore, questo non
ti da il diritto di darmi ordini!-
-E invece posso!-
-Già…può-
-Kisshu, non fare sarcasmo-
Le MewMew, insieme a Ryou e Keiichiro, stavano assistendo al litigio di tre fratelli molto
accesso.
Tutto questo mentre sorseggiavano del buone the con biscotti. Tutta opera di Keiichiro.
-Scusa- riavvicinò al piccolo –Tu devi
rimare qua-
Taruto gonfiò le guance.
Perché era trattato sempre come un bambino piccolo!?!
Anche lui aveva superato delle prove durissime per
andare sulla Terra.
Più volte aveva dimostrato il suo valore, e due
idioti lo volevano tenere le ali chiuse!
-IO NON RIMARRO’ QUA!-
-Adesso basta!- Pai, che
aveva esaurito la sua dose di pazienza giornaliera, si fece avanti, spostando Kisshu, che intanto, per paura di ripercussioni sul minore,
si era messo in mezzo, con le braccia in avanti.
MaPai di certo non
l’avrebbe ammazzato. Stava solo cercando di salvarlo…a modo suo.
-Stammi bene a sentire- iniziò, fingendo calma
–Quando ti ho detto- piccolo colpo di tosse da parte di Kisshu
–Quando ti abbiamo detto di non esagerare- si
corresse –Si sarà stato un motivo. Hai esagerato, e ho dovuto usare la Sajh(*) per non farti crepare-
-Nessuno te l’ha chiesto!-
-Taruto!-
-Stai zitto, Kisshu! Non capisco qual è il problema! Voi volete solo che io rimanga
qua perché temete che sia solo una palla al piede!-
-I tuoi poteri si sono inebetiti
con quella sostanza- continuòPai.
Perché trovava difficile non picchiare il fratellino?
–Saresti una palla al piede-
-Ma non è giusto!- piagnucolò Tarato.
-Spiacente, sotto il metro e quaranta non si
accettano partecipanti!- scherzò Kisshu
-Neanche Purin è così
alta-
-Ma a lei mancano due centimetri. A te sei-(**)
-NON E’ GIUSTO!-
- Rimarrai qua…- cominciò Pai,
gelido
-NO!-
-…e non ti muoverai dalla
base…-
-NON PROVARE A DARMI ORDINI, PAI!-
-…fino a che non te lo dirò io…-
Colpì, con violenza studiata, Taruto,
allo stomaco.
Il bambino si piegò in due per il dolore, mentre i
sensi si spegnevano.
-Questo è tutto-
Svenne.
Nessuno nella stanza parlò.
Anche se Pai aveva esagerato,
e aveva esagerato di brutto, sapevano che aveva ragione.
Taruto non si era ripeso del
tutto.
Come qualche ora prima, prese il corpo immobile di
Tarato, e si teletrasportòin una
delle stanza più remote della casa.
Adagiando Taruto sul
letto, pensò, rassicurato, che per il momento l’aveva salvato.
Ma non aveva la minima idea di quanto Taruto sarebbe stato utile in seguito, solo poche ore più
tardi.
*
Kisshu guardò il gruppetto –Meglio che andiate
a dormire, ragazze. Mancano solo sei ore-
-Hai ragione- Keiichiro
si alzò, spingendo le cinque contro la porta –A
nanna!-
In quel momento riapparve Pai,
che lanciò un’occhiata di intesa con fratello, segno
che Taruto era sistemato.
Mentre tutti scomparivano nel buio corridoio, Retasu si fece indietro, e si voltò verso Ryou, con occhi supplicanti –Mi accompagneresti tu? Non mi
ricordo la strada-
Il biondo sorrise –Diciamo che ti terrorizza il fatto di camminare
da sola al buio…ah ah…Dai, andiamo- e detto questo, la spinse delicatamente nel
lungo corridoio.
- Pai, come pensiamo di
agire? Di certo dobbiamo far correre il minimo pericolo ad Ichigo
e alle sue compagne, dato che sono le uniche a poter
affrontare Deep Blu. Purtroppo non ho idee, tu avrai
già pensato a qualche cosa, non è vero?-
Purtroppo per Kisshu, Pai non lo aveva ascoltato.
Il occhi erano due fessure taglienti in direzione della
porta.
-Oh…oh…conosco quello sguardo-
In tutta risposta, ottenne un ringhio poco
amichevole, e anche Pai scomparve da dietro la porta.
Kisshu, si buttò sul pavimento, supino.
E poi Pai si lamentava di
lui!
Almeno, lui aveva una minima possibilità!
“Pai…Pai…Pai”
Ma come al solito, i
pensieri dell’alieno dai capelli verdi tornarono alla sua rossa.
Il semplice fatto di essere usciti dalla stanza,
non voleva dire niente.
Quando Pai aveva aperto
la porta, aveva trovato una Ichigo
nervosa, che giocava con una ciocca di capelli, e Kisshu,
che fingeva di dormire su un fianco.
Quel suo atteggiamento voleva dire tre cose:
1)Ichigo si era rassegnata alla morte di Masaya, e
allora si era buttata tra le braccia di Kisshu senza
esitazioni –pensata improbabile-
2)Kisshu si era rassegnato, e aveva capito che Ichigo
non si sarebbe mai messa con lui, e allora aveva accettato di buon grado la
situazione –improbabilissimo
3)Kisshu non si era arreso –probabile- aveva intenzione di conquistare ancora Ichigo –più che probabile-E non si sarebbe arreso per nulla al mondo –qui si supera la parola
“probabile”-
Beh…la terza era stata l’opzione
giusta.
Ichigo sarebbe stata sua.
Al diavolo Masaya, già
morto e defunto.
Al diavolo Deep Blu, che
li voleva distruggere.
Al diavolo Pai, che
iniziava a rompere seriamente.
Al diavolo la sua gente, che riteneva blasfemo avere
rapporti di qualsiasi genere con gli esseri umani.
Al diavolo quella guerra.
Si appisolo placidamente,
con un sorrisetto che increspava le sottili labbra.
Ah…quando Kisshu si
addormentava col sorriso voleva dire due cose:
1)Kisshu aveva appena fatto impazzire i suoi compagni, e di questo
ne andava fiero, perché voleva dire che era stata una giornata
interessante.
2)Kisshu sorrideva perché nella sua testolina verde prendevano forma pensieri strani
o illeciti.
Forse, per questa volta, questi due punti si possono
unire, no?
*
-Hai capito la strada, adesso?-
-Si…credo di si…-
-Devi sempre andare diritta, per poi girare due
volte a destra, una sinistra e poi di nuovo diritta.
La tua porta è quella alla tua destra, la quinta-
-Ma perché siamo così lontane, io e le ragazze?-
Ryou si strinse le spalle –Credo sia stata una idea di Kisshu-
-Ah…-
Retasu iniziò a torturarsi le mani, gesto che faceva quando
era nervosissima.
Per fortuna, o sfortuna, Ryou
non capì che quel nervosismo era procurato dalla sua presenza.
-Retasu sei sicura di stare bene?-
-Ah?! Io…s…si- so sforzò
di sorridere.
“Perché devono venirmi
certi attacchi. È solo Ryou. SoloRyou”
-Avanti, non fare quella faccia sconsolata!- posò
una mano sulla spalla.
Il suore di Retasu perse un
battito.
-Vai a dormire- disse, assumendo una finta
espressione severa –Ti voglio scattante!-
Retasu si congedò, dando la buona notte.
Quando poggiò la testa sul cuscino, era porpora, e il
cuore le batteva a mille.
*
Quando Ryou chiuse la porta, invece, si strinse le spalle.
Che cosa era preso a Retasu?
“Bah…femmine”
Purtroppo per lui, girando l’angolo, per
raggiungere la sua di stanza, fece un brutto incontro.
Pai.
Incontro bruttissimo, visto che questi due non si
potevano vedere.
Uno perché lo considerava un invasore alieno, pronto
a tutto pur di vincere.
L’altro perché lo trovava semplicemente urtante.
Ma per Paierano tutti “Esseri Urtanti”.
-Salve, Pai-
-Si..salve-
Per una volta, incrociando lo sguardo viola, venne preso da un brivido freddo.
Quel ragazzo era raggelante.
-Sono tutte e dormire?-
Ryousogghignò –Si, Retasu dorme-
-Non ti ho chiesto questo- rimbeccò, acido
-Certo, certo-
Quando era entrato nella stanza del Nihil,
aveva pensato di aver interrotto qualche cosa.
Certo, gli dava fastidio che una delle MewMewprovasse interesse per un
alieno, nemico naturale per loro, ma lui non poteva controllare i sentimenti di
quelle pazze. Già faticava con i suoi.
-Allora, buonanotte-
Pai lo sorpassò, facendo un gesto abbastanza
infantile.
Si sa che quando si vuole provocare qualcuno, si tocca con forza studiata la spalla dell’altro.
Gesto usato molto tra i bambini.
-Ti prego di proteggerla. Lei e le altre-
A sentire quella frase, Pai
si voltò, credendo di vedere il volto di Ryou, ma
questo era troppo orgoglioso, e vide solo la sua schiena.
-Mi sentirei un verme se succedesse loro qualche cosa-
I suoi occhi si velarono di tristezza.
Lui era inutile.
Poteva solo dire cosa fare, o cosa non fare, ma non
partecipava attivamente.
Non aveva il potere adatto.
Pai, continuò a camminare, e i suoi passi risuonavano
leggeri su quel pavimento.
-Non ti preoccupare- disse –Non
c’era bisogno di dirmelo. Sa bene che sono l’unica speranza-
-Ti ringrazio-
-Non farlo. Non lo faccio per te-
-Allora per chi lo fai?-
Pai non rispose, scomparendo dietro l’angolo.
*
Minto bussò alla porta della stanza della sua Onee-sama.
Zakuro l’aprì.
Era leggermente assonnata.
-Minto…che hai? È successo qualche cosa?-
-No… e che…beh…onee-sama,
posso restare con te per un po’?-
Zakuro aggrottò le sottili sopracciglia –Come mai?-
-Non riesco a dormire-
Si spostò, facendola entrare.
La ballerina si sedette sul bordo del letto –Volevo
parlare con qualcuno-
-Hai paura?-
-No…non proprio. Sono preoccupata-
Zakuro forse captò i pensieri di Minto –Li libereremo tutti-
Minto sorrise grata alla sua amica.
-Ti ringrazio-
Da quando era venuta al mondo, era stata circondata
da persone che la coccolavano e la viziavano al posto dei genitori, troppo
impegnati con il lavoro o feste o altre cose praticamente
inutili.
Le uniche persone che le erano
state vicino erano la balia, e suo fratello Seiji.
La balia era un po’ come una nonna. Le voleva bene,
la viziava, coccolava, e le rimproverava con voce gentile.
Invece, con suo fratello, i rapporti si erano un
po’ raffreddati, ma grazie ad Ichigo, Retasu e Purin si erano
riavvicinati.
E adesso, quelle persone erano in mano a un pazzo.
-Li salveremo-
*
Purin vagava sconsolata per la casa.
-Taruto-
Lo cercava da ore, senza risultati positivi.
Ma perché Pai era stato
così cattivo?!
Che persona antipatica!
-TI TROVERO’!- disse ad
alta voce, per la millesima volta.
Alla fine, dopo un’ora di cammino, si ritrovò sul
suo letto, dormendo placidamente, invocando il nome dell’amico, associato con
parole “Amico, caramella, giocare”.
Povera bimba!
Che cosa avrebbe pensato se avesse saputo che Taruto si trovava solo una decina di stanze da lei?!
Xangelika4ever: ma che nick grazioso ^_^ grazie tanto per
il commentuzzolo!
XCaomei: ma figurati, cara! Si saluta chi ti lascia una recenzione! Ma sai che l’ho detto
pure io a quel deficiente di fratello!? Ma non mi scolta *fa spallucce* e poi,
ha solo peggiorato la situazione *__________* per la coppia formata da me Ichi-chan, don’t worry!*_*
XTigre: non è forte, è baka. Ma come fa a perdersi?! Che cosa ci trova poi Pai ? secondo me è eprchè anche lui non fa che perdere la retta via (pessimo
gioco di parole ndDanya -.-)
XKuroneko: Piano! Non mi strapazzare troppo! Sono delicato,
io!
Ma guarda, Ichigo deve aver
sbattuto forte la testa per non accorgersi che IO ci sono, e se CI SONO; può
dimenticarsi di tutto.
Per la stanza del Nihil…eh
eh…purtroppo non posso fare spoiler, ma sappi che non
sarà “proprio” inutile ^_^
XRobertina92: Mon amur! Mio piccolo
bocciolo di rose! Stella caduta dal cielo...(smettila, o Roby
mi muore ^^””” ndDanya)
grazie epr il commento! Ti ringrazio!
XPurinsun: Ecco la ragazza più pucciosa
del mondo! Orsù miei prodi! Attacchiamo! Ma quanto sono
intelligente, eh? Ma non concentrarti troppo su Deep
Blu, guarda me, che sono così figo!
XRia: allora siamo d’accordo! Tu ti prendi
Ryou, così Pai sta
tranquillo! Quel ragazzo sta diventando troppo nervoso! Ora sta sbattendo la
testa al muro, mormorando “Devo stare calmo!” ma non ti preoccupare se non hai commentato lo scorso capitolo! Succede X°°°DPerò, questa volta non dimenticarti,
altrimenti Danya inizia a fare come Minto, mormorando
“L’Onee-sama non mi commenta più perché shono cattiva ToT” E cose del genere…è
patetica >.>
XAndrea94:Ma che ne so io! Pai è
uscito di matto, Ryou non capisce, Ichigo è ferma su “Masaya” e non
va avanti! Solo io sono quello sano (non ne sonotanto sicura ndDanya)
Ma come, non mi vuoi con Ichigo?
ToT spiacente…
XSakurabell: eheh…ogni cosa al suo
tempo…poi vedi, anzi, leggi
*Danya prede tastiera*
Grazie, Kisshu!
E adesso, vi saluto! Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le persone vengono continuamente disturbate
nei momenti meno opportuni, e di conseguenza, si infuriano.
Non importa il sesso, l’etnia, la religione, l’età.
Prendete un esempio stupido.
Dopo una giornata faticosissima, decidete di farvi un bella doccia calda! Bene, nessuno ve lo impedisce!
Ma proprio quando stai per insaponarti il corpo con
l’ultimo bagno-schiuma, appena comprato nella migliore profumeria della città,
bussano alla porta.
È tua madre che ti dice che la tua amica che vuole
sapere i compiti, e tu le rispondi che in quel momento sei occupata,ma a causa del getto della doccia, lei non
capisce.
Quindi sei costretta ad uscire, ancora insaponata,
e rispondere, nonostante tutto.
E come se non bastasse, l’amica in questione ti
trattiene al telefono per un quarto d’ora buono, e intanto tu sei intirizzita
e…infuriata.
Beh, questo era solo un esempio.
Le situazioni possono essere tante, e i
protagonisti infiniti.
Quando Purin si era addormentata nel suo letto,
come poteva immaginare che un alieno con capelli verdi e gli occhi ambrati gli
urlasse nelle orecchie, interropendo così i suoi sogni?
-SVEGLIA!-
Ecco. Venire svegliati di soprassalto è una di
quelle cose che fanno davvero infuriare una persona.
Purin era una bambina gentile e vivace, ma, dice il
proverbio “Non svegliar la scimmia..pardon…il can che dorme!”.
La bambina aprì gli occhi di botto, e si alzò,sbattendo a fronte contro qualcosa di molto duro.
La testa di Kisshu.
-AIO!- si lamentò lui, mettendo una mano sulla fronte,
facendo qualche passo indietro.
La piccola si premette il punto dolente,
lamentandosi molto.
-Ma che testa hai!?- disse
lei, con i lacrimoni agli occhi.
Solo allora si guardò intorno.
Nella stanza erano presenti le sue amiche, Pai e
Kisshu.
-E’ ora- disse Zakuro
-Forza Purin!- la incoraggiò Retasu, sorridendo
-Dobbiamo andare- fece laconica Minto.
Purin si ricordò della missione.
Si alzò giù dal letto –Ma c’era bisogno della
squadra per intero per venirmi a svegliare?-
-Temevamo che non ti svegliassi proprio- ammise
Retasu,con un enorme gocciolone.
-Bene!- alzò le braccia, come per indicare i
muscoli, che non aveva –Facciamo vedere a quel Deep Scemo chi è la squadra dei Fantastici
Otto!- ammiccò.
Caduta generale –C…che razza di nome è?!- si lamentò Minto –“I Fantastici Otto”?!-
-Ma che razza di nome è?!-
ripeté Ichigo.
-Ma non possiamo chiamarci più Mew Mew!- disse la biondina, serissima
-E per quale motivo?- disse Zakuro, che era l’unica
che sorrideva all’idea della bambina.
-Beh, ora siamo in otto! Non in cinque!- iniziò
–Ora siamo tutti amiconi, e non penso che Taru-Taru,
Kisshu e Pai vogliano farsi chiamare Mew-boy, come
noi non possiamo farci chiamare le “Aliene”, visto che siamo terrestri…-
Ci fu una risatina generale –Non ha tutti i torti…-
ammise Kisshu
-Però come nome è orribile e lungo!- disse Pai.
-Allora facciamo così!- la bambina iniziò a saltare
sul letto –Questa non è la battaglia finale, no? Per ora usiamo questo
nome, ma quando arriverà il momento della vera battaglia ne adotteremo
uno nuovo! Quando torniamo lo decideremo-
I “grandi” si lanciarono uno sguardo.
Beh…era vero. Quella non era una battaglia
finale…solo il preludio.
-Quando torniamo me troveremo uno decente!- disse
Kisshu, battendo una mano sulla fronte della piccola.
-Ma ora è meglio muoverci- sentenziò Pai precedendo
tutti all’uscita.
Tutti si apprestarono a seguirlo.
Purin però, corse in avanti, mettendosi di lato a
Pai, richiamando la su attenzione.
L’alieno la guardò dubbioso –Che vuoi?-
-Taru-Taru sta bene?-
Pai alzò gli occhi al cielo –Si…sta bene. Sta
dormendo-
La bimba sorrise –Molto bene!-
Lo superò saltellando.
Pai guardò dubbioso la bambina, fino a che qualcun
altro non si affiancò a lui, cioè Retasu, che avevo ascoltato il veloce scambio
di batutte.
-Ti ha chiesto di Taruto?-
-Si…-
-Purin è una bambina molto vivace. Forse è
per questo che le piace Taruto-
La faccia di Pai assunse un espressione
contrariata –Dovrebbero crescere un po’…-
-Sono dei bambini! È normale che siano vivaci e scatenati-
-Saranno anche dei bambini- puntualizzò Pai, con
tono distaccato, per poi incrinarsi leggermente –Ma la questaè una guerra- le lanciò uno sguardo distaccato –Ed è meglio che anche tu
afferri questo concetto-
Gli sembrò che Retasu stesse per rispondere, ma
Kisshu interruppe il tragico dialogo.
L’alieno dagli occhi ambrati circondò i loro colli
con le braccia, in stretta confidenziale, e disse, bisbigliando all’orecchio di
Pai –Che fai, si flirta?-
-Kisshu! Mi strozzi!- disse la ragazza, che non aveva
sentito.
-Scusa, pesciolino- disse, mollando la presa.
Afferrò Pai per un braccio, portandolo qualche
metro più in là.
–Guai a te se provi ancora ad intrometterti più
nelle mie questioni- disse, la labbra strette –O sarà
peggio per te. Lo scherzo della stanza del Nihil non sarà niente. La prossima
volta niente Shirogane. Andrò sul pesante-
-Se stai minacciando, ti informo che non ne vale l pena, e poi non mi sembra questo il momento-
-Invece credo di si- Kisshu ghignò
–Pai…Pai…Pai…quella è cotta di Shirogane. Io posso
anche contendermi Ichigo con un morto, ma quello alla fine svanisce. Il
biondino no-
Kisshu tornò indietro, lasciando Pai avanti da
solo.
“Kisshu è un idiota” pensò “Che cosa mi sarebbe
dovuto importare di quella umana?! Di quella sciocca,
chiacchierona, goffa e…e…insomma! Pai, non dare ascolto a
quell’idiota”
Anche se era vero che non gli era proprio
indifferente…”Ma la vuoi piantare?!” si rimproverò.
-Pai, perché ti sei fermato?!-
il gruppetto lo superò.
Sentì la mano di Kisshu dargli una pacca –Vedo che
ho ragione-
-Tu non hai mai ragione-
-Tu pecchi di superbia-
-La volete smettere con questi battibecchi da fidanzati?!- disse Zakuro, mettendosi in mezzo –Non so quanto importi
a voi, ma noi Mew Mew abbiamo da fare certe
cose. Quindi…-
-Non abbiamo bisogno di prediche, Zakuro- disse
Kisshu , acido –Non siamo né Purin né Taruto.
-No di certo. Ma siete Kisshu e Pai. Questo basta e
avanza-
Rossi per la rabbia, i due continuarono a
camminare, finché non raggiunsero il salotto con le ragazze.
Lì trovarono Keiichiro e Ryou, seduti al tavolino
basso.
-Noi andiamo, allora!- disse Ichigo, simulando
sicurezza.
Ryou non riuscì a rispondere come sempre, mentre
Keiichiro sorrise, accompagnando a quel gesto tanto abitudinale parole
altrettanto abitudinali –Allora noi aspettiamo con ansia il vostro ritorno-
-Puoi
contarci!- disse Minto, determinata.
Non vedeva l’ora di mettersi in azione.
-Sarà meglio che vi trasformiate qua- disse Pai
–Appena arriveremo non dovremo perdere tempo, ed entrare subito-
-Pai ha ragione- affermò Ryou, incrociando le braccia
sul petto.
Ichigo alzò il braccio, in segno di grinta -Perfetto, allora ci trasformiamo subito!-
Silenzio.
Nessuno si mosse.
Ancora silenzio.
-Emh…c’è un problemino…- ammise Retasu, con un enorme
gocciolone in testa.
-Già…- annuì Minto
-Che siamo sciocche!- Purin si grattò la nuca con
nervosismo
-…- Zakuro arrossì.
-Che cosa vi prende?- Kisshu le guardò, dubbioso.
-E che non abbiamo più i nostri ciondoli Mew!-
dissero all’unisono.
SDENG!
Caduta generale.
-COME NON AVETE PIU’ I VOSTRI CIONDOLI!?- urlò Ryou, mentre le ragazze si facevano piccole.
-Emh…ecco…- iniziò Retasu
-Quando ci siamo svegliate nella dimensione di Deep
Blu non c’erano più!-
-E non potevate dirlo prima?!-
continuò il biondo, imbestialito.
-Ce ne siamo dimenticate!- sorrisero come delle
idiote.
Ryou colpì Ichigo, Minto, Retasu e Purin sulla
testa, procurando un grosso bernoccolo ad ognuna.
Zakuro l’aveva evitata di proposito.
Lui ci teneva a vivere…
-E ora come fate?- Kisshu si buttò sul pavimento –E
dire che mi ero preparato al meglio!- si lamentò.
Pai si portò una mano al mento, con fare pensoso
–Dite che quando avete ripreso i sensi nella dimensione di Deep Blu, non
avevate più i ciondoli?-
-Li avrà presi lui…- ipotizzò Keiichiro –Ma per
quale ragione…?-
-Se avessimo tutte le risposte necessarie…-
borbottò Pai –Non conoscete un altro modo per trasformarvi?-
Le ragazze scossero la testa.
In un attimo, gli occhi di Ryou scintillarono, e
batté un pugno sul palmo della mano aperto –Certo che c’è un altro modo!-
-Uh?-
-Ma si!- assentì lui –Lo hanno fatto solo Retasu e
Zakuro!-
Tutti gli sguardi si spostarono su di loro.
La verde, sentendosi osservata, arrossì, mentre
Zakuro si limitò a ricambiare gli sguardi interrogativi –Non capisco che cosa
stai dicendo-
-Ryou…emh…intendi quando ci
trasformavamo senza il ciondolo?- disse la ragazza con le trecce.
-Esattamente!-
-Però…emh…io non so
Zakuro, ma io non mi rendevo conto delle trasformazioni-
-Come non ti rendevi conto?- Pai guardò Retasu, che
abbassò lo sguardo.
Era arrossita, e stringeva i pugni.
-Emh…quando…mi trasformavo era perché…mi sentivo
arrabbiata o frustrata. La trasformazione rispecchiava il mio stato d’animo. E
poi, il potere è instabile-
Pai non staccò lo sguardo da Retasu. Che cosa aveva
detto?
Si teletrasportarono proprio sotto il palazzo
galleggiante.
-Ci siamo…-
-Eh già…-
-Avanti bamboline…- Kisshu richiamò i suoi tridenti
–E’ ora di iniziare i giochi-
-Kisshu…-
-Si, Mew Zakuro?-
La ragazza lo guardò con occhi di fuoco –Dici
ancora “bamboline” e ti faccio ingoiare i denti- disse minacciosa
-Potete evitare di litigare?-
-Retasu, non sto litigando…lo sto avvertendo-
-Allora poteterinviare gli avvertimenti
a dopo?-
-Pai ha ragione- Mew Minto richiamò l’arco –Come ci
arriviamo lassù?-
-Voliamo?-
-Eccetto Minto, noi non possiamo volare- precisò
Retasu.
-Possiamo usare il Mew Po…ah no…è vero che questo è
un potere instabile- disse Mew Ichigo, rabbuiandosi.
-In questo caso…- Pai richiamò i suoi ventagli, e
li fece ingrandire.
Però, questa volta erano molto più grandi dell’ultima
volta che li aveva usati.
Li fece cadere per terra, e questi iniziarono a
galleggiare tranquillamente.
-Wow…-
Le Mew Mew lo guardarono
con occhi luccicanti.
-Sembrano due tappeti volanti- disse Mew Purin
-Chi non può volare, si metta lì sopra. Mew Minto,
tu segui me e Kisshu-
-D’accordo- annuì la blu.
-Ma sei sicuro che reggeranno ilnostro peso?- chiese Ichigo, dubbiosa
-Lo scopriremo ora-.
Pai, maligno, spinse Mew
Ichigo sul ventaglio rosso, e questo per un attimo sembrò voler cadere, ma
tornò subito in posizione. Per un secondo, Ichigo sudò freddo –Non c’era
bisogno di essere così rudi- disse, gonfiando le guance.
Mew Purin si sedette accanto a lei, e Mew Zakuro e
Mew Retasu si misero sull’altro ventaglio.
-Ora possiamo andare-
I ventagli si alzarono, e finalmente si diressero
verso il Palazzo.
Mew Ichigo deglutì, mordendosi nervosamente il
labbro inferiore
-Non…va…- ansimò, stringendo all’altezza del cuore
con un pugno –La…mia…rinascita…non…sono completo…- farfugliò.
La fronte pallida era ricoperta da perle di sudore.
-Se non faccio qualche cosa…qui finisce male-
Davanti a lui si plasmò una sfera grigiastra.
Vide sette “intrusi”.
“Sono venuti…”
Schioccò le dita.
Davanti a lui comparvero cinque figure, coperte con
unlungo mantello scuro.
-Occupatevi di loro- proferì.
La figura che stava più vicina a lui annuì con
forza, per poi scomparire, seguita dalle altre quattro.
“Pensavo che sarebbe venuto pure il
piccoletto…beh…troverò un diversivo anche per queidue traditori”
Schioccò ancora le dita, ma apparentemente un successe nulla.
I capelli corvini del Sommo Deep Blu si mossero
appena.
-Bene…- davanti a lui comparvero due ombre, ma ne vero senso della parola!
Si staccarono con lentezza dal pavimento, e si
misero davanti al Sommo.
-Occupatevi dei due alieni-
Come erano comparse, le ombre si dileguarono.
Deep Blu si alzò stancamente “Usare quel Masaya in
quel modo è stato imprudente” il suo abito blu si colorò di scarlatto.
La mano si sporcò di quel liquido caldo –Il mio
sangue…- chiuse la mano in un pugno, rabbioso –Me la pagherete, Mew Mew-
La stanza cambiò molto velocemente, assumendo un
colore blu scuro.
Alla fine i contorni della stanza cambiarono, fino
a sembrare uno spazio infinito.
Ai piedi di Deep Blu, che iniziavaa perdere copiosamente del sangue dal petto,
iniziò a sbocciare una piantina.
Prima lentamente, quasi fosse un bambino
capriccioso che non vuole alzarsi dal letto, poi con più energia, inondando
quello spazio di luce bianca.
Alla fine, nacque un Albero maestoso.
La corteccia era nodosa, scura ed emanava un buon
profumo.
I rami erano enormi e si estendevano all’infinito,
ricchi di foglie verdi che sembravano danzare.
Una voce uscì dall’albero. Una voce calda e ferma,
molto simile a quella di un vecchio saggio. La voce però risuonava come un eco
lontano, perso e dimenticato nel tempo.
Chi osa disturbare il mio sonno?
-Sono Deep Blu- rispose quello, con tono fermo.
Oh…Il Sommo! Alla fine sei riuscito ad uscire dal
tuo sonno?
-Certamente-
Che cosa vuoi da me, Gheish, Colui che Placa?
-Voglio riposarmi tra i tuoi rami, per recuperare
le forze. Una lunga battaglia mi aspetta-
…siamo sulla Terra, giusto?
-Esatto-
I tuoi sudditi hanno abbandonato da secoli questo
pianeta. Chi ti ha ridotto così?
-Un gruppo di insetti fastidiosi-
Deep Blu, chiunque sia stato, deve avere un gran
potere. Non semplici insetti.
-Infatti, insetti fastidiosissimi. Ora
lasciami riposare. Ho un Universo da conquistare-
Allora vieni e riposati. Come Dio del Riposo non
posso negarti questo favore.
Gheish si mosse appena, e accolse Deep Blu nel suo
tronco.
L’alieno venne spogliato dalla sua veste, ormai
purpurea, che si posò delicatamente sul tronco.
Al centro del petto aveva uno squarcio enorme, da
dove usciva troppo sangue.
La pelle era, se possibile, ancora più pallida e
molto tirata dalla fatica.
Quello non sembrava Deep Blu il Sommo, ma un catorcio.
Prima di chiudere gli occhi e
dormire per quelli che sarebbero stati giorni, il suo pensiero fu rivolto ai
suoi nemici “Spero che non vi facciate troppo male. Quelle sono solo delle minuscole pedine del mio
Gioco. Sarò io a togliervi di mezzo”
Okay…capitolo stupido, ma interessante, non trovate?!
*tutti si buttano contro Danya* Kyah!
Perdono! Ma non vi piace l’idea di Deppy (Deep Blu)
nudo?! Anche senza descrizione, provate ad immaginarlo
*sbav*
Cmq…in capitolo mi piace un sacco, soprattutto per
l’albero parlante! Ho provato a descrivere al meglio la voce, e spero di
avercela fatta. Una descrizione al quanto difficile…però ce l’ho messa tutta,
anche se so che il mio meglio non è sempre abbastanza.
Grazie tante a chi ha recensito, ovvero:
angalika4ever
Caomei
Tigre
Purinsun
Lory06
Ria
Sakurabell
Robertina92
Kuroneko
Voglio farvi solo una domanda (vi prego di
rispondere) ma volete tutti che Pai e Ryou si picchiano?!Oo
Rispondete, grazie.
Ho deciso di aggiornare ora perché domani inizia la scuola, e quindi sarò abbastanza impegnata per un
po’. Devo aggraziarmi i nuovi proff!
Quella forma squadrata, quelle strane “cose” che
gli giravano attorno.
Nessuno, qualche ora prima ci aveva fatto caso, ma
ora dovevano ammettere che era spaventosamente terrificante,ma
maestosa.
I pannelli blu scuro riflettevano la luce tenue del sole nascente, e
loro, come piccole formiche, si specchiavano lì sopra.
Ma da dentro era tutt’altra storia!
Lunghi corridoi, con tappeti purpurei, porte
maestose, con disegni mozza fiati, pareti lisce e fredde.
Il gruppo era arrivato proprio nella parte centrale
della torre.
-Questo posto è lugubre-
-Mew Minto, non mi sembra il caso di lamentarti-
-Non mi aspetto che un alieno come te, che ha
arredato quel laboratorio, ne capisca qualche cosa di estetica-
Pie dovette trattenersi dal colpire Mew Minto con
una scarica elettrica.
-Vi sembra il caso di litigare?- li richiamò Mew
Retasu, stranamente seria.
-Colpa sua-dissero all’unisono.
I due si lanciarono occhiatacce.
-Ora dove andiamo?- chiese Mew Zakuro, guardandosi
intorno.
-Per me bisogna salire- disse Mew Ichigo.
-Per me bisogna andare di sotto- disse Kisshu,
quasi simultaneamente alla rosa.
I due si guadarono un attimo.
-Io dico di sopra- ringhiò lei
-Io di sotto- ringhiò di rimando lui
-Io ho attraversato quasi tutto il palazzo, e ti
dico che si va di sopra- disse la rosa, con aria superba, ricordando che era
stata l’unica ad entrare lì dentro.
-Ma si sa che quando si vuole nascondere una cosa
si deve andare nei pani più bassi!- rimbeccò Kisshu, acido
-E chi te lo dice?!-
-E’ sempre così! Sulla Terra, voi umani fate sempre così! Più una cosa è importante, più la si
mette in basso-
-Non è vero! Ma dove le senti queste assurdità!?! Attaccare all’alba, i sotterranei! E poi ti ricordo che
Deep Blu è un alieno, e non credo se ne intenda di “tradizioni” umane!-
-Paese che vai, tradizioni che trovi!-
Mentre i due si guardavano in malo modo,
elettrizzando l’aria attorno a loro, un leggero colpo di tosse attirò la loro
attenzione –Emh…- Mew Purin indicò il gruppo formato da Mew Retasu, Mew Zakuro
e Pai che si allontanava -…veramente la strada giusta sarebbe quella. Né sopra
né sotto…diritti!-
I due, mortificati, seguirono i quattro.
-Mi fai fare delle figuracce-
-Gattina, non accusare gli altri dei tuoi errori-
Raggiunto i gruppetto, Mew
Ichigo chiese –Direzione?-
-Per ora sempre diritto…- disse Mew Retasu,
indicando Pai.
Infatti l’alieno aveva una matta virtuale sul palmo della
mano.
Su di esso era segnata una piccola striscia, e poi,
un punto luminoso.
-Qui c’è il Mew Power-
fece Pai, anticipando la domanda di Mew Ichigo, dato che la neko-girl
aveva aperto bocca.
L’alieno viola si fermò, e assunse una espressione pensierosa.
-Problemi?- chiese Mew Zakuro, affiancandolo
-Più o meno. Secondo questa mappa dovremmo andare
diritti, ma…- guardò davanti a se –qui c’è un muro, e poi…ci sono delle
interferenze, e non capisco più quale “puntino” devo seguire-
-Interferenze?- fece Kisshu, sospirando –Odio
questa parola-
Mew Minto guardò la mappa
–Uno…due…tre…quattro…cinque punti luminosi…-
-Continuiamo a seguirlo, oppure puntiamo un altro?-
-Nonne ho
la più pallida idea-
Il gruppo non ebbe neanche il tempo di pensare a una alternativa,che la parete davanti a loro andò in mille
pezzi, e dovettero ringraziare solo l’intervento dello scudo di Mew Ichigo, per
non essere finiti travolti.
-CHI CAZZO E’ STATO!?-
imprecò Kisshu.
Cercò di guardare oltre la cortina di polvere che
si era creata, per intravedere una figura.
- Deep Blu?!- disse Mew Retasu,
impallidendo, ma richiamando le sue armi.
-No..- la tranquillizzò
Pai, stringendo gli occhi –Ma è sicuramente qualcuno di poco simpatico-
La Figura si mosse molto velocemente, e si portò
alle spalle del gruppo.
Pai lanciò una veloce occhiata allo schermo –Si
stanno avvicinando. Ma questa mappa dovrebbe individuare solo il Power…-
Guardò la Figura.
Era avvolta in un mantello scuro, ed era più bassa
di lui.
-Non dirmi che Deep Blu ha trovato chi ci
rimpiazza! Mi sentirei offeso!- scherzò Kisshu, estraendo i suoi tridenti.
In pochi secondi, furono circondati da altre
quattro figure incappucciate, ma ciò che si notava erano le stature differenti.
-Che bello! Adesso abbiamo tanti amici con cui
giocare!-
-KISSHU!- lo rimproverarono tutti
-Scusate- si fece piccolo piccolo.
-Si può sapere chi sono questi?-
-A saperlo-
-Eliminare gli intrusi- disse un incappucciato, con
voce metallica.
-Che bella accoglienza-
-Ti ci metti pure tu, Pai?- disse Mew Ichigo,
alzando gli occhi al cielo.
-…-
-Io dico di concentrarci su questi- disse Mew
Retasu.
Infatti, le cinque figure iniziavano a stringere il
cerchio.
-Ragazze…- Kisshu guardò Pai, che capì al volo, e
diede il suo tacito assenso –Questi qui li fermiamo noi, voi andare avanti-
-Non se ne parla proprio!- disse Mew Purin –Siamo
una squadra e…-
-Purin, andiamo- Mew Zakuro aveva afferrato la
piccola per un polso
-Sicuri di farcela?- chise
apprensiva Mew Retasu
-Tzè…- Pai la squadrò freddamente, e Kisshu la puntò
con gli occhi ambrati –Mi sa che si è dimenticata della nostra forza-
-ANDATE!-
Pai richiamò il ventaglio più grande, e con un agile mossa, creò una corrente di vento, che spazzò i
nemici.
-Non…- Purin provò a protestare, a Mew Zakuro la
trascinò con forza.
-Dobbiamo andare- disse Minto
-State attenti!- urlarono, prima di sparire dietro
il cumulo di macerie.
-Anche voi!-
Rimasti soli con gli incappucciati, i due fratelli
si guardarono con intesa.
-Io quelli di destra, tu quelli si sinistra- fece
Kisshu
-…perché io tre e tu due?- gocciolone
-Perché è più divertente!-
Quando si lanciarono all’attacco, per un soffio
Kisshu evitò una freccia azzurra, e Pai una sostanza gelatinosa.
-…non ti ricordano qualcuno?-
-…Ribbon…STRAWBERRY
SURPRISE!-
-Ma che…- Pai usò il suo ventaglio per contrastare
l’attacco di…Ichigo, anzi, Mew Ichigo.
-…Ichigo?-
Kisshu si portò alle spalle del incappucciato
che aveva lanciato l’attacco, e gli sfilò il travestimento.
Sotto quel mantello scuro, c’era Ichigo Momomiya.
Aveva i capelli rossi, come da umana, le orecchie e
la coda da gattoe gli occhi rosa, come
da trasformata.
Pai provocò un vento abbastanza forte per sfilare quegli indumenti scuri agli altri.
Anzi, altre, visto che erano l’esatta copia delle
Mew Mew.
Tutte avevano i capelli come da umane, e poi, gli
occhi e le varie code, antenne e orecchie dei loro animali.
-E questo che significa?-
Nella testa di Pai si accese una lampadina –Il Mew Power…Deep Blu l’ha usato in queste copie! Non dobbiamo
andare chissà dove! È QUI!-
I due si guardarono –E quelle dove si saranno
cacciate?-
- Pai, certi lampi di genio non potevi farteli
venire prima?!-
-Va a cercarle, e riportale qui. Intanto le tengo a
bada!- disse Pai
-Okay. Ci vediamo tra qualche minuto-
Ma gli imprevisti non erano finiti...
Infatti, appena Kisshu provò ad alzarsi da terra,
venne violentemente afferrato dalle caviglie,e
sbattuto sul rosso pavimento.
-Ahuo…- cercò di capire chi l’aveva fermato, e notò due
cose nere, molto simili a mani, che lo trattenevano da…dalla sua ombra!
-Che roba è?-
Questa si staccò dal pavimento, mostrandosi per la
figura nera quale era, e iniziò a immobilizzarlo da dietro, tenendogli ferme le
spalle e le gambe.
-PAI!- quando di voltò
verso il compagno, vide che anche questo era immobilizzato da un’ombra nera.
Non lo aveva sentito emettere fiato
prima perché gli aveva tappato la bocca.
- Maledizione…-
Le cinque pseudo Mew Mew
si allontanarono, seguendo le loro gemelle per quello stesso corridoio.
la presa lo strinse più forte, e fu costretto a
piegarsi sulle ginocchia, per poi cadere per terra.
Sbattè dolorosamente la guancia contro il pavimento.
Ho voluto tagliare qua per lasciare un po’ in
sospeso…
Ora ringrazio:
Kuroneko: nya…picchiarsi per un
motivo che non sia la verde? -.-“””” devo aver
sbagliato qualche cosa…chiedo persono per il ritardino ^_^””. Cmq, ci saranno
tanti altri dialoghi in seguito…xD adoro farli
parlare, perché sono due personaggi diversi ma uguali! Alla fine, finiscono
nello stesso punto!
Lory06:
recensione piccola? Bella mia, basta che commento xD spero che l’interrogazione sia andate bene! Danya-dipendente? Fatti aiutare da Mia per disintossicarti,
perché può essere pericoloso!
Caomei: ah davvero? Oo non mi
sono ispirata a niente, ho lavorato di fantasia, ma si vede che mi hanno
preceduto ^_^””” ho usato quel termine proprio perché
si scontrava con Sommo…insomma, quanti sommi sono“catorci”!? ihihi miei ragionamenti idioti. Cmq, il tuo modo di
recensire non è sbagliato. Le recensioni servono per correggere, migliorare una
storia, e non solo per commentare e basta. L’errore? Lo correggerò subito!
Purinsun: grazie per l’augurio! Mi ha portato tanta fortuna
^_^ certo che Zakuro dovrebbe farsi le flebo con la
camomilla…^_^””” certe volte è intrattabile!
Mary Cry: non scappare, VOLA! È più facile xD
Ria:
disteso? Nel senso che ho allungato troppo il brodo?Oo
cmq, i proff me li sto lavorando ben benino, pensa,
sto sorridendo alle battute infelici dei proff di
latino/greco e biologia/chimica…fanno davvero pena xD
Sakurabell:purtroppo
non sono stata la prima a usarla T_T cmq, eh si, certa gente deve fare pace con il cervello…vero,
ragazzi? xD
Shironeko: amola! Lo so benissimo!
Tranquilla! T_T basta che studi per bene! Poi, se
ritagli un po’ di tempo per commentare, mi fa più che piacere ^_^
Mew Nina:
emh…la storia non è finita, anzi, ci vuole un po’ ^_^””” cmq, non me lo sono inventato. Se ricordi, Retasu non
usa ciondoli quando si trasforma davanti ad Ichigo, e Zakuro aveva già capito
come controllare i poteri di Mew Mew, se ricordi,
salva una donna da un chimero di Kisshu. Io il fatto l’ho giustificato con le
loro emozioni…goffo tentativo xD sorpresa per le
ombre? Chi credevi fossero?
Ora, voglio rispondere a una cosa che tutti hanno
detto, o pensato…Pai e Ryou non si devono picchiare.
1)Pai
rischierebbe di abbrustolire Ryou col ventaglio
2)Il
biondino, per difendersi, potrebbe sguinzagliare le Mew Mew,
e sappiamo bene quanto possano essere pericolose
Loro due già si odiano perché sono di due razze
differenti, e picchiarsi per una ragazza mi sembra al quanto…stupido ^_^ sono
cinica, lo so, ma certe cose non mi piacciono…
Ora, credo che sia più giusta l’interpretazione di Caomei, anche se non sarà per la verde, ma per altri
fatti che non vi anticipo ^_^
gli facilita l’agguato e rende cieche le sue prede! “
Mew Ichigo guardò il suo doppione.
Si mosse a destra, e quella la imitò. Alzò un
braccio e quella la imitò.
-…chi sono queste qua?!-domandò, indicandole
Le amiche la guardarono, ricambiando gli sguardi
confusi.
-Non saprei…- disse Mew Minto
-Ma se loro erano quelli che abbiamo incontrato
prima…vuol dire che Pai e Kisshu…- Mew Retasu si guardò indietro
-Oh no!- strillò Mew Purin
-Che cosa ne è stato dei nostri compagni?!- disse Mew Zakuro, rivolta al suo alter ego
-Quei traditori saranno già stati inghiottiti dalle
Ombre- le disse
-O…Ombre?- Mew Ichigo sentì la
terra mancarle da sotto i piedi “Kisshu! Pai!”
Vide con la cosa dell’occhio Mew Retasu e Mew Purin
fare due passi indietro.
-Mew Ichigo…-
-…noi andiamo. Andate avanti voi, okay?-
Le due Mew Mew si
guardarono, annuirono, e con il muto assenso delle altre tre compagne tornarono
indietro, ad aiutare i due alieni.
Le cinque figure nemiche si scagliarono contro di
loro, ma le tre Mew Mew rimaste riuscirono a bloccarle…tranne
peròMew Retasu e Mew Purin versione
“cattiva”.
-Sono veloci- disse Mew Zakuro, mentre cercava di
afferrare la caviglia della nemica verde.
Troppo tardi.
Quelle due si erano lanciate all’inseguimento di
Mew Purin e Mew Retasu.
-Spero non succeda loro niente di grave- disse Mew
Minto, tra i denti
-E’ una guerra. Aspettiamoci di tutto-
-Mew Zakuro…- la Leder richiamò la sua arma,
scaraventando la sua nemica qualche passo indietro -…vuoi smetterla con questo
pessimismo!?!-
-Purin! Anche se è una situazione critica, usare
certe espressioni, non mi sembra il caso! Sei ancora una bambina!-
-Vuoi dire che quando sarò più grande potrò
imprecare?! E poi non era una parolaccia!-
-Non sono espressioni da usare. Punto e basta-
-Sei peggio di…-
-PURIN!- gridòMewRetasu
-Volevo dire “di una suocera”!- precisò la bambina.
-Non per quello! Guarda! Ci stanno raggiungendo!-
la verde indicò dietro
Infatti le due nemiche le stavo raggiungendo con una
velocità impressionante.
-Ci penso io…Puddingi…RING
INFERNO!-
Dai piccoli tamburelli della biondina si formò una
sostanza appiccicosa a forma di budino, che imprigionò le due nemiche.
-Brava!-
-Non reggerà a lungo-
-Hai ragione…andiamo-
La strada che percorsero fu davvero poca.
Svoltato un angolo si ritrovarono in un corridoio
buio e spettrale.
-Li avevamo lasciati qui- commentò la più giovane.
-PAI! KISSHU!- urlò Retasu.
Mew Retasu fece appena in tempo a vedere Mew Purin
scaraventata via, perché poi toccò a lei.
Il colpo ricevuto la colpì allo stomaco con una
violenza tale da mozzarle in fiato. Fu costrettaa cadere distesa per terra.
Vide la figura di Kisshu avanzare lentamente, per
poi superarle, e scomparire dietro il corridoio da dove erano arrivate loro.
-K…Kisshu- mormorò, cercando di rimettersi in
piedi.
Cercò con lo sguardo Mew Purin,
ma la bambina doveva essere stata colpita forte, perché era vicino a lei,
immobile, probabilmente svenuta.
-P..Purin…svegliati-
Allungò una mano verso di lei, afferrandole una
spalla, per farla voltare.
Purtroppo, la sua mano venne pestata da un piede, e
poi il suo corpo cadde distante da quello di Purin, a
causa di un calcio abbastanza forte.
“Questo lascerà il segno” pensò, toccando l’addome.
Chi l’aveva colpita con tanta violenza?
Subito pensò a quelle strane nemiche, ma dovette
ricredersi.
Chi l’aveva colpita era un alieno dai vestiti
scuri.
-P…Pai…che cosa…-
Provò a guardarlo in volto, ma questo era in ombra.
L’alieno si diresse verso Mew Purin, ancora priva
di sensi. Nelle sue mani vide crearsi una piccola sfera luminosa.
“Se la colpisce la ucciderà”.
Non sapeva perché l’algido alieno si comportasse
così. Che avesse perso il lume della ragione?
Richiamò le sue nacchere
-Ribbon…Lettuce Rush!-
Anticipando la sua mossa, Pai si spostò
velocemente, portandosi di lato a lei; Retasu girò su
se stessa, per evitare il colpo al fianco, già scagliato contro di lei.
Si abbassò, cercando di fare lo sgambetto.
Pai saltò, e prendendola dal braccio la fece volare
qualche metro di distanza.
La ragazza sbatté contro una parete, e la botta le
fece perdere il respiro per qualche secondo.
Pai ritenette saggio sbarazzarsi di Mew Retasu, che
al contrario di Mew Purin, poteva ancora muoversi.
Solo allora la giovane vide gli occhi di Pai.
Erano vuoti e neri, come se la pupilla si fosse
dilatata, occupando il resto.
-Che cosa ti è successo? Pai!- l’alieno richiamò il
suo ventaglio, puntandocontro di lei.
Alla ragazza ritornarono in mente le parole di
quelle nemiche “-Quei traditori saranno già stati inghiottiti dalle Ombre-“
Se era così…probabilmente erano manovrati
da…da…qualche cosa.
-Muori, essere umano-
Sicuramente anche Kisshu era in quelle condizioni.
-Pai…torna in te- il ventaglio venne puntato sulla sua
gola.
La ragazza temeva pure a deglutire.
-I nemici saranno eliminati dal primo all’ultimo-
Solo allora Retasu si rese conto che a parlare non
era il vero Pai.
Anche la voce era diversa.
-Tu..chi sei?-
-Io sono l’Ombra. Servitore di Deep Blu-sama-
-Esci dal corpo di Pai-
disse lei, tremando. Quella voce era spaventosa.
Cavernosa e bassa. Gelida e tagliente.
-Prima eliminerò voi Umane. Poi eliminerò questo
traditore. Il mio compagno si starà già occupando delle tue compagne-
-No!- provò a scattare di lato, ma il braccio del Pai/Ombra la bloccò.
Questo alzò il ventaglio, che scintillava di
piccoli fulmini, mentre una mano si posava sul suo sottile collo, stringendolo.
Mew Retasu chiuse gli occhi verdi, vedendo il
braccio abbassarsi su di lei.
Mew Minto saltò di lato, lanciando un’ennesima
freccia di luce contro la sua nemica blu, che parò il colpo.
-Non riesco a colpirla!- disse,
disperata.
-Anticipano i nostri attacchi- imprecò Mew Zakuro
–Sanno come ci muoviamo-
-Questa non ci voleva-
“Come posso fare? Se solo ci fosse Aoyama-kun come me…” Il cuore della Leder rosa perse un
battito.
Aveva pensato a lui.
Ancora una volta.
Aveva pensato a qualcuno che non era mai esistito
veramente.
“Devo cavarmela da sola”
-Ragazze, anche se in tre possiamo provare a usare
i nostri poteri insieme-
-Unsurrogato
di Mew Power?-
-Si-
-Ok…-
La viola e la blu fecero trasferire i loro poteri
dentro il cuore di peluche di Ichigo.
“Devo concentrarmi”
-Strawberry Bell Version Up- (*)
L’attacco che scagliò la rossa fu abbastanza
potente.
Le tre avversarie si erano unite, come avevano
fatto loro, scagliando un medesimo attacco.
Avrebbe vinto solo chi avesse resistito di più.
Mew Ichigo rischiò seriamente di crollare, ma Mew
Minto e Mew Zakuro la sorressero da dietro
-Non molliamo all’inizio-
Ichigo ringraziò mentalmente le amiche.
“Se non ci fossero loro, la squadra non esisterebbe”
Strinse il cuore, concentrandosi come mai in vita
sua.
-VAI!- urlò, come per darsi la carica.
Il suo attacco prevalse, colpendo in pieno le tre
copie.
Queste caddero a terra, imitate anche dalle nostre
tre eroine.
-Ce l’abbiamo fatta- disse Mew Minto, respirando a
fatica.
-Io non ne sarei così sicuro-
La mew rosa si voltò
indietro.
Eretto, con la posizione da fico che aveva sempre, Kisshu.
-Stai bene, allora? E altre? Pai? Dove sono?-
chiese, riempiendosi di gioia.
Si mosse verso di lui.
Gli era venuta voglia di abbracciarlo!
Patetico, direte voi, ma in quel momento Ichigo
sarebbe stata contenta di vedere anche il suo proff
di matematica, proff che non le dava più di una
sufficienza stiracchiata!
-Credo che il mio compagno le abbia già eliminate,
quelle due bambine-
-Ma che dici? Non sono cose da dire! Avanti
Kisshu!- protestò Mew Minto, alterandosi.
-Non è Kisshu…- notò Zakuro, sgranando gli occhi-
Le due ragazze lo guardarono bene.
Non c’era niente di diverso.
Stesso taglio di capelli, stesse orecchie appuntite,
stessa pelle diafana, stessi vestiti, stessi occhi neri.
…
…
…
Occhi neri?
L’alieno aveva perso quel bel colore ambrato, per
sostituirlo al nero.
-Dove è il Kisshu vero?- domandò Zakuro,
alzandosi in piedi –Mi sembra chiaro che oggi ci siano un sacco di copie mal
riuscite-
-Dentro questo corpo, che dorme come un babbeo-
rispose tranquillamente quello.
Ichigo notò che il tono di voce era cambiata, più
roca.
-E tu chi sei?-
-L’Ombra creata dal Sommo Deep Blu-
-Anche Pai è nella sua stessa situazione?-
chiese Zakuro. (il “sua” sta per Kisshu.
Praticamente Zakuro chiede se anche Pai è
imprigionato nel suo stesso corpo nda)
Lo scambio di battute fredde e distaccate tra la
Mew wolf e l’alieno posseduto erano impressionanti.
-Certamente-
-Come possiamo liberali?- chiese a quel punto
Ichigo.
-Dovete sconfiggermi- quello sorrise tranquillo
–Cosa che reputo impossibile, visto il vostro attuale potere. Se non siete
riuscite a battere quelle copie…-
Il falso Kisshu indicò le tre figure che si
rialzavano, anche se a fatica.
-No!- si lasciò sfuggire Mew Minto.
Kisshu fece una cosa che loro non si sarebbero aspettate.
Si portò dietro le tre copie.
Quella che rappresentava Mew Minto stramazzò al
suolo in pochi secondi, dopo che l’alieno l’aveva colpita alla base del collo.
Poi toccò alle false Mew Zakuro e Mew Ichigo.
Kisshu richiamò i suoi tridenti, e le trafisse in
pieno petto.
Queste sputarono sangue, e si accasciarono a terra
come delle bambole di pezza.
Sotto di loro si creò una pozza di rosso sangue.
Mew Ichigo dovette trattenere l’impulso di
vomitare.
Il vedere un’altra se sporca di sangue le dava il
voltastomaco.
I corpi, ormai privi di vita, si illuminarono.
Le Mew Mew sentirono
un’energia a loro familiare.
Kisshu allungò una mano, e voltata col palmo verso
alto, accolse le tre piccole sfere di luce rosa, indaco e viola.
-Quello è il Mew Power!-
disse Mew Zakuro, sgranando gli occhi.
Kisshu, senza scomporsi, estrasse dalla tasca altre
due sfere di luce, una verde, una gialla.
-Quelle devono essere delle copie di Purin e
Retasu- disse a mezza voce Mew Minto.
-Perché le hai uccise? Non combattete forse una
stessa guerra? Non siete la servizio di Deep Blu?-
chiese Mew Ichigo, guardando i tre corpi a terra.
Il suo sguardo si soffermò sul volto bianco della
falsa Mew Minto.
Gli occhi guardavano il vuoto, rivolti verso
l’alto, con un rivolo di sangue che usciva dalla bocca.
Piccolo dettaglio: il collo era rivoltato al
contrario, quindi Ichigo in quel momento vedeva un collo piegato come uno stelo
di un fiore.
Se quella fosse stata la sua amica…nonci volle pensare.
-Perché, mi chiedi?- Kisshu sembrò pensarci –Beh,
quando ho preso possesso di questo corpo mi sono sentito molto forte e diverso…e
vedendovi in queste condizioni mi avete fatto pena- puntò i suoi occhi neri
sulle tre –Vi ho voluto dare una mano. E poi, figuratevi se a Deep Blu-sama interessavano queste inutili vite! Allora, lo
volete si o no questo vostro Potere?- sorrise, maligno
–Venite a prenderlo- scomparve.
Mew Retasu sentì il sangue caldo schizzarle in
faccia.
Le bagnò il labbro inferiore, e sentì il suo sapore
metallico.
Ma quel sangue non era il suo!
Aprì gli occhi.
La mano, che le teneva il collo, era distesa sul
fianco di Pai.
Il ventaglio era conficcato, almeno la punta,
nell’avambraccio.
La ferita perdeva molto sangue, e Mew Retasu si
portò le mani alla bocca, per soffocare un urlo di terrore.
-PAI! Cosa…-
Cercò di incrociare gli occhi.
Uno era ancora nero e vuoto, l’altro era tornato
normale.
Forse stava riprendendo coscienza di sé!
-Pai. Sei…tornato in te?-
-Non ti conviene starmi troppo vicino, ora come
ora…- disse quello, calmo –Quella cosa è ancora dentro di me- si guardò
intorno.
Posò lo sguardo su una svenuta Purin.
-Kisshu?-
-Se ne è andato appena siamo arrivate noi.
Probabilmente è nelle tue stesse condizioni- posò lo sguardo sulla ferita
–Sarebbe meglio fermare il sangue…-
-Sciocchezze-Pai
estrasse il ventaglio con violenza, e a stento trattenne una smorfia di dolore.
-Non credo proprio! Ma era necessario infilzarti
con quel dannato coso rosso?- disse lei, con forza, mostrando a Pai, per la
prima volta, un atteggiamento nuovo.
Anche Pai fece una cosa che non aveva mai fatto.
Posò la mano del braccio sano, sulla guancia di Mew
Retasu, e con il pollice pulì delicatamente il labbro dal suo sangue –Non me lo
sarei mai perdonato se ti fosse successo qualche cosa-
Il palmo asciugò anche le altre chiazze di sangue,
mentre il cuore di Retasu perdeva un battito.
Aveva sentito bene?
Pai aveva detto quelle cose? PAI!?
-S…senti…è meglio curare quella…- non poté andare
oltre, perché incrociò lo sguardo.
Un occhio completamente nero e uno
viola scuro e penetrante.
Quegli occhi si avvicinarono ai suoi.
Pai si chinò su di lei. Avrebbe raggiunto le sue
labbra in pochi secondi.
Probabilmente non era cosciente delle sue azioni.
Retasu strinse gli occhi con forza, schiacciandosi
il più possibile contro la parete dietro di lei.
Pai non poteva baciarla.
Era ridicolo.
Non c’entravano niente insieme.
Erano come il sole e la luna…non poteva.
E poi, a lei piaceva Ryou.
……………………………o no?
Oltretutto il contesto non era dei migliori…
“Non può farlo” ma nonostante tutto non fece nulla
per allontanarlo.
Le labbra di Pai sfiorarono le sue per pochi
secondi, ma poi, questo, si allontanò urlando, tenendosi la testa tra le mani.
-PAI!- urlò la ragazza, riprendendosi (più o meno)
subito –Cosa ti succede? Pai!-
-Sta lontana- le ordinò –Pre…prendi
Mew Purin e va via. Raggiungi le tue…co…compagne!-
Pai si piegò a terra, e continuò a gemere di dolore.
Retasu lo vide vomitare.
-Non ti lascio solo in questo stato-
-Non saresti in…in grado di fermarmi. Sei troppo
debole- disse lui. Retasu notò che gli occhi diventavano ora neri, ora viola
-…va…via!-
-Non voglio!- provò a sfiorargli la spalla, ma Pai
gliela schiaffeggiò.
-Non voglio farti del male! Ti supplico…va VIA!-
La ragazza sentì in quelle parole una incrinatura di disperazione. Si sfiorò le labbra.
Si avvicinò a Mew Purin, e se la mise sulle spalle.
-Non mollare. Resisti-
-Quelle strane copie hanno dentro di loro il vostro
potere. Se le battete potrete ritrovare il MewPower- disse il giovane, annaspando
Corse via, lontana dal pericolo. Da lui.
Pai gemette più forte. Il cercare di convincere
quella zuccona gli era costata molta fatica.
Continuò a vomitare.
“Questo essere…non ne vuole sapere di uscire…” gli
occhi erano gonfi e lucidi.
Stava di merda.
“Spero che Kisshu stia meglio di me”
Svenne.
Una figura sottile si avvicinò al suo corpo.
Kisshu.
-Ombra…compagno mio, non
ti sei impossessato di questo alieno per il 100%. È per via di quella ragazza?-
non ottenne risposta –Avrà turbato l’animo di questo giovane. Ma noi abbiamo
una missione, vero?- ancora silenzio.
Kisshu passò un braccio di Pai intorno al suo
collo, caricandoselo sulla spalla –Lascerò che ti riprenda. Ma pure io devo
stare attento. Questo Kisshu prova una forte attrazione per la Leder delle umane-
Nella base di Kisshu&co,
il più giovane del gruppo aprì gli occhi.
Era su un letto e sentiva la testa pesante.
“Managgia a Pai…”
-MALEDIZIONE! Mi hanno lasciato qui! Bastardi!-
scese giù dal letto, e aprì la porta della stanza. Fece per correre fuori, ma sbattè contro qualcuno, cioè RyouShirogane.
-Ah…sono andati tutti via?!-
domandò, frenetico
-Si-Ryou puntò gli occhi su Taruto -Devo chiederti un favore-
-Ho fretta, un’altra volta!-
Ryou l’afferrò per il colletto della camicetta rossa, e
disse, sorridendo –Non sono stati molto educati a lasciarti qui da solo, vero? Che
ne dici di dare a quei tuoi fratelli uno schiaffo
morale?-
-La cosa si fa interessante- il piccoletto sorrise,
con gli occhi luccicanti –Che devo fare-
-Portami al mio laboratorio-
Note:-
(*) quando
le Mew Mew trasferivano i loro poteri ad Ichigo, come
si chiama l’attacco? Io ho usato quello del manga. Spero di non aver fatto una
cavolata enorme!
Da notare: per chi crede che la ff
sia agli sgoccioli, si sbaglia *_*
Siamo ancora lontani! BAHAHAHAH! ( =_____=”””ndtutti)
Ihihih. Questo capitolo mi ha risucchiato le forze…non
per qualche cosa, ma l’ho sempre scritto di notte su dei fogli x.x mi sento leggermente stanca!
Oltretutto la scuola si st
facendo pesante. Con oggi (17 ottobre) è un mese che frequento il I liceo
Classico (3° superiore) e già prego per le vacanze di Natale! Non avete idea di
che proff mi siano capitati…chi puzza, chi è mezzo
maniaco, chi non sa nemmeno che cosa insegna, chi è logorroica xD ma infondo mi diverto, anche perché è difficile
annoiarsi con tutti gli strani elementi che mi circondano xD
tra amici vecchi e nuovi non mi posso di certo stufare!
Cmqqqqqqqqqqq…..chiudiamo questa
parentesi logorroica (rido xD) e passiamo all’angolo
dedicato ai lettori *_* siete la mia gioia! ^_^
XLory06:
cara gemellina
mia >*
Me felice, allora! Che dici, ti ho lasciato ancora più sorpresa? Almeno
un po’? Sorry, ma sono così xD
il bello è che mi ingarbuglio da sola Oo come
usciranno da questa situazione?! Tutto alla prossima
puntata! Nya!
Ps: non credo che riusciremo a far impazzire Mia-san…mi conosce ormai da 4 anni, ed è ancora in possesso
delle sue facoltà mentali U_U
XCaomei: ihihih che errore da
scemi xD sono proprio baka!
xD cercherò di stare più attenta!
Cmq, altro colpo di scena. Che ne pensi? ^_^
Adoro lasciare in sospeso i capitoli. Il bello è
che pure io sono emozionata come voi quando lo rileggo per controllare xD come se lo leggessi per la prima volta, figurati! A
presto.
XMew Nina:
siccome avevi indovinato, ecco un premio per te!*da un pacco a Mew
Nina* *la ragazza lo apre* BUM! *esplode* piaciuto ^_^a presto X*
Ps: Per Ichigo e Kisshu non
hai ancora visto il più bello xD ne avranno di
litigate, loro xD
XKurneko: allora avevi ragione pure tu U_UGomen! Cmq, meglio aver tagliato il capitolo , piuttosto che aver tagliato altro, no? *guarda Kisshu e Pai* *i due si allontanano velocemente, con le
mani in mezzo alle gambe* a presto X*
XSakurabell: E già…la psicologia è un vero mistero U__U non si
sa che cosa scatta nella mente delle persone, vero, Pai? xD
Purin non è pucciosa…è
FANTASTICA! xD
XMitsutsuki-chan: (spero di aver scritto bene il nome OO) siamo
proprio d’accordo su Pai…già! Il musone è, infondo, orgoglioso, anche se in
questo capitolo ha dimostrato qualche cosa di strano, non trovi? Ma più che Deppino mio, dovresti trucidare me ^_^”””””
quello già sta male per atti suoi! Morire per amore di Kisshu!
Che gesto nobile! Tieni, anche per te un regalino *le passa un passo* *Mitsutsuki-chan lo apre* BUM *esplode pure lei*
Dopo questa ultima esplosione…emh,
recensione, vi saluto, con la speranza di sentirci a presto
^_^
-Ragazze!-
Mew Retasu corse velocemente verso il gruppo, seguita dalla piccola biondina,
che annaspava dietro di lei, probabilmente ancora provata dal colpo infertole
da Pai.
-
MewRetasu! Mew Purin!- il cuore di Mew
Ichigo si riempì di gioia, vedendole arrivare
–State
bene?- domandò Mew Minto, avvicinandosi a Purin, toccandole le guancie
accaldate.
-Più
o meno…ma Pai…e…- la verde iniziò a parlare di fretta, ma Zakuro la fermò,
chiedendole di ricominciare il discorso con calma.
Mew
Retasu prese un respiro profondo –Prima eravamo inseguite dalle nostre copie…-
iniziò a raccontare dello scontro con Pai, evitando di parlare di ogni “contatto
particolare” con l’Alieno, e poi disse delle loro copie, riverse a terra senza
più vita.
-E’
stato Kisshu…- mormorò la più anziana del gruppo.
Gli
occhi di Purin si illuminarono –Allora ci ha aiutate! Sta bene?-
Questa
volta fu Zakuro a raccontare alle due amiche che cosa era successo nella loro
parte.
-Quindi
sono controllati- mormorò Retasu, apprensiva
-Da
Ombre…- precisò Minto –Come possiamo combattere contro
qualche cosa che prende possesso dei corpi?-
-…il
Mew Power…- mormorò Mew Zakuro, ricevendo occhiate dubbiose dalle amiche –Se
usassimo il Mew Power potremmo liberali. Lo facevamo coi
chimeri…potrebbe funzionare…-
-E
se così non fosse…però…-
-Ichigo! Non dobbiamo farci prendere dai dubbi!- la
rimproverò la Lupa –Oltretutto possiamo finire uccise da quei due! Hai visto
cosa ha fatto Kisshu, no? Ha eliminato le nostre copie, esseri dalla potenza
maggiore alla nostra come niente. Quelle stramaledette Ombre utilizzano la loro
abilità di guerrieri. Vuoi forse mettere tutto a rischio?-
-Non
dico che non dobbiamo fare niente!- protestò Ichigo, diventando rossa in volto
–Ma non possiamo rischiare di ucciderli! Sono nostri alleati! Sono amici,
adesso!-
-Per
quanto mi riguarda, non li considererò mai abbastanza…amici-
-Onee-sama!- la apostrofò Minto
-Dite
quello che volete, ma fino a poche ore fa eravamo nemici…ora siamo alleati,
certo, ma io non mi fido tanto di loro. Questo potrebbe anche essere un piano
preparato in precedenza-
-No!
Non è come dici tu! Pai non è cattivo!- protestò Mew Retasu, scuotendo la testa
con veemenza
Le
quattro compagne la guardarono –Solo Pai? E Kisshu dove lo lasci?- disse Ichigo
-Emh…io..ecco…stavo per dire pure
Kisshu…-
-…nee-chan?-
-Si,
Purin?-
-Non
è che a te piace Pai?-
Gocciolone.
Tutti
guardarono Retasu, rossa in volto.
“Bocca
mia statti zitta!” –N…no!- peccato che alla mente le venne in mento la
sensazione delle labbra di Pai sulle sue –Non è così! Ma non è cattivo! Né lui
né Kisshu né Taruto o la loro gente! Sono persone per bene!- sembrava che
cercasse di convincere se stessa…
-Alieni…-
puntualizzò Zakuro
-Dettagli-
disse Retasu, abbassando lo sguardo. A lei non piaceva
Pai…no no!
Le
cinque si guardarono.
Mew
Ichigo prese la parola, questa volta come Leader –Mew Zakuro ha
ragione…dobbiamo provare ad usare il Mew Power, ma per farlo abbiamo bisogno di
recuperarlo. E si da il caso che Kisshu ce l’ha. Il
primo passo da fare è trovare Kisshu. Dopo aver recuperato il Mew Power ci occuperemo dei due nuovi…alleati- lanciò un’occhiata a
Zakuro, che annuì –Siamo d’accordo?-
-Una
per tutte, tutte per una- disse Mew Minto, con la sua solita grazia, impugnando
la sua piccola balestra blu.
-Quando
torniamo sulla Terra, spettegoleremo su Retasu-chan,
vero?-
Taruto
aveva camminato per un po’ con Ryou,per quelli che
erano i sotterranei delle macerie del Caffè Mew Mew.
-Uffa!-
si lamentò il piccolo –Ma dove stiamo andando?-
-Devo
prendere una cosa-
-Non
ti ho chiesto questo- disse Taruto, portandosi le braccia dietro la testa –Ti
ho chiesto dovestiamo andando-
-Sembri
Kisshu- scherzò Ryou, facendo rimondare nel buio del lungo corridoio una
risatina –Comunque, siamo quasi arrivati. Non temere-
Ryou
fu di parola. Arrivarono dopo pochi minuti davanti a una porta pesante.
Ryou
ripeté le stesse azioni che aveva fatto con Kisshu, per sbloccare il sistema di
sicurezza.
Quando
entrarono, Taruto rimase stupefatto dalla grandezza del posto.
-Wow- fu il suo unico commento
Ryou
si avvicinò a un macchinario. A causa delle scosse provocate dalla battaglia,
era staccato dalla parte, ma ancora funzionante, dopo qualche calcio e pugno…
Comunque,
alla fine, questo si accese, illuminando la stanza in modo tenue.
-Che
cosa è? Sembra un computer…- commentò Taruto, socchiudendo gli occhi.
-Più
o meno. Ma è più prezioso di qualsiasi cosa. Dentro
conserva una cosa. Non l’hai mai visto?-
Il
macchinario era grande, e comprendeva uno schermo piatto, molto grande. non aveva una tastiera, ma solo una lastra liscia e bianca.
Ryou
passò una mano, con eleganza e sicurezza, e sul pannello si disegnarono delle
forme.
Forme
particolari, che aveva già visto, che conosceva…
Antichi
caratteri di un tempo molto remoto…
-Ma
quella…- sgranò gli occhi. All’accademia gli avevano spiegato che l’Antico
Popolo del Pianeta Azzurro, i suoi avi, usavano quei complicati segni come
alfabeto, ma ormai, a distanza di secoli, era tutto cambiato –Quella è la
scrittura dei miei antenati!- sbottò, incredulo.
-Hai
fatto i compiti- disse, non senza ironia, Ryou
-Come
fate, voi umani ad averli…?-
-Li
trovò mio padre…quando ha scoperto la vostra civiltà. Lui era un archeologo. Ma
solo qualche anno fa, io e Kei abbiamo trovato il modo di aprirla. Abbiamo
decifrato i codici, e trovato una “password” –
-Come
avete fatto?-
-Vorrei
dire che abbiamo trovato la soluzione, ma è stato un colpo di fortuna- ammise
Ryou –Ma sei solo un bambino, sarebbe troppo complicato per te-
Taruto
per una volta non fiatò sulla questione “Sei solo un bambino”. Immaginava che
quel discorso doveva essere noioso. Piccolo si, stupido no!
Però
rimase ipnotizzato sullo schermo. Stava vedendo un pezzo di storia, e
nonostante le apparenze, la storia gli piaceva. Quegli umani avevano trovato
una cosa che apparteneva al suo popolo.
Sentiva
il cuore battergli nelle tempie. Era emozionato. Cosa c’era là dentro? Un’arma?
Ci poteva esserequalche cosa che li
avrebbe aiutati a sconfiggere Deep Blu, a salvare la Terra e la sua gente?
Ryou
finì di sfiorare quella strana tastiera. Lo “schermo” emise un bip.
Ecco, si stava aprendo…in realtà era uno sportello.
Che
ingegnosi i suoi antenati. Ecco perché era fiero di essere un Alieno.
Lo
sportello si aprì completamente, ma non riuscì a vedere al suo interno.
Ryou
infilò mezzo busto dentro (“Quando può essere profondo?” si chiedeva), e ne
uscì dopo pochissimi secondi.
In
mano aveva…un frisbee?
Taruto
strabuzzò gli occhi.
Un
oggetto argenteo, piatto, con strani simboli rossi disegnati sopra.
-Che
roba è!? Tutto qui?-
Superò
Ryou, e guardò dentro lo schermo/porta. Vuoto.
Ci
poteva entrare con tutta la testa, ma niente. Non c’era niente.
-Deluso,
eh?- disse Ryou, sorridendo
-Che
roba è?- glielo strappò di mano –A che serve? Credi di poter combattere con un
coso del genere? Credi che Deep Blu si lascerà
sconfiggere da questo…giocattolo?!-
Ryou
lo guardò con sguardo dubbioso –Combattere? Sconfiggere Deep
Blu? Non ho detto che serve a questo-
-E
allora a che cosa?-
-Non
vuoi sapere la sua storia?- disse il biondo –Sai, potresti capire un paio di
cose-
Senza
aspettare una risposta, Ryou Shirogane iniziò a raccontare la storia di quel
frisbee d’argento, del significato dei suoi simboli, e della sua utilità.
Il
piccolo rimase leggermente scioccato, ma capì subito quale fosse il piano di
Ryou.
-Ho
capito- disse, annuendo forte, con gli occhi dorati che brillavano –Andiamo!-
-Ombra,
sorella mia, come ti senti?- chiese L’Ombra che aveva preso il possesso del
corpo di Kisshu.
-Meglio.
Questo corpo ha fatto più resistenza del dovuto- disse L’Ombra di Pai.
-Dobbiamo
occuparci delle bambine- disse Kisshu, leccandosi le labbra –Anche se questo
non era l’ordine datoci-
Fece
comparire nella sua mano le cinque sfere di Mew Power –Voglio godermele il più
possibile. Le bambine non ci sfuggiranno- sorrise maligno.
Le
due Ombre sorelle si liberarono in una risata maligna, e non sapevano quanto
Kisshu e Pai, quelli veri, combattessero dentro quei loro corpi, ora prigioni
di carne e di ossa.
-Si
può sapere perché dobbiamo seguire te, Ichigo?-
-Perché
l’istinto di un gatto è il migliore di tutti, Minto-
-Smettetela,
voi due! Mi avete seccato!- leinterruppe Mew Zakuro, dividendole.
Il
gruppo si era inoltrato per lunghi corridoi, seguendo Ichigo, ma dopo trenta,
infruttuosi minuti, la mewbird
iniziò a stufarsi, lamentandosi per ogni cosa.
-Dobbiamo
trovare Pai e Kisshu, smettetela, per favore…- disse debolmente Mew Retasu
-Se
se…sappiamo che vuoi trovare..-
-Minto!-
-Non
avevo neanche finito la frase- sogghignò lei, divertita
-Ci
chiediamo come possa esseresuccesso…-
-Beh,
lei è sempre stata la pacifista del gruppo..chissà…-
-Smettetela!-
disse la povera mew focena, rossa in volto.
-Si
può sapere che traccia stiamo seguendo?- chiese Zakuro
-Nessuna-
ammise Ichigo –Ma sono sicura che si trovinoqui vicino. Non possono essere scomparsi-
-No
di certo, ko-neko!-
Ichigo
riconobbe la voce
-Kisshu!- alzò lo sguardo, e si trovò, sopra la sua testa
rosata, Kisshu e Pai, o almeno i loro corpi.
-Sono
ancora sotto l’influsso di quelle maledette Ombre- affermò Mew Minto –Dobbiamo
combattere-
-Ma
che siete carie nei vostri vestitini attillati e colorati- fece il falso Kisshu
–Il vostro amico Alieno si sta divincolando, vuole
uscire a giocare con la sua bambolina-
-Vi
costringeremo con la forza a liberarli- disse Mew Purin, scagliando contro di
loro il suo Pudding Ring Inferno
I
due lo evitarono, e atterraronoa pochi
metri di distanza.
-E
se fossero loro a volervi distruggere?- disse Pai
-Non
è vero!- asserì Mew Retasu –Non vogliono questo! Vogliono aiutare la loro
gente!-
-Vogliono
diventare più forti- sostenne Kisshu, richiamando le sue armi, imitato da Pai
–E ora, voi sarete le prime a morire!-
I
due lanciarono i loro migliori attacchi, e a stento le Mew Mew
riuscirono a evitarlo.
Mew
Ichigo cadde in malo modo, e vedendo che, a meno di un metro di lei c’era una
voragine, le fece ringraziare i geni del Gatto Selvatico di Iriomoto.
La
lotta che ingaggiarono fu violenta.
Mew
Retasu scagliò il suo getto d’acqua, prendendoli in pieno, infatti
i due erano stati distratti dall’attacco di Mew Minto e Mew Purin.
-Adesso
basta!- disse Mew Zakuro, scagliandosi contro Kisshu e Pai.
Richiamò
la sua frusta, e riuscì ad avvolgerli, come un serpente con le sue prede.
Strinse
l’elsa, e iniziò a tirare, anzi, a stringere.
-Ridateci
i nostri poteri, o morirete come dei topi!- ringhiò.
-Zakuro…- disse Mew Retasu, strozzando un grido.
Li
avrebbe uccisi. Sarebbero morti!
-Fermati!-
urlò, vedendo i volti di Kisshu e Pai irrigidirsi, mentre la frusta di luce
viola gli mozzava il fiato.
-No!
Prima il Mew Power, poi la loro vita!- disse –E poi non mi sembra che il tuo
attacco abbia giovato alla loro salute!-
-Ma…-
-Zitta,
Retasu!- la richiamò Ichigo –Dobbiamo fermarli. Orgogliosi come sono quei due,
preferirebbero morire, piuttosto che stare sotto il controllo di due stupide
Ombre.
-Stupide
a chi!?- disse Kisshu, cercando di liberarsi,
inutilmente.
La
frusta stava lasciando dei lividi sulla sua pelle diafana.
“Se
continua così, ci indeboliremo, e quei due prenderanno il sopravvento. Non può
succedere! Non ora checi siamo risvegliati”
Richiamò
tutta l’energia del suo corpo,ela stessa cosa fece Pai. Iloro corpi vennero ricoperti da un’aura nera.
-Si
stanno per liberare- disse Mew Zakuro, che serrò ancora di più la presa.
“Cosa
devo fare?” pensò Ichigo “Ancora una volta sono inutile” pensò, furiosa con se
stessa.
-Kisshu! Mi senti?!- urlò, rivolta
ai due.
I
due Alieni sotto il controllo delle Ombre si liberarono, ma erano provati.
Avevano usato molta energia.
-Kisshu! Torna in te! Stupido!- disse lei, con gli occhi carichi
di lacrime di rabbia –Torna in te!-
Beh…
Tutti
sappiamo quanto le cinque eroine siano fortunate. Ogni volta che sono in
difficoltà, arriva un aiuto inaspettato.
Questa
volta, l’aiuto fu un piccolo oggetto di metallo,a forma di freesbe.
Il
piccolo oggetto roteò velocemente, colpendo Kisshu alla nuca, facendolo cadere
a terra, mentre soffocava un gemito di dolore.
Pai
si voltò, vedendo apparire Ryou e Taruto.
Richiamò
il ventaglio, e scagliò un attacco contro i due.
Taruto
afferrò Ryou per il braccio, e si teletrasportarono vicino alle Mew Mew.
-Perché
vi stanno attaccando?- disse Ryou, con sguardo gelido verso i due alieni.
-Sono
controllati da Ombre. Le controlla Deep Blu- disse
velocemente Mew Zakuro –E sono loro ad aver il Mew Power-
Mew
Minto raccolse il freesbe –E questo?-
-E’
una cosa molto vecchia- disse Taruto, sghignazzando.
-Ascoltatemi…-
disse Ryou, rivolte alle Mew Mew, dopo qualche
secondo di silenzio –Dovete concentrare i vostri poteri qui dentro. Lo so che è
assurdo, ma dovete fidarvi. Concentrarli qui e poi…- guardò Ichigo –Lancialo
verso di loro-
-Cosa?
Ma…!-
-Fatelo!-
-Non
resteremo a guardare!-dissero i due
Alieni, scagliandosi contro di loro.
Taruto
si mise in mezzo, e richiamò uno scudo –Sono forti! Sbrigatevi! Non reggerò più
di un minuto!- disse, allungando le braccia inavanti, irrigidendole.
-Ichigo!-
-Ho
capito! Ragazze, concentrate i vostri poteri qui dentro-
-Si!-
fu la risposta all’unisono
Cinque
Mew Mew concentrarono quel poco di potere che restava
loro dentro l’assurda arma.
Questa
si illuminò, prima di rosa, poi di blu, verde, giallo e infine viola.
I
cinque colori si mescolarono, e ricoprirono il freesbe
di luce bianca e accecante.
Mew
Ichigo lo prese, e sentì sotto le sue dita gli sforzi delle sue compagne.
-Taruto, quando ti do il segnale, togli la barriera-
-Okay!-
disse il piccolo.
Ichigo
si concentrò.I rumori si attutirono., mentre il suo cuore batteva forte.
Doveva
aspettare…il momento opportuno…
Quando
si sarebbero avvicinati per un altro attacco.
-VAI!-
Taruto
si tolse di mezzo, e lei lanciò il disco di luce bianca.
Purin
chiuse gli occhi. Non voleva vedere.
I
due vennero investiti da una luce bianca e potente.
Sentì
le loro urla di dolore, ma si ostentò a tenere gli occhioni nocciola chiusi.
Sentì
l’urlo di gioia di Mew Minto.
Aprì
piano l’occhio destro. I due erano stesi atterra, con i corpi che fumavano.
Taruto
si avvicinòa loro, e vide due ombre che
si allontanavano, strisciando come serpenti vili.
-Non
andrete ad nessuna parte…!-
-Fermo!-
Zakuro lo prese per il gilè rosso –Se prendessero possesso del tuo corpo?
Lascia stare-
Ryou
si avvicinò a Kisshu, e con mala grazia mise la mano nella tasca.
Le
sentì subito. Piccole sfere che emanavano calore.
-Eccole- disse Mew Zakuro
-Bastava
sconfiggere le tenebre con la luce- disse Ryou –Questo coso ha molte utilizzi-
-Tzè- Taruto assunse un’aria da
saputello, incrociando le braccia sul petto –Mi vergogno dei miei fratelli!
Farsi controllare de delle stupide ombre! Ma dico io…poi dicono che sono io
quello influenzabile! Quando si svegliano mi sentirannAHI!-
Il
piccolo si tenne la testa, con due grossi bernoccoli fumanti.
- Taruto…-
-…che
cosa stavi dicendo?-
Il
piccolo sigirò lentamente. Si erano
ripresi, e lo guardavano con aria imbestialita.
-I…io…a..aiuto!- si voltò e volò verso le Mew Mew,
ma Kisshu lo prese per uno dei nastri scuri, facendolo cadere a terra –Ora
facciamo i conti, piccolo…-
-State
bene!- Purin si lanciò contro di due maggiori, cingendo loro il collo –Waa! Stanno bene! Visto? Siamo state grandiose!-
I
due, leggermente imbarazzati si “scrollarono” di dosso
Purin –Emh…-
-Meglio
andarcene ad qui- disse Ryou –Abbiamo quello che ci serve-
-…e
tu quando sei arrivato?- chiese Pai, inarcando un sopraciglio
-Storia
lunga. Spieghiamo tutto dopo-
-State
bene?- chiese Minto, ricevendo un accenno.
Kisshu
guardò le sue braccia, e vide i segni della frusta di Mew Zakuro –Non ci siete
andate leggere-
-Manco
voi- disse Ichigo, indicando la voragine.
-Abbiamo
fatto un po’ di casino, ma è meglio che usciamo via di qui-
Il
gruppo si riunì velocemente, e si teletrasportarono via.
Keiichiro
era seduto nel soggiornodella casa/base
aliena.
Tamburellava
le dita,con gesti nervosi, sulle ginocchia.
Davantia lui c’era una tazza di te,
ormai fredda.
Era
preoccupato da morire.
Il
monitor del computer era in stand-by, tanto non sarebbe servito a niente.
E
come se non bastasse Ryou era scomparso.
-Spero
che stiano bene- mormorò.
Sentì
un soffio caldo sul collo, e sobbalzò, mentre il cuore perse un battito.
Quasi
si ribaltò per lo spavento!
-Salve,
Kei!- disse Kisshu, agitando una mano pallida –Tutto
bene?-
L’uomo
si tranquillizzò –Ora meglio- sorrise –Ryou- guardò
l’amico –Dove diavolo sei stato?-
*
Il
gruppo si era seduto intorno al tavolo, e avevano parlato di quello che era
successo dentro la base del nemico.
-Noi
non siamo stati molto d’aiuto- ammise Pai, serio ma
calmo –Ci siamo fatti controllare come degli sciocchi-
-E
invece ci avete aiutato!- disse Retasu, con forza. Le ragazze la guardarono,
con occhi pieni di malizia –I…insomma- continuò, meno convinta –P..Pai mi hai salvata quando l’Ombra mi voleva eliminare, e
Kisshu, anche se sempre controllato, ha eliminato quei cloni e preso il Mew
Power-
-Ci
sono vari punti di vista- disse Ryou, ridendo sotto i baffi
-Però
anche Taru-Taru ci ha aiutati! Se non fosse arrivato lui, saremo tutti morti- sorrise Purin,
stringendosi a Taruto, rosso in volto.
-Q…questo
perché Shirogane ha voluto prendere quel coso…- disse, indicando il freesbe di lato al biondo.
-A
proposito…che cosa è?- Ichigo lo rigirò tra le mani
-Se
te lo dico non mi crederete mai- disse Ryou, lanciandosi uno sguardo d’intesa
con i tre Alieni, che sogghignarono alla grande.
-Deve
essere qualche cosa di forte!- disse Purin –Insomma…se li ha messi K.O…-
-Non
è quello che sembra- rise Kisshu.
-Ma
voi come sapevate che cosa è?-
-
All’accademia ne abbiamo un esemplare. Sai, ai tempi dei nostri avi era molto utilizzato-
-Ma
che cosa è?- chiesero le Mew Mew, curiose.
Nessuno
parlò.
-Shirogane, come sapevi come si usava?- chiese Pai
-Ho
letto le istruzioni-
-Sei
stato capace di tradurle? Pai, credevo fossi l’unico mostro dell’Universo,
invece c’è pure questo qui-
-Molto
gentile- risposero i due “mostri”.
-INSOMMA!-
Ichigo sbatté i pugni sul tavolo –Cosa è?-
-…-
Nessuno
rispose.
Come
potevano dire alle ragazze di essere state salvate da un giocattolo?
Difatti
quello era un gioco particolare. Bisognava mettere una certa quantità di
energia dentro il freesbe, e bisognava lanciarlo
contro l’avversario. Se questo veniva colpito, perdeva…che cosa strana, il
destino, no?
Perdonate
questa deficiente per il capitolo idiota! ^////^
Mi
piace fare confusione, anche se probabilmente, voi lettori mi vorrete ammazzare
^////^ sono leggermente patetica!
Ma
ho una spiegazione! Vedete, per me è un periodo un po’ no…sono super impegnata,
e questo è uno dei pochi modi per stare tranquilla. Oltretutto sto perdendo
quella che è la mia vena creativa…ma la sto cercando! Si sarà nascosta sotto il
letto, insieme alle mie scarpe? xD
Scusate
pure per il ritardo, ma come ho detto, ci sono molti impegni nella vita di
questa povera sedicenne ù_u
Ora
passiamo ai ringraziamenti:
Mew
Luna
Mitsutsuki-chan
Sakurabell
Caomei
Kuroneko
Mew
Nina
Robertina92
Vorrei
fare una precisazione sul risveglio degli alieni.
Se
nello scorso capitolo ho utilizzato i sentimenti di Pai, qui era impossibile,
visto che ormai erano pronti agli attacchi delle ragazze.
E
poi, per certi versi, Kisshu è più forte psicologicamente rispetto a Pai,
almeno per certi versi, visto che il povero Pai, alla fine dell’anime,
aveva capito il suo sbaglio, quindi più vulnerabile…tutto qui!
Anticipazioni!
(lo
sto facendo veramente!)
Un
giorno di riposo per le Mew Mew,
che nella casa aliena conosceranno i veri caratteri dei loro nuovi alleati…nuovi
risvolti in campo…beh…in campo di alleanza xD
Da quando avevano recuperato i loro poteri al 100% erano passati due giorni, o almeno quello era il tempo
trascorso nella Casa Alinea. Infatti, i tra neo alleati avevano spiegatoche al suo interno,
il tempo e lo spazio erano distorti, quindi fuori potevano passare ore, giorni
o settimane in “un soffio”.
In quei ipotetici due giorni, il Mew team aveva
notato comeRyou, Keiichiro e Pai
fossero intenti a lavorare al computer, raccogliendo dati, confabulando a bassa
voce, come se si confessassero segreti vecchi di milioni di anni, che nessun
uomo poteva comprendere il vero significato.
All’inizio le cinque ragazze avevano trovato la
collaborazione dei tre cervelli delle due fazioni opposte, ma poi avevano
capito il perché.
Keiichiro era sempre molto gentile e disponibile ad
ascoltare ciò che sia Ryou e sia Pai avevano da dire, senza interromperli mai,
e solo alla fine aggiungeva qualche frase semplice e chiara.
Per Ryou e Pai invece era un altro discorso.
Era chiaro che il loro disprezzo era reciproco, era
inutile mentire. Ma avevano trovato un punto in comune: nessuno dei due
sopportava Kisshu; la loro era una taciturna alleanza contro l’alieno dai
capelli verdi.
Ma se questo era il loro punto in comune, c’era un piccolissimo
dettaglio che metteva leggermente in crisi l’armonia tra i due. E anche questo
elemento aveva i capelli verdi, anche se più chiari.
Appena Retasu entrava
nella stanza, sembrava che il gelido Pai diventasse ancora più…gelido.
Infatti faceva di tutto per farla sentire esclusa dai suoi
pensieri (rispondeva a monosillabi alle sue domande, le lanciava occhiatacce
quando non gli piacevano i suoi comportamenti), e oltretutto, se la verde
chiedeva, sempre col suo tono gentile e il suo sorriso dolce, al biondo
americano qualche cosa, Pai si intrometteva, sempre in modo molto freddo,
chiedendo a Ryou di controllare certe cose nei loro dati, anche se sapeva
benissimo che questi erano perfetti, poiché era stato lui stesso a farli
.
Ora, soli in uno dei tanti laboratori, i due si
lanciavano veloci occhiati e monosillabi, lavorando a quei “maledetti” dati,
come li aveva chiamati Ichigo.
-Pai- la voce di Ryou gli arrivò distante, tanto era
immerso nei suoi pensieri –Meglio fare una pausa. Ci friggeremo il cervello-
Come mandati dal cielo, Keiichiro e Retasu,
portatori di due tazze di te fumanti e qualche biscotto, entrarono nella
stanza.
Ryou salutò l’amico con un cenno, e Retasu con un
sorriso, che fece diventare le sue guance di un adorabile rosso.
-Che ne dite di fare una pausa? Ormai sono ore che
siete chiusi qui!- esordì lei
-Esattamente cinque ore- precisò Keiichiro.
Retasu poggiò il vassoio su un tavolino –pieno di
computer e cartacce varie-, e disse –E se proprio non volete fermarmi, almeno
mettete qualche cosa sotto i denti-
-Grazie, Retasu- disse Ryou.
Pai fece un freddo accenno con la testa.
Keiichiro mise una mano sulla spalla di Retasu, e
disse, con il suo solito sorriso –I biscotti li ha fatti Retasu. Questa
benedetta ragazza mi ha aiutato a farli. Sono piaciuti così tanti che Kisshu e
Taruto li hanno fatti sparire molto velocemente. Vi conviene assaggiarli-
Retasu avvampò e disse, scuotendo velocemente la
testa –Non è vero! Non sono così buoni! E poi la ricetta è di Kei, io…io…-
Ryou rise, e le scompigliò i capelli con una mano,
mettendo in bocca un biscotto –Sono buoni! Non essere così modesta! Ah, se solo
quella testona di Ichigo prendesse un po’ esempio da te!- anche Kei rise, e Pai
si concesse un sorrisetto, afferrando pure lui un biscotto. In
effetti erano buoni, e poi aveva pure un po’ di fame.
Retasu si toccò la testa, ma a Pai non sfuggì l’ombra sui suoi occhi alla parola “Ichigo”.
Keiichiro parlò a Ryou, ignaro dello sguardo di
Retasu –Ryou, senti, devo farti vedere delle cose che riguardano i codici di
ieri. Se vieni con me te li mostro subito-
Ryou bevette velocemente il te e prese un altro
biscotto –Arrivo subito- si rivolse a Pai –Torno subito- e uscirono.
Ecco. Situazione che Pai avrebbe voluto evitare.
Stare solo con Retasu, soprattutto dopo “l’incidente” accaduto nel Palazzo di
Deep Blu.
Quel bacio non ci voleva. Maledetta Ombra!
Manco a Retasu piaceva l’idea di stare sola con
lui, ma si costrinse a parlare lo stesso, ormai non sopportando più la domanda
che le premeva sulle labbra –T…tu ti ricordi che cosa è successo dentro il
palazzo…quando…quando l’Ombra era dentro di te?-
Pai sentì un fastidioso nodo allo stomaco.
-Poco e niente- mentì lui.
-Ah- le lanciò uno sguardo, sembrava quasi
dispiaciuta –Ti ricordi quando hai combattuto contro
di me?-
-Pochi frammenti. Come mai tutte queste domande?-
Retasu rimase un po’ interdetta…tutte queste
domande. Ne aveva fatte solo due! Ma forse per lui erano già troppe.
Decise di andare subito al sodo –Quando eri sotto
il controllo dell’Ombra, tu mi hai salvato, e io volevo…ringraziarti- disse
lei, trasformando un po’ la sua frase.
Pai fece un cenno negativo con la testa.
-Niente ringraziamenti- disse lui, velocemente,
tornando dietro il computer.
Retasu indugiò, ma poi si decise a fare dietro front.
Ma la voce di Pai la raggiunse, anche se flebile,
forse imbarazzata –Comunque, i biscotti sono buoni. Sei brava-
Retasu si girò, stupefatta da quelle parole così
gentili. Le labbra si incresparono in un sorriso, notando che le pallide guance
di Pai erano troppo rosate.
Due paia d’occhi si incrociarono.
Pai aprì la bocca per dire qualche cosa, senza
neanche rendersene conto…voleva smentire la bugia di poco fa.
-Senti, io…- SBAM!
La porta della sala si aprì, e Retasu fu investita
da Kisshu, che si precipitò da Pai, ignorando la povera ragazza stesa a terra.
-Pai!- esordì con forza –Dammi il trasmettitore!
Devo trovare Ichigo! Si è nascosta e…-
si fermò, notando il fratellastro che si avvicinava a
Retasu, e a stento tratteneva una risatina
-Emh…tutto okay?-
-@-@ Ahi ahi- gemette lei
Kisshu, che iniziava a notareuna strana atmosfera, sbuffò, e
domandò nuovamente –Dove è quell’aggeggio infernale?!-
Toccò a Pai a sbuffare –Intanto non è né un
“trasmettitore” né “un aggeggio infernale”, ma un “Localizzatore”- precisò –E
usarlo per cercare quella ragazza mi sembra stupido-
-E’ altrettanto stupido fingere di non ricordare
delle cose- disse Kisshu, maliziosamente. Azz…che
avesse sentito tutto?
Pai gli lanciò il localizzatore, una piccola
scatola di metallo scuro –Sparisci!- gli disse, alzando il tono della voce, con
occhi taglienti.
-Agli ordini!- e sorridendo, Kisshu sparì.
Pai si alzò e diede le spalle a Retasu, ancora intontita
-…Che cosa intendeva Kisshu?-
-Niente-
-Ma…-
-Quello è un idiota. Dare peso alle sue parole
sarebbe come dare peso a…-
-E allora perché te la sei
presa così tanto?- domandò lei,mettendosi al suo fianco
-Non me la sono presa!- si voltò a guardarla, e se
ne pentì subito.
Le guance erano rosse per l’imbarazzo, e teneva gli
occhi bassi, e la frangetta copriva gli occhi.
-Vorrei sapere cosa ti passa per la testa…io…-
Pai non voleva sentire quello che doveva dire la
ragazza davantia lui, e ringraziò il
tempestivo arrivo di Ryou e Kei con illoro computer portatile, che interruppero quella situazione
imbarazzante.
Retasu non aggiunse altro, e uscì velocemente.
Ryou e Kei guardarono Pai, domandandosi che cosa
era successo, ma non osarono chiedere.
L’aura funesta che emanava il più anziano dei tre
alieni invasori era visibile. Si rimisero silenziosamente al lavoro.
Kisshu seguiva le indicazioni dategli dal
Localizzatore.
-Dovrebbe essere da queste parti- sussurrò
La lucetta bianca lampeggiava e indicava la
posizione della rossina, ignara che Kisshu la stesse cercando.
Alla fineil
Localizzatore emise un “bip”, segno che l’aveva trovata.
Sorrise malizioso, guardando la porta scura davanti
a lui. Non si ricordava che cosa c’era dall’altra parte, e non gli interessava.
Aprì la porta, e sentì la voce la voce singhiozzante di Ichigo.
-Aoyama-kun-
Kisshu si affacciò, e riconobbela stanza…la stanza del Nihil.
Ichigo era vicino alla vasca al centro della
stanza, e davanti a lei una copia perfetta di Masaya.
La ragazza lo guardava con occhi traboccanti di
lacrime, ripetendo quel nome decine e decine di volte. La vide che voleva
allungare una mano per accarezzare il volto del ragazzo, ma indugiò.
Probabilmente sapeva che quel liquido era tossico.
-Mi crederai una stupida, vero?-
Kisshu impiegò qualche secondo per capire che la
domanda era rivolta a lui.
-Ti sei accorta che ero qui-
-Il vantaggio, o forse svantaggio, di avere il Dna
di un gatto- sorrise amara
-Mi crederai una stupida, vero?- ripeté –Qui, a
fissare una copia del mio primo amore, che ormai non esiste più- Kisshu vide
che tratteneva le lacrime.
Strinse i pugni, dimenticando il motivo per cui
l’aveva cercata, cioè quello di infastidirla fino allo sfinimento. Si avvicinò
alla copia, e con un secco movimento della mano creò una leggera folata di
vento, che la fece dissolvere.
Prese la sua ko-neko per le spalle, scuotendola forte,
e quasi le urlò in faccia –Si che sei una stupida!-
Kisshu nonsitrattenne –Sei una stupida perché pensi solo
a un…un…un morto! Non c’è più!-
-N-non dire così…io lo amo…ha sacrificato la sua vita per
la mia- ribatté debolmente, scuotendo la testa
-Perché io no?! Io
che ho fatto?- mollò la presa delle spalle, e la guardò, ferito –Ho tradito imiei compagni, la mi
gente! Ti ho dato la vita… tu….pensi solo a
quel..quel…ameba?!-
Ichigo rimase immobile, con gli occhi spalancati,
forse colpita da quelle parole.
Poi chiese, con voce tremante e confusa–Kisshu…c…che cosa è
un ameba?-
L’alieno cadde per terra, con un enorme gocciolone
–Ma…che cosa impari a scuola?!- la guardò,stupito. Lo
sapeva pure lui che cosa era un ameba!
-Lasciamo perdere...è inutile parlare con te…- sospirò piano,
girandosi per uscire –Ormai dovrei saperlo- mormorò poco più piano
Ichigo non seppe perché fece quello che fece…ma le parole dell’alieno le rimbombavano nella testa
“Ho tradito imiei compagni, la mi gente! Ti ho dato la vita…”
Allungò una mano,e afferrò
quella pallida e tiepida di Kisshu.
-Kisshu…ti va di parlare?-
Lui sembrò stupito –E di cosa?- domandò
-Di quello che vuoi- si sistemò una ciocca dietro
l’orecchio, imbarazzata
-Sai, non sono mai stato uno bravo con le parole-
disse, grattandosi la nuca con fare pensieroso e imbarazzato –Sono sempre stato
più bravo a parole che a fatti-
Si chinò velocemente su di lei, rubandole
l’ennesimo bacio…
-Mint-chan!- Purin saltò addosso all’amica –Sai dove è Taruto!?-
La Mew sospirò –No. non so dove sia enon mi interessa-
Minto, Zakuro e Purin stavano prendendo il te nella
saletta principale della casa, e la piccola biondina non faceva che chiedere di
Taruto, di Retasu, delle nuove strategie di battaglia.
Tra un po’ Minto avrebbe posto fine alla vita della
piccola.
Retasu entròin quel momento nella stanza, e si sedette vicino alla più anziana.
Nulla sfugge all’occhio violaceo di Zakuro, che
chiese, senza troppe cerimonie –Che cosa ti è successo?-
Lei non rispose, versandosi una tazza di te.
Era rossa in volto, e sembrava agitata.
-Io sono sicuro che c’entra Pai-
Taruto comparve in quel momento nella stanza, e fu
travolto dalle calde braccia di Purin, e naturalmente arrossì di brutto.
-Perché dici che Pai-san
c’entra con Retasu-chan?- chiese la bimba
-Pai fa sempre quell’effetto agli scemi-
BUM!
Il piccolo venne colpito da due sonori pugni in
testa.
Uno da parte di Minto, l’altro da Pai stesso,
appena comparso.
-Che cosa faccio, io?-
-Chi sarebbe stupida?-
Dissero gelidi tutti e due, per poi lanciarsi un’occhiata
acida.
Retasu non sembrava minimamente turbata dalla
presenza di Pai, e Pai non sembrava fare caso a lei.
Si rivolsetutti –Venite con me. Io e Shirogane
abbiamo scoperto delle cose…interessanti-
Gli lanciarono uno sguardo indagatore, e lo seguirono
del laboratorio lì vicino, dove si erano spostati anche Kei e Ryou.
Di Kisshu e Ichigo neanche l’ombra.
Il biondo americano e ilmoro erano davanti a uno schermo ultra
piatto, che emanava una luce blu, e c’era un solo puntino bianco che luccicava
sullo schermo, come una stella solitaria in una notte di tempesta.
-Abbiamo trovato un superstite- disse Ryou, senza
troppe cerimonie.
-Un…superstite?-disse Minto, guardando i puntino sullo
schermo, capendo che era lui il “superstite”
-Dobbiamo andare a prenderlo!- disse Retasu
-Si!-
-Dobbiamo entrare in azione? Subito?- chiese
Zakuro, preparando la spilla mew
-Non vale la pena che vi precipitiate tutte. Ci
andrà Pai, si è già offerto. Conosce le coordinate e col teletrasporto arriverà
subito-
-E allora perché ci hai chiamato?!-
protestò Purin
-Perché se fosse una trappola, interverreste
subito- tagliò corto Pai –ora vad…-
-Un momento!- Retasu, inaspettatamente, aveva
fermato Pai e tutti gli altri. Non sembrava molto emozionata, essendo al centro
dell’attenzione –Sarebbe meglio che qualcuno andasse con Pai- disse, risoluta
–Se fosse una trappola, non credo che potrebbe cavarsela da solo, visto il
nemico- Pai le lanciò un’occhiataccia velenosa, Retasu non si scompose più di
tanto –E se fosse un essere umano, beh, non credo che si lascerebbe salvare da
Pai. È un alieno, uguale a quello che li ha rapiti, e poi, la popolazione lo sa
ch gli alieni hanno attaccato la città e che sono loro i responsabili delle
varie calamità accadute nell’ultimo anno, e mi offro
per andare con lui-
Nessuno osò fiatare. La logica e la fermezza con
cui aveva parlato Retasu erano strabilianti. Queste parole si sarebbero potute
aspettare da Ichigo o Zakuro o Minto…non lei, la timida del gruppo. E per non
parlare del tono che aveva usato parlando degli alieni; Ryou pensò che fosse la
prima volta che la ragazza usava quel tono quasi freddo.
-Se per Pai va bene, per me puoi andare. Hai
perfettamente ragione- le disse, guardando Pai, che
strinse le spalle, indifferente alla proposta.
Retasu si avvicinò all’alieno, che senza aspettare
si teletrasportò.
La prima a scoppiare a ridere fu Zakuro, seguita da
Minto, Purin, Ryou e Kei.
Taruto li guardava in malo modo, non capendo il
motivo di tanta ilarità. Ma il piccolo ignorava molte cose…era troppo giovane
per capirle appieno.
Quando si calmarono, Purin chiese –Ma Ichigo e
Kisshu?-
Ichigo lo guardò, infuriata, mentre le spuntavano
la coda e le orecchie da gatto -Ma sei pazzo?! Io
piango per Aoyama-kun, tu mi dici quelle cose, per
una volta non mi viene voglia di strozzarti, anzi, ti sono
persino riconoscente per avermi salvato, e tu fai il cretino!?-
Kisshu iniziò a fare i cerchietti in un angolo –Sei
cattiva. Una cattiva suocera-
-Deficiente!- Ichigo gli diede le spalle, offesa,
mentre gonfiava le guance come una bambinetta.
Kisshu s riprese, abbracciandola da dietro –Vogliamo
parlare?-
Ichigo non si divincolò tra le braccia dell’alieno,
ma rimase immobile., pensierosa.
Lei girò leggermente la testa, e chiese –Come puoi esserti innamorato di me, una tua nemica?-
Kisshu ricambiò lo sguardo –Per lo stesso motivo
per il quale tu ti sei innamorata dell’ameba. Mi piaci-
-Scemo-
Si allontanò da lui, guardando la piccola vasca con
lo strano liquido.
-E sai perché non posso ricambiarti?- chiese
Ichigo, seria
-Perché non ti ho baciata per bene-
-Sono seria-
-Per una volta- ridacchiò lui
-Kisshu- sospirò –Non ti posso ricambiare perché
amo Aoyama, e sono sicura di poterlo ancora salare-
-Utopia, la tua- disse Kisshu indurendo lo sguardo.
-Ci voglio provare. Non posso credere che sia
morto. E combatterò fino alla fine, fine a che avrò ancora forza per respirare
e per urlare il suo nome-
-Amo questa tua testardaggine, ma io non sono uno
che si arrende. anche io “combatterò” per te, fino a
che non sarai mia-
Lei sorrise, divertita da quella affermazione
–Che vinca il migliore-
Uscirono dalla stanza, ognuno dei due con un
obiettivo ben preciso in mente.
Pai e Retasu comparvero nel centro di Tokyo, o
almeno quello che ne rimaneva.
Retasu provò un brivido lungo la schiena, vedendo
le strade rotte, le macchine rovesciate, i pali della luce piegati come
grissini, i palazzi, ormai un cumulo di macerie.
Il suo sguardo fu attratto da quello che rimaneva
della libreria dove era solita rifornirsi. Vide un libro aperto, con pagine
strappate e la copertina mal ridotta.
Di chinò a prenderlo.
Ormai era quasi illeggibile, ma capì che era un romanzo, perché lesse questa
frase “Solo quando venne aprile, le ultime
nevi si furono sciolte, e il mite sole ebbe prosciugato il fango polacco,
incominciammo a sentirci veramente liberi”(*)
-Non fermarti- la voce atona di Pai la riportò alla
realtà,ricordandole che loro erano tenuti sotto scacco
da un essere spregevole.
Chiuse il libro e lo posò su un cumulo di macerie,
come su uno scaffale.
Pai inarcò un sopraciglio,ma lasciò stare. Probabilmente doveva essere
qualche cosa a cui teneva parecchio.
-Sai dove è il “superstite”?- chiese, avvicinandosi
a lui
-Non esattamente. Ma deve essere da queste parti.
Non è meglio se ti trasformi?-
Lei scosse la testa –No.
rischieremo solo di spaventarlo di più. Immagino che ora sia
traumatizzato. Se mi vedesse trasformata sarebbe
peggio-
-Quindi la tua presenza è inutile. Mi basterebbe poco per catturare un essere umano. Perché
sei voluta venire?-
Lei strinse le spalle -Fino a che non mi dirai del perché
delle tue azioni nel Palazzo, non ti libererai tanto facilmente di me - disse,
con un po’ di fermezza nella voce.
Pai rimase sbalordito –Che cosa? E tu fai tutta
questa confusione per uno stupido…- si orse la lingua. Si era fregato da solo.
Anzi no, era lei che lo aveva fregato, e di brutto.
Aveva giocato bene le sue carte…
-Uno stupido…cosa?- domandò lei.
Pai la guardò con freddezza –Nulla. Ragazza, ti
consiglio di lasciar ogni tentativo di dialogo. Non sono né come Taruto, che
gli si rigira la frittata come si vuole, né sconsiderato come Kisshu-
-Lo so. È per questo che trovo interessante parlare
con te-
-Tu non hai mai parlato con me-
-Adesso lo stai facendo, però-
Iniziò a spazientirsi –Ti credevo timida e
imbranata. Questatua
scaltrezza ricorda tanto quella di Kisshu, quasi-
-Non mi piace quando mi vengono dette le bugie- le
divenne rossa, forse facendo retro marcia –E poi, io voglio solo capire se…-
La mano di Pai le tappò la bocca.
-Shh. Ho sentito un rumore-
si allontanò da lei, e richiamò il ventaglio,
prontoa scagliare un attacco in caso di
pericolo. Retasu gli andò dietro,timorosa, preparando
la spilla mew.
-Gn…sob…-
-Ma questi sono dei lamenti- fece lei, superando
Pai, e correndo dietro a un muro diroccato.
Quello che vide le intenerì il cuore.
Rannicchiata su se stessa, come un cucciolo
abbandonato, c’era una bambina sui sei, sette anni. Aveva dei riccioli neri e
la pelle chiara, ma piena di graffi e lividi. La piccola tirò su in volto, e
gli occhi oltremare di Retasu incontrarono quelli azzurro cielo.
-Tranquilla- Retasu le porse una mano –Ora sei al sicuro-
-UaAAA!- la piccola urlò alla vista di Pai.
Retasu aveva avuto ragione. La ragazza la prese per
un braccio, e la strinse al petto –TRANQUILLA! È un amico! Non un nemico-
-WAA! MANDALO VIA! Li ha presi tutti! Li ha portati
tutti via! Tutti via!-
singhiozzò.
-E’ un amico. Non è cattivo- Retasu gli lanciò uno
sguardo –Pai, fai scomparire quel ventaglio, o la terrorizzi ancora di più-
-Non è colpa mia- disse lui, seccato, avvicinandosi
alle due.
La piccola si strinse a Retasu.
-Chi…chi siete?-
Lei sorrise –Amici. Ti va di venire con noi?-
-La mia mamma…e il mi papa’…sono
stati…-
-Lo sappiamo-tagliò corto Pai, infastidito dal
piagnisteo della bambina –Ma se verrai con noi, li potremmo
salvare. Ti va?-
Le annuì. Pai alzò un braccio e scomparvero.
Note
(*)frase
presa dal libro “Se questo è un uomo” si Primo Levi.
Mamma da quanto non aggiorno O.O
sono scioccata! Vi chiedo scusa, ma tra compiti e conservatorio il tempo è
stato davvero poco, e mancava pure l’ispirazione giusta. Infatti
vi chiedo scusa per la seconda volta perché avevo detto che avrei parlato della
vita degli alieni, ma questo è stato difficile, perché dovevo dare questo
“colpetto di scena”. Cmq ho intenzione di mantenere la promessa, forse a più
tempi…
Beh, ora ringrazio chi ha recensito, cioè:
Lory06
Kuroneko
Mitsutsuki-chan
Caomei
Mew Luna
Mew Nina
Robertina92
Davvero grazie ù_u mi
fanno piacere i vostri commenti ç_ç sono commossa!
Beh, alla prossima (sperando che sia vicina x°)! Nya!
Kisshu e Ichigo, seduti nel salottino si assorbivano
le sgridate di Minto e Ryou.
- Retasu e Pai sono andati in missione! E voi dove
eravate? Se ci fosse stata una vera emergenza, voi non lo avrestesaputo!- disse Ryou
-E poi, che cosa avete fatto? Lottato tra di voi?
Kisshu hai n segno sul volto! Vi ricordo che siamo in tregua!-
-Oppure hai osato…- Ryou guardò gelido Kisshu, il
quale sorrise piano
-Non ho fatto niente…- disse quello, tranquillo
–Niente di cui vergognarmi-
Ryou fu seriamente tentato di uccidere Kisshu, ma
l’arrivo di Pai e Retasu lo fecero distrarre quel secondo che permise a
Kisshu di allontanarsi dalla sua portata.
-Eccovi…allora il superstite…?Uh?-
Tutti i presenti strabuzzarono gli occhi.
Una bambina. Una bambina con capelli neri e occhioni
color del cielo terso d’estate. Era ferita, non sembrava gravemente, ma
pur sempre ferita.
La piccola, alla vista di quegli sconosciuti si fece
piccola piccola, ma lanciò un urlo strozzato alla vista di Tarutoe Kisshu.
-Tranquilla- disse Retasu –Sono amici-
-Ora non ci allarghiamo- fece Kisshu, incrociando le
braccia sul petto
Ichigo lo colpì con un pugno sulla testa, e il giovane
alieno cadde a terra tra atroci dolori.
La piccola sorrise un pochino, divertita da quella
scena.
Keiichiro, sempre premuroso si avvicino a lei, e le
porse una mano candida e forte –Come ti chiami, piccolina?-
-Denise…Ha…Hatake- balbettò lei.
-Che nome grazioso. Zakuro, perché non aiuti
Denise-chan a lavarsi, così poi le curiamo queste ferite?- disse Kei
alla mew wolf, che senza dire niente si avvicinò alla piccola,
sorridendo.
Ayumi strabuzzò gli occhi –Zakuro…Fujiwara? Sei…la
famosa modella?-
-Oh…anche le bambine mi conoscono?- la prese per mano
e la condusse fuori dalla stanza, mentre la piccola la guarda con occhi
sognando, recitando a memoria quello che dicevano i telegiornali di
gossip su di lei.
Ryou si voltò verso Retasu e Pai –E’ lei…l’unica
superstite alla razzia di Deep Blu?-
-Si- rispose prontamente Pai
-Mi chiedo come mai sia sfuggita a quel mostro-
I tre cervelloni si guardarono un attimo –Noi
crediamo…che sia scappata. Abbiamo scannerizzatotutto
il pianeta, e non l’abbiamo mai individuata.Pensiamo
che in un modo o nell’altro sia scappata dalla sua prigione-
-Questo sarebbe impossibile- commentò Kisshu -Deep Blu
non è così sciocco da farsi sfuggire nessuno, figurarsi una mocciosa.
Vi ricordo che noi siamo sfuggiti per miracolo-
-Non troviamo un’altra spiegazione- disse Pai,
sconsolato.
-Fujiwara-sama…poi posso lavarti la schiena?- chiese
la piccola Denise, mettendo su una manina un po’ di schiuma, e
soffiandoci sopra
-Certo- disse Zakuro, strofinando la schiena della
piccola –Ma tunon sei tutta giapponese, vero? Haigli occhi azzurri-
-Mio padre è giapponese, ma la mia mamma è francese.
Eravamo venuti qui per i nonni…ma poi la terra ha iniziato a tremare…e
non ricordo più niente- si riempì la manina di schiuma, e poi vi soffiò
sopra, con aria delusa quando le bolle non si alzarono in alto.
-Dove mi trovo?- chiese, con occhi vuoti.
-Questa è…mmm…una base di amici. Noi vogliamo
combattere contro quell’alieno che ha rapito tutti gli esseri umani-
disse, sciacquandola.
-Come hai fatto a scappare?- chiese
-Io…- la bambina sembrò pensarci –Non me lo ricordo…-
-Capisco…ma cosa?!- Zakuro strabuzzò gli occhi, mentre
la piccola di piegava dal dolore, e il suo sangue veniva sparso dentro
la vasca piena d’acqua e sapone.
-Scacco- fece soddisfatto Kisshu verso il fratellastro
maggiore.
Pai socchiuse gli occhi. Mosse una pedina –Scacco
matto-
Kisshu sgranò gli occhi. Come diavolo aveva fatto?!
-Hai barato-
-Ti sbagli-
-Ne sono sicuro-
-No, Kisshu-
-Pai…- Kisshu sbatté un pugno sul tavolo, rovesciando
la scacchiera –Tu hai imbrogliato!-
-Non accusarmi senza prove, sciocco presuntuoso-
L’alieno dai capelli verdi si trattenne dal tirargli
un pugno.
Sentì i risolini di Minto e Retasu, che avevano
assistito alla partita, commentando ogni mossa, irritandolo.
Decise di essere cattivo –Beh, che tu abbia
imbrogliato o meno, sono sicuro che la presenza costante di
qualcuno ti abbia illuminato il cervello-
Pai gli lanciò un’occhiata velenosa.
-Maschi- commentò Minto –Retasu, vado a vedere cosa
sta facendo Zakuro, ormai è più di un ora che è scomparsa con la
piccola. Attenta a quei due- disse, indicando con la testa i due
fratellastri che
-Tu sei un lurido…-
-E tu un…-
-Emh…avanti…è solo una partita di scacchi- disse
Retasu, cercando di mettere pace
-Ecco a voi l’eroina di turno- fece Kisshu, mettendole
un braccio intorno alle spalle –Che cara la lattughina! Vero,
Pai?-
Il giovane fece finta di non aver notato il tono di
Kisshu,ma quanto gli prudevano le mani…
La porta si spalancò. Era Minto, pallida.
-Presto! Pai!- si avvicinò a lui, e lo tirò per una
manica –C’è bisogno di te!-
Urtato l’alieno la allontanò in malo modo –Che osa
vuoi?-
-La bambina!- disse Minto –è…è…-
-Che cosa è successo? Minto…calma!-
-Zakuro la stava lavando…e le sono puntate…delle ali!-
disse
-Ali?-
Retasu strabuzzò gli occhi, mentre Kisshu lanciò
un’occhiata a Pai. Questo si alzò.
-Portatela nel laboratorio principale- disse, e si
teletrasportò via.
-Vengo a prenderla io. Dov’è?-
-Nel bagno. Veloce-
Tutti e tre uscirono velocemente, e si diressero verso
il bagno.
Quando Kisshu aprì la porta, Retasu si mise una mano
sulla bocca.
Il pavimento era pieno di sangue mischiato ad acquae sapone.
Zakuro (con addosso solo un asciugamano), teneva in
grembo la piccola, che singhiozzava,in preda a spasmi di dolore.
Sulle sue spalle, un paio di ali candide e grandi.
-m..mi fa male!- urlò la piccola.
Kisshu, che sembrava tranquillo, prese Denise tra le
braccia, attento a non toccare le candide ali. La coprì con una
asciugamano e si teletrasportò via.
Minto e Retasu si guardarono, spaurite.
-Raggiungeteli. Io mi cambio e arrivo- disse la mew
wolf, prima di chiuderle fuori dal bagno.
Le due mew mew presero a correre per il corridoio.
-Cosa credi le sia successo?- chiese la verde
-Non lo so! Io l’ho sentita urlare! Quando sono
entrata…le ho visto spuntare quelle cose!-
-Credi sia opera…di…- Retasu non finì la frase
-Deep Blu? Sicuro- disse.
Arrivarono nel laboratorio. Lì c’erano già Ichigo con
Purin e Taruto.
Keiichiro teneva tra le braccia la bambina, che si
dimenava, mentre Ryou e Kisshu cercavano di penderle un po’ di sangue
dalla schiena, dove ancora non accennava a smettere di colare.
-Se continua così sarà dissanguata!- disse Ichigo.
-Allungate il suo braccio- disse Pai, comparso da
dietro un computer.
In mano aveva una pistola molto piccola, argentatacon la punta come un ago.
La piccola, vedendo quell’arnese, urlò di più, ma Pai,
con mano più ferma di quella si Kisshu, Ryou o Keiichiro, bloccò un
piccolo braccino, e vi infilò l’ago nella tenera carne.
La piccola si fermò, e i suoi muscoli si rilassarono,
fino a che non cadde addormentata. Calò il silenzio, rotto solo per
qualche secondo dall’arrivo di Zakuro, con ancora i capelli umidi.
Keiichiro posò la piccola su un tavolo, e la coprì con
l’asciugamano, imbrattata di sangue, facendo attenzione alle ali, che
però scomparvero dopo pochi secondi. La pelle lacerata si rigenerò,
come se nulla fosse.
-Che…cosa le successo?- chiese Ichigo, dando voce alla
domanda che premeva sulle labbra di tutti i presenti.
Taruto e Kisshu guardarono Pai, imitati da tutti gli
altri.
L’alieno, incurante degli sguardi, prese un campione
di sangue con un tampone, e lo posizionò su una lastra che era davanti
a un computer, che iniziò ad analizzare.
Egli continuò a guardare lo schermo, senza vederlo, in
realtà.
Sigle, numeri, scritte incomprensibili passavano sullo
schermo, e nessuno ne capiva il vero significato.
-Pai…glielo dici tu o glielo dico io?- disse Kisshu,
serio come lo era stato in poche occasioni. Il maggiore non rispose.
Kisshu lo prese come un “sì”.
- Durante questi mesi, non abbiamo solo creato chimeri
e combattuto contro voi cinque. Avevamo ordini ben precisi. Deep Blu ci
chiese di raccogliere vari Dna terrestri, per cercare di capire al
meglio la vostra evoluzione, e di capire come creare...degli esseri
perfetti. Così abbiamo fatto. Abbiamo raccolto vari tipi di Dna, e
facemmo vari esperimenti coi chimeri. Non usciva niente, se non qualche
Chimero più o meno forte. Poi ce lo chiese-
-Che cosa?- disse Ryou gelidamente, anche se già si
immaginava la risposta.
-Di provare su voi umani- parlò Pai per la prima volta.
Calò per la seconda volta il silenzio.
Ichigo non poté trattenersi –AVETE FATTO ESPERIMENTI
SUGLI ESSERI UMANI!?- urlò, disgustata.
-Ascolta, prima di accusare!- disse Taruto –Non
l’abbiamo fatto! Non ce la siamo sentita! Nessuno era d’accordo!-
Ichigo si calmò, come gli altri.
-E’ stato proprio Pai a inventare la balla!- continuò
Taruto-Disse a Deep Coso che avevamo provato
su vari umani, ma erano tutti morti dopo pochi giorni! Nessuno aveva
subito mutazioni, ma erano morti per lo stress subito! Hai detto così,
vero,Pai?- chiese il più giovane, volandogli vicino.
-E come la spiegate questa?- disse Zakuro, indicando
freddamente la piccola –Le ali sono un dono del cielo?- chiese,
sarcastica
-Deep Blu sarà stato nella vecchia base operativa e si
è messo all’opera- ipotizzò Kisshu.
-O forse non avete detto tutta la verità- continuò
Zakuro.
-Zakuro…non ti sembra di esagerare?- chiese
timidamente Retasu
Le scoccò un’occhiata gelida –Io non mi fido di loro.
È colpa del loro popolo se è iniziata questa guerra! Se le nostre vite
sono state stravolte! O te lo sei dimenticato?-
-Basta, Zakuro- disse Keiichiro –Non avrebbero motivo
per mentirci ora- continuò
La ragazza lanciò uno sguardo freddo ai tre. Era
chiaro l’astio che provava nei loro confronti.
-Analizzerò il campione. Vi farò sapere- li congedò
Pai.
Senza dire niente, la stanza si liberò. L’ultimo ad
uscire fu Ryou che prese la bambina e la portò via.
*l’autrice si nasconde dietro una poltrona* Emh..salve
^^ come va?
*i lettori caricano i bazooka *
Giuro! Posso spiegare! Ho avuto dei grossi problemi
>-< e poi mi s era bloccata l’ispirazione! Ma ora è tutto ok!>_<
E quindi, per farmi perdonare, vi risponderò uno a uno!
XMitsutsuki_chan: batti il 5! Si! Forza Pai!
*parte ola* forza Retasu! *parte altra ola* forza me! *parte uno sparo*
….=______=””””
grazie per il complimento xD è
gratificante! Gomen per il ritardo! M ho avuto un sacco di problemi,
soprattutto con la scuola…e come ho detto prima avevo un blocco
>-<
XBebbe5:…GOMENNNNNNNNNNNNNNNNN! NON HO
SCUSANTI! Ti ho fatto rimanere così
in sospeso per tanto tanto!
Però ti dirò, per i
loro dialoghi ho tanta cura, perché alla fine mi escono molto
demenziali, anche quando la situazione è seria xD
XKillkenny: vecchia coppia sposata? xD
direi più che la povera ragazza comparire il suo lato oscuro xD
XRobertina92:..patano? xD non parlarmi di
errori di battitura. La mia tastiera è da buttare xD ormai ogni parola
la scrivo 3 volte xD fa tutto da sola xD
Pai è *censura*? Brutta influenza di
Kisshu xD
XMew luna: Pai, lascia stare Mew
Luna! Vedi che ti faccio diventare gay e ti faccio mettere con Kisshu!
(e io che c’entro? O___O””” ndKisshu) Mi dai quelle foto? xD così le
diamo a Retasu xD
XRia: ti commuovi? Evvivaaaaaaaaa xD
allora va bene, se lo dici tu xD meno male che i sentimenti della
fragolina sono riusciti xD ci sono stata su per un po’ xD che ragazza
complicata (senti chi parla =___=” ndIchiogo)
XCaomei: Ma Kisshu ci piace perché è
molesto, no?xDScusa per gli errori! Appena avrò un
attimo di tempo li aggiusterò!
XYuri5: grazie per il complimento…eh eh
eh…leggi leggi e dimmi poi se ti piace come si evolve la cosa xD okay?
Il dubbio non è piacevole ma la
certezza è
ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono
-Voltaire-
Pai
continuava a guardare i dati analizzati.
“Secondo
quello che avevo previsto, doveva esserci una mutazione
completa…invece… una
metamorfosi a metà…”
Sospirò
e si strofinò gli occhi con l’indice e il pollice.
Erano
ore che guardava quello schermo piatto e luminoso. Ryou e Keiichiro si
erano
ritirati da poco, e gli avevano chiesto di raggiungerli per mangiare
qualche cosa,
ma Pai aveva declinato l’invito. Gli premeva troppo scoprire del perché
la
mutazione non aveva funzionato…infondo, era stato lui a creare il
progetto.
Deep Blu glielo aveva affidato dopo il tradimento di Kisshu e Taruto.
Ma non
aveva mai sperimentato su nessun essere umano…che l’avesse fatto Deep
Blu dopo
il risveglio? Per questo motivo aveva rapito gli esseri umani? Per
mutarli e
creare il suo esercito?
“Ma
che cosa è andato storto? Perché la bambina non ci è trasformata
completamente?
Secondo il mio progetto, la mutazione doveva rendere le cavie più
simili hai
chimeri, non alle Mew Mew”
-Pai?-
-Mh?-
Senza
voltarsi, Pai riconobbe subito i passi incerti e leggeri di Retasu
-Emh…Ryou
dice che se non si viene a capo di niente è meglio che stacchi per un
po’-
-Voglio
continuare qua- disse secco Pai, digitando le dita affusolate sui tasti
della
tastiera piatta
Retasu
gli poggiò una mano sull’avambraccio, e il giovane percepì quel tocco
caldo
–Pai…-
-Va
bene...- si arrese lui –Stacco per un po’-
-Bene-
disse Retasu, sorridendo.
Si
guardarono un attimo negli occhi. Retasu si alzò sulle punte dei piedi,
poiché
Pai era più alto di lei di tutta la testa.
L’alieno
sentì il suo alito profumato sul viso, e senza volerlo, anche lui andò
incontro
a quel bacio.
Quando
Denise si fu svegliata, e ripresa, tutte Le Mew Mew, alieni e umani
presenti
nel gruppo si riunirono nella sala principale, oramai diventato ormai
centro di
riunione.
La
piccola si era cambiata. Purin e Taruto si erano fatte un giro per le
macerie
della città, e ne avevano procurati un po’, visto che quella casa
sembrava
avere TUTTO, meno che vestiti di ricambio, (e ragazze alla vista dei
cambi di vestito
avevano esultato di gioia).
Keiichiro
aveva sfornato, insieme a uno dei suoi magnifici sorrisi, un bel po’ di
biscotti al cioccolato, che offrì la bambina, come se quel cioccolato
potesse
addolcire la storia della sua fuga e della sua mutazione.
-Avanti,
piccola, perché non ci racconti cosa è successo?- le disse, sorridendo
amabilmente
-Prima
ha iniziato a piovere…una pioggia colorata e calda…-
“La
Mew Aqua” pensò Ichigo, incontrando lo sguardo delle compagne.
-E
poi, che cosa è successo?- chiese gentilmente Retasu, vedendo che la
piccola
non continuava.
-Tutti
si sono svegliati…le ferite erano guarite…allora tutti hanno iniziato a
ballare
e cantare. Tutti dicevano “E’ finita! Finita!”. Ho visto che la mamma e
il
papa’ si riprendevano…però…quando è finita la pioggia colorata…dei
grandi lampi
hanno rotto il cielo, e io e tutti gli altri ci siamo sentiti
trascinati
dentro…dei vertici, credo. Poi non ricordo molto. Solo una stanza tutta
blu, e
un liquido che mi veniva iniettato con una strana puntura…e poi…dolore
alla
schiena…come prima- gli occhioni si riempirono di lacrime –Mi faceva
paura quel
posto. Faceva freddo e la mia mamma non era con me. Quando piangevo una
voce di
un uomo mi diceva di tacere, perché sennò avrebbe fatto male alla mamma
e al
papa’. Ma io non volevo che succedesse…poi mi sono spuntate delle…cose
sulla
schiena…e poi…e poi…ho visto loro due che venivano verso di me…- disse
Denise,
indicando Pai e Retasu.
Zakuro
le asciugò le lacrime con un fazzolettino –Sei stata molto brava- le
disse con
dolcezza.
-La
mia…la mia mamma- singhiozzò la piccola –Voglio…voglio che sia qui con
me…e
papa’…e..e…e…- scoppiò a piangere.
Minto
la fece appoggiare al suo grembo, accarezzando i riccioli neri.
Guardò
le compagne.
-Taruto,
Purin, perché non andate a giocare con Denise?- disse la moretta.
Purin
non fiatò, e si alzò, ma Taruto protestò –NO! lo so che volete
preparare un
piano! Voglio rimanere anche io con voi! Anche io…-
-Taruto!-
Kisshu richiamò il fratellastro minore con tono severo –Vai con Purin e
la
bambina a giocare-
-Ma…!-
-Ti
informeremo poi dei vari sviluppi- continuò –Ma la piccola deve
distrarsi.
Nessuno conosce le diavolerie della casa come te. O forse vuoi che
mandiamo
solo Purin e tu ti devi sorbire una pallosa riunione?-
Taruto
sbuffò, ma sapeva che per una volta Kisshu aveva ragione (*).
-Vado
vado- si avvicinò alle due bambine e si teletrasportò via.
Ci
fu un attimo di silenzio, poi Ryou parlò –Dobbiamo agire-
-Immediatamente-
aggiunse Ichigo.
Si
alzò in piedi –Dobbiamo affrontare Deep Blu, ma prima, liberare quelle
persone.
Chissà cosa ne sarà di loro! Dobbiamo…-
-…pensare
a una strategia- disse Kisshu, interrompendola
-Se
iniziamo a pensare- continuò la Mew Neko –Sarà troppo tardi per
quelle
persone-
-Sono
d’accordo con Kisshu- disse Ryou, lanciando una occhiata all’alieno,
che annuì.
-Io
invece sono d’accordo con Ichigo- disse Retasu –Dobbiamo salvarle!-
-Si!-
asserì Minto con forza, e Zakuro guadava le quattro con sguardo dolce
–Ma
Shirogane e Kisshu non hanno torto. Dobbiamo pensare a una strategia-
-Ma…!-
protestò Minto
-Io
sono d’accordo con le ragazze…- disse Pai, attirando su di se gli
sguardi
allibiti
Kisshu
si voltò verso Retasu, scocciato –La tua cattiva influenza sta avendo i
suoi
cattivi…-
-Fa
silenzio Kisshu, e lasciami finire la frase- continuò il maggiore –Sono
d’accordo di liberare gli umani, si, ma non tutti. Solo
quelli…”modificati”. E
seguire un piano questa volta non ci porterà a niente. Ho controllato
prima.
L’entrata da dove siamo venuti prima non è stata chiusa (**).
Quindi
questo vuol dire che Deep Blu ci aspetta a braccia aperte. Il suo è un
chiaro
invito. Io dico di fare come l’altra volta. Entriamo e basta-
-Ripeto,
stai lontana da Pai- disse Kisshu, mentre Retasu diventava rossa,
ripensando a
quello che aveva fatto prima nel laboratorio.
Quando
si erano allontanati, lui se ne era andato senza dire una parola,
mentre lei
rimaneva davanti allo schermo del computer, e i suoi occhi si
svuotavano di
ogni emozione…e adesso Pai evitava di guardarla. Si sentiva…uno schifo.
La
voce di Kisshu la distolse dai suoi pensieri –Non c’è un altro modo,
Pai?-
-No.
Ho pensato a varie opzioni, ma questa è l’unica più sicura-
-E
se ci aspettassero ancora quelle strane creature?- chiese Zakuro –A
questo hai
pensato?-
-Si.
Questa volta dovremmo stare più attenti. E comunque, non saremo soli.
Porteremo
quella bambina connoi-
-Eh?-
fecero tutti allibiti
-Non
possiamo farlo! La piccola Denise ha subito uno shock troppo forte! Se
dovesse
tornare là…- Minto non finì la frase
-La
piccola ne deve rimane fuori- continuò Ichigo
-Impossibile-
mormorò Ryou, abbassando lo sguardo –Senza volerlo è stata coinvolta.
Non può
rimanerne fuori, neanche se lo volesse-
-Ma
Ryou!- continuò Ichigo –Denise…-
-Non
possiamo costringere nessuno a fare niente…- la interruppe Keiichiro
–Sarà la
bambina a decidere-
-
Kei! Pure tu?- fece debolmente Retasu
-Non
abbiamo altra scelta, ragazze. Se fosse per me- disse, con voce
incrinata
–Farei cessare questa guerra all’istante, senza inutili spargimenti di
sangue.
Ma ormai è tardi. non possiamo più indugiare. Mi dispiace ricordartelo,
Ichigo
cara, ma a causa della tua titubanza, Deep Blu è ancora vivo, e Masaya
morto-
Kisshu
si stupì della durezza dell’uomo, e non intervenì in difesa di Ichigo.
Anche se
gli doleva il cuore a vedere la sua bella trattata male.
Ichigo
assorbì il colpo. Strinse i pugni. Keiichiro aveva ragione: era stata
colpa
sua,o almeno in parte, se ancora non era finita quell’assurda guerra.
Aveva
messo davanti alla salvezza della Terra, anzi no, all’Universo intero,
il suo
cuore, e aveva sbagliato tutto.
-Va
bene- assentì, dopo un minuto buono –Deciderà la piccola. Lei ci potrà
aiutare,
se verrà con noi-
Si
alzò e uscì fuori dalla stanza
-Ichigo-
Minto guardò severamente Keiichiro, che sostenne lo sguardo.
-Non
è vero! Non è colpa sua se tutta questa assurdità sta andando avanti!-
disse,
sbattendo i palmi aperti delle manisul
basso tavolino –Tutti quelli che sono sotto questo tetto hanno
combattuto la
stessa guerra. Certo, con obbiettivi diversi, ma siamo tutti sulla
stessa
barca, e incolpare un’unica persona è ingiusto!- stizzita, sia alzò e
uscì
dalla stessa porta della rossa.
-Keiichiro…Minto
non ha tutti i torti- disse debolmente Retasu –Neanche tu pensi quelle
cose…vero?- chiese, speranzosa
-No
che non le pensa- disse Ryou, alzandosi e stiracchiandosi le gambe –i
ha
battuto su tempo. Ora come ora per far muovere Ichigo bisogna usare il
senso di
colpa. E funziona sempre-
Zakuro
mise una mano sulla spalla di Retasu –Andiamo a cercare Ichigo, così
poi parleremo
con Denise-
La
verde si alzò, mesta, e lanciò un’occhiata ai quattro ragazzi.
Sospirò.
-Tutta
questa storia è assurda- disse –Quante persone dovranno soffrire
ancora?-
-La
domanda- iniziò Kisshu –Non è quella…ma “quante ne stanno soffrendo”. E
comunque,
il nostro popolo ha resistito secoli in un pianeta ostile. Il vostro
sopravvivrà per un po’-
-Nostro
popolo…vostro popolo…vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza…- e
detto
questo seguì Zakuro.
Appena
chiusa la porta, Pai rivolse uno sguardo verso i due umani –Tra
parentesi, non
avevo finito di parlare-
-Hai
altro da dire?-
-Certamente-
assunse un’aria dura –Andremo solo io e Kisshu con la bambina-
I
due terrestri si guardarono –Ne siete sicuri?-
-Se
lo avessi saputo prima…- si lamentò Kisshu
-Mi
è appena venuto in mente- si giustificò Pai, stringendo le spalle
-Non
possiamo dirvi di no. Anche perché a noi conviene così. Se le ragazze
si
preservano per la battaglia finale è ancora meglio…ma sarà pericoloso-
disse
Ryou
-Lo
so- continuò Pai –Ma in due ci muoveremo meglio. Le ragazze sono troppo
chiassose-
Il
biondino si fece scappare un sorriso tirato –Già-
-E
fargli correre dei rischi è inutile-
-Quanta
bontà-scherzò Kisshu.
-Bene-
Keiichiro batté le mani –Ora che dice a Taruto che deve rimanere fuori
dalle
danze..di nuovo?-
-NO!
NO E POI NO!- Taruto divenne rosso in volto, e Ichigo temette che
esplodesse
–NON RIMARRO’ QUI AD AMMUFFIRE! VOGLIO VENIRE CON VOI!-
Kisshu
e Pai guardarono il piccoletto, con due enormi goccioloni in testa.
-Taruto..-
cercò di dire Kisshu, avvicinandosi, ma il piccoletto si allontanò –Non
mi
fregherete ancora! L’ultima volta Pai mi ha steso, questa volta non
succederà!-
-Taruto,
cerca di ragionare- disse Keiichiro –I tuoi fratellivogliono
fare il più velocemente possibile,
quindi…-
-Quindi
io sarei una palla al piede!- disse, con sguardo furioso –Sono anche io
un
soldato! Anche io sono stato addestrato per combattere!-
-Contro
umani o al massimo alieni del tuo livello- continuò Pai –Non contro
Deep Blu-
-Voi
non siete poi forti come lui! Non siete riusciti neanche a colpirlo!-
-Ma
al contrario tuo- lo interruppe Kisshu –Pai ha una capacità di analisi
non da
poco, mentre io sono il più veloce. Tu sei forte, non c’è dubbio, ma ti
ricordo
che non sei mai riuscito mai a mettere in difficoltà le Mew Mew, e
contro Pai
hai miseramente perso-
Il
piccoletto rimase in silenzio.
Purtroppo,
Kisshu aveva ragione.
-E
poi, se dovesse succedere qualche cosa- continuò Pai –Deve rimane
qualcuno per
tenere la barriera alta. Questo posto deve rimare attivo anche se
succedesse
qualche cosa a me o Kisshu-
-Sempre
ottimista- bofonchiò Kisshu.
Taruto
abbassò la testa, come atto di resa.
I
due maggiori si voltarono verso Denise, che era tra le braccia di
Retasu.
La
piccola si sentì intimorita da quegli sguardi, e si nascose nel grembo
di
Retasu: sapeva che chi le aveva procurato quella dannata metamorfosi
era stato
un alieno cattivo, e sapeva che si combatteva contro di lui, e che
quegli
alieni erano “buoni”, ma gli facevano paura lo stesso. Soprattutto
quello
“viola”.
Ichigo
si inginocchiò davanti alla piccola, e le accarezzò i capelli
–Denise..vogliamo
liberare altre persone che possono trasformarsi come te…ma da sole non
sappiamo
come fare…ci puoi aiutare?-
Denise
annuì.
Beh….almeno
la ragazza coi capelli rossi sembrava simpatica.
-Kisshu
e Pai- li indicò con la testa –Verranno loro con te. E ci sarò pure io-
-Aspetta
un attimo…- cercò di dire Ryou
-Silenzio.
Sono la Leder delle Mew Mew, la più forte, e devo occuparmi di quelle
persone-
-Allora
verremo pure noi!- disse Minto, avvicinandosi a lei
-No.
Il discorso di Kisshu e Pai vale anche per voi. Andrò pure io con loro.
Fine
della discussione- sorrise dolcemente a Denise, e le porse una mano
–Che ne
dici? Vogliamo andare a liberare quelle persone?-
La
bambina guardò la mano di Ichigo. La strinse piano.
La
rossa sorrise –Perfetto!- si voltò verso i due alieni –Quando si parte?-
Kisshu
sospirò –Non c’è verso di farti tornare indietro, vero?- scosse la
testa –Pai,
che ne dici?-
-Faccia
come vuole. Ma si fa come dico io-
-Per
me non c’è problema-
Si
mise di fronte a Pai, e gli porse una mano: in quel gesto c’era
risolutezza–Seguirò le tu indicazioni,
e io vi aiuterò in questa “operazione di recupero”-
(*) Kisshu: una volta?! *estrae
martellone*
DANYAAAAAAAAAAAA
Danya:- Ah! Aiutoooooooooo!
(**)Capitolo…emh…guardate dietro xD
Ecco
a voi un capitolo nuovo nuovo! Questa volta sono stata più veloce,
vero?!
Muahahaha! Ed ora, eccovi le risposte!
XRia: è grazie al tuo consiglio che
ho sfornato
lo scoro capitolo =ç= non so come ringraziarti ç_ç Ria-san ti
adoroooooooooo!
XKillkenny: grazie per il voto *inchino*
Deeo Blu
scienziato pazzo?...eh…eh…eh…*risata nervosa* *si nasconde*
XValery_Ivanon: Uh *_* nuova lettrice *_*
grazie tante! E
si, è anche la mia coppia preferita. Ma dai tempo al tempo*ç* ti stupirai di altre cose! Fidati!
XKuroneko:
doppio commento?! Onoratissima xD certi capitoli li faccio brevi a
posta. Poi
li taglio li metto nel capitolo poi xD mi diverto così xD
Beneeeeeeeeeee!
Ora sono già sotto col prossimo capitolo! Niente paura! Da qui inpoi credo che sarò veloce sisi! Sempre che i
miei mille impegni me lo permettano xD anche perché ora ci sono di
mezzo pure
gli affari di cuore >///< iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiH!
“Oh, dicono che la voce dei
moribondi
attragga la mente come un'armonia profonda. Non si fa spreco di parole
quando
ne restano poche, coloro che dicono le parole nel dolore dicono il
vero.”
Shakespeare
-State attenti!-
disse per la centesima volta
Retasu.
-Tranquilla. Non
correremo molti rischi- la
rassicurò Ichigo, per la centesima volta
-E’ questo
“molti rischi” che non mi convince!-
disse ancora la verde
-Senti, mamma,
non daremo confidenza agli
estranei né accetteremo caramelle o giocattoli, quindi, rilassati!-
scherzò
Kisshu, tentando di trattenersi dallo strozzare la mew focena.
Retasu, alla
presa in giro, arrossì –Mi sto solo
preoccupando per voi!- si voltò verso le compagne, Ryou e Keiichiro
–Anche voi
dovreste dire qualche cosa!- li rimproverò
-Stai facendo
tutto da sola- affermò Minto
-Il lavoro di
“mamma” non te lo tocca nessuno.
Lasciamo fare tutto a te- rise Zakuro.
Ryou le batté
una mano sulla spalla –Tranquilla- la
rassicurò –L’unica cosa di cui bisogna preoccuparsi è dei bassi istinti
di
Kisshu, ma per quelli ci sarà Pai-
-Ehy!- fece
l’alieno accusato
-La volete
smettere tutti quanti?- li freddò Pai
–Non ho alcuna intenzione di aspettare oltre. Quindi, se vostra
signoria
permette, vorrei andare! Prima iniziamo prima finiamo!- concluse, con
forza
-Ecco perché non
ha mai avuto successo con le
ragazze- disse Taruto –Troppo veloce-
Un pugno sulla
sua testa castana lo fece zittire
all’istante, mentre le ragazze si sbalordivano per quella battuta
da…beh, da
Kisshu!
-Bene…Mew Mew
Ichigo…METAMORPHOSIS!- in un lampo di
luce rosa la leader si trasformò.
Kisshu porse una
mano a Denise, che l’afferrò, non
senza timore, e Pai si avvicinò a Mew Ichigo.
-Torneremo tra
qualche ora- annunciò –E vi prego,
non fate mosse avventate-
-Lo dovremmo
dire noi a voi- disse Ryou
-Buona fortuna-
sorrise Keiichiro
-La fortuna è
per i deboli- disse acido Pai, prima
di teletrasportarsi via.
Nel Palazzo
galleggiante, Mew Ichigo, Pai, Kisshu e
la piccola Denise camminavano lungo un corridoio infinito.
-Io non ricordo
molto bene- disse la bimba –Ma
c’era un lungo corridoio…e uno strano odore che mi faceva venire il
vomito-
-Più chiara di
così- disse asciutto Kisshu
-Non ricordi
niente altro?- chiese Pai seccato
Lei scosse i
ricci neri –No.cioè…mi ricordo che quando ho
aperto gli
occhi la stanza dove ero era tutta…blu…cioè…sembra che fosse tutto blu,
e che
fossi sospesa in una strana cassa di vetro-
Pai sembrò
riflettere su quelle parole –Un
laboratorio, questo è sicuro. Le “casse” di cui parli sono le vasche di
conservazione…ma l’odore?-
-Ci servirebbe
il fiuto di quella Purin- disse
Kisshu, portandosi le mani dietro la nuca –Sarebbe utile-
Mew Ichigo si
guardò attorno.
-Deep Blu non
deve essere lontano da qui- disse –Ma
mi chiedo del perché non ci abbia fatto attaccare- disse, esponendo i
sui
pensieri, stringendo la mano a Denise.
Mosse la coda da
gatto, provocando un leggero
tintinnio, e aguzzò le orecchie feline, come a percepire meglio i suoni
–Pai,
hai qualche idea su dove andare?-
- No. Nessuna.-
si voltò verso la piccola, e si
chinò alla sua altezza , per guardarla diritto negli occhi azzurri –Ora
devi
fare una cosa, se vuoi salvare delle persone- estrasse dalla sua tasca
una
bottiglietta con un liquido rosa chiaro –Devi berla-
- Pai, non siamo
sicuri che funzioni. E potrebbe…-
cercò di dire Kisshu, capendo le intenzioni del maggiore, ma Pai lo
freddò con
un’occhiata velenosa, ma Ichigo aveva già sentito ciò che la fece
mettere in
guardia
-Che cosa volete
farle bere?!- disse con forza,
spostando la bambina dalla vista di Pai, facendola mettere dietro di
lei.
Pai si alzò
–Vuoi o non vuoi liberare quelle
persone? Bene. Questo è l’unico modo-
-Che cosa le
stai dando?- chiese la rosa, fissando
con sospetto la bottiglietta.
-La farà cadere
in trance- disse Kisshu, lanciando
a Pai uno strano sguardo –E le faremo rivivere la sua fuga. Sarà lei
stessa a
portarti a questo laboratorio…-
-Però…? Da come
avevi iniziato a parlare mi sembra
proprio che non sia proprio tutto-
-Infatti no-
disse Pai –Ehy tu- si rivolse a Denise
–Questo liquido è particolare- iniziò, con voce bassa e puntando i suoi
occhi
violacei su di lei –E’ probabile che non ti piacerà rivivere la tua
fuga. E
probabilmente ti potrebbe fare male a livello psico-fisico, cioè il tuo
corpo e
la tua mente ne potrebbero risentire- sospirò –Manco a me piace questa
soluzione, ma è l’unico modo che abbiamo per salvare quelle persone. Tu
le vuoi
salvare, vero?- le porse la boccetta.
Mew Ichigo fece
per fermare la mano di Denise che
prendeva la fiala, ma Kisshu le appoggiò la mano sulla spalla, e disse
con voce
bassa e lenta –Pai ha ragione. È lui il capo della spedizione-
Denise prese la
boccetta,e la rigirò nelle manine
candide –Mi farà male?- chiese, con un tono di voce troppo serio per la
sua età
-Probabile-
disse Pai, anche lui serio
-Ma se io la
prendo…salverò delle persone?- lo
guardò con occhi pieni di lacrime.
Allora Pai fece
una cosa che Mew Ichigo non si
sarebbe mai aspettata. Le mise una mano sul capo, e le scompigliò un
po’ i
ricci neri.
La piccola si
prese di coraggio.
Stappò la
bottiglietta e mandò giù in un sorso il
liquido rosa.
-Sa di fragola-
disse –Ha un buon…- non poté finire
la frase, poiché si piegò in due, cadendo a terra, mentre si teneva la
testa
trattenendo delle urla.
-DENISE!- urlò
Mew Ichigo, prendendola tra le
braccia –PAI! Cosa le succede?- chiese, spaventata
-Lasciala- disse
l’alieno –Tra poco ci porterà dove
vogliamo-
Mew Ichigo,
seppure riluttante, la lasciò
delicatamente a terra, dove continuava a contorcersi tra le urla di
dolore.
Ad un tratto, si
fermò.
Kisshu temette
che avesse esalato il suo ultimo
respiro, ma subito dopo vide che la schiena si alza e si abbassava,
seppur con
irregolarità.
Si alzò in
piedi, e il trio si accorse che il suo
volto era pallido, gli occhi vuoti, e il corpo era rigido.
Sulla schiena
comparvero delle ali candide.
Denise iniziò a
lievitare, e iniziò a percorrere il
corridoio. La mew mew gli alieni la seguirono velocemente, poiché
Denise
prendeva sempre più velocità.
Finalmente, dopo
quella che parve un’eternità,
Denise si fermò.
In quel momento
l’effetto del liquido rosato svanì,
e Kisshu prese la piccola poco prima che cadesse per terra.
-Ci siamo- fece
Pai.
Si erano fermatidavanti a una pesante porta scura, ma basto una lieve pressione
su una
delle due ante per farle aprire.
Mew Ichigo non
aveva idea di che cosa vi avrebbe
trovato.Non si era immaginata niente, e
quindi rimase leggermente sorpresa quando vide una enorme stanza blu,
con ai
lati delle capsule di vetro. Una ventina, almeno. E c’era un odore
orribile.
Mew Ichigo portò
una mano davanti al viso –Che
puzza…-
“Odore di morte”
pensò.
Kisshu diede la
piccola a Mew Ichigo –Non muovetevi
di là-
Pai aveva fatto
qualche passo in avanti, e Kisshu
lo raggiunse subito –Quanti pensi che siano salvabili?-
Pai posò la sua
mano su ogni capsula. Sospirò –Sono
ridotti male…qualcuno è anche morto-
Kisshu strinse i
pugni –Tutta questa strada…per
niente?!-
-Non proprio-
disse Pai, con un tono di voce atono
–Almeno sappiamo che non li potrà utilizzare per combattere.-
-Ragazzi…- Mew
Ichigo si avvicinò a loro, con
Denise ancora svenuta nelle braccia. Le ali si erano ritirate
–Che cosa…AH!-
trattenne un urlo, e per un attimo
sentì il cuore in gola. In una delle capsule c’era un uomo…o almeno
credette
che una volta era stato uomo.
Non aveva più la
pelle, e le orbite degli occhi
erano vuote. I denti erano gialli e aguzzi, simili a quelli dei piccoli
carnivori. I volto era contratto in una smorfia di dolore.
-Che cosa…gli
hanno fatto?!- chiese, con disgusto e
pietà
Kisshu
l’allontanò –Non è spettacolo per te…e neanche
per la piccola- disse, guardandola diritto negli occhi.
-Ma possono
venire con noi?-
Nessuno gli
rispose.
-Sto parlando
con voi!- disse, con più forza.
-…Nessuno verrà
con noi- disse Pai, con un attimo
di esitazione nella voce.
Richiamò il suo
ventaglio, che si riempì di carica
elettrica
-Che vuoi
fare?!- Mew Ichigo appoggiò Denise al
muro –PAI! FERMO!- gli afferrò il braccio –Che cosa vuoi fare?!-
-Distruggere il
laboratorio…e questi scarti
sofferenti-
Colpì il tetto,
che iniziò a crollare –FERMO!-
Ma Kisshu
l’afferrò per le spalle, tirandola a se
–Deve farlo. La maggior parte di questi uomini è morta-
-Ma c’è qualcuno
vivo! Ci deve essere!- chiese,
sulla soglia delle lacrime
-C’è- disse
Kisshu –Ma stanno soffrendo. Fidati,
Pai sta facendo una cosa giusta. Dentro a quelle teche stanno soffrendo
come
delle bestie. Deep Blu non ha avuto pietà di loro. Concediamo loro di
morire
senza soffrire ulteriormente. –
-E se qualcuno
dovesse sopravvivere, meglio morto,
per noi. O preferisci combattere contro delle bestie?- chiese Pai,
distruggendo
una teca alla sua sinistra.
Le venne in
mente quando da piccola suo padre la
portava al circo.
Si divertiva a
vedere tutti quegli animali che
facevano quei giochi così divertenti.
Una volta aveva
convinto suo padre di andare a
vederli da vicino, e l’animale che più voleva vedere era l’elefante che
quel
giorno aveva portato su di se degli acrobati e che poi aveva ubbidito a
vari
ordini come “seduto” o “sdraiati”.
Ma quando si era
avvicinata alla gabbia, aveva
visto quegli occhi malinconici e sfiancati. Sulla gabbia c’era un
cartello
“Abbattere”.
Cosa voleva dire
“Abbattere”? Suo padre le aveva
riposto gentilmente, prendendola in braccio.
“-Vuol dire che
non soffrirà più-“
“-Perché
soffre?-“
-“E’
lontano
da casa, le manca, ma ormai non vi può far ritorno perché è stato
addestrato
dall’uomo e non può sopravvivere da solo-“
“-Ma è
vecchio?Gli animali vanno via solo quando
sono vecchi, no?- aveva chiesto ingenuamente.
“-Non è così
vecchio. Ma è stanco. Andiamo Ichigo.
Questi discorsi non sono per una bambina come te”.
Mew Ichigo si
sentì impotente e sciocca. A che cosa
era servito il suo intervento lì, con Pai e Kisshu? A niente… e
ora non
poteva fare niente per quelle persone.
Si sentì
svenire. La voce di Kisshu le arrivava lontano.
Poi, il buio.
**
Si svegliò.
Era in posizione
fetale, nuda, in uno spazio
infinito e blu.
-Dove mi trovo?”
si chiese
In un posto dove
realtà e sogno sono
un’unica cosa. Vieni avanti, Angelo della Terra!
Ichigo trasalì.
Di chi era quella voce?
Sono
qui…qui…davanti a te.
Improvvisamente
comparve un maestoso albero, e
Ichigo arretrò un poco –Chi sei?- domandò, con voce esitante.
Sono Geish,
Colui che Placa! Mia dolce
ragazza, non abbiamo molto tempo.
-Cosa…perché?-
chiese, confusa –Dove mi trovo?-
Devi prendere
l’abitudine di ascoltare le
persone quando parlano! Anche i vecchi Alberi come me!
-C…chiedo
scusa…- balbettò la rossa.
Piccola Ichigo,
voglio che tu conosca una
storia. Risale a molto tempo fa. Ma dobbiamo fare in fretta, prima che
il Sommo
si svegli!
-Il Sommo?-
Deep Blu riposa
nel mio tronco per curare le
sue ferite. Disse
l’Albero
Un ramo si
estese fino ad Ichigo, e un fiore
sbocciò lentamente e delicatamente sulla punta.
Raccoglilo, mia
piccola Umana, e bevi il suo
nettare. Capirai molte cose, dopo.
Ichigo osservò
il fiore.
Era bianco,
bianco come la neve candida, come il
latte, come una perla.
Ed era
profumato, di un profumo dolce come il
miele.
Lo raccolse con
delicatezza.
Non parlare con
alcuno del nostro incontro! Sarà un
segreto!
-Posso fidarmi?-
chiese lei, guardando l’albero con
sospetto
Il tuo cuore sa
già la risposta. Se farai
ciò che devi, potrai salvare il tuo pianeta e chi vi abita. Non vuoi un
sacrificio come quelle persone nel laboratorio, vero?Sono state delle
morti
crudeli, vero?
-Non voglio
vedere morire
più nessuno!- disse con fermezza
Le sembrò che
l’Albero sorridesse
Bene. Ora va!
Qualcuno ti reclama!ma
ricordati. Non raccontare a nessuno del Fiore Knowledge
**
Ichigo si
ridestò che era nel letto della sua
camera. Attorno a lei le sue amiche.
In mano aveva il
fiore bianco, che nascose
velocemente.
-Si è ripresa!-
disse Retasu, con gioia
-Ti sei
preoccupata troppo!- fece Minto, acida come
al solito, ma si vedeva che era contenta.
-Ragazze- iniziò
Ichigo, timorosa –Vorrei…riposare
un po’…se non vi dispiace- sorrise a fatica.
-Forza…lasciamola
riposare…- disse Zakuro con
fermezza –Se hai bisogno, chiama subito, ok?- le puntò addosso gli
occhi
violacei
-Si…non
preoccupatevi-
aspettò un
minuto buono, prima guardare il fiore.
“Non è stato
solo un sogno, allora”.
Le parole di
Geish le risuonavano nella testa.
Se avesse bevuto
quel nettare…avrebbe potuto
salvare la Terra.
Avvicinò il
fiore alle sue labbra, e le bagnò col
dolce nettare.
Nel laboratorio,
Pai stava esaminando alcuni dati,
o almeno era quello che fingeva di fare.
Non era la prima
volta che uccideva, e quelli erano
solo degli scarti, degli esperimenti usciti male. Eppure il suo cuore
era
dilaniato dal dolore. Succede sempre, quando a morire erano degli
innocenti.
-Pai?-
-Retasu, va via-
disse, senza mezzi termini. Voleva
stare solo.
-Tutto bene?-
chiese lei, come se non lo avesse
sentito.
-Benissimo. Ho
da fare- disse lui, evitando di
guardarla in faccia.
Come poteva solo
osare incrociare il suo sguardo
limpido e puro, lui, che aveva eliminato persone che avrebbe dovuto
salvare?
Persone che erano diventate delle bestie a causa sua, oltretutto.
-Ma non stai
facendo niente. Sei fermo così da una
decina di minuti.-
Pai combatté con
se stesso, e si voltò a guardarla
in volto –Da quanto sei lì?-
-Da un po’.-
disse lei, sorridendo timidamente.
Poi tornò seria
–Ichigo si è svegliata…e Kisshu ha
raccontato cosa è successo nel laboratorio. Era necessario farlo?-
Pai indossò la
sua maschera preferita. Quella di
freddezza.
-Erano diventati
delle bestie. Alcune morte, altre
moribonde. Qualcuno sarebbe potuto sopravvivere, forse-
-Per quelli non
si poteva fare niente?-
Pai la osservò
un secondo diritto negli occhi. Non
c’era accusa, odio o compassione nei suoi occhi.
Solo curiosità.
-Forse per
alcuni. Ma li avremmo dovuti affrontare
comunque. Meglio eliminarli subito.
Retasu fece
qualche cosa che lasciò Pai di stucco.
Si appoggiò al suo petto, per poi abbracciarlo.
-Se sei triste,
o vuoi parlare, puoi farlo-
-Perché dovrei?-
la sentì tesa. Sciocca ragazzina.
Non era capace di fare una cosa così stupida come abbracciare qualcuno.
Quanto
coraggio aveva raccolto per andare da lui?
-Perché hai
anche tu dei sentimenti. Anche tu sei
umano-
-Alieno…vorrai
dire- la corresse, iniziando a
giocare con qualche ciocca del suoi lunghi capelli.
-Hai capito cosa
voglio dire- disse lei. La sentì
arrossire.
Le alzò
delicatamente il volto con due dita –Sei
proprio una sciocca. Una stupida, sciocca, imbranata ragazzina umana.-
Ma nonostante
questi appellativi, si chinò su di
lei, e catturò le labbra in un bacio.
Kisshu entrò
piano nella stanza di Ichigo, e si
sedette sul letto.
Stava dormendo
profondamente, o almeno così
credette.
Si sedette sul
letto della sua Ko-neko, scostando
la frangetta dalla fronte.
Era così bella
quando dormiva. Non riuscì a
resistere alla tentazione, e posò le sue labbra su quelle leggermente
schiuse
di Ichigo…e senza volerlo, o saperlo, assaggiò un po’ di quel nettare
di quel
fiore.
Beh…c’ho messo
meno tempo dell’altra volta, no?! xD
Mamma che bella
la fine…ahahahaha!
Kisshu:-
Maledetta! Sei una maledetta! E ora cosa
mi capiterà!?!
Danya:- Passiamo
ai saluti ^-^
Kisshu:- NON
IGNORARMI!
XKillkenny:
eh si xD Ma Kisshu solo di quello può improvvisare Retasu xD per il
resto, le
sue sono influenze peggioripiù…negative
xD no?
XBroken: d…davvero?!
O.O beh, grazie xD ti è piaciuto
questo capitolo? Fammi sapere xD
XKuroneko: solo
distrazione xD aggiusterò appena possibile!
Cmq…Retasu si è data una mossa…no Pai xD beh…ecco la missione xD ihihih
*si
prepara alle fucilate elle fan di Kisshu&Ichigo*
XMitsutsuki_chan: non è stato
scritto di fretta xD purtroppo
quando rileggo non mi accorgo di tutti gli errori xD Ayumi era l’altro
nome,
poiché avevo pensato di darle un nome europeo e il cognome nipponico o
il
contrario xD poi, scrivendo non me ne sono accorta xD
Bhe…che
dire…a prestoooooooooooo xD
Ps:- devo
ricordarmi di fare
una cosa molto importante: ringraziare Robertina92 (Shironeko xD) per
l’aiuto
che mi da xD visto che se non fosse per lei non pubblicherei mai xD lei
mi
passa i codici html e posso pubblicare xD Grazie Shiro ^-^
E' dolce quello che tu mi
dici, ma più
dolce è il bacio che ho rubato alla tua
bocca.
[Heinrich Heine]
-KISSHU!-
Ichigo strattonò l’alieno con forza, destandolo dal suo sonno tranquillo
-Uh?-
Kisshu aprì gli occhi, sorpreso di sentire la voce di Ichigo nella sua
stanza
–MA…Ichigo?-
-SEI
UN CRETINO! UN IDIOTA! COME DIAVOLO FAI A ESSERE QUI?!-
Kisshu
si sentiva spaesato.
-Ma
cosa…?- si mise a sedere di botto.
Beh,
di certo quella non era la sua stanza, né quella di Ichigo.
-Dove
sono?- si guardò intorno, attentamente.
La
terra era ricoperta da rari ciuffi d’erba, e non vi erano fiori.
Il
cielo era di un azzurro pallido, come se si spaventasse di apparire.
Davanti
ai loro occhi, un albero, Geish, Colui che Placa.
Mia piccola umana, ti avevo
chiesto di fare tutto con la
massima segretezza, e invece hai portato questo tuo amico.
-Non
è mio amico. E non ho idea di come sia venuto qui con me!- disse la
rossa,
livida di rabbia.
Lo
fulminò con lo sguardo.
E invece trovo difficile che
sia entrato nel tuo sogno da
solo. Deve aver bevuto dal Fiore.
-Io
non ho bevuto niente!- disse Kisshu, che non aveva capito che cosa
stava
succedendo, ma che aveva perfettamente capito di essere di troppo –Solo
andato
in camera di Ichigo e…-
E hai bevuto il fiore?
Chiese l’Albero.
-No!
non so cosa sia ‘sto fiore! L’ho solamente vista dormire e l’ho ba…-
Ichigo
diventò ancora più livida –COSA HAI FATTO!?-
-Ops…-
-Altro
che “Ops”! io ti…-
Ti prego, mia piccola Ichigo! L’ammonì Geish Non
abbiamo
molto tempo! Vorrà dire che anche lui
ascolterà ciò che ho da dirti. Ma prima, mio giovane amico, devi
promettermi
che non rivelerai a nessuno di questo posto, e non dovrai interferire
con ciò
che Ichigo farà per salvare la Terra.
Kisshu
squadrò l’Albero –Non prometto niente, se non so con chi sto parlando,
e non
prometto niente che potrebbe andare a discapito di Ichigo. Che cosa è
questo
luogo, chi sei tu?-
Quante domande… Ai due
ragazzi sembrò di sentire un
sospiro nervoso.
E va bene. Non posso far
altro che fidarmi di questo
ragazzo così…
-Piano
con gli insulti!- ringhiò Kisshu.
…di questo ragazzo così ben
educato.
Ichigo
percepì una nota ironica.
Io Geish, colui che Placa.
C’ero molto prima di voi e dei
vostri Avi.
Io sono germogliato con la
Terra stessa, prima ancora che
il primo Terrestre imparasse
a camminare.
Ichigo
e Kisshu ascoltavano interessati il racconto, ma l’alieno sembrava
guardingo
“Meglio non fidarsi”.
Sono uno di quegli esseri
che voi chiamereste divinità.
Sono il Dio della prosperità e della guarigione. Tra i miei rami ho
accolto
centinaia di Alieni, che in fin di vita chiedevano aiuto a me. E tra i
miei
rami, il mio tronco, le mie radici, accolsi pure Deep Blu.
A
quel nome i due si tesero.
Dovete sapere che anche Deep
Blu era considerato una
divinità, sebbene non immortale, come me. Fu allora che l’Antico Popolo
creò
quella che voi chiamata la Mew Aqua. Era un oggetto potentissimo, quel
Cristallo.
Donò a Deep Blu, il Dio Mortale della Potenza, affinché avesse vita
eterna e
forza inesauribile. Ma avevano fatto male i loro calcoli. Deep Blu
venne colto
dalla pazzia, e iniziò a comandare come un tiranno sanguinario. Si
scontrò
contro il suo stesso popolo, che lo relegò in una dimensione senza il
suo
corpo. Ma la Terra fu provata dallo scontro, e dovettero abbandonarla.
Ma
forse, col passare dei secoli, dimenticarono questa incredibile
battaglia, dove
fu versato molto sangue innocente.
Tacque.
Ichigo
e Kisshu si guardarono, sperando che Geish andasse avanti col racconto.
Ma
non parlò.
-Emh….-
iniziò Ichigo –E’ una storia molto triste…ma come ci può aiutare a
salvare la
Terra?-
Ichigo, odio Deep Blu?
La
ragazza rimase di stucco a quelle parole.
Odiarlo?
Beh, certo che lo odiava! Annuì.
Lo odi tanto da poter
rinunciare al tuo amore per quel
Masaya, Ao No Kishi?
Ichigo
si congelò sul posto. “Odiare…Masaya…”
Geish
sicuramente colse la confusione della rossa, e continuò a parlare con
quella
voce dolce.
Ichigo, avvicinati a me. Al
mio interno troverai un’arma
potentissima, ma la potrai usare solo se sarai sicura dei tuoi
sentimenti.
Quindi, odierai o amerai? La scelta può sembrare scontata, ma sei tu ad
avere
l’ultima parola.
Ichigo
si avvicinò all’albero, e dei rami si aprirono. Istintivamente guardò
in alto,
e dai rami cadde un oggetto, che afferrò al volo.
Era
un po’ pesante, circolare e stava nel palmo della mano. Il colore era
argentato, ma si rese conto che muovendolo, cambiava colore.
-Che
cosa è?-
Ciò che una volta sconfisse
Deep Blu. Ciò che lo rese
impotente. Ma attenta.
O amerai il mostro o amerai
l’umano. Non puoi resuscitare
i morti, ma sei sicura di poter odiare Deep Blu, una parte della
personalità
del tuo Masaya?
-Odiare…Masaya…-
mormorò.
Si
rigirò l’oggetto tra le mani. Era liscio e freddo.
Non devi decidere ora. Sappi
solo che a seconda dei tuoi sentimenti,
quell’oggetto sprigionerà energia. Sarai tu a controllarla, e sarai tu
a
salvare la Terra…o a condannarla. Te la senti ti prendere questo peso
gravoso
sulle tue spalle?
Ichigo
sembrò rifletterci seriamente.
-Ho
già scelto- disse –E combatterò fino alla fine contro quel mostro-
Kisshu,
che fino a quel momento era stato zitto e immobile ad ascoltare
l’Albero, notò
come il pugno della rossa stringesse la pallina di metallo, mentre le
nocche
diventavano bianche.
“Odio”.
Provò un certo senso di sollievo.
Si
alzò, e cinse le spalle di Ichigo con un braccio. La rossa sobbalzò a
quel
contatto inaspettato.
-Come
possiamo tornare a casa?- chiese Kisshu, calmo
Lasciate che vi saluti!Ichigo! Ricorda!
Combatti con animo
deciso e forte,e tu, ragazzo, mantieni
la parola. Non interferire con le sue scelte!
-Non
lo farò…se Ichigo non mi chiederà aiuto. Hai la mia parola-
Ichigo
si stupì del tono serio e cerimonioso dell’alieno.
Mi rincuora saperlo.
-Ma
prima di andarcene, chiarisci questo punto…perché ci aiuti?- Kisshu era
serio,
e gli occhi dorati erano un turbinio di emozioni.
Perché?
Sembrò pensarci Reputo che il Mondo sia un bel posto…forse per
esso vale
la pena di lottare, no? E ora…addio!
Una
folata di vento costrinse i due a chiudere gli occhi.
Kisshu
strinse Ichigo, per paura che fosse spazzata via.
La
rossa si strinse alla sua maglia.
-Non
lasciarmi andare- disse, stringendosi ancora di più.
L’alieno
giocava con alcune ciocche della ragazza, mentre lei, accovacciata al
suo
corpo, teneva gli occhi chiusi, rilassata.
Era
in Paradiso…un Paradiso Infernale.
Infernale,
perché Pai non parlava, la lasciava nell’inquietudine di un sogno.
-E
se stessimo commettendo uno sbaglio?- la voce di Pai ruppe quel
silenzio.
-Sbaglio?-
Retasu mormorò quella parola, come se potesse bruciarla –Amare è
sbagliato?-
Pai
la strinse a se, e le baciò la testa con dolcezza –No…- fece una
piccola pausa
–Ma amare me può essere uno sbaglio, e il mio amore perte
sarebbe altrettanto-
-Perché?-
-Beh…diciamo
che un’umanae un alieno che passeggiano
mano nella mano sono alquanto…bizzarri- trattenne un sorrisino
-Non
m’importa. È da tempo che aspettavo questo momento-
Pai
non rispose –Retasu…- la chiamò con dolcezza, ma c’era una punta amara
nella
sua voce
-Si…?-
Pai
esitò, e alla fine disse –Niente…vai a riposare-
-Non
lo sai che quando inizi un discorso lo devi finire?-
-Non
ho iniziato nessun discorso-
-Ma
l’intenzione era quella-
Pai
rimase ammutolito.
O
era rimbambito del tutto, oppure Retasu aveva la capacità di farlo
cadere nei
discorsi.
-Stavo
pensando.- sospirò –Lo sai che ci sono poche speranze di vincere questa
guerra
senza…-
Retasu
lo interruppe –Non voglio sentirti parlare!- disse, tappandosi le
orecchie –Non
voglio che nomini quelle parole!- si aggrappò al suo petto –Siamo io e
te…quando siamo insieme parliamo solo di cose piacevoli. Poi basta-
-E’
abbastanza infantile-
-Non
lo è-
Lo
guardò con quegli occhi blu, quasi accusatori, per una volta.
-Ho
capito.- si arrese –Non si può averla vinta con te- sospirò rassegnato,
prima
di baciarla.
In
realtà avrebbe voluto dire altro, ma la paura di ferirla era troppa.
Kisshu
aprì gli occhi che stringeva ancora Ichigo.
La
ragazza si mosse –Kisshu…soffoco-
-Ah!
Scusa!- si allontanò da lei, e la alzò dal letto, guardandola negli
occhi
cioccolato –Tutto bene? Stai bene?-
-Io…si…-
disse, confusa.
Tutti
e due guardarono la piccola sfera nelle mani della rossa.
-Ichigo…-
Kisshu sembrò ponderare le parole –Hai…hai pensato a ciò che ti ha
Geish?-
Annuì,
e guardò quella sfera. Si concentrò sui sentimenti che provava verso
Deep Blu.
Divenne
rosso.
Rosso
come il fuoco…come il sangue…
-Hai
scelto?- chiese in un soffio. Nonostante la scelta dell’odio fosse
quella che
lo sollevasse, voleva essere che Ichigo fosse tranquilla e decisa.
-Si…ho
altra scelta?- la sua voce era incrinata
-Ichigo…ho
dato la mia parola, ma se ti succedesse qualche cosa, io…-
-No,
Kisshu. Hai dato la tua parola, ed è una cosa che posso fare solo io-.
Kisshu
non resistesse alla tentazione, e la strinse a se –Io ti proteggerò-
disse al
suo orecchio.
Ichigo
si sentì molto sciocca, ma il suo cuore iniziò a battere forte, e sentì
le
guance infiammarsi a poco a poco.
Sentiva
l’alito di Kisshu, caldo e profumato, sul suo collo.
Le
mani si mossero, tremanti, fino a ricambiare l’abbraccio.
Kisshu
si stupì del gesto titubante. Il suo cuore perse un colpo.
-Kisshu…io…-
Ichigo
tremò tra le braccia dell’alieno, e le lacrime iniziarono a sgorgare
dai suoi
occhi di cioccolato.
-Mi
manca. Vorrei rivederlo. Ma… non…non posso. Lui è…un mostro…-
Kisshu
l’allontanò, e le prese il volto tra le mani, asciugando le lacrime coi
pollici
–Shh…non dire niente…non dire niente- sussurrò, a un centimetro dalle
sue
labbra –Ci sono io…d’ora in poi, ti proteggerò io-
Bruciò
quella distanza, e la baciò.
Dapprima
con dolcezza, poi sempre con più energia.
Ichigo
era rigida, ma alla fine ricambiò il bacio.
Avrebbe
potuto respingerlo, dire di no, ma ricambiò il bacio.
La
testa era vuoto e si sentiva leggera.
Kisshu
si allontanò da lei, e si sentì ardere da quegli occhi d’oro colato.
Forse…per
una volta… poteva seguire quello che diceva Kisshu…almeno per una volta.
Il
capitolo, di per se, è importante solo per quanto riguarda Geish,
infatti avevo
intenzione di interrompere la scena lì, ma poi…xD ho pensato di mettere
un po’
di zucchero, anziché indugiare ulteriormente xD
Beh…iniziamo
a fare i ringraziamenti xD!
XRobertina92: visto l’aiuto che mi daimi sembra il minimo! Allora, t’è piaciuto
questa volta il chappy? XD
XMitsutsuki_chan: pure io faccio
i pensieri
poco puliti quando ci penso =ççç=mi è
piaciuta pure a me quella scena de circo xD non so perché, mami pace xD
Xpinkgrl:no hai commentato prima?! Ti perdono solo perché hai lasciato un
commento lungo xD!
XKillkenny: adoro leggere i tuoi
commenti xD cmq
si, orrore. Non riuscita a descrivere come era nella mia testa,ma ti assicuro che avevo orrore a pensarla xD
XRia: Grazie per i complomenti
U///U
arrossisco!
Bene!
La
scuola sta per ricominciare anche per me, ma vi prometto che vi metterò
tutto
l’impegno possibile per finire questa ff e anche le altre!
Ichigo si era accoccolata al petto di Kisshu, che respirava calmo mentre le accarezzava alcune ciocche di capelli.
Non parlavano, assaporando il silenzio.
Kisshu pensava.
Ichigo aveva deciso di ricambiare il suo amore? O era solo un momento di cedimento?
Non gli importava di niente. Ora era tra le sue braccia, e tutto il resto poteva andare a farsi fottere (*).
Anche Ichigo pensava.
Non si era improvvisamente innamorata di Kisshu. Ma era la persona più vicina, in quel momento. L’aveva sempre amata ed era morto per lei. Forse poteva sembrare egoistico da parte sua, ma aveva bisogno di essere amata, e Kisshu gli aveva donato il suo cuore.
-Kisshu... grazie…- mormorò.
Strinse la sfera, rosso sangue.
-Di niente, Ichigo-
La strinse poco di più a sé, e la ragazza chiuse gli occhi.
-Devo pensare a cosa fare- disse la rossa –Il destino di tutti è nelle mie mani-
-Nel vero senso della parola- mormorò Kisshu.
Ichigo si alzò e guardò la sfera cremisi.
Il rosso era sempre stato il suo colore preferito (**), ma in quel caso le procurava una spiacevole sensazione.
Avevasempre paragonato il rosso a un bel tramonto, a una rosa rossa in segno di passione, come il fuoco di un caminetto, quello di una fragola…ora invece era il rosso sangue…sangue che lei doveva versare.
-Quale sarà la nostra prossima mossa?- chiese Minto, seria e diritta come solo una ballerina classica poteva essere
-E’ chiaro che il nemico aspetta la nostra prima mossa…altrimenti non mi spiego il fatto che siamo ancora vivi-
Pai, il tuo ottimismo mi sorprendere-
-Stai facendo del sarcasmo, razza di nano?-
-NON SONO UN NANO!-
Mentre Taruto continua a sbraitare contro il fratello, vi illustrerò velocemente la situazione: tutto il gruppo, anche la piccola Denise che stava sulle gambe di Retasu, era riunito nel laboratorio principale.
Ichigo e Kisshu avevano evitato per tutto il tempo di parlarsi o guardarsi per troppo tempo, ma qualcuno si era accorto dell’inquietudine negli occhi cioccolato della rossa. E quel qualcuno era Ryou Shirogane.
Il biondo studioso continuava a fissare Ichigo con insistenza, nella speranza di vederla cedere, ma la ragazza aveva issato una barriera troppo forte anche per lui.
-Dobbiamo attaccare- disse laconico Zakuro –Quante persone dovranno ancora morire? Quanto dovremo soffrire ancora?- guardò le ragazze –Non siete stanche di essere per metà esseri umani e per l’altra metà animale? Io sì. Voglio tornare a una vita tranquilla- lasciò tutto in sospeso.
-Ma agire alla cieca non ha senso…- cercò di dire Retasu
Zakuro ha ragione- fece Pai, interrompendola con un gesto impaziente della mano –Questa storia deve finire il prima possibile…-
Nessuno fiatò, e Retasu puntò gli occhi blu su Pai, che evitava lo sguardo.
Le era sembrato che volesse aggiungere altro, ma l’alieno serrò la mascella e non parlò più.
La piccola Denise guardò tutti quei volti seri. E scoppiò a piangere silenziosamente.
Retasu se ne accorse subito e la strine un po’ più forte.
Minto le diede un fazzoletto per asciugarsi le guance, Ichigo le accarezzò i capelli, Zakuro le sorrise e Purin iniziò a mostrarle dei giochi di prestigio che la fecero ridere.
La voce della piccola Denise era cristallina e chiara, e presto influenzò tutte le ragazze.
Ryou le guardò, e si coprì il volto con una mano.
-Ragazze…- iniziò, ma si bloccò subito.
Era sempre stato un tipo di poche parole. Testardo, orgoglioso, presuntuoso.
Ma era tutta una facciata. In realtà era un semplice ragazzo con occhi tersi e tristi.
-Vi chiedo perdono- disse –Vi ho coinvolte in una guerra, vi ho trasformate in delle armi umane. Per colpa mia…- la mano si strinse sul volto
-Ryou!- Keiichiro guardò il ragazzo. Si accorse che stava piangendo.
I tre alieni rimasero stupiti. Non si aspettavano un crollo del genere da parte di Ryou Shirogane.
Retasu abbracciò Ryou –Non hai fatto niente! È una nostra scelta!- disse con forza.
Ichigo toccò la mano dell’americano -Non ci hai costretto. Noi abbiamo scelto di combattere. Non devi sentirti in colpa per niente. Noi siamo e saremo per sempre le Tokyo Mew Mew-
-Esatto!- trillò Purin -Noi combatteremo fino alla fine! Noi siamo più dure della terra, più forti del fuoco, più veloci dell’aria e più potenti dell’acqua! Quindi siamo indistruttibili!-
-Vinceremo noi! Che figura ci faremo, altrimenti?- disse Minto, con la sua solita aria da snob, portandosi una ciocca dietro l’orecchi, senza però lasciarsi sfuggire un sorriso.
Zakuro si limitò ad annuire. Le sue compagne erano espansive pure per lei.
- Attaccheremo…- disse Ryou-Lavorerò per una strategia. Posso contare su di voi?- chiese, puntando lo sguardo sui tre alieni.
Lei iniziò a ridere. Quella situazione era assurda!
Pai , spazientito da quelle risate, fece una cosa poco consona al suo carattere.
Urlò.
-SMETTILA! EBBENE SI, LO SONO!-
Retasu si gelò. Si era arrabbiato.
Le prese il volto tre le mani –Sono geloso perché tisempre stato vicino, perché al contrario mio ti ha sempre protetta, perché quando lo nomini ti si illumina il viso-.
Nei suoi occhi c’era una luce particolare.
Le strofinò i polpastrelli sulle guance –E perché ti sarà sempre vicino- sussurrò, mentre gli occhi sembravano velarsi
Retasu sentì il viso in fiamme.
Il braccio di Pai la strinse di più, e il suo volto pallido si mise nell’incavo tra collo e spalla della ragazza
-P…Pai…- cercò di dire, in preda all’imbarazzo.
-Prometto…- la voce era bassa, roca, quasi spezzata –Prometto che ti difenderò anche a costo della mia vita, così potrò mettermi in pari. Così mi potrai perdonare per tutto quello che ho fatto ora-
Retasu venne colpita da quelle parole così sincere. Era chiaro che Pai si sentisse in imbarazzo. Probabilmente erano state poche le volte in cui era stato così sincero.
Ma quella sua promessa la spaventava.
“Anche a costo della mia vita” aveva detto… non voleva.
-Pai- la sua voce risuonava cristallina in quel momento –Combatteremo insieme. E nessuno dovrà morire- non era molto convinta di quello che stava dicendo –Quindi, te lo chiedo per favore. Non dire queste cose che mi fanno paura-
Pai si scostò da lei, puntandola con gli occhi violacei.
In quel momento le sembrarono un oceano in tempesta.
-Allora ti chiedo io di farmi una promessa- disse, con voce tranquilla,mentre un sorriso sbocciava dalle labbra sottili –Promettimi che non ti metterai nei guai-
La verde trattenne una risatina –Farò il possibile-
Doveva andare a combattere da sola contro un mostro.
Le si strinse il cuore quando pensò a cosa era successo nel laboratorio. Non voleva che le sue amiche rischiassero ancora la vita. Se lei non avesse tentennato, era sicura che Deep Blu non avrebbe portato a buon fine il suo piano di rinascita!
La Terra non si sarebbe piegata come una spiga grano al vento furioso, Masaya non sarebbe morto, lei non sarebbe stata costrettaa fare tutto da sola.
Bussarono alla porta. Mise la sfera nella tasca.
-Avanti- disse, indossando la maschera della tranquillità.
-Ichigo…- era Ryou.
Perfetto. Proprio la persona che la smascherava ogni santa volta.
Doveva calmarsi.
-Ciao, Ryou- sentì la voce tremare un attimo “Avanti Ichigo…comportati connaturalezza”
Il biondo americano la squadrò –Tutto… bene?-prima che Ichigo potesse rispondere, disse –Certo che no…che stupido. State per scendere in battaglia l’ultima volta. Devi essere un fascio di nervi-
-Già…- restarono in silenzio. Ichigo evitò di guardarlo diritto negli occhi. Non ce la faceva. Fra tutti era l’unico a cui avrebbe veramente voluto dire la verità.
Ryou era… Ryou.
Le era sempre stato accanto, le aveva tolto la sua maschera di freddezza più e più volte, parlandole con sincerità, anche se forse in modo un po’ aspro.
Ma sapeva che era buono, e che voleva il suo..pardon, il loro bene. Di tutta il Mew Mew Taem.
-Allora… emh…che c’è?- chiese, con voce strozzata.
-Volevo vedere come stavi. Visto che ormai siamo…agli sgoccioli-
-Ryou…per favore- sapeva cosa voleva fare. Voleva caricarsi del suo peso per rendere la cosa più facile, ma non doveva farglielo fare.
-Ma su via, vecchio mio!- gli batté una mano sulla spalla –Non fare quella faccia! Sto benissimo! Gliela faremo vedere al quel manichino color mozzarella! AHAHAHAHA!-
Ryou la guardò serio.
Tentativo fallito.
-Emh…- gocciolone.
Ryou guardò per terra, eil suo sguardo venne attirato dalla sfera rossa.
-E quella…?-
Ichigo impallidì, vedendo Ryou coglierla.
La sfera cambiò colore, diventando oro, poi blu, poi rossa.
-Che cosa è?-
-Emh… è un…giocattolo. Me lo ha dato Taruto. Per distrarmi…-
-Mmm…- Ryou l’osservò attentamente.
La sfera divenne viola e blu.
“Mistero (***)” aggrottò la fronte “Qualche cosa mi puzza…” –Ichigo…-
La ragazza gliela prese di mano, e la nascose dietro la schiena.
-Ora scusa ma vorrei riposare!- disse Ichigo, spingendo Ryou verso la porta.
Quello, confuso, si fece sbattere fuori, ma sulla soglia della porta le disse –Ichigo…se hai bisogno io son…- BUM!
La porta gli venne sbattuta in faccia, lasciando la frase in sospeso e un enorme gocciolone.
Ryou continuò a fissare la porta per un minuto buono.
Era convinto che quella ragazza gli nascondesse qualche cosa.. e poi..quella sfera…l’aveva già vista.
Si allontanò da quella stanza, o forse, da Ichigo e dalla suo mistero.
**
Nel laboratorio…
Ryou era da un pezzo davanti allo schermo blu, cercando..beh, neanche lui sapeva che cosa.
-RYOU!- Retasu entrò trafilata nella stanza semi buia, e andò a sbattere contro un macchinario.
Senza scomporsi le disse –Si, Retasu?-
-ICHIGO!-
Nella stanza arrivò il resto della squadra, con la stessa espressione di Retasu, ovvero, di terrore.
-Che cosa è successo?- chiese, gelato sul posto
-E’ scomparsa!- urlò Purin
-Si sarà pers…-
-No! Abbiamo controllato. Non è qui! È..uscita fuori! È fuori dalla base!- disse Mina, con la voce stridula dal nervosismo.
Calò un pesante silenzio.
-Che sia andata…- disse Pai
-…a combattere da sola?- concluse Retasu.
I due si guardarono e con un impercettibile movimento, le loro dita si sfiorarono.
-Si. È andata da sola contro Deep Blu- disse Kisshu. Il suo volto era una maschera di ghiaccio –Deve combattere da sola-
Ryou si avventò con Kisshu, sbattendolo al muro e strattonandolo –CHE COSA?! LO SAPEVI? PERCHE’ NON…- incrociò gli occhi di Kisshu. Aveva l’espressionepiù triste che avesse mai visto. Aveva voglia di piangere.
Lo mollò –Parla. Che cosa sai?- chiese, col tono di voce più gelido che trovò.
Kisshu iniziò a raccontare dell’avventura sua e di Ichigo e dell’incontro con Geish.
Della sfera, la sua utilità misteriosa, la missione di Ichigo, il suo segreto, ormai infranto.
(**) Sentite, il rosa mi fa leggermente schifo xD datemelo per buono xD
(***) Per essere il viola è il colore del mistero, dellamagia. Chi lo preferisce solitamente ha una personalità immatura, come ad esempio i bambini, oppure quelli “vulnerabile”, come le donne incinta. In questo caso intendo il viola come misero, aggiungendo poi il blu, il colore della bugia. Non è roba mia, ho palesemente copiato da vari siti xD se non è giusto, vi chiedo umilmente perdono!
Ma salve genteeeeeeee! Come va? Spero bene ^^ chiedo scusa per il ritardino (^^”””””) ma ho avuto molti impegni!
Passo subito a salutare a cari lettori:
Robertina92
Ria
MItsutsuki-chan
Killkenny
Pinkgirl
Kurneko
Grazie tante ^^ senza di voi sarei persa perchè mi passerebbe la voglia di scrivere xD
Ci vediamo al prossimo capitolo! A prestooooo(spero)
“Imparano più i popoli da una sconfitta, che non i re dal trionfo “ Giuseppe Mazzini
Sotto il Palazzo galleggiante, Mew Ichigo si preparava alla battaglia finale.
Da sola.
Come erano diversi i sentimenti dell’ultima volta.
Era con le sue amiche, con Masaya. Aveva un minimo di speranza nel cuore.
Ora invece…
Sentiva il vuoto dentro di lei, come se le mancasse qualche cosa.
Si concentrò per riuscire ad arrivare al Palazzo conun bel salto (*), ma…
-ICHIGOOOO!-
-FERMATI!!!-
Si voltò lentamente, con gli occhi sbarrati.
Erano tutti lì.
Mew Minto, Mew Retasu, Mew Purin, Mew Zakuro.
Pai, Taruto…Ryou…Kisshu.
“Perché sono qui? Come hanno fatto a…?”
-Kisshu… avevi promesso- disse, con un debole sorriso, quando si fermarono a un paio di passi di distanza.
-Io non ho promesso niente, ricordi?- disse il ragazzo, con gli occhi gelidi.
La frase che aveva rivolto a Geish le tornò come un pugno in faccia nella testa di Ichigo “Non prometto niente, se non so con chi sto parlando, e non prometto niente che potrebbe andare a discapito di Ichigo-“
-Ah…vero…-
-Che storiaè questa?!- disse Mew Minto, facendo un passo avanti con furiosa eleganza –Hai deciso di ammazzarti?!-
La rosa non rispose.
-Mew Ichigo, questa storia è iniziata insieme e si concluderà insieme… ti prego…- la supplicò Mew Retasu, con un tono di voce dolcissimo
-Nee-sama ha ragione!- trillo la piccola del gruppo.
Mew Zakuro le disse con voce ferma –Sei la leader. Comportati come tale. Non lasciarti annebbiare la mente-.
Mew Ichigo era rimasta immobile a quelle parole.
Le guardò tutte.
-Amiche mie….-.
Aveva voglia di correre loro incontro, di abbracciarle e di combattere ancora al loro fianco.
Però pensò alla sua missione. Doveva fare tutto da sola.
-Io…devo andare- disse, con un nodo alla gola. Le bruciavano gli occhi.
-Non senza di noi!- disse Taruto, richiamando le sue bolas, e scambiandosi uno sguardo d’intesa con Pai e Kisshu.
Ryou non si mosse né disse niente.
Parlava con gli occhi e le sue mute parole ferivano ancora di più la povera ko-neko.
-No- disse, scuotendo la testa mentre i capelliconfetto ondeggiavano –Devo fare tutto da sola. Andatevene- chiamò la sua Strawberry Bell, stringendola forte, mentre sentiva le lacrime premere per uscire.
-Non dire assurdità!- disse Kisshu, avvicinandosi a lei –Non ce la farai mai. Io…-.
Ichigo non lo voleva ascoltare. Era troppo crudele. Strinse forte il suore di peluche.
Tutti continuavano a parlarle, a rassicurarla, a rimproverarla.
-Siamo con te- disse qualcuno, forse Mew Purin.
Basta.
-Siamo una squadra-
Basta.
-Combatteremo insieme-
Basta!
-RIBBON STRAWBERRY SURPRISE!- senza un preavviso Ichigo scagliò un attacco contro il gruppo.
Non riuscirono ad evitarlo. In colpo era potente ed esteso. Colpì tutti in pieno, e tutti caddero a terra doloranti e col fiato spezzato.
-HO DETTO DI ANDARVENE!-.
-P…perché?- chiese Purin –Siamo le tue…amiche-
-Devo combattere da sola- disse, piangendo silenziosamente –Voi non dovete morire. Combatterò come posso, contro quel mostro, e libererò tutti. Ma voi dovete stare qua-.
La sfera rossa iniziò a pulsare, e Mew Ichigo la estrasse.
Era diventata quasi nera. Essa emanò dei lunghi fasci neri che avvolsero il gruppo in tante piccole sfere.
Erano in trappola.
Ichigo non sembrò minimamente sorpresa –Vi fermeranno e vi… proteggeranno.- diede loro le spalle –Addio-.
Geish era scomparso all’improvviso e non era ancora guarito del tutto.
“Maledetto traditore” pensò “Perché non rispondi alla mia chiamata?”
Il volto era tirato e livido.
Una sfera blu comparve davanti ai suoi occhi.
Vide la leader delle Mew Mew dentro il Palazzo.
I suoi movimenti erano tesi, nervosi e i suoi occhi inquieti.
Lo stava cercando.
-E io mi farò trovare-.
Si teletrasportò in una stanza non molto lontana, per essere esatti, si teletrasportò in un laboratorio.
Digitò alcuni tasti su una sfera che galleggiava davanti a lui.
Richiamati dal codice, comparvero delle sfere con del liquido trasparente (**).
Né mandò giù una fiala intera. Sapeva che probabilmente ne avrebbe risentiti gli effetti collaterali in seguito , ma ora ne aveva bisogno.
Ritornò nella sala principale, e controllò i movimenti di Mew Ichigo.
Sorrise. Unimpercettibile movimento delle labbra verso l’alto.
-Bene… le ultime mosse sono state fatte- disse ad alta voce –Che inizi la fine!- e rise, una risata gelida e senza sentimento.
Attese pazientemente e poi…
Vide la leader delle Tokyo Mew Mew entrare nella sala.
Sembrava tranquilla, ma gli occhi rosa la tradivano.
Le si avvicinò, fino ad arrivare a un passo da lei.
Incrociarono gli sguardi.
-Benvenuta- disse, con voce velata di miele –Finalmente ci vediamo. Dove è finita la tua squadra?-
Lei si raddrizzò il più possibile, quasicolmare i centimetri che il Supremo alieno aveva di vantaggio.
-Sono venuta da sola-
-Oh oh… quale onore- ironizzò –Ma se non sbaglio…l’ultima volta mi sembravi in difficoltà- sorrise in modo maligno, prendendole in mento con due dita affusolate –Ah si, Masaya ti manda i suoi saluti!-.
Crudele. Colpo basso.
Mew Ichigo strinse il cuore di peluche.
-Bastardo- ringhiò.
-Povera, piccola gattina. Ti stai immolando per una causa assurda. Oltretutto da sola non hai la ben che minima speranza di battermi-
-Sarà tutto da vedere- disse lei.
Si scansò velocemente da Supremo, e impugnò più saldamente la sua arma.
-RIBBON STRAWBERRY SURPRISE!- urlò, e il potente fascio di luce si schiantò contro l’alieno, che non si mosse.
Si alzò una nuvola di polvere.
Quando si dissolse, Mew Ichigo non vide più Deep Blu.
Sentì una mano gelida attaccarsi alla sua gola –Troppo lenta- disse la voce del suo acerrimo nemico.
Le mancò l’aria nei polmoni.
-La…sc…i..ami…- cercò di dire.
Deep Blu accontentò la sua richiesta… scaraventandola contro una parete, che andò in pezzi sotto la Mew Mew.
Mew Ichigo annaspò cercando di mettersi in piedi con tutta la velocità di cui era capace.
Deep Blu le si portò davanti, colpendola con un potente pugno allo stomaco.
La povera ragazza cadde per terra.
“Sono stata una sciocca” pensò alzandosi a stento.
-Sei propria una stupida ragazza- disse l’alieno, richiamando il suo spadone –Se fossi venuta con le tue compagne e quei traditori forse saresti vissuta di più. Ma no. Hai dovuto fare tutto da sola, nonostante ti mancassero i mezzi e la forza. E ora morirai-
Alzò la spada.
Mew Ichigo, con un debole movimento del braccio, prese la sfera, ora più nera della pece.
Deep Blu non ci fece caso.
La strinse con tutte due le mani, portandola dietro la schiena.
“Dammi la forza.” Pensò, disperata “Farò di tutto, ma dammi la forza per vincere questo mostro.” Si concentrò sull’odio che provava verso l’alieno.
Ma non successe niente.
La spada si calò velocemente su d lei, ferendola mortalmente.
Sentì la lama nella carne, la sentì rigirare e sentì anche sorridere maliziosamente Deeo Blu.
Era finita. Aveva perso.
La sfera le scivolò dalle mani e lei cadde a terra quando la spada si allontanò dal suo stomaco.
Sotto di lei si estere un lago di sangue.
Il suo.
“E’ finita.” Sentì il freddo che l’avvolse.
L’alieno rideva forte, e lei incominciò piangere.
È strano ciò che può venire in mente prima di morire.
Vide la sua vita.
I suoi genitori, così follemente innamorati…Moe e Miwa e il loro fan club di Ryou e Keiichiro (***)… Masaya e quel suo sorriso più luminoso…Ryou…Kisshu…Keiichiro… La sua squadra… quante cose aveva perso.
Chiuse gli occhi, per l’ultima volta.
Il freddo aumentava.
Deep Blu, trionfante continuò a ridere più forte.
E la sfera, a pochi metri da Mew Ichigo cambiò colore.
-MALEDIZIONE!- urlò Ryou, sbattendo i pugni contro le pareti di quella sfera.
-Déjà-vu- ironizzò Mew Zakuro, anche lei furiosa.
-Dobbiamo uscire di qui!- disse Mew Purin –Tartuto!Pai!Kisshu!-li implorò –Come facciamo?!-
-Bella domanda- disse Pai, che cercava con alcuni attacchi di scalfire la parete della sua sfera.
-raga…zzz…e..zzzz…non vi sento più..zzz-
La voce di Keiichiro era debole.
-Non vi vedeo più zzz… che cosa è successo? Zzz-
-Ichigo ha deciso di combattere da sola contro Deep Blu- disse Mew Minto, al suo ciondolo –Noi siamo intrappolati in strane sfere che lei stessa ha creato… trova un modo di farci uscire- disse Mew Zakuro.
Mew Retasu guardò in alto, verso il palazzo, e sgranò gli occhi.
Il destino non sta scritto nelle stelle, ma dentro di noi
La luce investì le sfere, che si dissolsero.
Tutti caddero malamente, e si coprirono gli occhi per la troppa luce.
“Che cosa succede?!” Kisshu fece qualche passo avanti, ma venne respinto da una strana forza.
-ICHIGOOOO!- sentì urlo straziante delle sue compagne.
La luce cessò.
Rimase solo una calma surreale.
Mew Purin richiamò i suoi tamburelli -Dobbiamo andare da lei! Dobbiamo aiutarla! Dobbiamo…-.
Un’altra luce li accecò.
Comparve Geish.
Ascoltando il racconto di Kisshu si erano fatti varie fantasie sull’Albero, ma nessuno rispecchiava la realtà.
Così è iniziata.
-C…che cosa?- chiese Mew Minto, confusa.
La Fine.
-STUPIDO ALBERO!- Kisshu richiamò i suoi tridenti e scagliò una forte scarica elettrica, accecato dalla rabbia –Che diamine sta succedendo?!- il suo attacco non intaccò la maestosità dell’albero, m alzò solo un polverone
Come ho detto, la leader ha una missione. Ma credo che non dovrò rispiegare tutto, poiché sono sicuro che tu li hai informati a dovere contro il mio volere.
-La prego!- Mew Retasu si avvicinò –Dobbiamo aiutare la nostra amica. Dobbiamo salvarla. Cosa dobbiamo fare?-
Voi non farete niente. Lei e solo lei può combattere e sperare di vincere. È l’Eletta.
-Eletta da chi? Da te!- sibilò Ryou, stringendo i pugni per la rabbia.
-Ragazze…- Mew Zakuro richiamò le sue amiche, che con un cenno del capo saltarono. Volevano raggiungere il Palazzo.
Dei rami le avvolsero, riportandole con mala grazia per terra.
Voi non andrete da nessuna parte. Disse la voce dell’albero Geish con calma.
Come per assicurarsi che non tentassero una seconda mossa, attraverso i rami le colpì con delle scariche elettriche.
Pai richiamò i suoi ventagli, scagliando un forte vento.
Kisshu e Taruto teletrasportarono le ragazze lontane dall’Albero.
Il maggiore richiamò tutti e due i ventagli, e scagliò una potente scarica elettrica che normalmente avrebbe polverizzato l’avversario.
Si, ma normalmente.
Geish non sembrò provato da quell’attacco.
I tre fratelli si guardarono.
- Sai Ryuu Ko (*)!- urlò Kisshu, mentre dai sui tridenti si creava una sfera d’energia.
La sfera divenne sempre più grande, ma solo quando Pai gli si accostò fermò la sua crescita.
Nel frattempo Pai aveva richiamato un "Fuu Sui Sen" (**) e Taruto una dozzina di para-para.
Con un cenno d’intesta lanciarono i loro attacchi combinati che colpirono in pieno Geish.
Le ragazze intanto si erano alzate e richiamando le loro armi, scagliarono i rispettivi attacchi con tutta la forza di cui erano capaci.
Si alzò tanta polvere.
Sciocchi bambini. Come potete pensare di scalfire me, che sono sopravvissuto all’Apocalisse? Abbandonate questa follia. Non vale la pena che sacrifichiate anche le vostre vite.
-Anche?- Mew Minto gli puntò l’arco contro –Quindi solo Mew Ichigo dovrebbe sacrificarsi?!-
Se questa è la vostra volontà, sappiate che morirete. La voce sembrava grave e invecchiata di colpo.
Cominciò una battaglia sanguinosa.
Il gruppo di eroi cadeva a terra, incassava i colpi, ma sempre si rialzava.
Le loro braccia, le loro gambe, i loro volti erano coperti da lividi e da graffi.
Sputavano sanguee le loro fronti erano impregnate di sudore.
Ma questo era niente, in confronto al desiderio di aiutare la loro compagna.
-Ribbon… Lettuce Rush!-
-Fuu rai sen!-
Gli attacchi dei due servirono a distrarre il nemico il tempo necessario da permettere a Mew Purin e Mew Zakuro si immobilizzarlo.
-Ribbon…Mint Echo!-
- Sai Ryuu Ko!- urlarono contemporaneamente Mew Minto e Kisshu.
Ma fu tutto inutile.
Ryou, nascosto dietro a delle macerie assisteva impotente alla scena.
Prese il suo cellulare e chiamò Keiichiro, rimasto nel laboratorio della casa/base.
-Kei!-
-Ryou…-
-Devi aiutare le ragazze! Prova a schermare quel..coso e cerca il punto debole! Ci deve essere!-
-Ci sto provando! Ma sembra immune!-
-Maledizione- ci pensò un attimo –Hai trovato le informazioni che ti avevo richiesto per quella sfera?-
-Si…-
Lo sguardo dell’americano si illuminò –Che cosa dicono?-
-Niente. Solo che secondo alcuni documenti antichi, probabilmente degli antichi alieni, quella sfera serviva a racchiudere energia pura. Non so dirti altro-.
Ryou ci pensò un secondo –Avvertimi quando trovi qualche cosa che possa aiutare le ragazze- e chiuse la chiamata.
Uscì allo scoperto.
-FERMATEVI!- urlò con tutta l’aria che aveva nei polmoni.
Quasi come folgorati da quella voce, i nostri eroi fermarono i loro attacchi.
Ryou si avvicinò velocemente a Geish.
-No… Ryou!- Mew Retasu fece per mettersi davanti, ma Pai la bloccò prendendola dal gomito.
-Non è un pazzo. Sa cosa fa- disse, anche se le sue parole non lo convincevano più di tanto.
-Ehy tu!- ruggì il biondo -Perché Ichigo? Perché solo lei? E perché non poteva chiedere aiuto?-
Geish sembrò quasi contento di quella domanda
Perché il suo animo è puro. Anche queste ragazze hanno un animo nobile, ma quella ragazza è stata scelta dalla Terra stessa. E ho scelto lei perché tra tutti i presenti è colei disposta a perdere tutto. Non sto dicendo che nessuno di voi rischierebbe la vita per chi ama, ma lei ha già perso l’amore della sua vita. Non può chiedere aiuto perché deve tranciare i rapporti con questo mondo.
-Perché deve morire?- Ryou chiuse i pugni, mentre le vene del braccio bronzeo si evidenziavano spaventosamente.
Esattamente. È il suo destino.
Ryou cercò di non perdere la calma. -E quella sfera… serve per raccogliere energia pura. Ma che cosa deve raccogliere lei?-
Tutto dipende da cosa prova. Il sentimento più forte verrà concentrato dentro di essa. E al momento giusto la sfera libererà..tutto.
-La luce di prima ne è una prova?-
Esattamente.
-Cosa ha scelto Ichigo?-
Odio. Amore. Ma se avesse combattuto usando solo odio, questa guerra sarebbe già finita. Ma voi vi siete messi in mezzo, lasciandole dei rimorsi. Inconsciamente ha usato l’Amore come arma.. e questo le procurerà una sofferenza maggiore. Per questo non dovevate intervenire primae non vi lascerò intervenire ulteriormente. Per aiutarla.
-A morire meglio- ringhiò Kisshu.
Schiocco alieno! Tu e il tuo desiderio morboso per quella ragazza! Non ti rendi conto che sai andando contro il tuo popolo! Lo rimproverò l’Albero.
-Non mi importa! Io faccio quello che voglio! Non saranno le tue parole a trasformare ciò che provo per Ichigo!-
Sciocchi! Schiocchi! Questo sentimento vi porterà alla rovina!
Uno dei suoi rami andò a colpire Mew Retasu, che non poté scansarlo.
Pai le si mise di fronte, deviando il colpo con uno dei suoi ventagli, ma ferendosi al braccio sinistro.
-PAI!- la ragazza alla vista del sangue che macchiava il copri avambraccio si mise subito al suofianco.
-Perdonami- sussurrò, in preda ai sensi di colpa.
Vedete? Quel giovane non si sarebbe ferito se non avesse amato quella ragazza. Invece ora la sua forza è diminuita poiché colpito duramente.
-Quello che dici è vero- disse Pai, guardando l’alieno con lo sguardo accesso –Ma non mi pento di essere stato ferito per proteggerla.Mew Ichigo non ha sbagliato nel provare attaccamento a questa vita e ciò che rappresenta.-
Retasu gli sfiorò il braccio. I loro occhi si scambiarono mute parole.
Geish colpì tutti con una scarica elettrica.
Stupidi! Insulsi esseri! Tuonò.
Ryou rotolò, e si contorse dal dolore.
“Ma…ledizione…” aveva voglia di piangere, cosa strana per lui.
Sentì un bip e poi una vibrazione della tasca dei pantaloni.
Il cellulare non aveva risentito del colpo? Buono…
Rispose a fatica.
-P…pronto?-
-Ryou? Tutto bene?-
-Kei, parla, cosa hai scoperto?- sbuffò.Come poteva credere Keiichiro che andasse tutto bene?!
-Il suo punto debole è il cuore. Dovete colpirlo al centro dell’tronco…-
-Grazie…-. Il cellulare si disintegrò nella sua mano.
-Mi sembrava strano che fosse durato tanto- gocciolone. Alle volte la Fortuna tira brutti scherzi…
-Doveva avvertire le ragazze e gli alieni del punto debole… solo così avrebbero vinto.
Guardò la corteccia.
Nodosa, ma al centro ci stava un piccolo foro, grande quanto un pugno.
“O un gatto molto piccolo”.
Si trasformò.
“Forza Ryou… renditi utile”.
Con balzi lunghi e precisi evitò tutti gli attacchi deviati e arrivò proprio sotto l’albero.
Si arrampicò sul tronco con le sue unghie, e Geish disse:
Cosa speri di fare?
Ryou soffiò.
Si ficcò all’intero di quel buco.
Che cosa… no! Wooooh!!!!
Nessuno si mosse, e tutti videro l’Albero piegarsi su se stesso.
Pazzo…
Esplose, scagliando il piccolo gatto grigio lontano, e preso prontamente da Mew Zakuro, che lo adagiò per terra, scrutandolo con attenzione.
Ryou tornò normale, ridotto quasi peggio degli altri.
-Come hai fatto?- chiese Taruto, scioccato.
Ryou aprì il palmo della mano destra.
Lì vi era un cuore. Un cuore ancora pulsante, rosso, che sanguinava.
Mormorii di disgusto si alzarono.
-Ragazze… Ichigo…salvatela- svenne.
Lo adagiarono al sicuro dietro a delle macerie.
-Andiamo-.
Entrarono nel Palazzo.
La Fine era vicinissima.
Note:
(*) Sai del drago e della tigre.
(**)Ventaglio d'Acqua
Weeeeeah! Allora, ecco qui il capitolo! Allora, come è?Spero sia piaciuto XD
Non mi sembra di aver fatto tanto ritardo.. o no? XD
Un ringraziamento a Ria, Killkenny e Mitsutsuki-chan, grazie tante!
Vi informo chela ff è finita! Cioè, l’ho scritta tutta e mancano solo gli ultimi capitolo, quindi mi basterà postare… una volta ogni tanto XD Non odiatemi per questo!
Beh.. che cosa succederà ora che i nostri eroi sono nel palazzo?
Che cosa sarà successo?
E soprattutto, perché l’autrice *me* è così demente?!
Los coprirete nel prossimo capitolo! siauuuuuuuuuuuuuu
La fine di una storia non è sempre la fine di tutto
-Sei sicuro di farcela con quel braccio?- chiese Mew Retasu a Pai.
-Non sono ridotto né meglio né peggio di voi. E faresti meglio a preoccuparti per te stessa- disse il ragazzo, laconico per stroncare una stupida conversazione che faceva solo sprecare fiato.
I sette correvano per un lungo corridoio.
-Che potenza… quella luce la distrutto tutto come niente- costatò Mew Minto, notando le pareti e le colonne piene di crepe e in alcuni punti, inesistenti, crollate.
-Ci siamo quasi- disse Kisshu, accelerando e superando Mew Zakuro e Mew Purin, che col loro fiuto guidavano verso Mew Ichigo.
“Ti salverò” pensò, serrando la mascella, mentre gli occhi si incupivano.
Percorse la lunga scalinata della Sala Principale e si fermò, confuso.
-Che c’è? Perché ti sei…oh mio dio- esclamò Pai, raggiungendo il fratello.
Ciò che video lasciò il gruppo senza parole.
Che cosa era successo?
**
Poco prima
La luce aveva investito tutto in quella Sala, e Deep Blu non era riuscito ad evitarla.
Era stato invaso da uno strano calore che gli solleticò il cuore gelido e nero.
“Che cosa…succede?”.
Il corpo senza vita di Ichigo si alzò in aria. La sua trasformazione si sciolse, ma rimase nuda.
Le varie ferite si rimarginarono come per magia e lei aprì gli occhi, calmi e sereni, come se avesse trovato la pace interiore.
-E’ tempo che tu scompaia- disse la ragazza, con voce calma.
-Cosa?- quello era basito. Che cosa era quel calore al petto?
La ragazza raccolse la sfera, e si concentrò su di essa.
Deep Blu guardò l’oggetto.
Lo riconobbe.
Era un Sigillatore di Energia.
Chi glielo aveva dato?
-Geish- ringhiò a denti stretti –Mi ha tradito-.
La ragazza aprì gli occhi e si avvicinò all’alieno, con la sfera in mano.
-Non ti avvicinare!- le lanciò vari colpì, che andarono tutti a segno.
La ragazza venne colpita più e più volte, ma non rallentò né si fermò. Era come sei colpi le scivolassero addosso.
La sfera mutava velocemente colore. Sembrava che vi fosse stato rinchiuso l’arcobaleno.
Quando fu a un passo di distanza, la colpì alla spalla con la spada, che si conficcò nella carne, ma la ferita si rimarginò senza problemi dope aver macchiato tutti e due con rosso sangue.
-E’ inutile. Non puoi vincere- disse, ridendo quasi con gioia genuina.
-Come fai?- chiese, disperato e perdendo lucidità, iniziando a sudare freddo.
-Tu non hai niente a cui legarti. Io si. La mia famiglia, i miei amici. Amo la vita, e non l’abbandonerò piena di odio perché era scritto così- disse lei, calma –Ti ho odiato. Perché hai ucciso il mio Masaya. Perché hai distrutto il mio Mondo. Ma ora basta-
Deep Blu pensò che era meglio attuare il suo piano, pensato poco tempo fa. (*)
Nelle sue mani comparve una piccola sfera di luce.
-Viene a me, esperimento 010-
**
Denise stava giocando in una delle salette.
A un tratto i suoi occhi divennero vuoti. Il vestito si lacerò e comparvero le sue ali.
**
Venne teletrasportata in quel campo di battaglia.
Senza che ci fosse bisogno di un comando, la piccola attaccò Ichigo.
La sua velocità era impressionante e la sa forza era paragonabile a quella di Kisshu. Ma si vedeva che il suo corpo ne stava risentendo.
Ichigo evitò i colpi e le sfiorò le ali, e dopo averle avvolte nella luce calda, esse sparirono.
La piccola cadde tra le sue morbide braccia.
-Denise- la chiamò con dolcezza –Denise, svegliati-.
La piccola a sentire il suo nome si riscosse, sentendo un forte calore avvolgerle il cuore.
Si sentì smarrita in quel luogo –Ichigo-chan- disse.
Vide Deep Blu e impallidì di terrore.
-Tranquilla, non può nuocerti-
Deep Blu non demorse.
Richiamò altri esperimenti, circa una dozzina.
Ichigo sembrò leggermente stupita –Credevo che Pai e Kisshu li avessero eliminati tutti-
-Non era l’unico laboratorio esistente- ghignò l’alieno.
Come Denise in precedenza, tutti quegli esperimenti attaccarono la ragazza.
Ichigo li respinse con una sfera di luce sprigionata dal suo stesso corpo.
Questi caddero a terra come foglie al vento.
Deep Blu indietreggiò –Non può essere… tutta colpa di quella sfera…-
-Ora smettila-
Ichigo si avvicinò. Ora era a pochi centimetri da lui –Torna a non esistere, e sarai in pace con te stesso e pagherai il tuo debito-.
Posò la sua bocca sul quella digrignata dell’alieno.
Si allontanò da egli dopo pochi secondi.
-Hai segnato la tua condanna- disse Deep Blu, mentre sentiva l’aria venirgli meno –Anche tu morirai conme!-
-Lo so- sorrise lei –Non esisterò più,ma sono contenta lo stesso. Perché a differenza tua ho amato-
Chiuse gli occhi, abbracciando l’alieno, mentre la sfera si apriva,e loro si dissolvevano, come nebbia.
**
Tempo presente.
Ichigo era abbracciata a Deep Blu, e la sfera era ai loro piedi, aperta e molti corpi, tra i quali vi era quello della piccola Denise erano stesi a terra, svenuti.
-Ichigo! Siamo qui!- gridò Mew Purin!.
La ragazza, che aveva una espressione serena, aprì gli occhi e la loro vista la mandò in confusione.
-Ragazze- si allontanò da Deep Blu, ormai solo un’ombra –Cosa ci fate qui?- la sua voce era sottile.
-Siamo venuti a salvarti!- disse Mew Minto –Ma… come sei ridotta? I tuoi vestiti…-
-Non mi serviranno dove sto per andare- disse quella, scuotendo la testa con tranquillità.
-Non pensare di andartene!- disse Mew Zakuro, prendendole il polso, ma si accorse con orrore che era quasi sparito, come le gambe.
-Addio- sorrise la rossa. Forse col più bel sorriso che poteva regalare alle sue amiche.
-No! Non ti lasceremo morire così! Non ti sacrificherai! Ti salveremo noi!- disse Mew Purin, piangendo.
Mew Minti richiamò il suo arco, e concentrò il suo potere.
-Ti donerò parte della mia forza- disse, sicura.
Le altre imitarono l’amica.
-Ragazze! Purin!- Taruto cercò di raggiungere la fidanzatina, ma i maggiori lo trattennero –Tocca a loro, adesso- disse Kisshu, più pallido del solito.
Anche lui aveva voglia di aiutare le ragazze ed Ichigo ma non sapeva cosa fare.
Pai guardava la scena in silenzio, ma in cuor suo pregava, forse per la prima volta in vita sua.
Ichigo si sentì investire da tanto calore….
…ma non bastava.
-Ragazze…vi prego, basta- sentì le lacrime rigarle il volto ormai evanescente –E’ la fine per me. Voi dovete vivere. Finirete per fare la mia stessa fine-
- No. Ichigo, devi capire che dove va una, vanno le altre. E noi ti seguiremo anche all’altro mondo- disse Mew Zakuro, aumentando l’afflusso di potere.
-Non funziona!- disse Mew Retasu, aumentando anche ella l’afflusso di potere.
-Devi volerlo pure tu! Ichigo!- disse Kisshu, urlando dalla disperazione.
Doveva finire così?
-Io… non…- cercò di dire, ma le forze le venivano meno.
-COMBATTI!-
-Tu vuoi vivere! Non devi sacrificarti! Ormai è finita!-
Ichigo venne investita dai ricordi.
Quante vittorie, quante sconfitte. Quante volte aveva amato e quante volte aveva odiato.
Aveva provato tante emozioni e in quel calore vi era tutto la voglia di vivere, di ricominciare. Ma ormai era solo un’ombra evanescente, un fantasma. Come poteva tornare indietro?
Le lacrime bagnarono il suo volto –Ragazze… io…-
-Dillo! Dillo!- la implorò Kisshu, avanzando di un paio di passi.
-Io…- disperazione. Quanto cose avrebbe perso? Aveva vissuto pochissimo e visto pochissime cose. Voleva continuare a vedere il sole, la luna, le sue amiche. I suoi genitori…Kisshu -Voglio Vivere!- disse, guardandolo diritto negli occhi, sentendo che le gambe erano quasi del tutto sparite.
Dette queste parole videro l’ombra di Deep Blu.
-Io non morirò da solo!- La voce era sdoppiata, e sembrava che a parlare fossero un uomo e una donna.
-VOI MORIRETE CON ME!- le avvolse con lunghe braccia.
Ma dalla sfera uscì una luce tutta colorata, che protesse le cinque, avvolgendole e facendo sparire definitivamente l’alieno.
-Cosa succede… RETASU!- Pai vide le ragazze tornare in forma umana e chiudersi in posizione fetale.
“Cosa sta succedendo?”.
La sfera che era rimasta per terra si alzò, come sollevate da una mano invisibile.
Ne uscì una melodia dolcissima e antichissima.
Vi aggirerete senza meta fino a che non ritroverete voi stesse. La Battaglia è stata vinta, ma a quale prezzo?
Voi che siete testimoni di ciò che è accaduto oggi, aggiungetele e…salvatele.
I tre alieni udirono queste parole.
-Cosa vuol dire?- chiese Kisshu, gelato sul posto.
-Purin! Purin!PURIN!- Taruto corse verso le Mew Mew, ma venne respinto da una barriera invisibile.
Ichigo, Minto, Retasu, Purin e Zakuro…Scomparvero.
Di loro non rimase niente, se non i cinque ciondoli.
-NOOOOOOOOOOOO!- urlo del più giovane riecheggiò nel palazzo, ora vuoto.
Fuori, intanto, iniziò a piovere.
Una pioggia purificatrice piena del sacrificio degli Angeli Custodi della Terra, le Mew Mew.
**
Note:
(*) fine del capitolo 12 xD
…Emh….*si nascondere dietro il computer* ma salve gente ^^ come va?
Uh che bello, domani è San Valentino e…
CastMewMew:- NON CAMBIARE DISCORSOOOO!CHE COSA CI HAI FATTO?!-
Emh…^^””” beh, che altro potevo fare?XD Spero di non essere stata troppo cattiva ^_^.
*li fa sparire*
Comuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunque, passiamo ai miei lettori… ma salve gente!
Spero che il chappy sia piaciuto ^^
Beh, ormai manca solo l’epilogo ^^
Passiamo ai saluti: Ciao a:
Shironeko
Strawberry91
Killkenny
Ria
Sognatrice91
Vi prego, non uccidetemi >//////////////////////<
Commentate! ^_^
Adieu˜
Ps: Buon San Valentino agli innamorati e a chi si vuole bene ^^
Pai, Kisshu, Taruto, Ryou e Keiichiro era riuniti nella casa/base aliena
Epilogo
Pai, Kisshu, Taruto, Ryou e Keiichiro era riuniti nella casa/base aliena.
Avevano appena finito di raccontaredi che cosa erano
stati testimoni i loro poveri occhi stanchi.
Taruto singhiozzava in un angolo, stingendo
il ciondolo di Purin.
-Questo è tutto- concluse Pai, esausto.
Keiichiro e Ryou non dissero niente, e
fissarono la sfera,ora bianca, sul tavolo.
Rimasero in quella stanza per ore e l’unico
sottofondo era il pianto silenzioso del più piccolo.
Dopo chissà quanto, Kisshu disse –Dobbiamo liberare i terrestri-, ma la sua voce risuonava
lontana e fiacca.
-Giusto- assentì Keiichiro, distante.
-E dobbiamo salvare le ragazze.- continuò –Non
so come, ma dobbiamo farlo-. I suoi occhi di oro
colato si illuminarono di botto.
Nessuno disse niente questa volta.
Taruto vide la sfera. La prese con le sue
piccole mani.
-Tutta colpa sua, di Geish e di Deep Blu-
disse, con gli occhi gonfi dal pianto –Tutta colpa nostra. Non sarebbe
mai successo se non avessimo mai attaccato la Terra. E se gli avessimo dato
retta fin dall’inizio e avremmo cercato di collaborare…ora… ora…-
-Taruto, basta così…- cercò di calmarlo
Keiichiro, guardando l’effetto delle sue parole sui fratelli maggiori, feriti a ogni parola.
-BASTA UN CORNO!- urlò con rabbia e dolore,
scagliandola sfera contro il muro.
Nessuno si mosse.
Il computer di Keiichiro iniziò a
lampeggiare.
Lo aprì, con movimenti meccanici, ma dopo
pochi secondi strabuzzò gli occhi.
-C’è… ancora della Mew Aqua- disse.
-Pensavo fosse…-
Tutti lo guardarono confusi.
La piccola sfera si alzò da terra e si aprì.
Ancora quella musica…
Dopo un attimo, da essa
uscì una pallina di luce che rimbalzò per tutta la stanza. Si andò a posizionare al centro del tavolino.
Come un fiore che sboccia
a primavera, si aprì.
Ciò che ne uscì era un piccolo esserino, non
più grande di un palmo di mano.
-Waaah! Che dormita!-
disse, con una vocina argentina.
Era vestito con un paio di pantaloncini neri
e una maglia simile a quella di Pai, tutta nera.
Aveva le orecchie a punta come quelle aliene
e i suoi occhi erano grandi, uno verde e uno celeste.
La pelle era rosata e sullespalle aveva due ali trasparenti
-Salve!-.
Venne accolto da un’atmosfera di ghiaccio.
-Oh… mmm…- il
piccoletto si alzò in volo –Scommetto che siete gli
amici delle Guardiane. Mi spiace per quello che è successo. Doveva scomparire
solo la leader, ma le altre l’hanno seguita di propria
volontà. Ora vagano per le dimensioni senza pace-, disse, come se fosse una
cosa all’ordine del giorno.
-Eri tu.. quella
luce? E quella voce?- domandò Taruto, l’unico che
riuscì ad articolare una domanda.
-Io? O no… Era la
Terra venuta in soccorso per i suoi Angeli Custodi. Io sono solo la Guida-
-La Terra? Giuda?- mormorò Ryou, incredulo.
-Ah già… non mi sono presentato. Mi chiamo Hilfe(*). E sono l’unico
che vi può aiutare a trovare le vostre amiche. È stato lo spirito della Terra a
mandarmi, poiché riconoscente del sacrificio. Anche se questo non era neipiani-
-Come… cosa…- Pai non
capiva più niente. Gli
sembrava tutto così irrazionale…
-Vi guiderò per le dimensioni. Le Mew Aqua che vi sono segnalate nel vostro computer
sono solo come dei Portali…Cinque, per la precisione. E
in ognuno sarà nascosta una delle Guardiane. Bisogna trovarle e riunirle… non
hanno più memoria, non sanno chi sono. Sono come tante marionette mosse dal
Destino… e quando ci saranno tutte, dovranno combattere un’ultima battaglia-
-Ultima… battaglia?- Kisshu pensò che c’erano state troppe “ultime battaglie”.
-Certo… contro il vero Male. E quando avranno vinto, vi aiuteranno a far risorgere il
vostro pianeta-.
-Vero Male…?-
-Non posso ancora dirvi
niente- freddò il piccoletto.
Nessuno ci aveva capito niente. Ma se quello che aveva detto lo strano essere era vero…
-Cosa dobbiamo
fare?- chiesero i tre alieni, mentre Ryou e Keiichiro individuavano i Portali.
-Liberate gli esseri
umani, riposatevi e
riprendere le forze. Si partirà tra una settimana esatta-
disse il piccoletto.
**
Sei giorni dopo.
Ryou e Keiichiro stavano nel laboratorio
della casa aliena, e con Hilfe individuavano l’ultimo
portale.
Taruto era nella sua stanza, con in mano una caramella. Gli occhi vuoti ma ormai
asciutti.
Pai era nella stanza del Nihil
e guardava fisso la sostanza purpurea della vasca.
-Mi avevi promesso che non ti saresti
cacciata nei guai- disse al vuoto, con un sorriso
amaro sulle labbra.
Kisshu era su un alto palazzo della città, e
osservava come tutto aveva ricominciato a vivere.
-Se solo sapesse a
chi dovete questa esistenza tranquilla- disse, acido.
Si alzò, guardando con disprezzo il mondo.
-Ichigo, ti salverò-.
Tobecontinued….
Note
(*)
in tedesco vuol dire “guida” correggetemi se sbaglio!
……
*si nasconde* *fa uscire bandierina bianca*
Tregua ragazzi, tregua ^^”””” vi prego di non
ammazzarmi ^^””” *guarda lettori assetati del SUO sangue* waaaaaaaaaaaaah
>_____< sono io l’autrice e scelgo iooooo!
Tecnicamente non è morto nessuno…sonosolo scomparse! Ora toccherà ai nostri
alieni risolvere tutto….ma è tutto rimandato a un
seguito, che intitolerò, credo “Il potere del destino”, perché è qst il titolo provvisorio che gli ho dato, ma può essere
che tutto cambi!^_^ dovrete aspettare
un po’ ma prometto che cercherò di fare il più in
fretta possibile!
Ora passiamo ai commenti:
XKillkenny: posa le tue armi, straniero xD non è ancora finito niente xD
XStrawberry91:
…vedi? Non è proprio finita cosìxD
XSognatrice_91:
allora, io ho aggiornato, ora sta a te dirmi se ti piace o no ^^ xD non odiami!
XRia: Nee-sama! Visto
che sono brava xD? Ahahaha! Ho avuto una buona maestra xD
XShironeko: MsShiro…che ci posso fare se l’amore mi da alla testa xD lo sai come funziona la mia testolina bacata, no? XP di
che ti stupisci? XD
XAinymia:
Lettrice nuova? ^_____________^ ohohoh! Beh…la
Fragolina è un po’ tonta xD
spero che tu segua il seguito di questa brutta storia =P
E un grazie anche a quelli che hanno letto
senza commentare xD prego,
fatelo almeno per il finale! ç_ç vi giuro che non mi
offendo XD